Regione Piemonte ASL NO (Novara) NIENTE PIÙ SCUSE SENTIRE MEGLIO È POSSIBILE Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO Grazie a MAICO finalmente puoi sentire meglio la televisione, il cellulare, il telefono di casa e la tua musica preferita. La nuova tecnologia OPEN EAR riduce i rumori di fondo e da la sensazione di non avere “nulla nelle orecchie”. Novembre - Dicembre 2010 Novara - Audiofocus Maico Via dei Mille, 1/E - Tel. 0321 36292 Bellinzago - Ottica S. Anna - Via Libertà, 94 - Tel. 0321 985510 Il 4° sabato del mese dalle 9 alle 12 Orario da Lunedì a Venerdì 9/12.30-15/19 Sabato 9/12 Borgomanero - Ottica Uno - Via Novara, 47 - Tel. 0322 835865 Venerdì dalle 9 alle 12 Arona - Audiofocus Maico Via Gramsci, 7 - Tel. 338 6074580 Martedì dalle 9 alle 12 Giovedì dalle 15 alle 17.30 Oleggio - Ottica Bertolotti - P.za Martiri Libertà, 12 - Tel. 0321 992543 Lunedì dalle 9 alle 12 In forma LASCIAMO CHE SIA IL SORRISO DEI NOSTRI OSPITI A PARLARVI DI NOI RESIDENZA PER ANZIANI PALLADIO A DORMELLETTO Il calore di un’atmosfera familiare e la certezza di assistenza medica e riabilitativa adeguata, anche per anziani non autosufficienti. È questo che garantiamo ai tuoi cari: competenza, attenzione e ascolto costanti. la residenza è composta quasi esclusivamente da camere singole, dotate di bagno, balconcino, letto a tre articolazioni e telefono passante. Vieni a trovarci in via pascoli, 19 a dormelletto (NO), è il modo migliore per comprendere come si vive da noi. tel. 0322.498820 - [email protected] Pagina 12 IN FORMA Visti da vicino: gli Hospital Boys Gli Hospital Boys sono il Gruppo Sportivo dell’Ospedale di Borgomanero dell’ASL NO, nato dalla passione per lo sport. Si tratta di medici, infermieri, tecnici che ogni giorno lavorano in corsia e poi si ritrovano fuori dall’Ospedale per giocare, un po’ per divertimento e un po’ per solidarietà, a tennis, a basket, a calcio e calcetto. Il Gruppo, che si sostiene con autofinanziamento, ha per ogni reparto una squadra di calcetto, due di basket e di tennis. In questi anni ha partecipato a diversi tornei e non sono mancate iniziative a scopo benefico. Gli Hospital Boys sostengono, infatti, l’iniziativa “un giocattolo e un libro per amico” che ha come obiettivo quello di raccogliere giochi e altri gadget, pastelli, pennarelli e libri da destinare ai piccoli pazienti durante il ricovero, l’attesa o l’esecuzione di un esame, per far sì che l’approccio con le strutture sanitarie sia per i bimbi il meno doloroso e traumatico possibile. Hanno partecipato, inoltre, come ospiti alla “Domenica Sportiva” e a “Quelli che il Cal- cio”. Le manifestazioni vogliono essere anche un modo per riflettere sull’importanza dello sport che, oltre a mettere insieme persone di ogni età, è di stimolo per ricordare che per raggiungere e mantenere una sana qualità di vita bisogna mettere in atto comportamenti e stili corretti. Gli Hospital Boys hanno, infine, preso parte alla partita benefica “Siamo tutti nel pallone…” che si è tenuta il 24 settembre scorso ad Oleggio. La manifestazione ha visto sfidarsi sul campo le squadre dell’Associazione “G.S. I Bindun” di Beppe Bergomi, gli “Hospital Boys” dell’ASL NO insieme al gruppo del “CPP Oleggio”. Ha presenziato all’evento anche il Direttore Sportivo del Novara Calcio, Pasquale Sensibile, per sottolineare la vicinanza e l’attenzione che la squadra novarese dimostra nei confronti delle persone più fragili. Il ricavato della manifestazione sportiva, organizzata dall’ASL NO in collaborazione con la Provincia di Novara, il Comune di Oleggio, l’Associazione “Aiuta Psiche” di Arona, Bruzzi e Nava Numero 6/2010 l’“ISPAM” di Borgomanero e la Cooperativa Sociale “Prometeo” di Verbania, è stato devoluto al progetto di realizzazione del nuovo gruppo appartamento di Oleggio. La partita, conclusasi con la vittoria dei “G.S. I Bindun”, ha voluto essere la testimonianza concreta di come sia importante prendersi cura della sofferenza psichica, per superare il pregiudizio che contribuisce a far nascere la discriminazione e l’isolamento sociale. Il Gruppo appartamento è un alloggio che ospita cinque persone nella fase conclusiva del loro programma riabilitativo e di reinserimento sociale. Nell’abitazione gli ospiti possono rivivere il gusto di una casa, i ritmi di una vita familiare, la possibilità di disporre di una camera tutta per sé, una cucina dove preparare e consumare un pasto, un luogo dove ricevere amici e familiari. Un ambiente da arredare in maniera personalizzata, insomma, una casa da vivere. scambio gagliardetti Bergomi e Forti sotto: foto di gruppo Bergomi e CPP Bindun Conosciamo l’Opera Pia Corbetta a cura di Carmen Gatti La casa di Riposo di Borgolavezzaro “Opera Pia Corbetta” è una struttura concepita per ospitare anziani autosufficienti e non autosufficienti; nata con l’intento di accogliere ogni ospite in un ambiente cordiale e confortevole che lo faccia sentire realmente a casa, garantendone sicurezza e tranquillità. In questa struttura si cerca di combattere la solitudine e l’isolamento che sopraggiungono, a volte a ingrigire gli anni dell’età avanzata. La battaglia per vincere il disagio grave e profondo, dovuto alle limitazioni psicofisiche che insorgono con il mutare dell’età, è molto impegnativa, per questo presso la Struttura vengono dedicati agli ospiti: tempo, risorse, attenzione e cure. Il personale addetto all’assistenza è selezionato in base alla professionalità, ma anche alla capacità di relazionarsi in modo positivo e allegro con i ricoverati. Gli operatori socio-sanitari