La Città Visibile. Torino 1988-2012 >>: dalla Rai al rap, un quarto di

Torino, 13 marzo 2012
La Città Visibile. Torino 1988-2012 >>:
dalla Rai al rap, un quarto di secolo di musica a Torino
Il giornalista Gabriele Ferraris ne discute con Ensi, Cristiano Godano,
Giorgio Li Calzi, Giorgio Pestelli, Paolo Spaccamonti e Giorgio Valletta
Quarto incontro de La Città Visibile. Torino 1988-2012 >>, il ciclo ideato dal Salone
Internazionale del Libro e dal Circolo dei lettori per celebrare i venticinque anni del
Salone.
Venerdì 16 marzo 2012 alle 21.00 al Circolo dei lettori (via Bogino, 9) appuntamento
con Musica. Conduce il giornalista de La Stampa e responsabile di TorinoSette Gabriele
Ferraris. Con Ensi, rapper; Cristiano Godano, leader Marlene Kuntz; Giorgio Li Calzi,
jazzista; Giorgio Pestelli, critico musicale, docente di Storia della Musica all’Università
di Torino; Paolo Spaccamonti, musicista post-rock; Giorgio Valletta, dj e giornalista
musicale, Situazione Xplosiva. L’ingresso è libero.
Com’è nello spirito del format, l’incontro non vuole essere tanto un percorso
retrospettivo, uno sguardo a ritroso, quanto piuttosto un’occasione per capire come la
creatività torinese attuale e futura siano plasmate dalla storia e dalle vicende di questi
ultimi venticinque anni. Basta qualche appunto sparso per cogliere il cambiamento
radicale intervenuto in questo lasso di tempo.
Proprio nel 1988 il gruppo di lavoro creato da Leonardo Chiariglione inizia a
sperimentare nella città della Mole un nuovo algoritmo di compressione sonora: il Moving
Picture Expert Group-1/2 Audio Layer 3, più noto come Mp3. Il formato che converte una
canzone in un file scaricabile ovunque in tempo reale, trasforma il consumo di musica in
un fatto letteralmente globale e in pochi anni rende obsoleto il vecchio mercato del disco.
La stessa esperienza del Salone della Musica, nato nel 1996 a latere di quello del Libro,
risentirà dei contraccolpi di questa rivoluzione. E non a caso nascerà sempre a Torino,
da Gianluca Dettori e Adriano Marconetto, l’esperimento di Vitaminic, il primo store di
musica digitale in Italia.
È in questi cinque lustri che, dopo anni di rodaggio nell’underground, gruppi
indipendenti come i Subsonica, i Linea 77 o i Marlene Kuntz di Cristiano Godano per la
prima volta scalano le classifiche mainstream e aggrediscono le playlist. Festival come
Traffic, club come Hiroshima Mon Amour o Spazio 211 diventano stabili punti di
riferimento per chi vuole incrociare i grandi nomi o tenere d’occhio le nuove tendenze. Le
banlieues multietniche producono anche in riva al Po una declinazione originale della
musica metropolitana per eccellenza, quella della sub-cultura hip hop di cui è campione
il giovane Ensi. E con rassegne come Club to Club e protagonisti come Giorgio Valletta
e Situazione Xplosiva, la scena elettronica e dancefloor è sempre più vivace e
cosmopolita.
Anche la musica colta si rinnova. Sono gli anni in cui Settembre Musica si emancipa
dall’originaria formula ideata da Giorgio Balmas per allargarsi a nuovi suoni e nuovi
pubblici e trasformarsi in quel grande «festival trasversale» che oggi è MiTo. Grazie anche
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Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura
Via Santa Teresa, 15 – 10121 Torino – Tel. 011 518 4268 – Fax 011 561 2109 – www.salonelibro.it – e-mail: [email protected]
a imprese come la Bohème del centenario, il Teatro Regio risale molte posizioni su scala
nazionale e internazionale in prestigio e qualità. Nascono nuove orchestre come
l’Orchestra Filarmonica di Torino. Il Conservatorio da ricettacolo accademico diventa
un campus di alta formazione e creatività, con masterclasses e vivaci laboratori per nuovi
talenti. Ma soprattutto la città riesce a trattenere e rilanciare l’Orchestra Sinfonica
Nazionale Rai, che nel 1994 raccoglie l’eredità delle quattro soppresse orchestre di
Torino, Milano, Roma e Napoli e oggi, con Rai NuovaMusica, è in prima linea
nell’abbattere gli steccati fra i generi tradizionali.
