Energia a. Energia raggiante b. Energia chimica c. Energia elettrica d. Energia nucleare e. Energia cinetica f. Energia potenziale g. Energia meccanica h. Energia termica 1. Energia “motore” del mondo La ricerca di fonti di energia, la produzione, il trasporto, la trasformazione e l’uso dell’energia costituiscono la base della nostra società tecnologica. Gli effetti della produzione, dell’uso e dello spreco di energia sono, purtroppo, quasi sempre negativi per l’ambiente in cui viviamo, fino a provocare modifiche del clima globale del pianeta. Dobbiamo, quindi, conoscere non solo le tecnologie legate all’energia, ma anche come comportarci nelle varie circostanze in cui ne facciamo uso, soprattutto in rapporto al risparmio energetico. 2. Forme di energia L’energia (dal greco energheia, che significa attività) è la capacità di un corpo di compiere un lavoro e la sua unità di misura è il joule. Esistono numerose forme di energia. Le principali sono le seguenti: a. Energia raggiante (proveniente dalle radiazioni solari); b. Energia chimica (proveniente dalle reazioni chimiche); c. Energia elettrica (flusso di elettroni da un atomo all’altro); d. Energia nucleare (proveniente dalla fissione del nucleo di uranio); e. Energia cinetica (proveniente dal movimento di un corpo); f. Energia potenziale (la possiede un corpo in stato di quiete ma che può essere messo in movimento); g. Energia meccanica (energia cinetica applicata alle macchine); h. Energia termica (calore che passa da un corpo all’altro). 3. Fonti di energia L’energia proviene da fonti diverse, naturali o create dall’uomo in relazione alle sue necessità. Esistono fonti primarie, che possono essere utilizzate direttamente, allo stato naturale, oppure trasformate in fonti secondarie, utilizzate successivamente, in forme diverse. Sono fonti primarie il petrolio, il carbone, il gas naturale, l’acqua dei fiumi e dei laghi, il sole, il vento e il calore della terra, i combustibili nucleari come l’uranio, la forza delle onde e delle maree. Sono fonti secondarie, invece, quelle prodotte a partire da fonti primarie, quali i prodotti derivati dalla lavorazione del petrolio, come l’olio combustibile e la benzina, e l’energia elettrica, ottenuta da varie fonti primarie. è consuetudine comunemente accettata distinguere le fonti di energia in: • fonti esauribili e non rinnovabili, come i combustibili fossili e l’uranio; • fonti inesauribili e rinnovabili, come il sole, il vento, il calore della terra o geotermia, le maree; possiamo comprendere tra queste l’acqua e le biomasse, che però in molte zone del pianeta scarseggiano. l’energia è sottoposta a continue trasformazioni, soprattutto per generare energia elettrica, la più comoda per l’utente finale. © Istituto Italiano Edizioni Atlas Tecnologia - Energia 1 4. Fonti di energia non rinnovabili a. Il petrolio Il petrolio è una miscela di idrocarburi (composti costituti da idrogeno e carbonio) derivata dalla decomposizione di sostanze organiche ad opera di batteri anaerobici (che operano in assenza di ossigeno). Le sostanze organiche sono formate da resti di organismi, accumulatisi in un ambiente per lo più marino, insieme a fini sedimenti minerali. Le caratteristiche chimico-fisiche del petrolio (viscosità, colore, grado di impurezze, ecc.) variano a seconda del giacimento di provenienza. Oltre a carbonio e idrogeno, sono presenti quantità minori di azoto, ossigeno e zolfo. Il colore può variare da giallo-bruno a nero. La ricerca di giacimenti petroliferi si effettua con diversi metodi: prospezione geologica di superficie; prelievo di campioni (metodo del carotaggio); aerofotogrammetria, che consente di rilevare con rapidità i caratteri geologici e strutturali del territorio. Per conoscere la successione degli strati in profondità si usano vari metodi geofisici, quali la prospezione magnetica, gravimetrica e soprattutto sismica. Individuato il giacimento, si procede alla trivellazione e all’estrazione