Più semplicità. È facile con UniCredit. Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 Noi persone di UniCredit ci impegniamo a generare valore per i nostri clienti. Siamo una banca leader in Europa e questo significa per noi contribuire allo sviluppo delle comunità in cui viviamo e voler essere uno dei migliori posti di lavoro. Aspiriamo all’eccellenza e vogliamo che la relazione con noi sia facile. Realizzare questi impegni ci permetterà di creare valore sostenibile per i nostri azionisti. I tempi cambiano, gli impegni presi restano. Il 2009 si è chiuso lasciandoci in eredità una maggiore consapevolezza degli obiettivi da raggiungere e della direzione verso la quale muoverci. Tutto quello che abbiamo considerato importante da sempre, oggi assume un peso ancora più rilevante. In particolare, i nostri clienti. Nel 2009 abbiamo elaborato una nuova Mission aziendale che rafforza ulteriormente la nostra volontà di mettere sempre al centro il cliente. La nostra aspirazione è rendere più facile la relazione con i clienti, offrendo loro soluzioni semplici e chiare che possano contribuire al raggiungimento dei loro obiettivi finanziari in modo affidabile ed efficiente. Questo è ciò che chiamiamo “real life banking”, che per noi significa offrire ai nostri clienti non solo servizi finanziari, ma anche il giusto supporto, al momento giusto, e nel modo giusto. Significa guardarli negli occhi, lavorare con loro per valutarne i bisogni di tutti i giorni e utilizzare le nostre competenze per offrire soluzioni efficaci grazie a relazioni facili e agevoli. Crediamo che con il nostro rigoroso impegno, volto a promuovere semplicità e trasparenza, continueremo a perseguire l’eccellenza in ciò che facciamo, mantenendo e accrescendo la fiducia dei nostri clienti, come rappresentato nelle pagine seguenti. Nel bilancio di quest’anno sono presenti fotografie ed episodi raccolti fra i clienti di UniCredit Group in Europa che testimoniano il ruolo che il Gruppo ha svolto nelle loro esperienze. Ciascuno di essi rappresenta le fondamenta su cui costruire insieme il futuro. Nel raccontare le loro storie hanno voluto condividere un momento in cui il nostro Gruppo ha reso la loro vita più semplice. Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 Dace Markeviča Uralchem Trading Sia Cliente Corporate Banking – Lettonia Per qualsiasi esigenza «finanziaria - incluse le operazioni più comuni come i pagamenti - Uralchem Trading può contare sulle soluzioni proposte da UniCredit Bank in quanto vantaggiose e costruttive per entrambe le parti. Il personale della banca è sempre pronto a fornire consulenze utili per avere successo nelle nostre attività, ponendo le basi per un rapporto duraturo e fondato sulla fiducia.» È facile con UniCredit. Indice Introduzione Cariche sociali Lettera del Presidente Profilo di UniCredit Group 5 7 8 10 Strategia e risultati Lettera dell’Amministratore Delegato Principali risultati del 2009 Nota alla Relazione e al Bilancio 17 18 20 21 Relazione sull’andamento della gestione Principali dati del Gruppo Schemi di Bilancio riclassificati Evoluzione trimestrale Confronto quarto trimestre 2009/2008 Risultati per settori di attività Dati storici del Gruppo L’azione UniCredit Risultati del Gruppo Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Altre informazioni Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione 25 26 28 30 32 33 34 35 36 49 92 101 Corporate Governance La struttura di Governance Il Management Committee Group Management Team 105 106 114 116 Bilancio Consolidato Schemi di bilancio consolidato Nota integrativa consolidata Allegati 119 121 131 437 Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 503 Relazione della Società di revisione ai sensi dell’art. 156 del D.Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58 507 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 3 Secondino Lamparelli, ReviPlant Cliente Retail – Italia el 1999, io e i miei «sociNabbiamo aperto un garden center sulle colline sopra Moncalieri, in provincia di Torino. Con il nostro approccio orientato al cliente, oggi siamo tra i maggiori protagonisti del settore e un punto di riferimento per la nostra comunità locale. Grazie alla relazione e alla guida offertaci da UniCredit, abbiamo avviato un processo di espansione e siamo ancora oggi costantemente in crescita.» È facile con UniCredit. Introduzione Cariche sociali Lettera del Presidente Profilo di UniCredit Group Profilo Focus Modello organizzativo La nostra identità UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 7 8 10 10 12 14 15 5 József Varga, Valid Dental-Medical Nagykereskedöház Kft. Cliente Retail – Ungheria ollaboravamo già da anni «conCUniCredit Bank, quando i nostri dipendenti hanno proposto di aprire dei conti retail presso una banca che garantisse condizioni favorevoli in termini di commissioni e tassi di interesse. UniCredit Bank ci ha offerto l’opportunità di aprire nuovi conti nell’ambito di uno speciale pacchetto denominato “Employee Benefit Package”, che ha completamente soddisfatto i miei dipendenti.» È facile con UniCredit. Cariche Sociali Consiglio di Amministrazione Dieter Rampl Luigi Castelletti Farhat Omar Bengdara Vincenzo Calandra Buonaura Fabrizio Palenzona Alessandro Profumo Presidente Vice Presidente Vicario Vice Presidenti Amministratore Delegato Giovanni Belluzzi Manfred Bischoff Enrico Tommaso Cucchiani Donato Fontanesi Francesco Giacomin Piero Gnudi Friedrich Kadrnoska Marianna Li Calzi Salvatore Ligresti Luigi Maramotti Antonio Maria Marocco Carlo Pesenti Lucrezia Reichlin Hans-Jürgen Schinzler Theodor Waigel Anthony Wyand Franz Zwickl Consiglieri Lorenzo Lampiano Segretario Collegio Sindacale Giorgio Loli Presidente Gian Luigi Francardo Siegfried Mayr Aldo Milanese Vincenzo Nicastro Sindaci Effettivi Massimo Livatino Giuseppe Verrascina Sindaci Supplenti KPMG S.p.A. Marina Natale Società di Revisione Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari UniCredit S.p.A Sede Sociale: Roma, via A. Specchi, 16 Direzione Generale: Milano, Piazza Cordusio Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma, codice fiscale e partita IVA n° 00348170101 Iscritta all’Albo delle Banche Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano Albo dei Gruppi Bancari cod. 3135.1 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Capitale sociale: euro 9.648.790.961,50 interamente versato UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 7 Introduzione Lettera del Presidente “ Consapevole delle sfide da affrontare, il nostro nuovo Consiglio di Amministrazione, eletto nel 2009, ha concentrato i propri sforzi su un rafforzamento del sistema di governance, a supporto di una forte e sostenibile performance a lungo termine. Signori Azionisti, ” l’anno che abbiamo di fronte segna l’inizio di un nuovo ciclo per l’economia globale, che porterà per tutti noi nuove sfide ma anche nuove opportunità. La buona notizia è che il rischio di una seconda Grande Depressione è stato evitato: l’economia globale è ripartita e tutte le principali aree economiche sono tornate a registrare una crescita positiva, nonostante alcuni singoli paesi, anche in Europa, siano ancora in fase di recessione. La ripresa deve molto alla reazione rapida e risolutiva dei policy makers: stimoli senza precedenti di politica fiscale e monetaria hanno svolto un ruolo determinante nel frenare la recessione. Ma la ripresa ha già iniziato a mostrare importanti segni di autosostenibilità, traendo beneficio, in primo luogo, dalla struttura più equilibrata che l’economia mondiale ha acquisito nel corso degli ultimi anni. I mercati emergenti rappresentano ora una parte cospicua dell’economia globale, e sono stati i primi a ripartire, diventando il principale motore di crescita. Di fatto, il rapido e robusto recupero del commercio mondiale è stato la sorpresa positiva più notevole, soprattutto alla luce dei timori, diffusi ancora un anno fa, di un possibile aumento delle pressioni protezionistiche. Viste attraverso il prisma delle nostre attività, le maggiori opportunità di questo nuovo ciclo economico sono chiare. Innanzitutto, la diversificazione geografica continua ad essere uno dei nostri principali punti di forza, in particolare per la nostra significativa presenza in qualità di domestic player in tutta l’Europa Centrale e Orientale. La Polonia è stata il solo paese europeo ad evitare la recessione ed è ora sul punto di realizzare una forte crescita nel 2010. La Turchia si avvia a registrare quest’anno la ripresa più sostenuta d’Europa, confermando la sua reputazione di una delle economie più reattive della regione. Ambedue i paesi, come altri paesi dell’Europa Centro-Orientale, godono di fondamentali macroeconomici forti e di un sistema finanziario robusto, in cui UniCredit svolge un ruolo chiave. 8 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Inoltre, la più forte ripresa al di fuori della zona euro favorisce quelle aziende che sono ben posizionate per avvantaggiarsi della domanda estera, soprattutto di beni di investimento e tecnologia. Noi abbiamo la responsabilità e l’opportunità di sostenere i loro sforzi, per vincere insieme la sfida della concorrenza globale. Altrettanto chiare e concrete sono, però, le sfide da fronteggiare. Il ruolo portante delle esportazioni non riflette solo la vivacità della ripresa nel resto del mondo, ma anche la lentezza e le deboli prospettive dei consumi e degli investimenti privati interni nella maggior parte della zona euro. Con il livello di disoccupazione ancora in aumento, è naturale che i consumatori non si sentano di incrementare la propria spesa. E i piani di investimento delle aziende sono frenati non solo dalle incertezze riguardo alla domanda futura, ma, in alcuni casi, anche dal più alto livello di debito accumulato negli anni passati, che ora richiede un graduale impegno di riduzione della leva finanziaria. l livelli ancora alti del tasso di default aziendale rammentano come il settore corporate europeo, in generale, abbia bisogno di rafforzare tanto i bilanci quanto la produttività. Offrire sostegno al settore corporate nel suo impegno di ristrutturazione è una delle grandi sfide che le banche affronteranno quest’anno. Consapevole delle sfide da affrontare, il nostro nuovo Consiglio di Amministrazione, eletto nel 2009, ha concentrato i propri sforzi su un rafforzamento del sistema di governance, a supporto di una forte e sostenibile performance a lungo termine. Uno dei passi più importanti è stata l’elaborazione di un nuovo sistema di retribuzione, che sarà sottoposto all’approvazione degli azionisti nel corso dell’Assemblea di quest’anno. Il nostro nuovo modello di retribuzione dei ruoli executive si fonda sulle best practices esistenti a livello globale ed incorpora le più recenti raccomandazioni degli organismi internazionali di regolamentazione e sorveglianza. Associa gli incentivi alla performance con elementi di salvaguardia che limitano l’assunzione di rischio, ed assicura che la performance sia misurata in termini di creazione di valore sostenibile e di lungo termine per i nostri stakeholders. Siamo fermamente convinti che questo modello ci permetterà di attirare e trattenere persone di talento, di massimizzare la redditività a lungo termine adeguata al rischio, in linea con gli interessi degli azionisti, e di rafforzare la nostra reputazione. Su questo fronte, il nostro approccio è stato proattivo e di avanguardia, evidenziando la nostra piena comprensione delle forze che stanno dando nuova forma al sistema finanziario, e la nostra disponibilità a prendere l’iniziativa. La stessa impostazione ha contraddistinto la nuova valutazione dei requisiti patrimoniali del Gruppo. Grazie al sostegno degli azionisti, l’aumento di capitale effettuato ha rafforzato la nostra posizione finanziaria, e ci ha dato la libertà e la flessibilità necessarie a sostenere il flusso di credito alle tante piccole e medie imprese che hanno un’importanza vitale per la salute delle comunità locali in tutta Europa. Siamo ben consapevoli di come il successo nasca dalla reputazione e dalla sostenibilità delle attività aziendali. Per tale ragione, abbiamo lanciato l’iniziativa “ONE4C” per migliorare la struttura organizzativa e per garantire di essere costantemente focalizzati sui nostri clienti e sulle loro esigenze. In questo contesto faremo leva sulla semplicità e sulla trasparenza per migliorare il nostro modo di lavorare con la clientela. L’impegno verso gli stakeholders non si limita solo alle iniziative di natura finanziaria. A seguito del terremoto in Abruzzo, nel 2009, il Gruppo UniCredit ha dato immediata risposta alla tragedia umana, affiancandosi alle organizzazioni locali nel fornire aiuti materiali ed assistenza a coloro che ne avevano bisogno. Abbiamo inoltre aperto un conto corrente per accogliere la forte ondata di generosità, che ci ha permesso di raccogliere oltre quattro milioni di euro in donazioni a sostegno della popolazione dell’Abruzzo. Desidero esprimere un caloroso ringraziamento ai nostri dirigenti e dipendenti per la loro dedizione al Gruppo e per essere stati in grado di adattarsi ai cambiamenti che abbiamo introdotto in risposta alle evoluzioni dell’ambiente finanziario. Vorrei anche riconoscere il prezioso contributo dei membri del nostro nuovo Consiglio di Amministrazione, che per la prima volta comprende due rappresentanti di una lista presentata dagli azionisti di minoranza. Con una nuova struttura azionaria, e con l’aggiunta di importanti azionisti istituzionali, essi hanno svolto un ruolo chiave nel rafforzare la governance della nostra impresa. Infine, e soprattutto, desidero ringraziare voi, i nostri azionisti, senza i quali non saremmo dove siamo oggi. Dieter Rampl Presidente UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 9 PROFILO UniCredit Group opera in 22 Paesi europei con oltre 165.000 dipendenti e circa 9.800 filiali. UniCredit Group si caratterizza per una forte identità europea, un’estesa presenza internazionale e un’ampia base di clientela. La posizione strategica, sia nell’Europa occidentale sia in quella centrale e orientale (CEE), consente al Gruppo di avere una delle più elevate quote di mercato nell’area. (i valori monetari sono espressi in milioni di ) MARGINE DI INTERMEDIAZIONE RISULTATO DI GESTIONE UTILE NETTO 59.689 8,47% 9,49% PATRIMONIO NETTO CORE TIER 1 RATIO1 TIER 1 RATIO1 DIPENDENTI2 27.572 12.248 1.702 oltre 165.000 FILIALI 3 TOTALE ATTIVO circa 9.800 928.760 1. Dopo aumento di capitale concluso il 24 febbraio 2010. 2. Dati al 31 dicembre 2009. FTE = “Full time equivalent”: personale conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall’azienda presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%. 3. I dati includono le filiali consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services. 4. Voce 120 del Conto Economico. 10 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group AUSTRIA AZERBAIGIAN BOSNIA-ERZEGOVINA BULGARIA CROAZIA ESTONIA GERMANIA ITALIA KAZAKISTAN KIRGHIZISTAN LETTONIA LITUANIA POLONIA REPUBBLICA CECA ROMANIA RUSSIA SERBIA SLOVACCHIA SLOVENIA TURCHIA UCRAINA UNGHERIA FILIALI PER PAESE3 10,2 25,3 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 TOTALE 2.075 889 TURCHIA ALTRI 1.030 POLONIA 12,6 326 6,3 AUSTRIA 12,2 783 17,7 9,8 Italia Germania Austria Polonia Turchia Altri GERMANIA 7,7 33,8 Italia Germania Austria CEE Altri ITALIA 40 24,4 9.799 10,251 DIPENDENTI PER PAESE2 (%) 4.696 RICAVI PER AREE GEOGRAFICHE4 (%) 11 FOCUS L’AUSTRIA, LA GERMANIA E L’ITALIA UniCredit Group ha una posizione strategica in Austria, Germania e Italia. Questi tre paesi rappresentano oltre un terzo del Prodotto Interno Lordo di tutte le economie dell’Unione Europea e, insieme, costituiscono una delle regioni transnazionali più ricche del continente. In ciascuno di questi tre paesi, il PIL pro capite è più alto rispetto a quello dell’Unione Europea; in particolare la Germania, in termini di PIL pro capite, è molto ben posizionata tra le quattro più grandi economie della UE: Francia, Germania, Regno Unito e Italia. Dopo il rallentamento senza precedenti osservato nel 2009, si prevede che la crescita economica riprenda e continui nei prossimi anni. In particolare, si stima che l’economia, tra il 2010 e il 2014, crescerà, in termini reali, dell’1,6 percento in Austria, dell’1,6 percento in Germania e dell’1,2 percento in Italia, attestandosi su livelli pari o decisamente superiori a quelli conseguiti nel quinquennio precedente. Le esportazioni saranno sempre più determinanti per la crescita futura; l’export di beni e servizi del 2009 in Austria, Germania e Italia ha rappresentato, rispettivamente, il 50,1, il 40,8 e il 24,0 percento del PIL – che sono tra i valori più alti di tutti i Paesi della UE. Queste tre nazioni sono particolarmente interconnesse con le economie in espansione dell’Europa Centrale e Orientale (CEE). Più della metà delle esportazioni austriache e un terzo di quelle italiane e tedesche non dirette alla “vecchia Europa” sono infatti destinate ai Paesi CEE. Inoltre, più di 100.000 società austriache, tedesche e italiane sono attive in questi Paesi. La presenza di UniCredit Group nei Paesi CEE è cresciuta negli anni, sia a livello organico sia attraverso acquisizioni strategiche. Il Gruppo, che si classifica tra le maggiori reti bancarie dei tre principali Paesi dell’Europa Occidentale in cui opera, è presente con circa 330 sportelli in Austria, 780 in Germania e 4.700 in Italia. A livello europeo, UniCredit Group sta affinando il modello di servizio, mettendo il cliente al centro delle sue attività. Questo prevede anche la rivisitazione dei criteri di segmentazione della clientela con l’obiettivo di migliorare il servizio al cliente. I primi tre Paesi a implementare questi cambiamenti saranno proprio l’Austria, la Germania e l’Italia. PIL PRO CAPITE1 QUOTE DI MERCATO 2 (%) Austria Germania Italia 140,3 124,9 106,9 1. PIL pro capite nominale al 31 Dicembre 2009 (EU27=100). Il PIL pro capite nominale di EU27 non è definitivo (ultimo aggiornamento 16 Marzo 2010). 2. Quote di Mercato per Totale Crediti verso Clientela al 31 Dicembre 2009. Fonte: Eurostat, UniCredit Research. 12 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Austria Germania Italia 16,3 3,5 13,6 L’EUROPA CENTRALE E ORIENTALE UniCredit Group è leader di mercato nell’Europa Centrale e Orientale, dove rappresenta uno dei principali gruppi bancari, con circa 4.000 filiali. Il Gruppo vanta una lunga storia in questa regione, dove si concentra circa la metà di tutti i suoi dipendenti. La sua posizione gli consente di beneficiare del processo di convergenza economica che sta generando standard di vita più elevati e un ambiente sempre più favorevole all’attività imprenditoriale in questi Paesi, dieci dei quali sono già membri della UE e adotteranno l’euro nei prossimi anni. Le economie dei paesi CEE – che comprendono anche due dei cinque più grandi mercati emergenti del mondo, Russia e Turchia, e uno dei mercati più stabili e promettenti d’Europa, la Polonia – attualmente rappresentano una quota dell’economia mondiale di dimensioni analoghe alla Germania o alla Cina. Si tratta di un dato particolarmente impressionante, se si pensa che le economie di questi paesi, solo dieci anni fa, rappresentavano circa la metà dell’economia tedesca. UniCredit Group in questa regione dinamica è piuttosto diversificato, con una presenza diretta in 19 Paesi. Si posiziona tra i più grandi operatori in 17 Paesi e tra i primi cinque in 10 Paesi. La regione CEE attualmente rappresenta il 13,7 percento del credito totale erogato dal Gruppo. QUOTE DI MERCATO 3 (%) UniCredit Group ha dimostrato la sua capacità di integrazione delle banche dei Paesi CEE entrate a far parte del Gruppo. La posizione di mercato del Gruppo in questi Paesi garantisce alle banche locali notevoli vantaggi competitivi, tra i quali un brand riconosciuto sul mercato, la condivisione di best practice, l’accesso ai mercati internazionali, e significative economie di scala. Inoltre, il portafoglio diversificato del Gruppo in questa regione consente una crescita modulare e favorisce la penetrazione nei diversi mercati locali delle sue fabbriche di prodotto globali. 5,8 8,1 9,3 12,3 16,3 3. Quote di Mercato per Totale Attivo al 31 Dicembre 2009. 20,1 * al 30 Settembre 2009. Fonte: UniCredit Research, UniCredit CEE Strategic Analysis. 24,7 1,5 Estonia 1,5 Lituania* 1,7 Lettonia 1,8 Russia Ungheria 5,9 Ucraina 6,0 Slovacchia 6,1 Romania 6,3 Serbia 6,4 Slovenia 6,5 Repubblica Ceca Turchia Kazakistan Polonia Bulgaria Bosnia Erzegovina Croazia UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 13 MODELLO ORGANIZZATIVO Un modello incentrato su quattro pilastri: Centralità del cliente costituisce il fulcro delle nostre aree Retail, Corporate & Investment Banking e Private Banking, che offrono servizi specializzati al fine di massimizzare il valore per il cliente e il suo grado di soddisfazione nel lungo periodo. Approccio multi-locale consente alle banche del Gruppo di supportare le reti commerciali ed essere vicine ai clienti. Linee di prodotti globali generano valore aggiunto per tutte le aree geografiche e si avvalgono delle competenze presenti nel Gruppo, quali ad esempio l’asset management. Linee di servizi globali forniscono alle funzioni commerciali e alle fabbriche di prodotto servizi specializzati, tra cui back-office, ICT, Recupero crediti, Gestione acquisti, Real Estate e Shared Service Center. DIVISIONAL MODEL Aree Strategiche di Business valorizzano le competenze distintive del Gruppo Programma di divisionalizzazione nell’area CEE persegue una visione unitaria di business per tutte le attività svolte nell’area Central and Eastern Europe Linee di Business si focalizzano sulla creazione di prodotti e servizi specifici per i diversi segmenti di clientela Competence Line monitorano, indirizzano e supportano le attività aziendali del Gruppo e i rischi correlati 14 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group LA NOSTRA IDENTITÀ Oggi UniCredit Group è una realtà multinazionale e relativamente giovane nata da una serie di fusioni e acquisizioni, che beneficia dell’esperienza di tutte le banche che fanno parte del Gruppo, ciascuna con la propria storia e tradizione. Siamo presenti in 22 Paesi e operiamo attraverso molteplici linee di business strategiche e segmenti di clientela. Consapevoli della diversità che ci caratterizza vogliamo essere un Gruppo senza barriere interne trascendendo i confini, le culture e i mercati. Considerate le nostre dimensioni, i nostri obiettivi e l’attuale periodo di incertezza finanziaria globale, viene alla luce – in maniera ancora più evidente – il ruolo che gioca la nostra identità di Gruppo nel creare valore sostenibile per i nostri azionisti, nel servire al meglio i nostri clienti, nel coinvolgere le nostre persone e contribuire allo sviluppo delle comunità locali in cui viviamo e operiamo. Per questa ragione abbiamo deciso di ripensare “chi siamo” e “che cosa rappresentiamo” con una nuova Mission di Gruppo che esprima in modo ancora più chiaro il fondamento della nostra Identità. La nostra Mission è un impegno pubblico che esprime i nostri obiettivi, il modo in cui intendiamo crescere come Gruppo, mantenere la fiducia dei nostri clienti e creare valore sostenibile per i nostri azionisti. Vuole essere guida e ispirazione per la nostra cultura aziendale e per le nostre persone. La Mission comincia dalle “persone di UniCredit”, coloro che la renderanno viva e che rappresentano l’anima del nostro Gruppo. La consapevolezza di ciò a cui aspiriamo dà forma ai nostri valori che a loro volta modellano i comportamenti. Per questa ragione la Mission è stata pensata in modo del tutto coerente con i valori della nostra Carta di Integrità Fiducia, Trasparenza, Rispetto, Reciprocità, Equità e Libertà d’azione. Valori introdotti per fornire una cornice di riferimento per i nostri comportamenti e per supportarci nelle sfide professionali che affrontiamo nella nostra vita lavorativa. La Mission rafforza i nostri valori ed evidenzia maggiormente il nostro obiettivo di sostenibilità. Queste promesse e la capacità di mantenerle influenzano il modo in cui i nostri clienti e gli stakeholder in generale ci percepiscono e valutano la nostra integrità. Siamo consapevoli che integrità significa dire ciò che facciamo e fare ciò che diciamo. Vogliamo valorizzare la nostra diversità e ciò che può essere realizzato quando lo stesso obiettivo è condiviso da tutti gli elementi che costituiscono il nostro Gruppo. Perché siamo convinti che l’intero possa essere maggiore della somma delle parti. Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 15 Friedrich Frey, Cliente Private Banking – Austria corso della mia «lungaNelesperienza come cliente, la banca si è contraddistinta per le sue decisioni sempre tempestive e professionali. Ho apprezzato la semplicità delle soluzioni offerte per i miei investimenti, grazie alle quali ho potuto concentrarmi su altri aspetti importanti della mia vita.» È facile con UniCredit. Strategia e risultati Lettera dell’Amministratore Delegato Principali risultati del 2009 Nota alla Relazione e al Bilancio UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 18 20 21 17 Strategia e risultati Lettera dell’Amministratore Delegato “ Centralità del cliente per noi si traduce in due parole: prossimità e semplicità. Essere vicini ai clienti vuol dire essere attenti alle loro reali esigenze, adeguando il nostro modello di business divisionale, affinchè servirli meglio significhi anche facilitarli il più possibile nel rapportarsi con noi. ” Cari Azionisti, l’anno appena trascorso ci ha visti impegnati in un intenso sforzo di trasformazione e di adattamento ad un contesto di mercato complesso ed in rapida evoluzione. L’osservazione critica del nostro modo di essere e di agire è stata il primo passo per dare l’avvio ad un deciso processo di rinnovamento della nostra identità e del nostro approccio al cliente, intorno al quale da oggi dovrà ruotare tutto il nostro modo di fare banca. L’economia globale è tecnicamente entrata in una fase di ripresa, tuttavia la volatilità dei mercati rimane accentuata a motivo dei forti elementi di incertezza ancora presenti. È dunque presto per abbassare l’attenzione: i tassi di interesse sono mantenuti eccezionalmente bassi, mentre le banche centrali continuano a sostenere la liquidità e al tempo stesso cominciano a disegnare le prossime strategie di uscita. Tempi e modi del loro disimpegno saranno cruciali per la ripresa dell’economia e della redditività del sistema bancario, attualmente sotto pressione a causa di attivi qualitativamente deteriorati, di ricavi compressi e di una provvista di capitale divenuta da tempo onerosa. Il nuovo quadro regolamentare che si sta delineando all’orizzonte, tuttora materia di confronto fra regolatori e attori del mondo finanziario, potrà essere a mio avviso uno strumento importante per il recupero della fiducia nel sistema finanziario e nell’industria bancaria. Ciò non toglie 18 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group che stabilità, trasparenza e sostenibilità saranno temi chiave sui quali banche e istituzioni finanziarie dovranno investire in prima persona per recuperare credibilità e reputazione. Questi sono i fatti. Ai quali abbiamo risposto proattivamente interrogandoci sulle nostre priorità, sui nostri scopi e sul significato di essere uno dei principali gruppi bancari in Europa. La risposta a tutte queste domande è nella nuova mission di Gruppo, assertrice di un grande sforzo comune per ridisegnare il modo in cui ci rapportiamo ai clienti, per mantenerne la fiducia e per generare valore sostenibile nel tempo. Centralità del cliente per noi si traduce in due parole: prossimità e semplicità. Essere vicini ai clienti vuol dire essere attenti alle loro reali esigenze, adeguando il nostro modello di business divisionale, affinchè servirli meglio significhi anche facilitarli il più possibile nel rapportarsi con noi. Ciò vale per tutti i nostri clienti, ovunque essi siano, perchè Europea è la nostra dimensione geografica, Europee sono le nostre radici ed Europea deve essere anche la nostra mentalità. “ONE4C” (“One for Clients, Insieme per i Clienti”) è l’iniziativa più importante intrapresa nel 2009 per promuovere questo cambiamento culturale. Essa indirizza le nostre azioni verso una maggiore vicinanza ai nostri clienti, interni ed esterni, ed ai territori in cui operiamo, da realizzarsi, da un lato, investendo in una maggiore specializzazione e migliorando i nostri processi, dall’altro, rafforzando i ruoli e investendo nella crescita delle persone che quotidianamente sono a contatto con la clientela. Tuttavia, essere vicini ai clienti significa anche sostenerli nei momenti difficili. Per questo motivo nel 2009 abbiamo avviato iniziative specifiche rivolte a famiglie e imprese in temporanea difficoltà. del 2009 il programma ha assistito oltre 16.000 imprese con un’esposizione complessiva di circa 1,3 miliardi di euro. Vogliamo, inoltre, dare garanzie ai nostri stakeholder. La migliore che possiamo offrire loro è la nostra solidità, oggi rafforzata grazie alla riduzione del peso delle attività non strategiche, al recupero di efficienza, nonché all’aumento di capitale lanciato nel 2009 e chiuso all’inizio di quest’anno. Abbiamo scelto di rivolgerci al mercato e il successo dell’operazione dimostra come, durante un anno certamente non facile, abbiamo saputo salvaguardare la nostra reputazione e il nostro buon nome, conservando la fiducia dei nostri investitori. È ancora presto perché ci si possa attendere un ritorno alla normalità. Sebbene numerosi saranno ancora i fattori di incertezza che dovremo affrontare nel 2010, i risultati fin qui raggiunti grazie all’impegno di tutti i colleghi del Gruppo e al vostro sostegno attivo mi permettono di guardare al futuro con fiducia. Importanti sfide ci aspettano lungo il percorso che abbiamo appena intrapreso, ma sono consapevole che abbiamo la determinazione, le capacità, gli strumenti, ma soprattutto le persone, per portarlo avanti con successo. Alessandro Profumo AMMINISTRATORE DELEGATO Per le prime abbiamo lanciato “Insieme 2009”, offrendo loro la possibilità di sospendere, senza costi, le rate di rimborso dei mutui fino a 12 mesi. Per le seconde, in particolare per le imprese di piccola e media dimensione - motore della crescita - abbiamo avviato iniziative di sostegno dedicate, fra cui “Impresa Italia” e “SOS Impresa Italia”. Quest’ultima a supporto delle piccole imprese strutturalmente sane ma a rischio di chiusura a causa dell’attuale situazione congiunturale. Negli ultimi quattro mesi UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 19 Strategia e risultati Principali risultati del 2009 Il Gruppo UniCredit nell’esercizio 2009: rafforzamento della struttura dello stato patrimoniale, costante miglioramento dei costi, utile netto a 1.702 milioni. ESERCIZIO 2009 Utile netto di pertinenza del Gruppo a 1.702 milioni. Margine di intermediazione a 27.572 milioni, +2,6% a/a. Risultato di gestione a 12.248 milioni, +20,3% a/a. Rafforzamento della struttura dello stato patrimoniale: riduzione di totale attivo, attività di negoziazione e esposizione interbancaria netta, miglioramento del leverage ratio. Rafforzamento del capitale: Core Tier 1 ratio in crescita a 7,62%, +104 pb rispetto a dicembre 2008 post CASHES. Pro - forma con l’aumento di capitale completato con successo a febbraio 2010: Core Tier 1 ratio 8,47%. Costante miglioramento dei costi operativi: -8,2% a/a; rapporto Costi/Ricavi al 55,6%. Dividendo 2009 di 0,03 euro per azione. 22009 009 20 Relazioni e B Bilancio ancio cio Consolidato 2009 · UniCredit Group QUARTO TRIMESTRE 2009 Utile netto di pertinenza del Gruppo a 371 milioni, da 394 milioni nel terzo trimestre 2009. Margine di intermediazione a 6.443 milioni, con trend trimestrale in crescita delle commissioni nette, e, coerentemente con il trend del settore, minore risultato netto della negoziazione, copertura e fair value. Costi operativi a 3.803 milioni, ancora in flessione trim/trim. Accantonamenti su crediti a 2.068 milioni, con costo del rischio in diminuzione per il secondo trimestre consecutivo a 146 pb. Risultato di gestione a 2.640 milioni, in flessione per effetto di minori proventi netti della negoziazione, copertura e fair value rispetto al terzo trimestre 2009. 21 pb di Core Tier 1 ratio generati nel trimestre; ratio patrimoniali in crescita di 7 pb anche includendo l’effetto del dividendo, contabilizzato interamente nel quarto trimestre. Nota alla Relazione e al Bilancio Aspetti generali Il Bilancio consolidato del Gruppo UniCredit al 31 dicembre 2009 è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, secondo quanto disposto dalle istruzioni della Banca d’Italia contenute nella circolare n. 262 del 22 dicembre 2005. Queste istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli schemi di bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché la Nota integrativa. Si segnala che in data 18 novembre 2009 è stato emanato il primo aggiornamento della circolare Banca d’Italia n. 262/2005, che ha recepito le modifiche nel frattempo intervenute nei principi contabili internazionali IAS/IFRS ed avvicinato maggiormente gli schemi di bilancio bancari a quelli di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede europea (FINREP). Si veda in proposito la Parte A - Politiche contabili del bilancio consolidato. Il Bilancio consolidato è costituito dagli schemi dello Stato patrimoniale, del Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario, dalla Nota integrativa e dagli Allegati ed è inoltre corredato da una Relazione sull’andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione finanziaria del Gruppo. Inoltre, il presente fascicolo risulta completato con: • l’Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni; • la Relazione della Società di revisione ai sensi dell’art. 156 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n.58. Sul sito web di UniCredit sono inoltre disponibili i comunicati stampa relativi ai fatti di rilievo del periodo e la presentazione effettuata al mercato sui risultati del periodo. Ai sensi dell’art 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, la “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” è disponibile nella sezione “Governance” del sito internet di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/ Governance/corporate_governance_report.htm). Come ricordato anche nelle Avvertenze alla Relazione sulla gestione, l’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione, nonché fra quest’ultima e il Bilancio consolidato, dipende esclusivamente dagli arrotondamenti. Principi generali di redazione della Relazione sulla gestione La Relazione sull’andamento della gestione - avuta come sempre presente l’esigenza di garantire sul piano formale e nel contenuto la dovuta chiarezza e la veritiera e corretta rappresentazione - comprende l’informativa fornita secondo i criteri delle relazioni trimestrali dei periodi precedenti con schemi riclassificati sintetici di stato patrimoniale e conto economico predisposti secondo i criteri utilizzati in precedenza - il cui raccordo puntuale con quelli obbligatori di bilancio è riportato in allegato al Bilancio in aderenza con quanto richiesto dalla Consob con comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006 - e nelle altre rendicontazioni periodiche infrannuali. La Relazione è corredata da alcune tabelle (Principali dati del Gruppo, Schemi di bilancio riclassificati, Evoluzione Trimestrale, Confronto quarto trimestre 2009/2008, Risultati per settore di attività, Dati storici del Gruppo, L’azione UniCredit) nonché da un commento sui “Risultati e andamento della gestione”. Criteri di riclassificazione degli schemi sintetici di stato patrimoniale e conto economico Le principali riclassificazioni - i cui importi sono riportati in modo analitico negli schemi di raccordo in allegato al presente fascicolo - hanno riguardato: Stato patrimoniale • l’aggregazione nella voce” Investimenti finanziari” delle voci di bilancio “Attività finanziarie valutate al fair value”, “Attività UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 21 Strategia e risultati Nota alla Relazione e al Bilancio (S EGUE) finanziarie disponibili per la vendita”, “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” e “Partecipazioni”; • il raggruppamento in unica voce denominata “Coperture”, sia nell’attivo che nel passivo di bilancio delle voci “Derivati di copertura” e “Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica”; • l’aggregazione in unica voce “Raccolta da clientela e titoli” dell’ammontare di “Debiti verso clientela” e “Titoli in circolazione”; • l’inclusione delle voci di bilancio “Trattamento di fine rapporto del personale” e “Riserve tecniche” nella voce “Altre passività”. Conto economico • i dividendi e altri proventi comprendono gli utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto ed escludono i dividendi su azioni detenute per negoziazione, classificati insieme al risultato dell’attività di negoziazione, di copertura e delle attività e passività valutate al fair value; • il saldo altri proventi/oneri comprende il risultato della gestione assicurativa e gli altri oneri/proventi di gestione con l’esclusione dei recuperi di spesa classificati a voce propria; • le spese per il personale, le altre spese amministrative, le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali e gli accantonamenti per rischi ed oneri sono presentati al netto degli oneri di integrazione relativi alle operazioni di riorganizzazione conseguenti all’integrazione dei Gruppi HVB e Capitalia, evidenziati a voce propria. Dalle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali sono esclusi gli impairment e le riprese di valore relativi a immobili detenuti per investimento, classificati nei profitti netti da investimenti; • i profitti netti da investimenti comprendono gli utili/perdite e le rettifiche/riprese di valore sulle attività finanziarie disponibili per la vendita e sulle attività finanziarie detenute fino a scadenza, oltre agli utili/perdite delle partecipazioni e da cessione di investimenti. Modifiche apportate per consentire un confronto omogeneo Relativamente agli schemi riclassificati, le operazioni intervenute nell’esercizio 2008 non permettono una omogenea comparazione con i dati trimestrali pubblicati nell’anno precedente. Al fine di poter effettuare un confronto significativo tra i periodi, i dati patrimoniali relativi ai trimestri dell’esercizio 2008 sono stati riesposti per tener conto: • del completamento, presentato con il bilancio 2008, della PPA (“Purchase Price Allocation”) relativa all’operazione di aggregazione; • della riclassificazione dell’interessenza in Mediobanca SpA da “Attività finanziarie disponibili per la vendita” a “Partecipazioni” coerentemente con la rilevata evoluzione degli assetti di governance della partecipata. I dati al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati anche per la riclassifica, nell’ambito del Patrimonio di pertinenza del Gruppo, delle “riserve da valutazione attività disponibili per la vendita e di cash-flow hedge” relative alle società valutate al patrimonio netto alla voce “Capitale e riserve”. Con la stessa finalità di coerenza e comparazione, i dati economici riferiti ai trimestri 2008 sono stati rideterminati per il completamento della PPA. Si precisa, peraltro, che la tabella “Evoluzione trimestrale” pubblicata in occasione del bilancio 2008 comprendeva già gli effetti del completamento della PPA. Si segnala inoltre che, a partire dal settembre 2009, il conto economico riclassificato è stato allineato ai dati contabili lasciando il risultato dell’attività di private equity nei “Profitti netti da investimenti” anziché nel “Risultato di negoziazione, copertura e fair value”, modificando conseguentemente i dati riclassificati trimestrali pubblicati del primo e secondo trimestre 2009 e quelli dell’anno precedente. Relativamente agli schemi obbligatori, nel patrimonio del Gruppo, a partire dalle esistenze iniziali al 1 gennaio 2008, si è provveduto a riclassificare le differenze di cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture), trasferite dalla voce 170 “Riserve” alla voce 140 “Riserve da valutazione”. 22 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Area di consolidamento Risultati per settore di attività Nel corso dell’esercizio 2009 non si sono registrate significative variazioni nell’area di consolidamento; comunque i dati sono stati riesposti, ove necessario, su basi omogenee per tenere conto delle variazioni intervenute nell’area stessa, nel perimetro operativo, nonché delle riclassificazioni delle attività in via di dismissione ai sensi dell’IFRS 5. Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 il Gruppo UniCredit è stato interessato da alcune modifiche al modello organizzativo che hanno portato, in particolare, alla costituzione di tre aree strategiche (Strategic Business Area - SBA): (i) Retail, (ii) Corporate & Investment Banking e Private Banking (CIB&PB), (iii) Global Banking Services (GBS), poste sotto la diretta responsabilità dei rispettivi Deputy CEO. Le variazioni intervenute nell’area di consolidamento si riferiscono a 19 società consolidate integralmente che sono passate da 660 nel 2008 a 679 del 2009, mentre le società consolidate proporzionalmente sono passate da 18 del 2008 a 17 del 2009. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili - Sezione 3 Area e metodi di consolidamento e Parte B - Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato - Attivo - Sezione 10 Le partecipazioni (voce 100). Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Le principali attività riclassificate in base al principio contabile IFRS 5 tra le attività non correnti e i gruppi di attività in via di dismissione, nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2009 sono principalmente quelle relative alla partecipazione in IRFIS Mediocredito della Sicilia SpA. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota Integrativa - Parte B - Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato - Attivo Sezione 15. Alle predette SBA fanno capo, in particolare, le Business Unit (“BU”) - con esclusione dell’Asset Management - che prendono il seguito delle precedenti Divisioni. Riportano direttamente all’Amministratore Delegato (CEO) i responsabili dell’ Asset Management e del programma di divisionalizzazione dell’area CEE (CEE Divisionalization Program) cui fa capo anche Poland’s Markets. I risultati per settore di attività vengono peraltro presentati e commentati sulla base della seguente articolazione, correntemente utilizzata nella reportistica direzionale per il controllo dei risultati del Gruppo: Retail, Corporate & Investment Banking (che consolida le precedenti divisioni Corporate Banking e MIB), Private Banking, Asset Management, Central & Eastern Europe e Poland’s Markets. I risultati di conto economico vengono forniti per le macrovoci dello schema riclassificato fino all’utile dell’operatività corrente, tranne per CEE e Poland’s Markets, per i quali si fornisce anche il risultato dopo le imposte. I risultati per il CIB sono stati presentati per la prima volta a partire dal terzo trimestre 2009. Si ricorda, inoltre, che nel primo semestre 2009 l’attribuzione della responsabilità del coordinamento funzionale dell’Asset Gathering era passata dal Private Banking al Retail. I conti economici dei periodi precedenti sono stati ricostruiti per tener conto di tali variazioni di perimetro. Per ulteriori informazioni sui settori di attività si rinvia sia alla Relazione sulla gestione che alla Nota Integrativa Parte L - Informativa di settore. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 23 Mladen Cvijetić, Milcodoo Trn Cliente Retail Bosnia-Erzegovina ormai da molti «anniUletilizzo linee di credito revolving di UniCredit Bank Banja Luka. Lo scorso anno, la mia azienda aveva l’esigenza di prestare garanzie immediate a un nuovo fornitore in Serbia. In quel periodo, tuttavia, mi trovavo per affari in Repubblica Ceca. Il mio consulente bancario si è offerto di contattare personalmente il fornitore e trasmettergli una lettera di intenti con l’avallo della banca. Grazie al nostro rapporto di fiducia reciproca, la mia azienda non ha subito alcuna perdita.» È facile con UniCredit. Relazione sull’andamento della gestione Principali dati del Gruppo Schemi di Bilancio riclassificati Stato Patrimoniale Conto Economico Evoluzione trimestrale Stato Patrimoniale Conto Economico Confronto quarto trimestre 2009/2008 Conto Economico Riclassificato Risultati per settori di attività Dati storici del Gruppo L’azione UniCredit Risultati del Gruppo Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari Scenario Internazionale Contesto bancario e mercati finanziari Principali risultati e performance del periodo Capital and Value Management Principi di creazione di valore e allocazione del capitale Ratio patrimoniali Il patrimonio Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Retail Corporate & Investment Banking (CIB) Private Banking Asset Management CEE e Poland’s Markets Central Eastern Europe (CEE) Poland’s Markets Global Banking Services Altre informazioni Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie Rafforzamento patrimoniale Il progetto ONE4C Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo Evoluzione prevedibile della gestione 26 28 28 29 30 30 31 32 32 33 34 35 36 36 36 37 39 47 47 47 48 49 50 59 66 71 75 75 83 86 92 92 92 99 100 101 101 102 Avvertenze Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: • linea (-) quando il fenomeno non esiste; • due punti (..) o (n.s.) quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine minimo considerato o risultano comunque non significativi; • n.d. quando il dato non è disponibile. Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in milioni di euro. L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella relazione sulla gestione, nonché fra quest’ultima e il Bilancio consolidato, dipende esclusivamente dagli arrotondamenti. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 25 Relazione sull’andamento della gestione Principali dati del Gruppo (milioni di €) Dati Economici ESERCIZIO 2009 Margine d'intermediazione di cui: - margine di interesse - commissioni nette Costi operativi Risultato di Gestione Utile lordo dell'operatività corrente Utile netto di pertinenza del Gruppo 27.572 17.616 7.780 15.324 12.248 3.300 1.702 2008 VARIAZIONE 26.877 19.385 9.093 16.692 10.185 5.458 4.012 + 2,6% - 9,1% - 14,4% - 8,2% + 20,3% - 39,5% - 57,6% (milioni di €) Dati Patrimoniali CONSISTENZE AL Totale attivo Attività finanziarie di negoziazione Crediti verso Clientela di cui: - crediti deteriorati Passività finanziarie di negoziazione Raccolta da clientela e titoli di cui: - clientela - titoli Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 31.12.2009 31.12.2008 VARIAZIONE 928.760 133.894 564.986 31.049 114.045 596.396 381.623 214.773 59.689 1.045.612 204.890 612.480 19.828 165.335 591.290 388.831 202.459 54.999 - 11,2% - 34,7% - 7,8% + 56,6% - 31,0% + 0,9% - 1,9% + 6,1% + 8,5% 31.12.2009 31.12.2008 VARIAZIONE 165.062 155.000 9.799 4.696 5.103 174.519 163.991 10.251 5.045 5.206 -9.457 -8.991 -452 -349 -103 I dati sono riferiti agli schemi di stato patrimonale e conto economico riclassificati. Dati di Struttura DATI AL Numero dipendenti 1 Numero dipendenti (pro-quota le società consolidate proporzionalmente) Numero sportelli 2 di cui: - Italia - Estero 1. “Full time equivalent” (FTE): personale conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall’azienda presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%. 2. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono considerate al 100%. 26 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Indici di Redditività ESERCIZIO EPS (€) 1 ROE 2 Cost/income ratio EVA (milioni di €) 3 2009 2008 VARIAZIONE 0,10 3,8% 55,6% -1.992 0,26 9,5% 62,1% -252 -0,16 - 5,7 - 6,5 - 1.740 1. Il dato relativo all’EPS del 2008, pubblicato in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008, pari a 0,30 euro, si è modificato in 0,26 euro per l’incremento del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito (IAS 33 § 28). Per il 2009 ai fini del calcolo dell’EPS, l’utile netto di esercizio pari a 1.702 milioni si è modificato in 1.571 milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes. 2. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto dell’avviamento iscritto nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell’IFRS 3. 3. EVA: Economic Value Added, calcolato come differenza tra NOPAT (risultato netto operativo dopo le tasse) e il costo del capitale. I dati 2008 sono stati ricostruiti per tenere conto delle variazioni intervenute nella metodologia di calcolo. Indici di Rischiosità DATI AL 31.12.2009 31.12.2008 VARIAZIONE 2,25% 5,50% 1,71% 3,24% 0,54 2,26 POST AUMENTO DI CAPITALE ANTE AUMENTO DI CAPITALE POST AUMENTO DI CAPITALE ANTE AUMENTO DI CAPITALE 58.257 452.388 8,47% 12,88% 54.372 452.388 7,62% 12,02% 57.542 512.532 6,58% 11,23% 54.544 512.532 6,00% 10,64% Crediti in sofferenza netti / crediti verso clientela Crediti deteriorati netti / crediti verso clientela Patrimonio e Coefficienti di Vigilanza DATI AL 31.12.2008 1 DATI AL 31.12.2009 Patrimonio di vigilanza (milioni di euro) Totale attività ponderate per il rischio (milioni di euro) Core Tier 1 Ratio Patrimonio totale Vigilanza/Totale attività ponderate 1. Dati ricostruiti per tener conto dell’attribuzione a patrimonio supplementare della quota di riserva di traslazione cambi afferente gli investimenti netti esteri, il ricomputo delle deduzioni per variazioni di “fair value” dovute a cambiamenti del proprio merito creditizio e il ricalcolo della componente infragruppo dei prestiti subordinati. I dati 2009 Post Aumento di Capitale considerano l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009 e concluso il 24 febbraio 2010. Ratings Fitch Ratings Moody's Investors Service Standard & Poor's DEBITO A BREVE DEBITO A MEDIO LUNGO OUTLOOK F-1 P-1 A-1 A Aa3 A NEGATIVO STABILE STABILE UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 27 Relazione sull’andamento della gestione Schemi di Bilancio riclassificati Stato Patrimoniale (milioni di €) Stato Patrimoniale Consolidato CONSISTENZE AL ATTIVO Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie di negoziazione VARIAZIONE 31.12.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 11.987 7.652 + 4.335 + 56,7% 133.894 204.890 - 70.996 - 34,7% Crediti verso banche 78.269 80.827 - 2.558 - 3,2% Crediti verso clientela 564.986 612.480 - 47.494 - 7,8% Investimenti finanziari 64.273 65.222 - 949 - 1,5% Coperture 13.786 8.710 + 5.076 + 58,3% Attività materiali 12.089 11.936 + 153 + 1,3% Avviamenti 20.491 20.889 - 398 - 1,9% Altre attività immateriali Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività Totale dell'attivo 5.332 5.593 - 261 - 4,7% 12.577 12.392 + 185 + 1,5% 622 1.030 - 408 - 39,6% 10.454 13.991 - 3.537 - 25,3% 928.760 1.045.612 - 116.852 - 11,2% (milioni di €) CONSISTENZE AL PASSIVO E PATRIMONIO NETTO VARIAZIONE 31.12.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % Debiti verso banche 106.800 177.677 - 70.877 - 39,9% Raccolta da clientela e titoli 596.396 591.290 + 5.106 + 0,9% Passività finanziarie di negoziazione 114.045 165.335 - 51.290 - 31,0% 1.613 1.659 - 46 - 2,8% Passività finanziarie valutate al fair value Coperture 12.679 9.323 + 3.356 + 36,0% Fondi per rischi ed oneri 7.983 8.049 - 66 - 0,8% Passività fiscali 6.451 8.229 - 1.778 - 21,6% 312 537 - 225 - 41,9% 19.590 25.272 - 5.682 - 22,5% Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione Altre passività Patrimonio di pertinenza di terzi 3.202 3.242 - 40 - 1,2% Patrimonio di pertinenza del Gruppo: 59.689 54.999 + 4.690 + 8,5% - capitale e riserve 57.671 51.647 + 6.024 + 11,7% 316 -660 + 976 - 147,9% - riserve di valutazione attività disponibili per la vendita e di Cash-flow hedge - utile netto Totale del passivo e del patrimonio netto 1.702 4.012 - 2.310 - 57,6% 928.760 1.045.612 - 116.852 - 11,2% Nota: I dati al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati anche per la riclassifica, nell’ambito del Patrimonio di pertinenza del Gruppo, delle “riserve da valutazione attività disponibili per la vendita e di cash-flow hedge” relative alle società valutate al patrimonio netto alla voce “Capitale e riserve”. 28 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Conto Economico (milioni di €) Conto Economico Consolidato ESERCIZIO VARIAZIONE 2009 2008 ASSOLUTA % NORMALIZZATA 1 17.304 18.373 - 1.069 - 5,8% - 1,9% 312 1.012 - 700 - 69,2% - 69,6% 17.616 19.385 - 1.769 - 9,1% - 5,4% Commissioni nette 7.780 9.093 - 1.313 - 14,4% - 10,7% Risultato negoziazione, copertura e fair value 1.803 -1.969 + 3.772 n.s. n.s. 373 368 +5 + 1,4% + 15,2% 9.956 7.492 + 2.464 + 32,9% + 39,9% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 27.572 26.877 + 695 + 2,6% + 7,2% Spese per il personale -9.098 -9.918 + 820 - 8,3% - 5,8% Altre spese amministrative -5.408 -6.019 + 611 - 10,2% - 7,0% 463 557 - 94 - 16,9% - 16,8% -1.281 -1.312 + 31 - 2,4% + 1,6% -15.324 -16.692 + 1.368 - 8,2% - 5,3% 12.248 10.185 + 2.063 + 20,3% + 27,5% - -750 + 750 - 100,0% - 100,0% Accantonamenti per rischi ed oneri -609 -344 - 265 + 77,0% + 71,7% Oneri di integrazione -258 -140 - 118 + 84,3% + 91,1% -8.313 -3.700 - 4.613 + 124,7% + 131,7% 232 207 + 25 + 12,1% + 6,1% 3.300 5.458 - 2.158 - 39,5% - 30,9% Imposte sul reddito del periodo -1.009 -627 - 382 + 60,9% + 71,2% UTILE (PERDITA) DI PERIODO 2.291 4.831 - 2.540 - 52,6% - 44,0% -332 -518 + 186 - 35,9% - 25,7% 1.959 4.313 - 2.354 - 54,6% - 46,2% -257 -301 + 44 - 14,6% - 13,9% 1.702 4.012 - 2.310 - 57,6% - 48,7% Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Margine d'interesse Saldo altri proventi/oneri Proventi di intermediazione e diversi Recuperi di spesa Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali Costi operativi RISULTATO DI GESTIONE Rettifiche di valore su avviamenti Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni Profitti netti da investimenti UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE Utile di pertinenza di terzi UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA Effetti economici della "Purchase Price Allocation" 2 UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO Note: I dati del 2008 pubblicati in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008 si sono modificati per effetto della riclassifica dei risultati economici dell’attività di private equity da “risultato di negoziazione, copertura e fair value” a “profitti netti da investimenti”. Si segnala inoltre che anche i dati del 2009 tengono conto della riclassifica dei risultati economici dell’attività di private equity. 1. Variazioni a cambi e perimetri costanti. 2. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 29 Relazione sull’andamento della gestione Evoluzione trimestrale Stato Patrimoniale (milioni di €) Stato Patrimoniale Consolidato CONSISTENZE AL ATTIVO Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie di negoziazione 31.12.2009 30.09.2009 CONSISTENZE AL 30.06.2009 31.03.2009 31.12.2008 30.09.2008 30.06.2008 31.03.2008 11.987 6.442 6.514 5.674 7.652 5.621 4.757 5.649 133.894 145.519 157.122 197.344 204.890 171.791 201.325 209.214 Crediti verso banche 78.269 97.288 93.088 81.317 80.827 112.558 120.832 105.806 Crediti verso clientela 564.986 565.457 585.087 600.672 612.480 623.725 598.040 588.023 Investimenti finanziari 64.273 67.397 63.425 63.011 65.222 67.247 63.718 65.572 Coperture 13.786 14.442 12.980 13.634 8.710 4.722 2.366 2.861 Attività materiali 12.089 11.805 12.198 12.014 11.936 11.955 11.989 11.962 Avviamenti 20.491 20.381 20.412 20.494 20.889 22.324 21.666 20.754 5.332 5.259 5.351 5.414 5.593 5.775 5.730 5.807 12.577 12.323 12.034 12.798 12.392 10.984 11.104 11.077 622 590 2.932 2.880 1.030 3.342 3.895 4.498 Altre attività immateriali Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività Totale dell'attivo 10.454 10.806 11.569 13.042 13.991 12.894 14.730 13.842 928.760 957.709 982.712 1.028.294 1.045.612 1.052.938 1.060.152 1.045.065 (milioni di €) CONSISTENZE AL CONSISTENZE AL 31.12.2009 30.09.2009 30.06.2009 31.03.2009 31.12.2008 30.09.2008 30.06.2008 31.03.2008 Debiti verso banche 106.800 124.112 142.891 163.524 177.677 183.678 186.326 166.200 Raccolta da clientela e titoli 596.396 590.103 590.684 577.062 591.290 639.814 639.809 632.465 Passività finanziarie di negoziazione 114.045 128.669 135.340 169.584 165.335 118.865 121.879 128.422 PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Passività finanziarie valutate al fair value Coperture 1.613 1.647 1.633 1.688 1.659 1.842 1.703 1.858 12.679 13.268 10.875 12.560 9.323 5.897 5.483 7.210 Fondi per rischi ed oneri 7.983 8.175 8.142 7.773 8.049 8.304 8.333 9.116 Passività fiscali 6.451 6.587 6.213 8.846 8.229 6.810 6.652 7.505 312 298 2.544 2.534 537 2.581 2.721 3.121 19.590 22.442 23.513 24.318 25.272 24.980 27.239 26.208 3.202 3.108 2.984 3.147 3.242 3.531 3.996 4.869 Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione Altre passività Patrimonio di pertinenza di terzi Patrimonio di pertinenza del Gruppo: 59.689 59.300 57.893 57.258 54.999 56.636 56.011 58.091 - capitale e riserve 57.671 57.564 57.469 57.506 51.647 54.088 53.922 56.676 316 405 -513 -695 -660 -959 -886 352 1.702 1.331 937 447 4.012 3.507 2.975 1.063 928.760 957.709 982.712 1.028.294 1.045.612 1.052.938 1.060.152 1.045.065 - riserve di valutazione attività disponibili per la vendita e di Cash-flow hedge - utile netto Totale del passivo e del patrimonio netto Nota: I dati trimestrali del 2008 pubblicati in occasione delle singole trimestrali precedenti sono stati modificati per effetto: • del completamento della PPA (Puchase Price Allocation); • della riclassificazione dell’interessenza in Mediobanca Spa da “Attività finanziarie disponibili per la vendita” a “Partecipazioni”. I dati al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati anche per la riclassifica, nell’ambito del Patrimonio di pertinenza del Gruppo, delle “riserve da valutazione attività disponibili per la vendita e di cash-flow hedge” relative alle società valutate al patrimonio netto alla voce “Capitale e riserve”. 30 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Conto Economico (milioni di €) Conto Economico Consolidato 2009 2008 4° TRIM. 3° TRIM. 2° TRIM. 1° TRIM. 4° TRIM. 3° TRIM. 2° TRIM. 1° TRIM. 4.017 3.927 4.710 4.650 4.823 4.688 4.400 4.462 91 63 104 54 433 223 280 76 4.108 3.990 4.814 4.704 5.256 4.911 4.680 4.538 2.114 1.931 1.889 1.846 2.090 2.201 2.342 2.460 152 715 1.029 -93 -1.239 -524 478 -684 69 95 104 105 -11 157 88 134 2.335 2.741 3.022 1.858 840 1.834 2.908 1.910 6.443 6.731 7.836 6.562 6.096 6.745 7.588 6.448 Spese per il personale -2.277 -2.276 -2.249 -2.296 -2.385 -2.467 -2.570 -2.496 Altre spese amministrative -1.321 -1.337 -1.426 -1.324 -1.576 -1.478 -1.506 -1.459 145 107 112 99 140 114 169 134 -350 -325 -305 -301 -353 -326 -316 -317 -3.803 -3.831 -3.868 -3.822 -4.174 -4.157 -4.223 -4.138 2.640 2.900 3.968 2.740 1.922 2.588 3.365 2.310 - - - - -750 - - - -232 -154 -155 -68 -165 -51 -77 -51 63 -12 -242 -67 -31 -18 -67 -24 -2.068 -2.164 -2.431 -1.650 -1.328 -1.074 -634 -664 Profitti netti da investimenti 217 181 -133 -33 194 -359 186 186 UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 620 751 1.007 922 -158 1.086 2.773 1.757 Imposte sul reddito del periodo -124 -188 -363 -334 849 -388 -631 -457 UTILE (PERDITA) DI PERIODO 496 563 644 588 691 698 2.142 1.300 Utile di pertinenza di terzi -63 -103 -90 -76 -111 -104 -142 -161 UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA 433 460 554 512 580 594 2.000 1.139 Effetti economici della "Purchase Price Allocation" 1 -62 -66 -64 -65 -75 -62 -88 -76 UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 371 394 490 447 505 532 1.912 1.063 Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Margine d'interesse Commissioni nette Risultato negoziazione, copertura e fair value Saldo altri proventi/oneri Proventi di intermediazione e diversi MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Recuperi di spesa Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali Costi operativi RISULTATO DI GESTIONE Rettifiche di valore su avviamenti Accantonamenti per rischi ed oneri Oneri di integrazione Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni Note: I dati trimestrali del 2008 pubblicati in occasione delle trimestrali precedenti si sono modificati per effetto del completamento della PPA (“Purchase Price Allocation”). La modifica ha variato anche l’utile netto di pertinenza del gruppo dei singoli trimestri. Si precisa peraltro che i dati della tabella “Evoluzione trimestrale” pubblicati in occasione del bilancio 2008 tenevano già conto dell’operazione in oggetto. I dati trimestrali pubblicati in occasione delle trimestrali/semestrali precedenti, relativi al 2008 e 2009, sono stati inoltre modificati dalla riclassifica dei risultati dell’attività di private equity da “risultato di negoziazione, copertura e fair value” a “profitti netti da investimenti”. 1. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 31 Relazione sull’andamento della gestione Confronto quarto trimestre 2009/2008 Conto Economico (milioni di €) Conto Economico Riclassificato 4° TRIMESTRE VARIAZIONE 2009 2008 ASSOLUTA % NORMALIZZATA 1 4.017 4.823 - 806 - 16,7% - 14,3% 91 433 - 342 - 79,0% - 82,5% 4.108 5.256 - 1.148 - 21,8% - 20,2% 2.114 2.090 + 24 + 1,1% + 3,9% 152 -1.239 + 1.391 n.s. n.s. 69 -11 + 80 n.s. n.s. 2.335 840 + 1.495 + 178,0% + 183,8% 6.443 6.096 + 347 + 5,7% + 8,5% Spese per il personale -2.277 -2.385 + 108 - 4,5% - 3,1% Altre spese amministrative -1.321 -1.576 + 255 - 16,2% - 14,3% 145 140 +5 + 3,6% + 4,3% -350 -353 +3 - 0,8% + 2,0% -3.803 -4.174 + 371 - 8,9% - 7,1% 2.640 1.922 + 718 + 37,4% + 41,3% - -750 + 750 - 100% - 100,0% -232 -165 - 67 + 40,6% + 40,6% 63 -31 + 94 n.s. n.s. -2.068 -1.328 - 740 + 55,7% + 61,5% Profitti netti da investimenti 217 194 + 23 + 11,9% + 19,1% UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 620 -158 + 778 n.s. n.s. Imposte sul reddito del periodo -124 849 - 973 n.s. n.s. UTILE (PERDITA) DI PERIODO 496 691 - 195 - 28,2% - 19,3% Utile di pertinenza di terzi -63 -111 + 48 - 43,2% - 31,7% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA 433 580 - 147 - 25,3% - 17,1% Effetti economici della "Purchase Price Allocation" 2 -62 -75 + 13 - 17,3% - 15,8% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 371 505 - 134 - 26,5% - 17,3% Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Margine d'interesse Commissioni nette Risultato negoziazione, copertura e fair value Saldo altri proventi/oneri Proventi di intermediazione e diversi MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Recuperi di spesa Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali Costi operativi RISULTATO DI GESTIONE Rettifiche di valore su avviamenti Accantonamenti per rischi ed oneri Oneri di integrazione Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni Note: I dati del quarto trimestre del 2008 pubblicati in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008 si sono modificati per effetto della riclassifica dei risultati dell’attività di private equity da “risultato di negoziazione, copertura e fair value” a “profitti netti da investimenti”. 1. Variazione a cambi e perimetro costanti. 2. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia. 32 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Risultati per settori di attività (milioni di €) Dati di sintesi per settore di attività ASSET MANAGEMENT CENTRAL EASTERN EUROPE (CEE) POLAND’S MARKETS CAPOGRUPPO E ALTRE SOCIETÀ (INCLUSO ELISIONI E RETTIFICHE) 779 916 733 1.088 4.613 4.732 1.634 2.183 -66 16 27.572 26.878 -3.309 -3.484 -544 -554 -455 -508 -1.949 -2.223 -853 -1.060 -1.189 -1.252 -15.324 -16.692 2.821 3.855 6.724 2.991 236 363 278 581 2.664 2.509 780 1.123 -1.255 -1.236 12.248 10.185 Utile lordo operatività corrente Esercizio 2009 945 Esercizio 2008 3.026 1.555 690 203 366 287 599 908 2.026 692 1.110 -1.290 -2.359 3.300 5.458 167.954 180.280 290.514 330.120 7.215 6.941 - 58.083 62.145 19.351 19.870 21.869 13.125 564.986 612.480 Raccolta diretta clientela e titoli al 31 dicembre 2009 235.896 al 31 dicembre 2008 215.915 139.712 189.260 27.385 24.036 - 50.575 50.100 24.129 22.390 118.699 89.589 596.396 591.290 RWA totali al 31 dicembre 2009 al 31 dicembre 2008 67.844 80.410 253.115 278.371 4.711 5.172 1.772 1.831 69.598 76.073 22.011 24.957 33.338 45.719 452.388 512.532 130 992 -480 -1.376 108 208 180 388 46 767 215 404 -2.191 -1.633 -1.992 -252 Cost/income ratio Esercizio 2009 Esercizio 2008 71,4% 66,4% 33,0% 53,8% 69,8% 60,4% 62,0% 46,7% 42,3% 47,0% 52,2% 48,6% n.s. n.s. 55,6% 62,1% Numero Dipendenti 2 al 31 dicembre 2009 al 31 dicembre 2008 49.476 52.233 14.694 15.711 3.002 3.077 1.962 2.165 52.337 56.066 20.270 21.406 23.321 23.861 165.062 174.519 RETAIL CORPORATE & INVESTMENT BANKING (CIB) PRIVATE BANKING Dati economici Margine di intermediazione Esercizio 2009 Esercizio 2008 9.846 11.466 10.033 6.474 Costi operativi Esercizio 2009 Esercizio 2008 -7.026 -7.612 Risultato di gestione Esercizio 2009 Esercizio 2008 Dati patrimoniali Crediti verso clientela al 31 dicembre 2009 al 31 dicembre 2008 EVA 1 Esercizio 2009 Esercizio 2008 TOTALE CONSOLIDATO Nota: I dati sono stati esposti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione, nonché della riclassifica dei risultati dell’attività di Private Equity. 1. I dati 2008 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo. 2. “Full time equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 33 Relazione sull’andamento della gestione Dati storici del Gruppo UniCredit (già Unicredito Italiano S.p.A.) e l’omonimo gruppo di società alla stessa facente capo nascono dalla integrazione, realizzata nell’ottobre 1998, tra l’allora Credito Italiano S.p.A., fondato nel 1870 con il nome di Banca di Genova, e Unicredito S.p.A., holding quest’ultima che deteneva le partecipazioni di controllo in Banca CRT, CRV e Cassamarca. In virtù di tale integrazione, il gruppo Credito Italiano ed il gruppo Unicredito hanno messo in comune la forza dei rispettivi prodotti e la complementarietà della copertura geografica allo scopo di competere più efficacemente sui mercati dei servizi bancari e finanziari sia in Italia che in Europa, dando così vita al Gruppo UniCredit. Fin dalla sua creazione, il Gruppo ha continuato ad espandersi in Italia e nei Paesi dell’Europa dell’Est, sia tramite acquisizioni, sia attraverso la crescita organica, consolidando il proprio ruolo anche in settori di rilevante significatività al di fuori dell’Europa, quali il settore dell’asset management negli Stati Uniti d’America. Tale espansione é stata recentemente caratterizzata, in modo particolare: • dall’integrazione con il gruppo HVB, realizzata attraverso un’offerta pubblica di scambio promossa da UniCredit in data 26 agosto 2005 per assumere il controllo di HVB e delle società facenti capo alla stessa. A seguito di tale offerta, perfezionata nel corso del 2005, UniCredit ha infatti acquisito una quota pari al 93,93% del capitale sociale di HVB; • dall’integrazione con il gruppo Capitalia, realizzata mediante fusione per incorporazione di Capitalia in UniCredit, divenuta efficace a far data dal 1° ottobre 2007. Dati storici del Gruppo 1999 - 2009 IAS/IFRS Conto economico (milioni di €) Margine di intermediazione Margine di interesse Proventi di intermediazione e diversi Costi operativi Risultato di gestione Utile lordo dell'operatività corrente Utile (perdita) d'esercizio Utile netto di pertinenza del Gruppo Stato patrimoniale (milioni di €) Totale attivo Crediti verso clientela di cui: sofferenze Raccolata da clientela e titoli Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo Indici di redditività (%) ROE Risultato di gestione/totale attivo Cost/income ratio DL 87/92 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2004 2003 2002 2001 2000 1999 27.572 17.616 9.956 -15.324 12.248 3.300 2.291 1.702 26.866 19.385 7.481 -16.692 10.174 5.458 4.831 4.012 25.893 14.843 11.050 -14.081 11.812 9.355 6.678 5.961 23.464 12.860 10.604 -13.258 10.206 8.210 6.128 5.448 11.024 5.645 5.379 -6.045 4.979 4.068 2.731 2.470 10.203 5.156 5.047 -5.701 4.502 3.238 2.239 2.069 10.375 5.200 5.175 -5.941 4.434 2.988 2.300 2.131 10.465 5.088 5.377 -5.703 4.762 3.257 2.090 1.961 10.099 5.127 4.972 -5.483 4.616 2.924 1.962 1.801 9.989 5.049 4.940 -5.263 4.726 3.212 1.954 1.454 9.318 4.747 4.571 -4.752 4.566 3.185 1.858 1.395 7.611 4.046 3.565 -4.146 3.465 2.271 1.640 1.287 928.760 1.045.612 564.986 612.480 12.692 10.464 596.396 591.290 1.021.758 574.206 9.932 630.533 823.284 441.320 6.812 495.255 787.284 425.277 6.861 462.226 260.909 139.723 2.621 155.079 265.855 144.438 2.621 156.923 238.256 126.709 2.373 135.274 213.349 113.824 2.104 126.745 208.388 117.622 1.822 127.320 202.656 115.157 2.005 118.006 168.927 101.577 2.174 107.071 59.689 54.999 57.724 38.468 35.199 14.373 14.036 13.013 12.261 9.535 8.644 7.708 3,8 1,32 55,6 9,5 0,97 62,1 15,6 1,16 54,4 16,7 1,24 56,5 15,6 0,63 54,8 15,7 1,73 55,9 17,9 1,67 57,3 17,7 2 54,5 17,2 2,16 54,3 18 2,27 52,7 19,2 2,25 51 20 2,05 54,5 Totale attivo (miliardi `) 1.200 1.022 1.046 1.000 929 800 787 823 2005 2006 600 400 200 203 208 213 238 266 261 169 1999 2000 2001 2002 DL 87/92 2003 2004 2004 0 34 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 2007 IAS/IFRS 2008 2009 L’azione UniCredit Informazioni sul titolo azionario Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) - massimo - minimo - medio - fine periodo Numero azioni (milioni di €) - in circolazione a fine periodo 1 - con diritto godimento del dividendo di cui: azioni di risparmio - medio 1 Dividendo - complessivo (milioni di €) - unitario per azione ordinaria - unitario per azione di risparmio 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2,769 0,634 1,902 2,358 5,697 1,539 3,768 1,728 7,646 5,131 6,541 5,659 6,727 5,564 6,161 6,654 5,864 4,082 4,596 5,819 4,421 3,805 4,083 4,225 4,425 3,144 3,959 4,303 5,255 3,173 4,273 3,808 5,865 3,202 4,830 4,494 16.779,7 18.329,5 24,2 15.810,8 13.368,1 13.372,7 21,7 13.204,6 13.278,4 13.195,3 21,7 11.071,6 10.351,3 10.357,9 21,7 10.345,2 10.303,6 10.342,3 21,7 6.730,3 6.249,7 6.338,0 21,7 6.303,6 6.316,3 6.316,3 21,7 - 6.296,1 6.296,1 21,7 - 5.046,4 5.131,1 21,7 - 550 0,030 0,045 (*) (*) (*) 3.431 0,260 0,275 2.486 0,240 0,255 2.276 0,220 0,235 1.282 0,205 0,220 1.080 0,171 0,186 995 0,158 0,173 724 0,141 0,156 1. Il numero di azioni è al netto delle azioni proprie. (*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni mediante aumento di capitale gratuito. Indici di borsa IAS/IFRS Patrimonio netto (milioni di €) Utile netto (milioni di €) DL. 87/92 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2004 2003 2002 2001 59.689 54.999 57.690 38.468 35.199 14.373 14.036 13.013 12.261 9.535 1.702 4.012 5.901 5.448 2.470 2.069 2.131 1.961 1.801 1.454 Patrimonio netto per azione (€) 3,56 4,11 4,34 3,72 3,42 2,30 2,21 2,06 1,95 1,89 Price/ Book value 0,66 0,42 1,30 1,79 1,70 1,84 1,91 2,09 1,96 2,38 Earnings per share (€) 0,10 0,30 0,53 0,53 0,37 0,33 0,34 0,31 0,29 0,28 Payout ratio (%) 32,3 (*) 58,1 45,6 92,1 60,2 55,1 55,2 49,8 Dividendo azione ordinaria/ prezzo medio (%) 1,58 (*) 3,97 3,90 4,79 5,02 4,32 3,70 2,92 (*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni mediante aumento di capitale gratuito. Il dato relativo all’EPS del 2008, pubblicato in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008, pari a 0,30 euro, si è modificato in 0,26 euro per l’incremento del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito (IAS 33 § 28). Per il 2009 ai fini del calcolo dell’EPS, l’utile netto di esercizio pari a 1.702 milioni si è modificato in 1.571 milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes. Utile per azione (`) 0,60 0,53 0,53 0,50 0,40 0,30 0,28 0,31 0,29 0,34 0,33 0,37 0,30 0,20 0,10 0,10 0,00 2001 2003 2002 DL 87/92 2004 2004 2005 2006 2007 2008 2009 IAS/IFRS UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 35 Relazione sull’andamento della gestione Risultati del Gruppo Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari Scenario Internazionale USA/Eurozona Il 2009 sembra essersi concluso con la fine della caduta libera dell’attività economica che aveva caratterizzato i primi mesi dell’anno. Il nuovo slancio fatto registrare dal commercio mondiale ha infatti aiutato le maggiori economie a uscire dalla recessione. Tuttavia, se da un lato, la ripresa globale è in corso e i rischi di una ricaduta in recessione sono piuttosto limitati, nell’ultimo trimestre dell’anno la crescita sembra aver perso slancio, poiché si sta esaurendo l’effetto di quei fattori di natura temporanea su cui il recente miglioramento dell’economia si è basato, almeno in parte. Nelle maggiori economie sviluppate (USA, area euro, UK, Giappone) i segnali di crescita “endogena” sono ancora scarsi e le prospettive di consumi e investimenti rimangono deboli. Nonostante il miglioramento degli ultimi due trimestri, il quadro complessivo rimane connotato da una debolezza della domanda privata il cui crollo diffuso verificatosi in maniera drammatica soprattutto nella prima parte dell’anno ha pesato su tutte le performance di crescita del 2009: negli Stati Uniti la contrazione del PIL è stata pari al 2,5%, in area euro al 4%, mentre il Giappone ha registrato la contrazione più pronunciata e pari al 5,3%. In area euro, i principali fattori che hanno portato al recente miglioramento dell’economia e contribuito alla crescita del PIL sono stati le esportazioni nette e la ricostruzione delle scorte. La pausa estiva, infatti, ha portato buone notizie sul fronte delle esportazioni: l’economia mondiale ha assistito ad una ripresa nel volume degli scambi - che in seguito al fallimento di Lehman Brothers erano scesi ai minimi storici - a seguito delle politiche fiscali e monetarie fortemente espansive messe in atto dai governi e dalle banche centrali. I primi a mostrare i segnali di ripresa e a dare l’impulso maggiore all’intensificazione degli scambi commerciali sono stati i Paesi asiatici, in particolare la Cina, cui sono seguiti anche Stati Uniti e area euro. A livello aggregato, in area euro, nel terzo trimestre le esportazioni sono tornate a crescere del 3,1% su base trimestrale, mentre le importazioni hanno messo a segno un +3%. Le variazioni annue di queste componenti rimangono ancora negative, ma migliori rispetto a quelle che hanno caratterizzato i trimestri precedenti (-13,5% del terzo trimestre rispetto al -17,2% del secondo per le esportazioni; -11,8% del terzo trimestre rispetto al -14,3% del secondo per le importazioni). Va ricordato inoltre che una caratteristica incoraggiante di questa ripresa è l’elevato livello di sincronizzazione che ha aumentato le possibilità che a livello globale i segnali di crescita si possano rafforzare a vicenda. Il secondo fattore che sembra aver svolto un ruolo significativo nel recupero degli ultimi mesi è dato dalla ricostruzione delle scorte: in seguito alla crisi ed alla caduta della domanda senza precedenti, le imprese avevano deciso di soddisfare la propria domanda facendo ricorso al magazzino, provocando così un forte decumulo di scorte. 36 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Negli ultimi mesi, proprio a causa del livello estremamente basso delle scorte, è probabile che si sia verificato un rapido aggiustamento al rialzo della produzione finalizzato a soddisfare ogni ulteriore aumento della domanda estera. Gli investimenti sono rimasti il punto debole di questa fragile congiuntura e proseguono su un sentiero di discesa ormai da due anni in area euro (-0,7% nel 2008 e -10,8% nel 2009) e in Giappone (-1,6% nel 2008 e -19,3% nel 2009), mentre negli Stati Uniti il calo è stato vistoso soprattutto nel 2009 (-17,8%) dopo una crescita moderata nel 2008 (1,8%). Le aziende stentano ancora a ripartire con gli investimenti in conto capitale e questa difficoltà persisterà per tutto il 2010. Gli indicatori di attività economica provenienti dalle indagini di fiducia delle imprese continuano invece ad indicare una tendenza al miglioramento. Dopo essere crollate ai minimi storici e con una velocità mai vista prima, le indagini di fiducia delle imprese hanno ripreso a crescere e sono tornate su livelli che indicano espansione dell’attività economica: ciò si è avuto grazie ai miglioramenti generalizzati e consistenti in tutte le componenti. I miglioramenti più significativi si sono registrati soprattutto nelle componenti riferite ai nuovi ordini che in area euro sono ritornati ai livelli precedenti la crisi economica. Per quanto riguarda l’indice PMI manifatturiero, nell’ottobre 2009 esso è entrato in area espansiva e a dicembre ha registrato il 51,6, un livello ormai lontano dal minimo di 33,5 fatto registrare a febbraio 2009. Analogamente, negli Stati Uniti l’indice ISM manifatturiero è passato dal 35,6 di gennaio 2009 al 55,9 di dicembre. Naturalmente, la crisi ha impattato molto anche sulle condizioni del mercato del lavoro. La contrazione generalizzata dell’attività produttiva ha comportato una severa riduzione dei posti di lavoro. Nel 2009 il totale dei posti di lavoro persi dall’economia americana ha raggiunto i 4,7 milioni (contro i 3,8 milioni del 2008). Il deterioramento è stato molto significativo, ed ha portato ad un forte aumento del tasso di disoccupazione, che ha raggiunto il 10%. In area euro, il mercato del lavoro ha registrato una maggiore tenuta, anche grazie a strumenti di sostegno all’occupazione che hanno limitato la perdita di posti di lavoro. Inoltre, anche se si iniziano ad intravedere i primi deboli segnali di miglioramento sul mercato del lavoro, il rischio maggiore è che resti debole anche per gran parte del 2010, a causa del forte sottoutilizzo della forza lavoro. Sul fronte della dinamica dei prezzi, l’inflazione (indice HICP) dell’area euro, dopo essere rimasta in territorio negativo per cinque mesi (da giugno a ottobre 2009) a novembre è tornata positiva (+0,5%) e ha registrato una variazione di +0,9% a dicembre, a causa di un effetto base sfavorevole sui prezzi dell’energia - i prezzi del petrolio, infatti, erano in caduta libera alla fine del 2008 - che hanno esercitato pressioni al rialzo. L’inflazione da generi alimentari, invece, dopo aver contribuito notevolmente al declino dell’inflazione totale nella prima parte dell’anno, nella seconda parte ha continuato mantenere la sua tendenza al ribasso. Per quanto riguarda la politica monetaria, la Banca Centrale Europea (BCE), dopo aver portato il tasso refi all’1,00%, ha compiuto molti passi nella direzione di un’efficace risoluzione della crisi finanziaria e del sostegno all’economia reale, acquistando obbligazioni garantite ed estendendo le operazioni di rifinanziamento della liquidità per le istituzioni bancarie, allo scopo di rivitalizzare uno dei mercati maggiormente colpiti dalla crisi finanziaria e riaprire una fonte importante di finanziamento per il sistema bancario. Negli USA, la Federal Reserve, dopo aver portato il tasso sui Fed funds al minimo storico, in un intervallo tra lo 0 e lo 0,25%, ha attuato una politica di “Allentamento Quantitativo” (Quantitative Easing), immettendo liquidità nel mercato attraverso l’acquisto di titoli di stato, nonché l’ampliamento del TALF (“Term Asset-Backed Securities Loan Facility”). I primi segnali di migliorato dell’attività economica hanno provocato una reazione euforica sui mercati azionari, che hanno fatto registrare aumenti dell’ordine del 20% e del 30% in poco più di due mesi; allo stesso tempo, i rendimenti sulla parte più lunga della curva obbligazionaria aumentavano notevolmente, arrivando a sfiorare il 4% sulla scadenza a 10 anni negli USA e il 3,70% in area euro. Tale movimento dei rendimenti obbligazionari si è però interrotto durante l’estate, quando le indicazioni provenienti dall’economia reale non erano più così univoche e lasciavano intravedere come la strada per uscire dal tunnel della recessione fosse ancora piuttosto lunga. Contesto bancario e mercati finanziari Nel corso del 2009 si è intensificato il rallentamento dei prestiti al settore privato, con la crescita degli impieghi bancari che verso la fine dell’anno si è portata sui suoi minimi storici in tutti i principali paesi dell’Area Euro. Sull’andamento dei prestiti complessivi ha pesato la forte decelerazione dei finanziamenti alle imprese, come conseguenza della debole domanda per investimenti fissi e della elevata vulnerabilità finanziaria delle imprese. Per contro, segnali di recupero hanno contraddistinto i prestiti alle famiglie, grazie soprattutto ad un’inversione di tendenza per i prestiti per acquisto abitazione. Sul recupero dei mutui ha pesato in positivo la progressiva diminuzione dei tassi sui prestiti, che ha provveduto un sostegno alla domanda, in un clima ancora incerto per quanto riguarda sia l’offerta sia i prezzi delle abitazioni. Nel complesso di Eurozona, i prestiti al settore privato hanno archiviato il 2009 con una crescita nulla, in lieve recupero rispetto al minimo di -0,8% a/a registrato in ottobre, ma in netto rallentamento rispetto al 2008 (5,7% a/a a dicembre 2008). Per i paesi di riferimento del Gruppo, tassi di crescita ancora positivi si sono osservati sia in Italia che in Austria, mentre gli impieghi bancari si sono contratti in Germania dello 0,4% a/a a fine 2009. In più dettaglio, i prestiti bancari al settore privato hanno evidenziato una crescita del 2,0% a/a a novembre 2009 in Italia (4,9% a fine 2008), grazie ad un recupero più sostenuto dei prestiti alle famiglie, in aumento del 5,8% a/a a novembre 2009 (0.9% a/a a fine 2008), mentre i prestiti alle imprese si sono contratti dello 0,5% a/a. In Austria, la dinamica degli impieghi al settore privato ha evidenziato un’espansione dell’1,4% a/a a novembre 2009 (8,3% a/a a dicembre 2009), in seguito ad una decelerazione che, in questo caso, ha continuato a caratterizzare sia i prestiti alle famiglie sia i finanziamenti alle imprese, in crescita di solo l’1,0% a/a (9,0% a fine 2008). In Germania, secondo le statistiche mensili rilasciate dalla BCE, la dinamica del credito al settore privato è stata sostenuta dal recupero dei prestiti alle famiglie, in crescita dello 0,9% a/a a fine 2009 (da -1,0% a/a a dicembre 2008). Il recupero è disceso sia da una buona tenuta del credito consumo sia dalla ripresa dei prestiti per acquisto abitazione, che, dopo più di due anni in territorio negativo, hanno evidenziato una crescita dello 0,3% a/a a dicembre 2009 (-0,8% a dicembre 2008). Tuttavia, sulla dinamica complessiva ha pesato l’andamento dei prestiti alle società non finanziarie, che in Germania si sono contratti del 3,8% a/a (7,0% a/a a fine 2008). Sul fronte della raccolta bancaria, il 2009 si è contraddistinto per una crescita sostenuta dei depositi in conto corrente delle famiglie. In Italia, in generale, si è registrata una buona tenuta di tutti gli strumenti di raccolta, con i depositi alla clientela residente, ad esclusione dei pronti contro termine, che sono aumentati del 12,0% a novembre 2009 (7,2% a dicembre 2008). Si sono mostrate ancora in espansione in Italia anche le obbligazioni bancarie, sebbene a ritmi sicuramente più modesti rispetto a quanto osservato nel biennio 2007-2008 e nella prima parte del 2009, con la crescita su base annua che si è attestata a 10,9% a novembre 2009 (15,6% a/a a giungo 2009 e 20,4% a dicembre 2008). Per contro, in Germania, nella seconda parte dell’anno ha prevalso un progressivo rallentamento nella dinamica complessiva dei depositi alla clientela che ha portato ad un aumento di solo il 2,8% a/a a novembre 2009 (7,8% a fine 2008). Il rallentamento è imputabile prevalentemente ad una contrazione dei time deposits (-12,7% a/a a novembre 2009), mentre i depositi in conto corrente, in prevalenza delle famiglie, hanno continuato a mostrarsi in accelerazione, esibendo una crescita del 24,6% a/a a novembre 2009. Una dinamica molto simile si è riscontrata in Austria, dove i depositi totali si sono contratti dell’1,4% a/a a novembre del 2009 (6,8% a/a a dicembre 2008), a seguito di una riduzione dei depositi diversi dai depositi in conto corrente, che invece hanno confermato un aumento del 13,0% a/a a novembre 2009 (20,0% a settembre 2009 e 8,4% a dicembre 2008). Il 2009 si è contraddistinto anche per il deciso calo dei tassi sui prestiti e sui depositi bancari, in coerenza con la politica monetaria UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 37 Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari (SEGUE) fortemente espansiva, posta in essere dalla Banca Centrale Europea (-325 punti base nel periodo tra ottobre 2008 e maggio 2009). I tassi bancari si sono adeguati alla riduzione dei tassi di riferimento, rimanendo su di un trend discendente per tutto il 2009 ed attestandosi su livelli storicamente bassi verso la fine dell’anno. In Italia, la discesa dei tassi di interesse sui prestiti e sui depositi bancari si è accompagnata ad una progressiva riduzione della forbice bancaria (differenza tra tasso prestiti e tasso depositi), che si è attestata in media d’anno sul 3,39% (4,13% in media nel 2008). Parimenti, in Austria lo spread bancario si è mostrato in diminuzione ad 1,92%, in media d’anno (2,33% in media nel 2008). Si è confermata invece in controtendenza la Germania, dove la maggiore vischiosità dei tassi sui prestiti bancari, rispetto ai tassi sui depositi, ha indotto una progressivo aumento dello spread bancario (a 3,26%, da 2,68%, in media, nel 2008). In questo scenario per il 2009, una nota positiva è stata sicuramente il recupero dei mercati azionari, dopo le forti flessioni che hanno caratterizzato il 2008 nel cuore della crisi finanziaria. La borsa austriaca ha confermato il maggiore recupero, mettendo a segno per tutto il 2009 una crescita su base annua del 42,5%, rispetto a dicembre 2008. Il mercato tedesco ha chiuso l’anno con un rialzo di circa il 24% a/a, mentre il mercato azionario italiano si è attestato su di un’espansione del 19,5% a/a a fine 2009. Il recupero dei mercati azionari si è accompagnato ad una ripresa dell’industria dei fondi comuni, dopo i risultati ampiamente negativi del 2008. In questo contesto, il patrimonio dei fondi comuni è aumentato in Italia del 6,8%, rispetto a dicembre 2008, attestandosi a circa 430 miliardi; nel periodo gennaio-novembre 2009, rispetto a dicembre 2008, lo stock di fondi è aumentato dell’11% in Germania e del 7,7% in Austria. Per quel che riguarda la raccolta netta, cumulata da inizio anno, questa è stata positiva, e pari rispettivamente a 2,7 miliardi, solo in Germania (esclusi i fondi istituzionali). La raccolta netta è risultata invece negativa sia in Austria, di solo 41 milioni, in recupero rispetto al passivo di circa 15 miliardi a dicembre 2008, sia in Italia dove il deflusso dei fondi nel 2009 è stato pari a 3 miliardi, sebbene nel solo mese di dicembre, e per il settimo mese consecutivo, la raccolta netta è stata positiva e pari a 1,6 miliardi. 38 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Paesi CEE Le economie dell’Europa Centro Orientale (CEE) hanno risentito in maniera significativa della crisi economica internazionale nel corso del 2009. Il crollo dell’attività economica nel corso del 2009 ha superato il 6% nei paesi CEE (-4% in Eurozona nel 2009); al contempo è aumentata sensibilmente l’eterogeneità della performance economica dei vari paesi CEE, generalmente in funzione del precedente surriscaldamento dell’economia, dello stato di salute del settore bancario e delle politiche messe in atto per rispondere alla crisi. I paesi Baltici, ad esempio, sono stati i paesi al mondo che più hanno visto flettere le proprie economie; al contrario, la Polonia è stato l’unico paese nell’Unione Europea a mostrare una crescita del Pil. La tensione sulle economie della CEE è aumentata fino a toccare un picco nel marzo 2009: esso ha segnato il punto più difficile (rischio paese a livelli record, indebolimento delle principali valute della regione, revisioni dei rating da parte delle agenzie), ma anche un importante punto di svolta. Da quel momento è apparso chiaro che le principali istituzioni internazionali avrebbero sostenuto in ogni modo l’economia internazionale tramite massicci programmi di stimolo e avrebbero supportato, se necessario, qualunque paese in difficoltà. L’aiuto finanziario del Fondo Monetario Internazionale, a volte allocato al solo scopo precauzionale, ha supportato numerosi paesi CEE (Ucraina, Ungheria, Lettonia, Bosnia, Romania, Serbia, Polonia) ed è stato sovente associato al sostegno garantito dalle principali banche internazionali presenti nei paesi (tramite la cosiddetta “iniziativa di Vienna”), per cui le banche internazionali si sono impegnate a mantenere la loro esposizione nei confronti di alcuni paesi. Se la prima parte del 2009 ha visto manifestarsi le maggiori difficoltà per la CEE, nella seconda parte sono gradualmente emersi i segnali di ripresa: gli indicatori di attività economica sono sensibilmente migliorati, inizialmente trainati dalla ricomposizione delle scorte e sostenuti da politiche monetarie e fiscali accomodanti e orientate alla crescita. I paesi dell’Europa Centrale, maggiormente legati all’economia tedesca, sono quelli che per primi hanno mostrato di poter seguire la ripresa che andava consolidandosi in Germania così come in altri paesi europei. Verso la fine del 2009 il rischio paese è tornato a livelli sensibilmente più bassi rispetto alla prima parte dell’anno e alcune valute si sono gradualmente rafforzate. Principali risultati e performance del periodo L’anno che si è appena concluso, iniziato in un contesto di recessione e di debolezza dei mercati finanziari, ha mostrato, a partire dall’estate, i primi seppur deboli segnali di ripresa. Il 2009 si chiude pertanto con un Utile netto di pertinenza del Gruppo di 1,7 miliardi, in calo del 57,6% rispetto al 2008 (-48,7% a cambi e perimetri costanti). Il deterioramento del credito ha continuato a richiedere rettifiche di valore, gravando ulteriormente sui bilanci bancari, già indeboliti dalla diminuzione dei proventi caratteristici. L’Utile per azione è pari a 10 centesimi (contro 26 centesimi di dicembre 2008), il ROE1 al 3,8% contro il 9,5% del 2008. Il Gruppo UniCredit ha saputo massimizzare il vantaggio competitivo derivante dalla sua diversificazione geografica e dalla presenza in tutte le principali aree di business; in particolare l’area “Corporate & Investment Banking”, che nel corso del 2008 aveva sofferto il difficile andamento dei mercati finanziari, quest’anno ha registrato un’ottima performance ed ha contribuito a compensare le difficoltà riscontrate dalle business lines commerciali. Risultati di sintesi del Gruppo (miliardi di `) Esercizio 2008 Esercizio 2009 12,25 10,19 5,46 Il Gruppo UniCredit ha chiuso il 2009 con un Utile netto pari a 1,7 miliardi, 2,3 miliardi in meno rispetto al 2008, ma con una performance operativa in decisa crescita. Su basi omogenee il totale Ricavi risulta in crescita del 7,2% ed i costi operativi diminuiscono del 5,3%. Il Risultato di Gestione aumenta di 2,1 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+27,5% a cambi e perimetri costanti), compensando parzialmente l’incremento di 4,6 miliardi delle rettifiche nette su crediti. Il Risultato di gestione, pari a 12,2 miliardi ed in crescita del 20,3% (+27,5% a cambi e perimetri costanti) rispetto al 2008, è stato trainato, come già menzionato in premessa, dall’ottimo risultato registrato dal Corporate ed Investment Banking (in crescita di 3,7 miliardi, ovvero del 125%, rispetto al 2008). Anche le attività nell’area della Central Eastern Europe hanno fatto registrare eccellenti performance operative con il Risultato di Gestione che ha raggiunto i 2,7 miliardi, in crescita del +22% a cambi costanti. Solo la Polonia ha sofferto del difficile contesto macro economico (Risultato di Gestione pari a 780 milioni, -14% a cambi costanti) così come le attività di Commercial Banking in Italia, Germania ed Austria, in particolare il Retail (2,8 miliardi, -27%) e Private Banking (236 milioni, -35%). L’Utile lordo dall’operatività corrente registra invece una diminuzione del 39,5% (che a cambi e perimetri costanti è pari al 30,9%), principalmente per effetto della significativa crescita delle rettifiche nette su crediti (+4,6 miliardi rispetto allo scorso anno) dovute al generale deterioramento della qualità del credito in atto nei principali mercati. A ciò si aggiungono maggiori accantonamenti per rischi ed oneri per 265 milioni ed oneri di integrazione per complessivi 258 milioni (in crescita di 118 milioni rispetto allo scorso esercizio). 3,30 4,01 1,70 Risultato di Gestione Utile lordo dell'operatività corrente Utile netto di pertinenza del Gruppo La formazione del risultato di gestione Come accennato in premessa, il Risultato di gestione per l’esercizio 2009 supera i 12 miliardi, in aumento del 20,3% rispetto al 2008 (+27,5% a cambi e perimetri costanti). I Ricavi del Gruppo sono stati pari a 27,6 miliardi, in crescita del 2,6% rispetto al 2008 (+7,2% a cambi e perimetri costanti). Tale risultato è stato trainato dal contributo positivo del Corporate ed Investment Banking, che ha aumentato i propri ricavi di 3,6 miliardi. La CEE e Poland’s market registrano un decremento rispettivamente del 2,5% e 25,2%, tuttavia a cambi costanti si evidenzia un positivo +10,5% della CEE ed un minore decremento del Poland’s Market (-7,3%). Tra i Paesi dell’Europa Centro Orientale che hanno contribuito maggiormente si segnalano la Turchia (+30%), l’Ungheria (+12%), la Romania (+9%) ed il Kazakhstan (+7%). Gli altri settori di attività risentono invece dei già citati fattori di debolezza che hanno contraddistinto il 2008 e la prima metà del 2009, in particolare l’Asset Management (-32,7% i ricavi nel 2009), nonostante il miglioramento della raccolta netta nella seconda metà dell’anno, ed il Retail (-14,1%), il cui Margine di interesse è stato penalizzato, in particolare sulla componente dei Depositi dalla clientela, da una redditività significativamente ridotta per effetto della discesa dei tassi di interesse. 1. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto dell’avviamento iscritto nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell’IFRS3. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 39 Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo Principali risultati e performance del periodo (SEGUE) Per quanto riguarda i Costi Operativi, il 2009 registra un calo, rispetto al 2008, di 1,4 miliardi, pari all’8,2% (-5,3% a cambi e perimetri costanti). Le maggiori riduzioni di costo si sono realizzate nel Retail (-7,7%), CIB (-5%), GBS (-17,1%) e nei Corporate Centres (-11,9%). Per effetto di ricavi in crescita e costi in diminuzione, il cost/income ratio ha pertanto fatto registrare un miglioramento di 6,5 punti percentuali (55,6% rispetto al 62,1% del 2008). (milioni di €) Formazione del risultato di gestione EVOLUZIONE TRIMESTRALE ESERCIZIO 2009 Margine d'interesse Proventi di intermediazione e diversi Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Cost/income (%) VARIAZIONE 2008 ASSOLUTA 17.616 9.956 27.572 -15.324 12.248 19.385 7.492 26.877 -16.692 10.185 55,6% 62,1% -1.769 2.464 695 1.368 2.063 2009 2008 % 4° TRIM 3° TRIM 2° TRIM 1° TRIM 4° TRIM 3° TRIM 2° TRIM 1° TRIM -9,1% 32,9% 2,6% -8,2% 20,3% 4.108 2.335 6.443 - 3.803 2.640 3.990 2.741 6.731 - 3.831 2.900 4.814 4.704 3.022 1.858 7.836 6.562 - 3.868 - 3.822 3.968 2.740 5.256 840 6.096 - 4.174 1.922 4.911 1.834 6.745 - 4.157 2.588 4.680 2.908 7.588 - 4.223 3.365 4.538 1.910 6.448 - 4.138 2.310 59,0% 56,9% 68,5% 61,6% 55,7% 64,2% 49,4% 58,2% La formazione del risultato di gestione Esercizio 2008 Esercizio 2009 (miliardi di `) 26,88 19,39 27,57 17,62 9,96 10,19 7,49 12,25 Costi operativi Margine d'interesse Proventi di intermed. e diversi Margine di intermediazione Risultato di gestione -16,69 -15,32 40 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group La formazione del risultato di gestione per settore di attività Il contributo delle singole aree di business alla formazione del risultato di gestione del Gruppo è riportato nella seguente tabella. (milioni di €) Formazione del risultato di gestione per settore di attività RISULTATO DI GESTIONE MARGINE D’INTERESSE PROVENTI INTERMED. MARGINE INTERMED. COSTI OPERATIVI 2009 2008 VARIAZ. % 6.235 3.611 9.846 -7.026 2.821 3.855 -26,8% 7.629 278 12 3.004 895 -438 17.616 2.404 501 721 1.609 738 371 9.956 10.033 779 733 4.613 1.634 -66 27.572 -3.309 -544 -455 -1.949 -853 -1.189 -15.324 6.724 236 278 2.664 780 -1.255 12.248 2.991 363 581 2.509 1.123 -1.236 10.185 124,8% -35,0% -52,1% 6,2% -30,5% 1,6% 20,3% Retail Corporate & Investment Banking (CIB) Private Banking Asset Management Central Eastern Europe (CEE) Poland's Markets Capogruppo e altre società Totale Gruppo Il Margine di interesse Il Margine di Interesse del 2009 ha fatto registrare un decremento di 1,8 miliardi (17,6 miliardi rispetto ai 19,4 miliardi del 2008) pari al 9,1% (-5,4% a perimetri e cambi costanti), principalmente dovuto alla minore redditività dei depositi che ha interessato tutte le aree geografiche. A parziale compensazione si sono invece registrate performance positive nel Corporate e Investment Banking, che è riuscita a cogliere le opportunità di mercato derivanti dall’andamento dei tassi di interesse e più in generale dei mercati finanziari nel corso del 2009, e nel Corporate Center per il minor costo di finanziamento dell’attivo. I Crediti netti verso la clientela, al 31 dicembre 2009 pari a 565 miliardi, sono diminuiti dell’7,8% rispetto al dicembre 2008. Il calo ha riguardato in particolare la clientela del Corporate & Investment Banking, per effetto della minore domanda di credito in particolare per il finanziamento degli investimenti. La Raccolta da clientela e titoli, sempre al 31 dicembre 2009, risulta pari a 596,4 miliardi, rispetto ai 591,3 miliardi di fine dicembre 2008. I Dividendi e altri proventi su partecipazioni hanno subito invece una riduzione di 700 milioni (-69,2%), oltre la metà dei quali dovuti ad un dividendo straordinario incassato nel 2008 a seguito della cessione dei diritti di compartecipazione agli utili di B&C Holding Gmbh. La restante parte è dovuta ad un minor flusso di dividendi e di quote di utili derivanti dal portafoglio di partecipazioni. (milioni di €) Margine di interesse ESERCIZIO Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Margine di interesse Margine di interesse (Evoluzione trimestrale, miliardi di `) VARIAZIONE 2009 2008 ASSOLUTA % 34.912 54.306 - 19.394 -35,7% - 17.608 17.304 - 35.932 18.374 18.324 - 1.070 -51,0% -5,8% 312 17.616 1.012 19.386 - 700 - 1.770 -69,2% -9,1% 4,54 I Trim 2008 4,68 II Trim 2008 4,91 III Trim 2008 5,26 4,70 IV Trim 2008 I Trim 2009 4,81 II Trim 2009 3,99 4,11 III Trim 2009 IV Trim 2009 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 41 Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo Principali risultati e performance del periodo (SEGUE) I proventi di intermediazione e diversi perdita di 2 miliardi dell’anno precedente, mentre le Commissioni nette evidenziano un calo del 14,4%, (-10,7% a cambi e perimetri costanti), attestandosi a 7,8 miliardi dai 9,1 miliardi del 2008. La dinamica trimestrale evidenzia tuttavia una chiara inversione di tendenza, con le commissioni nel quarto trimestre in crescita del 9,5% rispetto a quello precedente. Il complesso dei Proventi da Intermediazione e diversi, pari a 10 miliardi al 31 dicembre 2009, registra una crescita del 32,9% (+39,9% a cambi e perimetri costanti) rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2008. All’interno della voce si registra una ricomposizione a favore del Risultato di negoziazione, copertura e fair value che ha generato profitti per 1,8 miliardi, rispetto alla (milioni di €) Proventi di intermediazione e diversi ESERCIZIO Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Risultato di negoziazione, copertura e fair value Altri proventi di gestione Altri oneri di gestione Altri proventi netti Proventi di intermediazione e diversi Proventi di intermediazione e diversi VARIAZIONE (Evoluzione trimestrale miliardi di `) 2009 2008 ASSOLUTA % 9.548 - 1.768 7.780 11.125 - 2.032 9.093 - 1.577 264 - 1.313 -14,2% -13,0% -14,4% 1.803 1.430 - 1.057 373 - 1.969 1.332 - 964 368 3.772 98 - 93 5 n.s. 7,4% 9,6% 1,4% 9.956 7.492 2.464 32,9% 3,02 2,91 2,74 2,34 1,91 1,86 1,83 0,84 I Trim 2008 II Trim 2008 III Trim 2008 IV Trim 2008 I Trim 2009 II Trim 2009 III Trim 2009 IV Trim 2009 Il calo delle Commissioni nette deriva principalmente dai Servizi di gestione e amministrazione del risparmio (-22%), in particolare delle commissioni sugli Organismi Collettivi di Investimento (-29,4%), in linea con la diminuzione delle masse gestite. (milioni di €) Commissioni nette ESERCIZIO 2009 Servizi di gestione e amministrazione del risparmio gestioni patrimoniali organismi collettivi investimento risparmio collocamento di prodotti assicurativi altre attività area titoli Conti correnti, finanziamenti e crediti di firma Servizi di incasso e pagamento Negoziazione di valute ed operazioni di servizio con l'estero Altri servizi Totale Composizione commissioni nette (%) VARIAZIONE 2008 ASSOLUTA % 5,9 3.074 262 3.941 401 - 867 - 139 - 22,0% - 34,7% 1.269 1.797 - 528 - 29,4% 515 1.028 596 1.147 - 81 - 119 - 13,6% - 10,4% 2.451 2.631 - 180 - 6,8% 1.469 1.587 - 118 - 7,4% 457 329 7.780 556 378 9.093 - 99 - 49 - 1.313 - 17,8% - 13,0% - 14,4% 4,2 3,4 16,3 18,9 6,6 13,2 31,5 Gestioni patrimoniali Organismi collettivi investimento risparmio Collocamento di prodotti assicurativi Altre attività area titoli Conti correnti, finanziamenti e crediti di firma Servizi di incasso e pagamento Negoziazione di valute ed operazioni di servizio con l'estero Altri servizi Sono state classificate alla sottovoce “gestioni patrimoniali” alcune voci relative a commissioni precedentemente rilevate alla sottovoce “organismi d’investimento collettivo del risparmio”. In tal senso sono state riesposte le risultanze relative all’esercizio 2008. 42 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group I costi operativi I Costi operativi a fine 2009 ammontano a 15,3 miliardi, in flessione dell’8,2% rispetto all’anno precedente (-5,3% a cambi e perimetri costanti). (milioni di €) Costi operativi ESERCIZIO Spese per il personale Altre spese amministrative Recuperi di spesa Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali Costi operativi Costi operativi (Evoluzione trimestrale, miliardi di `) VARIAZIONE 2009 2008 ASSOLUTA % - 9.098 - 5.408 463 - 9.918 - 6.019 557 820 611 - 94 -8,3% -10,2% -16,9% 4,14 - 1.281 - 15.324 - 1.312 - 16.692 31 1.368 -2,4% -8,2% I Trim 2008 Le Spese per il personale sono pari a 9,1 miliardi, in diminuzione dell’ 8,3% rispetto al 2008 (-5,8% a cambi e perimetri costanti);tale diminuzione è riconducibile alla riduzione sia degli organici sia della componente variabile delle retribuzioni. Gli organici (in termini di full time equivalent) al 31 dicembre 2009 si attestano a 165.062 unità, con una riduzione di 9.457 unità da inizio anno. Le diminuzioni, rispetto a dicembre 2008, si sono concentrate soprattutto in: • Retail, pari a -2.756 unità, delle quali 2.157 in Italia nell’ambito degli accordi sindacali concordati all’atto dell’integrazione con il Gruppo Capitalia; • CIB, -1.018 unità delle quali 423 in Italia; • CEE (-3.729 unità) principalmente in Ucraina (-1.706 unità), Kazakistan (-726 unità), Turchia (-681 unità) e Romania (-269 unità); • Poland’s Market (-1.136 unità); II Trim 2008 4,16 III Trim 2008 4,17 IV Trim 2008 3,82 3,87 3,83 3,80 I Trim 2009 II Trim 2009 III Trim 2009 IV Trim 2009 • Asset Management (-203 unità) a seguito del processo di ristrutturazione che ha interessato il settore; • GBS (-205 unità) come risultato delle sinergie prodotte dall’accentramento delle attività di Information Technology e Back office; • Corporate Centers (-336 unità) a seguito dei processi di razionalizzazione in atto. Le altre spese amministrative ammontano a 5,4 miliardi, con una riduzione del 10,2% rispetto al 2008 (-7% a cambi e perimetri costanti), per effetto della continua azione di razionalizzazione della spesa e delle iniziative manageriali specifiche poste in essere nel corso del 2009 per rispondere alla difficile situazione economica. Le maggiori riduzioni sono concentrate nelle voci relative alle spese di pubblicità, marketing e comunicazione (-151 milioni), alle spese relative all’ICT (-132 milioni), alle spese indirette relative al personale, che comprendono i viaggi per trasferte, la formazione e gli affitti (-120 milioni). (milioni di €) Altre spese amministrative ESERCIZIO Imposte indirette e tasse Costi e spese diversi spese pubblicità marketing e comunicazione spese relative al rischio creditizio spese indirette relative al personale spese relative all'information comunication tecnology consulenze e servizi professionali spese relative agli immobili altre spese di funzionamento Altre spese amministrative 4,22 Composizione costi e spese (%) VARIAZIONE 2009 2008 ASSOLUTA % - 453 - 4.955 - 527 - 5.492 74 537 -14,0% -9,8% - 338 - 489 151 -30,9% - 210 - 239 29 -12,1% - 327 - 447 120 -26,8% - 1.257 - 1.389 132 -9,5% - 374 - 402 28 -7,0% - 1.330 - 1.306 - 24 1,8% - 1.119 - 5.408 - 1.220 - 6.019 101 611 -8,3% -10,2% 6,8 22,6 4,2 6,6 25,4 26,8 7,5 Spese pubblicità marketing e comunicazione Spese relative al rischio creditizio Spese indirette relative al personale Spese relative all'information comunication tecnology Consulenze e servizi professionali Spese relative agli immobili Altre spese di funzionamento I Recuperi di spesa, il cui ammontare alla fine di dicembre è pari a 463 milioni, evidenziano una diminuzione, a cambi e perimetri costanti, del 16,8% rispetto al 2008, mentre le Rettifiche su immobilizzazioni materiali e immateriali diminuiscono del 2,4%, registrando peraltro un lieve incremento su basi omogenee (pari al +1,6%). UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 43 Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo Principali risultati e performance del periodo (SEGUE) La formazione dell’utile netto A fini espositivi, nella tavola successiva vengono riclassificati i passaggi che conducono dal risultato di gestione all’utile netto con il confronto dell’anno precedente: (milioni di €) Formazione dell’utile netto EVOLUZIONE TRIMESTRALE ESERCIZIO VARIAZIONE 2009 2008 2009 2008 ASSOLUTA % 4° TRIM 3° TRIM 2° TRIM 1° TRIM 4° TRIM 3° TRIM 2° TRIM 1° TRIM Risultato di gestione 12.248 Rettifiche di valore su avviamenti Accantonamenti per rischi ed oneri - 609 Oneri di integrazione - 258 Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni - 8.313 Profitti netti da investimenti 232 Utile lordo dell'operatività corrente 3.300 Imposte sul reddito del periodo - 1.009 Utile (perdita) di periodo 2.291 Utile di pertinenza di terzi - 332 Utile netto di pertinenza del Gruppo ante PPA 1.959 Effetti economici della "Purchase Price Allocation" - 257 Utile netto di pertinenza del Gruppo 1.702 10.185 2.063 20,3% 2.640 2.900 3.968 2.740 1.922 2.588 3.365 2.310 - 750 750 - - - - - - 750 - - - - 344 - 140 - 265 - 118 77,0% 84,3% - 232 63 - 154 - 12 - 155 - 242 - 68 - 67 - 165 - 31 - 51 - 18 - 77 - 67 - 51 - 24 - 3.700 207 - 4.613 124,7% 25 12,1% - 2.068 217 - 2.164 181 - 2.431 - 1.650 - 133 - 33 - 1.328 194 - 1.074 - 359 - 634 186 - 664 186 5.458 - 627 4.831 - 518 - 2.158 -39,5% - 382 60,9% - 2.540 -52,6% 186 -35,9% 620 - 124 496 - 63 751 - 188 563 - 103 1.007 - 363 644 - 90 922 - 334 588 - 76 - 158 849 691 - 111 1.086 - 388 698 - 104 2.773 - 631 2.142 - 142 1.757 - 457 1.300 - 161 4.313 - 2.354 -54,6% 433 460 554 512 580 594 2.000 1.139 - 301 44 -14,6% - 62 - 66 - 64 - 65 - 75 - 62 - 88 - 76 4.012 - 2.310 -57,6% 371 394 490 447 505 532 1.912 1.063 Le rettifiche di valore dell’avviamento La formazione dell’utile netto (miliardi di `) Esercizio 2008 Esercizio 2009 12,25 Gli accantonamenti per rischi ed oneri 10,19 La voce relativa agli Accantonamenti per rischi ed oneri si attesta a 609 milioni, principalmente dovuti a contenziosi legali e fiscali, azioni revocatorie e contenziosi con la clientela. 5,46 4,83 4,01 Gli oneri di integrazione 3,30 2,29 Risultato di gestione 44 Non si sono verificate situazioni che hanno richiesto rettifiche di valore sugli avviamenti. Utile lordo dell'operatività corrente Utile (perdita) del periodo 1,70 Utile netto Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Gli oneri di integrazione del periodo ammontano a 258 milioni, rispetto ai 140 milioni del 2008. Tali costi sono legati, oltre all’effetto “Time Value” sullo stock di fondi esistenti, ai processi di ristrutturazione che hanno interessato in particolare il Retail ed il Corporate & Investment Banking. Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie impegni Nonostante la ripresa economica abbia mosso i primi passi, il deterioramento dello scenario macro economico ha continuato a produrre i suoi effetti sulla qualità del credito, con la conseguente necessità di maggiori accantonamenti per rischi creditizi. In particolare, nel 2009 si è proceduto ad effettuare Rettifiche su crediti e accantonamenti e per garanzie e impegni per 8,3 miliardi, rispetto ai 3,7 miliardi registrati a fine dicembre 2008. Tale incremento ha interessato tutti i settori di attività, in particolare CIB (+2,3 miliardi), Retail (+520 milioni) e CEE (+1,2 miliardi). I dati sulla qualità dell’attivo confermano la tendenza in atto. Il valore di bilancio dei crediti deteriorati è pari a 31 miliardi, in aumento del 56,6% rispetto al 31 dicembre 2008, con un’incidenza del 5,50% sul totale dei crediti verso la clientela, rispetto al 3,24% del dicembre 2008. All’aumento dei Crediti deteriorati, pari a 11,2 miliardi, hanno contribuito i crediti in sofferenza per 2,2 miliardi, gli incagli per 5,4 miliardi, i crediti ristrutturati per 2 miliardi e quelli scaduti per 1,6 miliardi. La crescita è riconducibile prevalentemente alle società operanti in Italia, che registrano un incremento di 8,5 miliardi, ed in misura minore a quelle operanti in Germania (+1,1 miliardi) e nei Paesi del Centro Est Europa (+1,4 miliardi). (milioni di €) Crediti verso clientela - qualità del credito SOFFERENZE INCAGLI RISTRUTTURATI CREDITI SCADUTI TOTALE DETERIORATI CREDITI PERFORMING TOTALE CREDITI Situazione al 31.12.2009 Valore nominale incidenza sul totale crediti Rettifiche di valore in rapporto al nominale Valore di bilancio incidenza sul totale crediti 32.836 5,52% 20.144 61,3% 12.692 2,25% 16.430 2,76% 4.883 29,7% 11.547 2,04% 4.436 0,75% 1.130 25,5% 3.306 0,59% 3.932 0,66% 428 10,9% 3.504 0,62% 57.634 9,69% 26.585 46,1% 31.049 5,50% 537.032 90,31% 3.095 0,6% 533.937 94,50% 594.666 Situazione al 31.12.2008 Valore nominale incidenza sul totale crediti Rettifiche di valore in rapporto al nominale Valore di bilancio incidenza sul totale crediti 28.772 4,52% 18.308 63,6% 10.464 1,71% 8.949 1,40% 2.772 31,0% 6.177 1,01% 1.856 0,29% 593 32,0% 1.263 0,21% 2.205 0,35% 281 12,7% 1.924 0,31% 41.782 6,56% 21.954 52,5% 19.828 3,24% 595.314 93,44% 2.662 0,4% 592.652 96,76% 29.680 564.986 637.096 24.616 612.480 I profitti netti da investimenti I Profitti netti da Investimenti, che a dicembre risultano complessivamente pari a 232 milioni, sono il risultato combinato di utili da cessione e di svalutazioni di partecipazioni. In particolare, fra le operazioni che hanno generato profitti nel corso del 2009, si evidenziano: • il conferimento di una porzione del portafoglio immobiliare del Gruppo ad un fondo immobiliare di tipo chiuso, il fondo Core Nord Ovest, con successiva cessione della maggioranza delle quote di partecipazione, che ha generato una plusvalenza di 165 milioni; • la cessione delle quote di partecipazione detenute nel Fondo Omicron Plus che ha originato una plusvalenza di 461 milioni; • altre operazioni di vendita a terzi per 68 milioni; • tra le altre principali attività cedute nella seconda metà dell’anno si ricordano gli utili realizzati su Heidelberg Cement (45 milioni), Banco de Sabadell (30 milioni), Mastercard (22 milioni), Si Holding (15 milioni), DAB (17 milioni); • tra le principali svalutazioni effettuate nel corso del 2009 si segnalano invece quelle su fondi di private equity (-231 milioni), Deutsche Schiffsbank (-71 milioni), Banco de Sabadell (-52milioni) e Kinabalu Financial Products LLP (-26 milioni). L’utile lordo dell’operatività corrente Dal Risultato di gestione dei dodici mesi pari a 12,2 miliardi, per effetto degli Accantonamenti per rischi ed oneri (-609 milioni), delle Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie, impegni (-8,3 miliardi), dei Profitti netti da investimenti (232 milioni) e dei Costi di integrazione (-258 milioni), si perviene ad un Utile lordo dell’operatività corrente del 2009 pari a 3,3 miliardi (5,5 miliardi nell’esercizio precedente). UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 45 Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo Principali risultati e performance del periodo (SEGUE) La formazione dell’utile lordo dell’operatività corrente per settori di attività La seguente tabella riporta la formazione dell’utile lordo dell’operatività corrente per settore di attività a partire dal risultato di gestione, rimandando ai corrispettivi capitoli per un’analisi delle singole voci. (milioni di €) Utile lordo dell’operatività corrente per settori di attività RISULTATO DI GESTIONE Retail Corporate & Investment Banking (CIB) Private Banking Asset Management Central Eastern Europe (CEE) Poland's Markets Capogruppo e altre società Totale Gruppo 2.821 6.724 236 278 2.664 780 -1.255 12.248 ACC. PER RISCHI E ONERI DI ONERI INTEGRAZIONE -89 -213 -14 -2 -46 -245 -609 -104 -109 -5 -8 -4 -29 -258 RETT. NETTE SU CRED. E ACCANT. PROFITTI NETTI DA INVESTIMENTI -1.700 -4.464 -10 -1.718 -123 -297 -8.313 17 -383 -3 19 12 35 535 232 UTILE LORDO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE 2009 2008 945 1.555 203 287 908 692 -1.290 3.300 3.026 690 366 599 2.026 1.110 -2.359 5.459 Le imposte sul reddito del periodo L’utile/perdita del periodo Le imposte sul reddito del periodo ammontano al 1 miliardo, con un tax rate del 30,6% contro il 11,5% del 2008. Dall’utile del periodo, pari a 2,3 miliardi, escludendo la quota di pertinenza di Terzi (-0,3 miliardi) e gli effetti economici della Purchase Price Allocation derivante prevalentemente dall’acquisizione del Gruppo Capitalia (-0,3 miliardi), si perviene a un Utile netto di pertinenza del Gruppo di 1,7 miliardi contro i 4 miliardi del 2008. Raccordo Capogruppo - Consolidato Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, incluso l’utile di periodo, si attesta al 31 dicembre 2009 a 59,7 miliardi, a fronte dei 55,0 miliardi rilevati al 31 dicembre 2008. Nella tabella che segue si riporta il raccordo fra il patrimonio netto e l’utile netto della Capogruppo ed i corrispondenti dati a livello consolidato. (milioni di €) Raccordo Capogruppo - Consolidato Saldi al 31 dicembre 2009 della Capogruppo Eccedenze rispetto ai valori di carico: - società consolidate - società valutate con il metodo del patrimonio netto Storno dividendi incassati nel periodo dalla Capogruppo Altre rettifiche di consolidamento Saldi al 31 dicembre 2009 di pertinenza del Gruppo Patrimonio e utili di pertinenza di terzi Saldi al 31 dicembre 2009 compreso terzi 46 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group PATRIMONIO NETTO DI CUI: UTILE NETTO 54.092 6.160 6.207 -47 -1 -562 59.689 3.202 62.891 51 3.200 3.116 84 -1.281 -268 1.702 332 2.034 Capital and Value Management Principi di creazione di valore e allocazione del capitale Ratio patrimoniali Al fine di creare valore per gli azionisti, le linee guida strategiche del Gruppo sono volte ad ottimizzare la composizione del proprio portafoglio di attività. Tale obiettivo è perseguito attraverso il processo di allocazione del capitale alle differenti linee di business in rapporto agli specifici profili di rischio e alla capacità di generare extra reddito, misurato come EVA, il principale indicatore di performance correlato al TSR (Total Shareholder Return). Lo sviluppo dell’operatività del Gruppo in ottica di creazione di valore richiede un processo di allocazione e gestione del capitale disciplinato nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo, in cui si articolano: • la formulazione della proposta di propensione al rischio e degli obiettivi di patrimonializzazione; • l’analisi dei rischi associati ai driver del valore e conseguente allocazione del capitale alle linee di attività ed alle Business Unit; • l’assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il rischio; • l’analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di valore per gli azionisti; • l’elaborazione e proposta del piano finanziario e della dividend policy. Il Gruppo gestisce dinamicamente il capitale monitorando i ratio patrimoniali di Vigilanza, anticipando gli opportuni interventi necessari all’ottenimento degli obiettivi e ottimizzando la composizione dell’attivo e del patrimonio. La pianificazione ed il monitoraggio si riferiscono da un lato al Patrimonio Netto ed alla composizione del Patrimonio di Vigilanza (Core Tier 1, Tier 1, Lower e Upper Tier 2 e Tier 3 Capital) e dall’altro ai Risk Weighted Asset (RWA). Tale approccio consente, nel caso di capitale economico superiore, di allocare l’effettivo capitale a rischio che la Vigilanza non è in grado ancora di cogliere e, nel caso di capitale regolamentare superiore, di allocare un capitale in linea con la normativa. (milioni di €) ESERCIZIO Retail Corporate Investment Banking (CIB) Private Banking Asset Management Central Eastern Europe (CEE) Poland's Markets Altre componenti 1 Totale Il Gruppo si è assegnato per ogni esercizio un obiettivo di Core Tier 1 ratio tale da garantirsi un merito creditizio in linea con i principali Gruppi bancari internazionali. Il Core Tier 1 Ratio (Basilea 2) a dicembre 2009 è pari a 7,62%. Il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio sono rispettivamente pari a 8,63% e 12,02%. Considerando l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009 e concluso il 24 febbraio 2010 i ratios sarebbero: Core Tier 1 Ratio 8,47%, Tier 1 Ratio 9,49%, Total Capital Ratio 12,88%. Nel processo di allocazione viene applicata la logica del “doppio binario” considerando come allocato il massimo tra il capitale economico ed il capitale regolamentare (Core Tier 1), sia a livello consolidato sia a livello di linea di attività/Business Unit. EVA per settore di attività Con l’introduzione di Basilea 2, quest’ultimo aspetto assume un’importanza ancora maggiore. Il calcolo dei Risk Weighted Asset, infatti, per i portafogli gestiti tramite il modello Advanced, non dipende più solo dal valore nominale degli asset ma anche dai corrispondenti parametri creditizi. Oltre alle dinamiche dei volumi, diventa quindi cruciale il monitoraggio e la previsione dell’evoluzione della qualità creditizia del portafoglio in funzione dello scenario macroeconomico (il cosiddetto effetto pro-ciclicità). 