Se il Centro Jazz continua a radunare schiere di appassionati, gente come Giorgio Li
Calzi esplora i confini fra i generi e i linguaggi sonori, e Flavio Boltro e Fabrizio Bosso
partono di qui per conquistare il mondo. Sono gli anni in cui Torino scopre la world
music, portata in città da Musica 90. E nel 2012 compie 25 anni anche il FolkClub che
ha richiamato prima nello scantinato di via Perrone e poi alla Maison Musique di Rivoli
tutti i più grandi nomi di musica popolare del pianeta.
Oltre che dal confronto fra gli ospiti, lo sguardo sulla città dei suoni e i suoi protagonisti
è restituito anche dall’occhio video di Marco Ponti. Il regista di Santa Maradona ha
ideato e realizzato per ogni incontro de La Città Visibile due clip che raccontano volti,
luoghi e suggestioni. Guarda su YouTube e su salonelibro.it la sigla-trailer con la «Mole
blu» e i video degli incontri precedenti (Salone, 10 febbraio; Società, 24 febbraio; Cinema
/ Teatro, 12 marzo).
L’incontro è trasmesso in diretta videostreaming su www.salonelibro.it
www.circololettori.it. Partecipa alla discussione su Twitter: #lacittavisibile.
e
NG
I prossimi appuntamenti de La Città Visibile. Torino 1988-2012 >>
Tutti gli incontri sono alle 21,00 presso il Circolo dei lettori (Palazzo Graneri, via Bogino
9, Torino). L’ingresso è libero. Il panel degli incontri è suscettibile di variazioni e
integrazioni, che saranno comunicate volta per volta.
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Venerdì 23 marzo 2012
Arte Contemporanea
Conduce Luca Beatrice, critico d’arte, presidente Circolo dei lettori. Con Davide Scabin,
chef Combal.Zero; Ludovica Carbotta, artista; Luigi Fassi, curatore; Walter Dang,
stilista; Valerio Berruti, artista; Giorgina Bertolino, curatrice e co-fondatrice del gruppo
a.titolo.
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Venerdì 13 aprile 2012
Architettura/ Urbanistica / Design
Conduce Carlo Ratti, docente Mit, studio carlorattiassociati. Con Mario Botta,
architetto; Benedetto Camerana, architetto, presidente Museo Nazionale dell’Auto;
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Augusto Cagnardi, urbanista e docente; Giuseppe Culicchia, scrittore; Angelo
Miglietta, segretario generale Fondazione Crt; gli studi Negozio Blu, Marc, brh+.
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Venerdì 20 aprile 2012
Scrittura
Conduce Ernesto Ferrero, direttore editoriale Salone Internazionale del Libro, con
Antonella Parigi, direttore Circolo dei lettori. Con un gran numero di autori torinesi
coinvolti in un happening-reading in cui ciascuno propone un pezzo originale o legge un
brano già edito, prestando attenzione alla Torino degli ultimi 25 anni e ai suoi
cambiamenti, compresi quelli nel panorama letterario (il Salone Internazionale del Libro,
la Scuola Holden, il Circolo dei lettori, scrittori stranieri a Torino, le nuove scritture...).
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I protagonisti dell’incontro
Gabriele Ferraris. Nato a Torino nel 1954, fa il giornalista dal 1976, e dal 1980 è a La Stampa,
dove dal 1995 è caporedattore responsabile del supplemento di spettacoli e appuntamenti
TorinoSette. Prima, ha lavorato nelle redazioni delle cronache locali, degli inserti, e degli
spettacoli. È stato capocronista delle pagine torinesi fra il 2005 e il 2007, quando Torino ha
ospitato i Giochi Olimpici invernali. Come inviato ha seguito grandi eventi di spettacolo: dai
concerti di tutti i grandi del rock e del jazz alla Mostra del Cinema di Venezia, dai Festival di
Cannes e di Torino all’inevitabile Festival di Sanremo con il quale ha superato i due decenni di
ininterrotta frequentazione. Ha scritto molto anche di costume, con inchieste e commenti.
