Sessione II: Evoluzione e prospettive del ruolo del fisico in Terapia e altri ambiti Moderatori: G. Sartor (Aviano), S. Reccanello (Mestre) Protezione Radiazioni Ionizzanti e NIR Aldo Valentini Direttore Servizio di Fisica Sanitaria APSS – Trento [email protected] La PREISTORIA Le indagini fisiche in campo medico sono iniziate sin dalla nascita della moderna Scienza, per cui la fisica e la medicina si sono sviluppate parallelamente per un lungo tempo sotto l’impulso portato dal metodo induttivo dei Francesco Bacone (1561-1626) e da quello sperimentale di Galileo Galilei (1565-1642). Sono le idee di Galileo che trasformano radicalmente il modo di affrontare la ricerca scientifica, ponendo al centro delle proprie indagini le esperienze e le osservazioni (esperimenti) che sole possono confermare o confutare ipotesi e idee. Essenziali diventano quindi gli strumenti per l’osservazione (microscopi, telescopi) e la misurazione (termometri, barometri). SVILUPPO SCIENTIFICO SVILUPPO TECNOLOGICO Bacone Galilei Fahrenheit Celsius Galvani Volta Doppler L’inizio della STORIA I fenomeni che Wilhelm Conrad Roentgen (1895) e Bequerel (1896) hanno scoperto hanno accompagnato tutte le fasi delle sviluppo dell’Universo e della Vita fino ai giorni nostri. Tuttavia gli essere umani non erano a conoscenza dell’esistenza di questi fenomeni. Fin dalla loro scoperta, oltre cento anni fa, gli esseri umani sono stati in grado di sfruttare questi fenomeni, produrre artificialmente questi raggi e queste sostanze radioattive ed usarle nel bene e nel male. Nel corso del secolo scorso queste scoperte hanno influito sullo sviluppo culturale, industriale, sanitario (qualità e durata della vita) dell’Umanità. Ancora oggi, lo sviluppo delle applicazione, che si sono avute come ricadute da queste scoperte è ancora in pieno svolgimento.. L’inizio della STORIA Libro 1896 I RAGGI ROENTGEN M. De Ciutiis L'annuncio della scoperta dei raggi X è del dicembre 1895. Nel libro è riportata la storia della prima radiografia effettuata all'ospedale militare della Trinità di Napoli dal colonnello medico Giuseppe Alvaro sul braccio di un soldato, Alfredo Musiani, ferito nella battaglia di Mai-Maret (Guerra Abissinia). Dal sito http://www.amber-ambre-inclusions.info/nuova%20raggi_x__radon.htm di Gianfranco Rocchini. Anno 1896 STORIA delle RADIAZIONI I raggi X e le sorgenti radioattive (inizialmente naturali e successivamente artificiali) sono stati un motore inarrestabile nel progresso della scienza, della tecnologia e della medicina. Il loro uso ha portato all’aumento della conoscenza in numerosi campi dell’attività umana, nello studio dei fenomeni naturali, nello studio della struttura della materia e della struttura ed evoluzione dell’Universo. L’applicazione delle radiazioni alla biologia ha fornito le basi scientifiche per l’impiego delle radiazioni in terapia e per la radiprotezione. Le Scienze - 1983 n. 173 I metodi di estrazione erano fondati su differenze della solubilità di vari Sali di radio e di altri componenti del materiale: Il primo tipico processo pone il radio in soluzione e poi lo precipita. Il secondo processo concentra il radio nel residuo solido e poi lo estrae STORIA delle RADIAZIONI Le Scienze Ottobre 1993 n. 302. Questo roboante annuncio pubblicizza il RADIOTHOR, “specialità medicinale” contenete radio e il suo inventore, William J,A, Bailey. Questo genere di pubblicità fece sorgere una infatuazione collettiva per il radio ritenuto una sorta di panacea per la cura dei tumori e altro. Si usano i raggi Roentgen imprimere schemi anatomici direttamente nel cervello degli studenti, memorizzandoli in modo più duraturo rispetto ai metodi ordinari di apprendimento dei dettagli anatomici STORIA delle RADIAZIONI Da: Le Scienze Febbraio 1978 n. 114 Da: Radiografia e radioscopia – Storia dei raggi Röntgen e loro applicazioni più importanti. Schincaglia. Vallardi Ed. 1918 Negli ultimi anni di due secoli fa cominciarono a diffondersi i primi gabinetti di radiologia e di radioterapia. Non era previsto alcun tipo di protezione per il medico e per il paziente. DANNI DA RADIAZIONI I danni alla pelle derivanti dall’uso sconsiderato dei raggi X ha portato al riconoscimento molto precoce del loro effetto nocivo sui tessuti umani, ma anche, grazie a questo, al loro uso già nei primi anni dopo la loro