Jamal Ouassini Trio Vincenzo Vasi Giorgio Pacorig Janos Hasur

marzo | aprile | maggio 2010
DENTROLENOTE
DENTROLENOTE2010
incontri musicali all’Università
Mercoledì 24 marzo ore 18
Da Baghdad a Cordoba
Jamal Ouassini
Trio
Jamal Ouassini
violino e voce
Vaghelis Merkuris
liuto, saz e voce
Omar Benlamlih
percussioni e voce
Mercoledì 14 aprile ore 18
Perfavore Sing
Vincenzo Vasi
voce e theremin
Giorgio Pacorig
pianoforte, pianoforte elettrico
e sintetizzatore
Mercoledì 21 aprile ore 18
Violino e Racconti
Janos Hasur
violino
Mercoledì 5 maggio ore 18
L’uomo che verrà
Marco Biscarini
autore delle musiche
insieme a Daniele Furlati
Giorgio Diritti
INGRESSO LIBERO
Gli incontri hanno luogo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
Largo S. Eufemia 19, Modena
progetto grafico: avenida.it - STAMPA S.T.C. – S. SOFIA DI R. (FC)
regista
DENTROLENOTE
incontri musicali all’Università
marzo | aprile | maggio 2010
Incontrare i musicisti, conoscere la loro vita e il loro rapporto con la musica. Gli incontri daranno al pubblico la possibilità di entrare nel vivo delle esecuzioni dialogando direttamente
con gli interpreti, che presenteranno e approfondiranno le musiche eseguite. Nata nel 2002,
la rassegna Dentro le note nel corso degli anni ha coinvolto gli studenti universitari (a cui è
espressamente rivolta) ai quali si sono aggiunti sempre più numerosi appassionati o semplici curiosi spinti dal desiderio di esplorare il mondo della musica e dei suoi protagonisti.
Al centro dell’incontro c’è il musicista che diventa “strumento di conoscenza” della musica
intesa come luogo di esperienza, sensazioni, emozioni, tradizioni spesso anche lontane dalle
nostre.
La rassegna è in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia.
MARZO
MERCOLEDÌ 24 | ORE 18
Da Baghdad a Cordoba
Jamal Ouassini Trio
Jamal Ouassini violino e voce
Vaghelis Merkuris liuto, saz e voce
Omar Benlamlih percussioni e voce
Con il progetto Da Baghdad a Cordoba l’ensemble propone un itinerario musicale con brani appartenenti
al repertorio classico della musica araba, attribuito alle più importanti scuole di questa cultura musicale
(irachena, egiziana e siro-libanese), che si snoda attraverso forme sia strumentali (tahmila, samai, doulab, longa) che vocali (kasida, wasla e muasciahàt). Forme musicali che, partendo dal Medio Oriente, si
sono propagate in diverse aree del mondo arabo e non solo, sino ad arrivare nella felice terra andalusa,
durante il periodo più fiorente della civiltà araba, per fondersi con le espressioni locali: è da questa fusione che sono nate le eleganti melodie e forme della musica arabo-andalusa. Il progetto artistico fonde
le proprie radici negli elementi comuni che la cultura musicale araba, cristiana ed ebraica hanno mantenuto per più di mille anni, come testimonianza dei momenti privilegiati della coesistenza, convivialità,
dialogo, rispetto delle differenze e comunione del sapere.
Jamal Ouassini. nato a Tangeri (Marocco), si è formato al Conservatoire de musique et de danse in musica arabo-andalusa e violino sotto la guida di Ustad Mhemmed el’Amrani, Cheikh Mohammed Zaitouni,
Ustad Mohammed Berrak, e in musica classica sotto la guida del violinista Antoine Batte. In seguito è
entrato a far parte dell’Orchestra Andalusa di Tangeri come violinista. Si è trasferito in Italia, a Verona,
dove ha terminato gli studi e si è diplomato al Conservatorio di musica della città. Per diversi anni si
è dedicato alla musica classica collaborando con orchestre da camera e sinfoniche. Numerose le sue
collaborazioni nella realizzazione di musiche sia teatrali che cinematografiche. Dal 2004 è direttore artistico di “Ziryàb”, Associazione culturale per lo studio e la promozione della musica del Mediterraneo.
