0415 MATITE IN VIAGGIO Carnets Disegni Parole dal 25 al 27 settembre Anno X, numero 04 settembre/ottobre 2015 Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 17 R.S. del 26/05/2006 direttore responsabile: Roberto Ellero Mensile edito dal Comune di Venezia | Centro Culturale Candiani redazione e amministrazione: Centro Culturale Candiani, P.le Candiani, 7 30174 Venezia Mestre | T. 041 2386111 | F. 041 2386112 http://www.centroculturalecandiani.it | [email protected] direttore: Roberto Ellero redazione: Elisabetta Da Lio, Silvia Favaro, Stefania Zennaro hanno collaborato: Marco Boccito, Fabrizio Citton, Giorgio Conti, Rosa Emilia Dias, Claudio Donà, Michael Gluckstern, Elena Guerrini, Anna Maria Spiazzi, Erica Testi, Cathia Vigato S NEW progetto grafico: StudioLanza | Stampa: Grafic he Veneziane settembre/ottobre CANDIANI venerdì 25 settembre, ore 21.00 ATSE TEWODROS PROJECT Evento speciale di MATITE IN VIAGGIO Info a pag. 3 ATSE TEWODROS PROJECT CANZONI DI GUERRA PER RITROVARE LA PACE Ma che fa la scrittrice Gabriella Ghermandi, ora si mette a cantare? La domanda, potenziale, è di quelle che non metteranno mai in difficoltà l’autrice di Regina di fiori e di perle, nata in Etiopia nel 1965 e residente in Italia dal 1979: «Nella terra in cui sono nata si racconta scrivendo, narrando e cantando – dice -, quindi il canto è solo una diversa forma di narrazione». In questo modo la definizione di “voce tra le più interessanti del panorama letterario contemporaneo”, altrimenti incipit di un comunicato stampa qualsiasi, nel suo caso diventa pura e semplice verità. Voce narrante tutt’altro che fuoricampo, ma bensì disposta a farsi cassa di risonanza se le circostanze lo esigono. «La richiesta – racconta Ghermandi – mi è arrivata dai “Patrioti” che hanno combattuto contro l’esercito italiano, i pochi che sono ancora in vita: mi hanno detto “figliola, nessuno ricorda più il nostro sacrificio, fallo tu con i tuoi canti”. Così, dopo aver scritto un romanzo che tratta dell’occupazione italiana da un punto di vista etiopico e dopo averne tratto una narrazione con la quale ho girato il mondo, é arrivato anche il momento di cantare». L’Atse Tewodros Project vede la luce grazie al crowdfunding dal basso e al sostegno del Circolo Gianni Bosio. Al netto delle difficoltà logistiche è un’idea quasi banale, solo che nessuno ci aveva pensato prima: musicisti etiopici e italiani intorno a un repertorio che non ha nulla dell’omertà ostinata a cui siamo abituati in Italia quando (non) si parla di Etiopia. Un modo brillante per parlarne, dunque, e sanare una ferita che è storica quanto personale: «È una vittoria sullo stato di guerra interiore che mi ha “governato” per anni – dice lei –. Essere mista, figlia di un italiano arrivato in Etiopia nel periodo dell’occupazione e di una etiope che l’occupazione l’ha subita, non è stato facile. Per anni ho sentito la necessità di raccontare dell’invasore. E seppure facendolo con un certo garbo, almeno credo, non riuscivo a liberarmi di questa necessità. Era quasi un’ossessione. Comprensibile, vista la mancanza di memoria storica dell’Italia, ma comunque un’ossessione. Poi, d’improvviso, ad Addis Abeba, la sera del primo concerto è arrivata la quiete: mi ritrovavo per la prima volta su un palco con artisti etiopici e italiani, tutti dalla stessa parte, a cantare e suonare i canti di chi è morto per la libertà del suo paese». Mica poco. Se da un lato sgomenta il modo in cui l’Italia ha fin qui rimosso il suo passato coloniale con annesse condotte criminali, dall’altro desta meraviglia quanto sfibrati e incongrui siano i rapporti tra Italia ed Etiopia sotto il profilo culturale. Il cosiddetto ethio-jazz, nato al crepuscolo dell’ultimo imperatore d’Etiopia, Haile Selassie, è ormai un fenomeno globale, oltre che un esempio di come si possa interagire in modo creativo e non subalterno con musiche altrimenti egemoniche, senza smarrire il senso del proprio patrimonio tradizionale. Da noi, a parte sortite isolate, officiate nei circuiti imperscrutabili degli istituti di cultura, niente. Inimmaginabili musiche come quelle azzardate dal connubio tra i londinesi Heliocentrics e la leggenda vivente della musica etiopica moderna, Mulatu Astatqe, prima dell’Atse Tewodros Project. Dove la triade classica della musica etiopica – il flauto washint, la viola masenqo e la lira krar – tesse un dialogo paritario con basso, batteria e pianoforte, con la voce chiara e fresca di Gabriella Ghermandi nel ruolo di brillante mediatrice culturale. «Ci sono anche brani con scale tradizionali etiopi come la ambassel – aggiunge –, che tanto ha donato all’ethio-jazz». continua a pagina 3 1 Concerto Atse Tewodros Project 2 Mostre: Ballerina Project Venice / VentÕ anni di design industriale 3 Mostre: Matite in viaggio / Confini 12 / Toni Fontanella 4 Avenida Brasil 5 Candiani Groove / Alluvioni 6 Incontri Ð Confronti sulla Sostenibilitˆ / Le Strade della Ragione / Scaffale aperto 7 Videoteca / Second Life Ð dopo la prima / Schermo dÕ autore 8 Agenda / Great People, Great Causes / Incontri con il geologo MOSTRE >> BALLERINA PROJECT VENICE. DA NEW YORK A VENEZIA. 1999-2014 Interamente ideato e realizzato da Giulia Candussi e promosso dal Centro Culturale Candiani, il progetto si sviluppa in un connubio tra danza e città con la partecipazione volontaria di ballerini, classici e contemporanei, che posano in location molto particolari del territorio veneziano. Sono trascorsi 15 anni da quando il fotografo newyorkese Dane Shitag ideò il Primo Ballerina Project fotografando ballerine di famose compagnie di danza americane nelle aree più degradate della Grande Mela. Alla base del progetto, l’idea di creare immagini di forte impatto visivo per il contrasto tra la bellezza e l’eleganza delle ballerine e il degrado e lo squallore dell’area metropolitana newyorkese. Altri fotografi, prendendo ispirazione dal progetto di Shitag, hanno adattato l’idea alla loro città: tra gli altri il Ballerina Project UK del fotografo Alex Yip al quale Giulia ha potuto partecipare come ballerina nel 2009 a Londra. Nel 2014, unendo la passione per la danza, maturata in oltre 20 anni di studi, alla professione di fotografa, Giulia dà vita al Ballerina Project Venice. La scenografia è Venezia ma, nello spirito del progetto, non la Venezia da cartolina del centro storico che tutti conoscono e che il mondo ci invidia; è la Venezia delle isole più remote della laguna e della cosiddetta Mostra dal 29 agosto al 13 settembre BALLERINA PROJECT VENICE Fotografie di Giulia Candussi a cura di Erica Testi orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00 sala espositiva Paolo Costantini terzo piano ingresso libero venerdì 28 agosto, ore 18.00 Inaugurazione mostra Spettacolo Cosmos Compagnia di danza Intersezioni Coreografie e direzione artistica: Flor Tinoco Sequeiros domenica 13 settembre, ore 18.00 Finissage Galà di danza Artisti vari Proiezioni giovedì 3 settembre, ore 21.00 Sylvie Guillem - At Work & Portrait (Gran Bretagna, 2012, 104’) di André S. Labarthe e Nigel Wattis martedì 8 settembre, ore 17.00 e 21.00 Dancing With Maria (Italia, Argentina, Slovenia, 2014, 75’) di Ivan Gergolet sala conferenze quarto piano ingresso libero “Terraferma” di Mestre e Marghera. Ognuna di queste realtà ha caratteristiche ed esigenze diverse tra loro e soprattutto rispetto al centro storico di Venezia, città ricca d’arte e di storia, sono luoghi sviliti e umiliati dal degrado, dall’abbandono, dallo spopolamento. Il Ballerina Project Venice lancia un grido d’allarme e mostra la strada per un possibile recupero, una rinascita per una serie di aree urbane ancora piene di potenzialità. Accanto alle fotografie il progetto vede materializzarsi i ballerini in una performance che sarà proposta durante l’inaugurazione della mostra: Cosmos, uno spettacolo di danza contemporanea ispirato al nostro sistema solare. Tre danzatori professionisti, Filippo Bavaresco, Talitha Bizzotto e Flor Tinoco Sequeiros, eseguiranno coreografie che rappresentano in una maniera astratta e molto coinvolgente la formazione dei pianeti ed il suo costante movimento in orbita, alcuni singoli corpi celesti come Nettuno, il Sole e la Luna; le stelle binarie, un’eclissi di Sole e l’inevitabile fine che avrà un giorno tutto questo… Erica Testi SYLVIE GUILLEM – AT WORK & PORTRAIT di André S. Labarthe e Nigel Wattis Un film documentario sulla grande ballerina Sylvie Guillem che la mostra nel suo quotidiano giro di lezioni, prove e spettacoli, rivelando la sua dedizione alla perfezione. Con la sua tecnica mozzafiato si pone a fianco di artisti del calibro di Nureev e Baryshnikov e spiega il suo modo incisivo di lavorare con i migliori coreografi del mondo. DANCING WITH MARIA di Ivan Gergolet A più di 90 anni, con molte sfide e traguardi alle spalle, la celebre e affascinante danzatrice argentina Maria Fux non ha perso la vèrve e la grazia che ne hanno fatto una delle grandi stelle della danza. Nella sua casa-studio di Buenos Aires, Maria Fux ha una missione, quella di trasformare i limiti di ognuno in risorse attraverso la danza e la simbiosi con la musica. Nei suoi corsi ballano insieme danzatori di qualsiasi condizione ed estrazione sociale, uomini e donne con malattie fisiche e mentali, tutti alla scoperta di se stessi e degli altri. Perché «la danza è l’incontro di un essere con gli altri». L’incontro con l’energia e la danza di Maria cambiano la vita di chi l’incontra. Ora, dopo aver sperimentato e trasmesso agli altri per tutta una vita il suo metodo basato sulla percezione dei ritmi interni e sulla simbiosi con la musica, Maria Fux ha preso in consegna un’ultima allieva, forse la più difficile: se stessa. All’età di 90 anni, Maria combatte l’ultima battaglia contro i limiti del proprio corpo. VENT’ANNI DI DESIGN INDUSTRIALE dal 5 al 18 settembre VENT’ANNI DI DESIGN INDUSTRIALE Mutamenti ed idee nel nostro territorio nel progetto dello studio Arter&Citton Inaugurazione mostra venerdì 4 settembre ore 18.00 orario: dal lunedì alla domenica 16.00 – 20.30 sala espositiva secondo piano ingresso libero È un’esposizione temporanea che si pone l’ambizioso obiettivo di fare il punto sui cambiamenti avvenuti nel nostro territorio partendo, come base