Ensi. All’anagrafe Jari Vella, è uno dei più talentuosi rapper italiani degli ultimi anni e
riconosciuto come uno dei re incontrastati del freestyle. Classe 1985, nasce e cresce ad Alpignano,
secondo di tre fratelli e figlio di immigrati del sud. Si avvicina alla cultura hip-hop intorno al
2000, attratto principalmente dal writing e dal rap. Nel 2004 a soli 16 anni partecipa ad una
battle di freestyle e arriva in finale: il video della sua vittoria storica contro Kiffa conta centinaia di
migliaia di view su Youtube. Quella stessa estate partecipa al Tecniche Perfette, tra le più
importanti competizioni a livello nazionale, vincendo a pari merito con Mondo Marcio dopo
un'incredibile sfida di oltre mezz'ora. Oltre al freestyle, Ensi con il fratello Raige e l'amico Rayden
forma il trio Onemic, una delle realtà più seguite del panorama hip-hop Italiano. Poco dopo entra
a far parte del collettivo Dynamite Soul e compone con gli Onemic il suo primo lavoro discografico,
un promo di 5 tracce. Nel 2005 esce il primo disco ufficiale degli Onemic Sotto la cintura: un
album considerato di culto dai fan del rap italiano. Questo disco permetterà loro di farsi conoscere
e rispettare anche fuori dal circuito torinese. Sempre nel 2005 Ensi vince il 2TheBeat, evento
riconosciuto come il campionato Italiano di Freestyle. Le battle bolognesi e le finalissime in
Salento hanno consacrato Ensi come una delle realtà più importanti del movimento hip-hop
italiano. Nel 2008 vede la luce lo street-album album Vendetta: venti tracce di rap crudo,
caratterizzato da testi molto personali e drammaticamente reali. Ensi collabora poi con Big Fish e
il suo collettivo/etichetta Doner Music. Sotto questa nuova bandiera escono diversi progetti:
Vendetta Reloaded, Donercore, Terrone e Equilibrio. Nel marzo 2011 viene pubblicato da Doner
Music il secondo album degli Onemic Commerciale, che porta il trio torinese agli Mtv Days 2011.
Nel gennaio 2012 Ensi entra a far parte di Tanta Roba, etichetta indipendente fondata da Guè
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Pequeno dei Club Dogo e DJ Harsh. Ensi è ora impegnato nel progetto Freestyle Roulette, una
serie di video dedicati all'improvvisazione.
Cristiano Godano. Fossano, 21 novembre 1966. Laureato in economia e commercio, è un
cantante, chitarrista, scrittore e attore italiano, noto soprattutto per essere membro della band
Marlene Kuntz, di cui è il frontman e autore dei testi. Oltre alla principale attività con i Marlene
Kuntz, è impegnato in un altro progetto musicale, Beautiful, assieme a Howie B, Luca Bergia,
Riccardo Tesio e Gianni Maroccolo. Nel gennaio del 2008 pubblica il suo primo libro, I vivi, edito
da Rizzoli, una raccolta di cinque racconti. Dal 2008 è uno dei docenti del Master in
Comunicazione musicale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel 2009 debutta
come attore nel film di Davide Ferrario, Tutta colpa di Giuda, di cui è anche autore della colonna
sonora, candidata al David di Donatello 2010.