del petrolio greggio che, attraverso oleodotti o navi petroliere, viene trasportato alle raffinerie per essere sottoposto a distillazione frazionata e trasformato in vari prodotti: nafta, gasolio, benzina, ecc. b. Il carbone Il carbone è una miscela solida di minerali, costituita in prevalenza da carbonio, formatasi naturalmente od ottenuta artificialmente da materiali di origine animale e vegetale; viene estratto da miniere a cielo aperto o sotterraneee. In origine era utilizzato come combustibile per le macchine a vapore delle locomotive e degli impianti industriali. Successivamente, fino agli anni ’50, fu usato anche per le centrali termoelettriche e, in quantità più limitate, per il riscaldamento domestico. Fu poi quasi abbandonato perché troppo inquinante. Molti altri prodotti sono ottenibili dal carbone mediante opportuni processi. Con le ceneri residuate dalla combustione del carbone nelle centrali si possono fabbricare numerosi prodotti per l’edilizia: cementi (clinker), calcestruzzi per blocchi prefabbricati e aggregati leggeri per pannelli isolanti. In agricoltura le ceneri possono essere utilmente impiegate come fertilizzante, data la presenza di discrete quantità di fosforo e potassio. Attraverso la distillazione a secco, che si effettua in impianti chiamati cokerie, si ricavano gas di città, coke metallurgico per l’industria siderurgica, olio leggero e catrame. Due tipi di carbone: sopra, l’antracite; sotto, la lignite. Il carbone è ancora il combustibile fossile più usato al mondo: fornisce circa il 35% dell’energia elettrica mondiale. c. Il metano Scoperto da Alessandro Volta intorno al 1800, il metano era chiamato originariamente gas delle paludi. È un gas naturale e si trova nel sottosuolo, da solo o insieme a giacimenti di petrolio e carbone. È il più semplice degli idrocarburi (formato da carbonio e idrogeno secondo la formula chimica CH4), è incolore e inodore e brucia con una fiamma bluastra. Il metano viene ottenuto anche come sottoprodotto della raffinazione del petrolio e dalle distillazioni del carbone (il gas di cokeria contiene un 30% circa di metano). Può essere prodotto anche mediante il trattamento di liquami e di rifiuti organici, vegetali ed animali (biogas). Per l’estrazione, lo stoccaggio e il trasporto del metano si ricorre a tutta una serie di tubazioni, regolate da valvole di pressione, organizzate in gasdotti (o metanodotti). Oltre ad una discreta presenza nazionale (soprattutto in giacimenti della Pianura Padana), in Italia arrivano gasdotti da Algeria, Libia, Olanda e Russia. Il metano è un ottimo combustibile domestico, per il suo alto potere calorifico. Presenta, però, seri problemi di sicurezza perché forma con l’aria una miscela esplosiva: al fine di evitare gravi conseguenze, viene odorizzato con etantiolo, che genera odori sgradevoli, così da segnalare eventuali fughe dalle tubazioni. è una fonte di energia poco inquinante, anche se contribuisce all’effetto serra. 2 Tecnologia - Energia Alessandro Volta. © Istituto Italiano Edizioni Atlas 5. Le centrali elettriche che utilizzano fonti non rinnovabili L’energia elettrica che arriva nelle nostre case viene prodotta in una centrale elettrica probabilmente molto lontana e poi trasportata fino a noi. Le centrali elettriche sono grandi impianti, in cui avvengono varie operazioni di trasformazione dell’energia: noi analizzeremo, in modo schematico, le principali tipologie di centrali, senza entrare in dettagli troppo complessi. Iniziamo dalle centrali che utilizzano fonti di energia non rinnovabili: - centrale termoelettrica a combustibili fossili (carbone, petrolio, gas); - centrale termonucleare, che utilizza l’uranio. a. Centrale termoelettrica In una centrale termoelettrica il combustibile (petrolio, carbone o gas) viene bruciato all’interno della caldaia e produce energia termica che trasforma l’acqua in vapore. Quest’ultimo, fortemente surriscaldato, va ad agire sulle palette della