Le galassie a spirale - Ira-Inaf

Le galassie a spirale
Una galassia a spirale (detta anche “a disco”) è un agglomerato di stelle, gas e polveri distribuiti in un
disco che ruota attorno ad un nucleo centrale. Nell'Universo che osserviamo esistono centinaia di
miliardi di galassie: circa metà di queste sono spirali, mentre le altre hanno forma arrotondata e
vengono chiamate ellittiche. La galassia in cui viviamo noi, la Via Lattea, è una spirale di dimensioni
medie, essa contiene circa 100 miliardi di stelle, tra cui il nostro Sole.
Chi disegna le spirali?
Le stelle di una galassia a disco formano, spesso, il caratteristico disegno di una
spirale (in figura: la galassia NGC1232). Esistono galassie con un solo braccio (o
ramo) di spirale e galassie con piú bracci che si avvolgono su se stessi. La formazione
di questo disegno è opera della gravità: nelle regioni dei bracci l'attrazione è più forte e
la materia
(gas e stelle) tende ad accumularvisi, producendo un aumento della
densità. Queste sono anche le regioni in cui avviene la formazione di nuove stelle (blu
in figura). Nelle parti centrali delle galassie è spesso presente una struttura ovoidale
(giallo-arancio in figura) che viene chiamata bulge.
Scontri di galassie
Le galassie si muovono nell’Universo seguendone l’espansione, ma se due galassie iniziano
ad attrarsi l’una all’altra allora può avvenire uno evento catastrofico: la collisione tra galassie.
Questo evento doveva essere abbastanza frequente soprattutto nel passato quando la
densità di galassie era più alta. Ma cosa accade quando due galassie si scontrano? Se una
delle due galassie è molto più piccola, questa viene inglobata nell’altra, mentre, se le due
galassie sono simili, inizia una dura lotta in cui molte stelle e gas vengono dispersi nello
spazio esterno. Il prodotto finale di queste collisioni sarà una nuova galassia di morfologia
distorta e formata da stelle di entrambe le galassie progenitrici. In figura: galassie in fase di
collisione.
Il "lato oscuro" delle galassie
Le galassie non sono costituite solo di stelle. Esiste, in primo luogo, una parte considerevole di gas
(soprattutto idrogeno) che si può osservare con i radiotelescopi. In figura vediamo la stessa galassia
(NGC2403) vista con un telescopio ottico che mostra la distribuzione delle stelle (sopra) e con un
radiotelescopio che mostra la distribuzione dell’idrogeno (sotto). È evidente come il gas si estenda
maggiormente delle stelle.
In realtà, però, né il gas né le stelle sono i maggiori costituenti delle galassie. Infatti, la maggior parte
della massa di una galassia è invisibile. Questa materia viene detta oscura in quanto non emette
radiazioni e fa sentire sua presenza solo per effetto della sua gravità. Si ritiene che tale materia oscura
sia distribuita in grandi aloni attorno alle galassie.
Per saperne di più:
•http://www.eso.org/outreach/info-events/ut1fl/astroimages.html (immagini Very Large Telescope)
•http://oposite.stsci.edu/pubinfo/pictures.html (immagini Hubble Space Telescope)