Controllo di Azionamenti Elettrici Lezione n° 11 Corso di Laurea in Ingegneria dell’Automazione Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Palermo Controllo in frequenza del motore in corrente alternata con alimentazione a corrente impressa 1 Legge di variazione della corrente di alimentazione ¾ nel caso di alimentazione a corrente impressa l'ampiezza della corrente da applicare al motore risulta indipendente dalla frequenza di alimentazione e dipende solo dalla pulsazione di scorrimento ¾ la dipendenza può essere scelta in modo da mantenere costante il modulo del flusso di statore o quello del flusso di rotore ¾ flusso di statore costante Φ s = Ls I s 1 + σ 2Tr2ω s2 1 + Tr2ω s2 2 2 Φ s = modulo del flusso di statore = Φ sd + Φ sq 2 2 I s = modulo della corrente di statore = I sd + I sq ¾ legge di variazione del modulo della corrente di statore Is = Φ s* Ls 1 + Tr2ω s2 1 + σ 2Tr2ω s2 2 Legge di variazione della corrente di alimentazione (2) ¾ flusso di statore costante: coppia elettromagnetica c= p Tr (1 − σ ) * 2 ωs Φs Ls 1 + σ 2Tr2ω s2 3 Legge di variazione della corrente di alimentazione (3) ¾ flusso di statore costante: modello linearizzato ( ) [ ( ) ) ] ( 2 A1Φ σ , Tr2 , Ω so Φ *s 2 2 ∆Φ s (s ) = B1Φ σ , Tr2 , Ω so s + C1Φ σ , Tr2 , Ω so s 2 ∆Ω s (s ) '' D (s ) ( ) [ ( ) ) ] ( 2 2 D1Φ σ , Tr2 , Ω so , LM , K r I so 2 2 ∆C (s ) = E1Φ σ , Tr2 , Ω so s + F1Φ σ , Tr2 , Ω so s 2 ∆Ω s (s ) '' D (s ) ( ) ( )( 2 2 2 2 D'' (s ) = 1 + Tr s + Tr2Ω so 1 + Tr2Ω so 1 + σ 2Tr2Ω so 4 ) Legge di variazione della corrente di alimentazione (4) ¾ flusso di rotore costante: legge di variazione del modulo della corrente di statore Is = Φ r* LM 1 + Tr2ω s2 ¾ flusso di rotore costante: coppia elettromagnetica c= p *2 Φr ω s Rr 5 Legge di variazione della corrente di alimentazione (5) ¾ flusso di rotore costante: modello linearizzato 2 Tr3 Ω so Φ r* s ∆Φ r (s ) = ∆Ω s (s ) D' (s ) ( ) [ ( ) ( ) ) ] ( 2 2 D2Φ Tr2 , Ω so , LM , K r I so 2 2 2 ∆C (s ) = C2Φ Tr2 , Ω so + E2Φ Tr2 , Ω so s + F2Φ Tr4 , Ω so s 2 ∆Ω s (s ) ' D (s ) ( ) ( 2 2 2 D' (s ) = 1 + Tr s + Tr2Ω so 1 + Tr2Ω so 6 ) Struttura del sistema di controllo ¾alimentazione del motore asincrono trifase con corrente impressa: inverter parallelo con circuito intermedio a corrente controllata inverter alimentato a tensione costante ¾ alimentazione con inverter a corrente impressa I1 = 2 3 π I ccm I1 = ampiezza della prima armonica di ciascuna corrente di fase I ccm = valore medio della corrente continua con cui si alimenta l' inverter Is = 3 3 2 I1 = I = modulo della corrente statorica 2 π ccm ¾ il controllo del modulo della corrente statorica può essere effettuato agendo sul convertitore che alimenta l'inverter 7 Struttura del sistema di controllo (2) ¾ schema a blocchi del sistema di controllo della velocità del motore asincrono 8 Struttura del sistema di controllo (3) ¾ schema a blocchi del sistema di controllo della velocità del motore asincrono ¾ il blocco A e il dispositivo di limitazione della pulsazione di scorrimento risultano analoghi a quelli impiegati nel caso di alimentazione con inverter a tensione impressa ¾ il blocco B determina il valore (Isd) desiderato per il modulo della corrente statorica I sd = Φ s* Ls 1 + Tr2ω s2 1 + σ 2Tr2ω s2 flusso di statore costante I sd = Φ r* LM 1 + Tr2ω s2 flusso di rotore costante ¾ il blocco C effettua il controllo della corrente continua agendo sui raddrizzatori controllati del convertitore c.a.