turbina, la quale trasforma l’energia cinetica del vapore in energia meccanica; la turbina è collegata all’alternatore, che produce energia elettrica in media tensione. Il livello di tensione viene innalzato dai trasformatori elevatori, che collegano la centrale alla rete di alta tensione. Il vapore, dopo aver ceduto la sua energia alla turbina, viene raccolto dentro il condensatore, all’interno del quale, per mezzo dell’acqua di raffreddamento proveniente dall’esterno, viene ritrasformato in acqua e quindi ricondotto in caldaia attraverso la pompa di alimentazione, per ripetere un nuovo ciclo. Passaggi di energia 1. Energia chimica (petrolio) → 2. Termica (calore) → 3. Cinetica (vapore) → 4. Meccanica (turbina ) → 5. Elettrica (alternatore) Camino: dispositivo di notevole altezza, per la dispersione nell’aria dei fumi residui. Catalizzatore: componente per l’abbattimento degli ossidi di azoto. emissione fumi Caldaia: componente che trasforma l’energia chimica del combustibile in energia termica e la trasmette all’acqua trasformandola in vapore. catalizzatore Trasformatore: dispositivo che innalza la tensione della corrente prodotta. caldaia acqua in entrata Alternatore: generatore di corrente, prodotta grazie al fenomeno dell’induzione magnetica. 380 KV stazione elettrica trasformatore alternatore acqua in uscita Condensatore: raffredda il vapore proveniente dalla turbina, fino a portarlo allo stato liquido. condensatore captatore polveri Captatore di polveri: tramite l’azione di campi elettrostatici, trattiene le polveri presenti nei fumi. pompa Pompa: fornisce l’acqua alla caldaia, in sostituzione di quella trasformata in vapore. turbina a vapore Turbina a vapore: componente meccanico che ruota azionato dall’energia cinetica del vapore. Vantaggi/Svantaggi La centrale termoelettrica si può costruire ovunque; il costo dell’impianto non è eccessivo e ha un buon rendimento. Utilizza, però, fonti esauribili; ha scarichi inquinanti per l’atmosfera e costi di gestione elevati. © Istituto Italiano Edizioni Atlas Tecnologia - Energia 3 b. Centrale termonucleare Il combustibile utilizzato per generare calore nelle centrali nucleari è l’uranio. Infatti, contro un nucleo di uranio 235, particolarmente instabile, viene inviato un neutrone. Colpito dal neutrone, il nucleo di uranio si scinde in due nuclei più piccoli (il cripto e il bario) e due o tre neutroni. La massa dei prodotti di fissione, cioè i due nuclei più piccoli e i due o tre neutroni, non è uguale a quella dell’atomo originale: una parte della massa si trasforma in energia termica. I neutroni emessi bombardano altri atomi di uranio dando origine ad una reazione a catena che, se è incontrollata, è devastante come nella bomba atomica. Nel reattore nucleare la reazione a catena viene rallentata da barre di leghe metalliche e raffreddata ad acqua; l’energia termica prodotta è convertita in energia elettrica. Come prodotto di rifiuto si hanno le scorie nucleari: atomi radioattivi che impiegano 4 miliardi di anni per diventare stabili. A seguito di vari incidenti nelle centrali, con un referendum nel 2011 la maggior parte degli italiani si è pronunciata contro l’installazione di centrali termonucleari nel nostro territorio. Passaggi di energia 1. Energia chimico/nucleare (uranio) → 2. Termica (calore) → 3. Cinetica (vapore) → 4. Meccanica (turbina ) → 5. Elettrica (alternatore) Torre di raffreddamento: componente che coadiuva il condensatore nell’azione di raffreddamento del vapore. Alternatore: generatore di corrente prodotta grazie al fenomeno dell’induzione magnetica. Edificio e contenitore del reattore: manufatto in cemento armato che impedisce la fuori uscita delle radiazioni. rete di distribuzione Barre di controllo: elementi che controllano la reazione nucleare. alternatore edificio di contenimento generatore di vapore torre di raffreddamento turbina barre di controllo contenitore del reattore Contenitore del reattore/nocciolo: componente dove avviene la fissione nucleare. nocciolo Circuito primario/ pompa: componente che raccoglie l’energia termica prodotta nel reattore. circuito primario Generatore di vapore: sfrutta le diverse pressioni dei circuiti e permette la vaporizzazione dell’acqua del circuito secondario. condensatore pompa del circuito secondario pompa del circuito primario Circuito secondario/pompa: componente che riceve il calore dall’acqua del circuito primario. Turbina a vapore: componente meccanico che ruota azionato dall’energia cinetica del vapore acqueo del circuito secondario. Condensatore: componente che raffredda il vapore proveniente dalla turbina, fino a portarlo allo stato liquido. Vantaggi/Svantaggi La produzione di energia nucleare non emette CO2 e quindi non inquina l’atmosfera. Presenta vantaggi economici perché permette di ridurre la spesa per l’importazione dei combustibili fossili. Il costo di costruzione e di gestione di una centrale termonucleare è elevato. L’energia nucleare procura gravi danni in caso di incidenti. I rifiuti (scorie) sono pericolosi per la vita umana. 4 Tecnologia - Energia © Istituto Italiano Edizioni Atlas 6. Le centrali elettriche che utilizzano fonti rinnovabili L’attuale tendenza verso la sostenibilità ambientale ha portato allo sviluppo di impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabili. Avremo quindi: - centrale idroelettrica (che sfrutta il flusso dell’acqua); - centrale solare a specchi (che sfrutta il calore del sole); - centrale fotovoltaica (che sfrutta la luce solare); - centrale eolica (che sfrutta il vento); - centrale geotermica (che sfrutta il calore endogeno della terra); - centrale a biogas-biomasse (che sfrutta residui animali e vegetali). Anche dai rifiuti si può ricavare energia, mediante il loro incenerimento. a. Centrale idroelettica La centrale idroelettrica trasforma l’energia idraulica di un corso d’acqua, naturale o artificiale, in energia elettrica. L’opera di sbarramento, una diga, intercetta il corso d’acqua creando un invaso o un bacino, dove viene mantenuto un livello costante dell’acqua. Attraverso canali e gallerie di derivazione, l’acqua viene convogliata in vasche di carico e, mediante condotte forzate, nelle turbine, attraverso valvole di immissione (di sicurezza) e organi di regolazione della portata (distributori) secondo la domanda d’energia. L’acqua mette in azione le turbine e ne esce finendo poi nel canale di scarico, attraverso il quale viene restituita al fiume. Direttamente collegato alla turbina, secondo una disposizione ad asse verticale o ad asse orizzontale, è montato l’alternatore, che è una macchina elettrica rotante in grado di trasformare in energia elettrica l’energia meccanica ricevuta dalla turbina. L’energia elettrica così ottenuta deve essere trasformata, per poter essere trasportata a grande distanza. Ciò avviene mediante il trasformatore, che abbassa l’intensità della corrente prodotta dall’alternatore, elevandone, allo stesso tempo, la tensione a migliaia di Volt. Passaggi di energia 1. Energia potenziale (acqua in bacino) → 2. Cinetica (acqua in caduta) → 3. Meccanica (turbina ) → 4. Elettrica (alternatore) Bacino: invaso d’acqua che si ottiene per effetto dello sbarramento del corso di un fiume. lago a monte 380 KV stazione elettrica diga valvola risalita dell’acqua condotta forzata Diga: opera di sbarramento del corso d’acqua, in cemento armato, che serve a formare il bacino idrico: è dotata di gallerie o canali per il controllo dell’acqua. turbina Condotte forzate: tubazioni, in lamiera d’acciaio o in cemento armato, munite di organi di regolazione della portata dell’acqua, per il corretto funzionamento delle turbine. opera di restituzione trasformatore Trasformatore: serve per innalzare la tensione della corrente alternata. Vantaggi/Svantaggi La centrale idroelettrica utilizza una fonte rinnovabile e gratuita, non è inquinante; buona produzione energetica. Si può costruire solo