Distribuzione gratuita esclusivamente in formato digitale senza pubblicità www.lineatrad.com - italia: www.lineatrad.it - internazionale: www.lineatrad.eu Anno 6 - n°54 - gennaio 2017 - € 0,00 Micrologus ndens Sple al festival Spello La Zampogna festival Medieval Live Experiment Giuditta Scorcelletti Celtic Connections 2017 Ricky Mantoan Earth Child House Acoustic Night 17 La Macina Sommario n. 54 - Gennaio 2017 Contatti: [email protected] - www.lineatrad.com - www.lineatrad.it - www.lineatrad.eu —04 04 Festival La Zampogna —11 11 Earth Child House: Echo —18 18 Celtic Connections 2017 —06 06 Medieval Live Experiment —12 12 Giuditta Scorcelletti —22 22 Vi presentiamo Celtic Connections 2017 —08 08 Acoustic Night 17 —13 13 Ricky Mantoan —26 26 Spello splendens: i riflessi del festival 10 Progetto Earth Child House —17 17 La Macina Nel vivo di una lunga storia Interviste Recensioni —10 Eventi Cronaca Argomenti di Loris Böhm P rimo numero del 2017, piuttosto snello, del nostro notiziario online. Daremo spazio soprattutto agli eventi del mese e a qualche recensione, considerando il fatto che in questo periodo sono tutti in vacanza e arrivano solo comunicati stampa. Per quanto riguarda la televisione, purtroppo è saltata la cronaca del festival di Spello Splendens per motivi di salute del sottoscritto. Ci scusiamo con gli utenti, ma ci rifaremo con una cronaca di eventi genovesi, che trasmetteremo la seconda settimana di gennaio. Siamo un po’ a “corto” di collaboratori: nonostante arrivino puntualmente una infinità di comunicati stampa, ci mancano i reportages e le cronache di eventi. Sarà opportuno che vecchi e nuovi aspiranti giornalisti di Lineatrad smaltiscano in fretta gli effetti dei panettoni e dei bagordi natalizi per dedicarsi un po’ anche alla musica che amiamo. Pubblichiamo un mese di ritardo la recensione della bellissima opera a cura della Regione Marche per rac- 22 54/2016 contare la storia del gruppo La Macina. Ci scusiamo con l’editore Squi[libri] per il nostro disguido. La copertina è dedicata, in via eccezionale, al gruppo Micrologus, che si è esibito al festival Spello Splendens. Questo bel festival postnatalizio umbro si è svolto regolarmente nonostante il maltempo, ed ha polarizzato l’attenzione degli appassionati di musica antica del centro Italia in questo periodo. Un plauso va al direttore artistico Goffredo Degli Esposti e a tutti gli enti e organizzatori che hanno contribuito. Informiamo che il concerto del cantautore Roberto De Bastiani sarà replicato su Lineatrad Television fino al giorno 15 gennaio. Dedichiamo all’interno alcune pagine in memoria di Ricky Mantoan, ottimo musicista e anche nostro amico, marito di Gloria Berloso, giornalista che ha collaborato con Lineatrad. In questo periodo si svolge il festival “La Zampogna” a Maranola (LT), con un ricco programma: ne parliamo all’interno. Sono partner tra l’altro del Womex 2017 Editoriale festival di Viljandi in Estonia, di cui abbiamo fatto ampia cronaca nel 2012. Un’altro progetto importante di cui scriviamo è “Earth Child House”, con una compilation di artisti (anche di estrazione folk) della Sardegna, che si ripropone, con il ricavato della vendita, di offrire una residenza in mezzo alla natura, ai bambini ammalati di cancro. Dulcis in fundo: il Celtic Connections 2017 a Glasgow in Scozia, dove siamo presenti tutti gli anni con il nostro inviato Marcello De Dominicis. È una kermesse unica nel mondo di artisti dell’area anglosassone e dei Paesi invitati annualmente. Ci stiamo preparando per una primavera ricca di avvenimenti musicali che commenteremo insieme a tutti i collaboratori. Le novità non mancheranno anche per Lineatrad, e saranno importanti. Non è più tempo di immobilismo, non giova a nessuno essere perseveranti con unico scopo la sopravvivenza; serve una bella scrollata, resettare la memoria e riscrivere la storia... ne saremo capaci? ❖ Lineatrad Television è realizzata sulla piattaforma La lettura è realizzata sulla piattaforma ASCOLTATE SU RADIO CITTA’ BOLLATE www.radiocittabollate.it la trasmissione An Triskell riprende a gennaio, ogni GIOVEDÌ alle ore 21:30 Le news dei festival partner di Lineatrad le trovi in esclusiva sull’app: www.lineatrad.com www.womex.com/virtual/lineatrad ANNO 6 - N. 54 Gennaio 2017 via dei Giustiniani 6/1 - 16123 Genova Direttore Editoriale: Loris Böhm - [email protected] Consulente alla Direzione: Giovanni Floreani - [email protected] Responsabile Immagine e Marketing: Annamaria Parodi - [email protected] Responsabile Ufficio Stampa: Agostino Roncallo - [email protected] Hanno collaborato in questo numero: Marianna Fazzi, Gloria Berloso, Federica Calvino Prina, Brian Maycock, Marcello De Dominicis, Paolo Benigni, Goffredo Degli Esposti Pubblicazione in formato esclusivamente digitale a distribuzione gratuita completamente priva di pubblicità. Esente da registrazione in Tribunale (Decreto legislativo n. 70/2003, articolo 7, comma 3) 54/2016 3 3 Eventi FESTIVAL DI MUSICA E CULTURA TRADIZIONALE “LA ZAMPOGNA” XXIV Edizione 14 – 15 gennaio 2017 - Maranola (LT) Mostra-Mercato di strumenti musicali Seminari, Concerti, Esposizioni Comunicato stampa (Foto – Antonio Guglielmo) infatti tra gli appuntamenti più rilevanti del settore e una tappa obbligata per chi intende acquistare strumenti musicali, oggettistica tradizionale, attrezzi di uso pastorale legati al mondo della zampogna e degli zampognari. S i rinnova a gennaio l’appuntamento con uno dei festival più importanti in Italia nel panorama della musica popolare e della world music: La Zampogna – Festival di Musica e Cultura Tradizionale. Giunto alla XXIV edizione, e in programma a Maranola i prossimi 14 e 15 gennaio, il Festival coinvolgerà un gran numero di studiosi, musicisti, liutai e un appassionato pubblico, confermando quanto sia forte ed in costante aumento, l’attenzione verso questo fondamentale strumento della tradizione popolare italiana. Molti sono gli artisti presenti nel programma di concerti e di seminari e tanti i suonatori tradizionali e giovani interpreti di zampogna e ciaramella provenienti da tante regioni italiane e dall’estero che affolleranno le strade del centro storico del paese. Ma il Festival è anche un’occasione unica per avere un contatto diretto con alcuni tra i liutai più importanti della penisola, attivi come costruttori di zampogne, pive, ciaramelle, bombarde, tamburelli e altri strumenti tradizionali. La mostra-mercato di liuteria tradizionale di Maranola è considerata 44 54/2016 Van Hees, dal Belgio. Confermata per l’edizione 2017 il Premio giovani musicisti attraverso il quale il Festival, intende promuovere ragazzi e ragazze interessati agli strumenti musicali della tradizione popolare. Il premio è sostenuto da due delle più importanti Associazioni di categoria degli Autori ed Editori musicali italiani, ACEP ed UNEMIA, promotori anche del convegno Brani popolari e diritto d’autore. Tra i gruppi segnaliamo gli emiliani Enerbia, il Trio di Zampogneria, che presenterà il loro primo e acclamato disco, i ciociari Radici Popolari e tanti altri. Una nota particolare merita senza dubbio la presentazione dell’arte campanaria, con originalissimo concertino di campane e zampogne, realizzata da Don Francesco Ferro. In occasione del Festival è prevista una sezione dedicata esclusivamente ai ragazzi con lezioni-concerto sul mondo pastorale. NOTE SUL PROGRAMMA Per l’edizione 2017 un focus sarà dedicato agli strumenti musicali costruiti con metalli e pietre: un affascinante mondo di campane, campanacci, triangoli, sistri, scacciapensieri, etc. e pietre sonore. Un’eccezionale orchestra di campanacci accompagnerà alcune fasi cruciali della manifestazione e queste tematiche saranno parte centrale dei Seminari di Studi e della Mostra di Strumenti. E molti i musicisti ospiti invitati a formare il programma dei concerti con zampogne, pive e ciaramelle che arriveranno da tante regioni italiane e dall’estero per ricreare quel volano di energia e cultura popolare che da sempre caratterizza Tutto questo e molto altro al Fel’evento maranolese. Il Premio Speciale Artista sarà as- stival “La Zampogna”: un evento segnato a una delle più importanti assolutamente da non perdere. ❖ musiciste del folk italiano: Giovanna maggiori informazioni Marini e alla Famiglia Seivane, la Per www.lazampogna.it più importante liuteria spagnola [email protected] che ha contribuito alla rinascita e all’affermazione della gaita in Galizia. Tra l’altro Susana Seivane, giovane e pirotecnica musicista conosciuta a livello internazionale sarà una degli ospiti stranieri insieme al solista di sordellina Jean-Pierre Eventi Brani popolari e diritto d’autore a cura di ACEP Gliu Campanaro - h. 14.00 Arte del suono Inaugurazione opera campanaria Centro Studi ”A. De Santis” Torre Cajetani - h. 14.30-17.00 Seminari di studi Musette Barocca e Sordellina Napoletana a cura di Jean-Pierre Van Hees Il friscaletto siciliano a cura di Pietro Cernuto Arte Campanaria a cura di Don Francesco Ferro Chiesa San Luca - h. 15.00-17.00 Concerti ENERBIA (Le Quattro Province) SUSANA SEIVANE (Galizia) ZAMPOGNERIA “Fiumerapido” (Valcomino) Chiesa SS. Annunziata - h. 18.00 Gran Concerto IL BORDONE SONORO Zampognari dei Monti Aurunci, Ausoni, Mainarde Le Campane di Don Ferro Premio Giovani Musicisti (a cura di ACEPUnemia) Premio Speciale Artista “La zampogna 2017” a Giovanna MARINI e Famiglia SEIVANE Centro Studi ”A. De Santis” Torre Cajetani Mostra La forgia dei suoni a cura di Liuteria Meccanica Rotabile Chiesa S. Maria ad Martyres Mostra Benedetto il frutto del tuo seno a cura dell’Ass. Maranola Nostra FESTIVAL SEZIONE RAGAZZI. Il mondo dei Pastori Un progetto di Ambrogio Sparagna e Erasmo Treglia per ARCHIVIO AURUNCO Sabato 14 Gennaio Centro Studi ”A. De Santis” Torre Cajetani - h. 18.00 seminario/proiezioni Pietre e Metalli a cura di Archivio Aurunco Liuteria Meccanica Rotabile Proiezione video Chiesa San Luca - 20.00 Concerto di apertura ZAMPOGNARI & MUSICANTI Radici Popolari – Jean-Pierre Van Hees – Soffi d’ancia Piazzale Torre Cajetani - 21.00 Festa Saporita LE VIRTU’ & LE BIFERE Canti e balli con degustazione di prodotti tipici Domenica 15 Gennaio Mostra-Mercato di Strumenti Musicali Percorsi enogastronomici Piazza A. Ricca - h. 10.00 Musica del Buon Mattino Musiche di Processione con Zampogne & Campanacci Madonna degli Zampognari – h. 10.30 Canti Votivi Voci del Trebbia con Maddalena Scagnelli Piazzale Torre Cajetani - h. 11.30 MostraMercato - Apertura