1) storia del computer

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1) STORIA DEL COMPUTER
1.1) Introduzione
1.2) Gli antenati dei computer
1.3) Il personal computer
1) STORIA DEL COMPUTER
1.1) Introduzione
Il termine "Informatica" trae la sua origine dal francese "informatique",
composto da information (informazione) e automatique (automatica) ed è
stato usato per la prima volta nel 1962.
Con esso si vuole indicare "un insieme di tecnologie di tipo elettronico
volte alla raccolta, archiviazione, elaborazione dei dati e alla produzione
di informazioni"
Lo strumento fondamentale su cui si basa l'informatica è l'Elaboratore Elettronico
(Computer).
Qualsiasi computer, dal più potente fino al più economico, risulta composto
da due componenti fondamentali: l'hardware e il software
(hard = duro, pesante; soft = molle, leggero; ware = componente).
Con il termine hardware (spesso indicato solo con l'abbreviazione HW) si
indica generalmente la componente fisica di un elaboratore (case, monitor,
memorie, disco fisso, tastiera, periferiche), cioè tutto ciò che in una
postazione è concreto e tangibile.
Viceversa, col termine software si indicano le applicazioni che vengono
eseguite sul computer (Windows 95/98, Word, Excel) e che, mediante elaborazioni
fornite dall'hardware, producono di volta in volta i risultati richiesti dall'utente.
1.2) Gli antenati dei computer
Il computer così come lo intendiamo oggi ha una storia relativamente breve:
infatti il primo computer digitale fu costruito solo nel 1946.
Tuttavia la storia dell'uomo è sempre stata accompagnata da macchine e strumenti
che lo aiutassero nelle operazioni di calcolo: dall'abaco, inventato dai cinesi
nel 2600 A.C., fino alle calcolatrici meccaniche del 1600; dai primi ingombranti
elaboratori del dopoguerra ai modernissimi Personal Computer.
La prima "calcolatrice meccanica", antenata dei moderni computer, fu inventata
dal filosofo francese Blaise Pascal, che, nel 1642, mise a punto uno strumento
costituito da un insieme complicatissimo di ruote e levette che permetteva di
compiere operazioni con numeri fino a nove cifre!
Il primo elaboratore elettromeccanico, però, vedrà la luce solo nel 1941: si
trattava dello Z1, costruito in Germania da Konrad Zuse.
Esso era composto da 2600 relè e non richiedeva l'intervento umano nella fase
di elaborazione: infatti era dotato di un sistema di controllo automatico delle
proprie operazioni, basato su un sistema binario.
Durante la seconda guerra mondiale si avvertì la necessità di poter disporre di
calcolatori in grado di compiere grandi quantità di operazioni in modo veloce ed
automatizzato.
A questa categoria appartiene Colossus Mark 1, un elaboratore progettato da
Alan M. Turing e realizzato da M. H. A. Neumann nel 1943, in Inghilterra.
Esso si rivelò particolarmente utile per la decrittografazione dei messaggi in
codice intercettati.
A dimostrazione della sua importanza strategica (anche dopo il termine delle
ostilità) basti ricordare che la sua esistenza fu tenuta segreta fino al 1970 e
che l'algoritmo di decodifica fu reso pubblico solo nel 1995!
Nel 1945 John Von Neumann mette a punto il primo computer dotato di sistema
operativo, ovvero un software che gestisce l'esecuzione di altre applicazioni.
L'anno seguente, fa la sua comparsa il primo vero computer: l'ENIAC, voluto dal
ministero della difesa americano.
A realizzarlo concorsero i maggiori scienziati statunitensi, su progetto
dell'ingegnere John Eckert e del fisico John William Mauchly.
Esso conteneva 18.000 valvole, pesava 80 tonnellate ed occupava una stanza di 9
metri per 15.
Era in grado di compiere 5.000 addizioni e 360 moltiplicazioni per secondo e i
dati erano inseriti mediante schede perforate.
Nel 1947 W. Shocley, J. Bardeen e W. Brattain inventano il transistor, dispositivo
elettronico con il quale vengono realizzati tutti i circuiti elettronici moderni,
destinato a sostituire le numerose valvole utilizzate nei calcolatori fino a
quel momento.
In questi stessi anni fanno la loro comparsa le memorie a nuclei magnetici, in
alternativa alle schede perforate. Si entra così nella seconda generazione
dei computer.
La terza generazione invece ha inizio negli anni '60, quando il computer da
semplice "macchina di calcolo" diviene un "elaboratore di dati": non più lunghe
e complesse procedure di calcolo, ma semplici e veloci operazioni da compiere
in pochi minuti
1,3) Il personal computer
Il mondo dei computer è destinato a cambiare nel 1971, a seguito di due invenzioni:
il microprocessore e il floppy disk: un processore basato su un unico chip di
silicio (per cui di dimensioni particolarmente ridotte) e un sistema di
memorizzazione dei dati comodo, veloce ed economico.
Queste innovazioni segnano il passaggio alla quarta generazione degli elaboratori,
caratterizzata da dimensioni particolarmente ridotte, costi contenuti, elevata
potenza e facilità d'uso.
Non più solo computer per aziende e specialisti, ma computer per ogni persona:
personal computer, appunto.
Il primo personal computer fu realizzato nel 1975: l'Altair 8800.
Esso era dotato di 256 byte di memoria ed era basato su un processore Intel 8080
(a 8 bit).
La dotazione non comprendeva né monitor né tastiera e i dati potevano essere
memorizzati su appositi nastri magnetici in cassetta.
Il sistema operativo era stato scritto da due sconosciuti programmatori:
Paul Allen e Bill Gates, i futuri fondatori della Microsoft.
Il prezzo di vendita era di $ 395.
Nel 1977 escono gli Apple II con una prima interfaccia grafica e l'utilizzo
del mouse (sviluppato nei laboratori Xerox).
Nel 1980, Commodore introdusse il VIC-20, un computer destinato al solo scopo
ludico da collegare al televisore, con soli 5 Kb di RAM e basato sull'utilizzo
di cassette.
In poco tempo se ne vendettero più di 1.000.000 di unità.
Un successo ancora maggiore ebbe la versione successiva: il celebre Commodore 64.
Nel 1981 l'IBM, dopo anni di disinteresse, lancia sul mercato il suo primo
IBM Personal Computer, basato su processore Intel 8086 (16 bit), con 1 Mb di
memoria RAM, floppy da 5" e 1/2, tastiera e monitor da 12".
Il sistema operativo installato era il MS-DOS (Microsoft Disk Operating System).
Nel 1984 la Apple introdusse sul mercato il primo PC Macintosh.
A contraddistinguere i nuovi Mac è l'interfaccia grafica:
anziché la sola riga di comando (caratteristica del Dos), si ha un insieme di
finestre e menu a discesa che rendono piacevole e immediato l'utilizzo del computer.
Tale sistema verrà ripreso anche dalla Microsoft, col suo Windows, il sistema
operativo attualmente più diffuso.
Gli ultimi 15 anni hanno visto una crescita esponenziale della potenza dei computer,
accompagnata da una drastica riduzione dei prezzi.
Attualmente possiamo definirci nella quinta generazione dei computer: le macchine
multimediali.
Suoni, immagini, filmati il tutto integrato in un'unica postazione di lavoro e
intrattenimento.
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