Con il Jamal Ouassini Trio, fondato nel 1999, ha realizzato il cd Al Kafila (La Carovana), seguito da un tour
italiano e ha partecipato al Taranta Power Festival, ospite nel progetto “Che il Mediterraneo Sia” di e con
Eugenio Bennato. Collabora stabilmente con Moni Ovadia nello spettacolo Shir del essalem (Canti per la
pace). Nel 2006 ha fondato l’ensemble Encuentros, che vede insieme sedici artisti provenienti da diversi
paesi del Mediterraneo. Per Encuentros ha messo in scena lo spettacolo L’ayali l’kamar, presentato per la
prima volta al Teatro Grande di Pompei, all’interno della rassegna “Mediterraneo”.
APRILE
MERCOLEDÌ 14 | ORE 18
Perfavore Sing
Vincenzo Vasi voce e theremin
Giorgio Pacorig pianoforte, pianoforte elettrico e
sintetizzatore
Musiche di Bruno Lauzi, The Residents, Franco Battiato, Peter Ivers/David Lynch, Violeta Parra,
Peter Gabriel, Claudio Lolli, Frank Zappa, Vincenzo Vasi
Arrangiamenti di Vincenzo Vasi, Giorgio Pacorig
Una produzione AngelicA in collaborazione con Assalti al Cuore, Festival di Musica e Letteratura
Perfavore Sing è un progetto che nasce nel 2009 su commissione di AngelicA Festival.
“Una proposta che non ho potuto rifiutare: sospendere momentaneamente le mille cose a cui lavoro per
dare vita a una nuova entità, incentrata prevalentemente sulla mia voce, il mio primo strumento, purtroppo spesso penalizzato dal mio essere polistrumentista, a volte prigioniero dei miei tanti strumenti e delle
mie tante, forse troppe, collaborazioni. È un progetto per piano e voce, apparentemente semplice, con un
repertorio di canzoni che va da Bruno Lauzi a Frank Zappa passando per Franco Battiato, Anna Oxa, Peter
Gabriel, The Residents, Violeta Parra, David Lynch, Ella Guru e mie composizioni. In realtà è uno studio
sulla voce e sulla vocalità, sui vari modi di interpretare una canzone, riarrangiarla, stravolgerla, a volte
smembrarla fino a renderla irriconoscibile. Così come un collaudato duo inglese che ha fatto storia, Phil
Minton & Veryan Weston, io ho scelto come compagno d’avventura il pianista Giorgio Pacorig, partner
perfetto e fondamentale, capace di strappare e ricucire melodie e strutture armoniche creando territori
sonori unici, dove la voce può correre e saltare liberamente. Divide con me l’esperienza e il reciproco
forte stimolo ad abbattere il muro di convenzioni che spesso circonda la canzone.” (Vincenzo Vasi)
Polistrumentista e compositore, Vincenzo Vasi è considerato uno degli artisti più eclettici nell’ambito di
vari generi musicali, dalla sperimentazione elettronica sino al pop d’autore. Diversi sono gli strumenti
che suona: basso, theremin, vibrafono, chitarra, ukulele, giocattoli, tastiere, flauto a tiro, kazoo, fischio
da naso... Ha inciso oltre 40 cd ed è attivo sin dal 1990 con diversi progetti nell’ambito della musica di
ricerca. Incrociando il teatro, le musiche per film muti e l’installazione sonora, ha partecipato a numerosi
festival nazionali e internazionali. Attualmente collabora stabilmente con Vinicio Capossela, Mike Patton
e Roy Paci. Ha suonato, fra gli altri, con Chris Cutler, Tony Coe, Butch Morris, Antonello Salis, Tanaka
Yumiko, Pierre Favre, Phil Minton, Aftherhours, Wolter Wierbos, Marc Ribot, Scott Rosemberg, Alvin Curran, Jamie Saft, Cristina Zavalloni, Luca Venitucci, Joey Baron, Cyro Baptista, Lukas Ligeti, Hugo Race,
John Zorn.