dove ci sono condizioni ambientali adeguate; il costo di realizzazione dell’impianto è elevato, come pure l’impatto ambientale. © Istituto Italiano Edizioni Atlas alternatore Alternatore: generatore di corrente alternata, prodotta grazie al fenomeno dell’induzione magnetica. Turbina: componente meccanico che ruota azionato dall’energia cinetica sottratta all’acqua (può essere di diverso tipo, in base al dislivello e alla portata d’acqua). Tecnologia - Energia 5 radiazione solare b. Centrale solare a collettori parabolici La tecnologia attualmente più matura per la produzione di energia elettrica da solare termodinamico è quella che utilizza i collettori parabolici lineari. In tali impianti, il campo solare ha una struttura modulare ed è costituito da collettori parabolici lineari, collegati in serie e disposti in file parallele della lunghezza di alcune centinaia di metri. Ciascun collettore è costituito da un riflettore di forma parabolica (un comune specchio di vetro) che concentra i raggi solari su un tubo assorbitore (ricevitore), disposto sul fuoco geometrico della parabola. Un fluido portatore di calore, tipicamente olio minerale, pompato attraverso i tubi ricevitori, alimenta una stazione di potenza, localizzata al centro del campo solare. Il calore così prodotto crea vapore allo scopo di far funzionare un gruppo turbo-generatore elettrico. La temperatura tipica di operazione è di quasi 400 °C. riflettore parabolico tubo ricevitore entrata fluido uscita fluido Modello del progetto sperimentale Archimede dell’ENEA. Passaggi di energia 1. Solare (raggi solari) → 2. Termica (ricevitore) → 3. Meccanica (turbina a vapore) → 3. Elettrica (alternatore) raggi solari turbina ricevitore alternatore trasformatore eliostati condensatore accumulo caldaia termico pompa c. Centrale a torre Negli impianti a torre, il campo solare è costituito da specchi piani (eliostati) che inseguono il moto del sole, concentrando i raggi solari su un ricevitore, montato in cima ad una torre, posizionata al centro dell’impianto. All’interno del ricevitore viene fatta circolare una miscela di sali fusi, che assorbe il calore e lo accumula in appositi serbatoi. Con il calore accumulato ad alta temperatura (565 °C), si produce vapore per alimentare un turbogeneratore. Centrale solare a torre di Barstow, in California. d. Centrale fotovoltaica Il sistema fotovoltaico è un insieme di componenti meccanici, elettrici ed elettronici che concorrono a captare e trasformare l’energia solare disponibile, rendendola utilizzabile sotto forma di energia elettrica. Ciò avviene sfruttando l’effetto fotovoltaico, cioè la capacità che hanno alcuni materiali semiconduttori, come il silicio, opportunamente trattati, di generare elettricità se esposti alla radiazione luminosa. sole Vantaggi/Svantaggi La centrale fotovoltaica utilizza una fonte inesauribile, gratuita e pulita. Presenta semplicità d’utilizzo e modularità dei sistemi, le cui dimensioni sono stabilite in base alla potenza richiesta dall’impianto. Esiste però una certa discontinuità della fonte e il costo dei componenti è ancora elevato: ciò comporta ancora un costo di produzione poco competitivo rispetto ai combustibili fossili. stringa pannello modulo cella rete di distribuzione campo inverter Passaggi di energia 1. Solare/Luminosa (raggi solari) → 2. Elettrica (cella fotovoltaica) 6 Tecnologia - Energia © Istituto Italiano Edizioni Atlas Passaggi di energia 1. Cinetica (vento) → 2. Meccanica (rotore) → 3. Elettrica (alternatore) e. Centrale eolica moltiplicatore di giri alternatore Alternatore: generatore di corrente. Rotore: costituito da pale che ruotano al soffiare del vento. rotore Moltiplicatore di giri: meccanismo che trasforma la rotazione lenta delle pale in una rotazione veloce (1500 giri), in grado di azionare il generatore di corrente. Anemometro: strumento che misura la direzione e l’intensità del vento. 