DA DOVE VIENI? DALLA TERRA DEI FUOCHI LA QUESTIONE FONDAMENTALE E’ PERCHE’ LE DISCARICHE SI RIEMPIONO? LA CAMPANIA ERA PIENA DI DISCHARICHE GIA’ NEGLI ANNI 90. La storia che vogliamo raccontare è la storia infinita di Napoli. Ci sono ragazzini quindicenni che non hanno mai visto la loro città sgombra dai rifiuti. Le discariche sono piene e la causa è la responsabilità politica ma noi tutti la pensano così .Sentiamo già le voci: i terroni sporchi. La prima città ad aver inventato la differenziata è Napoli. 1832 Ferdinando II di Borbone, emana una legge sulla differenziata, traverso la quale invitava gli abitanti a tenere pulita la strada di fronte casa: “usando l’avvertenza di ammonticchiarsi le immondezze al lato delle rispettive abitazioni, e di separarne tutti frantumi di cristallo, o di vetro che si troveranno, riponendoli in un cumulo a parte". In realtà non c’è nessuna predisposizione all’immondizia, non è affatto così. A qualcuno conviene che il meccanismo non vada. Ci preme però raccontare il perché di quella spazzatura e di chi è quella spazzatura. L’emergenza rifiuti ha generato 8 miliardi di euro in 10 anni su cui la politica ha speculato. A guadagnare è la più grande azienda d’Italia, forse d’europa: la camorra. Secondo le affermazioni di pentiti e secondo ciò che abbiamo letto sui giornali. c’ è stato un momento preciso in cui è stato deciso tutto . A Villa Ricca nel 1989 si incontrano attorno ad un tavolo: politici, imprenditori, camorristi, massoneria deviata e decisero di creare il sistema rifiuti. Cioè di rendere tomba dei riufiti la campania, in particolare le provicie di Napoli e Caserta. Si sceglie la Campania perché è un luogo culturale in Italia e in Europa. Come l’Africa in cui i riufiti tossici vengono smaltiti in Magreb in Somalia cioè nel Corno d’africa; Si è pensato di risparmiare alcuni viaggi per l’africa dirottando nella Campania felix. La questione fondamentale è: perché le discariche si riempiono? La Campania era piena di discariche già negli anni 90. Le discariche si riempiono ancora con la spazzatura del nord italia.La Campania da oltre 20 è la pattumiera del Paese. Una delle strategie criminali delle organizzazioni che fanno traffico di riufiuti è quello di nascondere bene i rifiuti. L’agricoltura campana è sempre stata sacra per il popolo ed è angosciante constatare che i contadini ci abbiano tradito facendo seppellire rifiuti nei loro campi. Leggiamo che anche negli anni 80 e 90 le grandi aziende di supermercati del nord dicono chiaro ai contadini del sud che devono abbassare i prezzi altrimenti acquistavano dai paesi dell’est. Perchè c’è tanta indifferenza da parte delle istituzioni; Allora per continuare a vendere la loro frutta a basso costo, concedono parte del loro terreno alle organizzazioni criminali per interrare rifiuti. Così è arrivata la peste, così si sono svenduti! Così la politica li ha lasciati soli. Persino la camorra si pone il problema, c’è un pentito Gianfranco Mancaniello che dichiara di essere stato presente ad una riunione tra clan quando alcuni camorristi dissero di fermarsi e non scavare perché si stava arrivando alla falda acquifera e il boss dichiarò "ma a noi che ce ne fott tant bevimm l’acqua mineral". PAG.1 I politici del nord: non vogliamo la vostra spazzatura, sono problemi di Napoli, VOI vi piangete la vostra rovina, VOI siete la rovina del paese. Ma non è così, la spazzatura di Napoli è la spazzatura di tutti, il paese deve essere unito, è come un insieme di vasi comunicanti, un problema non è mai un problema di una parte. La spazzatura sta per strada perché abbiamo accolto la spazzatura del nord, attraverso il meccanismo del “giro di bolla”, i riufiuti tossici scendono da nord con una specie passaporto che dicono che tipo di rifiuti sono, attraverso diverse procedure. La camorra vince perché da prezzi migliori, i rifiuti tossici costa smaltirli, per un azienda è pesante pagare per qualcosa che deve buttare, precisamente 62centesimi al kg, arriva la camorra a 8 centesimi ti risolve tutto. Abbiamo notizie certe che nella discarica di Pianura ,in Campania, tra il 1988 e il 1991 sono stati sversati i rifiuti provenienti da Acna Cengio (SV) produttrice di coloranti: 1 miliardo e 300 milioni di metri cubi di fanghi, 250 mila tonnellate di fanghi velenosi a base di cianuro, 3 milioni e mezzo di metri cubi di peci nocive contenenti diossine, ammine, composti organici derivanti dall’ammoniaca e contenenti azoto. Tutto ciò genera il cancro ed è continuato in altre zone della Campania Se non curiamo il territorio che ci circonda sarà inutile impegnarsi a studiare per un prossimo impiego, ci ammaleremo e con grosso rammarico, moriremo tutti precocemente. AUTORI: IOVINO FRANCESCO; POLCARO GIOVANNI. PAG.2