Onde Perturbazioni dello stato di un corpo o di un campo che si propagano nello spazio con trasporto di energia ma senza trasporto di materia. Onde meccaniche: • si propagano all’interno di un mezzo, solido o fluido; • caratterizzate dallo spostamento s di una particella dalla posizione di equilibrio prodotto dalla perturbazione. Onde elettromagnetiche: • perturbazione del campo elettromagnetico (s = E o B); • si propagano anche nel vuoto. caratteristiche comuni → → Eo → B Fenomeni ondulatori E onda elettromagnetica onda meccanica (suono) → → v Bo λ → x onda meccanica lungo una fune onda meccanica lungo una molla onda meccanica (superficie gas-liquido) Onde trasversali e longitudinali onde trasversali vibrazione propagazione esempio : onda lungo una corda onde longitudinali vibrazione esempio : onda di percussione in un solido propagazione Superfici d’onda Punti dello spazio ove vi è - ad un certo istante – lo stesso stato di vibrazione del mezzo in cui l’onda si propaga. Raggio di propagazione: direzione perpendicolare alle superfici d’onda Onda periodica Onda che presenta la stessa configurazione in intervalli spaziali e temporali successivi. doppia periodicità: temporale e spaziale Un’onda sinusoidale è un’onda periodica la cui descrizione è data da una semplice funzione trigonometrica s (t ) = A ⋅ sen (2π ⋅ t T + ϕ1 ) s ( x) = A ⋅ sen(2π ⋅ x λ + ϕ 2 ) t x s( x, t ) = A ⋅ sen 2π − + φ T λ = A ⋅ sen (ωt − kx + φ ) A ⇒ ampiezza λ ⇒ lunghezza d’onda T ⇒ periodo φ ⇒ fase ω = 2π/T ⇒ pulsazione k = 2π/λ ⇒ n.ro d’onda Parametri di un’onda periodica x=cost. Lunghezza d’onda [m] (λ) Distanza, in un’onda periodica, fra due creste successive o fra due punti con uguale velocità (vettoriale). Frequenza [Hz=s-1] (f) Numero di ripetizioni di un’onda nell’unità di tempo. Periodo [s] (T) Intervallo di tempo fra due ripetizioni di onda uguali. t=cost. Velocità [m/s] (c) Velocità di movimento della superficie d’onda. Ampiezza (A) Legata alla quantità di energia trasportata. L’unità di misura verrà specificata nel seguito. 1 T = f λ c = = λf T Velocità delle onde acustiche nell’aria: c=344 m/s Interferenza Principio di sovrapposizione: quando due o più onde viaggiano in un mezzo, l’onda risultante è la somma degli spostamenti associati alle onde individuali. Due onde con frequenze uguali o vicine ⇒ fenomeni di interferenza Esempio: due onde di uguale ampiezza che viaggiano nella stessa direzione con fasi diverse: s( x, t ) = s1 ( x, t ) + s 2 ( x, t ) = = A ⋅ sen (ωt − kx) + A ⋅ sen (ωt − kx + φ ) = φ φ = 2 A ⋅ cos ⋅ sen ωt − kx + 2 2 φ=0 ⇒ interferenza costruttiva, ampiezza raddoppiata φ= π ⇒ interferenza distruttiva, ampiezza nulla Interferenza: onde stazionarie Due onde di uguale ampiezza che viaggiano in direzioni opposte danno luogo ad onde stazionarie s ( x, t ) = s1 ( x , t ) + s2 ( x, t ) = = A ⋅ sen (ωt − kx ) + A ⋅ sen (ωt + kx) = = 2 A ⋅ cos (kx ) ⋅ sen (ωt ) Frequenza di oscillazione: f = ω/2π Ampiezza di oscillazione dipende da x: • kx = 0, π, 2π, ..... ⇒ interferenza distruttiva (nodo) • kx = π/2, 3π/2, ..... ⇒ interferenza costruttiva (antinodo o ventre) Interferenza: battimenti Due onde di uguale ampiezza che viaggiano nella medesima direzione con frequenze leggermente diverse da luogo a battimenti s ( x, t ) = s1 ( x, t ) + s2 ( x, t ) = = A ⋅ sen (ω1t − k1 x ) + A ⋅ sen (ω 2t + k 2 x) = k1 − k 2 k1 + k 2 ω1 − ω 2 ω1 + ω 2 = 2 A ⋅ cos t− x ⋅ sen t− x 2 2 2 2 Frequenza f=(f 1-f2)/2 Frequenza f=(f 1+f2)/2 Lungh. d’onda λ=2(λ 1 λ2)/(λ 1- λ 2) Lungh. d’onda λ=2(λ 1 λ2)/(λ 1+ λ2) Scomposizione di un’onda Un’onda “non sinusoidale” è chiamata complessa: essa può essere periodica, o no. Un’onda (o segnale) complessa può essere considerata come la somma (algebrica) di