FISICA 2 con esercitazioni A.A. 2014/2015 Fisica II – CdL Chimica Facciamo conoscenza Fortunato Neri Dipartimento di Fisica e di Scienze della Terra tel. 090 676-5007 e-mail: [email protected] Webpage: http://dfmtfa.unime.it/profs/NERI Fisica II – CdL Chimica Svolgimento del corso Mar 9–11 Ven 9-11 (Gio 9-10 solo per eventuali recuperi) Dal 3/3 al 12/6/2013 Aula B (I piano) Circa 25 lezioni con esercitazioni di laboratorio Modalità esame: Esame orale (nel corso dell’esame potrà essere proposta la risoluzione di semplici esercizi) Testi utilizzabili: Halliday, Resnick, Walker “Fondamenti di Fisica”, 5a ed. Ambrosiana (2004) Serway, Jewett “Principi di Fisica”, 4° edizione (2008), vol. I e II, casa editrice Edises Slides lezioni: progressivamente disponibili sul sito docente •Fisica II – CdL Chimica FISICA II Argomenti del corso • Capacità elettrica • Corrente elettrica e Resistenza • Circuiti elettrici a corrente continua • Forze e Campi magnetici • Campi magnetici generati da cariche in moto: Induzione • Oscillazioni e semplici circuiti AC • Onde elettromagnetiche: equazioni di Maxwell • Ottica geometrica (riflessione, rifrazione, lenti, specchi) e ondulatoria (interferenza, diffrazione) • Fisica moderna: nozioni di relatività ristretta, fotoni e onde di materia, modelli atomici •Fisica II – CdL Chimica FISICA … perché studiarla ? Vero, ma non basta !!! Se no, non mi laureo. Chimica è una laurea scientifica per la quale sono necessarie conoscenze in ambiti diversi (interdisciplinarietà). La Chimica studia le sostanze ed il loro modo di combinarsi. La maggior parte delle interazioni tra atomi e molecole (e con agenti esterni) sono di tipo elettromagnetico: (argomento principale del corso di Fisica 2) Il linguaggio della Fisica è la Matematica, con la sua sintassi, cioè un insieme di regole universali e definite in modo non ambiguo ! Affrontare e risolvere semplici (!) problemi di fisica permette di acquisire capacità cosiddette di “problem solving”, specificatamente richieste in campo R&D (Research & Development, cioè Ricerca e Sviluppo) •Fisica II – CdL Chimica Metodo Scientifico Uso combinato di Teoria ed Esperimento. (Galileo Galilei XVI-XVII secolo) Interpretazione dei fenomeni naturali sulla base di leggi matematiche. Metodo Induttivo • • • • • • Osservazione Esperimento Correlazione fra le misure Definizione di un modello fisico Elaborazione di un modello matematico Formalizzazione della teoria Riproducibilità •Fisica II – CdL Chimica Teorie fisiche connessi attraverso 8 c 3 10 ms (velocità luce) massa, accelerazione, Newtoniana forza gravitazionale Spazio Tempo (relatività) Gravità Meccanica Elettricità elettrica, onde Teoria di Maxwell carica elettromagnetiche Magnetismo Struttura Meccanica quantistica dualismo onda/particella Atomica (non relativistica, Schroedinger) Struttura Meccanica quantistica particelle di antimateria (relativistica, Dirac) Atomica (fine) Forza Elettrodinamica quantistica natura fotonica forza elettrica elettrica Massa Energia •Fisica II – CdL Chimica particelle elementari Interazioni fondamentali (origine delle forze) Forte : corto raggio ~10-14m lega i protoni ed i neutroni per formare i nuclei Nucleare debole: corto raggio ~ 10-14 m decadimento neutronico e radioattività naturale •Fisica II – CdL Chimica Elettromagnetica : lungo raggio lega elettroni e protoni per formare atomi (~ 10-10 m), che formano molecole (“chimica”). argomento del corso Gravitazionale: domina su larga scala, legata alla massa Carica Elettrica La carica elettrica è una proprietà intrinseca delle particelle