Stands Centro Studi ”A. De Santis” Torre Cajetani - h. 11.30 Convegno di studi in collaborazione con Comune Di Formia - European Forum Of World Music Festivals - ACEP/UNEMIA - L’associazione Auditorium Parco Della Musica Di Roma - Salamandrina - RE.FO.LA. Rete Del Folklore Nel Lazio - Ente Parco Regionale Monti Aurunci - Ente Parco Regionale Riviera D’ulisse - XVII Comunità Montana Edizione gemellata con Festival “Il Lago Cantato” (Giulianello-LT) – Viljandi Folk Music Festival (Viljandi-Estonia) Festival “Lollas” (Villaputzu-CA) – Festival “Flauto E Arti Beduine” (Bouarfa-Marocco) Media Partnership www.blogfoolk.com www.musicapopolareitaliana.com Web: www.lazampogna.it Mail: [email protected] FB: www.facebook.com/lazampogna 54/2016 ❖ 5 5 Eventi MEDIEVAL LIVE EXPERIMENT Venerdì 13 gennaio 2017 – ore 21 Via delle Isole Curzolane 75 – Roma Comunicato stampa: GDG press Giulia Di Giovanni TORNA IL LIVE EXPERIMENT, STAVOLTA IN FORMA MEDIEVALE Dopo aver esplorato le Terre dei ghiacci, invitando sui nostri palchi vichinghi dal suono freddo ma romantico, e dopo aver scandagliato in profondità il panorama Progressive italiano alla ricerca dei migliori nuovi talenti underground, stavolta il Live eXperiment viaggerà nel tempo, diventando Medieval Live eXperiment (MLX). I primi artisti ad essere selezionati per il MLX sono due band molto diverse fra loro: una proviene dal passato e ha un suono che parte dall’antichità per andare verso il futuro, mentre l’altra è nuova e viaggia con la sua musica dal presente verso il passato. ACUSTICA MEDIEVALE Gli Acustica Medievale sono stati protagonisti del revival europeo della musica celtica, guidato da musicisti quali Alan Stivell ed i Chieftains. Con questi ultimi, Acustica Medievale è in cartellone nel 1979 al Festival di Musica Celtica organizzato dal Folkstudio a Villa Pamphili a Roma. Recentemente la band si è riformata col suo line-up originario e ripropone il suo sound unico che sviluppa il progetto originario di affrontare un repertorio che, partendo dal Medioevo e dal Rinascimento europei, si espande presto a comprendere materiale dell’area celtica e composizioni proprie. Le esecuzioni di Acustica Medievale spaziano dalla lettura fedele 66 54/2016 della partitura con strumentazione d’epoca, alla rilettura creativa, anche attraverso l’ausilio dell’elettronica e di strumenti elettrici al fianco di quelli acustici, con brani sia cantati che interamente strumentali. L’accostamento di una chitarrasynth pre-midi, di un vocoder o di una batteria elettronica ai flauti, ai crumorni, alla bombarda rinascimentale e bretone era certamente una mossa piuttosto temeraria ed innovativa a fine anni ’70 / primi ’80, ma oggi la contaminazione fra epoche è ancora più spinta, utilizzando con gusto e stile le nuove tecnologie, abbinate a strumenti d’epoca. Sito ufficiale: http://www.acusticamedievale.com/biografia Video: https://www.youtube.com/watch?v=tMfUUJLakwU Pagina facebook: https://www.facebook.com/AcusticaMedievale ELLESMERE Ellesmere è il nuovo progetto di Roberto Vitelli, polistrumentista cresciuto nel trio sinfonico prog Taproban. Il disco, appena pubblicato, è una suite acustica di 40 minuti ispirata ai Castelli della Loira, attraverso un viaggio immaginario e propone sonorità bucolico-pastorali tipiche del Prog britannico (Steve Hackett acustico ed Anthony Phillips). Proprio Ant fa da narrator al progetto e John Hackett lo rende indimenticabile col suo flauto. Il disco ha un’altra partecipazione illustre in Luciano Regoli, che oltre ad essere vocalist, ha disegnato la copertina. Il cd “Les Châteaux de la Loire” di Ellesmere verrà presentato al Medieval Live eXperiment e sarà possibile acquistarlo e farlo autografare dai musicisti. Sito ufficiale: http://www.ellesmere-project.com/ Video: https://www.youtube.com/watch?v=yxZN2W 49TBs&list=PLxq0NvHXVd_DmROrYtpUxw_ WNOqixzokc Pagina facebook: https://www.facebook.com/ellesmereproject Eventi IL LOGO Il logo del Medieval Live eXperiment è la combinazione della bandiera della Région Pays de la Loire con il folletto musicista simbolo di Acustica Medievale, presente sulla copertina dello storico LP e rielaborato cromaticamente. Cenni di araldica: a sua volta la bandiera contiene i simboli delle antiche province d’Angiò (gigli e leone), Bretagna (ermellini) e Vandea (doppio cuore). LIVE EXPERIMENT Live eXperiment è un promoter indipendente, nato nel 2014, che opera nell’area della musica Progressive e Sperimentale con modalità innovative: social events, crowdfunding, eventi multimediali e multidisciplinari. Live eXperiment è orgogliosa di partecipare al grande ritorno di Acustica Medievale e al debutto di Ellesmere. Alcuni dati sui 9 eventi organizzati finora da Live eXperiment, che hanno avuto grande partecipazione di pubblico e sono stati caratterizzati dalla novità, dalla originalità e dalla innovazione: • 20 bands • 75 musicisti • 6 letterati • 6 visual artists • 5 diversi locali IL DEFRAG_ Il Defrag_ è un’associazione culturale e di promozione sociale. Concerti, mostre, degustazioni e costruzione di prodotti artigianali, laboratori artistici, servizi di consulenza per cittadini ed organizzazioni sono alcune delle iniziative che, dal 2008, lo staff e numerosi collaboratori propongono agli associati. E questi, a loro volta, condividendo idee, problemi, desideri permettono a Defrag_ di inventarne di nuove per imprendere insieme sul futuro. MEDIEVAL LIVE EXPERIMENT Venerdì 13 gennaio 2017 – ore 21 DEFRAG_ Via delle Isole Curzolane 75 – Roma Metro: B1 Jonio (chiude all’1:30 a.m.) Contributo concerti: 10,00 euro ❖ Video promo: https://www.youtube.com/watch?v=SRdlCbJbTFA Pagina evento: https://www.facebook.com/events/695794957247410 54/2016 7 7 Eventi ACOUSTIC NIGHT 17 “THE FATHERS” A Genova: 11-12-13-14 maggio 2017 ore 20,30 - Teatro della Corte Comunicato Stampa L’ Acoustic Night ci ha abituato negli anni ad assistere a incontri speciali, spesso inediti e a volte trasversali lungo il filo comune della bellezza. Quest’anno i riflettori si accenderanno sui maestri, i mentori, i padri di uno stile (The Fathers): un’edizione tutta dedicata al mondo della chitarra acustica che quest’anno sarà regina incontrastata dell’evento. Sul palco del Teatro della Corte Beppe Gambetta dialogherà con Pat Flynn, Bryan Sutton e David Grier, numeri uno dello stile, padri contemporanei delle nuove tendenze della chitarra acustica moderna. Sarà un incontro inedito tra musicisti di grande statura, un dialogo tra virtuosi dallo stile unico e dal percorso musicale articolato che si esibiranno per la prima volta insieme in questa formazione. I contenuti rifletteranno l’ampio orizzonte musicale degli artisti ospiti che sono anche produttori, compositori, cantanti, e “session men” di progetti musicali preminenti. Il concerto offrirà una sintesi dei diversi percorsi partendo dai classici della tradizione fino a toccare forme più moderne e innovative con un crescendo di combinazioni dai soli alle diverse formazioni fino all’ensemble unico di tutti i musicisti. Pat Flynn ha ridefinito il ruolo della chitarra acustica inventando il suono progressivo della rinomata band New Grass Revival (insieme a Sam Bush, John Cowan e Bela Fleck). Il suo stile combina elementi della tradizione acustica con 88 54/2016 l’energia delle forme più spettacolari della chitarra elettrica rock e country. Un altro artista completo conosciuto anche per le sue canzoni, arrangiamenti e produzioni. Ha suonato su oltre 400 album di successo dei quali ben 32 sono diventati disco d’oro o di platino. La sua canzone “Do What You Gotta Do” scritta per Garth Brooks ha venduto molti milioni di copie. Pat ha anche lavorato con icone della musica d’autore come Michael Martin Murphey e Leon Russell. Bryan Sutton (già ospite dell’Acoustic Night 11) è il più riconosciuto e premiato chitarrista della sua generazione, un innovatore che ha saputo creare con classe un ponte tra la musica dei primi padri e le tendenze progressive del nuovo secolo. Unanimemente considerato il numero uno attuale della chitarra Flatpicking, da dieci anni è stato votato chitarrista dell’anno agli Awards americani della IBMA ed ha vinto diversi “Grammy” con progetti a cui ha partecipato. Torna a Genova da protagonista e leader della sua band con un nuovo disco “Into my own”, già acclamato a livello internazionale. David Grier è un genio della chitarra acustica che proviene da una famiglia di artisti ed è il principale continuatore dello stile del grande e compianto Clarence White con cui ha avuto un contatto diretto perchè amico personale della sua famiglia. Anche David ha vinto diversi Awards come chitarrista dell’anno e parecchi Grammy per collaborazioni spettacolari. Ha uno stile fluido molto personale e Beppe Gambetta creativo con una grande padronanza dell’improvvisazione grazie al quale ha ottenuto importanti affermazioni anche come solista. David è anche uno degli artisti ospiti del primo progetto discografico di Beppe Gambetta “Dialogs” del 1989. Beppe Gambetta porterà invece la sua esperienza di maestro della chitarra che ha saputo evolvere lo stile aprendo alla bellezza delle tradizioni europee. Amico e collega dei suoi ospiti internazionali ha collaborato con loro singolarmente in situazioni diverse come all’ultimo Festival Internazionale di Winfield nel Kansas. ❖ Per rivedere i momenti più intensi della precedente edizione di Acoustic Night consigliamo il bellissimo movie trailer prodotto da Sergio Farinelli (con immagini di scena e suoni curati da Bruno Costa e Alessio Siena) https://youtu.be/EGOpUJmed8I Eventi 54/2016 9 9 Argomenti IL PROGETTO EARTH CHILD HOUSE Comunicato stampa L’ associazione onlus Earth Child House – La casa dei Bambini della Terra – Sa Domo de sos Pitzinnos de sa Terra (www.earthchildhouse.org) è nata nel 2012. Si propone di realizzare, con un progetto pilota in esclusiva per la Sardegna, una casa-biosfera dove i bambini malati di tumore e di altre gravi patologie possano trascorrere, insieme ai genitori, un periodo a stretto contatto con la natura. L’obiettivo è regalare momenti di felicità in uno spazio armonioso e ricco di meraviglie. La struttura ospiterà piante, fiori, farfalle e animali per permettere ai bambini di ritrovare il contatto con la dimensione naturale dalla quale la malattia li ha allontanati. Fondamentale, a questo riguardo, è il rispetto del territorio attraverso un’architettura sostenibile, l’uso di materiali locali e lo studio dell’esposizione e orientamento