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ARCA HOLDING S.P.A.
BILANCIO DI ESERCIZIO E
BILANCIO CONSOLIDATO 2016
Arca Holding S.p.A.
Arca Holding S.p.A.
Bilancio al 31 dicembre 2016
Arca Holding S.p.A.
Sede Sociale in Milano via Disciplini, 3
Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v.
Riserve Euro 157.192.545
Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 07155680155
Indice
Bilancio 2016 Arca Holding S.p.A.
Composizione degli Organi Sociali
5
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2016
7
Schemi di Bilancio
15
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Parte D - Altre informazioni
23
37
57
67
Allegati al bilancio
79
Relazione del Collegio Sindacale
81
Relazione della Società di revisione
87
Deliberazioni dell’Assemblea
93
Bilancio Consolidato 2016 Arca Holding S.p.A.
Composizione degli Organi Sociali di Arca Holding S.p.A.
99
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2016
101
Schemi di Bilancio Consolidato
127
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Parte D - Altre informazioni
135
151
171
181
Allegati al bilancio
195
Relazione del Collegio Sindacale
197
Relazione della Società di revisione
205
3
Composizione degli Organi Sociali
al 31 dicembre 2016
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Guido Cammarano
Vice Presidente
Edoardo Rossini
Amministratore Delegato
Ugo Loser
Consigliere
Matteo Bigarelli
Consigliere
Diego Paolo Cavrioli
Consigliere
Filippo Maria Cova
Consigliere
Mario Erba
Consigliere
Stefano Fasolo
Consigliere
Paolo Guzzetti
Collegio Sindacale
Presidente
Giuseppe Marino
Sindaco Effettivo
Giovanni Sandrini
Sindaco Effettivo
Stefano Santucci
Sindaco Supplente
Bruno Garbellini
Sindaco Supplente
Diego Xausa
5
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI
SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2016
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2016
PARTE I - Il contesto di riferimento
1. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari
Nel 2016 la politica monetaria delle principali banche centrali è rimasta ampiamente accomodante.
Nel corso dell’anno la Banca Centrale Europea (“BCE”) ha portato il tasso di deposito a -0,4% e ha
esteso il programma di Quantitative Easing alle obbligazioni societarie non finanziarie.
La Bank of Japan (“BoJ”) ha ridotto il tasso di riferimento a -0,10% e ha annunciato che gli acquisti
di titoli governativi saranno modulati al fine di mantenere la curva dei tassi di interesse su livelli
vicino allo zero.
La Federal Reserve (“Fed”) ha mantenuto la politica di reinvestimento dei titoli in scadenza nel
proprio bilancio e nel mese di dicembre ha alzato il corridoio di riferimento dei tassi federali a
0,5%-0,75% e il tasso di remunerazione delle riserve dello 0,25% al livello di 0,75%.
La Bank of China (“BoC”) ha ridotto il ratio sulle riserve obbligatorie, guidando una riduzione dei
tassi di interesse ed ha lasciato deprezzare la Yuan contro il dollaro USA.
Le banche centrali dei paesi emergenti hanno dovuto vendere parte delle proprie riserve valutarie
per smorzare il deprezzamento delle rispettive monete. Alcune banche centrali sono state costrette
ad alzare i tassi di riferimento nonostante il rallentamento dell’economia (Messico), altre hanno
iniziato un ciclo di riduzione (Brasile) supportate dalla riduzione dell’inflazione.
Sul mercato dei cambi il dollaro USA si è apprezzato rispetto all’euro di circa il 3%; lo yen, il
dollaro canadese e le corona norvegese del 6%, il franco svizzero del 2%, la sterlina inglese si è
deprezzata del 13%, la corona svedese del 4%.
Le valute dei paesi emergenti rispetto all’euro hanno avuto andamenti più variegati: si sono apprezzati di oltre il 20% il real brasiliano e il rublo, intorno al 10% lo zar sudafricano; si sono deprezzati
fortemente il pound egiziano (-55%), di circa il 15% la lira turca e il peso messicano, del 3% il
renminbi cinese e lo zloty polacco.
Nel 2016 i mercati obbligazionari hanno registrato performance soddisfacenti. Gli indici governativi
hanno registrato ritorni positivi superiori a quello della componente cedolare; gli indici di credito
hanno beneficiato anche della riduzione degli spread.
L’indice Merrill Lynch W0G1 dei titoli governativi dei paesi industrializzati è cresciuto del 2,96%
in valuta locale, di cui la componente cedolare è stata pari a 2,05%. Lo stesso indice, espresso in
euro, segna una performance positiva del 4,78%.
L’indice Merrill Lynch EG00 dei titoli governativi dell’Area Euro ha registrato un incremento del
3,31%, di cui la componente cedolare è stata pari a 2,63%.
I titoli governativi emessi da paesi emergenti e denominati nelle rispettive valute (indice Merrill
Lynch GLLD) hanno registrato un incremento del 9,06% in euro; l’indice Merrill Lynch IP0C delle
obbligazioni dei paesi emergenti ha registrato un incremento del 9,03% in valuta locale (11,83%
in euro).
I titoli obbligazionari emessi da società private con rating elevato hanno registrato un rendimento
del 5,68% in valuta locale (7,39% in euro), mentre i titoli con basso rating hanno registrato un
rendimento del 15,89% (18,2% in euro).
Nel 2016, precisamente a partire da fine febbraio, i mercati azionari hanno assunto un tono rialzista, confortati dalla pubblicazione di dati macro e microeconomici positivi. La speranza di nuove
politiche fiscali espansive, generata dall’elezione di Trump, ha consentito alla quasi totalità dei
mercati azionari globali di chiudere il 2016 con risultati nettamente positivi. Così, l’indice MSCI
World All Countries, rappresentativo dei mercati azionari internazionali, ha fatto segnare una
performance in valuta locale del +8,39%.
Ottimi sono stati i risultati dei mercati nordamericani: l’indice S&P 500 ha conseguito un incremento del 10,2%, mentre l’indice canadese ha registrato un rialzo del 19%. In Europa l’indice
MSCI Europe ha concluso l’anno con un incremento del 6,78% in valuta locale ma la dispersione
9
Bilancio 2016
tra i mercati è stata elevata: l’indice MSCI UK è cresciuto del 18,5%, l’indice tedesco del 5,8% e
quello francese del 7,1%, mentre sono stati negativi i rendimenti degli indici MSCI Italia (-7,8%)
e MSCI Svizzera (-13,6%).
Le borse dell’area del Pacifico (indice MSCI Pacific) hanno segnato una performance positiva
del 4,6% in valuta locale, nonostante il mercato più importante dell’area, quello giapponese, sia
risultato pressoché invariato (-0,7%).
I mercati emergenti nel loro complesso hanno, infine, realizzato un risultato positivo in valuta locale
pari al 9,9%, beneficiando in particolare delle straordinarie performance dei mercati brasiliano
(+36,7%) e russo (+60,7%).
Il Fondo Monetario Internazionale ha stimato la crescita del 2016 al 3,1%; le attese per il 2017 si
attestano vicino al 3,4%, con un forte condizionamento dovuto all’incertezza intorno a Brexit e
alla presidenza Trump.
Il referendum inglese sulla Brexit ha impattato negativamente sulle stime di crescita per le economie
avanzate, sebbene le reazioni dei mercati finanziari siano state limitate.
La politica economica annunciata dal nuovo presidente Trump negli USA andrà valutata su due
dimensioni: l’effetto recessivo delle eventuali politiche protezionistiche e gli effetti espansivi
sulla crescita economica degli annunciati stimoli fiscali; i mercati finanziari, dal canto loro,
hanno avuto un’immediata reazione positiva perché hanno anticipato solo un’accelerazione della
crescita.
Le prospettive di crescita nelle economie avanzate restano quindi modeste e soggette ad elevata
incertezza, con rischi significativi che provengono dalla situazione politica.
Le attese di crescita nelle economie emergenti sono state solo lievemente penalizzate dalla paura
del protezionismo USA. Le preoccupazioni sulla crescita cinese si sono ridotte in virtù del supporto
delle autorità di politica economica; i prezzi delle materie prime sono risaliti, grazie anche ad uno
storico accordo tra i paesi produttori di petrolio per ridurne la produzione; tra i Paesi Emergenti,
quelli asiatici continuano ad esibire una crescita robusta, mentre gli altri necessitano di ulteriori
aggiustamenti per fronteggiare un livello più basso dei prezzi delle materie prime e una crescita
più lenta rispetto al passato.
PARTE II - La descrizione della Società
1. Il riassetto societario
A seguito di un complesso iter di riorganizzazione societaria, con data efficacia 1 luglio 2016 Arca
SGR S.p.A. ha variato la propria denominazione societaria in Arca Holding S.p.A. (di seguito “Arca
Holding” oppure la “Società”) e ha assunto la veste giuridica di una Holding di partecipazioni.
Con la medesima data di efficacia ha conferito il ramo d’azienda relativo allo svolgimento dei
servizi di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli individuali, di gestione del
fondo pensione aperto Arca Previdenza e di consulenza in materia di investimenti alla controllata
Arca Fondi SGR S.p.A., appositamente costituita in data 24 luglio 2015, a fronte dell’aumento di
capitale sociale della medesima.
Conseguentemente all’operazione descritta e con la medesima data di efficacia dell’operazione
di conferimento, Arca Holding ha modificato il proprio Statuto ed Oggetto Sociale assumendo
una veste di assunzione, detenzione e coordinamento gestionale e finanziario di partecipazioni e
rinunciando allo svolgimento delle attività operative precedentemente citate.
Arca Holding ha chiesto in data 29 giugno 2016 ed ottenuto da Banca d’Italia con decorrenza 6
settembre 2016 la revoca dell’autorizzazione a svolgere i servizi di gestione collettiva del risparmio,
di gestione di portafogli e di consulenza in materia di investimenti ai sensi del titolo II, capitolo I,
sezione IX, paragrafo 2 del Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio.
10
2. La governance della Società e la gestione dei rapporti con le parti correlate e gli azionisti
Arca Holding non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di nessuno degli
azionisti, essendo le partecipazioni di ciascuno di essi al capitale sociale insufficienti a determinare
un’influenza diretta sulla conduzione della Società e non sussistendo tra gli azionisti accordi in
tale senso.
Si conferma che al 31 dicembre 2016 la Società non deteneva, anche per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona, azioni proprie, né ha acquistato o alienato tali azioni nell’esercizio
2016.
3. Gli obiettivi e la politica di gestione dei rischi
L’attività della Società si caratterizza per un rischio strategico di fondo legato alla distribuzione
dei prodotti istituiti e gestiti dalla propria controllata che è totalmente affidata a terze parti, dato
che la Società e il Gruppo nel suo complesso non sono dotati di una propria rete di collocamento.
Tale circostanza espone la Società al rischio di contrazione dei propri flussi reddituali, rivenienti
per la quasi totalità dai dividendi erogati dalla controllata Arca Fondi SGR S.p.A., qualora l’efficacia delle reti di collocamento si deteriori. Tale fenomeno produrrebbe infatti una contrazione
dei flussi commissionali sulla società controllata Arca Fondi SGR S.p.A. e conseguentemente un
assottigliamento degli utili distribuibili alla Capogruppo. Al fine di mitigare l’esposizione a tale
rischio, le Società e il Gruppo sono determinati a rafforzare il proprio marchio, migliorare la propria
capacità di comunicazione, innovare costantemente la propria offerta di prodotti e sostenere le reti
distributive, attraverso attività di formazione sui prodotti e materiale promozionale dedicato.
A livello di Gruppo il rischio operativo è identificabile nella sola Arca Fondi SGR S.p.A., entità
delegata allo svolgimento delle attività operative.
4. L’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance delle società
quotate
Arca ha adottato i principi di Stewardship emanati da Assogestioni ed ha aggiornato la propria
policy interna in materia di esercizio dei diritti di intervento e di voto.
Per maggiori dettagli in merito all’adozione dei principi di Stewardship, alla vigente policy interna,
nonché all’attività svolta nel corso dell’anno 2016, si rimanda all’apposita sezione del sito internet
www.arcaonline.it.
La Società ha attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di azioni promosse nei
confronti di società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle minoranze, partecipando
ai giudizi allo scopo instaurati.
Arca Holding - relativamente alla propria attività prestata nel corso del primo semestre 2016 nella
veste di asset manager - ha ottenuto rimborsi in relazione alla partecipazione alle class action che
si quantificano in € 89.323 e sono stati accreditati ai fondi interessati.
PARTE III - Informazioni sull’andamento della gestione
1. L’andamento economico e patrimoniale della Società
L’esercizio 2016 di Arca Holding si è chiuso con un risultato economico netto positivo pari a €
10.739.615 rispetto all’utile di € 27.844.374 registrato nel 2015. Tale dinamica economica molto
difforme tra un esercizio e il precedente è ascrivibile a quanto descritto in precedenza sul riassetto
societario. L’operazione di conferimento di ramo d’azienda, avvenuta con data efficacia 1 luglio
2016 ha sancito il termine dell’attività di asset management di Arca Holding, l’inizio dell’operatività della controllata Arca Fondi SGR S.p.A. e l’espressione di tali dinamiche nei relativi flussi di
ricavo, di costo e corrispondenti elementi patrimoniali di ciascuna entità.
Le commissioni attive, maturate prima della data di efficacia del conferimento, si attestano a €
137,7 milioni di cui € 120,6 milioni legati ai fondi comuni, € 13,9 milioni relativi al fondo pensio-
11
Bilancio 2016
ne, € 0,8 milioni legati ai mandati in delega di gestione, € 0,2 milioni riconducibili al servizio di
consulenza in materia di investimenti prestato dalla Società, € 2,2 milioni legate alla gestione e
alla distribuzione di Sidera Funds Sicav.
Le commissioni nette dell’anno si attestano a € 44,4 milioni.
Le spese amministrative, si attestano a € 23,8 milioni ascrivibili a spese per il personale per € 10,4
milioni e altre spese amministrative pari a € 13,4 milioni.
Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni immateriali, pari a € 1,2 milioni, sono principalmente
ascrivibili a software, licenze d’uso e oneri pluriennali inerenti le acquisizioni di rami d’azienda
effettuate negli anni passati e sono coerenti con i piani di ammortamento previsti.
Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni materiali, pari a € 0,9 milioni sono principalmente
riferibili agli immobili siti in via Disciplini, 3 a Milano (espressione di soli sei mesi di operatività
in quanto oggetto di conferimento) e via Mosè Bianchi, 6 a Milano. Quest’ultimo è stato oggetto
di vendita in data 29 novembre 2016.
Le imposte sul reddito per l’anno 2016 sono pari a € 4,6 milioni.
La partecipazione di Arca Holding in Arca Fondi SGR S.p.A. è iscritta nel bilancio di esercizio ad
un valore complessivamente pari a Euro 174,4 milioni ed è espressione del conferimento del ramo
d’azienda rappresentativo delle complessive attività di gestione del risparmio svolte precedentemente
da Arca, avvenuto in continuità di valori contabili e con efficacia a partire dal 1° luglio 2016 come
precedentemente descritto.
Il passivo patrimoniale accoglie alla voce titoli in circolazione il valore residuale dello strumento
innovativo di capitale pari a € 2,2 milioni, comprensivo del rateo di interesse maturato nel 2016,
emesso da Arca Holding nel dicembre 2013. Nel corso dell’esercizio 2016 si è provveduto al riacquisto in diverse tranche dello strumento innovativo di capitale per complessivi € 21 milioni di
valore nominale.
Gli indicatori finanziari ed economici
Sulla base dei dati di conto economico e stato patrimoniale di Arca Holding, si evidenzia che la
redditività 2016 rapportata al patrimonio netto è stata pari al 5,18%.
L’indicatore “cost/income”, che segnala il rapporto tra costi operativi e ricavi netti di gestione, si
posiziona al 61,68%.
1.1 I rapporti con la società controllante e con le entità correlate
Si conferma che al 31 dicembre 2016 la Società non deteneva, anche per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona, azioni proprie, né ha acquistato o alienato tali azioni nell’esercizio
2016.
In merito ai rapporti di Arca Holding con la controllata Arca Fondi SGR S.p.A. e le altre entità
correlate, si rinvia a quanto indicato nella parte D della nota integrativa.
2. Gli eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio
2.1 L’operazione di conferimento
Come precedentemente descritto nel corso del 2016 con data 1 luglio 2016 ha assunto piena efficacia
l’operazione di conferimento del ramo di azienda costituito dalla struttura operativa necessaria allo
svolgimento dell’attività di asset management da Arca Holding ad Arca Fondi SGR S.p.A. Per gli
aspetti contabili si rimanda alla nota integrativa.
2.2 L’ispezione della CONSOB
Come riportato nelle Relazioni degli Amministratori dei bilanci precedenti, in data 5 luglio 2013
si è chiusa l’ispezione della CONSOB avviata in data 1° ottobre 2012.
Con riferimento al procedimento ispettivo ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. N. 58/1998
(“TUF”) Arca Holding ha provveduto al pagamento della sanzione.
12
La Società e gli esponenti interessati hanno proposto ricorso presso la corte di appello di Milano,
che nel corso del mese di gennaio 2017 ne ha ultimato l’esame, pronunciandone il rigetto.
2.3 Il consolidato fiscale
La Capogruppo aderisce, in qualità di consolidante, al regime di tassazione di gruppo ex artt. 117
e seguenti del T.U.I.R. (Consolidato fiscale nazionale) con la controllata Arca Fondi SGR S.p.A.,
regolando anche, con apposito contratto tra le parti, i rapporti derivanti dal regime di tassazione
scelto.
2.4 La vendita dell’immobile di Via Mose Bianchi 6, Milano
In data 29 novembre 2016 la Società ha venduto l’immobile di proprietà sito a Milano, in via Mosè
Bianchi 6, non avendo tale immobile carattere funzionale e strumentale allo svolgimento della
propria attività e al perseguimento del proprio oggetto sociale. La vendita è stata effettuata ai
valori correnti di mercato.
2.5 Il riacquisto dello strumento ibrido
Si segnala che nel corso dell’esercizio 2016 si è provveduto al riacquisto di complessivi € 21 milioni
di valore nominale dello strumento innovativo di capitale emesso dalla Società nel dicembre 2013,
per un controvalore di € 23.179.800 generando così una perdita di € 2.179.800. Il totale riacquisto
dello strumento si è perfezionato nel mese di febbraio 2017.
3. I fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Non si segnalano fatti rilevanti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio.
4. L’evoluzione prevedibile della gestione
Sul fronte macro economico il tema dominante dell’inizio del 2017 è quello della cosiddetta reflazione, vale a dire una crescita del PIL nominale trainata sia da un aumento della produzione dei
beni e servizi che dell’inflazione. L’anno dovrebbe infatti vedere confermate le attese di una crescita reale del PIL mondiale superiore a quella dell’anno precedente e al tempo stesso dovrebbero
consolidarsi le attese di una crescita del livello dei prezzi.
A fronte di un contesto macroeconomico relativamente favorevole, lo scenario politico appare
sempre più complesso. In Europa, il 2017 vedrà una serie di appuntamenti elettorali che potrebbero
veder l’affermazione di forze politiche contrarie a un’ulteriore integrazione a livello comunitario, se
non addirittura dichiaratamente contro il progetto Europeo. A questo proposito, nel corso dell’anno
dovrebbero cominciare le trattative per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e le incertezze
che circondano questo percorso potrebbero generare occasionali fonti di avversione al rischio. In
questo contesto si è inserita l’elezione di Trump, che porta da un lato importanti cambiamenti sul
fronte della politica estera e dall’altro sembra presagire importanti novità anche per quanto riguarda
la politica economica USA.
In un contesto dominato da crescenti incognite è verosimile che le banche centrali, in particolare
la BCE, la BoJ e la BoE, continueranno a perseguire una politica monetaria estremamente accomodante, ancorando intorno allo zero o addirittura sotto lo zero la parte a breve della curva dei
rendimenti. I titoli con scadenze più lunghe hanno già subito un aumento dei rendimenti in risposta
ai maggiori elementi di incertezza sopra citati e bisogna aspettarsi che nel corso dell’anno le curve
si mantengano più ripide che nell’anno precedente.
Arca nell’esercizio 2017 svolgerà il suo ruolo di holding.
13
Bilancio 2016
Il Bilancio di Esercizio 2016
Signori Soci,
Il bilancio al 31 dicembre 2016 della vostra Società presenta una solida situazione patrimoniale e
finanziaria.
L’esercizio in esame chiude con un utile pari a € 10.739.615. Si propone:
– di approvare l’allegato bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 e la relativa Relazione
degli Amministratori;
– di destinare l’utile d’esercizio come segue:
• a dividendo € 0,21 per ciascuna delle nr. 50.000.000 azioni sociali del v.n. di € 1 per complessivi
€ 10.500.000;
• a riserva straordinaria per € 239.615;
• di prevedere la proposta di distribuzione parziale della riserva straordinaria.
Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo della
Società, sostenuta dall’impegno dei Soci a contribuire all’accrescimento del patrimonio.
Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo
Loser per la spinta innovatrice che ha continuato ad imprimere alla Società nel corso dell’esercizio
2016, ed un vivo ringraziamento per l’impegno profuso.
Milano, 16 marzo 2017
14
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
(Prof. Guido Cammarano)
SCHEMI DI BILANCIO
Bilancio 2016
STATO PATRIMONIALE
(in unità di Euro)
Voci dell’attivo
2016
2015
10.
Cassa e disponibilità liquide
0
3.305
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
0
19.005.304
60.
Crediti
6.483.464
105.094.500
a) per gestione di patrimoni
b) altri crediti
90.
0
71.647.937
6.483.464
33.446.563
Partecipazioni
100. Attività materiali
110. Attività immateriali
120. Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
di cui alla L. 214/2011
140. Altre attività
TOTALE ATTIVO
16
174.443.483
1.000.000
23.307
26.974.910
0
134.815.033
37.566.383
33.464.360
3.549.030
1.931.846
34.017.353
31.532.514
26.616.817
29.574.241
4.467.605
5.309.080
222.984.242
325.666.492
Voci del passivo e del patrimonio netto
10.
Debiti
20.
70.
90.
2016
2015
0
64.546.419
Titoli in circolazione
2.196.000
25.254.000
Passività fiscali
2.234.201
9.785.812
a) correnti
0
912.405
b) differite
2.234.201
8.873.407
Altre passività
100. Trattamento di fine rapporto del personale
110. Fondi per rischi e oneri
a) quiescienza e obblighi simili
b) altri fondi
500.339
18.493.015
0
621.840
121.542
250.051
0
359
121.542
249.692
120. Capitale
50.000.000
50.000.000
160. Riserve
157.192.545
130.075.838
0
(1.204.857)
10.739.615
27.844.374
222.984.242
325.666.492
170. Riserve da valutazione
180. Utile (perdita) d’esercizio
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
17
Bilancio 2016
CONTO ECONOMICO
(in unità di Euro)
Voci
2016
2015
10.
Commissioni attive
137.726.731
287.320.342
20.
Commissioni passive
(93.302.713)
(194.837.300)
44.424.018
92.483.042
186.539
42.257
COMMISSIONI NETTE
40.
Interessi attivi e proventi assimilati
50.
Interessi passivi e oneri assimilati
(1.740.359)
(2.368.821)
90.
Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
(2.869.750)
0
a) attività finanziarie
b) passività finanziarie
(689.950)
0
(2.179.800)
0
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
110. Spese amministrative
90.156.478
(23.798.174)
(43.814.553)
a) spese per il personale
(10.396.160)
(16.733.015)
b) altre spese amministrative
(13.402.014)
(27.081.538)
120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(894.900)
(3.094.826)
(1.188.417)
(2.553.030)
0
9.125
1.207.957
1.693.655
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
15.326.914
42.396.849
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE
15.326.914
42.396.849
(4.587.299)
(14.552.475)
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
10.739.615
27.844.374
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
10.739.615
27.844.374
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
160. Altri proventi e oneri di gestione
190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
18
40.000.448
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
10. Utile (Perdita) d’esercizio
2016
2015
10.739.615
27.844.374
(51.940)
24.232
0
(721.152)
(51.940)
(696.920)
10.687.675
27.147.454
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
senza rigiro a conto economico
40. Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
con rigiro a conto economico
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
19
Bilancio 2016
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
(in unità di Euro)
Esistenze al
31.12.2015
Capitale
Modifica
saldi di
apertura
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Esistenze al
01.01.2016
Riserve
Dividendi
e altre
destinazioni
Variazioni dell’esercizio
Redditività
complessiva
esercizio 2016
Operazioni sul Patrimonio Netto
Variazioni
di riserve
Emissioni
nuove
azioni
Acquisto Distribuzione Variazione
azioni straordinaria strumenti
proprie
dividendi di capitale
Patrimonio
Netto al
31.12.2016
Altre
variazioni
50.000.000
50.000.000
50.000.000
130.075.838
130.075.838
17.844.374
9.272.333
157.192.545
130.075.838
130.075.838
17.844.374
9.272.333
157.192.545
(1.204.857)
(1.204.857)
27.844.374
27.844.374 (17.844.374) (10.000.000)
Sovrapprezzo emissioni
Riserve:
a) di utili
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
1.256.797
(51.940)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
Patrimonio Netto
206.715.355
Esistenze al
31.12.2014
Capitale
206.715.355
Modifica
saldi di
apertura
10.739.615 10.739.615
(10.000.000) 10.529.130
10.687.675 217.932.160
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Esistenze al
01.01.2015
Riserve
Dividendi
e altre
destinazioni
Variazioni dell’esercizio
Redditività
complessiva
esercizio 2015
Operazioni sul Patrimonio Netto
Variazioni
di riserve
Emissioni
nuove
azioni
Acquisto Distribuzione Variazione
azioni straordinaria strumenti
proprie
dividendi di capitale
Patrimonio
Netto al
31.12.2015
Altre
variazioni
50.000.000
50.000.000
50.000.000
103.850.653
103.850.653
26.225.185
130.075.838
103.850.653
103.850.653
26.225.185
130.075.838
(507.937)
(507.937)
Sovrapprezzo emissioni
Riserve:
a) di utili
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
(696.620) (1.204.857)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
Patrimonio Netto
20
26.225.185
179.567.901
26.225.185 (26.225.185)
179.567.901
27.844.374 27.844.374
27.147.454 206.715.355
RENDICONTO FINANZIARIO
(in unità di Euro)
RENDICONTO FINANZIARIO METODO DIRETTO
A.
Attività operativa
1
2
3
B.
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
2016
2015
9.817.791
137.726.731
(93.302.713)
164.135
(1.544.359)
0
(10.396.160)
(15.964.230)
1.684.147
(8.549.760)
0
1.493.363
0
0
0
74.526
0
7.078.560
(5.659.723)
(39.724.009)
(10.259.536)
0
0
(23.254.000)
0
0
(6.210.473)
(28.412.855)
44.103.607
217.737.994
(128.721.788)
14.515
(93.166)
0
(11.165.147)
(21.593.040)
1.453.975
(13.529.736)
0
44.811.223
0
0
(20.000.000)
637.498
16.685
64.824.098
(667.058)
(76.085.760)
(60.575.323)
(204.625)
(1.134.654)
(2.254.000)
0
0
(11.917.158)
12.829.070
185.411.336
0
0
0
12.002.440
0
173.408.896
(173.625.452)
(173.408.896)
0
(211.945)
(4.611)
0
11.785.884
(10.000.000)
0
0
(10.000.000)
(10.000.000)
(26.626.971)
535
0
0
0
535
0
0
(1.330.807)
(1.000.000)
0
(307.622)
(23.185)
0
(1.330.272)
0
0
0
0
0
11.498.798
Attività di investimento
1
2
C.
Gestione
commissioni attive
commissioni passive
interessi attivi incassati
interessi passivi pagati
dividendi e proventi simili
spese per il personale
altri costi
altri ricavi
imposte
costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell’effetto fiscale
Liquidità genarata/assorbita dalle attività finanziarie
attività finanziarie detenute per la negoziazione
attività finanziarie valutate al fair value
attività finanziarie disponibili per la vendita
crediti verso banche
crediti verso enti finanziari
crediti verso clientela
altre attività
Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
debiti verso banche
debiti verso enti finanziari
debiti verso clientela
titoli in circolazione
passività finanziarie di negoziazione
passività finanziarie valutate al fair value
altre passività
Liquidità generata da
vendite di partecipazioni
dividendi incassati su partecipazioni
vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
vendite di attività materiali
vendite di attività immateriali
vendite di rami d’azienda
Liquidità assorbita da
acquisti di partecipazioni
acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
acquisti di attività materiali
acquisti di attività immateriali
acquisti di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
Attività di provvista
- emissione/acquisti di azioni proprie
- emissione/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
Liquidità netta generata/assorbita nell’esercizio
21
Bilancio 2016
RICONCILIAZIONE
(in unità di Euro)
2016
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
22
2015
33.110.435
21.611.637
(26.626.971)
11.498.798
6.483.464
33.110.435
NOTA INTEGRATIVA PARTE A
Politiche Contabili
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
A.1 - PARTE GENERALE
Il presente bilancio d’esercizio si riferisce ad Arca Holding S.p.A. (di seguito anche la “Società” o “Arca Holding”) con sede legale
in Via Disciplini, 3 a Milano con durata fino al 2100. Arca Holding è una holding di partecipazioni.
La Società non è soggetta a direzione e coordinamento da parte di nessun soggetto.
Il bilancio di Arca Holding è sottoposto a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Arca Holding, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38 art. 2 lettera f), si è avvalsa della facoltà di redigere il presente
bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e
le relative interpretazioni SIC e IFRIC dell’International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla
Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 alla data di predisposizione del
bilancio.
Si precisa che non sono stati applicati lo IFRS 8 “informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le
sole società quotate o emittenti di titoli diffusi.
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Il bilancio d’esercizio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal
prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una
relazione degli amministratori sul contesto nel quale la Società opera, sull’andamento della gestione e sui risultati conseguiti. Esso
trova corrispondenza nella contabilità aziendale che rispecchia integralmente le operazioni poste in essere nell’esercizio.
Contenuto dei prospetti contabili
Prospetto di stato patrimoniale e Prospetto di conto economico
Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci, sottovoci e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui”
delle voci e sottovoci). Nel conto economico i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono preceduti dal segno meno.
Prospetto della redditività complessiva
Il prospetto della redditività complessiva, partendo dall’utile (perdita) d’esercizio, espone le componenti reddituali rilevate in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale, in conformità ai principi contabili internazionali.
La redditività complessiva è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che non saranno in futuro riversate
nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere successivamente riclassificate nell’utile (perdita) dell’esercizio
al verificarsi di determinate condizioni. Gli importi negativi sono preceduti dal segno meno.
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Nel prospetto viene riportata la composizione e la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente, suddivisi tra il capitale sociale, le riserve di capitale, di utili e da valutazione di attività
o passività di bilancio ed il risultato economico.
Rendiconto finanziario
Il prospetto dei flussi finanziari intervenuti nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente è stato predisposto
seguendo il metodo diretto, in base al quale i flussi finanziari vengono esposti con riferimento all’attività operativa, di investimento
e di provvista.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni della Banca
d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB,
degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 9 dicembre 2016, che sostituiscono integralmente
le istruzioni allegate al provvedimento della Banca d’Italia del 15 dicembre 2015.
Si precisa che, tenuto conto dell’operatività in qualità di SGR svolta dalla società nel corso del primo semestre 2016 e negli esercizi
precedenti, ai fini del presente bilancio sono stati applicati gli schemi in uso per tale tipologia di attività.
In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando l’Euro quale moneta
di conto.
Gli importi dei prospetti contabili e della nota integrativa per maggiore chiarezza espositiva sono espressi in unità di Euro.
24
Il bilancio d’esercizio è redatto nel rispetto del principio della competenza economica ed utilizzando il criterio del costo storico
modificato in relazione ad eventuali valutazioni effettuate in base al principio del “fair value” o “valore equo”.
I principi generali adottati nella redazione del bilancio risultano i medesimi applicati per il bilancio dell’esercizio precedente, fatto
salvo quanto successivamente illustrato.
Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:
• continuità aziendale: il bilancio è stato redatto basandosi sul presupposto della continuità aziendale e sulla ragionevole aspettativa
che la società continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile. La sussistenza del presupposto della “continuità
aziendale”, come definito nel documento coordinato Banca d’Italia, Consob, Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009, risulta confermata
dalla verifica degli indicatori finanziari, patrimoniali, gestionali e di altra natura;
• rilevazione per competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della rilevazione per competenza economica ad
eccezione dell’informativa sui flussi finanziari;
• coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio viene mantenuta costante da un esercizio
all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un’altra presentazione
o classificazione non sia più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso nella nota integrativa
viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all’esercizio precedente;
• rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci, da sottovoci e da ulteriori
dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i
conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nelle istruzioni precedentemente richiamate.
Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già previste
dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorre
una delle due seguenti condizioni:
a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante;
b) il raggruppamento favorisce la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le sottovoci
oggetto di raggruppamento.
Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi né per l’esercizio al quale si
riferisce il bilancio né per quello precedente;
• prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza
e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale;
• compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto
da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalle citate istruzioni della circolare
di Banca d’Italia;
• informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione comparativa
relativa all’esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente.
I dati relativi all’esercizio precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità
delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non comparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo
sono segnalati e commentati nella nota integrativa.
Si precisa che, a seguito del processo di riorganizzazione societaria, con data efficacia 1 luglio 2016 la Società ha conferito il
ramo d’azienda relativo allo svolgimento dei servizi di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli individuali, di
gestione del fondo pensione aperto Arca Previdenza e di consulenza in materia di investimenti alla controllata e ha variato il
proprio oggetto sociale in Holding di partecipazioni. Tale operazione di conferimento ha sancito il termine dell’attività di asset
management di Arca Holding con conseguente riflesso nei valori economici e patrimoniali.
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Oltre a quanto già esposto nella relazione degli Amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’esercizio
2016 e la data di approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi suscettibili di avere impatto significativo sulla
situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.
Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione è il 16 marzo
2017.
25
Bilancio 2016
Nota integrativa - Parte A
Sezione 4 - Altri aspetti
Nel corso dell’esercizio 2016 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni documenti emanati dallo IASB ed omologati
dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle
SGR e delle SIM emanate il 9 dicembre 2016. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione che non ha determinato
alcun impatto sulle rilevazioni contabili della società.
Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall’UE da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi
che iniziano il 1° gennaio 2016.
Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati
dall’UE da adottare obbligatoriamente a partire
dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2016.
Titolo documento
Data emissione
Data di entrata
in vigore
Data di
omologazione
Regolamento UE
e data
di pubblicazione
Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti
(modifiche allo IAS 19)
novembre 2013
1° febbraio 2015 17 dicembre 2014
(per lo IASB:
1° luglio 2014)
(UE) 2015/29
9 gennaio 2015
Miglioramenti agli International Financial Reporting
Standards (ciclo 2010-2012)
dicembre 2013
1° febbraio 2015 17 dicembre 2014
(per lo IASB:
1° luglio 2014)
(UE) 2015/28
9 gennaio 2015
Agricoltura: piante fruttifere (modifiche allo IAS 16
e allo IAS 41)
giugno 2014
1° gennaio 2016 23 novembre 2015 (UE) 2015/2113
24 novembre 2015
Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze
in attività a controllo congiunto (modifiche all’IFRS 11)
maggio 2014
1° gennaio 2016 24 novembre 2015 (UE) 2015/2173
25 novembre 2015
Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili
(modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38)
maggio 2014
1° gennaio 2016 2 dicembre 2015
(UE) 2015/2231
3 dicembre 2015
Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2012-2014
settembre 2014
1° gennaio 2016 15 dicembre 2015
(UE) 2015/2343
16 dicembre 2015
Iniziativa di informativa (modifiche allo IAS 1)
dicembre 2014
1° gennaio 2016 18 dicembre 2015
(UE) 2015/2406
19 dicembre 2015
Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato
(modifiche allo IAS 27)
agosto 2014
1° gennaio 2016 18 dicembre 2015
(UE) 2015/2441
23 dicembre 2015
1° gennaio 2016 22 settembre 2016
(UE) 2016/1703
23 settembre 2016
Entità d’investimento: applicazione dell’eccezione di
dicembre 2014
consolidamento (modifiche all’IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28)
IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2016.
Documenti omologati dall’UE al 31 DICEMBRE 2016
Titolo documento
Data emissione
Data di entrata
in vigore
Data di
omologazione
Regolamento UE
e data
di pubblicazione
IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con clienti
maggio 2014
1° gennaio 2018 22 settembre 2016
IFRS 9 - Strumenti Finanziari
luglio 2014
1° gennaio 2018 22 novembre 2016 (UE) 2016/2067
29 novembre 2016
26
(UE) 2016/1905
29 ottobre 2016
Documenti NON ancora omologati dall’UE al 31 dicembre 2016
Titolo documento
Data emissione
da parte dello IASB
Data di entrata in vigore del documento IASB
Standards
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts
gennaio 2014
L’IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la
Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui “rate-regulated activities”
IFRS 16 Leases
gennaio 2016
1° gennaio 2019
Amendments
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or
Contribution of Assets between an Investor and its
Associate or Joint Venture
settembre 2014
Differita fino al completamento del progetto IASB
sull’equity method
Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred Tax
Assets for Unrealised Losses
gennaio 2016
1° gennaio 2017
Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative
gennaio 2016
1° gennaio 2017
Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with
Customers
aprile 2016
1° gennaio 2018
Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement
of Share-based Payment Transactions
giugno 2016
1° gennaio 2018
Amendments to IFRS 4: Regarding the implementation
of IFRS 9 Financial Instruments
settembre 2016
1° gennaio 2018
Amendments to IAS 40: relating to transfers of investment property
dicembre 2016
1° gennaio 2018
Annual Improvements 2014-2016
dicembre 2016
1 gennaio 2018
IFRIC 22 Foreign currency transactions and advance
consideration
dicembre 2016
1 gennaio 2018
4.1 Operazioni straordinarie avvenute nell’esercizio
Avvio dell’operatività a seguito dell’operazione di conferimento
Con efficacia 1° luglio 2016 Arca Holding ha conferito il ramo di azienda costituito dalla struttura operativa necessaria allo svolgimento dell’attività di asset management alla controllata Arca Fondi SGR S.p.A.
L’operazione di conferimento è avvenuta in continuità di valori contabili come indicato dal documento OPI 1 (Revised) in presenza
di operazioni fra entità sotto comune controllo e ha comportato un aumento del valore iscritto alla voce partecipazioni a fronte del
conferimento eseguito.
A seguito dell’operazione di conferimento la Società ha mutato il proprio oggetto sociale ed ha modificato la propria denominazione
sociale in Arca Holding, rinunciando alla autorizzazione a svolgere le attività alla stessa precedentemente riservate.
4.2 Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio
La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti
sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni
soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione
dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è
27
Bilancio 2016
Nota integrativa - Parte A
da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti potranno differire anche in maniera significativa a seguito del
mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Tali stime ed ipotesi sono riviste regolarmente e comunque ad ogni data di predisposizione dell’informativa finanziaria.
Le principali fattispecie per le quali si è reso necessario l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale
sono:
• la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio;
• la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
• la valutazione del valore recuperabile delle attività materiali;
• la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e la valutazione relativa a passività potenziali;
• le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio. Per le ulteriori
informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento
si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni delle note illustrative.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca Holding per la classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle
diverse poste dell’attivo e del passivo, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate, non diversamente classificate come crediti, attività detenute
per la negoziazione o attività detenute sino a scadenza.
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono
contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo
strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair
value.
Nel caso di quote detenute in fondi comuni di investimento, per la determinazione del fair value si fa riferimento all’ultimo valore
quota disponibile, rappresentativo del valore di realizzo delle quote stesse.
Gli interessi maturati sulle attività finanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo del
costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair value
è rilevata nel prospetto della redditività complessiva e confluisce in una specifica riserva di patrimonio netto.
I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassificati nel conto economico quando l’attività
finanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore (impairment).
La verifica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio, tenendo conto
della prolungata perdita di valore (orizzonte temporale superiore a 12 mesi) e significativa riduzione del valore rispetto al valore
di carico (riduzione superiore al 25%).
Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione
della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore.
Dette riprese di valore sono imputate:
– a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito;
– nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale.
L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o
quando l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi.
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2. Crediti e Debiti
Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti fissi o
determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. e i
saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti.
Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività
finanziarie di negoziazione e Passività finanziarie valutate al fair value, nonché dai titoli di debito indicati nella voce Titoli in circolazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari (come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.)
e gli eventuali scoperti di conto corrente.
I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value corrispondente rispettivamente all’importo da incassare e all’importo
da corrispondere alla controparte. Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione. Le valutazioni successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo. Il metodo
del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione
della logica di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del verificarsi
di eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. In presenza di tali
perdite il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico. Le riduzioni di valore non sono
mantenute negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate.
3. Partecipazioni
La voce comprende le partecipazioni in società controllate, in società sottoposte a controllo congiunto nonché quelle in società
sottoposte a influenza notevole.
L’iscrizione iniziale delle partecipazioni avviene al costo, comprensivo del prezzo pagato per l’acquisto delle partecipazioni e degli
oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto stesso. Successivamente, le partecipazione detenute sono iscritte in bilancio
secondo il metodo del costo.
Ad ogni data di chiusura del bilancio le partecipazioni vengono valutate al costo, ridotto per eventuali perdite durevoli di valore
(impairment).
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della
riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.
Le partecipazioni vengono cancellate quando sono cedute, con trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi, o quando la società
partecipata viene incorporata nella società controllante.
4. Attività materiali
Si tratta delle attività materiali (immobili, impianti tecnici, mobili, arredi ed attrezzature di ogni tipo) detenute ad uso funzionale e
che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Tra le attività materiali sono inclusi anche i beni oggetto di leasing finanziario.
Le migliorie su beni di terzi quando non siano separabili dai beni stessi e qualora non presentino autonoma funzionalità ed utilizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, sono iscritti tra le “Altre Attività” e vengono ammortizzati nel più breve periodo
tra quello di prevedibile utilizzabilità e quello di durata residua della locazione.
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto
e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici
futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto
economico.
Le attività materiali sono valutate al costo dedotti gli ammortamenti cumulati e le eventuali perdite durevoli di valore conformemente a quanto disposto dallo IAS 16. Lo stesso criterio viene adottato anche per gli investimenti immobiliari avendo optato per
la facoltà di valutazione successiva al costo.
Le attività materiali, ad eccezione dei terreni, sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, intesa come periodo
di tempo nel quale ci si attende che l’attività sia utilizzabile dall’azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a
quote costanti.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infra-annuale, in presenza di situazioni sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli
di valore, si procede al confronto fra il valore recuperabile del cespite, che corrisponde al maggiore tra il suo valore d’uso (valore
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Bilancio 2016
Nota integrativa - Parte A
attuale delle funzionalità economiche del bene) e il suo valore di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione), ed il suo valore contabile al netto degli ammortamenti effettuati. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico
nelle rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali. Nel caso vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della
perdita, si procede ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti
in assenza di precedenti perdite di valore.
Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione, o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo
smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il
valore contabile del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità.
5. Attività immateriali
Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se:
– sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali;
– incorporano benefici futuri;
– la società ne ha il controllo.
Esse sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica.
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario,
il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto.
Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi benefici economici futuri.
Attività immateriali a vita utile definita
Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i benefici economici.
Le attività immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment qualora si manifesti il rischio che il valore contabile
del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o, in alternativa, con frequenza almeno annuale.
Il valore recuperabile dell’attività immateriale, da confrontare con il valore contabile della stessa in occasione dell’impairment test,
è pari al fair value (valore di mercato) dell’attività immateriale al netto degli oneri di dismissione, o al suo valore d’uso, qualora
esso sia determinabile e risulti superiore al fair value.
Avviamento e attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività a vita utile indefinita, quali l’avviamento, non vengono ammortizzate ma sono periodicamente sottoposte al cosiddetto
“impairment test”.
Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il fair value degli elementi patrimoniali
acquisiti e il costo di acquisto della business combination o partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo
delle capacità reddituali future della medesima (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il
goodwill non corrisponda a capacità reddituali future, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico.
Le attività immateriali sono cancellate dal bilancio a seguito di dismissione o quando hanno esaurito integralmente la loro funzionalità economica e non siano attesi benefici economici futuri.
6. Fiscalità corrente e differita
Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente
normativa nazionale.
La Legge di stabilità di dicembre 2015 ha previsto la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dal 1 gennaio 2017
con effetto sui periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016. E’ stata inoltre disposta a decorrere dal periodo
di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, un’addizionale dell’IRES pari al 3,5% a carico di enti creditizi e finanziaria di cui all’articolo 1 del Dlgs 87/92. Nella determinazione delle imposte differite si è tenuto conto di tale circostanza.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al prospetto della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto.
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L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello
anticipato e di quello differito.
In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il
valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali (balance sheet liability
method).
Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali futuri ottenibili dal riporto a nuovo
di perdite fiscali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità
di generare con continuità redditi imponibili.
Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili. Le attività e
le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della Società.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo
le prime nella voce Attività fiscali e le seconde nella voce Passività fiscali, coerentemente con quanto previsto dal regolamento
della Banca d’Italia.
7. Titoli in circolazione
La voce Titoli in circolazione accoglie gli strumenti di debito emessi dalla Società che vengono contabilizzati all’origine sulla base
del fair value della passività ad essi correlata pari al prezzo di emissione comprensivo degli oneri accessori sostenuti per l’emissione
stessa. Dopo la rilevazione iniziale, la passività finanziaria viene valutata al costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse
effettivo e il suo valore viene incrementato della cedola maturata/in corso di maturazione alla data di rilevazione.
I titoli vengono cancellati dal bilancio quando risultano scaduti o estinti. La cancellazione avviene anche al momento del riacquisto
di titoli precedentemente emessi; la differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene
registrata a conto economico. L’eventuale ricollocamento successivo al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione
con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
8. Trattamento di fine rapporto del personale
Il trattamento di fine rapporto si configura come un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come:
• “piano a contribuzione definita” per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007
(data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia
nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria
presso l’INPS. Per tali quote l’importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi dovuti senza
l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
• “piano a benefici definiti” e pertanto è iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della
“Proiezione Unitaria del Credito”, per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre
2006.
Con particolare riferimento a quest’ultima quota si segnala che essa è iscritta sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione Unitaria del Credito”, senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, in quanto il costo
previdenziale (“current service cost”) del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire,
non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.
Ai fini dell’attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende
con elevato rating tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell’importo pagato
e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all’estinzione finale dell’intera obbligazione.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel
prospetto della redditività complessiva.
9. Riserve di valutazione
Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività finanziarie disponibili per la vendita e gli utili e perdite
attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto fiscale.
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Bilancio 2016
Nota integrativa - Parte A
10. Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a
contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento
delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Essi sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se:
• esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
• è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione;
• può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro.
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere per adempiere all’obbligazione esistente alla
data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’effetto
dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo.
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere
l’obbligazione oppure quando si estingue l’obbligazione stessa.
I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente.
11. Altre attività e passività
In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale.
Come previsto dalle istruzioni della Banca d’Italia nella presente voce vanno incluse le migliorie e le spese incrementative su beni
di terzi diverse da quelle riconducibili alla voce “attività materiali”, laddove dalle stesse ci si attenda un beneficio economico futuro.
Il relativo ammontare viene ammortizzato sul minore periodo fra la presunta vita utile residua e la durata residua del canone di
locazione.
12. Rilevazione dei ricavi e dei costi
I costi sono iscritti nel momento in cui sono sostenuti. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo
ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.
I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto/erogato e riconosciuti nel momento in cui vengono conseguiti o, comunque:
• nel caso di vendita di beni o prodotti, quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere
quantificabili in modo attendibile;
• nel caso di prestazioni di servizi, nel momento in cui gli stessi vengono prestati.
In particolare:
• le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi
sono stati prestati;
• gli interessi attivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di
applicazione del costo ammortizzato;
• i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto a ricevere il pagamento (rileva la data di assunzione
della delibera da parte dell’assemblea);
• le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica.
13. Altre informazioni
Modalità di determinazione delle perdite di valore
Attività finanziarie
A ogni data di bilancio, le attività finanziarie non classificate nella voce Attività finanziarie detenute per la negoziazione o nelle
attività valutate al fair value sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono oggettive evidenze che possano
far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse.
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Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di specifici eventi; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere correlata ad
eventi attuali, non meramente attesi.
La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che presentano specifiche evidenze di
perdite di valore e collettivamente per le attività finanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la
valutazione analitica non ha determinato una rettifica di valore.
La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività finanziarie con riferimento alle
caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geografica, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fattori
rilevanti.