Diplomato al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste Giorgio Pacorig, ha alternato lo studio accademico della
musica classica alla passione per il jazz. Nel 1991 ha partecipato ai seminari di Siena Jazz e nel 1993 ha
preso parte a un workshop tenuto da Muhal Richard Abrams e Roscoe Mitchell a Trento. Dal 1989 svolge
un’intensa attività sia come pianista-tastierista che come compositore, dando vita a numerose formazioni musicali che spaziano dal jazz alla musica elettronica, dalla musica per film alla musica improvvisata
e collaborando con numerosi musicisti di varia estrazione e provenienza. Tutte queste esperienze lo
portano a suonare negli “spazi musicali” più vari e disparati, dai club ai centri sociali, dalle rassegne di
teatro ai festival jazz sia in Italia che all’estero. Ha al suo attivo una quarantina di incisioni discografiche
sia come leader che come session man.
MERCOLEDÌ 21 | ORE 18
Violino e Racconti
Janos Hasur violino
In Violino e Racconti Janos Hasur alterna la musica al parlato. Il programma si compone di brani della
musica dell’Est Europa (ungherese, transilvanica, romena, bulgara e kletzmer), un cammino violinistico
nella tradizione dei popoli del Bacino dei Carpazi, che Hasur interpreta parlando al pubblico fra un brano
e l’altro, raccontando la sua vita, aneddoti della sua carriera di violinista, storielle, barzellette spesso
assurde ed esplosive. Il musicista ungherese incanta il pubblico non solo con la voce vellutata e inimitabilmente dolce del suo violino, ma anche con il suo particolare modo di raccontare con un accento strano,
tonico, tipico di Budapest.
Violinista ungherese, Janos Hasur è conosciuto in Italia per aver accompagnato per oltre dodici anni con
la sua arte gli spettacoli teatrali di Moni Ovadia. Ha suonato con gruppi come i Vizonto e i Kolinda. Negli
ultimi anni ha presentato Violino e Racconti e GulashConcerto, che si compongono di brani della musica
popolare dell’Ungheria e dintorni, oltre a barzellette, storielle e aneddoti. Quest’ultimo lavoro ha avuto
successo non solo in Italia ma anche in Francia, Svizzera, Austria e Belgio. Nel 2009 ha creato nuovi spettacoli, quali Memoria Musicale dedicato alla Giornata della Memoria, In Fuga Con Bach con le musiche di
J.S. Bach. Gli ultimi progetti sono DiVino Violino! e La Chiave di Violino.
Foto Pietro Pesce
Foto Rolando Paolo Guerzoni
MAGGIO
MERCOLEDÌ 5 | ORE 18
L’uomo che verrà
Marco Biscarini autore delle musiche
insieme a Daniele Furlati
Giorgio Diritti regista
Marco Biscarini ha esordito come arrangiatore dirigendo l’Orchestra della RAI durante l’edizione 1994 del
Festival di Sanremo per il cantautore Franz Campi. Nel 2003 ha realizzato gli arrangiamenti dei brani scritti
dal clarinettista francese Michel Portal. In occasione del Concorso Internazionale di Composizione legato
alla commemorazione del 2 agosto ha ottenuto il primo premio nell’edizione del 2000 e il secondo nel 2001.