scoperta per il trattamento delle malattie della pelle e malattie tumorali. A parte alcuni risultati incidentali più spesso si ebbero danni soprattutto a causa della mancanza di qualsiasi concetto di corretto dosaggio, e a causa della impossibilità di misura adeguata della dose. Fu Holzknecht, nel 1902 ad utilizzare la decolorazione dei cristalli sotto l'influenza della radiazione come un metodo di misurazione della dose. Monument to X-ray and radium martyrs in Hamburg Copyright Radiology Centennial Inc. 1895-1906 Injuries seen soon after discovery of x-rays • Early transient erythema • Epilation to main erythema • Desquamation • Late erythema • Ulceration 1895-1906 Proposed Mechanisms of Damage • Due to ozone liberated at surface of tissue (Tesla 1897) • Due to platinum particles carried by rays (Gilchrist 1897) • Due to heat rays (burn) (Walsh 1897) • Due to UV rays (Stine 1896) • Due to rays carrying infectious material (Kell) • Injuries caused by x-rays (Thompson 1896) 1895-1906 NY newspaper reported that “ at U.S. College of Physicians and Surgeons roentgen rays were used to reflect anatomic diagrams directly into the brains of students, making a more enduring impression than ordinary methods of learning anatomic details” PRIME REGOLE di RADIOPROTEZIONE PRATICA Roentgen si era costruito una grande scatola di zinco in cui ha fatto le sue misure ed esperimenti Lo aveva fatto per proteggere le sue lastre fotografiche. Roentgen e Tesla sapevano dal loro lavoro sulle attenuazioni e trasmissioni che il piombo era il materiale comune più efficace per attenuare i raggi X. • Nel 1896 nel Regno Unito durante Indian Exhibition un dimostratore di raggi X ha sviluppato vesciche scure sotto la pelle. Ha utilizzato una crema per ridurre l'irritazione: ha applicato lanolina alle mani e indossava guanti imbevuti di grasso. Ha risolto la bruciatura alle mani. • Crocker (1897) ha avuto un paziente che cura con acido picrico (altamente esplosivo) per ridurre la sensazione di bruciore (e sembrava avere un effetto protettivo). • Crocker ha proposto che il pigmento rosso può proteggere contro i raggi X • I lavoratori con X-Ray indossavano guanti e cappotto di stoffa rossi e si verniciavano la faccia con vernice rossa. Rollin, Dentista di Boston ha proposto tra il 1900 e il 1904 di: • Indossare occhiali radiazioni assorbenti, 1 cm di spessore • Definire il fascio con diaframma rettangolare • Fissare una distanza minima (FFD) di 1 m • Togliere le radiazioni indesiderate con filtri • Racchiudere tubo in piombo PRIME REGOLE di RADIOPROTEZIONE L'ignoranza dei rischi legati all’impiego delle radiazioni ionizzanti ha provocato numerosi feriti fra i pazienti, i medici e scienziati. Alcuni ricercatori hanno evidenziato i pericoli e suggerito di impostare dei limiti di esposizione. Nel luglio del 1896, solo un mese dopo la scoperta di raggi x, un caso grave di dermatite indotta da raggi X è stato pubblicato. Già nel 1902, è stato raccomandato il primo limite dose di circa 10 cGy al giorno (o 30 Gy/anno). Il limite di 10 cGy/giorno non era basato su dati biologici ma piuttosto era la quantità minima che poteva essere facilmente individuata, vale a dire, la quantità richiesta per produrre un appannamento della lastra fotografica. Nel 1903, gli studi sugli animali avevano dimostrato che i raggi X possono produrre il cancro e uccidere tessuti viventi, e organi più vulnerabili alle radiazioni (pelle, sangue, organi riproduttivi). 1906-1913 Dr. W.S. Laurence (1907) ha osservato che "... una protezione assoluta da raggi X esisteva solo se uno operava in una città adiacente e gestiva con l’uso del telefono“. Credeva che non era necessario "vestirsi con armatura“ Leonard (1907) reccomanda: • 6 lbs/sq ft (2.38 mm) di piombo per coprire il tubo RX • Diaframmare per ridurre la radiazione secondaria. PRIME REGOLE di RADIOPROTEZIONE 1913-1920 Deutsche Roentgen Gesellschaft (1913) introduce le regole di radioprotezione: • 2 mm di piombo per protezione del corpo • Mettersi alla distanza massima possibile dal tubo durante l’erogazione Russ (1914) della British Roentgen Society esorta • Regno Unito a formulare raccomandazioni simili, e • ha rilevato che l’impiego di radiazioni è 50 volte maggiore di un decennio prima Marie Curie (PRIMO FISICO MEDICO?) Ha scoperto il Radium e il Polonio. Ha dato un