Regione Piemonte
ASL NO (Novara)
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SENTIRE MEGLIO È POSSIBILE
Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO
Grazie a MAICO finalmente puoi sentire meglio la televisione,
il cellulare, il telefono di casa e la tua musica preferita.
La nuova tecnologia OPEN EAR riduce i rumori di fondo
e da la sensazione di non avere “nulla nelle orecchie”.
Novembre - Dicembre 2010
Novara - Audiofocus Maico
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Il 4° sabato del mese dalle 9 alle 12
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Venerdì dalle 9 alle 12
Arona - Audiofocus Maico
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Martedì dalle 9 alle 12 Giovedì dalle 15 alle 17.30
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medica e riabilitativa adeguata, anche per anziani non autosufficienti. È questo che garantiamo ai tuoi cari: competenza,
attenzione e ascolto costanti.
la residenza è composta quasi esclusivamente da camere
singole, dotate di bagno, balconcino, letto a tre articolazioni
e telefono passante.
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migliore per comprendere come si vive da noi.
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Pagina 12
IN FORMA
Visti da vicino: gli Hospital Boys
Gli Hospital Boys sono il Gruppo Sportivo
dell’Ospedale di Borgomanero dell’ASL NO,
nato dalla passione per lo sport. Si tratta di
medici, infermieri, tecnici che ogni giorno
lavorano in corsia e poi si ritrovano fuori
dall’Ospedale per giocare, un po’ per divertimento e un po’ per solidarietà, a tennis, a
basket, a calcio e calcetto.
Il Gruppo, che si sostiene con autofinanziamento, ha per ogni reparto una squadra di
calcetto, due di basket e di tennis. In questi
anni ha partecipato a diversi tornei e non sono
mancate iniziative a scopo benefico.
Gli Hospital Boys sostengono, infatti, l’iniziativa
“un giocattolo e un libro per amico” che
ha come obiettivo quello di raccogliere giochi
e altri gadget, pastelli, pennarelli e libri da destinare ai piccoli pazienti durante il ricovero,
l’attesa o l’esecuzione di un esame, per far sì
che l’approccio con le strutture sanitarie sia
per i bimbi il meno doloroso e traumatico
possibile.
Hanno partecipato, inoltre, come ospiti alla
“Domenica Sportiva” e a “Quelli che il Cal-
cio”. Le manifestazioni vogliono essere anche
un modo per riflettere sull’importanza dello
sport che, oltre a mettere insieme persone di
ogni età, è di stimolo per ricordare che per
raggiungere e mantenere una sana qualità di
vita bisogna mettere in atto comportamenti
e stili corretti.
Gli Hospital Boys hanno, infine, preso parte
alla partita benefica “Siamo tutti nel pallone…” che si è tenuta il 24 settembre scorso
ad Oleggio.
La manifestazione ha visto sfidarsi sul campo le
squadre dell’Associazione “G.S. I Bindun” di
Beppe Bergomi, gli “Hospital Boys” dell’ASL
NO insieme al gruppo del “CPP Oleggio”.
Ha presenziato all’evento anche il Direttore
Sportivo del Novara Calcio, Pasquale Sensibile,
per sottolineare la vicinanza e l’attenzione che
la squadra novarese dimostra nei confronti
delle persone più fragili.
Il ricavato della manifestazione sportiva, organizzata dall’ASL NO in collaborazione con
la Provincia di Novara, il Comune di Oleggio, l’Associazione “Aiuta Psiche” di Arona,
Bruzzi e Nava
Numero 6/2010
l’“ISPAM” di Borgomanero e la Cooperativa
Sociale “Prometeo” di Verbania, è stato devoluto al progetto di realizzazione del nuovo
gruppo appartamento di Oleggio.
La partita, conclusasi con la vittoria dei “G.S.
I Bindun”, ha voluto essere la testimonianza concreta di come sia importante prendersi
cura della sofferenza psichica, per superare il
pregiudizio che contribuisce a far nascere la
discriminazione e l’isolamento sociale.
Il Gruppo appartamento è un alloggio che
ospita cinque persone nella fase conclusiva del
loro programma riabilitativo e di reinserimento sociale. Nell’abitazione gli ospiti possono
rivivere il gusto di una casa, i ritmi di una vita
familiare, la possibilità di disporre di una camera tutta per sé, una cucina dove preparare
e consumare un pasto, un luogo dove ricevere
amici e familiari. Un ambiente da arredare in
maniera personalizzata, insomma, una casa da
vivere.
scambio gagliardetti Bergomi e Forti
sotto: foto di gruppo
Bergomi e CPP
Bindun
Conosciamo l’Opera Pia Corbetta
a cura di Carmen Gatti
La casa di Riposo di Borgolavezzaro “Opera Pia
Corbetta” è una struttura concepita per ospitare anziani autosufficienti e non autosufficienti;
nata con l’intento di accogliere ogni ospite in
un ambiente cordiale e confortevole che lo
faccia sentire realmente a casa, garantendone
sicurezza e tranquillità.
In questa struttura si cerca di combattere la
solitudine e l’isolamento che sopraggiungono, a volte a ingrigire gli anni dell’età avanzata. La battaglia per vincere il disagio grave e
profondo, dovuto alle limitazioni psicofisiche
che insorgono con il mutare dell’età, è molto
impegnativa, per questo presso la Struttura
vengono dedicati agli ospiti: tempo, risorse,
attenzione e cure.
Il personale addetto all’assistenza è selezionato in base alla professionalità, ma anche alla
capacità di relazionarsi in modo positivo e allegro con i ricoverati.
Gli operatori socio-sanitari che operano all’interno della struttura sono diretti da Cristina,
infermiera alla quale parenti ed ospiti possono
rivolgersi per informazioni di carattere infermieristico, mentre Alessia coordina il personale che da assistenza alla persona.
Lo staff è arricchito dalla figura di Pier Mario,
un animatore che organizza, per gli ospiti che
desiderano partecipare, oltre a giochi di vario
genere, la festa di compleanno, il pizza e il tor-
ta party, la festa dell’anguria.
