I Processi alla Storia
EXTRA
Lunedì 19
Sala Sinopoli ore 21
MAIN SPONSOR
Processo alla storia:
J. F. Kennedy
Nell'anno delle grandi polemiche politiche incentrate sulla vita privata di capi
di governo e uomini pubblici, il processo a JFK, che secondo alcuni storici fu
addirittura distratto dagli affari pubblici a causa della sua compulsiva attività
sessuale, soprattutto per quanto riguarda il conflitto in Vietnam, diventa l'occasione per interrogarsi sui limiti che devono essere posti alla curiosità morbosa
dell'opinione pubbica ma anche sul presunto dovere di un uomo di governo
di preservare la sua vita privata dai pettegolezzi. Francesco Pizzetti, Garante
della privacy, sarà il Presidente della Corte, mentre il giornalista del Tg1 Attilio
Romita vestirà i panni dell’Imputato. Stefano Dambruoso, magistrato e direttore degli Affari Internazionali del Ministero Giustizia, e Paola Severino, avvocato
penalista e Vice Rettore della Luiss, si impegneranno rispettivamente nei ruoli
di Pubblico Ministero e Avvocato difensore. Dopo il grande successo del Caso
Galilei lo scorso maggio, riprendono dunque i Processi alla Storia, a cura di
Stefano Dambruoso e Massimo Martinelli. Celebri giudici e avvocati in toga.
Con i grandi personaggi del passato a fare da sfondo. In scena l’eterno duello dialettico per difendere o accusare un sentimento, una virtù, un vizio che
caratterizzarono la vita dei protagonisti più controversi della Storia e della
Letteratura. E il pubblico sarà protagonista attivo dell’evento con la delicata
decisione di fissare il verdetto di assoluzione o di condanna.
Presidente Corte
Francesco Pizzetti
Imputato
Attilio Romita
Pubblico Ministero
Stefano Dambruoso
Avvocato difensore
Paola Severino
EXTRA
Biglietti: posto unico 10 euro.
Riduzioni: Parco della Musica
Card, giovani fino a 26 anni, over
65 anni, American Express,
Feltrinelli, Carta Per Due, ACI,
Bibliocard, Carta Giovani, Cral
convenzionati, Interclub
JACOPO PELLEGRINI
Lezione dedicata a due grandi operisti italiani: Vincenzo Bellini
e Gaetano Donizetti. Praticamente coetanei – erano nati rispettivamente nel 1801 e nel 1797 – i due rappresentano una fase importantissima dell’Opera italiana: i loro melodrammi coprono infatti in gran parte il periodo che
va dal ritiro di Rossini all’affermazione di Verdi, e articolano quindi un importante trapasso formale e stilistico.
Bellini e Donizetti rappresentano quindi in un certo senso il nostro Romanticismo musicale, e la loro importanza
storica ed artistica è evidente, al punto da aver lasciato tracce nettissime nella produzione anche strumentale di
molti musicisti d’oltralpe (uno per tutti Chopin, che fu amico di Bellini e che tentò a più riprese di trasferirne
sulla tastiera lo stile vocale). Certo, proprio il fatto di essere “schiacciati” cronologicamente tra i due giganti
Rossini e Verdi ha impedito ad una parte della loro produzione di affermarsi stabilmente nel repertorio. Gli
appassionati legano infatti i nomi di Bellini e Donizetti ad alcune, straordinarie composizioni (La
Sonnambula, Norma, I Puritani per il primo, L’Elisir d’amore, Lucia di Lammermoor, La Favorita, Don
Pasquale per il secondo), trascurandone altre altrettanto valide. La lezione, basata sul confronto diretto tra
alcune delle più celebri composizioni dei due musicisti, ci porterà ad
approfondire queste due fondamentali figure di artisti, mostrando l’inesauribile forza e vitalità della loro musica.
BELLINI
E
Domenica 24
Sala Sinopoli ore 11
Lezioni di Musica
Jacopo Pellegrini
BELLINI E DONIZETTI
Biglietti: posto unico 5 euro.
DONIZETTI
EXTRA
Ideazione e progettazione
MASSIMO FIRPO
PAOLO GALLUZZI
1520. LA SCOMUNICA
DI LUTERO E LA FRATTURA
DELLA CRISTIANITÀ
1610. IL MONDO NUOVO
DI GALILEO
A tre anni dalla pubblicazione delle celebri tesi di
Wittenberg, papa Leone X scomunica Martin Lutero,
mentre la Riforma protestante si diffonde in tutta
l’Europa settentrionale. Mentre i confini del mondo si
allargano all’intero globo terrestre, il vecchio continente, che fino ad allora aveva pensato se stesso come
unitaria cristianità, si trova a fare i conti con una pluralità di confessioni che dovranno imparare a convivere dopo un secolo e mezzo di sanguinose guerre di
religione.
A metà marzo 1610 Galileo pubblica il Sidereus
Nuncius, l’opera che annuncia l’affermazione della
teoria eliocentrica delineata da Copernico nel suo De
revolutionibus orbium coelestium del 1543. Il drammatico cambiamento di scenario segna l’inizio di
un’età nuova – animata da personalità di straordinaria caratura intellettuale, quali Keplero, Cartesio,
Newton – nella quale sono rimessi in questione non
solo i principi della cosmologia ma anche quelli della
fisica e della filosofia, della religione e dell’antropologia.
Massimo Firpo insegna Storia moderna presso
l’Università degli studi di Torino
Paolo Galluzzi dirige l’Istituto e Museo di storia della
scienza di Firenze
Domenica 10
Sala Sinopoli ore 11
Massimo Firpo
1520. La scomunica
di Lutero e la frattura
della cristianità
Domenica 31
Sala Sinopoli ore 11
Paolo Galluzzi
1610. Il mondo nuovo
di Galileo
Biglietti: posto unico 5 euro.
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