Più semplicità. È facile con UniCredit. Relazioni e Bilancio

Più semplicità. È facile con UniCredit.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
Noi persone di UniCredit ci impegniamo a
generare valore per i nostri clienti.
Siamo una banca leader in Europa e questo
significa per noi contribuire allo sviluppo delle
comunità in cui viviamo e voler essere uno
dei migliori posti di lavoro.
Aspiriamo all’eccellenza e vogliamo che la
relazione con noi sia facile.
Realizzare questi impegni ci permetterà di creare
valore sostenibile per i nostri azionisti.
I tempi cambiano, gli impegni presi restano. Il 2009 si è chiuso lasciandoci in eredità una maggiore
consapevolezza degli obiettivi da raggiungere e della direzione verso la quale muoverci. Tutto quello che
abbiamo considerato importante da sempre, oggi assume un peso ancora più rilevante. In particolare,
i nostri clienti.
Nel 2009 abbiamo elaborato una nuova Mission aziendale che rafforza ulteriormente la nostra volontà
di mettere sempre al centro il cliente. La nostra aspirazione è rendere più facile la relazione con i clienti,
offrendo loro soluzioni semplici e chiare che possano contribuire al raggiungimento dei loro obiettivi
finanziari in modo affidabile ed efficiente.
Questo è ciò che chiamiamo “real life banking”, che per noi significa offrire ai nostri clienti non solo
servizi finanziari, ma anche il giusto supporto, al momento giusto, e nel modo giusto.
Significa guardarli negli occhi, lavorare con loro per valutarne i bisogni di tutti i giorni e utilizzare le nostre
competenze per offrire soluzioni efficaci grazie a relazioni facili e agevoli.
Crediamo che con il nostro rigoroso impegno, volto a promuovere semplicità e trasparenza, continueremo
a perseguire l’eccellenza in ciò che facciamo, mantenendo e accrescendo la fiducia dei nostri clienti,
come rappresentato nelle pagine seguenti.
Nel bilancio di quest’anno sono presenti fotografie ed episodi raccolti fra i clienti di UniCredit Group in
Europa che testimoniano il ruolo che il Gruppo ha svolto nelle loro esperienze. Ciascuno di essi rappresenta
le fondamenta su cui costruire insieme il futuro. Nel raccontare le loro storie hanno voluto condividere un
momento in cui il nostro Gruppo ha reso la loro vita più semplice.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
Dace Markeviča
Uralchem Trading Sia
Cliente Corporate Banking – Lettonia
Per qualsiasi esigenza
«finanziaria
- incluse le
operazioni più comuni come
i pagamenti - Uralchem
Trading può contare sulle
soluzioni proposte da
UniCredit Bank in quanto
vantaggiose e costruttive per
entrambe le parti. Il personale
della banca è sempre pronto
a fornire consulenze utili per
avere successo nelle nostre
attività, ponendo le basi
per un rapporto duraturo e
fondato sulla fiducia.»
È facile con
UniCredit.
Indice
Introduzione
Cariche sociali
Lettera del Presidente
Profilo di UniCredit Group
5
7
8
10
Strategia e risultati
Lettera dell’Amministratore Delegato
Principali risultati del 2009
Nota alla Relazione e al Bilancio
17
18
20
21
Relazione sull’andamento della gestione
Principali dati del Gruppo
Schemi di Bilancio riclassificati
Evoluzione trimestrale
Confronto quarto trimestre 2009/2008
Risultati per settori di attività
Dati storici del Gruppo
L’azione UniCredit
Risultati del Gruppo
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Altre informazioni
Fatti di rilievo successivi alla chiusura
del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione
25
26
28
30
32
33
34
35
36
49
92
101
Corporate Governance
La struttura di Governance
Il Management Committee
Group Management Team
105
106
114
116
Bilancio Consolidato
Schemi di bilancio consolidato
Nota integrativa consolidata
Allegati
119
121
131
437
Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi
dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
503
Relazione della Società di revisione ai sensi dell’art. 156
del D.Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58
507
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
3
Secondino Lamparelli,
ReviPlant
Cliente Retail – Italia
el 1999, io e i miei
«sociNabbiamo
aperto un
garden center sulle colline
sopra Moncalieri, in
provincia di Torino.
Con il nostro approccio
orientato al cliente, oggi
siamo tra i maggiori
protagonisti del settore
e un punto di riferimento
per la nostra comunità
locale. Grazie alla
relazione e alla guida
offertaci da UniCredit,
abbiamo avviato un
processo di espansione
e siamo ancora oggi
costantemente in
crescita.»
È facile con
UniCredit.
Introduzione
Cariche sociali
Lettera del Presidente
Profilo di UniCredit Group
Profilo
Focus
Modello organizzativo
La nostra identità
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
7
8
10
10
12
14
15
5
József Varga,
Valid Dental-Medical Nagykereskedöház Kft.
Cliente Retail – Ungheria
ollaboravamo già da anni
«conCUniCredit
Bank, quando i
nostri dipendenti hanno proposto
di aprire dei conti retail presso
una banca che garantisse
condizioni favorevoli in termini di
commissioni e tassi di interesse.
UniCredit Bank ci ha offerto
l’opportunità di aprire nuovi
conti nell’ambito di uno speciale
pacchetto denominato “Employee
Benefit Package”, che ha
completamente soddisfatto i miei
dipendenti.»
È facile con UniCredit.
Cariche Sociali
Consiglio di Amministrazione
Dieter Rampl
Luigi Castelletti
Farhat Omar Bengdara
Vincenzo Calandra Buonaura
Fabrizio Palenzona
Alessandro Profumo
Presidente
Vice Presidente Vicario
Vice Presidenti
Amministratore Delegato
Giovanni Belluzzi
Manfred Bischoff
Enrico Tommaso Cucchiani
Donato Fontanesi
Francesco Giacomin
Piero Gnudi
Friedrich Kadrnoska
Marianna Li Calzi
Salvatore Ligresti
Luigi Maramotti
Antonio Maria Marocco
Carlo Pesenti
Lucrezia Reichlin
Hans-Jürgen Schinzler
Theodor Waigel
Anthony Wyand
Franz Zwickl
Consiglieri
Lorenzo Lampiano
Segretario
Collegio Sindacale
Giorgio Loli
Presidente
Gian Luigi Francardo
Siegfried Mayr
Aldo Milanese
Vincenzo Nicastro
Sindaci Effettivi
Massimo Livatino
Giuseppe Verrascina
Sindaci Supplenti
KPMG S.p.A.
Marina Natale
Società di Revisione
Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
UniCredit S.p.A
Sede Sociale: Roma, via A. Specchi, 16
Direzione Generale: Milano, Piazza Cordusio
Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma, codice fiscale e partita IVA n° 00348170101
Iscritta all’Albo delle Banche
Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano
Albo dei Gruppi Bancari cod. 3135.1
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Capitale sociale: euro 9.648.790.961,50 interamente versato
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
7
Introduzione
Lettera del Presidente
“
Consapevole delle sfide da affrontare, il nostro nuovo Consiglio
di Amministrazione, eletto nel 2009, ha concentrato i propri sforzi
su un rafforzamento del sistema di governance, a supporto di una
forte e sostenibile performance a lungo termine.
Signori Azionisti,
”
l’anno che abbiamo di fronte segna l’inizio di un nuovo ciclo per
l’economia globale, che porterà per tutti noi nuove sfide ma anche
nuove opportunità. La buona notizia è che il rischio di una seconda
Grande Depressione è stato evitato: l’economia globale è ripartita
e tutte le principali aree economiche sono tornate a registrare una
crescita positiva, nonostante alcuni singoli paesi, anche in Europa,
siano ancora in fase di recessione.
La ripresa deve molto alla reazione rapida e risolutiva dei policy
makers: stimoli senza precedenti di politica fiscale e monetaria
hanno svolto un ruolo determinante nel frenare la recessione.
Ma la ripresa ha già iniziato a mostrare importanti segni di
autosostenibilità, traendo beneficio, in primo luogo, dalla
struttura più equilibrata che l’economia mondiale ha
acquisito nel corso degli ultimi anni.
I mercati emergenti rappresentano ora una parte
cospicua dell’economia globale, e sono stati i primi a
ripartire, diventando il principale motore di crescita.
Di fatto, il rapido e robusto recupero del commercio
mondiale è stato la sorpresa positiva più notevole,
soprattutto alla luce dei timori, diffusi ancora un
anno fa, di un possibile aumento delle pressioni
protezionistiche.
Viste attraverso il prisma delle nostre attività, le
maggiori opportunità di questo nuovo ciclo economico
sono chiare. Innanzitutto, la diversificazione geografica
continua ad essere uno dei nostri principali punti di forza,
in particolare per la nostra significativa presenza in qualità
di domestic player in tutta l’Europa Centrale e Orientale. La
Polonia è stata il solo paese europeo ad evitare la recessione
ed è ora sul punto di realizzare una forte crescita nel 2010. La
Turchia si avvia a registrare quest’anno la ripresa più sostenuta
d’Europa, confermando la sua reputazione di una delle economie più
reattive della regione. Ambedue i paesi, come altri paesi dell’Europa
Centro-Orientale, godono di fondamentali macroeconomici forti e di
un sistema finanziario robusto, in cui UniCredit svolge un ruolo chiave.
8
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Inoltre, la più forte ripresa al di fuori della zona euro favorisce
quelle aziende che sono ben posizionate per avvantaggiarsi della
domanda estera, soprattutto di beni di investimento e tecnologia.
Noi abbiamo la responsabilità e l’opportunità di sostenere i loro
sforzi, per vincere insieme la sfida della concorrenza globale.
Altrettanto chiare e concrete sono, però, le sfide da fronteggiare.
Il ruolo portante delle esportazioni non riflette solo la vivacità della
ripresa nel resto del mondo, ma anche la lentezza e le deboli
prospettive dei consumi e degli investimenti privati interni nella
maggior parte della zona euro. Con il livello di disoccupazione
ancora in aumento, è naturale che i consumatori non si sentano
di incrementare la propria spesa. E i piani di investimento delle
aziende sono frenati non solo dalle incertezze riguardo alla
domanda futura, ma, in alcuni casi, anche dal più alto livello
di debito accumulato negli anni passati, che ora richiede un
graduale impegno di riduzione della leva finanziaria. l livelli ancora
alti del tasso di default aziendale rammentano come il settore
corporate europeo, in generale, abbia bisogno di rafforzare tanto i
bilanci quanto la produttività. Offrire sostegno al settore corporate
nel suo impegno di ristrutturazione è una delle grandi sfide che le
banche affronteranno quest’anno.
Consapevole delle sfide da affrontare, il nostro nuovo Consiglio di
Amministrazione, eletto nel 2009, ha concentrato i propri sforzi
su un rafforzamento del sistema di governance, a supporto di
una forte e sostenibile performance a lungo termine. Uno dei
passi più importanti è stata l’elaborazione di un nuovo sistema di
retribuzione, che sarà sottoposto all’approvazione degli azionisti
nel corso dell’Assemblea di quest’anno.
Il nostro nuovo modello di retribuzione dei ruoli executive si
fonda sulle best practices esistenti a livello globale ed incorpora
le più recenti raccomandazioni degli organismi internazionali
di regolamentazione e sorveglianza. Associa gli incentivi
alla performance con elementi di salvaguardia che limitano
l’assunzione di rischio, ed assicura che la performance sia
misurata in termini di creazione di valore sostenibile e di lungo
termine per i nostri stakeholders. Siamo fermamente convinti che
questo modello ci permetterà di attirare e trattenere persone di
talento, di massimizzare la redditività a lungo termine adeguata al
rischio, in linea con gli interessi degli azionisti, e di rafforzare la
nostra reputazione.
Su questo fronte, il nostro approccio è stato proattivo e di
avanguardia, evidenziando la nostra piena comprensione delle
forze che stanno dando nuova forma al sistema finanziario, e la
nostra disponibilità a prendere l’iniziativa.
La stessa impostazione ha contraddistinto la nuova valutazione dei
requisiti patrimoniali del Gruppo. Grazie al sostegno degli azionisti,
l’aumento di capitale effettuato ha rafforzato la nostra posizione
finanziaria, e ci ha dato la libertà e la flessibilità necessarie a
sostenere il flusso di credito alle tante piccole e medie imprese che
hanno un’importanza vitale per la salute delle comunità locali in tutta
Europa.
Siamo ben consapevoli di come il successo nasca dalla reputazione
e dalla sostenibilità delle attività aziendali. Per tale ragione, abbiamo
lanciato l’iniziativa “ONE4C” per migliorare la struttura organizzativa
e per garantire di essere costantemente focalizzati sui nostri clienti
e sulle loro esigenze. In questo contesto faremo leva sulla semplicità
e sulla trasparenza per migliorare il nostro modo di lavorare con la
clientela.
L’impegno verso gli stakeholders non si limita solo alle iniziative di
natura finanziaria. A seguito del terremoto in Abruzzo, nel 2009, il
Gruppo UniCredit ha dato immediata risposta alla tragedia umana,
affiancandosi alle organizzazioni locali nel fornire aiuti materiali ed
assistenza a coloro che ne avevano bisogno. Abbiamo inoltre aperto
un conto corrente per accogliere la forte ondata di generosità, che ci
ha permesso di raccogliere oltre quattro milioni di euro in donazioni a
sostegno della popolazione dell’Abruzzo.
Desidero esprimere un caloroso ringraziamento ai nostri dirigenti e
dipendenti per la loro dedizione al Gruppo e per essere stati in grado
di adattarsi ai cambiamenti che abbiamo introdotto in risposta alle
evoluzioni dell’ambiente finanziario.
Vorrei anche riconoscere il prezioso contributo dei membri del
nostro nuovo Consiglio di Amministrazione, che per la prima volta
comprende due rappresentanti di una lista presentata dagli azionisti
di minoranza. Con una nuova struttura azionaria, e con l’aggiunta di
importanti azionisti istituzionali, essi hanno svolto un ruolo chiave nel
rafforzare la governance della nostra impresa.
Infine, e soprattutto, desidero ringraziare voi, i nostri azionisti,
senza i quali non saremmo dove siamo oggi.
Dieter Rampl
Presidente
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
9
PROFILO
UniCredit Group opera in 22 Paesi
europei con oltre 165.000 dipendenti
e circa 9.800 filiali.
UniCredit Group si caratterizza per una
forte identità europea, un’estesa presenza
internazionale e un’ampia base di clientela.
La posizione strategica, sia nell’Europa
occidentale sia in quella centrale e orientale
(CEE), consente al Gruppo di avere una delle
più elevate quote di mercato nell’area.
(i valori monetari sono espressi in milioni di )
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
RISULTATO DI GESTIONE
UTILE NETTO
59.689
8,47%
9,49%
PATRIMONIO NETTO
CORE TIER 1 RATIO1
TIER 1 RATIO1
DIPENDENTI2
27.572
12.248
1.702
oltre 165.000
FILIALI
3
TOTALE ATTIVO
circa 9.800
928.760
1. Dopo aumento di capitale concluso il 24 febbraio 2010.
2. Dati al 31 dicembre 2009. FTE = “Full time equivalent”: personale
conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall’azienda
presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate
proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse
al 100%.
3. I dati includono le filiali consolidate proporzionalmente,
tra cui il Gruppo Koç Financial Services.
4. Voce 120 del Conto Economico.
10
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
AUSTRIA
AZERBAIGIAN
BOSNIA-ERZEGOVINA
BULGARIA
CROAZIA
ESTONIA
GERMANIA
ITALIA
KAZAKISTAN
KIRGHIZISTAN
LETTONIA
LITUANIA
POLONIA
REPUBBLICA CECA
ROMANIA
RUSSIA
SERBIA
SLOVACCHIA
SLOVENIA
TURCHIA
UCRAINA
UNGHERIA
FILIALI PER PAESE3
10,2
25,3
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
TOTALE
2.075
889
TURCHIA
ALTRI
1.030
POLONIA
12,6
326
6,3
AUSTRIA
12,2
783
17,7
9,8
Italia
Germania
Austria
Polonia
Turchia
Altri
GERMANIA
7,7
33,8
Italia
Germania
Austria
CEE
Altri
ITALIA
40
24,4
9.799
10,251
DIPENDENTI PER PAESE2 (%)
4.696
RICAVI PER AREE GEOGRAFICHE4 (%)
11
FOCUS
L’AUSTRIA, LA GERMANIA E L’ITALIA
UniCredit Group ha una posizione strategica in Austria, Germania e Italia. Questi tre paesi rappresentano oltre
un terzo del Prodotto Interno Lordo di tutte le economie dell’Unione Europea e, insieme,
costituiscono una delle regioni transnazionali più ricche del continente.
In ciascuno di questi tre paesi, il PIL pro capite è più alto rispetto a quello dell’Unione Europea;
in particolare la Germania, in termini di PIL pro capite, è molto ben posizionata tra le quattro più grandi
economie della UE: Francia, Germania, Regno Unito e Italia.
Dopo il rallentamento senza precedenti osservato nel 2009, si prevede che la crescita economica riprenda
e continui nei prossimi anni. In particolare, si stima che l’economia, tra il 2010 e il 2014, crescerà,
in termini reali, dell’1,6 percento in Austria, dell’1,6 percento in Germania e dell’1,2 percento in Italia,
attestandosi su livelli pari o decisamente superiori a quelli conseguiti nel quinquennio precedente.
Le esportazioni saranno sempre più determinanti per la crescita futura; l’export di beni e
servizi del 2009 in Austria, Germania e Italia ha rappresentato, rispettivamente,
il 50,1, il 40,8 e il 24,0 percento del PIL – che sono tra i valori più alti di tutti i
Paesi della UE. Queste tre nazioni sono particolarmente interconnesse con le
economie in espansione dell’Europa Centrale e Orientale (CEE). Più della metà
delle esportazioni austriache e un terzo di quelle italiane e tedesche non
dirette alla “vecchia Europa” sono infatti destinate ai Paesi CEE. Inoltre, più di
100.000 società austriache, tedesche e italiane sono attive in questi Paesi.
La presenza di UniCredit Group nei Paesi CEE è cresciuta negli anni, sia
a livello organico sia attraverso acquisizioni strategiche. Il Gruppo, che si
classifica tra le maggiori reti bancarie dei tre principali Paesi
dell’Europa Occidentale in cui opera, è presente con circa 330 sportelli
in Austria, 780 in Germania e 4.700 in Italia.
A livello europeo, UniCredit Group sta affinando il modello di servizio, mettendo il
cliente al centro delle sue attività. Questo prevede anche la rivisitazione dei criteri di
segmentazione della clientela con l’obiettivo di migliorare il servizio al cliente.
I primi tre Paesi a implementare questi cambiamenti saranno proprio l’Austria, la Germania e l’Italia.
PIL PRO CAPITE1
QUOTE DI MERCATO 2 (%)
Austria
Germania
Italia
140,3
124,9
106,9
1. PIL pro capite nominale al 31 Dicembre 2009 (EU27=100).
Il PIL pro capite nominale di EU27 non è definitivo (ultimo aggiornamento 16 Marzo 2010).
2. Quote di Mercato per Totale Crediti verso Clientela al 31 Dicembre 2009.
Fonte: Eurostat, UniCredit Research.
12
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Austria
Germania
Italia
16,3
3,5
13,6
L’EUROPA CENTRALE E ORIENTALE
UniCredit Group è leader di mercato nell’Europa Centrale e Orientale,
dove rappresenta uno dei principali gruppi bancari, con circa 4.000 filiali.
Il Gruppo vanta una lunga storia in questa regione, dove si
concentra circa la metà di tutti i suoi dipendenti.
La sua posizione gli consente di beneficiare del processo
di convergenza economica che sta generando standard
di vita più elevati e un ambiente sempre più favorevole
all’attività imprenditoriale in questi Paesi, dieci dei
quali sono già membri della UE e adotteranno l’euro
nei prossimi anni.
Le economie dei paesi CEE – che comprendono
anche due dei cinque più grandi mercati emergenti
del mondo, Russia e Turchia, e uno dei mercati
più stabili e promettenti d’Europa, la Polonia –
attualmente rappresentano una quota dell’economia
mondiale di dimensioni analoghe alla Germania o alla
Cina. Si tratta di un dato particolarmente impressionante,
se si pensa che le economie di questi paesi, solo dieci
anni fa, rappresentavano circa la metà dell’economia
tedesca.
UniCredit Group in questa regione dinamica è piuttosto diversificato,
con una presenza diretta in 19 Paesi. Si posiziona tra i più grandi operatori
in 17 Paesi e tra i primi cinque in 10 Paesi. La regione CEE attualmente
rappresenta il 13,7 percento del credito totale erogato dal Gruppo.
QUOTE DI MERCATO 3 (%)
UniCredit Group ha dimostrato la sua capacità di integrazione
delle banche dei Paesi CEE entrate a far parte del Gruppo.
La posizione di mercato del Gruppo in questi Paesi garantisce
alle banche locali notevoli vantaggi competitivi, tra i quali un brand
riconosciuto sul mercato, la condivisione di best practice,
l’accesso ai mercati internazionali, e significative economie di scala.
Inoltre, il portafoglio diversificato del Gruppo in questa regione consente
una crescita modulare e favorisce la penetrazione nei diversi mercati
locali delle sue fabbriche di prodotto globali.
5,8
8,1
9,3
12,3
16,3
3. Quote di Mercato per Totale Attivo al 31 Dicembre 2009.
20,1
* al 30 Settembre 2009.
Fonte: UniCredit Research, UniCredit CEE Strategic Analysis.
24,7
1,5
Estonia
1,5
Lituania*
1,7
Lettonia
1,8
Russia
Ungheria
5,9
Ucraina
6,0
Slovacchia
6,1
Romania
6,3
Serbia
6,4
Slovenia
6,5
Repubblica Ceca
Turchia
Kazakistan
Polonia
Bulgaria
Bosnia
Erzegovina
Croazia
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
13
MODELLO ORGANIZZATIVO
Un modello incentrato su quattro pilastri:
Centralità del cliente
costituisce il fulcro delle nostre aree Retail, Corporate & Investment Banking e Private Banking, che offrono servizi
specializzati al fine di massimizzare il valore per il cliente e il suo grado di soddisfazione nel lungo periodo.
Approccio multi-locale
consente alle banche del Gruppo di supportare le reti commerciali ed essere vicine ai clienti.
Linee di prodotti globali
generano valore aggiunto per tutte le aree geografiche e si avvalgono delle competenze presenti nel Gruppo,
quali ad esempio l’asset management.
Linee di servizi globali
forniscono alle funzioni commerciali e alle fabbriche di prodotto servizi specializzati, tra cui back-office, ICT, Recupero
crediti, Gestione acquisti, Real Estate e Shared Service Center.
DIVISIONAL MODEL
Aree Strategiche di Business
valorizzano le competenze distintive del Gruppo
Programma di divisionalizzazione nell’area CEE
persegue una visione unitaria di business per tutte le attività svolte nell’area Central and Eastern Europe
Linee di Business
si focalizzano sulla creazione di prodotti e servizi specifici per i diversi segmenti di clientela
Competence Line
monitorano, indirizzano e supportano le attività aziendali del Gruppo e i rischi correlati
14
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
LA NOSTRA IDENTITÀ
Oggi UniCredit Group è una realtà multinazionale e
relativamente giovane nata da una serie di fusioni e
acquisizioni, che beneficia dell’esperienza di tutte le
banche che fanno parte del Gruppo, ciascuna con la
propria storia e tradizione.
Siamo presenti in 22 Paesi e operiamo attraverso
molteplici linee di business strategiche e segmenti di
clientela. Consapevoli della diversità che ci caratterizza
vogliamo essere un Gruppo senza barriere interne
trascendendo i confini, le culture e i mercati.
Considerate le nostre dimensioni, i nostri obiettivi e
l’attuale periodo di incertezza finanziaria globale, viene
alla luce – in maniera ancora più evidente – il ruolo
che gioca la nostra identità di Gruppo nel creare valore
sostenibile per i nostri azionisti, nel servire al meglio
i nostri clienti, nel coinvolgere le nostre persone e
contribuire allo sviluppo delle comunità locali in cui
viviamo e operiamo.
Per questa ragione abbiamo deciso di ripensare “chi
siamo” e “che cosa rappresentiamo” con una nuova
Mission di Gruppo che esprima in modo ancora più
chiaro il fondamento della nostra Identità.
La nostra Mission è un impegno pubblico che esprime i
nostri obiettivi, il modo in cui intendiamo crescere come
Gruppo, mantenere la fiducia dei nostri clienti e creare
valore sostenibile per i nostri azionisti. Vuole essere
guida e ispirazione per la nostra cultura aziendale e per
le nostre persone.
La Mission comincia dalle “persone di UniCredit”, coloro
che la renderanno viva e che rappresentano l’anima del
nostro Gruppo.
La consapevolezza di ciò a cui aspiriamo dà forma ai
nostri valori che a loro volta modellano i comportamenti.
Per questa ragione la Mission è stata pensata in modo
del tutto coerente con i valori della nostra Carta di
Integrità Fiducia, Trasparenza, Rispetto, Reciprocità,
Equità e Libertà d’azione. Valori introdotti per fornire
una cornice di riferimento per i nostri comportamenti e
per supportarci nelle sfide professionali che affrontiamo
nella nostra vita lavorativa.
La Mission rafforza i nostri valori ed evidenzia
maggiormente il nostro obiettivo di sostenibilità.
Queste promesse e la capacità di mantenerle
influenzano il modo in cui i nostri clienti e gli
stakeholder in generale ci percepiscono e valutano
la nostra integrità. Siamo consapevoli che integrità
significa dire ciò che facciamo e fare ciò che diciamo.
Vogliamo valorizzare la nostra diversità e ciò che può
essere realizzato quando lo stesso obiettivo è condiviso
da tutti gli elementi che costituiscono il nostro Gruppo.
Perché siamo convinti che l’intero possa essere
maggiore della somma delle parti.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
15
Friedrich Frey,
Cliente Private Banking – Austria
corso della mia
«lungaNelesperienza
come
cliente, la banca si è
contraddistinta per le
sue decisioni sempre
tempestive e professionali.
Ho apprezzato la semplicità
delle soluzioni offerte per i
miei investimenti, grazie alle
quali ho potuto concentrarmi
su altri aspetti importanti
della mia vita.»
È facile con
UniCredit.
Strategia e risultati
Lettera dell’Amministratore Delegato
Principali risultati del 2009
Nota alla Relazione e al Bilancio
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
18
20
21
17
Strategia e risultati
Lettera dell’Amministratore Delegato
“
Centralità del cliente per noi si traduce in due parole:
prossimità e semplicità. Essere vicini ai clienti vuol dire essere
attenti alle loro reali esigenze, adeguando il nostro modello di
business divisionale, affinchè servirli meglio significhi anche
facilitarli il più possibile nel rapportarsi con noi.
”
Cari Azionisti,
l’anno appena trascorso ci ha visti impegnati in un intenso
sforzo di trasformazione e di adattamento ad un contesto di
mercato complesso ed in rapida evoluzione. L’osservazione
critica del nostro modo di essere e di agire è stata il
primo passo per dare l’avvio ad un deciso processo
di rinnovamento della nostra identità e del nostro
approccio al cliente, intorno al quale da oggi dovrà
ruotare tutto il nostro modo di fare banca.
L’economia globale è tecnicamente entrata in una
fase di ripresa, tuttavia la volatilità dei mercati
rimane accentuata a motivo dei forti elementi di
incertezza ancora presenti.
È dunque presto per abbassare l’attenzione:
i tassi di interesse sono mantenuti
eccezionalmente bassi, mentre le banche
centrali continuano a sostenere la liquidità
e al tempo stesso cominciano a disegnare le
prossime strategie di uscita. Tempi e modi del
loro disimpegno saranno cruciali per la ripresa
dell’economia e della redditività del sistema
bancario, attualmente sotto pressione a causa di
attivi qualitativamente deteriorati, di ricavi compressi
e di una provvista di capitale divenuta da tempo
onerosa.
Il nuovo quadro regolamentare che si sta delineando
all’orizzonte, tuttora materia di confronto fra regolatori e
attori del mondo finanziario, potrà essere a mio avviso
uno strumento importante per il recupero della fiducia nel
sistema finanziario e nell’industria bancaria. Ciò non toglie
18
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
che stabilità, trasparenza e sostenibilità saranno temi chiave
sui quali banche e istituzioni finanziarie dovranno investire in
prima persona per recuperare credibilità e reputazione.
Questi sono i fatti. Ai quali abbiamo risposto proattivamente
interrogandoci sulle nostre priorità, sui nostri scopi e sul
significato di essere uno dei principali gruppi bancari in
Europa. La risposta a tutte queste domande è nella nuova
mission di Gruppo, assertrice di un grande sforzo comune
per ridisegnare il modo in cui ci rapportiamo ai clienti, per
mantenerne la fiducia e per generare valore sostenibile nel
tempo.
Centralità del cliente per noi si traduce in due parole:
prossimità e semplicità. Essere vicini ai clienti vuol dire essere
attenti alle loro reali esigenze, adeguando il nostro modello di
business divisionale, affinchè servirli meglio significhi anche
facilitarli il più possibile nel rapportarsi con noi.
Ciò vale per tutti i nostri clienti, ovunque essi siano, perchè
Europea è la nostra dimensione geografica, Europee sono
le nostre radici ed Europea deve essere anche la nostra
mentalità.
“ONE4C” (“One for Clients, Insieme per i Clienti”) è l’iniziativa
più importante intrapresa nel 2009 per promuovere questo
cambiamento culturale.
Essa indirizza le nostre azioni verso una maggiore vicinanza ai
nostri clienti, interni ed esterni, ed ai territori in cui operiamo,
da realizzarsi, da un lato, investendo in una maggiore
specializzazione e migliorando i nostri processi, dall’altro,
rafforzando i ruoli e investendo nella crescita delle persone
che quotidianamente sono a contatto con la clientela.
Tuttavia, essere vicini ai clienti significa anche sostenerli nei
momenti difficili. Per questo motivo nel 2009 abbiamo avviato
iniziative specifiche rivolte a famiglie e imprese in temporanea
difficoltà.
del 2009 il programma ha assistito oltre 16.000 imprese con
un’esposizione complessiva di circa 1,3 miliardi di euro.
Vogliamo, inoltre, dare garanzie ai nostri stakeholder. La
migliore che possiamo offrire loro è la nostra solidità, oggi
rafforzata grazie alla riduzione del peso delle attività non
strategiche, al recupero di efficienza, nonché all’aumento di
capitale lanciato nel 2009 e chiuso all’inizio di quest’anno.
Abbiamo scelto di rivolgerci al mercato e il successo
dell’operazione dimostra come, durante un anno certamente
non facile, abbiamo saputo salvaguardare la nostra
reputazione e il nostro buon nome, conservando la fiducia dei
nostri investitori.
È ancora presto perché ci si possa attendere un ritorno alla
normalità. Sebbene numerosi saranno ancora i fattori di
incertezza che dovremo affrontare nel 2010, i risultati fin qui
raggiunti grazie all’impegno di tutti i colleghi del Gruppo e al
vostro sostegno attivo mi permettono di guardare al futuro con
fiducia.
Importanti sfide ci aspettano lungo il percorso che abbiamo
appena intrapreso, ma sono consapevole che abbiamo la
determinazione, le capacità, gli strumenti, ma soprattutto le
persone, per portarlo avanti con successo.
Alessandro Profumo
AMMINISTRATORE DELEGATO
Per le prime abbiamo lanciato “Insieme 2009”, offrendo
loro la possibilità di sospendere, senza costi, le rate di
rimborso dei mutui fino a 12 mesi. Per le seconde, in
particolare per le imprese di piccola e media dimensione
- motore della crescita - abbiamo avviato iniziative di
sostegno dedicate, fra cui “Impresa Italia” e “SOS Impresa
Italia”. Quest’ultima a supporto delle piccole imprese
strutturalmente sane ma a rischio di chiusura a causa
dell’attuale situazione congiunturale. Negli ultimi quattro mesi
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
19
Strategia e risultati
Principali risultati del 2009
Il Gruppo UniCredit nell’esercizio 2009: rafforzamento della struttura dello stato
patrimoniale, costante miglioramento dei costi, utile netto a 1.702 milioni.
ESERCIZIO
2009
Utile netto di pertinenza del Gruppo a
1.702 milioni.
Margine di intermediazione a
27.572 milioni, +2,6% a/a.
Risultato di gestione a 12.248 milioni,
+20,3% a/a.
Rafforzamento della struttura dello stato
patrimoniale: riduzione di totale attivo,
attività di negoziazione e esposizione
interbancaria netta, miglioramento del
leverage ratio.
Rafforzamento del capitale: Core Tier 1 ratio
in crescita a 7,62%, +104 pb rispetto a
dicembre 2008 post CASHES.
Pro - forma con l’aumento di capitale
completato con successo a febbraio 2010:
Core Tier 1 ratio 8,47%.
Costante miglioramento dei costi operativi:
-8,2% a/a; rapporto Costi/Ricavi al 55,6%.
Dividendo 2009 di 0,03 euro per azione.
22009
009
20
Relazioni e B
Bilancio
ancio
cio Consolidato 2009 · UniCredit Group
QUARTO
TRIMESTRE 2009
Utile netto di pertinenza del Gruppo a
371 milioni, da 394 milioni nel terzo
trimestre 2009.
Margine di intermediazione a 6.443 milioni,
con trend trimestrale in crescita delle
commissioni nette, e, coerentemente con il
trend del settore, minore risultato netto della
negoziazione, copertura e fair value.
Costi operativi a 3.803 milioni, ancora in
flessione trim/trim.
Accantonamenti su crediti a 2.068 milioni,
con costo del rischio in diminuzione per il
secondo trimestre consecutivo a 146 pb.
Risultato di gestione a 2.640 milioni, in
flessione per effetto di minori proventi netti
della negoziazione, copertura e fair value
rispetto al terzo trimestre 2009.
21 pb di Core Tier 1 ratio generati nel
trimestre; ratio patrimoniali in crescita di
7 pb anche includendo l’effetto del
dividendo, contabilizzato interamente nel
quarto trimestre.
Nota alla Relazione e al Bilancio
Aspetti generali
Il Bilancio consolidato del Gruppo UniCredit al 31 dicembre
2009 è redatto in base ai principi contabili internazionali
IAS/IFRS, secondo quanto disposto dalle istruzioni della Banca
d’Italia contenute nella circolare n. 262 del 22 dicembre 2005.
Queste istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli schemi di
bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché la Nota
integrativa.
Si segnala che in data 18 novembre 2009 è stato emanato
il primo aggiornamento della circolare Banca d’Italia
n. 262/2005, che ha recepito le modifiche nel frattempo
intervenute nei principi contabili internazionali IAS/IFRS ed
avvicinato maggiormente gli schemi di bilancio bancari a
quelli di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede europea
(FINREP). Si veda in proposito la Parte A - Politiche contabili
del bilancio consolidato.
Il Bilancio consolidato è costituito dagli schemi dello
Stato patrimoniale, del Conto economico, dal Prospetto
della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni
del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario, dalla Nota
integrativa e dagli Allegati ed è inoltre corredato da una
Relazione sull’andamento della gestione, sui risultati economici
conseguiti e sulla situazione finanziaria del Gruppo.
Inoltre, il presente fascicolo risulta completato con:
• l’Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art.
81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio
1999 e successive modifiche e integrazioni;
• la Relazione della Società di revisione ai sensi dell’art. 156
del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n.58.
Sul sito web di UniCredit sono inoltre disponibili i comunicati
stampa relativi ai fatti di rilievo del periodo e la presentazione
effettuata al mercato sui risultati del periodo.
Ai sensi dell’art 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo
24 febbraio 1998 n. 58, la “Relazione sul governo societario e
gli assetti proprietari” è disponibile nella sezione “Governance”
del sito internet di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/
Governance/corporate_governance_report.htm).
Come ricordato anche nelle Avvertenze alla Relazione sulla
gestione, l’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti
nella Relazione sulla gestione, nonché fra quest’ultima
e il Bilancio consolidato, dipende esclusivamente dagli
arrotondamenti.
Principi generali di redazione
della Relazione sulla gestione
La Relazione sull’andamento della gestione - avuta come
sempre presente l’esigenza di garantire sul piano formale
e nel contenuto la dovuta chiarezza e la veritiera e corretta
rappresentazione - comprende l’informativa fornita secondo
i criteri delle relazioni trimestrali dei periodi precedenti con
schemi riclassificati sintetici di stato patrimoniale e conto
economico predisposti secondo i criteri utilizzati in precedenza
- il cui raccordo puntuale con quelli obbligatori di bilancio
è riportato in allegato al Bilancio in aderenza con quanto
richiesto dalla Consob con comunicazione n. 6064293 del
28 luglio 2006 - e nelle altre rendicontazioni periodiche
infrannuali.
La Relazione è corredata da alcune tabelle (Principali dati del
Gruppo, Schemi di bilancio riclassificati, Evoluzione Trimestrale,
Confronto quarto trimestre 2009/2008, Risultati per settore di
attività, Dati storici del Gruppo, L’azione UniCredit) nonché da
un commento sui “Risultati e andamento della gestione”.
Criteri di riclassificazione degli schemi
sintetici di stato patrimoniale
e conto economico
Le principali riclassificazioni - i cui importi sono riportati in
modo analitico negli schemi di raccordo in allegato al presente
fascicolo - hanno riguardato:
Stato patrimoniale
• l’aggregazione nella voce” Investimenti finanziari” delle voci
di bilancio “Attività finanziarie valutate al fair value”, “Attività
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
21
Strategia e risultati
Nota alla Relazione e al Bilancio (S
EGUE)
finanziarie disponibili per la vendita”, “Attività finanziarie
detenute fino alla scadenza” e “Partecipazioni”;
• il raggruppamento in unica voce denominata “Coperture”,
sia nell’attivo che nel passivo di bilancio delle voci “Derivati
di copertura” e “Adeguamento di valore delle attività
finanziarie oggetto di copertura generica”;
• l’aggregazione in unica voce “Raccolta da clientela e
titoli” dell’ammontare di “Debiti verso clientela” e “Titoli in
circolazione”;
• l’inclusione delle voci di bilancio “Trattamento di fine
rapporto del personale” e “Riserve tecniche” nella voce
“Altre passività”.
Conto economico
• i dividendi e altri proventi comprendono gli utili (perdite)
delle partecipazioni valutate al patrimonio netto ed
escludono i dividendi su azioni detenute per negoziazione,
classificati insieme al risultato dell’attività di negoziazione,
di copertura e delle attività e passività valutate al fair value;
• il saldo altri proventi/oneri comprende il risultato della
gestione assicurativa e gli altri oneri/proventi di gestione con
l’esclusione dei recuperi di spesa classificati a voce propria;
• le spese per il personale, le altre spese amministrative, le
rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
e gli accantonamenti per rischi ed oneri sono presentati
al netto degli oneri di integrazione relativi alle operazioni
di riorganizzazione conseguenti all’integrazione dei Gruppi
HVB e Capitalia, evidenziati a voce propria. Dalle rettifiche
di valore su immobilizzazioni materiali sono esclusi gli
impairment e le riprese di valore relativi a immobili detenuti
per investimento, classificati nei profitti netti da investimenti;
• i profitti netti da investimenti comprendono gli utili/perdite
e le rettifiche/riprese di valore sulle attività finanziarie
disponibili per la vendita e sulle attività finanziarie detenute
fino a scadenza, oltre agli utili/perdite delle partecipazioni e
da cessione di investimenti.
Modifiche apportate per consentire
un confronto omogeneo
Relativamente agli schemi riclassificati, le operazioni
intervenute nell’esercizio 2008 non permettono una
omogenea comparazione con i dati trimestrali pubblicati
nell’anno precedente. Al fine di poter effettuare un confronto
significativo tra i periodi, i dati patrimoniali relativi ai trimestri
dell’esercizio 2008 sono stati riesposti per tener conto:
• del completamento, presentato con il bilancio 2008, della
PPA (“Purchase Price Allocation”) relativa all’operazione di
aggregazione;
• della riclassificazione dell’interessenza in Mediobanca
SpA da “Attività finanziarie disponibili per la vendita” a
“Partecipazioni” coerentemente con la rilevata evoluzione
degli assetti di governance della partecipata.
I dati al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati
anche per la riclassifica, nell’ambito del Patrimonio di pertinenza
del Gruppo, delle “riserve da valutazione attività disponibili per
la vendita e di cash-flow hedge” relative alle società valutate al
patrimonio netto alla voce “Capitale e riserve”.
Con la stessa finalità di coerenza e comparazione, i dati
economici riferiti ai trimestri 2008 sono stati rideterminati per
il completamento della PPA. Si precisa, peraltro, che la tabella
“Evoluzione trimestrale” pubblicata in occasione del bilancio
2008 comprendeva già gli effetti del completamento della PPA.
Si segnala inoltre che, a partire dal settembre 2009, il conto
economico riclassificato è stato allineato ai dati contabili
lasciando il risultato dell’attività di private equity nei “Profitti
netti da investimenti” anziché nel “Risultato di negoziazione,
copertura e fair value”, modificando conseguentemente i
dati riclassificati trimestrali pubblicati del primo e secondo
trimestre 2009 e quelli dell’anno precedente.
Relativamente agli schemi obbligatori, nel patrimonio del
Gruppo, a partire dalle esistenze iniziali al 1 gennaio 2008, si
è provveduto a riclassificare le differenze di cambio relative ad
investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture),
trasferite dalla voce 170 “Riserve” alla voce 140 “Riserve da
valutazione”.
22
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Area di consolidamento
Risultati per settore di attività
Nel corso dell’esercizio 2009 non si sono registrate
significative variazioni nell’area di consolidamento; comunque i
dati sono stati riesposti, ove necessario, su basi omogenee per
tenere conto delle variazioni intervenute nell’area stessa, nel
perimetro operativo, nonché delle riclassificazioni delle attività
in via di dismissione ai sensi dell’IFRS 5.
Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 il Gruppo UniCredit è
stato interessato da alcune modifiche al modello organizzativo
che hanno portato, in particolare, alla costituzione di tre aree
strategiche (Strategic Business Area - SBA): (i) Retail, (ii)
Corporate & Investment Banking e Private Banking (CIB&PB),
(iii) Global Banking Services (GBS), poste sotto la diretta
responsabilità dei rispettivi Deputy CEO.
Le variazioni intervenute nell’area di consolidamento si
riferiscono a 19 società consolidate integralmente che sono
passate da 660 nel 2008 a 679 del 2009, mentre le società
consolidate proporzionalmente sono passate da 18 del 2008 a
17 del 2009.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili - Sezione 3 Area e metodi
di consolidamento e Parte B - Informazioni sullo Stato
patrimoniale consolidato - Attivo - Sezione 10
Le partecipazioni (voce 100).
Attività non correnti e gruppi
di attività in via di dismissione
Le principali attività riclassificate in base al principio contabile
IFRS 5 tra le attività non correnti e i gruppi di attività in via
di dismissione, nella situazione patrimoniale al 31 dicembre
2009 sono principalmente quelle relative alla partecipazione in
IRFIS Mediocredito della Sicilia SpA.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota Integrativa - Parte
B - Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato - Attivo
Sezione 15.
Alle predette SBA fanno capo, in particolare, le Business
Unit (“BU”) - con esclusione dell’Asset Management
- che prendono il seguito delle precedenti Divisioni.
Riportano direttamente all’Amministratore Delegato (CEO)
i responsabili dell’ Asset Management e del programma
di divisionalizzazione dell’area CEE (CEE Divisionalization
Program) cui fa capo anche Poland’s Markets.
I risultati per settore di attività vengono peraltro presentati
e commentati sulla base della seguente articolazione,
correntemente utilizzata nella reportistica direzionale
per il controllo dei risultati del Gruppo: Retail, Corporate
& Investment Banking (che consolida le precedenti
divisioni Corporate Banking e MIB), Private Banking, Asset
Management, Central & Eastern Europe e Poland’s Markets.
I risultati di conto economico vengono forniti per le macrovoci
dello schema riclassificato fino all’utile dell’operatività
corrente, tranne per CEE e Poland’s Markets, per i quali si
fornisce anche il risultato dopo le imposte.
I risultati per il CIB sono stati presentati per la prima volta a
partire dal terzo trimestre 2009. Si ricorda, inoltre, che nel
primo semestre 2009 l’attribuzione della responsabilità del
coordinamento funzionale dell’Asset Gathering era passata
dal Private Banking al Retail. I conti economici dei periodi
precedenti sono stati ricostruiti per tener conto di tali variazioni
di perimetro.
Per ulteriori informazioni sui settori di attività si rinvia
sia alla Relazione sulla gestione che alla Nota Integrativa Parte L - Informativa di settore.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
23
Mladen Cvijetić,
Milcodoo Trn
Cliente Retail
Bosnia-Erzegovina
ormai da molti
«anniUletilizzo
linee di credito
revolving di UniCredit Bank
Banja Luka. Lo scorso anno,
la mia azienda aveva
l’esigenza di prestare garanzie
immediate a un nuovo
fornitore in Serbia. In quel
periodo, tuttavia, mi trovavo
per affari in Repubblica Ceca.
Il mio consulente bancario
si è offerto di contattare
personalmente il fornitore
e trasmettergli una lettera
di intenti con l’avallo della
banca. Grazie al nostro
rapporto di fiducia reciproca,
la mia azienda non ha subito
alcuna perdita.»
È facile con
UniCredit.
Relazione sull’andamento della gestione
Principali dati del Gruppo
Schemi di Bilancio riclassificati
Stato Patrimoniale
Conto Economico
Evoluzione trimestrale
Stato Patrimoniale
Conto Economico
Confronto quarto trimestre 2009/2008
Conto Economico Riclassificato
Risultati per settori di attività
Dati storici del Gruppo
L’azione UniCredit
Risultati del Gruppo
Scenario macroeconomico, contesto bancario
e mercati finanziari
Scenario Internazionale
Contesto bancario e mercati finanziari
Principali risultati e performance del periodo
Capital and Value Management
Principi di creazione di valore e allocazione del capitale
Ratio patrimoniali
Il patrimonio
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail
Corporate & Investment Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
CEE e Poland’s Markets
Central Eastern Europe (CEE)
Poland’s Markets
Global Banking Services
Altre informazioni
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo
ed altre operazioni societarie
Rafforzamento patrimoniale
Il progetto ONE4C
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
ed evoluzione prevedibile della gestione
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
Evoluzione prevedibile della gestione
26
28
28
29
30
30
31
32
32
33
34
35
36
36
36
37
39
47
47
47
48
49
50
59
66
71
75
75
83
86
92
92
92
99
100
101
101
102
Avvertenze
Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali:
• linea (-) quando il fenomeno non esiste;
• due punti (..) o (n.s.) quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa
dell’ordine minimo considerato o risultano comunque non significativi;
• n.d. quando il dato non è disponibile.
Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in milioni di euro.
L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella relazione sulla gestione, nonché
fra quest’ultima e il Bilancio consolidato, dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
25
Relazione sull’andamento della gestione
Principali dati del Gruppo
(milioni di €)
Dati Economici
ESERCIZIO
2009
Margine d'intermediazione
di cui: - margine di interesse
- commissioni nette
Costi operativi
Risultato di Gestione
Utile lordo dell'operatività corrente
Utile netto di pertinenza del Gruppo
27.572
17.616
7.780
15.324
12.248
3.300
1.702
2008
VARIAZIONE
26.877
19.385
9.093
16.692
10.185
5.458
4.012
+ 2,6%
- 9,1%
- 14,4%
- 8,2%
+ 20,3%
- 39,5%
- 57,6%
(milioni di €)
Dati Patrimoniali
CONSISTENZE AL
Totale attivo
Attività finanziarie di negoziazione
Crediti verso Clientela
di cui: - crediti deteriorati
Passività finanziarie di negoziazione
Raccolta da clientela e titoli
di cui: - clientela
- titoli
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
928.760
133.894
564.986
31.049
114.045
596.396
381.623
214.773
59.689
1.045.612
204.890
612.480
19.828
165.335
591.290
388.831
202.459
54.999
- 11,2%
- 34,7%
- 7,8%
+ 56,6%
- 31,0%
+ 0,9%
- 1,9%
+ 6,1%
+ 8,5%
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
165.062
155.000
9.799
4.696
5.103
174.519
163.991
10.251
5.045
5.206
-9.457
-8.991
-452
-349
-103
I dati sono riferiti agli schemi di stato patrimonale e conto economico riclassificati.
Dati di Struttura
DATI AL
Numero dipendenti 1
Numero dipendenti (pro-quota le società consolidate proporzionalmente)
Numero sportelli 2
di cui: - Italia
- Estero
1. “Full time equivalent” (FTE): personale conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall’azienda presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo
Koç Financial Services, sono incluse al 100%.
2. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono considerate al 100%.
26
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Indici di Redditività
ESERCIZIO
EPS (€) 1
ROE 2
Cost/income ratio
EVA (milioni di €) 3
2009
2008
VARIAZIONE
0,10
3,8%
55,6%
-1.992
0,26
9,5%
62,1%
-252
-0,16
- 5,7
- 6,5
- 1.740
1. Il dato relativo all’EPS del 2008, pubblicato in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008, pari a 0,30 euro, si è modificato in 0,26 euro per l’incremento del numero di azioni rivenienti
dall’aumento di capitale gratuito (IAS 33 § 28). Per il 2009 ai fini del calcolo dell’EPS, l’utile netto di esercizio pari a 1.702 milioni si è modificato in 1.571 milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio
netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes.
2. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto dell’avviamento iscritto
nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell’IFRS 3.
3. EVA: Economic Value Added, calcolato come differenza tra NOPAT (risultato netto operativo dopo le tasse) e il costo del capitale. I dati 2008 sono stati ricostruiti per tenere conto delle variazioni intervenute nella
metodologia di calcolo.
Indici di Rischiosità
DATI AL
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
2,25%
5,50%
1,71%
3,24%
0,54
2,26
POST AUMENTO
DI CAPITALE
ANTE AUMENTO
DI CAPITALE
POST AUMENTO
DI CAPITALE
ANTE AUMENTO
DI CAPITALE
58.257
452.388
8,47%
12,88%
54.372
452.388
7,62%
12,02%
57.542
512.532
6,58%
11,23%
54.544
512.532
6,00%
10,64%
Crediti in sofferenza netti / crediti verso clientela
Crediti deteriorati netti / crediti verso clientela
Patrimonio e Coefficienti di Vigilanza
DATI AL 31.12.2008 1
DATI AL 31.12.2009
Patrimonio di vigilanza (milioni di euro)
Totale attività ponderate per il rischio (milioni di euro)
Core Tier 1 Ratio
Patrimonio totale Vigilanza/Totale attività ponderate
1. Dati ricostruiti per tener conto dell’attribuzione a patrimonio supplementare della quota di riserva di traslazione cambi afferente gli investimenti netti esteri, il ricomputo delle deduzioni per variazioni di “fair value”
dovute a cambiamenti del proprio merito creditizio e il ricalcolo della componente infragruppo dei prestiti subordinati.
I dati 2009 Post Aumento di Capitale considerano l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009 e concluso il 24 febbraio 2010.
Ratings
Fitch Ratings
Moody's Investors Service
Standard & Poor's
DEBITO
A BREVE
DEBITO
A MEDIO LUNGO
OUTLOOK
F-1
P-1
A-1
A
Aa3
A
NEGATIVO
STABILE
STABILE
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
27
Relazione sull’andamento della gestione
Schemi di Bilancio riclassificati
Stato Patrimoniale
(milioni di €)
Stato Patrimoniale Consolidato
CONSISTENZE AL
ATTIVO
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie di negoziazione
VARIAZIONE
31.12.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
11.987
7.652
+ 4.335
+ 56,7%
133.894
204.890
- 70.996
- 34,7%
Crediti verso banche
78.269
80.827
- 2.558
- 3,2%
Crediti verso clientela
564.986
612.480
- 47.494
- 7,8%
Investimenti finanziari
64.273
65.222
- 949
- 1,5%
Coperture
13.786
8.710
+ 5.076
+ 58,3%
Attività materiali
12.089
11.936
+ 153
+ 1,3%
Avviamenti
20.491
20.889
- 398
- 1,9%
Altre attività immateriali
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre attività
Totale dell'attivo
5.332
5.593
- 261
- 4,7%
12.577
12.392
+ 185
+ 1,5%
622
1.030
- 408
- 39,6%
10.454
13.991
- 3.537
- 25,3%
928.760
1.045.612
- 116.852
- 11,2%
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
VARIAZIONE
31.12.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
Debiti verso banche
106.800
177.677
- 70.877
- 39,9%
Raccolta da clientela e titoli
596.396
591.290
+ 5.106
+ 0,9%
Passività finanziarie di negoziazione
114.045
165.335
- 51.290
- 31,0%
1.613
1.659
- 46
- 2,8%
Passività finanziarie valutate al fair value
Coperture
12.679
9.323
+ 3.356
+ 36,0%
Fondi per rischi ed oneri
7.983
8.049
- 66
- 0,8%
Passività fiscali
6.451
8.229
- 1.778
- 21,6%
312
537
- 225
- 41,9%
19.590
25.272
- 5.682
- 22,5%
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
Altre passività
Patrimonio di pertinenza di terzi
3.202
3.242
- 40
- 1,2%
Patrimonio di pertinenza del Gruppo:
59.689
54.999
+ 4.690
+ 8,5%
- capitale e riserve
57.671
51.647
+ 6.024
+ 11,7%
316
-660
+ 976
- 147,9%
- riserve di valutazione attività disponibili
per la vendita e di Cash-flow hedge
- utile netto
Totale del passivo e del patrimonio netto
1.702
4.012
- 2.310
- 57,6%
928.760
1.045.612
- 116.852
- 11,2%
Nota:
I dati al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati anche per la riclassifica, nell’ambito del Patrimonio di pertinenza del Gruppo, delle “riserve da valutazione attività disponibili per la vendita e di cash-flow hedge”
relative alle società valutate al patrimonio netto alla voce “Capitale e riserve”.
28
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Conto Economico
(milioni di €)
Conto Economico Consolidato
ESERCIZIO
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
NORMALIZZATA 1
17.304
18.373
- 1.069
- 5,8%
- 1,9%
312
1.012
- 700
- 69,2%
- 69,6%
17.616
19.385
- 1.769
- 9,1%
- 5,4%
Commissioni nette
7.780
9.093
- 1.313
- 14,4%
- 10,7%
Risultato negoziazione, copertura e fair value
1.803
-1.969
+ 3.772
n.s.
n.s.
373
368
+5
+ 1,4%
+ 15,2%
9.956
7.492
+ 2.464
+ 32,9%
+ 39,9%
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
27.572
26.877
+ 695
+ 2,6%
+ 7,2%
Spese per il personale
-9.098
-9.918
+ 820
- 8,3%
- 5,8%
Altre spese amministrative
-5.408
-6.019
+ 611
- 10,2%
- 7,0%
463
557
- 94
- 16,9%
- 16,8%
-1.281
-1.312
+ 31
- 2,4%
+ 1,6%
-15.324
-16.692
+ 1.368
- 8,2%
- 5,3%
12.248
10.185
+ 2.063
+ 20,3%
+ 27,5%
-
-750
+ 750
- 100,0%
- 100,0%
Accantonamenti per rischi ed oneri
-609
-344
- 265
+ 77,0%
+ 71,7%
Oneri di integrazione
-258
-140
- 118
+ 84,3%
+ 91,1%
-8.313
-3.700
- 4.613
+ 124,7%
+ 131,7%
232
207
+ 25
+ 12,1%
+ 6,1%
3.300
5.458
- 2.158
- 39,5%
- 30,9%
Imposte sul reddito del periodo
-1.009
-627
- 382
+ 60,9%
+ 71,2%
UTILE (PERDITA) DI PERIODO
2.291
4.831
- 2.540
- 52,6%
- 44,0%
-332
-518
+ 186
- 35,9%
- 25,7%
1.959
4.313
- 2.354
- 54,6%
- 46,2%
-257
-301
+ 44
- 14,6%
- 13,9%
1.702
4.012
- 2.310
- 57,6%
- 48,7%
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
Margine d'interesse
Saldo altri proventi/oneri
Proventi di intermediazione e diversi
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
Costi operativi
RISULTATO DI GESTIONE
Rettifiche di valore su avviamenti
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti
per garanzie e impegni
Profitti netti da investimenti
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
Utile di pertinenza di terzi
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA
Effetti economici della "Purchase Price Allocation" 2
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
Note:
I dati del 2008 pubblicati in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008 si sono modificati per effetto della riclassifica dei risultati economici dell’attività di private equity da “risultato di negoziazione,
copertura e fair value” a “profitti netti da investimenti”.
Si segnala inoltre che anche i dati del 2009 tengono conto della riclassifica dei risultati economici dell’attività di private equity.
1. Variazioni a cambi e perimetri costanti.
2. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
29
Relazione sull’andamento della gestione
Evoluzione trimestrale
Stato Patrimoniale
(milioni di €)
Stato Patrimoniale Consolidato
CONSISTENZE AL
ATTIVO
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie di negoziazione
31.12.2009
30.09.2009
CONSISTENZE AL
30.06.2009
31.03.2009
31.12.2008
30.09.2008
30.06.2008
31.03.2008
11.987
6.442
6.514
5.674
7.652
5.621
4.757
5.649
133.894
145.519
157.122
197.344
204.890
171.791
201.325
209.214
Crediti verso banche
78.269
97.288
93.088
81.317
80.827
112.558
120.832
105.806
Crediti verso clientela
564.986
565.457
585.087
600.672
612.480
623.725
598.040
588.023
Investimenti finanziari
64.273
67.397
63.425
63.011
65.222
67.247
63.718
65.572
Coperture
13.786
14.442
12.980
13.634
8.710
4.722
2.366
2.861
Attività materiali
12.089
11.805
12.198
12.014
11.936
11.955
11.989
11.962
Avviamenti
20.491
20.381
20.412
20.494
20.889
22.324
21.666
20.754
5.332
5.259
5.351
5.414
5.593
5.775
5.730
5.807
12.577
12.323
12.034
12.798
12.392
10.984
11.104
11.077
622
590
2.932
2.880
1.030
3.342
3.895
4.498
Altre attività immateriali
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività
in via di dismissione
Altre attività
Totale dell'attivo
10.454
10.806
11.569
13.042
13.991
12.894
14.730
13.842
928.760
957.709
982.712
1.028.294
1.045.612
1.052.938
1.060.152
1.045.065
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
CONSISTENZE AL
31.12.2009
30.09.2009
30.06.2009
31.03.2009
31.12.2008
30.09.2008
30.06.2008
31.03.2008
Debiti verso banche
106.800
124.112
142.891
163.524
177.677
183.678
186.326
166.200
Raccolta da clientela e titoli
596.396
590.103
590.684
577.062
591.290
639.814
639.809
632.465
Passività finanziarie di negoziazione
114.045
128.669
135.340
169.584
165.335
118.865
121.879
128.422
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Passività finanziarie valutate al fair value
Coperture
1.613
1.647
1.633
1.688
1.659
1.842
1.703
1.858
12.679
13.268
10.875
12.560
9.323
5.897
5.483
7.210
Fondi per rischi ed oneri
7.983
8.175
8.142
7.773
8.049
8.304
8.333
9.116
Passività fiscali
6.451
6.587
6.213
8.846
8.229
6.810
6.652
7.505
312
298
2.544
2.534
537
2.581
2.721
3.121
19.590
22.442
23.513
24.318
25.272
24.980
27.239
26.208
3.202
3.108
2.984
3.147
3.242
3.531
3.996
4.869
Passività associate a gruppi di attività
in via di dismissione
Altre passività
Patrimonio di pertinenza di terzi
Patrimonio di pertinenza del Gruppo:
59.689
59.300
57.893
57.258
54.999
56.636
56.011
58.091
- capitale e riserve
57.671
57.564
57.469
57.506
51.647
54.088
53.922
56.676
316
405
-513
-695
-660
-959
-886
352
1.702
1.331
937
447
4.012
3.507
2.975
1.063
928.760
957.709
982.712
1.028.294
1.045.612
1.052.938
1.060.152
1.045.065
- riserve di valutazione attività disponibili
per la vendita e di Cash-flow hedge
- utile netto
Totale del passivo
e del patrimonio netto
Nota:
I dati trimestrali del 2008 pubblicati in occasione delle singole trimestrali precedenti sono stati modificati per effetto:
• del completamento della PPA (Puchase Price Allocation);
• della riclassificazione dell’interessenza in Mediobanca Spa da “Attività finanziarie disponibili per la vendita” a “Partecipazioni”.
I dati al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati anche per la riclassifica, nell’ambito del Patrimonio di pertinenza del Gruppo, delle “riserve da valutazione attività disponibili per la vendita e di cash-flow
hedge” relative alle società valutate al patrimonio netto alla voce “Capitale e riserve”.
30
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Conto Economico
(milioni di €)
Conto Economico Consolidato
2009
2008
4° TRIM.
3° TRIM.
2° TRIM.
1° TRIM.
4° TRIM.
3° TRIM.
2° TRIM.
1° TRIM.
4.017
3.927
4.710
4.650
4.823
4.688
4.400
4.462
91
63
104
54
433
223
280
76
4.108
3.990
4.814
4.704
5.256
4.911
4.680
4.538
2.114
1.931
1.889
1.846
2.090
2.201
2.342
2.460
152
715
1.029
-93
-1.239
-524
478
-684
69
95
104
105
-11
157
88
134
2.335
2.741
3.022
1.858
840
1.834
2.908
1.910
6.443
6.731
7.836
6.562
6.096
6.745
7.588
6.448
Spese per il personale
-2.277
-2.276
-2.249
-2.296
-2.385
-2.467
-2.570
-2.496
Altre spese amministrative
-1.321
-1.337
-1.426
-1.324
-1.576
-1.478
-1.506
-1.459
145
107
112
99
140
114
169
134
-350
-325
-305
-301
-353
-326
-316
-317
-3.803
-3.831
-3.868
-3.822
-4.174
-4.157
-4.223
-4.138
2.640
2.900
3.968
2.740
1.922
2.588
3.365
2.310
-
-
-
-
-750
-
-
-
-232
-154
-155
-68
-165
-51
-77
-51
63
-12
-242
-67
-31
-18
-67
-24
-2.068
-2.164
-2.431
-1.650
-1.328
-1.074
-634
-664
Profitti netti da investimenti
217
181
-133
-33
194
-359
186
186
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ
CORRENTE
620
751
1.007
922
-158
1.086
2.773
1.757
Imposte sul reddito del periodo
-124
-188
-363
-334
849
-388
-631
-457
UTILE (PERDITA) DI PERIODO
496
563
644
588
691
698
2.142
1.300
Utile di pertinenza di terzi
-63
-103
-90
-76
-111
-104
-142
-161
UTILE NETTO DI PERTINENZA
DEL GRUPPO ANTE PPA
433
460
554
512
580
594
2.000
1.139
Effetti economici della
"Purchase Price Allocation" 1
-62
-66
-64
-65
-75
-62
-88
-76
UTILE NETTO DI PERTINENZA
DEL GRUPPO
371
394
490
447
505
532
1.912
1.063
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su
partecipazioni
Margine d'interesse
Commissioni nette
Risultato negoziazione, copertura
e fair value
Saldo altri proventi/oneri
Proventi di intermediazione e diversi
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali
Costi operativi
RISULTATO DI GESTIONE
Rettifiche di valore su avviamenti
Accantonamenti per rischi ed oneri
Oneri di integrazione
Rettifiche nette su crediti e su
accantonamenti per garanzie e impegni
Note:
I dati trimestrali del 2008 pubblicati in occasione delle trimestrali precedenti si sono modificati per effetto del completamento della PPA (“Purchase Price Allocation”). La modifica ha variato anche l’utile netto di
pertinenza del gruppo dei singoli trimestri. Si precisa peraltro che i dati della tabella “Evoluzione trimestrale” pubblicati in occasione del bilancio 2008 tenevano già conto dell’operazione in oggetto.
I dati trimestrali pubblicati in occasione delle trimestrali/semestrali precedenti, relativi al 2008 e 2009, sono stati inoltre modificati dalla riclassifica dei risultati dell’attività di private equity da “risultato di
negoziazione, copertura e fair value” a “profitti netti da investimenti”.
1. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
31
Relazione sull’andamento della gestione
Confronto quarto trimestre 2009/2008
Conto Economico
(milioni di €)
Conto Economico Riclassificato
4° TRIMESTRE
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
NORMALIZZATA 1
4.017
4.823
- 806
- 16,7%
- 14,3%
91
433
- 342
- 79,0%
- 82,5%
4.108
5.256
- 1.148
- 21,8%
- 20,2%
2.114
2.090
+ 24
+ 1,1%
+ 3,9%
152
-1.239
+ 1.391
n.s.
n.s.
69
-11
+ 80
n.s.
n.s.
2.335
840
+ 1.495
+ 178,0%
+ 183,8%
6.443
6.096
+ 347
+ 5,7%
+ 8,5%
Spese per il personale
-2.277
-2.385
+ 108
- 4,5%
- 3,1%
Altre spese amministrative
-1.321
-1.576
+ 255
- 16,2%
- 14,3%
145
140
+5
+ 3,6%
+ 4,3%
-350
-353
+3
- 0,8%
+ 2,0%
-3.803
-4.174
+ 371
- 8,9%
- 7,1%
2.640
1.922
+ 718
+ 37,4%
+ 41,3%
-
-750
+ 750
- 100%
- 100,0%
-232
-165
- 67
+ 40,6%
+ 40,6%
63
-31
+ 94
n.s.
n.s.
-2.068
-1.328
- 740
+ 55,7%
+ 61,5%
Profitti netti da investimenti
217
194
+ 23
+ 11,9%
+ 19,1%
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
620
-158
+ 778
n.s.
n.s.
Imposte sul reddito del periodo
-124
849
- 973
n.s.
n.s.
UTILE (PERDITA) DI PERIODO
496
691
- 195
- 28,2%
- 19,3%
Utile di pertinenza di terzi
-63
-111
+ 48
- 43,2%
- 31,7%
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA
433
580
- 147
- 25,3%
- 17,1%
Effetti economici della "Purchase Price Allocation" 2
-62
-75
+ 13
- 17,3%
- 15,8%
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
371
505
- 134
- 26,5%
- 17,3%
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
Margine d'interesse
Commissioni nette
Risultato negoziazione, copertura e fair value
Saldo altri proventi/oneri
Proventi di intermediazione e diversi
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
Costi operativi
RISULTATO DI GESTIONE
Rettifiche di valore su avviamenti
Accantonamenti per rischi ed oneri
Oneri di integrazione
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti
per garanzie e impegni
Note:
I dati del quarto trimestre del 2008 pubblicati in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008 si sono modificati per effetto della riclassifica dei risultati dell’attività di private equity da “risultato di
negoziazione, copertura e fair value” a “profitti netti da investimenti”.
1. Variazione a cambi e perimetro costanti.
2. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia.
32
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Risultati per settori di attività
(milioni di €)
Dati di sintesi per settore di attività
ASSET
MANAGEMENT
CENTRAL
EASTERN
EUROPE
(CEE)
POLAND’S
MARKETS
CAPOGRUPPO E
ALTRE SOCIETÀ
(INCLUSO
ELISIONI
E RETTIFICHE)
779
916
733
1.088
4.613
4.732
1.634
2.183
-66
16
27.572
26.878
-3.309
-3.484
-544
-554
-455
-508
-1.949
-2.223
-853
-1.060
-1.189
-1.252
-15.324
-16.692
2.821
3.855
6.724
2.991
236
363
278
581
2.664
2.509
780
1.123
-1.255
-1.236
12.248
10.185
Utile lordo operatività corrente
Esercizio 2009
945
Esercizio 2008
3.026
1.555
690
203
366
287
599
908
2.026
692
1.110
-1.290
-2.359
3.300
5.458
167.954
180.280
290.514
330.120
7.215
6.941
-
58.083
62.145
19.351
19.870
21.869
13.125
564.986
612.480
Raccolta diretta clientela e titoli
al 31 dicembre 2009
235.896
al 31 dicembre 2008
215.915
139.712
189.260
27.385
24.036
-
50.575
50.100
24.129
22.390
118.699
89.589
596.396
591.290
RWA totali
al 31 dicembre 2009
al 31 dicembre 2008
67.844
80.410
253.115
278.371
4.711
5.172
1.772
1.831
69.598
76.073
22.011
24.957
33.338
45.719
452.388
512.532
130
992
-480
-1.376
108
208
180
388
46
767
215
404
-2.191
-1.633
-1.992
-252
Cost/income ratio
Esercizio 2009
Esercizio 2008
71,4%
66,4%
33,0%
53,8%
69,8%
60,4%
62,0%
46,7%
42,3%
47,0%
52,2%
48,6%
n.s.
n.s.
55,6%
62,1%
Numero Dipendenti 2
al 31 dicembre 2009
al 31 dicembre 2008
49.476
52.233
14.694
15.711
3.002
3.077
1.962
2.165
52.337
56.066
20.270
21.406
23.321
23.861
165.062
174.519
RETAIL
CORPORATE &
INVESTMENT
BANKING
(CIB)
PRIVATE
BANKING
Dati economici
Margine di intermediazione
Esercizio 2009
Esercizio 2008
9.846
11.466
10.033
6.474
Costi operativi
Esercizio 2009
Esercizio 2008
-7.026
-7.612
Risultato di gestione
Esercizio 2009
Esercizio 2008
Dati patrimoniali
Crediti verso clientela
al 31 dicembre 2009
al 31 dicembre 2008
EVA 1
Esercizio 2009
Esercizio 2008
TOTALE
CONSOLIDATO
Nota:
I dati sono stati esposti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione, nonché della
riclassifica dei risultati dell’attività di Private Equity.
1. I dati 2008 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo.
2. “Full time equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
33
Relazione sull’andamento della gestione
Dati storici del Gruppo
UniCredit (già Unicredito Italiano S.p.A.) e l’omonimo gruppo di
società alla stessa facente capo nascono dalla integrazione, realizzata
nell’ottobre 1998, tra l’allora Credito Italiano S.p.A., fondato nel
1870 con il nome di Banca di Genova, e Unicredito S.p.A., holding
quest’ultima che deteneva le partecipazioni di controllo in Banca CRT,
CRV e Cassamarca. In virtù di tale integrazione, il gruppo Credito
Italiano ed il gruppo Unicredito hanno messo in comune la forza dei
rispettivi prodotti e la complementarietà della copertura geografica
allo scopo di competere più efficacemente sui mercati dei servizi
bancari e finanziari sia in Italia che in Europa, dando così vita al
Gruppo UniCredit. Fin dalla sua creazione, il Gruppo ha continuato
ad espandersi in Italia e nei Paesi dell’Europa dell’Est, sia tramite
acquisizioni, sia attraverso la crescita organica, consolidando il proprio
ruolo anche in settori di rilevante significatività al di fuori dell’Europa,
quali il settore dell’asset management negli Stati Uniti d’America.
Tale espansione é stata recentemente caratterizzata, in modo
particolare:
• dall’integrazione con il gruppo HVB, realizzata attraverso un’offerta
pubblica di scambio promossa da UniCredit in data 26 agosto
2005 per assumere il controllo di HVB e delle società facenti capo
alla stessa. A seguito di tale offerta, perfezionata nel corso del
2005, UniCredit ha infatti acquisito una quota pari al 93,93% del
capitale sociale di HVB;
• dall’integrazione con il gruppo Capitalia, realizzata mediante
fusione per incorporazione di Capitalia in UniCredit, divenuta
efficace a far data dal 1° ottobre 2007.
Dati storici del Gruppo 1999 - 2009
IAS/IFRS
Conto economico (milioni di €)
Margine di intermediazione
Margine di interesse
Proventi di intermediazione e diversi
Costi operativi
Risultato di gestione
Utile lordo dell'operatività corrente
Utile (perdita) d'esercizio
Utile netto di pertinenza del Gruppo
Stato patrimoniale (milioni di €)
Totale attivo
Crediti verso clientela
di cui: sofferenze
Raccolata da clientela e titoli
Patrimonio netto di pertinenza
del Gruppo
Indici di redditività (%)
ROE
Risultato di gestione/totale attivo
Cost/income ratio
DL 87/92
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2004
2003
2002
2001
2000
1999
27.572
17.616
9.956
-15.324
12.248
3.300
2.291
1.702
26.866
19.385
7.481
-16.692
10.174
5.458
4.831
4.012
25.893
14.843
11.050
-14.081
11.812
9.355
6.678
5.961
23.464
12.860
10.604
-13.258
10.206
8.210
6.128
5.448
11.024
5.645
5.379
-6.045
4.979
4.068
2.731
2.470
10.203
5.156
5.047
-5.701
4.502
3.238
2.239
2.069
10.375
5.200
5.175
-5.941
4.434
2.988
2.300
2.131
10.465
5.088
5.377
-5.703
4.762
3.257
2.090
1.961
10.099
5.127
4.972
-5.483
4.616
2.924
1.962
1.801
9.989
5.049
4.940
-5.263
4.726
3.212
1.954
1.454
9.318
4.747
4.571
-4.752
4.566
3.185
1.858
1.395
7.611
4.046
3.565
-4.146
3.465
2.271
1.640
1.287
928.760 1.045.612
564.986 612.480
12.692
10.464
596.396 591.290
1.021.758
574.206
9.932
630.533
823.284
441.320
6.812
495.255
787.284
425.277
6.861
462.226
260.909
139.723
2.621
155.079
265.855
144.438
2.621
156.923
238.256
126.709
2.373
135.274
213.349
113.824
2.104
126.745
208.388
117.622
1.822
127.320
202.656
115.157
2.005
118.006
168.927
101.577
2.174
107.071
59.689
54.999
57.724
38.468
35.199
14.373
14.036
13.013
12.261
9.535
8.644
7.708
3,8
1,32
55,6
9,5
0,97
62,1
15,6
1,16
54,4
16,7
1,24
56,5
15,6
0,63
54,8
15,7
1,73
55,9
17,9
1,67
57,3
17,7
2
54,5
17,2
2,16
54,3
18
2,27
52,7
19,2
2,25
51
20
2,05
54,5
Totale attivo
(miliardi `)
1.200
1.022
1.046
1.000
929
800
787
823
2005
2006
600
400
200
203
208
213
238
266
261
169
1999
2000
2001
2002
DL 87/92
2003
2004
2004
0
34
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
2007
IAS/IFRS
2008
2009
L’azione UniCredit
Informazioni sul titolo azionario
Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)
- massimo
- minimo
- medio
- fine periodo
Numero azioni (milioni di €)
- in circolazione a fine periodo 1
- con diritto godimento del dividendo
di cui: azioni di risparmio
- medio 1
Dividendo
- complessivo (milioni di €)
- unitario per azione ordinaria
- unitario per azione di risparmio
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2,769
0,634
1,902
2,358
5,697
1,539
3,768
1,728
7,646
5,131
6,541
5,659
6,727
5,564
6,161
6,654
5,864
4,082
4,596
5,819
4,421
3,805
4,083
4,225
4,425
3,144
3,959
4,303
5,255
3,173
4,273
3,808
5,865
3,202
4,830
4,494
16.779,7
18.329,5
24,2
15.810,8
13.368,1
13.372,7
21,7
13.204,6
13.278,4
13.195,3
21,7
11.071,6
10.351,3
10.357,9
21,7
10.345,2
10.303,6
10.342,3
21,7
6.730,3
6.249,7
6.338,0
21,7
6.303,6
6.316,3
6.316,3
21,7
-
6.296,1
6.296,1
21,7
-
5.046,4
5.131,1
21,7
-
550
0,030
0,045
(*)
(*)
(*)
3.431
0,260
0,275
2.486
0,240
0,255
2.276
0,220
0,235
1.282
0,205
0,220
1.080
0,171
0,186
995
0,158
0,173
724
0,141
0,156
1. Il numero di azioni è al netto delle azioni proprie.
(*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni mediante aumento di
capitale gratuito.
Indici di borsa
IAS/IFRS
Patrimonio netto (milioni di €)
Utile netto (milioni di €)
DL. 87/92
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2004
2003
2002
2001
59.689
54.999
57.690
38.468
35.199
14.373
14.036
13.013
12.261
9.535
1.702
4.012
5.901
5.448
2.470
2.069
2.131
1.961
1.801
1.454
Patrimonio netto per azione (€)
3,56
4,11
4,34
3,72
3,42
2,30
2,21
2,06
1,95
1,89
Price/ Book value
0,66
0,42
1,30
1,79
1,70
1,84
1,91
2,09
1,96
2,38
Earnings per share (€)
0,10
0,30
0,53
0,53
0,37
0,33
0,34
0,31
0,29
0,28
Payout ratio (%)
32,3
(*)
58,1
45,6
92,1
60,2
55,1
55,2
49,8
Dividendo azione ordinaria/
prezzo medio (%)
1,58
(*)
3,97
3,90
4,79
5,02
4,32
3,70
2,92
(*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni mediante aumento di
capitale gratuito.
Il dato relativo all’EPS del 2008, pubblicato in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008, pari a 0,30 euro, si è modificato in 0,26 euro per l’incremento del numero di azioni rivenienti dall’aumento
di capitale gratuito (IAS 33 § 28). Per il 2009 ai fini del calcolo dell’EPS, l’utile netto di esercizio pari a 1.702 milioni si è modificato in 1.571 milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al
contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes.
Utile per azione
(`)
0,60
0,53
0,53
0,50
0,40
0,30
0,28
0,31
0,29
0,34
0,33
0,37
0,30
0,20
0,10
0,10
0,00
2001
2003
2002
DL 87/92
2004
2004
2005
2006
2007
2008
2009
IAS/IFRS
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
35
Relazione sull’andamento della gestione
Risultati del Gruppo
Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari
Scenario Internazionale
USA/Eurozona
Il 2009 sembra essersi concluso con la fine della caduta libera
dell’attività economica che aveva caratterizzato i primi mesi
dell’anno. Il nuovo slancio fatto registrare dal commercio mondiale
ha infatti aiutato le maggiori economie a uscire dalla recessione.
Tuttavia, se da un lato, la ripresa globale è in corso e i rischi di una
ricaduta in recessione sono piuttosto limitati, nell’ultimo trimestre
dell’anno la crescita sembra aver perso slancio, poiché si sta
esaurendo l’effetto di quei fattori di natura temporanea su cui il
recente miglioramento dell’economia si è basato, almeno in parte.
Nelle maggiori economie sviluppate (USA, area euro, UK, Giappone) i
segnali di crescita “endogena” sono ancora scarsi e le prospettive di
consumi e investimenti rimangono deboli.
Nonostante il miglioramento degli ultimi due trimestri, il quadro
complessivo rimane connotato da una debolezza della domanda
privata il cui crollo diffuso verificatosi in maniera drammatica
soprattutto nella prima parte dell’anno ha pesato su tutte le
performance di crescita del 2009: negli Stati Uniti la contrazione del
PIL è stata pari al 2,5%, in area euro al 4%, mentre il Giappone ha
registrato la contrazione più pronunciata e pari al 5,3%.
In area euro, i principali fattori che hanno portato al recente
miglioramento dell’economia e contribuito alla crescita del PIL sono
stati le esportazioni nette e la ricostruzione delle scorte. La pausa
estiva, infatti, ha portato buone notizie sul fronte delle esportazioni:
l’economia mondiale ha assistito ad una ripresa nel volume degli
scambi - che in seguito al fallimento di Lehman Brothers erano
scesi ai minimi storici - a seguito delle politiche fiscali e monetarie
fortemente espansive messe in atto dai governi e dalle banche
centrali. I primi a mostrare i segnali di ripresa e a dare l’impulso
maggiore all’intensificazione degli scambi commerciali sono stati
i Paesi asiatici, in particolare la Cina, cui sono seguiti anche
Stati Uniti e area euro. A livello aggregato, in area euro, nel terzo
trimestre le esportazioni sono tornate a crescere del 3,1% su
base trimestrale, mentre le importazioni hanno messo a segno un
+3%. Le variazioni annue di queste componenti rimangono ancora
negative, ma migliori rispetto a quelle che hanno caratterizzato i
trimestri precedenti (-13,5% del terzo trimestre rispetto al -17,2%
del secondo per le esportazioni; -11,8% del terzo trimestre rispetto
al -14,3% del secondo per le importazioni). Va ricordato inoltre che
una caratteristica incoraggiante di questa ripresa è l’elevato livello di
sincronizzazione che ha aumentato le possibilità che a livello globale i
segnali di crescita si possano rafforzare a vicenda.
Il secondo fattore che sembra aver svolto un ruolo significativo nel
recupero degli ultimi mesi è dato dalla ricostruzione delle scorte: in
seguito alla crisi ed alla caduta della domanda senza precedenti, le
imprese avevano deciso di soddisfare la propria domanda facendo
ricorso al magazzino, provocando così un forte decumulo di scorte.
36
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Negli ultimi mesi, proprio a causa del livello estremamente basso
delle scorte, è probabile che si sia verificato un rapido aggiustamento
al rialzo della produzione finalizzato a soddisfare ogni ulteriore
aumento della domanda estera.
Gli investimenti sono rimasti il punto debole di questa fragile
congiuntura e proseguono su un sentiero di discesa ormai da
due anni in area euro (-0,7% nel 2008 e -10,8% nel 2009) e in
Giappone (-1,6% nel 2008 e -19,3% nel 2009), mentre negli Stati
Uniti il calo è stato vistoso soprattutto nel 2009 (-17,8%) dopo una
crescita moderata nel 2008 (1,8%). Le aziende stentano ancora
a ripartire con gli investimenti in conto capitale e questa difficoltà
persisterà per tutto il 2010.
Gli indicatori di attività economica provenienti dalle indagini di
fiducia delle imprese continuano invece ad indicare una tendenza al
miglioramento. Dopo essere crollate ai minimi storici e con una velocità
mai vista prima, le indagini di fiducia delle imprese hanno ripreso a
crescere e sono tornate su livelli che indicano espansione dell’attività
economica: ciò si è avuto grazie ai miglioramenti generalizzati e
consistenti in tutte le componenti. I miglioramenti più significativi si
sono registrati soprattutto nelle componenti riferite ai nuovi ordini che
in area euro sono ritornati ai livelli precedenti la crisi economica.
Per quanto riguarda l’indice PMI manifatturiero, nell’ottobre 2009 esso
è entrato in area espansiva e a dicembre ha registrato il 51,6, un livello
ormai lontano dal minimo di 33,5 fatto registrare a febbraio 2009.
Analogamente, negli Stati Uniti l’indice ISM manifatturiero è passato dal
35,6 di gennaio 2009 al 55,9 di dicembre.
Naturalmente, la crisi ha impattato molto anche sulle condizioni
del mercato del lavoro. La contrazione generalizzata dell’attività
produttiva ha comportato una severa riduzione dei posti di lavoro.
Nel 2009 il totale dei posti di lavoro persi dall’economia americana
ha raggiunto i 4,7 milioni (contro i 3,8 milioni del 2008).
Il deterioramento è stato molto significativo, ed ha portato ad un forte
aumento del tasso di disoccupazione, che ha raggiunto il 10%.
In area euro, il mercato del lavoro ha registrato una maggiore tenuta,
anche grazie a strumenti di sostegno all’occupazione che hanno
limitato la perdita di posti di lavoro. Inoltre, anche se si iniziano ad
intravedere i primi deboli segnali di miglioramento sul mercato del
lavoro, il rischio maggiore è che resti debole anche per gran parte
del 2010, a causa del forte sottoutilizzo della forza lavoro.
Sul fronte della dinamica dei prezzi, l’inflazione (indice HICP) dell’area
euro, dopo essere rimasta in territorio negativo per cinque mesi (da
giugno a ottobre 2009) a novembre è tornata positiva (+0,5%) e ha
registrato una variazione di +0,9% a dicembre, a causa di un effetto
base sfavorevole sui prezzi dell’energia - i prezzi del petrolio, infatti,
erano in caduta libera alla fine del 2008 - che hanno esercitato pressioni
al rialzo. L’inflazione da generi alimentari, invece, dopo aver contribuito
notevolmente al declino dell’inflazione totale nella prima parte dell’anno,
nella seconda parte ha continuato mantenere la sua tendenza al ribasso.
Per quanto riguarda la politica monetaria, la Banca Centrale Europea
(BCE), dopo aver portato il tasso refi all’1,00%, ha compiuto molti
passi nella direzione di un’efficace risoluzione della crisi finanziaria e
del sostegno all’economia reale, acquistando obbligazioni garantite
ed estendendo le operazioni di rifinanziamento della liquidità per
le istituzioni bancarie, allo scopo di rivitalizzare uno dei mercati
maggiormente colpiti dalla crisi finanziaria e riaprire una fonte
importante di finanziamento per il sistema bancario.
Negli USA, la Federal Reserve, dopo aver portato il tasso sui Fed
funds al minimo storico, in un intervallo tra lo 0 e lo 0,25%, ha
attuato una politica di “Allentamento Quantitativo” (Quantitative
Easing), immettendo liquidità nel mercato attraverso l’acquisto di
titoli di stato, nonché l’ampliamento del TALF (“Term Asset-Backed
Securities Loan Facility”).
I primi segnali di migliorato dell’attività economica hanno provocato
una reazione euforica sui mercati azionari, che hanno fatto registrare
aumenti dell’ordine del 20% e del 30% in poco più di due mesi;
allo stesso tempo, i rendimenti sulla parte più lunga della curva
obbligazionaria aumentavano notevolmente, arrivando a sfiorare il 4%
sulla scadenza a 10 anni negli USA e il 3,70% in area euro.
Tale movimento dei rendimenti obbligazionari si è però interrotto
durante l’estate, quando le indicazioni provenienti dall’economia reale
non erano più così univoche e lasciavano intravedere come la strada
per uscire dal tunnel della recessione fosse ancora piuttosto lunga.
Contesto bancario e mercati finanziari
Nel corso del 2009 si è intensificato il rallentamento dei prestiti al
settore privato, con la crescita degli impieghi bancari che verso la
fine dell’anno si è portata sui suoi minimi storici in tutti i principali
paesi dell’Area Euro. Sull’andamento dei prestiti complessivi
ha pesato la forte decelerazione dei finanziamenti alle imprese,
come conseguenza della debole domanda per investimenti fissi
e della elevata vulnerabilità finanziaria delle imprese. Per contro,
segnali di recupero hanno contraddistinto i prestiti alle famiglie,
grazie soprattutto ad un’inversione di tendenza per i prestiti per
acquisto abitazione. Sul recupero dei mutui ha pesato in positivo
la progressiva diminuzione dei tassi sui prestiti, che ha provveduto
un sostegno alla domanda, in un clima ancora incerto per quanto
riguarda sia l’offerta sia i prezzi delle abitazioni.
Nel complesso di Eurozona, i prestiti al settore privato hanno
archiviato il 2009 con una crescita nulla, in lieve recupero rispetto al
minimo di -0,8% a/a registrato in ottobre, ma in netto rallentamento
rispetto al 2008 (5,7% a/a a dicembre 2008).
Per i paesi di riferimento del Gruppo, tassi di crescita ancora positivi
si sono osservati sia in Italia che in Austria, mentre gli impieghi
bancari si sono contratti in Germania dello 0,4% a/a a fine 2009.
In più dettaglio, i prestiti bancari al settore privato hanno evidenziato
una crescita del 2,0% a/a a novembre 2009 in Italia (4,9% a fine
2008), grazie ad un recupero più sostenuto dei prestiti alle famiglie,
in aumento del 5,8% a/a a novembre 2009 (0.9% a/a a fine 2008),
mentre i prestiti alle imprese si sono contratti dello 0,5% a/a.
In Austria, la dinamica degli impieghi al settore privato ha evidenziato
un’espansione dell’1,4% a/a a novembre 2009 (8,3% a/a a
dicembre 2009), in seguito ad una decelerazione che, in questo
caso, ha continuato a caratterizzare sia i prestiti alle famiglie sia i
finanziamenti alle imprese, in crescita di solo l’1,0% a/a (9,0% a fine
2008).
In Germania, secondo le statistiche mensili rilasciate dalla BCE, la
dinamica del credito al settore privato è stata sostenuta dal recupero
dei prestiti alle famiglie, in crescita dello 0,9% a/a a fine 2009 (da
-1,0% a/a a dicembre 2008). Il recupero è disceso sia da una buona
tenuta del credito consumo sia dalla ripresa dei prestiti per acquisto
abitazione, che, dopo più di due anni in territorio negativo, hanno
evidenziato una crescita dello 0,3% a/a a dicembre 2009 (-0,8%
a dicembre 2008). Tuttavia, sulla dinamica complessiva ha pesato
l’andamento dei prestiti alle società non finanziarie, che in Germania
si sono contratti del 3,8% a/a (7,0% a/a a fine 2008).
Sul fronte della raccolta bancaria, il 2009 si è contraddistinto per
una crescita sostenuta dei depositi in conto corrente delle famiglie.
In Italia, in generale, si è registrata una buona tenuta di tutti gli
strumenti di raccolta, con i depositi alla clientela residente, ad
esclusione dei pronti contro termine, che sono aumentati del 12,0%
a novembre 2009 (7,2% a dicembre 2008). Si sono mostrate ancora
in espansione in Italia anche le obbligazioni bancarie, sebbene a
ritmi sicuramente più modesti rispetto a quanto osservato nel biennio
2007-2008 e nella prima parte del 2009, con la crescita su base
annua che si è attestata a 10,9% a novembre 2009 (15,6% a/a a
giungo 2009 e 20,4% a dicembre 2008).
Per contro, in Germania, nella seconda parte dell’anno ha prevalso
un progressivo rallentamento nella dinamica complessiva dei depositi
alla clientela che ha portato ad un aumento di solo il 2,8% a/a a
novembre 2009 (7,8% a fine 2008). Il rallentamento è imputabile
prevalentemente ad una contrazione dei time deposits (-12,7% a/a
a novembre 2009), mentre i depositi in conto corrente, in prevalenza
delle famiglie, hanno continuato a mostrarsi in accelerazione,
esibendo una crescita del 24,6% a/a a novembre 2009. Una
dinamica molto simile si è riscontrata in Austria, dove i depositi totali
si sono contratti dell’1,4% a/a a novembre del 2009 (6,8% a/a a
dicembre 2008), a seguito di una riduzione dei depositi diversi dai
depositi in conto corrente, che invece hanno confermato un aumento
del 13,0% a/a a novembre 2009 (20,0% a settembre 2009 e 8,4%
a dicembre 2008).
Il 2009 si è contraddistinto anche per il deciso calo dei tassi sui
prestiti e sui depositi bancari, in coerenza con la politica monetaria
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
37
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari (SEGUE)
fortemente espansiva, posta in essere dalla Banca Centrale
Europea (-325 punti base nel periodo tra ottobre 2008 e maggio
2009). I tassi bancari si sono adeguati alla riduzione dei tassi di
riferimento, rimanendo su di un trend discendente per tutto il 2009
ed attestandosi su livelli storicamente bassi verso la fine dell’anno.
In Italia, la discesa dei tassi di interesse sui prestiti e sui depositi
bancari si è accompagnata ad una progressiva riduzione della
forbice bancaria (differenza tra tasso prestiti e tasso depositi), che si
è attestata in media d’anno sul 3,39% (4,13% in media nel 2008).
Parimenti, in Austria lo spread bancario si è mostrato in diminuzione
ad 1,92%, in media d’anno (2,33% in media nel 2008). Si è
confermata invece in controtendenza la Germania, dove la maggiore
vischiosità dei tassi sui prestiti bancari, rispetto ai tassi sui depositi,
ha indotto una progressivo aumento dello spread bancario (a 3,26%,
da 2,68%, in media, nel 2008).
In questo scenario per il 2009, una nota positiva è stata
sicuramente il recupero dei mercati azionari, dopo le forti flessioni
che hanno caratterizzato il 2008 nel cuore della crisi finanziaria.
La borsa austriaca ha confermato il maggiore recupero, mettendo
a segno per tutto il 2009 una crescita su base annua del 42,5%,
rispetto a dicembre 2008. Il mercato tedesco ha chiuso l’anno
con un rialzo di circa il 24% a/a, mentre il mercato azionario
italiano si è attestato su di un’espansione del 19,5% a/a a fine
2009. Il recupero dei mercati azionari si è accompagnato ad una
ripresa dell’industria dei fondi comuni, dopo i risultati ampiamente
negativi del 2008. In questo contesto, il patrimonio dei fondi
comuni è aumentato in Italia del 6,8%, rispetto a dicembre 2008,
attestandosi a circa 430 miliardi; nel periodo gennaio-novembre
2009, rispetto a dicembre 2008, lo stock di fondi è aumentato
dell’11% in Germania e del 7,7% in Austria. Per quel che riguarda
la raccolta netta, cumulata da inizio anno, questa è stata positiva,
e pari rispettivamente a 2,7 miliardi, solo in Germania (esclusi i
fondi istituzionali). La raccolta netta è risultata invece negativa
sia in Austria, di solo 41 milioni, in recupero rispetto al passivo di
circa 15 miliardi a dicembre 2008, sia in Italia dove il deflusso dei
fondi nel 2009 è stato pari a 3 miliardi, sebbene nel solo mese di
dicembre, e per il settimo mese consecutivo, la raccolta netta è
stata positiva e pari a 1,6 miliardi.
38
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Paesi CEE
Le economie dell’Europa Centro Orientale (CEE) hanno risentito in
maniera significativa della crisi economica internazionale nel corso del
2009. Il crollo dell’attività economica nel corso del 2009 ha superato
il 6% nei paesi CEE (-4% in Eurozona nel 2009); al contempo è
aumentata sensibilmente l’eterogeneità della performance economica
dei vari paesi CEE, generalmente in funzione del precedente
surriscaldamento dell’economia, dello stato di salute del settore
bancario e delle politiche messe in atto per rispondere alla crisi. I paesi
Baltici, ad esempio, sono stati i paesi al mondo che più hanno visto
flettere le proprie economie; al contrario, la Polonia è stato l’unico
paese nell’Unione Europea a mostrare una crescita del Pil.
La tensione sulle economie della CEE è aumentata fino a toccare un
picco nel marzo 2009: esso ha segnato il punto più difficile (rischio
paese a livelli record, indebolimento delle principali valute della
regione, revisioni dei rating da parte delle agenzie), ma anche un
importante punto di svolta. Da quel momento è apparso chiaro che le
principali istituzioni internazionali avrebbero sostenuto in ogni modo
l’economia internazionale tramite massicci programmi di stimolo e
avrebbero supportato, se necessario, qualunque paese in difficoltà.
L’aiuto finanziario del Fondo Monetario Internazionale, a volte allocato
al solo scopo precauzionale, ha supportato numerosi paesi CEE
(Ucraina, Ungheria, Lettonia, Bosnia, Romania, Serbia, Polonia) ed è
stato sovente associato al sostegno garantito dalle principali banche
internazionali presenti nei paesi (tramite la cosiddetta “iniziativa
di Vienna”), per cui le banche internazionali si sono impegnate a
mantenere la loro esposizione nei confronti di alcuni paesi.
Se la prima parte del 2009 ha visto manifestarsi le maggiori difficoltà
per la CEE, nella seconda parte sono gradualmente emersi i segnali
di ripresa: gli indicatori di attività economica sono sensibilmente
migliorati, inizialmente trainati dalla ricomposizione delle scorte e
sostenuti da politiche monetarie e fiscali accomodanti e orientate
alla crescita. I paesi dell’Europa Centrale, maggiormente legati
all’economia tedesca, sono quelli che per primi hanno mostrato di
poter seguire la ripresa che andava consolidandosi in Germania così
come in altri paesi europei. Verso la fine del 2009 il rischio paese
è tornato a livelli sensibilmente più bassi rispetto alla prima parte
dell’anno e alcune valute si sono gradualmente rafforzate.
Principali risultati e performance del periodo
L’anno che si è appena concluso, iniziato in un contesto di
recessione e di debolezza dei mercati finanziari, ha mostrato, a
partire dall’estate, i primi seppur deboli segnali di ripresa.
Il 2009 si chiude pertanto con un Utile netto di pertinenza del
Gruppo di 1,7 miliardi, in calo del 57,6% rispetto al 2008 (-48,7% a
cambi e perimetri costanti).
Il deterioramento del credito ha continuato a richiedere rettifiche di
valore, gravando ulteriormente sui bilanci bancari, già indeboliti dalla
diminuzione dei proventi caratteristici.
L’Utile per azione è pari a 10 centesimi (contro 26 centesimi di
dicembre 2008), il ROE1 al 3,8% contro il 9,5% del 2008.
Il Gruppo UniCredit ha saputo massimizzare il vantaggio competitivo
derivante dalla sua diversificazione geografica e dalla presenza in
tutte le principali aree di business; in particolare l’area “Corporate &
Investment Banking”, che nel corso del 2008 aveva sofferto il difficile
andamento dei mercati finanziari, quest’anno ha registrato un’ottima
performance ed ha contribuito a compensare le difficoltà riscontrate
dalle business lines commerciali.
Risultati di sintesi del Gruppo
(miliardi di `)
Esercizio 2008
Esercizio 2009
12,25
10,19
5,46
Il Gruppo UniCredit ha chiuso il 2009 con un Utile netto pari a
1,7 miliardi, 2,3 miliardi in meno rispetto al 2008, ma con una
performance operativa in decisa crescita. Su basi omogenee il totale
Ricavi risulta in crescita del 7,2% ed i costi operativi diminuiscono
del 5,3%.
Il Risultato di Gestione aumenta di 2,1 miliardi rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente (+27,5% a cambi e perimetri costanti),
compensando parzialmente l’incremento di 4,6 miliardi delle
rettifiche nette su crediti.
Il Risultato di gestione, pari a 12,2 miliardi ed in crescita del
20,3% (+27,5% a cambi e perimetri costanti) rispetto al 2008,
è stato trainato, come già menzionato in premessa, dall’ottimo
risultato registrato dal Corporate ed Investment Banking (in crescita
di 3,7 miliardi, ovvero del 125%, rispetto al 2008). Anche le
attività nell’area della Central Eastern Europe hanno fatto registrare
eccellenti performance operative con il Risultato di Gestione che ha
raggiunto i 2,7 miliardi, in crescita del +22% a cambi costanti.
Solo la Polonia ha sofferto del difficile contesto macro economico
(Risultato di Gestione pari a 780 milioni, -14% a cambi costanti) così
come le attività di Commercial Banking in Italia, Germania ed Austria,
in particolare il Retail (2,8 miliardi, -27%) e Private Banking (236
milioni, -35%).
L’Utile lordo dall’operatività corrente registra invece una
diminuzione del 39,5% (che a cambi e perimetri costanti è pari al
30,9%), principalmente per effetto della significativa crescita delle
rettifiche nette su crediti (+4,6 miliardi rispetto allo scorso anno)
dovute al generale deterioramento della qualità del credito in atto nei
principali mercati. A ciò si aggiungono maggiori accantonamenti
per rischi ed oneri per 265 milioni ed oneri di integrazione per
complessivi 258 milioni (in crescita di 118 milioni rispetto allo scorso
esercizio).
3,30
4,01
1,70
Risultato
di Gestione
Utile lordo
dell'operatività corrente
Utile netto di
pertinenza del Gruppo
La formazione del risultato di gestione
Come accennato in premessa, il Risultato di gestione per l’esercizio
2009 supera i 12 miliardi, in aumento del 20,3% rispetto al 2008
(+27,5% a cambi e perimetri costanti).
I Ricavi del Gruppo sono stati pari a 27,6 miliardi, in crescita del
2,6% rispetto al 2008 (+7,2% a cambi e perimetri costanti).
Tale risultato è stato trainato dal contributo positivo del Corporate ed
Investment Banking, che ha aumentato i propri ricavi di 3,6 miliardi.
La CEE e Poland’s market registrano un decremento rispettivamente
del 2,5% e 25,2%, tuttavia a cambi costanti si evidenzia un
positivo +10,5% della CEE ed un minore decremento del Poland’s
Market (-7,3%). Tra i Paesi dell’Europa Centro Orientale che hanno
contribuito maggiormente si segnalano la Turchia (+30%), l’Ungheria
(+12%), la Romania (+9%) ed il Kazakhstan (+7%).
Gli altri settori di attività risentono invece dei già citati fattori di
debolezza che hanno contraddistinto il 2008 e la prima metà del
2009, in particolare l’Asset Management (-32,7% i ricavi nel 2009),
nonostante il miglioramento della raccolta netta nella seconda
metà dell’anno, ed il Retail (-14,1%), il cui Margine di interesse è
stato penalizzato, in particolare sulla componente dei Depositi dalla
clientela, da una redditività significativamente ridotta per effetto della
discesa dei tassi di interesse.
1. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire
e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto
dell’avviamento iscritto nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con
scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell’IFRS3.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
39
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
Per quanto riguarda i Costi Operativi, il 2009 registra un calo, rispetto al 2008, di 1,4 miliardi, pari all’8,2% (-5,3% a cambi e perimetri
costanti). Le maggiori riduzioni di costo si sono realizzate nel Retail (-7,7%), CIB (-5%), GBS (-17,1%) e nei Corporate Centres (-11,9%).
Per effetto di ricavi in crescita e costi in diminuzione, il cost/income ratio ha pertanto fatto registrare un miglioramento di 6,5 punti
percentuali (55,6% rispetto al 62,1% del 2008).
(milioni di €)
Formazione del risultato di gestione
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
ESERCIZIO
2009
Margine d'interesse
Proventi di intermediazione e diversi
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Cost/income (%)
VARIAZIONE
2008 ASSOLUTA
17.616
9.956
27.572
-15.324
12.248
19.385
7.492
26.877
-16.692
10.185
55,6%
62,1%
-1.769
2.464
695
1.368
2.063
2009
2008
%
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM 1° TRIM
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM
1° TRIM
-9,1%
32,9%
2,6%
-8,2%
20,3%
4.108
2.335
6.443
- 3.803
2.640
3.990
2.741
6.731
- 3.831
2.900
4.814 4.704
3.022 1.858
7.836 6.562
- 3.868 - 3.822
3.968 2.740
5.256
840
6.096
- 4.174
1.922
4.911
1.834
6.745
- 4.157
2.588
4.680
2.908
7.588
- 4.223
3.365
4.538
1.910
6.448
- 4.138
2.310
59,0%
56,9%
68,5%
61,6%
55,7%
64,2%
49,4%
58,2%
La formazione del risultato di gestione
Esercizio 2008
Esercizio 2009
(miliardi di `)
26,88
19,39
27,57
17,62
9,96
10,19
7,49
12,25
Costi operativi
Margine d'interesse
Proventi di intermed.
e diversi
Margine di intermediazione
Risultato di gestione
-16,69 -15,32
40
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
La formazione del risultato di gestione per settore di attività
Il contributo delle singole aree di business alla formazione del risultato di gestione del Gruppo è riportato nella seguente tabella.
(milioni di €)
Formazione del risultato di gestione per settore di attività
RISULTATO DI GESTIONE
MARGINE
D’INTERESSE
PROVENTI
INTERMED.
MARGINE
INTERMED.
COSTI
OPERATIVI
2009
2008
VARIAZ. %
6.235
3.611
9.846
-7.026
2.821
3.855
-26,8%
7.629
278
12
3.004
895
-438
17.616
2.404
501
721
1.609
738
371
9.956
10.033
779
733
4.613
1.634
-66
27.572
-3.309
-544
-455
-1.949
-853
-1.189
-15.324
6.724
236
278
2.664
780
-1.255
12.248
2.991
363
581
2.509
1.123
-1.236
10.185
124,8%
-35,0%
-52,1%
6,2%
-30,5%
1,6%
20,3%
Retail
Corporate & Investment
Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe (CEE)
Poland's Markets
Capogruppo e altre società
Totale Gruppo
Il Margine di interesse
Il Margine di Interesse del 2009 ha fatto registrare un decremento di
1,8 miliardi (17,6 miliardi rispetto ai 19,4 miliardi del 2008) pari al 9,1%
(-5,4% a perimetri e cambi costanti), principalmente dovuto alla minore
redditività dei depositi che ha interessato tutte le aree geografiche.
A parziale compensazione si sono invece registrate performance
positive nel Corporate e Investment Banking, che è riuscita a cogliere le
opportunità di mercato derivanti dall’andamento dei tassi di interesse e
più in generale dei mercati finanziari nel corso del 2009, e nel Corporate
Center per il minor costo di finanziamento dell’attivo.
I Crediti netti verso la clientela, al 31 dicembre 2009 pari a 565
miliardi, sono diminuiti dell’7,8% rispetto al dicembre 2008. Il calo
ha riguardato in particolare la clientela del Corporate & Investment
Banking, per effetto della minore domanda di credito in particolare
per il finanziamento degli investimenti.
La Raccolta da clientela e titoli, sempre al 31 dicembre 2009,
risulta pari a 596,4 miliardi, rispetto ai 591,3 miliardi di fine
dicembre 2008.
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni hanno subito invece
una riduzione di 700 milioni (-69,2%), oltre la metà dei quali dovuti
ad un dividendo straordinario incassato nel 2008 a seguito della
cessione dei diritti di compartecipazione agli utili di B&C Holding
Gmbh. La restante parte è dovuta ad un minor flusso di dividendi e di
quote di utili derivanti dal portafoglio di partecipazioni.
(milioni di €)
Margine di interesse
ESERCIZIO
Interessi attivi e proventi
assimilati
Interessi passivi e oneri
assimilati
Interessi netti
Dividendi e altri proventi
su partecipazioni
Margine di interesse
Margine di interesse (Evoluzione trimestrale, miliardi di `)
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
34.912
54.306
- 19.394
-35,7%
- 17.608
17.304
- 35.932
18.374
18.324
- 1.070
-51,0%
-5,8%
312
17.616
1.012
19.386
- 700
- 1.770
-69,2%
-9,1%
4,54
I Trim
2008
4,68
II Trim
2008
4,91
III Trim
2008
5,26
4,70
IV Trim
2008
I Trim
2009
4,81
II Trim
2009
3,99
4,11
III Trim
2009
IV Trim
2009
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
41
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
I proventi di intermediazione e diversi
perdita di 2 miliardi dell’anno precedente, mentre le Commissioni
nette evidenziano un calo del 14,4%, (-10,7% a cambi e perimetri
costanti), attestandosi a 7,8 miliardi dai 9,1 miliardi del 2008.
La dinamica trimestrale evidenzia tuttavia una chiara inversione di
tendenza, con le commissioni nel quarto trimestre in crescita del
9,5% rispetto a quello precedente.
Il complesso dei Proventi da Intermediazione e diversi, pari a
10 miliardi al 31 dicembre 2009, registra una crescita del 32,9%
(+39,9% a cambi e perimetri costanti) rispetto al dato registrato
al 31 dicembre 2008. All’interno della voce si registra una
ricomposizione a favore del Risultato di negoziazione, copertura
e fair value che ha generato profitti per 1,8 miliardi, rispetto alla
(milioni di €)
Proventi di intermediazione e diversi
ESERCIZIO
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Risultato di negoziazione,
copertura e fair value
Altri proventi di gestione
Altri oneri di gestione
Altri proventi netti
Proventi di
intermediazione e diversi
Proventi di intermediazione e diversi
VARIAZIONE
(Evoluzione trimestrale miliardi di `)
2009
2008
ASSOLUTA
%
9.548
- 1.768
7.780
11.125
- 2.032
9.093
- 1.577
264
- 1.313
-14,2%
-13,0%
-14,4%
1.803
1.430
- 1.057
373
- 1.969
1.332
- 964
368
3.772
98
- 93
5
n.s.
7,4%
9,6%
1,4%
9.956
7.492
2.464
32,9%
3,02
2,91
2,74
2,34
1,91
1,86
1,83
0,84
I Trim
2008
II Trim
2008
III Trim
2008
IV Trim
2008
I Trim
2009
II Trim
2009
III Trim
2009
IV Trim
2009
Il calo delle Commissioni nette deriva principalmente dai Servizi di gestione e amministrazione del risparmio (-22%), in particolare delle
commissioni sugli Organismi Collettivi di Investimento (-29,4%), in linea con la diminuzione delle masse gestite.
(milioni di €)
Commissioni nette
ESERCIZIO
2009
Servizi di gestione e
amministrazione del
risparmio
gestioni patrimoniali
organismi collettivi
investimento risparmio
collocamento di prodotti
assicurativi
altre attività area titoli
Conti correnti, finanziamenti
e crediti di firma
Servizi di incasso e
pagamento
Negoziazione di valute ed
operazioni di servizio con
l'estero
Altri servizi
Totale
Composizione commissioni nette (%)
VARIAZIONE
2008
ASSOLUTA
%
5,9
3.074
262
3.941
401
- 867
- 139
- 22,0%
- 34,7%
1.269
1.797
- 528
- 29,4%
515
1.028
596
1.147
- 81
- 119
- 13,6%
- 10,4%
2.451
2.631
- 180
- 6,8%
1.469
1.587
- 118
- 7,4%
457
329
7.780
556
378
9.093
- 99
- 49
- 1.313
- 17,8%
- 13,0%
- 14,4%
4,2 3,4
16,3
18,9
6,6
13,2
31,5
Gestioni patrimoniali
Organismi collettivi investimento
risparmio
Collocamento di prodotti assicurativi
Altre attività area titoli
Conti correnti, finanziamenti
e crediti di firma
Servizi di incasso e
pagamento
Negoziazione di valute
ed operazioni di servizio
con l'estero
Altri servizi
Sono state classificate alla sottovoce “gestioni patrimoniali” alcune voci relative a commissioni precedentemente rilevate alla sottovoce “organismi d’investimento collettivo del risparmio”.
In tal senso sono state riesposte le risultanze relative all’esercizio 2008.
42
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
I costi operativi
I Costi operativi a fine 2009 ammontano a 15,3 miliardi, in flessione dell’8,2% rispetto all’anno precedente (-5,3% a cambi e perimetri costanti).
(milioni di €)
Costi operativi
ESERCIZIO
Spese per il personale
Altre spese amministrative
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su
immobilizzazioni immateriali
e materiali
Costi operativi
Costi operativi (Evoluzione trimestrale, miliardi di `)
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
- 9.098
- 5.408
463
- 9.918
- 6.019
557
820
611
- 94
-8,3%
-10,2%
-16,9%
4,14
- 1.281
- 15.324
- 1.312
- 16.692
31
1.368
-2,4%
-8,2%
I Trim
2008
Le Spese per il personale sono pari a 9,1 miliardi, in diminuzione
dell’ 8,3% rispetto al 2008 (-5,8% a cambi e perimetri costanti);tale
diminuzione è riconducibile alla riduzione sia degli organici sia della
componente variabile delle retribuzioni.
Gli organici (in termini di full time equivalent) al 31 dicembre 2009
si attestano a 165.062 unità, con una riduzione di 9.457 unità da
inizio anno.
Le diminuzioni, rispetto a dicembre 2008, si sono concentrate
soprattutto in:
• Retail, pari a -2.756 unità, delle quali 2.157 in Italia nell’ambito
degli accordi sindacali concordati all’atto dell’integrazione con il
Gruppo Capitalia;
• CIB, -1.018 unità delle quali 423 in Italia;
• CEE (-3.729 unità) principalmente in Ucraina (-1.706 unità),
Kazakistan (-726 unità), Turchia (-681 unità) e Romania (-269 unità);
• Poland’s Market (-1.136 unità);
II Trim
2008
4,16
III Trim
2008
4,17
IV Trim
2008
3,82
3,87
3,83
3,80
I Trim
2009
II Trim
2009
III Trim
2009
IV Trim
2009
• Asset Management (-203 unità) a seguito del processo di
ristrutturazione che ha interessato il settore;
• GBS (-205 unità) come risultato delle sinergie prodotte
dall’accentramento delle attività di Information Technology e Back
office;
• Corporate Centers (-336 unità) a seguito dei processi di
razionalizzazione in atto.
Le altre spese amministrative ammontano a 5,4 miliardi, con
una riduzione del 10,2% rispetto al 2008 (-7% a cambi e perimetri
costanti), per effetto della continua azione di razionalizzazione della
spesa e delle iniziative manageriali specifiche poste in essere nel
corso del 2009 per rispondere alla difficile situazione economica.
Le maggiori riduzioni sono concentrate nelle voci relative alle spese
di pubblicità, marketing e comunicazione (-151 milioni), alle spese
relative all’ICT (-132 milioni), alle spese indirette relative al personale,
che comprendono i viaggi per trasferte, la formazione e gli affitti
(-120 milioni).