Nel caso di Attività finanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo se
ritenuta durevole sulla base delle evidenze determinate come precedentemente esplicitato. In tale eventualità, la perdita cumulativa
rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono imputate a conto economico.
Avviamento
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dall’avviamento, sono sottoposte ad una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività siano iscritte in bilancio
ad un valore superiore al valore proprio recuperabile.
La verifica del valore di tali attività immateriali, non presentando queste flussi finanziari autonomi, è effettuata attraverso l’accertamento dell’eventuale perdita di valore della Cash Generating Unit (CGU) a cui tali attività sono state attribuite.
La CGU è definita dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identificabile di attività in grado di generare flussi di cassa in entrata
ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Qualora l’attività oggetto di
valutazione non generi flussi finanziari in entrata autonomi dai flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, l’attività
in questione può essere inserita in un gruppo di attività per il quale si procede a determinare il valore recuperabile.
Una volta identificata la CGU da valutare, si procede a determinarne il valore recuperabile che lo IAS 36 definisce come il maggiore
tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di
diretta imputazione. Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri, riconducibili all’attività
oggetto di valutazione.
Se il valore della CGU che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio netto contabile,
ne consegue che la CGU e gli avviamenti a questa associati, non devono essere oggetto di svalutazione.
Attività materiali e attività immateriali a vita utile definita
Le attività materiali ed immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment se si è manifestato il rischio che il valore
contabile del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o quanto meno con frequenza annuale.
Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di
dismissione, o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value.
Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certificatore
esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente qualora si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del mercato
immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di valore viene
rilevata solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore al valore contabile,
nettato dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni.
Le attività immateriali a vita utile definita rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3,
ad ogni data di bilancio e, comunque, in presenza di “trigger events”, sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare
se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile definita
vengono sottoposte ad un processo valutativo per verificare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il valore recuperabile
è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, determinato attualizzando i margini reddituali attesi nella
durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale
del denaro e dei rischi specifici.
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Bilancio 2016
Nota integrativa - Parte A
Aggregazioni aziendali - Operazione di “business combinations under common control”
Nel corso dell’esercizio 2016 si è dato corso all’operazione di conferimento del ramo d’azienda, costituito dai servizi di investimento
di gestione e dei relativi compendi, da parte della controllante Arca Holding SpA (in precedenza Arca SGR S.p.A.) a fronte dell’aumento di capitale sociale sottoscritto dalla medesima controllante, configurandosi come una operazione “business combination”
fra entità “under common control”.
In considerazione della finalità meramente riorganizzativa e poiché le operazioni di “business combinations under common control” sono escluse dall’ambito di applicazione obbligatoria dell’IFRS 3 Aggregazioni aziendali e, conseguentemente, in assenza di
riferimenti a principi o interpretazioni IFRS specifici per tali operazioni, i principi IAS/IFRS richiedono, in termini generali, che
il bilancio debba fornire la rappresentazione attendibile e fedele degli effetti di operazioni e della relativa sostanza economica.
In tale contesto il principio guida identificato per rappresentare l’operazione di conferimento è quello della “continuità dei valori”
contabili nei bilanci delle società coinvolte, senza la rilevazione di effetti economici. L’applicazione del principio della continuità
dei valori dà luogo alla rilevazione nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria di valori uguali a quelli che risulterebbero
se le imprese oggetto di aggregazione fossero state unite da sempre, ovvero rilevate ai valori di libro che avevano nelle rispettive
contabilità prima dell’operazione.
In particolare, le attività e le passività del business oggetto di conferimento sono rilevate dall’entità acquirente ai loro valori contabili
storici determinati secondo la base di costo scelta (valori di libro risultanti dalla contabilità dell’entità venditrice/conferente).
Nel bilancio della conferente, questo ha comportato un incremento del valore della partecipazione di € 173.443.483.
Nelle tabelle di nota integrativa, come previsto del Provvedimento di Banca d’Italia, sono riportate le movimentazioni dell’esercizio
derivanti dall’operazione di conferimento evidenziate in specifiche sottovoci. La composizione dei valori di bilancio risente di tale
operazione di conferimento.
A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Nel corso dell’esercizio la Società non ha operato trasferimenti tra portafogli.
A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informazioni di natura qualitativa
La presente sezione comprende l’informativa sul fair value così come richiesta dall’IFRS 13.
La gerarchia del fair value, illustrata al punto A.4.3, è applicata a tutti gli strumenti finanziari per i quali la valutazione al fair value
è rilevata nello stato patrimoniale.
Il fair value è definito come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera
transazione fra parti consapevoli e indipendenti.
Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, attraverso l’utilizzo di
prezzi acquisiti dai mercati finanziari, oppure, per gli altri strumenti finanziari, mediante l’utilizzo di prezzi quotati per strumenti
similari o di modelli valutativi interni. Nel caso di investimenti in fondi comuni, il fair value è determinato sulla base dell’ultimo
valore quota disponibile.
Si specifica che nel bilancio al 31 dicembre 2016 sono presenti attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value
su base ricorrente.
Si segnala inoltre che il fair value di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente è riportato nella nota
integrativa esclusivamente ai fini di completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 - par. 97, nonché dal Provvedimento di
Banca d’Italia del 9 dicembre 2016.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3.
La classificazione nel livello 2 ovvero nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value.
Nel caso in cui per uno strumento finanziario non siano rilevabili quotazioni su un mercato attivo, la funzione Risk Management
calcola il fair value applicando una tecnica di valutazione. A tale scopo, sono prese in considerazione tutte le informazioni di mercato rilevanti in qualche modo disponibili.
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Nell’ambito del processo di determinazione del fair value di un titolo non trattato in un mercato attivo, le tecniche di valutazione
comunemente applicate sono le seguenti:
• prezzi di transazioni recenti o contribuzioni/quotazioni di mercato comunque disponibili alla data di valutazione, anche se relative
a un mercato ritenuto non attivo;
• valutazioni fornite dall’emittente o da un calculation agent o comunque da un servizio di valutazione esterno;
• valutazioni di tipo mark-to-model, cioè ottenute utilizzando un modello di pricing appropriato per il tipo di strumento finanziario
da valutare, alimentato con i dati di mercato rilevanti ai fini della valutazione.
Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente.
Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti
da fonti indipendenti rispetto al valutatore.
Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili
sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.
Si segnala che per la valutazione degli strumenti finanziari classificati come livello 3 nel bilancio di Arca Fondi, non sono stati
utilizzati input non osservabili.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Sezione non applicabile.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività
in una regolare transazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Ai fini della misurazione al fair value delle attività e passività finanziarie, il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di
fair value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato:
Livello 1
In tale livello devono essere classificati gli strumenti finanziari valutati utilizzando, senza apportare rettifiche, prezzi quotati in
mercati attivi per strumenti identici a quelli oggetto di valutazione.
Uno strumento è considerato quotato in un mercato attivo quando:
• i prezzi sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino di borsa o attraverso un servizio di quotazione;
• i prezzi quotati rappresentano operazioni di mercato effettive e sono il frutto di normali contrattazioni.
Se i prezzi quotati soddisfano tali requisiti, essi rappresentano la migliore stima del fair value e devono essere obbligatoriamente
utilizzati per la valutazione dello strumento finanziario.
Livello 2 e 3
Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3.
La classificazione nel livello 2, piuttosto che nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi
utilizzati ai fini della determinazione del fair value.
Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi per la determinazione del fair value sono osservabili sul
mercato, direttamente o indirettamente.
Uno strumento finanziario è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non
osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.
Maggiori dettagli sulla classificazione nei livelli 2 e 3 sono illustrati al punto A.4.1.
Al punto A.4.5.4 è riportato il dettaglio delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value nello stato patrimoniale della
Società, ma riclassificate a fini informativi al fair value al Livello 2 e al Livello 3.
Livello 2
Al 31 dicembre 2016 non sono presenti nello stato patrimoniale della Società elementi classificati al Livello 2.
Livello 3
Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale, invece, è considerato convenzionalmente pari al valore contabile degli
stessi in virtù delle considerazioni che seguono:
35
Bilancio 2016
Nota integrativa - Parte A
• Crediti (esclusi i conti correnti classificati come attività di Livello 1): sono rappresentati principalmente dai crediti vantati nei
confronti dei fondi comuni e del fondo pensione e dai crediti derivanti dall’erogazione di servizi. Tutti i crediti hanno scadenza
breve e non presentano rischi all’incasso;
• Debiti: sono rappresentati principalmente dalle passività a breve termine verso le reti di distribuzione per servizi ricevuti, nonché
da finanziamenti attivi al termine dell’esercizio concessi a condizioni in linea con le condizioni di mercato.
A.4.4 Altre informazioni
In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving Disclosures about Financial
Instruments”, la Società classifica le valutazioni al fair value dei propri strumenti finanziari sulla base della gerarchia precedentemente descritta, in relazione alla significatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli).
Al 31 dicembre 2016 non erano presenti nell’attivo patrimoniale di Arca Holding attività finanziarie disponibili per la vendita
valutate al fair value su base ricorrente. Le quote del fondo comune di investimento mobiliare Arca RR Diversified Bond, acquisite
nel corso dell’esercizio 2015 per un controvalore iniziale di Euro 19.999.996, ad investimento della liquidità disponibile sono state
infatti conferite ad Arca Fondi SGR S.p.A. al valore di € 19.310.046.
Informazioni di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
La sezione A.4.5.1 non viene riportata in quanto non vi sono attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.
Le sezioni A.4.5.2 e A.4.5.3 non sono riportate in quanto non vi sono attività e passività valutate su base ricorrente al fair value di
Livello 3.
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli
di fair value.
Attività/passività non misurate
al fair value o misurate al fair value
su base non ricorrente
1.
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
2.
Crediti
3.
4.
31/12/2016
VB
L1
31/12/2015
L2
L3
VB
L1
L2
L3
0
0
0
0
0
0
0
0
6.483.464
6.483.464
0
0
105.094.500
33.107.130
0
71.987.370
Attività materiali detenute
a scopo di investimento
0
0
0
0
0
0
0
0
Attività non correnti e gruppi
di attività in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
0
6.483.464
6.483.464
0
0
105.094.500
33.107.130
0
71.987.370
Totale
1.
Debiti
2.
Titoli in circolazione
3.
Passività associate ad attività
in via di dismissione
Totale
0
0
0
0
64.546.419
0
0
64.546.419
2.196.000
0
2.406.300
0
25.254.000
0
27.393.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.196.000
0
2.406.300
0
89.800.419
0
27.393.000
64.546.419
Legenda:
VB = Valore di bilancio
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la Società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one
profit/loss”.
36
NOTA INTEGRATIVA PARTE B
Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Si specifica che le sezioni non riportate nella presente parte di nota integrativa non sono applicabili al bilancio d’esercizio di Arca
Holding.
VOCI DELL’ATTIVO
Sezione 1
- CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”
2016
2015
Cassa in divisa corrente
0
3.305
Totale
0
3.305
Le Sezioni 2 e 3 non sono applicabili.
Sezione 4
- ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40
(in unità di Euro)
4.1 Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”
Voci / Valori
2016
Livello 1
1. Titoli di debito
- di cui: Titoli di Stato
2. Titoli di capitale e quote di O.I.C.R.
2015
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
19.005.304
0
0
3. Altre attività
0
0
0
0
0
0
Totale
0
0
0
19.005.304
0
0
Le quote del fondo comune di investimento mobiliare Arca RR Diversified Bond acquisite nel corso dell’esercizio 2015, per un controvalore
iniziale di Euro 19.999.996, ad investimento della liquidità disponibile, sono state conferite in data 1° luglio ad Arca Fondi SGR S.p.A. al valore
di € 19.310.046.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
2016
Voci / Valori
1.
2015
Attività finanziarie
a) Governi e Banche Centrali
0
0
b) Altri enti pubblici
0
0
c) Banche
0
0
d) Enti Finanziari
0
19.005.304
e) Altri emittenti
0
0
0
19.005.304
Totale
Il valore di bilancio è così dettagliato:
Descrizione
Arca RR Diversified Bond
Totale
La Sezione 5 non è applicabile.
38
2016
Quote n°
2015
Valore quota
0
0
Fair value
Quote n°
0
0
1.712.035,31
Valore quota
11,10
Controvalore
19.005.304
19.005.304
Sezione 6
- CREDITI - Voce 60
(in unità di Euro)
6.1 Dettaglio della voce 60 “Crediti “
2016
Dettaglio / Valori
1. Crediti per servizi
di gestione di patrimoni:
Valore
di bilancio
0
2015
Fair value
L1
L2
0
Valore
di bilancio
L3
0
0
71.647.937
Fair value
L1
L2
0
L3
0
71.647.937
1.1 gestione di OICR
0
0
0
0
62.987.245
0
0
62.987.245
1.2 gestione individuale
0
0
0
0
469.566
0
0
469.566
1.3 gestione di fondi pensione
0
0
0
0
8.191.126
0
0
8.191.126
2. Crediti per altri servizi:
0
0
0
0
339.433
0
0
339.433
2.1 consulenze
0
0
0
0
153.922
0
0
153.922
2.2 funzioni aziendali
in outsourcing
0
0
0
0
0
0
0
0
2.3 altri
0
0
0
0
185.511
0
0
185.511
6.483.464
6.483.464
0
0
33.107.130
33.107.130
0
0
3. Altri crediti:
3.1 pronti contro termine
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli
di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli
di capitale e quote
0
0
0
0
0
0
0
0
6.483.464
6.483.464
0
0
33.107.130
33.107.130
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
4. Titoli di debito
Totale
0
0
0
0
0
0
0
0
6.483.464
6.483.464
0
0 105.094.500
33.107.130
0
71.987.370
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
L’importo della voce 3.2 si riferisce al saldo di c/c bancario che, come previsto dalle disposizioni della Banca d’Italia, è ricompreso nella voce
crediti.
39
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
6.2 Crediti: composizione per controparte
Banche
Composizione / Controparte
1.
Enti finanziari
di cui del gruppo
della SGR
Clientela
di cui del gruppo
della SGR
di cui del gruppo
della SGR
Crediti per servizi di gestione di patrimoni:
1.1 gestione di OICR
0
0
0
0
0
0
1.2 gestione individuale
0
0
0
0
0
0
1.3 gestione di fondi pensione
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.
Crediti per altri servizi:
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
0
0
0
0
0
0
2.3 altri
0
0
0
0
0
0
3.
Altri crediti:
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
3.1 pronti contro termine
0
0
0
0
0
0
6.483.464
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di capitale e quote
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
Totale al 31.12.2016
6.483.464
0
0
0
0
0
Totale al 31.12.2015
33.465.168
0
18.806
0
71.610.526
0
Si segnala che le Sezioni 7 e 8 non sono applicabili.
Sezione 9
- PARTECIPAZIONI - Voce 90
(in unità di Euro)
9.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi
Denominazioni
Sede
legale
Sede
operativa
Milano
Milano
Quota di
partecipazione
%
Disponibilità
voti
%
Valore
di bilancio
Fair value
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. Arca Fondi SGR SpA
100
100 174.443.483 174.443.483
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
L’importo iscritto si riferisce al valore di carico della controllata Arca Fondi SGR S.p.A. che, come illustrato precedentemente, risulta incrementato
nel corso dell’esercizio a fronte dell’aumento del capitale sociale della controllata, interamente sottoscritto mediante conferimento di attività e
di passività relative al ramo di azienda dei servizi di investimento.
40
9.2 Variazioni annue delle partecipazioni
Partecipazioni
di gruppo
A. ESISTENZE INIZIALI
Partecipazioni
non di gruppo
Totale
1.000.000
0
1.000.000
173.443.483
0
173.443.483
B.1 Acquisti
0
0
0
B.2 Riprese di valore
0
0
0
B.3 Rivalutazioni
0
0
0
173.443.483
0
173.443.483
173.443.483
0
173.443.483
C. Diminuzioni
0
0
0
C.1 Vendite
0
0
0
C.2 Rettifiche di valore
0
0
0
C.3 Altre variazioni
0
0
0
174.443.483
0
174.443.483
B. Aumenti
B.4 Altre variazioni
operazioni di aggregazione aziendale
D.
RIMANENZE FINALI
Impairment test
In ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (“IAS 36”), si è proceduto ad accertare l’eventuale perdita di valore delle partecipazioni
detenute attraverso una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare che siano iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore
recuperabile. Il valore recuperabile è definito dallo IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita ( fair value
less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione.
Ai fini dell’impairment test è stato considerato il valore della partecipazione iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2016,
pari a € 174,4 milioni.
Per il processo di impairment test la Società si è avvalsa del supporto di una primaria società di consulenza terza.
Il valore recuperabile è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative:
– il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use;
– il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value.
Il Dividend Discount Model (DDM) rappresenta una variante del metodo dei flussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’excess capital, stabilisce che il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un flusso di dividendi determinato sulla base del
rispetto dei vincoli patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari
alla somma di:
• valore attuale dei flussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un
business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro;
• valore attuale del valore terminale (terminal value), calcolato considerando il flusso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione
esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo.
Nel caso specifico sono stati considerati i flussi rivenienti dai dati previsionali 2017-2019 elaborati da Arca Fondi ed esaminati dal Consiglio di
Amministrazione della stessa nel febbraio 2017.
Le proiezioni economiche utilizzate ai fini dell’impairment test riflettono ipotesi di sviluppo del business piuttosto conservative. In particolare
si segnalano le seguenti assunzioni principali:
• incremento delle masse gestite da € 29,5 miliardi del 2016 a € 32,4 miliardi del 2019;
• redditività netta ricorrente della massa gestita stabile;
• un cost/income ratio a fine 2019 sostanzialmente allineato al dato 2016.
Il value in use è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi:
• massimo dividendo distribuibile negli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefficienti patrimoniali minimi previsti
dalla Circolare 189 del 21 ottobre 1993 di Banca d’Italia;
• terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un flusso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari al 1,5%.
41
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari all’8,7% stimato
attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula:
re = i + Beta * MRP
dove:
• i: tasso privo di rischio, espresso dalla media, nei 6 mesi precedenti alla valutazione, del rendimento dei BTP italiani a dieci anni, pari al
1,47%;
• Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,27;
• M RP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al
5,70%.
Ai fini della determinazione del fair value è stato altresì utilizzato il metodo dei multipli di mercato. Tale metodo si fonda sull’analisi delle
quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel settore di riferimento (società quotate comparabili) e sulla successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti grandezze della società oggetto di valutazione. I multipli sono
ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di Borsa delle società comparabili e le grandezze reddituali, patrimoniali e finanziarie ritenute
significative ad esse relative.
Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la
dimensione della società, la diversificazione geografica, la redditività, l’attendibilità dei dati finanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel
mercato azionario.
Il multiplo utilizzato ai fini dell’analisi è stato il prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2017-2019, sono
stati ricavati dal consensus degli analisti (fonte: Bloomberg).
Dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione della partecipazione in Arca Fondi.
Le tabelle 9.3, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7, 9.8 e 9.9 non sono applicabili.
Sezione 10
- ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
2016
2015
1. Attività di proprietà
a) terreni
0
5.318.570
b) fabbricati
0
19.832.089
4.646
524.937
c) mobili
d) impianti elettronici
2.016
103.753
16.645
1.060.145
a) terreni
0
0
b) fabbricati
0
0
c) mobili
0
0
d) impianti elettronici
0
135.416
e) altre
0
0
23.307
26.974.910
e) altre
2. Attività acquisite in leasing finanziario
Totale
Le tabelle 10.2, 10.3, 10.4, 10.6 e 10.7 non sono applicabili.
42
10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
A.
A.1
A.2
B.
B.1
B.2
B.3
B.4
B.5
B.6
B.7
C.
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
C.6
C.7
D.
D.1
D.2
E.
ESISTENZE INIZIALI LORDE
Riduzioni di valore totali nette
ESISTENZE INIZIALI NETTE
Aumenti
Acquisti
Spese per migliorie capitalizzate
Riprese di valore
Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Differenze positive di cambio
Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di investimento
Altre variazioni
Diminuzioni
Vendite
Ammortamenti
Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Differenze negative di cambio
Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute
a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
Altre variazioni
operazioni di aggregazione aziendale
RIMANENZE FINALI NETTE
Riduzioni di valore totali nette
RIMANENZE FINALI LORDE
VALUTAZIONE AL COSTO
Impianti
elettronici
Fabbricati
Mobili
6.198.570
(880.000)
5.318.570
0
0
0
0
25.395.030
(5.562.941)
19.832.089
212.678
30.709
1.969
0
2.226.410
(1.701.473)
524.937
3.662
3.662
0
0
1.907.992
(1.668.823)
239.169
48.411
48.411
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
180.000
(5.318.570) (20.044.767)
(3.020.000) (9.284.827)
0
(573.661)
0
(523.953)
(5.402)
(51.320)
0
(285.564)
(348)
(54.930)
Altre
Totale
2.606.926 38.334.928
(1.546.781) (11.360.018)
1.060.145 26.974.910
114.104
198.855
114.104
196.886
0
1.969
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(1.157.604) (27.330.458)
(160) (12.310.737)
(214.989)
(894.900)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(2.298.570) (10.186.279)
(2.298.570) (10.186.279)
0
0
(880.000) (6.136.602)
880.000
6.136.602
0
0
0
(467.231)
(467.231)
4.646
(1.752.793)
1.757.439
4.646
0
(230.286)
(230.286)
2.016
(1.723.753)
1.725.769
2.016
0
0
(942.455) (14.124.821)
(942.455) (14.124.821)
16.645
23.307
(1.761.770) (12.254.918)
1.778.415 12.278.225
16.645
23.307
I valori delle esistenze iniziali lorde (A) e delle riduzioni di valore totali nette (A.1), delle voci fabbricati, impianti elettronici ed altre, recepiscono
rispetto all’esercizio precedente una riclassifica interna, di pari importo e segno opposto, per tener conto dell’effettiva riduzione del costo storico
e del fondo ammortamento dei beni ceduti nel 2015 e, per quanto riguarda i fabbricati, dell’effettivo costo storico e fondo svalutazione al 31
dicembre 2015. Il valore delle esistenze iniziali nette (A2) di € 26.974.910 coincide con quello delle rimanenze finali nette 2015 (D).
I decrementi di valore inseriti alla voce C.1 si riferiscono alla vendita dell’immobile di Via Mosè Bianchi e dei relativi arredi che hanno generato
una minusvalenza pari ad € 308.229.
I decrementi di valore inseriti alla voce C. 7, operazioni di aggregazione aziendale, si riferiscono al conferimento del ramo di azienda ad Arca
Fondi SGR S.p.A.
I coefficienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono calcolati a quote costanti e sono i seguenti:
- Fabbricati  2,94%
- Macchine elettroniche 33,33%
- Mobili e arredi
14,28%
- Altre attività materiali
12,50% - 15% - 20% - 33,33%
43
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 11
- ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali”
Voci / Valutazioni
2016
Attività valutate
al costo
1. Avviamento
2. Altre attività immateriali
2.1 generate internamente
2.2 altre
Totale
2015
Attività valutate
al fair value
Attività valutate
al costo
Attività valutate
al fair value
0
0
113.620.017
0
0
0
0
0
0
0
0
21.195.016
134.815.033
0
0
0
11.2 Attività immateriali: variazioni annue
Altre attività
immateriali
Avviamento
A. ESISTENZE INIZIALI
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore
- a patrimonio netto
- a conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
C.5 Altre variazioni
Operazioni di aggregazione aziendale
D. RIMANENZE FINALI
Software
e Licenze
Marchi
Totale
113.620.017
0
0
0
21.076.251
0
0
0
110.587
1.343
1.343
0
8.178
3.268
3.268
0
134.815.033
4.611
4.611
0
0
0
0
(113.620.017)
0
0
0
0
0
(21.076.251)
0
(1.161.582)
0
0
0
(111.930)
0
(26.186)
0
0
0
(11.446)
0
(649)
0
0
0
(134.819.644)
0
(1.188.417)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(113.620.017)
(113.620.017)
0
0
0
(19.914.669)
(19.914.669)
0
0
0
(85.744)
(85.744)
0
0
0
(10.797)
(10.797)
0
0
0
(133.631.227)
(133.631.227)
0
Non ci sono immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2016 per effetto del conferimento ad Arca Fondi SGR S.p.A.
Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai fini dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazione
e del suddetto conferimento con effetto 1° luglio 2016:
Marchi d’impresa 18 anni
Licenze
3-4-8-10 anni
Software applicativo  3 anni
Attività immateriale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle  5 anni
Attività immateriale inerente i fondi comuni Optima e Vega
13 anni
Attività immateriale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi
18 anni
Attività immateriale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi   9 anni
Attività immateriale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi   3 anni
Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative ai fondi comuni ex-Carige SGR
13 anni
Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative al fondo pensione ex-Carige SGR
13 anni
Si segnala che l’ammortamento delle altre attività immateriali relative alla gestione delle masse ex-Carige SGR non è effettuato in quote costanti,
ma secondo una curva di decadimento, differenziata per fondi comuni e fondo pensione, stimata sulla base di trend storici osservati in operazioni
di PPA simili effettuate da altri operatori di mercato.
44
Sezione 12
- ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo e Voce 70 del Passivo
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”
2016
1. Attività fiscali CORRENTI
- credito IRES
- credito IRAP
- crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRAP
- crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRES
- crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006
2. Attività fiscali ANTICIPATE
- IRES c/imposte anticipate
- IRAP c/imposte anticipate
Totale
2015
3.549.030
1.931.846
911
389.329
324.209
1.175.397
42.000
31.532.514
26.537.574
4.994.940
33.464.360
455.212
1.846.797
13.366
1.197.655
36.000
34.017.353
28.290.927
5.726.425
37.566.383
I crediti IRES e IRAP correnti accolgono il saldo netto tra gli acconti versati, i crediti da dichiarazioni, i crediti d’imposta e le ritenute d’acconto
e le imposte dovute per l’esercizio 2016. Per quanto riguarda in particolare il credito IRES, lo stesso accoglie anche l’IRES 2016 della controllata
Arca Fondi SGR S.p.A. con la quale è stato stipulato un contratto di consolidato fiscale a partire dal 2016.
Il credito IRES 2016 si compone più precisamente come segue:
Acconti IRES Arca Holding
€ 11.271.602
Ritenute Arca Holding € 14.872
Detrazioni Arca Holding € 6.000
IRES 2016 Arca Holding € (1.591.840)
Netto
€ 9.700.634
Ritenute Arca Fondi € 1.750
IRES 2016 Arca Fondi € (9.247.172)
Credito IRES € 455.212
Il saldo dei crediti di imposta c/istanze di rimborso si riferisce per € 1.197.655 all’istanza di rimborso IRES da IRAP e per € 13.366 agli interessi
di un’istanza di rimborso IRAP.
Il saldo delle attività fiscali anticipate di € 34 milioni include € 26,6 milioni1 relativi al beneficio fiscale riconducibile al riconoscimento della
deducibilità fiscale del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, ottenuto in applicazione della Legge di Stabilità approvata il 27
dicembre 2013 attraverso il pagamento dell’imposta sostitutiva versata nel giugno 2014. Il valore di tali attività fiscali anticipate viene riversato
nel corso di 10 esercizi a partire dal 2016, in corrispondenza alla deduzione dal reddito imponibile della quota di ammortamento fiscale del
maggiore valore della partecipazione affrancato dalla Società.
La parte rimanente di imposte anticipate, di circa € 8 milioni ,si riferisce per € 7,3 milioni all’ammortamento fiscale extracontabile del valore
residuo da ammortizzare degli avviamenti dei rami di azienda acquisti negli anni precedenti, eliminati dopo il conferimento del ramo di azienda
ad Arca Fondi SGR S.p.A., e per € 0,7 milioni ad altre voci.
12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”
2016
1. Passività fiscali CORRENTI
- IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti
e ritenute
2. Passività fiscali DIFFERITE
- IRES c/imposte differite
- IRAP c/imposte differite
Totale
2015
0
912.405
912.405
2.234.201
8.873.407
7.378.854
1.494.553
9.785.812
0
2.234.201
0
2.234.201
Le passività fiscali differite al 31 dicembre 2016 si riferiscono esclusivamente alla tassazione in cinque esercizi della plusvalenza fiscale realizzata
sulla vendita dell’immobile di Via Mosè Bianchi.
Si segnala che lo IAS 12 prevede la possibilità di iscrivere in bilancio imposte differite attive solo a fronte della probabilità di recuperare tali valori a fronte di un’adeguata capienza
dei redditi imponibili futuri (c.d. “probability test”). Tuttavia, nel caso di specie (imposte differite attive da avviamento), la legge n. 214 del 22 dicembre 2011 ha previsto che tali attività
fiscali siano trasformabili in veri e propri crediti di imposta (utilizzabili in compensazione con altri debiti tributari ed eventualmente rimborsabili da parte dell’erario), in presenza di
perdite fiscali e secondo regole previste dalla norma. La norma sopra richiamata conferisce dunque certezza alla recuperabilità delle attività fiscali in questione, sia in presenza di utili
(riduzione della base imponibile), sia di perdite fiscali (trasformazione in crediti di imposta), rendendo il richiamato “probability test” automaticamente soddisfatto.
1
45
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
2016
1. Esistenze iniziali
2015
31.258.782
31.107.084
74.820
1.174.641
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
0
113.357
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
c) riprese di valore
0
0
74.820
1.061.284
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
d) altre
0
0
2.3 Altri aumenti
0
0
3. Diminuzioni
(3.335.215)
(1.022.943)
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
(3.335.215)
0
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
0
c) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
d) altre
0
(1.022.943)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3 Altre diminuzioni
0
0
a) trasformazione in crediti di imposta
di cui alla Legge n. 214/2011
0
0
b) altre
0
4. Importo finale
0
27.998.387
31.258.782
Si segnala preliminarmente che non vi sono perdite fiscali riportabili che hanno determinato fiscalità differita attiva.
Le variazioni in diminuzione evidenziate al punto 3.1 a) “rigiri” si riferiscono, in particolare, a:
- ammortamento avviamento afferente la rivalutazione della partecipazione in CARIGE SGR S.p.A. (società incorporata);
- ammortamento avviamenti afferenti i rami di azienda acquistati in anni precedenti, non più iscritti a seguito del conferimento di azienda
effettuato a favore di Arca Fondi SGR S.p.A. (quote post conferimento);
- deduzione di accantonamenti non dedotti in anni precedenti;
- ammortamento di spese di manutenzione contabilizzate in anni precedenti nel conto economico;
- ammortamento di beni materiali contabilizzati in anni precedenti nel conto economico.
12.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)
2016
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2015
29.574.241
29.574.241
0
0
3. Diminuzioni
(2.957.424)
0
3.1 Rigiri
(2.957.424)
0
0
0
a) derivante da perdite di esercizio
0
0
b) derivante da perdite fiscali
0
0
3.2 Trasformazioni in crediti di imposta
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
0
0
26.616.817
29.574.241
La variazione in diminuzione di cui al punto 3.1 “rigiri” si riferisce all’utilizzo in decimi in corrispondenza della deduzione dal reddito imponibile
della quota di ammortamento fiscale del maggior valore della partecipazione CARIGE SGR S.p.A. affrancato dalla Società nel 2014.
46
12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
2016
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2015
8.873.407
2.514.072
8.312.147
1.744.837
(3.768.859)
1.203.437
0
541.400
0
0
(1.183.577)
7.618.620
(1.183.577)
0
0
0
0
8.873.407
0
0
2.514.072
0
0
(3.768.859)
0
0
0
0
Le variazioni in aumento evidenziate al punto 2.1 c) “altre” si riferiscono, in particolare, a:
- rinvio tassazione della plusvalenza afferente la cessione dell’immobile di Via Mosè Bianchi;
- ammortamento avviamenti afferenti i rami di azienda acquistati in anni precedenti, ora non più iscritti a seguito del conferimento di azienda
effettuato a favore di Arca Fondi SGR S.p.A. (quote ante conferimento).
Le variazioni in diminuzione evidenziate al punto 3.1 a) “rigiri” si riferiscono, in particolare, a:
- ammortamento indeducibile afferente l’immobile di Via Mosè Bianchi (periodo ante cessione);
- eliminazione fiscalità residua dell’immobile di Via Mosè Bianchi a seguito della cessione;
- ammortamento oneri pluriennali CARIGE SGR S.p.A.
12.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
2016
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
d) conferimento in Arca Fondi
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
e) conferimento in Arca Fondi
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2015
273.732
7.643.578
5.565
276.815
(1.898.344)
3.275
0
273.540
0
0
0
(8.648)
6.018.966
0
0
0
(8.648)
0
0
0
273.732
0
0
19.701
7.623.876
0
0
0
0
0
(273.541)
(1.624.802)
0
0
47
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
12.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
2016
2015
1. Esistenze iniziali
0
(19.041)
2. Aumenti
0
19.041
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
c) altre
0
19.041
d) conferimento in Arca Fondi
0
0
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
2.3 Altri aumenti
0
0
3. Diminuzioni
(5.384.419)
0
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
0
0
c) altre
(2.184.101)
0
d) conferimento in Arca Fondi
(3.200.318)
0
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3 Altre diminuzioni
0
0
4. Importo finale
(5.384.419)
0
Le variazioni in diminuzione evidenziate al punto 3.1 c) “altre” si riferiscono alla cancellazione della fiscalità differita relativa alle quote già
dedotte extra contabilmente degli avviamenti afferenti i rami di azienda acquistati in anni precedenti, eliminati dal bilancio della Società a seguito
del conferimento di ramo di azienda ad Arca Fondi SGR S.p.A.
Si segnala che la Sezione 13 non è applicabile.
48
Sezione 14
- ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”
Dettaglio / Valori
1. Risconti attivi su commissioni di pre-conto
2. Risconti attivi diversi
3. Costi anticipati
4. Crediti verso fornitori
2016
2015
0
3.120.756
7.939
708.249
0
185.680
62.575
765.647
5. Depositi cauzionali
0
3.249
6. Crediti v/terzi per servizi diversi
0
7.632
0
11.724
8. Macchina affrancatrice
7. Crediti verso dipendenti e collaboratori
6.480
6.842
9. Crediti verso Enti previdenziali e assistenziali
6.003
35
10. Migliorie su beni di terzi
0
87.019
11. Crediti verso controllata
198.769
9.828
3.609.622
0
12. crediti verso controllata per consolidato fiscale
13. Crediti per riaddebito costi Sicav
14. Crediti verso terzi
15. Crediti per fatture da emettere
0
227.310
203.641
0
72.000
0
16. Credito Iva
56.605
0
17. Altre attività
243.971
175.109
4.467.605
5.309.080
Totale
La voce 11 “Crediti verso controllata” si riferisce ai pagamenti fatti in nome e per conto di Arca Fondi SGR S.p.A. e a conguagli sull’operazione
di conferimento.
La voce 12 “Crediti verso controllata per consolidato fiscale” si riferisce al valore del debito Ires di Arca Fondi SGR S.p.A. al netto degli acconti
ricevuti.
La voce 14 “Crediti verso terzi” accoglie il pagamento di sanzioni Consob effettuato in nome e per conto degli esponenti aziendali sanzionati
in attesa della chiusura del contenzioso.
La voce 17 “Altre attività” si riferisce per € 164.000 al rimborso assicurativo delle spese legali sostenute per il contenzioso Consob in corso e per
€ 79.971 ad un rimborso fiscale acquisito con la fusione di Carige SGR.
49
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
VOCI DEL PASSIVO
Sezione 1 -
DEBITI - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Dettaglio della voce 10 “Debiti”
Dettaglio / Valori
2016
1. Debiti verso reti di vendita:
2015
0
60.576.792
1.1 per attività di collocamento O.I.C.R.
0
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
0
0
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
0
5.653.092
2. Debiti per attività di gestione:
54.923.700
0
1.459.689
2.1 per gestioni proprie
0
1.348.777
2.2 per gestioni ricevute in delega
0
110.912
2.3 per altro
0
0
3. Debiti per altri servizi:
0
2.366.030
3.1 consulenze
0
0
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
0
2.366.030
3.3 altri
0
0
4. Altri debiti:
4.1 pronti contro temine:
0
143.908
0
0
- di cui su titoli di Stato
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
- di cui su titoli di capitale e quote
0
0
0
143.908
4.2 altri
Totale
0
64.546.419
Fair Value - livello 1
0
0
Fair Value - livello 2
0
0
Fair Value - livello 3
0
64.546.419
Totale Fair value
0
64.546.419
50
1.2 “Debiti”: composizione per controparte
Banche
Composizione / Controparte
1.
Enti finanziari
di cui del gruppo
della SGR
Clientela
di cui del gruppo
della SGR
di cui del gruppo
della SGR
Debiti verso reti di vendita:
1.1 per attività di collocamento OICR
0
0
0
0
0
0
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
0
0
0
0
0
0
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
2. Debiti per attività di gestione:
0
0
0
0
0
0
2.1 per gestioni proprie
0
0
0
0
0
0
2.2 per gestioni ricevute in delega
0
0
0
0
0
0
2.3 per altro
3. Debiti per altri servizi:
0
0
0
0
0
0
3.1 consulenze
0
0
0
0
0
0
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
0
0
0
0
0
0
3.3 altri
4. Altri debiti:
0
0
0
0
0
0
4.1 pronti contro temine
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di stato
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.2 altri
Totale al 31.12.2016
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale al 31.12.2015
62.846.144
0
258.746
0
1.441.529
0
- di cui su titoli di capitale e quote
La Sezione 1.3 non è applicabile.
Sezione 2
- TITOLI IN CIRCOLAZIONE - Voce 20
(in unità di Euro)
2.1 Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione”
2016
Titoli
1. Titoli
- obbligazioni
- altri titoli
Totale
Valore
di bilancio
2015
Fair value
L1
L2
Valore
di bilancio
L3
Fair value
L1
L2
L3
2.196.000
0
2.403.600
0 25.254.000
0 27.393.000
0
2.196.000
0
2.403.600
0 25.254.000
0 27.393.000
0
0
0
0
2.196.000
0
2.403.600
0
0
0 25.254.000
0
0
0 27.393.000
0
0
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
Il saldo 2016 della voce “Titoli in circolazione” accoglie il valore nominale pari a € 2.000.000 dello strumento innovativo di capitale, emesso
dalla Società nel dicembre 2013 per il valore originario di € 23.000.000, unitamente alla cedola di € 196.000 maturata nel corso dell’esercizio.
Il titolo è stato totalmente riacquistato a febbraio 2017. Il fair value dello strumento al 31 dicembre 2016 è pari a € 2.403.600 (incluso il valore
della cedola sopra menzionata) ed è stato determinato osservando titoli con le stesse caratteristiche dello strumento emesso da Arca Holding
con prezzi e rendimenti disponibili su mercati regolamentati.
Nel corso del 2016 la Società ha pagato gli interessi maturati nel 2015 pari ad € 2.254.000 e riacquistato titoli per nominali € 21.000.000 e relativi
interessi maturati nel 2016 per € 1.540.555, realizzando una perdita di € 2.179.800.
Complessivamente gli interessi passivi 2016 sono pari a € 1.736.555.
Le Sezioni 2.2,3,4,5, 6 e 8 non sono applicabili.
51
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 7
- PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70
Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività fiscali” di complessivi € 2.234.201 si rimanda alle apposite tabelle esposte nella
sezione 12 - Voci dell’attivo “Attività e passività fiscali”.
Sezione 9
- ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”
2016
Dettaglio / Valori
1. Debiti v/fornitori
2. Debiti v/dipendenti, collaboratori e Amministratori
3. Debiti v/Enti Previdenziali su competenze da corrispondere
4. Debiti v/Erario per ritenute c/collaboratori
5. Debiti v/Erario per ritenute c/prodotti gestiti
2015
405.841
3.290.040
68.190
5.166.665
0
839.338
19.293
462.569
0
8.155.343
6. Debiti v/Enti Previdenziali e Assistenziali
1.994
329.137
7. Altre passività
5.021
249.923
500.339
18.493.015
Totale
La voce “Debiti v/fornitori” si riferisce a debiti per fatture ricevute e da ricevere da una pluralità di fornitori per servizi di varia natura. La voce
include anche gli stanziamenti dei compensi sindacali per € 63.923.
La voce “Debiti v/dipendenti, collaboratori e Amministratori” nel 2016 si riferisce esclusivamente ai debiti verso Amministratori per fatture da
ricevere.
Sezione 10
- TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
2016
A Esistenze iniziali
B Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
- civilistico
621.840
659.116
384.658
434.641
384.658
434.641
306.143
456.760
- rivalutazione Istat
3.858
9.328
- attualizzazione IAS
74.657
(31.447)
0
0
B.2 Altre variazioni in aumento
C Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
- anticipazioni concesse
- quota del TFR devoluta al fondo previdenziale
complementare e tesoreria
- imposta sostitutiva su rivalutazione TFR
- variazione IAS
- operazioni di aggregazione aziendale
(1.006.498)
(471.917)
(16.495)
(13.571)
(990.003)
(458.346)
(5.500)
0
(283.725)
(456.760)
(656)
(1.586)
0
0
(700.122)
0
D Esistenze finali
Il saldo del fondo TFR maturato al 30 giugno 2016 è stato conferito ad Arca Fondi SGR S.p.A.
52
2015
0
621.840
Sezione 11
- FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
2016
Voci
2015
1. Quiescenza e obblighi simili
1.1 Fondo garanzia Fondo Pensione
2. Altri fondi:
0
359
0
359
121.542
249.692
2.1 Fondo contenzioso IVA
86.878
215.028
2.2 Fondo altri contenziosi fiscali
34.664
34.664
121.542
250.051
Totale
11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
F.do garanzia
Fondo Pensione
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
Fondo contenzioso
IVA
Fondo altri
contenziosi fiscali
Totale
359
215.028
34.664
250.051
0
0
0
0
B.1 Accantonamento dell’esercizio
0
0
0
0
B.2 Altre variazioni
0
0
0
0
(359)
(128.150)
0
(128.509)
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell’esercizio
C.2 Altre variazioni
D. Esistenze finali
0
(128.150)
0
(128.150)
(359)
0
0
(359)
0
86.878
34.664
121.542
Il fondo per rischi e oneri al 31 dicembre 2016 è pari a € 121.542 in diminuzione di € 128.509 rispetto all’esercizio precedente. Le variazioni
sull’anno sono state le seguenti:
i) utilizzo di un importo di € 128.150 del fondo rischi per il contenzioso IVA Depositaria a seguito delle richieste di rivalsa pervenute dalle
banche depositarie;
ii) rilascio di € 359 del fondo costituito a copertura delle passività potenziali della Società legata al comparto garantito “Obiettivo TFR” del
fondo pensione Arca Previdenza.
Si ricorda che il fondo per contenzioso IVA è stato costituito nel 2013 per € 378.290 a copertura degli oneri per rivalsa IVA sui servizi di
Depositaria resi al fondo pensione e che gravano integralmente sulla Società.
Sezione 12
- PATRIMONIO - Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”
Tipologie
2016
2015
1. Capitale
1.1 Azioni ordinarie
50.000.000
50.000.000
0
0
50.000.000
50.000.000
n° 50.000.000 azioni da nominali € 1,00
1.2 Altre azioni (da specificare)
Totale
Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato. Le azioni sono depositate in custodia presso la Società emittente.
La Società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni né titoli o valori simili, né possiede o ha posseduto azioni
proprie.
Le tabelle 12.2, 12.3 e 12.4 non sono applicabili.
53
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte B
12.5 Altre informazioni
12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve”
Riserva
legale
Rettifica
Rettifica
utili
utili esercizi
esercizio
precedenti
2005 per
per TFR
transizione
IAS 19
IAS
10.000.000
A Esistenze iniziali
Aumenti
0
B
0
B.1 Attribuzioni di utili/perdite
0
B.2 Altre variazioni
0
C Diminuzioni
C.1 Utilizzi
157.382
First Time
Adoption
Riserva
straordinaria
444.728 14.214.939 105.036.813
Utili a
nuovo
Riserva
ex D.Lgs.
n. 124/93
0
Totale
221.976 130.075.838
0
0
0
27.844.374
9.807.978
0
37.652.352
0
0
0
27.844.374
0
0
27.844.374
0
0
0
0
9.807.978
0
9.807.978
0
0
0 (10.000.000)
(535.645)
0 (10.535.645)
- coperture perdite
0
0
0
0
0
0
0
- distribuzione
0
0
0
0 (10.000.000)
0
0 (10.000.000)
- trasferimento a capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(535.645)
0
(535.645)
10.000.000
157.382
444.728 14.214.939 122.881.187
9.272.333
C.2 Altre variazioni
D Rimanenze finali
0
221.976 157.192.545
La riserva ex D.Lgs. nr. 124/93, include una quota di € 21.213 da non considerare in sospensione d’imposta ai sensi dell’art. 105 co. 3 del D.P.R.
N° 917/86 nella formulazione vigente anteriormente all’entrata in vigore del D.Lgs. nr. 344/03, in quanto l’accantonamento relativo a tale quota di
riserva non ha generato alcuna variazione in diminuzione in sede di determinazione delle imposte dovute per il corrispondente esercizio.
La “Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS” deriva dall’adeguamento dei valori civilistici al 31.12.2005 a quelli IAS alla stessa data di
riferimento.
L’incremento degli utili a nuovo pari a € 9.807.978 è correlato al trattamento fiscale in capo ad Arca Holding dell’ammortamento extracontabile
degli avviamenti relativi ai rami di azienda acquisiti negli esercizi precedenti (gestione di OICR e fondi pensione) conferiti ad Arca Fondi SGR
S.p.A. Più precisamente l’incremento di € 7.623.876 rappresenta la contropartita delle imposte anticipate rilevate sul valore residuo da ammortizzare degli avviamenti extracontabili in oggetto al 30 giugno 2016, pari ad € 23.053.753; l’incremento di € 2.184.101 rappresenta la contropartita
dell’annullamento delle imposte differite sugli ammortamenti deducibili al 30 giugno 2016, pari ad € 6.604.480.
Il decremento degli utili a nuovo si riferisce alla riclassifica della riserva da valutazione TFR ai fini Ias.
Tali suddette variazioni in aumento e in diminuzione degli utili a nuovo sono una conseguenza dell’operazione di conferimento del ramo di azienda
ad Arca Fondi SGR S.p.A.
La riduzione della riserva straordinaria di € 10.000.000 si riferisce al pagamento di dividendi ai Soci da delibera dell’assemblea del 28 aprile 2016.
12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione”
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Riserva valutazione
TFR IAS 19
(721.152)
721.152
(483.705)
535.645
Totale
A
B
Esistenze iniziali
Aumenti
(1.204.857)
1.256.797
B.1
Variazioni positive di fair value
220.938
0
220.938
B.2
C
Altre variazioni
Diminuzioni
500.214
0
535.645
(51.940)
1.035.859
(51.940)
C.1
Variazioni negative di fair value
0
(51.940)
(51.940)
C.2
D
Altre variazioni
Rimanenze finali
0
0
0
0
0
0
Per effetto del conferimento del fondo TFR ad Arca Fondi SGR S.p.A., la relativa riserva da valutazione è stata riclassificata nelle riserve di
utili.
Per effetto del conferimento delle attività finanziarie disponibili per la vendita ad Arca Fondi SGR S.p.A., la relativa riserva da valutazione è
stata riclassificata nel conto economico (perdita su cessione di attività finanziarie).
54
12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità
Importo
Possibilità
di utilizzazione
Quota
disponibile
Riserve:
1.
Riserva legale
2.
Riserva straordinaria
3.
Riserva ex D.Lgs. 124/93
4.
B
10.000.000
122.881.187
A.B.C.
122.881.187
221.976
A.B.C.
221.976
Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS
157.382
A.B.C.D.
157.382
5.
Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19
444.728
A.B.C.D.
444.728
6.
Utili a nuovo
9.272.333
A.B.C.D.
9.272.333
7.
Riserva First Time Adoption
11.524.483
A.B.C.D.
11.524.483
- su attività materiali
- su TFR
- per annullamento del fondo rischi finanziari generali
e altri fondi rischi generici
Totale
10.000.000
572.219
2.118.237
157.192.545
A.B.D.
A.B.C.D.
572.219
2.118.237
157.192.545
Quota non distribuibile
(10.572.219)
Quota distribuibile
146.620.326
Legenda:
A - per aumento di capitale
B - per copertura perdite
C - per distribuzione ai Soci
D - per incremento riserva straordinaria
ALTRE INFORMAZIONI
1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
2. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
3. Operazioni di prestito titoli
La Società non ha effettuato operazioni di prestito titoli.
4. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
5. Informativa sulle attività a controllo congiunto
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
55
NOTA INTEGRATIVA PARTE C
Informazioni sul Conto Economico
Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Sezione 1
- Commissioni attive e passive - Voci 10 e 20
(in unità di Euro)
1.1 “Commissioni attive e passive”
2016
SERVIZI
A. GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi Comuni
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di
sottoscrizione / rimborso
- commissioni di switch
- altre commissioni
Totale commissioni da fondi comuni
1.2 Gestioni individuali
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di
sottoscrizione / rimborso
- altre commissioni
Totale commissioni da gestioni individuali
1.3 Fondi pensione aperti
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di
sottoscrizione / rimborso
- altre commissioni
Totale commissioni da fondi pensione aperti
2. Gestioni ricevute in delega
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- altre commissioni
Totale commissioni
da gestioni ricevute in delega
TOTALE COMMISSIONI
PER GESTIONE
(A)
B. ALTRI SERVIZI
- consulenza
- altri servizi
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI
(B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
2015
Commissioni
Attive
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
Commissioni
Attive
114.618.237
1.837.587
(79.565.291)
0
35.052.946
1.837.587
240.991.927 (167.708.059)
6.179.005
0
73.283.868
6.179.005
4.159.035
0
0
120.614.859
(3.320.131)
0
(4.312.150)
(87.197.572)
838.904
0
(4.312.150)
33.417.287
12.232.948 (10.892.759)
0
0
0
(4.795.283)
259.403.880 (183.396.101)
1.340.189
0
(4.795.283)
76.007.779
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12.631.754
0
(5.609.816)
0
7.021.938
0
24.002.219
0
(10.605.874)
0
13.396.345
0
278.631
1.035.799
13.946.184
(235.325)
(260.000)
(6.105.141)
43.306
775.799
7.841.043
457.430
1.134.456
25.594.105
(375.707)
(459.618)
(11.441.199)
81.723
674.838
14.152.906
2.967.615
0
0
0
0
0
2.967.615
0
0
1.763.093
27.042
0
0
0
0
1.763.093
27.042
0
2.967.615
0
2.967.615
1.790.135
0
1.790.135
137.528.658
(93.302.713)
44.225.945
286.788.120 (194.837.300)
91.950.820
198.073
0
0
0
198.073
0
198.073
137.726.731
0
(93.302.713)
198.073
44.424.018
532.222
0
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
0
0
532.222
0
532.222
0
287.320.342 (194.837.300)
532.222
92.483.042
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono le commissioni riconosciute a terzi cui la Società ha
delegato la gestione. Gli importi sono dettagliati nell’apposita tabella 1.3 “Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi”.
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni di
gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione pari rispettivamente ad
€ 7.133.563 e ad € 1.591.437.
Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto,
riscontate nel periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento.
Le commissioni attive e passive sopra indicate si riferiscono a sei mesi di attività ante conferimento di ramo di azienda ad Arca Fondi SGR S.p.A.
58
1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte
Tipologia / Controparte
GESTIONE DI PATRIMONI
Gestioni proprie
Commissioni di collocamento
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
1.2 Commissioni di mantenimento
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
1.3 Commissioni di incentivazione
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
1.4 Altre Commissioni
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
2. Gestioni ricevute in delega
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
TOTALE COMMISSIONI
PER ATTIVITÀ DI GESTIONE
(A)
B. ALTRI SERVIZI
- consulenze
- altri servizi
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI
(B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
Banche
Enti finanziari
di cui del
gruppo
Altri soggetti
di cui del
gruppo
Totale
di cui del
gruppo
di cui del
gruppo
A.
1.
1.1
3.320.131
0
234.155
0
0
0
0
0
65
0
0
0
0
0
1.105
0
0
0
3.320.131
0
235.325
0
0
0
78.772.137
0
5.528.890
0
0
0
536.342
0
15.015
0
0
0
256.812
0
65.911
0
0
0
79.565.291
0
5.609.816
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
260.000
0
0
0
2.540
0
0
0
0
0
4.309.610
0
0
0
0
0
4.312.150
0
260.000
0
0
0
0
0
0
88.115.313
0
0
0
0
0
0
0
553.962
0
0
0
0
0
0
0
4.633.438
0
0
0
0
0
0
0
93.302.713
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
88.115.313
0
553.962
0
4.633.438
0
93.302.713
0
1.3 Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi
2016
Servizi
1. Gestioni proprie di patrimoni
1.1 Fondi Comuni
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- altre commissioni
Totale commissioni
su gestioni delegate a terzi
Commissioni
Attive
12.701
0
0
12.701
Commissioni
Passive
0
0
(2.540)
(2.540)
2015
Commissioni
Nette
12.701
0
(2.540)
10.161
Commissioni
Attive
432.018
0
0
432.018
Commissioni
Passive
(193.304)
0
(38.781)
(232.085)
Commissioni
Nette
238.714
0
(38.781)
199.933
La Sezione 2 non è applicabile.
59
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 3
- Interessi - Voci 40 e 50
(in unità di Euro)
3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati”
Voci/Forme tecniche
Titoli
di debito
1. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
4. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
5. Crediti
6. Altre attività
7. Derivati di copertura
Totale
Pronti
contro termine
2016
Depositi e
conti correnti
Altre
operazioni
2015
Totale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
X
X
0
0
X
X
0
164.281
X
X
164.281
0
22.258
0
22.258
164.281
22.258
0
186.539
14.503
27.754
0
42.257
3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati”
Voci/Forme tecniche
2016
Finanziamenti
Pronti
contro termine
0
0
0
0
X
X
0
0
0
0
0
X
X
0
1. Debiti
2. Titoli in circolazione
3. Passività finanziarie di negoziazione
4. Passività finanziarie valutate al fair value
5. Altre passività
6. Derivati di copertura
Totale
Titoli
0
(1.736.555)
0
0
X
X
(1.736.555)
Altro
2015
Totale
(3.795)
0
0
0
(9)
0
(3.804)
(3.795)
(1.736.555)
0
0
(9)
0
(1.740.359)
(114.412)
(2.254.000)
0
0
(409)
0
(2.368.821)
Le Sezioni 4, 5, 6 e 8 non sono applicabili.
Sezione 7
- Utile (perdita) da cessione o riacquisto - Voce 90
(in unità di Euro)
7.1 Composizione della voce 90 “Utile (perdita) da cessione o riacquisto”
Voci/Componenti reddituali
1. Attività finanziarie
1.1 Crediti
1.2 Attività disponibili per la vendita
1.3 Attività detenute sino a scadenza
Totale (1)
2. Passività finanziarie
1.1 Debiti
1.2 Titoli in circolazione
Totale (2)
Totale (1+2)
2016
Perdita
Utile
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(689.950)
0
(689.950)
0
0
(2.179.800)
(2.179.800)
(2.869.750)
Risultato netto
0
0
(689.950)
0
(689.950)
0
0
(2.179.800)
(2.179.800)
(2.869.750)
2015
Perdita
Utile
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Risultato netto
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
La perdita € 689.950 di cui al punto 1.2 “Attività disponibili per la vendita”, si riferisce alla perdita complessiva realizzata al 30 giugno 2016 sulle
quote del fondo comune di investimento Arca RR Diversified Bond conferite ad Arca Fondi SGR S.p.A. in data 1° luglio 2016. Tale perdita e il
relativo effetto fiscale erano stati precedentemente allocati alla riserva da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, girata
a conto economico conseguentemente al conferimento.
La perdita di € 2.179.800 di cui al punto 1.2 “Titoli in circolazione” si riferisce alla perdita realizzata sul riacquisto dei titoli in circolazione,
detenuti da alcuni azionisti della Società, dell’importo originale di € 21.000.000.
60
Sezione 9
- SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”
Voci/Settori
2016
1. Personale dipendente
2015
9.624.627
15.871.307
a) salari e stipendi
5.702.474
11.338.990
b) oneri sociali
1.495.872
2.690.959
0
0
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
0
0
8.963
11.305
- a contribuzione definita
0
0
- a benefici definiti
0
0
412.886
650.142
e) accantonamento al tratt. di fine rapporto al personale
f) accant. al fondo tratt. di quiescenza e obblighi simili:
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) altre spese
0
0
2.004.432
1.179.911
2. Altro personale in attività
3. Amministratori e Sindaci
63.869
47.364
707.664
814.344
a) compensi e altri costi del Consiglio di Amministrazione
566.061
641.593
b) compensi del Collegio Sindacale
141.603
172.751
4. Personale collocato a riposo
0
0
5. Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende
0
0
6. Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la Società
0
0
10.396.160
16.733.015
Totale
La voce h) “Altre spese si riferisce per € 1.794.835 a incentivi all’esodo, per € 136.328 ad assicurazioni dipendenti e per € 73.269 a buoni pasto.
La voce 2. “Altro personale in attività” si riferisce a costi per personale interinale e stagisti.
9.2 - Numero medio dei Dipendenti ripartiti per categoria
2016
1. Personale con contratto di lavoro subordinato
2015
96
94
dirigenti
22
22
quadri direttivi
43
41
restante personale
31
31
2. Personale con contratto di lavoro somministrato
0
0
dirigenti
0
0
quadri direttivi
0
0
restante personale
0
0
Totale
96
94
I dati di cui sopra si riferiscono alla situazione ante conferimento al 30 giugno 2016. Con il conferimento tutti i dipendenti sono passati in Arca
Fondi SGR S.p.A.
Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno.
I dipendenti part-time sono convenzionalmente conteggiati al 50%.
61
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte C
9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”
Voci
2016
2015
Info provider
1.388.887
2.543.071
Service informatico
1.086.093
2.092.612
Canoni/manutenzione licenze software
601.986
1.336.473
Pubblicità
690.199
2.206.360
1.766.743
3.435.470
Consulenze e prestazioni professionali
244.709
535.978
Outsourcing amministrativo fondi comuni e mandati
Servizi professionali sito web
2.124.326
4.479.522
Outsourcing amministrativo fondi pensione
1.243.634
2.573.275
Outsourcing amministrativo sgr
283.597
476.769
Commissioni e spese bancarie fondi pensione
396.950
981.604
Manutenzioni beni materiali e hardware
289.164
436.774
1.110.470
1.969.964
Postali e pubblicazioni obbligatorie
Telefoniche
116.926
275.256
Formazione rete di vendita
36.184
87.959
Altre spese per il personale
258.543
568.387
Vigilanza e pulizia uffici
318.941
508.505
Elettricità e combustibile
262.953
352.872
Viaggi e trasferte
102.203
208.301
Locazione immobili e spese accessorie
Noleggio automobili
Quote associative
Trasporto e spedizione
Rappresentanza
Stampati e cancelleria
75.233
138.493
198.162
295.691
95.133
203.126
19.912
40.047
179.838
384.092
45.280
83.102
Pubblicazioni e abbonamenti
28.060
69.467
Spese di revisione
84.847
150.309
Noleggio apparati elettronici
126.525
217.783
Imposte indirette e tasse
134.462
164.477
0
51.544
13.628
22.761
8.618
12.320
Compenso garante di comparti a rendimento garantito Fondi comuni
Premi assicurativi
Adesione organismi di garanzia/vigilanza
Altre
Totale
69.806
179.174
13.402.014
27.081.538
Le “Altre spese amministrative” sono in buona misura riconducibili agli oneri maturati fino al 30 giugno 2016 connessi a servizi resi nell’ambito
dell’attività di gestione. Dal 1° luglio 2016, a seguito del conferimento del ramo d’azienda ad Arca Fondi SGR S.p.A., tali fattispecie di costi non
sono più sostenuti da Arca Holding.
Si precisa che la voce “altre” include le seguenti principali poste: spese bancarie € 4.526, servizi banca depositaria fondi comuni a carico della
Società € 1.614, spese per rinnovo marchi € 6.659, servizi di conservazione sostitutiva € 6.515, erogazioni liberali € 5.000, servizi resi da Arca
Fondi SGR S.p.A. € 11.590, servizi per partecipazione a premi € 20.130, servizi societari € 5.274 e altri servizi.
62
Sezione 10
- Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 120
(in unità di Euro)
10.1 Composizione della voce 120 “ Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
2016
Voci/rettifiche e riprese di valore
Ammortamento
Rettifiche
di valore per
deterioramento
2015
Riprese
di valore
Risultato
netto
Risultato
netto
1. di proprietà
- ad uso funzionale
869.847
0
0
869.847
3.041.869
0
0
0
0
0
- ad uso funzionale
25.053
0
0
25.053
52.957
- per investimento
Totale
0
894.900
0
0
0
0
0
894.900
0
3.094.826
- per investimento
2. acquisite in leasing finanziario
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della Nota Integrativa, voci dell’attivo sezione “10 - Attività materiali”.
Sezione 11
- Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 130
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 130 “ Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”
2016
Voci/rettifiche e riprese di valore
1. Avviamento
2. Altre Attività immateriali
Ammortamento
Rettifiche
di valore per
deterioramento
0
0
2015
Riprese
di valore
Risultato
netto
0
Risultato
netto
0
0
2.1 di proprietà
- generate internamente
- altre
2.2 acquisite in leasing finanziario
Totale
0
0
0
0
0
1.188.417
0
0
1.188.417
2.553.030
0
1.188.417
0
0
0
0
0
1.188.417
0
2.553.030
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della Nota Integrativa, voci dell’attivo sezione “11 - Attività immateriali”.
La sezione 12 non è applicabile.
Sezione 13
- Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 150
(in unità di Euro)
13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”
Voci
2016
1. Accantonamenti
2015
0
0
1.1 al fondo garanzia del Fondo Pensione
0
0
1.2 al fondo contenzioso IVA
0
0
1.3 al fondo altri contenziosi fiscali
2. Utilizzi/Rilasci
2.1 Rilascio del fondo contenzioso IVA
2.2 Rilascio del fondo garanzia del Fondo Pensione
Risultato netto
0
0
0
0
(9.125)
(9.036)
0
0
(89)
(9.125)
63
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 14
- Altri proventi e oneri di gestione - Voce 160
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”
Voci
1.
2016
Proventi
2015
1.684.147
1.877.761
Proventi per altri servizi resi
117.551
239.716
Proventi diversi
245.694
241.220
Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi
a esercizi precedenti
188.834
43.786
0
6.666
1.118.800
1.281.489
Contributo per rimborso piani formativi personale dipendente
0
37.263
Utili da alienazione cespiti
0
1.800
12.938
24.258
327
1.530
3
33
Indennizzi diversi
Canoni di locazione spazi e servizi di facility management
Differenze cambio attive
Recupero spese auto assegnate
Abbuoni e sconti attivi
2. Oneri
Oneri di competenza esercizi precedenti
(476.190)
(184.106)
(116.478)
(95.754)
Migliorie su beni di terzi
(11.759)
(23.165)
Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi
(32.680)
(4.432)
Differenze cambi passive
Perdite da alienazione cespiti
Altri oneri straordinari
Abbuoni e sconti passivi
Totale
(6.486)
(55.564)
(308.362)
0
(418)
(5.107)
(8)
(84)
1.207.957
1.693.655
La voce “Proventi diversi” include principalmente un rimborso assicurativo di € 164.000, riaddebito costi relativi all’immobile di Via Mosè
Bianchi di competenza del nuovo acquirente di € 72.000 e altri ricavi diversi per € 9.694.
La voce “Canoni di locazione” per € 1.118.800 si riferisce ai ricavi per la locazione e i relativi servizi accessori dell’immobile di Via Mosè
Bianchi.
La voce “Oneri da alienazione cespiti” si riferisce alla cessione dell’immobile di Via Mosè Bianchi.
Le Sezioni 15 e 16 non sono applicabili.
64
Sezione 17
- Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Voce 190
(in unità di Euro)
17.1 Composizione della voce 190 “ Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”
2016
2015
2.576.799
1.
Imposte correnti
- IRES
- IRAP
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
- IRES
- IRAP
3. Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio
- IRES
- IRAP
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio
per crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011
3.ter Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter
4. Variazione delle imposte anticipate
- IRES
- IRAP
5. Variazione delle imposte differite
- IRES
- IRAP
Imposte di competenza dell’esercizio
1.591.840
984.959
4.891
3.492
1.399
0
0
0
0
0
3.260.396
2.709.543
550.853
(667.135)
(587.652)
(1.254.787)
4.587.299
14.100.187
11.269.830
2.830.357
18.311
18.424
(113)
0
0
0
0
0
(1.395.465)
(1.136.919)
(258.546)
1.829.442
1.485.188
344.254
14.552.475
17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
ONERE FISCALE
IRES
UTILE D’ESERCIZIO
prima delle imposte
1. Onere fiscale TEORICO
2.1 Differenze permanenti
- in aumento
- in diminuzione
2.2. Differenze temporanee
- in aumento
- in diminuzione
3.
4.
IRAP
TOTALE
RISULTATO
DELL’ESERCIZIO
15.326.914
27,50%
4.214.901
5,57%
853.709
27,50%
27,50%
347.811
(661.045)
5,57%
5,57%
737.144
(610.867)
27,50%
27,50%
5,57%
5,57%
Variazioni imposte anticipate/differite
- in aumento
- in diminuzione
1.302.511
(454.379)
534.899
0
0
126.277
661.176
27,50%
27,50%
5,57%
5,57%
Variazioni imposte correnti
esercizi precedenti
- in aumento
- in diminuzione
169.772
(3.327.731)
348.269
601.419
(596.446)
4.973
433.977
27,50%
27,50%
3.492
0
3.492
1.595.332
5,57%
5,57%
1.399
0
1.399
986.358
4.981
2.581.690
5. Onere fiscale EFFETTIVO
10,41%
6. Imposta sostitutiva / imposte anticipate
UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte
6,44%
5.068.610
2.581.690
2.005.609
10.739.615
65
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte C
Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte
differite e anticipate.
Aliquota
IRES
IRAP
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto fiscale
IRES
IRAP
Totale
Totale
generale
1. Imposte ANTICIPATE
1.1 Sorte nell’esercizio
8.301.302
- Compensi Amministratori
27,5%
50.394
13.858
0
13.858
- Costi di lavoro accantonati
27,5%
2.119.655
582.905
0
582.905
- Accantonamenti fondo Tfr
27,5%
58.074
15.970
0
15.970
- Avviamenti
27,5% 5,57%
23.053.753
6.339.783
1.284.094
7.623.877
- Imposte deducibili per cassa
27,5%
18.352
5.047
0
5.047
- Ammortamenti
27,5%
166.677
45.836
0
45.836
- Sistemazioni contabili
27,5%
50.214
13.809
0
13.809
1.2 Annullate nell’esercizio
(5.816.463)
- Spese di manutenzione
27,5%
- Compensi Amministratori
27,5%
- Costi di lavoro accantonati
27,5%
- Accantonamenti fondo rischi
27,5% 5,57%
- Differenze cambi
27,5%
- Ammortamenti
27,5% 5,57%
- Ammortamenti
27,5%
- Recupero valore titoli AFS
27,5%
- Conferimento in Arca Fondi
27,5%
- Conferimento in Arca Fondi
(3.418)
0
(143.707)
(39.519)
0
(39.519)
(2.869.585)
(789.135)
0
(789.135)
(128.150)
(35.241)
(7.138)
(42.379)
(15.151)
(4.167)
0
(4.167)
(12.428)
(9.761.489) (2.684.409)
(543.715) (3.228.124)
(4.050)
(1.114)
0
(1.114)
(304.742)
(83.804)
0
(83.804)
(5.901.988) (1.623.047)
5,57%
(3.418)
(31.521)
0
0 (1.623.047)
(1.756)
(1.756)
2. Imposte DIFFERITE
2.1 Sorte nell’esercizio
(2.514.072)
- Ammortamenti avviamento
27,5% 5,57%
- Plusvalenza su immobile ripartiz.
27,5%
- Sistemazioni contabili
27,5% 5,57%
(818.567)
(225.107)
(8.124.369) (2.234.202)
(27.729)
(7.625)
(45.594)
(270.701)
0 (2.234.202)
(1.544)
(9.170)
2.2 Annullate nell’esercizio
367.870
2.184.102
27,5% 5,57%
- Ammortamenti
27,5% 5,57%
967.588
266.087
53.895
319.982
- Cessione immobile
27,5% 5,57%
10.429.020
2.867.981
580.896
3.448.877
- Conferimento in Arca Fondi
27,5%
9.677.404
2.661.286
0
2.661.286
9.677.404
0
539.031
539.031
- Conferimento in Arca Fondi
La Sezione 18 non è applicabile.
5,57%
6.604.480
1.816.232
- Avviamenti eliminaz.contabile
Totale
66
9.153.278
9.124.045
NOTA INTEGRATIVA PARTE D
Altre informazioni
Nota integrativa
Parte D - Altre informazioni
Sezione 1 -
Riferimenti specifici sulle attività svolte
(in unità di Euro)
1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi
1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni)
Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi.
1.1.2 Impegni relativi a fondi pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale
Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni relativi a fondi pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale.
1.1.3 Impegni e garanzie ricevute da terzi
Non sussistono impegni e garanzie ricevute da terzi, ad eccezione di una fidejussione rilasciata da un istituto di credito a garanzia del canone
di locazione degli uffici di Piazza Missori.
1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terzi
Alla data di redazione del bilancio non sussistono titoli di proprietà in deposito c/o terzi.
1.1.5 Beni di terzi c/o l’impresa
Al 31 dicembre 2016 la Società detiene presso la propria sede sociale i certificati azionari relativi al proprio capitale sociale.
1.2 - Informazioni relative ai patrimoni gestiti
1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio)
OICR
1. Gestioni Proprie
Fondi comuni
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO II
ARCA CEDOLA BOND 2015 ALTO POTENZIALE II
ARCA CEDOLA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO III
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA V
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE
ARCA BOND FLESSIBILE
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VI
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE II
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VII
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE III
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VIII
ARCA AZIONI ITALIA
ARCA BB
ARCA BOND CORPORATE
ARCA TE
68
2016
2015
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
52.228.617
70.697.019
20.953.575
19.121.147
120.168.789
63.838.733
194.621.046
116.001.581
268.978.876
241.686.335
214.323.284
205.998.577
55.065.313
252.531.587
92.070.259
418.919.280
420.647.494
271.783.460
160.257.071
231.846.286
179.641.738
200.984.569
160.837.623
198.933.400
678.774.741
915.857.387
652.412.051
556.477.157
OICR
ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI
ARCA BOND GLOBALE
ARCA AZIONI INTERNAZIONALI (già Arca 27 - Azioni Estere)
ARCA RR DIVERSIFIED BOND
ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA (già Arca Rendimento Assoluto T3)
ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITÀ (già Arca Rendimento Assoluto T5)
ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA AZIONI EUROPA
ARCA AZIONI AMERICA
ARCA AZIONI FAR EAST
ARCA 2020 REDD MULTIVAL IV
ARCA CED 2020 OBB ATT IX
ARCA CED 2020 OBB ATT X
ARCA 2020 REDD MULTIVAL V
ARCA MULTIASSET BALANCED
ARCA MULTIASSET AGGRESSIVE
ARCA 2020 REDD MULTIVAL VI
ARCA CED 2020 OBB ATT XI
ARCA CED 2020 OBB ATT XII
ARCA 2020 REDD MULTIVAL VII
ARCA ECONOMIA REALE EQUITY IT
ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015
Totale gestioni proprie
2. Gestioni ricevute in delega
OICR:
- OICR aperti
SIDERA EURO CREDIT ALPHA
SIDERA EQUITY EUROPE ACT SELEC
SIDERA EQUITY GLOBAL LEADERS
SIDERA NORTH AMERICAN EQUITY
CBIS - Short Term Government Bond Funds
Totale gestioni ricevute in delega
3. Gestioni date in delega a terzi
OICR:
- OICR aperti
ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015
Totale gestioni date in delega a terzi
2016
2015
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
222.978.765
518.174.798
538.753.213
3.481.074.962
6.190.095.136
639.107.674
715.677.133
603.183.624
909.939.875
396.812.174
201.314.351
452.711.226
517.379.707
238.085.386
315.464.491
20.461.103
7.018.834
205.526.292
249.057.176
341.543.798
167.837.568
91.976.626
29.521.944
24.089.353.072
0
0
0
0
0
0
2.498.901
2.510.781
1.996.085
3.422.537
67.051.594
77.479.898
0
0
29.521.944
29.521.944
A seguito del conferimento del ramo di azienda, avvenuto in data 1° luglio 2016, le attività di asset management sono state trasferite da Arca
Holding ad Arca Fondi SGR S.p.A.
69
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte D
1.2.2 Valore complessivo delle gestioni di portafogli
2016
2015
di cui investiti in
fondi della SGR
1. Gestioni proprie
0
di cui investiti in
fondi della SGR
0
0
0
2. Gestioni ricevute in delega
- mandati assicurativi
BERICAPITAL - CIRCOLANTE
0
0
797.632.290
PATRIMONIO LIBERO
0
0
101.035.863
0
BERICA FUTURO
0
0
133.862.820
0
BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO
0
0
341.035.828
0
ABC DANNI
0
0
29.602.315
0
BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO
0
0
7.647.933
0
0
0
0
0
0
0
1.410.817.049
0
3. Gestioni date in delega a terzi
Totale
1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione
2016
2015
1. Gestioni Proprie
1.1 Fondi Pensione Aperti
ARCA PREVIDENZA RENDITA
0
722.146.270
ARCA PREVIDENZA CRESCITA
0
714.721.852
ARCA PREVIDENZA ALTA CRESCITA
0
779.963.398
ARCA PREVIDENZA OBIETTIVO TFR
0
678.077.967
Totale gestioni proprie
0
2.894.909.487
0
0
BRE BILANCIATA GLOBALE PRUDENTE
0
18.755.130
BRE BILANCIATA GLOBALE DINAMICA
0
15.589.729
BRE BILANCIATA GLOBALE EQUILIBRATA
0
25.702.488
SOLIDARIETÀ VENETO
0
156.755.795
PREVIAMBIENTE
0
181.960.674
BPVI EX CARIPRATO
0
47.474.538
Totale gestioni ricevute in delega
0
446.238.352
- aperti
0
0
- chiusi
0
0
- altre forme pensionistiche
0
0
0
0
2. Gestioni ricevute in delega
2.1 Fondi Pensione
- aperti
- chiusi
- altre forme pensionistiche
3. Gestioni date in delega a terzi
3.1 Fondi Pensione
Totale gestioni date in delega a terzi
70
1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare
2016
2015
1. Fondo Pensione
ARCA PREVIDENZA RENDITA
0
15.213.928
ARCA PREVIDENZA CRESCITA
0
13.407.912
ARCA PREVIDENZA ALTA CRESCITA
0
13.401.860
ARCA PREVIDENZA OBIETTIVO TFR
0
20.454.476
Totale
0
62.478.176
2. OICR
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
0
119.115
ARCA BOND FLESSIBILE
0
85.690
ARCA AZIONI ITALIA
0
605.914
ARCA BB
0
684.545
ARCA BOND CORPORATE
0
436.808
ARCA TE - TITOLI ESTERI
0
539.517
ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI
0
412.209
ARCA BOND GLOBALE
0
373.823
ARCA AZIONI INTERNAZIONALI
0
604.830
ARCA RR DIVERSIFIED BOND
0
1.147.799
ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA
0
1.533.098
ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITA'
0
412.564
ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA
0
631.102
ARCA BOND PAESI EMERGENTI
0
110.287
ARCA AZIONI EUROPA
0
880.256
ARCA AZIONI AMERICA
0
384.274
ARCA AZIONI FAR EAST
0
143.322
ARCA MULTIASSET BALANCED
0
20.100
ARCA MULTIASSET DYNAMIC
0
500
ARCA CEDOLA 2020 OBBLIGAZIONE ATTIVA XII
0
2.028.706
ARCA 2020 REDDITO MULTIVALORE VII
0
1.206.632
ARCA ECONOMIA REALE EQUITY ITALIA
0
272.009
Totale
0
12.633.100
1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere
Alla data di redazione del bilancio non sussistono contratti per attività di consulenza.
71
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte D
Sezione 2 -
INFORMAZIONI SULLE ENTITÀ STRUTTURATE
Alla data di redazione non vi sono informazioni da fornire su entità strutturate.
Sezione 3 -
Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
(in unità di Euro)
Arca Holding non svolge alcuna attività operativa ad accezione di quella di direzione e coordinamento di Arca Fondi SGR S.p.A. e pertanto
l’esposizione ai rischi operativi e finanziari non risulta essere significativa. Relativamente agli altri rischi ai quali Arca Holding risulta essere
esposta (ad esempio, strategici, reputazionali) si specifica che gli stessi non risultano puntualmente quantificabili e sono oggetto di rilevazione
e monitoraggio da parte degli Organi Sociali e dell’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001.
Come già evidenziato in precedenza, Arca Holding ha emesso nel dicembre 2013 obbligazioni nella forma di uno strumento innovativo di capitale. Tali titoli sono esposti nel passivo patrimoniale alla voce Titoli in circolazione e prevedono il riconoscimento di interessi unicamente ad un
tasso fisso. Non si ravvisa pertanto l’esposizione della Società al rischio di tasso di interesse. I titoli sono stati in parte oggetto di riacquisto nel
terzo trimestre 2016 e, per la parte restante, nel mese di febbraio 2017.
3.1 Rischi di Mercato, di Liquidità e di Credito
Per quanto concerne i rischi di mercato (rischio di prezzo, di cambio, di tasso), considerata la natura della propria operatività e le modalità operative in essere, la Società non risulta essere esposta a rischi.
Si forniscono di seguito informazioni circa la durata residua delle attività e passività finanziarie:
a vista
Attività finanziarie
fino a
1 mese
da oltre 1 mese da oltre 6 mesi da oltre 1 anno
oltre 3 anni (con
durata
fino a 6 mesi
fino a 1 anno
fino a 3 anni durata determinata) indeterminata
A.1 Cassa
A.2 Attività finanziarie
disponibili per la vendita
A.3 Depositi e conti correnti
6.483.464
A.4 Crediti
Passività finanziarie
B.1 Debiti
B.2 Titoli di debito
2.196.000
Da ultimo con riferimento al rischio di credito si evidenzia come lo stesso risulti del tutto marginale in quanto esclusivamente legato ai conti
correnti della Società.
3.2 Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
Come specificato l’attività di Holding pura non comporta rischi operativi.
Informazioni di natura quantitativa
Come specificato l’attività di Holding pura non comporta rischi operativi.
Sezione 4 -
Informazioni sul patrimonio
(in unità di Euro)
4.1 - Il patrimonio dell’impresa
4.1.1 - Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio della Società comprende il capitale sociale interamente versato, le riserve di utili rappresentate da: riserva legale, riserva straordinaria, riserva costituita ai sensi del D.Lgs. n° 124/93, riserva First Time Adoption generatasi a seguito dell’adozione dei Principi contabili IAS/
IFRS, riserve di utili e riserve da sovrapprezzo azioni.
72
4.1.2 - Informazioni di natura quantitativa
4.1.2.1 - Patrimonio dell’impresa: composizione
2016
Voci / Valori
1. Capitale
2015
50.000.000
50.000.000
0
0
0
0
10.000.000
10.000.000
0
0
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
0
0
147.192.545
120.075.838
0
0
0
0
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
0
(721.152)
- Attività materiali
0
0
- Attività immateriali
0
0
- Copertura di investimenti esteri
0
0
- Copertura dei flussi finanziari
0
0
- Differenze di cambio
0
0
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
0
0
- Leggi speciali di rivalutazione
0
0
- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
0
(483.705)
- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto
0
0
0
0
d) altre
- altre
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione
6. Strumenti di capitale
7. Utile (perdita) d’esercizio
Totale
10.739.615
27.844.374
217.932.160
206.715.355
4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Attività/valori
2016
Riserva positiva
2015
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
Titoli di debito
0
0
0
0
Titoli di capitale
0
0
0
0
Quote di O.I.C.R.
0
0
0
(721.152)
Finanziamenti
0
0
0
0
Totale
0
0
0
0
73
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte D
4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
1. ESISTENZE INIZIALI
2. Variazioni positive
2.1 Incrementi di fair value
2.2 Rigiro a conto economico
di riserve negative
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
3. Variazioni negative
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico
da riserve positive: da realizzo
3.4 Altre variazioni
4. RIMANENZE FINALI
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
(721.152)
721.152
220.938
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
500.214
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
4.2.1 Patrimonio di vigilanza
4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa
La Società alla data di stesura del bilancio, in qualità di holding di partecipazione, non risulta soggetta a segnalazioni di vigilanza. Si riportano
comunque i dati del precedente esercizio.
4.2.1.2 - Informazioni di natura quantitativa
2016
A Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
B Filtri prudenziali del patrimonio di base:
b.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
b.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
C Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B]
D Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
E Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
e.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
e.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
F Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E]
G Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare:
H Patrimonio di vigilanza [C+F-G]
2015
0
94.900.322
0
0
0
0
0
0
94.900.322
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.000.000
93.900.322
4.2.2 Adeguatezza patrimoniale
4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa
La Società alla data di stesura del bilancio, in qualità di holding di partecipazione, non risulta soggetta a segnalazioni di vigilanza. Si riportano
comunque i dati del precedente esercizio.
4.2.2.2 - Informazioni di natura quantitativa
Categorie/Valori
Requisito relativo alla massa gestita
Requisito “altri rischi”
Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione con garanzia di restituzione
del capitale
Requisito patrimoniale totale
74
Requisiti
2016
2015
0
0
5.629.995
10.999.665
0
0
206.471
11.206.136
Sezione 5 -
PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
10. Utile (Perdita) d’esercizio
Importo
Lordo
Imposte
sul reddito
Importo
netto
15.326.914
(4.587.299)
10.739.615
0
0
0
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
40. Piani a benefici definiti
0
0
0
(71.641)
19.701
(51.940)
50. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
0
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70. Copertura di investimenti esteri:
c) altre variazioni
0
0
0
80. Differenze di cambio:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
90. Copertura di flussi finanziari:
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
a) variazioni di valore
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
0
0
0
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
c) altre variazioni
110. Attività non correnti in via di dismissione:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto:
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
0
0
0
(71.641)
19.701
(51.940)
15.255.273
(4.567.598)
10.687.675
75
Bilancio 2015
Nota Integrativa - Parte D
Sezione 6 -
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
(in unità di Euro)
6.1 Informazioni sui compensi ad Amministratori e dirigenti con responsabilità strategica
Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo
(incluse le retribuzioni variabili) sono stati:
2016
2015
Amministratori
503.138
590.182
Sindaci
141.603
172.750
Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo)
1.680.553
3.710.716
Totale
2.325.294
4.473.648
Di seguito si riporta il numero dei dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo, degli Amministratori e dei Sindaci in carica al
31 dicembre 2016:
• dirigenti n. 0
• Amministratori n. 9
• Sindaci n. 3
Al 31 dicembre 2016 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in
organico effettivo.
6.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni con parti correlate (come definite dallo IAS 24) diverse da Arca Fondi SGR S.p.A.,
Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche in organico effettivo. In particolare, le operazioni con questi soggetti riguardano le remunerazioni fisse e variabili precedentemente illustrate, i cui saldi sono inclusi nella voce Altre passività dello stato patrimoniale e
nella voce Spese amministrative - spese per il personale del conto economico:
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
Altre attività
CONTO ECONOMICO - RICAVI
203.641
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
CONTO ECONOMICO - COSTI
Debiti verso Amministratori
68.259
Amministratori
503.138
Debiti verso Sindaci
63.923
Sindaci
141.603
Debiti verso dirigenti
0
Dirigenti
1.680.553
Altre informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con le banche azioniste
Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2016 con le banche azioniste:
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
Crediti
CONTO ECONOMICO - RICAVI
6.404.908
Interessi attivi e proventi assimilati
Altri proventi di gestione
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
Debiti
Titoli in circolazione
164.281
82.286
CONTO ECONOMICO - COSTI
0
2.196.000
Commissioni passive
55.981.628
di cui compenso per contratto di associazione in partecipazione
8.725.000
Interessi passivi e oneri assimilati
1.736.555
Perdite su riacquisto titoli in circolazione
2.179.800
Arca Holding intrattiene rapporti di conto corrente con le banche azioniste per un ammontare complessivo pari a € 6.404.908 al 31 dicembre
2016.
Per i titoli in circolazione si rimanda a quanto già esposto nella parte B.
76
Informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con la controllata Arca Fondi SGR S.p.A.
Arca Holding esercita attività di direzione e coordinamento sulla propria controllata Arca Fondi SGR S.p.A.
Al 31 dicembre 2016 i saldi relativi ad Arca Fondi SGR S.p.A. sono i seguenti:
- crediti da consolidato fiscale € 3.609.622
- altri crediti per anticipazioni e conguagli € 198.769
- costi per servizi ricevuti € 11.590
Sezione 7
- Altri dettagli informativi
(in unità di Euro)
7.1 - Altri dettagli informativi
Ammontare dei Crediti e dei Debiti di durata residuale superiore a cinque anni
Ai sensi dell’art. 2427 co.1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione Crediti e Debiti di durata superiore
a cinque anni.
Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica
La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co.1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto:
Italia
Commissioni attive
Altri proventi di gestione
Totale
Altri Paesi
della U.E.
Paesi extra U.E.
Totale
135.562.904
2.119.447
44.380
137.726.731
1.684.147
0
0
1.684.147
137.247.051
2.119.447
44.380
139.410.878
77
ALLEGATI AL BILANCIO
Bilancio 31 dicembre 2016
Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.
Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte
dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.
Tipologia di servizi
Soggetto che ha erogato il servizio
Revisione contabile
Compensi
23.000
Revisione legale del bilancio d’esercizio e sottoscrizioni dichiarazioni fiscali
PricewaterhouseCoopers SpA
12.000
Revisione legale del bilancio consolidato
PricewaterhouseCoopers SpA
11.000
Servizi di attestazione
Calcolo del contributo da versare al fondo nazionale di garanzia al 31-12-2016
7.500
PricewaterhouseCoopers SpA
Altri servizi
7.500
289.000
Supporto analisi processi amministrativi
PricewaterhouseCoopers SpA
7.000
Procedure di revisione concordate conferimento
PricewaterhouseCoopers SpA
15.000
Analisi operazione conferimento aspetti fiscali
TLS
25.000
Assessment processo gestione collateral
PricewaterhouseCoopers Advisory SpA
36.000
Assistenza operativa e metodologica nell’ambito delle attività connesse a:
processo di conferimento, set up sicav, selezione outsourcer tecnologico
PricewaterhouseCoopers Advisory SpA
200.000
Attività di analisi aggiornamenti normativi
TLS
Totale
I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile.
80
6.000
319.500
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
Relazione del Collegio sindacale all’Assemblea degli azionisti
ai sensi dell’articolo 2429 del codice civile e delle disposizioni
di Banca d’Italia
Signori Azionisti,
il Collegio sindacale è stato nominato con l’Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2014 e terminerà
il proprio mandato con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
A seguito di un complesso iter di riorganizzazione societaria, con efficacia dal 1° luglio 2016 Arca
SGR S.p.A. ha variato la propria denominazione societaria in Arca Holding S.p.A. e ha assunto
la veste giuridica di holding di partecipazioni. Con la medesima data di efficacia, la Società ha
apportato, mediante conferimento, il ramo d’azienda relativo allo svolgimento dei servizi di gestione
collettiva del risparmio, di gestione di portafogli individuali, di gestione del fondo pensione aperto
Arca Previdenza e di consulenza in materia di investimenti alla controllata Arca Fondi SGR S.p.A.,
appositamente costituita in data 24 luglio 2015.
Conseguentemente all’operazione descritta e con la medesima data di efficacia dell’operazione di
conferimento, Arca Holding ha rinunciato allo svolgimento delle attività operative precedentemente
citate. In particolare, Arca Holding ha chiesto in data 29 giugno 2016 ed ottenuto da Banca d’Italia con
decorrenza 6 settembre 2016 la revoca dell’autorizzazione a svolgere i servizi di gestione collettiva
del risparmio, di gestione di portafogli e di consulenza in materia di investimenti ai sensi del titolo
II, capitolo I, sezione IX, paragrafo 2 del Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio.
Il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, che viene presentato alla vostra approvazione,
è conforme agli schemi predisposti dalla normativa riportata nel provvedimento della Banca d’Italia
del 9 dicembre 2016 e chiude con le seguenti risultanze:
STATO PATRIMONIALE
Totale dell’attivo
Euro
222.984.242
Titoli in circolazione
Euro
2.196.000
Passività
Euro
2.856.082
Capitale sociale
Euro
50.000.000
Riserve
Euro
157.192.545
Totale del passivo
Euro
212.244.627
Utile d’esercizio
Euro
10.739.615
CONTO ECONOMICO
Dalla contrapposizione dei proventi e degli oneri, riflettenti la gestione aziendale, emerge un utile
d’esercizio di € 10.739.615 come evidenziato nello stato patrimoniale.
Il bilancio, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n° 38, è stato facoltativamente redatto in
conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle
relative interpretazioni emanate dall’International Financial Reporting Interpretations Committee
(IFRIC), con l’applicazione dei principi generali di redazione esposti in nota integrativa.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, sono state
applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci
e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex articolo 107 del TUB, degli istituti di pagamento,
degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 9 dicembre 2016. Si precisa che, tenuto conto
dell’operatività in qualità di SGR svolta dalla società nel corso del primo semestre 2016, ai fini del
presente bilancio sono stati applicati gli schemi in uso per tale tipologia di attività.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio
netto, il prospetto della redditività complessiva e il rendiconto finanziario rappresentano in modo
83
Bilancio 2015
Relazione del Collegio Sindacale
sintetico la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato dell’esercizio, rimandando l’approfondimento e il dettaglio alla nota integrativa, elemento essenziale del bilancio che illustra i criteri di
valutazione adottati e fornisce le informazioni necessarie per la rappresentazione chiara, veritiera
e corretta della realtà aziendale.
Non essendo demandato al Collegio sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del
bilancio e della Relazione degli Amministratori sulla gestione, l’attività dello stesso si è limitata
alla vigilanza sull’impostazione generale data al medesimo e sulla generale conformità alla legge
per quel che riguarda la sua formazione e struttura. A tale fine il Collegio sindacale ha ottenuto
le necessarie informazioni dalla società di revisione e dalla Direzione Amministrazione, Finanza
e Controllo della società.
Per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio non si è derogato alle norme di legge
ai sensi dell’articolo 5, primo comma, del D.Lgs. n° 38/2005. Non sono stati applicati lo IFRS 8
“informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le sole società
quotate o emittenti di titoli diffusi.
È stata esaminata la Relazione degli Amministratori sulla gestione che è stata redatta in ossequio
a quanto previsto dall’articolo 2428 del Codice Civile, dando atto che contiene le informative
obbligatorie previste dalla normativa.
In data 4 aprile 2017 la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ci ha consegnato la
relazione di sua competenza, redatta ai sensi del D.Lgs. n° 39/2010 ed emessa senza rilievi e richiami
d’informativa, sicché abbiamo potuto compiutamente esprimerci in merito all’approvazione del
presente bilancio.
Dopo attento esame dei documenti sopra riportati e dopo aver visionato la dichiarazione d’indipendenza redatta dalla stessa società di revisione, attestiamo che:
– il bilancio è conforme ai principi e alle regole previste dalla normativa vigente;
– in nota integrativa sono state fornite (i) le informazioni sui principali rischi cui la società è esposta,
(ii) le informazioni relative alle operazioni con parti correlate e (iii) le informazioni dettagliate
in merito agli effetti della fiscalità anticipata e differita;
– anche in base a quanto abbiamo potuto esaminare nelle nostre visite periodiche, i dati di bilancio
e le informazioni contenute nella relazione e nella nota integrativa si presentano attendibili.
La partecipazione di Arca Holding in Arca Fondi è iscritta nel bilancio di esercizio ad un valore
complessivamente pari a € 174,4 milioni ed è espressione del conferimento del ramo d’azienda
rappresentativo delle complessive attività di gestione del risparmio svolte precedentemente da
Arca SGR, avvenuto in continuità di valori contabili e con efficacia a partire dal 1° luglio 2016
come precedentemente descritto.
In data 29 novembre 2016 la Società ha venduto l’immobile di proprietà sito a Milano, in via Mosè
Bianchi 6, non avendo tale immobile carattere funzionale e strumentale allo svolgimento della
propria attività e al perseguimento del proprio oggetto sociale. La vendita è stata effettuata ai
valori correnti di mercato, per circa € 12 milioni, generando una componente negativa di cessione
pari a € 0,3 milioni.
Si segnala che nel corso dell’esercizio 2016 si è provveduto al riacquisto di complessivi € 21 milioni
di valore nominale dello strumento innovativo di capitale emesso dalla Società nel dicembre 2013.
Il totale riacquisto dello strumento si è perfezionato nel mese di febbraio 2017.
In ordine al contenzioso sull’applicazione dell’Iva ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria,
la società ha utilizzato, per un importo pari ad € 128.150, il fondo rischi accantonato nel bilancio
2013 a seguito delle richieste di rivalsa pervenute dalle banche depositarie.
In ottemperanza al principio contabile IAS 36 e con il supporto di un soggetto terzo, sono state
effettuate le analisi di impairment test volte ad accertare l’eventuale perdita di valore delle immobilizzazioni materiali (ed in particolare dei fabbricati) e degli avviamenti. L’impairment test ha
84
evidenziato una perdita di valore duratura degli immobili di proprietà siti in Milano in via Disciplini
3 (attività oggetto di conferimento in Arca Fondi SGR S.p.A.) e Via Mosè Bianchi 6, per i quali si
è proceduto ad una rettifica del valore contabile pari a circa € 0,9 milioni. Inoltre, si è verificata
la presenza di “triggering event” per effettuare procedure di impairment test anche sulle immobilizzazioni immateriali a vita definita, iscritte a bilancio a seguito di acquisizioni. Il Collegio
sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione prodotta, concorda con
le conclusioni dell’analisi svolta dalla società.
Nel corso dell’esercizio 2016 il Collegio sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione e sul funzionamento del sistema amministrativo e contabile, tramite osservazioni
dirette, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e attraverso
contatti con la funzione di Revisione Interna della società.
Durante l’esercizio il Collegio sindacale ha effettuato delle verifiche periodiche (nr. 10) e i controlli
di sua competenza previsti dal Codice Civile.
La società PricewaterhouseCoopers S.p.A, unitamente alla revisione legale dei conti del bilancio
d’esercizio 2016, ha effettuato anche la verifica della regolare tenuta della contabilità in corso
d’anno.
In relazione all’esercizio 2016, il Collegio sindacale ha incontrato la società di revisione al fine di
uno scambio di informazioni sui risultati delle verifiche effettuate da entrambi.
Nel corso del 2016 l’attività di vigilanza del Collegio è stata inoltre espletata, per quanto riguarda
le strategie e le politiche aziendali, mediante la partecipazione alle frequenti e periodiche adunanze
del Consiglio di Amministrazione, che si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie e legislative
che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare che le
delibere sono conformi alla legge ed allo statuto e non sono manifestamente imprudenti, azzardate
ed in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. Il
Collegio sindacale ha ottenuto dagli Amministratori e dal Consigliere Delegato adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale
effettuate dalla società, riscontrando che le azioni poste in essere sono conformi alla legge, allo
statuto sociale e non manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conflitto di interessi o
in contrasto con le delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione.
Fino alla data di efficacia del c.d. “progetto holding”, il Collegio sindacale ha presenziato a
numerosi incontri del Comitato per il Controllo Interno con la finalità di favorire il coordinamento delle attività svolte dagli organi di controllo della società.
Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha incontrato la funzione di Revisione Interna al fine
di un reciproco scambio di informazioni e ha riscontrato la congruità dei controlli posti in essere
dalla funzione, nonché la sua adeguatezza organizzativa. Il Collegio sindacale ha avuto periodici
incontri con la funzione di controllo di conformità (Compliance) e gestione del rischio (Risk
Management), da cui non sono emerse criticità da segnalare. Si è avuta adeguata informativa da
parte della funzione di Compliance sui reclami ricevuti dalla società e sulle azioni intraprese per
la composizione degli stessi.
Non sono state ricevute denunce ai sensi dell’articolo 2408 del Codice Civile.
Non sono state fatte denunce ai sensi dell’articolo 2409, settimo comma del Codice Civile.
La Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali nei confronti di terzi, con i soci e con
parti correlate.
Il Collegio sindacale ha acquisito conoscenza e ha vigilato sull’adeguatezza dell’attuale assetto
organizzativo della società che si mostra, da un lato, adatto a garantire il corretto svolgimento
dell’attività di gestione in forma collettiva del risparmio e di gestione in forma individuale di
portafogli d’investimento di clienti istituzionali, dall’altro lato, adeguato per assicurare il rispetto
delle disposizioni normative emanate dagli organi di vigilanza.
85
Bilancio 2015
Relazione del Collegio Sindacale
Nell’espletamento del proprio mandato il Collegio sindacale si è attenuto, oltre che alla normativa
vigente, alle istruzioni e alle “Raccomandazioni” degli organi di vigilanza e ai “Principi di comportamento del Collegio sindacale” elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili.
