Introduzione alla contabilità ambientale Gruppo per la sperimentazione della contabilità ambientale nelle Province 2a Riunione Federico Falcitelli Istat, Dirigente l’U.O. Conti economici dell’ambiente [email protected] Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI, Piazza Cardelli 4 Sappiamo rispondere a queste domande? 1. La crescita dell’economia del territorio necessita di un crescente fabbisogno di risorse naturali? 2. Per soddisfare tale fabbisogno il sistema dipende da altri territori? 3. Quali sono i settori produttivi e i consumi dei cittadini che contribuiscono maggiormente all’inquinamento o al consumo delle risorse naturali? 4. Sono quelli che “trainano” l’economia del territorio oppure no? 5. Quante risorse economiche vengono mobilitate nel territorio per tutelare l’ambiente? 6. Quanto le risorse pubbliche e quante quelle private? 7. È sufficiente o si può fare di più? 8. Qual è la disponibilità qualiquantitativa delle diverse risorse naturali? 9. Sono utilizzate in modo sostenibile o è in corso il loro progressivo esaurimento? Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI Le risposte dei sistemi informativi • La contabilità economica territoriale (nazionale, regionale, ...) descrive il sistema economico e il suo funzionamento e consente di tenere sotto controllo l’andamento di una serie di variabili cruciali per lo sviluppo economico • La contabilità ambientale descrive il sistema di interazioni tra economia e ambiente e consente di tenere sotto controllo le implicazioni dello sviluppo economico ossia la sostenibilità ambientale dello sviluppo Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI … dalla descrizione della sola economia … circuito reale (produzione e scambio di beni finali e fattori produttivi) UTILIZZATORI FINALI PRODUTTORI circuito monetario (contropartita monetaria dei flussi reali sotto forma di ricavi e redditi) Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI … alla descrizione dell’interazione economia-ambiente generano N.B.: Il significato di “impatto” nello schema DPSIR non è identico a quello di “impatto ambientale”, ad es. in una procedura VIA: DPSIR: per “impatto” si intende gli effetti (sulla salute, sull’economia, ecc.) conseguenti ai cambiamenti dello stato dell’ambiente; VIA: per “impatto ambientale” si intende le ricadute sull’ambiente (pressioni generate, modificazioni dello stato dell’ambiente, effetti sulla salute umana, ecc.) conseguenti ad un intervento dell’uomo Forze motrici o fattori di pressione (Driving forces) Pressioni (Pressures) Attività o processi antropici che causano le pressioni: agricoltura, industria, trasporti, consumi, ecc. modificano, sostituiscono, eliminano abbattono, riducono, prevengono Sollecitazioni dirette del sistema antropico sull’ambiente naturale: rilascio di sostanze inquinanti (emissioni in atmosfera, in acqua, rifiuti), emissione di radiazioni, prelievo di risorse naturali, uso del suolo e altre modificazioni dell’ambiente naturale influenzano, alterano Risposte (Responses) Contromisure del sistema antropico per risolvere i problemi ambientali: attività di prevenzione e riduzione dell’inquinamento, di prevenzione e riparazione del danno ambientale, di gestione sostenibile delle risorse naturali, ecc. stimolano, richiedono Stato (State) ripristinano, influenzano Condizioni e tendenze evolutive dell’ambiente naturale: qualità dell’aria, delle acque, del suolo, ecc., andamento delle temperature globali, ecc. Impatti (Impacts) Effetti dei cambiamenti dello stato dell’ambiente naturale: effetti nocivi sulla salute umana, danni economici per le attività produttive, alluvioni, ecc. Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI provocano, causano Contabilità ambientale che cos’è? • Domanda: Che cos’è? Come si riconosce? E’ un qualunque numero sull’ambiente? • Risposta: Si occupa di certe “tematiche” Se ne occupa in un certo modo, ossia con particolari “strumenti” Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI “Tematiche” (1/4) Tematiche Principali fenomeni considerati Natura dei fenomeni analizzati Tipo di informazione secondo il modello DPSIR Consistenza e stato qualitativo del patrimonio naturale Consistenza dello stock quantitativo delle varie risorse naturali (foreste, acque interne, risorse del sottosuolo, risorse animali, ecc.); Stato di salute delle varie risorse naturali e dei diversi media ambientali (qualità delle foreste, delle acque, dell’aria, ecc.). STOCK STATO Uso e deterioramento