che operano all’interno della struttura sono diretti da Cristina, infermiera alla quale parenti ed ospiti possono rivolgersi per informazioni di carattere infermieristico, mentre Alessia coordina il personale che da assistenza alla persona. Lo staff è arricchito dalla figura di Pier Mario, un animatore che organizza, per gli ospiti che desiderano partecipare, oltre a giochi di vario genere, la festa di compleanno, il pizza e il tor- ta party, la festa dell’anguria. Agli anziani viene, inoltre, data loro la possibilità di frequentare un corso di pittura. La scuola di pittura è gestita da Rosanna, una volontaria che con pazienza insegna a decorare centri, tovagliette, grembiuli e altro ancora. Nel mese di maggio scorso ad es. è stata allestita presso la casa di riposo una mostra dei lavori di pittura eseguiti dagli ospiti, il ricavato è stato reinvestito nell’acquisto di colori e materiali per poter continuare le lezioni Infine nella residenza assistenziale operano anche alcuni fisioterapisti e una parrucchiera che rende le ospiti donne sempre belle, qualsiasi età loro abbiano. Nel mese di aprile 2010 è stata, infine, nominata la dott.ssa Giovanna Segalini nuovo presidente dell’Opera Pia Corbetta. IN FORMA Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO (Novara) Direttore Editoriale Mario Minola Sergio Bertone Arabella Fontana Direttore Responsabile Elena Vallana Vicedirettore Raffaella D’Andretta Comitato Redazione (con funzioni di coordinamento) Davide Bordonaro Maurizio Robberto Comitato Redazione Anna Rita Audone Edoarda Dell’Acqua Mirella Frattini Carmen Gatti Alessandra Mondini Alberta Paggi Claudio Teruggi Redazione Ufficio Stampa ASL NO Via Dei Mille, 2 - 28100 Novara Tel. 0321 374521 Fax 0321 374546 e-mail: [email protected] Grafica e Stampa Tipografia la Nuova Operaia Via Paolo Desana, 13 Casale Monferrato (AL) Tel. 0142.452559 Sommario Un anticipo della sanità del futuro a Cameri pag. 2-3 Parte il sistema di pagamento del ticket on line pag. 4 Okkio alla tua salute: vaccinati contro l’influenza pag. 5 Panettone, pandoro, torrone e frutta secca: le leccornie della tradizione pag. 6-7 Natale, lo conosciamo davvero? pag. 8-9 Croce Rossa di Galliate: un cammino lungo trent’anni Visti da vicino: gli Hospital Boys Dicono di noi... Conosciamo l’Opera Pia Corbetta pag. 10-11 pag. 12 pag. 12 pag. 12 Si ringrazia Raffaella D’Andretta per la foto in copertina Pubblicità EM STUDIO Via Villafranca, 30 - 10024 Moncalieri (TO) Tel. 011.19502529 - 011. 19502736 Fax 011.3853923 Registrazione Tribunale di Novara: Aut. n. 31/97 del 26/07/1997 Sito Internet: www.asl.novara.it Messaggi pubblicitari a pagamento: Ad esclusione di ogni altro soggetto e quindi dell’ASL NO e della EM STUDIO il solo inserzionista è responsabile dei messaggi. Pagina 2 IN FORMA Numero 6/2010 Un anticipo della sanità del futuro a Cameri Inaugurazione della nuova sede dell’equipe di Medici di Medicina Generale a cura di Elena Vallana Nel mese di ottobre scorso è stata inaugurata a Cameri, in via Novara n. 45, la nuova sede dell’équipe integrata dei medici di medicina generale. La sede accoglie il raggruppamento degli ambulatori di medici di medicina generale composto da sei medici di base operanti a Cameri: Lorenzo Baldini, Silvia Catufa, Giampiero Cerri, Maria Rita Ferrari, Silvano Galli e Davide Gobbi. Il gruppo di medici di famiglia si occupa della salute di circa 8500 assistiti. Promotrice del progetto è l’Azienda Farmaceutica di Cameri e Trecate SpA che ha realizzato i lavori, dopo aver ottenuto in uso gratuito l’edificio dal Comune di Cameri, che ha approvato nel mese di marzo 2009 la concessione in uso di una porzione dell’immobile di proprietà comunale situato in via Novara, 45. Nel mese di ottobre 2009 l’Azienda Farmaceutica ha stipulato una convenzione con l’ASL NO con la quale si impegnava a concedere i locali al piano terreno dell’edificio in locazione all’Azienda Sanitaria Locale da adibire ad ambulatori dei medici di famiglia. Il contratto prevede una canone a carico dell’ASL NO ed ogni medico pagherà all’ASL un affitto per l’utilizzo degli ambulatori. L’edificio di circa 220 mq. si articola in sei locali destinati ad ambulatori medici, uno utilizzato come archivio, uno come spogliatoio ed una sala da attesa. Il costo dei lavori di riqualificazione è stato di circa 220.000 € a carico dell’Azienda Farmaceutica di Cameri e Trecate SpA. La struttura è facilmente accessibile grazie ai percorsi appositamente studiati anche per le persone con difficoltà motorie. Sicuramente è un migliore servizio per l’utenza – dichiara Francesco Grazioli, Diret- Nella foto, da sinistra: Rosa Maria Monfrinoli in Vecchio Sindaco di Cameri, Mario Minola Direttore Generale ASL NO, Riccardo Messina Presidente dell’Azienda Farmaceutica di Cameri e Trecate SpA., on. Gianni Mancuso, on. Gaetano Nastri, sen. Franca Biondelli, sen. Elisabetta Rampi, Giuliana Manica Consigliere Regionale Regione Piemonte tore del Distretto di Galliate - grazie alla presenza continuativa di un medico, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, in modo da garantire sempre una risposta pronta alle richieste della popolazione ed un filtro agli accessi impropri ai Pronto Soccorso degli Ospedali. Per le prenotazioni delle visite dei medici di famiglia e per altre procedure burocratiche è presente dalle 8.00 un collaboratore di studio, attraverso il quale ci auguriamo, a breve, di poter prenotare anche i prelievi, le visite specialistiche e gli accertamenti diagnostici. La localizzazione di questo raggruppamento di