WALTER FRANCESCHINI – baritono Nato a Trento, compie gli studi di canto a Bolzano, sotto la guida del M. Vito Maria Brunetti. Nel 2004 frequenta un masterclass con il M. Luciano Pavarotti. Vincitore dei concorsi lirici internazionali: “Val di Sole” (TN) 2004 presieduto dal M. Bruno Dal Monte; “Città di Merano” (BZ) 2007 presieduto da Katia Ricciarelli; “G.B. Velluti” (Dolo, VE) 2007 presieduto da Magda Olivero. Registra per la “Live Recording” la prima esecuzione assoluta del Requiem for the President, scritto da Antonio Busellato in memoriam di John Fitzgerald Kennedy. Incide arie di Tosti e Bellini presso Radio Vaticana accompagnato al pianoforte dal M. G. Velluti. Ha interpretato: Aida, Bohème, Elisir d’amore, Lucia di Lammermoor, Ariadne auf Naxos, Traviata, Carmina Burana, Turandot, Serva Padrona, Don Giovanni, Italiana in Algeri, Te Deum e Requiem di Dvorak, Stabat Mater di F.J. Haydn, Te Deum di Charpentier. Ha cantato nei Teatri: Comunale e Goldoni di Firenze, Comunale di Vicenza, Bolzano, Sociale di Trento, Rovigo, Priamar di Savona, Verdi di Pordenone, G. da Udine, Goldoni di Livorno, Giglio di Lucca, Donizetti di Bergamo, Festival d’Opèra di Avenches, Rythalle Solothurn. Ha tenuto concerti in Inghilterra, Repubblica Ceca, Svizzera, Romania e Marocco.. ALESSANDRO COLOMBO – basso Laureato in psicologia, ha studiato canto con Franca Matteucci , Malcolm King e attualmente con Alessandra Althof Pugliese.Ha partecipato al progetto Città Lirica presso il teatro Goldoni di Livorno, con la messa in scena dell’opera “ Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny” di Kurt Weill, diretto da Johnatan Web e a quello della International School Music NewYork con la messa in scena dell’opera “ Dodici personaggi in cerca di voce” di Rigacci.Al teatro del Giglio di Lucca ha cantato nell’opera “ I quattro rusteghi” di Wolff-Ferrari diretto da A.Sisillo ed in vari altri allestimenti.Nel 2007 ha vinto la borsa di studio Bayreuth, dell’Associazione Richard Wagner di Venezia con viaggio studio al Festspiel di Bayreuth. Svolge attività concertistica con vasto repertorio dal‘700 all’800. Nel maggio 2008 con la R.T.S.I. di Lugano il Dixit Dominus di D.Scarlatti diretto da Claudio Abbado a Bologna. CLAUDIO VADAGNINI -Maestro concertatore e direttore Diplomato brillantemente in Pianoforte, Composizione, Direzione d’ Orchestra, Didattica della Musica e Direzione d’Opera Lirica rispettivamente nei Conservatori di Trento, Milano, Bolzano ed Accademia filarmonica di Bologna. Ha all’ attivo numerosi concerti come pianista e maestro collaboratore; ha diretto più di ottocento concerti corali con i cori popolari, polifonici e lirici in sale italiane ed estere; ha curato sette incisioni, molte produzioni operistiche e concerti orchestrali. E’ autore dell’opera ladina “Conturina” (libretto Fabio Chiocchetti) più volte rappresentata con la sua conduzione (con incisione completa in diretta dalla RAI). Ha diretto varie orchestre in oltre 50 rappresentazioni operistiche (Mozart, Donizetti, Verdi, Puccini, Mascagni) nei teatri del Trentino-Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli, Svizzera ed Ecuador. Direttore artistico dell’Associazione Musicale Aurona del Coro Lirico di Bolzano e Merano e del Coro Paganella. ASSOCIAZIONE MUSICALE “AURONA” Fondata nel 2001 con sede a Moena. L’obiettivo primario dell’Associazione è quello di produrre ed eseguire concerti e spettacoli con cantanti ed orchestra formata da giovani musicisti in particolare delle province di Trento e Bolzano. Compito assunto per statuto è anche quello di promuovere e diffondere la cultura musicale, coinvolgendo tutte le realtà associazionistiche e strutture formative locali nelle specifiche produzioni originali o tradizionali adatte ad essere rappresentate in ambienti diversi e programmando eventi musicali da eseguire in varie località provinciali ed