Agli anziani viene, inoltre, data loro la possibilità di frequentare un corso di pittura. La scuola di pittura è gestita da Rosanna, una volontaria che con pazienza insegna a decorare centri,
tovagliette, grembiuli e altro ancora. Nel mese
di maggio scorso ad es. è stata allestita presso la casa di riposo una mostra dei lavori di
pittura eseguiti dagli ospiti, il ricavato è stato
reinvestito nell’acquisto di colori e materiali
per poter continuare le lezioni
Infine nella residenza assistenziale operano anche alcuni fisioterapisti e una parrucchiera che
rende le ospiti donne sempre belle, qualsiasi
età loro abbiano.
Nel mese di aprile 2010 è stata, infine, nominata la dott.ssa Giovanna Segalini nuovo presidente dell’Opera Pia Corbetta.
IN FORMA
Periodico di informazione
e formazione sanitaria
dell’ASL NO (Novara)
Direttore Editoriale
Mario Minola
Sergio Bertone
Arabella Fontana
Direttore Responsabile
Elena Vallana
Vicedirettore
Raffaella D’Andretta
Comitato Redazione
(con funzioni di coordinamento)
Davide Bordonaro
Maurizio Robberto
Comitato Redazione
Anna Rita Audone
Edoarda Dell’Acqua
Mirella Frattini
Carmen Gatti
Alessandra Mondini
Alberta Paggi
Claudio Teruggi
Redazione
Ufficio Stampa ASL NO
Via Dei Mille, 2 - 28100 Novara
Tel. 0321 374521
Fax 0321 374546
e-mail: [email protected]
Grafica e Stampa
Tipografia la Nuova Operaia
Via Paolo Desana, 13
Casale Monferrato (AL)
Tel. 0142.452559
Sommario
Un anticipo della sanità del futuro a Cameri
pag. 2-3
Parte il sistema di pagamento del ticket on line
pag. 4
Okkio alla tua salute: vaccinati contro l’influenza
pag. 5
Panettone, pandoro, torrone e frutta secca: le leccornie della tradizione
pag. 6-7
Natale, lo conosciamo davvero?
pag. 8-9
Croce Rossa di Galliate: un cammino lungo trent’anni
Visti da vicino: gli Hospital Boys
Dicono di noi...
Conosciamo l’Opera Pia Corbetta
pag. 10-11
pag. 12
pag. 12
pag. 12
Si ringrazia Raffaella D’Andretta per la foto in copertina
Pubblicità
EM STUDIO
Via Villafranca, 30 - 10024 Moncalieri (TO)
Tel. 011.19502529 - 011. 19502736
Fax 011.3853923
Registrazione Tribunale
di Novara:
Aut. n. 31/97 del 26/07/1997
Sito Internet:
www.asl.novara.it
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pagamento:
Ad esclusione di ogni altro soggetto e quindi
dell’ASL NO e della EM STUDIO il solo
inserzionista è responsabile dei messaggi.
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IN FORMA
Numero 6/2010
Un anticipo della sanità del futuro a Cameri
Inaugurazione della nuova sede dell’equipe di Medici di Medicina Generale
a cura di Elena Vallana
Nel mese di ottobre scorso è stata inaugurata a Cameri, in via Novara n. 45, la
nuova sede dell’équipe integrata dei medici di medicina generale.
La sede accoglie il raggruppamento degli
ambulatori di medici di medicina generale
composto da sei medici di base operanti
a Cameri: Lorenzo Baldini, Silvia Catufa,
Giampiero Cerri, Maria Rita Ferrari, Silvano Galli e Davide Gobbi.
Il gruppo di medici di famiglia si occupa
della salute di circa 8500 assistiti.
Promotrice del progetto è l’Azienda Farmaceutica di Cameri e Trecate SpA che ha
realizzato i lavori, dopo aver ottenuto in
uso gratuito l’edificio dal Comune di Cameri, che ha approvato nel mese di marzo
2009 la concessione in uso di una porzione dell’immobile di proprietà comunale
situato in via Novara, 45.
Nel mese di ottobre 2009 l’Azienda Farmaceutica ha stipulato una convenzione
con l’ASL NO con la quale si impegnava a concedere i locali al piano terreno
dell’edificio in locazione all’Azienda Sanitaria Locale da adibire ad ambulatori dei
medici di famiglia.
Il contratto prevede una canone a carico dell’ASL NO ed ogni medico pagherà
all’ASL un affitto per l’utilizzo degli ambulatori.
L’edificio di circa 220 mq. si articola in sei
locali destinati ad ambulatori medici, uno
utilizzato come archivio, uno come spogliatoio ed una sala da attesa.
Il costo dei lavori di riqualificazione è stato di circa 220.000 € a carico dell’Azienda
Farmaceutica di Cameri e Trecate SpA.
La struttura è facilmente accessibile grazie ai percorsi appositamente studiati
anche per le persone con difficoltà motorie.
Sicuramente è un migliore servizio per l’utenza – dichiara Francesco Grazioli, Diret-
Nella foto, da sinistra: Rosa Maria Monfrinoli in Vecchio Sindaco di Cameri, Mario Minola
Direttore Generale ASL NO, Riccardo Messina Presidente dell’Azienda Farmaceutica
di Cameri e Trecate SpA., on. Gianni Mancuso, on. Gaetano Nastri, sen. Franca Biondelli,
sen. Elisabetta Rampi, Giuliana Manica Consigliere Regionale Regione Piemonte
tore del Distretto di Galliate - grazie alla
presenza continuativa di un medico, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle
15.00 alle 19.00, in modo da garantire sempre una risposta pronta alle richieste della
popolazione ed un filtro agli accessi impropri
ai Pronto Soccorso degli Ospedali.
Per le prenotazioni delle visite dei medici di
famiglia e per altre procedure burocratiche è
presente dalle 8.00 un collaboratore di studio, attraverso il quale ci auguriamo, a breve,
di poter prenotare anche i prelievi, le visite
specialistiche e gli accertamenti diagnostici.