medici di famiglia – afferma Arabella Fontana, Direttore Sanitario dell’ASL NO – è particolarmente felice, vista la vicinanza con la sede distrettuale ed i relativi servizi consultoriali (ginecologico e pediatrico), ambulatoriali (neuropsichiatria infantile, centro prelievi, medicina legale per le certificazioni, servizio vaccinazioni). Ai fini dell’integrazione socio-sanitaria nelle adiacenze è presente anche un Assistente Sociale del CISA Ovest Ticino ed è attivo lo Sportello Unico Socio Sanitario Integrato. La sede – afferma Mario Minola, Direttore Generale dell’ASL NO – è una nuova tappa del progetto, avviato da anni nella nostra ASL, di potenziamento e valorizzazione dei servizi sanitari territoriali (ricordiamo Arona, Ghemme e Trecate, per citare solo le più recenti realizzazioni). Attraverso la collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cameri, con l’Azienda Farmaceutica di Cameri e Trecate e con i me- Numero 6/2010 servizi d’istituto (trasporti dei malati per visite mediche, servizi per privati), al servizio ”MSB” (mezzo di soccorso base, composto da tre volontari abilitati dal Servizio 118), fino all’attività della “Medicalizzata” del 118, come servizio prioritario. Inoltre, il Comitato di Galliate rientra nel Piano di Protezione Civile, con un proprio nucleo Operativo delle Attività del Settore Emergenza, sviluppato sulla base dell’Ordinanza Commissariale n.387/2010. Soltanto per la “Medicalizzata” sono impegnate circa 60 persone tra medici, infermieri professionali abilitati al servizio 118,VdS (per i quali l’accesso al 118 comporta tre “step” di formazione più il superamento di un “tirocinio protetto”), oltre ai due dipendenti di Croce Rossa, i quali svolgono 12 ore di attività giornaliere in qualità di autisti, dal lunedì al sabato. Il resto della copertura ai servizi è svolta esclusivamente dai volontari, 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, in qualsiasi condizione meteo. Il vertice direzionale ha, inoltre, deciso di affiancare il settore CRI Emergenza ad altre associazioni di volontariato, in attività per il cittadino: ecco quindi la collaborazione della CRI con Anlaids, ad esempio nella vendita di bonsai per la raccolta di fondi, con l’Unicef, con la Lega Tumori. Continua anche quest’anno la collaborazione con il Banco Alimentare: da fine ottobre, il cibo ed i generi di prima necessità raccolti dal Banco sono stati distribuiti anche dalla Croce Rossa di Galliate insieme alla Caritas a famiglie in difficoltà temporanea di Galliate e Cameri. L’intenzione del direttivo della Cri di Galliate è quella di ampliare sempre più l’attività collaterale extra sanitaria. Una bella iniziativa, in questo senso, è IN FORMA nella foto, il gruppo di Volontari (settembre 2010) stata l’organizzazione di alcuni Corsi di Primo soccorso: rivolti alla popolazione, hanno avuto un ottimo riscontro nella partecipazione della gente, tenendo conto anche dell’impegno necessario. Ogni corso ha, infatti, una durata di un mese e mezzo, con una frequenza di due ore per due giorni alla settimana. Al termine è stato rilasciato il Brevetto Europeo Primo Soccorso. Per festeggiare il Trentennale, dall’inizio dell’anno la CRI di Galliate ha presentato una serie di iniziative organizzate in maniera da avere un evento in ogni Comune del territorio, più un evento che coinvolga i tre Comuni insieme. Infatti, a maggio sono già stati organizzati: a Cameri, il Concerto con la “Banda Margherita”, il Coro “Lo Scricciolo” ed il Coro “Santa Cecilia” presso lo SportCube, a favore degli ospiti della Casa di Riposo S.Michele Arcangelo di Cameri, che sono stati portati al centro sportivo proprio dai volontari della CRI; a Galliate una “Camminata” per le strade della cittadina con due percorsi, da 6 Km. e da 3 Km. (per i bambini), che ha consentito di riscoprire angoli caratteristici e pittoreschi di Galliate. Sempre a Galliate, a maggio, è stato organizzato un Concorso di Pittura “La Pagina 11 Croce Rossa di Galliate, trent’anni in mezzo a noi”, in cui la giuria era formata da un artista per ogni Comune e da tre giornalisti. Per quanto riguarda Romentino, nel mese di settembre, nella Piazza del Mercato erano presenti, invece, il Gruppo Cinofilo, Polizia e Carabinieri con lezioni a disposizione della popolazione sul Codice della Strada. E’ in corso di preparazione, inoltre, un libro celebrativo dell’attività del Comitato galliatese, al vertice del quale, lo ricordiamo, vi sono: Remo Bignoli – Commissario Locale; Giuseppe Ferrara – Commissario VDS; Matteo Cattelan – Commissario Pionieri; Luca Briacca Commissario Provinciale Pionieri ed infine Stefano Gornati – Delegato Stampa ed Immagine. A conclusione dei festeggiamenti, il 4 dicembre 2010, presso la Sala Manfredda di Galliate (in viale Quagliotti, 1) si terrà il concerto del prestigioso gruppo gospel “Anno Domini Gospel Choir” di Torino: il concerto benefico, offerto con la collaborazione del Cral Asl 13 di Novara, avrà lo scopo di raccogliere fondi che verranno utilizzati dalla CRI di Galliate per le loro attività. Ricordiamo, infatti, che i Comitati di Croce Rossa possono continuare ad operare grazie ad attività proprie di raccolta fondi, a donazioni, ai servizi istituzionali ed a convenzioni agevolate per quanto riguarda gli acquisti del materiale sanitario. E’ stato un anno pieno di attività e di soddisfazioni, insomma, per queste persone che da tanti anni contribuiscono – volontariamente – alla nostra sicurezza ed alle quali vanno i nostri auguri ed i nostri ringraziamenti per le attività svolte finora