380 KV stazione elettrica Torre: sostegno verticale per “navicelle” a rotazione. Modello di impianto di una centrale eolica. Sistema di controllo: componente che serve per monitorare il funzionamento generale dell’aerogeneratore. trasformatore Vantaggi/Svantaggi La centrale eolica utilizza una fonte inesauribile, non danneggia l’atmosfera con emissioni inquinanti, può produrre quote significative di energia. L’impianto occupa però grandi spazi di territorio con conseguente variazione del paesaggio; provoca emissioni acustiche ed interferenze elettromagnetiche. Passaggi di energia 1. Termica/Cinetica (calore endogeno/vapore) → 2. Meccanica (turbina) → 3. Elettrica (alternatore) f. Centrale geotermica Alternatore: generatore di corrente prodotta grazie al fenomeno dell’induzione magnetica. Turbina a vapore: componente meccanico che ruota azionato dall’energia cinetica del vapore. Torre di raffreddamento: abbassa la temperatura dell’acqua proveniente dal condensatore, cedendo calore all’atmosfera. trasformatore alternatore turbina a vapore Pozzi di estrazione: consentono di estrarre i fluidi geotermici dal sottosuolo. Pozzo di reiniezione: l’acqua di scarico della centrale viene nuovamente immessa nei serbatoi geotermici, mantenendo inalterata la pressione ed evitando l’inquinamento di falde o corsi d’acqua superficiali. Supporto-Cuscinetto: meccanismo per l’orientamento della “navicella”, in base alla direzione del vento. pompa condensatore pozzo di reiniezione pozzo di estrazione © Istituto Italiano Edizioni Atlas sorgente acqua calda Modello di impianto di una centrale geotermica. Condensatore: componente che raffredda il vapore proveniente dalla turbina, fino a portarlo allo stato liquido. Vantaggi/Svantaggi La centrale geotermica utilizza una fonte inesauribile e gratuita; ha basso costo di produzione; discreta è la quantità di energia prodotta e l’inquinamento atmosferico è limitato. L’unico svantaggio è quello di poterla costruire solo dove sono presenti i fluidi geotermici. Tecnologia - Energia 7 g. Centrale a biogas raccoglitore e macinatore silos Numerose sono le applicazioni stalla che permettono di ricavare dalle varie biomasse, nei diversi stati fisici, fonti di energia che, in un secondo momento, possono essere utilizzate per il funzionamento di impianti per la produzione di energia elettrica o come carburanti per i mezzi di trazione trasporto. Tra le varie gasometro tecnologie di bruciatore conversione energetica caldaia delle biomasse, alcune turbina possono considerarsi giunte ad un livello di sviluppo tale da consentirne alternatore l’utilizzazione su scala industriale; e trasformatore altre necessitano, invece, di ulteriore sperimentazione, al fine di aumentare i rendimenti e ridurre i costi di conversione energetica. Passaggi di energia 1. Energia chimica potenziale (gas) → 2. Energia chimica/termica (caldaia) → 3. Cinetica (vapore) → 4. Meccanica (turbina) → 5. Elettrica (alternatore) residui secchi digestore anaerobico foraggi laguna verde piscicoltura concimi fertilizzanti uso domestico Modello di impianto per la produzione e la distribuzione del biogas. h. Energia dai rifiuti: il termovalorizzatore Il termoutilizzatore o termovalorizzatore (inceneritore) è un impianto piuttosto complesso. Esso riceve rifiuti, li brucia e utilizza il calore prodotto nella combustione per riscaldare vapore ad alta temperatura e pressione. Il vapore muove le pale di una turbina, collegata a un generatore che produce energia elettrica. Il vapore residuo, a bassa temperatura, viene convogliato nella rete di teleriscaldamento e porta il calore nelle case. 8 Tecnologia - Energia © Istituto Italiano Edizioni Atlas 7. La distribuzione dell’elettricità 1. Le centrali L’ energia elettrica prodotta dagli alternatori delle centrali termiche, idroelettriche, nucleari ed eoliche è corrente alternata a bassa tensione. Un trasformatore, accanto alla centrale, aumenta la tensione della corrente perché possa circolare nei cavi elettrici, senza troppe perdite. 