extra-provinciali. L’ Associazione pertanto intende promuovere la vita musicale sul territorio con particolare riguardo per le espressioni musicali della comunità ladina e di altre minoranze etnico-linguistiche. Uno degli scopi è quello di costituire un’orchestra a formazione variabile finalizzata a integrare stabilmente l’offerta culturale territoriale con formazione e direzione affidata al direttore artistico Claudio Vadagnini L’ORCHESTRA AURONA ha prodotto finora oltre 40 rappresentazioni operistiche e 8 concerti. Componenti dell’orchestra: violini I: Marcello Defant*, Teofil Milenkovic, Franco Turra, Tiziana Benigni, Peter Schneider violini II: Michael Isaac Girardi*, Massimiliano Manfrini, Stefano Faustini, Leonardo Villa viola: Paolo Turri*, Nicola Fadanelli; violoncello: Fabrizio Cunial*, Desiree Calzavara; contrabbasso: Marco Patrizi, Marco Cataudella; Flauto: Salvatore Lucci; oboe: Guido Longo; clarinetto: Nadia Bortolamedi; sax: Andrea Vezzoli; fagotto: Marco Girardi; corno: Nicola Sartori, Valentina Canzian; tromba: Riccardo Terrin; trombone: Antonio Berardi; percussioni: Thomas Samonati, Daniele Daldoss; pianoforte: Luca Schinai. CORALE AURONA (in collaborazione col Coro Lirico di Bolzano e Merano/Coro Paganella) SOPRANI Angela Chiocchetti, Alberta Rossi, Dalla Serra Edda, Dall’Asta Giuseppina, Folgheraiter Rosetta, Sardegna Francesca, Lucchi Carla, Gelmi Ivonne, Baraldo Cristina, Gruber Gertrud, Leeg Erika, Mazzoli Antonietta, Dhembi Mimosa, Marzano Maria Laura, Massalongo Gabriella, Leonardi Paola, Pircher Barbara, Montaruli Anna, Scotellaro Tiziana, Ferraro Graziella, Rosà Lisa, TripodiThea, Donati Carmen, Leonardi Lina, Merlin Severina, Omezzolli Franca, Lazzarini Maria Teresa, Pellegrinelli Franca Associazione “Aurona” Istitut Cultural Ladin in occasione del centenario della Grande Guerra CONTRALTI: Donatella Antoniazzi, Valentina Mongiardo, Viola Pederiva, Monica Lorenz, Daniela Chiocchetti, Valentina Ghetta, Lucia Dellagiacoma, Bia Adriana, Gius Anna Rosa, Parisen Toldin Maria, Poli Anna, Sovilla Greti,Bonandini Silvana, Veronesi Gloria, Batic Laura, Polenta Anita, Lenarduzzi Anna, Placchi Maria Grazia, Marinelli Anna, Pintarelli Daniela, Dal Fra Giuliana, Trevisan Laura Teatro Navalge, Moena Giovedì 23 luglio 2015 ore 21.00 Entrata libera prenotazione obbligatoria info presso Ufficio “Perle Alpine” Moena TENORI: Giordano Bernard, G. Battista Zanoner, Marco Bertolini, Matteo Paissan, Umberto Giordani, Palmo Bonella, Renato Trentini, Arturo Nicolodi, Fulvio Paissan, Mariano Andreatta, Roberto Mazzonelli, Orlando Mazzonelli, Varolo Vittorino, Divina Pietro, Dell’AndreaFranco, Gazzi Luciano, Nicoletti Giovanni, Wieser Renzo, Bosa Marco, Serena Paolo, Brazzo Giancarlo, Biasio Mauro, Soppelsa Alessio,Bassani Bruno BARITONI: Bertotto Giovanni, Padovan Ivano, Frenez Renzo.Vogten Holger, Woerndle Adriano, Da Molin Claudio BASSI: Francesco Degasperi, Claudio Zandonai, Romano Giordani, Remo Zanella, Claudio Depaoli, Valerio Tonini, Ermanno Tabarelli de Fatis, Enzo Castellan, Giuliano Ceron Mignolli Filiberto Aneta ESTROTEATRO - MIRKO CORRADINI - Regista Nasce all’inizio del 2002, conglobando artisti provenienti da diverse realtà formative regionali. EstroTeatro ha come impegno la divulgazione e la produzione delle arti dello spettacolo. Le direzioni in cui si muove sono tre: produzione di spettacoli, organizzazione di manifestazioni teatrali e laboratori formativi. Collabora da anni con varie organizzazioni per la realizzazione di eventi teatrali. Organizza inoltre stagioni teatrali ed eventi artistici. Allestisce ogni anno 5-6 nuovi spettacoli, spaziando dal genere comico al drammatico al sociale, dalle opere classiche alle opere contemporanee, dal teatro per adulti al teatro per ragazzi. Nel corso degli anni, la compagnia ha avuto modo di rappresentare i propri spettacoli all’interno di numerosi festival e