e per quelle dei prossimi, tanti, anni. IN FORMA Pagina 10 Numero 6/2010 Croce Rossa di Galliate: un cammino lungo trent’anni a cura di Raffaella D’Andretta La Croce Rossa di Galliate compie trent’anni: è infatti dei primi di dicembre del 1980 il suo primo servizio, effettuato grazie alla volontà di un gruppo di amici che hanno frequentato i corsi necessari all’abilitazione, presso la sede di Novara. La CRI di Galliate, nata come Delegazione della sede di Novara, ha potuto cominciare la sua esistenza grazie, per prima cosa, al lascito di un edificio da parte dei coniugi galliatesi Macchi. Un edificio ereditato in condizioni non proprio ottimali: la sua ristrutturazione è stata frutto anche di sabati e domeniche trascorsi a lavorare in cantiere, da parte di interi gruppi di famiglie. La Pro Loco di Galliate si è poi fatta carico della donazione della prima ambulanza. Erano tempi in cui la prima divisa dei volontari era… un grembiule bianco. Con pazienza, negli anni la CRI di Galliate si è sviluppata fino a diventare da Sottocomitato a Comitato indipenden- te, il cui territorio di intervento è quello tra i Comuni di Galliate, Cameri e Romentino, dai quali proviene la maggioranza dei suoi volontari. Nel 2000 nasce anche il reparto “Pionieri” (i volontari dai 14 ai 26 anni di età) avendo raggiunto il numero di 10 membri, necessari alla sua costituzione. Oggi, tra Volontari del Soccorso e Pionieri e il Corpo Militare di Croce Rossa, il Comitato di Galliate conta circa 160 persone. La sua attività negli anni si è evoluta di pari passo con la Croce Rossa Italiana: dal semplice caricare in ambulanza il malato e portarlo in ospedale, allo studio dell’importanza delle criticità, con la valutazione delle urgenze e delle emergenze. Con il Decreto del Presidente Cossiga del 1992 nascono le prime modalità di coordinamento in situazioni di assistenza sanitaria d’emergenza, poi con l’Atto di Intesa Stato-Regioni del 1996, si stabilisce l’applicazione delle modalità indicate dal Decreto del 1992. Nasce il 118 e Galliate costituisce un bacino d’utenza ed una ubicazione geografico-logistica ideali per la localizzazione di una delle sedi di Emergenza Sanitaria 118 della nostra ASL (le altre sedi di 118 sono a Novara, Arona e Borgomanero). A tutt’oggi, la Croce Rossa di Galliate svolge parecchie attività: dai servizi sportivi (per garantire la sola copertura di assistenza del Novara Calcio sono impegnati ben tre Comitati: Galliate, Novara e Trecate), ai servizi dialisi, ai Numero 6/2010 dici di medicina generale di questo distretto, entra così in funzione il nuovo raggruppamento degli ambulatori dei medici di famiglia, in modo da costituire un presidio effettivo ed integrato di assistenza sanitaria primaria per la popolazione camerese. Questa “casa della salute” si inserisce nel percorso già avviato di trasformazione delle modalità organizzative della risposta sanitaria nel nostro territorio, per adeguarla alle mutate esigenze del terzo millennio. In effetti a fronte ad una popolazione sempre più anziana ed affetta da patologie di tipo cronico-degenerativo che richiedono una risposta integrata e multidisciplinare – prosegue Minola – è indispensabile rafforzare il sistema di continuità assistenziale, dove la rete territoriale gioca un ruolo fondamentale per la presa in carico dei cittadini. I medici di medicina generale rappresentano il perno di questa rete: il modello che si va a sperimentare a Cameri, come sta già avvenendo a Ghemme, sarà la palestra dove i protagonisti principali della medicina del territorio potranno “allenarsi” per migliorare il gioco di squadra e per ottenere risultati sempre più efficaci a favore della salute della popolazione assistita, anticipando la sanità del futuro. Nella foto, da sinistra: Rosa Maria Monfrinoli in Vecchio, Mario Minola e Riccardo Messina IN FORMA Pagina 3 Nella foto, da sinistra: Rosa Maria Monfrinoli in Vecchio, Riccardo Messina, Mario Minola, Silvia Catufa medico di medicina generale, Gianni Mancuso, Gaetano Nastri, Massimo Giordano Assessore Sviluppo economico: industria, piccola e media impresa, artigianato. Ricerca, innovazione, energia, tecnologia delle comunicazioni della Regione Piemonte, Franca Biondelli Particolare di un ambulatorio CENTRO OTTICO SPECIALIZZATO Da 30 anni ci prendiamo cura dei vostri occhi di Dino Acrocetti e C. Snc Via Emilia 132 - 15057 TORTONA - Tel. 0131.862619 - Fax 0131.811564 IN FORMA Pagina 4 Numero 6/2010 Numero 6/2010 Parte il sistema di pagamento on line a cura di Elena Vallana E’ stato attivato, all’indirizzo www.asl.novara.it, il sistema di pagamento on line del ticket per le prestazioni specialistiche, prenotate agli sportelli CUP (Centro Unico Prenotazioni) o tramite il numero verde (800 51 85 00), da effettuarsi nelle strutture sanitarie dell’ASL NO. Per effettuare il pagamento occorre disporre di: • identificativo Ticket (identificativo di 12 cifre stampato in alto a destra nel foglio di prenotazione o comunicato dal call center al momento della prenotazione) • codice fiscale del titolare della prestazione; • carta di credito VISA, MASTERCARD, MAESTRO. Non è prevista alcuna commissione aggiuntiva a carico del cittadino. Al termine del pagamento è possibile stampare la ricevuta valida ai fini fiscali e da presentare in ambulatorio il giorno dell’appuntamento. Indicando il proprio indirizzo e-mail si riceverà tramite posta elettronica conferma del versamento e ricevuta di pagamento. E’ comunque possibile in qualunque momento accedere al sistema per ristampare la ricevuta dell’avvenuto