Si attesta di avere vigilato sull’osservanza della normativa antiriciclaggio di cui alla Legge n° 231
del 29 dicembre 2007 e successive modifiche e integrazioni, in collaborazione con la funzione di
Revisione Interna e la funzione di Compliance, responsabile dell’attività antiriciclaggio in Arca
Holding. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi fatti censurabili,
omissioni o irregolarità tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione
nella presente relazione.
Il Collegio sindacale attesta che Arca Holding è dotata di un Modello di organizzazione, gestione
e controllo idoneo a prevenire la realizzazione degli illeciti previsti dal D.Lgs. n. 231/2001. Tale
modello prevede l’applicazione anche ai rapporti con i fornitori, i quali si impegnano, nei rapporti
con Arca Holding, ad adottare un’organizzazione volta alla prevenzione di illeciti penali e condotte
criminose che determinino una responsabilità della Società.
Diamo atto dell’informativa ricevuta dalle strutture preposte di Arca Holding in occasione sia
delle verifiche sindacali, sia delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per
il Controllo Interno, in relazione agli adempimenti effettuati dai soggetti collocatori che hanno
sottoscritto il contratto di associazione in partecipazione per conseguire il compenso relativo
all’esercizio 2016, pari complessivamente ad Euro 8,7 milioni. A riguardo, abbiamo preso atto che,
al 31 dicembre 2016 i soggetti associati in partecipazione da Arca erano: Gruppo Banca Popolare
dell’Emilia Romagna, Gruppo Banca Popolare di Vicenza, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare
di Sondrio, Banca di Piacenza, Sanfelice 1893 Banca Popolare e Banca Popolare di Fondi.
Nel corso dell’esercizio - e precisamente, fino a quando la società ha esercitato attività di gestione collettiva del risparmio - il Collegio sindacale ha espresso il Suo parere favorevole in merito
all’istituzione dei seguenti fondi, di cui ha approvato i Regolamenti: (i) Arca Cedola Corporate
I; (ii) Arca Cedola Corporate II; (iii) Arca 2021 Reddito Multivalore IX; (iv) Arca 2021 Reddito
Multivalore X; (v) Arca Risparmio Previdenza; (vi) Arca Risparmio.
Come riportato nelle Relazioni degli Amministratori dei bilanci precedenti, in data 5 luglio 2013
si è chiusa l’ispezione della CONSOB avviata in data 1° ottobre 2012. Con riferimento al procedimento ispettivo ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. N. 58/1998 (“TUF”), Arca Holding
ha provveduto al pagamento della sanzione. La società e gli esponenti interessati hanno proposto
ricorso presso la corte di appello di Milano, che nel corso del mese di gennaio 2017 ne ha ultimato
l’esame, pronunciandone il rigetto.
In considerazione di quanto precede, il Collegio sindacale, sotto i profili di propria competenza,
esprime parere favorevole in merito all’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2016
e alla proposta di destinazione degli utili d’esercizio, in parte a riserva straordinaria ed in parte a
dividendo, formulata dal Consiglio d’Amministrazione.
Da ultimo, il Collegio Sindacale ricorda che sono scadute le cariche del Consiglio di Amministrazione
e dell’organo di controllo per decorso del triennio e invita, pertanto, l’Assemblea a provvedere al
rinnovo, ringraziandola per la fiducia accordata.
Milano, 4 aprile 2017
Prof. Avv. Giuseppe Marino, Presidente del Collegio sindacale
Dott. Giovanni Sandrini, Sindaco effettivo
Dott. Stefano Santucci, Sindaco effettivo
86
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
DELIBERAZIONI DELL’ASSEMBLEA
Deliberazione dell’Assemblea Ordinaria
del 20 aprile 2017
L’Assemblea degli Azionisti, tenutasi il 20 aprile 2017 sotto la presidenza del Prof. Guido
Cammarano, ha approvato il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016, la Relazione del Consiglio
di Amministrazione sulla gestione nonché il Bilancio Consolidato alla stessa data e ha deliberato
di destinare l’utile di esercizio come segue:
a dividendo € 10.500.000
a riserva straordinaria€    239.615
L’Assemblea ha assunto, altresì, le seguenti delibere:
• distribuzione parziale della riserva straordinaria per un importo pari a € 8.500.000, che sarà
posto in pagamento unitamente al dividendo, il giorno 16 maggio 2017;
• nomina del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2017-2019:
Dr. Matteo Bigarelli
Dr. Diego Paolo Cavrioli
Dr. Filippo Maria Cova
Rag. Mario Erba
Dr. Stefano Fasolo
Avv. Paolo Guzzetti
Dr. Ugo Loser
Prof. Giuseppe Lusignani
Dr. Edoardo Rossini
• nomina del Collegio Sindacale per il triennio 2017-2019:
Prof. Giuseppe Marino (Presidente del Collegio Sindacale)
Dr.ssa Giuseppina Angelini (Sindaco Effettivo)
Dr. Aldo Campagnola (Sindaco Effettivo)
• nomina dei Sindaci Supplenti per il triennio 2017-2019:
Dr. Bruno Garbellini
Dr. Massimo Gatto.
95
Arca Holding S.p.A.
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2016
Arca Holding S.p.A.
Sede Sociale in Milano via Disciplini, 3
Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v.
Riserve Euro 157.075.281
Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 07155680155
Composizione degli Organi Sociali
al 31 dicembre 2016
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Guido Cammarano
Vice Presidente
Edoardo Rossini
Amministratore Delegato
Ugo Loser
Consigliere
Matteo Bigarelli
Consigliere
Diego Paolo Cavrioli
Consigliere
Filippo Maria Cova
Consigliere
Mario Erba
Consigliere
Stefano Fasolo
Consigliere
Paolo Guzzetti
Collegio Sindacale
Presidente
Giuseppe Marino
Sindaco Effettivo
Giovanni Sandrini
Sindaco Effettivo
Stefano Santucci
Sindaco Supplente
Bruno Garbellini
Sindaco Supplente
Diego Xausa
99
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI
SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2016
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2016
PARTE I - Il contesto di riferimento
1. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari
Nel 2016 la politica monetaria delle principali banche centrali è rimasta ampiamente accomodante. Nel corso dell’anno la Banca Centrale Europea (“BCE”) ha portato il tasso di deposito a -0,4%
e ha esteso il programma di Quantitative Easing alle obbligazioni societarie non finanziarie.
La Bank of Japan (“BoJ”) ha ridotto il tasso di riferimento a -0,10% e ha annunciato che gli
acquisti di titoli governativi saranno modulati al fine di mantenere la curva dei tassi di interesse
su livelli vicino allo zero.
La Federal Reserve (“Fed”) ha mantenuto la politica di reinvestimento dei titoli in scadenza nel
proprio bilancio e nel mese di dicembre ha alzato il corridoio di riferimento dei tassi federali a
0,5%-0,75% e il tasso di remunerazione delle riserve dello 0,25% al livello di 0,75%.
La Bank of China (“BoC”) ha ridotto il ratio sulle riserve obbligatorie, guidando una riduzione
dei tassi di interesse ed ha lasciato deprezzare la Yuan contro il dollaro USA.
Le altre banche centrali dei paesi emergenti hanno dovuto vendere parte delle proprie riserve
valutarie per smorzare il deprezzamento delle rispettive monete. Alcune banche centrali sono state
costrette ad alzare i tassi di riferimento nonostante il rallentamento dell’economia (Messico), altre
hanno iniziato un ciclo di riduzione (Brasile) supportate dalla riduzione dell’inflazione.
Sul mercato dei cambi il dollaro USA si è apprezzato rispetto all’euro di circa il 3%; lo yen, il
dollaro canadese e le corona norvegese del 6%, il franco svizzero del 2%, la sterlina inglese si è
deprezzata del 13%, la corona svedese del 4%.
Le valute dei paesi emergenti rispetto all’euro hanno avuto andamenti più variegati: si sono
apprezzati di oltre il 20% il real brasiliano e il rublo, intorno al 10% lo zar sudafricano; si sono
deprezzati fortemente il pound egiziano (-55%), di circa il 15% la lira turca e il peso messicano,
del 3% il renminbi cinese e lo zloty polacco.
Nel 2016 i mercati obbligazionari hanno registrato performance soddisfacenti. Gli indici governativi hanno registrato ritorni positivi superiori a quello della componente cedolare; gli indici di
credito hanno beneficiato anche della riduzione degli spread.
L’indice Merrill Lynch W0G1 dei titoli governativi dei paesi industrializzati è cresciuto del 2,96%
in valuta locale, di cui la componente cedolare è stata pari a 2,05%. Lo stesso indice, espresso in
euro, segna una performance positiva del 4,78%.
L’indice Merrill Lynch EG00 dei titoli governativi dell’Area Euro ha registrato un incremento del
3,31%, di cui la componente cedolare è stata pari a 2,63%.
I titoli governativi emessi da paesi emergenti e denominati nelle rispettive valute (indice Merrill
Lynch GLLD) hanno registrato un incremento del 9,06% in euro; l’indice Merrill Lynch IP0C
delle obbligazioni dei paesi emergenti ha registrato un incremento del 9,03% in valuta locale
(11,83% in euro).
I titoli obbligazionari emessi da società private con rating elevato hanno registrato un rendimento del 5,68% in valuta locale (7,39% in euro), mentre i titoli con basso rating hanno registrato un
rendimento del 15,89% (18,2% in euro).
Nel 2016, precisamente a partire da fine febbraio, i mercati azionari hanno assunto un tono rialzista, confortati dalla pubblicazione di dati macro e microeconomici positivi. La speranza di nuove
politiche fiscali espansive, generata dall’elezione di Trump, ha consentito alla quasi totalità dei
mercati azionari globali di chiudere il 2016 con risultati nettamente positivi. Così, l’indice MSCI
World All Countries, rappresentativo dei mercati azionari internazionali, ha fatto segnare una
performance, in valuta locale, del +8,39%.
Ottimi sono stati i risultati dei mercati nordamericani: l’indice S&P 500 ha conseguito un incremento del 10,2%, mentre l’indice canadese ha registrato un rialzo del 19%. In Europa l’indice
MSCI Europe ha concluso l’anno con un incremento del 6,78% in valuta locale ma la dispersione
103
Bilancio Consolidato 2016
tra i mercati è stata elevata: l’indice MSCI UK è cresciuto del 18,5%, l’indice tedesco del 5,8% e
quello francese del 7,1%, mentre sono stati negativi i rendimenti degli indici MSCI Italia (-7,8%)
e MSCI Svizzera (-13,6%).
Le borse dell’area del Pacifico (indice MSCI Pacific) hanno segnato una performance positiva del
4,6% in valuta locale, nonostante il mercato più importante dell’area, quello giapponese, sia risultato pressoché invariato (-0,7%).
I mercati emergenti nel loro complesso hanno, infine, realizzato un risultato positivo in valuta
locale pari al 9,9%, beneficiando in particolare delle straordinarie performance dei mercati brasiliano (+36,7%) e russo (+60,7%).
Il Fondo Monetario Internazionale ha stimato la crescita del 2016 al 3,1%; le attese per il 2017 si
attestano vicino al 3,4%, con un forte condizionamento dovuto all’incertezza intorno a Brexit e
alla presidenza Trump.
Il referendum inglese sulla Brexit ha impattato negativamente sulle stime di crescita per le economie avanzate, sebbene le reazioni dei mercati finanziari siano state limitate.
La politica economica annunciata dal nuovo presidente Trump negli USA andrà valutata su due
dimensioni: l’effetto recessivo delle eventuali politiche protezionistiche e gli effetti espansivi sulla
crescita economica degli annunciati stimoli fiscali; i mercati finanziari, dal canto loro, hanno avuto
un’immediata reazione positiva perché hanno anticipato solo un’accelerazione della crescita.
Le prospettive di crescita nelle economie avanzate restano quindi modeste e soggette ad elevata
incertezza, con rischi significativi che provengono dalla situazione politica.
Le attese di crescita nelle economie emergenti sono state solo lievemente penalizzate dalla paura
del protezionismo USA. Le preoccupazioni sulla crescita cinese si sono ridotte in virtù del supporto delle autorità di politica economica; i prezzi delle materie prime sono risaliti, grazie anche
ad uno storico accordo tra i paesi produttori di petrolio per ridurne la produzione; tra i Paesi
Emergenti, quelli asiatici continuano ad esibire una crescita robusta, mentre gli altri necessitano
di ulteriori aggiustamenti per fronteggiare un livello più basso dei prezzi delle materie prime e
una crescita più lenta rispetto al passato.
2. L’industria della gestione del risparmio
I dati statistici di Assogestioni evidenziano per il 2016 un anno di crescita per il mercato del
risparmio gestito italiano. Grazie a una raccolta netta che sfiora i € 55 miliardi, di cui circa € 35
miliardi negli OICR di diritto italiano ed estero, il patrimonio complessivo in gestione raggiunge
i massimi storici e si attesta sopra € 1.930 miliardi (dato relativo al totale delle gestioni collettive
più le gestioni di portafoglio). I fondi di diritto italiano hanno visto afflussi netti per circa € 5,3
miliardi, mentre i fondi esteri hanno avuto afflussi netti per circa € 29,2 miliardi.
All’interno delle diverse categorie di Assogestioni si evidenzia come la raccolta complessiva sia
stata trainata dai fondi obbligazionari e dai flessibili che costituiscono rispettivamente il 55% ed
il 42% degli afflussi netti dell’anno.
I prodotti esteri rappresentano circa il 73% del patrimonio totale dei fondi comuni aperti che
ammonta a € 887,4 miliardi.
PARTE II - La descrizione della Società e del Gruppo
1. Il riassetto societario
A seguito di un complesso iter di riorganizzazione societaria, con data efficacia 1 luglio 2016 Arca
SGR S.p.A. ha variato la propria denominazione societaria in Arca Holding S.p.A. (di seguito
“Arca Holding” oppure la “Società”) e ha assunto la veste giuridica di una holding di partecipazioni. Con la medesima data di efficacia ha conferito il ramo d’azienda relativo allo svolgimento
dei servizi di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli individuali, di gestione
del fondo pensione aperto Arca Previdenza e di consulenza in materia di investimenti alla con-
104
trollata Arca Fondi SGR S.p.A. appositamente costituita in data 24 luglio 2015 ed autorizzata da
Banca d’Italia a svolgere i servizi di investimento in data 15 dicembre 2015.
Conseguentemente all’operazione descritta e con la medesima data di efficacia dell’operazione di
conferimento, Arca Holding ha modificato il proprio Statuto ed Oggetto Sociale assumendo una
veste di assunzione, detenzione e coordinamento gestionale e finanziario di partecipazioni e
rinunciando allo svolgimento delle attività operative precedentemente citate.
Arca Holding ha chiesto in data 29 giugno 2016 ed ottenuto da Banca d’Italia con decorrenza 6
settembre 2016 la revoca dell’autorizzazione a svolgere i servizi di gestione collettiva del risparmio,
di gestione di portafogli e di consulenza in materia di investimenti ai sensi del titolo II, capitolo
I, sezione IX, paragrafo 2 del Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio.
A seguito del nuovo assetto organizzativo dunque:
• Arca Holding cura i profili relativi al posizionamento generale sul mercato e le linee evolutive
di Arca Fondi esercitando un ruolo di indirizzo strategico;
• Arca Fondi cura le attività operative tra cui, ad esempio, lo studio e definizione di nuovi prodotti per la clientela e l’individuazione delle reti di distribuzione dei prodotti, in linea con la
normativa di riferimento e le esigenze di mercato.
Arca Fondi - in linea di continuità con le attività precedentemente prestate da Arca SGR S.p.A. - ha
richiesto ed ottenuto da Banca d’Italia l’autorizzazione a svolgere i suddetti servizi finanziari in data
15 dicembre 2015 e si è dotata di una struttura organizzativa sostanzialmente analoga a quella di
Arca SGR S.p.A., mantenendo un modello operativo avente lo stesso schema di ricorso a servizi in
outsourcing, subentrando in tutti i rapporti di lavoro in essere presso Arca SGR S.p.A. e in tutti i
contratti di fornitura inerenti l’attività caratteristica della medesima. Per effetto del conferimento del
ramo di azienda Arca Fondi ha ereditato il posizionamento di Arca SGR S.p.A. nel proprio mercato
di riferimento quale uno dei principali player e tra i pochi operatori aventi una struttura indipendente dai singoli distributori e con un modello di distribuzione multi-banca.
2. Considerazioni generali
Il Gruppo Arca - nella struttura giuridica individuale di Arca SGR S.p.A. dapprima e di gruppo
in seguito - è tra le i più longevi player italiani nella gestione del risparmio, presente sul mercato
dal 1983, essendo stato istituito per iniziativa di 12 banche popolari, subito dopo l’introduzione
della legge n° 77 del 1983 che ha fatto nascere ufficialmente in Italia i fondi comuni d’investimento mobiliare.
Il Gruppo Arca si caratterizza per l’indipendenza e per la capillarità sul territorio, grazie ad un
network di circa 100 enti collocatori che operano attraverso oltre 11.000 sportelli, reti di promotori
finanziari e canali online. A fine 2016 vantava masse in gestione pari a € 29,6 miliardi, di cui € 24,4
miliardi in fondi comuni, con circa 630.000 sottoscrittori, e € 3,2 miliardi nel fondo pensione aperto Arca Previdenza, il più grande fondo pensione aperto in Italia con oltre 178.000 aderenti.
3. La rete di collocamento
L’attenzione prestata da parte di Arca Holding alla buona diligenza operativa, sia nell’attività
gestionale, sia nelle attività amministrative, unitamente al rispetto delle regole stabilite dalle
Autorità di Vigilanza, consentono alla Società di mantenere un elevato livello di servizio alla
clientela, anche grazie all’attività delle reti di collocamento, opportunamente assistite con interventi di formazione.
Ciò ha consentito, anche quest’anno, di registrare un numero di reclami molto limitato che non
ha comportato significativi risarcimenti ai clienti. Nel corso dell’anno 2016 sono stati ricevuti 32
reclami relativi alla gestione dei fondi comuni di investimento e 35 reclami relativi al fondo pensione; questi ultimi in gran parte sono dovuti alla gestione amministrativa di pratiche di riscatto
e anticipazione, mentre per i fondi comuni i reclami sono principalmente legati alle modalità e
tempistiche di esecuzione degli ordini.
105
Bilancio Consolidato 2016
I suddetti reclami hanno dato luogo ad una sola pratica di rimborso per il fondo pensione e nessuna per i fondi comuni.
4. L a governance della Società e del Gruppo e la gestione dei rapporti con le parti correlate
e gli azionisti
Arca Holding non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di nessuno degli
azionisti, essendo le partecipazioni di ciascuno di essi al capitale sociale insufficienti a determinare un’influenza diretta sulla conduzione della Società e conseguentemente sul Gruppo, non
sussistendo tra gli azionisti accordi in tale senso.
Si conferma che al 31 dicembre 2016 la Società non deteneva, anche per il tramite di società
fiduciarie o per interposta persona, azioni proprie, né ha acquistato o alienato tali azioni nell’esercizio 2016.
Si ricorda che relativamente alla “disciplina della responsabilità amministrativa delle persone
giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, di cui al D. Lgs.
n. 231 del 8 giugno 2001 e successive modifiche e integrazioni, la controllata Arca Fondi SGR
S.p.A. ha adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal Decreto in esame
e ha istituito l’Organismo di Vigilanza. Nel corso dell’anno 2016 l’Organismo di Vigilanza ha
svolto attività specifiche di controllo e di verifica sulle aree sensibili identificate dal modello. Tra
i principali ambiti esaminati si segnalano: i) abusi di mercato, ii) antiriciclaggio e adeguata verifica, iii) rapporti con la pubblica amministrazione e iv) tutela della salute e della sicurezza sui
luoghi di lavoro.
In tema di conflitti di interessi, la controllata Arca Fondi SGR S.p.A. si è dotata di procedure per
l’individuazione e la gestione di possibili situazioni di conflitto di interesse, migliorando il protocollo di identificazione delle parti correlate e istituendo presidi di controllo la cui efficacia è
periodicamente verificata.
Il Consiglio di Amministrazione della controllata Arca Fondi SGR S.p.A. ha recepito i principi
di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale
soglia di riferimento per qualificare le operazioni significative, l’importo pari a € 300.000 per
operazione.
Per maggiori informazioni relative alla disciplina dei rapporti con le parti correlate, si rinvia alla
sezione 6 della parte D della nota integrativa. Si segnala comunque che nel corso del 2016 sono
stati intrattenuti rapporti di c/c per la gestione della liquidità, rapporti inerenti il collocamento dei
prodotti gestiti, l’accordo di associazione in partecipazione, la sottoscrizione e rimborso dello
strumento innovativo di capitale emesso da Arca Holding.
5. Gli obiettivi e la politica di gestione dei rischi
L’attività del Gruppo si caratterizza per un rischio strategico di fondo legato alla distribuzione dei
propri prodotti che è totalmente affidata a terze parti, dato che il Gruppo non è dotato di una
propria rete di collocamento. Tale circostanza espone al rischio di contrazione dei propri flussi
commissionali, qualora l’efficacia delle reti di collocamento si deteriori. Al fine di mitigare l’esposizione a tale rischio, le Società e il Gruppo sono determinati a rafforzare il proprio marchio,
migliorare la propria capacità di comunicazione, innovare costantemente la propria offerta di
prodotti e sostenere le reti distributive, attraverso attività di formazione sui prodotti istituiti e
materiale promozionale dedicato.
In termini di rischio finanziario di Gruppo si segnala che la controllata Arca Fondi SGR S.p.A.
ha mantenuto nel proprio portafoglio di proprietà 2016 quote del fondo comune aperto Arca RR
Diversified Bond, focalizzato sui mercati obbligazionari. Le quote sono state allocate nella sezione del portafoglio relativa alle attività disponibili per la vendita. A seguito di tale decisione di
investimento, la controllata e di conseguenza il Gruppo si sono esposti al rischio di mercato correlato al portafoglio del fondo.
106
Nel corso dell’esercizio 2016 il portafoglio di proprietà non è stato movimentato.
A livello di Gruppo il rischio operativo è identificabile nella sola Arca Fondi SGR S.p.A., entità
delegata allo svolgimento delle attività operative, come precedentemente descritto; la Controllata
presidia tale rischio legato sia alle attività svolte direttamente, sia alle attività conferite in affidamento o in outsourcing attraverso procedure, regolamenti interni e policy. Con specifico riferimento agli accordi di affidamento e di outsourcing si segnala che la Società si è dotata di un
sistema di alert operativi, Key Performance Indicators e verifiche periodiche di quanto previsto
nei Service Level Ageement che costituiscono parte integrante dei contratti stessi.
Per informazioni di maggiore dettaglio si rimanda alla parte D della nota integrativa.
6. L ’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance delle società quotate
In applicazione dell’articolo 34 del Regolamento Congiunto adottato dalla CONSOB e dalla Banca
d’Italia, è stata predisposta la strategia per l’esercizio dei diritti inerenti gli strumenti finanziari
detenuti dai portafogli gestiti.
Tali linee di indirizzo si fondano sull’impegno ad esercitare i diritti inerenti gli strumenti finanziari in modo ragionevole e responsabile nell’esclusivo interesse dei soggetti sottoscrittori individuando i criteri generali da seguire nell’esercizio dei diritti di voto nell’ambito delle assemblee
societarie dei soggetti emittenti strumenti finanziari detenuti nei portafogli gestiti.
Nell’esercizio dei diritti derivanti dagli strumenti finanziari detenuti dai portafogli gestiti la controllata Arca Fondi SGR S.p.A. si ispira alle indicazioni comportamentali come declinate all’interno dei “Principi Italiani di Stewardship per l’esercizio dei diritti amministrativi e di voto nelle
società quotate” emanati da Assogestioni.
Per maggiori dettagli in merito all’adozione dei principi di Stewardship, alla vigente policy interna, nonché all’attività svolta nel corso dell’anno 2016, si rimanda all’apposita sezione del sito
internet www.arcaonline.it.
Le Società del Gruppo nella struttura giuridica di Arca SGR S.p.A. dapprima e di Arca Fondi
SGR S.p.A. in seguito - hanno attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di
azioni promosse nei confronti di società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle
minoranze, partecipando ai giudizi allo scopo instaurati.
A livello consolidato i rimborsi ottenuti nel 2016 in relazione alla partecipazione alle class action
si quantificano in € 153.258, e sono stati accreditati ai fondi interessati.
7. Il personale
A seguito dell’operazione di conferimento descritta in precedenza tutti i rapporti di lavoro in
essere al 30 giugno 2016 in Arca SGR S.p.A. (denominata Arca Holding S.p.A. a seguito del
conferimento), sono stati trasferiti senza soluzione di continuità alla controllata Arca Fondi SGR
S.p.A.
In conseguenza di quanto sopra esposto Arca Holding alla data del 31 dicembre 2016 non intrattiene rapporti di lavoro dipendente.
Alla medesima data di riferimento Arca Fondi annovera uno staff di 96 collaboratori a tempo
indeterminato e 3 a tempo determinato.
L’anzianità di servizio media è di 12,79 anni.
La componente femminile rappresenta circa il 42% dell’organico.
Lo staff è altamente qualificato ed è composto da 22 dirigenti, 45 quadri direttivi e 32 impiegati.
Per quanto riguarda la formazione scolastica, si segnala che i laureati sono 69 e i dipendenti con
diploma di scuola media superiore sono 30.
Le assenze a causa di malattia complessivamente registrate nell’anno sulle due entità giuridiche
sono state pari a 516 giorni di calendario cui si aggiungono 508 giorni di assenza per maternità e
91 giorni di assenza per aspettativa non retribuita (0 giorni di assenza per infortunio).
107
Bilancio Consolidato 2016
Nell’organico sono presenti 6 risorse appartenenti alle categorie protette.
Sono stati organizzati programmi di formazione del personale con oltre 1.000 ore di formazione
che hanno interessato molti collaboratori di tutte le aree. Anche nel 2016 si è fatto ricorso ai
finanziamenti ottenuti dal Fondo Banche e Assicurazioni. Particolare attenzione è stata data alla
formazione manageriale in materia di comunicazione e di leadership. È proseguito il percorso
individuale di coaching per i quadri direttivi responsabili di funzione, iniziato nel 2015. Sono
proseguiti inoltre gli interventi formativi relativi alla formazione obbligatoria relativi alla disciplina dell’antiriciclaggio e agli aggiornamenti normativi quali il D. Lgs. 231/2001.
PARTE III - Informazioni sull’andamento della gestione
L’esercizio 2016, come già ricordato, è stato caratterizzato dall’operazione di conferimento del
ramo d’azienda dei servizi di investimento, che di fatto, ha comportato l’esercizio delle attività
operative per il primo semestre in capo ad Arca SGR S.p.A. (ora Arca Holding S.p.A.) e nel
secondo semestre in capo ad Arca Fondi SGR S.p.A.
1. L’andamento della gestione consolidata
Conto economico Consolidato
2016
Voci di conto economico (in unità di Euro)
2015
10. Commissioni attive
287.906.748 287.320.342
20. Commissioni passive
(190.899.504) (194.837.300)
COMMISSIONI NETTE
97.007.244 92.483.042
40. Interessi attivi e proventi assimilati
193.268 42.257
50. Interessi passivi e oneri assimilati
(1.743.153) (2.368.821)
90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
(2.869.750) 0
a) attività finanziarie
(689.950) 0 b) passività finanziarie
(2.179.800) 0 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
110. Spese amministrative
92.587.609 90.156.478
(43.984.446) (43.982.907)
a) spese per il personale
(19.574.190) (16.870.603) b) altre spese amministrative
(24.410.256) (27.112.304) 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(1.305.416) (3.094.826)
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(2.366.876) (2.553.030)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(102.169) 9.125
160. Altri proventi e oneri di gestione
1.257.967 1.693.655
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
46.086.669 42.228.495
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE
46.086.669 42.228.495
(15.235.601) (14.501.385)
190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
30.851.068 27.727.110
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
30.851.068 27.727.110
30.851.068 27.727.110
220. UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO DI PERTINENZA
DELLA CAPOGRUPPO
Il bilancio consolidato si è chiuso con un risultato economico netto positivo pari a € 30.851.068,
determinato principalmente dall’utile netto di Arca Fondi SGR S.p.A. pari a € 20.146.040. Il
108
contributo al risultato netto consolidato 2016 di Arca Holding è stato pari a € 10.739.615 derivante principalmente dalla gestione esercitata nel primo semestre 2016.
Le principali determinanti del risultato consolidato sono ascrivibili alla crescita delle masse in
gestione, determinata prevalentemente dall’andamento positivo delle performance dei fondi e alla
disciplinata gestione dei budget di spesa.
ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
2016
Voci dell’attivo (in unità di Euro)
2015
10.
Cassa e disponibilità liquide
1.716 3.305
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
19.820.233 19.005.304
60.
Crediti
124.512.347 106.094.500
a) per gestione di patrimoni
77.527.226 b) altri crediti
46.985.121 71.647.937 34.446.563 100. Attività materiali
13.796.554 26.974.910
110. Attività immateriali
132.463.949 134.815.033
120. Attività fiscali
39.133.759 33.515.450
a) correnti
b) anticipate
di cui alla L. 214/2011
3.549.030 1.931.846 35.584.729 31.583.604 26.616.817 29.574.241 140. Altre attività
2.201.503 5.299.252
TOTALE ATTIVO
331.930.061 325.707.754
PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
2016
Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di Euro)
2015
10.
Debiti
64.748.518 64.546.419
20.
Titoli in circolazione
2.196.000 25.254.000
70.
Passività fiscali
a) correnti
b) differite
90.
Altre passività
6.890.151 1.975.574 9.785.812
912.405 4.914.577 8.873.407 18.994.724 18.651.541
100. Trattamento di fine rapporto del personale
543.304 621.840
110. Fondi per rischi e oneri
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
120. Capitale
223.967 102.425 250.051
359 121.542 249.692 50.000.000 50.000.000
160. Riserve
157.075.281 130.075.838
170. Riserve da valutazione
407.048 (1.204.857)
180. Utile (perdita) d’esercizio
30.851.068 27.727.110
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
331.930.061 325.707.754
La situazione patrimoniale consolidata riflette prevalentemente la situazione patrimoniale della
Controllata. L’attivo patrimoniale consolidato evidenzia crediti per servizi di gestione di patrimoni pari a € 77.527.226 riferiti alle commissioni attive maturate nel corso dell’ultimo trimestre 2016
sui fondi comuni d’investimento, sul fondo pensione, sulle gestioni patrimoniali, in aumento di
circa € 5,9 milioni rispetto lo scorso anno, e sulla Sidera Funds Sicav. Tali crediti commissionali
sono stati regolarmente incassati da Arca Fondi SGR S.p.A. nel mese di gennaio 2017. Gli altri
crediti includono le disponibilità di conto corrente e risultano aumentate di circa € 12,5 milioni
109
Bilancio Consolidato 2016
principalmente per effetto della liquidità generata dalla gestione ordinaria, per maggiori dettagli
si rimanda al rendiconto finanziario.
Le attività immateriali sono costituite principalmente dagli avviamenti e dagli oneri pluriennali
relativi alle operazioni di acquisizione effettuate dalla Controllante nei precedenti esercizi (complessivamente pari a € 132.463.949).
Le attività materiali scontano la vendita dell’immobile di proprietà della Controllante sito in Milano,
in via Mosè Bianchi, 6 perfezionatasi in data 29 novembre 2016 e avvenuta a valori correnti di
mercato ed iscritto in bilancio per € 12,3 milioni.
Le attività fiscali si incrementano di circa € 5,6 milioni imputabili principalmente all’incremento
di € 7,62 milioni per rilevazione di imposte anticipate sul valore residuo da ammortizzare degli
avviamenti dei rami di azienda eliminati dal bilancio di Arca Holding in conseguenza del conferimento, fiscalmente deducibili in capo a quest’ultima, e al decremento di € 2,96 milioni per
l’utilizzo in decimi in corrispondenza della deduzione dal reddito imponibile della quota di ammortamento fiscale del maggior valore della partecipazione CARIGE SGR S.p.A. affrancato da Arca
Holding nel 2014. Il residuo incremento di € 0,94 milioni è imputabile a incrementi e diminuzioni su poste di bilancio deducibili in esercizi successivi o divenute deducibili nell’esercizio.
Le altre attività si riducono di circa € 3,1 milioni principalmente per effetto del risconto annuale
delle commissioni riconosciute anticipatamente ai collocatori a fronte delle prime edizioni dei
fondi cosiddetti a pre-conto.
Nell’ambito del passivo patrimoniale, la voce debiti accoglie le commissioni di distribuzione dovute alle reti per l’attività di collocamento dei fondi comuni e del fondo pensione gestiti da Arca Fondi
SGR S.p.A. Tali passività sono state regolarmente liquidate nel corso dei primi mesi del 2017.
Il passivo patrimoniale accoglie alla voce titoli in circolazione il valore residuale dello strumento
innovativo di capitale, comprensivo del rateo di interesse maturato nel 2016, emesso dalla Controllante
nel dicembre 2013. Nel corso dell’esercizio 2016 si è provveduto al riacquisto di buona parte dello
strumento innovativo di capitale. Il titolo è stato totalmente riacquistato a febbraio 2017.
Al 31 dicembre 2016 il patrimonio netto consolidato è pari a € 238.333.397.
Si riporta di seguito la tabella di raccordo del patrimonio netto e del risultato di esercizio al 31
dicembre 2016 a livello individuale e a livello consolidato di Arca.
(Valori in migliaia di Euro)
PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO DI ARCA HOLDING S.p.A.
E IL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Valori di Arca Holding S.p.A.
Risultato
10.740
Capitale
Sociale
Riserve
50.000
157.192
Riserva
Valutazione
217.932
Rettifiche di consolidamento:
Risultato 2016 della controllata Arca Fondi SGR di pertinenza del gruppo
Riclassifica incremento partecipazione per consulenze
conferimento di pertinenza del gruppo
20.146
20.146
(35)
(35)
Riserve della controllata di pertinenza del gruppo
(117)
407
290
157.075
407
238.333
Risultato 2016 della controllata Arca Fondi SGR di pertinenza di terzi
Valori consolidati
Totale P.N.
30.851
50.000
Alle sezioni 1.1 e 1.2 sono inclusi gli schemi individuali di stato patrimoniale e conto economico
di Arca Holding e di Arca Fondi SGR S.p.A.
110
1. Schemi di bilancio di Arca Holding S.p.A.
ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE Voci dell’attivo (in unità di Euro)
2016
10.
Cassa e disponibilità liquide
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
60.
Crediti
a) per gestione di patrimoni
b) altri crediti
90.
Partecipazioni
2015
0
3.305
0
19.005.304
6.483.464
105.094.500
0
71.647.937
6.483.464
33.446.563
174.443.483
1.000.000
100. Attività materiali
23.307
26.974.910
110. Attività immateriali
0
134.815.033
120. Attività fiscali
37.566.383
33.464.360
a) correnti
3.549.030
1.931.846
b) anticipate
34.017.353
31.532.514
di cui alla L. 214/2011
26.616.817
29.574.241
140. Altre attività
4.467.605
5.309.080
TOTALE ATTIVO
222.984.242
325.666.492
PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci del passivo e del patrimonio netto
(in unità di Euro)
2016
2015
10.
Debiti
0
64.546.419
20.
Titoli in circolazione
2.196.000
25.254.000
70.
Passività fiscali
2.234.201
9.785.812
a) correnti
0
912.405
b) differite
2.234.201
8.873.407
90.
Altre passività
500.339
18.493.015
100. Trattamento di fine rapporto del personale
0
621.840
110. Fondi per rischi e oneri
121.542
250.051
a) quiescenza e obblighi simili
0
359
b) altri fondi
121.542
249.692
120. Capitale
50.000.000
50.000.000
160. Riserve
157.192.545
130.075.838
170. Riserve da valutazione
0
(1.204.857)
180. Utile (perdita) d’esercizio
10.739.615
27.844.374
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
222.984.242
325.666.492
111
Bilancio Consolidato 2016
CONTO ECONOMICO
2016
Voci di Conto Economico (in unità di Euro)
2015
10.
Commissioni attive
137.726.731
287.320.342
20.
Commissioni passive
(93.302.713)
(194.837.300)
COMMISSIONI NETTE
44.424.018
92.483.042
40.
Interessi attivi e proventi assimilati
186.539
42.257
50.
Interessi passivi e oneri assimilati
(1.740.359)
(2.368.821)
90.
Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
(2.869.750)
0
a) attività finanziarie
(689.950)
b) passività finanziarie
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
110. Spese amministrative
(2.179.800)
0
40.000.448
90.156.478
(23.798.174)
(43.814.553)
a) spese per il personale
(10.396.160)
(16.733.015)
b) altre spese amministrative
(13.402.014)
(27.081.538)
120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(894.900)
(3.094.826)
130. Rettifiche/riprese di valore nette
su attività immateriali
(1.188.417)
(2.553.030)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
0
9.125
160. Altri proventi e oneri di gestione
1.207.957
1.693.655
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
15.326.914
42.396.849
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ
CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
15.326.914
42.396.849
(4.587.299)
(14.552.475)
190. Imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ
CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE
10.739.615
27.844.374
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
10.739.615
27.844.374
4.2 Schemi di bilancio di Arca Fondi SGR S.p.A.
ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci dell’attivo (in unità di Euro)
112
2016
2015
10.
Cassa e disponibilità liquide
1.716
0
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
19.820.233
0
60.
Crediti
118.028.883
1.000.000
a) per gestione di patrimoni
77.527.226
0
b) altri crediti
40.501.657
1.000.000
100.
Attività materiali
13.773.247
0
110.
Attività immateriali
132.463.949
0
120.
Attività fiscali
1.567.376
51.090
b) anticipate
1.567.376
51.090
di cui alla L. 214/2011
140.
Altre attività
1.542.288
0
TOTALE ATTIVO
287.197.692
1.051.090
PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE
2016
Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di Euro)
2015
10.
Debiti
64.748.518 0
70.
Passività fiscali
4.655.950 0
a) correnti
b) differite
90.
Altre passività
1.975.574 0 2.680.376 0 22.302.775 168.354
100. Trattamento di fine rapporto del personale
543.304 0
110. Fondi per rischi e oneri
102.425 0
a) quiescenza e obblighi simili
102.425 0 120. Capitale
50.000.000 1.000.000
150. Sovrapprezzi di emissione
124.408.896 0
160. Riserve
(117.264) 0
170. Riserve da valutazione
407.048 0
180. Utile (perdita) d’esercizio
20.146.040 (117.264)
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
287.197.692 1.051.090
CONTO ECONOMICO
Voci di Conto Economico (in unità di Euro)
2016
2015
10.
Commissioni attive
150.180.017
0
20.
Commissioni passive
(97.596.791)
0
COMMISSIONI NETTE
52.583.226
0
40.
Interessi attivi e proventi assimilati
6.729
0
50.
Interessi passivi e oneri assimilati
(2.794)
0
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
52.587.161
0
(20.161.185)
(168.354)
(9.178.030)
(137.588)
110. Spese amministrative
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
(10.983.155)
(30.766)
120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(410.516)
0
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(1.178.459)
0
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(102.169)
0
160. Altri proventi e oneri di gestione
59.510
0
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
30.794.342
(168.354)
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE
30.794.342
(168.354)
190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
(10.648.302)
51.090
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
20.146.040
(117.264)
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
20.146.040
(117.264)
Il risultato d’esercizio di Arca Fondi SGR S.p.A. è stato integralmente recepito nel risultato d’esercizio consolidato, in quanto Arca Fondi SGR S.p.A., a partire dalla sua costituzione (24 luglio
2015), è sempre stata controllata al 100% da Arca Holding.
113
Bilancio Consolidato 2016
2. L’andamento dei prodotti e dei servizi offerti
Il patrimonio in gestione nei fondi comuni Arca, al 31 dicembre 2016, ammonta a € 24,4 miliardi;
a tale importo si aggiunge quello del fondo pensione aperto Arca Previdenza pari a € 3,2 miliardi,
quello delle gestioni ricevute in delega di € 1,7 miliardi, quello della gestione in delega della Sicav
Sidera Funds Sicav per la quale Arca Fondi SGR S.p.A. è anche delegata come distributore in
Italia pari a € 1,4 miliardi, per un totale complessivo di € 30,7 miliardi di masse gestite.
A queste masse in gestione si aggiunge l’attività di consulenza in materia di investimenti che viene
prestata su patrimoni pari a € 0,2 miliardi.
2.1 I fondi comuni mobiliari aperti
Il 2016 è stato un anno decisamente positivo per tutti i fondi, sia quelli a benchmark sia quelli
flessibili absolute return e con obiettivo di rendimento.
L’andamento dei mercati globali è stato senza dubbio un fattore importante. È stato infatti un anno
positivo per i mercati azionari, saliti in media del 9% circa, sebbene con qualche differenza a
livello geografico. In questo caso è importante segnalare la performance negativa dell’Italia, che
ha pesato inevitabilmente sull’andamento di alcuni prodotti, segnatamente su Arca Azioni Italia,
ma anche su Arca BB, il fondo bilanciato europeo che ha nel proprio benchmark una componente significativa di titoli italiani. Per quanto concerne l’Italia, va sottolineata la performance rispetto al proprio benchmark di Arca Economia Reale Equity Italia, il fondo specializzato nelle piccole e medie imprese: una sovra performance di circa 6 punti percentuali che segue un risultato
analogo l’anno precedente. Sempre in ambito azionario, è leggermente negativa, ma allineata al
benchmark, la performance di Arca Azioni Europa sul quale ha pesato non tanto l’andamento
degli indici, ma delle valute, in particolare della sterlina.
Sono positive le performance degli altri fondi azionari a benchmark, supportati dai modelli quantitativi adottati circa la selezione dei titoli, le strategie non direzionali e anche dal contributo dei
nostri investment partners.
Sui mercati obbligazionari si sono verificate performance positive del 3% per l’indice globale.
Scendendo nel dettaglio, è allineata all’indice globale la performance media nell’Area Euro, mentre è decisamente maggiore quella dei titoli corporate e dei titoli dei paesi emergenti misurata in
valuta forte. Questo spiega le eccellenti performance dei prodotti obbligazionari a benchmark.
La sottoperformance di Arca RR Diversified Bond rispetto al proprio benchmark si spiega con le
peculiarità del mercato High Yield americano e va letta ricordando che il fondo chiude il 2016
appena sotto i propri massimi storici.
Il 2016 è stato un anno positivo per i fondi bilanciati sia in termini assoluti sia rispetto agli altri
fondi della rispettiva categoria di riferimento, ad eccezione di Arca BB che, pur restituendo in
termini assoluti un risultato positivo, ha ottenuto risultati meno brillanti di altri fondi di categoria
per l’esposizione strutturale al mercato azionario italiano.
Per quanto concerne i fondi Arca Titoli Esteri, Arca Multiasset Balanced e Arca Multiasset Dynamic
i buoni risultati sono stati realizzati grazie alla performance positiva delle asset classes oggetto di
investimento e anche grazie alla strategia gestionale basata sulla massima diversificazione delle
fonti di rendimento.
Passando ai fondi senza un parametro di riferimento, si evidenzia la gamma Strategia Globale che
ha nell’obiettivo di preservazione del capitale il proprio tratto distintivo. L’obiettivo di controllo della
volatilità è stato ampiamente conseguito, al tempo stesso raggiungendo importanti risultati anche in
termini di performance. Arca Strategia Globale Crescita chiude il 2016 sui massimi storici, così come
Arca Strategia Globale Opportunità il cui valore a fine anno risente del fatto che gli eccellenti risultati hanno generato le condizioni per l’applicazione delle commissioni di performance.
Per quanto riguarda i fondi a cedola va sottolineato l’andamento positivo sia delle soluzioni a
reddito fisso sia di quelle che cercano nelle strategie azionarie una fonte di rendimento aggiunti-
114
va, vale a dire Arca Reddito Multivalore e la novità del 2016 ovvero Arca Reddito Valore Globale.
Nel 2016 i mercati azionari hanno infatti offerto interessanti opportunità per incrementare la
redditività dei prodotti senza incidere sensibilmente sul profilo di rischio.
Infine Arca Risparmio e Arca Impresa Rendita rappresentano due soluzioni che vogliono andare
incontro alle esigenze di chi necessita di un servizio per la gestione delle riserve di liquidità. I due
fondi sono privi di parametro di riferimento, ma la performance dello 0,10% negativa va comparata con i rendimenti degli strumenti finanziari a breve termine.
Con riguardo ai rating forniti al 31 dicembre 2016 dall’agenzia specializzata Morningstar, che
attribuisce ai fondi di ciascuna categoria un rating quantitativo su una scala di valore crescente
da uno a cinque, si osserva che dei 16 fondi di Arca Fondi che riportano il rating:
• 1 ha 5 stelle;
• 3 fondi hanno 4 stelle;
• 12 fondi hanno 3 stelle;
• nessun fondo ha 1 o 2 stelle.
Più analiticamente si registrano i seguenti risultati:
Fondi
Arca Cash Plus1
Arca MM Bond Euro Short Term2
Arca RR Diversified Bond
Arca Obbligazioni Europa
Arca Bond Globale
Arca Bond Paesi Emergenti
Arca Bond Corporate
Arca TE - Titoli Esteri
Arca BB
Arca Multiasset Balanced
Arca Multiasset Dynamic
Arca Azioni Internazionali
Arca Azioni Italia
Arca Economia Reale Equity Italia (P)
Arca Economia Reale Equity Italia (I)
Arca Azioni Europa
Arca Azioni America
Arca Azioni Far East
Arca Azioni Paesi Emergenti
Arca Strategia Globale Crescita
Arca Strategia Globale Opportunità
Anfiteatro Tesoreria3
Anfiteatro Global Equity4
Arca Cedola Corporate Bond IV5
Arca Cedola Governativo Euro Bond IV6
Arca Cedola Bond Globale Euro7
2016
4,29%
3,35%
6,20%
6,13%
4,71%
5,41%
-0,38%
5,58%
4,86%
8,83%
-6,92%
1,27%
2,32%
-0,66%
11,78%
7,70%
13,81%
4,39%
7,35%
-
2015
-2,41%
2,43%
4,84%
0,29%
-1,49%
2,61%
5,97%
-4,34%
-4,20%
7,96%
18,31%
3,74%
4,36%
10,40%
6,95%
10,33%
-3,65%
-1,88%
-3,74%
-
2014
1,41%
3,73%
9,03%
11,59%
10,78%
5,09%
6,86%
10,87%
7,21%
16,06%
1,75%
4,99%
24,42%
8,93%
8,46%
1,70%
4,61%
-0,45%
0,51%
0,53%
0,62%
0,52%
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
Fondo confluito in Arca RR Diversified Bond
3 Fondo confluito in Arca Azioni Europa
4 Fondo confluito in Arca Azioni Europa
5 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
6 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
7 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
1
2
115
Bilancio Consolidato 2015
Fondi
Arca Cedola Bond Globale Euro II8
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale9
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II10
Arca Formula Eurostoxx (r) 201511
Arca Formula II Eurostoxx (r) 201512
Arca Cedola Bond Globale Euro III13
Arca Cedola Bond Paesi Emergenti14
Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III
Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Loc.