della struttura. Esiste già un progetto realizzato dall’architetto Emilia Costa del Politecnico di Milano e in questo momento l’associazione Earth Child House è impegnata nella ricerca di un terreno in Sardegna e dei fondi necessari a edificare la biosfera. In questi anni il progetto Earth Child House è cresciuto, articolandosi in maniera sempre più precisa nel corso di workshop e seminari, il primo dei quali si è svolto a Villanova Monteleone (SS) dal 25 febbraio al 4 marzo 2012, come parte integrante della sessione “Ecoweek” di Tel Aviv che si teneva in contemporanea. Hanno partecipato la Scuola della Bovisa del Politecnico di Milano, il Dipartimento di 1010 54/2016 Casa-biosfera progetto di Emilia Costa Architettura, Design e Urbanistica di Alghero dell’Università di Sassari, esperti di botanica, zoologia, medicina, ingegneria e architettura. Il 17 Giugno 2016, nel corso di una tavola rotonda nel Palazzo di Città di Sassari è stata presentata per la prima volta la nuova propo- sta architettonica della ECH progettata dall’architetto Emilia Costa. Il 21 dicembre 2016 è stato presentato in anteprima alla stampa il cd “Echo”, realizzato da importanti artisti sardi e internazionali per far conoscere attraverso la musica il progetto Earth Child House. ❖ Argomenti WORLD MUSIC E CANZONE D’AUTORE DALLA SARDEGNA E DAL MONDO PER COSTRUIRE CON LE NOTE LA CASA DEI BAMBINI DELLA TERRA Comunicato stampa È uscito il 21 dicembre il cd “Echo” a sostegno dell’associazione Earth Child House e del progetto di casa-biosfera per i bambini malati di tumore. Sedici brani firmati dai principali artisti sardi della world music e della canzone d’autore, insieme ad alcuni prestigiosi colleghi internazionali. Uniti per diffondere il progetto, unico al mondo, dell’associazione onlus Earth Child House – La Casa dei Bambini della Terra (www.earthchildhouse. org): la realizzazione in Sardegna di una casa biosfera per i bambini malati di tumore. La struttura è già stata progettata su carta, in collaborazione con il Politecnico di Milano, e adesso l’associazione E.C.H. è alla ricerca dei fondi necessari e di un terreno dove edificarla. Il cd “Echo”, presentato il 21 dicembre a Sassari e disponibile in spedizione in Italia e all’estero (info@ earthchildhouse.org o tronosdigital@ gmail.com), affida alla musica il messaggio che alcune fasi della malattia, soprattutto quando riguardano i più piccoli, possono essere vissute in un ambiente naturale, lontano dalle corsie degli ospedali, senza rinunciare al gioco e al contatto con la natura. Un concetto sottolineato a partire dalla splendida canzone “Madre Terra” dei Tazenda, all’inizio del cd. Titletrack dell’album omonimo del 2008, è uno dei pezzi più famosi del gruppo etno-rock fondato alla fine degli anni Ottanta da Andrea Parodi, Gino Marielli e Gigi Camedda. Nel cd a sostegno di Earth Child House i Tazenda propongono una versione corale del brano, aperta dai versi del poeta Kahlil Gibran e interpretata insieme a tutti gli artisti che, con loro, hanno realizzato “Echo”: Elena Ledda, Claudia Crabuzza, Nasodoble, Chichimeca, Elva Lutza, Piero Marras, Rossella Faa, Carlo Doneddu, Dr Boost, Cordas et Cannas, e gli ospiti internazionali Acquaviva - already Agricantus, Marie Hines, Clark Datchler, Lilian Vieira, Ester Formosa, Adolfo Osta. “Madre Terra” è diventata immediatamente l’inno del progetto Earth Child House, grazie anche al video (www.youtube.com/watch?v=ezY2WQVcLqg) che la regista olandese Simone Walraven ha realizzato durante la registrazione del brano (nel Rockhaus Blu Studio di Alberto Erre, a Sassari). Un video che, sottolinea Gino Marielli dei Tazenda, «per le atmosfere, il coinvolgimento emotivo e l’importanza della causa che riunisce tanti artisti ricorda, seppure in una dimensione ridotta, l’indimenticabile “We are the world” di “Usa for Africa” del 1985». E infatti l’idea di “Echo” è proprio quella di partire da Sassari e poi coinvolgere altre città con una serie di eventi e di concerti, per far conoscere quanto più possibile La Casa dei Bambini della Terra. Un progetto che merita di essere condiviso, così come i sedici brani di “Echo” (tra cui l’inedito “Sa domo de sos pitzinnos”degli Elva Lutza, che riecheggia in sardo il titolo del progetto). Sedici brani diversi tra loro per temperamento, genere musicale, costruzioni armoniche e vocali, ma tutti accomunati dal desiderio di contribuire a un progetto finora mai nemmeno immaginato. Una casa biosfera costruita con materiali naturali, ricca di fiori, piante e animali, che sorgerà per la prima volta in Sardegna e poi diventerà un modello per esperienze simili, finalizzate a regalare serenità ai bambini malati di tumore e di altre gravi patologie. La Casa dei Bambini della Terra, grazie all’impegno congiunto dell’associazione Earth Child House e degli artisti di “Echo”, sta suscitando un grande interesse. Non solo a livello nazionale, dove ha tra gli sponsor principali la squadra di basket di serie A Dinamo Banco di Sardegna, ma anche all’estero. Ancor prima dell’uscita del disco (distribuito da Tronos Digital), infatti, sono state tantissime e generose le prenotazione arrivate da varie nazioni attraverso la piattaforma Musicraiser. com, e le richieste continuano senza sosta. Ricevere il cd direttamente a casa è semplice: basta mandare una mail a [email protected] o a [email protected]. ❖ Di seguito la tracklist di “Echo”: 1 ARTISTI VARI - Madre Terra 2016 2 CLARK DATCHLER - Child To be 3 PIERO MARRAS - Basta chiudere gli occhi 4 DR. BOOST feat. C. CRABUZZA - Una Casa 5 TAZENDA – Pitzinnos in sa gherra (live) 6 ELVA LUTZA – Sa Domo de sos Pitzinnos 7 MARIE HINES - Worth The Fight 8 ACQUAVIVA already AGRICANTUS – Cibele 9 CORDAS ET CANNAS - Pizzinneddu 10 LILIAN VIEIRA – Longe 11 ELENA LEDDA - Ternuras 12 NASODOBLE - Valzer Della Distanza 13 ROSSELLA FAA - Oro Oro 14 ESTER FORMOSA y ADOLFO OSTA – Lo feo 15 CHICHIMECA - Nina nana 16 CARLO DONEDDU - Tinta de Verano 54/2016 11 11 Argomenti GIUDITTA SCORCELLETTI Online su YouTube il videoclip di “La Malcontenta” che anticipa il nuovo album “Toscana Donna” e la b-side “Se Tu Sapessi” Comunicato stampa A distanza di quasi due anni dalla pubblicazione di quel gioiello che era “Nightingale”, nato dalla collaborazione con il produttore e compositore inglese Michael Hoppè e che fruttò la candidatura ai Grammy Awards, Giuditta Scorcelletti torna con il videoclip de “La Malcontenta”, che anticipa il nuovo album “Toscana Donna”, in uscita nella primavera del 2017. Quasi fosse un quarantacinque giri, ad accompagnare questa struggente ninna nanna tradizionale toscana, è la b-side “Se Tu Sapessi”, nella quale l’artista toscana ha musicato due ottave della poetessa pastora Beatrice Bugelli (1803-1885). A caratterizzare questo nuovo progetto discografico è non solo la peculiare scelta tematica, ma anche la scelta di arrangiamenti nei quali gli stilemi e le trame tradizionali incontrano le increspature dell’elettronica, dando nuova vita al repertorio popolare. ”Il disco “Toscana Donna”, afferma Giuditta Scorcelletti, “parla di sospiri che da spensierati si fanno sempre più affannosi e pesanti. Dal primo amore, al distacco, dai primi dolori alle disillusioni. “La Malcontenta” rappresenta la fine di questo viaggio, attraverso il quale si potranno scorgere infiniti aspetti dell’universo femminile. Ho scelto questo brano come singolo che anticipasse l’album perché mi ha sempre colpito. E’ una ninna nanna che parla di sopraffazione, di sofferenza e di morte. Ed è proprio la morte l’unica, nel mio immaginario, che può cantare questo epilogo. Ho scelto di raccontare così una storia che si ripete, per esorcizzare la paura, per 1212 54/2016 rendere giustizia al dolore che risiede nella violenza”. A rendere ancora più vivido ed evocativo il contenuto del brano, è il videoclip la cui regia è stata curata dalla stessa artista toscana ed alla cui realizzazione hanno partecipato la nota attrice teatrale toscana Valentina Banci. ❖ Guarda il video de “La Malcontenta”: https://www.youtube.com/watch?v=OSZyKJy1h6s&t=138s Ascolta la b-side “Se tu sapessi”: https://www.youtube.com/watch?v=SHHcIyJq_gI CREDITS Cronaca Tragicamente, a Torino il 14 dicembre 2016, a causa di un aneurisma addominale, ci lascia Ricky, dopo essersi sentito male la sera del 10 dicembre RICKY MANTOAN di Gloria Berloso (foto © Gloria Berloso) N on avrei mai pensato di dover parlare con il passato per ricordare il mio compagno di vita, l’artista che ho amato veramente, l’uomo più generoso che ho conosciuto al mondo. Ricky se n’è andato senza preavviso portandosi via una scia di purezza che solo in lui ho potuto ammirare; era puro nell’amore, nell’amicizia, negli altri sentimenti, nella musica, nella libertà e nell’essere sé stesso. La sua personalità spiccata oltrepassava ogni linea di resistenza, era limpido e lineare con le tragicità di un passato e le felicità del tempo vissuto con me e la nostra musica. Ricky ed io, abbiamo sognato insieme riportando al massimo splendore un passato oramai ingrigito e pensando ad un futuro più colorato. Nato a La Mure in Francia 71 anni fa, è morto il 14 dicembre 2016 a Torino tragicamente per un aneurisma addominale, dopo essersi sentito male la sera del 10 dicembre. Pochi minuti prima era nello studio per terminare il mixaggio e finalizzare alcune canzoni folk di Prine e Van Zandt, arrangiate, interpretate e suonate da noi due. Parlare di Ricky Mantoan non è semplice perché è stato un grande uomo che si è posto artisticamente sullo stesso piano di tanti suoi colleghi molto più famosi restando ai margini del mondo discografico così come i giornali specializzati raramente si sono occupati di lui e la sua band “Branco Selvaggio”, fondata nel 1978 ed ancora in attività. L’ultimo concerto dal vivo è datato 17 settembre 2016. 