pagamento in caso di smarrimento. Sono al momento escluse dal pagamento on line le prestazioni diagnostiche di Laboratorio (esami del sangue, urine, …), di Radiodiagnostica (Radiologia) e Risonanza Magnetica. Per ricevere assistenza è possible contattare il Numero Verde (abilitato da telefono fisso) 800 450 900 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30, in alternativa è possibile inviare una richiesta di aiuto via e-mail all’indirizzo: [email protected] (è importante indicare nella richiesta indicare: numero ticket, codice fiscale e il problema riscontrato). Il sistema telematico integra una capillare rete di punti in cui è possibile pagare il ticket: Centri Unici di Prenotazione presenti sul territorio dell’ASL NO; Punti Blu (casse automatiche) collocate negli Ospedali di Arona (via San Carlo, 11) e Borgomanero (viale Zoppis, 10), le sedi territoriali di Arona (p.zza De Filippi, 2), Novara (via Dei Mille, 2 e viale Roma, 7), Oleggio (via Gramsci), Trecate (via Rugiada, 20); Sportello Banca di Legnano – presso Ospedale di Borgomanero (atrio Ospedale di Borgomanero); Tutti gli Sportelli della Banca di Legnano negli orari di apertura. Partner del progetto sono: ARESS Regione Piemonte, per il finanziamento in aderenza al progetto SIRSE (Sistema Integrato della Sanità Elettronica); la realizzazione tecnica è avvenuta a cura di CSI-Piemonte e Engineering, mentre il sistema di pagamento è fornito dall’istituto tesoriere Banca di Legnano. Esempio di foglio di prenotazione con evidenza delle informazioni per il pagamento orientale Mago deriva dalla parola mag che letteralmente significa dono e che definiva una casta sacerdotale che per preparazione, tradizione e predisposizione naturale era in grado di entrare in sintonia con le energie dell’universo. Non è strano, dunque, che i Magi intrapresero il loro viaggio per adorare Cristo, avendone “avvertito” la nascita e vedendolo come il restauratore della luminosa esistenza primordiale. Nel Vangelo e nelle leggende orientali sui Magi, si narra che portarono tre doni: oro, incenso e mirra. Che cosa simboleggiano? L’oro è il simbolo dell’essenza divina del Cristo come Re dell’Universo; l’incenso, più sottilmente, della natura umana del Salvatore che con il suo sacrificio si pone come tramite tra gli uomini ed il Padre. Sulla mirra gli autori occidentali hanno idee diverse dagli orientali. I primi ritengono che la mirra preannuncia la passione e la morte del Cristo mentre per gli orientali la mirra era un attributo del Cristo come grande sapiente, medico e guaritore. Marco Polo racconta nel suo Milione che “tanto tempo fa tre re dalla loro regione andarono a visitare un profeta nato da poco e portarono con loro tre offerte oro, incenso e mirra per poter riconoscere se quel profeta era Dio, re o sapiente. Pensavano: se prende oro è un re, se prende incenso è un Dio, se prende mirra è un sapiente. Lo adorarono e gli offrirono oro,incenso e mirra e il bambino prese tutte e tre le offerte”. Non possiamo non chiudere la parentesi dedicata ai Magi senza accennare ai luoghi dove riposano le loro spoglie. Nel transetto della Basilica romanica di S. Eustorgio a Milano si trova la Cappella dei Magi,in cui è conservato il colossale sarcofago in pietra (vuoto) risalente al tardo Impero Romano: la tomba dei Magi. I IN FORMA loro resti erano lì giunti intorno al 344 d.C. dalla basilica di S. Sofia a Costantinopoli. Nel 1162 l’imperatore Federico Barbarossa si impossessò delle reliquie e le trasferì al duomo di Colonia,dove ancora oggi sono conservate in un prezioso reliquiario. Milano, nei secoli a venire ,cercò ripetutamente di riavere le reliquie,ma senza successo. Solo nel XX secolo riuscì ad ottenerne una piccola parte: il 3 Gennaio 1904 furono ricollocati solennemente alcuni frammenti ossei delle spoglie dei Magi (due fibule, una tibia e una vertebra) in S. Eustorgio in un’urna di bronzo accanto all’antico sarcofago vuoto con la scritta “Sepulcrum Trium Magorum” (tomba dei Tre Magi). Ancor oggi molti luoghi in Italia, Svizzera, Francia e Germania si fregiano dell’onore di aver ospitato le reliquie durante il tragitto di trasferimento da Milano a Colonia e in molte chiese ancora troviamo frammenti lasciati in dono. Ulteriore testimonianza di questo passaggio l’abbiamo anche nelle insegne di alberghi ed osterie tutt’ora esistenti come “Ai Tre Re”, ”Le Tre Corone”, ”Alla Stella”. Come ben sappiamo, ogni manifestazione del Sacro è descritta come Luce e quindi la Stella altro non è che la materializzazione del Divino e nello stesso tempo il simbolo della luce dello spirito che è presente in ogni uomo. La comune rappresentazione a forma di cometa e la denominazione di “Stella Cometa” si devono al grande pittore Giotto che,impressionato dal passaggio della cometa di Halley nel 1301, la disegnò appunto come una cometa dalla lunga coda nella cappella degli Scrovegni a Padova. A partire dal XV secolo questo particolare ottiene una grandissima fortuna artistica nelle rappresentazioni della Natività e del Presepe, anche grazie al fatto che la coda della stella risponde al desiderio di rappresentare un oggetto celeste che indica una direzione, in accordo con l’interpretazione popolare del testo evangelico. Al Natale sono legate molte usanze e tradizioni: quella dello scambio dei regali ha la sua origine dai Saturnali romani, dove era usanza che le persone ricche preparassero doni che poi venivano distribuiti ai più poveri. L’attuale detentore del monopolio del- Pagina 9 la distribuzione dei regali è Babbo Natale, chiamato