(milioni di €)
Altre spese amministrative
ESERCIZIO
Imposte indirette e tasse
Costi e spese diversi
spese pubblicità marketing
e comunicazione
spese relative al rischio
creditizio
spese indirette relative al
personale
spese relative all'information
comunication tecnology
consulenze e servizi
professionali
spese relative agli
immobili
altre spese di
funzionamento
Altre spese amministrative
4,22
Composizione costi e spese (%)
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
- 453
- 4.955
- 527
- 5.492
74
537
-14,0%
-9,8%
- 338
- 489
151
-30,9%
- 210
- 239
29
-12,1%
- 327
- 447
120
-26,8%
- 1.257
- 1.389
132
-9,5%
- 374
- 402
28
-7,0%
- 1.330
- 1.306
- 24
1,8%
- 1.119
- 5.408
- 1.220
- 6.019
101
611
-8,3%
-10,2%
6,8
22,6
4,2
6,6
25,4
26,8
7,5
Spese pubblicità marketing
e comunicazione
Spese relative al rischio creditizio
Spese indirette relative al personale
Spese relative all'information
comunication tecnology
Consulenze e servizi professionali
Spese relative agli immobili
Altre spese di funzionamento
I Recuperi di spesa, il cui ammontare alla fine di dicembre è pari a
463 milioni, evidenziano una diminuzione, a cambi e perimetri costanti,
del 16,8% rispetto al 2008, mentre le Rettifiche su immobilizzazioni
materiali e immateriali diminuiscono del 2,4%, registrando peraltro
un lieve incremento su basi omogenee (pari al +1,6%).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
43
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
La formazione dell’utile netto
A fini espositivi, nella tavola successiva vengono riclassificati i passaggi che conducono dal risultato di gestione all’utile netto con il confronto
dell’anno precedente:
(milioni di €)
Formazione dell’utile netto
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
ESERCIZIO
VARIAZIONE
2009
2008
2009
2008
ASSOLUTA
%
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM
1° TRIM
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM
1° TRIM
Risultato di gestione
12.248
Rettifiche di valore su
avviamenti
Accantonamenti per rischi
ed oneri
- 609
Oneri di integrazione
- 258
Rettifiche nette su crediti e su
accantonamenti per garanzie
e impegni
- 8.313
Profitti netti da investimenti
232
Utile lordo dell'operatività
corrente
3.300
Imposte sul reddito del periodo - 1.009
Utile (perdita) di periodo
2.291
Utile di pertinenza di terzi
- 332
Utile netto di pertinenza
del Gruppo ante PPA
1.959
Effetti economici della
"Purchase Price Allocation"
- 257
Utile netto di pertinenza
del Gruppo
1.702
10.185
2.063
20,3%
2.640
2.900
3.968
2.740
1.922
2.588
3.365
2.310
- 750
750
-
-
-
-
-
- 750
-
-
-
- 344
- 140
- 265
- 118
77,0%
84,3%
- 232
63
- 154
- 12
- 155
- 242
- 68
- 67
- 165
- 31
- 51
- 18
- 77
- 67
- 51
- 24
- 3.700
207
- 4.613 124,7%
25 12,1%
- 2.068
217
- 2.164
181
- 2.431 - 1.650
- 133
- 33
- 1.328
194
- 1.074
- 359
- 634
186
- 664
186
5.458
- 627
4.831
- 518
- 2.158 -39,5%
- 382 60,9%
- 2.540 -52,6%
186 -35,9%
620
- 124
496
- 63
751
- 188
563
- 103
1.007
- 363
644
- 90
922
- 334
588
- 76
- 158
849
691
- 111
1.086
- 388
698
- 104
2.773
- 631
2.142
- 142
1.757
- 457
1.300
- 161
4.313
- 2.354 -54,6%
433
460
554
512
580
594
2.000
1.139
- 301
44 -14,6%
- 62
- 66
- 64
- 65
- 75
- 62
- 88
- 76
4.012
- 2.310 -57,6%
371
394
490
447
505
532
1.912
1.063
Le rettifiche di valore dell’avviamento
La formazione dell’utile netto
(miliardi di `)
Esercizio 2008
Esercizio 2009
12,25
Gli accantonamenti per rischi ed oneri
10,19
La voce relativa agli Accantonamenti per rischi ed oneri si attesta
a 609 milioni, principalmente dovuti a contenziosi legali e fiscali,
azioni revocatorie e contenziosi con la clientela.
5,46
4,83
4,01
Gli oneri di integrazione
3,30
2,29
Risultato
di gestione
44
Non si sono verificate situazioni che hanno richiesto rettifiche di
valore sugli avviamenti.
Utile lordo
dell'operatività
corrente
Utile (perdita)
del periodo
1,70
Utile netto
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Gli oneri di integrazione del periodo ammontano a 258 milioni,
rispetto ai 140 milioni del 2008. Tali costi sono legati, oltre
all’effetto “Time Value” sullo stock di fondi esistenti, ai processi di
ristrutturazione che hanno interessato in particolare il Retail ed il
Corporate & Investment Banking.
Le rettifiche nette su crediti e su
accantonamenti per garanzie impegni
Nonostante la ripresa economica abbia mosso i primi passi, il
deterioramento dello scenario macro economico ha continuato a
produrre i suoi effetti sulla qualità del credito, con la conseguente
necessità di maggiori accantonamenti per rischi creditizi. In
particolare, nel 2009 si è proceduto ad effettuare Rettifiche su
crediti e accantonamenti e per garanzie e impegni per 8,3
miliardi, rispetto ai 3,7 miliardi registrati a fine dicembre 2008. Tale
incremento ha interessato tutti i settori di attività, in particolare CIB
(+2,3 miliardi), Retail (+520 milioni) e CEE (+1,2 miliardi).
I dati sulla qualità dell’attivo confermano la tendenza in atto. Il valore di
bilancio dei crediti deteriorati è pari a 31 miliardi, in aumento del 56,6%
rispetto al 31 dicembre 2008, con un’incidenza del 5,50% sul totale dei
crediti verso la clientela, rispetto al 3,24% del dicembre 2008.
All’aumento dei Crediti deteriorati, pari a 11,2 miliardi, hanno
contribuito i crediti in sofferenza per 2,2 miliardi, gli incagli per 5,4
miliardi, i crediti ristrutturati per 2 miliardi e quelli scaduti per 1,6
miliardi. La crescita è riconducibile prevalentemente alle società
operanti in Italia, che registrano un incremento di 8,5 miliardi, ed in
misura minore a quelle operanti in Germania (+1,1 miliardi) e nei
Paesi del Centro Est Europa (+1,4 miliardi).
(milioni di €)
Crediti verso clientela - qualità del credito
SOFFERENZE
INCAGLI
RISTRUTTURATI
CREDITI
SCADUTI
TOTALE
DETERIORATI
CREDITI
PERFORMING
TOTALE
CREDITI
Situazione al 31.12.2009
Valore nominale
incidenza sul totale crediti
Rettifiche di valore
in rapporto al nominale
Valore di bilancio
incidenza sul totale crediti
32.836
5,52%
20.144
61,3%
12.692
2,25%
16.430
2,76%
4.883
29,7%
11.547
2,04%
4.436
0,75%
1.130
25,5%
3.306
0,59%
3.932
0,66%
428
10,9%
3.504
0,62%
57.634
9,69%
26.585
46,1%
31.049
5,50%
537.032
90,31%
3.095
0,6%
533.937
94,50%
594.666
Situazione al 31.12.2008
Valore nominale
incidenza sul totale crediti
Rettifiche di valore
in rapporto al nominale
Valore di bilancio
incidenza sul totale crediti
28.772
4,52%
18.308
63,6%
10.464
1,71%
8.949
1,40%
2.772
31,0%
6.177
1,01%
1.856
0,29%
593
32,0%
1.263
0,21%
2.205
0,35%
281
12,7%
1.924
0,31%
41.782
6,56%
21.954
52,5%
19.828
3,24%
595.314
93,44%
2.662
0,4%
592.652
96,76%
29.680
564.986
637.096
24.616
612.480
I profitti netti da investimenti
I Profitti netti da Investimenti, che a dicembre risultano
complessivamente pari a 232 milioni, sono il risultato combinato di
utili da cessione e di svalutazioni di partecipazioni.
In particolare, fra le operazioni che hanno generato profitti nel corso
del 2009, si evidenziano:
• il conferimento di una porzione del portafoglio immobiliare del
Gruppo ad un fondo immobiliare di tipo chiuso, il fondo Core
Nord Ovest, con successiva cessione della maggioranza delle
quote di partecipazione, che ha generato una plusvalenza di
165 milioni;
• la cessione delle quote di partecipazione detenute nel Fondo
Omicron Plus che ha originato una plusvalenza di 461 milioni;
• altre operazioni di vendita a terzi per 68 milioni;
• tra le altre principali attività cedute nella seconda metà dell’anno
si ricordano gli utili realizzati su Heidelberg Cement (45 milioni),
Banco de Sabadell (30 milioni), Mastercard (22 milioni), Si Holding
(15 milioni), DAB (17 milioni);
• tra le principali svalutazioni effettuate nel corso del 2009 si
segnalano invece quelle su fondi di private equity (-231 milioni),
Deutsche Schiffsbank (-71 milioni), Banco de Sabadell (-52milioni)
e Kinabalu Financial Products LLP (-26 milioni).
L’utile lordo dell’operatività corrente
Dal Risultato di gestione dei dodici mesi pari a 12,2 miliardi, per
effetto degli Accantonamenti per rischi ed oneri (-609 milioni),
delle Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per
garanzie, impegni (-8,3 miliardi), dei Profitti netti da investimenti
(232 milioni) e dei Costi di integrazione (-258 milioni), si perviene
ad un Utile lordo dell’operatività corrente del 2009 pari a
3,3 miliardi (5,5 miliardi nell’esercizio precedente).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
45
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
La formazione dell’utile lordo dell’operatività corrente per settori di attività
La seguente tabella riporta la formazione dell’utile lordo dell’operatività corrente per settore di attività a partire dal risultato di gestione,
rimandando ai corrispettivi capitoli per un’analisi delle singole voci.
(milioni di €)
Utile lordo dell’operatività corrente per settori di attività
RISULTATO DI
GESTIONE
Retail
Corporate & Investment Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe (CEE)
Poland's Markets
Capogruppo e altre società
Totale Gruppo
2.821
6.724
236
278
2.664
780
-1.255
12.248
ACC. PER
RISCHI E
ONERI DI
ONERI INTEGRAZIONE
-89
-213
-14
-2
-46
-245
-609
-104
-109
-5
-8
-4
-29
-258
RETT. NETTE
SU CRED. E
ACCANT.
PROFITTI
NETTI DA
INVESTIMENTI
-1.700
-4.464
-10
-1.718
-123
-297
-8.313
17
-383
-3
19
12
35
535
232
UTILE LORDO
DELL’OPERATIVITÀ
CORRENTE
2009
2008
945
1.555
203
287
908
692
-1.290
3.300
3.026
690
366
599
2.026
1.110
-2.359
5.459
Le imposte sul reddito del periodo
L’utile/perdita del periodo
Le imposte sul reddito del periodo ammontano al 1 miliardo, con
un tax rate del 30,6% contro il 11,5% del 2008.
Dall’utile del periodo, pari a 2,3 miliardi, escludendo la quota
di pertinenza di Terzi (-0,3 miliardi) e gli effetti economici
della Purchase Price Allocation derivante prevalentemente
dall’acquisizione del Gruppo Capitalia (-0,3 miliardi), si perviene a un
Utile netto di pertinenza del Gruppo di 1,7 miliardi contro i
4 miliardi del 2008.
Raccordo Capogruppo - Consolidato
Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, incluso l’utile di periodo, si attesta al 31 dicembre 2009 a 59,7 miliardi, a fronte dei
55,0 miliardi rilevati al 31 dicembre 2008.
Nella tabella che segue si riporta il raccordo fra il patrimonio netto e l’utile netto della Capogruppo ed i corrispondenti dati a livello consolidato.
(milioni di €)
Raccordo Capogruppo - Consolidato
Saldi al 31 dicembre 2009 della Capogruppo
Eccedenze rispetto ai valori di carico:
- società consolidate
- società valutate con il metodo del patrimonio netto
Storno dividendi incassati nel periodo dalla Capogruppo
Altre rettifiche di consolidamento
Saldi al 31 dicembre 2009 di pertinenza del Gruppo
Patrimonio e utili di pertinenza di terzi
Saldi al 31 dicembre 2009 compreso terzi
46
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
PATRIMONIO NETTO
DI CUI: UTILE NETTO
54.092
6.160
6.207
-47
-1
-562
59.689
3.202
62.891
51
3.200
3.116
84
-1.281
-268
1.702
332
2.034
Capital and Value Management
Principi di creazione di valore e
allocazione del capitale
Ratio
patrimoniali
Al fine di creare valore per gli azionisti, le linee guida strategiche
del Gruppo sono volte ad ottimizzare la composizione del proprio
portafoglio di attività. Tale obiettivo è perseguito attraverso il processo
di allocazione del capitale alle differenti linee di business in rapporto
agli specifici profili di rischio e alla capacità di generare extra reddito,
misurato come EVA, il principale indicatore di performance correlato
al TSR (Total Shareholder Return). Lo sviluppo dell’operatività del
Gruppo in ottica di creazione di valore richiede un processo di
allocazione e gestione del capitale disciplinato nelle diverse fasi del
processo di pianificazione e controllo, in cui si articolano:
• la formulazione della proposta di propensione al rischio e degli
obiettivi di patrimonializzazione;
• l’analisi dei rischi associati ai driver del valore e conseguente
allocazione del capitale alle linee di attività ed alle Business Unit;
• l’assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il
rischio;
• l’analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di
valore per gli azionisti;
• l’elaborazione e proposta del piano finanziario e della dividend
policy.
Il Gruppo gestisce dinamicamente il capitale monitorando i ratio
patrimoniali di Vigilanza, anticipando gli opportuni interventi necessari
all’ottenimento degli obiettivi e ottimizzando la composizione
dell’attivo e del patrimonio. La pianificazione ed il monitoraggio si
riferiscono da un lato al Patrimonio Netto ed alla composizione del
Patrimonio di Vigilanza (Core Tier 1, Tier 1, Lower e Upper Tier 2 e
Tier 3 Capital) e dall’altro ai Risk Weighted Asset (RWA).
Tale approccio consente, nel caso di capitale economico superiore,
di allocare l’effettivo capitale a rischio che la Vigilanza non è in grado
ancora di cogliere e, nel caso di capitale regolamentare superiore, di
allocare un capitale in linea con la normativa.
(milioni di €)
ESERCIZIO
Retail
Corporate Investment Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe (CEE)
Poland's Markets
Altre componenti 1
Totale
Il Gruppo si è assegnato per ogni esercizio un obiettivo di Core Tier 1
ratio tale da garantirsi un merito creditizio in linea con i principali
Gruppi bancari internazionali.
Il Core Tier 1 Ratio (Basilea 2) a dicembre 2009 è pari a 7,62%.
Il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio sono rispettivamente pari a 8,63% e
12,02%. Considerando l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il 29
settembre 2009 e concluso il 24 febbraio 2010 i ratios sarebbero: Core
Tier 1 Ratio 8,47%, Tier 1 Ratio 9,49%, Total Capital Ratio 12,88%.
Nel processo di allocazione viene applicata la logica del “doppio
binario” considerando come allocato il massimo tra il capitale
economico ed il capitale regolamentare (Core Tier 1), sia a livello
consolidato sia a livello di linea di attività/Business Unit.
EVA per settore di attività
Con l’introduzione di Basilea 2, quest’ultimo aspetto assume
un’importanza ancora maggiore. Il calcolo dei Risk Weighted Asset,
infatti, per i portafogli gestiti tramite il modello Advanced, non
dipende più solo dal valore nominale degli asset ma anche dai
corrispondenti parametri creditizi. Oltre alle dinamiche dei volumi,
diventa quindi cruciale il monitoraggio e la previsione dell’evoluzione
della qualità creditizia del portafoglio in funzione dello scenario
macroeconomico (il cosiddetto effetto pro-ciclicità).
2009
2008
130
(480)
108
180
46
215
(2.191)
(1.992)
992
(1.376)
208
388
767
404
(1.635)
(252)
Note:
I dati 2008 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni
intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo.
1. Global Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai
singoli settori di attività.
(milioni di €)
Ratio Patrimoniali
DATI AL 31.12.2009
POST
ANTE
AUMENTO AUMENTO
DI CAPITALE DI CAPITALE
Patrimonio di vigilanza
Patrimonio di base
Core Tier 1 Capital
Totale attività ponderate
per il rischio
Total Capital Ratio
Tier 1 Ratio
Core Tier 1 Ratio
DATI AL 31.12.2008 2
POST
AUMENTO
DI CAPITALE
ANTE
AUMENTO
DI CAPITALE
58.257
42.919
38.288
54.372
39.034
34.435
57.542
37.840
33.725
54.544
34.843
30.755
452.388
12,88%
9,49%
8,47%
452.388
12,02%
8,63%
7,62%
512.532
11,23%
7,38%
6,58%
512.532
10,64%
6,80%
6,00%
2. Dati ricostruiti per tener conto dell’attribuzione a patrimonio supplementare della quota di riserva
di traslazione cambi afferente gli investimenti netti esteri, il ricomputo delle deduzioni per variazioni
di “fair value” dovute a cambiamenti del proprio merito creditizio e il ricalcolo della componente
infragruppo dei prestiti subordinati.
I dati 2009 Post Aumento di Capitale considerano l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il
29 settembre 2009 e concluso il 24 febbraio 2010.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
47
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Capital and Value Management (SEGUE)
La recente crisi che ha investito i mercati finanziari ha innescato
intensi dibattiti, tuttora in corso, circa la necessità di rivedere,
in senso più restrittivo, le regole di misurazione del capitale
e dei coefficienti patrimoniali imposti da Basilea 2. In questo
ambito il Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria, per
dare attuazione alle raccomandazioni approvate dal Financial
Stability Board e dai leaders del G20 nella riunione di settembre
a Pittsburg, ha pubblicato in data 17 dicembre 2009 due
documenti di consultazione in merito a proposte di modifica alla
regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle
banche. Sulla base dei commenti ricevuti e delle evidenze raccolte
tramite lo studio di impatto di recente avviato, il Comitato di Basilea
effettuerà i necessari affinamenti alle proposte ed emanerà la
versione definitiva entro la fine del 2010. Prima del recepimento a
livello nazionale, le nuove regole formeranno oggetto del consueto
processo di revisione legislativa da parte delle istituzioni europee.
Nelle intenzioni del Comitato di Basilea, l’entrata in vigore delle
nuove regole è prevista per la fine del 2012.
Il patrimonio
Il Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, incluso l’utile di periodo (1.702 milioni), si attesta al 31 dicembre 2009 a 59.689 milioni a
fronte dei 54.999 milioni rilevati al 31 dicembre 2008.
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto del Gruppo fra i due esercizi è riportato nella nota integrativa, Parte B) dello stato patrimoniale
- Sezione 15 dove sono riportati ulteriori dettagli.
Nella seguente tabella sono evidenziati le principali variazioni intervenute nel 2009.
Patrimonio netto di pertinenza del gruppo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2008
Aumento di capitale (al netto dei costi capitalizzati)
Differenze di cambio
Variazioni delle riserve di valutazioni "Attività disponibili per la vendita" e "Copertura dei flussi Finanziari"
Altre variazioni 1
Utile del periodo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2009
1. Principalmente dovute a opzioni su Patrimonio di pertinenza di terzi.
48
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(milioni di €)
54.999
2.799
(490)
976
(297)
1.702
59.689
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
I risultati per settore di attività, riportati nella seguente tabella di sintesi e commentati nei capitoli successivi, vengono presentati sulla base
dell’articolazione correntemente utilizzata nella reportistica direzionale per il controllo dei risultati del Gruppo.
Rispetto a quanto presentato nel bilancio 2008, le precedenti divisioni Corporate Banking e MIB sono state aggregate nel Corporate &
Investment Banking, mentre l’Asset Gathering è passato dal Private Banking al Retail. I conti economici dei periodi precedenti sono stati
ricostruiti per tener conto di tali variazioni di perimetro.
(milioni di €)
Dati di sintesi per settore di attività
ASSET
MANAGEMENT
CENTRAL
EASTERN
EUROPE
(CEE)
POLAND’S
MARKETS
CAPOGRUPPO E
ALTRE SOCIETÀ
(INCLUSO
ELISIONI
E RETTIFICHE)
779
916
733
1.088
4.613
4.732
1.634
2.183
-66
16
27.572
26.878
-3.309
-3.484
-544
-554
-455
-508
-1.949
-2.223
-853
-1.060
-1.189
-1.252
-15.324
-16.692
2.821
3.855
6.724
2.991
236
363
278
581
2.664
2.509
780
1.123
-1.255
-1.236
12.248
10.185
Utile lordo operatività corrente
Esercizio 2009
945
Esercizio 2008
3.026
1.555
690
203
366
287
599
908
2.026
692
1.110
-1.290
-2.359
3.300
5.458
130
992
-480
-1.376
108
208
180
388
46
767
215
404
-2.191
-1.633
-1.992
-252
Cost/income ratio
Esercizio 2009
Esercizio 2008
71,4%
66,4%
33,0%
53,8%
69,8%
60,4%
62,0%
46,7%
42,3%
47,0%
52,2%
48,6%
n.s.
n.s.
55,6%
62,1%
Numero Dipendenti 2
al 31 dicembre 2009
al 31 dicembre 2008
49.476
52.233
14.694
15.711
3.002
3.077
1.962
2.165
52.337
56.066
20.270
21.406
23.321
23.861
165.062
174.519
RETAIL
CORPORATE &
INVESTMENT
BANKING
(CIB)
PRIVATE
BANKING
Dati economici
Margine di intermediazione
Esercizio 2009
Esercizio 2008
9.846
11.466
10.033
6.474
Costi operativi
Esercizio 2009
Esercizio 2008
-7.026
-7.612
Risultato di gestione
Esercizio 2009
Esercizio 2008
EVA 1
Esercizio 2009
Esercizio 2008
TOTALE
CONSOLIDATO
Nota:
I dati sono stati esposti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione, nonché della
riclassifica dei risultati dell’attività di Private Equity.
1. I dati 2008 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo.
2. “Full time equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
49
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail
Introduzione
IN BREVE
Raccolta da Clientela (milioni di %)
Margine di intermediazione (milioni di %)
9.846
Austria
22.550
50
Crediti su Depositi v/clientela
+97,2%
It
Italia
Germania
rmaniaa
31.773
73
118.383
11
Dipendenti
49.476
La Strategic Business Area Retail1 di UniCredit Group ha l’obiettivo primario di soddisfare le esigenze finanziarie della clientela
Mass Market, Affluent e Small Business. Il ruolo fondamentale della SBA Retail è di consentire ai singoli individui, alle famiglie
e alle piccole imprese di soddisfare le loro esigenze finanziarie offrendo una gamma completa di prodotti e servizi affidabili e di
elevata qualità ad un prezzo concorrenziale.
Il perimetro della SBA Retail include le tre banche commerciali italiane, nate il 1° novembre 2008, UniCredit Banca, UniCredit
Banca di Roma e Banco di Sicilia, e le business line Retail di UniCredit Bank AG in Germania e di UniCredit Bank Austria
in Austria.
La SBA Retail include, inoltre, UniCredit Family Financing Bank, nata a gennaio 2009 dall’integrazione di UniCredit Consumer
Financing, società del Gruppo specializzata nel credito al consumo, e UniCredit Banca per la Casa, specializzata nel business
dei mutui residenziali. La nuova banca del Gruppo supporta le banche Retail con soluzioni in grado di rispondere alle molteplici
esigenze di finanziamento delle famiglie.
Infine da maggio 2009 la SBA Retail include anche l’Asset Gathering, la linea di business specializzata nella raccolta da clientela
privata retail tramite il canale online e la rete di promotori finanziari. L’Asset Gathering opera tramite FinecoBank in Italia,
DAB Bank in Germania e DAT Bank in Austria; tali banche offrono i servizi bancari e d’investimento delle banche tradizionali,
differenziandosi,per la specializzazione nel business del trading online e per una spiccata vocazione all’innovazione tecnologica.
1. Nell’introduzione sono elencati i principali cambiamenti organizzativi e le principali business line e legal entity che compongono il perimetro della “Strategic Business Area Retail”, chiamata anche SBA Retail.
Nella sezione Performance Finanziaria sono mostrati i risultati della SBA Retail nel suo complesso sulla base del perimetro al 2009. I dati relativi al 2008 sono stati proformati in base al nuovo perimetro in
modo tale da rendere i confronti omogenei.
50
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Performance finanziaria
I dati relativi agli ultimi mesi del 2009 hanno mostrato segnali di
miglioramento dell’economia. Sulla scia della ripresa globale anche
la crescita economica media dei paesi dell’Area Euro dovrebbe
tornare in territorio positivo nel 2010 anche se in misura più modesta
rispetto al recente passato.
di nuovo credito dei clienti. In particolare nel periodo osservato i
risultati della SBA Retail hanno risentito delle condizioni estreme
dei mercati dei tassi e delle turbolenze dei mercati finanziari che
hanno condizionato negativamente i ricavi e del deterioramento
dello scenario creditizio che ha comportato un peggioramento degli
attivi bancari.
Sull’andamento del risultato di gestione della SBA Retail ha influito
la dinamica del margine di intermediazione, che si è attestato a
2.274 milioni nel quarto trimestre 2009, in calo rispetto al quarto
trimestre 2008. Il valore progressivo del 2009 ha totalizzato
9.846 milioni (-14,1% a/a).
I risultati del 2009 sono stati comunque influenzati dai riflessi
della crisi finanziaria e dal rallentamento dell’economia in Europa,
che hanno generato il peggiore contesto economico degli ultimi
anni, condizionando negativamente la solvibilità e la domanda
(milioni di €)
Conto Economico
ESERCIZIO
RETAIL
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche nette su crediti
Utile lordo operatività corrente
2009
2008
VARIAZIONE
%
9.846
-7.026
2.821
-1.700
945
11.466
-7.612
3.855
-1.179
3.026
- 14,1%
- 7,7%
- 26,8%
+ 44,1%
- 68,8%
3° TRIM
VARIAZIONE
% SU
3° TRIM ‘09
2008
4° TRIM
2.290
-1.712
578
-392
167
- 0,7%
+ 0,7%
- 4,8%
- 20,0%
+ 30,4%
2.680
-1.926
753
-388
821
2009
4° TRIM
2.274
-1.724
550
-314
217
(milioni di €)
Stato Patrimoniale
CONSISTENZE AL
RETAIL
Crediti verso clientela
Raccolta da clientela (incluso titoli)
Totale RWA
RWA per rischio di credito
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
167.954
235.896
67.844
54.813
169.295
238.496
69.933
56.271
180.280
215.915
80.410
67.278
-12.326
19.981
-12.566
-12.465
- 6,8%
+ 9,3%
- 15,6%
- 18,5%
(milioni di €)
Totale Prestiti e Depositi per Paese
CREDITI VERSO CLIENTELA
RETAIL
Italia
Germania
Austria
TOTALE
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
%
114.547
34.185
19.223
167.954
121.103
39.989
19.187
180.280
- 5,4%
- 14,5%
+ 0,2%
- 6,8%
DEBITI VERSO CLIENTELA E TITOLI
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
%
181.179
32.167
22.550
235.896
152.356
35.347
28.212
215.915
+ 18,9%
- 9,0%
- 20,1%
+ 9,3%
Principali Indicatori
ESERCIZIO
RETAIL
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
Margine Intermediazione/RWA (media)
Cost/income
Costo del rischio
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
130
4.991
2,61%
13,62%
71,4%
0,98%
992
5.892
16,83%
12,93%
66,4%
0,64%
-861
-902
n.s.
68pb
497pb
34pb
- 86,9%
- 15,3%
Personale
DATI AL
RETAIL
Dipendenti (numero “Full time equivalent”)
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
49.476
49.954
52.233
-2.756
- 5,3%
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
51
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail (SEGUE)
Questo risultato è stato fortemente condizionato dalla performance
negativa del margine d’interesse, a causa del forte calo dei tassi che
ha portato l’Euribor ai minimi storici (l’Euribor a un mese a fine dicembre
è sceso a 49 punti base da 310 punti base di dicembre 2008, con una
diminuzione media di 341 punti base nel 2009 rispetto al 2008).
Questo fenomeno di progressiva riduzione dei tassi di mercato ha
condizionato negativamente la redditività della SBA Retail derivante
dagli spread sulla raccolta, parzialmente mitigata dai risultati positivi
derivanti dalle operazioni di copertura sui tassi.
Le misure riguardanti l’abolizione della commissione di massimo
scoperto in Italia hanno generato una ulteriore contrazione del margine di
interesse sugli impieghi penalizzando il risultato nel secondo semestre.
La SBA Retail nel 2009 ha registrato un calo anche delle commissioni
derivanti dal trading e dal risparmio gestito e amministrato, dovuto allo
sfavorevole andamento dei mercati e alla bassa propensione al rischio
della clientela in seguito alla crisi dei mercati finanziari.
Questo calo è stato parzialmente compensato dalla commissione per
la messa a disposizione fondi che, a partire da luglio come previsto
dal cosiddetto “decreto anticrisi”, ha sostituito il precedente metodo di
calcolo comunemente definito “commissione di massimo scoperto”.
Il quarto trimestre 2009 ha mostrato un recupero delle commissioni
rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Questa crescita delle commissioni nel quarto trimestre è stata generata
soprattutto dall’incremento delle commissioni relative al risparmio
gestito e amministrato dovuto alla ripresa dei mercati finanziari
concentrata nella seconda parte dell’anno.
I costi operativi si sono attestati a 7.026 milioni a fine 2009, in
diminuzione del 7,7% rispetto all’anno precedente, pur incorporando
gli incrementi previsti dai contratti nazionali di categoria. La riduzione è
riconducibile alle spese per il personale, che sono diminuite per effetto
del ridimensionamento dell’organico specialmente in Italia, in seguito al
processo d’integrazione nel Gruppo delle banche ex Capitalia. Il numero
di FTE2 della SBA Retail al 31 dicembre 2009, infatti, è diminuito di
2.756 unità (-5,3%) rispetto a fine 2008, concentrate soprattutto
in Italia. Il contenimento dei costi ha riguardato anche le altre spese
amministrative, diminuite nel 2009 in seguito ad un piano di riduzione.
Il cost/income ratio a dicembre 2009 si attesta al 71,4% dal
66,4% del 2008 a causa della diminuzione dei ricavi parzialmente
compensata dalla maggiore efficienza nella gestione dei costi.
Il risultato di gestione della SBA Retail pari a 2.821 milioni ha
manifestato un calo del 26,8% rispetto al 2008. In termini di
contribuzione dei tre paesi al risultato totale della SBA Retail va
2. FTE - Full Time Equivalents.
52
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
evidenziato l’importante contributo dell’Italia, che ha generato l’83%
del risultato di gestione complessivo del 2009, mentre l’Austria e la
Germania contribuiscono per il restante 17%.
L’utile lordo è stato condizionato dall’andamento negativo delle
rettifiche nette su crediti che nel 2009 hanno registrato un
importante incremento rispetto all’anno precedente, totalizzando
1.700 milioni rispetto ai 1.179 milioni del 2008 (+44,1% a/a).
Tale incremento, integralmente riconducibile al portafoglio Italia, è
dovuto al progressivo deterioramento del credito provocato dalla
crisi finanziaria, sia sul portafoglio privati sia piccole imprese, che
ha registrato tassi di default del 25% circa superiori allo scorso
anno.
I 314 milioni di rettifiche registrate nell’ultimo trimestre 2009 hanno
evidenziato un sensibile calo rispetto al trimestre precedente e rispetto
al quarto trimestre 2008 (circa -20%), grazie ai benefici generati dai
due programmi di sostegno all’economia lanciati in Italia alla fine del
primo trimestre e alla riduzione del costo di attualizzazione dei crediti
deteriorati netti, per aggiornamento dei tassi di interesse utilizzati.
La SBA Retail ha raggiunto un utile lordo dell’operatività corrente
del 2009 pari a 945 milioni in calo rispetto all’anno precedente
(-68,8%), consuntivando 217 milioni di utile lordo nel quarto trimestre
2009, in aumento del 30,4% rispetto al trimestre precedente.
Con riferimento alla qualità del credito, la SBA Retail ha registrato a
dicembre 2009 un costo del rischio annualizzato di 98 punti base,
in aumento di 34 punti base rispetto a dicembre 2008 per effetto
dell’incremento delle rettifiche nette dovute al peggioramento dello
scenario creditizio negli ultimi 12 mesi e alla diminuzione dei volumi
medi dei crediti.
Al fine di creare valore per l’azionista, la SBA Retail ha continuato a
mettere in atto una serie di azioni volte ad un’efficiente allocazione del
capitale che le ha permesso nel 2009 di realizzare un EVA positivo pari
a 130 milioni, seppure in calo rispetto al 2008.
La SBA Retail, a fine dicembre 2009, ha totalizzato circa 168 miliardi
di crediti verso la clientela, con un calo nel quarto trimestre di
circa 1 miliardo rispetto al trimestre precedente che ha portato ad
una riduzione rispetto a dicembre 2008 di circa 12 miliardi (-6,8%),
confermando il trend che ha caratterizzato l’intero sistema bancario.
L’indirizzo della SBA Retail nell’attività di gestione del credito è stato
quello di continuare ad assicurare, seppure in un contesto di forte
contrazione del ciclo economico, un adeguato supporto finanziario alle
iniziative imprenditoriali e ai bisogni delle famiglie, senza rinunciare ad
una attenta valutazione del merito creditizio.
Lo stock della raccolta da clientela della SBA Retail, rappresentata
dai depositi e dai titoli in circolazione, a fine dicembre 2009 ammonta
a circa 236 miliardi, con un calo di circa 2 miliardi rispetto al trimestre
precedente ma in aumento di 20 miliardi (+9,3%) da inizio anno.
In Italia al netto delle obbligazioni utilizzate da UniCredit Family
Financing Bank (finalizzate a finanziare lo stock dei mutui e dei prestiti
personali derivanti dalle banche commerciali), l’incremento effettivo
della raccolta è stata di circa 14 miliardi.
Tale incremento è stato generato dalla maggiore propensione della
clientela verso prodotti semplici e sicuri ed ha contribuito al funding
di Gruppo in un contesto caratterizzato da incertezza sul mercato
interbancario. La Germania e l’Austria hanno registrato un calo
rispettivamente di 3,2 e di 5,7 miliardi rispetto al 2008, quest’ultimo
influenzato dallo spostamento di parte della clientela dalla SBA Retail al
Private Banking per effetto dei nuovi criteri di segmentazione introdotti
nell’ultimo trimestre 2009.
penetrazione della raccolta indiretta (61%), mentre in Germania e
Austria, paesi caratterizzati da percentuali più elevate di depositi di
risparmio, il suo peso è rispettivamente del 59% e del 30%.
Al totale di prestiti alla clientela di circa 168 miliardi, l’Italia
contribuisce per il 68%, la Germania per il 20% e l’Austria al
restante 11%. Anche il mix risulta differente nei tre paesi. I mutui
ipotecari per l’acquisto della casa rappresentano ovunque il prodotto
prevalente con una penetrazione media del 56% circa. Nel credito
al consumo l’Italia contribuisce per il 67% agli 11 miliardi di
finanziamenti totali. Infine, l’Italia contribuisce al 92% dei prestiti a
breve termine alle piccole imprese della SBA Retail.
Retail Network Italia
Gli sforzi per contribuire al rafforzamento patrimoniale del Gruppo
hanno consentito a fine dicembre una riduzione degli RWA di circa
2 miliardi rispetto al trimestre precedente e di 12 miliardi rispetto al
2008, grazie all’effetto congiunto della diminuzione dei volumi degli
impieghi, dell’estensione alle banche Ex-Capitalia di modelli interni di
rating (metodologia “Internal Rating Based”) e del perfezionamento
delle metodologie di calcolo degli RWA.
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
I due grafici mostrano il contributo dei tre paesi alla composizione
delle attività finanziarie e degli impieghi della SBA Retail suddivisi per
tipologia di prodotto. A fine 2009, al totale di attività finanziarie
di circa 377 miliardi, l’Italia contribuisce per il 69%, la Germania
per il 21% e l’Austria per il 10%. In Italia si registra una maggiore
Nel 2009 in Italia è stato completato il processo di integrazione della
rete ex Capitalia. Questa attività ha consentito alle banche commerciali
italiane di raggiungere importanti obiettivi in termini di ottimizzazione
dei processi di governo, di riduzione dei costi operativi, di estensione a
tutta la rete commerciale degli stessi modelli di servizio e di un’unica
offerta commerciale per migliorare la qualità del servzio.
Nel 2009 la SBA Retail ha esteso alla rete ex Capitalia il suo
approccio alla Customer Satisfaction, che include la misurazione
della soddisfazione della clientela tramite l’indice TRI*M3 ed il
monitoraggio della Customer Experience mediante il Mistery
Shopping. Il TRI*M index a dicembre 2009 ha registrato un
miglioramento complessivo di 8 punti rispetto al 2008, tornando
ai valori pre-crisi e consentendo a UniCredit di riconquistare la sua
posizione di vertice rispetto ai principali competitors. Il progetto
“Q48”, che consente di rispondere ai reclami dei clienti entro 48
3. L’Indice TRI*M misura il livello di fidelizzazione della clientela attraverso una sommatoria ponderata di
valutazioni che gli intervistati danno della Società in base a 4 principali indici di fidelizzazione, due dei
quali sono legati al grado di soddisfazione (soddisfazione complessiva e raccomandabilità) mentre gli
altri due misurano la fedeltà (probabilità di acquisti ripetuti e vantaggio sulla concorrenza).
Attività Finanziarie della Clientela 1-2
Totale Prestiti alla Clientela (netto sofferenze)
(2009, miliardi di `)
(2009, miliardi di `)
Altro
3
261
SB M/L termine
Raccolta Diretta
Risparmio Gestito
Risparmio
Amministrato
Parte del totale
SB breve termine
Credito al consumo
102,8
76,6
81,9
78
31,9
21,4
24,6
ITALIA
GERMANIA
69%
21%
Mutui a famiglie
consumatrici
38
115
14
14,3
14,7
7,6
64
4
26,7
8,9
AUSTRIA 2,7
10%
34
12
19,5
ITALIA
Parte del totale
68%
GERMANIA
20%
0,9
0,9
1,0
19
2
2,7
11
2,7
0,3
AUSTRIA
11%
1. Dati gestionali riclassificati rispetto ai dati contabili.
2. Dati comprensivi degli asset di Fineco Bank in Italia, DAB Group in Germania.
3. Dati della nuova rete commerciale, netto Enti.
4. La raccolta diretta include Group Bond e altri depositi.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
53
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail (SEGUE)
ore, è stato esteso a tutta la rete commerciale. Il principale risultato
del progetto, insieme all’“Istant feedback” e ai reclami diretti all’alta
direzione, è stato quello di ridurre il tempo medio di risposta ai
reclami dei clienti.
È proseguito SRT (Semplice Risparmiare Tempo), progetto che si propone
di migliorare la qualità del servizio al cliente attraverso l’utilizzo di canali
alternativi allo sportello. Nel 2009 è proseguita l’installazione di macchine
evolute, “ATM versamenti” ed Aree Self “Spinta SRT2”, con 758 nuove
istallazioni che hanno portato il parco complessivo a circa 3.400 ATM,
che consentono di servire il 90% della clientela sul perimetro italiano.
La forte crescita dei versamenti sugli ATM evoluti con circa 1,8 milioni
di operazioni a fine novembre (+50% a/a) ha consentito una liberazione
di personale di agenzia (580 FTE) da attività a basso valore aggiunto
potenzialmente dedicabile ad attività commerciali. Nel 2009 anche
il numero dei clienti utilizzatori della banca via internet è cresciuto a
1,1 milione (+23% a/a). È proseguita, infine, l’attività di ottimizzazione
della rete commerciale in Italia con la chiusura di 383 sportelli e la
conversione di altri 200 in sportelli leggeri.
Nel segmento Mass Market è stato implementato il modello di
servizio incentrato sulla copertura dei bisogni della clientela, misurata
attraverso l’indice “BIS” (Bisogni Soddisfatti). Nel corso del terzo
trimestre è stata lanciata sul mercato Genius Card, carta di credito
innovativa alternativa al conto corrente. È una carta prepagata
nominativa che consente di effettuare le principali operazioni
transazionali, realizzata per soddisfare le esigenze di coloro
che cercano un rapporto semplificato con la Banca, che è stata
acquistata da circa 200.000 clienti in pochi mesi.
Per quanto riguarda il segmento Personal Banking sono state lanciate
diverse iniziative volte a consolidare la relazione con i clienti e a fornire
un servizio distintivo capace di soddisfare i loro bisogni specialmente in
un periodo di crisi. È stato lanciato il progetto “Agenzie Multispecialist
First” che, attraverso il restyling di alcune agenzie e la focalizzazione su
personale specializzato, si propone di acquisire nuovi clienti Affluent e
di incrementare gli asset in gestione. È continuata l’estensione a tutta la
rete commerciale del modello Flying Advisor che prevede un consulente
“itinerante” che svolge la propria attività su più agenzie applicando le
logiche del modello di servizio First.
Per il segmento Small Business è stato sviluppato il modello di
servizio Business Prime, che ha l’obiettivo di sviluppare con i clienti
“Top” una soddisfacente relazione di partnership a 360 gradi basata
su due figure professionali: lo specialista imprese, che segue la
relazione con le aziende clienti e soddisfa al meglio i loro bisogni
finanziari calcolando la struttura finanziaria ottimale; lo specialista
investimenti, che cura i bisogni finanziari personali degli imprenditori
e dei suoi familiari. Contestualmente si è consolidato per la clientela
“microimprese” il nuovo modello di servizio Business Easy, che si
caratterizza per la consulenza dedicata a distanza e l’utilizzo di canali
evoluti alternativi allo sportello.
54
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Sul piano istituzionale Retail Network Italy ha proseguito
l’organizzazione di eventi dedicati al segmento piccole imprese.
La sesta edizione del “Rapporto UniCredit sulle Piccole Imprese”,
presentata a Roma a dicembre 2009, è stata incentrata sull’analisi
del posizionamento delle piccole imprese rispetto all’attuale crisi.
È continuato il sostegno creditizio alle piccole imprese attraverso il
“Progetto Impresa Italia”, iniziativa di sostenibilità dell’economia reale
che ha previsto lo stanziamento di un plafond aggiuntivo a sostegno
delle imprese, veicolato sul territorio attraverso associazioni di categoria e
Confidi, per garantire afflusso di risorse in un momento di crisi di liquidità
dei mercati. Ad un anno dal lancio di tale progetto, che ha previsto lo
stanziamento di 7 miliardi a livello di Gruppo (di cui 3 miliardi per le
micro-imprese), sono stati convenzionati 464 associazioni di categoria
e Confidi, che rappresentano il 46% del mercato, e sono stati deliberati
circa 1,1 miliardi di nuovi finanziamenti (compresi nuovi accordati e
rinnovi con aumento a breve termine) per 10.500 pratiche, con un tasso
di accettazione delle domande di finanziamento dell’80%.
Sempre nell’ottica di affiancare le aziende che vivono una situazione
di momentanea difficoltà, è stato firmato con le associazioni
degli artigiani e dei commercianti il nuovo accordo SOS Impresa
Italia, con l’obiettivo di traghettare fuori dalla crisi le aziende
strutturalmente sane che vivono un momento di difficoltà attraverso
strumenti finanziari innovativi (es. allungamento delle durate
di ammortamento, salto rata, etc.). A fine dicembre sono state
supportate attraverso concessione di nuova finanza circa 6.000
piccole imprese per un’esposizione totale pari a 720 milioni.
Per quanto riguarda i risultati commerciali, in Italia la rete commerciale
nel 2009 ha conseguito 26 miliardi di vendite di prodotti di investimento
(+10% a/a), concentrate su prodotti semplici e dal basso profilo di
rischio, con un passo giornaliero di vendita in aumento rispetto all’anno
precedente. La raccolta netta gestita da inizio anno è cresciuta di 1,1
miliardi (2% dello stock di inizio anno), grazie al risultato positivo della
raccolta netta gestita di 3.4 miliardi nel secondo semestre. La raccolta
gestita è stata sostenuta soprattutto dalle collocazioni di UniGarantito,
prodotto assicurativo a capitale garantito con rendimento annuo
minimo garantito, con 2,5 miliardi di vendite nel secondo semestre e
circa 215.000 polizze per un controvalore di 7 miliardi da inizio anno.
Con la ripresa dei mercati, nel secondo semestre, è gradualmente
aumentato l’interesse dei clienti verso prodotti con una maggiore
esposizione all’equity e verso soluzioni che consentono l’ingresso sui
mercati finanziari tramite investimenti periodici.
La Retail Strategic Business Area è riuscita ad incrementare di 9
miliardi il totale delle attività finanziarie rispetto a inizio anno (+4%),
soprattutto grazie alla rivalutazione della raccolta indiretta seguita
alla ripresa dei mercati finanziari nel secondo semestre. È continuata
l’attività di sostegno delle tre banche commerciali a favore delle
piccole imprese attraverso l’erogazione di circa 11 miliardi di nuovi
finanziamenti pari a oltre 165.000 pratiche da inizio anno.
Retail Network Germania
Retail Network Austria
UniCredit Bank AG nel 2009 ha continuato a servire i tre segmenti
strategici di clientela (mass market, affluent e small business) con
tre modelli di servizio dedicati ai loro diversi bisogni. Il principale
obiettivo del 2009 nel segmento Mass Market è stato incrementare
la penetrazione in termini di prodotti fornendo consulenza basata
sui bisogni ed espandendo il banking online. In questo segmento di
clientela, il conto corrente “Willkommenskonto” ha continuato ad
essere molto richiesto da parte dei clienti. Il prodotto ha guadagnato
diversi premi nell’ultimo anno, tra cui un premio nel Chip-Test
2009 fatto dalla rivista tedesca “Chip” e il primo posto nel test sulla
sicurezza del banking online. UniCredit Bank AG ha cominciato ad
emettere solo carte integrate con microchip al fine di incrementare la
sicurezza per i suoi clienti.
Per quanto riguarda il segmento Mass Market, Bank Austria nel 2009
ha implementato uno strumento web-based per un dialogo di vendita
strutturato, che deve essere utilizzato da ciascun relationship manager
almeno una volta all’anno per ognuno dei circa 200.000 clienti
Mass Market ad alto potenziale. Al fine di massimizzare la rilevanza
commerciale del supporto CRM (customer relationship management),
Bank Austria ha raffinato le tecniche per contattare i clienti Mass
Market attraverso strumenti event-driven (es. scadenze, clienti che
non comprano più prodotti, compleanni etc). Ai clienti di Bank Austria
con finanziamenti in valuta estera è stata offerta una campagna di
informazione dedicata: il target è diventato consapevole dei rischi di
fluttuazione delle valute e della volatilità degli strumenti di rimborso
(fondi comuni di investimento e polizze assicurative unit-linked).
Nel segmento Personal Banking, a causa della persistente
situazione di incertezza sui mercati finanziari e del notevole declino
dei tassi di interesse, UniCredit Bank AG nel 2009 ha focalizzato la
consulenza su obbligazioni a medio termine e prodotti d’investimento
sicuri a capitale garantito che sono stati molto apprezzati,
permettendo ad UniCredit Bank AG di conquistare nuovi depositi
nella pima parte dell’anno. Inoltre è stato aggiunto all’offerta il nuovo
prodotto di investimento “VermögensDepot privat Defensiv” e
sono stati registrati nuovi flussi dai bond “F&C Stiftungsfonds”.
Sul versante dei prodotti assicurativi, UniCredit Bank AG nel 2009
ha ottimizzato il prodotto assicurativo di successo AktivRente,
dedicato ai clienti affluent e studiato per ottimizzare il beneficio
fiscale sui premi versati. Tale prodotto adegua il profilo di rischio alle
diverse fasi della vita dell’investitore e alla situazione del mercato,
diminuendolo progressivamente all’avvicinarsi della scadenza.
È proseguita l’offerta di prodotti d’investimento capaci di rispondere
al crescente bisogno dei clienti del segmento Personal Banking di
investire in prodotti semplici e sicuri e a capitale garantito supportati
da iniziative di marketing e di pubblicità. Bank Austria ha emesso
un consistente numero di Bond con caratteristiche di semplicità e
trasparenza: 13 bond con durata da 3 a 5 anni che hanno raggiunto
un volume totale di circa 600 milioni. Bank Austria ha lanciato 5 USDbonds rivolti ai clienti desiderosi di investire in valuta estera e 1 bond
indicizzato all’inflazione con capitale garantito alla scadenza. Tuttavia,
la richiesta crescente dei clienti di beneficiare della ripresa dei mercati
azionari in uno scenario caratterizzato da tassi di interesse molto bassi,
specialmente nella seconda parte dell’anno, ha offerto a Bank Austria
l’opportunità di rilanciare la gamma di offerta dei fondi di garanzia
Pioneer Austria. In particolare “PIA America Guarantee Fund” e “PIA
Europe Guarantee Fund” grazie alla loro durata di 7 anni, 100% di
capitale garantito e rendimento minimo garantito alla scadenza hanno
registrato circa 250 milioni di volumi di vendite.
Sul segmento Small Business UniCredit Bank AG nel 2009 ha
continuato a supportare i propri clienti estendendo nuove linee di
credito per un valore di 1 miliardo nel 2009, per fornirgli la liquidità
necessaria a sostenere il loro business. Inoltre, UniCredit Bank
AG ha continuato a estendere ai suoi clienti il nuovo modello di
servizio Business Class, dedicato alla clientela piccole imprese di
elevato standing, grazie al quale ogni piccolo imprenditore potrà
contare su due professionisti: un consulente dedicato all’azienda e
uno specialista dedicato a tutti i bisogni di investimento personali
dell’imprenditore. UniCredit Bank AG ha esteso l’utilizzo dello
strumento di consulenza Business Dialog, con cui i consulenti
analizzano gli investimenti iniziali e la propensione al rischio dei
clienti per individuare nuove opportunità di investimento. Nel
quarto trimestre UniCredit Bank AG ha lanciato un conto package
“Konto4Business” che presenta servizi a valore aggiunto, incluso
l’accesso alla fabbrica di mailing di Deutsche Post, seminari
specialistici e consigli gratuiti di marketing. Questa iniziativa ha
consentito a UniCredit Bank AG di acquisire migliaia di nuovi clienti in
pochi mesi.
Sul versante assicurativo, Bank Austria ha ampliato la gamma di
offerta dei suoi prodotti. Ha offerto del prodotto S.M.I.L.E. Garant II
(prodotto assicurativo Index-linked a premio unico e a capitale
garantito e rendimento minimo grarantito) che nel 2009 ha registrato
circa 3.000 sottoscrizioni. Bank Austria ha inoltre collocato due
prodotti assicurativi a capitale garantito lanciati nel 2009: The Active
Capital Garantie 2019 con un rimborso garantito del 140% del
capitale investito alla scadenza e Active Cash Garantie 2019 con
rimborsi mensili garantiti e un rimborso minimo garantito del capitale
investito alla scadenza, che hanno raggiunto a fine dicembre 10.000
sottoscrizioni.
Nel segmento Small Business Bank Austria ha continuato ad
investire grazie all’estensione del Business Service Center in tre sedi
(Vienna, Salisburgo, Carinzia). Il 30% dei clienti small business sono
serviti attraverso un canale a distanza (tramite telefono) con effetti
positivi in termini di riduzione del costo di servizio (57% minore costo
di servizio), riattivazione di clienti a basso potenziale e incremento
della soddisfazione dei clienti.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
55
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail (SEGUE)
Nel 2009 Bank Austria ha perseguito l’obiettivo di diventare la prima
banca scelta dai clienti Affluent e Small Business in Austria.
È stato fornito un ampio programma di formazione chiamato
“Solutions 4 Affluents” and “Solutions 4 Small Business” con
l’obiettivo di assicurare un servizio di consulenza sulla diversificazione
degli investimenti in risposta ai cambiamenti intervenuti nel mercato
e nei bisogni dei clienti. In collaborazione con Frankfurt School of
Finance and Management Bank Austria ha offerto ai suoi consulenti
l’opportunità di qualificarsi come “consulenti certificati”.
UniCredit Family Financing Bank
Nel 2009, UniCredit Family Financing Bank ha lanciato il progetto
“ARCA” (Azioni di recupero crediti avanzate) volto ad attuare una
serie di interventi a favore delle famiglie che presentano un profilo
reddituale differente rispetto a quello osservato in fase di erogazione
a causa della congiuntura sfavorevole, per individuare soluzioni utili a
superare la situazione di difficoltà.
Tra le principali iniziative in tal senso di cui hanno beneficiato circa
25.000 clienti ci sono state:
• Convenzione ABI-MEF, che prevede la possibilità per alcuni clienti
con mutui a tasso variabile di rinegoziare il mutuo riducendo la rata
ad un livello pari a quello antecedente ai rialzi dei tassi rimandando
alla fine del piano di ammortamento il pagamento della differenza
emersa dalla rinegoziazione,
• Insieme 2009, progetto che permette alle famiglie a basso reddito
di sospendere gratuitamente il pagamento delle rate del mutuo fino
ad un massimo di 12 mesi in caso di alcuni eventi negativi che ne
pregiudicano momentaneamente la solvibilità;
• Sospensione rate per i clienti residenti nelle zone per le quali
è stato dichiarato lo stato di emergenza/calamità;
• Legge 2/2009, lanciato un mutuo a tasso variabile indicizzato al
parametro “Tasso BCE”. La Legge 2/2009 ha inoltre introdotto
l’agevolazione del “tetto massimo alla rata” per i mutui a tasso
variabile.
La crisi finanziaria internazionale ha fatto sentire i suoi effetti
sui business dei mutui e del credito al consumo provocando la
contrazione della domanda e l’aumento del rischio creditizio.
UniCredit Family Financing Bank ha risentito nel 2009 delle non
favorevoli condizioni di scenario, mostrando indicatori in contrazione
in particolare nell’ambito dei nuovi flussi di erogazione.
L’aumento della rischiosità osservato ha portato ad una più attenta
valutazione del merito creditizio della clientela, attraverso innovazioni
nell’ approccio commerciale con l’utilizzo del c.d. “Pricing at risk”,
che intende porre in relazione la qualità del rischio alle condizioni di
prezzo offerte.
UniCredit Family Financing Bank ha chiuso il 2009 con uno
stock di mutui composto da circa 780.000 rapporti per un
controvalore di circa 63 miliardi (incluse le cartolarizzazioni).
56
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Utilizzando questo stock sono state perfezionate nel corso dell’anno
alcune importanti operazioni di cartolarizzazione ed emissione
di Obbligazioni Bancarie Garantite che hanno consentito di
utilizzare canali di funding alternativi meno onerosi. Nel 2009 la
nuova produzione dei mutui è risultata pari a circa 2,3 miliardi in
decremento rispetto all’anno precedente. Tale dinamica è risultata
in linea con il contesto di difficoltà del mercato, che ha risentito
della contrazione della domanda di mutui e agli effetti della crisi
finanziaria sulla disponibilità economica delle famiglie. La quota di
mercato sul totale di nuove erogazioni del sistema è stata del 6%
circa. Il contributo del canale non-banking alla nuova produzione
dei mutui è stato del 35% circa.
Sul versante dei prodotti di credito al consumo, a fronte di uno
stock di 7,6 miliardi, a fine dicembre sono stati generati nuovi flussi
(prestiti personali, prestiti finalizzati, carte di credito revolving e
cessione del quinto dello stipendio) per 3,5 miliardi (-8% a/a), di cui
il 32% circa proveniente dal canale non-banking. Tali risultati, alla
luce della situazione di difficoltà del mercato del credito al consumo,
che ha registrato un calo del 13% nel 2009, sono da considerare
positivi perché hanno consentito alla Sba Retail di incrementare la
propia quota di mercato (rilevazione Assofin) sul totale delle nuove
erogazioni di sistema al 9% rispetto al 7,6% del 2008.
L’attività di innovazione di prodotto è proseguita con l’obiettivo di
garantire un’offerta contraddistinta dalla massima flessibilità di
utilizzo, in linea con le nuove esigenze del mercato. Dopo il lancio
nel primo semestre della carta revolving UniCreditCard Extra e
il prestito personale CreditExpress Dynamic, con servizi di “salto
rata”, “cambio rata” e “ricarica”, nel quarto trimestre 2009 è stato
lanciato il nuovo prodotto Credit Express Premium, che premia il
comportamento virtuoso con una riduzione annuale del tasso di 100
punti base supportato sui diversi canali commerciali con materiali di
comunicazione dedicati.
Sul versante dei mutui sono stati lanciati: il Mutuo Opzione Sicura,
che consente di iniziare a tasso variabile o fisso per 5 anni e optare
per la rinegoziazione gratuita del mutuo e l’allungamento della
durata; il Mutuo Cap, a tasso variabile, con la pattuizione di un limite
massimo (“cap”) al tasso di interesse a carico del cliente stabilito
per contratto, che consente al cliente di cogliere i vantaggi del
mutuo a tasso variabile senza correre il rischio di pagare una rata
troppo alta. Inoltre, è stata messa a disposizione dei clienti la Polizza
Multirischio, un pacchetto assicurativo di diverse coperture danni
abbinabile alla sottoscrizione del mutuo.
Nel corso del 2009 sono state sviluppate nuove iniziative
commerciali con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento della
società sul mercato e di mantenere una elevata profittabilità sia sul
canale banking che sul canale non-banking, pur in un contesto di
persistente debolezza del mercato. È stato lanciato lo strumento
Diagnostico mutui, orientato alla revisione critica di tutte le fasi del
processo di gestione delle pratiche. Infine va segnalata l’iniziativa
“Silver bullet” volta a migliorare le sinergie con la rete commerciale
per ottimizzare la profilazione della clientela e aumentare il tasso di
accettazione delle pratiche.
Per il mercato estero, invece, è proseguita l’attività di sviluppo e
consolidamento delle iniziative internazionali. Nel 2009, la filiale
di Monaco ha proseguito la propria operatività sul segmento delle
carte di credito emettendo circa 46 mila nuove carte, raggiungendo
così oltre 185 mila pezzi per un totale di più di 215 milioni di
volumi intermediati. Inoltre, è continuata l’attività di distribuzione di
prestiti personali, tramite le filiali UniCredit Bank AG, con erogazioni
pari a 337 milioni (+90% a/a). In Bulgaria, la società controllata
UniCredit Consumer Financing AD ha proseguito il proprio trend
di sviluppo erogando da inizio anno 51 milioni di finanziamenti
costituiti da crediti finalizzati e prestiti personali (+30% a/a).
In Romania la controllata UniCredit Consumer Financing IFN ha
progressivamente intensificato l’attività di distribuzione di prestiti
personali tramite le filiali UniCredit Tiriac Bank con erogazioni
complessive pari a 66 milioni.
Fineco Bank si conferma leader6 di mercato come broker in Italia con
un numero totale di 26 milioni di transazioni.
DAB Group, che opera con DAB Bank in Germania e DAT Bank
in Austria, ha esteso la propria attività di trading e di consulenza
consolidando la propria leadership come broker e vincendo il premio
di Brokerwahl come Best Certificate Broker tedesco e il premio
come miglior banca diretta per quanto riguarda il brokerage secondo
Euro am Sonntag. I dati di fine 2009 confermano una crescita degli
stock del 20% rispetto alla fine dell’esercizio precedente portando
le masse a 23 miliardi. Nel corso del 2009 DAB ha lanciato una
campagna commerciale volta ad acquisire nuova clientela retail (B2C)
offrendo speciali condizioni sulla remunerazione del conto e sulle
commissioni di trading (12.500 nuovi clienti acquisiti).
In termini di numero di transazioni Dab Bank in Germania ha chiuso
il 2009 con 5,5 milioni di transazioni e DAT in Austria con 1 milione
di transazioni.
Outlook 2010
Asset Gathering
Fineco Bank in Italia ha perseguito la strategia di migliorare prodotti
e servizi e di puntare sulla qualità della consulenza, per fidelizzare i
vecchi clienti e aumentare le nuove acquisizioni. Il completamento
dell’offerta ha consentito di rafforzare la leadership nel mercato di
riferimento e il livello di soddisfazione dei clienti.
Nel corso del 2009 sono proseguite le iniziative sul versante
marketing e commerciale: sono stati rinnovati i conti correnti
introducendo l’azzeramento del canone a fronte dell’accredito dello
stipendio; le attività di advertising focalizzate su un nuovo concept
di comunicazione hanno puntato a massimizzare l’acquisizione
su tutti i canali con un mix di azioni dirette, passaparola e
brand awareness. Grazie all’elevata soddisfazione della clientela
(superiore al 97%4), l’acquisizione tramite passaparola continua ad
essere il mezzo più efficace per l’apertura dei conti. Nel dettaglio,
le due campagne “Connect” e “Wave” hanno generato più di
30.000 nuovi conti aperti.
Nel 2009, Fineco ha realizzato una raccolta netta pari a 2 miliardi
e masse pari a 33 miliardi (+14% rispetto al 2008). Grazie alla
rete di promotori finanziari, Fineco si posiziona al 3° posto nella
classifica Assoreti sia in termini di stock che di raccolta netta5.
Relativamente al trading on line Fineco si posiziona al 1° posto per
volumi intermediati conto terzi sui principali mercati (MTA, TAH, S&P/
MIB Futures e Mini S&P/MIB). Conferma la 1° posizione anche per
numero di transazioni nel segmento azioni con il 9,7%. In sintesi
4. Fonte: TNS Infratest - dati a dicembre 2009.
5. Fonte: Assoreti - “Rapporto periodico Assoreti - Dicembre 2009”.
Il 2010 sarà caratterizzato dall’ingresso nel perimetro della SBA
Retail della Polonia. Le previsioni macroeconomiche prevedono
un contesto ancora difficile per le banche nell’Area Euro.
Istituti di previsione esterni7 stimano che nonostante i primi
segnali di miglioramento dello scenario economico, la profittabilità
del sistema bancario continuerà ad essere sotto pressione,
a causa della riduzione dei ricavi e del peggioramento delle
rettifiche creditizie. Il margine di interesse sarà influenzato
negativamente dal basso livello degli spread provocato dal
permanere di bassi tassi di interesse. Questa contrazione
dovrebbe essere compensata da un recupero sul margine da
servizi conseguente alla ripresa dei mercati finanziari e agli
aggiustamenti nelle politiche di pricing.
Nel Retail Network nel segmento Mass Market ci sarà una
revisione della gamma dei conti dedicati ai clienti privati per
razionalizzare e migliorare la copertura dei bisogni, semplificare i
servizi offerti e valorizzare i canali diretti. Per rispettare le direttive
SEPA e per garantire sicurezza e risparmio alla clientela, si
proseguirà fino alla completa sostituzione delle vecchie carte di
pagamento a sola banda magnetica con carte a microchip. Infine,
si punterà ad aumentare la nuova produzione di finanziamenti
attraverso iniziative commerciali e di direct mailing. Allo stesso
tempo, l’introduzione di strumenti di pricing risk based a supporto
della rete aiuterà ad incrementarne la redditività.
6. Fonte: Assosim - “Rapporto sui dati di negoziazione degli associati ASSOSIM sui mercati gestiti da
Borsa Italiana SPA - Dicembre 2009”.
7. Prometeia: “Rapporto di previsione sui bilanci bancari” - ottobre 2009.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
57
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail (SEGUE)
Nel segmento Personal Banking continuerà il processo di
ottimizzazione del servizio di consulenza per assicurare un adeguato
livello di servizio a tutti i sottosegmenti con un equilibrato cost to
serve. Inoltre, in tutti i paesi in cui opera, la SBA Retail lancerà
iniziative commerciali e di marketing con l’obiettivo di acquisire nuovi
clienti e migliorare l’efficienza nei processi di vendita e di consulenza.
Sul segmento Small Business verrà sviluppata la possibilità di
acquistare prodotti e servizi attraverso canali remoti. Si procederà
inoltre al restyling dei prodotti di finanziamento, dei conti correnti e
verrà lanciata una nuova linea di prodotti per i professionisti, nuove
coperture assicurative e carte di credito ad hoc per supportare la
crescita di questo segmento.
Per il 2010 l’obiettivo nell’area dell’Asset Gathering sarà di
continuare a crescere e innovare, ampliando l’offerta, proponendo
ai clienti prodotti semplici e trasparenti. Ci sarà una maggiore
valorizzazione della capacità di offrire soluzioni ad elevato valore
consulenziale attraverso la rete dei promotori finanziari. Il 2010 sarà
58
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
inoltre volto a migliorare e sviluppare le sinergie con DAB e DAT
anche nell’ottica di una possibile espansione su nuovi mercati esteri.
Lo scenario macroeconomico si presenterà ancora difficile per
il mercato del Family Financing: pur in lieve ripresa, il mercato
dovrebbe mostrare una crescita ancora contenuta a causa della
crescente disoccupazione e della riduzione del reddito disponibile
delle famiglie. Nonostante tale contesto UniCredit Family Financing
prevede un rilancio della crescita commerciale, con un aumento dei
volumi di nuove erogazioni sia sui mutui che sul consumer finance,
in particolare nel segmento automotive e nei prestiti personali,
con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il suo ruolo in termini di
generazione di nuovi clienti per la SBA Retail. Particolare enfasi verrà
posta sul contenimento dei costi operativi e sull’ottimizzazione del
costo del rischio attraverso una gestione proattiva del portafoglio,
in particolare dal punto di vista del recupero crediti. Infine, sarà
dedicata una specifica attenzione all’ulteriore miglioramento dei livelli
di servizio alla clientela, mediante l’ottimizzazione delle attività di
assistenza nella fase di post-vendita.
Corporate & Investment Banking (CIB)
Introduzione
IN BREVE
Crediti verso clientela (milioni di %)
Margine di intermediazione (milioni di %)
10.033
Germania
101.977
977
Risultato di Gestione (milioni di %)
ItItalia
talia
1142.607
4
6.724
Dipendenti
Austria
46.398
98
14.694
L’area Corporate & Investment Banking (CIB) si rivolge alla clientela corporate ed istituzionale che opera (prevalentemente ma non
esclusivamente) nei principali mercati dove il Gruppo UniCredit è presente.
Il deterioramento del contesto economico internazionale originatosi nel 2008 ha comportato un’accelerazione del processo
evolutivo del modello di business del Gruppo che si è tradotto nell’implementazione della nuova struttura organizzativa di CIB,
risultato dell’aggregazione delle precedenti Divisioni Corporate e MIB. In particolare CIB si focalizza sul sistema delle imprese,
al fine di renderlo maggiormente coerente con la missione di creazione di valore sostenibile nel lungo periodo, attraverso la
razionalizzazione della struttura di governo delle varie attività coinvolte e di accentrare le competenze in termini di:
• comprensione delle esigenze della clientela, sia imprese che istituzionale, attraverso una rete distributiva capillare e specializzata
per segmenti specifici di clientela;
• creazione di centri di competenza a livello di Gruppo dedicati allo sviluppo dei prodotti e della relativa consulenza alle reti
commerciali nelle attività di offerta e servizio alla clientela;
• mitigazione dei rischi attraverso una visione unica della relazione con il cliente, l’adozione di metodologie di misurazione del
rischio omogenee e competenze di prodotto specialistiche.
Attraverso un’ampia gamma di prodotti e servizi finanziari dedicati - dalle attività di credito tradizionale e di servizio tipiche del
commercial banking ai servizi più complessi ed a elevato valore aggiunto (ad esempio il project finance, l’acquisition finance
e gli altri servizi di investment banking e di accesso/operatività sui mercati finanziari internazionali) - CIB affianca la propria
clientela nelle varie fasi della vita d’impresa: fornendo supporto nelle attività aziendali ordinarie, nei progetti di crescita e
internazionalizzazione ed infine nelle eventuali fasi di ristrutturazione.
Il consolidamento della posizione di specialista regionale in un ambito europeo nei servizi più avanzati relativi all’operatività sui
mercati finanziari globali e di investment banking caratterizza e completa l’offerta di servizio alla clientela.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
59
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE)
Performance finanziaria
precedente, registrando un incremento del risultato di gestione
del 125%.
Nonostante il contesto economico e di mercato in forte
deterioramento, l’area Corporate & Investment Banking chiude
il 2009 con un risultato nettamente positivo rispetto all’anno
Il margine di intermediazione di attesta a 10.033 milioni, con un
incremento di 3.559 milioni rispetto all’anno precedente (+55% a/a)
(milioni di €)
Conto Economico
ESERCIZIO
2008
4° TRIM
2009
2008
10.033
6.474
+ 55,0%
2.190
2.680
- 18,3%
1.098
691
9.342
-3.309
6.724
-4.464
1.555
-2.555
9.030
-3.484
2.991
-2.144
690
- 127,0%
+ 3,5%
- 5,0%
+ 124,8%
+ 108,2%
+ 125,5%
46
2.143
-828
1.361
-1.177
98
476
2.204
-833
1.846
-1.142
476
- 90,3%
- 2,8%
- 0,6%
- 26,3%
+ 3,0%
- 79,4%
-1.384
2.482
-881
217
-1.076
-815
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
Margine di intermediazione
di cui ricavi:
da attività di negoziazione
da attività non di negoziazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche nette su crediti
Utile lordo operatività corrente
3° TRIM
VARIAZIONE
% SU
3° TRIM ‘09
2009
VARIAZIONE
%
4° TRIM
(milioni di €)
Stato Patrimoniale
CONSISTENZE AL
VARIAZIONE SU DIC ‘08
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
Crediti verso clientela
Raccolta da clientela (incluso titoli) 1
Totale RWA
RWA per rischio di credito
290.514
139.712
253.115
235.149
302.997
142.534
254.345
233.676
330.120
189.260
278.371
251.805
-39.606
-49.548
-25.256
-16.656
- 12,0%
n.s.
- 9,1%
- 6,6%
1. La variazione rispetto al 2008 non è significativa causa cambio di perimetro avvenuto nel 2009 per quanto concerne parte dei titoli emessi.
(milioni di €)
Totale Prestiti e Depositi per Paese
CREDITI VERSO CLIENTELA
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
Italia
Germania
Austria
Prestiti e Depositi infragruppo tra Paesi
Totale
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
%
142.607
101.977
46.398
-468
290.514
155.154
121.309
53.719
-62
330.120
- 8,1%
- 15,9%
- 13,6%
n.s.
- 12,0%
DEBITI VERSO CLIENTELA E TITOLI
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
%1
48.919
64.599
26.657
-463
139.712
64.318
76.719
48.307
-83
189.260
n.s.
n.s.
n.s.
n.s.
n.s.
1. La variazione rispetto al 2008 non è significativa causa cambio di perimetro avvenuto nel 2009 per quanto concerne parte dei titoli emessi.
Principali Indicatori
ESERCIZIO
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
Margine Intermediazione/RWA (media)
Cost/income
Costo del rischio
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
-480
18.709
-2,57%
3,74%
33,0%
1,42%
-1.376
19.120
-7,20%
2,23%
53,8%
0,68%
896
-411
463pb
151pb
n.s.
74pb
- 65,1%
- 2,1%
Personale
DATI AL
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
Dipendenti (numero "Full time equivalent") 100%
Dipendenti (numero "Full time equivalent") proporzionale
60
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
14.694
14.676
14.786
14.768
15.711
15.696
-1.018
-1.020
- 6,5%
- 6,5%
con effetti positivi sia sul margine di interesse, in crescita di 478
milioni (+7% a/a), sia sul margine da servizi, in crescita di 3.081
milioni. Tale incremento è stato guidato principalmente dalla crescita
dei proventi da operazioni finanziarie, anche grazie a condizioni
di mercato più favorevoli rispetto al 2008, nonostante l’apporto
commissionale sia stato penalizzato principalmente dalla riduzione
dei volumi transazionali di cash management, maggiormente correlati
all’andamento recessivo del ciclo economico.
I costi operativi si attestano a 3.309 milioni, in calo di 175
milioni (-5% a/a). Calo trainato dalla contrazione delle spese
per il personale (derivante anche dalla razionalizzazione del
business a seguito dell’attuazione del nuovo modello operativo
che ha comportato una riduzione di oltre 1.000 FTE) nonché al
mantenimento di una severa disciplina di controllo delle altre spese
amministrative, in calo dell’8%.
Le rettifiche nette su crediti registrano un sostanziale incremento
rispetto al 2008, attestandosi a -4.464 milioni (+108% a/a), a causa
del generale deterioramento di molte posizioni creditizie. Nel corso
del 2009, in considerazione della intensità della crisi economica e
dell’innalzamento della rischiosità, con conseguente peggioramento
della qualità del credito, sono state rafforzate le misure già intraprese
nell’ultima parte del 2008 di gestione e monitoraggio del rischio
di credito, mediante strategie condivise e coordinate di intervento
e presidio, al fine di anticipare e gestire eventuali situazioni di
deterioramento.
L’analisi della dinamica dei Risk Weighted Assets evidenzia a
fine 2009, una contrazione del totale pari al 9% rispetto alla fine
dell’esercizio precedente. In particolare, i rischi di credito sono
passati dai 251,8 miliardi del 2008, ai 235,1 di fine 2009. Questi
risultati si spiegano con la politica di riduzione selettiva del rischio
attuata da UniCredit: la contrazione, individuabile anche sui volumi di
credito concesso alla clientela (-12%) è infatti da ricondurre ad una
attenta revisione del portafoglio clienti, nell’ambito di una più ampia
azione volta a ridurre la leva finanziaria del Gruppo. In tale contesto
trova anche spazio un riposizionamento selettivo sulla clientela più
virtuosa.
L’utile lordo dell’operatività corrente a fine 2009 si attesta quindi
a 1.555 milioni, in aumento rispetto all’anno precedente 125%.
In netto miglioramento, infine, il Cost/Income ratio (dal 53,8% al
33%), grazie all’effetto combinato dell’incremento dei ricavi e del
contenimento dei costi.
L’EVA si attesta a -480 milioni, il RARORAC a -2,57% in
miglioramento rispetto al -7,2% del 2008.
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
Il nuovo modello organizzativo di CIB è fondato su una struttura
matriciale che si distingue per la chiara separazione delle competenze
di carattere commerciale (cosiddetto coverage, rappresentate dalle reti
distributive presenti nei mercati di riferimento: Network Italia, Network
Germania, Network Austria, Network Polonia (operativo dal 1 gennaio
2010) e Financial Institution Group) dalle competenze di prodotto,
accentrate nelle cosiddette Product Lines, responsabili per l’intera
gamma di prodotti offerta da CIB, in particolare:
• Financing & Advisory (F&A): centro di competenza e di
eccellenza per tutte le attività di business relative al credito e di
consulenza alle imprese. Cura direttamente l’erogazione sia in
termini di strutturazione dei deals sia di pricing per i prodotti più
evoluti e la clientela più sofisticata mentre, in collaborazione con i
Networks, supervisiona e fornisce le linee guida nella definizione
del pricing per le operazioni di finanziamento plain vanilla e la
clientela core banking.
• Markets: centro di competenza responsabile per i prodotti di Rates,
FX, Equities, attività di Capital Markets e attività legate al mercato del
credito. Inoltre, le attività di Global Distribution e Corporate Treasury
Sales (CTS), dedicate principalmente alla clientela imprese ed
istituzionale, sono parte del perimetro di Markets.
• Global Transaction Banking (GTB): centro di competenza e di
eccellenza per i prodotti di Cash Management & eBanking, Supply
Chain Finance, Trade Finance, e per le attività complesse di Structured
Trade & Export Finance ed, infine, di Global Securities Services.
• Leasing: responsabile del coordinamento di tutte le attività di
strutturazione, pricing e vendita dei prodotti di leasing all’interno
del Gruppo, facendo leva su un proprio Network distributivo
operante in stretta cooperazione con i Networks bancari. Di recente
completamento il processo di riorganizzazione delle attività in
Italia attuato mediante l’integrazione delle attività di Locat Spa e
UniCredit Global Leasing Spa.
Oltre ai vantaggi di business legati alla specializzazione di prodotto,
la copertura integrale del portafoglio di attività di CIB da parte delle
quattro Product Lines dedicate consente l’attribuzione a ciascuna di
esse della quota parte di competenza dell’intero Conto Economico
e Stato Patrimoniale di CIB, consentendo così un più completo ed
efficace governo del valore generato dalle singole componenti di
prodotto e servizio offerto.
Financing & Advisory
In coerenza con il nuovo modello di business, la neo costituita
Product Line F&A svolge il duplice (e primario) ruolo di centro di
competenza su tutti i prodotti di credito e di advisory per le imprese e
la clientela istituzionale a livello di Gruppo.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
61
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE)
Al fine di soddisfare i bisogni dei clienti e divenire una delle migliori
financing house a livello europeo, F&A offre ai network distributivi i
propri servizi di consulenza nell’attività di erogazione del credito sia
per la strutturazione delle operazioni sia per il pricing dei prodotti
più evoluti e rivolti alla clientela più sofisticata, svolgendo al tempo,
in collaborazione con i network, attività di supervisione delle linee
guida di Gruppo nella definizione del pricing per le operazioni di
finanziamento plain vanilla destinate alla clientela corporate.
•
Oltre ai servizi legati al credito, la gamma di offerta F&A si estende
anche ai prodotti piú sofisticati di Investment Banking (ad es.
corporate finance & advisory, prestiti sindacati, leveraged buyout, project & commodity finance, real estate financing e principal
investments), destinati prevalentemente ad una clientela di fascia
alta, quali quella large corporate, multinational ed istituzionale,
caratterizzata, in genere, da livelli di complessità delle esigenze e
necessità di personalizzazione del servizio più elevate.
•
Le principali unità con responsabilità Globale si dividono in:
• Financial Sponsor Solution, con la responsabilità di coverage di tutti
i Private Equity e di tutte le attività di finanziamento delle aziende
controllate da Financial Sponsors;
• Project and Commodity Finance, con responsabilità globale per
tutto il Gruppo su questo business;
• Loan Syndication, centro di competenza per la gestione di tutte le
attività di sindacazione;
• Principal Investment, responsabile della gestione di tutte le attività
relative a Direct Investments, Fund Investments e Hedge Funds.
Le altre attività di lending, le operazioni più sofisticate e strutturate
non coperte dalle unità Globale (relative a Merger & Acquisition, Real
Estate, Shipping) e l’attivitá plain vanilla sono presidiate dalle unitá
locali.
Markets
All’interno del Gruppo, Markets rappresenta il centro di competenza
per tutte le attività connesse ai mercati finanziari, nonché il canale di
accesso preferenziale ai mercati stessi per UniCredit.
La sua attuale struttura organizzativa riflette il processo di
riposizionamento avviato già a partire dalla seconda metà del 2007
e successivamente rafforzato nel 2008 e incentrato sui seguenti
principi: focalizzazione su clienti e prodotti core, razionalizzazione,
ottimizzazione ed efficientamento delle attività non-core.
L’obiettivo sottostante il riposizionamento è stato rafforzare Markets
come uno dei principali regional specialist europei, facendo leva sulla
estesa base di clienti nei Paesi in cui opera il Gruppo.
Le principali attività di Markets si articolano nelle seguenti linee di
business:
• Rates, per l’esecuzione di transazioni che coinvolgono prodotti
collegati ai tassi di interesse (ad esempio bond, derivati e soluzioni
62
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
•
•
strutturate a reddito fisso); sono incluse in questa linea di business
anche le operazioni di mercato monetario e tesoreria per le società
del Gruppo;
Capital Markets, a sua volta suddivisa nelle seguenti attività:
- Equity Capital Markets (ECM), che origina, struttura ed esegue
per la clientela operazioni connesse al segmento primario dei
mercati azionari;
- Debt Capital Markets (DCM), che origina, struttura, esegue
e partecipa ad attività di sindacazione di operazioni di
finanziamento del debito della clientela sui mercati dei capitali;
- Structured Capital Markets, che origina e struttura operazioni
innovative legate ai mercati dei capitali, per soddisfare specifiche
necessità della clientela;
- Capital Markets Solutions, dedicata alla fornitura di soluzioni
altamente personalizzate per soddisfare specifiche necessità
della clientela, prevalentemente collegate a tematiche di
ottimizzazione contabile, fiscale e di rating.
Equities, dedicata principalmente alla negoziazione, strutturazione,
vendita e gestione dinamica del rischio dei prodotti collegati ai
mercati azionari, sia per i clienti del Gruppo sia per controparti
esterne (es. istituzioni finanziarie, fondi, ecc.);
Forex Exchange (FX), specializzata in prodotti in valuta straniera,
sia cash (spot e forward) sia derivati (swap e option), per
transazioni della propria clientela e per le funzioni di funding del
Gruppo nella loro componente in valuta;
Credit Related Business, nella quale sono ricompresse le attività di:
- Credit Markets, tipicamente pricing e negoziazione di prodotti
collegati al mercato del credito, inclusi credit default swap e
strumenti di credito strutturato afferenti imprese o istituzioni
finanziarie con elevata qualità creditizia;
- Illiquids and Special Assets, nel cui ambito vengono gestite le
attività problematiche (dal punto di vista creditizio) del Gruppo
che per le loro peculiarità escono dai tradizionali canali di
recupero crediti e per le quali è richiesto l’accesso al mercato
dei capitali.
Global Transaction Banking (GTB)
CIB è uno dei primi operatori nel settore Global Transaction Banking
per ricavi generati in Europa Continentale. Coniugando una forte
conoscenza dei mercati domestici con l’esperienza di una banca
internazionale in tutti gli aspetti legati al transaction banking, la
Product Line GTB offre un set completo di prodotti e servizi nei
segmenti dei pagamenti ed e-banking, del trade finance, della
gestione finanziaria degli approvvigionamenti, dei finanziamenti alle
esportazioni e dei servizi di banca depositaria in Europa centroorientale.
Con il modello organizzativo recentemente approvato all’interno del
Gruppo UniCredit, a partire dal 1° gennaio 2010 sono confluite nel
perimetro GTB anche le attività concernenti la gestione dei depositi a
vista e di tenuta conto.
Fra i principali prodotti e soluzioni proposte alla clientela si
segnalano:
• Cash Management and eBanking
Il Gruppo Unicredit ha consolidato una solida esperienza nella
fornitura di soluzioni per il Cash Management ed eBanking. Con
un approccio personalizzato alle esigenze del cliente gli specialisti
di GTB forniscono il supporto per l’intera Financial Value Chain.
L’offerta si sviluppa a partire dall’analisi dei processi per la
gestione della liquidità e dei flussi dei pagamenti, alla gestione
giornaliera delle operazioni su piattaforma eBanking, fino alle più
efficaci soluzioni per la gestione globale delle posizioni di liquidità
per i gruppi multinazionali, con un focus particolare ai paesi
dell’Europa Centro-Orientale, dove il gruppo garantisce una propria
presenza capillare e la stessa elevata qualità di servizio.
L’area dei servizi di pagamento rappresenta oltre il 60% dei ricavi
complessivi del Transaction Banking di UniCredit con l’inclusione anche
dei depositi a vista della clientela. Questo permetterà di completare
l’offerta ed il catalogo prodotti e massimizzare l’efficacia di una gestione
unica del pricing per tutti i prodotti legati a tesoreria e pagamenti.
I risultati del 2009 per quest’area sono influenzati dall’andamento dei
tassi di interesse, che rispetto allo scorso anno hanno ridotto il margine
di ricavo da giorni valuta, ma hanno sostanzialmente mantenuto le
quote di mercato sulla componente commissionale, nonostante la
contrazione globale dei volumi e del numero di transazioni che tutto il
mercato ha mostrato a seguito dello scenario di crisi.
• Trade Finance & Services and Supply Chain Management
L’offerta di UniCredit in quest’area di business si avvale di
una ampia e diretta copertura dei mercati in cui il Gruppo
opera affiancata da un network di oltre 4.000 banche
corrispondenti, che permette di allargare il bacino di copertura
ad oltre 50 paesi nel mondo. Questo permette ai clienti del
Gruppo UniCredit di supportare e sostenere la propria offerta
commerciale nei diversi paesi attraverso l’ampia scelta di
servizi bancari a disposizione.
L’offerta alla Clientela Corporate dei prodotti e servizi di Trade
Finance spazia dalle più tradizionali lettere di credito, garanzie e
credito documentario, forfaiting a soluzioni altamente competitive di
Global Trade Management che accompagnano il cliente attraverso
l’intera “supply chain”: Pre-Export, Post-Shipment, Inventory Finance,
sono alcuni esempi di soluzioni proposte alla clientela.
L’area di business rappresenta circa il 25% dei ricavi del Transaction
Banking di UniCredit ed ha mostrato nel corso del 2009 una
sostanziale tenuta dei risultati rispetto all’anno precedente grazie
ad una sensibile revisione del pricing alla clientela che ha più
che controbilanciato la riduzione dei volumi e del numero delle
transazioni legati allo scenario negativo di import/export. Positivo
invece in tutto il 2009 l’andamento dei volumi e delle commissioni
per le garanzie e le commissioni legate al forfaiting.
Leasing
Come previsto dalle linee strategiche, la Business Line Leasing di
UniCredit Group ha portato a conclusione, con decorrenza primo
gennaio 2009, la riorganizzazione delle attività italiane attraverso la
fusione tra Locat Spa e UniCredit Global Leasing Spa.
In linea con la recente riorganizzazione del Gruppo, è proseguito
l’impegno volto a massimizzare la cooperazione con le banche dei
singoli paesi, anche attraverso la revisione e razionalizzazione dei
modelli distributivi sempre più orientati alla multicanalità per sfruttare
al massimo le sinergie interne al Gruppo ed aumentare efficacia ed
efficienza della forza vendita.
In ottica di rafforzamento del business Leasing e della identità di
Gruppo, è stato inoltre portato a termine il rebranding delle società
del network europeo.
Progetti ed iniziative
Come già evidenziato, il principale intervento attuato dal Gruppo
UniCredit in risposta al deterioramento progressivo del quadro
economico internazionale, è stata la revisione del modello di
business rivolto alla clientela corporate ed istituzionale, mediante
l’aggregazione e conseguente riorganizzazione delle precedenti
Divisioni Corporate e Markets & Investment Banking nella nuova CIB,
con l’obiettivo di rendere più efficace il dialogo e la comprensione
delle esigenze del cliente, migliorare la qualità dei prodotti e servizi e
mitigare i rischi attraverso una visione unica della relazione.
A tale cambiamento si aggiunge il riposizionamento, già avviato nel
2008, delle strutture e delle attività connesse ai mercati finanziari,
riconducibili alla Product Line Markets, attuato sulla base di tre principi
fondamentali: (i) grande attenzione alla clientela e ai prodotti core;
(ii) consolidamento dei portafogli non-core e gestione accentrata
degli stessi ispirata a principi di riduzione e razionalizzazione; (iii)
ottimizzazione ed efficientamento di tutte le altre attività di business.
Nello specifico, le principali iniziative intraprese da Markets nel corso
del 2009 sono state:
• il completamento del processo di cambio e/o rafforzamento della
leadership nelle sotto-aree/portafogli maggiormente impattati dalla
crisi ed ancora gestiti “ad interim” dopo la ristrutturazione avviata
nel 2008 (in particolare in FX e Rates);
• l’ulteriore riclassificazione, così come già avvenuto nel corso del
2008, di attività finanziarie originariamente classificate come
“held for trading” e “available for sale” a “loans to customers” o
“loans to banks”, come consentito dalla modifica introdotta nei
Principi Contabili IAS 39 e IFRS 7 approvata dall’International
Accounting Standard Board (IASB); ciò con l’obiettivo di adeguare
la rappresentazione contabile alla scarsa liquidità di tali strumenti,
minimizzando al tempo la potenziale volatilità dei risultati di conto
economico derivante, per l’appunto, dalla menzionata scarsa
liquidità degli strumenti;
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
63
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE)
• il riposizionamento del portafoglio e la semplificazione delle attività
di Active Credit Portfolio Management (ACPM), già avviato nel
corso del 2008, con conseguente trasferimento di tutta l’attività a
Financing & Advisory ad eccezione dei portafogli di investimento
e delle posizioni di hedging riconducibili a necessità di risk
management;
• la significativa riduzione delle attività / portafogli “non-core”
(superiore a 13 miliardi), resa possibile anche, come già
menzionato, dalla gestione accentrata degli stessi;
• la riduzione dei volumi (inventory) delle attività di market making;
• il consolidamento dei rischi assunti attraverso le attività di trading,
principalmente attraverso la concentrazione in due hub, Londra
e Monaco, onde garantirne una migliore visione d’insieme e un
maggiore controllo;
• la razionalizzazione del network internazionale;
• il progressivo allineamento dei sistemi IT alle esigenze del business
e la conseguente riduzione del gap rispetto alle infrastrutture in
uso presso i principali concorrenti;
• la prosecuzione del piano di ottimizzazione dell’organico (generale
riduzione degli FTE con mirate assunzioni di personale altamente
qualificato) con l’obiettivo di fronteggiare efficacemente un mercato
mutevole e competitivo.
Nel corso del 2009 hanno trovato piena attuazione, inoltre, i piani
strategici di contrasto alla crisi e le iniziative commerciali già avviate
a fine 2008 e sono state introdotte nuove misure di sostegno alle
imprese. In particolare:
• prodotti di credito agevolato: CIB ha rivolto anche nel 2009
la consueta attenzione verso questi prodotti, grazie anche ad
un rinnovato e maggiore impegno dei Governi (principalmente
tedesco e austriaco) a rilasciare garanzie alle banche che avessero
concesso credito alle imprese nell’ambito dei nuovi programmi
di finanziamento. In Italia è stata ampliata la gamma di prodotti
offerti alla clientela, sfruttando i nuovi fondi provenienti dal Fondo
di Garanzia e il nuovo ruolo di Cassa Depositi e Prestiti. Va inoltre
segnalato il continuo impegno del Leasing nella sottoscrizione
di plafond con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) con la
finalità di erogare ai clienti finanziamenti mediante contratti di
locazione finanziaria a condizioni competitive grazie al funding
agevolato;
• ottimizzazione dei portafogli a contribuzione EVA-negative:
è proseguita anche nel 2009 l’iniziativa finalizzata a migliorare
il rendimento dei portafogli EVA-negative, sensibilizzando
ulteriormente i network commerciali nell’applicare un pricing
adeguato al profilo di rischio del cliente;
• perseguimento della sostenibilità delle relazioni: in Italia è
stato avviato un progetto basato sulla selezione dei principali
clienti meritevoli ma in temporanea difficoltà, al fine di concedere
loro l’opportunità di superare la fase critica e rimuovere le cause
di tensione, onde ridurre la probabilità di default, con conseguente
beneficio sugli RWA. Le leve disponibili, modulate sulla base della
tipologia di cliente analizzato, sono le seguenti:
64
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
- riduzione degli oneri finanziari, soprattutto sui finanziamenti a
medio-lungo termine (ad esempio attraverso la temporanea
rimodulazione delle rate o la concessione di differimenti nei
pagamenti);
- mitigazione del rischio, spostando gli affidamenti su forme
tecniche più garantite e riducendo, ove possibile, l’esposizione;
- valutazione di un possibile re-pricing delle linee laddove le
condizioni non siano in linea con il mutato livello di rischio o se il
cliente è EVA-negative;
- assicurazione del rispetto dell’eventuale piano di rientro.
La Product Line Leasing ha, infine, lanciato una serie di iniziative
volte a ridurre l’impatto del deterioramento del contesto economico
sui propri risultati: in particolare è stato avviato uno speciale
programma volto a prevenire e ridurre il deterioramento delle
posizioni irregolari sia attraverso attività di soft collection e
“ristrutturazione” dei pagamenti, sia attraverso il ricollocamento sul
mercato dei beni di proprietà della società. Per lo svolgimento di tali
attività ed ulteriori attività di credit recovery, Leasing ha costituito
task forces dedicate, perseguendo nel 2009 i primi risultati positivi
di un’attività che si ritiene continuerà a produrre i propri effetti anche
nel 2010.
Outlook 2010
Nonostante il permanere di un generalizzato clima di incertezza
circa l’effettiva entità della ripresa, le recenti evoluzioni del contesto
macroeconomico ed industriale sembrano evidenziare un graduale,
seppur modesto, processo di stabilizzazione, per lo più trainato
dalla ricostituzione delle scorte del settore manifatturiero e da una
rinnovata vivacità nelle esportazioni. Il 2010 si delinea come un anno
di transizione, caratterizzato da una moderata crescita dei principali
indicatori, in un quadro di tuttavia sostanziale difficoltà di mercato e
ridotta competitività delle imprese, nel quale rimane alta l’attenzione
alla qualità del credito. Gli attuali livelli di sottoutilizzo di capacità
produttiva indicano ad un lento recupero degli investimenti. L’effettiva
sostenibilità della ripresa economica dipenderà in larga misura
dall’andamento del commercio internazionale e, soprattutto, dalla
dinamica della domanda interna, ad oggi sostenuta da temporanee
misure di incentivo fiscale.
La dinamica degli impieghi verso le imprese è prevista riflettere
l’andamento generale dell’economia, con segnali positivi attesi
per la seconda metà del 2010, grazie anche al ritorno del costo
della provvista sui livelli osservati precedentemente alla crisi.
I tassi di mercato sono attesi rimanere su livelli contenuti, in
virtù dell’abbondante liquidità, fermo restando un riallineamento
direzionale ai tassi di riferimento.
Sul versante dei mercati finanziari, nel corso del 2009,ed in
particolare dei primi nove mesi dello stesso, gli operatori hanno
beneficiato del consistente ammontare di liquidità immessa nel
sistema dalle Banche Centrali, delle elevate volatilità e di una
rinnovata propensione al rischio. A tali fattori si è accompagnata la
ripresa dei corsi azionari e degli indici del settore finanziario. Tali
segnali positivi hanno subito un rallentamento a fine anno derivante
dai timori degli operatori di mercato in relazione alle pressioni sul
debito sovrano della Grecia e all’indebitamento di un importante
operatore economico-finanziario di Dubai. L’evoluzione dell’anno in
corso sconta il normalizzarsi delle condizioni di mercato, nonchè la
presenza di elementi di rischio latenti, che rendono improbabile il
ripetersi delle performance osservate nel 2009.
Il nuovo modello organizzativo si sviluppa in piena coerenza con
il quadro evolutivo delineato, ed ha l’obiettivo di consolidare la
posizione di CIB fra i principali players europei nel segmento
wholesale, facendo leva su una presenza capillare di primo livello
nei mercati di riferimento ed su eccellenti competenze operative e di
prodotto, al fine di assicurare al Gruppo un contributo in termini di
creazione di valore che sia sostenibile nel tempo.
In un contesto di deterioramento generalizzato di molte esposizioni
creditizie nei principali mercati di riferimento un ruolo centrale viene
attribuito ad F&A, attraverso cui CIB punta ad una ancor più fattiva
cooperazione con la funzione creditizia (CRO Compentence Line)
per l’assunzione e il monitoraggio del rischio di credito dal punto di
vista del business. Ad F&A è stata inoltre affidata la responsabilità
del pricing sia direttamente nella strutturazione di tutti i prodotti di
finanziamento più complessi, che nell’attività di supervisione, fornendo
linee guida nella definizione del prezzo per i prodotti più semplici e
per la clientela meno sofisticata, al fine di assicurare selettività nella
crescita a favore delle controparti con elevato merito creditizio e di
mantenere un presidio forte e centrale in tema di value creation.
Nonostante il meno favorevole quadro evolutivo dei mercati
finanziari, si ritiene che la Product Line Markets possa continuare
a generare anche nel 2010 solidi risultati per il Gruppo, sebbene
ad un livello inferiore rispetto all’anno precedente per il venir meno
delle eccezionali condizioni di mercato che hanno caratterizzato il
2009. Ciò dovrebbe realizzarsi alla luce del già avviato processo
di ristrutturazione e riposizionamento delle attività di Markets e
dell’implementazione di una serie di nuove iniziative strategiche
centrate sul rafforzamento delle attività client driven e core.
Idonee iniziative per fronteggiare il nuovo e meno favorevole quadro
regolamentare sono già state adottate da GTB in relazione all’entrata
in vigore a pieno regime della Direttiva PSD nel corso del 2010.
Specifici obiettivi per quest’area di business restano, anche per il
2010, il continuo aggiornamento delle piattaforme tecnologiche e
lo sviluppo di soluzioni ad alto valore aggiunto per la clientela (es.
servizi integrati di eBanking e Trade Finance), con conseguenti elevati
margini di crescita e potenziale di acquisizione di nuovi clienti.
Mentre prosegue lo speciale programma volto a prevenire e ridurre
il deterioramento delle posizioni irregolari attraverso attività di
soft collection, “ristrutturazione” dei pagamenti, e ricollocamento
sul mercato dei beni di proprietà della società, il nuovo assetto
organizzativo del Leasing pone l’accento sulla costituzione di un
network internazionale di leasing al servizio della clientela, con
l’obiettivo di supportare le società operative di tutti i paesi nella
gestione di operazioni di leasing internazionale e di favorire lo
sviluppo di accordi di cooperazione sopranazionale con primarie
società industriali e commerciali.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
65
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Private Banking
Introduzione
IN BREVE
Totale attività finanziarie da clientela (milioni di %)
Attività finanziarie ordinarie da clientela (%)
Attività
in gestione
estione
32,5
2,5
138.820
Altre attività
00,1
,1
Utile lordo dell’operatività corrente (milioni di %)
203
Depositi
D
ep
((incl.
inc PCT)
222,5
2
Cost/Income
Attività
tà in
Amministrazione
zione
69,8%
44,9
,9
L’attività della Business Unit Private Banking si rivolge principalmente alla clientela privata con disponibilità finanziarie medio-alte,
fornendo servizi di consulenza e soluzioni per la gestione del patrimonio con un approccio a 360 gradi. La Business Unit opera
tramite una rete di circa 1.200 private bankers dislocati in oltre 250 filiali sul territorio nei tre principali paesi (Italia, Germania ed
Austria), cui si affianca una presenza selettiva in alcune piazze offshore europee (Svizzera, Lussemburgo e San Marino).
Performance finanziaria
L’esercizio 2009, soprattutto a partire dalla seconda parte
dell’anno, è stato caratterizzato da una decisa ripresa dei
mercati finanziari (a titolo esemplificativo, al 31 dicembre 2009
i principali indici di borsa evidenziavano una crescita sostanziale
rispetto a dicembre 2008: FTSE MIB +19,5%, DAX 30 +23,8%,
ATX +42,5%), con evidenti benefici sulla dinamica delle attività
finanziarie gestite e amministrate. Gli effetti positivi si sono riflessi
anche nel comparto del risparmio gestito: sempre a titolo di
esempio, lo stock dei fondi comuni in Italia evidenzia un aumento
del 6,7% rispetto a dicembre 2008, mentre la raccolta netta di
sistema, pur registrando un deficit di circa 3 miliardi nel 2009, ha
segnato un deciso miglioramento rispetto al 2008, caratterizzato da
oltre 100 miliardi di deflussi.
In tale contesto il totale delle attività finanziarie gestite e
amministrate dalla Business Unit al 31 dicembre 2009 è pari a
circa 139 miliardi, con una crescita del 10,7% rispetto a fine 2008,
e del 3,5% nell’ultimo trimestre.
(miliardi di €)
Attività Finanziarie Totali
CONSISTENZE AL
PRIVATE BANKING
Attività Totali
Attività Ordinarie
Attività in gestione
Attività in amministrazione
Depositi (incl. PCT)
Altre attività
66
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
138,8
108,7
35,3
48,8
24,5
0,1
134,2
105,0
34,6
47,1
23,0
0,3
125,4
100,9
33,3
44,3
23,0
0,3
13,4
7,8
2,0
4,6
1,5
-0,2
+ 10,7%
+ 7,8%
+ 5,9%
+ 10,3%
+ 6,7%
- 75,9%
Al netto delle componenti straordinarie1, l’incremento sul dicembre
2008 si attesta al +7,8%, beneficiando, tra l’altro, degli effetti
positivi del trasferimento di clientela dalla Business Area Retail in
Austria per 1,8 miliardi.
La raccolta netta2 di nuove attività finanziarie del 2009 risulta
complessivamente positiva per circa 1,7 miliardi, principalmente
trainata dalla raccolta amministrata. Sulla dinamica delle masse ha
inciso un effetto performance positivo valutabile in circa 4 miliardi
nell’intero anno.
La composizione delle attività finanziarie2 al 31 dicembre 2009
registra una leggera flessione della raccolta gestita che si attesta al
32,5% del totale delle masse (32,9% al 30 settembre 2009), mentre
pressoché stabile risulta la raccolta amministrata, di poco inferiore al
45%; in crescita i depositi, pronti contro termine inclusi, pari al 22,5%.
I costi operativi si attestano a 544 milioni, in flessione dell’1,8%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sensibili riduzioni
si registrano sia sul fronte delle spese per il personale (-3% circa),
grazie a una contrazione degli organici (-75 unità da inizio anno)
e al calo della componente variabile, che in termini di altre spese
amministrative (-2% circa).
Composizione attività finanziarie2
al 31 dicembre 2009 (%)
0,1
22,5
32,5
I ricavi, pari a 779 milioni, risultano in flessione del 15% rispetto allo
stesso periodo del 2008; in particolare:
• il margine di interesse decresce del 18% circa per l’effetto
della flessione dei tassi di interesse sulla profittabilità dei depositi,
nonché per i dividendi straordinari incassati nel 2008 in Germania
da società del Gruppo Wealth Capital non consolidate;
• i proventi da intermediazione e diversi evidenziano un
calo del 13% risentendo principalmente della dinamica delle
commissioni nette (-14% circa). Tale componente è stata
pesantemente influenzata dalle minori commissioni ricorrenti
sul risparmio gestito, quale conseguenza della flessione delle
masse gestite medie (che solo nella seconda parte dell’anno
hanno ripreso a crescere lievemente), e dalle minori commissioni
upfront.
Attività in gestione
Attività in custodia
Depositi e PCT
Attività in amm. e altre attività
44,9
Tali risultati sono il frutto di azioni tempestive ed efficaci di
contenimento della spesa diretta, strutturale e discrezionale, con
l’obiettivo di sostenere una redditività fortemente instabile sul fronte
dei ricavi.
Il Cost/Income Ratio al 31 dicembre 2009 si attesta al 69,8%, in
aumento rispetto al 60,4% dell’esercizio 2008.
Per quanto concerne la performance reddituale, la Business Unit
Private Banking ha conseguito al 31 dicembre 2009 un risultato di
gestione pari a 236 milioni, in flessione del 35% rispetto al 2008,
anno in cui il contesto di mercato era completamente differente,
soprattutto in termini di livello assoluto dei tassi di interesse.
La tenacia nel perseguire una rigorosa politica di contenimento dei
costi ha consentito comunque di arginare in parte il significativo
calo reddituale della componente commissionale e del margine
d’interesse.
Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a 14 milioni circa,
quale saldo di 19 milioni di accantonamenti effettuati principalmente
per controversie legali o reclami (effettivi o potenziali) da clientela e
5 milioni di rilasci di fondi eccedenti nella controllata tedesca Wealth
Capital Management.
Le rettifiche nette su crediti, pari a 10 milioni circa, sono il saldo
di rettifiche nette in Italia (-14 milioni circa), su cui hanno inciso
quelle relative a una posizione rilevante in UniCredit Private Banking,
e di riprese nette in Germania (+4 milioni circa).
(milioni di €)
Conto Economico
ESERCIZIO
2009
PRIVATE BANKING
2009
2008
VARIAZIONE
%
4° TRIM
3° TRIM
VARIAZIONE %
SU 3° TRIM ‘09
2008
4° TRIM
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Utile lordo operatività corrente
779
-544
236
203
916
-554
363
366
- 15,0%
- 1,8%
- 35,0%
- 44,5%
192
-144
48
28
167
-134
33
34
+ 15,1%
+ 7,6%
+ 45,3%
- 16,9%
212
-141
72
55
1. Si intendono straordinarie quelle operazioni che, per caratteristiche di temporaneità, grande
dimensione e bassa o nulla redditività, non sono riconducibili all’attività tipica.
2. Escluse le operazioni straordinarie.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
67
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Private Banking (SEGUE)
I profitti e perdite da investimenti chiudono con un saldo negativo
di 3 milioni circa, principalmente riferibili alle svalutazioni effettuate
dalla controllata tedesca Wealth Capital Management sul proprio
portafoglio di Private Equity.
netto dei circa 23 milioni di profitti straordinari realizzati nel 2008 in
Lussemburgo per la cessione di attività ed immobili, la flessione è del
41% circa.
Nonostante la flessione dei risultati economici, la Business Unit
ha comunque continuato a generare valore aggiunto per il Gruppo
nell’esercizio, con un’EVA positivo per 108 milioni e un RARORAC
del 31,08%.
L’utile lordo dell’operatività corrente si attesta a 203 milioni a
fine 2009, in flessione rispetto all’anno precedente del 44,5%; al
Principali Indicatori
ESERCIZIO
PRIVATE BANKING
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
ROA, pb (*)
Cost/income
Costi operativi/Totale attività finanziarie (**)
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
108
347
31,08%
76pb
69,8%
53pb
208
379
54,85%
84pb
60,4%
51pb
-100
-31
n.s.
-8pb
n.s.
2pb
- 48,0%
- 8,3%
(*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
(**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
Personale
DATI AL
PRIVATE BANKING
Dipendenti (numero “Full time equivalent”)
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
3.002
2.984
3.077
-75
- 2,4%
Linee di business per attività,
area geografica, società
Contributo per Paese al 31 dicembre 2009 (%)
International
Sintesi dei progetti 2009
La Business Unit si articola in 4 linee di attività: PB Italia (inclusa
anche San Marino), PB Germania, PB Austria e PB International, alla
quale sono attribuite le unità operanti in Svizzera e Lussemburgo.
Si evidenziano di seguito i principali dati per ciascuna di esse.
68
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Austria
Germania
9,9%
7,7%
14,0%
14,6%
26,8%
28,2%
23,7%
49,3%
49,5%
49,1%
Margine
di intermediazione
Costi
operativi
Risultato
di gestione
14,5%
12,7%
Italia
Le attività finanziarie totali del Private Banking Italia sono pari a 80
miliardi circa. I 64 miliardi di attività finanziarie ordinarie presentano
un incremento da inizio anno pari al 7,9%, grazie ad una raccolta
netta ordinaria pari a 2,8 miliardi circa e a un effetto performance
positivo sugli assets di 1,9 miliardi circa. La raccolta netta ordinaria
dell’anno è stata trainata dall’incremento della componente
amministrata (+2,6 miliardi). Sotto il profilo economico il risultato
di gestione è pari a 122 milioni circa, in riduzione del 37% circa
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi registrano
una flessione del 17% circa a/a, in discesa sia nella componente
margine di interesse (-20% ca), sia nelle commissioni nette (-15%
ca). Nonostante i costi operativi si presentino in diminuzione del 2%
circa, grazie anche all’effetto di specifiche azioni di contenimento,
il cost/income passa dal 58,2% del 31 dicembre 2008 al 68,2%.
UniCredit Private Banking chiude l’anno con un utile netto di
64 milioni circa.
Il Private Banking Germania chiude al 31 dicembre 2009 con
27 miliardi circa di attività finanziarie totali, la cui componente
ordinaria (24 miliardi circa) si presenta in rialzo del 3,1% sul fine
esercizio 2008. La raccolta netta ordinaria è negativa nell’anno
per 0,7 miliardi, influenzata dai rilevanti deflussi sulla raccolta
amministrata (-0,7 miliardi); tuttavia il quarto trimestre è stato
caratterizzato da una raccolta lievemente positiva (+0,1 miliardi)
grazie al buon andamento dei depositi. Passando ai risultati
economici, il totale dei ricavi scende del 19% circa rispetto al
31 dicembre 2008, con una contrazione sia della componente
commissionale (-22%) che del margine di interesse (-20%). I costi
operativi sono in calo del 6% circa sia nella componente delle spese
per il personale (-6% ca) sia nelle altre spese amministrative (-7%
ca). Il risultato di gestione si attesta quindi a 59 milioni circa, con
una variazione negativa del 40% circa sullo stesso periodo del 2008.
Nel Private Banking Austria le attività finanziare ordinarie, pari
a 15 miliardi circa al 31 dicembre 2009, si presentano in aumento
del 17,2% da inizio anno, che diventa +3,5% al netto del citato effetto
derivante dal trasferimento di clientela con la Business Area Retail.
La crescita è dovuta ad un effetto performance positivo di
0,8 miliardi circa, mentre la raccolta netta ordinaria dell’anno è
negativa per 0,4 miliardi, principalmente a causa dei deflussi sui
depositi. Dal punto di vista reddituale, il risultato di gestione si attesta
a 32 milioni circa, in calo del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente, a cui si associa un andamento sostanzialmente stabile dei
ricavi (-0,4%, ma -6% circa al netto dell’effetto trasferimento clientela)
e leggermente in aumento per i costi operativi (+0,3%, ma -4% circa
al netto del citato effetto).
Il Private Banking International al 31 dicembre 2009 presenta
attività finanziarie complessive pari a circa 18 miliardi, di cui
5,8 miliardi circa ordinarie. Queste ultime registrano un trend
crescente (+3,5% da inizio anno) generato da una raccolta netta
ordinaria positiva, nel periodo, pari a 0,1 miliardi e da un effetto
performance altrettanto positivo di 0,1 miliardi circa. Il risultato di
gestione si attesta a 36 milioni circa rispetto a 43 milioni circa
nel 2008 (-16% circa), flessione generata dalla pressione sui
ricavi (-12% circa) in tutte le sue componenti, solo parzialmente
compensata dalle forti riduzioni sui costi operativi (-7% ca) frutto di
politiche mirate di contenimento e dei primi effetti positivi derivanti
dall’integrazione delle società lussemburghesi.
Tra i progetti chiave del 2009 vanno ricordati:
• la definizione e l’avvio dell’implementazione del nuovo modello di
servizio europeo del Private Banking (“Customer Service Model”
o CSM), fondato sui tre pilastri: presidio e coordinamento a livello
europeo coniugato con radicamento territoriale e prossimità
verso la clientela, approccio globale (“360 gradi”) nella relazione
con i clienti, focalizzazione sulla performance dei portafogli con
appropriato bilanciamento tra rischio e rendimento
• a livello di UniCredit Holding, l’avvio operativo delle strutture di
Global Investment Services e Product & Advisory, costituite a fine
2008 a diretto riporto del capo della Business Unit accentrando
parte delle rispettive funzioni locali. Tali strutture, in coerenza con
gli obiettivi del modello di servizio europeo, hanno perseguito lo
scopo di realizzare strategie comuni di investimento e di asset
allocation, nonchè la diffusione di best practices consentendo
lo sviluppo di una piattaforma di prodotti idonea alle esigenze
dinamiche della clientela ed in grado di coniugare una maggiore
trasparenza e semplicità nella fruizione con esigenze sempre più
globali ma integrate;
• la completa riorganizzazione delle attività in Austria,
comprendente: la cessione di alcune attività di Asset
Management GmbH a Pioneer Investments Austria GmbH in
giugno, la incorporazione delle attività residuali e di quelle di
Bank Privat in Bank Austria (1° Ottobre), l’avvio del processo
di trasferimento della clientela Retail con asset superiori a
500mila alla Business Unit Private e il contestuale spostamento
della clientela Private sotto soglia alla Business Area Retail,
processo che si prevede concludere entro il primo trimestre
2010. Le decisioni implementate hanno portato alla creazione di
un modello di attività simile a quello già esistente in Germania
(segmento Private nell’ambito di una banca universale quale
Bank Austria) con la gestione di tutti gli aspetti della relazione
con la clientela e della relativa offerta di prodotto. Continua
invece la sua opera Schoellerbank come entità giuridica a se
stante, dato anche il suo forte brand nel paese;
• in ambito International, infine, il progetto di razionalizzazione
delle strutture in Lussemburgo, perfezionato il 1° Agosto 2009
attraverso la cessione delle attività commerciali Private da parte
di UniCredit International Luxembourg a UniCredit Luxembourg SA
(ex-HVB Luxembourg), con benefici in termini di sinergie derivanti
dall’integrazione delle piattaforme di business e operative.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
69
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Private Banking (SEGUE)
Outlook 2010
Il 2010 si presenta come un anno di espansione solo moderata con
una cauta previsione di crescita dell’Eurozona. Si tratterà comunque
di un anno difficile, dove occorrerà essere molto selettivi nelle scelte
di investimento: è atteso un andamento positivo per gli indici azionari,
mentre l’inflazione dovrebbe mantenersi sotto controllo; non è
previsto un rialzo sensibile dei tassi di interesse, pertanto il costo del
denaro resterà sostanzialmente basso.
In tale contesto, la Business Unit Private Banking, grazie anche
alla messa a regime del modello europeo di servizio alla clientela,
che focalizza la relazione con il cliente su una visione uniforme e
integrata della gestione degli investimenti e del rischio correlato,
sarà orientata al rafforzamento delle proprie attività nel risparmio
gestito, assecondando la prevista fase di riallocazione della liquidità
in circolazione. A questo processo si affiancherà anche una nuova
politica di pricing dei prodotti e l’adeguamento alla nuova realtà di
mercato dei criteri di remunerazione dei private bankers, da correlarsi
fortemente alla qualità del servizio erogato. In tale contesto, il conto
70
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
economico dovrebbe beneficiare di tali azioni con un atteso aumento
della componente commissionale, mentre i citati bassi livelli dei tassi
di interesse continueranno ad influenzare i margini della gestione
del denaro; forte rimarrà l’attenzione sul contenimento dei costi e
sull’aumento dell’efficienza di strutture e processi.
Da segnalare, inoltre, che il Private Banking in Polonia, inserito nel
2009 solamente a carattere progettuale all’interno della Business
Unit in funzione del processo di divisionalizzazione in corso in Bank
Pekao, rientrerà nella piena responsabilità, in termini economici, della
Business Unit a partire dal 1° gennaio 2010, con un’identità propria
di Linea di business.
Infine, sulla scia della riorganizzazione avvenuta in Austria nel 2009
e in coordinamento con il progetto di Gruppo denominato “One4C”,
è in programma, rispettivamente per metà 2010 e per fine anno, la
riallocazione della clientela con patrimoni oltre i 500mila all’interno
del Gruppo verso la Business Unit Private Banking anche in Germania
e in Italia. Tale operazione verrà affiancata da azioni mirate di
rafforzamento della percezione presso la clientela dell’unicità del
brand UniCredit Private Banking a livello internazionale.
Asset Management
Introduzione
IN BREVE
Totale attività in Gestione (miliardi di %)
Risultato di Gestione (milioni di %)
USA
32,22
Italia
995,0
5
278
Cost/Income
+62,0%
International
al
8,1
CEEE
5,66
Germania
23,8
EVA (milioni di %)
Austria
11,0
180
L’Asset Management è nota per il suo marchio Pioneer Investments, la società del Gruppo UniCredit operante in tutto il mondo nel
settore dell’asset management e specializzata nella gestione degli investimenti della clientela.