La localizzazione di questo raggruppamento di medici di famiglia – afferma Arabella
Fontana, Direttore Sanitario dell’ASL NO
– è particolarmente felice, vista la vicinanza
con la sede distrettuale ed i relativi servizi
consultoriali (ginecologico e pediatrico), ambulatoriali (neuropsichiatria infantile, centro
prelievi, medicina legale per le certificazioni,
servizio vaccinazioni). Ai fini dell’integrazione
socio-sanitaria nelle adiacenze è presente
anche un Assistente Sociale del CISA Ovest
Ticino ed è attivo lo Sportello Unico Socio Sanitario Integrato.
La sede – afferma Mario Minola, Direttore
Generale dell’ASL NO – è una nuova tappa del progetto, avviato da anni nella nostra
ASL, di potenziamento e valorizzazione dei
servizi sanitari territoriali (ricordiamo Arona,
Ghemme e Trecate, per citare solo le più recenti realizzazioni).
Attraverso la collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cameri, con l’Azienda
Farmaceutica di Cameri e Trecate e con i me-
Numero 6/2010
servizi d’istituto (trasporti dei malati
per visite mediche, servizi per privati),
al servizio ”MSB” (mezzo di soccorso
base, composto da tre volontari abilitati
dal Servizio 118), fino all’attività della
“Medicalizzata” del 118, come servizio
prioritario.
Inoltre, il Comitato di Galliate rientra
nel Piano di Protezione Civile, con un
proprio nucleo Operativo delle Attività
del Settore Emergenza, sviluppato sulla base dell’Ordinanza Commissariale
n.387/2010.
Soltanto per la “Medicalizzata” sono
impegnate circa 60 persone tra medici,
infermieri professionali abilitati al servizio 118,VdS (per i quali l’accesso al 118
comporta tre “step” di formazione più
il superamento di un “tirocinio protetto”), oltre ai due dipendenti di Croce
Rossa, i quali svolgono 12 ore di attività
giornaliere in qualità di autisti, dal lunedì
al sabato.
Il resto della copertura ai servizi è svolta esclusivamente dai volontari, 365
giorni all’anno, 24 ore su 24, in qualsiasi
condizione meteo.
Il vertice direzionale ha, inoltre, deciso
di affiancare il settore CRI Emergenza
ad altre associazioni di volontariato, in
attività per il cittadino: ecco quindi la
collaborazione della CRI con Anlaids,
ad esempio nella vendita di bonsai per
la raccolta di fondi, con l’Unicef, con la
Lega Tumori.
Continua anche quest’anno la collaborazione con il Banco Alimentare: da
fine ottobre, il cibo ed i generi di prima
necessità raccolti dal Banco sono stati
distribuiti anche dalla Croce Rossa di
Galliate insieme alla Caritas a famiglie
in difficoltà temporanea di Galliate e
Cameri.
L’intenzione del direttivo della Cri di
Galliate è quella di ampliare sempre più
l’attività collaterale extra sanitaria.
Una bella iniziativa, in questo senso, è
IN FORMA
nella foto, il gruppo di Volontari
(settembre 2010)
stata l’organizzazione di alcuni Corsi di
Primo soccorso: rivolti alla popolazione,
hanno avuto un ottimo riscontro nella partecipazione della gente, tenendo
conto anche dell’impegno necessario.
Ogni corso ha, infatti, una durata di un
mese e mezzo, con una frequenza di
due ore per due giorni alla settimana.
Al termine è stato rilasciato il Brevetto
Europeo Primo Soccorso.
Per festeggiare il Trentennale, dall’inizio
dell’anno la CRI di Galliate ha presentato una serie di iniziative organizzate
in maniera da avere un evento in ogni
Comune del territorio, più un evento
che coinvolga i tre Comuni insieme.
Infatti, a maggio sono già stati organizzati: a Cameri, il Concerto con la “Banda Margherita”, il Coro “Lo Scricciolo”
ed il Coro “Santa Cecilia” presso lo
SportCube, a favore degli ospiti della
Casa di Riposo S.Michele Arcangelo di
Cameri, che sono stati portati al centro
sportivo proprio dai volontari della CRI;
a Galliate una “Camminata” per le strade della cittadina con due percorsi, da
6 Km. e da 3 Km. (per i bambini), che ha
consentito di riscoprire angoli caratteristici e pittoreschi di Galliate.
Sempre a Galliate, a maggio, è stato organizzato un Concorso di Pittura “La
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Croce Rossa di Galliate, trent’anni in
mezzo a noi”, in cui la giuria era formata da un artista per ogni Comune e da
tre giornalisti.
Per quanto riguarda Romentino, nel
mese di settembre, nella Piazza del Mercato erano presenti, invece, il Gruppo
Cinofilo, Polizia e Carabinieri con lezioni a disposizione della popolazione sul
Codice della Strada.
E’ in corso di preparazione, inoltre, un
libro celebrativo dell’attività del Comitato galliatese, al vertice del quale,
lo ricordiamo, vi sono: Remo Bignoli –
Commissario Locale; Giuseppe Ferrara
– Commissario VDS; Matteo Cattelan
– Commissario Pionieri; Luca Briacca
Commissario Provinciale Pionieri ed infine Stefano Gornati – Delegato Stampa
ed Immagine.
A conclusione dei festeggiamenti, il 4
dicembre 2010, presso la Sala Manfredda di Galliate (in viale Quagliotti, 1) si terrà il concerto del
prestigioso gruppo gospel “Anno Domini Gospel Choir” di Torino: il concerto
benefico, offerto con la collaborazione
del Cral Asl 13 di Novara, avrà lo scopo
di raccogliere fondi che verranno utilizzati dalla CRI di Galliate per le loro
attività. Ricordiamo, infatti, che i Comitati di Croce Rossa possono continuare
ad operare grazie ad attività proprie di
raccolta fondi, a donazioni, ai servizi
istituzionali ed a convenzioni agevolate
per quanto riguarda gli acquisti del materiale sanitario.