per l’analisi, dal lavoro progettuale dello studio Arter&Citton iniziato nel 1990. L’analisi è svolta innanzitutto attraverso i progetti effettivamente realizzati senza tralasciare però i prototipi di studio, alcuni dei quali, pur non avendo avuto un seguito nella produzione effettiva, sono stati fondamentali per comprendere gli indirizzi di progetto e il mutamento delle idee che la società degli anni novanta imponeva. L’esposizione è suddivisa in 5 sezioni che sviluppano altrettanti temi: il territorio e la tradizione, la grande distribuzione organizzata, la società multi-etnica, i nuovi materiali (l’alluminio, gli agglomerati in resina e le plastiche), la crisi e i nuovi indirizzi di progetto. L’esposizione pone in evidenza quanto avvenuto in questi anni non addentrandosi volontariamente nelle puntuali specificità, definendo piuttosto una sorta di scaletta che, cogliendo gli indirizzi, indica le tracce del quadro generale per gli anni a venire. Il prodotto e i progetti sono oggetti-soggetti che fungono oltre che da spunto per una riflessione sul cambiamento già avvenuto nel nostro vivere quotidiano, anche da tracce, nuovi punti di riferimento per il prossimo futuro; tracce che non seguono un percorso lineare ma che procedono a salti e che in molti casi regrediscono, com’è avvenuto a metà degli anni novanta dove già si era percepito un periodo di crisi. Il lavoro svolto dallo studio Arter&Citton, con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, ha permesso di riorganizzare i materiali, di raccogliere gli oggetti e i prototipi di vent’anni di progettazione riordinandoli secondo percorsi logici, affiancandoli a quelli meno merceologici e di indirizzo più artistico eseguiti nel Laboratorio D.MOD. Il costante rapportarsi con molteplici ambiti artistici, il confronto tra sensibilità diverse, hanno permesso un diversificarsi continuo nell’attività progettuale dello studio, indispensabile per chiarire il quadro complessivo d’indagine. Il design industriale esce così dalla sua specificità operativa e prende atto di nuovi orizzonti, dalle necessità del mercato globalizzato alla sostenibilità, passando per la spinta tecnologica dei materiali e degli apparati produttivi messi in campo, ma anche ritorna nel territorio, riformulando nuove domande sia sulla propria identità che sul proprio futuro. La realtà quotidiana cambia ogni giorno e nulla è come ieri e questa realtà domina il progetto che a essa ritorna in altra forma e può così essere testimone di usi ed abitudini modificate. Una realtà non sempre comprensibile, in molti casi incoerente, ma pur sempre fondamento per elaborare i nostri pensieri. Fabrizio Citton MOSTRE >> MATITE IN VIAGGIO: CARNETS DISEGNI PAROLE La mostra alla sua quinta edizione riafferma la continuità con le precedenti: tre giorni durante i quali saranno esposti taccuini di viaggio, disegni e parole di più di sessanta autori. Le numerose nuove presenze e l’ampia partecipazione internazionale testimoniano l’interesse cresciuto negli anni per l’appuntamento. Numerosi autori saranno presenti nelle sale, disegnando, mostrando i propri carnets e raccontando ai visitatori le loro esperienze di viaggio, disponibili a dimostrare “dal vivo” l’importanza di viaggiare lentamente assecondando e “lasciando parlare” i luoghi e le persone attraverso i disegni e le parole. Le conferenze di approfondimento che si svolgeranno sabato 26 e domenica 27 settembre, perseguono la volontà di proporre ai visitatori le tematiche affrontate nelle sezioni speciali. I luoghi della memoria: Il Piave e Nervesa della Battaglia, Expo Milano-Venezia Nutrire il Pianeta, energia per la vita, Venezia città d’acqua, non tralasciando le provincie di Venezia, Treviso e Rovigo che sono territori fortemente connessi da un sistema di terre e acque, fiumi, laguna e mare. Tra i tanti possibili approfondimenti è stato scelto quale tema storico e geografico, antropologico e ambientale Le Saline dell’Adriatico e del Mediterraneo. Da Pirano a Cervia e a Trapani; Roma e la Via Salaria. MATITE IN VIAGGIO Carnets Disegni Parole in collaborazione con Associazione Matite in Viaggio dal 25 al 27 settembre dalle ore 9.00 alle 20.00 sala espositiva secondo piano ingresso libero PROGRAMMA venerdì 25 settembre, ore 10.30 Matite in Viaggio incontra la Scuola Visite guidate alla mostra per insegnanti e studenti Su invito del Centro Culturale Candiani, l’Associazione M.I.V. ha partecipato al progetto L’Arte che ci nutre. I mercati di Mestre e di Marghera sono stati belle occasioni per un viaggio breve ma accattivante. Un’occasione per guardare con occhio sensibile e simpatia ai luoghi ormai storici del commercio nei quali cibi e profumi del nostro territorio si intrecciano con vivace curiosità a cibi e profumi di prodotti che provengono da luoghi lontani, segno visibile di nuovi cittadini e delle loro eredità culturali. Una sezione speciale è riservata al ricordo della tragica morte di Michel Renaud avvenuta il 7 gennaio 2015 a Parigi nella redazione del settimanale Charlie Hebdo. I disegni pervenuti dagli autori che hanno risposto alla richiesta dell’Associazione M.I.V. testimoniano quanto sia stato vitale l’entusiasmo che egli ha saputo comunicare a tutti noi: “[…] Frammenti di autobiografie o memorie di viaggio, il taccuino di viaggio porge uno sguardo particolare sul mondo in un determinato momento [...] l’interesse del taccuino di viaggio è contenuto naturalmente nel modo in cui il viaggiatore va, per meglio comprenderlo, a mescolarsi e immergersi in un universo diverso dal suo”. Anna Maria Spiazzi ore 18.00 Inaugurazione mostra Ore 21.00 MATITE IN VIAGGIO / EVENTO CANDIANI GROOVE ATSE TEWODROS PROJECT Gabriella Ghermandi, voce Michele Giuliano, pianoforte Tommy Ruggero, percussioni Camilla Missio. basso Endres Hassan, violino monocorda Fasika Hailu, lira etiopica Yohanns Afework, flauto di canna di fiume Mesale Legesse, batteria tradizionale etiopica ingresso: intero 5 euro – ridotto* 3 auditorium quarto piano Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it (diritto prevendita 1 euro) *Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card, Associazione Caligola, studenti, Associazione Matite in Viaggio sabato 26 settembre, ore 10.30 Matite in Viaggio incontra la Natura I taccuini dell’arcipelago toscano: Giglio, Pianosa e Capraia a cura di Federico Gemma, Andrea Ambrogio, Lorenzo Dotti ore 16.30 Matite in Viaggio lungo le vie del sale Le Saline di Trapani a cura di Anna Cottone Roma. La via Salaria, a cura di Salvatore Santuccio Le saline di Pirano e di Cervia, a cura di Claudio Borsato domenica 27 settembre, ore 10.30 Matite in Viaggio incontra Expo Milano-Venezia ACQUA Venezia a cura di Giancarlo De Petris Il fiume Piave e il canale Brentella. Le memorie della Grande Guerra a cura di Anna Maria Spiazzi e Alessandra Cappelletto Matite in Viaggio incontra De baraque en baraque di Cendrine Bonami Redler sala conferenze quarto piano ingresso libero dal 18 settembre al 4 ottobre CONFINI 12 Rassegna italiana di fotografia contemporanea In collaborazione con Associazione fotografica Civico5 giovedì 17 settembre ore 18.00 Inaugurazione mostra orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00 sala espositiva Paolo Costantini terzo piano ingresso libero MOSTRA ANTOLOGICA dall’8 ottobre al 1 novembre sala espositiva secondo piano ingresso libero CANZONI DI GUERRA PER RITROVARE LA PACE continua da pagina 1 Viene quindi in pace, la cantrice (in questo caso cantante + scrittrice) italo-etiopica, con le sue canzoni di guerra. Ad esempio Tew Belew, il cui testo, racconta: «viene da un canto che veniva intonato proprio contro l’esercito italiano». Tutto però nel nome di un imperatore, Atse Tewodros, che ha regnato in un periodo assai diverso da quello in cui si è consumata l’invasione fascista, precedente anche all’esemplare sconfitta subita dagli italiani nella Battaglia di Adua, l’1 marzo 1896. Teodoro II si è proclamato “Re dei Re” nel 1855 per riunificare il paese e modernizzarlo, ridimensionare il potere dei vari signorotti feudali, ridistribuire le terre e contrastare lo schiavismo. Tenne testa anche agli inglesi, che alla fine però marciarono su Meqdala e nel 1869 sbaragliarono il suo esercito, mentre l’imperatore preferiva togliersi la vita anziché arrendersi. Ma cosa c’entra Tewodros con Mussolini? «Una volta iniziata l’avventura – spiega Gabriella –, i miei compagni di viaggio (compositori, parolieri, musicisti, patrioti etiopi) mi hanno chiesto a chi volessi intitolare il progetto, e io, senza neppure pensarci, ho indicato lui, l’Imperatore Tewodros. Non è stato il frutto di un pensiero razionale, lo avevo scelto perché era il protagonista della fiaba del vecchio narratore Abbaba Tesfaye, che aveva riempito i sabati mattina della mia infanzia. Un legame dolce e nostalgico con un tempo che non esisteva più, un paese che non esisteva più. Solo dopo ho realizzato che Tewodros aveva combattuto contro la regina Vittoria. Era stato insomma il primo ad avere ostacolato un tentativo di occupazione da parte di una potenza europea». Marco Boccito CONFINI 12 Torna Confini, la rassegna italiana di fotografia contemporanea. Nata nel 2003 e realizzata in una sola location, alla dodicesima edizione la mostra percorre nell’arco di un anno intero un itinerario di gallerie e sedi espositive distribuite lungo tutta la penisola. Confini si rivolge agli autori con una spiccata progettualità, ben lontani dalla fotografia di reportage. I progetti selezionati propongono infatti una fotografia pensata, progettata e costruita molto spesso a lungo prima dello scatto. Fotografie che escono dall’ambito del linguaggio fotografico in una contaminazione con i vari linguaggi artistici. È il caso di Diego Mazzei con Dismorfie digitali ovvero Copernico on the beach, una serie di immagini montate su un supporto sottile retroilluminato e composte da due stampe identiche sovrapposte di materiali diversi il primo strato su carta il secondo su lucido. Marco Rigamonti, con Bassa stagione, dedica al mare una serie di Polaroid 669 “virate” all’aceto balsamico tramite immersione di 24 ore. Laurence Chelalli, con L’idealista contrariato, si propone “di rappresentare come un idealista si rapporta con la realtà, come è da lui percepita o ancor più, subita in maniera più o meno violenta, ma sempre con intensità e intransigente…” San Andreas - Snapshots from Uncanny Valley è il progetto di Massimo Napoli che presenta una serie di foto fatte con un cellulare. “Il cellulare però non è del fotografo, ma di un personaggio di un videogioco, controllato dal fotografo, che si trova a percorrere una area ampissima che non è tanto una valle quanto un deserto. Un alter-loco, una California immaginaria ed immaginata sotto il nome di San Andreas.” Francesco Romoli presenta Artificial Intelligence, “un progetto in linea con quella che i Greci chiamavano hybris, la tracotanza, la sfida alla possibilità umana nei confronti del Dio...” Guido Pratellesi con Urbanesimo propone uno spaccato della realtà odierna, del tessuto metropolitano e delle sue connotazioni e infine, unica presenza femminile, Oriana Capriotti con Medusa. Elisabetta Da Lio TONI FONTANELLA, A 100 ANNI DALLA NASCITA (1915-2015) Organizzata dal Circolo Culturale Walter Tobagi, nell’ambito delle iniziative “Da San Michele alla Sortita”, la mostra vuole evidenziare l’intero percorso espressivo di un pittore fedele per tutta la vita ai propri luoghi e ai propri soggetti. Sarà così possibile cogliere il valore di un artista tra i migliori interpreti della tradizione paesaggistica veneziana, apprezzato dalla critica e dal collezionismo locali. AVENIDA BRASIL >> Fotografia, musica, danza popolare: così la rassegna Avenida Brasil vuole avvicinare il pubblico italiano al vero e autentico Brasile e alla vivacità della sua cultura. Importanti artisti provenienti da oltreoceano saranno i protagonisti di questo evento e racconteranno la loro storia attraverso i diversi aspetti della loro arte. La mostra fotografica CosmopoLita farà da cornice alla rassegna, con una raccolta di immagini in bianco e nero realizzate dalla fotografa di Bahia Lita Cerqueira che spinge lo spettatore ad addentrarsi nell’anima nera della sua città e del suo paese. Ad accompagnare le fotografie di Lita lungo questo viaggio nel Brasile sarà l’espressione artistica più intensa del paese tropicale, la musica. Tre appuntamenti offriranno diverse prospettive sul ricco panorama musicale brasiliano. La mia voce e la chitarra di Silvio D’Amico saranno protagonisti di Samba Book, un percorso attraverso il genere musicale brasiliano più noto nel mondo che si snoda dai precursori (Cartola, Noel Rosa) agli autori contemporanei. AVENIDA BRASIL in collaborazione con Associazione culturale Pipoca con il Patrocinio dell’Ambasciata del Brasile Mostra dal 16 ottobre al 1 novembre COSMOPOLITA Fotografie di Lita Cerqueira Inaugurazione mostra giovedì 15 ottobre ore 18.00 SambaBook Concerto di apertura della mostra con Silvio D’Amico, chitarra acustica e Rosa Emilia Dias, voce orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00 sala espositiva Paolo Costantini terzo piano ingresso libero Le atmosfere intime del duo lasciano spazio al clima festoso del forrò, la danza popolare che, nata nel nord-est rurale del Brasile, è diffusissima in tutto il paese e viene ballata sempre accompagnata dal vivo con l’immancabile fisarmonica. Si passa così alla voglia di divertimento di una musica da ballo e di Arrasta Pè, con un repertorio che attraversa i ritmi del nord-est del Brasile, come il maracatù, il forrò, il coco, la samba. Chiude la rassegna Gabriele Mirabassi che presenta il suo ultimo lavoro dal titolo significativo Um Brasil diferente, in cui il clarinettista perugino incontra il virtuosismo chitarristico di Roberto Taufic. Rosa Emilia Dias CosmopoLita Uno sguardo sensibile e documentato del Brasile e del mondo negli ultimi tre decenni. Questo è quello che il visitatore troverà nella mostra CosmopoLita che si compone di 70 immagini in bianco e nero, realizzate tra il 1976 e il 2012, tratte dall’archivio personale di Lita Cerqueira, aperto per la prima volta al pubblico italiano. Nata a Salvador nel 1952, Lita è stata attrice nell’entourage dei grandi registi del “cinema novo” brasiliano come Glauber Rocha e Nelson Pereira dos Santos. Dal 1973, con la nascita del primo figlio, si dedica esclusivamente alla fotografia conoscendo il successo con la collezione Tipos Humanos, ritratti del Brasile popolare, principale motivo della sua ricerca. Prosegue la sua attività come fotografa di scena di Gilberto Gil, Maria Betania, Gal Costa, Caetano Veloso, importanti musicisti ai quali è legata da un intenso rapporto di amicizia. Dagli anni Novanta espone in Europa, in particolare in Francia. Fra le sue mostre recenti Redescobrimento Brasil - Negro de Corpo e Alma a San Paolo (in occasione delle commemorazioni del cinquecentenario del Brasile), e l’esposizione permanente di una selezione di immagini al Museo AfroBrasil a San Paolo. “Le fotografie di Lita Cerqueira sono in un certo modo il risultato della sensibilità di uno sguardo nato fra le pene di un popolo oppresso ma orgoglioso e paziente, con una dimensione magica: la quarta dimensione che ispira una terra come il Brasile”. Con queste parole Gilberto Gil ha descritto l’opera della fotografa di Bahia, rivolta ad esplorare il volto più profondo e ancestrale del suo paese. Al centro dell’attenzione l’anima nera del Brasile, in particolare dello stato di Bahia. Sono ritratti - spesso di donne e di giovani meninos e meninas, doppiamente svantaggiati - che esplorano la vita quotidiana delle classi popolari, in cui quella dimensione religiosa/magica di cui parlava Gil è sempre presente. La sguardo si poggia sul trasporto delle feste popolari, sulla gioia della musica e della danza, ma anche sulla fatica e la dignità del lavoro della pesca, del mercato, dell’artigianato. È sempre la persona, in ogni caso, ad essere al centro dell’immagine. SambaBook Rosa Emilia e Silvio D’Amico presentano un percorso storico didattico dentro la musica brasiliana in grado di evidenziarne le molteplici sfumature al di là dei cliché più comuni. Un ricercato repertorio del tipico sound brasiliano a cui il duo dedica un doveroso tributo, a partire da autori classici come Pixinguinha, Noel Rosa e Cartola. Un riconoscimento internazionale alla spontaneità contagiosa ed autentica del samba tradizionale, i cui testi non affrontano solo gioie e tormenti dell’amore ma anche, con ironia, gli affanni della vita quotidiana. In Dorival Caymmi, Paulinho da Viola, João Bosco il samba conosce raffinati interpreti e un suo sviluppo nel gusto verso la diffusione oltre i confini brasiliani. Il concerto comprende samba di ieri e di oggi nella loro sempre rinnovata vivacità interpretata da autori come Chico Buarque e Caetano Veloso. Trio Arrasta Pé Il Trio esegue un repertorio che attraversa i ritmi del nord-est del Brasile, come il maracatù, il forrò, il coco, la samba. Oltre a suonare proprie canzoni la formazione interpreta brani dei compositori Lenine, Luiz Gonzaga, Jackson do Pandeiro, Ze Kéti, Gilberto Gil, Chico Cesar, Zeca Baleiro. La loro libera interpretazione è arricchita dall’esperienza dei tre musicisti che nei generi sopracitati trovano ispirazione e terreno fertile per giungere a creare musica del divertimento. Divertirsi per poi divertire è proprio quello che succede quando si ascolta gli Arrasta Pé. Il concerto sarà reso ancora più spettacolare grazie alla partecipazione speciale di alcuni ballerini di forrò del Gruppo Forró de Pé de Serra. Roberto Taufic & Gabriele Mirabassi giovedì 22 ottobre, ore 19.00 Trio Arrasta Pé Con Rogerio Tavares, chitarra e voce Roberto Rossi, batteria Massimo Tagliata, fisarmonica e il gruppo dilettantistico di ballerini “Forró de Pé de Serra” che presenta il ballo brasiliano del momento auditorium quarto piano ingresso libero fino ad esaurimento posti domenica 1 novembre, ore 21.00 Roberto Taufic e Gabriele Mirabassi Um Brasil Diferente Evento Candiani Groove Concerto di musica strumentale Gabriele Mirabassi, clarinetto Roberto Taufic, chitarra auditorium quarto piano Ingresso: intero 5 euro – ridotto* 3 euro Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it (diritto prevendita 1 euro) *Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card, Associazione Culturale Pipoca, studenti, Associazione culturale Caligola Um Brasil Diferente L’esplorazione compiuta da Gabriele Mirabassi nel mondo musicale brasiliano si arricchisce di un nuovo capitolo con la pubblicazione su disco del sodalizio maturato con il chitarrista Roberto Taufic, nato in Honduras, cresciuto nel Rio Grande Do Norte e residente da tempo in Italia. La sua presenza nella nostra scena musicale è ormai stabile: i visitatori di Jazz Convention ricorderanno il duo realizzato con Giancarlo Maurino, “fotografato” nel disco Um Abraço del 2005 e le registrazioni in solo e con il fratello Eduardo, realizzate nel corso degli anni. Oltre ad una attività dal vivo che lo ha portato sul palco insieme a, tra gli altri, Stefania Tallini, Barbara Casini e Rosario Bonaccorso. L’arte del duo è una pratica vissuta e perfezionata negli anni da entrambi: se la prospettiva dei due strumenti offre spunti differenti, sono simili l’azione e l’approccio portati avanti nei vari contesti. Una ricetta basata su ingredienti precisi: melodia e rispetto delle forme, virtuosismo, energia e lirismo, una filologica intenzione di trovare un punto personale per esprimere l’interpretazione. L’incontro si sviluppa proprio sulla scorta di queste attitudini: i vari stili e generi della musica brasiliana offrono ai protagonisti un terreno ampio dove poter, allo stesso tempo, inserire la personalità senza sovvertirne le regole o stravolgerne la grammatica. Il Brasile differente del titolo è un mondo sonoro dove si incontrano la musica colta e le tradizioni popolari del grande paese sudamericano. Mirabassi e Taufic esplorano la regione di confine tra le due anime, un territorio ampio, per continuare nella metafora geografica, animato dalle possibilità di dialogo che si aprono tra i vari generi, tra le tante contiguità che si possono ritrovare, tra i riflessi e le reciproche influenze. Il dialogo prosegue anche per quanto riguarda gli atteggiamenti sintetizzati dai due musicisti nel modo di porsi e di interpretare, vale a dire la convivenza tra esecutore classico e improvvisatore, sedimentazione ed estemporaneità. Nel disco, quindi, troviamo ballate intime e riflessive, come la notevole As Rosas Não Falam di Cartola. L’interesse del duo si rivolge in massima parte a brani dall’andamento pacato e dal disegno ritmico dilatato. La scelta degli autori - Guinga, Chico Buarque, Baden Powell, Pixinguinha e Nelson Ayres, in ordine di apparizione, oltre ad alcuni brani originali - attraversa il Novecento e offre uno sguardo ampio di ispirazioni e riferimenti. Lo choro può essere annoverato tra le “radici” del lavoro, il samba e la bossa nova sicuramente meno: l’intento chiaro nel modo di porgere la musica è la forte attenzione con cui vengono esposte le melodie. Sia su disco che nell’esibizione dal vivo, vista lo scorso anno nell’ambito del Talos Festival 2013, la disponibilità alle necessità del canto è la chiave centrale del duo: sembra di sentire l’eco delle parole nell’esposizione del clarinetto e della chitarra, nella combinazione dei suoni. La riuscita del disco è naturalmente nella grande e convinta partecipazione di Mirabassi e Taufic, nell’accostarsi con rispetto - non deferente, ma presente - al materiale suonato, un approccio innato per il chitarrista, “acquisito” per il clarinettista, in entrambi i casi maturato e vissuto con profondità. SPETTACOLI >> ÜSTMAMO. Duty Free Rockets Originari dell’Appennino emiliano, con la bizzarra mescolanza non solo di lingue (italiano, inglese e francese) con il loro dialetto reggiano, ma anche di musiche diverse come il punk, il trip–hop, il rock, l’house e l’elettronica, gli Üstmamò sono stati tra i più originali esponenti del nuovo rock italiano a fine anni ’90. Nel 2003, dopo cinque album in studio e tre “live”, in concomitanza con l’uscita della raccolta ÜstBestMamò, il gruppo annuncia il suo definitivo scioglimento. A distanza di poco più di un decennio, senza la “frontwoman” Mara Redeghieri, Luca Alfonso Rossi e Simone Filippi, le anime musicali della band, hanno deciso di riprendere il percorso interrotto forse prematuramente incidendo un album sorprendente con testi esclusivamente in inglese, Duty Free Rockets, pubblicato nel 2015 dall’etichetta veneziana Gutenberg Music. Commenta quest’importante quanto inaspettata decisione quello che è ancor oggi il principale responsabile musicale del progetto, Luca A. Rossi: “A dieci anni dallo scioglimento ho deciso di rimettere in piedi gli Üstmamò, perché avevo voglia di suonare, qualche idea e un po’ di tempo da dedicarci. In fondo era la mia band! Ho parlato a lungo con i miei ex–compagni, ma dopo dieci anni e alla soglia dei cinquanta le nostre vite CANDIANI GROOVE In collaborazione con associazione culturale Caligola venerdì 25 settembre, ore 21.00 ATSE TEWODROS PROJECT Vedi box pag. 3 venerdì 9 ottobre, ore 21.00 ÜSTMAMO Duty Free Rockets Luca A. Rossi, chitarra elettrica, voce solista Mirko Zanni, chitarre acustica ed elettrica, cori Mauro Zobbi, basso elettrico Simone Filippi, batteria, voce ingresso: intero 8 ridotto* 5 euro venerdì 23 ottobre, ore 21.00 BILLIE HOLIDAY PROJECT Sonia Spinello, voce Lorenzo Cominoli, chitarre acustiche Maurizio Brunod, chitarre elettriche, effetti, loop ingresso: intero 8 - ridotto* 5 domenica 1 novembre, ore 21.00 Roberto Taufic e Gabriele Mirabassi Um Brasil Diferente Vedi box pag. 4 erano molto cambiate. Ezio Bonicelli e Mara Redeghieri sono oggi insegnanti a tempo pieno, hanno altri progetti, e per questo giro hanno preferito passare la mano, ma mi hanno comunque spinto a continuare, anche senza di loro, e per questo li ringrazio … Simone Filippi ha invece accettato il mio invito, mi ha aiutato nella stesura dei testi e nella preparazione degli arrangiamenti dal vivo, sarà quindi nella nuova band. Avevo le mie idee, le mie mezze canzoni, ma senza cantante ero perso e così ho dovuto lavorare di più, cercare altre strade. Sono un musicista, negli ultimi anni ho suonato molto la chitarra, non ho la necessità di scrivere parole, non ne sento il bisogno: ma senza testo una canzone non è una canzone. Il guaio di scrivere in italiano è che spesso il significato uccide la musica, se la mangia … nel migliore dei casi. L’italiano è talmente importante e difficile … Così ho preferito scrivere in inglese, non che per me sia più facile, ma almeno mi riesce e suona meglio. Le parole sono sempre venute fuori dopo la musica, abbastanza naturalmente, senza voler essere troppo importanti: lasciano spazi liberi all’interpretazione e alla fine sono soddisfatto …”. Claudio Donà BILLIE HOLIDAY PROJECT Ricorre quest’anno il centenario della nascita di Billie Holiday, una fra le voci più influenti e significative del secolo scorso, non solo in campo jazzistico. Tre musicisti di spicco del jazz italiano hanno ideato un suggestivo e personale omaggio a questa grande artista, un vero e proprio viaggio nella vita e nelle canzoni di “Lady Day”, il soprannome datole da Lester Young. Il concerto è montato come uno spettacolo teatrale, ed è Billie stessa a parlare, a raccontarci di una vita tormentata fatta di incontri troppo spesso sfortunati, di abusi, di ingiustizie, ma anche di tanta splendida musica. Una musica che diventa medicina dell’anima. I brani cantati da Sonia Spinello, accompagnata in quest’occasione dalle auditorium quarto piano Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it (diritto prevendita 1 euro) *Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card, Associazione Caligola, studenti chitarre di Lorenzo Cominoli e Maurizio Brunod, si inseriscono nel racconto come tante fotografie in bianco e nero che ritraggono la protagonista e ne descrivono perfettamente, attraverso le sue canzoni, ogni tormento e ogni gioia. In tale contesto, ha un peso specifico molto importante la partecipazione di Brunod, che si aggiunge a un duo già ampiamente collaudato. Con il suo stile moderno, a tratti sperimentale, il chitarrista piemontese contamina l’impronta rigorosa del jazz tradizionale in cui si muoveva la Holiday, creando un suggestivo gioco di contrasti fra classico e moderno, fra musica acustica ed elettronica, ma riuscendo soprattutto a rivisitare i brani più noti di Lady Day in chiave contemporanea. C. D. ALLUVIONI venerdì 2 ottobre, ore 21.00 Alluvioni dal fango alla luce uno spettacolo di e con Elena Guerrini cura della produzione Davide Di Pierro movimenti di scena Anna Redi prima spettatrice Elena Di Gioia auditorium quarto piano ingresso: intero 7 euro - ridotto* 5 euro Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it (diritto prevendita 1 euro) *Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card, studenti Matinée, proiezione speciale per le scuole, per informazioni chiamare 041.2386119 dal fango alla luce Parole Alluvionate L’Italia è una Repubblica fondata sulle Alluvioni. Dove tutti aspettano i soccorsi. Il tempo varia, da poche ore ad una vita. Arriva il fango, ti sporca fuori e ti cambia dentro. In mezzo chi dalle Alluvioni si arricchisce, trae profitto. Si augura “anni, pieni di monnezza, profughi e bufere.” Organizza ricostruzioni, nuove case, serate televisive. E tutto resta immobile. Tra attrici, assessori e manager grandi eventi. Il fango travolge e cambia le geografie. Del cuore. E dei luoghi. L’Italia è una Repubblica fondata sul fango. Chiudono i teatri e aumentano le trasmissioni di cucina. E in mezzo un’umanità che galleggia. Anestetizzata da una tranquilla informazione e da un quieto lasciarsi vivere. Dal fango partiamo. Costruiamo il teatro. Con oggetti sottratti dalla furia del fiume. E dentro la nostra stanza, accogliamo il pubblico. Che osserva gli oggetti, ed entra nei nostri territori alluvionati. Resta in ascolto. Partecipa ad un rito catartico e di purificazione. E ne esce pulito. Dal fango alla luce. Alluvioni nasce dall’esigenza di raccontare quello che la furia dell’acqua e del fango si è portato via. Siamo partiti da qui. Abbiamo raccolto testimonianze e parole. Poi il percorso si è trasformato. In poco più di un’ora, costruisco un racconto sul fango, variando personaggi e livelli della narrazione. Si entra in un universo fatto di attrici russe, manager, grandi eventi, marketing della disgrazia. Costruisco trasmissioni improbabili (e tragicomiche), e dialogo con il pubblico che contribuisce allo spettacolo a stretto contatto con me. Racconto del fango della Cultura, in una sorta di talk show dai toni spettrali e improbabili provini radiofonici. E mentre gioco col fango, parlo delle Alluvioni sentimentali. Respiriamo tutti. In un quadro, in cui i toni si attenuano con cucchiai, cucchiaini...pale di Nutella, la medicina giusta per le Alluvioni sentimentali. Ma è fango o Nutella quello di cui parlo? Sono: attrice, sindaco, manager grandi eventi, assessore, cuore infranto, cuoco alluvionato, poetessa, tratteggiando un’umanità che danza incurante sul confine della tragedia. Nella seconda parte, il fango si trasforma lentamente in luce. Il pubblico ascolta il racconto della Comunità che dal fango è riuscita a uscire. Un quadro, questo, dove prevale l’umanità e il gioco. Ci sono le persone e gli oggetti che pulisco dal fango. Sparisce la stanza alluvionata, e lo spazio diventa altro. Sempre precario, ma pulito. Con una scenografia fatta di cartoni, gioco con gli oggetti e danzo. Il pubblico osserva. E sulle note di Perfect Day di Lou Reed compie un rito di purificazione, il fango è diventato luce. Elena Guerrini incontri INCONTRI – CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITÀ SHARING ECONOMY – SHARING CITY Mercoledì 16 settembre, ore 17.30 SHARING ECONOMY – SHARING CITY Partecipare, condividere, collaborare per una città sostenibile e responsabile Dobbiamo passare dalla Seconda rivoluzione industriale alla Terza, per smettere di consumare le ricchezze del passato e tornare a produrre liberando la nostra creatività. Jeremy Rifkin Un progetto degli Archivi della Sostenibilità, Università Ca’ Foscari Venezia Presentazione e discussione dell’inchiesta: EFFETTO DIROMPENTE A cura di Michele Buono, Report, RAI 3 Italia, 2015 Parteciperanno al dibattito: Un referente del progetto Seoul’s Sharing City; Lucia Scopelliti, Comune di Milano; Christian Iaione, Libera Università LUISS, LABGOV LABoratorio per la GOVernance dei beni comuni; Pierluigi Cupri, City Value, Sintegy; Michele Buono, Report, RAI 3. Venerdì 30 ottobre, ore 17.30 CHOCO-SLAVE IL SAPORE AMARO DEL CACAO PER I BAMBINI AFRICANI Schiavitù e sfruttamento dei minori per la produzione del cacao in Africa. Fairtrade, l’alternativa del commercio equo e solidale per la sostenibilità del lavoro e dell’ambiente nel Sud del mondo. Presentazione e discussione del docu-film. The Dark Side Of Chocolate (USA, 2010, 46’) Regia di Miki Mistrati e U. Roberto Romano Parteciperanno al dibattito: Paolo Pastore, Direttore Fairtrade Italia; Adalberto Perulli, Università Ca’ Foscari, consulente giuridico dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), ONU Ginevra; Sara De Vido, Vicedirettrice CESTUDIR, Centro Studi sui Diritti Umani, Università Ca’ Foscari, Venezia; Michela Turrina, Presidente Venice Diplomatic Society. Coordinamento scientifico: Giorgio Conti sala conferenze quarto piano ingresso libero LE STRADE DELLA RAGIONE in collaborazione con UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalistici – Circolo di Venezia venerdì 18 settembre, ore 17.30 Politiche della memoria. XX SETTEMBRE... CHI ERA COSTEI?! Relatore Mario Isnenghi venerdì 23 Ottobre ore 17.30 Conservazione della Biodiversità: una sfida difficile, ma ancora possibile Interviene Michele Zanetti. presenta e modera Christian Lorenzon sala seminariale primo piano ingresso libero SCAFFALE APERTO Incontri con gli autori giovedì 24 settembre, ore 18.00 Tutta un’altra storia L’omosessualità dall’antichità al secondo dopoguerra (Il Saggiatore, 2015) di Giovanni Dall’Orto Partecipano all’incontro Vincenzo Patanè e Stefania Bragato sala seminariale primo piano ingresso libero Una nuova opportunità per la promozione della sostenibilità integrata nelle città del XXI secolo “Effetto dirompente” è il titolo dell’inchiesta di Report RAI 3, curata da Michele Buono, dedicata alla sharing economy. Un titolo ad effetto per una tendenza passeggera o per una reale opportunità d’innovazione ambientale, economica e sociale delle città del XXI secolo? Mike Childs - Project Leader for the Big Ideas Change the World Project - non ha dubbi, è da questa nuova visione che nel mondo inizierà quel cambiamento epocale che Jeremy Rifkin definisce: ”Terza rivoluzione industriale”. Certamente molti valori correlati con questa strategia di collaborazione-condivisione non rappresentano una novità come ad esempio il car e bike-sharing, il co-housing, il co-working, ecc. La vera novità non è dunque nell’emergere della valorizzazione del capitale sociale su quello finanziario, ma è il ruolo che le piattaforme collaborative, generate dal movimento open source e in particolare le app, hanno avuto nel creare nuovi servizi per una nuova cittadinanza digitale di co-produttori. Seul è considerata la sharing city più attiva e all’avanguardia in questa nuova sfida dello sviluppo urbano sostenibile. Il Seoul Innovation Bureau’s Plan (2012) ha implementato politiche municipali che indirizzano investimenti pubblici e privati e “educano” i cittadini alla collaborazione e condivisione, orientate alla sostenibilità. Lo stesso impegno politico e dei cittadini che si riscontra, mutatis mutandis, nella città di Milano dove si tenta, anche, di coniugare la collaborazione e l’innovazione con l’inclusione sociale, per il riscatto dei quartieri periferici e degradati. La “uberizzazione” delle nostre città sarà indolore? Siamo sicuri che ”Lo skyline dell’economia leggera” per dirla con Aldo Bonomi (Nova 24, 19 luglio 2015) sarà facilitato da tutti gli interessi in gioco? In attesa di conoscere quale finalità avrà una “Via italiana alla sharing economy” (Ivana Pais, Equlibri, 2015/1) sarà interessante capire gli orientamenti e le direttive dell’Unione Europea che, in assenza della costituzione degli Stati Uniti d’Europa, sembra confrontarsi più con le problematiche della separazione che con quelle della inclusione-collaborazione. Giorgio Conti CHOCO-SLAVE. SCHIAVITU’ E SFRUTTAMENTO DEL LAVORO MINORILE PER UNA MERENDINA AL CIOCCOLATO? FAIRTRADE L’ALTERNATIVA DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo. Maria Montessori Prima della nuova normativa europea, entrata in vigore nel dicembre 2014, nelle etichette della maggior parte dei prodotti di largo consumo alimentare, dietro la generica dizione “olio vegetale”, si celava la presenza dell’olio di palma. Gli Archivi della Sostenibilità sono stati, tra i primi in Italia, a diffondere, attraverso eventi e in collaborazione con i media più responsabili (Report RAI 3), una nuova consapevolezza sugli impatti ambientali (distruzione delle foreste primarie), quelli socio-economici (land grabbing ed esodo forzato delle popolazioni native) e gli effetti sulla salute umana, in particolare per la popolazione giovane, quella più sensibile. Oggi in Italia si sta diffondendo un consumo critico più attento alla sostenibilità integrata in relazione ai consumi alimentari di massa e anche alcune grandi industrie o alcuni gruppi della GDO hanno annunciato un ripensamento sull’uso massiccio dell’olio di palma. Eppure dietro a quelle innocenti merendine o gelati senza olio di palma, mangiati da innocenti bambini occidentali, molto spesso si potrebbero continuare a celare crimini contro l’umanità, ancor più aberranti perché compiuti nei confronti dei bambini poveri africani. In Costa d’Avorio, dove si produce oltre il 40% del cacao, in particolare per le multinazionali, ci si avvale dello sfruttamento del lavoro minorile e del traffico di bambini, sottratti alle loro povere famiglie dalle nazioni vicine. Questa nuova forma di schiavitù viene denunciata dal docu-film The Dark Side of Chocolate (2010). Nonostante siano in vigore rigorose leggi internazionali e nonostante la costante attenzione - nei confronti del fenomeno “Choco-Slave” - dell’ILO (International Labour Office, ONU) che si occupa anche dello sfruttamento del lavoro minorile, il fenomeno non sembra arrestarsi. L’alternativa potrebbe essere quella di incentivare acquisti di prodotti del commercio equo e solidale, come quelli certificati da Fairtrade, che ha tra le proprie finalità il benessere socio economico dei contadini, in particolare la tutela del lavoro femminile, e la sostenibilità ambientale delle produzioni. Inoltre è fondamentale che la questione “africana” entri a far parte delle iniziative promosse dai centri di ricerca e dalle associazioni che si occupano dei diritti umani come il Cestudir e la Venice Diplomatic Society. Quando vedremo dei bambini africani, fuggiti dalla schiavitù delle piantagioni, approdare senza famiglia con i barconi a Lampedusa chi avrà il coraggio di respingerli, con il pretesto che bisogna distinguere i migranti economici dai profughi di guerra e politici? G. C. POLITICHE DELLA MEMORIA E CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ La presa di Roma avvenuta il XX Settembre 1870, con lo storico episodio noto come breccia di porta Pia, segna l’annessione di Roma al Regno d’Italia e la fine dello Stato Pontificio. Per questo motivo la data del XX Settembre fu riconosciuta una festività nazionale fino alla sua abolizione avvenuta nel 1929 con i Patti Lateranensi. Una data da ricordare come un prezioso tassello della nostra Storia, incasellato tra figure di politici, statisti e generali di grande levatura, ma soprattutto come stimolo per riportare lo Stato italiano e i suoi cittadini verso quelle caratteristiche di laicità e democraticità, in un percorso che appare oggi, purtroppo, ancora in parte disatteso. Le politiche della memoria hanno lo scopo di segnalare ciò che è avvenuto nel passato coniugandolo al presente, come ricordo, come monito, come stimolo, insomma come Storia. L’appuntamento di ottobre affronterà una serie di considerazioni sul necessario mutamento di mentalità e di cultura da parte dei cittadini sulla conservazione della Biodiversità. Negli ultimi cinquant’anni si è verificata una pesante semplificazione nella geografia naturalistica delle Pianura Veneta. La perdita di habitat e di qualità degli stessi, ha superato i “buoni propositi” imposti dalla CEE all’Italia e la Biodiversità degli ambienti umanizzati appare a forte rischio. Cathia Vigato TUTTA UN’ALTRA STORIA. L’omosessualità dall’antichità al secondo dopoguerra «Il Rinascimento in Italia prende avvio a metà del Trecento, con molto anticipo sul resto d’Europa. Relativamente agli amori omosessuali è marcato dalla doppiezza: da un lato proseguono i roghi di sodomiti, dall’altro si moltiplicano i documenti che parlano di amori e comportamenti omosessuali. Nel Quattrocento non basterà più una lingua sola per contenere l’alluvione proveniente dall’Italia, dove si scriverà di amore omosessuale in italiano, in latino, e in greco antico». Nonostante l’Italia possieda una delle più ricche storie omosessuali dell’intero Occidente, lo studio di questo tema è da decenni un tabù nel mondo accademico. Nel tentativo di colmare questa lacuna, senza cedere alla tentazione di compilare lunghi elenchi di personaggi e opere fino a oggi dimenticate, Giovanni Dall’Orto ha scelto la strada di discutere individuando momenti e fenomeni che caratterizzassero le varie epoche, dall’antichità ai giorni nostri. La storia dell’omosessualità di Dall’Orto non è mai stata scritta prima: non parla di Oscar Wilde, di Michelangelo, di Leonardo o di Caravaggio, perché la «storia gay attraverso i grandi personaggi ha fatto il suo tempo». Concentrandosi su alcuni eventi e protagonisti-chiave della storia, con questo libro, Dall’Orto ha finalmente chiarito l’evoluzione della mentalità e degli stili di vita nel corso dei secoli, necessaria per comprendere a fondo il passato da cui veniamo, e insieme anche per meglio comprendere l’oggi. Giovanni Dall’Orto (Milano, 1958) è giornalista, scrittore e storico. Dal luglio 1999 collabora, tra gli altri, con il mensile Pride, del quale è stato direttore responsabile dal marzo 2000 a gennaio 2008. Ha pubblicato numerosi libri sulla tematica gay. Fa parte del Board of editors della rivista accademica americana Journal Of Homosexuality. videoteca SECOND LIFE - DOPO LA PRIMA LA TEORIA DEL TUTTO (The Theory of Everything, Gran Bretagna, 2014, 123’) di James Marsh Con Eddie Redmayne, Felicity Jones, Charlie Cox, Emily Watson, Simon McBurney la rabbia della classe. Ancorato ai suoi principi, Robert resterà quasi disarmato di fronte alla cascata di aggressività che ha alimentato […]. Simona Santoni (Panorama.it) MOMMY (Francia, Canada, 2014, 140’) di Xavier Dolan Con Anne Dorval, Suzanne Clément, Antoine-Olivier Pilon Miglior film britannico ai Bafta 2015 Miglior film dell’Unione Europea ai David di Donatello 2015 Miglior attore in un film drammatico ai Goden Globe 2015 Miglior attore protagonista agli Oscar 2015 Il Tempo. La cosa che più di tutte interessa la brillante mente di Stephen Hawking e l’unica cosa che sembra mancargli. La Teoria del tutto è la trasposizione del romanzo “Travelling to Infinity: My Life with Stephen” di Jane Wild, prima moglie del cosmologo. Non è però un semplice biopic sulla vita, la scoperta della malattia e l’incredibile voglia di vivere di un uomo. No, è molto di più: una delle storie d’amore più belle, complete e complesse mai portate sul grande schermo […]. Proprio quando la sua vita ha iniziato ad andare alla massima velocità, come nel gran premio decisivo, avviene quello che non ti aspetti. Stephen, infatti, scopre di avere una malattia al motoneurone, la cui diagnosi è spietata: due anni di vita. Il mondo gli crolla addosso, ma sarà il grande e infinito amore di Jane a regalargli una delle esistenze più straordinarie e una famiglia con tre bambini […]. La vera storia è quella di un amore che, come dicono le teorie del fisico, “supera i confini dello spazio e del tempo”[…]. Thomas Cardinali (FilmUp.com) IL GIOVANE FAVOLOSO (Italia, 2014, 137’) di Mario Martone Con Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco Nastro dell’anno, miglior regia e migliore attore protagonista ai Nastri d’Argento 2015 Migliore attore protagonista ai David di Donatello 2015 Vita di un uomo che non ebbe quasi una vita, ma amava il mondo con trasporto totale. Ritratto di un’anima vasta chiusa in un corpo piccolo e ingrato. Autobiografia di uno dei più grandi poeti del suo tempo, malgrado il suo tempo. Il giovane favoloso è tutto questo ma soprattutto è la cronaca aspra e visionaria di una lotta. La lotta senza fine che Leopardi condusse non contro il suo corpo, ma contro l’immagine a cui lo inchiodavano. Pessimista perché infelice. Infelice perché storpio. Dunque solo, sempre [...]. Fabio Ferzetti (Il Messaggero) BIRDMAN (USA, 2014, 119’) di Alejandro González Iñárritu Con Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan Miglior film e miglior regia agli Oscar 2015 Miglior film straniero ai David di Donatello 2015 Miglior attore in un film commedia o musicale ai Golden Globe 2015 SECOND LIFE - DOPO LA PRIMA Premio della giuria al Festival di Cannes 2014 Nomination come miglior film straniero ai David di Donatello 2015 Senza il suo costume da rapace, Riggan Thomson è soltanto un uomo. Popolare in passato, sotto l’ala protettiva del suo supereroe, nel presente versa in una profonda crisi esistenziale, che Alejandro González Iñárritu trasforma in un pandemonio intimo attraverso una sontuosa audacia formale […]. Birdman, supereroe che fece tre volte la gloria effimera e planetaria di Riggan. L’uomo uccello lo segue dappertutto, denigrando e screditando il suo progetto teatrale alla maniera di un super io implacabile. Eppure i super poteri di Birdman, che ‘sfogano’ la collera di Riggan, nulla possono contro la battaglia d’ego in seno alla troupe, i problemi famigliari o ancora lo snobbismo della critica, che ‘mandano in giro e rigiro’ film e protagonista, alla ricerca ostinata di amore e riconoscenza […]. Marzia Gandolfi (Il Ragazzo Selvaggio) IL REGNO D’INVERNO – WINTER SLEEP (Kis uykusu, Turchia, Francia, Germania, 2014, 196’) di Nuri Bilge Ceylan Con Haluk Bilginer, Melisa Sozen, Demet Akbag, Ayberk Pekcan, Serhat Mustafa Kiliç Palma d’oro per il miglior film al Festival di Cannes 2014 È un viaggio verso l’inverno della vita, quando all’impeto, alla passione, al desiderio di nuovo si sostituisce il bisogno di riflessione e di quiete; e la vera avventura diventa quella di trovare il coraggio di accettarsi per quel che si è. Ex-teatrante di qualche fama, Aydin si è rifugiato in un remoto, suggestivo angolo della Cappadocia dove, insieme con la giovane moglie Nihal e la sorella divorziata Necla, gestisce un caratteristico albergo ricavato nelle rocce. Gli avventori nella stagione fredda sono pochi, ma Aydin è ricco e - avendo delegato la cura delle sue proprietà a un fidato tuttofare - è anche libero di dedicarsi ai suoi ozi intellettuali: scrivere per un giornale locale e accumulare materiali in vista di una esaustiva storia del teatro turco [...]. Alessandra Levantesi (La Stampa) CLASS ENEMY (Razredni sovraznik, Slovenia, 2013, 112’) di Rok Bicek Con Igor Samobor, Natasa Barbara Gracner, Tjasa Zeleznik, Masa Derganc, Robert Prebil Premio FEDEORA come Miglior Film alla Mostra del Cinema di Venezia 2013 (Settimana Internazionale della Critica) Finalista del Premio LUX 2014 […] Tra atmosfere livide va in scena la quotidianità di una classe qualsiasi di un liceo sloveno. La professoressa di tedesco, estremamente comprensiva e dolce coi suoi scolari, va in maternità e cede le redini all’inflessibile professor Robert. Il nuovo arrivato ha una concezione “vecchio stile” del sistema scolastico: pretende massimo rispetto e attenzione, la formalità di gesti esteriori, studio attento ma anche lo sforzo di andare oltre le cose lette e studiate. Ha dei metodi rigidi e lapidari, tutt’altro che empatici. Quando un evento inatteso scuote la sempre più tesa normalità, la relazione tra alunni e docente si infiamma e Robert sembra il giusto capro espiatorio contro cui ferve di impianti estrattivi con la conseguente perdita di molti posti di lavoro. Nasce, così, una grande mobilitazione dei minatori in molte zone del Paese, uno sciopero imponente che blocca le attività per quasi un anno. In un villaggio del Galles, Delays, molte famiglie riescono a vivere solo grazie all’estrazione del carbone, per cui la scelta politica ed economica risulta ancora più grave: ecco però che un gruppo di londinesi si unisce agli operai nella lotta. Si tratta di giovani omosessuali che costituiscono il Lesbian and Gays Support the Miners (LGSM) […]. Un anno dopo, nel 1985, i miners hanno deciso di partecipare ad uno dei più grandi gay-pride nella capitale inglese: un insegnamento di solidarietà reciproca che dovrebbe valere anche a distanza di trent’anni. Alessandra Montesanto (Il Ragazzo Selvaggio) WHIPLASH (USA, 2014, 107’) di Damien Chazelle Con Miles Teller, J. K. Simmons, Melissa Benoist, Paul Reiser, Austin Stowell Miglior attore non protagonista ai Premi Oscar 2015 e ai Bafta 2015 […] Anne Dorval è “mommy”, mamma Diane, una bella donna vedova che porta i suoi 50 anni con irruenza e passione e con un abbigliamento da trentenne. Suo figlio Steve soffre di sindrome da deficit di attenzione. Quando viene respinto dal centro presso cui stava, torna a casa irrompendo nella quotidianità di Diane. Steve è fuoco, urla, amore, botte. Diane è ruvida ma a suo modo ricolma d’affetto. Tra i due la stabilità è impossibile. Ma ecco che in punta di piedi si inserisce Kyla, la strana vicina di casa. L’improbabile trio, un coagulo di problemi e bizzarrie, sembra sull’orlo dell’equilibrio... Fino alla mossa di Diane […]. Simona Santoni (Panorama.it) HUNGRY HEARTS (Italia, 2014, 109’) di Saverio Costanzo Con Adam Driver, Alba Rohrwacher, Roberta Maxwell, Al Roffe, Geisha Otero. Nomination a miglior film e miglior regia ai David di Donatello 2015 Miglior colonna sonora ai Nastri d’Argento 2015 […] I “cuori affamati”, di fatto, sono due giovani che s’innamorano, sposano e hanno un bimbo. Tutto sembra procedere nella normalità finché Mina – la protagonista femminile interpretata mirabilmente dalla Rohrwacher – non viene assalita dall’ossessione di purezza, credendo che il proprio neonato sia speciale, un “bimbo indaco”. Lo vuole dunque preservare dagli ambienti inquinati, di qualunque natura. L’allarme arriva quando Jude – il marito reso altrettanto bene da Driver – scopre che il piccolo non sta crescendo e potrebbe morire di fame. Da quel momento gli equilibri famigliari subiscono uno scossone e un’inevitabile discesa agli inferi dell’anima […]. Anna Maria Pasetti (ilfattoquotidiano.it) PRIDE (Gran Bretagna, 2014, 120’) di Matthew Warchus Con Bill Nighy, Imelda Staunton, Dominic West, Paddy Considine, George MacKay Miglior debutto di un regista, sceneggiatore o produttore britannico ai Bafta 2015 Nomination come Miglior film commedia o musicale ai Golden Globe 2015 Nomination come Miglior film dell’Unione Europea ai David di Donatello 2015 Gran Bretagna, storia recente: nel 1984 l’allora Primo Ministro Margaret Thatcher decide di chiudere una serie Andrew Neiman è uno snello diciannovenne di buone maniere […], iscritto al prestigioso Conservatorio Shaffer di New York dove frequenta le lezioni del suo strumento prediletto, la batteria. Il suo rapporto con la musica è fatto di piacevole passione […]. Tutto sembra andare per il meglio per Andrew che è convocato dal professor Fletcher per far parte della sua orchestra. Al settimo cielo, il ragazzo si sente gratificato dalle prime dimostrazioni di fiducia dell’insegnante che sembra avere per lui un occhio di riguardo. Presto, però, Fletcher si rivela degno della fama di cui gode: inflessibile, spietato e a tratti violento […]. Un sadico docente che insulta e maltratta gli allievi per ottenere la perfezione assoluta e che getta Andrew e i suoi colleghi in un crescendo di ambizione, in una volontà di sopravvivenza quando le dita dolgono a tal punto da farle letteralmente sanguinare sugli spartiti. Una battaglia con se stessi […] che lascerà più di una vittima sul terreno […]. Cecilia M. Voi (Il Ragazzo Selvaggio) SELMA – LA STRADA PER LA LIBERTÀ (Selma, Gran Bretagna, USA, 2014, 127’) di Ava DuVernay Con David Oyelowo, Tom Wilkinson, Cuba Gooding Jr., Alessandro Nivola, Carmen Ejogo Baldwin, Kate Bosworth, Hunter Parrish Miglior attrice protagonista ai Golden Globe 2015, ai Bafta 2015 e agli Oscar 2015 Alice Howland è moglie, madre e professoressa di linguistica alla Columbia University di New York. Alice ha una bella vita e tanti ricordi, che una forma rara e precoce di Alzheimer le sta portando via. Confermata la diagnosi dopo una serie di episodi allarmanti, che l’hanno smarrita letteralmente in città, Alice confessa al marito malattia e angoscia. La difficoltà nel linguaggio e la perdita della memoria non le impediranno comunque di lottare, trattenendo ancora un po’ la donna meravigliosa che è e che ha costruito tutta la vita […]. È un corpo fragile che annaspa, provando a risalire la china e a resistere alla malattia che disattiva la sua anima segreta […]. Marzia Gandolfi (Mymovies.it) UN PICCIONE SEDUTO SU UN RAMO RIFLETTE SULL’ESISTENZA (En Duva Satt På En Gren Och Funderade På Tillvaron, Svezia, 2014, 100’) di Roy Andersson Con Holger Andersson, Nisse Vestblom, Lotti Törnros, Charlotta Larsson, Viktor Gyllenberg Leone d’Oro come miglior film al Festival di Venezia 2014 Sam e Jonathan, due venditori ambulanti di travestimenti e articoli per feste, ci accompagnano in un caleidoscopico viaggio attraverso il destino umano. È un percorso che svela la bellezza di singoli momenti, la meschinità di altri, l’ironia e la tragedia nascosti dentro di noi, la grandezza della vita, ma anche l’assoluta fragilità dell’umanità. Il film racconta una serie di storie quotidiane e fuori dal comune in una prospettiva aerea, come raccontate da un uccello che riflette sulla condizione umana. Il piccione è sorpreso dagli uomini, e cerca di dare un senso e capire le loro attività, le follie, l’orgoglio e l’agitazione. (Comingsoon.it) IL TOCCO DEL PECCATO (Tian Zhu Ding, Cina, Giappone, 2013, 129’) di Jia Zhang-Ke Con Zhao Tao, Jiang Wu, Wang Baoqiang, Lanshan Luo Miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 2013 Nomination come miglior film agli Academy Awards 2015, ai Golden Globe 2015 e agli Oscar 2015 Miglior canzone agli Oscar 2015 I quattro mesi che cambiarono la storia dei neri in America: la marcia da Selma a Montgomery sotto la guida di Martin Luther King. […] Il pastore di Atlanta, gandhiano, co-fondatore del Southern Christian Leadership Conference, già interlocutore di Kennedy agli inizi del 1965 decide con i solidali del movimento di intraprendere una strategia che preveda l’apertura di un dialogo con il Presidente e la lotta nonviolenta in uno degli stati più conservatori e razzisti del sud America, l’Alabama, nella speranza di destare l’attenzione dei media. Mesi intensi, violenti, in cui il sogno del Voting Rights, pur non collidendo con gli interessi dell’amministrazione Johnson impegnata nella cosiddetta “Great Society” e già forte del licenziato Civil Rights Act, trova però delle resistenze nello stesso Presidente, preoccupato della probabile perdita di consensi nel profondo sud (che tanto peso avevano avuto nella sua elezione), al punto di chiedere “consiglio” al capo dell’FBI. Alessandro Leone (Il Ragazzo Selvaggio) STILL ALICE (USA, 2014, 99’) di Richard Glatzer, Wash Westmoreland Con Julianne Moore, Kristen Stewart, Alec martedì 15 settembre, ore 17.00 e 21.00 La teoria del tutto (The Theory of Everything, Gran Bretagna, 2014, 123’) di James Marsh giovedì 17 settembre, ore 17.00 e 21.00 Il giovane favoloso (Italia, 2014, 137’) di Mario Martone giovedì 24 settembre, ore 17.00 e 21.00 Birdman (USA, 2014, 119’) di Alejandro González Iñárritu martedì 29 settembre, ore 16.30 e 20.30 Il regno d’inverno – Winter Sleep (Kis uykusu, Turchia, Francia, Germania, 2014, 196’) di Nuri Bilge Ceylan giovedì 1 ottobre, ore 17.00 e 21.00 Class Enemy (Razredni sovraznik, Slovenia, 2013, 112’) di Rok Bicek martedì 6 ottobre, ore 17.00 e 21.00 Mommy (Francia, Canada, 2014, 140’) di Xavier Dolan giovedì 8 ottobre, ore 17.00 e 21.00 Hungry Hearts (Italia, 2014, 109’) di Saverio Costanzo martedì 13 ottobre, ore 17.00 e 21.00 Pride (Gran Bretagna, 2014, 120’) di Matthew Warchus giovedì 15 ottobre, ore 17.00 e 21.00 Whiplash (USA, 2014, 107’) di Damien Chazelle martedì 20 ottobre, ore 17.00 e 21.00 Selma – La strada per la libertà (Selma, Gran Bretagna, 2014, 127’) di Ava DuVernay giovedì 22 ottobre, ore 17.00 e 21.00 Still Alice (USA, 2014, 99’) di Richard Glatzer, Wash Westmoreland martedì 27 ottobre, ore 17.00 e 21.00 Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza (En Duva Satt På En Gren Och Funderade På Tillvaron, Svezia, 2014, 100’) di Roy Andersson giovedì 29 ottobre, ore 21.00 Il tocco del peccato (Tian Zhu Ding, Cina, Giappone, 2013, 129’) di Jia Zhang-Ke ingresso riservato ai soci Candiani Card (validità annuale a partire dalla sottoscrizione – 15 euro) e CinemaPiù 2015 / 2016 (valida sino al 30 giugno 2016 - tessera ordinaria 35 euro, studenti 25 euro) in vendita alla biglietteria del Centro. sala conferenze quarto piano SCHERMO D’AUTORE Incontri con i registi martedì 22 settembre, ore 17.30 Mi mancherai. Ricordo di Sandro Pertini (2014, 52’) di Vittorio Giacci Introducono Stefano Caretti e Fabrizio Ferrari A cura della Sezione ANPI Erminio Ferretto di Mestre sala conferenze quarto piano Ingresso libero Quattro storie diverse, impercettibilmente legate tra loro, che raccontano della nuova Cina, all’indomani dell’incontrollato e rapido progresso che sta trasformando il paese. Il tema centrale del ‘peccato’, in tutte le sue forme, si declina attraverso l’esasperazione dei protagonisti e la violenza delle loro reazioni. Un minatore pieno di rabbia si ribella alla corruzione dei capi villaggio. Un emigrante di ritorno a casa per il Capodanno scopre le infinite possibilità offerte da un’arma da fuoco. La graziosa receptionist di una sauna è spinta oltre ogni limite quando viene molestata da un ricco cliente. Un giovane operaio cambia lavoro nella speranza di migliorare la sua vita. Quattro persone, quattro diverse regioni. Una riflessione sulla Cina contemporanea: come un gigante dell’economia viene lentamente corroso dalla violenza. (trovacinema.repubblica.it) Mi mancherai. Ricordo di Sandro Pertini è un documentario dedicato a Sandro Pertini a trent’anni dalla fine del suo settennato come Presidente della Repubblica. Il filmato ripercorre, in forma di ricordo personale, uno spaccato della vita politica di Sandro Pertini e dell’Italia durante il periodo che l’ha portato a diventare un uomo di Stato vicino ai cittadini e alle loro necessità, con uno sguardo rivolto anche agli anni del suo mandato a Presidente della Repubblica. Coprodotto dall’ACT Multimedia e dall’Associazione Nazionale Sandro Pertini e realizzato da Vittorio Giacci, è stato girato a Firenze nei locali dell’Associazione Filippo Turati di cui Pertini è stato Presidente. agenda Candiani INFORMAZIONI CENTRO CULTURALE CANDIANI Piazzale Candiani 7 – 30174 Mestre Venezia Telefono 041-2386126 Fax 041-2386112 http://www.centroculturalecandiani.it BIGLIETTERIA martedì e giovedì 10.00 – 12.00 e 16.00 – 18.00 mercoledì e venerdì 10.00 – 12.00 venerdì 25 settembre, 2, 9, 23 ottobre anche dalle ore 16.00 fino a inizio spettacolo Telefono 041-2386126 *Vendita dei biglietti degli spettacoli alla biglietteria del Centro e on line sui siti www.centroculturalecandiani.it www.biglietto.it (diritto di prevendita 1 euro) Videoteca di Mestre (Aderente all’AVI – Associazione Videoteche-Mediateche italiane) L’archivio della Videoteca è consultabile su appuntamento Telefono 041-2386111 e-mail: [email protected] CANDIANI CARD costo 15 euro validità di un anno a partire dalla sottoscrizione CINEMAPIÙ costo: Tessera ordinaria 35 euro Studenti 25 euro validità un anno (sino al 30 giugno 2016). In vendita alla biglietteria del Centro Culturale Candiani Segreteria Not Only For kids e Laboratori Didattici per le Scuole da martedì a venerdì: 10.00 - 12.00 martedì e giovedì 15.00 - 17.00 telefono 041 2386119 - 2386117 [email protected] Si ricorda che non è consentito l’ingresso in sala a spettacolo iniziato. venerdì 28 agosto sala espositiva Paolo Costantini III piano, ore 18.00 BALLERINA PROJECT VENICE Fotografie di Giulia Candussi a cura di Erica Testi Inaugurazione mostra ingresso libero PERFORMANCE Cosmos Compagnia di danza Intersezioni giovedì 3 settembre sala conferenze IV piano, ore 21.00 BALLERINA PROJECT VENICE Sylvie Guillem - At Work & Portrait (Gran Bretagna, 2012, 104’) di André S. Labarthe e Nigel Wattis ingresso libero venerdì 4 settembre sala espositiva II piano, ore 18.00 VENT’ANNI DI DESIGN INDUSTRIALE Mutamenti ed idee nel nostro territorio nel progetto dello studio Arter&Citton inaugurazione mostra ingresso libero martedì 8 settembre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 BALLERINA PROJECT VENICE Dancing With Maria (Italia, Argentina, Slovenia, 2014, 75’) di Ivan Gergolet ingresso libero domenica 13 settembre sala espositiva Paolo Costantini III piano, ore 18.00 BALLERINA PROJECT VENICE Finissage ingresso libero martedì 15 settembre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA La teoria del tutto (The Theory of Everything, Gran Bretagna, 2014, 123’) di James Marsh Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più mercoledì 16 settembre sala conferenze IV piano, ore 17.30 INCONTRI-CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITA’ SHARING ECONOMY – SHARING CITY Partecipare, condividere, collaborare per una città sostenibile e responsabile ingresso libero giovedì 17 settembre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Il giovane favoloso (Italia, 2014, 137’) di Mario Martone Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più sala espositiva Paolo Costantini III piano, ore 18.00 CONFINI 12 Rassegna italiana di fotografia contemporanea In collaborazione con Associazione fotografica Civico5 Inaugurazione mostra ingresso libero venerdì 18 settembre sala seminariale I piano, ore 17.30 LE STRADE DELLA RAGIONE In collaborazione con UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalistici – Circolo di Venezia Politiche della memoria. XX SETTEMBRE... CHI ERA COSTEI?! ingresso libero martedì 22 settembre sala conferenze IV piano, ore 17.30 SCHERMO D’AUTORE Incontri con i registi Mi mancherai. Ricordo di Sandro Pertini a cura della Sezione ANPI Erminio Ferretto di Mestre ingresso libero giovedì 24 settembre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Birdman (USA, 2014, 119’) di Alejandro González Iñárritu Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più sala seminariale I piano, ore 18.00 SCAFFALE APERTO Incontri con gli autori Presentazione del libro Tutta un’altra storia di Giovanni Dall’Orto ingresso libero martedì 6 ottobre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Mommy (Francia, Canada, 2014, 140’) di Xavier Dolan Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più venerdì 25 settembre sala espositiva II piano, ore 18.00 MATITE IN VIAGGIO Carnets Disegni Parole Quinta edizione Inaugurazione mostra Ingresso libero giovedì 8 ottobre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Hungry Hearts (Italia, 2014, 109’) di Saverio Costanzo Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più auditorium IV piano, ore 21.00 MATITE IN VIAGGIO CANDIANI GROOVE ATSE TEWODROS PROJECT Concerto ingresso: intero 5 euro – ridotto 3 Biglietti già in vendita* sabato 26 settembre sala conferenze IV piano, ore 10.30 MATITE IN VIAGGIO INCONTRA LA NATURA I taccuini dell’arcipelago toscano: Giglio, Pianosa e Capraia a cura di Federico Gemma, Andrea Ambrogio, Lorenzo Dotti ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 16.30 MATITE IN VIAGGIO LUNGO LE VIE DEL SALE Le Saline di Trapani a cura di Anna Cottone Roma. La via Salaria a cura di Salvatore Santuccio Le saline di Pirano e di Cervia a cura di Claudio Borsato ingresso libero domenica 27 settembre sala conferenze IV piano, ore 10.30 MATITE IN VIAGGIO INCONTRA Expo Milano-Venezia ACQUA Venezia a cura di Giancarlo De Petris Il fiume Piave e il canale Brentella. Le memorie della Grande Guerra a cura di Anna Maria Spiazzi e Alessandra Cappelletto venerdì 9 ottobre auditorium IV piano, ore 21.00 CANDIANI GROOVE ÜSTMAMO ingresso: intero 8 euro – ridotto 5 euro Biglietti già in vendita martedì 13 ottobre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Pride (Gran Bretagna, 2014, 120’) di Matthew Warchus Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più mercoledì 14 ottobre sala seminariale I piano, ore 17.30 GREAT PEOPLE, GREAT CAUSES William Wilbeforce 1759-1833 in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre ingresso libero giovedì 15 ottobre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Whiplash (USA, 2014, 107’) di Damien Chazelle Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più martedì 27 ottobre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza (En Duva Satt På En Gren Och Funderade På Tillvaron, Svezia, 2014, 100’) di Roy Andersson Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più mercoledì 28 ottobre sala conferenze IV piano, ore 17.00 IL SOGNO CARRARESE. PADOVA CAPITALE. in collaborazione con l’Università della Terza Età a cura di Federico Moro ingresso libero giovedì 29 ottobre sala conferenze IV piano, ore 17.00 CITTÀ D’ARTE, ARTE IN CITTÀ con Gabriella Belli, direttore Fondazione Musei Venezia in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Il tocco del peccato (Tian Zhu Ding, Cina, Giappone, 2013, 129’) di Jia Zhang-Ke Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più venerdì 30 ottobre sala conferenze IV piano, ore 17.30 INCONTRI-CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITA’ CHOCO-SLAVE. IL SAPORE AMARO DEL CACAO PER I BAMBINI AFRICANI Schiavitù e sfruttamento dei minori per la produzione del cacao in Africa. Fairtrade, l’alternativa del commercio equo e solidale per la sostenibilità del lavoro e dell’ambiente nel Sud del mondo. ingresso libero sala espositiva Paolo Costantini III piano, ore 18.00 AVENIDA BRASIL COSMOPOLITA Fotografie di Lita Cerqueira Inaugurazione mostra sala seminariale I piano, ore 17.30 CENTRO STUDI STORICI Incontro ingresso libero MATITE IN VIAGGIO INCONTRA De baraque en baraque di Cendrine Bonami Redler ingresso libero Concerto di apertura Sambabook con Silvio D’Amico e Rosa Emilia Dias ingresso libero martedì 29 settembre sala conferenze IV piano, ore 16.30 e 20.30 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Il regno d’inverno – Winter Sleep (Kis uykusu, Turchia, Francia, Germania, 2014, 196’) di Nuri Bilge Ceylan Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più MOSTRE Dal 29 agosto al 13 settembre BALLERINA PROJECT VENICE Fotografie di Giulia Candussi a cura di Erica Testi martedì 20 ottobre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Selma – La strada per la libertà (Selma, Gran Bretagna, 2014, 127’) di Ava DuVernay Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più sala espositiva Paolo Costantini III piano orario: da mercoledì a domenica 16.00 – 20.00 ingresso libero sala seminariale I piano, ore 17.00 DRITTI SUI DIRITTI Cattivi ragazzi? Conversazione sulla questione delle cosiddette “baby gang”: pareri e analisi a confronto. ingresso libero giovedì 22 ottobre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Still Alice (USA, 2014, 99’) di Richard Glatzer, Wash Westmoreland Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più giovedì 1 ottobre sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00 SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA Class Enemy (Razredni sovraznik, Slovenia, 2013, 112’) di Rok Bicek Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più venerdì 2 ottobre sala seminariale I piano, ore 16.30 DRITTI SUI DIRITTI I bambini pensano grande. Cronaca di un’avventura pedagogica Presentazione del libro e conversazione con l’autore Franco Lorenzoni ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 17.30 CENTRO STUDI STORICI Incontro ingresso libero auditorium IV piano, ore 21.00 ALLUVIONI – DAL FANGO ALLA LUCE di e con Elena Guerrini ingresso: intero 7 euro - ridotto 5 euro Biglietti già in vendita* Matinée, proiezione speciale per le scuole, per informazioni chiamare 041.2386119 AVENIDA BRASIL auditorium IV piano, ore 19.00 Trio Arrasta Pé Concerto con Rogerio Tavares, Roberto Rossi e Massimo Tagliata ingresso libero fino ad esaurimento posti venerdì 23 ottobre sala seminariale I piano, ore 17.30 LE STRADE DELLA RAGIONE In collaborazione con UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalistici – Circolo di Venezia Conservazione della Biodiversità: una sfida difficile, ma ancora possibile ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 18.00 INCONTRO CON IL GEOLOGO La settimana del pianeta terra La laguna di Venezia. La storia geologica e la sua evoluzione Presentazione di Giuliano Semenzato ingresso libero auditorium IV piano, ore 21.00 CANDIANI GROOVE BILLIE HOLIDAY PROJECT ingresso: intero 8 euro – ridotto 5 euro Biglietti già in vendita dal 5 al 18 settembre VENT’ANNI DI DESIGN INDUSTRIALE Mutamenti ed idee nel nostro territorio nel progetto dello studio Arter&Citton sala espositiva II piano orario: da lunedì a domenica 16.00 – 20.30 ingresso libero dal 18 settembre al 4 ottobre CONFINI 12 Rassegna italiana di fotografia contemporanea In collaborazione con Associazione fotografica Civico5 sala espositiva Paolo Costantini III piano orario: da mercoledì a domenica 16.00 – 20.00 ingresso libero dal 25 al 27 settembre MATITE IN VIAGGIO Carnets Disegni Parole sala espositiva II piano orario: 9.00 – 20.00 ingresso libero dall’8 ottobre al 1 novembre TONI FONTANELLA, A 100 ANNI DALLA NASCITA (1915-2015) Mostra antologica sala espositiva II piano ingresso libero dal 16 ottobre al 1 novembre COSMOPOLITA Fotografie di Lita Cerqueira sala espositiva Paolo Costantini III piano orario: da mercoledì a domenica 16.00 – 20.00 ingresso libero GREAT PEOPLE, GREAT THEMES mercoledì 14 ottobre, ore 17.30 For my series of talks in English at the Candiani this academic year I have thought William Wilbeforce 1759 – 1833, who fought in Parliament for the abolition of slavery for 26 years in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre a cura di Michael Gluckstern sala seminariale I piano ingresso libero liness and unpopularity, sometimes in ultimate failure, but whatever the results of their actions – and for the most part they were in the end triumphantly successful, even if at a cost – I feel they are to be strongly admired for their determination and indomitable refusal to give in to circumstances and criticism. The people concerned are William Wilberforce, who fought in Parliament at the beginning of the nineteenth century for the abolition of slavery for 26 years; the GREAT PEOPLE, I would talk about some great personages in English political and social life who GREAT CAUSES struggled to pursue a great cause. Sometimes this involved them in years of lone- Earl of Shaftesbury, a Victorian philanthropist, politician and great reformer in the fields of child labour, labour in factories and mines and lunacy legislation; William Gladstone, four times Prime Minister, who set his heart on resolving the Irish Question but, sadly, did not succeed like others before and after him; Florence Nightingale, the Lady with the Lamp, a pioneer of nursing and a feminine ikon; Emmeline Pankhurst – “Votes for Women” – one of the most famous and one of the most militant suffragettes; and Winston Churchill who, after an extraordinary life full of adventure and achievements, became a voice in the wilderness excluded from office before becoming Prime Minister in 1940. Michael Gluckstern LA SETTIMANA DEL PIANETA TERRA. LA LAGUNA DI VENEZIA venerdì 23 ottobre, ore 18.00 Al Centro Culturale Candiani una delle tappe de “La Settimana del Pianeta Terra”, scientifico del gruppo Nose dell’Università degli Studi di Urbino, riguarderà la Presentazione di Giuliano Semenzato sala conferenze quarto piano ingresso libero per l’ambiente, la cura per il nostro territorio, la cultura geologica. Il Geoevento che sarà presentato dal geologo Giuliano Semenzato, divulgatore dell’alto Adriatico, con una lunghezza di circa 50 chilometri e una larghezza tra i 10 e 11 chilometri. LA LAGUNA DI VENEZIA la grande kermesse, unica al mondo, con eventi in contemporanea in tutta Italia. Laguna di Venezia e la sua evoluzione geomorfologica. LA STORIA GEOLOGICA Organizzata in collaborazione con i più importanti enti di ricerca italiani, sarà de- Una storia geologica iniziata più di 6000 anni fa, dopo l’ultima glaciazione, e E LA SUA EVOLUZIONE dicata a scoprire e valorizzare il nostro patrimonio naturale, diffondere il rispetto completata nel II secolo d.C.: il più ampio esempio di laguna costiera nell’area