17 settembre 2016, l’ultimo concerto di Ricky Mantoan Come già detto parlare di lui significa coinvolgere cuore, anima, mente, emozioni e tantissimi ricordi bellissimi. Artisticamente Ricky Mantoan si può definire il leader indiscusso e il portavoce del country rock in Italia. Di lui, dei suoi gruppi prima del ’78, i Rebels, i Twangs, gli MG ed infine il Branco, si ricordano tutti concerti memorabili e travolgenti. Nel 1974, innamorato di Duane Eddy, Jerry Garcia, Gram Parsons ma soprattutto dei Byrds ordinò in America una chitarra della quale conosceva solo il suono ma che non aveva mai visto nemmeno in fotografia. Quando lo strumento arrivò dopo circa un anno e mezzo, Ricky immaginava una chitarra un po’ strana ma la sua Zeta B, chiamata negli Stati Uniti Pedal Steel Guitar, era molto di più, compli- 54/2016 13 13 cata nel montaggio e nel suonarla perché non esistevano istruzioni e metodi di studio. Nessun giornale di musica, nessun rivenditore di chitarre ne avevano mai parlato. Fu suo padre, musicista pure lui, che vedendolo armeggiare su un tavolino con le corde, gli diede l’input di mettere un cucchiaio sulle corde e al posto del plettro, qualcosa di più resistente e pesante. Da quel momento Ricky iniziò un percorso in salita, imparando tutto da solo ad usare corde, pedali, ginocchiere, meccaniche, unghie di metallo e tiranti. In breve tempo è diventato il pioniere in Italia e forse in Europa di quello che è lo strumento più affascinante soprattutto nella musica country. La Pedal Steel Guitar è nata tra gli anni ’40 e 50, come naturale evoluzione di altre chitarre usate prima nella musica popolare americana: il Dobro e la Steel Guitar più comunemente conosciuta come chitarra hawaiana. Ricky Mantoan, indubbiamente è stato una delle figure musicali più complete ma anche più sottovalutate soprattutto in Italia. Dall’uscita del suo primo Album “Ricky” nel 1980, si è rivelato un personaggio vero e spontaneo, scevro da falsi divismi che avevano rovinato tanta gente del mondo del Pop. Per farvi rendere meglio conto della esatta dimensione di Ricky Mantoan, vi voglio riportare stralci di una intervista rilasciata ad un giornale di musica, parlando dello String-Bender: la chitarra elettrica è sempre stata il mio principale strumento, e l’adozione dello string-bender mi ha messo in condizione di poter suonare e cantare contemporaneamente senza rinunciare a certe sonorità a cui sono affezionato: cosa questa che con la pedal steel era quasi impossibile, o perlomeno molto difficile. Con lo string-bender invece hai in mano proprio una chitarra, la puoi imbracciare normalmente e nello stesso tempo mantenere certe 1414 54/2016 Cronaca caratteristiche espressive tipiche della pedal-steel, tanto che ad un ascolto superficiale, si direbbe che sia quest’ultima a suonare mentre in realtà siamo di fronte ad una Telecaster “truccata”. Anche nello scrivere i testi delle canzoni, il creare musica e molti arrangiamenti, Ricky ha rivelato il suo spirito che troviamo in tutti suoi dischi, nelle sue collaborazioni con i Byrds, i Flying Burrito Brothers, i bassisti dei Byrds, John York e Skip Battin, Sneaky Pete Kleinow, Greg Harris, Gene Parsons, Roger McGuinn e poi ancora Scott Nienhaus, Terry Jones Rogers, Vince Barranco, Jim Goodall ma anche con artisti e cantautori italiani di grosso spessore, producendo e creando composizioni che sono diventate vere e proprie reliquie della musica d’autore. Ma soprattutto con il suo Branco, negli ultimi anni aveva raggiunto un livello di perfezione, di intensità e di bravura che raramente si trova in altre band. Definire Ricky Mantoan il leader del Country Rock in Italia è una affermazione valida esclusivamente a livello esecutivo perché la sua musica, in realtà, è una magnifica miscela di esperienze musicali molto differenti tra loro. In prevalenza e nei suoi dischi più noti, troviamo motivi molto vicini ad espressioni country, di chiaro stampo americano-californiano, ma descrivere la musica di Ricky sarebbe assurdo, perché delle volte è acustica, delle volte elettrica, delle volte è triste, delle volte è fortemente ritmata. Ricky e le sue composizioni formano un unico essere, palpitante, cortese, pieno di vita. La sua voce con una vena di malinconia, è capace di trasportarti in oscuri nebbiosi paesaggi, oppure in assolate splendide vallate, popolate da sogno, realtà e bellezza. Con le parti vocali del suo gruppo, la sua voce non comune, Ricky è riuscito a valorizzare e ad abbellire arrangiamenti musicali di canzoni tradizionali anche suonando con artisti di grande valore. Fra l’altro ha avuto un ruolo molto importante nel concerto di Brescia con Roger McGuinn e gli ex Byrds, suonando con il cuore in gola e senza alcuna prova ma anche nei concerti in duo con Greg Harris nel 1982, con Skip Battin fino al 1994, con i Family Tree, con i Flying Burrito Brothers. In lui ha regnato sempre una voglia di creare e scrivere canzoni; le Cronaca Ricky con Gloria Berloso avversità della vita lo hanno messo alla prova ed in quel periodo ha scritto brani e molte ballate di pura bellezza come “Deep Water” e “Sister Moon”, dalle quali traspare il romanticismo, la poesia ma anche Ia sua tragedia personale. Questi brani sono incisi sul lato B del disco in vinile “Ricky” con altri brani come “Blackbird”, costruita con chitarre acustiche ed elettriche, “Sad Country Lady” scritta in onore di Gram Parsons ed Emmylou Harris, e poi ancora “Down in Memphis” e “Tennessee”, due ballate americane di chi sogna, “Old Friend” che racconta di un vecchio Ricky a Roma amico partito dal suo paese per ricercare un mondo migliore. Ricky ha dato una svolta musicale con lo studio dell’arpa celtica, creando atmosfere di sapore rinascimentale e da meditazione assoluta; nel 2003 ha composto dei brani che offrono all’ascoltatore l’incanto di una musica dolcissima con sapori orientali a tratti per ritornare alle tematiche rinascimentali. L’uso di questo strumento, un’arpa a 36 corde, ha rivelato la profondità interiore di Ricky Mantoan trasmettendo emozioni e una grande e rara tenerezza, stessi sentimenti che Ricky ha trasferito alla sottoscritta. In questi ultimi anni Ricky Mantoan ha realizzato un numero infinito di brani e musiche ed arrangiato pezzi come Ballad of Easy Rider e Wasn’t Born To Follow (Byrds) e creato una parte della colonna sonora con Pedal Steel Guitar e Dobro per il film The Repairman. Assolutamente strabiliante, unica ed irripetibile la performance proposta da Ricky del celebre brano di Bob Dylan “Knockin On Heaven’s Door”, ritenuta dagli stessi F.B.B., superiore alla loro versione. D’al- lora, in tutti i concerti, il pezzo viene suonato alla maniera di Ricky Mantoan. Esiste sul mercato discografico il disco in vinile con il brano celebre ed altri pezzi fantastici come Sneaky Attack, Walk On The Water, Santa Ana Wind e So You Want To Be a Rock’n Roll Star, registrati nei concerti live a Viterbo e L’Aquila ed eseguiti da Sneaky Pete Kleinow: pedal steel guitar, Skip Battin: voce e basso, Vincenzo Rei Rosa: batteria e Ricky Mantoan: voce, Telecaster e Rickembacker guitars. Dal 2011 con Ricky ho sognato, la nostra musica ricorda ora un periodo splendido, un’era gloriosa, una nuova generazione, nuove prese di posizione e la vita passata. In questi anni abbiamo realizzato arrangiamenti e interpretato canzoni folk rock di Sandy Denny, Pete Seeger, Richard Thompson, Leonard Cohen, Bob Dylan, Byrds, Flying Burrito, John Prine, Townes Van Zandt e soprattutto le canzoni di Ricky. In “Dreamers”, Ricky ha costruito le sonorità per la mia voce raggiungendo la massima intensità con il ritmo che si fonde con le congas, aiutato dalla delicatezza della Pedal Steel Guitar. In “Gloria” traspare una bellissima ballata, in “Because We Are” (Berloso-Mantoan) si evince la bellezza interiore di un artista che ha dedicato tutta la sua esistenza alla musica. Purtroppo il nostro progetto si è interrotto improvvisamente in una notte di dicembre, Ricky per ora non potrà creare più la musica per i testi che la sua compagna ha scritto in questi anni per lui. La creatività di Ricky non ha mai avuto interruzioni, ispirato dalle sonorità della West Coast. Per un musicista come lui la California sarebbe stato l’ambiente ideale. Chi non vi era nato, cercava di raggiungere in un modo o nell’altro quella terra promessa. Ricky, al contrario, ha rifiutato l’invito di Skip Battin di trasferirsi in Oregon o in California, dove vivevano gran parte dei protagonisti della musica country rock, 54/2016 15 15 perché ha voluto portare e far conoscere il suo messaggio musicale in Italia e ci è riuscito. Negli ultimi anni Ricky ha innalzato un lamento perché la musica vera stava morendo, gli ascolti, i concerti diventavano sempre più rari. Era disgustato e triste perché stava assistendo alla morte della Musica in Italia. Così descriveva la sua amarezza: “La Musica, ispirazione divina e Arte sublime, è diventata un ronzio di fondo e una “merce” di infima categoria. Cos’è successo? Chi è l’assassino o “Gli assassini”? Iniziamo la ricerca partendo da chi, fin dalla tenera età ha sacrificato tutto il tempo libero allo studio, all’ascolto della Musica, rimanendone affascinato e col sogno di essere (da grande) un musicista. Cioè una persona che sa tradurre sul suo strumento quelle meravigliose vibrazioni che vagano negli spazi interiori della propria anima. Il giovane futuro musicista gratta sulla sua chitarra quasi di nascosto, perché papà e mamma vogliono che egli si dedichi allo studio delle materie scolastiche, nulla di più. Il “fare” Musica viene considerato quasi una perdita di tempo, un NON- mestiere, che non procurerà al nostro eroe il necessario (in soldi), per vivere. E qui entra in campo il famigerato DENARO, il dio della nostra epoca buia. Il panettiere lavora e fatica, l’idraulico lavora, il becchino lavora ma, il Musicista non lavora, anzi (ORRORE)...si diverte! Nessuno si rende conto che la Musica è ...un’ARTE, e come tutte le arti, parte dal desiderio di espressione che certe persone sentono dentro di loro. Quello che viene chiamato comunemente “lavoro” nasce invece dal desiderio primario della sopravvivenza, dal bisogno di cibarsi e raramente viene scelto per il desiderio di esprimere una pulsione interiore. Come nella famosa favola, il musicista viene visto come la cicala che canta 1616 54/2016 Cronaca d’estate, mentre un meccanico o un calzolaio, vengono considerati come le formichine che sgobbano tutta la vita per sfamare la famiglia. Tutto questo perché la Musica (ARTE) non viene innalzata al rango di LAVORO, al massimo viene considerata HOBBY. Intanto il tempo passa e il nostro musicista-cicala ha passato ore, giorni, anni, a imparare a suonare una chitarra, sempre compresso tra la scuola(dovere), poi il lavoro (ahi ahi) e la Musica, che, salvo nei casi di famiglie benestanti o illuminate (vedi conservatorio), viene comunque vissuta di nascosto, come si trattasse della masturbazione o di altre cose “sporche”. Ecco, il gran giorno arriva e il nostro giovane eroe entra nel negozio musicale vicino a casa e chiede di acquistare una chitarra elettrica con il suo amplificatore .... UNO SHOCK!!!... i prezzi sono folli, sempre al di sopra di qualche migliaio di euro (prima erano milioni). Non so oggi, ma un tempo erano montagne di cambiali che dovevi pagare ad ogni costo, leccando i piedi ai nonni (a chi li aveva) o alla mamma, sempre più disposta alla complicità mentre col papà non c’era proprio storia”. Nonostante alcuni momenti di amarezza Ricky è riuscito a mantenere la compostezza ed ha sempre creato e lavorato in studio, ha tenuto insieme la sua band elevandola a sonorità e coralità perfette. Il concerto a Ivrea dell’8 settembre 2016 è una testimonianza di quanto la band composta da Ricky (Voce, Pedal Steel Guitar, Rickenbacker, Chitarre elettriche e acustiche, armonica, mandolino), Beppe D’Angelo (Voce, batteria), Luciano Costa (Voce, chitarre elettriche e acustiche, Dobro, Slide Guitar), Dario Zara (basso), abbia raggiunto il massimo livello di esecuzione. Le critiche sono sempre l’olio per ammorbidire gli stati d’animo. Il concerto del Branco Selvaggio a Ivrea ha regalato ai numerosi presenti non solo della buona musica ma anche canzoni d’autore che nessun premio in Italia ha mai preso in considerazione e forse mai ascoltato. Ricky Mantoan aveva un aspetto sofferto quando prendeva possesso del palcoscenico, il suo passo era lento, un po’ incerto, sedeva sullo sgabello davanti la sua Pedal Steel e iniziava a suonare una musica dolce, melanconica, liquida quasi al rallentatore. Poi imbracciava la sua Guild Starfire rossa del 1968 e portava il pubblico in visibilio. Ricky non ha mai voluto sbalordire ma la sua ecletticità e la sua sensibilità hanno fatto lui intuire molte più cose di quelle che il suo intelletto fosse in grado di assorbire e di spiegare a sé stesso, e gli ha ispirato un desiderio di esprimere queste cose attraverso ciò che ha sostituito la sua intelligenza: le sue chitarre e la sua arpa. ❖ Recensioni Il primo CD-live del gruppo marchigiano e, nel DVD, un documentario su quasi cinquant’anni di ricerca e animazione dei repertori popolari LA MACINA, NEL VIVO DI UNA LUNGA STORIA Comunicato stampa Q uasi cinquant’anni di attività e non sentirli se non come sprone per mettersi ancora alla prova - con il primo CD live della camera - e come occasione per ripercorrere - nel DVD - i contesti e gli incontri che hanno alimentato un appassionante percorso di ricerca e animazione sui repertori popolari, continuando a chiamare a raccolta le espressioni culturali più significative della propria terra - le Marche -, accomunate da un amore profondo per il popolare assunto come specchio nel quale riflettere istanze e contraddizioni del nostro presente. In un’opera polisemica e polifonica, qual è La Macina, Nel vivo di una lunga storia, musiche e testi, voci, canti e visioni convergono nel raccontare la densità e la bellezza di una proposta artistica del gruppo fondato nel 1968 da Gastone Pietrucci, avviato allora, secondo lo spinto dell’epoca, a una produzione caratterizzata da un’esemplare aderenza ai moduli espressivi della tradizione, rilevati in lunghe campagne di ricerca e dalla viva voce dei principali depositari dei repertori popolari, ai quali dedicano opere davvero emblematiche come il disco sui canti della filanda e, a firma dello stesso Pietrucci, il volume sui canti popolari marchigiani che è tuttora la più estesa raccolta di testi di musiche di tradizione orale nell’ambito regionale. Da allora sono seguiti ben 18 album e numerose pubblicazioni a stampa che consentono di seguire, come in una rappresentazione in presa diretta, l’evoluzione di un gruppo musicale che, forte del proprio radicamento nel cuore della tradizione, si apre progressivamente ad altre esperienze, incrociando nel suo cammino altre voci ed espressioni della cultura musicale italiana, da Giovanna Marini a Rosanna Casale, da Moni Ovadia alla banda Osiris. Memorabile, in questa direzione, l’incontro con i Gang dove, in largo anticipo sui tempi, il folk d’autore si innerva sulle sonorità del rock sociale e politico dei fratelli Severini. L’intento che persegue “l’aedo malinconico e ardente” nel condurre il suo gruppo su sentieri allora poco o nulla battuti è sempre quello di rinnovare una plurisecolare tradizione di canto, negando decadenze e anacronismi, per ribadire la propria volontà ostinata e contraria di durare nel tempo e parlare ancora alla sensibilità dei contemporanei. Singolari processi di appropriazioni e magnifiche restituzioni dove il rigore filologico si coniuga con una spiccata pronuncia contemporanea, come testimoniato soprattutto dai 16 brani del CD, quasi tutti di origine rigorosamente popolare ma indelebilmente segnati da una rivisitazione musicale garbatamente dimessa benché di grande forza espressiva e, soprattutto, dalla voce scura e arrocchita di Gastone Pietrucci che rende perennemente vivi i reperti di un universo solo in apparenza sepolto e tramontato. Con scritti di Francesco Scarabicchi, Allì Caracciolo, Massimo Raffaeli e Carlo Cecchi - che firma anche il dipinto di copertina -, i disegni animati di Simone Massi e il documentario che, a cura di Filippo Paolasini e Paola Ricci, in 29 stazioni ripercorre tutta la storia del gruppo, soffermandosi sugli “alberi di canto” che ne hanno alimentato l’ispirazione e “i grandi incontri” che ne hanno ravvivato il cammino, da Mario Giacomelli a Valeria Moriconi. Una bellezza che non grida cinge l’opera, la contorna, ne traccia i confini, s’insinua discreta e chiama a raccolta tutte le notti della voce di Gastone, tutte le albe, il maltempo e il cocente sole, l’ombra e il chiarore che ferisce e cura. Francesco Scarabicchi Dai testi di varie raccolte, emerge una sorta di dilatata mappatura storica non dichiarata né costretta dentro gabbie cronologiche o tematiche, ma segnata dalla motilità dei ritmi e delle melodie, cui il canto-musica conferisce o la struggente nostalgia d’amore o il ridente ammiccamento dell’eros e delle sue trasgressioni. Allì Caracciolo L’unico modo di salvare quella grande tradizione di cui La Macina si era fatta carico, consisteva proprio nel metterla in contatto con l’altro da sé. Né si trattava di misture o di ibridi postmoderni ma di etimologiche collaborazioni, di libere avventure dialogiche per specchiare il presente nel passato, esigendo da esso un senso ulteriore. Massimo Raffaelli Allora ecco la musica che, sospesa su quella soglia, tra il cielo e la stanza corre sui rischi del possibile errore, ma l’anima dei musicanti non sbaglia mai perché è loro il tempo. Carlo Cecchi ❖ INFO: [email protected]; www.squilibri.it 54/2016 17 17 Eventi CELTIC CONNECTIONS 2017 Comunicato stampa di Brian Maycock D a Giovedi 19 gennaio a Domenica 5 febbraio, 2100 musicisti provenienti da tutto il mondo parteciperanno a 300 eventi in diverse sedi in tutta Glasgow, Scozia, per uno dei più importanti festival annuali al mondo di musica folk e roots. Il festival è sostenuto da Glasgow City Council e Creative Scotland, e avvallato da Glasgow Life. 18 giorni di concerti, ceilidh, conferenze, mostre d’arte, workshop, eventi gratuiti, sessioni a tarda notte e una serie di speciali collaborazioni musicali una tantum ancora una volta illumineranno l’inverno scozzese durante il Celtic Connections. Il concerto di apertura sarà dedicato alla vincitrice del premio folk singer songwriter Laura Marling le cui canzoni saranno eseguite in anteprima mondiale da Kate St. John con la BBC Scottish Symphony Orchestra e ospiti speciali. Con questo concerto ha inizio Celtic Connections 2017 ispirata alle donne artiste, con l’esibizione di Roberta Sá - un’importante artista brasiliana grazie ad una partnership con il MIMO Festival - Olivia Newton-John con Beth Nielsen Chapman, Karine Polwart, e la leggendaria cantante Shirley Collins tra gli altri punti salienti. Il festival si concentra anche quest’anno sugli artisti che hanno vissuto momenti di intensa difficoltà personale e che hanno trovato il successo attraverso la loro musica e la loro forza, come la star della world music Aziza Brahim che è cresciuta in un campo profughi algerino. Margo Price, St Paul & the Broken Bones, Darlingside, Hurray for the Riff Raff, Mark O’Connor Band e Calexico sono tra le star Americana & Bluegrass che saranno sul palco. Approfondiamo il percorso per esplorare le connessioni tra la Scozia e il profondo sud dell’America, Jon 1818 54/2016 Gli Shooglenifty saranno presenti al Celtic Connections Cleary e Dirk Powell celebreranno il suono della Louisiana, ispirato dall’autore vincitore del Booker Prize, James Kelman’s Dirt Road. Billy Bragg e Joe Henry eseguiranno brani classici sulla ferrovia presenti nel loro album Shine A Light che fu registrato in un viaggio di quattro giorni in treno attraverso l’America. La musica tradizionale e folk rimangono al centro del Celtic Connections con una linea di collegamento che porta a La Banda Europa guidata da Jim Sutherland, star dell’orchestra folk The Unusual Suspects of Celtic Colours, super-gruppo di violino Session A9, i Dallahan di Edimburgo, il leader del progetto di cornamuse Tryst, uno dei principali performer dei festival d’Irlanda: Sharon Shannon band e di Four Men & A Dog, i rockes gaelici Mànran e una performance di Phil Cunningham’s Highlands & Islands. Shooglenifty e gli ospiti speciali suoneranno insieme per A Night for Angus, rendendo omaggio al loro amico, membro della band e violinista ispirato ad Angus R.Grant che purtroppo è scomparso quest’anno. Celtic Connections 2017 porterà anche le celebrazioni del 150° anniversario della Confederazione del Canada a Glasgow con spettacoli di importanti artisti canadesi come Martha Wainwright, Le Vent du Nord, De Temps Antan e Russell deCarle. Il 70° anniversario dell’indipendenza dell’India sarà contrassegnato con una prima produzione al Celtic Connections, prodotto in India da Indianuance, con il leader mondiale dei percussionisti Trilok Gurtu & Evelyn Glennie in collaborazione con il violinista classico indiano Kumaresh Rajagopalan e il grande pianista Philip Smith dal Regno Unito. Il 70° anniversario della fondazione del Pakistan sarà anche ricordato in questa edizione del festival, con artisti tra cui l’incredibile performance di Sanam Marvi. Gli altri artisti che compariranno al Celtic Connections 2017 sono C. Duncan, Pictish Trail, Fairport Convention, Liz Lochhead, Aidan Moffat, Seth Lakeman, Tom Paxton, King Creosote, Siobhan Miller, Orchestra Baobab, Robyn Stapleton, e Anna Meredith. A metà del fine settimana del Celtic Connections, i