La Business Line, partner di numerosi istituti finanziari internazionali di primo piano, propone agli investitori una gamma completa
di soluzioni finanziarie innovative, comprendente fondi comuni d’investimento, hedge funds, gestioni patrimoniali, portafogli per
investitori istituzionali e prodotti strutturati.
Nella prima metà del 2009, il settore dell’Asset Management ha continuato a risentire delle ripercussioni negative derivanti
dalla ridotta crescita economica mondiale e da un crescente clima di sfiducia che ha portato i risparmiatori ad investire nei più
tradizionali depositi bancari e nei fondi monetari.
Nella seconda metà dell’anno si è registrata un’inversione di tendenza in seguito alla parziale ripresa dei mercati e la raccolta netta
è risultata positiva per 8,4 miliardi.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
71
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Asset Management (SEGUE)
Performance finanziaria
Nel 2009 l’Asset Management ha registrato un utile lordo operativo corrente pari a 287 milioni, con una flessione di 312 milioni (-52%)
rispetto al 2008.
(milioni di €)
Conto Economico
ASSET MANAGEMENT
2009
2008
VARIAZIONE
%
4° TRIM
3° TRIM
VARIAZIONE
% SU
3° TRIM ‘09
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Utile lordo operatività corrente
733
-455
278
287
1.088
-508
581
599
- 32,7%
- 10,5%
- 52,1%
- 52,1%
209
-104
105
107
184
-125
58
59
+ 13,9%
- 17,1%
+ 80,7%
+ 82,4%
ESERCIZIO
2009
2008
4° TRIM
214
-115
99
96
Principali Indicatori
ESERCIZIO
ASSET MANAGEMENT
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
ROA, pb (*)
Cost/income
Costi operativi/Totale attività finanziarie, pb (**)
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
180
361
49,93%
43pb
62,0%
27pb
388
417
93,03%
50pb
46,7%
22pb
-208
-56
n.s.
-7pb
n.s.
5pb
- 53,5%
- 13,4%
(*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
(**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
Personale
DATI AL
ASSET MANAGEMENT
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
1.962
1.967
2.165
-203
- 9,4%
Dipendenti (numero “Full time equivalent”)
Il margine di intermediazione è risultato pari a 733 milioni, in
diminuzione del 33% rispetto al 2008, imputabile principalmente alla
riduzione delle commissioni di gestione legate alle minori masse
gestite e all’asset mix più conservativo con prodotti a più basso
rischio e con margini inferiori.
Tale riduzione è in parte compensata dai minori costi operativi,
in diminuzione di 53 milioni (pari al 10%) rispetto al 2008
principalmente per i minori oneri del personale (-6% su base
annua) e per le minori spese amministrative (-14% su base annua).
In diminuzione anche gli ammortamenti (-22 % su base annua) per
effetto delle maggiori cancellazioni di attività immateriali effettuate
nel 2008.
La riduzione dei costi operativi risulta ancor più marcata al netto delle
componenti straordinarie che hanno impattato il 2009 (riversamento
del bonus dell’anno precedente e spese legali). Al netto di tali
componenti la diminuzione dei costi rispetto al 2008 risulta pari ad
81 milioni (-15% su base annua).
Passando al confronto trimestre su trimestre, nel quarto trimestre
l’utile lordo dell’operatività corrente è risultato pari a 107 milioni, con
una crescita del 82% rispetto al corrispondente valore del trimestre
precedente.
72
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
Tale crescita è sostanzialmente attribuibile all’incremento delle
commissioni di gestione (+16%, legate all’aumento delle masse
gestite che è risultato mediamente del 4%), alle maggiori
commissioni di performance, alla diminuzione sia dei costi per il
personale (-21%) che delle altre spese amministrative (-3%). Si
rileva infine una riduzione degli ammortamenti rispetto al trimestre
precedente per un importo pari a 6 milioni (-44%) per effetto delle
svalutazioni relative agli assets in US incluse nel terzo trimestre.
Dal lato dei costi, il quarto trimestre ha beneficiato della riduzione dei
Bonus per l’anno 2009 di circa 10 milioni.
Il cost income ratio per l’anno 2009 si è attestato al 62,0% in
peggioramento rispetto all’anno precedente dovuto al deterioramento
del margine di intermediazione.
La performance della Business Line si è riflessa negli indicatori di
valore: l’EVA è sceso a 180 milioni nel 2009 da 388 milioni nel 2008
(-53,5% a/a) ed il RARORAC è risultato pari al 49,93%.
A fine Dicembre 2009 l’Asset Management contava 1.962
dipendenti “Full Time Equivalent”, con una riduzione pari a 203
unità se comparata a fine anno 2008.
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
Nel corso del 2009 la raccolta netta del gruppo Pioneer è risultata
complessivamente negativa per 1,9 miliardi. Si sono tuttavia registrati
flussi positivi tra le Divisioni più rilevanti del Gruppo Pioneer: la linea
di business International mostra flussi netti positivi pari a 1,9 miliardi;
analogamente la Divisione US, al netto delle uscite dei CDO, presenta
una raccolta netta positiva pari a 1,3 miliardi così come il canale retail
in Italia che chiude l’esercizio con un saldo positivo pari a 1,3 miliardi.
L’incremento pari al 5,5% dall’inizio dell’anno è in parte influenzato
dall’impatto negativo (-4.1 miliardi) legato alla rettifica apportata in
Austria per uniformare la rappresentazione degli AuM relativi ai fondi
di fondi ai reporting standard di Gruppo.
Al netto di tale aggiustamento la crescita si attesta attorno all’8,0%,
principalmente grazie all’effetto positivo del mercato (+8,3%) e
all’acquisizione di nuovi assets in gestione per 2,3 miliardi (+1,4%)
in USA e Austria.
AuM per area Distributiva (%)
3,2 6,3
Da rilevare che, nella seconda metà dell’anno, la raccolta
netta è stata positiva per 8,4 miliardi, principalmente grazie
al contributo positivo dei canali proprietary di UCG ed ai flussi
positivi rivenienti dall’assunzione di un mandato di gestione su
fondi precedentemente inclusi negli assets under administration in
Germania.
Italia
US
International
Germania
CEE
Austria
13,5
4,6
54,0
18,3
Il patrimonio gestito si attesta a 175,8 miliardi.
(miliardi di €)
Attività finanziarie totali
31.12.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
CONSISTENZE
AL
30.09.2009 (*)
182,0
175,8
95,0
32,2
8,1
23,8
5,6
11,0
6,2
176,6
166,7
89,1
29,7
5,9
24,1
4,7
13,2
9,9
5,3
9,1
5,9
2,5
2,2
-0,2
0,9
-2,2
-3,7
+ 3,0%
+ 5,4%
+ 6,6%
+ 8,5%
+ 38,1%
- 1,0%
+ 18,7%
- 16,7%
- 37,8%
178,6
169,2
92,7
30,8
8,2
20,9
5,5
11,0
9,4
CONSISTENZE AL
ASSET MANAGEMENT
Totale attività finanziarie
Totale attività in gestione
- Italia
- USA
- International
- Germania
- CEE
- Austria
Totale attività in amministrazione
VARIAZIONE SU DIC ‘08
VARIAZIONE SU SET ‘09
ASSOLUTA
%
3,4
6,7
2,2
1,4
3,0
0,1
-3,2
+ 1,9%
+ 3,9%
+ 2,4%
+ 4,5%
- 0,6%
+ 14,2%
+ 2,4%
+ 0,0%
- 34,5%
(*) Le consistenze includono la rettifica apportata in Austria per uniformare la rappresentazione degli AuM ai reporting standard di Gruppo.
USA
La linea di business ha chiuso l’anno con una raccolta netta negativa
di 0,2 miliardi e un patrimonio pari a 32,2 miliardi (46,4 miliardi di
dollari), in aumento dell’8,5% dall’inizio dell’anno principalmente
per effetto dell’andamento favorevole della componente mercato
(+10,7%), parzialmente ridotto dalla raccolta netta negativa (-0,8%)
e dall’effetto cambio (-3,4%).
Nel corso del 2009 è stata effettuata l’acquisizione dei nuovi fondi
Regions Morgan Keegan pari a 1,5 miliardi di dollari, transazione
avvenuta nel secondo trimestre.
Al netto delle uscite dei CDO associate a Vanderbilt, la raccolta
netta risulta positiva per 1,3 miliardi. Escludendo sia i CDO che
l’acquisizione Regions Morgan Keegan il patrimonio finale ammonta a
25,5 miliardi (36,9 miliardi di dollari), in aumento del 20,4% rispetto
alla fine dell’esercizio precedente.
Italia
Il patrimonio della linea di business Italia si attesta a 95,0 miliardi,
in aumento del 6,6% dall’inizio dell’anno, principalmente per effetto
della componente di mercato positiva per 6,8 miliardi (+7,6%),
parzialmente compensata da flussi netti negativi pari a -0,9 miliardi
(-1,0%).
Nel corso del quarto trimestre la raccolta netta è risultata positiva
(+1,7 miliardi) principalmente in virtù dell’apporto favorevole dei
comparti Mutual Funds e Traditional Insurance. Il principale contributo
positivo è venuto dal canale Retail (+1,9 miliardi).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
73
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Asset Management (SEGUE)
La quota di mercato di Pioneer Investments è aumentata, passando
dal 15,62% del terzo trimestre al 15,65% del quarto trimestre 2009.
Alla fine del 2008 la quota di mercato risultava pari al 16,17%.
Germania
La linea di business Germania chiude l’anno con una raccolta
netta negativa pari a -0,9 miliardi (-2,9 nel primo semestre
2009), prevalentemente nel canale Institutional. Il patrimonio, pari
a 23,8 miliardi, è in diminuzione del 1,0% dall’inizio dell’anno,
principalmente per l’effetto negativo della raccolta netta (-3,9%)1 in
parte compensato dall’andamento positivo del mercato (+2,9%).
In aggiunta ai sopra citati assets under management la linea di
business comprende assets under administration per 0,5 miliardi
(3,9 miliardi all’inizio dell’anno)2.
International
Nel corso dell’anno la linea di business International ha registrato
una raccolta netta positiva per complessivi 0,9 miliardi da attribuirsi
prevalentemente alla crescita di India (300 milioni), Spagna
(232 milioni), Francia (336 milioni) e Middle East (306 milioni).
Il patrimonio, pari a 8,1 miliardi, risulta così superiore del 38,1%
rispetto al valore di inizio anno, grazie anche all’effetto positivo del
mercato (+22,7%).
CEE
La linea di business CEE ha chiuso il periodo con una raccolta netta
sostanzialmente invariata (-37 milioni), Pioneer Pekao ha comunque
confermato la sua leadership tra le società di Asset Management con
una quota di mercato del 16,35%.
Grazie all’effetto positivo del mercato (+19,5%) il patrimonio gestito,
pari a 5,6 miliardi, risulta in aumento del 18,7% dall’inizio dell’anno.
Austria
La linea di business Austria ha registrato nell’anno una raccolta
negativa per complessivi 0,7 miliardi. Il patrimonio finale
complessivo, pari a 11,0 miliardi, risulta essere in diminuzione del
16,7% rispetto all’inizio dell’anno a causa dell’effetto negativo pari
a -4.1 miliardi dovuto alla rettifica apportata per per uniformare
la rappresentazione degli AuM relativi ai fondi di fondi ai reporting
standard di Gruppo.
Apportando tale correzione al patrimonio iniziale, la crescita dall’inizio
dell’anno si attesta attorno al 20,6%, principalmente grazie al
contributo dei nuovi fondi in gestione rilevati da AMG (1,2 miliardi) ed
all’effetto mercato positivo (+14,8%).
In aggiunta ai sopra citati assets under management la divisione
comprende assets under administration per 5,7 miliardi.
1. Include 2,1 miliardi di flussi relativi al fondo pensione HVB, precedentemente inclusi negli assets
under administration.
2. I flussi relativi al fondo pensione HVB (2,1 miliardi) sono stati riclassificati negli assets under
management.
74
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Alternative Investments
La linea di business Alternative Investments evidenzia nell’anno una
raccolta negativa di 1,5 miliardi. I dati di raccolta e di AuM sono già
compresi in quelli delle altre linee di business sopra menzionate.
La famiglia di fondi PAI Single Strategy ha registrato una raccolta
netta positiva (+132 milioni).
Il patrimonio complessivo in Hedge Funds, pari a 2,5 miliardi, risulta
diminuito del 29% dall’inizio dell’anno principalmente a causa della
raccolta netta negativa (-42,6%), solo in parte compensata da un
effetto mercato positivo (+13,6%).
Outlook 2010
Per compensare l’effetto negativo della crisi finanziaria e garantire
la sostenibilità delle attività in questo contesto di mercato post-crisi
sono state individuate le seguenti iniziative che avranno impatto sul
business anche nei prossimi anni:
Ottimizzazione degli investimenti di terzi e delle strategie di
vendita: (I) con una focalizzazione sulle strategie d’investimento core,
(II) rivisitando la nostra presenza geografica nei mercati dove Pioneer
ha una presenza debole, (III) sviluppando partnership strategiche
globali con i maggiori distributori, (IV) mirando al miglioramento dei
margini nel canale institutional.
Definizione di un modello di assistenza per il canale retail
interno che avvicini Pioneer Investments alla rete UCG, attraverso
una migliore comprensione delle esigenze d’investimento dei clienti e
l’allineamento delle strategie di sviluppo dei prodotti.
Definizione di criteri e obiettivi di qualità relativi alla
performance degli investimenti che riflettano le aspettative dei
clienti riguardo ai rischi e ai rendimenti, differenziando la valutazione
della performance in base alle preferenze e al segmento di prodotto.
Elaborazione di un modello operativo sostenibile ottimizzando
la gestione dei dati attraverso l’introduzione di processi e tecnologie
globali, puntando alla coerenza dei dati, alla riduzione dei rischi e
all’aumento dell’efficienza del processo decisionale.
CEE e Poland’s Markets / Central Eastern Europe (CEE)
Introduzione
IN BREVE
Margine di intermediazione (milioni di %)
Risultato di Gestione (milioni di %)
2.664
Altri Paesi
1.628
28
Repubblica
Ceca
353
Ucraina
craina
352
52
Turchia
Turch
11.118
.1
RRussia
uss
5595
9
Croazia
567
56
Cost/Income
42,3%
Dipendenti
52.337
Nel 2009 la regione dell’Europa Centrale e Orientale (CEE) ha reagito in modo assai differenziato a una recessione senza
precedenti: molti paesi dell’Europa centrale e la Turchia sono stati interessati solo in minima parte dalla crisi finanziaria, mentre
altri, soprattutto quelli con una maggiore dipendenza dagli afflussi di capitale, hanno accusato forti flessioni del PIL, con inevitabili
ripercussioni sulla performance del settore bancario.
Pertanto, le banche UniCredit dei paesi CEE hanno dovuto affrontare svariati fattori negativi nel 2009 quali la bassa richiesta di
finanziamenti, la crescente concorrenza tra le banche riguardo agli impieghi a causa della minore disponibilità di finanziamenti esterni
per la regione, le minori commissioni attive dovute al rallentamento congiunturale e, di conseguenza, una riduzione dei prestiti, dei
pagamenti, delle attività documentarie e della raccolta fondi, un aumento degli accantonamenti al fondo rischi su crediti sulla scia del
peggioramento dello scenario economico, e infine risultati inferiori in euro a causa della svalutazione di molte valute CEE.
Nonostante il contesto difficile, la performance delle banche UniCredit dei paesi CEE è stata molto soddisfacente grazie a una
serie di provvedimenti quali il rigoroso controllo dei costi e la forte focalizzazione sulla gestione del rischio. La regione dell’Europa
Centrale e Orientale, dove UniCredit è un indiscusso leader di mercato con circa 2.800 filiali in 18 paesi, ha continuato a fornire un
contributo determinante ai risultati complessivi del Gruppo.
In questo scenario, il Gruppo UniCredit si è chiaramente comportato da investitore di lungo periodo nella regione. Su richiesta del
FMI e delle autorità locali, UniCredit ha acconsentito a firmare specifiche lettere per l´assunzione di impegni di lungo periodo verso
le proprie controllate nei paesi più colpiti dalla crisi.
Tali lettere sono state richieste e firmate per la Serbia, la Romania, la Bosnia e l´Ungheria. UniCredit, cosi come le altre banche
strategiche presenti nella regione, si è impegnato a mantenere un livello di capitalizzazione adeguato delle proprie controllate,
anche in uno scenario di stress, e a mantenere l´esposizione vero i suddetti paesi (in termini di operatività cross-border ed in
termini di finanziamenti alle proprie controllate), costante in termini nominali nel corso delle varie fasi della crisi.
Dopo un trend rialzista protrattosi per molti anni, l’area CEE (“CEE”) ha dovuto far fronte a svariati problemi nel 2009, ma ha
contributo ancora una volta in modo positivo ai risultati del Gruppo. Malgrado sensibili differenze nell’andamento economico dei
vari paesi, e i risultati operativi nella regione CEE hanno continuato a crescere per tutto il 2009. Il business mix e l’ampia rete di
UniCredit Group in quest’area hanno rappresentato un solido trampolino per l’ulteriore crescita dei ricavi nonostante la difficile
situazione economica nel 2009. L’efficienza generata dal contenimento dei costi è rimasto uno dei temi chiave. L’attuale livello di
accantonamenti al fondo rischi, che ha risentito delle considerevoli allocazioni soprattutto nel Kazakistan, riflette l’impatto della
crisi finanziaria sui prestiti alla clientela, ed è oggetto di costante monitoraggio e rigorosa gestione da parte degli specialisti di
gestione del rischio del Gruppo UniCredit che varano di volta in volta i provvedimenti necessari.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
75
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
Performance finanziaria
Nel 2009, l’area CEE del Gruppo UniCredit ha conseguito un
risultato di gestione pari a 2.664 milioni, ovvero un risultato
migliore del 6,2% rispetto a quello del 2008 (22,4% a cambi
costanti). In questo periodo il margine di intermediazione
complessivo è stato di 4.613 milioni, superando del 10,5% quello del
2008 a cambi costanti.
Il margine d’interesse si è attestato a 3.003 milioni registrando
un incremento dell’8,5% a cambi costanti nonostante l’aumento
dei costi di rifinanziamento che ha caratterizzato l’attuale
contesto finanziario. Le commissioni nette hanno evidenziato un
modesto aumento a cambi costanti e sono salite a 1.055 milioni
(+1,8%).
Gli andamenti nei vari paesi sono stati diversi a seconda
dell’importanza relativa delle operazioni su titoli e delle nuove
emissioni, generalmente deboli, mentre le attività commerciali come
la gestione della liquidità e le commissioni sui prestiti hanno avuto
un’evoluzione favorevole.
L’incremento è stato particolarmente significativo in Turchia, dove
Yapi Kredi Bank è l’indiscusso e innovativo leader di mercato
nei servizi commerciali quali carte di credito, trade finance con
l’estero, leasing e factoring. Vista l’attuale situazione del mercato,
caratterizzata da un’elevata volatilità dei tassi di cambio e
d’interesse, nel 2009 le attività di intermediazione hanno messo a
segno una crescita particolarmente vigorosa e sono salite a 496
milioni, con un incremento del 72,7% a cambi correnti e quasi del
100% a cambi costanti rispetto al 2008.
(milioni di €)
Conto Economico
ESERCIZIO
VARIAZIONE
2009
VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘09
2008
EFFETTIVA NORMALIZZATA 1
4° TRIM
CENTRAL EASTERN EUROPE
2009
2008
EFFETTIVA
NORMALIZZATA 1
4° TRIM
3° TRIM
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche nette su crediti
Utile lordo operatività
corrente
Utile (perdita) del periodo
4.613
-1.949
2.664
-1.718
4.732
-2.223
2.509
-537
- 2,5%
- 12,3%
+ 6,2%
+ 219,6%
+ 10,5%
- 2,9%
+ 22,4%
+ 274,0%
1.109
-510
599
-496
1.103
-484
618
-509
+ 0,6%
+ 5,4%
- 3,2%
- 2,4%
+ 1,4%
+ 6,5%
- 2,5%
- 0,3%
1.323
-609
714
-215
908
740
2.026
1.602
- 55,2%
- 53,8%
- 50,0%
- 48,5%
80
61
106
85
- 24,6%
- 28,0%
- 31,6%
- 33,7%
488
370
1. A cambi costanti.
(milioni di €)
Stato Patrimoniale
CONSISTENZE AL
CENTRAL EASTERN EUROPE
Totale crediti
di cui clientela
Raccolta da clientela (incluso titoli)
Totale RWA
RWA per rischio di credito
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
70.116
58.083
50.575
69.598
61.053
71.413
58.201
50.608
68.391
60.337
74.872
62.145
50.100
76.073
66.953
-4.756
-4.061
475
-6.475
-5.900
- 6,4%
- 6,5%
+ 0,9%
- 8,5%
- 8,8%
2009
2008
ASSOLUTA
%
46
6.671
0,69%
6,40%
42,3%
2,87%
18,5%
767
6.692
11,46%
6,32%
47,0%
0,90%
21,0%
-721
-21
n.s.
7pb
-472pb
197pb
-245pb
- 94,0%
- 0,3%
Principali Indicatori
ESERCIZIO
CENTRAL EASTERN EUROPE
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
Margine Intermediazione/RWA (media)
Cost/income
Costo del rischio
Tax rate
VARIAZIONE
Personale
DATI AL
CENTRAL EASTERN EUROPE
Dipendenti (numero "Full time equivalent") gruppo KFS 100%
Dipendenti (numero "Full time equivalent") gruppo KFS proporzionale
76
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
52.337
42.580
52.771
42.906
56.066
45.884
-3.729
-3.304
- 6,7%
- 7,2%
Il relativo rallentamento della crescita dei volumi e dei ricavi dovuto
alla congiuntura negativa è stato compensato molto rapidamente ed
efficacemente da una rigorosa politica di contenimento dei costi: nel
2009 i costi operativi sono stati pari a 1.949 milioni, diminuendo
del 2,9% a cambi costanti e addirittura del 12,3% a cambi correnti,
malgrado l’impatto derivante dal piano di ampliamento della rete
distributiva attuato nel 2008. Il contenimento dei costi è quindi
migliorato ulteriormente in modo considerevole come evidenziato
dall’evoluzione del cost/income ratio, che nel 2009 è sceso al
42,3% rispetto al 47,0% dell’anno precedente.
A seguito delle condizioni di mercato avverse e, di conseguenza,
della politica ancora più prudente sugli accantonamenti, gli
accantonamenti al fondo rischi su crediti sono stati aumentati nel
2009 e portati a 1.718 milioni, tre volte in più rispetto all’importo
contabilizzato nel 2008. Il costo del rischio (calcolato come
percentuale sui volumi medi di credito) è quindi salito al 2,87%
rispetto allo 0,90% dell’anno precedente.
Visti i maggiori accantonamenti per i rischi di credito e i minori
profitti e perdite da investimenti rispetto all’anno precedente (che
comprendevano il ricavato dalla vendita di alcune filiali), l’utile netto
di 740 milioni della CEE nel 2009 si è praticamente dimezzato
rispetto a quello dello scorso anno, ma rappresenta comunque
un’ottima performance in un clima economico così difficile.
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
Nel 2009 le iniziative complessive del Corporate Banking
dell’area CEE hanno incluso progetti comuni con la divisione Risk
Management, compreso un programma specifico per assistere i
clienti nella valutazione delle loro esigenze di liquidità. In questo
contesto, le banche CEE hanno portato avanti un piano d’azione
personalizzato per aiutare tali clienti corporate a far fronte alla
congiuntura negativa. Inoltre, in risposta all’aggravarsi dello scenario
economico, è stato varato un progetto per una gestione più proattiva
delle esposizioni creditizie verso la clientela corporate nei paesi CEE
finalizzata a ottimizzare ulteriormente il processo di monitoraggio del
rischio di credito.
Dopo l’implementazione della linea di prodotti Global Transaction
Banking (GTB) nella divisione CEE nel 2008, i risultati nel 2009
sono stati positivi, con un trend in crescita rispetto al 2008
nonostante le difficoltà economiche. L’integrazione tra le unità
locali di Corporate Banking e le unità GTB ha portato a un
miglioramento dei servizi e a una gamma più ampia di prodotti
per i nostri clienti.
Nel segmento delle attività bancarie retail della regione CEE,
una delle attività principali è stata quella di garantire la stabilità dei
depositi, che sono addirittura aumentati nonostante l’agguerrita
concorrenza da parte delle altre banche e della minore disponibilità
di fondi dei clienti nel difficile scenario economico che ha dominato
il 2009. Per quanto riguarda il segmento del credito, l’approccio
prudente al rischio dettato dal difficile contesto economico ha
determinato una lieve riduzione degli impieghi.
Tra le altre iniziative figurano i piani d’azione riguardanti il
miglioramento dell’efficacia e della produttività della forza vendita,
nonché una migrazione più marcata verso i canali di distribuzione
diretta. Complessivamente, l’approccio di UniCredit incentrato sulla
clientela ha dimostrato di essere fondamentale per la fidelizzazione
dei clienti.
Oltre ai sondaggi per valutare la soddisfazione dei clienti corporate
e retail condotti alla fine del 2008, nel 2009 le banche CEE hanno
messo a punto piani di intervento specifici aventi come obiettivo
quello di migliorare gli attuali livelli di customer satisfaction e che
puntano soprattutto a consolidare il rapporto tra cliente e banca e a
introdurre prodotti e servizi ancora più a misura delle esigenze dei
clienti. Si è posta attenzione soprattutto a migliorare la soddisfazione
riguardo ai servizi elettronici bancari completando l’implementazione
di “Group Web Solution” (web banking technology) in tre nuovi
paesi, portando cosi’ a otto il totale dei paesi del network in cui tali
tecnologie sono utilizzate. Sono inoltre state intraprese azioni per la
riduzione dei tempi di risposta relativi alle richieste di prestito. Infine,
per migliorare l’efficienza del complaint management, sono stati
introdotti monitoraggi periodici dei reclami presentati della clientela.
Sono stati fatti sforzi specifici per fornire ai clienti informazioni
proattive, così da supportarli nei periodi di turbolenza economica.
Un progetto importante nell’ambito dei GBS nella regione CEE è
stato il Programma di divisionalizzazione lanciato nell’aprile 2009 e
che è in corso di graduale attuazione in Romania, nella Repubblica
Ceca, in Ungheria, Croazia, Bulgaria e Russia. Il Programma di
divisionalizzazione nell’area CEE pone l’accento sulla centralità del
cliente, sull’efficienza e sulla delega dell’autorità. L’approccio del
programma è rigorosamente a valore aggiunto, il nuovo modello del
Gruppo sarà implementato nei singoli paesi dell’area CEE tenendo
conto delle condizioni locali. La centralità del cliente è il principio
più importante alla base del processo di divisionalizzazione e si
riferisce alla totale attenzione riservata al cliente con lo scopo di
massimizzare sia la sua soddisfazione che il valore a lungo termine
della sua relazione con la banca. L’efficienza è il secondo principio
di questo stesso processo e in pratica si traduce nella creazione
di una struttura organizzativa più snella e nella razionalizzazione
dei processi chiave. Per sfruttare il valore generato dal programma
di divisionalizzazione nell’area CEE, quest’ultimo va implementato
unitamente ad altri progetti aziendali e operativi attualmente in
corso.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
77
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
Nell’ambito del programma di riduzione dei costi nel 2009 sono
stati individuati importanti opportunità di risparmio nell’area
informatica, in quella immobiliare e nei processi di back-office.
Efficienze sostenibili invece di riduzioni di costi, con l’ulteriore
vantaggio dell’implementazione delle strategie del Gruppo UniCredit
(ad es. centralizzazione locale delle attività di back-office),
forniranno ulteriori margini di miglioramento nell’assistenza alla
clientela.
Sono stati implementati nuovi sistemi ICT in Kazakistan e in
Russia che supporteranno l’ulteriore crescita delle attività e
dell’assistenza alla clientela. Sono stati portati avanti diversi
programmi di riorganizzazione nei singoli paesi, come ad esempio
la riorganizzazione della banca in Ucraina (il Programma macro
regionale, il consolidamento di 27 regioni in 7 macro regioni), la
riorganizzazione dei processi di rischio del credito retail in Romania e
la centralizzazione delle procedure di elaborazione dei pagamenti in
Bulgaria e Slovacchia.
Nel corso del 2009 la funzione Human Resources per l’area CEE ha
attuato miglioramenti sul fronte della leadership pipeline, realizzando
un percorso maggiormente strutturato per i talenti e i manager
dell’area CEE e dell’intero Gruppo, attraverso l’incentivazione dei
trasferimenti ad altre competence o business line e l’incremento
della visibilità e delle opportunità di carriera per i giovani più
promettenti.
È stata inoltre dedicata particolare attenzione al miglioramento
delle opportunità formative, compresa la formazione in materia di
leadership conformemente alle best practice del Gruppo UniCredit,
realizzata attraverso la promozione nei paesi CEE dei seminari
sulla leadership a cura di UniManagement, nonché attraverso il
miglioramento delle competenze tecniche, di change management e
coaching.
Turchia
Nel difficile contesto di mercato del 2009, Koc Financial Services
è riuscita comunque a conseguire una buona redditività grazie
alla solida crescita dei ricavi (+29,5% a tassi di cambio costanti)
e al contenimento dei costi (2,2% a tassi di cambio costanti),
alla gestione proattiva del rischio creditizio e alla focalizzazione
sull’innovazione, raggiungendo una crescita annua dell’utile di
17,1%, soprattutto grazie alla brillante performance di Yapi Kredi
Bank, la sua controllata principale.
Yapi Kredi Bank ha conseguito un RoE del 22,3%, in linea con
gli standard locali, un risultato reso possibile sia dalla buona
performance dei ricavi, sia dal rigoroso controllo dei costi. Il cost/
income ratio è migliorato di 12 punti percentuali nel corso del 2008,
ed è sceso dal 53,3% del 2008 al 41,3% del 2009. La banca ha
anche mantenuto le sue ampie riserve di liquidità e la sua posizione
78
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
di finanziamento nel 2009 con un rapporto tra depositi e prestiti
ampiamente sotto il 100%. Al 4° posto nel settore bancario privato
in termini di attività totali, la banca è leader di mercato nelle carte di
credito per quanto riguarda il numero di carte di credito emesse e le
attività di leasing.
A causa del peggioramento della qualità degli asset causato
alle sfavorevoli condizioni macroeconomiche, Yapi Kredi Bank ha
intrapreso diverse iniziative quali il miglioramento dell’infrastruttura
del credito e la ristrutturazione proattiva per aumentare gli incassi e
sostenere i clienti in temporanea difficoltà.
Nonostante le avverse condizioni di mercato, Yapi Kredi Bank ha
continuato a investire in aree strategiche così da poter disporre di
un posizionamento ottimale per la crescita attraverso miglioramenti
delle infrastrutture, dell’efficienza e della produttività commerciale.
Nel 2009 uno dei provvedimenti strategici più importanti è stata la
riorganizzazione della struttura interna finalizzata al miglioramento
della qualità dell’assistenza alla clientela e all’aumento dell’efficienza
attraverso un’ottimizzazione delle sinergie tra unità (retail banking
che comprende carte di credito, servizi bancari ai clienti individuali
e alle PMI, corporate, commercial e private banking) e servizi
di gestione del risparmio (asset management, intermediazione,
leasing, factoring e attività bancarie internazionali). Nel 2009
sono stati varati altri importanti progetti strategici e iniziative che
comprendono il miglioramento del CRM (Customer Relationship
Management), gli investimenti nel MIS (Management Information
Systems), la migrazione delle attività relative alle carte di credito
e delle applicazioni relative alla gestione del rischio di credito e il
rafforzamento delle attività nel settore bancassurance.
All’inizio del 2009 il piano di ampliamento delle filiali, varato nel
luglio 2007, è stato temporaneamente sospeso per via della crisi
globale. Yapi Kredi ha rivolto la propria attenzione all’ottimizzazione
della rete delle filiali attraverso la delocalizzazione, il rinnovamento
e l’ampliamento di 75 filiali con lo scopo di migliorare la qualità
dell’assistenza e la customer satisfaction. La banca ha riconfermato
la sua forte posizione sul mercato grazie alla sua rete di filiali, quarta
per dimensioni in Turchia, ai suoi 2.347 sportelli automatici e ai
7,6 milioni di carte di credito emesse.
Yapi Kredi ha anche sfruttato i suoi canali alternativi per offrire una
migliore assistenza alla clientela. Alla fine del 2009, la quota di
canali alternativi nell’ambito delle transazioni bancarie totali era salita
al 75% (69% nel 2008). La banca ha intensificato ulteriormente i
suoi sforzi per migliorare la soddisfazione e la fiducia dei clienti nel
tentativo di rafforzare i rapporti con loro, soprattutto in un contesto
di mercato così difficile. Nel 2009, attraverso sofisticati sistemi di
monitoraggio della customer satisfaction, 12.000 clienti interni e
70.000 clienti esterni hanno partecipato a un sondaggio volto a
capire, misurare e verificare il livello di soddisfazione e le aspettative
dei clienti.
Visto che il coinvolgimento dei dipendenti è ritenuto un elemento
fondamentale per la customer satisfaction, nel 2009 Yapi Kredi
ha portato avanti i suoi sforzi per migliorare la soddisfazione dei
dipendenti e ha effettuato investimenti finalizzati ad aumentare le loro
qualifiche, così da fornire alla clientela un’assistenza di eccellente
qualità.
Yapi Kredi ha ulteriormente rafforzato la propira posizione di banca
innovatrice lanciando nuovi prodotti e servizi studiati per soddisfare
le diverse esigenze della sua ampia clientela, tra cui pacchetti di
prodotti e di servizi che offrono vantaggi su misura per le PMI,
richieste di prestiti ad alta velocità per tutti i clienti retail attraverso
SMS o Internet, una nuova carta di credito dedicata ai clienti
che viaggiano di frequente e che offre loro vantaggi e campagne
privilegiate, oltre a sportelli automatici progettati appositamente per
i clienti disabili - la prima banca turca a offrire questo servizio - e
molti altri ancora.
Il 2009 è stato un anno ricco di sfide, ma gli sforzi fatti da Yapi Kredi
per offrire l’eccellenza nel settore bancario sono stati apprezzati e
hanno ricevuto numerosi riconoscimenti assegnati da prestigiose
istituzioni. Nel 2009 Yapi Kredi ha ricevuto otto premi. Nel frattempo
anche il suo programma di carte di credito con il brand World ha
ottenuto ottime valutazioni e ha ricevuto molti riconoscimenti nel
settore.
Russia
ZAO UniCredit Bank è una delle principali banche universali russe in
termini di qualità del servizio, redditività ed efficienza.
Al 31 dicembre 2009 le attività totali ammontavano a 482 miliardi
di RUR e il patrimonio netto a 60 miliardi di RUR. Con una quota di
mercato di circa l’1,9% (al novembre 2009) la banca è tra i dieci
maggiori istituti di credito del paese per attività totali.
Nonostante il difficile contesto macroeconomico, la banca ha
ulteriormente ampliato la sua clientela e ha concluso nel corso del
2009 il suo programma di espansione regionale aprendo altre 28
filiali. Attualmente l’istituto vanta una rete distributiva composta da
111 filiali a livello nazionale e un ufficio di rappresentanza a Minsk,
in Bielorussia, con un parco clienti formato da oltre 710.000 privati e
PMI, e da circa 5.000 clienti corporate.
Per far fronte alla difficile situazione di mercato, la banca ha
rafforzato il suo focus sugli adeguati livelli di capitalizzazione e
liquidità e ha posto una forte enfasi su una rigorosa gestione dei
costi e sulla qualità dell’attivo. Grazie a questi provvedimenti, il
2009 è stato un anno di grande successi per Zao UniCredit Bank.
In virtù degli sforzi commerciali focalizzati, i ricavi hanno quasi
raggiunto il livello record dello scorso anno (-2% su base annua a
cambi costanti). La riduzione degli interessi attivi causata da una
diminuzione degli impieghi è stata compensata dai flussi più elevati
di commissioni e dai forti incrementi dell’attività di negoziazione
che ha beneficiato dalla più intensa volatilità sui mercati. Le misure
complessive di contenimento dei costi si sono dimostrate efficaci
e quindi il cost/income ratio è stato pari solamente al 33%. Per via
dell’approccio molto prudente nei confronti degli accantonamenti al
fondo rischi, le rettifiche nette su crediti e accantonamenti sono più
che triplicate.
A causa della crisi, nel corso dell’esercizio in oggetto le attività totali
sono scese di quasi il 20% a tassi di cambio costanti per via di una
contrazione degli impieghi retail e corporate. La banca, grazie alla
decisione di puntare sui depositi, è riuscita a mantenere un buon
posizionamento riguardo ai finanziamenti con un rapporto tra depositi
e prestiti del 121%.
Il corporate banking rimane l’attività strategica della banca sia in
termini di ricavi che di volumi, anche se nel corso dell’anno gli
impieghi sono diminuiti a causa della recessione economica. Gli
impieghi lordi sono quindi scesi a 286 miliardi di RUR (-5%). Per
quanto riguarda le passività, la banca è riuscita brillantemente
ad aumentare la base delle raccolte di oltre l’11% portandola a
218 miliardi di RUR. Per far fronte al difficile contesto operativo,
nel 2009 grande attenzione è stata rivolta al rischio di credito e
al mantenimento di rapporti chiave, nonché al potenziamento dei
rapporti con le blue chip locali e le multinazionali. Grande importanza
è stata data anche al rischio non-cash e al transactional business.
Nel retail banking, nonostante la difficile situazione nel segmento
degli impieghi, la banca è riuscita a completare con successo il suo
programma di ampliamento e ad aumentare il numero delle filiali, ora
giunte a 97, sul territorio della Federazione Russa. Sebbene nel 2009
il portafoglio complessivo dei crediti retail sia diminuito, i depositi
dei clienti sono aumentati considerevolmente. La banca ha inoltre
continuato a sviluppare i prodotti a contenuto commissionale, come i
servizi per gli stipendi e le carte di credito: il numero di carte emesse
è salito a 540.000.
Croazia
Nonostante il difficile contesto di mercato dovuto alla recessione,
lo Zagrebačka Banka Group (ZABA Group) ha dimostrato di avere
basi molto solide, riconfermando la sua posizione di leadership sul
mercato, la bontà del suo sistema di frachising e l’ottima capacità di
generare reddito, e ha inoltre beneficiato del suo business model ben
diversificato di banca universale.
I ricavi complessivi sono saliti del 2% rispetto al 2008. Questo dato,
unitamente a un calo dell’8,4% dei costi operativi, ha determinato
una crescita del 14,3% su basa annua del risultato di gestione a
cambi costanti e a un miglioramento del rapporto tra costi e ricavi
(48,4%). Tale performance è stata il frutto di un’efficace gestione
dei costi e di un rapido passaggio a impieghi selettivi finalizzati ad
aumentare la liquidità nel settore pubblico e ad attenuare l’impatto
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
79
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
del ciclo recessivo per i clienti large corporate, cercando di evitare il
rapido deterioramento della qualità degli attivi. L’utile netto è sceso
del 19,6% a cambi costanti per via del notevole aumento delle
rettifiche nette su crediti e accantonamenti.
ZABA Group è leader di mercato in Croazia in termini di capitale e di
attività totali, e vanta la maggior quota di mercato anche nei crediti
verso la clientela, nei depositi e nella raccolta gestita. Ha inoltre un
parco clienti formato da 1,5 milioni di persone.
Nel 2009, al fine di rafforzare la sua presenza regionale nel settore
retail, la Banca ha aperto sette nuove filiali retail e un private corner.
I depositi totali dei singoli clienti hanno raggiunto i 5 miliardi
(+2,3% su base annua), favoriti dalla crescita dei depositi a termine
(+8,8% su base annua), grazie soprattutto all’ampia offerta di
prodotti di risparmio integrata da nuovi modelli in grado di soddisfare
le esigenze dei clienti. I crediti totali verso i singoli clienti sono stati
pari a 3,9 miliardi. Più della metà dell‘intero portafoglio crediti è
costituito da mutui abitativi. Zagrebačka Banka è leader di mercato
nei servizi per le piccole imprese grazie a una rete di 47 business
center.
Nonostante il brusco calo dell’attività economica, delle esportazioni
e delle importazioni, e la scarsa liquidità delle imprese, Zagrebačka
Banka ha conseguito ottimi risultati e ha riaffermato la sua posizione
dominante nell’ambito del corporate banking. I prestiti totali ai clienti
societari sono passati dai 3,6 miliardi alla fine del 2008 ai 4 miliardi
alla fine del 2009, mentre nello stesso periodo i depositi si sono
assestati a 2 miliardi, con un incremento di oltre il 4% rispetto alla
fine del 2008.
Nel 2009, grazie all’aumento della quota di mercato dal 24,1% al
25,6% nei prestiti e dal 22,4% al 24,3% nei depositi, la banca ha
conseguito una crescita equilibrata nel corporate banking, anche
in termini di servizi bancari, fornendo un contributo significativo al
risultato totale. La banca ha rafforzato ulteriormente i rapporti sia
con il settore pubblico (tramite un significativo supporto finanziario
al governo e al settore pubblico nel suo insieme) sia con il settore
privato (medie e grandi imprese e multinazionali).
La sua posizione dominante quale fornitore di servizi locali di
investment banking è stata confermata dal riconoscimento
assegnatole da Euromoney quale “Migliore banca d’investimento
in Croazia nel 2009”. Tra le transazioni effettuate nel segmento dei
mercati dei capitali figurano importanti emissioni obbligazionarie,
compresa l’emissione di eurobond per la Repubblica croata, in cui
per la prima volta il governo croato ha affidato a una banca croata
il ruolo di banca capofila in un’operazione di simile importanza e
dimensione al di fuori della Croazia.
Nel segmento Corporate Finance, nel 2009 la banca ha svolto
anche il ruolo di consulente sell-side per il proprietario della Getro,
80
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
assistendolo nella vendita degli omonimi punti vendita. Inoltre la
Banca ha svolto un ruolo di primo piano in numerose transazioni
importanti e si è posizionata tra i principali istituti di credito della
regione, svolgendo anche il ruolo di consulente sell-side per il
governo del Montenegro e dell’Albania in importanti progetti di
privatizzazione. Inoltre, gli addetti alla vendita dei titoli di Stato
stanno svolgendo un ruolo attivo nella consulenza sulla tutela
dai rischi dei vari mercati per i clienti corporate. Di conseguenza
si è registrato un notevole aumento delle vendite di prodotti
derivati, soprattutto degli strumenti di copertura dei rischi sui tassi
d’interesse. Nel 2009 la Banca ha introdotto sul web una piattaforma
di intemediazione azionaria per i clienti retail, gettando così delle
ottime basi per aumentare la propria quota di mercato nel segmento
dell’intermediazione.
Altri paesi
UniCredit Czech Republic, la quarta banca più grande del paese,
è riuscita a uscire indenne dalla crisi del 2009 grazie alla propria
focalizzazione sulla creazione del valore e alle sue capacità di
autofinanziamento. Nel 2009 la banca ha mantenuto la sua posizione
di leadership nel segmento Corporate sfruttando l’approccio del
gruppo nei confronti delle multinazionali e della clientela cross
border. I mercati internazionali hanno contribuito in modo significativo
ai ricavi della banca utilizzando le future opportunità di mercato nel
settore dei cambi, degli interessi e delle operazioni sul credito. Nel
settore retail, la banca ha continuato a seguire la sua strategia nei
confronti dei clienti facoltosi e delle piccole imprese.
Il 2009 è stato un anno impegnativo per UniCredit Bank Slovakia.
I risultati della banca hanno risentito non solo della recessione
economica mondiale e dell’adozione dell’euro il 1° gennaio 2009, ma
anche dell’applicazione delle nuove norme SEPA. La diminuzione dei
ricavi è stata in parte compensata dai nuovi prodotti, da una politica
sui margini ancora più rigorosa e dall’adozione di procedure migliori.
Vista la recessione economica, UniCredit Bank Hungary si è
preoccupata soprattutto di generare depositi, e quindi il rapporto
prestiti/depositi è sceso al di sotto del 100% rispetto al 137%
dell’anno precedente. I ricavi eccellenti e la sovraperformance del
segmento business, unitamente a una rigorosa gestione dei costi,
hanno reso possibile un incremento del 27% del margine operativo
lordo su base annua a tassi di cambio costanti. Gli accantonamenti al
fondo rischi su crediti considerevolmente più alti e i ricavi una tantum
sulla vendita delle azioni alla borsa valori di Budapest nel 2008
hanno determinato un calo annuo del 47% degli utili al lordo delle
imposte. L’efficienza è rimasta un impegno prioritario della banca,
come conferma l’eccellente rapporto tra costi e ricavi del 44%.
Anche in Slovenia i risultati di UniCredit hanno risentito del contesto
negativo. I ricavi sono stati leggermente superiori a quelli del 2008,
ma anche i costi sono saliti per via dei maggiori ammortamenti
derivanti dall’ampliamento delle filiali nel 2008. L’utile di gestione è
rimasto allo stesso livello dello scorso anno, ma un aumento marcato
delle rettifiche nette su crediti e accantonamenti ha determinato un
utile al lordo delle imposte di 11 milioni, dimezzando il valore su base
annua.
In Bosnia ed Erzegovina UniCredit è uno dei gruppi bancari
leader di mercato ed è presente con due banche. Nel complesso,
nonostante il difficile clima economico, i ricavi hanno raggiunto quasi
i livelli del 2008, e grazie alla rigorosa gestione dei costi, le spese
sono diminuite del 3%. UniCredit Bank d.d., con sede a Mostar, è
una delle banche più grandi del paese e attualmente dispone di una
rete di 96 filiali. La presenza del Gruppo nel paese è integrata da
UniCredit Bank a.d. Banja Luka. Insieme le banche hanno un parco
clienti di oltre un milione di persone in Bosnia ed Erzegovina.
UniCredit Bank Serbia ha ulteriormente migliorato la sua
posizione, raggiungendo una quota di mercato del 6%. A cambi
costanti la banca è riuscita a raggiungere il medesimo risultato
del 2008 nonostante gli accantonamenti più elevati al fondo
rischi su crediti, sovraperformando nettamente rispetto al
mercato. Anche il rapporto tra depositi e prestiti e il rapporto tra
costi e ricavi sono migliorati nonostante l’impatto dell’apertura di
22 filiali nel 2008.
Anche in Romania la recessione nel 2009 ha avuto delle
ripercussioni sul settore bancario. UniCredit Tiriac ha diminuito
considerevolmente dalla fine del 2008 a inizio anno il suo
indebitamento riducendo il rapporto prestiti-depositi dal 140% al
108% con un aumento del 23% dei depositi dei clienti. La banca ha
registrato una crescita del 14% dell’utile operativo, raggiungendo i
651 milioni di RON (152 milioni) grazie all’aumento del 9% dei ricavi
e all’incremento delle spese operative di poco inferiore al 4%. Questo
dato comprende anche l’impatto dell’apertura di oltre 100 filiali nel
2008; la banca ha chiuso l’esercizio con 241 filiali. Ciò nonostante,
l’efficienza è migliorata ulteriormente, arrivando sotto il 48% rispetto
al 50% dello scorso anno a seguito delle misure di ottimizzazione e
di consolidamento. Il numero dei dipendenti è diminuito a fine anno
sotto quota 3.000 (-8%) a seguito del turnover naturale che si è
normalizzato al di sotto dell’8%. L’utile netto ha raggiunto 335 milioni
di RON (78 milioni di euro), un risultato inferiore del 7% rispetto
al 2008, ma comunque eccellente sul mercato locale alla luce del
contesto di crisi.
UniCredit Bulbank è la più grande banca in Bulgaria e serve oltre
1,1 milioni di clienti. Agendo da banca universale, UniCredit Bulbank
offre una diversificata gamma di prodotto a clienti retail, affluent,
corporate e istituzionali attraverso sia una rete tradizionale di sportelli
sia attraverso canali alternativi ma sempre più diffusi come i servizi
bancari elettronici e via cellulare. Sfruttando la sua posizione, la
banca ha assicurato la sua leadership di mercato durante il difficile
anno 2009 incrementando di 42pb la sua quota di mercato per
totale attivo raggiungendo il 16,3% e di 40pb quella della raccolta
dalla clientela raggiungendo il 14,8%. L’incremento delle quote di
mercato e’ andato di pari passo con l’ottimizzazione della rete delle
filiali, che ha portato a una riduzione del numero di sportelli da 260
a 234. Nonostante la crescita dei volumi nel 2009 (depositi dalla
clientela +6,5% annuo e impieghi netti alla clientela +1,9% annuo,
con dati di fine periodo), il margine di interesse non ha raggiunto
i livelli del 2008 a causa del decremento sfavorevole dei tassi di
interesse nel mercato e alla grande concorrenza sulla raccolta
verificatasi nel settore. Il rallentamento dell’economia e’ stato visibile
anche nell’ammontare delle commissioni a causa del minor numero
di transazioni, portando i ricavi a un ammontare di 291 milioni,
piu’ basso del 5,3% rispetto al 2008, e comunque parzialmente
compensati dalla riduzione di 6,8% dei costi operativi che
ammontano a 125 milioni. La performance di UniCredit Bulbank nel
2009 e’ stata influenzata anche dall’aumento degli accantonamenti
al fondo rischi su crediti (-64 milioni contro i -26 milioni del 2008),
anche se con un impatto minore ripetto all’andamento totale del
settore bancario, portando l’utile netto della banca a 103 milioni, il
31% annuo in meno rispetto al 2008.
Il 2009 è stato un anno molto difficile per i tre Stati baltici, Estonia,
Lettonia e Lituania, e il loro sistema bancario è stato colpito
pesantemente dalla crisi. In questa situazione economicamente
complessa, “UniCredit Bank” ha continuato a fornire ai suoi clienti
una gamma completa di servizi di corporate banking alle imprese.
La strategia sul rischio della Banca è stata allineata alla politica
sul rischio del Gruppo che prevede limiti rigorosi al finanziamento
di immobili commerciali. La banca ha anche conseguito un’ottima
crescita del portafoglio depositi (+112%).
Sul mercato ucraino, Ukrsotsbank è la sesta maggior banca. Alla
fine del 2009 Ukrsotsbank deteneva una quota di mercato del 5,5%
nell’attività di concessione dei prestiti e del 3,5% nei depositi. Alla
luce della difficile situazione del mercato finanziario ucraino nel
2009, Ukrsotsbank ha preso una serie di misure essenziali, come
quella di rivedere la strategia commerciale concentrandosi sulla
raccolta dei depositi dei clienti e sulla limitazione dei nuovi prestiti
solo ai clienti con un ottimo track record creditizio, aumentando
inoltre l’efficienza con provvedimenti volti a tagliare i costi come
la trasformazione della rete delle filiali, riducendo le 27 regioni
in 7 macroregioni e aumentando il capitale della banca di 0,5
miliardi di hryvnia portandolo a 2,27 miliardi di hryvnia. Grazie a
questi provvedimenti, la banca ha conseguito un margine operativo
lordo che si è assestato sugli stessi livelli del 2008, mentre gli
utili ante imposte sono scesi a 22 milioni in gran parte per via
degli accantonamenti al fondo rischi su crediti che sono più che
raddoppiati su base annua.
Nel settore retail, grande attenzione è stata rivolta all’implementazione
del business model di UniCredit Group, ed è stata realizzata con
successo la segmentazione dei clienti in Mass Market, Affluent e
Private Banking. La creazione delle macroregioni ha determinato un
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
81
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
notevole miglioramento della qualità del servizio perché le funzioni
di back-office sono state centralizzate e la rete si è concentrata
maggioramente sui compiti di front-office, consentendo allo staff
commerciale di dedicare maggior tempo all’interazione con i clienti.
La divisione Corporate ha implementato requisiti più severi per
l’erogazione di nuovi crediti a seguito del contesto economico più
rischioso, visto che l’Ucraina è stata fortemente colpita dalla crisi.
Nel Kazakistan, i risultati di ATF Bank sono stati erosi dalla crisi
economica. Con un aumento dei ricavi del 7% a tassi di cambio
costanti in un difficile clima economico e una notevole riduzione
dei costi, la banca ha generato un utile operativo lordo superiore
del 21% a tassi di cambio costanti a quello del 2008. La banca
ha quindi dimostrato una grande efficienza operativa, con un cost/
income ratio inferiore al 30%. Tuttavia, in un mercato bancario
dove le sofferenze hanno raggiunto livelli straordinariamente
elevati, anche ATFBank ha registrato accantonamenti al fondo rischi
su crediti piu’ di quattro volte superiori a quelli del 2008 a causa
della crisi generalizzata e, in parte, al default di alcuni importanti
clienti aziendali. Nel 2009 la banca ha quindi riportato perdite
significative.
ATFBank è riuscita brillantemente ad aumentare la base della
raccolta di piu del 40%, in particolare nel segmento Retail,
raggiungendo così una quota di mercato intorno al 14%. Il settore
carte di credito è cresciuto grazie alla focalizzazione sui piani
retributivi per i dipendenti delle PMI e per i clienti corporate; a
fine 2009 le carte di credito attive erano 159.300. Fra le attività
promosse nel segmento Corporate figurano una ristrutturazione
della rete delle filiali con la costituzione di 5 centri regionali
corporate e la campagna “Deposit generation” che ha avuto grande
successo.
Outlook 2010
Sebbene le economie di molti paesi CEE mostrino i primi segni di
ripresa, nel 2010 la crisi finanziaria continuerà ad avere ripercussioni
sull’economia reale e sul settore bancario. Le banche UniCredit
nell’area CEE intendono seguire un percorso selettivo di crescita
utilizzando un approccio differenziato vista la situazione eterogenea
dei diversi paesi della regione. Nel complesso, dato l’immutato
impegno di UniCredit Group nei confronti della regione CEE, il Gruppo
è pronto a cogliere le opportunità di crescita esistenti e a continuare
a fornire una gamma completa di prodotti bancari e servizi ai clienti
di tutta la regione. Questo approccio prevede l’apertura di fino a 100
nuove filiali focalizzate sulle specifiche opportunità di crescita dei
singoli paesi.
Ulteriori interventi volti all’incremento dei ricavi riguarderanno
le iniziative di miglioramentio della soddisfazione della clientela,
attraverso la semplificazione di processi e procedure, secondo
l’approccio del Gruppo UniCredit fondato sulla centralità del cliente.
Il Gruppo intende inoltre ottimizzare la rete di vendita, migliorandone
così l’efficacia, oltre che incrementare le attività di cross-selling,
compresa la realizzazione di nuovi pacchetti di prodotti.
Nell’attuale contesto economico caratterizzato da una volatilità
persistente, l’attività di risk management rimarrà uno dei punti di
maggior attenzione, con particolare riferimento al monitoraggio
del rischio e alla qualità dell’attivo. Le banche dei paesi CEE
continueranno a perseguire una politica creditizia di tipo prudenziale
e nel corso del 2010 saranno introdotti miglioramenti nei processi
di gestione del rischio di credito, con l’obiettivo di migliorare la
qualità del portafoglio crediti, riducendo contestualmente i casi di
inadempienza e migliorando il servizio offerto alla clientela, grazie alla
riduzione delle tempistiche di delibera ed erogazione dei crediti.
Le banche dei paesi CEE perseguiranno inoltre il miglioramento
dell’efficienza e delle sinergie organizzative, attraverso la
semplificazione dei processi e l’introduzione di programmi di
efficienza incentrati sulle funzioni di back office in tutta l’area CEE.
82
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Poland’s Markets
Introduzione
IN BREVE
Composizione del margine di intermediazione (milioni di %)
Altrii oneri
e proventi
roventi
207
07
Interessi netti
Interes
8895
9
Margine di intermediazione/RWA
+7,1%
Cost/Income
+52,2%
Dipendenti
Commissioni
ni nettee
531
20.270
La Business Unit di Poland’s Markets gestisce le attività del Gruppo UniCredit in Polonia e di OJSC UniCredit Bank in Ucraina.
In Polonia Bank Pekao S.A. è tra le prime banche in termini di totale attivo (quota di mercato del 12,0% al 31 dicembre 2009),
prestiti alla clientela e attività gestite.
La banca è presente sull’intero territorio con una rete di 1028 filiali, ha una presenza capillare in tutte le principali città del paese
e la più estesa rete di sportelli automatici insieme a Euronet (oltre 4.000 ATM di cui 1854 di proprietà della banca e a disposizione
gratuita della clientela di UCG) offrendo ai clienti una totale flessibilità e un facile accesso ai canali bancari in tutto il paese.
Bank Pekao S.A. controlla il 100% di OJSC UniCredit Bank in Ucraina che detiene una quota di mercato di circa l’1% in termini di
attivi e prestiti. Il Corporate Banking e la Custodia titoli costituiscono le attività strategiche di UniCredit Bank e contribuiscono ai
ricavi totali per circa il 67%. La banca dispone di una rete di 61 filiali.
Performance finanziaria
Al 31 dicembre 2009 la Business Unit di Poland’s Markets registrava
utili per 559 milioni, con una contrazione del 24,0% su base annua
a cambi costanti.
Il margine di intermediazione nel 2009 è stato di 1.634 milioni,
con un calo del 7,3% su base annua a cambi costanti.
Il risultato comprende:
• il margine d’interesse su base annua nel 2009 pari a 895 milioni
(-15,5%) a cambi costanti, imputabile soprattutto alla dinamica dei
tassi d’interesse più bassi.
• ricavi da intermediazione in incremento, raggiungendo di 738
milioni (+5,2%) su base annua a cambi costanti, riconducibile
soprattutto ai maggiori ricavi da SWAP e ad altri utili da trading.
I costi operativi (compresi quelli per l’ integrazione) sono rimasti
sotto stretto controllo e sono scesi del 0,4% su base annua. Alla fine
del 2009 il cost/income ratio si è attestato al 52,2%, influenzato
soprattutto dalle pressioni negative sui ricavi che sono state
parzialmente compensate dal programma di contenimento dei costi.
A fine dicembre 2009 i prestiti alla clientela di Poland’s Markets
ammontavano a 19,4 miliardi, con una flessione del 2,6% rispetto
al 31 dicembre 2008 a cambi costanti. La raccolta della clientela
(compresi i titoli in emissione) si è attestata a 24,1 miliardi, con un
incremento del 7,8% nel periodo considerato.
A fine dicembre 2009 il numero totale di dipendenti era di 20.270
(FTE), ovvero 1.136 unità in meno rispetto al dicembre 2008,
risultato ottenuto senza ricorrere a programmi di riduzione forzata.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
83
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Poland’s Markets (SEGUE)
(milioni di €)
Conto Economico
ESERCIZIO
POLAND’S MARKETS
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche nette su crediti
Utile lordo operatività
corrente
Utile (perdita) del periodo
VARIAZIONE
2009
VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘09
2008
EFFETTIVA NORMALIZZATA 1
4° TRIM
2009
2008
EFFETTIVA
NORMALIZZATA 1
4° TRIM
3° TRIM
1.634
-853
780
-123
2.183
-1.060
1.123
-23
- 25,2%
- 19,5%
- 30,5%
n.s.
- 7,3%
- 0,4%
- 13,9%
n.s.
427
-220
207
-33
427
-215
212
-36
- 0,1%
+ 2,1%
- 2,3%
- 8,5%
+ 0,6%
+ 1,8%
- 0,6%
- 9,8%
452
-254
198
22
692
559
1.110
903
- 37,6%
- 38,1%
- 23,3%
- 24,0%
184
147
182
148
+ 1,1%
- 0,2%
+ 3,8%
+ 3,1%
231
191
1. A cambi costanti.
(milioni di €)
Stato Patrimoniale
CONSISTENZE AL
POLAND’S MARKETS
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
22.858
19.351
24.129
22.011
18.201
21.365
18.844
21.173
22.457
18.985
23.319
19.870
22.390
24.957
21.292
-461
-519
1.739
-2.946
-3.091
- 2,0%
- 2,6%
+ 7,8%
- 11,8%
- 14,5%
2009
2008
ASSOLUTA
%
215
1.117
19,24%
7,13%
52,2%
0,66%
19,2%
404
1.444
27,95%
7,36%
48,6%
0,11%
18,6%
-189
-327
n.s.
-23pb
367pb
54pb
60pb
- 46,7%
- 22,6%
Totale crediti
di cui clientela
Raccolta da clientela (incluso titoli)
Totale RWA
RWA per rischio di credito
Principali Indicatori
ESERCIZIO
POLAND’S MARKETS
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
Margine Intermediazione/RWA (media)
Cost/income
Costo del rischio
Tax rate
VARIAZIONE
Personale
DATI AL
POLAND’S MARKETS
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
20.270
20.663
21.406
-1.136
- 5,3%
Dipendenti (numero “Full time equivalent”)
Nel 2009 OJSC UniCredit Bank è riuscita a mantenere un utile
netto positivo nonostante la difficile situazione del mercato
in Ucraina. Non appena si sono manifestati i primi segnali di
deterioramento, sono state varate misure rigorose per controllare
ancora più attentamente le attività di UniCredit Bank, soprattutto
nell’area della gestione del rischio. Di conseguenza, a partire dal
marzo 2008 la rete delle filiali non è stata ulteriormente ampliata
e dal terzo trimestre del 2008 ci si è limitati a ridurre quanto più
possibile i rischi. Nel 2009 sono state presi diversi provvedimenti
nell’area della gestione dei costi per conseguire dei risparmi
soprattutto nel settore HR e non-HR.
84
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
Segmento corporate
Bank Pekao ha mantenuto la sua posizione di leadership nel
segmento corporate in Polonia. Al 31 dicembre 2009 il volume
della raccolta era aumentato del 14,4% rispetto al 31 dicembre
2008 nonostante le condizioni sfavorevoli di mercato. Visto che
l’economia polacca è stata impattata dalla crisi finanziaria globale,
il Corporate Banking ha continuato a perseguire una strategia
volta a migliorare l’efficienza del capitale allocato tramite la
focalizzazione sui prodotti creditizi più redditizi e il rafforzamento
dei rapporti con la clientela ampliando le attività di cross-selling
e up-selling. La minore richiesta di finanziamenti esterni da parte
della clientela corporate, unitamente al processo di riduzione
dell’indebitamento, ha limitato la possibilità di una crescita degli
impieghi. Al 31 dicembre 2009 gli impieghi erano quindi scesi del
12,1% rispetto alla fine di dicembre del 2008.
Bank Pekao continua a mantenere una posizione di leaderhship nel
segmento del corporate banking. L’offerta Corporate ha continuato
a evolversi durante il 2009. Sono stati implementati nuovi prodotti/
nuove soluzioni nell’area delle transazioni, delle attività creditizie e
dei servizi di custodia titoli. La posizione di spicco della banca nel
Corporate banking è stata confermata dai numerosi riconoscimenti
ricevuti. Nel quarto trimestre Bank Pekao ha ottenuto il titolo di
“Miglior banca online nel settore corporate dell’Europa centroorientale” nel concorso sponsorizzato dalla rivista Global Finance.
Inoltre, alla procedura automatica dei pagamenti elettronici dall’estero
in PekaoBIZNES24 è stato assegnato il premio “Innovazione dell’Anno
2009” sotto l’egida del Ministero dello Sviluppo regionale.
Segmento retail
La raccolta nel segmento Retail è aumentata dell’8,1% nel 2009 sia
nel segmento dei depositi (+5,0%), sia in quello dei fondi comuni
(+24,0%). La crescita dei depositi ha beneficiato della campagna di
marketing per il conto risparmio Dobry Zysk (Good Profit) lanciata a
inizio anno e dal successo dell’introduzione di un nuovo pacchetto
Eurokonto che comprende una gamma completa di tipologie di conto
rispondente alle esigenze di tutti i segmenti di clientela. Nel secondo
semestre 2009 il numero di Eurokonto ha registrato un incremento
netto di 149.000 unità rispetto alle 20.500 unità del primo semestre
del 2009.
A partire dall’aprile 2009 sono stati osservati ulteriori segnali di
sviluppo nel mercato dei fondi comuni in Polonia e i mesi successivi
hanno confermato questo trend positivo sul mercato. La raccolta
lorda di fondi comuni nel secondo semestre 2009 è stata pari a 289
milioni, con un incremento del 78% rispetto al primo semestre 2009.
La raccolta netta nel secondo semestre 2009 è stata pari a 90 milioni
rispetto ai rimborsi totali di 125 milioni nel primo semestre 2009.
Outlook 2010
Bank Pekao S.A. e le relative controllate operano prevalentemente sul
territorio Polacco. Per questa ragione i risultati della Poland’s Markets
Division saranno influenzati principalmente dagli eventi economici
in Polonia e dagli eventi internazionali che produrranno un effetto
sull’economia Polacca. Il 2010 dovrebbe portare una accelerazione
della crescita del PIL che dovrebbe raggiungere il 2,3%. Questo
dovrebbe favorire l’economia e di conseguenza il settore bancario,
anche se per la Polonia una tale crescita del PIL potrebbe non essere
sufficiente ad arrestare l’aumento della disoccupazione e il calo
conseguente dei consumi.
L’inflazione dei prezzi al consumo è attesa in calo dal 3,5% della fine
2009 a circa il 2,0% nella prima metà del 2010, in conseguenza
ai beni con prezzi regolamentati che non dovrebbero mostrare
significative modifiche (tali prezzi hanno spinto l’inflazione nel 2009),
a un cambio dello Zloty atteso in rafforzamento,e a una contenuta
dinamica salariale. Nella seconda metà dell’anno l’inflazione
dovrebbe tornare attorno all’obbiettivo di 2,5% e i tassi di interesse
potrebbero essere rialzati, anche se questo dipenderà anche dal
tasso di crescita dell’economia che potrebbe essere sotto pressione
con un’inflazione in aumento.
Un potenziale fattore di rischio per l’economia sarà il livello del deficit
pubblico. Il derivante bisogno di finanziare il debito e’ destinato a far
salire gradualmente i rendimenti dei titoli di stato.
La dinamica degli impieghi sul mercato Polacco rimane relativamente
debole in conseguenza ai bassi investimenti privati che limiteranno
la domanda delle aziende di finanziamento esterno, mentre una
moderata crescita dei depositi nel settore dovrebbe ridurre la
pressione sui margini sui depositi.
Nel 2009 gli impieghi totali sono aumentati del 2,0%. La continua
focalizzazione commerciale sul credito al consumo supportata dalle
campagne di marketing nel secondo e terzo trimestre, si è tradotta
nel 2009 in un aumento del 16,4%. Lo stock dei mutui denominati
in PLN è aumentato del 14,7% grazie alla costante e marcata
focalizzazione sulla redditività della nuova produzione.
Nel 2009 il segmento Retail ha lanciato con successo il nuovo
sistema operativo CRM -“UNISales”. Questo innovativo strumento
dedicato a migliorare la produttività della rete di promotori finanziari
ha l’obiettivo di supportare lo sviluppo delle relazioni con la clientela
e il coordinamento dell’attività di vendita degli oltre 10.000
dipendenti di Pekao.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
85
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Global Banking Services
Introduzione
IN BREVE
Costi diretti (milioni di %)
ICT
CT
1.5622
Costi diretti totali (milioni di %)
3.682
WO
W
1157
57
Altro
% spese del personale su costi diretti
31%
2275
7
BO
RE
1.2033
4485
8
Personale
15.677
Le principali attività della Global Banking Services Strategic Business Area sono: Information and Communication Technology (ICT),
Operations (Back Office & Workout), Group Organization and Logistics (che include Real Estate), Security, Lifelong Learning Center,
Management Consultancy e Internal Customer Satisfaction.
La Global Banking Services Strategic Business Area (GBS) ha come missione l’ottimizzazione dei costi e dei processi interni,
garantendo l’eccellenza operativa e supportando la crescita sostenibile di tutte le business line, con un focus particolare su:
• efficienza: ottimizzazione del modello di governance e rigore nel controllo dei costi tramite un servizio di approvvigionamento
centralizzato capace di massimizzare sinergie, risparmi ed eccellenza operativa;
• specializzazione: centralizzazione dei servizi delle Global Service Factories e degli Shared Service Centers del Gruppo per
sfruttare economie di scala e competenze specifiche;
• centralità del cliente: definizione di linee guida per misurare, monitorare e migliorare la soddisfazione del cliente, interna ed
esterna;
• qualità dei servizi: definizione di indicatori chiave della performance e Service Level Agreement in accordo con i clienti interni,
con valutazioni periodiche al fine di migliorare la qualità dei servizi e promuovere le best practices.
Performance finanziaria
Nel corso del 2009 GBS ha avuto modo di continuare a dimostrare la
propria efficacia nelle attività di razionalizzazione dei costi.
Costi Diretti
FTE numero
86
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
2009
2008
VALORE
ASSOLUTO
%
3.682
3.847
-165
-4,3%
2009
2008
VALORE
ASSOLUTO
%
15.677
15.881
-205
-1,3%
I costi diretti della SBA evidenziano una riduzione di 165 milioni
(-4,3%) rispetto al 2008. Non considerando l’aumento dei costi
derivante dall’accentramento delle attività e dalle discontinuità
rispetto al 2008, tale calo si attesta a circa -10%, pari a 394
milioni, e rispecchia il continuo processo di efficientamento delle
attività di competenza di GBS in Italia, Germania e Austria.
L’area ha infatti continuato l’accentramento delle attività da tutte le
Business Lines, arrivando a gestire direttamente il 24% del totale
costi diretti di Gruppo.
impatto in termini di efficienza; i crediti problematici recuperati, oltre
1,5 miliardi, superano il dato 2008 del 4%. Considerando l’impatto
dell’accentramento delle attività di recupero, il Workout presenta una
riduzione di costi pari al 29%.
Il trend degli organici è in decrescita di 205 risorse (-1.3%);
questa riduzione è attribuibile in buona parte alle sinergie derivanti
dalle fusioni societarie operate sia in ambito ICT che Operations.
Considerando l’insourcing di attività, quali ad esempio l’insourcing
della Security dal Retail e del Shared Service Center, la riduzione
degli FTE sarebbe di 500 risorse (-3.1%).
Real Estate
Group ICT and Operations
Group Organization & Logistics
Circa l’80% dei costi di Group Organization & Logistics è
rappresentato dal Real Estate.
Nel Real Estate l’aumento dei costi diretti rispetto all’anno precedente
è del 13%, ed è attribuibile ai fitti passivi incrementali derivanti
dalla cessione di immobili. Parte dell’aumento dei fitti passivi sono
stati compensati dalle azioni di efficientamento dei costi, quali la
razionalizzazione dei costi delle utilities, l’ottimizzazione ed il rilascio
degli spazi; in particolare, quest’ultimo progetto ha comportato rilasci
per 253.500 mq.; le operazioni di dismissione immobiliare hanno
comportato plusvalenze per il Gruppo pari a 690 milioni.
ICT
I costi diretti dell’ICT mostrano un decremento rispetto al 2008 pari
a 146 milioni (-9%). Considerando l’impatto dellle attività acquisite
nel 2009 anche nel 2008, tale risparmio di costi diretti ammonta al
11%. Oltre al consolidamento dei benefici relativi alla fusione con
Capitalia, il 2009 per Information and Communication Technology,
è stato un anno caratterizzato da un intenso programma di
integrazione di processi e di sistemi, ottenuto principalmente
grazie alla fusione delle società informatiche del Gruppo in UGIS.
Questo ha consentito la razionalizzazione dei costi informatici ed
il consolidamento del ruolo centrale di UGIS nella gestione delle
tematiche ICT del Gruppo.
Global Operations Services
I costi diretti relativi al Global Operations Services diminuiscono
del 8%, pari a un risparmio di 41 milioni, rispetto al 2008.
Considerando nel 2008 anche le attività acquisite in corso del
2009, la riduzione dei costi diretti si attesta al 10%. Tale risultato
è stato raggiunto grazie ad un processo di accentramento
e razionalizzazione delle strutture di Back Office attraverso
la fusione in un’unica entità, UniCredit Business Partners, di
UniCredit Processes & Administration (Upa), delle strutture di Back
Office di HVB e Baca e, infine, attraverso l’accentramento delle
partecipazioni delle società BACA AS e BTS, società di Back Office
operanti principalmente nel mondo CEE.
Workout
Il Workout ha visto il completamento dell’accentramento della
gestione di tutto il portafoglio delle sofferenze in Italia sotto GBS,
ed il passaggio in Germania nell’area GBS delle stesse attività. Tale
processo di accentramento ha comportato la crescita dei costi diretti
nel 2009 del 13%. La gestione accentrata degli NPLs di Gruppo ha
consentito di migliorare il processo di recupero, con un conseguente
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
Group ICT and Operations
La Business Unit è responsabile del coordinamento strategico e
manageriale delle società di ICT, Back Office e recupero crediti del
Gruppo; è focalizzata inoltre sui servizi amministrativi centralizzati
per HR, Finance & Accounting, sulla gestione dei servizi di Card
Processing e di Global Insurance.
Nel 2009 la struttura era articolata in tre Departments: ICT
Governance and Strategy, Global Operation Services e Workout
Services a ciascuno dei quali riportavano le rispettive Global
Factories UniCredit Global Information Services (ICT), UniCredit
Business Partner (Back Office), UniCredit Credit Management Bank
(Workout).
I principali obiettivi strategici della Divisione sono stati quello di
assicurare una visione strategica unitaria delle diverse componenti
della Business Unit esercitando su di esse un ruolo di indirizzo,
supporto e controllo e avviare azioni volte all’efficienza e
all’efficacia delle strutture presidiate con un’attenzione particolare
alle sinergie nell’ambito dei servizi svolti dalle Global Factories.
Questi obiettivi sono stati perseguiti avviando importanti azioni
di razionalizzazione, standardizzazione e ridisegno dei processi
delle Global Factories, costituite tramite l’accentramento delle
strutture di Gruppo dedicate ai servizi di back office e Information
Technology presenti principalmente in Italia, Germania, Austria e
Repubblica Ceca.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
87
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Global Banking Services (SEGUE)
Particolare attenzione è stata posta nel mitigare gli effetti della
crisi finanziaria internazionale rafforzando le azioni volte al presidio
dei rischi operativi ed in particolare alla necessità di sviluppare
ulteriormente metodologie di misurazione e gestione dei rischi
più raffinate, a garanzia di una sempre maggiore trasparenza sui
processi ed una più efficace capacità di intervento sui fenomeni
aziendali.
UniCredit Global Information Services
La mission di UniCredit Global Information Services per il 2009 è
stata quella di erogare servizi informatici alle aziende del Gruppo
ed a terzi, garantendo il corretto livello qualitativo e la continua
evoluzione dei servizi offerti, supportare i processi di business
assicurandone la coerenza organizzativa complessiva e perseguendo
adeguati livelli di servizio e di efficienza, progettando, sviluppando e
gestendo i Sistemi Informativi del Gruppo UniCredit, assicurandone il
costante adeguamento tecnologico ed applicativo al fine di soddisfare
le esigenze di Gruppo, garantendo il continuo miglioramento
dell’efficienza dei servizi IT e il costante contenimento dei relativi
costi (migliorando i benchmark europei di settore) contribuendo alla
strategia di efficienza globale del Gruppo UniCredit.
Nel 2009 è stata costituita la Global ICT Company di UniCredit
con il merger delle Società informatiche di Gruppo UGIS, HVB-IS
(Germania), Wave (Austria) e Kyneste (Ex Gruppo Capitalia); la
nuova multinazionale ICT UGIS conta oggi quasi 4.500 dipendenti
distribuiti in 8 paesi (Austria, Germania, Gran Bretagna, Italia,
Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria); sono state
effettuate diverse attività di insourcing tra cui l’integrazione in UGIS
del ramo IT Markets& Investment Banking della Filiale di Londra di
HVB AG.
Particolare attenzione è stata posta alla manutenzione evolutiva del
sistema informativo EuroSig, focalizzata sulla gestione della nuova
fase di mercato (es. sospensione pagamento rate mutui per famiglie
disagiate), sull’adeguamento disposizioni di legge (es. eliminazione
Commissione di massimo scoperto, programma “Reti Amiche”
per la vendita di prodotti della P.A. allo sportello, scudo fiscale) e
su nuovi prodotti (Genius Card, carta prepagata UEFA Champions
League, nuovi Fondi Comuni di investimento) e servizi (adeguamento
commissioni, mitigazione dei rischi operativi di Filiale, vendita tramite
canale Internet Banking di prodotti di credito).
Importanti sinergie sono state ottenute con diversi progetti, tra cui
il progetto EuroMIB, relativo alla realizzazione di una piattaforma
di Gruppo per il Management & Investment Banking e il progetto
CACEIS, consistente nell’outsourcing da HVB AG a CACEIS Bank
Deutschland GmbH dei servizi di amministrazione e custodia titoli;
sempre in ottica di efficientamento sono state effettuate attività
di adeguamento delle aziende estere agli standard tecnologici di
Gruppo e attività relative all’area GES (Global Enterprise Services) per
il miglioramento dei processi di data quality e di gestione del rischio
88
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
di Gruppo. In particolare sono state realizzate le prime parti del
progetto CFO Data Warehouse, per l’integrazione dei dati provenienti
da diverse fonti in un unico repository a supporto dei processi del
CFO.
Global Operations Services
Questo Department ha l’obiettivo di assicurare il coordinamento
delle fabbriche del Gruppo dedicate ai servizi di operations/back
office centralizzati. Nell’ambito del Global Operations Services sono
operativi i seguenti departments: “Shared Service Centers” che
sono responsabili di gestire i servizi di supporto centralizzati (HR
Shared Service Center e Financial & Accounting Shared Service
Center) nonché definire le linee guida e le politiche relative alla
centralizzazione dei servizi di supporto; “Card Payment Solutions”,
responsabili di supportare e verificare l’operatività delle Fabbriche
/ Strutture coinvolte nel Card Processing definendo le strategie e le
policy relative a tali servizi.
Nel corso del 2009 Card Payment Solutions ha consolidato gli
obiettivi di accentramento del processing delle carte di credito in
Italia, ultimando il trasferimento del portafoglio afferente al mondo
ex Capitalia verso la soluzione tecnologica di Gruppo; inoltre ha
supportato la strategia di insourcing del business delle carte emesse
per il tramite di CartaSi, promossa da Retail Division Italy. In questo
ambito, già a partire dal mese di ottobre, è stato avviato il processo
di conversione delle carte CartaSi con altre emesse direttamente
dalle Banche della Divisione Retail Italy e gestite attraverso la
soluzione accentrata di Gruppo.
UniCredit Business Partner
UniCredit Business Partner è la Global Factory delle Operations che
ha l’obiettivo di integrare rapidamente ed efficacemente le attività di
back office di Gruppo in maniera sostenibile. L’obiettivo strategico
è quello di fornire il maggior valore possibile ai Clienti, sviluppando
un modello operativo omogeneo ed innovativo, condividendo le
best practice e realizzando economie di scala basate su centri di
competenza indipendenti per country e sul rispetto delle realtà locali.
Il 1° gennaio 2009 è stata creata UniCredit Business Partner (con
modifica della denominazione sociale di “UPA” UniCredit Processes
& Administration) a seguito dell’acquisizione delle attività di back
office di Bayerische Hypo - und Vereinsbank (“HVB”) e Bank Austria
(“BA), mediante conferimento del ramo d’azienda “back-office”
di HVB e delle partecipazioni totalitarie detenute da BA in BA-CA
Administration Services Gmbh e Banking Transaction Services
S.r.o., società focalizzate sui servizi di back office; sono state aperte
una filiale di UCBP in Polonia per il trasferimento di attività svolte
per HVB dalla filiale di UCBP in Germania e due filiali da parte di
BA-CA Administration Services GmbH in Polonia e a Bucarest in
Romania per il trasferimento delle attività austriache svolte per BA
(la necessità di filiali BA-CA Administration Services GmbH per lo
svolgimento delle attività provenienti dall’Austria, separate da quelle
UCBP, è stata dettata dalla specificità della legge austriaca sul
segreto bancario).
Nel 2009 è stato effettuato il rinnovo delle Certificazioni (conseguite
in precedenza per il perimetro Italia e Romania da UniCredit
Processes & Administration) in accordo con gli standard internazionali
di riferimento UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004 ed
EMAS.
Workout Services
Questo department assicura il coordinamento globale delle società
e strutture del Gruppo dedicate al recupero crediti favorendo la
centralizzazione e la costante evoluzione dei processi attraverso la
massimizzazione dell’efficacia ed efficienza, nel rispetto sia delle
soglie di convenienza che del contenimento dei tempi e dei costi di
recupero nonché delle potenziali perdite.
Per il 2009 la business line ha avuto l’obiettivo di assicurare il
coordinamento funzionale specialistico delle società/strutture di
competenza, nell’esercizio del ruolo di indirizzo supporto e controllo,
nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari delle Entità,
con l’obiettivo di ottimizzare i processi operativi, di minimizzare i costi
complessivi e di massimizzare la redditività derivante dall’attività, anche
qualora sia svolta per conto di società esterne al Gruppo; il department
presidia direttamente le società veicolo destinatarie dei crediti
problematici/cartolarizzati della Capogruppo e delle Entità del Gruppo.
Inoltre ha il compito di supportare e monitorare l’applicazione da
parte delle società/strutture del Gruppo di pertinenza - delle linee
guida di competenza del Department nonché favorire l’applicazione
da parte delle stesse società/strutture delle linee guida emanate dalle
altre funzioni della Capogruppo e monitorare l’implementazione di
politiche/modelli/processi e l’andamento di budget/performance di
competenza. Il perdurare della crisi congiunturale ha naturalmente
influenzato anche i processi connessi ai Non Performing Loans
(NPL’s). Si è arrestata infatti la dinamicità su tale mercato che
consentiva di realizzare agevolmente operazioni di cartolarizzazione
e/o di sottoscrivere operazioni di compravendita di portafogli.
Nel corso del 2009 non è stata effettuata alcuna operazione di
cartolarizzazione su NPL’s, mentre il prezzo medio dei portafogli
ipotecari si è dimezzato nel corso degli ultimi anni, rendendo
particolarmente difficile una delle opzioni di smobilizzo dei crediti. Le
difficoltà di incasso stragiudiziale hanno necessariamente orientato
le strategie di recupero a privilegiare il maggior presidio del credito
attraverso il ricorso alle procedure giudiziali con il conseguente
allungamento dei tempi di recupero.
UniCredit Credit Management Bank
UniCredit Credit Management Bank (UCMB) persegue la mission di
minimizzare il valore attuale netto del costo di gestione dei crediti
non performing del Gruppo e di massimizzare la redditività derivante
dall’attività di gestione dei crediti anche di società esterne al Gruppo.
Il 2009 è stato per UCMB un anno di consolidamento operativo, dopo
gli impegni profusi nell’esercizio precedente, volti a significative ed
evolutive implementazioni strutturali conseguenti all’integrazione dei
Non Performing Loans del Gruppo Capitalia.
Alla fine dell’esercizio, UCMB detiene in gestione poco meno di
1 milione di posizioni per un valore lordo di oltre 40 miliardi. Tra
le principali attività e i traguardi raggiunti nel 2009 si segnalano
gli incassi realizzati sui crediti problematici gestiti, per oltre 1,5
miliardi superando il dato 2008 del 4% e quello stimato per l’anno
in corso del 6%; è migliorata l’efficienza nella gestione (+35%
vs.2008), misurata dal numero di pratiche medio per gestore,
che era progressivamente diminuita l’anno precedente per effetto
dell’integrazione Capitalia e il conseguente merger di risorse
provenienti da realtà diverse; sono stati definiti e personalizzati i
processi derivanti da una nuova partnership con UniCredit Leasing
(UCL) per i due nuovi ambiti di business: gestione dedicata (UCMB
Servicer Unico) del recupero dei crediti insoluti di UCL da parte di
UCMB; gestione completa del portafoglio cespiti UCL da parte di
UCMB (recupero, ritiro, vendita di tutti i cespiti).
Una Task Force congiunta UCL/UCMB ha inoltre consentito di
razionalizzare i processi sui NPL’s realizzando un impatto economico
complessivo tra minori accantonamenti e maggiori riprese di circa 30
milioni; sono stati ultimati gli adempimenti burocratico-amministrativi,
la filiale di Monaco di Baviera ha iniziato la propria attività operativa.
In particolare, sono state ottenute la registrazione alla Camera di
Commercio e la licenza di incasso crediti per conto terzi.
UCMB ha proseguito nella consueta attività esercitata al di fuori
del Gruppo, acquisendo nuovi mandati da parte di altre aziende e
sviluppando accordi con molteplici tribunali sul territorio nazionale con
l’obiettivo del recupero dei crediti delle procedure concorsuali e ha
acquistato il portafoglio residuale di sofferenze cartolarizzate dal veicolo
Breakeven, consentendo l’estinzione anticipata di detta cartolarizzazione
nonché una plusvalenza a favore della stessa UCMB che deteneva i
titoli residuali e che ha svolto in questi anni l’attività di servicing sul
portafoglio. È stato inoltre confermato il rating Fitch al livello “RSS1-“ e
“CSS1-“, che resta l’attribuzione della più alta valutazione per un Servicer
europeo e confermata la certificazione UNI EN ISO 9001.
Group Organization & Logistics
Group Organization & Logistics Department ha l’obiettivo di garantire
la coerenza dell’evoluzione dei modelli organizzativi e operativi
del Gruppo con le strategie di business, nonché di supportare e
migliorare la qualità dei servizi e dei prodotti offerti, anche con
riferimento ai costi di approvvigionamento e di gestione; definisce le
policy per i beni immobili di proprietà della Capogruppo e delle Legal
Entity di Gruppo, sotto i profili amministrativo e tecnico, direttamente
o tramite le Service Factory di riferimento, Unicredit Real Estate (URE)
per il real estate e i-Faber per gli acquisti del Gruppo.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
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Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Global Banking Services (SEGUE)
UniCredit Real Estate
Le principali attività del 2009 che hanno caratterizzato URE,
sono state l’intensificazione delle attività di razionalizzazione del
patrimonio immobiliare, nel contesto delle iniziative di Gruppo per il
rafforzamento degli indici patrimoniali. In particolare nel 2009 URE
è stata coinvolta in operazioni di sale & lease back di più di 200
immobili che hanno generato per il Gruppo cash-in e plusvalenze;
la prosecuzione del Progetto Exodus, piano di ottimizzazione degli
spazi strumentali del Gruppo in Italia ha raggiunto il traguardo
di 124.000 mq liberati da inizio progetto (di cui 65.000 nel
2009) e circa 16 milioni/anno di savings. Considerando anche
l’ottimizzazione degli spazi in Germania e Austria e il progetto di
Network Optimisation, il totale delgi spazi rilasciati nel 2009 è
di 253.500 mq. L’implementazione dell’iniziativa “Kill the Rent”,
progetto di efficientamento legato alla rinegoziazione dei contratti di
affitto sottoscritti dal Gruppo, a fine anno ha consentito di superare il
traguardo di 4 milioni di savings grazie alla rinegoziazione con esito
positivo di più di 700 contratti dal lancio dell’iniziativa.
Nel corso del 2009 è stato effettuato il rafforzamento delle iniziative
di innovazione tecnologica, con obiettivi di contenimento dei costi e
dei consumi energetici, ma anche con valenza comunicazionale verso
l’interno (Programma Awareness per generare nel Gruppo maggiore
attenzione all’ambiente) e verso l’esterno del Gruppo (Progetti
Green Network, Filiale auto-sostenibile e Carbon Neutral Region in
Sicilia). URE ha dato supporto costante al business delle Banche/
Società clienti nella significativa attività di riorganizzazione delle reti
avvenuta nel corso dell’anno. Sono stati gestiti oltre 120 progetti di
ristrutturazione, 300 spostamenti per variazione di attribuzione spazi,
4.000 interventi per attività diverse (es. sicurezza impianti, macchine
e reti), 760 installazioni di ATM evoluti, supportando il business Retail
nel progetto di ottimizzazione della rete (Progetto Next) tramite la
chiusura/accorpamento di circa 370 filiali.
i-Faber
La missione di i-Faber è fornire soluzioni e servizi a supporto dei
processi di acquisto, ivi inclusa la gestione di mercati elettronici in
cui le imprese - private e pubbliche - possano organizzare i propri
rapporti commerciali in modo da ottimizzare i processi di business,
allargare la propria base clienti e fornitori e conseguire significativi
recuperi di efficienza sia in termini di tempo che di costi. In
particolare le principali attività svolte nel corso del 2009 sono state il
presidio continuativo del mercato captive, con crescente espansione
al di fuori dell’Italia verso i Paesi dove il Gruppo UniCredit è presente;
sono stati inoltre potenziati il business non-captive (nel 2009
quasi al 50% dei ricavi complessivi dell’azienda) e i servizi di tipo
consulenziale, volti alla razionalizzazione dei costi delle aziende clienti
e particolarmente appetibili stante l’attuale congiuntura di mercato.
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Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Outlook 2010
Relativamente alle attività 2010 di ICT & Operations, nell’ICT le
principali attività previste sono il supporto tecnologico e organizzativo
al progetto di riorganizzazione di Gruppo, il roll-out della piattaforma
applicativa per il commercial banking EuroSIG in HVB AG, nonché
il proseguimento del programma in vista di analoga attività da
svolgere in Austria; sono previsti inoltre il completamento delle
prime integrazioni dai paesi CEE (Ungheria, Repubblica Ceca, società
informatica BAGIS), il completamento del progetto con la migrazione
al nuovo sistema delle Filiali MIB di Milano, Vienna, Londra e Monaco
di Baviera, l’avvio dell’implementazione dei programmi strategici UGIS
“EuroSig 2.0”, il proseguimento delle attività relative al miglioramento
negli applicativi di Governance (Data quality, Risk Management, CFO
Data warehouse) e l’implementazione e miglioramento dei programmi
di E-Collaboration e Social Networking.
In ambito Operations, le principali attività previste nel corso del
2010 per la Global Factory UniCredit Business Partner sono:
l’integrazione con decorrenza 1° gennaio 2010 del ramo d’azienda
“supporto operativo” di UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A.,
implementazione, in coerenza con gli indirizzi strategici generali,
di specifiche azioni per singola Global Operations Line al fine di
ottimizzare i processi organizzativi nei Paesi attualmente inclusi nel
perimetro UCBP. In ottica di un miglioramento del servizio reso al
cliente, tali azioni e le attività strettamente riferite ad esse potrebbero
essere riconsiderate nel corso del 2010 in relazione al progetto
riorganizzativo mirato alla creazione di un’unica Banca in sostituzione
delle Banche di Segmento. Nel 2010 è previsto il proseguimento
del processo di razionalizzazione delle sedi operative nel perimetro
Italia con conseguente consolidamento delle attività svolte e sviluppo
dell’operatività in Polonia e Romania.
Altri obiettivi per il 2010 sono l’ulteriore sviluppo del Progetto
One4All, con riferimento in particolare ai Paesi dell’Est Europa, che
prevede la creazione di una Service Line delle Operations di Gruppo
e l’avvio di un confronto con le Banche di ogni paese per valutare
la possibilità di integrazione delle rispettive attività di back office in
UCBP; è prevista anche la definizione di un sistema certificato di
gestione in linea con il Piano Triennale per la Qualità e l’Ambiente.
Nel corso del 2010 le Certificazioni Qualità e Ambiente verranno
implementate in Germania e Polonia. Nel 2011 seguiranno Austria e
Rep. Ceca.
In area Workout, per quanto concerne l’evoluzione del 2010, si
prevede il consolidamento delle strutture organizzative e dei processi
gestionali nella Global Factory Unicredit Credit Management Bank,
alla luce della revisione organizzativa decorrente dal 1° gennaio. In
particolare saranno ricercati ulteriori miglioramenti dell’efficienza
aziendale derivanti dalla maggior specializzazione della rete sui
crediti bancari captive ed i crediti speciali (leasing, morosità,
contributivi) ed extra captive.
È inoltre allo studio una ipotesi di revisione dello schema
commissionale infragruppo che consenta di premiare il valore
aggiunto determinato dalle riprese da incasso. Continuerà
l’attività di ricerca di contenimento dei costi in generale, con un
particolare focus sui costi legali, estendendo l’utilizzo del fattore di
preferenzialità a tutti i legali convenzionati. Per quanto riguarda il
mercato dei NPLs italiano, l’obiettivo è quello di consolidare il ruolo
di leadership incrementando ulteriormente l’acquisizione di portafogli
bancari e non, nonchè di essere presenti con il lancio di prodotti
specialistici. È atteso inoltre un incremento significativo dei portafogli
gestiti dalla filiale di Monaco.
Relativamente al 2010, l’attività per Group Organization & Logistic
sarà focalizzata su tre direttrici principali: il supporto al riassetto
complessivo del perimetro italiano del Gruppo, il Re-engineering
sistematico dei processi (di business e di supporto) ponendo
particolare attenzione nella realizzazione di obiettivi di efficacia e
qualità, anche attraverso la predisposizione di opportuni indicatori
di performance a supporto di un monitoraggio costante (in ottica
di “miglioramento continuo”) e il perseguimento di una strategia
organica di contenimento delle spese di Gruppo articolata su tre
pilastri: presidio del “Expense Management Process” al fine di
controllare le singole spese, presidio del “Project Management
Process” al fine di controllare il raggiungimento degli obiettivi
operativi e di costo delle iniziative a carattere progettuale,
ristrutturazione di processi e strutture degli Acquisti (cd.
“Procurement Office Turnaround”).
Relativamente alle Global Factories, per i-Faber, oltre alla
finalizzazione di un’operazione straordinaria di M&A volta al
consolidamento della presenza sul mercato domestico per la quale
si prevede la finalizzazione nei primi mesi del 2010, si prevede la
valutazione di ulteriori opportunità di crescita (siano esse endogene o
esogene) nonché una ancora maggiore focalizzazione sullo sviluppo
del mercato esterno ai Soci di riferimento. Il 2010 permetterà,
inoltre, di sfruttare appieno le potenzialità evolute derivanti dalla
nuova piattaforma di negoziazione, avendo di fatto completato con
successo nel corso del 2009 l’inevitabile periodo di “rodaggio”.
Saranno inoltre oggetto di sviluppo tutte le possibilità di ulteriore
sinergia con il Gruppo UniCredit, siano esse proprie del processo di
approvvigionamento piuttosto che complementari con esso.
Relativamente alle principali strutture di GBS-Other, per li Lifelong
Learning Center, che ha come obiettivi l’accentramento del budget
per la formazione di Capogruppo e il ricorso sistematico all’utilizzo
di fondi pubblici per la finanziabilità di progetti formativi in italia, per
il 2010 è previsto il consolidamento delle attività avviate nel 2009,
con particolare riguardo ai processi di innovazione tecnologica,
finanziamento pubblico della formazione e riduzione dei costi. Verrà
inoltre avviato un processo di internazionalizzazione basato sulla
condivisione e valorizzazione delle best practices e prodotti/servizi
Lifelong Learning Center.
Relativamente alla Business Line Security, la cui mission è valutare,
sviluppare, implementare, aggiornare e monitorare il presidio ed il
governo delle materie relative alla sicurezza in Capogruppo e nelle
diverse Entità di Gruppo, il 2010 vede l’applicazione del modello
di Global Operations, replicando gradualmente le metodologie di
gestione delle attività in tutti i Paesi, creando sinergie di costo/
servizio attraverso la ricerca di economie di scala e la diffusione
delle best practices di Gruppo. Tale attività verrà svolta adattando
l’estensione del modello alle specificità locali al fine di realizzare
l’integrazione tenendo conto dei diversi livelli organizzativi raggiunti
dalle funzioni di sicurezza nei diversi Paesi.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
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Relazione sull’andamento della gestione
Altre informazioni
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
Ai sensi dell’art 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24
febbraio 1998 n. 58, la “Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari” è disponibile nella sezione “Governance” del sito internet
di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_
governance_report.htm).
Nel prosieguo del presente documento è riportato altresì un capitolo
illustrativo dedicato alla struttura di governo societario (“Corporate
Governance”).
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo
ed altre operazioni societarie
Nel corso dell’esercizio 2009 l’attività del Gruppo è stata
caratterizzata dall’esecuzione di progetti per la creazione di Global
Factory di Gruppo per i servizi comuni e per i prodotti nonché per
la riorganizzazione del Gruppo attraverso la razionalizzazione delle
attività di talune controllate per eliminare sovrapposizioni di business
e perseguire maggiori sinergie e riduzioni di costi.
Il Gruppo ha inoltre intrapreso alcune nuove iniziative di crescita per
linee esterne per consolidare e rafforzare la propria leadership in
alcuni settori di business.
Nel corso dell’anno il Gruppo ha altresì posto in essere talune
misure di rafforzamento patrimoniale ed alla fine del 2009 è stato
approvato l’avvio del progetto - denominato “ONE4C” - per la
riorganizzazione del Gruppo allo scopo di aumentare la customer
satisfaction e la vicinanza al territorio, a cui si fa rimando negli
appositi capitoli.
Riorganizzazione delle attività di
Back Office e ICT di Gruppo
Nel periodo in esame sono stati completati due distinti progetti per
la riorganizzazione delle attività, italiane ed estere, di back office e di
ICT di Gruppo allo scopo di migliorare il coordinamento e l’efficacia
delle stesse a supporto del business nonché di conseguire ulteriori
economie di scala e di scopo.
In particolare, i progetti hanno avuto ad oggetto la realizzazione di
due Global Factory per i servizi comuni:
• una “Global Back Office Company”, con il ruolo di fornire servizi di
back office a livello di Gruppo, individuata in UniCredit Processes
& Administration SpA (che nel corso dell’esercizio ha modificato la
denominazione e la forma societaria in “UniCredit Business Partner
società consortile per azioni”, di seguito “UCBP”);
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Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
• una “Global ICT Company”, con il ruolo di unico polo di servizi
ICT dell’intero Gruppo, individuata in UniCredit Global Information
Services SpA (che nel corso dell’esercizio ha modificato la forma
societaria in “società consortile per azioni”, di seguito “UGIS”).
Entrambe le società rafforzeranno l’approccio “customer centric”, che
sarà basato su una rilevazione regolare della customer satisfaction.
Global Back Office Company
Nel gennaio 2009 si è concluso il processo di integrazione in UCBP
di tutte le attività del perimetro “operations” svolte dal Gruppo in
Austria, Germania, Italia, Repubblica Ceca e Romania.
Tale integrazione ha avuto ad obiettivo la costruzione di una
piattaforma operativa comune per le banche del Gruppo a livello
internazionale che permetta di favorire lo scambio di capacità
e professionalità di rilievo e la costruzione di un modello di
comportamento e di approccio unico, con focus su un migliore
controllo dei rischi in un giusto bilanciamento fra “costo e qualità”.
Nel dicembre 2008 UCBP aveva dato corso ad un aumento di
capitale di complessivi 131,6 milioni (di cui 129 milioni a titolo
di sovrapprezzo) liberato, ai sensi degli artt. 2441, 4° comma
e 2343 c.c., quanto a 50,8 milioni da HVB (a fine 2009 ha
modificato la denominazione in “UniCredit Bank AG”) mediante
conferimento del proprio ramo d’azienda denominato “Back
Office” e quanto a 80,8 milioni da UniCredit Bank Austria (“BA”)
mediante conferimento delle proprie partecipazioni totalitarie
in UniCredit Business Partner GmbH (già BA-CA Administration
Services GmbH) e UniCredit Business Partner s.r.o. (già Banking
Transaction Services s.r.o.). A seguito della predetta operazione,
che ha avuto efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2009,
UniCredit Bank AG e BA sono entrate nel capitale sociale di
UCBP con una quota, rispettivamente, del 18,11% e del 28,81%,
mentre la Capogruppo detiene una quota del 53,07%.
Global ICT Company
Il progetto è stato promosso per far confluire in un’unica società individuata in UGIS - le attività ICT svolte da UniCredit Bank AG e da
BA tramite le rispettive controllate HVB Information Services GmbH
(di seguito “HVB IS”) e WAVE Solutions Information Technology GmbH
(di seguito “WAVE”).
La costruzione di un comune polo di servizi ICT per il Gruppo a
livello internazionale consentirà di ottimizzare lo scambio di capacità
e professionalità di rilievo e favorirà la creazione di un modello
“full service” per i clienti, di elevato standard qualitativo ed a costi
competitivi.
Gli ulteriori obiettivi che il Gruppo prevede di raggiungere con
il progetto in questione, in coerenza con quanto perseguito in
occasione dell’integrazione delle attività di back office, sono quelli di:
• facilitare la governance delle attività ICT accentrandone la
responsabilità in capo ad una sola Legal Entity;
• mantenere il modello di costo di maggior successo, basato
su elevata stabilità e prevedibilità dei costi, promuovendo la
consapevolezza del valore del costo e quindi un elevato impegno
sull’efficienza nell’IT;
• mantenere l’attuale livello di qualità del servizio, tale da favorire
i processi di business e tenere sotto controllo i rischi nel miglior
modo possibile;
• sostenere la distribuzione geografica col giusto livello di
modularità, scalabilità e supporti automatici;
• ridurre la complessità gestionale di un ambito così ampio,
promuovendo la standardizzazione di asset, processi, strumenti e
comportamenti.
Per dare attuazione al progetto, l’assemblea straordinaria di UGIS del
3 aprile 2009 ha deliberato due distinti aumenti di capitale riservati
ad UniCredit Bank AG e BA di complessivi 135,3 milioni (di cui 52,8
milioni a titolo di sovrapprezzo) liberati, ai sensi degli artt. 2441, 4°
comma e 2343 c.c. quanto a:
• 96,3 milioni (di cui 37,6 milioni a titolo di sovrapprezzo)
da UniCredit Bank AG mediante conferimento della propria
partecipazione totalitaria in HVB IS, di cui in precedenza UniCredit
Bank AG aveva incrementato la dotazione patrimoniale mediante
conferimenti di propri assets IT e cash contribution per circa 12,0
milioni;
• 39,0 milioni (di cui 15,2 milioni a titolo di sovrapprezzo) da BA
mediante conferimento della propria partecipazione totalitaria in
WAVE, a cui in precedenza BA aveva conferito il 100% del capitale
di Bank Austria Aktiengesellaschaft & Co EDV Leasing OHG
(società proprietaria di assets hardware IT in Austria utilizzati in
leasing dalla stessa UGIS) alla quale BA stessa aveva a sua volta
versato una cash contribution di circa 16,1 milioni.
A seguito della predetta operazione, che ha avuto efficacia a
decorrere dal 1° maggio 2009, UniCredit Bank AG e BA sono entrate
nel capitale di UGIS con una quota, rispettivamente, del 24,72% e
del 10,02%, mentre la Capogruppo detiene una quota del 65,26%.
In pari data HVB IS e WAVE sono state dismesse e le relative attività
sono state accentrate presso le filiali di UGIS presenti a Monaco ed
a Vienna. Conseguentemente, UGIS ha acquisito anche il controllo
diretto di Bank Austria Aktiengesellaschaft & Co EDV Leasing OHG, in
precedenza detenuta da WAVE.
Inoltre, al fine di dare completa attuazione alla razionalizzazione
delle attività ICT ex Capitalia, prima di effettuare la suddetta
integrazione delle attività ICT svolte da UniCredit Bank AG e BA, è
stata perfezionata la fusione per incorporazione in UGIS della propria
controllata totalitaria Kyneste SpA, anche quest’ultima operazione
con efficacia dal 1° maggio 2009.
Riorganizzazione di attività bancarie e
finanziarie specialistiche
Integrazione dei business mutui a privati e
crediti al consumo a livello di Gruppo
Allo scopo di assicurare il migliore presidio e coordinamento delle
attività di “produzione” dei finanziamenti a medio/lungo termine a
privati per l’acquisto della casa e del credito al consumo, in data
1° gennaio 2009 UniCredit Consumer Financing (“UCFin”) ha
integrato, mediante fusione per incorporazione, UniCredit Banca
per la Casa (“UBCasa”), già specializzata nel business “mutui
residenziali” e interamente controllata, come UCFin, in via diretta da
UniCredit, costituendo il centro di competenza paneuropeo nel mondo
dei finanziamenti alle famiglie all’interno del Gruppo.
L’aggregazione è coerente con il nuovo modello di gestione integrata
dei business mutui e credito al consumo, avviato con la costituzione
in Capogruppo di un “household financing department”.
Questa impostazione, oltre che favorire il cross-selling dei prodotti in
argomento, consente di realizzare sinergie operative, in particolare nelle
funzioni di governance, e maggiore efficienza rispetto al precedente
modello organizzativo/distributivo, con conseguente razionalizzazione
delle strutture di costo e semplificazione degli assetti societari.
Dal 1° aprile 2009 UCFin ha quindi assunto la nuova denominazione di
“UniCredit Family Financing Bank” per rappresentare meglio al mercato
la completezza della sua offerta e per rafforzare l’identità interna.
Razionalizzazione dell’attività
di concessione dei finanziamenti
contro cessione del quinto in UCFin
Al fine di dare attuazione all’integrazione delle attività di
concessione di finanziamenti contro cessione del quinto dello
stipendio, della pensione e con delegazione di pagamento,
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
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Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo
ed altre operazioni societarie (SEGUE)
attualmente svolte sia da UCFin sia dalla sua controllata totalitaria
Family Credit Network (già Fineco Prestiti), nonché consentire un
miglior presidio dei rischi ed il conseguimento di sinergie di costi,
si è perfezionata, il giorno 9 novembre 2009, la scissione parziale
a favore di UCFin del ramo d’azienda denominato “cessione del
quinto” di Family Credit Network, rappresentato sostanzialmente
dalle attività, passività, risorse, diritti, obblighi e, in genere, tutte
le situazioni soggettive di natura sostanziale inerenti l’attività di
istruttoria, di erogazione e di gestione dei prestiti contro cessione
del quinto dello stipendio, della pensione e con delegazione di
pagamento.
Family Credit Network dopo l’operazione in oggetto, oltre alla
gestione della propria rete distributiva di 40 agenti e 80 mediatori
e delle relative attività di supporto commerciale, manterrà anche
l’attività di gestione dei prestiti personali con cessione di quote della
pensione a soggetti che percepiscono il trattamento pensionistico
dall’Inps non collocati dalle società mandatarie.
Realizzazione di un nuovo modello di
gestione delle attività di leasing di Gruppo
Si segnala che nel gennaio 2009 si è completato il progetto
per la realizzazione di un nuovo modello di gestione del leasing,
avviato nel giugno 2008, al fine di assicurare un miglior presidio e
coordinamento delle attività di leasing a livello globale.
Tale progetto si è concluso con l’incorporazione - con efficacia
1° gennaio 2009 - di UniCredit Global Leasing in Locat (che
ha quindi modificato la propria denominazione in “UniCredit
Leasing”) e con l’attribuzione a quest’ultima - quale sub-holding
operativa - delle attività di indirizzo, coordinamento e controllo del
business di competenza a livello di Gruppo nell’ambito delle linee
guida della Capogruppo, nonché del presidio diretto del business
Italia.
Tale assetto consente un più veloce ed agevole passaggio dal
modello organizzativo/distributivo (caratterizzato da un insieme
“disomogeneo” di società dislocate nei differenti paesi e da una
duplicazione di strutture) al nuovo modello di gestione del business
incentrato sulla creazione di una società globale, incaricata di gestire
il business in maniera uniforme e di ottimizzare l’allocazione delle
risorse, facendo al contempo leva sulle particolarità di ciascun paese
e/o specifica area di business.
Inoltre tale impostazione ha posto le basi per:
• una rilevante semplificazione organizzativa;
• la semplificazione della governance e dei processi chiave;
• una riduzione del numero di legal entitiy (utilizzando, ove possibile,
il modello delle foreign branch della sub-holding) rendendo così la
struttura organizzativa più snella e “piatta” ed accorciando le linee
di riporto gerarchico;
• un migliore trasferimento delle best practice, agevolando lo
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Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
scambio di competenze nell’ambito della complessiva attività
di leasing del Gruppo (anche attraverso la costituzione di
“competence center” dedicati e gestiti in maniera uniforme e
coordinata);
• la possibilità di sfruttare una strategia commerciale basata sul
modello del “one face to customers” indirizzata in particolare al
segmento degli accordi di vendor e cross border leasing.
Integrazione delle attività di leasing
del Gruppo in Russia
Al fine di ottimizzare e rafforzare il business del leasing nel mercato
della Federazione Russa - con particolare riguardo ai settori dei
beni strumentali e degli autoveicoli - nello scorso mese di novembre
è stato completato il progetto di integrazione delle due società di
leasing del Gruppo operanti in Russia: OOO UniCredit Leasing (“ULR”,
controllata al 100% da ZAO UniCredit Bank “UBR”) e ZAO Locat
Leasing Russia (“LLR”), controllata al 100% da UniCredit Leasing
(“UCL”).
L’integrazione è stata realizzata mediante un aumento di capitale di
ULR per RUR 1,5 miliardi (circa 34 milioni) riservato a UCL e liberato
da quest’ultima mediante il conferimento in natura del 100%
di LLR nonché il versamento in denaro di circa RUR 1,2 miliardi
(circa 28 milioni di euro).
L’operazione così impostata ha consentito ad UCL di raggiungere
la struttura proprietaria target del 60% (coerentemente con il
modello adottato dal Gruppo nei Paesi dell’area CEE che prevede la
compresenza di UCL, quale azionista di maggioranza, e delle banche
locali, quali azionista di minoranza, nell’azionariato delle società di
leasing) e ha dotato al tempo stesso ULR di un adeguato livello di
patrimonializzazione.
A seguito dell’operazione descritta, ULR opera quale unica società
di leasing del Gruppo sul mercato della Federazione Russa,
mentre LLR gestirà fino ad esaurimento il portafoglio di contratti
attualmente in essere per poi essere liquidata, prevedibilmente nel
corso del 2011.
Progetto di trasformazione delle società
strumentali italiane del Gruppo in società
consortili
Si segnala che nel mese di luglio 2009 si è perfezionata la
trasformazione delle società strumentali italiane del Gruppo in
società consortili (in particolare, UGIS, UCBP, UniCredit Audit
(“Audit”), UniCredit Real Estate (“URE”) e UniCredit Bancassurance
Management and Administration Srl (“UBMA”), alle quali si sono
consorziate le società del Gruppo che beneficiano dei servizi erogati
dalle predette società.
Riorganizzazione delle attività austriache
di Private Banking
Al fine di allineare le attività austriache di Private Banking di BA al
modello di Private Banking “on-shore” paneuropeo di UniCredit e
riorganizzare il perimetro delle società operanti nel settore detenute
da BA sulla base delle linee guida del Gruppo sulle partecipazioni,
BankPrivat (“BP”) e Asset Management GmbH (“AMG”) - entrambe
società interamente possedute da BA - sono state incorporate in BA
con efficacia 28 ottobre 2009.
In parallelo, il Gruppo ha finalizzato, negli ultimi mesi dell’esercizio, il
processo di riorganizzazione del modello di servizio della Divisione di
Private Banking di BA per allinearlo al modello di Private Banking del
Gruppo attraverso:
• il trasferimento delle attività di gestione di fondi e di asset
management di AMG a Pioneer Investments Austria, società
indirettamente posseduta dalla Capogruppo attraverso Pioneer
Global Investments;
• l’attribuzione del pieno controllo dei clienti attualmente serviti
da BP alla divisione Private Banking di BA, spostando le relative
attività attualmente condotte dalla divisione Retail di BA alla
divisione Private Banking.
Riorganizzazione delle attività Markets
and Investment Banking (MIB)
di UniCredit Bank Austria (BA)
Nell’esercizio 2008 è stato avviato il progetto di riorganizzazione
delle attività della precedente Divisione MIB di BA con l’obiettivo
finale di accentrare le stesse in un’unica entità giuridica
rappresentata dalla controllata tedesca UniCredit Bank AG.
Nel corso del 2009, il progetto è proseguito in linea con il nuovo
modello organizzativo e di business del Gruppo, nonché in coerenza
con le nuove linee guida fornite da autorità regolamentari locali e
internazionali.
Tale progetto prevede in ultima istanza il trasferimento a HVB della
maggioranza delle attività della precedente Divisione MIB di BA,
condotte attraverso la controllata CAIB UniCredit AG (“CAIB”, in
precedenza UniCredit CA IB Beteiligungs AG), attraverso le seguenti
fasi:
• il trasferimento a BA (o società direttamente controllate da BA)
delle società controllate da CAIB, e lo scorporo di alcune attività
selezionate a BA;
• la successiva cessione a UniCredit Bank AG di CAIB e della sua
controllata, operante nel Regno Unito, UniCredit CAIB Securities UK;
• infine, la fusione di CAIB in UniCredit Bank AG.
Al completamento delle predette attività, UniCredit Bank AG opererà
in Austria attraverso l’apertura di una filiale a Vienna.
La parte iniziale del progetto è stata completata nel primo trimestre
2010. Il completamento delle fasi successive - il trasferimento e la
successiva fusione di CAIB in UniCredit Bank AG - è previsto entro
la fine del 2010, subordinatamente alla ricezione delle necessarie
approvazioni da parte delle competenti autorità regolamentari.