fondamentali che costituiscono la materia. Stato di carica possibile: • negativo (elettrone) • neutro (p.es., neutrone) • positivo (p.es., protone) La materia cambia il suo stato di carica elettroni +neutroni +protoni atomo Acquisendo o perdendo elettroni Evidenze sperimentali: • Lo “sfregamento” (frizione) e/o il contatto provocano il trasferimento di elettroni da un oggetto ad un altro • Caricamento per contatto (o conduzione) • La carica elettrica è quantizzata q=n×e (n=0,±1, ±2,… e=1.602×10-19 C) [esperimento di Millikan] •Fisica II – CdL Chimica ....... Fin qui Carica elettrica (proprietà fondamentale) Forza elettrica (o di Coulomb) q1q2 F ke 2 rˆ r Campo elettrico F Q E ke 2 rˆ q r Legge di Gauss S E dA Q 0 B Potenziale elettrico VB VA E dl A •Fisica II – CdL Chimica In definitiva ... Se conosciamo il campo E ovunque, B WAB VB VA VB VA E dl q0 A possiamo calcolare la funzione potenziale V ovunque (si rammenti, che spesso definiamo VA = 0 in qualche punto ()) Se conosciamo la funzione potenziale V ovunque, E V possiamo calcolare il campo elettrico E ovunque • Unità di misura del Potenziale V = J/C • Unità di misura del Campo Elettrico V/m Fisica II – CdL Chimica Potenziale di un guscio sferico conduttore carico V • Campo E (Legge di Gauss) • • Q 4p0 a r < a: Er 0 Er r >a: 1 Q 4p 0 r 2 Q 4p0 r a r a • Potenziale a • r > a: r r V r r r E dl r • r < a: V r Er dr r 1 Q 4p 0 r E=0, quindi nessun ulteriore cambiamento in V fino a V(a) r r r Fisica II – CdL Chimica r a r a E dl Er dr Er dr Er dr 1 Q 0 4p 0 a Conduttori VB VA E d s B A Tesi + + + + + + + + + + + + + + La superficie di un conduttore è sempre una superficie equipotenziale (infatti, l’intero conduttore è equipotenziale) Perchè ? Se la superficie non fosse equipotenziale, ci sarebbe una componente del campo elettrico parallela alla superficie e le cariche si muoverebbero di conseguenza !! Analogamente a quanto avviene all’interno del conduttore. Il campo elettrico è perpendicolare alla superficie equipotenziale in tutti i punti lungo la superficie stessa, altrimenti, le cariche all’interno si muoverebbero. Pertanto, spostandoci lungo la superficie, il potenziale non cambia. Fisica II – CdL Chimica Carica sui Conduttori • Come è distribuita la carica sulla superficie di un conduttore ? – Deve produrre E=0 dentro il conduttore e E normale alla superficie. esempio Sferico + + + + - -- + - + + -+q - + + - + + - + + + + + Fisica II – CdL Chimica (con piccola carica fuori-centro): E=0 dentro il guscio conduttore. la densità di carica indotta sulla superficie interna è non-uniforme. la densità di carica indotta sulla superficie esterna è uniforme E esterno ha una simmetria sferica rispetto al centro del guscio sferico conduttore. Capacità Capacità elettrica Condensatore Condensatore = sistema per immagazzinare energia (elettrica) Fisica II – CdL Chimica Definizione Q C V Capacità La capacità è una misura di quanta carica debba possedere un certo tipo di condensatore per avere una data differenza di potenziale tra le armature: maggiore capacità, maggiore è la carica necessaria. (la capacità è sempre positiva !) Unità di misura 1 Farad =1 F =1 Coulomb/Volt =1 C/V Simbolo circuitale Fisica II – CdL Chimica Capacità di una sfera isolata Tesi: La capacità di un dispositivo dipende dalle caratteristiche geometriche dei conduttori. Dimostrazione: Consideriamo un conduttore sferico di raggio R e carica Q. Per simmetria, assimiliamo il secondo conduttore ad un guscio sferico concentrico di raggio infinito. Essendo V=0 sul guscio di raggio infinito, la capacità della sfera