Giorgio Li Calzi. Nato nel 1965, inizia a suonare il piano nel 1973 e la tromba nel 1990. Studia
con Enrico Rava dal 1992 al 1994. A 10 anni inizia il lavoro di registrazione multitraccia,
registrando il suo piano con un registratore a cassetta,e con un piccolo bobine Geloso. Il suo
primo gruppo, gli Esaurymentho, nel 1978, si ispira a Suicide, Contortions, Kraftwerk. I suoi
gruppi successivi, composti da musicisti italiani, africani, arabi, asiatici e brasiliani, hanno
suonato in numerosi festival musicali, cinematografici (come la Berlinale, Berlin Film Festival nel
2002, con il trio del pianista Giacomo Aula) e festival teatrali internazionali. Nel 1990 vince il
premio come migliore compositore europeo al I concorso per i giovani talenti del jazz (RaiRadiouno). Nel 1997, il suo Quintetto apre il festival Time in jazz di Berchidda (Ss), suonando con
il coro di voci bianche dei Piccoli Cantori di Torino, diretto da Giorgio Guiot. Nel 1999 vince
insieme a Johnson Righeira il Premio Ciampi per la migliore realizzazione di una canzone di Piero
Ciampi (Il lavoro). Nello stesso anno, registra la voce di Hosoo (Dangaa Khosbayar), il più grande
cantante armonico della Mongolia (sessioni contenute in Autoloop).
Giorgio Pestelli. Figlio dello scrittore Leo Pestelli, si è occupato specialmente dei rapporti fra
musica e letteratura nell’età classica e romantica. Ha insegnato Storia della musica nella Facoltà
di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino e tenuto corsi della stessa materia nelle università di
Bologna e di Genova. Critico musicale de La Stampa, condirettore del Saggiatore Musicale e della
Rivista musicale Italiana, fa parte del Comitato editoriale di The Works of G. Verdi a cura della
Chicago University Press. Dal 1982 all’86 è stato Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica e
Coro della Rai di Torino. È socio dell’Accademia delle Scienze di Torino, dell’Accademia Nazionale
di Santa Cecilia e dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Fra le sue pubblicazioni: L’età di Mozart e
di Beethoven, Torino 1979; La pulce nell'orecchio, Venezia 2001; Canti del destino. Studi su
Brahms, Torino 2000 (Premio Viareggio per la saggistica 2001); Gli Immortali, Torino 2007.
Paolo Spaccamonti. Chitarrista e compositore torinese, arriva nel 2009 all’esordio con Undici
Pezzi Facili, album che, fra accostamenti a nomi come Fennesz, Robert Fripp e Dirty Three e
recensioni che ne sottolineano in termini entusiastici la suggestiva intensità cinematografica, lo
colloca sulla mappa della scena musicale come «uno più promettenti nomi della musica
sperimentale italiana». Nel 2010 il Museo Nazionale del Cinema di Torino gli delega la
sonorizzazione, in un Cinema Massimo completamente sold-out, del classico del cinema muto
Rotaie (1929), nell’ambito della rassegna Magnifiche Visioni. Rassegna Permanente del Cinema
Restaurato. Il feeling con il cinema si rinnova a novembre 2011 grazie alla presenza di molti brani
del compositore torinese dentro Vite Da Recupero, film–documentario del regista Enrico Verra. Nel
corso degli ultimi anni ha diviso il palco con Nick Cave & The Bad Seeds, Anna Calvi, Piano
Magic, Six Organs Of Admittance, St. Vincent, Le Luci Della Centrale Elettrica e Xiu Xiu. Sempre
nel 2011 (insieme a Fabrizio M. Palumbo dei Larsen) ha affiancato il giornalista Maurizio Blatto
per i reading di presentazione del suo fortunato libro L’ultimo disco dei Mohicani. A maggio dello
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stesso anno è uscito il suo secondo lavoro sulla lunga durata, Buone Notizie, che dal febbraio
2012 è disponibile anche in vinile 12'' edizione limitata e numerata per Escape from Today e
Smartz Records.
Giorgio Valletta. Oltre a essere dj radiofonico (Popolare Network, Rai) e giornalista musicale (DJ
Mag Italia, Rumore), è stato co-fondatore della storica club night torinese Xplosiva. Negli ultimi
anni ha suonato nei maggiori club e festival di musica elettronica nazionali e internazionali, dal
Sonar di Barcellona a Londra, Ibiza, Tokyo, Istanbul e Berlino. Lo stile dei suoi dj set ne riflette
l'eclettica visione musicale, che abbraccia tutto ciò che va dalla disco alla nuova bass culture,
dalla house music alla new wave, e un'attitudine sempre tesa ad abbattere le barriere tra diversi
generi musicali.
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