Nuove iniziative di crescita esterna
al Gruppo
Il conglomerato Pioneer
Partnership con il gruppo Fortress nel settore
immobiliare
Con l’obiettivo di valorizzare l’attività di gestione dei fondi
immobiliari chiusi di Pioneer Investment Management SGR SpA
(“PIM SGR”) - società controllata al 100% da Pioneer Global
Asset Management SpA (“PGAM”) - nel mese di aprile 2009 PIM
SGR ha acquisito una quota partecipativa del 37,5% in Torre
SGR SpA (società di gestione di fondi immobiliari riconducibile a
Fortress Investment Group LLC, a sua volta società di gestione
alternativa quotata al New York Stock Exchange) nell’ambito di un
aumento di capitale della predetta società riservato a PIM SGR
e sottoscritto da quest’ultima mediante conferimento del proprio
ramo d’azienda “fondi immobiliari” (sostanzialmente costituito da 6
fondi immobiliari: “UniCredito Immobiliare Uno”, “Pioneer RE Brixia”,
“Pioneer RE Turin”, “Pioneer RE STAR”, “Pioneer RE Capital Fund” e
“Pioneer RE AMG”).
L’operazione è stata realizzata nell’ambito del progetto finalizzato a
valorizzare le attività del Gruppo Pioneer nella gestione immobiliare
in Italia insieme con un partner strategico nel settore del real estate
asset management con lo scopo di (i) creare una partnership con
un primario operatore internazionale nel settore real estate, al fine
di combinare le expertise settoriali di questo player con le capacità
distributive e di accesso a capitali istituzionali e retail di Pioneer e
del suo gruppo di appartenenza, e conseguentemente (ii) soddisfare
le esigenze della rete del Gruppo UniCredit in termini di gestione
delle attività esistenti, innovazione di prodotto, completamento della
gamma di prodotti offerti alla propria clientela retail ed istituzionale,
generazione di nuovo business e conseguente flusso commissionale,
nonché (iii) creare valore per gli investitori.
Il conglomerato UniCredit Bank AG
Accordo con NewSmith Capital Partners
Nell’ottobre 2009 UniCredit Bank AG ha acquistato da NewSmith
Capital Partners LLP il 100% di NewSmith Financial Products LLP
(denominazione modificata a novembre in “Kinabalu Financial
Products LLP”) e NewSmith Financial Solutions Ltd (denominazione
modificata a novembre in “Kinabalu Financial Solution Ltd”), società
specializzate in attività di credit advisory, per un controvalore
complessivo di circa £ 50,9 milioni (circa 60 milioni di euro).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
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Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo
ed altre operazioni societarie (SEGUE)
Altre operazioni che hanno interessato
società controllate/ partecipate
JSCB Ukrsotsbank
La controllata JSCB Ukrsotsbank (“USB”), di cui BA detiene in via
diretta e indiretta il 94,47% del capitale sociale, ha dato corso, nel
maggio 2009, all’aumento di capitale per un importo pari a
UAH 500 milioni (pari a circa 53 milioni di euro) al fine di adempiere
alla richiesta della Banca Centrale Ucraina connessa alla situazione
finanziaria del paese.
In relazione alla suddetta operazione BA ha sostenuto un
esborso complessivo di circa 50 milioni e la quota partecipativa
complessivamente detenuta (direttamente e indirettamente) in USB si
è attestata al 95,34% del capitale sociale.
JSC ATF Bank
Nell’aprile 2009 JSC ATF Bank, controllata al 99,70% da BA, ha dato
corso ad un aumento di capitale di KZT 18 miliardi (pari a circa
89 milioni di euro) per adempiere alla richiesta dell’Autorità di
Vigilanza kazaka connessa alla situazione finanziaria del Paese.
In relazione alla suddetta operazione, BA ha sostenuto un esborso
complessivo di circa 89 milioni.
UniCredit Consumer Financing IFN SA
Allo scopo di supportare la crescita di UniCredit Consumer
Financing IFN SA (“UCCF”) - società rumena costituita nel 2008
come joint venture tra UCFin (65%) e UniCredit Tiriac Bank “UCT”
(35%), attiva nell’erogazione di prodotti di credito al consumo per
il mercato rumeno - nello scorso mese di maggio i due soci UCFin
e UCT hanno aderito in misura proporzionale alle rispettive quote
partecipative ad un aumento di capitale di UCCF di RON 43 milioni
(pari a circa 10 milioni di euro).
Tale rafforzamento patrimoniale ha consentito alla controllata di
mantenere i requisiti di patrimonializzazione richiesti dalla normativa
rumena.
Con l’obiettivo di accentrare in un unico soggetto l’intera quota
detenuta dal Gruppo nella predetta partecipata, nello scorso mese di
giugno la Capogruppo (che deteneva direttamente il 16,92% di CNP
UniCredit Vita) ha acquisito dalla controllata Fineco Verwaltung la
quota detenuta da quest’ultima (pari al 21,88%).
Operazioni per lo smobilizzo di
partecipazioni/attività non strategiche
Si fornisce di seguito dettaglio delle principali operazioni di smobilizzo
realizzate nell’esercizio. Maggiori informazioni sugli impatti a conto
economico sono riscontrabili in Parte C della Nota integrativa.
In Italia
Finaosta SpA
Nel novembre 2008 UniCredit, unitamente agli altri azionisti di
minoranza di Finaosta, ha aderito alla proposta della Regione
Autonoma Valle d’Aosta di acquistare le quote detenute dagli altri
soci della predetta finanziaria.
Il prezzo per il 100% di Finaosta è stato stabilito in 187 milioni e la
cessione della quota detenuta da UniCredit (10,7%) ha consentito di
realizzare una plusvalenza a livello consolidato di 9,7 milioni.
La cessione è stata perfezionata nel mese di marzo 2009.
SI Holding SpA
UniCredit, insieme ai principali azionisti di Si Holding, fra cui Intesa
Sanpaolo (42,2% del capitale) e MPS (24,5%), ha perfezionato il
26 giugno scorso l’operazione di cessione della propria
partecipazione in Si Holding (complessivamente il 9,2%) a Istituto
Centrale delle Banche Popolari Italiane (per il 9,1%) e a Banca
Mediolanum (per lo 0,1%), per un prezzo complessivo per il 100% di
Si Holding pari a 184 milioni.
L’operazione ha consentito di realizzare una plusvalenza a livello
consolidato di 15 milioni.
Caricese Srl
CNP UniCredit Vita SpA
Nell’aprile 2009 CNP UniCredit Vita, joint-venture assicurativa con
il gruppo francese CNP, di cui il Gruppo detiene una partecipazione
del 38,80%, ha deliberato un aumento di capitale di 134 milioni
finalizzato a dotarsi dei mezzi patrimoniali adeguati al rispetto dei
requisiti patrimoniali richiesti dalla vigente normativa.
Il Gruppo ha aderito all’operazione per la quota di propria
competenza sostenendo un onere complessivo di 52 milioni.
96
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Nello scorso mese di giugno il Gruppo ha ceduto il 33,684% di
CARICESE (rispetto al 33,687% complessivamente detenuto) con un
incasso di 3,7 milioni ed il realizzo di una plusvalenza di 1,2 milioni;
in particolare le società controllate UniCredit Corporate Banking,
UniCredit Private Banking, UniCredit Banca, Banco di Sicilia, UniCredit
Banca di Roma, FinecoBanK, UCFin e Banca Agricola Commerciale
RSM hanno ceduto le proprie quote nella società, mentre la
Capogruppo è rimasta azionista di CARICESE con una quota dello
0,003%.
All’estero
BodeHewitt AG & Co. KG e BodeHewitt Beteiligungs AG
Nel mese di giugno, UniCredit Bank AG ha ceduto il 72,25% di
BodeHewitt AG & Co. KG e il 72,25% di BodeHewitt Beteiligungs AG
a Hewitt Associates, che già deteneva il 27,75% delle due società,
per un importo di 50 milioni. La cessione delle quote detenute da
UniCredit Bank AG ha consentito di realizzare una plusvalenza a
livello consolidato di 3 milioni.
Vereinsbank Victoria Bauspar AG
Nel mese di maggio, UniCredit Bank AG ed Ergo Group hanno
firmato il contratto per la cessione delle partecipazioni detenute,
rispettivamente pari al 70% e al 30%, in Vereinsbank Victoria
Bauspar a favore di Wüstenrot & Württembergische AG, per un
prezzo complessivo per il 100% di Vereinsbank Victoria Bauspar pari
a circa 79 milioni. In seguito alla classificazione della partecipazione
fra le attività in via di dismissione, è stata contabilizzata una
minusvalenza di circa 12 milioni nel primo semestre. La cessione,
perfezionatasi a luglio, non ha determinato ulteriori impatti sul conto
economico.
Schwäbische Bank AG e Invesco Real Estate GmbH
Nel corso del primo semestre UniCredit Bank AG ha ceduto anche le
quote di minoranza detenute in Schwäbische Bank (25,50% - banca
universale tedesca) e in Invesco Real Estate (24,90% - società che
offre servizi e prodotti d’investimento immobiliari a clienti istituzionali)
realizzando una plusvalenza complessiva a livello consolidato di circa
12,3 milioni.
Razionalizzazione del patrimonio
immobiliare di Gruppo
Fondo Core Nord Ovest
In coerenza con gli obiettivi di razionalizzazione del patrimonio
immobiliare del Gruppo, in data 29 settembre 2009 URE ha
conferito un portafoglio di immobili detenuti dal Gruppo ad un
fondo immobiliare di tipo chiuso riservato ad investitori qualificati,
denominato Core Nord Ovest e gestito da REAM SGR S.p.A.
(“REAM”). URE ha successivamente ceduto la maggioranza delle
quote emesse a fronte del suddetto apporto ad investitori qualificati
identificati da REAM.
Il portafoglio oggetto di apporto è costituito da 13 immobili storici e
di grande pregio (tra cui gli immobili di Via XX Settembre a Torino, Via
Dante a Genova e Piazza Edison a Milano) per un valore complessivo
di apporto di circa 574 milioni, il cui acquisto da parte del fondo è
stato finanziato per il 60% da un pool di banche.
Il fondo avrà una durata di 15 anni. La maggior parte degli immobili
conferiti al fondo saranno oggetto di contratti di locazione a favore
del Gruppo con una durata, a seconda delle specifiche esigenze del
Gruppo stesso, di 6 o 18 anni, rinnovabili per ulteriori 6 anni, con
caratteristiche tali da consentire al Gruppo la necessaria flessibilità
nella gestione della propria rete commerciale.
La cessione della maggioranza delle quote ad investitori qualificati
identificati da REAM, tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di
Torino e le altre Fondazioni bancarie azioniste di REAM, ha generato
nel 2009 una plusvalenza complessiva pari a circa 133 milioni, al
netto di effetti fiscali e costi di transazione, di cui circa 110 milioni
nel terzo trimestre 2009.
Mastercard Inc.
Nel corso dell’anno diverse società del Gruppo UniCredit hanno
ceduto azioni Mastercard Inc., realizzando una plusvalenza
complessiva a livello consolidato di circa 22 milioni.
Bank BPH SA
Nel mese di settembre la Capogruppo ha aderito all’offerta pubblica
di acquisto, promossa da DRB Holding (Gruppo GE) sulla residua
quota di Bank BPH in circolazione, consegnando la totalità delle
azioni detenute nella predetta banca polacca (pari al 5,13% dal
capitale sociale).
Banco de Sabadell SA
Nel corso dell’ultima parte dell’esercizio la Capogruppo ha ceduto
in due fasi successive l’intera partecipazione detenuta nel Banco de
Sabadell (4,08%).
Fondo Omicron Plus Immobiliare
Lo scorso 30 dicembre 2008, URE aveva concluso l’apporto al Fondo
Omicron Plus Immobiliare (“Fondo Omicron Plus”), gestito da Fondi
Immobiliari Italiani SGR S.p.A. (“Fimit”), di un portafoglio di
72 immobili strumentali per un valore complessivo pari a circa
800 milioni, a fronte del quale erano state emesse quote, parte delle
quali successivamente collocate presso investitori qualificati e parte
detenute dalla stessa URE.
Nel terzo trimestre 2009, URE ha completato la cessione ad
investitori qualificati delle quote detenute nel Fondo Omicron Plus.
In particolare, in data 22 settembre 2009, URE ha concluso la
cessione di 3.200 di tali quote ad una società collegata a GIC Real
Estate (“GIC RE”), ramo immobiliare della Government of Singapore
Investment Corporation, per un corrispettivo complessivo pari a circa
78 milioni.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
97
Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo
ed altre operazioni societarie (SEGUE)
La vendita di quote a GIC RE ha consentito ad URE di completare
la cessione della totalità delle quote detenute nel Fondo
Omicron Plus a seguito dell’apporto di dicembre 2008, con
una plusvalenza di circa 163 milioni nel 2009 (di cui circa 131
milioni nel terzo trimestre 2009) al netto di effetti fiscali e costi di
transazione, che si aggiungono ai circa 282 milioni già realizzati
nel 2008.
Inoltre, sempre nell’ambito del piano di razionalizzazione del
patrimonio immobiliare del Gruppo, in data 30 settembre 2009 URE
ha effettuato l’apporto di un ulteriore portafoglio, costituito da 179
immobili strumentali per un valore complessivo di apporto di circa
98
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
530 milioni, allo stesso Fondo Omicron Plus, a fronte del quale
sono state emesse nuove quote. Tale ulteriore apporto al fondo ha
generato una plusvalenza complessiva pari a circa 198 milioni, al
netto di effetti fiscali e costi di collocamento, di cui circa 134 milioni
nel quarto trimestre a seguito della cessione di alcune quote per un
corrispettivo di circa 127 milioni.
Gli immobili oggetto del secondo apporto sono stati interamente
locati alle società del Gruppo per mezzo di contratti di locazione
della durata di 18 anni, rinnovabili per ulteriori 6 anni, aventi
caratteristiche tali da consentire la necessaria flessibilità nella
gestione della rete commerciale del Gruppo.
Rafforzamento patrimoniale
Nel corso dei primi mesi del 2009, sono state poste in essere
le seguenti misure di rafforzamento patrimoniale approvate dal
Consiglio di Amministrazione nel mese di ottobre 2008:
• è stata innanzitutto data esecuzione all’aumento di capitale
deliberato dall’Assemblea dei Soci di UniCredit il 14 novembre
2008 in forza del quale nel periodo dal 5 al 23 gennaio,
n. 972.225.376 nuove azioni ordinarie sono state offerte
in opzione ai possessori di azioni ordinarie e di risparmio
UniCredit, nel rapporto di 4 azioni ordinarie ogni 55 azioni
ordinarie e/o di risparmio possedute, ad un prezzo unitario di
emissione di 3,083 Euro per azione, con un sovrapprezzo di
2,583 Euro.
• In data 24 febbraio 2009 - al termine del periodo di offerta
in Borsa dei diritti di opzione non esercitati - si è conclusa
l’operazione di aumento di capitale con la sottoscrizione da parte
di Mediobanca di n. 967.578.184 azioni ordinarie UniCredit, in
esecuzione del contratto di garanzia dalla stessa stipulato con
impegno a sottoscrivere le azioni di nuova emissione in numero
corrispondente ai diritti d’opzione non esercitati. La quasi totalità
delle azioni sottoscritte da Mediobanca sono state poste al servizio
dell’emissione di strumenti finanziari c.d. CASHES.
• È risultato quindi integralmente sottoscritto l’aumento di capitale
di Euro 2.997.370.834,21, di cui Euro 486.112.688,00 a titolo di
capitale ed Euro 2.511.258.146,21 a titolo di sovrapprezzo azioni.
• Successivamente, in data 17 marzo, il Consiglio di Amministrazione
di UniCredit ha deliberato di sottoporre all’Assemblea dei Soci
l’assegnazione di utili ai soci mediante l’attribuzione di azioni
UniCredit di nuova emissione (c.d. scrip dividend) rivenienti da un
aumento gratuito del capitale sociale, ai sensi dell’art 2442 del
Codice Civile, attingendo da apposita riserva costituita in sede di
approvazione della destinazione degli utili dell’esercizio 2008.
• Conseguentemente, il 29 aprile 2009 l’Assemblea, in sede
straordinaria, ha deliberato un aumento di capitale gratuito
di nominali Euro 1.218.815.136,50 con l’emissione di n.
2.435.097.842 azioni ordinarie e di n. 2.532.431 azioni di
risparmio, del valore nominale unitario di Euro 0,50 cadauna.
In particolare sono state attribuite 29 nuove azioni ordinarie ogni
159 azioni ordinarie possedute e 7 nuove azione di risparmio ogni
60 azioni di risparmio possedute; tali azioni sono state messe a
disposizione dei soci il 21 maggio 2009 (quotazione “ex” dal
18 maggio 2009).
Infine, con l’obiettivo di innalzare i coefficienti patrimoniali al livello di
quelli dei migliori concorrenti nel contesto internazionale ed europeo,
garantendo al contempo al Gruppo la possibilità di posizionarsi in
modo favorevole sul mercato e cogliere le opportunità derivanti dalla
futura crescita economica, l’Assemblea Straordinaria dei Soci, in data
16 novembre, ha deliberato:
• di aumentare il capitale sociale per un valore massimo
complessivo di Euro 4 miliardi, comprensivo di eventuale
sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie con
godimento regolare del valore nominale unitario di Euro 0,50
cadauna, da offrirsi in opzione ai soci titolari di azioni ordinarie
ed a quelli portatori di azioni di risparmio della società, ai sensi
dell’art. 2441 del Codice Civile;
• di conferire al Consiglio di Amministrazione le necessarie facoltà
per definire le modalità ed i termini del predetto aumento di
capitale, determinando in particolare, in prossimità dell’inizio
dell’offerta al pubblico e sulla base delle condizioni di mercato
allora prevalenti, il prezzo di sottoscrizione delle azioni (incluso il
sovrapprezzo) e, quindi, il numero di azioni da emettere e il relativo
rapporto di assegnazione in opzione.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
99
Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni
Il progetto ONE4C
Al fine di rispondere alle mutate aspettative dei clienti ed alle
richieste di vicinanza al territorio emerse nell’ambito del nuovo
contesto bancario internazionale, lo scorso dicembre il Gruppo ha
intrapreso un’analisi finalizzata alla definizione del nuovo modello
organizzativo e di business di UniCredit in grado di andare incontro
alle predette esigenze in particolare sui mercati di Italia, Germania e
Austria (il c.d. “ONE4C” Program).
Gli obiettivi principali di detto progetto possono riassumersi come
segue:
• pervenire, attraverso una evoluzione dell’attuale modello di
business ed un cambiamento culturale, ad un miglioramento della
customer satisfaction per tutti i segmenti di clientela;
• valorizzare ulteriormente il radicamento territoriale del Gruppo in
Italia, migliorando il dialogo con il territorio attraverso strumenti
che consentano di cogliere più adeguatamente le esigenze che si
manifestano a livello locale/ regionale;
• modificare l’articolazione societaria del perimetro italiano per
renderla coerente col nuovo modello di business.
Ad esito delle suddette analisi e nell’ambito delle stesse, è stata
presa in considerazione l’opportunità di modificare l’articolazione
societaria del perimetro italiano del Gruppo, anche attraverso la
possibile integrazione in UniCredit S.p.A. delle attività svolte dalle
principali società italiane del Gruppo.
100 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
In linea con gli attuali obiettivi del progetto ONE4C, si ritiene
che UniCredit possa quindi servire il mercato nella sua globalità,
intermediando tutte le tipologie di clientela e strutturandosi per
meglio gestirle in 4 segmenti di business specializzati:
1. Famiglie, dedicato ai clienti privati;
2. Piccole e Medie Imprese (PMI), per le aziende con fatturato annuo
fino ai 50 milioni;
3. Corporate Banking, per le imprese con fatturato annuo superiore
ai 50 milioni;
4. Private Banking, per i clienti con attività finanziarie superiori ai
500.000 euro.
Più in particolare, si ritiene che l’evoluzione del modello di business
possa rafforzare l’attuale modello divisionale del Gruppo ed
aumentare ulteriormente la soddisfazione dei clienti, attraverso una
maggiore specializzazione delle competenze, maggiore semplicità
e tempi di risposta più rapidi, e accrescere la vicinanza ai territori
in cui il Gruppo opera, attraverso un’organizzazione più efficace e
focalizzata a una maggiore autonomia della rete.
Il programma ONE4C prevede infine nella struttura organizzativa
di UniCredit in Italia, che sarà ridisegnata in coerenza con il nuovo
modello di business, la creazione di “Presidenti Territoriali” crossdivisionali che possano agire come interfacce fra il Gruppo e gli
interlocutori chiave del territorio con l’obiettivo di creare un unico
punto di riferimento per gli stakeholders locali (esterni ed interni) che
risponda ai loro bisogni.
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
ed evoluzione prevedibile della gestione
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
Si segnala che il 7 gennaio 2010 il Consiglio di Amministrazione
di UniCredit ha approvato i termini e le condizioni definitivi
dell’operazione di aumento di capitale deliberata dall’Assemblea
straordinaria dei soci del 16 novembre 2009. A seguito dell’offerta
in opzione delle azioni ordinarie di nuova emissione (dall’11 gennaio
2010 al 29 gennaio 2010 in Italia e Germania e dal 14 gennaio
2010 al 29 gennaio 2010 in Polonia) sono state sottoscritte
n. 2.472.338.679 nuove azioni ordinarie UniCredit, pari al 98,23%
delle azioni oggetto dell’offerta [e non sono pervenute revoche delle
sottoscrizioni con riferimento all’offerta al pubblico in Polonia e
Germania]. I diritti non esercitati nel periodo di opzione
(n. 297.005.168 validi per la sottoscrizione di 44.550.771 azioni
ordinarie UniCredit) sono stati tutti collocati sul Mercato Telematico
Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ai sensi
dell’art. 2441, terzo comma, codice civile, per il tramite di UniCredit
Bank AG, Milan Branch, nelle sedute dall’8 al 12 febbraio 2010.
In data 24 febbraio 2010 si è quindi perfezionato l’aumento di
capitale deliberato dalla ricordata Assemblea del 16 novembre 2009.
Si segnala, inoltre, che nel marzo 2010, UniCredit Bank Austria
AG ha perfezionato un aumento di capitale di 2 miliardi al fine di
allinearsi ai principali concorrenti austriaci in termini di coefficienti
patrimoniali e posizionarsi in modo favorevole per cogliere le
opportunità derivanti dalla futura crescita economica in Austria e
nella Central Eastern Europe.
Al fine di razionalizzare le attività del Gruppo in coerenza con il
modello divisionale di business, evitando sovrapposizioni di attività,
si è ritenuto utile avviare un progetto di focalizzazione dell’attività di
UniCredit Mediocredito Centrale Spa nel settore della gestione delle
agevolazioni e del “credito agevolato” e di proseguire il processo di
accentramento delle attività relative a lavorazioni di tipo informatico e
di back office.
Pertanto nel corso del 2010 è già stata perfezionata, con efficacia
1° gennaio, la cessione del ramo d’azienda “Supporto operativo” a
favore di UniCredit Business Partner.
Sono stati avviati i progetti di cessione del ramo d’azienda “Back
office” a favore di UniCredit Business Partner (questa operazione
fa seguito e completa il processo di trasferimento delle attività
amministrative iniziato con la cessione di cui al punto precedente) e
della cessione del ramo d’Azienda “IT” a favore di UniCredit Global
Information Services.
Infine, in data 3 febbraio è stato approvato dal Consiglio
di amministrazione l’avvio di uno studio di fattibilità circa il
riposizionamento di UniCredit Mediocredito Centrale Spa quale
società dedicata all’operatività per il “settore pubblico” (credito
agevolato, gestione incentivi pubblici) con contestuale analisi
finalizzata a valutare l’eventuale trasferimento a UniCredit Corporate
Banking delle attività “Corporate”.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 101
Relazione sull’andamento della gestione
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
ed evoluzione prevedibile della gestione (SEGUE)
Evoluzione prevedibile della gestione
Dopo una seconda parte del 2009 caratterizzata da una crescita
relativamente robusta, sia negli Stati Uniti che in area Euro, la ripresa
potrebbe perdere parte dello slancio iniziale a metà 2010. Infatti,
il venir meno di alcuni importanti fattori temporanei che hanno
contribuito a sostenere il recupero dei trimestri precedenti, in modo
particolare la ricostruzione delle scorte ed il forte stimolo fiscale,
renderà più moderata la dinamica di crescita.
Ci si attende che sia l’area euro che gli Stati Uniti crescano quindi
sotto il loro potenziale nell’anno corrente, per tornare ad una ripresa
più sostenibile soltanto nel 2011. Per quanto riguarda i Paesi
dell’area CEE, il 2010 è partito sotto migliori auspici. Sulla scia
della ripresa globale la crescita economica media della regione
potrà tornare nel 2010 in territorio positivo, intorno al +2.3%. In
questo contesto Turchia e Polonia appaiono i paesi maggiormente
attrezzati per ottenere una ripresa più decisa. Al contrario, non è da
escludere che i paesi Baltici, quelli dei Balcani e l’Ungheria possano
crescere meno. Guardando nel più lungo periodo, oltre il 2011, la
crescita delle economie CEE sarà sì mediamente sostenuta, ma
rimarrà comunque inferiore a quella pre-crisi: essa riflette non solo
la crescita più modesta dell’economia mondiale ma anche il fatto
che il boom del credito, basato sull’ampia disponibilità di funding
estero, non si ripeterà con l’intensità del passato. A fronte di una
crescita economica sì forte ma più modesta che nel recente passato,
i paesi dell’Europa Centro Occidentale si muoveranno su un binario
di crescita molto più sostenibile ed equilibrato, limitando la crescita
dell’indebitamento estero e di quello pubblico.
Nonostante i positivi segnali di recupero del ciclo economico, la
profittabilità dei sistemi bancari in Europa continuerà ad essere sotto
pressione anche nel corso del 2010, a causa dell’indebolimento dei
ricavi e del deterioramento della qualità del credito. Le entrate da
margine di interesse, infatti, tenderanno a risentire della riduzione
dei volumi e della flessione degli spread bancari. La riduzione del
margine d’interesse ed un costo del rischio ancora piuttosto elevato
contribuiranno negativamente alla crescita dei profitti nell’anno
in corso. Tuttavia, tale effetto verrà attenuato da un recupero
atteso nel margine da servizi, a seguito della ripresa dei mercati
azionari. La profittabilità del settore bancario dei paesi CEE risulterà
anch’essa in sensibile miglioramento nel 2010. In alcuni paesi, però,
il deterioramento nella qualità del credito inciderà negativamente
anche nel 2010 (con un picco in termini di sofferenze verosimilmente
nel corso della prima parte dell’anno). Pertanto, se da un lato i
sistemi bancari di alcuni Paesi (Ucraina, Kazakhstan e Paesi baltici)
sono destinati a rimanere sotto pressione anche nel corso del
2010, dall’altro i Paesi più solidi dal punto di vista macroeconomico
(Polonia, Turchia, Rep. Ceca) vedranno un miglioramento delle
prospettive del settore bancario.
Dopo un 2009 nel corso del quale è stata ulteriormente rafforzata la
dotazione patrimoniale, sia organicamente che attraverso il ricorso al
mercato, migliorata la struttura di bilancio riducendo sensibilmente il
grado di leva finanziaria, mantenuta una solida posizione di liquidità
e una forte disciplina sul controllo dei costi, il Gruppo è pronto a
cogliere le opportunità di crescita che si presenteranno nei mercati in
cui esso opera.
Tali opportunità saranno colte anche attraverso la revisione del
modello organizzativo e di business, in particolare in Austria,
Germania e Italia, nell’ottica di una maggiore vicinanza al cliente ed
al territorio.
Milano, 16 marzo 2010
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Presidente
DIETER RAMPL
102 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
L’Amministratore Delegato
ALESSANDRO PROFUMO
Christian Hagn,
Hagn & Dr. Ruebesamen Rechtsanwälte
Cliente Retail - Germania
Sono un cliente di
«HypoVereinsbank
– UniCredit
Group ormai da molti anni.
Della banca apprezzo in
particolare le caratteristiche
di affidabilità e fiducia,
oltre alla qualità dei servizi
di consulenza offerti, tutti
valori sui quali ho sempre
potuto contare. Mi ritengo più
che soddisfatto e mi sento di
consigliare la mia banca ai
nuovi clienti.»
È facile con
UniCredit.
Corporate Governance
La struttura di Governance
Premessa
Assemblea
Consiglio di Amministrazione
Comitati del Consiglio di Amministrazione
Collegio Sindacale
Maggiori Azionisti
Diritto di intervento in Assemblea
Il Management Committee
Group Management Team
106
106
106
107
107
112
113
113
114
116
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 105
Corporate Governance
La struttura di Governance
Premessa
Il quadro complessivo della “corporate governance” di UniCredit, inteso come il sistema delle regole e delle procedure cui gli organi sociali
fanno riferimento per ispirare la propria linea di condotta e adempiere alle diverse responsabilità nei confronti dei propri stakeholder, è stato
definito tenendo presenti le norme vigenti e le raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina emanato da Borsa Italiana S.p.A. nel
marzo 2006 (il “Codice”). Il Codice ha fra i suoi obiettivi quello di incrementare la chiarezza e la concretezza di alcune figure e ruoli - come
quelli degli amministratori indipendenti e dei comitati interni al consiglio - che negli anni si sono arricchiti di contenuti attraverso l’esperienza
applicativa. Peraltro, UniCredit - in quanto Banca - è soggetta alle previsioni dettate dalla Banca d’Italia e, con particolare riferimento alla
corporate governance, alla specifica normativa delle “Disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche”
pubblicate nel 2008.
Sin dal 2001 UniCredit redige annualmente e presenta ai propri azionisti la Relazione sul Governo Societario mediante la predisposizione di
apposita relazione (basata sul principio del comply or explain) destinata ai propri soci, agli investitori anche istituzionali nonché a Borsa Italiana
con la quale fornisce idonea informativa sul proprio sistema di Corporate Governance.
Nell’ambito della continua evoluzione della normativa (comunitaria e nazionale) nonché, in generale, della best practice internazionale, Borsa
Italiana ha deciso di procedere ad un aggiornamento dei principi di corporate governance che nel marzo 2006 ha portato all’emanazione di una
nuova versione del Codice di Autodisciplina, a cui UniCredit ha aderito con delibera del Consiglio del 19 dicembre 2006.
Alla luce delle previsioni contenute nel Codice e sulla base del format di “Relazione sul governo societario” fornito dalla Borsa Italiana, è stata
redatta la Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari, ai sensi dell’articolo 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, (il “TUF”) e
degli articoli 89-bis e 144-decies del Regolamento Emittenti Consob.
La “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” approvata dal Consiglio di Amministrazione (nella seduta del 16 marzo 2010)
viene pubblicata contemporaneamente alla Relazione sulla Gestione sul sito web dell’Emittente (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/
corporate_governance_report.htm).
UniCredit è una società emittente titoli quotati su mercati regolamentati di Milano, Francoforte e Varsavia e assolve, pertanto, agli obblighi
normativi e regolamentari connessi alla quotazione in tali mercati.
Le informazioni riportate si riferiscono, salvo non sia diversamente specificato, all’esercizio 1° gennaio 2009/31 dicembre 2009.
UniCredit adotta, sin dalla sua costituzione, il sistema di amministrazione
cosiddetto tradizionale.
Caratteristica essenziale di tale sistema è la separazione tra compiti
di gestione della società, di controllo sull’amministrazione e di
controllo contabile. Al Consiglio di Amministrazione spetta in via
esclusiva la supervisione strategica e la gestione dell’impresa, al
Collegio Sindacale il controllo sull’amministrazione mentre il controllo
contabile è affidato, dall’assemblea su proposta motivata del Collegio
Sindacale, ad una società di revisione, in applicazione delle vigenti
disposizioni normative in materia.
Le ragioni della scelta di questo modello di governance risiedono
nella considerazione che lo stesso abbia dimostrato nel tempo
di essere idoneo ad assicurare l’efficienza della gestione e
l’efficacia dei controlli, e quindi le necessarie condizioni che
consentono alla Capogruppo di assicurare una sana e prudente
gestione di un gruppo bancario complesso e globale quale è il
Gruppo UniCredit.
Il sistema tradizionale consente, attraverso la previsione di alcune
competenze inderogabili in capo all’Assemblea, un opportuno
confronto tra il management e gli azionisti relativamente ad
106 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
elementi fondamentali di governance quali ad esempio la nomina
e la revoca degli amministratori ovvero l’approvazione del bilancio,
la distribuzione degli utili, le politiche di remunerazione del
management, ecc..
Assemblea
L’assemblea ordinaria è convocata almeno una volta all’anno nei
termini di legge, per deliberare sugli oggetti attribuiti dalla legge
e dallo Statuto alla sua competenza. L’assemblea straordinaria è
convocata ogni qualvolta occorra deliberare su alcuna delle materie
ad essa riservate dalla legge.
L’ordine del giorno dell’assemblea è stabilito da chi eserciti il potere
di convocazione a termini di legge e di Statuto, sulla base, nel caso
in cui la convocazione sia effettuata su richiesta dei soci, delle
indicazioni contenute nella richiesta stessa.
L’assemblea ordinaria dei soci ha adottato un Regolamento volto
a disciplinare l’ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni
assembleari. Il testo del Regolamento assembleare è disponibile sul
sito web di UniCredit nella Sezione Governance/Assemblea.
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit può essere composto da
un minimo di 9 ad un massimo di 24 Membri. Alla data del 16 marzo
2010 il numero di Consiglieri è di 23.
La durata del loro mandato è fissata in 3 esercizi, salvo più
breve termine stabilito all’atto della nomina, e scadono alla data
dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo
all’ultimo esercizio della loro carica.
Il mandato del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica,
nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2009, scadrà alla data
dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio relativo all’esercizio
2011.
L’elezione degli Amministratori avviene mediante il meccanismo del voto
di lista, secondo le modalità stabilite dall’articolo 20 dello Statuto sociale.
Il Consiglio di Amministrazione ha adottato un proprio Regolamento
che ne disciplina poteri, competenze e modalità di funzionamento.
In tale Regolamento sono altresì riportate le determinazioni che il
Consiglio di Amministrazione ha assunto in materia di requisiti che
gli Amministratori di UniCredit devono possedere, in aggiunta a
quelli previsti dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari,
per assicurare il buon funzionamento dell’Organo Amministrativo
e in merito al numero degli incarichi di amministrazione, direzione
e controllo che possono essere ricoperti dagli Amministratori di
UniCredit in società esterne al Gruppo, nonché il procedimento da
seguire in caso di nomina e superamento di tali limiti.
Indipendenza dei Consiglieri
L’indipendenza degli Amministratori è periodicamente valutata - con
riferimento ai Criteri Applicativi previsti dal Codice ed all’art. 148 del
TUF - dal Consiglio di Amministrazione, tenendo conto delle informazioni
fornite dai singoli interessati o comunque a disposizione dell’emittente.
L’esito delle valutazioni del Consiglio è comunicato al mercato.
In data 16 marzo 2010 il Consiglio di Amministrazione della Società
- anche sulla base delle informazioni fornite dagli interessati - ha
verificato la sussistenza o meno della qualifica di “amministratore
indipendente” in capo ai propri membri. L’esito di tale verifica,
comunicato al mercato, è stato il seguente:
• Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 3 del Codice i signori
Castelletti, Calandra Buonaura, Belluzzi, Bischoff, Fontanesi,
Giacomin, Gnudi, Kadrnoska, Li Calzi, Ligresti, Maramotti, Marocco,
Pesenti, Reichlin, Schinzler, Waigel, Wyand e Zwickl;
• Amministratori non indipendenti ai sensi dell’art. 3 del Codice i signori
Rampl (Presidente), Bengdara, Palenzona, Profumo (CEO) e Cucchiani;
• Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 148 del TUF i signori
Rampl (Presidente), Castelletti, Bengdara, Calandra Buonaura,
Palenzona, Belluzzi, Bischoff, Fontanesi, Giacomin, Gnudi,
Kadrnoska, Li Calzi, Ligresti, Maramotti, Marocco, Pesenti, Reichlin,
Schinzler, Waigel, Wyand e Zwickl;
• Amministratori non indipendenti ai sensi dell’art. 148 del TUF i
signori Profumo (CEO) e Cucchiani.
Il Collegio Sindacale ha verificato in data 16 marzo 2010 la corretta
applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal
Consiglio per valutare l’indipendenza dei propri membri.
Comitati del Consiglio
di Amministrazione
Per favorire un efficiente sistema di informazione e consultazione
che permetta al Consiglio di Amministrazione di svolgere al meglio
le proprie funzioni, nell’ambito di quest’ultimo sono costituiti quattro
comitati consiliari, a struttura ristretta - in linea con le prescrizioni
contenute nel Codice - diversificati per settore di competenza ed aventi
finalità consultive e propositive: Comitato Permanente Strategico,
Comitato per il Controllo Interno & Rischi, Comitato Corporate
Governance, HR and Nomination e Comitato Remunerazione.
Comitato permanente strategico
Il Comitato Permanente Strategico è composto di 10 membri, la
maggioranza dei quali non esecutivi. Sono membri di diritto il Presidente
del Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato. Gli
altri membri devono essere scelti secondo le migliori competenze
e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente del Comitato è
il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni del Comitato
Permanente Strategico è, generalmente, mensile ovvero ogni volta che sia
necessario discutere argomenti rientranti nella sua sfera di competenza.
La convocazione delle riunioni del Comitato avviene normalmente ad
opera del Presidente salvo che ne facciano richiesta almeno 2 suoi
membri o 2 Sindaci. In tale ultimo caso, tutti i Sindaci possono partecipare.
Nel corso del 2009 si sono tenute 9 riunioni del Comitato Permanente
Strategico.
Competenze
Il Comitato opera con funzioni consultive e propositive. In particolare
il Comitato Permanente Strategico fornisce pareri al Consiglio - in
ordine alle proposte formulate dall’Amministratore Delegato al
Consiglio medesimo - riguardanti:
a) la predisposizione del Piano Triennale di Gruppo;
b) la determinazione del Budget di Gruppo annuale;
c) la determinazione della Capital Allocation annuale di Gruppo;
d) l’individuazione della strategia annuale di Gruppo riguardante le
operazioni su partecipazioni (M&A/riorganizzazioni);
e) l’approvazione di operazioni su partecipazioni oltre determinati limiti di
valore (300 mil Euro per le operazioni in paesi ad alto rischio e 500 mil
Euro per le operazioni in paesi a basso rischio);
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 107
Corporate Governance
La struttura di Governance (SEGUE)
f) operazioni straordinarie sul capitale del Gruppo e politica dei dividendi,
sia della Capogruppo che delle Società del Gruppo, qualora questa
non sia già ricompresa negli indirizzi generali della Capital Allocation
annuale di cui al punto c);
g) altre operazioni/iniziative di rilevante contenuto strategico per il
Gruppo quali, ad esempio: valutazioni d’ingresso in nuovi mercati, sia
geografici che di business, joint-ventures di alto profilo con Gruppi
industriali e/o finanziari.
Comitato per il controllo interno & rischi
Il Comitato per il Controllo Interno & Rischi è composto da 7 membri
(5 membri fino al 12 maggio 2009), tutti indipendenti ai sensi dell’art.
148, comma 3, del TUF. La maggioranza dei membri (6 su 7) possiede
i requisiti di indipendenza previsti dal Codice. Sono membri di diritto
il Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Vice Presidente
Vicario. Gli altri membri sono scelti secondo le migliori competenze
e disponibilità ad espletare l’incarico e, almeno uno di essi, possiede
adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria. Il Comitato elegge,
tra i membri diversi da quelli che partecipano di diritto, un Presidente.
La frequenza delle riunioni è almeno trimestrale. La convocazione delle
riunioni del Comitato avviene normalmente ad opera del Presidente,
salvo che ne facciano richiesta almeno 2 suoi membri o 2 Sindaci. In tale
ultimo caso possono partecipare tutti i Sindaci.
Ai lavori del Comitato per il Controllo Interno & Rischi partecipa il
Presidente del Collegio Sindacale o altro Sindaco designato dal Presidente
del Collegio Sindacale medesimo. Possono essere altresì invitati a
partecipare gli altri Sindaci nonché esponenti della Società di Revisione.
Nel corso del 2009 il Comitato per il Controllo Interno & Rischi ha
tenuto 12 riunioni.
Competenze
Il Comitato opera con funzioni consultive e propositive. In particolare,
il Comitato per il Controllo Interno & Rischi:
A. assiste il Consiglio di Amministrazione nella definizione delle linee di
indirizzo del sistema di controllo interno nonché nella verifica almeno
annuale della sua adeguatezza, efficacia e effettivo funzionamento,
assicurando che i principali rischi aziendali siano correttamente
identificati nonché misurati, gestiti e monitorati in modo adeguato.
Assiste, inoltre, il Consiglio nella determinazione dei criteri di
compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione della
Società (risk appetite), vigilando affinché la funzione di Compliance
applichi le politiche di gestione del rischio di non conformità definite
dal Consiglio e la funzione di Audit attui gli indirizzi del Consiglio in
materia di svolgimento dei controlli di terzo livello;
B. effettua l’analisi delle relazioni periodiche sui sistemi di controllo. In
particolare esamina almeno una volta all’anno la relazione periodica
sull’adeguatezza della gestione del rischio di non conformità nonché le
informazioni su eventuali violazioni rilevanti della conformità alle norme;
esamina altresì la relazione annuale sui servizi di investimento nonché,
108 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
infine, la relazione predisposta semestralmente relativa alla situazione
complessiva dei reclami di UniCredit ricevuti, sulla base dei dati forniti
dalla funzione incaricata di trattarli;
C. analizza le linee guida di Gruppo per le attività di Audit e valuta
il piano annuale dei controlli preparato dal Responsabile della
Direzione di Internal Audit, riceve le relazioni periodiche e può
richiedere l’effettuazione di specifici interventi di audit, non previsti
dal piano annuale;
D. esamina l’informativa ricevuta dal Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili e societari in merito al corretto utilizzo dei
principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio
consolidato;
E. esamina, nel rispetto delle responsabilità assegnate dalla normativa
italiana all’Organo di Controllo, i criteri ed i metodi che verranno
utilizzati per la scelta della Società di revisione, nonché i criteri di
selezione delle società del Gruppo esentate dalla revisione contabile;
esamina inoltre la situazione dei rapporti con le società di revisione,
anche avuto riguardo ai compiti di consulenza eventualmente loro
affidati dalla Capogruppo e dalle Società del Gruppo;
F. valuta il lavoro svolto dalla società di revisione ovvero dalle società di
revisione del Gruppo ed i risultati esposti nella/e relazione/i e nella/e
eventuale/i lettera/e di suggerimenti; vigila sull’efficacia del processo di
revisione contabile;
G. esamina le situazioni trimestrali e semestrali nonché il bilancio
annuale, sulla base delle relazioni del Dirigente preposto alla
redazione dei documenti contabili e societari;
H. valuta gli eventuali rilievi che emergessero dai rapporti di revisione,
pervenuti dalla Direzione Audit di UniCredit, ovvero dai Collegi Sindacali
delle Società del Gruppo o da indagini e/o esami di terzi;
I. esamina l’adeguatezza, sotto il profilo quali/quantitativo, delle
strutture organizzative delle funzioni di Compliance e di Internal
Audit, sollecitando la formulazione, a cura del preposto a ciascuna
funzione, di eventuali proposte per l’adeguamento delle stesse
che dovranno essere corredate, relativamente alle proposte
riguardanti la funzione di Internal Audit, di un parere non vincolante
all’Amministratore Delegato;
J. si esprime sulla proposta avanzata dal Presidente del Consiglio in
merito alla nomina o alla sostituzione del preposto alla funzione
di Internal Audit nonché in merito alla parte variabile della
remunerazione dello stesso;
K. assiste il Consiglio nella formalizzazione delle politiche per il
governo dei rischi, nel loro riesame periodico al fine di assicurarne
l’efficacia nel tempo e la vigilanza sul concreto funzionamento
dei processi di gestione e controllo dei rischi nel rispetto delle
previsioni normative e regolamentari vigenti;
L. si esprime in ordine alle procedure per l’individuazione e gestione delle
operazioni con parti correlate di UniCredit e delle Società del Gruppo.
Il Comitato per il Controllo Interno & Rischi, inoltre, riferisce almeno
semestralmente al Consiglio in occasione dell’approvazione del bilancio
e della relazione semestrale, sull’attività svolta e sull’adeguatezza del
controllo interno.
Comitato Corporate Governance,
HR and Nomination
Il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination è composto
di 7 membri, la maggioranza dei quali non esecutivi e indipendenti.
Sono membri di diritto il Presidente del Consiglio di Amministrazione e
l’Amministratore Delegato. Gli altri membri devono essere scelti secondo
le migliori competenze e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente
del Comitato è il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni del
Comitato è, generalmente, mensile ovvero ogni volta che sia necessario
discutere argomenti rientranti nella sua sfera di competenza. La
convocazione delle riunioni del Comitato avviene ad opera del Presidente.
Nel corso del 2009 si sono tenute complessivamente 10 riunioni del
Comitato Corporate Governance, HR and Nomination.
Competenze
Il Comitato ha funzioni propositive e consultive. In particolare, il
Comitato Corporate Governance, HR and Nomination fornisce pareri
al Consiglio - in ordine alle proposte formulate dal Presidente/
dall’Amministratore Delegato al Consiglio medesimo - riguardanti:
A. la definizione del sistema di governo societario di UniCredit, della
struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo;
B. la definizione di policy per la nomina degli amministratori di
UniCredit nonché di policy per la valutazione del Consiglio;
C. la nomina dei membri del CEO office e degli altri membri del
Management Committee (Senior Executive Vice President), dei
componenti la Direzione Generale e dei Responsabili di Direzione in
diretto riporto all’Amministratore Delegato;
D. la definizione delle policy aventi ad oggetto la nomina ed il
piano di successione dei membri del CEO office, dei membri
del Management Committee (Senior Executive Vice President),
del Group Management Team (Executive Vice President) e del
Leadership Team (Senior Vice President);
E. la definizione di policy per la nomina degli esponenti aziendali
(membri dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei
Supervisory Board delle Società del Gruppo);
F. la designazione degli esponenti aziendali (membri dei Consigli di
Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei Supervisory Board)
nelle Società Principali (UniCredit Banca, UniCredit Corporate
Banking, UniCredit Private Banking, Pioneer Global Asset
Management, UniCredit Leasing, UniCredit Bank A.G., UniCredit
Bank Austria, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit
Mediocredito Centrale, FinecoBank, UniCredit Family Financing
Bank, Koc Financial Hizmetler AS, Bank Pekao, UniCredit Business
Partner e UniCredit Global Information Services);
G. l’individuazione di candidati alla carica di amministratore di
UniCredit in caso di cooptazione e quella di candidati alla carica di
amministratore indipendente da sottoporre all’assemblea di UniCredit,
tenendo conto di eventuali segnalazioni pervenute dagli azionisti;
H. le nomine di membri dei Comitati Consiliari di UniCredit, su
proposta del Presidente.
Il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination ha altresì
il compito di esprimere un parere in merito alla compatibilità con
la carica di amministratore di UniCredit della sua assunzione di un
incarico di amministrazione, direzione o controllo in una società
bancaria, assicurativa o finanziaria, nonché in caso di superamento
del limite al numero massimo di incarichi individuati dal Consiglio di
Amministrazione stesso.
Comitato Remunerazione
Il Comitato Remunerazione è composto di 7 membri non esecutivi,
la maggioranza dei quali indipendenti. Sono membri di diritto il
Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Vice Presidente
Vicario. Gli altri membri devono essere scelti secondo le migliori
competenze e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente del
Comitato è il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni
del Comitato è, generalmente, quadrimestrale ovvero ogni volta
che sia necessario discutere argomenti rientranti nella sua sfera di
competenza. La convocazione delle riunioni del Comitato avviene ad
opera del Presidente.
Nel corso del 2009 il Comitato Remunerazione si è riunito 7 volte.
Competenze
Il Comitato ha funzioni propositive e consultive. In particolare, il
Comitato Remunerazione fornisce pareri al Consiglio - in ordine
alle proposte formulate dall’Amministratore Delegato al Consiglio
medesimo - riguardanti:
A. la remunerazione degli amministratori di UniCredit aventi
specifici incarichi, con particolare riguardo alla remunerazione
dell’Amministratore Delegato;
B. la remunerazione del Direttore Generale di UniCredit, nel caso in
cui questi sia anche Amministratore Delegato;
C. la struttura retributiva dei membri del CEO Office;
D. la policy di remunerazione dei membri del Management
Committee (Senior Executive Vice President), del Group
Management Team (Executive Vice President), del Leadership
Team (Senior Vice President) e dei Responsabili di Direzione in
diretto riporto all’Amministratore Delegato;
E. l’approvazione dei piani di incentivazione di Gruppo basati su
strumenti finanziari;
F. la policy di remunerazione degli esponenti aziendali (membri dei
Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei Supervisory
Board delle Società del Gruppo).
Nei casi previsti alle lettere A) e B) le proposte sulle quali il Comitato
sarà chiamato ad esprimersi verranno formulate dal Presidente.
I membri del Comitato per i quali quest’ultimo sia chiamato
ad esprimersi sulla remunerazione spettante in forza dei loro
specifici incarichi non parteciperanno alle riunioni riguardanti la
determinazione della proposta riguardante detta remunerazione.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 109
Corporate Governance
La struttura di Governance (SEGUE)
Status e attività dei Consiglieri
Consiglio di Amministrazione
LISTA
CARICA
COMPONENTI
Presidente
Vice Presidente Vicario
Vice Presidente
Vice Presidente
Vice Presidente
Amministratore Delegato
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
IN CARICA DAL
IN CARICA FINO A
Rampl Dieter
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Castelletti Luigi
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Bengdara Farhat Omar
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Calandra Buonaura Vincenzo
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Palenzona Fabrizio
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Profumo Alessandro
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Belluzzi Giovanni
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Bischoff Manfred
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Cucchiani Enrico Tommaso
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Fontanesi Donato
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Giacomin Francesco
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Gnudi Piero
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Kadrnoska Friedrich
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Li Calzi Marianna
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Ligresti Salvatore
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Maramotti Luigi
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Marocco Antonio Maria
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Pesenti Carlo
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Reichlin Lucrezia
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Schinzler Hans Jürgen
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Waigel Theodor
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Wyand Anthony
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Zwickl Franz
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Amministratori cessati durante l’Esercizio di riferimento
Vice Presidente Vicario
Gutty Gianfranco
11 gennaio 2006 #
29 aprile 2009
Vice Presidente
Bellei Franco
11 gennaio 2006 #
29 aprile 2009
Vice Presidente
Libonati Berardino
3 agosto 2007 ##
29 aprile 2009
Amministratore
Kley Max Dietrich
11 gennaio 2006 #
29 aprile 2009
Amministratore
von Bomhard Nikolaus
11 gennaio 2006 #
29 aprile 2009
Indicare quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 0,5%
N. riunioni svolte durante
l’Esercizio di riferimento
CDA: 12
CCI&R: 12
CR: 7
LM
Lm
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
CCGHRN: 10
CPS: 9
NOTE:
* In questa colonna viene indicata la percentuale di partecipazione degli Amministratori alle riunioni rispettivamente del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati (n. presenze / n. di riunioni svolte durante
l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato nel corso dell’Esercizio)
** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie,
assicurative o di rilevanti dimensioni. Alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è allegato l’elenco di tali società con riferimento a ciascun Consigliere, precisando se la società in cui è
ricoperto l’incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l’Emittente.
*** In questa colonna è indicata l’appartenenza del componente del Consiglio di Amministrazione al Comitato, con l’indicazione della carica ricoperta (P = Presidente; M = Membro)
(1) carica ricoperta per l’intero Esercizio.
(2) carica ricoperta fino al 29 aprile 2009.
(3) carica ricoperta dal 29 aprile 2009.
(4) carica ricoperta dal 12 maggio 2009.
(5) numero di posizioni variato nel corso dell’esercizio 2009.
(6) numero di posizioni variato nel corso dell’esercizio 2009 e successivamente alla chiusura dell’esercizio.
# Nominato dall’Assemblea dei Soci del 16 dicembre 2005 e in carica dall’11 gennaio 2006.
## Cooptato in data 3 agosto 2007 e nominato dall’Assemblea dei Soci dell’8 maggio 2008.
- Il Consiglio di amministrazione di UniCredit nella seduta del 29 aprile 2009 ha provveduto alla nomina dei componenti il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination e nella successiva seduta del 12
maggio 2009, tenuto conto del parere espresso da tale Comitato, ha provveduto alla nomina dei componenti dei Comitati Permanente Strategico, Remunerazione e Controllo Interno & Rischi, incrementando per
quest’ultimo il numero dei suoi membri da 5 a 7.
LEGENDA
LM Componente del Consiglio di Amministrazione eletto dalla lista che ha ottenuto la maggioranza relativa di voti assembleari
Lm Componente del Consiglio di Amministrazione eletto dalla lista votata dalla minoranza
110 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
ESEC.
NON
ESEC.
X
X
X
X
X
INDIP. DA CODICE
SI
X
X
X
X
X
SI
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
INDIP. DA TUF
NO
X
X
NO
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
COMITATO
CONTROLLO INTERNO
NUMERO
& RISCHI
ALTRI
INCARICHI
%*
**
***
*
100%
87,50%
50%
100%
100%
100%
100%
83,33%
41,67%
91,67%
100%
91,67%
100%
100%
66,67%
100%
100%
66,67%
75%
91,67%
50%
91,67%
91,67%
100%
100%
100%
0%
50%
91,67%
100%
1 (5)
3
1 (5)
8
5 (6)
15
2
-2 (5)
7 (5)
-4
7
3
6
-2
2 (5)
3 (5)
7 (5)
M (1)
M (4)
----M (4)
------M (1)
----M (4)
--P (1)
M (1)
-1
4
5
2
M (2)
-----
100%
3
-1
100%
100%
100%
91,67%
91,67%
COMITATO REMUN.
COMITATO PERM.
STRATEGICO
COMITATO CGHRN
***
*
***
*
***
*
P (1)
M (4)
--M (2)
---M (4)
--M (4)
M (4)
----M (1)
-M (4)
----
100%
100%
P (1)
M (3)
-M (1)
M (3)
M (1)
----M (1)
-M (2)
--M (1)
--------
100%
100%
P (1)
M (4)
M (4)
M (4)
M (1)
M (1)
-M (1)
-------M (1)
---M (1)
-M (1)
--
100%
100%
16,67%
100%
100%
100%
M (2)
M (2)
M (2)
---
100%
100%
100%
M (2)
M (2)
M (2)
M (2)
--
100%
80%
60%
100%
57,14%
60%
50%
100%
50%
100%
M (2)
-----
100%
83,33%
100%
100%
100%
100%
100%
88,89%
100%
77,78%
77,78%
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 111
Corporate Governance
La struttura di Governance (SEGUE)
Collegio Sindacale
L’Assemblea Ordinaria nomina 5 Sindaci Effettivi e 2 Supplenti.
I Sindaci Effettivi ed i Supplenti sono rieleggibili.
I Sindaci devono essere in possesso dei requisiti di onorabilità,
professionalità e indipendenza previsti dalla legge e possono assumere
incarichi di amministrazione e controllo presso altre società nei limiti
stabiliti dalle disposizioni, anche regolamentari, vigenti.
La nomina dei componenti effettivi e supplenti del Collegio Sindacale
avviene sulla base di liste ai sensi dello Statuto della Società ed
in conformità alle vigenti disposizioni normative. Il Presidente del
Collegio Sindacale è nominato dall’Assemblea tra i Sindaci Effettivi
eletti dalla lista presentata dai soci di minoranza che ha ottenuto il
maggior numero di voti.
Il Collegio Sindacale nominato dall’Assemblea dei Soci del maggio
2007 ed in carica sino alla prossima Assemblea chiamata ad
approvare il bilancio relativo all’esercizio 2009 è composto dai Signori
Giorgio Loli (Presidente), Gian Luigi Francardo, Siegfried Mayr, Aldo
Milanese e Vincenzo Nicastro (Sindaci Effettivi). Sono Sindaci Supplenti
i Signori Massimo Livatino e Giuseppe Verrascina.
La durata del loro mandato è fissata in 3 esercizi e scadono alla data
dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al
terzo esercizio della carica.
Collegio Sindacale
LISTA
CARICA
COMPONENTI
Presidente
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
Sindaco Supplente
Sindaco Supplente
Loli Giorgio
Francardo Gian Luigi
Mayr Siegfried
Milanese Aldo
Nicastro Vincenzo
Livatino Massimo
Verrascina Giuseppe
--
--
IN CARICA
DAL
IN CARICA
FINO A
LM
INDIP. DA CODICE
Lm
SI
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
Sindaci cessati durante l’Esercizio di riferimento
-----
X
X
X
X
X
----
NO
--
ALTRI
% INCARICHI
*
**
100%
79,17%
87,50%
70,83%
87,50%
16
4
-14
10
--
--
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 0,5%.
Numero riunioni svolte durante l’Esercizio di riferimento: 24.
NOTE
* In questa colonna viene indicata la percentuale di partecipazione dei Sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (n. presenze / n. di riunioni svolte durante l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato nel
corso dell’Esercizio)
** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell’art. 148-bis del TUF. L’elenco completo degli incarichi è allegato, ai sensi
dell’art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob, alla relazione sull’attività di vigilanza, redatta dai sindaci ai sensi dell’articolo 153, comma 1, del TUF.
LEGENDA
LM Componente del Collegio Sindacale eletto dalla lista votata dalla maggioranza.
Lm Componente del Collegio Sindacale eletto dalla lista votata da una minoranza.
112 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Maggiori Azionisti
Sulla base delle risultanze del libro soci, i maggiori azionisti (titolari di quote di possesso superiori al 2%) di UniCredit al 31 dicembre 2009
sono i seguenti:
DICHIARANTE
AZIONISTA DIRETTO
Mediobanca S.p.A. 1
Fondazione Cassa di Risparmio
Verona, Vicenza, Belluno e Ancona
Central Bank of Libya
Mediobanca S.p.A.
Fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza,
Belluno e Ancona
BlackRock Investment Management (UK) Limited
Carimonte Holding S.p.A.
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
Allianz SE
QUOTA % SU
CAPITALE ORDINARIO
QUOTA % SU
CAPITALE VOTANTE
5,916%
5,916%
5,727%
4,345%
3,816%
0,529%
3,803%
3,155%
3,150%
2,056%
1,194%
0,729%
0,046%
0,029%
0,021%
0,016%
0,013%
0,004%
0,002%
0,002%
0,001%
5,727%
4,345%
3,816%
0,529%
3,803%
3,155%
3,150%
2,056%
1,194%
0,729%
0,046%
0,029%
0,021%
0,016%
0,013%
0,004%
0,002%
0,002%
0,001%
Central Bank of Libya
Lybian Foreign Bank
BlackRock Investment Management (UK) Limited
Carimonte Holding S.p.A.
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
Allianz S.p.A.
Allianz Finance IV Luxembourg SARL
Assurances Generales de France VIE SA
RB Vita S.p.A.
Darta Saving Life Assurance Limited
Assurances Generales de France IART SA
Antoniana Veneta Popolare Vita S.p.A.
Allianz Belgium Insurance SA
Allianz Life Luxembourg SA
Arcalis SA
Generation VIE SA
1. di cui 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore UniCredit S.p.A.; 5,775%. Il diritto di voto su tali azioni è sospeso.
CAPITALE SOCIALE (ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2009)
Totale azioni
Azioni ordinarie
Azioni di risparmio
AZIONI
EURO
16.779.739.028
16.755.500.045
24.238.983
8.389.869.514,00
8.377.750.022,50
12.119.491,50
Diritto di intervento in Assemblea
Possono partecipare all’Assemblea i titolari di azioni ordinarie i
quali producano copia della comunicazione inviata alla Società
dall’intermediario che tiene i relativi conti, almeno due giorni prima di
quello fissato per la prima convocazione dell’Assemblea. L’avviso di
convocazione può prevedere che il predetto anticipo di due giorni sia
riferito anche ad eventuali successive convocazioni.
Coloro che hanno diritto di partecipare all’Assemblea possono farsi
rappresentare da terzi anche non Soci, nel rispetto di quanto previsto
dall’art. 13 dello Statuto, dall’art. 2372 del Codice Civile e dalla
normativa vigente.
I diritti degli azionisti sono chiaramente indicati dalla legge italiana e
dallo Statuto Sociale.
UniCredit ha sempre incoraggiato i propri azionisti all’esercizio
dei diritti partecipativi e di voto agli stessi spettanti nelle
Assemblee: anche a tal fine ha adottato da tempo un Regolamento
Assembleare volto a disciplinare il regolare svolgimento delle
sedute assembleari.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 113
Corporate Governance
Il Management Committee
1 ALESSANDRO PROFUMO
MO
CEO
2 SERGIO ERMOTTI
Deputy CEO
Head of CIB & PB SBA
3 PAOLO FIORENTINO
Deputy CEO
Head of GBS SBA
4 ROBERTO NICASTRO
1
Deputy CEO
Head of Retail SBA
2
5 NADINE FARUQUE
5
4
3
6
General Counsel & Group
Compliance Officer
6 FEDERICO GHIZZONI
Head of Cee Banking
Operations
KARL GUHA 7
Chief Risk Officer
MARINA NATALE 8
Chief Financial Officer
RINO PIAZZOLLA 9
Head of Human
Resources
HELMUT BERNKOPF 10
Head of CIB
Network Austria
7
8
12
11
10
9
MARCO BOLGIANI 11
Head of Global Transaction
Banking - GTB
BERNHARD BRINKER 12
Head of Financial
Institutions Group - FIG
13 PETER BUSCHBECK
Head of Retail
Germany & Austria
14 PAOLO CEDERLE
Head of Group ICT
& Operations
15 WILLIBALD CERNKO
Country Chairman
Austria
16 RAFFAELE CICALA
Head of Household
Financing
13
14
17 LUTZ DIEDERICHS
Head of CIB Network
Germany
18 ALESSANDRO FOTI
Head of Asset Gathering
114 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
15
16
17
18
FREDERIK GEERTMAN 19
Head of Global Retail
Marketing & Segments
FRANCESCO GIORDANO 20
Head of CIB Srategy
& Marketing
MIKE HAMMOND 21
Co-Head of Markets
ANDRZEJ KOPYRSKI 22
19
22
21
20
Head of CIB Network
Poland
24
23
ALICJA KORNASIEWICZ 23
Country Chairman
Poland
CARMINE LAMANDA 24
Head of Institutional &
Regulatory Strategic Advisory
25 TJ LIM
Co-Head of Markets
26 ANTONELLA MASSARI
Head of Group Identity
& Communications
27 MASSIMILIANO MOI
Head of Leasing
28 VITTORIO OGLIENGO
Head of Financing
& Advisory
25
29 PIERGIORGIO PELUSO
27
26
Head of CIB Network
Italy
29
28
30
30 GABRIELE PICCINI
Head of Retail Italy Network
GRZEGORZ PIWOWAR 31
Head of Retail
Poland Network
PAOLO TRIPODI 32
Head of Group
Organization & Logistics
THEODOR WEIMER 33
Country Chairman
Germany
ANDREAS WÖLFER 34
31
Head of Private Banking
32
33
34
35
ROGER YATES 35
Head of Asset Management
H
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 115
Corporate Governance
Group Management Team
Elenco degli altri membri del Group Management Team*
SENIOR EXECUTIVE
VICE PRESIDENT
Fausto Galmarini
Chief Executive Officer UniCredit
Factoring
Alberto Naef
General Manager UniCredit Credit
Management Bank
CORPORATE CENTER / COMPETENCE
LINES
Ranieri de Marchis
Head of Internal Audit
Luca Lorenzi
General Manager UniCredit Leasing
Laura Stefania Penna
Head of Management Consultancy
Edoardo Spezzotti
Vice Chairman Corporate and Investment
Banking New York
Monica Poggio
Head of Corporate Culture
EXECUTIVE
VICE PRESIDENT
RETAIL STRATEGIC
BUSINESS AREA
Roberto Bertola
Chief Executive Officer
Banco di Sicilia
Alessandro Cataldo
General Manager
UniCredit Banca di Roma
Giovanni Chelo
Chief Executive Officer UniCredit
Banca di Roma
Giovanni Forestiero
Head of Direzione Commerciale
Lombardia Est
Rainer Hauser
Head of Retail Division UniCredit Bank
Austria
Alessandro La Porta
Head of Territorial Relations
Rodolfo Ortolani
General Manager UniCredit Banca
Franco Ravaglia
General Manager Finecobank
Francesco Signoretti
Head of Global Retail CRM and
Multichannel Banking
CORPORATE, INVESTMENT
BANKING & PRIVATE BANKING
STRATEGIC BUSINESS AREA
Jurgen Dennert
Head of Corporate Treasury Sales
Juergen Danzmayr
Head of Private Banking Network Austria
and Head of Private Banking Division
UniCredit Bank Austria
Steffen Marquardt
Head of Private Banking Network
Germany and Head of
Wealth Management Division
UniCredit Bank AG
Dario Prunotto
Head of Private Banking Network Italy
and Chief Executive
Officer UniCredit Private Banking
Giuseppe Di Sisto
Top Clients Management UniCredit
Private Banking
Robert Zadrazil
Chief Executive Officer Schoellerbank AG
GBS STRATEGIC BUSINESS AREA EXECUTIVE VICE PRESIDENT
Tiziana Bernardi
Head of Lifelong Learning Center
Marcello Berni
Head of Media Relations and Executive
Communications
Dino Crivellari
Chief Executive Officer UniCredit Credit
Management Bank
Massimo Schiattarella
Chief Executive Officer UniCredit Global
Information Services
Marian Wazynski
Head of Logistics & Procurement
Bank Pekao
ASSET MANAGEMENT
Dan Kingsbury
Head of US and Chief Executive
Officer Pioneer Investment
Management USA
Werner Kretschmer
Co-Head of UCG Retail Business and
Chief Executive Officer - Pioneer
Investment Austria
Giordano Lombardo
Deputy Chief Executive Officer Pioneer
Global
Asset Management
Sandro Pierri
Co-Head of UCG Retail Business
and Chief Executive Officer Pioneer
Investment Management
Marco Pirondini
Global Chief Investment Officer
Paul Price
Global Head of Institutional Sales
Lissimahos Hatzidimoulas
Chief Executive Officer UniCredit
Business Partner
CENTRAL EASTERN EUROPE
Mikhail Alekseev
Chief Executive Officer - Russia
Heinz Laber
Head of GBS UniCredit Bank AG
Jozef Barta
Chief Executive Officer - Slovakia
Massimo Milanta
Head of ICT Governance and Strategy
and Chief Executive Officer UniCredit
Global Information Services
Andrea Casini
Chief Operating Officer - Bulgaria
116 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Alessandro Decio
Executive Director and Deputy CEO Turkey
Karl Limmer
Head of Audit Management UniCredit
Bank AG
Levon Hampartzoumian
Chief Executive Officer - Bulgaria
CFO
Mirko Bianchi
Head of Group Finance
Paolo Iannone
Chief Operating Officer - Czech Republik
Jiri Kunert
Chief Executive Officer - Czech Republik
Franjo Lukovic
Chief Executive Officer - Croatia
Gianni Papa
General Manager - Ukraine
Mihaly Patai
Chief Executive Officer - Hungary
Alexander Picker
Chief Executive Officer - Kazakstan
Klaus Priverschek
Chief Executive Officer - Serbia
Rasvan Radu
Chief Executive Officer - Romania
Boris Tymonkin
Chief Executive Officer - Ukraine
Patrizio Braccioni
Head of Tax Affairs and Shareholding
Simone Mario Concetti
Head of Group Investor Relations
Anna Simioni
Head of Corporate Learning
Rolf Friedhofen
Chief Financial Officer UniCredit Bank AG
Doris Tomanek
Head of HR Austria & CEE UniCredit
Bank Austria
Marco Iannaccone
Chief Financial Officer Bank Pekao
Oreste Massolini
Head of Retail Planning and Controlling
Arcangelo M. Vassallo
Head of Accounting
Guglielmo Zadra
Head of Planning, Control & Capital
Management
Pasquale Giamboi
Poland’s Markets Business Advisory
Staff
Diego Biondo
Chief Risk Officer Bank Pekao
Piercandido Vaisitti
Head of HR Division Bank Pekao
LEGAL & COMPLIANCE
Mark Bailham
Head of Global Compliance
Chiara Burberi
Legal & Compliance
Carlo Vivaldi
Chief Financial Officer UniCredit
Bank Austria
CRO
Giovanni Albanese
Head of Retail Risks
Carlo Marini
Head of CEE Corporate and Investment
Banking
UniCredit Bank Austria
Luigi Luciani
Head of Executive Development
and Compensation
Oliver Maassen
Head of HR Germany
UniCredit Bank AG
Graziano Cameli
Head of CEE Retail UniCredit Bank
Austria
Luigi Lovaglio
General Manager Bank Pekao
Michael Hinssen
Head of HR CIB
Andreas Frueh
Head of Compliance, Legal and
Corporate
Affairs UniCredit Bank AG
Secondino Natale
Head of Group Corporate
Bodies Office
MANAGEMENT
COMMITTEE STAFF
Niccolò Ubertalli
Head of Management Committee Staff
Juergen Kullnig
Head of CIB Credit Risk
John Spillane
Head of CIB and PB Risks
Andrea Varese
Chief Risk Officer UniCredit Bank AG
CORPORATE CENTER /
COMPETENCE LINES
Stephan Winkelmeier
Chief Risk Officer UniCredit Bank Austria
and Head of CEE Risks
AUDIT
Giorgio Ebreo
Chief Executive Officer UniCredit Audit
HR
Paolo Cornetta
Head of HR Retail
* dati al 1° marzo 2010
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 117
Galyna Gerega,
Epicenter K - Ltd
Cliente Corporate Banking – Ucraina
razie ad una gestione
«effiGciente,
un personale
competente, servizi bancari
di alta qualità e soprattutto
alla tempestiva concessione
di un prestito alla nostra
società, UniCredit Group,
rappresentato localmente
da Ukrsotsbank, ha offerto
un sostanziale contributo
allo sviluppo della nostra
catena nazionale di
ipermercati dedicati a
forniture per l’edilizia
e per la casa, Epicenter K.»
È facile con
UniCredit.
Bilancio Consolidato
Schemi di Bilancio Consolidato
Stato Patrimoniale
Conto Economico
Prospetto della redditività complessiva
Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto
Rendiconto finanziario
121
122
124
125
126
128
Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
Parte D - Redditività consolidata complessiva
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura
Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti
imprese o rami d’azienda
Parte H - Operazioni con parti correlate
Parte I - Accordi di pagamento basati
su propri strumenti patrimoniali
Parte L - Informativa di settore
131
133
191
245
265
Allegati
269
409
417
421
425
431
437
Avvertenze
Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali:
• linea (-) quando il fenomeno non esiste;
• due punti (..) o (n.s.) quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa
dell’ordine minimo considerato o risultano comunque non significativi;
• n.d. quando il dato non è disponibile.
• Segno “X”: quando la voce non è da valorizzare (conformemente alle istruzioni della Banca d’Italia)
Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 119
Schemi di Bilancio Consolidato
Stato Patrimoniale
Conto Economico
Prospetto della redditività complessiva
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
122
124
125
126
128
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 121
Bilancio Consolidato I Schemi di Bilancio Consolidato
Stato Patrimoniale
(migliaia di €)
Stato Patrimoniale Consolidato
CONSISTENZE AL
VOCI DELL’ATTIVO
10. Cassa e disponibilità liquide
31.12.2009
31.12.2008
11.986.797
7.652.446
133.894.101
204.889.888
30. Attività finanziarie valutate al fair value
15.019.685
15.635.822
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
34.723.955
28.700.290
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
10.662.472
16.882.450
60. Crediti verso banche
78.269.437
80.826.952
70. Crediti verso clientela
564.986.015
612.480.413
80. Derivati di copertura
11.662.110
7.050.815
2.123.451
1.659.560
3.866.437
4.003.082
195
234
120. Attività materiali
12.089.351
11.935.451
130. Attività Immateriali
25.822.597
26.481.917
di cui: avviamento
20.490.534
20.888.714
12.577.082
12.391.879
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
100. Partecipazioni
110. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
140. Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
2.415.786
1.927.915
10.161.296
10.463.964
622.297
1.030.338
160. Altre attività
10.453.689
13.990.012
Totale dell’attivo
928.759.671
1.045.611.549
122 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(migliaia di €)
Stato Patrimoniale Consolidato
CONSISTENZE AL
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
31.12.2009
31.12.2008
10. Debiti verso banche
106.800.152
177.676.704
20. Debiti verso clientela
381.623.290
388.830.766
30. Titoli in circolazione
214.772.877
202.458.800
40. Passività finanziarie di negoziazione
114.045.215
165.335.178
50. Passività finanziarie valutate al fair value
1.612.475
1.659.144
60. Derivati di copertura
9.918.947
7.751.270
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
2.759.960
1.572.065
80. Passività fiscali
6.451.072
8.229.156
a) correnti
1.987.780
2.827.262
b) differite
4.463.292
5.401.894
311.315
536.729
18.110.367
23.701.333
1.317.523
1.415.023
90. Passività associate ad attività in via di dismissione
100. Altre passività
110. Trattamento di fine rapporto del personale
120. Fondi per rischi e oneri
7.982.431
8.048.556
a) quiescenza e obblighi simili
4.590.628
4.553.022
b) altri fondi
3.391.803
3.495.534
162.135
156.433
140. Riserve da valutazione
(1.249.514)
(1.740.435)
170. Riserve
14.271.165
11.978.805
180. Sovrapprezzi di emissione
36.581.540
34.070.282
8.389.870
6.684.287
(5.714)
(5.993)
130. Riserve tecniche
190. Capitale
200. Azioni proprie (-)
210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)
3.202.240
3.241.658
220. Utile (Perdita) d’esercizio (+/-)
1.702.325
4.011.788
928.759.671
1.045.611.549
Totale del passivo e del patrimonio netto
Nota:
I valori al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati per effetto della riclassifica delle differenze di cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture), trasferite dalla voce 170
“Riserve” alla voce 140 “Riserva di valutazione”.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 123
Bilancio Consolidato I Schemi di Bilancio Consolidato
Conto Economico
(migliaia di €)
Conto Economico Consolidato
ESERCIZIO
VOCI
10. Interessi attivi e proventi assimilati
20. Interessi passivi e oneri assimilati
30. Margine di interesse
40. Commissioni attive
50. Commissioni passive
60. Commissioni nette
70. Dividendi e proventi simili
80. Risultato netto dell’attività di negoziazione
90. Risultato netto dell’attività di copertura
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
120. Margine di intermediazione
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
140. Risultato netto della gestione finanziaria
150. Premi netti
160. Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
170. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
180. Spese amministrative:
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
200. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
220. Altri oneri/proventi di gestione
230. Costi operativi
240. Utili (Perdite) delle partecipazioni
250. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
260. Rettifiche di valore dell’avviamento
270. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
290. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
300. Utile (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte
310. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
320. Utile (Perdita) d’esercizio
330. Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza dei terzi
340. Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza della capogruppo
Utile per azione (euro)
Utile per azione diluito (euro)
2009
2008
34.745.987
(17.712.471)
17.033.516
9.548.478
(1.767.925)
7.780.553
573.644
1.282.864
23.761
411.490
81.483
194.845
6.325
128.837
(31.391)
27.074.437
(8.933.716)
(8.152.152)
(629.592)
(6.497)
(145.475)
18.140.721
87.352
(80.025)
18.148.048
(14.760.930)
(9.344.481)
(5.416.449)
(606.817)
(866.912)
(651.104)
841.143
(16.044.620)
84.005
(38.491)
773.985
2.922.927
(888.307)
2.034.620
2.034.620
(332.295)
1.702.325
54.112.514
(36.068.639)
18.043.875
11.124.905
(2.032.201)
9.092.704
1.665.940
(2.522.142)
16.685
198.135
(6.737)
169.603
(236)
35.505
(349.957)
26.145.240
(4.666.603)
(3.581.953)
(904.370)
(76.593)
(103.687)
21.478.637
111.745
(86.187)
21.504.195
(16.084.024)
(10.025.362)
(6.058.662)
(254.425)
(818.577)
(714.554)
995.232
(16.876.348)
415.912
(84.302)
(750.000)
785.279
4.994.736
(465.434)
4.529.302
4.529.302
(517.514)
4.011.788
0,099
0,099
0,256
0,256
Note:
Con riferimento al calcolo dell’”utile per azione” si riportano di seguito i principali elementi di dettaglio utilizzati, vedi anche “Nota integrativa” Parte C “Informazioni sul conto economico” Sezione 24.
L’utile netto dell’esercizio 2009 pari a 1.702.325 si riduce di 131.078 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes.
Il numero medio azioni in circolazione è al netto del numero medio delle azioni proprie (e, per il solo 2009, delle 967.564.061 azioni detenute a titolo di usufrutto), ed incrementato del numero di azioni rivenienti
dall’aumento di capitale gratuito ai sensi dell’art. 2442 cod. civ. deliberato dall’Assemblea
Straordinaria tenutasi il 29 aprile 2009. Il numero medio di azioni in circolazione deve essere incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito come se esso fosse avvenuto all’inizio del primo
periodo oggetto di presentazione (IAS 33, § 28).
124 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Prospetto della redditività complessiva
(migliaia di €)
Prospetto della redditività consolidata complessiva
ESERCIZIO
2009
2008
2.034.620
4.529.302
787.168
(2.617.968)
30. Attività materiali
-
-
40. Attività immateriali
-
-
50. Copertura di investimenti esteri
-
-
154.386
1.046.218
(471.662)
(1.883.281)
80. Attività non correnti in via di dismissione
-
-
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
-
-
(4.186)
(45.233)
465.706
(3.500.264)
120. Redditività complessiva (10+110)
2.500.326
1.029.038
130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
(341.464)
(309.799)
140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo
2.158.862
719.239
VOCI
10. Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita
60. Copertura dei flussi finanziari
70. Differenze di cambio
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
La “redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi” (voce 130) risulta diversa dall”utile del periodo di pertinenza di terzi” (voce 330 del conto economico consolidato) per effetto delle “Altre componenti
reddituali al netto delle imposte” di pertinenza degli stessi.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 125
Bilancio Consolidato I Schemi di Bilancio Consolidato
Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto
I prospetti delle variazioni del Patrimonio netto consolidato include la quota di pertinenza sia del Gruppo sia di Terzi.
(migliaia di €)
Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto consolidato
VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO
Capitale:
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
Sovrapprezzi di
emissione
Riserve:
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
Azioni proprie
Utile (Perdita) di
esercizio
Patrimonio netto
del gruppo
Patrimonio netto
di terzi
PATRIMONIO NETTO
AL 31.12.2009
REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
ESERCIZIO 2009
STOCK OPTIONS1
DERIVATI SU PROPRIE AZIONI
VARIAZIONE STRUMENTI
DI CAPITALE
EMISSIONE NUOVE AZIONI
ACQUISTO AZIONI PROPRIE
DISTRIBUZIONE
STRAORDINARIA DIVIDENDI
OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO
VARIAZIONI DI RISERVE
DIVIDENDI E ALTRE
DESTINAZIONI
RISERVE
ESISTENZE AL 1.1.2009
MODIFICA SALDI APERTURA
ESISTENZE AL 31.12.2008
ALLOCAZIONE RISULTATO
ESERCIZIO PRECEDENTE
7.171.634
10.853
7.171.634
10.853
(122.227)
1.704.316
1.267
8.753.723
12.120
35.912.277
35.912.277
(79.360)
2.511.258
38.344.175
8.504.233
3.984.183
(1.865.765)
(6.325)
8.504.233
3.984.183
(1.865.765)
(6.325)
4.435.051
(451.234)
(1.219.470)
(198.373)
4.529.302
4.529.302
(4.435.051)
(94.251)
56.982
41.980
306
465.706
11.268.580
3.842.792
(1.358.079)
(6.019)
2.034.620
2.034.620
54.998.734
-
54.998.734
-
(7.067)
(316.837)
2.798.998
-
-
-
-
56.982
2.158.862
59.689.672
3.241.658
-
3.241.658
-
(87.184)
(293.698)
-
-
-
-
-
-
341.464
3.202.240
1. rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Restricted Share.
Le esistenze iniziali al 31 dicembre 2008 differiscono da quelle pubblicate nel bilancio al 31 dicembre 2008 per effetto della riclassifica delle differenze di cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate,
collegate o joint venture).
Capitale
Sovrapprezzi di emissione
Riserve:
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio
Patrimonio netto
126 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
DEL GRUPPO:
DI TERZI:
TOTALE
8.389.870
36.581.540
375.973
1.762.635
8.765.843
38.344.175
10.547.114
3.724.051
(1.249.514)
(5.714)
1.702.325
59.689.672
721.466
118.741
(108.565)
(305)
332.295
3.202.240
11.268.580
3.842.792
(1.358.079)
(6.019)
2.034.620
62.891.912
(migliaia di €)
Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto consolidato
VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO
Capitale:
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
Sovrapprezzi di
emissione
Riserve:
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
Azioni proprie
Utile (Perdita) di
esercizio
Patrimonio netto del
gruppo
Patrimonio netto di
terzi
7.605.500
10.853
7.605.500
10.853
35.549.903
35.549.903
9.581.792
2.386.546
1.007.410
(363.315)
21.685
(500.046)
515.229
6.618.225
(435.470)
4.605.141
(1.786.311)
6.618.225
(4.605.141)
(2.013.084)
(3.332.544)
1.883.134
111.860
1.014
PATRIMONIO NETTO
AL 31.12.2008
REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
ESERCIZIO 2008
STOCK OPTIONS1
DERIVATI SU PROPRIE AZIONI
VARIAZIONE STRUMENTI DI
CAPITALE
ACQUISTO AZIONI PROPRIE
EMISSIONE NUOVE AZIONI
1.604
6.398
9.603.477
1.886.500
1.522.639
(363.315)
DISTRIBUZIONE
STRAORDINARIA DIVIDENDI
OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO
VARIAZIONI DI RISERVE
DIVIDENDI E ALTRE
DESTINAZIONI
RISERVE
ESISTENZE AL 1.1.2008
MODIFICA SALDI APERTURA2
ESISTENZE AL 31.12.2007
ALLOCAZIONE RISULTATO
ESERCIZIO PRECEDENTE
7.171.634
10.853
355.976
35.912.277
(585.530)
161.312
53.237
355.976
8.504.233
3.984.183
(3.500.264) (1.865.765)
(6.325)
4.529.302
4.529.302
57.652.735
36.868
57.689.603
-
(3.443.413)
(315.668)
8.002
287.734
-
-
- 53.237
719.239 54.998.734
4.744.179
-
4.744.179
-
(355.982)
(1.456.338)
-
-
-
-
-
309.799
-
3.241.658
1. rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Restricted Share.
2. La colonna “modifica saldi di apertura” risente della riclassificazione delle differenze cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture), trasferite dalla voce “Riserve” alla voce
“Riserva di valutazione” e della riclassificazione dell’interessenza in Mediobanca SpA dalla voce “Attività finanziarie disponibili per la vendita” alla voce “Partecipazioni”.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 127
Bilancio Consolidato I Schemi di Bilancio Consolidato
Rendiconto finanziario
Rendiconto Finanziario Consolidato (metodo indiretto)
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione
- risultato d’esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (+/-)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
- premi netti non incassati (-)
- altri proventi e oneri assicurativi non incassati (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di società controllate e di rami d’azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di società controllate e di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA /ASSORBITA NELL’ESERCIZIO
LEGENDA:
(+) generata;
(-) assorbita
128 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
12.033.445
1.702.325
(177.584)
(23.761)
7.821.457
1.556.507
466.522
3.176
(10.817)
481.821
213.799
111.477.328
72.254.689
1.019.387
(5.684.399)
1.517.802
39.705.891
2.663.958
(127.494.318)
(72.318.209)
(4.547.126)
10.921.841
(51.323.180)
(46.669)
(10.180.975)
(3.983.545)
10.646.198
4.011.788
1.205.978
(16.685)
3.012.576
2.367.433
617.243
2.971
(4.345)
(160.384)
(390.377)
(36.798.417)
(3.242.313)
(1.360.205)
(1.709.914)
17.523.068
(47.332.783)
(676.270)
32.658.475
18.093.010
5.173.161
(37.725.937)
51.988.395
(304.254)
(4.565.900)
6.506.256
12.280.943
70.904
89.678
10.571.734
1.138.777
15.725
394.125
(6.642.338)
(164.218)
(4.396.484)
(1.634.432)
(447.204)
5.638.605
10.463.504
706.048
222.652
6.719.820
662.702
169.037
1.983.245
(16.233.246)
(573.035)
(12.157.523)
(1.486.692)
(410.016)
(1.605.980)
(5.769.742)
2.798.998
(7.067)
2.791.931
4.446.991
(221.551)
(3.443.413)
(3.664.964)
(2.928.450)
Riconciliazione
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
Liquidità totale generata/assorbita nell’esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
7.652.446
4.446.991
(112.640)
11.986.797
11.072.942
(2.928.450)
(492.046)
7.652.446
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 129
Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
133
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
191
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
245
Parte D - Redditività consolidata complessiva
265
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle
relative politiche di copertura
269
Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato
409
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti
imprese o rami d’azienda
417
Parte H - Operazioni con parti correlate
421
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali
425
Parte L - Informativa di settore
431
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 131
Parte A - Politiche contabili
A.1 - Parte generale
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi
contabili internazionali
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento
Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento
del bilancio
Sezione 5 - Altri aspetti
134
164
164
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
166
A.3 - Informativa sul fair value
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
A.3.2 Gerarchia del fair value
A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss”
183
184
187
189
134
134
136
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 133
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
A.1 - Parte generale
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il presente Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2009 è redatto in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board
(IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell’Unione Europea
n. 1606/2002 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n.° 38, fino al 31 dicembre 2009 (si veda anche Sezione 5 - Altri aspetti).
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell’art. 154-ter del Testo Unico della Finanza
(TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d’Italia, di cui il citato decreto ha confermato i poteri già previsti dal D. Lgs. n.° 87/92, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società
finanziarie soggette a vigilanza, ha stabilito con la circolare n.° 262 del 22 dicembre 2005 gli schemi di bilancio e della nota integrativa. In data
18 novembre 2009 è stato inoltre emanato il 1° aggiornamento della stessa circolare che ha recepito le modifiche nel frattempo intervenute nei
principi contabili internazionali IAS/IFRS ed avvicinato maggiormente gli schemi di bilancio bancari a quelli di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in
sede europea (FINREP). In proposito, si vedano anche la Sezione 2 - Principi generali di redazione e la successiva Parte A2 relativa alle principali voci
di bilancio.
Sezione 2 - Principi generali di redazione
La redazione del bilancio consolidato è avvenuta, come detto sopra, in base ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea.
A livello interpretativo e di supporto nell’applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:
• Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements emanato dallo IASB nel 2001;
• Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall’IFRIC (International Financial
Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
• i documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria
Italiana (ABI).
Il bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva (introdotto a partire dal
giugno 2009 a seguito del recepimento del nuovo IAS 1 “Presentazione del Bilancio” da parte del Reg. CE 1274/2008), dal Prospetto delle Variazioni
del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario (elaborato applicando il metodo “indiretto”) e dalla Nota Integrativa e dagli Allegati ed è corredato della
Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione.
Inoltre, come ricordato nelle “Altre informazioni” della Relazione sulla gestione, la “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” è
disponibile nella sezione “Governance” del sito internet di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_governance_report.htm).
I documenti, ove non diversamente specificato, sono redatti in migliaia di euro.
Nella redazione del presente bilancio si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato
attuale, non sussistano incertezze circa la capacità dell’impresa di proseguire la propria attività in conformità a quanto previsto dal principio contabile
internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e
significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modifiche rispetto
all’esercizio precedente.
1° aggiornamento del 18 novembre 2009 Circolare Banca d’Italia 262/2005
Si segnala che, in applicazione del 1° aggiornamento della circolare Banca d’Italia 262/2005 sopra ricordato, sono stati effettuati i seguenti principali
interventi sugli Schemi di Bilancio e sulle Tabelle di Nota Integrativa:
Introduzione del Prospetto della redditività complessiva
Il Prospetto della redditività complessiva, previsto dal nuovo IAS 1 come sopra ricordato, partendo dall’utile (perdita) di periodo, espone le voci di ricavo
e di costo non rilevate nell’utile (perdita) di periodo in conformità ai principi contabili internazionali. A questo fine sono considerate le variazioni di
valore registrate nel periodo in contropartita delle riserve da valutazione (al netto delle imposte) e relative a: attività finanziarie disponibili per la vendita;
attività materiali; attività immateriali; coperture di investimenti esteri; coperture dei flussi finanziari; differenze di cambio; utili (perdite) attuariali su piani
a benefici definiti ai dipendenti.
Sono altresì incluse le rettifiche da riclassificazione, cioè gli importi riclassificati nell’utile (perdita) dell’esercizio corrente che sono già stati rilevati nel
prospetto della redditività complessiva del medesimo esercizio o di esercizi precedenti.
134 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Le variazioni di valore sopra elencate nei casi in cui si riferiscano ad attività non correnti in via di dismissione ed a partecipazioni valutate a patrimonio
netto sono evidenziate separatamente;
Inoltre, la Parte D della Nota Integrativa, in precedenza dedicata all’“Informativa di settore”, ha ora acquisito la denominazione di “Redditività
complessiva” contenendo per l’appunto il prospetto analitico della redditività complessiva.
L’ informativa di settore, a sua volta, è oggetto della nuova Parte L della Nota Integrativa;
Istituzione della nuova Parte A.3
È stata istituita la nuova Parte A.3 Informativa sul fair value che comprende la disclosure sugli strumenti finanziari oggetto di riclassificazione da un
portafoglio ad un altro, secondo le regole previste dallo IAS 39, e l’informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 7;
Eliminazione della disaggregazione in comparti operativi
È stata eliminata la sistematica disaggregazione dei dati consolidati in comparti operativi (gruppo bancario, società di assicurazione e altre imprese), il
cui dettaglio deve essere fornito solo quando significativo;
Riconduzione delle attività deteriorate e delle attività cedute non cancellate
Sono state eliminate dai portafogli delle attività finanziarie dell’attivo le specifiche sottovoci precedentemente previste per le “attività deteriorate” e le
“attività cedute non cancellate”.
I saldi al 31 dicembre 2008 relativi ad entrambe queste tipologie sono stati quindi riclassificati nelle pertinenti sottovoci di composizione merceologica
secondo le caratteristiche delle attività sottostanti.
Analogamente sono state eliminate dalle voci “Debiti verso banche” e “Debiti verso clientela” le sottovoci relative alle “passività a fronte di attività
cedute non cancellate dal bilancio”. I saldi al 31 dicembre 2008 di queste passività sono stati ricondotti alle sottovoci “altri debiti” ad eccezione delle
passività connesse con operazioni di pronti contro temine passivi, queste ultime ricondotte a voce propria.
Anche il conto economico è stato modificato analogamente, eliminando la sottovoce “attività finanziarie cedute non cancellate” dalla voce 10 “interessi
attivi” e la sottovoce “passività finanziarie a fronte di attività cedute non cancellate” dalla voce 20 “interessi passivi”. I saldi al 31 dicembre 2008 di tali
sottovoci sono stati quindi riclassificati nei pertinenti portafogli di classificazione;
Revisione dell’informativa sugli strumenti derivati
In Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura è stata riorganizzata l’informativa sugli strumenti derivati per avvicinarla
maggiormente agli schemi di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede europea (FINREP);
Rischi ed incertezze legati allíutilizzo di stime
In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli
importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri
fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente
desumibile da altre fonti.
In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio
consolidato al 31 dicembre 2009, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritti. Detti processi sono basati
in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati effettuati in
un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2009. Il processo valutativo è risultato particolarmente complesso in considerazione
del persistente contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato, da un lato, dalla volatilità dei parametri finanziari determinanti ai fini della
valutazione e, dall’altro, dal deterioramento della qualità del credito.
I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero
registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, talchè non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio.
Le stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene
effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel
periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 135
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento
Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2009.
Bilanci oggetto di consolidamento
Per la formazione del bilancio consolidato sono stati utilizzati:
• il progetto di bilancio al 31 dicembre 2009 della Capogruppo;
• i progetti di bilancio al 31 dicembre 2009 delle altre Società consolidate integralmente, con le eccezioni evidenziate al punto successivo,
opportunamente riclassificati ed adeguati per tener conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili
internazionali IAS/IFRS. Nel caso tali progetti non fossero stati ancora approvati alla data di formazione, sono state utilizzate le risultanze del quarto
trimestre approvate dai competenti organi con successiva verifica di corrispondenza con i correlati bilanci successivamente approvati;
• per il subgruppo Leasing, facente capo a UniCredit Leasing S.p.A. (società originata dalla fusione per incorporazione di UniCredit Global Leasing
S.p.A. in Locat S.p.A. in data 1 gennaio 2009):
- il progetto di bilancio di UniCredit Leasing S.p.A.;
- il subconsolidato della componente austriaca, comprendente UniCredit Leasing (Austria) GMBH (ex Bank Austria Creditanstalt Leasing GMBH) e le
sue controllate;
- il subconsolidato della componente CEE, comprendente tutte le controllate dirette e indirette della capogruppo UniCredit Leasing S.p.A. operanti
nella regione.
La conversione degli importi espressi in valuta estera avviene per lo stato patrimoniale al cambio di fine periodo; per il conto economico è invece
utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell’operazione.
I prospetti di bilancio e le note esplicative delle principali Società consolidate integralmente, predisposti secondo gli IAS/IFRS ai fini del bilancio
consolidato, sono soggetti a revisione contabile da parte di primarie Società di revisione.
Società controllate
Sono controllate quelle società nelle quali:
• si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti di voto di un’impresa a meno che, in casi
eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo;
• si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si ha:
- il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;
- il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell’entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto;
- il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e
la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo;
- il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario,
e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo.
L’esistenza e l’effetto di diritti di voto potenziali che siano effettivamente esercitabili o convertibili sono presi in considerazione all’atto di valutare se
una società ha il potere o meno di governare le politiche finanziarie e gestionali di un’altra impresa.
Tra le controllate sono comprese anche eventuali società a destinazione specifica (“special purpose entities”) che debbano essere incluse in virtù di
quanto previsto dal SIC 12.
Quest’ultimo, infatti, richiede di consolidare le special purpose entities per le quali, in concreto, la società mantiene la maggioranza dei rischi e benefici
derivanti dalle attività poste in essere oppure quelle su cui la società esercita il controllo. L’esistenza di una partecipazione nel capitale di queste
società a destinazione specifica non è rilevante a tale riguardo.
Pertanto il consolidamento delle società a destinazione specifica, in applicazione del SIC12, produce gli stessi effetti del consolidamento integrale. La
quota di pertinenza di terzi nelle società a destinazione specifica, consolidate in applicazione del SIC12, è riconosciuta come risultato di pertinenza di
terzi.
Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente o proporzionalmente, detenute dalla Capogruppo o dalle altre
società del Gruppo, è eliminato - a fronte dell’assunzione delle attività e passività delle partecipate - in contropartita della corrispondente frazione di
patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell’area
di consolidamento sono elisi integralmente o proporzionalmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
136 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una controllata
ceduta sono inclusi nel conto economico consolidato fino alla data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di avere il controllo della
partecipata. La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette alla stessa data, è rilevata nel conto
economico alla voce 270 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti” per le società oggetto di consolidamento integrale e proporzionale.
La quota di pertinenza di terzi è presentata nello stato patrimoniale alla voce 210. “Patrimonio di pertinenza di terzi”, separatamente dalle passività e
dal patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. Anche nel conto economico la quota di pertinenza di terzi è presentata separatamente alla voce 330.
“Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”.
Per le società che sono incluse per la prima volta nell’area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale
partecipazione, inclusivo degli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.
Società collegate
Una società collegata è un’impresa nella quale la partecipante esercita un’influenza notevole e che non è né una controllata né una joint-venture.
L’influenza notevole si presume quando la partecipante detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un’altra società.
Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. La partecipazione nelle società collegate include
l’avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l’acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate
è rilevata in conto economico alla voce 240. “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. L’eventuale distribuzione di dividendi viene portata a riduzione del
valore di iscrizione della partecipazione.
Se la quota di interessenza nelle perdite di una collegata eguaglia o supera il valore di iscrizione della partecipata, non sono rilevate ulteriori perdite, a
meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della collegata o siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.
I profitti non realizzati sulle transazioni fra il Gruppo e le sue collegate sono eliminati nella stessa percentuale della partecipazione del Gruppo agli utili
delle collegate stesse. Anche le perdite non realizzate sono eliminate, a meno che le transazioni effettuate diano evidenza di una perdita di valore delle
attività negoziate.
Le riserve da valutazione delle società collegate, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti (si veda precedente
Sezione 2 - Principi generali di redazione), sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
Joint ventures
Sono considerate società controllate congiuntamente (cd. joint venture) quelle partecipate nelle quali è contrattualmente stabilita la condivisione del
controllo con altri partecipanti; il controllo congiunto esiste solamente quando per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative alla società
è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Le partecipazioni in società controllate congiuntamente sono rilevate
secondo il metodo del consolidamento proporzionale.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 137
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
Nella tabella seguente sono elencate le società incluse nell’area di consolidamento.
Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
DENOMINAZIONE
1
2
A. IMPRESE
A.1 SOCIETÀ CONSOLIDATE INTEGRALMENTE
UNICREDIT SPA
A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. POTSDAMER
PLATZ BERLIN KG
ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
& CO. OBERBAUM CITY KG
ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
& CO. PARKKOLONNADEN KG
SEDE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
MONACO DI
BAVIERA
ISMANING
VIENNA
BAD HOMBURG
1
CAPOGRUPPO
GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM
POTSDAMER PLATZ (HAUS VATERLAND)
SIRIUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH
A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.
POTSDAMER PLATZ BERLIN KG
HVB IMMOBILIEN AG
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG
1
1
1
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG
UNICREDIT CAIB AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
52,72
100,00
100,00
75,02
VIENNA
PRAGA
ZAGABRIA
1
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
99,80
100,00
100,00
100,00
BUCAREST
SALISBURGO
GEORGE TOWN
DUBLINO
VIENNA
BUCAREST
1
1
1
4
1
1
18 ANTARES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
100,00
95,00
100,00
99,80
10,01
89,99
99,80
19 ARABELLA FINANCE LTD.
20 ARANY PENZUGYI LIZING ZRT.
21 ARGENTAURUS IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND
VERWALTUNGS GMBH
22 ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT
M.B.H.
23 ARRONDA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH
DUBLINO
BUDAPEST
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
4
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
HVB PROJEKT GMBH
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
RIGA
MILANO
BISHKEK
ROTTERDAM
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
3
4
5 ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
& CO. STUTTGART KRONPRINZSTRASSE KG
6 AGROB IMMOBILIEN AG
7 AI BETEILIGUNG GMBH
8 ALINT 458 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
9 ALLEGRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
10 ALLIB LEASING S.R.O.
11 ALLIB NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE
NEKRETNINAMA
12 ALLIB ROM S.R.L.
13 ALMS LEASING GMBH.
14 ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
15 ALTUS ALPHA
16 ALV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
17 ANI LEASING IFN S.A.
24
25
26
27
28
29
ARTIST MARKETING ENTERTAINMENT GMBH
AS UNICREDIT BANK
ASPRA FINANCE SPA
ATF BANK KYRGYZSTAN OJSC
ATF CAPITAL B.V.
ATLANTERRA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH
30 AUFBAU DRESDEN GMBH
31 AUSTRIA LEASING GMBH
32 AUTOGYOR INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
33 AWT HANDELS GESELLSCHAFT M.B.H.
34 AWT INTERNATIONAL TRADE AG
35 BA CA LEASING (DEUTSCHLAND) GMBH
36 BA CA SECUND LEASING GMBH
ROMA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
1
1
1
1
100,00
100,00
100,00
100,00
MY BETEILIGUNGS GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
JSC ATF BANK
JSC ATF BANK
HVB PROJEKT GMBH
100,00
100,00
100,00
97,14
100,00
90,00
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
1
100,00
100,00
100,00
94,90
99,80
1
1
1
1
AWT INTERNATIONAL TRADE AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
99,80
1
1
1
1
1
1
VIENNA
VIENNA
BAD HOMBURG
VIENNA
(3)
100,00
(3)
100,00
1
98,11
100,00
100,00
1
BUDAPEST
98,11
98,11
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
HVB PROJEKT GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
138 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
66,67
0,40
99,40
99,60
100,00
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
DENOMINAZIONE
37
38
39
40
41
BA CREDITANSTALT BULUS EOOD
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
BA- ALPINE HOLDINGS, INC.
BA-CA ANDANTE LEASING GMBH
BA-CA CONSTRUCTION LEASING OOO
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
SEDE
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
1
1
1
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
BA-CA FINANCE (CAYMAN) II LIMITED
BA-CA FINANCE (CAYMAN) LIMITED
BA-CA INFRASTRUCTURE FINANCE ADVISORY GMBH
BA-CA LEASING DREI GARAGEN GMBH
SOFIA
VIENNA
WILMINGTON
VIENNA
SAN
PIETROBURGO
GEORGE TOWN
GEORGE TOWN
VIENNA
VIENNA
1
1
1
1
100,00
100,00
100,00
99,80
BA-CA LEASING MAR IMMOBILIEN LEASING GMBH
BA-CA LEASING MODERATO D.O.O.
BA-CA LEASING POLO, LEASING D.O.O.
BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG GMBH
BA-CA PRESTO LEASING GMBH
BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH
BA-CREDITANSTALT LEASING ANGLA SP. Z O.O.
BA-CREDITANSTALT LEASING DELTA SP. Z O.O.
VIENNA
LUBIANA
LUBIANA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VARSAVIA
VARSAVIA
1
1
1
1
1
1
1
1
1
55 BA/CA-LEASING BETEILIGUNGEN GMBH
56 BA/CA-LEASING FINANZIERUNG GMBH
VIENNA
VIENNA
1
1
57 BAC FIDUCIARIA SPA
DOGANA
1
58 BACA BARBUS LEASING DOO
59 BACA CENA IMMOBILIEN LEASING GMBH
60 BACA CHEOPS LEASING GMBH
LUBIANA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
61
62
63
64
65
66
VIENNA
VIENNA
PRAGA
VIENNA
PRAGA
VIENNA
1
1
1
1
1
1
67 BACA MINOS LEASING GMBH
68 BACA NEKRETNINE DOO
69 BACA ROMUS IFN S.A.
VIENNA
BANJA LUKA
BUCAREST
1
1
1
70 BACA-LEASING AQUILA INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
71 BACA-LEASING GEMINI INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
72 BACA-LEASING HERKULES INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASA
73 BACA-LEASING NERO INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
74 BACA-LEASING OMIKRON INGATLANHASZNOSTO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
75 BACA-LEASING URSUS INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
76 BACAL ALPHA DOO ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA
77 BACAL BETA NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE
NEKRETNINAMA
BUDAPEST
1
ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
ZETA FUNF HANDELS GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M.
S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
ZAGABRIA
ZAGABRIA
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
BACA HYDRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
BACA KOMMUNALLEASING GMBH
BACA LEASING ALFA S.R.O.
BACA LEASING CARMEN GMBH
BACA LEASING GAMA S.R.O.
BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH
99,80
100,00
100,00
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
25,00
100,00
100,00
100,00
75,00
100,00
100,00
100,00
100,00
99,80
99,80
99,80
100,00
100,00
99,80
100,00
98,80
1,00
99,80
100,00
10,01
89,99
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
99,00
100,00
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 139
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
DENOMINAZIONE
SEDE
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
78 BAL CARINA IMMOBILIEN LEASING GMBH
79 BAL DEMETER IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
VIENNA
1
1
80
81
82
83
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
1
84 BAL OSIRIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
85 BAL PAN IMMOBILIEN LEASING GMBH
86 BAL SOBEK IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
87 BALEA SOFT GMBH & CO. KG
88 BALEA SOFT VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
89 BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M. S.P.A.
AMBURGO
AMBURGO
BORGO
MAGGIORE
PALERMO
VIENNA
1
1
1
VIENNA
1
93 BANK AUSTRIA HUNGARIA BETA LEASING KORLATOLT
FELELOSSEGU TSRSASAG
94 BANK AUSTRIA LEASING ARGO IMMOBILIEN LEASING
GMBH
95 BANK AUSTRIA LEASING HERA IMMOBILIEN LEASING
GMBH
96 BANK AUSTRIA LEASING IKARUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
97 BANK AUSTRIA LEASING MEDEA IMMOBILIEN LEASING GMBH
98 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH
99 BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG
100 BANK PEKAO SA
101 BANKHAUS NEELMEYER AG
102 BARODA PIONEER ASSET MANAGEMENT COMPANY LTD
103 BAULANDENTWICKLUNG GDST 1682/8 GMBH & CO OEG
BUDAPEST
1
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VARSAVIA
BREMA
MUMBAI
VIENNA
1
1
1
1
1
1
1
104
105
106
107
DELAWARE
LUCK
DUBLINO
AMBURGO
BAL HESTIA IMMOBILIEN LEASING GMBH
BAL HORUS IMMOBILIEN LEASING GMBH
BAL HYPNOS IMMOBILIEN LEASING GMBH
BAL LETO IMMOBILIEN LEASING GMBH
90 BANCO DI SICILIA SPA
91 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING
IMMOBILIENANLAGEN GMBH
92 BANK AUSTRIA GLOBAL INFORMATION SERVICES GMBH
108
109
110
111
112
BAVARIA UNIVERSAL FUNDING CORP.(BUFCO)
BDK CONSULTING
BDR ROMA PRIMA IRELAND LTD
BETEILIGUNGS-UND HANDELSGESELLSCHAFT IN
HAMBURG MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK
AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
BLACK FOREST FUNDING CORP.
BLUE CAPITAL EQUITY GMBH
BLUE CAPITAL EQUITY MANAGEMENT GMBH
BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. ACHTE
OBJEKTE GROBRITANNIEN KG
113 BLUE CAPITAL FONDS GMBH
114 BLUE CAPITAL USA IMMOBILIEN VERWALTUNGS GMBH
115 BORDER LEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFTM.B.H.
116 BOX 2004 S.P.A.
117 BREAKEVEN SRL
118 BREWO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING GMBH
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
UNICREDIT SPA
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
99,80
99,80
100,00
100,00
99,80
99,80
99,80
99,80
100,00
100,00
100,00
100,00
99,80
99,80
99,80
100,00
100,00
100,00
100,00
85,35
100,00
99,80
100,00
20,00
80,00
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
94,95
100,00
59,25
100,00
51,00
1,00
99,00
100,00
99,90
100,00
100,00
4
1
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK AG
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT BANK AG
OPEN JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK AG
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
DELAWARE
AMBURGO
AMBURGO
AMBURGO
4
1
1
1
AMBURGO
AMBURGO
VIENNA
1
1
1
100,00
100,00
90,91
9,09
100,00
100,00
99,80
100,00
ROMA
VERONA
VIENNA
1
1
1
UNICREDIT BANK AG
WEALTHCAP INITIATOREN GMBH
BLUE CAPITAL EQUITY GMBH
BLUE CAPITAL FONDS GMBH
WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH
WEALTHCAP INITIATOREN GMBH
BLUE CAPITAL FONDS GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT SPA
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
100,00
100,00
99,80
100,00
140 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
(3)
(3)
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
DENOMINAZIONE
SEDE
119
120
121
122
123
SOFIA
SOFIA
ZAGABRIA
KIEV
BUDAPEST
1
1
1
1
1
BULBANK LEASING EAD
UNICREDIT LEASING AD
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
UNICREDIT CAIB AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
PRAGA
BUDAPEST
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
PRAGA
PRAGA
VIENNA
1
1
1
100,00
100,00
99,80
LUBIANA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
VIENNA
VIENNA
PRAGA
CESKE
BUDEJOVICE
BUDAPEST
1
1
1
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
100,00
100,00
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
VIENNA
1
98,80
99,00
143 CALG 443 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
VIENNA
1
1,00
98,80
99,00
144
145
146
147
CALG 451 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
CALG ALPHA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH & CO
GRUNDSTUCKVERMIETUNG UND -VERWALTUNG KG
148 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
149 CALG GAMMA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
150 CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
VIENNA
VIENNA
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
1,00
99,80
99,80
99,80
99,90
100,00
100,00
100,00
100,00
151 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
152 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1050 WIEN,
SIEBENBRUNNENGASSE 10-21 OG
153 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1120 WIEN,
SCHONBRUNNER SCHLOSS-STRASSE 38-42 OG
154 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
ACHT OG
VIENNA
VIENNA
1
1
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
99,80
74,80
25,00
99,80
99,80
100,00
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
124
125
126
127
128
129
130
131
132
133
BULBANK AUTO LEASING EOOD
BULBANK LEASING EAD
CA IB INVEST D.O.O
CA IB SECURITIES (UKRAINE) AT
CA-LEASING ALPHA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING BETA 2 INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING DELTA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING EPSILON INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING EURO, S.R.O.
CA-LEASING KAPPA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING LAMBDA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING OMEGA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING OVUS S.R.O.
CA-LEASING PRAHA S.R.O.
CA-LEASING SENIOREN PARK GMBH
134 CA-LEASING TERRA POSLOVANJE Z NEPREMICNINAMI
D.O.O.
135 CA-LEASING YPSILON INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
136 CA-LEASING ZETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
137 CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
138 CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
139 CAC REAL ESTATE, S.R.O.
140 CAC-IMMO SRO
141 CAL-PAPIER INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
142 CALG 307 MOBILIEN LEASING GMBH
1
1
1
100,00
100,00
100,00
75,00
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 141
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
DENOMINAZIONE
SEDE
155 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
FUNF OG
156 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
VIER OG
157 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
ZEHN OG
158 CALG MINAL GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
159 CAMERON GRANVILLE 2 ASSET MANAGEMENT INC
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
TAGUIG
1
1
99,80
100,00
100,00
160 CAMERON GRANVILLE 3 ASSET MANAGEMENT INC.
TAGUIG
1
161 CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPV-AMC),
INC
162 CARD COMPLETE SERVICE BANK AG
163 CDM CENTRALNY DOM MAKLERSKI PEKAO SA
164 CEAKSCH VERWALTUNGS GMBH
TAGUIG
1
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPVAMC) , INC
CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPVAMC) , INC
HVB ASIA LIMITED
VIENNA
VARSAVIA
VIENNA
1
1
1
50,10
100,00
100,00
165 CENTAR KAPTOL DOO
166 CENTRUM KART SA
167 CHARADE LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
ZAGABRIA
VARSAVIA
VIENNA
1
1
1
168 CHEFREN LEASING GMBH
169 CHRISTOPH REISEGGER GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
VIENNA
1
1
170 CIVITAS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
171 CJSC BANK SIBIR
172 CLOSED JOINT-STOCK COMPANY UNICREDIT SECURITIES
VIENNA
OMSK CITY
MOSCA
1
1
1
173 COMMUNA - LEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
174 CONTRA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
VIENNA
1
175 CORDUSIO SOCIETÀ FIDUCIARIA PER AZIONI
176 DAB BANK AG
1
1
177 DBC SP. ZOO
MILANO
MONACO DI
BAVIERA
VARSAVIA
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
BANK PEKAO SA
BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG
GMBH
ZAGREBACKA BANKA DD
BANK PEKAO SA
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
LASSALLESTRASSE BAU-,
PLANUNGS-, ERRICHTUNGS- UND
VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
JSC ATF BANK
AI BETEILIGUNG GMBH
UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED
REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
UNICREDIT BANK AG
100,00
178 DEBO LEASING IFN S.A.
BUCAREST
1
179 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT ALPHA
MANAGEMENT KG
180 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT BETA
MANAGEMENT KG
181 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT GAMMA
MANAGEMENT KG
182 DINERS CLUB CEE HOLDING AG
183 DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O.
184 DIRANA LIEGENSCHAFTSVERWERTUNGSGESELLSCHAFT
MBH
185 DIREKTANLAGE.AT AG
186 DLB LEASING, S.R.O.
187 DLV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
188 DOMUS BISTRO GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
HVB PROJEKT GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
VIENNA
VARSAVIA
VIENNA
1
1
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
DINERS CLUB CEE HOLDING AG
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
99,80
100,00
100,00
SALISBURGO
PRAGA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
1
DAB BANK AG
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
100,00
99,80
100,00
142 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
1
100,00
100,00
100,00
100,00
74,80
75,00
25,00
100,00
100,00
99,80
100,00
99,50
0,50
99,80
100,00
100,00
74,80
75,00
25,00
100,00
77,13
10,01
89,99
100,00
100,00
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
189 DOMUS CLEAN REINIGUNGS GMBH
190 DOMUS FACILITY MANAGEMENT GMBH
191 DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES.M.B.H.
192 DUODEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
193 EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG
194 ENDERLEIN & CO. GMBH
195 ENTASI SRL
196 EPSSILON LIEGENSCHAFTSDEVELOPMENT GMBH
197 ERSTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFTM.B.H.
198 EUROFINANCE 2000 SRL
199 EUROLEASE AMUN IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
200 EUROLEASE ANUBIS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
201 EUROLEASE ISIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
202 EUROLEASE MARDUK IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
203 EUROLEASE RA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
204 EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
205 EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H. & CO OEG
VIENNA
VIENNA
BERLINO
1
1
1
VIENNA
VIENNA
BIELEFELD
ROMA
VIENNA
BERLINO
1
1
1
1
1
1
ROMA
VIENNA
1
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
PLANETHOME AG
UNICREDIT SPA
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
VIENNA
1
VIENNA
206 EUROPA FACILITY MANAGEMENT LTD.
207 EUROPA FUND MANAGEMENT (EUROPA BEFEKTETESI
ALAPKEZELO RT)
208 EUROPEAN-OFFICE-FOND
99,80
98,00
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
100,00
100,00
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
BUDAPEST
1
1
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
MILANO
VIENNA
4
1
1
1
1
1
214 FINANSE PLC.
LONDRA
1
215
216
217
218
219
FINECO CREDIT S.P.A.
