Spettacolo
Inaspettato il successo in Italia ed in Giappone: il disco e' stato ristampato ad un solo mese
dalla pubblicazione
Pandora: "Dramma di un poeta ubriaco"
A tre anni dalla sua formazione , il gruppo piemontese dei Pandora pubblica
finalmente il primo album
Pandora: un nome, un mito. Come lo fu per la mitologia greca il leggendario
contenitore di tutti i mali che, dopo la sua apertura si riversarono nel mondo
(eccezion fatta per la speranza, che rimase sul fondo del vaso) torna ad
esserlo anche oggi grazie alla nostrana band che ha scelto di chiamarsi in tal
modo. Dal moderno vaso dei Pandora però non escono calamità ma solo ottima musica.
Freschi di pubblicazione del loro primo disco, “Dramma di un poeta ubriaco” (Ams/Btf), le cui copie sono
andate esaurite in un solo mese con conseguente ristampa del cd da parte della casa discografica, i Pandora
si distinguono subito per il loro talento, davvero fuori dal comune per una band emergente.
Nati nel settembre 2005 quando il polistrumentista e batterista Claudio Colombo si è unito ai tastieristi Beppe
Colombo e Corrado Grappeggia, hanno dato vita a un progetto musicale interamente basato sulla favolosa
musica degli anni 70, realizzando un album estremamente intimo e personale ma chiaramente ispirato alle
gemme del passato come Genesis , Yes , P.F.M, New Trolls, Banco del Mutuo Soccorso.
Il risultato, “Dramma di un poeta ubriaco”, si caratterizza fin da subito
per il gusto e l’interpretazione, realizzata su musiche che mettono in
particolare risalto le suggestive atmosfere create dalle tastiere,
alternando momenti più vigorosi e forti a immagini più serene, dai toni
delicati e intimistici: un caleidoscopio di luci e colori che trapelano da
ogni singola nota creando un’alchimia musicale che attinge con creatività
dal passato e dal presente.
una band emergente.
I Pandora sono stati accolti con favore anche dal mondo musicale
giapponese, da sempre sensibile alla musica progrock italiana, che per
la prima volta con una band emergente, ha richiesto un canale esclusivo
per la diffusione del disco. Un entusiasmo fuori dal comune, per uno dei
migliori lavori arrivati in Giappone negli ultimi due anni da parte di
Spontaneità, creatività e amore per il passato, con i Pandora tutto questo è possibile.
Abbiamo contattato i Pandora per far loro alcune domande:
"Dramma di un poeta ubriaco"...da dove è nata l'ispirazione per questo titolo particolare?
Corrado Grappeggia: Abbiamo utilizzato questo titolo per il disco perchè ci è piaciuta l’idea di premiare uno dei
pezzi più pregiati del nostro lavoro usando il suo titolo per l’intero l’album. Per quanto riguarda l’ispirazione,
nasce dalla vicenda umana di un compositore di successo che, sotto certi aspetti, è anche un po'
un’autobiografia. Non riuscendo più a tenere il passo scrivendo canzoni degne del suo nome, l'artista sente il
bisogno di aiuto e cerca conforto e ispirazione nell'alcool.
L'intro iniziale di pianoforte in "Dramma di un poeta ubriaco" è tentennante, proprio per far capire, a chi ascolta
il brano, il "dramma" dell' artista e dell'uomo che non ha più idee per sviluppare una buona canzone. La storia
però ha un lieto fine e il pianista decide di smettere di bere ritrovando la giusta armonia e con essa l'ispirazione,
ed è questo quello che ho voluto far sentire nel finale "trionfale" del brano.
Come nascono le composizioni dei Pandora?
Claudio Colombo: E’ un discorso sul quale si potrebbe aprire un grandissimo dibattito perchè alla base di ogni
composizione artistica ci sono pensieri ed emozioni che è difficile spiegare in poche parole e che si possono
concepire forse proprio ascoltando; il nostro pensiero musicale è comunque legato agli anni migliori della
musica, cioè gli anni ‘70. Quel periodo ci dà maggior ispirazione ed è ancora oggi una fonte inesauribile per
qualsiasi musicista. Il concetto dei Pandora non è solo quello di fermarsi a quegli anni ma bensì creare
un’alchimia, un’”alchimia generazionale”. Nella nostra musica potrete sentire sonorità legate agli anni passati e
a quelli attuali, e questo è stato il primo pensiero alla reazione dei Pandora, e non avere limiti o pregiudizi legati
alle varie sonorità ci ha permesso di creare qualcosa di unico entrando in sala tutti assieme, sviluppando e
unendo le proprie idee.
Parlatemi del vostro successo in Giappone e se avete in programma dei live in quel paese
Beppe Colombo: Il successo in Giappone ci giunge in aspettato, non siamo nelle alte classifiche per il momento,
ma ci hanno eletti come una delle migliori rockband emergenti italiane degli ultimi due anni e per una band
come la nostra, che è sul mercato da soli tre mesi, è un ottimo traguardo se pensiamo poi ai colleghi che sono
arrivati lì solamente adesso dopo anni di ottimi lavori.
Il Giappone ha sempre avuto un debole per il rockpop di casa nostra e questo ci dà un’opportunità in più. Per
quanto riguarda i concerti live è un pochino tutto in sospeso; ci stiamo per il momento guardando intorno, il cd
è uscito da soli tre mesi; aspettiamo la primavera e vedremo cosa succederà, naturalmente se ci fosse la
possibilità di un tour giapponese sarebbe un onore per noi poter condividere la nostra musica dal vivo con tutti
coloro che hanno apprezzato il nostro disco. Per il momento stiamo vivendo una bella esperienza che ci ripaga
di tanti sacrifici fatti in passato, ma per iniziare dobbiamo guardare in casa nostra se ci sarà la possibilità.
I vostri futuri progetti musicali?
Abbiamo dei bei progetti futuri e ciò ci permetterà di esprimere tutto ciò che abbiamo dentro. Grazie per il tuo
interesse, Buona musica a tutti
Pandora – Dramma di un poeta ubriaco
Corrado Grappeggia: voce, tastiere
Beppe Colombo: tastiere, voce
Claudio Colombo: batteria, basso, chitarra acustica, tastiere
Christian Dimasi: chitarra
www.pandoramusic.eu
Daniele Orlandi
[email protected]
11/1/2009