2009 2008 130 (480) 108 180 46 215 (2.191) (1.992) 992 (1.376) 208 388 767 404 (1.635) (252) Note: I dati 2008 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo. 1. Global Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai singoli settori di attività. (milioni di €) Ratio Patrimoniali DATI AL 31.12.2009 POST ANTE AUMENTO AUMENTO DI CAPITALE DI CAPITALE Patrimonio di vigilanza Patrimonio di base Core Tier 1 Capital Totale attività ponderate per il rischio Total Capital Ratio Tier 1 Ratio Core Tier 1 Ratio DATI AL 31.12.2008 2 POST AUMENTO DI CAPITALE ANTE AUMENTO DI CAPITALE 58.257 42.919 38.288 54.372 39.034 34.435 57.542 37.840 33.725 54.544 34.843 30.755 452.388 12,88% 9,49% 8,47% 452.388 12,02% 8,63% 7,62% 512.532 11,23% 7,38% 6,58% 512.532 10,64% 6,80% 6,00% 2. Dati ricostruiti per tener conto dell’attribuzione a patrimonio supplementare della quota di riserva di traslazione cambi afferente gli investimenti netti esteri, il ricomputo delle deduzioni per variazioni di “fair value” dovute a cambiamenti del proprio merito creditizio e il ricalcolo della componente infragruppo dei prestiti subordinati. I dati 2009 Post Aumento di Capitale considerano l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009 e concluso il 24 febbraio 2010. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 47 Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo Capital and Value Management (SEGUE) La recente crisi che ha investito i mercati finanziari ha innescato intensi dibattiti, tuttora in corso, circa la necessità di rivedere, in senso più restrittivo, le regole di misurazione del capitale e dei coefficienti patrimoniali imposti da Basilea 2. In questo ambito il Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria, per dare attuazione alle raccomandazioni approvate dal Financial Stability Board e dai leaders del G20 nella riunione di settembre a Pittsburg, ha pubblicato in data 17 dicembre 2009 due documenti di consultazione in merito a proposte di modifica alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche. Sulla base dei commenti ricevuti e delle evidenze raccolte tramite lo studio di impatto di recente avviato, il Comitato di Basilea effettuerà i necessari affinamenti alle proposte ed emanerà la versione definitiva entro la fine del 2010. Prima del recepimento a livello nazionale, le nuove regole formeranno oggetto del consueto processo di revisione legislativa da parte delle istituzioni europee. Nelle intenzioni del Comitato di Basilea, l’entrata in vigore delle nuove regole è prevista per la fine del 2012. Il patrimonio Il Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, incluso l’utile di periodo (1.702 milioni), si attesta al 31 dicembre 2009 a 59.689 milioni a fronte dei 54.999 milioni rilevati al 31 dicembre 2008. Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto del Gruppo fra i due esercizi è riportato nella nota integrativa, Parte B) dello stato patrimoniale - Sezione 15 dove sono riportati ulteriori dettagli. Nella seguente tabella sono evidenziati le principali variazioni intervenute nel 2009. Patrimonio netto di pertinenza del gruppo Patrimonio netto al 31 dicembre 2008 Aumento di capitale (al netto dei costi capitalizzati) Differenze di cambio Variazioni delle riserve di valutazioni "Attività disponibili per la vendita" e "Copertura dei flussi Finanziari" Altre variazioni 1 Utile del periodo Patrimonio netto al 31 dicembre 2009 1. Principalmente dovute a opzioni su Patrimonio di pertinenza di terzi. 48 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group (milioni di €) 54.999 2.799 (490) 976 (297) 1.702 59.689 Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo I risultati per settore di attività, riportati nella seguente tabella di sintesi e commentati nei capitoli successivi, vengono presentati sulla base dell’articolazione correntemente utilizzata nella reportistica direzionale per il controllo dei risultati del Gruppo. Rispetto a quanto presentato nel bilancio 2008, le precedenti divisioni Corporate Banking e MIB sono state aggregate nel Corporate & Investment Banking, mentre l’Asset Gathering è passato dal Private Banking al Retail. I conti economici dei periodi precedenti sono stati ricostruiti per tener conto di tali variazioni di perimetro. (milioni di €) Dati di sintesi per settore di attività ASSET MANAGEMENT CENTRAL EASTERN EUROPE (CEE) POLAND’S MARKETS CAPOGRUPPO E ALTRE SOCIETÀ (INCLUSO ELISIONI E RETTIFICHE) 779 916 733 1.088 4.613 4.732 1.634 2.183 -66 16 27.572 26.878 -3.309 -3.484 -544 -554 -455 -508 -1.949 -2.223 -853 -1.060 -1.189 -1.252 -15.324 -16.692 2.821 3.855 6.724 2.991 236 363 278 581 2.664 2.509 780 1.123 -1.255 -1.236 12.248 10.185 Utile lordo operatività corrente Esercizio 2009 945 Esercizio 2008 3.026 1.555 690 203 366 287 599 908 2.026 692 1.110 -1.290 -2.359 3.300 5.458 130 992 -480 -1.376 108 208 180 388 46 767 215 404 -2.191 -1.633 -1.992 -252 Cost/income ratio Esercizio 2009 Esercizio 2008 71,4% 66,4% 33,0% 53,8% 69,8% 60,4% 62,0% 46,7% 42,3% 47,0% 52,2% 48,6% n.s. n.s. 55,6% 62,1% Numero Dipendenti 2 al 31 dicembre 2009 al 31 dicembre 2008 49.476 52.233 14.694 15.711 3.002 3.077 1.962 2.165 52.337 56.066 20.270 21.406 23.321 23.861 165.062 174.519 RETAIL CORPORATE & INVESTMENT BANKING (CIB) PRIVATE BANKING Dati economici Margine di intermediazione Esercizio 2009 Esercizio 2008 9.846 11.466 10.033 6.474 Costi operativi Esercizio 2009 Esercizio 2008 -7.026 -7.612 Risultato di gestione Esercizio 2009 Esercizio 2008 EVA 1 Esercizio 2009 Esercizio 2008 TOTALE CONSOLIDATO Nota: I dati sono stati esposti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione, nonché della riclassifica dei risultati dell’attività di Private Equity. 1. I dati 2008 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo. 2. “Full time equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100% UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 49 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Retail Introduzione IN BREVE Raccolta da Clientela (milioni di %) Margine di intermediazione (milioni di %) 9.846 Austria 22.550 50 Crediti su Depositi v/clientela +97,2% It Italia Germania rmaniaa 31.773 73 118.383 11 Dipendenti 49.476 La Strategic Business Area Retail1 di UniCredit Group ha l’obiettivo primario di soddisfare le esigenze finanziarie della clientela Mass Market, Affluent e Small Business. Il ruolo fondamentale della SBA Retail è di consentire ai singoli individui, alle famiglie e alle piccole imprese di soddisfare le loro esigenze finanziarie offrendo una gamma completa di prodotti e servizi affidabili e di elevata qualità ad un prezzo concorrenziale. Il perimetro della SBA Retail include le tre banche commerciali italiane, nate il 1° novembre 2008, UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco di Sicilia, e le business line Retail di UniCredit Bank AG in Germania e di UniCredit Bank Austria in Austria. La SBA Retail include, inoltre, UniCredit Family Financing Bank, nata a gennaio 2009 dall’integrazione di UniCredit Consumer Financing, società del Gruppo specializzata nel credito al consumo, e UniCredit Banca per la Casa, specializzata nel business dei mutui residenziali. La nuova banca del Gruppo supporta le banche Retail con soluzioni in grado di rispondere alle molteplici esigenze di finanziamento delle famiglie. Infine da maggio 2009 la SBA Retail include anche l’Asset Gathering, la linea di business specializzata nella raccolta da clientela privata retail tramite il canale online e la rete di promotori finanziari. L’Asset Gathering opera tramite FinecoBank in Italia, DAB Bank in Germania e DAT Bank in Austria; tali banche offrono i servizi bancari e d’investimento delle banche tradizionali, differenziandosi,per la specializzazione nel business del trading online e per una spiccata vocazione all’innovazione tecnologica. 1. Nell’introduzione sono elencati i principali cambiamenti organizzativi e le principali business line e legal entity che compongono il perimetro della “Strategic Business Area Retail”, chiamata anche SBA Retail. Nella sezione Performance Finanziaria sono mostrati i risultati della SBA Retail nel suo complesso sulla base del perimetro al 2009. I dati relativi al 2008 sono stati proformati in base al nuovo perimetro in modo tale da rendere i confronti omogenei. 50 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Performance finanziaria I dati relativi agli ultimi mesi del 2009 hanno mostrato segnali di miglioramento dell’economia. Sulla scia della ripresa globale anche la crescita economica media dei paesi dell’Area Euro dovrebbe tornare in territorio positivo nel 2010 anche se in misura più modesta rispetto al recente passato. di nuovo credito dei clienti. In particolare nel periodo osservato i risultati della SBA Retail hanno risentito delle condizioni estreme dei mercati dei tassi e delle turbolenze dei mercati finanziari che hanno condizionato negativamente i ricavi e del deterioramento dello scenario creditizio che ha comportato un peggioramento degli attivi bancari. Sull’andamento del risultato di gestione della SBA Retail ha influito la dinamica del margine di intermediazione, che si è attestato a 2.274 milioni nel quarto trimestre 2009, in calo rispetto al quarto trimestre 2008. Il valore progressivo del 2009 ha totalizzato 9.846 milioni (-14,1% a/a). I risultati del 2009 sono stati comunque influenzati dai riflessi della crisi finanziaria e dal rallentamento dell’economia in Europa, che hanno generato il peggiore contesto economico degli ultimi anni, condizionando negativamente la solvibilità e la domanda (milioni di €) Conto Economico ESERCIZIO RETAIL Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Rettifiche nette su crediti Utile lordo operatività corrente 2009 2008 VARIAZIONE % 9.846 -7.026 2.821 -1.700 945 11.466 -7.612 3.855 -1.179 3.026 - 14,1% - 7,7% - 26,8% + 44,1% - 68,8% 3° TRIM VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘09 2008 4° TRIM 2.290 -1.712 578 -392 167 - 0,7% + 0,7% - 4,8% - 20,0% + 30,4% 2.680 -1.926 753 -388 821 2009 4° TRIM 2.274 -1.724 550 -314 217 (milioni di €) Stato Patrimoniale CONSISTENZE AL RETAIL Crediti verso clientela Raccolta da clientela (incluso titoli) Totale RWA RWA per rischio di credito VARIAZIONE SU DIC ‘08 31.12.2009 30.09.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 167.954 235.896 67.844 54.813 169.295 238.496 69.933 56.271 180.280 215.915 80.410 67.278 -12.326 19.981 -12.566 -12.465 - 6,8% + 9,3% - 15,6% - 18,5% (milioni di €) Totale Prestiti e Depositi per Paese CREDITI VERSO CLIENTELA RETAIL Italia Germania Austria TOTALE 31.12.2009 31.12.2008 VARIAZIONE % 114.547 34.185 19.223 167.954 121.103 39.989 19.187 180.280 - 5,4% - 14,5% + 0,2% - 6,8% DEBITI VERSO CLIENTELA E TITOLI 31.12.2009 31.12.2008 VARIAZIONE % 181.179 32.167 22.550 235.896 152.356 35.347 28.212 215.915 + 18,9% - 9,0% - 20,1% + 9,3% Principali Indicatori ESERCIZIO RETAIL EVA (milioni di €) Capitale assorbito (milioni di €) RARORAC Margine Intermediazione/RWA (media) Cost/income Costo del rischio VARIAZIONE 2009 2008 ASSOLUTA % 130 4.991 2,61% 13,62% 71,4% 0,98% 992 5.892 16,83% 12,93% 66,4% 0,64% -861 -902 n.s. 68pb 497pb 34pb - 86,9% - 15,3% Personale DATI AL RETAIL Dipendenti (numero “Full time equivalent”) VARIAZIONE SU DIC ‘08 31.12.2009 30.09.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 49.476 49.954 52.233 -2.756 - 5,3% UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 51 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Retail (SEGUE) Questo risultato è stato fortemente condizionato dalla performance negativa del margine d’interesse, a causa del forte calo dei tassi che ha portato l’Euribor ai minimi storici (l’Euribor a un mese a fine dicembre è sceso a 49 punti base da 310 punti base di dicembre 2008, con una diminuzione media di 341 punti base nel 2009 rispetto al 2008). Questo fenomeno di progressiva riduzione dei tassi di mercato ha condizionato negativamente la redditività della SBA Retail derivante dagli spread sulla raccolta, parzialmente mitigata dai risultati positivi derivanti dalle operazioni di copertura sui tassi. Le misure riguardanti l’abolizione della commissione di massimo scoperto in Italia hanno generato una ulteriore contrazione del margine di interesse sugli impieghi penalizzando il risultato nel secondo semestre. La SBA Retail nel 2009 ha registrato un calo anche delle commissioni derivanti dal trading e dal risparmio gestito e amministrato, dovuto allo sfavorevole andamento dei mercati e alla bassa propensione al rischio della clientela in seguito alla crisi dei mercati finanziari. Questo calo è stato parzialmente compensato dalla commissione per la messa a disposizione fondi che, a partire da luglio come previsto dal cosiddetto “decreto anticrisi”, ha sostituito il precedente metodo di calcolo comunemente definito “commissione di massimo scoperto”. Il quarto trimestre 2009 ha mostrato un recupero delle commissioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Questa crescita delle commissioni nel quarto trimestre è stata generata soprattutto dall’incremento delle commissioni relative al risparmio gestito e amministrato dovuto alla ripresa dei mercati finanziari concentrata nella seconda parte dell’anno. I costi operativi si sono attestati a 7.026 milioni a fine 2009, in diminuzione del 7,7% rispetto all’anno precedente, pur incorporando gli incrementi previsti dai contratti nazionali di categoria. La riduzione è riconducibile alle spese per il personale, che sono diminuite per effetto del ridimensionamento dell’organico specialmente in Italia, in seguito al processo d’integrazione nel Gruppo delle banche ex Capitalia. Il numero di FTE2 della SBA Retail al 31 dicembre 2009, infatti, è diminuito di 2.756 unità (-5,3%) rispetto a fine 2008, concentrate soprattutto in Italia. Il contenimento dei costi ha riguardato anche le altre spese amministrative, diminuite nel 2009 in seguito ad un piano di riduzione. Il cost/income ratio a dicembre 2009 si attesta al 71,4% dal 66,4% del 2008 a causa della diminuzione dei ricavi parzialmente compensata dalla maggiore efficienza nella gestione dei costi. Il risultato di gestione della SBA Retail pari a 2.821 milioni ha manifestato un calo del 26,8% rispetto al 2008. In termini di contribuzione dei tre paesi al risultato totale della SBA Retail va 2. FTE - Full Time Equivalents. 52 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group evidenziato l’importante contributo dell’Italia, che ha generato l’83% del risultato di gestione complessivo del 2009, mentre l’Austria e la Germania contribuiscono per il restante 17%. L’utile lordo è stato condizionato dall’andamento negativo delle rettifiche nette su crediti che nel 2009 hanno registrato un importante incremento rispetto all’anno precedente, totalizzando 1.700 milioni rispetto ai 1.179 milioni del 2008 (+44,1% a/a). Tale incremento, integralmente riconducibile al portafoglio Italia, è dovuto al progressivo deterioramento del credito provocato dalla crisi finanziaria, sia sul portafoglio privati sia piccole imprese, che ha registrato tassi di default del 25% circa superiori allo scorso anno. I 314 milioni di rettifiche registrate nell’ultimo trimestre 2009 hanno evidenziato un sensibile calo rispetto al trimestre precedente e rispetto al quarto trimestre 2008 (circa -20%), grazie ai benefici generati dai due programmi di sostegno all’economia lanciati in Italia alla fine del primo trimestre e alla riduzione del costo di attualizzazione dei crediti deteriorati netti, per aggiornamento dei tassi di interesse utilizzati. La SBA Retail ha raggiunto un utile lordo dell’operatività corrente del 2009 pari a 945 milioni in calo rispetto all’anno precedente (-68,8%), consuntivando 217 milioni di utile lordo nel quarto trimestre 2009, in aumento del 30,4% rispetto al trimestre precedente. Con riferimento alla qualità del credito, la SBA Retail ha registrato a dicembre 2009 un costo del rischio annualizzato di 98 punti base, in aumento di 34 punti base rispetto a dicembre 2008 per effetto dell’incremento delle rettifiche nette dovute al peggioramento dello scenario creditizio negli ultimi 12 mesi e alla diminuzione dei volumi medi dei crediti. Al fine di creare valore per l’azionista, la SBA Retail ha continuato a mettere in atto una serie di azioni volte ad un’efficiente allocazione del capitale che le ha permesso nel 2009 di realizzare un EVA positivo pari a 130 milioni, seppure in calo rispetto al 2008. La SBA Retail, a fine dicembre 2009, ha totalizzato circa 168 miliardi di crediti verso la clientela, con un calo nel quarto trimestre di circa 1 miliardo rispetto al trimestre precedente che ha portato ad una riduzione rispetto a dicembre 2008 di circa 12 miliardi (-6,8%), confermando il trend che ha caratterizzato l’intero sistema bancario. L’indirizzo della SBA Retail nell’attività di gestione del credito è stato quello di continuare ad assicurare, seppure in un contesto di forte contrazione del ciclo economico, un adeguato supporto finanziario alle iniziative imprenditoriali e ai bisogni delle famiglie, senza rinunciare ad una attenta valutazione del merito creditizio. Lo stock della raccolta da clientela della SBA Retail, rappresentata dai depositi e dai titoli in circolazione, a fine dicembre 2009 ammonta a circa 236 miliardi, con un calo di circa 2 miliardi rispetto al trimestre precedente ma in aumento di 20 miliardi (+9,3%) da inizio anno. In Italia al netto delle obbligazioni utilizzate da UniCredit Family Financing Bank (finalizzate a finanziare lo stock dei mutui e dei prestiti personali derivanti dalle banche commerciali), l’incremento effettivo della raccolta è stata di circa 14 miliardi. Tale incremento è stato generato dalla maggiore propensione della clientela verso prodotti semplici e sicuri ed ha contribuito al funding di Gruppo in un contesto caratterizzato da incertezza sul mercato interbancario. La Germania e l’Austria hanno registrato un calo rispettivamente di 3,2 e di 5,7 miliardi rispetto al 2008, quest’ultimo influenzato dallo spostamento di parte della clientela dalla SBA Retail al Private Banking per effetto dei nuovi criteri di segmentazione introdotti nell’ultimo trimestre 2009. penetrazione della raccolta indiretta (61%), mentre in Germania e Austria, paesi caratterizzati da percentuali più elevate di depositi di risparmio, il suo peso è rispettivamente del 59% e del 30%. Al totale di prestiti alla clientela di circa 168 miliardi, l’Italia contribuisce per il 68%, la Germania per il 20% e l’Austria al restante 11%. Anche il mix risulta differente nei tre paesi. I mutui ipotecari per l’acquisto della casa rappresentano ovunque il prodotto prevalente con una penetrazione media del 56% circa. Nel credito al consumo l’Italia contribuisce per il 67% agli 11 miliardi di finanziamenti totali. Infine, l’Italia contribuisce al 92% dei prestiti a breve termine alle piccole imprese della SBA Retail. Retail Network Italia Gli sforzi per contribuire al rafforzamento patrimoniale del Gruppo hanno consentito a fine dicembre una riduzione degli RWA di circa 2 miliardi rispetto al trimestre precedente e di 12 miliardi rispetto al 2008, grazie all’effetto congiunto della diminuzione dei volumi degli impieghi, dell’estensione alle banche Ex-Capitalia di modelli interni di rating (metodologia “Internal Rating Based”) e del perfezionamento delle metodologie di calcolo degli RWA. Linee di business per attività, area geografica, società Sintesi dei progetti 2009 I due grafici mostrano il contributo dei tre paesi alla composizione delle attività finanziarie e degli impieghi della SBA Retail suddivisi per tipologia di prodotto. A fine 2009, al totale di attività finanziarie di circa 377 miliardi, l’Italia contribuisce per il 69%, la Germania per il 21% e l’Austria per il 10%. In Italia si registra una maggiore Nel 2009 in Italia è stato completato il processo di integrazione della rete ex Capitalia. Questa attività ha consentito alle banche commerciali italiane di raggiungere importanti obiettivi in termini di ottimizzazione dei processi di governo, di riduzione dei costi operativi, di estensione a tutta la rete commerciale degli stessi modelli di servizio e di un’unica offerta commerciale per migliorare la qualità del servzio. Nel 2009 la SBA Retail ha esteso alla rete ex Capitalia il suo approccio alla Customer Satisfaction, che include la misurazione della soddisfazione della clientela tramite l’indice TRI*M3 ed il monitoraggio della Customer Experience mediante il Mistery Shopping. Il TRI*M index a dicembre 2009 ha registrato un miglioramento complessivo di 8 punti rispetto al 2008, tornando ai valori pre-crisi e consentendo a UniCredit di riconquistare la sua posizione di vertice rispetto ai principali competitors. Il progetto “Q48”, che consente di rispondere ai reclami dei clienti entro 48 3. L’Indice TRI*M misura il livello di fidelizzazione della clientela attraverso una sommatoria ponderata di valutazioni che gli intervistati danno della Società in base a 4 principali indici di fidelizzazione, due dei quali sono legati al grado di soddisfazione (soddisfazione complessiva e raccomandabilità) mentre gli altri due misurano la fedeltà (probabilità di acquisti ripetuti e vantaggio sulla concorrenza). Attività Finanziarie della Clientela 1-2 Totale Prestiti alla Clientela (netto sofferenze) (2009, miliardi di `) (2009, miliardi di `) Altro 3 261 SB M/L termine Raccolta Diretta Risparmio Gestito Risparmio Amministrato Parte del totale SB breve termine Credito al consumo 102,8 76,6 81,9 78 31,9 21,4 24,6 ITALIA GERMANIA 69% 21% Mutui a famiglie consumatrici 38 115 14 14,3 14,7 7,6 64 4 26,7 8,9 AUSTRIA 2,7 10% 34 12 19,5 ITALIA Parte del totale 68% GERMANIA 20% 0,9 0,9 1,0 19 2 2,7 11 2,7 0,3 AUSTRIA 11% 1. Dati gestionali riclassificati rispetto ai dati contabili. 2. Dati comprensivi degli asset di Fineco Bank in Italia, DAB Group in Germania. 3. Dati della nuova rete commerciale, netto Enti. 4. La raccolta diretta include Group Bond e altri depositi. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 53 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Retail (SEGUE) ore, è stato esteso a tutta la rete commerciale. Il principale risultato del progetto, insieme all’“Istant feedback” e ai reclami diretti all’alta direzione, è stato quello di ridurre il tempo medio di risposta ai reclami dei clienti. È proseguito SRT (Semplice Risparmiare Tempo), progetto che si propone di migliorare la qualità del servizio al cliente attraverso l’utilizzo di canali alternativi allo sportello. Nel 2009 è proseguita l’installazione di macchine evolute, “ATM versamenti” ed Aree Self “Spinta SRT2”, con 758 nuove istallazioni che hanno portato il parco complessivo a circa 3.400 ATM, che consentono di servire il 90% della clientela sul perimetro italiano. La forte crescita dei versamenti sugli ATM evoluti con circa 1,8 milioni di operazioni a fine novembre (+50% a/a) ha consentito una liberazione di personale di agenzia (580 FTE) da attività a basso valore aggiunto potenzialmente dedicabile ad attività commerciali. Nel 2009 anche il numero dei clienti utilizzatori della banca via internet è cresciuto a 1,1 milione (+23% a/a). È proseguita, infine, l’attività di ottimizzazione della rete commerciale in Italia con la chiusura di 383 sportelli e la conversione di altri 200 in sportelli leggeri. Nel segmento Mass Market è stato implementato il modello di servizio incentrato sulla copertura dei bisogni della clientela, misurata attraverso l’indice “BIS” (Bisogni Soddisfatti). Nel corso del terzo trimestre è stata lanciata sul mercato Genius Card, carta di credito innovativa alternativa al conto corrente. È una carta prepagata nominativa che consente di effettuare le principali operazioni transazionali, realizzata per soddisfare le esigenze di coloro che cercano un rapporto semplificato con la Banca, che è stata acquistata da circa 200.000 clienti in pochi mesi. Per quanto riguarda il segmento Personal Banking sono state lanciate diverse iniziative volte a consolidare la relazione con i clienti e a fornire un servizio distintivo capace di soddisfare i loro bisogni specialmente in un periodo di crisi. È stato lanciato il progetto “Agenzie Multispecialist First” che, attraverso il restyling di alcune agenzie e la focalizzazione su personale specializzato, si propone di acquisire nuovi clienti Affluent e di incrementare gli asset in gestione. È continuata l’estensione a tutta la rete commerciale del modello Flying Advisor che prevede un consulente “itinerante” che svolge la propria attività su più agenzie applicando le logiche del modello di servizio First. Per il segmento Small Business è stato sviluppato il modello di servizio Business Prime, che ha l’obiettivo di sviluppare con i clienti “Top” una soddisfacente relazione di partnership a 360 gradi basata su due figure professionali: lo specialista imprese, che segue la relazione con le aziende clienti e soddisfa al meglio i loro bisogni finanziari calcolando la struttura finanziaria ottimale; lo specialista investimenti, che cura i bisogni finanziari personali degli imprenditori e dei suoi familiari. Contestualmente si è consolidato per la clientela “microimprese” il nuovo modello di servizio Business Easy, che si caratterizza per la consulenza dedicata a distanza e l’utilizzo di canali evoluti alternativi allo sportello. 54 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Sul piano istituzionale Retail Network Italy ha proseguito l’organizzazione di eventi dedicati al segmento piccole imprese. La sesta edizione del “Rapporto UniCredit sulle Piccole Imprese”, presentata a Roma a dicembre 2009, è stata incentrata sull’analisi del posizionamento delle piccole imprese rispetto all’attuale crisi. È continuato il sostegno creditizio alle piccole imprese attraverso il “Progetto Impresa Italia”, iniziativa di sostenibilità dell’economia reale che ha previsto lo stanziamento di un plafond aggiuntivo a sostegno delle imprese, veicolato sul territorio attraverso associazioni di categoria e Confidi, per garantire afflusso di risorse in un momento di crisi di liquidità dei mercati. Ad un anno dal lancio di tale progetto, che ha previsto lo stanziamento di 7 miliardi a livello di Gruppo (di cui 3 miliardi per le micro-imprese), sono stati convenzionati 464 associazioni di categoria e Confidi, che rappresentano il 46% del mercato, e sono stati deliberati circa 1,1 miliardi di nuovi finanziamenti (compresi nuovi accordati e rinnovi con aumento a breve termine) per 10.500 pratiche, con un tasso di accettazione delle domande di finanziamento dell’80%. Sempre nell’ottica di affiancare le aziende che vivono una situazione di momentanea difficoltà, è stato firmato con le associazioni degli artigiani e dei commercianti il nuovo accordo SOS Impresa Italia, con l’obiettivo di traghettare fuori dalla crisi le aziende strutturalmente sane che vivono un momento di difficoltà attraverso strumenti finanziari innovativi (es. allungamento delle durate di ammortamento, salto rata, etc.). A fine dicembre sono state supportate attraverso concessione di nuova finanza circa 6.000 piccole imprese per un’esposizione totale pari a 720 milioni. Per quanto riguarda i risultati commerciali, in Italia la rete commerciale nel 2009 ha conseguito 26 miliardi di vendite di prodotti di investimento (+10% a/a), concentrate su prodotti semplici e dal basso profilo di rischio, con un passo giornaliero di vendita in aumento rispetto all’anno precedente. La raccolta netta gestita da inizio anno è cresciuta di 1,1 miliardi (2% dello stock di inizio anno), grazie al risultato positivo della raccolta netta gestita di 3.4 miliardi nel secondo semestre. La raccolta gestita è stata sostenuta soprattutto dalle collocazioni di UniGarantito, prodotto assicurativo a capitale garantito con rendimento annuo minimo garantito, con 2,5 miliardi di vendite nel secondo semestre e circa 215.000 polizze per un controvalore di 7 miliardi da inizio anno. Con la ripresa dei mercati, nel secondo semestre, è gradualmente aumentato l’interesse dei clienti verso prodotti con una maggiore esposizione all’equity e verso soluzioni che consentono l’ingresso sui mercati finanziari tramite investimenti periodici. La Retail Strategic Business Area è riuscita ad incrementare di 9 miliardi il totale delle attività finanziarie rispetto a inizio anno (+4%), soprattutto grazie alla rivalutazione della raccolta indiretta seguita alla ripresa dei mercati finanziari nel secondo semestre. È continuata l’attività di sostegno delle tre banche commerciali a favore delle piccole imprese attraverso l’erogazione di circa 11 miliardi di nuovi finanziamenti pari a oltre 165.000 pratiche da inizio anno. Retail Network Germania Retail Network Austria UniCredit Bank AG nel 2009 ha continuato a servire i tre segmenti strategici di clientela (mass market, affluent e small business) con tre modelli di servizio dedicati ai loro diversi bisogni. Il principale obiettivo del 2009 nel segmento Mass Market è stato incrementare la penetrazione in termini di prodotti fornendo consulenza basata sui bisogni ed espandendo il banking online. In questo segmento di clientela, il conto corrente “Willkommenskonto” ha continuato ad essere molto richiesto da parte dei clienti. Il prodotto ha guadagnato diversi premi nell’ultimo anno, tra cui un premio nel Chip-Test 2009 fatto dalla rivista tedesca “Chip” e il primo posto nel test sulla sicurezza del banking online. UniCredit Bank AG ha cominciato ad emettere solo carte integrate con microchip al fine di incrementare la sicurezza per i suoi clienti. Per quanto riguarda il segmento Mass Market, Bank Austria nel 2009 ha implementato uno strumento web-based per un dialogo di vendita strutturato, che deve essere utilizzato da ciascun relationship manager almeno una volta all’anno per ognuno dei circa 200.000 clienti Mass Market ad alto potenziale. Al fine di massimizzare la rilevanza commerciale del supporto CRM (customer relationship management), Bank Austria ha raffinato le tecniche per contattare i clienti Mass Market attraverso strumenti event-driven (es. scadenze, clienti che non comprano più prodotti, compleanni etc). Ai clienti di Bank Austria con finanziamenti in valuta estera è stata offerta una campagna di informazione dedicata: il target è diventato consapevole dei rischi di fluttuazione delle valute e della volatilità degli strumenti di rimborso (fondi comuni di investimento e polizze assicurative unit-linked). Nel segmento Personal Banking, a causa della persistente situazione di incertezza sui mercati finanziari e del notevole declino dei tassi di interesse, UniCredit Bank AG nel 2009 ha focalizzato la consulenza su obbligazioni a medio termine e prodotti d’investimento sicuri a capitale garantito che sono stati molto apprezzati, permettendo ad UniCredit Bank AG di conquistare nuovi depositi nella pima parte dell’anno. Inoltre è stato aggiunto all’offerta il nuovo prodotto di investimento “VermögensDepot privat Defensiv” e sono stati registrati nuovi flussi dai bond “F&C Stiftungsfonds”. Sul versante dei prodotti assicurativi, UniCredit Bank AG nel 2009 ha ottimizzato il prodotto assicurativo di successo AktivRente, dedicato ai clienti affluent e studiato per ottimizzare il beneficio fiscale sui premi versati. Tale prodotto adegua il profilo di rischio alle diverse fasi della vita dell’investitore e alla situazione del mercato, diminuendolo progressivamente all’avvicinarsi della scadenza. È proseguita l’offerta di prodotti d’investimento capaci di rispondere al crescente bisogno dei clienti del segmento Personal Banking di investire in prodotti semplici e sicuri e a capitale garantito supportati da iniziative di marketing e di pubblicità. Bank Austria ha emesso un consistente numero di Bond con caratteristiche di semplicità e trasparenza: 13 bond con durata da 3 a 5 anni che hanno raggiunto un volume totale di circa 600 milioni. Bank Austria ha lanciato 5 USDbonds rivolti ai clienti desiderosi di investire in valuta estera e 1 bond indicizzato all’inflazione con capitale garantito alla scadenza. Tuttavia, la richiesta crescente dei clienti di beneficiare della ripresa dei mercati azionari in uno scenario caratterizzato da tassi di interesse molto bassi, specialmente nella seconda parte dell’anno, ha offerto a Bank Austria l’opportunità di rilanciare la gamma di offerta dei fondi di garanzia Pioneer Austria. In particolare “PIA America Guarantee Fund” e “PIA Europe Guarantee Fund” grazie alla loro durata di 7 anni, 100% di capitale garantito e rendimento minimo garantito alla scadenza hanno registrato circa 250 milioni di volumi di vendite. Sul segmento Small Business UniCredit Bank AG nel 2009 ha continuato a supportare i propri clienti estendendo nuove linee di credito per un valore di 1 miliardo nel 2009, per fornirgli la liquidità necessaria a sostenere il loro business. Inoltre, UniCredit Bank AG ha continuato a estendere ai suoi clienti il nuovo modello di servizio Business Class, dedicato alla clientela piccole imprese di elevato standing, grazie al quale ogni piccolo imprenditore potrà contare su due professionisti: un consulente dedicato all’azienda e uno specialista dedicato a tutti i bisogni di investimento personali dell’imprenditore. UniCredit Bank AG ha esteso l’utilizzo dello strumento di consulenza Business Dialog, con cui i consulenti analizzano gli investimenti iniziali e la propensione al rischio dei clienti per individuare nuove opportunità di investimento. Nel quarto trimestre UniCredit Bank AG ha lanciato un conto package “Konto4Business” che presenta servizi a valore aggiunto, incluso l’accesso alla fabbrica di mailing di Deutsche Post, seminari specialistici e consigli gratuiti di marketing. Questa iniziativa ha consentito a UniCredit Bank AG di acquisire migliaia di nuovi clienti in pochi mesi. Sul versante assicurativo, Bank Austria ha ampliato la gamma di offerta dei suoi prodotti. Ha offerto del prodotto S.M.I.L.E. Garant II (prodotto assicurativo Index-linked a premio unico e a capitale garantito e rendimento minimo grarantito) che nel 2009 ha registrato circa 3.000 sottoscrizioni. Bank Austria ha inoltre collocato due prodotti assicurativi a capitale garantito lanciati nel 2009: The Active Capital Garantie 2019 con un rimborso garantito del 140% del capitale investito alla scadenza e Active Cash Garantie 2019 con rimborsi mensili garantiti e un rimborso minimo garantito del capitale investito alla scadenza, che hanno raggiunto a fine dicembre 10.000 sottoscrizioni. Nel segmento Small Business Bank Austria ha continuato ad investire grazie all’estensione del Business Service Center in tre sedi (Vienna, Salisburgo, Carinzia). Il 30% dei clienti small business sono serviti attraverso un canale a distanza (tramite telefono) con effetti positivi in termini di riduzione del costo di servizio (57% minore costo di servizio), riattivazione di clienti a basso potenziale e incremento della soddisfazione dei clienti. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 55 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Retail (SEGUE) Nel 2009 Bank Austria ha perseguito l’obiettivo di diventare la prima banca scelta dai clienti Affluent e Small Business in Austria. È stato fornito un ampio programma di formazione chiamato “Solutions 4 Affluents” and “Solutions 4 Small Business” con l’obiettivo di assicurare un servizio di consulenza sulla diversificazione degli investimenti in risposta ai cambiamenti intervenuti nel mercato e nei bisogni dei clienti. In collaborazione con Frankfurt School of Finance and Management Bank Austria ha offerto ai suoi consulenti l’opportunità di qualificarsi come “consulenti certificati”. UniCredit Family Financing Bank Nel 2009, UniCredit Family Financing Bank ha lanciato il progetto “ARCA” (Azioni di recupero crediti avanzate) volto ad attuare una serie di interventi a favore delle famiglie che presentano un profilo reddituale differente rispetto a quello osservato in fase di erogazione a causa della congiuntura sfavorevole, per individuare soluzioni utili a superare la situazione di difficoltà. Tra le principali iniziative in tal senso di cui hanno beneficiato circa 25.000 clienti ci sono state: • Convenzione ABI-MEF, che prevede la possibilità per alcuni clienti con mutui a tasso variabile di rinegoziare il mutuo riducendo la rata ad un livello pari a quello antecedente ai rialzi dei tassi rimandando alla fine del piano di ammortamento il pagamento della differenza emersa dalla rinegoziazione, • Insieme 2009, progetto che permette alle famiglie a basso reddito di sospendere gratuitamente il pagamento delle rate del mutuo fino ad un massimo di 12 mesi in caso di alcuni eventi negativi che ne pregiudicano momentaneamente la solvibilità; • Sospensione rate per i clienti residenti nelle zone per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza/calamità; • Legge 2/2009, lanciato un mutuo a tasso variabile indicizzato al parametro “Tasso BCE”. La Legge 2/2009 ha inoltre introdotto l’agevolazione del “tetto massimo alla rata” per i mutui a tasso variabile. La crisi finanziaria internazionale ha fatto sentire i suoi effetti sui business dei mutui e del credito al consumo provocando la contrazione della domanda e l’aumento del rischio creditizio. UniCredit Family Financing Bank ha risentito nel 2009 delle non favorevoli condizioni di scenario, mostrando indicatori in contrazione in particolare nell’ambito dei nuovi flussi di erogazione. L’aumento della rischiosità osservato ha portato ad una più attenta valutazione del merito creditizio della clientela, attraverso innovazioni nell’ approccio commerciale con l’utilizzo del c.d. “Pricing at risk”, che intende porre in relazione la qualità del rischio alle condizioni di prezzo offerte. UniCredit Family Financing Bank ha chiuso il 2009 con uno stock di mutui composto da circa 780.000 rapporti per un controvalore di circa 63 miliardi (incluse le cartolarizzazioni). 56 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Utilizzando questo stock sono state perfezionate nel corso dell’anno alcune importanti operazioni di cartolarizzazione ed emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite che hanno consentito di utilizzare canali di funding alternativi meno onerosi. Nel 2009 la nuova produzione dei mutui è risultata pari a circa 2,3 miliardi in decremento rispetto all’anno precedente. Tale dinamica è risultata in linea con il contesto di difficoltà del mercato, che ha risentito della contrazione della domanda di mutui e agli effetti della crisi finanziaria sulla disponibilità economica delle famiglie. La quota di mercato sul totale di nuove erogazioni del sistema è stata del 6% circa. Il contributo del canale non-banking alla nuova produzione dei mutui è stato del 35% circa. Sul versante dei prodotti di credito al consumo, a fronte di uno stock di 7,6 miliardi, a fine dicembre sono stati generati nuovi flussi (prestiti personali, prestiti finalizzati, carte di credito revolving e cessione del quinto dello stipendio) per 3,5 miliardi (-8% a/a), di cui il 32% circa proveniente dal canale non-banking. Tali risultati, alla luce della situazione di difficoltà del mercato del credito al consumo, che ha registrato un calo del 13% nel 2009, sono da considerare positivi perché hanno consentito alla Sba Retail di incrementare la propia quota di mercato (rilevazione Assofin) sul totale delle nuove erogazioni di sistema al 9% rispetto al 7,6% del 2008. L’attività di innovazione di prodotto è proseguita con l’obiettivo di garantire un’offerta contraddistinta dalla massima flessibilità di utilizzo, in linea con le nuove esigenze del mercato. Dopo il lancio nel primo semestre della carta revolving UniCreditCard Extra e il prestito personale CreditExpress Dynamic, con servizi di “salto rata”, “cambio rata” e “ricarica”, nel quarto trimestre 2009 è stato lanciato il nuovo prodotto Credit Express Premium, che premia il comportamento virtuoso con una riduzione annuale del tasso di 100 punti base supportato sui diversi canali commerciali con materiali di comunicazione dedicati. Sul versante dei mutui sono stati lanciati: il Mutuo Opzione Sicura, che consente di iniziare a tasso variabile o fisso per 5 anni e optare per la rinegoziazione gratuita del mutuo e l’allungamento della durata; il Mutuo Cap, a tasso variabile, con la pattuizione di un limite massimo (“cap”) al tasso di interesse a carico del cliente stabilito per contratto, che consente al cliente di cogliere i vantaggi del mutuo a tasso variabile senza correre il rischio di pagare una rata troppo alta. Inoltre, è stata messa a disposizione dei clienti la Polizza Multirischio, un pacchetto assicurativo di diverse coperture danni abbinabile alla sottoscrizione del mutuo. Nel corso del 2009 sono state sviluppate nuove iniziative commerciali con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento della società sul mercato e di mantenere una elevata profittabilità sia sul canale banking che sul canale non-banking, pur in un contesto di persistente debolezza del mercato. È stato lanciato lo strumento Diagnostico mutui, orientato alla revisione critica di tutte le fasi del processo di gestione delle pratiche. Infine va segnalata l’iniziativa “Silver bullet” volta a migliorare le sinergie con la rete commerciale per ottimizzare la profilazione della clientela e aumentare il tasso di accettazione delle pratiche. Per il mercato estero, invece, è proseguita l’attività di sviluppo e consolidamento delle iniziative internazionali. Nel 2009, la filiale di Monaco ha proseguito la propria operatività sul segmento delle carte di credito emettendo circa 46 mila nuove carte, raggiungendo così oltre 185 mila pezzi per un totale di più di 215 milioni di volumi intermediati. Inoltre, è continuata l’attività di distribuzione di prestiti personali, tramite le filiali UniCredit Bank AG, con erogazioni pari a 337 milioni (+90% a/a). In Bulgaria, la società controllata UniCredit Consumer Financing AD ha proseguito il proprio trend di sviluppo erogando da inizio anno 51 milioni di finanziamenti costituiti da crediti finalizzati e prestiti personali (+30% a/a). In Romania la controllata UniCredit Consumer Financing IFN ha progressivamente intensificato l’attività di distribuzione di prestiti personali tramite le filiali UniCredit Tiriac Bank con erogazioni complessive pari a 66 milioni. Fineco Bank si conferma leader6 di mercato come broker in Italia con un numero totale di 26 milioni di transazioni. DAB Group, che opera con DAB Bank in Germania e DAT Bank in Austria, ha esteso la propria attività di trading e di consulenza consolidando la propria leadership come broker e vincendo il premio di Brokerwahl come Best Certificate Broker tedesco e il premio come miglior banca diretta per quanto riguarda il brokerage secondo Euro am Sonntag. I dati di fine 2009 confermano una crescita degli stock del 20% rispetto alla fine dell’esercizio precedente portando le masse a 23 miliardi. Nel corso del 2009 DAB ha lanciato una campagna commerciale volta ad acquisire nuova clientela retail (B2C) offrendo speciali condizioni sulla remunerazione del conto e sulle commissioni di trading (12.500 nuovi clienti acquisiti). In termini di numero di transazioni Dab Bank in Germania ha chiuso il 2009 con 5,5 milioni di transazioni e DAT in Austria con 1 milione di transazioni. Outlook 2010 Asset Gathering Fineco Bank in Italia ha perseguito la strategia di migliorare prodotti e servizi e di puntare sulla qualità della consulenza, per fidelizzare i vecchi clienti e aumentare le nuove acquisizioni. Il completamento dell’offerta ha consentito di rafforzare la leadership nel mercato di riferimento e il livello di soddisfazione dei clienti. Nel corso del 2009 sono proseguite le iniziative sul versante marketing e commerciale: sono stati rinnovati i conti correnti introducendo l’azzeramento del canone a fronte dell’accredito dello stipendio; le attività di advertising focalizzate su un nuovo concept di comunicazione hanno puntato a massimizzare l’acquisizione su tutti i canali con un mix di azioni dirette, passaparola e brand awareness. Grazie all’elevata soddisfazione della clientela (superiore al 97%4), l’acquisizione tramite passaparola continua ad essere il mezzo più efficace per l’apertura dei conti. Nel dettaglio, le due campagne “Connect” e “Wave” hanno generato più di 30.000 nuovi conti aperti. Nel 2009, Fineco ha realizzato una raccolta netta pari a 2 miliardi e masse pari a 33 miliardi (+14% rispetto al 2008). Grazie alla rete di promotori finanziari, Fineco si posiziona al 3° posto nella classifica Assoreti sia in termini di stock che di raccolta netta5. Relativamente al trading on line Fineco si posiziona al 1° posto per volumi intermediati conto terzi sui principali mercati (MTA, TAH, S&P/ MIB Futures e Mini S&P/MIB). Conferma la 1° posizione anche per numero di transazioni nel segmento azioni con il 9,7%. In sintesi 4. Fonte: TNS Infratest - dati a dicembre 2009. 5. Fonte: Assoreti - “Rapporto periodico Assoreti - Dicembre 2009”. Il 2010 sarà caratterizzato dall’ingresso nel perimetro della SBA Retail della Polonia. Le previsioni macroeconomiche prevedono un contesto ancora difficile per le banche nell’Area Euro. Istituti di previsione esterni7 stimano che nonostante i primi segnali di miglioramento dello scenario economico, la profittabilità del sistema bancario continuerà ad essere sotto pressione, a causa della riduzione dei ricavi e del peggioramento delle rettifiche creditizie. Il margine di interesse sarà influenzato negativamente dal basso livello degli spread provocato dal permanere di bassi tassi di interesse. Questa contrazione dovrebbe essere compensata da un recupero sul margine da servizi conseguente alla ripresa dei mercati finanziari e agli aggiustamenti nelle politiche di pricing. Nel Retail Network nel segmento Mass Market ci sarà una revisione della gamma dei conti dedicati ai clienti privati per razionalizzare e migliorare la copertura dei bisogni, semplificare i servizi offerti e valorizzare i canali diretti. Per rispettare le direttive SEPA e per garantire sicurezza e risparmio alla clientela, si proseguirà fino alla completa sostituzione delle vecchie carte di pagamento a sola banda magnetica con carte a microchip. Infine, si punterà ad aumentare la nuova produzione di finanziamenti attraverso iniziative commerciali e di direct mailing. Allo stesso tempo, l’introduzione di strumenti di pricing risk based a supporto della rete aiuterà ad incrementarne la redditività. 6. Fonte: Assosim - “Rapporto sui dati di negoziazione degli associati ASSOSIM sui mercati gestiti da Borsa Italiana SPA - Dicembre 2009”. 7. Prometeia: “Rapporto di previsione sui bilanci bancari” - ottobre 2009. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 57 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Retail (SEGUE) Nel segmento Personal Banking continuerà il processo di ottimizzazione del servizio di consulenza per assicurare un adeguato livello di servizio a tutti i sottosegmenti con un equilibrato cost to serve. Inoltre, in tutti i paesi in cui opera, la SBA Retail lancerà iniziative commerciali e di marketing con l’obiettivo di acquisire nuovi clienti e migliorare l’efficienza nei processi di vendita e di consulenza. Sul segmento Small Business verrà sviluppata la possibilità di acquistare prodotti e servizi attraverso canali remoti. Si procederà inoltre al restyling dei prodotti di finanziamento, dei conti correnti e verrà lanciata una nuova linea di prodotti per i professionisti, nuove coperture assicurative e carte di credito ad hoc per supportare la crescita di questo segmento. Per il 2010 l’obiettivo nell’area dell’Asset Gathering sarà di continuare a crescere e innovare, ampliando l’offerta, proponendo ai clienti prodotti semplici e trasparenti. Ci sarà una maggiore valorizzazione della capacità di offrire soluzioni ad elevato valore consulenziale attraverso la rete dei promotori finanziari. Il 2010 sarà 58 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group inoltre volto a migliorare e sviluppare le sinergie con DAB e DAT anche nell’ottica di una possibile espansione su nuovi mercati esteri. Lo scenario macroeconomico si presenterà ancora difficile per il mercato del Family Financing: pur in lieve ripresa, il mercato dovrebbe mostrare una crescita ancora contenuta a causa della crescente disoccupazione e della riduzione del reddito disponibile delle famiglie. Nonostante tale contesto UniCredit Family Financing prevede un rilancio della crescita commerciale, con un aumento dei volumi di nuove erogazioni sia sui mutui che sul consumer finance, in particolare nel segmento automotive e nei prestiti personali, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il suo ruolo in termini di generazione di nuovi clienti per la SBA Retail. Particolare enfasi verrà posta sul contenimento dei costi operativi e sull’ottimizzazione del costo del rischio attraverso una gestione proattiva del portafoglio, in particolare dal punto di vista del recupero crediti. Infine, sarà dedicata una specifica attenzione all’ulteriore miglioramento dei livelli di servizio alla clientela, mediante l’ottimizzazione delle attività di assistenza nella fase di post-vendita. Corporate & Investment Banking (CIB) Introduzione IN BREVE Crediti verso clientela (milioni di %) Margine di intermediazione (milioni di %) 10.033 Germania 101.977 977 Risultato di Gestione (milioni di %) ItItalia talia 1142.607 4 6.724 Dipendenti Austria 46.398 98 14.694 L’area Corporate & Investment Banking (CIB) si rivolge alla clientela corporate ed istituzionale che opera (prevalentemente ma non esclusivamente) nei principali mercati dove il Gruppo UniCredit è presente. Il deterioramento del contesto economico internazionale originatosi nel 2008 ha comportato un’accelerazione del processo evolutivo del modello di business del Gruppo che si è tradotto nell’implementazione della nuova struttura organizzativa di CIB, risultato dell’aggregazione delle precedenti Divisioni Corporate e MIB. In particolare CIB si focalizza sul sistema delle imprese, al fine di renderlo maggiormente coerente con la missione di creazione di valore sostenibile nel lungo periodo, attraverso la razionalizzazione della struttura di governo delle varie attività coinvolte e di accentrare le competenze in termini di: • comprensione delle esigenze della clientela, sia imprese che istituzionale, attraverso una rete distributiva capillare e specializzata per segmenti specifici di clientela; • creazione di centri di competenza a livello di Gruppo dedicati allo sviluppo dei prodotti e della relativa consulenza alle reti commerciali nelle attività di offerta e servizio alla clientela; • mitigazione dei rischi attraverso una visione unica della relazione con il cliente, l’adozione di metodologie di misurazione del rischio omogenee e competenze di prodotto specialistiche. Attraverso un’ampia gamma di prodotti e servizi finanziari dedicati - dalle attività di credito tradizionale e di servizio tipiche del commercial banking ai servizi più complessi ed a elevato valore aggiunto (ad esempio il project finance, l’acquisition finance e gli altri servizi di investment banking e di accesso/operatività sui mercati finanziari internazionali) - CIB affianca la propria clientela nelle varie fasi della vita d’impresa: fornendo supporto nelle attività aziendali ordinarie, nei progetti di crescita e internazionalizzazione ed infine nelle eventuali fasi di ristrutturazione. Il consolidamento della posizione di specialista regionale in un ambito europeo nei servizi più avanzati relativi all’operatività sui mercati finanziari globali e di investment banking caratterizza e completa l’offerta di servizio alla clientela. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 59 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE) Performance finanziaria precedente, registrando un incremento del risultato di gestione del 125%. Nonostante il contesto economico e di mercato in forte deterioramento, l’area Corporate & Investment Banking chiude il 2009 con un risultato nettamente positivo rispetto all’anno Il margine di intermediazione di attesta a 10.033 milioni, con un incremento di 3.559 milioni rispetto all’anno precedente (+55% a/a) (milioni di €) Conto Economico ESERCIZIO 2008 4° TRIM 2009 2008 10.033 6.474 + 55,0% 2.190 2.680 - 18,3% 1.098 691 9.342 -3.309 6.724 -4.464 1.555 -2.555 9.030 -3.484 2.991 -2.144 690 - 127,0% + 3,5% - 5,0% + 124,8% + 108,2% + 125,5% 46 2.143 -828 1.361 -1.177 98 476 2.204 -833 1.846 -1.142 476 - 90,3% - 2,8% - 0,6% - 26,3% + 3,0% - 79,4% -1.384 2.482 -881 217 -1.076 -815 CORPORATE & INVESTMENT BANKING Margine di intermediazione di cui ricavi: da attività di negoziazione da attività non di negoziazione Costi operativi Risultato di gestione Rettifiche nette su crediti Utile lordo operatività corrente 3° TRIM VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘09 2009 VARIAZIONE % 4° TRIM (milioni di €) Stato Patrimoniale CONSISTENZE AL VARIAZIONE SU DIC ‘08 CORPORATE & INVESTMENT BANKING 31.12.2009 30.09.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % Crediti verso clientela Raccolta da clientela (incluso titoli) 1 Totale RWA RWA per rischio di credito 290.514 139.712 253.115 235.149 302.997 142.534 254.345 233.676 330.120 189.260 278.371 251.805 -39.606 -49.548 -25.256 -16.656 - 12,0% n.s. - 9,1% - 6,6% 1. La variazione rispetto al 2008 non è significativa causa cambio di perimetro avvenuto nel 2009 per quanto concerne parte dei titoli emessi. (milioni di €) Totale Prestiti e Depositi per Paese CREDITI VERSO CLIENTELA CORPORATE & INVESTMENT BANKING Italia Germania Austria Prestiti e Depositi infragruppo tra Paesi Totale 31.12.2009 31.12.2008 VARIAZIONE % 142.607 101.977 46.398 -468 290.514 155.154 121.309 53.719 -62 330.120 - 8,1% - 15,9% - 13,6% n.s. - 12,0% DEBITI VERSO CLIENTELA E TITOLI 31.12.2009 31.12.2008 VARIAZIONE %1 48.919 64.599 26.657 -463 139.712 64.318 76.719 48.307 -83 189.260 n.s. n.s. n.s. n.s. n.s. 1. La variazione rispetto al 2008 non è significativa causa cambio di perimetro avvenuto nel 2009 per quanto concerne parte dei titoli emessi. Principali Indicatori ESERCIZIO CORPORATE & INVESTMENT BANKING EVA (milioni di €) Capitale assorbito (milioni di €) RARORAC Margine Intermediazione/RWA (media) Cost/income Costo del rischio VARIAZIONE 2009 2008 ASSOLUTA % -480 18.709 -2,57% 3,74% 33,0% 1,42% -1.376 19.120 -7,20% 2,23% 53,8% 0,68% 896 -411 463pb 151pb n.s. 74pb - 65,1% - 2,1% Personale DATI AL CORPORATE & INVESTMENT BANKING Dipendenti (numero "Full time equivalent") 100% Dipendenti (numero "Full time equivalent") proporzionale 60 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group VARIAZIONE SU DIC ‘08 31.12.2009 30.09.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 14.694 14.676 14.786 14.768 15.711 15.696 -1.018 -1.020 - 6,5% - 6,5% con effetti positivi sia sul margine di interesse, in crescita di 478 milioni (+7% a/a), sia sul margine da servizi, in crescita di 3.081 milioni. Tale incremento è stato guidato principalmente dalla crescita dei proventi da operazioni finanziarie, anche grazie a condizioni di mercato più favorevoli rispetto al 2008, nonostante l’apporto commissionale sia stato penalizzato principalmente dalla riduzione dei volumi transazionali di cash management, maggiormente correlati all’andamento recessivo del ciclo economico. I costi operativi si attestano a 3.309 milioni, in calo di 175 milioni (-5% a/a). Calo trainato dalla contrazione delle spese per il personale (derivante anche dalla razionalizzazione del business a seguito dell’attuazione del nuovo modello operativo che ha comportato una riduzione di oltre 1.000 FTE) nonché al mantenimento di una severa disciplina di controllo delle altre spese amministrative, in calo dell’8%. Le rettifiche nette su crediti registrano un sostanziale incremento rispetto al 2008, attestandosi a -4.464 milioni (+108% a/a), a causa del generale deterioramento di molte posizioni creditizie. Nel corso del 2009, in considerazione della intensità della crisi economica e dell’innalzamento della rischiosità, con conseguente peggioramento della qualità del credito, sono state rafforzate le misure già intraprese nell’ultima parte del 2008 di gestione e monitoraggio del rischio di credito, mediante strategie condivise e coordinate di intervento e presidio, al fine di anticipare e gestire eventuali situazioni di deterioramento. L’analisi della dinamica dei Risk Weighted Assets evidenzia a fine 2009, una contrazione del totale pari al 9% rispetto alla fine dell’esercizio precedente. In particolare, i rischi di credito sono passati dai 251,8 miliardi del 2008, ai 235,1 di fine 2009. Questi risultati si spiegano con la politica di riduzione selettiva del rischio attuata da UniCredit: la contrazione, individuabile anche sui volumi di credito concesso alla clientela (-12%) è infatti da ricondurre ad una attenta revisione del portafoglio clienti, nell’ambito di una più ampia azione volta a ridurre la leva finanziaria del Gruppo. In tale contesto trova anche spazio un riposizionamento selettivo sulla clientela più virtuosa. L’utile lordo dell’operatività corrente a fine 2009 si attesta quindi a 1.555 milioni, in aumento rispetto all’anno precedente 125%. In netto miglioramento, infine, il Cost/Income ratio (dal 53,8% al 33%), grazie all’effetto combinato dell’incremento dei ricavi e del contenimento dei costi. L’EVA si attesta a -480 milioni, il RARORAC a -2,57% in miglioramento rispetto al -7,2% del 2008. Linee di business per attività, area geografica, società Sintesi dei progetti 2009 Il nuovo modello organizzativo di CIB è fondato su una struttura matriciale che si distingue per la chiara separazione delle competenze di carattere commerciale (cosiddetto coverage, rappresentate dalle reti distributive presenti nei mercati di riferimento: Network Italia, Network Germania, Network Austria, Network Polonia (operativo dal 1 gennaio 2010) e Financial Institution Group) dalle competenze di prodotto, accentrate nelle cosiddette Product Lines, responsabili per l’intera gamma di prodotti offerta da CIB, in particolare: • Financing & Advisory (F&A): centro di competenza e di eccellenza per tutte le attività di business relative al credito e di consulenza alle imprese. Cura direttamente l’erogazione sia in termini di strutturazione dei deals sia di pricing per i prodotti più evoluti e la clientela più sofisticata mentre, in collaborazione con i Networks, supervisiona e fornisce le linee guida nella definizione del pricing per le operazioni di finanziamento plain vanilla e la clientela core banking. • Markets: centro di competenza responsabile per i prodotti di Rates, FX, Equities, attività di Capital Markets e attività legate al mercato del credito. Inoltre, le attività di Global Distribution e Corporate Treasury Sales (CTS), dedicate principalmente alla clientela imprese ed istituzionale, sono parte del perimetro di Markets. • Global Transaction Banking (GTB): centro di competenza e di eccellenza per i prodotti di Cash Management & eBanking, Supply Chain Finance, Trade Finance, e per le attività complesse di Structured Trade & Export Finance ed, infine, di Global Securities Services. • Leasing: responsabile del coordinamento di tutte le attività di strutturazione, pricing e vendita dei prodotti di leasing all’interno del Gruppo, facendo leva su un proprio Network distributivo operante in stretta cooperazione con i Networks bancari. Di recente completamento il processo di riorganizzazione delle attività in Italia attuato mediante l’integrazione delle attività di Locat Spa e UniCredit Global Leasing Spa. Oltre ai vantaggi di business legati alla specializzazione di prodotto, la copertura integrale del portafoglio di attività di CIB da parte delle quattro Product Lines dedicate consente l’attribuzione a ciascuna di esse della quota parte di competenza dell’intero Conto Economico e Stato Patrimoniale di CIB, consentendo così un più completo ed efficace governo del valore generato dalle singole componenti di prodotto e servizio offerto. Financing & Advisory In coerenza con il nuovo modello di business, la neo costituita Product Line F&A svolge il duplice (e primario) ruolo di centro di competenza su tutti i prodotti di credito e di advisory per le imprese e la clientela istituzionale a livello di Gruppo. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 61 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE) Al fine di soddisfare i bisogni dei clienti e divenire una delle migliori financing house a livello europeo, F&A offre ai network distributivi i propri servizi di consulenza nell’attività di erogazione del credito sia per la strutturazione delle operazioni sia per il pricing dei prodotti più evoluti e rivolti alla clientela più sofisticata, svolgendo al tempo, in collaborazione con i network, attività di supervisione delle linee guida di Gruppo nella definizione del pricing per le operazioni di finanziamento plain vanilla destinate alla clientela corporate. • Oltre ai servizi legati al credito, la gamma di offerta F&A si estende anche ai prodotti piú sofisticati di Investment Banking (ad es. corporate finance & advisory, prestiti sindacati, leveraged buyout, project & commodity finance, real estate financing e principal investments), destinati prevalentemente ad una clientela di fascia alta, quali quella large corporate, multinational ed istituzionale, caratterizzata, in genere, da livelli di complessità delle esigenze e necessità di personalizzazione del servizio più elevate. • Le principali unità con responsabilità Globale si dividono in: • Financial Sponsor Solution, con la responsabilità di coverage di tutti i Private Equity e di tutte le attività di finanziamento delle aziende controllate da Financial Sponsors; • Project and Commodity Finance, con responsabilità globale per tutto il Gruppo su questo business; • Loan Syndication, centro di competenza per la gestione di tutte le attività di sindacazione; • Principal Investment, responsabile della gestione di tutte le attività relative a Direct Investments, Fund Investments e Hedge Funds. Le altre attività di lending, le operazioni più sofisticate e strutturate non coperte dalle unità Globale (relative a Merger & Acquisition, Real Estate, Shipping) e l’attivitá plain vanilla sono presidiate dalle unitá locali. Markets All’interno del Gruppo, Markets rappresenta il centro di competenza per tutte le attività connesse ai mercati finanziari, nonché il canale di accesso preferenziale ai mercati stessi per UniCredit. La sua attuale struttura organizzativa riflette il processo di riposizionamento avviato già a partire dalla seconda metà del 2007 e successivamente rafforzato nel 2008 e incentrato sui seguenti principi: focalizzazione su clienti e prodotti core, razionalizzazione, ottimizzazione ed efficientamento delle attività non-core. L’obiettivo sottostante il riposizionamento è stato rafforzare Markets come uno dei principali regional specialist europei, facendo leva sulla estesa base di clienti nei Paesi in cui opera il Gruppo. Le principali attività di Markets si articolano nelle seguenti linee di business: • Rates, per l’esecuzione di transazioni che coinvolgono prodotti collegati ai tassi di interesse (ad esempio bond, derivati e soluzioni 62 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group • • strutturate a reddito fisso); sono incluse in questa linea di business anche le operazioni di mercato monetario e tesoreria per le società del Gruppo; Capital Markets, a sua volta suddivisa nelle seguenti attività: - Equity Capital Markets (ECM), che origina, struttura ed esegue per la clientela operazioni connesse al segmento primario dei mercati azionari; - Debt Capital Markets (DCM), che origina, struttura, esegue e partecipa ad attività di sindacazione di operazioni di finanziamento del debito della clientela sui mercati dei capitali; - Structured Capital Markets, che origina e struttura operazioni innovative legate ai mercati dei capitali, per soddisfare specifiche necessità della clientela; - Capital Markets Solutions, dedicata alla fornitura di soluzioni altamente personalizzate per soddisfare specifiche necessità della clientela, prevalentemente collegate a tematiche di ottimizzazione contabile, fiscale e di rating. Equities, dedicata principalmente alla negoziazione, strutturazione, vendita e gestione dinamica del rischio dei prodotti collegati ai mercati azionari, sia per i clienti del Gruppo sia per controparti esterne (es. istituzioni finanziarie, fondi, ecc.); Forex Exchange (FX), specializzata in prodotti in valuta straniera, sia cash (spot e forward) sia derivati (swap e option), per transazioni della propria clientela e per le funzioni di funding del Gruppo nella loro componente in valuta; Credit Related Business, nella quale sono ricompresse le attività di: - Credit Markets, tipicamente pricing e negoziazione di prodotti collegati al mercato del credito, inclusi credit default swap e strumenti di credito strutturato afferenti imprese o istituzioni finanziarie con elevata qualità creditizia; - Illiquids and Special Assets, nel cui ambito vengono gestite le attività problematiche (dal punto di vista creditizio) del Gruppo che per le loro peculiarità escono dai tradizionali canali di recupero crediti e per le quali è richiesto l’accesso al mercato dei capitali. Global Transaction Banking (GTB) CIB è uno dei primi operatori nel settore Global Transaction Banking per ricavi generati in Europa Continentale. Coniugando una forte conoscenza dei mercati domestici con l’esperienza di una banca internazionale in tutti gli aspetti legati al transaction banking, la Product Line GTB offre un set completo di prodotti e servizi nei segmenti dei pagamenti ed e-banking, del trade finance, della gestione finanziaria degli approvvigionamenti, dei finanziamenti alle esportazioni e dei servizi di banca depositaria in Europa centroorientale. Con il modello organizzativo recentemente approvato all’interno del Gruppo UniCredit, a partire dal 1° gennaio 2010 sono confluite nel perimetro GTB anche le attività concernenti la gestione dei depositi a vista e di tenuta conto. Fra i principali prodotti e soluzioni proposte alla clientela si segnalano: • Cash Management and eBanking Il Gruppo Unicredit ha consolidato una solida esperienza nella fornitura di soluzioni per il Cash Management ed eBanking. Con un approccio personalizzato alle esigenze del cliente gli specialisti di GTB forniscono il supporto per l’intera Financial Value Chain. L’offerta si sviluppa a partire dall’analisi dei processi per la gestione della liquidità e dei flussi dei pagamenti, alla gestione giornaliera delle operazioni su piattaforma eBanking, fino alle più efficaci soluzioni per la gestione globale delle posizioni di liquidità per i gruppi multinazionali, con un focus particolare ai paesi dell’Europa Centro-Orientale, dove il gruppo garantisce una propria presenza capillare e la stessa elevata qualità di servizio. L’area dei servizi di pagamento rappresenta oltre il 60% dei ricavi complessivi del Transaction Banking di UniCredit con l’inclusione anche dei depositi a vista della clientela. Questo permetterà di completare l’offerta ed il catalogo prodotti e massimizzare l’efficacia di una gestione unica del pricing per tutti i prodotti legati a tesoreria e pagamenti. I risultati del 2009 per quest’area sono influenzati dall’andamento dei tassi di interesse, che rispetto allo scorso anno hanno ridotto il margine di ricavo da giorni valuta, ma hanno sostanzialmente mantenuto le quote di mercato sulla componente commissionale, nonostante la contrazione globale dei volumi e del numero di transazioni che tutto il mercato ha mostrato a seguito dello scenario di crisi. • Trade Finance & Services and Supply Chain Management L’offerta di UniCredit in quest’area di business si avvale di una ampia e diretta copertura dei mercati in cui il Gruppo opera affiancata da un network di oltre 4.000 banche corrispondenti, che permette di allargare il bacino di copertura ad oltre 50 paesi nel mondo. Questo permette ai clienti del Gruppo UniCredit di supportare e sostenere la propria offerta commerciale nei diversi paesi attraverso l’ampia scelta di servizi bancari a disposizione. L’offerta alla Clientela Corporate dei prodotti e servizi di Trade Finance spazia dalle più tradizionali lettere di credito, garanzie e credito documentario, forfaiting a soluzioni altamente competitive di Global Trade Management che accompagnano il cliente attraverso l’intera “supply chain”: Pre-Export, Post-Shipment, Inventory Finance, sono alcuni esempi di soluzioni proposte alla clientela. L’area di business rappresenta circa il 25% dei ricavi del Transaction Banking di UniCredit ed ha mostrato nel corso del 2009 una sostanziale tenuta dei risultati rispetto all’anno precedente grazie ad una sensibile revisione del pricing alla clientela che ha più che controbilanciato la riduzione dei volumi e del numero delle transazioni legati allo scenario negativo di import/export. Positivo invece in tutto il 2009 l’andamento dei volumi e delle commissioni per le garanzie e le commissioni legate al forfaiting. Leasing Come previsto dalle linee strategiche, la Business Line Leasing di UniCredit Group ha portato a conclusione, con decorrenza primo gennaio 2009, la riorganizzazione delle attività italiane attraverso la fusione tra Locat Spa e UniCredit Global Leasing Spa. In linea con la recente riorganizzazione del Gruppo, è proseguito l’impegno volto a massimizzare la cooperazione con le banche dei singoli paesi, anche attraverso la revisione e razionalizzazione dei modelli distributivi sempre più orientati alla multicanalità per sfruttare al massimo le sinergie interne al Gruppo ed aumentare efficacia ed efficienza della forza vendita. In ottica di rafforzamento del business Leasing e della identità di Gruppo, è stato inoltre portato a termine il rebranding delle società del network europeo. Progetti ed iniziative Come già evidenziato, il principale intervento attuato dal Gruppo UniCredit in risposta al deterioramento progressivo del quadro economico internazionale, è stata la revisione del modello di business rivolto alla clientela corporate ed istituzionale, mediante l’aggregazione e conseguente riorganizzazione delle precedenti Divisioni Corporate e Markets & Investment Banking nella nuova CIB, con l’obiettivo di rendere più efficace il dialogo e la comprensione delle esigenze del cliente, migliorare la qualità dei prodotti e servizi e mitigare i rischi attraverso una visione unica della relazione. A tale cambiamento si aggiunge il riposizionamento, già avviato nel 2008, delle strutture e delle attività connesse ai mercati finanziari, riconducibili alla Product Line Markets, attuato sulla base di tre principi fondamentali: (i) grande attenzione alla clientela e ai prodotti core; (ii) consolidamento dei portafogli non-core e gestione accentrata degli stessi ispirata a principi di riduzione e razionalizzazione; (iii) ottimizzazione ed efficientamento di tutte le altre attività di business. Nello specifico, le principali iniziative intraprese da Markets nel corso del 2009 sono state: • il completamento del processo di cambio e/o rafforzamento della leadership nelle sotto-aree/portafogli maggiormente impattati dalla crisi ed ancora gestiti “ad interim” dopo la ristrutturazione avviata nel 2008 (in particolare in FX e Rates); • l’ulteriore riclassificazione, così come già avvenuto nel corso del 2008, di attività finanziarie originariamente classificate come “held for trading” e “available for sale” a “loans to customers” o “loans to banks”, come consentito dalla modifica introdotta nei Principi Contabili IAS 39 e IFRS 7 approvata dall’International Accounting Standard Board (IASB); ciò con l’obiettivo di adeguare la rappresentazione contabile alla scarsa liquidità di tali strumenti, minimizzando al tempo la potenziale volatilità dei risultati di conto economico derivante, per l’appunto, dalla menzionata scarsa liquidità degli strumenti; UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 63 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE) • il riposizionamento del portafoglio e la semplificazione delle attività di Active Credit Portfolio Management (ACPM), già avviato nel corso del 2008, con conseguente trasferimento di tutta l’attività a Financing & Advisory ad eccezione dei portafogli di investimento e delle posizioni di hedging riconducibili a necessità di risk management; • la significativa riduzione delle attività / portafogli “non-core” (superiore a 13 miliardi), resa possibile anche, come già menzionato, dalla gestione accentrata degli stessi; • la riduzione dei volumi (inventory) delle attività di market making; • il consolidamento dei rischi assunti attraverso le attività di trading, principalmente attraverso la concentrazione in due hub, Londra e Monaco, onde garantirne una migliore visione d’insieme e un maggiore controllo; • la razionalizzazione del network internazionale; • il progressivo allineamento dei sistemi IT alle esigenze del business e la conseguente riduzione del gap rispetto alle infrastrutture in uso presso i principali concorrenti; • la prosecuzione del piano di ottimizzazione dell’organico (generale riduzione degli FTE con mirate assunzioni di personale altamente qualificato) con l’obiettivo di fronteggiare efficacemente un mercato mutevole e competitivo. Nel corso del 2009 hanno trovato piena attuazione, inoltre, i piani strategici di contrasto alla crisi e le iniziative commerciali già avviate a fine 2008 e sono state introdotte nuove misure di sostegno alle imprese. In particolare: • prodotti di credito agevolato: CIB ha rivolto anche nel 2009 la consueta attenzione verso questi prodotti, grazie anche ad un rinnovato e maggiore impegno dei Governi (principalmente tedesco e austriaco) a rilasciare garanzie alle banche che avessero concesso credito alle imprese nell’ambito dei nuovi programmi di finanziamento. In Italia è stata ampliata la gamma di prodotti offerti alla clientela, sfruttando i nuovi fondi provenienti dal Fondo di Garanzia e il nuovo ruolo di Cassa Depositi e Prestiti. Va inoltre segnalato il continuo impegno del Leasing nella sottoscrizione di plafond con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) con la finalità di erogare ai clienti finanziamenti mediante contratti di locazione finanziaria a condizioni competitive grazie al funding agevolato; • ottimizzazione dei portafogli a contribuzione EVA-negative: è proseguita anche nel 2009 l’iniziativa finalizzata a migliorare il rendimento dei portafogli EVA-negative, sensibilizzando ulteriormente i network commerciali nell’applicare un pricing adeguato al profilo di rischio del cliente; • perseguimento della sostenibilità delle relazioni: in Italia è stato avviato un progetto basato sulla selezione dei principali clienti meritevoli ma in temporanea difficoltà, al fine di concedere loro l’opportunità di superare la fase critica e rimuovere le cause di tensione, onde ridurre la probabilità di default, con conseguente beneficio sugli RWA. Le leve disponibili, modulate sulla base della tipologia di cliente analizzato, sono le seguenti: 64 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group - riduzione degli oneri finanziari, soprattutto sui finanziamenti a medio-lungo termine (ad esempio attraverso la temporanea rimodulazione delle rate o la concessione di differimenti nei pagamenti); - mitigazione del rischio, spostando gli affidamenti su forme tecniche più garantite e riducendo, ove possibile, l’esposizione; - valutazione di un possibile re-pricing delle linee laddove le condizioni non siano in linea con il mutato livello di rischio o se il cliente è EVA-negative; - assicurazione del rispetto dell’eventuale piano di rientro. La Product Line Leasing ha, infine, lanciato una serie di iniziative volte a ridurre l’impatto del deterioramento del contesto economico sui propri risultati: in particolare è stato avviato uno speciale programma volto a prevenire e ridurre il deterioramento delle posizioni irregolari sia attraverso attività di soft collection e “ristrutturazione” dei pagamenti, sia attraverso il ricollocamento sul mercato dei beni di proprietà della società. Per lo svolgimento di tali attività ed ulteriori attività di credit recovery, Leasing ha costituito task forces dedicate, perseguendo nel 2009 i primi risultati positivi di un’attività che si ritiene continuerà a produrre i propri effetti anche nel 2010. Outlook 2010 Nonostante il permanere di un generalizzato clima di incertezza circa l’effettiva entità della ripresa, le recenti evoluzioni del contesto macroeconomico ed industriale sembrano evidenziare un graduale, seppur modesto, processo di stabilizzazione, per lo più trainato dalla ricostituzione delle scorte del settore manifatturiero e da una rinnovata vivacità nelle esportazioni. Il 2010 si delinea come un anno di transizione, caratterizzato da una moderata crescita dei principali indicatori, in un quadro di tuttavia sostanziale difficoltà di mercato e ridotta competitività delle imprese, nel quale rimane alta l’attenzione alla qualità del credito. Gli attuali livelli di sottoutilizzo di capacità produttiva indicano ad un lento recupero degli investimenti. L’effettiva sostenibilità della ripresa economica dipenderà in larga misura dall’andamento del commercio internazionale e, soprattutto, dalla dinamica della domanda interna, ad oggi sostenuta da temporanee misure di incentivo fiscale. La dinamica degli impieghi verso le imprese è prevista riflettere l’andamento generale dell’economia, con segnali positivi attesi per la seconda metà del 2010, grazie anche al ritorno del costo della provvista sui livelli osservati precedentemente alla crisi. I tassi di mercato sono attesi rimanere su livelli contenuti, in virtù dell’abbondante liquidità, fermo restando un riallineamento direzionale ai tassi di riferimento. Sul versante dei mercati finanziari, nel corso del 2009,ed in particolare dei primi nove mesi dello stesso, gli operatori hanno beneficiato del consistente ammontare di liquidità immessa nel sistema dalle Banche Centrali, delle elevate volatilità e di una rinnovata propensione al rischio. A tali fattori si è accompagnata la ripresa dei corsi azionari e degli indici del settore finanziario. Tali segnali positivi hanno subito un rallentamento a fine anno derivante dai timori degli operatori di mercato in relazione alle pressioni sul debito sovrano della Grecia e all’indebitamento di un importante operatore economico-finanziario di Dubai. L’evoluzione dell’anno in corso sconta il normalizzarsi delle condizioni di mercato, nonchè la presenza di elementi di rischio latenti, che rendono improbabile il ripetersi delle performance osservate nel 2009. Il nuovo modello organizzativo si sviluppa in piena coerenza con il quadro evolutivo delineato, ed ha l’obiettivo di consolidare la posizione di CIB fra i principali players europei nel segmento wholesale, facendo leva su una presenza capillare di primo livello nei mercati di riferimento ed su eccellenti competenze operative e di prodotto, al fine di assicurare al Gruppo un contributo in termini di creazione di valore che sia sostenibile nel tempo. In un contesto di deterioramento generalizzato di molte esposizioni creditizie nei principali mercati di riferimento un ruolo centrale viene attribuito ad F&A, attraverso cui CIB punta ad una ancor più fattiva cooperazione con la funzione creditizia (CRO Compentence Line) per l’assunzione e il monitoraggio del rischio di credito dal punto di vista del business. Ad F&A è stata inoltre affidata la responsabilità del pricing sia direttamente nella strutturazione di tutti i prodotti di finanziamento più complessi, che nell’attività di supervisione, fornendo linee guida nella definizione del prezzo per i prodotti più semplici e per la clientela meno sofisticata, al fine di assicurare selettività nella crescita a favore delle controparti con elevato merito creditizio e di mantenere un presidio forte e centrale in tema di value creation. Nonostante il meno favorevole quadro evolutivo dei mercati finanziari, si ritiene che la Product Line Markets possa continuare a generare anche nel 2010 solidi risultati per il Gruppo, sebbene ad un livello inferiore rispetto all’anno precedente per il venir meno delle eccezionali condizioni di mercato che hanno caratterizzato il 2009. Ciò dovrebbe realizzarsi alla luce del già avviato processo di ristrutturazione e riposizionamento delle attività di Markets e dell’implementazione di una serie di nuove iniziative strategiche centrate sul rafforzamento delle attività client driven e core. Idonee iniziative per fronteggiare il nuovo e meno favorevole quadro regolamentare sono già state adottate da GTB in relazione all’entrata in vigore a pieno regime della Direttiva PSD nel corso del 2010. Specifici obiettivi per quest’area di business restano, anche per il 2010, il continuo aggiornamento delle piattaforme tecnologiche e lo sviluppo di soluzioni ad alto valore aggiunto per la clientela (es. servizi integrati di eBanking e Trade Finance), con conseguenti elevati margini di crescita e potenziale di acquisizione di nuovi clienti. Mentre prosegue lo speciale programma volto a prevenire e ridurre il deterioramento delle posizioni irregolari attraverso attività di soft collection, “ristrutturazione” dei pagamenti, e ricollocamento sul mercato dei beni di proprietà della società, il nuovo assetto organizzativo del Leasing pone l’accento sulla costituzione di un network internazionale di leasing al servizio della clientela, con l’obiettivo di supportare le società operative di tutti i paesi nella gestione di operazioni di leasing internazionale e di favorire lo sviluppo di accordi di cooperazione sopranazionale con primarie società industriali e commerciali. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 65 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Private Banking Introduzione IN BREVE Totale attività finanziarie da clientela (milioni di %) Attività finanziarie ordinarie da clientela (%) Attività in gestione estione 32,5 2,5 138.820 Altre attività 00,1 ,1 Utile lordo dell’operatività corrente (milioni di %) 203 Depositi D ep ((incl. inc PCT) 222,5 2 Cost/Income Attività tà in Amministrazione zione 69,8% 44,9 ,9 L’attività della Business Unit Private Banking si rivolge principalmente alla clientela privata con disponibilità finanziarie medio-alte, fornendo servizi di consulenza e soluzioni per la gestione del patrimonio con un approccio a 360 gradi. La Business Unit opera tramite una rete di circa 1.200 private bankers dislocati in oltre 250 filiali sul territorio nei tre principali paesi (Italia, Germania ed Austria), cui si affianca una presenza selettiva in alcune piazze offshore europee (Svizzera, Lussemburgo e San Marino). Performance finanziaria L’esercizio 2009, soprattutto a partire dalla seconda parte dell’anno, è stato caratterizzato da una decisa ripresa dei mercati finanziari (a titolo esemplificativo, al 31 dicembre 2009 i principali indici di borsa evidenziavano una crescita sostanziale rispetto a dicembre 2008: FTSE MIB +19,5%, DAX 30 +23,8%, ATX +42,5%), con evidenti benefici sulla dinamica delle attività finanziarie gestite e amministrate. Gli effetti positivi si sono riflessi anche nel comparto del risparmio gestito: sempre a titolo di esempio, lo stock dei fondi comuni in Italia evidenzia un aumento del 6,7% rispetto a dicembre 2008, mentre la raccolta netta di sistema, pur registrando un deficit di circa 3 miliardi nel 2009, ha segnato un deciso miglioramento rispetto al 2008, caratterizzato da oltre 100 miliardi di deflussi. In tale contesto il totale delle attività finanziarie gestite e amministrate dalla Business Unit al 31 dicembre 2009 è pari a circa 139 miliardi, con una crescita del 10,7% rispetto a fine 2008, e del 3,5% nell’ultimo trimestre. (miliardi di €) Attività Finanziarie Totali CONSISTENZE AL PRIVATE BANKING Attività Totali Attività Ordinarie Attività in gestione Attività in amministrazione Depositi (incl. PCT) Altre attività 66 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group VARIAZIONE SU DIC ‘08 31.12.2009 30.09.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 138,8 108,7 35,3 48,8 24,5 0,1 134,2 105,0 34,6 47,1 23,0 0,3 125,4 100,9 33,3 44,3 23,0 0,3 13,4 7,8 2,0 4,6 1,5 -0,2 + 10,7% + 7,8% + 5,9% + 10,3% + 6,7% - 75,9% Al netto delle componenti straordinarie1, l’incremento sul dicembre 2008 si attesta al +7,8%, beneficiando, tra l’altro, degli effetti positivi del trasferimento di clientela dalla Business Area Retail in Austria per 1,8 miliardi. La raccolta netta2 di nuove attività finanziarie del 2009 risulta complessivamente positiva per circa 1,7 miliardi, principalmente trainata dalla raccolta amministrata. Sulla dinamica delle masse ha inciso un effetto performance positivo valutabile in circa 4 miliardi nell’intero anno. La composizione delle attività finanziarie2 al 31 dicembre 2009 registra una leggera flessione della raccolta gestita che si attesta al 32,5% del totale delle masse (32,9% al 30 settembre 2009), mentre pressoché stabile risulta la raccolta amministrata, di poco inferiore al 45%; in crescita i depositi, pronti contro termine inclusi, pari al 22,5%. I costi operativi si attestano a 544 milioni, in flessione dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sensibili riduzioni si registrano sia sul fronte delle spese per il personale (-3% circa), grazie a una contrazione degli organici (-75 unità da inizio anno) e al calo della componente variabile, che in termini di altre spese amministrative (-2% circa). Composizione attività finanziarie2 al 31 dicembre 2009 (%) 0,1 22,5 32,5 I ricavi, pari a 779 milioni, risultano in flessione del 15% rispetto allo stesso periodo del 2008; in particolare: • il margine di interesse decresce del 18% circa per l’effetto della flessione dei tassi di interesse sulla profittabilità dei depositi, nonché per i dividendi straordinari incassati nel 2008 in Germania da società del Gruppo Wealth Capital non consolidate; • i proventi da intermediazione e diversi evidenziano un calo del 13% risentendo principalmente della dinamica delle commissioni nette (-14% circa). Tale componente è stata pesantemente influenzata dalle minori commissioni ricorrenti sul risparmio gestito, quale conseguenza della flessione delle masse gestite medie (che solo nella seconda parte dell’anno hanno ripreso a crescere lievemente), e dalle minori commissioni upfront. Attività in gestione Attività in custodia Depositi e PCT Attività in amm. e altre attività 44,9 Tali risultati sono il frutto di azioni tempestive ed efficaci di contenimento della spesa diretta, strutturale e discrezionale, con l’obiettivo di sostenere una redditività fortemente instabile sul fronte dei ricavi. Il Cost/Income Ratio al 31 dicembre 2009 si attesta al 69,8%, in aumento rispetto al 60,4% dell’esercizio 2008. Per quanto concerne la performance reddituale, la Business Unit Private Banking ha conseguito al 31 dicembre 2009 un risultato di gestione pari a 236 milioni, in flessione del 35% rispetto al 2008, anno in cui il contesto di mercato era completamente differente, soprattutto in termini di livello assoluto dei tassi di interesse. La tenacia nel perseguire una rigorosa politica di contenimento dei costi ha consentito comunque di arginare in parte il significativo calo reddituale della componente commissionale e del margine d’interesse. Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a 14 milioni circa, quale saldo di 19 milioni di accantonamenti effettuati principalmente per controversie legali o reclami (effettivi o potenziali) da clientela e 5 milioni di rilasci di fondi eccedenti nella controllata tedesca Wealth Capital Management. Le rettifiche nette su crediti, pari a 10 milioni circa, sono il saldo di rettifiche nette in Italia (-14 milioni circa), su cui hanno inciso quelle relative a una posizione rilevante in UniCredit Private Banking, e di riprese nette in Germania (+4 milioni circa). (milioni di €) Conto Economico ESERCIZIO 2009 PRIVATE BANKING 2009 2008 VARIAZIONE % 4° TRIM 3° TRIM VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘09 2008 4° TRIM Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Utile lordo operatività corrente 779 -544 236 203 916 -554 363 366 - 15,0% - 1,8% - 35,0% - 44,5% 192 -144 48 28 167 -134 33 34 + 15,1% + 7,6% + 45,3% - 16,9% 212 -141 72 55 1. Si intendono straordinarie quelle operazioni che, per caratteristiche di temporaneità, grande dimensione e bassa o nulla redditività, non sono riconducibili all’attività tipica. 2. Escluse le operazioni straordinarie. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 67 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Private Banking (SEGUE) I profitti e perdite da investimenti chiudono con un saldo negativo di 3 milioni circa, principalmente riferibili alle svalutazioni effettuate dalla controllata tedesca Wealth Capital Management sul proprio portafoglio di Private Equity. netto dei circa 23 milioni di profitti straordinari realizzati nel 2008 in Lussemburgo per la cessione di attività ed immobili, la flessione è del 41% circa. Nonostante la flessione dei risultati economici, la Business Unit ha comunque continuato a generare valore aggiunto per il Gruppo nell’esercizio, con un’EVA positivo per 108 milioni e un RARORAC del 31,08%. L’utile lordo dell’operatività corrente si attesta a 203 milioni a fine 2009, in flessione rispetto all’anno precedente del 44,5%; al Principali Indicatori ESERCIZIO PRIVATE BANKING EVA (milioni di €) Capitale assorbito (milioni di €) RARORAC ROA, pb (*) Cost/income Costi operativi/Totale attività finanziarie (**) VARIAZIONE 2009 2008 ASSOLUTA % 108 347 31,08% 76pb 69,8% 53pb 208 379 54,85% 84pb 60,4% 51pb -100 -31 n.s. -8pb n.s. 2pb - 48,0% - 8,3% (*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie. (**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie. Personale DATI AL PRIVATE BANKING Dipendenti (numero “Full time equivalent”) VARIAZIONE SU DIC ‘08 31.12.2009 30.09.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 3.002 2.984 3.077 -75 - 2,4% Linee di business per attività, area geografica, società Contributo per Paese al 31 dicembre 2009 (%) International Sintesi dei progetti 2009 La Business Unit si articola in 4 linee di attività: PB Italia (inclusa anche San Marino), PB Germania, PB Austria e PB International, alla quale sono attribuite le unità operanti in Svizzera e Lussemburgo. Si evidenziano di seguito i principali dati per ciascuna di esse. 68 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Austria Germania 9,9% 7,7% 14,0% 14,6% 26,8% 28,2% 23,7% 49,3% 49,5% 49,1% Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione 14,5% 12,7% Italia Le attività finanziarie totali del Private Banking Italia sono pari a 80 miliardi circa. I 64 miliardi di attività finanziarie ordinarie presentano un incremento da inizio anno pari al 7,9%, grazie ad una raccolta netta ordinaria pari a 2,8 miliardi circa e a un effetto performance positivo sugli assets di 1,9 miliardi circa. La raccolta netta ordinaria dell’anno è stata trainata dall’incremento della componente amministrata (+2,6 miliardi). Sotto il profilo economico il risultato di gestione è pari a 122 milioni circa, in riduzione del 37% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi registrano una flessione del 17% circa a/a, in discesa sia nella componente margine di interesse (-20% ca), sia nelle commissioni nette (-15% ca). Nonostante i costi operativi si presentino in diminuzione del 2% circa, grazie anche all’effetto di specifiche azioni di contenimento, il cost/income passa dal 58,2% del 31 dicembre 2008 al 68,2%. UniCredit Private Banking chiude l’anno con un utile netto di 64 milioni circa. Il Private Banking Germania chiude al 31 dicembre 2009 con 27 miliardi circa di attività finanziarie totali, la cui componente ordinaria (24 miliardi circa) si presenta in rialzo del 3,1% sul fine esercizio 2008. La raccolta netta ordinaria è negativa nell’anno per 0,7 miliardi, influenzata dai rilevanti deflussi sulla raccolta amministrata (-0,7 miliardi); tuttavia il quarto trimestre è stato caratterizzato da una raccolta lievemente positiva (+0,1 miliardi) grazie al buon andamento dei depositi. Passando ai risultati economici, il totale dei ricavi scende del 19% circa rispetto al 31 dicembre 2008, con una contrazione sia della componente commissionale (-22%) che del margine di interesse (-20%). I costi operativi sono in calo del 6% circa sia nella componente delle spese per il personale (-6% ca) sia nelle altre spese amministrative (-7% ca). Il risultato di gestione si attesta quindi a 59 milioni circa, con una variazione negativa del 40% circa sullo stesso periodo del 2008. Nel Private Banking Austria le attività finanziare ordinarie, pari a 15 miliardi circa al 31 dicembre 2009, si presentano in aumento del 17,2% da inizio anno, che diventa +3,5% al netto del citato effetto derivante dal trasferimento di clientela con la Business Area Retail. La crescita è dovuta ad un effetto performance positivo di 0,8 miliardi circa, mentre la raccolta netta ordinaria dell’anno è negativa per 0,4 miliardi, principalmente a causa dei deflussi sui depositi. Dal punto di vista reddituale, il risultato di gestione si attesta a 32 milioni circa, in calo del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a cui si associa un andamento sostanzialmente stabile dei ricavi (-0,4%, ma -6% circa al netto dell’effetto trasferimento clientela) e leggermente in aumento per i costi operativi (+0,3%, ma -4% circa al netto del citato effetto). Il Private Banking International al 31 dicembre 2009 presenta attività finanziarie complessive pari a circa 18 miliardi, di cui 5,8 miliardi circa ordinarie. Queste ultime registrano un trend crescente (+3,5% da inizio anno) generato da una raccolta netta ordinaria positiva, nel periodo, pari a 0,1 miliardi e da un effetto performance altrettanto positivo di 0,1 miliardi circa. Il risultato di gestione si attesta a 36 milioni circa rispetto a 43 milioni circa nel 2008 (-16% circa), flessione generata dalla pressione sui ricavi (-12% circa) in tutte le sue componenti, solo parzialmente compensata dalle forti riduzioni sui costi operativi (-7% ca) frutto di politiche mirate di contenimento e dei primi effetti positivi derivanti dall’integrazione delle società lussemburghesi. Tra i progetti chiave del 2009 vanno ricordati: • la definizione e l’avvio dell’implementazione del nuovo modello di servizio europeo del Private Banking (“Customer Service Model” o CSM), fondato sui tre pilastri: presidio e coordinamento a livello europeo coniugato con radicamento territoriale e prossimità verso la clientela, approccio globale (“360 gradi”) nella relazione con i clienti, focalizzazione sulla performance dei portafogli con appropriato bilanciamento tra rischio e rendimento • a livello di UniCredit Holding, l’avvio operativo delle strutture di Global Investment Services e Product & Advisory, costituite a fine 2008 a diretto riporto del capo della Business Unit accentrando parte delle rispettive funzioni locali. Tali strutture, in coerenza con gli obiettivi del modello di servizio europeo, hanno perseguito lo scopo di realizzare strategie comuni di investimento e di asset allocation, nonchè la diffusione di best practices consentendo lo sviluppo di una piattaforma di prodotti idonea alle esigenze dinamiche della clientela ed in grado di coniugare una maggiore trasparenza e semplicità nella fruizione con esigenze sempre più globali ma integrate; • la completa riorganizzazione delle attività in Austria, comprendente: la cessione di alcune attività di Asset Management GmbH a Pioneer Investments Austria GmbH in giugno, la incorporazione delle attività residuali e di quelle di Bank Privat in Bank Austria (1° Ottobre), l’avvio del processo di trasferimento della clientela Retail con asset superiori a 500mila alla Business Unit Private e il contestuale spostamento della clientela Private sotto soglia alla Business Area Retail, processo che si prevede concludere entro il primo trimestre 2010. Le decisioni implementate hanno portato alla creazione di un modello di attività simile a quello già esistente in Germania (segmento Private nell’ambito di una banca universale quale Bank Austria) con la gestione di tutti gli aspetti della relazione con la clientela e della relativa offerta di prodotto. Continua invece la sua opera Schoellerbank come entità giuridica a se stante, dato anche il suo forte brand nel paese; • in ambito International, infine, il progetto di razionalizzazione delle strutture in Lussemburgo, perfezionato il 1° Agosto 2009 attraverso la cessione delle attività commerciali Private da parte di UniCredit International Luxembourg a UniCredit Luxembourg SA (ex-HVB Luxembourg), con benefici in termini di sinergie derivanti dall’integrazione delle piattaforme di business e operative. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 69 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Private Banking (SEGUE) Outlook 2010 Il 2010 si presenta come un anno di espansione solo moderata con una cauta previsione di crescita dell’Eurozona. Si tratterà comunque di un anno difficile, dove occorrerà essere molto selettivi nelle scelte di investimento: è atteso un andamento positivo per gli indici azionari, mentre l’inflazione dovrebbe mantenersi sotto controllo; non è previsto un rialzo sensibile dei tassi di interesse, pertanto il costo del denaro resterà sostanzialmente basso. In tale contesto, la Business Unit Private Banking, grazie anche alla messa a regime del modello europeo di servizio alla clientela, che focalizza la relazione con il cliente su una visione uniforme e integrata della gestione degli investimenti e del rischio correlato, sarà orientata al rafforzamento delle proprie attività nel risparmio gestito, assecondando la prevista fase di riallocazione della liquidità in circolazione. A questo processo si affiancherà anche una nuova politica di pricing dei prodotti e l’adeguamento alla nuova realtà di mercato dei criteri di remunerazione dei private bankers, da correlarsi fortemente alla qualità del servizio erogato. In tale contesto, il conto 70 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group economico dovrebbe beneficiare di tali azioni con un atteso aumento della componente commissionale, mentre i citati bassi livelli dei tassi di interesse continueranno ad influenzare i margini della gestione del denaro; forte rimarrà l’attenzione sul contenimento dei costi e sull’aumento dell’efficienza di strutture e processi. Da segnalare, inoltre, che il Private Banking in Polonia, inserito nel 2009 solamente a carattere progettuale all’interno della Business Unit in funzione del processo di divisionalizzazione in corso in Bank Pekao, rientrerà nella piena responsabilità, in termini economici, della Business Unit a partire dal 1° gennaio 2010, con un’identità propria di Linea di business. Infine, sulla scia della riorganizzazione avvenuta in Austria nel 2009 e in coordinamento con il progetto di Gruppo denominato “One4C”, è in programma, rispettivamente per metà 2010 e per fine anno, la riallocazione della clientela con patrimoni oltre i 500mila all’interno del Gruppo verso la Business Unit Private Banking anche in Germania e in Italia. Tale operazione verrà affiancata da azioni mirate di rafforzamento della percezione presso la clientela dell’unicità del brand UniCredit Private Banking a livello internazionale. Asset Management Introduzione IN BREVE Totale attività in Gestione (miliardi di %) Risultato di Gestione (milioni di %) USA 32,22 Italia 995,0 5 278 Cost/Income +62,0% International al 8,1 CEEE 5,66 Germania 23,8 EVA (milioni di %) Austria 11,0 180 L’Asset Management è nota per il suo marchio Pioneer Investments, la società del Gruppo UniCredit operante in tutto il mondo nel settore dell’asset management e specializzata nella gestione degli investimenti della clientela. La Business Line, partner di numerosi istituti finanziari internazionali di primo piano, propone agli investitori una gamma completa di soluzioni finanziarie innovative, comprendente fondi comuni d’investimento, hedge funds, gestioni patrimoniali, portafogli per investitori istituzionali e prodotti strutturati. Nella prima metà del 2009, il settore dell’Asset Management ha continuato a risentire delle ripercussioni negative derivanti dalla ridotta crescita economica mondiale e da un crescente clima di sfiducia che ha portato i risparmiatori ad investire nei più tradizionali depositi bancari e nei fondi monetari. Nella seconda metà dell’anno si è registrata un’inversione di tendenza in seguito alla parziale ripresa dei mercati e la raccolta netta è risultata positiva per 8,4 miliardi. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 71 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Asset Management (SEGUE) Performance finanziaria Nel 2009 l’Asset Management ha registrato un utile lordo operativo corrente pari a 287 milioni, con una flessione di 312 milioni (-52%) rispetto al 2008. (milioni di €) Conto Economico ASSET MANAGEMENT 2009 2008 VARIAZIONE % 4° TRIM 3° TRIM VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘09 Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Utile lordo operatività corrente 733 -455 278 287 1.088 -508 581 599 - 32,7% - 10,5% - 52,1% - 52,1% 209 -104 105 107 184 -125 58 59 + 13,9% - 17,1% + 80,7% + 82,4% ESERCIZIO 2009 2008 4° TRIM 214 -115 99 96 Principali Indicatori ESERCIZIO ASSET MANAGEMENT EVA (milioni di €) Capitale assorbito (milioni di €) RARORAC ROA, pb (*) Cost/income Costi operativi/Totale attività finanziarie, pb (**) VARIAZIONE 2009 2008 ASSOLUTA % 180 361 49,93% 43pb 62,0% 27pb 388 417 93,03% 50pb 46,7% 22pb -208 -56 n.s. -7pb n.s. 5pb - 53,5% - 13,4% (*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie. (**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie. Personale DATI AL ASSET MANAGEMENT 30.09.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 1.962 1.967 2.165 -203 - 9,4% Dipendenti (numero “Full time equivalent”) Il margine di intermediazione è risultato pari a 733 milioni, in diminuzione del 33% rispetto al 2008, imputabile principalmente alla riduzione delle commissioni di gestione legate alle minori masse gestite e all’asset mix più conservativo con prodotti a più basso rischio e con margini inferiori. Tale riduzione è in parte compensata dai minori costi operativi, in diminuzione di 53 milioni (pari al 10%) rispetto al 2008 principalmente per i minori oneri del personale (-6% su base annua) e per le minori spese amministrative (-14% su base annua). In diminuzione anche gli ammortamenti (-22 % su base annua) per effetto delle maggiori cancellazioni di attività immateriali effettuate nel 2008. La riduzione dei costi operativi risulta ancor più marcata al netto delle componenti straordinarie che hanno impattato il 2009 (riversamento del bonus dell’anno precedente e spese legali). Al netto di tali componenti la diminuzione dei costi rispetto al 2008 risulta pari ad 81 milioni (-15% su base annua). Passando al confronto trimestre su trimestre, nel quarto trimestre l’utile lordo dell’operatività corrente è risultato pari a 107 milioni, con una crescita del 82% rispetto al corrispondente valore del trimestre precedente. 72 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group VARIAZIONE SU DIC ‘08 31.12.2009 Tale crescita è sostanzialmente attribuibile all’incremento delle commissioni di gestione (+16%, legate all’aumento delle masse gestite che è risultato mediamente del 4%), alle maggiori commissioni di performance, alla diminuzione sia dei costi per il personale (-21%) che delle altre spese amministrative (-3%). Si rileva infine una riduzione degli ammortamenti rispetto al trimestre precedente per un importo pari a 6 milioni (-44%) per effetto delle svalutazioni relative agli assets in US incluse nel terzo trimestre. Dal lato dei costi, il quarto trimestre ha beneficiato della riduzione dei Bonus per l’anno 2009 di circa 10 milioni. Il cost income ratio per l’anno 2009 si è attestato al 62,0% in peggioramento rispetto all’anno precedente dovuto al deterioramento del margine di intermediazione. La performance della Business Line si è riflessa negli indicatori di valore: l’EVA è sceso a 180 milioni nel 2009 da 388 milioni nel 2008 (-53,5% a/a) ed il RARORAC è risultato pari al 49,93%. A fine Dicembre 2009 l’Asset Management contava 1.962 dipendenti “Full Time Equivalent”, con una riduzione pari a 203 unità se comparata a fine anno 2008. Linee di business per attività, area geografica, società Sintesi dei progetti 2009 Nel corso del 2009 la raccolta netta del gruppo Pioneer è risultata complessivamente negativa per 1,9 miliardi. Si sono tuttavia registrati flussi positivi tra le Divisioni più rilevanti del Gruppo Pioneer: la linea di business International mostra flussi netti positivi pari a 1,9 miliardi; analogamente la Divisione US, al netto delle uscite dei CDO, presenta una raccolta netta positiva pari a 1,3 miliardi così come il canale retail in Italia che chiude l’esercizio con un saldo positivo pari a 1,3 miliardi. L’incremento pari al 5,5% dall’inizio dell’anno è in parte influenzato dall’impatto negativo (-4.1 miliardi) legato alla rettifica apportata in Austria per uniformare la rappresentazione degli AuM relativi ai fondi di fondi ai reporting standard di Gruppo. Al netto di tale aggiustamento la crescita si attesta attorno all’8,0%, principalmente grazie all’effetto positivo del mercato (+8,3%) e all’acquisizione di nuovi assets in gestione per 2,3 miliardi (+1,4%) in USA e Austria. AuM per area Distributiva (%) 3,2 6,3 Da rilevare che, nella seconda metà dell’anno, la raccolta netta è stata positiva per 8,4 miliardi, principalmente grazie al contributo positivo dei canali proprietary di UCG ed ai flussi positivi rivenienti dall’assunzione di un mandato di gestione su fondi precedentemente inclusi negli assets under administration in Germania. Italia US International Germania CEE Austria 13,5 4,6 54,0 18,3 Il patrimonio gestito si attesta a 175,8 miliardi. (miliardi di €) Attività finanziarie totali 31.12.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % CONSISTENZE AL 30.09.2009 (*) 182,0 175,8 95,0 32,2 8,1 23,8 5,6 11,0 6,2 176,6 166,7 89,1 29,7 5,9 24,1 4,7 13,2 9,9 5,3 9,1 5,9 2,5 2,2 -0,2 0,9 -2,2 -3,7 + 3,0% + 5,4% + 6,6% + 8,5% + 38,1% - 1,0% + 18,7% - 16,7% - 37,8% 178,6 169,2 92,7 30,8 8,2 20,9 5,5 11,0 9,4 CONSISTENZE AL ASSET MANAGEMENT Totale attività finanziarie Totale attività in gestione - Italia - USA - International - Germania - CEE - Austria Totale attività in amministrazione VARIAZIONE SU DIC ‘08 VARIAZIONE SU SET ‘09 ASSOLUTA % 3,4 6,7 2,2 1,4 3,0 0,1 -3,2 + 1,9% + 3,9% + 2,4% + 4,5% - 0,6% + 14,2% + 2,4% + 0,0% - 34,5% (*) Le consistenze includono la rettifica apportata in Austria per uniformare la rappresentazione degli AuM ai reporting standard di Gruppo. USA La linea di business ha chiuso l’anno con una raccolta netta negativa di 0,2 miliardi e un patrimonio pari a 32,2 miliardi (46,4 miliardi di dollari), in aumento dell’8,5% dall’inizio dell’anno principalmente per effetto dell’andamento favorevole della componente mercato (+10,7%), parzialmente ridotto dalla raccolta netta negativa (-0,8%) e dall’effetto cambio (-3,4%). Nel corso del 2009 è stata effettuata l’acquisizione dei nuovi fondi Regions Morgan Keegan pari a 1,5 miliardi di dollari, transazione avvenuta nel secondo trimestre. Al netto delle uscite dei CDO associate a Vanderbilt, la raccolta netta risulta positiva per 1,3 miliardi. Escludendo sia i CDO che l’acquisizione Regions Morgan Keegan il patrimonio finale ammonta a 25,5 miliardi (36,9 miliardi di dollari), in aumento del 20,4% rispetto alla fine dell’esercizio precedente. Italia Il patrimonio della linea di business Italia si attesta a 95,0 miliardi, in aumento del 6,6% dall’inizio dell’anno, principalmente per effetto della componente di mercato positiva per 6,8 miliardi (+7,6%), parzialmente compensata da flussi netti negativi pari a -0,9 miliardi (-1,0%). Nel corso del quarto trimestre la raccolta netta è risultata positiva (+1,7 miliardi) principalmente in virtù dell’apporto favorevole dei comparti Mutual Funds e Traditional Insurance. Il principale contributo positivo è venuto dal canale Retail (+1,9 miliardi). UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 73 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Asset Management (SEGUE) La quota di mercato di Pioneer Investments è aumentata, passando dal 15,62% del terzo trimestre al 15,65% del quarto trimestre 2009. Alla fine del 2008 la quota di mercato risultava pari al 16,17%. Germania La linea di business Germania chiude l’anno con una raccolta netta negativa pari a -0,9 miliardi (-2,9 nel primo semestre 2009), prevalentemente nel canale Institutional. Il patrimonio, pari a 23,8 miliardi, è in diminuzione del 1,0% dall’inizio dell’anno, principalmente per l’effetto negativo della raccolta netta (-3,9%)1 in parte compensato dall’andamento positivo del mercato (+2,9%). In aggiunta ai sopra citati assets under management la linea di business comprende assets under administration per 0,5 miliardi (3,9 miliardi all’inizio dell’anno)2. International Nel corso dell’anno la linea di business International ha registrato una raccolta netta positiva per complessivi 0,9 miliardi da attribuirsi prevalentemente alla crescita di India (300 milioni), Spagna (232 milioni), Francia (336 milioni) e Middle East (306 milioni). Il patrimonio, pari a 8,1 miliardi, risulta così superiore del 38,1% rispetto al valore di inizio anno, grazie anche all’effetto positivo del mercato (+22,7%). CEE La linea di business CEE ha chiuso il periodo con una raccolta netta sostanzialmente invariata (-37 milioni), Pioneer Pekao ha comunque confermato la sua leadership tra le società di Asset Management con una quota di mercato del 16,35%. Grazie all’effetto positivo del mercato (+19,5%) il patrimonio gestito, pari a 5,6 miliardi, risulta in aumento del 18,7% dall’inizio dell’anno. Austria La linea di business Austria ha registrato nell’anno una raccolta negativa per complessivi 0,7 miliardi. Il patrimonio finale complessivo, pari a 11,0 miliardi, risulta essere in diminuzione del 16,7% rispetto all’inizio dell’anno a causa dell’effetto negativo pari a -4.1 miliardi dovuto alla rettifica apportata per per uniformare la rappresentazione degli AuM relativi ai fondi di fondi ai reporting standard di Gruppo. Apportando tale correzione al patrimonio iniziale, la crescita dall’inizio dell’anno si attesta attorno al 20,6%, principalmente grazie al contributo dei nuovi fondi in gestione rilevati da AMG (1,2 miliardi) ed all’effetto mercato positivo (+14,8%). In aggiunta ai sopra citati assets under management la divisione comprende assets under administration per 5,7 miliardi. 1. Include 2,1 miliardi di flussi relativi al fondo pensione HVB, precedentemente inclusi negli assets under administration. 2. I flussi relativi al fondo pensione HVB (2,1 miliardi) sono stati riclassificati negli assets under management. 