E’ stato un anno pieno di attività e di
soddisfazioni, insomma, per queste persone che da tanti anni contribuiscono
– volontariamente – alla nostra sicurezza ed alle quali vanno i nostri auguri
ed i nostri ringraziamenti per le attività
svolte finora e per quelle dei prossimi,
tanti, anni.
IN FORMA
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Numero 6/2010
Croce Rossa di Galliate:
un cammino lungo trent’anni
a cura di Raffaella D’Andretta
La Croce Rossa di Galliate compie
trent’anni: è infatti dei primi di dicembre del 1980 il suo primo servizio, effettuato grazie alla volontà di un gruppo
di amici che hanno frequentato i corsi
necessari all’abilitazione, presso la sede
di Novara.
La CRI di Galliate, nata come Delegazione della sede di Novara, ha potuto
cominciare la sua esistenza grazie, per
prima cosa, al lascito di un edificio da
parte dei coniugi galliatesi Macchi. Un
edificio ereditato in condizioni non proprio ottimali: la sua ristrutturazione è
stata frutto anche di sabati e domeniche trascorsi a lavorare in cantiere, da
parte di interi gruppi di famiglie. La Pro
Loco di Galliate si è poi fatta carico della donazione della prima ambulanza.
Erano tempi in cui la prima divisa dei
volontari era… un grembiule bianco.
Con pazienza, negli anni la CRI di Galliate si è sviluppata fino a diventare da
Sottocomitato a Comitato indipenden-
te, il cui territorio di intervento è quello
tra i Comuni di Galliate, Cameri e Romentino, dai quali proviene la maggioranza dei suoi volontari.
Nel 2000 nasce anche il reparto “Pionieri” (i volontari dai 14 ai 26 anni di
età) avendo raggiunto il numero di 10
membri, necessari alla sua costituzione.
Oggi, tra Volontari del Soccorso e Pionieri e il Corpo Militare di Croce Rossa,
il Comitato di Galliate conta circa 160
persone.
La sua attività negli anni si è evoluta di
pari passo con la Croce Rossa Italiana: dal semplice caricare in ambulanza
il malato e portarlo in ospedale, allo
studio dell’importanza delle criticità,
con la valutazione delle urgenze e delle
emergenze.
Con il Decreto del Presidente Cossiga
del 1992 nascono le prime modalità di
coordinamento in situazioni di assistenza sanitaria d’emergenza, poi con l’Atto
di Intesa Stato-Regioni del 1996, si stabilisce l’applicazione delle modalità indicate dal Decreto del 1992. Nasce il 118
e Galliate costituisce un bacino d’utenza
ed una ubicazione geografico-logistica
ideali per la localizzazione di una delle
sedi di Emergenza Sanitaria 118 della
nostra ASL (le altre sedi di 118 sono a
Novara, Arona e Borgomanero).
A tutt’oggi, la Croce Rossa di Galliate svolge parecchie attività: dai servizi
sportivi (per garantire la sola copertura
di assistenza del Novara Calcio sono
impegnati ben tre Comitati: Galliate,
Novara e Trecate), ai servizi dialisi, ai
Numero 6/2010
dici di medicina generale di questo distretto,
entra così in funzione il nuovo raggruppamento degli ambulatori dei medici di famiglia,
in modo da costituire un presidio effettivo ed
integrato di assistenza sanitaria primaria per
la popolazione camerese.
Questa “casa della salute” si inserisce nel
percorso già avviato di trasformazione delle
modalità organizzative della risposta sanitaria nel nostro territorio, per adeguarla alle
mutate esigenze del terzo millennio.
In effetti a fronte ad una popolazione sempre più anziana ed affetta da patologie di
tipo cronico-degenerativo che richiedono una
risposta integrata e multidisciplinare – prosegue Minola – è indispensabile rafforzare
il sistema di continuità assistenziale, dove la
rete territoriale gioca un ruolo fondamentale
per la presa in carico dei cittadini.
I medici di medicina generale rappresentano
il perno di questa rete: il modello che si va
a sperimentare a Cameri, come sta già avvenendo a Ghemme, sarà la palestra dove
i protagonisti principali della medicina del
territorio potranno “allenarsi” per migliorare
il gioco di squadra e per ottenere risultati
sempre più efficaci a favore della salute della
popolazione assistita, anticipando la sanità
del futuro.
Nella foto, da sinistra: Rosa Maria
Monfrinoli in Vecchio, Mario Minola e
Riccardo Messina
IN FORMA
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Nella foto, da sinistra: Rosa Maria Monfrinoli in Vecchio, Riccardo Messina, Mario
Minola, Silvia Catufa medico di medicina generale, Gianni Mancuso, Gaetano Nastri,
Massimo Giordano Assessore Sviluppo economico: industria, piccola e media impresa,
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IN FORMA
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Numero 6/2010
Numero 6/2010
Parte il sistema di pagamento on line
a cura di Elena Vallana
E’ stato attivato, all’indirizzo www.asl.novara.it, il sistema di pagamento on line del
ticket per le prestazioni specialistiche,
prenotate agli sportelli CUP (Centro
Unico Prenotazioni) o tramite il numero
verde (800 51 85 00), da effettuarsi nelle
strutture sanitarie dell’ASL NO.
Per effettuare il pagamento occorre disporre di:
• identificativo Ticket (identificativo di
12 cifre stampato in alto a destra nel
foglio di prenotazione o comunicato
dal call center al momento della prenotazione)
•
codice fiscale del titolare della prestazione;
•
carta di credito VISA, MASTERCARD, MAESTRO.
Non è prevista alcuna commissione aggiuntiva a carico del cittadino.
Al termine del pagamento è possibile
stampare la ricevuta valida ai fini fiscali
e da presentare in ambulatorio il giorno
dell’appuntamento.
Indicando il proprio indirizzo e-mail si
riceverà tramite posta elettronica conferma del versamento e ricevuta di pagamento.
E’ comunque possibile in qualunque momento accedere al sistema per ristampare la ricevuta dell’avvenuto pagamento
in caso di smarrimento.