notevole contributo alla Fisica Medica. Durante la prima guerra mondiale ha creato circa 200 installazioni radiologiche fisse ed ha equipaggiato 18 sistemi mobili (“petites Curies”) contribuendo alla sviluppo della radiologia. PRIME REGOLE di RADIOPROTEZIONE (LIMITI DI DOSE) 1921-1927 British X-Ray and Radium Protection Committee (1921) emette il 1° report: • Tubo incassato in 2 mm piombo • Calotta di protezione di 2 mm piombo equivalente. British X-Ray and Radium Protection Committee (1924) revisiona il report: • Se la tensione di picco <70 kVp schermatura tubo 1.5 mm piombo • Uso di cabina di protezione di 1 m di larghezza e 2 m di altezza, 2 mmeq Piombo Si consigliano le seguenti precauzioni: 1. non più di 7 ore di lavoro al giorno; 2. domenica e 2 mezze giornate fuori servizio/settimana, da trascorrere il più possibile fuori di casa; 3. una vacanza annuale di 1 mese o 2 quindicine separate. • Sievert, Barclay and Cox raccomandano come limite annuale il 10% della dose eritema (500 – 600 mSv/anno). La dose eritema è stimata a 5000 – 6000 mSv. • Mutscheller (1925) introduce il concetto di Tolerance Dose • Il limite di esposizione ai lavoratori è ridotto a 1/100 della dose eritema/mese (50 – 60 mSv). Vengono proposte tabelle, a varie tensioni, dei valori di spessore di schermatura necessarie per ridurre l’intensità del fascio a valori pari a 1/100 della dose di eritema a distanze di 10 piedi dal tubo per radiografia e radioscopia (tipici valori 1.2 mmPb e 1.8 mmPb). Il Consiglio di Sanità Olandese (1926) adottata un approccio conservativo: un eritema ogni 90000 ore di lavoro (50 anni) 100 mSv/anno. PRIME REGOLE di RADIOPROTEZIONE (ANCHE IN ITALIA) 1921-1927 • Nel 1926, in Italia, la Società Italiana di Radiologia medica costituì un “Comitato tecnico” con il compito, tra l’altro, di “seguire ed applicare le norme di protezione” e di esercitare la sorveglianza sull’esecuzione da parte delle case costruttrici delle norme di protezione da adottare e sul controllo degli strumenti di misura compresi quelli installati sugli apparecchi radiologici. Negli anni venti e inizio anni trenta l’ing. Pugno Vanoni fu una Figura di rilievo nel campo della dosimetria e strumentazione, noto anche in campo internazionale, tanto da essere chiamato a far parte della Commissione internazionale per le unità radiologiche e del Comitato per la protezione radiologica promosso dal secondo Congresso internazionale di radiologia (1928), in seguito ICRP. 1927: H. J. Muller (genetista) dimostra che i raggi X producono mutazioni genetiche e cromosomiche nel moscerino dell’aceto e che sono trasmesse ai discendenti secondo le leggi dell’eredità biologica. PRIME REGOLE di RADIOPROTEZIONE (ERA MODERNA) 1928-1934 Inizio ERA MODERNA della RADIOPROTEZIONE 2° Congresso Internazionale di Radiologia (ICR) (1928). Per decisione del Congresso viene fondata la International X ray and Radium Protection Committee poi rinominata nel 1950 International Commission on Radiological Protection (ICRP); ICR nomina un comitato che definisce le unità di misura appropriate della radiazione. Negli U.S.A. nel 1929, su iniziativa della American Roentgen Ray Society e della Radiological Society of North America, venne istituito lo United States Advisory Committee on X-Ray and Radium Protection (USACXRP), divenuto poi il National Committee on Radiation Protection and Measurements (NCRP); Viene pubblicato il 1° NRCP report (1931): raccomanda di non superare e 2 mSv/giorno; 1935-1949 NCRP (1936) propone la definizione di Dose Massima Ammissibile e riduce i limiti a 1 mSv/giorno; 1937: A Palermo Emilio Gino Segrè (premio Nobel per la scoperta dell’antiprotone) scope il Tc-99m (utilizzando molibdeno irradiato da Lawrence a Berkeley) 1937: E’ concordata ufficialmente l’unità di misura Roentgen PRIME REGOLE di RADIOPROTEZIONE (LA GUERRA) 1940-1949 1941: Prima somministrazione terapeutica di I-130 per la cura dell’ipertiroidismo. 1945: La prima bomba al plutonio (nome in codice "Gadget") fu fatta esplodere nel "Trinity test" il 16 luglio 1945 nel poligono di Alamogordo, in New Mexico. 1945: La prima bomba all'uranio ("Little Boy") fu sganciata sul centro della città di Hiroshima il 6 agosto 1945. 