Italia. Sardegna. MALINDA MAI Una farfalla mitologica

Italia. Sardegna.
MALINDA MAI
Una farfalla mitologica, coloratissima e bellissima, ma portatrice di sventure malinconiche. Eterea si poggia sulla nostra spalla, consapevole e forte della
sua invisibilità, ogni qual volta il nostro animo è pervaso di dalla tristezza, ma sarà sufficiente pronunciare a bassa voce “Malinda Mai” e come per
incanto volerà via, così come è arrivata, restituendoci la gioia e la serenità. Malinda Mai = Tristezza mai! Da sempre questo spirito ha caratterizzato
questa orchestra sarda. 13 elementi, 13 professionisti provenienti da anni di intense esperienze e da stili diversi; classica, jazz, blues, rock, pop, etnico
etc. Tutti musicisti accomunati da un grande amore per la musica di qualità.
L’orchestra con sede ad Oristano (Sardegna), nasce da un’ idea del loro direttore artistico, nonchè violinista Antonello Manca. La loro prima fase
artistica è stata caratterizzata da un’intensa ricerca, basata sulla fusione della musica dotta con quella dei popoli; Brasile, Argentina, Venezuela, Irlanda,
Spagna, paesi balcanici, Sardegna etc. Tutto questo senza disdegnare la musica da film, dando vita così ad uno stile che i critici hanno coniato con il
nome “musica classico-popolare”. Infatti il loro primo disco raccoglie, tra le altre tracce, anche le musiche del film di Luigi Comencini “Pinocchio”. In
questo lavoro, i Malinda Mai sono stati i primi dopo tanti anni a rivisitare e incidere, le bellissime musiche del compositore Fiorenzo Carpi.
E finalmente nell’anno 2002, L’orchestra decide di iniziare il percorso che gli ha fatti conoscere al grande pubblico; l’interpretazione del repertorio del
grande cantautore genovese. Felici e motivati, nel sapere che Faber, ha amato smisuratamente la nostra terra, la Sardegna; essendo riuscito in modo
straordinario a carpire la vera essenza di questo luogo meraviglioso. Diceva :"....Non sei tu a scegliere la Sardegna, ma è lei che ti sceglie con I silenzi; I
profumi; I colori che ti senti addosso.”
Fabrizio De Andrè. Non bisogna scordare che la svolta, avviene anche dal fortunato incontro con il loro produttore e manager Antonello Mele, dell’A.M.
Spettacoli di Oristano. Alle canzone del cantautore, i Malinda Mai hanno aggiunto e fuso insieme il loro caratteristico sound, un misto tra mediterraneità
e classicità. Basti pensare che ultimamente, hanno aggiunto al loro già nutrito organico, anche un quartetti d’archi. Il loro rigore tecnico, la mania del
particolare , l’utilizzo costante di una dinamicità agogica, spesso intensa e minimalista, hanno in breve tempo portato questa band, ad essere
considerata da pubblico e critica, una delle migliori espressioni musicali in Sardegna degli ultimi 10 anni. All’attivo hanno cinque produzioni
discografiche, di cui due dedicate a Fabrizio de Andrè. Innumerevoli le collaborazioni con la fondazione De Andrè, le loro presenze televisive e un’
intensa attività concertistica che gli porta ad esibirsi in tutto il territorio nazionale, anche in importanti realtà come il teatro “Dal Verme” di Milano, i teatri
comunali di Varedo, Arese, Alghero, Nuoro, Oristano, Cinisello Balsamo etc. Da circa un anno hanno iniziato una collaborazione con il grande
cantautore massimo bubola, che con De Andrè ha condiviso 14 anni di intensa attività artistica, producendo insieme ben due album (Rimini, e il senza
titolo chiamato “l’Indiano”, nonché la canzone “Una storia sbagliata”). Con Massimo Bubola, i Malinda Mai, uniti tra l’altro da una grande amicizia, hanno
all’attivo partecipazioni a rassegne internazionali, concerti e la preparazione di un nuovo disco. I loro concerti sono un’immersione totale, in un
immaginario percorso biografico-musicale di Fabrizio De Andrè. Il coinvolgimento emotivo, nei loro live è altissimo e intensissimo. Interpretare la musica
del cantautore genovese, per la grandezza inarrivabile che la caratterizza, non è facile e la band sarda, ha sempre mantenuto un approccio a questo
repertorio, di massimo rispetto e umiltà, non finendo mai di ricercare, di studiare, di perfezionarsi, mettendosi sempre in discussione, anche nei momenti
di maggior successo, di cui sono stati protagonisti. Come diceva Fabrizio De Andrè : “Il canto ha ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive (e non
solo), il compito fondamentale di liberare dalla sofferenza, di alleviare il dolore, di esorcizzare il male”. Questo è anche lo spirito che i componenti
dell’Orchestra Malinda Mai, hanno fatto loro, con grande professionalità.
Questo l’organico: voce principale maschile, voce femminile, cori, quartetto d’archi, flauto traverso e ottavino, fisarmonica, chitarra classica ed elettrica,
chitarra acustica, basso acustico ed elettrico, batteria e percussioni, pianoforte e tastiere.
Web: http://www.malindamai.com
Facebook: http://www.facebook.com/malinda.mai
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Documento aggiornato al 09/06/2017
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