Santa Claus nei Paesi anglosassoni, che nella versione iconografica che noi conosciamo, fu introdotto dal vignettista Thomas Nast in una serie di fumetti natalizi pubblicati su Harpers Weekly dal 1863 al 1866. Il personaggio di Nast si rifaceva a san Nicola (da cui Santa Claus), che visse in Asia Minore intorno al 350 dell’Era Volgare. La festa di san Nicola viene celebrata il 6 Dicembre e comporta uno scambio di doni. Con il passare del tempo questo personaggio si è fuso con quello di Kris Kringle, una creazione tedesca dell’Ottocento. La consuetudine di cantare canzoni natalizie, o carole, ebbe inizio nel 1800. Il termine carola proviene dall’antico inglese significa “cantare gioiosamente”. I biglietti di auguri,oggi per la maggior parte sostituiti dai più comodi ma molto asettici SMS, sono una continuazione dell’antica pratica degli scambi di preghiere e voti beneauguranti pronunciati per l’anno a venire. L’ultimo simbolo a giungere nelle nostre case per colorare il periodo natalizio è la Stella di Natale, introdotta da Joel Poinsett che la portò con se tornando dal Messico negli Stati Uniti nel 1828. Secondo la tradizione, un ragazzino messicano troppo povero per mettere un regalo nella cassetta delle elemosine la Vigilia di Natale, si mise a pregare davanti alla chiesa. Nel punto in cui era inginocchiato fiorì una bella pianta e il bambino la offrì alla statua di Gesù Bambino. In Messico la Poinsettia (nome botanico della Stella di Natale) e conosciuta come “flor de la Noche Buena” (fiore della Notte Santa). Molto abbiamo detto, raccontato, scritto sul Natale, dimenticando forse che questa festa chiede soprattutto silenzio, raccoglimento e riflessione per poteri permettere di assaporare la sua vera essenza: la nascita del Bambino che porta la luce spirituale nel Mondo. Bibliografia: Lepore Francesca Romana, Il libro delle feste, Mondatori, 1999 Cattabiani Alfredo, Calendario, Rusconi, 1989 Zolar, Dizionario delle superstizioni, ECO, 1990 D’Apremont Arnaud, La vera storia di Babbo Natale, Età dell’Acquario, 2005. Pagina 8 IN FORMA Numero 6/2010 Numero 6/2010 a cura di Alberto Martinetti La festa del Natale comincia molto prima della sua celebrazione, nei giorni ricchi di dolcezza che l’attesa fa scorrere con gesti speciali e diversi dalla quotidianità. Giorni all’insegna dell’allegria e della gioia dello stare insieme in famiglia, grandi e piccoli, uniti dalla felicità di trascorrere il tempo dell’Attesa in casa a cucinare, impacchettare ea creare tutto quanto servirà per rendere perfetta la più importante ricorrenza del calendario cristiano. Cercheremo ora di scoprire il significato nascosto e l’origine dei simboli che appartengono alla festa a cui siamo sicuramente più legati. Le radici del Natale risalgono all’epoca imperiale romana quando l’imperatore Aureliano, nel 274 d.C., aveva proclamato il 25 Dicembre, giorno del Natale del Sole Invitto, per festeggiare con giochi e grandi cerimonie la risalita dell’astro della vita al di sopra dell’orizzonte dopo il solstizio invernale. Questa festa spettacolare era talmente amata anche dai cristiani che la chiesa romana, preoccupata della diffusione dei culti solari, pensò di celebrare nello stesso giorno il Natale del Cristo, inteso come vero Sole dell’Umanità. La presenza dell’abete nelle feste natalizie è riferibile al calendario dei Celti, nel quale ogni mese dell’anno era posto sotto la protezione di un albero e dove c’erano anche dei giorni speciali che ne avevano uno tutto per sé. Il calendario celtico era un calendario lunare,composto quindi da 13 mesi di 28 giorni per un totale di 364 e che quindi aveva un avanzo di 24 ore, l’equivalente del nostro 23 dicembre. Un giorno mancante ritenuto vigilia del solstizio d’inverno considerato nefasto e quindi dedicato al tasso, l’albero del lutto. Il 24 era invece giornata di festeggiamenti presieduti dall’abete, l’albero della nascita, dono dell’amore divino e simbolo dell’immortalità. La Chiesa ne osteggiò inizialmente l’uso simbolico natalizio fra le popolazioni del Nord Europa, ma alla fine preferì identificarlo con l’Albero della Vita, piantato al centro dell’Eden, dal quale Adamo ed Eva potevano nutrirsi. Per questo motivo si appendono all’Albero di Natale tante luci che rappresentano la luce che Cristo dona all’Umanità, mentre i frutti e i dolciumi appesi sono il simbolo del nutrimento della vita spirituale e dell’amore che ci offre. Al Natale sono consacrate altre piante che variano da nazione a nazione e da epoca ad epoca. In Inghilterra, ad esempio, si racconta che il biancospino germoglia il giorno di Natale e fiorisce a Pasqua, come il Cristo. La notte di Natale i contadini emiliani usano appendere un rametto di ginepro nelle stalle come portafortuna. Una pianta che ha una collocazione importante nell’iconografia natalizia è il vischio, simbolo beneaugurate di rinascita e di immortalità. Dobbiamo ancora risalire ai popoli celtici e più precisamente ai loro sacerdoti, i Druidi, per sco- Pagina 5 Okkio alla tua salute: NATALE, lo conosciamo davvero? prirne la provenienza e l’uso: il vischio è una pianta parassita che non ha radici in terra e che cresce sui rami di molti alberi formando ciuffi tondi che restano verdi per tutto l’anno. Può sembrar strano che una pianta parassita sia considerata beneaugurante, ma questa anomalia trova spiegazione nel fatto che si sosteneva discendesse direttamente dal cielo. Veniva quindi raccolto dai Druidi con un falcetto d’oro (l’oro è da sempre il simbolo del divino) e non veniva mai posato a terra. Questa pianta