1945: La seconda bomba al plutonio, denominata in codice "Fat Man", fu sganciata invece su Nagasaki il 9 agosto 1945. Il programma di produzione di armi nucleari, durante la seconda guerra mondiale, ha reso necessario un ulteriore sviluppo delle norme di radioprotezione; Il Progetto Manhattam rende disponibili grandi quantità di radioisotopi 1946: Primo trattamento del carcinoma tiroideo con un “cocktail atomico” di I-131. 1949: NCRP report 6 riduce la DMA a 150 mSv/anno; CB Braestrup fornisce le curve di attenuazione (in di R/mAmin @ 1m); La Conferenza di Chalk River, introduce il cambiamento da Tollerance Dose a Dose Massima Ammessa a corpo intero; Si presuppone che c’é un certo grado di rischio a qualsiasi livello di esposizione. PRIME REGOLE di RADIOPROTEZIONE (IL DOPO GUERRA) 1950-1957 1952: Istituzione del Consiglio Nazionale per le Ricerche Nucleari (CNRN), che si è affiancato al CISE (Comitato Italiano Sistemi Elettrici) fondato anni prima (nel 1946) a Milano e nel quale era già presente la sezione medico-biologica diretta da Aldo Perussia. 1955: Costituzione al CISE del primo nucleo italiano di radioprotezione operativa, promosso da Carlo Polvani e dal fisico Alessandro Malvicini. 1955: Viene pubblicato il Manuale n. 60. Viene limitata l’esposizione di studenti come soggetti radiografici per l’istruzione; 1956: Viene creata la International Atomic Energy Agency (IAEA), organismo delle Nazioni Unite con il compito di accelerare e diffondere il contributo dell’energia atomica per la pace, la salute e la prosperità in tutto il mondo, emanando anche indicazioni operative in merito ai vari aspetti di sicurezza e di protezione dai rischi sanitari associati e vigilando per il rispetto del “Trattato di non proliferazione”; 1957: Firma del Trattato EURATOM di Roma; 1957: Viene revisionato il limite: 3 mSv/settimana e non si deve avere il superamento del valore medio di 50 mSv/anno. PRIME REGOLE di RADIOPROTEZIONE (IL DOPO GUERRA) 1958-1980 1958: Fondazione dell’Associazione Italiana di Fisica Sanitaria (AIFS, ora AIRP) La DMA è posta a 3 mSv/settimana (150 mSv/anno) per eta 18 – 45 anni La DMA è posta a 6 mSv/settimana (150 mSv/anno) per eta > 45 anni. Le Nazioni Unite promuovono la costituzione dell’UNSCEAR (United Nations Scientific Committee on the Effects of Atomic Radiation) la cui attività era essenzialmente diretta al censimento e monitoraggio, su scala planetaria, delle principali fonti di radiazioni e sui loro effetti. 1964: Emanazione del DPR 185/64. Vengono introdotti i concetti di Workload (W), Use (U), Occupancy (T); 1964: Viene fondata l’International Radiation Protection Association (IRPA) quale federazione internazionale di Società nazionali autonome di Radioprotezione. 1972: si rieunisce per la prima volta il Comitato scientifico di esperti Biological Effect of Ionizing Radiations (BEIR), Comitato scientifico di esperti (in sostituzione del BEAR) riunito all’occorrenza dalla NAS (National Accademy of Science) degli Stati Uniti per fare il punto sulle conoscenze del rischio dovuto alle radiazioni ionizzanti; 1976: La NCRP pubblica il Report 49, di fatto lo standard per I successivi 28 anni. 1977: La ICRP Pubblica il report 26, introduce il limite di dose equivalente di 50 mSv/anno. 1979: Viene fondata l’Associazione Nazionale Professionale degli Esperti Qualificati (ANPEQ). REGOLE di RADIOPROTEZIONE (AD OGGI) 1981-2015 La pubblicazione ICRP 60 (1990) raccomanda un limite di dose efficace per lavoratori di 20 mSv/anno e permettendo 50 mSv/anno se la media di 20 mSv/anno non è superata nel periodo di 5 anni. Il “Sistema di limitazione delle dosi” diviene “Sistema di protezione radiologica”, come per significare che la “limitazione della dose” non è il principale strumento di prevenzione, ma è il complesso dei tre strumenti (fisica, biologia, anatomofisiologia) che dà completezza allo sforzo di prevenzione nei confronto dei rischi legati all’esposizione alle radiazioni ionizzanti. Si basa su 3 principi: Principio di giustificazione, Principio di ottimizzazione (ALARA), Principio di applicazione dei limiti di dose. 1995: D.Lgs.230 (Recepimento direttive Europee) 1998: L’Associazione Italiana di Fisica Sanitaria e Protezione contro le Radiazioni (AIFSPR) e l’Associazione Italiana di Fisica Biomedica (AIFB), confluiscono nell’Associazione Italiana di Fisica Medica (AIFM). 