concorsi nazionali Regista stabile: Mirko Corradini Opera in due atti di Fabio Chiocchetti Musica di Claudio Vadagnini Aneta: Victoria Burneo Sanchez Tanna: Pinuccia Mangano Leon: Federico Lepre Contrin: Walter Franceschini Ufiziel: Alessandro Colombo Pèster: Marco Bertolini Famei: Giordano Bernard Coro “Aurona” in collaborazione con Coro lirico “G. Verdi” di Bolzano e Coro Paganella Regia: Mirko Corradini Orchestra Aurona Maestro concertatore e direttore: Claudio Vadagnini Foto Rensi Il Campiello al Teatro Sociale di Rovigo, L’Italiana in Algeri al Greek National Opera di Atene, Pagliacci (dir. De Bernard), Rita, Samson et Dalila e Salome (dir. Reck) al Verdi di Trieste, Le Campanule, Wozzeck (dir. Gelmetti) e il Mosè in Egitto all’Opera di Roma, Così fan tutte a Dublino, Capuleti e Montecchi a San Paolo in Brasile, Il Barbiere di Siviglia al Verdi di Salerno ed in Brasile diretto da Neschling, Il Cappello di Paglia di Firenze al Verdi di Messina, Adriana Lecouvreur al Teatro Coccia, Mosè in Egitto al Verdi di Sassari, Falstaff e Traviata per la Scottish Opera, La Piccola Volpe Astuta al Maggio Musicale Fiorentino diretto da Ozawa, Il matrimonio segreto a Praga, Les Vepres iciliennes al San Carlo di Napoli (dir. Gelmetti) e Turandot al Carlo Felice di Genova; poi ancora Les contes d’Hoffmann, Werther, Betly, Armida e Rinaldo, La Sonnambula, La Dirindina, Turandot... Con il sostengo di Regione autonoma tRentino-alto adige/SüdtiRol Comune di moena Presentazione Che senso ha un’opera lirica, e per di più un’opera lirica in lingua ladina, nel “Centenario della Grande Guerra”? non bastano le innumerevoli pubblicazioni, i convegni, le commemorazioni, le mostre di cimeli e reperti, per ricordare questo evento epocale che cent’anni fa ha sconvolto l’Europa intera e che ha segnato così profondamente la nostra terra? Con questa iniziativa l’Istituto Culturale Ladino e l’Associazione “Aurona” si aggiungono al coro delle voci che intendono invitare la gente del nostro tempo a riflettere sull’assurdità della guerra, ed è una voce particolare, quella di una “lingua minore” che attraverso la musica vuole offrire un diverso punto di vista su quei tragici eventi. La vicenda di “Aneta” racconta il dramma di una comunità di confine, custode di valori e forme di vita ancestrali, d’un tratto sconvolta dall’incedere imperioso della Storia che si affaccia sulla scena del mondo con la cieca violenza della guerra. Il testo trae spunto alla novella di Franz Tumler “Das Tal von Lausa und Duron”, scritta nel 1935, negli anni in cui il giovane scrittore di origine sudtirolese percorreva le valli ladine alla ricerca della propria patria spirituale. Si tratta di una vicenda emblematica, che si svolge in un minuscolo villaggio d’alta montagna, posto ai confini dell’Impero, dove vivono gli ultimi eredi di una popolazione di antica origine, già relegata ai margini della società umana dagli eventi e minata al suo interno dalle tensioni portate dal cosiddetto “progresso”. La guerra, la Grande Guerra, sopraggiunge a dare l’ultima spallata ai precari equilibri che governano quella piccola comunità, così come la famiglia Contrin. I fratelli Aneta e Leon sono uniti da un profondo legame di affetti, ma ormai divisi da una opposta visione della vita: saldamente ancorata alla terra degli antenati e ad un profondo senso del dovere quella di Aneta, tutta protesa alla ricerca di nuovi orizzonti quella dell’irrequieto Leon. Custode dei valori ancestrali e del sapere antico è Tanna, figura di saggia veggente cui Aneta è molto legata, la quale percepisce e annuncia lo sfacelo che la guerra porterà fino in quei luoghi remoti. Infine il padre Leon Contrin, che affronta gli accadimenti con rassegnazione e intima sofferenza, gravato dal peso delle responsabilità sociali e familiari. L’opera si sviluppa su due piani narrativi: in primo piano è la Storia che entra