sarà: Vsfera Q ke R Q Q C V k Q e R R 4p 0 R ke La capacità di una sfera carica isolata è proporzionale al suo raggio ed è indipendente sia dalla carica che dalla differenza di potenziale. Fisica II – CdL Chimica Carica di un condensatore • Inizialmente potenziale nullo • Chiusura interruttore • Campo elettrico “spinge” gli elettroni • Piatto h perde elettroni • Piatto l acquisisce elettroni • Al crescere della carica (su C) cresce d.d.p. fino a V • Piatto h e polo (+) batteria allo stesso potenziale, campo nullo, flusso elettroni nullo • Il condensatore è carico Fisica II – CdL Chimica Calcolo capacità elettrica Legge di Gauss 0 E dA q q E quindi 0 0 A E dA e E cost q 0 EA f d 0 d .d . p. V f Vi E ds da cui V E ds E ds Ed i A q CV 0 EA C E d C 0 d 0 = 8.85·10-12 F/m = 8.85 pF/m = 8.85·10-12 C2/(N·m2) Fisica II – CdL Chimica Condensatore cilindrico Legge Gauss sup. cilindrica E cost e radiale E q E dA E dA E 2p rL da cui E b q 2 0p rL Vb Va Er dr a C Fisica II – CdL Chimica 0 q b 2 0p L a q L 2p 0 V ln b a dr q a ln r 2 0p L b C L lungh. cilindro Condensatore sferico Legge Gauss sup. sferica q 0 EA 0 E 4p r 2 E b q a 4p 0 Vb Va Er dr b a 1 q 4p 0 r 2 dr 2 r q 1 1 q a b 4p 0 a b 4p 0 ab q ab C 4p 0 V ba a Sfera isolata C 4p 0 1 a b per Fisica II – CdL Chimica b e ponendo a R C 4p 0 R Collegamento di condensatori simboli circuitali esempio di circuito Fisica II – CdL Chimica Condensatori in parallelo q1 C1V q2 C2V q3 C3V q q1 q2 q3 C1 C2 C3 V q Ceq C1 C2 C3 V n Ceq C j j 1 Fisica II – CdL Chimica n condensatori in parallelo Condensatori in serie V1 q C1 V2 q C2 V3 q C3 1 1 1 V V1 V2 V3 q C1 C2 C3 q 1 Ceq V 1 C1 1 C2 1 C3 1 1 1 1 Ceq C1 C2 C3 n 1 Ceq 1 n condensatori in serie j 1 C j Fisica II – CdL Chimica Energia di un Condensatore • Quanta energia è immagazzinata in un condensatore carico ? Calcoliamo il lavoro fornito (usualmente da una batteria) per caricare un condensatore a +/- Q: • Calcolare il lavoro incrementale dW necessario per aggiungere una carica dq al condensatore alla tensione V : - + q dW V ( q ) dq dq C C piatti paralleli 0 A d • Il lavoro totale W per caricare al valore Q è quindi dato da: Q 1 1 Q2 W qdq C0 2 C Q • Ovvero, essendo C ,in termini della tensione V: V Fisica II – CdL Chimica 1 W CV 2 2 Dove è immagazzinata l’energia ? • Tesi:l’energia è immagazzinata nel campo elettrico stesso. Pensiamo all’energia necessaria per caricare il condensatore come all’energia necessaria per creare il campo. • Per calcolare la densità di energia del campo, si consideri prima il campo costante generato da un condensatore piano parallelo, dove -Q -------- ------ ++++++++ +++++++ +Q 1 Q2 1 Q2 U 2 C 2 ( A 0 / d ) • Il campo elettrico è dato da: Q E 0 0 A Questa è la densità di energia, u, del campo elettrico…. 1 2 U E 0 A d 2 • La densità di energia u nel campo è data da: W W 1 2 u 0E volume Ad 2 Unità: J m3 Il caso è del tutto generale anche se calcolato per un condensatore ad armature piane e parallele. Fisica II – CdL Chimica Dielettrici • Osservazione sperimentale: Inserendo un materiale non-conduttore tra i piatti di un condensatore si modifica il VALORE della capacità. • Definizione: La costante dielettrica di un materiale è il rapporto tra le capacità in presenza ed in assenza di un dielettrico, cioè C r C0 – i valori di r sono sempre > 1 (p.es., vetro = 5.6; acqua = 78) (acqua molto pura e non-conduttrice (de-ionizzata) – essi INCREMENTANO la capacità di un condensatore (fatto “positivo”, perchè è difficile realizzare “grandi” condensatori) – essi permettono di immagazzinare una MAGGIORE quantità di energia (rispetto al caso del vuoto, ovvero aria) Fisica II – CdL Chimica Rigidità Dielettrica Il valore massimo del campo elettrico che un materiale dielettrico può sopportare prima di una rottura distruttiva. Per esempio la rigidità dielettrica dell’aria è 3 kV/mm e quella del Pyrex è 14 kV/mm. • Essa limita la tensione che può essere applicata al condensatore. • La tensione massima è chiamata potenziale di rottura (breakdown). • Se i due piatti di un condensatore sono separati da 1 mm, il potenziale di rottura è di 3 kV se lo spazio tra i piatti è costituito da aria, mentre è di 14 kV se lo spazio è riempito di Pyrex. Fisica II – CdL Chimica Rigidità Dielettrica Fisica II – CdL Chimica Piatti Paralleli: Esempio Q • Carichiamo un condensatore a piatti piani e paralleli separati dal vuoto (aria) alla d.d.p. V0. +++++++++++++++ V0 • Una quantità di carica Q = C0V0 viene a trovarsi su ciascun piatto. E0 --------------- • Inseriamo ora un materiale con costante dielettrica r. Q – La carica Q rimane costante (piatti isolati) +++++++++++++++ + - + + - + - + + Fisica II – CdL Chimica E --------------- Condensatore piano – Quindi, C = Q0/V = r C0 – il campo elettrico diminuisce : - r r - V0 + – Si trova che V0 diminuisce a V V E E0 r C r 0 A d Piatti Paralleli: Esempio – Come può diminuire il campo se la carica rimane la stessa ? +++++++++++++ V0 E0 ------------- – Risposta: il dielettrico si polarizza in presenza del campo dovuto a Q. +++++++++++++ V + + + - - Fisica II – CdL Chimica Q + - • Le molecole si allineano parzialmente con il campo in maniera che la loro carica negativa si sposta verso il piatto positivo. • Il campo dovuto a questa redistribuzione all’interno del dielettrico (orientazione dipoli) si oppone al campo originale ed è quindi responsabile della riduzione del campo effettivo. + + - + + + - + - • MODIFICHE ALLA LEGGE DI GAUSS ? Q E ------------- V V0 r E0 E r Polarizzazione indotta Dipolo elettrico permanente Polarizzazione indotta Fisica II – CdL Chimica Dielettrici nei condensatori ! • Condensatore a piatti paralleli separati da vuoto σ E εo • Condensatore con dielettrico – intensità del campo E ridotta dalla “costante dielettrica relativa” + + + + + + + - - vuoto - σ E rεo • Perchè ? – la polarizzazione dielettrica determina una carica superficiale sul dielettrico che cancella parzialmente l’effetto delle cariche libere (sui piatti) Fisica II – CdL Chimica + - + - + - + - + - + + + + dielettrico - - - - - - - la costante dielettrica relativa può essere grande - Modifiche alla Legge di Gauss Nel vuoto: 0 E0 dA 0 E0 A = q q E0 = 0 A Con un dielettrico il campo si riduce. 0 E dA 0 EA = q q E0 q q q E= E 0 A 0 A r r 0 A Fisica II – CdL Chimica Modifiche alla Legge di Gauss q q 1 q q 1 r 0 A 0 A 0 A r q Con un dielettrico il campo si riduce: 0 1 E dA q q e usando q q 1 r 0 r E dA q Legge di Gauss modificata 1. L'integrale del flusso ora è relativo a rE anziché a E. Ciò è coerente con la riduzione di E in un dielettrico di un fattore r, dato che rE (dielettrico presente) contiene il caso E0 (nessun dielettrico). Generalizzando, si tiene conto del fatto che r può non essere costante, mantenendolo sotto il segno di integrale. 2. La carica q contenuta entro la superficie gaussiana è la sola carica libera. La carica superficiale indotta viene volutamente omessa nel termine di destra, dato che se ne è tenuto conto attraverso l'introduzione di r nel termine a sinistra. Fisica II – CdL Chimica Condensatori reali: come sono fatti Fisica II – CdL Chimica Capacità: fenomeni naturali e applicazioni Fisica II – CdL Chimica