segnali sinusoidali ciascuno di data frequenza e intensità. Se l’onda complessa è periodica (con periodo T), esso si può scomporre in un certo numero di onde sinusoidali le cui frequenze sono multipli interi di una frequenza chiamata frequenza fondamentale. In questo caso le onde componenti prendono il nome di armoniche: la prima armonica è chiamata fondamentale e la sua frequenza è uguale a 1/T; la seconda armonica ha una frequenza 2/T, la terza armonica 3/T e così via. Caratteristiche energetiche di un’onda Potenza P di una sorgente [W] È l’energia emessa da una sorgente (sonora) nell’unità di tempo. Intensità di un’onda I [W/m2] Rappresenta l'energia trasportata dall’onda che nell'unità di tempo fluisce attraverso una superficie unitaria. E I= S ⋅ ∆t Variazione di intensità con la distanza dalla sorgente: Sfera 1: I1 = P1 4π d12 Sfera 2: I2 = P2 4π d 22 trascurando l’attenuazione del mezzo, P1=P2 d12 I 2 = 2 I1 d2 L’intensità è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente (legge del quadrato della distanza) Superfici limite Quando un’onda incontra una superficie che separa due mezzi, essa viene parzialmente trasmessa e parzialmente riflessa. Esempi: 1. 2. 3. Corda vincolata ad una estremità • onda riflessa ha la stessa ampiezza dell’onda incidente • onda trasmessa ha ampiezza nulla (riflessione totale) • onda riflessa cambia segno (cambiamento di fase di 180o) Corda libera ad una estremità • onda riflessa ha la stessa ampiezza dell’onda incidente • onda trasmessa ha ampiezza nulla (riflessione totale) • onda riflessa non cambia segno (nessun cambiamento di fase) Casi intermedi: dipende dall’impedenza caratteristica del materiale Superfici limite ed onde stazionarie In mezzi limitati spazialmente, interferenza e riflessione danno luogo ad onde stazionarie con specifiche frequenze di oscillazione (onde caratteristiche) Per esempio, per una corda tesa vincolata ai due estremi, si ha 2l nc ; fn = n 2l (n = 1,2,3,L) λn = dove n=1 rappresenta la frequenza fondamentale e le frequenze maggiori sono le armoniche superiori. ⇒ le frequenze sono in rapporto armonico tra loro Oscillazioni di una membrana ⇒ le frequenze NON sono in rapporto armonico tra loro Onde acustiche vibrazione meccanica delle particelle di un mezzo materiale (gas, liquido, solido) punto di equilibrio molecola in moto A fluidi : x(t) spostamenti delle particelle addensamenti e rarefazioni compressioni e dilatazioni onda di pressione che si propaga Onde acustiche t x ∆p = ∆po sen 2π − + φ T λ Nota: in mezzi finiti (es. in una lamina di acciaio) le onde acustiche si propagano anche come onde trasversali ! Velocità di propagazione delle onde acustiche Materiale Aria (20 oC) Acqua Tessuto corporeo Legno Alluminio Vetro Velocità di propagazione 344 m/s 1480 m/s 1570 m/s 3850 m/s 5100 m/s 5600 m/s NOTA: Nel passaggio tra due mezzi con diverse velocità di propagazione, la frequenza dell’onda si mantiene inalterata mentre varia la lunghezza d’onda. Velocità di propagazione delle onde acustiche Se si assume che l’aria sia un gas ideale, si ottiene RT cs = γ M cp 7 ; γ = ≈ cv 5 La velocità del suono aumenta con la temperatura Propagazione delle onde acustiche in presenza di ostacoli Vi sono diversi fenomeni legati alla propagazione di un’onda in presenza di ostacoli. Sono classificati come segue: ⇒ Riflessione ⇒ Diffrazione ⇒ Rifrazione La fenomeno della diffusione non e` nient’altro che una combinazione di rifrazione e diffrazione. Riflessione e rifrazione delle onde Un’onda che incide su una superficie che separa due mezzi diversi viene parzialmente riflessa nel mezzo da cui proviene e parzialmente trasmessa (rifratta) nel nuovo mezzo. Se la dimensione della superficie e` molto maggiore