direttori artistici e gli organizzatori dei principali festival ed eventi di tutto il mondo saranno presenti alle esibizioni dei cantautori scozzesi, band e musicisti presenti nei Showcase della Scozia. I concerti forniscono una preziosa opportunità per i musicisti scozzesi per ottenere nuove opportunità in tutto il mondo grazie a questo importante evento. Più di 11000 bambini in tutta la Scozia parteciperanno al programma di educazione del Celtic Connections attraverso cinque concerti mattutini gratuiti e laboratori scolastici guidati da importanti musicisti celtici. Il Programma di Educazione ha raggiunto più di 200.000 bambini in tutto il paese dal suo inizio nel 1999. Il suo lavoro è sostenuto direttamente dalle quote di adesione del partner del festival Celtic Rovers - che dà tariffe scontate sulle prenotazioni ed esclusive esperienze durante Celtic Connections 2017. Il popolare programma di laboratori pubblici darà alla gente di tutte le età e le condizioni sociali, la possibilità durante il festival di apprendere nuove competenze musicali e di divertirsi. Siamo entusiasti di essere parte di una nuova impresa che lavora con la National Whisky Festival che offrirà una vasta gamma di degustazioni di whisky e musica ospitato presso una nuova sede per Celtic Connections, SWG3, Sabato 28 gennaio 2017. E per completare la messa al bando della fredda temperatura dell’aria a Glasgow - per qualche gloriosa serata almeno - Celtic Connections è lieta di lavorare in collaborazione con il Festival MIMO per celebrare il Brasile come paese partner per il 2017, con le esibizioni di alcuni dei principali artisti del paese, tra cui Hamilton de Holanda & Baile do Almeidinha, Yamandu Costa, Renata Rosa, Carlos Malta, Baby do Brasil - e Roberta Sá. La partnership è supportata anche dal British Council e dall’Ambasciata del Brasile. Donald Shaw, direttore artistico di Celtic Connections, ha detto: “Una gamma mozzafiato di stili e tradizioni Eventi Anche gli Unusual Suspects ospiti al Celtic Connections viene irradiata da Celtic Connections 2017. Saliranno sul palco gli artisti che hanno dato forma ai nostri giorni e gli artisti che stanno ridefinendo la musica per il futuro. Artisti le cui vite e le culture non potrebbero essere più diverse si riuniranno per condividere le loro storie, passioni e competenze. Al centro di tutto questo è la semplice esperienza di affermazione dell’essere la vita di in uno spettacolo di musica dal vivo nel corso di un importante festival mondiale. Non vediamo l’ora per iniziare il Celtic Connections 2017”. L’Assessore Frank McAveety, Leader, Glasgow City Council, ha dichiarato: “Glasgow è una città per gli amanti della musica. Mentre altrove è tutto tranquillo, noi iniziamo l’anno con una fantastica celebrazione del meglio del folk e roots music nel mondo, il Celtic Connections. Diamo il benvenuto al pubblico e agli artisti di tutto il mondo - alcuni sono venuti al festival ogni anno per più di 20 anni, per gli altri questa sarà la loro prima esperienza a Glasgow durante il Celtic Connections. Siamo in grado di promettere loro un grande momento e 18 giorni di spettacoli ed eventi straordinari”. L’Assessore Archie Graham, OBE, presidente di Glasgow vita, ha detto: “Ogni anno Celtic Connections crea anche fantastiche opportunità per migliaia di bambini delle scuole in tutta la città e in tutta la Scozia per partecipare a concerti gratuiti dei musicisti celtici leader mondiali, e per conoscere la musica celtica nelle loro classi. Questo lavoro serve per arricchire la vita dei giovani ed è una parte vitale di un festival che celebra e condivide questa musica così meravigliosa ogni anno”. Alan Morrison, capo della Musica, Creative Scotland, ha detto: “Celtic Connections è ormai saldamente affermata come destinazione invernale di scelta non solo per gli amanti della musica folk e tradizionale, ma anche per chi vuole abbracciare la cultura su scala globale. Questo è il luogo dove la musica della Scozia si collega al mondo, e accogliamo con favore i più grandi musicisti a Glasgow, amici vecchi e nuovi, in particolare provenienti dal partner Brasile del Showcase Scozia. E’ anche fantastico quest’anno vedere i riflettori puntati sulle artiste donne, come le donne hanno da tempo fornito una voce forte definendo in Scozia la musica tradizionale e l’identità nazionale”. Le donne della Musica Fonte di ispirazione saranno le donne artiste, celebrate in una serie di concerti al Celtic Connections 2017. Mercury ha premiatao la cantautrice britannica Laura Marling che fa il suo 54/2016 19 19 debutto al Celtic Connections conducendo una performance orchestrata delle sue canzoni al Glasgow Royal Concert Hall Giovedi 19 gennaio per il concerto di apertura di Celtic Connections. Con la BBC la Scottish Symphony Orchestra gli ospiti speciali e l’orchestrazione del compositore, produttore, arrangiatore e strumentista Kate St. John questa prima mondiale promette di essere un avanspettacolo imperdibile per il festival 2017. Roberta Sá è una icona pop premiata con il Latin Grammy in Brasile. Di origine portoghese, Roberta si è esibita alla cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Rio e ha fatto il suo debutto nel Regno Unito questa estate. Farà la sua prima attesissima apparizione al Celtic Connections a Drygate il Venerdì 27 gennaio. Superstar internazionale e vincitrice di diversi Grammy Award Olivia Newton-John e il candidato ai Grammy Beth Nielsen Chapman e la vincitrice SOCAN, Amy Sky eseguiranno musica tratta dal loro album collaborativo “LIV ON” dal vivo presso l’Auditorium principale di Glasgow Royal Concert Hall il Martedì 24 gennaio. La musica ha accresciuto nei tre artisti esperienze personali, e la speranza degli artisti è che questa musica possa sollevare cuori gravati dal dolore, mentre allo stesso tempo possa portare conforto a chi ascolta. Dopo la sua acclamata anteprima al Festival Internazionale di Edimburgo 2016, la cantante scozzese, compositrice, Karine Polwart presenterà Wind Resistance al Teatro Tron da Mercoledì 25 a Sabato 28 gennaio come parte del Celtic Connections 2017. In una combinazione irresistibile di storia e canto, Polwart celebrerà Fala Flow, una torbiera protetta a sud-est di Edimburgo. La leggendaria collezionista di canzoni e cantante Shirley Collins fa coincidere l’uscita del suo primo album da più di 30 anni questo novembre con una performance al Celtic Connections al City Halls Sabato 4 febbraio. Shirley Collins è stata una figura molto influente nella rinascita della lingua inglese nella musica popolare degli anni 1960 e ‘70 attraverso registrazioni innovative, performance live e collaborazioni con artisti come Davy Graham e la Albion Band. 2020 54/2016 Eventi La celebre cantante brasiliana Roberta Sá, presente anche lei a Glasgow Il 28 gennaio al Main Auditorium, Glasgow Royal Concert Hall di quest’anno, Roaming Roots Revue contrassegnerà ‘The Women in Song’ grazie alle caratteristiche del lavoro delle più grandi cantautrici femminili del nostro tempo, tra cui Kate Bush, Joni Mitchell, Nina Simone, Aretha Franklin, Dolly Parton, Bjork, PJ Harvey, Gillian Welch, Joan Armatrading, e Tracy Chapman, attraverso esibizioni di artisti tra cui la nativa della California Jesca Hoop, ora con sede a Manchester, la vincitrice del SAY Award, Kathryn Joseph e la conduttrice exDelgados, Emma Pollock. Beauty in the Storm Il festival di quest’anno potrà anche evidenziare artisti straordinari che hanno superato grandi difficoltà e trovato il successo attraverso la musica. Aziza Brahim, che si esibirà Venerdì 20 gennaio alla Drygate, è nata e cresciuta nei campi profughi Saharawi che costeggiano il confine tra Algeria e Sahara Occidentale. Come una giovane adolescente fugge questi campi e il regime di oppressione politica che ha seguito nel 1975 l’invasione del Marocco del Sahara Occidentale per vivere a Cuba. Da adulta è tornata ai campi saharawi e ha incominciato a cantare e suonare in diversi gruppi musicali. Ora è una delle migliori artiste di world music, il cui lavoro è intriso di influenze delle sue radici del Sahara occidentale e di Barcellona, dove ha vissuto dal 2000, e rimane una portavoce per il popolo Saharawi e la loro lotta in corso. Americana Celtic Connections è lieta di accogliere ancora una volta gli artisti leader di musica americana & bluegrass a Glasgow. Tradizionale e folk country americano è per noi un motivo per guardare fuori dai confini, con questi musicisti che mescolano e creano stili innovativi e tradizioni diverse per creare la loro inconfondibile musica. Il cantautore Margo è proveniente dal Tennessee, ed è uno dei più interessanti artisti americani di oggi. Il suo primo album solista pubblicato su etichetta Third Man ha seguito tragedie personali che hanno influenzato il suo sound vivido e profondamente commovente. Per coloro che non conoscono ancora il suo lavoro, bisogna scoprirlo in concerto a Oran Mòr il Martedì 24 gennaio. Dotato di voce elettrizzante e showman dell’ex-allievo predicatore Paul Janeway, St. Paul & the Broken Bones accoppia dei classici stili Motown Stax con influenze moderne da Sly Stone e Prince a Tom Waits e Nick Cave. La band, che di recente ha aperto i concerti dei Rolling Stones, sarà alla O2 ABC Glasgow Domenica 29 gennaio. Unendo quattro superbe voci intorno a un singolo microfono, le canzoni Eventi Le Vent du Nord, rappresenteranno il Canada collettivamente-scritte del quartetto del Massachusetts, Darlingside, si fondono elementi di folk, pop, bluegrass, classica e indie-rock, avventurosamente schierati con chitarre, banjo, violino, mandolino, violoncello, contrabbasso e sottile elettronica. Reduci nel 2016 del Cambridge Folk Festival, la band sale sul palco di Oran Mòr il Sabato 28 gennaio. Guidati dai più importanti virtuosi di violino d’America, al top della classifica di Billboard Bluegrass, l’Ensemble Mark O’ Connor Band sale sul palco della Sala Grande del City Hall, Domenica 29 gennaio. Come solista Mark è vincitore di un Grammy e CMA Award ed ha collaborato con artisti icone tra cui Johnny Cash e Wynton Marsalis. Nella tradizione di molti grandi performer bluegrass degli Stati Uniti, la lineup per la sua acclamata banda di sei elementi include il figlio Forrest e la moglie Maggie. Americani dell’Arizona, Tex-Mex e indie rock band, i Calexico saranno affiancati dal cantautore e chitarrista guatemalteco Gaby Moreno e saranno ospiti speciali per un concerto collaborativo al Celtic