2000: D.Lgs187 – Definizione dello Specialista in Fisica Medica 2004: NCRP pubblica Report No 147 2013: Direttiva Euratom 59 del 5.12.2013 PROGRAMMA INDUSTRIALE NUCLEARE (IN ITALIA) 12 Centri di Ricerca 4 centrali (dismesse) 3 reattori di produzione e ritrattamento Lavoratori esposti in Italia: Area RX - Medico Nucleare 16000 Area Sanitaria Complementari Industriale & ricerca 25000 5000 Siti depositi rifiuti radioattivi. 1.6 miliardi Euro investimenti. 70 ordigni nucleari U.S.A. su territorio italiano STORIA della FISICA MEDICA IN ITALIA Risale al 1969 l’ingresso ufficiale dei fisici nella Sanità, quando il DPR 128 previde l’istituzione dei Servizi di Fisica Sanitaria “per la risoluzione dei problemi di fisica nelle applicazioni dell’elettronica e nell’impiego di isotopi radioattivi e di sorgenti di radiazioni per la terapia, la diagnostica e la ricerca e nella sorveglianza fisica per la protezione contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti”. 1978: Fondazione Scuola di Perfezionamento in Fisica Sanitaria e Ospedaliera dell'Università di Milano (biennale) diretta fal Prof. Piero Caldirola (fisico teorico) a cui seguono altre scuole (Pisa, Bologna con la conversione del Corso annuale di Specializzazione in Radioprotezione e Tecniche Radioisotopiche in Corso annuale di Specializzazione in Fisica Sanitaria) Lo stato giuridico del fisico medico nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale è stabilito dal Decreto Legislativo n°502/1992 e dalle sue successive modifiche ed integrazioni. Il Decreto, operante in materia di riorganizzazione del SSN, inquadra il fisico nell’ambito della dirigenza sanitaria insieme ad altri laureati non medici quali biologi, chimici, psicologi e farmacisti. STORIA della FISICA MEDICA IN ITALIA La storia della Fisica Medica in Italia è interlacciata con la storia dell’impiego delle radiazioni in uso medico Ottobre 1953 Arrivo presso il centro Tumori di Borgo Valsugana primo apparecchio di telecobaltoterapia d'Europa (prodotto dalla A.E.C.L Canada). Nato a Como nel 1928. È stato il primo fisico italiano ad operare nell’area fisico-medica all’interno di una struttura ospedaliera, affiancando la figura del medico. Successivamente ha diretto il Laboratorio di Dosimetria e standardizzazione del Centro di Studi Nucleari della Casaccia e poi all’Università di Ferrara fino al 2000. RTPS su IBM 370 della PAT STORIA della FISICA MEDICA IN ITALIA A Levico-Roncegno (TN) nel 1964 si tiene il Convegno: “Colloqui sui rapporti tra Fisica e Medicina”. E’ stato di fondamentale importanza per l’attivazione dei Servizi di Fisica Medica nelle strutture sanitarie. Inoltre ha sottolineato la necessità della formazione di base nel campo della fisica per futuri medici contribuendo così alla istituzione di Cattedre di Fisica Medica presso le Scuole di A Trento Medicina. A Levico (1975) si tiene il Convegno sulla radioprotezione del paziente (2014) si tiene il Convegno Fisica & Medicina Le Scienze Febbraio 1978 n. 114 A Levico (1990) si tiene il Convegno sulla radioprotezione del paziente STORIA della FISICA MEDICA IN ITALIA Negli anni il ruolo del fisico medico si è venuto sempre più definendo, anche sulla scorta di ulteriori leggi nazionali, mutuate da altrettante norme della Comunità Europea relative ai rischi connessi all’impiego di radiazioni ionizzanti, quali il D. Lgs. 230/1995 e s.m.i. in materia di radioprotezione degli operatori e della popolazione, il D. Lgs. 187/2000 in tema di radioprotezione dei pazienti e, recentemente, il D. Lgs. 81/2008 sulla sicurezza. Ad oggi le competenze del fisico medico si possono collocare nei diversi ed estesi settori clinici che vedono l’impiego sanitario delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Le attività che il fisico medico svolge sono svariate ed a diversi livelli di responsabilità ed operatività, riunendo la garanzia della qualità delle prestazioni, la dosimetria, l’ottimizzazione delle esposizioni diagnostiche e terapeutiche, la ricerca clinica, il controllo di qualità delle apparecchiature radianti e la radioprotezione dei pazienti, dei lavoratori e della popolazione. Inoltre, anche al di là dell’ambito strettamente clinico, il fisico medico opera nel settore della Sicurezza all’interno dell’ambiente ospedaliero, dell’acquisizione e gestione di tecnologie innovative (HTA) e della didattica a vari livelli. STORIA della FISICA & TECNOLOGIA in MEDICINA Il