del patrimonio naturale Quantitativi delle diverse risorse naturali prelevati dall’uomo; Emissioni di sostanze (attualmente o potenzialmente) inquinanti (emissioni atmosferiche, acque reflue, rifiuti, ecc.); Fenomeni di degrado e modifica della qualità dell’ambiente. FLUSSI PRESSIONI Spese difensive ambientali Interventi di prevenzione e riduzione di fenomeni di uso delle risorse naturali e di inquinamento e degrado; Interventi di ripristino di situazioni ambientali deteriorate per l’eccessivo uso delle risorse e/o per l’eccessivo inquinamento e degrado. FLUSSI RISPOSTE Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI “Tematiche” (2/4): elementi del patrimonio naturale Classificazione – SEEA2003 Combustibili fossili Minerali metalliferi Minerali non metalliferi Agricolo Suolo Non agricolo Acque superficiali Risorse idriche Acque sotterranee Legname da foreste Raccolti e piantagioni diversi dal legname da foreste Risorse (*) biologiche Animali acquatici Animali non acquatici Superficie occupata da edifici e infrastrutture Superficie agricola e dei corpi idrici associati Superficie forestale e dei corpi idrici associati Superficie dei maggiori corpi idrici Altre superfici Ecosistemi terrestri Risorse minerali ed energetiche Risorse naturali Superficie terrestre e acquatica Ecosistemi Ecosistemi acquatici Ecosistemi atmosferici Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI “Tematiche” (3/4): funzioni del patrimonio naturale • fornisce materie prime e risorse per i processi di produzione e di consumo (resource functions) • assorbe i residui dei processi di produzione e di consumo (sink functions) • fornisce l’habitat a tutte le specie viventi inclusa l’umanità (service functions). Alcune funzioni, come l’aria per respirare o l’acqua da bere, sono vitali (survival functions), mentre altre, come la gradevolezza del paesaggio per il tempo libero, sono funzioni non vitali (amenity functions) Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI “Tematiche” (4/4): tipologie di spese difensive 1. Spese finalizzate a tutelare direttamente le funzioni ambientali, ovvero spese per interventi che incidono direttamente sul danno ambientale (qualitativo e quantitativo) 1.1. Spese finalizzate alla prevenzione del deterioramento delle funzioni ambientali 1.2. Spese finalizzate al ripristino delle funzioni ambientali deteriorate 2. Spese finalizzate a contrastare gli effetti negativi del deterioramento delle funzioni ambientali, ovvero spese per interventi che non incidono direttamente sul danno ambientale, ma che invece agiscono più a valle sulle conseguenze del danno ambientale 2.1. Spese finalizzate a sottrarsi agli effetti del deterioramento delle funzioni ambientali una volta che tale deterioramento non viene né evitato, né ripristinato (es.: doppi vetri, trasferimento di residenza) 2.2. Spese finalizzate a compensare gli effetti del deterioramento delle funzioni ambientali senza che ci si sottragga ad essi (es.: cure mediche di patologie indotte dall’inquinamento) Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI “Strumenti”: Principali tipi di conti ambientali e loro finalità Nel Sistema Statistico Europeo e nel SEEA2003 Tipo di conto Principale finalità Conti e bilanci dei flussi di materia a • scambi di materia (input/output) tra economia e ambiente • analisi del loro andamento in relazione all’andamento dell’economia Conti fisici Conti dei flussi di tipo NAMEA Conti ibridi Conti economici dell’ambiente (SERIEE = EPEA+RUMEA) Conti monetari Conti ambientali patrimoniali Conti fisici e monetari • flussi fisici tra economia e ambiente (emissioni atmosferiche, uso e inquinamento dell’acqua, uso dell’energia, ecc.), disaggregati secondo le attività economiche e i consumi che li determinano • analisi congiunta del contributo dato da ciascun settore economico alle pressioni ambientali e all’economia (reddito, occupazione, ecc.) • attività e transazioni economiche per la tutela dell’ambiente • analisi del peso economico della tutela dell’ambiente sull’economia e sui diversi soggetti (PA, Imprese, Famiglie, …), valutazione dell’efficacia e dell’efficienza di politiche ambientali (“chi inquina paga”) • bilancio patrimoniale delle risorse naturali (stock ad inizio ed a fine periodo, variazioni dovute a cause naturali o antropiche). Classi di qualità • analisi della disponibilità di risorse naturali e del loro uso sostenibile Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI 1. La crescita dell’economia del territorio necessita di un crescente fabbisogno di risorse naturali? 