Anteprima Estratta dall` Appunto di Antropologia culturale

Anteprima Estratta dall' Appunto di
Antropologia culturale
Università : Ist. Uni Suor Orsola Benincasa
Facoltà : Sc.Formazione
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Le dimore del corpo
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Capitolo 1:Lo specchio e la tela
Spesso nelle rappresentazioni in cui c’è una figura femminile,c’è anche la presenza di uno specchio
nel quale potersi riflettere,dietro a questo gesto,si nasconde un universo di ombre e di fantasmi
dell’immaginario femminile nel quale spesso si cade. Specchiarsi equivale a denudarsi,infatti lo
specchio rende visibile l’invisibile e ciò che viene riflesso è ciò che non dichiariamo nel reale. Lo
specchio è un oggetto tipico femminile e si specchiano solo quelle persone che accettano di vivere
con una doppia realtà; quando una donna non vuole specchiarsi è perché è una divinità vergine la
quale attraverso un disegno divino ha consacrato la sua femminilità ad una inafferrabilità di una
forma in modo da allontanare un’immagine femminile diversa. A questo punto possiamo fare
riferimento ad Atena la quale costruì il flauto per simulare il suono emesso dalle
Gorgoni,specchiandosi in un ruscello vide l’immagine del suo volto deformato e sfigurato a causa
dell’eccessivo sforzo nel suonare il flauto, come se fosse quello di medusa. La reazione di Atena fu
quella di lanciare lontano il flauto, rifiutandosi in futuro di suonare quello strumento e di vedere la
sua immagine riflessa.; Quando il suo sguardo si posò su se stessa ebbe il turbamento di chi si
misura con l’immagine di una femminilità assoluta ed elementare. Ricorrente è medusa intesa
come controfigura difforme dell’immagine femminile che si rispecchia; inoltre essa coincide con la
crudeltà e la brutalità del sesso femminile. Atena, consegnerà lo specchio sotto forma di lucido
scudo ad un eroe: Perseo il quale utilizzerà lo scudo per affidarsi al riflesso del volto della Gorgone
per poterlo decapitare senza essere pietrificato dal suo sguardo mortale; con questo gesto Atena ha
fatto si che lo specchio si trasformasse da oggetto che riflette la realtà a strumento di morte.
Lo specchio si addice agli uomini?
Lo specchio visto come reintegrazione della propria anima, facciamo riferimento ad Ippolito il
quale invoca tale oggetto per poter rivelare ciò che la sua voce non può dire, a causa di un
giuramento. Ippolito accusato ingiustamente di aver offeso Fedra nonché sposa di Teseo(suo padre)
di cui egli aveva respinto l’amore ;era proprio questa la situazione che il giovane non poteva
rivelare a parole ma solo attraverso la purezza della sua immagine riflessa, in modo da uscire da una
situazione di smarrimento e di accuse da parte del padre. Il desiderio di Teseo non si realizzò e il
padre utilizzò la sua richiesta di uno specchio per evidenziare i tratti corrotti e traditori del figlio,
inoltre lancia una maledizione al figlio, chiedendo aiuto a Posidone (padre di Teseo) il quale era un
mostro marino il quale spaventa i cavalli di Ippolito i quali provocano la sua morte. Ippolito
guarderà la morte come se si stesse guardando allo specchio; mentre vive momenti di sofferenza,
per esprimere il proprio dolore, utilizza un linguaggio femminile tipico del momento del parto.
Storia più nota di quella di Ippolito è quella di Narciso, il quale muore nel contemplare la sua
immagine allo specchio. L’avventura di Narciso comincia con il suo rifiuto verso l’amore della
ninfa Eco ;la punizione del giovane fu quella di innamorarsi della propria immagine riflessa
nell’acqua. Quando vedeva la sua immagine nell’acqua egli credeva di vedere una bellissima
fanciulla che rispondeva ai suoi sorrisi ma i suoi tentativi di convincerla ad emergere dall’acqua
fallirono; così l’oggetto del suo amore che inizialmente gli provocava benessere, pian piano si
trasformerà in un sentimento di infelicità causando la sua morte. Una volta morto fu trasformato in
un fiore che ancora oggi porta il suo nome e che racchiude lo stupore dell’innocenza del ragazzo.
Altra visione del mito di Narciso è quella di Pausania; in questa versione Narciso non si innamora i
se stesso ma della sua gemella che era completamente uguale a lui, alla morte della ragazza Narciso
continuava a specchiarsi nell’acqua in quanto nel vedere la sua immagine riflessa era l’unico modo
di consolarsi. In questo caso Narciso nello specchiarsi contempla la sua parte femminile così viene
trasportato nell’universo femminile la cui immagine è simulata da uno spettro nel quale coesistono
il concetto di ambiguità e profondità della nozione di forma. . Nel caso di Dionisio lo specchio è lo
strumento con il quale il Dio viene distratto dai Titani per poterlo uccidere, Dionisio subisce tale
violenza in quanto rapito dalla conoscenza percepisce il mondo come un riflesso di se. Nella visione
Orfeica l’osservare la propria immagine porta Dionisio verso una nuova forma di conoscenza e
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1. Parlami della metafora del
Risposta:
Tramite la tela la donna raccontava il suo vissuto, relegata nell' ambito domestico.
Oppure, come nel
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2. Accultu
Risposta:
Processi di scambi
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