Sono al momento escluse dal pagamento on line le prestazioni diagnostiche di
Laboratorio (esami del sangue, urine, …),
di Radiodiagnostica (Radiologia) e Risonanza Magnetica.
Per ricevere assistenza è possible contattare il Numero Verde (abilitato da telefono fisso) 800 450 900 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30, in alternativa è
possibile inviare una richiesta di aiuto via
e-mail all’indirizzo: [email protected] (è importante indicare nella richiesta
indicare: numero ticket, codice fiscale e il
problema riscontrato).
Il sistema telematico integra una capillare
rete di punti in cui è possibile pagare il
ticket:
 Centri Unici di Prenotazione presenti sul territorio dell’ASL NO;
 Punti Blu (casse automatiche) collocate negli Ospedali di Arona (via
San Carlo, 11) e Borgomanero (viale Zoppis, 10), le sedi territoriali di
Arona (p.zza De Filippi, 2), Novara
(via Dei Mille, 2 e viale Roma, 7),
Oleggio (via Gramsci), Trecate (via
Rugiada, 20);

Sportello Banca di Legnano –
presso Ospedale di Borgomanero
(atrio Ospedale di Borgomanero);

Tutti gli Sportelli della
Banca di Legnano negli orari di
apertura.
Partner del progetto sono:
ARESS Regione Piemonte, per il
finanziamento in aderenza al progetto SIRSE (Sistema Integrato
della Sanità Elettronica); la realizzazione tecnica è avvenuta
a cura di CSI-Piemonte e
Engineering, mentre il sistema
di pagamento è
fornito
dall’istituto tesoriere Banca
di Legnano.
Esempio di foglio di prenotazione con evidenza delle informazioni per il pagamento
orientale Mago deriva dalla parola mag che
letteralmente significa dono e che definiva
una casta sacerdotale che per preparazione,
tradizione e predisposizione naturale era in
grado di entrare in sintonia con le energie
dell’universo. Non è strano, dunque, che i
Magi intrapresero il loro viaggio per adorare Cristo, avendone “avvertito” la nascita e
vedendolo come il restauratore della luminosa esistenza primordiale.
Nel Vangelo e nelle leggende orientali sui
Magi, si narra che portarono tre doni: oro,
incenso e mirra.
Che cosa simboleggiano? L’oro è il simbolo dell’essenza divina del Cristo come Re
dell’Universo; l’incenso, più sottilmente,
della natura umana del Salvatore che con il
suo sacrificio si pone come tramite tra gli
uomini ed il Padre.
Sulla mirra gli autori occidentali hanno idee
diverse dagli orientali. I primi ritengono che
la mirra preannuncia la passione e la morte
del Cristo mentre per gli orientali la mirra
era un attributo del Cristo come grande
sapiente, medico e guaritore. Marco Polo
racconta nel suo Milione che “tanto tempo
fa tre re dalla loro regione andarono a visitare
un profeta nato da poco e portarono con loro
tre offerte oro, incenso e mirra per poter riconoscere se quel profeta era Dio, re o sapiente.
Pensavano: se prende oro è un re, se prende
incenso è un Dio, se prende mirra è un sapiente.
Lo adorarono e gli offrirono oro,incenso e mirra
e il bambino prese tutte e tre le offerte”.
Non possiamo non chiudere la parentesi
dedicata ai Magi senza accennare ai luoghi
dove riposano le loro spoglie.
Nel transetto della Basilica romanica di
S. Eustorgio a Milano si trova la Cappella
dei Magi,in cui è conservato il colossale
sarcofago in pietra (vuoto) risalente al
tardo Impero Romano: la tomba dei Magi. I
IN FORMA
loro resti erano lì giunti intorno al 344 d.C.
dalla basilica di S. Sofia a Costantinopoli.
Nel 1162 l’imperatore Federico Barbarossa
si impossessò delle reliquie e le trasferì al
duomo di Colonia,dove ancora oggi sono
conservate in un prezioso reliquiario. Milano,
nei secoli a venire ,cercò ripetutamente di
riavere le reliquie,ma senza successo. Solo nel
XX secolo riuscì ad ottenerne una piccola
parte: il 3 Gennaio 1904 furono ricollocati
solennemente alcuni frammenti ossei delle
spoglie dei Magi (due fibule, una tibia e
una vertebra) in S. Eustorgio in un’urna di
bronzo accanto all’antico sarcofago vuoto
con la scritta “Sepulcrum Trium Magorum”
(tomba dei Tre Magi). Ancor oggi molti
luoghi in Italia, Svizzera, Francia e Germania
si fregiano dell’onore di aver ospitato le
reliquie durante il tragitto di trasferimento
da Milano a Colonia e in molte chiese
ancora troviamo frammenti lasciati in dono.
Ulteriore testimonianza di questo passaggio
l’abbiamo anche nelle insegne di alberghi ed
osterie tutt’ora esistenti come “Ai Tre Re”,
”Le Tre Corone”, ”Alla Stella”.
Come ben sappiamo, ogni manifestazione
del Sacro è descritta come Luce e quindi la
Stella altro non è che la materializzazione
del Divino e nello stesso tempo il simbolo della luce dello spirito che è presente in
ogni uomo. La comune rappresentazione
a forma di cometa e la denominazione di
“Stella Cometa” si devono al grande pittore Giotto che,impressionato dal passaggio
della cometa di Halley nel 1301, la disegnò
appunto come una cometa dalla lunga coda
nella cappella degli Scrovegni a Padova. A
partire dal XV secolo questo particolare ottiene una grandissima fortuna artistica nelle
rappresentazioni della Natività e del Presepe, anche grazie al fatto che la coda della
stella risponde al desiderio di rappresentare
un oggetto celeste che indica una direzione,
in accordo con l’interpretazione popolare
del testo evangelico.
Al Natale sono legate molte usanze e tradizioni: quella dello scambio dei regali ha la
sua origine dai Saturnali romani, dove era
usanza che le persone ricche preparassero
doni che poi venivano distribuiti ai più poveri. L’attuale detentore del monopolio del-
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la distribuzione dei regali è Babbo Natale,
chiamato Santa Claus nei Paesi anglosassoni,
che nella versione iconografica che noi conosciamo, fu introdotto dal vignettista Thomas Nast in una serie di fumetti natalizi pubblicati su Harpers Weekly dal 1863 al 1866.