simbolica pagana è stata facilmente cristianizzata vedendovi un’emanazione della Grazia Divina che dall’alto vigila sulle cose terrene. Altra pianta legata al Natale è l’agrifoglio. Le sue simboliche proprietà risiedono nelle foglie che sono dure, coriacee,frastagliate e pungenti e nelle bacche rosse che si rifanno al sole, luce del mondo nell’aurora natalizia. Il più grande protagonista della scenografia natalizia presente nelle nostre case è il Presepio, termine che deriva dalla parola latina praesepium che significa greppia, mangiatoia e che altro non è che il racconto di una nascita che ha cambiato il mondo e che nella sua silenziosità ed immobilità ci parla con luoghi e personaggi ricchi di simbolismo. La grotta è il grembo materno, da sempre presente nelle leggende dall’origine dell’umanità, è il luogo della nascita, della rigenerazione, simbolo del cosmo e passaggio che conduce in cielo. Il muschio e i licheni crescono dove nulla cresce, sono resistenti e proliferi, avanzano per primi nella terra appena liberata dal ghiaccio, fra le pietre il cemento. Sono preparatori della vita, destinati a morire perché su di loro e grazie a loro nascano le future piante. Il bue è un animale forte, paziente, instancabile e buono, è la cavalcatura dei saggi; l’asino al contrario è testardo ed ignorante e rappresenta l’istinto materiale che l’uomo deve vincere e dominare. I pastori vegliano e vigilano sulle greggi ed essendo nomadi eseguono i loro compiti senza attaccarsi a cose o a luoghi. La mezzanotte è l’ora magica, il momento nel quale un giorno finisce e un altro inizia. E’ il momento simbolico che segna il passaggio da un ciclo all’altro ed è proprio alla mezzanotte che deponiamo il Bambino nella mangiatoia al centro del Presepio. La grotta, i pastori, il bue e l’asino; per completare la scena della Natività mancano ancora i Re Magi e la misteriosa Stella. I Magi erano tre fratelli: Melkion regnava sui Persiani, Balthasar sugli Indiani e Gaspar possedeva il paese degli Arabi. Nella tradizione IN FORMA vaccinati contro l’influenza a cura di Elena Vallana Con la stagione invernale, come ogni anno, si ripresentano alcuni rischi per la nostra salute legati alla circolazione di molti microbi. Tra questi, i virus influenzali, rappresentano un serio problema, in grado di provocare gravi complicanze, soprattutto nelle persone più deboli. Nel corso di epidemie, l’influenza può fare ammalare dal 5 al 30% della popolazione, causando importanti conseguenze negative sulle attività lavorative e sull’offerta di Servizi di Pubblica utilità, provocando inoltre un aumento della mortalità nelle categorie di soggetti maggiormente a rischio (anziani o pazienti affetti da malattie croniche debilitanti). La vaccinazione antinfluenzale, è ormai riconosciuta come il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la diffusione dell’influenza e le sue complicazioni ed è fornita gratuitamente ai soggetti appartenenti alle categorie a rischio: soggetti di età pari o superiore a 65 anni soggetti di tutte le età: - con malattie croniche dell’apparato circolatorio, respiratorio - con malattie metaboliche (es. diabetici, persone affette da malattie renali e di tipo immunologico ecc) - con malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci (pazienti oncologici) o da HIV - con malattie infiammatorie croniche a livello intestinale - con malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici donne che sono nel secondo/terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica di influenza personale di assistenza o contatti familiari di soggetti ad alto rischio persone addetto ad attività lavorative di particolare interesse collettivo (vigili del fuoco, polizia, insegnanti, ecc.) persone a contatto con animali per motivi di lavoro. La vaccinazione deve essere ripetuta tutti gli anni, in quanto i virus dell’influenza cambiano le loro caratteristiche antigeniche molto velocemente e, quindi, ogni anno cambia la composizione del vaccino che conferisce una protezione. L’ASL NO promuove la campagna di vaccinazione antinfluenzale che è iniziata nel mese di ottobre 2010 e continuerà fino alla fine del mese di dicembre garantendo, soprattutto attraverso l’impegno dei Medici di Medicina Generale (medici di famiglia), la somministrazione gratuita del vaccino ai soggetti a rischio. E’ importante osservare anche uno stile di vita corretto per combattere l’influenza e il raffreddore, ecco alcuni suggerimenti: 1. indossare abiti che permettono di trattenere il calore del corpo (cotone e la seta e, sopra, la lana); 2. fuori casa proteggersi, nelle giornate fredde e ventose, con sciarpe di lana o anche di seta, 3. vestirsi “a cipolla” (a strati), per liberarsi eventualmente di una parte degli abiti entrando in un luogo riscaldato; 4. meglio un bagno caldo piuttosto che una doccia. Infatti il bagno riscalda e rilassa di più; 5. umidificare gli ambienti; 6. durante l’influenza occorre seguire una dieta liquida con spremute, succhi di frutta e verdura; 7. lavarsi molto frequentemente le mani con acqua e sapone. Pagina 6 IN FORMA Numero 6/2010 Panettone, pandoro, torrone e frutta secca: le leccornie della tradizione... a cura di Davide Bordonaro, intervista alla dott.ssa Flavia Milan Dirigente Medico del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, Referente Sede di Arona Il Natale è il momento dell’anno in cui riscopriamo i sapori della tradizione e la gioia di riunirci davanti a una tavola imbandita con amici e parenti, gustando il cibo che diventa piacere e non solo necessità. Tra