FINECO LEASING S.P.A.
FINECO VERWALTUNG AG
FINECOBANK SPA
FMC LEASING INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
220 FMZ SAVARIA SZOLGALTATO KFT
221 FMZ SIGMA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
MILANO
BRESCIA
MONACO
MILANO
BUDAPEST
1
1
1
1
1
BUDAPEST
VIENNA
1
1
222 FOLIA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
223 FONDO SIGMA
224 FUGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
ROMA
VIENNA
4
1
EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT GESMBH
EXPANDA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
FACTORBANK AKTIENGESELLSCHAFT
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
FIDES IMMOBILIEN TREUHAND GESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
100,00
100,00
100,00
99,80
BUDAPEST
209
210
211
212
213
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
EUROPA FUND MANAGEMENT (EUROPA
BEFEKTETESI ALAPKEZELO RT)
PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT
LIMITED
PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT
LIMITED
UNICREDIT BANK AG
CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
BANK PEKAO SA
HOLDING SP.Z.O.O.
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING KFT
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT SPA
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
..
99,30
99,60
0,40
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
100,00
(3)
100,00
100,00
..
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
75,00
99,80
100,00
99,80
100,00
100,00
(3)
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 143
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
DENOMINAZIONE
SEDE
225 G.N.E. GLOBAL GRUNDSTUCKSVERWERTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
226 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H.
227 GBS GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
228 GEBAUDELEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
VIENNA
1
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
99,80
99,00
100,00
100,00
VIENNA
1
98,80
99,00
229
230
231
232
233
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
VIENNA
4
4
4
4
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
GELDILUX-TS-2005 S.A.
GELDILUX-TS-2007 S.A.
GELDILUX-TS-2008 S.A.
GELDILUX-TS-2009 S.A.
GEMEINDELEASING GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
1,00
37,30
37,50
25,00
6,05
(3)
(3)
(3)
(3)
37,50
(3)
234 GEMMA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
VERMIETUNGS KG
235 GIMMO IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND VERWALTUNGS
GMBH
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
4
236 GLAMAS BETEILIGUNGSVERWALTUNGS GMBH & CO
ALPHA KEG
VIENNA
1
237 GOLF- UND COUNTRY CLUB SEDDINER SEE IMMOBILIEN
GMBH
238 GRAND CENTRAL FUNDING
239 GROSSKUGEL IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
240 GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM POTSDAMER
PLATZ (HAUS VATERLAND)
BERLINO
1
HVB PROJEKT GMBH
94,00
NEW YORK
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
4
1
UNICREDIT BANK AG
HVB PROJEKT GMBH
100,00
1
241 GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT SIMON BESCHRANKT
HAFTENDE KOMMANDITGESELLSCHAF
242 GRUNDSTUCKSVERWALTUNG LINZ-MITTE GMBH
243 GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. &
CO. KG.
244 GRUWA GRUNDBAU UND WASSERBAU GMBH
245 GYOR BEVASARLOKOZPONT INGATLANBERUHAZO ES
UZEMELTETO KORLATOLT FELELOSSEGU TAESASAG
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
BREGENZ
1
TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG
GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND
FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG
100,00
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
BERLINO
BUDAPEST
1
1
100,00
5,00
95,00
246 H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE
GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO
KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
UNICREDIT BANK AG
WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH
247 H.F.S. IMMOBILIENFONDS GMBH
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
1
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
HVB PROJEKT GMBH
WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH
100,00
0,02
0,08
(3)
249 H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 1 GMBH & CO. KG
(IMMOBILIENLEASING)
250 HERKU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
4
WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH
0,08
(3)
1
74,80
75,00
251 HOKA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
BANK PEKAO SA
25,00
25,00
74,80
75,00
248 H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 7 GMBH & CO. KG
252 HOLDING SP.Z.O.O.
VARSAVIA
144 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
1
4
1
TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG
GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND
FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
100,00
100,00
-
66,67
33,33
(3)
98,24
10,00
90,00
100,00
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
253 HONEU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
254
255
256
257
HVB - LEASING PLUTO KFT
HVB ALTERNATIVE ADVISORS LLC
HVB ASIA LIMITED
HVB ASSET MANAGEMENT HOLDING GMBH
258
259
260
261
262
263
264
265
HVB AUTO LEASING EOOD
HVB CAPITAL ASIA LIMITED
HVB CAPITAL LLC
HVB CAPITAL LLC II
HVB CAPITAL LLC III
HVB CAPITAL LLC VI
HVB CAPITAL LLC VIII
HVB CAPITAL PARTNERS AG
266
267
268
269
270
271
272
HVB FIERO LEASING OOD
HVB FINANCE LONDON LIMITED
HVB FUNDING TRUST I
HVB FUNDING TRUST II
HVB FUNDING TRUST III
HVB FUNDING TRUST VIII
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG
BUDAPEST
NEW YORK
SINGAPORE
MONACO DI
BAVIERA
SOFIA
HONG KONG
WILMINGTON
WILMINGTON
WILMINGTON
WILMINGTON
WILMINGTON
MONACO DI
BAVIERA
SOFIA
LONDRA
WILMINGTON
WILMINGTON
WILMINGTON
WILMINGTON
MONACO DI
BAVIERA
NEW YORK
HONG KONG
MONACO DI
BAVIERA
CAYMAN ISLANDS
PRAGA
BUDAPEST
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
1
1
1
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
HVB VERWA 4 GMBH
25,00
100,00
100,00
100,00
100,00
1
1
1
1
1
1
1
1
HVB LEASING OOD
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
1
1
4
1
4
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
4
1
1
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
4,99
100,00
100,00
1
1
1
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
100,00
SOFIA
1
280 HVB LEASING SLOVAKIA S.R.O.
281 HVB PROJEKT GMBH
BRATISLAVA
MONACO DI
BAVIERA
1
1
UNICREDIT BULBANK AD
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
HVB IMMOBILIEN AG
UNICREDIT BANK AG
10,00
90,00
100,00
94,00
6,00
282 HVB SUPER LEASING EOOD
283 HVB TECTA GMBH
SOFIA
MONACO DI
BAVIERA
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
HVB IMMOBILIEN AG
UNICREDIT BANK AG
100,00
94,00
6,00
284 HVB U.S. FINANCE INC.
285 HVB VERWA 4 GMBH
NEW YORK
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
BUDAPEST
1
1
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
100,00
100,00
1
HVB VERWA 4 GMBH
100,00
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
273 HVB GLOBAL ASSETS COMPANY L.P.
274 HVB HONG KONG LIMITED
275 HVB IMMOBILIEN AG
276 HVB INVESTMENTS (UK) LIMITED
277 HVB LEASING CZECH REPUBLIC S.R.O.
278 HVB LEASING MAX INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
279 HVB LEASING OOD
286 HVB VERWA 4.4 GMBH
287 HVB-LEASING AIDA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
288 HVB-LEASING ATLANTIS INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
289 HVB-LEASING DANTE INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
290 HVB-LEASING FIDELIO INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
291 HVB-LEASING FORTE INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
74,80
75,00
(3)
(3)
(3)
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 145
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
DENOMINAZIONE
SEDE
292 HVB-LEASING GARO KFT
293 HVB-LEASING HAMLET INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
294 HVB-LEASING JUPITER KFT
295 HVB-LEASING LAMOND INGATLANHASZNOSITO KFT.
296 HVB-LEASING MAESTOSO INGATLANHASZNOSITO KFT.
297 HVB-LEASING NANO KFT
298 HVB-LEASING OTHELLO INGATLANHASNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
299 HVB-LEASING ROCCA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
300 HVB-LEASING RUBIN KFT.
301 HVB-LEASING SMARAGD KFT.
302 HVB-LEASING SPORT INGATLANHASZNOSITO KOLATPOT
FEOEOASSEGU TARSASAG
303 HVB-LEASING ZAFIR KFT.
304 HVZ GMBH & CO. OBJEKT KG
BUDAPEST
BUDAPEST
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
1
1
1
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
1
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
100,00
100,00
BUDAPEST
MONACO DI
BAVIERA
1
1
100,00
100,00
305 HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH & CO. KG
OBJEKT ARABELLASTRASSE
306 HYPO-REAL HAUS- & GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH
& CO. 1. VERMIETUNGS KG
307 HYPO-REAL HAUS- & GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES
BURGERLICHEN RECHTS NR. 1
308 HYPOVEREINS IMMOBILIEN EOOD
309 HYPOVEREINSFINANCE N.V.
310 I-FABER SPA
311 IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE 4 GBR
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
SOFIA
AMSTERDAM
MILANO
BERLINO
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OBJEKT KG
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG
1
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
100,00
1
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
100,00
1
1
1
1
100,00
100,00
65,32
100,00
312 IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE WITTENBERGE GBR
BERLINO
1
313 IMMOBILIENLEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
314
315
316
317
318
319
320
1
1
1
1
1
1
1
321 INTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG
MBH
PRAGA
PRAGA
PRAGA
BRATISLAVA
BRATISLAVA
SARAJEVO
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
UNICREDIT BULBANK AD
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT SPA
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
DRITTE UNIPRO IMMOBILIEN-PROJEKTIERUNGSGES
M.B.H.
ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT BANK AG
322 INTRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
93,85
6,15
100,00
323
324
325
326
ROMA
PALERMO
BRANDEBURGO
UMAG
1
1
1
1
UMAG
1
HVB IMMOBILIEN AG
UNICREDIT BANK AG
PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT SPA
BANCO DI SICILIA SPA
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I
TURISTICKA AGENCIJA DD
ZAGREBACKA BANKA DD
VIENNA
LEONDING
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
BLUE CAPITAL FONDS GMBH
TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH
100,00
..
99,03
0,10
..
0,10
INPROX CHOMUTOV, S.R.O.
INPROX KARLOVY VARY, S.R.O.
INPROX KLADNO, S.R.O.
INPROX POPRAD, SPOL. S.R.O.
INPROX SR I., SPOL. S R.O.
INTERKONZUM DOO SARAJEVO
INTERNATIONALES IMMOBILIEN-INSTITUT GMBH
IPSE 2000 S.P.A.
IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A.
ISB UNIVERSALE BAU GMBH
ISTRA D.M.C. DOO
327 ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I
TURISTICKA AGENCIJA DD
328 JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
329 JOHA GEBAUDE-ERRICHTUNGS-UND
VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH
146 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
1
100,00
95,00
74,80
75,00
25,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
94,00
50,00
76,26
100,00
100,00
71,80
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
330 JOINT STOCK COMMERCIAL BANK FOR SOCIAL
DEVELOPMENT UKRSOTSBANK
KIEV
1
331 JSC ATF BANK
332 KADMOS IMMOBILIEN LEASING GMBH
333 KHR PROJEKTENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OBJEKT BORNITZSTRASSE I KG
334 KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP
335 KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD
336 KUNSTHAUS LEASING GMBH
ALMATY CITY
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
LONDRA
LONDRA
VIENNA
1
1
1
337 KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
338 LAGERMAX LEASING GMBH
339 LAGEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
340 LARGO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
VIENNA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
341 LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-, ERRICHTUNGSUND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
342 LEASFINANZ BANK GMBH
VIENNA
1
VIENNA
1
343 LEASFINANZ GMBH
344 LEGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
VIENNA
1
1
345 LELEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
346 LF BETEILIGUNGEN GMBH
VIENNA
1
347 LIMITED LIABILITY COMPANY B.A. REAL ESTATE
348 LINO HOTEL-LEASING GMBH
349 LIPARK LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
MOSCA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
350 LIVA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
351 LLC UKROTSBUD
KIEV
1
352
353
354
355
MILANO
ZAGABRIA
NICOSIA
VIENNA
LOCALMIND SPA
LOCAT CROATIA DOO
LOWES LIMITED
M. A. V. 7., BANK AUSTRIA LEASING BAUTRAGER GMBH
& CO.OHG.
356 MARKETING ZAGREBACKE BANKE DOO
357 MARTIANEZ COMERCIAL, SOCIEDAD ANONIMA
358
359
360
361
362
363
364
365
ZAGABRIA
PUERTO DE LA
CRUZ
MBC IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
MC MARKETING GMBH
VIENNA
MC RETAIL GMBH
VIENNA
MENUETT GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT VIENNA
M.B.H.
MERKURHOF GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MIT
AMBURGO
BESCHRANKTER HAFTUNG
MEZZANIN FINANZIERUNGS AG
VIENNA
MIK BETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
BUDAPEST
FELELOSSEGU TARSASAG
MIK INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU
BUDAPEST
TARSASAG
1
1
1
PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE
INTERNATIONAL
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
HVB PROJEKT GMBH
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
69,19
69,21
26,15
99,70
99,80
100,00
26,16
100,00
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
100,00
100,00
5,00
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
99,80
99,80
1,00
98,80
99,00
100,00
1
1
1
1
BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT
GMBH
LF BETEILIGUNGEN GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT
GMBH
ZAO UNICREDIT BANK
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
JOINT STOCK COMMERCIAL BANK FOR SOCIAL
DEVELOPMENT UKRSOTSBANK
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING S.P.A.
AI BETEILIGUNG GMBH
UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH
95,76
100,00
100,00
98,04
100,00
1
1
ZAGREBACKA BANKA DD
UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH
100,00
99,96
100,00
1
1
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
MC MARKETING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
100,00
99,80
1
100,00
1
1
BETEILIGUNGS-UND HANDELSGESELLSCHAFT IN
HAMBURG MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
95,00
99,80
100,00
100,00
100,00
99,00
100,00
100,00
74,80
75,00
25,00
99,80
100,00
100,00
100,00
99,80
74,80
100,00
75,00
25,00
99,80
100,00
99,00
100,00
100,00
56,67
100,00
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 147
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
366 MM OMEGA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
VIENNA
1
367 MOBILITY CONCEPT GMBH
368 MOC VERWALTUNGS GMBH & CO. IMMOBILIEN KG
1
4
369 MOGRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
UNTERHACHING
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
1
370 MY BETEILIGUNGS GMBH
371 NAGE LOKALVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
VIENNA
1
1
372 NATA IMMOBILIEN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
373 NO. HYPO LEASING ASTRICTA
GRUNDSTUCKVERMIETUNGS GESELLSCHAFT M.B.H.
374 NXP CO-INVESTMENT PARTNERS VIII L.P.
375 OCEAN BREEZE ENERGY GMBH & CO. KG
VIENNA
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING GMBH
HVB PROJEKT GMBH
99,80
74,80
75,00
25,00
100,00
99,80
100,00
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
LONDRA
MONACO DI
BAVIERA
LUSSEMBURGO
VIENNA
1
4
HVB CAPITAL PARTNERS AG
OCEAN BREEZE FINANCE S.A.
85,00
-
4
1
99,80
378 OLG HANDELS- UND
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
379 OLG INDUSTRIEGUTER LEASING GMBH & CO. KG.
380 OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT
OSTRAGEHEGE KG
VIENNA
1
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
1
1
381 OOO UNICREDIT LEASING
MOSCA
1
382 OPEN ACCUMULATIVE PENSIOON FUND OTAN JSC
383 OPEN JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK
384 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
1
1
1
385 OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO.
CENTERPARK KG
ALMATY CITY
LUCK
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
HVB IMMOBILIEN AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
ZAO UNICREDIT BANK
JSC ATF BANK
BANK PEKAO SA
HVB PROJEKT GMBH
386 OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO.
GEWERBEPARK KG
MONACO DI
BAVIERA
1
387 PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OG
388 PARZHOF-ERRICHTUNGS- UND
VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
VIENNA
1
1
389 PAZONYI’98 INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
390 PEKAO BANK HIPOTECZNY S.A.
BUDAPEST
1
VARSAVIA
1
391
392
393
394
LUBLIN
VARSAVIA
VARSAVIA
VARSAVIA
1
1
1
1
395 PEKAO LEASING SP ZO.O.
VARSAVIA
1
396 PEKAO PIONEER P.T.E. SA
VARSAVIA
1
397 PEKAO TELECENTRUM SP. ZOO
CRACOVIA
1
376 OCEAN BREEZE FINANCE S.A.
377 OCT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H
PEKAO FAKTORING SP. ZOO
PEKAO FINANCIAL SERVICES SP. ZOO
PEKAO FUNDUSZ KAPITALOWY SP. ZOO
PEKAO LEASING HOLDING S.A.
148 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
1
60,00
23,00
100,00
(3)
51,50
6,00
95,00
(3)
(3)
100,00
100,00
86,12
94,00
6,00
60,00
40,00
89,00
100,00
100,00
HVB PROJEKT GMBH
T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V.
T & P VASTGOED STUTTGART B.V.
HVB PROJEKT GMBH
T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V.
T & P VASTGOED STUTTGART B.V.
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
10,00
30,00
60,00
10,00
30,00
60,00
100,00
99,60
0,20
100,00
BANK PEKAO SA
HOLDING SP.Z.O.O.
BANK PEKAO SA
BANK PEKAO SA
BANK PEKAO SA
BANK PEKAO SA
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BANK PEKAO SA
PEKAO LEASING HOLDING S.A.
BANK PEKAO SA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
BANK PEKAO SA
99,96
0,04
100,00
100,00
100,00
80,10
19,90
36,49
63,51
65,00
35,00
100,00
100,00
99,80
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
398 PELOPS LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
399 PENSIONSKASSE DER HYPO VEREINSBANK VVAG
MONACO DI
BAVIERA
BUDAPEST
VIENNA
HAMILTON
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
99,80
100,00
4
EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AG
-
(3)
1
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
99,80
100,00
100,00
DUBLINO
MILANO
1
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
100,00
HERTZELIA
PITUACH
DOVER
PRAGA
BUCAREST
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
1
1
1
409 PIONEER ASSET MANAGEMENT SA
410 PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY SRO IN
LIQUIDATION
411 PIONEER FUNDS DISTRIBUTOR INC
412 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
413 PIONEER GLOBAL FUNDS DISTRIBUTOR LTD
414 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (AUSTRALIA) PTY
LIMITED
415 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (HK) LIMITED
416 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (TAIWAN) LTD.
417 PIONEER GLOBAL INVESTMENTS LIMITED
418 PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC
419 PIONEER INVESTMENT COMPANY AS
420 PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT LIMITED
421 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC
422 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LIMITED
423 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LLC
LUSSEMBURGO
PRAGA
1
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
100,00
97,43
2,57
100,00
100,00
BOSTON
MILANO
HAMILTON
SYDNEY
1
1
1
1
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC
UNICREDIT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
100,00
100,00
100,00
HONG KONG
TAIPEI
DUBLINO
WILMINGTON
PRAGA
BUDAPEST
WILMINGTON
DUBLINO
MOSCA
1
1
1
1
1
1
1
1
1
424 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SHAREHOLDER
SERVICES INC.
425 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE
DEL RISPARMIO PER AZ
426 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC.
427 PIONEER INVESTMENTS AG
428 PIONEER INVESTMENTS AUSTRIA GMBH
429 PIONEER INVESTMENTS KAPITALANLAGEGESELLSCHAFT
MBH
430 PIONEER PEKAO INVESTMENT FUND COMPANY SA
(POLISH NAME: PIONEER PEKAO TFI SA)
431 PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA
BOSTON
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC.
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC.
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER ASSET MANAGEMENT AS
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC.
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
1,00
99,00
100,00
MILANO
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
WILMINGTON
BERNA
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
VARSAVIA
1
1
1
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
100,00
100,00
100,00
1
PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA
100,00
VARSAVIA
1
BANK PEKAO SA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
UNICREDIT BANK AG
PLANETHOME AG
RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
ZAGREBACKA BANKA DD
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG
49,00
51,00
100,00
100,00
99,90
0,10
400 PESTSZENTIMREI SZAKORVOSI RENDELO KFT.
401 PIANA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
402 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT
(BERMUDA) LIMITED
403 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT LTD
404 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT
SGR PA
405 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (ISRAEL) LTD
406 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (NEW YORK) LTD
407 PIONEER ASSET MANAGEMENT AS
408 PIONEER ASSET MANAGEMENT S.A.I. S.A.
432 PLANETHOME AG
UNTERFOHRING
433 PLANETHOME GMBH
MANNHEIM
434 PMG BAUPROJEKTMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA
& CO FINANZIERUNGS OEG
1
1
1
435 POMINVEST DD
436 PORTIA GRUNDSTUCKS-VERWALTUNGSGESELLSCHAFT
MBH & CO. OBJEKT KG
1
1
SPLIT
MONACO DI
BAVIERA
88,66
100,00
88,95
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 149
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
437 POSATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
438 PRELUDE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
VIENNA
1
439 PRIM Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
440 PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE
INTERNATIONAL
441 PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
KIEV
1
1
VIENNA
1
442
443
444
445
446
PRVA STAMBENA STEDIONICA DD ZAGREB
QUADEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
QUART Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
QUERCIA FUNDING SRL
QUERCIA SOFTWARE SPA
ZAGABRIA
VIENNA
VIENNA
VERONA
VERONA
1
1
1
1
1
447
448
449
450
QUINT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H
RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH
REAL ESTATE MANAGEMENT POLAND SP. Z O.O.
REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
REAL-RENT LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
REDSTONE
REGEV REALITATENVERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
RONCASA IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
VIENNA
VIENNA
VARSAVIA
VIENNA
1
1
1
1
VIENNA
LONDRA
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
1
4
1
1
MONACO DI
BAVIERA
457 RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
458 RWF REAL - WERT GRUNDSTUCKSVERMIETUNGSGESELLS VIENNA
CHAFTM.B.H. & CO. OBJEKT
4
451
452
453
454
455 RONDO LEASING GMBH
456 ROSENKAVALIER 2008 GMBH
1
1
1
459 S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.) SPA
460 SALOME FUNDING LTD.
461 SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH &
CO. OHG VERWALTUNGSZENTRUM
MILANO
DUBLINO
MONACO DI
BAVIERA
1
4
1
462 SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
463 SECA-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
VIENNA
1
1
464 SEDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
465 SEXT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H
466 SHS LEASING GMBH
VIENNA
VIENNA
1
1
467 SIA UNICREDIT INSURANCE BROKER
468 SIA UNICREDIT LEASING
RIGA
RIGA
1
1
469 SIGMA LEASING GMBH
VIENNA
1
150 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
ZAGREBACKA BANKA DD
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES
SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
HVB PROJEKT GMBH
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
74,80
75,00
25,00
98,80
99,00
1,00
99,80
100,00
100,00
74,80
75,00
25,00
100,00
99,80
99,80
65,00
100,00
100,00
100,00
99,80
99,90
100,00
99,80
99,80
99,80
90,00
100,00
100,00
100,00
(3)
100,00
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AG
100,00
-
(3)
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
UNICREDIT BANK AG
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OBJEKT KG
TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
SIA UNICREDIT LEASING
AS UNICREDIT BANK
UNICREDIT LEASING S.P.A.
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
99,83
0,17
100,00
97,78
100,00
(3)
2,22
100,00
74,80
25,00
99,80
100,00
99,80
98,80
100,00
99,00
1,00
100,00
49,00
51,00
99,40
0,40
75,00
99,60
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
470 SIRIUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
471 SOFIGERE SOCIETE PAR ACTIONS SIMPLIFIEE
472 SOFIMMOCENTRALE S.A.
473 SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR)
S.P.A.
474 SOLARIS VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
VERMIETUNGS KG
475 SOLOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH & CO. SIRIUS BETEILIGUNGS KG
476 SONATA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
PARIGI
BRUSSEL
ROMA
477 SPECTRUM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
478 SRQ FINANZPARTNER AG
479 STEWE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
1
4
1
HVB PROJEKT GMBH
SOLOS IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. SIRIUS
BETEILIGUNGS KG
UNICREDIT SPA
EUROPEAN-OFFICE-FOND
UNICREDIT SPA
5,00
95,00
100,00
100,00
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
1
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
94,90
1
HVB PROJEKT GMBH
1
VIENNA
1
BERLINO
VIENNA
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
ARNO GRUNDSTUCKVERWALTUNGS GESELLSHAFT
M.B.H.
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
DAB BANK AG
PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING GMBH
JOINT STOCK COMMERCIAL BANK FOR SOCIAL
DEVELOPMENT UKRSOTSBANK
HVB PROJEKT GMBH
HVB PROJEKT GMBH
TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT BANK AG
HVB TECTA GMBH
100,00
98,80
1,00
81,61
24,00
75,80
AMBURGO
KIEV
1
4
482 T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V.
483 T & P VASTGOED STUTTGART B.V.
484 TELEDATA CONSULTING UND SYSTEMMANAGEMENT
GESELLSCHAFT M.B.H.
485 TENDER OPTION BONDS
486 TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG GMBH & CO.
ENTWICKLUNGS- UND FINANZIERUNGSVERMITTLUNGSKG
487 TERZ Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
AMSTERDAM
AMSTERDAM
VIENNA
1
1
1
NEW YORK
MONACO DI
BAVIERA
4
1
VIENNA
1
488 TIME TRUCKS LASTWAGEN- UND AUFLIEGER
VERMIETUNGS- UND LEASINGGES.M.B.H.
489 TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
1
MONACO DI
BAVIERA
1
490 TREDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
491 TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
492 TREVI FINANCE N. 2 S.P.A.
1
1
1
UNICREDIT SPA
60,00
1
UNICREDIT SPA
60,00
495 UCL NEKRETNINE D.O.O.
VIENNA
CONEGLIANO
(TREVISO)
CONEGLIANO
(TREVISO)
CONEGLIANO
(TREVISO)
SARAJEVO
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OBJEKT KG
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH
UNICREDIT SPA
1
30,00
496 UFFICIUM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
497 UIB UNIVERSALE BAU HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H.
498 UNI IT SRL
BRANDENBURG
LAVIS (TRENTO)
1
1
499 UNICOM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
500 UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
VIENNA
LUSSEMBURGO
1
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
ISB UNIVERSALE BAU GMBH
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AG
493 TREVI FINANCE N. 3 S.R.L.
494 TREVI FINANCE S.P.A.
99,00
100,00
480 STRUCTURED LEASE GMBH
481 SVIF UKRSOTSBUD
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
(3)
100,00
-
76,00
(3)
87,50
87,50
100,00
75,00
(3)
99,80
100,00
100,00
99,67
99,80
100,00
100,00
60,00
70,00
5,00
95,00
100,00
51,00
99,80
100,00
100,00
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 151
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
DENOMINAZIONE
SEDE
501 UNICREDIT (SUISSE) BANK SA
502 UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI
LUGANO
MILANO
503
504
505
506
UNICREDIT AUTO LEASING E.O.O.D.
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
UNICREDIT BANCA SPA
UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT
& ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE A
RESPONSABILITÀ LIMITATA
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
1
1
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
ASPRA FINANCE SPA
BANCO DI SICILIA SPA
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
FINECO CREDIT S.P.A.
FINECOBANK SPA
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT SGR PA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI
GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ
S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.) SPA
SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
(SGR) S.P.A.
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
UNICREDIT BANCA SPA
UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT
& ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE A
RESPONSABILITÀ LIMITATA
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
UNICREDIT FACTORING SPA
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES
SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE
PER AZIONI
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING AD
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
BANCO DI SICILIA SPA
FINECOBANK SPA
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
UNICREDIT BANCA SPA
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
UNICREDIT SPA
100,00
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
99,80
100,00
100,00
100,00
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
99,93
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
SOFIA
ROMA
BOLOGNA
MILANO
1
1
1
1
1
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
90,93
100,00
509 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
510 UNICREDIT BANK CZECH REPUBLIC A.S.
511 UNICREDIT BANK DD
BANJA LUKA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
PRAGA
MOSTAR
1
1
1
512
513
514
515
516
517
BUDAPEST
DUBLINO
BELGRADO
BRATISLAVA
LUBIANA
VERONA
1
1
1
1
1
1
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
ZAGREBACKA BANKA DD
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
99,99
100,00
24,40
3,27
65,59
100,00
100,00
100,00
99,03
99,99
60,00
507 UNICREDIT BANK AD BANJA LUKA
508 UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
UNICREDIT BANK IRELAND PLC
UNICREDIT BANK SERBIA JSC
UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS
UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D.
UNICREDIT BPC MORTGAGE S.R.L.
152 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
24,29
3,28
65,69
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
518 UNICREDIT BROKER DOO SARAJEVO ZA BROKERSKE
POSLOVE U OSIGURANJU
519 UNICREDIT BROKER S.R.O.
SARAJEVO
1
BRATISLAVA
1
520 UNICREDIT BULBANK AD
SOFIA
1
521 UNICREDIT BUSINESS PARTNER GMBH
VIENNA
1
522 UNICREDIT BUSINESS PARTNER S.R.O.
PRAGA
1
523 UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE
PER AZIONI
COLOGNO
MONZESE
1
524 UNICREDIT CA IB ROMANIA SRL
BUCAREST
1
525 UNICREDIT CAIB AG
VIENNA
1
526
527
528
529
UNICREDIT CAIB CZECH REPUBLIC AS
UNICREDIT CAIB HUNGARY LTD
UNICREDIT CAIB POLAND S.A.
UNICREDIT CAIB SECURITIES UK LTD.
PRAGA
BUDAPEST
VARSAVIA
LONDRA
1
1
1
1
530
531
532
533
534
535
UNICREDIT CAIB SERBIA LTD BELGRADE
UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S.
UNICREDIT CAIB SLOVENIJA DOO
UNICREDIT CAIB UK LTD. IN LIQUIDATION
UNICREDIT CAPITAL MARKETS INC.
UNICREDIT CONSUMER FINANCING AD
BELGRADO
BRATISLAVA
LUBIANA
LONDRA
NEW YORK
SOFIA
1
1
1
1
1
1
536 UNICREDIT CONSUMER FINANCING IFN S.A.
BUCAREST
1
537
538
539
540
541
542
543
544
545
546
547
VERONA
VERONA
ROMA
DOVER
BUDAPEST
SOFIA
MILANO
MILANO
PRAGA
BRATISLAVA
BUDAPEST
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT IMMOBILIARE S.P.A.
UNICREDIT DELAWARE INC
UNICREDIT FACTORING PENZUGYI SZOLGALTATO ZRT
UNICREDIT FACTORING EAD
UNICREDIT FACTORING SPA
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O.
UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O.
UNICREDIT FUGGETLEN BIZTOSITASKOZVETITO KFT
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
BANCO DI SICILIA SPA
FINECOBANK SPA
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
UNICREDIT BANCA SPA
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE
PER AZIONI
UNICREDIT SPA
UNIMANAGEMENT SRL
UNICREDIT CAIB AG
UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S.
BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG
GMBH
UNICREDIT CAIB AG
UNICREDIT CAIB AG
UNICREDIT CAIB AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT CAIB AG
UNICREDIT CAIB AG
UNICREDIT CAIB AG
UNICREDIT CAIB AG
UNICREDIT CAIB AG
HVB U.S. FINANCE INC.
UNICREDIT BULBANK AD
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
UNICREDIT BULBANK AD
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S.
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
UNICREDIT LEASING KFT
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
100,00
19,68
80,32
92,10
..
100,00
100,00
..
..
..
..
18,11
28,81
..
..
..
..
..
53,07
..
99,98
0,02
100,00
100,00
100,00
100,00
..
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
49,90
50,10
65,00
35,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
25,20
74,80
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 153
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
548 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG
GMBH
549 UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA
CONSORTILE PER AZIONI
VIENNA
1
MILANO
1
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
550 UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
VIENNA
1
551 UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION
MANAGEMENT GMBH
552 UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE
GMBH
553 UNICREDIT INGATLANLIZING ZRT
554 UNICREDIT INSURANCE BROKER EOOD
555 UNICREDIT INSURANCE BROKER SRL
VIENNA
1
EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
BANCO DI SICILIA SPA
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
FINECO CREDIT S.P.A.
FINECOBANK SPA
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT SGR PA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI
GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ
S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.) SPA
UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER
AZIONI
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
UNICREDIT BANCA SPA
UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT
& ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE A
RESPONSABILITÀ LIMITATA
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
UNICREDIT FACTORING SPA
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE
PER AZIONI
UNICREDIT SPA
UNIMANAGEMENT SRL
UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION
MANAGEMENT GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
SOFIA
BUCAREST
1
1
1
100,00
100,00
99,80
556 UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG) SA
557 UNICREDIT IRELAND FINANCIAL SERVICES LTD (IN
LIQUIDATION)
558 UNICREDIT JELZALOGBANK ZRT.
559 UNICREDIT KFZ LEASING GMBH
LUSSEMBURGO
DUBLINO
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING AD
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK IRELAND PLC
BUDAPEST
VIENNA
1
1
560 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
561 UNICREDIT LEASING AD
VIENNA
SOFIA
1
1
562 UNICREDIT LEASING AVIATION GMBH
563 UNICREDIT LEASING BAUTRAGER GMBH
564 UNICREDIT LEASING CORPORATION IFN S.A.
AMBURGO
VIENNA
BUCAREST
1
1
1
154 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
HVB LEASING OOD
UNICREDIT BULBANK AD
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
99,80
100,00
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
24,72
10,02
..
..
..
..
..
..
..
65,26
..
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
99,98
40,22
24,37
10,05
25,36
100,00
99,80
80,00
20,00
100,00
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
565
566
567
568
569
ZAGABRIA
PRAGA
SARAJEVO
AMBURGO
BUCAREST
1
1
1
1
1
570 UNICREDIT LEASING FUHRPARKMANAGEMENT GMBH
571 UNICREDIT LEASING GMBH
572 UNICREDIT LEASING HUNGARY ZRT
VIENNA
AMBURGO
BUDAPEST
1
1
1
573 UNICREDIT LEASING IMMOTRUCK ZRT.
BUDAPEST
1
574
575
576
577
UNICREDIT LEASING KFT
UNICREDIT LEASING LUNA KFT
UNICREDIT LEASING MARS KFT
UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO
KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
578 UNICREDIT LEASING REAL ESTATE S.R.O.
579 UNICREDIT LEASING ROMANIA IFN S.A.
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
1
1
1
1
BRATISLAVA
BUCAREST
1
1
580 UNICREDIT LEASING S.P.A.
BOLOGNA
1
581 UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S.
BRATISLAVA
1
582
583
584
585
UNICREDIT LEASING SRBIJA D.O.O. BEOGRAD
UNICREDIT LEASING TOB
UNICREDIT LEASING URANUS KFT
UNICREDIT LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH &
CO KG
586 UNICREDIT LEASING, LEASING, D.O.O.
BELGRADO
KIEV
BUDAPEST
VIENNA
1
1
1
1
LUBIANA
1
587 UNICREDIT LONDON INVESTMENTS LIMITED
588 UNICREDIT LUNA LEASING GMBH
589 UNICREDIT LUXEMBOURG FINANCE SA
LONDRA
VIENNA
LUSSEMBURGO
1
1
1
590 UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
591 UNICREDIT MERCHANT S.P.A.
592 UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH
ROMA
ROMA
VIENNA
1
1
1
593 UNICREDIT PARTNER D.O.O
ZAGABRIA
1
594 UNICREDIT PARTNER D.O.O BEOGRAD
595 UNICREDIT PARTNER LLC
BELGRADO
KIEV
1
1
596 UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH
VIENNA
1
597
598
599
600
PRAGA
VIENNA
TORINO
VERONA
1
1
1
1
UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
UNICREDIT LEASING D.O.O.
UNICREDIT LEASING FINANCE GMBH
UNICREDIT LEASING FLEET MANAGEMENT S.R.L.
UNICREDIT POIJIST’OVACI MAKLERSKA SPOL. S R.O.
UNICREDIT POLARIS LEASING GMBH
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
UNICREDIT REAL ESTATE ADVISORY SRL
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AG
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
100,00
100,00
100,00
10,00
90,00
100,00
100,00
3,57
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
100,00
..
31,01
68,99
19,90
8,80
71,30
100,00
100,00
80,00
100,00
UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG)
SA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING
BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT SPA
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA
3,63
96,37
100,00
99,80
100,00
96,43
30,00
70,00
100,00
80,00
80,00
100,00
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
20,00
80,00
100,00
100,00
74,80
25,00
100,00
99,80
100,00
51,00
75,00
100,00
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 155
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
DENOMINAZIONE
SEDE
601 UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER
AZIONI
GENOVA
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
1
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
606 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH
607 UNICREDIT ZAVAROVALNO ZASTOPINSKA DRUZBA DOO
VIENNA
LUBIANA
1
1
608 UNICREDIT ZEGA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
609 UNICREDIT-LEASING HOMONNA INGATLNHASZNOSITO
KFT
610 UNICREDIT-LEASING HOSPES KFT
611 UNICREDIT-LEASING NEPTUNUS KFT
612 UNICREDIT-LEASING ORION INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
613 UNICREDIT-LEASING SATURNUS KFT
614 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST I
615 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST II
616 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST III
BUDAPEST
1
ASPRA FINANCE SPA
BANCO DI SICILIA SPA
FINECO CREDIT S.P.A.
FINECOBANK SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI
GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ
S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.) SPA
SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
(SGR) S.P.A.
UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER
AZIONI
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
UNICREDIT BANCA SPA
UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT
& ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE A
RESPONSABILITÀ LIMITATA
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
UNICREDIT FACTORING SPA
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES
SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
UNICREDIT SPA
UNIMANAGEMENT SRL
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
AI BETEILIGUNG GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
BANK AUSTRIA-CEE BETEILIGUNGS GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING ROMANIA IFN S.A.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
1
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
96,35
100,00
BUDAPEST
NEWARK
NEWARK
NEWARK
1
1
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III
100,00
100,00
100,00
100,00
602 UNICREDIT RENT D.O.O. BEOGRAD
603 UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED
604 UNICREDIT TECHRENT LEASING GMBH
BELGRADO
NICOSIA
VIENNA
1
1
1
605 UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
BUCAREST
1
156 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
..
100,00
..
100,00
100,00
99,00
1,00
0,01
0,01
0,01
50,56
0,01
..
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
DENOMINAZIONE
SEDE
617
618
619
620
621
622
623
NEWARK
DOVER
DOVER
DELAWARE
DELAWARE
TORINO
BERLINO
UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST IV
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC I
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC II
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV
UNIMANAGEMENT SRL
UNIVERSALE BUCHHOLZ GBR
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
1
1
1
1
1
1
1
624 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H.
625 UNIVERSALE INTERNATIONAL POLAND SP.ZO.O.
VIENNA
VARSAVIA
1
1
626 UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT
GMBH
627 UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTSZERVEZESI KFT.
BERLINO
1
BUDAPEST
1
628 UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
629 UNIVERSALE INTERNATIONAL SPOL S.R.O., PRAG
VIENNA
PRAGA
1
1
630 UPI POSLOVNI SISTEM DOO
SARAJEVO
1
631 V.M.G. VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH
MONACO DI
BAVIERA
WILMINGTON
VIENNA
1
MONACO DI
BAVIERA
AMBURGO
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
1
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
1
640 WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H.
641 WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR DEN
DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
VIENNA
4
1
642 WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
643 XELION DORADCY FINANSOWI SP. ZOO
VIENNA
1
VARSAVIA
1
644 Z LEASING ALFA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
645 Z LEASING ARKTUR IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
646 Z LEASING AURIGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
647 Z LEASING CORVUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
VIENNA
632 VANDERBILT CAPITAL ADVISORS LLC
633 VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.
634 WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH
635 WEALTHCAP INITIATOREN GMBH
636 WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH
637 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
638 WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH
639 WED DONAU- CITY GMBH
1
1
1
1
1
1
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNIVERSALE INTERNATIONAL
PROJEKTMANAGEMENT GMBH
DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES. M.B.H.
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT BANK DD
ZANE BH DOO
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AG
WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
UNICREDIT BANK AG
WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR
DEN DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
66,17
33,33
100,00
99,57
0,43
100,00
99,70
99,69
0,30
100,00
100,00
0,31
48,80
20,63
100,00
100,00
74,80
75,00
25,00
100,00
100,00
100,00
6,00
94,00
100,00
100,00
(3)
48,06
38,00
62,00
99,80
100,00
1
BANK PEKAO SA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
50,00
50,00
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
99,80
100,00
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 157
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
DENOMINAZIONE
SEDE
648 Z LEASING DORADO IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
649 Z LEASING DRACO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
650 Z LEASING GAMA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
651 Z LEASING GEMINI IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
652 Z LEASING HEBE IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
VIENNA
1
CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
653 Z LEASING HERCULES IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
654 Z LEASING IPSILON IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
655 Z LEASING ITA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
656 Z LEASING JANUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
657 Z LEASING KALLISTO IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
658 Z LEASING KAPA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
659 Z LEASING LYRA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
660 Z LEASING NEREIDE IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
661 Z LEASING OMEGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
662 Z LEASING PERSEUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
663 Z LEASING POLLUX IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
664 Z LEASING RIGEL IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
665 Z LEASING SCORPIUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
666 Z LEASING SIRIUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
667 Z LEASING TAURUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
668 Z LEASING VENUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
669 Z LEASING VOLANS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
670 ZABA TURIZAM DOO
671 ZAGREB NEKRETNINE DOO
672 ZAGREBACKA BANKA DD
673 ZANE BH DOO
674 ZAO IMB-LEASING
675 ZAO LOCAT LEASING RUSSIA
676 ZAO UNICREDIT BANK
677 ZB INVEST DOO
678 ZETA FUNF HANDELS GMBH
679 ZWEITE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
GEBAUDELEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
99,80
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
ZAGABRIA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
SARAJEVO
MOSCA
MOSCA
MOSCA
ZAGABRIA
VIENNA
BERLINO
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
ZAGREBACKA BANKA DD
ZAGREBACKA BANKA DD
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
ZAGREB NEKRETNINE DOO
ZAO UNICREDIT BANK
OOO UNICREDIT LEASING
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
ZAGREBACKA BANKA DD
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNIVERSALE INTERNATIONAL
PROJEKTMANAGEMENT GMBH
158 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
99,80
100,00
100,00
100,00
84,21
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
segue: (Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente))
DENOMINAZIONE
SEDE
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
A.2 CONSOLIDATE PROPORZIONALMENTE
1 INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH
VIENNA
7
2 KOC FINANSAL HIZMETLER AS
3 ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED
ISTANBUL
HAMILTON
7
7
4 STICHTING CUSTODY SERVICES KBN
5 UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS
AMSTERDAM
ISTANBUL
7
7
6 YAPI KREDI AZERBAIJAN
BAKU
7
7 YAPI KREDI BANK NEDERLAND NV
AMSTERDAM
7
8 YAPI KREDI EMEKLILIK AS
ISTANBUL
7
9 YAPI KREDI FAKTORING AS
ISTANBUL
7
10 YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
ISTANBUL
7
11 YAPI KREDI HOLDING BV
12 YAPI KREDI MOSCOW
AMSTERDAM
MOSCA
7
7
13 YAPI KREDI PORTFOY YONETIMI AS
BARBAROS
7
14 YAPI KREDI SIGORTA AS
ISTANBUL
7
15 YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
ISTANBUL
7
16 YAPI KREDI YATIRIM ORTAKLIGI AS
ISTANBUL
7
17 YAPI VE KREDI BANKASI AS
ISTANBUL
7
PIONEER INVESTMENTS AUSTRIA GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT (BERMUDA) LIMITED
YAPI KREDI BANK NEDERLAND NV
KOC FINANSAL HIZMETLER AS
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI HOLDING BV
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FAKTORING AS
YAPI KREDI SIGORTA AS
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FAKTORING AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FAKTORING AS
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
KOC FINANSAL HIZMETLER AS
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
..
50,00
50,00
50,00
40,90
44,63
..
4,39
0,04
0,04
40,82
13,40
27,50
0,01
38,40
0,01
..
..
40,88
..
40,43
40,90
0,06
40,83
35,71
5,17
3,25
4,90
30,27
..
40,89
18,39
4,54
40,90
Note alla tabella dell’area di consolidamento integrale e proporzionale:
1. Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria;
2 = influenza dominante nell’assemblea ordinaria;
3 = accordi con altri soci;
4 = altre forme di controllo;
5 = direzione unitaria ex art.26 comma 1, del “decreto legislativo 87/92”;
6 = direzione unitaria ex art.26 comma 2, del “decreto legislativo 87/92”;
7 = controllo congiunto.
8 = imprese collegate
2. Disponibilità voti nell’assemblea ordinaria. I diritti di voto sono riportati solo laddove diversi dalla % di partecipazione al capitale.
3. Società consolidate integralmente ai sensi del SIC 12.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 159
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
Variazioni nell’area di consolidamento
Le società consolidate integralmente, compresa la Capogruppo, sono passate da 660 a fine dicembre 2008 a 679 di fine dicembre 2009 con un
aumento di 19 società, mentre le società consolidate proporzionalmente, che a fine dicembre 2008 assommavano a 18 risultano 17 a dicembre
2009 con una riduzione di una società (TLX Spa, Milano).
Nella tabella che segue sono indicate le variazioni intervenute nelle partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente).
Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente): variazioni annue
NUMERO DI SOCIETÀ
A. Rimanenze iniziali
B. Variazioni in aumento
B1. Costituzioni
B2. Variazione del metodo di consolidamento
B3. Entità oggetto di primo consolidamento nel 2009
C. Variazioni in diminuzione
C1. Cessioni
C2. Variazione del metodo di consolidamento
C3. Fusioni in altre società del Gruppo
D. Rimanenze finali
660
55
10
31
14
36
16
7
13
679
Il dettaglio delle variazioni intervenute in aumento e in diminuzione nei dodici mesi a livello di singola società risulta come segue:
Variazioni in aumento
Costituzione di nuove società
DENOMINAZIONE
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1050 WIEN,
SIEBENBRUNNENGASSE 10-21 OG
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1120 WIEN,
SCHONBRUNNER SCHLOSS-STRASSE 38-42 OG
SEDE
VIENNA
VIENNA
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ACHT OG
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT FUNF OG
VIENNA
VIENNA
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT VIER OG
VIENNA
DENOMINAZIONE
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ZEHN OG
UNICREDIT BROKER DOO SARAJEVO ZA BROKERSKE
POSLOVE U OSIGURANJU
UNICREDIT-LEASING ORION INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
CEAKSCH VERWALTUNGS GMBH
UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO
KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
SEDE
VIENNA
SARAJEVO
BUDAPEST
VIENNA
BUDAPEST
Le costituzioni si riferiscono ad una società del sub-gruppo UniCredit Bank Austria e nove del sub-gruppo UniCredit Leasing SpA. L’impatto sull’attivo
consolidato del gruppo è poco significativo.
160 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Variazioni del metodo di consolidamento
DENOMINAZIONE
AGROB IMMOBILIEN AG
CAMERON GRANVILLE 2 ASSET MANAGEMENT INC
CAMERON GRANVILLE 3 ASSET MANAGEMENT INC.
CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPV-AMC) , INC
CHRISTOPH REISEGGER GESELLSCHAFT M.B.H.
DINERS CLUB CEE HOLDING AG
DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O.
EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG
EPSSILON LIEGENSCHAFTSDEVELOPMENT GMBH
EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT GESMBH
GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT SIMON BESCHRANKT
HAFTENDE KOMMANDITGESELLSCHAF
HVB ASIA LIMITED
HVB FINANCE LONDON LIMITED
LLC UKROTSBUD
MERKURHOF GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MIT
BESCHRANKTER HAFTUNG
MEZZANIN FINANZIERUNGS AG
SEDE
ISMANING
TAGUIG
TAGUIG
TAGUIG
VIENNA
VIENNA
VARSAVIA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
SINGAPORE
LONDRA
KIEV
HAMBURG
VIENNA
DENOMINAZIONE
NXP CO-INVESTMENT PARTNERS VIII L.P.
PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OG
UNICREDIT BPC MORTGAGE S.R.L.
UNICREDIT CAPITAL MARKETS INC.
UNICREDIT CONSUMER FINANCING IFN S.A.
UNICREDIT FACTORING PENZUGYI SZOLGALTATO ZRT
UNICREDIT LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH & CO KG
UNICREDIT LONDON INVESTMENTS LIMITED
WED DONAU- CITY GMBH
WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H.
WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR DEN
DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT
ARANY PENZUGYI LIZING ZRT.
BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH
BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. ACHTE
OBJEKTE GROBRITANNIEN KG
DBC SP. ZOO
SEDE
LONDRA
VIENNA
VERONA
NEW YORK
BUCAREST
BUDAPEST
VIENNA
LONDRA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
BUDAPEST
VIENNA
HAMBURG
VARSAVIA
Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nell’esercizio 2009, riguardano prevalentemente trasferimenti dalla voce 100 Partecipazioni
(quindici società controllate dal sub-gruppo Bank Austria, dodici dal sub-gruppo HVB e quattro da altre società).
Entità oggetto di primo consolidamento nel 2009
DENOMINAZIONE
ALTUS ALPHA
GELDILUX-TS-2009 S.A.
GRAND CENTRAL FUNDING
SEDE
DUBLINO
LUSSEMBURGO
NEW YORK
HVB FUNDING TRUST I
WILMINGTON
HVB FUNDING TRUST III
REDSTONE
SOFIMMOCENTRALE S.A.
WILMINGTON
LONDRA
BRUSSEL
DENOMINAZIONE
SVIF UKRSOTSBUD
TENDER OPTION BONDS
EUROPEAN-OFFICE-FOND
HYPO-REAL HAUS- & GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH &
CO. 1. VERMIETUNGS KG
HYPO-REAL HAUS- & GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES
BURGERLICHEN RECHTS NR. 1
KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP
KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD
SEDE
KIEV
NEW YORK
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
LONDRA
LONDRA
Si tratta di società precedentemente considerate non significative, ad eccezione di Altusalpha e di Redstone (per la quale si veda “Parte E - Informazioni
sui rischi - Informativa relativa ai prodotti strutturati di credito e derivati di negoziazione con la clientela”. L’impatto sull’attivo consolidato del Gruppo è stato
pari a 0,20%.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 161
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
Variazioni in diminuzione
Cessioni
DENOMINAZIONE
BA-CA ADAGIO LEASING GMBH
BACA-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
BA-CREDITANSTALT LEASING ECOS SP. Z O.O.
BODEHEWITT AG & CO. KG
CUKOR INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU
TARSASAG
EURO-IMMOPROFIL
HAUS VIOLA SONNENBLUME
SENIORENBETREUUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO KEG
HVB CESAR D.O.O. BEOGRAD
SEDE
VIENNA
DENOMINAZIONE
GRUNWALD
HYPERION IMMOBILIENVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
KAMILLE SENIORENRESIDENZ IMMOBILIEN G.M.B.H. & CO.
KEG
POLIMAR 13 SPOLKA Z OGRANICZONA
ODPOWIEDZIALNOSCIA
POLIMAR 6 SPOLKA Z OGRANICZONA
ODPOWIEDZIALNOSCIA
BUDAPEST
MONACO DI
BAVIERA
VEREINSBANK VICTORIA BAUSPAR AKTIENGESELLSCHAFT
SENIORENWOHNHEIM TROFAIACH GESELLSCHAFT MBH &
CO KEG
BUDAPEST
VARSAVIA
VIENNA
BELGRADO
Z LEASING KSI IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BROKER SPA
SEDE
VIENNA
VIENNA
VARSAVIA
VARSAVIA
MONACO DI
BAVIERA
LOEBEN
VIENNA
MILANO
Le cessioni realizzate riguardano prevaletemente il sub-gruppo Leasing.
Variazioni del metodo di consolidamento
DENOMINAZIONE
ALEXANDERSSON REAL ESTATE I B.V.
ANWA GESELLSCHAFT FUR ANLAGENVERWALTUNG MBH
BAYERISCHE WOHNUNGSGESELLSCHAFT FUR HANDEL UND
INDUSTRIE MBH
BETATERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG
MBH
SEDE
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
DENOMINAZIONE
HVB ALTERNATIVE FINANCIAL PRODUCTS AG (ora HVB
ALTERNATIVE FINANCIAL PRODUCTS AG IN ABWICKLUNG)
HYPO (UK) HOLDINGS LIMITED I.L.
PARUS GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH
SEDE
VIENNA
LONDRA
MONACO DI
BAVIERA
Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nell’esercizio 2009 hanno riguardato trasferimenti alla voce 100 Partecipazioni.
Fusioni e conferimenti in altre società del Gruppo
DENOMINAZIONE SOCIETÀ FUSA
ASSET MANAGEMENT GMBH
BACA GIOCONDO NEKRETNINE D.O.O., SARAJEVO
BACA MINERVA LEASING GMBH
BANKPRIVAT AG
CA IB D.D.
CALG HOTELGRUNDSTUCKVERWALTUNG GRUNDUNG 1986
GMBH
HVB INFORMATION SERVICES GMBH
KYNESTE S.P.A.
PEKAO AUTO FINANSE SA
PEKAO LEASING I FINANSE S.A.
UNICREDIT BANCA PER LA CASA SPA
UNICREDIT GLOBAL LEASING SPA
WAVE SOLUTIONS INFORMATION TECHNOLOGY GMBH
162 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
SEDE
SOCIETÀ INCORPORANTE
SEDE SOCIETÀ
INCORPORANTE
VIENNA
SARAJEVO
VIENNA
VIENNA
ZAGABRIA
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
INTERKONZUM DOO SARAJEVO
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
ZABA TURIZAM DOO
VIENNA
SARAJEVO
VIENNA
VIENNA
ZAGABRIA
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
ROMA
VARSAVIA
VARSAVIA
MILANO
MILANO
VIENNA
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
VIENNA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES S.c.p.A
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES S.c.p.A
PEKAO LEASING SP ZO.O.
PEKAO LEASING SP ZO.O.
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
UNICREDIT LEASING SPA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES S.c.p.A
MILANO
MILANO
VARSAVIA
VARSAVIA
MILANO
BOLOGNA
MILANO
Si indica infine l’elenco delle società che nel corso dell’esercizio hanno modificato la denominazione sociale.
Società che hanno modificato la denominazione sociale nel corso del 2009
DENOMINAZIONE
AGROB IMMOBILIEN AG (ex AGROB IMMOBILIEN AG)
ARABELLA FINANCE LTD.
(ex ARABELLA FUNDING LTD. (JERSEY))
BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG
(ex BANK AUSTRIA CREDITANSTALT WOHNBAUBANK AG)
BULBANK AUTO LEASING EOOD
(ex UNICREDIT LEASING AUTO BULGARIA EOOD)
CLOSED JOINT-STOCK COMPANY UNICREDIT SECURITIES
(ex ZAO UNICREDIT ATON)
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
(ex FINECO PRESTITI S.P.A.)
GYOR BEVASARLOKOZPONT INGATLANBERUHAZO ES
UZEMELTETO KORLATOLT FELELOSSEGU TAESASAG
(ex SHOPPING CENTER GYOR ERRICHTUNGS- UND
BETRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H)
HOLDING SP.Z.O.O.
KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP
(ex NEWSMITH FINANCIAL PRODUCTS LLP)
KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD
(ex NEWSMITH FINANCIAL SOLUTIONS LLP)
ISTRA D.M.C. DOO
(ex ISTRA GOLF DOO)
ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I
TURISTICKA AGENCIJA DD
(ex ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO I TURIZAM DD)
OPEN ACCUMULATIVE PENSIOON FUND OTAN JSC
(ex OPEN SAVING PENSIOON FUND OTAN JSC)
OPEN JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK
(ex UNICREDIT BANK LTD)
PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OG
(ex PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OEG)
PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY SRO
IN LIQUIDATION
(ex PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY SRO)
SALOME FUNDING LTD.
(ex SALOME FUNDING LTD. (JERSEY))
UCL NEKRETNINE D.O.O. (ex HVB LEASING CPB D.O.O.)
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
(ex HVB BANQUE LUXEMBOURG SOCIETE ANONYME)
UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI
(ex UNICREDIT AUDIT SPA)
SEDE
ISMANING
DUBLINO
VIENNA
SOFIA
MOSCA
MILANO
BUDAPEST
VARSAVIA
LONDRA
LONDRA
UMAG
UMAG
ALMATY CITY
LUCK
VIENNA
PRAGA
DUBLINO
SARAJEVO
LUSSEMBURGO
MILANO
DENOMINAZIONE
UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT
& ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE
A RESPONSABILITÀ LIMITATA (ex UNICREDIT
BANCASSURANCE MANAGEMENT & ADMINISTRATION SRL)
UNICREDIT BANK AG (ex BAYERISCHE HYPO- UND
VEREINSBANK AG)
UNICREDIT BUSINESS PARTNER GMBH
(ex BA-CA ADMINISTRATION SERVICES GMBH)
UNICREDIT BUSINESS PARTNER S.R.O.
(ex BANKING TRANSACTION SERVICES S.R.O.)
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER
AZIONI (ex UNICREDIT PROCESSES & ADMINISTRATION
SOCIETA PER AZIONI )
UNICREDIT CAIB UK LTD. IN LIQUIDATION
(ex UNICREDIT CAIB UK LTD.)
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
(ex UNICREDIT CONSUMER FINANCING BANK SPA)
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA
CONSORTILE PER AZIONI
(ex UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SPA)
UNICREDIT INSURANCE BROKER EOOD
(ex UNICREDIT INSURANCE BROKER OOD)
UNICREDIT IRELAND FINANCIAL SERVICES LTD
(IN LIQUIDATION)
(ex UNICREDIT IRELAND FINANCIAL SERVICES PLC)
UNICREDIT LEASING AVIATION GMBH
(ex LFL LUFTFAHRZEUG LEASING GMBH)
UNICREDIT LEASING BAUTRAGER GMBH (ex BANK
AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING BAUTRAGER GMBH)
UNICREDIT LEASING FINANCE GMBH (ex HVB
INVESTITIONSBANK GMBH)
UNICREDIT LEASING GMBH
(ex HVB LEASING GMBH)
UNICREDIT LONDON INVESTMENTS LIMITED
(ex UNICREDIT FINANCE & INVESTMENTS LIMITED)
UNICREDIT PARTNER D.O.O
(ex UNICREDIT BROKER D.O.O.)
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER
AZIONI (ex UNICREDIT REAL ESTATE SPA)
UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH
(ex BANK AUSTRIA TRADE SERVICES GESELLSCHAFT M.B.H.)
UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED
(ex UNICREDIT ATON INTERNATIONAL LIMITED)
WEALTHCAP INITIATOREN GMBH
(ex BLUE CAPITAL GMBH)
SEDE
MILANO
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
PRAGA
COLOGNO
MONZESE
LONDRA
MILANO
MILANO
SOFIA
DUBLIN
HAMBURG
VIENNA
HAMBURG
HAMBURG
LONDRA
ZAGABRIA
GENOVA
VIENNA
NICOSIA
HAMBURG
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 163
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Dopo la data di chiusura dell’esercizio non si sono verificati eventi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio consolidato al
31 dicembre 2009. Si rinvia alla Relazione sulla gestione per una descrizione dei fatti di rilievo più significativi avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio.
Sezione 5 - Altri aspetti
Nel corso del 2009 sono entrati in vigore i seguenti principi e interpretazioni contabili:
• Miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (Reg. CE 70/2009) (ad esclusione delle modifiche ad IFRS 1 ed IFRS 5);
• IAS 1: Presentazione del Bilancio (recepito nell’ordinamento europeo con Reg. CE 1274/2008);
• IAS 23: Oneri finanziari (Reg. CE 1260/2008);
• Modifiche allo IAS 32: Strumenti finanziari - esposizione in bilancio e IAS1: Presentazione del bilancio - Strumenti finanziari con opzione a vendere e
obbligazioni in caso di liquidazione (Reg. CE 53/2009);
• Modifiche all’IFRS 1: Prima adozione degli International Financial Reporting Standard e allo IAS 27: Bilancio consolidato e separato - Costo delle
partecipazioni in controllate, in entità a controllo congiunto e in società collegate (Reg. CE 69/2009);
• Modifiche a IFRS 2: Pagamenti basati su azioni (Reg. CE 1261/2008);
• Modifiche all’IFRS 4: Contratti assicurativi e all’IFRS 7 Strumenti finanziari - informazioni integrative (Reg. CE 1165/2009);
• IFRS 8: Settori operativi (Reg. CE 1358/2007);
• Modifiche allo IAS 39 e all’IFRS 7: Riclassificazione delle attività finanziarie - data di entrata in vigore e disposizioni transitorie (Reg. CE 824/2009);
• Modifiche all’IFRIC 9: Rideterminazione del valore dei derivati incorporati e allo IAS 39: Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione (Reg. CE
1171/2009);
• IFRIC 13: Programmi di fidelizzazione della clientela (Reg. CE 1262/2008);
• IFRIC 14: Il limite relativo ad una attività a servizio di un piano a benefici definiti, le previsioni di contribuzione minima e la loro interazione (Reg. CE
1263/2008).
Per quanto riguarda la nuova versione di IAS 1 “Presentazione del bilancio” e l’adozione del prospetto della redditività complessiva si rimanda alla
precedente Sezione 2 - Principi generali di redazione.
Si segnala, inoltre, tra le modifiche all’IFRS 7, la richiesta che le valutazioni al fair value siano classificate sulla base di una gerarchia di livelli che
rifletta la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni stesse.
Entrambe tali modifiche sono comprese tra quelle recepite nel citato primo aggiornamento della circolare 262/2005 della Banca d’Italia (si veda anche
Sezione 1).
L’entrata in vigore di IFRS 8 “Settori operativi” non ha determinato effetti sull’informativa di settore (Parte L della Nota Integrativa) poiché i criteri di
preparazione della stessa, determinati in base al precedente IAS 14 ora abrogato, sono i medesimi utilizzati per la fornitura di informazioni al massimo
livello decisionale operativo, come richiesto dal nuovo principio.
Neppure l’adozione degli altri principi o interpretazioni citati, ha comportato effetti patrimoniali o economici sul bilancio consolidato.
La Commissione Europea ha inoltre recepito i seguenti principi contabili aventi data di entrata in vigore successiva al 31 dicembre 2009, per i quali il
Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, della facoltà di applicazione anticipata:
• Miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (Reg. CE 70/2009) (per le sole modifiche ad IFRS 1 ed IFRS 5);
• IAS 27: Bilancio Consolidato e separato (Reg. CE 494/2009);
• IFRS 1: Prima adozione degli International Financial Reporting Standard (Reg. CE 1136/2009);
• IFRS 3: Aggregazioni aziendali (Reg. CE 495/2009);
• IFRIC 12: Accordi per servizi in concessione (Reg. CE 254/2009);
• IFRIC 15: Accordi per la costruzione di immobili (Reg. CE 636/2009);
• IFRIC 16: Copertura di un investimento netto in una gestione estera (Reg. CE 460/2009);
• IFRIC 17: Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide (Reg. CE 1142/2009);
• IFRIC 18: Cessioni di attività da parte della clientela (Reg. CE 1164/2009);
• Modifiche allo IAS 32: Strumenti finanziari - Esposizione in bilancio - Classificazione delle emissioni di diritti (Reg. CE 1293/2009);
• Modifica allo IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione - Elementi qualificabili per la copertura (Reg. CE 839/2009).
Si segnala che il nuovo principio IFRS 3: Aggregazioni aziendali introduce l’opzione di misurare le interessenze di minoranza al fair value determinando,
conseguentemente, la rilevazione dell’intero goodwill dell’impresa acquisita.
164 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Il principio, inoltre:
• prevede che, in caso di acquisizione del controllo attraverso l’acquisto in fasi successive di interessenze nell’impresa, le stesse debbano essere
valutate al fair value alla data di acquisizione del controllo, con iscrizione delle differenze valutative a conto economico;
• precisa che i costi di transazione sostenuti nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale debbano essere iscritti a conto economico;
• fornisce maggiori precisazioni in tema di valutazione, alla data di acquisizione, delle attività e passività acquisite;
• introduce l’obbligo di valutare al fair value gli eventuali importi che l’acquirente deve corrispondere al cessionario nel caso in cui si verifichino
predeterminate circostanze successivamente alla data di acquisizione.
Coerentemente con il processo di revisione di IFRS 3, lo IASB ha proceduto a modificare anche lo IAS 27 precisando, fra l’altro, che:
• gli acquisti di partecipazioni di minoranza o la cessione di parte delle azioni possedute che non determinano la perdita di controllo dell’impresa
collegata debbano essere contabilizzate a patrimonio netto;
• in caso di perdita di controllo in un’impresa controllata, il cedente debba valutare l’eventuale interessenza rimanente al fair value con iscrizione delle
differenze a conto economico.
È in corso la valutazione delle modifiche richieste. Non si ritiene, tuttavia, che i principi sopra elencati avranno impatti significativi sul risultato
economico o sul patrimonio netto esistente.
Al 31 dicembre 2009, infine, lo IASB risulta avere emanato i seguenti principi contabili o revisioni degli stessi:
• Miglioramenti agli IFRS;
• Modifiche all’IFRS 2: Operazioni con pagamento basato su azioni di Gruppo regolate per cassa;
• Modifiche all’IFRS 1: Esenzioni aggiuntive per le entità che adottano gli IFRS per la prima volta;
• Revisione dello IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate;
• Modifiche all’IFRIC 14 - Pagamento anticipato di una previsione di contribuzione minima;
• IFRIC 19: Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale;
• IFRS 9: Strumenti finanziari.
L’applicazione di tali principi da parte del Gruppo è, tuttavia, subordinata al loro recepimento da parte dell’Unione Europea.
Si segnala che nel patrimonio del Gruppo, a partire dalle esistenze iniziali al 1 gennaio 2008, si è provveduto a riclassificare le differenze di cambio
relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture) tra le “differenze di cambio” della voce 140 “Riserve da valutazione”. Le
medesime differenze di cambio erano in precedenza rilevate tra le “altre riserve di utili” della voce 170 “Riserve”.
Ai fini di un confronto omogeneo, si è perciò proceduto alla riesposizione dei dati di dicembre 2008 dello stato patrimoniale, delle note illustrative e del
prospetto delle variazioni del patrimonio netto per tenere conto dei menzionati effetti.
Il bilancio consolidato, così come il bilancio dell’impresa Capogruppo, è sottoposto a revisione contabile da parte della società KPMG S.p.A. ai sensi del
D. Lgs. 24 febbraio 1998 n.° 58 ed in esecuzione della delibera assembleare del 10 maggio 2007.
Si segnala, infine, che il Gruppo UniCredit ha predisposto e reso pubbliche nei termini di legge e con le modalità prescritte dalla Consob, la Relazione
finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2009, sottoposta a revisione contabile limitata, i resoconti intermedi di gestione consolidati al 31 marzo
ed al 30 settembre 2009, nonché il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2009, sottoposto a revisione contabile limitata,
allegato al Prospetto informativo depositato presso Consob in data 8 gennaio 2010.
Il bilancio di esercizio dell’impresa capogruppo e consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2010, che ha autorizzato
la diffusione pubblica dei dati essenziali.
I depositi dell’intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 165
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Un’attività finanziaria è classificata come posseduta per negoziazione se:
• è acquisita principalmente al fine di essere venduta a breve;
• fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel
breve periodo;
• è un contratto derivato (fatta eccezione per i contratti derivati che costituiscono garanzie finanziarie, si veda cap. 18, e per quelli designati come
strumenti di copertura, si veda cap. 6).
Al pari degli altri strumenti finanziari, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte al loro fair value, con esclusione dei
costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tale attività finanziaria.
Anche successivamente, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell’applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel
conto economico.
Gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio
di negoziazione sono iscritti in conto economico nella voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, fatta eccezione per i derivati finanziari
connessi alla “fair value option” il cui risultato economico, realizzato o valutativo, è iscritto nella voce 110. “Risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value” (si veda cap. 5). Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti
derivati o gli “scoperti tecnici” in titoli, tale attività viene contabilizzata alla voce 40. “Passività finanziarie di negoziazione”.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto con le tre seguenti caratteristiche:
• il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del
tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita
(generalmente denominata “sottostante”);
• non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si
aspetterebbe una simile oscillazione a cambiamenti di fattori di mercato;
• è regolato a data futura.
Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l’effetto che
alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante. Un derivato associato
a uno strumento finanziario, ma contrattualmente trasferibile indipendentemente da quello strumento, o avente controparte diversa da quella dello
strumento, non è considerato un derivato incorporato, ma uno strumento finanziario separato.
Un derivato incorporato è separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato, se:
• le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati a quelle del contratto che lo ospita;
• uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; e
• lo strumento ibrido non è valutato al fair value con effetto rilevato in conto economico.
Qualora sussista l’obbligo di scindere un derivato incorporato dal suo contratto primario, ma non si sia in grado di valutare distintamente il derivato
incorporato all’acquisizione o a una data di valutazione successiva, l’intero contratto combinato è trattato come un’attività o una passività finanziaria
valutata al fair value.
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.
2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, attività valutate al
fair value. Tali attività sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all’eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a
cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi.
Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito ed i titoli
azionari.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate al fair value, che normalmente corrisponde al costo dell’operazione
comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso ed al netto delle commissioni.
Per gli strumenti fruttiferi gli interessi sono contabilizzati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
166 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrando, come detto, a conto economico gli interessi secondo il criterio del costo
ammortizzato. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 140. “Riserve da valutazione” del patrimonio netto - ad
eccezione delle perdite per riduzione di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti
rispettivamente alla voce 130. b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita” ed alla voce 80.
“Risultato netto dell’attività di negoziazione” - fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti
nel conto economico alla voce 100. b) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva.
Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo
attendibile sono valutati al costo.
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore (impairment), la perdita cumulata, che è stata rilevata
direttamente nella voce 140. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”, viene trasferita a conto economico alla voce 130. b) “Rettifiche/Riprese di
valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Per gli strumenti di debito costituisce evidenza di perdita durevole di valore, l’esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie tali da
pregiudicare l’incasso del capitale o degli interessi.
Per gli strumenti di capitale l’esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre ad eventuali difficoltà nel servizio del debito da parte
dell’emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair value al di sotto del costo e variazioni avverse nell’ambiente in cui l’impresa opera.
Nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, la perdita di valore è ritenuta durevole.
Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al 20% oppure perduri da non
più di 18 mesi ma da non meno di 9, il Gruppo procede ad analizzare ulteriori indicatori reddituali e di mercato.
Qualora i risultati della detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilità di recuperare l’ammontare originariamente investito, si procede alla
rilevazione di una perdita durevole di valore.
L’importo trasferito a conto economico è quindi pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle eventuali perdite per
riduzione di valore già precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente.
Nel caso di strumenti oggetto di valutazione al costo, l’importo della perdita è determinato come differenza tra il valore contabile degli stessi e il valore
attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di rendimento corrente di mercato per attività finanziarie similari.
Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l’incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che si
è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa,
rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile
superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata.
Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con effetto a conto economico ma
a patrimonio netto, anche qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condotto ad appostare la svalutazione.
3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono rappresentati da strumenti finanziari non derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza
fissa, che si ha oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza.
Qualora nel corso dell’esercizio venisse venduto o riclassificato, prima della scadenza, un importo non irrilevante di tali investimenti, le rimanenti attività
finanziarie detenute fino a scadenza verrebbero riclassificate come disponibili per la vendita e l’uso del portafoglio in questione sarebbe precluso per i
successivi due esercizi, a meno che le vendite o riclassificazioni:
• siano così prossime alla scadenza o alla data dell’opzione dell’attività finanziaria, che le oscillazioni del tasso di interesse di mercato non avrebbero
un effetto significativo sul fair value dell’attività stessa;
• si siano verificate dopo l’incasso sostanzialmente di tutto il capitale originario dell’attività finanziaria attraverso pagamenti ordinari programmati o anticipati; o
• siano attribuibili a un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa pertanto ragionevolmente prevedere.
Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono
direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), tali attività sono valutate al costo
ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono rilevati nel conto economico alla voce 100. c) “Utili (perdite) da
cessione o riacquisto” quando tali attività sono eliminate.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 167
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore, l’importo della perdita è misurato come differenza tra il
valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di interesse effettivo originario dell’attività
finanziaria. Il valore contabile dell’attività viene conseguentemente ridotto e l’importo della perdita è rilevato a conto economico alla voce 130.
c) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata
a un evento che si è verificato dopo la sua rilevazione (quale un miglioramento nella solvibilità del debitore), la perdita per riduzione di valore
precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe
dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L’importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di conto
economico.
4 - Crediti
I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in
un mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione alla controparte.
Tali voci comprendono anche titoli di debito aventi le medesime caratteristiche od oggetto di riclassificazione di portafoglio secondo le regole previste
dallo IAS 39 (si veda successiva parte A.3.1 - Trasferimenti tra portafogli) e i valori netti riferiti alle operazioni di leasing finanziario di beni “in
costruendo” e di beni in attesa di locazione finanziaria, i cui contratti abbiano le caratteristiche di “contratti con trasferimento dei rischi”.
Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente
attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), i crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il
criterio dell’interesse effettivo, eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione.
Gli utili (o le perdite) su crediti, ove non coperti, sono rilevati nel conto economico:
• quando l’attività finanziaria in questione è eliminata, alla voce 100. a) “Utili (perdite) da cessione di crediti”;
ovvero:
• quando l’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore, alla voce 130. a) “Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti”.
Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10. “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono iscritti in base al principio della competenza
temporale.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell’eventuale incasso.
Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperarne l’intero ammontare, sulla base delle
condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari netti attesi per capitale ed
interessi; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati,
delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare.
L’importo della perdita, infatti, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, incagli e ristrutturate, secondo le categorie più avanti
specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario
dell’attività finanziaria.
Sia nel primo esercizio di passaggio all’applicazione degli IAS/IFRS (2005) sia successivamente, nei casi in cui il tasso di interesse originario di
un’attività finanziaria oggetto di attualizzazione non sia reperibile, oppure il suo reperimento sarebbe eccessivamente oneroso, si è applicato il tasso
medio rilevato sulle posizioni aventi caratteristiche simili ma non deteriorate nell’anno in cui si è verificato il deterioramento originario dell’attività
considerata. Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi seguenti.
I tempi di recupero, inoltre, sono stimati sulla base delle scadenze eventualmente concordate con i debitori ovvero di business plan o di previsioni
ragionevoli, basati sull’esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto della forma tecnica, della
localizzazione geografica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti.
I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione,
mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Tali crediti problematici sono rivisti ed analizzati periodicamente, almeno una volta
all’anno. Ogni cambiamento successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto
alle stime iniziali, determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento di crediti”.
168 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
In Nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come specifiche nella citata voce di conto economico anche quando
la metodologia di calcolo è di tipo forfetario/statistico, secondo quanto più avanti precisato.
Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi,
concordemente ai termini contrattuali originari, viene appostata alla medesima voce di conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del
costo ammortizzato che si sarebbe avuto in assenza di precedenti svalutazioni.
L’eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile o è stralciato nella sua interezza. Le cancellazioni sono
imputate direttamente alla voce 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti” di conto economico e sono rilevate in riduzione
della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti alla medesima voce.
Le rinegoziazioni di crediti finanziari che prevedano la loro cancellazione in cambio di azioni attraverso operazioni di debt/equity swap comportano,
nell’intervallo temporale precedente all’esecuzione dello scambio, la valutazione dei crediti in oggetto in funzione degli accordi di conversione stipulati
alla data di redazione del bilancio.
Per le modalità di determinazione del fair value delle azioni rivenienti da tali operazioni si veda la successiva Parte A.3.
Le eventuali differenze negative tra il valore dei crediti e quello delle azioni così determinato è rilevato a conto economico tra le rettifiche di valore.
Le esposizioni deteriorate sono suddivise nelle seguenti categorie:
• sofferenze - individuano l’area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall’esposizione verso clienti che versano in uno stato di insolvenza
anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica ovvero, in caso di importi non
significativi singolarmente, su base forfetaria per tipologie di esposizioni omogenee;
• incagli - definiscono quell’area creditizia in cui ricadono i rapporti verso soggetti che si trovano in temporanea difficoltà, che si prevede possa
essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Tra gli incagli sono incluse inoltre le esposizioni, non classificate in sofferenza e concesse a soggetti
diversi dalle amministrazioni pubbliche, per le quali risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
- siano scadute e non pagate in via continuativa da oltre 270 giorni (ovvero da oltre 150 o 180 giorni per le esposizioni di credito al consumo
rispettivamente di durata originaria inferiore o pari e superiore a 36 mesi);
- l’importo complessivo delle esposizioni di cui al punto precedente e delle altre quote scadute da meno di 270 giorni verso il medesimo debitore,
sia almeno pari al 10% dell’intera esposizione verso tale debitore.
Gli incagli sono valutati analiticamente quando particolari elementi lo consiglino ovvero applicando analiticamente percentuali determinate in modo
forfetario su basi storico/statistiche nei restanti casi;
• esposizioni ristrutturate - rappresentano le esposizioni nei confronti di controparti con le quali sono stati conclusi accordi che prevedono la
concessione di una moratoria al pagamento del debito e la contemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la
conversione di parte dei prestiti in azioni e/o eventuali sacrifici in linea capitale: sono valutati analiticamente, ricomprendendo nelle svalutazioni
l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
• esposizioni scadute - rappresentano l’intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nelle precedenti categorie, che
alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni. Per i crediti al dettaglio, quelli verso enti del settore pubblico e
quelli verso imprese, in caso di soggetti residenti o aventi sede in Italia, si considerano deteriorate le esposizioni scadute o sconfinanti da oltre 180
anziché 90 giorni. L’esposizione complessiva viene rilevata qualora, alla data di riferimento:
- la quota scaduta e/o sconfinante,
oppure:
- la media delle quote scadute e/o sconfinanti, rilevate su base giornaliera nell’ultimo trimestre precedente, sia pari o superiore al 5%
dell’esposizione stessa.
Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata
dall’appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini di Basilea 2 (“perdita in caso di inadempienza” - Loss Given Default).
La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività per i quali, seppur non siano stati riscontrati singolarmente elementi oggettivi di perdita, è loro
attribuibile una perdita latente misurabile anche tenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea 2.
In particolare, a ciascuna attività con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, commisurato alla tipologia di finanziamento, ossia alla forma
tecnica, al settore di attività economica, alla localizzazione geografica, alla tipologia di garanzia o ad altri fattori rilevanti, è associata una “probabilità di
inadempienza” (Probability of Default) ed una “perdita in caso di inadempienza” (Loss Given Default), omogenee per classi.
La metodologia adottata integra le disposizioni di Basilea 2 con quelle dei principi contabili internazionali. Questi ultimi, infatti, escludono le perdite
su crediti attese ma non ancora verificate, ma considerano quelle già sostenute benché non ancora manifeste alla data di valutazione, sulla base di
esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle considerate.
Il parametro che esprime, per le diverse categorie di esposizioni omogenee, il ritardo medio che intercorre tra il deterioramento delle condizioni
finanziarie di un debitore e la sua classificazione tra le esposizioni deteriorate è l’ “intervallo di conferma della perdita” (Loss Confirmation Period).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 169
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
La valutazione collettiva viene quindi determinata come prodotto tra i fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea 2 (che hanno orizzonte
temporale di un anno) ed i citati intervalli di conferma della perdita, espressi in frazione di anno e diversificati per classi di attività in funzione delle
caratteristiche e del livello di sviluppo dei processi creditizi.
Qualora non si abbiano a disposizione i suddetti indicatori, si utilizzano valori stimati e forfetari desunti da serie storiche interne e da studi di settore.
I crediti non garantiti verso residenti in Paesi che presentano difficoltà nel servizio del debito, nei casi in cui tale componente di rischio (c.d. “transfer
risk”) non sia già considerata nel sistema di rating applicato, sono, di norma, valutati forfetariamente, al fine di attribuire, sulla base di parametri
condivisi, la relativa perdita latente.
La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore contabile del credito, mentre il rischio a fronte delle voci fuori bilancio, come
gli impegni a erogare crediti, viene registrato a conto economico alla voce 130. d) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni
finanziarie” con contropartita alla voce 120. b) “Fondo per rischi ed oneri” del passivo (ad eccezione delle svalutazioni dovute al deterioramento delle
garanzie rilasciate e dei derivati creditizi ad esse assimilati secondo lo IAS 39, che hanno come contropartita la voce 100. “Altre passività”).
Nelle voci crediti sono altresì rilevati, secondo la pertinente composizione merceologica, i finanziamenti oggetto di operazioni di cartolarizzazione
(successive al 1° gennaio 2002) per le quali non sussistono i requisiti richiesti dallo IAS 39 per la cancellazione dal bilancio (si veda cap. 18 - Altre
informazioni - Derecognition).
I corrispondenti importi ricevuti per la cessione dei crediti oggetto di cartolarizzazione, al netto dell’ammontare dei titoli emessi eventualmente
mantenuti in portafoglio (rischio trattenuto), sono iscritti nelle voci 10. “Debiti verso banche” e 20. “Debiti verso clientela” del passivo.
Sia le attività sia le passività sono valutate al costo ammortizzato ed i relativi interessi sono registrati a conto economico.
In caso di perdite per riduzione di valore su titoli rivenienti da cartolarizzazioni proprie mantenuti in portafoglio, l’importo di tali perdite è registrato alla
voce di conto economico 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per il deterioramento di crediti”.
5 - Attività finanziarie valutate al fair value
Qualsiasi attività finanziaria può essere designata come valutata al fair value al momento della rilevazione iniziale, ad eccezione:
• degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali non siano rilevabili prezzi in mercati attivi ed il cui fair value non sia
determinabile in modo attendibile;
• degli strumenti derivati.
Rientrano nella categoria in oggetto le attività finanziarie che non appartengono al portafoglio di negoziazione ma il cui profilo di rischio risulti:
• connesso a posizioni di debito che sono fatte oggetto di misurazione al fair value (si veda capitolo 15 “Passività finanziarie valutate al fair value”);
• gestito a mezzo di contratti derivati che non permettono il riconoscimento di relazioni di copertura.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (si veda cap. 1), con registrazione
però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
6 - Operazioni di copertura
Gli strumenti derivati di copertura sono designati come:
• strumenti di copertura del fair value di una attività o di una passività rilevata o di una parte identificata di tale attività o passività;
• strumenti di copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, attribuibile ad un particolare rischio associato ad una attività o passività
rilevata o ad una operazione prevista, che potrebbero influire sul conto economico;
• strumenti di copertura di un investimento netto in una società estera, le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’Euro.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e
l’elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne
l’efficacia. Di conseguenza, occorre verificare, sia all’inizio dell’operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l’utilizzo dello strumento
derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell’elemento coperto.
Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all’inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere
altamente efficace e se i suoi risultati effettivi siano ricompresi all’interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di
un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui la copertura è designata.
170 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
La valutazione dell’efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date).
Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il
contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l’elemento coperto è venduto, scade o è
rimborsato; non è più altamente probabile che l’operazione futura coperta venga posta in essere.
Gli strumenti di copertura sono designati come tali laddove sia identificabile una controparte ultima esterna al gruppo.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
• nel caso di copertura del fair value, la variazione del fair value dello strumento di copertura è rilevata a conto economico alla voce 90. “Risultato
netto dell’attività di copertura”. Le variazioni nel fair value dell’elemento coperto, che sono attribuibili al rischio coperto con lo strumento derivato,
sono iscritte alla medesima voce di conto economico in contropartita del cambiamento del valore di carico dell’elemento coperto. Se la relazione di
copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita dell’elemento coperto, quest’ultimo torna ad essere misurato secondo il criterio di valutazione
previsto dal principio contabile relativo alla categoria di appartenenza. Nel caso di strumenti fruttiferi di interessi, la differenza fra il valore di carico
dell’elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai
esistita, è rilevata a conto economico nelle voci interessi attivi o passivi, lungo la vita residua della copertura originaria. La differenza di Fair Value
del derivato di copertura rispetto all’ultima data di misurazione dell’efficacia è rilevata immediatamente a conto economico alla voce 90. “Risultato
netto dell’attività di copertura”. Nel caso in cui l’elemento coperto venga venduto o rimborsato, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata
immediatamente alla voce 100. “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” di conto economico;
• nel caso di copertura di flussi finanziari, la parte dell’utile o della perdita sullo strumento di copertura che è considerata efficace è iscritta
inizialmente alla voce 140. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”. La parte inefficace è invece iscritta a conto economico alla voce 90.
“Risultato netto dell’attività di copertura”; se la copertura dei flussi finanziari non è più considerata efficace, oppure la relazione di copertura è
terminata, l’ammontare complessivo dei profitti o delle perdite su quello strumento di copertura, già rilevato tra le “Riserve da valutazione”, vi rimane
fino al momento in cui la transazione ha luogo o si ritiene che non vi sarà più la possibilità che la transazione si verifichi; in quest’ultima circostanza
i profitti o perdite sono trasferiti dal patrimonio netto alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico;
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva;
• nel caso di copertura dell’investimento netto in una società estera, le coperture di investimenti in società estere le cui attività sono situate o
sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’Euro, sono rilevate in maniera simile alle coperture di flussi finanziari:
- la parte efficace della variazione di valore dello strumento di copertura è iscritta direttamente alla voce 140. “Riserve da valutazione” ed esposta
nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
- la parte inefficace dello strumento di copertura è iscritta invece alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico.
L’utile o la perdita sullo strumento di copertura relativo alla parte efficace della copertura è classificato nel patrimonio netto ed è rilevato nel conto
economico nel momento in cui l‘investimento netto nella società viene ceduto.
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva;
• nel caso di operazioni di copertura generica, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non
solo una singola attività o passività finanziaria ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o
di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al
modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo sbilancio
di attività e passività. Analogamente alle coperture di fair value, una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all’inizio
che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell’importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati
di copertura, e se i risultati effettivi siano all’interno di un intervallo compreso fra l’80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni
di valore, rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica è rilevato nelle voci 90. dell’attivo o 70. del passivo, in
contropartita della voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico.
L’inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value
dell’importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”
di conto economico.
Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione iscritta nelle presenti voci è
rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte.
Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. “Utili
(perdite) da cessioni o riacquisto” di conto economico.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 171
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
7 - Partecipazioni
I criteri di iscrizione e valutazione delle partecipazioni regolate dagli IAS 27 Bilancio consolidato e separato, IAS 28 Partecipazioni in collegate e IAS 31
Partecipazioni in joint venture sono dettagliati nella Sezione 3. Area e metodi di consolidamento della Parte A.1.
Le restanti partecipazioni - diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate alle voci 150. “Attività non
correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività associate ad attività in via di dismissione” (si veda cap. 10) - sono classificate quali
attività finanziarie disponibili per la vendita e attività finanziarie valutate al fair value e trattate in maniera corrispondente (si vedano cap. 2 e 5).
8 - Attività materiali
La voce include:
• terreni;
• fabbricati;
• mobili ed arredi;
• impianti e macchinari;
• altre macchine e attrezzature;
• migliorie apportate su beni di terzi;
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
• attività ad uso funzionale;
• attività detenute a scopo di investimento.
Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi
amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. In questa categoria rientrano convenzionalmente anche i beni in attesa di
essere locati nonché i beni in corso di costruzione destinati ad essere concessi in locazione finanziaria, unicamente per quei modelli di operatività di
leasing finanziario che prevedono la “ritenzione dei rischi” in capo alla Società locatrice, fino al momento della presa in consegna del bene da parte del
locatario e della decorrenza dei canoni di locazione finanziaria (si veda anche cap. 4 per operatività della specie con “trasferimento dei rischi”).
In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati dal Gruppo in qualità di locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ovvero quelli concessi
dal Gruppo quale locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto).
Le migliorie su beni di terzi incluse in queste voci sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. Di solito
tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all’utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Le migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e non separabili sono invece incluse nella voce 160. “Altre attività”.
Le attività detenute a scopo d’investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute
(in proprietà o in leasing finanziario) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla “messa in funzione” del bene (costi di
transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno
benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.
Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell’esercizio nel quale
sono sostenute, alla voce:
180. b) “Altre spese amministrative”, se riferite ad attività ad uso funzionale;
ovvero:
220. “Altri oneri/proventi di gestione”, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per
deterioramento.
Fanno eccezione gli investimenti immobiliari connessi a passività che riconoscono un rendimento collegato al fair value degli investimenti stessi.
Per queste ultime attività materiali è utilizzato il modello del fair value ai sensi dello IAS 40 paragrafo 32A.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
172 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
fabbricati
non superiore a 50 anni;
mobili
non superiore a 25 anni;
impianti elettronici
non superiore a 15 anni;
altre
non superiore a 10 anni;
migliorie apportate su beni di terzi
non superiore a 25 anni.
Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o quelle il cui valore residuo è pari o maggiore al valore contabile
dell’attività.
I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in
quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata. I fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di
ammortamento per l’esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile
dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore
attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 200. “Rettifiche/Riprese
di valore nette su attività materiali” di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un’attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che
sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti.
Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri
dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce
270. “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.
9 - Attività immateriali
Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo e dalle quali è probabile che
affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi e brevetti.
In questa voce sono comprese anche le attività immateriali utilizzate dal Gruppo quale locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario ovvero
quelle concesse dal Gruppo quale locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto).
Le attività immateriali diverse dall’avviamento sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per
predisporre l’attività all’utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore.
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata limitata sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
software
non superiore a 10 anni;
altre attività immateriali
non superiore a 20 anni.
Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi durata illimitata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile
dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore
attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. “Rettifiche/Riprese
di valore nette su attività immateriali” di conto economico.
Per le attività immateriali aventi durata illimitata, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il
valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce 210. “Rettifiche/
Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 173
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
Qualora venga ripristinato il valore di un’attività immateriale, diversa dall’avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può
eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni
precedenti.
Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo
utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 270.
“Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.
Avviamento
L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, degli attivi e dei
passivi patrimoniali acquisiti.
L’avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è contabilizzato fra le attività immateriali, quello
sulle acquisizioni di società collegate è contabilizzato fra le partecipazioni in collegate.
L’avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.
L’avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test, in analogia al trattamento riservato alle attività immateriali aventi vita utile indefinita. A tal
fine esso è allocato ai segmenti di attività operative del Gruppo, identificate con le unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units - CGU). La
CGU rappresenta il livello minimo al quale l’avviamento è monitorato a livello di Gruppo ed è coerente con il modello di business adottato dallo stesso.
Le rettifiche di valore dell’avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 260. “Rettifiche di valore dell’avviamento”. Sull’avviamento non
sono ammesse riprese di valore.
Per ulteriori informazioni sulle attività immateriali, l’avviamento, le CGU ed i relativi test di impairment si veda anche la sezione 13.3 Attività immateriali
- Altre informazioni della successiva Parte B.
10 - Attività non correnti in via di dismissione
Attività non correnti o gruppi di attività/passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di unità generatrici di flussi finanziari, la cui
vendita è altamente probabile, sono iscritte rispettivamente alle voci 150. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività
associate ad attività in via di dismissione” al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita.
Il saldo positivo o negativo dei proventi e degli oneri (dividendi, interessi, ecc.) nonché delle valutazioni, come sopra determinate, di tali attività/
passività, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 310. “Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto
delle imposte” di conto economico.
Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti (si
veda A1 Parte generale - Sezione 2 Principi generali di redazione), sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
11 - Fiscalità corrente e differita
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo ed hanno la stessa competenza
economica dei profitti che le hanno originate.
Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale anticipata (voce 140.b)) se si ritiene probabile che in futuro si realizzerà un
reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale attività. L’attività fiscale differita non viene rilevata qualora derivi dalla contabilizzazione
iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
• non rappresenta un’aggregazione aziendale; e
• al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile (perdita fiscale).
Per tutte le differenze temporanee imponibili, è rilevata una passività fiscale differita (voce 80.b)) tranne nei casi in cui la differenza derivi:
• dalla rilevazione iniziale dell’avviamento; o
• dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
- non sia un’aggregazione di imprese; e
- al momento dell’operazione, non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile (perdita fiscale).
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà
realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa fiscale in vigore o comunque di fatto in vigore al momento della
loro rilevazione.
174 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Si rileva una passività fiscale differita per tutte le differenze temporanee imponibili derivanti da investimenti in società controllate o collegate e da
partecipazioni in joint venture. Tuttavia non è rilevata alcuna passività fiscale differita qualora risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
• la controllante, l’investitore o il partecipante alla joint venture siano in grado di controllare i tempi dell’annullamento delle differenze temporanee; ed
• è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà.
L’attività fiscale differita per tutte le differenze temporanee deducibili derivanti da investimenti finanziari in società controllate, filiali e società collegate,
e da partecipazioni in joint venture viene rilevata nella misura in cui, e solo nella misura in cui, è probabile che:
• la differenza temporanea si annullerà nel prevedibile futuro; e
• sarà disponibile un reddito imponibile a fronte del quale possa essere utilizzata la differenza temporanea.
Le imposte differite attive e passive sono compensate quando dovute alla stessa autorità fiscale ed è riconosciuto dalla legge il diritto alla
compensazione.
Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico alla voce 290. “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”, ad eccezione di
quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell’esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad
esempio, quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita e quelle relative a variazioni del fair value di strumenti finanziari
derivati di copertura dei flussi di cassa, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nelle riserve da valutazione al netto delle tasse.
12 - Fondi per rischi e oneri
Quiescenza e obblighi simili
I fondi di quiescenza - accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro - sono classificati
come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.
In particolare:
• un piano a benefici definiti garantisce una serie di benefici che dipendono da fattori quali l’età, gli anni di servizio e le esigenze di compensazione. In
questo caso il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sull’impresa;
• un piano a contribuzione definita è invece un piano in base al quale l’impresa versa dei contributi fissi. Il beneficio è dato dall’ammontare
accumulato rappresentato dai contributi stessi e dal rendimento sui contributi. L’erogante non ha alcun rischio legato a questo tipo di beneficio, in
quanto non ha l’obbligazione legale o implicita di pagare ulteriori contributi, qualora il fondo non detenga attività sufficienti per pagare i benefici a
tutti i dipendenti. Di conseguenza il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sul dipendente.
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario
esterno al Gruppo, con l’utilizzo del “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito”.
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore
attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l’anzianità complessiva raggiunta al
momento dell’erogazione del beneficio.
Più precisamente, l’importo contabilizzato come passività alla voce 120.a) è pari al valore attuale dell’obbligazione alla data di riferimento del bilancio,
più/meno eventuali utili/perdite attuariali non rilevati in bilancio in base al cosiddetto “metodo del corridoio”, che consente la non iscrizione degli stessi
quando non eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione ed il 10% del fair value di qualsiasi attività a servizio del piano, meno gli eventuali
costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro già prestate ma non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle
attività a servizio del piano e che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a
seconda del Paese di allocazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni
di aziende primarie con durata media in linea con quella della passività stessa.
Altri fondi
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
• l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
• è probabile che sarà necessario l’esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione; e:
• può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni.
Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 175
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
In particolare, laddove l’effetto del differimento temporale nel sostenimento dell’onere sia rilevante, l’ammontare dell’accantonamento è
determinato come il valore attuale del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l’obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di
attualizzazione, al lordo delle imposte, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro ed i rischi specifici connessi
alla passività.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame,
il sostenimento dell’onere diviene improbabile, l’accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto.
L’accantonamento dell’esercizio, registrato alla voce 190. “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” del conto economico, include gli
incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.
Negli “altri fondi” sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti agli agenti ed in particolare l’indennità suppletiva di clientela,
l’indennità meritocratica, l’indennità contrattuale ed il patto di non concorrenza, che sono stati valutati come piani a prestazione definita e quindi
le relative obbligazioni sono state calcolate utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda sopra al par. “quiescenza e obblighi
simili”).
13 - Debiti e titoli in circolazione
I debiti, i titoli emessi e le passività subordinate emesse sono inizialmente iscritti al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto,
al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. Dopo l’iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo
ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
Gli strumenti di debito composti, collegati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati.
Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati.
Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value e successivamente fatto oggetto di valutazione. Le variazioni di fair value sono iscritte a conto
economico alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
Al contratto primario viene attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l’importo complessivo incassato ed il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del
patrimonio netto iscritta alla voce 160. “Strumenti di capitale”, qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica.
In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il
valore determinato distintamente per una passività finanziaria senza clausola di conversione avente gli stessi flussi finanziari.
La passività finanziaria viene iscritta e successivamente misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l’ammontare pagato per
acquistarla viene registrato in conto economico alla voce 100.d) “Utili (perdite) da riacquisto di passività finanziarie”. Il successivo ricollocamento da
parte dell’emittente è considerato come una nuova emissione senza generare alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie del Gruppo non prevedono covenants (si veda glossario negli allegati) che comportino la decadenza o la modifica
dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa
essere applicabile IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale, emanato dallo IASB, ma non ancora recepito da
parte dell’Unione Europea).
14 - Passività finanziarie di negoziazione
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:
• contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura;
• obbligazioni a consegnare attività finanziarie in caso di operazioni allo scoperto;
• passività finanziarie emesse con l’intento di riacquistarle a breve termine;
• passività finanziarie che fanno parte di un portafoglio di strumenti finanziari considerato unitariamente e per il quale sussiste evidenza della sua
gestione in un’ottica di negoziazione.
176 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell’operazione,
ad eccezione dei contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può
essere valutato attendibilmente, e che pertanto è valutato al costo.
15 - Passività finanziarie valutate al fair value
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, al momento della rilevazione iniziale, come passività
finanziarie valutate al fair value, purchè:
• tale designazione elimini o riduca notevolmente una mancanza di uniformità che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o
passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero:
• un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una
strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi della Società.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Passività finanziarie di negoziazione”, con registrazione però dei profitti e delle
perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
16 - Operazioni in valuta
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell’operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo.
Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio
non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora concluse, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono
rilevate alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico.
Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario, che è parte dell’investimento netto dell’impresa in un’entità estera le cui attività sono
situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’Euro, sono inizialmente classificate nel patrimonio netto dell’impresa e rilevate nel
conto economico al momento della dismissione dell’investimento netto.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il cambio storico, mentre quelle valutate al fair value sono
convertite utilizzando il cambio di fine periodo; in questo caso le differenze di cambio sono rilevate:
• in conto economico se l’attività o la passività è classificata nel portafoglio di negoziazione;
• nelle riserve da valutazione se l’attività è classificata come disponibile per la vendita.
Le operazioni di copertura di un investimento netto in valuta in un’entità estera sono rilevate contabilmente in modo similare alle operazioni di
copertura di flussi finanziari:
• la parte dell’utile o della perdita dello strumento di copertura che costituisce una copertura efficace è rilevata immediatamente nelle riserve da
valutazione;
• la parte inefficace è invece iscritta nel conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”.
Le attività e le passività delle entità estere consolidate integralmente sono convertite al tasso di cambio alla data di riferimento della situazione
contabile, mentre le voci del conto economico sono convertite al cambio medio del periodo. Le differenze che scaturiscono dall’uso dei tassi di
chiusura e della media ponderata dei tassi di cambio e dalla rivalutazione del saldo netto iniziale delle attività di una società estera al tasso di chiusura
sono classificate direttamente nelle riserve da valutazione.
L’eventuale avviamento derivante dall’acquisizione di un’entità estera le cui attività sono gestite in una valuta differente dall’Euro e qualsiasi
conseguente rettifica al fair value dei valori contabili di attività e passività, sono contabilizzati come attività e passività di tale entità estera e convertite
al cambio alla data di chiusura del bilancio.
In caso di cessione di un’entità estera il valore complessivo delle differenze di cambio relative a tale società, classificate nell’ambito del patrimonio
netto, è rilevato come provento/onere nell’esercizio nel quale la plusvalenza o la minusvalenza di cessione è rilevata.
Tutte le differenze di cambio rilevate tra le riserve da valutazione nel patrimonio netto sono esposte anche nel Prospetto della redditività
complessiva.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 177
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
17 - Attività e passività assicurative
L’IFRS 4 definisce contratti assicurativi quei contratti in base ai quali una parte (l’assicuratore) accetta un rischio assicurativo significativo da un terzo
(l’assicurato), concordando di risarcire quest’ultimo nel caso in cui subisca danni conseguenti a uno specifico evento futuro incerto.
In sintesi, il trattamento contabile di tali prodotti prevede l’iscrizione:
• alla voce 160. “Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa” di conto economico dei premi lordi, comprensivi di tutti gli importi maturati
durante l’esercizio a seguito della stipula dei contratti di assicurazione, al netto degli annullamenti. Analogamente anche i premi ceduti nell’esercizio
ai riassicuratori sono iscritti nella medesima voce;
• alla voce 130. “Riserve tecniche” del passivo degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo
prospettivo, sulla base delle ipotesi demografiche/finanziarie correntemente utilizzate dal mercato;
• alla voce 110. “Riserve tecniche a carico dei riassicuratori” dell’attivo degli impegni a carico dei riassicuratori.
18 - Altre informazioni
Aggregazioni aziendali
Un’aggregazione aziendale consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita). Un’aggregazione aziendale
può anche prevedere l’acquisto dell’attivo netto di un’altra impresa, incluso l’eventuale avviamento, oppure l’acquisto del capitale dell’altra impresa
(fusioni e conferimenti).
In base a quanto disposto dall’IFRS 3, le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto che prevede le
seguenti fasi:
• identificazione dell’acquirente;
• determinazione del costo dell’aggregazione aziendale;
e:
• allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte.
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività
cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell’acquisito, cui è aggiunto
qualunque costo direttamente attribuibile all’aggregazione aziendale.
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull’acquisito. Quando l’acquisizione viene realizzata con un’unica
operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.
Qualora l’aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio:
• il costo dell’aggregazione è il costo complessivo delle singole operazioni e
• la data dello scambio è la data di ciascuna operazione di scambio (cioè la data in cui ciascun investimento è iscritto nel bilancio della società
acquirente), mentre la data di acquisizione è quella in cui si ottiene il controllo sull’acquisito.
Il costo di un’aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito ai relativi fair
value alla data di acquisizione.
Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito sono rilevate separatamente alla data di acquisizione solo se, a tale data, esse
soddisfano i criteri seguenti:
• nel caso di un’attività diversa da un’attività immateriale, è probabile che gli eventuali futuri benefici economici connessi affluiscano all’acquirente ed
è possibile valutarne il fair value attendibilmente;
• nel caso di una passività diversa da una passività potenziale, è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà richiesto l’impiego di risorse atte a
produrre benefici economici ed è possibile valutarne il fair value attendibilmente;
• nel caso di un’attività immateriale o di una passività potenziale, il relativo fair value può essere valutato attendibilmente.
La differenza positiva tra il costo dell’aggregazione aziendale e l’interessenza dell’acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività
potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è valutato al relativo costo, ed è sottoposto con cadenza almeno
annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo
a conto economico.
178 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Derecognition
È la cancellazione dallo stato patrimoniale di un’attività o passività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IAS 39, verificare
se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla
cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
• la parte comprende soltanto i flussi di cassa relativi ad un’attività finanziaria (o ad un gruppo di attività) che sono identificati specificamente (ad
esempio la sola quota interessi di pertinenza dell’attività);
• la parte comprende i flussi di cassa secondo una ben individuata quota percentuale del loro totale (ad esempio il 90% di tutti i flussi di cassa
derivanti dall’attività);
• la parte comprende una ben individuata quota di flussi di cassa specificamente identificati (ad esempio il 90% dei flussi di cassa della sola quota
interessi di pertinenza dell’attività).
In assenza dei citati requisiti, le norme sull’eliminazione devono trovare applicazione all’attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua
interezza.
Le condizioni per l’integrale cancellazione di un’attività finanziaria sono l’estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il
trasferimento ad una controparte esterna al Gruppo dei diritti all’incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.
I diritti all’incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività, ma venga
assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
• non sussiste l’obbligo da parte del Gruppo a corrispondere importi non incassati dall’attività originaria;
• è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell’attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari;
• il Gruppo è obbligato a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari che incassa e non ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in
disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi
maturati nel periodo.
Inoltre, l’eliminazione di un’attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati
effettivamente trasferiti (true sale). In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell’attività (o
gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l’attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre
rilevare anche una passività corrispondente all’importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati
sull’attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un’attività finanziaria sono le
operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione il Gruppo non procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell’equity tranche o di
fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo al Gruppo del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini
delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici ad esse associati.
Azioni proprie
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest’ultimo per il
controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite.
In caso di successiva cessione, cioè, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di riacquisto, al netto delle eventuali
tasse, è rilevata anch’essa direttamente in contropartita al patrimonio netto.
Leasing finanziari
Sono contratti di leasing finanziario quelli che trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Non
necessariamente al termine del contratto la titolarità del bene è trasferita al locatario.
La realtà sostanziale e finanziaria di tali contratti è che il locatario acquisisce i benefici economici derivanti dall’uso del bene locato per la maggior
parte della sua vita economica, a fronte dell’impegno di pagare un corrispettivo che approssima il fair value del bene ed i relativi costi finanziari.
L’iscrizione, nel bilancio del locatore, avviene pertanto nel seguente modo:
• all’attivo, il valore del credito erogato, al netto della quota capitale delle rate di leasing scadute e pagate da parte del locatario;
• al conto economico, gli interessi attivi.
Per quanto concerne la contabilizzazione in capo al locatario si rimanda ai cap. 8 - Attività materiali e 9 - Attività immateriali.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 179
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
Factoring
I crediti acquisiti nell’ambito dell’attività di factoring sono iscritti e mantenuti in bilancio limitatamente agli importi erogati al cedente a titolo di anticipo
del corrispettivo per il portafoglio ceduto pro-solvendo. I crediti acquistati pro soluto sono iscritti come tali previo accertamento della inesistenza di
clausole contrattuali che facciano venire meno l’effettivo sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici.
Operazioni di pronti contro termine
I titoli ricevuti nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell’ambito
di una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel
caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l’importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche, ovvero come attività finanziaria
detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero
fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e
prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista
contrattualmente.
Trattamento di fine rapporto del personale
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”,
pertanto la sua iscrizione in Bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e
l’attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della
Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12 - Fondi per rischi ed oneri - quiescenza e obblighi simili).
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al
31 dicembre 2006 rimangono in azienda e continuano ad essere considerate come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici
definiti” e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle
previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza
complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell’INPS, sono state
invece considerate come un piano a ‘contribuzione definita’.
I costi relativi al trattamento di fine rapporto maturati nell’anno sono iscritti a Conto Economico alla voce 180 a) “Spese per il personale” ed includono
gli interessi maturati nell’anno (interest cost) sull’obbligazione già in essere alla data della riforma e le quote maturate nell’anno e versate alla
Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell’INPS .
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale dell’obbligazione a fine periodo, sono
iscritti in base al metodo del “corridoio”, ossia solo quando eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione stessa a fine periodo. L’eventuale
eccedenza viene riconosciuta a conto economico con ammortamento sulla rimanente vita lavorativa media prevista dei dipendenti che partecipano al
piano, a decorrere dall’esercizio successivo.
Pagamenti basati su azioni
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, basati su azioni rappresentative del capitale, che consistono
nell’assegnazione di:
• diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option propriamente dette);
• diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performance share);
• azioni sottoposte a clausole di indisponibilità (cosiddette restricted share).
In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del
capitale della Capogruppo, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l’emissione di azioni è rilevato come costo a conto economico alla voce 180. “Spese amministrative” in
contropartita della voce 170. “Riserve” del passivo, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di
queste ultime, iscritte alla voce 100. “Altre passività”. Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura
di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 180. “Spese amministrative” tutte le variazioni di fair value.
Altri benefici ai dipendenti a lungo termine
I benefici per i dipendenti a lungo termine - quali ad esempio quelli derivanti da premi di anzianità, erogati al raggiungimento di una predefinita
anzianità di servizio - sono iscritti alla voce 100. “Altre passività” in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata
180 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
anche in questo caso da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12. Fondi per rischi
ed oneri - quiescenza e obblighi simili). Per questa tipologia di benefici si precisa che gli utili/perdite attuariali sono rilevati immediatamente a conto
economico, senza utilizzare il “metodo del corridoio”.
Garanzie rilasciate e derivati su crediti ad esse assimilati
Il valore di prima iscrizione della garanzie rilasciate è pari al loro fair value, che normalmente corrisponde all’importo ricevuto al momento
dell’emissione della garanzia.
Le garanzie rilasciate ed i derivati su crediti ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39 (ovvero contratti nei quali è previsto che l’emittente effettui dei
pagamenti prestabiliti al fine di risarcire l’assicurato di una perdita effettiva subita per inadempienza di un determinato debitore al pagamento dovuto
alla scadenza prevista di uno strumento di debito), sono rilevati alla voce 100. “Altre passività”.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le garanzie rilasciate sono valutate al maggiore tra l’importo rilevato inizialmente, al netto dell’eventuale quota
ammortizzata, e la stima dell’ ammontare richiesto per adempiere a tali obbligazioni.
Gli effetti della valutazione, correlati all’eventuale deterioramento del sottostante, sono iscritti alla medesima voce patrimoniale in contropartita della
voce 130.d) “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” di conto economico.
CONTO ECONOMICO
Interessi attivi e passivi
Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi alle disponibilità liquide, agli strumenti finanziaridetenuti per la negoziazione,
valutati al fair value o disponibili per la vendita aventi natura monetaria, alle attività finanziarie detenute fino alla scadenza, ai crediti, ai debiti e ai titoli
in circolazione.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il
metodo del tasso di interesse effettivo.
Gli interessi comprendono anche il saldo netto, positivo o negativo, dei differenziali e dei margini relativi a contratti derivati finanziari:
• di copertura di attività e passività che generano interessi;
• classificati nel portafoglio di negoziazione ma gestionalmente collegati ad attività/passività valutate al fair value (fair value option);
• connessi gestionalmente con attività/passività classificate nel portafoglio di negoziazione e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini
su più scadenze.
Commissioni
Le commissioni sono iscritte in base al criterio della competenza.
In particolare, le commissioni di negoziazione derivanti dall’operatività in titoli sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Le commissioni di
gestione del portafoglio, di consulenza e di gestione sui fondi comuni di investimento sono riconosciute in base alla durata del servizio.
Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli
interessi.
Dividendi
I dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
DEFINIZIONI RILEVANTI A FINI IAS/IFRS
Si illustrano, qui di seguito, i principali concetti introdotti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.
Costo ammortizzato
Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei
rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza
tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).
Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un’attività o passività finanziaria. Il tasso di
interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile
netto dell’attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di
tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 181
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l’erogazione o
l’acquisto di un’attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per
la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento
dell’operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti
di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di
trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie
Ad ogni data di riferimento del bilancio si procede a determinare se vi è qualche obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività
finanziarie ha subito una riduzione di valore.
Un’attività o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore e le perdite per riduzione di valore sono contabilizzate se, e soltanto se, vi
è l’obiettiva evidenza di una riduzione di valore in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento di
perdita ha un impatto sui futuri flussi finanziari dell’attività che può essere stimato attendibilmente.
La riduzione di valore può anche essere causata non da un singolo evento separato ma dall’effetto combinato di diversi eventi.
Le perdite attese come risultato di eventi futuri, indipendentemente dalla loro probabilità di verificarsi, non sono rilevate.
L’obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore include dati rilevabili che giungono
all’attenzione in merito ai seguenti eventi:
• significative difficoltà finanziarie dell’emittente o del debitore;
• violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale;
• concessione al beneficiario di un’agevolazione che la banca ha preso in considerazione prevalentemente per ragioni economiche o legali relative alla
difficoltà finanziaria dello stesso e che altrimenti non avrebbe concesso;
• ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
• scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie. Tuttavia, la scomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto
che gli strumenti finanziari della società non sono più pubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore;
• dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie sin dal
momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel
gruppo, ivi inclusi:
- cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel gruppo; oppure
- condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative alle attività all’interno del gruppo.
L’obiettiva evidenza di riduzione di valore per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale include informazioni circa importanti
cambiamenti con un effetto avverso che si sono verificati nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera, e indica
che il costo dell’investimento può non essere recuperato. Una diminuzione significativa o prolungata di fair value di un investimento in uno strumento
rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è inoltre un’evidenza obiettiva di riduzione di valore.
Se sussistono evidenze obiettive che si è incorsi in una perdita per riduzione di valore su crediti o su attività finanziarie detenute sino alla scadenza
(iscritti al costo ammortizzato), l’importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei
futuri flussi finanziari stimati (escludendo perdite di credito future che non si sono ancora manifestate) attualizzati al tasso di interesse effettivo
originale dell’attività finanziaria. L’importo della perdita viene rilevato alla voce 130. di conto economico tra le “Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento” ed il valore contabile dell’attività viene ridotto.
Se le condizioni di un finanziamento, credito o attività finanziaria detenuta sino alla scadenza sono rinegoziate o diversamente modificate a causa
delle difficoltà finanziarie del debitore, una riduzione di valore è misurata utilizzando il tasso originario di interesse effettivo prima della modifica delle
condizioni. I flussi finanziari relativi ai crediti a breve termine non sono attualizzati se l’effetto dell’attualizzazione è irrilevante. Se un credito o un’attività
finanziaria detenuta sino alla scadenza ha un tasso di interesse variabile, il tasso di attualizzazione per valutare eventuali perdite per riduzione di valore
è il tasso corrente di interesse effettivo alla data determinato secondo contratto.
Il calcolo del valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati di un’attività finanziaria con pegno riflette i flussi finanziari che possono risultare dal
pignoramento meno i costi per l’ottenimento e la vendita del pegno.
Una diminuzione di fair value dell’attività finanziaria al di sotto del suo costo o costo ammortizzato non è tuttavia necessariamente indicazione di
riduzione di valore (per esempio, una diminuzione di fair value di un investimento in uno strumento di debito che risulti da un aumento nel tasso di
interesse privo di rischio).