Connections, Crossing the Border, presso l’Auditorium principale, al Glasgow Royal Concert Hall, Venerdì 20 gennaio. La tradizione adesso Celtic Connections accoglie una linea fantastica di musicisti tradizionali e popolari per il festival di quest’anno. In precedenza al Celtic Connections nel 2008, con una nuova line-up, La Banda Europa guidata dal compositore e musicista Jim Sutherland è stata appositamente invitata al festival di quest’anno per esibirsi Domenica 29 gennaio presso l’Auditorium principale, Glasgow Royal Concert Hall. Questo straordinario gruppo dispone di 36 musicisti virtuosi provenienti da 15 paesi che suonano strumenti etnici indigeni nel loro paese europeo di origine, tra cui ghironde, nyckelharpa, il duduk armeno, il fujara: flauto della Slovacchia lungo due metri, l’antica Carnyx celtica e cornamuse provenienti da sette nazioni. The Unusual Suspects of Celtic Colours saranno presenti Mercoledì 25 gennaio alla Glasgow Royal Concert Hall. Erano al 20° Celtic Colours festival 2016 a Cape Breton Island in Canada, unendo le forze e i repertori con i principali musicisti locali per uno spettacolo intrigante, ora ritornano con la line-up transatlantica al luogo di origine del progetto. Mentre un altro degli spettacoli più amati d’Irlanda, Four Men and a Dog ha un posto davvero speciale nel cuore del Celtic Connections, dopo aver suonato al festival della prima notte di apertura nel 1994. Continuando le loro celebrazioni del 25° anniversario, segnato da album nuovo di zecca nel 2016, And the Band Played On, oltre l’attuale line up di cinque musicisti, si è unito come ospite il pianista James Delaney nel Nuovo Auditorium di Glasgow Royal Concert Hall, Venerdì 27 ottobre. Il leggendario musicista, compositore e produttore Phil Cunningham, di Highlands and islands Suite, ha fatto la sua prima mondiale, con il concerto di apertura per il Celtic Connections nel 1997. In occasione del 20° anniversario di questo lavoro, che mescola folk a musica orchestrale per un effetto scioccante, andrà in scena una volta ancora una volta, nella sala principale, Glasgow Royal Concert Hall Domenica 22 gennaio con un cast stellare di musicisti e cantanti. Mànran sarà ai Barrowlands Venerdì 20 gennaio, insieme ai Blazin’ Fiddles e alle stelle americane, Lindsay Lou e i Flatbellys. Una delle band scozzese più amate di oggi, eclettico mix di influenze Mànran costruite intorno alle radici celtiche tradizionali della band fanno una loro musica difficile da definire, ma facile da amare. 54/2016 21 21 Eventi Mark O’ Connor Band rappresenterà il bluegrass americano Canada 150 Nel 2017 Celtic Connections si unisce alle celebrazioni del 150° anniversario della fondazione del Canada presentando una straordinaria gamma di musicisti canadesi. La emozionale e sorprendente gamma musicale del precedente album di Martha Wainwright, affermato come uno dei cantautori più impavidi e interessanti di oggi. Il suo nuovo quinto album, Goodnight City, unisce quella intera gamma di talento ed esperienza, portato dalla sua voce unica e potente, mentre ritorna alla crudezza del suo debutto omonimo del 2005, in entrambi troviamo originali freschi e composizioni fatte su misura dal fratello Rufus, Beth Orton, Glen Hansard, Michael Ondaatje e Merrill Garbus. il pubblico del Festival può immergersi nel suo spettacolo dal vivo alla O2 ABC Glasgow, Venerdì 3 febbraio. Rinomati ugualmente per la loro classe mondiale e la gioiosa energia della musicalità dal vivo i quattro ra- 2222 54/2016 gazzi Québécois di Le Vent du Nord e il potente trio De Temps Antan presenteranno una nuova serie di collaborazioni presso l’Auditorium principale di Glasgow Royal Concert Hall il Venerdì 27 gennaio con speciali creazioni, arrangiate dai sette musicisti con canzoni e melodie dei rispettivi repertori. L’ex frontman dell’iconica banda canadese country roots, Prairie Oyster, il leggendario artista Russell deCarle, si esibisce con Denis Keldie e Steve Briggs al festival di quest’anno. Esibizione al Teatro Tron, il 4 febbraio dove ascolteremo un mix fluente di blues, jazz e R&B Western Swing tinto con un po’ di ricco rockabilly. Il 70° anniversario dell’indipendenza indiana e la fondazione del Pakistan Il 70° anniversario della indipendenza indiana e della fondazione del Pakistan saranno contrassegnati con spettacoli con importanti protagonisti, artisti indiani e pakistani. Un musicista della sesta generazione che esegue musica dall’età di 15 anni, Dr. Jayanthi Kumaresh è uno dei più importanti artisti contemporanei di Veena. Porterà la sua tradizione mescolando la musica con innovazione utilizzando uno degli strumenti più espressivi utilizzati nella musica classica indiana, il Veena - uno strumento a corde pizzicate originario dell’antica India - al pubblico presso il Nuovo Auditorium, Glasgow Royal Concert Hall di Sabato 28 gennaio in un concerto con Mark O’ Connor e Yamandu Costa intitolato Strings of the World, così come uno show presso la Chiesa Mackintosh Venerdì 27 gennaio. Il 70° anniversario di indipendenza indiana sarà inoltre contrassegnato da una prima Commissione del Celtic Connections, prodotto in India da Indianuance, per aver guidato nel mondo i percussionisti Trilok Gurtu & Evelyn Glennie con la lassica violinista indiana Kumaresh Rajagopalan e il Eventi La pakistana Jayanthi Kumaresh, virtuosa di Veena grande pianista classico Philip Smith dal Regno Unito. La giovane cantante pakistana Sanam Marvi, che combina canti devozionali sufi e sue tradizioni popolari autoctone Sindhi, con virtuosismo classico, sarà protagonista tra gli interpreti al BEMIS celebra Burns presso l’Old Fruitmarket il Mercoledì 25 gennaio. Brasile Ogni anno, Celtic Connections è partner con un paese diverso per creare nuovi collegamenti internazionali e per presentare una selezione di artisti provenienti dal nostro paese partner, con il pubblico del festival. Nel 2017, il nostro paese partner è il Brasile. Gli artisti di primo piano che saranno presenti, come Roberta Sá, includono Hamilton de Holanda, la cui innovativa carriera musicale lo ha visto reinventare lo stile di esecuzione di uno strumento tradizionale brasiliano il mandolino a 10 corde, portandolo a un vasto pubblico. E’ stato descritto dalla stampa come il “Jimi Hendrix del bandolim”. Si potrà ascoltare al Celtic Connections Sabato 28 gennaio presso l’Old Fruitmarket. La musica di Renata Rosa riunisce influenze brasiliane indigene, elementi africani e portoghesi, per creare un irresistibile suono ricco. Un multi-strumentista che è meglio conosciuto come cantante e virtuoso sul Rabeca - un violino tradizionale di origini arabe dell’8° secolo che è stato portato in Brasile dai primi colonizzatori portoghesi nel 16° secolo. Il chitarrista e compositore Yamandu Costa esegue una vasta gamma di stili che lo rende impossibile da catalogare, tra classica, tango, samba, e chamamés. Il suo strumento principale è il violão de 7 Cordas, la chitarra a sette corde di nylon brasiliana. Finanziatori e sostenitori Glasgow City Council e Creative Scotland continuano a fornire un sostegno prezioso per Celtic Connections. Culture Ireland, l’agenzia responsabile per la promozione delle arti irlandesi in tutto il mondo, sta sostenendo la partecipazione di alcuni tra i migliori artisti emergenti irlandesi affianco ad artisti affermati in questa edizione del festival. Media Partners: The Sunday Herald, Evening Times, The Herald e Heraldscotland.com continuano a fornire un’approfondita copertura del festival in anteprima. ScotRail ha sostenuto Celtic Connections fin dall’inizio, portando artisti e pubblico da tutta la Scozia a Glasgow per il festival. Il 2017 continua la collaborazione sponsor-viaggiatori con Caledonian MacBrayne, Hebrides e Clyde Ferries. La BBC ha sostenuto Celtic Connections fin dal suo primo anno e il festival ha il piacere di collaborare ancora una volta con la BBC Radio Scotland, BBC Radio 2 e BBC Radio 3, che faranno la trasmissione in diretta tutto il festival. Sharon Mair, Editor Radio Music, Events and Partnerships, BBC Scotland, ha dichiarato: “Siamo lieti di continuare il nostro supporto nella copertura Celtic Connections attraverso la radio, la televisione e on-line.” ❖ 54/2016 23 23 Eventi VI PRESENTIAMO CELTIC CONNECTIONS 2017: UNO SGUARDO AL PROGRAMMA DEL FESTIVAL di Marcello De Dominicis e Paolo Benigni G iovedì 19 gennaio si apre a Glasgow la nuova edizione della Celtic Connections 2017. Ancora una volta, il miglior festival di World music (folk e roots) europeo presenta un programma straordinario con 2.100 musicisti provenienti da tutto il mondo, suddivisi in 300 eventi in altrettante “locations” disseminate in tutta la città di Glasgow. Il festival, supportato dal Glasgow City Council e da Creative Scotland, si articolerà in 18 giorni di concerti, conferenze, ceilidh, mostre d’arte, laboratori, presentazioni di dischi, eventi gratuiti, sessions, speciali collaborazioni tra artisti di diverse nazionalità, trasmissioni radiofoniche e televisive, che illumineranno il rigido inverno scozzese, regalando al pubblico internazionale indimenticabili momenti di grande musica! Il concerto di apertura avrà come protagonista Laura Marling che riceverà anche il premio come miglior folk singer e songwriter dell’anno. La Marling sarà accompagnata dalla Scottish Simphony Orchestra, diretta dalla celebre Kate St John, per tanti anni “braccio destro” di Van Morrison! All’interno dello spettacolo ci saranno moltissimi ospiti internazionali (per ora ancora misteriosi…) che daranno ancor più lustro a questa bellissima apertura. Sicuramente in questa esibizione la grande artista presenterà brani dal nuovo album “Sempre Femina” che uscirà alla fine di febbraio. Questo immenente disco, il sesto della carriera, che è stato preceduto dal singolo, “Shoothing”, si annuncia come l’album della consacrazione dell’artista, ormai considerata la migliore cantautrice britannica degli anni 2000. 