ISOLE COOK IL CUORE POLINESIANO L' arcipelago delle Cook consiste di 15 isole in 2 milioni di chilometri quadrati nell'Oceano Pacifico. Sono esattamente nel centro del triangolo polinesiano del Pacifico del sud, affiancate ad ovest dal Regno di Tonga e delle isole Samoa, e da Tahiti e dalle isole della Polinesia Francese ad est. Le Isole Cook hanno lo stesso fuso orario delle Hawaii e distano dall'equatore a sud come le Hawaii ne distano a nord. e Isole Cook sono composte da 15 isole. Le 15 isole sono divise in due gruppi, uno settentrionale e uno meridionale, separati da ben 1000 km di mare. Il gruppo meridionale, costituito in gran parte da isole vulcaniche emerse in tempi recenti, è in realtà un proseguimento della catena delle Isole Tubuai, appartenenti alla Polinesia francese, mentre il gruppo settentrionale è formato da atolli corallini più antichi. L'isola più grande è Rarotonga (67 kmq) e la più piccola è Suwarrow (0,4 kmq). Il paesaggio varia da quello montuoso di Rarotonga ai banchi corallini e agli atolli quasi piatti, che sono invisibili da lontano e vengono coperti dalle onde più grandi. Gli antenati degli attuali abitanti delle isole Cook vi arrivarono per la prima volta nell' 800 dC sulle loro gigantesche canoe doppie durante la grande migrazione polinesiana, guidati dalle stelle e grazie alla fantastica abilità marinaresca degli antichi polinesiani. I primi europei furono gli esploratori spagnoli Alvaro de Mendana, che avvistò Pukapuka nel 1595 e Pedro Fernandez de Quiros, che avvistò Rakahanga nel 1606. 160 anni dopo, nel 1773, il Capitano James Cook, da cui l'arcipelago ha preso il nome, avvistò l'atollo Manuae e in un viaggio successivo scoprì anche Palmerston,, Mangaia e Atiu. Le isole furono dichiarate protettorato britannico.nel 1888 e passarono poi sotto il controllo della Nuova Zelanda, che ancora oggi continua a gestire la politica estera e la difesa. Gli abitanti delle isole Cook sono considerati di fatto cittadini neozelandesi e hanno il diritto di spostarsi a proprio piacimento tra l'arcipelago, la Nuova Zelanda e l'Australia. Ancora oggi più del 90% degli abitanti (in tutto circa 20.000) sono polinesiani di etnia maori, imparentati con i maori neozelandesi. La lingua locale è il maori delle Isole Cook, ma praticamente tutti parlano l'inglese come seconda lingua. Gli abitanti delle Isole Cook hanno fama di essere i migliori danzatori della Polinesia e secondo gli esperti sono ancora più bravi dei tahitiani. www.panpacific.it 2 ISOLE COOK IL CUORE POLINESIANO Le danze delle Isole Cook sono notoriamente sensuali e per tradizione vengono eseguite in onore di Tangelo, dio della fertilità e del mare. Ogni occasione è buona per danzare, ma i momenti più belli sono le frequenti “Island Nights”, durante le quali le danzatrici invitano i turisti stranieri a salire sul palco per unirsi al ballo. Tra i prodotti artigianali più belli meritano una menzione le asce tradizionali, con la lama in pietra e il manico in legno riccamente intagliato, i ventagli, le cinture, i cesti, i copricapo di piume e i sedili di legno. Le Isole Cook sono famose per le tivaevae, coperte con applicazioni che di solito vengono usate come copriletto. Tra le attività praticabili sulle isole primeggiano naturalmente gli sport acquatici. Ci sono splendidi luoghi adatti al nuoto, specialmente a Rarotonga e Aitutaki; con le loro acque limpide e l'abbondanza di pesci queste isole sono anche l'ideale per lo snorkelling.Vi sono però anche ottime opportunità per gli Isola di Rarotonga – Il Mercato appassionati di escursionismo. Gli itinerari migliori sono il Cross-Island Track di Rarotonga e il Vai Momoiri Track di Atiu, che offrono splendide vedute e richiedono solo qualche ora di camminata. Il ciclismo è abbastanza diffuso a Rarotonga e ad Aitutaki e consente di coprire tragitti più lunghi; in entrambe le isole troverete negozi che noleggiano le biciclette. Ci sono poi diverse grotte da esplorare a Mauke, ma bisogna avere la qualifica di speleologi e farsi spiegare dove sono situate. La religione principale è cristiana nella particolare confessione della Cook Islands Christian Church (CICC), fondata dai missionari negli anni '20 del XIX secolo. Gli ingredienti di base della cucina locale sono la noce di cocco e il pesce. Tra i piatti più diffusi vi sono il pesce crudo in salsa di cocco (ika mata), il frutto dell'albero del pane farcito (anga kuru akaki ia) e il budino di pane (poke). Il clima delle Isole Cook è piacevolmente caldo e soleggiato tutto l'anno. I mesi da giugno ad agosto sono i più freschi mentre da novembre a marzo la stagione è più calda, con brevi acquazzoni tropicali. I mesi più asciutti da aprile a novembre hanno una temperatura massima di media di 26°C mentre la stagione di più umidità e pioggia è da dicembre a marzo, con temperature che Isola di Aitutaki – One Foot Motu variano da 22°C (min.) a 28°C (max). Come valuta viene usato il dollaro Neozelandese, in aggiunta a monete locali. Come vestirsi: sebbene lo stile delle isole sia molto casual, si richiede di non indossare abbigliamento da spiaggia nei paesi. L'assistenza medica è disponibile per 24 ore al giorno. Nelle isole Cook non vi sono animali o insetti velenosi particolarmente pericolosi per la salute. Il voltaggio nelle Isole Cook è a corrente elettrica alternata a 230 volt (50 HZ). Fuso orario: 12 ore in meno rispetto all'Italia. Isola di Rarotonga – Muri Beach Isola di Mitiaro – Grotte Isola di Atiu www.panpacific.it 3