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva II
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (P)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (R)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (P)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (R)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (P)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX (R)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (P)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva X (R)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (P)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XI (R)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XII (P)
Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva XII (R)
Arca 2019 Reddito Multivalore (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore (R)
Arca 2019 Reddito Multivalore II (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore II (R)
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
10 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
11 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Opportunità
12 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Opportunità
13 Fondo confluito in Arca Bond Corporate
14 Fondo confluito in Arca Bond Paesi Emergenti
8
9
116
2016
-0,58%
8,79%
0,00%
0,52%
-0,05%
0,51%
13,24%
13,66%
0,82%
10,60%
10,95%
-0,68%
-0,83%
9,25%
9,59%
1,33%
1,46%
1,95%
2,05%
1,72%
1,80%
1,74%
1,84%
2,63%
2,69%
2,13%
2,23%
3,22%
3,32%
2,70%
2,76%
3,25%
3,31%
3,96%
4,08%
4,39%
4,51%
2015
0,01%
0,84%
9,98%
-0,78%
0,88%
0,09%
-3,71%
2,57%
0,03%
0,10%
0,35%
-2,10%
-2,06%
1,50%
-1,91%
-1,81%
0,79%
0,96%
-0,53%
-0,40%
-0,11%
-0,01%
-0,15%
-0,11%
0,05%
0,09%
0,57%
0,61%
-1,02%
-0,98%
0,64%
0,70%
0,78%
0,80%
-0,76%
-0,74%
2,17%
2,27%
2,65%
2,71%
2014
1,47%
0,38%
2,03%
2,06%
1,18%
0,44%
-1,01%
4,12%
8,33%
5,15%
4,79%
4,89%
6,06%
5,82%
5,84%
6,01%
6,53%
6,59%
6,46%
6,55%
6,37%
6,43%
5,76%
5,82%
2,99%
3,01%
1,64%
1,64%
0,98%
0,98%
0,42%
0,42%
-0,08%
-0,06%
Fondi
Arca 2019 Reddito Multivalore III (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore III (R)
Arca 2020 Reddito Multivalore IV (P)
Arca 2020 Reddito Multivalore IV (R)
Arca 2020 Reddito Multivalore V (P)
Arca 2020 Reddito Multivalore V (R)
Arca 2020 Reddito Multivalore VI (P)
Arca 2020 Reddito Multivalore VI (R)
Arca 2020 Reddito Multivalore VII (P)
Arca 2020 Reddito Multivalore VII (R)
Arca 2021 Reddito Multivalore VIII (P)
Arca 2021 Reddito Multivalore VIII (R)
Arca 2021 Reddito Multivalore IX (P)
Arca 2021 Reddito Multivalore IX (R)
Arca 2021 Reddito Multivalore X (P)
Arca 2021 Reddito Multivalore X (R)
Arca Cedola 2021 Plus I (P)
Arca Cedola 2021 Plus I (R)
Arca Cedola 2021 Plus II (P)
Arca Cedola 2021 Plus II (R)
Arca Cedola 2021 Plus III (P)
Arca Cedola 2021 Plus III (R)
Arca Risparmio
Arca Impresa Rendita
Arca Risparmio Previdenza
Arca 2022 Reddito Valore Globale (P)
Arca 2022 Reddito Valore Globale (R)
Arca 2022 Reddito Valore Globale II (P)
Arca 2022 Reddito Valore Globale II (R)
Arca Cedola Corporate 2021 (P)
Arca Cedola Corporate 2021 (R)
Arca Bond Flessibile
2016
4,98%
5,10%
4,95%
5,07%
5,58%
5,70%
4,63%
4,75%
6,91%
7,01%
5,94%
6,02%
5,10%
5,14%
3,10%
3,12%
1,18%
1,22%
0,28%
0,30%
0,10%
0,10%
-0,12%
-0,10%
-0,26%
3,36%
3,40%
1,02%
1,04%
0,56%
0,56%
-0,37%
2015
1,10%
1,14%
-2,30%
-2,24%
-1,30%
-1,26%
0,24%
0,26%
-0,83%
2014
-0,02%
-0,02%
-0,86%
Si illustrano di seguito le principali scelte di investimento compiute nell’anno dal team di gestione di Arca per le diverse categorie di fondi comuni.
Fondi obbligazionari
Durante il 2016, i portafogli obbligazionari hanno mantenuto una durata finanziaria media leggermente in sottopeso o al massimo neutrale rispetto al benchmark sia sul mercato USA che Euro.
In termini di allocazione geografica europea, verso la fine del primo semestre la gestione ha annullato la sovraesposizione all’Italia per poi riproporla verso la fine dell’anno, mentre ha mantenuto
l’esposizione ai titoli di debito indicizzati all’inflazione.
L’esposizione al rischio di credito societario si è mantenuta in leggero sovrappeso sulla parte Euro
e in sottopeso sulla parte USA soprattutto per quanto riguarda gli emittenti più volatili e rischiosi
(c.d. ‘distressed high yield’), mentre l’esposizione ai mercati emergenti è stata sostanzialmente in
linea con quella del benchmark.
Si è adottata una politica di partecipazione attiva al collocamento delle nuove emissioni del mercato
primario laddove i premi all’emissione erano generosi rispetto al mercato secondario.
I fondi hanno inoltre avuto un’esposizione al dollaro in sovrappeso per beneficiare dell’apprezzamento della valuta statunitense.
Rispetto agli anni precedenti si sono ridotti gli investimenti in depositi bancari e OICR di terzi
soprattutto nel comparto High Yield USA.
117
Bilancio Consolidato 2016
Tutti i Fondi Obbligazionari hanno avuto una performance assoluta netta ampiamente positiva
nel corso del 2016 grazie ad un andamento ancora benigno dei tassi governativi dell’area core, dei
premi di rendimento delle obbligazioni a spread (in primis High Yield US ma anche Euro e mercati
emergenti) e all’apprezzamento del dollaro per i fondi che prevedono esposizione valutaria.
L’indice obbligazionario governativo tedesco, infatti, nonostante il rialzo dei tassi dell’ultimo trimestre ha comunque messo a segno una performance positiva e superiore al 3%, l’indice dei corporate
europei una performance superiore al 4% nel mondo investment grade e di circa il 7% nel mondo
High Yield, settore che negli Stati Uniti ha reso addirittura più del 13% anche dopo aver coperto
il rischio di cambio, più che recuperando in questo modo la perdita del 2015.
Nonostante una certa volatilità soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno, gli emerging markets sia
in valuta forte che in valuta locale hanno comunque ottenuto una significativa performance positiva
grazie ai flussi che si erano diretti su questa asset class nella prima parte dell’anno.
Arca Bond Corporate ha conseguito una extra-performance lorda che permette di compensare
pienamente i costi del prodotto, mentre Arca RR Diversified Bond ha conseguito una performance
sensibilmente inferiore a quella del benchmark.
Sono state effettuate operazioni di investimento il cui ritorno si basasse anche sulla direzionalità
dei mercati obbligazionari e in particolare volte a beneficiare da un aumento del livello dei tassi
europei (posizione ‘cortÀ di duration), di una riduzione dello spread sull’Italia e sulle obbligazioni
societarie.
Fondi a rischio controllato e flessibili
I fondi sono gestiti seguendo un processo che ottimizza la composizione di portafoglio. L’asset
allocation è stabilita sulla base di un processo quantitativo basato su analisi di volatilità e correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi delle stesse. Fissato
un limite massimo di volatilità previsto da prospetto, la composizione di portafoglio prescelta è
quella che consente di massimizzare il rendimento del prodotto.
Nel corso dell’anno il budget di rischio è stato gestito tatticamente in base alle aspettative di ritorno
sui vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo scopo di privilegiare la stabilità dei ritorni. Durante l’anno è stata variata tatticamente la duration di portafoglio per
sfruttare di volta in volta i movimenti dei tassi governativi e consentire, date le correlazioni con le
altre classi di investimento, una buona diversificazione del rischio complessivo.
Anche nella parte pro-ciclica del portafoglio, che comprende il credito e le azioni, sono state
assunte di volta in volta posizioni tattiche, per sfruttare le opportunità di mercato. Nell’anno è
stata assunta un’esposizione al rischio inflazione sulla parte lunga della curva statunitense.
Il rischio valutario nel corso del primo semestre è derivato principalmente dall’esposizione al
dollaro statunitense, per aumentare la diversificazione del portafoglio.
Nel corso del 2016 per migliorare il profilo di redditività si è provveduto a gestire la liquidità in
modo attivo acquistando BOT ed effettuando depositi bancari.
Arca Bond Flessibile, il fondo ‘absolute return’ i cui investimenti non trovano riferimento in alcun benchmark, ha attuato una serie di strategie che, rispettando la classe di rischio inizialmente
assegnata al prodotto, consentissero di remunerare i sottoscrittori con ritorni positivi in qualsiasi
contesto di mercato: si ricordano tra le più utilizzate le strategie di ‘relative value’ tra strumenti
obbligazionari, tra strumenti obbligazionari di credito e strumenti azionari e tra diversi emittenti
obbligazionari; di protezione dall’inflazione; di investimento in titoli a breve ad alto rendimento
ma rischio contenuto.
Nel mese di febbraio si registra l’incorporazione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale
II e Arca Cedola Bond Globale Euro II nel fondo Arca Strategia Globale Crescita, ed inoltre l’incorporazione del fondo Arca Formula II Eurostoxx 2015 nel fondo Arca Strategia Globale
Opportunità.
118
Fondi total return
L’attività in tale tipologia di fondi si è concentrata soprattutto nella costruzione dei portafogli per
la famiglia dei fondi Arca Cedola Plus, Arca Cedola Corporate, Arca Reddito Multivalore e Arca
Reddito Valore Globale sulla base delle politiche di investimento declinate nella documentazione
contrattuale.
Fondi azionari
La politica di gestione dei fondi azionari è stata caratterizzata da un approccio basato su rigorose
analisi qualitative e quantitative ed orientato a creare valore attraverso le attività di stock selection,
market timing, controllo del rischio ed implementazione di strategie di Yield Enhancement.
In tema di selezione di titoli, si è adottato uno stile gestionale supportato da modelli quantitativi,
volto alla ricerca di azioni caratterizzate da buoni fondamentali e da un profilo rischio-rendimento attraente. Nel corso dell’anno i fondi hanno mantenuto marginali disallineamenti settoriali
rispetto al benchmark, che risultano tuttavia completamente ascrivibili alle indicazioni dei modelli di selezione adottati. I principali sovrappesi hanno riguardato Utilities, Industrials e Consumer
Staples, mentre i principali sottopesi si sono concentrati su Energy, Real Estate e Financials.
Il livello di investimento azionario ha tendenzialmente oscillato tra il 90% ed il 105% del patrimonio, con un’esposizione netta che è stata determinata in funzione delle condizioni di mercato,
del livello del delta delle opzioni in portafoglio e dei giudizi espressi dal Comitato Investimenti
della Società.
Inoltre, sono state confermate le scelte attive di investimento in OICR di terzi che sono stati selezionati in funzione dell’approccio gestionale complementare a quello adottato dalla Società e/o
della capacità di coprire mercati locali rilevanti (dell’area Emergente in particolare).
Le strategie di Yield Enhancement si sono, infine, sostanziate in operazioni tattiche di vendita di
opzioni call coperte, nell’acquisto di dividend futures con scadenze inferiori ai 2 anni nella costruzione di portafogli beta neutral volti a sfruttare le dinamiche ingenerate dai ribilanciamenti degli
indici azionari. Sempre nell’ambito del Yield Enhancement rientra infine l’attività di selezione di
total return swap su indici “a sconto”, cioè in grado di offrire una perfetta replica dei mercati di
riferimento ed il pagamento di un ulteriore premio.
Fondi bilanciati
Il livello di investimento azionario è stato mantenuto mediamente al 50% nella prima parte dell’anno e al di sopra del 50% nella seconda metà del 2016, pur rispettando i limiti di regolamento di
un massimo di 55%.
Una parte significativa del portafoglio azionario è stata investita nel corso dell’anno secondo un
modello quantitativo volto ad individuare i titoli azionari europei meglio esposti ad un insieme di
fattori quali Value, Quality, Yield e Momentum e secondo un modello quantitativo che seleziona
i titoli del mercato azionario europeo caratterizzati da elevata liquidità, bassa sensibilità all’andamento del mercato azionario e da limitato downside risk. A fine anno i titoli azionari acquistati
secondo quest’ultimo modello sono stati venduti e la liquidità risultante riallocata in investimenti in linea con il benchmark azionario europeo.
Nel corso del 2016 l’investimento azionario per la parte Europea è stato completato dall’investimento nei fondi di primarie case terze, in particolare Goldman Sachs, nella Sidera Funds Sicav e
in futures sui principali indici azionari europei; per garantire una gestione più efficiente del portafoglio è anche stata implementata una strategia in opzioni.
Relativamente all’investimento nel mercato azionario italiano si è mantenuto l’investimento nel fondo
Arca Azioni Italia, si è investito marginalmente nel fondo Arca Economia Reale Italia e sono state
implementate strategie in opzioni e futures aventi come sottostante l’indice FTSE/MIB.
Relativamente alla componente obbligazionaria, nel corso dell’anno la durata finanziaria dei fondi
è stata mantenuta mediamente in sottopeso rispetto al benchmark.
119
Bilancio Consolidato 2016
Per quanto riguarda l’esposizione ai paesi periferici della zona Euro, nel corso del primo semestre il
portafoglio ha assunto una posizione di leggero sovrappeso sulla parte lunga della curva italiana.
Per quanto riguarda l’esposizione valutaria, i fondi hanno mantenuto una posizione sostanzialmente in linea con l’indice di riferimento, con la sola eccezione di un sottopeso nella sterlina nella
prima metà dell’anno.
Nel corso del 2016 al fine di migliorare il profilo di redditività si è provveduto a gestire la liquidità in modo attivo effettuando depositi bancari con durata inferiore ai sei mesi.
2.2 Il fondo pensione complementare aperto
L’attività del fondo pensione è stata soddisfacente e si registrano complessivamente i contributi, i
riscatti le anticipazioni e i trasferimenti di seguito riportati:
[Dati espressi in /000]
Comparti
Contributi
Riscatti,
anticipazioni
e trasferimenti
- Comparto Rendita
- Comparto Crescita
- Comparto Alta Crescita
- Comparto Obiettivo TFR
  113.897
  93.698
  94.640
232.882
62.213
65.985
88.476
82.827
Si registrano i seguenti risultati gestionali:
Comparti
Arca Previdenza Classe Ordinaria
- Comparto Garanzia15
- Comparto Rendita
- Comparto Crescita
- Comparto Alta Crescita
- Comparto Obiettivo TFR
Arca Previdenza Classe Riservata
- Comparto Garanzia15
- Comparto Rendita
- Comparto Crescita
- Comparto Alta Crescita
- Comparto Obiettivo TFR
Arca Previdenza Classe Collettiva
- Comparto Garanzia15
- Comparto Rendita
- Comparto Crescita
- Comparto Alta Crescita
- Comparto Obiettivo TFR
2016
2015
2014
3,42%
4,51%
3,79%
0,64%
1,60%
1,98%
1,50%
0,06%
0,09%
10,57%
10,40%
10,29%
1,13%
4,13%
5,22%
4,59%
1,32%
2,29%
2,67%
2,29%
0,77%
0,62%
11,38%
11,21%
11,23%
1,87%
3,69%
4,78%
4,15%
0,92%
1,90%
2,27%
1,87%
0,34%
0,26%
10,91%
10,74%
10,74%
1,44%
Nel corso del 2016 l’attività promozionale per la previdenza complementare ha prodotto oltre
10.407 nuove adesioni al fondo pensione Arca Previdenza con flussi netti complessivi per € 121
milioni.
In termini di politica di gestione i comparti previdenziali sono stati caratterizzati da un approccio
top-down basato su rigorose analisi qualitative e quantitative, orientato a creare valore attraverso
15 Il Comparto Garanzia del fondo pensione Arca Previdenza è confluito nel Comparto Obiettivo TFR del fondo pensione in data 1° ottobre 2015.
120
le scelte di market timing e di allocazione geografica e settoriale, mantenendo sotto costante
controllo i rischi assunti.
L’esposizione al mercato azionario nel suo complesso, alle diverse aree geografiche ed ai diversi
settori è stata fatta variare di volta in volta tenendo conto della visione tattica di breve periodo.
L’investimento azionario complessivo è stato ridotto e modificato in funzione dell’andamento dei
mercati.
Nell’ambito di una gestione flessibile per il comparto Alta Crescita la componente azionaria è
stata significativamente ridotta e portata al di sotto del 70% del patrimonio, l’esposizione ai mercati azionari emergenti è stata incrementata e portata su livelli mediamente pari al 10% del patrimonio.
A livello valutario, il comparto ha mantenuto un’esposizione al dollaro americano mediamente
pari al 10% del patrimonio. Nel corso dell’anno è stata gradualmente costituita un’esposizione agli
strumenti finanziari governativi emergenti in valuta forte ed alle obbligazioni corporate aventi
elevato merito di credito.
Per quanto riguarda il comparto Crescita la componente azionaria è stata in media pari al 47%
del patrimonio e l’esposizione ai mercati azionari emergenti è stata incrementata e portata su
livelli mediamente pari a circa l’8% del patrimonio. A livello valutario, il comparto ha mantenuto un’esposizione al dollaro americano mediamente pari a circa l’8% del patrimonio.
Nel comparto Rendita la componente azionaria è stata in media pari al 28% del patrimonio,
l’esposizione ai mercati azionari emergenti è stata incrementata e portata su livelli mediamente
pari al 5% del patrimonio e, a livello valutario, il portafoglio ha mantenuto un’esposizione al
dollaro americano mediamente pari al 5% del patrimonio.
Per tutti i tre comparti, a livello settoriale la politica di gestione azionaria è stata caratterizzata,
nel corso della prima metà dell’anno, da una prevalente sovraesposizione al settore energia e da
una residuale esposizione ai consumi discrezionali. Nel corso del secondo semestre è stata tatticamente incrementata l’esposizione ai settori biotecnologia e servizi di pubblica utilità nell’area
americana, in considerazione del livello di valutazione raggiunto. L’esposizione al settore energia
è stata ridotta sul finire del periodo.
Per quanto riguarda la gestione obbligazionaria, il portafoglio ha ridotto la durata finanziaria
rispetto al periodo precedente. A livello geografico, è stata eliminata la componente europea non
core, ad eccezione dei titoli italiani, ed è stata introdotta l’esposizione ai titoli del debito USA.
Sono state inoltre gradualmente costituite esposizioni ai governativi emergenti in valuta forte e
alle obbligazioni corporate aventi elevato merito di credito.
Il comparto Obiettivo TFR è investito per il 60% del suo patrimonio in titoli governativi italiani
indicizzati all’inflazione. Il restante 40% del patrimonio è gestito come un portafoglio a rischio
controllato con l’obiettivo di massimizzare il rendimento. L’asset allocation di questa seconda
componente è stabilita sulla base di un rigoroso processo quantitativo basato su analisi di volatilità e correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi delle
stesse. Le classi di investimento considerate per questa componente di fondo sono: obbligazioni
governative dei paesi sviluppati e dei paesi emergenti, obbligazioni societarie con elevato merito
creditizio, azioni dei mercati sviluppati ed emergenti.
Nel corso dell’anno il budget di rischio del fondo è stato gestito tatticamente in base alle aspettative
di ritorno sui vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate con lo scopo
di privilegiare la stabilità dei ritorni. L’utilizzo del budget di rischio è stato limitato nel corso del
primo trimestre e gradualmente incrementato nel corso dell’anno. Durante l’anno la duration di
portafoglio è stata variata tatticamente al fine di sfruttare la volatilità dei tassi governativi e consentire, date le correlazioni con le altre classi di investimento, una buona diversificazione del rischio
complessivo. Nel corso del periodo non vi è stata significativa esposizione valutaria.
121
Bilancio Consolidato 2016
Nel corso del 2016, per migliorare il profilo di redditività, si è provveduto a gestire la liquidità in
modo attivo effettuando depositi bancari.
2.3 Le gestioni in delega
L’importo complessivo delle gestioni ricevute in delega al 31 dicembre 2016 è pari ad € 3,1 miliardi. Questo valore include l’accordo di delega di gestione relativo a Sidera Funds Sicav.
2.4 La consulenza agli investimenti
L’importo complessivo delle gestioni patrimoniali per le quali Arca presta il servizio di consulenza in materia di investimenti è pari a € 0,2 miliardi.
2.5 L’attività di sviluppo dell’offerta
Nel corso del 2016 i rendimenti dei titoli obbligazionari si sono mantenuti storicamente bassi,
addirittura negativi sul segmento monetario, a seguito della prosecuzione del programma di
Quantitative Easing della BCE. Arca Fondi ha proseguito, nel 2016, l’attività di analisi dei bisogni
finanziari delle famiglie italiane nel loro complesso e delle specifiche caratteristiche della clientela delle banche collocatrici con le quali è stato sottoscritto l’accordo di associazione in partecipazione. Tale approfondimento ha condotto ad un ampliamento dell’offerta dei fondi comuni Arca.
Per l’esercizio 2016 si segnalano in particolare i seguenti sviluppi:
• i nuovi fondi obbligazionari a scadenza, Arca Cedola 2021 Plus, appartenenti alla famiglia Arca
Cedola e caratterizzati da un costo leggermente più contenuto rispetto alle edizioni precedenti,
ma sempre con orizzonte di 5 anni, elevata diversificazione degli investimenti e reddito periodico. Questa tipologia di prodotto è stata offerta con continuità nel corso dell’anno, con quattro
edizioni, ottenendo un notevole riscontro di domanda con sottoscrizioni per complessivi € 800
milioni;
• un nuovo prodotto obbligazionario a scadenza con cedola, Arca Cedola Corporate, più concentrato sulle obbligazioni societarie, con due edizioni nel secondo semestre dell’anno, che ha
ottenuto sottoscrizioni per complessivi € 278 milioni;
• i nuovi fondi Arca 2021 Reddito Multivalore, idonei a soddisfare la combinazione delle esigenze di rivalutazione del capitale con orizzonti temporali definiti, di distribuzione dei proventi e di gestione dell’effetto timing, hanno avuto un notevole successo anche nel 2016 con sottoscrizioni, nelle quattro edizioni trimestrali di collocamento, per complessivi € 394 milioni;
• il nuovo fondo Arca Risparmio Previdenza, un fondo obbligazionario con un orizzonte temporale
di sette anni, la cui sottoscrizione consente di aderire al servizio Pensione Complementare, che
trasferisce automaticamente la posizione del fondo Arca Risparmio Previdenza ad un comparto
del fondo pensione Arca Previdenza; nel trimestre di apertura, le sottoscrizioni sono state pari
a circa € 22 milioni;
• è stato inserito in gamma un nuovo fondo obbligazionario, Arca Risparmio, per rispondere
all’esigenza di investimento temporaneo di liquidità della clientela, che è diventato anche il fondo
di partenza del servizio Risparmia & Consolida; anche questo prodotto ha riscosso successo in
un contesto di mercati finanziari piuttosto contrastati, con sottoscrizioni pari a € 443 milioni;
• è iniziato il collocamento delle classi retail dei comparti di Sidera Funds Sicav ed è stato introdotta la classe istituzionale di un nuovo comparto, Sidera Funds Sicav Global High Yield, le cui
classi retail sono partite a inizio 2017.
In merito all’attività di assistenza diretta alla clientela, si segnala che il Contact Center di Arca
Fondi è stato particolarmente impegnato nell’assistere i sottoscrittori dei fondi comuni, gli aderenti al fondo pensione e la rete di collocamento, gestendo complessivamente nel corso dell’anno
circa 15.000 ticket e oltre 20.200 telefonate.
In riferimento ai regolamenti dei fondi comuni Arca si riportano di seguito le principali modifiche
apportate:
122
Data di efficacia 22 febbraio 2016
• Si è provveduto ad inserire per tutti i fondi del Regolamento Unico la modalità di sottoscrizione
mediante utilizzo della piattaforma distributiva di All Funds.
Data efficacia 1° marzo 2016
• Si è proceduto ad uniformare la commissione di performance dei fondi Arca Strategia Globale
Crescita, Arca Strategia Globale Opportunità e Arca Bond Flessibile a quella prevista da altri
fondi dello stesso regolamento. Inoltre, i fondi Arca Multiasset Balanced e Arca Multiasset
Aggressive sono stati inseriti tra i fondi target del servizio Arca Risparmia & Consolida.
Data efficacia 18 maggio 2016
• Variazione della denominazione del fondo “Arca Multiasset Aggressive” in “Arca Multiasset
Dynamic”.
Data efficacia 1° luglio 2016
• Variazione dell’indicazione del soggetto gestore da Arca SGR S.p.A. ad Arca Fondi SGR S.p.A.
Data efficacia 15 novembre 2016
• Previsione dell’investimento in OICR nella misura massima del 10% per i fondi Arca Bond
Corporate, Arca Bond Globale, Arca Bond Paesi Emergenti, Arca Bond Paesi Emergenti valuta
locale, Arca Risparmio, Arca Azioni Italia, Arca Economia Reale Equity Italia, Arca Azioni
Europa, Arca Azioni America, Arca Bond Flessibile.
Con riferimento al regolamento del Fondo Pensione Arca Previdenza si riportano di seguito le
principali modifiche apportate:
Data efficacia 1 luglio 2016
• Variazione dell’indicazione del soggetto gestore da Arca SGR S.p.A. ad Arca Fondi SGR S.p.A.
Data efficacia 3 ottobre 2016
• Previsione della distinzione tra FIA e OICVM, in armonia con la vigente normativa.
3. Gli eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio
3.1 L’operazione di conferimento
In data 1 luglio 2016 ha assunto piena efficacia l’operazione di conferimento del ramo di azienda
costituito dalla struttura operativa necessaria allo svolgimento dell’attività di asset management
da Arca Holding ad Arca Fondi SGR S.p.A. come già descritto nella parte II della presente relazione sulla gestione. Per gli aspetti contabili si rimanda alla nota integrativa.
3.2 L’impairment test sulle attività materiali e immateriali
A fine esercizio, in ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, sono stati effettuati test di impairment sui valori iscritti a immobilizzazioni materiali e immateriali, di cui si
forniscono informazioni di maggiore dettaglio nella nota integrativa.
3.3 Il consolidato fiscale
La Capogruppo aderisce, in qualità di consolidante, al regime di tassazione di gruppo ex artt. 117
e seguenti del T.U.I.R. (Consolidato fiscale nazionale) con la controllata Arca Fondi SGR S.p.A.,
regolando anche, con apposito contratto tra le parti, i rapporti derivanti dal regime di tassazione
scelto.
3.4 La vendita dell’immobile di Via Mose Bianchi 6, Milano
In data 29 novembre 2016 Arca Holding ha venduto l’immobile di proprietà sito a Milano, in via
Mosè Bianchi 6, non avendo tale immobile carattere funzionale e strumentale allo svolgimento della
propria attività e al perseguimento dell’oggetto sociale. La vendita è stata effettuata ai valori correnti di mercato, generando una componente negativa di reddito (minusvalenza) pari a € 0,3 milioni.
123
Bilancio Consolidato 2016
3.5 Il riacquisto dello strumento ibrido
Si segnala che nel corso dell’esercizio 2016 Arca Holding ha provveduto al riacquisto di complessivi € 21 milioni di valore nominale dello strumento innovativo di capitale emesso nel dicembre
2013 che ha comportato la rilevazione di un onere per € 2,18 milioni. Il totale riacquisto dello
strumento si è perfezionato nel mese di febbraio 2017.
3.6 L’ispezione della CONSOB
Come riportato nelle Relazioni degli Amministratori dei bilanci precedenti, in data 5 luglio 2013
si è chiusa l’ispezione della CONSOB avviata in data 1° ottobre 2012.
Con riferimento al procedimento ispettivo ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. N. 58/1998
(“TUF”) Arca Holding ha provveduto al pagamento della sanzione.
La Società e gli esponenti interessati hanno proposto ricorso presso la corte di appello di Milano,
che nel corso del mese di gennaio 2017 ne ha ultimato l’esame, pronunciandone il rigetto.
3.7 Le fusioni tra fondi comuni
Con riferimento ai fondi comuni Arca si è proceduto:
• con decorrenza 12 febbraio 2016, alla fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale
II e Arca Cedola Bond Globale Euro II nel fondo Arca Strategia Globale Crescita e del fondo
Arca Formula II Eurostoxx 2015 nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità;
• con decorrenza 9 settembre 2016, alla fusione del fondo Arca Cedola Bond Globale Euro III nel
fondo Arca Bond Corporate e del fondo Arca Cedola Bond Paesi Emergenti nel fondo Arca Bond
Paesi Emergenti.
Si è proceduto con decorrenza 17 febbraio 2017, alla fusione del fondo Arca Cedola Bond 2016
Alto Potenziale III nel fondo Arca Bond Corporate.
Nel corso del 2016, inoltre, al fine di rendere più efficiente la gestione e riorganizzare la gamma
dei prodotti, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato le seguenti fusioni:
• con decorrenza 15 settembre 2017, la fusione del fondo Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale
IV nel fondo Arca Bond Corporate;
• con decorrenza 16 febbraio 2018, la fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale
V e Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI nel fondo Arca Bond Corporate.
4. I fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Il 2017 è iniziato positivamente: la raccolta in fondi comuni realizzata nelle prime settimane ha
registrato sottoscrizioni per € 600 milioni circa, a fronte di riscatti per € 378 milioni circa, con
saldo netto positivo di € 222 milioni circa. Nello stesso periodo del 2016 il dato di raccolta netta
risultava invece negativo, per € 545 milioni circa, in un periodo caratterizzato da una forte volatilità dei mercati finanziari e da tensioni nel settore bancario italiano.
Il consiglio di Amministrazione di Arca Fondi ha approvato a gennaio un nuovo fondo, Arca
Economia Reale Bilanciato Italia, che risponde alle caratteristiche dei Piani Individuali di Risparmio
(P.I.R.), i prodotti introdotti dalla Legge Finanziaria con lo scopo di convogliare parte del risparmio italiano verso le aziende di piccole e medie dimensioni e che prevedono l’azzeramento dell’imposta sui redditi generati dall’investimento.
Premio Alto Rendimento 2016 - Il Sole 24 Ore
Arca Fondi SGR S.p.A. si è classificata al 1° posto come miglior gestore di fondi comuni italiani
nella categoria “Big” del Premio Alto Rendimento, edizione 2016.
Il premio, assegnato ad Arca per il quinto anno consecutivo, è stato riconosciuto dal quotidiano
Il Sole 24 Ore e la premiazione è avvenuta l’8 marzo 2017.
124
Premio European Funds Trophy
Arca Fondi SGR S.p.A. nel 2016, per il quarto anno consecutivo, ha ottenuto il premio come
migliore società di gestione italiana nell’ambito dello European Funds Trophy, premio sponsorizzato da alcune fra le principali testate giornalistiche europee (La Stampa, El Pais, Tageblatt,
LCI).
La premiazione è avvenuta a Parigi il 9 marzo 2017.
Istituto Tedesco di Qualità e Finanza
L’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza ha valutato Arca Fondi tra le migliori società di gestione
italiane con il maggior numero di fondi in grado di coniugare al meglio performance e rischio.
L’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza è il numero uno in Europa nelle indagini di mercato e
nell’analisi e comparazione di prodotti finanziari e ha pubblicato il suo studio a fine gennaio in
collaborazione con Repubblica - Affari e Finanza.
5. L’evoluzione prevedibile della gestione
Sul fronte macro economico il tema dominante dell’inizio del 2017 è quello della cosiddetta reflazione, vale a dire una crescita del PIL nominale trainata sia da un aumento della produzione dei
beni e servizi che dall’inflazione. L’anno dovrebbe infatti vedere confermate le attese di una
crescita reale del PIL mondiale superiore a quella dell’anno precedente e al tempo stesso dovrebbero consolidarsi le attese di una crescita del livello dei prezzi.
A fronte di un contesto macroeconomico relativamente favorevole, lo scenario politico appare
sempre più complesso. In Europa, il 2017 vedrà una serie di appuntamenti elettorali che potrebbero veder l’affermazione di forze politiche contrarie a un’ulteriore integrazione a livello comunitario, se non addirittura dichiaratamente contro il progetto Europeo. A questo proposito, nel
corso dell’anno dovrebbero cominciare le trattative per l’uscita del Regno Unito dall’Unione
Europea e le incertezze che circondano questo percorso potrebbero generare occasionali fonti di
avversione al rischio. In questo contesto si è inserita l’elezione di Trump, che porta da un lato
importanti cambiamenti sul fronte della politica estera e dall’altro sembra far presagire importanti novità anche per quanto riguarda la politica economica USA.
In un contesto dominato da crescenti incognite è verosimile che le banche centrali, in particolare
la BCE, la BOJ e la BOE, continueranno a perseguire una politica monetaria estremamente accomodante, ancorando intorno allo zero o addirittura sotto lo zero la parte a breve della curva dei
rendimenti. I titoli con scadenze più lunghe hanno già subito un aumento dei rendimenti in risposta ai maggiori elementi di incertezza sopra citati e bisogna aspettarsi che nel corso dell’anno le
curve si mantengano più ripide che nell’anno precedente.
Dal punto di vista della gestione, e dell’asset allocation in particolare, lo scenario sopra delineato
si presenta molto sfidante: i cosiddetti risk free asset offrono rendimenti insufficienti a conseguire risultati positivi per i portafogli; d’altro canto le attività rischiose potrebbero risultare particolarmente volatili o addirittura vulnerabili qualora lo scenario politico si deteriorasse. Vanno quindi privilegiate le strategie flessibili, quelle non direzionali e quelle di yield enhancement che, a
loro volta, richiedono uno sforzo importante nello sviluppo delle tecniche di portfolio construction
e dei sistemi di risk management.
125
Bilancio Consolidato 2016
Il Bilancio Consolidato 2016
Signori Soci,
Il bilancio consolidato di Arca Holding al 31 dicembre 2016 presenta una solida situazione patrimoniale e finanziaria. Il risultato economico beneficia dell’incremento delle masse in gestione e
dell’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa.
La disponibilità di mezzi patrimoniali liberi da vincoli si è ulteriormente incrementata, anche in
virtù dell’utile consolidato 2016, e le disponibilità liquide rimangono solide, grazie alla continua
e crescente capacità di generare cassa in linea con la crescita dei flussi commissionali.
Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo delle
Società e del Gruppo, sostenuta dall’impegno a contribuire all’accrescimento del patrimonio sia
in termini di masse, sia in termini di professionalità e reputazione, patrimonio che, nel tempo, non
è mai venuto meno. Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo
Loser per la spinta innovatrice che ha continuato ad imprimere alla Società e al Gruppo nel corso
dell’esercizio 2016, ed un vivo ringraziamento agli enti collocatori, ai dirigenti e al personale tutto
per l’impegno profuso.
Con l’Assemblea di Bilancio 2016 termina un triennio di operatività del Consiglio di Amministrazione
e del Collegio Sindacale, dunque l’Assemblea è chiamata a nominare i nuovi Organi Societari per
il triennio 2017-2019.
Milano, 16 marzo 2017
126
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
(Prof. Guido Cammarano)
SCHEMI DI BILANCIO CONSOLIDATO
Bilancio Consolidato 2016
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
(in unità di Euro)
2016
Voci dell’attivo
2015
10.
Cassa e disponibilità liquide
1.716 40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
19.820.233 19.005.304
60.
Crediti
124.512.347 106.094.500
a) per gestione di patrimoni
b) altri crediti
77.527.226 3.305
71.647.937 46.985.121 34.446.563 100. Attività materiali
13.796.554 26.974.910
110. Attività immateriali
132.463.949 134.815.033
120. Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
di cui alla L. 214/2011
39.133.759 33.515.450
3.549.030 1.931.846 35.584.729 31.583.604 26.616.817 29.574.241 140. Altre attività
2.201.503 5.299.252
TOTALE ATTIVO
331.930.061 325.707.754
128
2016
Voci del passivo e del patrimonio netto
2015
10.
Debiti
64.748.518 64.546.419
20.
Titoli in circolazione
2.196.000 25.254.000
70.
Passività fiscali
6.890.151 9.785.812
a) correnti
b) differite
90.
Altre passività
1.975.574 912.405 4.914.577 8.873.407 18.994.724 18.651.541
100. Trattamento di fine rapporto del personale
543.304 621.840
110. Fondi per rischi e oneri
223.967 250.051
a) quiescenza e obblighi simili
102.425 359 b) altri fondi
121.542 249.692 120. Capitale
50.000.000 50.000.000
160. Riserve
157.075.281 130.075.838
170. Riserve da valutazione
407.048 (1.204.857)
180. Utile (perdita) d’esercizio
30.851.068 27.727.110
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
331.930.061 325.707.754
129
Bilancio Consolidato 2016
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(in unità di Euro)
10.
2016
Voci
Commissioni attive
2015
287.906.748 287.320.342
20.
Commissioni passive
(190.899.504) (194.837.300)
COMMISSIONI NETTE
97.007.244 92.483.042
40.
Interessi attivi e proventi assimilati
193.268 42.257
50.
Interessi passivi e oneri assimilati
(1.743.153) (2.368.821)
90.
Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
(2.869.750) 0
a) attività finanziarie
b) passività finanziarie
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
110. Spese amministrative
(689.950) 0 (2.179.800) 0 92.587.609 90.156.478
(43.984.446) (43.982.907)
a) spese per il personale
(19.574.190) (16.870.603) b) altre spese amministrative
(24.410.256) (27.112.304) 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(1.305.416) (3.094.826)
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(2.366.876) (2.553.030)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(102.169) 9.125
160. Altri proventi e oneri di gestione
1.257.967 1.693.655
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
46.086.669 42.228.495
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE
46.086.669 42.228.495
190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
(15.235.601) (14.501.385)
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITÀ CORRENTE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
30.851.068 27.727.110
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
30.851.068 27.727.110
220.
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO DI PERTINENZA
DELLA CAPOGRUPPO
30.851.068 27.727.110
130
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
2016
Voci
10. Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
30.851.068
40. Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
2015
27.727.110
(8.485)
24.232
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita
363.593
(721.152)
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
355.108
(696.920)
31.206.176
27.030.190
0
0
31.206.176
27.030.190
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo
131
Bilancio Consolidato 2016
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
(in unità di Euro)
Esistenze al
31.12.2015
Capitale
Modifica
saldi di
apertura
50.000.000
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Esistenze al
01.01.2016
Dividendi
e altre
destinazioni
Riserve
Variazioni dell’esercizio
Operazioni sul Patrimonio Netto
Variazioni
di riserve
Emissioni Acquisto Distribuzione Variazione
Altre
nuove
azioni straordinaria strumenti
variazioni
azioni
proprie
dividendi di capitale
Redditività
complessiva
esercizio 2016
50.000.000
Patrimonio
Netto
del Gruppo
al 31.12.2016
Patrimonio
Netto di terzi
al 31.12.2016
50.000.000
Sovrapprezzo emissioni
Riserve:
a) di utili
130.075.838
130.075.838 17.727.110
9.272.333
157.075.281
130.075.838
130.075.838 17.727.110
9.272.333
157.075.281
(1.204.857)
(1.204.857)
1.256.797
27.727.110
27.727.110 (17.727.110) (10.000.000)
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
355.108
407.048
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
Patrimonio Netto del gruppo 206.598.091
Esistenze al
31.12.2014
Capitale
50.000.000
206.598.091
Modifica
saldi di
apertura
30.851.068 30.851.068
0 (10.000.000) 10.529.130
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Esistenze al
01.01.2015
Riserve
50.000.000
Dividendi
e altre
destinazioni
31.206.176 238.333.397
Variazioni dell’esercizio
Operazioni sul Patrimonio Netto
Variazioni
di riserve
Emissioni Acquisto Distribuzione Variazione
nuove
azioni straordinaria strumenti
azioni
proprie
dividendi di capitale
Altre
variazioni
Redditività
consolidata
complessiva
esercizio 2015
Patrimonio
Netto
del Gruppo
al 31.12.2015
50.000.000
Sovrapprezzo emissioni
Riserve:
a) di utili
103.850.653
103.850.653 26.225.185
130.075.838
103.850.653
103.850.653 26.225.185
130.075.838
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
(507.937)
(507.937)
(696.920) (1.204.857)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
26.225.185
Patrimonio Netto del gruppo 179.567.901
132
26.225.185 (26.225.185)
179.567.901
27.727.110 27.727.110
27.030.190 206.598.091
Patrimonio
Netto di terzi
al 31.12.2015
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
(in unità di Euro)
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO METODO DIRETTO
A.
1
-
ATTIVITÀ OPERATIVA
Gestione
commissioni attive
commissioni passive
interessi attivi incassati
interessi passivi pagati
dividendi e proventi simili
spese per il personale
altri costi
altri ricavi
imposte
costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione
e al netto dell’effetto fiscale
2 Liquidità genarata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche
- crediti verso enti finanziari
- crediti verso clientela
- altre attività
3 Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche
- debiti verso enti finanziari
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA
DALL’ATTIVITÀ OPERATIVA
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1 Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d’azienda
2 Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d’azienda
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA
DALL’ATTIVITÀ D’INVESTIMENTO
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissione/acquisti di azioni proprie
- emissione/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA
DALL’ATTIVITÀ DI PROVVISTA
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ ESERCIZIO
2016
2015
36.665.726
287.906.748
(190.899.504)
170.864
(1.547.153)
0
(19.574.190)
(27.023.320)
1.819.591
(14.187.310)
44.103.607
217.737.994
(128.721.788)
14.515
(93.166)
0
(11.165.147)
(21.593.040)
1.453.975
(13.529.736)
0
(2.728.550)
0
0
0
43.162
0
(5.879.289)
3.107.577
(23.074.887)
(301.298)
0
0
(23.254.000)
0
0
480.411
0
44.811.223
0
0
(20.000.000)
637.498
16.685
64.824.098
(667.058)
(76.085.760)
(60.575.323)
(204.625)
(1.134.654)
(2.254.000)
0
0
(11.917.158)
10.862.289
12.829.070
12.002.562
0
0
0
12.002.562
0
0
(284.720)
0
0
(272.003)
(12.717)
0
535
0
0
0
535
0
0
(330.807)
0
0
(307.622)
(23.185)
0 11.717.842
(330.272)
(10.000.000)
0
0
(10.000.000)
0 0
0
0
(10.000.000)
0
12.580.131
12.498.798
133
Bilancio Consolidato 2016
RICONCILIAZIONE
(in unità di Euro)
Importo
Consolidato 2016
Importo
Consolidato 2015
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
34.110.435
21.611.637
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
12.580.131
12.498.798
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
46.690.566
34.110.435
134
NOTA INTEGRATIVA PARTE A
Politiche Contabili
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
A.1 - PARTE GENERALE
Il presente bilancio consolidato si riferisce ad Arca Holding S.p.A. (di seguito anche la “Società”, la “Controllante” o “Arca Holding”), con sede legale in Via Disciplini, 3 a Milano con durata fino al 2100, e alla società da questa controllata, costituita da Arca
Fondi SGR S.p.A. (di seguito anche la “Controllata” o “Arca Fondi”), con sede legale anch’essa in via Disciplini, 3 a Milano.
La società controllante Arca Holding è una holding di partecipazioni e non è soggetta a Direzione e coordinamento da parte di
nessun soggetto.
La società controllata Arca Fondi è una società di gestione del risparmio ed è soggetta a Direzione e coordinamento da parte della
controllante Arca Holding.
Il bilancio consolidato del Gruppo Arca è sottoposto a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Sezione 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni SIC e
IFRIC dell’International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come
stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 alla data di predisposizione del bilancio consolidato.
Si precisa che non sono stati applicati lo IFRS 8 “informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione”, in quanto applicabili alle
sole società quotate o emittenti di titoli diffusi.
Sezione 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE
Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal
prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una
relazione degli amministratori sul contesto nel quale il Gruppo opera, sull’andamento della gestione e sui risultati conseguiti.
Contenuto dei prospetti contabili
Prospetto di stato patrimoniale e Prospetto di conto economico
Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci, sottovoci e da ulteriori dettagli informativi (i
“di cui” delle voci e sottovoci). Nel conto economico i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono preceduti dal segno
meno.
Prospetto della redditività complessiva
Il prospetto della redditività complessiva, partendo dall’utile (perdita) d’esercizio, espone le componenti reddituali rilevate in
contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale, in conformità ai principi contabili internazionali.
La redditività complessiva è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che non saranno in futuro
riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere successivamente riclassificate nell’utile (perdita)
dell’esercizio al verificarsi di determinate condizioni. Gli importi negativi sono preceduti dal segno meno.
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Nel prospetto viene riportata la composizione e la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di
riferimento del bilancio ed in quello precedente, suddivisi tra il capitale sociale, le riserve di capitale, di utili e da valutazione di
attività o passività di bilancio ed il risultato economico.
Rendiconto finanziario
Il prospetto dei flussi finanziari intervenuti nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente è stato predisposto
seguendo il metodo diretto, in base al quale i flussi finanziari vengono esposti con riferimento all’attività operativa, di investimento e di provvista.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio consolidato e per il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex
art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 9 dicembre 2016, che sostituiscono integralmente le istruzioni allegate al provvedimento di Banca d’Italia del 15 dicembre 2015.
Si precisa che ai fini del presente bilancio consolidato sono stati applicati gli schemi in uso per le SGR in quanto maggiormente
rappresentativi dell’operatività aziendale.
136
In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio consolidato è redatto utilizzando l’Euro
quale moneta di conto.
Gli importi dei prospetti contabili e della nota integrativa sono espressi in unità di Euro per maggiore chiarezza espositiva.
Il bilancio consolidato è redatto nel rispetto del principio della competenza economica ed utilizzando il criterio del costo storico
modificato in relazione ad eventuali valutazioni effettuate in base al principio del “fair value” o “valore equo”.
Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio contabile,
da una sua interpretazione o dalle istruzioni predisposte dalla Banca d’Italia.
In ossequio al principio contabile IAS 27, nella redazione del bilancio consolidato sono state elise le partecipazioni di controllo
nonché le operazioni e i saldi infragruppo.
Il bilancio consolidato è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:
• continuità aziendale: il bilancio consolidato è stato redatto basandosi sul presupposto della continuità aziendale e sulla ragionevole aspettativa che la Società continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile. La sussistenza del presupposto della “continuità aziendale”, come definito nel documento coordinato Banca d’Italia, Consob, Isvap n. 2 del 6 febbraio
2009, risulta confermata dalla verifica degli indicatori finanziari, patrimoniali, gestionali e di altra natura;
• rilevazione per competenza economica: il bilancio consolidato è redatto secondo il principio della rilevazione per competenza
economica ad eccezione dell’informativa sui flussi finanziari;
• coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio consolidato vengono mantenute costanti
da un esercizio all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che
un’altra presentazione o classificazione non sia più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso
nella nota integrativa viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all’esercizio precedente;
• rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale consolidato e di conto economico consolidato sono costituiti da voci,
da sottovoci e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli
informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nelle istruzioni
precedentemente richiamate. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad
alcuna delle voci già previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono
essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni:
a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante;
b) il raggruppamento favorisce la chiarezza del bilancio consolidato; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le
sottovoci oggetto di raggruppamento.
Nello stato patrimoniale consolidato e nel conto economico consolidato non sono indicati i conti che non presentano importi né
per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio consolidato né per quello precedente (se presente);
• prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale;
• compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto
da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalle citate istruzioni della circolare
di Banca d’Italia;
• informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione comparativa relativa all’esercizio precedente, se presente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o
prevedano diversamente. I dati relativi all’esercizio precedente, se presenti, possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non comparabilità,
l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo sono segnalati e commentati nella nota integrativa.
Sezione 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Oltre a quanto già esposto nella relazione degli Amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’esercizio 2016 e la data di approvazione del presente bilancio consolidato non si sono verificati eventi suscettibili di avere impatto
significativo sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.
Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, il bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16
marzo 2017.
137
Bilancio Consolidato 2016
Nota integrativa - Parte A
Sezione 4 - ALTRI ASPETTI
Nel corso dell’esercizio 2016 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni documenti emanati dallo IASB ed omologati
dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia nelle Istruzioni per la
redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL,
delle SGR e delle SIM emanate il 9 dicembre 2016. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione che non ha determinato alcun impatto sulle rilevazioni contabili della società.
Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall’UE da adottare obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2016.
Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati
dall’UE da adottare obbligatoriamente a partire
dai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2016.
