02/11/2016 Nicola Armentano (Consigliere PD): “Firenze riabbraccia Carlo Levi― “Allo studio la proposta di una serie di incontri fra le città legate allo scrittore: Torino, Alassio, Firenze dove ha scritto “Cristo si è fermato a Eboli― e dove ha diretto “La Nazione del Popolo― e Aliano― Firenze riabbraccia Carlo Levi, medico, pittore, membro del Comitato di Liberazione, che in piazza Pitti, durante l’occupazione nazista, ha scritto uno dei capolavori del ‘900: “Cristo si è fermato a Eboli”. E’ stato il sindaco di Aliano, Luigi De Lorenzo, ad invitare Dario Nardella in questa terra, in occasione del XIX Premio nazionale Carlo Levi che quest’anno è stato assegnato a Paolo Rumiz per la narrativa e al giornalista fiorentino Nicola Coccia per la saggistica che ha scritto “L’arse argille consolerai: Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti” Edizioni Ets. Il sindaco, che non ha potuto lasciare Firenze in questi giorni, ha delegato Nicola Armentano a rappresentare Firenze, la città che ha protetto Carlo Levi durante la guerra. Nicola Armentano, consigliere comunale PD, si è voluto recare a rendere omaggio davanti alla tomba di Carlo Levi ad Aliano, in provincia di Matera, ricordandolo a nome di tutta la città di Firenze. Aliano è il paese dove il fascismo confinò l’intellettuale torinese e dove lui ha voluto essere sepolto. Carlo Levi alloggiò in casa di Anna Maria Ichino, che ha rischiato la vita per salvare quella dell’intellettuale torinese, Levi ha scritto il diario del confino ad Aliano, cioè “Cristo si è fermato a Eboli”, le cui prime pagine sono state pubblicate, a Firenze, su “Il Ponte” di Piero Calamandrei. Aliano, che ha poco meno di mille abitanti, ha saputo organizzare, nel corso degli ultimi venti anni, un patrimonio storico e culturale rilevante con il Mua (Musei di Aliano) che conta ben otto musei a cominciare dalla casa del confino di Carlo Levi per proseguire con la pinacoteca a lui dedicata che custodisce 23 opere su tela e sette litografie per finire con la mostra permanente del modernissimo pittore newyorchese Paul Russotto. Aliano ha riservato grandi accoglienze alla città di Firenze. C’erano il sindaco, Luigi De Lorenzo, e tutta la giunta comunale, il presidente del parco letterario Carlo Levi, Antonio Colaiacovo, il parroco don Pierino Dilenge fondatore del circolo “Nicola Panevino”, magistrato di origine alianese ucciso dai tedeschi nel 1943, lo scrittore Angelo Colangelo e il giornalista Rai, Rocco Brancati. E’ stato un incontro ricco di emozioni anche per Nicola Armentano, nato proprio in Basilicata, dove si sottolinea l’amore di Carlo Levi verso la gente della Lucania e la loro riconoscenza e rispetto verso l’antifascista piemontese che ancora oggi chiamano “don Carlo”. Nicola Armentano, parlando agli amministratori della collina materana, ha proposto una serie di incontri fra le quattro città legate a Carlo Levi: Torino dove è nato, Alassio dove aveva la casa familiare, Firenze dove ha scritto “Cristo si è fermato a Eboli” e dove ha diretto “La Nazione del Popolo”, organo del Comitato di Liberazione, e Aliano dove è stato confinato e sepolto. “Ogni anno una di queste città metterà in luce un aspetto della lezione politica, artistica e letteraria di Carlo Levi, a cui Firenze – ha aggiunto Nicola Armentano – intitolerà presto una strada. L’iniziativa è stata promossa da Nicola Armentano che ha presentato una mozione in commissione cultura già esaminata e votata con l’appoggio di tutto il Partito Democratico”. (s.spa.) © Comune di Firenze - Palazzo Vecchio, P.zza Signoria 50122 FIRENZE - P.IVA 01307110484 [email protected] 1/1