2424 54/2016 Questo concerto di apertura sarà il preludio di molte importanti esibizioni di artiste donne tra cui: Roberta Sá, una delle più straordinarie voci della nuova musica brasiliana, Olivia Newton John (che terrà un concerto acustico il 24 gennaio, alla Glasgow Royal Concert Hall con Beth Nielsen Chapman, Amy Sky e John McCusker); Karin Polwart (il 26 gennaio al Tron Theatre) e tante altre. Tra le star più attese ci saranno, dopo molti anni di silenzio, niente meno che le leggendarie Anne Briggs e Shirley Collins!!! La prima sarà intervistata il 31 gennaio al Film Teathre di Glasgow dove verrà presentato il film “Acoustic Routes”…, la seconda presenterà il recentissimo album “Lodestar” uscito a novembre, dopo 38 anni di silenzio. Ad 81 anni “suonati”, la Collins con questa sua nuova opera, ha fatto gridare al miracolo tutta la stampa internazionale. Il suo concerto del 4 febbraio è uno dei più attesi di tutto il festival! Tra le al- tre star al femminile della world music internazionale presenti al festival c’è anche la cantante Sharawi, Aziz Brahim, vincitrice di tantissimi premi internazionali, con la sua musica che profuma dei suoni del deserto del Sahara, che presenterà il 21 gennaio alle ore 16,30, il suo recentissimo quarto album “Habbar El Hamada”. Molte saranno anche le star provenienti dall’America come Mark O’Connor, Tom Paxton ed i Calexico. Tra gli appuntamenti imperdibili del festival ci sono il ritorno dei Fairport Convention che festeggiano i loro 50 anni di carriera e dell’inossidabile cantautore di Essex, Billy Bragg, che ha appena inciso un album importantissimo “Shine a light” con Joe Henry. Su questi due importanti avvenimenti ci soffermiamo un pochino! I Fairport Convention, che hanno inventato il folk–rock nel 1967, festeggiano quest’anno le loro “nozze d’argento” con un lungo tour in Inghilterra, Scozia ed Irlanda; si esibiranno al Celtic Connection il 24 gennaio, all’Old Fruitmarket alle ore 20,00 in punto, assieme a due grandi cantautori: Steve Tilston e Jez Lowe, che apriranno il loro concerto che sarà sicuramente sold out. La formazione, guidata dal chitarrista Simon Nicol, unico membro originario del gruppo, presenterà una setlist che parte da canzoni degli album storici come ”Liege and Lief” e “Full house” fino al loro ultimo disco del 2015 “Miths and herpes”. Riascolteremo brani epici come: “Crazy Man Michael” e “Sir Patrick Spens”, “Meet on the ledge” ed anche un tributo al grande violinista Dave Swarbrick, uno degli autori e membri più importanti ed influenti del gruppo inglese, purtroppo scomparso nel giugno scorso. A quanto mi è dato di sapere eseguiranno come omaggio al grande “Swarb” il brano “Flatback Capers”. Il concerto di Glasgow sarà la prima data live del 2017 …e dovrebbe esserci anche un’altra celebre ospite: la cantante/chitarrista Sally Barker. Impedibile! Altro concerto da non perdere, come ho già scritto nelle righe precedenti, è quello di Billy Bragg & Joe Henry che suoneranno il 26 gennaio all’Old Fruitmarket alle ore 20,30, presentando l’album “Shine a light”. Questo disco è, in realtà, un progetto storico-culturale, rigoroso e appassionato, sul patrimonio folk americano condotto attraverso i treni che i due musicisti hanno preso, in poco meno di tre giorni lungo la linea Texas Eagle che collega Chicago a Los Angeles. Una rotta famosissima e leggendaria che l’inglese Billy Bragg (che un’operazione simile già fece coi Wilco nel disco “Mermaid Session” sull’eredità di Woody Guthrie) ha scelto di percorrere, in otto tappe, con l’americano Joe Henry. Durante il viaggio sono state registrate su nastro alcune importanti canzoni della tradizione americana antica e moderna. Bragg e Henry salgono sul treno con una chitarra acustica, osservando lungo il tragitto, St. Louis, San Antonio, El Paso e Tucson, cantando “Gentle on Eventi My Mind” di John Hartford,,poi “The L. & N Don’t stop here Anymore” di Jean Ritchie, passando per “In the Pines” dal repertorio di Lead Belly ,ma anche riscoperta dai Nirvana nello storico unplugged e poi intonando altri traditional in cui la ferrovia ed i binari sono protagonisti, come “John Henry”, “Railroad Bill”, “Rock Island Line” e “KC Moan”, senza dimenticare il Gordon Lightfoot di “Early Morning Rain” ed il celebre hit skiffle di Lonnie Donegan, “Rock Island Line”. Ci sarà sicuramente da divertirsi ascoltando il cantastorie ed alfiere del folkpunksoul Billy Bragg con il bravo songwriter e chitarrista stelle e strisce Joe Henry. Ma continuiamo a presentare la bella manifestazione scozzese che quest’anno dedica anche una importante sezione di concerti al Canada. Sono infatti presenti musicisti canadesi di primissimo piano nel programma della Celtic Connections a cominciare da Martha Wainwright, doppia figlia d’arte di Kate Mc Garrigle e Loudon Wainwright e sorella di Rufus. La cantautrice presenterà allo 02 ABC di Glasgow, il 3 febbraio, il suo nuovissimo album “Goodnight city” che è stato molto considerato dalla critica internazionale. Il 27 gennaio alla Glasgow Royal Concert Hall, sarà la volta di un’altra bella serata canadese con gli unici eredi della Bottine Souriante, ovvero il quartetto de la “Vent du nord”. Assolutamente esaltanti le loro performance live in cui, oltre agli immancabili colpi di tacco, si possono ascoltare incandescenti reel, favolose ballate con splendide armonizzazioni vocali e con un finale pirotecnico che vede generalmente ballare tutto il pubblico presente. Ogni volta che mi è capitato di ascoltarli in concerto li ho recensiti con le classiche 5 stelle. Oltre a loro, si esibirà nella stessa serata il terzetto “De Temps Anten”, un gruppo sempre puntato verso le sonorità tradizionali francofone con un ottimo suonatore di armonica sugli scudi! Per quanto riguarda gli artisti scozzesi, ci sono chiaramente i nomi mi- gliori a cominciare dai “Manran” che il 20 marzo lanciano il loro terzo album “An da la/the two days”. Secondo me i Manran con il loro melange di tradizione e rock, sono la migliore band caledone del momento. Sono strumentisti abili e potenti, in particolare il piper ed il chitarrista/cantante ed i loro live sono talmente entusiasmanti che ormai vengono chiamati nei più importanti festival folk del mondo. Assieme a loro si esibisce anche un’altra energetica band scozzese: i “Blazin Fiddles”. Il giorno dopo sempre alla Glasgow Royal Concert Hall, è la volta dei Shooglenifty, orfani del loro leader Angus Grant, purtroppo anche lui scomparso nel 2016, a cui è dedicato il concerto di questa storica band, che si esibirà assieme ad un manipolo di giovani e promettenti musicisti. Il 22, stesso luogo e stessa ora, è la volta di Phil Cunningham, indimenticato leader dei grandissimi Silly Wizard. Cunningham presenta dopo, 20 anni, l’indimenticata opera “The Highland and Islands Suite” dove oltre al suo inconfondibile organetto, suoneranno 30 musicisti ed un coro di 40 persone. Potrei continuare ancora a citare il “gotha” della musica scozzese presente in quasi tutti e diciotto i giorni. Mi limito a dire che oltre quelli appena citati, in questa edizione del festival saranno anche presenti per la Scozia altre punte di diamante come: Unusual Suspects, Ross Ainsle & Ali Hutton, Alisdair Fraser, Siobhan Miller, Emily Smith, Julie Fowlis. Tra gli irlandesi saranno presenti, Altan, Dervish, Kila, Sharon Shannon, e Martin Hayes, etc… Per finire, per gli amanti della world music in senso ampio ce n’è davvero per tutti i gusti con nomi importanti come l’Orchestra Baobab, Trilok Gurtu, Jim Sutherland e la Banda Europa, Hamilton De Hollanda, e Tommy Emanuel. Il festival terminerà il 5 febbraio. Non c’è da aggiungere altro… se non aspettare la nostra recensione dei concerti. Saremo sul posto dal 23 al 27 gennaio… Quindi ci risentiamo al nostro ritorno! ❖ 54/2016 25 25 Cronaca SPELLO SPLENDENS: I RIFLESSI DEL FESTIVAL di Goffredo Degli Esposti del libro “La sposa lamentava e l’Amatrice…” con gli autori Piero Arcangeli e Giancarlo Palombini. Il Festival Spello Splendens si distingue sia per la visione articolata nei generi musicali, tradizionali e storici (dai più antichi fino alla sperimentazione musicale di oggi), sia per la panoramica geografica sulle tradizioni regionali poco conosciute. In questa edizione sono stati invitati: dalla Puglia, gli Uaragniaun delle Murge baresi, per un concerto tra il sacro e il profano, con la voce perfetta di Maria Moramarco e sapienti intrecci strumentali; dalla Lombardia/Svizzera, il Trio Verbanus, che ha incantato con il suono del corno delle alpi Gli Uaragniaun a Spello (foto Massimo Damiani) S i è conclusa la Settima Edizione di “SPELLO SPLENDENS” - Festival di Musica Antica e Tradizionale del Natale e di cornamuse e zampogne - tenutasi a Spello (Pg) dal 4 al 7 Gennaio. Con la sua particolare formula con concerti di musica antica e tradizionale, e con la presenza degli strumenti a fiato della tradizione italiana usati nella consuetudine delle feste natalizie, Spello Splendens si conferma nella sua unicità, non solo nel panorama regionale, ma italiano in generale. In particolare, questa Settima Edizione ha posto attenzione alla musica del territorio di Amatrice, zona del centro Italia che ha vissuto di nuovo il tragico evento del terremoto, dedicandogli una conferenza-concerto e la presentazione 2626 54/2016 Trio Verbanus al festival (foto Massimo Damiani) magicamente unito alla coppia ciaramella e zampogna; infine, dal Lazio, l’energico gruppo femminile Lamorivostri (con Mauro Bassano ospite con flauti e zampogna), per un’ampia panoramica sulle tradizioni musicali del Natale del Centro e Sud Italia. Anche se la neve ha bloccato improvvisamente gli spostamenti del pubblico, c’è stata grande affluenza per il concerto di inaugurazione (mercoledì 4), con la musica medievale italiana eseguita dal Micrologus, e poi la ripresa nella giornata finale (sabato 7), con molta gente interessata allo stage di saltarella, tenuto da Franco Moriconi, e alla conferenza-concerto su Amatrice, con i poeti a braccio Pietro e Donato De Acutis, in alternanza alle sonate sulle ciaramelle del bravissimo Alessio Di Fabio. Si conferma molto apprezzata “Zampogne e Lenticchie”, la passeggiata musicale con raduno libero dei musicisti, che rinnova la tradizione dell’offerta propiziatoria del cibo, grazie alla preziosa collaborazione dei ristoratori del centro storico di Spello e l’immancabile presenza, tra gli altri, di Piero Brega e Oretta Orengo che hanno cantato Cronaca Una cartolina di Lamorivostri “Zampogne e lenticchie” per le vie (da incantevolespello.wordpress.com) e suonato per tutto il lungo tragitto che attraversa la città, durato ben 3 ore. Ricordando che tutti i concerti e gli eventi di Spello Splendens sono ad ingresso gratuito, si fa notare che è l’unico Festival musicale che, nella sua continuità, si può trovare nella regione Umbria durante le festività natalizie, insieme a Umbria Jazz Winter che si tiene ad Orvieto. ❖ 54/2016 27 27 Media Partner: Italie Nord-Isère Spello splendens