74 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Alternative Investments La linea di business Alternative Investments evidenzia nell’anno una raccolta negativa di 1,5 miliardi. I dati di raccolta e di AuM sono già compresi in quelli delle altre linee di business sopra menzionate. La famiglia di fondi PAI Single Strategy ha registrato una raccolta netta positiva (+132 milioni). Il patrimonio complessivo in Hedge Funds, pari a 2,5 miliardi, risulta diminuito del 29% dall’inizio dell’anno principalmente a causa della raccolta netta negativa (-42,6%), solo in parte compensata da un effetto mercato positivo (+13,6%). Outlook 2010 Per compensare l’effetto negativo della crisi finanziaria e garantire la sostenibilità delle attività in questo contesto di mercato post-crisi sono state individuate le seguenti iniziative che avranno impatto sul business anche nei prossimi anni: Ottimizzazione degli investimenti di terzi e delle strategie di vendita: (I) con una focalizzazione sulle strategie d’investimento core, (II) rivisitando la nostra presenza geografica nei mercati dove Pioneer ha una presenza debole, (III) sviluppando partnership strategiche globali con i maggiori distributori, (IV) mirando al miglioramento dei margini nel canale institutional. Definizione di un modello di assistenza per il canale retail interno che avvicini Pioneer Investments alla rete UCG, attraverso una migliore comprensione delle esigenze d’investimento dei clienti e l’allineamento delle strategie di sviluppo dei prodotti. Definizione di criteri e obiettivi di qualità relativi alla performance degli investimenti che riflettano le aspettative dei clienti riguardo ai rischi e ai rendimenti, differenziando la valutazione della performance in base alle preferenze e al segmento di prodotto. Elaborazione di un modello operativo sostenibile ottimizzando la gestione dei dati attraverso l’introduzione di processi e tecnologie globali, puntando alla coerenza dei dati, alla riduzione dei rischi e all’aumento dell’efficienza del processo decisionale. CEE e Poland’s Markets / Central Eastern Europe (CEE) Introduzione IN BREVE Margine di intermediazione (milioni di %) Risultato di Gestione (milioni di %) 2.664 Altri Paesi 1.628 28 Repubblica Ceca 353 Ucraina craina 352 52 Turchia Turch 11.118 .1 RRussia uss 5595 9 Croazia 567 56 Cost/Income 42,3% Dipendenti 52.337 Nel 2009 la regione dell’Europa Centrale e Orientale (CEE) ha reagito in modo assai differenziato a una recessione senza precedenti: molti paesi dell’Europa centrale e la Turchia sono stati interessati solo in minima parte dalla crisi finanziaria, mentre altri, soprattutto quelli con una maggiore dipendenza dagli afflussi di capitale, hanno accusato forti flessioni del PIL, con inevitabili ripercussioni sulla performance del settore bancario. Pertanto, le banche UniCredit dei paesi CEE hanno dovuto affrontare svariati fattori negativi nel 2009 quali la bassa richiesta di finanziamenti, la crescente concorrenza tra le banche riguardo agli impieghi a causa della minore disponibilità di finanziamenti esterni per la regione, le minori commissioni attive dovute al rallentamento congiunturale e, di conseguenza, una riduzione dei prestiti, dei pagamenti, delle attività documentarie e della raccolta fondi, un aumento degli accantonamenti al fondo rischi su crediti sulla scia del peggioramento dello scenario economico, e infine risultati inferiori in euro a causa della svalutazione di molte valute CEE. Nonostante il contesto difficile, la performance delle banche UniCredit dei paesi CEE è stata molto soddisfacente grazie a una serie di provvedimenti quali il rigoroso controllo dei costi e la forte focalizzazione sulla gestione del rischio. La regione dell’Europa Centrale e Orientale, dove UniCredit è un indiscusso leader di mercato con circa 2.800 filiali in 18 paesi, ha continuato a fornire un contributo determinante ai risultati complessivi del Gruppo. In questo scenario, il Gruppo UniCredit si è chiaramente comportato da investitore di lungo periodo nella regione. Su richiesta del FMI e delle autorità locali, UniCredit ha acconsentito a firmare specifiche lettere per l´assunzione di impegni di lungo periodo verso le proprie controllate nei paesi più colpiti dalla crisi. Tali lettere sono state richieste e firmate per la Serbia, la Romania, la Bosnia e l´Ungheria. UniCredit, cosi come le altre banche strategiche presenti nella regione, si è impegnato a mantenere un livello di capitalizzazione adeguato delle proprie controllate, anche in uno scenario di stress, e a mantenere l´esposizione vero i suddetti paesi (in termini di operatività cross-border ed in termini di finanziamenti alle proprie controllate), costante in termini nominali nel corso delle varie fasi della crisi. Dopo un trend rialzista protrattosi per molti anni, l’area CEE (“CEE”) ha dovuto far fronte a svariati problemi nel 2009, ma ha contributo ancora una volta in modo positivo ai risultati del Gruppo. Malgrado sensibili differenze nell’andamento economico dei vari paesi, e i risultati operativi nella regione CEE hanno continuato a crescere per tutto il 2009. Il business mix e l’ampia rete di UniCredit Group in quest’area hanno rappresentato un solido trampolino per l’ulteriore crescita dei ricavi nonostante la difficile situazione economica nel 2009. L’efficienza generata dal contenimento dei costi è rimasto uno dei temi chiave. L’attuale livello di accantonamenti al fondo rischi, che ha risentito delle considerevoli allocazioni soprattutto nel Kazakistan, riflette l’impatto della crisi finanziaria sui prestiti alla clientela, ed è oggetto di costante monitoraggio e rigorosa gestione da parte degli specialisti di gestione del rischio del Gruppo UniCredit che varano di volta in volta i provvedimenti necessari. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 75 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE) Performance finanziaria Nel 2009, l’area CEE del Gruppo UniCredit ha conseguito un risultato di gestione pari a 2.664 milioni, ovvero un risultato migliore del 6,2% rispetto a quello del 2008 (22,4% a cambi costanti). In questo periodo il margine di intermediazione complessivo è stato di 4.613 milioni, superando del 10,5% quello del 2008 a cambi costanti. Il margine d’interesse si è attestato a 3.003 milioni registrando un incremento dell’8,5% a cambi costanti nonostante l’aumento dei costi di rifinanziamento che ha caratterizzato l’attuale contesto finanziario. Le commissioni nette hanno evidenziato un modesto aumento a cambi costanti e sono salite a 1.055 milioni (+1,8%). Gli andamenti nei vari paesi sono stati diversi a seconda dell’importanza relativa delle operazioni su titoli e delle nuove emissioni, generalmente deboli, mentre le attività commerciali come la gestione della liquidità e le commissioni sui prestiti hanno avuto un’evoluzione favorevole. L’incremento è stato particolarmente significativo in Turchia, dove Yapi Kredi Bank è l’indiscusso e innovativo leader di mercato nei servizi commerciali quali carte di credito, trade finance con l’estero, leasing e factoring. Vista l’attuale situazione del mercato, caratterizzata da un’elevata volatilità dei tassi di cambio e d’interesse, nel 2009 le attività di intermediazione hanno messo a segno una crescita particolarmente vigorosa e sono salite a 496 milioni, con un incremento del 72,7% a cambi correnti e quasi del 100% a cambi costanti rispetto al 2008. (milioni di €) Conto Economico ESERCIZIO VARIAZIONE 2009 VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘09 2008 EFFETTIVA NORMALIZZATA 1 4° TRIM CENTRAL EASTERN EUROPE 2009 2008 EFFETTIVA NORMALIZZATA 1 4° TRIM 3° TRIM Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Rettifiche nette su crediti Utile lordo operatività corrente Utile (perdita) del periodo 4.613 -1.949 2.664 -1.718 4.732 -2.223 2.509 -537 - 2,5% - 12,3% + 6,2% + 219,6% + 10,5% - 2,9% + 22,4% + 274,0% 1.109 -510 599 -496 1.103 -484 618 -509 + 0,6% + 5,4% - 3,2% - 2,4% + 1,4% + 6,5% - 2,5% - 0,3% 1.323 -609 714 -215 908 740 2.026 1.602 - 55,2% - 53,8% - 50,0% - 48,5% 80 61 106 85 - 24,6% - 28,0% - 31,6% - 33,7% 488 370 1. A cambi costanti. (milioni di €) Stato Patrimoniale CONSISTENZE AL CENTRAL EASTERN EUROPE Totale crediti di cui clientela Raccolta da clientela (incluso titoli) Totale RWA RWA per rischio di credito VARIAZIONE SU DIC ‘08 31.12.2009 30.09.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 70.116 58.083 50.575 69.598 61.053 71.413 58.201 50.608 68.391 60.337 74.872 62.145 50.100 76.073 66.953 -4.756 -4.061 475 -6.475 -5.900 - 6,4% - 6,5% + 0,9% - 8,5% - 8,8% 2009 2008 ASSOLUTA % 46 6.671 0,69% 6,40% 42,3% 2,87% 18,5% 767 6.692 11,46% 6,32% 47,0% 0,90% 21,0% -721 -21 n.s. 7pb -472pb 197pb -245pb - 94,0% - 0,3% Principali Indicatori ESERCIZIO CENTRAL EASTERN EUROPE EVA (milioni di €) Capitale assorbito (milioni di €) RARORAC Margine Intermediazione/RWA (media) Cost/income Costo del rischio Tax rate VARIAZIONE Personale DATI AL CENTRAL EASTERN EUROPE Dipendenti (numero "Full time equivalent") gruppo KFS 100% Dipendenti (numero "Full time equivalent") gruppo KFS proporzionale 76 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group VARIAZIONE SU DIC ‘08 31.12.2009 30.09.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 52.337 42.580 52.771 42.906 56.066 45.884 -3.729 -3.304 - 6,7% - 7,2% Il relativo rallentamento della crescita dei volumi e dei ricavi dovuto alla congiuntura negativa è stato compensato molto rapidamente ed efficacemente da una rigorosa politica di contenimento dei costi: nel 2009 i costi operativi sono stati pari a 1.949 milioni, diminuendo del 2,9% a cambi costanti e addirittura del 12,3% a cambi correnti, malgrado l’impatto derivante dal piano di ampliamento della rete distributiva attuato nel 2008. Il contenimento dei costi è quindi migliorato ulteriormente in modo considerevole come evidenziato dall’evoluzione del cost/income ratio, che nel 2009 è sceso al 42,3% rispetto al 47,0% dell’anno precedente. A seguito delle condizioni di mercato avverse e, di conseguenza, della politica ancora più prudente sugli accantonamenti, gli accantonamenti al fondo rischi su crediti sono stati aumentati nel 2009 e portati a 1.718 milioni, tre volte in più rispetto all’importo contabilizzato nel 2008. Il costo del rischio (calcolato come percentuale sui volumi medi di credito) è quindi salito al 2,87% rispetto allo 0,90% dell’anno precedente. Visti i maggiori accantonamenti per i rischi di credito e i minori profitti e perdite da investimenti rispetto all’anno precedente (che comprendevano il ricavato dalla vendita di alcune filiali), l’utile netto di 740 milioni della CEE nel 2009 si è praticamente dimezzato rispetto a quello dello scorso anno, ma rappresenta comunque un’ottima performance in un clima economico così difficile. Linee di business per attività, area geografica, società Sintesi dei progetti 2009 Nel 2009 le iniziative complessive del Corporate Banking dell’area CEE hanno incluso progetti comuni con la divisione Risk Management, compreso un programma specifico per assistere i clienti nella valutazione delle loro esigenze di liquidità. In questo contesto, le banche CEE hanno portato avanti un piano d’azione personalizzato per aiutare tali clienti corporate a far fronte alla congiuntura negativa. Inoltre, in risposta all’aggravarsi dello scenario economico, è stato varato un progetto per una gestione più proattiva delle esposizioni creditizie verso la clientela corporate nei paesi CEE finalizzata a ottimizzare ulteriormente il processo di monitoraggio del rischio di credito. Dopo l’implementazione della linea di prodotti Global Transaction Banking (GTB) nella divisione CEE nel 2008, i risultati nel 2009 sono stati positivi, con un trend in crescita rispetto al 2008 nonostante le difficoltà economiche. L’integrazione tra le unità locali di Corporate Banking e le unità GTB ha portato a un miglioramento dei servizi e a una gamma più ampia di prodotti per i nostri clienti. Nel segmento delle attività bancarie retail della regione CEE, una delle attività principali è stata quella di garantire la stabilità dei depositi, che sono addirittura aumentati nonostante l’agguerrita concorrenza da parte delle altre banche e della minore disponibilità di fondi dei clienti nel difficile scenario economico che ha dominato il 2009. Per quanto riguarda il segmento del credito, l’approccio prudente al rischio dettato dal difficile contesto economico ha determinato una lieve riduzione degli impieghi. Tra le altre iniziative figurano i piani d’azione riguardanti il miglioramento dell’efficacia e della produttività della forza vendita, nonché una migrazione più marcata verso i canali di distribuzione diretta. Complessivamente, l’approccio di UniCredit incentrato sulla clientela ha dimostrato di essere fondamentale per la fidelizzazione dei clienti. Oltre ai sondaggi per valutare la soddisfazione dei clienti corporate e retail condotti alla fine del 2008, nel 2009 le banche CEE hanno messo a punto piani di intervento specifici aventi come obiettivo quello di migliorare gli attuali livelli di customer satisfaction e che puntano soprattutto a consolidare il rapporto tra cliente e banca e a introdurre prodotti e servizi ancora più a misura delle esigenze dei clienti. Si è posta attenzione soprattutto a migliorare la soddisfazione riguardo ai servizi elettronici bancari completando l’implementazione di “Group Web Solution” (web banking technology) in tre nuovi paesi, portando cosi’ a otto il totale dei paesi del network in cui tali tecnologie sono utilizzate. Sono inoltre state intraprese azioni per la riduzione dei tempi di risposta relativi alle richieste di prestito. Infine, per migliorare l’efficienza del complaint management, sono stati introdotti monitoraggi periodici dei reclami presentati della clientela. Sono stati fatti sforzi specifici per fornire ai clienti informazioni proattive, così da supportarli nei periodi di turbolenza economica. Un progetto importante nell’ambito dei GBS nella regione CEE è stato il Programma di divisionalizzazione lanciato nell’aprile 2009 e che è in corso di graduale attuazione in Romania, nella Repubblica Ceca, in Ungheria, Croazia, Bulgaria e Russia. Il Programma di divisionalizzazione nell’area CEE pone l’accento sulla centralità del cliente, sull’efficienza e sulla delega dell’autorità. L’approccio del programma è rigorosamente a valore aggiunto, il nuovo modello del Gruppo sarà implementato nei singoli paesi dell’area CEE tenendo conto delle condizioni locali. La centralità del cliente è il principio più importante alla base del processo di divisionalizzazione e si riferisce alla totale attenzione riservata al cliente con lo scopo di massimizzare sia la sua soddisfazione che il valore a lungo termine della sua relazione con la banca. L’efficienza è il secondo principio di questo stesso processo e in pratica si traduce nella creazione di una struttura organizzativa più snella e nella razionalizzazione dei processi chiave. Per sfruttare il valore generato dal programma di divisionalizzazione nell’area CEE, quest’ultimo va implementato unitamente ad altri progetti aziendali e operativi attualmente in corso. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 77 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE) Nell’ambito del programma di riduzione dei costi nel 2009 sono stati individuati importanti opportunità di risparmio nell’area informatica, in quella immobiliare e nei processi di back-office. Efficienze sostenibili invece di riduzioni di costi, con l’ulteriore vantaggio dell’implementazione delle strategie del Gruppo UniCredit (ad es. centralizzazione locale delle attività di back-office), forniranno ulteriori margini di miglioramento nell’assistenza alla clientela. Sono stati implementati nuovi sistemi ICT in Kazakistan e in Russia che supporteranno l’ulteriore crescita delle attività e dell’assistenza alla clientela. Sono stati portati avanti diversi programmi di riorganizzazione nei singoli paesi, come ad esempio la riorganizzazione della banca in Ucraina (il Programma macro regionale, il consolidamento di 27 regioni in 7 macro regioni), la riorganizzazione dei processi di rischio del credito retail in Romania e la centralizzazione delle procedure di elaborazione dei pagamenti in Bulgaria e Slovacchia. Nel corso del 2009 la funzione Human Resources per l’area CEE ha attuato miglioramenti sul fronte della leadership pipeline, realizzando un percorso maggiormente strutturato per i talenti e i manager dell’area CEE e dell’intero Gruppo, attraverso l’incentivazione dei trasferimenti ad altre competence o business line e l’incremento della visibilità e delle opportunità di carriera per i giovani più promettenti. È stata inoltre dedicata particolare attenzione al miglioramento delle opportunità formative, compresa la formazione in materia di leadership conformemente alle best practice del Gruppo UniCredit, realizzata attraverso la promozione nei paesi CEE dei seminari sulla leadership a cura di UniManagement, nonché attraverso il miglioramento delle competenze tecniche, di change management e coaching. Turchia Nel difficile contesto di mercato del 2009, Koc Financial Services è riuscita comunque a conseguire una buona redditività grazie alla solida crescita dei ricavi (+29,5% a tassi di cambio costanti) e al contenimento dei costi (2,2% a tassi di cambio costanti), alla gestione proattiva del rischio creditizio e alla focalizzazione sull’innovazione, raggiungendo una crescita annua dell’utile di 17,1%, soprattutto grazie alla brillante performance di Yapi Kredi Bank, la sua controllata principale. Yapi Kredi Bank ha conseguito un RoE del 22,3%, in linea con gli standard locali, un risultato reso possibile sia dalla buona performance dei ricavi, sia dal rigoroso controllo dei costi. Il cost/ income ratio è migliorato di 12 punti percentuali nel corso del 2008, ed è sceso dal 53,3% del 2008 al 41,3% del 2009. La banca ha anche mantenuto le sue ampie riserve di liquidità e la sua posizione 78 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group di finanziamento nel 2009 con un rapporto tra depositi e prestiti ampiamente sotto il 100%. Al 4° posto nel settore bancario privato in termini di attività totali, la banca è leader di mercato nelle carte di credito per quanto riguarda il numero di carte di credito emesse e le attività di leasing. A causa del peggioramento della qualità degli asset causato alle sfavorevoli condizioni macroeconomiche, Yapi Kredi Bank ha intrapreso diverse iniziative quali il miglioramento dell’infrastruttura del credito e la ristrutturazione proattiva per aumentare gli incassi e sostenere i clienti in temporanea difficoltà. Nonostante le avverse condizioni di mercato, Yapi Kredi Bank ha continuato a investire in aree strategiche così da poter disporre di un posizionamento ottimale per la crescita attraverso miglioramenti delle infrastrutture, dell’efficienza e della produttività commerciale. Nel 2009 uno dei provvedimenti strategici più importanti è stata la riorganizzazione della struttura interna finalizzata al miglioramento della qualità dell’assistenza alla clientela e all’aumento dell’efficienza attraverso un’ottimizzazione delle sinergie tra unità (retail banking che comprende carte di credito, servizi bancari ai clienti individuali e alle PMI, corporate, commercial e private banking) e servizi di gestione del risparmio (asset management, intermediazione, leasing, factoring e attività bancarie internazionali). Nel 2009 sono stati varati altri importanti progetti strategici e iniziative che comprendono il miglioramento del CRM (Customer Relationship Management), gli investimenti nel MIS (Management Information Systems), la migrazione delle attività relative alle carte di credito e delle applicazioni relative alla gestione del rischio di credito e il rafforzamento delle attività nel settore bancassurance. All’inizio del 2009 il piano di ampliamento delle filiali, varato nel luglio 2007, è stato temporaneamente sospeso per via della crisi globale. Yapi Kredi ha rivolto la propria attenzione all’ottimizzazione della rete delle filiali attraverso la delocalizzazione, il rinnovamento e l’ampliamento di 75 filiali con lo scopo di migliorare la qualità dell’assistenza e la customer satisfaction. La banca ha riconfermato la sua forte posizione sul mercato grazie alla sua rete di filiali, quarta per dimensioni in Turchia, ai suoi 2.347 sportelli automatici e ai 7,6 milioni di carte di credito emesse. Yapi Kredi ha anche sfruttato i suoi canali alternativi per offrire una migliore assistenza alla clientela. Alla fine del 2009, la quota di canali alternativi nell’ambito delle transazioni bancarie totali era salita al 75% (69% nel 2008). La banca ha intensificato ulteriormente i suoi sforzi per migliorare la soddisfazione e la fiducia dei clienti nel tentativo di rafforzare i rapporti con loro, soprattutto in un contesto di mercato così difficile. Nel 2009, attraverso sofisticati sistemi di monitoraggio della customer satisfaction, 12.000 clienti interni e 70.000 clienti esterni hanno partecipato a un sondaggio volto a capire, misurare e verificare il livello di soddisfazione e le aspettative dei clienti. Visto che il coinvolgimento dei dipendenti è ritenuto un elemento fondamentale per la customer satisfaction, nel 2009 Yapi Kredi ha portato avanti i suoi sforzi per migliorare la soddisfazione dei dipendenti e ha effettuato investimenti finalizzati ad aumentare le loro qualifiche, così da fornire alla clientela un’assistenza di eccellente qualità. Yapi Kredi ha ulteriormente rafforzato la propira posizione di banca innovatrice lanciando nuovi prodotti e servizi studiati per soddisfare le diverse esigenze della sua ampia clientela, tra cui pacchetti di prodotti e di servizi che offrono vantaggi su misura per le PMI, richieste di prestiti ad alta velocità per tutti i clienti retail attraverso SMS o Internet, una nuova carta di credito dedicata ai clienti che viaggiano di frequente e che offre loro vantaggi e campagne privilegiate, oltre a sportelli automatici progettati appositamente per i clienti disabili - la prima banca turca a offrire questo servizio - e molti altri ancora. Il 2009 è stato un anno ricco di sfide, ma gli sforzi fatti da Yapi Kredi per offrire l’eccellenza nel settore bancario sono stati apprezzati e hanno ricevuto numerosi riconoscimenti assegnati da prestigiose istituzioni. Nel 2009 Yapi Kredi ha ricevuto otto premi. Nel frattempo anche il suo programma di carte di credito con il brand World ha ottenuto ottime valutazioni e ha ricevuto molti riconoscimenti nel settore. Russia ZAO UniCredit Bank è una delle principali banche universali russe in termini di qualità del servizio, redditività ed efficienza. Al 31 dicembre 2009 le attività totali ammontavano a 482 miliardi di RUR e il patrimonio netto a 60 miliardi di RUR. Con una quota di mercato di circa l’1,9% (al novembre 2009) la banca è tra i dieci maggiori istituti di credito del paese per attività totali. Nonostante il difficile contesto macroeconomico, la banca ha ulteriormente ampliato la sua clientela e ha concluso nel corso del 2009 il suo programma di espansione regionale aprendo altre 28 filiali. Attualmente l’istituto vanta una rete distributiva composta da 111 filiali a livello nazionale e un ufficio di rappresentanza a Minsk, in Bielorussia, con un parco clienti formato da oltre 710.000 privati e PMI, e da circa 5.000 clienti corporate. Per far fronte alla difficile situazione di mercato, la banca ha rafforzato il suo focus sugli adeguati livelli di capitalizzazione e liquidità e ha posto una forte enfasi su una rigorosa gestione dei costi e sulla qualità dell’attivo. Grazie a questi provvedimenti, il 2009 è stato un anno di grande successi per Zao UniCredit Bank. In virtù degli sforzi commerciali focalizzati, i ricavi hanno quasi raggiunto il livello record dello scorso anno (-2% su base annua a cambi costanti). La riduzione degli interessi attivi causata da una diminuzione degli impieghi è stata compensata dai flussi più elevati di commissioni e dai forti incrementi dell’attività di negoziazione che ha beneficiato dalla più intensa volatilità sui mercati. Le misure complessive di contenimento dei costi si sono dimostrate efficaci e quindi il cost/income ratio è stato pari solamente al 33%. Per via dell’approccio molto prudente nei confronti degli accantonamenti al fondo rischi, le rettifiche nette su crediti e accantonamenti sono più che triplicate. A causa della crisi, nel corso dell’esercizio in oggetto le attività totali sono scese di quasi il 20% a tassi di cambio costanti per via di una contrazione degli impieghi retail e corporate. La banca, grazie alla decisione di puntare sui depositi, è riuscita a mantenere un buon posizionamento riguardo ai finanziamenti con un rapporto tra depositi e prestiti del 121%. Il corporate banking rimane l’attività strategica della banca sia in termini di ricavi che di volumi, anche se nel corso dell’anno gli impieghi sono diminuiti a causa della recessione economica. Gli impieghi lordi sono quindi scesi a 286 miliardi di RUR (-5%). Per quanto riguarda le passività, la banca è riuscita brillantemente ad aumentare la base delle raccolte di oltre l’11% portandola a 218 miliardi di RUR. Per far fronte al difficile contesto operativo, nel 2009 grande attenzione è stata rivolta al rischio di credito e al mantenimento di rapporti chiave, nonché al potenziamento dei rapporti con le blue chip locali e le multinazionali. Grande importanza è stata data anche al rischio non-cash e al transactional business. Nel retail banking, nonostante la difficile situazione nel segmento degli impieghi, la banca è riuscita a completare con successo il suo programma di ampliamento e ad aumentare il numero delle filiali, ora giunte a 97, sul territorio della Federazione Russa. Sebbene nel 2009 il portafoglio complessivo dei crediti retail sia diminuito, i depositi dei clienti sono aumentati considerevolmente. La banca ha inoltre continuato a sviluppare i prodotti a contenuto commissionale, come i servizi per gli stipendi e le carte di credito: il numero di carte emesse è salito a 540.000. Croazia Nonostante il difficile contesto di mercato dovuto alla recessione, lo Zagrebačka Banka Group (ZABA Group) ha dimostrato di avere basi molto solide, riconfermando la sua posizione di leadership sul mercato, la bontà del suo sistema di frachising e l’ottima capacità di generare reddito, e ha inoltre beneficiato del suo business model ben diversificato di banca universale. I ricavi complessivi sono saliti del 2% rispetto al 2008. Questo dato, unitamente a un calo dell’8,4% dei costi operativi, ha determinato una crescita del 14,3% su basa annua del risultato di gestione a cambi costanti e a un miglioramento del rapporto tra costi e ricavi (48,4%). Tale performance è stata il frutto di un’efficace gestione dei costi e di un rapido passaggio a impieghi selettivi finalizzati ad aumentare la liquidità nel settore pubblico e ad attenuare l’impatto UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 79 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE) del ciclo recessivo per i clienti large corporate, cercando di evitare il rapido deterioramento della qualità degli attivi. L’utile netto è sceso del 19,6% a cambi costanti per via del notevole aumento delle rettifiche nette su crediti e accantonamenti. ZABA Group è leader di mercato in Croazia in termini di capitale e di attività totali, e vanta la maggior quota di mercato anche nei crediti verso la clientela, nei depositi e nella raccolta gestita. Ha inoltre un parco clienti formato da 1,5 milioni di persone. Nel 2009, al fine di rafforzare la sua presenza regionale nel settore retail, la Banca ha aperto sette nuove filiali retail e un private corner. I depositi totali dei singoli clienti hanno raggiunto i 5 miliardi (+2,3% su base annua), favoriti dalla crescita dei depositi a termine (+8,8% su base annua), grazie soprattutto all’ampia offerta di prodotti di risparmio integrata da nuovi modelli in grado di soddisfare le esigenze dei clienti. I crediti totali verso i singoli clienti sono stati pari a 3,9 miliardi. Più della metà dell‘intero portafoglio crediti è costituito da mutui abitativi. Zagrebačka Banka è leader di mercato nei servizi per le piccole imprese grazie a una rete di 47 business center. Nonostante il brusco calo dell’attività economica, delle esportazioni e delle importazioni, e la scarsa liquidità delle imprese, Zagrebačka Banka ha conseguito ottimi risultati e ha riaffermato la sua posizione dominante nell’ambito del corporate banking. I prestiti totali ai clienti societari sono passati dai 3,6 miliardi alla fine del 2008 ai 4 miliardi alla fine del 2009, mentre nello stesso periodo i depositi si sono assestati a 2 miliardi, con un incremento di oltre il 4% rispetto alla fine del 2008. Nel 2009, grazie all’aumento della quota di mercato dal 24,1% al 25,6% nei prestiti e dal 22,4% al 24,3% nei depositi, la banca ha conseguito una crescita equilibrata nel corporate banking, anche in termini di servizi bancari, fornendo un contributo significativo al risultato totale. La banca ha rafforzato ulteriormente i rapporti sia con il settore pubblico (tramite un significativo supporto finanziario al governo e al settore pubblico nel suo insieme) sia con il settore privato (medie e grandi imprese e multinazionali). La sua posizione dominante quale fornitore di servizi locali di investment banking è stata confermata dal riconoscimento assegnatole da Euromoney quale “Migliore banca d’investimento in Croazia nel 2009”. Tra le transazioni effettuate nel segmento dei mercati dei capitali figurano importanti emissioni obbligazionarie, compresa l’emissione di eurobond per la Repubblica croata, in cui per la prima volta il governo croato ha affidato a una banca croata il ruolo di banca capofila in un’operazione di simile importanza e dimensione al di fuori della Croazia. Nel segmento Corporate Finance, nel 2009 la banca ha svolto anche il ruolo di consulente sell-side per il proprietario della Getro, 80 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group assistendolo nella vendita degli omonimi punti vendita. Inoltre la Banca ha svolto un ruolo di primo piano in numerose transazioni importanti e si è posizionata tra i principali istituti di credito della regione, svolgendo anche il ruolo di consulente sell-side per il governo del Montenegro e dell’Albania in importanti progetti di privatizzazione. Inoltre, gli addetti alla vendita dei titoli di Stato stanno svolgendo un ruolo attivo nella consulenza sulla tutela dai rischi dei vari mercati per i clienti corporate. Di conseguenza si è registrato un notevole aumento delle vendite di prodotti derivati, soprattutto degli strumenti di copertura dei rischi sui tassi d’interesse. Nel 2009 la Banca ha introdotto sul web una piattaforma di intemediazione azionaria per i clienti retail, gettando così delle ottime basi per aumentare la propria quota di mercato nel segmento dell’intermediazione. Altri paesi UniCredit Czech Republic, la quarta banca più grande del paese, è riuscita a uscire indenne dalla crisi del 2009 grazie alla propria focalizzazione sulla creazione del valore e alle sue capacità di autofinanziamento. Nel 2009 la banca ha mantenuto la sua posizione di leadership nel segmento Corporate sfruttando l’approccio del gruppo nei confronti delle multinazionali e della clientela cross border. I mercati internazionali hanno contribuito in modo significativo ai ricavi della banca utilizzando le future opportunità di mercato nel settore dei cambi, degli interessi e delle operazioni sul credito. Nel settore retail, la banca ha continuato a seguire la sua strategia nei confronti dei clienti facoltosi e delle piccole imprese. Il 2009 è stato un anno impegnativo per UniCredit Bank Slovakia. I risultati della banca hanno risentito non solo della recessione economica mondiale e dell’adozione dell’euro il 1° gennaio 2009, ma anche dell’applicazione delle nuove norme SEPA. La diminuzione dei ricavi è stata in parte compensata dai nuovi prodotti, da una politica sui margini ancora più rigorosa e dall’adozione di procedure migliori. Vista la recessione economica, UniCredit Bank Hungary si è preoccupata soprattutto di generare depositi, e quindi il rapporto prestiti/depositi è sceso al di sotto del 100% rispetto al 137% dell’anno precedente. I ricavi eccellenti e la sovraperformance del segmento business, unitamente a una rigorosa gestione dei costi, hanno reso possibile un incremento del 27% del margine operativo lordo su base annua a tassi di cambio costanti. Gli accantonamenti al fondo rischi su crediti considerevolmente più alti e i ricavi una tantum sulla vendita delle azioni alla borsa valori di Budapest nel 2008 hanno determinato un calo annuo del 47% degli utili al lordo delle imposte. L’efficienza è rimasta un impegno prioritario della banca, come conferma l’eccellente rapporto tra costi e ricavi del 44%. Anche in Slovenia i risultati di UniCredit hanno risentito del contesto negativo. I ricavi sono stati leggermente superiori a quelli del 2008, ma anche i costi sono saliti per via dei maggiori ammortamenti derivanti dall’ampliamento delle filiali nel 2008. L’utile di gestione è rimasto allo stesso livello dello scorso anno, ma un aumento marcato delle rettifiche nette su crediti e accantonamenti ha determinato un utile al lordo delle imposte di 11 milioni, dimezzando il valore su base annua. In Bosnia ed Erzegovina UniCredit è uno dei gruppi bancari leader di mercato ed è presente con due banche. Nel complesso, nonostante il difficile clima economico, i ricavi hanno raggiunto quasi i livelli del 2008, e grazie alla rigorosa gestione dei costi, le spese sono diminuite del 3%. UniCredit Bank d.d., con sede a Mostar, è una delle banche più grandi del paese e attualmente dispone di una rete di 96 filiali. La presenza del Gruppo nel paese è integrata da UniCredit Bank a.d. Banja Luka. Insieme le banche hanno un parco clienti di oltre un milione di persone in Bosnia ed Erzegovina. UniCredit Bank Serbia ha ulteriormente migliorato la sua posizione, raggiungendo una quota di mercato del 6%. A cambi costanti la banca è riuscita a raggiungere il medesimo risultato del 2008 nonostante gli accantonamenti più elevati al fondo rischi su crediti, sovraperformando nettamente rispetto al mercato. Anche il rapporto tra depositi e prestiti e il rapporto tra costi e ricavi sono migliorati nonostante l’impatto dell’apertura di 22 filiali nel 2008. Anche in Romania la recessione nel 2009 ha avuto delle ripercussioni sul settore bancario. UniCredit Tiriac ha diminuito considerevolmente dalla fine del 2008 a inizio anno il suo indebitamento riducendo il rapporto prestiti-depositi dal 140% al 108% con un aumento del 23% dei depositi dei clienti. La banca ha registrato una crescita del 14% dell’utile operativo, raggiungendo i 651 milioni di RON (152 milioni) grazie all’aumento del 9% dei ricavi e all’incremento delle spese operative di poco inferiore al 4%. Questo dato comprende anche l’impatto dell’apertura di oltre 100 filiali nel 2008; la banca ha chiuso l’esercizio con 241 filiali. Ciò nonostante, l’efficienza è migliorata ulteriormente, arrivando sotto il 48% rispetto al 50% dello scorso anno a seguito delle misure di ottimizzazione e di consolidamento. Il numero dei dipendenti è diminuito a fine anno sotto quota 3.000 (-8%) a seguito del turnover naturale che si è normalizzato al di sotto dell’8%. L’utile netto ha raggiunto 335 milioni di RON (78 milioni di euro), un risultato inferiore del 7% rispetto al 2008, ma comunque eccellente sul mercato locale alla luce del contesto di crisi. UniCredit Bulbank è la più grande banca in Bulgaria e serve oltre 1,1 milioni di clienti. Agendo da banca universale, UniCredit Bulbank offre una diversificata gamma di prodotto a clienti retail, affluent, corporate e istituzionali attraverso sia una rete tradizionale di sportelli sia attraverso canali alternativi ma sempre più diffusi come i servizi bancari elettronici e via cellulare. Sfruttando la sua posizione, la banca ha assicurato la sua leadership di mercato durante il difficile anno 2009 incrementando di 42pb la sua quota di mercato per totale attivo raggiungendo il 16,3% e di 40pb quella della raccolta dalla clientela raggiungendo il 14,8%. L’incremento delle quote di mercato e’ andato di pari passo con l’ottimizzazione della rete delle filiali, che ha portato a una riduzione del numero di sportelli da 260 a 234. Nonostante la crescita dei volumi nel 2009 (depositi dalla clientela +6,5% annuo e impieghi netti alla clientela +1,9% annuo, con dati di fine periodo), il margine di interesse non ha raggiunto i livelli del 2008 a causa del decremento sfavorevole dei tassi di interesse nel mercato e alla grande concorrenza sulla raccolta verificatasi nel settore. Il rallentamento dell’economia e’ stato visibile anche nell’ammontare delle commissioni a causa del minor numero di transazioni, portando i ricavi a un ammontare di 291 milioni, piu’ basso del 5,3% rispetto al 2008, e comunque parzialmente compensati dalla riduzione di 6,8% dei costi operativi che ammontano a 125 milioni. La performance di UniCredit Bulbank nel 2009 e’ stata influenzata anche dall’aumento degli accantonamenti al fondo rischi su crediti (-64 milioni contro i -26 milioni del 2008), anche se con un impatto minore ripetto all’andamento totale del settore bancario, portando l’utile netto della banca a 103 milioni, il 31% annuo in meno rispetto al 2008. Il 2009 è stato un anno molto difficile per i tre Stati baltici, Estonia, Lettonia e Lituania, e il loro sistema bancario è stato colpito pesantemente dalla crisi. In questa situazione economicamente complessa, “UniCredit Bank” ha continuato a fornire ai suoi clienti una gamma completa di servizi di corporate banking alle imprese. La strategia sul rischio della Banca è stata allineata alla politica sul rischio del Gruppo che prevede limiti rigorosi al finanziamento di immobili commerciali. La banca ha anche conseguito un’ottima crescita del portafoglio depositi (+112%). Sul mercato ucraino, Ukrsotsbank è la sesta maggior banca. Alla fine del 2009 Ukrsotsbank deteneva una quota di mercato del 5,5% nell’attività di concessione dei prestiti e del 3,5% nei depositi. Alla luce della difficile situazione del mercato finanziario ucraino nel 2009, Ukrsotsbank ha preso una serie di misure essenziali, come quella di rivedere la strategia commerciale concentrandosi sulla raccolta dei depositi dei clienti e sulla limitazione dei nuovi prestiti solo ai clienti con un ottimo track record creditizio, aumentando inoltre l’efficienza con provvedimenti volti a tagliare i costi come la trasformazione della rete delle filiali, riducendo le 27 regioni in 7 macroregioni e aumentando il capitale della banca di 0,5 miliardi di hryvnia portandolo a 2,27 miliardi di hryvnia. Grazie a questi provvedimenti, la banca ha conseguito un margine operativo lordo che si è assestato sugli stessi livelli del 2008, mentre gli utili ante imposte sono scesi a 22 milioni in gran parte per via degli accantonamenti al fondo rischi su crediti che sono più che raddoppiati su base annua. Nel settore retail, grande attenzione è stata rivolta all’implementazione del business model di UniCredit Group, ed è stata realizzata con successo la segmentazione dei clienti in Mass Market, Affluent e Private Banking. La creazione delle macroregioni ha determinato un UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 81 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE) notevole miglioramento della qualità del servizio perché le funzioni di back-office sono state centralizzate e la rete si è concentrata maggioramente sui compiti di front-office, consentendo allo staff commerciale di dedicare maggior tempo all’interazione con i clienti. La divisione Corporate ha implementato requisiti più severi per l’erogazione di nuovi crediti a seguito del contesto economico più rischioso, visto che l’Ucraina è stata fortemente colpita dalla crisi. Nel Kazakistan, i risultati di ATF Bank sono stati erosi dalla crisi economica. Con un aumento dei ricavi del 7% a tassi di cambio costanti in un difficile clima economico e una notevole riduzione dei costi, la banca ha generato un utile operativo lordo superiore del 21% a tassi di cambio costanti a quello del 2008. La banca ha quindi dimostrato una grande efficienza operativa, con un cost/ income ratio inferiore al 30%. Tuttavia, in un mercato bancario dove le sofferenze hanno raggiunto livelli straordinariamente elevati, anche ATFBank ha registrato accantonamenti al fondo rischi su crediti piu’ di quattro volte superiori a quelli del 2008 a causa della crisi generalizzata e, in parte, al default di alcuni importanti clienti aziendali. Nel 2009 la banca ha quindi riportato perdite significative. ATFBank è riuscita brillantemente ad aumentare la base della raccolta di piu del 40%, in particolare nel segmento Retail, raggiungendo così una quota di mercato intorno al 14%. Il settore carte di credito è cresciuto grazie alla focalizzazione sui piani retributivi per i dipendenti delle PMI e per i clienti corporate; a fine 2009 le carte di credito attive erano 159.300. Fra le attività promosse nel segmento Corporate figurano una ristrutturazione della rete delle filiali con la costituzione di 5 centri regionali corporate e la campagna “Deposit generation” che ha avuto grande successo. Outlook 2010 Sebbene le economie di molti paesi CEE mostrino i primi segni di ripresa, nel 2010 la crisi finanziaria continuerà ad avere ripercussioni sull’economia reale e sul settore bancario. Le banche UniCredit nell’area CEE intendono seguire un percorso selettivo di crescita utilizzando un approccio differenziato vista la situazione eterogenea dei diversi paesi della regione. Nel complesso, dato l’immutato impegno di UniCredit Group nei confronti della regione CEE, il Gruppo è pronto a cogliere le opportunità di crescita esistenti e a continuare a fornire una gamma completa di prodotti bancari e servizi ai clienti di tutta la regione. Questo approccio prevede l’apertura di fino a 100 nuove filiali focalizzate sulle specifiche opportunità di crescita dei singoli paesi. Ulteriori interventi volti all’incremento dei ricavi riguarderanno le iniziative di miglioramentio della soddisfazione della clientela, attraverso la semplificazione di processi e procedure, secondo l’approccio del Gruppo UniCredit fondato sulla centralità del cliente. Il Gruppo intende inoltre ottimizzare la rete di vendita, migliorandone così l’efficacia, oltre che incrementare le attività di cross-selling, compresa la realizzazione di nuovi pacchetti di prodotti. Nell’attuale contesto economico caratterizzato da una volatilità persistente, l’attività di risk management rimarrà uno dei punti di maggior attenzione, con particolare riferimento al monitoraggio del rischio e alla qualità dell’attivo. Le banche dei paesi CEE continueranno a perseguire una politica creditizia di tipo prudenziale e nel corso del 2010 saranno introdotti miglioramenti nei processi di gestione del rischio di credito, con l’obiettivo di migliorare la qualità del portafoglio crediti, riducendo contestualmente i casi di inadempienza e migliorando il servizio offerto alla clientela, grazie alla riduzione delle tempistiche di delibera ed erogazione dei crediti. Le banche dei paesi CEE perseguiranno inoltre il miglioramento dell’efficienza e delle sinergie organizzative, attraverso la semplificazione dei processi e l’introduzione di programmi di efficienza incentrati sulle funzioni di back office in tutta l’area CEE. 82 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Poland’s Markets Introduzione IN BREVE Composizione del margine di intermediazione (milioni di %) Altrii oneri e proventi roventi 207 07 Interessi netti Interes 8895 9 Margine di intermediazione/RWA +7,1% Cost/Income +52,2% Dipendenti Commissioni ni nettee 531 20.270 La Business Unit di Poland’s Markets gestisce le attività del Gruppo UniCredit in Polonia e di OJSC UniCredit Bank in Ucraina. In Polonia Bank Pekao S.A. è tra le prime banche in termini di totale attivo (quota di mercato del 12,0% al 31 dicembre 2009), prestiti alla clientela e attività gestite. La banca è presente sull’intero territorio con una rete di 1028 filiali, ha una presenza capillare in tutte le principali città del paese e la più estesa rete di sportelli automatici insieme a Euronet (oltre 4.000 ATM di cui 1854 di proprietà della banca e a disposizione gratuita della clientela di UCG) offrendo ai clienti una totale flessibilità e un facile accesso ai canali bancari in tutto il paese. Bank Pekao S.A. controlla il 100% di OJSC UniCredit Bank in Ucraina che detiene una quota di mercato di circa l’1% in termini di attivi e prestiti. Il Corporate Banking e la Custodia titoli costituiscono le attività strategiche di UniCredit Bank e contribuiscono ai ricavi totali per circa il 67%. La banca dispone di una rete di 61 filiali. Performance finanziaria Al 31 dicembre 2009 la Business Unit di Poland’s Markets registrava utili per 559 milioni, con una contrazione del 24,0% su base annua a cambi costanti. Il margine di intermediazione nel 2009 è stato di 1.634 milioni, con un calo del 7,3% su base annua a cambi costanti. Il risultato comprende: • il margine d’interesse su base annua nel 2009 pari a 895 milioni (-15,5%) a cambi costanti, imputabile soprattutto alla dinamica dei tassi d’interesse più bassi. • ricavi da intermediazione in incremento, raggiungendo di 738 milioni (+5,2%) su base annua a cambi costanti, riconducibile soprattutto ai maggiori ricavi da SWAP e ad altri utili da trading. I costi operativi (compresi quelli per l’ integrazione) sono rimasti sotto stretto controllo e sono scesi del 0,4% su base annua. Alla fine del 2009 il cost/income ratio si è attestato al 52,2%, influenzato soprattutto dalle pressioni negative sui ricavi che sono state parzialmente compensate dal programma di contenimento dei costi. A fine dicembre 2009 i prestiti alla clientela di Poland’s Markets ammontavano a 19,4 miliardi, con una flessione del 2,6% rispetto al 31 dicembre 2008 a cambi costanti. La raccolta della clientela (compresi i titoli in emissione) si è attestata a 24,1 miliardi, con un incremento del 7,8% nel periodo considerato. A fine dicembre 2009 il numero totale di dipendenti era di 20.270 (FTE), ovvero 1.136 unità in meno rispetto al dicembre 2008, risultato ottenuto senza ricorrere a programmi di riduzione forzata. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 83 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Poland’s Markets (SEGUE) (milioni di €) Conto Economico ESERCIZIO POLAND’S MARKETS Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Rettifiche nette su crediti Utile lordo operatività corrente Utile (perdita) del periodo VARIAZIONE 2009 VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘09 2008 EFFETTIVA NORMALIZZATA 1 4° TRIM 2009 2008 EFFETTIVA NORMALIZZATA 1 4° TRIM 3° TRIM 1.634 -853 780 -123 2.183 -1.060 1.123 -23 - 25,2% - 19,5% - 30,5% n.s. - 7,3% - 0,4% - 13,9% n.s. 427 -220 207 -33 427 -215 212 -36 - 0,1% + 2,1% - 2,3% - 8,5% + 0,6% + 1,8% - 0,6% - 9,8% 452 -254 198 22 692 559 1.110 903 - 37,6% - 38,1% - 23,3% - 24,0% 184 147 182 148 + 1,1% - 0,2% + 3,8% + 3,1% 231 191 1. A cambi costanti. (milioni di €) Stato Patrimoniale CONSISTENZE AL POLAND’S MARKETS VARIAZIONE SU DIC ‘08 31.12.2009 30.09.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 22.858 19.351 24.129 22.011 18.201 21.365 18.844 21.173 22.457 18.985 23.319 19.870 22.390 24.957 21.292 -461 -519 1.739 -2.946 -3.091 - 2,0% - 2,6% + 7,8% - 11,8% - 14,5% 2009 2008 ASSOLUTA % 215 1.117 19,24% 7,13% 52,2% 0,66% 19,2% 404 1.444 27,95% 7,36% 48,6% 0,11% 18,6% -189 -327 n.s. -23pb 367pb 54pb 60pb - 46,7% - 22,6% Totale crediti di cui clientela Raccolta da clientela (incluso titoli) Totale RWA RWA per rischio di credito Principali Indicatori ESERCIZIO POLAND’S MARKETS EVA (milioni di €) Capitale assorbito (milioni di €) RARORAC Margine Intermediazione/RWA (media) Cost/income Costo del rischio Tax rate VARIAZIONE Personale DATI AL POLAND’S MARKETS 30.09.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 20.270 20.663 21.406 -1.136 - 5,3% Dipendenti (numero “Full time equivalent”) Nel 2009 OJSC UniCredit Bank è riuscita a mantenere un utile netto positivo nonostante la difficile situazione del mercato in Ucraina. Non appena si sono manifestati i primi segnali di deterioramento, sono state varate misure rigorose per controllare ancora più attentamente le attività di UniCredit Bank, soprattutto nell’area della gestione del rischio. Di conseguenza, a partire dal marzo 2008 la rete delle filiali non è stata ulteriormente ampliata e dal terzo trimestre del 2008 ci si è limitati a ridurre quanto più possibile i rischi. Nel 2009 sono state presi diversi provvedimenti nell’area della gestione dei costi per conseguire dei risparmi soprattutto nel settore HR e non-HR. 84 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group VARIAZIONE SU DIC ‘08 31.12.2009 Linee di business per attività, area geografica, società Sintesi dei progetti 2009 Segmento corporate Bank Pekao ha mantenuto la sua posizione di leadership nel segmento corporate in Polonia. Al 31 dicembre 2009 il volume della raccolta era aumentato del 14,4% rispetto al 31 dicembre 2008 nonostante le condizioni sfavorevoli di mercato. Visto che l’economia polacca è stata impattata dalla crisi finanziaria globale, il Corporate Banking ha continuato a perseguire una strategia volta a migliorare l’efficienza del capitale allocato tramite la focalizzazione sui prodotti creditizi più redditizi e il rafforzamento dei rapporti con la clientela ampliando le attività di cross-selling e up-selling. La minore richiesta di finanziamenti esterni da parte della clientela corporate, unitamente al processo di riduzione dell’indebitamento, ha limitato la possibilità di una crescita degli impieghi. Al 31 dicembre 2009 gli impieghi erano quindi scesi del 12,1% rispetto alla fine di dicembre del 2008. Bank Pekao continua a mantenere una posizione di leaderhship nel segmento del corporate banking. L’offerta Corporate ha continuato a evolversi durante il 2009. Sono stati implementati nuovi prodotti/ nuove soluzioni nell’area delle transazioni, delle attività creditizie e dei servizi di custodia titoli. La posizione di spicco della banca nel Corporate banking è stata confermata dai numerosi riconoscimenti ricevuti. Nel quarto trimestre Bank Pekao ha ottenuto il titolo di “Miglior banca online nel settore corporate dell’Europa centroorientale” nel concorso sponsorizzato dalla rivista Global Finance. Inoltre, alla procedura automatica dei pagamenti elettronici dall’estero in PekaoBIZNES24 è stato assegnato il premio “Innovazione dell’Anno 2009” sotto l’egida del Ministero dello Sviluppo regionale. Segmento retail La raccolta nel segmento Retail è aumentata dell’8,1% nel 2009 sia nel segmento dei depositi (+5,0%), sia in quello dei fondi comuni (+24,0%). La crescita dei depositi ha beneficiato della campagna di marketing per il conto risparmio Dobry Zysk (Good Profit) lanciata a inizio anno e dal successo dell’introduzione di un nuovo pacchetto Eurokonto che comprende una gamma completa di tipologie di conto rispondente alle esigenze di tutti i segmenti di clientela. Nel secondo semestre 2009 il numero di Eurokonto ha registrato un incremento netto di 149.000 unità rispetto alle 20.500 unità del primo semestre del 2009. A partire dall’aprile 2009 sono stati osservati ulteriori segnali di sviluppo nel mercato dei fondi comuni in Polonia e i mesi successivi hanno confermato questo trend positivo sul mercato. La raccolta lorda di fondi comuni nel secondo semestre 2009 è stata pari a 289 milioni, con un incremento del 78% rispetto al primo semestre 2009. La raccolta netta nel secondo semestre 2009 è stata pari a 90 milioni rispetto ai rimborsi totali di 125 milioni nel primo semestre 2009. Outlook 2010 Bank Pekao S.A. e le relative controllate operano prevalentemente sul territorio Polacco. Per questa ragione i risultati della Poland’s Markets Division saranno influenzati principalmente dagli eventi economici in Polonia e dagli eventi internazionali che produrranno un effetto sull’economia Polacca. Il 2010 dovrebbe portare una accelerazione della crescita del PIL che dovrebbe raggiungere il 2,3%. Questo dovrebbe favorire l’economia e di conseguenza il settore bancario, anche se per la Polonia una tale crescita del PIL potrebbe non essere sufficiente ad arrestare l’aumento della disoccupazione e il calo conseguente dei consumi. L’inflazione dei prezzi al consumo è attesa in calo dal 3,5% della fine 2009 a circa il 2,0% nella prima metà del 2010, in conseguenza ai beni con prezzi regolamentati che non dovrebbero mostrare significative modifiche (tali prezzi hanno spinto l’inflazione nel 2009), a un cambio dello Zloty atteso in rafforzamento,e a una contenuta dinamica salariale. Nella seconda metà dell’anno l’inflazione dovrebbe tornare attorno all’obbiettivo di 2,5% e i tassi di interesse potrebbero essere rialzati, anche se questo dipenderà anche dal tasso di crescita dell’economia che potrebbe essere sotto pressione con un’inflazione in aumento. Un potenziale fattore di rischio per l’economia sarà il livello del deficit pubblico. Il derivante bisogno di finanziare il debito e’ destinato a far salire gradualmente i rendimenti dei titoli di stato. La dinamica degli impieghi sul mercato Polacco rimane relativamente debole in conseguenza ai bassi investimenti privati che limiteranno la domanda delle aziende di finanziamento esterno, mentre una moderata crescita dei depositi nel settore dovrebbe ridurre la pressione sui margini sui depositi. Nel 2009 gli impieghi totali sono aumentati del 2,0%. La continua focalizzazione commerciale sul credito al consumo supportata dalle campagne di marketing nel secondo e terzo trimestre, si è tradotta nel 2009 in un aumento del 16,4%. Lo stock dei mutui denominati in PLN è aumentato del 14,7% grazie alla costante e marcata focalizzazione sulla redditività della nuova produzione. Nel 2009 il segmento Retail ha lanciato con successo il nuovo sistema operativo CRM -“UNISales”. Questo innovativo strumento dedicato a migliorare la produttività della rete di promotori finanziari ha l’obiettivo di supportare lo sviluppo delle relazioni con la clientela e il coordinamento dell’attività di vendita degli oltre 10.000 dipendenti di Pekao. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 85 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Global Banking Services Introduzione IN BREVE Costi diretti (milioni di %) ICT CT 1.5622 Costi diretti totali (milioni di %) 3.682 WO W 1157 57 Altro % spese del personale su costi diretti 31% 2275 7 BO RE 1.2033 4485 8 Personale 15.677 Le principali attività della Global Banking Services Strategic Business Area sono: Information and Communication Technology (ICT), Operations (Back Office & Workout), Group Organization and Logistics (che include Real Estate), Security, Lifelong Learning Center, Management Consultancy e Internal Customer Satisfaction. La Global Banking Services Strategic Business Area (GBS) ha come missione l’ottimizzazione dei costi e dei processi interni, garantendo l’eccellenza operativa e supportando la crescita sostenibile di tutte le business line, con un focus particolare su: • efficienza: ottimizzazione del modello di governance e rigore nel controllo dei costi tramite un servizio di approvvigionamento centralizzato capace di massimizzare sinergie, risparmi ed eccellenza operativa; • specializzazione: centralizzazione dei servizi delle Global Service Factories e degli Shared Service Centers del Gruppo per sfruttare economie di scala e competenze specifiche; • centralità del cliente: definizione di linee guida per misurare, monitorare e migliorare la soddisfazione del cliente, interna ed esterna; • qualità dei servizi: definizione di indicatori chiave della performance e Service Level Agreement in accordo con i clienti interni, con valutazioni periodiche al fine di migliorare la qualità dei servizi e promuovere le best practices. Performance finanziaria Nel corso del 2009 GBS ha avuto modo di continuare a dimostrare la propria efficacia nelle attività di razionalizzazione dei costi. Costi Diretti FTE numero 86 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 2009 2008 VALORE ASSOLUTO % 3.682 3.847 -165 -4,3% 2009 2008 VALORE ASSOLUTO % 15.677 15.881 -205 -1,3% I costi diretti della SBA evidenziano una riduzione di 165 milioni (-4,3%) rispetto al 2008. Non considerando l’aumento dei costi derivante dall’accentramento delle attività e dalle discontinuità rispetto al 2008, tale calo si attesta a circa -10%, pari a 394 milioni, e rispecchia il continuo processo di efficientamento delle attività di competenza di GBS in Italia, Germania e Austria. L’area ha infatti continuato l’accentramento delle attività da tutte le Business Lines, arrivando a gestire direttamente il 24% del totale costi diretti di Gruppo. impatto in termini di efficienza; i crediti problematici recuperati, oltre 1,5 miliardi, superano il dato 2008 del 4%. Considerando l’impatto dell’accentramento delle attività di recupero, il Workout presenta una riduzione di costi pari al 29%. Il trend degli organici è in decrescita di 205 risorse (-1.3%); questa riduzione è attribuibile in buona parte alle sinergie derivanti dalle fusioni societarie operate sia in ambito ICT che Operations. Considerando l’insourcing di attività, quali ad esempio l’insourcing della Security dal Retail e del Shared Service Center, la riduzione degli FTE sarebbe di 500 risorse (-3.1%). Real Estate Group ICT and Operations Group Organization & Logistics Circa l’80% dei costi di Group Organization & Logistics è rappresentato dal Real Estate. Nel Real Estate l’aumento dei costi diretti rispetto all’anno precedente è del 13%, ed è attribuibile ai fitti passivi incrementali derivanti dalla cessione di immobili. Parte dell’aumento dei fitti passivi sono stati compensati dalle azioni di efficientamento dei costi, quali la razionalizzazione dei costi delle utilities, l’ottimizzazione ed il rilascio degli spazi; in particolare, quest’ultimo progetto ha comportato rilasci per 253.500 mq.; le operazioni di dismissione immobiliare hanno comportato plusvalenze per il Gruppo pari a 690 milioni. ICT I costi diretti dell’ICT mostrano un decremento rispetto al 2008 pari a 146 milioni (-9%). Considerando l’impatto dellle attività acquisite nel 2009 anche nel 2008, tale risparmio di costi diretti ammonta al 11%. Oltre al consolidamento dei benefici relativi alla fusione con Capitalia, il 2009 per Information and Communication Technology, è stato un anno caratterizzato da un intenso programma di integrazione di processi e di sistemi, ottenuto principalmente grazie alla fusione delle società informatiche del Gruppo in UGIS. Questo ha consentito la razionalizzazione dei costi informatici ed il consolidamento del ruolo centrale di UGIS nella gestione delle tematiche ICT del Gruppo. Global Operations Services I costi diretti relativi al Global Operations Services diminuiscono del 8%, pari a un risparmio di 41 milioni, rispetto al 2008. Considerando nel 2008 anche le attività acquisite in corso del 2009, la riduzione dei costi diretti si attesta al 10%. Tale risultato è stato raggiunto grazie ad un processo di accentramento e razionalizzazione delle strutture di Back Office attraverso la fusione in un’unica entità, UniCredit Business Partners, di UniCredit Processes & Administration (Upa), delle strutture di Back Office di HVB e Baca e, infine, attraverso l’accentramento delle partecipazioni delle società BACA AS e BTS, società di Back Office operanti principalmente nel mondo CEE. Workout Il Workout ha visto il completamento dell’accentramento della gestione di tutto il portafoglio delle sofferenze in Italia sotto GBS, ed il passaggio in Germania nell’area GBS delle stesse attività. Tale processo di accentramento ha comportato la crescita dei costi diretti nel 2009 del 13%. La gestione accentrata degli NPLs di Gruppo ha consentito di migliorare il processo di recupero, con un conseguente Linee di business per attività, area geografica, società Sintesi dei progetti 2009 Group ICT and Operations La Business Unit è responsabile del coordinamento strategico e manageriale delle società di ICT, Back Office e recupero crediti del Gruppo; è focalizzata inoltre sui servizi amministrativi centralizzati per HR, Finance & Accounting, sulla gestione dei servizi di Card Processing e di Global Insurance. Nel 2009 la struttura era articolata in tre Departments: ICT Governance and Strategy, Global Operation Services e Workout Services a ciascuno dei quali riportavano le rispettive Global Factories UniCredit Global Information Services (ICT), UniCredit Business Partner (Back Office), UniCredit Credit Management Bank (Workout). I principali obiettivi strategici della Divisione sono stati quello di assicurare una visione strategica unitaria delle diverse componenti della Business Unit esercitando su di esse un ruolo di indirizzo, supporto e controllo e avviare azioni volte all’efficienza e all’efficacia delle strutture presidiate con un’attenzione particolare alle sinergie nell’ambito dei servizi svolti dalle Global Factories. Questi obiettivi sono stati perseguiti avviando importanti azioni di razionalizzazione, standardizzazione e ridisegno dei processi delle Global Factories, costituite tramite l’accentramento delle strutture di Gruppo dedicate ai servizi di back office e Information Technology presenti principalmente in Italia, Germania, Austria e Repubblica Ceca. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 87 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Global Banking Services (SEGUE) Particolare attenzione è stata posta nel mitigare gli effetti della crisi finanziaria internazionale rafforzando le azioni volte al presidio dei rischi operativi ed in particolare alla necessità di sviluppare ulteriormente metodologie di misurazione e gestione dei rischi più raffinate, a garanzia di una sempre maggiore trasparenza sui processi ed una più efficace capacità di intervento sui fenomeni aziendali. UniCredit Global Information Services La mission di UniCredit Global Information Services per il 2009 è stata quella di erogare servizi informatici alle aziende del Gruppo ed a terzi, garantendo il corretto livello qualitativo e la continua evoluzione dei servizi offerti, supportare i processi di business assicurandone la coerenza organizzativa complessiva e perseguendo adeguati livelli di servizio e di efficienza, progettando, sviluppando e gestendo i Sistemi Informativi del Gruppo UniCredit, assicurandone il costante adeguamento tecnologico ed applicativo al fine di soddisfare le esigenze di Gruppo, garantendo il continuo miglioramento dell’efficienza dei servizi IT e il costante contenimento dei relativi costi (migliorando i benchmark europei di settore) contribuendo alla strategia di efficienza globale del Gruppo UniCredit. Nel 2009 è stata costituita la Global ICT Company di UniCredit con il merger delle Società informatiche di Gruppo UGIS, HVB-IS (Germania), Wave (Austria) e Kyneste (Ex Gruppo Capitalia); la nuova multinazionale ICT UGIS conta oggi quasi 4.500 dipendenti distribuiti in 8 paesi (Austria, Germania, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria); sono state effettuate diverse attività di insourcing tra cui l’integrazione in UGIS del ramo IT Markets& Investment Banking della Filiale di Londra di HVB AG. Particolare attenzione è stata posta alla manutenzione evolutiva del sistema informativo EuroSig, focalizzata sulla gestione della nuova fase di mercato (es. sospensione pagamento rate mutui per famiglie disagiate), sull’adeguamento disposizioni di legge (es. eliminazione Commissione di massimo scoperto, programma “Reti Amiche” per la vendita di prodotti della P.A. allo sportello, scudo fiscale) e su nuovi prodotti (Genius Card, carta prepagata UEFA Champions League, nuovi Fondi Comuni di investimento) e servizi (adeguamento commissioni, mitigazione dei rischi operativi di Filiale, vendita tramite canale Internet Banking di prodotti di credito). Importanti sinergie sono state ottenute con diversi progetti, tra cui il progetto EuroMIB, relativo alla realizzazione di una piattaforma di Gruppo per il Management & Investment Banking e il progetto CACEIS, consistente nell’outsourcing da HVB AG a CACEIS Bank Deutschland GmbH dei servizi di amministrazione e custodia titoli; sempre in ottica di efficientamento sono state effettuate attività di adeguamento delle aziende estere agli standard tecnologici di Gruppo e attività relative all’area GES (Global Enterprise Services) per il miglioramento dei processi di data quality e di gestione del rischio 88 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group di Gruppo. In particolare sono state realizzate le prime parti del progetto CFO Data Warehouse, per l’integrazione dei dati provenienti da diverse fonti in un unico repository a supporto dei processi del CFO. Global Operations Services Questo Department ha l’obiettivo di assicurare il coordinamento delle fabbriche del Gruppo dedicate ai servizi di operations/back office centralizzati. Nell’ambito del Global Operations Services sono operativi i seguenti departments: “Shared Service Centers” che sono responsabili di gestire i servizi di supporto centralizzati (HR Shared Service Center e Financial & Accounting Shared Service Center) nonché definire le linee guida e le politiche relative alla centralizzazione dei servizi di supporto; “Card Payment Solutions”, responsabili di supportare e verificare l’operatività delle Fabbriche / Strutture coinvolte nel Card Processing definendo le strategie e le policy relative a tali servizi. Nel corso del 2009 Card Payment Solutions ha consolidato gli obiettivi di accentramento del processing delle carte di credito in Italia, ultimando il trasferimento del portafoglio afferente al mondo ex Capitalia verso la soluzione tecnologica di Gruppo; inoltre ha supportato la strategia di insourcing del business delle carte emesse per il tramite di CartaSi, promossa da Retail Division Italy. In questo ambito, già a partire dal mese di ottobre, è stato avviato il processo di conversione delle carte CartaSi con altre emesse direttamente dalle Banche della Divisione Retail Italy e gestite attraverso la soluzione accentrata di Gruppo. UniCredit Business Partner UniCredit Business Partner è la Global Factory delle Operations che ha l’obiettivo di integrare rapidamente ed efficacemente le attività di back office di Gruppo in maniera sostenibile. L’obiettivo strategico è quello di fornire il maggior valore possibile ai Clienti, sviluppando un modello operativo omogeneo ed innovativo, condividendo le best practice e realizzando economie di scala basate su centri di competenza indipendenti per country e sul rispetto delle realtà locali. Il 1° gennaio 2009 è stata creata UniCredit Business Partner (con modifica della denominazione sociale di “UPA” UniCredit Processes & Administration) a seguito dell’acquisizione delle attività di back office di Bayerische Hypo - und Vereinsbank (“HVB”) e Bank Austria (“BA), mediante conferimento del ramo d’azienda “back-office” di HVB e delle partecipazioni totalitarie detenute da BA in BA-CA Administration Services Gmbh e Banking Transaction Services S.r.o., società focalizzate sui servizi di back office; sono state aperte una filiale di UCBP in Polonia per il trasferimento di attività svolte per HVB dalla filiale di UCBP in Germania e due filiali da parte di BA-CA Administration Services GmbH in Polonia e a Bucarest in Romania per il trasferimento delle attività austriache svolte per BA (la necessità di filiali BA-CA Administration Services GmbH per lo svolgimento delle attività provenienti dall’Austria, separate da quelle UCBP, è stata dettata dalla specificità della legge austriaca sul segreto bancario). Nel 2009 è stato effettuato il rinnovo delle Certificazioni (conseguite in precedenza per il perimetro Italia e Romania da UniCredit Processes & Administration) in accordo con gli standard internazionali di riferimento UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004 ed EMAS. Workout Services Questo department assicura il coordinamento globale delle società e strutture del Gruppo dedicate al recupero crediti favorendo la centralizzazione e la costante evoluzione dei processi attraverso la massimizzazione dell’efficacia ed efficienza, nel rispetto sia delle soglie di convenienza che del contenimento dei tempi e dei costi di recupero nonché delle potenziali perdite. Per il 2009 la business line ha avuto l’obiettivo di assicurare il coordinamento funzionale specialistico delle società/strutture di competenza, nell’esercizio del ruolo di indirizzo supporto e controllo, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari delle Entità, con l’obiettivo di ottimizzare i processi operativi, di minimizzare i costi complessivi e di massimizzare la redditività derivante dall’attività, anche qualora sia svolta per conto di società esterne al Gruppo; il department presidia direttamente le società veicolo destinatarie dei crediti problematici/cartolarizzati della Capogruppo e delle Entità del Gruppo. Inoltre ha il compito di supportare e monitorare l’applicazione da parte delle società/strutture del Gruppo di pertinenza - delle linee guida di competenza del Department nonché favorire l’applicazione da parte delle stesse società/strutture delle linee guida emanate dalle altre funzioni della Capogruppo e monitorare l’implementazione di politiche/modelli/processi e l’andamento di budget/performance di competenza. Il perdurare della crisi congiunturale ha naturalmente influenzato anche i processi connessi ai Non Performing Loans (NPL’s). Si è arrestata infatti la dinamicità su tale mercato che consentiva di realizzare agevolmente operazioni di cartolarizzazione e/o di sottoscrivere operazioni di compravendita di portafogli. Nel corso del 2009 non è stata effettuata alcuna operazione di cartolarizzazione su NPL’s, mentre il prezzo medio dei portafogli ipotecari si è dimezzato nel corso degli ultimi anni, rendendo particolarmente difficile una delle opzioni di smobilizzo dei crediti. Le difficoltà di incasso stragiudiziale hanno necessariamente orientato le strategie di recupero a privilegiare il maggior presidio del credito attraverso il ricorso alle procedure giudiziali con il conseguente allungamento dei tempi di recupero. UniCredit Credit Management Bank UniCredit Credit Management Bank (UCMB) persegue la mission di minimizzare il valore attuale netto del costo di gestione dei crediti non performing del Gruppo e di massimizzare la redditività derivante dall’attività di gestione dei crediti anche di società esterne al Gruppo. Il 2009 è stato per UCMB un anno di consolidamento operativo, dopo gli impegni profusi nell’esercizio precedente, volti a significative ed evolutive implementazioni strutturali conseguenti all’integrazione dei Non Performing Loans del Gruppo Capitalia. Alla fine dell’esercizio, UCMB detiene in gestione poco meno di 1 milione di posizioni per un valore lordo di oltre 40 miliardi. Tra le principali attività e i traguardi raggiunti nel 2009 si segnalano gli incassi realizzati sui crediti problematici gestiti, per oltre 1,5 miliardi superando il dato 2008 del 4% e quello stimato per l’anno in corso del 6%; è migliorata l’efficienza nella gestione (+35% vs.2008), misurata dal numero di pratiche medio per gestore, che era progressivamente diminuita l’anno precedente per effetto dell’integrazione Capitalia e il conseguente merger di risorse provenienti da realtà diverse; sono stati definiti e personalizzati i processi derivanti da una nuova partnership con UniCredit Leasing (UCL) per i due nuovi ambiti di business: gestione dedicata (UCMB Servicer Unico) del recupero dei crediti insoluti di UCL da parte di UCMB; gestione completa del portafoglio cespiti UCL da parte di UCMB (recupero, ritiro, vendita di tutti i cespiti). Una Task Force congiunta UCL/UCMB ha inoltre consentito di razionalizzare i processi sui NPL’s realizzando un impatto economico complessivo tra minori accantonamenti e maggiori riprese di circa 30 milioni; sono stati ultimati gli adempimenti burocratico-amministrativi, la filiale di Monaco di Baviera ha iniziato la propria attività operativa. In particolare, sono state ottenute la registrazione alla Camera di Commercio e la licenza di incasso crediti per conto terzi. UCMB ha proseguito nella consueta attività esercitata al di fuori del Gruppo, acquisendo nuovi mandati da parte di altre aziende e sviluppando accordi con molteplici tribunali sul territorio nazionale con l’obiettivo del recupero dei crediti delle procedure concorsuali e ha acquistato il portafoglio residuale di sofferenze cartolarizzate dal veicolo Breakeven, consentendo l’estinzione anticipata di detta cartolarizzazione nonché una plusvalenza a favore della stessa UCMB che deteneva i titoli residuali e che ha svolto in questi anni l’attività di servicing sul portafoglio. È stato inoltre confermato il rating Fitch al livello “RSS1-“ e “CSS1-“, che resta l’attribuzione della più alta valutazione per un Servicer europeo e confermata la certificazione UNI EN ISO 9001. Group Organization & Logistics Group Organization & Logistics Department ha l’obiettivo di garantire la coerenza dell’evoluzione dei modelli organizzativi e operativi del Gruppo con le strategie di business, nonché di supportare e migliorare la qualità dei servizi e dei prodotti offerti, anche con riferimento ai costi di approvvigionamento e di gestione; definisce le policy per i beni immobili di proprietà della Capogruppo e delle Legal Entity di Gruppo, sotto i profili amministrativo e tecnico, direttamente o tramite le Service Factory di riferimento, Unicredit Real Estate (URE) per il real estate e i-Faber per gli acquisti del Gruppo. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 89 Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Global Banking Services (SEGUE) UniCredit Real Estate Le principali attività del 2009 che hanno caratterizzato URE, sono state l’intensificazione delle attività di razionalizzazione del patrimonio immobiliare, nel contesto delle iniziative di Gruppo per il rafforzamento degli indici patrimoniali. In particolare nel 2009 URE è stata coinvolta in operazioni di sale & lease back di più di 200 immobili che hanno generato per il Gruppo cash-in e plusvalenze; la prosecuzione del Progetto Exodus, piano di ottimizzazione degli spazi strumentali del Gruppo in Italia ha raggiunto il traguardo di 124.000 mq liberati da inizio progetto (di cui 65.000 nel 2009) e circa 16 milioni/anno di savings. Considerando anche l’ottimizzazione degli spazi in Germania e Austria e il progetto di Network Optimisation, il totale delgi spazi rilasciati nel 2009 è di 253.500 mq. L’implementazione dell’iniziativa “Kill the Rent”, progetto di efficientamento legato alla rinegoziazione dei contratti di affitto sottoscritti dal Gruppo, a fine anno ha consentito di superare il traguardo di 4 milioni di savings grazie alla rinegoziazione con esito positivo di più di 700 contratti dal lancio dell’iniziativa. Nel corso del 2009 è stato effettuato il rafforzamento delle iniziative di innovazione tecnologica, con obiettivi di contenimento dei costi e dei consumi energetici, ma anche con valenza comunicazionale verso l’interno (Programma Awareness per generare nel Gruppo maggiore attenzione all’ambiente) e verso l’esterno del Gruppo (Progetti Green Network, Filiale auto-sostenibile e Carbon Neutral Region in Sicilia). URE ha dato supporto costante al business delle Banche/ Società clienti nella significativa attività di riorganizzazione delle reti avvenuta nel corso dell’anno. Sono stati gestiti oltre 120 progetti di ristrutturazione, 300 spostamenti per variazione di attribuzione spazi, 4.000 interventi per attività diverse (es. sicurezza impianti, macchine e reti), 760 installazioni di ATM evoluti, supportando il business Retail nel progetto di ottimizzazione della rete (Progetto Next) tramite la chiusura/accorpamento di circa 370 filiali. i-Faber La missione di i-Faber è fornire soluzioni e servizi a supporto dei processi di acquisto, ivi inclusa la gestione di mercati elettronici in cui le imprese - private e pubbliche - possano organizzare i propri rapporti commerciali in modo da ottimizzare i processi di business, allargare la propria base clienti e fornitori e conseguire significativi recuperi di efficienza sia in termini di tempo che di costi. In particolare le principali attività svolte nel corso del 2009 sono state il presidio continuativo del mercato captive, con crescente espansione al di fuori dell’Italia verso i Paesi dove il Gruppo UniCredit è presente; sono stati inoltre potenziati il business non-captive (nel 2009 quasi al 50% dei ricavi complessivi dell’azienda) e i servizi di tipo consulenziale, volti alla razionalizzazione dei costi delle aziende clienti e particolarmente appetibili stante l’attuale congiuntura di mercato. 90 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Outlook 2010 Relativamente alle attività 2010 di ICT & Operations, nell’ICT le principali attività previste sono il supporto tecnologico e organizzativo al progetto di riorganizzazione di Gruppo, il roll-out della piattaforma applicativa per il commercial banking EuroSIG in HVB AG, nonché il proseguimento del programma in vista di analoga attività da svolgere in Austria; sono previsti inoltre il completamento delle prime integrazioni dai paesi CEE (Ungheria, Repubblica Ceca, società informatica BAGIS), il completamento del progetto con la migrazione al nuovo sistema delle Filiali MIB di Milano, Vienna, Londra e Monaco di Baviera, l’avvio dell’implementazione dei programmi strategici UGIS “EuroSig 2.0”, il proseguimento delle attività relative al miglioramento negli applicativi di Governance (Data quality, Risk Management, CFO Data warehouse) e l’implementazione e miglioramento dei programmi di E-Collaboration e Social Networking. In ambito Operations, le principali attività previste nel corso del 2010 per la Global Factory UniCredit Business Partner sono: l’integrazione con decorrenza 1° gennaio 2010 del ramo d’azienda “supporto operativo” di UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A., implementazione, in coerenza con gli indirizzi strategici generali, di specifiche azioni per singola Global Operations Line al fine di ottimizzare i processi organizzativi nei Paesi attualmente inclusi nel perimetro UCBP. In ottica di un miglioramento del servizio reso al cliente, tali azioni e le attività strettamente riferite ad esse potrebbero essere riconsiderate nel corso del 2010 in relazione al progetto riorganizzativo mirato alla creazione di un’unica Banca in sostituzione delle Banche di Segmento. Nel 2010 è previsto il proseguimento del processo di razionalizzazione delle sedi operative nel perimetro Italia con conseguente consolidamento delle attività svolte e sviluppo dell’operatività in Polonia e Romania. Altri obiettivi per il 2010 sono l’ulteriore sviluppo del Progetto One4All, con riferimento in particolare ai Paesi dell’Est Europa, che prevede la creazione di una Service Line delle Operations di Gruppo e l’avvio di un confronto con le Banche di ogni paese per valutare la possibilità di integrazione delle rispettive attività di back office in UCBP; è prevista anche la definizione di un sistema certificato di gestione in linea con il Piano Triennale per la Qualità e l’Ambiente. Nel corso del 2010 le Certificazioni Qualità e Ambiente verranno implementate in Germania e Polonia. Nel 2011 seguiranno Austria e Rep. Ceca. In area Workout, per quanto concerne l’evoluzione del 2010, si prevede il consolidamento delle strutture organizzative e dei processi gestionali nella Global Factory Unicredit Credit Management Bank, alla luce della revisione organizzativa decorrente dal 1° gennaio. In particolare saranno ricercati ulteriori miglioramenti dell’efficienza aziendale derivanti dalla maggior specializzazione della rete sui crediti bancari captive ed i crediti speciali (leasing, morosità, contributivi) ed extra captive. È inoltre allo studio una ipotesi di revisione dello schema commissionale infragruppo che consenta di premiare il valore aggiunto determinato dalle riprese da incasso. Continuerà l’attività di ricerca di contenimento dei costi in generale, con un particolare focus sui costi legali, estendendo l’utilizzo del fattore di preferenzialità a tutti i legali convenzionati. Per quanto riguarda il mercato dei NPLs italiano, l’obiettivo è quello di consolidare il ruolo di leadership incrementando ulteriormente l’acquisizione di portafogli bancari e non, nonchè di essere presenti con il lancio di prodotti specialistici. È atteso inoltre un incremento significativo dei portafogli gestiti dalla filiale di Monaco. Relativamente al 2010, l’attività per Group Organization & Logistic sarà focalizzata su tre direttrici principali: il supporto al riassetto complessivo del perimetro italiano del Gruppo, il Re-engineering sistematico dei processi (di business e di supporto) ponendo particolare attenzione nella realizzazione di obiettivi di efficacia e qualità, anche attraverso la predisposizione di opportuni indicatori di performance a supporto di un monitoraggio costante (in ottica di “miglioramento continuo”) e il perseguimento di una strategia organica di contenimento delle spese di Gruppo articolata su tre pilastri: presidio del “Expense Management Process” al fine di controllare le singole spese, presidio del “Project Management Process” al fine di controllare il raggiungimento degli obiettivi operativi e di costo delle iniziative a carattere progettuale, ristrutturazione di processi e strutture degli Acquisti (cd. “Procurement Office Turnaround”). Relativamente alle Global Factories, per i-Faber, oltre alla finalizzazione di un’operazione straordinaria di M&A volta al consolidamento della presenza sul mercato domestico per la quale si prevede la finalizzazione nei primi mesi del 2010, si prevede la valutazione di ulteriori opportunità di crescita (siano esse endogene o esogene) nonché una ancora maggiore focalizzazione sullo sviluppo del mercato esterno ai Soci di riferimento. Il 2010 permetterà, inoltre, di sfruttare appieno le potenzialità evolute derivanti dalla nuova piattaforma di negoziazione, avendo di fatto completato con successo nel corso del 2009 l’inevitabile periodo di “rodaggio”. Saranno inoltre oggetto di sviluppo tutte le possibilità di ulteriore sinergia con il Gruppo UniCredit, siano esse proprie del processo di approvvigionamento piuttosto che complementari con esso. Relativamente alle principali strutture di GBS-Other, per li Lifelong Learning Center, che ha come obiettivi l’accentramento del budget per la formazione di Capogruppo e il ricorso sistematico all’utilizzo di fondi pubblici per la finanziabilità di progetti formativi in italia, per il 2010 è previsto il consolidamento delle attività avviate nel 2009, con particolare riguardo ai processi di innovazione tecnologica, finanziamento pubblico della formazione e riduzione dei costi. Verrà inoltre avviato un processo di internazionalizzazione basato sulla condivisione e valorizzazione delle best practices e prodotti/servizi Lifelong Learning Center. Relativamente alla Business Line Security, la cui mission è valutare, sviluppare, implementare, aggiornare e monitorare il presidio ed il governo delle materie relative alla sicurezza in Capogruppo e nelle diverse Entità di Gruppo, il 2010 vede l’applicazione del modello di Global Operations, replicando gradualmente le metodologie di gestione delle attività in tutti i Paesi, creando sinergie di costo/ servizio attraverso la ricerca di economie di scala e la diffusione delle best practices di Gruppo. Tale attività verrà svolta adattando l’estensione del modello alle specificità locali al fine di realizzare l’integrazione tenendo conto dei diversi livelli organizzativi raggiunti dalle funzioni di sicurezza nei diversi Paesi. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 91 Relazione sull’andamento della gestione Altre informazioni Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari Ai sensi dell’art 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, la “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” è disponibile nella sezione “Governance” del sito internet di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_ governance_report.htm). Nel prosieguo del presente documento è riportato altresì un capitolo illustrativo dedicato alla struttura di governo societario (“Corporate Governance”). Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie Nel corso dell’esercizio 2009 l’attività del Gruppo è stata caratterizzata dall’esecuzione di progetti per la creazione di Global Factory di Gruppo per i servizi comuni e per i prodotti nonché per la riorganizzazione del Gruppo attraverso la razionalizzazione delle attività di talune controllate per eliminare sovrapposizioni di business e perseguire maggiori sinergie e riduzioni di costi. Il Gruppo ha inoltre intrapreso alcune nuove iniziative di crescita per linee esterne per consolidare e rafforzare la propria leadership in alcuni settori di business. Nel corso dell’anno il Gruppo ha altresì posto in essere talune misure di rafforzamento patrimoniale ed alla fine del 2009 è stato approvato l’avvio del progetto - denominato “ONE4C” - per la riorganizzazione del Gruppo allo scopo di aumentare la customer satisfaction e la vicinanza al territorio, a cui si fa rimando negli appositi capitoli. Riorganizzazione delle attività di Back Office e ICT di Gruppo Nel periodo in esame sono stati completati due distinti progetti per la riorganizzazione delle attività, italiane ed estere, di back office e di ICT di Gruppo allo scopo di migliorare il coordinamento e l’efficacia delle stesse a supporto del business nonché di conseguire ulteriori economie di scala e di scopo. In particolare, i progetti hanno avuto ad oggetto la realizzazione di due Global Factory per i servizi comuni: • una “Global Back Office Company”, con il ruolo di fornire servizi di back office a livello di Gruppo, individuata in UniCredit Processes & Administration SpA (che nel corso dell’esercizio ha modificato la denominazione e la forma societaria in “UniCredit Business Partner società consortile per azioni”, di seguito “UCBP”); 92 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group • una “Global ICT Company”, con il ruolo di unico polo di servizi ICT dell’intero Gruppo, individuata in UniCredit Global Information Services SpA (che nel corso dell’esercizio ha modificato la forma societaria in “società consortile per azioni”, di seguito “UGIS”). Entrambe le società rafforzeranno l’approccio “customer centric”, che sarà basato su una rilevazione regolare della customer satisfaction. Global Back Office Company Nel gennaio 2009 si è concluso il processo di integrazione in UCBP di tutte le attività del perimetro “operations” svolte dal Gruppo in Austria, Germania, Italia, Repubblica Ceca e Romania. Tale integrazione ha avuto ad obiettivo la costruzione di una piattaforma operativa comune per le banche del Gruppo a livello internazionale che permetta di favorire lo scambio di capacità e professionalità di rilievo e la costruzione di un modello di comportamento e di approccio unico, con focus su un migliore controllo dei rischi in un giusto bilanciamento fra “costo e qualità”. Nel dicembre 2008 UCBP aveva dato corso ad un aumento di capitale di complessivi 131,6 milioni (di cui 129 milioni a titolo di sovrapprezzo) liberato, ai sensi degli artt. 2441, 4° comma e 2343 c.c., quanto a 50,8 milioni da HVB (a fine 2009 ha modificato la denominazione in “UniCredit Bank AG”) mediante conferimento del proprio ramo d’azienda denominato “Back Office” e quanto a 80,8 milioni da UniCredit Bank Austria (“BA”) mediante conferimento delle proprie partecipazioni totalitarie in UniCredit Business Partner GmbH (già BA-CA Administration Services GmbH) e UniCredit Business Partner s.r.o. (già Banking Transaction Services s.r.o.). A seguito della predetta operazione, che ha avuto efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2009, UniCredit Bank AG e BA sono entrate nel capitale sociale di UCBP con una quota, rispettivamente, del 18,11% e del 28,81%, mentre la Capogruppo detiene una quota del 53,07%. Global ICT Company Il progetto è stato promosso per far confluire in un’unica società individuata in UGIS - le attività ICT svolte da UniCredit Bank AG e da BA tramite le rispettive controllate HVB Information Services GmbH (di seguito “HVB IS”) e WAVE Solutions Information Technology GmbH (di seguito “WAVE”). La costruzione di un comune polo di servizi ICT per il Gruppo a livello internazionale consentirà di ottimizzare lo scambio di capacità e professionalità di rilievo e favorirà la creazione di un modello “full service” per i clienti, di elevato standard qualitativo ed a costi competitivi. Gli ulteriori obiettivi che il Gruppo prevede di raggiungere con il progetto in questione, in coerenza con quanto perseguito in occasione dell’integrazione delle attività di back office, sono quelli di: • facilitare la governance delle attività ICT accentrandone la responsabilità in capo ad una sola Legal Entity; • mantenere il modello di costo di maggior successo, basato su elevata stabilità e prevedibilità dei costi, promuovendo la consapevolezza del valore del costo e quindi un elevato impegno sull’efficienza nell’IT; • mantenere l’attuale livello di qualità del servizio, tale da favorire i processi di business e tenere sotto controllo i rischi nel miglior modo possibile; • sostenere la distribuzione geografica col giusto livello di modularità, scalabilità e supporti automatici; • ridurre la complessità gestionale di un ambito così ampio, promuovendo la standardizzazione di asset, processi, strumenti e comportamenti. Per dare attuazione al progetto, l’assemblea straordinaria di UGIS del 3 aprile 2009 ha deliberato due distinti aumenti di capitale riservati ad UniCredit Bank AG e BA di complessivi 135,3 milioni (di cui 52,8 milioni a titolo di sovrapprezzo) liberati, ai sensi degli artt. 2441, 4° comma e 2343 c.c. quanto a: • 96,3 milioni (di cui 37,6 milioni a titolo di sovrapprezzo) da UniCredit Bank AG mediante conferimento della propria partecipazione totalitaria in HVB IS, di cui in precedenza UniCredit Bank AG aveva incrementato la dotazione patrimoniale mediante conferimenti di propri assets IT e cash contribution per circa 12,0 milioni; • 39,0 milioni (di cui 15,2 milioni a titolo di sovrapprezzo) da BA mediante conferimento della propria partecipazione totalitaria in WAVE, a cui in precedenza BA aveva conferito il 100% del capitale di Bank Austria Aktiengesellaschaft & Co EDV Leasing OHG (società proprietaria di assets hardware IT in Austria utilizzati in leasing dalla stessa UGIS) alla quale BA stessa aveva a sua volta versato una cash contribution di circa 16,1 milioni. A seguito della predetta operazione, che ha avuto efficacia a decorrere dal 1° maggio 2009, UniCredit Bank AG e BA sono entrate nel capitale di UGIS con una quota, rispettivamente, del 24,72% e del 10,02%, mentre la Capogruppo detiene una quota del 65,26%. In pari data HVB IS e WAVE sono state dismesse e le relative attività sono state accentrate presso le filiali di UGIS presenti a Monaco ed a Vienna. Conseguentemente, UGIS ha acquisito anche il controllo diretto di Bank Austria Aktiengesellaschaft & Co EDV Leasing OHG, in precedenza detenuta da WAVE. Inoltre, al fine di dare completa attuazione alla razionalizzazione delle attività ICT ex Capitalia, prima di effettuare la suddetta integrazione delle attività ICT svolte da UniCredit Bank AG e BA, è stata perfezionata la fusione per incorporazione in UGIS della propria controllata totalitaria Kyneste SpA, anche quest’ultima operazione con efficacia dal 1° maggio 2009. Riorganizzazione di attività bancarie e finanziarie specialistiche Integrazione dei business mutui a privati e crediti al consumo a livello di Gruppo Allo scopo di assicurare il migliore presidio e coordinamento delle attività di “produzione” dei finanziamenti a medio/lungo termine a privati per l’acquisto della casa e del credito al consumo, in data 1° gennaio 2009 UniCredit Consumer Financing (“UCFin”) ha integrato, mediante fusione per incorporazione, UniCredit Banca per la Casa (“UBCasa”), già specializzata nel business “mutui residenziali” e interamente controllata, come UCFin, in via diretta da UniCredit, costituendo il centro di competenza paneuropeo nel mondo dei finanziamenti alle famiglie all’interno del Gruppo. L’aggregazione è coerente con il nuovo modello di gestione integrata dei business mutui e credito al consumo, avviato con la costituzione in Capogruppo di un “household financing department”. Questa impostazione, oltre che favorire il cross-selling dei prodotti in argomento, consente di realizzare sinergie operative, in particolare nelle funzioni di governance, e maggiore efficienza rispetto al precedente modello organizzativo/distributivo, con conseguente razionalizzazione delle strutture di costo e semplificazione degli assetti societari. Dal 1° aprile 2009 UCFin ha quindi assunto la nuova denominazione di “UniCredit Family Financing Bank” per rappresentare meglio al mercato la completezza della sua offerta e per rafforzare l’identità interna. Razionalizzazione dell’attività di concessione dei finanziamenti contro cessione del quinto in UCFin Al fine di dare attuazione all’integrazione delle attività di concessione di finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio, della pensione e con delegazione di pagamento, UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 93 Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie (SEGUE) attualmente svolte sia da UCFin sia dalla sua controllata totalitaria Family Credit Network (già Fineco Prestiti), nonché consentire un miglior presidio dei rischi ed il conseguimento di sinergie di costi, si è perfezionata, il giorno 9 novembre 2009, la scissione parziale a favore di UCFin del ramo d’azienda denominato “cessione del quinto” di Family Credit Network, rappresentato sostanzialmente dalle attività, passività, risorse, diritti, obblighi e, in genere, tutte le situazioni soggettive di natura sostanziale inerenti l’attività di istruttoria, di erogazione e di gestione dei prestiti contro cessione del quinto dello stipendio, della pensione e con delegazione di pagamento. Family Credit Network dopo l’operazione in oggetto, oltre alla gestione della propria rete distributiva di 40 agenti e 80 mediatori e delle relative attività di supporto commerciale, manterrà anche l’attività di gestione dei prestiti personali con cessione di quote della pensione a soggetti che percepiscono il trattamento pensionistico dall’Inps non collocati dalle società mandatarie. Realizzazione di un nuovo modello di gestione delle attività di leasing di Gruppo Si segnala che nel gennaio 2009 si è completato il progetto per la realizzazione di un nuovo modello di gestione del leasing, avviato nel giugno 2008, al fine di assicurare un miglior presidio e coordinamento delle attività di leasing a livello globale. Tale progetto si è concluso con l’incorporazione - con efficacia 1° gennaio 2009 - di UniCredit Global Leasing in Locat (che ha quindi modificato la propria denominazione in “UniCredit Leasing”) e con l’attribuzione a quest’ultima - quale sub-holding operativa - delle attività di indirizzo, coordinamento e controllo del business di competenza a livello di Gruppo nell’ambito delle linee guida della Capogruppo, nonché del presidio diretto del business Italia. Tale assetto consente un più veloce ed agevole passaggio dal modello organizzativo/distributivo (caratterizzato da un insieme “disomogeneo” di società dislocate nei differenti paesi e da una duplicazione di strutture) al nuovo modello di gestione del business incentrato sulla creazione di una società globale, incaricata di gestire il business in maniera uniforme e di ottimizzare l’allocazione delle risorse, facendo al contempo leva sulle particolarità di ciascun paese e/o specifica area di business. Inoltre tale impostazione ha posto le basi per: • una rilevante semplificazione organizzativa; • la semplificazione della governance e dei processi chiave; • una riduzione del numero di legal entitiy (utilizzando, ove possibile, il modello delle foreign branch della sub-holding) rendendo così la struttura organizzativa più snella e “piatta” ed accorciando le linee di riporto gerarchico; • un migliore trasferimento delle best practice, agevolando lo 94 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group scambio di competenze nell’ambito della complessiva attività di leasing del Gruppo (anche attraverso la costituzione di “competence center” dedicati e gestiti in maniera uniforme e coordinata); • la possibilità di sfruttare una strategia commerciale basata sul modello del “one face to customers” indirizzata in particolare al segmento degli accordi di vendor e cross border leasing. Integrazione delle attività di leasing del Gruppo in Russia Al fine di ottimizzare e rafforzare il business del leasing nel mercato della Federazione Russa - con particolare riguardo ai settori dei beni strumentali e degli autoveicoli - nello scorso mese di novembre è stato completato il progetto di integrazione delle due società di leasing del Gruppo operanti in Russia: OOO UniCredit Leasing (“ULR”, controllata al 100% da ZAO UniCredit Bank “UBR”) e ZAO Locat Leasing Russia (“LLR”), controllata al 100% da UniCredit Leasing (“UCL”). L’integrazione è stata realizzata mediante un aumento di capitale di ULR per RUR 1,5 miliardi (circa 34 milioni) riservato a UCL e liberato da quest’ultima mediante il conferimento in natura del 100% di LLR nonché il versamento in denaro di circa RUR 1,2 miliardi (circa 28 milioni di euro). L’operazione così impostata ha consentito ad UCL di raggiungere la struttura proprietaria target del 60% (coerentemente con il modello adottato dal Gruppo nei Paesi dell’area CEE che prevede la compresenza di UCL, quale azionista di maggioranza, e delle banche locali, quali azionista di minoranza, nell’azionariato delle società di leasing) e ha dotato al tempo stesso ULR di un adeguato livello di patrimonializzazione. A seguito dell’operazione descritta, ULR opera quale unica società di leasing del Gruppo sul mercato della Federazione Russa, mentre LLR gestirà fino ad esaurimento il portafoglio di contratti attualmente in essere per poi essere liquidata, prevedibilmente nel corso del 2011. Progetto di trasformazione delle società strumentali italiane del Gruppo in società consortili Si segnala che nel mese di luglio 2009 si è perfezionata la trasformazione delle società strumentali italiane del Gruppo in società consortili (in particolare, UGIS, UCBP, UniCredit Audit (“Audit”), UniCredit Real Estate (“URE”) e UniCredit Bancassurance Management and Administration Srl (“UBMA”), alle quali si sono consorziate le società del Gruppo che beneficiano dei servizi erogati dalle predette società. Riorganizzazione delle attività austriache di Private Banking Al fine di allineare le attività austriache di Private Banking di BA al modello di Private Banking “on-shore” paneuropeo di UniCredit e riorganizzare il perimetro delle società operanti nel settore detenute da BA sulla base delle linee guida del Gruppo sulle partecipazioni, BankPrivat (“BP”) e Asset Management GmbH (“AMG”) - entrambe società interamente possedute da BA - sono state incorporate in BA con efficacia 28 ottobre 2009. In parallelo, il Gruppo ha finalizzato, negli ultimi mesi dell’esercizio, il processo di riorganizzazione del modello di servizio della Divisione di Private Banking di BA per allinearlo al modello di Private Banking del Gruppo attraverso: • il trasferimento delle attività di gestione di fondi e di asset management di AMG a Pioneer Investments Austria, società indirettamente posseduta dalla Capogruppo attraverso Pioneer Global Investments; • l’attribuzione del pieno controllo dei clienti attualmente serviti da BP alla divisione Private Banking di BA, spostando le relative attività attualmente condotte dalla divisione Retail di BA alla divisione Private Banking. Riorganizzazione delle attività Markets and Investment Banking (MIB) di UniCredit Bank Austria (BA) Nell’esercizio 2008 è stato avviato il progetto di riorganizzazione delle attività della precedente Divisione MIB di BA con l’obiettivo finale di accentrare le stesse in un’unica entità giuridica rappresentata dalla controllata tedesca UniCredit Bank AG. Nel corso del 2009, il progetto è proseguito in linea con il nuovo modello organizzativo e di business del Gruppo, nonché in coerenza con le nuove linee guida fornite da autorità regolamentari locali e internazionali. Tale progetto prevede in ultima istanza il trasferimento a HVB della maggioranza delle attività della precedente Divisione MIB di BA, condotte attraverso la controllata CAIB UniCredit AG (“CAIB”, in precedenza UniCredit CA IB Beteiligungs AG), attraverso le seguenti fasi: • il trasferimento a BA (o società direttamente controllate da BA) delle società controllate da CAIB, e lo scorporo di alcune attività selezionate a BA; • la successiva cessione a UniCredit Bank AG di CAIB e della sua controllata, operante nel Regno Unito, UniCredit CAIB Securities UK; • infine, la fusione di CAIB in UniCredit Bank AG. Al completamento delle predette attività, UniCredit Bank AG opererà in Austria attraverso l’apertura di una filiale a Vienna. La parte iniziale del progetto è stata completata nel primo trimestre 2010. Il completamento delle fasi successive - il trasferimento e la successiva fusione di CAIB in UniCredit Bank AG - è previsto entro la fine del 2010, subordinatamente alla ricezione delle necessarie approvazioni da parte delle competenti autorità regolamentari. Nuove iniziative di crescita esterna al Gruppo Il conglomerato Pioneer Partnership con il gruppo Fortress nel settore immobiliare Con l’obiettivo di valorizzare l’attività di gestione dei fondi immobiliari chiusi di Pioneer Investment Management SGR SpA (“PIM SGR”) - società controllata al 100% da Pioneer Global Asset Management SpA (“PGAM”) - nel mese di aprile 2009 PIM SGR ha acquisito una quota partecipativa del 37,5% in Torre SGR SpA (società di gestione di fondi immobiliari riconducibile a Fortress Investment Group LLC, a sua volta società di gestione alternativa quotata al New York Stock Exchange) nell’ambito di un aumento di capitale della predetta società riservato a PIM SGR e sottoscritto da quest’ultima mediante conferimento del proprio ramo d’azienda “fondi immobiliari” (sostanzialmente costituito da 6 fondi immobiliari: “UniCredito Immobiliare Uno”, “Pioneer RE Brixia”, “Pioneer RE Turin”, “Pioneer RE STAR”, “Pioneer RE Capital Fund” e “Pioneer RE AMG”). L’operazione è stata realizzata nell’ambito del progetto finalizzato a valorizzare le attività del Gruppo Pioneer nella gestione immobiliare in Italia insieme con un partner strategico nel settore del real estate asset management con lo scopo di (i) creare una partnership con un primario operatore internazionale nel settore real estate, al fine di combinare le expertise settoriali di questo player con le capacità distributive e di accesso a capitali istituzionali e retail di Pioneer e del suo gruppo di appartenenza, e conseguentemente (ii) soddisfare le esigenze della rete del Gruppo UniCredit in termini di gestione delle attività esistenti, innovazione di prodotto, completamento della gamma di prodotti offerti alla propria clientela retail ed istituzionale, generazione di nuovo business e conseguente flusso commissionale, nonché (iii) creare valore per gli investitori. Il conglomerato UniCredit Bank AG Accordo con NewSmith Capital Partners Nell’ottobre 2009 UniCredit Bank AG ha acquistato da NewSmith Capital Partners LLP il 100% di NewSmith Financial Products LLP (denominazione modificata a novembre in “Kinabalu Financial Products LLP”) e NewSmith Financial Solutions Ltd (denominazione modificata a novembre in “Kinabalu Financial Solution Ltd”), società specializzate in attività di credit advisory, per un controvalore complessivo di circa £ 50,9 milioni (circa 60 milioni di euro). UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 95 Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie (SEGUE) Altre operazioni che hanno interessato società controllate/ partecipate JSCB Ukrsotsbank La controllata JSCB Ukrsotsbank (“USB”), di cui BA detiene in via diretta e indiretta il 94,47% del capitale sociale, ha dato corso, nel maggio 2009, all’aumento di capitale per un importo pari a UAH 500 milioni (pari a circa 53 milioni di euro) al fine di adempiere alla richiesta della Banca Centrale Ucraina connessa alla situazione finanziaria del paese. In relazione alla suddetta operazione BA ha sostenuto un esborso complessivo di circa 50 milioni e la quota partecipativa complessivamente detenuta (direttamente e indirettamente) in USB si è attestata al 95,34% del capitale sociale. JSC ATF Bank Nell’aprile 2009 JSC ATF Bank, controllata al 99,70% da BA, ha dato corso ad un aumento di capitale di KZT 18 miliardi (pari a circa 89 milioni di euro) per adempiere alla richiesta dell’Autorità di Vigilanza kazaka connessa alla situazione finanziaria del Paese. In relazione alla suddetta operazione, BA ha sostenuto un esborso complessivo di circa 89 milioni. UniCredit Consumer Financing IFN SA Allo scopo di supportare la crescita di UniCredit Consumer Financing IFN SA (“UCCF”) - società rumena costituita nel 2008 come joint venture tra UCFin (65%) e UniCredit Tiriac Bank “UCT” (35%), attiva nell’erogazione di prodotti di credito al consumo per il mercato rumeno - nello scorso mese di maggio i due soci UCFin e UCT hanno aderito in misura proporzionale alle rispettive quote partecipative ad un aumento di capitale di UCCF di RON 43 milioni (pari a circa 10 milioni di euro). Tale rafforzamento patrimoniale ha consentito alla controllata di mantenere i requisiti di patrimonializzazione richiesti dalla normativa rumena. Con l’obiettivo di accentrare in un unico soggetto l’intera quota detenuta dal Gruppo nella predetta partecipata, nello scorso mese di giugno la Capogruppo (che deteneva direttamente il 16,92% di CNP UniCredit Vita) ha acquisito dalla controllata Fineco Verwaltung la quota detenuta da quest’ultima (pari al 21,88%). Operazioni per lo smobilizzo di partecipazioni/attività non strategiche Si fornisce di seguito dettaglio delle principali operazioni di smobilizzo realizzate nell’esercizio. Maggiori informazioni sugli impatti a conto economico sono riscontrabili in Parte C della Nota integrativa. In Italia Finaosta SpA Nel novembre 2008 UniCredit, unitamente agli altri azionisti di minoranza di Finaosta, ha aderito alla proposta della Regione Autonoma Valle d’Aosta di acquistare le quote detenute dagli altri soci della predetta finanziaria. Il prezzo per il 100% di Finaosta è stato stabilito in 187 milioni e la cessione della quota detenuta da UniCredit (10,7%) ha consentito di realizzare una plusvalenza a livello consolidato di 9,7 milioni. La cessione è stata perfezionata nel mese di marzo 2009. SI Holding SpA UniCredit, insieme ai principali azionisti di Si Holding, fra cui Intesa Sanpaolo (42,2% del capitale) e MPS (24,5%), ha perfezionato il 26 giugno scorso l’operazione di cessione della propria partecipazione in Si Holding (complessivamente il 9,2%) a Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (per il 9,1%) e a Banca Mediolanum (per lo 0,1%), per un prezzo complessivo per il 100% di Si Holding pari a 184 milioni. L’operazione ha consentito di realizzare una plusvalenza a livello consolidato di 15 milioni. Caricese Srl CNP UniCredit Vita SpA Nell’aprile 2009 CNP UniCredit Vita, joint-venture assicurativa con il gruppo francese CNP, di cui il Gruppo detiene una partecipazione del 38,80%, ha deliberato un aumento di capitale di 134 milioni finalizzato a dotarsi dei mezzi patrimoniali adeguati al rispetto dei requisiti patrimoniali richiesti dalla vigente normativa. Il Gruppo ha aderito all’operazione per la quota di propria competenza sostenendo un onere complessivo di 52 milioni. 96 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Nello scorso mese di giugno il Gruppo ha ceduto il 33,684% di CARICESE (rispetto al 33,687% complessivamente detenuto) con un incasso di 3,7 milioni ed il realizzo di una plusvalenza di 1,2 milioni; in particolare le società controllate UniCredit Corporate Banking, UniCredit Private Banking, UniCredit Banca, Banco di Sicilia, UniCredit Banca di Roma, FinecoBanK, UCFin e Banca Agricola Commerciale RSM hanno ceduto le proprie quote nella società, mentre la Capogruppo è rimasta azionista di CARICESE con una quota dello 0,003%. All’estero BodeHewitt AG & Co. KG e BodeHewitt Beteiligungs AG Nel mese di giugno, UniCredit Bank AG ha ceduto il 72,25% di BodeHewitt AG & Co. KG e il 72,25% di BodeHewitt Beteiligungs AG a Hewitt Associates, che già deteneva il 27,75% delle due società, per un importo di 50 milioni. La cessione delle quote detenute da UniCredit Bank AG ha consentito di realizzare una plusvalenza a livello consolidato di 3 milioni. Vereinsbank Victoria Bauspar AG Nel mese di maggio, UniCredit Bank AG ed Ergo Group hanno firmato il contratto per la cessione delle partecipazioni detenute, rispettivamente pari al 70% e al 30%, in Vereinsbank Victoria Bauspar a favore di Wüstenrot & Württembergische AG, per un prezzo complessivo per il 100% di Vereinsbank Victoria Bauspar pari a circa 79 milioni. In seguito alla classificazione della partecipazione fra le attività in via di dismissione, è stata contabilizzata una minusvalenza di circa 12 milioni nel primo semestre. La cessione, perfezionatasi a luglio, non ha determinato ulteriori impatti sul conto economico. Schwäbische Bank AG e Invesco Real Estate GmbH Nel corso del primo semestre UniCredit Bank AG ha ceduto anche le quote di minoranza detenute in Schwäbische Bank (25,50% - banca universale tedesca) e in Invesco Real Estate (24,90% - società che offre servizi e prodotti d’investimento immobiliari a clienti istituzionali) realizzando una plusvalenza complessiva a livello consolidato di circa 12,3 milioni. Razionalizzazione del patrimonio immobiliare di Gruppo Fondo Core Nord Ovest In coerenza con gli obiettivi di razionalizzazione del patrimonio immobiliare del Gruppo, in data 29 settembre 2009 URE ha conferito un portafoglio di immobili detenuti dal Gruppo ad un fondo immobiliare di tipo chiuso riservato ad investitori qualificati, denominato Core Nord Ovest e gestito da REAM SGR S.p.A. (“REAM”). URE ha successivamente ceduto la maggioranza delle quote emesse a fronte del suddetto apporto ad investitori qualificati identificati da REAM. Il portafoglio oggetto di apporto è costituito da 13 immobili storici e di grande pregio (tra cui gli immobili di Via XX Settembre a Torino, Via Dante a Genova e Piazza Edison a Milano) per un valore complessivo di apporto di circa 574 milioni, il cui acquisto da parte del fondo è stato finanziato per il 60% da un pool di banche. Il fondo avrà una durata di 15 anni. La maggior parte degli immobili conferiti al fondo saranno oggetto di contratti di locazione a favore del Gruppo con una durata, a seconda delle specifiche esigenze del Gruppo stesso, di 6 o 18 anni, rinnovabili per ulteriori 6 anni, con caratteristiche tali da consentire al Gruppo la necessaria flessibilità nella gestione della propria rete commerciale. La cessione della maggioranza delle quote ad investitori qualificati identificati da REAM, tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e le altre Fondazioni bancarie azioniste di REAM, ha generato nel 2009 una plusvalenza complessiva pari a circa 133 milioni, al netto di effetti fiscali e costi di transazione, di cui circa 110 milioni nel terzo trimestre 2009. Mastercard Inc. Nel corso dell’anno diverse società del Gruppo UniCredit hanno ceduto azioni Mastercard Inc., realizzando una plusvalenza complessiva a livello consolidato di circa 22 milioni. Bank BPH SA Nel mese di settembre la Capogruppo ha aderito all’offerta pubblica di acquisto, promossa da DRB Holding (Gruppo GE) sulla residua quota di Bank BPH in circolazione, consegnando la totalità delle azioni detenute nella predetta banca polacca (pari al 5,13% dal capitale sociale). Banco de Sabadell SA Nel corso dell’ultima parte dell’esercizio la Capogruppo ha ceduto in due fasi successive l’intera partecipazione detenuta nel Banco de Sabadell (4,08%). Fondo Omicron Plus Immobiliare Lo scorso 30 dicembre 2008, URE aveva concluso l’apporto al Fondo Omicron Plus Immobiliare (“Fondo Omicron Plus”), gestito da Fondi Immobiliari Italiani SGR S.p.A. (“Fimit”), di un portafoglio di 72 immobili strumentali per un valore complessivo pari a circa 800 milioni, a fronte del quale erano state emesse quote, parte delle quali successivamente collocate presso investitori qualificati e parte detenute dalla stessa URE. Nel terzo trimestre 2009, URE ha completato la cessione ad investitori qualificati delle quote detenute nel Fondo Omicron Plus. In particolare, in data 22 settembre 2009, URE ha concluso la cessione di 3.200 di tali quote ad una società collegata a GIC Real Estate (“GIC RE”), ramo immobiliare della Government of Singapore Investment Corporation, per un corrispettivo complessivo pari a circa 78 milioni. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 97 Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie (SEGUE) La vendita di quote a GIC RE ha consentito ad URE di completare la cessione della totalità delle quote detenute nel Fondo Omicron Plus a seguito dell’apporto di dicembre 2008, con una plusvalenza di circa 163 milioni nel 2009 (di cui circa 131 milioni nel terzo trimestre 2009) al netto di effetti fiscali e costi di transazione, che si aggiungono ai circa 282 milioni già realizzati nel 2008. Inoltre, sempre nell’ambito del piano di razionalizzazione del patrimonio immobiliare del Gruppo, in data 30 settembre 2009 URE ha effettuato l’apporto di un ulteriore portafoglio, costituito da 179 immobili strumentali per un valore complessivo di apporto di circa 98 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 530 milioni, allo stesso Fondo Omicron Plus, a fronte del quale sono state emesse nuove quote. Tale ulteriore apporto al fondo ha generato una plusvalenza complessiva pari a circa 198 milioni, al netto di effetti fiscali e costi di collocamento, di cui circa 134 milioni nel quarto trimestre a seguito della cessione di alcune quote per un corrispettivo di circa 127 milioni. Gli immobili oggetto del secondo apporto sono stati interamente locati alle società del Gruppo per mezzo di contratti di locazione della durata di 18 anni, rinnovabili per ulteriori 6 anni, aventi caratteristiche tali da consentire la necessaria flessibilità nella gestione della rete commerciale del Gruppo. Rafforzamento patrimoniale Nel corso dei primi mesi del 2009, sono state poste in essere le seguenti misure di rafforzamento patrimoniale approvate dal Consiglio di Amministrazione nel mese di ottobre 2008: • è stata innanzitutto data esecuzione all’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea dei Soci di UniCredit il 14 novembre 2008 in forza del quale nel periodo dal 5 al 23 gennaio, n. 972.225.376 nuove azioni ordinarie sono state offerte in opzione ai possessori di azioni ordinarie e di risparmio UniCredit, nel rapporto di 4 azioni ordinarie ogni 55 azioni ordinarie e/o di risparmio possedute, ad un prezzo unitario di emissione di 3,083 Euro per azione, con un sovrapprezzo di 2,583 Euro. • In data 24 febbraio 2009 - al termine del periodo di offerta in Borsa dei diritti di opzione non esercitati - si è conclusa l’operazione di aumento di capitale con la sottoscrizione da parte di Mediobanca di n. 967.578.184 azioni ordinarie UniCredit, in esecuzione del contratto di garanzia dalla stessa stipulato con impegno a sottoscrivere le azioni di nuova emissione in numero corrispondente ai diritti d’opzione non esercitati. La quasi totalità delle azioni sottoscritte da Mediobanca sono state poste al servizio dell’emissione di strumenti finanziari c.d. CASHES. • È risultato quindi integralmente sottoscritto l’aumento di capitale di Euro 2.997.370.834,21, di cui Euro 486.112.688,00 a titolo di capitale ed Euro 2.511.258.146,21 a titolo di sovrapprezzo azioni. • Successivamente, in data 17 marzo, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha deliberato di sottoporre all’Assemblea dei Soci l’assegnazione di utili ai soci mediante l’attribuzione di azioni UniCredit di nuova emissione (c.d. scrip dividend) rivenienti da un aumento gratuito del capitale sociale, ai sensi dell’art 2442 del Codice Civile, attingendo da apposita riserva costituita in sede di approvazione della destinazione degli utili dell’esercizio 2008. • Conseguentemente, il 29 aprile 2009 l’Assemblea, in sede straordinaria, ha deliberato un aumento di capitale gratuito di nominali Euro 1.218.815.136,50 con l’emissione di n. 2.435.097.842 azioni ordinarie e di n. 2.532.431 azioni di risparmio, del valore nominale unitario di Euro 0,50 cadauna. In particolare sono state attribuite 29 nuove azioni ordinarie ogni 159 azioni ordinarie possedute e 7 nuove azione di risparmio ogni 60 azioni di risparmio possedute; tali azioni sono state messe a disposizione dei soci il 21 maggio 2009 (quotazione “ex” dal 18 maggio 2009). Infine, con l’obiettivo di innalzare i coefficienti patrimoniali al livello di quelli dei migliori concorrenti nel contesto internazionale ed europeo, garantendo al contempo al Gruppo la possibilità di posizionarsi in modo favorevole sul mercato e cogliere le opportunità derivanti dalla futura crescita economica, l’Assemblea Straordinaria dei Soci, in data 16 novembre, ha deliberato: • di aumentare il capitale sociale per un valore massimo complessivo di Euro 4 miliardi, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie con godimento regolare del valore nominale unitario di Euro 0,50 cadauna, da offrirsi in opzione ai soci titolari di azioni ordinarie ed a quelli portatori di azioni di risparmio della società, ai sensi dell’art. 2441 del Codice Civile; • di conferire al Consiglio di Amministrazione le necessarie facoltà per definire le modalità ed i termini del predetto aumento di capitale, determinando in particolare, in prossimità dell’inizio dell’offerta al pubblico e sulla base delle condizioni di mercato allora prevalenti, il prezzo di sottoscrizione delle azioni (incluso il sovrapprezzo) e, quindi, il numero di azioni da emettere e il relativo rapporto di assegnazione in opzione. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 99 Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni Il progetto ONE4C Al fine di rispondere alle mutate aspettative dei clienti ed alle richieste di vicinanza al territorio emerse nell’ambito del nuovo contesto bancario internazionale, lo scorso dicembre il Gruppo ha intrapreso un’analisi finalizzata alla definizione del nuovo modello organizzativo e di business di UniCredit in grado di andare incontro alle predette esigenze in particolare sui mercati di Italia, Germania e Austria (il c.d. “ONE4C” Program). Gli obiettivi principali di detto progetto possono riassumersi come segue: • pervenire, attraverso una evoluzione dell’attuale modello di business ed un cambiamento culturale, ad un miglioramento della customer satisfaction per tutti i segmenti di clientela; • valorizzare ulteriormente il radicamento territoriale del Gruppo in Italia, migliorando il dialogo con il territorio attraverso strumenti che consentano di cogliere più adeguatamente le esigenze che si manifestano a livello locale/ regionale; • modificare l’articolazione societaria del perimetro italiano per renderla coerente col nuovo modello di business. Ad esito delle suddette analisi e nell’ambito delle stesse, è stata presa in considerazione l’opportunità di modificare l’articolazione societaria del perimetro italiano del Gruppo, anche attraverso la possibile integrazione in UniCredit S.p.A. delle attività svolte dalle principali società italiane del Gruppo. 100 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group In linea con gli attuali obiettivi del progetto ONE4C, si ritiene che UniCredit possa quindi servire il mercato nella sua globalità, intermediando tutte le tipologie di clientela e strutturandosi per meglio gestirle in 4 segmenti di business specializzati: 1. Famiglie, dedicato ai clienti privati; 2. Piccole e Medie Imprese (PMI), per le aziende con fatturato annuo fino ai 50 milioni; 3. Corporate Banking, per le imprese con fatturato annuo superiore ai 50 milioni; 4. Private Banking, per i clienti con attività finanziarie superiori ai 500.000 euro. Più in particolare, si ritiene che l’evoluzione del modello di business possa rafforzare l’attuale modello divisionale del Gruppo ed aumentare ulteriormente la soddisfazione dei clienti, attraverso una maggiore specializzazione delle competenze, maggiore semplicità e tempi di risposta più rapidi, e accrescere la vicinanza ai territori in cui il Gruppo opera, attraverso un’organizzazione più efficace e focalizzata a una maggiore autonomia della rete. Il programma ONE4C prevede infine nella struttura organizzativa di UniCredit in Italia, che sarà ridisegnata in coerenza con il nuovo modello di business, la creazione di “Presidenti Territoriali” crossdivisionali che possano agire come interfacce fra il Gruppo e gli interlocutori chiave del territorio con l’obiettivo di creare un unico punto di riferimento per gli stakeholders locali (esterni ed interni) che risponda ai loro bisogni. Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo Si segnala che il 7 gennaio 2010 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i termini e le condizioni definitivi dell’operazione di aumento di capitale deliberata dall’Assemblea straordinaria dei soci del 16 novembre 2009. A seguito dell’offerta in opzione delle azioni ordinarie di nuova emissione (dall’11 gennaio 2010 al 29 gennaio 2010 in Italia e Germania e dal 14 gennaio 2010 al 29 gennaio 2010 in Polonia) sono state sottoscritte n. 2.472.338.679 nuove azioni ordinarie UniCredit, pari al 98,23% delle azioni oggetto dell’offerta [e non sono pervenute revoche delle sottoscrizioni con riferimento all’offerta al pubblico in Polonia e Germania]. I diritti non esercitati nel periodo di opzione (n. 297.005.168 validi per la sottoscrizione di 44.550.771 azioni ordinarie UniCredit) sono stati tutti collocati sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ai sensi dell’art. 2441, terzo comma, codice civile, per il tramite di UniCredit Bank AG, Milan Branch, nelle sedute dall’8 al 12 febbraio 2010. In data 24 febbraio 2010 si è quindi perfezionato l’aumento di capitale deliberato dalla ricordata Assemblea del 16 novembre 2009. Si segnala, inoltre, che nel marzo 2010, UniCredit Bank Austria AG ha perfezionato un aumento di capitale di 2 miliardi al fine di allinearsi ai principali concorrenti austriaci in termini di coefficienti patrimoniali e posizionarsi in modo favorevole per cogliere le opportunità derivanti dalla futura crescita economica in Austria e nella Central Eastern Europe. Al fine di razionalizzare le attività del Gruppo in coerenza con il modello divisionale di business, evitando sovrapposizioni di attività, si è ritenuto utile avviare un progetto di focalizzazione dell’attività di UniCredit Mediocredito Centrale Spa nel settore della gestione delle agevolazioni e del “credito agevolato” e di proseguire il processo di accentramento delle attività relative a lavorazioni di tipo informatico e di back office. Pertanto nel corso del 2010 è già stata perfezionata, con efficacia 1° gennaio, la cessione del ramo d’azienda “Supporto operativo” a favore di UniCredit Business Partner. Sono stati avviati i progetti di cessione del ramo d’azienda “Back office” a favore di UniCredit Business Partner (questa operazione fa seguito e completa il processo di trasferimento delle attività amministrative iniziato con la cessione di cui al punto precedente) e della cessione del ramo d’Azienda “IT” a favore di UniCredit Global Information Services. Infine, in data 3 febbraio è stato approvato dal Consiglio di amministrazione l’avvio di uno studio di fattibilità circa il riposizionamento di UniCredit Mediocredito Centrale Spa quale società dedicata all’operatività per il “settore pubblico” (credito agevolato, gestione incentivi pubblici) con contestuale analisi finalizzata a valutare l’eventuale trasferimento a UniCredit Corporate Banking delle attività “Corporate”. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 101 Relazione sull’andamento della gestione Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione (SEGUE) Evoluzione prevedibile della gestione Dopo una seconda parte del 2009 caratterizzata da una crescita relativamente robusta, sia negli Stati Uniti che in area Euro, la ripresa potrebbe perdere parte dello slancio iniziale a metà 2010. Infatti, il venir meno di alcuni importanti fattori temporanei che hanno contribuito a sostenere il recupero dei trimestri precedenti, in modo particolare la ricostruzione delle scorte ed il forte stimolo fiscale, renderà più moderata la dinamica di crescita. Ci si attende che sia l’area euro che gli Stati Uniti crescano quindi sotto il loro potenziale nell’anno corrente, per tornare ad una ripresa più sostenibile soltanto nel 2011. Per quanto riguarda i Paesi dell’area CEE, il 2010 è partito sotto migliori auspici. Sulla scia della ripresa globale la crescita economica media della regione potrà tornare nel 2010 in territorio positivo, intorno al +2.3%. In questo contesto Turchia e Polonia appaiono i paesi maggiormente attrezzati per ottenere una ripresa più decisa. Al contrario, non è da escludere che i paesi Baltici, quelli dei Balcani e l’Ungheria possano crescere meno. Guardando nel più lungo periodo, oltre il 2011, la crescita delle economie CEE sarà sì mediamente sostenuta, ma rimarrà comunque inferiore a quella pre-crisi: essa riflette non solo la crescita più modesta dell’economia mondiale ma anche il fatto che il boom del credito, basato sull’ampia disponibilità di funding estero, non si ripeterà con l’intensità del passato. A fronte di una crescita economica sì forte ma più modesta che nel recente passato, i paesi dell’Europa Centro Occidentale si muoveranno su un binario di crescita molto più sostenibile ed equilibrato, limitando la crescita dell’indebitamento estero e di quello pubblico. Nonostante i positivi segnali di recupero del ciclo economico, la profittabilità dei sistemi bancari in Europa continuerà ad essere sotto pressione anche nel corso del 2010, a causa dell’indebolimento dei ricavi e del deterioramento della qualità del credito. Le entrate da margine di interesse, infatti, tenderanno a risentire della riduzione dei volumi e della flessione degli spread bancari. La riduzione del margine d’interesse ed un costo del rischio ancora piuttosto elevato contribuiranno negativamente alla crescita dei profitti nell’anno in corso. Tuttavia, tale effetto verrà attenuato da un recupero atteso nel margine da servizi, a seguito della ripresa dei mercati azionari. La profittabilità del settore bancario dei paesi CEE risulterà anch’essa in sensibile miglioramento nel 2010. In alcuni paesi, però, il deterioramento nella qualità del credito inciderà negativamente anche nel 2010 (con un picco in termini di sofferenze verosimilmente nel corso della prima parte dell’anno). Pertanto, se da un lato i sistemi bancari di alcuni Paesi (Ucraina, Kazakhstan e Paesi baltici) sono destinati a rimanere sotto pressione anche nel corso del 2010, dall’altro i Paesi più solidi dal punto di vista macroeconomico (Polonia, Turchia, Rep. Ceca) vedranno un miglioramento delle prospettive del settore bancario. Dopo un 2009 nel corso del quale è stata ulteriormente rafforzata la dotazione patrimoniale, sia organicamente che attraverso il ricorso al mercato, migliorata la struttura di bilancio riducendo sensibilmente il grado di leva finanziaria, mantenuta una solida posizione di liquidità e una forte disciplina sul controllo dei costi, il Gruppo è pronto a cogliere le opportunità di crescita che si presenteranno nei mercati in cui esso opera. Tali opportunità saranno colte anche attraverso la revisione del modello organizzativo e di business, in particolare in Austria, Germania e Italia, nell’ottica di una maggiore vicinanza al cliente ed al territorio. Milano, 16 marzo 2010 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Presidente DIETER RAMPL 102 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group L’Amministratore Delegato ALESSANDRO PROFUMO Christian Hagn, Hagn & Dr. Ruebesamen Rechtsanwälte Cliente Retail - Germania Sono un cliente di «HypoVereinsbank – UniCredit Group ormai da molti anni. Della banca apprezzo in particolare le caratteristiche di affidabilità e fiducia, oltre alla qualità dei servizi di consulenza offerti, tutti valori sui quali ho sempre potuto contare. Mi ritengo più che soddisfatto e mi sento di consigliare la mia banca ai nuovi clienti.» È facile con UniCredit. Corporate Governance La struttura di Governance Premessa Assemblea Consiglio di Amministrazione Comitati del Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale Maggiori Azionisti Diritto di intervento in Assemblea Il Management Committee Group Management Team 106 106 106 107 107 112 113 113 114 116 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 105 Corporate Governance La struttura di Governance Premessa Il quadro complessivo della “corporate governance” di UniCredit, inteso come il sistema delle regole e delle procedure cui gli organi sociali fanno riferimento per ispirare la propria linea di condotta e adempiere alle diverse responsabilità nei confronti dei propri stakeholder, è stato definito tenendo presenti le norme vigenti e le raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina emanato da Borsa Italiana S.p.A. nel marzo 2006 (il “Codice”). Il Codice ha fra i suoi obiettivi quello di incrementare la chiarezza e la concretezza di alcune figure e ruoli - come quelli degli amministratori indipendenti e dei comitati interni al consiglio - che negli anni si sono arricchiti di contenuti attraverso l’esperienza applicativa. Peraltro, UniCredit - in quanto Banca - è soggetta alle previsioni dettate dalla Banca d’Italia e, con particolare riferimento alla corporate governance, alla specifica normativa delle “Disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche” pubblicate nel 2008. Sin dal 2001 UniCredit redige annualmente e presenta ai propri azionisti la Relazione sul Governo Societario mediante la predisposizione di apposita relazione (basata sul principio del comply or explain) destinata ai propri soci, agli investitori anche istituzionali nonché a Borsa Italiana con la quale fornisce idonea informativa sul proprio sistema di Corporate Governance. Nell’ambito della continua evoluzione della normativa (comunitaria e nazionale) nonché, in generale, della best practice internazionale, Borsa Italiana ha deciso di procedere ad un aggiornamento dei principi di corporate governance che nel marzo 2006 ha portato all’emanazione di una nuova versione del Codice di Autodisciplina, a cui UniCredit ha aderito con delibera del Consiglio del 19 dicembre 2006. Alla luce delle previsioni contenute nel Codice e sulla base del format di “Relazione sul governo societario” fornito dalla Borsa Italiana, è stata redatta la Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari, ai sensi dell’articolo 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, (il “TUF”) e degli articoli 89-bis e 144-decies del Regolamento Emittenti Consob. La “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” approvata dal Consiglio di Amministrazione (nella seduta del 16 marzo 2010) viene pubblicata contemporaneamente alla Relazione sulla Gestione sul sito web dell’Emittente (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/ corporate_governance_report.htm). UniCredit è una società emittente titoli quotati su mercati regolamentati di Milano, Francoforte e Varsavia e assolve, pertanto, agli obblighi normativi e regolamentari connessi alla quotazione in tali mercati. Le informazioni riportate si riferiscono, salvo non sia diversamente specificato, all’esercizio 1° gennaio 2009/31 dicembre 2009. UniCredit adotta, sin dalla sua costituzione, il sistema di amministrazione cosiddetto tradizionale. Caratteristica essenziale di tale sistema è la separazione tra compiti di gestione della società, di controllo sull’amministrazione e di controllo contabile. Al Consiglio di Amministrazione spetta in via esclusiva la supervisione strategica e la gestione dell’impresa, al Collegio Sindacale il controllo sull’amministrazione mentre il controllo contabile è affidato, dall’assemblea su proposta motivata del Collegio Sindacale, ad una società di revisione, in applicazione delle vigenti disposizioni normative in materia. Le ragioni della scelta di questo modello di governance risiedono nella considerazione che lo stesso abbia dimostrato nel tempo di essere idoneo ad assicurare l’efficienza della gestione e l’efficacia dei controlli, e quindi le necessarie condizioni che consentono alla Capogruppo di assicurare una sana e prudente gestione di un gruppo bancario complesso e globale quale è il Gruppo UniCredit. Il sistema tradizionale consente, attraverso la previsione di alcune competenze inderogabili in capo all’Assemblea, un opportuno confronto tra il management e gli azionisti relativamente ad 106 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group elementi fondamentali di governance quali ad esempio la nomina e la revoca degli amministratori ovvero l’approvazione del bilancio, la distribuzione degli utili, le politiche di remunerazione del management, ecc.. Assemblea L’assemblea ordinaria è convocata almeno una volta all’anno nei termini di legge, per deliberare sugli oggetti attribuiti dalla legge e dallo Statuto alla sua competenza. L’assemblea straordinaria è convocata ogni qualvolta occorra deliberare su alcuna delle materie ad essa riservate dalla legge. L’ordine del giorno dell’assemblea è stabilito da chi eserciti il potere di convocazione a termini di legge e di Statuto, sulla base, nel caso in cui la convocazione sia effettuata su richiesta dei soci, delle indicazioni contenute nella richiesta stessa. L’assemblea ordinaria dei soci ha adottato un Regolamento volto a disciplinare l’ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni assembleari. Il testo del Regolamento assembleare è disponibile sul sito web di UniCredit nella Sezione Governance/Assemblea. Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit può essere composto da un minimo di 9 ad un massimo di 24 Membri. Alla data del 16 marzo 2010 il numero di Consiglieri è di 23. La durata del loro mandato è fissata in 3 esercizi, salvo più breve termine stabilito all’atto della nomina, e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica. Il mandato del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2009, scadrà alla data dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio relativo all’esercizio 2011. L’elezione degli Amministratori avviene mediante il meccanismo del voto di lista, secondo le modalità stabilite dall’articolo 20 dello Statuto sociale. Il Consiglio di Amministrazione ha adottato un proprio Regolamento che ne disciplina poteri, competenze e modalità di funzionamento. In tale Regolamento sono altresì riportate le determinazioni che il Consiglio di Amministrazione ha assunto in materia di requisiti che gli Amministratori di UniCredit devono possedere, in aggiunta a quelli previsti dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari, per assicurare il buon funzionamento dell’Organo Amministrativo e in merito al numero degli incarichi di amministrazione, direzione e controllo che possono essere ricoperti dagli Amministratori di UniCredit in società esterne al Gruppo, nonché il procedimento da seguire in caso di nomina e superamento di tali limiti. Indipendenza dei Consiglieri L’indipendenza degli Amministratori è periodicamente valutata - con riferimento ai Criteri Applicativi previsti dal Codice ed all’art. 148 del TUF - dal Consiglio di Amministrazione, tenendo conto delle informazioni fornite dai singoli interessati o comunque a disposizione dell’emittente. L’esito delle valutazioni del Consiglio è comunicato al mercato. In data 16 marzo 2010 il Consiglio di Amministrazione della Società - anche sulla base delle informazioni fornite dagli interessati - ha verificato la sussistenza o meno della qualifica di “amministratore indipendente” in capo ai propri membri. L’esito di tale verifica, comunicato al mercato, è stato il seguente: • Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 3 del Codice i signori Castelletti, Calandra Buonaura, Belluzzi, Bischoff, Fontanesi, Giacomin, Gnudi, Kadrnoska, Li Calzi, Ligresti, Maramotti, Marocco, Pesenti, Reichlin, Schinzler, Waigel, Wyand e Zwickl; • Amministratori non indipendenti ai sensi dell’art. 3 del Codice i signori Rampl (Presidente), Bengdara, Palenzona, Profumo (CEO) e Cucchiani; • Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 148 del TUF i signori Rampl (Presidente), Castelletti, Bengdara, Calandra Buonaura, Palenzona, Belluzzi, Bischoff, Fontanesi, Giacomin, Gnudi, Kadrnoska, Li Calzi, Ligresti, Maramotti, Marocco, Pesenti, Reichlin, Schinzler, Waigel, Wyand e Zwickl; • Amministratori non indipendenti ai sensi dell’art. 148 del TUF i signori Profumo (CEO) e Cucchiani. Il Collegio Sindacale ha verificato in data 16 marzo 2010 la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l’indipendenza dei propri membri. Comitati del Consiglio di Amministrazione Per favorire un efficiente sistema di informazione e consultazione che permetta al Consiglio di Amministrazione di svolgere al meglio le proprie funzioni, nell’ambito di quest’ultimo sono costituiti quattro comitati consiliari, a struttura ristretta - in linea con le prescrizioni contenute nel Codice - diversificati per settore di competenza ed aventi finalità consultive e propositive: Comitato Permanente Strategico, Comitato per il Controllo Interno & Rischi, Comitato Corporate Governance, HR and Nomination e Comitato Remunerazione. Comitato permanente strategico Il Comitato Permanente Strategico è composto di 10 membri, la maggioranza dei quali non esecutivi. Sono membri di diritto il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato. Gli altri membri devono essere scelti secondo le migliori competenze e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente del Comitato è il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni del Comitato Permanente Strategico è, generalmente, mensile ovvero ogni volta che sia necessario discutere argomenti rientranti nella sua sfera di competenza. La convocazione delle riunioni del Comitato avviene normalmente ad opera del Presidente salvo che ne facciano richiesta almeno 2 suoi membri o 2 Sindaci. In tale ultimo caso, tutti i Sindaci possono partecipare. Nel corso del 2009 si sono tenute 9 riunioni del Comitato Permanente Strategico. Competenze Il Comitato opera con funzioni consultive e propositive. In particolare il Comitato Permanente Strategico fornisce pareri al Consiglio - in ordine alle proposte formulate dall’Amministratore Delegato al Consiglio medesimo - riguardanti: a) la predisposizione del Piano Triennale di Gruppo; b) la determinazione del Budget di Gruppo annuale; c) la determinazione della Capital Allocation annuale di Gruppo; d) l’individuazione della strategia annuale di Gruppo riguardante le operazioni su partecipazioni (M&A/riorganizzazioni); e) l’approvazione di operazioni su partecipazioni oltre determinati limiti di valore (300 mil Euro per le operazioni in paesi ad alto rischio e 500 mil Euro per le operazioni in paesi a basso rischio); UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 107 Corporate Governance La struttura di Governance (SEGUE) f) operazioni straordinarie sul capitale del Gruppo e politica dei dividendi, sia della Capogruppo che delle Società del Gruppo, qualora questa non sia già ricompresa negli indirizzi generali della Capital Allocation annuale di cui al punto c); g) altre operazioni/iniziative di rilevante contenuto strategico per il Gruppo quali, ad esempio: valutazioni d’ingresso in nuovi mercati, sia geografici che di business, joint-ventures di alto profilo con Gruppi industriali e/o finanziari. Comitato per il controllo interno & rischi Il Comitato per il Controllo Interno & Rischi è composto da 7 membri (5 membri fino al 12 maggio 2009), tutti indipendenti ai sensi dell’art. 148, comma 3, del TUF. La maggioranza dei membri (6 su 7) possiede i requisiti di indipendenza previsti dal Codice. Sono membri di diritto il Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Vice Presidente Vicario. Gli altri membri sono scelti secondo le migliori competenze e disponibilità ad espletare l’incarico e, almeno uno di essi, possiede adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria. Il Comitato elegge, tra i membri diversi da quelli che partecipano di diritto, un Presidente. La frequenza delle riunioni è almeno trimestrale. La convocazione delle riunioni del Comitato avviene normalmente ad opera del Presidente, salvo che ne facciano richiesta almeno 2 suoi membri o 2 Sindaci. In tale ultimo caso possono partecipare tutti i Sindaci. Ai lavori del Comitato per il Controllo Interno & Rischi partecipa il Presidente del Collegio Sindacale o altro Sindaco designato dal Presidente del Collegio Sindacale medesimo. Possono essere altresì invitati a partecipare gli altri Sindaci nonché esponenti della Società di Revisione. Nel corso del 2009 il Comitato per il Controllo Interno & Rischi ha tenuto 12 riunioni. Competenze Il Comitato opera con funzioni consultive e propositive. In particolare, il Comitato per il Controllo Interno & Rischi: A. assiste il Consiglio di Amministrazione nella definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno nonché nella verifica almeno annuale della sua adeguatezza, efficacia e effettivo funzionamento, assicurando che i principali rischi aziendali siano correttamente identificati nonché misurati, gestiti e monitorati in modo adeguato. Assiste, inoltre, il Consiglio nella determinazione dei criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione della Società (risk appetite), vigilando affinché la funzione di Compliance applichi le politiche di gestione del rischio di non conformità definite dal Consiglio e la funzione di Audit attui gli indirizzi del Consiglio in materia di svolgimento dei controlli di terzo livello; B. effettua l’analisi delle relazioni periodiche sui sistemi di controllo. In particolare esamina almeno una volta all’anno la relazione periodica sull’adeguatezza della gestione del rischio di non conformità nonché le informazioni su eventuali violazioni rilevanti della conformità alle norme; esamina altresì la relazione annuale sui servizi di investimento nonché, 108 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group infine, la relazione predisposta semestralmente relativa alla situazione complessiva dei reclami di UniCredit ricevuti, sulla base dei dati forniti dalla funzione incaricata di trattarli; C. analizza le linee guida di Gruppo per le attività di Audit e valuta il piano annuale dei controlli preparato dal Responsabile della Direzione di Internal Audit, riceve le relazioni periodiche e può richiedere l’effettuazione di specifici interventi di audit, non previsti dal piano annuale; D. esamina l’informativa ricevuta dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in merito al corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato; E. esamina, nel rispetto delle responsabilità assegnate dalla normativa italiana all’Organo di Controllo, i criteri ed i metodi che verranno utilizzati per la scelta della Società di revisione, nonché i criteri di selezione delle società del Gruppo esentate dalla revisione contabile; esamina inoltre la situazione dei rapporti con le società di revisione, anche avuto riguardo ai compiti di consulenza eventualmente loro affidati dalla Capogruppo e dalle Società del Gruppo; F. valuta il lavoro svolto dalla società di revisione ovvero dalle società di revisione del Gruppo ed i risultati esposti nella/e relazione/i e nella/e eventuale/i lettera/e di suggerimenti; vigila sull’efficacia del processo di revisione contabile; G. esamina le situazioni trimestrali e semestrali nonché il bilancio annuale, sulla base delle relazioni del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari; H. valuta gli eventuali rilievi che emergessero dai rapporti di revisione, pervenuti dalla Direzione Audit di UniCredit, ovvero dai Collegi Sindacali delle Società del Gruppo o da indagini e/o esami di terzi; I. esamina l’adeguatezza, sotto il profilo quali/quantitativo, delle strutture organizzative delle funzioni di Compliance e di Internal Audit, sollecitando la formulazione, a cura del preposto a ciascuna funzione, di eventuali proposte per l’adeguamento delle stesse che dovranno essere corredate, relativamente alle proposte riguardanti la funzione di Internal Audit, di un parere non vincolante all’Amministratore Delegato; J. si esprime sulla proposta avanzata dal Presidente del Consiglio in merito alla nomina o alla sostituzione del preposto alla funzione di Internal Audit nonché in merito alla parte variabile della remunerazione dello stesso; K. assiste il Consiglio nella formalizzazione delle politiche per il governo dei rischi, nel loro riesame periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo e la vigilanza sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi nel rispetto delle previsioni normative e regolamentari vigenti; L. si esprime in ordine alle procedure per l’individuazione e gestione delle operazioni con parti correlate di UniCredit e delle Società del Gruppo. Il Comitato per il Controllo Interno & Rischi, inoltre, riferisce almeno semestralmente al Consiglio in occasione dell’approvazione del bilancio e della relazione semestrale, sull’attività svolta e sull’adeguatezza del controllo interno. Comitato Corporate Governance, HR and Nomination Il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination è composto di 7 membri, la maggioranza dei quali non esecutivi e indipendenti. Sono membri di diritto il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato. Gli altri membri devono essere scelti secondo le migliori competenze e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente del Comitato è il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni del Comitato è, generalmente, mensile ovvero ogni volta che sia necessario discutere argomenti rientranti nella sua sfera di competenza. La convocazione delle riunioni del Comitato avviene ad opera del Presidente. Nel corso del 2009 si sono tenute complessivamente 10 riunioni del Comitato Corporate Governance, HR and Nomination. Competenze Il Comitato ha funzioni propositive e consultive. In particolare, il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination fornisce pareri al Consiglio - in ordine alle proposte formulate dal Presidente/ dall’Amministratore Delegato al Consiglio medesimo - riguardanti: A. la definizione del sistema di governo societario di UniCredit, della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; B. la definizione di policy per la nomina degli amministratori di UniCredit nonché di policy per la valutazione del Consiglio; C. la nomina dei membri del CEO office e degli altri membri del Management Committee (Senior Executive Vice President), dei componenti la Direzione Generale e dei Responsabili di Direzione in diretto riporto all’Amministratore Delegato; D. la definizione delle policy aventi ad oggetto la nomina ed il piano di successione dei membri del CEO office, dei membri del Management Committee (Senior Executive Vice President), del Group Management Team (Executive Vice President) e del Leadership Team (Senior Vice President); E. la definizione di policy per la nomina degli esponenti aziendali (membri dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei Supervisory Board delle Società del Gruppo); F. la designazione degli esponenti aziendali (membri dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei Supervisory Board) nelle Società Principali (UniCredit Banca, UniCredit Corporate Banking, UniCredit Private Banking, Pioneer Global Asset Management, UniCredit Leasing, UniCredit Bank A.G., UniCredit Bank Austria, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Mediocredito Centrale, FinecoBank, UniCredit Family Financing Bank, Koc Financial Hizmetler AS, Bank Pekao, UniCredit Business Partner e UniCredit Global Information Services); G. l’individuazione di candidati alla carica di amministratore di UniCredit in caso di cooptazione e quella di candidati alla carica di amministratore indipendente da sottoporre all’assemblea di UniCredit, tenendo conto di eventuali segnalazioni pervenute dagli azionisti; H. le nomine di membri dei Comitati Consiliari di UniCredit, su proposta del Presidente. Il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination ha altresì il compito di esprimere un parere in merito alla compatibilità con la carica di amministratore di UniCredit della sua assunzione di un incarico di amministrazione, direzione o controllo in una società bancaria, assicurativa o finanziaria, nonché in caso di superamento del limite al numero massimo di incarichi individuati dal Consiglio di Amministrazione stesso. Comitato Remunerazione Il Comitato Remunerazione è composto di 7 membri non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti. Sono membri di diritto il Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Vice Presidente Vicario. Gli altri membri devono essere scelti secondo le migliori competenze e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente del Comitato è il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni del Comitato è, generalmente, quadrimestrale ovvero ogni volta che sia necessario discutere argomenti rientranti nella sua sfera di competenza. La convocazione delle riunioni del Comitato avviene ad opera del Presidente. Nel corso del 2009 il Comitato Remunerazione si è riunito 7 volte. Competenze Il Comitato ha funzioni propositive e consultive. In particolare, il Comitato Remunerazione fornisce pareri al Consiglio - in ordine alle proposte formulate dall’Amministratore Delegato al Consiglio medesimo - riguardanti: A. la remunerazione degli amministratori di UniCredit aventi specifici incarichi, con particolare riguardo alla remunerazione dell’Amministratore Delegato; B. la remunerazione del Direttore Generale di UniCredit, nel caso in cui questi sia anche Amministratore Delegato; C. la struttura retributiva dei membri del CEO Office; D. la policy di remunerazione dei membri del Management Committee (Senior Executive Vice President), del Group Management Team (Executive Vice President), del Leadership Team (Senior Vice President) e dei Responsabili di Direzione in diretto riporto all’Amministratore Delegato; E. l’approvazione dei piani di incentivazione di Gruppo basati su strumenti finanziari; F. la policy di remunerazione degli esponenti aziendali (membri dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei Supervisory Board delle Società del Gruppo). Nei casi previsti alle lettere A) e B) le proposte sulle quali il Comitato sarà chiamato ad esprimersi verranno formulate dal Presidente. I membri del Comitato per i quali quest’ultimo sia chiamato ad esprimersi sulla remunerazione spettante in forza dei loro specifici incarichi non parteciperanno alle riunioni riguardanti la determinazione della proposta riguardante detta remunerazione. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 109 Corporate Governance La struttura di Governance (SEGUE) Status e attività dei Consiglieri Consiglio di Amministrazione LISTA CARICA COMPONENTI Presidente Vice Presidente Vicario Vice Presidente Vice Presidente Vice Presidente Amministratore Delegato Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore IN CARICA DAL IN CARICA FINO A Rampl Dieter 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Castelletti Luigi 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Bengdara Farhat Omar 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Calandra Buonaura Vincenzo 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Palenzona Fabrizio 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Profumo Alessandro 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Belluzzi Giovanni 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Bischoff Manfred 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Cucchiani Enrico Tommaso 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Fontanesi Donato 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Giacomin Francesco 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Gnudi Piero 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Kadrnoska Friedrich 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Li Calzi Marianna 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Ligresti Salvatore 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Maramotti Luigi 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Marocco Antonio Maria 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Pesenti Carlo 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Reichlin Lucrezia 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Schinzler Hans Jürgen 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Waigel Theodor 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Wyand Anthony 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Zwickl Franz 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Amministratori cessati durante l’Esercizio di riferimento Vice Presidente Vicario Gutty Gianfranco 11 gennaio 2006 # 29 aprile 2009 Vice Presidente Bellei Franco 11 gennaio 2006 # 29 aprile 2009 Vice Presidente Libonati Berardino 3 agosto 2007 ## 29 aprile 2009 Amministratore Kley Max Dietrich 11 gennaio 2006 # 29 aprile 2009 Amministratore von Bomhard Nikolaus 11 gennaio 2006 # 29 aprile 2009 Indicare quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 0,5% N. riunioni svolte durante l’Esercizio di riferimento CDA: 12 CCI&R: 12 CR: 7 LM Lm X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X n/a n/a n/a n/a n/a n/a n/a n/a n/a n/a CCGHRN: 10 CPS: 9 NOTE: * In questa colonna viene indicata la percentuale di partecipazione degli Amministratori alle riunioni rispettivamente del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati (n. presenze / n. di riunioni svolte durante l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato nel corso dell’Esercizio) ** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è allegato l’elenco di tali società con riferimento a ciascun Consigliere, precisando se la società in cui è ricoperto l’incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l’Emittente. *** In questa colonna è indicata l’appartenenza del componente del Consiglio di Amministrazione al Comitato, con l’indicazione della carica ricoperta (P = Presidente; M = Membro) (1) carica ricoperta per l’intero Esercizio. (2) carica ricoperta fino al 29 aprile 2009. (3) carica ricoperta dal 29 aprile 2009. (4) carica ricoperta dal 12 maggio 2009. (5) numero di posizioni variato nel corso dell’esercizio 2009. (6) numero di posizioni variato nel corso dell’esercizio 2009 e successivamente alla chiusura dell’esercizio. # Nominato dall’Assemblea dei Soci del 16 dicembre 2005 e in carica dall’11 gennaio 2006. ## Cooptato in data 3 agosto 2007 e nominato dall’Assemblea dei Soci dell’8 maggio 2008. - Il Consiglio di amministrazione di UniCredit nella seduta del 29 aprile 2009 ha provveduto alla nomina dei componenti il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination e nella successiva seduta del 12 maggio 2009, tenuto conto del parere espresso da tale Comitato, ha provveduto alla nomina dei componenti dei Comitati Permanente Strategico, Remunerazione e Controllo Interno & Rischi, incrementando per quest’ultimo il numero dei suoi membri da 5 a 7. LEGENDA LM Componente del Consiglio di Amministrazione eletto dalla lista che ha ottenuto la maggioranza relativa di voti assembleari Lm Componente del Consiglio di Amministrazione eletto dalla lista votata dalla minoranza 110 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group ESEC. NON ESEC. X X X X X INDIP. DA CODICE SI X X X X X SI X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X INDIP. DA TUF NO X X NO X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X COMITATO CONTROLLO INTERNO NUMERO & RISCHI ALTRI INCARICHI %* ** *** * 100% 87,50% 50% 100% 100% 100% 100% 83,33% 41,67% 91,67% 100% 91,67% 100% 100% 66,67% 100% 100% 66,67% 75% 91,67% 50% 91,67% 91,67% 100% 100% 100% 0% 50% 91,67% 100% 1 (5) 3 1 (5) 8 5 (6) 15 2 -2 (5) 7 (5) -4 7 3 6 -2 2 (5) 3 (5) 7 (5) M (1) M (4) ----M (4) ------M (1) ----M (4) --P (1) M (1) -1 4 5 2 M (2) ----- 100% 3 -1 100% 100% 100% 91,67% 91,67% COMITATO REMUN. COMITATO PERM. STRATEGICO COMITATO CGHRN *** * *** * *** * P (1) M (4) --M (2) ---M (4) --M (4) M (4) ----M (1) -M (4) ---- 100% 100% P (1) M (3) -M (1) M (3) M (1) ----M (1) -M (2) --M (1) -------- 100% 100% P (1) M (4) M (4) M (4) M (1) M (1) -M (1) -------M (1) ---M (1) -M (1) -- 100% 100% 16,67% 100% 100% 100% M (2) M (2) M (2) --- 100% 100% 100% M (2) M (2) M (2) M (2) -- 100% 80% 60% 100% 57,14% 60% 50% 100% 50% 100% M (2) ----- 100% 83,33% 100% 100% 100% 100% 100% 88,89% 100% 77,78% 77,78% UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 111 Corporate Governance La struttura di Governance (SEGUE) Collegio Sindacale L’Assemblea Ordinaria nomina 5 Sindaci Effettivi e 2 Supplenti. I Sindaci Effettivi ed i Supplenti sono rieleggibili. I Sindaci devono essere in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza previsti dalla legge e possono assumere incarichi di amministrazione e controllo presso altre società nei limiti stabiliti dalle disposizioni, anche regolamentari, vigenti. La nomina dei componenti effettivi e supplenti del Collegio Sindacale avviene sulla base di liste ai sensi dello Statuto della Società ed in conformità alle vigenti disposizioni normative. Il Presidente del Collegio Sindacale è nominato dall’Assemblea tra i Sindaci Effettivi eletti dalla lista presentata dai soci di minoranza che ha ottenuto il maggior numero di voti. Il Collegio Sindacale nominato dall’Assemblea dei Soci del maggio 2007 ed in carica sino alla prossima Assemblea chiamata ad approvare il bilancio relativo all’esercizio 2009 è composto dai Signori Giorgio Loli (Presidente), Gian Luigi Francardo, Siegfried Mayr, Aldo Milanese e Vincenzo Nicastro (Sindaci Effettivi). Sono Sindaci Supplenti i Signori Massimo Livatino e Giuseppe Verrascina. La durata del loro mandato è fissata in 3 esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. Collegio Sindacale LISTA CARICA COMPONENTI Presidente Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Supplente Sindaco Supplente Loli Giorgio Francardo Gian Luigi Mayr Siegfried Milanese Aldo Nicastro Vincenzo Livatino Massimo Verrascina Giuseppe -- -- IN CARICA DAL IN CARICA FINO A LM INDIP. DA CODICE Lm SI 10 maggio 2007 22 aprile 2010 X 10 maggio 2007 22 aprile 2010 X 10 maggio 2007 22 aprile 2010 X 10 maggio 2007 22 aprile 2010 X 10 maggio 2007 22 aprile 2010 X 10 maggio 2007 22 aprile 2010 X 10 maggio 2007 22 aprile 2010 X Sindaci cessati durante l’Esercizio di riferimento ----- X X X X X ---- NO -- ALTRI % INCARICHI * ** 100% 79,17% 87,50% 70,83% 87,50% 16 4 -14 10 -- -- Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 0,5%. Numero riunioni svolte durante l’Esercizio di riferimento: 24. NOTE * In questa colonna viene indicata la percentuale di partecipazione dei Sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (n. presenze / n. di riunioni svolte durante l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato nel corso dell’Esercizio) ** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell’art. 148-bis del TUF. L’elenco completo degli incarichi è allegato, ai sensi dell’art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob, alla relazione sull’attività di vigilanza, redatta dai sindaci ai sensi dell’articolo 153, comma 1, del TUF. LEGENDA LM Componente del Collegio Sindacale eletto dalla lista votata dalla maggioranza. Lm Componente del Collegio Sindacale eletto dalla lista votata da una minoranza. 112 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Maggiori Azionisti Sulla base delle risultanze del libro soci, i maggiori azionisti (titolari di quote di possesso superiori al 2%) di UniCredit al 31 dicembre 2009 sono i seguenti: DICHIARANTE AZIONISTA DIRETTO Mediobanca S.p.A. 1 Fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno e Ancona Central Bank of Libya Mediobanca S.p.A. Fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno e Ancona BlackRock Investment Management (UK) Limited Carimonte Holding S.p.A. Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Allianz SE QUOTA % SU CAPITALE ORDINARIO QUOTA % SU CAPITALE VOTANTE 5,916% 5,916% 5,727% 4,345% 3,816% 0,529% 3,803% 3,155% 3,150% 2,056% 1,194% 0,729% 0,046% 0,029% 0,021% 0,016% 0,013% 0,004% 0,002% 0,002% 0,001% 5,727% 4,345% 3,816% 0,529% 3,803% 3,155% 3,150% 2,056% 1,194% 0,729% 0,046% 0,029% 0,021% 0,016% 0,013% 0,004% 0,002% 0,002% 0,001% Central Bank of Libya Lybian Foreign Bank BlackRock Investment Management (UK) Limited Carimonte Holding S.p.A. Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Allianz S.p.A. Allianz Finance IV Luxembourg SARL Assurances Generales de France VIE SA RB Vita S.p.A. Darta Saving Life Assurance Limited Assurances Generales de France IART SA Antoniana Veneta Popolare Vita S.p.A. Allianz Belgium Insurance SA Allianz Life Luxembourg SA Arcalis SA Generation VIE SA 1. di cui 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore UniCredit S.p.A.; 5,775%. Il diritto di voto su tali azioni è sospeso. CAPITALE SOCIALE (ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2009) Totale azioni Azioni ordinarie Azioni di risparmio AZIONI EURO 16.779.739.028 16.755.500.045 24.238.983 8.389.869.514,00 8.377.750.022,50 12.119.491,50 Diritto di intervento in Assemblea Possono partecipare all’Assemblea i titolari di azioni ordinarie i quali producano copia della comunicazione inviata alla Società dall’intermediario che tiene i relativi conti, almeno due giorni prima di quello fissato per la prima convocazione dell’Assemblea. L’avviso di convocazione può prevedere che il predetto anticipo di due giorni sia riferito anche ad eventuali successive convocazioni. Coloro che hanno diritto di partecipare all’Assemblea possono farsi rappresentare da terzi anche non Soci, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 13 dello Statuto, dall’art. 2372 del Codice Civile e dalla normativa vigente. I diritti degli azionisti sono chiaramente indicati dalla legge italiana e dallo Statuto Sociale. UniCredit ha sempre incoraggiato i propri azionisti all’esercizio dei diritti partecipativi e di voto agli stessi spettanti nelle Assemblee: anche a tal fine ha adottato da tempo un Regolamento Assembleare volto a disciplinare il regolare svolgimento delle sedute assembleari. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 113 Corporate Governance Il Management Committee 1 ALESSANDRO PROFUMO MO CEO 2 SERGIO ERMOTTI Deputy CEO Head of CIB & PB SBA 3 PAOLO FIORENTINO Deputy CEO Head of GBS SBA 4 ROBERTO NICASTRO 1 Deputy CEO Head of Retail SBA 2 5 NADINE FARUQUE 5 4 3 6 General Counsel & Group Compliance Officer 6 FEDERICO GHIZZONI Head of Cee Banking Operations KARL GUHA 7 Chief Risk Officer MARINA NATALE 8 Chief Financial Officer RINO PIAZZOLLA 9 Head of Human Resources HELMUT BERNKOPF 10 Head of CIB Network Austria 7 8 12 11 10 9 MARCO BOLGIANI 11 Head of Global Transaction Banking - GTB BERNHARD BRINKER 12 Head of Financial Institutions Group - FIG 13 PETER BUSCHBECK Head of Retail Germany & Austria 14 PAOLO CEDERLE Head of Group ICT & Operations 15 WILLIBALD CERNKO Country Chairman Austria 16 RAFFAELE CICALA Head of Household Financing 13 14 17 LUTZ DIEDERICHS Head of CIB Network Germany 18 ALESSANDRO FOTI Head of Asset Gathering 114 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 15 16 17 18 FREDERIK GEERTMAN 19 Head of Global Retail Marketing & Segments FRANCESCO GIORDANO 20 Head of CIB Srategy & Marketing MIKE HAMMOND 21 Co-Head of Markets ANDRZEJ KOPYRSKI 22 19 22 21 20 Head of CIB Network Poland 24 23 ALICJA KORNASIEWICZ 23 Country Chairman Poland CARMINE LAMANDA 24 Head of Institutional & Regulatory Strategic Advisory 25 TJ LIM Co-Head of Markets 26 ANTONELLA MASSARI Head of Group Identity & Communications 27 MASSIMILIANO MOI Head of Leasing 28 VITTORIO OGLIENGO Head of Financing & Advisory 25 29 PIERGIORGIO PELUSO 27 26 Head of CIB Network Italy 29 28 30 30 GABRIELE PICCINI Head of Retail Italy Network GRZEGORZ PIWOWAR 31 Head of Retail Poland Network PAOLO TRIPODI 32 Head of Group Organization & Logistics THEODOR WEIMER 33 Country Chairman Germany ANDREAS WÖLFER 34 31 Head of Private Banking 32 33 34 35 ROGER YATES 35 Head of Asset Management H UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 115 Corporate Governance Group Management Team Elenco degli altri membri del Group Management Team* SENIOR EXECUTIVE VICE PRESIDENT Fausto Galmarini Chief Executive Officer UniCredit Factoring Alberto Naef General Manager UniCredit Credit Management Bank CORPORATE CENTER / COMPETENCE LINES Ranieri de Marchis Head of Internal Audit Luca Lorenzi General Manager UniCredit Leasing Laura Stefania Penna Head of Management Consultancy Edoardo Spezzotti Vice Chairman Corporate and Investment Banking New York Monica Poggio Head of Corporate Culture EXECUTIVE VICE PRESIDENT RETAIL STRATEGIC BUSINESS AREA Roberto Bertola Chief Executive Officer Banco di Sicilia Alessandro Cataldo General Manager UniCredit Banca di Roma Giovanni Chelo Chief Executive Officer UniCredit Banca di Roma Giovanni Forestiero Head of Direzione Commerciale Lombardia Est Rainer Hauser Head of Retail Division UniCredit Bank Austria Alessandro La Porta Head of Territorial Relations Rodolfo Ortolani General Manager UniCredit Banca Franco Ravaglia General Manager Finecobank Francesco Signoretti Head of Global Retail CRM and Multichannel Banking CORPORATE, INVESTMENT BANKING & PRIVATE BANKING STRATEGIC BUSINESS AREA Jurgen Dennert Head of Corporate Treasury Sales Juergen Danzmayr Head of Private Banking Network Austria and Head of Private Banking Division UniCredit Bank Austria Steffen Marquardt Head of Private Banking Network Germany and Head of Wealth Management Division UniCredit Bank AG Dario Prunotto Head of Private Banking Network Italy and Chief Executive Officer UniCredit Private Banking Giuseppe Di Sisto Top Clients Management UniCredit Private Banking Robert Zadrazil Chief Executive Officer Schoellerbank AG GBS STRATEGIC BUSINESS AREA EXECUTIVE VICE PRESIDENT Tiziana Bernardi Head of Lifelong Learning Center Marcello Berni Head of Media Relations and Executive Communications Dino Crivellari Chief Executive Officer UniCredit Credit Management Bank Massimo Schiattarella Chief Executive Officer UniCredit Global Information Services Marian Wazynski Head of Logistics & Procurement Bank Pekao ASSET MANAGEMENT Dan Kingsbury Head of US and Chief Executive Officer Pioneer Investment Management USA Werner Kretschmer Co-Head of UCG Retail Business and Chief Executive Officer - Pioneer Investment Austria Giordano Lombardo Deputy Chief Executive Officer Pioneer Global Asset Management Sandro Pierri Co-Head of UCG Retail Business and Chief Executive Officer Pioneer Investment Management Marco Pirondini Global Chief Investment Officer Paul Price Global Head of Institutional Sales Lissimahos Hatzidimoulas Chief Executive Officer UniCredit Business Partner CENTRAL EASTERN EUROPE Mikhail Alekseev Chief Executive Officer - Russia Heinz Laber Head of GBS UniCredit Bank AG Jozef Barta Chief Executive Officer - Slovakia Massimo Milanta Head of ICT Governance and Strategy and Chief Executive Officer UniCredit Global Information Services Andrea Casini Chief Operating Officer - Bulgaria 116 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Alessandro Decio Executive Director and Deputy CEO Turkey Karl Limmer Head of Audit Management UniCredit Bank AG Levon Hampartzoumian Chief Executive Officer - Bulgaria CFO Mirko Bianchi Head of Group Finance Paolo Iannone Chief Operating Officer - Czech Republik Jiri Kunert Chief Executive Officer - Czech Republik Franjo Lukovic Chief Executive Officer - Croatia Gianni Papa General Manager - Ukraine Mihaly Patai Chief Executive Officer - Hungary Alexander Picker Chief Executive Officer - Kazakstan Klaus Priverschek Chief Executive Officer - Serbia Rasvan Radu Chief Executive Officer - Romania Boris Tymonkin Chief Executive Officer - Ukraine Patrizio Braccioni Head of Tax Affairs and Shareholding Simone Mario Concetti Head of Group Investor Relations Anna Simioni Head of Corporate Learning Rolf Friedhofen Chief Financial Officer UniCredit Bank AG Doris Tomanek Head of HR Austria & CEE UniCredit Bank Austria Marco Iannaccone Chief Financial Officer Bank Pekao Oreste Massolini Head of Retail Planning and Controlling Arcangelo M. Vassallo Head of Accounting Guglielmo Zadra Head of Planning, Control & Capital Management Pasquale Giamboi Poland’s Markets Business Advisory Staff Diego Biondo Chief Risk Officer Bank Pekao Piercandido Vaisitti Head of HR Division Bank Pekao LEGAL & COMPLIANCE Mark Bailham Head of Global Compliance Chiara Burberi Legal & Compliance Carlo Vivaldi Chief Financial Officer UniCredit Bank Austria CRO Giovanni Albanese Head of Retail Risks Carlo Marini Head of CEE Corporate and Investment Banking UniCredit Bank Austria Luigi Luciani Head of Executive Development and Compensation Oliver Maassen Head of HR Germany UniCredit Bank AG Graziano Cameli Head of CEE Retail UniCredit Bank Austria Luigi Lovaglio General Manager Bank Pekao Michael Hinssen Head of HR CIB Andreas Frueh Head of Compliance, Legal and Corporate Affairs UniCredit Bank AG Secondino Natale Head of Group Corporate Bodies Office MANAGEMENT COMMITTEE STAFF Niccolò Ubertalli Head of Management Committee Staff Juergen Kullnig Head of CIB Credit Risk John Spillane Head of CIB and PB Risks Andrea Varese Chief Risk Officer UniCredit Bank AG CORPORATE CENTER / COMPETENCE LINES Stephan Winkelmeier Chief Risk Officer UniCredit Bank Austria and Head of CEE Risks AUDIT Giorgio Ebreo Chief Executive Officer UniCredit Audit HR Paolo Cornetta Head of HR Retail * dati al 1° marzo 2010 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 117 Galyna Gerega, Epicenter K - Ltd Cliente Corporate Banking – Ucraina razie ad una gestione «effiGciente, un personale competente, servizi bancari di alta qualità e soprattutto alla tempestiva concessione di un prestito alla nostra società, UniCredit Group, rappresentato localmente da Ukrsotsbank, ha offerto un sostanziale contributo allo sviluppo della nostra catena nazionale di ipermercati dedicati a forniture per l’edilizia e per la casa, Epicenter K.» È facile con UniCredit. Bilancio Consolidato Schemi di Bilancio Consolidato Stato Patrimoniale Conto Economico Prospetto della redditività complessiva Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto Rendiconto finanziario 121 122 124 125 126 128 Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato Parte D - Redditività consolidata complessiva Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H - Operazioni con parti correlate Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Parte L - Informativa di settore 131 133 191 245 265 Allegati 269 409 417 421 425 431 437 Avvertenze Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: • linea (-) quando il fenomeno non esiste; • due punti (..) o (n.s.) quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine minimo considerato o risultano comunque non significativi; • n.d. quando il dato non è disponibile. • Segno “X”: quando la voce non è da valorizzare (conformemente alle istruzioni della Banca d’Italia) Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 119 Schemi di Bilancio Consolidato Stato Patrimoniale Conto Economico Prospetto della redditività complessiva Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Rendiconto finanziario 122 124 125 126 128 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 121 Bilancio Consolidato I Schemi di Bilancio Consolidato Stato Patrimoniale (migliaia di €) Stato Patrimoniale Consolidato CONSISTENZE AL VOCI DELL’ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 31.12.2009 31.12.2008 11.986.797 7.652.446 133.894.101 204.889.888 30. Attività finanziarie valutate al fair value 15.019.685 15.635.822 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 34.723.955 28.700.290 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 10.662.472 16.882.450 60. Crediti verso banche 78.269.437 80.826.952 70. Crediti verso clientela 564.986.015 612.480.413 80. Derivati di copertura 11.662.110 7.050.815 2.123.451 1.659.560 3.866.437 4.003.082 195 234 120. Attività materiali 12.089.351 11.935.451 130. Attività Immateriali 25.822.597 26.481.917 di cui: avviamento 20.490.534 20.888.714 12.577.082 12.391.879 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 100. Partecipazioni 110. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 140. Attività fiscali a) correnti b) anticipate 150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2.415.786 1.927.915 10.161.296 10.463.964 622.297 1.030.338 160. Altre attività 10.453.689 13.990.012 Totale dell’attivo 928.759.671 1.045.611.549 122 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group (migliaia di €) Stato Patrimoniale Consolidato CONSISTENZE AL VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 31.12.2009 31.12.2008 10. Debiti verso banche 106.800.152 177.676.704 20. Debiti verso clientela 381.623.290 388.830.766 30. Titoli in circolazione 214.772.877 202.458.800 40. Passività finanziarie di negoziazione 114.045.215 165.335.178 50. Passività finanziarie valutate al fair value 1.612.475 1.659.144 60. Derivati di copertura 9.918.947 7.751.270 70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 2.759.960 1.572.065 80. Passività fiscali 6.451.072 8.229.156 a) correnti 1.987.780 2.827.262 b) differite 4.463.292 5.401.894 311.315 536.729 18.110.367 23.701.333 1.317.523 1.415.023 90. Passività associate ad attività in via di dismissione 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale 120. Fondi per rischi e oneri 7.982.431 8.048.556 a) quiescenza e obblighi simili 4.590.628 4.553.022 b) altri fondi 3.391.803 3.495.534 162.135 156.433 140. Riserve da valutazione (1.249.514) (1.740.435) 170. Riserve 14.271.165 11.978.805 180. Sovrapprezzi di emissione 36.581.540 34.070.282 8.389.870 6.684.287 (5.714) (5.993) 130. Riserve tecniche 190. Capitale 200. Azioni proprie (-) 210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 3.202.240 3.241.658 220. Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) 1.702.325 4.011.788 928.759.671 1.045.611.549 Totale del passivo e del patrimonio netto Nota: I valori al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati per effetto della riclassifica delle differenze di cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture), trasferite dalla voce 170 “Riserve” alla voce 140 “Riserva di valutazione”. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 123 Bilancio Consolidato I Schemi di Bilancio Consolidato Conto Economico (migliaia di €) Conto Economico Consolidato ESERCIZIO VOCI 10. Interessi attivi e proventi assimilati 20. Interessi passivi e oneri assimilati 30. Margine di interesse 40. Commissioni attive 50. Commissioni passive 60. Commissioni nette 70. Dividendi e proventi simili 80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 90. Risultato netto dell’attività di copertura 100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 120. Margine di intermediazione 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie 140. Risultato netto della gestione finanziaria 150. Premi netti 160. Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa 170. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 180. Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative 190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 200. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali 210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali 220. Altri oneri/proventi di gestione 230. Costi operativi 240. Utili (Perdite) delle partecipazioni 250. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 260. Rettifiche di valore dell’avviamento 270. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 280. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 290. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente 300. Utile (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte 310. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 320. Utile (Perdita) d’esercizio 330. Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza dei terzi 340. Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza della capogruppo Utile per azione (euro) Utile per azione diluito (euro) 2009 2008 34.745.987 (17.712.471) 17.033.516 9.548.478 (1.767.925) 7.780.553 573.644 1.282.864 23.761 411.490 81.483 194.845 6.325 128.837 (31.391) 27.074.437 (8.933.716) (8.152.152) (629.592) (6.497) (145.475) 18.140.721 87.352 (80.025) 18.148.048 (14.760.930) (9.344.481) (5.416.449) (606.817) (866.912) (651.104) 841.143 (16.044.620) 84.005 (38.491) 773.985 2.922.927 (888.307) 2.034.620 2.034.620 (332.295) 1.702.325 54.112.514 (36.068.639) 18.043.875 11.124.905 (2.032.201) 9.092.704 1.665.940 (2.522.142) 16.685 198.135 (6.737) 169.603 (236) 35.505 (349.957) 26.145.240 (4.666.603) (3.581.953) (904.370) (76.593) (103.687) 21.478.637 111.745 (86.187) 21.504.195 (16.084.024) (10.025.362) (6.058.662) (254.425) (818.577) (714.554) 995.232 (16.876.348) 415.912 (84.302) (750.000) 785.279 4.994.736 (465.434) 4.529.302 4.529.302 (517.514) 4.011.788 0,099 0,099 0,256 0,256 Note: Con riferimento al calcolo dell’”utile per azione” si riportano di seguito i principali elementi di dettaglio utilizzati, vedi anche “Nota integrativa” Parte C “Informazioni sul conto economico” Sezione 24. L’utile netto dell’esercizio 2009 pari a 1.702.325 si riduce di 131.078 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes. Il numero medio azioni in circolazione è al netto del numero medio delle azioni proprie (e, per il solo 2009, delle 967.564.061 azioni detenute a titolo di usufrutto), ed incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito ai sensi dell’art. 2442 cod. civ. deliberato dall’Assemblea Straordinaria tenutasi il 29 aprile 2009. Il numero medio di azioni in circolazione deve essere incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito come se esso fosse avvenuto all’inizio del primo periodo oggetto di presentazione (IAS 33, § 28). 124 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Prospetto della redditività complessiva (migliaia di €) Prospetto della redditività consolidata complessiva ESERCIZIO 2009 2008 2.034.620 4.529.302 787.168 (2.617.968) 30. Attività materiali - - 40. Attività immateriali - - 50. Copertura di investimenti esteri - - 154.386 1.046.218 (471.662) (1.883.281) 80. Attività non correnti in via di dismissione - - 90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti - - (4.186) (45.233) 465.706 (3.500.264) 120. Redditività complessiva (10+110) 2.500.326 1.029.038 130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (341.464) (309.799) 140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 2.158.862 719.239 VOCI 10. Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita 60. Copertura dei flussi finanziari 70. Differenze di cambio 100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte La “redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi” (voce 130) risulta diversa dall”utile del periodo di pertinenza di terzi” (voce 330 del conto economico consolidato) per effetto delle “Altre componenti reddituali al netto delle imposte” di pertinenza degli stessi. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 125 Bilancio Consolidato I Schemi di Bilancio Consolidato Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto I prospetti delle variazioni del Patrimonio netto consolidato include la quota di pertinenza sia del Gruppo sia di Terzi. (migliaia di €) Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto consolidato VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto del gruppo Patrimonio netto di terzi PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2009 REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 2009 STOCK OPTIONS1 DERIVATI SU PROPRIE AZIONI VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE EMISSIONE NUOVE AZIONI ACQUISTO AZIONI PROPRIE DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO VARIAZIONI DI RISERVE DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI RISERVE ESISTENZE AL 1.1.2009 MODIFICA SALDI APERTURA ESISTENZE AL 31.12.2008 ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE 7.171.634 10.853 7.171.634 10.853 (122.227) 1.704.316 1.267 8.753.723 12.120 35.912.277 35.912.277 (79.360) 2.511.258 38.344.175 8.504.233 3.984.183 (1.865.765) (6.325) 8.504.233 3.984.183 (1.865.765) (6.325) 4.435.051 (451.234) (1.219.470) (198.373) 4.529.302 4.529.302 (4.435.051) (94.251) 56.982 41.980 306 465.706 11.268.580 3.842.792 (1.358.079) (6.019) 2.034.620 2.034.620 54.998.734 - 54.998.734 - (7.067) (316.837) 2.798.998 - - - - 56.982 2.158.862 59.689.672 3.241.658 - 3.241.658 - (87.184) (293.698) - - - - - - 341.464 3.202.240 1. rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Restricted Share. Le esistenze iniziali al 31 dicembre 2008 differiscono da quelle pubblicate nel bilancio al 31 dicembre 2008 per effetto della riclassifica delle differenze di cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture). Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto 126 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group DEL GRUPPO: DI TERZI: TOTALE 8.389.870 36.581.540 375.973 1.762.635 8.765.843 38.344.175 10.547.114 3.724.051 (1.249.514) (5.714) 1.702.325 59.689.672 721.466 118.741 (108.565) (305) 332.295 3.202.240 11.268.580 3.842.792 (1.358.079) (6.019) 2.034.620 62.891.912 (migliaia di €) Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto consolidato VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto del gruppo Patrimonio netto di terzi 7.605.500 10.853 7.605.500 10.853 35.549.903 35.549.903 9.581.792 2.386.546 1.007.410 (363.315) 21.685 (500.046) 515.229 6.618.225 (435.470) 4.605.141 (1.786.311) 6.618.225 (4.605.141) (2.013.084) (3.332.544) 1.883.134 111.860 1.014 PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2008 REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 2008 STOCK OPTIONS1 DERIVATI SU PROPRIE AZIONI VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE ACQUISTO AZIONI PROPRIE EMISSIONE NUOVE AZIONI 1.604 6.398 9.603.477 1.886.500 1.522.639 (363.315) DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO VARIAZIONI DI RISERVE DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI RISERVE ESISTENZE AL 1.1.2008 MODIFICA SALDI APERTURA2 ESISTENZE AL 31.12.2007 ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE 7.171.634 10.853 355.976 35.912.277 (585.530) 161.312 53.237 355.976 8.504.233 3.984.183 (3.500.264) (1.865.765) (6.325) 4.529.302 4.529.302 57.652.735 36.868 57.689.603 - (3.443.413) (315.668) 8.002 287.734 - - - 53.237 719.239 54.998.734 4.744.179 - 4.744.179 - (355.982) (1.456.338) - - - - - 309.799 - 3.241.658 1. rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Restricted Share. 2. La colonna “modifica saldi di apertura” risente della riclassificazione delle differenze cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture), trasferite dalla voce “Riserve” alla voce “Riserva di valutazione” e della riclassificazione dell’interessenza in Mediobanca SpA dalla voce “Attività finanziarie disponibili per la vendita” alla voce “Partecipazioni”. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 127 Bilancio Consolidato I Schemi di Bilancio Consolidato Rendiconto finanziario Rendiconto Finanziario Consolidato (metodo indiretto) A. ATTIVITÀ OPERATIVA 1. Gestione - risultato d’esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (+/-) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) - premi netti non incassati (-) - altri proventi e oneri assicurativi non incassati (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+) - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di società controllate e di rami d’azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di società controllate e di rami d’azienda Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista LIQUIDITÀ NETTA GENERATA /ASSORBITA NELL’ESERCIZIO LEGENDA: (+) generata; (-) assorbita 128 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 12.033.445 1.702.325 (177.584) (23.761) 7.821.457 1.556.507 466.522 3.176 (10.817) 481.821 213.799 111.477.328 72.254.689 1.019.387 (5.684.399) 1.517.802 39.705.891 2.663.958 (127.494.318) (72.318.209) (4.547.126) 10.921.841 (51.323.180) (46.669) (10.180.975) (3.983.545) 10.646.198 4.011.788 1.205.978 (16.685) 3.012.576 2.367.433 617.243 2.971 (4.345) (160.384) (390.377) (36.798.417) (3.242.313) (1.360.205) (1.709.914) 17.523.068 (47.332.783) (676.270) 32.658.475 18.093.010 5.173.161 (37.725.937) 51.988.395 (304.254) (4.565.900) 6.506.256 12.280.943 70.904 89.678 10.571.734 1.138.777 15.725 394.125 (6.642.338) (164.218) (4.396.484) (1.634.432) (447.204) 5.638.605 10.463.504 706.048 222.652 6.719.820 662.702 169.037 1.983.245 (16.233.246) (573.035) (12.157.523) (1.486.692) (410.016) (1.605.980) (5.769.742) 2.798.998 (7.067) 2.791.931 4.446.991 (221.551) (3.443.413) (3.664.964) (2.928.450) Riconciliazione Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio Liquidità totale generata/assorbita nell’esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 7.652.446 4.446.991 (112.640) 11.986.797 11.072.942 (2.928.450) (492.046) 7.652.446 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 129 Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili 133 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 191 Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato 245 Parte D - Redditività consolidata complessiva 265 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 269 Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato 409 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda 417 Parte H - Operazioni con parti correlate 421 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 425 Parte L - Informativa di settore 431 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 131 Parte A - Politiche contabili A.1 - Parte generale Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Sezione 2 - Principi generali di redazione Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Sezione 5 - Altri aspetti 134 164 164 A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio 166 A.3 - Informativa sul fair value A.3.1 Trasferimenti tra portafogli A.3.2 Gerarchia del fair value A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss” 183 184 187 189 134 134 136 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 133 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili A.1 - Parte generale Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il presente Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2009 è redatto in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1606/2002 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n.° 38, fino al 31 dicembre 2009 (si veda anche Sezione 5 - Altri aspetti). Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell’art. 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58). La Banca d’Italia, di cui il citato decreto ha confermato i poteri già previsti dal D. Lgs. n.° 87/92, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie soggette a vigilanza, ha stabilito con la circolare n.° 262 del 22 dicembre 2005 gli schemi di bilancio e della nota integrativa. In data 18 novembre 2009 è stato inoltre emanato il 1° aggiornamento della stessa circolare che ha recepito le modifiche nel frattempo intervenute nei principi contabili internazionali IAS/IFRS ed avvicinato maggiormente gli schemi di bilancio bancari a quelli di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede europea (FINREP). In proposito, si vedano anche la Sezione 2 - Principi generali di redazione e la successiva Parte A2 relativa alle principali voci di bilancio. Sezione 2 - Principi generali di redazione La redazione del bilancio consolidato è avvenuta, come detto sopra, in base ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell’applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea: • Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements emanato dallo IASB nel 2001; • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall’IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati; • i documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Il bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva (introdotto a partire dal giugno 2009 a seguito del recepimento del nuovo IAS 1 “Presentazione del Bilancio” da parte del Reg. CE 1274/2008), dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario (elaborato applicando il metodo “indiretto”) e dalla Nota Integrativa e dagli Allegati ed è corredato della Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione. Inoltre, come ricordato nelle “Altre informazioni” della Relazione sulla gestione, la “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” è disponibile nella sezione “Governance” del sito internet di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_governance_report.htm). I documenti, ove non diversamente specificato, sono redatti in migliaia di euro. Nella redazione del presente bilancio si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato attuale, non sussistano incertezze circa la capacità dell’impresa di proseguire la propria attività in conformità a quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente. 1° aggiornamento del 18 novembre 2009 Circolare Banca d’Italia 262/2005 Si segnala che, in applicazione del 1° aggiornamento della circolare Banca d’Italia 262/2005 sopra ricordato, sono stati effettuati i seguenti principali interventi sugli Schemi di Bilancio e sulle Tabelle di Nota Integrativa: Introduzione del Prospetto della redditività complessiva Il Prospetto della redditività complessiva, previsto dal nuovo IAS 1 come sopra ricordato, partendo dall’utile (perdita) di periodo, espone le voci di ricavo e di costo non rilevate nell’utile (perdita) di periodo in conformità ai principi contabili internazionali. A questo fine sono considerate le variazioni di valore registrate nel periodo in contropartita delle riserve da valutazione (al netto delle imposte) e relative a: attività finanziarie disponibili per la vendita; attività materiali; attività immateriali; coperture di investimenti esteri; coperture dei flussi finanziari; differenze di cambio; utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti ai dipendenti. Sono altresì incluse le rettifiche da riclassificazione, cioè gli importi riclassificati nell’utile (perdita) dell’esercizio corrente che sono già stati rilevati nel prospetto della redditività complessiva del medesimo esercizio o di esercizi precedenti. 134 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Le variazioni di valore sopra elencate nei casi in cui si riferiscano ad attività non correnti in via di dismissione ed a partecipazioni valutate a patrimonio netto sono evidenziate separatamente; Inoltre, la Parte D della Nota Integrativa, in precedenza dedicata all’“Informativa di settore”, ha ora acquisito la denominazione di “Redditività complessiva” contenendo per l’appunto il prospetto analitico della redditività complessiva. L’ informativa di settore, a sua volta, è oggetto della nuova Parte L della Nota Integrativa; Istituzione della nuova Parte A.3 È stata istituita la nuova Parte A.3 Informativa sul fair value che comprende la disclosure sugli strumenti finanziari oggetto di riclassificazione da un portafoglio ad un altro, secondo le regole previste dallo IAS 39, e l’informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 7; Eliminazione della disaggregazione in comparti operativi È stata eliminata la sistematica disaggregazione dei dati consolidati in comparti operativi (gruppo bancario, società di assicurazione e altre imprese), il cui dettaglio deve essere fornito solo quando significativo; Riconduzione delle attività deteriorate e delle attività cedute non cancellate Sono state eliminate dai portafogli delle attività finanziarie dell’attivo le specifiche sottovoci precedentemente previste per le “attività deteriorate” e le “attività cedute non cancellate”. I saldi al 31 dicembre 2008 relativi ad entrambe queste tipologie sono stati quindi riclassificati nelle pertinenti sottovoci di composizione merceologica secondo le caratteristiche delle attività sottostanti. Analogamente sono state eliminate dalle voci “Debiti verso banche” e “Debiti verso clientela” le sottovoci relative alle “passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio”. I saldi al 31 dicembre 2008 di queste passività sono stati ricondotti alle sottovoci “altri debiti” ad eccezione delle passività connesse con operazioni di pronti contro temine passivi, queste ultime ricondotte a voce propria. Anche il conto economico è stato modificato analogamente, eliminando la sottovoce “attività finanziarie cedute non cancellate” dalla voce 10 “interessi attivi” e la sottovoce “passività finanziarie a fronte di attività cedute non cancellate” dalla voce 20 “interessi passivi”. I saldi al 31 dicembre 2008 di tali sottovoci sono stati quindi riclassificati nei pertinenti portafogli di classificazione; Revisione dell’informativa sugli strumenti derivati In Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura è stata riorganizzata l’informativa sugli strumenti derivati per avvicinarla maggiormente agli schemi di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede europea (FINREP); Rischi ed incertezze legati allíutilizzo di stime In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti. In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2009, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritti. Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2009. Il processo valutativo è risultato particolarmente complesso in considerazione del persistente contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato, da un lato, dalla volatilità dei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione e, dall’altro, dal deterioramento della qualità del credito. I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, talchè non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio. Le stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 135 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2009. Bilanci oggetto di consolidamento Per la formazione del bilancio consolidato sono stati utilizzati: • il progetto di bilancio al 31 dicembre 2009 della Capogruppo; • i progetti di bilancio al 31 dicembre 2009 delle altre Società consolidate integralmente, con le eccezioni evidenziate al punto successivo, opportunamente riclassificati ed adeguati per tener conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Nel caso tali progetti non fossero stati ancora approvati alla data di formazione, sono state utilizzate le risultanze del quarto trimestre approvate dai competenti organi con successiva verifica di corrispondenza con i correlati bilanci successivamente approvati; • per il subgruppo Leasing, facente capo a UniCredit Leasing S.p.A. (società originata dalla fusione per incorporazione di UniCredit Global Leasing S.p.A. in Locat S.p.A. in data 1 gennaio 2009): - il progetto di bilancio di UniCredit Leasing S.p.A.; - il subconsolidato della componente austriaca, comprendente UniCredit Leasing (Austria) GMBH (ex Bank Austria Creditanstalt Leasing GMBH) e le sue controllate; - il subconsolidato della componente CEE, comprendente tutte le controllate dirette e indirette della capogruppo UniCredit Leasing S.p.A. operanti nella regione. La conversione degli importi espressi in valuta estera avviene per lo stato patrimoniale al cambio di fine periodo; per il conto economico è invece utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell’operazione. I prospetti di bilancio e le note esplicative delle principali Società consolidate integralmente, predisposti secondo gli IAS/IFRS ai fini del bilancio consolidato, sono soggetti a revisione contabile da parte di primarie Società di revisione. Società controllate Sono controllate quelle società nelle quali: • si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti di voto di un’impresa a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo; • si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si ha: - il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori; - il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell’entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto; - il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo; - il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo. L’esistenza e l’effetto di diritti di voto potenziali che siano effettivamente esercitabili o convertibili sono presi in considerazione all’atto di valutare se una società ha il potere o meno di governare le politiche finanziarie e gestionali di un’altra impresa. Tra le controllate sono comprese anche eventuali società a destinazione specifica (“special purpose entities”) che debbano essere incluse in virtù di quanto previsto dal SIC 12. Quest’ultimo, infatti, richiede di consolidare le special purpose entities per le quali, in concreto, la società mantiene la maggioranza dei rischi e benefici derivanti dalle attività poste in essere oppure quelle su cui la società esercita il controllo. L’esistenza di una partecipazione nel capitale di queste società a destinazione specifica non è rilevante a tale riguardo. Pertanto il consolidamento delle società a destinazione specifica, in applicazione del SIC12, produce gli stessi effetti del consolidamento integrale. La quota di pertinenza di terzi nelle società a destinazione specifica, consolidate in applicazione del SIC12, è riconosciuta come risultato di pertinenza di terzi. Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente o proporzionalmente, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società del Gruppo, è eliminato - a fronte dell’assunzione delle attività e passività delle partecipate - in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell’area di consolidamento sono elisi integralmente o proporzionalmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate. 136 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una controllata ceduta sono inclusi nel conto economico consolidato fino alla data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di avere il controllo della partecipata. La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette alla stessa data, è rilevata nel conto economico alla voce 270 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti” per le società oggetto di consolidamento integrale e proporzionale. La quota di pertinenza di terzi è presentata nello stato patrimoniale alla voce 210. “Patrimonio di pertinenza di terzi”, separatamente dalle passività e dal patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. Anche nel conto economico la quota di pertinenza di terzi è presentata separatamente alla voce 330. “Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”. Per le società che sono incluse per la prima volta nell’area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, inclusivo degli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione. Società collegate Una società collegata è un’impresa nella quale la partecipante esercita un’influenza notevole e che non è né una controllata né una joint-venture. L’influenza notevole si presume quando la partecipante detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un’altra società. Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. La partecipazione nelle società collegate include l’avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l’acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata in conto economico alla voce 240. “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. L’eventuale distribuzione di dividendi viene portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Se la quota di interessenza nelle perdite di una collegata eguaglia o supera il valore di iscrizione della partecipata, non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della collegata o siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa. I profitti non realizzati sulle transazioni fra il Gruppo e le sue collegate sono eliminati nella stessa percentuale della partecipazione del Gruppo agli utili delle collegate stesse. Anche le perdite non realizzate sono eliminate, a meno che le transazioni effettuate diano evidenza di una perdita di valore delle attività negoziate. Le riserve da valutazione delle società collegate, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti (si veda precedente Sezione 2 - Principi generali di redazione), sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva. Joint ventures Sono considerate società controllate congiuntamente (cd. joint venture) quelle partecipate nelle quali è contrattualmente stabilita la condivisione del controllo con altri partecipanti; il controllo congiunto esiste solamente quando per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative alla società è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Le partecipazioni in società controllate congiuntamente sono rilevate secondo il metodo del consolidamento proporzionale. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 137 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Nella tabella seguente sono elencate le società incluse nell’area di consolidamento. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) DENOMINAZIONE 1 2 A. IMPRESE A.1 SOCIETÀ CONSOLIDATE INTEGRALMENTE UNICREDIT SPA A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. POTSDAMER PLATZ BERLIN KG ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. OBERBAUM CITY KG ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. PARKKOLONNADEN KG SEDE DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) MONACO DI BAVIERA ISMANING VIENNA BAD HOMBURG 1 CAPOGRUPPO GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM POTSDAMER PLATZ (HAUS VATERLAND) SIRIUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. POTSDAMER PLATZ BERLIN KG HVB IMMOBILIEN AG HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 1 1 1 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG UNICREDIT CAIB AG UNICREDIT LEASING S.P.A. 52,72 100,00 100,00 75,02 VIENNA PRAGA ZAGABRIA 1 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 99,80 100,00 100,00 100,00 BUCAREST SALISBURGO GEORGE TOWN DUBLINO VIENNA BUCAREST 1 1 1 4 1 1 18 ANTARES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 100,00 95,00 100,00 99,80 10,01 89,99 99,80 19 ARABELLA FINANCE LTD. 20 ARANY PENZUGYI LIZING ZRT. 21 ARGENTAURUS IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND VERWALTUNGS GMBH 22 ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. 23 ARRONDA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH DUBLINO BUDAPEST MONACO DI BAVIERA VIENNA 4 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. HVB PROJEKT GMBH MONACO DI BAVIERA VIENNA RIGA MILANO BISHKEK ROTTERDAM MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA VIENNA 3 4 5 ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. STUTTGART KRONPRINZSTRASSE KG 6 AGROB IMMOBILIEN AG 7 AI BETEILIGUNG GMBH 8 ALINT 458 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 9 ALLEGRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 10 ALLIB LEASING S.R.O. 11 ALLIB NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA 12 ALLIB ROM S.R.L. 13 ALMS LEASING GMBH. 14 ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. 15 ALTUS ALPHA 16 ALV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 17 ANI LEASING IFN S.A. 24 25 26 27 28 29 ARTIST MARKETING ENTERTAINMENT GMBH AS UNICREDIT BANK ASPRA FINANCE SPA ATF BANK KYRGYZSTAN OJSC ATF CAPITAL B.V. ATLANTERRA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH 30 AUFBAU DRESDEN GMBH 31 AUSTRIA LEASING GMBH 32 AUTOGYOR INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 33 AWT HANDELS GESELLSCHAFT M.B.H. 34 AWT INTERNATIONAL TRADE AG 35 BA CA LEASING (DEUTSCHLAND) GMBH 36 BA CA SECUND LEASING GMBH ROMA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE 1 1 1 1 100,00 100,00 100,00 100,00 MY BETEILIGUNGS GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA JSC ATF BANK JSC ATF BANK HVB PROJEKT GMBH 100,00 100,00 100,00 97,14 100,00 90,00 1 HVB PROJEKT GMBH 100,00 1 100,00 100,00 100,00 94,90 99,80 1 1 1 1 AWT INTERNATIONAL TRADE AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00 99,80 1 1 1 1 1 1 VIENNA VIENNA BAD HOMBURG VIENNA (3) 100,00 (3) 100,00 1 98,11 100,00 100,00 1 BUDAPEST 98,11 98,11 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. HVB PROJEKT GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING S.P.A. 138 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 66,67 0,40 99,40 99,60 100,00 segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) DENOMINAZIONE 37 38 39 40 41 BA CREDITANSTALT BULUS EOOD BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. BA- ALPINE HOLDINGS, INC. BA-CA ANDANTE LEASING GMBH BA-CA CONSTRUCTION LEASING OOO 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 SEDE RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) 1 1 1 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 BA-CA FINANCE (CAYMAN) II LIMITED BA-CA FINANCE (CAYMAN) LIMITED BA-CA INFRASTRUCTURE FINANCE ADVISORY GMBH BA-CA LEASING DREI GARAGEN GMBH SOFIA VIENNA WILMINGTON VIENNA SAN PIETROBURGO GEORGE TOWN GEORGE TOWN VIENNA VIENNA 1 1 1 1 100,00 100,00 100,00 99,80 BA-CA LEASING MAR IMMOBILIEN LEASING GMBH BA-CA LEASING MODERATO D.O.O. BA-CA LEASING POLO, LEASING D.O.O. BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG GMBH BA-CA PRESTO LEASING GMBH BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH BA-CREDITANSTALT LEASING ANGLA SP. Z O.O. BA-CREDITANSTALT LEASING DELTA SP. Z O.O. VIENNA LUBIANA LUBIANA VIENNA VIENNA VIENNA VIENNA VARSAVIA VARSAVIA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 55 BA/CA-LEASING BETEILIGUNGEN GMBH 56 BA/CA-LEASING FINANZIERUNG GMBH VIENNA VIENNA 1 1 57 BAC FIDUCIARIA SPA DOGANA 1 58 BACA BARBUS LEASING DOO 59 BACA CENA IMMOBILIEN LEASING GMBH 60 BACA CHEOPS LEASING GMBH LUBIANA VIENNA VIENNA 1 1 1 61 62 63 64 65 66 VIENNA VIENNA PRAGA VIENNA PRAGA VIENNA 1 1 1 1 1 1 67 BACA MINOS LEASING GMBH 68 BACA NEKRETNINE DOO 69 BACA ROMUS IFN S.A. VIENNA BANJA LUKA BUCAREST 1 1 1 70 BACA-LEASING AQUILA INGATLANHASNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 71 BACA-LEASING GEMINI INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 72 BACA-LEASING HERKULES INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASA 73 BACA-LEASING NERO INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 74 BACA-LEASING OMIKRON INGATLANHASZNOSTO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 75 BACA-LEASING URSUS INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 76 BACAL ALPHA DOO ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA 77 BACAL BETA NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA BUDAPEST 1 ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. ZETA FUNF HANDELS GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING S.P.A. BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M. S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 ZAGABRIA ZAGABRIA 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 BACA HYDRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. BACA KOMMUNALLEASING GMBH BACA LEASING ALFA S.R.O. BACA LEASING CARMEN GMBH BACA LEASING GAMA S.R.O. BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH 99,80 100,00 100,00 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 25,00 100,00 100,00 100,00 75,00 100,00 100,00 100,00 100,00 99,80 99,80 99,80 100,00 100,00 99,80 100,00 98,80 1,00 99,80 100,00 10,01 89,99 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 99,00 100,00 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 139 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) DENOMINAZIONE SEDE RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE 78 BAL CARINA IMMOBILIEN LEASING GMBH 79 BAL DEMETER IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA VIENNA 1 1 80 81 82 83 VIENNA VIENNA VIENNA VIENNA 1 1 1 1 84 BAL OSIRIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 85 BAL PAN IMMOBILIEN LEASING GMBH 86 BAL SOBEK IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA VIENNA VIENNA 1 1 1 87 BALEA SOFT GMBH & CO. KG 88 BALEA SOFT VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH 89 BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M. S.P.A. AMBURGO AMBURGO BORGO MAGGIORE PALERMO VIENNA 1 1 1 VIENNA 1 93 BANK AUSTRIA HUNGARIA BETA LEASING KORLATOLT FELELOSSEGU TSRSASAG 94 BANK AUSTRIA LEASING ARGO IMMOBILIEN LEASING GMBH 95 BANK AUSTRIA LEASING HERA IMMOBILIEN LEASING GMBH 96 BANK AUSTRIA LEASING IKARUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 97 BANK AUSTRIA LEASING MEDEA IMMOBILIEN LEASING GMBH 98 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH 99 BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG 100 BANK PEKAO SA 101 BANKHAUS NEELMEYER AG 102 BARODA PIONEER ASSET MANAGEMENT COMPANY LTD 103 BAULANDENTWICKLUNG GDST 1682/8 GMBH & CO OEG BUDAPEST 1 VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA VIENNA VIENNA VARSAVIA BREMA MUMBAI VIENNA 1 1 1 1 1 1 1 104 105 106 107 DELAWARE LUCK DUBLINO AMBURGO BAL HESTIA IMMOBILIEN LEASING GMBH BAL HORUS IMMOBILIEN LEASING GMBH BAL HYPNOS IMMOBILIEN LEASING GMBH BAL LETO IMMOBILIEN LEASING GMBH 90 BANCO DI SICILIA SPA 91 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING IMMOBILIENANLAGEN GMBH 92 BANK AUSTRIA GLOBAL INFORMATION SERVICES GMBH 108 109 110 111 112 BAVARIA UNIVERSAL FUNDING CORP.(BUFCO) BDK CONSULTING BDR ROMA PRIMA IRELAND LTD BETEILIGUNGS-UND HANDELSGESELLSCHAFT IN HAMBURG MIT BESCHRANKTER HAFTUNG BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH BLACK FOREST FUNDING CORP. BLUE CAPITAL EQUITY GMBH BLUE CAPITAL EQUITY MANAGEMENT GMBH BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. ACHTE OBJEKTE GROBRITANNIEN KG 113 BLUE CAPITAL FONDS GMBH 114 BLUE CAPITAL USA IMMOBILIEN VERWALTUNGS GMBH 115 BORDER LEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFTM.B.H. 116 BOX 2004 S.P.A. 117 BREAKEVEN SRL 118 BREWO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING GMBH UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA UNICREDIT SPA GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING S.P.A. 99,80 99,80 100,00 100,00 99,80 99,80 99,80 99,80 100,00 100,00 100,00 100,00 99,80 99,80 99,80 100,00 100,00 100,00 100,00 85,35 100,00 99,80 100,00 20,00 80,00 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 99,80 94,95 100,00 59,25 100,00 51,00 1,00 99,00 100,00 99,90 100,00 100,00 4 1 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK AG PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA CALG ANLAGEN LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH UNICREDIT BANK AG OPEN JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK AG VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00 DELAWARE AMBURGO AMBURGO AMBURGO 4 1 1 1 AMBURGO AMBURGO VIENNA 1 1 1 100,00 100,00 90,91 9,09 100,00 100,00 99,80 100,00 ROMA VERONA VIENNA 1 1 1 UNICREDIT BANK AG WEALTHCAP INITIATOREN GMBH BLUE CAPITAL EQUITY GMBH BLUE CAPITAL FONDS GMBH WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH WEALTHCAP INITIATOREN GMBH BLUE CAPITAL FONDS GMBH GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT SPA UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 100,00 100,00 99,80 100,00 140 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) (3) (3) segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) DENOMINAZIONE SEDE 119 120 121 122 123 SOFIA SOFIA ZAGABRIA KIEV BUDAPEST 1 1 1 1 1 BULBANK LEASING EAD UNICREDIT LEASING AD PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA UNICREDIT CAIB AG UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 PRAGA BUDAPEST 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 PRAGA PRAGA VIENNA 1 1 1 100,00 100,00 99,80 LUBIANA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 VIENNA VIENNA PRAGA CESKE BUDEJOVICE BUDAPEST 1 1 1 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 100,00 100,00 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 VIENNA 1 98,80 99,00 143 CALG 443 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA 1 1,00 98,80 99,00 144 145 146 147 CALG 451 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH CALG ALPHA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH CALG ANLAGEN LEASING GMBH CALG ANLAGEN LEASING GMBH & CO GRUNDSTUCKVERMIETUNG UND -VERWALTUNG KG 148 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 149 CALG GAMMA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 150 CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA VIENNA VIENNA MONACO DI BAVIERA VIENNA VIENNA VIENNA 1 1 1 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH CALG ANLAGEN LEASING GMBH 1,00 99,80 99,80 99,80 99,90 100,00 100,00 100,00 100,00 151 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 152 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1050 WIEN, SIEBENBRUNNENGASSE 10-21 OG 153 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1120 WIEN, SCHONBRUNNER SCHLOSS-STRASSE 38-42 OG 154 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ACHT OG VIENNA VIENNA 1 1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH CALG ANLAGEN LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 99,80 74,80 25,00 99,80 99,80 100,00 100,00 VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 BULBANK AUTO LEASING EOOD BULBANK LEASING EAD CA IB INVEST D.O.O CA IB SECURITIES (UKRAINE) AT CA-LEASING ALPHA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG CA-LEASING BETA 2 INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG CA-LEASING DELTA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG CA-LEASING EPSILON INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG CA-LEASING EURO, S.R.O. CA-LEASING KAPPA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG CA-LEASING LAMBDA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG CA-LEASING OMEGA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG CA-LEASING OVUS S.R.O. CA-LEASING PRAHA S.R.O. CA-LEASING SENIOREN PARK GMBH 134 CA-LEASING TERRA POSLOVANJE Z NEPREMICNINAMI D.O.O. 135 CA-LEASING YPSILON INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 136 CA-LEASING ZETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 137 CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT 138 CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 139 CAC REAL ESTATE, S.R.O. 140 CAC-IMMO SRO 141 CAL-PAPIER INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 142 CALG 307 MOBILIEN LEASING GMBH 1 1 1 100,00 100,00 100,00 75,00 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 141 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) DENOMINAZIONE SEDE 155 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT FUNF OG 156 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT VIER OG 157 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ZEHN OG 158 CALG MINAL GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 159 CAMERON GRANVILLE 2 ASSET MANAGEMENT INC VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00 VIENNA TAGUIG 1 1 99,80 100,00 100,00 160 CAMERON GRANVILLE 3 ASSET MANAGEMENT INC. TAGUIG 1 161 CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPV-AMC), INC 162 CARD COMPLETE SERVICE BANK AG 163 CDM CENTRALNY DOM MAKLERSKI PEKAO SA 164 CEAKSCH VERWALTUNGS GMBH TAGUIG 1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPVAMC) , INC CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPVAMC) , INC HVB ASIA LIMITED VIENNA VARSAVIA VIENNA 1 1 1 50,10 100,00 100,00 165 CENTAR KAPTOL DOO 166 CENTRUM KART SA 167 CHARADE LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. ZAGABRIA VARSAVIA VIENNA 1 1 1 168 CHEFREN LEASING GMBH 169 CHRISTOPH REISEGGER GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA VIENNA 1 1 170 CIVITAS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 171 CJSC BANK SIBIR 172 CLOSED JOINT-STOCK COMPANY UNICREDIT SECURITIES VIENNA OMSK CITY MOSCA 1 1 1 173 COMMUNA - LEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 174 CONTRA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 VIENNA 1 175 CORDUSIO SOCIETÀ FIDUCIARIA PER AZIONI 176 DAB BANK AG 1 1 177 DBC SP. ZOO MILANO MONACO DI BAVIERA VARSAVIA UNICREDIT BANK AUSTRIA AG BANK PEKAO SA BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG GMBH ZAGREBACKA BANKA DD BANK PEKAO SA BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-, ERRICHTUNGS- UND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH JSC ATF BANK AI BETEILIGUNG GMBH UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA UNICREDIT BANK AG 100,00 178 DEBO LEASING IFN S.A. BUCAREST 1 179 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT ALPHA MANAGEMENT KG 180 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT BETA MANAGEMENT KG 181 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT GAMMA MANAGEMENT KG 182 DINERS CLUB CEE HOLDING AG 183 DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O. 184 DIRANA LIEGENSCHAFTSVERWERTUNGSGESELLSCHAFT MBH 185 DIREKTANLAGE.AT AG 186 DLB LEASING, S.R.O. 187 DLV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 188 DOMUS BISTRO GMBH MONACO DI BAVIERA 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. HVB PROJEKT GMBH MONACO DI BAVIERA 1 HVB PROJEKT GMBH 100,00 MONACO DI BAVIERA 1 HVB PROJEKT GMBH 100,00 VIENNA VARSAVIA VIENNA 1 1 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG DINERS CLUB CEE HOLDING AG UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH 99,80 100,00 100,00 SALISBURGO PRAGA VIENNA VIENNA 1 1 1 1 DAB BANK AG UNICREDIT LEASING CZ, A.S. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00 100,00 99,80 100,00 142 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 1 100,00 100,00 100,00 100,00 74,80 75,00 25,00 100,00 100,00 99,80 100,00 99,50 0,50 99,80 100,00 100,00 74,80 75,00 25,00 100,00 77,13 10,01 89,99 100,00 100,00 segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 189 DOMUS CLEAN REINIGUNGS GMBH 190 DOMUS FACILITY MANAGEMENT GMBH 191 DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES.M.B.H. 192 DUODEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 193 EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG 194 ENDERLEIN & CO. GMBH 195 ENTASI SRL 196 EPSSILON LIEGENSCHAFTSDEVELOPMENT GMBH 197 ERSTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFTM.B.H. 198 EUROFINANCE 2000 SRL 199 EUROLEASE AMUN IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 200 EUROLEASE ANUBIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 201 EUROLEASE ISIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 202 EUROLEASE MARDUK IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 203 EUROLEASE RA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 204 EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 205 EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. & CO OEG VIENNA VIENNA BERLINO 1 1 1 VIENNA VIENNA BIELEFELD ROMA VIENNA BERLINO 1 1 1 1 1 1 ROMA VIENNA 1 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG PLANETHOME AG UNICREDIT SPA CALG ANLAGEN LEASING GMBH UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH VIENNA 1 VIENNA 206 EUROPA FACILITY MANAGEMENT LTD. 207 EUROPA FUND MANAGEMENT (EUROPA BEFEKTETESI ALAPKEZELO RT) 208 EUROPEAN-OFFICE-FOND 99,80 98,00 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 100,00 100,00 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 BUDAPEST 1 1 MONACO DI BAVIERA VIENNA VIENNA VIENNA MILANO VIENNA 4 1 1 1 1 1 214 FINANSE PLC. LONDRA 1 215 216 217 218 219 FINECO CREDIT S.P.A. FINECO LEASING S.P.A. FINECO VERWALTUNG AG FINECOBANK SPA FMC LEASING INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 220 FMZ SAVARIA SZOLGALTATO KFT 221 FMZ SIGMA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH MILANO BRESCIA MONACO MILANO BUDAPEST 1 1 1 1 1 BUDAPEST VIENNA 1 1 222 FOLIA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 223 FONDO SIGMA 224 FUGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. ROMA VIENNA 4 1 EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT GESMBH EXPANDA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. FACTORBANK AKTIENGESELLSCHAFT FAMILY CREDIT NETWORK SPA FIDES IMMOBILIEN TREUHAND GESELLSCHAFT M.B.H. 100,00 100,00 100,00 100,00 99,80 BUDAPEST 209 210 211 212 213 DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG EUROPA FUND MANAGEMENT (EUROPA BEFEKTETESI ALAPKEZELO RT) PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT LIMITED PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT LIMITED UNICREDIT BANK AG CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. BANK PEKAO SA HOLDING SP.Z.O.O. UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING KFT UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT SPA BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH .. 99,30 99,60 0,40 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 100,00 (3) 100,00 100,00 .. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 75,00 99,80 100,00 99,80 100,00 100,00 (3) UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 143 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) DENOMINAZIONE SEDE 225 G.N.E. GLOBAL GRUNDSTUCKSVERWERTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 226 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 227 GBS GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 228 GEBAUDELEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA VIENNA 1 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH CALG ANLAGEN LEASING GMBH 99,80 99,00 100,00 100,00 VIENNA 1 98,80 99,00 229 230 231 232 233 LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO VIENNA 4 4 4 4 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH GELDILUX-TS-2005 S.A. GELDILUX-TS-2007 S.A. GELDILUX-TS-2008 S.A. GELDILUX-TS-2009 S.A. GEMEINDELEASING GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 1,00 37,30 37,50 25,00 6,05 (3) (3) (3) (3) 37,50 (3) 234 GEMMA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. VERMIETUNGS KG 235 GIMMO IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND VERWALTUNGS GMBH MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA 4 236 GLAMAS BETEILIGUNGSVERWALTUNGS GMBH & CO ALPHA KEG VIENNA 1 237 GOLF- UND COUNTRY CLUB SEDDINER SEE IMMOBILIEN GMBH 238 GRAND CENTRAL FUNDING 239 GROSSKUGEL IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH 240 GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM POTSDAMER PLATZ (HAUS VATERLAND) BERLINO 1 HVB PROJEKT GMBH 94,00 NEW YORK MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA 4 1 UNICREDIT BANK AG HVB PROJEKT GMBH 100,00 1 241 GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT SIMON BESCHRANKT HAFTENDE KOMMANDITGESELLSCHAF 242 GRUNDSTUCKSVERWALTUNG LINZ-MITTE GMBH 243 GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. & CO. KG. 244 GRUWA GRUNDBAU UND WASSERBAU GMBH 245 GYOR BEVASARLOKOZPONT INGATLANBERUHAZO ES UZEMELTETO KORLATOLT FELELOSSEGU TAESASAG MONACO DI BAVIERA VIENNA BREGENZ 1 TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 100,00 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 BERLINO BUDAPEST 1 1 100,00 5,00 95,00 246 H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH MONACO DI BAVIERA 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG UNICREDIT BANK AG WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH 247 H.F.S. IMMOBILIENFONDS GMBH MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA 1 H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH HVB PROJEKT GMBH WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH 100,00 0,02 0,08 (3) 249 H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 1 GMBH & CO. KG (IMMOBILIENLEASING) 250 HERKU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. MONACO DI BAVIERA VIENNA 4 WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH 0,08 (3) 1 74,80 75,00 251 HOKA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. BANK PEKAO SA 25,00 25,00 74,80 75,00 248 H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 7 GMBH & CO. KG 252 HOLDING SP.Z.O.O. VARSAVIA 144 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 1 4 1 TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 100,00 100,00 - 66,67 33,33 (3) 98,24 10,00 90,00 100,00 segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 253 HONEU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 254 255 256 257 HVB - LEASING PLUTO KFT HVB ALTERNATIVE ADVISORS LLC HVB ASIA LIMITED HVB ASSET MANAGEMENT HOLDING GMBH 258 259 260 261 262 263 264 265 HVB AUTO LEASING EOOD HVB CAPITAL ASIA LIMITED HVB CAPITAL LLC HVB CAPITAL LLC II HVB CAPITAL LLC III HVB CAPITAL LLC VI HVB CAPITAL LLC VIII HVB CAPITAL PARTNERS AG 266 267 268 269 270 271 272 HVB FIERO LEASING OOD HVB FINANCE LONDON LIMITED HVB FUNDING TRUST I HVB FUNDING TRUST II HVB FUNDING TRUST III HVB FUNDING TRUST VIII HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG BUDAPEST NEW YORK SINGAPORE MONACO DI BAVIERA SOFIA HONG KONG WILMINGTON WILMINGTON WILMINGTON WILMINGTON WILMINGTON MONACO DI BAVIERA SOFIA LONDRA WILMINGTON WILMINGTON WILMINGTON WILMINGTON MONACO DI BAVIERA NEW YORK HONG KONG MONACO DI BAVIERA CAYMAN ISLANDS PRAGA BUDAPEST DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) 1 1 1 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG HVB VERWA 4 GMBH 25,00 100,00 100,00 100,00 100,00 1 1 1 1 1 1 1 1 HVB LEASING OOD UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 1 1 4 1 4 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 4 1 1 UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG 4,99 100,00 100,00 1 1 1 UNICREDIT BANK AG UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 100,00 SOFIA 1 280 HVB LEASING SLOVAKIA S.R.O. 281 HVB PROJEKT GMBH BRATISLAVA MONACO DI BAVIERA 1 1 UNICREDIT BULBANK AD UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. HVB IMMOBILIEN AG UNICREDIT BANK AG 10,00 90,00 100,00 94,00 6,00 282 HVB SUPER LEASING EOOD 283 HVB TECTA GMBH SOFIA MONACO DI BAVIERA 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. HVB IMMOBILIEN AG UNICREDIT BANK AG 100,00 94,00 6,00 284 HVB U.S. FINANCE INC. 285 HVB VERWA 4 GMBH NEW YORK MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA BUDAPEST 1 1 UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG 100,00 100,00 1 HVB VERWA 4 GMBH 100,00 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 273 HVB GLOBAL ASSETS COMPANY L.P. 274 HVB HONG KONG LIMITED 275 HVB IMMOBILIEN AG 276 HVB INVESTMENTS (UK) LIMITED 277 HVB LEASING CZECH REPUBLIC S.R.O. 278 HVB LEASING MAX INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 279 HVB LEASING OOD 286 HVB VERWA 4.4 GMBH 287 HVB-LEASING AIDA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 288 HVB-LEASING ATLANTIS INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 289 HVB-LEASING DANTE INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 290 HVB-LEASING FIDELIO INGATLANHASNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 291 HVB-LEASING FORTE INGATLANHASNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 74,80 75,00 (3) (3) (3) UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 145 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) DENOMINAZIONE SEDE 292 HVB-LEASING GARO KFT 293 HVB-LEASING HAMLET INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 294 HVB-LEASING JUPITER KFT 295 HVB-LEASING LAMOND INGATLANHASZNOSITO KFT. 296 HVB-LEASING MAESTOSO INGATLANHASZNOSITO KFT. 297 HVB-LEASING NANO KFT 298 HVB-LEASING OTHELLO INGATLANHASNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 299 HVB-LEASING ROCCA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 300 HVB-LEASING RUBIN KFT. 301 HVB-LEASING SMARAGD KFT. 302 HVB-LEASING SPORT INGATLANHASZNOSITO KOLATPOT FEOEOASSEGU TARSASAG 303 HVB-LEASING ZAFIR KFT. 304 HVZ GMBH & CO. OBJEKT KG BUDAPEST BUDAPEST 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST 1 1 1 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST 1 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00 100,00 100,00 BUDAPEST MONACO DI BAVIERA 1 1 100,00 100,00 305 HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH & CO. KG OBJEKT ARABELLASTRASSE 306 HYPO-REAL HAUS- & GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH & CO. 1. VERMIETUNGS KG 307 HYPO-REAL HAUS- & GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES BURGERLICHEN RECHTS NR. 1 308 HYPOVEREINS IMMOBILIEN EOOD 309 HYPOVEREINSFINANCE N.V. 310 I-FABER SPA 311 IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE 4 GBR MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA SOFIA AMSTERDAM MILANO BERLINO 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT KG HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 1 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 100,00 1 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 100,00 1 1 1 1 100,00 100,00 65,32 100,00 312 IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE WITTENBERGE GBR BERLINO 1 313 IMMOBILIENLEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 314 315 316 317 318 319 320 1 1 1 1 1 1 1 321 INTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH PRAGA PRAGA PRAGA BRATISLAVA BRATISLAVA SARAJEVO MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA UNICREDIT BULBANK AD UNICREDIT BANK AG UNICREDIT SPA UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. DRITTE UNIPRO IMMOBILIEN-PROJEKTIERUNGSGES M.B.H. ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT BANK AG 322 INTRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 93,85 6,15 100,00 323 324 325 326 ROMA PALERMO BRANDEBURGO UMAG 1 1 1 1 UMAG 1 HVB IMMOBILIEN AG UNICREDIT BANK AG PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT SPA BANCO DI SICILIA SPA UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I TURISTICKA AGENCIJA DD ZAGREBACKA BANKA DD VIENNA LEONDING 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH BLUE CAPITAL FONDS GMBH TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH 100,00 .. 99,03 0,10 .. 0,10 INPROX CHOMUTOV, S.R.O. INPROX KARLOVY VARY, S.R.O. INPROX KLADNO, S.R.O. INPROX POPRAD, SPOL. S.R.O. INPROX SR I., SPOL. S R.O. INTERKONZUM DOO SARAJEVO INTERNATIONALES IMMOBILIEN-INSTITUT GMBH IPSE 2000 S.P.A. IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A. ISB UNIVERSALE BAU GMBH ISTRA D.M.C. DOO 327 ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I TURISTICKA AGENCIJA DD 328 JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 329 JOHA GEBAUDE-ERRICHTUNGS-UND VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH 146 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 1 100,00 95,00 74,80 75,00 25,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 94,00 50,00 76,26 100,00 100,00 71,80 segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 330 JOINT STOCK COMMERCIAL BANK FOR SOCIAL DEVELOPMENT UKRSOTSBANK KIEV 1 331 JSC ATF BANK 332 KADMOS IMMOBILIEN LEASING GMBH 333 KHR PROJEKTENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT BORNITZSTRASSE I KG 334 KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP 335 KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD 336 KUNSTHAUS LEASING GMBH ALMATY CITY VIENNA MONACO DI BAVIERA LONDRA LONDRA VIENNA 1 1 1 337 KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. 338 LAGERMAX LEASING GMBH 339 LAGEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 340 LARGO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 VIENNA VIENNA VIENNA 1 1 1 341 LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-, ERRICHTUNGSUND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 342 LEASFINANZ BANK GMBH VIENNA 1 VIENNA 1 343 LEASFINANZ GMBH 344 LEGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA VIENNA 1 1 345 LELEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 346 LF BETEILIGUNGEN GMBH VIENNA 1 347 LIMITED LIABILITY COMPANY B.A. REAL ESTATE 348 LINO HOTEL-LEASING GMBH 349 LIPARK LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. MOSCA VIENNA VIENNA 1 1 1 350 LIVA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 351 LLC UKROTSBUD KIEV 1 352 353 354 355 MILANO ZAGABRIA NICOSIA VIENNA LOCALMIND SPA LOCAT CROATIA DOO LOWES LIMITED M. A. V. 7., BANK AUSTRIA LEASING BAUTRAGER GMBH & CO.OHG. 356 MARKETING ZAGREBACKE BANKE DOO 357 MARTIANEZ COMERCIAL, SOCIEDAD ANONIMA 358 359 360 361 362 363 364 365 ZAGABRIA PUERTO DE LA CRUZ MBC IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA MC MARKETING GMBH VIENNA MC RETAIL GMBH VIENNA MENUETT GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT VIENNA M.B.H. MERKURHOF GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MIT AMBURGO BESCHRANKTER HAFTUNG MEZZANIN FINANZIERUNGS AG VIENNA MIK BETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT BUDAPEST FELELOSSEGU TARSASAG MIK INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU BUDAPEST TARSASAG 1 1 1 PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE INTERNATIONAL UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH HVB PROJEKT GMBH DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) 69,19 69,21 26,15 99,70 99,80 100,00 26,16 100,00 UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 100,00 100,00 5,00 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,80 99,80 1,00 98,80 99,00 100,00 1 1 1 1 BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH LF BETEILIGUNGEN GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH ZAO UNICREDIT BANK UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH JOINT STOCK COMMERCIAL BANK FOR SOCIAL DEVELOPMENT UKRSOTSBANK UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING S.P.A. AI BETEILIGUNG GMBH UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH 95,76 100,00 100,00 98,04 100,00 1 1 ZAGREBACKA BANKA DD UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH 100,00 99,96 100,00 1 1 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG MC MARKETING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 100,00 99,80 1 100,00 1 1 BETEILIGUNGS-UND HANDELSGESELLSCHAFT IN HAMBURG MIT BESCHRANKTER HAFTUNG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING S.P.A. 