contributo della Fisica e della Tecnologia alla Medicina sarà sempre maggiore. Ricordiamoci solo qualche anno fa ….: Probabilmente il primo Probabilmente il primo scanner CT EMI I.B. (BV 20 Philips) per fluoroscopia chirurgica. dell’Europa continentale. E’ stato utilizzato in Disegnato da C. H. F. Belgio nel 1975. Ora è al Müller nel 1956. Belgian Museum of Radiology Betatroni per terapia Fino anni ‘80 Tecnologie di misura. Radiumterapia First coincidence imaging system (PET 1950) Cobaltoterapia Questa affermazione è l’unica cosa certa …. Tutte le previsioni sul futuro sono incerte …. STORIA della FISICA & TECNOLOGIA in MEDICINA TRATTAMENTI RADIOTRAPICI CON RADIUM Radiografia aghi di radium Tabelle per il calcolo dei piani di trattamento STORIA ATTUALE della FISICA & TECNOLOGIA in MEDICINA (accenni) E la STORIA FUTURA? Ruolo per il fisico medico nella sanità odierna e futura (1) Già allora, anno 1969, il legislatore con lungimiranza aveva riconosciuto necessarie e indispensabili le attività e le responsabilità autonome dei Fisici: SI ALLE STRUTTURE COMPLESSE DI FISICA MEDICA NO AI FISICI ALLE DIPENDENZE DI U.O. MEDICHE o U. AMINISTRATIVE MA STRUTTURE SEMPLICI AFFERENTI ALLA D.G. o D.S. o DIP. AIFM - Linee Guida per l’organizzazione delle strutture di Fisica Medica in Italia – 2013 Le strutture sanitarie sono sempre più supportate dall’INFORMATION TECHNOLOGY. Per partecipare a questo processo di sviluppo i Fisici Medici devono ampliare la loro cultura nell’ambito della tecnologia informatica (reti, connessioni, cloud, flussi informativi, sistemi informatici [RIS, PACS, HIS, LIS, …], … Protocolli di comunicazione [DICOM, HL7, …]. … Piattaform eICT, …). QUESTO TIPO DI CONOSCENZE SOLO PARZIALMENTE VENGONO FORNITE DAI PERCORSI FORMATIVI TRADIZIONALI (LAUREA, SPECIALIZZAZIONE). AIFM - Linee Guida per l’organizzazione delle strutture di Fisica Medica in Italia – 2013 FUTURO: SEMPRE MAGGIOR COMPLESSITA’ GESTIONE DELLA COMPLESSITA’!!!! E la STORIA FUTURA? Ruolo per il fisico medico nella sanità odierna e futura (2) Saremo chiamati a contribuire a gestire strutture/sistemi sempre più complessi (meccanici [robot], informatici [reti], apparecchi [TAC/RM/PET, ..] e software/programmi sempre più performanti (visualizzazione ed elaborazione immagini, dati e informazioni) in collaborazione con altre figure professionali (Medici, Informatici, Ingegneri, TSRM, ….). OPERATORI CAPACI DI INTERAZIONI MULTIDISCIPLINARI CAPACI DI GESTIRE LACOMPLESSITA’ APERTI A TUTTE LE PROBLEMATICHE SCIENTIFICHE E TECNICHE IN MEDICINA Ampliamento delle nostre conoscenze e relazioni!!! Interfacciarsi con: D.G., D.S., Serv. Tecnici, Servizi Provveditorato, Serv. Ing. Clinica. Dip. di immagini, ….. per fare SISTEMA FUTURO: SEMPRE PIU’ TECNOLOGIA HTA Ruolo (3) Collaborare alla scelta e alla valutazione delle tecnologie sanitarie (Health technology Assessment [HTA]) ovvero delle applicazioni pratiche della conoscenza. HARD •Attrezzature sanitarie (TAC + RX + RM + LINAC + BRACHI + US + …) •Dispositivi biomedici •Robotica •Sistemi diagnostici Partecipazione alla predisposizione capitolati di acquisto/servizio, espletamento gare e collaudi di apparecchiature ed accessori SOFT •Farmaci •Software •Procedure, Protocolli, Linee guida • Percorsi assistenziali •IT •Assetti strutturali e organizzativi •Etc.. •Professionisti •Etc.. La tecnologia Sanitaria è l’applicazione delle conoscenze scientifiche nella cura, assistenza e prevenzione EUnetHTA (European Network for HTA), 2008 Dobbiamo diventare degli interlocutori credibili dei nostri Amministratori. Pochi Fisici Medici si interessano di queste problematiche!! CARTA DI TRENTO sulla valutazione delle tecnologie sanitarie in Italia (2010). Ministero Salute: Manuale di formazione per il governo clinico: Il governo dell'innovazione sanitaria (2012) FUTURO: PREVENZIONE & QUALITA’ Ruolo per il fisico medico nella sanità odierna e futura (4) Occorre che le cure mediche siano appropriate e che ai Fisici medici si assumano responsabilità ed impegno routinario per garantire sicurezza e appropriatezza tecnologica nelle pratiche cliniche e collaborazione per l’abbattimento dei rischi e degli eventi avversi. La prevenzione per essere efficace deve poggiare le sue fondamenta sulle conoscenze scientifiche e sulle evidenze tecnologiche e clinico-biologiche. OPERATORI DI