Titolo documento
Data emissione
Data di entrata
in vigore
Data di
omologazione
Regolamento UE
e data
di pubblicazione
Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti
(modifiche allo IAS 19)
novembre 2013
1° febbraio 2015 17 dicembre 2014
(per lo IASB: 1°
luglio 2014)
(UE) 2015/29
9 gennaio 2015
Miglioramenti agli International Financial Reporting
Standards (ciclo 2010-2012)
dicembre 2013
1° febbraio 2015 17 dicembre 2014
(per lo IASB: 1°
luglio 2014)
(UE) 2015/28
9 gennaio 2015
Agricoltura: piante fruttifere (modifiche allo IAS 16
e allo IAS 41)
giugno 2014
1° gennaio 2016 23 novembre 2015 (UE) 2015/2113
24 novembre 2015
Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in
attività a controllo congiunto (modifiche all’IFRS 11)
maggio 2014
1° gennaio 2016 24 novembre 2015 (UE) 2015/2173
25 novembre 2015
Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili
(modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38)
maggio 2014
1° gennaio 2016 2 dicembre 2015
(UE) 2015/2231
3 dicembre 2015
Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2012-2014
settembre 2014
1° gennaio 2016 15 dicembre 2015
(UE) 2015/2343
16 dicembre 2015
Iniziativa di informativa (modifiche allo IAS 1)
dicembre 2014
1° gennaio 2016 18 dicembre 2015
(UE) 2015/2406
19 dicembre 2015
Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato
(modifiche allo IAS 27)
agosto 2014
1° gennaio 2016 18 dicembre 2015
(UE) 2015/2441
23 dicembre 2015
1° gennaio 2016 22 settembre 2016
(UE) 2016/1703
23 settembre 2016
Entità d’investimento: applicazione dell’eccezione di
dicembre 2014
consolidamento (modifiche all’IFRS 10, IFRS 12 e IAS 28)
IAS/IFRS e relative interpretazioni IFRIC applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2016
Documenti omologati dall’UE al 31 DICEMBRE 2016
Titolo documento
Data emissione
Data di entrata
in vigore
Data di
omologazione
Regolamento UE
e data
di pubblicazione
IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con clienti
maggio 2014
1° gennaio 2018 22 settembre 2016
IFRS 9 - Strumenti Finanziari
luglio 2014
1° gennaio 2018 22 novembre 2016 (UE) 2016/2067
29 novembre 2016
138
(UE) 2016/1905
29 ottobre 2016
Documenti NON ancora omologati dall’UE al 31 dicembre 2016
Titolo documento
Data emissione
da parte dello IASB
Data di entrata in vigore del documento IASB
Standards
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts
gennaio 2014
L’IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016,
ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere
il processo di omologazione in attesa del nuovo principio
contabile sui “rate-regulated activities”
IFRS 16 Leases
gennaio 2016
1° gennaio 2019
Amendments
Amendments to IFRS 10 and IAS 28:
Sale or Contribution of Assets between an Investor
and its Associate or Joint Venture
settembre 2014
Differita fino al completamento del progetto IASB
sull’equity method
Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred
Tax Assets for Unrealised Losses
gennaio 2016
1° gennaio 2017
Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative
gennaio 2016
1° gennaio 2017
Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts
with Customers
aprile 2016
1° gennaio 2018
Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement
of Share-based Payment Transactions
giugno 2016
1° gennaio 2018
Amendments to IFRS 4: Regarding the implementation
of IFRS 9 Financial Instruments
settembre 2016
1° gennaio 2018
Amendments to IAS 40: relating to transfer
of investment property
dicembre 2016
1° gennaio 2018
Annual Improvements 2014-2016
dicembre 2016
1 gennaio 2018
IFRIC 22 Foreign currency transactions
and advance consideration
dicembre 2016
1 gennaio 2018
4.1 Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio
La redazione del bilancio consolidato richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi
effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività
potenziali riportate in bilancio consolidato. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in
esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali si è reso necessario l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale
sono:
• la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio consolidato;
• la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
• la valutazione del valore recuperabile delle attività materiali;
• la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e la valutazione relativa a passività potenziali;
• le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati del bilancio consolidato fornisce i dettagli informativi
necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio consolidato.
Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime
in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni delle note illustrative.
139
Bilancio Consolidato 2016
Nota integrativa - Parte A
Sezione 5 - AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO
5.1 Partecipazioni in società controllate in via esclusiva
Denominazioni
imprese
Sede
operativa
Sede
legale
Tipo
di rapporto
(1)
Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante
Quota %
Disponibilità
voti %
(2)
1. Arca Fondi SGR S.p.A.
Milano
Milano
1
Arca Holding S.p.A.
100%
100%
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell’assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del “decreto legislativo 87/92”
6 = direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del “decreto legislativo 87/92”
(2) Disponibilità voti nell’assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali
Il bilancio consolidato comprende le risultanze patrimoniali ed economiche della società controllante e delle sue controllate dirette e indirette. In particolare l’area di consolidamento - come specificamente previsto dai principi IAS/IFRS - include tutte le
società controllate, prescindendo dalla forma giuridica, dall’operatività in settori di attività dissimili da quello di appartenenza
della controllante, dallo status di società in attività o in liquidazione.
Sono considerate controllate le imprese nelle quali la società controllante, direttamente o indirettamente, possiede più della metà
dei diritti di voto ma non solo. Il concetto di controllo va oltre la percentuale d’interessenza nel capitale sociale della società partecipata e viene definito come il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le
politiche finanziarie e gestionali di un’entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività.
Al 31 dicembre 2016 l’area di consolidamento del Gruppo Arca comprende le seguenti società (consolidate con il metodo integrale):
• Arca Holding S.p.A., con sede legale in Via Disciplini 3, Milano, controllante.
• Arca Fondi SGR S.p.A., con sede legale in Via Disciplini 3, Milano, controllata direttamente al 100%.
5.2 Valutazioni e assunzioni significative per determinare l’area di consolidamento
Nello specifico sono stati considerati i seguenti fattori per valutare l’esistenza del controllo:
• lo scopo e la struttura della partecipata, al fine di identificare gli obiettivi dell’entità, le sue attività rilevanti, ovvero quelle che
maggiormente ne influenzano i rendimenti e come tali attività sono governate;
• eventuali esposizioni alla variabilità dei rendimenti della partecipata;
• quando le attività rilevanti sono gestite attraverso diritti di voto, i seguenti fattori forniscono in linea generale evidenza del
controllo:
- possesso direttamente o indirettamente di più della metà dei diritti di voto di un’entità salvo che, in casi eccezionali, possa
essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo;
- possesso della metà o meno dei voti esercitabili in assemblea e capacità di governare le attività rilevanti.
Sulla base degli elementi esistenti, Arca Fondi SGR S.p.A. è considerata controllata e quindi inclusa nel perimetro di consolidamento del Gruppo Arca.
5.3 Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi significative
Con riferimento al bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 non vi sono circostanze o fattispecie del genere.
5.4 Restrizioni significative
Non risultano restrizioni significative.
5.5 Altre informazioni
Le società controllate sono consolidate con il metodo integrale.
140
Il consolidamento integrale consiste nell’acquisizione “linea per linea” degli aggregati di stato patrimoniale, conto economico e
prospetto della redditività complessiva delle società controllate. Le attività, le passività, i proventi e gli oneri, rilevati tra imprese
appartenenti allo stesso perimetro di consolidamento, sono eliminati.
Dopo l’eventuale attribuzione ai terzi (non presenti nel caso delle società controllate di Arca Holding), in voce propria, delle quote
del patrimonio e del risultato economico, il valore della partecipazione viene annullato in contropartita al valore del patrimonio
della controllata alla data di costituzione o di acquisizione del controllo. L’eventuale differenza non attribuita a specifici elementi dell’attivo e del passivo è rilevata nelle riserve di patrimonio netto.
I risultati economici di una controllata costituita o acquisita nel corso del periodo sono inclusi nel bilancio consolidato a partire
rispettivamente dalla data della sua costituzione o della sua acquisizione.
Per la redazione del bilancio consolidato vengono utilizzati i bilanci della Controllante e delle società controllate approvati dai
rispettivi Consigli di Amministrazione. Detti bilanci sono redatti secondo principi contabili omogenei e fanno tutti riferimento
alla data del 31 dicembre 2016.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca per la classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse
poste dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale consolidato, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali del
conto economico consolidato.
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate, non diversamente classificate come crediti, attività detenute per la negoziazione o attività detenute sino a scadenza.
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono
contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo
strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair
value.
Nel caso di quote detenute in fondi comuni di investimento, per la determinazione del fair value si fa riferimento all’ultimo valore quota disponibile, rappresentativo del valore di realizzo delle quote stesse.
Gli interessi maturati sulle attività finanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo
del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair
value è rilevata nel prospetto della redditività complessiva e confluisce in una specifica riserva di patrimonio netto.
I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassificati nel conto economico quando l’attività
finanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore (impairment).
La verifica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio tenendo conto
della prolungata perdita di valore (orizzonte temporale superiore a 12 mesi) e significativa riduzione del valore rispetto al valore
di carico (riduzione superiore al 25%).
Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione
della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore.
Dette riprese di valore sono imputate:
- a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito;
- nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale.
L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o
quando l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi.
2. Crediti e Debiti
Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti fissi o
determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.
(es. attività di servicing) e i saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti.
141
Bilancio Consolidato 2016
Nota integrativa - Parte A
Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività
finanziarie di negoziazione e Passività finanziarie valutate al fair value, nonché dai titoli di debito indicati nella voce Titoli in
circolazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari (come definiti dal T.U.B. e dal
T.U.F.) e gli eventuali scoperti di conto corrente.
I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value corrispondente rispettivamente all’importo da incassare e all’importo da corrispondere alla controparte. Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione. Le
valutazioni successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo. Il
metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del verificarsi
di eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. In presenza di tali
perdite il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico. Le riduzioni di valore non sono
mantenute negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate.
3. Attività materiali
Si tratta delle attività materiali (immobili, impianti tecnici, mobili, arredi ed attrezzature di ogni tipo) detenute ad uso funzionale e
che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Tra le attività materiali sono inclusi anche i beni oggetto di leasing finanziario.
Le migliorie su beni di terzi quando non siano separabili dai beni stessi e qualora non presentino autonoma funzionalità ed utilizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, sono iscritti tra le “Altre Attività” e vengono ammortizzati nel più breve
periodo tra quello di prevedibile utilizzabilità e quello di durata residua della locazione.
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici
economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono
rilevati a conto economico.
Le attività materiali sono valutate al costo dedotti gli ammortamenti cumulati e le eventuali perdite durevoli di valore conformemente a quanto disposto dallo IAS 16. Lo stesso criterio viene adottato anche per gli investimenti immobiliari avendo optato per
la facoltà di valutazione successiva al costo.
Le attività materiali, ad eccezione dei terreni, sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, intesa come periodo
di tempo nel quale ci si attende che l’attività sia utilizzabile dall’azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a
quote costanti.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infra-annuale, in presenza di situazioni sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli di valore, si procede al confronto fra il valore recuperabile del cespite, che corrisponde al maggiore tra il suo valore d’uso
(valore attuale delle funzionalità economiche del bene) e il suo valore di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi
di transazione), ed il suo valore contabile al netto degli ammortamenti effettuati. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto
economico nelle rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali. Nel caso vengano meno i motivi che hanno portato alla
rilevazione della perdita, si procede ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto
degli ammortamenti in assenza di precedenti perdite di valore.
Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore delle attività materiali sono riportate al punto 13 della presente sezione.
Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione, o quando il bene è permanentemente
ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo
smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il
valore contabile del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità.
4. Attività immateriali
Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se:
- sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali;
- incorporano benefici futuri;
- la Società ne ha il controllo.
142
Esse sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica ed includono i marchi, le licenze d’uso di software, il
software applicativo, l’avviamento e le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di contratti.
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario, il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto.
Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi benefici
economici futuri.
Attività immateriali a vita utile definita
Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i benefici economici.
Tra le attività immateriali a vita utile definita sono incluse le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di rapporti di asset
management; tali attività sono originariamente valorizzate attualizzando i flussi di cassa netti attesi dalle stesse, lungo la durata
della loro vita utile stimata, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività.
Le attività immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment qualora si manifesti il rischio che il valore contabile del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o, in alternativa, con frequenza almeno annuale.
Il valore recuperabile dell’attività immateriale, da confrontare con il valore contabile della stessa in occasione dell’impairment
test, è pari al fair value (valore di mercato) dell’attività immateriale al netto degli oneri di dismissione, o al suo valore d’uso, qualora esso sia determinabile e risulti superiore al fair value.
Maggiori informazioni in merito alle modalità di effettuazione dell’impairment test sulle attività immateriali a vita utile definita
sono riportate al punto 13 della presente sezione.
Avviamento e attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività a vita utile indefinita, quali l’avviamento, non vengono ammortizzate ma sono periodicamente sottoposte al cosiddetto “impairment test”.
In particolare l’avviamento incluso nelle attività immateriali rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il fair
value delle attività e delle passività acquisite nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale (business combination).
Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti e il costo di acquisto della business combination o partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo
delle capacità reddituali future della medesima (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il
goodwill non corrisponda a capacità reddituali future, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico.
Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di una perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore dell’avviamento. A tale fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento
(Cash Generating Unit - CGU).
L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di
flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono
rilevate a conto economico. Tali perdite durevoli di valore non potranno più essere ripristinate nei successivi esercizi.
Le attività immateriali sono cancellate dal bilancio a seguito di dismissione o quando hanno esaurito integralmente la loro funzionalità economica e non siano attesi benefici economici futuri.
Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore dell’avviamento sono riportate al punto 13 della presente
sezione.
5. Fiscalità corrente e differita
Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente
normativa nazionale.
La Legge di stabilità di dicembre 2015 ha previsto la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dal 1 gennaio 2017
con effetto sui periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016. E’ stata inoltre disposta a decorrere dal periodo
di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, un’addizionale dell’IRES pari al 3,5% a carico di enti creditizi e finanziaria di cui all’articolo 1 del Dlgs 87/92. Nella determinazione delle imposte differite si è tenuto conto di tale circostanza.
143
143
Bilancio 2016
Consolidato 2016
Nota integrativa - Parte A
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al
prospetto della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di
quello anticipato e di quello differito.
In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il
valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali (balance sheet liability method).
Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali futuri ottenibili dal riporto a
nuovo di perdite fiscali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero valutata sulla base della
capacità di generare con continuità redditi imponibili.
Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili. Le attività
e le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche
intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della Società.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce Attività fiscali e le seconde nella voce Passività fiscali, coerentemente con quanto previsto dal regolamento della Banca d’Italia.
6. Operazioni in valuta
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in Euro, applicando all’importo in valuta
estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Ad ogni chiusura di bilancio, le poste monetarie in valuta estera sono valorizzate mediante conversione al tasso di cambio alla
data di chiusura del bilancio.
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi
diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo
in cui sorgono.
7. Titoli in circolazione
La voce Titoli in circolazione accoglie gli strumenti di debito emessi dalla Società che vengono contabilizzati all’origine sulla base
del fair value della passività ad essi correlata pari al prezzo di emissione comprensivo degli oneri accessori sostenuti per l’emissione stessa. Dopo la rilevazione iniziale, la passività finanziaria viene valutata al costo ammortizzato sulla base del tasso di
interesse effettivo e il suo valore viene incrementato della cedola maturata/in corso di maturazione alla data di rilevazione.
I titoli vengono cancellati dal bilancio quando risultano scaduti o estinti. La cancellazione avviene anche al momento del riacquisto di titoli precedentemente emessi; la differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene
registrata a conto economico. L’eventuale ricollocamento successivo al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione
con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
8. Trattamento di fine rapporto del personale
Il trattamento di fine rapporto si configura come un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come:
• “piano a contribuzione definita” per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio
2007 (data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n.
252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di
Tesoreria presso l’INPS. Per tali quote l’importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi
dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
• “piano a benefici definiti” e pertanto è iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione Unitaria del Credito”, per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006.
Con particolare riferimento a quest’ultima quota si segnala che essa è iscritta sulla base del suo valore attuariale determinato
utilizzando il metodo della “Proiezione Unitaria del Credito”, senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, in quanto il
costo previdenziale (“current service cost”) del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a
venire, non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.
Ai fini dell’attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende
con elevato rating tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell’importo paga-
144
to e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all’estinzione finale dell’intera obbligazione.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel
prospetto della redditività complessiva.
9. Riserve di valutazione
Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività finanziarie disponibili per la vendita e gli utili e
perdite attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto fiscale.
10. Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a
contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Essi sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se:
• esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
• è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione;
• può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro.
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere per adempiere all’obbligazione esistente alla data
di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’effetto dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo.
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione oppure quando si estingue l’obbligazione stessa.
I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente.
Nella voce fondi per rischi ed oneri è incluso il fondo relativo alla garanzia di restituzione del capitale del comparto a garanzia del
fondo pensione Arca Previdenza (comparto Obiettivo TFR), istituito e gestito dalla Società controllata, determinato applicando i
rendimenti attesi sugli investimenti dei comparti, le ipotesi demografiche di decesso e invalidità degli aderenti e utilizzando un tasso
di attualizzazione, al lordo delle imposte, che riflette il valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività potenziale.
11. Altre attività e passività
In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale.
Nelle Altre attività sono compresi anche i risconti attivi relativi a commissioni passive anticipate ai collocatori di alcuni dei fondi
comuni di investimento istituiti, la cui utilità è ritenuta di competenza di più esercizi. L’esborso iniziale viene riscontato sulla base
del periodo stimato di vita dei fondi comuni, che normalmente coincide con il relativo periodo di investimento previsto dai rispettivi
regolamenti (solitamente 5 anni). Nel caso di disinvestimenti delle quote collocate, effettuati prima del termine del periodo di investimento, il relativo risconto attivo residuo viene interamente contabilizzato come componente negativo di reddito nel conto economico del periodo in cui è avvenuto il disinvestimento. Si ricorda che in caso di disinvestimento anticipato, in base ai regolamenti dei
fondi, è previsto l’addebito al sottoscrittore di una commissione di uscita di importo corrispondente alla quota di risconto residua.
Come previsto dalle istruzioni della Banca d’Italia nella presente voce sono incluse le migliorie e le spese incrementative su beni
di terzi diverse da quelle riconducibili alla voce “attività materiali”, laddove dalle stesse ci si attenda un beneficio economico
futuro. Il relativo ammontare viene ammortizzato sul minore periodo fra la presunta vita utile residua e la durata residua del
canone di locazione.
12. Rilevazione dei ricavi e dei costi
I costi sono iscritti nel momento in cui sono sostenuti. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo
ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto
economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.
I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto/erogato e riconosciuti nel momento in cui vengono conseguiti o,
comunque:
• nel caso di vendita di beni o prodotti, quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere
quantificabili in modo attendibile;
• nel caso di prestazioni di servizi, nel momento in cui gli stessi vengono prestati.
145
Bilancio Consolidato 2015
Nota integrativa - Parte A
In particolare:
• le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi
stessi sono stati prestati;
• gli interessi attivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso
di applicazione del costo ammortizzato;
• i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto a ricevere il pagamento (rileva la data di assunzione della delibera da parte dell’assemblea);
• le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica.
13. Altre informazioni
Modalità di determinazione delle perdite di valore
Attività finanziarie
A ogni data di bilancio, le attività finanziarie non classificate nella voce Attività finanziarie detenute per la negoziazione o nelle
attività valutate al fair value sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono oggettive evidenze che
possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse.
Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di specifici eventi; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere correlata
ad eventi attuali, non meramente attesi.
La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che presentano specifiche evidenze di
perdite di valore e collettivamente per le attività finanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la
valutazione analitica non ha determinato una rettifica di valore.
La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività finanziarie con riferimento alle
caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geografica, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fattori rilevanti.
Nel caso di attività finanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo se
ritenuta durevole sulla base delle evidenze determinate come precedentemente esplicitato. In tale eventualità, la perdita cumulativa rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono imputate a conto economico.
Avviamento
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dall’avviamento, sono sottoposte ad una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività siano iscritte in
bilancio ad un valore superiore al valore proprio recuperabile.
La verifica del valore di tali attività immateriali, non presentando queste flussi finanziari autonomi, è effettuata attraverso l’accertamento dell’eventuale perdita di valore della Cash Generating Unit (CGU) a cui tali attività sono state attribuite.
La CGU è definita dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identificabile di attività in grado di generare flussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Qualora l’attività oggetto
di valutazione non generi flussi finanziari in entrata autonomi dai flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, l’attività in questione può essere inserita in un gruppo di attività per il quale si procede a determinare il valore recuperabile.
Nel caso dell’avviamento iscritto nell’attivo di Arca a seguito delle operazioni straordinarie effettuate dalla società, si segnala che
esso è stato attribuito ad una CGU corrispondente alla società stessa, intesa nel suo complesso.
Una volta identificata la CGU da valutare, si procede a determinarne il valore recuperabile che lo IAS 36 definisce come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di
diretta imputazione. Nel caso del Gruppo Arca il valore di mercato della CGU è determinato attraverso il metodo dei multipli di
mercato. Tale metodo si basa sull’analisi delle quotazioni borsistiche di un campione di società comparabili per settore di riferimento a quella oggetto di valutazione, e alla successiva applicazione dei multipli individuati alle corrispondenti grandezze della
società valutata.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri, riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Nel caso del Gruppo Arca il valore d’uso è determinato attraverso il metodo del dividend discount model (DDM), nella
variante dell’excess capital. Tale metodo consente di valutare una società attraverso l’attualizzazione dei flussi futuri attesi di
146
dividendi potenzialmente erogabili ai soci, una volta soddisfatti i requisiti patrimoniali di vigilanza previsti. Il valore determinato è sottoposto a analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il valore. Per
ulteriori dettagli si rimanda alla nota integrativa (parte B - voci dell’attivo sezione 11).
L’impairment test è quindi svolto confrontando la stima del valore della CGU, determinato con i metodi sopra riportati, con il
valore contabile della CGU stessa, rappresentato, nel caso del Gruppo Arca, dal patrimonio netto della Società.
Se il valore della CGU che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio netto contabile, ne consegue che la CGU e gli avviamenti a questa associati, non devono essere oggetto di svalutazione.
Attività materiali e attività immateriali a vita utile definita
Le attività materiali ed immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment se si è manifestato il rischio che il
valore contabile del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o quanto meno con frequenza annuale.
Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di
dismissione, o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value.
Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certificatore
esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente qualora si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del mercato
immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di valore viene
rilevata solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore al valore contabile, nettato dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni.
Le attività immateriali a vita utile definita rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3,
ad ogni data di bilancio e, comunque, in presenza di “trigger events”, sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile
definita vengono sottoposte ad un processo valutativo per verificare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il valore recuperabile è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, determinato attualizzando i margini reddituali attesi
nella durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore
temporale del denaro e dei rischi specifici.
Aggregazioni aziendali - Operazione di “business combinations under common control”
Nel corso dell’esercizio 2016 si è dato corso all’operazione di conferimento del ramo d’azienda, costituito dai servizi di investimento di gestione e dei relativi compendi, da parte della controllante Arca Holding S.p.A. (in precedenza Arca SGR S.p.A.) a
fronte dell’aumento di capitale sociale sottoscritto dalla medesima controllante, configurandosi come una operazione “business
combination” fra entità “under common control”, escluse dall’ambito di applicazione del principio IFRS 3.
Analogamente a quanto rilevato nel bilancio della Società conferitaria, nel bilancio consolidato dell’entità conferitaria, in relazione alle operazioni in oggetto, il conferimento del ramo d’azienda, è inquadrabile come “business combinations under common
control” e pertanto soggetto al trattamento contabile definito per i conferimenti di rami d’azienda nel bilancio d’esercizio, in
applicazione del principio della continuità di valori.
A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Nel corso dell’esercizio il Gruppo non ha operato trasferimenti tra portafogli.
A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informazioni di natura qualitativa
La presente sezione comprende l’informativa sul fair value così come richiesta dall’IFRS 13.
La gerarchia del fair value, illustrata al punto A.4.3, è applicata a tutti gli strumenti finanziari per i quali la valutazione al fair
value è rilevata nello stato patrimoniale consolidato.
Il fair value è definito come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera
transazione fra parti consapevoli e indipendenti.
Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, attraverso l’utilizzo di
prezzi acquisiti dai mercati finanziari, oppure, per gli altri strumenti finanziari, mediante l’utilizzo di prezzi quotati per strumen-
147
Bilancio Consolidato
2016
2015
Nota integrativa - Parte A
ti similari o di modelli valutativi interni. Nel caso di investimenti in fondi comuni, il fair value è determinato sulla base dell’ultimo valore quota disponibile.
Si specifica che nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 sono presenti attività finanziarie disponibili per la vendita valutate
al fair value su base ricorrente.
Si segnala che il fair value di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente è riportato nella nota
integrativa esclusivamente ai fini di completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 - par. 97, nonché dal Provvedimento di
Banca d’Italia del 9 dicembre 2016.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3.
La classificazione nel livello 2 ovvero nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi
utilizzati ai fini della determinazione del fair value.
Nel caso in cui per uno strumento finanziario non siano rilevabili quotazioni su un mercato attivo, la funzione Risk Management
calcola il fair value applicando una tecnica di valutazione. A tale scopo, sono prese in considerazione tutte le informazioni di
mercato rilevanti in qualche modo disponibili.
Nell’ambito del processo di determinazione del fair value di un titolo non trattato in un mercato attivo, le tecniche di valutazione
comunemente applicate sono le seguenti:
• prezzi di transazioni recenti o contribuzioni/quotazioni di mercato comunque disponibili alla data di valutazione, anche se relative a un mercato ritenuto non attivo;
• valutazioni fornite dall’emittente o da un calculation agent o comunque da un servizio di valutazione esterno;
• valutazioni di tipo mark-to-model, cioè ottenute utilizzando un modello di pricing appropriato per il tipo di strumento finanziario da valutare, alimentato con i dati di mercato rilevanti ai fini della valutazione.
Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente. Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato
forniti da fonti indipendenti rispetto al valutatore.
Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili
sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.
Si segnala che per la valutazione degli strumenti finanziari classificati come livello 3 nel bilancio consolidato di Arca, non sono
stati utilizzati input non osservabili.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Sezione non applicabile.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazioni tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Ai fini della misurazione al fair value delle attività e passività finanziarie, il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di
fair value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato.
Livello 1
In tale livello devono essere classificati gli strumenti finanziari valutati utilizzando, senza apportare rettifiche, prezzi quotati in
mercati attivi per strumenti identici a quelli oggetto di valutazione.
Uno strumento è considerato quotato in un mercato attivo quando:
• i prezzi sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino di borsa o attraverso un servizio di quotazione;
• i prezzi quotati rappresentano operazioni di mercato effettive e sono il frutto di normali contrattazioni.
Se i prezzi quotati soddisfano tali requisiti, essi rappresentano la migliore stima del fair value e devono essere obbligatoriamente
utilizzati per la valutazione dello strumento finanziario.
Livello 2 e 3
Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3.
La classificazione nel livello 2, piuttosto che nel livello 3, è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value.
148
Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi per la determinazione del fair value sono osservabili sul
mercato, direttamente o indirettamente.
Uno strumento finanziario è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non
osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.
Maggiori dettagli sulla classificazione nei livelli 2 e 3 sono illustrati al punto A.4.1.
Al 31 dicembre 2016 sono presenti nell’attivo patrimoniale consolidato di Arca attività finanziarie disponibili per la vendita classificate al Livello 1 della gerarchia di fair value. Maggior dettagli relativi a tali attività finanziarie sono riportati al punto
A.4.5.1.
Al punto A.4.5.4 è riportato il dettaglio delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value nello stato patrimoniale
consolidato della Società, ma riclassificate a fini informativi al fair value al Livello 2 e al Livello 3.
Livello 2
Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale è differente dal valore contabile degli stessi ed è stato determinato come
segue:
• Titoli in circolazione (strumento innovativo di capitale emesso nel dicembre 2013 e in capo ad Arca Holding): valutazione effettuata sulla base di strumenti con simili caratteristiche attualmente quotati sui mercati regolamentati, nonché sulla base dell’attuale
curva dei tassi di mercato.
Livello 3
Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale, invece, è considerato convenzionalmente pari al valore contabile degli
stessi in virtù delle considerazioni che seguono:
• Crediti (esclusi i conti correnti classificati come attività di Livello 1): sono rappresentati principalmente dai crediti vantati nei
confronti dei fondi comuni e del fondo pensione e dai crediti derivanti dall’erogazione di servizi. Tutti i crediti hanno scadenza
breve e non presentano rischi all’incasso;
• Debiti: sono rappresentati principalmente dalle passività a breve termine verso le reti di distribuzione per servizi ricevuti.
A.4.4 Altre informazioni
In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving Disclosures about Financial
Instruments”, la Società classifica le valutazioni al fair value dei propri strumenti finanziari sulla base della gerarchia precedentemente descritta, in relazione alla significatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli).
Al 31 dicembre 2016 erano presenti nell’attivo patrimoniale consolidato di Arca attività finanziarie disponibili per la vendita
valutate al fair value su base ricorrente.
Informazioni di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
Attività/passività misurate al fair value
1.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2.
Attività finanziarie valutate al fair value
3.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
4.
Derivati di copertura
L1
L2
0
L3
0
Totale
0
0
0
0
0
0
19.820.233
0
0
19.820.233
0
0
0
0
5.
Attività materiali
0
0
0
0
6.
Attività immateriali
0
0
0
0
19.820.233
0
0
19.820.233
Totale 1.
Passività finanziarie detenute per la negoziazione
0
0
0
0
2.
Passività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
3.
Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale 149
Bilancio 2016
Consolidato 2015
Nota integrativa - Parte A
L’importo si riferisce alle quote del fondo comune di investimento mobiliare Arca RR Diversified Bond, acquisite nel corso
dell’esercizio 2015 per un controvalore iniziale di Euro 19.999.996 ad investimento della liquidità disponibile. Al 31 dicembre 2016
il valore del fondo si è ridotto ad Euro 19.820.233 a seguito delle dinamiche dei mercati.
Le sezioni A.4.5.2 e A.4.5.3 non sono riportate in quanto non vi sono attività e passività valutate su base ricorrente al fair value
di Livello 3.
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli
di fair value
Attività/passività non misurate
al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
1. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
2. Crediti
31/12/2016
VB
L1
0
31/12/2015
L2
0
0
VB
0
L1
0
L2
0
L3
0
0
0 77.823.497 106.094.500 34.107.130
0 71.987.370
3. Attività materiali detenute
a scopo di investimento
0
0
0
0
0
0
0
0
4. Attività non correnti
e gruppi di attività
in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale 1. Debiti
2. Titoli in circolazione
3. Passività associate ad
attività in via di dismissione
Totale
124.512.347 46.688.850
L3
124.512.347 46.688.850
64.748.518
0
0 77.823.497 106.094.500 34.107.130
0 71.987.370
0 64.748.518 64.546.419
0 64.546.419
2.196.000
0
2.406.300
0
0
0
66.944.518
0
0
0 25.254.000
0 27.393.000
0
0
0 0 0
2.406.300 64.748.518 89.800.419
0 0 27.393.000 64.546.419
Legenda:
VB = Valore di bilancio
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la Società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one
profit/loss”.
150
NOTA INTEGRATIVA PARTE B
Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Si specifica che le sezioni non riportate nella presente parte di nota integrativa non sono applicabili al bilancio consolidato di Arca
Holding.
VOCI DELL’ATTIVO
Sezione 1 -
CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”
2016
2015
Cassa in divisa corrente
1.716
3.305
Totale
1.716
3.305
Le Sezioni 2 e 3 non sono applicabili.
Sezione 4
- ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40
(in unità di Euro)
4.1 Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”
2016
Voci / Valori
Livello 1
2015
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
1. Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui: Titoli di Stato
2. Titoli di capitale e quote di O.I.C.R.
19.820.233
0
0
19.005.304
0
0
0
0
0
0
0
0
19.820.233
0
0
19.005.304
0
0
3. Altre attività
Totale
L’importo iscritto a bilancio si riferisce al valore delle quote del fondo comune di investimento mobiliare Arca RR Diversified Bond.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per emittenti
2016
Voci / Valori
2015
1. Attività finanziarie
a) Governi e Banche Centrali
0
0
b) Altri enti pubblici
0
0
c) Banche
0
0
d) Enti Finanziari
19.820.233
19.005.304
e) Altri emittenti
0
0
19.820.233
19.005.304
Totale
Il valore di bilancio è così dettagliato:
2016
Descrizione
Quote n°
Arca RR Diversified Bond
Totale
La Sezione 5 non è applicabile.
152
Valore quota
1.712.035,31
11,58
2015
Fair value
Quote n°
19.820.233
19.820.233
1.712.035,31
Valore quota
Controvalore
11,10
19.005.304
19.005.304
Sezione 6
- CREDITI - Voce 60
(in unità di Euro)
6.1 Dettaglio della voce 60 “Crediti “
2016
Dettaglio / Valori
2015
Fair value
Valore di
bilancio
L1
L2
L3
L1
68.560.282
0
0 68.560.282 62.987.245
0
0 62.987.245
416.188
0
0
416.188
469.566
0
0
469.566
8.550.756
0
0
8.550.756
8.191.126
0
0
8.191.126
296.271
0
0
296.271
339.433
0
0
339.433
85.460
0
0
85.460
153.922
0
0
153.922
0
0
0
0 0
0
0
0
210.811
0
0
210.811
185.511
0
0
185.511
46.688.850 46.688.850
0
0 34.107.130 34.107.130
0
0
0
0
0
0
1.1 gestione di OICR
1.2 gestione individuale
1.3 gestione di fondi
pensione
2. Crediti per altri servizi:
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali
in outsourcing
2.3 altri
3. Altri crediti:
3.1 pronti contro termine
0
0
0
0
L3
77.527.226
0 77.527.226 71.647.937
L2
1. Crediti per servizi
di gestione di patrimoni:
0
Fair value
Valore di
bilancio
0
0 71.647.937
- di cui su titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli
di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli
di capitale e quote
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
4. Titoli di debito
Totale
46.688.850 46.688.850
0
0 34.107.130 34.107.130
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
124.512.347 46.688.850
0 77.823.497 106.094.500 34.107.130
0 71.987.370
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Al punto 1.2 sono esposti i crediti relativi alle gestioni ricevute in delega.
153
Bilancio 2016
Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte B
6.2 Crediti: composizione per controparte
Banche
Composizione / Controparte
Enti finanziari
di cui del Gruppo
della SGR
1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni: Clientela
di cui del Gruppo
della SGR
di cui del Gruppo
della SGR
1.1 gestione di OICR
0
0
686.574
0
67.873.708
0
1.2 gestione individuale
0
0
0
0
416.188
0
1.3 gestione di fondi pensione
0
0
0
8.550.756
0
2. Crediti per altri servizi:
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
2.3 altri
0
85.460
3. Altri crediti:
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
210.811
0
0
0
0
0
3.1 pronti contro termine
- di cui su titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di capitale e quote
0
0
0
0
0
0
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
Totale al 31.12.2016
Totale al 31.12.2015
46.688.850
0
0
0
0
0
0
46.985.121
34.465.168
0
0
0
0
686.574
18.806
0
0
0
0
76.840.652
71.610.526
0
0
0
Si segnala che le Sezioni 7, 8 e 9 non sono applicabili.
Sezione 10
- ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
1. Attività di proprietà
2016
2015
2.298.570
5.318.570
10.052.698
19.832.089
423.988
524.937
d) impianti elettronici
118.402
103.753
e) altre
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
817.628
1.060.145
2. Attività acquisite in leasing finanziario
a) terreni
0
0
b) fabbricati
0
0
c) mobili
0
0
d) impianti elettronici
85.268
135.416
0
13.796.554
0
26.974.910
e) altre
Totale
Le voci terreni e fabbricati fanno riferimento alle consistenze dell’immobile di via Disciplini 3, a Milano, sede del Gruppo.
La voce 1. e) “altre” include principalmente gli impianti dei fabbricati e altre attrezzature.
Le tabelle 10.2, 10.3, 10.4, 10.6 e 10.7 non sono applicabili.
154
10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
A.
A.1
A.2
B.
B.1
B.2
B.3
B.4
B.5
B.6
B.7
C.
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
C.6
C.7
D.
D.1
D.2
E.
ESISTENZE INIZIALI LORDE
Riduzioni di valore totali nette
ESISTENZE INIZIALI NETTE
Aumenti
Acquisti
Spese per migliorie capitalizzate
Riprese di valore
Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Differenze positive di cambio
Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di investimento
Altre variazioni
Diminuzioni
Vendite
Ammortamenti
Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Differenze negative di cambio
Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute
a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
Altre variazioni
RIMANENZE FINALI NETTE
Riduzioni di valore totali nette
RIMANENZE FINALI LORDE
VALUTAZIONE AL COSTO
Fabbricati
6.198.570
(880.000)
5.318.570
0
0
0
0
0
0
0
0
Impianti
elettronici
Mobili
Altre
Totale
25.395.030
(5.562.941)
19.832.089
240.622
30.709
29.913
0
0
0
0
0
2.226.410
(1.701.473)
524.937
6.468
6.468
0
0
0
0
0
0
1.907.992
(1.668.823)
239.169
69.016
69.016
0
0
0
0
0
0
2.606.926 38.334.928
(1.546.781) (11.360.018)
1.060.145 26.974.910
122.807
258.913
122.807
229.000
0
29.913
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
180.000
(3.900.000) (10.020.013)
(3.900.000) (9.284.827)
0
(735.186)
0
(107.417)
(5.402)
(102.015)
0 (104.515)
(1.464)
(103.051)
0 0
(365.324) (14.497.269)
(160) (13.191.853)
(365.164) (1.305.416)
0
0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0 0
2.298.570
(880.000)
2.298.570
2.298.570
0
0
10.052.698
(6.298.127)
16.350.825
10.052.698
0
0
423.988
(1.803.488)
2.227.476
423.988
0
0
203.670
(1.771.874)
1.975.544
203.670
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
817.628 13.796.554
(1.911.945) (12.665.434)
2.729.573 25.581.988
817.628 13.796.554
I valori delle esistenze iniziali lorde (A) e delle riduzioni di valore totali nette (A.1), delle voci fabbricati, impianti elettronici ed altre, recepiscono rispetto all’esercizio precedente una riclassifica interna, di pari importo e segno opposto, per tener conto dell’effettiva riduzione del costo
storico e del fondo ammortamento dei beni ceduti nel 2015 e, per quanto riguarda i fabbricati, dell’effettivo costo storico e fondo svalutazione
al 31 dicembre 2015. Il valore delle esistenze iniziali nette (A2) di € 26.974.910 coincide con quello delle rimanenze finali nette 2015.
Le rimanenze nette finali delle voci “terreni” e “fabbricati” si riferiscono all’immobile di Via Disciplini 3, sede legale del Gruppo.
La voce C.1 “Vendite” si riferisce alla vendita dell’immobile di Via Mosè Bianchi 6, a Milano.
La voce “altre” si riferisce principalmente a impianti dell’immobile e altre attrezzature.
I coefficienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono calcolati a quote costanti, rappresentative della vita
utile residua stimata, e sono i seguenti:
- Fabbricati  2,94%
- Macchine elettroniche 33,33%
- Mobili e arredi
14,28%
- Altre attività materiali
12,50% - 15% - 20% - 33,33%
155
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 11
- ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali”
2016
Attività valutate
al costo
1. Avviamento
2. Altre attività immateriali
2.1 generate internamente
2.2 altre
2015
Attività valutate
al fair value
113.620.017
Attività valutate
al costo
0
Totale
Attività valutate
al fair value
113.620.017
0
0
0
0
0
18.843.932
0
21.195.016
0
132.463.949
0
134.815.033
0
11.2 Attività immateriali: variazioni annue
Altre attività
immateriali
Avviamento
A. ESISTENZE INIZIALI
Software
e Licenze
Marchi
Totale
113.620.017
21.076.251
110.587
8.178
134.815.033
B. Aumenti
0
0
12.524
3.268
15.792
B.1 Acquisti
0
0
12.524
3.268
15.792
B.2 Riprese di valore
0
0
0
0
0
B.3 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
0
0
0
0
0
- a conto economico
0
0
0
0
0
B.4 Altre variazioni
0
0
0
0
0
C. Diminuzioni
0
(2.313.850)
(51.713)
(1.313)
(2.366.876)
C.1 Vendite
0
0
0
0
0
C.2 Ammortamenti
0
(2.313.850)
(51.713)
(1.313)
(2.366.876)
C.3 Rettifiche di valore
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- a patrimonio netto
- a conto economico
0
0
0
0
0
- a patrimonio netto
0
0
0
0
0
- a conto economico
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
113.620.017
18.762.401
71.398
10.133
132.463.949
C.4 Variazioni negative di fair value
C.5 Altre variazioni
D. RIMANENZE FINALI
“Avviamento”
Il valore dell’avviamento, pari ad € 113.620.017, originariamente emerso a seguito delle operazioni di acquisizione realizzate nei precedenti
esercizi da Arca SGR (ora Arca Holding) e iscritto nel bilancio d’esercizio di Arca Fondi a seguito della sopra citata operazione di conferimento, è costituito da € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR, € 2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di
azienda di Vega AM SGR, € 13.917.073 relativi all’acquisizione dei rami di azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR e € 83.961.784 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR.
Tale valore di avviamento è stato sottoposto a valutazione per determinare eventuali perdite di valore (“impairment test”) come di seguito
specificato.
Impairment test
In ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (“IAS 36”), si è proceduto ad accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle
unità generatrici di flussi finanziari (o anche “CGU”) attraverso una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività
siano iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è definito dallo IAS 36,
come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita ( fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
156
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora
l’attività oggetto di valutazione non generi flussi finanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai
flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal
caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga.
Ai fini dell’impairment test è stato considerato il valore di avviamento iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre
2016, pari a € 113,6 milioni. Si è ritenuto di identificare nell’intera società controllata Arca Fondi la Cash Generating Unit (CGU) cui associare il valore di avviamento. Il valore contabile (carrying value) della CGU identificata è pari al patrimonio netto della controllata Arca Fondi al
31 dicembre 2016 (€ 194,8 milioni). Per il processo di impairment test il Gruppo si è avvalso del supporto di una primaria società di consulenza terza.
Il valore recuperabile della CGU è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative:
- il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use della CGU;
- il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value della CGU.
Il Dividend Discount Model (DDM) rappresenta una variante del metodo dei flussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’excess capital, stabilisce che il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un flusso di dividendi determinato sulla base del
rispetto dei vincoli patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari
alla somma di:
• valore attuale dei flussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un
business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro;
• valore attuale del valore terminale (terminal value), calcolato considerando il flusso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione
esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo.
Nel caso specifico sono stati considerati i flussi rivenienti dai dati previsionali 2017-2019 elaborati dalla controllata Arca Fondi ed esaminati
dal Consiglio di Amministrazione della stessa nel febbraio 2017.
Le proiezioni economiche utilizzate ai fini dell’impairment test riflettono ipotesi di sviluppo del business piuttosto conservative. In particolare
si segnalano le seguenti assunzioni principali:
• incremento delle masse gestite da € 29,5 miliardi del 2016 a € 32,4 miliardi del 2019;
• redditività netta ricorrente della massa gestita stabile;
• un cost/income ratio a fine 2019 sostanzialmente allineato al dato 2016.
Il value in use della CGU è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi:
• massimo dividendo distribuibile negli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefficienti patrimoniali minimi previsti
dalla Circolare 189 del 21 ottobre 1993 di Banca d’Italia;
• terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un flusso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente
distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari al
1,5%.
Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari al 8,7% stimato
attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula:
re = i + Beta * MRP
dove:
• i: tasso privo di rischio, espresso dalla media, nei 6 mesi precedenti alla valutazione, del rendimento dei BTP italiani a dieci anni, pari al
1,47%;
• Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,27;
• MRP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al
5,70%.
Il valore determinato è stato oggetto di analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il
valore, rappresentati dal costo del capitale e dal tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, sono state ipotizzate variazioni del costo del
capitale e del tasso g pari a +/- 0,25%.
Ai fini della determinazione del fair value è stato altresì utilizzato il metodo dei multipli di mercato. Tale metodo si fonda sull’analisi delle
quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel settore di riferimento (società quotate comparabili) e sulla
successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti grandezze della società oggetto di valutazione. I multipli
sono ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di Borsa delle società comparabili e le grandezze reddituali, patrimoniali e finanziarie
ritenute significative ad esse relative.
Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la
dimensione della società, la diversificazione geografica, la redditività, l’attendibilità dei dati finanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel
mercato azionario.
157
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte B
Il multiplo utilizzato ai fini dell’analisi è stato il prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2017-2019, sono
stati ricavati dal consensus degli analisti (fonte: Bloomberg).
Pertanto, dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione dell’avviamento iscritto.
“Altre attività immateriali”
Il valore delle esistenze iniziali (A) di € 21.076.251 deriva per € 3.255.582 dall’acquisto del ramo di azienda Optima SGR, per € 1.914.347
dall’acquisto del ramo di azienda Vega AM SGR, per € 5.583.626 dall’acquisto del rami di azienda “OICR” e GPA da BPVi Fondi SGR, per
€ 27.939 dall’acquisto del ramo di azienda Aletti Gestielle e € 10.294.757 relativi alla quota parte dell’allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione di CARIGE AM SGR.
L’ammortamento dell’esercizio delle Altre attività immateriali è pari ad € 2.313.850 pertanto le rimanenze finali (D) al 31 dicembre 2016
ammontano ad € 18.762.401.
Riepilogando, le attività immateriali incluse nella categoria “Altre attività immateriali”, formate a seguito delle operazioni realizzate nei precedenti esercizi da Arca SGR (ora Arca Holding) e iscritte nel bilancio d’esercizio della controllata Arca Fondi a seguito della sopra citata
operazione di conferimento, sono le seguenti:
a) acquisizione del ramo d’azienda relativo al fondo pensione di Aletti Gestielle con efficacia 1° gennaio 2011 e completamento del relativo
processo di PPA;
b) acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Optima SGR con efficacia 31 dicembre 2011 e completamento del relativo processo di PPA;
c) acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Vega AM SGR perfezionatosi in data 15 ottobre 2012 e completamento del
relativo processo di PPA;
d) acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni Pacto e al ramo d’azienda relativo a mandati di gestione istituzionali di BPVi Fondi
SGR con efficacia 1° gennaio 2013 e completamento del relativo processo di PPA;
e) incorporazione con efficacia contabile 1° gennaio 2014 della società controllata Carige SGR (acquisita il 30 dicembre 2013) e completamento del relativo processo di PPA.
Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai fini dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazione:
Marchi d’impresa 18 anni
Licenze
3-4-8-10 anni
Software applicativo  3 anni
Attività immateriale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle  5 anni
Attività immateriale inerente i fondi comuni Optima e Vega
13 anni
Attività immateriale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi
18 anni
Attività immateriale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi   9 anni
Attività immateriale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi   3 anni
Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative ai fondi comuni ex-Carige SGR
13 anni
Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative al fondo pensione ex-Carige SGR
13 anni
Si segnala che l’ammortamento delle altre attività immateriali relative alla gestione delle masse ex-Carige SGR non è effettuato in quote costanti, ma secondo una curva di decadimento, differenziata per fondi comuni e fondo pensione, stimata sulla base di trend storici osservati da Arca
Fondi e in operazioni di PPA simili effettuate da altri operatori di mercato.
Come evidenziato sopra dallo svolgimento dell’impairment test non sono emersi elementi (“trigger events”) che possano configurare una
situazione di impairment delle attività immateriali iscritte a bilancio.
158
Sezione 12
- ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo e Voce 70 del Passivo
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali:correnti e anticipate”
2016
1. Attività fiscali CORRENTI
2015
3.549.030
1.931.846
455.212
911
1.846.797
389.329
- crediti d’imposta c/istanze di rimborso Irap
13.366
324.209
- crediti d’imposta c/istanze di rimborso Ires
1.197.655
1.175.397
- crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006
36.000
42.000
- credito da versamento eccedenza addizionale IRES
- credito IRAP
2. Attività fiscali ANTICIPATE
35.584.729
31.583.604
- IRES c/imposte anticipate
29.851.431
26.588.664
- IRAP c/imposte anticipate
5.733.297
4.994.940
39.133.759
33.515.450
Totale
Le attività fiscali anticipate risultano incrementate, in particolare:
- dalle variazioni derivanti dalla temporanea indeducibilità di costi imputati nel conto economico dell’esercizio;
- dall’iscrizione afferente il residuo costo deducibile degli avviamenti relativi ai rami di azienda acquistati in anni precedenti che, a seguito del
conferimento di azienda effettuato a favore della Arca Fondi, sono stati eliminati dal bilancio della Società.
Il saldo delle attività fiscali anticipate include € 26.616.8171 al beneficio fiscale riconducibile al riconoscimento della deducibilità fiscale del
maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, ottenuto in applicazione della Legge di Stabilità approvata il 27 dicembre 2013 attraverso
il pagamento dell’imposta sostitutiva versata nel giugno 2014. Il valore di tali attività fiscali anticipate viene riversato nel corso di 10 esercizi
a partire dal 2016, in corrispondenza alla deduzione dal reddito imponibile della quota di ammortamento fiscale del maggiore valore della
partecipazione affrancato dalla società.
Le attività fiscali differite risultano ridotte, in particolare:
- dalle variazioni derivanti da costi dedotti fiscalmente, ma non imputati nel conto economico dell’esercizio;
- dalle poste relative all’immobile di via Mosè Bianchi ed in particolare alla cessione dello stesso.
12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali:correnti e differite”
1. Passività fiscali CORRENTI
2016
2015
1.975.574
912.405
- IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti
e ritenute
0
912.405
- IRAP - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti
1.975.574
0
4.914.577
8.873.407
- IRES c/imposte differite
4.409.932
7.378.854
- IRAP c/imposte differite
504.645
1.494.553
6.890.151
9.785.812
2. Passività fiscali DIFFERITE
Totale
1 Si segnala che lo IAS 12 prevede la possibilità di iscrivere in bilancio imposte differite attive solo a fronte della probabilità di recuperare tali valori a fronte di un’adeguata
capienza dei redditi imponibili futuri (c.d. “probability test”). Tuttavia, nel caso di specie (imposte differite attive da avviamento), la legge n. 214 del 22 dicembre 2011 ha
previsto che tali attività fiscali siano trasformabili in veri e propri crediti di imposta (utilizzabili in compensazione con altri debiti tributari ed eventualmente rimborsabili da
parte dell’erario), in presenza di perdite fiscali e secondo regole previste dalla norma. La norma sopra richiamata conferisce dunque certezza alla recuperabilità delle attività
fiscali in questione, sia in presenza di utili (riduzione della base imponibile), sia di perdite fiscali (trasformazione in crediti di imposta), rendendo il richiamato “probability
test” automaticamente soddisfatto.