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 95,00 99,80 100,00 100,00 100,00 99,00 100,00 100,00 74,80 75,00 25,00 99,80 100,00 100,00 100,00 99,80 74,80 100,00 75,00 25,00 99,80 100,00 99,00 100,00 100,00 56,67 100,00 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 147 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 366 MM OMEGA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH VIENNA 1 367 MOBILITY CONCEPT GMBH 368 MOC VERWALTUNGS GMBH & CO. IMMOBILIEN KG 1 4 369 MOGRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. UNTERHACHING MONACO DI BAVIERA VIENNA 1 370 MY BETEILIGUNGS GMBH 371 NAGE LOKALVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA VIENNA 1 1 372 NATA IMMOBILIEN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 373 NO. HYPO LEASING ASTRICTA GRUNDSTUCKVERMIETUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. 374 NXP CO-INVESTMENT PARTNERS VIII L.P. 375 OCEAN BREEZE ENERGY GMBH & CO. KG VIENNA DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING GMBH HVB PROJEKT GMBH 99,80 74,80 75,00 25,00 100,00 99,80 100,00 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH LONDRA MONACO DI BAVIERA LUSSEMBURGO VIENNA 1 4 HVB CAPITAL PARTNERS AG OCEAN BREEZE FINANCE S.A. 85,00 - 4 1 99,80 378 OLG HANDELS- UND BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 379 OLG INDUSTRIEGUTER LEASING GMBH & CO. KG. 380 OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT OSTRAGEHEGE KG VIENNA 1 VIENNA MONACO DI BAVIERA 1 1 381 OOO UNICREDIT LEASING MOSCA 1 382 OPEN ACCUMULATIVE PENSIOON FUND OTAN JSC 383 OPEN JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK 384 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 1 1 1 385 OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO. CENTERPARK KG ALMATY CITY LUCK MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA UNICREDIT BANK AG UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH HVB IMMOBILIEN AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT LEASING S.P.A. ZAO UNICREDIT BANK JSC ATF BANK BANK PEKAO SA HVB PROJEKT GMBH 386 OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO. GEWERBEPARK KG MONACO DI BAVIERA 1 387 PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OG 388 PARZHOF-ERRICHTUNGS- UND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA VIENNA 1 1 389 PAZONYI’98 INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 390 PEKAO BANK HIPOTECZNY S.A. BUDAPEST 1 VARSAVIA 1 391 392 393 394 LUBLIN VARSAVIA VARSAVIA VARSAVIA 1 1 1 1 395 PEKAO LEASING SP ZO.O. VARSAVIA 1 396 PEKAO PIONEER P.T.E. SA VARSAVIA 1 397 PEKAO TELECENTRUM SP. ZOO CRACOVIA 1 376 OCEAN BREEZE FINANCE S.A. 377 OCT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H PEKAO FAKTORING SP. ZOO PEKAO FINANCIAL SERVICES SP. ZOO PEKAO FUNDUSZ KAPITALOWY SP. ZOO PEKAO LEASING HOLDING S.A. 148 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 1 60,00 23,00 100,00 (3) 51,50 6,00 95,00 (3) (3) 100,00 100,00 86,12 94,00 6,00 60,00 40,00 89,00 100,00 100,00 HVB PROJEKT GMBH T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V. T & P VASTGOED STUTTGART B.V. HVB PROJEKT GMBH T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V. T & P VASTGOED STUTTGART B.V. SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. 10,00 30,00 60,00 10,00 30,00 60,00 100,00 99,60 0,20 100,00 BANK PEKAO SA HOLDING SP.Z.O.O. BANK PEKAO SA BANK PEKAO SA BANK PEKAO SA BANK PEKAO SA UNICREDIT LEASING S.P.A. BANK PEKAO SA PEKAO LEASING HOLDING S.A. BANK PEKAO SA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA BANK PEKAO SA 99,96 0,04 100,00 100,00 100,00 80,10 19,90 36,49 63,51 65,00 35,00 100,00 100,00 99,80 segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 398 PELOPS LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 399 PENSIONSKASSE DER HYPO VEREINSBANK VVAG MONACO DI BAVIERA BUDAPEST VIENNA HAMILTON DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) 99,80 100,00 4 EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AG - (3) 1 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 99,80 100,00 100,00 DUBLINO MILANO 1 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 100,00 HERTZELIA PITUACH DOVER PRAGA BUCAREST 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 1 1 1 409 PIONEER ASSET MANAGEMENT SA 410 PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY SRO IN LIQUIDATION 411 PIONEER FUNDS DISTRIBUTOR INC 412 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 413 PIONEER GLOBAL FUNDS DISTRIBUTOR LTD 414 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (AUSTRALIA) PTY LIMITED 415 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (HK) LIMITED 416 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (TAIWAN) LTD. 417 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS LIMITED 418 PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC 419 PIONEER INVESTMENT COMPANY AS 420 PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT LIMITED 421 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC 422 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LIMITED 423 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LLC LUSSEMBURGO PRAGA 1 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 100,00 97,43 2,57 100,00 100,00 BOSTON MILANO HAMILTON SYDNEY 1 1 1 1 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC UNICREDIT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 100,00 100,00 100,00 HONG KONG TAIPEI DUBLINO WILMINGTON PRAGA BUDAPEST WILMINGTON DUBLINO MOSCA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 424 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SHAREHOLDER SERVICES INC. 425 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ 426 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. 427 PIONEER INVESTMENTS AG 428 PIONEER INVESTMENTS AUSTRIA GMBH 429 PIONEER INVESTMENTS KAPITALANLAGEGESELLSCHAFT MBH 430 PIONEER PEKAO INVESTMENT FUND COMPANY SA (POLISH NAME: PIONEER PEKAO TFI SA) 431 PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA BOSTON 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER ASSET MANAGEMENT AS PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 1,00 99,00 100,00 MILANO 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 WILMINGTON BERNA VIENNA MONACO DI BAVIERA VARSAVIA 1 1 1 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 100,00 100,00 100,00 1 PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA 100,00 VARSAVIA 1 BANK PEKAO SA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA UNICREDIT BANK AG PLANETHOME AG RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. ZAGREBACKA BANKA DD HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG 49,00 51,00 100,00 100,00 99,90 0,10 400 PESTSZENTIMREI SZAKORVOSI RENDELO KFT. 401 PIANA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 402 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT (BERMUDA) LIMITED 403 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT LTD 404 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT SGR PA 405 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (ISRAEL) LTD 406 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (NEW YORK) LTD 407 PIONEER ASSET MANAGEMENT AS 408 PIONEER ASSET MANAGEMENT S.A.I. S.A. 432 PLANETHOME AG UNTERFOHRING 433 PLANETHOME GMBH MANNHEIM 434 PMG BAUPROJEKTMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA & CO FINANZIERUNGS OEG 1 1 1 435 POMINVEST DD 436 PORTIA GRUNDSTUCKS-VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT KG 1 1 SPLIT MONACO DI BAVIERA 88,66 100,00 88,95 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 149 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 437 POSATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 438 PRELUDE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 439 PRIM Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 440 PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE INTERNATIONAL 441 PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA KIEV 1 1 VIENNA 1 442 443 444 445 446 PRVA STAMBENA STEDIONICA DD ZAGREB QUADEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. QUART Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. QUERCIA FUNDING SRL QUERCIA SOFTWARE SPA ZAGABRIA VIENNA VIENNA VERONA VERONA 1 1 1 1 1 447 448 449 450 QUINT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH REAL ESTATE MANAGEMENT POLAND SP. Z O.O. REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. REAL-RENT LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. REDSTONE REGEV REALITATENVERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. RONCASA IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH VIENNA VIENNA VARSAVIA VIENNA 1 1 1 1 VIENNA LONDRA VIENNA MONACO DI BAVIERA VIENNA 1 4 1 1 MONACO DI BAVIERA 457 RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 458 RWF REAL - WERT GRUNDSTUCKSVERMIETUNGSGESELLS VIENNA CHAFTM.B.H. & CO. OBJEKT 4 451 452 453 454 455 RONDO LEASING GMBH 456 ROSENKAVALIER 2008 GMBH 1 1 1 459 S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.) SPA 460 SALOME FUNDING LTD. 461 SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH & CO. OHG VERWALTUNGSZENTRUM MILANO DUBLINO MONACO DI BAVIERA 1 4 1 462 SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT 463 SECA-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA VIENNA 1 1 464 SEDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 465 SEXT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H 466 SHS LEASING GMBH VIENNA VIENNA 1 1 467 SIA UNICREDIT INSURANCE BROKER 468 SIA UNICREDIT LEASING RIGA RIGA 1 1 469 SIGMA LEASING GMBH VIENNA 1 150 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH ZAGREBACKA BANKA DD UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH CALG ANLAGEN LEASING GMBH UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH HVB PROJEKT GMBH DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) 74,80 75,00 25,00 98,80 99,00 1,00 99,80 100,00 100,00 74,80 75,00 25,00 100,00 99,80 99,80 65,00 100,00 100,00 100,00 99,80 99,90 100,00 99,80 99,80 99,80 90,00 100,00 100,00 100,00 (3) 100,00 WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AG 100,00 - (3) CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA UNICREDIT BANK AG PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT KG TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT UNICREDIT BANK AUSTRIA AG CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH SIA UNICREDIT LEASING AS UNICREDIT BANK UNICREDIT LEASING S.P.A. CALG ANLAGEN LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 99,83 0,17 100,00 97,78 100,00 (3) 2,22 100,00 74,80 25,00 99,80 100,00 99,80 98,80 100,00 99,00 1,00 100,00 49,00 51,00 99,40 0,40 75,00 99,60 segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 470 SIRIUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH MONACO DI BAVIERA 1 471 SOFIGERE SOCIETE PAR ACTIONS SIMPLIFIEE 472 SOFIMMOCENTRALE S.A. 473 SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR) S.P.A. 474 SOLARIS VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. VERMIETUNGS KG 475 SOLOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. SIRIUS BETEILIGUNGS KG 476 SONATA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. PARIGI BRUSSEL ROMA 477 SPECTRUM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 478 SRQ FINANZPARTNER AG 479 STEWE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) 1 4 1 HVB PROJEKT GMBH SOLOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. SIRIUS BETEILIGUNGS KG UNICREDIT SPA EUROPEAN-OFFICE-FOND UNICREDIT SPA 5,00 95,00 100,00 100,00 MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA VIENNA 1 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 94,90 1 HVB PROJEKT GMBH 1 VIENNA 1 BERLINO VIENNA 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH ARNO GRUNDSTUCKVERWALTUNGS GESELLSHAFT M.B.H. WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. DAB BANK AG PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING GMBH JOINT STOCK COMMERCIAL BANK FOR SOCIAL DEVELOPMENT UKRSOTSBANK HVB PROJEKT GMBH HVB PROJEKT GMBH TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AG HVB TECTA GMBH 100,00 98,80 1,00 81,61 24,00 75,80 AMBURGO KIEV 1 4 482 T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V. 483 T & P VASTGOED STUTTGART B.V. 484 TELEDATA CONSULTING UND SYSTEMMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B.H. 485 TENDER OPTION BONDS 486 TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND FINANZIERUNGSVERMITTLUNGSKG 487 TERZ Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. AMSTERDAM AMSTERDAM VIENNA 1 1 1 NEW YORK MONACO DI BAVIERA 4 1 VIENNA 1 488 TIME TRUCKS LASTWAGEN- UND AUFLIEGER VERMIETUNGS- UND LEASINGGES.M.B.H. 489 TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT VIENNA 1 MONACO DI BAVIERA 1 490 TREDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 491 TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 492 TREVI FINANCE N. 2 S.P.A. 1 1 1 UNICREDIT SPA 60,00 1 UNICREDIT SPA 60,00 495 UCL NEKRETNINE D.O.O. VIENNA CONEGLIANO (TREVISO) CONEGLIANO (TREVISO) CONEGLIANO (TREVISO) SARAJEVO PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT KG UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH UNICREDIT SPA 1 30,00 496 UFFICIUM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 497 UIB UNIVERSALE BAU HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H. 498 UNI IT SRL BRANDENBURG LAVIS (TRENTO) 1 1 499 UNICOM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 500 UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. VIENNA LUSSEMBURGO 1 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH ISB UNIVERSALE BAU GMBH UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AG 493 TREVI FINANCE N. 3 S.R.L. 494 TREVI FINANCE S.P.A. 99,00 100,00 480 STRUCTURED LEASE GMBH 481 SVIF UKRSOTSBUD UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH (3) 100,00 - 76,00 (3) 87,50 87,50 100,00 75,00 (3) 99,80 100,00 100,00 99,67 99,80 100,00 100,00 60,00 70,00 5,00 95,00 100,00 51,00 99,80 100,00 100,00 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 151 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) DENOMINAZIONE SEDE 501 UNICREDIT (SUISSE) BANK SA 502 UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI LUGANO MILANO 503 504 505 506 UNICREDIT AUTO LEASING E.O.O.D. UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA UNICREDIT BANCA SPA UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT & ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ LIMITATA RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE 1 1 DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA ASPRA FINANCE SPA BANCO DI SICILIA SPA FAMILY CREDIT NETWORK SPA FINECO CREDIT S.P.A. FINECOBANK SPA PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT SGR PA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.) SPA SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR) S.P.A. UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA UNICREDIT BANCA SPA UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT & ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ LIMITATA UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA UNICREDIT FACTORING SPA UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING AD UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA BANCO DI SICILIA SPA FINECOBANK SPA UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA UNICREDIT BANCA SPA UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA UNICREDIT SPA 100,00 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 99,80 100,00 100,00 100,00 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 99,93 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 SOFIA ROMA BOLOGNA MILANO 1 1 1 1 1 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA 90,93 100,00 509 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 510 UNICREDIT BANK CZECH REPUBLIC A.S. 511 UNICREDIT BANK DD BANJA LUKA MONACO DI BAVIERA VIENNA PRAGA MOSTAR 1 1 1 512 513 514 515 516 517 BUDAPEST DUBLINO BELGRADO BRATISLAVA LUBIANA VERONA 1 1 1 1 1 1 UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA ZAGREBACKA BANKA DD UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA 99,99 100,00 24,40 3,27 65,59 100,00 100,00 100,00 99,03 99,99 60,00 507 UNICREDIT BANK AD BANJA LUKA 508 UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. UNICREDIT BANK IRELAND PLC UNICREDIT BANK SERBIA JSC UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D. UNICREDIT BPC MORTGAGE S.R.L. 152 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 24,29 3,28 65,69 segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 518 UNICREDIT BROKER DOO SARAJEVO ZA BROKERSKE POSLOVE U OSIGURANJU 519 UNICREDIT BROKER S.R.O. SARAJEVO 1 BRATISLAVA 1 520 UNICREDIT BULBANK AD SOFIA 1 521 UNICREDIT BUSINESS PARTNER GMBH VIENNA 1 522 UNICREDIT BUSINESS PARTNER S.R.O. PRAGA 1 523 UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI COLOGNO MONZESE 1 524 UNICREDIT CA IB ROMANIA SRL BUCAREST 1 525 UNICREDIT CAIB AG VIENNA 1 526 527 528 529 UNICREDIT CAIB CZECH REPUBLIC AS UNICREDIT CAIB HUNGARY LTD UNICREDIT CAIB POLAND S.A. UNICREDIT CAIB SECURITIES UK LTD. PRAGA BUDAPEST VARSAVIA LONDRA 1 1 1 1 530 531 532 533 534 535 UNICREDIT CAIB SERBIA LTD BELGRADE UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S. UNICREDIT CAIB SLOVENIJA DOO UNICREDIT CAIB UK LTD. IN LIQUIDATION UNICREDIT CAPITAL MARKETS INC. UNICREDIT CONSUMER FINANCING AD BELGRADO BRATISLAVA LUBIANA LONDRA NEW YORK SOFIA 1 1 1 1 1 1 536 UNICREDIT CONSUMER FINANCING IFN S.A. BUCAREST 1 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 VERONA VERONA ROMA DOVER BUDAPEST SOFIA MILANO MILANO PRAGA BRATISLAVA BUDAPEST 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT IMMOBILIARE S.P.A. UNICREDIT DELAWARE INC UNICREDIT FACTORING PENZUGYI SZOLGALTATO ZRT UNICREDIT FACTORING EAD UNICREDIT FACTORING SPA UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O. UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O. UNICREDIT FUGGETLEN BIZTOSITASKOZVETITO KFT UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI BANCO DI SICILIA SPA FINECOBANK SPA UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA UNICREDIT BANCA SPA UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT SPA UNIMANAGEMENT SRL UNICREDIT CAIB AG UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S. BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG GMBH UNICREDIT CAIB AG UNICREDIT CAIB AG UNICREDIT CAIB AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT CAIB AG UNICREDIT CAIB AG UNICREDIT CAIB AG UNICREDIT CAIB AG UNICREDIT CAIB AG HVB U.S. FINANCE INC. UNICREDIT BULBANK AD UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. UNICREDIT BULBANK AD UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING CZ, A.S. UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S. UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. UNICREDIT LEASING KFT DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) 100,00 19,68 80,32 92,10 .. 100,00 100,00 .. .. .. .. 18,11 28,81 .. .. .. .. .. 53,07 .. 99,98 0,02 100,00 100,00 100,00 100,00 .. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 49,90 50,10 65,00 35,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 25,20 74,80 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 153 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 548 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH 549 UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI VIENNA 1 MILANO 1 DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) 550 UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH VIENNA 1 551 UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION MANAGEMENT GMBH 552 UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH 553 UNICREDIT INGATLANLIZING ZRT 554 UNICREDIT INSURANCE BROKER EOOD 555 UNICREDIT INSURANCE BROKER SRL VIENNA 1 EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. BANCO DI SICILIA SPA FAMILY CREDIT NETWORK SPA FINECO CREDIT S.P.A. FINECOBANK SPA PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT SGR PA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.) SPA UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA UNICREDIT BANCA SPA UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT & ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ LIMITATA UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA UNICREDIT FACTORING SPA UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT SPA UNIMANAGEMENT SRL UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION MANAGEMENT GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST SOFIA BUCAREST 1 1 1 100,00 100,00 99,80 556 UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG) SA 557 UNICREDIT IRELAND FINANCIAL SERVICES LTD (IN LIQUIDATION) 558 UNICREDIT JELZALOGBANK ZRT. 559 UNICREDIT KFZ LEASING GMBH LUSSEMBURGO DUBLINO 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING AD BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK IRELAND PLC BUDAPEST VIENNA 1 1 560 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 561 UNICREDIT LEASING AD VIENNA SOFIA 1 1 562 UNICREDIT LEASING AVIATION GMBH 563 UNICREDIT LEASING BAUTRAGER GMBH 564 UNICREDIT LEASING CORPORATION IFN S.A. AMBURGO VIENNA BUCAREST 1 1 1 154 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING S.P.A. HVB LEASING OOD UNICREDIT BULBANK AD UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. 99,80 100,00 .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. 24,72 10,02 .. .. .. .. .. .. .. 65,26 .. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 99,98 40,22 24,37 10,05 25,36 100,00 99,80 80,00 20,00 100,00 segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 565 566 567 568 569 ZAGABRIA PRAGA SARAJEVO AMBURGO BUCAREST 1 1 1 1 1 570 UNICREDIT LEASING FUHRPARKMANAGEMENT GMBH 571 UNICREDIT LEASING GMBH 572 UNICREDIT LEASING HUNGARY ZRT VIENNA AMBURGO BUDAPEST 1 1 1 573 UNICREDIT LEASING IMMOTRUCK ZRT. BUDAPEST 1 574 575 576 577 UNICREDIT LEASING KFT UNICREDIT LEASING LUNA KFT UNICREDIT LEASING MARS KFT UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 578 UNICREDIT LEASING REAL ESTATE S.R.O. 579 UNICREDIT LEASING ROMANIA IFN S.A. BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST 1 1 1 1 BRATISLAVA BUCAREST 1 1 580 UNICREDIT LEASING S.P.A. BOLOGNA 1 581 UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S. BRATISLAVA 1 582 583 584 585 UNICREDIT LEASING SRBIJA D.O.O. BEOGRAD UNICREDIT LEASING TOB UNICREDIT LEASING URANUS KFT UNICREDIT LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH & CO KG 586 UNICREDIT LEASING, LEASING, D.O.O. BELGRADO KIEV BUDAPEST VIENNA 1 1 1 1 LUBIANA 1 587 UNICREDIT LONDON INVESTMENTS LIMITED 588 UNICREDIT LUNA LEASING GMBH 589 UNICREDIT LUXEMBOURG FINANCE SA LONDRA VIENNA LUSSEMBURGO 1 1 1 590 UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. 591 UNICREDIT MERCHANT S.P.A. 592 UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH ROMA ROMA VIENNA 1 1 1 593 UNICREDIT PARTNER D.O.O ZAGABRIA 1 594 UNICREDIT PARTNER D.O.O BEOGRAD 595 UNICREDIT PARTNER LLC BELGRADO KIEV 1 1 596 UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH VIENNA 1 597 598 599 600 PRAGA VIENNA TORINO VERONA 1 1 1 1 UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING UNICREDIT LEASING CZ, A.S. UNICREDIT LEASING D.O.O. UNICREDIT LEASING FINANCE GMBH UNICREDIT LEASING FLEET MANAGEMENT S.R.L. UNICREDIT POIJIST’OVACI MAKLERSKA SPOL. S R.O. UNICREDIT POLARIS LEASING GMBH UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA UNICREDIT REAL ESTATE ADVISORY SRL DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING GMBH UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AG BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00 100,00 100,00 100,00 10,00 90,00 100,00 100,00 3,57 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS UNICREDIT LEASING CZ, A.S. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00 100,00 .. 31,01 68,99 19,90 8,80 71,30 100,00 100,00 80,00 100,00 UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT BANK AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG) SA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING CZ, A.S. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT SPA UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA 3,63 96,37 100,00 99,80 100,00 96,43 30,00 70,00 100,00 80,00 80,00 100,00 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 20,00 80,00 100,00 100,00 74,80 25,00 100,00 99,80 100,00 51,00 75,00 100,00 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 155 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) DENOMINAZIONE SEDE 601 UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI GENOVA RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE 1 DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) 606 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH 607 UNICREDIT ZAVAROVALNO ZASTOPINSKA DRUZBA DOO VIENNA LUBIANA 1 1 608 UNICREDIT ZEGA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 609 UNICREDIT-LEASING HOMONNA INGATLNHASZNOSITO KFT 610 UNICREDIT-LEASING HOSPES KFT 611 UNICREDIT-LEASING NEPTUNUS KFT 612 UNICREDIT-LEASING ORION INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 613 UNICREDIT-LEASING SATURNUS KFT 614 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST I 615 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST II 616 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST III BUDAPEST 1 ASPRA FINANCE SPA BANCO DI SICILIA SPA FINECO CREDIT S.P.A. FINECOBANK SPA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.) SPA SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR) S.P.A. UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA UNICREDIT BANCA SPA UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT & ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ LIMITATA UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA UNICREDIT FACTORING SPA UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA UNICREDIT SPA UNIMANAGEMENT SRL UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH AI BETEILIGUNG GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. BANK AUSTRIA-CEE BETEILIGUNGS GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING ROMANIA IFN S.A. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST 1 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 96,35 100,00 BUDAPEST NEWARK NEWARK NEWARK 1 1 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III 100,00 100,00 100,00 100,00 602 UNICREDIT RENT D.O.O. BEOGRAD 603 UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED 604 UNICREDIT TECHRENT LEASING GMBH BELGRADO NICOSIA VIENNA 1 1 1 605 UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. BUCAREST 1 156 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. 100,00 .. 100,00 100,00 99,00 1,00 0,01 0,01 0,01 50,56 0,01 .. 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) DENOMINAZIONE SEDE 617 618 619 620 621 622 623 NEWARK DOVER DOVER DELAWARE DELAWARE TORINO BERLINO UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST IV UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC I UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC II UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV UNIMANAGEMENT SRL UNIVERSALE BUCHHOLZ GBR RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE 1 1 1 1 1 1 1 624 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. 625 UNIVERSALE INTERNATIONAL POLAND SP.ZO.O. VIENNA VARSAVIA 1 1 626 UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT GMBH 627 UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTSZERVEZESI KFT. BERLINO 1 BUDAPEST 1 628 UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH 629 UNIVERSALE INTERNATIONAL SPOL S.R.O., PRAG VIENNA PRAGA 1 1 630 UPI POSLOVNI SISTEM DOO SARAJEVO 1 631 V.M.G. VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH MONACO DI BAVIERA WILMINGTON VIENNA 1 MONACO DI BAVIERA AMBURGO MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA 1 MONACO DI BAVIERA VIENNA 1 640 WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H. 641 WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR DEN DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT VIENNA VIENNA 4 1 642 WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. 643 XELION DORADCY FINANSOWI SP. ZOO VIENNA 1 VARSAVIA 1 644 Z LEASING ALFA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 645 Z LEASING ARKTUR IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 646 Z LEASING AURIGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 647 Z LEASING CORVUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 632 VANDERBILT CAPITAL ADVISORS LLC 633 VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H. 634 WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH 635 WEALTHCAP INITIATOREN GMBH 636 WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH 637 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 638 WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH 639 WED DONAU- CITY GMBH 1 1 1 1 1 1 UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT GMBH DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES. M.B.H. UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK DD ZANE BH DOO H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AG WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH UNICREDIT BANK AG WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR DEN DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 66,17 33,33 100,00 99,57 0,43 100,00 99,70 99,69 0,30 100,00 100,00 0,31 48,80 20,63 100,00 100,00 74,80 75,00 25,00 100,00 100,00 100,00 6,00 94,00 100,00 100,00 (3) 48,06 38,00 62,00 99,80 100,00 1 BANK PEKAO SA UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 50,00 50,00 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 99,80 100,00 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 157 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) DENOMINAZIONE SEDE 648 Z LEASING DORADO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 649 Z LEASING DRACO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 650 Z LEASING GAMA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 651 Z LEASING GEMINI IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 652 Z LEASING HEBE IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 653 Z LEASING HERCULES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 654 Z LEASING IPSILON IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 655 Z LEASING ITA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 656 Z LEASING JANUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 657 Z LEASING KALLISTO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 658 Z LEASING KAPA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 659 Z LEASING LYRA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 660 Z LEASING NEREIDE IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 661 Z LEASING OMEGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 662 Z LEASING PERSEUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 663 Z LEASING POLLUX IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 664 Z LEASING RIGEL IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 665 Z LEASING SCORPIUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 666 Z LEASING SIRIUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 667 Z LEASING TAURUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 668 Z LEASING VENUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 669 Z LEASING VOLANS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 670 ZABA TURIZAM DOO 671 ZAGREB NEKRETNINE DOO 672 ZAGREBACKA BANKA DD 673 ZANE BH DOO 674 ZAO IMB-LEASING 675 ZAO LOCAT LEASING RUSSIA 676 ZAO UNICREDIT BANK 677 ZB INVEST DOO 678 ZETA FUNF HANDELS GMBH 679 ZWEITE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH GEBAUDELEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 VIENNA 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,80 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 ZAGABRIA ZAGABRIA ZAGABRIA SARAJEVO MOSCA MOSCA MOSCA ZAGABRIA VIENNA BERLINO 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 ZAGREBACKA BANKA DD ZAGREBACKA BANKA DD UNICREDIT BANK AUSTRIA AG ZAGREB NEKRETNINE DOO ZAO UNICREDIT BANK OOO UNICREDIT LEASING UNICREDIT BANK AUSTRIA AG ZAGREBACKA BANKA DD UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT GMBH 158 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 99,80 100,00 100,00 100,00 84,21 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)) DENOMINAZIONE SEDE RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE A.2 CONSOLIDATE PROPORZIONALMENTE 1 INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH VIENNA 7 2 KOC FINANSAL HIZMETLER AS 3 ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED ISTANBUL HAMILTON 7 7 4 STICHTING CUSTODY SERVICES KBN 5 UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS AMSTERDAM ISTANBUL 7 7 6 YAPI KREDI AZERBAIJAN BAKU 7 7 YAPI KREDI BANK NEDERLAND NV AMSTERDAM 7 8 YAPI KREDI EMEKLILIK AS ISTANBUL 7 9 YAPI KREDI FAKTORING AS ISTANBUL 7 10 YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO ISTANBUL 7 11 YAPI KREDI HOLDING BV 12 YAPI KREDI MOSCOW AMSTERDAM MOSCA 7 7 13 YAPI KREDI PORTFOY YONETIMI AS BARBAROS 7 14 YAPI KREDI SIGORTA AS ISTANBUL 7 15 YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS ISTANBUL 7 16 YAPI KREDI YATIRIM ORTAKLIGI AS ISTANBUL 7 17 YAPI VE KREDI BANKASI AS ISTANBUL 7 PIONEER INVESTMENTS AUSTRIA GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT (BERMUDA) LIMITED YAPI KREDI BANK NEDERLAND NV KOC FINANSAL HIZMETLER AS YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI HOLDING BV YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FAKTORING AS YAPI KREDI SIGORTA AS YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FAKTORING AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FAKTORING AS YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS YAPI VE KREDI BANKASI AS KOC FINANSAL HIZMETLER AS DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) .. 50,00 50,00 50,00 40,90 44,63 .. 4,39 0,04 0,04 40,82 13,40 27,50 0,01 38,40 0,01 .. .. 40,88 .. 40,43 40,90 0,06 40,83 35,71 5,17 3,25 4,90 30,27 .. 40,89 18,39 4,54 40,90 Note alla tabella dell’area di consolidamento integrale e proporzionale: 1. Tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria; 2 = influenza dominante nell’assemblea ordinaria; 3 = accordi con altri soci; 4 = altre forme di controllo; 5 = direzione unitaria ex art.26 comma 1, del “decreto legislativo 87/92”; 6 = direzione unitaria ex art.26 comma 2, del “decreto legislativo 87/92”; 7 = controllo congiunto. 8 = imprese collegate 2. Disponibilità voti nell’assemblea ordinaria. I diritti di voto sono riportati solo laddove diversi dalla % di partecipazione al capitale. 3. Società consolidate integralmente ai sensi del SIC 12. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 159 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Variazioni nell’area di consolidamento Le società consolidate integralmente, compresa la Capogruppo, sono passate da 660 a fine dicembre 2008 a 679 di fine dicembre 2009 con un aumento di 19 società, mentre le società consolidate proporzionalmente, che a fine dicembre 2008 assommavano a 18 risultano 17 a dicembre 2009 con una riduzione di una società (TLX Spa, Milano). Nella tabella che segue sono indicate le variazioni intervenute nelle partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente). Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente): variazioni annue NUMERO DI SOCIETÀ A. Rimanenze iniziali B. Variazioni in aumento B1. Costituzioni B2. Variazione del metodo di consolidamento B3. Entità oggetto di primo consolidamento nel 2009 C. Variazioni in diminuzione C1. Cessioni C2. Variazione del metodo di consolidamento C3. Fusioni in altre società del Gruppo D. Rimanenze finali 660 55 10 31 14 36 16 7 13 679 Il dettaglio delle variazioni intervenute in aumento e in diminuzione nei dodici mesi a livello di singola società risulta come segue: Variazioni in aumento Costituzione di nuove società DENOMINAZIONE CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1050 WIEN, SIEBENBRUNNENGASSE 10-21 OG CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1120 WIEN, SCHONBRUNNER SCHLOSS-STRASSE 38-42 OG SEDE VIENNA VIENNA CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ACHT OG CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT FUNF OG VIENNA VIENNA CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT VIER OG VIENNA DENOMINAZIONE CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ZEHN OG UNICREDIT BROKER DOO SARAJEVO ZA BROKERSKE POSLOVE U OSIGURANJU UNICREDIT-LEASING ORION INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG CEAKSCH VERWALTUNGS GMBH UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SEDE VIENNA SARAJEVO BUDAPEST VIENNA BUDAPEST Le costituzioni si riferiscono ad una società del sub-gruppo UniCredit Bank Austria e nove del sub-gruppo UniCredit Leasing SpA. L’impatto sull’attivo consolidato del gruppo è poco significativo. 160 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Variazioni del metodo di consolidamento DENOMINAZIONE AGROB IMMOBILIEN AG CAMERON GRANVILLE 2 ASSET MANAGEMENT INC CAMERON GRANVILLE 3 ASSET MANAGEMENT INC. CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPV-AMC) , INC CHRISTOPH REISEGGER GESELLSCHAFT M.B.H. DINERS CLUB CEE HOLDING AG DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O. EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG EPSSILON LIEGENSCHAFTSDEVELOPMENT GMBH EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT GESMBH GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT SIMON BESCHRANKT HAFTENDE KOMMANDITGESELLSCHAF HVB ASIA LIMITED HVB FINANCE LONDON LIMITED LLC UKROTSBUD MERKURHOF GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG MEZZANIN FINANZIERUNGS AG SEDE ISMANING TAGUIG TAGUIG TAGUIG VIENNA VIENNA VARSAVIA VIENNA VIENNA VIENNA MONACO DI BAVIERA SINGAPORE LONDRA KIEV HAMBURG VIENNA DENOMINAZIONE NXP CO-INVESTMENT PARTNERS VIII L.P. PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OG UNICREDIT BPC MORTGAGE S.R.L. UNICREDIT CAPITAL MARKETS INC. UNICREDIT CONSUMER FINANCING IFN S.A. UNICREDIT FACTORING PENZUGYI SZOLGALTATO ZRT UNICREDIT LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH & CO KG UNICREDIT LONDON INVESTMENTS LIMITED WED DONAU- CITY GMBH WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H. WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR DEN DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT ARANY PENZUGYI LIZING ZRT. BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. ACHTE OBJEKTE GROBRITANNIEN KG DBC SP. ZOO SEDE LONDRA VIENNA VERONA NEW YORK BUCAREST BUDAPEST VIENNA LONDRA VIENNA VIENNA VIENNA BUDAPEST VIENNA HAMBURG VARSAVIA Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nell’esercizio 2009, riguardano prevalentemente trasferimenti dalla voce 100 Partecipazioni (quindici società controllate dal sub-gruppo Bank Austria, dodici dal sub-gruppo HVB e quattro da altre società). Entità oggetto di primo consolidamento nel 2009 DENOMINAZIONE ALTUS ALPHA GELDILUX-TS-2009 S.A. GRAND CENTRAL FUNDING SEDE DUBLINO LUSSEMBURGO NEW YORK HVB FUNDING TRUST I WILMINGTON HVB FUNDING TRUST III REDSTONE SOFIMMOCENTRALE S.A. WILMINGTON LONDRA BRUSSEL DENOMINAZIONE SVIF UKRSOTSBUD TENDER OPTION BONDS EUROPEAN-OFFICE-FOND HYPO-REAL HAUS- & GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH & CO. 1. VERMIETUNGS KG HYPO-REAL HAUS- & GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES BURGERLICHEN RECHTS NR. 1 KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD SEDE KIEV NEW YORK MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA LONDRA LONDRA Si tratta di società precedentemente considerate non significative, ad eccezione di Altusalpha e di Redstone (per la quale si veda “Parte E - Informazioni sui rischi - Informativa relativa ai prodotti strutturati di credito e derivati di negoziazione con la clientela”. L’impatto sull’attivo consolidato del Gruppo è stato pari a 0,20%. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 161 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Variazioni in diminuzione Cessioni DENOMINAZIONE BA-CA ADAGIO LEASING GMBH BACA-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG BA-CREDITANSTALT LEASING ECOS SP. Z O.O. BODEHEWITT AG & CO. KG CUKOR INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG EURO-IMMOPROFIL HAUS VIOLA SONNENBLUME SENIORENBETREUUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO KEG HVB CESAR D.O.O. BEOGRAD SEDE VIENNA DENOMINAZIONE GRUNWALD HYPERION IMMOBILIENVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. KAMILLE SENIORENRESIDENZ IMMOBILIEN G.M.B.H. & CO. KEG POLIMAR 13 SPOLKA Z OGRANICZONA ODPOWIEDZIALNOSCIA POLIMAR 6 SPOLKA Z OGRANICZONA ODPOWIEDZIALNOSCIA BUDAPEST MONACO DI BAVIERA VEREINSBANK VICTORIA BAUSPAR AKTIENGESELLSCHAFT SENIORENWOHNHEIM TROFAIACH GESELLSCHAFT MBH & CO KEG BUDAPEST VARSAVIA VIENNA BELGRADO Z LEASING KSI IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BROKER SPA SEDE VIENNA VIENNA VARSAVIA VARSAVIA MONACO DI BAVIERA LOEBEN VIENNA MILANO Le cessioni realizzate riguardano prevaletemente il sub-gruppo Leasing. Variazioni del metodo di consolidamento DENOMINAZIONE ALEXANDERSSON REAL ESTATE I B.V. ANWA GESELLSCHAFT FUR ANLAGENVERWALTUNG MBH BAYERISCHE WOHNUNGSGESELLSCHAFT FUR HANDEL UND INDUSTRIE MBH BETATERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH SEDE MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA DENOMINAZIONE HVB ALTERNATIVE FINANCIAL PRODUCTS AG (ora HVB ALTERNATIVE FINANCIAL PRODUCTS AG IN ABWICKLUNG) HYPO (UK) HOLDINGS LIMITED I.L. PARUS GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH SEDE VIENNA LONDRA MONACO DI BAVIERA Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nell’esercizio 2009 hanno riguardato trasferimenti alla voce 100 Partecipazioni. Fusioni e conferimenti in altre società del Gruppo DENOMINAZIONE SOCIETÀ FUSA ASSET MANAGEMENT GMBH BACA GIOCONDO NEKRETNINE D.O.O., SARAJEVO BACA MINERVA LEASING GMBH BANKPRIVAT AG CA IB D.D. CALG HOTELGRUNDSTUCKVERWALTUNG GRUNDUNG 1986 GMBH HVB INFORMATION SERVICES GMBH KYNESTE S.P.A. PEKAO AUTO FINANSE SA PEKAO LEASING I FINANSE S.A. UNICREDIT BANCA PER LA CASA SPA UNICREDIT GLOBAL LEASING SPA WAVE SOLUTIONS INFORMATION TECHNOLOGY GMBH 162 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group SEDE SOCIETÀ INCORPORANTE SEDE SOCIETÀ INCORPORANTE VIENNA SARAJEVO VIENNA VIENNA ZAGABRIA UNICREDIT BANK AUSTRIA AG INTERKONZUM DOO SARAJEVO UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG ZABA TURIZAM DOO VIENNA SARAJEVO VIENNA VIENNA ZAGABRIA VIENNA MONACO DI BAVIERA ROMA VARSAVIA VARSAVIA MILANO MILANO VIENNA UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH VIENNA UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES S.c.p.A UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES S.c.p.A PEKAO LEASING SP ZO.O. PEKAO LEASING SP ZO.O. UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA UNICREDIT LEASING SPA UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES S.c.p.A MILANO MILANO VARSAVIA VARSAVIA MILANO BOLOGNA MILANO Si indica infine l’elenco delle società che nel corso dell’esercizio hanno modificato la denominazione sociale. Società che hanno modificato la denominazione sociale nel corso del 2009 DENOMINAZIONE AGROB IMMOBILIEN AG (ex AGROB IMMOBILIEN AG) ARABELLA FINANCE LTD. (ex ARABELLA FUNDING LTD. (JERSEY)) BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG (ex BANK AUSTRIA CREDITANSTALT WOHNBAUBANK AG) BULBANK AUTO LEASING EOOD (ex UNICREDIT LEASING AUTO BULGARIA EOOD) CLOSED JOINT-STOCK COMPANY UNICREDIT SECURITIES (ex ZAO UNICREDIT ATON) FAMILY CREDIT NETWORK SPA (ex FINECO PRESTITI S.P.A.) GYOR BEVASARLOKOZPONT INGATLANBERUHAZO ES UZEMELTETO KORLATOLT FELELOSSEGU TAESASAG (ex SHOPPING CENTER GYOR ERRICHTUNGS- UND BETRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H) HOLDING SP.Z.O.O. KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP (ex NEWSMITH FINANCIAL PRODUCTS LLP) KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD (ex NEWSMITH FINANCIAL SOLUTIONS LLP) ISTRA D.M.C. DOO (ex ISTRA GOLF DOO) ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I TURISTICKA AGENCIJA DD (ex ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO I TURIZAM DD) OPEN ACCUMULATIVE PENSIOON FUND OTAN JSC (ex OPEN SAVING PENSIOON FUND OTAN JSC) OPEN JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK (ex UNICREDIT BANK LTD) PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OG (ex PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OEG) PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY SRO IN LIQUIDATION (ex PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY SRO) SALOME FUNDING LTD. (ex SALOME FUNDING LTD. (JERSEY)) UCL NEKRETNINE D.O.O. (ex HVB LEASING CPB D.O.O.) UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. (ex HVB BANQUE LUXEMBOURG SOCIETE ANONYME) UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI (ex UNICREDIT AUDIT SPA) SEDE ISMANING DUBLINO VIENNA SOFIA MOSCA MILANO BUDAPEST VARSAVIA LONDRA LONDRA UMAG UMAG ALMATY CITY LUCK VIENNA PRAGA DUBLINO SARAJEVO LUSSEMBURGO MILANO DENOMINAZIONE UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT & ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ LIMITATA (ex UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT & ADMINISTRATION SRL) UNICREDIT BANK AG (ex BAYERISCHE HYPO- UND VEREINSBANK AG) UNICREDIT BUSINESS PARTNER GMBH (ex BA-CA ADMINISTRATION SERVICES GMBH) UNICREDIT BUSINESS PARTNER S.R.O. (ex BANKING TRANSACTION SERVICES S.R.O.) UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI (ex UNICREDIT PROCESSES & ADMINISTRATION SOCIETA PER AZIONI ) UNICREDIT CAIB UK LTD. IN LIQUIDATION (ex UNICREDIT CAIB UK LTD.) UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA (ex UNICREDIT CONSUMER FINANCING BANK SPA) UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI (ex UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SPA) UNICREDIT INSURANCE BROKER EOOD (ex UNICREDIT INSURANCE BROKER OOD) UNICREDIT IRELAND FINANCIAL SERVICES LTD (IN LIQUIDATION) (ex UNICREDIT IRELAND FINANCIAL SERVICES PLC) UNICREDIT LEASING AVIATION GMBH (ex LFL LUFTFAHRZEUG LEASING GMBH) UNICREDIT LEASING BAUTRAGER GMBH (ex BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING BAUTRAGER GMBH) UNICREDIT LEASING FINANCE GMBH (ex HVB INVESTITIONSBANK GMBH) UNICREDIT LEASING GMBH (ex HVB LEASING GMBH) UNICREDIT LONDON INVESTMENTS LIMITED (ex UNICREDIT FINANCE & INVESTMENTS LIMITED) UNICREDIT PARTNER D.O.O (ex UNICREDIT BROKER D.O.O.) UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI (ex UNICREDIT REAL ESTATE SPA) UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH (ex BANK AUSTRIA TRADE SERVICES GESELLSCHAFT M.B.H.) UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED (ex UNICREDIT ATON INTERNATIONAL LIMITED) WEALTHCAP INITIATOREN GMBH (ex BLUE CAPITAL GMBH) SEDE MILANO MONACO DI BAVIERA VIENNA PRAGA COLOGNO MONZESE LONDRA MILANO MILANO SOFIA DUBLIN HAMBURG VIENNA HAMBURG HAMBURG LONDRA ZAGABRIA GENOVA VIENNA NICOSIA HAMBURG UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 163 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Dopo la data di chiusura dell’esercizio non si sono verificati eventi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2009. Si rinvia alla Relazione sulla gestione per una descrizione dei fatti di rilievo più significativi avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio. Sezione 5 - Altri aspetti Nel corso del 2009 sono entrati in vigore i seguenti principi e interpretazioni contabili: • Miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (Reg. CE 70/2009) (ad esclusione delle modifiche ad IFRS 1 ed IFRS 5); • IAS 1: Presentazione del Bilancio (recepito nell’ordinamento europeo con Reg. CE 1274/2008); • IAS 23: Oneri finanziari (Reg. CE 1260/2008); • Modifiche allo IAS 32: Strumenti finanziari - esposizione in bilancio e IAS1: Presentazione del bilancio - Strumenti finanziari con opzione a vendere e obbligazioni in caso di liquidazione (Reg. CE 53/2009); • Modifiche all’IFRS 1: Prima adozione degli International Financial Reporting Standard e allo IAS 27: Bilancio consolidato e separato - Costo delle partecipazioni in controllate, in entità a controllo congiunto e in società collegate (Reg. CE 69/2009); • Modifiche a IFRS 2: Pagamenti basati su azioni (Reg. CE 1261/2008); • Modifiche all’IFRS 4: Contratti assicurativi e all’IFRS 7 Strumenti finanziari - informazioni integrative (Reg. CE 1165/2009); • IFRS 8: Settori operativi (Reg. CE 1358/2007); • Modifiche allo IAS 39 e all’IFRS 7: Riclassificazione delle attività finanziarie - data di entrata in vigore e disposizioni transitorie (Reg. CE 824/2009); • Modifiche all’IFRIC 9: Rideterminazione del valore dei derivati incorporati e allo IAS 39: Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione (Reg. CE 1171/2009); • IFRIC 13: Programmi di fidelizzazione della clientela (Reg. CE 1262/2008); • IFRIC 14: Il limite relativo ad una attività a servizio di un piano a benefici definiti, le previsioni di contribuzione minima e la loro interazione (Reg. CE 1263/2008). Per quanto riguarda la nuova versione di IAS 1 “Presentazione del bilancio” e l’adozione del prospetto della redditività complessiva si rimanda alla precedente Sezione 2 - Principi generali di redazione. Si segnala, inoltre, tra le modifiche all’IFRS 7, la richiesta che le valutazioni al fair value siano classificate sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni stesse. Entrambe tali modifiche sono comprese tra quelle recepite nel citato primo aggiornamento della circolare 262/2005 della Banca d’Italia (si veda anche Sezione 1). L’entrata in vigore di IFRS 8 “Settori operativi” non ha determinato effetti sull’informativa di settore (Parte L della Nota Integrativa) poiché i criteri di preparazione della stessa, determinati in base al precedente IAS 14 ora abrogato, sono i medesimi utilizzati per la fornitura di informazioni al massimo livello decisionale operativo, come richiesto dal nuovo principio. Neppure l’adozione degli altri principi o interpretazioni citati, ha comportato effetti patrimoniali o economici sul bilancio consolidato. La Commissione Europea ha inoltre recepito i seguenti principi contabili aventi data di entrata in vigore successiva al 31 dicembre 2009, per i quali il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, della facoltà di applicazione anticipata: • Miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (Reg. CE 70/2009) (per le sole modifiche ad IFRS 1 ed IFRS 5); • IAS 27: Bilancio Consolidato e separato (Reg. CE 494/2009); • IFRS 1: Prima adozione degli International Financial Reporting Standard (Reg. CE 1136/2009); • IFRS 3: Aggregazioni aziendali (Reg. CE 495/2009); • IFRIC 12: Accordi per servizi in concessione (Reg. CE 254/2009); • IFRIC 15: Accordi per la costruzione di immobili (Reg. CE 636/2009); • IFRIC 16: Copertura di un investimento netto in una gestione estera (Reg. CE 460/2009); • IFRIC 17: Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide (Reg. CE 1142/2009); • IFRIC 18: Cessioni di attività da parte della clientela (Reg. CE 1164/2009); • Modifiche allo IAS 32: Strumenti finanziari - Esposizione in bilancio - Classificazione delle emissioni di diritti (Reg. CE 1293/2009); • Modifica allo IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione - Elementi qualificabili per la copertura (Reg. CE 839/2009). Si segnala che il nuovo principio IFRS 3: Aggregazioni aziendali introduce l’opzione di misurare le interessenze di minoranza al fair value determinando, conseguentemente, la rilevazione dell’intero goodwill dell’impresa acquisita. 164 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Il principio, inoltre: • prevede che, in caso di acquisizione del controllo attraverso l’acquisto in fasi successive di interessenze nell’impresa, le stesse debbano essere valutate al fair value alla data di acquisizione del controllo, con iscrizione delle differenze valutative a conto economico; • precisa che i costi di transazione sostenuti nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale debbano essere iscritti a conto economico; • fornisce maggiori precisazioni in tema di valutazione, alla data di acquisizione, delle attività e passività acquisite; • introduce l’obbligo di valutare al fair value gli eventuali importi che l’acquirente deve corrispondere al cessionario nel caso in cui si verifichino predeterminate circostanze successivamente alla data di acquisizione. Coerentemente con il processo di revisione di IFRS 3, lo IASB ha proceduto a modificare anche lo IAS 27 precisando, fra l’altro, che: • gli acquisti di partecipazioni di minoranza o la cessione di parte delle azioni possedute che non determinano la perdita di controllo dell’impresa collegata debbano essere contabilizzate a patrimonio netto; • in caso di perdita di controllo in un’impresa controllata, il cedente debba valutare l’eventuale interessenza rimanente al fair value con iscrizione delle differenze a conto economico. È in corso la valutazione delle modifiche richieste. Non si ritiene, tuttavia, che i principi sopra elencati avranno impatti significativi sul risultato economico o sul patrimonio netto esistente. Al 31 dicembre 2009, infine, lo IASB risulta avere emanato i seguenti principi contabili o revisioni degli stessi: • Miglioramenti agli IFRS; • Modifiche all’IFRS 2: Operazioni con pagamento basato su azioni di Gruppo regolate per cassa; • Modifiche all’IFRS 1: Esenzioni aggiuntive per le entità che adottano gli IFRS per la prima volta; • Revisione dello IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate; • Modifiche all’IFRIC 14 - Pagamento anticipato di una previsione di contribuzione minima; • IFRIC 19: Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale; • IFRS 9: Strumenti finanziari. L’applicazione di tali principi da parte del Gruppo è, tuttavia, subordinata al loro recepimento da parte dell’Unione Europea. Si segnala che nel patrimonio del Gruppo, a partire dalle esistenze iniziali al 1 gennaio 2008, si è provveduto a riclassificare le differenze di cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture) tra le “differenze di cambio” della voce 140 “Riserve da valutazione”. Le medesime differenze di cambio erano in precedenza rilevate tra le “altre riserve di utili” della voce 170 “Riserve”. Ai fini di un confronto omogeneo, si è perciò proceduto alla riesposizione dei dati di dicembre 2008 dello stato patrimoniale, delle note illustrative e del prospetto delle variazioni del patrimonio netto per tenere conto dei menzionati effetti. Il bilancio consolidato, così come il bilancio dell’impresa Capogruppo, è sottoposto a revisione contabile da parte della società KPMG S.p.A. ai sensi del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n.° 58 ed in esecuzione della delibera assembleare del 10 maggio 2007. Si segnala, infine, che il Gruppo UniCredit ha predisposto e reso pubbliche nei termini di legge e con le modalità prescritte dalla Consob, la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2009, sottoposta a revisione contabile limitata, i resoconti intermedi di gestione consolidati al 31 marzo ed al 30 settembre 2009, nonché il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2009, sottoposto a revisione contabile limitata, allegato al Prospetto informativo depositato presso Consob in data 8 gennaio 2010. Il bilancio di esercizio dell’impresa capogruppo e consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2010, che ha autorizzato la diffusione pubblica dei dati essenziali. I depositi dell’intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 165 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Un’attività finanziaria è classificata come posseduta per negoziazione se: • è acquisita principalmente al fine di essere venduta a breve; • fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve periodo; • è un contratto derivato (fatta eccezione per i contratti derivati che costituiscono garanzie finanziarie, si veda cap. 18, e per quelli designati come strumenti di copertura, si veda cap. 6). Al pari degli altri strumenti finanziari, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte al loro fair value, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tale attività finanziaria. Anche successivamente, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell’applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico. Gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono iscritti in conto economico nella voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, fatta eccezione per i derivati finanziari connessi alla “fair value option” il cui risultato economico, realizzato o valutativo, è iscritto nella voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” (si veda cap. 5). Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati o gli “scoperti tecnici” in titoli, tale attività viene contabilizzata alla voce 40. “Passività finanziarie di negoziazione”. Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto con le tre seguenti caratteristiche: • il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita (generalmente denominata “sottostante”); • non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione a cambiamenti di fattori di mercato; • è regolato a data futura. Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante. Un derivato associato a uno strumento finanziario, ma contrattualmente trasferibile indipendentemente da quello strumento, o avente controparte diversa da quella dello strumento, non è considerato un derivato incorporato, ma uno strumento finanziario separato. Un derivato incorporato è separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato, se: • le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati a quelle del contratto che lo ospita; • uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; e • lo strumento ibrido non è valutato al fair value con effetto rilevato in conto economico. Qualora sussista l’obbligo di scindere un derivato incorporato dal suo contratto primario, ma non si sia in grado di valutare distintamente il derivato incorporato all’acquisizione o a una data di valutazione successiva, l’intero contratto combinato è trattato come un’attività o una passività finanziaria valutata al fair value. Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza. 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, attività valutate al fair value. Tali attività sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all’eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi. Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito ed i titoli azionari. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate al fair value, che normalmente corrisponde al costo dell’operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso ed al netto delle commissioni. Per gli strumenti fruttiferi gli interessi sono contabilizzati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. 166 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrando, come detto, a conto economico gli interessi secondo il criterio del costo ammortizzato. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 140. “Riserve da valutazione” del patrimonio netto - ad eccezione delle perdite per riduzione di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita” ed alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” - fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. b) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita”. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva. Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile sono valutati al costo. Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore (impairment), la perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce 140. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”, viene trasferita a conto economico alla voce 130. b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”. Per gli strumenti di debito costituisce evidenza di perdita durevole di valore, l’esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie tali da pregiudicare l’incasso del capitale o degli interessi. Per gli strumenti di capitale l’esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre ad eventuali difficoltà nel servizio del debito da parte dell’emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair value al di sotto del costo e variazioni avverse nell’ambiente in cui l’impresa opera. Nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, la perdita di valore è ritenuta durevole. Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al 20% oppure perduri da non più di 18 mesi ma da non meno di 9, il Gruppo procede ad analizzare ulteriori indicatori reddituali e di mercato. Qualora i risultati della detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilità di recuperare l’ammontare originariamente investito, si procede alla rilevazione di una perdita durevole di valore. L’importo trasferito a conto economico è quindi pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di valore già precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente. Nel caso di strumenti oggetto di valutazione al costo, l’importo della perdita è determinato come differenza tra il valore contabile degli stessi e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di rendimento corrente di mercato per attività finanziarie similari. Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l’incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con effetto a conto economico ma a patrimonio netto, anche qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condotto ad appostare la svalutazione. 3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono rappresentati da strumenti finanziari non derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che si ha oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Qualora nel corso dell’esercizio venisse venduto o riclassificato, prima della scadenza, un importo non irrilevante di tali investimenti, le rimanenti attività finanziarie detenute fino a scadenza verrebbero riclassificate come disponibili per la vendita e l’uso del portafoglio in questione sarebbe precluso per i successivi due esercizi, a meno che le vendite o riclassificazioni: • siano così prossime alla scadenza o alla data dell’opzione dell’attività finanziaria, che le oscillazioni del tasso di interesse di mercato non avrebbero un effetto significativo sul fair value dell’attività stessa; • si siano verificate dopo l’incasso sostanzialmente di tutto il capitale originario dell’attività finanziaria attraverso pagamenti ordinari programmati o anticipati; o • siano attribuibili a un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa pertanto ragionevolmente prevedere. Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), tali attività sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono rilevati nel conto economico alla voce 100. c) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” quando tali attività sono eliminate. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 167 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore, l’importo della perdita è misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di interesse effettivo originario dell’attività finanziaria. Il valore contabile dell’attività viene conseguentemente ridotto e l’importo della perdita è rilevato a conto economico alla voce 130. c) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo la sua rilevazione (quale un miglioramento nella solvibilità del debitore), la perdita per riduzione di valore precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L’importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di conto economico. 4 - Crediti I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione alla controparte. Tali voci comprendono anche titoli di debito aventi le medesime caratteristiche od oggetto di riclassificazione di portafoglio secondo le regole previste dallo IAS 39 (si veda successiva parte A.3.1 - Trasferimenti tra portafogli) e i valori netti riferiti alle operazioni di leasing finanziario di beni “in costruendo” e di beni in attesa di locazione finanziaria, i cui contratti abbiano le caratteristiche di “contratti con trasferimento dei rischi”. Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), i crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo, eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione. Gli utili (o le perdite) su crediti, ove non coperti, sono rilevati nel conto economico: • quando l’attività finanziaria in questione è eliminata, alla voce 100. a) “Utili (perdite) da cessione di crediti”; ovvero: • quando l’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore, alla voce 130. a) “Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti”. Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10. “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono iscritti in base al principio della competenza temporale. Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell’eventuale incasso. Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperarne l’intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente. I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari netti attesi per capitale ed interessi; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’importo della perdita, infatti, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, incagli e ristrutturate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell’attività finanziaria. Sia nel primo esercizio di passaggio all’applicazione degli IAS/IFRS (2005) sia successivamente, nei casi in cui il tasso di interesse originario di un’attività finanziaria oggetto di attualizzazione non sia reperibile, oppure il suo reperimento sarebbe eccessivamente oneroso, si è applicato il tasso medio rilevato sulle posizioni aventi caratteristiche simili ma non deteriorate nell’anno in cui si è verificato il deterioramento originario dell’attività considerata. Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi seguenti. I tempi di recupero, inoltre, sono stimati sulla base delle scadenze eventualmente concordate con i debitori ovvero di business plan o di previsioni ragionevoli, basati sull’esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto della forma tecnica, della localizzazione geografica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti. I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Tali crediti problematici sono rivisti ed analizzati periodicamente, almeno una volta all’anno. Ogni cambiamento successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti”. 168 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group In Nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come specifiche nella citata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario/statistico, secondo quanto più avanti precisato. Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, concordemente ai termini contrattuali originari, viene appostata alla medesima voce di conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del costo ammortizzato che si sarebbe avuto in assenza di precedenti svalutazioni. L’eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile o è stralciato nella sua interezza. Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti” di conto economico e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti alla medesima voce. Le rinegoziazioni di crediti finanziari che prevedano la loro cancellazione in cambio di azioni attraverso operazioni di debt/equity swap comportano, nell’intervallo temporale precedente all’esecuzione dello scambio, la valutazione dei crediti in oggetto in funzione degli accordi di conversione stipulati alla data di redazione del bilancio. Per le modalità di determinazione del fair value delle azioni rivenienti da tali operazioni si veda la successiva Parte A.3. Le eventuali differenze negative tra il valore dei crediti e quello delle azioni così determinato è rilevato a conto economico tra le rettifiche di valore. Le esposizioni deteriorate sono suddivise nelle seguenti categorie: • sofferenze - individuano l’area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall’esposizione verso clienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica ovvero, in caso di importi non significativi singolarmente, su base forfetaria per tipologie di esposizioni omogenee; • incagli - definiscono quell’area creditizia in cui ricadono i rapporti verso soggetti che si trovano in temporanea difficoltà, che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Tra gli incagli sono incluse inoltre le esposizioni, non classificate in sofferenza e concesse a soggetti diversi dalle amministrazioni pubbliche, per le quali risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni: - siano scadute e non pagate in via continuativa da oltre 270 giorni (ovvero da oltre 150 o 180 giorni per le esposizioni di credito al consumo rispettivamente di durata originaria inferiore o pari e superiore a 36 mesi); - l’importo complessivo delle esposizioni di cui al punto precedente e delle altre quote scadute da meno di 270 giorni verso il medesimo debitore, sia almeno pari al 10% dell’intera esposizione verso tale debitore. Gli incagli sono valutati analiticamente quando particolari elementi lo consiglino ovvero applicando analiticamente percentuali determinate in modo forfetario su basi storico/statistiche nei restanti casi; • esposizioni ristrutturate - rappresentano le esposizioni nei confronti di controparti con le quali sono stati conclusi accordi che prevedono la concessione di una moratoria al pagamento del debito e la contemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la conversione di parte dei prestiti in azioni e/o eventuali sacrifici in linea capitale: sono valutati analiticamente, ricomprendendo nelle svalutazioni l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario; • esposizioni scadute - rappresentano l’intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nelle precedenti categorie, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni. Per i crediti al dettaglio, quelli verso enti del settore pubblico e quelli verso imprese, in caso di soggetti residenti o aventi sede in Italia, si considerano deteriorate le esposizioni scadute o sconfinanti da oltre 180 anziché 90 giorni. L’esposizione complessiva viene rilevata qualora, alla data di riferimento: - la quota scaduta e/o sconfinante, oppure: - la media delle quote scadute e/o sconfinanti, rilevate su base giornaliera nell’ultimo trimestre precedente, sia pari o superiore al 5% dell’esposizione stessa. Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata dall’appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini di Basilea 2 (“perdita in caso di inadempienza” - Loss Given Default). La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività per i quali, seppur non siano stati riscontrati singolarmente elementi oggettivi di perdita, è loro attribuibile una perdita latente misurabile anche tenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea 2. In particolare, a ciascuna attività con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, commisurato alla tipologia di finanziamento, ossia alla forma tecnica, al settore di attività economica, alla localizzazione geografica, alla tipologia di garanzia o ad altri fattori rilevanti, è associata una “probabilità di inadempienza” (Probability of Default) ed una “perdita in caso di inadempienza” (Loss Given Default), omogenee per classi. La metodologia adottata integra le disposizioni di Basilea 2 con quelle dei principi contabili internazionali. Questi ultimi, infatti, escludono le perdite su crediti attese ma non ancora verificate, ma considerano quelle già sostenute benché non ancora manifeste alla data di valutazione, sulla base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle considerate. Il parametro che esprime, per le diverse categorie di esposizioni omogenee, il ritardo medio che intercorre tra il deterioramento delle condizioni finanziarie di un debitore e la sua classificazione tra le esposizioni deteriorate è l’ “intervallo di conferma della perdita” (Loss Confirmation Period). UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 169 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) La valutazione collettiva viene quindi determinata come prodotto tra i fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea 2 (che hanno orizzonte temporale di un anno) ed i citati intervalli di conferma della perdita, espressi in frazione di anno e diversificati per classi di attività in funzione delle caratteristiche e del livello di sviluppo dei processi creditizi. Qualora non si abbiano a disposizione i suddetti indicatori, si utilizzano valori stimati e forfetari desunti da serie storiche interne e da studi di settore. I crediti non garantiti verso residenti in Paesi che presentano difficoltà nel servizio del debito, nei casi in cui tale componente di rischio (c.d. “transfer risk”) non sia già considerata nel sistema di rating applicato, sono, di norma, valutati forfetariamente, al fine di attribuire, sulla base di parametri condivisi, la relativa perdita latente. La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore contabile del credito, mentre il rischio a fronte delle voci fuori bilancio, come gli impegni a erogare crediti, viene registrato a conto economico alla voce 130. d) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” con contropartita alla voce 120. b) “Fondo per rischi ed oneri” del passivo (ad eccezione delle svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate e dei derivati creditizi ad esse assimilati secondo lo IAS 39, che hanno come contropartita la voce 100. “Altre passività”). Nelle voci crediti sono altresì rilevati, secondo la pertinente composizione merceologica, i finanziamenti oggetto di operazioni di cartolarizzazione (successive al 1° gennaio 2002) per le quali non sussistono i requisiti richiesti dallo IAS 39 per la cancellazione dal bilancio (si veda cap. 18 - Altre informazioni - Derecognition). I corrispondenti importi ricevuti per la cessione dei crediti oggetto di cartolarizzazione, al netto dell’ammontare dei titoli emessi eventualmente mantenuti in portafoglio (rischio trattenuto), sono iscritti nelle voci 10. “Debiti verso banche” e 20. “Debiti verso clientela” del passivo. Sia le attività sia le passività sono valutate al costo ammortizzato ed i relativi interessi sono registrati a conto economico. In caso di perdite per riduzione di valore su titoli rivenienti da cartolarizzazioni proprie mantenuti in portafoglio, l’importo di tali perdite è registrato alla voce di conto economico 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per il deterioramento di crediti”. 5 - Attività finanziarie valutate al fair value Qualsiasi attività finanziaria può essere designata come valutata al fair value al momento della rilevazione iniziale, ad eccezione: • degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali non siano rilevabili prezzi in mercati attivi ed il cui fair value non sia determinabile in modo attendibile; • degli strumenti derivati. Rientrano nella categoria in oggetto le attività finanziarie che non appartengono al portafoglio di negoziazione ma il cui profilo di rischio risulti: • connesso a posizioni di debito che sono fatte oggetto di misurazione al fair value (si veda capitolo 15 “Passività finanziarie valutate al fair value”); • gestito a mezzo di contratti derivati che non permettono il riconoscimento di relazioni di copertura. Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (si veda cap. 1), con registrazione però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 6 - Operazioni di copertura Gli strumenti derivati di copertura sono designati come: • strumenti di copertura del fair value di una attività o di una passività rilevata o di una parte identificata di tale attività o passività; • strumenti di copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, attribuibile ad un particolare rischio associato ad una attività o passività rilevata o ad una operazione prevista, che potrebbero influire sul conto economico; • strumenti di copertura di un investimento netto in una società estera, le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’Euro. Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l’elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l’efficacia. Di conseguenza, occorre verificare, sia all’inizio dell’operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l’utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell’elemento coperto. Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all’inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati effettivi siano ricompresi all’interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui la copertura è designata. 170 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group La valutazione dell’efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione. La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l’operazione futura coperta venga posta in essere. Gli strumenti di copertura sono designati come tali laddove sia identificabile una controparte ultima esterna al gruppo. I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare: • nel caso di copertura del fair value, la variazione del fair value dello strumento di copertura è rilevata a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Le variazioni nel fair value dell’elemento coperto, che sono attribuibili al rischio coperto con lo strumento derivato, sono iscritte alla medesima voce di conto economico in contropartita del cambiamento del valore di carico dell’elemento coperto. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita dell’elemento coperto, quest’ultimo torna ad essere misurato secondo il criterio di valutazione previsto dal principio contabile relativo alla categoria di appartenenza. Nel caso di strumenti fruttiferi di interessi, la differenza fra il valore di carico dell’elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita, è rilevata a conto economico nelle voci interessi attivi o passivi, lungo la vita residua della copertura originaria. La differenza di Fair Value del derivato di copertura rispetto all’ultima data di misurazione dell’efficacia è rilevata immediatamente a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Nel caso in cui l’elemento coperto venga venduto o rimborsato, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” di conto economico; • nel caso di copertura di flussi finanziari, la parte dell’utile o della perdita sullo strumento di copertura che è considerata efficace è iscritta inizialmente alla voce 140. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”. La parte inefficace è invece iscritta a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”; se la copertura dei flussi finanziari non è più considerata efficace, oppure la relazione di copertura è terminata, l’ammontare complessivo dei profitti o delle perdite su quello strumento di copertura, già rilevato tra le “Riserve da valutazione”, vi rimane fino al momento in cui la transazione ha luogo o si ritiene che non vi sarà più la possibilità che la transazione si verifichi; in quest’ultima circostanza i profitti o perdite sono trasferiti dal patrimonio netto alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico; Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva; • nel caso di copertura dell’investimento netto in una società estera, le coperture di investimenti in società estere le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’Euro, sono rilevate in maniera simile alle coperture di flussi finanziari: - la parte efficace della variazione di valore dello strumento di copertura è iscritta direttamente alla voce 140. “Riserve da valutazione” ed esposta nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto; - la parte inefficace dello strumento di copertura è iscritta invece alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico. L’utile o la perdita sullo strumento di copertura relativo alla parte efficace della copertura è classificato nel patrimonio netto ed è rilevato nel conto economico nel momento in cui l‘investimento netto nella società viene ceduto. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva; • nel caso di operazioni di copertura generica, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non solo una singola attività o passività finanziaria ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture di fair value, una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all’inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell’importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all’interno di un intervallo compreso fra l’80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore, rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica è rilevato nelle voci 90. dell’attivo o 70. del passivo, in contropartita della voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico. L’inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell’importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione iscritta nelle presenti voci è rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte. Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. “Utili (perdite) da cessioni o riacquisto” di conto economico. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 171 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) 7 - Partecipazioni I criteri di iscrizione e valutazione delle partecipazioni regolate dagli IAS 27 Bilancio consolidato e separato, IAS 28 Partecipazioni in collegate e IAS 31 Partecipazioni in joint venture sono dettagliati nella Sezione 3. Area e metodi di consolidamento della Parte A.1. Le restanti partecipazioni - diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate alle voci 150. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività associate ad attività in via di dismissione” (si veda cap. 10) - sono classificate quali attività finanziarie disponibili per la vendita e attività finanziarie valutate al fair value e trattate in maniera corrispondente (si vedano cap. 2 e 5). 8 - Attività materiali La voce include: • terreni; • fabbricati; • mobili ed arredi; • impianti e macchinari; • altre macchine e attrezzature; • migliorie apportate su beni di terzi; ed è suddivisa nelle seguenti categorie: • attività ad uso funzionale; • attività detenute a scopo di investimento. Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. In questa categoria rientrano convenzionalmente anche i beni in attesa di essere locati nonché i beni in corso di costruzione destinati ad essere concessi in locazione finanziaria, unicamente per quei modelli di operatività di leasing finanziario che prevedono la “ritenzione dei rischi” in capo alla Società locatrice, fino al momento della presa in consegna del bene da parte del locatario e della decorrenza dei canoni di locazione finanziaria (si veda anche cap. 4 per operatività della specie con “trasferimento dei rischi”). In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati dal Gruppo in qualità di locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ovvero quelli concessi dal Gruppo quale locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto). Le migliorie su beni di terzi incluse in queste voci sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. Di solito tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all’utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Le migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e non separabili sono invece incluse nella voce 160. “Altre attività”. Le attività detenute a scopo d’investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing finanziario) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito. Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla “messa in funzione” del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento). Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell’esercizio nel quale sono sostenute, alla voce: 180. b) “Altre spese amministrative”, se riferite ad attività ad uso funzionale; ovvero: 220. “Altri oneri/proventi di gestione”, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento. Fanno eccezione gli investimenti immobiliari connessi a passività che riconoscono un rendimento collegato al fair value degli investimenti stessi. Per queste ultime attività materiali è utilizzato il modello del fair value ai sensi dello IAS 40 paragrafo 32A. Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile. 172 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti: fabbricati non superiore a 50 anni; mobili non superiore a 25 anni; impianti elettronici non superiore a 15 anni; altre non superiore a 10 anni; migliorie apportate su beni di terzi non superiore a 25 anni. Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o quelle il cui valore residuo è pari o maggiore al valore contabile dell’attività. I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata. I fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati. La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l’esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 200. “Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali” di conto economico. Qualora venga ripristinato il valore di un’attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti. Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 270. “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”. 9 - Attività immateriali Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri. Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi e brevetti. In questa voce sono comprese anche le attività immateriali utilizzate dal Gruppo quale locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario ovvero quelle concesse dal Gruppo quale locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto). Le attività immateriali diverse dall’avviamento sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l’attività all’utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore. Le immobilizzazioni immateriali aventi durata limitata sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile. Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti: software non superiore a 10 anni; altre attività immateriali non superiore a 20 anni. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi durata illimitata. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. “Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico. Per le attività immateriali aventi durata illimitata, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce 210. “Rettifiche/ Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 173 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Qualora venga ripristinato il valore di un’attività immateriale, diversa dall’avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti. Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 270. “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”. Avviamento L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti. L’avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è contabilizzato fra le attività immateriali, quello sulle acquisizioni di società collegate è contabilizzato fra le partecipazioni in collegate. L’avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento. L’avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test, in analogia al trattamento riservato alle attività immateriali aventi vita utile indefinita. A tal fine esso è allocato ai segmenti di attività operative del Gruppo, identificate con le unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units - CGU). La CGU rappresenta il livello minimo al quale l’avviamento è monitorato a livello di Gruppo ed è coerente con il modello di business adottato dallo stesso. Le rettifiche di valore dell’avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 260. “Rettifiche di valore dell’avviamento”. Sull’avviamento non sono ammesse riprese di valore. Per ulteriori informazioni sulle attività immateriali, l’avviamento, le CGU ed i relativi test di impairment si veda anche la sezione 13.3 Attività immateriali - Altre informazioni della successiva Parte B. 10 - Attività non correnti in via di dismissione Attività non correnti o gruppi di attività/passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di unità generatrici di flussi finanziari, la cui vendita è altamente probabile, sono iscritte rispettivamente alle voci 150. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività associate ad attività in via di dismissione” al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita. Il saldo positivo o negativo dei proventi e degli oneri (dividendi, interessi, ecc.) nonché delle valutazioni, come sopra determinate, di tali attività/ passività, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 310. “Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte” di conto economico. Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti (si veda A1 Parte generale - Sezione 2 Principi generali di redazione), sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva. 11 - Fiscalità corrente e differita Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo ed hanno la stessa competenza economica dei profitti che le hanno originate. Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale anticipata (voce 140.b)) se si ritiene probabile che in futuro si realizzerà un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale attività. L’attività fiscale differita non viene rilevata qualora derivi dalla contabilizzazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: • non rappresenta un’aggregazione aziendale; e • al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile (perdita fiscale). Per tutte le differenze temporanee imponibili, è rilevata una passività fiscale differita (voce 80.b)) tranne nei casi in cui la differenza derivi: • dalla rilevazione iniziale dell’avviamento; o • dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: - non sia un’aggregazione di imprese; e - al momento dell’operazione, non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile (perdita fiscale). Le attività e le passività fiscali differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa fiscale in vigore o comunque di fatto in vigore al momento della loro rilevazione. 174 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Si rileva una passività fiscale differita per tutte le differenze temporanee imponibili derivanti da investimenti in società controllate o collegate e da partecipazioni in joint venture. Tuttavia non è rilevata alcuna passività fiscale differita qualora risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni: • la controllante, l’investitore o il partecipante alla joint venture siano in grado di controllare i tempi dell’annullamento delle differenze temporanee; ed • è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà. L’attività fiscale differita per tutte le differenze temporanee deducibili derivanti da investimenti finanziari in società controllate, filiali e società collegate, e da partecipazioni in joint venture viene rilevata nella misura in cui, e solo nella misura in cui, è probabile che: • la differenza temporanea si annullerà nel prevedibile futuro; e • sarà disponibile un reddito imponibile a fronte del quale possa essere utilizzata la differenza temporanea. Le imposte differite attive e passive sono compensate quando dovute alla stessa autorità fiscale ed è riconosciuto dalla legge il diritto alla compensazione. Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico alla voce 290. “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”, ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell’esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita e quelle relative a variazioni del fair value di strumenti finanziari derivati di copertura dei flussi di cassa, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nelle riserve da valutazione al netto delle tasse. 12 - Fondi per rischi e oneri Quiescenza e obblighi simili I fondi di quiescenza - accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro - sono classificati come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano. In particolare: • un piano a benefici definiti garantisce una serie di benefici che dipendono da fattori quali l’età, gli anni di servizio e le esigenze di compensazione. In questo caso il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sull’impresa; • un piano a contribuzione definita è invece un piano in base al quale l’impresa versa dei contributi fissi. Il beneficio è dato dall’ammontare accumulato rappresentato dai contributi stessi e dal rendimento sui contributi. L’erogante non ha alcun rischio legato a questo tipo di beneficio, in quanto non ha l’obbligazione legale o implicita di pagare ulteriori contributi, qualora il fondo non detenga attività sufficienti per pagare i benefici a tutti i dipendenti. Di conseguenza il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sul dipendente. Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno al Gruppo, con l’utilizzo del “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito”. Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l’anzianità complessiva raggiunta al momento dell’erogazione del beneficio. Più precisamente, l’importo contabilizzato come passività alla voce 120.a) è pari al valore attuale dell’obbligazione alla data di riferimento del bilancio, più/meno eventuali utili/perdite attuariali non rilevati in bilancio in base al cosiddetto “metodo del corridoio”, che consente la non iscrizione degli stessi quando non eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione ed il 10% del fair value di qualsiasi attività a servizio del piano, meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro già prestate ma non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano e che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni. Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese di allocazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media in linea con quella della passività stessa. Altri fondi I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando: • l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; • è probabile che sarà necessario l’esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione; e: • può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività. Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 175 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) In particolare, laddove l’effetto del differimento temporale nel sostenimento dell’onere sia rilevante, l’ammontare dell’accantonamento è determinato come il valore attuale del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l’obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro ed i rischi specifici connessi alla passività. I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell’onere diviene improbabile, l’accantonamento viene stornato. Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L’accantonamento dell’esercizio, registrato alla voce 190. “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni. Negli “altri fondi” sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti agli agenti ed in particolare l’indennità suppletiva di clientela, l’indennità meritocratica, l’indennità contrattuale ed il patto di non concorrenza, che sono stati valutati come piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda sopra al par. “quiescenza e obblighi simili”). 13 - Debiti e titoli in circolazione I debiti, i titoli emessi e le passività subordinate emesse sono inizialmente iscritti al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. Dopo l’iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Gli strumenti di debito composti, collegati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value e successivamente fatto oggetto di valutazione. Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”. Al contratto primario viene attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l’importo complessivo incassato ed il fair value del derivato incorporato. Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 160. “Strumenti di capitale”, qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria senza clausola di conversione avente gli stessi flussi finanziari. La passività finanziaria viene iscritta e successivamente misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato in conto economico alla voce 100.d) “Utili (perdite) da riacquisto di passività finanziarie”. Il successivo ricollocamento da parte dell’emittente è considerato come una nuova emissione senza generare alcun effetto economico. Si precisa che le esposizioni debitorie del Gruppo non prevedono covenants (si veda glossario negli allegati) che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale, emanato dallo IASB, ma non ancora recepito da parte dell’Unione Europea). 14 - Passività finanziarie di negoziazione Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono: • contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura; • obbligazioni a consegnare attività finanziarie in caso di operazioni allo scoperto; • passività finanziarie emesse con l’intento di riacquistarle a breve termine; • passività finanziarie che fanno parte di un portafoglio di strumenti finanziari considerato unitariamente e per il quale sussiste evidenza della sua gestione in un’ottica di negoziazione. 176 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell’operazione, ad eccezione dei contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente, e che pertanto è valutato al costo. 15 - Passività finanziarie valutate al fair value Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, al momento della rilevazione iniziale, come passività finanziarie valutate al fair value, purchè: • tale designazione elimini o riduca notevolmente una mancanza di uniformità che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite; ovvero: • un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi della Società. Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Passività finanziarie di negoziazione”, con registrazione però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 16 - Operazioni in valuta Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell’operazione. Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo. Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora concluse, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico. Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario, che è parte dell’investimento netto dell’impresa in un’entità estera le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’Euro, sono inizialmente classificate nel patrimonio netto dell’impresa e rilevate nel conto economico al momento della dismissione dell’investimento netto. Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il cambio storico, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo; in questo caso le differenze di cambio sono rilevate: • in conto economico se l’attività o la passività è classificata nel portafoglio di negoziazione; • nelle riserve da valutazione se l’attività è classificata come disponibile per la vendita. Le operazioni di copertura di un investimento netto in valuta in un’entità estera sono rilevate contabilmente in modo similare alle operazioni di copertura di flussi finanziari: • la parte dell’utile o della perdita dello strumento di copertura che costituisce una copertura efficace è rilevata immediatamente nelle riserve da valutazione; • la parte inefficace è invece iscritta nel conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Le attività e le passività delle entità estere consolidate integralmente sono convertite al tasso di cambio alla data di riferimento della situazione contabile, mentre le voci del conto economico sono convertite al cambio medio del periodo. Le differenze che scaturiscono dall’uso dei tassi di chiusura e della media ponderata dei tassi di cambio e dalla rivalutazione del saldo netto iniziale delle attività di una società estera al tasso di chiusura sono classificate direttamente nelle riserve da valutazione. L’eventuale avviamento derivante dall’acquisizione di un’entità estera le cui attività sono gestite in una valuta differente dall’Euro e qualsiasi conseguente rettifica al fair value dei valori contabili di attività e passività, sono contabilizzati come attività e passività di tale entità estera e convertite al cambio alla data di chiusura del bilancio. In caso di cessione di un’entità estera il valore complessivo delle differenze di cambio relative a tale società, classificate nell’ambito del patrimonio netto, è rilevato come provento/onere nell’esercizio nel quale la plusvalenza o la minusvalenza di cessione è rilevata. Tutte le differenze di cambio rilevate tra le riserve da valutazione nel patrimonio netto sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 177 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) 17 - Attività e passività assicurative L’IFRS 4 definisce contratti assicurativi quei contratti in base ai quali una parte (l’assicuratore) accetta un rischio assicurativo significativo da un terzo (l’assicurato), concordando di risarcire quest’ultimo nel caso in cui subisca danni conseguenti a uno specifico evento futuro incerto. In sintesi, il trattamento contabile di tali prodotti prevede l’iscrizione: • alla voce 160. “Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa” di conto economico dei premi lordi, comprensivi di tutti gli importi maturati durante l’esercizio a seguito della stipula dei contratti di assicurazione, al netto degli annullamenti. Analogamente anche i premi ceduti nell’esercizio ai riassicuratori sono iscritti nella medesima voce; • alla voce 130. “Riserve tecniche” del passivo degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettivo, sulla base delle ipotesi demografiche/finanziarie correntemente utilizzate dal mercato; • alla voce 110. “Riserve tecniche a carico dei riassicuratori” dell’attivo degli impegni a carico dei riassicuratori. 18 - Altre informazioni Aggregazioni aziendali Un’aggregazione aziendale consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio. Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita). Un’aggregazione aziendale può anche prevedere l’acquisto dell’attivo netto di un’altra impresa, incluso l’eventuale avviamento, oppure l’acquisto del capitale dell’altra impresa (fusioni e conferimenti). In base a quanto disposto dall’IFRS 3, le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto che prevede le seguenti fasi: • identificazione dell’acquirente; • determinazione del costo dell’aggregazione aziendale; e: • allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte. In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell’acquisito, cui è aggiunto qualunque costo direttamente attribuibile all’aggregazione aziendale. La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull’acquisito. Quando l’acquisizione viene realizzata con un’unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione. Qualora l’aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio: • il costo dell’aggregazione è il costo complessivo delle singole operazioni e • la data dello scambio è la data di ciascuna operazione di scambio (cioè la data in cui ciascun investimento è iscritto nel bilancio della società acquirente), mentre la data di acquisizione è quella in cui si ottiene il controllo sull’acquisito. Il costo di un’aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito sono rilevate separatamente alla data di acquisizione solo se, a tale data, esse soddisfano i criteri seguenti: • nel caso di un’attività diversa da un’attività immateriale, è probabile che gli eventuali futuri benefici economici connessi affluiscano all’acquirente ed è possibile valutarne il fair value attendibilmente; • nel caso di una passività diversa da una passività potenziale, è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà richiesto l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici ed è possibile valutarne il fair value attendibilmente; • nel caso di un’attività immateriale o di una passività potenziale, il relativo fair value può essere valutato attendibilmente. La differenza positiva tra il costo dell’aggregazione aziendale e l’interessenza dell’acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è valutato al relativo costo, ed è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test. In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. 178 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Derecognition È la cancellazione dallo stato patrimoniale di un’attività o passività finanziaria rilevata precedentemente. Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IAS 39, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti: • la parte comprende soltanto i flussi di cassa relativi ad un’attività finanziaria (o ad un gruppo di attività) che sono identificati specificamente (ad esempio la sola quota interessi di pertinenza dell’attività); • la parte comprende i flussi di cassa secondo una ben individuata quota percentuale del loro totale (ad esempio il 90% di tutti i flussi di cassa derivanti dall’attività); • la parte comprende una ben individuata quota di flussi di cassa specificamente identificati (ad esempio il 90% dei flussi di cassa della sola quota interessi di pertinenza dell’attività). In assenza dei citati requisiti, le norme sull’eliminazione devono trovare applicazione all’attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza. Le condizioni per l’integrale cancellazione di un’attività finanziaria sono l’estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad una controparte esterna al Gruppo dei diritti all’incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività. I diritti all’incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through): • non sussiste l’obbligo da parte del Gruppo a corrispondere importi non incassati dall’attività originaria; • è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell’attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari; • il Gruppo è obbligato a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari che incassa e non ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi maturati nel periodo. Inoltre, l’eliminazione di un’attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati effettivamente trasferiti (true sale). In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell’attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività. Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l’attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all’importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull’attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività. Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un’attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli. Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione il Gruppo non procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell’equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo al Gruppo del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato. Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici ad esse associati. Azioni proprie La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest’ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. In caso di successiva cessione, cioè, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di riacquisto, al netto delle eventuali tasse, è rilevata anch’essa direttamente in contropartita al patrimonio netto. Leasing finanziari Sono contratti di leasing finanziario quelli che trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Non necessariamente al termine del contratto la titolarità del bene è trasferita al locatario. La realtà sostanziale e finanziaria di tali contratti è che il locatario acquisisce i benefici economici derivanti dall’uso del bene locato per la maggior parte della sua vita economica, a fronte dell’impegno di pagare un corrispettivo che approssima il fair value del bene ed i relativi costi finanziari. L’iscrizione, nel bilancio del locatore, avviene pertanto nel seguente modo: • all’attivo, il valore del credito erogato, al netto della quota capitale delle rate di leasing scadute e pagate da parte del locatario; • al conto economico, gli interessi attivi. Per quanto concerne la contabilizzazione in capo al locatario si rimanda ai cap. 8 - Attività materiali e 9 - Attività immateriali. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 179 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Factoring I crediti acquisiti nell’ambito dell’attività di factoring sono iscritti e mantenuti in bilancio limitatamente agli importi erogati al cedente a titolo di anticipo del corrispettivo per il portafoglio ceduto pro-solvendo. I crediti acquistati pro soluto sono iscritti come tali previo accertamento della inesistenza di clausole contrattuali che facciano venire meno l’effettivo sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici. Operazioni di pronti contro termine I titoli ricevuti nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell’ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l’importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi. Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente. Trattamento di fine rapporto del personale Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”, pertanto la sua iscrizione in Bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l’attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12 - Fondi per rischi ed oneri - quiescenza e obblighi simili). A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono in azienda e continuano ad essere considerate come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti” e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri. Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell’INPS, sono state invece considerate come un piano a ‘contribuzione definita’. I costi relativi al trattamento di fine rapporto maturati nell’anno sono iscritti a Conto Economico alla voce 180 a) “Spese per il personale” ed includono gli interessi maturati nell’anno (interest cost) sull’obbligazione già in essere alla data della riforma e le quote maturate nell’anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell’INPS . Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale dell’obbligazione a fine periodo, sono iscritti in base al metodo del “corridoio”, ossia solo quando eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione stessa a fine periodo. L’eventuale eccedenza viene riconosciuta a conto economico con ammortamento sulla rimanente vita lavorativa media prevista dei dipendenti che partecipano al piano, a decorrere dall’esercizio successivo. Pagamenti basati su azioni Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, basati su azioni rappresentative del capitale, che consistono nell’assegnazione di: • diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option propriamente dette); • diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performance share); • azioni sottoposte a clausole di indisponibilità (cosiddette restricted share). In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale della Capogruppo, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione. Il fair value dei pagamenti regolati con l’emissione di azioni è rilevato come costo a conto economico alla voce 180. “Spese amministrative” in contropartita della voce 170. “Riserve” del passivo, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione. Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime, iscritte alla voce 100. “Altre passività”. Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 180. “Spese amministrative” tutte le variazioni di fair value. Altri benefici ai dipendenti a lungo termine I benefici per i dipendenti a lungo termine - quali ad esempio quelli derivanti da premi di anzianità, erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio - sono iscritti alla voce 100. “Altre passività” in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata 180 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group anche in questo caso da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12. Fondi per rischi ed oneri - quiescenza e obblighi simili). Per questa tipologia di benefici si precisa che gli utili/perdite attuariali sono rilevati immediatamente a conto economico, senza utilizzare il “metodo del corridoio”. Garanzie rilasciate e derivati su crediti ad esse assimilati Il valore di prima iscrizione della garanzie rilasciate è pari al loro fair value, che normalmente corrisponde all’importo ricevuto al momento dell’emissione della garanzia. Le garanzie rilasciate ed i derivati su crediti ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39 (ovvero contratti nei quali è previsto che l’emittente effettui dei pagamenti prestabiliti al fine di risarcire l’assicurato di una perdita effettiva subita per inadempienza di un determinato debitore al pagamento dovuto alla scadenza prevista di uno strumento di debito), sono rilevati alla voce 100. “Altre passività”. Successivamente alla rilevazione iniziale, le garanzie rilasciate sono valutate al maggiore tra l’importo rilevato inizialmente, al netto dell’eventuale quota ammortizzata, e la stima dell’ ammontare richiesto per adempiere a tali obbligazioni. Gli effetti della valutazione, correlati all’eventuale deterioramento del sottostante, sono iscritti alla medesima voce patrimoniale in contropartita della voce 130.d) “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” di conto economico. CONTO ECONOMICO Interessi attivi e passivi Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi alle disponibilità liquide, agli strumenti finanziaridetenuti per la negoziazione, valutati al fair value o disponibili per la vendita aventi natura monetaria, alle attività finanziarie detenute fino alla scadenza, ai crediti, ai debiti e ai titoli in circolazione. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli interessi comprendono anche il saldo netto, positivo o negativo, dei differenziali e dei margini relativi a contratti derivati finanziari: • di copertura di attività e passività che generano interessi; • classificati nel portafoglio di negoziazione ma gestionalmente collegati ad attività/passività valutate al fair value (fair value option); • connessi gestionalmente con attività/passività classificate nel portafoglio di negoziazione e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini su più scadenze. Commissioni Le commissioni sono iscritte in base al criterio della competenza. In particolare, le commissioni di negoziazione derivanti dall’operatività in titoli sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Le commissioni di gestione del portafoglio, di consulenza e di gestione sui fondi comuni di investimento sono riconosciute in base alla durata del servizio. Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi. Dividendi I dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. DEFINIZIONI RILEVANTI A FINI IAS/IFRS Si illustrano, qui di seguito, i principali concetti introdotti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti. Costo ammortizzato Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment). Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un’attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell’attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 181 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l’erogazione o l’acquisto di un’attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell’operazione. I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione. Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie Ad ogni data di riferimento del bilancio si procede a determinare se vi è qualche obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore. Un’attività o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore e le perdite per riduzione di valore sono contabilizzate se, e soltanto se, vi è l’obiettiva evidenza di una riduzione di valore in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento di perdita ha un impatto sui futuri flussi finanziari dell’attività che può essere stimato attendibilmente. La riduzione di valore può anche essere causata non da un singolo evento separato ma dall’effetto combinato di diversi eventi. Le perdite attese come risultato di eventi futuri, indipendentemente dalla loro probabilità di verificarsi, non sono rilevate. L’obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore include dati rilevabili che giungono all’attenzione in merito ai seguenti eventi: • significative difficoltà finanziarie dell’emittente o del debitore; • violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale; • concessione al beneficiario di un’agevolazione che la banca ha preso in considerazione prevalentemente per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria dello stesso e che altrimenti non avrebbe concesso; • ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria; • scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie. Tuttavia, la scomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto che gli strumenti finanziari della società non sono più pubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore; • dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo, ivi inclusi: - cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel gruppo; oppure - condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative alle attività all’interno del gruppo. L’obiettiva evidenza di riduzione di valore per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale include informazioni circa importanti cambiamenti con un effetto avverso che si sono verificati nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera, e indica che il costo dell’investimento può non essere recuperato. Una diminuzione significativa o prolungata di fair value di un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è inoltre un’evidenza obiettiva di riduzione di valore. Se sussistono evidenze obiettive che si è incorsi in una perdita per riduzione di valore su crediti o su attività finanziarie detenute sino alla scadenza (iscritti al costo ammortizzato), l’importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati (escludendo perdite di credito future che non si sono ancora manifestate) attualizzati al tasso di interesse effettivo originale dell’attività finanziaria. L’importo della perdita viene rilevato alla voce 130. di conto economico tra le “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento” ed il valore contabile dell’attività viene ridotto. Se le condizioni di un finanziamento, credito o attività finanziaria detenuta sino alla scadenza sono rinegoziate o diversamente modificate a causa delle difficoltà finanziarie del debitore, una riduzione di valore è misurata utilizzando il tasso originario di interesse effettivo prima della modifica delle condizioni. I flussi finanziari relativi ai crediti a breve termine non sono attualizzati se l’effetto dell’attualizzazione è irrilevante. Se un credito o un’attività finanziaria detenuta sino alla scadenza ha un tasso di interesse variabile, il tasso di attualizzazione per valutare eventuali perdite per riduzione di valore è il tasso corrente di interesse effettivo alla data determinato secondo contratto. Il calcolo del valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati di un’attività finanziaria con pegno riflette i flussi finanziari che possono risultare dal pignoramento meno i costi per l’ottenimento e la vendita del pegno. Una diminuzione di fair value dell’attività finanziaria al di sotto del suo costo o costo ammortizzato non è tuttavia necessariamente indicazione di riduzione di valore (per esempio, una diminuzione di fair value di un investimento in uno strumento di debito che risulti da un aumento nel tasso di interesse privo di rischio). 182 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group L’evidenza obiettiva della riduzione di valore viene dapprima valutata individualmente, se però viene determinato che non esiste alcuna evidenza obiettiva di riduzione di valore individuale, allora tale attività viene inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e valutata collettivamente. Gli approcci fondati su una formula o su metodi statistici possono essere utilizzati per determinare le perdite per riduzione di valore di un gruppo di attività finanziarie. Eventuali modelli utilizzati incorporano l’effetto del valore temporale del denaro, considerano i flussi finanziari per tutta la vita residua di un’attività (non soltanto l’anno successivo) e non danno origine a una perdita per riduzione di valore al momento della rilevazione iniziale di un’attività finanziaria. Essi tengono altresì conto dell’esistenza di perdite già sostenute ma non ancora manifeste nel gruppo di attività finanziarie alla data di valutazione, sulla base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle del gruppo considerato. Il processo per la stima della riduzione di valore considera tutte le esposizioni di credito, non soltanto quelle di bassa qualità di credito, che riflettono un serio deterioramento delle posizioni. Riprese di valore Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo che la riduzione di valore è stata rilevata (quale un miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore), la perdita per riduzione di valore rilevata precedentemente è stornata. L’importo dello storno viene rilevato nel conto economico alla voce 130. “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento”, salvo quanto precisato per i titoli azionari classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita (si veda cap. 2). Il ripristino di valore non determina, alla data in cui il valore originario dell’attività finanziaria è ripristinato, un valore contabile superiore al costo ammortizzato che si sarebbe avuto alla stessa data nel caso in cui la perdita per riduzione di valore non fosse stata rilevata. A.3 - Informativa sul fair value Il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all’importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento. Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato più vantaggioso al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market). Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono. Qualora le quotazioni di mercato non risultino disponibili, il Gruppo ricorre a modelli valutativi (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima delle volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena e costante consistenza. Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio. Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità e rischio prezzo, dello strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri “di mercato” consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value. Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input delle stime basate su dati storici. A ulteriore garanzia dell’oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere: • processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV); • rettifiche di valore di vigilanza (Fair Value Adjustment o FVA). UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 183 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi delle posizioni di negoziazione siano mensilmente verificati da unità di Risk Management indipendenti dalle unità che assumono l’esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l’adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l’eventuale “eseguibilità” della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall’inforprovider per ottenere il dato. Il processo di verifica indipendente del prezzo è integrato dal calcolo di ulteriori rettifiche di valore di vigilanza (Fair Value Adjustment), riconosciute anche a fini contabili per tenere conto dei rischi connessi sia alla scarsa liquidità delle posizioni sia ai modelli valutativi utilizzati. A.3.1 Trasferimenti tra portafogli Con il Regolamento n. 1004 del 15 ottobre 2008 la Commissione Europea ha recepito le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB. Tali modifiche, alla data di recepimento applicabili retroattivamente a partire dal 1 luglio 2008, permettono, successivamente all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la vendita”. In particolare, possono essere riclassificate: • quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero soddisfatto la definizione prevista dai principi contabili internazionali per il portafoglio crediti (se tali attività non fossero state classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita alla rilevazione iniziale) se l’entità ha l’intenzione e la capacità di possederle nel prevedibile futuro o fino a scadenza; • ”solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro iscrizione non soddisfacevano la definizione di crediti. Nelle tabelle seguenti sono riportati, suddivisi in base alle tipologie di strumenti finanziari ed ai portafogli interessati, il valore di bilancio ed il fair value al 31 dicembre 2009 delle attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2008 e nel primo semestre 2009. Sono inoltre riportate le componenti reddituali relative a tali attività, sia quelle che si sarebbero registrate se il trasferimento non fosse stato effettuato che quelle effettivamente registrate, nel conto economico o nel patrimonio netto. Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative”, comprensive di eventuali rettifiche di valore, e le “altre”, queste ultime comprensive degli interessi e degli utili/perdite da cessione generati dalle attività trasferite. L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico nel 2009 se non si fosse proceduto alle riclassificazioni sarebbe stato positivo per 1.574.604 migliaia, mentre quello effettivamente rilevato è stato positivo per 580.550 migliaia. 184 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group (migliaia di €) A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessive TIPOLOGIA STRUMENTO FINANZIARIO (1) PORTAFOGLIO DI PROVENIENZA (2) PORTAFOGLIO DI DESTINAZIONE (3) Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza A. Titoli di debito FAIR VALUE AL 31.12.2009 (5) 18.554.347 17.235.622 VALUTATIVE (6) VALUTATIVE (8) ALTRE (7) ALTRE (9) 1.053.649 520.449 (64.840) 651.195 117.784 474 (3.009) 1.054 (3.774) 195.811 190.440 (2.808) 6.253 - 7.000 Crediti verso banche 7.377.433 7.406.792 534.940 97.528 - 129.093 Crediti verso clientela 10.094.293 8.772.714 542.693 382.177 (65.894) 483.316 Crediti verso banche 311.084 310.921 (465) 13.782 - 13.596 Crediti verso clientela 457.942 - 436.971 - (21.185) - 23.718 - - 21.964 - 1.590.465 1.567.699 507 (1) - (5.805) - - - - - - - - - - - - Crediti verso banche 711.018 692.049 6.472 257 - 95 Crediti verso clientela 879.447 875.650 (5.965) (258) - (5.900) Crediti verso banche - - - - - - Crediti verso clientela - - - - - - 20.144.812 18.803.321 1.054.156 520.448 (64.840) 645.390 Attività finanziarie detenute Attività finanziarie per la negoziazione disponibili per la vendita C. Finanziamenti Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie disponibili per la vendita COMPONENTI REDDITUALI REGISTRATE NELL’ESERCIZIO (ANTE IMPOSTE) 117.784 B. Titoli di capitale Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza D. Quote di O.I.C.R. Attività finanziarie detenute Attività finanziarie per la negoziazione disponibili per la vendita Totale VALORE CONTABILE AL 31.12.2009 (4) COMPONENTI REDDITUALI IN ASSENZA DEL TRASFERIMENTO (ANTE IMPOSTE) Si precisa che i titoli di debito riclassificati nel portafoglio crediti verso clientela comprendono prodotti strutturati di credito (diversi dai contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati) per un valore di bilancio a fine esercizio di 7.412.829 migliaia. Inoltre, per le attività riclassificate nel primo semestre 2009, costituite prevalentemente da Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds e Pfandbriefe) ed in misura minore da obbligazioni garantite dal settore pubblico, aventi complessivamente un valore di bilancio a fine esercizio di 7.743.979 migliaia, la tabella seguente riporta le plus/minusvalenze, al lordo delle imposte, imputate rispettivamente nel conto economico o nel patrimonio netto dell’esercizio 2009 e di quello precedente fino al momento del trasferimento. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 185 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) (migliaia di €) A.3.1.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento TIPOLOGIA STRUMENTO FINANZIARIO (1) PORTAFOGLIO DI PROVENIENZA (2) PORTAFOGLIO DI DESTINAZIONE (3) A. Titoli di debito PLUS/MINUSVALENZE IN CONTO ECONOMICO (ANTE IMPOSTE) PLUS/MINUSVALENZE NEL PATRIMONIO NETTO (ANTE IMPOSTE) 2009 (4) 2009 (6) 2008 (5) 2008 (7) 22.639 44.504 - (27.398) 192 (718) X X - - X X Crediti verso banche (18.106) 45.368 X X Crediti verso clientela 40.553 (146) X X Crediti verso banche - - - - Crediti verso clientela - - - (27.398) - - X - X - - - X X - - X X Crediti verso banche - - X X Crediti verso clientela - - X X Crediti verso banche - - - - Crediti verso clientela - - - - 22.639 44.504 X - X (27.398) Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita B. Titoli di capitale C. Finanziamenti D. Quote di O.I.C.R Totale A.3.1.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione Nel corso del secondo semestre 2008 e del primo semestre 2009 in applicazione della previsione dell’ art. 2 del citato Reg. CE 1004/2008 secondo il quale “l’attuale crisi finanziaria è considerata come una di tali circostanze rare che possono giustificare l’uso di questa possibilità [di riclassificazione] da parte delle società”, il Gruppo ha proceduto a riclassificare attività finanziarie detenute per la negoziazione costituite da prodotti strutturati di credito (non derivati) ed altri titoli di debito emessi da Stati, enti pubblici, imprese ed istituzioni finanziarie ed Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds e Pfandbriefe), diverse dai contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati, per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di 19.375.786 migliaia. A.3.1.4 Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate I flussi finanziari attesi fino alla scadenza alla data di riclassifica delle attività riclassificate nel corso del 2009 ammontavano complessivamente a 9.605.840 migliaia, con un tasso di interesse effettivo medio implicito pari al 2,4%. 186 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group A.3.2 Gerarchia del fair value Il principio IFRS 7 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value in funzione del grado di osservabilità degli input utilizzati per il pricing. Sono previsti, in particolare, tre livelli: • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi; • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili sul mercato; • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non osservabili sul mercato. Le tabelle seguenti riportano pertanto la ripartizione dei portafogli di attività e passività finanziarie valutati al fair value in base ai menzionati livelli e le variazioni annue intervenute rispettivamente nelle attività e passività della specie classificate di livello 3. (migliaia di €) A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE MISURATE AL FAIR VALUE 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Derivati di copertura Totale 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Passività finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura Totale CONSISTENZE AL 31.12.2009 CONSISTENZE AL 31.12.2008 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 40.685.267 8.883.431 20.598.846 196.252 70.363.796 14.813.614 49.661 14.863.275 90.037.265 5.594.560 9.065.775 11.464.852 116.162.452 96.632.056 1.560.578 9.859.787 108.052.421 3.171.569 541.694 5.059.334 1.006 8.773.603 2.599.545 51.897 9.499 2.660.941 67.222.293 11.745.499 20.019.643 18.044 99.005.479 29.757.976 162.036 1.453.972 31.373.984 131.073.654 3.599.998 2.911.723 7.032.656 144.618.031 127.595.172 1.434.087 6.289.927 135.319.186 6.593.941 290.325 5.768.924 115 12.653.305 7.982.030 63.021 7.371 8.052.422 Tutti i tre livelli di fair value evidenziano una diminuzione dei valori in rimanenza nel 2009 rispetto all’anno precedente, percentualmente più significativa per le attività e le passività di livello 3. (migliaia di €) A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3) MOVIMENTI DEL 2009 ATTIVITÀ FINANZIARIE 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Acquisti 2.2 Profitti imputati a 2.2.1 Conto Economico - di cui Plusvalenze 2.2.2 Patrimonio netto 2.3 Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1 Vendite 3.2 Rimborsi 3.3 Perdite imputate a: 3.3.1 Conto Economico - di cui Minusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE VALUTATE AL FAIR VALUE DISPONIBILI PER LA VENDITA DI COPERTURA 6.593.941 3.072.974 1.423.079 821.987 821.987 146.623 X 294.992 532.916 6.495.346 1.266.551 3.075.195 1.012.916 1.012.916 644.696 X 832.205 308.479 3.171.569 290.325 451.787 30.623 5.001 5.001 3.540 X 113.981 302.182 200.418 87.882 76.395 14.716 14.716 12.825 X 1 21.424 541.694 5.768.924 2.275.373 1.342.699 135.431 34.322 1.471 101.109 185.824 611.419 2.984.963 1.338.149 225.720 592.880 494.349 376.150 98.531 241.876 586.338 5.059.334 115 1.006 668 338 115 30 85 85 85 1.006 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 187 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) (migliaia di €) A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3) MOVIMENTI DEL 2009 PASSIVITÀ FINANZIARIE 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Emissioni 2.2 Perdite imputate a: 2.2.1 Conto Economico - di cui Minusvalenze 2.2.2 Patrimonio netto 2.3 Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1 Rimborsi 3.2 Riacquisti 3.3 Profitti imputati a: 3.3.1 Conto Economico - di cui Plusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE VALUTATE AL FAIR VALUE DI COPERTURA 7.982.030 2.043.906 102.472 977.654 977.654 56.706 X 328.453 635.327 7.426.391 4.543.999 279.951 1.069.726 1.069.726 726.546 X 1.438.752 93.963 2.599.545 63.021 1.341 116 116 116 X 1.225 12.465 12.465 X 51.897 7.371 10.266 93 9.565 608 8.138 542 1.362 1.362 6.234 9.499 I parametri non osservabili sui mercati utilizzati per la valutazione degli strumenti allocati al Livello 3 (già oggetto di aggiustamenti di FV ad apprezzare i limiti delle stime) si riferiscono a: (i) la determinazione del livello di merito creditizio del debitore o degli underlying portfolios ove riferiti ad esposizioni di tipo ABS; (ii) le assunzioni (distribuzione dei flussi finanziari, sommatoria delle parti) contenute nei modelli utilizzati a misurare gli investimenti Equity ed OICR; (iii) i parametri di volatilità, di correlazione ed agli spread creditizi utilizzati a misurare alcune tipologie di structured derivatives. La sensitivity ad una variazione contemporanea dell’1% dei suddetti fattori di rischio è inferiore al 2% del valore di bilancio delle posizioni allocate al Livello 3 e, principalmente, si riferisce/collega ai parametri utilizzati a stimare il merito creditizio degli strumenti. 188 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss” Il valore di iscrizione in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data. Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli al fair value rilevato a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all’importo incassato o corrisposto. Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione (si vedano cap. 1 e 14 della precedente Parte A.2) e degli strumenti valutati al fair value (si vedano cap. 5 e 15 della precedente Parte A.2), l’eventuale differenza rispetto all’importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza. L’utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi precedentemente descritti di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e le rettifiche di valore a fronte del rischio modello assicurano che l’ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall’utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all’utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico bensì a rettifica del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L’iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno delle menzionate rettifiche. Si segnala che il saldo delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello si è modificato da 48.559 migliaia al 31 dicembre 2008 a 144.674 migliaia al 31 dicembre 2009. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 189 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Attivo Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50 Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 Sezione 7 - Crediti verso la clientela - Voce 70 Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80 Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90 Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100 Sezione 11 - Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - Voce 110 Sezione 12 - Attività materiali - Voce 120 Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130 Sezione 14 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 140 dell’attivo e voce 80 del passivo Sezione 15 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 150 dell’Attivo e Voce 90 del Passivo Sezione 16 - Altre attività - Voce 160 Passivo Sezione 1 Sezione 2 Sezione 3 Sezione 4 Sezione 5 - Sezione 6 Sezione 7 Sezione 8 Sezione 9 Sezione 10 Sezione 11 Sezione 12 Sezione 13 Sezione 14 Sezione 15 Sezione 16 - 192 192 192 195 196 198 199 201 204 204 205 209 210 212 222 225 226 227 Debiti verso banche - Voce 10 227 Debiti verso clientela - Voce 20 228 Titoli in circolazione - Voce 30 229 Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 230 Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 231 Derivati di copertura - Voce 60 232 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 70 233 Passività fiscali - Voce 80 233 Passività associate ed attività in via di dismissione - Voce 90 233 Altre passività - Voce 100 234 Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 234 Fondi per rischi e oneri - Voce 120 235 Riserve tecniche - Voce 130 238 Azioni rimborsabili - Voce 150 238 Patrimonio del gruppo - Voci 140, 170, 180, 190, 200 e 220 238 Patrimonio di pertinenza di terzi - Voce 210 241 Altre informazioni 1. Garanzie rilasciate e impegni 2. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni 3. Informazioni sul leasing operativo 4. Composizione degli investimenti a fronte delle polizze unit-lined e index-linked 5. Gestione e intermediazione per conto terzi 242 242 242 242 243 243 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 191 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato In applicazione del 1° aggiornamento del 18 novembre 2009 della circolare Banca d’Italia n. 262/2005, sono state modificate alcune tabelle e conseguentemente riclassificati gli importi relativi all’esercizio 2008. Per ulteriori informazioni si rimanda alla Parte A - Politiche contabili. Attivo Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 La voce 10 - Cassa e disponibilità liquide segna un decremento nella sottovoce a) Cassa (-794 milioni) e un forte aumento nella voce b) Depositi liberi presso Banche Centrali (5.128 milioni, di cui 5.000 attribuibili alla Capogruppo). (migliaia di €) 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione CONSISTENZE AL a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale 31.12.2009 31.12.2008 4.007.990 7.978.807 11.986.797 4.801.849 2.850.597 7.652.446 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 Le Attività finanziarie detenute per la negoziazione riclassificate a seguito delle modifiche allo IAS 39 e all’IFRS 7 intervenute nell’ultimo semestre 2008 e nel primo semestre 2009 assommano a 19.376 milioni al 31 dicembre 2009. In particolare queste attività sono state riclassificate alle seguenti voci: • alla voce 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 118 milioni; • alla voce 50 Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 196 milioni; • alla voce 60 Crediti verso banche 8.088 milioni; • alla voce 70 Crediti verso la clientela 10.974 milioni. Le Attività finanziarie detenute per la negoziazione ammontano a 133.894 milioni, presentando una contrazione di 70.996 milioni, pari al 34,7% rispetto al dato del 2008. In termini medi1 i dati risultano rispettivamente di 166.299 milioni nel 2009, e di 189.451 milioni nel 2008. Il rendimento medio di queste attività nel 2009 è dell’1,12% e si confronta con quello medio dell’anno precedente di 2,40% con una differenza di 1,29 punti percentuali. Si segnala che anche le Passività finanziarie di negoziazione presentano una dinamica in flessione, passando dai 165.335 milioni di fine dicembre 2008 ai 114.045 milioni del 31 dicembre 2009. In termini medi, i dati risultano rispettivamente 143.321 milioni nel 2009 e 127.165 milioni nel 2008. Il costo medio è passato dall’1,02% nel 2008 allo 0,95% nel 2009, con una diminuzione di 0,07 punti percentuali. (milioni di €) Attività finanziarie detenute per la negoziazione CONSISTENZE AL Attività finanziarie detenute per la negoziazione Passività finanziarie detenute per la negoziazione Differenza netta VARIAZIONE 31.12.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 133.894 (114.045) 19.849 204.890 (165.335) 39.555 (70.996) 51.290 (19.706) -34,7% -31,0% -49,8% 1. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. 192 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group La riduzione della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” di -70.996 milioni è imputabile - come riportato nella tabella 2.2 Composizione per debitori/emittenti o nella tabella 2.3 Variazioni annue delle sole attività per cassa - per grandi comparti alle seguenti variazioni: • Attività per cassa per -25.544 milioni, passate da 84.352 milioni del 2008 ai 58.808 del 2009; • Strumenti derivati per -45.451 milioni passati dai 120.537 milioni nel 2008 ai 75.086 nel 2009. Nell’ambito delle attività per cassa la flessione di -25.544 milioni è da ascrivere: in negativo: • Ai titoli di debito per -22.939 milioni, anche per la riclassifica avvenuta nel primo semestre di attività finanziarie; • Ai finanziamenti per -4.448 milioni (di cui -4.930 milioni relativi a banche). In positivo: • Quote di OICR per +16 milioni; • Titoli di capitale per +1.827 milioni. Nell’ambito degli strumenti derivati la variazione negativa di -45.451 milioni è da ascrivere sostanzialmente alle oscillazioni dei valori di mercato (es. tassi, cambi, equity ecc.) registratesi principalmente nel secondo trimestre del 2009. In dettaglio le variazioni sono riferite a: • Banche per -38.464 milioni; • Clientela per -6.987 milioni. (migliaia di €) 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2009 VOCI/VALORI A) Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 4.1 Pronti contro termine attivi 4.2 Altri Totale (A) B) Strumenti derivati 1. Derivati finanziari 1.1 di negoziazione 1.2 connessi con la fair value option 1.3 altri 2. Derivati creditizi 2.1 di negoziazione 2.2 connessi con la fair value option 2.3 altri Totale (B) Totale (A+B) Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 CONSISTENZE AL 31.12.2008 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 27.690.423 124.338 27.566.085 6.498.170 2.291.463 523 523 36.480.579 11.615.324 685.853 10.929.471 128.047 88.204 9.397.425 9.324.465 72.960 21.229.000 870.533 51 870.482 28.732 197.467 1.478 1.478 1.098.210 53.955.711 928.681 53.027.030 4.552.509 1.665.607 6.720 6.720 60.180.547 8.722.490 270.650 8.451.840 262.336 857.666 13.839.234 12.359.896 1.479.338 23.681.726 436.773 34 436.739 13.554 38.291 1.357 1.357 489.975 3.898.930 3.895.869 3.061 305.758 305.758 4.204.688 40.685.267 65.535.644 65.286.122 230.331 19.191 3.272.621 3.259.994 12.623 4 68.808.265 90.037.265 1.122.336 1.105.661 4.228 12.447 951.023 949.151 1.872 2.073.359 3.171.569 7.041.746 6.995.913 64 45.769 7.041.746 67.222.293 92.372.159 92.344.529 601 27.029 15.019.769 14.978.505 16.520 24.744 107.391.928 131.073.654 1.947.520 1.934.655 12.865 4.156.446 4.156.411 35 6.103.966 6.593.941 133.894.101 204.889.888 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche contabili - A.3 - Informativa sul fair value. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 193 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) (migliaia di €) 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL VOCI/VALORI A. Attività per cassa 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale A B. Strumenti derivati a) Banche - fair value b) Clientela - fair value Totale B Totale (A+B) 31.12.2009 31.12.2008 40.176.280 14.574.223 9.543.944 10.800.723 5.257.390 6.654.949 1.159.197 5.495.752 259.527 177.072 5.043.217 15.936 2.577.134 9.399.426 60.964 5.711.690 3.626.772 58.807.789 63.114.974 15.895.728 7.990.085 23.479.636 15.749.525 4.828.399 792.959 4.035.440 464.877 126.712 3.138.008 305.843 2.561.564 13.847.311 1.232.954 10.641.183 1.973.174 84.352.248 53.466.292 53.466.292 21.620.020 21.620.020 75.086.312 133.894.101 91.930.166 91.930.166 28.607.474 28.607.474 120.537.640 204.889.888 (migliaia di €) 2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Trasferimenti ad altri portafogli C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE QUOTE DI O.I.C.R FINANZIAMENTI TOTALE 63.114.974 259.053.195 254.508.237 3.104.745 1.440.213 281.991.889 259.902.675 9.723.393 749.543 9.436.854 2.179.424 40.176.280 4.828.399 29.443.750 27.106.389 1.985.425 351.936 27.617.200 27.256.480 46.113 46.179 268.428 6.654.949 2.561.564 1.523.587 309.713 365.443 848.431 1.508.017 1.434.807 21.044 8.353 43.813 2.577.134 13.847.311 443.994.199 443.036.401 206.769 751.029 448.442.084 1.286.438 445.920.114 322.103 913.429 9.399.426 84.352.248 734.014.731 724.960.740 5.662.382 3.391.609 759.559.190 289.880.400 455.710.664 1.126.178 9.436.854 3.405.094 58.807.789 Si precisa che l’importo esposto in voce C.4 “trasferimenti ad altri portafogli” riporta il valore di bilancio alla data di riclassifica delle attività finanziarie trasferite nei portafogli “Crediti” e “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. Le altre variazioni in aumento delle quote di OICR sono rappresentate dagli effetti prodotti dall’ingresso di società oggetto di primo consolidamento nel 2009. Parimenti le altre variazioni in aumento e in diminuzione dei titoli di debito includono significativi effetti della stessa natura. 194 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 Al 31 dicembre 2009 le Attività finanziarie valutate al fair value hanno presentato una leggera flessione (-616 milioni) passando da 15.636 milioni del 31 dicembre 2008 a 15.020 milioni del 31 dicembre 2009. La classificazione di investimenti al portafoglio in esame è operata al fine di ridurre i disallineamenti contabili connessi all’utilizzo di strumenti misurati (con spostamenti di fair value) a conto economico al fine di gestirne il profilo di rischio. (migliaia di €) 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2009 VOCI/VALORI 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 4.1 Strutturati 4.2 Altri Totale Costo Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 CONSISTENZE AL 31.12.2008 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 8.394.984 22.066 8.372.918 18.068 470.379 8.883.431 8.990.950 3.067.522 3.067.522 14.494 2.512.544 37.502 2.475.042 5.594.560 5.230.127 442.530 319 442.211 33.726 44.118 21.320 21.320 541.694 761.268 11.395.623 14.490 11.381.133 3.372 346.490 14 14 11.745.499 11.533.425 534.967 26.269 508.698 17.539 199.375 2.848.117 51.064 2.797.053 3.599.998 3.839.160 165.804 18.390 147.414 41.854 50.636 32.031 32.031 290.325 299.253 15.019.685 15.635.822 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche contabili - A.3 - Informativa sul fair value. (migliaia di €) 3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 31.12.2009 31.12.2008 11.905.036 6.066.169 550.055 4.496.549 792.263 51.794 18.373 33.421 17 11 33.321 72 528.991 2.533.864 2.039.791 18.381 276.813 198.879 15.019.685 12.096.394 6.829.587 122.891 3.768.408 1.375.508 62.765 20.808 41.957 18 11 41.839 89 596.501 2.880.162 2.343.279 129.564 179.649 227.670 15.635.822 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 195 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) (migliaia di €) 3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE QUOTE DI O.I.C.R FINANZIAMENTI TOTALE 12.096.394 4.734.420 4.124.815 216.168 393.437 4.925.778 2.830.380 1.739.508 144.619 211.271 11.905.036 62.765 60.798 58.052 2.743 3 71.769 67.765 3.833 8 163 51.794 596.501 262.837 194.218 56.838 11.781 330.347 163.045 135.029 5.037 27.236 528.991 2.880.162 156.890 106.950 6.191 43.749 503.188 157.431 241.782 94.237 9.738 2.533.864 15.635.822 5.214.945 4.484.035 281.940 448.970 5.831.082 3.218.621 2.120.152 243.901 248.408 15.019.685 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono pari a 34.724 milioni, in aumento del 21% sul dato del 31 dicembre 2008. In particolare la sottovoce Titoli di debito, che concorre alla formazione del totale per il 86% (77% nel 2008) è aumentata di +7.541 milioni, passando da 22.231 milioni iniziali a 29.772 milioni di rimanenze finali. In termini medi2 i dati risultano rispettivamente di 31.127 milioni nel 2009, e di 32.545 milioni nel 2008. Il rendimento medio di queste attività nel 2009 è del 2,15% e si confronta con quello medio dell’anno precedente di 2,22% con una riduzione di 0,07 punti percentuali. (migliaia di €) 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2009 VOCI/VALORI 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 2.2 Valutati al costo 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale CONSISTENZE AL 31.12.2008 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 18.869.126 48.655 18.820.471 1.404.392 1.404.392 325.328 20.598.846 8.394.258 3.427 8.390.831 207.508 207.508 368.814 95.195 9.065.775 2.508.679 419.407 2.089.272 1.609.292 732.731 876.561 941.363 5.059.334 18.006.907 278.662 17.728.245 1.797.372 1.797.372 215.364 20.019.643 1.429.345 1.429.345 467.918 467.918 912.749 101.711 2.911.723 2.795.069 487.601 2.307.468 2.727.199 886.194 1.841.005 246.656 5.768.924 Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 34.723.955 28.700.290 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche contabili - A3) Informativa sul fair value. La voce comprende attività finanziarie riclassificate per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di 118 milioni. 2. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. 196 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group (migliaia di €) 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 31.12.2009 31.12.2008 29.772.063 21.499.145 420.785 4.404.493 3.447.640 3.221.192 612.035 2.609.157 889.173 544.992 1.167.814 7.178 1.635.505 95.195 60.253 34.942 34.723.955 22.231.321 12.949.768 445.534 4.584.395 4.251.624 4.992.489 941.368 4.051.121 941.887 1.035.707 2.019.513 54.014 1.374.769 101.711 60.870 40.841 28.700.290 I titoli di capitale emessi da soggetti classificati a sofferenza o ad incaglio sono di importo non significativo. (migliaia di €) 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 31.12.2009 31.12.2008 1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di prezzo c) rischio di cambio d) rischio di credito e) più rischi 2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio di tasso di cambio c) altro Totale 8.230.831 8.230.824 7 484.249 146.019 338.230 8.715.080 5.203.425 5.201.368 1.549 508 180.144 180.144 5.383.569 L’illustrazione dei criteri di determinazione del fair value è riportata sulla Parte A - Politiche contabili, a cui si rimanda. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 197 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) (migliaia di €) 4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti B2. Variazioni positive di fair value B3. Riprese di valore - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto B4. Trasferimenti da altri portafogli B5. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di fair value C4. Svalutazioni da deterioramento - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto C5.Trasferimento ad altri portafogli C6. Altre variazioni D. Rimanenze finali TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE QUOTE DI O.I.C.R FINANZIAMENTI TOTALE 22.231.321 54.275.284 48.946.516 1.105.914 13.003 13.003 133.720 4.076.131 46.734.542 1.375.062 41.090.069 360.285 58.779 58.779 195.422 3.654.925 29.772.063 4.992.489 1.054.851 564.137 212.999 337 X 337 277.378 2.826.148 1.101.719 131.613 183.521 322.125 322.125 1.087.170 3.221.192 1.374.769 2.164.823 1.091.668 60.594 7.724 7.724 1.004.837 1.904.087 1.616.526 1.992 14.546 253.180 253.180 17.843 1.635.505 101.711 5.035 5.000 35 11.551 5.000 5.334 1.163 54 95.195 28.700.290 57.499.993 50.607.321 1.379.542 21.064 20.727 337 133.720 5.358.346 51.476.328 4.098.307 41.229.008 559.515 634.084 634.084 195.422 4.759.992 34.723.955 L’importo indicato alla voce B.4 “Trasferimenti da altri portafogli” comprende anche la riclassifica delle attività finanziarie detenute per la negoziazione. L’importo esposto in voce C.5 “Trasferimenti ad altri portafogli” comprende anche la riclassifica delle attività finanziarie trasferite nei portafogli “Crediti”. Le altre variazioni in diminuzione dei titoli di capitale e quelle in aumento delle quote di OICR sono per la maggior parte dovute alla riclassifica di fondi di private equity. Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50 Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono passate da 16.882 milioni del 2008 a 10.662 milioni del 2009 con una diminuzione di 6.220 milioni, di cui 2.625 milioni per il rimborso per fine prestito di titoli di debito detenuti da UniCredit S.p.A. (migliaia di €) 5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2009 1. Titoli di debito - strutturati - altri 2. Finanziamenti CONSISTENZE AL 31.12.2008 FAIR VALUE VALORE DI BILANCIO LIVELLO 1 LIVELLO 2 10.662.472 10.662.472 - 7.462.241 7.462.241 - 2.972.934 2.972.934 - Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 FAIR VALUE LIVELLO 3 VALORE DI BILANCIO LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 369.236 369.236 - 16.882.450 16.882.450 - 7.815.797 7.815.797 - 6.328.555 6.328.555 - 2.653.014 2.653.014 - 10.804.411 16.797.366 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche contabili A.3 - Informativa sul fair value. La voce comprende attività finanziarie riclassificate per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di 196 milioni. 198 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group (migliaia di €) 5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale Totale fair value 31.12.2009 31.12.2008 10.662.472 8.233.735 198.167 1.374.349 856.221 10.662.472 10.804.411 16.882.450 10.633.781 204.043 4.731.005 1.313.621 16.882.450 16.797.366 (migliaia di €) 5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Titoli di debito 2. Finanziamenti Totale 31.12.2009 31.12.2008 - 57.327 57.327 (migliaia di €) 5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza : variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Trasferimenti da altri portafogli B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Rettifiche di valore C.4 Trasferimenti ad altri portafogli C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali TITOLI DI DEBITO FINANZIAMENTI TOTALE 16.882.450 4.941.437 4.396.484 1.573 543.380 11.161.415 201.805 10.369.929 10.867 17.466 561.348 10.662.472 - 16.882.450 4.941.437 4.396.484 1.573 543.380 11.161.415 201.805 10.369.929 10.867 17.466 561.348 10.662.472 Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 Al 31 dicembre 2009 i Crediti verso banche includono attività finanziarie riclassificate a seguito delle modifiche allo IAS 39 e all’IFRS7 intervenute nell’ottobre del 2008 per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di 8.399 milioni, costituiti per la quasi totalità da altri titoli di debito, incluse Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds e Pfandbriefe). Queste attività sono state riclassificate dalla voce 20 “Attività finanziarie di negoziazione” (di cui 7.377 milioni di titoli di debito e 711 milioni di finanziamenti) e dalla voce 40 “Attività disponibili per la vendita” per 311 milioni che riguardano titoli di debito. I “Crediti verso banche” ammontano a 78.269 milioni, presentando una contrazione di 2.558 milioni. In termini medi3 i dati dei crediti verso banche risultano rispettivamente di 88.211 milioni nel 2009, e di 107.446 milioni nel 2008. Il rendimento medio di questi impieghi è passato dal 7,20% nel 2008 all’1,78% del 2009, con una riduzione di 5,42 punti percentuali. 3. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. In particolare i crediti verso banche comprendono le rettifiche di valore complessive. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 199 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Si segnala che anche i “Debiti verso banche” presentano una dinamica in flessione, passando dai 177.677 milioni di fine dicembre 2008 ai 106.800 del 31 dicembre 2009. In termini medi, i dati dei debiti verso banche risultano rispettivamente 143.191 milioni nel 2009 e 176.336 milioni nel 2008. Il costo medio di questa provvista è passato da 5,35% nel 2008 a 1,55% del 2009, con una riduzione di 3,80 punti percentuali. (milioni di €) Crediti e debiti verso banche CONSISTENZE AL Crediti verso banche Debiti verso banche Differenza (saldo passivo) VARIAZIONE 31.12.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 78.269 (106.800) (28.531) 80.827 (177.677) (96.850) (2.558) 70.877 68.319 -3,2% -39,9% -70,5% La posizione interbancaria netta (saldo passivo) è risultata pari a -28.531 milioni al 31 dicembre 2009 ridottasi in misura considerevole da inizio anno per 68.319 milioni, grazie anche all’azione di disinvestimento sui portafogli finanziari e per la riduzione dei crediti verso la clientela. La riduzione della voce “Crediti verso banche” di 2.558 milioni è imputabile: • ad una variazione negativa dei crediti verso banche centrali per 6.133 milioni (di cui 4.575 nella sottovoce Riserva obbligatoria); • ad una variazione positiva nei crediti verso banche di 3.576 milioni, da attribuire anche alle attività finanziarie riclassificate. (migliaia di €) 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI A. Crediti verso Banche Centrali 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria 3. Pronti contro termine attivi 4. Altri B. Crediti verso banche 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Altri finanziamenti 3.1 Pronti contro termine 3.2 Leasing finanziario 3.3 Altri 4. Titoli di debito 4.1 Titoli strutturati 4.2 Altri titoli di debito Totale (valore di bilancio) Totale (fair value) 31.12.2009 31.12.2008 14.911.464 297.318 13.033.177 464.208 1.116.761 63.357.973 16.754.153 9.927.313 24.180.803 14.989.550 2.524 9.188.729 12.495.704 12.495.704 78.269.437 78.385.338 21.044.846 257.122 17.608.180 2.702.557 476.987 59.782.106 15.749.139 13.801.674 23.531.560 10.854.627 4.998 12.671.935 6.699.733 480 6.699.253 80.826.952 80.868.130 (migliaia di €) 6.2 Crediti verso banche: oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) rischio di credito d) più rischi 2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) tasso di interesse b) tasso di cambio c) altro Totale 200 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 31.12.2009 31.12.2008 757 757 70.914 61.829 9.085 71.671 73.713 67.938 5.306 469 104.390 93.906 10.484 178.103 (migliaia di €) 6.3 Leasing finanziario CONSISTENZE AL 31.12.2009 PAGAMENTI MINIMI INFORMAZIONI DA PARTE DEL LOCATORE Crediti per locazione finanziaria: Fino a 12 mesi Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Valore totale dell'investimento lordo/netto di cui: - Valori residui non garantiti spettanti al locatore Meno: utili finanziari differiti Valore attuale dei crediti per pagamenti minimi dovuti (investimento netto nel leasing) CONSISTENZE AL 31.12.2008 VALORE ATTUALE DEI PAGAMENTI MINIMI PAGAMENTI MINIMI VALORE ATTUALE DEI PAGAMENTI MINIMI 1.553 5.452 402 7.407 1.157 1.103 264 2.524 2.493 4.581 1.330 8.404 2.236 3.588 1.221 7.045 830 (4.883) 825 X 954 (784) 948 X 2.524 2.524 7.620 7.045 Sezione 7 - Crediti verso la clientela - Voce 70 Al 31 dicembre 2009 i Crediti verso la clientela includono attività finanziarie riclassificate a seguito delle modifiche allo IAS 39 e all’IFRS7 intervenute nell’ottobre del 2008 per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di 11.432 milioni, costituiti da prodotti strutturati di credito (Asset Backed Securities), non derivati, e da obbligazioni emesse da Stati, enti pubblici, imprese ed istituzioni finanziarie. Queste attività sono state riclassificate dalla voce 20 “Attività finanziarie di negoziazione” per 10.974 milioni (di cui 10.094 titoli di debito e 880 finanziamenti) e dalla voce 40. “Attività disponibili per la vendita” per 458 milioni (costituiti da titoli di debito). I Crediti verso la clientela ammontano a 564.986 milioni, presentando una contrazione di 47.494 milioni pari al 7,8% rispetto all’esercizio precedente. In termini medi4 i dati risultano rispettivamente di 616.539 milioni nel 2009, e di 637.541 milioni nel 2008. Il rendimento medio di questa forma tecnica è passato dal 6,05% nel 2008 al 4,35% nel 2009, con una riduzione di 1,72 punti percentuali. La riduzione di 47.494 milioni - come si può rilevare nella tabella seguente e nella tabella 7.2 composizione per debitori/emittenti - riviene principalmente dai finanziamenti verso altri soggetti - imprese non finanziarie, passate da 355.506 milioni (di cui 13.394 milioni deteriorate) di fine dicembre 2008 ai 312.143 milioni (di cui 22.639 milioni deteriorate) di fine dicembre 2009. La tabella che segue riporta i dati assoluti dei crediti in bonis, dei crediti deteriorati, del totale crediti dei due esercizi e le variazioni assolute sull’anno precedente. (milioni di €) Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Titoli di debito a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 2. Finanziamenti verso: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale CONSISTENZE AL 31.12.2009 CONSISTENZE AL 31.12.2008 BONIS DETERIORATE BONIS DETERIORATE 14.968 1.881 207 12.880 1.182 11.256 195 247 518.969 10.529 14.387 494.053 289.504 39.860 1.942 162.747 533.937 202 202 7 191 4 30.847 11 111 30.725 22.639 935 36 7.115 31.049 TOTALE 15.170 1.881 207 13.082 1.189 11.447 195 251 549.816 10.540 14.498 524.778 312.143 40.795 1.978 169.862 564.986 16.595 236 239 16.120 3.591 11.222 158 1.149 576.057 10.095 11.551 554.411 342.112 27.376 1.030 183.893 592.652 106 106 11 95 19.722 12 119 19.591 13.394 33 451 5.713 19.828 VARIAZIONE TOTALE 16.701 236 239 16.226 3.591 11.222 169 1.244 595.779 10.107 11.670 574.002 355.506 27.409 1.481 189.606 612.480 BONIS DETERIORATE (1.627) 1.645 (32) (3.240) (2.409) 34 37 (902) (57.088) 434 2.836 (60.358) (52.608) 12.484 912 (21.146) (58.715) 96 96 7 191 (11) (91) 11.125 (1) (8) 11.134 9.245 902 (415) 1.402 11.221 TOTALE (1.531) 1.645 (32) (3.144) (2.402) 225 26 (993) (45.963) 433 2.828 (49.224) (43.363) 13.386 497 (19.744) (47.494) 4. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. In particolare i crediti verso clienti comprendono le attività non correnti e i gruppi di attività in via di dismissione, le attività cedute non cancellate, nonché le rettifiche di valore complessive. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 201 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) La tabella successiva riporta, invece, l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti complessivi verso la clientela per forme tecniche. (milioni di €) Crediti verso clientela: incidenza del totale deteriorate sul totale crediti CONSISTENZE AL 31.12.2009 TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI Conti correnti Pronti contro termine attivi Mutui Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto Leasing finanziario Factoring Altre operazioni Titoli di debito Titoli strutturati Altri titoli di debito Totale BONIS DETERIORATE TOTALE INCIDENZA DETERIORATE/TOTALE 52.338 15.949 193.944 18.827 30.807 8.587 198.517 14.968 3.946 11.022 533.937 6.494 13 10.877 438 2.906 190 9.929 202 4 198 31.049 58.832 15.962 204.821 19.265 33.713 8.777 208.446 15.170 3.950 11.220 564.986 11,04% 0,08% 5,31% 2,27% 8,62% 2,16% 4,76% 1,33% 0,10% 1,76% 5,50% Nel rinviare alla relazione sulla gestione per una più dettagliata esposizione numerica o all’apposito capitolo “La qualità del credito” contenuto nella Parte E - Informazioni sui rischi, la tabella sopra esposta evidenzia un’incidenza dei crediti deteriorati sul totale crediti del 5,50%. (migliaia di €) 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2009 TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Factoring 7. Altre operazioni 8. Titoli di debito 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito Totale (valore di bilancio) Totale (fair value) CONSISTENZE AL 31.12.2008 BONIS DETERIORATE BONIS DETERIORATE 52.337.846 15.949.212 193.943.047 18.826.947 30.807.378 8.587.291 198.516.726 14.968.410 3.946.322 11.022.088 533.936.857 545.159.619 6.494.393 13.330 10.876.194 438.051 2.906.489 190.343 9.928.502 201.856 3.682 198.174 31.049.158 31.049.158 63.794.080 9.717.136 202.380.440 20.353.806 32.672.060 4.344.106 242.796.164 16.594.536 400.267 16.194.269 592.652.328 596.082.731 5.213.826 7.512 6.689.505 522.626 1.455.463 120.172 5.712.454 106.527 11.221 95.306 19.828.085 19.828.085 L’incremento della voce 6. Factoring (+ 4.313 milioni), è dovuto per la quasi totalità a crediti per anticipi a cedenti, in applicazione delle nuove disposizioni della Banca d’Italia per i bilanci degli intermediari finanziari (ex art. 107 del T.U.B.) e degli ulteriori chiarimenti ricevuti. Tali crediti a dicembre 2008 erano rappresentati alla voce 1. Conti correnti per 3.872 milioni. La sottovoce 7. “Altre operazioni” comprende tra le voci significative: • 24.754 milioni per finanziamenti a clientela ordinaria per anticipi; • 27.316 milioni per operazioni in pool; • 66.907 milioni per altre sovvenzioni non in conto corrente Le sottovoci 7. “Altre operazioni” e 8.2 “Altri titoli di debito” comprendono rispettivamente 623 milioni e 421 milioni di attività derivanti dalle operazioni di cartolarizzazione “Trevi Finance”, “Trevi Finance 2” e “Trevi Finance 3”, per le quali le attività sottostanti non sono state riprese in carico in quanto si tratta di operazioni precedenti al 1° gennaio 2002. I titoli di cui alla sottovoce 8.2 sono inoltre parzialmente assistiti da garanzia costituita da un titolo di Stato italiano per 170 milioni. Le attività sottostanti a tali cartolarizzazioni sono costituite da crediti in sofferenza, il cui valore di bilancio al 31 dicembre 2009 è pari a 1.005 milioni a fronte di un ammontare nominale di 4.578 milioni. 202 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group (migliaia di €) 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL 31.12.2009 TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Titoli di debito a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 2. Finanziamenti verso a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale CONSISTENZE AL 31.12.2008 BONIS DETERIORATE BONIS DETERIORATE 14.968.410 1.880.475 207.463 12.880.472 1.181.531 11.256.383 195.493 247.065 518.968.447 10.528.424 14.387.283 494.052.740 289.503.426 39.860.374 1.942.022 162.746.918 533.936.857 201.856 201.856 7.100 191.074 3.682 30.847.302 11.446 110.954 30.724.902 22.638.692 934.760 36.198 7.115.252 31.049.158 16.594.536 235.828 238.693 16.120.015 3.590.569 11.221.761 158.322 1.149.363 576.057.792 10.095.176 11.550.777 554.411.839 342.112.697 27.375.966 1.030.394 183.892.782 592.652.328 106.527 106.527 11.221 95.306 19.721.558 11.593 119.301 19.590.664 13.393.781 33.256 450.551 5.713.076 19.828.085 Totale Bonis e Deteriorate 564.986.015 612.480.413 (migliaia di €) 7.3 Crediti verso clientela: oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 31.12.2009 31.12.2008 1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) rischio di credito d) più rischi 2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio di tasso di cambio c) altro Totale 1.205.063 440.684 1.897 762.482 332.642 41.091 291.551 1.537.705 2.009.508 1.516.691 950 491.867 392.705 51 392.654 2.402.213 L’illustrazione dei criteri di determinazione del fair value è riportata sulla Parte A - Politiche contabili, a cui si rimanda. Il Gruppo ha in essere coperture generiche dei flussi finanziari di crediti per complessivi 18.580 milioni di nominale. (migliaia di €) 7.4 Leasing finanziario CONSISTENZE AL 31.12.2009 INFORMAZIONI DA PARTE DEL LOCATORE Crediti per locazione finanziaria: Fino a 12 mesi Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Valore totale dell'investimento lordo/netto di cui: - Valori residui non garantiti spettanti al locatore Meno: utili finanziari differiti Valore attuale dei crediti per pagamenti minimi dovuti (investimento netto nel leasing) PAGAMENTI MINIMI CONSISTENZE AL 31.12.2008 VALORE ATTUALE DEI PAGAMENTI MINIMI PAGAMENTI MINIMI VALORE ATTUALE DEI PAGAMENTI MINIMI 10.319.850 15.934.366 13.447.859 39.702.075 9.163.609 13.304.145 11.246.113 33.713.867 8.739.814 16.344.006 11.618.215 36.702.035 7.642.616 13.845.410 9.552.538 31.040.564 4.525.806 (5.988.208) 4.505.075 X 4.479.730 (5.661.471) 4.458.788 X 33.713.867 33.713.867 31.040.564 31.040.564 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 203 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80 (migliaia di €) 8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli A. Derivati finanziari 1) Fair value 2) Flussi finanziari 3) Investimenti esteri B. Derivati creditizi 1) Fair value 2) Flussi finanziari Totale CONSISTENZE AL 31.12.2009 CONSISTENZE AL 31.12.2008 FAIR VALUE FAIR VALUE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 VALORE NOZIONALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 VALORE NOZIONALE 196.252 196.252 196.252 11.464.730 7.642.763 3.821.967 122 122 11.464.852 1.006 1.006 1.006 118.237.667 29.991.412 88.246.255 202.000 202.000 118.439.667 18.044 18.044 18.044 7.032.656 2.466.072 4.566.584 7.032.656 115 115 115 67.021.278 31.193.759 35.827.519 67.021.278 Totale Livello1, Livello 2 e Livello 3 11.662.110 7.050.815 (migliaia di €) 8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (valore di bilancio) CONSISTENZE AL 31.12.2009 FAIR VALUE FLUSSI FINANZIARI SPECIFICA OPERAZIONI/TIPO DI COPERTURA 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Portafoglio 5. Altre operazioni Totale attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale passività 1. Transazioni attese 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie RISCHIO DI TASSO RISCHIO DI CAMBIO RISCHIO DI CREDITO RISCHIO DI PREZZO PIÙ RISCHI GENERICA SPECIFICA GENERICA INVESTIM. ESTERI 2.122 23.930 X 122 X - X X 7.364 X X X X X X 26.052 465.045 X 465.045 X X X X X X 122 X X X X X X X X X 247.850 X 247.850 X X 163.333 X 163.333 X 6.937.741 6.937.741 X X 7.364 X 3 X 911.469 X 911.469 X 2.903.131 2.903.131 X X X X X X X X X X X X X X X - Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90 (migliaia di €) 9.1 Adeguamento di valore dellle attività coperte: composizione per portafogli coperti CONSISTENZE AL ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE / VALORI 31.12.2009 31.12.2008 1. Adeguamento positivo 1.1 di specifici portafogli: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 1.2 complessivo 2. Adeguamento negativo 2.1 di specifici portafogli: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 2.2 complessivo Totale 2.146.258 267.349 267.349 1.878.909 22.807 2.263 2.263 20.544 2.123.451 1.683.095 1.296.315 1.296.315 386.780 23.535 6.665 6.665 16.870 1.659.560 204 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group (migliaia di €) 9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse CONSISTENZE AL 1. Crediti 2. Attività disponibili per la vendita 3. Portafoglio Totale 31.12.2009 31.12.2008 35.736.760 29.467.630 65.204.390 12.884.055 12.489.449 25.373.504 Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100 Le partecipazioni che a fine 2008 ammontavano a 4.003 milioni, a fine 2009 presentano un saldo pari a 3.866 milioni, con una riduzione di 137 milioni. 10.1 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi TIPO DI RAPPORTO RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE 1 PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 1 2 3 4 5 IMPRESE VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H. ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJE DOBROVOLJNIM ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE OBVEZNIM AVIVA SPA BANK FUR TIROL UND VORARLBERG AKTIENGESELLSCHAFT VIENNA ZAGABRIA ZAGABRIA MILANO INNSBRUCK 8 8 8 8 8 6 7 BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA BKS BANK AG (EHEM.BANK FUR KARNTEN UND STEIERMARK AG) GINEVRA KLAGENFURT 8 8 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT CAPITALIA ASSICURAZIONI S.P.A. CENTRAL POLAND FUND LLC CNP UNICREDIT VITA S.P.A. COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A. CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN LIQUIDAZIONE CREDITRAS ASSICURAZIONI SPA CREDITRAS VITA SPA DA VINCI S.R.L. EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE FIDIA SGR SPA G.B.S. - GENERAL BROKER SERVICE S.P.A. KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA MALGARA FINANZIARIA SRL MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO SPA 8 8 1 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 23 MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH 24 NOTARTREUHANDBANK AG 25 NUOVA TEATRO ELISEO S.P.A. VIENNA MILANO DELAWARE MILANO ROMA NAPOLI MILANO MILANO ROMA ROMA MILANO ROMA VARSAVIA TREVISO MILANO MONACO DI BAVIERA VIENNA ROMA 8 8 8 26 OAK RIDGE INVESTMENT LLC 27 OBERBANK AG WILMINGTON LINZ 8 8 28 OESTERREICHISCHE CLEARINGBANK AG 29 OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK AKTIENGESELLSCHAFT VIENNA VIENNA 8 8 OSTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK GESELLSCHAFT 30 M.B.H. VIENNA 8 31 PAYLIFE BANK GMBH 8 VIENNA QUOTA % DINERS CLUB CEE HOLDING AG ZAGREBACKA BANKA DD ZAGREBACKA BANKA DD UNICREDIT SPA CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG YAPI VE KREDI BANKASI AS CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA BANK PEKAO SA UNICREDIT SPA UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA QUERCIA SOFTWARE SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA FONDO SIGMA (5) UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA BANK PEKAO SA UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA UNICREDIT SPA 33,33 49,00 49,00 49,00 37,53 9,85 30,67 28,01 8,02 11,91 49,00 53,19 38,80 49,00 33,33 50,00 50,00 25,00 39,79 50,00 20,00 34,44 49,00 8,66 EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 49,00 25,00 41,02 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT GESMBH SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 49,00 29,14 4,19 18,51 24,75 8,26 16,14 50,00 DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI 2 41,70 4,93 29,64 7,46 4 3 3 3 32,54 1,65 3 5,78 4,50 13,58 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 205 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Segue: 10.1 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi DENOMINAZIONE 32 PIRELLI PEKAO REAL ESTATE SP. Z O.O. 33 RAMIUS LLC (ora RCG HOLDINGS LLC) SEDE TIPO DI RAPPORTO RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE 1 PARTECIPANTE 34 S.S.I.S. - SOCIETÀ SERVIZI INFORMATICI SAMMARINESE SPA 35 SE.TE.SI. SERVIZI TELEMATICI SICILIANI S.P.A. 36 SOCIETÀ GESTIONE PER IL REALIZZO SPA IN LIQUIDAZIONE VARSAVIA NEW YORK BORGO MAGGIORE PALERMO ROMA 8 8 8 8 8 37 SVILUPPO GLOBALE GEIE ROMA 8 38 TORRE SGR S.P.A. 39 UNICREDIT (SUISSE) TRUST SA 40 UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD ROMA LUGANO LONDRA 8 1 1 41 UNICREDIT AUDIT (IRELAND) LTD 42 YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS DUBLINO ISTANBUL 1 8 BANK PEKAO SA BA- ALPINE HOLDINGS, INC. BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M. S.P.A. UNICREDIT SPA IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A. UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ UNICREDIT (SUISSE) BANK SA UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA UNICREDIT AUDIT SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI YAPI VE KREDI BANKASI AS QUOTA % DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI 2 25,00 22,44 0,00 50,00 40,49 0,05 26,38 25,00 37,50 100,00 100,00 100,00 30,45 Note alla tabella 10.1 - Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole: 1. Tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria; 2 = influenza dominante nell’assemblea ordinaria; 3 = accordi con altri soci; 4 = altre forme di controllo; 5 = direzione unitaria ex art.26 comma 1, del “decreto legislativo 87/92”; 6 = direzione unitaria ex art.26 comma 2, del “decreto legislativo 87/92”; 7 = controllo congiunto. 8 = imprese collegate. 2. Disponibilità voti nell’assemblea ordinaria. I diritti di voto sono riportati solo laddove diversi dalla % di partecipazione al capitale. 3. Per CreditRas Assicurazioni e CreditRas Vita esistono patti parasociali che attribuiscono il “controllo” all’altro socio (Ras). Negli altri casi non c’è condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo sulla partecipata (per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative all’attività, non è richiesto il consenso unanime dei soci). Non si verificano pertanto le condizioni stabilite dallo IAS 31 par. 3 per la definizione di esistenza del controllo congiunto. 4. Società controllate. Si rinvia alla tavola 10.2 per informazioni contabili. 5. Società consolidata ai sensi del SIC.12. L’illustrazione dei sistemi e dei metodi di determinazione dell’area di consolidamento e delle motivazioni di cui una partecipata è sottoposta a controllo congiunto o influenza notevole, è contenuta nella “Parte A Politiche contabili Sezione 3 Area e metodi di consolidamento” alle quali si rinvia. Le partecipazioni valutate al patrimonio netto che a fine del 2008 erano n. 39 società a fine dicembre 2009 risultano essere n. 42 società con un inserimento di 3 società. In dettaglio: Società entrate DENOMINAZIONE SEDE AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H. MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH PAYLIFE BANK GMBH RAMIUS LLC (ora RCG HOLDINGS LLC) TORRE SGR S.P.A. VIENNA MONACO DI BAVIERA VIENNA NEW YORK ROMA Società uscite DENOMINAZIONE SEDE CARICESE SRL (ex CONSORZIO CARICESE) RAMIUS FUND OF FUNDS GROUP LLC BOLOGNA NEW YORK 206 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 3 4 4 4 10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili (migliaia di €) TOTALE ATTIVO RICAVI TOTALI 101.982 22.789 1.424 11.283 3.761 (3) 21.334 13.314 7.661 20.190 9.896 (3) 2.990 2.210 300 1.538 755 (3) AVIVA SPA 8.019.824 391.997 75.793 817.382 402.869 (1) (3) BANK FUR TIROL UND VORARLBERG AKTIENGESELLSCHAFT 8.484.000 179.500 49.695 600.677 305.887 BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA 1.529.097 63.393 8.278 91.676 11.496 BKS BANK AG (EHEM.BANK FUR KARNTEN UND STEIERMARK AG) 6.095.100 171.855 32.362 568.410 CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT 4.080.634 - (328.953) 104.516 - 14.057.374 5.025.901 DENOMINAZIONE UTILE PATRIMONIO (PERDITA) NETTO VALORE DI BILANCIO CONSOLIDATO FAIR VALUE (2) NOTE A. Imprese valutate a Patrimonio netto A.2 Sottoposte a influenza notevole AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H. ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJE DOBROVOLJNIM ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE OBVEZNIM CAPITALIA ASSICURAZIONI S.P.A. CNP UNICREDIT VITA S.P.A. COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A. CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN LIQUIDAZIONE CREDITRAS ASSICURAZIONI SPA CREDITRAS VITA SPA DA VINCI S.R.L. EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE FIDIA SGR SPA 225.806 (1) (3) 210.436 212.586 (1) (3) 1.442.568 171.840 82.113 (3) (315) 10.726 5.257 (3) 25.823 444.126 233.164 (1) - - - - .. 109 .. (2) 14 5 288.434 45.641 13.559 39.217 19.609 (3) 18.067.260 495.227 39.716 562.187 281.094 (3) 129.322 6.163 (23.965) 7.684 1.921 10.034 3.395 (1.031) 4.661 1.854 9.917 510 (539) 6.323 3.162 G.B.S. - GENERAL BROKER SERVICE S.P.A. 20.378 10.102 68 1.512 303 KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA 27.103 25.340 5.872 22.379 7.713 MALGARA FINANZIARIA SRL MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO SPA MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH NOTARTREUHANDBANK AG (3) 79.861 3 (2.094) 12.569 - 60.637.800 683.500 102.700 6.160.100 936.978 10.045 - - 7.390 3.621 (3) 1.032.879 15.002 7.219 21.264 5.317 (3) 627.467 (1) NUOVA TEATRO ELISEO S.P.A. 7.159 6.537 (7) 833 341 OAK RIDGE INVESTMENT LLC 2.539 7.905 512 577 12.378 16.177.826 355.689 69.097 1.031.089 396.063 1.407.314 - (166) 179.330 33.196 (3) OBERBANK AG OESTERREICHISCHE CLEARINGBANK AG (1) (3) 406.252 (1) (3) 35.500.000 158.000 85.287 516.038 267.374 (1) (3) OSTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK GESELLSCHAFT M.B.H. 979.500 5.346 1.284 25.910 12.954 (3) PAYLIFE BANK GMBH 462.499 123.821 40.775 115.649 22.396 (3) PIRELLI PEKAO REAL ESTATE SP. Z O.O. 15.741 601 391 10.625 2.652 RAMIUS LLC (ora RCG HOLDINGS LLC) 173.539 - (77.909) 173.539 38.935 S.S.I.S. - SOCIETÀ SERVIZI INFORMATICI SAMMARINESE SPA 2.043 3.464 453 1.149 574 SE.TE.SI. SERVIZI TELEMATICI SICILIANI S.P.A. 4.141 3.418 15 373 153 59.760 16.954 8.839 15.667 4.140 OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK AKTIENGESELLSCHAFT SOCIETÀ GESTIONE PER IL REALIZZO SPA IN LIQUIDAZIONE SVILUPPO GLOBALE GEIE 6.738 6.797 379 395 99 TORRE SGR S.P.A. 38.655 7.817 921 35.871 20.883 YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS A.3 Controllate 48.460 2.343 (10.294) 37.692 4.688 CENTRAL POLAND FUND LLC 468 - (29) 468 74 UNICREDIT (SUISSE) TRUST SA 546 1.160 212 376 379 UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD 419 80 (108) 247 246 UNICREDIT AUDIT (IRELAND) LTD B. Consolidate proporzionalmente B.1 Sottoposte a controllo congiunto 617 1.145 7 68 68 INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH 90.162 171.061 2.388 19.848 - 2.038.750 4.791 6.422 2.014.607 - ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED 403 2.076 - 33 - STICHTING CUSTODY SERVICES KBN 125 - - 125 - KOC FINANSAL HIZMETLER AS (3) (3) 35.829 (3) (3) (3) UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 207 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) (migliaia di €) Segue: 10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili DENOMINAZIONE TOTALE ATTIVO RICAVI TOTALI UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS 11.301 3.019 YAPI KREDI AZERBAIJAN YAPI KREDI BANK NEDERLAND NV YAPI KREDI EMEKLILIK AS YAPI KREDI FAKTORING AS UTILE PATRIMONIO (PERDITA) NETTO (3.199) VALORE DI BILANCIO CONSOLIDATO 8.949 - 132.046 12.399 4.147 37.183 1.560.518 92.246 15.361 171.575 - 345.455 35.208 9.340 63.246 - 692.105 62.707 13.918 47.538 1.085.030 127.890 69.406 326.024 - 45.430 - (1.106) 44.374 - 143.573 18.135 5.435 38.698 - 42.376 38.240 24.265 38.202 - YAPI KREDI SIGORTA AS 346.400 36.432 (6.026) 129.196 - YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS 198.007 62.994 32.987 111.860 - YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO YAPI KREDI HOLDING BV YAPI KREDI MOSCOW YAPI KREDI PORTFOY YONETIMI AS YAPI KREDI YATIRIM ORTAKLIGI AS YAPI VE KREDI BANKASI AS TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO 34.412 10.268 8.889 33.932 - 29.820.911 4.307.836 644.635 4.120.510 3.434.532 FAIR VALUE (2) NOTE (migliaia di €) VALORE DI BILANCIO CONSOLIDATO N. 42 TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO ALTRE PARTECIPAZIONI MINORI VALUTATE AL COSTO: N.189 - Controllate e Collegate dal Gruppo UniCredit Bank AG N. 87 - Controllate e Collegate dal Gruppo UniCredit Bank Austria N. 31 - Controllate e Collegate da altre società TOTALE DI BILANCIO 3.434.532 431.905 92.238 176.431 163.236 3.866.437 Note alla tabella 10.2 - Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: 1. Comprende “differenze positive di patrimonio netto”. 2. Si rileva che in base alle disposizioni dei principi contabili internazionali, gli investimenti in collegate che presentano un fair value inferiore al valore di bilancio consolidato sono sottoposti ad impairment test attraverso il calcolo di un valore recuperabile inteso come maggiore fra fair value al netto dei costi di vendita e valore d’uso, e la rilevazione di una rettifica di valore qualora il menzionato valore recuperabile sia inferiore al valore di bilancio. Al 31 Dicembre 2009 il valore recuperabile determinato per queste partecipazioni è superiore al valore contabile. Non si è, pertanto, proceduto alla rilevazione di alcuna rettifica di valore. 3. I dati sono stati desunti dai progetti di bilancio 2009, approvati dai competenti Organi sociali. In mancanza sono rilevati dall’ultimo bilancio o situazione patrimoniale approvati. Per le società che non hanno un progetto di bilancio 2009 approvato, i ricavi e l’utile/perdita non sono indicati. Si veda in proposito quanto già esposto nella Parte A - Politiche contabili - Sezione 3 Area e metodi di consolidamento. (migliaia di €) 10.3 Partecipazioni: variazioni annue MOVIMENTI DEL A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Rivalutazioni B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. Rivalutazioni totali F. Rettifiche totali 208 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 2009 2008 4.003.082 538.985 184.356 85 354.544 675.630 71.313 44.421 559.896 3.866.437 51.262 4.185.602 1.188.441 573.035 615.406 1.370.961 706.048 29.122 635.791 4.003.082 58.290 10.4 e 10.5 e 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole AL 31 DICEMBRE 2009, SI SEGNALANO I SEGUENTI IMPEGNI: • l’impegno a corrispondere: (i) alla controllata UniManagement S.r.l. l’importo di 1,5 milioni, per ripianare le perdite previste nel 2010 (ii) alla controllata Sicilia Convention Bureau S.r.l. un apporto patrimoniale di 0,9 milioni per coprire le perdite che scaturiranno in fase di start up dell’iniziativa; • l’impegno relativo all’acquisizione di una partecipazione di minoranza in Grameen Italia S.p.A. (società di nuova costituzione in partnership con Grameen Trust che erogherà microcrediti destinati a finanziare piccole attività di lavoro autonomo, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sociale delle fasce più deboli della popolazione) con un esborso di circa 0,5 milioni oltre un ulteriore contributo finanziario alla partecipata di circa 4,5 milioni, destinati alla copertura delle perdite che scaturiranno in fase di start up dell’iniziativa; • l’impegno relativo alla costituzione di una società controllata in Brasile a supporto dell’attività dell’Ufficio di Rappresentanza UniCredit di San Paolo, nell’ambito del progetto di ristrutturazione della rete estera del Gruppo. La nuova società avrà una dotazione patrimoniale di circa 0,2 milioni. Sezione 11 - Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - Voce 110 (migliaia di €) 11.1 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori: composizione CONSISTENZE AL A. Ramo danni A.1 riserve premi A.2 riserve sinistri A.3 altre riserve B. Ramo vita B.1 riserve matematiche B.2 riserve per somme da pagare B.3 altre riserve C. Riserve tecniche allorché il rischio dell’investimento è sopportato dagli assicurati C.1 Riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse con fondi di investimento e indici di mercato C.2 Riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione D. Totale riserve tecniche a carico dei riassicuratori 31.12.2009 31.12.2008 195 194 1 195 234 187 47 234 (migliaia di €) 11.2 Variazione della voce 110 “Riserve tecniche a carico dei riassicuratori” MOVIMENTI DEL 2009 RAMO DANNI Riserve tecniche cedute all’inizio dell’esercizio a) Incrementi b) Diminuzioni Riserve tecniche cedute alla fine dell’esercizio RISERVE TECNICHE ALLORCHÉ IL RISCHIO DELL’INVESTIMENTO È SOPPORTATO DAGLI ASSICURATORI RAMO VITA RISERVA RISERVA PER SOMME MATEMATICA DA PAGARE ALTRE RISERVE RELATIVE A CONTRATTI LE CUI PRESTAZIONI SONO CONNESSE A FONDI DI INVESTIMENTO E INDICI DI MERCATO DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI FONDI PENSIONE RISERVE PREMI RISERVE SINISTRI ALTRE RISERVE - - - - 187 8 1 47 46 - - - - - - 194 1 - - UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 209 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Sezione 12 - Attività materiali - Voce 120 Le Attività materiali, che comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici e le attrezzature di qualsiasi tipo ammontano a 12.089 milioni a fine 2009 contro 11.935 di fine 2008 e segnano una variazione positiva di 154 milioni. (migliaia di €) 12.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo CONSISTENZE AL ATTIVITÀ/VALORI A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale A B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati 2.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati Totale B Totale (A+B) 31.12.2009 31.12.2008 8.706.651 1.724.221 3.784.225 265.821 792.233 2.140.151 62.892 2.801 48.613 155 1.978 9.345 8.769.543 9.122.398 2.236.861 4.369.518 287.440 813.889 1.414.690 138.067 2.801 49.897 1.677 7.214 76.478 9.260.465 3.319.731 1.075.952 2.243.779 77 77 3.319.808 12.089.351 1.367.440 630.757 736.683 210 210 1.367.650 10.628.115 La variazione delle altre attività ad uso funzionale è dovuta principalmente ad immobilizzazioni in corso di costruzione presso società del Gruppo UniCredit Bank AG. (migliaia di €) 12.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate CONSISTENZE AL ATTIVITÀ/VALORI A Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale A B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati 2.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati Totale B Totale (A+B) 31.12.2009 31.12.2008 - - - 1.307.336 315.427 991.909 1.307.336 1.307.336 A seguito del trasferimento dalla società EuroImmoprofil all’European Office Fond (subgruppo UniCredit Bank AG), gli investimenti immobiliari rilevati nel precedente esercizio in questa tabella - non essendo più connessi a passività che riconoscono un rendimento collegato al fair value degli investimenti stessi ai sensi dello IAS 40.32A - sono stati classificati tra le attività materiali ad uso investimento valutate al costo. 210 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group (migliaia di €) 12.3 Attività materiali detenute a uso funzionale: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo (*) TERRENI FABBRICATI MOBILI IMPIANTI ELETTRONICI ALTRE TOTALE 2.239.662 2.239.662 40.843 721 431 6.987.927 (2.568.512) 4.419.415 804.826 92.244 4.231 2.705 7.017 1.425.088 (1.135.971) 289.117 46.194 40.914 112 224 3.036.024 (2.214.921) 821.103 346.599 293.567 1.155 53 1.049 2.889.135 (1.397.967) 1.491.168 1.204.336 1.085.737 55 984 2.494 16.577.836 (7.317.371) 9.260.465 2.442.798 1.513.183 5.441 3.854 11.215 13.209 26.482 553.483 342.923 - 12.789 685.840 1.391.403 835.948 201.523 4.944 69.335 2.074 60.639 50.775 373.491 38.392 310.410 115.066 546.008 260.769 166.199 25.998 883.107 2.933.720 1.480.106 738.771 130 130 4.002 154.190 6.742 6.742 35.221 280.205 481 481 2.640 - 4.713 4.713 6.707 8 545 545 5.263 123 12.611 12.611 53.833 434.526 144.287 9.903 52.238 1.727.022 1.727.022 - 241.505 38.700 31.764 3.832.838 (2.630.086) 6.462.924 - 3.501 265.976 (1.131.326) 1.397.302 - 8 13.261 794.211 (2.359.114) 3.153.325 - 123 113.109 2.149.496 (1.469.972) 3.619.468 - 385.792 48.734 213.873 8.769.543 (7.590.498) 16.360.041 - * Il Gruppo non utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione delle attività materiali detenute a uso funzionale. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 211 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) (migliaia di €) 12.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Riprese di valore B.5 Differenze di cambio positive B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Rettifiche di valore da deterioramento C.5 Differenze di cambio negative C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: a) immobili ad uso funzionale b) attività non correnti in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. Valutazione al fair value TERRENI FABBRICATI 946.184 316.423 20.911 2.890 1.110 144.287 147.225 186.655 93.979 10.825 4.574 169 17.120 13.209 3.911 59.988 1.075.952 1.155.272 1.728.802 873.427 94.897 2.134 2.767 241.505 532.124 358.373 157.206 102.278 27.666 17.557 517 12.789 12.789 40.360 2.243.856 2.396.086 (migliaia di €) 12.5 Impegni per l’acquisto di attività materiali CONSISTENZE AL A. Impegni contrattuali 31.12.2009 31.12.2008 15.570 20.565 Gli impegni contrattuali in essere si riferiscono all’acquisto di immobili, impianti e macchinari. Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130 Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica. Possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale, esse comprendono l’avviamento e, tra le altre attività immateriali, marchi, core deposits, customer relationship e software. L’avviamento è rappresentato dell’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende o rami di aziende. I valori al 31 dicembre 2009 di questa voce risultano pari a 25.823 milioni rispetto a 26.482 milioni del 2008, ridottesi sostanzialmente per l’effetto degli ammortamenti relativi alle attività immateriali a durata definita. 13.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività CONSISTENZE AL 31.12.2009 ATTIVITÀ/VALORI A.1 Avviamento A.1.1 di pertinenza del gruppo A.1.2 di pertinenza dei terzi A.2 Altre attività immateriali A.2.1 Attività valutate al costo: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività A.2.2 Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività Totale Totale durata definita e indefinita 212 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group CONSISTENZE AL 31.12.2008 DURATA DEFINITA DURATA INDEFINITA DURATA DEFINITA DURATA INDEFINITA X X X 4.267.113 4.267.113 363.765 3.903.348 4.267.113 20.490.534 20.490.534 1.064.950 1.064.950 1.064.950 21.555.484 X X X 4.514.703 4.514.703 391.455 4.123.248 4.514.703 20.888.714 20.888.714 1.078.500 1.078.500 1.078.500 21.967.214 25.822.597 26.481.917 (migliaia di €) 13.2 Attività immateriali: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI GENERATE INTERNAMENTE A DURATA INDEFINITA A DURATA DEFINITA A DURATA INDEFINITA TOTALE X X 826.270 (434.815) 391.455 155.375 77.502 64.948 78 12.847 183.065 5.277 88.808 88.502 306 306 - - 6.634.089 (2.510.841) 4.123.248 449.010 301.324 213 7.505 139.968 668.910 10.987 562.509 554.057 8.452 8.452 - 1.078.500 1.078.500 1 1 13.551 - 31.501.051 (5.019.134) 26.481.917 650.184 382.256 64.948 213 39.918 162.849 1.309.504 61.187 651.317 642.559 8.758 8.758 - 305.950 93.105 20.490.534 (2.073.478) 22.564.012 - 602 88.378 363.765 (421.427) 785.192 - - 36.282 59.132 3.903.348 (2.872.979) 6.776.327 - 13.550 1 1.064.950 1.064.950 - 356.384 240.616 25.822.597 (5.367.884) 31.190.481 - AVVIAMENTO A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Incrementi di attività immateriali interne B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value - a patrimonio netto - a conto economico B.5 Differenze di cambio positive B.6 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore - ammortamenti - svalutazioni + patrimonio netto + conto economico C.3 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto - a conto economico C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione C.5 Differenze di cambio negative C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Rettifiche di valore totali nette E. Rimanenze finali lorde F. Valutazione al costo ALTRE A DURATA DEFINITA 22.962.192 (2.073.478) 20.888.714 45.798 3.430 X X X X 32.335 10.033 443.978 44.923 X X - * Il Gruppo non utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione delle attività immateriali. Le Altre Attività Immateriali: Altre a Durata Indefinita rappresentano il valore dei Marchi. Tra le Altre attività Immateriali: Altre a Durata definita sono comprese Customer Relationship e Core Deposits per 2.901 milioni. 13.3 Altre informazioni Informazioni sulle attività immateriali rilevate in sede di operazioni di aggregazione aziendale L’applicazione del principio contabile IFRS 3 nella contabilizzazione delle operazioni di aggregazione aziendale ha comportato la rilevazione di significativi importi per attività immateriali e avviamento. Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei valori iscritti alle varie attività immateriali identificate avvenuta nel corso dell’esercizio, inclusi gli effetti valutativi descritti di seguito. (milioni di €) ATTIVITÀ IMMATERIALI (ESCLUSO SOFTWARE) VALORI AL 31.12.2008 AMMORTAMENTO IMPAIRMENT (*) ALTRE VARIAZIONI VALORI AL 31.12.2009 1.065 Marchi 1.079 - - (14) Core deposits 1.454 (75) - - 1.379 Customer Relationship 1.706 (160) - (24) 1.522 20.889 25.128 (235) - (398) (436) 20.491 24.457 Avviamento TOTALE (*) principalmente dovute ad effetto cambio UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 213 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) I marchi e l’avviamento sono attività immateriali considerate a vita indefinita. Si ritiene, infatti, che contribuiranno per un periodo indefinito alla formazione dei flussi reddituali. Le altre attività immateriali rilevate sono a vita utile definita, valorizzate originariamente attraverso l’attualizzazione dei flussi finanziari lungo un periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere alla data dell’operazione di aggregazione aziendale dalla quale derivano. Le attività immateriali a vita definita sono oggetto di ammortamento in base alla relativa vita utile. Si indicano nel seguito le tipologie di attività immateriali rilevate per effetto delle operazioni di aggregazione aziendale e le metodologie utilizzate per la determinazione del relativo fair value alla data di acquisizione. Marchi La determinazione del fair value dei marchi è avvenuta utilizzando il metodo del relief from royalty che stima il valore degli stessi sulla base del corrispettivo derivante dalla loro cessione in uso a terzi. Le royalty sono calcolate applicando il tasso di royalty ai flussi reddituali (margine di intermediazione rettificato delle voci non associate ai marchi stessi). In sintesi il metodo si articola in tre fasi: • determinazione del tasso di royalty (dedotto per via comparativa da casi omogenei o determinato in modo analitico) • applicazione del tasso di royalty ai flussi di reddito • determinazione del valore attuale delle royalty al netto delle imposte, calcolato mediante l’applicazione di un tasso di sconto che tenga conto della rischiosità del contesto in cui si trova il marchio oggetto di valutazione. Nel corso dell’esercizio il valore di iscrizione dei marchi è stato altresì supportato da una perizia di una primaria società di consulenza che ha confermato la sussistenza dei valori di carico dei principali marchi iscritti all’attivo dello Stato Patrimoniale consolidato . Core Deposits Il valore della relazione connessa ai Core Deposits deriva dal fatto che parte delle consistenze di depositi a breve termine di una banca (conti correnti e depositi a risparmio) e di scoperti di conto corrente rimane depositata sui conti stessi per orizzonti temporali significativi. La vita economica della relazione risulta più lunga della durata contrattuale. Lo spread tra il costo effettivo della raccolta per mezzo dei Core Deposits e il costo della raccolta ai tassi di mercato interbancario (c.d. mark-down) rappresenta la componente più significativa di valore legata a questa attività immateriale. I piani reddituali utilizzati per la determinazione del fair value dei Core Deposits considerano anche una componente commissionale che contribuisce al reddito totale riferibile a tali relazioni. La determinazione del fair value di tale attività si è basata sull’attualizzazione dei flussi rappresentativi dei margini reddituali generati dai depositi per un periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere alla data di acquisizione. Trattandosi di attività a vita definita, il relativo valore viene ammortizzato in quote costanti in relazione al periodo riferibile ai benefici economici attesi dalla stessa. La vita media residua utile dei Core Deposits è pari a 22 anni. Customer Relationships Asset Under Management (AUM) Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dal collocamento alla propria clientela di prodotti riconducibili al risparmio gestito. I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono: • per le banche collocatrici, le commissioni retrocesse dalle fabbriche prodotto • per le fabbriche prodotto, le commissioni percepite dalla clientela al netto delle commissioni passive retrocesse prevalentemente alle banche collocatrici. Tali commissioni sono state ritenute ricorrenti perché legate al risparmio gestito detenuto dalla clientela. La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 22 anni. Asset Under Custody (AUC) Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dalla raccolta amministrata alla clientela. I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività connessa alla raccolta amministrata. Tali commissioni sono state classificate come ricorrenti in quanto generate dalla normale attività dei clienti sul proprio portafoglio. La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 11 anni. Life Insurance Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dal collocamento alla propria clientela di prodotti riconducibili al business “bancassurance”. I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione dell’attività sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività connessa al business bancassurance. Tali commissioni sono state considerate ricorrenti in quanto assimilabili, dal punto di vista dell’investitore, ai prodotti di risparmio gestito/amministrato. La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 27 anni. 214 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Products L’attività immateriale in oggetto è stata identificata in relazione alla redditività generata dall’attività di negoziazione effettuata per conto delle SGR del Gruppo. I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività d’intermediazione per conto delle SGR stesse. Sono state considerate come ricorrenti in quanto generate dalla normale operatività dei fondi in cui sono investiti i risparmi della clientela. Inoltre, in alcuni casi, il valore dell’attività è riconducibile alle commissioni percepite per l’attività di erogazione degli incentivi regionali. La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 6 anni. Altre Tale attività immateriale comprende tutte le altre tipologie delle c.d. customer relationships identificate, tra cui, a titolo esemplificativo, quelle derivanti dalla capacità della società di ottenere commissioni dal collocamento delle obbligazioni di terzi e dell’attività connessa alle aste sui titoli. La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 11 anni. Il Gruppo non possiede attività immateriali acquisite tramite contributo pubblico e attività immateriali date in garanzia a fronte di passività. L’impairment test delle attività immateriali rilevate in sede di operazioni di aggregazione aziendale Ai sensi dello IAS 36, tutte le attività immateriali a vita utile indefinita, ivi incluso l’avviamento, devono essere sottoposti almeno annualmente ad impairment test per verificarne la recuperabilità del valore. Per le attività immateriali a vita utile definita occorre determinare l’eventuale perdita di valore ogni volta che si rilevino indicatori di perdita. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il valore d’uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri generabili dall’attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita. Il valore recuperabile delle attività immateriali oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che non sussistano entrambe le seguenti condizioni: • il valore d’uso dell’attività non è stimato essere prossimo al fair value al netto dei costi di vendita; • l’attività non genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività. Qualora si verifichino tali condizioni l’impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) come richiesto dal menzionato principio contabile. Si precisa che l’impairment test condotto dal Gruppo UniCredit attraverso la determinazione del valore in uso delle Cash Generating Units (CGU) secondo quanto descritto nel seguito, comprende sia le attività immateriali a vita utile indefinita (avviamenti e marchi) sia le attività immateriali a vita utile definita (core deposits e customer relationship) ove ricorrano gli indicatori di perdita previsti dal principio. Si ritiene infatti che core deposits e customer relationship non possano essere oggetto di impairment test autonomo poiché dette attività non generano flussi finanziari indipendenti da quelli delle altre attività. Ai fini della determinazione del valore d’uso delle attività immateriali soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi di cassa relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test, senza distinzioni tra flussi di cassa riferiti all’attività originariamente rilevata in sede di applicazione dell’IFRS 3 e quelli derivanti da modifiche successive. Ai fini del test di impairment il valore d’uso delle c.d. Cash Generating Units (CGU) alle quali sono assegnati tali attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nelle CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l’avviamento e/o l’attività immateriale in sede di applicazione dell’IFRS 3. La definizione delle Cash Generating Units (CGU) La stima del valore d’uso ai fini della verifica dell’eventuale impairment di attività immateriali, compresi gli avviamenti, che non generano flussi finanziari se non con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell’ambito gestionale (dal punto di vista di flussi finanziari indipendenti generati e da quello di pianificazione e rendicontazione interna): tali unità operative sono appunto definite Cash Generating Units (CGU). Coerentemente con quanto disposto dall’IFRS 3 e dallo IAS 36, ai fini dell’impairment test, l’avviamento è stato allocato alle seguenti Divisioni operative del Gruppo, identificate come unità generatrici di flussi finanziari (CGU): • Retail, che ricomprende il perimetro della clientela Mass Market, Affluent e Small Business, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica; • Corporate & Investment Banking (ex Corporate e Markets & Investment Banking): che ricomprende - il perimetro delle imprese con fatturato annuo minimo di 3 milioni - le attività del Gruppo sui mercati finanziari e nell’Investment Banking (eg.: trading, distribuzione, derivati strutturati, attività di finanziamento e sindacazione, merger and acquisition, gestione di portafogli di private equity, investimenti diretti nel capitale di aziende quotate e non, etc.); • Private Banking che ricomprende il perimetro della clientela privata con disponibilità finanziarie medio-alte a cui fornisce servizi di advisory e gestione del patrimonio. Si avvale sia di canali tradizionali tipici del segmento di clientela (private bankers), sia di modelli distributivi innovativi (reti di promotori finanziari e servizi di banking e trading online); • Asset Management, specializzata nella salvaguardia e nell’incremento del valore degli investimenti della clientela attraverso una serie di soluzioni finanziarie innovative (fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali, portafogli per investitori istituzionali, etc.); UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 215 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) • Central Eastern Europe (CEE), comprende le attività del Gruppo nei paesi dell’Europa Centro Orientale (esclusa la Polonia), ivi incluse le attività in Kazakhstan e Ucraina che sono soggette a valutazione specifica; • Poland’s Markets comprende l’attività del Gruppo in Polonia; • Capogruppo e altre società. La CGU rappresenta il livello più basso al quale l’avviamento è monitorato a livello di Gruppo. Le CGU identificate corrispondono alle unità organizzative di business attraverso le quali il Gruppo sviluppa la propria attività e per le quali fornisce l’informativa di settore. Nell’ambito della CGU Central Eastern Europe (CEE) ulteriori verifiche sono state effettuate con riferimento al singolo paese in cui il Gruppo opera. La metodologia di allocazione adottata ha tenuto in considerazione le sinergie ed i risultati attesi delle suddette unità organizzative. L’allocazione del avviamento alle diverse CGU ha previsto due fasi distinte: • la prima individua l’avviamento come differenza tra il fair value dell’acquisto contabilizzato nel bilancio individuale dell’acquirente e il patrimonio netto al fair value, risultante dopo l’applicazione del purchase price method alle attività, passività, e passività potenziali di bilancio valutate al fair value dell’entità acquistata (al netto della quota di terzi). Tale fase considera anche tutti quei fair value derivanti da trasferimenti di società o rami all’interno del Gruppo che si verificano fino a quando il purchase price agreement è provvisorio • la seconda alloca l’avviamento residuale alle varie CGU ponderandolo per i relativi fair value. L’intero avviamento identificato è stato allocato alle varie CGU. Il valore contabile delle CGU Il valore contabile delle CGU è determinato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile delle stesse. Il valore recuperabile delle CGU comprende i flussi derivanti dalle relative attività e passività finanziarie, di conseguenza il valore contabile deve parimenti includere le attività e le passività finanziarie generatrici di tali flussi. Il valore contabile di ciascuna CGU è determinato in base al suo contributo al patrimonio netto consolidato, inclusa la parte di pertinenza dei terzi. Nello specifico, il valore di carico delle CGU CEE e Poland’s Markets è determinato mediante la sommatoria dei singoli valori contabili di ogni società nel bilancio consolidato (corrispondenti al loro patrimonio netto contabile) tenendo conto di eventuali attività immateriali rilevate al momento dell’acquisizione (al netto di ammortamenti e impairment successivi) e delle scritture di consolidamento. Poiché risulterebbe eccessivamente complesso determinare il valore di carico delle altre CGU sulla base dei valori contabili, si è reso necessario utilizzare fattori gestionali - determinati dall’unità operativa Capital Management della Direzione Pianificazione Finanza e Amministrazione - per effettuarne la corretta suddivisione. In ogni caso, le attività immateriali sono attribuite alle CGU in coerenza con le informazioni contabili disponibili. Di seguito sono riportati i valori contabili delle CGU al 31 dicembre 2009, determinati come sopra indicato, nonché le quote di avviamento e delle altre attività immateriali allocate ad ognuna di esse; i valori si riferiscono alla situazione ante test di impairment. (milioni di €) CASH GENERATING UNIT (CGU) Retail Private Banking Asset Management Corporate & Investment Banking (CIB) Central Eastern Europe (CEE) di cui: Ucraina Kazakistan Poland’s Markets Capogruppo e altre società Totale VALORE AL 31.12.2009 DI CUI AVVIAMENTO (QUOTA GRUPPO) DI CUI ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI (*) 10.739 655 1.859 23.745 15.128 5.974 264 1.719 6.703 4.289 201 48 292 220 943 1.146 6.820 4.147 63.093 457 762 1.502 40 20.491 19 36 2.033 2.794 * Gli importi determinati si intendono al netto delle imposte. La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d’uso delle CGU Come detto, in base a quanto disposto dallo IAS 36, l’impairment test delle attività immateriali a vita indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore. I principi contabili di riferimento richiedono che l’impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile di ogni CGU con il valore recuperabile della stessa. Laddove quest’ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile della CGU è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d’uso. 216 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Il valore recuperabile delle CGU del Gruppo è rappresentato dal valore d’uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri generati da ogni CGU al quale detto avviamento è stato allocato. Tali flussi finanziari sono stimati facendo riferimento a: - il budget 2010 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2010; - le previsioni di crescita formulate in coerenza con l’ultimo Piano di medio-lungo termine di Gruppo a suo tempo approvato sempre dal Consiglio d’Amministrazione. Nella formulazione delle previsioni, il Management ha tenuto altresì conto del recente contesto macroeconomico e di mercato. Le proiezioni degli utili futuri sono state estese fino al 2019 (previsione esplicita), con lo scopo di ottenere una valutazione delle capacità reddituali del Gruppo e della capacità di creazione di valore nel tempo, che prescinde dall’attuale congiuntura macroeconomica. Tali proiezioni sono state sviluppate per tutte le CGU e per i singoli paesi della CEE. Il flusso di cassa atteso per il 2019 rappresenta la base per il calcolo del valore finale (Terminal Value) che rappresenta la capacità delle CGU di generare flussi finanziari futuri oltre tale anno. In base alla metodologia più seguita, il Terminal Value è calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un flusso normalizzato economicamente sostenibile e coerente con il tasso di crescita di lungo termine (c.d. “g”) costante o decrescente come richiesto dai principi contabili IAS/IFRS. Il valore d’uso è determinato attualizzando i flussi finanziari ad un tasso che considera le valutazioni correnti del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Per ciascuna CGU, in considerazione del differente livello di rischio dei rispettivi ambiti operativi, sono stati utilizzati dei premi a rischio differenziati e specifici per la singola entità o settore operativo. I tassi di attualizzazione comprendono una componente relativa al rischio Paese. Le stime utilizzate per la determinazione dei flussi di cassa e dei relativi tassi di crescita risultano particolarmente complesse a causa delle incertezze che hanno caratterizzato e tuttora caratterizzano lo scenario macroeconomico attuale e prospettico e la situazione dei mercati finanziari e dell’economia reale. Tale scenario macroeconomico è stato definito con un adeguato livello di prudenza a causa della persistente fase di tensione dell’economia reale e dei mercati finanziari. Infatti il momento di recessione e di estrema debolezza delle principali economie nelle quali il Gruppo opera, iniziato nel 2008, è continuato per tutto il 2009. Per quanto riguarda i paesi della CEE, lo scenario economico è rimasto difficile, con tassi di crescita negativi del PIL nella quasi totalità dei paesi della regione. A partire dal secondo semestre del 2009 alcuni segnali positivi, come il minor deficit con l’estero, fanno ritenere che la situazione più critica sia superata, anche se previsioni prudenziali portano a ritenere possibile un ritorno di tassi di crescita significativi solo a partire dal 2011. Le ripercussioni della recessione nell’Area Euro sul mercato del credito si sono intensificate nel corso del 2009. I tassi bancari (sia attivi che passivi) si sono mostrati in netta flessione per tutto il 2009, recependo la riduzione dei tassi ufficiali della BCE. Le previsioni si annunciano positive per la raccolta diretta, riflettendo la politica delle banche, volta al rafforzamento del proprio profilo di liquidità e la persistenza di un’elevata avversione al rischio da parte delle famiglie, mentre si prevede un progressivo indebolimento del credito erogato (sia nel settore privato che nelle imprese). A causa dell’instabilità che ha caratterizzato il contesto finanziario, il comparto del risparmio gestito e amministrato, già significativamente provato nel corso del 2008, ha fatto registrare ulteriori flessioni, seppure in rallentamento rispetto ai picchi negativi del quarto trimestre 2008. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura di valutazione (impairment test) basata sulle stime dei flussi finanziari e sulle ulteriori ipotesi elaborate dal Management. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 217 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Nelle tabelle seguenti si riportano le previsioni sui principali indicatori macroeconomici, relativi ai mercati nei quali opera il Gruppo, utilizzati per la verifica della congruità della stima dei flussi finanziari futuri. TASSO DI CRESCITA ANNUALE COMPOSTO 2009-2012 PIL REALE TASSO DI INFLAZIONE TASSO DI CRESCITA IMPIEGHI TASSO DI CRESCITA DEPOSITI Italia 0,9% 1,8% 3,5% 6,0% Germania 1,6% 1,4% 2,2% 4,5% Austria 1,5% 1,7% 2,5% 2,8% Bosnia Erzegovina 0,8% 2,6% 4,8% 5,3% Bulgaria 0,9% 2,0% 7,0% 7,5% Croazia 1,0% 3,4% 4,8% 4,6% Estonia 1,7% 1,3% 7,6% 7,5% Kazakhstan 4,5% 6,3% 15,7% 14,7% Lettonia 1,4% 1,6% 9,7% 11,6% Lituania 0,0% 1,3% 4,5% 5,1% Polonia 3,2% 3,1% 6,6% 7,0% Repubblica Ceca 2,9% 2,3% 10,4% 5,3% Romania 2,8% 3,7% 9,3% 10,8% Russia 3,1% 7,8% 11,6% 12,3% Serbia 1,4% 6,3% 9,6% 11,7% Slovacchia 3,2% 3,0% 10,4% 6,0% Slovenia 1,4% 2,6% 5,4% 4,4% Turchia 4,2% 4,9% 15,8% 12,2% Ucraina 3,2% 9,9% 2,7% 8,8% Ungheria 1,9% 2,1% 5,1% 5,7% PAESI DELLA CEE: TASSO INTERBANCARIO1 2009 2010 2011 2012 n.a n.a n.a n.a Bulgaria 2,2% 3,3% 4,8% 4,3% Croazia 9,0% 8,8% 6,0% 4,8% Estonia 4,3% 4,1% 3,2% 3,5% Kazakhstan 8,2% 9,0% 9,0% 8,0% Lettonia 6,5% 6,9% 4,0% 4,9% Lituania 4,5% 3,9% 3,1% 3,5% Polonia 4,2% 4,6% 5,1% 5,0% Repubblica Ceca 1,5% 1,8% 3,4% 3,9% Romania 8,8% 7,1% 6,3% 6,0% Russia 10,0% 8,8% 8,3% 7,0% Serbia2 11,0% 10,0% 10,0% 9,5% Turchia 7,0% 7,8% 8,3% 9,8% Ucraina1 n.a n.a n.a n.a Ungheria 7,0% 6,1% 5,6% 5,2% Bosnia Erzegovina1 1. Per i Paesi Euro (Italia, Germania, Austria, Slovenia e Slovacchia) e per la Bosnia (la cui valuta è ancorata all’Euro) il tasso interbancario di riferimento è Euribor a 3 mesi. 2. Mercato illiquido. Viene considerato il tasso ufficiale della Banca Centrale Serba. 218 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group PAESI NON-CEE: TASSI Tasso per le operazioni di rifinanziamento BCE (c.d. “Refi”) Euribor a 3 mesi Italia Depositi Prestiti a breve termine Prestiti a medio-lungo termine Germania Depositi Prestiti a breve termine Prestiti a medio-lungo termine Austria Depositi Prestiti a breve termine Prestiti a medio-lungo termine 2009 2010 2011 2012 1,00% 0,83% 1,00% 1,36% 2,50% 2,77% 3,75% 3,95% 0,66% 4,26% 3,75% 1,19% 4,79% 4,28% 1,86% 5,67% 5,12% 2,33% 6,38% 5,76% 1,43% 5,20% 4,81% 1,74% 5,63% 5,24% 2,35% 6,43% 5,65% 2,80% 7,03% 6,07% 1,27% 3,51% 3,27% 1,63% 3,95% 3,65% 2,52% 4,91% 4,59% 3,26% 5,52% 5,13% Il calcolo del valore d’uso ai fini dell’impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall’utile netto (al lordo dei terzi) il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che il Gruppo aspira a raggiungere nel lungo periodo. Il modello Discounted Cash Flow utilizzato dal Gruppo è basato su tre stadi: • per il primo periodo (2010) sono stati presi a riferimento i dati del Budget di Gruppo approvato dal Consiglio di Amministrazione. Tali previsioni, pur considerando il difficile scenario macroeconomico, tengono conto della capacità del Gruppo di generare reddito grazie alla forte franchise, a ricavi ben diversificati, al forte radicamento locale e alla tradizionale attività di banca commerciale. Per alcune CGU, il confronto tra il flusso di cassa del 2010 (determinato utilizzando i dati di budget) ed il flusso di cassa del 2011 rileva delle ipotesi di crescita significative. Ciononostante, la dinamica delle principali determinanti della redditività delle stesse CGU (principalmente volumi, tassi e ciclo del credito) conferma che le proiezioni dei flussi di cassa utilizzate per gli anni successivi al 2011 sono ragionevoli ed in alcuni casi prudenziali. Per JSC ATF Bank il primo periodo si estende dal 2010 al 2013. A differenza delle altre CGU, per il periodo indicato, è stato utilizzato un piano dettagliato, approvato dal Consiglio di Amministrazione della banca controllata. Rispetto alle precedenti valutazioni il piano utilizzato per la valutazione al 31 dicembre 2009 tiene conto di una operazione (guarantee transaction scherme) che ha trasferito a Bank Austria AG una parte del rischio del proprio portafoglio crediti (e conseguentemente della redditività). • per il periodo dal 2011 al 2019 le proiezioni di flussi finanziari sono basate su un tasso di crescita degli utili e delle attività ponderate per il rischio decrescente, partendo dal Compound Annual Growth Rate - Tasso composto di crescita annuale (CAGR) degli utili netti stimati nel Piano Strategico ed arrivando a quelli di “Terminal Value”. I tassi di crescita così determinati sono stati in alcuni casi corretti, qualora il risultato prodotto non risultava coerente con le prospettive di redditività della CGU. • il “Terminal Value” viene determinato con tassi di crescita nominali del 2%. Il tasso di crescita nominale del PIL di Eurozona dal 1995 ad oggi è stato pari al 3,8% (1,8% di crescita reale e 2% di inflazione). La scelta del 2% nominale, corrispondente a circa lo 0% reale, è dettata da ragioni prudenziali. Per JSC Ukrsotsbank e JSC ATF Bank il calcolo del Terminal Value è stato effettuato a partire dal 2014 e 2015 rispettivamente, con applicazione del tasso di crescita nominale del 2%. I beni destinati ad attività ausiliarie e comuni (corporate assets) sono stati allocati alle CGU cui fanno riferimento, ove applicabile. Per la porzione non allocabile di tali beni, la recuperabilità del valore è stata verificata a livello complessivo di Gruppo. Ribadito che la sostenibilità delle proiezioni dei flussi di cassa utilizzati nell’impairment test è stata valutata alla luce dello scenario macroeconomico aggiornato alla data di approvazione del test di impairment, si riportano di seguito le assunzioni rispetto alle principali determinanti della redditività, adottate per le diverse CGU: • Retail: Le assunzioni relative alla proiezione dei flussi di cassa per la CGU Retail riflettono il contesto macroeconomico e le prospettive di sviluppo dei principali Paesi nei quali il Gruppo opera in tale segmento e, segnatamente, l’Italia, la Germania e l’Austria. Si è pertanto tenuto conto del miglioramento nei tassi di crescita dei volumi di prestiti e depositi previsto per i prossimi anni e della risalita dei tassi di interesse (come evidenziato dalle tabelle precedenti), che soprattutto attraverso la componente del mark-down, migliorerà notevolmente i margini del Gruppo. • Corporate & Investment Banking: Le previsioni elaborate per CIB, al pari della Divisione Retail, tengono conto del miglioramento del quadro economico. L’aumento del tasso di crescita dei prestiti e la progressiva riduzione della rischiosità del portafoglio crediti sono state riflesse nelle previsioni dei flussi di cassa elaborate per la business line Corporate. Per la business line Markets & Investment Banking le previsioni risentono della stima di riduzione dei volumi del trading portfolio e del conseguente minore ammontare di ricavi. Tale fenomeno è stato parzialmente contrastato facendo leva sulla riduzione dei costi del personale. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 219 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) • Private Banking: Nelle assunzioni prese a riferimento per Private Banking si è tenuto conto in particolare dell’aumento dei tassi di interesse e della spinta ai volumi generata dagli effetti dello scudo fiscale sui capitali investiti all’estero approvato nel 2009 dal Parlamento Italiano. • Asset Management: Nelle assunzioni prese a riferimento per la Asset Management incidono la moderata crescita dei volumi prevista per i prossimi anni e la relativa stabilità dei margini. • Central Eastern Europe (CEE): Nelle assunzioni utilizzate si è tenuto conto della ripresa della crescita economica nella CEE previsto a partire dal 2011, a fronte della quale si attende una riduzione, seppur moderata, della rischiosità del portafoglio crediti. Si prevede che il radicato posizionamento commerciale del Gruppo continuerà ad alimentare la crescita dei ricavi nell’area CEE. Per quanto riguarda JSC ATF Bank gli utili e le attività di rischio ponderate utilizzati sono determinate tenendo conto del consistente recupero previsto nel tasso di crescita degli impieghi in Kazakhstan (come evidenziato dalle tabelle precedenti), del potenziale di redditività ancora inespresso dalla banca e dal beneficio, in termini di costo del rischio, derivante dall’ operazione (guarantee transaction scherme) che ha trasferito a BA AG una parte consistente del rischio sul portafoglio crediti. Per Ukrsotsbank le assunzioni adottate per valutare la sostenibilità dei flussi di cassa futuri adottati nel test di impairment tengono conto della moderata ripresa dei volumi, della normalizzazione del costo del rischio e della riduzione delle spese operative rispetto al budget 2010 (quest’ultimo è influenzato di importanti investimenti in information technology). Inoltre la difficoltà dei principali concorrenti (alcune delle grandi banche in difficoltà sono state nazionalizzate mentre alcune piccole banche sono in liquidazione) ha creato notevoli opportunità di aumentare la quota di mercato. • Poland’s Markets: Anche le previsioni formulate per la Poland’s Markets tengono conto del mutato contesto economico nell’Europa centroorientale. Gli effetti positivi della ripresa economica sono però parzialmente attenuati dalla contrazione dei margini (determinata dalla convergenza dell’economia polacca verso gli standard di Eurozona). A tal proposito, nella proiezione dei flussi cassa, si è tenuto conto di ipotesi macroeconomiche più prudenziali rispetto al precedente test di impairment. I tassi di attualizzazione dei flussi Qui di seguito sono riepilogati i principali assunti di base adottati dal management nel calcolo del valore recuperabile delle CGU: CGU Retail Corporate Investement Banking Private Banking Asset Management Central Eastern Europe3 di cui: JSC Ukrsotsbank (USB) di cui: JFC ATF Bank (ATF) Poland’s Markets TASSO DI ATTUALIZZAZIONE INIZIALE AL NETTO DELLE IMPOSTE (KE) TASSO DI ATTUALIZZAZIONE FINALE AL NETTO DELLE IMPOSTE (KE) TASSO DI CRESCITA NOMINALE PER IL CALCOLO DEL TERMINAL VALUE 8,70% 9,94% 8,90% 10,18% 16,35% 26,67% 15,37% 12,27% 10,55% 10,55% 10,55% 10,55% 12.18% 12,50% 12,50% 11,00% 2,00% 2,00% 2,00% 2,00% 2,00% 2,00% 2,00% 2,00% 3. Il tasso di attualizzazione relativo alla CGU Central Eastern Europe è la media aritmetica ponderata dei tassi di attualizzazione utilizzati per i singoli paesi appartenenti al singolo settore di attività. Come si evince dalla tabella sopra riportata, i flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i vari fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte. In particolare, il costo del capitale iniziale per il Gruppo e quello differenziato per i settori sono la somma di: • Tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap di Eurozona a 5 anni medio degli ultimi 6 anni. L’orizzonte temporale di 6 anni è stato scelto per tener conto della lunghezza media del ciclo economico in Eurozona; • Premio a rischio sul debito: Credit Default Swap medio degli ultimi 6 anni pagato da UniCredit; • Premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla volatilità delle azioni UniCredit negli ultimi 6 anni. Per i settori di attività è stata utilizzata la volatilità media degli ultimi 6 anni di banche operanti prevalentemente nello stesso settore, tenendo conto anche del beneficio di diversificazione. Quest’ultimo è altresì determinato considerando la matrice varianze-covarianze delle quotazioni dei gruppi di banche utilizzati per la determinazione del premio a rischio. Il costo del capitale iniziale, differenziato per i Paesi della CEE, è dato dalla somma di: • Tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap in valuta locale a 5 anni medio degli ultimi 6 anni. Ove assente si è considerato il tasso interbancario più liquido e rappresentativo. • Premio a rischio sul Paese: Credit Default Swap medio pagato dal Paese negli ultimi 6 anni (o su un periodo più breve in assenza di una serie storica sufficientemente lunga). • Premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla volatilità delle azioni UniCredit negli ultimi 6 anni. Il costo del capitale utilizzato nell’attualizzazione dei flussi di cassa converge ad un determinato valore definito per ciascuna CGU. Questo valore è determinato come media del costo del capitale di un campione di banche europee calcolato con la stessa metodologia applicata per il costo del 220 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group capitale iniziale del Gruppo, estendendo la scadenza del risk-free rate e del CDS da 5 a 10 anni. Il costo del capitale di terminal value utilizzato è differenziato a seconda che la CGU sia presente in un Paese dell’Europa dell’Ovest, in un Paese dell’Europa dell’Est che entrerà nell’area Euro entro il 2013 o in un altro Paese. Il valore d’uso complessivo del Gruppo utilizzato nell’impairment test è superiore rispetto all’attuale capitalizzazione di mercato. Questa situazione è comune alla maggior parte delle banche Europee: il multiplo price-to-book value delle banche dell’indice S&P 600 è circa il 40% più basso rispetto alla media storica. Nel caso di UniCredit la differenza è spiegata principalmente dalle prospettive di breve termine implicite nel prezzo attuale di mercato, che resta condizionato dalle attese di redditività moderata per il 2010 e dalla persistente incertezza sulle prospettive di crescita del PIL dell’economia globale. Diversamente il valore d’uso complessivo include le prospettive reddituali di medio-lungo termine ritenute ragionevoli da parte degli amministratori. Poiché, come sopra ricordato, la valutazione è resa particolarmente complessa dall’attuale contesto macroeconomico e di mercato che il settore finanziario sta attraversando e dalla conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni circa la redditività futura di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di “sensitività” ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell’ambito della procedura di impairment test. Nella tabella sotto riportata sono riepilogati gli scostamenti percentuali degli assunti di base adottati per le diverse CGU, necessari a rendere il valore recuperabile della CGU stessa pari al suo valore di bilancio: CGU Retail Corporate Investement Banking Asset Management Private Banking4 Poland’s Markets Central Eastern Europe (CEE, Kazakistan e Ucraina esclusi) INCREMENTO IN P.P. DEL TASSO DI ATTUALIZZAZIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE (KE) INCREMENTO IN P. P. DEL CORE TIER 1 RATIO TARGET DECREMENTO IN P.P. DEL TASSO DI CRESCITA NOMINALE PER IL CALCOLO DEL TERMINAL VALUE DECREMENTO IN P.P. DEGLI UTILI ANNUALI 2,4% 0,9% 7,4% 19,6% 2,9% 6,6% 1,5% 98,8% 42,8% 12,0% -10,9% -4,5% -76,4% n. s. -13,9% -22,3% -8,5% -47,9% -71,4% -27,1% 0,3% 0,8% -1,0% -2,9% 4. In considerazione dell’elevata redditività del settore, i risultati derivanti dall’analisi di sensitività non sono significativi. È opportuno segnalare che l’allineamento del valore d’uso di una CGU al suo valore di bilancio, sebbene non comporti una necessità di effettuare una svalutazione dell’avviamento della specifica CGU, potrebbe comportare la svalutazione dell’avviamento a livello di Gruppo. Questo perché la differenza positiva tra il valore d’uso ed il valore di bilancio di ciascuna CGU può compensare il valore negativo dei beni destinati ad attività ausiliarie e comuni, non direttamente allocabili alle singole CGU. Il valore d’uso complessivo è sostanzialmente allineato al valore contabile complessivo. Per tanto le modifiche in senso peggiorativo dei parametri utilizzati e delle informazioni contenute nell’impairment test potrebbero portare a rilevare una perdita di valore nei futuri esercizi. A completamento dell’analisi di sensitività la tabella sottostante indica la variazione del valore d’uso complessivo del Gruppo alla variazione di un punto percentuale dei principali parametri utilizzati nel modello DCF. Variazione valore d’uso di Gruppo INCREMENTO DELL’1% DEL TASSO DI ATTUALIZZAZIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE (KE) INCREMENTO DELL’1% DEL CORE TIER 1 RATIO TARGET DECREMENTO DELL’1% DEL TASSO DI CRESCITA NOMINALE PER IL CALCOLO DEL TERMINAL VALUE DECREMENTO DELL’1% DEGLI UTILI ANNUALI -12,1% -6,1% -3,7% -1,2% Si sottolinea peraltro che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità dell’avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato, che potrebbe registrare mutamenti ad oggi non prevedibili. L’effetto che questi mutamenti potrebbero avere sulla stima dei flussi di cassa delle diverse CGU, così come sulle principali assunzioni adottate, potrebbe pertanto condurre nei bilanci dei prossimi esercizi a risultati diversi da quelli riportati nel presente bilancio consolidato. I risultati dell’impairment test L’impairment test ha confermato il valore di iscrizione dell’avviamento nel bilancio al 31 dicembre 2009. Non sono state pertanto iscritte rettifiche di valore relativamente a tale voce. Anche per quanto riguarda le attività immateriali diverse dall’avviamento, l’impairment test conferma che il loro valore recuperabile è superiore all’importo iscritto nel bilancio consolidato, decurtato degli ammortamenti già registrati: non è stato pertanto necessario iscrivere alcuna rettifica a conto economico. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 221 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Sezione 14 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 140 dell’attivo e voce 80 del passivo Le Attività fiscali - voce 140 dell’attivo, ammontano al 31 dicembre 2009 a 12.577 milioni e riguardano “attività correnti” per 2.416 milioni e “attività anticipate” per 10.161 milioni segnando rispetto all’esercizio precedente rispettivamente un aumento di 488 milioni le prime e una riduzione di 303 milioni le seconde. La composizione della sottovoce Attività per imposte anticipate, così come previsto dalla normativa, è dettagliata nella tavola 14.1 precisando che gli importi indicati sono interamente riferiti al gruppo bancario. Le Passività fiscali - voce 80 del passivo assommano al 31 dicembre 2009 a 6.451 milioni e si riferiscono per 1.988 milioni alle passività correnti e per 4.463 milioni alle passività differite. Rispetto all’anno precedente in entrambe le sottovoci si verificano flessioni per 839 milioni nelle passività correnti e per 939 milioni in quelle differite. La composizione della sottovoce Passività per imposte differite, così come previsto dalla normativa, è dettagliata nella tavola 14.2 precisando che gli importi indicati sono interamente riferiti al gruppo bancario. (migliaia di €) 14.1 Attività per imposte anticipate: composizione CONSISTENZE AL Attività fiscali anticipate relative a: Attività/passività detenute per la negoziazione Altri strumenti finanziari Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali Accantonamenti Altre attività / passività Crediti verso banche e clientela Perdite fiscali riportabili in futuro Altre Totale 31.12.2009 31.12.2008 408.285 817.361 2.562.507 1.141.119 258.940 2.589.782 1.247.364 1.135.938 10.161.296 471.970 1.086.069 2.572.074 1.214.681 535.797 1.877.676 1.512.863 1.192.834 10.463.964 (migliaia di €) 14.2 Passività per imposte differite: composizione CONSISTENZE AL Passività fiscali differite relative a: Crediti verso banche e clientela Attività / passività detenute per la negoziazione Altri strumenti finanziari Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali Altre attività / passività Debiti verso banche e clientela Altre Totale 222 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 31.12.2009 31.12.2008 1.015.239 131.699 847.183 1.654.744 173.095 89.130 552.202 4.463.292 1.227.497 214.972 1.287.677 1.853.336 233.438 82.210 502.764 5.401.894 (migliaia di €) 14.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2009 2008 9.924.965 1.767.985 1.384.017 21.889 9.890 45.913 1.306.325 238 383.730 2.034.318 1.689.963 1.517.405 12.139 160.419 1.773 342.582 9.658.632 7.127.355 4.591.638 4.218.113 11.431 1.226 6.691 4.198.765 6.043 367.482 1.794.028 1.488.355 1.470.876 16.834 645 16.091 289.582 9.924.965 (migliaia di €) 14.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita al conto economico) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2009 2008 4.799.658 452.736 197.217 1.663 195.554 508 255.011 1.269.693 1.226.354 991.934 184 234.236 1.086 42.253 3.982.701 4.670.877 1.250.230 1.021.949 7.557 647 1.013.745 1.791 226.490 1.121.449 873.568 640.581 8.336 224.651 31.620 216.261 4.799.658 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 223 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) (migliaia di €) 14.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2009 2008 538.999 215.070 87.687 4.952 82.735 127.383 251.405 201.749 125.984 75.765 382 49.274 502.664 690.766 314.297 304.009 5 304.004 10.288 466.064 362.991 358.749 4.242 23 103.050 538.999 (migliaia di €) 14.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2009 2008 602.236 210.701 195.373 90 195.283 15.328 332.346 133.760 110.408 23.352 247 198.339 480.591 291.610 581.347 236.360 6.681 229.679 344.987 270.721 254.238 252.560 1.678 17 16.466 602.236 14.7 Altre informazioni In conformità con lo IAS 12, non sono state rilevate attività fiscali differite per perdite fiscali portate a nuovo laddove non risultano probabili futuri redditi imponibili a fronte dei quali utilizzare tali perdite. A livello di gruppo, le perdite fiscali non ancora utilizzate, per le quali non sono state rilevate attività fiscali differite, ammontano a circa 7.460 milioni, di cui 1.176 milioni relativi alle filiali estere di UniCredit Spa, 5.814 milioni relativi a società del Gruppo UniCredit Bank AG e 470 milioni relativi a società del Gruppo Bank Austria. In particolare, la quota riferibile alle perdite pregresse delle filiali estere di UniCredit Spa, si riferisce alle perdite che potranno essere fiscalmente recuperate esclusivamente sui futuri redditi imponibili prodotti dalle filiali stesse, nel paese di localizzazione. 224 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Sezione 15 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 150 dell’Attivo e Voce 90 del Passivo Sono iscritte in queste voci le attività non correnti o gruppi di attività e passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di attività generatrici di flussi finanziari, la cui vendita è altamente probabile. Esse sono valutate al minore fra il valore contabile e fair value al netto dei costi di vendita. Nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2009 i dati si riferiscono principalmente alla partecipazione in IRFIS Mediocredito della Sicilia SpA. (migliaia di €) 15.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività CONSISTENZE AL A. Singole attività A.1 Attività finanziarie A.2 Partecipazioni A.3 Attività materiali A.4 Attività immateriali A.5 Altre attività non correnti Totale A B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione B.2 Attività finanziarie valutate al fair value B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita B.4 Attività finanziarie detenute fino alla scadenza B.5 Crediti verso banche B.6 Crediti verso clientela B.7 Partecipazioni B.8 Attività materiali B.9 Attività immateriali B.10 Altre attività Totale B Totale A+B C. Passività associate a singole attività in via di dismissione C.1 Debiti C.2 Titoli C.3 Altre passività Totale C D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione D.1 Debiti verso banche D.2 Debiti verso clientela D.3 Titoli in circolazione D.4 Passività finanziarie di negoziazione D.5 Passività finanziarie valutate al fair value D.6 Fondi D.7 Altre passività Totale D Totale C+D 31.12.2009 31.12.2008 533.465 182 67.400 71 21.179 622.297 924.471 2.201 60.069 533 43.064 1.030.338 622.297 1.030.338 270.926 40.389 311.315 295.042 241.687 536.729 311.315 536.729 A seguito della revisione della tabella introdotta dal primo aggiornamento della Circolare 262, le attività e le passività facenti parte di gruppi di attività in via di dismissione che non costituiscono unità operative dismesse sono presentati nelle sezioni A. Singole Attività e C. Passività associate a singole attività in via di dismissione. Conseguentemente sono stati ricondotti alle medesime sezioni anche i relativi valori di pertinenza dell’esercizio 2008 in precedenza esposti nelle sezioni B. Gruppi di attività (Unità operative dismesse) e D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione. 15.2 Altre informazioni Non vi sono informazioni da segnalare. 15.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto Si precisa che al 31 dicembre 2009 il Gruppo non ha in essere partecipazioni sottoposte a influenza notevole non valutate al patrimonio netto classificate come possedute per la vendita. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 225 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Sezione 16 - Altre attività - Voce 160 La flessione della voce “Altre attività”, variata da 13.990 milioni del 31 dicembre 2008 a 10.454 milioni del 31 dicembre 2009 è ascrivibile principalmente alle partite definitive ma non imputabili ad altre voci, passate da 4.377 milioni del 2008 a 2.203 milioni del 2009. (migliaia di €) 16.1 Altre attività: composizione CONSISTENZE AL VOCI/VALORI Margine di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati (infruttiferi) Oro, argento e metalli preziosi Ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie Cassa e altri valori in carico al cassiere: - assegni di c/c tratti su terzi in corso di negoziazione - assegni di c/c in carico alle banche del gruppo ricevuti dalla stanza di compensazione in corso di addebito - vaglia, assegni circolari e titoli equiparati - cedole, titoli esigibili a vista, valori bollati e valori diversi Interessi e competenze da addebitare a: - clienti - banche Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza Partite in corso di lavorazione Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: - titoli e cedole da regolare - altre operazioni Rettifiche per partite illiquide di portafoglio Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 140 Altre partite Totale 226 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 31.12.2009 31.12.2008 100.001 58.014 349.830 663.930 612.629 20.047 30.777 477 301.795 293.266 8.529 165.266 829.976 2.203.120 41.410 2.161.710 148.276 2.580.460 3.053.021 10.453.689 207.544 42.487 606.063 827.070 708.938 3.774 112.658 1.700 233.062 215.467 17.595 456.710 1.165.988 4.377.233 362.033 4.015.200 177.079 2.703.183 3.193.593 13.990.012 Passivo Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10 “Debiti verso banche” (come già precisato nella sezione 6 - Crediti verso banche) presentano una dinamica in flessione, passando dai 177.677 milioni di fine dicembre 2008 ai 106.800 milioni del 31 dicembre 2009. In termini medi5, i dati risultano rispettivamente 143.191 milioni nel 2009 e 176.336 milioni nel 2008. Il costo medio di tale provvista è passato dal 5,35% del 2008 all’1,55% nel 2009 con una riduzione del 3,80 punti percentuali. La riduzione della voce “Debiti verso banche” pari a -70.877 milioni è da ascrivere a: • Debiti verso banche centrali per -53.086 milioni, di cui -20.001 milioni relativi a UniCredit Spa, -19.564 milioni a UniCredit Bank AG e -6.124 milioni a UniCredit Bank Austria AG. • Debiti verso banche per -17.791 milioni, di cui -12.092 milioni relativi a depositi vincolati. (migliaia di €) 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.2 Depositi vincolati 2.3 Finanziamenti 2.3.1 pronti contro termine passivi 2.3.2 altri 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 2.5 Altri debiti Totale Fair value 31.12.2009 31.12.2008 19.684.972 87.115.180 18.300.255 27.610.170 34.623.268 11.881.982 22.741.286 6.581.487 106.800.152 106.989.042 72.770.915 104.905.789 14.548.866 39.701.991 43.819.781 19.689.312 24.130.469 6.835.151 177.676.704 177.850.724 La sottovoce 2.3 Finanziamenti comprende anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà emessi da società del gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a livello consolidato. (migliaia di €) 1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati CONSISTENZE AL Debiti verso banche: debiti subordinati 31.12.2009 31.12.2008 231.317 185.852 1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati Non vi sono debiti verso banche (debiti strutturati). (migliaia di €) 1.4 Debiti verso banche oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) più rischi 2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) altro Totale 31.12.2009 31.12.2008 155.261 155.261 206.649 179.296 27.353 361.910 598.364 485.956 112.408 536.943 274.166 262.777 1.135.307 1.5 Debiti per leasing finanziario Non vi sono debiti per locazione finanziaria verso banche. 5. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 227 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 I “Debiti verso la clientela” ammontano a 381.623 milioni (388.831 milioni nel 2008) e presentano una contrazione di -7.208 milioni pari al 2%. In termini medi6 i dati risultano rispettivamente di 384.977 milioni nel 2009 e di 402.522 nel 2008 con una diminuzione del 4%. Il costo medio di questa provvista nel 2009 è dell’1,50% e si confronta con quello medio dell’anno precedente del 3,08%. (migliaia di €) 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Finanziamenti 3.1 pronti contro termine passivi 3.2 altri 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Totale Fair Value 31.12.2009 31.12.2008 217.353.447 111.557.776 29.726.942 20.471.063 9.255.879 528.773 22.456.352 381.623.290 381.390.731 197.010.486 121.471.020 44.831.199 30.169.624 14.661.575 25.518.061 388.830.766 388.639.132 Fra i “finanziamenti” sono compresi anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà emessi da società del gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a livello consolidato. (migliaia di €) 2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati CONSISTENZE AL Debiti verso clientela: debiti subordinati 31.12.2009 31.12.2008 561.781 651.768 (migliaia di €) 2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati CONSISTENZE AL Debiti verso clientela: debiti strutturati 31.12.2009 VALORE CONTABILE 31.12.2008 VALORE CONTABILE 36.141 33.002 (migliaia di €) 2.4 Debiti verso clientela: oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) più rischi 2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) altro Totale 31.12.2009 31.12.2008 871.730 771.684 100.046 871.730 438.318 407.182 31.136 2.413.068 2.322.019 91.049 2.851.386 (migliaia di €) 2.5 Debiti per leasing finanziario CONSISTENZE AL 31.12.2009 Debiti per locazione finanziaria: Fino a dodici mesi Da un anno a cinque anni Oltre cinque anni Valore totale dei pagamenti minimi lordi/netti Meno: effetto tempo Valore attuale dei debiti per pagamenti minimi dovuti per il leasing PAGAMENTI MINIMI VALORE ATTUALE DEI PAGAMENTI MINIMI 4.180 5.824 10.004 (1.324) 8.680 3.718 4.373 8.091 X 8.091 6. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. 228 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 La consistenza dei “Titoli in circolazione” pari a 214.773 milioni a fine esercizio, aumenta di 12.314 milioni rispetto al livello di fine anno precedente ed è interamente riconducibile agli altri titoli. In termini medi7 i dati risultano pari a 204.396 milioni nel 2009 e 230.993 milioni nel 2008 con una diminuzione del 12%. Il costo medio di questa provvista è passato dal 4,85% del 2008 al 3,76% del 2009, con una variazione di -1,09 punti percentuali. (migliaia di €) 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2009 LIVELLO 1 LIVELLO 2 161.669.590 11.986.643 149.682.947 53.103.287 973.448 52.129.839 214.772.877 56.198.308 228.284 55.970.024 10.567.343 27.399 10.539.944 66.765.651 96.278.273 11.909.932 84.368.341 16.493.328 936.993 15.556.335 112.771.601 TIPOLOGIA TITOLI/VALORI A. Titoli 1. Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2. Altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri Totale CONSISTENZE AL 31.12.2008 FAIR VALUE VALORE BILANCIO Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 FAIR VALUE LIVELLO 3 VALORE BILANCIO LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 3.060.676 142.327 2.918.349 33.914.799 11.764 33.903.035 36.975.475 158.934.767 11.988.680 146.946.087 43.524.033 1.585.963 41.938.070 202.458.800 84.186.762 3.661.901 80.524.861 8.980.217 23.396 8.956.821 93.166.979 70.164.613 8.131.681 62.032.932 6.571.995 1.114.583 5.457.412 76.736.608 2.766.270 189.293 2.576.977 28.741.213 438.904 28.302.309 31.507.483 216.512.727 201.411.070 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche contabili A.3 - Informativa sul fair value. Le sottovoci 1.1 “Obbligazioni strutturate e 2.1. Altri titoli strutturati ammontano complessivamente a 12.960 milioni e rappresentano il 6% del totale. Esse si riferiscono essenzialmente a strumenti di tipo equity linked (circa 68%) ed in parte meno significativa a strumenti di tipo interest rate linked (circa 30%). Di questi strumenti UniCredit SpA è il principale e quasi unico contributore. Lo sbilancio del fair value dei derivati, incorporati in titoli strutturati e fatti oggetto di scorporo, risulta esposto a Voce 20 dell’Attivo e 40 del Passivo tra le valutazione dei derivati di trading-altri e presenta un saldo negativo per 662 milioni. (migliaia di €) 3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati CONSISTENZE AL Titoli in circolazione: titoli subordinati 31.12.2009 31.12.2008 27.145.805 31.134.069 (migliaia di €) 3.3 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 31.12.2009 31.12.2008 1. Titoli oggetto di copertura specifica del Fair value a) rischio tasso di interesse b) rischio di cambio c) più rischi 2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio cambio c) altro Totale 1.360.783 1.360.783 4.756.433 4.756.433 6.117.216 14.836.230 14.836.230 6.133.879 6.133.879 20.970.109 7. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 229 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 Le “Passività finanziarie di negoziazione” (come già precisato nella sezione 2 dell’attivo) presentano una dinamica in flessione, passando dai 165.335 milioni di fine dicembre 2008 ai 114.045 milioni del 31 dicembre 2009. In particolare il decremento delle passività per cassa si collega al deleveraging complessivo, mentre il decremento della voce derivati è sostanzialmente ascrivibile alle oscillazioni dei valori di mercato (es.: tassi, cambi, equity, ecc.) registratesi principalmente nel secondo trimestre del 2009. In termini medi8, i dati risultano rispettivamente 143.321 milioni nel 2009 e 127.165 milioni nel 2008. Il costo medio di queste passività è passato dall’1,02% nel 2008 allo 0,95% con una riduzione di 0,07 punti percentuali. (migliaia di €) 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2009 A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli di debito 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbligazioni 3.2 Altri titoli 3.2.1 Strutturati 3.2.2 Altri Totale A B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari 1.1 Di negoziazione 1.2 Connessi con la fair value option 1.3 Altri 2. Derivati creditizi 2.1 Di negoziazione 2.2 Connessi con la fair value option 2.3 Altri Totale B Totale A+B FAIR VALUE VALORE NOMINALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 304.897 16.523.400 14.680.888 10.379.246 853.071 413.127 5.095.740 3.016.297 3.016.297 - 9.526.175 4.301.642 4.301.521 121 31.509.185 CONSISTENZE AL 31.12.2008 FAIR VALUE FAIR VALUE* VALORE NOMINALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 FAIR VALUE* 314.145 16.672.064 10.897.173 7.104.819 866.464 498 723.981 835 21.691.117 703.797 14.617.388 197.766 10.315.746 25 X 5.708.986 21.583.312 15.790.492 11.154.813 446.114 697.806 5.905.942 14.233.030 10.082.233 140.230 5.059.186 17.458.544 226.542 86.147 86.147 880 2.077 1.306.372 967.163 99.468 5.749.070 21.596.592 15.765.964 11.135.543 X 3.016.297 8.525.164 6.238.355 3.792.354 3.792.354 27.883.382 197.741 X 506.031 4.301.642 506.031 X X 705.130 37.032.486 10.708.699 4.635.679 4.454.013 181.666 43.082.790 9.942.003 4.150.797 4.120.067 30.730 20.836.778 140.395 140.395 22.744.272 867.695 339.209 333.947 5.262 1.309.329 X 4.630.421 X X 43.111.626 X X 5.983.794 5.981.940 65.383.989 64.561.723 630.753 221.712 X X X X 8.921.198 8.887.463 90.417.153 89.338.027 2.182.924 1.947.046 X X X X X X 24 1.830 304.656 304.656 352.008 470.258 3.364.685 3.345.481 409.041 1.263.662 1.263.629 X X X X X X X X 33.735 - 479.184 599.942 14.433.747 14.400.649 235.878 4.489.777 4.489.777 X X X X X X 31.509.185 6.288.450 14.813.614 18.868 336 68.748.674 96.632.056 X 33 X 1.894.415 2.599.545 37.032.486 X X 43.082.790 31.945 1.153 8.921.198 104.850.900 29.757.976 127.595.172 6.672.701 7.982.030 X X Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 LIVELLO 3 114.045.215 43.111.626 165.335.178 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche contabili A.3 - Informativa sul fair value. Le sottovoci “Debiti verso banche” e “Debiti verso clientela” comprendono scoperti tecnici per un ammontare pari a 5.665 milioni a cui non viene attribuito un valore nozionale. (migliaia di €) 4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate CONSISTENZE AL Passività finanziarie di negoziazione: passività subordinate 31.12.2009 31.12.2008 429.749 241.382 8. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. 230 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group (migliaia di €) 4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati CONSISTENZE AL 31.12.2009 VALORE CONTABILE 31.12.2008 VALORE CONTABILE 14.946 - Passività finanziarie di negoziazione: debiti strutturati (migliaia di €) 4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Emissioni B.2 Vendite B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Acquisti C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali DEBITI VERSO BANCHE DEBITI VERSO CLIENTELA TITOLI IN CIRCOLAZIONE TOTALE 5.059.132 169.253.466 169.133.259 14.121 106.086 174.007.356 378.787 173.460.852 21.786 145.931 305.242 17.223.299 1.935.205.451 1.935.103.484 71.189 30.778 1.935.902.318 2.483.456 1.933.364.189 13.197 41.476 16.526.432 15.765.940 1.680.058 257.325 1.409.988 12.745 2.828.734 2.717.133 63.176 595 47.830 14.617.264 38.048.371 2.106.138.975 2.104.494.068 1.495.298 149.609 2.112.738.408 5.579.376 2.106.888.217 35.578 235.237 31.448.938 Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 La consistenza delle “Passività finanziarie valutate al fair value” è di 1.612 milioni al 31 dicembre 2009 e di 1.659 milioni nel 2008. (migliaia di €) 5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2009 TIPOLOGIA OPERAZIONE/ VALORI 1. Debiti verso banche 1.1 Strutturati 1.2 Altri 2. Debiti verso clientela 2.1 Strutturati 2.2 Altri 3. Titoli di debito 3.1 Strutturati 3.2 Altri Totale Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 CONSISTENZE AL 31.12.2008 FAIR VALUE FAIR VALUE VALORE NOMINALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 FAIR VALUE* VALORE NOMINALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 FAIR VALUE* - - - 149 149 149 X X 12.532 12.532 - - 12.532 12.532 12.532 X X 2.162.170 2.162.170 2.162.170 - 1.560.578 1.560.578 1.560.578 51.748 51.748 51.897 X X 1.642.325 X X 1.642.474 1.853.113 50.489 1.802.624 1.865.645 162.036 162.036 162.036 1.434.087 1.434.087 1.434.087 50.489 50.489 63.021 X X 1.728.593 X X 1.741.125 1.612.475 1.659.144 Fair value*: calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione. Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche contabili - A3) Informativa sul fair value. I dati al 31 dicembre 2008 sono stati ricostruiti per comparabilità. 5.2 Dettaglio della voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”: passività subordinate Non vi sono passività subordinate. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 231 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) (migliaia di €) 5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Emissioni B.2 Vendite B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Acquisti C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali DEBITI VERSO BANCHE DEBITI VERSO CLIENTELA TITOLI IN CIRCOLAZIONE TOTALE 12.532 116 116 12.499 12.416 83 149 - 1.646.612 705.201 422.390 274.543 8.268 739.487 309.172 321.894 96.181 12.240 1.612.326 1.659.144 705.317 422.390 274.659 8.268 751.986 309.172 334.310 96.181 12.323 1.612.475 Sezione 6 - Derivati di copertura - Voce 60 (migliaia di €) 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli CONSISTENZE AL 31.12.2009 CONSISTENZE AL 31.12.2008 FAIR VALUE A. Derivati finanziari 1) Fair value 2) Flussi finanziari 3) Investimenti esteri B. Derivati creditizi 1) Fair value 2) Flussi finanziari Totale FAIR VALUE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 VALORE NOZIONALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 VALORE NOZIONALE 49.661 49.661 49.661 9.859.787 3.781.491 6.078.296 9.859.787 9.499 9.499 9.499 96.041.403 27.309.028 68.732.375 530.000 530.000 96.571.403 1.453.972 1.453.956 16 1.453.972 6.284.363 770.697 5.513.666 5.564 5.564 6.289.927 7.371 7.371 7.371 65.993.892 23.254.804 42.739.088 2.537.000 2.537.000 68.530.892 Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 9.918.947 7.751.270 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda alla parte A - Politiche contabili per ulteriori chiarimenti. (migliaia di €) 6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura CONSISTENZE AL 31.12.2009 FAIR VALUE FLUSSI FINANZIARI SPECIFICA OPERAZIONI/ TIPO DI COPERTURA 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Portafoglio 5. Altre operazioni Totale attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale passività 1. Transazioni attese 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie RISCHIO DI TASSO RISCHIO DI CAMBIO RISCHIO DI CREDITO RISCHIO DI PREZZO PIÙ RISCHI GENERICA SPECIFICA GENERICA INVESTIM. ESTERI 277.715 6.658 X - X - X X - X X X X X X 284.373 82.482 X 82.482 X X X X X X X X X X X X X X 103.248 X 103.248 X X 565.946 X 565.946 X 2.804.602 2.804.602 X X X 3 X 24.738 X 24.738 X 6.053.555 6.053.555 X X X X X X X X X X X X X X - 232 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 70 (migliaia di €) 7.1 Adeguamento di valore della passività finanziarie coperte CONSISTENZE AL ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ COPERTE/VALORI 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie Totale 31.12.2009 31.12.2008 4.505.885 (1.745.925) 2.759.960 2.058.804 (486.739) 1.572.065 (migliaia di €) 7.2 Passività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione CONSISTENZE AL PASSIVITÀ COPERTE 1. Debiti 2. Titoli in circolazione 3. Portafoglio Totale 31.12.2009 31.12.2008 11.460.334 5.809.604 62.297.973 79.567.911 716.310 612.659 39.565.063 40.894.032 Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80 Si veda la sezione 14 dell’attivo. Sezione 9 - Passività associate ed attività in via di dismissione - Voce 90 Si veda la sezione 15 dell’attivo. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 233 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) Sezione 10 - Altre passività - Voce 100 La voce “Altre passività” è passata da 23.701 milioni di fine dicembre 2008 a 18.110 milioni di fine 2009 Tale variazione è da ascrivere principalmente: • alle partite definitive ma non imputabili ad altre voci (debiti verso fornitori, accantonamenti per ritenute fiscali su dietimi, cedole e dividendi e altre partite) per -2.511 milioni; • alle partite in corso di lavorazione per -1.181 milioni; • alle altre partite per -1.062 milioni (migliaia di €) 10.1 Altre passività: composizione CONSISTENZE AL VOCI/VALORI Debiti per le garanzie finanziarie rilasciate Deterioramento delle garanzie finanziarie rilasciate, dei derivati creditizi, degli impegni irrevocabili a erogare fondi Debiti per gli impegni irrevocabili a erogare fondi Ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie Accordi di pagamento basati sul valore dei propri strumenti di capitale classificati come debiti secondo l’IFRS 2 Altri debiti relativi al personale dipendente Altri debiti relativi ad altro personale Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci Interessi e competenze da accreditare a: - clienti - banche Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza Somme a disposizione da riconoscere a terzi Partite in corso di lavorazione Partite relative ad operazioni in titoli Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: - debiti verso fornitori - accantonamenti per ritenuta fiscale su dietimi, cedole o dividendi - altre partite Debiti per partite diverse dal servizio di riscossione tributi Rettifiche per partite illiquide di portafoglio Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 80 Altre partite Totale 31.12.2009 31.12.2008 18.141 1.023.979 6.703 948.002 8.617 2.992.099 11.240 2.948 340.366 303.150 37.216 165.753 1.559.587 1.646.570 164.116 3.116.130 1.324.065 3.218 1.788.847 11.756 719.591 1.165.246 4.209.523 18.110.367 16.389 979.663 1.044.791 8.010 3.154.866 18.250 3.524 248.484 213.984 34.500 484.390 1.792.495 2.827.414 13.320 5.627.614 2.346.764 3.252 3.277.598 18.712 741.458 1.450.081 5.271.872 23.701.333 Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”, pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l’attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda parte A2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio). (migliaia di €) 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue MOVIMENTI DEL A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell’esercizio B.2 Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione D. Rimanenze finali 234 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 2009 2008 1.415.023 133.806 75.813 57.993 231.306 174.786 56.520 1.317.523 1.528.111 123.242 83.671 39.571 236.330 168.384 67.946 1.415.023 Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120 La voce “Fondo rischi ed oneri” si è attestata a fine dicembre 2009 a 7.982 milioni, in linea con il dato del 2008 (8.049 milioni). Con riferimento alla voce 1. Fondi di quiescenza aziendale, che accoglie prevalentemente fondi a prestazione definita, illustrati alla successiva tavola 12.3 il dato al 31 dicembre 2009 risulta di 4.591 milioni contro 4.553 milioni del 2008. La voce 2. Altri fondi per rischi ed oneri, il cui ammontare al 31 dicembre 2009 risulta pari a 3.392 milioni, è composta come risulta dalla tabella: 2.1 Controversie legali: sono rappresentate principalmente da stanziamenti per controversie legali, cause passive e revocatorie fallimentari. Maggiori informazioni relative alle cause passive sono riportate nella parte E - Sezione 4 “Rischi operativi” - punto B. “Rischi derivati da pendenze legali”; 2.2 Oneri per il personale: sostanzialmente oneri vari attinenti al personale 2.3 Altri: accolgono gli stanziamenti per rischi ed oneri non riconducibili alle voci di cui sopra, il contenuto di questa sottovoce è illustrato alla successiva tavola 12.4 (migliaia di €) 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione CONSISTENZE AL VOCI/COMPONENTI 31.12.2009 31.12.2008 1. Fondi di quiescenza aziendali 2. Altri fondi per rischi ed oneri 2.1 Controversie legali 2.2 Oneri per il personale 2.3 Altri Totale 4.590.628 3.391.803 1.350.196 90.463 1.951.144 7.982.431 4.553.022 3.495.534 1.272.586 128.448 2.094.500 8.048.556 (migliaia di €) 12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 VOCI/COMPONENTI A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell’esercizio B.2 Variazioni dovute al passare del tempo B.3 Variazioni dovute a modifiche tasso di sconto B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Utilizzo dell’esercizio C.2 Variazioni dovute a modifiche tasso di sconto C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali (*) FONDI DI QUIESCENZA ALTRI FONDI 4.553.022 786.265 87.851 248.721 449.693 748.659 461.479 287.180 4.590.628 3.495.534 902.549 716.274 16.075 12.840 157.360 1.006.280 730.263 448 275.569 3.391.803 (*) di cui Fondi di quiescenza a benefici definiti per 4.513.206 migliaia. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 235 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti 1. ILLUSTRAZIONE DEI FONDI Esistono all’interno del Gruppo diversi piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all’anzianità del dipendente sia in Italia che all’estero. I piani in Austria, Germania e Italia rappresentano in totale oltre il 90% delle obbligazioni pensionistiche del Gruppo. La maggior parte dei piani del Gruppo non è finanziata. Le eccezioni più significative riguardano il “contractual trust arrangement” o CTA (ovvero un fondo esterno gestito da fiduciari indipendenti), il HVB Trust Pensionfonds AG, e il Pensionkasse der Hypovereinsbank WaG, tutti e tre stabiliti da HVB AG per i piani a benefici definiti in Germania e dei piani a benefici definiti nel Regno Unito. Il HVB Trust Pensionfonds AG è stato incluso nel 2009 con trasferimento ad esso delle obbligazioni pensionistiche (e relative attività patrimoniali) dei pensionati aventi la cosiddetta promessa diretta in Germania. La maggior parte dei piani a benefici definiti del Gruppo sono chiusi ai neo-assunti, ad esempio in Austria, Germania e Italia dove la maggioranza dei neo-assunti aderisce a piani a contribuzione definita (o piani considerati tali). I contributi per i piani a contribuzione definita rappresentano una spesa a conto economico. Le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il “metodo dell’unità di credito proiettata”. Per i piani finanziati le attività patrimoniali sono determinate al fair value alla data di redazione dello stato patrimoniale. Lo stato patrimoniale è composto dal deficit o surplus (la differenza tra le obbligazioni e le attività patrimoniali) al netto degli utili e perdite attuariali non riconosciute. Inoltre nel conto economico vengono riconosciuti gli utili e le perdite attuariali solo se in eccesso del “corridoio” (10%). Le ipotesi attuariali usate per determinare le obbligazioni variano da paese a paese e da piano a piano in linea con lo IAS 19. Il tasso di attualizzazione in ogni paese è determinato facendo riferimento ai rendimenti di mercato alla data di bilancio di titoli obbligazionari di aziende primarie di valuta e durata media in linea con quella della passività. 2. VARIAZIONI NELL’ESERCIZIO DEI FONDI 31.12.2009 31.12.2008 Obbligazione netta iniziale a benefici definiti Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate Oneri finanziari (Utili) Perdite attuariali rilevati nell’esercizio (Utili) Perdite relativi alla riduzione o estinzione del piano Benefici erogati Altre variazioni in aumento Altre variazioni in diminuzione Obbligazione netta finale a benefici definiti 4.475.084 84.783 242.590 2.067 6.131 (454.379) 444.097 (287.167) 4.513.206 4.741.834 83.766 3.159 226.583 (11.681) (3.321) (493.588) 297.390 (369.058) 4.475.084 3. VARIAZIONI NELL’ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO E ALTRE INFORMAZIONI 31.12.2009 31.12.2008 Valore corrente iniziale delle attività a servizio dei piani Rendimento atteso Utili (Perdite) attuariali Contributi del datore di lavoro Benefici erogati Altre variazioni in aumento1 Altre variazioni in diminuzione Valore corrente finale delle attività a servizio dei piani 3.060.039 160.283 3.771 117.106 (128.899) (1.070) 3.211.230 2.413.336 125.355 (105.647) 106.007 (109.552) 688.105 (57.565) 3.060.039 PRINCIPALI CATEGORIE DI ATTIVITÀ A SERVIZIO DEI PIANI 31.12.2009 31.12.2008 1. Azioni 2. Obbligazioni 3. Immobili 4. Altre attività Totale 92.835 2.206.272 117.957 794.166 3.211.230 188.865 2.099.122 113.821 658.231 3.060.039 1. Il dato del 2008 risentiva degli ammontari derivanti da inclusione dei piani. 236 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 4. RICONCILIAZIONE TRA VALORE ATTUALE DEI FONDI, VALORE ATTUALE DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO E LE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ ISCRITTE IN BILANCIO Valori iscritti nello stato patrimoniale Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti finanziate Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti non finanziate Valore attuale delle attività a servizio del piano Totale Utili (perdite) attuariali non rilevate Impatto del limite del paragrafo 58 (IAS 19) sull’eccedenza del valore attuale delle attività a servizio dei piani Passività netta in bilancio 2 31.12.2009 31.12.2008 3.049.712 4.575.131 (3.211.230) 4.413.613 (183.382) 73.271 4.303.502 2.911.624 4.340.620 (3.060.039) 4.192.205 179.570 103.309 4.475.084 2. La passività netta indicata per il 2009 comprende 209.704 migliaia di eccedenze di attività al servizio dei piani rilevate nella voce “altre attività” dello Stato Patrimoniale. RENDIMENTO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO: Rendimento attuariale delle attività a servizio del piano Utili (perdite) attuariali sulle attività a servizio del piano 5. DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI Tasso di attualizzazione Rendimento atteso dalle attività a servizio dei piani Tasso atteso di incremento delle retribuzioni (3) Incrementi futuri relativi a trattamenti pensionistici Tasso di inflazione atteso 160.283 3.771 125.355 (105.647) 31.12.2009 31.12.2008 5,12% 5,25% 3,03% 2,15% 1,97% 5,69% 5,23% 3,31% 2,35% 2,55% 31.12.2009 31.12.2008 8.972.250 (3.211.230) 5.761.020 (213.266) 73.271 5.621.025 8.641.148 (3.060.039) 5.581.109 205.689 103.309 5.890.107 3. Valido ai fini dei “Fondi di Quiescenza”. 6. INFORMAZIONI COMPARATIVE Totale obbligazioni a benefici definiti Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti Valore attuale delle attività a servizio dei piani Valore attuale del (surplus)/deficit dei piani Utili (Perdite) attuariali non rilevate Impatto del limite del paragrafo 58 (IAS 19) sull’eccedenza del valore attuale delle attività a servizio dei piani Passività netta in bilancio (migliaia di €) 12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi CONSISTENZE AL 2.3 Altri fondi per rischi e oneri - altri - Rischi/oneri connessi al patrimonio immobiliare - Oneri per piani di ristrutturazione aziendale - Vertenze stragiudiziali e spese legali - Indennità di agenti della rete - Vertenze correlate a strumenti finanziari e contratti derivati - Altri Totale 31.12.2009 31.12.2008 462.960 149.009 126.435 112.619 243.334 856.787 1.951.144 537.656 132.783 168.413 63.289 233.000 959.359 2.094.500 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 237 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) Sezione 13 - Riserve tecniche - Voce 130 (migliaia di €) 13.1 Riserve tecniche: composizione CONSISTENZE AL 31.12.2009 A. Ramo danni A.1 Riserve premi A.2 Riserve sinistri A.3 Altre riserve B. Ramo vita B.1 Riserve matematiche B.2 Riserve per somme da pagare B.3 Altre riserve C. Riserve tecniche allorché il rischio di investimento è sopportato dagli assicurati C.1 Riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse con fondi di investimento e indici di mercato C.2 Riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione D. Totale riserve tecniche LAVORO DIRETTO LAVORO INDIRETTO TOTALE CONSISTENZE AL 31.12.2008 TOTALE 63.314 44.803 15.064 3.447 98.482 95.578 1.662 1.242 339 339 - 63.653 45.142 15.064 3.447 98.482 95.578 1.662 1.242 56.848 43.159 13.689 99.585 97.155 1.397 1.033 - - - - 161.796 339 162.135 156.433 (migliaia di €) 13.2 Riserve tecniche: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 RAMO DANNI Riserve tecniche all’inizio dell’esercizio a) variazioni in aumento b) variazioni in diminuzione Riserve tecniche alla fine dell’esercizio RAMO VITA RISERVE PREMI RISERVE SINISTRI ALTRE RISERVE RISERVE MATEMATICHE RISERVE PER SOMME DA PAGARE ALTRE RISERVE 43.159 2.101 118 45.142 13.689 1.412 37 15.064 3.447 3.447 97.155 20.439 22.016 95.578 1.397 24.295 24.030 1.662 1.033 3.275 3.066 1.242 Sezione 14 - Azioni rimborsabili - Voce 150 Non sono presenti azioni rimborsabili. Sezione 15 - Patrimonio del gruppo - Voci 140, 170, 180, 190, 200 e 220 I valori al 31 dicembre 2008, come riportato anche nella sezione 5 - Altri aspetti della parte generale A1 - delle Politiche contabili, differiscono da quelli pubblicati per effetto della riclassifica delle differenze di cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture), trasferite dalla voce 170 - Riserve alla voce 140 - Riserva di valutazione. Ai fini di un confronto omogeneo, si è perciò proceduto alla riesposizione dei dati di dicembre 2008 per tenere conto dei menzionati effetti. Ciò premesso si precisa che il Patrimonio del gruppo, incluso l’utile di periodo (1.702 milioni) si è attestato al 31 dicembre 2009 a 59.689 milioni a fronte dei 54.999 milioni rilevato alla fine dell’anno precedente. La tabella che segue riporta la composizione del patrimonio e le variazioni rispetto all’esercizio precedente: (milioni di €) Patrimonio del gruppo: composizione CONSISTENZE AL 1. Capitale 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve 4. Azioni proprie 5. Riserve di valutazione 6. Strumenti di capitale 7. Utile (Perdita) Totale 238 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group VARIAZIONI 31.12.2009 31.12.2008 ASSOLUTA % 8.390 36.582 14.271 (6) (1.250) 1.702 59.689 6.684 34.070 11.979 (6) (1.740) 4.012 54.999 1.706 2.512 2.292 490 (2.310) 4.690 25,5% 7,4% 19,1% -28,2% -57,6% 8,5% La variazione in aumento del patrimonio per 4.690 milioni è il risultato di: • Un incremento del capitale di 1.706 milioni per: - l’esecuzione dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’assemblea del 14 novembre 2008 integralmente sottoscritto - l’aumento del capitale a titolo gratuito deliberato dall’assemblea straordinaria del 29 aprile 2009, attingendo da apposita riserva costituita in sede di approvazione della destinazione degli utili • Un incremento del sovrapprezzo di emissione dovuto a esecuzione dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’assemblea del 14 novembre 2008 integralmente sottoscritto • Un incremento delle riserve per: - la destinazione a riserva dell’utile dell’esercizio 2008 (4.012 milioni), al netto del dividendo pagato sulle azioni risparmio (-7 milioni) - l’utilizzo di riserva per costi capitalizzati in esecuzione dell’aumento di capitale deliberata dall’assemblea del 4 novembre 2008 - l’utilizzo della riserva costituita in sede di approvazione degli utili come deliberato dall’assemblea straordinaria del 29 aprile 2009: - l’utilizzo della riserva per costi stock options (57 milioni), della riserva per put options (233 milioni) e altre variazioni • Un aumento delle riserve da valutazione per: - Incremento di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita: - Aumento della copertura per rischi finanziari (168 milioni) e incremento di valore della riserva da valutazione delle società valutate al patrimonio netto (5 milioni) - Flessione delle differenze di cambio • Riduzione dell’utile del periodo rispetto a quello del 2008 486 milioni 1.220 milioni 2.512 milioni 4.005 milioni (198) milioni (1.220) milioni (295) milioni 807 milioni 173 milioni (490) milioni (2.310) milioni (migliaia di €) 15.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione 31.12.2009 A. Capitale A.1 azioni ordinarie A.2 azioni di risparmio Totale (A) B. Azioni proprie 31.12.2008 AZIONI EMESSE AZIONI SOTTOSCRITTE E NON ANCORA LIBERATE AZIONI EMESSE AZIONI SOTTOSCRITTE E NON ANCORA LIBERATE 8.377.750 12.120 8.389.870 (5.714) - 6.673.434 10.853 6.684.287 (5.993) - La sottovoce Azioni proprie comprende quelle di UniCredit Spa per -2.440 mila euro, e quelle delle società controllate, acquistate dalle medesime società, per -3.274 mila euro. Nel corso dell’esercizio il Capitale - che al 31 dicembre 2008 era rappresentato da n. 13.346.868.372 azioni ordinarie e da n. 21.706.552 azioni di risparmio, del valore nominale unitario di e 0,50 per entrambe le categorie - si è modificato nel corso del 2009, per i motivi ampiamente illustrati nella Relazione sull’andamento della gestione nel capitolo Altre informazioni - rafforzamento patrimoniale, a seguito dell’emissione di complessive n° 3.408.631.673 azioni ordinarie (di cui 1.308.455 performance share) e n° 2.532.431 azioni di risparmio. Il Capitale è quindi passato da 6.684.287 mila euro di fine 2008 a 8.389.870 mila euro di fine 2009, con un aumento di 1.705.583 mila euro - di cui 486.113 mila euro a pagamento e 1.219.470 mila euro a titolo gratuito con contestuale prelievo dalle riserve precostituite -, ed è rappresentato da n. 16.755.500.045 azioni ordinarie da nominali 0,50 cadauna e da n. 24.238.983 azioni di risparmio da nominali 0,50 cadauna. La sottoscrizione dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 14 novembre 2008 ha altresì comportato l’iscrizione, nell’ambito del Patrimonio della Capogruppo, di 2.511.258 mila euro a titolo di sovrapprezzo azioni. A fine 2009 il numero delle azioni proprie in rimanenza risulta pari a 476.000. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 239 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) 15.2 Capitale - numero azioni della capogruppo: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2009 VOCI/TIPOLOGIE A. Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio - interamente liberate - non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-) A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - a pagamento - operazioni di aggregazioni di imprese - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - altre - a titolo gratuito - a favore dei dipendenti - a favore degli amministratori - altre B.2 Vendita azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese C.4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio - interamente liberate 1 - non interamente liberate ORDINARIE ALTRE (DI RISPARMIO) 13.346.868.372 13.346.868.372 (476.000) 13.346.392.372 3.408.631.673 3.408.631.673 972.225.376 972.225.376 2.436.406.297 1.308.455 2.435.097.842 16.755.024.045 476.000 16.755.500.045 16.755.500.045 - 21.706.552 21.706.552 21.706.552 2.532.431 2.532.431 2.532.431 2.532.431 24.238.983 24.238.983 24.238.983 - 1. Nelle azioni ordinarie sono comprese n. 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore di UniCredit SpA; il diritto di voto su tali azioni è sospeso. 15.3 Capitale: altre informazioni Valore nominale per azione Azioni riservate per emissione sotto opzione Numero contratti in essere per la vendita di azioni 31.12.2009 31.12.2008 0,50 - 0,50 (migliaia di €) 15.4 Riserve di utili: altre informazioni CONSISTENZE AL Riserva Legale Riserve Statutarie Riserve Altre Totale 240 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 31.12.2009 31.12.2008 1.434.080 1.679.802 11.157.283 14.271.165 1.231.108 1.015.008 9.732.689 11.978.805 15.5 Altre informazioni Riserve da valutazione: composizione (migliaia di €) CONSISTENZE AL 31.12.2009 ATTIVITÀ/VALORI 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Attività materiali 3. Attività immateriali 4. Copertura di investimenti esteri 5. Copertura dei flussi finanziari 6. Differenze di cambio 7. Attività non correnti in via di dismissione 8. Leggi speciali di rivalutazione 9. Riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Totale (138.235) 454.086 (1.829.698) 277.020 (12.687) (1.249.514) Sezione 16 - Patrimonio di pertinenza di terzi - Voce 210 Il “patrimonio di pertinenza di terzi” che a fine 2008 ammontava a 3.242 milioni risulta ora di 3.202 milioni. La tabella che segue evidenzia la composizione del patrimonio di terzi al 31 dicembre 2009: Patrimonio di pertinenza di terzi: composizione (milioni di €) CONSISTENZE AL 31.12.2009 1) Capitale 2) Sovrapprezzi di emissione 3) Riserve 4) Azioni proprie 5) Riserve da valutazione 6) Strumenti di capitale 7) Utile (Perdita) dell’esercizio di pertinenza di terzi Totale 376 1.763 840 (109) 332 3.202 16.1 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue Non vi sono strumenti di capitale. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 241 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato (SEGUE) Altre informazioni (migliaia di €) 1.Garanzie rilasciate e impegni CONSISTENZE AL OPERAZIONI 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) banche b) clientela 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) banche b) clientela 3) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) banche: i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) clientela: i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di terzi 6) Altri impegni Totale 31.12.2009 31.12.2008 18.242.538 2.317.009 15.925.529 45.133.905 6.697.344 38.436.561 93.435.153 3.072.901 1.154.933 1.917.968 90.362.252 19.516.816 70.845.436 5.419.746 249.344 23.704.094 186.184.780 19.489.851 1.943.575 17.546.276 51.682.902 9.618.367 42.064.535 95.771.989 3.336.915 580.284 2.756.631 92.435.074 14.638.275 77.796.799 16.043.074 177.437 23.179.174 206.344.427 (migliaia di €) 2. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni CONSISTENZE AL PORTAFOGLI 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela 7. Attività materiali 31.12.2009 31.12.2008 68.216.409 185.414 4.976.205 1.873.057 1.643.827 20.742.624 - 73.086.729 16.759.385 8.529.390 5.570.143 3.332.684 27.263.333 587 (migliaia di €) 3. Informazioni sul leasing operativo CONSISTENZE AL Informazioni da parte del locatario Leasing operativi Canoni leasing futuri non cancellabili Fino a dodici mesi Da uno a cinque anni Oltre i cinque anni Totale Canoni minimi futuri non cancellabili da ricevere per subleasing Pagamenti totali Informazioni da parte del locatore Leasing operativi Canoni minimi futuri non cancellabili ( da ricevere) Fino a dodici mesi Da uno a cinque anni Oltre i cinque anni Totale 242 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 31.12.2009 31.12.2008 88.969 196.165 44.123 329.257 82.391 161.048 32.921 276.360 4.382 10.351 1.628 4.854 1.326 7.808 5.467 12.556 6.474 24.497 4. Composizione degli investimenti a fronte delle polizze unit-linked e index-linked Non vi è operatività relativa a polizze unit-linked e index-linked. (migliaia di €) 5. Gestione e intermediazione per conto terzi TIPOLOGIA SERVIZI 31.12.2009 1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi a) acquisti 1. regolati 2. non regolati b) vendite 1. regolate 2. non regolate 2. Gestioni patrimoniali a) individuali b) collettive 3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali) 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 2. altri titoli b) altri titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali) 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 2. altri titoli c) titoli di terzi depositati presso terzi d) titoli di proprietà depositati presso terzi 4. Altre operazioni 820.571.942 407.756.015 406.824.187 931.828 412.815.927 411.882.143 933.784 211.546.323 71.569.995 139.976.328 644.464.928 3.008.925 51.559 2.957.366 267.273.633 39.030.447 228.243.186 209.874.549 164.307.821 29.515.528 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 243 Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione 1 - Gli interessi - Voce 10 e 20 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 6 - Utili (perdite) da cessione / riacquisto - Voce 100 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110 Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 Sezione 9 - Premi netti - Voce 150 Sezione 10 - Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa - Voce 160 Sezione 11 - Le spese amministrative - Voce 180 Sezione 12 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 190 Sezione 13 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 200 Sezione 14 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 210 Sezione 15 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 220 Sezione 16 - Utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 240 Sezione 17 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 250 Sezione 18 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 260 Sezione 19 - Utili (perdite) da cessione di investimento - Voce 270 Sezione 20 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 290 Sezione 21 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 310 Sezione 22 - Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi - Voce 330 Sezione 23 - Altre informazioni Sezione 24 - Utile per azione 246 248 249 249 250 251 251 252 253 254 255 258 258 258 259 259 260 261 261 261 263 263 263 263 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 245 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato In applicazione dell’aggiornamento della circolare Banca d’Italia n. 262/2005, sono state modificate alcune tabelle e conseguentemente riclassificati gli importi relativi all’esercizio 2008. Per ulteriori informazioni si rimanda alla Parte A - Politiche contabili. Sezione 1 - Gli interessi - Voce 10 e 20 Gli Interessi attivi e proventi assimilati del 2009 sono ammontati a 34.746 milioni e segnano una diminuzione di 19,4 miliardi (-36%) rispetto a quelli dell’anno precedente (54.113 milioni); anche gli “interessi attivi in valuta” che rappresentano il 26% del totale nel 2009 (24% nel 2008) si riducono di 4 miliardi (-31%) passando dai 13.198 milioni di fine 2008 ai 9.198 di fine 2009. Il calo degli interessi attivi di 19,4 miliardi è da ascrivere: • Per il 91% (17,6 miliardi) alla flessione del tasso medio dell’attivo patrimoniale passato da 5,00% del 2008 a 3,37% del 2009; • Per il 9% (1,8 miliardi) alla riduzione della consistenza media1 dell’attivo passata da 1.082,7 miliardi del 2008 a 1.030,7 miliardi di fine 2009. La variazione negativa dei volumi, pari a -52 miliardi è attribuibile per -21 miliardi ai crediti verso la clientela; per -19,2 miliardi ai crediti verso banche e per -12,4 alle attività finanziarie e per +0,6 miliardi alle altre poste dell’attivo. Queste ultime comprendono anche le rettifiche di valore complessive sulle altre voci patrimoniali (attività materiali, immateriali ecc.), mentre quelle sui crediti verso clienti e banche e sulle partecipazioni sono comprese nelle rispettive voci. Tra i fattori di contrazione degli interessi attivi vi è l’effetto rappresentato dalle misure riguardanti l’abolizione delle commissioni di massimo scoperto che ha penalizzato il risultato del secondo semestre. Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività. (migliaia di €) 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione ESERCIZIO 2009 VOCI/FORME TECNICHE TITOLI DI DEBITO FINANZIAMENTI ALTRE OPERAZIONI TOTALE ESERCIZIO 2008 TOTALE 1.576.788 240.566 150.192 116.922 132.237 - 1.859.217 357.488 4.546.526 770.656 1.070.068 2.804 - 1.072.872 1.324.898 669.998 350.030 1.347.072 X X 5.254.522 10 1.281.998 25.471.178 X X 27.023.104 1.923.819 412.305 2.468.361 670.008 1.632.028 26.818.250 1.923.819 412.305 34.745.987 723.857 7.736.182 38.589.095 421.300 54.112.514 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela 7. Derivati di copertura 8. Altre attività Totale Le colonne “Titoli di debito” e “Finanziamenti” comprendono anche interessi su posizioni classificate deteriorate, diversi da quelli rilevati nella voce “Riprese di valore”, rispettivamente per 192.237 e 1.039.499 migliaia. 1.2 e 1.5 Interessi attivi/passivi e proventi/oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura VOCI A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura C. Saldo (A-B) (migliaia di €) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 13.503.051 (11.579.232) 1.923.819 4.051.767 (4.694.436) (642.669) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 9.198.315 13.197.696 ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 745.619 653.615 La tabella 1.2 “Interessi attivi e proventi assimilati”, per confronto, comprende le informazioni relative alla tabella 1.5 “Interessi passivi e oneri assimilati”. 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta VOCI a) attività in valuta (migliaia di €) (migliaia di €) 1.3.2 Interessi attivi su leasing finanziario VOCI a) operazioni di leasing finanziario: canoni potenziali di locazione rilevati come proventi nell'esercizio 1. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. 246 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Gli Interessi passivi e oneri assimilati del 2009 sono ammontati a 17.712 milioni e segnano una diminuzione di 18,4 miliardi (-51%) rispetto a quelli dell’anno precedente (36.069 milioni); anche gli “Interessi passivi in valuta” che rappresentano il 27% del totale nel 2009 e 25% nel 2008, si riducono di 4,7 miliardi (-50%) passando dai 9.420 di fine 2008 ai 4.736 milioni di fine 2009. Come già detto in relazione agli interessi attivi anche in questo caso gli interessi passivi segnano una variazione negativa di 18,4 miliardi, da attribuire: • per il 95% (17,4 miliardi) alla flessione del tasso medio del passivo passato da 3,53% del 2008 all’1,83% del 2009; • per il 5% (1,0 miliardi) alla riduzione delle consistenze medie2 del passivo (al netto del patrimonio netto), passate da 1.021,8 miliardi del 2008 ai 969,6 del 2009. La variazione negativa dei volumi pari a 52,2 miliardi è da ascrivere per -17,5 miliardi ai depositi da clienti, per -26,6 miliardi ai titoli in circolazione, per -33,1 miliardi ai debiti verso banche, per +21,5 miliardi alle passività finanziarie e +3,6 miliardi alle altre voci del passivo, che includono anche le rettifiche di valore complessive sui crediti verso clienti e banche, su partecipazioni ecc. Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività. 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione (migliaia di €) ESERCIZIO 2009 DEBITI TITOLI ALTRE OPERAZIONI TOTALE ESERCIZIO 2008 TOTALE (400.268) (1.815.749) (5.792.384) X (119.597) X X (8.127.998) X X X (7.693.158) (184.962) (31.261) X X (7.909.381) (1.055.040) (620.052) (1.675.092) (400.268) (1.815.749) (5.792.384) (7.693.158) (1.359.599) (31.261) (620.052) (17.712.471) (1.227.151) (8.207.417) (12.404.409) (11.203.218) (1.300.164) (34.444) (1.049.167) (642.669) (36.068.639) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 (4.735.622) (9.419.892) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 (80.309) (1.020) VOCI/FORME TECNICHE 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 3. Debiti verso clientela 4. Titoli in circolazione 5. Passività finanziarie di negoziazione 6. Passività finanziarie valutate al fair value 7. Altre passività e fondi 8. Derivati di copertura Totale 1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Le informazioni sui differenziali relativi alle operazioni di copertura sono compresi, per confronto, nella tabella 1.2. 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni 1.6.1 Interessi passivi su passività finanziarie in valuta VOCI a) Passività in valuta (migliaia di €) (migliaia di €) 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario VOCI a) Operazioni di leasing finanziario: canoni potenziali di locazione rilevati come oneri nell'esercizio 2. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 247 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 Nell’esercizio 2009 le Commissioni attive sono ammontate a 9.548 milioni, registrando una riduzione del 14% rispetto al 2008, attribuibile principalmente alla sottovoce c) servizi di gestione, intermediazione consulenza (-1.209 milioni, pari al 22,2%) nel cui ambito sono diminuite rispetto al 2008 principalmente le commissioni relative: • gestione di portafogli -610 milioni (pari al 29%); • collocamento di titoli -298 milioni (pari al 33%); • distribuzione di servizi di terzi -148 milioni (pari al 17%). (migliaia di €) 2.1 Commissioni attive: composizione TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI a) garanzie rilasciate b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 3.1. individuali 3.2. collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 8. attività di consulenza 8.1 in materia di investimenti 8.2 in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1. gestioni di portafogli 9.1.1. individuali 9.1.2. collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione f) servizi per operazioni di factoring g) esercizio di esattorie e ricevitorie h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi Totale ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 554.687 2.067 4.237.676 495.616 393.044 1.486.255 323.776 1.162.479 265.580 44.894 607.491 161.953 81.376 34.888 46.488 701.467 18.420 12.409 6.011 546.565 136.482 1.853.964 46.124 90.075 1.427.417 1.336.468 9.548.478 535.734 9.827 5.446.502 505.064 483.485 2.182.691 470.854 1.711.837 330.059 57.884 818.684 140.457 78.621 25.370 53.251 849.557 39.508 29.488 10.020 614.717 195.332 2.000.845 45.081 95.136 1.352.052 1.639.728 11.124.905 Nell’ambito della voce c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza sottovoce “3. gestione di portafogli” sono state classificate al sub “3.1 individuali” alcune voci di commissioni precedentemente rilevate alla sottovoce “6. collocamento di titoli”. In tal senso sono state riesposte le risultanze dell’esercizio 2008. La voce j) altri servizi accoglie prevalentemente commissioni per finanziamenti concessi per 715 milioni, commissioni per operazioni e servizi con l’estero per 130 milioni, commissioni per servizi vari resi alla clientela (es. tesoreria, merchant banking, ecc.) per 207 milioni commissioni per il servizio bancomat e carte di credito, non rientranti nella voce servizi di incasso e pagamento, per 57 milioni. 248 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Le Commissioni passive sono passate da 2.032 milioni dell’esercizio precedente ai 1.768 milioni del 2009 con una riduzione di 264 milioni (pari al 13%) riconducibile principalmente alla sottovoce c) servizi di gestione e intermediazione (-271 milioni, pari al 26%) nel cui ambito sono diminuite rispetto al 2008 le commissioni relative a: • Custodia e amministrazione di titoli -81 milioni (pari al 28%); • Collocamento di titoli -84 milioni (pari al 38%). Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività. (migliaia di €) 2.2 Commissioni passive: composizione TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI a) garanzie ricevute b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli: 3.1 proprie 3.2 delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi Totale ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 (185.939) (116.809) (763.641) (105.145) (17.883) (72.458) (9.966) (62.492) (208.148) (138.415) (221.592) (429.459) (272.077) (1.767.925) (137.732) (44.309) (1.035.116) (139.063) (19.150) (98.979) (20.750) (78.229) (289.358) (222.653) (265.913) (458.818) (356.226) (2.032.201) Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70 I Dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione e sono risultati complessivamente nel 2009 di 514 milioni; comprendendo i Proventi da quote di OICR il dato risulta pari 574 milioni, contro 1.666 milioni dell’anno precedente. Si precisa che la voce “B. Attività finanziarie disponibili per la vendita (colonna “Totale dividendi” dell’esercizio 2008) pari a 721.393 comprende 415 milioni di diritti di compartecipazione agli utili di B&C Holding GmbH. Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo. (migliaia di €) 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione ESERCIZIO 2009 VOCI/PROVENTI A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione B. Attività finanziarie disponibili per la vendita C. Attività finanziarie valutate al fair value D. Partecipazioni Totale Totale dividendi e proventi da quote di OICR ESERCIZIO 2008 DIVIDENDI PROVENTI DA QUOTE DI O.I.C.R. DIVIDENDI PROVENTI DA QUOTE DI O.I.C.R. 369.352 112.824 242 31.136 513.554 29.360 20.826 9.904 X 60.090 709.599 721.393 133 71.264 1.502.389 42.499 110.415 10.637 X 163.551 573.644 1.665.940 Sezione 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 Nel 2009 il Risultato dell’attività di negoziazione, composto dai risultati da cessione e valutazione di attività e passività finanziarie di negoziazione, dagli utili/perdite di trading su strumenti derivati e differenze di cambio è stato pari a 1.283 milioni in forte aumento rispetto all’anno precedente che presentava una perdita di 2.522 milioni; infatti, come detto, nel 2008 il risultato netto dell’attività di negoziazione della ex divisione MIB confluito ora in CIB (Corporate & Investment Banking) presentava una perdita di 2.587 milioni da ricondursi a quasi tutti i segmenti di business particolarmente nell’area Markets. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 249 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) La tabella che segue riporta la composizione sintetica del risultato netto dell’attività di negoziazione dei due esercizi a confronto e le variazioni intervenute: (milioni di €) Risultato netto dell’attività di negoziazione OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 VARIAZIONE Attività finanziarie di negoziazione Passivittà finanziarie di negoziazione Differenze di cambio Strumenti derivati Totale 3.401 (2.972) (1.088) 1.942 1.283 (7.972) 5.159 625 (334) (2.522) 11.373 (8.131) (1.713) 2.276 3.805 La distribuzione dei risultati economici del 2008 per operazione/componenti reddituali, invariato il saldo complessivo, sono stati modificati rispetto a quanto pubblicato nel precedente bilancio d’esercizio provvedendo a ridurre per pari ammontare di 3.000 milioni tanto le perdite relative alle attività finanziarie quanto gli utili relativi alle passività finanziarie in ragione dell’impropria attribuzione del risultato economico connesso ai riacquisti delle passività di negoziazione. Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori informazioni, a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività. (migliaia di €) 4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione ESERCIZIO 2009 OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti 2.3 Altre 3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio 4. Strumenti derivati 4.1 Derivati finanziari: - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 4.2 Derivati su crediti Totale PLUSVALENZE (A) UTILI DA NEGOZIAZIONE (B) MINUSVALENZE (C) PERDITE DA NEGOZIAZIONE (D) RISULTATO NETTO (A+B) - (C+D) 3.018.542 1.042.969 1.575.875 204.869 23.313 171.516 88.474 44.674 1.099 42.701 5.403.280 2.233.247 2.166.195 261.845 7.987 734.006 374.734 48.332 326.402 (2.961.180) (1.373.023) (1.391.219) (104.779) (1.384) (90.775) (976.959) (956.465) (446) (20.048) (2.059.263) (667.130) (622.661) (24.160) (6.791) (738.521) (2.458.006) (326.498) (2.131.508) 3.401.379 1.236.063 1.728.190 337.775 23.125 76.226 (2.971.757) (1.189.957) 653 (1.782.453) X 71.742.482 70.701.612 63.402.323 7.221.686 X 77.603 1.040.870 74.849.498 X 54.380.696 53.924.609 49.753.068 2.400.358 X 1.771.183 456.087 60.158.710 X (70.877.151) (68.951.256) (62.801.232) (5.847.489) X (302.535) (1.925.895) (74.815.290) X (55.086.794) (54.856.478) (49.817.010) (3.943.539) X (1.095.929) (230.316) (59.604.063) (1.088.320) 1.941.562 2.600.816 537.149 (168.984) 1.782.329 450.322 (659.254) 1.282.864 Sezione 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 Nel 2009 il Risultato netto dell’attività di copertura (che raggruppa proventi per 5.002 milioni ed oneri per 4.978 milioni) si attesta a 24 milioni (17 milioni nel 2008). 5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione COMPONENTI REDDITUALI/VALORI A. Proventi relativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari A.5 Attività e passività in valuta Totale proventi dell'attività di copertura (A) B. Oneri relativi a: B.1 Derivati di copertura del fair value B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari B.5 Attività e passività in valuta Totale oneri dell'attività di copertura (B) C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) 250 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group (migliaia di €) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 2.728.175 585.703 1.685.332 1.403 1.749 5.002.362 4.534.386 1.839.300 500.896 3.156 1.227 6.878.965 (2.140.029) (194.372) (2.641.380) (1.839) (981) (4.978.601) 23.761 (3.517.899) (537.616) (2.799.193) (4.034) (3.538) (6.862.280) 16.685 Sezione 6 - Utili (perdite) da cessione / riacquisto - Voce 100 Il risultato netto derivante da utili/perdite di cessione/riacquisto di attività/passività finanziarie dell’esercizio 2009 si è attestato a 411 milioni (198 milioni nel 2008). (migliaia di €) 6.1 Utile (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione ESERCIZIO 2009 VOCI/COMPONENTI REDDITUALI Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 3.3 Quote di O.I.C.R 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli in circolazione Totale passività ESERCIZIO 2008 UTILI PERDITE RISULTATO NETTO 73.836 95.109 386.111 84.608 280.427 21.076 11.511 566.567 (46.197) (41.265) (191.266) (87.013) (77.689) (26.545) (19) (5.186) (283.914) 27.639 53.844 194.845 (2.405) 202.738 (5.469) (19) 6.325 282.653 2.626 38.130 611.176 58.119 532.034 21.023 610 652.542 (198) (47.295) (441.573) (120.742) (296.727) (23.993) (111) (846) (489.912) 2.428 (9.165) 169.603 (62.623) 235.307 (2.970) (111) (236) 162.630 16.028 187.310 203.338 (19) (74.482) (74.501) 16.009 112.828 128.837 55.669 19.833 75.502 (12) (39.985) (39.997) 55.657 (20.152) 35.505 Totale attività/passività finanziarie UTILI PERDITE RISULTATO NETTO 411.490 198.135 Gli utili dell’esercizio 2008 relativi alla sottovoce “3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 3.2 Titoli di capitale” 532 milioni includono anche un utile netto su cessione di partecipazioni di 372 milioni. A tale importo concorrono principalmente gli utili di Atlantia (156 milioni), Attijariwafa Bank (83 milioni), Mastercard 42 milioni, Speed SpA 19 milioni, Visa 20 milioni e di Euroclear 19 milioni. Nell’esercizio 2009, sempre nella sottovoce 3.2 Titoli di capitale (280 milioni), sono inclusi anche utili da cessione di titoli di capitale inclusi fra le attività finanziarie disponibili per la vendita per 121 milioni. A tale importo concorrono principalmente gli utili di Banco Sabadell (30 milioni), Mastercard (22 milioni), SI Holding (15 milioni), Bph Bank (10 milioni), Visa Inc. (10 milioni) e Finaosta (10 milioni). Tra gli utili da cessione di altri Titoli di Capitale si rileva Heidelberg Cement (45 milioni). Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110 Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è composto dal contributo valutativo delle attività e passività finanziarie iscritte alla voce di bilancio e da quello dai derivati creditizi e finanziari economicamente connessi alle stesse e già esposti fra le Attività/Passività Finanziarie di Negoziazione (sottovoce Derivati connessi alla FVO). A fine 2009 risulta una perdita di 31 milioni (350 milioni nel 2008). La tabella seguente riporta la composizione sintetica del risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value dei due esercizi a confronto e le variazioni intervenute: (milioni di €) Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI Attività finanziarie Passivittà finanziarie Differenze di cambio Derivati creditizi e finanziari Totale ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 VARIAZIONI 31 (189) 127 (31) 331 175 5 (861) (350) (300) (364) (5) 988 319 Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori informazioni, a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 251 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) (migliaia di €) 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione ESERCIZIO 2009 OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI PLUSVALENZE (A) UTILI DA REALIZZO (B) MINUSVALENZE (C) PERDITE DA REALIZZO (D) RISULTATO NETTO [(A+B)-(C+D)] 181.912 122.778 1.827 57.163 144 12.747 12.747 X 349.918 544.577 173.974 125.246 496 47.445 787 2.446 2.446 X 43.305 219.725 (192.116) (93.333) (8) (9.785) (88.990) (186.447) (186.211) (236) X (22.638) (401.201) (133.180) (112.988) (164) (12.055) (7.973) (17.402) (17.402) X (243.910) (394.492) 30.590 41.703 2.151 82.768 (96.032) (188.656) (188.420) (236) 126.675 (31.391) 1. Attività finanziarie 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 2. Passività finanziarie 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti verso banche 2.3 Debiti verso clientela 3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio 4. Derivati creditizi e finanziari Totale Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 La debolezza dello scenario macro economico ha continuato a produrre effetti sulla qualità dell’attivo, con la conseguente necessità di maggiori accantonamenti per rischi creditizi. In particolare, nel 2009 si è proceduto ad effettuare rettifiche su crediti e accantonamenti su garanzie e impegni per 8.152 milioni, rispetto ai 3.582 milioni dell’anno precedente. Le “Rettifiche di valore” nel 2009 della voce B. “Titoli di capitale” ammontano a 338 milioni, concorrono principalmente Deutsche Schiffsbank AG (71 milioni), Banco di Sabadell (52 milioni), Bank of Valletta (26 milioni), Burgo Group S.p.a (11 milioni), Colony Sardegna (11 milioni), BPH Bank (10 milioni) e Investimenti Infrastrutture S.p.a (6 milioni). Le rettifiche di valore su quote di OICR del 2009 sono per la quasi totalità relative a Fondi Private Equity. (migliaia di €) 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione ESERCIZIO 2009 RETTIFICHE DI VALORE (1) SPECIFICHE OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI A. Crediti verso banche - Finanziamenti - Titoli di debito B. Crediti verso clientela - Finanziamenti - Titoli di debito C. Totale ESERCIZIO 2008 RIPRESE DI VALORE (2) SPECIFICHE DI PORTAFOGLIO ALTRE DI PORTAFOGLIO DA INTERESSI ALTRE RIPRESE DA INTERESSI ALTRE RIPRESE TOTALE (1)-(2) TOTALE (3.110) (89.550) (3.110) (89.550) (1.204.943) (8.884.277) (1.173.235) (8.818.141) (31.708) (66.136) (1.208.053) (8.973.827) (24.938) (16.233) (8.705) (713.313) (708.020) (5.293) (738.251) 372.260 372.260 372.260 42.482 42.482 2.069.403 2.068.846 557 2.111.885 - 5.729 5.729 278.105 277.357 748 283.834 (69.387) (60.682) (8.705) (8.082.765) (7.980.933) (101.832) (8.152.152) (269.199) (269.199) (3.312.754) (3.238.103) (74.651) (3.581.953) CANCELLAZIONI Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero delle posizioni deteriorate derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore. Nel 2008 la voce B. “Titoli di capitale” ammontava a 751 milioni. A tale importo hanno concorso principalmente London Stock Exchange (308 milioni), Banco di Sabadell (182 milioni), Babcock and Brown (124 milioni) e Gemina (34 milioni). 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione ESERCIZIO 2009 RETTIFICHE DI VALORE (1) A. Titoli di debito B. Titoli di capitale C. Quote O.I.C.R. D. Finanziamenti a banche E. Finanziamenti a clientela F. Totale ESERCIZIO 2008 RIPRESE DI VALORE (2) SPECIFICHE OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI (migliaia di €) SPECIFICHE CANCELLAZIONI ALTRE DA INTERESSI ALTRE RIPRESE TOTALE (1)-(2) TOTALE (5.650) (31.110) (14.262) (51.022) (63.062) (307.371) (222.148) (592.581) X X - 6.335 X 7.676 14.011 (62.377) (338.481) (228.734) (629.592) (125.202) (751.381) (27.787) (904.370) 252 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione ESERCIZIO 2009 RETTIFICHE DI VALORE (1) A. Titoli di debito B. Finanziamenti a banche C. Finanziamenti a clientela D. Totale ESERCIZIO 2008 RIPRESE DI VALORE (2) SPECIFICHE OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI SPECIFICHE CANCELLAZIONI ALTRE DI PORTAFOGLIO (6.500) (6.500) (26) (26) - (migliaia di €) DI PORTAFOGLIO DA INTERESSI ALTRE RIPRESE DA INTERESSI ALTRE RIPRESE TOTALE (1)-(2) TOTALE - 29 29 - - (6.497) (6.497) (76.593) (76.593) Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore. (migliaia di €) 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione ESERCIZIO 2009 RETTIFICHE DI VALORE (1) SPECIFICHE OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI SPECIFICHE CANCELLAZIONI ALTRE DI PORTAFOGLIO (6) (6) (244.682) (1.875) (9.356) (255.913) (19.509) (1.814) (2.582) (23.905) A. Garanzie rilasciate B. Derivati su crediti C. Impegni ad erogare fondi D. Altre operazioni E. Totale ESERCIZIO 2008 RIPRESE DI VALORE (2) DI PORTAFOGLIO DA INTERESSI ALTRE RIPRESE DA INTERESSI ALTRE RIPRESE TOTALE (1)-(2) TOTALE - 77.032 1.472 4.955 83.459 - 47.743 3.094 53 50.890 (139.416) 877 (6.936) (145.475) (96.666) (2.455) (4.566) (103.687) Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore. Sezione 9 - Premi netti - Voce 150 Nell’esercizio 2009 i Premi netti derivanti dell’attività assicurativa, che raggruppa le voci di ricavo delle compagnie vita e danni, si attestano a 87 milioni contro 112 milioni dell’esercizio precedente con una variazione negativa di 24 milioni pari al 22%. (migliaia di €) 9.1 Premi netti: composizione ESERCIZIO 2008 ESERCIZIO 2009 PREMI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA A. Ramo vita A.1 Premi lordi contabilizzati (+) A.2 Premi ceduti in riassicurazione (-) A.3 Totale B. Ramo danni B.1 Premi lordi contabilizzati (+) B.2 Premi ceduti in riassicurazione (-) B.3 Variazione dell'importo lordo della riserva premi (+/-) B.4 Variazione della riserva premi a carico dei riassicuratori (-/+) B.5 Totale C. Totale premi netti LAVORO DIRETTO LAVORO INDIRETTO TOTALE TOTALE 16.393 (1.028) 15.365 X - 16.393 (1.028) 15.365 22.197 (1.657) 20.540 99.604 (25.170) (1.082) (2.094) 71.258 86.623 729 X 729 729 100.333 (25.170) (1.082) (2.094) 71.987 87.352 127.296 (33.120) (5.555) 2.584 91.205 111.745 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 253 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) Sezione 10 - Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa - Voce 160 La voce Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa, composta prevalentemente da sinistri (93 milioni in entrambi i periodi a confronto), ha evidenziato una perdita di 80 milioni, in linea con quella dell’anno precedente (86 milioni). (migliaia di €) 10.1 Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa: composizione VOCI 1. Variazione netta delle riserve tecniche 2. Sinistri di competenza pagati nell'esercizio 3. Altri proventi e oneri della gestione assicurativa Totale ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 6.552 (93.166) 6.589 (80.025) (15.139) (92.807) 21.759 (86.187) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 6.552 6.552 6.552 (15.139) (15.139) (15.139) - - 10.2 Composizione della sottovoce “Variazione netta delle riserve tecniche” (migliaia di €) VARIAZIONE NETTA DELLE RISERVE TECNICHE 1. Ramo vita A. Riserve matematiche A.1 Importo lordo annuo A.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori B. Altre riserve tecniche B.1 Importo lordo annuo B.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori C. Riserve tecniche allorchè il rischio di investimento è sopportato dagli assicurati C.1 Importo lordo annuo C.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori Totale "riserve ramo vita" 2. Ramo danni Variazioni delle altre riserve tecniche del ramo danni diverse dalle riserve sinistri al netto delle cessioni in riassicurazione (migliaia di €) 10.3 Composizione della sottovoce “Sinistri di competenza dell’esercizio” ONERI PER SINISTRI Ramo vita: oneri relativi ai sinistri, al netto delle cessioni in riassicurazione A. Importi pagati A.1 Importo lordo annuo A.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori B. Variazione della riserva per somme da pagare B.1 Importo lordo annuo B.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori Totale sinistri ramo vita Ramo danni: oneri relativi ai sinistri al netto dei recuperi e delle cessioni in riassicurazione C. Importi pagati C.1 Importo lordo annuo C.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori D. Variazione dei recuperi al netto delle quote a carico dei riassicuratori E. Variazioni della riserva sinistri E.1 Importo lordo annuo E.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori Totale sinistri ramo danni Totale sinistri di competenza dell'esercizio ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 (23.454) (23.933) 479 (260) (453) 193 (23.714) (22.811) (23.345) 534 (870) (1.081) 211 (23.681) (67.388) (79.068) 11.680 (2.064) (2.931) 867 (69.452) (93.166) (67.721) (81.851) 14.130 (1.405) (2.455) 1.050 (69.126) (92.807) (migliaia di €) 10.4 Composizione della sottovoce “Altri proventi ed oneri della gestione assicurativa” ESERCIZIO 2009 10.4.1 Ramo vita 10.4.2 Ramo danni Totale 254 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group ALTRI PROVENTI ALTRI ONERI TOTALE 10.393 67 10.460 (1.525) (2.346) (3.871) 8.868 (2.279) 6.589 Risultato netto della gestione assicurativa Il risultato netto della gestione assicurativa, derivante da due società del sub-gruppo Koç (Yapi Kredi Sigorta AS e Yapi Kredi Emeklilik AS), è composto dalle voci “150 - Premi netti” e “160 - Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa” e si è attestato a 7 milioni contro 26 milioni del 2008. (migliaia di €) Risultato netto della gestione assicurativa COMPONENTI REDDITUALI/VALORI Voce 150 - Premi netti Voce 160 - Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa Totale ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 87.352 (80.025) 7.327 111.745 (86.187) 25.558 Sezione 11 - Le spese amministrative - Voce 180 Nell’esercizio 2009 le Spese amministrative - voce 180 ammontano a 14.761 milioni, con una riduzione di 1.323 milioni pari all’8% rispetto al 2008, grazie al calo delle principali componenti di costo. In particolare: • le “spese amministrative per il personale” - che comprendono oneri per incentivi all’esodo relativi alle operazioni di aggregazione/ristrutturazione con i gruppi HVB e Capitalia per 247 milioni (107 milioni nel 2008) inclusi nella voce “oneri di integrazione” nel conto economico riclassificato - ammontano a 9.344 milioni, in flessione di 681 milioni pari al 7% sull’anno precedente, principalmente riferibile alla voce salari e stipendi; • le “altre spese amministrative” - che comprendono, anche in questo caso, oneri legati alle operazioni di aggregazione/ristrutturazione con i gruppi HVB e Capitalia pari a 8 milioni (40 milioni nel 2008) inclusi nella voce “oneri di integrazione” del conto economico riclassificato - ammontano a 5.416 milioni, in calo di 642 milioni pari al 11% sul 2008 da ascrivere principalmente alle seguenti voci: - imposte indirette e tasse -74 milioni (pari al 14%); - spese di pubblicità, marketing e comunicazione -157 milioni (pari al 32%); - spese indirette relative al personale -120 milioni (pari al 27%); - spese relative all’Information Communication Technology -138 milioni (pari al 10%); - alte spese di funzionamento -115 milioni (pari al 9%). Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività. (migliaia di €) 11.1 Spese amministrative per il personale: composizione TIPOLOGIA DI SPESA/SETTORI 1) Personale dipendente a) salari e stipendi b) oneri sociali c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f) accantonamento al fondo di trattamento di quiescienza e obblighi simili:1 - a contribuzione definita - a benefici definiti g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali i) altri benefici a favore dei dipendenti2 l) recuperi Compensi 2) Altro personale in attività 3) Amministratori e sindaci 4) Personale collocato a riposo Totale ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 (9.167.014) (6.298.905) (1.348.705) (193.644) (63.451) (76.315) (336.572) (1.001) (335.571) (207.813) (181.604) (26.209) (58.672) (620.407) 37.470 (148.496) (28.971) (9.344.481) (9.796.133) (7.022.128) (1.492.234) (213.777) (53.552) (113.981) (310.707) (12.201) (298.506) (232.956) (188.267) (44.689) (11.770) (417.753) 72.725 (192.953) (36.276) (10.025.362) 1. Per i dettagli delle spese relative all’accantonamento ai fondi a benefici definiti si rimanda alla tabella 11.3. 2. Per i dettagli delle spese relative al punto i) altri benefici a favore dei dipendenti si rimanda la tabella 11.4. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 255 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) 11.2 Numero medio dei dipendenti per categoria Personale dipendente: a) Dirigenti b) Quadri direttivi c) Restante personale dipendente Altro personale Totale ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 171.723 2.276 40.696 128.751 2.928 174.651 172.992 2.345 41.405 129.242 3.152 176.144 DATI AL 31.12.2009 DATI AL 31.12.2008 167.437 2.259 40.185 124.993 2.580 170.017 176.008 2.293 41.206 132.509 3.275 179.283 Numero dei dipendenti per categoria a fine anno Personale dipendente: a) Dirigenti b) Quadri direttivi c) Restante personale dipendente Altro personale Totale (migliaia di €) 11.3 Fondi quiescenza aziendali a benefici definiti: totale costi Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti Oneri finanziari Rendimento atteso delle attività a servizio del piano Utili (perdite) attuariali Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate Utili (perdite) da riduzioni o estinzioni Totale ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 (84.783) (402.873) 160.283 (2.067) (6.131) (335.571) (83.766) (351.938) 125.355 11.681 (3.159) 3.321 (298.506) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 (68.881) (327.868) (223.658) (620.407) (27.387) (135.536) (254.830) (417.753) (migliaia di €) 11.4 Altri benefici a favore dei dipendenti - Premi di anzianità - Incentivi all'esodo - Altri Totale 256 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group (migliaia di €) 11.5 Spese amministrative altre: composizione TIPOLOGIA DI SPESA/SETTORI 1) Imposte indirette e tasse 1a. liquidate 1b. non liquidate 2) Costi e spese diversi a) spese pubblicità marketing e comunicazione spese di pubblicità - comunicazioni su mass media spese di pubblicità - comunicazione del punto vendita & direct marketing spese di pubblicità - promozionali spese di pubblicità - ricerche di mercato spese di pubblicità - sponsorizzazioni spese di rappresentanza convention e comunicazione interna b) spese relative al rischio creditizio spese legali per recupero crediti informazioni commerciali e visure service per recupero crediti c) spese indirette relative al personale service area personale formazione e selezione del personale spese di viaggio e noleggio automezzi fitti passivi per locazioni immobili ad uso del personale spese per promotori finanziari d) spese relative all'Information Communication Technology noleggio macchine e software (Information Communication Technology) forniture oggetti vari per ufficio (Information Communication Technology) stampati e cancelleria (Information Communication Technology) spese telefoniche, swift e trasmissione dati service (Information Communication Technology) infoprovider finanziari manutenzione e riparazione apparecchiature (Information Communication Technology) e) spese per consulenze e servizi professionali consulenze tecniche altri servizi professionali consulenze strategico direzionali spese legali e notarili f) spese relative agli immobili sorveglianza locali service area immobiliare pulizia locali manutenzione mobili, macchine, impianti manutenzione locali fitti passivi per locazione immobili utenze g) altre spese di funzionamento assicurazioni noleggi macchine da ufficio spese postali stampati e cancelleria service amministrativi service logistici trasporto valori e documenti forniture oggetti vari per ufficio beneficenza diritti, quote e contributi ad associazioni di categoria e Fondi di tutela altre spese amministrative Totale (1+2) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 (452.945) (436.646) (16.299) (4.963.504) (337.997) (112.482) (34.165) (44.334) (18.244) (74.134) (43.837) (10.801) (210.453) (120.849) (40.959) (48.645) (326.729) (4.657) (50.106) (210.982) (43.045) (17.939) (1.259.471) (228.938) (5.729) (13.591) (225.462) (475.908) (138.463) (171.380) (378.648) (87.505) (91.826) (61.386) (137.931) (1.329.877) (93.381) (19.011) (93.252) (58.364) (116.954) (728.936) (219.979) (1.120.329) (94.543) (6.285) (167.549) (61.330) (310.917) (38.085) (70.220) (19.554) (17.480) (137.219) (197.147) (5.416.449) (526.895) (523.971) (2.924) (5.531.767) (495.181) (213.261) (49.650) (60.054) (26.008) (57.178) (59.997) (29.033) (238.891) (170.731) (46.617) (21.543) (447.215) (12.740) (104.316) (268.967) (37.858) (23.334) (1.397.756) (293.541) (6.997) (17.636) (261.255) (498.337) (143.208) (176.782) (411.754) (126.343) (109.122) (59.579) (116.710) (1.306.203) (93.117) (9.698) (89.046) (72.154) (128.571) (687.142) (226.475) (1.234.767) (132.293) (6.982) (195.524) (84.649) (335.422) (33.325) (79.746) (34.636) (17.273) (88.116) (226.801) (6.058.662) UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 257 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) Sezione 12 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 190 Gli Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, pari a 607 milioni rispetto ai 254 milioni del 2008, sono dovuti agli oneri attesi derivanti da revocatorie, cause risarcitorie, contenziosi legali e di altra natura e sono aggiornati in base all’evolversi delle vertenze in atto e alla valutazione circa i loro previsti esiti. In particolare gli accantonamenti effettuati nel 2009 (917 milioni) aumentano di circa il 10% rispetto a quelli registrati nel decorso esercizio (829 milioni), mentre le riattribuzioni di eccedenze che a fine 2008 risultavano pari a 575 milioni, a fine 2009 ammontano a 310 milioni. (migliaia di €) 12.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione ESERCIZIO 2009 ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI ESERCIZIO 2008 ACCANTONAMENTI (A) RIATTRIBUZIONI DI ECCEDENZE (B) TOTALE (A-B) TOTALE (380.152) (168) (536.314) (916.634) 176.755 1.500 131.562 309.817 (203.397) 1.332 (404.752) (606.817) (99.693) (1.336) (153.396) (254.425) 1. Altri fondi 1.1 controversie legali 1.2 oneri per il personale 1.3 altri Totale Gli accantonamenti netti della sottovoce “1.3 altri” sono principalmente riferibili ad oneri derivanti da impegni contrattuali (123 milioni), vertenze stragiudiziali e spese legali (94 milioni), vertenze correlate a strumenti finanziari/derivati (38 milioni), programmi di fidelizzazione della clientela (31 milioni), oneri per piani di ristrutturazione aziendali (9 milioni) e rischi connessi al patrimonio immobiliare (9 milioni). Sezione 13 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 200 Le Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali contabilizzate nel 2009 sono risultate pari a 867 milioni a fronte di 819 milioni rilevati nel precedente esercizio. (migliaia di €) 13.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione ESERCIZIO 2009 ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI A. Attività materiali A.1 Di proprietà - ad uso funzionale - per investimento A.2 Acquisite in leasing finanziario - ad uso funzionale - per investimento Totale ACCANTONAMENTO (A) RETTIFICHE DI VALORE PER DETERIORAMENTO (B) RIPRESE DI VALORE (C) RISULTATO NETTO (A+B-C) (834.761) (732.501) (102.260) (6.288) (6.270) (18) (841.049) (34.742) (12.611) (22.131) (34.742) 8.878 3.854 5.024 1 1 8.879 (860.625) (741.258) (119.367) (6.287) (6.270) (17) (866.912) Sezione 14 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 210 Le rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali contabilizzate nel 2009 sono risultate pari a 651 milioni a fronte di 715 milioni rilevati nel precedente esercizio. (migliaia di €) 14.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione ESERCIZIO 2009 ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI A. Attività immateriali A.1 Di proprietà - generate internamente dall'azienda - altre A.2 Acquisite in leasing finanziario Totale 258 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group ACCANTONAMENTO (A) RETTIFICHE DI VALORE PER DETERIORAMENTO (B) RIPRESE DI VALORE (C) RISULTATO NETTO (A+B-C) (642.265) (88.502) (553.763) (294) (642.559) (8.758) (306) (8.452) (8.758) 213 213 213 (650.810) (88.808) (562.002) (294) (651.104) Sezione 15 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 220 Gli altri proventi/oneri di gestione rappresentano una voce residuale nella quale confluiscono proventi e oneri di varia natura non attribuibili alle altre voci di conto economico. (migliaia di €) Altri oneri/proventi di gestione: composizione COMPONENTI REDDITUALI/VALORI Totale altri oneri di gestione Totale altri proventi di gestione Altri oneri/proventi di gestione ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 (644.789) 1.485.932 841.143 (602.553) 1.597.785 995.232 (migliaia di €) 15.1 Altri oneri di gestione: composizione TIPOLOGIA DI SPESA/VALORI Spese per leasing operativo Ritenute fiscali indeducibili altri oneri tributari Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi Altri oneri su attività di leasing finanziario Altre Totale altri oneri di gestione ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 (1.014) (2.933) (62.925) (94.869) (483.048) (644.789) (651) (6.771) (52.616) (88.605) (453.910) (602.553) Nella voce “Altre” sono compresi: oneri per transazioni/indennizzi vari per 102 milioni, oneri da primo consolidamento per 115 milioni, oneri accessori all’attività di leasing per 63 milioni, esborsi vari riferibili ad esercizi precedenti per 29 milioni, oneri derivanti da attività non bancaria per 22 milioni, oneri vari relativi al patrimonio immobiliare per 11 milioni, oneri accessori connessi a rapporti con la clientela per 11 milioni. (migliaia di €) 15.2 Altri proventi di gestione: composizione TIPOLOGIA DI RICAVO/VALORI A) Recupero di spese B) Altri Proventi Ricavi da servizi amministrativi Ricavi per canoni da investimenti immobiliari (al netto dei costi operativi) Ricavi Leasing operativo Rimborsi vari su oneri sostenuti in esercizi precedenti Altri proventi su attività di leasing finanziario Altre Totale altri proventi di gestione (A+B) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 463.034 1.022.898 152.048 148.469 162.541 43.011 158.465 358.364 1.485.932 556.842 1.040.943 179.565 178.657 156.426 19.947 155.697 350.651 1.597.785 Nella voce “Altre” sono compresi: proventi accessori attinenti all’attività di leasing per 70 milioni, proventi derivanti da attività non bancaria per 61 milioni, rimborsi per indennizzi e risarcimenti vari per 48 milioni, proventi vari relativi al patrimonio immobiliare per 23 milioni. Sezione 16 - Utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 240 Il risultato netto relativo a imprese sottoposte a influenza notevole, parte della voce 240 - Utili (perdite) delle partecipazioni, composto da: A. Proventi (218 milioni) e B. Oneri (134 milioni) si è attestato a 84 milioni contro i 416 milioni del 2008. In particolare: • per la sottovoce A. Proventi si segnalano: - le rivalutazioni pari a 206 milioni relativi agli utili delle società valutate al Patrimonio Netto riguardano principalmente Oesterreichische KontrollBank (42 milioni), Aviva (37 milioni), Bank fur Tirol und Voralberg (24 milioni), Oberbank (23 milioni), CreditRas Vita (20 milioni), BKS Bank (12 milioni), CNP Unicredit Vita (10 milioni) - Gli utili da cessione pari a 11 milioni riguardano principalmente Schwabische Bank AG (6 milioni), Centrale dei Bilanci (2 milioni), Caricese (1 milione) • per la voce B. Oneri si segnalano: - Svalutazioni per 70 milioni relative alle perdite delle società valutate al Patrimonio Netto riguardano principalmente Ca Immobilien Anlagen (39 milioni), Ramiuscap (17 milioni), Da Vinci (6 milioni) - Rettifiche di valore per deterioramento per 57 milioni che riguardano principalmente Kinabalu Financial Products (26 milioni), Vereinsbank Victoria Bauspar (12 milioni), Malgara (6 milioni), Ramius HVB (6 milioni), Unicredit Advisory Limited (3 milioni) - Perdite da cessione per 6 milioni Ramius HVB. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 259 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) (migliaia di €) 16.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI 1) Imprese a controllo congiunto A. Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 3. Riprese di valore 4. Altri proventi B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore per deterioramento 3. Perdite da cessione 4. Altri oneri Risultato netto 2) Imprese sottoposte a influenza notevole A. Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 3. Riprese di valore 4. Altre proventi B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore per deterioramento 3. Perdite da cessione 4. Altri oneri Risultato netto Totale ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 - - 217.935 206.406 11.446 83 (133.930) (69.999) (57.438) (6.493) 84.005 84.005 558.690 193.970 364.720 (142.778) (96.607) (29.122) (17.049) 415.912 415.912 Nel 2008 risultavano: A. Proventi • Rivalutazioni: comprendono rivalutazioni per 193.970. A tale importo concorrono principalmente Mediobanca (41.081), Oberbank (37.088), CreditRas Vita (29.142), Bank Fur Tirol und Voralberg (23.017), BKS Bank (16.448), Aviva (14.805), Osterreichische Kontroll Bank (10.369). • Utili da cessione: nel complesso pari a 364.720, comprendono, tra gli altri, quelli relativi alla cessione di Centrale dei Bilanci (93.697), Ganymed Immobilien M.B.H. (56.822), Hypo Stavebni Sporitelna (46.302), Budapesti Ertektozsde (41.221). B. Oneri • Gli oneri di imprese sottoposte a influenza notevole comprendono svalutazioni sulle società valutate al patrimonio netto per 96.607. A tal importo concorrono principalmente CNP UniCredit Vita (60.140), Ca Immobilien Anlagen (5.847). • Le rettifiche di valore per deterioramento di imprese sottoposte a influenza notevole, nel complesso pari a 29.122, comprendono tra le altre quelle relative a UniCredit Factoring S.r.o. (10.022), HVB Banca Pentru Locuinte (7.587), Weilburg Grundstuck M.B.H. (4.000). Sezione 17 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 250 Il risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali nel 2009 è ammontato a -38 milioni rispetto ai -84 milioni rilevati nel precedente esercizio. 17.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali e immateriali: composizione (migliaia di €) ESERCIZIO 2009 DIFFERENZE DI CAMBIO ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI RIVALUTAZIONI (A) SVALUTAZIONI (B) POSITIVE (C) NEGATIVE (D) RISULTATO NETTO (A-B+C-D) - (38.491) (38.491) (38.491) (38.491) - - (38.491) (38.491) (38.491) (38.491) A. Attività materiali A.1 Di proprietà: - Ad uso funzionale - Detenute a scopo di investimento A.2 Acquisite in leasing finanziario: - Ad uso funzionale - Detenute a scopo di investimento B. Attività immateriali B.1 Di proprietà: B.1.1 Generate internamente dall'azienda B.1.2 Altre B.2 Acquisite in leasing finanziario Totale L’importo si riferisce alla valutazione degli immobili effettuata nel corso dell’anno prima del trasferimento e conseguente riclassificazione degli stessi (cfr. nota in calce alla tavola 12.2 dell’attivo di Stato patrimoniale). 260 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Sezione 18 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 260 Nel corso del 2009 non si sono verificate situazioni che hanno richiesto rettifiche di valore sugli avviamenti. (migliaia di €) 18.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione COMPONENTI REDDITUALI Rettifiche di valore dell'avviamento ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 - (750.000) Le rettifiche di valore sull’avviamento del 2008 si riferiscono per 417 milioni a JSC ATF Bank e 333 milioni ad J.S.C. Ukrsotsbank. Si rinvia a quanto illustrato nella Parte A - Politiche contabili per la descrizione delle modalità di determinazione delle perdite di valore dell’avviamento. Si rimanda a quanto esposto nella Parte B - Stato patrimoniale per la descrizione delle modalità di effettuazione degli impairment test sugli avviamenti. Sezione 19 - Utili (perdite) da cessione di investimento - Voce 270 La voce utili (perdite) da cessione di investimento è composta da utili (perdite) riferibili a: A. Immobili: determinatisi principalmente dalle operazioni di razionalizzazione del patrimonio immobiliare di Gruppo svolte da Unicredit Real Estate per un totale di 692 milioni. In particolare gli utili da cessione di immobili di Unicredit Real Estate rivengono dalle operazioni concluse con il Fondo Core Nord Ovest (165 milioni) e con il Fondo Omicron Plus Immobiliare (461 milioni) alle quali si aggiungono altre operazioni di vendita a terzi (68 milioni). B. Altre attività In particolare tra gli utili da cessione contribuiscono utili da cessione di partecipazioni 18 milioni per Hyperion immobilienvermietungsgesellschaft m.b.h. (9 milioni), e Bodehewitt ag & co. Kg (3 milioni). Utili da cessione per smobilizzo di attivi di Dab Bank ag (17 milioni) e Pioneer Investment Management S.G.R. (18 milioni). 19.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI A. Immobili - Utili da cessione - Perdite da cessione B. Altre attività - Utili da cessione - Perdite da cessione Risultato netto (migliaia di €) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 725.254 (1.878) 405.063 (3.530) 71.920 (21.311) 773.985 500.625 (116.879) 785.279 Nel 2008 gli utili da cessione di investimenti relative alla voce: • A. Immobili derivano principalmente da UniCredit Real Estate (362,8 milioni); • B. Altre attività si riferisce alla cessione di sportelli in esecuzione del provvedimento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (“AGCM”), che ha consentito di realizzare una plusvalenza (304 milioni), nonché ad operazioni di smobilizzo di partecipazioni/attività non più strategiche: Bank BPH SA (107,4 milioni), FIMIT - Fondi immobiliari italiani SGR SpA (25,2 milioni). Sezione 20 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 290 L’applicazione delle imposte sul reddito ha carattere esclusivamente nazionale in quanto non esiste un’imposta o una tipologia di imposta applicabile al di fuori dei regimi fiscali di ciascun singolo Paese né tanto meno un’imposta applicabile su redditi consolidati transnazionali. Laddove si faccia riferimento a redditi consolidati, il riferimento è sempre e comunque a consolidati su scala puramente nazionale. Nell’ambito dei principali Paesi in cui opera il Gruppo UniCredit , esistono consolidati fiscali nazionali in Italia, in Germania, in Austria, nel Regno Unito, mentre tipologie similari non esistono in Irlanda, in Polonia, in Bulgaria, in Turchia e in altri Paesi della CEE. Anche la regolamentazione dei consolidati fiscali di ciascun Paese differisce l’una dall’altra, talora in misura sensibile. Pur tuttavia, il principale e comune beneficio del consolidato nazionale è il diritto di compensare algebricamente i redditi e le perdite delle società appartenenti al medesimo gruppo. Si fa altresì presente che non sempre i requisiti per fare parte di un consolidato fiscale nazionale coincidono con i requisiti necessari a far parte di un Gruppo bancario o di un Gruppo ai fini del consolidamento contabile in base ai principi contabili internazionali IFRS. Ogni singolo Paese è dotato di un sistema fiscale autonomo, nel quale sia la determinazione della base imponibile sia la determinazione delle aliquote d’imposta applicabili differiscono tra loro. Soprattutto in materia di imposte sul reddito, tra sistemi fiscali nazionali esistono ad oggi differenze assai profonde, anche nell’ ambito della stessa Unione Europea. In tema di aliquote fiscali, il reddito delle società viene tassato con l’aliquota del 10% in Bulgaria, del 16% in Ungheria e in Romania, del 25% in Austria, del 27,5% in Italia, cui si deve però aggiungere l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) la cui aliquota nominale, il 3,9%, si applica su di una base imponibile assai più estesa, del 19% in Polonia, del 20% in Turchia, del 28% nel Regno Unito. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 261 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) Da questo quadro deriva la sostanziale impossibilità di confrontare la posizione fiscale consolidata con la posizione delle singole società che compongono il Gruppo. Inoltre, alla elisione tipica dei fenomeni infragruppo nel consolidato contabile, non fa in alcuna misura riscontro la tassazione dei redditi, che è limitata a ciascuna singola società. In ogni caso, l’aspetto fiscale più rilevante che distingue l’esercizio 2009 dal 2008, tenuto conto che in nessuno dei Paesi in cui opera il Gruppo si sono avute variazioni sensibili di aliquote fiscali, è l’assenza di fenomeni straordinari paragonabili all’affrancamento dell’avviamento avvenuto in Italia nel 2008 in base all’art.15, comma 10 e 11 del D.L. 29 novembre 2008 n.185 che ha sostanzialmente generato il tax rate consolidato 2008 del 9,3%. Per converso, il tax rate del 30,4% del 2009 è un livello di tax rate normale per il Gruppo appunto in assenza di eventi straordinari. La scelta di affrancare l’avviamento nel bilancio 2008 ha anche prodotto un versamento straordinario di imposta in Italia, avvenuto il 16 giugno 2009, pari a euro 1.384.307.604,00. Le Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente sono nel 2009 pari a 888 milioni (in crescita rispetto a 465 milioni dell’anno precedente, che aveva beneficiato degli effetti positivi dell’affrancamento fiscale dell’avviamento), con un tax rate pari al 30,4% contro il 9,3% del 2008. (migliaia di €) 20.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI 1. Imposte correnti (-) 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5. Variazione delle imposte differite (+/-) 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) 20.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 (1.837.643) 218.597 8.505 (307.481) 1.029.715 (888.307) (3.302.102) 185.893 49.617 2.719.710 (118.552) (465.434) (migliaia di €) ESERCIZIO 2009 Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (voce 280) Tasso teorico applicabile Imposte teoriche calcolate 1. Aliquote fiscali differenti 2. Ricavi non tassabili - differenze permanenti 3. Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti 4. Normativa fiscale differente/IRAP a) IRAP (società italiane) b) altre imposte (società estere) 5. Anni precedenti e cambiamenti di aliquota a) effetto sulle imposte correnti - perdite portate a nuovo/crediti di imposta inutilizzati - altri effetti di periodi precedenti b) effetto sulle imposte differite - cambiamenti del tax rate - imposizione di nuove tasse (+) revoca di precedenti (-) - true-ups/variazione delle imposte differite calcolate 6. Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita a) svalutazione di attività per imposte anticipate b) iscrizione di attività per imposte anticipate c) mancata iscrizione di attività per imposte anticipate d) mancata iscrizione della fiscalità anticipata/differita secondo lo IAS 12.39 e 12.44 e) altre 7. Ammortamento dell'avviamento 8. Redditi non tassabili rivenienti da società straniere 9. Altre differenze Imposte sul reddito registrate in conto economico 262 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 2.922.927 27,5% (803.805) 286.601 629.929 (397.992) (589.164) (408.891) (180.273) 253.995 90.545 8.324 82.221 163.450 2.080 26.971 134.399 (243.265) (30.199) 68.824 (39.577) (230.895) (11.418) 2.307 (85.740) 58.827 (888.307) Sezione 21 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 310 Non risultano utili/perdite da gruppi di attività in via di dismissione. Sezione 22 - Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi - Voce 330 L’Utile dell’esercizio di pertinenza di terzi del 2009 ammonta a 332 milioni, di cui 342 milioni di società o gruppi in utile, 3 milioni società o gruppi in perdita e altre rettifiche di consolidamento per -7 milioni. Tra i maggiori apporti si segnala il contributo di pertinenza dei soci di minoranza del gruppo Bank Pekao e il gruppo Bank Austria. Nell’esercizio 2008 l’utile pari a 518 milioni, era costituito da società/gruppi in utile per 521 milioni, da società o gruppi in perdita per 2 milioni e rettifiche di consolidamento per 1 milione. (migliaia di €) 22.1 e 22.2 Dettaglio della voce 330 “Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi” Utili (Perdite) delle società Gruppo Bank Pekao S.A. Gruppo BA-CA Gruppo HVB Gruppo Unicredit Global Leasing Banca Agr. Comm. Rep. S. Marino S.A. FIMIT Xelion Doradcy Finansow IRFIS i-FABER Altre Altre rettifiche di consolidamento Totale ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 339.154 222.720 50.328 61.884 (321) 2.876 (403) (2.152) 1.301 2.921 (6.859) 332.295 518.137 358.763 137.957 18.071 (999) 3.207 589 (882) 17 945 469 (623) 517.514 ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2008 1.571.247 15.810.771.546 8.579.747 15.819.351.293 0,099 0,099 4.011.788 15.642.228.959 10.058.850 15.652.287.809 0,256 0,256 Sezione 23 - Altre informazioni Non vi sono informazioni da dettagliare nella presente sezione. Sezione 24 - Utile per azione Utile per azione Utile netto di pertinenza del Gruppo (migliaia di euro) 1 Numero medio azioni in circolazione 2 Numero medio azioni potenzialmente diluitive Numero medio azioni diluite Utile per azione € Utile per azione diluito € 1. L’utile netto dell’esercizio 2009 pari a 1.702.325 si riduce di 131.078 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes. 2. Al netto del numero medio delle azioni proprie (e, per il solo 2009, delle 967.564.061 azioni detenute a titolo di usufrutto), ed incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito ai sensi dell’art. 2442 cod. civ. deliberato dall’Assemblea Straordinaria tenutasi il 29 aprile 2009. Il numero medio di azioni in circolazione deve essere incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito come se esso fosse avvenuto all’inizio del primo periodo oggetto di presentazione (IAS 33, § 28). UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 263 Parte D - Redditività consolidata complessiva Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva 266 UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 265 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte D - Redditività consolidata complessiva In applicazione del 1° aggiornamento della circolare Banca d’Italia 262/2005 è stato inserito il nuovo prospetto della redditività complessiva, previsto dal nuovo IAS 1, che parte dall’utile (perdita) di periodo ed espone le voci di ricavo e di costo non rilevate nell’utile (perdita) di periodo in conformità ai principi contabili internazionali. A questo fine sono considerate le variazioni di valore registrate nel periodo in contropartita delle riserve da valutazione (al netto delle imposte) e relative a: attività finanziarie disponibili per la vendita; attività materiali; attività immateriali; coperture di investimenti esteri; coperture dei flussi finanziari; differenze di cambio; utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti ai dipendenti. Sono altresì incluse le rettifiche da riclassificazione, cioè gli importi riclassificati nell’utile (perdita) dell’esercizio corrente che sono già stati rilevati nel prospetto della redditività complessiva del medesimo esercizio o di esercizi precedenti. Le variazioni di valore sopra elencate nei casi in cui si riferiscano ad attività non correnti in via di dismissione ed a partecipazioni valutate a patrimonio netto sono evidenziate separatamente. Inoltre, la Parte D della Nota Integrativa, in precedenza dedicata all’“Informativa di settore”, ha ora acquisito la denominazione di “Redditività complessiva. (migliaia di €) Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva ESERCIZIO 2009 VOCI 10. Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 30. Attività materiali 40. Attività immateriali 50. Copertura di investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 60. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 70. Differenze di cambio: a) variazioni di valore b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 110. Totale altre componenti reddituali 120. Redditività complessiva (10+110) 130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo IMPORTO LORDO IMPOSTA SUL REDDITO IMPORTO NETTO X X 2.034.620 902.267 696.893 9.759 95.692 (85.933) 195.615 216.120 383.508 (180.809) 13.421 (471.662) (471.662) (4.186) 32.964 9.725 9.725 (46.875) 642.539 642.539 (7.484) 635.055 (115.099) (87.793) (16.923) (14.525) (2.398) (10.383) (61.734) (118.340) 56.235 371 (176.833) (176.833) (1.685) (178.518) 787.168 609.100 (7.164) 81.167 (88.331) 185.232 154.386 265.168 (124.574) 13.792 (471.662) (471.662) (4.186) 32.964 9.725 9.725 (46.875) 465.706 2.500.326 (341.464) 2.158.862 La “redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi” (voce 130) risulta diversa dall”utile del periodo di pertinenza di terzi” (voce 330 del conto economico consolidato) per effetto delle “Altre componenti reddituali al netto delle imposte” di pertinenza degli stessi. 266 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Sezione 1 - Rischio di credito Sezione 2 - Rischi di mercato Sezione 3 - Rischio di liquidità Sezione 4 - Rischi operativi Sezione 5 - Altri rischi 271 358 384 392 406 Nota: Come previsto dalla normativa (Circ. BI n. 263 del 27 dicembre 2006, Titolo IV), si segnala che l’informativa al pubblico (III Pilastro di Basilea 2) è stata pubblicata sul sito internet del Gruppo UniCredit www.unicreditgroup.eu UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 269 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura In applicazione del 1° aggiornamento della circolare Banca d’Italia 262/2005 In Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura è stata riorganizzata l’informativa sugli strumenti derivati per avvicinarla maggiormente agli schemi di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede europea (FINREP); Nella presente parte le informazioni sono fornite facendo riferimento unicamente al gruppo bancario. In considerazione della non significativa attività svolta dalle imprese assicurative e dalle Altre imprese, rispetto al Gruppo Bancario, non sono presentate specifiche sezioni di commento ai relativi rischi e politiche di copertura. Gestione dei rischi nel Gruppo UniCredit Il Gruppo UniCredit controlla e gestisce i propri rischi attraverso metodologie e processi rigorosi, in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico. Il presidio ed il controllo dei rischi di Gruppo sono assicurati dalla funzione Risk Management della Capogruppo (Group CRO), cui sono attribuiti i compiti di: • ottimizzare la qualità dell’attivo del Gruppo, minimizzando il costo dei rischi, coerentemente con gli obiettivi di rischio / redditività assegnati alle Aree di business; • determinare, di concerto con la funzione CFO, la propensione al rischio del Gruppo e valutare l’adeguatezza patrimoniale dello stesso, e la loro conseguente estensione a livello di Aree di business / Entità, in conformità ai requisiti di “Basilea 2”, Secondo Pilastro; • definire, in conformità agli standard di “Basilea 2” ed ai requisiti di Banca d’Italia, norme, metodologie, linee guida, politiche e strategie concernenti la gestione dei rischi di Gruppo, e, in cooperazione con l’Organization department, i relativi processi e la loro implementazione; • porre in essere un sistema di controllo del rischio creditizio e di concentrazione sia a livello di singole controparti / gruppi economici, sia per “cluster” rilevanti (quali settori economici / aree geografiche), monitorando e fornendo reportistica sui limiti preventivamente definiti; • definire e fornire alle Aree di business ed alle Entità i criteri per la valutazione, la gestione, la misurazione, il monitoraggio e la reportistica dei predetti rischi e garantire la coerenza dei sistemi e delle procedure di controllo sia a livello di Gruppo che di singola Entità; • supportare le Aree di business nel conseguimento dei loro obiettivi, contribuendo allo sviluppo dei prodotti e dei business; • verificare, mediante il processo di convalida in fase iniziale e nel continuo, l’adeguatezza dei sistemi di misurazione del rischio adottati nell’ambito del Gruppo, orientando le scelte metodologiche verso standard qualitativi sempre più elevati e convergenti, appurando la coerenza delle rispettive modalità di utilizzo nell’ambito dei processi; • porre in essere un adeguato sistema di analisi preventiva del rischio, in grado di quantificare l’impatto sulle strutture economico-finanziarie del Gruppo derivante dal rapido deterioramento del ciclo economico o da altri fattori di shock (c.d. Stress Test). Tale analisi è svolta con riferimento alle singole tipologie di rischio, così come alla loro integrazione e raffronto con il capitale disponibile; • creare e diffondere una cultura del rischio estesa a tutto il Gruppo. La turbolenza del mercato del credito ha interessato il sistema bancario internazionale a partire dalla seconda metà del 2007, contribuendo ad un significativo rallentamento dell’economia su scala mondiale. Il contesto macroeconomico ha determinato un incremento del costo del rischio di credito, una diminuzione del valore degli attivi, nonché un incremento degli oneri derivanti da svalutazioni e deprezzamenti di alcune attività, congiuntamente ad una diminuzione della profittabilità. Il Gruppo, pur avendo un adeguato livello di diversificazione del portafoglio, è comunque esposto a rischi ove controparti creditizie divengano insolventi o, comunque, non siano in condizioni di fare fronte alle proprie obbligazioni. Potrebbero sopravvenire difficoltà nel processo di recupero di attività il cui valore si dimostrasse non in linea con le attuali stime. Alla luce dell’ancora sfidante contesto macroeconomico, una solida ed efficace gestione dei rischi riveste la massima priorità nel Gruppo. Pertanto, la funzione Risk Management della Capogruppo (Group CRO) ha implementato, nel corso del 2009, un nuovo modello di governance dei rischi, enfatizzando tale principio guida al fine di: • rafforzare la capacità di indirizzo, il coordinamento e le attività di controllo di alcuni rischi aggregati (cosiddetti “Portfolio Risks”), tramite centri di responsabilità dedicati (“Portfolio Risk Managers”), integralmente focalizzati su tali rischi e specializzati nella loro gestione, in ottica di Gruppo e interdivisionale; • aumentare l’aderenza al modello di business di Gruppo, assicurando una chiara specializzazione e concentrazione - in un’ottica meramente transazionale - di specifici centri di responsabilità sui rischi originati dalle funzioni di Gruppo deputate allo loro assunzione, mantenendo allo stesso tempo tali “centri di responsabilità” (“Transactional Risk Managers”) totalmente indipendenti dalle suddette funzioni (ossia Business Units, funzioni di Tesoreria, Asset Management, Paesi CEE). In conformità al ridisegno dell’architettura del Risk Management, si è provveduto ad una revisione della struttura, del ruolo e dei regolamenti dei Comitati di Gruppo responsabili in materia di rischi. Al fine di rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento ed il controllo dei rischi di Gruppo, di migliorarne l’efficienza e la flessibilità nel processo decisionale e di agevolare l’interazione tra le differenti funzioni coinvolte, sono stati costituiti Comitati responsabili in materia di rischi, articolati su tre distinti livelli: • il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo; 270 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group • i “Group Portfolio Risk Committees”, cui è assegnato il compito di indirizzare, controllare e gestire i rischi di portafoglio; • i “Group Transactional Committees”, dedicati alla valutazione delle singole controparti / transazioni aventi impatto sul profilo di rischio complessivo. In conformità al piano di roll-out per l’adozione dell’approccio “Advanced Internal Rating Based” (A-IRB), comunicato alla Banca d’Italia nel settembre 2008, il Gruppo ha implementato, o è in procinto di estendere tale approccio anche ad ulteriori Entità del Gruppo che ne sono ancora prive. In tema di compliance al Secondo Pilastro del nuovo Accordo sul Capitale (“Basilea 2”), nel corso del 2009 è stato sviluppato uno specifico processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale partendo dagli approcci già in essere. Esso prevede un framework generale ed un insieme di linee guida specifiche, finalizzate a definire un approccio comune a livello di Gruppo, in materia di pianificazione del capitale, definizione della propensione al rischio e misurazione, gestione, controllo e governo dei rischi. Sono stati inoltre introdotti elementi di sintesi della misurazione dei rischi al fine di meglio supportare processi quali la pianificazione del capitale e dell’adeguatezza patrimoniale. Il profilo di rischio del Gruppo è rappresentato dal capitale interno, calcolato dall’aggregazione dei rischi, pari alla somma dei rischi al netto dei benefici di diversificazione, più un ammontare prudenziale (“cushion”) che considera il rischio di modello e la variabilità del ciclo economico. L’adeguatezza del capitale viene valutata sia sulla base di metriche di Primo Pilastro sia in ottica gestionale grazie alla capacità di assunzione del rischio (Risk Taking Capacity), pari al rapporto tra le risorse finanziarie disponibili (Available Financial Resources, AFR) ed il Capitale Interno. Un robusto processo di adeguatezza del capitale comporta, inoltre, una valida gestione dei rischi fondata sul coinvolgimento dell’Alta Direzione, tramite l’individuazione degli Organi decisionali competenti, la corretta attribuzione dei ruoli e delle responsabilità e la revisione del processo nella sua globalità. Per quanto riguarda l’utilizzo del modello AMA (Advanced Measurement Approach) per il calcolo del capitale a fronte dei rischi operativi, tale metodo, definito centralmente dalla Capogruppo, nel 2009 è stato esteso a ulteriori società del Gruppo in base al specifico piano di implementazione. Nel corso del 2009, sono stati introdotti significativi miglioramenti al modello di portafoglio dei crediti, utilizzato per le stime del capitale economico relativamente al rischio di credito. È stata effettuata una revisione delle correlazioni complessive, in combinazione con una descrizione più granulare della dipendenza dei Paesi dell’Europa Centro - Orientale da variabili macroeconomiche. Contestualmente, è stata rivista la correlazione tra esposizioni dei segmenti Retail e Corporate, determinando, a livello complessivo, un modello più efficace per tali dipendenze, alla luce delle recenti turbolenze finanziarie. È stata sviluppata ed è in corso di test una nuova architettura informatica per il Credit VaR e per l’esecuzione di stress test; il passaggio in produzione è programmato per la prima metà del 2010 consentendo, tra l’altro, un migliore accesso alla misurazione del rischio e controlli più efficaci sui dati di input. Ulteriori migliorie all’attuale impianto, come ad esempio quelle concernenti l’introduzione di una metodologia per la valutazione della propensione al rischio riferita al “rischio Paese” (Country risk), sono parimenti in corso di attuazione o verranno pianificate nel corso del 2010. Nello stesso periodo sono stati introdotti dei modelli statistici volti a stimare il comportamento della clientela retail relativamente ad attività e passività con scadenza contrattuale non definita (poste a vista) o con opzione di rimborso anticipato (mutui residenziali). Il rischio legato alle oscillazioni dei tassi di interesse viene così accompagnato da una misura del possibile errore statistico nel modello previsionale. Allo scopo di assicurare che le valutazioni di prodotto/portafoglio siano ispirate ai più rigorosi principi di prudenzialità, sono state emanate specifiche linee guida per la valutazione dei derivati e per la definizione di riserve di modello sempre con un focus particolare sugli strumenti di credito strutturati, ma ampliandole a tutte le tipologie di prodotti finanziari, afferenti quindi tutte le tipologie di attività (“asset classes”). Nel periodo in esame, i limiti di liquidità sono stati rivisti e allineati in base al ridotto appetito per il rischio. Grazie al miglioramento dei mercati, questa riduzione del rischio è stata ottenuta con relativa facilità, rafforzando quindi la capacità di tenuta del Gruppo in caso di futuri shock sulla liquidità. Nel regolare aggiornamento delle politica sulla liquidità del Gruppo si è fatto tesoro delle esperienze maturate durante le turbolenze dell’ultimo trimestre del 2008. È stata rivista anche la Contingency Liquidity Policy e sono stati ricalibrati e ampliati gli scenari per gli stress test. Sezione 1 - Rischio di credito INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Nel contesto del ridisegno del modello funzionale del risk management della Capogruppo, è stato introdotto il ruolo dei “Global Transactions Team Leaders” (“GTTLs”), facendo leva sulla competenza di gestori di rischio specializzati in prodotti / transazioni quali “Acquisition & Leverage Finance”, “Project Finance”, “Commodities Trade Finance” e “Special Products”, in analogia al modello adottato per la valutazione del rischio di credito di controparte, di competenza dei “Global Industry Team Leaders” (“GITLs”), specializzati nell’analisi settoriale. È stato avviato uno specifico progetto focalizzato sull’ulteriore ottimizzazione della gestione del rischio attinente alle Banche, alle altre Istituzioni Finanziarie, così come del “rischio Paese”. Relativamente alla gestione del rischio concernente tali controparti, è stato introdotto il concetto dei “Group Competence Teams”, per la gestione dell’attività creditizia a beneficio di tutte le Entità a livello di Gruppo. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 271 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Al fine di fornire un miglior servizio alla clientela rappresentata da grandi imprese multinazionali, di accrescere la creazione di valore, di definire un’efficace e coerente propensione al rischio a livello di Gruppo nei confronti della clientela e/o gruppi economici, che sono in relazione con più Entità, minimizzando il costo del rischio ed implementando un efficiente processo creditizio, il Gruppo UniCredit ha ridisegnato in maniera globale l’approccio di servizio verso i sopra citati segmenti di clientela (dal punto di vista sia commerciale sia creditizio). Tale nuovo modello (il “GAM”, “Global Account Management”) prevede un coordinamento globale della strategia commerciale e la definizione di una propensione al rischio di credito complessiva a livello di Gruppo nei confronti delle controparti gestite, mediante l’identificazione di un gestore e di un risk manager dedicati, come unici punti di riferimento, rispettivamente per il coordinamento della strategia commerciale e creditizia globale relativa al gruppo economico del cliente, nonché per la valutazione della posizione creditizia complessiva ed il monitoraggio del profilo di rischio della stessa. Il Gruppo UniCredit sta proseguendo con ingenti investimenti nel processo di estensione di “Basilea 2” all’intero perimetro di Gruppo: nel corso del 2009 è stata richiesta l’autorizzazione ai competenti Organi di Vigilanza per l’applicazione dell’approccio IRB ad ulteriori dieci Entità e per cinque sistemi di rating per le Entità che già adottano l’approccio A-IRB. Nel secondo semestre del 2009, il Gruppo ha rivisto i sistemi di rating IRB group-wide relativi alle controparti Banche e Multinational al fine di perfezionare le precedenti versioni. Inoltre, l’applicazione dei medesimi è stata estesa anche ai segmenti “Securities Industry” e “Corporate Treasury / Funding Vehicles”, mediante l’introduzione di adattamenti basati sulle specificità di detti segmenti. È stato altresì recentemente introdotto un nuovo modulo per la valutazione delle ipoteche navali di UniCredit Bank AG (in precedenza HVB). Relativamente alle iniziative funzionali alla compliance a “Basilea 2”, sono proseguite le attività di verifica dell’ammissibilità delle garanzie ai fini di Credit Risk Mitigation, adattando i relativi processi e le policy. In particolare, per quanto concerne l’Italia, sono stati implementati i processi di certificazione legale e di verifica della sussistenza dei requisiti regolamentari per le garanzie consortili. Su disposizione delle Autorità di Vigilanza, sono state condotte attività di Credit stress testing, che si sono svolte sulla base di ipotesi di stress comuni a livello internazionale, con un particolare accento sui Paesi della Central Eastern Europe (CEE). Nello specifico, tali stress tests sono stati compiuti su richiesta della Banca d’Italia e dell’ECOFIN (coordinato dal Committee of European Banking Supervisors (CEBS)) e la simulazione degli impatti è stata valutata sia a livello di Conto Economico, in termini di ricadute sugli accantonamenti e sul risultato di esercizio, sia a livello di Stato Patrimoniale, laddove si sono palesati effetti sul requisito patrimoniale del Primo Pilastro e sul capitale economico. In tema di compliance al Secondo Pilastro, durante il primo trimestre, sono stati aggiornati i limiti per la gestione del rischio di concentrazione Single Name (c.d. Bulk Risk Limits) ed i limiti quantitativi per la gestione del rischio di concentrazione settoriale (c.d. Industry Limits). Relativamente alle attività di restructuring e di recupero dei crediti è stato costituito un nuovo Comitato - dedicato alla valutazione delle controparti classificate a restructuring / recupero dei crediti - mentre il “Group Transactional Credit Committee” si focalizza sulla concessione del credito. Con specifico riferimento alla Retail Strategic Business Area ed alla luce dell’attuale situazione congiunturale, sono stati avviati interventi di rafforzamento e di ottimizzazione dei processi e degli applicativi informatici, nell’ambito delle attività di monitoraggio e di recupero dei crediti, con focus particolare sulla rimodulazione degli impianti creditizi e sulla “friendly collection”. Nell’intento di continuare ad assicurare un adeguato supporto all’economia, per il mercato italiano sono state avviate due iniziative “ad hoc”, “SOS Impresa Italia” ed “Insieme 2009”, unitamente a quelle coordinate all’Associazione Bancaria Italiana, a sostegno rispettivamente delle piccole e medie imprese e delle famiglie. Nel framework delle “General Group Credit Policy”, sono state emanate disposizioni specifiche inerenti lo “Structured Trade and Export Finance (STEF)”, volte ad assicurare un approccio comune a livello di Gruppo per tale tipologia di business, fornendo indicazioni specifiche relativamente a “commodity trade finance”, “receivables finance” ed “export finance”. Le attività di monitoraggio e reportistica sul portafoglio di rischio di credito di Gruppo sono state ulteriormente rafforzate, estendendo l’informativa consolidata ad ulteriori tipologie rilevanti di rischio. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi La nuova struttura della funzione Risk Management ha lo scopo di assicurare il giusto bilanciamento tra “tipologia di rischio” e “specializzazione per transazione” tramite l’adozione di un approccio a matrice. I portafogli di Gruppo saranno suddivisi in base alla tipologia di rischio (“rischi di credito e cross-border”, “rischi di mercato” e “rischi operativi e reputazionali”) e si interfacceranno con le funzioni specializzate per transazioni in ambito divisionale (CIB & PB, CEE, Retail, Treasury, Asset Management). Questo approccio a matrice porterà alla creazione di due differenti centri di responsabilità sul rischio di credito. Da un lato il “Credit and Cross Border Risks Portfolio Management” department, a cui è attribuita la supervisione e la gestione del profilo complessivo di rischio creditizio e cross-border a livello di Gruppo ed altresì incaricato di definire le relative strategie, metodologie e limiti di rischio. Dall’altro lato, i “Transactional Risk Managers” saranno deputati a divenire centri di responsabilità per i rischi di credito originati dalle pertinenti funzioni di Gruppo. Accanto ai “Portfolio Risk Managers” ed ai “Transactional Risk Managers”, la nuova struttura di “Risk Management” comprende lo “Strategic Risk Management & Control” department, responsabile, tra l’altro, della gestione delle attività in ambito “Basilea 2” (inclusi la misurazione del capitale 272 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group interno in conformità al Secondo Pilastro, la definizione del risk appetite ed il coordinamento nel contesto dell’“Internal Capital Adequacy Assessment Process” (“ICAAP”)), della validazione interna di Gruppo per quanto attiene ai sistemi del Primo Pilastro e ai modelli del Secondo Pilastro, così come delle funzioni centralizzate deputate alla reportistica ed alla redazione di policies sui rischi a livello di Gruppo, nonché una Struttura specialistica, lo “Special Credit” department, responsabile di coordinare, indirizzare, supportare e - con riferimento a pratiche di importo rilevante - gestire, attività di “restructuring” e di recupero dei crediti. Al fine di rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento ed il controllo dei rischi di Gruppo, di migliorarne l’efficienza e la flessibilità nel processo decisionale e di agevolare l’interazione tra le differenti funzioni coinvolte, sono stati costituiti appositi Comitati responsabili in materia di rischi: • il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo; • il “Group Credit and Cross-Border Risk Committee”, responsabile del controllo e del monitoraggio dei rischi di credito e di quelli cross-border, dell’approvazione di strategie, politiche, metodologie e limiti relativi a detti rischi, nonché della reportistica periodica; • il “Group Transactional Credit Committee”, a cui è assegnato il compito di valutazione di singole controparti / transazioni aventi impatto sul profilo di rischio complessivo; • il “Group Special Credit Committee”, responsabile della valutazione di operazioni concernenti pratiche classificate come restructuring o recupero dei crediti, nonché del monitoraggio dell’andamento complessivo di tale portafoglio. 2.2 Fattori che generano il rischio di credito Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell’obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere cancellati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all’attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma in cui il fido si estrinseca (di tesoreria o di firma, garantito e non, ecc.). Le principali cause d’inadempienza sono riconducibili al venir meno dell’autonoma capacità del prenditore di assicurare il servizio e il rimborso del debito (per mancanza di liquidità, insolvenza, ecc.), come pure anche al manifestarsi di circostanze indipendenti dalle condizioni economico / finanziarie del debitore, quali il “rischio Paese” ovvero, infine, all’effetto di rischi operativi. Anche altre attività bancarie, al di fuori di quelle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di credito “non tradizionale” può, per esempio, derivare da: • sottoscrizione di contratti in “derivati”; • compravendite di titoli, “futures”, valute o merci; • detenzione di titoli di terzi. Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da Entità del Gruppo, potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti relativi ad un elevato numero di transazioni ovvero ad una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull’attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo. Il Gruppo controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole, volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo ed in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico. Con particolare riferimento all’attuale situazione congiunturale, caratterizzata dal peggioramento di alcuni fondamentali economico-finanziari nell’ambito di una già problematica fase del ciclo, il Gruppo, pur mantenendo le logiche ed i processi in essere, ha accentuato il presidio ed il controllo sul rischio di credito attraverso il costante e rigoroso rispetto delle regole di concessione ed il rafforzamento delle procedure di monitoraggio. Sono state, inoltre, rafforzate le pertinenti strutture ordinarie e ne sono state create di nuove, dedicate a specifiche aree aventi particolare vulnerabilità, al fine di coglierne tempestivamente eventuali segnali di criticità. 2.2.1 Il rischio Paese Viene definito “rischio Paese” il rischio di esposizione a perdite determinate da eventi, aventi luogo in un determinato Paese, che possono essere sotto controllo da parte dell’Organo governativo ma non da parte di imprese o soggetti privati. Ciò può implicare il fatto che il rimborso della creditoria nell’ambito di un determinato Paese possa essere definitivamente pregiudicato dall’adozione di interventi da parte del governo locale (come in presenza di rischio di trasferimento, di rischio di espropriazione, di rischio legale, fiscale, di sicurezza e di consegna) o a causa del deterioramento del contesto economico e/o politico del Paese stesso (improvvisa recessione, crisi valutaria e/o del sistema bancario, calamità, guerra, guerra civile, fermento sociale). La gestione del “rischio Paese” si concretizza attraverso la determinazione di appositi “massimali operativi di rischio”, per operazioni sia commerciali sia finanziarie, assumibili dalle differenti Entità del Gruppo nei confronti di tutte le controparti (Sovereign, enti pubblici, Banche, Istituzioni Finanziarie, clienti corporate, small business, privati, project finance, ecc.) residenti o collegate al Paese, per operazioni “cross-border” (dal punto di vista dell’Entità che concede il prestito) in valuta sia locale sia estera (dal punto di vista del prenditore). I processi di gestione del “rischio Paese” presentano un elevato grado di accentramento in Capogruppo, sia per quanto riguarda gli aspetti metodologici, sia per quanto riguarda il processo decisionale, al fine di garantire un approccio di valutazione e monitoraggio omogenei, in particolare l’attribuzione del rating - PD (probabilità di default) e LGD (tasso di perdita in caso di default) - ed il presidio sul rischio di concentrazione. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 273 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Nel corso del 2010 verrà introdotta una nuova metodologia per la definizione della propensione al rischio, risk appetite, al fine di stabilire i limiti per i plafond da assegnare ai singoli Paesi, in base ad un processo top-down / bottom-up che considererà il “rischio Paese”, la dimensione, i limiti del capitale regolamentare, le richieste pervenute da clientela imprese locale, le opportunità commerciali, l’esposizione corrente, gli obiettivi reddituali e strategici che comprendano il profilo target di rischio. 2.3 Sistemi di gestione, misurazione e controllo 2.3.1 Attività di reporting e di monitoring L’obiettivo fondamentale delle attività di reportistica e monitoraggio del portafoglio creditizio, effettuate dalla funzione CRO di Capogruppo, è quello di analizzare le principali componenti del rischio di credito quali i valori di EAD (Esposizione al Default), EL (Expected Loss), migrazioni, costo del rischio, ecc., al fine di adottare tempestivamente tutte le possibili contromisure a livello di portafoglio complessivo, parziale o di singole controparti. La funzione CRO di Capogruppo è responsabile della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio consolidato e di singola controparte, sia su base periodica sia sulla base di richieste ad hoc (da parte dell’Alta Direzione di UniCredit o da parte di controparti esterne quali Autorità di Vigilanza o agenzie di rating), con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune iniziative correttive. L’andamento del portafoglio di rischio di credito viene analizzato con riferimento ai principali driver - quali la crescita e gli indicatori dei parametri di rischio -, ai diversi segmenti di clientela, alle realtà locali, ai settori industriali, nonché all’andamento del portafoglio in default ed alla relativa copertura. Le attività di Reporting a livello di Gruppo vengono svolte in stretta collaborazione con i “Transactional Risk Manager” ed i “Credit & Cross-Border Risk Portfolio Manager” che, nell’ambito dei propri perimetri di competenza, svolgono specifiche attività di reportistica. Durante il primo semestre del 2009, le attività di reportistica si sono sviluppate considerevolmente grazia al graduale sviluppo del data quality e dei processi relativi alla reportistica a livello consolidato (quali lo sviluppo dell’”ERM Report”, report sull’Enterprise Risk Management). A sostegno dell’attività concernente la produzione della predetta reportistica, la funzione “Group Risk Reporting” di Capogruppo utilizza, a livello centralizzato, il “Credit Tableau de Bord”, strumento trimestrale che contiene informazioni dettagliate e specifiche per ogni Strategic Business Area, sull’andamento dei rischi del portafoglio di pertinenza. Inoltre, il “Credit & Cross-Border Risk Portfolio Management” è responsabile dell’attività di monitoraggio e valutazione indipendente relativamente a controparti e singole transazioni che presentano un elevato livello di rischio sotto il profilo creditizio. L’attività di monitoraggio si focalizza sulla tempestiva individuazione e gestione delle esposizioni che presentano un intrinseco accrescimento del rischio, al fine di reagire prontamente ad un possibile deterioramento della qualità del credito della controparte (della capacità di rimborso o del merito di credito). La tempestiva individuazione ed una gestione adeguata delle esposizioni che presentano un peggioramento del profilo di rischio, consentono di intervenire nella fase antecedente al potenziale default, quando cioè vi sono ancora margini per il conseguimento del rimborso della posizione debitoria. 2.3.2 Governance and policies I rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo che esercitano attività creditizia, sono disciplinati da specifiche disposizioni di governance che assicurano alla Capogruppo stessa il ruolo di direzione, supporto e controllo, in particolare nelle seguenti aree di attività: politiche creditizie, strategie creditizie, sviluppo dei modelli, validazione dei sistemi di rating, rischio di concentrazione creditizia, rilascio di prodotti creditizi, monitoraggio e reportistica del rischio creditizio di portafoglio. In particolare, le Entità del Gruppo sono tenute a richiedere alla funzione CRO della Capogruppo apposito parere anteriormente alla concessione / riesame di linee di credito nei confronti di singole controparti / gruppi economici, qualora le medesime linee eccedano predeterminate soglie d importo, anche in riferimento all’obbligo di osservanza dei limiti di concentrazione dei rischi creditizi, da porre in relazione al patrimonio di Vigilanza. In conformità al ruolo attribuito dalla governance aziendale alla Capogruppo, e specificamente alla funzione CRO, sono state a suo tempo emanate le “General Group Credit Policies”, disposizioni generali relative allo svolgimento dell’attività creditizia a livello di Gruppo, che dettano le regole ed i principi volti ad indirizzare, disciplinare ed omogeneizzare la valutazione e la gestione del rischio di credito, in linea con i principi e la best practice di Gruppo. Tali disposizioni generali sono integrate da normative specifiche che regolano determinate controparti (es. Banche e Paesi), fasi del processo (es. classificazione e gestione delle posizioni rischiose nonché processo di recupero dei crediti, gestione degli accantonamenti generici con l’applicazione della metodologia “IBNR” (Incurred But Not Reported Losses), determinazione dei termini di validità del rating di controparte / transazione), segmenti di attività (ad esempio, la “Commercial Real Estate Financing” Policy, che fornisce standard e metodi comuni, nonché specifici parametri, da adottare nei diversi contesti geografici in cui opera il Gruppo) specifici prodotti / transazioni (ad esempio, la “Structured Trade and Export Finance (STEF)” Policy, volta ad assicurare un approccio comune a livello di Gruppo per tale tipologia di business, nonché indicazioni specifiche relativamente a “Commodity trade finance”, “Receivables finance” ed “Export finance”). 2.3.3 Metodologie della gestione e misurazione Generalmente il rischio di credito rappresenta il rischio di incorrere in una perdita di valore, riferita ad un’esposizione creditizia, derivante da un’inattesa variazione del merito di credito della controparte. Ai fini della misurazione, il rischio di credito è definito come il rischio di incorrere in perdite derivanti dalla possibilità che una controparte, 274 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group beneficiaria di un finanziamento (es. prestito rateale), ovvero l’emittente di un’obbligazione finanziaria (obbligazione, titolo, ecc.), non sia in grado di adempiere i relativi impegni (rimborso a tempo debito degli interessi e/o del capitale o di ogni altro ammontare dovuto (rischio di default)). In senso più ampio, il rischio di credito può essere definito anche come la perdita potenziale riveniente dal default del prenditore / emittente o da un decremento del valore di mercato di un’obbligazione finanziaria a causa del deterioramento della sua qualità creditizia (rischio di migrazione). Quest’ultimo comprende non solo il rischio di default ma anche il rischio di migrazioni del rating o il rischio di variazione del differenziale di tasso legato al merito creditizio. Allo stato attuale, per la misurazione del rischio di credito, il Gruppo si focalizza solo sul rischio di default; l’approccio riferito al mercato verrà applicato alla misurazione del rischio di credito solamente in futuro. La misurazione del rischio di credito viene effettuata sia a livello di singola controparte, sia a livello dell’intero portafoglio. Gli strumenti ed i processi a supporto dell’attività creditizia nei confronti di singoli prenditori, tanto nella fase di erogazione quanto in quella di monitoraggio, comprendono il processo di assegnazione del rating, differenziato in base alle peculiari caratteristiche dei differenti segmenti di clientela, al fine di assicurare il massimo livello di efficacia. La valutazione del merito creditizio di una controparte, in sede di esame della proposta di affidamento, scaturisce dal processo di analisi dei dati finanziari e di quelli qualitativi (posizionamento competitivo dell’azienda, struttura societaria ed organizzativa, ecc.), caratteristiche geo-settoriali, comportamentali a livello di Entità e di sistema bancario (ad es. Centrale dei rischi), al fine di pervenire all’assegnazione di un rating, da intendersi quale definizione della “probabilità di default” (PD) della controparte medesima, con un orizzonte temporale di un anno. Il monitoraggio sistematico (su base mensile) è incentrato sulla cosiddetta “gestione andamentale” che, sulla base di tutte le informazioni disponibili, di fonte interna ed esterna, esprime un punteggio (“scoring”) che rappresenta una valutazione sintetica di rischiosità di ciascun cliente monitorato. Tale punteggio è ottenuto tramite una funzione statistica che sintetizza le informazioni a disposizione tramite un insieme di variabili rivelatesi significative nell’individuare, nel lasso temporale dei dodici mesi, l’evento del “default”. Il tutto è statisticamente sintetizzato in un rating interno, che tiene conto di elementi di valutazione quantitativi e qualitativi nonché, ove disponibili, delle informazioni comportamentali desunte dagli “scoring” gestionali sopra descritti. Laddove possibile, il rating interno, e quindi il grado di rischiosità assegnata alla controparte / transazione, entra nel calcolo dei livelli deliberativi; vale a dire che, a parità di importi da erogare, le deleghe di poteri conferite per l’esercizio dell’attività creditizia ai competenti Organi si riducono progressivamente in funzione dell’accentuarsi della rischiosità del cliente. Il modello organizzativo adottato prevede l’esistenza di una funzione dedicata, indipendente dalle funzioni commerciali e di erogazione, cui è assegnata la responsabilità di gestire l’attuazione di un processo cosiddetto di override, cioè dell’eventuale correzione del giudizio automatico espresso dal modello. Il merito di credito di ciascuna controparte viene rivisto almeno su base annuale, tenendo in considerazione le nuove informazioni. Ogni controparte è valutata nell’ambito anche dell’eventuale gruppo di appartenenza, considerando di regola il teorico rischio massimo dell’intero gruppo economico. Oltre alle metodologie riassunte nei sistemi di rating, la funzione Risk Management utilizza modelli di portafoglio in grado di misurare il rischio di credito a livello aggregato e, nel contempo, di identificare il contributo di singole porzioni di portafoglio o singole controparti alla posizione di rischio complessiva. I parametri di misurazione del rischio di credito a livello di portafoglio sono fondamentalmente tre, calcolati e valutati su un orizzonte temporale di dodici mesi e su basi non attualizzate: • Expected Loss (EL) • Credit Value at Risk (Credit VaR) ed • Expected Shortfall (ES). Al fine di individuare il Credit VaR a livello di portafoglio, viene specificata la distribuzione delle perdite a livello dello stesso; questa è costituita dalle probabilità di ottenere differenti valori della perdita riferita al portafoglio su un determinato orizzonte temporale (“discrete loss case”). La specifica di tale distribuzione viene determinata combinando le probabilità di default (PD), le perdite al momento del default (LGD) e le esposizioni al default (EAD) dei singoli obbligati, considerando le correlazioni tra i default. La perdita attesa (EL) costituisce il valore della perdita attesa media a livello di portafoglio aggregato, dovuto al potenziale manifestarsi dell’inadempienza degli obbligati. La perdita attesa a livello di portafoglio è data dalla somma delle perdite attese dei singoli obbligati, che possono essere determinate attraverso il prodotto di PD x LGD x EAD, ed è indipendente dalle correlazioni tra i default a livello di portafoglio. La perdita attesa è di norma computata come componente di costo nella determinazione del margine. Il Value at Risk rappresenta l’ammontare massimo raggiunto il quale, data un certa probabilità, la perdita attesa potrebbe essere superata (=VaR con un livello di confidenza α che UniCredit ha fissato al 99.97%). Tale valore, chiamato anche Capitale Economico, è un input per la determinazione del capitale a copertura delle perdite potenziali. Il VaR è ampiamente utilizzato quale misura del rischio di portafoglio, seppur abbia alcune limitazioni intrinseche. In particolare, lo stesso non fornisce alcuna informazione concernente le perdite potenziali nel caso in cui i limiti di VaR siano superati. Tale indicazione è invece fornita dall’ “Expected Shortfall” (ES) che rappresenta il valore atteso delle perdite che eccedono la soglia di VaR. Il Credit VaR di portafoglio e l’ES dipendono significativamente dalla correlazione tra i default e possono essere ridotti attraverso un’adeguata diversificazione del portafoglio. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 275 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) I modelli di portafoglio creditizio forniscono misure di capitale economico riallocato sulle singole controparti componenti i portafogli esaminati e sono alla base delle misure di performance rettificate per il rischio. Le misure di capitale economico (Credit VaR) sono, inoltre, un input fondamentale per la predisposizione ed applicazione delle strategie creditizie, per l’analisi dei limiti creditizi e di concentrazione dei rischi. Il motore di calcolo del capitale economico viene altresì utilizzato per analisi di stress testing sul portafoglio creditizio, partendo da variabili macroeconomiche che influenzano i diversi segmenti di clientela per Paese, dimensione, ecc. Tutti i sopra citati parametri di rischio sono soggetti ad un regolare processo di monitoraggio e validazione, con riferimento a ciascun sistema di rating, in tutte le sue componenti: modelli, processi, sistemi IT e data quality. Annualmente, viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo una relazione che sintetizza gli esiti delle attività di validazione svolte dalla Funzione CRO, con particolare focus sul raffronto tra i differenti sistemi di rating relativi al medesimo segmento. La finalità è quella di attestare la conformità dei sistemi, unitamente a porre in evidenza aree di possibile miglioramento, così come eventuali disallineamenti nelle metodologie che possano comportare rischi di non perfetta comparabilità nelle misure prodotte. Anche il modello interno di Credit VaR è oggetto di valutazione nell’ambito della validazione del Secondo Pilastro. 2.3.4 Strategie creditizie In linea con le disposizioni Basilea 2 - Secondo Pilastro -, le strategie creditizie sull’intero portafoglio crediti di Gruppo rappresentano uno degli strumenti di gestione avanzata del rischio di credito. In conformità sia con il processo di budget sia con il framework del Risk Appetite (Secondo Pilastro), le stesse hanno l’obiettivo di fornire una declinazione concreta degli obiettivi di propensione al rischio per Strategic Business Area e per Entità, considerando la vulnerabilità attesa del portafoglio creditizio di Gruppo in presenza di avverse congiunture economiche, così come il rischio di concentrazione settoriale. L’obiettivo delle strategie creditizie è triplice: • definire la composizione di portafoglio che minimizza l’impatto complessivo del rischio di credito, partendo dal framework del Risk Appetite, in linea con i criteri di Gruppo in tema di allocazione del capitale e di creazione di valore; • assicurare supporto alle competenti funzioni / Aree di business della Capogruppo ed alle Entità del Gruppo, qualora queste ultime adottino iniziative finalizzate al raggiungimento di una composizione ottimale del portafoglio, attraverso pianificazioni strategiche ed iniziative di business; • fornire un insieme delle linee guida e supporto necessari allo svolgimento del processo di budget commerciale e creditizio, coerente con la visione strategica di Gruppo. La predisposizione delle strategie creditizie avviene sintetizzando le analisi di rischio effettuate top-down, con la visione di portafoglio delle funzioni di business, attraverso uno stretto coordinamento tra strutture centralizzate e divisionali della funzione Risk Management e con gli specialisti nell’analisi settoriale e di prodotto a livello di Capogruppo. La definizione delle strategie creditizie avviene utilizzando tutte le misurazioni disponibili riferite al rischio di credito. In particolare, le evidenze del modello “Credit VaR” garantiscono una corretta e prudenziale gestione del rischio di portafoglio, attraverso l’applicazione di metodologie e strumenti avanzati. Parallelamente, talune informazioni qualitative, che tengono in considerazione differenti caratteristiche a livello territoriale e divisionale, vengono inglobate e trasformate in variabili di input nei modelli di ottimizzazione del portafoglio creditizio. Più in generale, nell’ambito delle strategie creditizie, le analisi di vulnerabilità e quelle a supporto della Capital Adequacy sono svolte tramite degli stress test riferiti al rischio di credito (Primo e Secondo Pilastro). Per quanto attiene specificamente la gestione dei rischi di portafoglio, particolare rilevanza è posta al rischio di concentrazione creditizio, considerata l’importanza dello stesso sul totale delle attività creditizie. Tale rischio di concentrazione, coerentemente con la definizione fornita dalla normativa “Basilea 2”, si configura come una singola esposizione o un gruppo di esposizioni tra di loro correlate, potenzialmente in grado di produrre perdite tali da minacciare la solidità del Gruppo o la sua capacità di proseguire nello svolgimento della normale operatività. Al fine di individuare, gestire, misurare e monitorare il rischio di concentrazione, le funzioni preposte in Capogruppo presidiano la definizione ed il monitoraggio di specifici limiti creditizi, volti al controllo di due differenti tipologie di rischio di concentrazione: • esposizioni creditizie di importo rilevante in capo ad una singola controparte o ad un insieme di controparti economicamente correlate (c.d. bulk risk); • esposizioni creditizie verso controparti appartenenti al medesimo settore di attività economica (sectorial risk). Le simulazioni di stress test costituiscono parte integrante della definizione delle strategie creditizie. Con l’utilizzo degli stress test è possibile effettuare una nuova stima di alcuni parametri di rischio tra cui probabilità di default (PD), Perdita Attesa (EL), capitale economico e RWA, nell’ipotesi di scenari macroeconomici e finanziari estremamente avversi ma plausibili. I parametri sottoposti a stress test sono utilizzati non solo per fini regolamentari (relativamente al Primo e Secondo Pilastro), ma anche quali indicatori gestionali di vulnerabilità del portafoglio di ogni singola Entità, linea di business, area / settore, gruppo economico o altro raggruppamento rilevante, nella condizione di una fase negativa del ciclo economico. In conformità alle disposizioni regolamentari, gli stress test sono effettuati con cadenza regolare su scenari di stress aggiornati e comunicati sia all’Alta Direzione sia all’Organo di Vigilanza. In aggiunta alle attività ordinarie, simulazioni ad hoc sono effettuate a fronte di specifiche richieste da parte dell’Organo di Vigilanza. 2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito In conformità alla “International Convergence of Capital Measurement and Capital Standards” (c.d normativa di “Basilea 2”), il Gruppo è fortemente impegnato a soddisfare tutti i requisiti necessari alla corretta applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) in relazione ai differenti approcci adottati - Standardizzato o IRB Avanzato (A-IRB). 276 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group A tale scopo, sono stati portati a compimento specifici progetti e sono state intraprese specifiche azioni volte sia all’implementazione della normativa interna di Gruppo, sia allo sviluppo dei processi e dei Sistemi Informativi. Tenuto conto della dislocazione territoriale del Gruppo in diversi Paesi (europei e non), le implementazioni sono state eseguite nel rispetto degli ordinamenti locali e dei requisiti di Vigilanza dei Paesi di appartenenza delle singole Entità. In particolare, i requisiti stabiliti dall’ “International Convergence of Capital Measurement and Capital Standards”, dalla “Direttiva 2006/48/EC del Parlamento Europeo e del Consiglio”, dalla Circolare di Banca d’Italia n. 263/2006 e dai suoi successivi aggiornamenti, sono stati trasposti in linee guida interne con l’obiettivo di: • assicurare che le pratiche di CRM siano coerenti nell’ambito del Gruppo; • favorire la gestione ottimale delle garanzie nell’ambito del Gruppo; • massimizzare l’effetto di mitigazione delle garanzie reali e personali sulle perdite su crediti; • raggiungere un impatto positivo sui requisiti patrimoniali di Gruppo, assicurando che le prassi di CRM locali rispettino i requisiti minimi richiesti da “Basilea 2”. In particolare, sono state disciplinate le regole generali per l’ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie reali e personali. Sono state altresì dettagliate norme specifiche per determinate categorie di garanzie reali. Le garanzie reali e personali possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fido e non devono essere intese come elementi sostitutivi dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale. Per tale ragione, oltre alla più ampia analisi del merito creditizio e dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale, esse sono oggetto di specifica valutazione ed analisi per il ruolo di fonte sussidiaria di rimborso dell’esposizione debitoria. Nella valutazione delle tecniche di CRM, il Gruppo attribuisce particolare rilevanza sia al requisito della “certezza giuridica” di tutte le garanzie reali e personali, sia alla loro congruità. Le Entità devono porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di: • assicurare il rispetto dei requisiti contrattuali e legali, in modo tale che i contratti di garanzia siano giuridicamente opponibili secondo quanto previsto dal corpus giuridico ad essi applicabile; • condurre adeguati controlli di natura legale che avallino l’effettiva opponibilità delle garanzie in tutte le giurisdizioni rilevanti e nei confronti di tutte le parti coinvolte. Durante il primo semestre del 2009, per quanto concerne l’Italia, le principali Entità hanno esteso alle garanzie consortili i rigorosi processi di certificazione legale e di verifica della sussistenza dei requisiti regolamentari, già applicati ad altre tipologie di garanzie personali ed alle garanzie reali, tra cui quelle finanziarie. Le Entità hanno sviluppato un sistema di gestione volto ad assicurare un chiaro ed efficace processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le tipologie di garanzie finalizzate a mitigare il rischio di credito. Esse sono tenute a stabilire controlli al fine di assicurare che le garanzie reali e personali acquisite mantengano la loro efficacia per l’intera durata dell’esposizione garantita. Dette garanzie risultano idonee nel caso in cui siano congrue rispetto alle esposizioni correlate e, per le garanzie personali, qualora non risultino rischi rilevanti in capo al fornitore di protezione. Il Gruppo ha sviluppato un sistema di gestione delle garanzie reali volto ad assicurare che il processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le tipologie di garanzie risulti chiaro ed efficace. I requisiti di ammissibilità, sia generali sia specifici, dovranno essere soddisfatti nel momento in cui la garanzia viene acquisita e ne dovrà essere assicurato il mantenimento fino alla scadenza. Coerentemente, le garanzie reali devono essere valutate con accuratezza e regolarmente e devono essere applicati opportuni scarti prudenziali in fase di acquisizione delle medesime, al fine di evitare che in caso di escussione si verifichino perdite inattese. La valutazione è basata sul valore corrente di mercato o sul prezzo al quale il bene sottostante può essere ragionevolmente venduto (c.d. “valore equo”); il valore di mercato degli strumenti finanziari assunti in pegno viene opportunamente rettificato, con applicazione di adeguati scarti, in funzione sia della volatilità del mercato stesso sia di quello delle valute, in conformità a quanto disposto dai requisiti regolamentari di “Basilea 2”. In caso di disallineamento di valuta tra la garanzia e l’esposizione correlata, viene applicato un ulteriore scarto prudenziale. Possibili disallineamenti tra la scadenza dell’esposizione e quella della garanzia a supporto vengono altresì considerati nella determinazione del valore della garanzia, rettificata mediante l’applicazione del relativo scarto. I modelli attualmente in uso nel Gruppo sono prevalentemente basati su scarti prudenziali predeterminati. Un sistema di scarti stimati internamente tramite la metodologia Value at Risk (VaR), già in uso in alcune Entità, è in corso di adozione in tutto il Gruppo per la valutazione del rischio relativo alle garanzie reali finanziarie. L’approccio metodologico prevede che il valore a copertura debba essere determinato per ciascun strumento finanziario sulla base del relativo “market value” (il cosiddetto “mark-to-market”), rettificato di uno scarto che deve considerare la rischiosità intrinseca da rapportare a fattori diversi (quali il prezzo, il periodo di possesso ed il rischio di liquidità). Le principali Entità sono inoltre state dotate di uno strumento informatico per l’adeguamento automatico al valore di mercato degli strumenti finanziari acquisiti in pegno, garantendo in questo modo un monitoraggio costante della garanzia. Per quanto riguarda la valutazione delle garanzie immobiliari, specifici processi e procedure, assicurano che la valutazione dell’immobile da parte di un perito indipendente venga effettuata ad un valore non superiore a quello di mercato. Per le Entità operanti in Austria, Germania e Italia, sono in essere UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 277 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) sistemi di monitoraggio e rivalutazione degli immobili, gestiti tramite sistemi automatici basati su metodi statistici che utilizzano database interni o forniti da infoprovider esterni. Le diverse forme di garanzie reali possono essere considerate ammissibili qualora soddisfino i requisiti generali stabiliti dalle disposizioni dell’Organo di Vigilanza ed i requisiti specifici, differenziati a seconda dell’approccio adottato per il calcolo del capitale regolamentare per singola controparte / esposizione (Standardizzato o A-IRB), in conformità al contesto giuridico locale. La fattispecie dei fornitori di protezione personale ammissibili, dipende dallo specifico approccio adottato da ciascuna Entità. In particolare le Entità che adottano l’approccio A-IRB possono riconoscere dette garanzie a patto che vengano soddisfatti i relativi requisiti minimi e, in particolare, purché le stesse siano in grado di valutare il profilo di rischio del fornitore di protezione nel momento in cui la garanzia viene acquisita e durante tutta la sua vita residua. 2.5 Attività finanziarie deteriorate Nell’ambito del Gruppo, le attività da intraprendere per il portafoglio “non performing”, si fonda sui seguenti passaggi fondamentali: • tempestività di azione. Basata su un solido ed efficace processo di monitoraggio e di reportistica, la tempestiva segnalazione di un possibile deterioramento della qualità del credito permette al Gruppo di porre in atto le necessarie misure restrittive in anticipo rispetto al conclamarsi del “default”; • corretta valutazione delle posizioni deteriorate, al fine di definire le modalità di intervento e di classificazione nell’ambito delle classi di “default”; • inizio di azioni mirate di recupero in funzione della tipologia ed importo dell’esposizione, nonché della specificità del cliente; • adeguati accantonamenti iscritti in conto economico, coerenti con la rischiosità della controparte e con la tipologia dell’esposizione. Tale attività è in linea con i principi IAS 39 e con le regole “Basilea 2”; • accurata e sistematica attività di reportistica, al fine di monitorare nel tempo il rischio di portafoglio a livello aggregato. La classificazione, da parte di ciascuna Entità, nelle diverse classi di “default”, deve aver luogo nel rispetto delle disposizioni legali e di quelle regolamentari emanate dalle locali Autorità di Vigilanza. In relazione a ciò, ed alla circostanza che la Capogruppo, in tale ruolo, è tenuta al rispetto delle istruzioni emanate dall’Autorità di Vigilanza italiana, con riferimento alle Entità estere del Gruppo, sono adottati opportuni accorgimenti finalizzati a raccordare ed allineare tra loro risultanze riconducibili a classi di “default”, altrimenti non del tutto omogenee tra loro. Dal 2008, la società Aspra Finance, partecipata al 100% da UniCredit, ha iniziato la progressiva acquisizione della titolarità del portafoglio “non performing” del Gruppo, a partire da quello detenuto dalle Entità ex Capitalia, per poi ricomprendere gradualmente l’intero portafoglio. Inoltre ed al fine di rafforzare la capacità di governo e controllo indipendente dei processi di gestione del rischio di credito, è stata costituita in Capogruppo una funzione dedicata alla gestione dell’attività di “Restructuring” e recupero dei crediti, a diretto riporto del Group CRO. In linea generale, l’obiettivo principale della gestione del portafoglio “non performing” è quello di recuperare interamente, o per l’importo massimo possibile, l’esposizione, ovvero individuare la miglior strategia che consenta di massimizzare il valore netto attualizzato (Npv) dell’esposizione ovvero, infine, minimizzare il tasso di perdita in caso di default (LGD). Tale attività è gestita sia internamente da personale particolarmente qualificato, sia esternamente attraverso il conferimento di apposito mandato a società specializzate - nel Gruppo è attiva UniCredit Credit Management Bank, società specializzata nel recupero dei crediti che opera come servicer per gran parte delle Entità Italiane del Gruppo - ovvero tramite la cessione del portafoglio “non performing” ad operatori esterni specializzati. La metodologia si fonda sulla stima del Npv degli importi recuperati risultante dall’applicazione di strategie di recupero alternative, ipotizzando per ogni strategia i recuperi, i relativi costi e le probabilità di insuccesso della strategia stessa. Tali risultati vengono confrontati con il valore medio di LGD dell’Entità, per posizioni che abbiano le medesime caratteristiche. Qualora non siano disponibili serie di dati, il confronto si basa su stime. Ai fini della determinazione degli accantonamenti, con cadenza generalmente trimestrale, le strutture specializzate valutano con approccio analitico le previsioni di perdita del portafoglio “non performing” secondo i principi contabili di Gruppo, che sono coerenti con le regole IAS 39 e “Basilea 2”. Ove l’approccio analitico non sia possibile, nel caso ad esempio di posizioni numerose e di piccolo importo, le Entità possono effettuare accantonamenti forfetari, raggruppando tali posizioni in aggregati con grado di rischio e caratteristiche di esposizione similari. La percentuale degli accantonamenti forfetari sono basate su serie storiche di dati. Relativamente ai poteri in materia di classificazione delle posizioni a “default” e di formulazione delle previsioni di perdita, le Entità prevedono più livelli deliberativi, opportunamente calibrati in funzione dell’importo dell’esposizione e dell’accantonamento. In relazione agli impatti che tali decisioni hanno in termini reddituali e fiscali, i processi deliberativi contemplano il coinvolgimento sia della funzione CRO di Capogruppo, che dell’Alta Direzione delle Entità. La capacità commerciale e la solidità del Gruppo in termini finanziari, di profittabilità e di capitale dipendono inter alia dal merito creditizio dei propri prenditori. Il Gruppo si è dotato di procedure, norme e principi al fine di indirizzare, amministrare e standardizzare la valutazione e la gestione del rischio di credito in linea con la best practice di mercato. Le crescenti difficoltà ad accedere ai mercati del credito e dei capitali, nonchè le difficili condizioni economiche attualmente in essere, potrebbero continuare a pregiudicare, nel corso del 2010, la capacità delle imprese prenditrici di fare fronte alle proprie obbligazioni di pagamento, condizionando in parte la capacità del Gruppo di migliorare la qualità del proprio portafoglio creditizio. È quindi ragionevole aspettarsi una parziale riduzione del portafoglio “non performing” e, di conseguenza, un livello di accantonamenti prudenziale. 278 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. Qualità del credito A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale Dall’informativa fornita nella parte A1 sono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.. I dati di confronto del 2008 sono pertanto riesposti secondo il nuovo criterio. A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) GRUPPO BANCARIO PORTAFOGLI / QUALITÀ 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 31.12.2009 Totale 31.12.2008 SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE 5.932 71.985 20.661 40.071 - 405 171.610 12.503.151 31.052 11.547.192 241.155 3.305.945 37.502 - - 58.722 12.816.988 10.656.533 45.432 11.695.661 6.283.470 3.568.166 1.278.125 (migliaia di €) ALTRE IMPRESE ESPOSIZIONI SCADUTE ALTRE ATTIVITÀ DETERIORATE ALTRE 49.867 124.504.734 - 8.839 124.662.018 29.000.379 - 826.249 29.867.258 - 10.519.776 - 77.652.726 3.503.987 529.665.577 188.884 142.696 172.894 4.271.279 10.662.472 78.269.437 564.986.015 14.021.289 - 380.109 14.438.900 1.886 427.425 - 11.662.110 3.555.894 797.454.016 1.959.833 926.276.399 188.884 220 5.802.066 6.520.038 533.465 11.662.110 835.081.675 952.974.618 154 - TOTALE Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di bilancio. I dati di cui al punto 5 sono raccordabili con la tavola “Crediti verso clientela - Qualità del credito” della Relazione sulla gestione. I dati di cui al punto 7 sono raccordabili con il totale delle attività finanziarie della tavola 15.1 “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” della Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato - Attivo. A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) ATTIVITÀ DETERIORATE PORTAFOGLI / QUALITÀ A. Gruppo bancario 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale A B. Altre imprese incluse nel consolidamento 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale B Totale 31.12.2009 Totale 31.12.2008 ALTRE IMPRESE (migliaia di €) TOTALE (ESPOSIZIONE NETTA) ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE SPECIFICHE ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA 149.660 105.098 47.813 740.758 57.400.976 37.502 157.511 58.639.318 1.215 64.468 47.813 296.941 26.540.701 51.471 27.002.609 148.445 40.630 443.817 30.860.275 37.502 106.040 31.636.709 X 29.003.507 10.519.806 77.687.077 532.761.078 X 430.122 X 650.401.590 X 3.128 30 34.351 3.095.501 X 2.697 X 3.135.707 124.504.734 29.000.379 10.519.776 77.652.726 529.665.577 14.021.289 427.425 11.662.110 797.454.016 124.653.179 29.041.009 10.519.776 78.096.543 560.525.852 14.058.791 533.465 11.662.110 829.090.725 4.824 232.915 237.739 58.877.057 42.652.828 4.824 44.031 48.855 27.051.464 22.474.647 188.884 188.884 31.825.593 20.178.181 X 826.249 142.696 172.894 4.271.279 X X 5.413.118 655.814.708 708.170.525 X X X 3.135.707 2.871.116 8.839 826.249 142.696 172.894 4.271.279 380.109 5.802.066 803.256.082 932.796.437 8.839 826.249 142.696 172.894 4.460.163 380.109 5.990.950 835.081.675 952.974.618 Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di bilancio. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 279 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) (migliaia di €) A.1.3 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti CONSISTENZE AL 31.12.2009 A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività Totale A B. ESPOSIZIONE FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre Totale B Totale (A+B) ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE DI VALORE DI PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA 427.961 43.321 274.954 106.666.199 107.412.435 252.265 12.269 33.799 X 298.333 X X X X 36.379 36.379 175.696 31.052 241.155 106.629.820 107.077.723 12.794 104.783.155 104.795.949 212.208.384 190 X 190 298.523 X 7.497 7.497 43.876 12.604 104.775.658 104.788.262 211.865.985 La tavola include anche le esposizioni per cassa verso banche classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse dai crediti. A.1.4 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde (migliaia di €) MOVIMENTI DEL 2009 CAUSALI/CATEGORIE A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE 354.381 349.328 193.128 137.110 19.090 275.748 127.307 59.809 7.492 1.841 79.299 427.961 - 49.818 6.941 3.887 1.841 1.213 13.438 15 1.430 563 9.410 2.020 43.321 279 127.700 274.954 274.954 127.700 127.700 274.954 - 30 30 30 30 - A.1.5 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive (migliaia di €) MOVIMENTI DEL 2009 CAUSALI/CATEGORIE A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 rettifiche di valore B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 280 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE 284.165 207.503 48.922 155.415 3.166 239.403 142 42.476 127.307 921 68.557 252.265 - 40.448 12.681 10.023 920 1.738 40.860 753 15 38.349 1.743 12.269 - 117.065 33.799 33.799 117.065 117.065 33.799 - - A.1.6 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti (migliaia di €) CONSISTENZE AL 31.12.2009 TIPOLOGIE ESPOSIZIONI / VALORI A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività Totale A B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate b) Altre Totale B Totale (A+B) ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE DI VALORE DI PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA 32.932.802 16.483.360 4.436.659 3.936.476 625.165.520 682.954.817 20.251.920 4.890.736 1.130.309 430.096 X 26.703.061 X X X X 3.099.328 3.099.328 12.680.882 11.592.624 3.306.350 3.506.380 622.066.192 653.152.428 2.082.886 193.056.486 195.139.372 878.094.189 393.706 X 393.706 27.096.767 X 605.563 605.563 3.704.891 1.689.180 192.450.923 194.140.103 847.292.531 I dati del Gruppo Bancario sono indicati al lordo dei rapporti intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di Bilancio. La tavola include anche le esposizioni per cassa verso clientela classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse dai crediti. A.1.7 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde (migliaia di €) MOVIMENTI DEL 2009 CAUSALI/CATEGORIE SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da crediti in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso crediti in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate 29.049.105 192.426 11.852.710 5.943.693 5.027.469 881.548 7.969.013 768.367 2.469.580 1.946.381 278.829 603.645 1.902.211 32.932.802 376.108 8.993.457 127.363 17.623.381 10.957.766 4.510.292 2.155.323 10.133.478 1.635.081 239.049 2.352.580 72.932 5.487.337 346.499 16.483.360 905.865 1.856.437 5.558 4.836.245 2.591.938 648.555 1.595.752 2.256.023 416.179 85.573 899.550 39.131 796.152 19.438 4.436.659 14.696 2.234.448 145.805 8.919.733 8.328.026 245.890 345.817 7.217.705 3.016.382 2.408 371.844 17.676 3.545.072 264.323 3.936.476 286.169 L’esposizione lorda iniziale differisce dall’esposizione lorda finale del bilancio consolidato 2008 per l’esclusione dei titoli di capitale e delle quote di O.I.C.R. secondo il nuovo criterio dettato dal 1° aggiornamento della circolare 262 di Banca d’Italia. A.1.8 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive (migliaia di €) MOVIMENTI DEL 2009 CAUSALI/CATEGORIE SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 rettifiche di valore B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 18.380.721 63.266 7.496.398 6.272.303 1.087.865 136.230 5.625.199 726.076 791.055 2.469.580 266.703 1.371.785 20.251.920 102.358 2.778.937 33.351 4.149.962 3.211.261 596.183 342.518 2.038.163 348.287 151.029 239.049 1.089.477 210.321 4.890.736 185.197 593.218 809 1.092.502 413.759 135.555 543.188 555.411 69.388 107.093 85.573 211.010 82.347 1.130.309 1.904 284.577 21.826 555.369 332.602 22.034 200.733 409.850 47.068 13.356 2.408 274.447 72.571 430.096 33.446 Le rettifiche complessive iniziali differiscono da quelle finali del bilancio consolidato 2008 per l’esclusione dei titoli di capitale e delle quote di O.I.C.R. secondo il nuovo criterio dettato dal 1° aggiornamento della circolare 262 di Banca d’Italia. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 281 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni A.2.1 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni (migliaia di €) CONSISTENZE AL 31.12.2009 CLASSI DI RATING ESTERNI ESPOSIZIONI A. Esposizioni per cassa B. Derivati B.1 Derivati finanziari B.2 Derivati creditizi C. Garanzie rilasciate D. Impegni a erogare fondi Totale CLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3 CLASSE 4 CLASSE 5 CLASSE 6 SENZA RATING TOTALE 56.290.888 28.717.111 24.799.615 3.917.496 2.713.795 66.474.048 32.900.616 28.896.655 4.003.961 5.790.219 31.493.111 11.210.391 11.104.805 105.586 6.028.472 23.118.452 2.019.548 1.873.225 146.323 3.456.552 8.071.847 195.752 195.752 1.044.145 33.399.512 265.346 265.346 1.213.244 541.382.293 49.007.151 47.716.830 1.290.321 42.711.843 760.230.151 124.315.915 114.852.228 9.463.687 62.958.270 2.492.355 90.214.149 6.254.558 111.419.441 5.091.249 53.823.223 1.908.067 30.502.619 526.260 9.838.004 493.098 35.371.200 94.888.593 111.654.180 727.989.880 1.059.158.516 Le esposizioni deteriorate sono incluse nella classe “6“. La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni. La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla circolare 262/2005 di Banca d’Italia - 1° aggiornamento del 18 novembre 2009 per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio. Le società di rating utilizzate per la redazione della tabella sono: Moody’s, S&Ps e Fitch. Nel caso in cui, per una stessa controparte, siano disponibili i rating di più Agenzie, viene rilevata la valutazione più prudenziale. L’area “Investment grade” (da Classe 1 a Classe 3) comprende oltre il 77% dalle controparti dotate di rating esterno, di cui il 61% si concentra nelle prime due fasce (Classe 1 e Classe 2), riferendosi a clientela con merito di credito elevato. Le esposizioni prive di rating ammontano al 69% del portafoglio totale, riflettendo il fatto che una considerevole parte del portafoglio è costituita da clientela privata e da piccole e medie imprese, per le quali non è disponibile un rating esterno. Di seguito viene riportato il dettaglio delle esposizioni cartolarizzate ma non cancellate a fini di bilancio (ma cancellate a fini prudenziali): (milioni di €) NOME CARTOLARIZZAZIONE ORIGINATOR Cordusio RMBS 1 Geldilux TS 2005 Geldilux TS 2007 Success 2005 Totale UniCredit Family Financing Bank SpA UniCredit Bank AG UniCredit Bank AG UniCredit Leasing GmbH 282 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group TIPOLOGIA ATTIVITÀ CONSISTENZE AL 31.12.2009 RMBS SME SME Leasing 1.289 1.999 2.099 192 5.579 (migliaia di €) A.2.2 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni CONSISTENZE AL 31.12.2009 CLASSI DI RATING INTERNI ESPOSIZIONI 1 A. Esposizioni per cassa 99.062.182 B. Derivati 30.533.980 B.1 Derivati finanziari 26.815.270 B.2 Derivati creditizi 3.718.710 C. Garanzie rilasciate 5.556.552 D. Impegni a erogare fondi 7.561.423 Totale 142.714.137 CLASSI INTERNE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 SENZA RATING TOTALE 46.896.641 57.703.123 102.998.801 64.532.341 53.050.979 27.640.836 48.744.884 45.243.245 19.900.774 31.534.139 162.922.206 30.857.947 19.408.575 10.024.009 3.797.912 1.642.460 1.434.745 1.603.979 4.972.009 293.869 196.189 19.550.241 760.230.151 124.315.915 26.717.980 18.273.349 10.019.350 2 3 4 5 6 7 8 9 ATTIVITÀ DETERIORATE 10 3.735.815 1.642.460 1.427.490 1.602.289 4.880.089 293.869 196.189 19.248.078 114.852.228 4.139.967 1.135.226 4.659 62.097 - 7.255 1.690 91.920 - - 302.163 9.463.687 5.987.610 7.648.896 11.271.336 6.011.120 4.325.377 5.419.486 4.968.412 3.313.563 824.970 1.066.868 6.564.080 62.958.270 8.136.405 7.937.181 15.158.141 7.101.288 2.825.635 4.157.886 3.547.210 6.441.667 1.923.630 438.727 46.424.987 111.654.180 91.878.603 92.697.775 139.452.287 81.442.661 61.844.451 38.652.953 58.864.485 59.970.484 22.943.243 33.235.923 235.461.514 1.059.158.516 RANGE DI PD 0 <= 0,0004 < 0,0010 < 0,0022 < 0,0049 < 0,0089 < 0,0133 < 0,0198 < 0,0360 < 0,1192 < PD PD PD PD PD PD PD PD PD PD <= <= <= <= <= <= <= <= <= 0,0004 0,0010 0,0022 0,0049 0,0089 0,0133 0,0198 0,0360 0,1192 La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating interno. Per l’assegnazione del rating a ciascuna controparte si ricorre a modelli sviluppati internamente dalle Banche del Gruppo ed utilizzati nei processi di gestione del rischio di credito. I modelli interni, oggetto di validazione da parte delle Autorità di vigilanza, possono essere di due tipi: group-wide (ad es. per Banche, Multinazionali, Paesi) e locali per segmento (ad es. Retail, Corporate). Le diverse scale di rating dei modelli sono ricondotte ad un’unica masterscale di Gruppo costituita da 10 classi (sopra riportate) in base alla probabilità di inadempienza sottostante (probability of default - PD). L’area “Investment grade” (classi 1-4) comprende il 59% delle esposizioni aventi rating interno, mentre le esposizioni riferite a controparti sprovviste di rating ammontano al 22%. Si segnala che la mancata assegnazione di un rating interno a talune controparti è dovuta alla loro appartenenza a segmenti non ancora coperti dai modelli, ovvero i cui modelli sono ancora in fase di costruzione o validazione. I rating interni vengono impiegati ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali delle società autorizzate dalla Banca Centrale all’utilizzo dell’approccio basato sui rating interni. Le società del Gruppo attualmente autorizzate sono: UniCredit S.p.A., UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Family Financing Bank S.p.A., Aspra Finance S.p.A., UniCredit Bank Austria AG, UniCredit Bank AG, UniCredit MedioCredito Centrale S.p.A. (per la parte riferita a Global Project Finance). UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 283 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia (migliaia di €) A.3.1 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso banche garantite CONSISTENZE AL 31.12.2009 GARANZIE PERSONALI (2) DERIVATI SU CREDITI GARANZIE REALI (1) VALORE ESPOSIZIONI NETTE IMMOBILI 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.1 totalmente garantite 5.875.654 - di cui deteriorate 9.755 1.2 parzialmente garantite 44.480.124 - di cui deteriorate 303.742 2. Esposizioni creditizie “fuori bilancio” garantite: 2.1 totalmente garantite 411.147 - di cui deteriorate 2.2 parzialmente garantite 26.756.554 - di cui deteriorate 781 TITOLI ALTRI DERIVATI ALTRE GARANZIE REALI 7.975 1.944.913 1.374.634 63.842 7.263.793 - CREDITI DI FIRMA GOVERNI ALTRI E BANCHE ENTI ALTRI CLN CENTRALI PUBBLICI BANCHE SOGGETTI GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI TOTALE (1)+(2) BANCHE ALTRI SOGGETTI 251.518 - 12.208.616 4.032 169.552 20.967 57.637 6.136 10.148.600 271.894 - - - - - 2.611.072 480.864 5.537.640 4.032 - 650.781 - - - - - - 1.078.495 864.500 4.887 239.904 - 32.860 - 125.615 - - - - - - - - 186.944 - 98.757 - 444.176 - - 909 - 98.361 - - - - - - 4.941 - - 210.142 - 57.019 - 371.372 - La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con l’importo della garanzia stabilito contrattualmente. (migliaia di €) A.3.2 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso clientela garantite CONSISTENZE AL 31.12.2009 GARANZIE PERSONALI (2) DERIVATI SU CREDITI GARANZIE REALI (1) VALORE ESPOSIZIONI NETTE 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.1 totalmente garantite - di cui deteriorate 1.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie “fuori bilancio” garantite: 2.1 totalmente garantite - di cui deteriorate 2.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate IMMOBILI TITOLI ALTRI DERIVATI ALTRE GARANZIE REALI CREDITI DI FIRMA GOVERNI ALTRI GOVERNI E BANCHE ENTI ALTRI E BANCHE ALTRI ENTI CLN CENTRALI PUBBLICI BANCHE SOGGETTI CENTRALI PUBBLICI BANCHE TOTALE (1)+(2) ALTRI SOGGETTI 213.027.633 182.372.677 4.923.042 45.959.099 14.578.861 18.720.431 641.166 2.236.577 - - - 75.412 - - 5.137.001 3.178.953 6.814.238 60.190.290 308.650.712 26.574 65.157 351.057 7.269.618 29.310.580 141.115.940 5.442.895 43.644.181 4.574.634 10.714.522 2.034.332 628.793 589.157 - - - 66.249 - - 6.564.438 847.952 3.205.423 6.069.407 43.310 21.137 189.611 562.153 75.686.806 4.068.493 20.249.342 546.144 12.834.024 1.060.034 14.316.426 356.129 16.541 176.165 - - - 475.619 - - 234.299 370 37.034.099 729.967 - 40.753 197.083 - - 321.106 1.013 31.981.601 216.731 865.645 1.569.133 1.094.439 12.614 23.172 38.207 26.370 - 5.247 2.974.436 5.134.014 315 5.724 174.723 85.700 2.751.823 3.164 119.097 859.931 21.343 7.798.227 232.366 La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con l’importo della garanzia stabilito contrattualmente. 284 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) GOVERNI ESPOSIZIONI/CONTROPARTI A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni ‘fuori bilancio’ B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) 31.12.2009 TOTALE (A+B) 31.12.2008 ESPOSIZIONE NETTA ALTRI ENTI PUBBLICI RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA SOCIETÀ FINANZIARIE RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO 5.036 - 1.609 - X X 26.792 82.922 44.407 52.678 X X 574.012 152.945 730.279 42.887 X X 405 566 57.024.569 57.030.576 467 138 X 2.214 X X 66.934 66.934 66 2.444 25.855.102 25.967.326 1 1.488 X 98.574 X X 17.029 17.029 94.023 90.927 64.870.846 65.782.753 122.744 14.088 X 909.998 X X 301.650 301.650 - - X X 40 21.173 1.675 X X 25.596 28.102 4.207 16 X X 5.166.041 5.166.041 62.196.617 58.880.873 X 2.214 5.265 X 762 762 67.696 51.544 3.750 9.545.573 9.570.536 35.537.862 28.329.595 121 X 1.796 100.370 95.394 X 3.333 1.213 39.888.517 1.213 39.945.548 18.242 105.728.301 16.924 118.882.857 X 4.223 914.221 92.740 X 540.324 540.324 841.974 659.282 Segue: B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) SOCIETÀ DI ASSICURAZIONE ESPOSIZIONI/CONTROPARTI A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni ‘fuori bilancio’ B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) 31.12.2009 TOTALE (A+B) 31.12.2008 ESPOSIZIONE NETTA IMPRESE NON FINANZIARIE RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO X X ESPOSIZIONE NETTA ALTRI SOGGETTI RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO 19.501 3.708 20.989 1.693 8.305.951 7.584.411 13.373.378 3.019.146 17.443 5.497 2.277.593 2.323.742 357 333 X 23.372 X 3.119.972 X 2.861.752 4.896 310.681.822 4.896 332.553.908 986.564 258.917 X 17.638.005 192 5 73 6 X X 665.070 480.933 164.192 32.363 12 2.155.009 2.155.218 4.478.960 3.742.890 4 X 83 23.455 32.394 X 263 263 5.159 4.791 412.922 121.338.719 122.897.644 455.451.552 514.807.343 178.143 X 374.698 18.012.703 14.166.976 X X ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO 3.749.590 3.768.638 6.081.258 1.774.332 X X X 74.441 X 545.194 1.789.516 161.356.260 1.789.516 169.494.123 20.176 155.132 X 8.030.898 X X 919.303 919.303 37.794 8.978 11.131 932 X X X 1.280 55.339 14.357.064 55.339 14.405.116 1.844.855 183.899.239 1.700.174 210.940.854 843 X 12.906 8.043.804 7.564.668 X 7.662 7.662 926.965 1.079.461 X X UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 285 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) B.2 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) (migliaia di €) CONSISTENZE AL 31.12.2009 ITALIA ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) 31.12.2009 TOTALE (A+B) 31.12.2008 ALTRI PAESI EUROPEI RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE AMERICA ASIA RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE RESTO DEL MONDO RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE 7.116.733 12.262.383 8.191.725 3.325.680 4.601.333 2.821.896 6.923.310 1.176.735 216.314 15.522 149.999 5.134 560.591 524.987 469.681 323.900 185.911 38.494 446.547 59.287 2.029.320 81.517 1.081.662 841.743 119.541 70.450 - 8.976 75.827 127.623 3.119.080 341.813 337.913 82.860 9.676 3.445 3.320 692 36.391 1.286 277.087.554 1.507.185 312.534.579 297.544.412 17.518.578 321.377.383 1.283.993 10.308.641 12.528.546 12.889.599 43.554 272.582 6.868.151 7.957.049 104.130 907.379 13.047.362 13.383.985 160.466 795.209 253.305 483.279 29.224 12.072 376.290 43.927 139.552 31.267 4.977 8.553 104 1.374 88.456 3.135 6.379 460 - - 351.382 1.276 64.396 121.785 3.687 4.971 92 63 7.701 45.179 549.346 121.906.333 591.918 122.390.946 51.251 343.855 8.842.426 8.859.643 2.018 8.467 3.327.598 3.419.281 2.167 9.069 1.454.169 1.461.870 781 45.960 355.552.775 18.110.496 443.768.329 10.652.496 21.749.242 281.049 11.376.330 916.448 14.845.855 841.169 354.165.574 14.574.390 510.464.273 9.504.229 37.066.676 382.580 17.506.425 690.765 16.381.464 317.649 56.920.397 58.008.363 286 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group B.3 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio) (migliaia di €) CONSISTENZE AL 31.12.2009 ITALIA ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) 31.12.2009 TOTALE (A+B) 31.12.2008 ALTRI PAESI EUROPEI RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE AMERICA RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE ASIA RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE RESTO DEL MONDO RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE 918 384 11 74.504 2.267 142.009 6.920 49.623 3.238 72.530 4.000 40.213 4.109 29.764 1.338 10.438 21.054 7.962 - - - 5.238 19.700 - - 235.917 14.099 - - - - - - - - - - - - 12.950.628 12.951.930 9.719 9.730 82.438.479 82.520.488 21.736 190.365 5.859.747 5.912.608 2.375 78.905 2.248.825 2.529.064 2.467 47.668 3.132.141 3.163.633 82 8.044 1 - - 11 781 190 - - - - - - - 232 - - - - - 11.579 - - - 4.167.123 4.167.356 68 68 90.832.073 90.832.865 5.981 6.171 5.574.338 5.574.338 192 192 1.766.241 1.777.820 574 574 2.435.883 2.435.883 682 682 17.119.286 9.798 173.353.353 196.536 11.486.946 79.097 4.306.884 48.242 5.599.516 8.726 26.751.038 5.157 226.410.385 94.561 16.356.858 128.596 8.054.722 4.498 8.296.933 53.747 B.4 Grandi rischi (secondo la normative di vigilanza) Non ci sono grandi rischi da segnalare. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 287 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività C.1 Operazioni di cartolarizzazione INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA I principali obiettivi che il Gruppo persegue nell’ attività di Originator di operazioni di cartolarizzazione (tradizionali e sintetiche) sono l’ottimizzazione del portafoglio crediti tramite la liberazione di capitale regolamentare/economico e l’apporto di nuova liquidità, ottenendo al contempo una maggiore diversificazione delle fonti di funding. A fronte della difficile situazione dei mercati dell’ultimo biennio, le cartolarizzazioni sono state anche utilizzate al fine di incrementare la capacità di disporre di attività immediatamente utilizzabili per far fronte al proprio fabbisogno di liquidità (counterbalancing capacity), ritenendo all’interno del Gruppo i titoli emessi dal veicolo. Il processo di analisi e realizzazione delle operazioni di cartolarizzazione è svolto centralmente dalla Capogruppo, in stretta collaborazione con le Legal Entities e con la Divisione Corporate & Investment Banking. Tale processo prevede una fase di studio di fattibilità economica finalizzata a valutare l’impatto delle operazioni proposte, a seconda della loro natura e finalità, sul capitale regolamentare ed economico, sulle misure di redditività rettificata per il rischio e sul livello di liquidità del Gruppo. Nel caso di esito positivo di questa prima fase, viene avviato lo studio di fattibilità tecnico-operativa in cui vengono identificati gli asset oggetto di cartolarizzazione e viene definita la struttura dell’operazione. Una volta verificata la fattibilità tecnica si procede alla realizzazione dell’operazione. Nel corso del 2009, nel Gruppo sono state effettuate tre nuove operazioni di cartolarizzazione tradizionali: - presso Fineco Leasing S.p.A. - F-E RED - presso UniCredit Family Financing Bank S.p.A. - Cordusio RMBS UCFin - Serie 2009 - presso UniCredit Bank AG - Geldilux - TS - 2009 I titoli emessi dalle Società Veicolo per le predette operazioni sono stati interamente sottoscritti dal Gruppo (cd. “auto-cartolarizzazioni”). Si fa presente che i titoli relativi all’operazione Geldilux - TS - 2009 sono stati rimborsati nel medesimo esercizio in data 9 novembre con relativa chiusura dell’operazione medesima, avuto presente il buon livello di counterbalancing capacity raggiunto dal Gruppo. Le caratteristiche delle restanti due operazioni sono specificate in dettaglio nelle tabelle seguenti, che riportano anche le operazioni ancora in essere effettuate negli esercizi precedenti. Si segnala altresì che in data 25 gennaio 2010 UniCredit S.p.A. ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto internazionale, con restrizioni tra gli altri agli investitoriitaliani, su alcuni titoli rivenienti da operazioni di cartolarizzazione di attività originate da società del Gruppo. Il periodo di offerta si è chiuso in data 5 febbraio 2010 ed ha portato all’acquisto in data 12 febbraio 2010 di 1.352 milioni di titoli della specie. Tali acquisti non sono compresi nelle tavole quantitative seguenti, in quanto successivi all’esercizio 2009. Il Gruppo, prevalentemente attraverso la Divisione Corporate & Investment Banking, opera anche in qualità di Investor, di Sponsor e di Lead manager; per quest’ultima attività posizionandosi in particolar modo su cartolarizzazioni nelle quali ricopre il ruolo di bookrunner, in quanto le informazioni su queste transazioni sono più complete e accessibili. Le condizioni del mercati finanziari a partire dalla seconda metà del 2007 hanno influenzato l’operatività svolta in qualità di Sponsor e di Investor, richiedendo l’implementazione di un più stringente monitoraggio delle esposizioni. In particolare, per quanto riguarda l’operatività del Gruppo quale sponsor, si è proceduto all’acquisto delle Asset Backed Commercial Paper emesse dai conduits. Questa circostanza ha determinato, a partire dall’esercizio 2007, il consolidamento degli stessi veicoli. Per quanto riguarda, invece, gli investimenti in cartolarizzazioni di terzi (structured credit products) si è proceduto alla centralizzazione in un portafoglio separato (ring fencing) gestito con la finalità di massimizzare il recupero dei flussi futuri. Si ritiene, infatti, che, data la buona qualità delle attività sottostanti, la strategia reddituale più opportuna sia quella di mantenere questi strumenti in portafoglio. Per tale motivo nella seconda metà del 2008 si è proceduto alla loro riclassificazione contabile dalla categoria “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” alla categoria “Crediti verso clientela” (si veda anche la Parte A.3.1 Trasferimenti tra portafogli). Coerentemente con le modalità di gestione sopra riportate, il monitoraggio dei rischi e l’ottimizzazione dei risultati economici sull’operatività di cartolarizzazione è effettuato: analizzando gli investor reports mensili o trimestrali prodotti dal Trustee, con particolare attenzione all’evoluzione dell’andamento del collaterale; 288 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group monitorando, per transazioni analoghe, l’andamento del collaterale e l’eventuale emissione di titoli paragonabili; seguendo i fondamentali del mercato di credito sottostante; mantenendo contatto costante con gli investitori e, nel caso di un collaterale gestito, con i gestori e gli analisti del Collateral Manager. Inoltre, ad ogni portafoglio viene assegnato, dall’unità Risk Management, un limite VaR che viene poi monitorato tenendo conto delle correlazioni. Il Gruppo dispone di curve di spread per rating creditizio e per tipologia di prodotto (Asset Backed Securities, Mortgage Backed Securities, ecc.) che vengono utilizzate per il calcolo del rischio, in maniera del tutto analoga agli altri strumenti in portafoglio. Il metodo adottato, coerente con altre fonti di rischio di mercato, consente di stimare eventuali effetti di diversificazione e di aggregare il VaR ad altre parti del portafoglio di trading. Ulteriori analisi sull’operatività in oggetto sono fornite anche nella successiva sezione “Informativa relativa ai prodotti strutturati di credito e derivati con clientela”. ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: Obiettivo delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli in sofferenza e la diversificazione delle fonti di raccolta, il miglioramento della qualità dell’attivo e la valorizzazione del portafoglio attraverso una gestione focalizzata delle attività di recupero. Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo nell’ambito dell’attività di servicing ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei crediti e dell’andamento dei recuperi. L’informativa relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio avviene attraverso una rendicontazione all’Alta Direzione ed al CdA. Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS e di Interest rate cap al fine di coprire il rischio di tasso inerente alla struttura e dovuto alla differenza tra il rendimento a tasso variabile dei titoli emessi ed il rendimento previsto dai recuperi rivenienti dal portafoglio acquisito. I risultati economici connessi con le operazioni in essere a fine dicembre 2009, riflettono sostanzialmente, per il portafoglio di origine dei crediti in default, l’effetto dei flussi finanziari di incasso. In particolare gli incassi dell’anno sono stati complessivamente di € 165,374 milioni (€ 62,817 milioni Trevi Finance, € 51,085 milioni Trevi 2 e € 51,472 milioni Trevi 3). UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 289 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio TREVI FINANCE TREVI FINANCE 2 Tradizionale Banca di Roma S.p.A Trevi Finance S.p.A. UniCredit S.p.A. Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a. PARIBAS Tradizionale Banca di Roma S.p.A. 89% Mediocredito di Roma S.p.A. 11% Trevi Finance N. 2 S.p.A. UniCredit S.p.A. Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a., BNP Paribas Group, Banca di Roma S.p.A. Funding crediti ordinari - mutui fondiari Funding crediti ordinari - mutui fondiari non performing credito finalizzato 21.07.1999 2.689.000.000 € 94.000.000 € Rimborso titoli mezzanine C1 e C2 in circolazione 438.189.898 € a favore società veicolo a supporto liquidità non performing credito finalizzato 20.04.2000 2.425.000.000 € 98.000.000 € Rimborso titoli mezzanine in circolazione 380.000.000 € a favore della società veicolo a supporto liquidità - - I titoli rivenienti dalla cartolarizzazione ancora in circolazione al 31.12.2009 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A.. Moody’s / Duff & Phelps / Fitch I titoli rivenienti dalla cartolarizzazione ancora in circolazione al 31.12.2009 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A.. - - XS0099839887 Senior A 620.000.000 € XS0099847633 Mezzanine B Aaa/A-/AAA 155.000.000 € XS0110624409 Senior A 650.000.000 € XS0110624151 Senior B 200.000.000 € XS0099850934 Mezzanine C1 n.r. 206.500.000 € XS0099856899 Mezzanine C2 n.r. 210.700.000 € XS0110774808 Mezzanine C n.r. 355.000.000 € XS0110770483 Junior D n.r. 414.378.178 € IT0003364228 Junior D n.r. 343.200.000 € 378.215.922 € 683.773.500 € 414.378.178 € 343.200.000 € 290 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: TREVI FINANCE 3 ENTASI Tradizionale Banca di Roma S.p.A. 92,2%, Mediocredito Centrale S.p.A. 5,2% Leasing Roma S.p.A. 2,6% Trevi Finance N. 3 Srl UniCredit S.p.A. Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.A. ABN AMRO, MCC S.p.A. Funding crediti ordinari - mutui fondiari non performing credito finalizzato Tradizionale Banca di Roma S.p.A Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: 25.05.2001 2.745.000.000 € 102.000.000 € Rimborso titoli mezzanine in circolazione. Garanzie rilasciate da terzi: Impegno di ABN AMRO di € 275.000.000 a garanzia delle linee di credito Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio Entasi Srl UniCredit S.p.A. Capitalia S.p.A. Funding Collateralised bond obligation titoli di Trevi Finance 3 credito finalizzato classi C1 e C2 28.06.2001 320.000.000 € Impegno da parte di UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A), in caso di eventi che diano diritto al rimborso anticipato dei titoili emessi, al riacquisto delle notes di Trevi Finance 3 a condizioni tali da permettere il rimborso dei titoli Entasi. Analogo impegno sussiste in caso di esercizio dell’opzione di rimborso anticipato del titoli C1 da parte di Trevi Finance 3. - € 355.000.000 a favore società veicolo a supporto liquidità Il valore capitale del titolo di classe D, sottoscritto dalla Banca, è garantito a scadenza da un titolo di Stato italiano zero coupon. Il controvalore di tale garanzia al 31.12.2009 è pari a € 170.000.815,26. Le classi C1 e C2 sono state sottoscritte per intero dalla Banca e successivamente sono state oggetto di una operazione di ristrutturazione finalizzata al loro smobilizzo. Tali titoli sono stati ceduti a Entasi Srl (per nominali 320 milioni) e da questa collocati sul mercato ad investitori istituzionali. Moody’s / S&P / Fitch Al 31.12.2009 sono presenti nel portafoglio di UniCredit S.p.A. titoli ENTASI per nominali € 110.087.000. - - XS0130116568 Senior A Aaa/AAA/AAA 600.000.000 € XS0130117459 Mezzanine C1 160.000.000 € 308.941.449 € IT0003355911 Junior D n.r. 448.166.000 € XS0130117020 Mezzanine B Aa1/AA/AA150.000.000 € 116.233.500 € (dal 16.02.2010 80.625.000 €) XS0130117616 Mezzanine C2 160.000.000 € Moody’s ENTASI Series 2001-1 IT0003142996 Senior Serie 1 A1 160.000.000 € ENTASI Series 2001-2 IT0003143028 Senior Serie 2 A1 160.000.000 € 160.000.000 € 160.000.000 € 304.553.147 € 448.166.000 € UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 291 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia SpA, ex Banca di Roma SpA) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: Obiettivo delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli, la diversificazione delle fonti di raccolta ed il miglioramento della qualità dell’attivo. Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo da parte delle Società di servicing ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei titoli e dell’andamento dei rimborsi. L’informativa prodotta dalle Società di servicing relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio acquisito viene trasmessa all’Alta Direzione ed al CdA. Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS al fine di coprire il rischio di tasso inerente alla struttura dei titoli sottostanti. I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attese. L’andamento degli incassi generati dal portafoglio acquisito ha garantito il puntuale e regolare pagamento a favore dei portatori dei titoli emessi e degli altri soggetti coinvolti nell’operazione. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio CAESAR FINANCE Tradizionale Banca di Roma S.p.A Caesar Finance S.A. Bank of New York Donaldson, Lufkin & Jenrette Funding Collateralised bond obligation in bonis 5.11.1999 360.329.000 € Fitch / Moody’s XS0103928452 Senior A AAA/Aaa 270.000.000 € - XS0103929773 Junior B n.r. 90.329.000 € 70.186.536 € ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle linee strategiche di Gruppo, che ha tra i suoi obiettivi il finanziamento a tassi competitivi e per importi significativi dello sviluppo di portafoglio di prestiti “vivi” a medio lungo termine, attraverso un’azione strutturale sugli stessi e con la conseguente liberazione di risorse finanziarie per nuovi investimenti. I principali vantaggi derivanti dalle operazioni sono sintetizzabili in : - miglioramento del matching delle scadenze patrimoniali; - diversificazione delle fonti di investimento; - beneficio in termini di liberazione di capitale ai sensi del quadro normativo attuale; - allargamento della base degli investitori e conseguente ottimizzazione del costo della raccolta. SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE L’attività di amministrazione ed incasso dei crediti cartolarizzati è costantemente monitorata , nell’ambito dell’attività di E CONTROLLO DEI RISCHI: Servicing svolta direttamente da UniCredit Family Financing Bank SpA o per tramite da UniCredit Banca SpA, che loro volta si avvalgono di società terze facenti parte del Gruppo (in particolare:per l’attività di recupero crediti deteriorati, UniCredit Credit Management Bank S.p.A., per l’attività relativa ai clienti morosi da Cu.Re. divisione specializzata di UniCredit Banca S.P.A.nel recupero di tali crediti. Entrambe le attività sono disciplinate da apposito contratto di Ausiliario del Servicer). STRUTTURA ORGANIZZATIVA La Banca ha costituito un’apposita struttura di coordinamento (Staff Cartolarizzazioni) presso la Direzione Pianificazione, E SISTEMA DI SEGNALAZIONE Finanza e Amministrazione. L’andamento degli incassi relativi ai crediti gestiti viene monitorato attraverso una rendicontazione ALL’ALTA DIREZIONE: al CdA. POLITICHE DI COPERTURA: Stipula da parte del Veicolo di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis Swap a copertura del portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e controparte Swap). INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI I risultati economici connessi alle operazioni di cartolarizzazione in essere riflettono, a fine dicembre 2009, l’andamento dei DELLA CARTOLARIZZAZIONE: flussi finanziari del collaterale sottostante dipendendo quindi dall’ammontare dei default e dalle estinzioni anticipate che sono mediamente in linea con l’andamento dei mutui non oggetto di cartolarizzazione. 292 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group Nuova operazione 2009 NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di valore: Ricavi o perdite di cessione realizzate: Prezzo di cessione del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Borsa di quotazione - Data di emissione - Scadenza legale - Call option - Vita media attesa - Tasso - Grado di subordinazione - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - Sottoscrittori dei titoli Distribuzione delle attività cartolarizzate per aree territoriali: Italia - Nord-ovest - Nord-Est - Centro - Sud e Isole Altri Paesi europei - Paesi U.E. - Paesi non U.E. America Resto del mondo TOTALE Principali settori di attività economica dei debitori ceduti: Stati altri enti pubblici banche società finanziarie assicurazioni imprese non finanziarie altri soggetti TOTALE CORDUSIO RMBS UCFIN - SERIE 2009 Tradizionale UniCredit Family Financing Bank SpA Cordusio RMBS - UCFin S.r.l UniCredit Family Financing Bank SpA UniCredit Bank AG London Branch Counterbalancing capacity Portafoglio mutui ipotecari residenziali in bonis 11.08.2009 3.499.600.824 € 3.499.600.824 € 3.499.600.824 € UniCredit Family Financing Bank SpA ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 122.500.000 €. Auto-cartolarizzazione; opzione put su titolo senior Moody’s IT0004520489 Senior A Aaa Dublino 11.08.2009 31.12.2056 Clean-up Call 1,67 Euribor 3m + 0,8% IT0004520513 Junior B n.r. 11.08.2009 31.12.2056 Clean-up Call 1,67 Euribor 3m + 5% Sub A 3.279.000.000 € 220.600.824 € 3.279.000.000 € 220.600.824 € UniCredit Family Financing Bank S.p.A. 1.564.153.287 € 487.796.524 € 878.462.850 € 569.188.163 € 3.499.600.824 € 3.499.600.824 € 3.499.600.824 € UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 293 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A. Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2008 Tradizionale UniCredit Banca per la Casa S.p.A. Cordusio RMBS Securitisation S.r.l. UniCredit Banca S.p.A. UniCredit Bank AG London Branch Liberazione Capitale Regolamentare / Counterbalancing capacity / Trasformazione delle scadenze Portafoglio mutui ipotecari residenziali in bonis 13.11.2008 23.789.098.370 € UniCredit Family Financing Bank S.p.A ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 150 milioni di euro. Auto-cartolarizzazione. L’operazione è stata riistrutturata ad inizio del 2009 tramite concessione alla SPV di un ulteriore prestito subordinato di 730 milioni di euro volto ad ottenere l’upgrade della tranche senior del portafoglio. Moody’s 294 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group IT0004431208 Senior A Aaa 22.250.000.000 € 22.250.000.000 € IT0004431281 Junior B n.r. 1.539.098.370 € 1.539.098.370 € ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio CORDUSIO RMBS 3 - UBCASA 1 Tradizionale UniCredit Banca per la Casa S.p.A. Cordusio RMBS 3 - UBCasa 1 S.r.l. UniCredit Family Financing Bank S.p.A. UniCredit Bank AG Milan Branch Liberazione Capitale Regolamentare / Funding / Trasformazione delle scadenze Portafoglio mutui ipotecari residenziali in bonis 20.11.2006 2.495.969.425 € UniCredit Family Financing Bank S.p.A ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 14,976 milioni di euro, a fine esercizio 2009 l’importo della quota capitale è pari a 2,976 milioni di euro. Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s IT0004144884 Senior A1 AAA/Aaa/AAA 600.000.000 € 0€ IT0004144900 Mezzanine B AA /Aa1 / AA 75.000.000 € 75.000.000 € IT0004144959 Mezzanine D BBB+ /Baa2 /BBB+ 48.000.000 € 48.000.000 € IT0004144892 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 1.735.000.000 € 1.355.706.445 € IT0004144934 Mezzanine C A+ / A1 /A+ 25.000.000 € 25.000.000 € IT0004144967 Junior E n.r. 12.969.425 € 12.969.425 € UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 295 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.) ex UniCredit Banca S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2007 CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2006 (EX CORDUSIO RMBS 2) Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Tradizionale UniCredit Banca S.p.A. Cordusio RMBS Securitisation S.r.l. Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: UniCredit Banca S.p.A. UniCredit Bank AG, London Branch Liberazione Capitale Regolamentare / Funding / Trasformazione delle scadenze Tradizionale UniCredit Banca S.p.A. Cordusio RMBS Securitisation S.r.l. (ex Cordusio RMBS 2 S.r.l.) UniCredit Banca S.p.A. UniCredit Bank AG, Milan Branch Liberazione Capitale Regolamentare / Funding / Trasformazione delle scadenze UniCredit Banca S.p.A. Euro Capital Structures Ltd Liberazione Capitale Regolamentare / Funding / Trasformazione delle scadenze Mutui ipotecari su immobili residenziali Mutui ipotecari su immobili residenziali Mutui ipotecari su immobili residenziali in bonis 24.05.2007 3.908.102.838 € - in bonis 10.07.2006 2.544.388.351 € - in bonis 6.05.2005 2.990.089.151 € - - - - UniCredit Family Financing Bank SpA ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 1,667 milioni di euro. Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s - - Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s Fitch /Moody’s /Standard & Poor’s - - - Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio CORDUSIO RMBS Tradizionale UniCredit Banca S.p.A. Cordusio RMBS S.r.l. IT0004231210 Senior A1 AAA/Aaa/AAA 703.500.000 € IT0004231236 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 2.227.600.000 € IT0004087158 Senior A1 AAA/Aaa/AAA 500.000.000 € IT0004087174 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 1.892.000.000 € IT0003844930 Senior A1 AAA/Aaa/AAA 750.000.000 € IT0003844948 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 2.060.000.000 € 0€ IT0004231244 Senior A3 AAA/Aaa/AAA 738.600.000 € 1.674.708.789 € IT0004231285 Mezzanine B AA/Aa1/AA 71.100.000 € 0€ IT0004087182 Mezzanine B AA /Aa1 / AA 45.700.000 € 1.309.912.199 € IT0004087190 Mezzanine C BBB+ / Baa2 / BBB 96.000.000 € 0€ IT0003844955 Mezzanine B AA+/Aa1/AAA 52.000.000 € 1.124.394.968 € IT0003844963 Mezzanine C BBB/Baa1/BBB 119.200.000 € 738.600.000 € IT0004231293 Mezzanine C A/A1/A 43.800.000 € 71.100.000 € IT0004231301 Mezzanine D BBB/Baa2/BBB 102.000.000 € 45.700.000 € IT0004087216 Junior D n.r. 10.688.351 € 96.000.000 € 52.000.000 € IT0003844971 Junior D nr 8.889.150 € 119.200.000 € 43.800.000 € IT0004231319 Mezzanine E B/Ba2/BB 19.500.000 € 102.000.000 € IT0004231327 Junior F n.r. 2.002.838 € 10.688.351 € 19.500.000 € 2.002.838 € 296 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 8.889.150 € ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.) ex BIPOP - Carire S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio BIPCA CORDUSIO RMBS Tradizionale Bipop - Carire SpA Capital Mortgage Srl UniCredit Banca S.p.A Bipop - Carire SpA Counterbalancing capacity Mutui ipotecari su immobili residenziali in bonis 19.12.2007 951.664.009 € UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ha concesso un mutuo ad esigibilità limitata a favore della società veicolo di 8,014 milioni di euro. Auto-cartolarizzazione S & P / Moody’s IT0004302730 Senior A1 AAA / Aaa 666.300.000 € 472.401.903 € IT0004302755 Mezzanine B AA/Aa3 61.800.000 € 61.800.000 € IT0004302797 Mezzanine D BBB/Baa1 18.000.000 € 18.000.000 € IT0004302912 Junior F n.r. 250.000 € 250.000 € IT0004302748 Senior A2 AAA / Aaa 185.500.000 € 185.500.000 € IT0004302763 Mezzanine C A/A2 14.300.000 € 14.300.000 € IT0004302854 Mezzanine E BB/Baa2 5.500.000 € 5.500.000 € UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 297 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.) ex Banca di Roma S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio CAPITAL MORTGAGE 2007 - 1 Tradizionale Banca di Roma SpA Capital Mortgage Srl UniCredit Banca S.p.A. UniCredit S.p.A. Funding Mutui ipotecari su immobili residenziali in bonis 16.05.2007 2.183.087.875 € UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di equity) di 37,2 milioni di euro. Tranching basato su un portafoglio all’origine di 2.479,4 milioni di € ridottosi a 2.183,1 milioni di € a seguito di verifiche successive alla data del closing. S & P / Moody’s / Fitch 298 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group IT0004222532 Senior A1 AAA/Aaa/AAA 1.736.000.000 € 895.505.184 € IT0004222557 Mezzanine B AA / Aa2 / BBB74.000.000 € 74.000.000 € IT0004222540 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 644.000.000 € 644.000.000 € IT0004222565 Mezzanine C BB / A3/ CCC (dal 10/02/10 B/A3/CCC) 25.350.000 € 25.350.000 € ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.) ex FinecoBank S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio F-E MORTGAGES 2005 F-E MORTGAGES SERIES 1-2003 HELICONUS Tradizionale Tradizionale Tradizionale FinecoBank SpA FinecoBank SpA FinecoBank SpA F-E Mortgages Srl F-E Mortgages Srl Heliconus S.r.l UniCredit Family Financing Bank S.p.A. UniCredit Family Financing Bank S.p.A. UniCredit Family Financing Bank S.p.A. UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. Liberazione capitale regolamentare Liberazione capitale regolamentare Liberazione capitale regolamentare mutui ipotecari residenziali mutui ipotecari residenziali mutui ipotecari in bonis in bonis in bonis 8.04.2005 28.11.2003 8.11.2002 1.028.683.779 € 748.630.649 € 408.790.215 € UniCredit Family Financing Bank UniCredit Family Financing Bank S.p.A. per 20 milioni di euro S.p.A. per 10.220 milioni di euro (congiuntamente ad ABN AMRO). (congiuntamente a CDC IXIS). UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di equity) di 15.430 milioni di Euro. S & P / Moody’s / Fitch S & P / Moody’s / Fitch S & P / Moody’s / Fitch IT0003830418 Senior A AAA / Aaa /AAA 951.600.000 € 388.566.352 € IT0003830434 Mezzanine C BBB / Baa2 /BBB36.000.000 € 36.000.000 € IT0003830426 Mezzanine B AA+/A1/A 41.100.000 € 41.100.000 € IT0003575039 Senior A AAA / Aaa /AAA 682.000.000 € 242.880.080 € IT0003575088 Mezzanine C BBB+ / Baa2 / BBB11.000.000 € 11.000.000 € IT0003575070 Mezzanine B AA / A1/ A 48.000.000 € 48.000.000 € IT0003575096 Junior D unrated 7.630.000 € 7.630.000 € IT0003383855 Senior A AAA / Aaa /AAA 369.000.000 € 131.674.362 € IT0003383939 Junior C unrated 8.990.200 € 8.990.200 € IT0003383871 Mezzanine B -- / A2 / A 30.800.000 € 30.800.000 € ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A (ex Locat S.p.A.) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: Operazioni effettuate nell’ottica di una maggiore correlazione delle scadenze tra raccolta ed impieghi, di diversificazione delle fonti di finanziamento e di miglioramento dei coefficienti prudenziali di vigilanza. Il portafoglio di ciascuna operazione di cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo e sono predisposti report mensili e trimestrali previsti dalla documentazione contrattuale dell’operazione, con evidenze dello status dei crediti e dell’andamento degli incassi. UniCredit Leasing ha costituito un’apposita struttura di coordinamento presso la Direzione Amministrazione e Processi Operativi. È prevista un’informativa peridodica all’Alta Direzione, con evidenza dell’andamento dell’operazione e degli incassi, oltrechè dello status dei crediti. Stipula da parte del Veicolo di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis Swap a copertura del portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e controparte Swap). L’andamento dei crediti oggetto di cartolarizzazione ha risentito della particolare situazione macro economica con l’aumento delle posizioni classificate a default. Tuttavia tale trend è in linea con quanto osservato sugli altri impieghi della società nonché con i rendimenti degli investimenti aventi analogo livello di rischio. UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 299 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A (ex Locat S.p.A.) Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio LOCAT SV - SERIE 2-2008 LOCAT SV - SERIE 1 2008 Tradizionale Locat S.p.A. Locat SV S.r.l. UniCredit Leasing S.p.A. UniCredit Bank AG London Branch Counterbalancing capacity Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali, immobiliari ed imbarcazioni di vario genere. Tradizionale Locat S.p.A. Locat SV S.r.l. UniCredit Leasing S.p.A. UniCredit Bank AG London Branch Counterbalancing capacity Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali ed immobiliari. in bonis 6.11.2008 2.596.454.676 € - in bonis 22.04.2008 2.488.922.538 € - - - - - Auto-cartolarizzazione Clausola di reintegro del portafoglio Standard & Poor’s UniCredit Leasing S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esegibilità limitata (con funzione di Equity) di 247 milioni di euro. Auto-cartolarizzazione Clausola di reintegro del portafoglio Standard & Poor’s / Moody’s - IT0004432941 Senior A AAA 2.300.500.000 € IT0004432933 Junior B n.r. 295.954.676 € IT0004372253 Senior A1 AAA/Aaa 550.000.000 € IT00044372261 Senior A2 AAA/Aaa 1.591.000.000 € 2.300.500.000 € 295.954.676 € 497.015.090 € IT0004372279 Mezzanine B A/Aa3 141.000.000 € 1.591.000.000 € IT0004372287 Mezzanine C BBB/A3 (dal 4/03/10 BB/A3) 61.000.000 € 141.000.000 € IT0004372295 Junior D n.r. 145.922.536 € 61.000.000 € 300 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group 145.922.536 € ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A (ex Locat S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: LOCAT SV - SERIE 2006 Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Tradizionale Locat S.p.A. Locat SV S.r.l. Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio LOCAT SV - SERIE 2005 (EX LOCAT SECURITISATION VEHICLE 3) LOCAT SECURITISATION VEHICLE 2 S.R.L. UniCredit Leasing S.p.A. UniCredit Bank AG Milan Branch Liberazione di Capitale Regolamentare / Funding Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali ed immobiliari. Tradizionale Locat S.p.A. Locat SV S.r.l. (ex Locat Securitisation Vehicle 3 S.r.l.) UniCredit Leasing S.p.A. UniCredit Bank AG Milan Branch Liberazione di Capitale Regolamentare / Funding Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali ed immobiliari. Tradizionale Locat S.p.A. Locat Securitisation Vehicle 2 S.r.l. UniCredit Leasing S.p.A. UniCredit Bank AG Milan Branch Liberazione di Capitale Regolamentare / Funding Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali ed immobiliari. in bonis 14-11-2006 in bonis 14-10-2005 in bonis 29-09-2004 1.972.909.866 € 2.000.000.136 € 2.525.254.058 € - - - - - - - - - - - - - - - Clausola di reintegro del portafoglio Standard & Poor’s / Moody’s Clausola di reintegro del portafoglio Standard & Poor’s / Moody’s Clausola di reintegro del portafoglio Standard & Poor’s / Moody’s - - - IT0004153661 Senior A1 AAA/Aaa IT0004153679 Senior A2 AAA/Aa2 IT0003951107 Senior A1 AAA/Aaa IT0003951115 Senior A2 AAA/Aaa IT0003733083 Senior A AAA/Aaa IT0003733091 Mezzanine B A/A2 400.000.000 € 1.348.000.000 € 451.000.000 € 1.349.000.000 € 2.374.000.000 € 126.000.000 € 0€ IT0004153687 Mezzanine B 0€ IT0003951123 Mezzanine B 540.021.428 € IT0003951131 Mezzanine C 546.642.938 € D.P.P. - 126.000.000 € A/A3 974.135.705 € IT0004153695 Mezzanine C BBB/Ba2 (dal 4/03/10 B+/Ba2) A/A2 BBB/Baa3 - 152.000.000 € 64.000.000 € 160.000.000 € 33.000.000 € 25.254.058 € 152.000.000 € IT0004153885 Junior D n.r. 64.000.000 € 160.000.000 € IT0003951149 Junior D - 33.000.000 € 26.091.248 € 8.909.866 € 7.000.136 € 8.909.866 € 7.000.136 € UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 301 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit Leasing GmbH Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio 302 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group SUCCESS 2005 Traditional Bank Austria Creditanstalt Leasing GmbH Success 2005 B.V. UniCredit Leasing GmbH UniCredit Bank AG (UniCredit Corporate & Investment Banking) Capital Relief / Funding Leasing Assets Performing 17.10.2005 424.600.000 € replenishing Moody´s/Fitch XS0230700493 Senior A Aaa/AAA 390.600.000 € 192.266.670 € XS023071202 Mezzanine C Baa2/BBB 8.500.000 € 8.500.000 € XS0230701897 Junior Liquidity Note n.r. 8.500.000 € 0€ XS0230700816 Mezzanine B A2/A 8.500.000 € 8.500.000 € XS0230701467 Mezzanine D Ba2/BB 8.500.000 € 8.500.000 € ORIGINATOR: Leasfinanz GmbH Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio GALLEON 2008 Traditional Leasfinanz GmbH Galleon Capital LLC Leasfinanz GmbH State Street Bank And Trust Company Capital Relief / Funding Leasing Assets Performing 5.09.2008 130.000.000 € Previous Restructured Operation Senior 122.200.000 € 100.493.326 € DPP 3.640.000 € 2.813.813 € Mezzanine 4.160.000 € 4.160.000 € UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 303 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit Corporate Banking S.p.A. STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: I principali obiettivi che la Banca intende perseguire tramite le cartolarizzazioni sintetiche consistono nella gestione del rischio di credito e nella riduzione del Capitale Economico e/o Regolamentare. I portafogli cartolarizzati sono sottoposti a monitoraggio continuo e sono oggetto di un report trimestrale da parte dell’Originator, con evidenza dello status dei crediti oggetto dell’operazione. Le operazioni di cartolarizzazioni, realizzate con il coordinamento della Capogruppo, vengono autorizzate dal Consiglio di Amministrazione. L’Alta Direzione riceve aggiornamenti periodici circa l’evoluzione delle operazioni stesse (es. volume residui, riduzione dei rischi, ecc.). Per le operazioni sintetiche, l’emittente non stipula contratti IRS a copertura del rischio tasso d’interesse. Al 31 dicembre 2009 il portafoglio oggetto della cartolarizzazione ha registrato numerosi eventi di default per i quali si è provveduto a computare accantonamenti specifici oltre ai già presenti accantonamenti generici effettuati sul portafoglio complessivo, dato che per gli eventi di default non si è ancora concluso il processo di work-out e la copertura della tranche mezzanine non si è ancora attivata. I risultati economici dell’operazione sono quindi determinati dai costi di copertura sostenuti e dal rateo dei costi fissi di strutturazione. Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Posizione di riferimento alla data del closing - Posizione di riferimento a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio 304 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group CORDUSIO SME 2008-1 Sintetica UniCredit Corporate Banking SpA CORDUSIO SME 2008-1 UniCredit Corporate Banking SpA UniCredit Bank AG London Branch Trasferimento del rischio di credito Crediti a scadenza verso clientela Small and Medium Enterprises, in prevalenza chirografari in bonis 23.12.2008 3.000.901.845 € clausola di reintegro del portafoglio Standard & Poor’s 15.005.000 € sulla nota di classe E emessa e riacquistata n.a. SuperSenior 2.519.255.845 € 1.876.066.874 € XS0405882308 Senior A AAA 60.018.000 € 60.018.000 € XS0405882480 Mezzanine B AA 89.127.000 € 89.127.000 € Segue: Operazioni anni precedenti - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio XS0405882563 Mezzanine C A 81.925.000 € 81.925.000 € XS0405882720 Mezzanine E BB+ 15.005.000 € 15.005.000 € XS0405883025 Mezzanine F2 BB 8.253.000 € 8.253.000 € XS0405882647 Mezzanine D BBB 76.523.000 € 76.523.000 € XS0405882993 Mezzanine F1 BB 6.752.000 € 6.752.000 € XS0405883298 Junior G 144.043.000 € 144.043.000 € ORIGINATOR: Fineco Leasing S.p.A. STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE Operazioni effettuate nell’ottica di una maggiore correlazione delle scadenze tra raccolta ed impieghi, di diversificazione delle fonti di finanziamento e di miglioramento dei coefficienti prudenziali di Vigilanza. Il portafoglio di ciascuna operazione di cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo. Vengono predisposti reports trimestrali previsti dalla documentazione contrattuale dell’operazione, con evidenze dello status dei crediti e dell’andamento degli incassi, oltre ad analisi ad hoc sull’approfondimento degli aspetti rilevanti delle operazioni. La società ha costituito un’apposita struttura per il monitoraggio delle operazioni (Funzione Tesoreria e Cartolarizzazioni) che si occupa della redazione della reportistica periodica (trimestrale) e del puntuale aggiornamento semestrale all’Alta Direzione. Il Consiglio di Amministrazione riceve informativa (semestrale) come previsto dalla normativa in materia di cartolarizzazioni. Stipula, da parte del Veicolo, di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis Swap a copertura del portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e controparte Swap). I risultati economici connessi con le operazioni di cartolarizzazione in essere a fine esercizio riflettono, in sostanza, l’andamento di portafogli similari della Banca, sia in termini di default che di estinzioni anticipate (prepayment). UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 305 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Nuova operazione 2009 NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di valore: Ricavi o perdite di cessione realizzate: Prezzo di cessione del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Borsa di quotazione - Data di emissione - Scadenza legale - Call option - Vita media attesa - Tasso - Grado di subordinazione - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - Sottoscrittori dei titoli Distribuzione delle attività cartolarizzate per aree territoriali: Italia - Nord-ovest - Nord-Est - Centro - Sud e Isole Altri Paesi europei - Paesi U.E. - Paesi non U.E. America Resto del mondo TOTALE Principali settori di attività economica dei debitori ceduti: Stati altri enti pubblici banche società finanziarie assicurazioni imprese non finanziarie altri soggetti TOTALE 306 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group F-E RED Tradizionale Fineco Leasing S.p.A. F-E RED S.r.l. Fineco Leasing S.p.A. UniCredit Bank AG London Branch Counterbalancing capacity Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali, immobiliari ed imbarcazioni di vario genere. in bonis 6.03.2009 1.705.231.215 € 1.705.231.215 € Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di equity) di 161 milioni di euro. Auto-cartolarizzazione; Clausola di reintegro del portafoglio Fitch IT0004470503 Senior A AAA Dublino 09.03.2009 09.10.2040 Call option (dal 30/10/10) 1,64 Euribor 3 M + 80 b.p. 1.365.000.000 € 1.365.000.000 € UniCredit S.p.A. 883.851.179 € 313.714.488 € 379.913.820 € 127.751.728 € 1.705.231.215 € 31.262.138 € 1.672.094.258 € 1.874.819 € 1.705.231.215 € IT0004470511 Junior B n.r. 09.03.2009 09.10.2040 1,64 Euribor 3 m + 200 b.p. Equity 340.231.215 € 340.231.215 € Fineco Leasing S.p.A. ORIGINATOR: Fineco Leasing S.p.A. Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio F-E GOLD F-E GREEN F-E BLUE Tradizionale Fineco Leasing S.p.A. F-E Gold S.r.l. Fineco Leasing S.p.A. UniCredit S.p.A. Tradizionale Fineco Leasing S.p.A. F-E Blue S.r.l. Fineco Leasing S.p.A. Morgan Stanley & Co. International Limited Funding Crediti derivanti da contratti di leasing aventi ad oggetto il godimento di immobili (75,4%), autoveicoli (12,7%) e beni strumentali (11,9%). in bonis 14.06.2002 1.755.353.965 € - Clausola di reintegro del portafoglio terminata ad ottobre 2007. Fitch / Moody’s Tradizionale Fineco Leasing S.p.A. F-E Green S.r.l. Fineco Leasing S.p.A. MCC UniCredit Group; Co-arrangers: ABN Amro e Morgan Stanley Funding Crediti derivanti da contratti di leasing aventi ad oggetto il godimento di immobili (63,84%), autoveicoli (27,04%) e beni strumentali (9,12%). in bonis 9.06.2004 1.450.061.353 € Garanzia Fondo Europeo per gli Investimenti su tranche B pari a 108,5 milioni di euro. Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di Equity) di 45,7 milioni di euro, a fine esercizio 2009 l’importo della quota capitale è pari a 11,3 milioni di euro. Clausola di reintegro del portafoglio terminata ad ottobre 2005. Fitch / Moody’s / S & P - - - Funding Crediti derivanti da contratti di leasing aventi ad oggetto il godimento di immobili (65,9%), autoveicoli (26,7%) e beni strumentali (7,4%). in bonis 31.05.2006 1.019.029.516 € - Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di Equity) di 31,6 milioni di euro. - Clausola di reintegro del portafoglio terminata nell’ottobre 2003. Fitch / Moody’s / S & P IT0004068588 Senior A1 AAA / Aa2 203.800.000 € IT0004068612 Senior A2 AAA / Aa2 749.000.000 € IT0003675763 Senior A AAA / Aaa / AAA 1.342.000.000 € IT0003675771 Senior B AAA / Aaa / AAA 108.500.000 € IT0003315832 Senior A AAA / Aaa / AAA 1.641.255.000 € IT0003315840 Mezzanine B AA-/A1/AAA 78.991.000 € 0€ IT0004068620 Mezzanine B A+ / Baa1 56.000.000 € 489.922.398 € IT0004068638 mezzanine C BBB / Ba1 10.200.000 € 215.262.329 € 108.500.000 € 65.059.348 € IT0003315865 Mezzanine C BBB+/Baa2/A 35.107.000 € 78.991.000 € IT0003315873 Junior D unrated 9.428.000 € 56.000.000 € 10.200.000 € 35.107.000 € 9.428.000 € UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 307 Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit Bank AG (ex HVB AG) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: I principali obiettivi della Banca consistono nella liberazione di Capitale Regolamentare e, per le operazioni non sintetiche, nell’apporto di nuova liquidità. Il portafoglio di ciascuna transazione è monitorato dal Servicing Department su base continuativa e illustrato sotto forma di report trimestrale (investor report), che forniscono il dettaglio dello status dei crediti. I membri del Board approvano ogni nuova transazione e le scelte ad esse correlate e vengono informati sulle performance previste e su quelle consuntivate annualmente. Nel bilancio e nelle situazioni infrannuali, inoltre, vengono forniti dettagli su tutte le proprie cartolarizzazioni. Per le operazioni tradizionali, l’emittente stipula contratti di IRS a copertura del rischio tasso di interesse. I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attesa e l’andamento degli incassi generati dai portafogli ha garantito il puntuale e regolare pagamento a favore dei portatori dei titoli e degli altri soggetti coinvolti nelle operazioni. Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranchi