Persinsala Teatro
Alessandro Alfieri
dicembre 14, 2012
In uno splendido spazio di Lione dedicato alla musica classica,
va in scena l’esecuzione di alcuni dei cori più celebri dell’opera
verdiana, tratti dal Don Carlos e dall’Aida.
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Alcuni dei maggiori capolavori di Giuseppe Verdi sono rimasti indelebili
nella storia della musica non solo per le meravigliose melodie delle
celeberrime arie eseguite abitualmente dai solisti, o per le impressionanti
partiture sinfoniche, ma anche per gli straordinari brani per coro, che sono
alla base della struttura di molte sue opere, nonché le parti più celebri e
apprezzate del suo repertorio. E questo è vero anche in Francia:
l’Ensemble 7e Sens, collettivo formato da un coro e da un gruppo di solisti
di grande talento, diretti da Jean-Philippe Dubor, ha regalato una splendida
serata a Lione, proponendo al pubblico Choeurs de Verdi, spettacolo
composto da estratti del Don Carlos e dell’Aida, eseguito appunto dal
coro e dal piano. L’operazione è senza alcun dubbio affascinante e
efficace: anzitutto l’effetto di ascoltare alcune delle arie più potenti di
Verdi solo attraverso il coro e il piano, in assenza dell’orchestra sinfonica,
è un’esperienza notevole perché si tratta di risalire a una sorta di nucleo
originario della musica, alla sua essenza intima. Il luogo del concerto
contribuisce nettamente all’atmosfera: si tratta della Sala Molière, un
teatro/sala concerti in stile liberty ottocentesco, di immenso fascino per le
decorazioni e i barocchismi.
Il piano suonato da Fabrice Boulanger accompagna le architetture vocali
con grande precisione, considerando anche la difficoltà di sopperire
all’energia di un’intera orchestra; il direttore Dubor riassume con dovizia la
trama delle due opere e la collocazione narrativa delle singole arie
eseguite, spiegandone la forma e la bellezza. La prima parte dello
spettacolo è dedicata al Don Carlos, capolavoro verdiano strettamente
legato alla Francia (essendo stata una di quelle opere realizzate anche in
lingua francese per accontentare il pubblico parigino); del primo atto viene
eseguita l’introduzione e il coro dei monaci, e poi l’aria della seconda
scena Sotto ai folti; del secondo atto, il coro misto Spuntato ecco e poi
il finale del terzo atto, l’impetuoso coro che coinvolge gli stessi
protagonisti Filippo II, Don Carlos, l’Inquisitore e Eboli. La seconda parte
dello spettacolo è invece dedicata a una delle più importanti e conosciute
opere verdiane, ovvero l’Aida, e non potrebbe essere altrimenti: questa
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composizione è rimasta nell’immaginario collettivo per le marce trionfali,
per la pretenziosa idea scenografica di magnificenza, e non a caso per gli
stessi cori, autentici inni dai quali distilla chiaramente l’intenzionalità
rivoluzionaria e patriottica del genio italiano. Del primo atto, vengono
eseguiti il brano d’assieme della prima scena, e il coro della
consacrazione; del secondo atto, abbiamo ascoltato l’immancabile coro
delle schiave della marcia trionfale e il gran finale, dove lo spirito di Verdi
emerge in maniera impetuosa. Come lo stesso Dubor ha segnalato nella
sua presentazione, la bellezza dell’Aida sta anche nel fatto che il suo
autore, pur avendo realizzato un’opera complessivamente pomposa,
magnificente, gigantesca, lasci però la conclusione non a uno dei tanti cori
impetuosi delle marce, ma alla preghiera di Aida, brano che implica una
maggiore intimità seppur sempre di una bellezza travolgente.
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Verdi a régné sans égal sur l’opéra italien de la deuxième moitié du XIXème siècle. Aïda et Don Carlos
sont ses oeuvres des années de la maturité, dans lesquelles les choeurs ont un rôle fondamental, et sont
devenus les parts les plus célèbres de l’art de Verdi. A la Salle Molière de Lyon, l’Ensemble 7e Sens, avec
la direction de Jean-Philippe Dubor et le piano de Fabrice Boulanger, est allé en scene un spectacle
composé des plus importants arias pour choeur des deux chef d’oeuvre de Verdi.
Lo spettacolo è andato in scena:
Salle Molière
Quai de Bondy – Lione (Francia)
mercoledì 12 dicembre, ore 20.00
Ensemble 7e Sens presenta
Choeurs de Verdi
tratto da Don Carlos e Aida di Giuseppe Verdi
direttore Jean-Philippe Dubor
piano Fabrice Boulanger
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