violentemente nella vita della famiglia Contrin, lacerata e distrutta dal conflitto delle idee prima ancora che dagli eventi bellici, ma sullo sfondo compaiono le gesta leggendarie dell’eroe-guerriero Lidsanel, che riemergono dal passato attraverso il canto epico, quasi a prefigurare l’epilogo ineluttabile che attende Leon, tornato nella terra avita al seguito dell’esercito invasore. Non vi sono né vinti né vincitori in questa storia: uno stesso destino accomuna i giovani mandati a morire in terre lontane, dall’una e dall’altra parte del confine, e le popolazioni civili che la guerra subiscono senza conoscere la ragione di tanto patire. Nello scontro tra gli eserciti in armi, così come in quello che divide dolorosamente la famiglia Contrin, si manifesta la cieca forza scatenata dallo scontro epocale tra due mondi contrapposti. E il Coro canta e commenta i fatti con distacco, alla maniera degli antichi greci, testimone e interprete di una visione tragica del mondo governato soltanto dal movimento ciclico dell’eterno ritorno. Un monito anche per il presente… (fch) Personaggi Il libretto è una libera interpretazione, analisi e descrizione dei sentimenti che hanno pervaso intere popolazioni e persone vissute durante il lungo, terribile periodo della prima guerra mondiale, coinvolte direttamente con trepidante partecipazione alle alterne e complesse vicende che hanno segnato la vita di ogni famiglia. La narrazione, alternando il linguaggio poetico fra il realistico e il leggendario, ricostruisce la vita di una comunità che dimorava in una tipica valle ladina. La descrizione a tratti è quasi mitologica per i personaggi tratteggiati: – la figura della ragazza ladina Aneta (Victoria Burneo Sanchez) cresciuta nella sua tranquilla valle sconvolta improvvisamente dalla guerra, determinata a resistere alla decadenza per conservare il giusto ordine “in modo che nulla vada perduto del mondo antico”; – l’anziana inquieta Tanna (Pinuccia Mangano) la cui “musica suona solo il passato”, annunciatrice di nuove sventure, custode di antiche usanze e leggende, legata ai ricordi e tradizioni che stanno per essere travolti; – Leon (Federico Lepre) il fratello di Aneta, giovane idealista passato con gli irredentisti per rincorrere un sogno di libertà, civiltà e progresso con la ribellione all’ordine imposto in una “ vita senza tempo e fuori dal tempo”; – il vecchio padre Contrin (Walter Franceschini) confuso dagli avvenimenti che non riesce più a controllare, affranto da foschi presentimenti, ma che cerca di affrontare con realismo comprendendo e accettando i sentimenti degli altri e cercando di portare concreto aiuto nelle situazioni di disagio; –un ufficiale austriaco (Alessandro Colombo) portato in quella valle dalla guerra con i suoi soldati, mano del destino crudele che tronca tragicamente tutti gli ideali ed aspirazioni della gente. – Accanto a questi: giovani reclute in partenza per il fronte, carovana di profughi in mesto addio, popolani e soldati, “coro degli antenati” che commenta alcuni momenti salienti per dare un profondo significato agli eventi… Le vicende ben delineate sono inserite in un periodo storico preciso: la prima guerra mondiale che è iniziata anche in quelle valli alla fine di maggio del 1915. Il terribile evento ha sconvolto la serena e tranquilla vita condotta nelle profonde valli ladine. Ricorrono tutti gli elementi che hanno portato confusione, stravolgimento delle consolidate convinzioni, lacerazioni interne alla comunità facendo cadere le sicurezze ed accendendo contrasti fra gruppi e persone di fronte a scelte obbligate che hanno portato a provare opposti sentimenti espressi profondamente con la poesia e musica. La storia è ricostruita in scene ben integrate nella elaborazione dell’opera e completate con un testo poetico di notevole efficacia coerente con il tema centrale della narrazione: la serena bellezza