Il personaggio di Nast si rifaceva a san Nicola (da cui Santa Claus), che visse in Asia Minore intorno al 350 dell’Era Volgare. La festa
di san Nicola viene celebrata il 6 Dicembre
e comporta uno scambio di doni. Con il
passare del tempo questo personaggio si è
fuso con quello di Kris Kringle, una creazione
tedesca dell’Ottocento.
La consuetudine di cantare canzoni natalizie, o carole, ebbe inizio nel 1800. Il termine
carola proviene dall’antico inglese significa
“cantare gioiosamente”.
I biglietti di auguri,oggi per la maggior parte
sostituiti dai più comodi ma molto asettici SMS, sono una continuazione dell’antica
pratica degli scambi di preghiere e voti beneauguranti pronunciati per l’anno a venire.
L’ultimo simbolo a giungere nelle nostre
case per colorare il periodo natalizio è la
Stella di Natale, introdotta da Joel Poinsett
che la portò con se tornando dal Messico
negli Stati Uniti nel 1828. Secondo la tradizione, un ragazzino messicano troppo povero per mettere un regalo nella cassetta
delle elemosine la Vigilia di Natale, si mise a
pregare davanti alla chiesa. Nel punto in cui
era inginocchiato fiorì una bella pianta e il
bambino la offrì alla statua di Gesù Bambino.
In Messico la Poinsettia (nome botanico della
Stella di Natale) e conosciuta come “flor de
la Noche Buena” (fiore della Notte Santa).
Molto abbiamo detto, raccontato, scritto
sul Natale, dimenticando forse che questa festa chiede soprattutto silenzio, raccoglimento e riflessione per poteri permettere di assaporare la sua vera essenza:
la nascita del Bambino che porta la luce spirituale nel Mondo.
Bibliografia:
Lepore Francesca Romana,
Il libro delle feste, Mondatori, 1999
Cattabiani Alfredo, Calendario, Rusconi,
1989 Zolar,
Dizionario delle superstizioni, ECO, 1990
D’Apremont Arnaud, La vera storia di
Babbo Natale, Età dell’Acquario, 2005.
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IN FORMA
Numero 6/2010
Numero 6/2010
a cura di Alberto Martinetti
La festa del Natale comincia molto prima
della sua celebrazione, nei giorni ricchi di
dolcezza che l’attesa fa scorrere con gesti
speciali e diversi dalla quotidianità. Giorni
all’insegna dell’allegria e della gioia dello
stare insieme in famiglia, grandi e piccoli,
uniti dalla felicità di trascorrere il tempo
dell’Attesa in casa a cucinare, impacchettare
ea creare tutto quanto servirà per rendere
perfetta la più importante ricorrenza del calendario cristiano.
Cercheremo ora di scoprire il significato
nascosto e l’origine dei simboli che appartengono alla festa a cui siamo sicuramente
più legati.
Le radici del Natale risalgono all’epoca imperiale romana quando l’imperatore Aureliano, nel 274 d.C., aveva proclamato il
25 Dicembre, giorno del Natale del Sole
Invitto, per festeggiare con giochi e grandi
cerimonie la risalita dell’astro della vita al
di sopra dell’orizzonte dopo il solstizio invernale.
Questa festa spettacolare era talmente
amata anche dai cristiani che la chiesa romana, preoccupata della diffusione dei culti
solari, pensò di celebrare nello stesso giorno il Natale del Cristo, inteso come vero
Sole dell’Umanità.
La presenza dell’abete nelle feste natalizie
è riferibile al calendario dei Celti, nel quale
ogni mese dell’anno era posto sotto la protezione di un albero e dove c’erano anche
dei giorni speciali che ne avevano uno tutto
per sé.
Il calendario celtico era un calendario
lunare,composto quindi da 13 mesi di 28
giorni per un totale di 364 e che quindi
aveva un avanzo di 24 ore, l’equivalente del
nostro 23 dicembre. Un giorno mancante
ritenuto vigilia del solstizio d’inverno considerato nefasto e quindi dedicato al tasso,
l’albero del lutto.
Il 24 era invece giornata di festeggiamenti
presieduti dall’abete, l’albero della nascita,
dono dell’amore divino e simbolo dell’immortalità.
La Chiesa ne osteggiò inizialmente l’uso
simbolico natalizio fra le popolazioni del
Nord Europa, ma alla fine preferì identificarlo con l’Albero della Vita, piantato al centro
dell’Eden, dal quale Adamo ed Eva potevano
nutrirsi. Per questo motivo si appendono
all’Albero di Natale tante luci che rappresentano la luce che Cristo dona all’Umanità,
mentre i frutti e i dolciumi appesi sono il
simbolo del nutrimento della vita spirituale
e dell’amore che ci offre.
Al Natale sono consacrate altre piante che
variano da nazione a nazione e da epoca ad
epoca.
In Inghilterra, ad esempio, si racconta che il
biancospino germoglia il giorno di Natale e
fiorisce a Pasqua, come il Cristo.
La notte di Natale i contadini emiliani usano appendere un rametto di ginepro nelle
stalle come portafortuna. Una pianta che ha
una collocazione importante nell’iconografia natalizia è il vischio, simbolo beneaugurate di rinascita e di immortalità. Dobbiamo
ancora risalire ai popoli celtici e più precisamente ai loro sacerdoti, i Druidi, per sco-
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Okkio alla tua salute:
NATALE, lo conosciamo davvero?
prirne la provenienza e l’uso: il vischio è una
pianta parassita che non ha radici in terra e
che cresce sui rami di molti alberi formando ciuffi tondi che restano verdi per tutto
l’anno. Può sembrar strano che una pianta
parassita sia considerata beneaugurante, ma
questa anomalia trova spiegazione nel fatto
che si sosteneva discendesse direttamente
dal cielo. Veniva quindi raccolto dai Druidi
con un falcetto d’oro (l’oro è da sempre il
simbolo del divino) e non veniva mai posato a terra. Questa pianta simbolica pagana
è stata facilmente cristianizzata vedendovi un’emanazione della Grazia Divina che
dall’alto vigila sulle cose terrene.
