Il (La) fine della vita ...Campioni di solidarietà

Il (La) fine della vita
Impotenti, impauriti, inorriditi, assistiamo alla persecuzione e al massacro delle
minoranze cristiane da parte delle milizie islamiche e
agli orrori di guerra e genocidi compiuti in nome di
Dio contro gli 'infedeli'. Il
nostro Occidente, che si
ritiene tollerante e democratico, deve però tuttavia
ricordare il tempo in cui, al
grido di “ Dio lo vuole”
furono lanciate le Crociate
per la riconquista del Santo
Sepolcro e le torture e le
uccisioni non meno barbare
ed efferate compiute dalla
Santa Inquisizione, quando
nel XVI secolo essa dava la
caccia agli eretici. Atrocità
per le quali, solo di recente,
la Chiesa ha chiesto perdono.Di fronte a tali enormi
vergogne, quando il nome
del Dio della vita viene
strumentalizzato per provocare morte, non ci si può
meravigliare di fronte a chi
considera la religione la più
grave causa di inimicizia e
di intolleranza (ancor più
del denaro e della sete di
potere) e che dunque, in
buona coscienza, pensa di
dover stare alla larga il più
possibile da tutto ciò che vi
abbia a che fare. Forse è qui
il caso di approfondire il
concetto di 'religione', dal
momento essa con i suoi
riti, le sue liturgie, i suoi
sacrifici, le sue promesse ha
permeato la vita dei popoli
di tutte le epoche e in tutte
le nazioni. La Religione
infatti nasce come adesione
a qualche 'valore' ritenuto
assoluto, capace cioé di dare un senso alla vita e di
rispondere alle domande
che l'uomo si pone di fronte alla fatica, al dolore, alla
morte. Chi cerca di risolvere le questioni della sua
esistenza, facendo ricorso
alla ragione umana, può
arrivare a trovare valori
che lo convincono e attorno
ai quali decide di ancorare
la propria vita: in questo
caso nasce una religione
naturale. Tra le religioni
naturali è annoverato il
buddismo del sistema indiano a carattere prettamente mistico e il confucianesimo del sistema dell'Estremo Oriente a carattere
specificatamente sapienziale, ma anche l'induismo in
tutte le sue sfaccettature e
l'animismo dei popoli africani. Lungo il corso della
storia, è accaduto anche che
l'uomo abbia accettato di
fidarsi di qualcuno che si
presentava
come
“profeta” (portavoce di
Dio), proponendo come
spiegazione alla domanda
di senso della vita, una risposta che proveniva direttamente da Dio stesso: in
questo caso si parla di religione rivelata. I profeti più
famosi della storia sono
Mosé che ricevette le Tavole della Legge direttamente
da Javhé sul monte Sinai,
Maometto al quale Allah
dettò le sure del Corano,
Gesù che si è presentato
come Figlio di Dio. In tempi più recenti l'americano
Joseph Smith (1805-1844) si
è dichiarato profeta di Dio
e le persone che hanno dato
fiducia alle sue parole sono
venute formando il gruppo
dei Mormoni (ai quali, tra
gli altri, appartiene Mitt
Romney avversario di Obama alle ultime elezioni presidenziali negli USA). Perché si abbia una religione
rivelata è necessario che ci
sia fiducia nella parola del
profeta che dichiara di essere portavoce di Dio, una
volta valutata la sua competenza e onestà. Per questo motivo le religioni rivelate sono dette più propriamente fedi. Nello specifico
il Cristianesimo si presenta
come una religione rivelata
e il suo profeta è Gesù Cristo, il quale ha dichiarato di
essere Figlio di Dio e di
essere stato mandato dal
Padre nel mondo per indicare agli uomini il senso e il
fine della vita. A riprova
della sua affermazione, egli
ha lasciato una tomba vuota manifestandosi vivo più
volte dopo la morte in croce: in sostanza il fatto
straordinario e unico della
sua Risurrezione. Dalle parole e dall'esempio di Gesù,
si fa luce sulla natura di
Dio come Padre di ognuno
di noi, creatura libera di
rispondere al suo richiamo
di amore. Anche se purtroppo, durante i secoli
troppi uomini hanno usato
strumentalmente il Cristianesimo (come del resto altre religioni) per soggiogare i deboli e gli ignoranti, lo
sforzo sincero di tornare
alle origini e all'annuncio
primo della Risurrezione
( kèrygma) e, insieme, l'ascolto attento della Parola
di Dio a noi portata da Gesù ci indicano la direzione
e il fine della nostra vita.
Un fine che non è più la
fine (la morte), ma lo scopo, il senso e, contemporaneamente, la sua realizzazione, vale a dire l'Amore
disinteressato e gratuito.
Come ha ben descritto, ripetendo le parole del Maestro (Gv.15,12) in questi
brevi versi, il poeta australiano nostro contemporaneo Michael Leunig:
"Amatevi gli uni gli altri e
sarete felici.
E' semplice e difficile al
tempo stesso.
Non c'è un'altra strada.
AMEN"
MT Chiesa
...Campioni di solidarietà
“Un tappo al giorno …. toglie il
debito di torno” ci ricordano i
Volontari della Casa di accoglienza “La Madonnina” di Candiolo.
Con grande generosità molte persone della nostra parrocchia, i
bambini e le insegnanti delle scuole elementari Collodi/
Rodari, gli anziani della “Casetta” del parco Di Vittorio e del
gruppo “VIDA” della Parrocchia del SS. Redentore, tanti altri
ancora si sono lasciati contagiare da questo invito e raccolgono “montagne di tappi”. La collaborazione di numerosi volontari permette di gestire e di portare a Candiolo il prezioso materiale.
Da alcuni anni, durante la festa di anniversario della Casa, che
si svolge la prima domenica di ottobre, meritiamo il riconosci-
mento come maggiori ”raccoglitori di tappi”. Per chi avesse
ancora qualche dubbio sulle finalità di questa raccolta spieghiamo che, poiché il composto dei tappi di plastica ha un
buon valore di mercato tra le plastiche riciclate, i tappi vengono ritirati da aziende che operano nel settore termoplastico e
riutilizzati per produrre nuovi prodotti plastici ( sedie , giochi
per i parchi, cassette per la frutta, contenitori per detergenti,
sacchetti per la spesa e per la spazzatura, parti in plastica delle
automobili, ecc.); con il ricavato si acquistano apparecchiature
e il necessario per la gestione della Casa “La Madonnina” di
Candiolo e per l’accoglienza dei malati del Centro Tumori
che si rivolgono a questa preziosa struttura. Grazie a tutti e….
la raccolta continua.
m.r.
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