dell’ ambientazione e tranquillità quotidiana, il richiamo agli aspetti di vita del passato trasposti in racconto mitologico pervaso da struggente nostalgia di fronte ad un mondo in repentino e tragico cambiamento (o disfacimento)... La musica è stata composta rispettando i due livelli di rappresentazione: quello del racconto della vicenda direttamente vissuta dai personaggi e quello del ricordo tramandato come “meta-narrazione”. I due livelli sono sottolineati anche dalle scelte stilistiche diverse, comunque ben integrate nell’insieme: una centrata sull’elaborazione di melodie costruite con modalità e “stilemi” ricorrenti nella tradizione musicale popolare delle valli ladine, l’altra con una ricerca più elaborata di strutture sonore che però rispettano le forme espressive di derivazione popolare adatte al racconto. Il prodotto finale si propone come una sfida innovativa in equilibrio fra innovazione nella tradizione, fra contemporaneità e passato. Interpreti VICTORIA BURNEO SANCHEZ -soprano Nata a Loja-Ecuador si è diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Musica Salvador Bustamante Celi, conseguendo poi la laurea con lode in Educazione Musicale presso l´ Università Nazionale di Loja. Vincitrice di una borsa di studio per Canto Lirico in Italia ha conseguito brillantemente la laurea di secondo livello presso il Conservatorio di Bolzano. Soprano Solista nelle più importanti orchestre ecuadoriane con cui ha svolto numerosissimi concerti e tournée in Sudamerica. Da quando è in Europa oltre a svariati concerti ha cantato come solista nelle opere: Il filosofo di campagna, Elisir d’amore, Suor Angelica, Il Barbiere di Siviglia, L’occasione fa il ladro, Don Giovanni, Traviata, Trovatore, Cavalleria Rusticana e nel musical. Si sta perfezionando sotto la guida della maestra Pinuccia Mangano . PINUCCIA MANGANO - soprano Il soprano lirico drammatico Pinuccia Mangano si è diplomata in Canto Artistico al Conservatorio G. Verdi di Milano, con il massimo dei voti. Subito dopo si è perfezionata co il M.o Campogalliani (Maestro anche del compianto Luciano Pavarotti) alla Scala di Milano e si è affermata in diversi importanti Concorsi quali: medaglia d’oro al Concorso Internazionale Viotti di Vercelli, vincitrice all’ASLICO di Milano, prima assoluta al concorso di Venezia, Palermo, Perugia, ecc. Ha esordito quale protagonista in “Suor Angelica”di G. Puccini al Teatro Grande di Brescia e, sempre come protagonista, ha partecipato alle recite dello “Stabat Mater” e del “Mosè “ di Rossini, del “Rosario” di S. Napoli, del “Signor Bruschino “ di Rossini. Ha collaborato con l’Orchestra Haydn di Bolzano con le “Stagioni di Dionisi”. Nella S. Pasqua del 2006 è stata chiamata dalla RAI a Saxa Rubra in Roma a cantare per il Santo Padre. E’ stata interprete principale di importanti celebrazioni quali quelle in onore di: Maria Callas, Enrico Caruso, e Giacomo Puccini. Ha svolto come solista un’intensa attività artistica partecipando a numerosi Concerti in Italia e all’estero, riportando ovunque grande successo di critica e pubblico. Ass. Aurona – Istit An Opera lirica FEDERICO LEPRE - tenore Giovane tenore di Udine; inizia la sua carriera vincendo alcuni prestigiosi concorsi internazionali. Molti i teatri lo vedono protagonista interprete delle seguenti opere: L’elisir d’amore per la Fondazione Toscanini di Parma, Rigoletto (produz. della Scala) nel teatro di Atri, Lucia di Lammermoor (produzione della Fenice) a Bassano, Maometto II alla Fenice (dir. Scimone), Le Nozze di Figaro alla Scala diretto da Muti, Madama Butterfly e Vita sempre alla Scala, La notte di un nevrastenico e Cenerentola al Politeama di Lecce, Il Turco in Italia al Coccia di Novara e al Carlo Felice di Genova, Die Tote Stadt al Massimo di Palermo, il Don Pasquale al Festival di Fano ed a Mikkeli in Finlandia, Teatro Nava Giovedì 23 luglio Biglietto posto ri