182 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
L’evidenza obiettiva della riduzione di valore viene dapprima valutata individualmente, se però viene determinato che non esiste alcuna evidenza
obiettiva di riduzione di valore individuale, allora tale attività viene inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di
credito e valutata collettivamente.
Gli approcci fondati su una formula o su metodi statistici possono essere utilizzati per determinare le perdite per riduzione di valore di un gruppo
di attività finanziarie. Eventuali modelli utilizzati incorporano l’effetto del valore temporale del denaro, considerano i flussi finanziari per tutta la vita
residua di un’attività (non soltanto l’anno successivo) e non danno origine a una perdita per riduzione di valore al momento della rilevazione iniziale di
un’attività finanziaria. Essi tengono altresì conto dell’esistenza di perdite già sostenute ma non ancora manifeste nel gruppo di attività finanziarie alla
data di valutazione, sulla base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle del gruppo considerato.
Il processo per la stima della riduzione di valore considera tutte le esposizioni di credito, non soltanto quelle di bassa qualità di credito, che riflettono
un serio deterioramento delle posizioni.
Riprese di valore
Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un
evento che si è verificato dopo che la riduzione di valore è stata rilevata (quale un miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore), la perdita per
riduzione di valore rilevata precedentemente è stornata. L’importo dello storno viene rilevato nel conto economico alla voce 130. “Rettifiche/Riprese di
valore nette per deterioramento”, salvo quanto precisato per i titoli azionari classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita (si veda cap. 2).
Il ripristino di valore non determina, alla data in cui il valore originario dell’attività finanziaria è ripristinato, un valore contabile superiore al costo
ammortizzato che si sarebbe avuto alla stessa data nel caso in cui la perdita per riduzione di valore non fosse stata rilevata.
A.3 - Informativa sul fair value
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti
consapevoli e indipendenti.
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all’importo esigibile a richiesta,
attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato più vantaggioso al quale
il Gruppo ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino,
operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di
mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento
finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di
mercato per le parti che lo compongono.
Qualora le quotazioni di mercato non risultino disponibili, il Gruppo ricorre a modelli valutativi (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente
accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima delle
volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena e costante consistenza.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di
strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità e rischio
prezzo, dello strumento oggetto di valutazione.
Il riferimento a tali parametri “di mercato” consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante
fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input delle stime
basate su dati storici.
A ulteriore garanzia dell’oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:
• processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
• rettifiche di valore di vigilanza (Fair Value Adjustment o FVA).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 183
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi delle posizioni di negoziazione siano mensilmente verificati da unità di Risk
Management indipendenti dalle unità che assumono l’esposizione al rischio.
Tale verifica prevede la comparazione e l’adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti.
Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider,
attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione.
Detta valutazione include: l’eventuale “eseguibilità” della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti
finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall’inforprovider per ottenere il dato.
Il processo di verifica indipendente del prezzo è integrato dal calcolo di ulteriori rettifiche di valore di vigilanza (Fair Value Adjustment), riconosciute
anche a fini contabili per tenere conto dei rischi connessi sia alla scarsa liquidità delle posizioni sia ai modelli valutativi utilizzati.
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
Con il Regolamento n. 1004 del 15 ottobre 2008 la Commissione Europea ha recepito le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle
attività finanziarie” approvate dallo IASB. Tali modifiche, alla data di recepimento applicabili retroattivamente a partire dal 1 luglio 2008, permettono,
successivamente all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e
“disponibili per la vendita”.
In particolare, possono essere riclassificate:
• quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero soddisfatto la definizione prevista dai principi
contabili internazionali per il portafoglio crediti (se tali attività non fossero state classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o
disponibili per la vendita alla rilevazione iniziale) se l’entità ha l’intenzione e la capacità di possederle nel prevedibile futuro o fino a scadenza;
• ”solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro iscrizione non soddisfacevano la
definizione di crediti.
Nelle tabelle seguenti sono riportati, suddivisi in base alle tipologie di strumenti finanziari ed ai portafogli interessati, il valore di bilancio ed il fair value al
31 dicembre 2009 delle attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2008 e nel primo semestre 2009. Sono inoltre riportate le componenti
reddituali relative a tali attività, sia quelle che si sarebbero registrate se il trasferimento non fosse stato effettuato che quelle effettivamente registrate,
nel conto economico o nel patrimonio netto.
Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative”, comprensive di eventuali rettifiche di valore, e le
“altre”, queste ultime comprensive degli interessi e degli utili/perdite da cessione generati dalle attività trasferite.
L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico nel 2009 se non si fosse proceduto alle riclassificazioni sarebbe stato positivo per
1.574.604 migliaia, mentre quello effettivamente rilevato è stato positivo per 580.550 migliaia.
184 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(migliaia di €)
A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessive
TIPOLOGIA
STRUMENTO
FINANZIARIO
(1)
PORTAFOGLIO DI
PROVENIENZA
(2)
PORTAFOGLIO DI
DESTINAZIONE
(3)
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
A. Titoli di debito
FAIR
VALUE AL
31.12.2009
(5)
18.554.347 17.235.622
VALUTATIVE
(6)
VALUTATIVE
(8)
ALTRE
(7)
ALTRE
(9)
1.053.649
520.449
(64.840)
651.195
117.784
474
(3.009)
1.054
(3.774)
195.811
190.440
(2.808)
6.253
-
7.000
Crediti verso banche
7.377.433
7.406.792
534.940
97.528
-
129.093
Crediti verso clientela
10.094.293
8.772.714
542.693
382.177
(65.894)
483.316
Crediti verso banche
311.084
310.921
(465)
13.782
-
13.596
Crediti verso clientela
457.942
-
436.971
-
(21.185)
-
23.718
-
-
21.964
-
1.590.465
1.567.699
507
(1)
-
(5.805)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Crediti verso banche
711.018
692.049
6.472
257
-
95
Crediti verso clientela
879.447
875.650
(5.965)
(258)
-
(5.900)
Crediti verso banche
-
-
-
-
-
-
Crediti verso clientela
-
-
-
-
-
-
20.144.812 18.803.321
1.054.156
520.448
(64.840)
645.390
Attività finanziarie detenute Attività finanziarie
per la negoziazione
disponibili per la vendita
C. Finanziamenti
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
COMPONENTI REDDITUALI
REGISTRATE
NELL’ESERCIZIO
(ANTE IMPOSTE)
117.784
B. Titoli di capitale
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
D. Quote di O.I.C.R.
Attività finanziarie detenute Attività finanziarie
per la negoziazione
disponibili per la vendita
Totale
VALORE
CONTABILE AL
31.12.2009
(4)
COMPONENTI REDDITUALI
IN ASSENZA
DEL TRASFERIMENTO
(ANTE IMPOSTE)
Si precisa che i titoli di debito riclassificati nel portafoglio crediti verso clientela comprendono prodotti strutturati di credito (diversi dai contratti derivati
e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati) per un valore di bilancio a fine esercizio di 7.412.829 migliaia.
Inoltre, per le attività riclassificate nel primo semestre 2009, costituite prevalentemente da Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds e
Pfandbriefe) ed in misura minore da obbligazioni garantite dal settore pubblico, aventi complessivamente un valore di bilancio a fine esercizio di
7.743.979 migliaia, la tabella seguente riporta le plus/minusvalenze, al lordo delle imposte, imputate rispettivamente nel conto economico o nel
patrimonio netto dell’esercizio 2009 e di quello precedente fino al momento del trasferimento.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 185
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
(migliaia di €)
A.3.1.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento
TIPOLOGIA
STRUMENTO
FINANZIARIO
(1)
PORTAFOGLIO DI
PROVENIENZA
(2)
PORTAFOGLIO DI
DESTINAZIONE
(3)
A. Titoli di debito
PLUS/MINUSVALENZE
IN CONTO ECONOMICO
(ANTE IMPOSTE)
PLUS/MINUSVALENZE
NEL PATRIMONIO NETTO
(ANTE IMPOSTE)
2009
(4)
2009
(6)
2008
(5)
2008
(7)
22.639
44.504
-
(27.398)
192
(718)
X
X
-
-
X
X
Crediti verso banche
(18.106)
45.368
X
X
Crediti verso clientela
40.553
(146)
X
X
Crediti verso banche
-
-
-
-
Crediti verso clientela
-
-
-
(27.398)
-
-
X
-
X
-
-
-
X
X
-
-
X
X
Crediti verso banche
-
-
X
X
Crediti verso clientela
-
-
X
X
Crediti verso banche
-
-
-
-
Crediti verso clientela
-
-
-
-
22.639
44.504
X
-
X
(27.398)
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
B. Titoli di capitale
C. Finanziamenti
D. Quote di O.I.C.R
Totale
A.3.1.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione
Nel corso del secondo semestre 2008 e del primo semestre 2009 in applicazione della previsione dell’ art. 2 del citato Reg. CE 1004/2008 secondo il
quale “l’attuale crisi finanziaria è considerata come una di tali circostanze rare che possono giustificare l’uso di questa possibilità [di riclassificazione]
da parte delle società”, il Gruppo ha proceduto a riclassificare attività finanziarie detenute per la negoziazione costituite da prodotti strutturati di credito
(non derivati) ed altri titoli di debito emessi da Stati, enti pubblici, imprese ed istituzioni finanziarie ed Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds
e Pfandbriefe), diverse dai contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati, per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di
19.375.786 migliaia.
A.3.1.4 Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate
I flussi finanziari attesi fino alla scadenza alla data di riclassifica delle attività riclassificate nel corso del 2009 ammontavano complessivamente a
9.605.840 migliaia, con un tasso di interesse effettivo medio implicito pari al 2,4%.
186 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
A.3.2 Gerarchia del fair value
Il principio IFRS 7 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value in funzione del grado di osservabilità degli input utilizzati
per il pricing.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
• Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
• Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili sul
mercato;
• Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input
non osservabili sul mercato.
Le tabelle seguenti riportano pertanto la ripartizione dei portafogli di attività e passività finanziarie valutati al fair value in base ai menzionati livelli e le
variazioni annue intervenute rispettivamente nelle attività e passività della specie classificate di livello 3.
(migliaia di €)
A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value
ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE
MISURATE AL FAIR VALUE
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Derivati di copertura
Totale
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale
CONSISTENZE AL 31.12.2009
CONSISTENZE AL 31.12.2008
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
40.685.267
8.883.431
20.598.846
196.252
70.363.796
14.813.614
49.661
14.863.275
90.037.265
5.594.560
9.065.775
11.464.852
116.162.452
96.632.056
1.560.578
9.859.787
108.052.421
3.171.569
541.694
5.059.334
1.006
8.773.603
2.599.545
51.897
9.499
2.660.941
67.222.293
11.745.499
20.019.643
18.044
99.005.479
29.757.976
162.036
1.453.972
31.373.984
131.073.654
3.599.998
2.911.723
7.032.656
144.618.031
127.595.172
1.434.087
6.289.927
135.319.186
6.593.941
290.325
5.768.924
115
12.653.305
7.982.030
63.021
7.371
8.052.422
Tutti i tre livelli di fair value evidenziano una diminuzione dei valori in rimanenza nel 2009 rispetto all’anno precedente, percentualmente più
significativa per le attività e le passività di livello 3.
(migliaia di €)
A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
MOVIMENTI DEL 2009
ATTIVITÀ FINANZIARIE
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Acquisti
2.2 Profitti imputati a
2.2.1 Conto Economico
- di cui Plusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi
3.3 Perdite imputate a:
3.3.1 Conto Economico
- di cui Minusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
DETENUTE PER
LA NEGOZIAZIONE
VALUTATE AL
FAIR VALUE
DISPONIBILI PER
LA VENDITA
DI COPERTURA
6.593.941
3.072.974
1.423.079
821.987
821.987
146.623
X
294.992
532.916
6.495.346
1.266.551
3.075.195
1.012.916
1.012.916
644.696
X
832.205
308.479
3.171.569
290.325
451.787
30.623
5.001
5.001
3.540
X
113.981
302.182
200.418
87.882
76.395
14.716
14.716
12.825
X
1
21.424
541.694
5.768.924
2.275.373
1.342.699
135.431
34.322
1.471
101.109
185.824
611.419
2.984.963
1.338.149
225.720
592.880
494.349
376.150
98.531
241.876
586.338
5.059.334
115
1.006
668
338
115
30
85
85
85
1.006
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 187
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
(SEGUE)
(migliaia di €)
A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
MOVIMENTI DEL 2009
PASSIVITÀ FINANZIARIE
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Emissioni
2.2 Perdite imputate a:
2.2.1 Conto Economico
- di cui Minusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1 Rimborsi
3.2 Riacquisti
3.3 Profitti imputati a:
3.3.1 Conto Economico
- di cui Plusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
DETENUTE PER
LA NEGOZIAZIONE
VALUTATE AL
FAIR VALUE
DI COPERTURA
7.982.030
2.043.906
102.472
977.654
977.654
56.706
X
328.453
635.327
7.426.391
4.543.999
279.951
1.069.726
1.069.726
726.546
X
1.438.752
93.963
2.599.545
63.021
1.341
116
116
116
X
1.225
12.465
12.465
X
51.897
7.371
10.266
93
9.565
608
8.138
542
1.362
1.362
6.234
9.499
I parametri non osservabili sui mercati utilizzati per la valutazione degli strumenti allocati al Livello 3 (già oggetto di aggiustamenti di FV ad apprezzare i
limiti delle stime) si riferiscono a:
(i) la determinazione del livello di merito creditizio del debitore o degli underlying portfolios ove riferiti ad esposizioni di tipo ABS;
(ii) le assunzioni (distribuzione dei flussi finanziari, sommatoria delle parti) contenute nei modelli utilizzati a misurare gli investimenti Equity ed OICR;
(iii) i parametri di volatilità, di correlazione ed agli spread creditizi utilizzati a misurare alcune tipologie di structured derivatives.
La sensitivity ad una variazione contemporanea dell’1% dei suddetti fattori di rischio è inferiore al 2% del valore di bilancio delle posizioni allocate al
Livello 3 e, principalmente, si riferisce/collega ai parametri utilizzati a stimare il merito creditizio degli strumenti.
188 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss”
Il valore di iscrizione in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli al fair value rilevato a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto
pari all’importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione (si vedano cap. 1 e 14 della precedente Parte A.2) e degli strumenti valutati al fair value (si vedano
cap. 5 e 15 della precedente Parte A.2), l’eventuale differenza rispetto all’importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di
pertinenza.
L’utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi precedentemente descritti di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e le rettifiche di valore a
fronte del rischio modello assicurano che l’ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall’utilizzo di parametri valutativi non osservabili.
In particolare, la quantificazione delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto
che si riferisce all’utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico bensì a rettifica del valore di stato patrimoniale di tali
strumenti.
L’iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente,
del venir meno delle menzionate rettifiche.
Si segnala che il saldo delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello si è modificato da 48.559 migliaia al 31 dicembre 2008 a 144.674 migliaia
al 31 dicembre 2009.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 189
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
Attivo
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
- Voce 20
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Voce 40
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- Voce 50
Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60
Sezione 7 - Crediti verso la clientela - Voce 70
Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80
Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica - Voce 90
Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100
Sezione 11 - Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
- Voce 110
Sezione 12 - Attività materiali - Voce 120
Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130
Sezione 14 - Le attività fiscali e le passività fiscali
- Voce 140 dell’attivo e voce 80 del passivo
Sezione 15 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione e passività associate - Voce 150
dell’Attivo e Voce 90 del Passivo
Sezione 16 - Altre attività - Voce 160
Passivo
Sezione 1
Sezione 2
Sezione 3
Sezione 4
Sezione 5
-
Sezione 6 Sezione 7 Sezione 8 Sezione 9 Sezione 10 Sezione 11 Sezione 12 Sezione 13 Sezione 14 Sezione 15 Sezione 16 -
192
192
192
195
196
198
199
201
204
204
205
209
210
212
222
225
226
227
Debiti verso banche - Voce 10
227
Debiti verso clientela - Voce 20
228
Titoli in circolazione - Voce 30
229
Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 230
Passività finanziarie valutate al fair value
- Voce 50
231
Derivati di copertura - Voce 60
232
Adeguamento di valore delle passività finanziarie
oggetto di copertura generica - Voce 70
233
Passività fiscali - Voce 80
233
Passività associate ed attività in via di dismissione
- Voce 90
233
Altre passività - Voce 100
234
Trattamento di fine rapporto del personale
- Voce 110
234
Fondi per rischi e oneri - Voce 120
235
Riserve tecniche - Voce 130
238
Azioni rimborsabili - Voce 150
238
Patrimonio del gruppo - Voci 140, 170, 180,
190, 200 e 220
238
Patrimonio di pertinenza di terzi - Voce 210
241
Altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
2. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
3. Informazioni sul leasing operativo
4. Composizione degli investimenti a fronte
delle polizze unit-lined e index-linked
5. Gestione e intermediazione per conto terzi
242
242
242
242
243
243
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 191
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
In applicazione del 1° aggiornamento del 18 novembre 2009 della circolare Banca d’Italia n. 262/2005, sono state modificate alcune tabelle e
conseguentemente riclassificati gli importi relativi all’esercizio 2008.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla Parte A - Politiche contabili.
Attivo
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
La voce 10 - Cassa e disponibilità liquide segna un decremento nella sottovoce a) Cassa (-794 milioni) e un forte aumento nella voce b) Depositi
liberi presso Banche Centrali (5.128 milioni, di cui 5.000 attribuibili alla Capogruppo).
(migliaia di €)
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
CONSISTENZE AL
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
31.12.2009
31.12.2008
4.007.990
7.978.807
11.986.797
4.801.849
2.850.597
7.652.446
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20
Le Attività finanziarie detenute per la negoziazione riclassificate a seguito delle modifiche allo IAS 39 e all’IFRS 7 intervenute nell’ultimo semestre
2008 e nel primo semestre 2009 assommano a 19.376 milioni al 31 dicembre 2009. In particolare queste attività sono state riclassificate alle
seguenti voci:
• alla voce 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita
118 milioni;
• alla voce 50 Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
196 milioni;
• alla voce 60 Crediti verso banche
8.088 milioni;
• alla voce 70 Crediti verso la clientela
10.974 milioni.
Le Attività finanziarie detenute per la negoziazione ammontano a 133.894 milioni, presentando una contrazione di 70.996 milioni, pari al 34,7%
rispetto al dato del 2008.
In termini medi1 i dati risultano rispettivamente di 166.299 milioni nel 2009, e di 189.451 milioni nel 2008.
Il rendimento medio di queste attività nel 2009 è dell’1,12% e si confronta con quello medio dell’anno precedente di 2,40% con una differenza di
1,29 punti percentuali.
Si segnala che anche le Passività finanziarie di negoziazione presentano una dinamica in flessione, passando dai 165.335 milioni di fine dicembre
2008 ai 114.045 milioni del 31 dicembre 2009.
In termini medi, i dati risultano rispettivamente 143.321 milioni nel 2009 e 127.165 milioni nel 2008.
Il costo medio è passato dall’1,02% nel 2008 allo 0,95% nel 2009, con una diminuzione di 0,07 punti percentuali.
(milioni di €)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
CONSISTENZE AL
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Passività finanziarie detenute per la negoziazione
Differenza netta
VARIAZIONE
31.12.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
133.894
(114.045)
19.849
204.890
(165.335)
39.555
(70.996)
51.290
(19.706)
-34,7%
-31,0%
-49,8%
1. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008.
192 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
La riduzione della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” di -70.996 milioni è imputabile - come riportato nella tabella
2.2 Composizione per debitori/emittenti o nella tabella 2.3 Variazioni annue delle sole attività per cassa - per grandi comparti alle seguenti variazioni:
• Attività per cassa per -25.544 milioni, passate da 84.352 milioni del 2008 ai 58.808 del 2009;
• Strumenti derivati per -45.451 milioni passati dai 120.537 milioni nel 2008 ai 75.086 nel 2009.
Nell’ambito delle attività per cassa la flessione di -25.544 milioni è da ascrivere:
in negativo:
• Ai titoli di debito per -22.939 milioni, anche per la riclassifica avvenuta nel primo semestre di attività finanziarie;
• Ai finanziamenti per -4.448 milioni (di cui -4.930 milioni relativi a banche).
In positivo:
• Quote di OICR per +16 milioni;
• Titoli di capitale per +1.827 milioni.
Nell’ambito degli strumenti derivati la variazione negativa di -45.451 milioni è da ascrivere sostanzialmente alle oscillazioni dei valori di mercato (es.
tassi, cambi, equity ecc.) registratesi principalmente nel secondo trimestre del 2009.
In dettaglio le variazioni sono riferite a:
• Banche per -38.464 milioni;
• Clientela per -6.987 milioni.
(migliaia di €)
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2009
VOCI/VALORI
A) Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine attivi
4.2 Altri
Totale (A)
B) Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 di negoziazione
1.2 connessi con la fair value option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value option
2.3 altri
Totale (B)
Totale (A+B)
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
CONSISTENZE AL 31.12.2008
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
27.690.423
124.338
27.566.085
6.498.170
2.291.463
523
523
36.480.579
11.615.324
685.853
10.929.471
128.047
88.204
9.397.425
9.324.465
72.960
21.229.000
870.533
51
870.482
28.732
197.467
1.478
1.478
1.098.210
53.955.711
928.681
53.027.030
4.552.509
1.665.607
6.720
6.720
60.180.547
8.722.490
270.650
8.451.840
262.336
857.666
13.839.234
12.359.896
1.479.338
23.681.726
436.773
34
436.739
13.554
38.291
1.357
1.357
489.975
3.898.930
3.895.869
3.061
305.758
305.758
4.204.688
40.685.267
65.535.644
65.286.122
230.331
19.191
3.272.621
3.259.994
12.623
4
68.808.265
90.037.265
1.122.336
1.105.661
4.228
12.447
951.023
949.151
1.872
2.073.359
3.171.569
7.041.746
6.995.913
64
45.769
7.041.746
67.222.293
92.372.159
92.344.529
601
27.029
15.019.769
14.978.505
16.520
24.744
107.391.928
131.073.654
1.947.520
1.934.655
12.865
4.156.446
4.156.411
35
6.103.966
6.593.941
133.894.101
204.889.888
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche
contabili - A.3 - Informativa sul fair value.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 193
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
(migliaia di €)
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale A
B. Strumenti derivati
a) Banche
- fair value
b) Clientela
- fair value
Totale B
Totale (A+B)
31.12.2009
31.12.2008
40.176.280
14.574.223
9.543.944
10.800.723
5.257.390
6.654.949
1.159.197
5.495.752
259.527
177.072
5.043.217
15.936
2.577.134
9.399.426
60.964
5.711.690
3.626.772
58.807.789
63.114.974
15.895.728
7.990.085
23.479.636
15.749.525
4.828.399
792.959
4.035.440
464.877
126.712
3.138.008
305.843
2.561.564
13.847.311
1.232.954
10.641.183
1.973.174
84.352.248
53.466.292
53.466.292
21.620.020
21.620.020
75.086.312
133.894.101
91.930.166
91.930.166
28.607.474
28.607.474
120.537.640
204.889.888
(migliaia di €)
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
TITOLI
DI DEBITO
TITOLI
DI CAPITALE
QUOTE
DI O.I.C.R
FINANZIAMENTI
TOTALE
63.114.974
259.053.195
254.508.237
3.104.745
1.440.213
281.991.889
259.902.675
9.723.393
749.543
9.436.854
2.179.424
40.176.280
4.828.399
29.443.750
27.106.389
1.985.425
351.936
27.617.200
27.256.480
46.113
46.179
268.428
6.654.949
2.561.564
1.523.587
309.713
365.443
848.431
1.508.017
1.434.807
21.044
8.353
43.813
2.577.134
13.847.311
443.994.199
443.036.401
206.769
751.029
448.442.084
1.286.438
445.920.114
322.103
913.429
9.399.426
84.352.248
734.014.731
724.960.740
5.662.382
3.391.609
759.559.190
289.880.400
455.710.664
1.126.178
9.436.854
3.405.094
58.807.789
Si precisa che l’importo esposto in voce C.4 “trasferimenti ad altri portafogli” riporta il valore di bilancio alla data di riclassifica delle attività finanziarie trasferite nei portafogli “Crediti” e “Attività finanziarie
disponibili per la vendita”.
Le altre variazioni in aumento delle quote di OICR sono rappresentate dagli effetti prodotti dall’ingresso di società oggetto di primo consolidamento nel 2009. Parimenti le altre variazioni in aumento e in
diminuzione dei titoli di debito includono significativi effetti della stessa natura.
194 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30
Al 31 dicembre 2009 le Attività finanziarie valutate al fair value hanno presentato una leggera flessione (-616 milioni) passando da 15.636 milioni
del 31 dicembre 2008 a 15.020 milioni del 31 dicembre 2009.
La classificazione di investimenti al portafoglio in esame è operata al fine di ridurre i disallineamenti contabili connessi all’utilizzo di strumenti misurati
(con spostamenti di fair value) a conto economico al fine di gestirne il profilo di rischio.
(migliaia di €)
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2009
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Strutturati
4.2 Altri
Totale
Costo
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
CONSISTENZE AL 31.12.2008
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
8.394.984
22.066
8.372.918
18.068
470.379
8.883.431
8.990.950
3.067.522
3.067.522
14.494
2.512.544
37.502
2.475.042
5.594.560
5.230.127
442.530
319
442.211
33.726
44.118
21.320
21.320
541.694
761.268
11.395.623
14.490
11.381.133
3.372
346.490
14
14
11.745.499
11.533.425
534.967
26.269
508.698
17.539
199.375
2.848.117
51.064
2.797.053
3.599.998
3.839.160
165.804
18.390
147.414
41.854
50.636
32.031
32.031
290.325
299.253
15.019.685
15.635.822
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche
contabili - A.3 - Informativa sul fair value.
(migliaia di €)
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
31.12.2009
31.12.2008
11.905.036
6.066.169
550.055
4.496.549
792.263
51.794
18.373
33.421
17
11
33.321
72
528.991
2.533.864
2.039.791
18.381
276.813
198.879
15.019.685
12.096.394
6.829.587
122.891
3.768.408
1.375.508
62.765
20.808
41.957
18
11
41.839
89
596.501
2.880.162
2.343.279
129.564
179.649
227.670
15.635.822
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 195
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
(migliaia di €)
3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
TITOLI
DI DEBITO
TITOLI
DI CAPITALE
QUOTE
DI O.I.C.R
FINANZIAMENTI
TOTALE
12.096.394
4.734.420
4.124.815
216.168
393.437
4.925.778
2.830.380
1.739.508
144.619
211.271
11.905.036
62.765
60.798
58.052
2.743
3
71.769
67.765
3.833
8
163
51.794
596.501
262.837
194.218
56.838
11.781
330.347
163.045
135.029
5.037
27.236
528.991
2.880.162
156.890
106.950
6.191
43.749
503.188
157.431
241.782
94.237
9.738
2.533.864
15.635.822
5.214.945
4.484.035
281.940
448.970
5.831.082
3.218.621
2.120.152
243.901
248.408
15.019.685
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40
Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono pari a 34.724 milioni, in aumento del 21% sul dato del 31 dicembre 2008. In particolare la
sottovoce Titoli di debito, che concorre alla formazione del totale per il 86% (77% nel 2008) è aumentata di +7.541 milioni, passando da 22.231
milioni iniziali a 29.772 milioni di rimanenze finali.
In termini medi2 i dati risultano rispettivamente di 31.127 milioni nel 2009, e di 32.545 milioni nel 2008.
Il rendimento medio di queste attività nel 2009 è del 2,15% e si confronta con quello medio dell’anno precedente di 2,22% con una riduzione di 0,07
punti percentuali.
(migliaia di €)
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2009
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
CONSISTENZE AL 31.12.2008
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
18.869.126
48.655
18.820.471
1.404.392
1.404.392
325.328
20.598.846
8.394.258
3.427
8.390.831
207.508
207.508
368.814
95.195
9.065.775
2.508.679
419.407
2.089.272
1.609.292
732.731
876.561
941.363
5.059.334
18.006.907
278.662
17.728.245
1.797.372
1.797.372
215.364
20.019.643
1.429.345
1.429.345
467.918
467.918
912.749
101.711
2.911.723
2.795.069
487.601
2.307.468
2.727.199
886.194
1.841.005
246.656
5.768.924
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
34.723.955
28.700.290
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche
contabili - A3) Informativa sul fair value.
La voce comprende attività finanziarie riclassificate per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di 118 milioni.
2. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008.
196 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(migliaia di €)
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
31.12.2009
31.12.2008
29.772.063
21.499.145
420.785
4.404.493
3.447.640
3.221.192
612.035
2.609.157
889.173
544.992
1.167.814
7.178
1.635.505
95.195
60.253
34.942
34.723.955
22.231.321
12.949.768
445.534
4.584.395
4.251.624
4.992.489
941.368
4.051.121
941.887
1.035.707
2.019.513
54.014
1.374.769
101.711
60.870
40.841
28.700.290
I titoli di capitale emessi da soggetti classificati a sofferenza o ad incaglio sono di importo non significativo.
(migliaia di €)
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
31.12.2009
31.12.2008
1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di prezzo
c) rischio di cambio
d) rischio di credito
e) più rischi
2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di tasso di cambio
c) altro
Totale
8.230.831
8.230.824
7
484.249
146.019
338.230
8.715.080
5.203.425
5.201.368
1.549
508
180.144
180.144
5.383.569
L’illustrazione dei criteri di determinazione del fair value è riportata sulla Parte A - Politiche contabili, a cui si rimanda.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 197
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
(migliaia di €)
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Acquisti
B2. Variazioni positive di fair value
B3. Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B4. Trasferimenti da altri portafogli
B5. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Variazioni negative di fair value
C4. Svalutazioni da deterioramento
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
C5.Trasferimento ad altri portafogli
C6. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
TITOLI
DI DEBITO
TITOLI
DI CAPITALE
QUOTE
DI O.I.C.R
FINANZIAMENTI
TOTALE
22.231.321
54.275.284
48.946.516
1.105.914
13.003
13.003
133.720
4.076.131
46.734.542
1.375.062
41.090.069
360.285
58.779
58.779
195.422
3.654.925
29.772.063
4.992.489
1.054.851
564.137
212.999
337
X
337
277.378
2.826.148
1.101.719
131.613
183.521
322.125
322.125
1.087.170
3.221.192
1.374.769
2.164.823
1.091.668
60.594
7.724
7.724
1.004.837
1.904.087
1.616.526
1.992
14.546
253.180
253.180
17.843
1.635.505
101.711
5.035
5.000
35
11.551
5.000
5.334
1.163
54
95.195
28.700.290
57.499.993
50.607.321
1.379.542
21.064
20.727
337
133.720
5.358.346
51.476.328
4.098.307
41.229.008
559.515
634.084
634.084
195.422
4.759.992
34.723.955
L’importo indicato alla voce B.4 “Trasferimenti da altri portafogli” comprende anche la riclassifica delle attività finanziarie detenute per la negoziazione.
L’importo esposto in voce C.5 “Trasferimenti ad altri portafogli” comprende anche la riclassifica delle attività finanziarie trasferite nei portafogli “Crediti”.
Le altre variazioni in diminuzione dei titoli di capitale e quelle in aumento delle quote di OICR sono per la maggior parte dovute alla riclassifica di fondi di private equity.
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50
Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono passate da 16.882 milioni del 2008 a 10.662 milioni del 2009 con una diminuzione di
6.220 milioni, di cui 2.625 milioni per il rimborso per fine prestito di titoli di debito detenuti da UniCredit S.p.A.
(migliaia di €)
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2009
1. Titoli di debito
- strutturati
- altri
2. Finanziamenti
CONSISTENZE AL 31.12.2008
FAIR VALUE
VALORE DI
BILANCIO
LIVELLO 1
LIVELLO 2
10.662.472
10.662.472
-
7.462.241
7.462.241
-
2.972.934
2.972.934
-
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
FAIR VALUE
LIVELLO 3
VALORE DI
BILANCIO
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
369.236
369.236
-
16.882.450
16.882.450
-
7.815.797
7.815.797
-
6.328.555
6.328.555
-
2.653.014
2.653.014
-
10.804.411
16.797.366
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche contabili A.3 - Informativa sul fair value.
La voce comprende attività finanziarie riclassificate per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di 196 milioni.
198 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(migliaia di €)
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
Totale fair value
31.12.2009
31.12.2008
10.662.472
8.233.735
198.167
1.374.349
856.221
10.662.472
10.804.411
16.882.450
10.633.781
204.043
4.731.005
1.313.621
16.882.450
16.797.366
(migliaia di €)
5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Titoli di debito
2. Finanziamenti
Totale
31.12.2009
31.12.2008
-
57.327
57.327
(migliaia di €)
5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza : variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Trasferimenti da altri portafogli
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Rettifiche di valore
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
TITOLI DI DEBITO
FINANZIAMENTI
TOTALE
16.882.450
4.941.437
4.396.484
1.573
543.380
11.161.415
201.805
10.369.929
10.867
17.466
561.348
10.662.472
-
16.882.450
4.941.437
4.396.484
1.573
543.380
11.161.415
201.805
10.369.929
10.867
17.466
561.348
10.662.472
Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60
Al 31 dicembre 2009 i Crediti verso banche includono attività finanziarie riclassificate a seguito delle modifiche allo IAS 39 e all’IFRS7 intervenute
nell’ottobre del 2008 per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di 8.399 milioni, costituiti per la quasi totalità da altri titoli di debito, incluse
Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds e Pfandbriefe).
Queste attività sono state riclassificate dalla voce 20 “Attività finanziarie di negoziazione” (di cui 7.377 milioni di titoli di debito e 711 milioni di
finanziamenti) e dalla voce 40 “Attività disponibili per la vendita” per 311 milioni che riguardano titoli di debito.
I “Crediti verso banche” ammontano a 78.269 milioni, presentando una contrazione di 2.558 milioni.
In termini medi3 i dati dei crediti verso banche risultano rispettivamente di 88.211 milioni nel 2009, e di 107.446 milioni nel 2008.
Il rendimento medio di questi impieghi è passato dal 7,20% nel 2008 all’1,78% del 2009, con una riduzione di 5,42 punti percentuali.
3. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. In particolare i crediti
verso banche comprendono le rettifiche di valore complessive.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 199
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Si segnala che anche i “Debiti verso banche” presentano una dinamica in flessione, passando dai 177.677 milioni di fine dicembre 2008 ai 106.800
del 31 dicembre 2009.
In termini medi, i dati dei debiti verso banche risultano rispettivamente 143.191 milioni nel 2009 e 176.336 milioni nel 2008.
Il costo medio di questa provvista è passato da 5,35% nel 2008 a 1,55% del 2009, con una riduzione di 3,80 punti percentuali.
(milioni di €)
Crediti e debiti verso banche
CONSISTENZE AL
Crediti verso banche
Debiti verso banche
Differenza (saldo passivo)
VARIAZIONE
31.12.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
78.269
(106.800)
(28.531)
80.827
(177.677)
(96.850)
(2.558)
70.877
68.319
-3,2%
-39,9%
-70,5%
La posizione interbancaria netta (saldo passivo) è risultata pari a -28.531 milioni al 31 dicembre 2009 ridottasi in misura considerevole da inizio
anno per 68.319 milioni, grazie anche all’azione di disinvestimento sui portafogli finanziari e per la riduzione dei crediti verso la clientela.
La riduzione della voce “Crediti verso banche” di 2.558 milioni è imputabile:
• ad una variazione negativa dei crediti verso banche centrali per 6.133 milioni (di cui 4.575 nella sottovoce Riserva obbligatoria);
• ad una variazione positiva nei crediti verso banche di 3.576 milioni, da attribuire anche alle attività finanziarie riclassificate.
(migliaia di €)
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
B. Crediti verso banche
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Altri finanziamenti
3.1 Pronti contro termine
3.2 Leasing finanziario
3.3 Altri
4. Titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
4.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value)
31.12.2009
31.12.2008
14.911.464
297.318
13.033.177
464.208
1.116.761
63.357.973
16.754.153
9.927.313
24.180.803
14.989.550
2.524
9.188.729
12.495.704
12.495.704
78.269.437
78.385.338
21.044.846
257.122
17.608.180
2.702.557
476.987
59.782.106
15.749.139
13.801.674
23.531.560
10.854.627
4.998
12.671.935
6.699.733
480
6.699.253
80.826.952
80.868.130
(migliaia di €)
6.2 Crediti verso banche: oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) rischio di credito
d) più rischi
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) tasso di interesse
b) tasso di cambio
c) altro
Totale
200 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
31.12.2009
31.12.2008
757
757
70.914
61.829
9.085
71.671
73.713
67.938
5.306
469
104.390
93.906
10.484
178.103
(migliaia di €)
6.3 Leasing finanziario
CONSISTENZE AL 31.12.2009
PAGAMENTI
MINIMI
INFORMAZIONI DA PARTE DEL LOCATORE
Crediti per locazione finanziaria:
Fino a 12 mesi
Da 1 a 5 anni
Oltre 5 anni
Valore totale dell'investimento lordo/netto
di cui:
- Valori residui non garantiti spettanti al locatore
Meno: utili finanziari differiti
Valore attuale dei crediti per pagamenti minimi dovuti
(investimento netto nel leasing)
CONSISTENZE AL 31.12.2008
VALORE ATTUALE DEI
PAGAMENTI MINIMI
PAGAMENTI
MINIMI
VALORE ATTUALE DEI
PAGAMENTI MINIMI
1.553
5.452
402
7.407
1.157
1.103
264
2.524
2.493
4.581
1.330
8.404
2.236
3.588
1.221
7.045
830
(4.883)
825
X
954
(784)
948
X
2.524
2.524
7.620
7.045
Sezione 7 - Crediti verso la clientela - Voce 70
Al 31 dicembre 2009 i Crediti verso la clientela includono attività finanziarie riclassificate a seguito delle modifiche allo IAS 39 e all’IFRS7
intervenute nell’ottobre del 2008 per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di 11.432 milioni, costituiti da prodotti strutturati di credito (Asset
Backed Securities), non derivati, e da obbligazioni emesse da Stati, enti pubblici, imprese ed istituzioni finanziarie.
Queste attività sono state riclassificate dalla voce 20 “Attività finanziarie di negoziazione” per 10.974 milioni (di cui 10.094 titoli di debito e 880
finanziamenti) e dalla voce 40. “Attività disponibili per la vendita” per 458 milioni (costituiti da titoli di debito).
I Crediti verso la clientela ammontano a 564.986 milioni, presentando una contrazione di 47.494 milioni pari al 7,8% rispetto all’esercizio precedente.
In termini medi4 i dati risultano rispettivamente di 616.539 milioni nel 2009, e di 637.541 milioni nel 2008.
Il rendimento medio di questa forma tecnica è passato dal 6,05% nel 2008 al 4,35% nel 2009, con una riduzione di 1,72 punti percentuali.
La riduzione di 47.494 milioni - come si può rilevare nella tabella seguente e nella tabella 7.2 composizione per debitori/emittenti - riviene
principalmente dai finanziamenti verso altri soggetti - imprese non finanziarie, passate da 355.506 milioni (di cui 13.394 milioni deteriorate) di fine
dicembre 2008 ai 312.143 milioni (di cui 22.639 milioni deteriorate) di fine dicembre 2009.
La tabella che segue riporta i dati assoluti dei crediti in bonis, dei crediti deteriorati, del totale crediti dei due esercizi e le variazioni assolute sull’anno
precedente.
(milioni di €)
Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Titoli di debito
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
CONSISTENZE AL 31.12.2009
CONSISTENZE AL 31.12.2008
BONIS DETERIORATE
BONIS DETERIORATE
14.968
1.881
207
12.880
1.182
11.256
195
247
518.969
10.529
14.387
494.053
289.504
39.860
1.942
162.747
533.937
202
202
7
191
4
30.847
11
111
30.725
22.639
935
36
7.115
31.049
TOTALE
15.170
1.881
207
13.082
1.189
11.447
195
251
549.816
10.540
14.498
524.778
312.143
40.795
1.978
169.862
564.986
16.595
236
239
16.120
3.591
11.222
158
1.149
576.057
10.095
11.551
554.411
342.112
27.376
1.030
183.893
592.652
106
106
11
95
19.722
12
119
19.591
13.394
33
451
5.713
19.828
VARIAZIONE
TOTALE
16.701
236
239
16.226
3.591
11.222
169
1.244
595.779
10.107
11.670
574.002
355.506
27.409
1.481
189.606
612.480
BONIS DETERIORATE
(1.627)
1.645
(32)
(3.240)
(2.409)
34
37
(902)
(57.088)
434
2.836
(60.358)
(52.608)
12.484
912
(21.146)
(58.715)
96
96
7
191
(11)
(91)
11.125
(1)
(8)
11.134
9.245
902
(415)
1.402
11.221
TOTALE
(1.531)
1.645
(32)
(3.144)
(2.402)
225
26
(993)
(45.963)
433
2.828
(49.224)
(43.363)
13.386
497
(19.744)
(47.494)
4. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008. In particolare i crediti
verso clienti comprendono le attività non correnti e i gruppi di attività in via di dismissione, le attività cedute non cancellate, nonché le rettifiche di valore complessive.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 201
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
La tabella successiva riporta, invece, l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti complessivi verso la clientela per forme tecniche.
(milioni di €)
Crediti verso clientela: incidenza del totale deteriorate sul totale crediti
CONSISTENZE AL 31.12.2009
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
Conti correnti
Pronti contro termine attivi
Mutui
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
Leasing finanziario
Factoring
Altre operazioni
Titoli di debito
Titoli strutturati
Altri titoli di debito
Totale
BONIS
DETERIORATE
TOTALE
INCIDENZA
DETERIORATE/TOTALE
52.338
15.949
193.944
18.827
30.807
8.587
198.517
14.968
3.946
11.022
533.937
6.494
13
10.877
438
2.906
190
9.929
202
4
198
31.049
58.832
15.962
204.821
19.265
33.713
8.777
208.446
15.170
3.950
11.220
564.986
11,04%
0,08%
5,31%
2,27%
8,62%
2,16%
4,76%
1,33%
0,10%
1,76%
5,50%
Nel rinviare alla relazione sulla gestione per una più dettagliata esposizione numerica o all’apposito capitolo “La qualità del credito” contenuto nella
Parte E - Informazioni sui rischi, la tabella sopra esposta evidenzia un’incidenza dei crediti deteriorati sul totale crediti del 5,50%.
(migliaia di €)
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2009
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Conti correnti
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
5. Leasing finanziario
6. Factoring
7. Altre operazioni
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value)
CONSISTENZE AL 31.12.2008
BONIS
DETERIORATE
BONIS
DETERIORATE
52.337.846
15.949.212
193.943.047
18.826.947
30.807.378
8.587.291
198.516.726
14.968.410
3.946.322
11.022.088
533.936.857
545.159.619
6.494.393
13.330
10.876.194
438.051
2.906.489
190.343
9.928.502
201.856
3.682
198.174
31.049.158
31.049.158
63.794.080
9.717.136
202.380.440
20.353.806
32.672.060
4.344.106
242.796.164
16.594.536
400.267
16.194.269
592.652.328
596.082.731
5.213.826
7.512
6.689.505
522.626
1.455.463
120.172
5.712.454
106.527
11.221
95.306
19.828.085
19.828.085
L’incremento della voce 6. Factoring (+ 4.313 milioni), è dovuto per la quasi totalità a crediti per anticipi a cedenti, in applicazione delle nuove disposizioni della Banca d’Italia per i bilanci degli intermediari
finanziari (ex art. 107 del T.U.B.) e degli ulteriori chiarimenti ricevuti. Tali crediti a dicembre 2008 erano rappresentati alla voce 1. Conti correnti per 3.872 milioni.
La sottovoce 7. “Altre operazioni” comprende tra le voci significative:
• 24.754 milioni per finanziamenti a clientela ordinaria per anticipi;
• 27.316 milioni per operazioni in pool;
• 66.907 milioni per altre sovvenzioni non in conto corrente
Le sottovoci 7. “Altre operazioni” e 8.2 “Altri titoli di debito” comprendono rispettivamente 623 milioni e 421 milioni di attività derivanti dalle operazioni di cartolarizzazione “Trevi Finance”, “Trevi Finance 2” e “Trevi
Finance 3”, per le quali le attività sottostanti non sono state riprese in carico in quanto si tratta di operazioni precedenti al 1° gennaio 2002. I titoli di cui alla sottovoce 8.2 sono inoltre parzialmente assistiti da
garanzia costituita da un titolo di Stato italiano per 170 milioni.
Le attività sottostanti a tali cartolarizzazioni sono costituite da crediti in sofferenza, il cui valore di bilancio al 31 dicembre 2009 è pari a 1.005 milioni a fronte di un ammontare nominale di 4.578 milioni.
202 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(migliaia di €)
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL 31.12.2009
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Titoli di debito
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2. Finanziamenti verso
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
CONSISTENZE AL 31.12.2008
BONIS
DETERIORATE
BONIS
DETERIORATE
14.968.410
1.880.475
207.463
12.880.472
1.181.531
11.256.383
195.493
247.065
518.968.447
10.528.424
14.387.283
494.052.740
289.503.426
39.860.374
1.942.022
162.746.918
533.936.857
201.856
201.856
7.100
191.074
3.682
30.847.302
11.446
110.954
30.724.902
22.638.692
934.760
36.198
7.115.252
31.049.158
16.594.536
235.828
238.693
16.120.015
3.590.569
11.221.761
158.322
1.149.363
576.057.792
10.095.176
11.550.777
554.411.839
342.112.697
27.375.966
1.030.394
183.892.782
592.652.328
106.527
106.527
11.221
95.306
19.721.558
11.593
119.301
19.590.664
13.393.781
33.256
450.551
5.713.076
19.828.085
Totale Bonis e Deteriorate
564.986.015
612.480.413
(migliaia di €)
7.3 Crediti verso clientela: oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
31.12.2009
31.12.2008
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) rischio di credito
d) più rischi
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di tasso di cambio
c) altro
Totale
1.205.063
440.684
1.897
762.482
332.642
41.091
291.551
1.537.705
2.009.508
1.516.691
950
491.867
392.705
51
392.654
2.402.213
L’illustrazione dei criteri di determinazione del fair value è riportata sulla Parte A - Politiche contabili, a cui si rimanda.
Il Gruppo ha in essere coperture generiche dei flussi finanziari di crediti per complessivi 18.580 milioni di nominale.
(migliaia di €)
7.4 Leasing finanziario
CONSISTENZE AL 31.12.2009
INFORMAZIONI DA PARTE DEL LOCATORE
Crediti per locazione finanziaria:
Fino a 12 mesi
Da 1 a 5 anni
Oltre 5 anni
Valore totale dell'investimento lordo/netto
di cui:
- Valori residui non garantiti spettanti al locatore
Meno: utili finanziari differiti
Valore attuale dei crediti per pagamenti minimi dovuti
(investimento netto nel leasing)
PAGAMENTI
MINIMI
CONSISTENZE AL 31.12.2008
VALORE ATTUALE DEI
PAGAMENTI MINIMI
PAGAMENTI
MINIMI
VALORE ATTUALE DEI
PAGAMENTI MINIMI
10.319.850
15.934.366
13.447.859
39.702.075
9.163.609
13.304.145
11.246.113
33.713.867
8.739.814
16.344.006
11.618.215
36.702.035
7.642.616
13.845.410
9.552.538
31.040.564
4.525.806
(5.988.208)
4.505.075
X
4.479.730
(5.661.471)
4.458.788
X
33.713.867
33.713.867
31.040.564
31.040.564
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 203
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80
(migliaia di €)
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
A. Derivati finanziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale
CONSISTENZE AL 31.12.2009
CONSISTENZE AL 31.12.2008
FAIR VALUE
FAIR VALUE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
VALORE
NOZIONALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
VALORE
NOZIONALE
196.252
196.252
196.252
11.464.730
7.642.763
3.821.967
122
122
11.464.852
1.006
1.006
1.006
118.237.667
29.991.412
88.246.255
202.000
202.000
118.439.667
18.044
18.044
18.044
7.032.656
2.466.072
4.566.584
7.032.656
115
115
115
67.021.278
31.193.759
35.827.519
67.021.278
Totale Livello1, Livello 2
e Livello 3
11.662.110
7.050.815
(migliaia di €)
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (valore di bilancio)
CONSISTENZE AL 31.12.2009
FAIR VALUE
FLUSSI FINANZIARI
SPECIFICA
OPERAZIONI/TIPO DI
COPERTURA
1. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
4. Portafoglio
5. Altre operazioni
Totale attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
RISCHIO DI TASSO
RISCHIO DI
CAMBIO
RISCHIO DI
CREDITO
RISCHIO DI
PREZZO
PIÙ
RISCHI
GENERICA
SPECIFICA
GENERICA
INVESTIM.
ESTERI
2.122
23.930
X
122
X
-
X
X
7.364
X
X
X
X
X
X
26.052
465.045
X
465.045
X
X
X
X
X
X
122
X
X
X
X
X
X
X
X
X
247.850
X
247.850
X
X
163.333
X
163.333
X
6.937.741
6.937.741
X
X
7.364
X
3
X
911.469
X
911.469
X
2.903.131
2.903.131
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90
(migliaia di €)
9.1 Adeguamento di valore dellle attività coperte: composizione per portafogli coperti
CONSISTENZE AL
ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE / VALORI
31.12.2009
31.12.2008
1. Adeguamento positivo
1.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
1.2 complessivo
2. Adeguamento negativo
2.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
2.2 complessivo
Totale
2.146.258
267.349
267.349
1.878.909
22.807
2.263
2.263
20.544
2.123.451
1.683.095
1.296.315
1.296.315
386.780
23.535
6.665
6.665
16.870
1.659.560
204 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(migliaia di €)
9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse
CONSISTENZE AL
1. Crediti
2. Attività disponibili per la vendita
3. Portafoglio
Totale
31.12.2009
31.12.2008
35.736.760
29.467.630
65.204.390
12.884.055
12.489.449
25.373.504
Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100
Le partecipazioni che a fine 2008 ammontavano a 4.003 milioni, a fine 2009 presentano un saldo pari a 3.866 milioni, con una riduzione di 137 milioni.
10.1 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza
notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
TIPO DI
RAPPORTO RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
1
PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
1
2
3
4
5
IMPRESE VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO
AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H.
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJE DOBROVOLJNIM
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE OBVEZNIM
AVIVA SPA
BANK FUR TIROL UND VORARLBERG AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
ZAGABRIA
ZAGABRIA
MILANO
INNSBRUCK
8
8
8
8
8
6
7
BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA
BKS BANK AG (EHEM.BANK FUR KARNTEN UND STEIERMARK AG)
GINEVRA
KLAGENFURT
8
8
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT
CAPITALIA ASSICURAZIONI S.P.A.
CENTRAL POLAND FUND LLC
CNP UNICREDIT VITA S.P.A.
COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A.
CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN LIQUIDAZIONE
CREDITRAS ASSICURAZIONI SPA
CREDITRAS VITA SPA
DA VINCI S.R.L.
EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
FIDIA SGR SPA
G.B.S. - GENERAL BROKER SERVICE S.P.A.
KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA
MALGARA FINANZIARIA SRL
MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO SPA
8
8
1
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
23 MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH
24 NOTARTREUHANDBANK AG
25 NUOVA TEATRO ELISEO S.P.A.
VIENNA
MILANO
DELAWARE
MILANO
ROMA
NAPOLI
MILANO
MILANO
ROMA
ROMA
MILANO
ROMA
VARSAVIA
TREVISO
MILANO
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
ROMA
8
8
8
26 OAK RIDGE INVESTMENT LLC
27 OBERBANK AG
WILMINGTON
LINZ
8
8
28 OESTERREICHISCHE CLEARINGBANK AG
29 OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
VIENNA
8
8
OSTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK GESELLSCHAFT
30 M.B.H.
VIENNA
8
31 PAYLIFE BANK GMBH
8
VIENNA
QUOTA
%
DINERS CLUB CEE HOLDING AG
ZAGREBACKA BANKA DD
ZAGREBACKA BANKA DD
UNICREDIT SPA
CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
YAPI VE KREDI BANKASI AS
CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
BANK PEKAO SA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
QUERCIA SOFTWARE SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
FONDO SIGMA (5)
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
BANK PEKAO SA
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
UNICREDIT SPA
33,33
49,00
49,00
49,00
37,53
9,85
30,67
28,01
8,02
11,91
49,00
53,19
38,80
49,00
33,33
50,00
50,00
25,00
39,79
50,00
20,00
34,44
49,00
8,66
EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
PIONEER INSTITUTIONAL ASSET
MANAGEMENT INC
CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
49,00
25,00
41,02
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT
GESMBH
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
49,00
29,14
4,19
18,51
24,75
8,26
16,14
50,00
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI 2
41,70
4,93
29,64
7,46
4
3
3
3
32,54
1,65
3
5,78
4,50
13,58
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 205
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Segue: 10.1 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
DENOMINAZIONE
32 PIRELLI PEKAO REAL ESTATE SP. Z O.O.
33 RAMIUS LLC (ora RCG HOLDINGS LLC)
SEDE
TIPO DI
RAPPORTO RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
1
PARTECIPANTE
34 S.S.I.S. - SOCIETÀ SERVIZI INFORMATICI SAMMARINESE SPA
35 SE.TE.SI. SERVIZI TELEMATICI SICILIANI S.P.A.
36 SOCIETÀ GESTIONE PER IL REALIZZO SPA IN LIQUIDAZIONE
VARSAVIA
NEW YORK
BORGO
MAGGIORE
PALERMO
ROMA
8
8
8
8
8
37 SVILUPPO GLOBALE GEIE
ROMA
8
38 TORRE SGR S.P.A.
39 UNICREDIT (SUISSE) TRUST SA
40 UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD
ROMA
LUGANO
LONDRA
8
1
1
41 UNICREDIT AUDIT (IRELAND) LTD
42 YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS
DUBLINO
ISTANBUL
1
8
BANK PEKAO SA
BA- ALPINE HOLDINGS, INC.
BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA
R.S.M. S.P.A.
UNICREDIT SPA
IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A.
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC.
DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ
UNICREDIT (SUISSE) BANK SA
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
UNICREDIT AUDIT SOCIETA' CONSORTILE
PER AZIONI
YAPI VE KREDI BANKASI AS
QUOTA
%
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI 2
25,00
22,44
0,00
50,00
40,49
0,05
26,38
25,00
37,50
100,00
100,00
100,00
30,45
Note alla tabella 10.1 - Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole:
1. Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria;
2 = influenza dominante nell’assemblea ordinaria;
3 = accordi con altri soci;
4 = altre forme di controllo;
5 = direzione unitaria ex art.26 comma 1, del “decreto legislativo 87/92”;
6 = direzione unitaria ex art.26 comma 2, del “decreto legislativo 87/92”;
7 = controllo congiunto.
8 = imprese collegate.
2. Disponibilità voti nell’assemblea ordinaria. I diritti di voto sono riportati solo laddove diversi dalla % di partecipazione al capitale.
3. Per CreditRas Assicurazioni e CreditRas Vita esistono patti parasociali che attribuiscono il “controllo” all’altro socio (Ras). Negli altri casi non c’è condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo sulla
partecipata (per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative all’attività, non è richiesto il consenso unanime dei soci). Non si verificano pertanto le condizioni stabilite dallo IAS 31 par. 3 per la
definizione di esistenza del controllo congiunto.
4. Società controllate. Si rinvia alla tavola 10.2 per informazioni contabili.
5. Società consolidata ai sensi del SIC.12.
L’illustrazione dei sistemi e dei metodi di determinazione dell’area di consolidamento e delle motivazioni di cui una partecipata è sottoposta a controllo congiunto o influenza notevole, è contenuta nella “Parte A Politiche contabili Sezione 3 Area e metodi di consolidamento” alle quali si rinvia.
Le partecipazioni valutate al patrimonio netto che a fine del 2008 erano n. 39 società a fine dicembre 2009 risultano essere n. 42 società con un
inserimento di 3 società. In dettaglio:
Società entrate
DENOMINAZIONE
SEDE
AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H.
MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH
PAYLIFE BANK GMBH
RAMIUS LLC (ora RCG HOLDINGS LLC)
TORRE SGR S.P.A.
VIENNA
MONACO DI BAVIERA
VIENNA
NEW YORK
ROMA
Società uscite
DENOMINAZIONE
SEDE
CARICESE SRL (ex CONSORZIO CARICESE)
RAMIUS FUND OF FUNDS GROUP LLC
BOLOGNA
NEW YORK
206 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
3
4
4
4
10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili
(migliaia di €)
TOTALE
ATTIVO
RICAVI
TOTALI
101.982
22.789
1.424
11.283
3.761
(3)
21.334
13.314
7.661
20.190
9.896
(3)
2.990
2.210
300
1.538
755
(3)
AVIVA SPA
8.019.824
391.997
75.793
817.382
402.869
(1) (3)
BANK FUR TIROL UND VORARLBERG AKTIENGESELLSCHAFT
8.484.000
179.500
49.695
600.677
305.887
BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA
1.529.097
63.393
8.278
91.676
11.496
BKS BANK AG (EHEM.BANK FUR KARNTEN UND STEIERMARK AG)
6.095.100
171.855
32.362
568.410
CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT
4.080.634
-
(328.953)
104.516
-
14.057.374
5.025.901
DENOMINAZIONE
UTILE PATRIMONIO
(PERDITA)
NETTO
VALORE DI
BILANCIO
CONSOLIDATO
FAIR VALUE
(2)
NOTE
A. Imprese valutate a Patrimonio netto
A.2 Sottoposte a influenza notevole
AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H.
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJE DOBROVOLJNIM
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE OBVEZNIM
CAPITALIA ASSICURAZIONI S.P.A.
CNP UNICREDIT VITA S.P.A.
COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A.
CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN LIQUIDAZIONE
CREDITRAS ASSICURAZIONI SPA
CREDITRAS VITA SPA
DA VINCI S.R.L.
EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
FIDIA SGR SPA
225.806
(1) (3)
210.436
212.586
(1) (3)
1.442.568
171.840
82.113
(3)
(315)
10.726
5.257
(3)
25.823
444.126
233.164
(1)
-
-
-
-
..
109
..
(2)
14
5
288.434
45.641
13.559
39.217
19.609
(3)
18.067.260
495.227
39.716
562.187
281.094
(3)
129.322
6.163
(23.965)
7.684
1.921
10.034
3.395
(1.031)
4.661
1.854
9.917
510
(539)
6.323
3.162
G.B.S. - GENERAL BROKER SERVICE S.P.A.
20.378
10.102
68
1.512
303
KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA
27.103
25.340
5.872
22.379
7.713
MALGARA FINANZIARIA SRL
MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO SPA
MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH
NOTARTREUHANDBANK AG
(3)
79.861
3
(2.094)
12.569
-
60.637.800
683.500
102.700
6.160.100
936.978
10.045
-
-
7.390
3.621
(3)
1.032.879
15.002
7.219
21.264
5.317
(3)
627.467
(1)
NUOVA TEATRO ELISEO S.P.A.
7.159
6.537
(7)
833
341
OAK RIDGE INVESTMENT LLC
2.539
7.905
512
577
12.378
16.177.826
355.689
69.097
1.031.089
396.063
1.407.314
-
(166)
179.330
33.196
(3)
OBERBANK AG
OESTERREICHISCHE CLEARINGBANK AG
(1) (3)
406.252
(1) (3)
35.500.000
158.000
85.287
516.038
267.374
(1) (3)
OSTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK GESELLSCHAFT M.B.H.
979.500
5.346
1.284
25.910
12.954
(3)
PAYLIFE BANK GMBH
462.499
123.821
40.775
115.649
22.396
(3)
PIRELLI PEKAO REAL ESTATE SP. Z O.O.
15.741
601
391
10.625
2.652
RAMIUS LLC (ora RCG HOLDINGS LLC)
173.539
-
(77.909)
173.539
38.935
S.S.I.S. - SOCIETÀ SERVIZI INFORMATICI SAMMARINESE SPA
2.043
3.464
453
1.149
574
SE.TE.SI. SERVIZI TELEMATICI SICILIANI S.P.A.
4.141
3.418
15
373
153
59.760
16.954
8.839
15.667
4.140
OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK AKTIENGESELLSCHAFT
SOCIETÀ GESTIONE PER IL REALIZZO SPA IN LIQUIDAZIONE
SVILUPPO GLOBALE GEIE
6.738
6.797
379
395
99
TORRE SGR S.P.A.
38.655
7.817
921
35.871
20.883
YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS
A.3 Controllate
48.460
2.343
(10.294)
37.692
4.688
CENTRAL POLAND FUND LLC
468
-
(29)
468
74
UNICREDIT (SUISSE) TRUST SA
546
1.160
212
376
379
UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD
419
80
(108)
247
246
UNICREDIT AUDIT (IRELAND) LTD
B. Consolidate proporzionalmente
B.1 Sottoposte a controllo congiunto
617
1.145
7
68
68
INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH
90.162
171.061
2.388
19.848
-
2.038.750
4.791
6.422
2.014.607
-
ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED
403
2.076
-
33
-
STICHTING CUSTODY SERVICES KBN
125
-
-
125
-
KOC FINANSAL HIZMETLER AS
(3)
(3)
35.829
(3)
(3)
(3)
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 207
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
(migliaia di €)
Segue: 10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili
DENOMINAZIONE
TOTALE
ATTIVO
RICAVI
TOTALI
UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS
11.301
3.019
YAPI KREDI AZERBAIJAN
YAPI KREDI BANK NEDERLAND NV
YAPI KREDI EMEKLILIK AS
YAPI KREDI FAKTORING AS
UTILE PATRIMONIO
(PERDITA)
NETTO
(3.199)
VALORE DI
BILANCIO
CONSOLIDATO
8.949
-
132.046
12.399
4.147
37.183
1.560.518
92.246
15.361
171.575
-
345.455
35.208
9.340
63.246
-
692.105
62.707
13.918
47.538
1.085.030
127.890
69.406
326.024
-
45.430
-
(1.106)
44.374
-
143.573
18.135
5.435
38.698
-
42.376
38.240
24.265
38.202
-
YAPI KREDI SIGORTA AS
346.400
36.432
(6.026)
129.196
-
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
198.007
62.994
32.987
111.860
-
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI KREDI HOLDING BV
YAPI KREDI MOSCOW
YAPI KREDI PORTFOY YONETIMI AS
YAPI KREDI YATIRIM ORTAKLIGI AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO
34.412
10.268
8.889
33.932
-
29.820.911
4.307.836
644.635
4.120.510
3.434.532
FAIR VALUE
(2)
NOTE
(migliaia di €)
VALORE DI BILANCIO CONSOLIDATO
N. 42 TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO
ALTRE PARTECIPAZIONI MINORI VALUTATE AL COSTO:
N.189 - Controllate e Collegate dal Gruppo UniCredit Bank AG
N. 87 - Controllate e Collegate dal Gruppo UniCredit Bank Austria
N. 31 - Controllate e Collegate da altre società
TOTALE DI BILANCIO
3.434.532
431.905
92.238
176.431
163.236
3.866.437
Note alla tabella 10.2 - Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole:
1. Comprende “differenze positive di patrimonio netto”.
2. Si rileva che in base alle disposizioni dei principi contabili internazionali, gli investimenti in collegate che presentano un fair value inferiore al valore di bilancio consolidato sono sottoposti ad impairment test
attraverso il calcolo di un valore recuperabile inteso come maggiore fra fair value al netto dei costi di vendita e valore d’uso, e la rilevazione di una rettifica di valore qualora il menzionato valore recuperabile sia
inferiore al valore di bilancio.
Al 31 Dicembre 2009 il valore recuperabile determinato per queste partecipazioni è superiore al valore contabile. Non si è, pertanto, proceduto alla rilevazione di alcuna rettifica di valore.
3. I dati sono stati desunti dai progetti di bilancio 2009, approvati dai competenti Organi sociali. In mancanza sono rilevati dall’ultimo bilancio o situazione patrimoniale approvati.
Per le società che non hanno un progetto di bilancio 2009 approvato, i ricavi e l’utile/perdita non sono indicati. Si veda in proposito quanto già esposto nella Parte A - Politiche contabili - Sezione 3 Area e metodi di
consolidamento.
(migliaia di €)
10.3 Partecipazioni: variazioni annue
MOVIMENTI DEL
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Rivalutazioni totali
F. Rettifiche totali
208 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
2009
2008
4.003.082
538.985
184.356
85
354.544
675.630
71.313
44.421
559.896
3.866.437
51.262
4.185.602
1.188.441
573.035
615.406
1.370.961
706.048
29.122
635.791
4.003.082
58.290
10.4 e 10.5 e 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole
AL 31 DICEMBRE 2009, SI SEGNALANO I SEGUENTI IMPEGNI:
• l’impegno a corrispondere: (i) alla controllata UniManagement S.r.l. l’importo di 1,5 milioni, per ripianare le perdite previste nel 2010 (ii) alla controllata Sicilia
Convention Bureau S.r.l. un apporto patrimoniale di 0,9 milioni per coprire le perdite che scaturiranno in fase di start up dell’iniziativa;
• l’impegno relativo all’acquisizione di una partecipazione di minoranza in Grameen Italia S.p.A. (società di nuova costituzione in partnership con Grameen Trust che
erogherà microcrediti destinati a finanziare piccole attività di lavoro autonomo, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sociale delle fasce più deboli della
popolazione) con un esborso di circa 0,5 milioni oltre un ulteriore contributo finanziario alla partecipata di circa 4,5 milioni, destinati alla copertura delle perdite che
scaturiranno in fase di start up dell’iniziativa;
• l’impegno relativo alla costituzione di una società controllata in Brasile a supporto dell’attività dell’Ufficio di Rappresentanza UniCredit di San Paolo, nell’ambito del
progetto di ristrutturazione della rete estera del Gruppo. La nuova società avrà una dotazione patrimoniale di circa 0,2 milioni.
Sezione 11 - Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - Voce 110
(migliaia di €)
11.1 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori: composizione
CONSISTENZE AL
A. Ramo danni
A.1 riserve premi
A.2 riserve sinistri
A.3 altre riserve
B. Ramo vita
B.1 riserve matematiche
B.2 riserve per somme da pagare
B.3 altre riserve
C. Riserve tecniche allorché il rischio dell’investimento è sopportato dagli assicurati
C.1 Riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse con fondi di investimento e indici di mercato
C.2 Riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione
D. Totale riserve tecniche a carico dei riassicuratori
31.12.2009
31.12.2008
195
194
1
195
234
187
47
234
(migliaia di €)
11.2 Variazione della voce 110 “Riserve tecniche a carico dei riassicuratori”
MOVIMENTI DEL 2009
RAMO DANNI
Riserve tecniche cedute
all’inizio dell’esercizio
a) Incrementi
b) Diminuzioni
Riserve tecniche cedute
alla fine dell’esercizio
RISERVE TECNICHE ALLORCHÉ IL RISCHIO
DELL’INVESTIMENTO È SOPPORTATO DAGLI ASSICURATORI
RAMO VITA
RISERVA
RISERVA PER SOMME
MATEMATICA DA PAGARE
ALTRE
RISERVE
RELATIVE A CONTRATTI LE CUI
PRESTAZIONI SONO CONNESSE A
FONDI DI INVESTIMENTO E INDICI
DI MERCATO
DERIVANTI DALLA
GESTIONE DEI FONDI
PENSIONE
RISERVE
PREMI
RISERVE
SINISTRI
ALTRE
RISERVE
-
-
-
-
187
8
1
47
46
-
-
-
-
-
-
194
1
-
-
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 209
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Sezione 12 - Attività materiali - Voce 120
Le Attività materiali, che comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici e le attrezzature di qualsiasi
tipo ammontano a 12.089 milioni a fine 2009 contro 11.935 di fine 2008 e segnano una variazione positiva di 154 milioni.
(migliaia di €)
12.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
CONSISTENZE AL
ATTIVITÀ/VALORI
A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
2.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
Totale B
Totale (A+B)
31.12.2009
31.12.2008
8.706.651
1.724.221
3.784.225
265.821
792.233
2.140.151
62.892
2.801
48.613
155
1.978
9.345
8.769.543
9.122.398
2.236.861
4.369.518
287.440
813.889
1.414.690
138.067
2.801
49.897
1.677
7.214
76.478
9.260.465
3.319.731
1.075.952
2.243.779
77
77
3.319.808
12.089.351
1.367.440
630.757
736.683
210
210
1.367.650
10.628.115
La variazione delle altre attività ad uso funzionale è dovuta principalmente ad immobilizzazioni in corso di costruzione presso società del Gruppo UniCredit Bank AG.
(migliaia di €)
12.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate
CONSISTENZE AL
ATTIVITÀ/VALORI
A Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
2.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
Totale B
Totale (A+B)
31.12.2009
31.12.2008
-
-
-
1.307.336
315.427
991.909
1.307.336
1.307.336
A seguito del trasferimento dalla società EuroImmoprofil all’European Office Fond (subgruppo UniCredit Bank AG), gli investimenti immobiliari rilevati nel precedente esercizio in questa tabella - non essendo più
connessi a passività che riconoscono un rendimento collegato al fair value degli investimenti stessi ai sensi dello IAS 40.32A - sono stati classificati tra le attività materiali ad uso investimento valutate al costo.
210 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(migliaia di €)
12.3 Attività materiali detenute a uso funzionale: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a
scopo di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo
di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Valutazione al costo (*)
TERRENI
FABBRICATI
MOBILI
IMPIANTI
ELETTRONICI
ALTRE
TOTALE
2.239.662
2.239.662
40.843
721
431
6.987.927
(2.568.512)
4.419.415
804.826
92.244
4.231
2.705
7.017
1.425.088
(1.135.971)
289.117
46.194
40.914
112
224
3.036.024
(2.214.921)
821.103
346.599
293.567
1.155
53
1.049
2.889.135
(1.397.967)
1.491.168
1.204.336
1.085.737
55
984
2.494
16.577.836
(7.317.371)
9.260.465
2.442.798
1.513.183
5.441
3.854
11.215
13.209
26.482
553.483
342.923
-
12.789
685.840
1.391.403
835.948
201.523
4.944
69.335
2.074
60.639
50.775
373.491
38.392
310.410
115.066
546.008
260.769
166.199
25.998
883.107
2.933.720
1.480.106
738.771
130
130
4.002
154.190
6.742
6.742
35.221
280.205
481
481
2.640
-
4.713
4.713
6.707
8
545
545
5.263
123
12.611
12.611
53.833
434.526
144.287
9.903
52.238
1.727.022
1.727.022
-
241.505
38.700
31.764
3.832.838
(2.630.086)
6.462.924
-
3.501
265.976
(1.131.326)
1.397.302
-
8
13.261
794.211
(2.359.114)
3.153.325
-
123
113.109
2.149.496
(1.469.972)
3.619.468
-
385.792
48.734
213.873
8.769.543
(7.590.498)
16.360.041
-
* Il Gruppo non utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione delle attività materiali detenute a uso funzionale.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 211
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
(migliaia di €)
12.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Variazioni positive di fair value
B.4 Riprese di valore
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività:
a) immobili ad uso funzionale
b) attività non correnti in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Valutazione al fair value
TERRENI
FABBRICATI
946.184
316.423
20.911
2.890
1.110
144.287
147.225
186.655
93.979
10.825
4.574
169
17.120
13.209
3.911
59.988
1.075.952
1.155.272
1.728.802
873.427
94.897
2.134
2.767
241.505
532.124
358.373
157.206
102.278
27.666
17.557
517
12.789
12.789
40.360
2.243.856
2.396.086
(migliaia di €)
12.5 Impegni per l’acquisto di attività materiali
CONSISTENZE AL
A. Impegni contrattuali
31.12.2009
31.12.2008
15.570
20.565
Gli impegni contrattuali in essere si riferiscono all’acquisto di immobili, impianti e macchinari.
Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130
Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica. Possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale,
esse comprendono l’avviamento e, tra le altre attività immateriali, marchi, core deposits, customer relationship e software.
L’avviamento è rappresentato dell’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività
costituenti aziende o rami di aziende.
I valori al 31 dicembre 2009 di questa voce risultano pari a 25.823 milioni rispetto a 26.482 milioni del 2008, ridottesi sostanzialmente per l’effetto
degli ammortamenti relativi alle attività immateriali a durata definita.
13.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
CONSISTENZE AL 31.12.2009
ATTIVITÀ/VALORI
A.1 Avviamento
A.1.1 di pertinenza del gruppo
A.1.2 di pertinenza dei terzi
A.2 Altre attività immateriali
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2.2 Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
Totale
Totale durata definita e indefinita
212 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
CONSISTENZE AL 31.12.2008
DURATA DEFINITA
DURATA INDEFINITA
DURATA DEFINITA
DURATA INDEFINITA
X
X
X
4.267.113
4.267.113
363.765
3.903.348
4.267.113
20.490.534
20.490.534
1.064.950
1.064.950
1.064.950
21.555.484
X
X
X
4.514.703
4.514.703
391.455
4.123.248
4.514.703
20.888.714
20.888.714
1.078.500
1.078.500
1.078.500
21.967.214
25.822.597
26.481.917
(migliaia di €)
13.2 Attività immateriali: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI
GENERATE INTERNAMENTE
A DURATA
INDEFINITA
A DURATA
DEFINITA
A DURATA
INDEFINITA
TOTALE
X
X
826.270
(434.815)
391.455
155.375
77.502
64.948
78
12.847
183.065
5.277
88.808
88.502
306
306
-
-
6.634.089
(2.510.841)
4.123.248
449.010
301.324
213
7.505
139.968
668.910
10.987
562.509
554.057
8.452
8.452
-
1.078.500
1.078.500
1
1
13.551
-
31.501.051
(5.019.134)
26.481.917
650.184
382.256
64.948
213
39.918
162.849
1.309.504
61.187
651.317
642.559
8.758
8.758
-
305.950
93.105
20.490.534
(2.073.478)
22.564.012
-
602
88.378
363.765
(421.427)
785.192
-
-
36.282
59.132
3.903.348
(2.872.979)
6.776.327
-
13.550
1
1.064.950
1.064.950
-
356.384
240.616
25.822.597
(5.367.884)
31.190.481
-
AVVIAMENTO
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Incrementi di attività immateriali interne
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
- ammortamenti
- svalutazioni
+ patrimonio netto
+ conto economico
C.3 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti
in via di dismissione
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Rettifiche di valore totali nette
E. Rimanenze finali lorde
F. Valutazione al costo
ALTRE
A DURATA
DEFINITA
22.962.192
(2.073.478)
20.888.714
45.798
3.430
X
X
X
X
32.335
10.033
443.978
44.923
X
X
-
* Il Gruppo non utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione delle attività immateriali.
Le Altre Attività Immateriali: Altre a Durata Indefinita rappresentano il valore dei Marchi. Tra le Altre attività Immateriali: Altre a Durata definita sono comprese Customer Relationship e Core Deposits per 2.901 milioni.
13.3 Altre informazioni
Informazioni sulle attività immateriali rilevate in sede di operazioni di aggregazione aziendale
L’applicazione del principio contabile IFRS 3 nella contabilizzazione delle operazioni di aggregazione aziendale ha comportato la rilevazione di
significativi importi per attività immateriali e avviamento. Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei valori iscritti alle varie attività
immateriali identificate avvenuta nel corso dell’esercizio, inclusi gli effetti valutativi descritti di seguito.
(milioni di €)
ATTIVITÀ IMMATERIALI (ESCLUSO SOFTWARE)
VALORI AL
31.12.2008
AMMORTAMENTO
IMPAIRMENT
(*)
ALTRE VARIAZIONI
VALORI AL
31.12.2009
1.065
Marchi
1.079
-
-
(14)
Core deposits
1.454
(75)
-
-
1.379
Customer Relationship
1.706
(160)
-
(24)
1.522
20.889
25.128
(235)
-
(398)
(436)
20.491
24.457
Avviamento
TOTALE
(*) principalmente dovute ad effetto cambio
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 213
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
I marchi e l’avviamento sono attività immateriali considerate a vita indefinita. Si ritiene, infatti, che contribuiranno per un periodo indefinito alla
formazione dei flussi reddituali.
Le altre attività immateriali rilevate sono a vita utile definita, valorizzate originariamente attraverso l’attualizzazione dei flussi finanziari lungo un
periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere alla data dell’operazione di aggregazione aziendale dalla quale derivano. Le attività
immateriali a vita definita sono oggetto di ammortamento in base alla relativa vita utile.
Si indicano nel seguito le tipologie di attività immateriali rilevate per effetto delle operazioni di aggregazione aziendale e le metodologie utilizzate per la
determinazione del relativo fair value alla data di acquisizione.
Marchi
La determinazione del fair value dei marchi è avvenuta utilizzando il metodo del relief from royalty che stima il valore degli stessi sulla base del
corrispettivo derivante dalla loro cessione in uso a terzi. Le royalty sono calcolate applicando il tasso di royalty ai flussi reddituali (margine di
intermediazione rettificato delle voci non associate ai marchi stessi).
In sintesi il metodo si articola in tre fasi:
• determinazione del tasso di royalty (dedotto per via comparativa da casi omogenei o determinato in modo analitico)
• applicazione del tasso di royalty ai flussi di reddito
• determinazione del valore attuale delle royalty al netto delle imposte, calcolato mediante l’applicazione di un tasso di sconto che tenga conto della
rischiosità del contesto in cui si trova il marchio oggetto di valutazione.
Nel corso dell’esercizio il valore di iscrizione dei marchi è stato altresì supportato da una perizia di una primaria società di consulenza che ha
confermato la sussistenza dei valori di carico dei principali marchi iscritti all’attivo dello Stato Patrimoniale consolidato .
Core Deposits
Il valore della relazione connessa ai Core Deposits deriva dal fatto che parte delle consistenze di depositi a breve termine di una banca (conti correnti e
depositi a risparmio) e di scoperti di conto corrente rimane depositata sui conti stessi per orizzonti temporali significativi.
La vita economica della relazione risulta più lunga della durata contrattuale. Lo spread tra il costo effettivo della raccolta per mezzo dei Core Deposits
e il costo della raccolta ai tassi di mercato interbancario (c.d. mark-down) rappresenta la componente più significativa di valore legata a questa attività
immateriale. I piani reddituali utilizzati per la determinazione del fair value dei Core Deposits considerano anche una componente commissionale che
contribuisce al reddito totale riferibile a tali relazioni.
La determinazione del fair value di tale attività si è basata sull’attualizzazione dei flussi rappresentativi dei margini reddituali generati dai depositi per
un periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere alla data di acquisizione. Trattandosi di attività a vita definita, il relativo valore viene
ammortizzato in quote costanti in relazione al periodo riferibile ai benefici economici attesi dalla stessa.
La vita media residua utile dei Core Deposits è pari a 22 anni.
Customer Relationships
Asset Under Management (AUM)
Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dal collocamento alla propria clientela
di prodotti riconducibili al risparmio gestito.
I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono:
• per le banche collocatrici, le commissioni retrocesse dalle fabbriche prodotto
• per le fabbriche prodotto, le commissioni percepite dalla clientela al netto delle commissioni passive retrocesse prevalentemente alle banche
collocatrici.
Tali commissioni sono state ritenute ricorrenti perché legate al risparmio gestito detenuto dalla clientela.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 22 anni.
Asset Under Custody (AUC)
Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dalla raccolta amministrata alla clientela.
I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività
connessa alla raccolta amministrata. Tali commissioni sono state classificate come ricorrenti in quanto generate dalla normale attività dei clienti sul
proprio portafoglio.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 11 anni.
Life Insurance
Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dal collocamento alla propria clientela
di prodotti riconducibili al business “bancassurance”.
I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione dell’attività sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività
connessa al business bancassurance. Tali commissioni sono state considerate ricorrenti in quanto assimilabili, dal punto di vista dell’investitore, ai
prodotti di risparmio gestito/amministrato.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 27 anni.
214 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Products
L’attività immateriale in oggetto è stata identificata in relazione alla redditività generata dall’attività di negoziazione effettuata per conto delle SGR del Gruppo.
I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività d’intermediazione per conto
delle SGR stesse. Sono state considerate come ricorrenti in quanto generate dalla normale operatività dei fondi in cui sono investiti i risparmi della clientela.
Inoltre, in alcuni casi, il valore dell’attività è riconducibile alle commissioni percepite per l’attività di erogazione degli incentivi regionali.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 6 anni.
Altre
Tale attività immateriale comprende tutte le altre tipologie delle c.d. customer relationships identificate, tra cui, a titolo esemplificativo, quelle derivanti
dalla capacità della società di ottenere commissioni dal collocamento delle obbligazioni di terzi e dell’attività connessa alle aste sui titoli.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 11 anni.
Il Gruppo non possiede attività immateriali acquisite tramite contributo pubblico e attività immateriali date in garanzia a fronte di passività.
L’impairment test delle attività immateriali rilevate in sede di operazioni di aggregazione aziendale
Ai sensi dello IAS 36, tutte le attività immateriali a vita utile indefinita, ivi incluso l’avviamento, devono essere sottoposti almeno annualmente ad
impairment test per verificarne la recuperabilità del valore. Per le attività immateriali a vita utile definita occorre determinare l’eventuale perdita di
valore ogni volta che si rilevino indicatori di perdita.
Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il valore d’uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri generabili dall’attività oggetto di
valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività immateriali oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che non sussistano
entrambe le seguenti condizioni:
• il valore d’uso dell’attività non è stimato essere prossimo al fair value al netto dei costi di vendita;
• l’attività non genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività.
Qualora si verifichino tali condizioni l’impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) come richiesto dal menzionato principio
contabile.
Si precisa che l’impairment test condotto dal Gruppo UniCredit attraverso la determinazione del valore in uso delle Cash Generating Units (CGU)
secondo quanto descritto nel seguito, comprende sia le attività immateriali a vita utile indefinita (avviamenti e marchi) sia le attività immateriali a vita
utile definita (core deposits e customer relationship) ove ricorrano gli indicatori di perdita previsti dal principio.
Si ritiene infatti che core deposits e customer relationship non possano essere oggetto di impairment test autonomo poiché dette attività non generano
flussi finanziari indipendenti da quelli delle altre attività.
Ai fini della determinazione del valore d’uso delle attività immateriali soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai
flussi di cassa relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test, senza distinzioni tra flussi di cassa riferiti all’attività originariamente
rilevata in sede di applicazione dell’IFRS 3 e quelli derivanti da modifiche successive.
Ai fini del test di impairment il valore d’uso delle c.d. Cash Generating Units (CGU) alle quali sono assegnati tali attività immateriali deve essere
calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nelle CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato
l’avviamento e/o l’attività immateriale in sede di applicazione dell’IFRS 3.
La definizione delle Cash Generating Units (CGU)
La stima del valore d’uso ai fini della verifica dell’eventuale impairment di attività immateriali, compresi gli avviamenti, che non generano flussi
finanziari se non con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome
nell’ambito gestionale (dal punto di vista di flussi finanziari indipendenti generati e da quello di pianificazione e rendicontazione interna): tali unità
operative sono appunto definite Cash Generating Units (CGU).
Coerentemente con quanto disposto dall’IFRS 3 e dallo IAS 36, ai fini dell’impairment test, l’avviamento è stato allocato alle seguenti Divisioni operative
del Gruppo, identificate come unità generatrici di flussi finanziari (CGU):
• Retail, che ricomprende il perimetro della clientela Mass Market, Affluent e Small Business, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica;
• Corporate & Investment Banking (ex Corporate e Markets & Investment Banking): che ricomprende
- il perimetro delle imprese con fatturato annuo minimo di 3 milioni
- le attività del Gruppo sui mercati finanziari e nell’Investment Banking (eg.: trading, distribuzione, derivati strutturati, attività di finanziamento e
sindacazione, merger and acquisition, gestione di portafogli di private equity, investimenti diretti nel capitale di aziende quotate e non, etc.);
• Private Banking che ricomprende il perimetro della clientela privata con disponibilità finanziarie medio-alte a cui fornisce servizi di advisory e
gestione del patrimonio. Si avvale sia di canali tradizionali tipici del segmento di clientela (private bankers), sia di modelli distributivi innovativi (reti di
promotori finanziari e servizi di banking e trading online);
• Asset Management, specializzata nella salvaguardia e nell’incremento del valore degli investimenti della clientela attraverso una serie di soluzioni
finanziarie innovative (fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali, portafogli per investitori istituzionali, etc.);
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 215
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
• Central Eastern Europe (CEE), comprende le attività del Gruppo nei paesi dell’Europa Centro Orientale (esclusa la Polonia), ivi incluse le attività in
Kazakhstan e Ucraina che sono soggette a valutazione specifica;
• Poland’s Markets comprende l’attività del Gruppo in Polonia;
• Capogruppo e altre società.
La CGU rappresenta il livello più basso al quale l’avviamento è monitorato a livello di Gruppo. Le CGU identificate corrispondono alle unità organizzative
di business attraverso le quali il Gruppo sviluppa la propria attività e per le quali fornisce l’informativa di settore. Nell’ambito della CGU Central Eastern
Europe (CEE) ulteriori verifiche sono state effettuate con riferimento al singolo paese in cui il Gruppo opera. La metodologia di allocazione adottata ha
tenuto in considerazione le sinergie ed i risultati attesi delle suddette unità organizzative.
L’allocazione del avviamento alle diverse CGU ha previsto due fasi distinte:
• la prima individua l’avviamento come differenza tra il fair value dell’acquisto contabilizzato nel bilancio individuale dell’acquirente e il patrimonio
netto al fair value, risultante dopo l’applicazione del purchase price method alle attività, passività, e passività potenziali di bilancio valutate al fair
value dell’entità acquistata (al netto della quota di terzi). Tale fase considera anche tutti quei fair value derivanti da trasferimenti di società o rami
all’interno del Gruppo che si verificano fino a quando il purchase price agreement è provvisorio
• la seconda alloca l’avviamento residuale alle varie CGU ponderandolo per i relativi fair value.
L’intero avviamento identificato è stato allocato alle varie CGU.
Il valore contabile delle CGU
Il valore contabile delle CGU è determinato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile delle stesse. Il valore
recuperabile delle CGU comprende i flussi derivanti dalle relative attività e passività finanziarie, di conseguenza il valore contabile deve parimenti
includere le attività e le passività finanziarie generatrici di tali flussi.
Il valore contabile di ciascuna CGU è determinato in base al suo contributo al patrimonio netto consolidato, inclusa la parte di pertinenza dei terzi.
Nello specifico, il valore di carico delle CGU CEE e Poland’s Markets è determinato mediante la sommatoria dei singoli valori contabili di ogni
società nel bilancio consolidato (corrispondenti al loro patrimonio netto contabile) tenendo conto di eventuali attività immateriali rilevate al momento
dell’acquisizione (al netto di ammortamenti e impairment successivi) e delle scritture di consolidamento.
Poiché risulterebbe eccessivamente complesso determinare il valore di carico delle altre CGU sulla base dei valori contabili, si è reso necessario
utilizzare fattori gestionali - determinati dall’unità operativa Capital Management della Direzione Pianificazione Finanza e Amministrazione - per
effettuarne la corretta suddivisione. In ogni caso, le attività immateriali sono attribuite alle CGU in coerenza con le informazioni contabili disponibili.
Di seguito sono riportati i valori contabili delle CGU al 31 dicembre 2009, determinati come sopra indicato, nonché le quote di avviamento e delle altre
attività immateriali allocate ad ognuna di esse; i valori si riferiscono alla situazione ante test di impairment.
(milioni di €)
CASH GENERATING UNIT (CGU)
Retail
Private Banking
Asset Management
Corporate & Investment Banking (CIB)
Central Eastern Europe (CEE)
di cui:
Ucraina
Kazakistan
Poland’s Markets
Capogruppo e altre società
Totale
VALORE AL
31.12.2009
DI CUI AVVIAMENTO
(QUOTA GRUPPO)
DI CUI ALTRE ATTIVITÀ
IMMATERIALI (*)
10.739
655
1.859
23.745
15.128
5.974
264
1.719
6.703
4.289
201
48
292
220
943
1.146
6.820
4.147
63.093
457
762
1.502
40
20.491
19
36
2.033
2.794
* Gli importi determinati si intendono al netto delle imposte.
La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d’uso delle CGU
Come detto, in base a quanto disposto dallo IAS 36, l’impairment test delle attività immateriali a vita indefinita deve essere eseguito con cadenza
almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore. I principi contabili
di riferimento richiedono che l’impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile di ogni CGU con il valore recuperabile della stessa. Laddove
quest’ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile della CGU è il
maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d’uso.
216 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Il valore recuperabile delle CGU del Gruppo è rappresentato dal valore d’uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri generati da ogni CGU al
quale detto avviamento è stato allocato. Tali flussi finanziari sono stimati facendo riferimento a:
- il budget 2010 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2010;
- le previsioni di crescita formulate in coerenza con l’ultimo Piano di medio-lungo termine di Gruppo a suo tempo approvato sempre dal Consiglio
d’Amministrazione.
Nella formulazione delle previsioni, il Management ha tenuto altresì conto del recente contesto macroeconomico e di mercato.
Le proiezioni degli utili futuri sono state estese fino al 2019 (previsione esplicita), con lo scopo di ottenere una valutazione delle capacità reddituali del
Gruppo e della capacità di creazione di valore nel tempo, che prescinde dall’attuale congiuntura macroeconomica. Tali proiezioni sono state sviluppate
per tutte le CGU e per i singoli paesi della CEE.
Il flusso di cassa atteso per il 2019 rappresenta la base per il calcolo del valore finale (Terminal Value) che rappresenta la capacità delle CGU di
generare flussi finanziari futuri oltre tale anno. In base alla metodologia più seguita, il Terminal Value è calcolato come valore di una rendita perpetua
stimata sulla base di un flusso normalizzato economicamente sostenibile e coerente con il tasso di crescita di lungo termine (c.d. “g”) costante o
decrescente come richiesto dai principi contabili IAS/IFRS.
Il valore d’uso è determinato attualizzando i flussi finanziari ad un tasso che considera le valutazioni correnti del valore temporale del denaro e dei
rischi specifici dell’attività. Per ciascuna CGU, in considerazione del differente livello di rischio dei rispettivi ambiti operativi, sono stati utilizzati dei
premi a rischio differenziati e specifici per la singola entità o settore operativo. I tassi di attualizzazione comprendono una componente relativa al
rischio Paese.
Le stime utilizzate per la determinazione dei flussi di cassa e dei relativi tassi di crescita risultano particolarmente complesse a causa delle
incertezze che hanno caratterizzato e tuttora caratterizzano lo scenario macroeconomico attuale e prospettico e la situazione dei mercati finanziari e
dell’economia reale.
Tale scenario macroeconomico è stato definito con un adeguato livello di prudenza a causa della persistente fase di tensione dell’economia reale e
dei mercati finanziari. Infatti il momento di recessione e di estrema debolezza delle principali economie nelle quali il Gruppo opera, iniziato nel 2008, è
continuato per tutto il 2009. Per quanto riguarda i paesi della CEE, lo scenario economico è rimasto difficile, con tassi di crescita negativi del PIL nella
quasi totalità dei paesi della regione.
A partire dal secondo semestre del 2009 alcuni segnali positivi, come il minor deficit con l’estero, fanno ritenere che la situazione più critica sia
superata, anche se previsioni prudenziali portano a ritenere possibile un ritorno di tassi di crescita significativi solo a partire dal 2011.
Le ripercussioni della recessione nell’Area Euro sul mercato del credito si sono intensificate nel corso del 2009. I tassi bancari (sia attivi che passivi) si
sono mostrati in netta flessione per tutto il 2009, recependo la riduzione dei tassi ufficiali della BCE. Le previsioni si annunciano positive per la raccolta
diretta, riflettendo la politica delle banche, volta al rafforzamento del proprio profilo di liquidità e la persistenza di un’elevata avversione al rischio da
parte delle famiglie, mentre si prevede un progressivo indebolimento del credito erogato (sia nel settore privato che nelle imprese).
A causa dell’instabilità che ha caratterizzato il contesto finanziario, il comparto del risparmio gestito e amministrato, già significativamente provato nel
corso del 2008, ha fatto registrare ulteriori flessioni, seppure in rallentamento rispetto ai picchi negativi del quarto trimestre 2008.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura di valutazione (impairment test) basata sulle stime dei flussi finanziari e sulle ulteriori ipotesi
elaborate dal Management.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 217
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Nelle tabelle seguenti si riportano le previsioni sui principali indicatori macroeconomici, relativi ai mercati nei quali opera il Gruppo, utilizzati per la
verifica della congruità della stima dei flussi finanziari futuri.
TASSO DI CRESCITA ANNUALE COMPOSTO 2009-2012
PIL
REALE
TASSO DI
INFLAZIONE
TASSO DI
CRESCITA IMPIEGHI
TASSO DI
CRESCITA DEPOSITI
Italia
0,9%
1,8%
3,5%
6,0%
Germania
1,6%
1,4%
2,2%
4,5%
Austria
1,5%
1,7%
2,5%
2,8%
Bosnia Erzegovina
0,8%
2,6%
4,8%
5,3%
Bulgaria
0,9%
2,0%
7,0%
7,5%
Croazia
1,0%
3,4%
4,8%
4,6%
Estonia
1,7%
1,3%
7,6%
7,5%
Kazakhstan
4,5%
6,3%
15,7%
14,7%
Lettonia
1,4%
1,6%
9,7%
11,6%
Lituania
0,0%
1,3%
4,5%
5,1%
Polonia
3,2%
3,1%
6,6%
7,0%
Repubblica Ceca
2,9%
2,3%
10,4%
5,3%
Romania
2,8%
3,7%
9,3%
10,8%
Russia
3,1%
7,8%
11,6%
12,3%
Serbia
1,4%
6,3%
9,6%
11,7%
Slovacchia
3,2%
3,0%
10,4%
6,0%
Slovenia
1,4%
2,6%
5,4%
4,4%
Turchia
4,2%
4,9%
15,8%
12,2%
Ucraina
3,2%
9,9%
2,7%
8,8%
Ungheria
1,9%
2,1%
5,1%
5,7%
PAESI DELLA CEE: TASSO INTERBANCARIO1
2009
2010
2011
2012
n.a
n.a
n.a
n.a
Bulgaria
2,2%
3,3%
4,8%
4,3%
Croazia
9,0%
8,8%
6,0%
4,8%
Estonia
4,3%
4,1%
3,2%
3,5%
Kazakhstan
8,2%
9,0%
9,0%
8,0%
Lettonia
6,5%
6,9%
4,0%
4,9%
Lituania
4,5%
3,9%
3,1%
3,5%
Polonia
4,2%
4,6%
5,1%
5,0%
Repubblica Ceca
1,5%
1,8%
3,4%
3,9%
Romania
8,8%
7,1%
6,3%
6,0%
Russia
10,0%
8,8%
8,3%
7,0%
Serbia2
11,0%
10,0%
10,0%
9,5%
Turchia
7,0%
7,8%
8,3%
9,8%
Ucraina1
n.a
n.a
n.a
n.a
Ungheria
7,0%
6,1%
5,6%
5,2%
Bosnia Erzegovina1
1. Per i Paesi Euro (Italia, Germania, Austria, Slovenia e Slovacchia) e per la Bosnia (la cui valuta è ancorata all’Euro) il tasso interbancario di riferimento è Euribor a 3 mesi.
2. Mercato illiquido. Viene considerato il tasso ufficiale della Banca Centrale Serba.
218 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
PAESI NON-CEE: TASSI
Tasso per le operazioni di rifinanziamento BCE (c.d. “Refi”)
Euribor a 3 mesi
Italia
Depositi
Prestiti a breve termine
Prestiti a medio-lungo termine
Germania
Depositi
Prestiti a breve termine
Prestiti a medio-lungo termine
Austria
Depositi
Prestiti a breve termine
Prestiti a medio-lungo termine
2009
2010
2011
2012
1,00%
0,83%
1,00%
1,36%
2,50%
2,77%
3,75%
3,95%
0,66%
4,26%
3,75%
1,19%
4,79%
4,28%
1,86%
5,67%
5,12%
2,33%
6,38%
5,76%
1,43%
5,20%
4,81%
1,74%
5,63%
5,24%
2,35%
6,43%
5,65%
2,80%
7,03%
6,07%
1,27%
3,51%
3,27%
1,63%
3,95%
3,65%
2,52%
4,91%
4,59%
3,26%
5,52%
5,13%
Il calcolo del valore d’uso ai fini dell’impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali
flussi di cassa sono determinati sottraendo dall’utile netto (al lordo dei terzi) il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività
ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che il Gruppo aspira a raggiungere nel lungo
periodo.
Il modello Discounted Cash Flow utilizzato dal Gruppo è basato su tre stadi:
• per il primo periodo (2010) sono stati presi a riferimento i dati del Budget di Gruppo approvato dal Consiglio di Amministrazione. Tali previsioni, pur
considerando il difficile scenario macroeconomico, tengono conto della capacità del Gruppo di generare reddito grazie alla forte franchise, a ricavi
ben diversificati, al forte radicamento locale e alla tradizionale attività di banca commerciale.
Per alcune CGU, il confronto tra il flusso di cassa del 2010 (determinato utilizzando i dati di budget) ed il flusso di cassa del 2011 rileva delle ipotesi
di crescita significative. Ciononostante, la dinamica delle principali determinanti della redditività delle stesse CGU (principalmente volumi, tassi e
ciclo del credito) conferma che le proiezioni dei flussi di cassa utilizzate per gli anni successivi al 2011 sono ragionevoli ed in alcuni casi prudenziali.
Per JSC ATF Bank il primo periodo si estende dal 2010 al 2013. A differenza delle altre CGU, per il periodo indicato, è stato utilizzato un piano
dettagliato, approvato dal Consiglio di Amministrazione della banca controllata. Rispetto alle precedenti valutazioni il piano utilizzato per la
valutazione al 31 dicembre 2009 tiene conto di una operazione (guarantee transaction scherme) che ha trasferito a Bank Austria AG una parte del
rischio del proprio portafoglio crediti (e conseguentemente della redditività).
• per il periodo dal 2011 al 2019 le proiezioni di flussi finanziari sono basate su un tasso di crescita degli utili e delle attività ponderate per il rischio
decrescente, partendo dal Compound Annual Growth Rate - Tasso composto di crescita annuale (CAGR) degli utili netti stimati nel Piano Strategico
ed arrivando a quelli di “Terminal Value”. I tassi di crescita così determinati sono stati in alcuni casi corretti, qualora il risultato prodotto non risultava
coerente con le prospettive di redditività della CGU.
• il “Terminal Value” viene determinato con tassi di crescita nominali del 2%. Il tasso di crescita nominale del PIL di Eurozona dal 1995 ad oggi è
stato pari al 3,8% (1,8% di crescita reale e 2% di inflazione). La scelta del 2% nominale, corrispondente a circa lo 0% reale, è dettata da ragioni
prudenziali. Per JSC Ukrsotsbank e JSC ATF Bank il calcolo del Terminal Value è stato effettuato a partire dal 2014 e 2015 rispettivamente, con
applicazione del tasso di crescita nominale del 2%.
I beni destinati ad attività ausiliarie e comuni (corporate assets) sono stati allocati alle CGU cui fanno riferimento, ove applicabile. Per la porzione non
allocabile di tali beni, la recuperabilità del valore è stata verificata a livello complessivo di Gruppo.
Ribadito che la sostenibilità delle proiezioni dei flussi di cassa utilizzati nell’impairment test è stata valutata alla luce dello scenario macroeconomico
aggiornato alla data di approvazione del test di impairment, si riportano di seguito le assunzioni rispetto alle principali determinanti della redditività,
adottate per le diverse CGU:
• Retail: Le assunzioni relative alla proiezione dei flussi di cassa per la CGU Retail riflettono il contesto macroeconomico e le prospettive di sviluppo
dei principali Paesi nei quali il Gruppo opera in tale segmento e, segnatamente, l’Italia, la Germania e l’Austria. Si è pertanto tenuto conto del
miglioramento nei tassi di crescita dei volumi di prestiti e depositi previsto per i prossimi anni e della risalita dei tassi di interesse (come evidenziato
dalle tabelle precedenti), che soprattutto attraverso la componente del mark-down, migliorerà notevolmente i margini del Gruppo.
• Corporate & Investment Banking: Le previsioni elaborate per CIB, al pari della Divisione Retail, tengono conto del miglioramento del quadro
economico. L’aumento del tasso di crescita dei prestiti e la progressiva riduzione della rischiosità del portafoglio crediti sono state riflesse nelle
previsioni dei flussi di cassa elaborate per la business line Corporate. Per la business line Markets & Investment Banking le previsioni risentono della
stima di riduzione dei volumi del trading portfolio e del conseguente minore ammontare di ricavi. Tale fenomeno è stato parzialmente contrastato
facendo leva sulla riduzione dei costi del personale.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 219
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
• Private Banking: Nelle assunzioni prese a riferimento per Private Banking si è tenuto conto in particolare dell’aumento dei tassi di interesse e della
spinta ai volumi generata dagli effetti dello scudo fiscale sui capitali investiti all’estero approvato nel 2009 dal Parlamento Italiano.
• Asset Management: Nelle assunzioni prese a riferimento per la Asset Management incidono la moderata crescita dei volumi prevista per i prossimi
anni e la relativa stabilità dei margini.
• Central Eastern Europe (CEE): Nelle assunzioni utilizzate si è tenuto conto della ripresa della crescita economica nella CEE previsto a partire
dal 2011, a fronte della quale si attende una riduzione, seppur moderata, della rischiosità del portafoglio crediti. Si prevede che il radicato
posizionamento commerciale del Gruppo continuerà ad alimentare la crescita dei ricavi nell’area CEE.
Per quanto riguarda JSC ATF Bank gli utili e le attività di rischio ponderate utilizzati sono determinate tenendo conto del consistente recupero
previsto nel tasso di crescita degli impieghi in Kazakhstan (come evidenziato dalle tabelle precedenti), del potenziale di redditività ancora inespresso
dalla banca e dal beneficio, in termini di costo del rischio, derivante dall’ operazione (guarantee transaction scherme) che ha trasferito a BA AG una
parte consistente del rischio sul portafoglio crediti.
Per Ukrsotsbank le assunzioni adottate per valutare la sostenibilità dei flussi di cassa futuri adottati nel test di impairment tengono conto della
moderata ripresa dei volumi, della normalizzazione del costo del rischio e della riduzione delle spese operative rispetto al budget 2010 (quest’ultimo
è influenzato di importanti investimenti in information technology). Inoltre la difficoltà dei principali concorrenti (alcune delle grandi banche in
difficoltà sono state nazionalizzate mentre alcune piccole banche sono in liquidazione) ha creato notevoli opportunità di aumentare la quota di
mercato.
• Poland’s Markets: Anche le previsioni formulate per la Poland’s Markets tengono conto del mutato contesto economico nell’Europa centroorientale. Gli effetti positivi della ripresa economica sono però parzialmente attenuati dalla contrazione dei margini (determinata dalla
convergenza dell’economia polacca verso gli standard di Eurozona). A tal proposito, nella proiezione dei flussi cassa, si è tenuto conto di ipotesi
macroeconomiche più prudenziali rispetto al precedente test di impairment.
I tassi di attualizzazione dei flussi
Qui di seguito sono riepilogati i principali assunti di base adottati dal management nel calcolo del valore recuperabile delle CGU:
CGU
Retail
Corporate Investement Banking
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe3
di cui: JSC Ukrsotsbank (USB)
di cui: JFC ATF Bank (ATF)
Poland’s Markets
TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
INIZIALE AL NETTO DELLE
IMPOSTE (KE)
TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
FINALE AL NETTO DELLE
IMPOSTE (KE)
TASSO DI CRESCITA
NOMINALE PER IL CALCOLO
DEL TERMINAL VALUE
8,70%
9,94%
8,90%
10,18%
16,35%
26,67%
15,37%
12,27%
10,55%
10,55%
10,55%
10,55%
12.18%
12,50%
12,50%
11,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
3. Il tasso di attualizzazione relativo alla CGU Central Eastern Europe è la media aritmetica ponderata dei tassi di attualizzazione utilizzati per i singoli paesi appartenenti al singolo settore di attività.
Come si evince dalla tabella sopra riportata, i flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione,
incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i vari fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al
netto delle imposte.
In particolare, il costo del capitale iniziale per il Gruppo e quello differenziato per i settori sono la somma di:
• Tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap di Eurozona a 5 anni medio degli ultimi 6 anni. L’orizzonte temporale di 6 anni è stato scelto per
tener conto della lunghezza media del ciclo economico in Eurozona;
• Premio a rischio sul debito: Credit Default Swap medio degli ultimi 6 anni pagato da UniCredit;
• Premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla volatilità delle azioni UniCredit negli ultimi 6 anni. Per i
settori di attività è stata utilizzata la volatilità media degli ultimi 6 anni di banche operanti prevalentemente nello stesso settore, tenendo conto anche
del beneficio di diversificazione. Quest’ultimo è altresì determinato considerando la matrice varianze-covarianze delle quotazioni dei gruppi di banche
utilizzati per la determinazione del premio a rischio.
Il costo del capitale iniziale, differenziato per i Paesi della CEE, è dato dalla somma di:
• Tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap in valuta locale a 5 anni medio degli ultimi 6 anni. Ove assente si è considerato il tasso
interbancario più liquido e rappresentativo.
• Premio a rischio sul Paese: Credit Default Swap medio pagato dal Paese negli ultimi 6 anni (o su un periodo più breve in assenza di una serie
storica sufficientemente lunga).
• Premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla volatilità delle azioni UniCredit negli ultimi 6 anni.
Il costo del capitale utilizzato nell’attualizzazione dei flussi di cassa converge ad un determinato valore definito per ciascuna CGU. Questo valore è
determinato come media del costo del capitale di un campione di banche europee calcolato con la stessa metodologia applicata per il costo del
220 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
capitale iniziale del Gruppo, estendendo la scadenza del risk-free rate e del CDS da 5 a 10 anni. Il costo del capitale di terminal value utilizzato è
differenziato a seconda che la CGU sia presente in un Paese dell’Europa dell’Ovest, in un Paese dell’Europa dell’Est che entrerà nell’area Euro entro il
2013 o in un altro Paese.
Il valore d’uso complessivo del Gruppo utilizzato nell’impairment test è superiore rispetto all’attuale capitalizzazione di mercato. Questa situazione è
comune alla maggior parte delle banche Europee: il multiplo price-to-book value delle banche dell’indice S&P 600 è circa il 40% più basso rispetto
alla media storica. Nel caso di UniCredit la differenza è spiegata principalmente dalle prospettive di breve termine implicite nel prezzo attuale di
mercato, che resta condizionato dalle attese di redditività moderata per il 2010 e dalla persistente incertezza sulle prospettive di crescita del PIL
dell’economia globale.
Diversamente il valore d’uso complessivo include le prospettive reddituali di medio-lungo termine ritenute ragionevoli da parte degli amministratori.
Poiché, come sopra ricordato, la valutazione è resa particolarmente complessa dall’attuale contesto macroeconomico e di mercato che il settore
finanziario sta attraversando e dalla conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni circa la redditività futura di lungo periodo, sono state
effettuate alcune analisi di “sensitività” ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell’ambito della procedura di impairment test.
Nella tabella sotto riportata sono riepilogati gli scostamenti percentuali degli assunti di base adottati per le diverse CGU, necessari a rendere il valore
recuperabile della CGU stessa pari al suo valore di bilancio:
CGU
Retail
Corporate Investement Banking
Asset Management
Private Banking4
Poland’s Markets
Central Eastern Europe
(CEE, Kazakistan e Ucraina esclusi)
INCREMENTO IN P.P. DEL
TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
(KE)
INCREMENTO IN P. P. DEL
CORE TIER 1 RATIO TARGET
DECREMENTO IN P.P.
DEL TASSO DI CRESCITA
NOMINALE PER IL CALCOLO
DEL TERMINAL VALUE
DECREMENTO IN P.P.
DEGLI UTILI ANNUALI
2,4%
0,9%
7,4%
19,6%
2,9%
6,6%
1,5%
98,8%
42,8%
12,0%
-10,9%
-4,5%
-76,4%
n. s.
-13,9%
-22,3%
-8,5%
-47,9%
-71,4%
-27,1%
0,3%
0,8%
-1,0%
-2,9%
4. In considerazione dell’elevata redditività del settore, i risultati derivanti dall’analisi di sensitività non sono significativi.
È opportuno segnalare che l’allineamento del valore d’uso di una CGU al suo valore di bilancio, sebbene non comporti una necessità di effettuare una
svalutazione dell’avviamento della specifica CGU, potrebbe comportare la svalutazione dell’avviamento a livello di Gruppo. Questo perché la differenza
positiva tra il valore d’uso ed il valore di bilancio di ciascuna CGU può compensare il valore negativo dei beni destinati ad attività ausiliarie e comuni,
non direttamente allocabili alle singole CGU.
Il valore d’uso complessivo è sostanzialmente allineato al valore contabile complessivo. Per tanto le modifiche in senso peggiorativo dei parametri
utilizzati e delle informazioni contenute nell’impairment test potrebbero portare a rilevare una perdita di valore nei futuri esercizi.
A completamento dell’analisi di sensitività la tabella sottostante indica la variazione del valore d’uso complessivo del Gruppo alla variazione di un punto
percentuale dei principali parametri utilizzati nel modello DCF.
Variazione valore d’uso di Gruppo
INCREMENTO DELL’1%
DEL TASSO DI
ATTUALIZZAZIONE AL
NETTO DELLE IMPOSTE (KE)
INCREMENTO DELL’1%
DEL CORE TIER 1
RATIO TARGET
DECREMENTO DELL’1%
DEL TASSO DI CRESCITA
NOMINALE PER IL CALCOLO
DEL TERMINAL VALUE
DECREMENTO DELL’1%
DEGLI UTILI ANNUALI
-12,1%
-6,1%
-3,7%
-1,2%
Si sottolinea peraltro che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità dell’avviamento (in particolare i flussi di cassa
previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato,
che potrebbe registrare mutamenti ad oggi non prevedibili. L’effetto che questi mutamenti potrebbero avere sulla stima dei flussi di cassa delle
diverse CGU, così come sulle principali assunzioni adottate, potrebbe pertanto condurre nei bilanci dei prossimi esercizi a risultati diversi da quelli
riportati nel presente bilancio consolidato.
I risultati dell’impairment test
L’impairment test ha confermato il valore di iscrizione dell’avviamento nel bilancio al 31 dicembre 2009. Non sono state pertanto iscritte rettifiche di
valore relativamente a tale voce.
Anche per quanto riguarda le attività immateriali diverse dall’avviamento, l’impairment test conferma che il loro valore recuperabile è superiore
all’importo iscritto nel bilancio consolidato, decurtato degli ammortamenti già registrati: non è stato pertanto necessario iscrivere alcuna rettifica a
conto economico.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 221
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Sezione 14 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 140 dell’attivo e voce 80 del passivo
Le Attività fiscali - voce 140 dell’attivo, ammontano al 31 dicembre 2009 a 12.577 milioni e riguardano “attività correnti” per 2.416 milioni e
“attività anticipate” per 10.161 milioni segnando rispetto all’esercizio precedente rispettivamente un aumento di 488 milioni le prime e una riduzione
di 303 milioni le seconde.
La composizione della sottovoce Attività per imposte anticipate, così come previsto dalla normativa, è dettagliata nella tavola 14.1 precisando che gli
importi indicati sono interamente riferiti al gruppo bancario.
Le Passività fiscali - voce 80 del passivo assommano al 31 dicembre 2009 a 6.451 milioni e si riferiscono per 1.988 milioni alle passività
correnti e per 4.463 milioni alle passività differite.
Rispetto all’anno precedente in entrambe le sottovoci si verificano flessioni per 839 milioni nelle passività correnti e per 939 milioni in quelle
differite.
La composizione della sottovoce Passività per imposte differite, così come previsto dalla normativa, è dettagliata nella tavola 14.2 precisando che gli
importi indicati sono interamente riferiti al gruppo bancario.