Numerose sono le sue composizioni per organici da camera e i lavori di musica elettroacustica, eseguiti in
Italia e all’estero: la composizione Fonderia Merighi (2000) è stata trasmessa nel corso della trasmissione
Paesaggi Sonori di RAIRadioTre. Una tappa importante del percorso compositivo di Marco Biscarini è stata la realizzazione dell’opera lirica per ragazzi La famosa invasione degli orsi in Sicilia, regia di Francesco
Esposito, una commissione della Fondazione Teatro Comunale di Modena andata in scena nella stagione
2003-2004. Dopo due Diplomi d’onore (1994 e 1995) vinti nei corsi tenuti da Ennio Morricone all’Accademia
Chigiana di Siena, si è occupato dell’applicazione della musica in contesti diversi da quelli usuali, dalla
realizzazione dei Segnali sonori per l’Aeroporto di Firenze alla musica per la performance Speculum Life
(progettata da Oscar Marchisio e andata a scena a Bologna e Genova). Del 2003 è l’installazione audiovisiva
In vitro – Le Tune-Elle (Ancona). Nel 2004 musiche di Biscarini sono state utilizzate per la rassegna Danzoom
(con coreografie di Mauro Bigonzetti). Il musicista bolognese è docente nei corsi professionali per music
maker al Conservatorio di Bologna (Corso sperimentale di arrangiamento).
Con la colonna sonora del film Il vento fa il suo giro del 2005, ha vinto il primo premio al Festival di Lagonegro. Nel 2009, insieme a Daniele Furlati, ha composto le musiche per la colonna sonora del film L’uomo che
verrà di Giorgio Diritti.
Regista, sceneggiatore e montatore Giorgio Diritti è nato a Bologna nel 1959.
Si forma lavorando al fianco di vari autori italiani ed in particolare Pupi Avati, con cui collabora in vari film.
Realizza vari casting per film in Emilia Romagna, tra cui La voce della luna (1990) di Federico Fellini. Partecipa all’attività di Ipotesi Cinema, Istituto per la formazione di giovani autori, fondato e diretto da Ermanno
Olmi. Come autore e regista dirige documentari, cortometraggi e programmi televisivi.
In ambito cinematografico il suo primo cortometraggio, Cappello da marinaio (1990) è stato selezionato
in concorso a numerosi festival internazionali, tra cui quello di Clermont-Ferrand. Nel 1993 ha realizzato
Quasi un anno, film per la TV prodotto da Ipotesi Cinema e RAI 1.
Il suo film d’esordio, Il vento fa il suo giro (2005), partecipa a oltre 60 festival nazionali ed internazionali, vincendo oltre 36 premi. Riceve 5 candidature ai David di Donatello 2008 (fra cui Miglior Film, Miglior Regista
Esordiente, Miglior Produttore e Migliore Sceneggiatura) e 4 candidature ai Nastri D’argento 2008. Il film
inoltre diventa un “caso nazionale”, restando in programmazione al Cinema Mexico di Milano per più di un
anno e mezzo. Nel 2009 dirige L’uomo che verrà, un film che racconta, attraverso gli occhi di una bambina,
la sua versione della strage di Marzabotto, l’eccidio di 770 civili perpetrato dalle truppe naziste tra il 29
settembre e il 5 ottobre del 1944 ai danni degli abitanti di Monte Sole e dintorni, a pochi chilometri da Bologna. Il film partecipa in concorso a ottobre al Festival Internazionale del Film di Roma 2009, dove vince
due importanti riconoscimenti: Marc’Aurelio d’Oro del pubblico al miglior film e Gran Premio della Giuria
Marc’Aurelio d’Argento. Dopo Roma la pellicola viene presentata in numerosi altri Festival italiani e internazionali. A gennaio, nell’ambito del Bari International&Tv Festival, riceve il Premio Ennio Morricone per
il miglior compositore delle musiche, assegnato ai musicisti Marco Biscarini e Daniele Furlati e il Premio
Alida Valli a Greta Zuccheri Montanari, come attrice rivelazione. Recentemente viene premiato dal pubblico
e dalla Giuria degli studenti al Festival Storie di Cinema di Grosseto.