-c.c. in modo che tale valore risulti uguale a quello desiderato Iccd ¾ il blocco D comanda le commutazioni dell'inverter in modo che l'angolo che il vettore rappresentativo della corrente statorica forma con l'asse di riferimento sia il più possibile vicino a quello desiderato θd, il quale, a sua volta, viene ottenuto integrando la pulsazione della tensione di alimentazione 9 Struttura del sistema di controllo (4) ¾ nel caso di controllo a flusso di rotore costante, nel legame tra il modulo della corrente statorica e la pulsazione di scorrimento viene inserita una opportuna costante di tempo τ= Tr 2 1 + Tr2Ω so ¾ il modulo del flusso rotorico si mantiene costante anche durante i transitori e la variazione della coppia elettromagnetica è legata a quella della pulsazione di scorrimento mediante una funzione di trasferimento caratterizzata dalla stessa 10 costante di tempo τ Struttura del sistema di controllo (5) ¾ al fine di eliminare la costante di tempo può essere conveniente inserire all’uscita della saturazione un blocco derivativo in modo tale che fornisca la pulsazione ω 's ω 's = ω s + τ dω s dt 11 Struttura del sistema di controllo (6) ω 's = ω s + τ [ ] dω s Tr dω s d = ωs + = ω s + tg −1 (Tr ω s ) 2 2 dt dt 1 + Tr ω s dt θ d = ∫0 ω a (ε ) dε = ∫0 p ω (ε ) dε + ∫0 ω 's (ε ) dε = t t t = ∫0 p ω (ε ) dε + ∫0 ω s (ε ) dε + tg −1 (Tr ω s ) t t 12 Struttura del sistema di controllo (7) ¾ alimentazione con inverter a tensione impressa ¾ la parte tratteggiata rimane invariata; il controllo dell’inverter deve essere effettuato impiegando un sistema a catena chiusa sulla base degli errori tra i valori istantanei e desiderati delle tre correnti di statore 13 Struttura del sistema di controllo (8) ¾ alimentazione con inverter a tensione impressa i1d = 2 isαd 3 i2 d = − 1 1 isαd + isβd 6 2 i3d = − 1 1 isαd − isβd 6 2 isαd = I sd cosθ d isβd = I sd sinθ d ¾ la determinazione degli istanti di commutazione di ciascuna fase dell'inverter, sulla base delle differenze (iid - ii con i = 1,2,3) tra il valore desiderato e quello effettivo della corrente, può essere effettuata impiegando due diverse tecniche di modulazione 14 Struttura del sistema di controllo (9) ¾ alimentazione con inverter a tensione impressa: modulazione ∆ ¾ il valore dell'errore iid - ii è confrontato con due soglie di ampiezza +∆ e –∆, quando il segnale di errore diventa maggiore di +∆, il circuito di pilotaggio provvede alla chiusura dell'interruttore connesso alla linea positiva di alimentazione e lo mantiene chiuso fino all'istante in cui l'errore non diventa minore di –∆. In questo istante, il circuito di pilotaggio comanda l'apertura dell'interruttore in conduzione e la successiva chiusura dell'altro interruttore che rimane chiuso fino a quando l'errore non diventa nuovamente superiore a +∆ 15 Struttura del sistema di controllo (10) ¾ negli azionamenti di potenza più elevata, non è in genere possibile realizzare frequenze di commutazione tali da permettere l'inseguimento diretto dei valori desiderati delle tre correnti di fase con ondulazioni di corrente e di coppia accettabili. In tali azionamenti risulta conveniente impiegare un dispositivo di modulazione che permetta di ottenere, a parità di frequenza media di commutazione, un miglior contenuto armonico della corrente statorica e il segnale di ingresso del modulatore viene, quindi, fornito da un regolatore, generalmente di tipo proporzionale−integrale 16 Struttura del sistema di controllo (11) ¾ un altro schema di controllo prevede la trasformazione da trifase a bifase delle tre correnti misurate e l'utilizzazione di due soli anelli di regolazione per le due componenti della corrente secondo gli assi fissi α e β. Tale soluzione consente, oltre ad una semplificazione del dispositivo di controllo, l'impiego di tecniche di modulazione più sofisticate 17 Struttura del sistema di controllo (12) ¾ si riesce ad ottenere un disaccoppiamento tra i comportamenti dinamici delle componenti della corrente statorica 18 Struttura del sistema di controllo (13) ¾ alimentazione con inverter a tensione impressa: disaccoppiamento d isd 1 1 1−σ = − + dt σ Ls Ts Tr d isq dt d is = A(ω a ) i s + Bφ (ω ) φr + Bv v s dt isd is = isq φrd φr = φrq 1 1 1−σ − + Tr σ Ts A(ω a ) = − ωa vsd vs = vsq 1 1 1 − σ − + σ Ts Tr ωa = 1 σ Ls K Ls isd + σ Ls ω a isq + r φrd + ω K r φrq + vsd Tr 1 1−σ − σ Ls ω a isd − + Tr Ts K Ls isq − ω K r φrd + r φrq + vsq Tr d φrd LM 1 isd − φrd + (ω a − ω ) φrq = Tr Tr dt d φrq dt = 1 LM isq − (ω a − ω ) φrd − φrq Tr Tr Kr ω K r 1 Tr Bφ (ω ) = Kr σ Ls − ω K r Tr Bv = 1 σ Ls 1 0 0 1 19 Struttura del sistema di controllo (14) ¾ si definisce il seguente vettore d’ingresso: Kr + + v K φ ω φ sd rd r rq Tr us = K r vsq − ω K r φrd + φrq Tr d is = A(ω a ) i s + Bv us dt ¾ regolatore PI us = K p1 isd − K p 2 is + K I K p111 K p1 = K p121 K p112 K p122 K p 211 K p2 = K p 221 ∫0 (isd − is ) dτ t K p 212 K p 222 isdd I isd = = sd isqd 0 K K I = I 11 K I 21 K I 12 K I 22 20 Struttura del sistema di controllo (15) d is = A(ω a ) i s + Bv us dt us = K p1 isd − K p 2 is + K I ∫0 (isd − is ) dτ t ¾ derivando rispetto al tempo e ipotizzando di potere trascurare le derivate di ωa e ω, si ottiene: d 2 is d is d isd = A − B K − B K i + B K + Bv K I isd v p 2 v I s v p 1 dt dt dt 2 ( ) ¾ per ottenere il disaccoppiamento è necessario e sufficiente che sia: k 0 K p1 = 1 0 k1 k2 σ Ls ω a K p2 = k2 − σ Ls ω a k KI = 3 0 0 k3 ¾ i coefficienti ki (i = 1, 2, 3) vengono scelti in base alle specifiche sul comportamento dinamico 21 Struttura del sistema di controllo (16) ¾ schema di controllo per il disaccoppiamento ¾ i coefficienti k1 e k2 sono scelti in modo tale da essere uguali tra loro 22 Struttura del sistema di controllo (17) ¾ schema di controllo per il disaccoppiamento ¾ al segnale di uscita del regolatore dell’asse diretto viene sottratto il termine: σ Ls ω a isq + δ d con δ d = Kr φrd + ω K r φrq Tr ¾ al segnale di uscita del regolatore dell’asse in quadratura viene sommato il termine: σ Ls ω a isd + δ q con δ q = ω K r φrd − Kr φrq Tr 23 Struttura del sistema di controllo (18) ¾ schema di controllo per il disaccoppiamento ¾ considerando le espressioni delle componenti secondo gli assi d e q del flusso rotorico nel funzionamento a regime permanente: Φ rd = LM I sd 1 + Tr2 Ω s2 Φ rq = − LM Tr Ω s I sd 1 + Tr2 Ω s2 ¾ si ottengono le seguenti espressioni approssimate dei segnali δd e δq: δd ≅ )( ) LM K r 1 − Tr2 Ω Ω s I sd 2 2 Tr 1 + Tr Ω s ( δq ≅ ( ) LM K r Ω + Ω s I sd 1 + Tr2 Ω s2 24 Struttura del sistema di controllo (19) ¾ schema di controllo per il disaccoppiamento ¾ impiegando il circuito di controllo descritto, i comportamenti dinamici delle due componenti della corrente statorica risultano disaccoppiati; infatti, un errore sulla componente diretta (in quadratura) della corrente statorica agisce su tutte e due le componenti della tensione in maniera tale da modificare solo la componente diretta (in quadratura) della corrente ¾ il legame tra la trasformata di Laplace del valore effettivo e quella del valore desiderato della componente diretta della corrente statorica è indipendente dalla velocità e dalla pulsazione di alimentazione e può essere rappresentato dalla seguente funzione di trasferimento: I sd (s ) = I sdd (s ) k3 + k1 s 1 1−σ k3 + k1 + Ls + Tr Ts s + σ Ls s 2 25 Struttura del sistema di controllo (20) ¾ schema di controllo per il disaccoppiamento I sd (s ) = I sdd (s ) k3 + k1 s 1 1−σ k3 + k1 + Ls + Tr Ts s + σ Ls s 2 ¾ un’opportuna scelta dei parametri k1 e k3 permette di semplificare la precedente funzione di trasferimento k3 = 1 1 1−σ + σ Ts Tr I sd (s ) 1 = I sdd (s ) 1 + τ i s k1 con τi = σ Ls k1 26 Struttura del sistema di controllo (21) ¾ schema di controllo per il disaccoppiamento ¾ il disaccoppiamento così ottenuto tra i comportamenti dinamici delle due componenti della corrente statorica e il legame tra il valore effettivo e quello desiderato della componente diretta risultano esatti solo se i parametri del modello della macchina sono noti con precisione; tuttavia, la presenza di un termine integrale riduce gli effetti delle variazioni parametriche ¾ il circuito di controllo deve effettuare un numero consistente di operazioni non lineari quali operazioni trigonometriche e operazioni di moltiplicazione. La loro esecuzione risulta alquanto complessa se si impiegano realizzazioni analogiche, mentre non si hanno particolari problemi se il dispositivo di controllo è realizzato mediante microprocessori 27