le tante portate di un pranzo natalizio, e che già coprono il nostro fabbisogno calorico di due giorni o anche più, non vanno dimenticati i dolci che tradizionalmente si consumano in occasione delle festività: il panettone, simbolo del Natale,in questi ultimi anni sostituito spesso dal pandoro e il torrone . Secondo la ricetta tradizionale gli ingredienti del panettone sono: farina bianca, burro, uova, zucchero, canditi assortiti e uvetta sultanina. La ricetta si è arricchita, fino ad arrivare alle ricette dei nostri panettoni farciti, sempre più golosi, arricchiti di creme o di cioccolato e sempre più calorici. Occorre prestare molta attenzione ai panettoni industriali, a quelli farciti e a quelli molto elaborati perché spesso contengono ingredienti di scarsa qualità come margarina e grassi vegetali idrogenati. Questi sostituti del burro hanno un punto di fusione più elevato, quindi, possono sostituirlo efficacemente. Il loro utilizzo in campo industriale è legato a particolari caratteristiche: il costo più contenuto permette di avere prodotti più concorrenziali, il loro minore deterioramento (i grassi a contatto con l’aria possono subire un processo di irrancidimento) e consente una durata maggiore dei prodotti. Come contraltare, però, questi sostituti del burro, se consumati in quantità eccessive, possono avere effetti negativi sull’organismo; è infatti dimostrato che abbassano il colesterolo HDL (buono) e alzano quello LDL aumentando il rischio cardiovascolare, predisponendo all’insorgenza del processo di aterosclerosi. Senza pensare però a grandi danni, il rischio immediato che corriamo durante le feste di Natale è quello di ritrovarci con inestetici chili di troppo che poi faticano “a lasciarci”. Le calorie abbondano sulle tavole delle feste e anche il panettone apporta, a seconda degli ingredienti utilizzati da 380 kcal a 450 kcal per 100 g. I panettoni farciti sono più calorici, ma anche i cosiddetti “dietetici” non scendono sotto le 335 kcal; se a questo si aggiunge che di solito viene proposto alla fine di un pasto già abbondante, è comprensibile perché i nutrizionisti consigliano di mangiarlo in quantità limitate, e comunque lontano dai pasti principali, magari a colazione intingendolo nel latte, in modo da far aumentare il senso di sazietà. L’altro dolce che troviamo sulle nostre tavole nel periodo natalizio è il pandoro, che possiede caratteristiche nutrizionali simili al panettone e per questo va consumato con moderazione. Il pandoro contiene più burro e uova del panettone, ma le differenze tra i due dolci non sono sostanziali. Proprio per questo motivo non si può asserire che il panettone sia meno calorico del pandoro: entrambi questi dolci natalizi sono calorici e vanno mangiati con parsimonia. Per quanto riguarda la scelta, quindi, l’unico criterio da adottare è quello del gusto personale. Panettone: Calorie: Acqua: Carboidrati: Proteine: Grassi: Calcio: Ferro: Fosforo: 390 26,90 56,20 6,40 16,70 149 3 130 Kcal g. g. g. g. mg. mg. mg. Numero 6/2010 IN FORMA ne con l’aperitivo o a fine pasto…). Frutta secca e torrone presentano 390 Kcal 26,90 g. parecchi punti in comune, comprese 45,20 g. le modalità di consumo più tradizio8,40 g. nali. Ciò vanifica spesso qualsiasi ten19,70 g. tativo di limitazione delle calorie del 149 mg. pasto, in quanto una piccola quantità 3 mg. di noci, nocciole o un pezzetto di tor130 mg. rone sono spesso equivalenti a una portata o più. Si tratta infatti di alimenti ipercalorici, con una notevole componente lipidica: Un altro dolce che non manca sulle noci, nocciole e mandorle apportano tavole imbandite a festa è sicuramente più di 500 kcal ogni 100 g di alimento. il torrone. La frutta secca, a parità di calorie, è da A differenza di panettone e pandoro, preferirsi al torrone per un maggiore gli altri dolci tipici del periodo nata- apporto di acidi grassi essenziali. lizio, la ricetta del torrone è rimasta pressoché immutata nel corso dei secoli e presenta solo poche varianti rispetto a quella classica a base di miele, tuorlo d’uovo, zucchero, mandorle, nocciole e ostie. Esiste, infatti, una versione più morbida, e una ricoperta di cioccolato e/o arricchita con pistacchio e frutta candita. Il torrone è un alimento il cui apporto calorico può variare da 400 a 500 kcal/100 g. Anche chi non è goloso, di solito conclude il pranzo di Natale puntando sulla frutta secca. La frutta secca è infatti consumata tradizionalmente durante le cene del periodo natalizio e compare spesso a chiusura del pasto, esattamente come il torrone, di cui nocciole e mandorle sono gli ingredienti caratterizzanti. Questa usanza, la comunanza con alcuni ingredienti ha consolidato la convinzione che si tratti di alimenti simili, adatti per chiudere un pasto senza aggiungere molte calorie (c’è chi inorridisce all’idea di una fetta di panettone, ma mastica in continuazione noccioliPandoro: Calorie: Acqua: Carboidrati: Proteine: Grassi: Calcio: Ferro: Fosforo: Pagina 7 I consumi di frutta secca e torrone dal punto di vista nutrizionale non sono quindi equivalenti, pur apportando una contributo energetico approssimativamente comparabile. Queste leccornie solitamente sono accompagnati da un buon bicchiere di vino, cosa consiglia? E’ importante evitare l’assunzione di alcolici (se non per gli irrinunciabili brindisi) e di superalcolici in quanto apportano calorie aggiuntive al già carico menù delle feste. A titolo esemplificativo ricordiamo che un calice di vino rosso da 125 ml apporta circa 90 calorie, un bicchierino di superalcolico 100 calorie.