(migliaia di €)
14.1 Attività per imposte anticipate: composizione
CONSISTENZE AL
Attività fiscali anticipate relative a:
Attività/passività detenute per la negoziazione
Altri strumenti finanziari
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali
Accantonamenti
Altre attività / passività
Crediti verso banche e clientela
Perdite fiscali riportabili in futuro
Altre
Totale
31.12.2009
31.12.2008
408.285
817.361
2.562.507
1.141.119
258.940
2.589.782
1.247.364
1.135.938
10.161.296
471.970
1.086.069
2.572.074
1.214.681
535.797
1.877.676
1.512.863
1.192.834
10.463.964
(migliaia di €)
14.2 Passività per imposte differite: composizione
CONSISTENZE AL
Passività fiscali differite relative a:
Crediti verso banche e clientela
Attività / passività detenute per la negoziazione
Altri strumenti finanziari
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali
Altre attività / passività
Debiti verso banche e clientela
Altre
Totale
222 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
31.12.2009
31.12.2008
1.015.239
131.699
847.183
1.654.744
173.095
89.130
552.202
4.463.292
1.227.497
214.972
1.287.677
1.853.336
233.438
82.210
502.764
5.401.894
(migliaia di €)
14.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2009
2008
9.924.965
1.767.985
1.384.017
21.889
9.890
45.913
1.306.325
238
383.730
2.034.318
1.689.963
1.517.405
12.139
160.419
1.773
342.582
9.658.632
7.127.355
4.591.638
4.218.113
11.431
1.226
6.691
4.198.765
6.043
367.482
1.794.028
1.488.355
1.470.876
16.834
645
16.091
289.582
9.924.965
(migliaia di €)
14.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita al conto economico)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2009
2008
4.799.658
452.736
197.217
1.663
195.554
508
255.011
1.269.693
1.226.354
991.934
184
234.236
1.086
42.253
3.982.701
4.670.877
1.250.230
1.021.949
7.557
647
1.013.745
1.791
226.490
1.121.449
873.568
640.581
8.336
224.651
31.620
216.261
4.799.658
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 223
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
(migliaia di €)
14.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2009
2008
538.999
215.070
87.687
4.952
82.735
127.383
251.405
201.749
125.984
75.765
382
49.274
502.664
690.766
314.297
304.009
5
304.004
10.288
466.064
362.991
358.749
4.242
23
103.050
538.999
(migliaia di €)
14.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2009
2008
602.236
210.701
195.373
90
195.283
15.328
332.346
133.760
110.408
23.352
247
198.339
480.591
291.610
581.347
236.360
6.681
229.679
344.987
270.721
254.238
252.560
1.678
17
16.466
602.236
14.7 Altre informazioni
In conformità con lo IAS 12, non sono state rilevate attività fiscali differite per perdite fiscali portate a nuovo laddove non risultano probabili futuri
redditi imponibili a fronte dei quali utilizzare tali perdite. A livello di gruppo, le perdite fiscali non ancora utilizzate, per le quali non sono state rilevate
attività fiscali differite, ammontano a circa 7.460 milioni, di cui 1.176 milioni relativi alle filiali estere di UniCredit Spa, 5.814 milioni relativi a società
del Gruppo UniCredit Bank AG e 470 milioni relativi a società del Gruppo Bank Austria. In particolare, la quota riferibile alle perdite pregresse delle filiali
estere di UniCredit Spa, si riferisce alle perdite che potranno essere fiscalmente recuperate esclusivamente sui futuri redditi imponibili prodotti dalle
filiali stesse, nel paese di localizzazione.
224 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Sezione 15 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
e passività associate - Voce 150 dell’Attivo e Voce 90 del Passivo
Sono iscritte in queste voci le attività non correnti o gruppi di attività e passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di attività generatrici
di flussi finanziari, la cui vendita è altamente probabile. Esse sono valutate al minore fra il valore contabile e fair value al netto dei costi di vendita.
Nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2009 i dati si riferiscono principalmente alla partecipazione in IRFIS Mediocredito della Sicilia SpA.
(migliaia di €)
15.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività
CONSISTENZE AL
A. Singole attività
A.1 Attività finanziarie
A.2 Partecipazioni
A.3 Attività materiali
A.4 Attività immateriali
A.5 Altre attività non correnti
Totale A
B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)
B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value
B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita
B.4 Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
B.5 Crediti verso banche
B.6 Crediti verso clientela
B.7 Partecipazioni
B.8 Attività materiali
B.9 Attività immateriali
B.10 Altre attività
Totale B
Totale A+B
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione
C.1 Debiti
C.2 Titoli
C.3 Altre passività
Totale C
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
D.1 Debiti verso banche
D.2 Debiti verso clientela
D.3 Titoli in circolazione
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
D.6 Fondi
D.7 Altre passività
Totale D
Totale C+D
31.12.2009
31.12.2008
533.465
182
67.400
71
21.179
622.297
924.471
2.201
60.069
533
43.064
1.030.338
622.297
1.030.338
270.926
40.389
311.315
295.042
241.687
536.729
311.315
536.729
A seguito della revisione della tabella introdotta dal primo aggiornamento della Circolare 262, le attività e le passività facenti parte di gruppi di attività
in via di dismissione che non costituiscono unità operative dismesse sono presentati nelle sezioni A. Singole Attività e C. Passività associate a singole
attività in via di dismissione. Conseguentemente sono stati ricondotti alle medesime sezioni anche i relativi valori di pertinenza dell’esercizio 2008 in
precedenza esposti nelle sezioni B. Gruppi di attività (Unità operative dismesse) e D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione.
15.2 Altre informazioni
Non vi sono informazioni da segnalare.
15.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto
Si precisa che al 31 dicembre 2009 il Gruppo non ha in essere partecipazioni sottoposte a influenza notevole non valutate al patrimonio netto
classificate come possedute per la vendita.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 225
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Sezione 16 - Altre attività - Voce 160
La flessione della voce “Altre attività”, variata da 13.990 milioni del 31 dicembre 2008 a 10.454 milioni del 31 dicembre 2009 è ascrivibile
principalmente alle partite definitive ma non imputabili ad altre voci, passate da 4.377 milioni del 2008 a 2.203 milioni del 2009.
(migliaia di €)
16.1 Altre attività: composizione
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
Margine di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati (infruttiferi)
Oro, argento e metalli preziosi
Ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie
Cassa e altri valori in carico al cassiere:
- assegni di c/c tratti su terzi in corso di negoziazione
- assegni di c/c in carico alle banche del gruppo ricevuti dalla stanza di compensazione in corso di addebito
- vaglia, assegni circolari e titoli equiparati
- cedole, titoli esigibili a vista, valori bollati e valori diversi
Interessi e competenze da addebitare a:
- clienti
- banche
Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza
Partite in corso di lavorazione
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci:
- titoli e cedole da regolare
- altre operazioni
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio
Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 140
Altre partite
Totale
226 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
31.12.2009
31.12.2008
100.001
58.014
349.830
663.930
612.629
20.047
30.777
477
301.795
293.266
8.529
165.266
829.976
2.203.120
41.410
2.161.710
148.276
2.580.460
3.053.021
10.453.689
207.544
42.487
606.063
827.070
708.938
3.774
112.658
1.700
233.062
215.467
17.595
456.710
1.165.988
4.377.233
362.033
4.015.200
177.079
2.703.183
3.193.593
13.990.012
Passivo
Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10
“Debiti verso banche” (come già precisato nella sezione 6 - Crediti verso banche) presentano una dinamica in flessione, passando dai
177.677 milioni di fine dicembre 2008 ai 106.800 milioni del 31 dicembre 2009.
In termini medi5, i dati risultano rispettivamente 143.191 milioni nel 2009 e 176.336 milioni nel 2008.
Il costo medio di tale provvista è passato dal 5,35% del 2008 all’1,55% nel 2009 con una riduzione del 3,80 punti percentuali.
La riduzione della voce “Debiti verso banche” pari a -70.877 milioni è da ascrivere a:
• Debiti verso banche centrali per -53.086 milioni, di cui -20.001 milioni relativi a UniCredit Spa, -19.564 milioni a UniCredit Bank AG e
-6.124 milioni a UniCredit Bank Austria AG.
• Debiti verso banche per -17.791 milioni, di cui -12.092 milioni relativi a depositi vincolati.
(migliaia di €)
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.2 Depositi vincolati
2.3 Finanziamenti
2.3.1 pronti contro termine passivi
2.3.2 altri
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5 Altri debiti
Totale
Fair value
31.12.2009
31.12.2008
19.684.972
87.115.180
18.300.255
27.610.170
34.623.268
11.881.982
22.741.286
6.581.487
106.800.152
106.989.042
72.770.915
104.905.789
14.548.866
39.701.991
43.819.781
19.689.312
24.130.469
6.835.151
177.676.704
177.850.724
La sottovoce 2.3 Finanziamenti comprende anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà emessi da società del gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a
livello consolidato.
(migliaia di €)
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
CONSISTENZE AL
Debiti verso banche: debiti subordinati
31.12.2009
31.12.2008
231.317
185.852
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
Non vi sono debiti verso banche (debiti strutturati).
(migliaia di €)
1.4 Debiti verso banche oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) più rischi
2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) altro
Totale
31.12.2009
31.12.2008
155.261
155.261
206.649
179.296
27.353
361.910
598.364
485.956
112.408
536.943
274.166
262.777
1.135.307
1.5 Debiti per leasing finanziario
Non vi sono debiti per locazione finanziaria verso banche.
5. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 227
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20
I “Debiti verso la clientela” ammontano a 381.623 milioni (388.831 milioni nel 2008) e presentano una contrazione di -7.208 milioni pari al 2%.
In termini medi6 i dati risultano rispettivamente di 384.977 milioni nel 2009 e di 402.522 nel 2008 con una diminuzione del 4%.
Il costo medio di questa provvista nel 2009 è dell’1,50% e si confronta con quello medio dell’anno precedente del 3,08%.
(migliaia di €)
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Finanziamenti
3.1 pronti contro termine passivi
3.2 altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale
Fair Value
31.12.2009
31.12.2008
217.353.447
111.557.776
29.726.942
20.471.063
9.255.879
528.773
22.456.352
381.623.290
381.390.731
197.010.486
121.471.020
44.831.199
30.169.624
14.661.575
25.518.061
388.830.766
388.639.132
Fra i “finanziamenti” sono compresi anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà emessi da società del gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a livello consolidato.
(migliaia di €)
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
CONSISTENZE AL
Debiti verso clientela: debiti subordinati
31.12.2009
31.12.2008
561.781
651.768
(migliaia di €)
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
CONSISTENZE AL
Debiti verso clientela: debiti strutturati
31.12.2009
VALORE CONTABILE
31.12.2008
VALORE CONTABILE
36.141
33.002
(migliaia di €)
2.4 Debiti verso clientela: oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) più rischi
2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) altro
Totale
31.12.2009
31.12.2008
871.730
771.684
100.046
871.730
438.318
407.182
31.136
2.413.068
2.322.019
91.049
2.851.386
(migliaia di €)
2.5 Debiti per leasing finanziario
CONSISTENZE AL 31.12.2009
Debiti per locazione finanziaria:
Fino a dodici mesi
Da un anno a cinque anni
Oltre cinque anni
Valore totale dei pagamenti minimi lordi/netti
Meno: effetto tempo
Valore attuale dei debiti per pagamenti minimi dovuti per il leasing
PAGAMENTI MINIMI
VALORE ATTUALE DEI
PAGAMENTI MINIMI
4.180
5.824
10.004
(1.324)
8.680
3.718
4.373
8.091
X
8.091
6. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008.
228 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30
La consistenza dei “Titoli in circolazione” pari a 214.773 milioni a fine esercizio, aumenta di 12.314 milioni rispetto al livello di fine anno precedente
ed è interamente riconducibile agli altri titoli.
In termini medi7 i dati risultano pari a 204.396 milioni nel 2009 e 230.993 milioni nel 2008 con una diminuzione del 12%.
Il costo medio di questa provvista è passato dal 4,85% del 2008 al 3,76% del 2009, con una variazione di -1,09 punti percentuali.
(migliaia di €)
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2009
LIVELLO 1
LIVELLO 2
161.669.590
11.986.643
149.682.947
53.103.287
973.448
52.129.839
214.772.877
56.198.308
228.284
55.970.024
10.567.343
27.399
10.539.944
66.765.651
96.278.273
11.909.932
84.368.341
16.493.328
936.993
15.556.335
112.771.601
TIPOLOGIA TITOLI/VALORI
A. Titoli
1. Obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. Altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
Totale
CONSISTENZE AL 31.12.2008
FAIR VALUE
VALORE
BILANCIO
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
FAIR VALUE
LIVELLO 3
VALORE
BILANCIO
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
3.060.676
142.327
2.918.349
33.914.799
11.764
33.903.035
36.975.475
158.934.767
11.988.680
146.946.087
43.524.033
1.585.963
41.938.070
202.458.800
84.186.762
3.661.901
80.524.861
8.980.217
23.396
8.956.821
93.166.979
70.164.613
8.131.681
62.032.932
6.571.995
1.114.583
5.457.412
76.736.608
2.766.270
189.293
2.576.977
28.741.213
438.904
28.302.309
31.507.483
216.512.727
201.411.070
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche contabili A.3 - Informativa sul fair value.
Le sottovoci 1.1 “Obbligazioni strutturate e 2.1. Altri titoli strutturati ammontano complessivamente a 12.960 milioni e rappresentano il 6% del totale. Esse si riferiscono essenzialmente a strumenti di tipo equity
linked (circa 68%) ed in parte meno significativa a strumenti di tipo interest rate linked (circa 30%).
Di questi strumenti UniCredit SpA è il principale e quasi unico contributore.
Lo sbilancio del fair value dei derivati, incorporati in titoli strutturati e fatti oggetto di scorporo, risulta esposto a Voce 20 dell’Attivo e 40 del Passivo tra le valutazione dei derivati di trading-altri e presenta un saldo
negativo per 662 milioni.
(migliaia di €)
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
CONSISTENZE AL
Titoli in circolazione: titoli subordinati
31.12.2009
31.12.2008
27.145.805
31.134.069
(migliaia di €)
3.3 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
31.12.2009
31.12.2008
1. Titoli oggetto di copertura specifica del Fair value
a) rischio tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) più rischi
2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio cambio
c) altro
Totale
1.360.783
1.360.783
4.756.433
4.756.433
6.117.216
14.836.230
14.836.230
6.133.879
6.133.879
20.970.109
7. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 229
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
Le “Passività finanziarie di negoziazione” (come già precisato nella sezione 2 dell’attivo) presentano una dinamica in flessione, passando dai
165.335 milioni di fine dicembre 2008 ai 114.045 milioni del 31 dicembre 2009. In particolare il decremento delle passività per cassa si collega al
deleveraging complessivo, mentre il decremento della voce derivati è sostanzialmente ascrivibile alle oscillazioni dei valori di mercato (es.: tassi, cambi,
equity, ecc.) registratesi principalmente nel secondo trimestre del 2009.
In termini medi8, i dati risultano rispettivamente 143.321 milioni nel 2009 e 127.165 milioni nel 2008.
Il costo medio di queste passività è passato dall’1,02% nel 2008 allo 0,95% con una riduzione di 0,07 punti percentuali.
(migliaia di €)
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2009
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre
obbligazioni
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati
3.2.2 Altri
Totale A
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 Di negoziazione
1.2 Connessi con la
fair value option
1.3 Altri
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione
2.2 Connessi con la
fair value option
2.3 Altri
Totale B
Totale A+B
FAIR VALUE
VALORE
NOMINALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
304.897
16.523.400
14.680.888
10.379.246
853.071
413.127
5.095.740
3.016.297
3.016.297
-
9.526.175
4.301.642
4.301.521
121
31.509.185
CONSISTENZE AL 31.12.2008
FAIR VALUE
FAIR
VALUE*
VALORE
NOMINALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
FAIR
VALUE*
314.145
16.672.064
10.897.173
7.104.819
866.464
498
723.981
835 21.691.117
703.797 14.617.388
197.766 10.315.746
25
X
5.708.986
21.583.312
15.790.492
11.154.813
446.114
697.806
5.905.942
14.233.030
10.082.233
140.230
5.059.186
17.458.544
226.542
86.147
86.147
880
2.077
1.306.372
967.163
99.468
5.749.070
21.596.592
15.765.964
11.135.543
X
3.016.297
8.525.164
6.238.355
3.792.354
3.792.354
27.883.382
197.741
X
506.031 4.301.642
506.031
X
X
705.130 37.032.486
10.708.699
4.635.679
4.454.013
181.666
43.082.790
9.942.003
4.150.797
4.120.067
30.730
20.836.778
140.395
140.395
22.744.272
867.695
339.209
333.947
5.262
1.309.329
X
4.630.421
X
X
43.111.626
X
X
5.983.794
5.981.940
65.383.989
64.561.723
630.753
221.712
X
X
X
X
8.921.198
8.887.463
90.417.153
89.338.027
2.182.924
1.947.046
X
X
X
X
X
X
24
1.830
304.656
304.656
352.008
470.258
3.364.685
3.345.481
409.041
1.263.662
1.263.629
X
X
X
X
X
X
X
X
33.735
-
479.184
599.942
14.433.747
14.400.649
235.878
4.489.777
4.489.777
X
X
X
X
X
X
31.509.185
6.288.450
14.813.614
18.868
336
68.748.674
96.632.056
X
33
X
1.894.415
2.599.545 37.032.486
X
X
43.082.790
31.945
1.153
8.921.198 104.850.900
29.757.976 127.595.172
6.672.701
7.982.030
X
X
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
LIVELLO 3
114.045.215
43.111.626
165.335.178
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche contabili A.3 - Informativa sul fair value.
Le sottovoci “Debiti verso banche” e “Debiti verso clientela” comprendono scoperti tecnici per un ammontare pari a 5.665 milioni a cui non viene attribuito un valore nozionale.
(migliaia di €)
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
CONSISTENZE AL
Passività finanziarie di negoziazione: passività subordinate
31.12.2009
31.12.2008
429.749
241.382
8. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008.
230 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(migliaia di €)
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
CONSISTENZE AL
31.12.2009
VALORE CONTABILE
31.12.2008
VALORE CONTABILE
14.946
-
Passività finanziarie di negoziazione: debiti strutturati
(migliaia di €)
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Emissioni
B.2 Vendite
B.3 Variazioni positive di fair value
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Acquisti
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
DEBITI VERSO
BANCHE
DEBITI VERSO
CLIENTELA
TITOLI IN
CIRCOLAZIONE
TOTALE
5.059.132
169.253.466
169.133.259
14.121
106.086
174.007.356
378.787
173.460.852
21.786
145.931
305.242
17.223.299
1.935.205.451
1.935.103.484
71.189
30.778
1.935.902.318
2.483.456
1.933.364.189
13.197
41.476
16.526.432
15.765.940
1.680.058
257.325
1.409.988
12.745
2.828.734
2.717.133
63.176
595
47.830
14.617.264
38.048.371
2.106.138.975
2.104.494.068
1.495.298
149.609
2.112.738.408
5.579.376
2.106.888.217
35.578
235.237
31.448.938
Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50
La consistenza delle “Passività finanziarie valutate al fair value” è di 1.612 milioni al 31 dicembre 2009 e di 1.659 milioni nel 2008.
(migliaia di €)
5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2009
TIPOLOGIA
OPERAZIONE/
VALORI
1. Debiti verso
banche
1.1 Strutturati
1.2 Altri
2. Debiti verso
clientela
2.1 Strutturati
2.2 Altri
3. Titoli di debito
3.1 Strutturati
3.2 Altri
Totale
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
CONSISTENZE AL 31.12.2008
FAIR VALUE
FAIR VALUE
VALORE
NOMINALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
FAIR
VALUE*
VALORE
NOMINALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
FAIR
VALUE*
-
-
-
149
149
149
X
X
12.532
12.532
-
-
12.532
12.532
12.532
X
X
2.162.170
2.162.170
2.162.170
-
1.560.578
1.560.578
1.560.578
51.748
51.748
51.897
X
X
1.642.325
X
X
1.642.474
1.853.113
50.489
1.802.624
1.865.645
162.036
162.036
162.036
1.434.087
1.434.087
1.434.087
50.489
50.489
63.021
X
X
1.728.593
X
X
1.741.125
1.612.475
1.659.144
Fair value*: calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione.
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla parte A - Politiche contabili - A3) Informativa sul fair value.
I dati al 31 dicembre 2008 sono stati ricostruiti per comparabilità.
5.2 Dettaglio della voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”: passività subordinate
Non vi sono passività subordinate.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 231
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
(migliaia di €)
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Emissioni
B.2 Vendite
B.3 Variazioni positive di fair value
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Acquisti
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
DEBITI VERSO
BANCHE
DEBITI VERSO
CLIENTELA
TITOLI IN
CIRCOLAZIONE
TOTALE
12.532
116
116
12.499
12.416
83
149
-
1.646.612
705.201
422.390
274.543
8.268
739.487
309.172
321.894
96.181
12.240
1.612.326
1.659.144
705.317
422.390
274.659
8.268
751.986
309.172
334.310
96.181
12.323
1.612.475
Sezione 6 - Derivati di copertura - Voce 60
(migliaia di €)
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
CONSISTENZE AL 31.12.2009
CONSISTENZE AL 31.12.2008
FAIR VALUE
A. Derivati finanziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale
FAIR VALUE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
VALORE
NOZIONALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
VALORE
NOZIONALE
49.661
49.661
49.661
9.859.787
3.781.491
6.078.296
9.859.787
9.499
9.499
9.499
96.041.403
27.309.028
68.732.375
530.000
530.000
96.571.403
1.453.972
1.453.956
16
1.453.972
6.284.363
770.697
5.513.666
5.564
5.564
6.289.927
7.371
7.371
7.371
65.993.892
23.254.804
42.739.088
2.537.000
2.537.000
68.530.892
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
9.918.947
7.751.270
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda alla parte A - Politiche contabili per ulteriori chiarimenti.
(migliaia di €)
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura
CONSISTENZE AL 31.12.2009
FAIR VALUE
FLUSSI FINANZIARI
SPECIFICA
OPERAZIONI/
TIPO DI COPERTURA
1. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
4. Portafoglio
5. Altre operazioni
Totale attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
RISCHIO
DI TASSO
RISCHIO
DI CAMBIO
RISCHIO
DI CREDITO
RISCHIO
DI PREZZO
PIÙ
RISCHI
GENERICA
SPECIFICA
GENERICA
INVESTIM.
ESTERI
277.715
6.658
X
-
X
-
X
X
-
X
X
X
X
X
X
284.373
82.482
X
82.482
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
103.248
X
103.248
X
X
565.946
X
565.946
X
2.804.602
2.804.602
X
X
X
3
X
24.738
X
24.738
X
6.053.555
6.053.555
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
232 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura
generica - Voce 70
(migliaia di €)
7.1 Adeguamento di valore della passività finanziarie coperte
CONSISTENZE AL
ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ COPERTE/VALORI
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie
Totale
31.12.2009
31.12.2008
4.505.885
(1.745.925)
2.759.960
2.058.804
(486.739)
1.572.065
(migliaia di €)
7.2 Passività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione
CONSISTENZE AL
PASSIVITÀ COPERTE
1. Debiti
2. Titoli in circolazione
3. Portafoglio
Totale
31.12.2009
31.12.2008
11.460.334
5.809.604
62.297.973
79.567.911
716.310
612.659
39.565.063
40.894.032
Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80
Si veda la sezione 14 dell’attivo.
Sezione 9 - Passività associate ed attività in via di dismissione - Voce 90
Si veda la sezione 15 dell’attivo.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 233
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
Sezione 10 - Altre passività - Voce 100
La voce “Altre passività” è passata da 23.701 milioni di fine dicembre 2008 a 18.110 milioni di fine 2009 Tale variazione è da ascrivere principalmente:
• alle partite definitive ma non imputabili ad altre voci (debiti verso fornitori, accantonamenti per ritenute fiscali su dietimi, cedole e dividendi e altre
partite) per -2.511 milioni;
• alle partite in corso di lavorazione per -1.181 milioni;
• alle altre partite per -1.062 milioni
(migliaia di €)
10.1 Altre passività: composizione
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
Debiti per le garanzie finanziarie rilasciate
Deterioramento delle garanzie finanziarie rilasciate, dei derivati creditizi, degli impegni irrevocabili a erogare fondi
Debiti per gli impegni irrevocabili a erogare fondi
Ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie
Accordi di pagamento basati sul valore dei propri strumenti di capitale classificati come debiti secondo l’IFRS 2
Altri debiti relativi al personale dipendente
Altri debiti relativi ad altro personale
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci
Interessi e competenze da accreditare a:
- clienti
- banche
Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza
Somme a disposizione da riconoscere a terzi
Partite in corso di lavorazione
Partite relative ad operazioni in titoli
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci:
- debiti verso fornitori
- accantonamenti per ritenuta fiscale su dietimi, cedole o dividendi
- altre partite
Debiti per partite diverse dal servizio di riscossione tributi
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio
Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 80
Altre partite
Totale
31.12.2009
31.12.2008
18.141
1.023.979
6.703
948.002
8.617
2.992.099
11.240
2.948
340.366
303.150
37.216
165.753
1.559.587
1.646.570
164.116
3.116.130
1.324.065
3.218
1.788.847
11.756
719.591
1.165.246
4.209.523
18.110.367
16.389
979.663
1.044.791
8.010
3.154.866
18.250
3.524
248.484
213.984
34.500
484.390
1.792.495
2.827.414
13.320
5.627.614
2.346.764
3.252
3.277.598
18.712
741.458
1.450.081
5.271.872
23.701.333
Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110
Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”,
pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e
l’attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della
Proiezione Unitaria del Credito” (si veda parte A2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).
(migliaia di €)
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
MOVIMENTI DEL
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
B.2 Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
D. Rimanenze finali
234 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
2009
2008
1.415.023
133.806
75.813
57.993
231.306
174.786
56.520
1.317.523
1.528.111
123.242
83.671
39.571
236.330
168.384
67.946
1.415.023
Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120
La voce “Fondo rischi ed oneri” si è attestata a fine dicembre 2009 a 7.982 milioni, in linea con il dato del 2008 (8.049 milioni).
Con riferimento alla voce 1. Fondi di quiescenza aziendale, che accoglie prevalentemente fondi a prestazione definita, illustrati alla successiva tavola
12.3 il dato al 31 dicembre 2009 risulta di 4.591 milioni contro 4.553 milioni del 2008.
La voce 2. Altri fondi per rischi ed oneri, il cui ammontare al 31 dicembre 2009 risulta pari a 3.392 milioni, è composta come risulta dalla tabella:
2.1 Controversie legali: sono rappresentate principalmente da stanziamenti per controversie legali, cause passive e revocatorie fallimentari. Maggiori
informazioni relative alle cause passive sono riportate nella parte E - Sezione 4 “Rischi operativi” - punto B. “Rischi derivati da pendenze legali”;
2.2 Oneri per il personale: sostanzialmente oneri vari attinenti al personale
2.3 Altri: accolgono gli stanziamenti per rischi ed oneri non riconducibili alle voci di cui sopra, il contenuto di questa sottovoce è illustrato alla
successiva tavola 12.4
(migliaia di €)
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
CONSISTENZE AL
VOCI/COMPONENTI
31.12.2009
31.12.2008
1. Fondi di quiescenza aziendali
2. Altri fondi per rischi ed oneri
2.1 Controversie legali
2.2 Oneri per il personale
2.3 Altri
Totale
4.590.628
3.391.803
1.350.196
90.463
1.951.144
7.982.431
4.553.022
3.495.534
1.272.586
128.448
2.094.500
8.048.556
(migliaia di €)
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
VOCI/COMPONENTI
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche tasso di sconto
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell’esercizio
C.2 Variazioni dovute a modifiche tasso di sconto
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali (*)
FONDI DI QUIESCENZA
ALTRI FONDI
4.553.022
786.265
87.851
248.721
449.693
748.659
461.479
287.180
4.590.628
3.495.534
902.549
716.274
16.075
12.840
157.360
1.006.280
730.263
448
275.569
3.391.803
(*) di cui Fondi di quiescenza a benefici definiti per 4.513.206 migliaia.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 235
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
1. ILLUSTRAZIONE DEI FONDI
Esistono all’interno del Gruppo diversi piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all’anzianità del dipendente sia in Italia che
all’estero. I piani in Austria, Germania e Italia rappresentano in totale oltre il 90% delle obbligazioni pensionistiche del Gruppo.
La maggior parte dei piani del Gruppo non è finanziata. Le eccezioni più significative riguardano il “contractual trust arrangement” o CTA (ovvero un fondo esterno
gestito da fiduciari indipendenti), il HVB Trust Pensionfonds AG, e il Pensionkasse der Hypovereinsbank WaG, tutti e tre stabiliti da HVB AG per i piani a benefici
definiti in Germania e dei piani a benefici definiti nel Regno Unito. Il HVB Trust Pensionfonds AG è stato incluso nel 2009 con trasferimento ad esso delle obbligazioni
pensionistiche (e relative attività patrimoniali) dei pensionati aventi la cosiddetta promessa diretta in Germania.
La maggior parte dei piani a benefici definiti del Gruppo sono chiusi ai neo-assunti, ad esempio in Austria, Germania e Italia dove la maggioranza dei neo-assunti
aderisce a piani a contribuzione definita (o piani considerati tali). I contributi per i piani a contribuzione definita rappresentano una spesa a conto economico.
Le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il “metodo dell’unità di credito proiettata”. Per i piani finanziati le attività patrimoniali sono determinate al fair
value alla data di redazione dello stato patrimoniale. Lo stato patrimoniale è composto dal deficit o surplus (la differenza tra le obbligazioni e le attività patrimoniali) al netto
degli utili e perdite attuariali non riconosciute. Inoltre nel conto economico vengono riconosciuti gli utili e le perdite attuariali solo se in eccesso del “corridoio” (10%).
Le ipotesi attuariali usate per determinare le obbligazioni variano da paese a paese e da piano a piano in linea con lo IAS 19.
Il tasso di attualizzazione in ogni paese è determinato facendo riferimento ai rendimenti di mercato alla data di bilancio di titoli obbligazionari di aziende primarie di
valuta e durata media in linea con quella della passività.
2. VARIAZIONI NELL’ESERCIZIO DEI FONDI
31.12.2009
31.12.2008
Obbligazione netta iniziale a benefici definiti
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate
Oneri finanziari
(Utili) Perdite attuariali rilevati nell’esercizio
(Utili) Perdite relativi alla riduzione o estinzione del piano
Benefici erogati
Altre variazioni in aumento
Altre variazioni in diminuzione
Obbligazione netta finale a benefici definiti
4.475.084
84.783
242.590
2.067
6.131
(454.379)
444.097
(287.167)
4.513.206
4.741.834
83.766
3.159
226.583
(11.681)
(3.321)
(493.588)
297.390
(369.058)
4.475.084
3. VARIAZIONI NELL’ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO E ALTRE INFORMAZIONI
31.12.2009
31.12.2008
Valore corrente iniziale delle attività a servizio dei piani
Rendimento atteso
Utili (Perdite) attuariali
Contributi del datore di lavoro
Benefici erogati
Altre variazioni in aumento1
Altre variazioni in diminuzione
Valore corrente finale delle attività a servizio dei piani
3.060.039
160.283
3.771
117.106
(128.899)
(1.070)
3.211.230
2.413.336
125.355
(105.647)
106.007
(109.552)
688.105
(57.565)
3.060.039
PRINCIPALI CATEGORIE DI ATTIVITÀ A SERVIZIO DEI PIANI
31.12.2009
31.12.2008
1. Azioni
2. Obbligazioni
3. Immobili
4. Altre attività
Totale
92.835
2.206.272
117.957
794.166
3.211.230
188.865
2.099.122
113.821
658.231
3.060.039
1. Il dato del 2008 risentiva degli ammontari derivanti da inclusione dei piani.
236 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
4. RICONCILIAZIONE TRA VALORE ATTUALE DEI FONDI, VALORE ATTUALE DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO
DEL PIANO E LE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ ISCRITTE IN BILANCIO
Valori iscritti nello stato patrimoniale
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti finanziate
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti non finanziate
Valore attuale delle attività a servizio del piano
Totale
Utili (perdite) attuariali non rilevate
Impatto del limite del paragrafo 58 (IAS 19) sull’eccedenza del valore attuale delle attività a servizio dei piani
Passività netta in bilancio 2
31.12.2009
31.12.2008
3.049.712
4.575.131
(3.211.230)
4.413.613
(183.382)
73.271
4.303.502
2.911.624
4.340.620
(3.060.039)
4.192.205
179.570
103.309
4.475.084
2. La passività netta indicata per il 2009 comprende 209.704 migliaia di eccedenze di attività al servizio dei piani rilevate nella voce “altre attività” dello Stato Patrimoniale.
RENDIMENTO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO:
Rendimento attuariale delle attività a servizio del piano
Utili (perdite) attuariali sulle attività a servizio del piano
5. DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI
Tasso di attualizzazione
Rendimento atteso dalle attività a servizio dei piani
Tasso atteso di incremento delle retribuzioni (3)
Incrementi futuri relativi a trattamenti pensionistici
Tasso di inflazione atteso
160.283
3.771
125.355
(105.647)
31.12.2009
31.12.2008
5,12%
5,25%
3,03%
2,15%
1,97%
5,69%
5,23%
3,31%
2,35%
2,55%
31.12.2009
31.12.2008
8.972.250
(3.211.230)
5.761.020
(213.266)
73.271
5.621.025
8.641.148
(3.060.039)
5.581.109
205.689
103.309
5.890.107
3. Valido ai fini dei “Fondi di Quiescenza”.
6. INFORMAZIONI COMPARATIVE
Totale obbligazioni a benefici definiti
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti
Valore attuale delle attività a servizio dei piani
Valore attuale del (surplus)/deficit dei piani
Utili (Perdite) attuariali non rilevate
Impatto del limite del paragrafo 58 (IAS 19) sull’eccedenza del valore attuale delle attività a servizio dei piani
Passività netta in bilancio
(migliaia di €)
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
CONSISTENZE AL
2.3 Altri fondi per rischi e oneri - altri
- Rischi/oneri connessi al patrimonio immobiliare
- Oneri per piani di ristrutturazione aziendale
- Vertenze stragiudiziali e spese legali
- Indennità di agenti della rete
- Vertenze correlate a strumenti finanziari e contratti derivati
- Altri
Totale
31.12.2009
31.12.2008
462.960
149.009
126.435
112.619
243.334
856.787
1.951.144
537.656
132.783
168.413
63.289
233.000
959.359
2.094.500
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 237
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
Sezione 13 - Riserve tecniche - Voce 130
(migliaia di €)
13.1 Riserve tecniche: composizione
CONSISTENZE AL 31.12.2009
A. Ramo danni
A.1 Riserve premi
A.2 Riserve sinistri
A.3 Altre riserve
B. Ramo vita
B.1 Riserve matematiche
B.2 Riserve per somme da pagare
B.3 Altre riserve
C. Riserve tecniche allorché il rischio di investimento è
sopportato dagli assicurati
C.1 Riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse
con fondi di investimento e indici di mercato
C.2 Riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione
D. Totale riserve tecniche
LAVORO
DIRETTO
LAVORO
INDIRETTO
TOTALE
CONSISTENZE AL
31.12.2008
TOTALE
63.314
44.803
15.064
3.447
98.482
95.578
1.662
1.242
339
339
-
63.653
45.142
15.064
3.447
98.482
95.578
1.662
1.242
56.848
43.159
13.689
99.585
97.155
1.397
1.033
-
-
-
-
161.796
339
162.135
156.433
(migliaia di €)
13.2 Riserve tecniche: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
RAMO DANNI
Riserve tecniche all’inizio dell’esercizio
a) variazioni in aumento
b) variazioni in diminuzione
Riserve tecniche alla fine dell’esercizio
RAMO VITA
RISERVE
PREMI
RISERVE
SINISTRI
ALTRE
RISERVE
RISERVE
MATEMATICHE
RISERVE PER
SOMME DA
PAGARE
ALTRE
RISERVE
43.159
2.101
118
45.142
13.689
1.412
37
15.064
3.447
3.447
97.155
20.439
22.016
95.578
1.397
24.295
24.030
1.662
1.033
3.275
3.066
1.242
Sezione 14 - Azioni rimborsabili - Voce 150
Non sono presenti azioni rimborsabili.
Sezione 15 - Patrimonio del gruppo - Voci 140, 170, 180, 190, 200 e 220
I valori al 31 dicembre 2008, come riportato anche nella sezione 5 - Altri aspetti della parte generale A1 - delle Politiche contabili, differiscono da
quelli pubblicati per effetto della riclassifica delle differenze di cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture),
trasferite dalla voce 170 - Riserve alla voce 140 - Riserva di valutazione.
Ai fini di un confronto omogeneo, si è perciò proceduto alla riesposizione dei dati di dicembre 2008 per tenere conto dei menzionati effetti.
Ciò premesso si precisa che il Patrimonio del gruppo, incluso l’utile di periodo (1.702 milioni) si è attestato al 31 dicembre 2009 a 59.689 milioni a
fronte dei 54.999 milioni rilevato alla fine dell’anno precedente.
La tabella che segue riporta la composizione del patrimonio e le variazioni rispetto all’esercizio precedente:
(milioni di €)
Patrimonio del gruppo: composizione
CONSISTENZE AL
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
4. Azioni proprie
5. Riserve di valutazione
6. Strumenti di capitale
7. Utile (Perdita)
Totale
238 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
VARIAZIONI
31.12.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
8.390
36.582
14.271
(6)
(1.250)
1.702
59.689
6.684
34.070
11.979
(6)
(1.740)
4.012
54.999
1.706
2.512
2.292
490
(2.310)
4.690
25,5%
7,4%
19,1%
-28,2%
-57,6%
8,5%
La variazione in aumento del patrimonio per 4.690 milioni è il risultato di:
• Un incremento del capitale di 1.706 milioni per:
- l’esecuzione dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’assemblea del 14 novembre 2008 integralmente sottoscritto
- l’aumento del capitale a titolo gratuito deliberato dall’assemblea straordinaria del 29 aprile 2009, attingendo da apposita
riserva costituita in sede di approvazione della destinazione degli utili
• Un incremento del sovrapprezzo di emissione dovuto a esecuzione dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’assemblea
del 14 novembre 2008 integralmente sottoscritto
• Un incremento delle riserve per:
- la destinazione a riserva dell’utile dell’esercizio 2008 (4.012 milioni), al netto del dividendo pagato sulle azioni risparmio (-7 milioni)
- l’utilizzo di riserva per costi capitalizzati in esecuzione dell’aumento di capitale deliberata dall’assemblea del 4 novembre 2008
- l’utilizzo della riserva costituita in sede di approvazione degli utili come deliberato dall’assemblea straordinaria del 29 aprile 2009:
- l’utilizzo della riserva per costi stock options (57 milioni), della riserva per put options (233 milioni) e altre variazioni
• Un aumento delle riserve da valutazione per:
- Incremento di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita:
- Aumento della copertura per rischi finanziari (168 milioni) e incremento di valore della riserva da valutazione delle società
valutate al patrimonio netto (5 milioni)
- Flessione delle differenze di cambio
• Riduzione dell’utile del periodo rispetto a quello del 2008
486 milioni
1.220 milioni
2.512 milioni
4.005 milioni
(198) milioni
(1.220) milioni
(295) milioni
807 milioni
173 milioni
(490) milioni
(2.310) milioni
(migliaia di €)
15.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
31.12.2009
A. Capitale
A.1 azioni ordinarie
A.2 azioni di risparmio
Totale (A)
B. Azioni proprie
31.12.2008
AZIONI EMESSE
AZIONI SOTTOSCRITTE
E NON ANCORA
LIBERATE
AZIONI EMESSE
AZIONI SOTTOSCRITTE
E NON ANCORA
LIBERATE
8.377.750
12.120
8.389.870
(5.714)
-
6.673.434
10.853
6.684.287
(5.993)
-
La sottovoce Azioni proprie comprende quelle di UniCredit Spa per -2.440 mila euro, e quelle delle società controllate, acquistate dalle medesime società, per -3.274 mila euro.
Nel corso dell’esercizio il Capitale - che al 31 dicembre 2008 era rappresentato da n. 13.346.868.372 azioni ordinarie e da n. 21.706.552 azioni di
risparmio, del valore nominale unitario di e 0,50 per entrambe le categorie - si è modificato nel corso del 2009, per i motivi ampiamente illustrati nella
Relazione sull’andamento della gestione nel capitolo Altre informazioni - rafforzamento patrimoniale, a seguito dell’emissione di complessive
n° 3.408.631.673 azioni ordinarie (di cui 1.308.455 performance share) e n° 2.532.431 azioni di risparmio.
Il Capitale è quindi passato da 6.684.287 mila euro di fine 2008 a 8.389.870 mila euro di fine 2009, con un aumento di 1.705.583 mila euro - di cui
486.113 mila euro a pagamento e 1.219.470 mila euro a titolo gratuito con contestuale prelievo dalle riserve precostituite -, ed è rappresentato da
n. 16.755.500.045 azioni ordinarie da nominali 0,50 cadauna e da n. 24.238.983 azioni di risparmio da nominali 0,50 cadauna.
La sottoscrizione dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 14 novembre 2008 ha altresì comportato
l’iscrizione, nell’ambito del Patrimonio della Capogruppo, di 2.511.258 mila euro a titolo di sovrapprezzo azioni.
A fine 2009 il numero delle azioni proprie in rimanenza risulta pari a 476.000.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 239
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
15.2 Capitale - numero azioni della capogruppo: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2009
VOCI/TIPOLOGIE
A. Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio
- interamente liberate 1
- non interamente liberate
ORDINARIE
ALTRE (DI RISPARMIO)
13.346.868.372
13.346.868.372
(476.000)
13.346.392.372
3.408.631.673
3.408.631.673
972.225.376
972.225.376
2.436.406.297
1.308.455
2.435.097.842
16.755.024.045
476.000
16.755.500.045
16.755.500.045
-
21.706.552
21.706.552
21.706.552
2.532.431
2.532.431
2.532.431
2.532.431
24.238.983
24.238.983
24.238.983
-
1. Nelle azioni ordinarie sono comprese n. 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore di UniCredit SpA; il diritto di voto su tali azioni è sospeso.
15.3 Capitale: altre informazioni
Valore nominale per azione
Azioni riservate per emissione sotto opzione
Numero contratti in essere per la vendita di azioni
31.12.2009
31.12.2008
0,50
-
0,50
(migliaia di €)
15.4 Riserve di utili: altre informazioni
CONSISTENZE AL
Riserva Legale
Riserve Statutarie
Riserve Altre
Totale
240 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
31.12.2009
31.12.2008
1.434.080
1.679.802
11.157.283
14.271.165
1.231.108
1.015.008
9.732.689
11.978.805
15.5 Altre informazioni
Riserve da valutazione: composizione
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL
31.12.2009
ATTIVITÀ/VALORI
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2. Attività materiali
3. Attività immateriali
4. Copertura di investimenti esteri
5. Copertura dei flussi finanziari
6. Differenze di cambio
7. Attività non correnti in via di dismissione
8. Leggi speciali di rivalutazione
9. Riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
Totale
(138.235)
454.086
(1.829.698)
277.020
(12.687)
(1.249.514)
Sezione 16 - Patrimonio di pertinenza di terzi - Voce 210
Il “patrimonio di pertinenza di terzi” che a fine 2008 ammontava a 3.242 milioni risulta ora di 3.202 milioni.
La tabella che segue evidenzia la composizione del patrimonio di terzi al 31 dicembre 2009:
Patrimonio di pertinenza di terzi: composizione
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
31.12.2009
1) Capitale
2) Sovrapprezzi di emissione
3) Riserve
4) Azioni proprie
5) Riserve da valutazione
6) Strumenti di capitale
7) Utile (Perdita) dell’esercizio di pertinenza di terzi
Totale
376
1.763
840
(109)
332
3.202
16.1 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
Non vi sono strumenti di capitale.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 241
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato (SEGUE)
Altre informazioni
(migliaia di €)
1.Garanzie rilasciate e impegni
CONSISTENZE AL
OPERAZIONI
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) banche
b) clientela
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) banche
b) clientela
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) banche:
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) clientela:
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale
31.12.2009
31.12.2008
18.242.538
2.317.009
15.925.529
45.133.905
6.697.344
38.436.561
93.435.153
3.072.901
1.154.933
1.917.968
90.362.252
19.516.816
70.845.436
5.419.746
249.344
23.704.094
186.184.780
19.489.851
1.943.575
17.546.276
51.682.902
9.618.367
42.064.535
95.771.989
3.336.915
580.284
2.756.631
92.435.074
14.638.275
77.796.799
16.043.074
177.437
23.179.174
206.344.427
(migliaia di €)
2. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
CONSISTENZE AL
PORTAFOGLI
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
7. Attività materiali
31.12.2009
31.12.2008
68.216.409
185.414
4.976.205
1.873.057
1.643.827
20.742.624
-
73.086.729
16.759.385
8.529.390
5.570.143
3.332.684
27.263.333
587
(migliaia di €)
3. Informazioni sul leasing operativo
CONSISTENZE AL
Informazioni da parte del locatario
Leasing operativi
Canoni leasing futuri non cancellabili
Fino a dodici mesi
Da uno a cinque anni
Oltre i cinque anni
Totale
Canoni minimi futuri non cancellabili da ricevere per subleasing
Pagamenti totali
Informazioni da parte del locatore
Leasing operativi
Canoni minimi futuri non cancellabili ( da ricevere)
Fino a dodici mesi
Da uno a cinque anni
Oltre i cinque anni
Totale
242 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
31.12.2009
31.12.2008
88.969
196.165
44.123
329.257
82.391
161.048
32.921
276.360
4.382
10.351
1.628
4.854
1.326
7.808
5.467
12.556
6.474
24.497
4. Composizione degli investimenti a fronte delle polizze unit-linked e index-linked
Non vi è operatività relativa a polizze unit-linked e index-linked.
(migliaia di €)
5. Gestione e intermediazione per conto terzi
TIPOLOGIA SERVIZI
31.12.2009
1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi
a) acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni patrimoniali
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali)
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento
2. altri titoli
b) altri titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali)
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento
2. altri titoli
c) titoli di terzi depositati presso terzi
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
4. Altre operazioni
820.571.942
407.756.015
406.824.187
931.828
412.815.927
411.882.143
933.784
211.546.323
71.569.995
139.976.328
644.464.928
3.008.925
51.559
2.957.366
267.273.633
39.030.447
228.243.186
209.874.549
164.307.821
29.515.528
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 243
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
1 - Gli interessi - Voce 10 e 20
2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80
5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90
6 - Utili (perdite) da cessione / riacquisto - Voce 100
7 - Il risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value - Voce 110
Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette
per deterioramento - Voce 130
Sezione 9 - Premi netti - Voce 150
Sezione 10 - Saldo altri proventi e oneri della
gestione assicurativa - Voce 160
Sezione 11 - Le spese amministrative - Voce 180
Sezione 12 - Accantonamenti netti ai fondi per
rischi ed oneri - Voce 190
Sezione 13 - Rettifiche/riprese di valore nette
su attività materiali - Voce 200
Sezione 14 - Rettifiche/riprese di valore nette
su attività immateriali - Voce 210
Sezione 15 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 220
Sezione 16 - Utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 240
Sezione 17 - Risultato netto della valutazione al fair value
delle attività materiali e immateriali - Voce 250
Sezione 18 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 260
Sezione 19 - Utili (perdite) da cessione
di investimento - Voce 270
Sezione 20 - Le imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente - Voce 290
Sezione 21 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via
di dismissione al netto delle imposte - Voce 310
Sezione 22 - Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza
di terzi - Voce 330
Sezione 23 - Altre informazioni
Sezione 24 - Utile per azione
246
248
249
249
250
251
251
252
253
254
255
258
258
258
259
259
260
261
261
261
263
263
263
263
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 245
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
In applicazione dell’aggiornamento della circolare Banca d’Italia n. 262/2005, sono state modificate alcune tabelle e conseguentemente riclassificati gli
importi relativi all’esercizio 2008.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla Parte A - Politiche contabili.
Sezione 1 - Gli interessi - Voce 10 e 20
Gli Interessi attivi e proventi assimilati del 2009 sono ammontati a 34.746 milioni e segnano una diminuzione di 19,4 miliardi (-36%) rispetto
a quelli dell’anno precedente (54.113 milioni); anche gli “interessi attivi in valuta” che rappresentano il 26% del totale nel 2009 (24% nel 2008) si
riducono di 4 miliardi (-31%) passando dai 13.198 milioni di fine 2008 ai 9.198 di fine 2009.
Il calo degli interessi attivi di 19,4 miliardi è da ascrivere:
• Per il 91% (17,6 miliardi) alla flessione del tasso medio dell’attivo patrimoniale passato da 5,00% del 2008 a 3,37% del 2009;
• Per il 9% (1,8 miliardi) alla riduzione della consistenza media1 dell’attivo passata da 1.082,7 miliardi del 2008 a 1.030,7 miliardi di fine 2009.
La variazione negativa dei volumi, pari a -52 miliardi è attribuibile per -21 miliardi ai crediti verso la clientela; per -19,2 miliardi ai crediti verso
banche e per -12,4 alle attività finanziarie e per +0,6 miliardi alle altre poste dell’attivo. Queste ultime comprendono anche le rettifiche di valore
complessive sulle altre voci patrimoniali (attività materiali, immateriali ecc.), mentre quelle sui crediti verso clienti e banche e sulle partecipazioni
sono comprese nelle rispettive voci.
Tra i fattori di contrazione degli interessi attivi vi è l’effetto rappresentato dalle misure riguardanti l’abolizione delle commissioni di massimo scoperto
che ha penalizzato il risultato del secondo semestre.
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività.
(migliaia di €)
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
ESERCIZIO 2009
VOCI/FORME TECNICHE
TITOLI DI DEBITO
FINANZIAMENTI
ALTRE OPERAZIONI
TOTALE
ESERCIZIO 2008
TOTALE
1.576.788
240.566
150.192
116.922
132.237
-
1.859.217
357.488
4.546.526
770.656
1.070.068
2.804
-
1.072.872
1.324.898
669.998
350.030
1.347.072
X
X
5.254.522
10
1.281.998
25.471.178
X
X
27.023.104
1.923.819
412.305
2.468.361
670.008
1.632.028
26.818.250
1.923.819
412.305
34.745.987
723.857
7.736.182
38.589.095
421.300
54.112.514
1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la
vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
7. Derivati di copertura
8. Altre attività
Totale
Le colonne “Titoli di debito” e “Finanziamenti” comprendono anche interessi su posizioni classificate deteriorate, diversi da quelli rilevati nella voce “Riprese di valore”, rispettivamente per 192.237 e 1.039.499 migliaia.
1.2 e 1.5 Interessi attivi/passivi e proventi/oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
VOCI
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
C. Saldo (A-B)
(migliaia di €)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
13.503.051
(11.579.232)
1.923.819
4.051.767
(4.694.436)
(642.669)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
9.198.315
13.197.696
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
745.619
653.615
La tabella 1.2 “Interessi attivi e proventi assimilati”, per confronto, comprende le informazioni relative alla tabella 1.5 “Interessi passivi e oneri assimilati”.
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
VOCI
a) attività in valuta
(migliaia di €)
(migliaia di €)
1.3.2 Interessi attivi su leasing finanziario
VOCI
a) operazioni di leasing finanziario: canoni potenziali di locazione rilevati come proventi nell'esercizio
1. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008.
246 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Gli Interessi passivi e oneri assimilati del 2009 sono ammontati a 17.712 milioni e segnano una diminuzione di 18,4 miliardi (-51%) rispetto a
quelli dell’anno precedente (36.069 milioni); anche gli “Interessi passivi in valuta” che rappresentano il 27% del totale nel 2009 e 25% nel 2008, si
riducono di 4,7 miliardi (-50%) passando dai 9.420 di fine 2008 ai 4.736 milioni di fine 2009.
Come già detto in relazione agli interessi attivi anche in questo caso gli interessi passivi segnano una variazione negativa di 18,4 miliardi, da attribuire:
• per il 95% (17,4 miliardi) alla flessione del tasso medio del passivo passato da 3,53% del 2008 all’1,83% del 2009;
• per il 5% (1,0 miliardi) alla riduzione delle consistenze medie2 del passivo (al netto del patrimonio netto), passate da 1.021,8 miliardi del 2008 ai
969,6 del 2009. La variazione negativa dei volumi pari a 52,2 miliardi è da ascrivere per -17,5 miliardi ai depositi da clienti, per -26,6 miliardi ai
titoli in circolazione, per -33,1 miliardi ai debiti verso banche, per +21,5 miliardi alle passività finanziarie e +3,6 miliardi alle altre voci del passivo,
che includono anche le rettifiche di valore complessive sui crediti verso clienti e banche, su partecipazioni ecc.
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività.
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
(migliaia di €)
ESERCIZIO 2009
DEBITI
TITOLI
ALTRE
OPERAZIONI
TOTALE
ESERCIZIO 2008
TOTALE
(400.268)
(1.815.749)
(5.792.384)
X
(119.597)
X
X
(8.127.998)
X
X
X
(7.693.158)
(184.962)
(31.261)
X
X
(7.909.381)
(1.055.040)
(620.052)
(1.675.092)
(400.268)
(1.815.749)
(5.792.384)
(7.693.158)
(1.359.599)
(31.261)
(620.052)
(17.712.471)
(1.227.151)
(8.207.417)
(12.404.409)
(11.203.218)
(1.300.164)
(34.444)
(1.049.167)
(642.669)
(36.068.639)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
(4.735.622)
(9.419.892)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
(80.309)
(1.020)
VOCI/FORME TECNICHE
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
3. Debiti verso clientela
4. Titoli in circolazione
5. Passività finanziarie di negoziazione
6. Passività finanziarie valutate al fair value
7. Altre passività e fondi
8. Derivati di copertura
Totale
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Le informazioni sui differenziali relativi alle operazioni di copertura sono compresi, per confronto, nella tabella 1.2.
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività finanziarie in valuta
VOCI
a) Passività in valuta
(migliaia di €)
(migliaia di €)
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
VOCI
a) Operazioni di leasing finanziario: canoni potenziali di locazione rilevati come oneri nell'esercizio
2. Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di quella del dicembre 2008.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 247
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
(SEGUE)
Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
Nell’esercizio 2009 le Commissioni attive sono ammontate a 9.548 milioni, registrando una riduzione del 14% rispetto al 2008, attribuibile
principalmente alla sottovoce c) servizi di gestione, intermediazione consulenza (-1.209 milioni, pari al 22,2%) nel cui ambito sono diminuite rispetto al
2008 principalmente le commissioni relative:
• gestione di portafogli
-610 milioni (pari al 29%);
• collocamento di titoli
-298 milioni (pari al 33%);
• distribuzione di servizi di terzi
-148 milioni (pari al 17%).
(migliaia di €)
2.1 Commissioni attive: composizione
TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI
a) garanzie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1. individuali
3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. attività di consulenza
8.1 in materia di investimenti
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1. gestioni di portafogli
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
Totale
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
554.687
2.067
4.237.676
495.616
393.044
1.486.255
323.776
1.162.479
265.580
44.894
607.491
161.953
81.376
34.888
46.488
701.467
18.420
12.409
6.011
546.565
136.482
1.853.964
46.124
90.075
1.427.417
1.336.468
9.548.478
535.734
9.827
5.446.502
505.064
483.485
2.182.691
470.854
1.711.837
330.059
57.884
818.684
140.457
78.621
25.370
53.251
849.557
39.508
29.488
10.020
614.717
195.332
2.000.845
45.081
95.136
1.352.052
1.639.728
11.124.905
Nell’ambito della voce c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza sottovoce “3. gestione di portafogli” sono state classificate al sub “3.1 individuali” alcune voci di commissioni precedentemente rilevate alla
sottovoce “6. collocamento di titoli”. In tal senso sono state riesposte le risultanze dell’esercizio 2008.
La voce j) altri servizi accoglie prevalentemente commissioni per finanziamenti concessi per 715 milioni, commissioni per operazioni e servizi con l’estero per 130 milioni, commissioni per servizi vari resi alla
clientela (es. tesoreria, merchant banking, ecc.) per 207 milioni commissioni per il servizio bancomat e carte di credito, non rientranti nella voce servizi di incasso e pagamento, per 57 milioni.
248 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Le Commissioni passive sono passate da 2.032 milioni dell’esercizio precedente ai 1.768 milioni del 2009 con una riduzione di 264 milioni (pari
al 13%) riconducibile principalmente alla sottovoce c) servizi di gestione e intermediazione (-271 milioni, pari al 26%) nel cui ambito sono diminuite
rispetto al 2008 le commissioni relative a:
• Custodia e amministrazione di titoli
-81 milioni (pari al 28%);
• Collocamento di titoli
-84 milioni (pari al 38%).
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività.
(migliaia di €)
2.2 Commissioni passive: composizione
TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI
a) garanzie ricevute
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
Totale
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
(185.939)
(116.809)
(763.641)
(105.145)
(17.883)
(72.458)
(9.966)
(62.492)
(208.148)
(138.415)
(221.592)
(429.459)
(272.077)
(1.767.925)
(137.732)
(44.309)
(1.035.116)
(139.063)
(19.150)
(98.979)
(20.750)
(78.229)
(289.358)
(222.653)
(265.913)
(458.818)
(356.226)
(2.032.201)
Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
I Dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione e sono risultati complessivamente nel 2009 di 514
milioni; comprendendo i Proventi da quote di OICR il dato risulta pari 574 milioni, contro 1.666 milioni dell’anno precedente. Si precisa che la voce
“B. Attività finanziarie disponibili per la vendita (colonna “Totale dividendi” dell’esercizio 2008) pari a 721.393 comprende 415 milioni di diritti di
compartecipazione agli utili di B&C Holding GmbH.
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo.
(migliaia di €)
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
ESERCIZIO 2009
VOCI/PROVENTI
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita
C. Attività finanziarie valutate al fair value
D. Partecipazioni
Totale
Totale dividendi e proventi da quote di OICR
ESERCIZIO 2008
DIVIDENDI
PROVENTI DA QUOTE
DI O.I.C.R.
DIVIDENDI
PROVENTI DA QUOTE
DI O.I.C.R.
369.352
112.824
242
31.136
513.554
29.360
20.826
9.904
X
60.090
709.599
721.393
133
71.264
1.502.389
42.499
110.415
10.637
X
163.551
573.644
1.665.940
Sezione 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80
Nel 2009 il Risultato dell’attività di negoziazione, composto dai risultati da cessione e valutazione di attività e passività finanziarie di negoziazione, dagli
utili/perdite di trading su strumenti derivati e differenze di cambio è stato pari a 1.283 milioni in forte aumento rispetto all’anno precedente che presentava
una perdita di 2.522 milioni; infatti, come detto, nel 2008 il risultato netto dell’attività di negoziazione della ex divisione MIB confluito ora in CIB (Corporate
& Investment Banking) presentava una perdita di 2.587 milioni da ricondursi a quasi tutti i segmenti di business particolarmente nell’area Markets.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 249
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
(SEGUE)
La tabella che segue riporta la composizione sintetica del risultato netto dell’attività di negoziazione dei due esercizi a confronto e le variazioni intervenute:
(milioni di €)
Risultato netto dell’attività di negoziazione
OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
VARIAZIONE
Attività finanziarie di negoziazione
Passivittà finanziarie di negoziazione
Differenze di cambio
Strumenti derivati
Totale
3.401
(2.972)
(1.088)
1.942
1.283
(7.972)
5.159
625
(334)
(2.522)
11.373
(8.131)
(1.713)
2.276
3.805
La distribuzione dei risultati economici del 2008 per operazione/componenti reddituali, invariato il saldo complessivo, sono stati modificati rispetto a quanto pubblicato nel precedente bilancio d’esercizio provvedendo a ridurre per pari ammontare
di 3.000 milioni tanto le perdite relative alle attività finanziarie quanto gli utili relativi alle passività finanziarie in ragione dell’impropria attribuzione del risultato economico connesso ai riacquisti delle passività di negoziazione.
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori informazioni, a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività.
(migliaia di €)
4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
ESERCIZIO 2009
OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Altre attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
PLUSVALENZE
(A)
UTILI DA
NEGOZIAZIONE
(B)
MINUSVALENZE
(C)
PERDITE DA
NEGOZIAZIONE
(D)
RISULTATO NETTO
(A+B) - (C+D)
3.018.542
1.042.969
1.575.875
204.869
23.313
171.516
88.474
44.674
1.099
42.701
5.403.280
2.233.247
2.166.195
261.845
7.987
734.006
374.734
48.332
326.402
(2.961.180)
(1.373.023)
(1.391.219)
(104.779)
(1.384)
(90.775)
(976.959)
(956.465)
(446)
(20.048)
(2.059.263)
(667.130)
(622.661)
(24.160)
(6.791)
(738.521)
(2.458.006)
(326.498)
(2.131.508)
3.401.379
1.236.063
1.728.190
337.775
23.125
76.226
(2.971.757)
(1.189.957)
653
(1.782.453)
X
71.742.482
70.701.612
63.402.323
7.221.686
X
77.603
1.040.870
74.849.498
X
54.380.696
53.924.609
49.753.068
2.400.358
X
1.771.183
456.087
60.158.710
X
(70.877.151)
(68.951.256)
(62.801.232)
(5.847.489)
X
(302.535)
(1.925.895)
(74.815.290)
X
(55.086.794)
(54.856.478)
(49.817.010)
(3.943.539)
X
(1.095.929)
(230.316)
(59.604.063)
(1.088.320)
1.941.562
2.600.816
537.149
(168.984)
1.782.329
450.322
(659.254)
1.282.864
Sezione 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90
Nel 2009 il Risultato netto dell’attività di copertura (che raggruppa proventi per 5.002 milioni ed oneri per 4.978 milioni) si attesta a 24 milioni
(17 milioni nel 2008).
5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione
COMPONENTI REDDITUALI/VALORI
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta
Totale proventi dell'attività di copertura (A)
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5 Attività e passività in valuta
Totale oneri dell'attività di copertura (B)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B)
250 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(migliaia di €)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
2.728.175
585.703
1.685.332
1.403
1.749
5.002.362
4.534.386
1.839.300
500.896
3.156
1.227
6.878.965
(2.140.029)
(194.372)
(2.641.380)
(1.839)
(981)
(4.978.601)
23.761
(3.517.899)
(537.616)
(2.799.193)
(4.034)
(3.538)
(6.862.280)
16.685
Sezione 6 - Utili (perdite) da cessione / riacquisto - Voce 100
Il risultato netto derivante da utili/perdite di cessione/riacquisto di attività/passività finanziarie dell’esercizio 2009 si è attestato a 411 milioni
(198 milioni nel 2008).
(migliaia di €)
6.1 Utile (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
ESERCIZIO 2009
VOCI/COMPONENTI REDDITUALI
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale attività
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Totale passività
ESERCIZIO 2008
UTILI
PERDITE
RISULTATO
NETTO
73.836
95.109
386.111
84.608
280.427
21.076
11.511
566.567
(46.197)
(41.265)
(191.266)
(87.013)
(77.689)
(26.545)
(19)
(5.186)
(283.914)
27.639
53.844
194.845
(2.405)
202.738
(5.469)
(19)
6.325
282.653
2.626
38.130
611.176
58.119
532.034
21.023
610
652.542
(198)
(47.295)
(441.573)
(120.742)
(296.727)
(23.993)
(111)
(846)
(489.912)
2.428
(9.165)
169.603
(62.623)
235.307
(2.970)
(111)
(236)
162.630
16.028
187.310
203.338
(19)
(74.482)
(74.501)
16.009
112.828
128.837
55.669
19.833
75.502
(12)
(39.985)
(39.997)
55.657
(20.152)
35.505
Totale attività/passività finanziarie
UTILI
PERDITE
RISULTATO
NETTO
411.490
198.135
Gli utili dell’esercizio 2008 relativi alla sottovoce “3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 3.2 Titoli di capitale” 532 milioni includono anche un utile netto su cessione di partecipazioni di 372 milioni. A tale
importo concorrono principalmente gli utili di Atlantia (156 milioni), Attijariwafa Bank (83 milioni), Mastercard 42 milioni, Speed SpA 19 milioni, Visa 20 milioni e di Euroclear 19 milioni.
Nell’esercizio 2009, sempre nella sottovoce 3.2 Titoli di capitale (280 milioni), sono inclusi anche utili da cessione di titoli di capitale inclusi fra le attività finanziarie disponibili per la vendita per 121 milioni. A tale
importo concorrono principalmente gli utili di Banco Sabadell (30 milioni), Mastercard (22 milioni), SI Holding (15 milioni), Bph Bank (10 milioni), Visa Inc. (10 milioni) e Finaosta (10 milioni). Tra gli utili da cessione di
altri Titoli di Capitale si rileva Heidelberg Cement (45 milioni).
Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110
Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è composto dal contributo valutativo delle attività e passività finanziarie
iscritte alla voce di bilancio e da quello dai derivati creditizi e finanziari economicamente connessi alle stesse e già esposti fra le Attività/Passività
Finanziarie di Negoziazione (sottovoce Derivati connessi alla FVO).
A fine 2009 risulta una perdita di 31 milioni (350 milioni nel 2008).
La tabella seguente riporta la composizione sintetica del risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value dei due esercizi a
confronto e le variazioni intervenute:
(milioni di €)
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI
Attività finanziarie
Passivittà finanziarie
Differenze di cambio
Derivati creditizi e finanziari
Totale
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
VARIAZIONI
31
(189)
127
(31)
331
175
5
(861)
(350)
(300)
(364)
(5)
988
319
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori informazioni, a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 251
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
(SEGUE)
(migliaia di €)
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
ESERCIZIO 2009
OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI
PLUSVALENZE
(A)
UTILI DA
REALIZZO
(B)
MINUSVALENZE
(C)
PERDITE DA
REALIZZO
(D)
RISULTATO NETTO
[(A+B)-(C+D)]
181.912
122.778
1.827
57.163
144
12.747
12.747
X
349.918
544.577
173.974
125.246
496
47.445
787
2.446
2.446
X
43.305
219.725
(192.116)
(93.333)
(8)
(9.785)
(88.990)
(186.447)
(186.211)
(236)
X
(22.638)
(401.201)
(133.180)
(112.988)
(164)
(12.055)
(7.973)
(17.402)
(17.402)
X
(243.910)
(394.492)
30.590
41.703
2.151
82.768
(96.032)
(188.656)
(188.420)
(236)
126.675
(31.391)
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
2. Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti verso banche
2.3 Debiti verso clientela
3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio
4. Derivati creditizi e finanziari
Totale
Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130
La debolezza dello scenario macro economico ha continuato a produrre effetti sulla qualità dell’attivo, con la conseguente necessità di maggiori
accantonamenti per rischi creditizi. In particolare, nel 2009 si è proceduto ad effettuare rettifiche su crediti e accantonamenti su garanzie e impegni
per 8.152 milioni, rispetto ai 3.582 milioni dell’anno precedente.
Le “Rettifiche di valore” nel 2009 della voce B. “Titoli di capitale” ammontano a 338 milioni, concorrono principalmente Deutsche Schiffsbank AG
(71 milioni), Banco di Sabadell (52 milioni), Bank of Valletta (26 milioni), Burgo Group S.p.a (11 milioni), Colony Sardegna (11 milioni), BPH Bank
(10 milioni) e Investimenti Infrastrutture S.p.a (6 milioni).
Le rettifiche di valore su quote di OICR del 2009 sono per la quasi totalità relative a Fondi Private Equity.
(migliaia di €)
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione
ESERCIZIO 2009
RETTIFICHE DI VALORE (1)
SPECIFICHE
OPERAZIONI/COMPONENTI
REDDITUALI
A. Crediti verso banche
- Finanziamenti
- Titoli di debito
B. Crediti verso clientela
- Finanziamenti
- Titoli di debito
C. Totale
ESERCIZIO
2008
RIPRESE DI VALORE (2)
SPECIFICHE
DI PORTAFOGLIO
ALTRE
DI
PORTAFOGLIO
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
TOTALE
(1)-(2)
TOTALE
(3.110)
(89.550)
(3.110)
(89.550)
(1.204.943) (8.884.277)
(1.173.235) (8.818.141)
(31.708)
(66.136)
(1.208.053) (8.973.827)
(24.938)
(16.233)
(8.705)
(713.313)
(708.020)
(5.293)
(738.251)
372.260
372.260
372.260
42.482
42.482
2.069.403
2.068.846
557
2.111.885
-
5.729
5.729
278.105
277.357
748
283.834
(69.387)
(60.682)
(8.705)
(8.082.765)
(7.980.933)
(101.832)
(8.152.152)
(269.199)
(269.199)
(3.312.754)
(3.238.103)
(74.651)
(3.581.953)
CANCELLAZIONI
Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero delle posizioni deteriorate derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di
interesse effettivo originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore.
Nel 2008 la voce B. “Titoli di capitale” ammontava a 751 milioni. A tale importo hanno concorso principalmente London Stock Exchange (308 milioni), Banco di Sabadell (182 milioni), Babcock and Brown
(124 milioni) e Gemina (34 milioni).
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
ESERCIZIO 2009
RETTIFICHE DI VALORE (1)
A. Titoli di debito
B. Titoli di capitale
C. Quote O.I.C.R.
D. Finanziamenti a banche
E. Finanziamenti a clientela
F. Totale
ESERCIZIO
2008
RIPRESE DI VALORE (2)
SPECIFICHE
OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI
(migliaia di €)
SPECIFICHE
CANCELLAZIONI
ALTRE
DA INTERESSI
ALTRE RIPRESE
TOTALE
(1)-(2)
TOTALE
(5.650)
(31.110)
(14.262)
(51.022)
(63.062)
(307.371)
(222.148)
(592.581)
X
X
-
6.335
X
7.676
14.011
(62.377)
(338.481)
(228.734)
(629.592)
(125.202)
(751.381)
(27.787)
(904.370)
252 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione
ESERCIZIO 2009
RETTIFICHE DI VALORE (1)
A. Titoli di debito
B. Finanziamenti a banche
C. Finanziamenti a clientela
D. Totale
ESERCIZIO
2008
RIPRESE DI VALORE (2)
SPECIFICHE
OPERAZIONI/COMPONENTI
REDDITUALI
SPECIFICHE
CANCELLAZIONI
ALTRE
DI
PORTAFOGLIO
(6.500)
(6.500)
(26)
(26)
-
(migliaia di €)
DI PORTAFOGLIO
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
TOTALE
(1)-(2)
TOTALE
-
29
29
-
-
(6.497)
(6.497)
(76.593)
(76.593)
Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario
utilizzato per calcolare le rettifiche di valore.
(migliaia di €)
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
ESERCIZIO 2009
RETTIFICHE DI VALORE (1)
SPECIFICHE
OPERAZIONI/COMPONENTI
REDDITUALI
SPECIFICHE
CANCELLAZIONI
ALTRE
DI
PORTAFOGLIO
(6)
(6)
(244.682)
(1.875)
(9.356)
(255.913)
(19.509)
(1.814)
(2.582)
(23.905)
A. Garanzie rilasciate
B. Derivati su crediti
C. Impegni ad erogare fondi
D. Altre operazioni
E. Totale
ESERCIZIO
2008
RIPRESE DI VALORE (2)
DI PORTAFOGLIO
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
TOTALE
(1)-(2)
TOTALE
-
77.032
1.472
4.955
83.459
-
47.743
3.094
53
50.890
(139.416)
877
(6.936)
(145.475)
(96.666)
(2.455)
(4.566)
(103.687)
Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario
utilizzato per calcolare le rettifiche di valore.
Sezione 9 - Premi netti - Voce 150
Nell’esercizio 2009 i Premi netti derivanti dell’attività assicurativa, che raggruppa le voci di ricavo delle compagnie vita e danni, si attestano a
87 milioni contro 112 milioni dell’esercizio precedente con una variazione negativa di 24 milioni pari al 22%.
(migliaia di €)
9.1 Premi netti: composizione
ESERCIZIO
2008
ESERCIZIO 2009
PREMI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA
A. Ramo vita
A.1 Premi lordi contabilizzati (+)
A.2 Premi ceduti in riassicurazione (-)
A.3 Totale
B. Ramo danni
B.1 Premi lordi contabilizzati (+)
B.2 Premi ceduti in riassicurazione (-)
B.3 Variazione dell'importo lordo della riserva premi (+/-)
B.4 Variazione della riserva premi a carico dei riassicuratori (-/+)
B.5 Totale
C. Totale premi netti
LAVORO
DIRETTO
LAVORO
INDIRETTO
TOTALE
TOTALE
16.393
(1.028)
15.365
X
-
16.393
(1.028)
15.365
22.197
(1.657)
20.540
99.604
(25.170)
(1.082)
(2.094)
71.258
86.623
729
X
729
729
100.333
(25.170)
(1.082)
(2.094)
71.987
87.352
127.296
(33.120)
(5.555)
2.584
91.205
111.745
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 253
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
(SEGUE)
Sezione 10 - Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa - Voce 160
La voce Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa, composta prevalentemente da sinistri (93 milioni in entrambi i periodi a confronto),
ha evidenziato una perdita di 80 milioni, in linea con quella dell’anno precedente (86 milioni).
(migliaia di €)
10.1 Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa: composizione
VOCI
1. Variazione netta delle riserve tecniche
2. Sinistri di competenza pagati nell'esercizio
3. Altri proventi e oneri della gestione assicurativa
Totale
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
6.552
(93.166)
6.589
(80.025)
(15.139)
(92.807)
21.759
(86.187)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
6.552
6.552
6.552
(15.139)
(15.139)
(15.139)
-
-
10.2 Composizione della sottovoce “Variazione netta delle riserve tecniche”
(migliaia di €)
VARIAZIONE NETTA DELLE RISERVE TECNICHE
1. Ramo vita
A. Riserve matematiche
A.1 Importo lordo annuo
A.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
B. Altre riserve tecniche
B.1 Importo lordo annuo
B.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
C. Riserve tecniche allorchè il rischio di investimento è sopportato dagli assicurati
C.1 Importo lordo annuo
C.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
Totale "riserve ramo vita"
2. Ramo danni
Variazioni delle altre riserve tecniche del ramo danni diverse dalle riserve sinistri
al netto delle cessioni in riassicurazione
(migliaia di €)
10.3 Composizione della sottovoce “Sinistri di competenza dell’esercizio”
ONERI PER SINISTRI
Ramo vita: oneri relativi ai sinistri, al netto delle cessioni in riassicurazione
A. Importi pagati
A.1 Importo lordo annuo
A.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
B. Variazione della riserva per somme da pagare
B.1 Importo lordo annuo
B.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
Totale sinistri ramo vita
Ramo danni: oneri relativi ai sinistri al netto dei recuperi e delle cessioni in riassicurazione
C. Importi pagati
C.1 Importo lordo annuo
C.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
D. Variazione dei recuperi al netto delle quote a carico dei riassicuratori
E. Variazioni della riserva sinistri
E.1 Importo lordo annuo
E.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
Totale sinistri ramo danni
Totale sinistri di competenza dell'esercizio
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
(23.454)
(23.933)
479
(260)
(453)
193
(23.714)
(22.811)
(23.345)
534
(870)
(1.081)
211
(23.681)
(67.388)
(79.068)
11.680
(2.064)
(2.931)
867
(69.452)
(93.166)
(67.721)
(81.851)
14.130
(1.405)
(2.455)
1.050
(69.126)
(92.807)
(migliaia di €)
10.4 Composizione della sottovoce “Altri proventi ed oneri della gestione assicurativa”
ESERCIZIO 2009
10.4.1 Ramo vita
10.4.2 Ramo danni
Totale
254 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
ALTRI PROVENTI
ALTRI ONERI
TOTALE
10.393
67
10.460
(1.525)
(2.346)
(3.871)
8.868
(2.279)
6.589
Risultato netto della gestione assicurativa
Il risultato netto della gestione assicurativa, derivante da due società del sub-gruppo Koç (Yapi Kredi Sigorta AS e Yapi Kredi Emeklilik AS), è composto
dalle voci “150 - Premi netti” e “160 - Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa” e si è attestato a 7 milioni contro 26 milioni del 2008.
(migliaia di €)
Risultato netto della gestione assicurativa
COMPONENTI REDDITUALI/VALORI
Voce 150 - Premi netti
Voce 160 - Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
Totale
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
87.352
(80.025)
7.327
111.745
(86.187)
25.558
Sezione 11 - Le spese amministrative - Voce 180
Nell’esercizio 2009 le Spese amministrative - voce 180 ammontano a 14.761 milioni, con una riduzione di 1.323 milioni pari all’8% rispetto al 2008,
grazie al calo delle principali componenti di costo.
In particolare:
• le “spese amministrative per il personale” - che comprendono oneri per incentivi all’esodo relativi alle operazioni di aggregazione/ristrutturazione con
i gruppi HVB e Capitalia per 247 milioni (107 milioni nel 2008) inclusi nella voce “oneri di integrazione” nel conto economico riclassificato - ammontano
a 9.344 milioni, in flessione di 681 milioni pari al 7% sull’anno precedente, principalmente riferibile alla voce salari e stipendi;
• le “altre spese amministrative” - che comprendono, anche in questo caso, oneri legati alle operazioni di aggregazione/ristrutturazione con i gruppi
HVB e Capitalia pari a 8 milioni (40 milioni nel 2008) inclusi nella voce “oneri di integrazione” del conto economico riclassificato - ammontano a 5.416
milioni, in calo di 642 milioni pari al 11% sul 2008 da ascrivere principalmente alle seguenti voci:
- imposte indirette e tasse
-74 milioni (pari al 14%);
- spese di pubblicità, marketing e comunicazione
-157 milioni (pari al 32%);
- spese indirette relative al personale
-120 milioni (pari al 27%);
- spese relative all’Information Communication Technology
-138 milioni (pari al 10%);
- alte spese di funzionamento
-115 milioni (pari al 9%).
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo e per settori di attività.
(migliaia di €)
11.1 Spese amministrative per il personale: composizione
TIPOLOGIA DI SPESA/SETTORI
1) Personale dipendente
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo di trattamento di quiescienza e obblighi simili:1
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti2
l) recuperi Compensi
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale collocato a riposo
Totale
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
(9.167.014)
(6.298.905)
(1.348.705)
(193.644)
(63.451)
(76.315)
(336.572)
(1.001)
(335.571)
(207.813)
(181.604)
(26.209)
(58.672)
(620.407)
37.470
(148.496)
(28.971)
(9.344.481)
(9.796.133)
(7.022.128)
(1.492.234)
(213.777)
(53.552)
(113.981)
(310.707)
(12.201)
(298.506)
(232.956)
(188.267)
(44.689)
(11.770)
(417.753)
72.725
(192.953)
(36.276)
(10.025.362)
1. Per i dettagli delle spese relative all’accantonamento ai fondi a benefici definiti si rimanda alla tabella 11.3.
2. Per i dettagli delle spese relative al punto i) altri benefici a favore dei dipendenti si rimanda la tabella 11.4.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 255
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
(SEGUE)
11.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
Personale dipendente:
a) Dirigenti
b) Quadri direttivi
c) Restante personale dipendente
Altro personale
Totale
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
171.723
2.276
40.696
128.751
2.928
174.651
172.992
2.345
41.405
129.242
3.152
176.144
DATI AL 31.12.2009
DATI AL 31.12.2008
167.437
2.259
40.185
124.993
2.580
170.017
176.008
2.293
41.206
132.509
3.275
179.283
Numero dei dipendenti per categoria a fine anno
Personale dipendente:
a) Dirigenti
b) Quadri direttivi
c) Restante personale dipendente
Altro personale
Totale
(migliaia di €)
11.3 Fondi quiescenza aziendali a benefici definiti: totale costi
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti
Oneri finanziari
Rendimento atteso delle attività a servizio del piano
Utili (perdite) attuariali
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate
Utili (perdite) da riduzioni o estinzioni
Totale
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
(84.783)
(402.873)
160.283
(2.067)
(6.131)
(335.571)
(83.766)
(351.938)
125.355
11.681
(3.159)
3.321
(298.506)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
(68.881)
(327.868)
(223.658)
(620.407)
(27.387)
(135.536)
(254.830)
(417.753)
(migliaia di €)
11.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
- Premi di anzianità
- Incentivi all'esodo
- Altri
Totale
256 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(migliaia di €)
11.5 Spese amministrative altre: composizione
TIPOLOGIA DI SPESA/SETTORI
1) Imposte indirette e tasse
1a. liquidate
1b. non liquidate
2) Costi e spese diversi
a) spese pubblicità marketing e comunicazione
spese di pubblicità - comunicazioni su mass media
spese di pubblicità - comunicazione del punto vendita & direct marketing
spese di pubblicità - promozionali
spese di pubblicità - ricerche di mercato
spese di pubblicità - sponsorizzazioni
spese di rappresentanza
convention e comunicazione interna
b) spese relative al rischio creditizio
spese legali per recupero crediti
informazioni commerciali e visure
service per recupero crediti
c) spese indirette relative al personale
service area personale
formazione e selezione del personale
spese di viaggio e noleggio automezzi
fitti passivi per locazioni immobili ad uso del personale
spese per promotori finanziari
d) spese relative all'Information Communication Technology
noleggio macchine e software (Information Communication Technology)
forniture oggetti vari per ufficio (Information Communication Technology)
stampati e cancelleria (Information Communication Technology)
spese telefoniche, swift e trasmissione dati
service (Information Communication Technology)
infoprovider finanziari
manutenzione e riparazione apparecchiature (Information Communication Technology)
e) spese per consulenze e servizi professionali
consulenze tecniche
altri servizi professionali
consulenze strategico direzionali
spese legali e notarili
f) spese relative agli immobili
sorveglianza locali
service area immobiliare
pulizia locali
manutenzione mobili, macchine, impianti
manutenzione locali
fitti passivi per locazione immobili
utenze
g) altre spese di funzionamento
assicurazioni
noleggi macchine da ufficio
spese postali
stampati e cancelleria
service amministrativi
service logistici
trasporto valori e documenti
forniture oggetti vari per ufficio
beneficenza
diritti, quote e contributi ad associazioni di categoria e Fondi di tutela
altre spese amministrative
Totale (1+2)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
(452.945)
(436.646)
(16.299)
(4.963.504)
(337.997)
(112.482)
(34.165)
(44.334)
(18.244)
(74.134)
(43.837)
(10.801)
(210.453)
(120.849)
(40.959)
(48.645)
(326.729)
(4.657)
(50.106)
(210.982)
(43.045)
(17.939)
(1.259.471)
(228.938)
(5.729)
(13.591)
(225.462)
(475.908)
(138.463)
(171.380)
(378.648)
(87.505)
(91.826)
(61.386)
(137.931)
(1.329.877)
(93.381)
(19.011)
(93.252)
(58.364)
(116.954)
(728.936)
(219.979)
(1.120.329)
(94.543)
(6.285)
(167.549)
(61.330)
(310.917)
(38.085)
(70.220)
(19.554)
(17.480)
(137.219)
(197.147)
(5.416.449)
(526.895)
(523.971)
(2.924)
(5.531.767)
(495.181)
(213.261)
(49.650)
(60.054)
(26.008)
(57.178)
(59.997)
(29.033)
(238.891)
(170.731)
(46.617)
(21.543)
(447.215)
(12.740)
(104.316)
(268.967)
(37.858)
(23.334)
(1.397.756)
(293.541)
(6.997)
(17.636)
(261.255)
(498.337)
(143.208)
(176.782)
(411.754)
(126.343)
(109.122)
(59.579)
(116.710)
(1.306.203)
(93.117)
(9.698)
(89.046)
(72.154)
(128.571)
(687.142)
(226.475)
(1.234.767)
(132.293)
(6.982)
(195.524)
(84.649)
(335.422)
(33.325)
(79.746)
(34.636)
(17.273)
(88.116)
(226.801)
(6.058.662)
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 257
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
(SEGUE)
Sezione 12 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 190
Gli Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, pari a 607 milioni rispetto ai 254 milioni del 2008, sono dovuti agli oneri attesi derivanti da
revocatorie, cause risarcitorie, contenziosi legali e di altra natura e sono aggiornati in base all’evolversi delle vertenze in atto e alla valutazione circa i
loro previsti esiti.
In particolare gli accantonamenti effettuati nel 2009 (917 milioni) aumentano di circa il 10% rispetto a quelli registrati nel decorso esercizio
(829 milioni), mentre le riattribuzioni di eccedenze che a fine 2008 risultavano pari a 575 milioni, a fine 2009 ammontano a 310 milioni.
(migliaia di €)
12.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
ESERCIZIO 2009
ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI
ESERCIZIO
2008
ACCANTONAMENTI
(A)
RIATTRIBUZIONI DI
ECCEDENZE
(B)
TOTALE
(A-B)
TOTALE
(380.152)
(168)
(536.314)
(916.634)
176.755
1.500
131.562
309.817
(203.397)
1.332
(404.752)
(606.817)
(99.693)
(1.336)
(153.396)
(254.425)
1. Altri fondi
1.1 controversie legali
1.2 oneri per il personale
1.3 altri
Totale
Gli accantonamenti netti della sottovoce “1.3 altri” sono principalmente riferibili ad oneri derivanti da impegni contrattuali (123 milioni), vertenze stragiudiziali e spese legali (94 milioni), vertenze correlate a strumenti
finanziari/derivati (38 milioni), programmi di fidelizzazione della clientela (31 milioni), oneri per piani di ristrutturazione aziendali (9 milioni) e rischi connessi al patrimonio immobiliare (9 milioni).
Sezione 13 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 200
Le Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali contabilizzate nel 2009 sono risultate pari a 867 milioni a fronte di 819 milioni rilevati nel
precedente esercizio.
(migliaia di €)
13.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
ESERCIZIO 2009
ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà
- ad uso funzionale
- per investimento
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- ad uso funzionale
- per investimento
Totale
ACCANTONAMENTO
(A)
RETTIFICHE
DI VALORE PER
DETERIORAMENTO
(B)
RIPRESE DI VALORE
(C)
RISULTATO
NETTO
(A+B-C)
(834.761)
(732.501)
(102.260)
(6.288)
(6.270)
(18)
(841.049)
(34.742)
(12.611)
(22.131)
(34.742)
8.878
3.854
5.024
1
1
8.879
(860.625)
(741.258)
(119.367)
(6.287)
(6.270)
(17)
(866.912)
Sezione 14 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 210
Le rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali contabilizzate nel 2009 sono risultate pari a 651 milioni a fronte di 715 milioni rilevati
nel precedente esercizio.
(migliaia di €)
14.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
ESERCIZIO 2009
ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- generate internamente dall'azienda
- altre
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
258 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
ACCANTONAMENTO
(A)
RETTIFICHE
DI VALORE PER
DETERIORAMENTO
(B)
RIPRESE DI VALORE
(C)
RISULTATO
NETTO
(A+B-C)
(642.265)
(88.502)
(553.763)
(294)
(642.559)
(8.758)
(306)
(8.452)
(8.758)
213
213
213
(650.810)
(88.808)
(562.002)
(294)
(651.104)
Sezione 15 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 220
Gli altri proventi/oneri di gestione rappresentano una voce residuale nella quale confluiscono proventi e oneri di varia natura non attribuibili alle altre
voci di conto economico.
(migliaia di €)
Altri oneri/proventi di gestione: composizione
COMPONENTI REDDITUALI/VALORI
Totale altri oneri di gestione
Totale altri proventi di gestione
Altri oneri/proventi di gestione
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
(644.789)
1.485.932
841.143
(602.553)
1.597.785
995.232
(migliaia di €)
15.1 Altri oneri di gestione: composizione
TIPOLOGIA DI SPESA/VALORI
Spese per leasing operativo
Ritenute fiscali indeducibili altri oneri tributari
Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
Altri oneri su attività di leasing finanziario
Altre
Totale altri oneri di gestione
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
(1.014)
(2.933)
(62.925)
(94.869)
(483.048)
(644.789)
(651)
(6.771)
(52.616)
(88.605)
(453.910)
(602.553)
Nella voce “Altre” sono compresi: oneri per transazioni/indennizzi vari per 102 milioni, oneri da primo consolidamento per 115 milioni, oneri accessori all’attività di leasing per 63 milioni, esborsi vari riferibili ad
esercizi precedenti per 29 milioni, oneri derivanti da attività non bancaria per 22 milioni, oneri vari relativi al patrimonio immobiliare per 11 milioni, oneri accessori connessi a rapporti con la clientela per 11 milioni.
(migliaia di €)
15.2 Altri proventi di gestione: composizione
TIPOLOGIA DI RICAVO/VALORI
A) Recupero di spese
B) Altri Proventi
Ricavi da servizi amministrativi
Ricavi per canoni da investimenti immobiliari (al netto dei costi operativi)
Ricavi Leasing operativo
Rimborsi vari su oneri sostenuti in esercizi precedenti
Altri proventi su attività di leasing finanziario
Altre
Totale altri proventi di gestione (A+B)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
463.034
1.022.898
152.048
148.469
162.541
43.011
158.465
358.364
1.485.932
556.842
1.040.943
179.565
178.657
156.426
19.947
155.697
350.651
1.597.785
Nella voce “Altre” sono compresi: proventi accessori attinenti all’attività di leasing per 70 milioni, proventi derivanti da attività non bancaria per 61 milioni, rimborsi per indennizzi e risarcimenti vari per 48 milioni,
proventi vari relativi al patrimonio immobiliare per 23 milioni.
Sezione 16 - Utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 240
Il risultato netto relativo a imprese sottoposte a influenza notevole, parte della voce 240 - Utili (perdite) delle partecipazioni, composto da: A. Proventi
(218 milioni) e B. Oneri (134 milioni) si è attestato a 84 milioni contro i 416 milioni del 2008. In particolare:
• per la sottovoce A. Proventi si segnalano:
- le rivalutazioni pari a 206 milioni relativi agli utili delle società valutate al Patrimonio Netto riguardano principalmente Oesterreichische
KontrollBank (42 milioni), Aviva (37 milioni), Bank fur Tirol und Voralberg (24 milioni), Oberbank (23 milioni), CreditRas Vita (20 milioni), BKS
Bank (12 milioni), CNP Unicredit Vita (10 milioni)
- Gli utili da cessione pari a 11 milioni riguardano principalmente Schwabische Bank AG (6 milioni), Centrale dei Bilanci (2 milioni), Caricese
(1 milione)
• per la voce B. Oneri si segnalano:
- Svalutazioni per 70 milioni relative alle perdite delle società valutate al Patrimonio Netto riguardano principalmente Ca Immobilien Anlagen
(39 milioni), Ramiuscap (17 milioni), Da Vinci (6 milioni)
- Rettifiche di valore per deterioramento per 57 milioni che riguardano principalmente Kinabalu Financial Products (26 milioni), Vereinsbank
Victoria Bauspar (12 milioni), Malgara (6 milioni), Ramius HVB (6 milioni), Unicredit Advisory Limited (3 milioni)
- Perdite da cessione per 6 milioni Ramius HVB.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 259
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
(SEGUE)
(migliaia di €)
16.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione
COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altri proventi
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore per deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Risultato netto
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altre proventi
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore per deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Risultato netto
Totale
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
-
-
217.935
206.406
11.446
83
(133.930)
(69.999)
(57.438)
(6.493)
84.005
84.005
558.690
193.970
364.720
(142.778)
(96.607)
(29.122)
(17.049)
415.912
415.912
Nel 2008 risultavano:
A. Proventi
• Rivalutazioni: comprendono rivalutazioni per 193.970. A tale importo concorrono principalmente Mediobanca (41.081), Oberbank (37.088), CreditRas Vita (29.142), Bank Fur Tirol und Voralberg (23.017), BKS Bank (16.448), Aviva
(14.805), Osterreichische Kontroll Bank (10.369).
• Utili da cessione: nel complesso pari a 364.720, comprendono, tra gli altri, quelli relativi alla cessione di Centrale dei Bilanci (93.697), Ganymed Immobilien M.B.H. (56.822), Hypo Stavebni Sporitelna (46.302), Budapesti Ertektozsde (41.221).
B. Oneri
• Gli oneri di imprese sottoposte a influenza notevole comprendono svalutazioni sulle società valutate al patrimonio netto per 96.607. A tal importo concorrono principalmente CNP UniCredit Vita (60.140), Ca Immobilien Anlagen (5.847).
• Le rettifiche di valore per deterioramento di imprese sottoposte a influenza notevole, nel complesso pari a 29.122, comprendono tra le altre quelle relative a UniCredit Factoring S.r.o. (10.022), HVB Banca Pentru Locuinte (7.587),
Weilburg Grundstuck M.B.H. (4.000).
Sezione 17 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e
immateriali - Voce 250
Il risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali nel 2009 è ammontato a -38 milioni rispetto ai -84 milioni
rilevati nel precedente esercizio.
17.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali e immateriali: composizione
(migliaia di €)
ESERCIZIO 2009
DIFFERENZE DI CAMBIO
ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI
RIVALUTAZIONI
(A)
SVALUTAZIONI
(B)
POSITIVE
(C)
NEGATIVE
(D)
RISULTATO NETTO
(A-B+C-D)
-
(38.491)
(38.491)
(38.491)
(38.491)
-
-
(38.491)
(38.491)
(38.491)
(38.491)
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà:
- Ad uso funzionale
- Detenute a scopo di investimento
A.2 Acquisite in leasing finanziario:
- Ad uso funzionale
- Detenute a scopo di investimento
B. Attività immateriali
B.1 Di proprietà:
B.1.1 Generate internamente dall'azienda
B.1.2 Altre
B.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
L’importo si riferisce alla valutazione degli immobili effettuata nel corso dell’anno prima del trasferimento e conseguente riclassificazione degli stessi (cfr. nota in calce alla tavola 12.2 dell’attivo di Stato patrimoniale).
260 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Sezione 18 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 260
Nel corso del 2009 non si sono verificate situazioni che hanno richiesto rettifiche di valore sugli avviamenti.
(migliaia di €)
18.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione
COMPONENTI REDDITUALI
Rettifiche di valore dell'avviamento
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
-
(750.000)
Le rettifiche di valore sull’avviamento del 2008 si riferiscono per 417 milioni a JSC ATF Bank e 333 milioni ad J.S.C. Ukrsotsbank.
Si rinvia a quanto illustrato nella Parte A - Politiche contabili per la descrizione delle modalità di determinazione delle perdite di valore dell’avviamento.
Si rimanda a quanto esposto nella Parte B - Stato patrimoniale per la descrizione delle modalità di effettuazione degli impairment test sugli avviamenti.
Sezione 19 - Utili (perdite) da cessione di investimento - Voce 270
La voce utili (perdite) da cessione di investimento è composta da utili (perdite) riferibili a:
A. Immobili: determinatisi principalmente dalle operazioni di razionalizzazione del patrimonio immobiliare di Gruppo svolte da Unicredit Real Estate per
un totale di 692 milioni.
In particolare gli utili da cessione di immobili di Unicredit Real Estate rivengono dalle operazioni concluse con il Fondo Core Nord Ovest (165 milioni)
e con il Fondo Omicron Plus Immobiliare (461 milioni) alle quali si aggiungono altre operazioni di vendita a terzi (68 milioni).
B. Altre attività
In particolare tra gli utili da cessione contribuiscono utili da cessione di partecipazioni 18 milioni per Hyperion immobilienvermietungsgesellschaft
m.b.h. (9 milioni), e Bodehewitt ag & co. Kg (3 milioni).
Utili da cessione per smobilizzo di attivi di Dab Bank ag (17 milioni) e Pioneer Investment Management S.G.R. (18 milioni).
19.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI
A. Immobili
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
B. Altre attività
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
Risultato netto
(migliaia di €)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
725.254
(1.878)
405.063
(3.530)
71.920
(21.311)
773.985
500.625
(116.879)
785.279
Nel 2008 gli utili da cessione di investimenti relative alla voce:
• A. Immobili derivano principalmente da UniCredit Real Estate (362,8 milioni);
• B. Altre attività si riferisce alla cessione di sportelli in esecuzione del provvedimento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (“AGCM”), che ha consentito di realizzare una plusvalenza (304 milioni),
nonché ad operazioni di smobilizzo di partecipazioni/attività non più strategiche: Bank BPH SA (107,4 milioni), FIMIT - Fondi immobiliari italiani SGR SpA (25,2 milioni).
Sezione 20 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 290
L’applicazione delle imposte sul reddito ha carattere esclusivamente nazionale in quanto non esiste un’imposta o una tipologia di imposta applicabile
al di fuori dei regimi fiscali di ciascun singolo Paese né tanto meno un’imposta applicabile su redditi consolidati transnazionali. Laddove si faccia
riferimento a redditi consolidati, il riferimento è sempre e comunque a consolidati su scala puramente nazionale.
Nell’ambito dei principali Paesi in cui opera il Gruppo UniCredit , esistono consolidati fiscali nazionali in Italia, in Germania, in Austria, nel Regno Unito,
mentre tipologie similari non esistono in Irlanda, in Polonia, in Bulgaria, in Turchia e in altri Paesi della CEE.
Anche la regolamentazione dei consolidati fiscali di ciascun Paese differisce l’una dall’altra, talora in misura sensibile. Pur tuttavia, il principale e comune
beneficio del consolidato nazionale è il diritto di compensare algebricamente i redditi e le perdite delle società appartenenti al medesimo gruppo.
Si fa altresì presente che non sempre i requisiti per fare parte di un consolidato fiscale nazionale coincidono con i requisiti necessari a far parte di un
Gruppo bancario o di un Gruppo ai fini del consolidamento contabile in base ai principi contabili internazionali IFRS.
Ogni singolo Paese è dotato di un sistema fiscale autonomo, nel quale sia la determinazione della base imponibile sia la determinazione delle aliquote
d’imposta applicabili differiscono tra loro. Soprattutto in materia di imposte sul reddito, tra sistemi fiscali nazionali esistono ad oggi differenze assai
profonde, anche nell’ ambito della stessa Unione Europea.
In tema di aliquote fiscali, il reddito delle società viene tassato con l’aliquota del 10% in Bulgaria, del 16% in Ungheria e in Romania, del 25% in
Austria, del 27,5% in Italia, cui si deve però aggiungere l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) la cui aliquota nominale, il 3,9%, si applica
su di una base imponibile assai più estesa, del 19% in Polonia, del 20% in Turchia, del 28% nel Regno Unito.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 261
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
(SEGUE)
Da questo quadro deriva la sostanziale impossibilità di confrontare la posizione fiscale consolidata con la posizione delle singole società che
compongono il Gruppo.
Inoltre, alla elisione tipica dei fenomeni infragruppo nel consolidato contabile, non fa in alcuna misura riscontro la tassazione dei redditi, che è limitata
a ciascuna singola società.
In ogni caso, l’aspetto fiscale più rilevante che distingue l’esercizio 2009 dal 2008, tenuto conto che in nessuno dei Paesi in cui opera il Gruppo si sono
avute variazioni sensibili di aliquote fiscali, è l’assenza di fenomeni straordinari paragonabili all’affrancamento dell’avviamento avvenuto in Italia nel 2008 in
base all’art.15, comma 10 e 11 del D.L. 29 novembre 2008 n.185 che ha sostanzialmente generato il tax rate consolidato 2008 del 9,3%.
Per converso, il tax rate del 30,4% del 2009 è un livello di tax rate normale per il Gruppo appunto in assenza di eventi straordinari.
La scelta di affrancare l’avviamento nel bilancio 2008 ha anche prodotto un versamento straordinario di imposta in Italia, avvenuto il 16 giugno 2009,
pari a euro 1.384.307.604,00.
Le Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente sono nel 2009 pari a 888 milioni (in crescita rispetto a 465 milioni dell’anno precedente,
che aveva beneficiato degli effetti positivi dell’affrancamento fiscale dell’avviamento), con un tax rate pari al 30,4% contro il 9,3% del 2008.
(migliaia di €)
20.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI
1. Imposte correnti (-)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5)
20.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
(1.837.643)
218.597
8.505
(307.481)
1.029.715
(888.307)
(3.302.102)
185.893
49.617
2.719.710
(118.552)
(465.434)
(migliaia di €)
ESERCIZIO 2009
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (voce 280)
Tasso teorico applicabile
Imposte teoriche calcolate
1. Aliquote fiscali differenti
2. Ricavi non tassabili - differenze permanenti
3. Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti
4. Normativa fiscale differente/IRAP
a) IRAP (società italiane)
b) altre imposte (società estere)
5. Anni precedenti e cambiamenti di aliquota
a) effetto sulle imposte correnti
- perdite portate a nuovo/crediti di imposta inutilizzati
- altri effetti di periodi precedenti
b) effetto sulle imposte differite
- cambiamenti del tax rate
- imposizione di nuove tasse (+) revoca di precedenti (-)
- true-ups/variazione delle imposte differite calcolate
6. Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita
a) svalutazione di attività per imposte anticipate
b) iscrizione di attività per imposte anticipate
c) mancata iscrizione di attività per imposte anticipate
d) mancata iscrizione della fiscalità anticipata/differita secondo lo IAS 12.39 e 12.44
e) altre
7. Ammortamento dell'avviamento
8. Redditi non tassabili rivenienti da società straniere
9. Altre differenze
Imposte sul reddito registrate in conto economico
262 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
2.922.927
27,5%
(803.805)
286.601
629.929
(397.992)
(589.164)
(408.891)
(180.273)
253.995
90.545
8.324
82.221
163.450
2.080
26.971
134.399
(243.265)
(30.199)
68.824
(39.577)
(230.895)
(11.418)
2.307
(85.740)
58.827
(888.307)
Sezione 21 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle
imposte - Voce 310
Non risultano utili/perdite da gruppi di attività in via di dismissione.
Sezione 22 - Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi - Voce 330
L’Utile dell’esercizio di pertinenza di terzi del 2009 ammonta a 332 milioni, di cui 342 milioni di società o gruppi in utile, 3 milioni società o gruppi
in perdita e altre rettifiche di consolidamento per -7 milioni. Tra i maggiori apporti si segnala il contributo di pertinenza dei soci di minoranza del
gruppo Bank Pekao e il gruppo Bank Austria.
Nell’esercizio 2008 l’utile pari a 518 milioni, era costituito da società/gruppi in utile per 521 milioni, da società o gruppi in perdita per 2 milioni e
rettifiche di consolidamento per 1 milione.
(migliaia di €)
22.1 e 22.2 Dettaglio della voce 330 “Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”
Utili (Perdite) delle società
Gruppo Bank Pekao S.A.
Gruppo BA-CA
Gruppo HVB
Gruppo Unicredit Global Leasing
Banca Agr. Comm. Rep. S. Marino S.A.
FIMIT
Xelion Doradcy Finansow
IRFIS
i-FABER
Altre
Altre rettifiche di consolidamento
Totale
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
339.154
222.720
50.328
61.884
(321)
2.876
(403)
(2.152)
1.301
2.921
(6.859)
332.295
518.137
358.763
137.957
18.071
(999)
3.207
589
(882)
17
945
469
(623)
517.514
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2008
1.571.247
15.810.771.546
8.579.747
15.819.351.293
0,099
0,099
4.011.788
15.642.228.959
10.058.850
15.652.287.809
0,256
0,256
Sezione 23 - Altre informazioni
Non vi sono informazioni da dettagliare nella presente sezione.
Sezione 24 - Utile per azione
Utile per azione
Utile netto di pertinenza del Gruppo (migliaia di euro) 1
Numero medio azioni in circolazione 2
Numero medio azioni potenzialmente diluitive
Numero medio azioni diluite
Utile per azione €
Utile per azione diluito €
1. L’utile netto dell’esercizio 2009 pari a 1.702.325 si riduce di 131.078 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes.
2. Al netto del numero medio delle azioni proprie (e, per il solo 2009, delle 967.564.061 azioni detenute a titolo di usufrutto), ed incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito ai sensi dell’art.
2442 cod. civ. deliberato dall’Assemblea Straordinaria tenutasi il 29 aprile 2009. Il numero medio di azioni in circolazione deve essere incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito come se
esso fosse avvenuto all’inizio del primo periodo oggetto di presentazione (IAS 33, § 28).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 263
Parte D - Redditività consolidata complessiva
Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva
266
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 265
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte D - Redditività consolidata complessiva
In applicazione del 1° aggiornamento della circolare Banca d’Italia 262/2005 è stato inserito il nuovo prospetto della redditività complessiva, previsto
dal nuovo IAS 1, che parte dall’utile (perdita) di periodo ed espone le voci di ricavo e di costo non rilevate nell’utile (perdita) di periodo in conformità ai
principi contabili internazionali. A questo fine sono considerate le variazioni di valore registrate nel periodo in contropartita delle riserve da valutazione
(al netto delle imposte) e relative a: attività finanziarie disponibili per la vendita; attività materiali; attività immateriali; coperture di investimenti esteri;
coperture dei flussi finanziari; differenze di cambio; utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti ai dipendenti.
Sono altresì incluse le rettifiche da riclassificazione, cioè gli importi riclassificati nell’utile (perdita) dell’esercizio corrente che sono già stati rilevati
nel prospetto della redditività complessiva del medesimo esercizio o di esercizi precedenti. Le variazioni di valore sopra elencate nei casi in cui si
riferiscano ad attività non correnti in via di dismissione ed a partecipazioni valutate a patrimonio netto sono evidenziate separatamente.
Inoltre, la Parte D della Nota Integrativa, in precedenza dedicata all’“Informativa di settore”, ha ora acquisito la denominazione di “Redditività
complessiva.
(migliaia di €)
Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva
ESERCIZIO 2009
VOCI
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Altre componenti reddituali
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
60. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
70. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
110. Totale altre componenti reddituali
120. Redditività complessiva (10+110)
130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo
IMPORTO LORDO
IMPOSTA SUL REDDITO
IMPORTO NETTO
X
X
2.034.620
902.267
696.893
9.759
95.692
(85.933)
195.615
216.120
383.508
(180.809)
13.421
(471.662)
(471.662)
(4.186)
32.964
9.725
9.725
(46.875)
642.539
642.539
(7.484)
635.055
(115.099)
(87.793)
(16.923)
(14.525)
(2.398)
(10.383)
(61.734)
(118.340)
56.235
371
(176.833)
(176.833)
(1.685)
(178.518)
787.168
609.100
(7.164)
81.167
(88.331)
185.232
154.386
265.168
(124.574)
13.792
(471.662)
(471.662)
(4.186)
32.964
9.725
9.725
(46.875)
465.706
2.500.326
(341.464)
2.158.862
La “redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi” (voce 130) risulta diversa dall”utile del periodo di pertinenza di terzi” (voce 330 del conto economico consolidato) per effetto delle “Altre componenti
reddituali al netto delle imposte” di pertinenza degli stessi.
266 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura
Sezione 1 - Rischio di credito
Sezione 2 - Rischi di mercato
Sezione 3 - Rischio di liquidità
Sezione 4 - Rischi operativi
Sezione 5 - Altri rischi
271
358
384
392
406
Nota:
Come previsto dalla normativa (Circ. BI n. 263 del 27 dicembre
2006, Titolo IV), si segnala che l’informativa al pubblico (III Pilastro
di Basilea 2) è stata pubblicata sul sito internet del Gruppo UniCredit
www.unicreditgroup.eu
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 269
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura
In applicazione del 1° aggiornamento della circolare Banca d’Italia 262/2005 In Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
è stata riorganizzata l’informativa sugli strumenti derivati per avvicinarla maggiormente agli schemi di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede
europea (FINREP);
Nella presente parte le informazioni sono fornite facendo riferimento unicamente al gruppo bancario.
In considerazione della non significativa attività svolta dalle imprese assicurative e dalle Altre imprese, rispetto al Gruppo Bancario, non sono presentate
specifiche sezioni di commento ai relativi rischi e politiche di copertura.
Gestione dei rischi nel Gruppo UniCredit
Il Gruppo UniCredit controlla e gestisce i propri rischi attraverso metodologie e processi rigorosi, in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi
del ciclo economico. Il presidio ed il controllo dei rischi di Gruppo sono assicurati dalla funzione Risk Management della Capogruppo (Group CRO), cui
sono attribuiti i compiti di:
• ottimizzare la qualità dell’attivo del Gruppo, minimizzando il costo dei rischi, coerentemente con gli obiettivi di rischio / redditività assegnati alle Aree
di business;
• determinare, di concerto con la funzione CFO, la propensione al rischio del Gruppo e valutare l’adeguatezza patrimoniale dello stesso, e la loro
conseguente estensione a livello di Aree di business / Entità, in conformità ai requisiti di “Basilea 2”, Secondo Pilastro;
• definire, in conformità agli standard di “Basilea 2” ed ai requisiti di Banca d’Italia, norme, metodologie, linee guida, politiche e strategie concernenti
la gestione dei rischi di Gruppo, e, in cooperazione con l’Organization department, i relativi processi e la loro implementazione;
• porre in essere un sistema di controllo del rischio creditizio e di concentrazione sia a livello di singole controparti / gruppi economici, sia per “cluster”
rilevanti (quali settori economici / aree geografiche), monitorando e fornendo reportistica sui limiti preventivamente definiti;
• definire e fornire alle Aree di business ed alle Entità i criteri per la valutazione, la gestione, la misurazione, il monitoraggio e la reportistica dei
predetti rischi e garantire la coerenza dei sistemi e delle procedure di controllo sia a livello di Gruppo che di singola Entità;
• supportare le Aree di business nel conseguimento dei loro obiettivi, contribuendo allo sviluppo dei prodotti e dei business;
• verificare, mediante il processo di convalida in fase iniziale e nel continuo, l’adeguatezza dei sistemi di misurazione del rischio adottati nell’ambito
del Gruppo, orientando le scelte metodologiche verso standard qualitativi sempre più elevati e convergenti, appurando la coerenza delle rispettive
modalità di utilizzo nell’ambito dei processi;
• porre in essere un adeguato sistema di analisi preventiva del rischio, in grado di quantificare l’impatto sulle strutture economico-finanziarie del
Gruppo derivante dal rapido deterioramento del ciclo economico o da altri fattori di shock (c.d. Stress Test). Tale analisi è svolta con riferimento alle
singole tipologie di rischio, così come alla loro integrazione e raffronto con il capitale disponibile;
• creare e diffondere una cultura del rischio estesa a tutto il Gruppo.
La turbolenza del mercato del credito ha interessato il sistema bancario internazionale a partire dalla seconda metà del 2007, contribuendo ad un
significativo rallentamento dell’economia su scala mondiale. Il contesto macroeconomico ha determinato un incremento del costo del rischio di credito,
una diminuzione del valore degli attivi, nonché un incremento degli oneri derivanti da svalutazioni e deprezzamenti di alcune attività, congiuntamente
ad una diminuzione della profittabilità. Il Gruppo, pur avendo un adeguato livello di diversificazione del portafoglio, è comunque esposto a rischi ove
controparti creditizie divengano insolventi o, comunque, non siano in condizioni di fare fronte alle proprie obbligazioni. Potrebbero sopravvenire difficoltà
nel processo di recupero di attività il cui valore si dimostrasse non in linea con le attuali stime.
Alla luce dell’ancora sfidante contesto macroeconomico, una solida ed efficace gestione dei rischi riveste la massima priorità nel Gruppo.
Pertanto, la funzione Risk Management della Capogruppo (Group CRO) ha implementato, nel corso del 2009, un nuovo modello di governance dei
rischi, enfatizzando tale principio guida al fine di:
• rafforzare la capacità di indirizzo, il coordinamento e le attività di controllo di alcuni rischi aggregati (cosiddetti “Portfolio Risks”), tramite centri di
responsabilità dedicati (“Portfolio Risk Managers”), integralmente focalizzati su tali rischi e specializzati nella loro gestione, in ottica di Gruppo e
interdivisionale;
• aumentare l’aderenza al modello di business di Gruppo, assicurando una chiara specializzazione e concentrazione - in un’ottica meramente
transazionale - di specifici centri di responsabilità sui rischi originati dalle funzioni di Gruppo deputate allo loro assunzione, mantenendo allo stesso
tempo tali “centri di responsabilità” (“Transactional Risk Managers”) totalmente indipendenti dalle suddette funzioni (ossia Business Units, funzioni di
Tesoreria, Asset Management, Paesi CEE).
In conformità al ridisegno dell’architettura del Risk Management, si è provveduto ad una revisione della struttura, del ruolo e dei regolamenti dei
Comitati di Gruppo responsabili in materia di rischi. Al fine di rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento ed il controllo dei rischi
di Gruppo, di migliorarne l’efficienza e la flessibilità nel processo decisionale e di agevolare l’interazione tra le differenti funzioni coinvolte, sono stati
costituiti Comitati responsabili in materia di rischi, articolati su tre distinti livelli:
• il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo;
270 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
• i “Group Portfolio Risk Committees”, cui è assegnato il compito di indirizzare, controllare e gestire i rischi di portafoglio;
• i “Group Transactional Committees”, dedicati alla valutazione delle singole controparti / transazioni aventi impatto sul profilo di rischio complessivo.
In conformità al piano di roll-out per l’adozione dell’approccio “Advanced Internal Rating Based” (A-IRB), comunicato alla Banca d’Italia nel settembre
2008, il Gruppo ha implementato, o è in procinto di estendere tale approccio anche ad ulteriori Entità del Gruppo che ne sono ancora prive.
In tema di compliance al Secondo Pilastro del nuovo Accordo sul Capitale (“Basilea 2”), nel corso del 2009 è stato sviluppato uno specifico processo
di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale partendo dagli approcci già in essere. Esso prevede un framework generale ed un insieme di linee guida
specifiche, finalizzate a definire un approccio comune a livello di Gruppo, in materia di pianificazione del capitale, definizione della propensione al
rischio e misurazione, gestione, controllo e governo dei rischi.
Sono stati inoltre introdotti elementi di sintesi della misurazione dei rischi al fine di meglio supportare processi quali la pianificazione del capitale
e dell’adeguatezza patrimoniale. Il profilo di rischio del Gruppo è rappresentato dal capitale interno, calcolato dall’aggregazione dei rischi, pari alla
somma dei rischi al netto dei benefici di diversificazione, più un ammontare prudenziale (“cushion”) che considera il rischio di modello e la variabilità
del ciclo economico. L’adeguatezza del capitale viene valutata sia sulla base di metriche di Primo Pilastro sia in ottica gestionale grazie alla capacità
di assunzione del rischio (Risk Taking Capacity), pari al rapporto tra le risorse finanziarie disponibili (Available Financial Resources, AFR) ed il Capitale
Interno. Un robusto processo di adeguatezza del capitale comporta, inoltre, una valida gestione dei rischi fondata sul coinvolgimento dell’Alta Direzione,
tramite l’individuazione degli Organi decisionali competenti, la corretta attribuzione dei ruoli e delle responsabilità e la revisione del processo nella sua
globalità.
Per quanto riguarda l’utilizzo del modello AMA (Advanced Measurement Approach) per il calcolo del capitale a fronte dei rischi operativi, tale metodo,
definito centralmente dalla Capogruppo, nel 2009 è stato esteso a ulteriori società del Gruppo in base al specifico piano di implementazione.