Altra pianta legata al Natale è l’agrifoglio.
Le sue simboliche proprietà risiedono nelle
foglie che sono dure, coriacee,frastagliate e
pungenti e nelle bacche rosse che si rifanno
al sole, luce del mondo nell’aurora natalizia.
Il più grande protagonista della scenografia
natalizia presente nelle nostre case è il Presepio, termine che deriva dalla parola latina
praesepium che significa greppia, mangiatoia
e che altro non è che il racconto di una nascita che ha cambiato il mondo e che nella
sua silenziosità ed immobilità ci parla con
luoghi e personaggi ricchi di simbolismo.
La grotta è il grembo materno, da sempre presente nelle leggende dall’origine
dell’umanità, è il luogo della nascita, della rigenerazione, simbolo del cosmo e passaggio
che conduce in cielo.
Il muschio e i licheni crescono dove nulla
cresce, sono resistenti e proliferi, avanzano per primi nella terra appena liberata dal
ghiaccio, fra le pietre il cemento. Sono preparatori della vita, destinati a morire perché
su di loro e grazie a loro nascano le future
piante.
Il bue è un animale forte, paziente, instancabile e buono, è la cavalcatura dei saggi;
l’asino al contrario è testardo ed ignorante
e rappresenta l’istinto materiale che l’uomo
deve vincere e dominare.
I pastori vegliano e vigilano sulle greggi ed
essendo nomadi eseguono i loro compiti
senza attaccarsi a cose o a luoghi.
La mezzanotte è l’ora magica, il momento
nel quale un giorno finisce e un altro inizia.
E’ il momento simbolico che segna il passaggio da un ciclo all’altro ed è proprio alla
mezzanotte che deponiamo il Bambino nella
mangiatoia al centro del Presepio.
La grotta, i pastori, il bue e l’asino; per completare la scena della Natività mancano ancora i Re Magi e la misteriosa Stella.
I Magi erano tre fratelli: Melkion regnava sui
Persiani, Balthasar sugli Indiani e Gaspar possedeva il paese degli Arabi. Nella tradizione
IN FORMA
vaccinati contro l’influenza
a cura di Elena Vallana
Con la stagione invernale, come ogni anno, si ripresentano
alcuni rischi per la nostra salute legati alla circolazione di
molti microbi. Tra questi, i virus influenzali, rappresentano un
serio problema, in grado di provocare gravi complicanze, soprattutto nelle persone più deboli. Nel corso di epidemie,
l’influenza può fare ammalare dal 5 al 30% della popolazione,
causando importanti conseguenze negative sulle attività lavorative e sull’offerta di Servizi di Pubblica utilità, provocando
inoltre un aumento della mortalità nelle categorie di soggetti
maggiormente a rischio (anziani o pazienti affetti da malattie
croniche debilitanti).
La vaccinazione antinfluenzale, è ormai riconosciuta come il
mezzo più efficace e sicuro per prevenire la diffusione dell’influenza e le sue complicazioni ed è fornita gratuitamente ai
soggetti appartenenti alle categorie a rischio:

soggetti di età pari o superiore a 65 anni

soggetti di tutte le età:
-
con malattie croniche dell’apparato circolatorio,
respiratorio
-
con malattie metaboliche (es. diabetici, persone
affette da malattie renali e di tipo immunologico
ecc)
-
con malattie congenite o acquisite che comportino
carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci (pazienti oncologici) o da
HIV
-
con malattie infiammatorie croniche a livello intestinale
-
con malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici

donne che sono nel secondo/terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica di influenza

personale di assistenza o contatti familiari di soggetti ad alto rischio

persone addetto ad attività lavorative di particolare
interesse collettivo (vigili del fuoco, polizia, insegnanti, ecc.)

persone a contatto con animali per motivi di lavoro.
La vaccinazione deve essere ripetuta tutti gli anni, in
quanto i virus dell’influenza cambiano le loro caratteristiche
antigeniche molto velocemente e, quindi, ogni anno cambia la
composizione del vaccino che conferisce una protezione.
L’ASL NO promuove la campagna di vaccinazione antinfluenzale che è iniziata nel mese di ottobre 2010 e continuerà fino
alla fine del mese di dicembre garantendo, soprattutto attraverso l’impegno dei Medici di Medicina Generale (medici di
famiglia), la somministrazione gratuita del vaccino ai soggetti
a rischio.
E’ importante osservare anche uno stile di vita corretto per
combattere l’influenza e il raffreddore, ecco alcuni suggerimenti:
1. indossare abiti che permettono di trattenere il calore del
corpo (cotone e la seta e, sopra, la lana);
2. fuori casa proteggersi, nelle giornate fredde e ventose,
con sciarpe di lana o anche di seta,
3. vestirsi “a cipolla” (a strati), per liberarsi eventualmente
di una parte degli abiti entrando in un luogo riscaldato;
4. meglio un bagno caldo piuttosto che una doccia. Infatti il
bagno riscalda e rilassa di più;
5. umidificare gli ambienti;
6. durante l’influenza occorre seguire una dieta liquida con
spremute, succhi di frutta e verdura;
7. lavarsi molto frequentemente le mani con acqua e sapone.
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IN FORMA
Numero 6/2010
Panettone, pandoro, torrone e frutta
secca: le leccornie della tradizione...
a cura di Davide Bordonaro, intervista
alla dott.ssa Flavia Milan Dirigente Medico del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, Referente Sede di
Arona
Il Natale è il momento dell’anno in
cui riscopriamo i sapori della tradizione e la gioia di riunirci davanti a una tavola imbandita con amici
e parenti, gustando il cibo che diventa piacere e non solo necessità.