della lunghezza d’onda λ, la riflessione di un’onda puo` essere descritta con semplici leggi geometriche Riflessione Rifrazione Leggi di Snell e Descartes: • I raggi incidente (i), riflesso (r), rifratto (t) e la normale (n) alla superficie giacciono sullo stesso piano; • gli angoli di incidenza e di riflessione sono uguali: θ1 = θ ' 1 • gli angoli di incidenza e di trasmissione (o rifrazione sono legati alle velocita` di propagazione dell’onda v1 e v2 nei due mezzi: sin θ 2 v 2 = sin θ 1 v1 Nota: se v1 < v2 esiste un angolo limite θ c di incidenza oltre il quale l’onda viene interamente riflessa Riflessione al suolo Se sorgente ed ascoltatore sono entrambi al livello del suolo, l’ascoltatore riceve sia il suono diretto che quello riflesso dal suolo (vedi figura). Nel punto di riflessione si verifica una inversione di fase. Se le onde diretta e riflessa avessero medesima ampiezza, l’interferenza risulta distruttiva e la pressione acustica risulterebbe nulla. Nella pratica si osserva sperimentalmente una zona d’ombra, a qualche dicina di metri dalla sorgente, dove la pressione acustica decresce piu` rapidamente di quanto previsto dalla propagazione in campo libero. L’entita` dell effetto dipende dalle caratteristiche del suolo (umidita`,...) e dalla copertura (neve, erba,....). Effetti del gradiente termico Se un fronte d’onda piano che avanza in direzione parallela al suolo incontra un gradiente termico verticale, il fronte d‘onda si deforma a causa degli effetti di rifrazione come indicato in figura: RT cs = γ M •Se il gradiente e` negativo ⇒ deflessione verso l’alto; ⇒ zona d’ombra; •Se il gradiente e` positivo ⇒ deflessione verso il basso; ⇒ focalizzazione. Diffrazione delle onde I fronti d’onda di un’onda piana quando passano attraverso una fenditura o incontrano uno spigolo vengono incurvati. L’onda dopo l’ostacolo non ha più un fronte piano; ⇒ l’onda si propaga nella zona d’ombra geometrica. L’angolo di curvatura dipende dalla larghezza della fenditura e dalla lunghezza d’onda dell’onda incidente. sen ϑ ≈ Dove λ≥d λ d λ: lunghezza d’onda incidente d: larghezza fenditura ⇒ ϑ= π , 2 diffrazione in tutte le direzioni π , diffrazione parziale 2 λ << d ⇒ ϑ = 0, nessuna diffrazione λ<d ⇒ 0 <ϑ < Grazie al fenomeno della diffrazione, le onde acustiche possono aggirare gli ostacoli. Questo fenomeno e` tanto piu` efficiente quanto maggiore e` la lunghezza d’onda. Barriere di rumore La diffrazione e` la ragione per cui una barriera di rumore o uno schermo acustico non sono cosi` efficienti come ci si aspetterebbe con considerazioni di acustica geometrica. Lo schermo deve essere posto il piu` vicino possibile alla sorgente. La sua altezza dipende dall’intervallo di frequenze che si vogliono schermare poiche` gli effetti di diffrazione dipendono dalla lunghezza d’onda. In generale l’efficienza di uno schermo e` minore per suoni a bassa frequenza. Nota: Gli effetti di riflessione sul suolo devono anche essere tenuti in conto nel calcolo della dimensione di una barriera. Effetto Doppler La frequenza percepita da un ascolatatore dipende dal moto relativo della sorgente e dell’ascoltatore. Esempio: suono di un clacson di automobile che passa: I) Sorgente in quiete, ascoltatore in movimento va = velocità dell’ascoltatore fo = frequenza del suono emesso f’ = frequenza percepita dall’ascolatatore Si ottiene: + - c ± va ′ f = ⋅ fo c ⇒ ascoltatore che si avvicina ⇒ ascoltatore che si allontana Effetto Doppler II) Sorgente in movimento, ascoltatore in quiete vs = velocità della sorgente fo = frequenza del suono emesso f’ = frequenza percepita dall’ascolatatore Si ottiene: c ′ ⋅ f o f = c ± vs + - ⇒ sorgente che si allontana ⇒ sorgente che si avvicina Esempio: una sirena emette una suono di frequenza fo = 1000 Hz. Assumendo c = 344 m/s: se l’ascoltatore si allontana dalla sirena con va = 15 m/s; f’ = 956 Hz se la sirena si allontana dall’ascoltatore con vs = 15 m/s f’ = 958 Hz Effetto Doppler • se vs = c (Mach 1) i fronti d’onda si addensano sulla sorgente ⇒ onda d’urto Muro del suono ⇒ • se vs > c (velocità ultrasonica) la sorgente è in anticipo rispetto al suono ⇒ fronte d’urto di forma conica (cono di Mach) Onde acustiche stazionarie: tubo cilindrico tubo chiuso ad una estremità tubo aperto 2L nc λn = ; fn = n 2L (n = 1,2,3,L) ⇒ armoniche pari e dispari 4L ; ( 2n − 1) (n = 1,2,3, L) λn = fn = (2n − 1)c 4L ⇒ solo armoniche dispari SUONO onda sonora : sensibilità orecchio umano 20 Hz < f < 2 104 Hz infrasuoni varia = 344 m s–1 vH2O = 1450 m s–1 v=λf ultrasuoni 17.2 m < λ < 1.72 cm 72.5 m < λ < 7.25 cm SUONO caratteristiche di un suono altezza timbro intensità frequenza composizione armonica energia ∆S ∆t Orecchio esterno: Orecchio umano Il canale uditivo (l ~ 25 mm) funge da risonatore alla frequenza di circa 3000 Hz. Orecchio medio: Il sistema di ossicini (leva di Io tipo) trasmette le vibrazioni del timpano all’orecchio interno tramite la finestra ovale. Orecchio interno: E` un sistema idrodinamico complesso (coclea) contenente un fluido (perilinfa) e i recettori nervosi (cellule ciliate). L’orecchio umano è sensibile a fluttuazioni di pressione fino a 10-5 Pa (10 -10 atm) !! Impedenza acustica Per un’onda piana progressiva armonica si ha: I= ∆p = 2Zo Zo 2 o 2 peff dove Z o = ρ cs rappresenta l’impedenza acustica caratteristica del mezzo, e peff = la pressione efficace ∆po 2 In aria (20 oC): ρ = 1,225 kg m3 ; cs = 343 m s ⇒ Z o = 420 Pa ⋅ s m In acqua (20 oC): ρ = 998 kg m 3 ; cs = 1484 m s ⇒ Z o = 1,48 ×10 6 Pa ⋅ s m Nei solidi: NOTA: in aria ( Z o = 420 Pa ⋅ s m ) • Limite di percettibilita` (IP = 10-12 W/m2) peff = I P ⋅ Z o = 2 ×10 −5 Pa ≈ 2 ×10 −10 atm • Soglia del dolore (ID = 1 W/m2) peff = I D ⋅ Z o = 20 Pa ≈ 2 ×10 −4 atm L’orecchio umano è sensibile a fluttuazioni di pressione fino a 10-5 Pa (10 -10 atm) !! Il decibel L’orecchio umano è sensibile ad intensità sonore tra 10-12 W/m2 e 102 W/m2. Tuttavia, la sensazione uditiva non è proporzionale all’intensità sonora, ma approssimativamente al suo logaritmo. Livello di intensità sonora IL [dB] E` definito come il logaritmo del rapporto fra l’intensità misurata rispetto ad una intensità di riferimento (I0): I IL = 10 log10 [dB] I0 Per convenzione internazionale: I0 = 10-12 W/m2 (minima intensità percepibile dall’orecchio) 10-12 W/m2 a 102 W/m2 → tra 0 e 140 dB Intensità sonora (W/m2) 102 1 10-1 -2 10 10-3 10-4 10 -4,5 10-5 10-6 10-7 10-8 10-9 10-10 10-12 Livello Condizione ambientale d’intensità (dB) 140 Soglia del dolore 120 Clacson potente, a un metro 110 Picchi d’intensità di una grande 100 90 80 75 70 60 50 40 30 20 0 orchestra Interno della metropolitana Picchi di intensità di un pianoforte Via a circolazione media Voce forte, a un metro Conversazione normale, a un metro Ufficio commerciale Salotto calmo Biblioteca Camera da letto molto calma Studio di radiodiffusione Soglia di udibilità Effetto sull’uomo Lesioni dell’orecchio nel caso di ascolto prolungato Zona pericolosa per l'orecchio Zona di fatica Zona di riposo (giorno) Zona di riposo (notte) Acuità uditiva Grafico dell’acuità uditiva in relazione a intensità e frequenza livello di intensità, dB Soglia del dolore Percentuale della popolazione la cui acuità uditiva sta al di sotto della curva indicata frequenza, Hz La curva corrispondente all 1% è assunta come soglia di udibilità. Curve isofoniche Il livello di sensazione sonora (Phon) è posto uguale al livello di intensità alla frequenza di 1000 Hz.