Nel corso del 2009, sono stati introdotti significativi miglioramenti al modello di portafoglio dei crediti, utilizzato per le stime del capitale economico
relativamente al rischio di credito. È stata effettuata una revisione delle correlazioni complessive, in combinazione con una descrizione più granulare
della dipendenza dei Paesi dell’Europa Centro - Orientale da variabili macroeconomiche. Contestualmente, è stata rivista la correlazione tra esposizioni
dei segmenti Retail e Corporate, determinando, a livello complessivo, un modello più efficace per tali dipendenze, alla luce delle recenti turbolenze
finanziarie. È stata sviluppata ed è in corso di test una nuova architettura informatica per il Credit VaR e per l’esecuzione di stress test; il passaggio in
produzione è programmato per la prima metà del 2010 consentendo, tra l’altro, un migliore accesso alla misurazione del rischio e controlli più efficaci
sui dati di input.
Ulteriori migliorie all’attuale impianto, come ad esempio quelle concernenti l’introduzione di una metodologia per la valutazione della propensione al
rischio riferita al “rischio Paese” (Country risk), sono parimenti in corso di attuazione o verranno pianificate nel corso del 2010.
Nello stesso periodo sono stati introdotti dei modelli statistici volti a stimare il comportamento della clientela retail relativamente ad attività e passività
con scadenza contrattuale non definita (poste a vista) o con opzione di rimborso anticipato (mutui residenziali). Il rischio legato alle oscillazioni dei tassi
di interesse viene così accompagnato da una misura del possibile errore statistico nel modello previsionale.
Allo scopo di assicurare che le valutazioni di prodotto/portafoglio siano ispirate ai più rigorosi principi di prudenzialità, sono state emanate specifiche
linee guida per la valutazione dei derivati e per la definizione di riserve di modello sempre con un focus particolare sugli strumenti di credito strutturati,
ma ampliandole a tutte le tipologie di prodotti finanziari, afferenti quindi tutte le tipologie di attività (“asset classes”).
Nel periodo in esame, i limiti di liquidità sono stati rivisti e allineati in base al ridotto appetito per il rischio. Grazie al miglioramento dei mercati,
questa riduzione del rischio è stata ottenuta con relativa facilità, rafforzando quindi la capacità di tenuta del Gruppo in caso di futuri shock
sulla liquidità.
Nel regolare aggiornamento delle politica sulla liquidità del Gruppo si è fatto tesoro delle esperienze maturate durante le turbolenze dell’ultimo
trimestre del 2008. È stata rivista anche la Contingency Liquidity Policy e sono stati ricalibrati e ampliati gli scenari per gli stress test.
Sezione 1 - Rischio di credito
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Nel contesto del ridisegno del modello funzionale del risk management della Capogruppo, è stato introdotto il ruolo dei “Global Transactions Team
Leaders” (“GTTLs”), facendo leva sulla competenza di gestori di rischio specializzati in prodotti / transazioni quali “Acquisition & Leverage Finance”,
“Project Finance”, “Commodities Trade Finance” e “Special Products”, in analogia al modello adottato per la valutazione del rischio di credito di
controparte, di competenza dei “Global Industry Team Leaders” (“GITLs”), specializzati nell’analisi settoriale. È stato avviato uno specifico progetto
focalizzato sull’ulteriore ottimizzazione della gestione del rischio attinente alle Banche, alle altre Istituzioni Finanziarie, così come del “rischio Paese”.
Relativamente alla gestione del rischio concernente tali controparti, è stato introdotto il concetto dei “Group Competence Teams”, per la gestione
dell’attività creditizia a beneficio di tutte le Entità a livello di Gruppo.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 271
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Al fine di fornire un miglior servizio alla clientela rappresentata da grandi imprese multinazionali, di accrescere la creazione di valore,
di definire un’efficace e coerente propensione al rischio a livello di Gruppo nei confronti della clientela e/o gruppi economici, che sono
in relazione con più Entità, minimizzando il costo del rischio ed implementando un efficiente processo creditizio, il Gruppo UniCredit ha
ridisegnato in maniera globale l’approccio di servizio verso i sopra citati segmenti di clientela (dal punto di vista sia commerciale sia creditizio).
Tale nuovo modello (il “GAM”, “Global Account Management”) prevede un coordinamento globale della strategia commerciale e la definizione
di una propensione al rischio di credito complessiva a livello di Gruppo nei confronti delle controparti gestite, mediante l’identificazione di un
gestore e di un risk manager dedicati, come unici punti di riferimento, rispettivamente per il coordinamento della strategia commerciale e
creditizia globale relativa al gruppo economico del cliente, nonché per la valutazione della posizione creditizia complessiva ed il monitoraggio
del profilo di rischio della stessa.
Il Gruppo UniCredit sta proseguendo con ingenti investimenti nel processo di estensione di “Basilea 2” all’intero perimetro di Gruppo: nel corso del
2009 è stata richiesta l’autorizzazione ai competenti Organi di Vigilanza per l’applicazione dell’approccio IRB ad ulteriori dieci Entità e per cinque
sistemi di rating per le Entità che già adottano l’approccio A-IRB.
Nel secondo semestre del 2009, il Gruppo ha rivisto i sistemi di rating IRB group-wide relativi alle controparti Banche e Multinational al fine di
perfezionare le precedenti versioni. Inoltre, l’applicazione dei medesimi è stata estesa anche ai segmenti “Securities Industry” e “Corporate Treasury
/ Funding Vehicles”, mediante l’introduzione di adattamenti basati sulle specificità di detti segmenti. È stato altresì recentemente introdotto un nuovo
modulo per la valutazione delle ipoteche navali di UniCredit Bank AG (in precedenza HVB).
Relativamente alle iniziative funzionali alla compliance a “Basilea 2”, sono proseguite le attività di verifica dell’ammissibilità delle garanzie ai fini
di Credit Risk Mitigation, adattando i relativi processi e le policy. In particolare, per quanto concerne l’Italia, sono stati implementati i processi di
certificazione legale e di verifica della sussistenza dei requisiti regolamentari per le garanzie consortili.
Su disposizione delle Autorità di Vigilanza, sono state condotte attività di Credit stress testing, che si sono svolte sulla base di ipotesi di stress comuni
a livello internazionale, con un particolare accento sui Paesi della Central Eastern Europe (CEE). Nello specifico, tali stress tests sono stati compiuti
su richiesta della Banca d’Italia e dell’ECOFIN (coordinato dal Committee of European Banking Supervisors (CEBS)) e la simulazione degli impatti è
stata valutata sia a livello di Conto Economico, in termini di ricadute sugli accantonamenti e sul risultato di esercizio, sia a livello di Stato Patrimoniale,
laddove si sono palesati effetti sul requisito patrimoniale del Primo Pilastro e sul capitale economico.
In tema di compliance al Secondo Pilastro, durante il primo trimestre, sono stati aggiornati i limiti per la gestione del rischio di concentrazione Single
Name (c.d. Bulk Risk Limits) ed i limiti quantitativi per la gestione del rischio di concentrazione settoriale (c.d. Industry Limits).
Relativamente alle attività di restructuring e di recupero dei crediti è stato costituito un nuovo Comitato - dedicato alla valutazione delle controparti
classificate a restructuring / recupero dei crediti - mentre il “Group Transactional Credit Committee” si focalizza sulla concessione del credito.
Con specifico riferimento alla Retail Strategic Business Area ed alla luce dell’attuale situazione congiunturale, sono stati avviati interventi di
rafforzamento e di ottimizzazione dei processi e degli applicativi informatici, nell’ambito delle attività di monitoraggio e di recupero dei crediti, con
focus particolare sulla rimodulazione degli impianti creditizi e sulla “friendly collection”. Nell’intento di continuare ad assicurare un adeguato supporto
all’economia, per il mercato italiano sono state avviate due iniziative “ad hoc”, “SOS Impresa Italia” ed “Insieme 2009”, unitamente a quelle coordinate
all’Associazione Bancaria Italiana, a sostegno rispettivamente delle piccole e medie imprese e delle famiglie.
Nel framework delle “General Group Credit Policy”, sono state emanate disposizioni specifiche inerenti lo “Structured Trade and Export Finance (STEF)”,
volte ad assicurare un approccio comune a livello di Gruppo per tale tipologia di business, fornendo indicazioni specifiche relativamente a “commodity
trade finance”, “receivables finance” ed “export finance”.
Le attività di monitoraggio e reportistica sul portafoglio di rischio di credito di Gruppo sono state ulteriormente rafforzate, estendendo l’informativa
consolidata ad ulteriori tipologie rilevanti di rischio.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
La nuova struttura della funzione Risk Management ha lo scopo di assicurare il giusto bilanciamento tra “tipologia di rischio” e “specializzazione per
transazione” tramite l’adozione di un approccio a matrice. I portafogli di Gruppo saranno suddivisi in base alla tipologia di rischio (“rischi di credito
e cross-border”, “rischi di mercato” e “rischi operativi e reputazionali”) e si interfacceranno con le funzioni specializzate per transazioni in ambito
divisionale (CIB & PB, CEE, Retail, Treasury, Asset Management).
Questo approccio a matrice porterà alla creazione di due differenti centri di responsabilità sul rischio di credito. Da un lato il “Credit and Cross Border
Risks Portfolio Management” department, a cui è attribuita la supervisione e la gestione del profilo complessivo di rischio creditizio e cross-border
a livello di Gruppo ed altresì incaricato di definire le relative strategie, metodologie e limiti di rischio. Dall’altro lato, i “Transactional Risk Managers”
saranno deputati a divenire centri di responsabilità per i rischi di credito originati dalle pertinenti funzioni di Gruppo.
Accanto ai “Portfolio Risk Managers” ed ai “Transactional Risk Managers”, la nuova struttura di “Risk Management” comprende lo “Strategic Risk
Management & Control” department, responsabile, tra l’altro, della gestione delle attività in ambito “Basilea 2” (inclusi la misurazione del capitale
272 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
interno in conformità al Secondo Pilastro, la definizione del risk appetite ed il coordinamento nel contesto dell’“Internal Capital Adequacy Assessment
Process” (“ICAAP”)), della validazione interna di Gruppo per quanto attiene ai sistemi del Primo Pilastro e ai modelli del Secondo Pilastro, così come
delle funzioni centralizzate deputate alla reportistica ed alla redazione di policies sui rischi a livello di Gruppo, nonché una Struttura specialistica, lo
“Special Credit” department, responsabile di coordinare, indirizzare, supportare e - con riferimento a pratiche di importo rilevante - gestire, attività di
“restructuring” e di recupero dei crediti.
Al fine di rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento ed il controllo dei rischi di Gruppo, di migliorarne l’efficienza e la flessibilità nel
processo decisionale e di agevolare l’interazione tra le differenti funzioni coinvolte, sono stati costituiti appositi Comitati responsabili in materia di rischi:
• il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo;
• il “Group Credit and Cross-Border Risk Committee”, responsabile del controllo e del monitoraggio dei rischi di credito e di quelli cross-border,
dell’approvazione di strategie, politiche, metodologie e limiti relativi a detti rischi, nonché della reportistica periodica;
• il “Group Transactional Credit Committee”, a cui è assegnato il compito di valutazione di singole controparti / transazioni aventi impatto sul profilo di
rischio complessivo;
• il “Group Special Credit Committee”, responsabile della valutazione di operazioni concernenti pratiche classificate come restructuring o recupero dei
crediti, nonché del monitoraggio dell’andamento complessivo di tale portafoglio.
2.2 Fattori che generano il rischio di credito
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie
dell’obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere cancellati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all’attività
tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma in cui il fido si estrinseca (di tesoreria o di firma, garantito e non, ecc.).
Le principali cause d’inadempienza sono riconducibili al venir meno dell’autonoma capacità del prenditore di assicurare il servizio e il rimborso del
debito (per mancanza di liquidità, insolvenza, ecc.), come pure anche al manifestarsi di circostanze indipendenti dalle condizioni economico / finanziarie
del debitore, quali il “rischio Paese” ovvero, infine, all’effetto di rischi operativi. Anche altre attività bancarie, al di fuori di quelle tradizionali di prestito e
deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di credito “non tradizionale” può, per esempio, derivare da:
• sottoscrizione di contratti in “derivati”;
• compravendite di titoli, “futures”, valute o merci;
• detenzione di titoli di terzi.
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da Entità del Gruppo, potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi
politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti relativi ad un elevato numero di transazioni ovvero
ad una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull’attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati
operativi del Gruppo.
Il Gruppo controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e
regole, volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo ed
in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico.
Con particolare riferimento all’attuale situazione congiunturale, caratterizzata dal peggioramento di alcuni fondamentali economico-finanziari nell’ambito
di una già problematica fase del ciclo, il Gruppo, pur mantenendo le logiche ed i processi in essere, ha accentuato il presidio ed il controllo sul rischio
di credito attraverso il costante e rigoroso rispetto delle regole di concessione ed il rafforzamento delle procedure di monitoraggio. Sono state, inoltre,
rafforzate le pertinenti strutture ordinarie e ne sono state create di nuove, dedicate a specifiche aree aventi particolare vulnerabilità, al fine di coglierne
tempestivamente eventuali segnali di criticità.
2.2.1 Il rischio Paese
Viene definito “rischio Paese” il rischio di esposizione a perdite determinate da eventi, aventi luogo in un determinato Paese, che possono essere
sotto controllo da parte dell’Organo governativo ma non da parte di imprese o soggetti privati. Ciò può implicare il fatto che il rimborso della creditoria
nell’ambito di un determinato Paese possa essere definitivamente pregiudicato dall’adozione di interventi da parte del governo locale (come in
presenza di rischio di trasferimento, di rischio di espropriazione, di rischio legale, fiscale, di sicurezza e di consegna) o a causa del deterioramento
del contesto economico e/o politico del Paese stesso (improvvisa recessione, crisi valutaria e/o del sistema bancario, calamità, guerra, guerra civile,
fermento sociale). La gestione del “rischio Paese” si concretizza attraverso la determinazione di appositi “massimali operativi di rischio”, per operazioni
sia commerciali sia finanziarie, assumibili dalle differenti Entità del Gruppo nei confronti di tutte le controparti (Sovereign, enti pubblici, Banche,
Istituzioni Finanziarie, clienti corporate, small business, privati, project finance, ecc.) residenti o collegate al Paese, per operazioni “cross-border” (dal
punto di vista dell’Entità che concede il prestito) in valuta sia locale sia estera (dal punto di vista del prenditore).
I processi di gestione del “rischio Paese” presentano un elevato grado di accentramento in Capogruppo, sia per quanto riguarda gli aspetti
metodologici, sia per quanto riguarda il processo decisionale, al fine di garantire un approccio di valutazione e monitoraggio omogenei, in particolare
l’attribuzione del rating - PD (probabilità di default) e LGD (tasso di perdita in caso di default) - ed il presidio sul rischio di concentrazione.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 273
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Nel corso del 2010 verrà introdotta una nuova metodologia per la definizione della propensione al rischio, risk appetite, al fine di stabilire i limiti per
i plafond da assegnare ai singoli Paesi, in base ad un processo top-down / bottom-up che considererà il “rischio Paese”, la dimensione, i limiti del
capitale regolamentare, le richieste pervenute da clientela imprese locale, le opportunità commerciali, l’esposizione corrente, gli obiettivi reddituali e
strategici che comprendano il profilo target di rischio.
2.3 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
2.3.1 Attività di reporting e di monitoring
L’obiettivo fondamentale delle attività di reportistica e monitoraggio del portafoglio creditizio, effettuate dalla funzione CRO di Capogruppo, è quello di
analizzare le principali componenti del rischio di credito quali i valori di EAD (Esposizione al Default), EL (Expected Loss), migrazioni, costo del rischio,
ecc., al fine di adottare tempestivamente tutte le possibili contromisure a livello di portafoglio complessivo, parziale o di singole controparti.
La funzione CRO di Capogruppo è responsabile della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio consolidato e di singola
controparte, sia su base periodica sia sulla base di richieste ad hoc (da parte dell’Alta Direzione di UniCredit o da parte di controparti esterne quali
Autorità di Vigilanza o agenzie di rating), con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter
cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune iniziative correttive. L’andamento del portafoglio di
rischio di credito viene analizzato con riferimento ai principali driver - quali la crescita e gli indicatori dei parametri di rischio -, ai diversi segmenti di
clientela, alle realtà locali, ai settori industriali, nonché all’andamento del portafoglio in default ed alla relativa copertura.
Le attività di Reporting a livello di Gruppo vengono svolte in stretta collaborazione con i “Transactional Risk Manager” ed i “Credit & Cross-Border Risk
Portfolio Manager” che, nell’ambito dei propri perimetri di competenza, svolgono specifiche attività di reportistica.
Durante il primo semestre del 2009, le attività di reportistica si sono sviluppate considerevolmente grazia al graduale sviluppo del data quality e
dei processi relativi alla reportistica a livello consolidato (quali lo sviluppo dell’”ERM Report”, report sull’Enterprise Risk Management). A sostegno
dell’attività concernente la produzione della predetta reportistica, la funzione “Group Risk Reporting” di Capogruppo utilizza, a livello centralizzato, il
“Credit Tableau de Bord”, strumento trimestrale che contiene informazioni dettagliate e specifiche per ogni Strategic Business Area, sull’andamento dei
rischi del portafoglio di pertinenza.
Inoltre, il “Credit & Cross-Border Risk Portfolio Management” è responsabile dell’attività di monitoraggio e valutazione indipendente relativamente
a controparti e singole transazioni che presentano un elevato livello di rischio sotto il profilo creditizio. L’attività di monitoraggio si focalizza sulla
tempestiva individuazione e gestione delle esposizioni che presentano un intrinseco accrescimento del rischio, al fine di reagire prontamente ad un
possibile deterioramento della qualità del credito della controparte (della capacità di rimborso o del merito di credito). La tempestiva individuazione ed
una gestione adeguata delle esposizioni che presentano un peggioramento del profilo di rischio, consentono di intervenire nella fase antecedente al
potenziale default, quando cioè vi sono ancora margini per il conseguimento del rimborso della posizione debitoria.
2.3.2 Governance and policies
I rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo che esercitano attività creditizia, sono disciplinati da specifiche disposizioni di governance che
assicurano alla Capogruppo stessa il ruolo di direzione, supporto e controllo, in particolare nelle seguenti aree di attività: politiche creditizie, strategie
creditizie, sviluppo dei modelli, validazione dei sistemi di rating, rischio di concentrazione creditizia, rilascio di prodotti creditizi, monitoraggio e
reportistica del rischio creditizio di portafoglio.
In particolare, le Entità del Gruppo sono tenute a richiedere alla funzione CRO della Capogruppo apposito parere anteriormente alla concessione /
riesame di linee di credito nei confronti di singole controparti / gruppi economici, qualora le medesime linee eccedano predeterminate soglie d importo,
anche in riferimento all’obbligo di osservanza dei limiti di concentrazione dei rischi creditizi, da porre in relazione al patrimonio di Vigilanza.
In conformità al ruolo attribuito dalla governance aziendale alla Capogruppo, e specificamente alla funzione CRO, sono state a suo tempo emanate
le “General Group Credit Policies”, disposizioni generali relative allo svolgimento dell’attività creditizia a livello di Gruppo, che dettano le regole ed i
principi volti ad indirizzare, disciplinare ed omogeneizzare la valutazione e la gestione del rischio di credito, in linea con i principi e la best practice di
Gruppo.
Tali disposizioni generali sono integrate da normative specifiche che regolano determinate controparti (es. Banche e Paesi), fasi del processo (es.
classificazione e gestione delle posizioni rischiose nonché processo di recupero dei crediti, gestione degli accantonamenti generici con l’applicazione
della metodologia “IBNR” (Incurred But Not Reported Losses), determinazione dei termini di validità del rating di controparte / transazione), segmenti
di attività (ad esempio, la “Commercial Real Estate Financing” Policy, che fornisce standard e metodi comuni, nonché specifici parametri, da adottare
nei diversi contesti geografici in cui opera il Gruppo) specifici prodotti / transazioni (ad esempio, la “Structured Trade and Export Finance (STEF)” Policy,
volta ad assicurare un approccio comune a livello di Gruppo per tale tipologia di business, nonché indicazioni specifiche relativamente a “Commodity
trade finance”, “Receivables finance” ed “Export finance”).
2.3.3 Metodologie della gestione e misurazione
Generalmente il rischio di credito rappresenta il rischio di incorrere in una perdita di valore, riferita ad un’esposizione creditizia, derivante da
un’inattesa variazione del merito di credito della controparte.
Ai fini della misurazione, il rischio di credito è definito come il rischio di incorrere in perdite derivanti dalla possibilità che una controparte,
274 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
beneficiaria di un finanziamento (es. prestito rateale), ovvero l’emittente di un’obbligazione finanziaria (obbligazione, titolo, ecc.), non sia in grado
di adempiere i relativi impegni (rimborso a tempo debito degli interessi e/o del capitale o di ogni altro ammontare dovuto (rischio di default)). In
senso più ampio, il rischio di credito può essere definito anche come la perdita potenziale riveniente dal default del prenditore / emittente o da
un decremento del valore di mercato di un’obbligazione finanziaria a causa del deterioramento della sua qualità creditizia (rischio di migrazione).
Quest’ultimo comprende non solo il rischio di default ma anche il rischio di migrazioni del rating o il rischio di variazione del differenziale di tasso
legato al merito creditizio. Allo stato attuale, per la misurazione del rischio di credito, il Gruppo si focalizza solo sul rischio di default; l’approccio
riferito al mercato verrà applicato alla misurazione del rischio di credito solamente in futuro.
La misurazione del rischio di credito viene effettuata sia a livello di singola controparte, sia a livello dell’intero portafoglio. Gli strumenti ed i processi
a supporto dell’attività creditizia nei confronti di singoli prenditori, tanto nella fase di erogazione quanto in quella di monitoraggio, comprendono
il processo di assegnazione del rating, differenziato in base alle peculiari caratteristiche dei differenti segmenti di clientela, al fine di assicurare il
massimo livello di efficacia.
La valutazione del merito creditizio di una controparte, in sede di esame della proposta di affidamento, scaturisce dal processo di analisi dei dati
finanziari e di quelli qualitativi (posizionamento competitivo dell’azienda, struttura societaria ed organizzativa, ecc.), caratteristiche geo-settoriali,
comportamentali a livello di Entità e di sistema bancario (ad es. Centrale dei rischi), al fine di pervenire all’assegnazione di un rating, da intendersi
quale definizione della “probabilità di default” (PD) della controparte medesima, con un orizzonte temporale di un anno.
Il monitoraggio sistematico (su base mensile) è incentrato sulla cosiddetta “gestione andamentale” che, sulla base di tutte le informazioni disponibili, di
fonte interna ed esterna, esprime un punteggio (“scoring”) che rappresenta una valutazione sintetica di rischiosità di ciascun cliente monitorato. Tale
punteggio è ottenuto tramite una funzione statistica che sintetizza le informazioni a disposizione tramite un insieme di variabili rivelatesi significative
nell’individuare, nel lasso temporale dei dodici mesi, l’evento del “default”.
Il tutto è statisticamente sintetizzato in un rating interno, che tiene conto di elementi di valutazione quantitativi e qualitativi nonché, ove disponibili, delle
informazioni comportamentali desunte dagli “scoring” gestionali sopra descritti.
Laddove possibile, il rating interno, e quindi il grado di rischiosità assegnata alla controparte / transazione, entra nel calcolo dei livelli deliberativi;
vale a dire che, a parità di importi da erogare, le deleghe di poteri conferite per l’esercizio dell’attività creditizia ai competenti Organi si riducono
progressivamente in funzione dell’accentuarsi della rischiosità del cliente.
Il modello organizzativo adottato prevede l’esistenza di una funzione dedicata, indipendente dalle funzioni commerciali e di erogazione, cui è assegnata
la responsabilità di gestire l’attuazione di un processo cosiddetto di override, cioè dell’eventuale correzione del giudizio automatico espresso dal
modello.
Il merito di credito di ciascuna controparte viene rivisto almeno su base annuale, tenendo in considerazione le nuove informazioni. Ogni controparte è
valutata nell’ambito anche dell’eventuale gruppo di appartenenza, considerando di regola il teorico rischio massimo dell’intero gruppo economico.
Oltre alle metodologie riassunte nei sistemi di rating, la funzione Risk Management utilizza modelli di portafoglio in grado di misurare il rischio di
credito a livello aggregato e, nel contempo, di identificare il contributo di singole porzioni di portafoglio o singole controparti alla posizione di rischio
complessiva.
I parametri di misurazione del rischio di credito a livello di portafoglio sono fondamentalmente tre, calcolati e valutati su un orizzonte temporale di
dodici mesi e su basi non attualizzate:
• Expected Loss (EL)
• Credit Value at Risk (Credit VaR) ed
• Expected Shortfall (ES).
Al fine di individuare il Credit VaR a livello di portafoglio, viene specificata la distribuzione delle perdite a livello dello stesso; questa è costituita dalle
probabilità di ottenere differenti valori della perdita riferita al portafoglio su un determinato orizzonte temporale (“discrete loss case”). La specifica di
tale distribuzione viene determinata combinando le probabilità di default (PD), le perdite al momento del default (LGD) e le esposizioni al default (EAD)
dei singoli obbligati, considerando le correlazioni tra i default.
La perdita attesa (EL) costituisce il valore della perdita attesa media a livello di portafoglio aggregato, dovuto al potenziale manifestarsi
dell’inadempienza degli obbligati. La perdita attesa a livello di portafoglio è data dalla somma delle perdite attese dei singoli obbligati, che possono
essere determinate attraverso il prodotto di PD x LGD x EAD, ed è indipendente dalle correlazioni tra i default a livello di portafoglio. La perdita attesa è
di norma computata come componente di costo nella determinazione del margine.
Il Value at Risk rappresenta l’ammontare massimo raggiunto il quale, data un certa probabilità, la perdita attesa potrebbe essere superata (=VaR con
un livello di confidenza α che UniCredit ha fissato al 99.97%). Tale valore, chiamato anche Capitale Economico, è un input per la determinazione del
capitale a copertura delle perdite potenziali.
Il VaR è ampiamente utilizzato quale misura del rischio di portafoglio, seppur abbia alcune limitazioni intrinseche. In particolare, lo stesso non
fornisce alcuna informazione concernente le perdite potenziali nel caso in cui i limiti di VaR siano superati. Tale indicazione è invece fornita dall’
“Expected Shortfall” (ES) che rappresenta il valore atteso delle perdite che eccedono la soglia di VaR. Il Credit VaR di portafoglio e l’ES dipendono
significativamente dalla correlazione tra i default e possono essere ridotti attraverso un’adeguata diversificazione del portafoglio.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 275
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
I modelli di portafoglio creditizio forniscono misure di capitale economico riallocato sulle singole controparti componenti i portafogli esaminati e sono
alla base delle misure di performance rettificate per il rischio.
Le misure di capitale economico (Credit VaR) sono, inoltre, un input fondamentale per la predisposizione ed applicazione delle strategie creditizie, per
l’analisi dei limiti creditizi e di concentrazione dei rischi. Il motore di calcolo del capitale economico viene altresì utilizzato per analisi di stress testing
sul portafoglio creditizio, partendo da variabili macroeconomiche che influenzano i diversi segmenti di clientela per Paese, dimensione, ecc.
Tutti i sopra citati parametri di rischio sono soggetti ad un regolare processo di monitoraggio e validazione, con riferimento a ciascun sistema di rating, in
tutte le sue componenti: modelli, processi, sistemi IT e data quality. Annualmente, viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo una
relazione che sintetizza gli esiti delle attività di validazione svolte dalla Funzione CRO, con particolare focus sul raffronto tra i differenti sistemi di rating
relativi al medesimo segmento. La finalità è quella di attestare la conformità dei sistemi, unitamente a porre in evidenza aree di possibile miglioramento,
così come eventuali disallineamenti nelle metodologie che possano comportare rischi di non perfetta comparabilità nelle misure prodotte.
Anche il modello interno di Credit VaR è oggetto di valutazione nell’ambito della validazione del Secondo Pilastro.
2.3.4 Strategie creditizie
In linea con le disposizioni Basilea 2 - Secondo Pilastro -, le strategie creditizie sull’intero portafoglio crediti di Gruppo rappresentano uno degli
strumenti di gestione avanzata del rischio di credito. In conformità sia con il processo di budget sia con il framework del Risk Appetite (Secondo
Pilastro), le stesse hanno l’obiettivo di fornire una declinazione concreta degli obiettivi di propensione al rischio per Strategic Business Area e per
Entità, considerando la vulnerabilità attesa del portafoglio creditizio di Gruppo in presenza di avverse congiunture economiche, così come il rischio di
concentrazione settoriale.
L’obiettivo delle strategie creditizie è triplice:
• definire la composizione di portafoglio che minimizza l’impatto complessivo del rischio di credito, partendo dal framework del Risk Appetite, in linea
con i criteri di Gruppo in tema di allocazione del capitale e di creazione di valore;
• assicurare supporto alle competenti funzioni / Aree di business della Capogruppo ed alle Entità del Gruppo, qualora queste ultime adottino iniziative
finalizzate al raggiungimento di una composizione ottimale del portafoglio, attraverso pianificazioni strategiche ed iniziative di business;
• fornire un insieme delle linee guida e supporto necessari allo svolgimento del processo di budget commerciale e creditizio, coerente con la visione
strategica di Gruppo.
La predisposizione delle strategie creditizie avviene sintetizzando le analisi di rischio effettuate top-down, con la visione di portafoglio delle funzioni di
business, attraverso uno stretto coordinamento tra strutture centralizzate e divisionali della funzione Risk Management e con gli specialisti nell’analisi
settoriale e di prodotto a livello di Capogruppo.
La definizione delle strategie creditizie avviene utilizzando tutte le misurazioni disponibili riferite al rischio di credito. In particolare, le evidenze del
modello “Credit VaR” garantiscono una corretta e prudenziale gestione del rischio di portafoglio, attraverso l’applicazione di metodologie e strumenti
avanzati. Parallelamente, talune informazioni qualitative, che tengono in considerazione differenti caratteristiche a livello territoriale e divisionale,
vengono inglobate e trasformate in variabili di input nei modelli di ottimizzazione del portafoglio creditizio.
Più in generale, nell’ambito delle strategie creditizie, le analisi di vulnerabilità e quelle a supporto della Capital Adequacy sono svolte tramite degli
stress test riferiti al rischio di credito (Primo e Secondo Pilastro). Per quanto attiene specificamente la gestione dei rischi di portafoglio, particolare
rilevanza è posta al rischio di concentrazione creditizio, considerata l’importanza dello stesso sul totale delle attività creditizie.
Tale rischio di concentrazione, coerentemente con la definizione fornita dalla normativa “Basilea 2”, si configura come una singola esposizione o un
gruppo di esposizioni tra di loro correlate, potenzialmente in grado di produrre perdite tali da minacciare la solidità del Gruppo o la sua capacità di
proseguire nello svolgimento della normale operatività.
Al fine di individuare, gestire, misurare e monitorare il rischio di concentrazione, le funzioni preposte in Capogruppo presidiano la definizione ed il
monitoraggio di specifici limiti creditizi, volti al controllo di due differenti tipologie di rischio di concentrazione:
• esposizioni creditizie di importo rilevante in capo ad una singola controparte o ad un insieme di controparti economicamente correlate (c.d. bulk risk);
• esposizioni creditizie verso controparti appartenenti al medesimo settore di attività economica (sectorial risk).
Le simulazioni di stress test costituiscono parte integrante della definizione delle strategie creditizie. Con l’utilizzo degli stress test è possibile effettuare
una nuova stima di alcuni parametri di rischio tra cui probabilità di default (PD), Perdita Attesa (EL), capitale economico e RWA, nell’ipotesi di scenari
macroeconomici e finanziari estremamente avversi ma plausibili. I parametri sottoposti a stress test sono utilizzati non solo per fini regolamentari
(relativamente al Primo e Secondo Pilastro), ma anche quali indicatori gestionali di vulnerabilità del portafoglio di ogni singola Entità, linea di business,
area / settore, gruppo economico o altro raggruppamento rilevante, nella condizione di una fase negativa del ciclo economico.
In conformità alle disposizioni regolamentari, gli stress test sono effettuati con cadenza regolare su scenari di stress aggiornati e comunicati sia all’Alta
Direzione sia all’Organo di Vigilanza. In aggiunta alle attività ordinarie, simulazioni ad hoc sono effettuate a fronte di specifiche richieste da parte
dell’Organo di Vigilanza.
2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
In conformità alla “International Convergence of Capital Measurement and Capital Standards” (c.d normativa di “Basilea 2”), il Gruppo è fortemente
impegnato a soddisfare tutti i requisiti necessari alla corretta applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) in relazione ai differenti
approcci adottati - Standardizzato o IRB Avanzato (A-IRB).
276 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
A tale scopo, sono stati portati a compimento specifici progetti e sono state intraprese specifiche azioni volte sia all’implementazione della normativa
interna di Gruppo, sia allo sviluppo dei processi e dei Sistemi Informativi. Tenuto conto della dislocazione territoriale del Gruppo in diversi Paesi (europei
e non), le implementazioni sono state eseguite nel rispetto degli ordinamenti locali e dei requisiti di Vigilanza dei Paesi di appartenenza delle singole
Entità.
In particolare, i requisiti stabiliti dall’ “International Convergence of Capital Measurement and Capital Standards”, dalla “Direttiva 2006/48/EC del
Parlamento Europeo e del Consiglio”, dalla Circolare di Banca d’Italia n. 263/2006 e dai suoi successivi aggiornamenti, sono stati trasposti in linee
guida interne con l’obiettivo di:
• assicurare che le pratiche di CRM siano coerenti nell’ambito del Gruppo;
• favorire la gestione ottimale delle garanzie nell’ambito del Gruppo;
• massimizzare l’effetto di mitigazione delle garanzie reali e personali sulle perdite su crediti;
• raggiungere un impatto positivo sui requisiti patrimoniali di Gruppo, assicurando che le prassi di CRM locali rispettino i requisiti minimi richiesti da
“Basilea 2”.
In particolare, sono state disciplinate le regole generali per l’ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie reali e personali.
Sono state altresì dettagliate norme specifiche per determinate categorie di garanzie reali.
Le garanzie reali e personali possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fido e non devono essere intese come elementi sostitutivi
dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale. Per tale ragione, oltre alla più ampia analisi del merito creditizio e dell’autonoma capacità
di rimborso del debitore principale, esse sono oggetto di specifica valutazione ed analisi per il ruolo di fonte sussidiaria di rimborso dell’esposizione
debitoria.
Nella valutazione delle tecniche di CRM, il Gruppo attribuisce particolare rilevanza sia al requisito della “certezza giuridica” di tutte le garanzie reali e
personali, sia alla loro congruità. Le Entità devono porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di:
• assicurare il rispetto dei requisiti contrattuali e legali, in modo tale che i contratti di garanzia siano giuridicamente opponibili secondo quanto previsto
dal corpus giuridico ad essi applicabile;
• condurre adeguati controlli di natura legale che avallino l’effettiva opponibilità delle garanzie in tutte le giurisdizioni rilevanti e nei confronti di tutte le
parti coinvolte.
Durante il primo semestre del 2009, per quanto concerne l’Italia, le principali Entità hanno esteso alle garanzie consortili i rigorosi processi di
certificazione legale e di verifica della sussistenza dei requisiti regolamentari, già applicati ad altre tipologie di garanzie personali ed alle garanzie reali,
tra cui quelle finanziarie.
Le Entità hanno sviluppato un sistema di gestione volto ad assicurare un chiaro ed efficace processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le
tipologie di garanzie finalizzate a mitigare il rischio di credito. Esse sono tenute a stabilire controlli al fine di assicurare che le garanzie reali e personali
acquisite mantengano la loro efficacia per l’intera durata dell’esposizione garantita. Dette garanzie risultano idonee nel caso in cui siano congrue
rispetto alle esposizioni correlate e, per le garanzie personali, qualora non risultino rischi rilevanti in capo al fornitore di protezione.
Il Gruppo ha sviluppato un sistema di gestione delle garanzie reali volto ad assicurare che il processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le
tipologie di garanzie risulti chiaro ed efficace.
I requisiti di ammissibilità, sia generali sia specifici, dovranno essere soddisfatti nel momento in cui la garanzia viene acquisita e ne dovrà essere
assicurato il mantenimento fino alla scadenza. Coerentemente, le garanzie reali devono essere valutate con accuratezza e regolarmente e devono
essere applicati opportuni scarti prudenziali in fase di acquisizione delle medesime, al fine di evitare che in caso di escussione si verifichino perdite
inattese. La valutazione è basata sul valore corrente di mercato o sul prezzo al quale il bene sottostante può essere ragionevolmente venduto (c.d.
“valore equo”); il valore di mercato degli strumenti finanziari assunti in pegno viene opportunamente rettificato, con applicazione di adeguati scarti, in
funzione sia della volatilità del mercato stesso sia di quello delle valute, in conformità a quanto disposto dai requisiti regolamentari di “Basilea 2”.
In caso di disallineamento di valuta tra la garanzia e l’esposizione correlata, viene applicato un ulteriore scarto prudenziale. Possibili disallineamenti
tra la scadenza dell’esposizione e quella della garanzia a supporto vengono altresì considerati nella determinazione del valore della garanzia, rettificata
mediante l’applicazione del relativo scarto.
I modelli attualmente in uso nel Gruppo sono prevalentemente basati su scarti prudenziali predeterminati. Un sistema di scarti stimati internamente
tramite la metodologia Value at Risk (VaR), già in uso in alcune Entità, è in corso di adozione in tutto il Gruppo per la valutazione del rischio relativo alle
garanzie reali finanziarie. L’approccio metodologico prevede che il valore a copertura debba essere determinato per ciascun strumento finanziario sulla
base del relativo “market value” (il cosiddetto “mark-to-market”), rettificato di uno scarto che deve considerare la rischiosità intrinseca da rapportare a
fattori diversi (quali il prezzo, il periodo di possesso ed il rischio di liquidità).
Le principali Entità sono inoltre state dotate di uno strumento informatico per l’adeguamento automatico al valore di mercato degli strumenti finanziari
acquisiti in pegno, garantendo in questo modo un monitoraggio costante della garanzia.
Per quanto riguarda la valutazione delle garanzie immobiliari, specifici processi e procedure, assicurano che la valutazione dell’immobile da parte di un
perito indipendente venga effettuata ad un valore non superiore a quello di mercato. Per le Entità operanti in Austria, Germania e Italia, sono in essere
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 277
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
sistemi di monitoraggio e rivalutazione degli immobili, gestiti tramite sistemi automatici basati su metodi statistici che utilizzano database interni o
forniti da infoprovider esterni.
Le diverse forme di garanzie reali possono essere considerate ammissibili qualora soddisfino i requisiti generali stabiliti dalle disposizioni dell’Organo
di Vigilanza ed i requisiti specifici, differenziati a seconda dell’approccio adottato per il calcolo del capitale regolamentare per singola controparte /
esposizione (Standardizzato o A-IRB), in conformità al contesto giuridico locale. La fattispecie dei fornitori di protezione personale ammissibili, dipende
dallo specifico approccio adottato da ciascuna Entità. In particolare le Entità che adottano l’approccio A-IRB possono riconoscere dette garanzie a
patto che vengano soddisfatti i relativi requisiti minimi e, in particolare, purché le stesse siano in grado di valutare il profilo di rischio del fornitore di
protezione nel momento in cui la garanzia viene acquisita e durante tutta la sua vita residua.
2.5 Attività finanziarie deteriorate
Nell’ambito del Gruppo, le attività da intraprendere per il portafoglio “non performing”, si fonda sui seguenti passaggi fondamentali:
• tempestività di azione. Basata su un solido ed efficace processo di monitoraggio e di reportistica, la tempestiva segnalazione di un possibile
deterioramento della qualità del credito permette al Gruppo di porre in atto le necessarie misure restrittive in anticipo rispetto al conclamarsi del
“default”;
• corretta valutazione delle posizioni deteriorate, al fine di definire le modalità di intervento e di classificazione nell’ambito delle classi di “default”;
• inizio di azioni mirate di recupero in funzione della tipologia ed importo dell’esposizione, nonché della specificità del cliente;
• adeguati accantonamenti iscritti in conto economico, coerenti con la rischiosità della controparte e con la tipologia dell’esposizione. Tale attività è in
linea con i principi IAS 39 e con le regole “Basilea 2”;
• accurata e sistematica attività di reportistica, al fine di monitorare nel tempo il rischio di portafoglio a livello aggregato.
La classificazione, da parte di ciascuna Entità, nelle diverse classi di “default”, deve aver luogo nel rispetto delle disposizioni legali e di quelle
regolamentari emanate dalle locali Autorità di Vigilanza.
In relazione a ciò, ed alla circostanza che la Capogruppo, in tale ruolo, è tenuta al rispetto delle istruzioni emanate dall’Autorità di Vigilanza italiana,
con riferimento alle Entità estere del Gruppo, sono adottati opportuni accorgimenti finalizzati a raccordare ed allineare tra loro risultanze riconducibili a
classi di “default”, altrimenti non del tutto omogenee tra loro.
Dal 2008, la società Aspra Finance, partecipata al 100% da UniCredit, ha iniziato la progressiva acquisizione della titolarità del portafoglio “non
performing” del Gruppo, a partire da quello detenuto dalle Entità ex Capitalia, per poi ricomprendere gradualmente l’intero portafoglio.
Inoltre ed al fine di rafforzare la capacità di governo e controllo indipendente dei processi di gestione del rischio di credito, è stata costituita in
Capogruppo una funzione dedicata alla gestione dell’attività di “Restructuring” e recupero dei crediti, a diretto riporto del Group CRO.
In linea generale, l’obiettivo principale della gestione del portafoglio “non performing” è quello di recuperare interamente, o per l’importo massimo
possibile, l’esposizione, ovvero individuare la miglior strategia che consenta di massimizzare il valore netto attualizzato (Npv) dell’esposizione ovvero,
infine, minimizzare il tasso di perdita in caso di default (LGD).
Tale attività è gestita sia internamente da personale particolarmente qualificato, sia esternamente attraverso il conferimento di apposito mandato a
società specializzate - nel Gruppo è attiva UniCredit Credit Management Bank, società specializzata nel recupero dei crediti che opera come servicer
per gran parte delle Entità Italiane del Gruppo - ovvero tramite la cessione del portafoglio “non performing” ad operatori esterni specializzati.
La metodologia si fonda sulla stima del Npv degli importi recuperati risultante dall’applicazione di strategie di recupero alternative, ipotizzando per
ogni strategia i recuperi, i relativi costi e le probabilità di insuccesso della strategia stessa. Tali risultati vengono confrontati con il valore medio di LGD
dell’Entità, per posizioni che abbiano le medesime caratteristiche. Qualora non siano disponibili serie di dati, il confronto si basa su stime.
Ai fini della determinazione degli accantonamenti, con cadenza generalmente trimestrale, le strutture specializzate valutano con approccio analitico le
previsioni di perdita del portafoglio “non performing” secondo i principi contabili di Gruppo, che sono coerenti con le regole IAS 39 e “Basilea 2”. Ove
l’approccio analitico non sia possibile, nel caso ad esempio di posizioni numerose e di piccolo importo, le Entità possono effettuare accantonamenti
forfetari, raggruppando tali posizioni in aggregati con grado di rischio e caratteristiche di esposizione similari. La percentuale degli accantonamenti
forfetari sono basate su serie storiche di dati.
Relativamente ai poteri in materia di classificazione delle posizioni a “default” e di formulazione delle previsioni di perdita, le Entità prevedono più livelli
deliberativi, opportunamente calibrati in funzione dell’importo dell’esposizione e dell’accantonamento. In relazione agli impatti che tali decisioni hanno in
termini reddituali e fiscali, i processi deliberativi contemplano il coinvolgimento sia della funzione CRO di Capogruppo, che dell’Alta Direzione delle Entità.
La capacità commerciale e la solidità del Gruppo in termini finanziari, di profittabilità e di capitale dipendono inter alia dal merito creditizio dei propri
prenditori. Il Gruppo si è dotato di procedure, norme e principi al fine di indirizzare, amministrare e standardizzare la valutazione e la gestione del
rischio di credito in linea con la best practice di mercato. Le crescenti difficoltà ad accedere ai mercati del credito e dei capitali, nonchè le difficili
condizioni economiche attualmente in essere, potrebbero continuare a pregiudicare, nel corso del 2010, la capacità delle imprese prenditrici di fare
fronte alle proprie obbligazioni di pagamento, condizionando in parte la capacità del Gruppo di migliorare la qualità del proprio portafoglio creditizio.
È quindi ragionevole aspettarsi una parziale riduzione del portafoglio “non performing” e, di conseguenza, un livello di accantonamenti prudenziale.
278 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
A. Qualità del credito
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
Dall’informativa fornita nella parte A1 sono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.. I dati di confronto del 2008 sono pertanto riesposti secondo
il nuovo criterio.
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
GRUPPO BANCARIO
PORTAFOGLI / QUALITÀ
1. Attività finanziarie
detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie
detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie
valutate al fair value
7. Attività finanziarie
in corso di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale 31.12.2009
Totale 31.12.2008
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
5.932
71.985
20.661
40.071
-
405
171.610
12.503.151
31.052
11.547.192
241.155
3.305.945
37.502
-
-
58.722
12.816.988
10.656.533
45.432
11.695.661
6.283.470
3.568.166
1.278.125
(migliaia di €)
ALTRE IMPRESE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
ALTRE
ATTIVITÀ
DETERIORATE
ALTRE
49.867 124.504.734
-
8.839
124.662.018
29.000.379
-
826.249
29.867.258
- 10.519.776
- 77.652.726
3.503.987 529.665.577
188.884
142.696
172.894
4.271.279
10.662.472
78.269.437
564.986.015
14.021.289
-
380.109
14.438.900
1.886
427.425
- 11.662.110
3.555.894 797.454.016
1.959.833 926.276.399
188.884
220
5.802.066
6.520.038
533.465
11.662.110
835.081.675
952.974.618
154
-
TOTALE
Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di bilancio.
I dati di cui al punto 5 sono raccordabili con la tavola “Crediti verso clientela - Qualità del credito” della Relazione sulla gestione.
I dati di cui al punto 7 sono raccordabili con il totale delle attività finanziarie della tavola 15.1 “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” della Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Consolidato - Attivo.
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
ATTIVITÀ DETERIORATE
PORTAFOGLI / QUALITÀ
A. Gruppo bancario
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale A
B. Altre imprese incluse nel consolidamento
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale B
Totale 31.12.2009
Totale 31.12.2008
ALTRE IMPRESE
(migliaia di €)
TOTALE
(ESPOSIZIONE
NETTA)
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE
SPECIFICHE
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI
PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
149.660
105.098
47.813
740.758
57.400.976
37.502
157.511
58.639.318
1.215
64.468
47.813
296.941
26.540.701
51.471
27.002.609
148.445
40.630
443.817
30.860.275
37.502
106.040
31.636.709
X
29.003.507
10.519.806
77.687.077
532.761.078
X
430.122
X
650.401.590
X
3.128
30
34.351
3.095.501
X
2.697
X
3.135.707
124.504.734
29.000.379
10.519.776
77.652.726
529.665.577
14.021.289
427.425
11.662.110
797.454.016
124.653.179
29.041.009
10.519.776
78.096.543
560.525.852
14.058.791
533.465
11.662.110
829.090.725
4.824
232.915
237.739
58.877.057
42.652.828
4.824
44.031
48.855
27.051.464
22.474.647
188.884
188.884
31.825.593
20.178.181
X
826.249
142.696
172.894
4.271.279
X
X
5.413.118
655.814.708
708.170.525
X
X
X
3.135.707
2.871.116
8.839
826.249
142.696
172.894
4.271.279
380.109
5.802.066
803.256.082
932.796.437
8.839
826.249
142.696
172.894
4.460.163
380.109
5.990.950
835.081.675
952.974.618
Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di bilancio.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 279
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
(migliaia di €)
A.1.3 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
CONSISTENZE AL 31.12.2009
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività
Totale A
B. ESPOSIZIONE FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Altre
Totale B
Totale (A+B)
ESPOSIZIONE LORDA
RETTIFICHE DI VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE DI VALORE
DI PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE NETTA
427.961
43.321
274.954
106.666.199
107.412.435
252.265
12.269
33.799
X
298.333
X
X
X
X
36.379
36.379
175.696
31.052
241.155
106.629.820
107.077.723
12.794
104.783.155
104.795.949
212.208.384
190
X
190
298.523
X
7.497
7.497
43.876
12.604
104.775.658
104.788.262
211.865.985
La tavola include anche le esposizioni per cassa verso banche classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse dai crediti.
A.1.4 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
(migliaia di €)
MOVIMENTI DEL 2009
CAUSALI/CATEGORIE
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni in bonis
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
C.4 realizzi per cessioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
354.381
349.328
193.128
137.110
19.090
275.748
127.307
59.809
7.492
1.841
79.299
427.961
-
49.818
6.941
3.887
1.841
1.213
13.438
15
1.430
563
9.410
2.020
43.321
279
127.700
274.954
274.954
127.700
127.700
274.954
-
30
30
30
30
-
A.1.5 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
(migliaia di €)
MOVIMENTI DEL 2009
CAUSALI/CATEGORIE
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 rettifiche di valore
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
280 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
284.165
207.503
48.922
155.415
3.166
239.403
142
42.476
127.307
921
68.557
252.265
-
40.448
12.681
10.023
920
1.738
40.860
753
15
38.349
1.743
12.269
-
117.065
33.799
33.799
117.065
117.065
33.799
-
-
A.1.6 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL 31.12.2009
TIPOLOGIE ESPOSIZIONI / VALORI
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività
Totale A
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Altre
Totale B
Totale (A+B)
ESPOSIZIONE LORDA
RETTIFICHE DI VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE DI VALORE
DI PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE NETTA
32.932.802
16.483.360
4.436.659
3.936.476
625.165.520
682.954.817
20.251.920
4.890.736
1.130.309
430.096
X
26.703.061
X
X
X
X
3.099.328
3.099.328
12.680.882
11.592.624
3.306.350
3.506.380
622.066.192
653.152.428
2.082.886
193.056.486
195.139.372
878.094.189
393.706
X
393.706
27.096.767
X
605.563
605.563
3.704.891
1.689.180
192.450.923
194.140.103
847.292.531
I dati del Gruppo Bancario sono indicati al lordo dei rapporti intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di Bilancio.
La tavola include anche le esposizioni per cassa verso clientela classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse dai crediti.
A.1.7 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
(migliaia di €)
MOVIMENTI DEL 2009
CAUSALI/CATEGORIE
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da crediti in bonis
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso crediti in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
C.4 realizzi per cessioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
29.049.105
192.426
11.852.710
5.943.693
5.027.469
881.548
7.969.013
768.367
2.469.580
1.946.381
278.829
603.645
1.902.211
32.932.802
376.108
8.993.457
127.363
17.623.381
10.957.766
4.510.292
2.155.323
10.133.478
1.635.081
239.049
2.352.580
72.932
5.487.337
346.499
16.483.360
905.865
1.856.437
5.558
4.836.245
2.591.938
648.555
1.595.752
2.256.023
416.179
85.573
899.550
39.131
796.152
19.438
4.436.659
14.696
2.234.448
145.805
8.919.733
8.328.026
245.890
345.817
7.217.705
3.016.382
2.408
371.844
17.676
3.545.072
264.323
3.936.476
286.169
L’esposizione lorda iniziale differisce dall’esposizione lorda finale del bilancio consolidato 2008 per l’esclusione dei titoli di capitale e delle quote di O.I.C.R. secondo il nuovo criterio dettato dal 1° aggiornamento
della circolare 262 di Banca d’Italia.
A.1.8 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
(migliaia di €)
MOVIMENTI DEL 2009
CAUSALI/CATEGORIE
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 rettifiche di valore
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
18.380.721
63.266
7.496.398
6.272.303
1.087.865
136.230
5.625.199
726.076
791.055
2.469.580
266.703
1.371.785
20.251.920
102.358
2.778.937
33.351
4.149.962
3.211.261
596.183
342.518
2.038.163
348.287
151.029
239.049
1.089.477
210.321
4.890.736
185.197
593.218
809
1.092.502
413.759
135.555
543.188
555.411
69.388
107.093
85.573
211.010
82.347
1.130.309
1.904
284.577
21.826
555.369
332.602
22.034
200.733
409.850
47.068
13.356
2.408
274.447
72.571
430.096
33.446
Le rettifiche complessive iniziali differiscono da quelle finali del bilancio consolidato 2008 per l’esclusione dei titoli di capitale e delle quote di O.I.C.R. secondo il nuovo criterio dettato dal 1° aggiornamento della
circolare 262 di Banca d’Italia.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 281
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL 31.12.2009
CLASSI DI RATING ESTERNI
ESPOSIZIONI
A. Esposizioni per cassa
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati creditizi
C. Garanzie rilasciate
D. Impegni a erogare
fondi
Totale
CLASSE 1
CLASSE 2
CLASSE 3
CLASSE 4
CLASSE 5
CLASSE 6
SENZA
RATING
TOTALE
56.290.888
28.717.111
24.799.615
3.917.496
2.713.795
66.474.048
32.900.616
28.896.655
4.003.961
5.790.219
31.493.111
11.210.391
11.104.805
105.586
6.028.472
23.118.452
2.019.548
1.873.225
146.323
3.456.552
8.071.847
195.752
195.752
1.044.145
33.399.512
265.346
265.346
1.213.244
541.382.293
49.007.151
47.716.830
1.290.321
42.711.843
760.230.151
124.315.915
114.852.228
9.463.687
62.958.270
2.492.355
90.214.149
6.254.558
111.419.441
5.091.249
53.823.223
1.908.067
30.502.619
526.260
9.838.004
493.098
35.371.200
94.888.593
111.654.180
727.989.880 1.059.158.516
Le esposizioni deteriorate sono incluse nella classe “6“.
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di
differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.
La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla circolare 262/2005 di Banca d’Italia - 1° aggiornamento del 18 novembre 2009 per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.
Le società di rating utilizzate per la redazione della tabella sono: Moody’s, S&Ps e Fitch.
Nel caso in cui, per una stessa controparte, siano disponibili i rating di più Agenzie, viene rilevata la valutazione più prudenziale.
L’area “Investment grade” (da Classe 1 a Classe 3) comprende oltre il 77% dalle controparti dotate di rating esterno, di cui il 61% si concentra nelle prime due fasce (Classe 1 e Classe 2), riferendosi a clientela con
merito di credito elevato.
Le esposizioni prive di rating ammontano al 69% del portafoglio totale, riflettendo il fatto che una considerevole parte del portafoglio è costituita da clientela privata e da piccole e medie imprese, per le quali non è
disponibile un rating esterno.
Di seguito viene riportato il dettaglio delle esposizioni cartolarizzate ma non cancellate a fini di bilancio (ma cancellate a fini prudenziali):
(milioni di €)
NOME CARTOLARIZZAZIONE
ORIGINATOR
Cordusio RMBS 1
Geldilux TS 2005
Geldilux TS 2007
Success 2005
Totale
UniCredit Family Financing Bank SpA
UniCredit Bank AG
UniCredit Bank AG
UniCredit Leasing GmbH
282 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
TIPOLOGIA ATTIVITÀ
CONSISTENZE AL 31.12.2009
RMBS
SME
SME
Leasing
1.289
1.999
2.099
192
5.579
(migliaia di €)
A.2.2 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
CONSISTENZE AL 31.12.2009
CLASSI DI RATING INTERNI
ESPOSIZIONI
1
A. Esposizioni
per cassa
99.062.182
B. Derivati
30.533.980
B.1 Derivati
finanziari
26.815.270
B.2 Derivati
creditizi
3.718.710
C. Garanzie
rilasciate
5.556.552
D. Impegni a
erogare fondi 7.561.423
Totale
142.714.137
CLASSI INTERNE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
SENZA
RATING
TOTALE
46.896.641 57.703.123 102.998.801 64.532.341 53.050.979 27.640.836 48.744.884 45.243.245 19.900.774 31.534.139 162.922.206
30.857.947 19.408.575 10.024.009 3.797.912 1.642.460 1.434.745 1.603.979 4.972.009
293.869
196.189 19.550.241
760.230.151
124.315.915
26.717.980 18.273.349 10.019.350
2
3
4
5
6
7
8
9
ATTIVITÀ
DETERIORATE
10
3.735.815
1.642.460
1.427.490
1.602.289
4.880.089
293.869
196.189
19.248.078
114.852.228
4.139.967
1.135.226
4.659
62.097
-
7.255
1.690
91.920
-
-
302.163
9.463.687
5.987.610
7.648.896 11.271.336
6.011.120
4.325.377
5.419.486
4.968.412
3.313.563
824.970
1.066.868
6.564.080
62.958.270
8.136.405 7.937.181 15.158.141 7.101.288 2.825.635 4.157.886 3.547.210 6.441.667 1.923.630
438.727 46.424.987 111.654.180
91.878.603 92.697.775 139.452.287 81.442.661 61.844.451 38.652.953 58.864.485 59.970.484 22.943.243 33.235.923 235.461.514 1.059.158.516
RANGE DI PD
0 <=
0,0004
<
0,0010
<
0,0022
<
0,0049
<
0,0089
<
0,0133
<
0,0198
<
0,0360
<
0,1192
<
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
<=
<=
<=
<=
<=
<=
<=
<=
<=
0,0004
0,0010
0,0022
0,0049
0,0089
0,0133
0,0198
0,0360
0,1192
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating interno.
Per l’assegnazione del rating a ciascuna controparte si ricorre a modelli sviluppati internamente dalle Banche del Gruppo ed utilizzati nei processi di gestione del rischio di credito. I modelli interni, oggetto di
validazione da parte delle Autorità di vigilanza, possono essere di due tipi: group-wide (ad es. per Banche, Multinazionali, Paesi) e locali per segmento (ad es. Retail, Corporate).
Le diverse scale di rating dei modelli sono ricondotte ad un’unica masterscale di Gruppo costituita da 10 classi (sopra riportate) in base alla probabilità di inadempienza sottostante (probability of default - PD).
L’area “Investment grade” (classi 1-4) comprende il 59% delle esposizioni aventi rating interno, mentre le esposizioni riferite a controparti sprovviste di rating ammontano al 22%. Si segnala che la mancata
assegnazione di un rating interno a talune controparti è dovuta alla loro appartenenza a segmenti non ancora coperti dai modelli, ovvero i cui modelli sono ancora in fase di costruzione o validazione.
I rating interni vengono impiegati ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali delle società autorizzate dalla Banca Centrale all’utilizzo dell’approccio basato sui rating interni. Le società del Gruppo attualmente
autorizzate sono: UniCredit S.p.A., UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Family Financing Bank S.p.A., Aspra Finance S.p.A.,
UniCredit Bank Austria AG, UniCredit Bank AG, UniCredit MedioCredito Centrale S.p.A. (per la parte riferita a Global Project Finance).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 283
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia
(migliaia di €)
A.3.1 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso banche garantite
CONSISTENZE AL 31.12.2009
GARANZIE PERSONALI (2)
DERIVATI SU CREDITI
GARANZIE REALI (1)
VALORE
ESPOSIZIONI
NETTE IMMOBILI
1. Esposizioni creditizie
per cassa garantite:
1.1 totalmente garantite 5.875.654
- di cui deteriorate
9.755
1.2 parzialmente
garantite
44.480.124
- di cui deteriorate
303.742
2. Esposizioni creditizie
“fuori bilancio”
garantite:
2.1 totalmente garantite
411.147
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente
garantite
26.756.554
- di cui deteriorate
781
TITOLI
ALTRI DERIVATI
ALTRE
GARANZIE
REALI
7.975 1.944.913 1.374.634
63.842 7.263.793
-
CREDITI DI FIRMA
GOVERNI
ALTRI
E BANCHE
ENTI
ALTRI
CLN CENTRALI PUBBLICI BANCHE SOGGETTI
GOVERNI
E BANCHE
CENTRALI
ALTRI
ENTI
PUBBLICI
TOTALE
(1)+(2)
BANCHE
ALTRI
SOGGETTI
251.518
-
12.208.616
4.032
169.552
20.967
57.637
6.136
10.148.600
271.894
-
-
-
-
-
2.611.072 480.864 5.537.640
4.032
-
650.781
-
-
-
-
-
-
1.078.495 864.500
4.887 239.904
-
32.860
-
125.615
-
-
-
-
-
-
-
-
186.944
-
98.757
-
444.176
-
-
909
-
98.361
-
-
-
-
-
-
4.941
-
-
210.142
-
57.019
-
371.372
-
La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con l’importo della garanzia stabilito contrattualmente.
(migliaia di €)
A.3.2 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso clientela garantite
CONSISTENZE AL 31.12.2009
GARANZIE PERSONALI (2)
DERIVATI SU CREDITI
GARANZIE REALI (1)
VALORE
ESPOSIZIONI
NETTE
1. Esposizioni
creditizie per cassa
garantite:
1.1 totalmente
garantite
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente
garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni
creditizie “fuori
bilancio” garantite:
2.1 totalmente
garantite
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente
garantite
- di cui deteriorate
IMMOBILI
TITOLI
ALTRI DERIVATI
ALTRE
GARANZIE
REALI
CREDITI DI FIRMA
GOVERNI
ALTRI
GOVERNI
E BANCHE
ENTI
ALTRI E BANCHE ALTRI ENTI
CLN CENTRALI PUBBLICI BANCHE SOGGETTI CENTRALI PUBBLICI
BANCHE
TOTALE
(1)+(2)
ALTRI
SOGGETTI
213.027.633 182.372.677 4.923.042 45.959.099
14.578.861 18.720.431 641.166 2.236.577
-
-
- 75.412
-
- 5.137.001 3.178.953 6.814.238 60.190.290 308.650.712
26.574 65.157 351.057 7.269.618 29.310.580
141.115.940
5.442.895
43.644.181 4.574.634 10.714.522
2.034.332 628.793 589.157
-
-
- 66.249
-
- 6.564.438 847.952 3.205.423 6.069.407
43.310 21.137 189.611 562.153
75.686.806
4.068.493
20.249.342
546.144
12.834.024 1.060.034 14.316.426
356.129 16.541 176.165
-
-
- 475.619
-
-
234.299
370
37.034.099
729.967
- 40.753 197.083
-
-
321.106
1.013
31.981.601
216.731
865.645 1.569.133 1.094.439 12.614
23.172 38.207
26.370
-
5.247 2.974.436 5.134.014
315
5.724 174.723
85.700 2.751.823
3.164 119.097
859.931
21.343
7.798.227
232.366
La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con l’importo della garanzia stabilito contrattualmente.
284 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie
B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
GOVERNI
ESPOSIZIONI/CONTROPARTI
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni ‘fuori
bilancio’
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) 31.12.2009
TOTALE (A+B) 31.12.2008
ESPOSIZIONE
NETTA
ALTRI ENTI PUBBLICI
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
SOCIETÀ FINANZIARIE
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
5.036
-
1.609
-
X
X
26.792
82.922
44.407
52.678
X
X
574.012
152.945
730.279
42.887
X
X
405
566
57.024.569
57.030.576
467
138
X
2.214
X
X
66.934
66.934
66
2.444
25.855.102
25.967.326
1
1.488
X
98.574
X
X
17.029
17.029
94.023
90.927
64.870.846
65.782.753
122.744
14.088
X
909.998
X
X
301.650
301.650
-
-
X
X
40
21.173
1.675
X
X
25.596
28.102
4.207
16
X
X
5.166.041
5.166.041
62.196.617
58.880.873
X
2.214
5.265
X
762
762
67.696
51.544
3.750
9.545.573
9.570.536
35.537.862
28.329.595
121
X
1.796
100.370
95.394
X
3.333
1.213 39.888.517
1.213 39.945.548
18.242 105.728.301
16.924 118.882.857
X
4.223
914.221
92.740
X
540.324
540.324
841.974
659.282
Segue: B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
SOCIETÀ DI ASSICURAZIONE
ESPOSIZIONI/CONTROPARTI
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni ‘fuori
bilancio’
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) 31.12.2009
TOTALE (A+B) 31.12.2008
ESPOSIZIONE
NETTA
IMPRESE NON FINANZIARIE
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
X
X
ESPOSIZIONE
NETTA
ALTRI SOGGETTI
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
19.501
3.708
20.989
1.693
8.305.951
7.584.411
13.373.378
3.019.146
17.443
5.497
2.277.593
2.323.742
357
333
X
23.372
X
3.119.972
X
2.861.752
4.896 310.681.822
4.896 332.553.908
986.564
258.917
X
17.638.005
192
5
73
6
X
X
665.070
480.933
164.192
32.363
12
2.155.009
2.155.218
4.478.960
3.742.890
4
X
83
23.455
32.394
X
263
263
5.159
4.791
412.922
121.338.719
122.897.644
455.451.552
514.807.343
178.143
X
374.698
18.012.703
14.166.976
X
X
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
3.749.590
3.768.638
6.081.258
1.774.332
X
X
X
74.441
X
545.194
1.789.516 161.356.260
1.789.516 169.494.123
20.176
155.132
X
8.030.898
X
X
919.303
919.303
37.794
8.978
11.131
932
X
X
X
1.280
55.339 14.357.064
55.339 14.405.116
1.844.855 183.899.239
1.700.174 210.940.854
843
X
12.906
8.043.804
7.564.668
X
7.662
7.662
926.965
1.079.461
X
X
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 285
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
B.2 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio”
verso clientela (valore di bilancio)
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL 31.12.2009
ITALIA
ESPOSIZIONI/AREE
GEOGRAFICHE
A. Esposizioni per
cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni
scadute
A.5 Altre
esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni
“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre
esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B)
31.12.2009
TOTALE (A+B)
31.12.2008
ALTRI PAESI EUROPEI
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
AMERICA
ASIA
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
RESTO DEL MONDO
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
DI VALORE
COMPLESSIVE
7.116.733 12.262.383
8.191.725 3.325.680
4.601.333
2.821.896
6.923.310
1.176.735
216.314
15.522
149.999
5.134
560.591
524.987
469.681
323.900
185.911
38.494
446.547
59.287
2.029.320
81.517
1.081.662
841.743
119.541
70.450
-
8.976
75.827
127.623
3.119.080
341.813
337.913
82.860
9.676
3.445
3.320
692
36.391
1.286
277.087.554 1.507.185 312.534.579
297.544.412 17.518.578 321.377.383
1.283.993
10.308.641
12.528.546
12.889.599
43.554
272.582
6.868.151
7.957.049
104.130
907.379
13.047.362
13.383.985
160.466
795.209
253.305
483.279
29.224
12.072
376.290
43.927
139.552
31.267
4.977
8.553
104
1.374
88.456
3.135
6.379
460
-
-
351.382
1.276
64.396
121.785
3.687
4.971
92
63
7.701
45.179
549.346 121.906.333
591.918 122.390.946
51.251
343.855
8.842.426
8.859.643
2.018
8.467
3.327.598
3.419.281
2.167
9.069
1.454.169
1.461.870
781
45.960
355.552.775 18.110.496 443.768.329
10.652.496
21.749.242
281.049
11.376.330
916.448
14.845.855
841.169
354.165.574 14.574.390 510.464.273
9.504.229
37.066.676
382.580
17.506.425
690.765
16.381.464
317.649
56.920.397
58.008.363
286 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
B.3 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio”
verso banche (valore di bilancio)
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL 31.12.2009
ITALIA
ESPOSIZIONI/AREE
GEOGRAFICHE
A. Esposizioni per
cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni
scadute
A.5 Altre
esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni
“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre
esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B)
31.12.2009
TOTALE (A+B)
31.12.2008
ALTRI PAESI EUROPEI
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
AMERICA
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
ASIA
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
RESTO DEL MONDO
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
DI VALORE
COMPLESSIVE
918
384
11
74.504
2.267
142.009
6.920
49.623
3.238
72.530
4.000
40.213
4.109
29.764
1.338
10.438
21.054
7.962
-
-
-
5.238
19.700
-
-
235.917
14.099
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
12.950.628
12.951.930
9.719
9.730
82.438.479
82.520.488
21.736
190.365
5.859.747
5.912.608
2.375
78.905
2.248.825
2.529.064
2.467
47.668
3.132.141
3.163.633
82
8.044
1
-
-
11
781
190
-
-
-
-
-
-
-
232
-
-
-
-
-
11.579
-
-
-
4.167.123
4.167.356
68
68
90.832.073
90.832.865
5.981
6.171
5.574.338
5.574.338
192
192
1.766.241
1.777.820
574
574
2.435.883
2.435.883
682
682
17.119.286
9.798 173.353.353
196.536
11.486.946
79.097
4.306.884
48.242
5.599.516
8.726
26.751.038
5.157 226.410.385
94.561
16.356.858
128.596
8.054.722
4.498
8.296.933
53.747
B.4 Grandi rischi (secondo la normative di vigilanza)
Non ci sono grandi rischi da segnalare.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 287
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività
C.1 Operazioni di cartolarizzazione
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
I principali obiettivi che il Gruppo persegue nell’ attività di Originator di operazioni di cartolarizzazione (tradizionali e sintetiche) sono
l’ottimizzazione del portafoglio crediti tramite la liberazione di capitale regolamentare/economico e l’apporto di nuova liquidità, ottenendo
al contempo una maggiore diversificazione delle fonti di funding. A fronte della difficile situazione dei mercati dell’ultimo biennio, le
cartolarizzazioni sono state anche utilizzate al fine di incrementare la capacità di disporre di attività immediatamente utilizzabili per far fronte al
proprio fabbisogno di liquidità (counterbalancing capacity), ritenendo all’interno del Gruppo i titoli emessi dal veicolo.
Il processo di analisi e realizzazione delle operazioni di cartolarizzazione è svolto centralmente dalla Capogruppo, in stretta collaborazione con
le Legal Entities e con la Divisione Corporate & Investment Banking. Tale processo prevede una fase di studio di fattibilità economica finalizzata
a valutare l’impatto delle operazioni proposte, a seconda della loro natura e finalità, sul capitale regolamentare ed economico, sulle misure
di redditività rettificata per il rischio e sul livello di liquidità del Gruppo. Nel caso di esito positivo di questa prima fase, viene avviato lo studio
di fattibilità tecnico-operativa in cui vengono identificati gli asset oggetto di cartolarizzazione e viene definita la struttura dell’operazione. Una
volta verificata la fattibilità tecnica si procede alla realizzazione dell’operazione.
Nel corso del 2009, nel Gruppo sono state effettuate tre nuove operazioni di cartolarizzazione tradizionali:
- presso Fineco Leasing S.p.A. - F-E RED
- presso UniCredit Family Financing Bank S.p.A. - Cordusio RMBS UCFin - Serie 2009
- presso UniCredit Bank AG - Geldilux - TS - 2009
I titoli emessi dalle Società Veicolo per le predette operazioni sono stati interamente sottoscritti dal Gruppo (cd. “auto-cartolarizzazioni”). Si fa
presente che i titoli relativi all’operazione Geldilux - TS - 2009 sono stati rimborsati nel medesimo esercizio in data 9 novembre con relativa
chiusura dell’operazione medesima, avuto presente il buon livello di counterbalancing capacity raggiunto dal Gruppo.
Le caratteristiche delle restanti due operazioni sono specificate in dettaglio nelle tabelle seguenti, che riportano anche le operazioni ancora in
essere effettuate negli esercizi precedenti.
Si segnala altresì che in data 25 gennaio 2010 UniCredit S.p.A. ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto internazionale, con restrizioni tra
gli altri agli investitoriitaliani, su alcuni titoli rivenienti da operazioni di cartolarizzazione di attività originate da società del Gruppo. Il periodo di
offerta si è chiuso in data 5 febbraio 2010 ed ha portato all’acquisto in data 12 febbraio 2010 di 1.352 milioni di titoli della specie.
Tali acquisti non sono compresi nelle tavole quantitative seguenti, in quanto successivi all’esercizio 2009.
Il Gruppo, prevalentemente attraverso la Divisione Corporate & Investment Banking, opera anche in qualità di Investor, di Sponsor e di Lead
manager; per quest’ultima attività posizionandosi in particolar modo su cartolarizzazioni nelle quali ricopre il ruolo di bookrunner, in quanto le
informazioni su queste transazioni sono più complete e accessibili.
Le condizioni del mercati finanziari a partire dalla seconda metà del 2007 hanno influenzato l’operatività svolta in qualità di Sponsor e di
Investor, richiedendo l’implementazione di un più stringente monitoraggio delle esposizioni.
In particolare, per quanto riguarda l’operatività del Gruppo quale sponsor, si è proceduto all’acquisto delle Asset Backed Commercial Paper
emesse dai conduits. Questa circostanza ha determinato, a partire dall’esercizio 2007, il consolidamento degli stessi veicoli.
Per quanto riguarda, invece, gli investimenti in cartolarizzazioni di terzi (structured credit products) si è proceduto alla centralizzazione in un
portafoglio separato (ring fencing) gestito con la finalità di massimizzare il recupero dei flussi futuri.
Si ritiene, infatti, che, data la buona qualità delle attività sottostanti, la strategia reddituale più opportuna sia quella di mantenere questi
strumenti in portafoglio.
Per tale motivo nella seconda metà del 2008 si è proceduto alla loro riclassificazione contabile dalla categoria “Attività finanziarie detenute per
la negoziazione” alla categoria “Crediti verso clientela” (si veda anche la Parte A.3.1 Trasferimenti tra portafogli).
Coerentemente con le modalità di gestione sopra riportate, il monitoraggio dei rischi e l’ottimizzazione dei risultati economici sull’operatività di
cartolarizzazione è effettuato:
analizzando gli investor reports mensili o trimestrali prodotti dal Trustee, con particolare attenzione all’evoluzione dell’andamento del
collaterale;
288 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
monitorando, per transazioni analoghe, l’andamento del collaterale e l’eventuale emissione di titoli paragonabili;
seguendo i fondamentali del mercato di credito sottostante;
mantenendo contatto costante con gli investitori e, nel caso di un collaterale gestito, con i gestori e gli analisti del Collateral Manager.
Inoltre, ad ogni portafoglio viene assegnato, dall’unità Risk Management, un limite VaR che viene poi monitorato tenendo conto delle
correlazioni. Il Gruppo dispone di curve di spread per rating creditizio e per tipologia di prodotto (Asset Backed Securities, Mortgage Backed
Securities, ecc.) che vengono utilizzate per il calcolo del rischio, in maniera del tutto analoga agli altri strumenti in portafoglio. Il metodo
adottato, coerente con altre fonti di rischio di mercato, consente di stimare eventuali effetti di diversificazione e di aggregare il VaR ad altre
parti del portafoglio di trading.
Ulteriori analisi sull’operatività in oggetto sono fornite anche nella successiva sezione “Informativa relativa ai prodotti strutturati di credito e
derivati con clientela”.
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE
E CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA
DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI
DELLA CARTOLARIZZAZIONE:
Obiettivo delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli in sofferenza e la
diversificazione delle fonti di raccolta, il miglioramento della qualità dell’attivo e la valorizzazione del
portafoglio attraverso una gestione focalizzata delle attività di recupero.
Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo nell’ambito dell’attività di servicing
ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei crediti e dell’andamento dei recuperi.
L’informativa relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio avviene attraverso una rendicontazione
all’Alta Direzione ed al CdA.
Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS e di Interest rate cap al fine di coprire il rischio di tasso
inerente alla struttura e dovuto alla differenza tra il rendimento a tasso variabile dei titoli emessi ed il
rendimento previsto dai recuperi rivenienti dal portafoglio acquisito.
I risultati economici connessi con le operazioni in essere a fine dicembre 2009, riflettono sostanzialmente,
per il portafoglio di origine dei crediti in default, l’effetto dei flussi finanziari di incasso. In particolare gli
incassi dell’anno sono stati complessivamente di € 165,374 milioni (€ 62,817 milioni Trevi Finance,
€ 51,085 milioni Trevi 2 e € 51,472 milioni Trevi 3).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 289
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività
cartolarizzate:
Qualità delle attività
cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla
banca:
Linee di Credito rilasciate da
terzi:
Altre forme di Credit
Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti
tramite derivati su crediti o altra
forma:
Ammontare e condizioni del
tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
TREVI FINANCE
TREVI FINANCE 2
Tradizionale
Banca di Roma S.p.A
Trevi Finance S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a. PARIBAS
Tradizionale
Banca di Roma S.p.A. 89% Mediocredito di Roma S.p.A. 11%
Trevi Finance N. 2 S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a.,
BNP Paribas Group, Banca di Roma S.p.A.
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
non performing
credito finalizzato
21.07.1999
2.689.000.000 €
94.000.000 €
Rimborso titoli mezzanine C1 e C2 in circolazione
438.189.898 € a favore società veicolo
a supporto liquidità
non performing
credito finalizzato
20.04.2000
2.425.000.000 €
98.000.000 €
Rimborso titoli mezzanine in circolazione
380.000.000 € a favore della società veicolo
a supporto liquidità
-
-
I titoli rivenienti dalla cartolarizzazione ancora in circolazione al
31.12.2009 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A..
Moody’s / Duff & Phelps / Fitch
I titoli rivenienti dalla cartolarizzazione ancora in circolazione al
31.12.2009 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A..
-
-
XS0099839887
Senior
A
620.000.000 €
XS0099847633
Mezzanine
B
Aaa/A-/AAA
155.000.000 €
XS0110624409
Senior
A
650.000.000 €
XS0110624151
Senior
B
200.000.000 €
XS0099850934
Mezzanine
C1
n.r.
206.500.000 €
XS0099856899
Mezzanine
C2
n.r.
210.700.000 €
XS0110774808
Mezzanine
C
n.r.
355.000.000 €
XS0110770483
Junior
D
n.r.
414.378.178 €
IT0003364228
Junior
D
n.r.
343.200.000 €
378.215.922 €
683.773.500 €
414.378.178 €
343.200.000 €
290 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
TREVI FINANCE 3
ENTASI
Tradizionale
Banca di Roma S.p.A. 92,2%, Mediocredito Centrale S.p.A. 5,2%
Leasing Roma S.p.A. 2,6%
Trevi Finance N. 3 Srl
UniCredit S.p.A.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.A.
ABN AMRO, MCC S.p.A.
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
non performing
credito finalizzato
Tradizionale
Banca di Roma S.p.A
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
25.05.2001
2.745.000.000 €
102.000.000 €
Rimborso titoli mezzanine in circolazione.
Garanzie rilasciate da terzi:
Impegno di ABN AMRO di € 275.000.000 a garanzia
delle linee di credito
Linee di Credito rilasciate dalla
banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti
tramite derivati su crediti o altra
forma:
Ammontare e condizioni del
tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine
esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine
esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine
esercizio
Entasi Srl
UniCredit S.p.A.
Capitalia S.p.A.
Funding
Collateralised bond obligation
titoli di Trevi Finance 3
credito finalizzato
classi C1 e C2
28.06.2001
320.000.000 €
Impegno da parte di UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A), in caso
di eventi che diano diritto al rimborso anticipato dei titoili emessi,
al riacquisto delle notes di Trevi Finance 3 a condizioni tali da
permettere il rimborso dei titoli Entasi. Analogo impegno sussiste in
caso di esercizio dell’opzione di rimborso anticipato del titoli C1 da
parte di Trevi Finance 3.
-
€ 355.000.000 a favore società veicolo a supporto liquidità
Il valore capitale del titolo di classe D, sottoscritto dalla Banca, è
garantito a scadenza da un titolo di Stato italiano zero coupon.
Il controvalore di tale garanzia al 31.12.2009 è pari a
€ 170.000.815,26. Le classi C1 e C2 sono state sottoscritte per
intero dalla Banca e successivamente sono state oggetto di una
operazione di ristrutturazione finalizzata al loro smobilizzo. Tali titoli
sono stati ceduti a Entasi Srl (per nominali 320 milioni) e da questa
collocati sul mercato ad investitori istituzionali.
Moody’s / S&P / Fitch
Al 31.12.2009 sono presenti nel portafoglio di UniCredit S.p.A. titoli
ENTASI per nominali € 110.087.000.
-
-
XS0130116568
Senior
A
Aaa/AAA/AAA
600.000.000 €
XS0130117459
Mezzanine
C1
160.000.000 €
308.941.449 €
IT0003355911
Junior
D
n.r.
448.166.000 €
XS0130117020
Mezzanine
B
Aa1/AA/AA150.000.000 €
116.233.500 €
(dal 16.02.2010 80.625.000 €)
XS0130117616
Mezzanine
C2
160.000.000 €
Moody’s
ENTASI Series 2001-1
IT0003142996
Senior
Serie 1
A1
160.000.000 €
ENTASI Series 2001-2
IT0003143028
Senior
Serie 2
A1
160.000.000 €
160.000.000 €
160.000.000 €
304.553.147 €
448.166.000 €
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 291
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia SpA, ex Banca di Roma SpA)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE
E CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI
DELLA CARTOLARIZZAZIONE:
Obiettivo delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli, la diversificazione delle
fonti di raccolta ed il miglioramento della qualità dell’attivo.
Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo da parte delle Società di servicing
ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei titoli e dell’andamento dei rimborsi.
L’informativa prodotta dalle Società di servicing relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio
acquisito viene trasmessa all’Alta Direzione ed al CdA.
Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS al fine di coprire il rischio di tasso inerente alla struttura dei
titoli sottostanti.
I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attese. L’andamento degli incassi
generati dal portafoglio acquisito ha garantito il puntuale e regolare pagamento a favore dei portatori dei
titoli emessi e degli altri soggetti coinvolti nell’operazione.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
CAESAR FINANCE
Tradizionale
Banca di Roma S.p.A
Caesar Finance S.A.
Bank of New York
Donaldson, Lufkin & Jenrette
Funding
Collateralised bond obligation
in bonis
5.11.1999
360.329.000 €
Fitch / Moody’s
XS0103928452
Senior
A
AAA/Aaa
270.000.000 €
-
XS0103929773
Junior
B
n.r.
90.329.000 €
70.186.536 €
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle linee strategiche di Gruppo, che ha tra i suoi obiettivi il finanziamento a tassi
competitivi e per importi significativi dello sviluppo di portafoglio di prestiti “vivi” a medio lungo termine, attraverso un’azione
strutturale sugli stessi e con la conseguente liberazione di risorse finanziarie per nuovi investimenti.
I principali vantaggi derivanti dalle operazioni sono sintetizzabili in :
- miglioramento del matching delle scadenze patrimoniali;
- diversificazione delle fonti di investimento;
- beneficio in termini di liberazione di capitale ai sensi del quadro normativo attuale;
- allargamento della base degli investitori e conseguente ottimizzazione del costo della raccolta.
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE
L’attività di amministrazione ed incasso dei crediti cartolarizzati è costantemente monitorata , nell’ambito dell’attività di
E CONTROLLO DEI RISCHI:
Servicing svolta direttamente da UniCredit Family Financing Bank SpA o per tramite da UniCredit Banca SpA, che loro volta si
avvalgono di società terze facenti parte del Gruppo (in particolare:per l’attività di recupero crediti deteriorati, UniCredit Credit
Management Bank S.p.A., per l’attività relativa ai clienti morosi da Cu.Re. divisione specializzata di UniCredit Banca S.P.A.nel
recupero di tali crediti. Entrambe le attività sono disciplinate da apposito contratto di Ausiliario del Servicer).
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La Banca ha costituito un’apposita struttura di coordinamento (Staff Cartolarizzazioni) presso la Direzione Pianificazione,
E SISTEMA DI SEGNALAZIONE
Finanza e Amministrazione. L’andamento degli incassi relativi ai crediti gestiti viene monitorato attraverso una rendicontazione
ALL’ALTA DIREZIONE:
al CdA.
POLITICHE DI COPERTURA:
Stipula da parte del Veicolo di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis Swap a copertura del
portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e controparte Swap).
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI I risultati economici connessi alle operazioni di cartolarizzazione in essere riflettono, a fine dicembre 2009, l’andamento dei
DELLA CARTOLARIZZAZIONE:
flussi finanziari del collaterale sottostante dipendendo quindi dall’ammontare dei default e dalle estinzioni anticipate che sono
mediamente in linea con l’andamento dei mutui non oggetto di cartolarizzazione.
292 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Nuova operazione 2009
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di valore:
Ricavi o perdite di cessione realizzate:
Prezzo di cessione del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Borsa di quotazione
- Data di emissione
- Scadenza legale
- Call option
- Vita media attesa
- Tasso
- Grado di subordinazione
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- Sottoscrittori dei titoli
Distribuzione delle attività cartolarizzate per aree territoriali:
Italia - Nord-ovest
- Nord-Est
- Centro
- Sud e Isole
Altri Paesi europei - Paesi U.E.
- Paesi non U.E.
America
Resto del mondo
TOTALE
Principali settori di attività economica dei debitori ceduti:
Stati
altri enti pubblici
banche
società finanziarie
assicurazioni
imprese non finanziarie
altri soggetti
TOTALE
CORDUSIO RMBS UCFIN - SERIE 2009
Tradizionale
UniCredit Family Financing Bank SpA
Cordusio RMBS - UCFin S.r.l
UniCredit Family Financing Bank SpA
UniCredit Bank AG London Branch
Counterbalancing capacity
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
in bonis
11.08.2009
3.499.600.824 €
3.499.600.824 €
3.499.600.824 €
UniCredit Family Financing Bank SpA ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà
limitata dell’importo di 122.500.000 €.
Auto-cartolarizzazione; opzione put su titolo senior
Moody’s
IT0004520489
Senior
A
Aaa
Dublino
11.08.2009
31.12.2056
Clean-up Call
1,67
Euribor 3m + 0,8%
IT0004520513
Junior
B
n.r.
11.08.2009
31.12.2056
Clean-up Call
1,67
Euribor 3m + 5%
Sub A
3.279.000.000 €
220.600.824 €
3.279.000.000 €
220.600.824 €
UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
1.564.153.287 €
487.796.524 €
878.462.850 €
569.188.163 €
3.499.600.824 €
3.499.600.824 €
3.499.600.824 €
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 293
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2008
Tradizionale
UniCredit Banca per la Casa S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
UniCredit Banca S.p.A.
UniCredit Bank AG London Branch
Liberazione Capitale Regolamentare / Counterbalancing capacity / Trasformazione delle scadenze
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
in bonis
13.11.2008
23.789.098.370 €
UniCredit Family Financing Bank S.p.A ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata
dell’importo di 150 milioni di euro.
Auto-cartolarizzazione. L’operazione è stata riistrutturata ad inizio del 2009 tramite concessione alla SPV di un ulteriore
prestito subordinato di 730 milioni di euro volto ad ottenere l’upgrade della tranche senior del portafoglio.
Moody’s
294 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
IT0004431208
Senior
A
Aaa
22.250.000.000 €
22.250.000.000 €
IT0004431281
Junior
B
n.r.
1.539.098.370 €
1.539.098.370 €
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
CORDUSIO RMBS 3 - UBCASA 1
Tradizionale
UniCredit Banca per la Casa S.p.A.
Cordusio RMBS 3 - UBCasa 1 S.r.l.
UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
UniCredit Bank AG Milan Branch
Liberazione Capitale Regolamentare / Funding / Trasformazione delle scadenze
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
in bonis
20.11.2006
2.495.969.425 €
UniCredit Family Financing Bank S.p.A ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo
di 14,976 milioni di euro, a fine esercizio 2009 l’importo della quota capitale è pari a 2,976 milioni di euro.
Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s
IT0004144884
Senior
A1
AAA/Aaa/AAA
600.000.000 €
0€
IT0004144900
Mezzanine
B
AA /Aa1 / AA
75.000.000 €
75.000.000 €
IT0004144959
Mezzanine
D
BBB+ /Baa2 /BBB+
48.000.000 €
48.000.000 €
IT0004144892
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
1.735.000.000 €
1.355.706.445 €
IT0004144934
Mezzanine
C
A+ / A1 /A+
25.000.000 €
25.000.000 €
IT0004144967
Junior
E
n.r.
12.969.425 €
12.969.425 €
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 295
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.) ex UniCredit Banca S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2007
CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2006 (EX CORDUSIO RMBS 2)
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Tradizionale
UniCredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
UniCredit Banca S.p.A.
UniCredit Bank AG, London Branch
Liberazione Capitale Regolamentare / Funding
/ Trasformazione delle scadenze
Tradizionale
UniCredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
(ex Cordusio RMBS 2 S.r.l.)
UniCredit Banca S.p.A.
UniCredit Bank AG, Milan Branch
Liberazione Capitale Regolamentare / Funding
/ Trasformazione delle scadenze
UniCredit Banca S.p.A.
Euro Capital Structures Ltd
Liberazione Capitale Regolamentare / Funding
/ Trasformazione delle scadenze
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Mutui ipotecari su immobili residenziali
in bonis
24.05.2007
3.908.102.838 €
-
in bonis
10.07.2006
2.544.388.351 €
-
in bonis
6.05.2005
2.990.089.151 €
-
-
-
-
UniCredit Family Financing Bank SpA ha
erogato alla società veicolo un mutuo ad
esigibiltà limitata dell’importo di
1,667 milioni di euro.
Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s
-
-
Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s
Fitch /Moody’s /Standard & Poor’s
-
-
-
Tipologia delle attività
cartolarizzate:
Qualità delle attività
cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla
banca:
Linee di Credito rilasciate da
terzi:
Altre forme di Credit
Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti
tramite derivati su crediti o altra
forma:
Ammontare e condizioni del
tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
CORDUSIO RMBS
Tradizionale
UniCredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS S.r.l.
IT0004231210
Senior
A1
AAA/Aaa/AAA
703.500.000 €
IT0004231236
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
2.227.600.000 €
IT0004087158
Senior
A1
AAA/Aaa/AAA
500.000.000 €
IT0004087174
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
1.892.000.000 €
IT0003844930
Senior
A1
AAA/Aaa/AAA
750.000.000 €
IT0003844948
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
2.060.000.000 €
0€
IT0004231244
Senior
A3
AAA/Aaa/AAA
738.600.000 €
1.674.708.789 €
IT0004231285
Mezzanine
B
AA/Aa1/AA
71.100.000 €
0€
IT0004087182
Mezzanine
B
AA /Aa1 / AA
45.700.000 €
1.309.912.199 €
IT0004087190
Mezzanine
C
BBB+ / Baa2 / BBB
96.000.000 €
0€
IT0003844955
Mezzanine
B
AA+/Aa1/AAA
52.000.000 €
1.124.394.968 €
IT0003844963
Mezzanine
C
BBB/Baa1/BBB
119.200.000 €
738.600.000 €
IT0004231293
Mezzanine
C
A/A1/A
43.800.000 €
71.100.000 €
IT0004231301
Mezzanine
D
BBB/Baa2/BBB
102.000.000 €
45.700.000 €
IT0004087216
Junior
D
n.r.
10.688.351 €
96.000.000 €
52.000.000 €
IT0003844971
Junior
D
nr
8.889.150 €
119.200.000 €
43.800.000 €
IT0004231319
Mezzanine
E
B/Ba2/BB
19.500.000 €
102.000.000 €
IT0004231327
Junior
F
n.r.
2.002.838 €
10.688.351 €
19.500.000 €
2.002.838 €
296 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
8.889.150 €
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.) ex BIPOP - Carire S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
BIPCA CORDUSIO RMBS
Tradizionale
Bipop - Carire SpA
Capital Mortgage Srl
UniCredit Banca S.p.A
Bipop - Carire SpA
Counterbalancing capacity
Mutui ipotecari su immobili residenziali
in bonis
19.12.2007
951.664.009 €
UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ha concesso un mutuo ad esigibilità limitata a favore
della società veicolo di 8,014 milioni di euro.
Auto-cartolarizzazione
S & P / Moody’s
IT0004302730
Senior
A1
AAA / Aaa
666.300.000 €
472.401.903 €
IT0004302755
Mezzanine
B
AA/Aa3
61.800.000 €
61.800.000 €
IT0004302797
Mezzanine
D
BBB/Baa1
18.000.000 €
18.000.000 €
IT0004302912
Junior
F
n.r.
250.000 €
250.000 €
IT0004302748
Senior
A2
AAA / Aaa
185.500.000 €
185.500.000 €
IT0004302763
Mezzanine
C
A/A2
14.300.000 €
14.300.000 €
IT0004302854
Mezzanine
E
BB/Baa2
5.500.000 €
5.500.000 €
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 297
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.) ex Banca di Roma S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
CAPITAL MORTGAGE 2007 - 1
Tradizionale
Banca di Roma SpA
Capital Mortgage Srl
UniCredit Banca S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Funding
Mutui ipotecari su immobili residenziali
in bonis
16.05.2007
2.183.087.875 €
UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata
(con funzione di equity) di 37,2 milioni di euro.
Tranching basato su un portafoglio all’origine di 2.479,4 milioni di € ridottosi a 2.183,1 milioni di €
a seguito di verifiche successive alla data del closing.
S & P / Moody’s / Fitch
298 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
IT0004222532
Senior
A1
AAA/Aaa/AAA
1.736.000.000 €
895.505.184 €
IT0004222557
Mezzanine
B
AA / Aa2 / BBB74.000.000 €
74.000.000 €
IT0004222540
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
644.000.000 €
644.000.000 €
IT0004222565
Mezzanine
C
BB / A3/ CCC (dal 10/02/10 B/A3/CCC)
25.350.000 €
25.350.000 €
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.) ex FinecoBank S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
F-E MORTGAGES 2005
F-E MORTGAGES SERIES 1-2003
HELICONUS
Tradizionale
Tradizionale
Tradizionale
FinecoBank SpA
FinecoBank SpA
FinecoBank SpA
F-E Mortgages Srl
F-E Mortgages Srl
Heliconus S.r.l
UniCredit Family Financing Bank S.p.A. UniCredit Family Financing Bank S.p.A. UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Liberazione capitale regolamentare
Liberazione capitale regolamentare
Liberazione capitale regolamentare
mutui ipotecari residenziali
mutui ipotecari residenziali
mutui ipotecari
in bonis
in bonis
in bonis
8.04.2005
28.11.2003
8.11.2002
1.028.683.779 €
748.630.649 €
408.790.215 €
UniCredit Family Financing Bank
UniCredit Family Financing Bank
S.p.A. per 20 milioni di euro
S.p.A. per 10.220 milioni di euro
(congiuntamente ad ABN AMRO).
(congiuntamente a CDC IXIS).
UniCredit Family Financing Bank
S.p.A. ha erogato alla società veicolo
un mutuo ad esigibilità limitata
(con funzione di equity)
di 15.430 milioni di Euro.
S & P / Moody’s / Fitch
S & P / Moody’s / Fitch
S & P / Moody’s / Fitch
IT0003830418
Senior
A
AAA / Aaa /AAA
951.600.000 €
388.566.352 €
IT0003830434
Mezzanine
C
BBB / Baa2 /BBB36.000.000 €
36.000.000 €
IT0003830426
Mezzanine
B
AA+/A1/A
41.100.000 €
41.100.000 €
IT0003575039
Senior
A
AAA / Aaa /AAA
682.000.000 €
242.880.080 €
IT0003575088
Mezzanine
C
BBB+ / Baa2 / BBB11.000.000 €
11.000.000 €
IT0003575070
Mezzanine
B
AA / A1/ A
48.000.000 €
48.000.000 €
IT0003575096
Junior
D
unrated
7.630.000 €
7.630.000 €
IT0003383855
Senior
A
AAA / Aaa /AAA
369.000.000 €
131.674.362 €
IT0003383939
Junior
C
unrated
8.990.200 €
8.990.200 €
IT0003383871
Mezzanine
B
-- / A2 / A
30.800.000 €
30.800.000 €
ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A (ex Locat S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE
E CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA
DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI
DELLA CARTOLARIZZAZIONE:
Operazioni effettuate nell’ottica di una maggiore correlazione delle scadenze tra raccolta ed impieghi, di
diversificazione delle fonti di finanziamento e di miglioramento dei coefficienti prudenziali di vigilanza.
Il portafoglio di ciascuna operazione di cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo e sono predisposti
report mensili e trimestrali previsti dalla documentazione contrattuale dell’operazione, con evidenze dello status dei
crediti e dell’andamento degli incassi.
UniCredit Leasing ha costituito un’apposita struttura di coordinamento presso la Direzione Amministrazione e Processi
Operativi. È prevista un’informativa peridodica all’Alta Direzione, con evidenza dell’andamento dell’operazione e degli
incassi, oltrechè dello status dei crediti.
Stipula da parte del Veicolo di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis Swap a copertura
del portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e controparte Swap).
L’andamento dei crediti oggetto di cartolarizzazione ha risentito della particolare situazione macro economica con
l’aumento delle posizioni classificate a default. Tuttavia tale trend è in linea con quanto osservato sugli altri impieghi
della società nonché con i rendimenti degli investimenti aventi analogo livello di rischio.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 299
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A (ex Locat S.p.A.)
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività
cartolarizzate:
Qualità delle attività
cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla
banca:
Linee di Credito rilasciate da
terzi:
Altre forme di Credit
Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti
tramite derivati su crediti o altra
forma:
Ammontare e condizioni del
tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
LOCAT SV - SERIE 2-2008
LOCAT SV - SERIE 1 2008
Tradizionale
Locat S.p.A.
Locat SV S.r.l.
UniCredit Leasing S.p.A.
UniCredit Bank AG London Branch
Counterbalancing capacity
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per
oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali,
immobiliari ed imbarcazioni di vario genere.
Tradizionale
Locat S.p.A.
Locat SV S.r.l.
UniCredit Leasing S.p.A.
UniCredit Bank AG London Branch
Counterbalancing capacity
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi
per oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali
ed immobiliari.
in bonis
6.11.2008
2.596.454.676 €
-
in bonis
22.04.2008
2.488.922.538 €
-
-
-
-
-
Auto-cartolarizzazione Clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor’s
UniCredit Leasing S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo
un mutuo ad esegibilità limitata (con funzione di Equity)
di 247 milioni di euro.
Auto-cartolarizzazione Clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor’s / Moody’s
-
IT0004432941
Senior
A
AAA
2.300.500.000 €
IT0004432933
Junior
B
n.r.
295.954.676 €
IT0004372253
Senior
A1
AAA/Aaa
550.000.000 €
IT00044372261
Senior
A2
AAA/Aaa
1.591.000.000 €
2.300.500.000 €
295.954.676 €
497.015.090 €
IT0004372279
Mezzanine
B
A/Aa3
141.000.000 €
1.591.000.000 €
IT0004372287
Mezzanine
C
BBB/A3 (dal 4/03/10 BB/A3)
61.000.000 €
141.000.000 €
IT0004372295
Junior
D
n.r.
145.922.536 €
61.000.000 €
300 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
145.922.536 €
ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A (ex Locat S.p.A.)
NOME
CARTOLARIZZAZIONE:
LOCAT SV - SERIE 2006
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Tradizionale
Locat S.p.A.
Locat SV S.r.l.
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività
cartolarizzate:
Qualità delle attività
cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del
portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla
banca:
Garanzie rilasciate da
terzi:
Linee di Credito rilasciate
dalla banca:
Linee di Credito rilasciate
da terzi:
Altre forme di Credit
Enhancements:
Altre Informazioni
rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi
trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni
del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale
emesso
- Valore nominale
in essere a fine
esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale
emesso
- Valore nominale
in essere a fine
esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale
emesso
- Valore nominale
in essere a fine
esercizio
LOCAT SV - SERIE 2005 (EX LOCAT
SECURITISATION VEHICLE 3)
LOCAT SECURITISATION VEHICLE 2 S.R.L.
UniCredit Leasing S.p.A.
UniCredit Bank AG Milan Branch
Liberazione di Capitale Regolamentare /
Funding
Crediti pecuniari nascenti da contratti di
leasing aventi per oggetto il godimento di
autoveicoli, di beni strumentali ed immobiliari.
Tradizionale
Locat S.p.A.
Locat SV S.r.l.
(ex Locat Securitisation Vehicle 3 S.r.l.)
UniCredit Leasing S.p.A.
UniCredit Bank AG Milan Branch
Liberazione di Capitale Regolamentare /
Funding
Crediti pecuniari nascenti da contratti di
leasing aventi per oggetto il godimento di
autoveicoli, di beni strumentali ed immobiliari.
Tradizionale
Locat S.p.A.
Locat Securitisation Vehicle 2 S.r.l.
UniCredit Leasing S.p.A.
UniCredit Bank AG Milan Branch
Liberazione di Capitale Regolamentare /
Funding
Crediti pecuniari nascenti da contratti di
leasing aventi per oggetto il godimento di
autoveicoli, di beni strumentali ed immobiliari.
in bonis
14-11-2006
in bonis
14-10-2005
in bonis
29-09-2004
1.972.909.866 €
2.000.000.136 €
2.525.254.058 €
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor’s / Moody’s
Clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor’s / Moody’s
Clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor’s / Moody’s
-
-
-
IT0004153661
Senior
A1
AAA/Aaa
IT0004153679
Senior
A2
AAA/Aa2
IT0003951107
Senior
A1
AAA/Aaa
IT0003951115
Senior
A2
AAA/Aaa
IT0003733083
Senior
A
AAA/Aaa
IT0003733091
Mezzanine
B
A/A2
400.000.000 €
1.348.000.000 €
451.000.000 €
1.349.000.000 €
2.374.000.000 €
126.000.000 €
0€
IT0004153687
Mezzanine
B
0€
IT0003951123
Mezzanine
B
540.021.428 €
IT0003951131
Mezzanine
C
546.642.938 €
D.P.P.
-
126.000.000 €
A/A3
974.135.705 €
IT0004153695
Mezzanine
C
BBB/Ba2
(dal 4/03/10 B+/Ba2)
A/A2
BBB/Baa3
-
152.000.000 €
64.000.000 €
160.000.000 €
33.000.000 €
25.254.058 €
152.000.000 €
IT0004153885
Junior
D
n.r.
64.000.000 €
160.000.000 €
IT0003951149
Junior
D
-
33.000.000 €
26.091.248 €
8.909.866 €
7.000.136 €
8.909.866 €
7.000.136 €
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 301
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit Leasing GmbH
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
302 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
SUCCESS 2005
Traditional
Bank Austria Creditanstalt Leasing GmbH
Success 2005 B.V.
UniCredit Leasing GmbH
UniCredit Bank AG (UniCredit Corporate & Investment Banking)
Capital Relief / Funding
Leasing Assets
Performing
17.10.2005
424.600.000 €
replenishing
Moody´s/Fitch
XS0230700493
Senior
A
Aaa/AAA
390.600.000 €
192.266.670 €
XS023071202
Mezzanine
C
Baa2/BBB
8.500.000 €
8.500.000 €
XS0230701897
Junior
Liquidity Note
n.r.
8.500.000 €
0€
XS0230700816
Mezzanine
B
A2/A
8.500.000 €
8.500.000 €
XS0230701467
Mezzanine
D
Ba2/BB
8.500.000 €
8.500.000 €
ORIGINATOR: Leasfinanz GmbH
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
GALLEON 2008
Traditional
Leasfinanz GmbH
Galleon Capital LLC
Leasfinanz GmbH
State Street Bank And Trust Company
Capital Relief / Funding
Leasing Assets
Performing
5.09.2008
130.000.000 €
Previous Restructured Operation
Senior
122.200.000 €
100.493.326 €
DPP
3.640.000 €
2.813.813 €
Mezzanine
4.160.000 €
4.160.000 €
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 303
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit Corporate Banking S.p.A.
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E
CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E
SISTEMA DI SEGNALAZIONE
ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI
ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
I principali obiettivi che la Banca intende perseguire tramite le cartolarizzazioni sintetiche consistono nella gestione del rischio
di credito e nella riduzione del Capitale Economico e/o Regolamentare.
I portafogli cartolarizzati sono sottoposti a monitoraggio continuo e sono oggetto di un report trimestrale da parte
dell’Originator, con evidenza dello status dei crediti oggetto dell’operazione.
Le operazioni di cartolarizzazioni, realizzate con il coordinamento della Capogruppo, vengono autorizzate dal Consiglio di
Amministrazione. L’Alta Direzione riceve aggiornamenti periodici circa l’evoluzione delle operazioni stesse (es. volume residui,
riduzione dei rischi, ecc.).
Per le operazioni sintetiche, l’emittente non stipula contratti IRS a copertura del rischio tasso d’interesse.
Al 31 dicembre 2009 il portafoglio oggetto della cartolarizzazione ha registrato numerosi eventi di default per i quali si è
provveduto a computare accantonamenti specifici oltre ai già presenti accantonamenti generici effettuati sul portafoglio
complessivo, dato che per gli eventi di default non si è ancora concluso il processo di work-out e la copertura della tranche
mezzanine non si è ancora attivata. I risultati economici dell’operazione sono quindi determinati dai costi di copertura
sostenuti e dal rateo dei costi fissi di strutturazione.
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Posizione di riferimento alla data del closing
- Posizione di riferimento a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
304 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
CORDUSIO SME 2008-1
Sintetica
UniCredit Corporate Banking SpA
CORDUSIO SME 2008-1
UniCredit Corporate Banking SpA
UniCredit Bank AG London Branch
Trasferimento del rischio di credito
Crediti a scadenza verso clientela Small and Medium Enterprises, in prevalenza chirografari
in bonis
23.12.2008
3.000.901.845 €
clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor’s
15.005.000 € sulla nota di classe E emessa e riacquistata
n.a.
SuperSenior
2.519.255.845 €
1.876.066.874 €
XS0405882308
Senior
A
AAA
60.018.000 €
60.018.000 €
XS0405882480
Mezzanine
B
AA
89.127.000 €
89.127.000 €
Segue: Operazioni anni precedenti
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
XS0405882563
Mezzanine
C
A
81.925.000 €
81.925.000 €
XS0405882720
Mezzanine
E
BB+
15.005.000 €
15.005.000 €
XS0405883025
Mezzanine
F2
BB
8.253.000 €
8.253.000 €
XS0405882647
Mezzanine
D
BBB
76.523.000 €
76.523.000 €
XS0405882993
Mezzanine
F1
BB
6.752.000 €
6.752.000 €
XS0405883298
Junior
G
144.043.000 €
144.043.000 €
ORIGINATOR: Fineco Leasing S.p.A.
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E
CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA
DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI
DELLA CARTOLARIZZAZIONE
Operazioni effettuate nell’ottica di una maggiore correlazione delle scadenze tra raccolta ed impieghi, di diversificazione
delle fonti di finanziamento e di miglioramento dei coefficienti prudenziali di Vigilanza.
Il portafoglio di ciascuna operazione di cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo. Vengono predisposti reports
trimestrali previsti dalla documentazione contrattuale dell’operazione, con evidenze dello status dei crediti e dell’andamento
degli incassi, oltre ad analisi ad hoc sull’approfondimento degli aspetti rilevanti delle operazioni.
La società ha costituito un’apposita struttura per il monitoraggio delle operazioni (Funzione Tesoreria e Cartolarizzazioni)
che si occupa della redazione della reportistica periodica (trimestrale) e del puntuale aggiornamento semestrale all’Alta
Direzione. Il Consiglio di Amministrazione riceve informativa (semestrale) come previsto dalla normativa in materia di
cartolarizzazioni.
Stipula, da parte del Veicolo, di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis Swap a copertura del
portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e controparte Swap).
I risultati economici connessi con le operazioni di cartolarizzazione in essere a fine esercizio riflettono, in sostanza,
l’andamento di portafogli similari della Banca, sia in termini di default che di estinzioni anticipate (prepayment).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 305
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Nuova operazione 2009
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di valore:
Ricavi o perdite di cessione realizzate:
Prezzo di cessione del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Borsa di quotazione
- Data di emissione
- Scadenza legale
- Call option
- Vita media attesa
- Tasso
- Grado di subordinazione
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- Sottoscrittori dei titoli
Distribuzione delle attività cartolarizzate per aree territoriali:
Italia - Nord-ovest
- Nord-Est
- Centro
- Sud e Isole
Altri Paesi europei - Paesi U.E.
- Paesi non U.E.
America
Resto del mondo
TOTALE
Principali settori di attività economica dei debitori ceduti:
Stati
altri enti pubblici
banche
società finanziarie
assicurazioni
imprese non finanziarie
altri soggetti
TOTALE
306 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
F-E RED
Tradizionale
Fineco Leasing S.p.A.
F-E RED S.r.l.
Fineco Leasing S.p.A.
UniCredit Bank AG London Branch
Counterbalancing capacity
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il godimento di
autoveicoli, di beni strumentali, immobiliari ed imbarcazioni di vario genere.
in bonis
6.03.2009
1.705.231.215 €
1.705.231.215 €
Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata
(con funzione di equity) di 161 milioni di euro.
Auto-cartolarizzazione; Clausola di reintegro del portafoglio
Fitch
IT0004470503
Senior
A
AAA
Dublino
09.03.2009
09.10.2040
Call option (dal 30/10/10)
1,64
Euribor 3 M + 80 b.p.
1.365.000.000 €
1.365.000.000 €
UniCredit S.p.A.
883.851.179 €
313.714.488 €
379.913.820 €
127.751.728 €
1.705.231.215 €
31.262.138 €
1.672.094.258 €
1.874.819 €
1.705.231.215 €
IT0004470511
Junior
B
n.r.
09.03.2009
09.10.2040
1,64
Euribor 3 m + 200 b.p.
Equity
340.231.215 €
340.231.215 €
Fineco Leasing S.p.A.
ORIGINATOR: Fineco Leasing S.p.A.
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite
derivati su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine
esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine
esercizio
F-E GOLD
F-E GREEN
F-E BLUE
Tradizionale
Fineco Leasing S.p.A.
F-E Gold S.r.l.
Fineco Leasing S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Tradizionale
Fineco Leasing S.p.A.
F-E Blue S.r.l.
Fineco Leasing S.p.A.
Morgan Stanley & Co. International
Limited
Funding
Crediti derivanti da contratti di leasing
aventi ad oggetto il godimento di
immobili (75,4%), autoveicoli (12,7%)
e beni strumentali (11,9%).
in bonis
14.06.2002
1.755.353.965 €
-
Clausola di reintegro del portafoglio
terminata ad ottobre 2007.
Fitch / Moody’s
Tradizionale
Fineco Leasing S.p.A.
F-E Green S.r.l.
Fineco Leasing S.p.A.
MCC UniCredit Group; Co-arrangers:
ABN Amro e Morgan Stanley
Funding
Crediti derivanti da contratti di leasing
aventi ad oggetto il godimento
di immobili (63,84%), autoveicoli
(27,04%) e beni strumentali (9,12%).
in bonis
9.06.2004
1.450.061.353 €
Garanzia Fondo Europeo per gli
Investimenti su tranche B pari a 108,5
milioni di euro.
Fineco Leasing SpA ha erogato alla
Società Veicolo un mutuo ad esigibilità
limitata (con funzione di Equity) di 45,7
milioni di euro, a fine esercizio 2009
l’importo della quota capitale è pari a
11,3 milioni di euro.
Clausola di reintegro del portafoglio
terminata ad ottobre 2005.
Fitch / Moody’s / S & P
-
-
-
Funding
Crediti derivanti da contratti di leasing
aventi ad oggetto il godimento di
immobili (65,9%), autoveicoli (26,7%)
e beni strumentali (7,4%).
in bonis
31.05.2006
1.019.029.516 €
-
Fineco Leasing SpA ha erogato alla
Società Veicolo un mutuo ad esigibilità
limitata (con funzione di Equity)
di 31,6 milioni di euro.
-
Clausola di reintegro del portafoglio
terminata nell’ottobre 2003.
Fitch / Moody’s / S & P
IT0004068588
Senior
A1
AAA / Aa2
203.800.000 €
IT0004068612
Senior
A2
AAA / Aa2
749.000.000 €
IT0003675763
Senior
A
AAA / Aaa / AAA
1.342.000.000 €
IT0003675771
Senior
B
AAA / Aaa / AAA
108.500.000 €
IT0003315832
Senior
A
AAA / Aaa / AAA
1.641.255.000 €
IT0003315840
Mezzanine
B
AA-/A1/AAA
78.991.000 €
0€
IT0004068620
Mezzanine
B
A+ / Baa1
56.000.000 €
489.922.398 €
IT0004068638
mezzanine
C
BBB / Ba1
10.200.000 €
215.262.329 €
108.500.000 €
65.059.348 €
IT0003315865
Mezzanine
C
BBB+/Baa2/A
35.107.000 €
78.991.000 €
IT0003315873
Junior
D
unrated
9.428.000 €
56.000.000 €
10.200.000 €
35.107.000 €
9.428.000 €
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 307
Bilancio Consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit Bank AG (ex HVB AG)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE
E CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA
DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI
DELLA CARTOLARIZZAZIONE:
I principali obiettivi della Banca consistono nella liberazione di Capitale Regolamentare e, per le operazioni non
sintetiche, nell’apporto di nuova liquidità.
Il portafoglio di ciascuna transazione è monitorato dal Servicing Department su base continuativa e illustrato
sotto forma di report trimestrale (investor report), che forniscono il dettaglio dello status dei crediti.
I membri del Board approvano ogni nuova transazione e le scelte ad esse correlate e vengono informati sulle
performance previste e su quelle consuntivate annualmente. Nel bilancio e nelle situazioni infrannuali, inoltre,
vengono forniti dettagli su tutte le proprie cartolarizzazioni.
Per le operazioni tradizionali, l’emittente stipula contratti di IRS a copertura del rischio tasso di interesse.
I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attesa e l’andamento degli incassi
generati dai portafogli ha garantito il puntuale e regolare pagamento a favore dei portatori dei titoli e degli altri
soggetti coinvolti nelle operazioni.
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite
derivati su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranchi