Settembre/Ottobre - Comune di Venezia

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0415
MATITE IN VIAGGIO
Carnets Disegni Parole
dal 25 al 27 settembre
Anno X, numero 04 settembre/ottobre 2015
Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 17 R.S. del 26/05/2006
direttore responsabile: Roberto Ellero
Mensile edito dal Comune di Venezia | Centro Culturale Candiani
redazione e amministrazione: Centro Culturale Candiani, P.le Candiani, 7
30174 Venezia Mestre | T. 041 2386111 | F. 041 2386112
http://www.centroculturalecandiani.it | [email protected]
direttore: Roberto Ellero
redazione: Elisabetta Da Lio, Silvia Favaro, Stefania Zennaro
hanno collaborato: Marco Boccito, Fabrizio Citton, Giorgio Conti, Rosa Emilia Dias,
Claudio Donà, Michael Gluckstern, Elena Guerrini, Anna Maria Spiazzi, Erica Testi, Cathia Vigato
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progetto grafico: StudioLanza | Stampa: Grafic he Veneziane
settembre/ottobre
CANDIANI
venerdì 25 settembre, ore 21.00
ATSE TEWODROS PROJECT
Evento speciale di
MATITE IN VIAGGIO
Info a pag. 3
ATSE TEWODROS PROJECT
CANZONI DI GUERRA PER RITROVARE LA PACE
Ma che fa la scrittrice Gabriella Ghermandi, ora si mette a cantare? La domanda, potenziale, è di quelle che non metteranno
mai in difficoltà l’autrice di Regina di fiori e di perle, nata in Etiopia nel 1965 e residente in Italia dal 1979: «Nella terra in
cui sono nata si racconta scrivendo, narrando e cantando – dice -, quindi il canto è solo una diversa forma di narrazione».
In questo modo la definizione di “voce tra le più interessanti del panorama letterario contemporaneo”, altrimenti incipit di
un comunicato stampa qualsiasi, nel suo caso diventa pura e semplice verità. Voce narrante tutt’altro che fuoricampo, ma
bensì disposta a farsi cassa di risonanza se le circostanze lo esigono. «La richiesta – racconta Ghermandi – mi è arrivata dai
“Patrioti” che hanno combattuto contro l’esercito italiano, i pochi che sono ancora in vita: mi hanno detto “figliola, nessuno
ricorda più il nostro sacrificio, fallo tu con i tuoi canti”. Così, dopo aver scritto un romanzo che tratta dell’occupazione italiana
da un punto di vista etiopico e dopo averne tratto una narrazione con la quale ho girato il mondo, é arrivato anche il momento
di cantare».
L’Atse Tewodros Project vede la luce grazie al crowdfunding dal basso e al sostegno del Circolo Gianni Bosio. Al netto delle
difficoltà logistiche è un’idea quasi banale, solo che nessuno ci aveva pensato prima: musicisti etiopici e italiani intorno a
un repertorio che non ha nulla dell’omertà ostinata a cui siamo abituati in Italia quando (non) si parla di Etiopia. Un modo
brillante per parlarne, dunque, e sanare una ferita che è storica quanto personale: «È una vittoria sullo stato di guerra interiore
che mi ha “governato” per anni – dice lei –. Essere mista, figlia di un italiano arrivato in Etiopia nel periodo dell’occupazione
e di una etiope che l’occupazione l’ha subita, non è stato facile. Per anni ho sentito la necessità di raccontare dell’invasore. E
seppure facendolo con un certo garbo, almeno credo, non riuscivo a liberarmi di questa necessità. Era quasi un’ossessione.
Comprensibile, vista la mancanza di memoria storica dell’Italia, ma comunque un’ossessione. Poi, d’improvviso, ad Addis
Abeba, la sera del primo concerto è arrivata la quiete: mi ritrovavo per la prima volta su un palco con artisti etiopici e italiani,
tutti dalla stessa parte, a cantare e suonare i canti di chi è morto per la libertà del suo paese».
Mica poco. Se da un lato sgomenta il modo in cui l’Italia ha fin qui rimosso il suo passato coloniale con annesse condotte
criminali, dall’altro desta meraviglia quanto sfibrati e incongrui siano i rapporti tra Italia ed Etiopia sotto il profilo culturale. Il
cosiddetto ethio-jazz, nato al crepuscolo dell’ultimo imperatore d’Etiopia, Haile Selassie, è ormai un fenomeno globale, oltre
che un esempio di come si possa interagire in modo creativo e non subalterno con musiche altrimenti egemoniche, senza
smarrire il senso del proprio patrimonio tradizionale. Da noi, a parte sortite isolate, officiate nei circuiti imperscrutabili degli
istituti di cultura, niente. Inimmaginabili musiche come quelle azzardate dal connubio tra i londinesi Heliocentrics e la leggenda vivente della musica etiopica moderna, Mulatu Astatqe, prima dell’Atse Tewodros Project. Dove la triade classica della
musica etiopica – il flauto washint, la viola masenqo e la lira krar – tesse un dialogo paritario con basso, batteria e pianoforte,
con la voce chiara e fresca di Gabriella Ghermandi nel ruolo di brillante mediatrice culturale. «Ci sono anche brani con scale
tradizionali etiopi come la ambassel – aggiunge –, che tanto ha donato all’ethio-jazz».
continua a pagina 3
1 Concerto Atse Tewodros Project 2 Mostre: Ballerina Project Venice / VentÕ anni di design industriale 3 Mostre: Matite in viaggio / Confini 12 / Toni Fontanella
4 Avenida Brasil 5 Candiani Groove / Alluvioni 6 Incontri Ð Confronti sulla Sostenibilitˆ / Le Strade della Ragione / Scaffale aperto 7 Videoteca / Second Life
Ð dopo la prima / Schermo dÕ autore 8 Agenda / Great People, Great Causes / Incontri con il geologo
MOSTRE >>
BALLERINA PROJECT VENICE. DA NEW YORK A VENEZIA. 1999-2014
Interamente ideato e realizzato da Giulia Candussi e promosso dal Centro Culturale Candiani, il progetto si
sviluppa in un connubio tra danza e città con la partecipazione volontaria di ballerini, classici e contemporanei, che posano in location molto particolari del territorio veneziano. Sono trascorsi 15 anni da quando il
fotografo newyorkese Dane Shitag ideò il Primo Ballerina Project fotografando ballerine di famose compagnie di danza americane nelle aree più degradate della Grande Mela. Alla base del progetto, l’idea di creare
immagini di forte impatto visivo per il contrasto tra la bellezza e l’eleganza delle ballerine e il degrado e lo
squallore dell’area metropolitana newyorkese.
Altri fotografi, prendendo ispirazione dal progetto di Shitag, hanno adattato l’idea alla loro città: tra gli altri
il Ballerina Project UK del fotografo Alex Yip al quale Giulia ha potuto partecipare come ballerina nel 2009
a Londra. Nel 2014, unendo la passione per la danza, maturata in oltre 20 anni di studi, alla professione di
fotografa, Giulia dà vita al Ballerina Project Venice.
La scenografia è Venezia ma, nello spirito del progetto, non la Venezia da cartolina del centro storico che
tutti conoscono e che il mondo ci invidia; è la Venezia delle isole più remote della laguna e della cosiddetta
Mostra
dal 29 agosto al 13 settembre
BALLERINA PROJECT VENICE
Fotografie di Giulia Candussi
a cura di Erica Testi
orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00
sala espositiva Paolo Costantini terzo piano
ingresso libero
venerdì 28 agosto, ore 18.00
Inaugurazione mostra
Spettacolo
Cosmos
Compagnia di danza Intersezioni
Coreografie e direzione artistica: Flor Tinoco Sequeiros
domenica 13 settembre, ore 18.00
Finissage
Galà di danza
Artisti vari
Proiezioni
giovedì 3 settembre, ore 21.00
Sylvie Guillem - At Work & Portrait (Gran Bretagna, 2012, 104’)
di André S. Labarthe e Nigel Wattis
martedì 8 settembre, ore 17.00 e 21.00
Dancing With Maria (Italia, Argentina, Slovenia, 2014, 75’)
di Ivan Gergolet
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
“Terraferma” di Mestre e Marghera. Ognuna di queste realtà ha caratteristiche ed esigenze diverse tra loro e soprattutto rispetto al centro storico di
Venezia, città ricca d’arte e di storia, sono luoghi sviliti e umiliati dal degrado, dall’abbandono, dallo spopolamento. Il Ballerina Project Venice lancia un
grido d’allarme e mostra la strada per un possibile recupero, una rinascita per una serie di aree urbane ancora piene di potenzialità.
Accanto alle fotografie il progetto vede materializzarsi i ballerini in una performance che sarà proposta durante l’inaugurazione della mostra:
Cosmos, uno spettacolo di danza contemporanea ispirato al nostro sistema solare. Tre danzatori professionisti, Filippo Bavaresco, Talitha Bizzotto e
Flor Tinoco Sequeiros, eseguiranno coreografie che rappresentano in una maniera astratta e molto coinvolgente la formazione dei pianeti ed il suo
costante movimento in orbita, alcuni singoli corpi celesti come Nettuno, il Sole e la Luna; le stelle binarie, un’eclissi di Sole e l’inevitabile fine che avrà
un giorno tutto questo…
Erica Testi
SYLVIE GUILLEM – AT WORK & PORTRAIT
di André S. Labarthe e Nigel Wattis
Un film documentario sulla grande ballerina Sylvie Guillem che la mostra nel suo quotidiano giro di lezioni, prove e spettacoli, rivelando la sua dedizione
alla perfezione. Con la sua tecnica mozzafiato si pone a fianco di artisti del calibro di Nureev e Baryshnikov e spiega il suo modo incisivo di lavorare con
i migliori coreografi del mondo.
DANCING WITH MARIA
di Ivan Gergolet
A più di 90 anni, con molte sfide e traguardi alle spalle, la celebre e affascinante danzatrice argentina Maria Fux non ha perso la vèrve e la grazia che ne
hanno fatto una delle grandi stelle della danza. Nella sua casa-studio di Buenos Aires, Maria Fux ha una missione, quella di trasformare i limiti di ognuno
in risorse attraverso la danza e la simbiosi con la musica. Nei suoi corsi ballano insieme danzatori di qualsiasi condizione ed estrazione sociale, uomini
e donne con malattie fisiche e mentali, tutti alla scoperta di se stessi e degli altri. Perché «la danza è l’incontro di un essere con gli altri». L’incontro con
l’energia e la danza di Maria cambiano la vita di chi l’incontra. Ora, dopo aver sperimentato e trasmesso agli altri per tutta una vita il suo metodo basato
sulla percezione dei ritmi interni e sulla simbiosi con la musica, Maria Fux ha preso in consegna un’ultima allieva, forse la più difficile: se stessa. All’età
di 90 anni, Maria combatte l’ultima battaglia contro i limiti del proprio corpo.
VENT’ANNI DI DESIGN INDUSTRIALE
dal 5 al 18 settembre
VENT’ANNI DI DESIGN INDUSTRIALE
Mutamenti ed idee nel nostro territorio
nel progetto dello studio Arter&Citton
Inaugurazione mostra
venerdì 4 settembre ore 18.00
orario: dal lunedì alla domenica 16.00 – 20.30
sala espositiva secondo piano
ingresso libero
È un’esposizione temporanea che si pone l’ambizioso obiettivo di fare il punto sui cambiamenti avvenuti nel nostro territorio partendo, come base per
l’analisi, dal lavoro progettuale dello studio Arter&Citton iniziato nel 1990.
L’analisi è svolta innanzitutto attraverso i progetti effettivamente realizzati senza tralasciare però i prototipi di studio, alcuni dei quali, pur non avendo
avuto un seguito nella produzione effettiva, sono stati fondamentali per comprendere gli indirizzi di progetto e il mutamento delle idee che la società degli
anni novanta imponeva.
L’esposizione è suddivisa in 5 sezioni che sviluppano altrettanti temi: il territorio e la tradizione, la grande distribuzione organizzata, la società multi-etnica,
i nuovi materiali (l’alluminio, gli agglomerati in resina e le plastiche), la crisi e i nuovi indirizzi di progetto.
L’esposizione pone in evidenza quanto avvenuto in questi anni non addentrandosi volontariamente nelle puntuali specificità, definendo piuttosto una sorta
di scaletta che, cogliendo gli indirizzi, indica le tracce del quadro generale per gli anni a venire.
Il prodotto e i progetti sono oggetti-soggetti che fungono oltre che da spunto per una riflessione sul cambiamento già avvenuto nel nostro vivere quotidiano, anche da tracce, nuovi punti di riferimento per il prossimo futuro; tracce che non seguono un percorso lineare ma che procedono a salti e che in
molti casi regrediscono, com’è avvenuto a metà degli anni novanta dove già si era percepito un periodo di crisi.
Il lavoro svolto dallo studio Arter&Citton, con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, ha permesso di riorganizzare i materiali, di raccogliere gli
oggetti e i prototipi di vent’anni di progettazione riordinandoli secondo percorsi logici, affiancandoli a quelli meno merceologici e di indirizzo più artistico
eseguiti nel Laboratorio D.MOD.
Il costante rapportarsi con molteplici ambiti artistici, il confronto tra sensibilità diverse, hanno permesso un diversificarsi continuo nell’attività progettuale
dello studio, indispensabile per chiarire il quadro complessivo d’indagine.
Il design industriale esce così dalla sua specificità operativa e prende atto di nuovi orizzonti, dalle necessità del mercato globalizzato alla sostenibilità,
passando per la spinta tecnologica dei materiali e degli apparati produttivi messi in campo, ma anche ritorna nel territorio, riformulando nuove domande
sia sulla propria identità che sul proprio futuro.
La realtà quotidiana cambia ogni giorno e nulla è come ieri e questa realtà domina il progetto che a essa ritorna in altra forma e può così essere testimone
di usi ed abitudini modificate. Una realtà non sempre comprensibile, in molti casi incoerente, ma pur sempre fondamento per elaborare i nostri pensieri.
Fabrizio Citton
MOSTRE >>
MATITE IN VIAGGIO: CARNETS DISEGNI PAROLE
La mostra alla sua quinta edizione riafferma la continuità con le precedenti: tre giorni durante i quali saranno
esposti taccuini di viaggio, disegni e parole di più di sessanta autori. Le numerose nuove presenze e l’ampia
partecipazione internazionale testimoniano l’interesse cresciuto negli anni per l’appuntamento. Numerosi
autori saranno presenti nelle sale, disegnando, mostrando i propri carnets e raccontando ai visitatori le loro
esperienze di viaggio, disponibili a dimostrare “dal vivo” l’importanza di viaggiare lentamente assecondando
e “lasciando parlare” i luoghi e le persone attraverso i disegni e le parole.
Le conferenze di approfondimento che si svolgeranno sabato 26 e domenica 27 settembre, perseguono la
volontà di proporre ai visitatori le tematiche affrontate nelle sezioni speciali. I luoghi della memoria: Il Piave
e Nervesa della Battaglia, Expo Milano-Venezia Nutrire il Pianeta, energia per la vita, Venezia città d’acqua,
non tralasciando le provincie di Venezia, Treviso e Rovigo che sono territori fortemente connessi da un sistema
di terre e acque, fiumi, laguna e mare. Tra i tanti possibili approfondimenti è stato scelto quale tema storico
e geografico, antropologico e ambientale Le Saline dell’Adriatico e del Mediterraneo. Da Pirano a Cervia e a
Trapani; Roma e la Via Salaria.
MATITE IN VIAGGIO
Carnets Disegni Parole
in collaborazione con Associazione Matite in Viaggio
dal 25 al 27 settembre
dalle ore 9.00 alle 20.00
sala espositiva secondo piano
ingresso libero
PROGRAMMA
venerdì 25 settembre, ore 10.30
Matite in Viaggio incontra la Scuola
Visite guidate alla mostra per insegnanti e studenti
Su invito del Centro Culturale Candiani, l’Associazione M.I.V. ha partecipato al progetto L’Arte che ci nutre.
I mercati di Mestre e di Marghera sono stati belle occasioni per un viaggio breve ma accattivante. Un’occasione per guardare con occhio sensibile e
simpatia ai luoghi ormai storici del commercio nei quali cibi e profumi del nostro territorio si intrecciano con vivace curiosità a cibi e profumi di prodotti
che provengono da luoghi lontani, segno visibile di nuovi cittadini e delle loro eredità culturali.
Una sezione speciale è riservata al ricordo della tragica morte di Michel Renaud avvenuta il 7 gennaio 2015 a Parigi nella redazione del settimanale Charlie
Hebdo. I disegni pervenuti dagli autori che hanno risposto alla richiesta dell’Associazione M.I.V. testimoniano quanto sia stato vitale l’entusiasmo che egli
ha saputo comunicare a tutti noi: “[…] Frammenti di autobiografie o memorie di viaggio, il taccuino di viaggio porge uno sguardo particolare sul mondo
in un determinato momento [...] l’interesse del taccuino di viaggio è contenuto naturalmente nel modo in cui il viaggiatore va, per meglio comprenderlo,
a mescolarsi e immergersi in un universo diverso dal suo”.
Anna Maria Spiazzi
ore 18.00
Inaugurazione mostra
Ore 21.00
MATITE IN VIAGGIO / EVENTO CANDIANI GROOVE
ATSE TEWODROS PROJECT
Gabriella Ghermandi, voce
Michele Giuliano, pianoforte
Tommy Ruggero, percussioni
Camilla Missio. basso
Endres Hassan, violino monocorda
Fasika Hailu, lira etiopica
Yohanns Afework, flauto di canna di fiume
Mesale Legesse, batteria tradizionale etiopica
ingresso: intero 5 euro – ridotto* 3
auditorium quarto piano
Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti
www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it
(diritto prevendita 1 euro)
*Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card, Associazione Caligola, studenti, Associazione Matite in Viaggio
sabato 26 settembre, ore 10.30
Matite in Viaggio incontra la Natura
I taccuini dell’arcipelago toscano: Giglio, Pianosa e Capraia
a cura di Federico Gemma, Andrea Ambrogio, Lorenzo Dotti
ore 16.30
Matite in Viaggio lungo le vie del sale
Le Saline di Trapani a cura di Anna Cottone
Roma. La via Salaria, a cura di Salvatore Santuccio
Le saline di Pirano e di Cervia, a cura di Claudio Borsato
domenica 27 settembre, ore 10.30
Matite in Viaggio incontra
Expo Milano-Venezia ACQUA
Venezia a cura di Giancarlo De Petris
Il fiume Piave e il canale Brentella.
Le memorie della Grande Guerra
a cura di Anna Maria Spiazzi e Alessandra Cappelletto
Matite in Viaggio incontra
De baraque en baraque di Cendrine Bonami Redler
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
dal 18 settembre al 4 ottobre
CONFINI 12
Rassegna italiana di fotografia contemporanea
In collaborazione con Associazione fotografica Civico5
giovedì 17 settembre ore 18.00
Inaugurazione mostra
orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00
sala espositiva Paolo Costantini terzo piano
ingresso libero
MOSTRA ANTOLOGICA
dall’8 ottobre al 1 novembre
sala espositiva secondo piano
ingresso libero
CANZONI DI GUERRA PER RITROVARE LA PACE
continua da pagina 1
Viene quindi in pace, la cantrice (in questo caso cantante + scrittrice) italo-etiopica, con le sue canzoni di guerra. Ad esempio Tew Belew, il cui testo,
racconta: «viene da un canto che veniva intonato proprio contro l’esercito italiano».
Tutto però nel nome di un imperatore, Atse Tewodros, che ha regnato in un periodo assai diverso da quello in cui si è consumata l’invasione fascista,
precedente anche all’esemplare sconfitta subita dagli italiani nella Battaglia di Adua, l’1 marzo 1896. Teodoro II si è proclamato “Re dei Re” nel 1855
per riunificare il paese e modernizzarlo, ridimensionare il potere dei vari signorotti feudali, ridistribuire le terre e contrastare lo schiavismo. Tenne testa
anche agli inglesi, che alla fine però marciarono su Meqdala e nel 1869 sbaragliarono il suo esercito, mentre l’imperatore preferiva togliersi la vita
anziché arrendersi.
Ma cosa c’entra Tewodros con Mussolini? «Una volta iniziata l’avventura – spiega Gabriella –, i miei compagni di viaggio (compositori, parolieri, musicisti, patrioti etiopi) mi hanno chiesto a chi volessi intitolare il progetto, e io, senza neppure pensarci, ho indicato lui, l’Imperatore Tewodros. Non è
stato il frutto di un pensiero razionale, lo avevo scelto perché era il protagonista della fiaba del vecchio narratore Abbaba Tesfaye, che aveva riempito i
sabati mattina della mia infanzia. Un legame dolce e nostalgico con un tempo che non esisteva più, un paese che non esisteva più. Solo dopo ho realizzato che Tewodros aveva combattuto contro la regina Vittoria. Era stato insomma il primo ad avere ostacolato un tentativo di occupazione da parte
di una potenza europea».
Marco Boccito
CONFINI 12
Torna Confini, la rassegna italiana di fotografia contemporanea. Nata nel 2003 e realizzata in una sola location, alla dodicesima edizione la mostra percorre
nell’arco di un anno intero un itinerario di gallerie e sedi espositive distribuite lungo tutta la penisola.
Confini si rivolge agli autori con una spiccata progettualità, ben lontani dalla fotografia di reportage. I progetti selezionati propongono infatti una fotografia
pensata, progettata e costruita molto spesso a lungo prima dello scatto. Fotografie che escono dall’ambito del linguaggio fotografico in una contaminazione
con i vari linguaggi artistici.
È il caso di Diego Mazzei con Dismorfie digitali ovvero Copernico on the beach, una serie di immagini montate su un supporto sottile retroilluminato e
composte da due stampe identiche sovrapposte di materiali diversi il primo strato su carta il secondo su lucido.
Marco Rigamonti, con Bassa stagione, dedica al mare una serie di Polaroid 669 “virate” all’aceto balsamico tramite immersione di 24 ore.
Laurence Chelalli, con L’idealista contrariato, si propone “di rappresentare come un idealista si rapporta con la realtà, come è da lui percepita o ancor più,
subita in maniera più o meno violenta, ma sempre con intensità e intransigente…”
San Andreas - Snapshots from Uncanny Valley è il progetto di Massimo Napoli che presenta una serie di foto fatte con un cellulare. “Il cellulare però non
è del fotografo, ma di un personaggio di un videogioco, controllato dal fotografo, che si trova a percorrere una area ampissima che non è tanto una valle
quanto un deserto. Un alter-loco, una California immaginaria ed immaginata sotto il nome di San Andreas.”
Francesco Romoli presenta Artificial Intelligence, “un progetto in linea con quella che i Greci chiamavano hybris, la tracotanza, la sfida alla possibilità
umana nei confronti del Dio...”
Guido Pratellesi con Urbanesimo propone uno spaccato della realtà odierna, del tessuto metropolitano e delle sue connotazioni e infine, unica presenza
femminile, Oriana Capriotti con Medusa.
Elisabetta Da Lio
TONI FONTANELLA, A 100 ANNI DALLA NASCITA (1915-2015)
Organizzata dal Circolo Culturale Walter Tobagi, nell’ambito delle iniziative “Da San Michele alla Sortita”, la mostra vuole evidenziare l’intero percorso
espressivo di un pittore fedele per tutta la vita ai propri luoghi e ai propri soggetti. Sarà così possibile cogliere il valore di un artista tra i migliori interpreti della tradizione paesaggistica veneziana, apprezzato dalla critica e dal collezionismo locali.
AVENIDA BRASIL >>
Fotografia, musica, danza popolare: così la rassegna Avenida Brasil vuole avvicinare il pubblico italiano al
vero e autentico Brasile e alla vivacità della sua cultura.
Importanti artisti provenienti da oltreoceano saranno i protagonisti di questo evento e racconteranno la loro
storia attraverso i diversi aspetti della loro arte.
La mostra fotografica CosmopoLita farà da cornice alla rassegna, con una raccolta di immagini in bianco
e nero realizzate dalla fotografa di Bahia Lita Cerqueira che spinge lo spettatore ad addentrarsi nell’anima
nera della sua città e del suo paese.
Ad accompagnare le fotografie di Lita lungo questo viaggio nel Brasile sarà l’espressione artistica più intensa del paese tropicale, la musica. Tre appuntamenti offriranno diverse prospettive sul ricco panorama
musicale brasiliano.
La mia voce e la chitarra di Silvio D’Amico saranno protagonisti di Samba Book, un percorso attraverso il
genere musicale brasiliano più noto nel mondo che si snoda dai precursori (Cartola, Noel Rosa) agli autori
contemporanei.
AVENIDA BRASIL
in collaborazione con Associazione culturale Pipoca
con il Patrocinio dell’Ambasciata del Brasile
Mostra
dal 16 ottobre al 1 novembre
COSMOPOLITA
Fotografie di Lita Cerqueira
Inaugurazione mostra
giovedì 15 ottobre ore 18.00
SambaBook
Concerto di apertura della mostra
con Silvio D’Amico, chitarra acustica
e Rosa Emilia Dias, voce
orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00
sala espositiva Paolo Costantini terzo piano
ingresso libero
Le atmosfere intime del duo lasciano spazio al clima festoso del forrò, la danza popolare che, nata nel nord-est rurale del Brasile, è diffusissima in tutto
il paese e viene ballata sempre accompagnata dal vivo con l’immancabile fisarmonica. Si passa così alla voglia di divertimento di una musica da ballo
e di Arrasta Pè, con un repertorio che attraversa i ritmi del nord-est del Brasile, come il maracatù, il forrò, il coco, la samba.
Chiude la rassegna Gabriele Mirabassi che presenta il suo ultimo lavoro dal titolo significativo Um Brasil diferente, in cui il clarinettista perugino incontra
il virtuosismo chitarristico di Roberto Taufic.
Rosa Emilia Dias
CosmopoLita
Uno sguardo sensibile e documentato del Brasile e del mondo negli ultimi tre decenni. Questo è quello che il visitatore troverà nella mostra CosmopoLita che si compone di 70 immagini in bianco e nero, realizzate tra il 1976 e il 2012, tratte dall’archivio personale di Lita Cerqueira, aperto per la prima
volta al pubblico italiano.
Nata a Salvador nel 1952, Lita è stata attrice nell’entourage dei grandi registi del “cinema novo” brasiliano come Glauber Rocha e Nelson Pereira dos
Santos. Dal 1973, con la nascita del primo figlio, si dedica esclusivamente alla fotografia conoscendo il successo con la collezione Tipos Humanos,
ritratti del Brasile popolare, principale motivo della sua ricerca. Prosegue la sua attività come fotografa di scena di Gilberto Gil, Maria Betania, Gal Costa,
Caetano Veloso, importanti musicisti ai quali è legata da un intenso rapporto di amicizia. Dagli anni Novanta espone in Europa, in particolare in Francia.
Fra le sue mostre recenti Redescobrimento Brasil - Negro de Corpo e Alma a San Paolo (in occasione delle commemorazioni del cinquecentenario del
Brasile), e l’esposizione permanente di una selezione di immagini al Museo AfroBrasil a San Paolo.
“Le fotografie di Lita Cerqueira sono in un certo modo il risultato della sensibilità di uno sguardo nato fra le pene di un popolo oppresso ma orgoglioso e
paziente, con una dimensione magica: la quarta dimensione che ispira una terra come il Brasile”. Con queste parole Gilberto Gil ha descritto l’opera della
fotografa di Bahia, rivolta ad esplorare il volto più profondo e ancestrale del suo paese. Al centro dell’attenzione l’anima nera del Brasile, in particolare
dello stato di Bahia. Sono ritratti - spesso di donne e di giovani meninos e meninas, doppiamente svantaggiati - che esplorano la vita quotidiana delle
classi popolari, in cui quella dimensione religiosa/magica di cui parlava Gil è sempre presente. La sguardo si poggia sul trasporto delle feste popolari,
sulla gioia della musica e della danza, ma anche sulla fatica e la dignità del lavoro della pesca, del mercato, dell’artigianato. È sempre la persona, in ogni
caso, ad essere al centro dell’immagine.
SambaBook
Rosa Emilia e Silvio D’Amico presentano un percorso storico didattico dentro la musica brasiliana in grado di evidenziarne le molteplici sfumature al
di là dei cliché più comuni. Un ricercato repertorio del tipico sound brasiliano a cui il duo dedica un doveroso tributo, a partire da autori classici come
Pixinguinha, Noel Rosa e Cartola. Un riconoscimento internazionale alla spontaneità contagiosa ed autentica del samba tradizionale, i cui testi non
affrontano solo gioie e tormenti dell’amore ma anche, con ironia, gli affanni della vita quotidiana. In Dorival Caymmi, Paulinho da Viola, João Bosco il
samba conosce raffinati interpreti e un suo sviluppo nel gusto verso la diffusione oltre i confini brasiliani. Il concerto comprende samba di ieri e di oggi
nella loro sempre rinnovata vivacità interpretata da autori come Chico Buarque e Caetano Veloso.
Trio Arrasta Pé
Il Trio esegue un repertorio che attraversa i ritmi del nord-est del Brasile, come il maracatù, il forrò, il coco, la samba. Oltre a suonare proprie canzoni
la formazione interpreta brani dei compositori Lenine, Luiz Gonzaga, Jackson do Pandeiro, Ze Kéti, Gilberto Gil, Chico Cesar, Zeca Baleiro. La loro libera
interpretazione è arricchita dall’esperienza dei tre musicisti che nei generi sopracitati trovano ispirazione e terreno fertile per giungere a creare musica
del divertimento. Divertirsi per poi divertire è proprio quello che succede quando si ascolta gli Arrasta Pé.
Il concerto sarà reso ancora più spettacolare grazie alla partecipazione speciale di alcuni ballerini di forrò del Gruppo Forró de Pé de Serra.
Roberto Taufic & Gabriele Mirabassi
giovedì 22 ottobre, ore 19.00
Trio Arrasta Pé
Con Rogerio Tavares, chitarra e voce
Roberto Rossi, batteria
Massimo Tagliata, fisarmonica
e il gruppo dilettantistico di ballerini “Forró de Pé de Serra”
che presenta il ballo brasiliano del momento
auditorium quarto piano
ingresso libero fino ad esaurimento posti
domenica 1 novembre, ore 21.00
Roberto Taufic e Gabriele Mirabassi
Um Brasil Diferente
Evento Candiani Groove
Concerto di musica strumentale
Gabriele Mirabassi, clarinetto
Roberto Taufic, chitarra
auditorium quarto piano
Ingresso: intero 5 euro – ridotto* 3 euro
Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti
www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it
(diritto prevendita 1 euro)
*Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card, Associazione Culturale Pipoca, studenti, Associazione culturale Caligola
Um Brasil Diferente
L’esplorazione compiuta da Gabriele Mirabassi nel mondo musicale brasiliano si arricchisce di un nuovo capitolo con la pubblicazione su disco del
sodalizio maturato con il chitarrista Roberto Taufic, nato in Honduras, cresciuto nel Rio Grande Do Norte e residente da tempo in Italia. La sua presenza
nella nostra scena musicale è ormai stabile: i visitatori di Jazz Convention ricorderanno il duo realizzato con Giancarlo Maurino, “fotografato” nel disco
Um Abraço del 2005 e le registrazioni in solo e con il fratello Eduardo, realizzate nel corso degli anni. Oltre ad una attività dal vivo che lo ha portato
sul palco insieme a, tra gli altri, Stefania Tallini, Barbara Casini e Rosario Bonaccorso. L’arte del duo è una pratica vissuta e perfezionata negli anni da
entrambi: se la prospettiva dei due strumenti offre spunti differenti, sono simili l’azione e l’approccio portati avanti nei vari contesti. Una ricetta basata
su ingredienti precisi: melodia e rispetto delle forme, virtuosismo, energia e lirismo, una filologica intenzione di trovare un punto personale per esprimere l’interpretazione. L’incontro si sviluppa proprio sulla scorta di queste attitudini: i vari stili e generi della musica brasiliana offrono ai protagonisti
un terreno ampio dove poter, allo stesso tempo, inserire la personalità senza sovvertirne le regole o stravolgerne la grammatica.
Il Brasile differente del titolo è un mondo sonoro dove si incontrano la musica colta e le tradizioni popolari del grande paese sudamericano. Mirabassi
e Taufic esplorano la regione di confine tra le due anime, un territorio ampio, per continuare nella metafora geografica, animato dalle possibilità di
dialogo che si aprono tra i vari generi, tra le tante contiguità che si possono ritrovare, tra i riflessi e le reciproche influenze. Il dialogo prosegue anche
per quanto riguarda gli atteggiamenti sintetizzati dai due musicisti nel modo di porsi e di interpretare, vale a dire la convivenza tra esecutore classico e
improvvisatore, sedimentazione ed estemporaneità.
Nel disco, quindi, troviamo ballate intime e riflessive, come la notevole As Rosas Não Falam di Cartola. L’interesse del duo si rivolge in massima parte a
brani dall’andamento pacato e dal disegno ritmico dilatato. La scelta degli autori - Guinga, Chico Buarque, Baden Powell, Pixinguinha e Nelson Ayres, in
ordine di apparizione, oltre ad alcuni brani originali - attraversa il Novecento e offre uno sguardo ampio di ispirazioni e riferimenti. Lo choro può essere
annoverato tra le “radici” del lavoro, il samba e la bossa nova sicuramente meno: l’intento chiaro nel modo di porgere la musica è la forte attenzione con
cui vengono esposte le melodie. Sia su disco che nell’esibizione dal vivo, vista lo scorso anno nell’ambito del Talos Festival 2013, la disponibilità alle
necessità del canto è la chiave centrale del duo: sembra di sentire l’eco delle parole nell’esposizione del clarinetto e della chitarra, nella combinazione
dei suoni.
La riuscita del disco è naturalmente nella grande e convinta partecipazione di Mirabassi e Taufic, nell’accostarsi con rispetto - non deferente, ma presente - al materiale suonato, un approccio innato per il chitarrista, “acquisito” per il clarinettista, in entrambi i casi maturato e vissuto con profondità.
SPETTACOLI >>
ÜSTMAMO. Duty Free Rockets
Originari dell’Appennino emiliano, con la bizzarra mescolanza non solo di lingue (italiano, inglese e francese) con il loro dialetto reggiano, ma anche di musiche diverse come il punk, il trip–hop, il rock, l’house e
l’elettronica, gli Üstmamò sono stati tra i più originali esponenti del nuovo rock italiano a fine anni ’90. Nel
2003, dopo cinque album in studio e tre “live”, in concomitanza con l’uscita della raccolta ÜstBestMamò, il
gruppo annuncia il suo definitivo scioglimento.
A distanza di poco più di un decennio, senza la “frontwoman” Mara Redeghieri, Luca Alfonso Rossi e Simone
Filippi, le anime musicali della band, hanno deciso di riprendere il percorso interrotto forse prematuramente
incidendo un album sorprendente con testi esclusivamente in inglese, Duty Free Rockets, pubblicato nel 2015
dall’etichetta veneziana Gutenberg Music.
Commenta quest’importante quanto inaspettata decisione quello che è ancor oggi il principale responsabile
musicale del progetto, Luca A. Rossi: “A dieci anni dallo scioglimento ho deciso di rimettere in piedi gli
Üstmamò, perché avevo voglia di suonare, qualche idea e un po’ di tempo da dedicarci. In fondo era la mia
band! Ho parlato a lungo con i miei ex–compagni, ma dopo dieci anni e alla soglia dei cinquanta le nostre vite
CANDIANI GROOVE
In collaborazione con associazione culturale Caligola
venerdì 25 settembre, ore 21.00
ATSE TEWODROS PROJECT
Vedi box pag. 3
venerdì 9 ottobre, ore 21.00
ÜSTMAMO
Duty Free Rockets
Luca A. Rossi, chitarra elettrica, voce solista
Mirko Zanni, chitarre acustica ed elettrica, cori
Mauro Zobbi, basso elettrico
Simone Filippi, batteria, voce
ingresso: intero 8 ridotto* 5 euro
venerdì 23 ottobre, ore 21.00
BILLIE HOLIDAY PROJECT
Sonia Spinello, voce
Lorenzo Cominoli, chitarre acustiche
Maurizio Brunod, chitarre elettriche, effetti, loop
ingresso: intero 8 - ridotto* 5
domenica 1 novembre, ore 21.00
Roberto Taufic e Gabriele Mirabassi
Um Brasil Diferente
Vedi box pag. 4
erano molto cambiate. Ezio Bonicelli e Mara Redeghieri sono oggi insegnanti a tempo pieno, hanno altri progetti, e per questo giro hanno preferito passare
la mano, ma mi hanno comunque spinto a continuare, anche senza di loro, e per questo li ringrazio … Simone Filippi ha invece accettato il mio invito, mi
ha aiutato nella stesura dei testi e nella preparazione degli arrangiamenti dal vivo, sarà quindi nella nuova band. Avevo le mie idee, le mie mezze canzoni,
ma senza cantante ero perso e così ho dovuto lavorare di più, cercare altre strade. Sono un musicista, negli ultimi anni ho suonato molto la chitarra, non
ho la necessità di scrivere parole, non ne sento il bisogno: ma senza testo una canzone non è una canzone. Il guaio di scrivere in italiano è che spesso il
significato uccide la musica, se la mangia … nel migliore dei casi. L’italiano è talmente importante e difficile … Così ho preferito scrivere in inglese, non
che per me sia più facile, ma almeno mi riesce e suona meglio. Le parole sono sempre venute fuori dopo la musica, abbastanza naturalmente, senza voler
essere troppo importanti: lasciano spazi liberi all’interpretazione e alla fine sono soddisfatto …”.
Claudio Donà
BILLIE HOLIDAY PROJECT
Ricorre quest’anno il centenario della nascita di Billie Holiday, una fra le
voci più influenti e significative del secolo scorso, non solo in campo jazzistico. Tre musicisti di spicco del jazz italiano hanno ideato un suggestivo e
personale omaggio a questa grande artista, un vero e proprio viaggio nella
vita e nelle canzoni di “Lady Day”, il soprannome datole da Lester Young.
Il concerto è montato come uno spettacolo teatrale, ed è Billie stessa a
parlare, a raccontarci di una vita tormentata fatta di incontri troppo spesso
sfortunati, di abusi, di ingiustizie, ma anche di tanta splendida musica. Una
musica che diventa medicina dell’anima.
I brani cantati da Sonia Spinello, accompagnata in quest’occasione dalle
auditorium quarto piano
Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti
www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it
(diritto prevendita 1 euro)
*Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card, Associazione Caligola, studenti
chitarre di Lorenzo Cominoli e Maurizio Brunod, si inseriscono nel racconto
come tante fotografie in bianco e nero che ritraggono la protagonista e ne
descrivono perfettamente, attraverso le sue canzoni, ogni tormento e ogni
gioia. In tale contesto, ha un peso specifico molto importante la partecipazione di Brunod, che si aggiunge a un duo già ampiamente collaudato.
Con il suo stile moderno, a tratti sperimentale, il chitarrista piemontese
contamina l’impronta rigorosa del jazz tradizionale in cui si muoveva la
Holiday, creando un suggestivo gioco di contrasti fra classico e moderno,
fra musica acustica ed elettronica, ma riuscendo soprattutto a rivisitare i
brani più noti di Lady Day in chiave contemporanea.
C. D.
ALLUVIONI
venerdì 2 ottobre, ore 21.00
Alluvioni
dal fango alla luce
uno spettacolo di e con Elena Guerrini
cura della produzione Davide Di Pierro
movimenti di scena Anna Redi
prima spettatrice Elena Di Gioia
auditorium quarto piano
ingresso: intero 7 euro - ridotto* 5 euro
Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti
www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it
(diritto prevendita 1 euro)
*Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card, studenti
Matinée, proiezione speciale per le scuole, per informazioni
chiamare 041.2386119
dal fango alla luce
Parole Alluvionate
L’Italia è una Repubblica fondata sulle Alluvioni.
Dove tutti aspettano i soccorsi.
Il tempo varia, da poche ore ad una vita.
Arriva il fango, ti sporca fuori e ti cambia dentro.
In mezzo chi dalle Alluvioni si arricchisce, trae profitto.
Si augura “anni, pieni di monnezza, profughi e bufere.”
Organizza ricostruzioni, nuove case, serate televisive.
E tutto resta immobile.
Tra attrici, assessori e manager grandi eventi.
Il fango travolge e cambia le geografie.
Del cuore.
E dei luoghi.
L’Italia è una Repubblica fondata sul fango.
Chiudono i teatri e aumentano le trasmissioni di cucina.
E in mezzo un’umanità che galleggia.
Anestetizzata da una tranquilla informazione e da un quieto lasciarsi vivere.
Dal fango partiamo.
Costruiamo il teatro.
Con oggetti sottratti dalla furia del fiume.
E dentro la nostra stanza, accogliamo il pubblico.
Che osserva gli oggetti, ed entra nei nostri territori alluvionati.
Resta in ascolto.
Partecipa ad un rito catartico e di purificazione.
E ne esce pulito.
Dal fango alla luce.
Alluvioni nasce dall’esigenza di raccontare quello che la furia dell’acqua
e del fango si è portato via. Siamo partiti da qui. Abbiamo raccolto testimonianze e parole. Poi il percorso si è trasformato. In poco più di un’ora,
costruisco un racconto sul fango, variando personaggi e livelli della narrazione. Si entra in un universo fatto di attrici russe, manager, grandi eventi,
marketing della disgrazia.
Costruisco trasmissioni improbabili (e tragicomiche), e dialogo con il pubblico che contribuisce allo spettacolo a stretto contatto con me.
Racconto del fango della Cultura, in una sorta di talk show dai toni spettrali
e improbabili provini radiofonici. E mentre gioco col fango, parlo delle Alluvioni sentimentali. Respiriamo tutti. In un quadro, in cui i toni si attenuano
con cucchiai, cucchiaini...pale di Nutella, la medicina giusta per le Alluvioni
sentimentali. Ma è fango o Nutella quello di cui parlo?
Sono: attrice, sindaco, manager grandi eventi, assessore, cuore infranto,
cuoco alluvionato, poetessa, tratteggiando un’umanità che danza incurante
sul confine della tragedia.
Nella seconda parte, il fango si trasforma lentamente in luce.
Il pubblico ascolta il racconto della Comunità che dal fango è riuscita a
uscire. Un quadro, questo, dove prevale l’umanità e il gioco. Ci sono le
persone e gli oggetti che pulisco dal fango. Sparisce la stanza alluvionata,
e lo spazio diventa altro.
Sempre precario, ma pulito. Con una scenografia fatta di cartoni, gioco con
gli oggetti e danzo. Il pubblico osserva.
E sulle note di Perfect Day di Lou Reed compie un rito di purificazione, il
fango è diventato luce.
Elena Guerrini
incontri
INCONTRI – CONFRONTI
SULLA SOSTENIBILITÀ
SHARING ECONOMY – SHARING CITY
Mercoledì 16 settembre, ore 17.30
SHARING ECONOMY – SHARING CITY
Partecipare, condividere, collaborare
per una città sostenibile e responsabile
Dobbiamo passare dalla Seconda rivoluzione industriale alla Terza,
per smettere di consumare le ricchezze del passato e tornare a produrre
liberando la nostra creatività.
Jeremy Rifkin
Un progetto degli Archivi della Sostenibilità,
Università Ca’ Foscari Venezia
Presentazione e discussione dell’inchiesta:
EFFETTO DIROMPENTE
A cura di Michele Buono, Report, RAI 3
Italia, 2015
Parteciperanno al dibattito:
Un referente del progetto Seoul’s Sharing
City;
Lucia Scopelliti, Comune di Milano;
Christian Iaione, Libera Università LUISS,
LABGOV LABoratorio per la GOVernance
dei beni comuni;
Pierluigi Cupri, City Value, Sintegy;
Michele Buono, Report, RAI 3.
Venerdì 30 ottobre, ore 17.30
CHOCO-SLAVE
IL SAPORE AMARO DEL CACAO PER I
BAMBINI AFRICANI
Schiavitù e sfruttamento dei minori per
la produzione del cacao in Africa.
Fairtrade, l’alternativa del commercio
equo e solidale per la sostenibilità del lavoro e dell’ambiente nel Sud del mondo.
Presentazione e discussione del docu-film.
The Dark Side Of Chocolate (USA, 2010,
46’)
Regia di Miki Mistrati e U. Roberto Romano
Parteciperanno al dibattito:
Paolo Pastore, Direttore Fairtrade Italia;
Adalberto Perulli, Università Ca’ Foscari,
consulente giuridico dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), ONU Ginevra;
Sara De Vido, Vicedirettrice CESTUDIR,
Centro Studi sui Diritti Umani, Università
Ca’ Foscari, Venezia;
Michela Turrina, Presidente Venice
Diplomatic Society.
Coordinamento scientifico: Giorgio Conti
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
LE STRADE DELLA RAGIONE
in collaborazione con UAAR Unione degli
Atei e degli Agnostici Razionalistici –
Circolo di Venezia
venerdì 18 settembre, ore 17.30
Politiche della memoria. XX SETTEMBRE... CHI ERA COSTEI?!
Relatore Mario Isnenghi
venerdì 23 Ottobre ore 17.30
Conservazione della Biodiversità: una
sfida difficile, ma ancora possibile
Interviene Michele Zanetti.
presenta e modera Christian Lorenzon
sala seminariale primo piano
ingresso libero
SCAFFALE APERTO
Incontri con gli autori
giovedì 24 settembre, ore 18.00
Tutta un’altra storia
L’omosessualità dall’antichità al secondo
dopoguerra (Il Saggiatore, 2015)
di Giovanni Dall’Orto
Partecipano all’incontro Vincenzo Patanè
e Stefania Bragato
sala seminariale primo piano
ingresso libero
Una nuova opportunità per la promozione della sostenibilità integrata nelle città del XXI secolo
“Effetto dirompente” è il titolo dell’inchiesta di Report RAI 3, curata da Michele
Buono, dedicata alla sharing economy. Un titolo ad effetto per una tendenza passeggera o per una reale opportunità d’innovazione ambientale, economica e sociale
delle città del XXI secolo? Mike Childs - Project Leader for the Big Ideas Change the
World Project - non ha dubbi, è da questa nuova visione che nel mondo inizierà quel
cambiamento epocale che Jeremy Rifkin definisce: ”Terza rivoluzione industriale”.
Certamente molti valori correlati con questa strategia di collaborazione-condivisione
non rappresentano una novità come ad esempio il car e bike-sharing, il co-housing,
il co-working, ecc. La vera novità non è dunque nell’emergere della valorizzazione
del capitale sociale su quello finanziario, ma è il ruolo che le piattaforme collaborative, generate dal movimento open source e in particolare le app, hanno avuto nel
creare nuovi servizi per una nuova cittadinanza digitale di co-produttori.
Seul è considerata la sharing city più attiva e all’avanguardia in questa nuova sfida
dello sviluppo urbano sostenibile.
Il Seoul Innovation Bureau’s Plan (2012) ha implementato politiche municipali
che indirizzano investimenti pubblici e privati e “educano” i cittadini alla collaborazione e condivisione, orientate alla sostenibilità. Lo stesso impegno politico e
dei cittadini che si riscontra, mutatis mutandis, nella città di Milano dove si tenta,
anche, di coniugare la collaborazione e l’innovazione con l’inclusione sociale, per
il riscatto dei quartieri periferici e degradati. La “uberizzazione” delle nostre città
sarà indolore? Siamo sicuri che ”Lo skyline dell’economia leggera” per dirla con
Aldo Bonomi (Nova 24, 19 luglio 2015) sarà facilitato da tutti gli interessi in gioco?
In attesa di conoscere quale finalità avrà una “Via italiana alla sharing economy”
(Ivana Pais, Equlibri, 2015/1) sarà interessante capire gli orientamenti e le direttive
dell’Unione Europea che, in assenza della costituzione degli Stati Uniti d’Europa,
sembra confrontarsi più con le problematiche della separazione che con quelle
della inclusione-collaborazione.
Giorgio Conti
CHOCO-SLAVE. SCHIAVITU’ E SFRUTTAMENTO DEL LAVORO MINORILE PER UNA
MERENDINA AL CIOCCOLATO?
FAIRTRADE L’ALTERNATIVA DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà
venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo.
Maria Montessori
Prima della nuova normativa europea, entrata in vigore nel dicembre 2014, nelle
etichette della maggior parte dei prodotti di largo consumo alimentare, dietro
la generica dizione “olio vegetale”, si celava la presenza dell’olio di palma. Gli
Archivi della Sostenibilità sono stati, tra i primi in Italia, a diffondere, attraverso
eventi e in collaborazione con i media più responsabili (Report RAI 3), una nuova
consapevolezza sugli impatti ambientali (distruzione delle foreste primarie), quelli
socio-economici (land grabbing ed esodo forzato delle popolazioni native) e gli
effetti sulla salute umana, in particolare per la popolazione giovane, quella più
sensibile. Oggi in Italia si sta diffondendo un consumo critico più attento alla
sostenibilità integrata in relazione ai consumi alimentari di massa e anche alcune
grandi industrie o alcuni gruppi della GDO hanno annunciato un ripensamento
sull’uso massiccio dell’olio di palma.
Eppure dietro a quelle innocenti merendine o gelati senza olio di palma, mangiati
da innocenti bambini occidentali, molto spesso si potrebbero continuare a celare
crimini contro l’umanità, ancor più aberranti perché compiuti nei confronti dei
bambini poveri africani. In Costa d’Avorio, dove si produce oltre il 40% del cacao, in
particolare per le multinazionali, ci si avvale dello sfruttamento del lavoro minorile
e del traffico di bambini, sottratti alle loro povere famiglie dalle nazioni vicine.
Questa nuova forma di schiavitù viene denunciata dal docu-film The Dark Side
of Chocolate (2010).
Nonostante siano in vigore rigorose leggi internazionali e nonostante la costante
attenzione - nei confronti del fenomeno “Choco-Slave” - dell’ILO (International
Labour Office, ONU) che si occupa anche dello sfruttamento del lavoro minorile,
il fenomeno non sembra arrestarsi. L’alternativa potrebbe essere quella di incentivare acquisti di prodotti del commercio equo e solidale, come quelli certificati da
Fairtrade, che ha tra le proprie finalità il benessere socio economico dei contadini,
in particolare la tutela del lavoro femminile, e la sostenibilità ambientale delle produzioni. Inoltre è fondamentale che la questione “africana” entri a far parte delle
iniziative promosse dai centri di ricerca e dalle associazioni che si occupano dei
diritti umani come il Cestudir e la Venice Diplomatic Society. Quando vedremo dei
bambini africani, fuggiti dalla schiavitù delle piantagioni, approdare senza famiglia
con i barconi a Lampedusa chi avrà il coraggio di respingerli, con il pretesto che
bisogna distinguere i migranti economici dai profughi di guerra e politici?
G. C.
POLITICHE DELLA MEMORIA E CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ
La presa di Roma avvenuta il XX Settembre 1870, con lo storico episodio noto come breccia di porta Pia, segna l’annessione di Roma al Regno d’Italia e la fine dello
Stato Pontificio. Per questo motivo la data del XX Settembre fu riconosciuta una festività nazionale fino alla sua abolizione avvenuta nel 1929 con i Patti Lateranensi.
Una data da ricordare come un prezioso tassello della nostra Storia, incasellato tra figure di politici, statisti e generali di grande levatura, ma soprattutto come stimolo
per riportare lo Stato italiano e i suoi cittadini verso quelle caratteristiche di laicità e democraticità, in un percorso che appare oggi, purtroppo, ancora in parte disatteso.
Le politiche della memoria hanno lo scopo di segnalare ciò che è avvenuto nel passato coniugandolo al presente, come ricordo, come monito, come stimolo, insomma
come Storia.
L’appuntamento di ottobre affronterà una serie di considerazioni sul necessario mutamento di mentalità e di cultura da parte dei cittadini sulla conservazione della Biodiversità. Negli ultimi cinquant’anni si è verificata una pesante semplificazione nella geografia naturalistica delle Pianura Veneta. La perdita di habitat e di qualità degli
stessi, ha superato i “buoni propositi” imposti dalla CEE all’Italia e la Biodiversità degli ambienti umanizzati appare a forte rischio.
Cathia Vigato
TUTTA UN’ALTRA STORIA. L’omosessualità dall’antichità al secondo dopoguerra
«Il Rinascimento in Italia prende avvio a metà del Trecento, con molto anticipo sul
resto d’Europa. Relativamente agli amori omosessuali è marcato dalla doppiezza:
da un lato proseguono i roghi di sodomiti, dall’altro si moltiplicano i documenti
che parlano di amori e comportamenti omosessuali. Nel Quattrocento non basterà
più una lingua sola per contenere l’alluvione proveniente dall’Italia, dove si scriverà
di amore omosessuale in italiano, in latino, e in greco antico».
Nonostante l’Italia possieda una delle più ricche storie omosessuali dell’intero
Occidente, lo studio di questo tema è da decenni un tabù nel mondo accademico.
Nel tentativo di colmare questa lacuna, senza cedere alla tentazione di compilare
lunghi elenchi di personaggi e opere fino a oggi dimenticate, Giovanni Dall’Orto ha
scelto la strada di discutere individuando momenti e fenomeni che caratterizzassero le varie epoche, dall’antichità ai giorni nostri. La storia dell’omosessualità di
Dall’Orto non è mai stata scritta prima: non parla di Oscar Wilde, di Michelangelo,
di Leonardo o di Caravaggio, perché la «storia gay attraverso i grandi personaggi
ha fatto il suo tempo». Concentrandosi su alcuni eventi e protagonisti-chiave della
storia, con questo libro, Dall’Orto ha finalmente chiarito l’evoluzione della mentalità e degli stili di vita nel corso dei secoli, necessaria per comprendere a fondo il
passato da cui veniamo, e insieme anche per meglio comprendere l’oggi.
Giovanni Dall’Orto (Milano, 1958) è giornalista, scrittore e storico. Dal luglio 1999 collabora, tra gli altri, con il mensile Pride, del quale è stato direttore responsabile dal
marzo 2000 a gennaio 2008. Ha pubblicato numerosi libri sulla tematica gay. Fa parte del Board of editors della rivista accademica americana Journal Of Homosexuality.
videoteca
SECOND LIFE - DOPO LA PRIMA
LA TEORIA DEL TUTTO (The Theory of
Everything, Gran Bretagna, 2014, 123’)
di James Marsh
Con Eddie Redmayne, Felicity Jones,
Charlie Cox, Emily Watson,
Simon McBurney
la rabbia della classe. Ancorato ai suoi
principi, Robert resterà quasi disarmato
di fronte alla cascata di aggressività che
ha alimentato […].
Simona Santoni (Panorama.it)
MOMMY (Francia, Canada, 2014, 140’)
di Xavier Dolan
Con Anne Dorval, Suzanne Clément,
Antoine-Olivier Pilon
Miglior film britannico ai Bafta 2015
Miglior film dell’Unione Europea ai David
di Donatello 2015
Miglior attore in un film drammatico ai
Goden Globe 2015
Miglior attore protagonista agli Oscar
2015
Il Tempo. La cosa che più di tutte interessa la brillante mente di Stephen Hawking
e l’unica cosa che sembra mancargli.
La Teoria del tutto è la trasposizione
del romanzo “Travelling to Infinity: My
Life with Stephen” di Jane Wild, prima
moglie del cosmologo. Non è però un
semplice biopic sulla vita, la scoperta
della malattia e l’incredibile voglia di vivere di un uomo. No, è molto di più: una
delle storie d’amore più belle, complete e
complesse mai portate sul grande schermo […]. Proprio quando la sua vita ha
iniziato ad andare alla massima velocità,
come nel gran premio decisivo, avviene quello che non ti aspetti. Stephen,
infatti, scopre di avere una malattia al
motoneurone, la cui diagnosi è spietata:
due anni di vita. Il mondo gli crolla addosso, ma sarà il grande e infinito amore
di Jane a regalargli una delle esistenze
più straordinarie e una famiglia con tre
bambini […]. La vera storia è quella di
un amore che, come dicono le teorie
del fisico, “supera i confini dello spazio
e del tempo”[…].
Thomas Cardinali (FilmUp.com)
IL GIOVANE FAVOLOSO (Italia, 2014,
137’) di Mario Martone
Con Elio Germano, Michele Riondino,
Massimo Popolizio, Anna Mouglalis,
Valerio Binasco
Nastro dell’anno, miglior regia e migliore
attore protagonista ai Nastri d’Argento
2015
Migliore attore protagonista ai David di
Donatello 2015
Vita di un uomo che non ebbe quasi una
vita, ma amava il mondo con trasporto
totale. Ritratto di un’anima vasta chiusa
in un corpo piccolo e ingrato. Autobiografia di uno dei più grandi poeti del suo
tempo, malgrado il suo tempo. Il giovane
favoloso è tutto questo ma soprattutto
è la cronaca aspra e visionaria di una
lotta. La lotta senza fine che Leopardi
condusse non contro il suo corpo, ma
contro l’immagine a cui lo inchiodavano.
Pessimista perché infelice. Infelice perché storpio. Dunque solo, sempre [...].
Fabio Ferzetti (Il Messaggero)
BIRDMAN (USA, 2014, 119’)
di Alejandro González Iñárritu
Con Michael Keaton, Zach Galifianakis,
Edward Norton, Andrea Riseborough,
Amy Ryan
Miglior film e miglior regia agli Oscar
2015
Miglior film straniero ai David di
Donatello 2015
Miglior attore in un film commedia o
musicale ai Golden Globe 2015
SECOND LIFE - DOPO LA PRIMA
Premio della giuria al Festival di Cannes
2014
Nomination come miglior film straniero
ai David di Donatello 2015
Senza il suo costume da rapace, Riggan
Thomson è soltanto un uomo. Popolare
in passato, sotto l’ala protettiva del suo
supereroe, nel presente versa in una
profonda crisi esistenziale, che Alejandro
González Iñárritu trasforma in un pandemonio intimo attraverso una sontuosa
audacia formale […]. Birdman, supereroe che fece tre volte la gloria effimera e
planetaria di Riggan. L’uomo uccello lo
segue dappertutto, denigrando e screditando il suo progetto teatrale alla maniera di un super io implacabile. Eppure i
super poteri di Birdman, che ‘sfogano’ la
collera di Riggan, nulla possono contro
la battaglia d’ego in seno alla troupe, i
problemi famigliari o ancora lo snobbismo della critica, che ‘mandano in giro
e rigiro’ film e protagonista, alla ricerca
ostinata di amore e riconoscenza […].
Marzia Gandolfi (Il Ragazzo Selvaggio)
IL REGNO D’INVERNO – WINTER SLEEP
(Kis uykusu, Turchia, Francia, Germania,
2014, 196’) di Nuri Bilge Ceylan
Con Haluk Bilginer, Melisa Sozen, Demet
Akbag, Ayberk Pekcan, Serhat Mustafa
Kiliç
Palma d’oro per il miglior film al Festival
di Cannes 2014
È un viaggio verso l’inverno della vita,
quando all’impeto, alla passione, al desiderio di nuovo si sostituisce il bisogno di
riflessione e di quiete; e la vera avventura
diventa quella di trovare il coraggio di
accettarsi per quel che si è. Ex-teatrante
di qualche fama, Aydin si è rifugiato in
un remoto, suggestivo angolo della
Cappadocia dove, insieme con la giovane moglie Nihal e la sorella divorziata
Necla, gestisce un caratteristico albergo
ricavato nelle rocce. Gli avventori nella
stagione fredda sono pochi, ma Aydin
è ricco e - avendo delegato la cura delle
sue proprietà a un fidato tuttofare - è
anche libero di dedicarsi ai suoi ozi intellettuali: scrivere per un giornale locale
e accumulare materiali in vista di una
esaustiva storia del teatro turco [...].
Alessandra Levantesi (La Stampa)
CLASS ENEMY (Razredni sovraznik,
Slovenia, 2013, 112’) di Rok Bicek
Con Igor Samobor, Natasa Barbara
Gracner, Tjasa Zeleznik, Masa Derganc,
Robert Prebil
Premio FEDEORA come Miglior Film
alla Mostra del Cinema di Venezia 2013
(Settimana Internazionale della Critica)
Finalista del Premio LUX 2014
[…] Tra atmosfere livide va in scena la
quotidianità di una classe qualsiasi di un
liceo sloveno. La professoressa di tedesco, estremamente comprensiva e dolce
coi suoi scolari, va in maternità e cede le
redini all’inflessibile professor Robert. Il
nuovo arrivato ha una concezione “vecchio stile” del sistema scolastico: pretende massimo rispetto e attenzione, la
formalità di gesti esteriori, studio attento
ma anche lo sforzo di andare oltre le
cose lette e studiate. Ha dei metodi rigidi
e lapidari, tutt’altro che empatici. Quando
un evento inatteso scuote la sempre più
tesa normalità, la relazione tra alunni e
docente si infiamma e Robert sembra il
giusto capro espiatorio contro cui ferve
di impianti estrattivi con la conseguente
perdita di molti posti di lavoro. Nasce,
così, una grande mobilitazione dei
minatori in molte zone del Paese, uno
sciopero imponente che blocca le attività
per quasi un anno. In un villaggio del
Galles, Delays, molte famiglie riescono
a vivere solo grazie all’estrazione del
carbone, per cui la scelta politica ed
economica risulta ancora più grave:
ecco però che un gruppo di londinesi
si unisce agli operai nella lotta. Si tratta
di giovani omosessuali che costituiscono
il Lesbian and Gays Support the Miners
(LGSM) […]. Un anno dopo, nel 1985,
i miners hanno deciso di partecipare
ad uno dei più grandi gay-pride nella
capitale inglese: un insegnamento di
solidarietà reciproca che dovrebbe valere
anche a distanza di trent’anni.
Alessandra Montesanto (Il Ragazzo
Selvaggio)
WHIPLASH (USA, 2014, 107’)
di Damien Chazelle
Con Miles Teller, J. K. Simmons, Melissa
Benoist, Paul Reiser, Austin Stowell
Miglior attore non protagonista ai Premi
Oscar 2015 e ai Bafta 2015
[…] Anne Dorval è “mommy”, mamma
Diane, una bella donna vedova che porta
i suoi 50 anni con irruenza e passione e
con un abbigliamento da trentenne. Suo
figlio Steve soffre di sindrome da deficit
di attenzione. Quando viene respinto dal
centro presso cui stava, torna a casa
irrompendo nella quotidianità di Diane.
Steve è fuoco, urla, amore, botte. Diane è
ruvida ma a suo modo ricolma d’affetto.
Tra i due la stabilità è impossibile. Ma
ecco che in punta di piedi si inserisce
Kyla, la strana vicina di casa. L’improbabile trio, un coagulo di problemi e bizzarrie, sembra sull’orlo dell’equilibrio...
Fino alla mossa di Diane […].
Simona Santoni (Panorama.it)
HUNGRY HEARTS (Italia, 2014, 109’)
di Saverio Costanzo
Con Adam Driver, Alba Rohrwacher,
Roberta Maxwell, Al Roffe, Geisha Otero.
Nomination a miglior film e miglior regia
ai David di Donatello 2015
Miglior colonna sonora ai Nastri d’Argento 2015
[…] I “cuori affamati”, di fatto, sono
due giovani che s’innamorano, sposano e hanno un bimbo. Tutto sembra
procedere nella normalità finché Mina
– la protagonista femminile interpretata
mirabilmente dalla Rohrwacher – non
viene assalita dall’ossessione di purezza, credendo che il proprio neonato sia
speciale, un “bimbo indaco”. Lo vuole
dunque preservare dagli ambienti inquinati, di qualunque natura. L’allarme
arriva quando Jude – il marito reso altrettanto bene da Driver – scopre che il
piccolo non sta crescendo e potrebbe
morire di fame. Da quel momento gli
equilibri famigliari subiscono uno scossone e un’inevitabile discesa agli inferi
dell’anima […].
Anna Maria Pasetti
(ilfattoquotidiano.it)
PRIDE (Gran Bretagna, 2014, 120’)
di Matthew Warchus
Con Bill Nighy, Imelda Staunton, Dominic West, Paddy Considine, George
MacKay
Miglior debutto di un regista, sceneggiatore o produttore britannico ai Bafta
2015
Nomination come Miglior film commedia
o musicale ai Golden Globe 2015
Nomination come Miglior film dell’Unione Europea ai David di Donatello 2015
Gran Bretagna, storia recente: nel
1984 l’allora Primo Ministro Margaret
Thatcher decide di chiudere una serie
Andrew Neiman è uno snello diciannovenne di buone maniere […], iscritto al
prestigioso Conservatorio Shaffer di New
York dove frequenta le lezioni del suo
strumento prediletto, la batteria. Il suo
rapporto con la musica è fatto di piacevole passione […]. Tutto sembra andare
per il meglio per Andrew che è convocato dal professor Fletcher per far parte
della sua orchestra. Al settimo cielo, il
ragazzo si sente gratificato dalle prime
dimostrazioni di fiducia dell’insegnante
che sembra avere per lui un occhio di
riguardo. Presto, però, Fletcher si rivela
degno della fama di cui gode: inflessibile,
spietato e a tratti violento […]. Un sadico
docente che insulta e maltratta gli allievi
per ottenere la perfezione assoluta e
che getta Andrew e i suoi colleghi in un
crescendo di ambizione, in una volontà
di sopravvivenza quando le dita dolgono
a tal punto da farle letteralmente sanguinare sugli spartiti. Una battaglia con se
stessi […] che lascerà più di una vittima
sul terreno […].
Cecilia M. Voi (Il Ragazzo Selvaggio)
SELMA – LA STRADA PER LA LIBERTÀ
(Selma, Gran Bretagna, USA, 2014, 127’)
di Ava DuVernay
Con David Oyelowo, Tom Wilkinson,
Cuba Gooding Jr., Alessandro Nivola,
Carmen Ejogo
Baldwin, Kate Bosworth, Hunter Parrish
Miglior attrice protagonista ai Golden
Globe 2015, ai Bafta 2015 e agli Oscar
2015
Alice Howland è moglie, madre e professoressa di linguistica alla Columbia
University di New York. Alice ha una bella
vita e tanti ricordi, che una forma rara e
precoce di Alzheimer le sta portando via.
Confermata la diagnosi dopo una serie di
episodi allarmanti, che l’hanno smarrita
letteralmente in città, Alice confessa al
marito malattia e angoscia. La difficoltà
nel linguaggio e la perdita della memoria
non le impediranno comunque di lottare, trattenendo ancora un po’ la donna
meravigliosa che è e che ha costruito
tutta la vita […]. È un corpo fragile che
annaspa, provando a risalire la china e
a resistere alla malattia che disattiva la
sua anima segreta […].
Marzia Gandolfi (Mymovies.it)
UN PICCIONE SEDUTO SU UN RAMO
RIFLETTE SULL’ESISTENZA (En Duva
Satt På En Gren Och Funderade På Tillvaron, Svezia, 2014, 100’)
di Roy Andersson
Con Holger Andersson, Nisse Vestblom,
Lotti Törnros, Charlotta Larsson, Viktor
Gyllenberg
Leone d’Oro come miglior film al Festival
di Venezia 2014
Sam e Jonathan, due venditori ambulanti
di travestimenti e articoli per feste, ci
accompagnano in un caleidoscopico
viaggio attraverso il destino umano. È un
percorso che svela la bellezza di singoli
momenti, la meschinità di altri, l’ironia
e la tragedia nascosti dentro di noi, la
grandezza della vita, ma anche l’assoluta
fragilità dell’umanità. Il film racconta
una serie di storie quotidiane e fuori dal
comune in una prospettiva aerea, come
raccontate da un uccello che riflette sulla
condizione umana. Il piccione è sorpreso
dagli uomini, e cerca di dare un senso e
capire le loro attività, le follie, l’orgoglio
e l’agitazione. (Comingsoon.it)
IL TOCCO DEL PECCATO (Tian Zhu Ding,
Cina, Giappone, 2013, 129’)
di Jia Zhang-Ke
Con Zhao Tao, Jiang Wu, Wang Baoqiang, Lanshan Luo
Miglior sceneggiatura al Festival di
Cannes 2013
Nomination come miglior film agli Academy Awards 2015, ai Golden Globe
2015 e agli Oscar 2015
Miglior canzone agli Oscar 2015
I quattro mesi che cambiarono la storia
dei neri in America: la marcia da Selma
a Montgomery sotto la guida di Martin
Luther King. […] Il pastore di Atlanta,
gandhiano, co-fondatore del Southern
Christian Leadership Conference, già
interlocutore di Kennedy agli inizi del
1965 decide con i solidali del movimento di intraprendere una strategia che
preveda l’apertura di un dialogo con il
Presidente e la lotta nonviolenta in uno
degli stati più conservatori e razzisti del
sud America, l’Alabama, nella speranza
di destare l’attenzione dei media. Mesi
intensi, violenti, in cui il sogno del Voting Rights, pur non collidendo con gli
interessi dell’amministrazione Johnson impegnata nella cosiddetta “Great
Society” e già forte del licenziato Civil
Rights Act, trova però delle resistenze
nello stesso Presidente, preoccupato
della probabile perdita di consensi nel
profondo sud (che tanto peso avevano
avuto nella sua elezione), al punto di
chiedere “consiglio” al capo dell’FBI.
Alessandro Leone (Il Ragazzo Selvaggio)
STILL ALICE (USA, 2014, 99’)
di Richard Glatzer, Wash Westmoreland
Con Julianne Moore, Kristen Stewart, Alec
martedì 15 settembre, ore 17.00 e 21.00
La teoria del tutto (The Theory of Everything, Gran Bretagna, 2014, 123’)
di James Marsh
giovedì 17 settembre, ore 17.00 e 21.00
Il giovane favoloso (Italia, 2014, 137’)
di Mario Martone
giovedì 24 settembre, ore 17.00 e 21.00
Birdman (USA, 2014, 119’)
di Alejandro González Iñárritu
martedì 29 settembre, ore 16.30 e 20.30
Il regno d’inverno – Winter Sleep
(Kis uykusu, Turchia, Francia, Germania,
2014, 196’) di Nuri Bilge Ceylan
giovedì 1 ottobre, ore 17.00 e 21.00
Class Enemy (Razredni sovraznik,
Slovenia, 2013, 112’) di Rok Bicek
martedì 6 ottobre, ore 17.00 e 21.00
Mommy (Francia, Canada, 2014, 140’)
di Xavier Dolan
giovedì 8 ottobre, ore 17.00 e 21.00
Hungry Hearts (Italia, 2014, 109’)
di Saverio Costanzo
martedì 13 ottobre, ore 17.00 e 21.00
Pride (Gran Bretagna, 2014, 120’)
di Matthew Warchus
giovedì 15 ottobre, ore 17.00 e 21.00
Whiplash (USA, 2014, 107’)
di Damien Chazelle
martedì 20 ottobre, ore 17.00 e 21.00
Selma – La strada per la libertà
(Selma, Gran Bretagna, 2014, 127’)
di Ava DuVernay
giovedì 22 ottobre, ore 17.00 e 21.00
Still Alice (USA, 2014, 99’)
di Richard Glatzer, Wash Westmoreland
martedì 27 ottobre, ore 17.00 e 21.00
Un piccione seduto su un ramo
riflette sull’esistenza (En Duva Satt På
En Gren Och Funderade På Tillvaron,
Svezia, 2014, 100’) di Roy Andersson
giovedì 29 ottobre, ore 21.00
Il tocco del peccato (Tian Zhu Ding, Cina,
Giappone, 2013, 129’) di Jia Zhang-Ke
ingresso riservato ai soci Candiani Card
(validità annuale a partire dalla sottoscrizione – 15 euro) e CinemaPiù 2015 / 2016
(valida sino al 30 giugno 2016 - tessera
ordinaria 35 euro, studenti 25 euro) in
vendita alla biglietteria del Centro.
sala conferenze quarto piano
SCHERMO D’AUTORE
Incontri con i registi
martedì 22 settembre, ore 17.30
Mi mancherai. Ricordo di Sandro Pertini
(2014, 52’) di Vittorio Giacci
Introducono Stefano Caretti e Fabrizio
Ferrari
A cura della Sezione ANPI
Erminio Ferretto di Mestre
sala conferenze quarto piano
Ingresso libero
Quattro storie diverse, impercettibilmente
legate tra loro, che raccontano della nuova Cina, all’indomani dell’incontrollato e
rapido progresso che sta trasformando
il paese. Il tema centrale del ‘peccato’,
in tutte le sue forme, si declina attraverso l’esasperazione dei protagonisti e la
violenza delle loro reazioni. Un minatore
pieno di rabbia si ribella alla corruzione
dei capi villaggio. Un emigrante di ritorno
a casa per il Capodanno scopre le infinite
possibilità offerte da un’arma da fuoco.
La graziosa receptionist di una sauna
è spinta oltre ogni limite quando viene
molestata da un ricco cliente. Un giovane
operaio cambia lavoro nella speranza di
migliorare la sua vita. Quattro persone,
quattro diverse regioni. Una riflessione
sulla Cina contemporanea: come un gigante dell’economia viene lentamente
corroso dalla violenza.
(trovacinema.repubblica.it)
Mi mancherai. Ricordo di Sandro Pertini è
un documentario dedicato a Sandro Pertini a trent’anni dalla fine del suo settennato
come Presidente della Repubblica.
Il filmato ripercorre, in forma di ricordo
personale, uno spaccato della vita politica
di Sandro Pertini e dell’Italia durante il
periodo che l’ha portato a diventare un
uomo di Stato vicino ai cittadini e alle loro
necessità, con uno sguardo rivolto anche
agli anni del suo mandato a Presidente
della Repubblica.
Coprodotto dall’ACT Multimedia e dall’Associazione Nazionale Sandro Pertini e realizzato da Vittorio Giacci, è stato girato a
Firenze nei locali dell’Associazione Filippo
Turati di cui Pertini è stato Presidente.
agenda
Candiani
INFORMAZIONI
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Piazzale Candiani 7 – 30174
Mestre Venezia
Telefono 041-2386126
Fax 041-2386112
http://www.centroculturalecandiani.it
BIGLIETTERIA
martedì e giovedì 10.00 – 12.00
e 16.00 – 18.00
mercoledì e venerdì 10.00 – 12.00
venerdì 25 settembre, 2, 9, 23 ottobre
anche dalle ore 16.00
fino a inizio spettacolo
Telefono 041-2386126
*Vendita dei biglietti degli spettacoli
alla biglietteria del Centro e on line
sui siti
www.centroculturalecandiani.it
www.biglietto.it
(diritto di prevendita 1 euro)
Videoteca di Mestre
(Aderente all’AVI – Associazione
Videoteche-Mediateche italiane)
L’archivio della Videoteca è consultabile
su appuntamento
Telefono 041-2386111
e-mail:
[email protected]
CANDIANI CARD
costo 15 euro
validità di un anno a partire
dalla sottoscrizione
CINEMAPIÙ
costo:
Tessera ordinaria 35 euro
Studenti 25 euro
validità un anno
(sino al 30 giugno 2016).
In vendita alla biglietteria del
Centro Culturale Candiani
Segreteria Not Only For kids
e Laboratori Didattici per le Scuole
da martedì a venerdì: 10.00 - 12.00
martedì e giovedì 15.00 - 17.00
telefono 041 2386119 - 2386117
[email protected]
Si ricorda che non è consentito
l’ingresso in sala a spettacolo iniziato.
venerdì 28 agosto
sala espositiva Paolo Costantini III piano,
ore 18.00
BALLERINA PROJECT VENICE
Fotografie di Giulia Candussi
a cura di Erica Testi
Inaugurazione mostra
ingresso libero
PERFORMANCE
Cosmos
Compagnia di danza Intersezioni
giovedì 3 settembre
sala conferenze IV piano, ore 21.00
BALLERINA PROJECT VENICE
Sylvie Guillem - At Work & Portrait
(Gran Bretagna, 2012, 104’)
di André S. Labarthe e Nigel Wattis
ingresso libero
venerdì 4 settembre
sala espositiva II piano, ore 18.00
VENT’ANNI DI DESIGN INDUSTRIALE
Mutamenti ed idee nel nostro territorio
nel progetto dello studio Arter&Citton
inaugurazione mostra
ingresso libero
martedì 8 settembre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
BALLERINA PROJECT VENICE
Dancing With Maria (Italia, Argentina, Slovenia,
2014, 75’) di Ivan Gergolet
ingresso libero
domenica 13 settembre
sala espositiva Paolo Costantini III piano,
ore 18.00
BALLERINA PROJECT VENICE
Finissage
ingresso libero
martedì 15 settembre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
La teoria del tutto (The Theory of Everything,
Gran Bretagna, 2014, 123’) di James Marsh
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
mercoledì 16 settembre
sala conferenze IV piano, ore 17.30
INCONTRI-CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITA’
SHARING ECONOMY – SHARING CITY
Partecipare, condividere, collaborare per una
città sostenibile e responsabile
ingresso libero
giovedì 17 settembre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Il giovane favoloso (Italia, 2014, 137’)
di Mario Martone
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
sala espositiva Paolo Costantini III piano,
ore 18.00
CONFINI 12
Rassegna italiana di fotografia contemporanea
In collaborazione con Associazione fotografica
Civico5
Inaugurazione mostra
ingresso libero
venerdì 18 settembre
sala seminariale I piano, ore 17.30
LE STRADE DELLA RAGIONE
In collaborazione con UAAR Unione degli Atei e
degli Agnostici Razionalistici – Circolo di Venezia
Politiche della memoria. XX SETTEMBRE... CHI
ERA COSTEI?!
ingresso libero
martedì 22 settembre
sala conferenze IV piano, ore 17.30
SCHERMO D’AUTORE
Incontri con i registi
Mi mancherai. Ricordo di Sandro Pertini
a cura della Sezione ANPI Erminio Ferretto di Mestre
ingresso libero
giovedì 24 settembre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Birdman (USA, 2014, 119’)
di Alejandro González Iñárritu
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
sala seminariale I piano, ore 18.00
SCAFFALE APERTO
Incontri con gli autori
Presentazione del libro Tutta un’altra storia
di Giovanni Dall’Orto
ingresso libero
martedì 6 ottobre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Mommy (Francia, Canada, 2014, 140’)
di Xavier Dolan
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
venerdì 25 settembre
sala espositiva II piano, ore 18.00
MATITE IN VIAGGIO
Carnets Disegni Parole
Quinta edizione
Inaugurazione mostra
Ingresso libero
giovedì 8 ottobre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Hungry Hearts (Italia, 2014, 109’)
di Saverio Costanzo
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
auditorium IV piano, ore 21.00
MATITE IN VIAGGIO
CANDIANI GROOVE
ATSE TEWODROS PROJECT
Concerto
ingresso: intero 5 euro – ridotto 3
Biglietti già in vendita*
sabato 26 settembre
sala conferenze IV piano, ore 10.30
MATITE IN VIAGGIO INCONTRA LA NATURA
I taccuini dell’arcipelago toscano: Giglio,
Pianosa e Capraia
a cura di Federico Gemma, Andrea Ambrogio,
Lorenzo Dotti
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 16.30
MATITE IN VIAGGIO LUNGO LE VIE DEL SALE
Le Saline di Trapani a cura di Anna Cottone
Roma. La via Salaria a cura di Salvatore Santuccio
Le saline di Pirano e di Cervia a cura di Claudio
Borsato
ingresso libero
domenica 27 settembre
sala conferenze IV piano, ore 10.30
MATITE IN VIAGGIO INCONTRA
Expo Milano-Venezia ACQUA
Venezia a cura di Giancarlo De Petris
Il fiume Piave e il canale Brentella.
Le memorie della Grande Guerra
a cura di Anna Maria Spiazzi e Alessandra
Cappelletto
venerdì 9 ottobre
auditorium IV piano, ore 21.00
CANDIANI GROOVE
ÜSTMAMO
ingresso: intero 8 euro – ridotto 5 euro
Biglietti già in vendita
martedì 13 ottobre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Pride (Gran Bretagna, 2014, 120’)
di Matthew Warchus
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
mercoledì 14 ottobre
sala seminariale I piano, ore 17.30
GREAT PEOPLE, GREAT CAUSES
William Wilbeforce 1759-1833
in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre
ingresso libero
giovedì 15 ottobre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Whiplash (USA, 2014, 107’)
di Damien Chazelle
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
martedì 27 ottobre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza (En Duva Satt På En Gren Och Funderade
På Tillvaron, Svezia, 2014, 100’)
di Roy Andersson
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
mercoledì 28 ottobre
sala conferenze IV piano, ore 17.00
IL SOGNO CARRARESE. PADOVA CAPITALE.
in collaborazione con l’Università della Terza Età
a cura di Federico Moro
ingresso libero
giovedì 29 ottobre
sala conferenze IV piano, ore 17.00
CITTÀ D’ARTE, ARTE IN CITTÀ
con Gabriella Belli,
direttore Fondazione Musei Venezia
in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Il tocco del peccato (Tian Zhu Ding, Cina,
Giappone, 2013, 129’) di Jia Zhang-Ke
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
venerdì 30 ottobre
sala conferenze IV piano, ore 17.30
INCONTRI-CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITA’
CHOCO-SLAVE. IL SAPORE AMARO DEL CACAO
PER I BAMBINI AFRICANI
Schiavitù e sfruttamento dei minori per la produzione del cacao in Africa.
Fairtrade, l’alternativa del commercio equo e
solidale per la sostenibilità del lavoro e
dell’ambiente nel Sud del mondo.
ingresso libero
sala espositiva Paolo Costantini III piano,
ore 18.00
AVENIDA BRASIL
COSMOPOLITA
Fotografie di Lita Cerqueira
Inaugurazione mostra
sala seminariale I piano, ore 17.30
CENTRO STUDI STORICI
Incontro
ingresso libero
MATITE IN VIAGGIO INCONTRA
De baraque en baraque di Cendrine Bonami Redler
ingresso libero
Concerto di apertura
Sambabook
con Silvio D’Amico e Rosa Emilia Dias
ingresso libero
martedì 29 settembre
sala conferenze IV piano, ore 16.30 e 20.30
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Il regno d’inverno – Winter Sleep (Kis uykusu,
Turchia, Francia, Germania, 2014, 196’)
di Nuri Bilge Ceylan
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
MOSTRE
Dal 29 agosto al 13 settembre
BALLERINA PROJECT VENICE
Fotografie di Giulia Candussi
a cura di Erica Testi
martedì 20 ottobre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Selma – La strada per la libertà (Selma, Gran
Bretagna, 2014, 127’) di Ava DuVernay
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
sala espositiva Paolo Costantini III piano
orario: da mercoledì a domenica 16.00 – 20.00
ingresso libero
sala seminariale I piano, ore 17.00
DRITTI SUI DIRITTI
Cattivi ragazzi?
Conversazione sulla questione delle cosiddette
“baby gang”: pareri e analisi a confronto.
ingresso libero
giovedì 22 ottobre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Still Alice (USA, 2014, 99’)
di Richard Glatzer, Wash Westmoreland
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
giovedì 1 ottobre
sala conferenze IV piano, ore 17.00 e 21.00
SECOND LIFE – DOPO LA PRIMA
Class Enemy (Razredni sovraznik, Slovenia, 2013,
112’) di Rok Bicek
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
venerdì 2 ottobre
sala seminariale I piano, ore 16.30
DRITTI SUI DIRITTI
I bambini pensano grande.
Cronaca di un’avventura pedagogica
Presentazione del libro e conversazione con l’autore
Franco Lorenzoni
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 17.30
CENTRO STUDI STORICI
Incontro
ingresso libero
auditorium IV piano, ore 21.00
ALLUVIONI – DAL FANGO ALLA LUCE
di e con Elena Guerrini
ingresso: intero 7 euro - ridotto 5 euro
Biglietti già in vendita*
Matinée, proiezione speciale per le scuole,
per informazioni chiamare 041.2386119
AVENIDA BRASIL
auditorium IV piano, ore 19.00
Trio Arrasta Pé
Concerto con Rogerio Tavares, Roberto Rossi e
Massimo Tagliata
ingresso libero fino ad esaurimento posti
venerdì 23 ottobre
sala seminariale I piano, ore 17.30
LE STRADE DELLA RAGIONE
In collaborazione con UAAR Unione degli Atei e
degli Agnostici Razionalistici – Circolo di Venezia
Conservazione della Biodiversità: una sfida difficile, ma ancora possibile
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 18.00
INCONTRO CON IL GEOLOGO
La settimana del pianeta terra
La laguna di Venezia. La storia geologica e la
sua evoluzione
Presentazione di Giuliano Semenzato
ingresso libero
auditorium IV piano, ore 21.00
CANDIANI GROOVE
BILLIE HOLIDAY PROJECT
ingresso: intero 8 euro – ridotto 5 euro
Biglietti già in vendita
dal 5 al 18 settembre
VENT’ANNI DI DESIGN INDUSTRIALE
Mutamenti ed idee nel nostro territorio
nel progetto dello studio Arter&Citton
sala espositiva II piano
orario: da lunedì a domenica 16.00 – 20.30
ingresso libero
dal 18 settembre al 4 ottobre
CONFINI 12
Rassegna italiana di fotografia contemporanea
In collaborazione con Associazione fotografica
Civico5
sala espositiva Paolo Costantini III piano
orario: da mercoledì a domenica 16.00 – 20.00
ingresso libero
dal 25 al 27 settembre
MATITE IN VIAGGIO
Carnets Disegni Parole
sala espositiva II piano
orario: 9.00 – 20.00
ingresso libero
dall’8 ottobre al 1 novembre
TONI FONTANELLA,
A 100 ANNI DALLA NASCITA (1915-2015)
Mostra antologica
sala espositiva II piano
ingresso libero
dal 16 ottobre al 1 novembre
COSMOPOLITA
Fotografie di Lita Cerqueira
sala espositiva Paolo Costantini III piano
orario: da mercoledì a domenica 16.00 – 20.00
ingresso libero
GREAT PEOPLE, GREAT THEMES
mercoledì 14 ottobre, ore 17.30
For my series of talks in English at the Candiani this academic year I have thought
William Wilbeforce 1759 – 1833,
who fought in Parliament for the
abolition of slavery for 26 years
in collaborazione con
l’Università Popolare di Mestre
a cura di Michael Gluckstern
sala seminariale I piano
ingresso libero
liness and unpopularity, sometimes in ultimate failure, but whatever the results of
their actions – and for the most part they were in the end triumphantly successful,
even if at a cost – I feel they are to be strongly admired for their determination and
indomitable refusal to give in to circumstances and criticism.
The people concerned are William Wilberforce, who fought in Parliament at the
beginning of the nineteenth century for the abolition of slavery for 26 years; the
GREAT PEOPLE, I would talk about some great personages in English political and social life who
GREAT CAUSES struggled to pursue a great cause. Sometimes this involved them in years of lone-
Earl of Shaftesbury, a Victorian philanthropist, politician and great reformer in the
fields of child labour, labour in factories and mines and lunacy legislation; William
Gladstone, four times Prime Minister, who set his heart on resolving the Irish
Question but, sadly, did not succeed like others before and after him; Florence
Nightingale, the Lady with the Lamp, a pioneer of nursing and a feminine ikon;
Emmeline Pankhurst – “Votes for Women” – one of the most famous and one of
the most militant suffragettes; and Winston Churchill who, after an extraordinary
life full of adventure and achievements, became a voice in the wilderness excluded
from office before becoming Prime Minister in 1940.
Michael Gluckstern
LA SETTIMANA DEL PIANETA TERRA. LA LAGUNA DI VENEZIA
venerdì 23 ottobre, ore 18.00
Al Centro Culturale Candiani una delle tappe de “La Settimana del Pianeta Terra”,
scientifico del gruppo Nose dell’Università degli Studi di Urbino, riguarderà la
Presentazione di Giuliano Semenzato
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
per l’ambiente, la cura per il nostro territorio, la cultura geologica.
Il Geoevento che sarà presentato dal geologo Giuliano Semenzato, divulgatore
dell’alto Adriatico, con una lunghezza di circa 50 chilometri e una larghezza tra i
10 e 11 chilometri.
LA LAGUNA DI VENEZIA la grande kermesse, unica al mondo, con eventi in contemporanea in tutta Italia. Laguna di Venezia e la sua evoluzione geomorfologica.
LA STORIA GEOLOGICA Organizzata in collaborazione con i più importanti enti di ricerca italiani, sarà de- Una storia geologica iniziata più di 6000 anni fa, dopo l’ultima glaciazione, e
E LA SUA EVOLUZIONE dicata a scoprire e valorizzare il nostro patrimonio naturale, diffondere il rispetto completata nel II secolo d.C.: il più ampio esempio di laguna costiera nell’area
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