SICUREZZA, PREVENZIONE e QUALITA’ NON SOLO DI RADIOPROTEZIONE E CTRLQ Ampliamento dei nostri ruoli!!! JCI OHSAS ISO-9000 Occupational Health and Safety Assessment Series Sistema Qualità FUTURO: IMAGING Ruolo per il fisico medico nella sanità odierna e futura (5) L’IMAGING (quantitativo) in medicina e è sempre più presente e determinante. BIOLOGICO, RADIOLOGICO, RM, ECOGRAFIA, ENDOSCOPIA, ELASTOGRAFIA, FOTOGRAFIA MEDICA, TERMOGRAFIA, MEDICINA NUCLEARE, FUNZIONALE, ELETTROENCEFALOGRAFIA; MAGNETOENCEFALOGRAFIA, ELETTROCARDIOGRAFIA, ANATOMO-PATOLOGICO, … Imaging MULTIMODALE 2D, 3D, 4D Estensione degli interessi e conoscenze a tutto l’imaging (non solo radiologico): CONOSCITORI DELL’IMAGING, …. NO AL SOLO IMAGING RADIOLOGICO Pochi Fisici Medici si interessano di queste problematiche!!! In attesa dell’X-RAY PHASE CONTRAST IMAGING Magnetoencefalometria: ricostruzione immagine delle correnti elettriche di dipolo nel cervello FUTURO: STATISTICA & BIG DATA Ruolo per il fisico medico nella sanità odierna (6) La STATISTICA è uno strumento importantissimo per la verifica della qualità del lavoro (risultati) e determinante per le scelte in medicina. Linkata con l’informatica biomedica. SUPPORTO METODOLOGICO e STATISTICO alla MEDICINA La ricerca medica del futuro passerà per l’analisi dei BIG DATA !!! Il concetto di Big data è proprio del campo dei database: il termine indica grandi aggregazioni di dati, la cui mole richiede strumenti differenti da quelli tradizionali, in tutte le fasi del processo. FUTURO: RCERCA & FORAMZIONE Ruolo per il fisico medico nella sanità odierna (7) LA RICERCA SCIENTIFICA è nel DNA del Fisico Medico: sono infatti persone caratterizzate da percorsi formativi specialmente indirizzati alla sperimentazione ed alla ricerca; queste prerogative sono state e debbono essere salvaguardate sia in termini di professionalità che di autonomia organizzativa e gestionale. Va coltivata partecipando a progetti di ricerca interni e/o esterni. SI A COLLABORAZIONE CON UNIVERSITA’ ED ENTI DI RICERCA PUBBLICAZIONE ARTICOLI SCIENTIFICI La ricaduta che si ha è maggiore degli impegni profusi!!! Ruolo importante nella Docenza e Formazione nelle scuole delle Professioni Sanitarie, Scuole di Specializzazione e all’interno delle strutture sanitarie. SI ALLA DOCENZA COME MOMENTO ARRICCHENTE Dobbiamo porci come propositori di Formazione PS. Approfittiamo di più della Scuola P.Caldirola Futuro delle SCUOLE di SPECIALIZZAZIONE in FM Obiettivi formativi caratterizzanti le Scuole di Specializzazione: Area SERVIZI CLINICI, Sottoarea dei servizi clinici ORGANIZZATIVI e della Sanità Pubblica. Attualmente quattro aree di attività: • Terapie Radianti • Diagnostica per Immagini • Sistemi Informativi Ospedalieri • Radioprotezione 19 scuole: 16 attivate almeno in parte (TO, MI, GE, BO, PD, FI, PI, 3 Rm, NA, CA, ME, CA, PA) e 3 mai attivate (AN, BA, Magna Grecia) Ampliare con: Sicurezza, HTA, Management, diagnostica sonografica, Impiego delle radiazioni non ionizzanti (RM, laser, ultrasuoni, HIFU, ecc.), Preparare alle funzioni di “esperto responsabile ” per gli impianti RM di “addetto alla sicurezza laser” di “esperto qualificato” Metodi di calcolo avanzati (Montecarlo) LA SITUAZIONE ATTUALE Gestione “Big Data” DELLE SCUOLE E’ Elaborazioni Immagini DISASTROSA!!!! Nuove tecnologie Obiettivo: Preparare il FM di domani che dovrà operare nel settore della prevenzione, sicurezza, qualità, innovazione all’interno dell’ambiente sanitario, all’acquisizione e gestione delle tecnologie innovative (HTA) e nella formazione, ricerca e didattica E la STORIA FUTURA? Ruolo per il fisico medico nella sanità odierna (9) Branche emergenti che ci devono veder coinvolti: MANAGEMENT SI ALLA PREPARAZIONE IN MANAGEMENT SANITARIO Dobbiamo diventare anche dei gestori (degli “econoFisici” ). Serve formazione!! Il fisico ha il compito di proporre la propria cultura e la propria conoscenza delle leggi della Fisica alle discipline mediche Tenendo ben presente che gli obiettivi sono i beni primari delle persone ovvero la qualità di vita e la salute del cittadino. SI A NUOVI AMBITI CULTURALI NO ALLA FOSSILIZZAZIONE SULLO STATO ATTUALE …. O professionalmente evolveremo rapidamente passando da “SUPER-TECNICI” a “GESTORI” o le “MACCHINE” ci sostituiranno. Il futuro? Ruolo per il fisico medico nella sanità odierna (10) IMAGING: Da 3D a 4D e PARAMETRICO (+Magnetoencefalom.) MULTIMODALE ASSISTITA MAPPATURA GENOMICA NANOPARTICELLE? IT: GRANDI QUANTITA’ DI DATI DA GESTIRE CLOUD COMPUTING ELEBORAZIONE REMOTA CARTELLA SANITARIA INFORMATIZZATA TERAPIA: PERSONALIZZAZIONE SPINTA MULTI-TERAPIA NUOVE TECNOLOGIE (PROTONI, TOMOTERAPIA, CIBERKNIFE, n°…) NANOPARTICELLE ? MATERIALI: NUOVI MATERIALI BIOCOMPATIBILI NANOMATERIALI Il futuro? DISABILITÀ: PROTESICA ROBOTICA BRAINCOMPUTER INTERACE UTENTI: Sempre più anziani COSTI SANITARI: Sempre maggiori? SISTEMI COMPLESSI: Complessità in continuo aumento Da: OECD Health Statistics 2013, http://dx.doi.org/10.1787/health-data-en; World Bank for non-OECD countries. http://dx.doi.org/10.1787/888932916002 PROFESSIONI (la Tecnologia più importante): OBIETTIVO 18 OMS. Sviluppo delle risorse umane. Tutti gli stati membri dovrebbero poter assicurare che professionisti sanitari e di altri settori, abbiano acquisito una conoscenza, atteggiamento ed abilità appropriati a proteggere e promuovere la salute.Da: 21 Obiettivi proposti dall'O.M.S. in Europa per il 21° secolo. OBIETTIVO 19 OMS. Ricerca e conoscenza nel campo della salute. Tutti gli stati membri dovrebbero avere un sistema di ricerca, informazione e comunicazione sanitaria che supporti meglio l'acquisizione, l'effettiva utilizzazione e la diffusione di conoscenza per tutti. Occorreranno cambiamenti radicali nella formazione nella pratica e nella ricerca Sempre più coinvolti su aspetti economici, scientifici, etici e sociali della ricerca e dell’applicazione di nuove tecnologie STRUMENTI FUTURI Nuovi strumenti che dobbiamo governare. Metodo Monte Carlo. Modellistica per la radioprotezione, la Radioterapia e l’Imaging radiologico. Ruolo per il fisico medico nella sanità odierna e futura (13): Problematiche affrontate RADIOTERAPIA Dosimetria ALTRE RADIOPROTEZIONE Ricerca e Didattica Statistica Sanitaria Ecografia ? MEDICINA NUCLEARE Informatica Sanitaria Acquisti Burocrazia Elettronica e A.T. Modelli fisiologici Risonanza Magnetica Assicurazione di Qualità Laser HTA E la STORIA FUTURA? Ruolo per il fisico medico nella sanità odierna (14) Protezione Radiazioni Ionizzanti e NIR Occasione in cui verrà in parte definito il ruolo futuro del Fisico Medico sarà il recepimento delle nuove BSS (Basic Safety Standard). DOBBIAMO ESSERE CONVINTI CHE NELLA SANITA’ LA RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE E DEGLI OPERATORI SONO DUE ASPETTI DELLO STESSO PROBLEMA. IL FISICO MEDICO DEVE FARSENE CARICO DI ENTRAMBE!!!! Servizio di Fisica Sanitaria APSS Trento: 10 fisici + 7 dell’U.O. Protonterapia 3 tecnici sanitari di radiologia medica + 2 personale di supporto (Segr-, Mecc.) 2-3 fisici in formazione Trentino: 0.53 Mab / 10 fisici 1 fisico / 50000 ab 1 SFS / 0.5 Mab Alto Adige: 0.51 Mab / 6 fisici 1 fisico / 85000 ab 1 SFS / 0.5 Mab Friuli: 1.25 Mab / 22 fisici 1 fisico / 56000 ab 1 SFS / 0.42 Mab Veneto: 5.0 Mab / 40 fisici 1 fisico / 125000 ab 1 SFS / 1.0 Mab Riferimenti Nazionali: AIFM = Associazione Italiana di Fisica Medica Circa 1000 iscritti: 60.90 Mab/934 fisici 1 fisico / 65200 ab AIFMT = AIFM Triveneto circa 90 fisici medici PER FINIRE: I NOSTRI PROBLEMI Uno dei massimi nostri problemi: LA VISIBILITA’ Da: [email protected] [mailto:[email protected]] Per conto di Luigi Fontan Inviato: mercoledì 4 luglio 2012 16:57 A: [email protected] Oggetto: [Gr-Triveneto] - R: Messaggio da parte del coordinatore AIFMT ……. Un nostro problema è quello della visibilità in quanto lavoriamo quasi sempre dietro le quinte, offrendo competenze e soluzioni che spesso non sono considerate. Siamo spesso conosciuti come quelli che danno/davano o negano/negavano il rischio radiologico che era e forse lo è ancora, la più evidente attività trasversale. ……. AUSPICI Se non avverrà un cambiamento di interessi e mentalità nei responsabili dei Servizi di Fisica Sanitaria, nei rappresentanti dei fisici nelle varie associazioni e dei fisici medici stessi, si potrà avere un numero crescente di buoni professionisti fisici medici che opereranno nelle strutture sanitarie, ma essi rimarranno isolati scientificamente e in difficoltà con le problematiche non direttamente affrontate e che non potranno fornire tutti i benefici possibili al mondo medico. Aldo Valentini Servizio di Fisica Sanitaria APSS – Trento [email protected]