Tra le tante portate di un pranzo natalizio, e che già coprono il nostro fabbisogno calorico di due giorni o anche più, non vanno dimenticati i dolci
che tradizionalmente si consumano in
occasione delle festività: il panettone, simbolo del Natale,in questi ultimi
anni sostituito spesso dal pandoro e
il torrone .
Secondo la ricetta tradizionale gli ingredienti del panettone sono: farina
bianca, burro, uova, zucchero, canditi
assortiti e uvetta sultanina.
La ricetta si è arricchita, fino ad arrivare alle ricette dei nostri panettoni
farciti, sempre più golosi, arricchiti di
creme o di cioccolato e sempre più
calorici.
Occorre prestare molta attenzione ai
panettoni industriali, a quelli farciti e a
quelli molto elaborati perché spesso
contengono ingredienti di scarsa qualità come margarina e grassi vegetali
idrogenati.
Questi sostituti del burro hanno un
punto di fusione più elevato, quindi,
possono sostituirlo efficacemente.
Il loro utilizzo in campo industriale è
legato a particolari caratteristiche: il
costo più contenuto permette di avere prodotti più concorrenziali, il loro
minore deterioramento (i grassi a
contatto con l’aria possono subire un
processo di irrancidimento) e consente una durata maggiore dei prodotti.
Come contraltare, però, questi sostituti del burro, se consumati in quantità eccessive, possono avere effetti
negativi sull’organismo; è infatti dimostrato che abbassano il colesterolo
HDL (buono) e alzano quello LDL
aumentando il rischio cardiovascolare, predisponendo all’insorgenza del
processo di aterosclerosi.
Senza pensare però a grandi danni, il
rischio immediato che corriamo durante le feste di Natale è quello di ritrovarci con inestetici chili di troppo
che poi faticano “a lasciarci”.
Le calorie abbondano sulle tavole delle feste e anche il panettone apporta,
a seconda degli ingredienti utilizzati
da 380 kcal a 450 kcal per 100 g.
I panettoni farciti sono più calorici, ma
anche i cosiddetti “dietetici” non scendono sotto le 335 kcal; se a questo si
aggiunge che di solito viene proposto
alla fine di un pasto già abbondante, è
comprensibile perché i nutrizionisti
consigliano di mangiarlo in quantità limitate, e comunque lontano dai pasti
principali, magari a colazione intingendolo nel latte, in modo da far aumentare il senso di sazietà.
L’altro dolce che troviamo sulle nostre
tavole nel periodo natalizio è il pandoro, che possiede caratteristiche nutrizionali simili al panettone e per questo
va consumato con moderazione.
Il pandoro contiene più burro e uova
del panettone, ma le differenze tra i
due dolci non sono sostanziali. Proprio
per questo motivo non si può asserire
che il panettone sia meno calorico del
pandoro: entrambi questi dolci natalizi sono calorici e vanno mangiati con
parsimonia.
Per quanto riguarda la scelta, quindi,
l’unico criterio da adottare è quello
del gusto personale.
Panettone:
Calorie:
Acqua:
Carboidrati:
Proteine:
Grassi:
Calcio:
Ferro:
Fosforo:
390
26,90
56,20
6,40
16,70
149
3
130
Kcal
g.
g.
g.
g.
mg.
mg.
mg.
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ne con l’aperitivo o a fine pasto…).
Frutta secca e torrone presentano
390
Kcal
26,90
g. parecchi punti in comune, comprese
45,20
g. le modalità di consumo più tradizio8,40
g. nali. Ciò vanifica spesso qualsiasi ten19,70
g. tativo di limitazione delle calorie del
149
mg. pasto, in quanto una piccola quantità
3
mg. di noci, nocciole o un pezzetto di tor130
mg. rone sono spesso equivalenti a una
portata o più.
Si tratta infatti di alimenti ipercalorici,
con una notevole componente lipidica:
Un altro dolce che non manca sulle noci, nocciole e mandorle apportano
tavole imbandite a festa è sicuramente più di 500 kcal ogni 100 g di alimento.
il torrone.
La frutta secca, a parità di calorie, è da
A differenza di panettone e pandoro, preferirsi al torrone per un maggiore
gli altri dolci tipici del periodo nata- apporto di acidi grassi essenziali.
lizio, la ricetta del torrone è rimasta
pressoché immutata nel corso dei
secoli e presenta solo poche varianti rispetto a quella classica a base di
miele, tuorlo d’uovo, zucchero, mandorle, nocciole e ostie. Esiste, infatti,
una versione più morbida, e una ricoperta di cioccolato e/o arricchita con
pistacchio e frutta candita.
Il torrone è un alimento il cui apporto calorico può variare da 400 a 500
kcal/100 g. Anche chi non è goloso, di solito conclude il pranzo di Natale puntando
sulla frutta secca.
La frutta secca è infatti consumata
tradizionalmente durante le cene del
periodo natalizio e compare spesso a
chiusura del pasto, esattamente come
il torrone, di cui nocciole e mandorle
sono gli ingredienti caratterizzanti.
Questa usanza, la comunanza con alcuni ingredienti ha consolidato la convinzione che si tratti di alimenti simili,
adatti per chiudere un pasto senza aggiungere molte calorie (c’è chi inorridisce all’idea di una fetta di panettone,
ma mastica in continuazione noccioliPandoro:
Calorie:
Acqua:
Carboidrati:
Proteine:
Grassi:
Calcio:
Ferro:
Fosforo:
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I consumi di frutta secca e torrone dal
punto di vista nutrizionale non sono
quindi equivalenti, pur apportando
una contributo energetico approssimativamente comparabile.
Queste leccornie solitamente
sono accompagnati da un buon
bicchiere di vino, cosa consiglia?
E’ importante evitare l’assunzione di
alcolici (se non per gli irrinunciabili
brindisi) e di superalcolici in quanto
apportano calorie aggiuntive al già carico menù delle feste.
A titolo esemplificativo ricordiamo
che un calice di vino rosso da 125 ml
apporta circa 90 calorie, un bicchierino di superalcolico 100 calorie.