2. Per soddisfare tale fabbisogno il sistema dipende da altri territori? 3. Quali sono i settori produttivi e i consumi dei cittadini che contribuiscono maggiormente all’inquinamento o al consumo delle risorse naturali? 4. Sono quelli che “trainano” l’economia del territorio oppure no? 5. Quante risorse economiche vengono mobilitate nel territorio per tutelare l’ambiente? 6. Quanto le risorse pubbliche e quante quelle private? 7. È sufficiente o si può fare di più? 8. Qual è la disponibilità qualiquantitativa delle diverse risorse naturali? 9. Sono utilizzate in modo sostenibile o è in corso il loro progressivo esaurimento? Conti ambientali e analisi delle interazioni economia-ambiente Ambiente naturale Conti ambientali patrimoniali Flussi di materia, NAMEA Flussi di materia, NAMEA Sistema socio-economico Famiglie Imprese Pressioni: prelievo di risorse naturali PA Stato Pressioni: inquinamento e degrado Regioni Province Risposte: uso e gestione sostenibile di risorse naturali Risposte: prevenz. e riduz. inquinamento e degrado Comuni … Issl SERIEE: RUMEA Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI SERIEE: EPEA 3.000.000 3.000.000 1.400.000 1.400.000 1.400.000 Considerando le importazioni il valore sale in media a poco più di un miliardo di tonnellate e la variazione è +5% 2.500.000 2.500.000 Considerando anche i flussi indiretti associati alle importazioni il fabbisogno complessivo di materia supera in media il miliardo e 900 milioni di tonnellate e la variazione è +34% 1.200.000 1.200.000 1.200.000 1.000.000 1.000.000 1.000.000 2.000.000 2.000.000 800.000 800.000 800.000 1.500.000 1.500.000 Flussi indiretti associati alle importazioni 1.000.000 1.000.000 Importazioni Importazioni 500.000 500.000 600.000 600.000 600.000 400.000 400.000 400.000 Estrazione interna di Estrazione interna materiali inutilizzati Estrazione interna didi materialiinutilizzati inutilizzati materiali 200.000 200.000 200.000 Estrazione interna interna di di Estrazione Estrazione interna di materiali utilizzati materiali materiali utilizzati utilizzati 2001 2001 2001 1999 1999 1999 2000 2000 2000 1997 1997 1997 1998 1998 1998 1995 1995 1995 1996 1996 1996 1993 1993 1993 1994 1994 1994 1992 1992 1992 1991 1991 1991 1990 1990 1990 1989 1989 1989 1988 1988 1987 1986 1986 1985 1984 1983 1983 1982 1982 -1981 1981 -- Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI variazione +52% PIL 2000 (milioni di euro) concatenati anno anno 2000 2000(milioni (milionidi dieuro) euro) PIL valori valori concatenati concatenati anno La materia (utilizzata e non) prelevata nel paese è in media 790 milioni di tonnellate e la variazione nel periodo è -5% 1980 1980 Fabbisogno tonnellate) Fabbisogno materiale materiale totale totale (migliaia (migliaiadi ditonnellate) tonnellate) La crescita economica del paese richiede un fabbisogno crescente di risorse naturali? Conti dei flussi di materia Quali sono le attività economiche più inquinanti e che importanza hanno per l’economia del paese? NAMEA Ogni attività economica fornisce un contributo percentuale diverso all’economia, all’occupazione e alle emissioni di CO2 (Italia, 2002) Anno 2002 0% AGRICOLTURA, CACCIA, SILVICOLTURA, PESCA 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 2,6% 4,6% 2,4% 22,1% 22,4% INDUSTRIA IN SENSO STRETTO 76,7% COSTRUZIONI COMMERCIO, ALBERGHI E RISTORANTI 5,0% 6,8% 0,7% 16,4% 20,2% Valore aggiunto a prezzi correnti 5,7% Occupati interni TRASPORTI 5,0% 3,6% 10,0% CO2 48,9% 42,4% ALTRE ATTIVITA' 4,6% Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI 100% Quanto spende l’economia italiana per l’ambiente? 35.000 3,0% Spesa nazionale ambientale Incidenza sul PIL 30.000 2,5% 25.000 Milioni di euro 2,0% 20.000 1,5% 15.000 1,0% 10.000 0,5% 5.000 - 0,0% 1997 1998 1999 2000 Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Come, cosa, chi ? Investimenti 15% Consumi finali 35% Uso e gestione delle acque interne 29% Per cosa si spende? Come si spende? Consumi intermedi 50% Gestione rifiuti 60% Gestione acque reflue 11% PA & ISSL 10% Chi spende? Famiglie 31% Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI Imprese 59% Media 1997-2006 Qual è la disponibilità delle risorse naturali? Sono in esaurimento? CONTI AMBIENTALI PATRIMONIALI Schema generale di conto patrimoniale Stock ad inizio periodo [+] Variazioni Schema di conto patrimoniale adattato al caso della contabilità di una risorsa naturale Stock ad inizio periodo Variazioni Incrementi [+] Decrementi [-] Stock a fine periodo [=] Naturali Incrementi [+] Decrementi [-] Antropiche Come diventa per una generica risorsa naturale Incrementi [+] Decrementi [-] Stock a fine periodo [=] Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI [+] Contabilità ambientale, che cos’è ? L’informazione offerta dalla contabilità ambientale è … • • • … focalizzata sui vari aspetti dell’interazione tra economia e ambiente … finalizzata a favorire l’analisi congiunta e contestuale dei fatti ambientali e dei fatti economici correlati … e quindi è organizzata secondo concetti, definizioni, classificazioni e schemi derivati dalla disciplina dei conti economici nazionali in modo tale da integrare economia ambiente Informazione di base sull’ambiente • dati amministrativi (es. controlli effettuati dal NOS) • dati di base (es. concentraz di CO2 rilevata da una centralina di una città, il giorno xx alle ore yy) •… Statistiche ambientali • emissioni di CO2 dell’Italia • concentraz. media annua di CO2 in città •… Contabilità ambientale • contributo di ciascuna attività economica alle emissioni di CO2 in relazione al contributo dell’attività all’economia del territorio • spesa per tutela ambiente rispetto al totale •… Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI Contabilità ambientale, quali caratteristiche? • “Fisionomia”: uso di schemi contabili • Relazione contabile tra i numeri • Collegamento sistematico tra informazione ambientale ed economica Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI Contabilità ambientale, Perché? • “Fisionomia”: uso di schemi contabili Aiuta a strutturare i dati esistenti (coerenza/significato concettuale) • Relazione contabile tra i numeri Consente in alcuni casi di ricavare per calcolo informazioni mancanti Alcuni saldi sono suscettibili di immediata interpretazione dal punto di vista della sostenibilità ambientale • Collegamento sistematico tra informazione ambientale ed economica Lettura integrata fenomeni economici ed ambientali Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI Cosa esiste Accezione di contabilità ambientale Livello di analisi Grado di standardizzazione Cogenza Contabilità ambientale della statistica ufficiale MACRO: analisi del territorio funzionale a decisioni strategiche in merito al quadro generale (nazionale e regionale) ALTO: manuali metodologici e operativi condivisi in ambito ONU, OCSE, UE, BM, FMI Limitata a poche informazioni (spesa pubblica e privata) Contabilità ambientale di impresa MICRO: analisi degli aspetti rilevanti dal punto di vista della gestione aziendale BASSO: manuali e linee guida non armonizzati a livello internazionale NO Contabilità ambientale degli enti pubblici (locali) MESO: analisi del territorio e degli interventi dell’ente ai fini della definizione e valutazione delle politiche BASSO: varie sperimentazioni da parte di alcuni enti locali fra Province e Comuni NO Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI Dove stiamo andando • Comitato di esperti di contabilità ambientale ed economica delle A livello internazionale Nazioni Unite (UNCEEA) • Obiettivo: elevare a rango di standard internazionale entro il 2012 il manuale di contabilità ambientale ed economica noto con l’acronimo SEEA2003 adottato da ONU, UE, OCSE, FMI e BM • Al termine di questo processo, per la prima volta a fianco dello standard internazionale relativo al Sistema dei conti economici nazionali (SNA) si avrà anche lo standard di contabilità ambientale A livello nazionale • Dal 1998 presentate in parlamento varie proposte di legge in materia di contabilità ambientale della AAPP. Ultima in ordine dei tempo quella del Consiglio dei Ministri della XV legislatura, settembre 2007 • Sperimentazioni da parte di enti locali, eterogenee e non armonizzate Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI Per saperne di più • MEF-Istat, Ambiente e politiche di sviluppo: le potenzialità della contabilità ambientale per decidere meglio, http://www.dps.tesoro.it/materialiuval/ml.asp, http://www.istat.it/ambiente/contesto/ambientale/index.html • I conti ambientali dell’Italia, http://www.istat.it/conti/ambientali/ • I conti ambientali dell’Unione europea, http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=2873,6 3643317,2873_63643793&_dad=portal&_schema=PORTAL • I conti ambientali della Nazioni Unite, http://unstats.un.org/unsd/envaccounting/default.asp Roma, 23-24 Settembre 2008, UPI