159
Bilancio 2016
Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte B
12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
2016
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2015
31.309.872
31.107.084
619.081
1.225.731
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
0
113.357
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
c) riprese di valori
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
617.846
1.112.374
0
0
1.235
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
0
(3.824.974)
(1.022.943)
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
(3.680.808)
0
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
0
c) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
d) altre
0
(1.022.943)
(142.727)
0
0
0
0
0
(1.439)
0
a) rigiri
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge
n. 214/2011
b) altre
4. Importo finale
28.103.979
31.309.872
12.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale
2016
2015
29.574.241
29.574.241
2. Aumenti
0
0
3. Diminuzioni
(2.957.424)
0
3.1 Rigiri
0
0
a) derivante da perdite di esercizio
0
0
b) derivante da perdite fiscali
0
0
3.2 Trasformazioni in crediti di imposta
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
0
0
26.616.817
29.574.241
La voce 3.1 “Rigiri” si riferisce all’utilizzo in decimi in corrispondenza della deduzione dal reddito imponibile della quota di ammortamento
fiscale del maggior valore della partecipazione CARIGE SGR S.p.A. affrancato da Arca Holding nel 2014.
160
12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
1.
2.
3.
4.
Esistenze iniziali
Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
Importo finale
2016
0
0
2.515.582
0
0
(3.973.017)
0
0
(317.102)
(192)
2015
8.873.407
2.515.582
(4.290.311)
7.098.679
8.312.147
1.744.836
1.203.436
0
541.400
0
(1.183.576)
(1.183.576)
0
0
0
0
8.873.407
Gli aumenti evidenziati nella voce 2.1.c) si riferiscono, in particolare, a:
- rinvio tassazione della plusvalenza afferente la cessione dell’immobile di Via Mosè Bianchi;
- ammortamento avviamenti afferenti i rami di azienda acquistati in anni precedenti, ora non più iscritti a seguito del conferimento di azienda
ad Arca Fondi SGR S.p.A. (quote ante conferimento).
Le diminuzioni evidenziate nella voce 3.1.a) si riferiscono, in particolare, a:
- ammortamento indeducibile afferente l’immobile di Via Mosè Bianchi (periodo ante cessione);
- eliminazione fiscalità residua dell’immobile di Via Mosè Bianchi a seguito della cessione;
- ammortamento oneri pluriennali CARIGE;
- riduzione aliquota Ires.
12.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
1.
2.
3.
Esistenze iniziali
Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
d) operazioni di aggregazione aziendale
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
e) operazioni di aggregazione aziendale
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2016
0
0
19.702
7.623.876
0
0
(152.490)
0
0
(273.541)
0
(6.797)
(3.731)
2015
273.732
7.643.578
(436.560)
7.480.751
5.565
276.815
3.274
0
273.541
0
0
(8.648)
0
0
0
(8.648)
0
0
273.732
Gli aumenti evidenziati nella voce 2.1.d) “operazioni di aggregazione aziendale” di € 7.623.876 si riferiscono alle imposte anticipate rilevate
sul valore residuo da ammortizzare extra contabilmente degli avviamenti afferenti i rami di azienda acquistati in anni precedenti, eliminati dal
bilancio di Arca Holding. Tali avviamenti sono fiscalmente deducibili in capo ad Arca Holding.
161
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte B
12.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
2016
2015
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
0
0
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
c) altre
0
0
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
2.3 Altri aumenti
0
0
(2.184.101)
19.041
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
3. Diminuzioni
0
(19.041)
a) rigiri
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
(2.184.101)
19.041
0
0
0
(2.184.101)
0
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
Le diminuzioni evidenziate nella voce 3.1.c) si riferiscono alla cancellazione della fiscalità differita relativa alle quote già dedotte extra contabilmente degli avviamenti afferenti i rami di azienda acquistati in anni precedenti, eliminati dal bilancio di Arca Holding.
Si segnala che la Sezione 13 non è applicabile.
Sezione 14
- ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”
Dettaglio / Valori
1. Risconti attivi su commissioni di pre-conto
2. Risconti attivi diversi
2016
2015
688.062
3.120.756
16.311
708.249
3. Costi anticipati
299.262
185.680
4. Crediti verso fornitori
501.489
846.446
3.249
3.249
915
7.632
5. Depositi cauzionali
6. Crediti v/terzi per servizi diversi
7. Crediti verso dipendenti e collaboratori
9.064
11.724
8. Macchina affrancatrice
6.480
6.842
9. Crediti verso Enti previdenziali
7.251
35
10. Credito Iva
56.605
0
11. Migliorie su beni di terzi
67.352
87.019
0
227.310
203.641
0
72.000
0
12. Crediti per riaddebito costi Sicav
13. Crediti verso terzi
14. Crediti per fatture da emettere
15. Altre attività
Totale
162
269.822
94.310
2.201.503
5.299.252
La voce 1 “Risconti attivi su commissioni di pre-conto” accoglie la quota di competenza di esercizi futuri delle commissioni riconosciute
anticipatamente ai collocatori che vengono riscontate lungo la durata di cinque esercizi (i.e. la durata prevista dei fondi collocati che hanno
determinato queste commissioni). L’importo tiene conto anche di quanto addebitato ai sottoscrittori che hanno chiesto il riscatto anticipato delle
quote dei fondi OICR per i quali è prevista una commissione di collocamento.
La voce 3 “Costi anticipati” di € 299.262 si riferisce a servizi pagati nel 2016 di competenza dell’esercizio 2017 di varia natura, come costi per
la manutenzione dei sistemi informatici e la partecipazione ad eventi.
La voce 13 “Crediti verso terzi” accoglie il pagamento di sanzioni Consob effettuato in nome e per conto degli esponenti aziendali sanzionati
in attesa della chiusura del contenzioso.
La voce 15 “Altre attività” si riferisce per € 164.000 al rimborso assicurativo delle spese legali sostenute per il contenzioso Consob in corso,
per € 79.971 ad un rimborso fiscale acquisito con la fusione di Carige SGR e per € 25.850 a rimborsi assicurativi.
163
Bilancio 2016
Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte B
VOCI DEL PASSIVO
Sezione 1 -
DEBITI - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Dettaglio della voce 10 “Debiti”
1.1 per attività di collocamento O.I.C.R.
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
2. Debiti per attività di gestione:
2.1 per gestioni proprie
2.2 per gestioni ricevute in delega
2.3 per altro
3. Debiti per altri servizi:
3.1 consulenze
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
3.3 altri
4. Altri debiti:
2016
Dettaglio / Valori
1. Debiti verso reti di vendita:
2015
58.694.045
60.576.792
52.538.748 0 0
6.155.297 5.653.092
3.518.472
1.459.689
3.397.002 1.348.777
121.470 110.912
0 0
2.442.982
2.366.030
0 0
2.442.982 2.366.030
0 0
4.1 pronti contro temine:
54.923.700
93.019
143.908
- di cui su titoli di Stato
0 0
- di cui su altri titoli di debito
0 0
- di cui su titoli di capitale e quote
0 0
93.019 143.908
4.2 altri
Totale
Fair Value - livello 1
64.748.518
64.546.419
Fair Value - livello 2
Fair Value - livello 3
64.748.518
64.546.419
Totale Fair value
64.748.518
64.546.419
I debiti verso reti di vendita per € 58.694.045 per retrocessioni di commissioni sono state liquidate quasi interamente nei primi due mesi del
2017.
La voce 3.2 “funzioni aziendali in outsourcing” si riferiscono ai debiti verso ICBPI per servizi di outsourcing relativi ai Fondi Comuni di
Investimento e al Fondo Pensione, quali i servizi di fund accounting, transfer agent, matching and settlement e servizi relativi agli aderenti del
Fondo Pensione.
164
1.2 “Debiti”: composizione per controparte
Banche
Composizione / Controparte
Enti finanziari
di cui del Gruppo
della SGR
1. Debiti verso reti di vendita:
1.1 per attività di collocamento OICR
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
2. Debiti per attività di gestione:
2.1 per gestioni proprie
2.2 per gestioni ricevute in delega
2.3 per altro
3. Debiti per altri servizi:
3.1 consulenze ricevute
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
3.3 altri
4. Altri debiti:
4.1 pronti contro temine
- di cui su titoli di stato
- di cui su altri titoli di debito
- di cui su titoli di capitale e quote
4.2 altri
Totale al 31.12.2016
Totale al 31.12.2015
6.131.650
0
0
78.937
0
0
8.348
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
87.483
0
0
15.299
0
0
0
2.998.439
121.470
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
61.345.523
62.846.144
0
0
0
2.442.982
0
0
0
398.563
0
0
di cui del Gruppo
della SGR
52.372.328
0
Clientela
di cui del Gruppo
della SGR
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
93.019
180.304
258.746
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.222.691
1.441.529
Si rileva che non vi sono debiti subordinati iscritti a bilancio (sezione 1.3).
Sezione 2
- TITOLI IN CIRCOLAZIONE - Voce 20
(in unità di Euro)
2.1 Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione”
Titoli
1. Titoli
- obbligazioni
- altri titoli
Totale
Valore
di bilancio
2.196.000
2.196.000
0
2.196.000
L1
2016
Fair value
L2
2.403.600
2.403.600
0
2.403.600
L3
Valore
di bilancio
25.254.000
25.254.000
0
25.254.000
L1
2015
Fair value
L2
27.393.000
27.393.000
0
27.393.000
L3
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Il saldo 2016 della voce “Titoli in circolazione” accoglie il valore nominale pari a € 2.000.000 dello strumento innovativo di capitale, emesso
dalla società nel dicembre 2013 per il valore originario di € 23.000.000, unitamente alla cedola di € 196.000 maturata nel corso dell’esercizio.
Il titolo è stato totalmente riacquistato a febbraio 2017. Il fair value dello strumento al 31 dicembre 2016 è pari a € 2.403.600 (incluso il valore
della cedola sopra menzionata) ed è stato determinato osservando titoli con le stesse caratteristiche dello strumento emesso da Arca Holding
con prezzi e rendimenti disponibili su mercati regolamentati.
Nel corso del 2016 la Società Arca Holding ha pagato gli interessi maturati nel 2015 pari ad € 2.254.000 e riacquistato titoli per nominali €
21.000.000 e relativi interessi maturati nel 2016 per € 1.540.555, realizzando una perdita di € 2.179.800.
Complessivamente gli interessi passivi 2016 sono pari a € 1.736.555.
Lo strumento innovativo di capitale è remunerato ad un tasso fisso del 9,80%, è irredimibile, ma la Società può, su propria iniziativa, rimborsarlo dopo cinque anni dalla data di emissione e previa autorizzazione della Banca d’Italia.
Le Sezioni 3,4,5, 6 e 8 non sono applicabili.
165
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 7 - PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70
Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività fiscali” di complessivi € 6.890.151 si rimanda alle apposite tabelle
esposte nella sezione 12 “Attività e passività fiscali”.
Sezione 9
- ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”
2016
Dettaglio / Valori
2015
1. Debiti v/fornitori
2.329.417
3.458.394
2. Debiti v/Dipendenti, collaboratori e amministratori
7.542.257
5.166.665
3. Debiti v/Enti Previdenziali su competenze da corrispondere
933.108
839.338
4. Debiti v/Erario per ritenute c/dipendenti
454.957
462.569
7.002.551
8.155.343
5. Debiti v/Erario per Irpef c/prodotti gestiti
6. Debiti v/Erario per ritenute c/collaboratori
19.293
0
7. Debiti v/Enti Previdenziali e Assistenziali
342.817
329.137
8. Altre passività
297.151
240.095
73.173
18.994.724
0
18.651.541
9. Debito Iva
Totale
La voce 1 “Debiti v/fornitori” si riferisce ai debiti verso fornitori per fatture ricevute e agli stanziamenti di fatture da ricevere per costi di
competenza dell’esercizio. Tale importo è allocato su una molteplicità di fornitori.
La voce 2 “Debiti v/Dipendenti, collaboratori e amministratori” di € 7.542.257 si riferisce per € 7.091.400 a bonus, VAP e incentivi all’esodo
del personale dipendente, per € 329.886 a ferie non godute e per € 120.971 ad altri debiti verso personale dipendente e amministratori.
Sezione 10
- TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
A
Esistenze iniziali
621.840
659.116
B
Aumenti
549.689
434.641
549.689
434.641
527.146
456.760
- rivalutazione Istat
10.242
9.328
- attualizzazione IAS
12.301
(31.447)
0
0
B.1 Accantonamento dell’esercizio
- civilistico
B.2 Altre variazioni in aumento (trasferimento dipendenti)
C Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
- anticipazioni concesse
- quota del TFR devoluta al fondo previdenziale complementare
e tesoreria
- imposta sostitutiva su rivalutazione TFR
D
- variazione IAS
Esistenze finali
2016
2015
(628.225)
(471.917)
(96.300)
(13.571)
(531.925)
(458.346)
(5.500)
0
(524.684)
(456.760)
(1.741)
(1.586)
0
543.304
0
621.840
L’ammontare del Fondo TFR rappresenta la stima attuariale degli averi per il trattamento di fine rapporto del personale dipendente, come
previsto dal principio IAS19 e dalla riforma della previdenza complementare.
166
10.2 Altre informazioni
Dal 1° gennaio 2007, in base a quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296, ciascun lavoratore dipendente può scegliere di destinare
il proprio TFR maturando alle forme pensionistiche complementari o di mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In quest’ultimo caso, per
le aziende con più di 50 dipendenti, il TFR sarà depositato dal datore di lavoro ad un fondo gestito dall’INPS per conto dello Stato.
Alla luce delle nuove disposizioni introdotte a partire dal 2007 il trattamento di fine rapporto si configura come un “beneficio successivo al
rapporto di lavoro” classificato come:
• “piano a contribuzione definita” per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 (data
di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l’INPS. Per tali quote
l’importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo
attuariali;
• “piano a benefici definiti” e pertanto è iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione Unitaria del Credito”, per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006.
La valutazione attuariale è stata effettuata sulle base delle informazioni aziendali relative ai dati anagrafici del personale. Tali dati tengono
conto anche di stime circa la permanenza in azienda e l’aumento di merito previsto per singolo dipendente. In particolare la permanenza stimata è stata rettificata da una serie di parametri quali il sesso del dipendente, numero di anni di permanenza in azienda, anni futuri stimati,
numero degli anni lavorativi in aziende precedenti all’attuale. La rivalutazione del TFR tiene conto tra l’altro degli aumenti di merito futuri,
degli aumenti da contratto, se conosciuti, nonché‚ degli scatti futuri di anzianità calcolati in base al livello di grado del dipendente, alle regole
di maturazione degli scatti differenziate a seconda della data di entrata in azienda. La metodologia utilizzata per i calcoli è la stessa utilizzata
negli esercizi precedenti.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel prospetto della
redditività complessiva.
Per quanto riguarda la stima attuariale, di seguito si forniscono le principali basi di calcolo utilizzate:
Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR al 31 dicembre 2016
Tasso di mortalità dei dipendenti
Sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA.
Inabilità della popolazione attiva
Determinata sulla base delle tavole di uso corrente nella pratica assicurativa e riassicurativa
relativamente alla probabilità di invalidamento durante l’attività lavorativa.
Frequenze ed ammontare
delle anticipazioni di TFR
Determinate in funzione della propensione a richiedere anticipatamente una percentuale
del TFR totale maturato sulla base dell’esperienza storica della società.
Frequenze del turnover
Determinate in funzione dell’esperienza storica della società.
Probabilità di pensionamento
Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto
dalla normativa vigente per il pensionamento INPS.
Tasso annuo di attualizzazione
iBoxx Corporate dell’area Euro con durata 10+ e rating AA.
Tasso annuo di inflazione
1% pari alla stima di lungo termine del tasso di inflazione ISTAT.
Analisi di sensitività
+/- 0,5% del tasso di attualizzazione comporta un intervallo di valorizzazione
del fondo TFR compreso tra € 522.237 e € 565.764
Sezione 11
- FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
1.
Voci
Quiescenza e obblighi simili
2016
2015
102.425
359
1.1 Fondo garanzia Fondo Pensione
102.425
359
2.
121.542
249.692
86.878
215.028
Altri fondi:
2.1 Fondo contenzioso IVA
2.2 Fondo altri contenziosi fiscali
Totale
34.664
34.664
223.967
250.051
167
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte B
11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
F.do garanzia
Fondo Pensione
A. Esistenze iniziali
Fondo contenzioso
IVA
Fondo altri
contenziosi fiscali
Totale
359
215.028
34.664
250.051
B. Aumenti
102.528
0
0
102.528
B.1 Accantonamento dell’esercizio
102.169
0
0
102.169
B.2 Altre variazioni
359
0
0
359
C. Diminuzioni
(462)
(128.150)
0
(128.612)
C.1 Utilizzo dell’esercizio
(103)
(128.150)
0
(128.253)
C.2 Altre variazioni
(359)
0
0
(359)
D. Esistenze finali
102.425
86.878
34.664
223.967
Il fondo per rischi e oneri al 31 dicembre 2016 è pari a € 223.967 in diminuzione di € 26.084 rispetto all’esercizio precedente. La variazione
sull’anno sono state le seguenti:
i) utilizzo di un importo di € 128.150 del fondo rischi per il contenzioso IVA banca depositaria a seguito delle richieste di rivalsa pervenute
dalle banche depositarie;
ii) accantonamento/rilascio di € 102.066 del fondo costituito a copertura delle passività potenziali della Società legate al comparto garantito
“Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza.
Si ricorda che il fondo per contenzioso IVA è stato costituito nel 2013 per € 378.290 a copertura degli oneri per rivalsa IVA sui servizi di
depositaria resi al Fondo Pensione e che gravano integralmente su Arca Hoding.
Sezione 12
- PATRIMONIO - Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”
Tipologie
1. Capitale
1.1 Azioni ordinarie
n° 50.000.000 azioni da nominali € 1,00
1.2 Altre azioni (da specificare)
Totale
2016
2015
50.000.000
50.000.000
0
0
50.000.000
50.000.000
Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato. Le azioni sono depositate in custodia presso la Società emittente.
La Società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni né titoli o valori simili, né possiede o ha posseduto azioni
proprie.
Le tabelle 12.2, 12.3 e 12.4 non sono applicabili.
168
12.5 Altre informazioni
12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve”
Rettifica
Rettifica
utili esercizio utili esercizi
2005 per
precedenti
transizione
per TFR
IAS
IAS 19
Riserva
legale
A Esistenze iniziali
First Time
Adoption
Riserva
straordinaria
Riserva
ex D.Lgs.
n° 124/93
Utili
a nuovo
10.000.000
157.382
0
0
0
0
27.844.374 9.807.978
0 (117.264)
37.535.088
B.1 Attribuzioni di utili/perdite
0
0
0
0
27.844.374
0
27.844.374
B.2 Altre variazioni
0
0
0
0
0 (117.264)
9.690.714
C Diminuzioni
0
0
0
0 (10.000.000) (535.645)
0
0 (10.535.645)
C.1 Utilizzi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0 9.807.978
0 130.075.838
- distribuzione
0
0
0
0 (10.000.000)
0
0
0 (10.000.000)
- trasferimento a capitale
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0 (535.645)
0
0
(535.645)
10.000.000
157.382
C.2 Altre variazioni
D
0 221.976
Totale
B Aumenti
- coperture perdite
444.728 14.214.939 105.036.813
Perdite
a nuovo
Rimanenze finali
444.728 14.214.939 122.881.187 9.272.333 221.976 (117.264) 157.075.281
La voce B.1 si riferisce alla destinazione dell’utile dell’esercizio precedente a incremento della riserva straordinaria per € 27.844.374.
La voce B.2 “Utili a nuovo” di € 9.807.978 è correlato al trattamento fiscale in capo ad Arca Holding dell’ammortamento extracontabile degli
avviamenti relativi ai rami di azienda acquisiti negli esercizi precedenti (gestione di OICR e Fondi Pensione) conferiti ad Arca Fondi SGR
S.p.A.. Più precisamente l’incremento di € 7.623.876 rappresenta la contropartita delle imposte anticipate rilevate sul valore residuo da ammortizzare extracontabile degli avviamenti in oggetto al 30 giugno 2016, pari ad € 23.053.753; l’incremento di € 2.184.101 rappresenta la contropartita dell’annullamento delle imposte differite sugli ammortamenti deducibili al 30 giugno 2016, pari a € 6.604.480.
La voce B.2 Perdite a nuovo” si riferisce alla perdita 2016 di Arca Fondi portata a nuovo.
La voce C.1 si riferisce alla riduzione della riserva straordinaria di € 10.000.000 per il pagamento di dividendi ai soci, come da delibera dell’assemblea del 28 aprile 2016.
La voce C.2 si riferisce alla riclassificazione nelle riserve di utili della riserva negativa da valutazione del TFR Ias 19 al 1° luglio 2016 a seguito del conferimento del Fondo TFR ad Arca Fondi.
12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione”
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Riserva valutazione
TFR IAS 19
Totale
A
Esistenze iniziali
(721.152)
(483.705)
(1.204.857)
B
Aumenti
1.084.745
579.100
1.663.845
B.1 Variazioni positive di fair value
584.531
43.455
627.986
B.2 Altre variazioni
500.214
535.645
1.035.859
0
(51.940)
(51.940)
C.1 Variazioni negative di fair value
0
(51.940)
(51.940)
C.2 Altre variazioni
0
0
0
363.593
43.455
407.048
C
D
Diminuzioni
Rimanenze finali
Nell’esercizio la riserva da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, consistenti nelle quote del fondo comune Arca RR
Diversified Bond, ha visto le seguenti movimentazioni:
• incremento per le variazioni positive di fair value della riserva di Arca Holding al 30 giugno 2016 per € 220.938;
• incremento per le variazioni positive di fair value della riserva di Arca Fondi al 31 dicembre 2016 per € 363.593;
• incremento per il rigiro a conto economico della riserva di Arca Holding al 1° luglio 2016 per €500.214 a seguito del conferimento delle
attività finanziarie disponibili per la vendita ad Arca Fondi.
169
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte B
Nell’esercizio la riserva da valutazione TFR Ias 19 ha visto le seguenti movimentazioni:
• incremento per € 43.455 corrispondente all’utile attuariale sul TFR di Arca Fondi al 31 dicembre 2016;
• incremento di € 535.645 per riclassificazione della riserva di Arca Holding al 1° luglio 2016 nelle riserve di utili a seguito del conferimento
del Fondo TFR ad Arca Fondi;
• decremento per € 51.940 corrispondente alla perdita attuariale sul TFR di Arca Holding al 30 giugno 2016.
12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità
Importo
Possibilità
di utilizzazione
Quota
disponibile
Riserve:
1.
Riserva legale
10.000.000
B
10.000.000
2.
Riserva straordinaria
122.881.187
A.B.C.
122.881.187
3.
Riserva ex D.Lgs. 124/93
221.976
A.B.C.
221.976
4.
Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS
157.382
A.B.C.D.
157.382
5.
Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19
444.728
A.B.C.D.
444.728
Utili a nuovo
9.272.333
A.B.C.D.
9.272.333
Perdite a nuovo
(117.264)
6.
Riserva di valutazione attività finanziarie AFS
7.
Riserva valutazione TFR IAS 19
8.
Riserva First Time Adoption
- su attività materiali
- su TFR
- per annullamento del fondo rischi finanziari generali
e altri fondi rischi generici
Totale
363.593
E
0
43.455
E
0
11.524.483
572.219
2.118.237
157.482.329
A.B.C.D.
A.B.D.
A.B.C.D.
11.524.483
572.219
2.118.237
157.192.545
Quota non distribuibile
(10.572.219)
Quota distribuibile
146.620.326
Legenda:
A - per aumento di capitale
B - per copertura perdite
C - per distribuzione ai soci
D - per incremento riserva straordinaria
E - indisponibili ai sensi degli articoli 6 e 7 del Decreto Lgs 38
ALTRE INFORMAZIONI
1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
2. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi similari
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
3. Operazioni di prestito titoli
Il Gruppo non ha effettuato operazioni di prestito titoli.
4. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
5. Informativa sulle attività a controllo congiunto
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
170
NOTA INTEGRATIVA PARTE C
Informazioni sul Conto Economico
Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Sezione 1 -
COMMISSIONI ATTIVE E PASSIVE - Voci 10 e 20
(in unità di Euro)
1.1 “Commissioni attive e passive”
A. GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi Comuni
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di sottoscrizione / rimborso
- commissioni di switch
- altre commissioni
Totale commissioni da fondi comuni
1.2 Gestioni individuali
- commissioni di gestione
Commissioni
Attive
230.525.188
12.548.987
9.672.162
0
0
252.746.337
0
2016
Commissioni
Passive
(160.455.037)
0
(7.916.546)
0
(10.324.827)
(178.696.410)
0
- commissioni di incentivo
- commissioni di sottoscrizione / rimborso
- altre commissioni
Totale commissioni da gestioni individuali
1.3 Fondi pensione aperti
- commissioni di gestione
0
0
0
0
25.917.998
Servizi
- commissioni di incentivo
- commissioni di sottoscrizione / rimborso
- altre commissioni
Totale commissioni da fondi pensione aperti
2. Gestioni ricevute in delega
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- altre commissioni
Totale commissioni da gestioni ricevute in delega
TOTALE COMMISSIONI
PER GESTIONE (A)
B. ALTRI SERVIZI
- consulenza
- altri servizi
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI (B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
70.070.151
12.548.987
1.755.616
0
(10.324.827)
74.049.927
0
Commissioni
Attive
240.991.927
6.179.005
12.232.948
0
0
259.403.880
0
2015
Commissioni
Passive
(167.708.059)
0
(10.892.759)
0
(4.795.283)
(183.396.101)
0
0
0
0
0
(11.386.422)
0
0
0
0
14.531.576
0
0
0
0
24.002.219
0
0
0
0
(10.605.874)
0
0
0
0
13.396.345
0
524.650
1.161.873
27.604.521
7.202.560
0
0
7.202.560
287.553.418
0
(449.140)
(367.532)
(12.203.094)
0
0
0
0
(190.899.504)
0
75.510
794.341
15.401.427
7.202.560
0
0
7.202.560
96.653.914
0
457.430
1.134.456
25.594.105
1.763.093
27.042
0
1.790.135
286.788.120
0
(375.707)
(459.618)
(11.441.199)
0
0
0
0
(194.837.300)
0
81.723
674.838
14.152.906
1.763.093
27.042
0
1.790.135
91.950.820
353.330
0
353.330
0
0
0
353.330
0
353.330
532.222
0
532.222
0
0
0
532.222
0
532.222
287.906.748
(190.899.504)
97.007.244
287.320.342
(194.837.300)
92.483.042
Commissioni
Nette
Commissioni
Nette
73.283.868
6.179.005
1.340.189
0
(4.795.283)
76.007.779
0
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono le commissioni riconosciute a terzi cui la Società
ha delegato la gestione.
Gli importi sono dettagliati nell’apposita tabella 1.3 “Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi”.
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni di
gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione in essere al 31 dicembre
2016, pari rispettivamente a € 15.272.044 e ad € 3.216.938.
Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto,
riscontate nel periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento.
172
1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte
Banche
Tipologia / Controparte
Enti finanziari
di cui
del gruppo
Altri soggetti
di cui
del gruppo
Totale
di cui
del gruppo
di cui
del gruppo
A.
GESTIONE DI PATRIMONI
1.
Gestioni proprie
1.1 Commissioni di collocamento
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
1.2 Commissioni di mantenimento
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
7.916.546
0
0
0
0
0
7.916.546
0
0
0
0
0
0
0
0
0
447.710
0
325
0
1.105
0
449.140
159.661.883
0
536.342
0
256.812
0
0
0
0
0
0
0 160.455.037
0
0
0
11.225.073
0
30.797
0
130.552
0 11.386.422
0
1.3 Commissioni di incentivazione
0
0
0
0
0
0
- OICR
0
0
- Gestioni individuali
0
0
0
0
0
0
0
0
- Fondi pensione
0
0
0
0
0
0
0
0
1.4 Altre Commissioni
0
0
4.957
0 10.324.827
0
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
2.
Gestioni ricevute in delega
0 10.319.870
0
0
0
0
0
0
0
0
367.193
0
339
0
0
0
367.532
0
- OICR
0
0
0
0
0
0
0
0
- Gestioni individuali
0
0
0
0
0
0
0
0
- Fondi pensione
0
0
0
TOTALE COMMISSIONI
PER ATTIVITÀ DI GESTIONE (A)
B.
ALTRI SERVIZI
0
0
0
179.618.405
0
572.760
0
0
0 10.708.339
0 190.899.504
0
- consulenze
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri servizi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) 179.618.405
0
572.760
0 190.899.504
0
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI (B)
0 10.708.339
1.3 Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi
2016
Servizi
1.
Commissioni
Attive
2015
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
Commissioni
Attive
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
Gestioni proprie di patrimoni
1.1 Fondi comuni
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- altre commissioni
Totale commissioni
su gestioni delegate a terzi
12.701
0
12.701
432.018
(193.304)
238.714
0
0
0
0
0
0
0
(2.540)
(2.540)
0
(38.781)
(38.781)
12.701
(2.540)
10.161
432.018
(232.085)
199.933
La Sezione 2 non è applicabile.
173
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 3
- INTERESSI - Voci 40 e 50
(in unità di Euro)
3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati”
2016
Voci / Forme tecniche
1.
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Titoli
di debito
0
Pronti
contro termine
Depositi e
conti correnti
0
0
Altre
operazioni
2015
Totale
0
0
0
2.
Attività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
0
0
3.
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
0
0
0
0
0
0
4.
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
0
0
0
0
0
0
5.
Crediti
0
0
171.010
0
171.010
14.503
6.
Altre attività
X
X
X
22.258
22.258
27.754
7.
Derivati di copertura
X
X
X
0
0
0
Totale
0
0
171.010
22.258
193.268
42.257
L’importo di cui alla voce 5 Crediti si riferisce agli interessi maturati sul saldo di c/c.
L’importo di cui alla voce 6 Altre attività si riferisce principalmente agli interessi maturati sui rimborsi fiscali.
3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati”
2016
Voci / Forme tecniche
Finanziamenti
Pronti
contro termine
Titoli
Altro
2015
Totale
1.
Debiti
0
0
0
(6.587)
(6.587)
(114.412)
2.
Titoli in circolazione
0
0
(1.736.555)
0
(1.736.555)
(2.254.000)
3.
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
0
0
0
0
4.
Passività finanziarie valutate
al fair value
0
0
0
0
0
0
5.
Altre passività
X
X
0
(11)
(11)
(409)
6.
Derivati di copertura
X
X
0
0
0
0
Totale
0
0
(1.736.555)
(6.598)
(1.743.153)
(2.368.821)
La voce 2 si riferisce, come già evidenziato, agli interessi passivi maturati sulla cedola dello strumento innovativo di capitale al tasso del 9,80%.
Le Sezioni 4,5,6 e 8 non sono applicabili.
174
Sezione 7
- UTILE (PERDITA) DA CESSIONE O RIACQUISTO - Voce 90
(in unità di Euro)
7.1 Composizione della voce 90 “Utile (perdita) da cessione o riacquisto”
Voci/Componenti reddituali
1.
1.1
1.2
1.3
Attività finanziarie
Crediti
Attività disponibili per la vendita
Attività detenute sino a scadenza
Totale (1)
2. Passività finanziarie
1.1 Debiti
1.2 Titoli in circolazione
Totale (2)
Totale (1+2)
2016
Utile
Perdita
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(689.950)
0
(689.950)
0
0
(2.179.800)
(2.179.800)
(2.869.750)
2015
Risultato netto
0
0
(689.950)
0
(689.950)
0
0
(2.179.800)
(2.179.800)
(2.869.750)
Utile
Perdita
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Risultato netto
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
La perdita € 689.950 di cui al punto 1.2 “Attività disponibili per la vendita”, si riferisce alla perdita complessiva realizzata al 30 giugno 2016
da Arca Holding sulle quote del fondo comune di investimento Arca RR Diversified Bond, conferite ad Arca Fondi. Tale perdita e il relativo
effetto fiscale erano stati precedentemente allocati alla riserva da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, girata a conto
economico conseguentemente al conferimento.
La perdita di € 2.179.800 di cui al punto 1.2 “Titoli in circolazione” si riferisce alla perdita realizzata da Arca Holding sul riacquisto dei titoli
in circolazione, detenuti da alcuni azionisti della Società, dell’importo originale di € 21.000.000.
Sezione 9
- SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”
Voci/Settori
1. Personale dipendente
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al tratt. di fine rapporto al personale
f) accant. al fondo tratt. di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) altre spese
2. Altro personale in attività
3. Amministratori e Sindaci
a) compensi e altri costi del Consiglio di Amministrazione
b) compensi del Collegio Sindacale
4. Personale collocato a riposo
5. Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende
6. Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la società
Totale
2016
12.480.156
2.828.151
0
0
17.172
0
0
696.977
0
2.311.103
892.146
265.760
2015
18.333.559
82.725
1.157.906
0
0
0
19.574.190
15.871.307
11.338.990
2.690.959
0
0
11.305
0
0
650.142
0
1.179.911
47.364
951.932
729.569
222.363
0
0
0
16.870.603
La voce h) “Altre spese si riferisce per € 1.851.585 a incentivi all’esodo, per € 320.856 ad assicurazioni dipendenti e per € 138.662 a buoni
pasto.
175
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte C
9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria
1. Personale con contratto di lavoro subordinato
dirigenti
quadri direttivi
restante personale
2. Personale con contratto di lavoro somministrato
dirigenti
quadri direttivi
restante personale
Totale
2016
96
0
96
22
43
31
0
0
0
2015
94
22
41
31
0
0
0
0
94
Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno.
I dipendenti part-time sono convenzionalmente conteggiati al 50%.
9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”
Voci
Info provider
Service informatico
Canoni/manutenzione licenze software
Pubblicità
Consulenze e prestazioni professionali
Servizi professionali sito web
Outsourcing amministrativo fondi comuni e mandati
Outsourcing amministrativo fondi pensione
Outsourcing amministrativo sgr
Commissioni e spese bancarie fondi pensione
Manutenzioni beni materiali e hardware
Postali e pubblicazioni obbligatorie
Telefoniche
Formazione rete di vendita
Altre spese per il personale
Vigilanza e pulizia uffici
Elettricità e combustibile
Viaggi e trasferte
Locazione immobili e spese accessorie
Noleggio automobili
Quote associative
Trasporto e spedizione
Rappresentanza
Stampati e cancelleria
Pubblicazioni e abbonamenti
Spese di revisione
Noleggio apparati elettronici
Imposte indirette e tasse
Compenso garante di comparti a rendimento garantito Fondi comuni
Premi assicurativi
Adesione organismi di garanzia/vigilanza
Altre
Totale
2016
2.799.359
2.199.573
1.185.337
1.199.408
2.910.331
331.919
4.314.156
2.461.890
538.460
810.888
384.103
1.585.982
212.590
52.719
352.664
455.820
327.728
208.348
159.022
325.025
188.593
38.599
470.333
122.392
58.643
152.435
236.806
173.093
0
22.780
32.386
98.874
24.410.256
2015
2.543.071
2.092.612
1.336.473
2.206.360
3.444.089
535.978
4.479.522
2.573.275
481.039
981.604
436.774
1.969.964
275.256
87.959
568.387
508.505
352.872
208.301
138.493
295.691
203.126
40.047
384.092
83.102
69.467
166.976
217.783
165.106
51.544
22.761
12.320
179.755
27.112.304
Con riferimento alle variazioni intervenute alla voce “Altre spese amministrative” si segnala in particolare quanto segue:
i) i costi per servizi professionali mostrano un calo € 0,5 milioni riconducibile principalmente allo sviluppo e manutenzione del nuovo sito
internet di Arca rispetto l’attività di start up svolta nel 2014 e 2015;
ii) la riduzione delle spese postali e legate alle comunicazioni obbligatorie per € 0,4 milioni grazie a una attività di efficientamento del processo di invio di suddette comunicazioni;
iii) la riduzione delle spese di pubblicità nell’ambito di un più ampio processo di contenimento delle spese.
Si precisa che la voce “altre” include le seguenti principali poste: spese bancarie € 10.115, spese per rinnovo marchi € 14.034, servizi di conservazione sostitutiva € 13.030, erogazioni liberali € 15.400, servizi per partecipazione a premi € 20.130.
176
Sezione 10
- RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 120
(in unità di Euro)
10.1 Composizione della voce 120 “ Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
Voci/rettifiche
e riprese di valore
1.
Ammortamento
2016
Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese
di valore
2015
Risultato
netto
Risultato
netto
di proprietà
- ad uso funzionale
- per investimento
1.255.268
0
0
1.255.268
3.041.869
0
0
0
0
0
2. acquisite in leasing finanziario
- ad uso funzionale
- per investimento
Totale
50.148
0
0
50.148
52.957
0
0
0
0
0
1.305.416
0
0
1.305.416
3.094.826
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della Nota Integrativa, voci dell’attivo sezione 10 “Attività materiali”.
La variazione rispetto allo scorso esercizio è dovuta al fatto che nell’esercizio precedente si era rilevata una perdita per deterioramento di € 1,7
milioni sull’immobile di via Mosè Bianchi ceduto nell’esercizio 2016.
Sezione 11 - R
ETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI Voce 130
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 130 “ Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”
Voci/rettifiche
e riprese di valore
1.
Avviamento
2.
Altre attività immateriali
Ammortamento
2016
Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese
di valore
2015
Risultato
netto
Risultato
netto
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.366.876
0
0
2.366.876
2.553.030
0
0
0
0
0
2.366.876
0
0
2.366.876
2.553.030
2.1 di proprietà
- generate internamente
- altre
2.2 acquisite in leasing finanziario
Totale
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della Nota Integrativa, voci dell’attivo sezione 11 “Attività immateriali”.
Il risultato netto relativo all’esercizio 2016 è composto unicamente dal costo per ammortamento.
La sezione 12 non è applicabile.
177
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 13 -
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 150
(in unità di Euro)
13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”
2016
Voci
1.
Accantonamenti
1.1
al fondo garanzia del Fondo Pensione
1.2
2015
102.169
0
102.169
0
al fondo contenzioso IVA
0
0
1.3
2.
al fondo altri contenziosi fiscali
Utilizzi/Rilasci
0
2.1
Rilascio del fondo contenzioso IVA
0
2.2
Rilascio del fondo garanzia del Fondo Pensione
Risultato netto
0
0
(9.125)
0
(9.036)
(89)
(9.125)
102.169
L’accantonamento al fondo garanzia del Fondo Pensione corrisponde all’onere a carico della Società a favore degli iscritti del comparto “Obiettivo TFR”, a garanzia del minimo garantito, corrispondente a contributi netti versati tenuto conto di evoluzioni dell’andamento dei tassi di
rendimento e di ipotesi attuariali.
Sezione 14
- ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - Voce 160
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 160 “ Altri proventi e oneri di gestione”
Voci
1. Proventi
2016
2015
1.819.592
1.877.761
Proventi per altri servizi resi
230.154
239.716
Proventi diversi
247.330
241.220
Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi a esercizi precedenti
194.138
43.786
Indennizzi diversi
Canoni di locazione spazi e servizi di facility management
Contributo per rimborso piani formativi personale dipendente
Utili da alienazione cespiti
Differenze cambio attive
Recupero spese auto assegnate
Abbuoni e sconti attivi
2. Oneri
0
6.666
1.118.800
1.281.489
0
37.263
0
1.800
28.830
24.258
327
1.530
13
(561.625)
33
(184.106)
Oneri di competenza esercizi precedenti
(156.986)
(95.754)
Migliorie su beni di terzi
(23.755)
(23.165)
Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi
(52.568)
(4.432)
Differenze cambi passive
(18.387)
(55.564)
Perdite da alienazione cespiti
(308.362)
0
Altri oneri straordinari
(1.558)
(5.107)
Abbuoni e sconti passivi
Totale
(9)
1.257.967
(84)
1.693.655
La voce proventi per altri servizi resi pari a € 230.154 si riferisce a somministrazione di servizi web alle Banche Collocatrici.
La voce “proventi diversi” pari a € 247.330 include principalmente un rimborso assicurativo di € 164.000, riaddebito costi relativi all’immobile di Via Mosè Bianchi di competenza del nuovo acquirente di € 72.000 e altri ricavi diversi per € 11.330.
La voce “canoni di locazione” per € 1.118.800 si riferisce ai ricavi per la locazione e i relativi servizi accessori dell’immobile di Via Mosè
Bianchi.
La voce “perdite da alienazione cespiti” si riferisce principalmente alla cessione dell’immobile di Via Mosè Bianchi.
Le Sezioni 15 e 16 non sono applicabili.
178
Sezione 17
- IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE Voce 190
(in unità di Euro)
17.1 Composizione della voce 190 “ Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”
2016
1.
Imposte correnti
- IRES
- IRAP
2.
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
- IRES
- IRAP
3.
Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio
- IRES
- IRAP
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti
d’imposta di cui alla legge n. 214/2011
3.ter Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter
4.
Variazione delle imposte anticipate
- IRES
- IRAP
5.
Variazione delle imposte differite
- IRES
- IRAP
Imposte di competenza dell’esercizio
10.839.012
2.960.533
3.492
1.399
0
0
2.660.158
545.736
(1.152.690)
(622.039)
2015
13.799.545
4.891
0
0
14.100.187
11.269.830
2.830.357
18.311
18.424
(113)
0
0
0
0
0
3.205.895
(1.774.729)
15.235.601
0
(197.414)
(185.381)
(12.033)
580.301
482.560
97.741
14.501.385
17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
ONERE FISCALE
IRES
UTILE D’ESERCIZIO
prima delle imposte
1. Onere fiscale TEORICO
2.1 Differenze permanenti
- in aumento
- in diminuzione
2.2. Differenze temporanee
- in aumento
- in diminuzione
3.
4.
Variazioni imposte anticipate/differite
- in aumento
- in diminuzione
Variazioni imposte correnti esercizi
precedenti
- in aumento
- in diminuzione
5. Onere fiscale EFFETTIVO
6. Imposta sostitutiva / imposte anticipate
UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte
IRAP
TOTALE
RISULTATO
DELL’ESERCIZIO
46.086.669
27,50%
12.673.834
5,57%
2.567.027
27,50%
27,50%
377.478
(661.045)
5,57%
5,57%
1.326.518
(972.367)
27,50%
27,50%
1.919.394
(455.889)
1.179.937
5,57%
5,57%
0
0
354.152
1.534.089
342.255
(3.357.014)
(3.014.759)
5,57%
5,57%
635.806
(596.451)
39.354
(2.975.404)
3.492
0
3.492
10.842.505
5,57%
5,57%
1.399
0
1.399
2.961.932
4.891
13.804.436
27,50%
27,50%
27,50%
27,50%
23,53%
6,43%
15.240.861
13.804.436
1.431.165
30.851.068
179
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte C
Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte
differite e anticipate.
1.
2.
Imposte ANTICIPATE
1.1 Sorte nell’esercizio
- Compensi Amministratori
- Costi di lavoro accantonati
- Costi di lavoro accantonati
- Accantonamenti fondo TFR
- Avviamenti
- Accantonamenti fondo rischi
- Accantonamenti fondo rischi
- Imposte deducibili per cassa
- Differenze cambi
- Ammortamenti
- Ammortamenti
- Sistemazioni contabili
1.2 Annullate nell’esercizio
- Spese di manutenzione
- Compensi Amministratori
- Perdite fiscali
- A.C.E.
- Costi di lavoro accantonati
- Accantonamenti fondo TFR
- Accantonamenti fondo rischi
- Accantonamenti fondo rischi
- Accantonamenti fondo rischi
- Differenze cambi
- Ammortamenti
- Ammortamenti
- Recupero valore titoli AFS
- Variazione aliquota Ires
- Sistemazioni contabili
Imposte DIFFERITE
2.1 Sorte nell’esercizio
- Ammortamenti avviamento
- Utili su cambi realizzati
- Plusvalenza su immobile ripartiz.
- Sistemazioni contabili
2.2 Annullate nell’esercizio
- Avviamenti eliminaz.contabile
- Ammortamenti
- Cessione immobile
- Variazione aliquota Ires
Totale
La Sezione 18 non è applicabile.
180
Aliquota
Ires
Irap
27,5%
27,5%
24,0%
27,5%
27,5%
24,0%
27,5%
27,5%
27,5%
24,0%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
3,5%
27,5%
27,5%
24,0%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
3,5%
5,57%
5,57%
5,57%
5,57%
5,57%
5,57%
5,57%
5,57%
5,57%
5,57%
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto fiscale
Ires
50.394
13.858
2.119.655
582.905
2.026.549
486.372
58.074
15.970
23.053.753 6.339.782
102.169
24.521
91.952
0
18.352
5.047
9.857
2.711
166.677
45.836
101.257
24.302
54.706
15.044
(12.428)
(3.418)
(231.683)
(63.713)
(80.378)
(22.104)
(17.427)
(4.792)
(2.869.585) (789.137)
(44.323)
(12.189)
(128.150)
(35.241)
(103)
(28)
(93)
0
(15.151)
(4.167)
(9.761.489) (2.684.409)
(22.451)
(6.174)
(814.929) (224.105)
(4.272.123) (149.524)
(1.071.201) (294.580)
(818.567) (225.107)
(5.494)
(1.319)
(8.124.369) (2.234.201)
(27.729)
(7.626)
6.604.480 1.816.232
1.584.941
435.859
10.429.020 2.867.981
9.060.051
317.102
Irap
Totale
0
13.858
0
582.905
0
486.372
0
15.970
1.284.094 7.623.876
0
24.521
5.122
5.122
0
5.047
0
2.711
0
45.836
0
24.302
0
15.044
0
(3.418)
0
(63.713)
0
(22.104)
0
(4.792)
0 (789.137)
0
(12.189)
(7.138)
(42.379)
0
(28)
(5)
(5)
0
(4.167)
(543.715) (3.228.124)
0
(6.174)
0 (224.105)
0 (149.524)
0 (294.580)
(45.594) (270.701)
0
(1.319)
0 (2.234.201)
(1.544)
(9.170)
367.870 2.184.102
88.281
524.140
580.896 3.448.877
0
317.102
Totale
generale
8.845.564
(4.844.439)
(2.515.391)
6.474.221
7.959.955
NOTA INTEGRATIVA PARTE D
Altre informazioni
Nota integrativa
Parte D - Altre informazioni
Sezione 1 -
Riferimenti specifici sulle attività svolte
(in unità di Euro)
1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi
La società capogruppo Arca Holding svolge la propria attività di holding di partecipazione, mentre Arca Fondi SGR S.p.A. presta i servizi di
investimento del risparmio.
1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni)
Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi.
1.1.2 Impegni relativi a fondi pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale
Con riferimento al comparto “Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza, la controllata Arca Fondi presta la garanzia di restituzione
agli iscritti degli importi netti versati. Alla data di riferimento del bilancio il fondo per rischi e oneri relativo alla garanzia prestata sul comparto sopra menzionato ammonta a € 102.425, corrispondente al capitale necessario alla copertura della garanzia stimato attraverso un modello
sviluppato internamente.
Tale modello determina il capitale necessario alla copertura della garanzia in base:
• alla stima dei rendimenti attesi del portafoglio, in assenza di ipotesi di volatilità dei rendimenti e al netto delle commissioni di gestione applicate;
• al calcolo, per ciascun aderente e per il tempo mancante al pensionamento, del potenziale deficit mensile tra il totale dei versamenti ed il
mark-to-market della posizione;
• alla ponderazione dei deficit mensili in base ad una stima delle probabilità di esercizio della garanzia (per le cause previste);
• all’attualizzazione dei gap mensili ponderati.
1.1.3 Impegni e garanzie ricevute da terzi
Non sussistono impegni e garanzie ricevute da terzi ad eccezione di una fidejussione rilasciata da un istituto di credito a garanzia del pagamento del canone di locazione degli uffici di Piazza Missori.
1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terzi
Le quote del fondo Arca RR Diversified Bond detenute dalla controllata Arca Fondi nel portafoglio di proprietà relativo alle attività disponibili per la vendita sono depositate presso l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane SpA.
1.1.5 Beni di terzi c/o l’impresa
Al 31 dicembre 2016 Arca Holding detiene presso la propria sede sociale i certificati azionari relativi al proprio capitale sociale e a quello della
controllata.
1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti
1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio)
OICR
1. Gestioni Proprie
Fondi comuni
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO II
ARCA CEDOLA BOND 2015 ALTO POTENZIALE II
ARCA CEDOLA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO III
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV
182
2016
0
0
0
0
115.465.006
49.100.616
137.143.091
92.461.165
211.542.243
196.969.739
200.411.239
173.120.833
49.899.222
206.405.520
79.765.208
343.169.327
2015
52.228.617
70.697.019
20.953.575
19.121.147
120.168.789
63.838.733
194.621.046
116.001.581
268.978.876
241.686.335
214.323.284
205.998.577
55.065.313
252.531.587
92.070.259
418.919.280
OICR
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA V
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE
ARCA BOND FLESSIBILE
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VI
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE II
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VII
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE III
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VIII
ARCA AZIONI ITALIA
ARCA BB
ARCA BOND CORPORATE
ARCA TE
ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI
ARCA BOND GLOBALE
ARCA AZIONI INTERNAZIONALI (già Arca 27 - Azioni Estere)
ARCA RR DIVERSIFIED BOND
ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA (già Arca Rendimento Assoluto T3)
ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITÀ (già Arca Rendimento Assoluto T5)
ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA AZIONI EUROPA
ARCA AZIONI AMERICA
ARCA AZIONI FAR EAST
Arca 2020 Redd Multival IV
ARCA CED 2020 OBB ATT IX
ARCA CED 2020 OBB ATT X
Arca 2020 Redd Multival V
ARCA MULTIASSET BALANCED
ARCA MULTIASSET AGGRESSIVE
ARCA 2020 REDD MULTIVAL VI
ARCA CED 2020 OBB ATT XI
ARCA CED 2020 OBB ATT XII
ARCA 2020 REDD MULTIVAL VII
ARCA 2021 REDD MULTIVAL VIII
ARCA CEDOLA 2021 PLUS
ARCA 2022 REDD VAL GLOBALE
ARCA RISPARMIO
ARCA 2021 REDDITO MULTIVAL IX
ARCA CEDOLA 2021 PLUS II
ARCA 2022 REDD VAL GLOBALE II
ARCA IMPRESA RENDITA
ARCA CEDOLA 2021 PLUS III
ARCA 2021 REDDITO MULTIVAL X
ARCA CEDOLA CORPORATE 2021
ARCA RISPARMIO PREVIDENZA
ARCA 2021 REDDITO MULTIVAL XI
ARCA CEDOLA CORPORATE 2021 II
ARCA CEDOLA 2021 PLUS IV
ARCA ECONOMIA REALE EQUITY IT
ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015
Totale gestioni proprie
2016
373.989.257
249.873.250
142.520.473
206.509.913
166.086.845
177.577.838
150.695.362
179.179.370
618.072.987
850.563.680
768.035.406
603.905.742
238.255.323
598.745.409
541.241.053
3.200.314.938
5.207.758.525
596.670.235
740.875.754
1.023.666.220
794.105.592
403.371.314
196.792.862
430.526.362
469.751.996
223.756.280
309.644.828
29.048.299
9.490.714
200.423.897
239.504.595
339.853.358
172.934.307
87.845.593
312.620.010
34.236.507
378.693.195
97.089.512
256.300.275
31.939.086
31.212.467
127.289.973
85.642.377
135.377.867
18.790.006
130.592.652
142.093.755
97.084.767
121.556.014
0
24.397.559.247
2015
420.647.494
271.783.460
160.257.071
231.846.286
179.641.738
200.984.569
160.837.623
198.933.400
678.774.741
915.857.387
652.412.051
556.477.157
222.978.765
518.174.798
538.753.213
3.481.074.962
6.190.095.356
639.107.674
715.677.133
603.183.624
909.939.875
396.812.174
201.314.351
452.711.226
517.379.707
238.085.386
315.464.491
20.461.103
7.018.834
205.526.292
249.057.176
341.543.798
167.837.568
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
91.976.626
29.521.944
24.089.353.072
183
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte D
2016
OICR
2015
2. Gestioni ricevute in delega
OICR
- OICR aperti
SIDERA EURO CREDIT ALPHA
498.019.001
2.498.901
88.797.844
2.510.781
SIDERA EQUITY GLOBAL LEADERS
38.767.771
1.996.085
SIDERA NORTH AMERICAN EQUITY
597.865.027
3.422.537
SIDERA GLOBAL HIGH YIELD
50.068.621
0
SIDERA BALANCED GROWTH
10.532.678
0
CBIS - Short Term Government Bond Funds
71.100.596
67.051.594
1.355.151.537
77.479.898
W2 ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015
0
29.521.944
Totale gestioni date in delega a terzi
0
29.521.944
SIDERA EQUITY EUROPE ACT SELEC
Totale gestioni ricevute in delega
3. Gestioni date in delega a terzi
OICR
- OICR aperti
1.2.2 Valore complessivo delle gestioni di portafogli
2016
2015
di cui investiti
in fondi della SGR
1.
Gestioni proprie
2.
Gestioni ricevute in delega
0
0
di cui investiti
in fondi della SGR
0
0
- mandati assicurativi
BERICAPITAL - CIRCOLANTE
665.649.050
0
797.632.290
0
82.820.703
0
101.035.863
0
BERICA FUTURO
125.979.999
0
133.862.820
0
BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO
329.238.713
0
341.035.828
0
26.014.597
0
29.602.315
0
7.384.870
0
7.647.933
0
BERICA VITA AZIONARIO
123.097
0
0
0
BERICA VITA FLESSIBILE
617.457
0
0
0
BERICA VITA OBBLIGAZIONARIO
210.560
0
0
0
0
0
0
0
1.238.039.045
0
1.410.817.049
0
PATRIMONIO LIBERO
ABC DANNI
BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO
3.
Gestioni date in delega a terzi
Totale
184
1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione
1. Gestioni Proprie
1.1 Fondi Pensione Aperti
2016
2015
ARCA PREVIDENZA RENDITA
801.757.171
722.146.270
ARCA PREVIDENZA CRESCITA
778.047.258
714.721.852
ARCA PREVIDENZA ALTA CRESCITA
819.159.955
779.963.398
ARCA PREVIDENZA OBIETTIVO TFR
835.968.069
678.077.967
Totale gestioni proprie
3.234.932.455
2.894.909.487
2. Gestioni ricevute in delega
0 0 2.1 Fondi Pensione
- aperti
- chiusi
BRE BILANCIATA GLOBALE PRUDENTE
20.474.883
18.755.130
BRE BILANCIATA GLOBALE DINAMICA
16.991.831
15.589.729
BRE BILANCIATA GLOBALE EQUILIBRATA
28.057.505
25.702.488
SOLIDARIETÀ VENETO
167.908.970
156.755.795
PREVIAMBIENTE
194.525.441
181.960.674
-
altre forme pensionistiche
47.022.219
47.474.538
474.980.849
446.238.352
3. Gestioni date in delega a terzi
BPVI EX CARIPRATO
Totale gestioni ricevute in delega
3.1 Fondi Pensione
- aperti
0
0
- chiusi
0
0
- altre forme pensionistiche
0
0
0
0
Totale gestioni date in delega a terzi
185
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte D
1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare
1. Fondi Pensione
2016
2015
ARCA PREVIDENZA RENDITA
16.079.002
15.213.928
ARCA PREVIDENZA CRESCITA
14.539.294
13.407.912
ARCA PREVIDENZA ALTA CRESCITA
14.559.420
13.401.860
ARCA PREVIDENZA OBIETTIVO TFR
26.116.269
20.454.476
Totale
71.293.985
62.478.176
2. OICR
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
29.535
119.115
ARCA BOND FLESSIBILE
26.465
85.690
ARCA AZIONI ITALIA
339.950
605.914
ARCA BB
451.664
684.545
ARCA BOND CORPORATE
185.409
436.808
ARCA TE - TITOLI ESTERI
634.531
539.517
ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI
211.259
412.209
ARCA BOND GLOBALE
241.853
373.823
ARCA AZIONI INTERNAZIONALI
464.632
604.830
ARCA RR DIVERSIFIED BOND
1.374.579
1.147.799
ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA
649.341
1.533.098
ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITA’
310.046
412.564
ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA
363.111
631.102
ARCA BOND PAESI EMERGENTI
131.440
110.287
ARCA AZIONI EUROPA
563.787
880.256
ARCA AZIONI AMERICA
293.408
384.274
ARCA AZIONI FAR EAST
88.167
143.322
ARCA MULTIASSET BALANCED
73.068
20.100
ARCA MULTIASSET DYNAMIC
24.917
500
ARCA CEDOLA 2020 OBBLIGAZIONE ATTIVA XII
0
2.028.706
ARCA 2020 REDDITO MULTIVALORE VII
0
1.206.632
ARCA RISPARMIO
743.686
0
ARCA 2021 REDDITO MULTIVALORE XI
860.262
0
ARCA CEDOLA CORPORATE 2021 II
974.205
0
ARCA CEDOLA 2021 PLUS IV
1.082.229
0
ARCA ECONOMIA REALE EQUITY ITALIA
Totale
186
68.000
272.009
10.185.544
12.633.100
1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere
A partire dal 1° gennaio 2014 Arca presta attività di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige S.p.A. in relazione a diverse linee
di gestione patrimoniale offerte dall’istituto genovese. Al 31 dicembre 2016 il controvalore delle gestioni patrimoniali coperte dal servizio di
consulenza di Arca Fondi era pari a € 186.798.881.
Sezione 2 -
INFORMAZIONI SULLE ENTITÀ STRUTTURATE
Il Gruppo Arca, tramite la controllata Arca Fondi gestisce n° 63 fondi comuni, un fondo pensione aperto con 4 comparti e una Sicav di diritto
lussemburghese con 7 comparti che rappresentano un patrimonio distinto e separato da quello della SGR. Per la gestione di tali patrimoni la
controllata Arca Fondi è remunerata attraverso le commissioni di gestione e di incentivo, ove maturate, e i diritti fissi, al netto delle commissioni retrocesse ai collocatori come evidenziato nel conto economico.
I rischi derivanti dallo svolgimento dell’attività di gestione dei fondi comuni di investimento, fondi pensione e Sicav sono principalmente rischi
operativi, per i quali si rimanda all’apposita Sezione 3 della Parte D, paragrafo 3.2 della nota integrativa, nonché rischi strategici e reputazionali di carattere generale (relativi alla percezione dell’immagine della Controllata da parte dei clienti e delle controparti) che non sono quantificabili puntualmente.
La controllata Arca Fondi, come già evidenziato in precedenza, ha in portafoglio quote del fondo comune Arca RR Diversified Bond dalla
stessa gestito, divenendo così partecipante al fondo al pari degli altri sottoscrittori. Per tale posizione la controllata Arca Fondi è pertanto
esposta al rischio di mercato derivante dalla tipologia di investimenti detenuti dal patrimonio del fondo (si veda la Sezione 3 della Parte D,
paragrafo 3.1).
Sezione 3 -
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
(in unità di Euro)
L’attività di gestione del risparmio condotta dal Gruppo Arca implica la necessità di gestire diverse categorie di rischio.
La controllata Arca Fondi, al fine di presidiare adeguatamente tali rischi, si è dotata, oltre che di appositi presidi organizzativi, di regole e
procedure interne finalizzate a salvaguardare il patrimonio proprio e dei terzi in gestione, a garantire la conformità con le vigenti normative,
ad assicurare l’efficacia e l’efficienza dei processi operativi, nonché a garantire l’integrità delle informazioni gestionali e amministrative utilizzate.
Per quanto attiene ai presidi organizzativi, la società controllata Arca Fondi ha istituito le seguenti funzioni di controllo:
• Il Risk Management attua politiche e procedure efficaci per individuare, misurare, gestire e monitorare su base continuativa tutti i rischi
inerenti i portafogli e le strategie di investimento dei patrimoni gestiti, assicura ex-ante che il profilo di rischio dei patrimoni gestiti sia conforme ai limiti fissati e ne monitora l’osservanza, guida il processo di valutazione dei rischi operativi, nonché aggiorna periodicamente il
Consiglio di Amministrazione e l’Alta Dirigenza in merito ai risultati dell’attività svolta;
• la Compliance controlla e valuta periodicamente l’adeguatezza e l’efficacia delle misure, delle politiche e delle procedure adottate per minimizzare il rischio di mancata osservanza degli obblighi di cui alla vigente normativa per la prestazione dei servizi di investimento, della
gestione collettiva del risparmio e della gestione del fondo pensione aperto, nonché fornisce assistenza ai soggetti rilevanti ai fini dell’adempimento
degli obblighi normativi relativi alle attività prestate dalla Società. Alla funzione di Compliance è inoltre affidato il presidio dell’attività in
materia di antiriciclaggio;
• la Revisione Interna valuta la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni, portando all’attenzione degli Organi aziendali i possibili miglioramenti. In particolare, la funzione effettua una serie articolata di verifiche e controlli finalizzati a valutare la completezza,
l’adeguatezza, la funzionalità, l’affidabilità delle componenti del sistema dei controlli interni, degli assetti organizzativi e dei processi aziendali (sia con riferimento alle attività svolte internamente, sia con riferimento a quanto affidato in outsourcing). Il Responsabile della Revisione
Interna svolge le attività di verifica sulla base del c.d. “Piano di Audit” sottoposto al vaglio preventivo del Comitato per il Controllo Interno
e alla successiva approvazione del Consiglio di Amministrazione.
3.1 Rischi finanziari
Per quanto concerne i rischi di mercato (rischio di prezzo, di cambio, di tasso), considerata la natura della propria operatività, la controllata
risulta essere esposta al rischio di cambio, al rischio di tasso ed al rischio di prezzo. Arca Fondi ha investito parte della propria liquidità disponibile in quote di fondi comuni gestiti dalla Società stessa, esponendosi pertanto alla variabilità del valore delle quote stesse. In merito all’assenza del rischio di tasso, si evidenza invece come lo strumento innovativo di capitale, in capo alla società controllante Arca Holding ed
esposto fra i Titoli in circolazione, preveda il riconoscimento di interessi unicamente ad un tasso fisso.
Con specifico riferimento al rischio di liquidità si evidenzia che i fabbisogni finanziari ricorrenti sono di fatto garantiti dai flussi finanziari
generati dalle commissioni di gestione incassate dalla controllata. Si segnala che, qualora si verifichino fabbisogni finanziari straordinari e
improvvisi, il Gruppo dispone di linee di credito per scoperto di conto corrente per un ammontare complessivo massimo di € 10 milioni.
Come sopra accennato, nel corso dell’esercizio 2016 le eccedenze di liquidità disponibili sono state investite in quote di fondo comune gestito
o mantenute in deposito sui conti correnti. Nel corso dell’esercizio 2016 le proiezioni dei flussi di cassa effettuate indicano un ammontare
significativo e crescente di disponibilità liquide. A tale proposito il Gruppo valuterà i potenziali utilizzi di tali risorse nel corso dell’esercizio.
Si forniscono di seguito informazioni circa la durata residua delle attività e passività finanziarie:
187
Bilancio 2016
Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte D
Attività finanziarie
A.1 Cassa
A.2 Attività finanziarie disponibili
per la vendita
A.3 Depositi e conti correnti
A.4 Crediti
Passività per cassa
B.1 Debiti
B.2 Titoli di debito
a vista
fino a
1 mese
1.716
19.820.233
46.688.850
77.823.497
46.259.537
da oltre
1 mese fino
a 6 mesi
da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
da oltre
1 anno fino
a 3 anni
oltre 3 anni
durata
(con durata indeterminata
determinata)
18.488.981
2.196.000
Da ultimo con riferimento al rischio di credito si evidenzia come lo stesso risulti del tutto marginale in quanto esclusivamente legato ai conti
correnti della società controllata, nonché ai crediti a breve termine derivanti dalle commissioni di gestione da incassare a fronte della prestazione dei servizi di investimento.
3.2 Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
La controllata Arca Fondi mantiene un insieme di presidi appositamente istituiti per mezzo di procedure, regolamenti interni e policy, con
l’obiettivo di ridurre i livelli di esposizione ai rischi operativi, sia per quanto riguarda le attività svolte direttamente, sia per le attività conferite in outsourcing. In particolare, all’interno della struttura organizzativa adottata, sono stati istituiti funzioni il cui compito principale è quello
di presidiare, in via continuativa, il corretto e completo svolgimento delle attività conferite in outsourcing. Tutti gli accordi di outsourcing
prevedono, come indicato dalla vigente normativa in materia di esternalizzazione di attività importanti o essenziali, un sistema di alert operativi, key performance indicator ed attività di verifica delle condizioni espresse nei service level agreement.
A fronte dei rischi operativi la controllata Arca Fondi determina il requisito patrimoniale in base al metodo Base (BIA - Basic Indicator
Approach).
Le singole direzioni, i servizi e gli uffici sono responsabili dell’individuazione dei rischi operativi e della proposta di azioni di mitigazione.
L’attività di aggiornamento e di verifica del sistema di gestione dei rischi operativi è affidata all’ufficio Risk Management, unitamente al processo ex-post di raccolta dei dati relativi agli impatti degli errori operativi rilevati dalle diverse strutture aziendali. Il processo di raccolta dati
(Loss Data Collection) è di tipo event driven: il dato di perdita viene rilevato direttamente là dove l’evento ha avuto origine e comunicato
internamente (incident report).
La metodologia di misurazione è basata sulla valutazione soggettiva delle fonti dei rischi operativi e delle rispettive occorrenze/impatti (selfassessment): l’ufficio Risk Management guida il processo di valutazione effettuando le opportune verifiche di coerenza in merito alle valutazioni espresse dai singoli responsabili.
L’Ufficio Revisione Interna, quale funzione di terzo livello, valuta i sistemi di controllo, il sistema informativo ed il piano aziendale di continuità operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze, ovvero accertamenti ispettivi, verifica la regolarità delle
attività aziendali, l’evoluzione dei rischi e la tenuta delle condizioni operative e di controllo previste nei rispettivi service level agreement
contrattualizzati con i fornitori.
Attraverso il processo di self-assessment, ogni area effettua una valutazione delle fonti di rischio operativo e delle relative perdite potenziali
(loss) e probabilità di accadimento (probability). Il prodotto tra loss e probability fornisce la stima della perdita attesa (expected loss).
Si distinguono le seguenti fasi:
• mappatura dei processi aziendali con dettaglio per area/ufficio;
• valutazione qualitativa di risorse, procedure e sistemi;
• valutazione dei rischi operativi con quantificazione soggettiva.
Informazioni di natura quantitativa
Il processo di self-assessment, gestito dalle direzioni della controllata Arca Fondi riguarda il complesso dei processi aziendali, che sono valutati su una scala da 1 a 5 in termini di i) adeguatezza degli addetti, ii) grado di copertura dei controlli, iii) grado di strutturazione dei processi
e delle procedure. A tutti i processi è assegnato un valore corrispondente al grado di potenziale impatto in termini di rischio operativo. Tale
valorizzazione del rischio potenziale è rapportata alla probabilità del verificarsi di un evento di rischio (diversa per ciascuna direzione), determinando così il valore complessivo del potenziale rischio operativo gestito nell’ambito dei processi aziendali. Da tale valutazione emerge che
le direzioni aziendali che gestiscono i processi più significativi in termini di impatto sui rischi operativi sono: la Direzione Investimenti (25%),
la Direzione Finanziaria, Governo e Affari Societari (24%) e la Direzione Operativa (18%).
Non si sono manifestate perdite operative tali da richiedere la realizzazione di interventi straordinari a mitigazione dei rischi operativi, ovvero
la revisione delle stime di quantificazione degli stessi.
188
Sezione 4 -
INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
(in unità di Euro)
4.1 Il patrimonio dell’impresa
4.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio del Gruppo comprende il capitale sociale interamente versato, gli utili e le perdite a nuovo degli esercizi precedenti, le riserve da
valutazione derivanti dall’applicazione dello IAS 19 sulla valutazione del TFR, le riserve da valutazione relative agli effetti della valutazione
delle attività finanziarie disponibile per la vendita e il risultato del periodo.
La conformità dell’adeguatezza patrimoniale ai requisiti fissati dall’Organismo di Vigilanza è costantemente verificata accertando che il patrimonio non sia inferiore alla somma della copertura patrimoniale prevista per la gestione del comparto del fondo pensione accompagnato dalla
garanzia di restituzione del capitale e del maggiore degli importi determinati per la copertura patrimoniale richiesta per la massa gestita di
OICR e di fondi pensione e per la copertura inerente il coefficiente “altri rischi”, intendendo per tali i costi fissi risultanti dal bilancio dell’ultimo esercizio approvato.
4.1.2 Informazioni di natura quantitativa
4.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci / Valori
1. Capitale
2016
2015
50.000.000
50.000.000
2. Sovrapprezzi di emissione
0
0
3. Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione
0
0
10.000.000
10.000.000
0
0
0
0
147.075.281
120.075.838
0
0
0
0
43.455
(721.152)
- Attività materiali
0
0
- Attività immateriali
0
0
- Copertura di investimenti esteri
0
0
- Copertura dei flussi finanziari
0
0
- Differenze di cambio
0
0
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
0
0
- Leggi speciali di rivalutazione
0
0
- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
363.593
(483.705)
- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto
0
0
0
0
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
6. Strumenti di capitale
7. Utile (perdita) d’esercizio
Totale
30.851.068
27.727.110
238.333.397
206.598.091
189
Bilancio 2016
Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte D
4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Attività/valori
2016
Riserva positiva
2015
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
Titoli di debito
0
0
0
Titoli di capitale
0
0
0
0
363.593
0
0
(721.152)
0
0
0
0
363.593
0
0
(721.152)
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
0
4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
1.
ESISTENZE INIZIALI
0
0
(721.152)
0
2.
Variazioni positive
0
0
1.084.745
0
2.1 Incrementi di fair value
0
0
584.531
0
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
0
0
0
0
0
0
0
0
- da deterioramento
- da realizzo
3.
0
0
500.214
0
2.3 Altre variazioni
0
0
0
0
Variazioni negative
0
0
0
0
3.1 Riduzioni di fair value
0
0
0
0
3.2 Rettifiche da deterioramento
0
0
0
0
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive:
da realizzo
0
0
0
0
3.4 Altre variazioni
0
0
0
0
RIMANENZE FINALI
0
0
363.593
0
4.
4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
4.2.1 Patrimonio di vigilanza
4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Arca Fondi SGR S.p.A. non detiene strumenti ibridi di patrimonializzazione, né passività subordinate.
Il patrimonio di vigilanza di Arca Fondi SGR S.p.A. di € 40.842.202 è costituito dal capitale sociale di € 50.000.000, dalle riserve di € 124.291.632,
dal 50% della riserva da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita di € 181.797, al netto del valore degli avviamenti e delle
immobilizzazioni immateriali di complessivi € 133.631.227.
190
4.2.1.2 - Informazioni di natura quantitativa
2016
A Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
2015
40.660.405
94.900.322
B Filtri prudenziali del patrimonio di base:
b.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
0
0
b.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
0
0
40.660.405
94.900.322
181.797
0
E Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
e.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
0
0
e.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
0
0
181.797
0
C Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B]
D Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
F Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E]
G Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare:
H Patrimonio di vigilanza [C+F-G])
0
1.000.000
40.842.202
93.900.322
4.2.2 Adeguatezza patrimoniale
4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa
La controllata Arca Fondi, periodicamente, verifica l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza in rapporto all’attività svolta e alle previsioni
economiche-patrimoniali formulate, anche in relazione alla copertura della garanzia riconosciuta agli aderenti del comparto “Obiettivo TFR”
del fondo pensione.
A tale fine, Arca Fondi applica i criteri di calcolo dei requisiti patrimoniali previsti dalla Banca d’Italia.
I dati esposti nella tabella 4.2.2.2 per gli esercizi 2016 e 2015 includono i requisiti calcolati sulla base dei dati di chiusura dei rispettivi esercizi.
4.2.2.2 - Informazioni di natura quantitativa
Categorie/Valori
Requisiti
2016
2015
5.826.119
5.629.995
Requisito “altri rischi”
42.089
10.999.665
Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione
con garanzia di restituzione del capitale
18.954
206.471
5.845.073
11.206.136
Requisito relativo alla massa gestita
Requisito patrimoniale totale
191
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte D
Sezione 5 -
PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
10. Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
Importo Lordo
Imposte
sul reddito
Importo
netto
46.086.669
(15.235.601)
30.851.068
20. Attività materiali
0
0
0
30. Attività immateriali
0
0
0
40. Piani a benefici definiti
(9.285)
800
(8.485)
50. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
0
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
0
0
0
70. Copertura di investimenti esteri:
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
90. Copertura di flussi finanziari:
0
0
0
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
510.187
0
(146.594)
0
363.593
510.187
(146.594)
363.593
0
0
0
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Differenze di cambio:
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
500.902
46.587.571
0
(145.794)
(15.381.395)
0
355.108
31.206.176
c) altre variazioni
110. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
192
Sezione 6 -
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
(in unità di Euro)
6.1 Informazioni sui compensi ad amministratori e dirigenti con responsabilità strategica
Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo
(incluse le retribuzioni variabili) sono stati:
2016
Amministratori
826.705
Sindaci
2015
678.158
265.760
222.362
Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo)
4.131.732
3.710.716
Totale
5.224.197
4.611.236
Di seguito si riporta il numero dei dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo, degli amministratori e dei sindaci in carica al
31 dicembre 2016:
• dirigenti n. 6
• amministratori n. 9
• sindaci n. 3
Al 31 dicembre 2016 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in
organico effettivo.
6.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni con parti correlate (come definite dallo IAS 24) diverse da amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche in organico effettivo. In particolare, le operazioni con questi soggetti riguardano le remunerazioni
fisse e variabili precedentemente illustrate, i cui saldi sono inclusi nella voce Altre passività dello stato patrimoniale e nella voce Spese amministrative - spese per il personale del conto economico:
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
Altre attività
CONTO ECONOMICO - RICAVI
203.641
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
Debiti verso Amministratori
Debiti verso sindaci
Debiti verso dirigenti
CONTO ECONOMICO - COSTI
92.585
125.541
1.938.174
Amministratori
826.705
Sindaci
265.760
Dirigenti
4.131.732
Altre informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con le banche azioniste di Arca Holding S.p.A.
Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2016 con le banche azioniste di Arca Holding:
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
Crediti
Altre attività
CONTO ECONOMICO - RICAVI
38.478.911
0
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
Debiti
Titoli in circolazione
Commissioni attive
0
Interessi attivi e proventi assimilati
171.010
Altri proventi di gestione
161.106
CONTO ECONOMICO - COSTI
43.548.762
2.196.000
Commissioni passive
di cui compenso per contratto di associazione in partecipazione
114.539.703
18.488.981
Interessi passivi e oneri assimilati
1.736.555
Perdite su riacquisto di titoli in circolazione
2.179.800
193
Bilancio Consolidato 2016
Nota Integrativa - Parte D
A) Gli azionisti di Arca Holding operano come collocatori dei prodotti Arca Fondi e ricevono un compenso da tale attività di collocamento che
viene liquidato su base trimestrale. La voce Debiti della tabella sopra riportata accoglie principalmente i debiti con gli azionisti per l’attività di collocamento prestata nel 4° trimestre 2016 e il compenso relativo all’accordo di associazione in partecipazione dettagliato al punto
B).
B) La controllata Arca Fondi ha in essere con alcuni azionisti collocatori un accordo di associazione in partecipazione inteso a rafforzare il
contributo informativo e di servizio dell’attività di distribuzione e collocamento dei propri prodotti.
Tale modello giuridico di rapporti con le reti (accordo di associazione in partecipazione) prevede, in aggiunta alle retrocessioni derivanti
dalla tradizionale convenzione di collocamento, un rendimento variabile dipendente dall’andamento del risultato della gestione operativa di
Arca Fondi, la cui corresponsione è subordinata all’adempimento, da parte dei collocatori che hanno sottoscritto l’accordo, di specifici
obblighi, ulteriori rispetto a quelli propri della tradizionale attività di collocamento, e volti ad accrescere la qualità del servizio fornito ai
sottoscrittori.
Per l’esercizio 2016 saranno corrisposti agli associati complessivamente € 18.488.981.
C) Il Gruppo intrattiene rapporti di conto corrente con le banche azioniste di Arca Holding per un ammontare complessivo pari a € 38.478.911
al 31 dicembre 2016.
Sezione 7 -
ALTRI DETTAGLI INFORMATIVI
(in unità di Euro)
7.1 - Altri dettagli informativi
Ammontare dei Crediti e dei Debiti di durata residuale superiore a cinque anni
Ai sensi dell’art. 2427 co.1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione Crediti e Debiti di durata superiore a cinque anni.
Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica
La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co.1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto:
Italia
Commissioni attive
Altri proventi di gestione
Totale
Altri Paesi
della U.E.
Paesi extra U.E.
Totale
282.925.958
4.893.229
87.561
287.906.748
1.829.091
0
0
1.829.091
284.755.049
4.893.229
87.561
289.735.839
Utilità ricevute dalla SGR non riconducibili ad attività di gestione
Le eventuali retrocessioni commissionali ricevute da Arca Fondi a fronte di rapporti d’affari con i gestori di OICR non collegati oggetto di
investimento sono riconosciute ai relativi fondi.
La società controllata Arca Fondi percepisce dai negoziatori prestazioni non monetarie, sotto forma di ricerca in materia di investimenti; tale
ricerca è da considerarsi complementare e non sostitutiva delle analisi elaborate internamente.
La ricerca è utilizzata nella prestazione del servizio nell’interesse dei partecipanti agli OICR non ostacolando l’adempimento dell’obbligo di
servire al meglio i loro interessi.
Arca Fondi non remunera separatamente la ricerca ricevuta, ma il relativo corrispettivo è compreso nelle commissioni di negoziazione corrisposte dalla società ai negoziatori. Il processo di valutazione della ricerca ricevuta prevede l’analisi periodica delle caratteristiche di novità,
originalità, rigore e significatività della stessa e della qualità.
194
ALLEGATI AL BILANCIO
Bilancio Consolidato 31 dicembre 2016
Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.
Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.
Arca Holding S.p.A.
Tipologia di servizi
Revisione contabile
Soggetto che ha erogato il servizio
Compensi
23.000
Revisione legale del bilancio d'esercizio e sottoscrizioni dichiarazioni fiscali
PricewaterhouseCoopers SpA
12.000
Revisione legale del bilancio consolidato
PricewaterhouseCoopers SpA
11.000
Servizi di attestazione
Calcolo del contributo da versare al fondo nazione di garanzia al 31-12-2016
Altri servizi
PricewaterhouseCoopers SpA
7.500
7.500
289.000
Supporto analisi processi amministrativi
PricewaterhouseCoopers SpA
7.000
Procedure di revisione concordate conferimento
PricewaterhouseCoopers SpA
15.000
Analisi operazione conferimento aspetti fiscali
TLS
25.000
Assessment processo gestione collateral
PricewaterhouseCoopers Advisory Spa
36.000
Assistenza operativa e metodologica nell'ambito delle attività connesse a: processo di conferimento, set up sicav, selezione outsourcer tecnologico
PricewaterhouseCoopers Advisory Spa
200.000
Attività di analisi aggiornamenti normativi
TLS
Totale
6.000
319.500
Arca Fondi SGR S.p.A.
Tipologia di servizi
Soggetto che ha erogato il servizio
Revisione contabile
Compensi
301.667
Revisione legale del bilancio d'esercizio e sottoscrizioni dichiarazioni fiscali
PricewaterhouseCoopers SpA
30.000
Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento
al 30/06/2016*
PricewaterhouseCoopers SpA
59.467
Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento
al 30/12/2016 *
PricewaterhouseCoopers SpA
194.200
Revisione contabile del rendiconto di Fondo pensione**
PricewaterhouseCoopers SpA
18.000
Servizi di attestazione
47.500
Calcolo del contributo da versare al fondo nazione di garanzia al 31-12-2016
PricewaterhouseCoopers SpA
9.500
Attestazione GIPS
PricewaterhouseCoopers SpA
38.000
Altri servizi
Totale
(*) costo direttamente a carico dei fondi comuni di investimento.
(**) costo a carico di Arca Fondi SGR.
I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile.
196
0
349.167
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
Relazione del Collegio sindacale
al Bilancio Consolidato
Signori Azionisti,
il collegio sindacale è stato nominato con l’Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2014 e terminerà il proprio mandato con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre
2016.
A seguito di un complesso iter di riorganizzazione societaria, con efficacia dal 1° luglio 2016 Arca
SGR S.p.A. ha variato la propria denominazione societaria in Arca Holding S.p.A. e ha assunto
la veste giuridica di holding di partecipazioni. Con la medesima data di efficacia, la Società ha
apportato, mediante conferimento, il ramo d’azienda relativo allo svolgimento dei servizi di gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli individuali, di gestione del fondo pensione
aperto Arca Previdenza e di consulenza in materia di investimenti alla controllata Arca Fondi
SGR S.p.A., appositamente costituita in data 24 luglio 2015.
Conseguentemente all’operazione descritta e con la medesima data di efficacia dell’operazione di
conferimento, Arca Holding ha rinunciato allo svolgimento delle attività operative precedentemente citate. In particolare, Arca Holding ha chiesto in data 29 giugno 2016 ed ottenuto da Banca
d’Italia con decorrenza 6 settembre 2016 la revoca dell’autorizzazione a svolgere i servizi di
gestione collettiva del risparmio, di gestione di portafogli e di consulenza in materia di investimenti ai sensi del titolo II, capitolo I, sezione IX, paragrafo 2 del Regolamento sulla gestione
collettiva del risparmio.
Il presente bilancio consolidato si riferisce alla Società, in qualità di controllante, e ad Arca Fondi
SGR S.p.A., in qualità di controllata.
Il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2016 è conforme agli schemi predisposti dalla normativa riportata nel provvedimento della Banca d’Italia del 9 dicembre 2016 e chiude con le
seguenti risultanze:
STATO PATRIMONIALE
Totale dell’attivo
Titoli in circolazione
Passività
Capitale sociale
Riserve
Riserve da valutazione
Totale del passivo
Utile d’esercizio
Euro
331.930.061
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
Euro
2.196.000
91.400.664
50.000.000
157.075.281
407.048
301.078.993
Euro
30.851.068
CONTO ECONOMICO
Dalla contrapposizione dei proventi e degli oneri, riflettenti la gestione aziendale, emerge un utile
consolidato di € 30.851.068 come evidenziato nello stato patrimoniale.
Tale risultato economico è stato determinato principalmente dall’utile netto della controllata Arca
Fondi, pari a € 20.146.040, mentre il contributo di Arca Holding è stato pari a € 10.739.615, derivante principalmente dalla gestione esercitata nel primo semestre 2016, prima che avesse luogo
l’operazione di conferimento.
Il risultato d’esercizio di Arca Fondi è stato integralmente recepito nel risultato d’esercizio consolidato, in quanto Arca Fondi, a partire dalla sua costituzione (24 luglio 2015), è sempre stata
controllata da Arca Holding al 100%.
199
Bilancio Consolidato 2016
Relazione del Collegio Sindacale
La società controllata è stata consolidata con il metodo integrale, il quale consiste nell’acquisizione “linea per linea” degli aggregati di stato patrimoniale, conto economico e prospetto della
redditività complessiva. Le attività, le passività, i proventi e gli oneri, rilevati tra imprese appartenenti allo stesso perimetro di consolidamento sono stati eliminati.
Il bilancio consolidato di Arca al 31 dicembre 2016, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005
n. 38, è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International
Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni SIC e IFRIC dell’International
Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea,
come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 alla data di predisposizione del bilancio consolidato.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio consolidato e per il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle Istruzioni per la
redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli
istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 9 dicembre 2016. Si
precisa che, ai fini del presente bilancio consolidato, sono stati applicati gli schemi in uso per le
SGR in quanto maggiormente rappresentativi dell’operatività aziendale.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio
netto, il prospetto della redditività complessiva e il rendiconto finanziario rappresentano in modo
sintetico la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato dell’esercizio, rimandando l’approfondimento e il dettaglio alla nota integrativa, elemento essenziale del bilancio consolidato che
illustra i criteri di valutazione adottati e fornisce le informazioni necessarie per la rappresentazione chiara, veritiera e corretta della realtà del gruppo.
Non essendo demandato al Collegio sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del
bilancio e della Relazione degli Amministratori sulla gestione, l’attività dello stesso si è limitata
alla vigilanza sull’impostazione generale data al medesimo e sulla generale conformità alla legge
per quel che riguarda la sua formazione e struttura. A tale fine il Collegio sindacale ha ottenuto
le necessarie informazioni dalla società di revisione e dalla Direzione Amministrazione, Finanza
e Controllo della società.
Per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio non si è derogato alle norme di legge
ai sensi dell’articolo 5, primo comma, del D.Lgs. n° 38/2005. Non sono stati applicati lo IFRS 8
“informativa di settore” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le sole società
quotate o emittenti di titoli diffusi.
È stata esaminata la Relazione degli Amministratori sulla gestione che è stata redatta in ossequio
a quanto previsto dall’articolo 40 del D. Lgs 9 aprile 1991, n. 127, dando atto che contiene le
informative obbligatorie previste dalla normativa.
In data 4 aprile 2017 la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ci ha consegnato la
relazione di sua competenza, redatta ai sensi del D.Lgs. n° 39/2010 ed emessa senza rilievi e
richiami d’informativa, sicché abbiamo potuto compiutamente esprimerci in merito all’approvazione del presente bilancio.
Dopo attento esame dei documenti sopra riportati e dopo aver visionato la dichiarazione d’indipendenza redatta dalla stessa società di revisione, attestiamo che:
– il bilancio consolidato è conforme ai principi e alle regole previste dalla normativa vigente;
– nella nota integrativa sono state fornite (i) le informazioni sui principali rischi cui il Gruppo è
esposto, (ii) le informazioni relative alle operazioni con parti correlate e (iii) le informazioni
dettagliate in merito agli effetti della fiscalità anticipata e differita;
– anche in base a quanto abbiamo potuto esaminare nelle nostre visite periodiche, i dati del bilancio consolidato e le informazioni contenute nella relazione e nella nota integrativa si presentano
attendibili.
200
La situazione patrimoniale consolidata riflette prevalentemente la situazione patrimoniale della
Controllata. L’attivo patrimoniale consolidato evidenzia crediti per servizi di gestione di patrimoni pari a € 77.527.226 riferiti alle commissioni attive maturate nel corso dell’ultimo trimestre 2016
sui fondi comuni d’investimento, sul fondo pensione e sulle gestioni patrimoniali. Tali crediti
commissionali sono stati regolarmente incassati da Arca Fondi nel mese di gennaio 2017. Gli altri
crediti includono le disponibilità di conto corrente.
Le attività immateriali sono costituite principalmente dagli avviamenti e dagli oneri pluriennali
relativi alle operazioni di acquisizione effettuate dalla Controllante nei precedenti esercizi (complessivamente pari a € 132.463.949).
Le attività materiali scontano la vendita dell’immobile di proprietà della Controllante sito in Milano,
in via Mosè Bianchi 6, perfezionatasi in data 29 novembre 2016 e avvenuta a valori correnti di
mercato, generando una componente negativa di cessione pari a € 0,3 milioni.
Nell’ambito del passivo patrimoniale, la voce debiti accoglie le commissioni di distribuzione
dovute alle reti per l’attività di collocamento dei fondi comuni e del fondo pensione gestiti da Arca.
Tali passività sono state regolarmente liquidate nel corso dei primi mesi del 2017. Inoltre, il passivo patrimoniale accoglie, alla voce “Titoli in circolazione”, il valore residuale dello strumento
innovativo di capitale, comprensivo del rateo di interesse maturato nel 2016, emesso dalla Controllante
nel dicembre 2013. A riguardo, si segnala che nel corso dell’esercizio 2016 Arca Holding ha provveduto al riacquisto di complessivi € 21 milioni di valore nominale dello strumento innovativo di
capitale emesso nel dicembre 2013. Il totale riacquisto dello strumento si è perfezionato nel mese
di febbraio 2017.
La Capogruppo aderisce, in qualità di consolidante, al regime di tassazione di gruppo ex articoli
117 e seguenti del Tuir (c.d. “consolidato fiscale nazionale”) con la controllata Arca Fondi SGR
S.p.A., regolando anche, con apposito contratto tra le parti, i rapporti derivanti dal regime di
tassazione scelto.
L’operazione di conferimento del ramo d’azienda si configura come una operazione di “business
combination” fra entità “under common control”. Siccome tale accadimento è escluso dall’ambito di applicazione obbligatoria dell’IFRS 3 in tema di Aggregazioni aziendali, il principio guida
identificato per rappresentare il conferimento è stato quello della “continuità dei valori”. In particolare, le attività e le passività oggetto di conferimento sono state rilevate dalla società conferitaria ai valori contabili storici di Arca Holding. Il Collegio sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione prodotta, concorda con le conclusioni dell’analisi svolta
dalla società.
In ottemperanza al principio contabile IAS 36 e con il supporto di un soggetto terzo, sono state
effettuate le analisi di impairment test volte ad accertare l’eventuale perdita di valore delle immobilizzazioni materiali (ed in particolare dei fabbricati) e degli avviamenti. Con riferimento all’immobile di via Disciplini 3, il relativo terreno e gli impianti in esso presenti, oltre alle migliorie
apportate all’immobile in locazione di piazza Missori 3, si segnala che sulla base delle analisi
effettuate non si riscontra alcuna perdita di valore. Ai fini della valutazione della proprietà di Via
Disciplini 3 è stato utilizzato il criterio del valore di mercato, mentre per i beni di Piazza Missori
3 è stato utilizzato il criterio del costo. In relazione all’impairment test effettuato sugli avviamenti, si segnala che il valore recuperabile della Cash Generating Unit (CGU) è stato determinato
applicando le tecniche valutative del Dividend Discount Model e del Metodo dei Multipli di
Mercato. Il Collegio sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione
prodotta, concorda con le conclusioni dell’analisi svolta dalla società.
Le attività immateriali a vita utile definita rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in
applicazione del principio IFRS 3, ad ogni data di bilancio e, comunque, in presenza di “triggering
event”, sono state sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive
201
Bilancio Consolidato 2016
Relazione del Collegio Sindacale
evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile
definita sono state sottoposte ad un processo valutativo per verificare la recuperabilità dei valori
iscritti in bilancio. Il valore recuperabile è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del
valore attuale, determinato attualizzando i margini reddituali attesi nella durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore
temporale del denaro e dei rischi specifici. Il Collegio sindacale, per quanto di sua competenza
ed esaminata la documentazione prodotta, concorda con le conclusioni dell’analisi svolta dalla
società.
Nel corso dell’esercizio 2016 il Collegio sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione e sul funzionamento del sistema amministrativo e contabile, tramite osservazioni dirette, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e
attraverso contatti con la funzione di Revisione Interna della società.
Durante l’esercizio il Collegio sindacale ha effettuato delle verifiche periodiche (nr. 10) e i controlli di sua competenza previsti dal Codice Civile.
La società PricewaterhouseCoopers S.p.A, unitamente alla revisione legale del bilancio consolidato 2016, ha effettuato la verifica della regolare tenuta della contabilità in corso d’anno in capo
alla Società e alla controllata Arca Fondi, nonché la revisione legale dei rendiconti dei fondi gestiti da quest’ultima.
In relazione all’esercizio 2016, il Collegio sindacale ha incontrato la società di revisione al fine di
uno scambio di informazioni sui risultati delle verifiche effettuate da entrambi.
Nel corso del 2016 l’attività di vigilanza del Collegio è stata inoltre espletata, per quanto riguarda
le strategie e le politiche aziendali, mediante la partecipazione alle frequenti e periodiche adunanze del Consiglio di Amministrazione, che si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie e
legislative che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare che le delibere sono conformi alla legge ed allo statuto e non sono manifestamente imprudenti, azzardate ed in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del
patrimonio sociale. Il Collegio sindacale ha ottenuto dagli Amministratori e dal Consigliere Delegato
adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società, riscontrando che le azioni poste in essere sono
conformi alla legge, allo statuto sociale e non manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assunte dal Consiglio di
Amministrazione.
Fino alla data di efficacia del c.d. “progetto holding”, il Collegio sindacale ha presenziato a numerosi incontri del Comitato per il Controllo Interno con la finalità di favorire il coordinamento delle
attività svolte dagli organi di controllo della società.
Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha incontrato la funzione di Revisione Interna al fine
di un reciproco scambio di informazioni e ha riscontrato la congruità dei controlli posti in essere
dalla funzione, nonché la sua adeguatezza organizzativa. Il Collegio sindacale ha avuto periodici
incontri con la funzione di controllo di conformità (Compliance) e gestione del rischio (Risk
Management), da cui non sono emerse criticità da segnalare. Si è avuta adeguata informativa da
parte della funzione di Compliance sui reclami ricevuti dalla società e sulle azioni intraprese per
la composizione degli stessi.
Non sono state ricevute denunce ai sensi dell’articolo 2408 del Codice Civile.
Non sono state fatte denunce ai sensi dell’articolo 2409, settimo comma del Codice Civile.
La Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali nei confronti di terzi, con i soci e con
parti correlate.
Il Collegio sindacale ha acquisito conoscenza e ha vigilato sull’adeguatezza dell’attuale assetto
organizzativo della società che si mostra, da un lato, adatto a garantire il corretto svolgimento
202
dell’attività di gestione in forma collettiva del risparmio e di gestione in forma individuale di
portafogli d’investimento di clienti istituzionali, dall’altro lato, adeguato per assicurare il rispetto
delle disposizioni normative emanate dagli organi di vigilanza.
Nell’espletamento del proprio mandato il Collegio sindacale si è attenuto, oltre che alla normativa
vigente, alle istruzioni e alle “Raccomandazioni” degli organi di vigilanza e ai “Principi di comportamento del Collegio sindacale” elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili.
Si attesta di avere vigilato sull’osservanza della normativa antiriciclaggio di cui alla Legge n° 231
del 29 dicembre 2007 e successive modifiche e integrazioni, in collaborazione con la funzione di
Revisione Interna e la funzione di Compliance, responsabile dell’attività antiriciclaggio in Arca
Holding. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione nella presente relazione.
Il Collegio sindacale attesta che Arca Holding è dotata di un Modello di organizzazione, gestione
e controllo idoneo a prevenire la realizzazione degli illeciti previsti dal D.Lgs. n. 231/2001. Tale
modello prevede l’applicazione anche ai rapporti con i fornitori, i quali si impegnano, nei rapporti con Arca Holding, ad adottare un’organizzazione volta alla prevenzione di illeciti penali e
condotte criminose che determinino una responsabilità della Società.
Diamo atto dell’informativa ricevuta dalle strutture preposte di Arca Holding in occasione sia
delle verifiche sindacali, sia delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per
il Controllo Interno, in relazione agli adempimenti effettuati dai soggetti collocatori che hanno
sottoscritto il contratto di associazione in partecipazione per conseguire il compenso relativo
all’esercizio 2016, pari complessivamente ad Euro 8,7 milioni. A riguardo, abbiamo preso atto che,
al 31 dicembre 2016 i soggetti associati in partecipazione da Arca erano: Gruppo Banca Popolare
dell’Emilia Romagna, Gruppo Banca Popolare di Vicenza, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare
di Sondrio, Banca di Piacenza, Sanfelice 1893 Banca Popolare e Banca Popolare di Fondi.
Nel corso dell’esercizio - e precisamente, fino a quando la società ha esercitato attività di gestione collettiva del risparmio - il Collegio sindacale ha espresso il Suo parere favorevole in merito
all’istituzione dei seguenti fondi, di cui ha approvato i Regolamenti: (i) Arca Cedola Corporate I;
(ii) Arca Cedola Corporate II; (iii) Arca 2021 Reddito Multivalore IX; (iv) Arca 2021 Reddito
Multivalore X; (v) Arca Risparmio Previdenza; (vi) Arca Risparmio.
Come riportato nelle Relazioni degli Amministratori dei bilanci precedenti, in data 5 luglio 2013
si è chiusa l’ispezione della CONSOB avviata in data 1° ottobre 2012. Con riferimento al procedimento ispettivo ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. N. 58/1998 (“TUF”), Arca Holding
ha provveduto al pagamento della sanzione. La società e gli esponenti interessati hanno proposto
ricorso presso la corte di appello di Milano, che nel corso del mese di gennaio 2017 ne ha ultimato l’esame, pronunciandone il rigetto.
Da ultimo, il Collegio Sindacale ricorda che sono scadute le cariche del Consiglio di Amministrazione
e dell’organo di controllo per decorso del triennio e invita, pertanto, l’Assemblea a provvedere al
rinnovo, ringraziandola per la fiducia accordata.
Milano, 4 aprile 2017
Prof. Avv. Giuseppe Marino, Presidente del Collegio sindacale
Dott. Giovanni Sandrini, Sindaco effettivo
Dott. Stefano Santucci, Sindaco effettivo
203
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
207
209
Arca Holding S.p.A.
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