2. La linea ad alta tensione È costituita da cavi che trasportano l’elettricità a centinaia di chilometri di distanza, grazie ad alti tralicci. La corrente che vi circola è estremamente potente e, dunque, pericolosa. 3. Il trasformatore Questo trasformatore, vicino alle case e alle fabbriche, diminuisce la tensione della corrente elettrica. 4. La rete di distribuzione È composta da piccoli tralicci, pali elettrici e cavi. Si può osservare lungo le strade, mentre, in città, i cavi sono spesso interrati. 5. La casa o la fabbrica L’elettricità arriva nelle case o nelle fabbriche tramite un cavo, dopo che la tensione è stata ridotta da un altro trasformatore. La forza della corrente è, allora, riportata ad un valore accettabile e senza pericolo per gli apparecchi elettrici (220 V in casa e 380 V per l’azienda). Un contatore permette di misurare la quantità d’elettricità consumata. 8. I collettori solari Servono a produrre acqua calda, sfruttando il calore del sole. 1. Pannello solare: trasferisce il calore dalla radiazione solare all’acqua. 2. Pompa: utilizzata per la circolazione dell’acqua. 3. Serbatoio: il contenitore dell’acqua. Modello di impianto per la produzione di acqua calda ad uso domestico, a collettori solari. radiazioni solari vetro pannello 1 solare acqua calda scambiatore di calore uscita acqua calda entrata acqua fredda © Istituto Italiano Edizioni Atlas pompa 2 3 ingresso rete idrica Tecnologia - Energia 9 9. L’impianto fotovoltaico L’effetto fotovoltaico si verifica quando un flusso luminoso investe un materiale semiconduttore, opportunamente modificato, generando un movimento di elettroni, per cui la radiazione solare si trasforma direttamente in energia elettrica. Tale effetto viene sfruttato in un impianto fotovoltaico, tecnologia semplice e largamente accessibile che utilizza componenti standardizzati. Il rendimento, in termini di efficienza energetica, è discreto, ma l’importante è che si parte da fonte rinnovabile e non inquinante. L’impianto fotovoltaico è composto principalmente da: a. moduli in silicio mono/policristallino (vedi spiegazione a lato); oppure Moduli in film sottile (più recenti ed efficienti ma dalla tecnologia più complessa); b. inverter, che stabilizza l’energia raccolta e la converte in corrente alternata fino ad immetterla in rete; c. quadristica di protezione e controllo, da situare tra l’inverter e la rete che questo alimenta; d. cavi di connessione, che devono presentare un’adeguata resistenza ai raggi UV ed alle alte temperature. Negli impianti a terra o tetto piano, è prassi comune distribuire geometricamente il campo su più file, opportunamente sollevate e angolate singolarmente verso il sole, in modo da massimizzare l’irraggiamento captato dai moduli. Cella solare in silicio policristallino. Moduli in silicio mono/policristallino: il silicio viene fatto cristallizzare in lingotti in forma mono o policristallina. Da tali lingotti vengono, successivamente, prodotte delle lastre (o singoli moduli) dello spessore di pochi micron. Su queste lastre vengono aggiunti, quindi, i materiali semiconduttori. Infine si procede con l’assemblaggio dei moduli: le celle vengono montate in serie all’interno di una struttura protettiva che assicura potenza, tensione e intensità di corrente del pannello fotovoltaico. luce del sole Schema di installazione di un impianto fotovoltaico domestico lastra di vetro celle solari, incorporate nella plastica rivestimento posteriore dispositivi che consumano elettricità – + – + – + corrente alternata corrente alternata 230 V 50 Hz contatore di consumo contatore di immissione in rete corrente alternata prelevata dalla rete – + corrente continua ad alta tensione corrente continua Le celle fotovoltaiche sono disposte in serie, per cui il voltaggio si somma inverter conversione di corrente continua in corrente alternata, necessaria per alimentare la rete elettrica. telaio in alluminio Struttura di un modulo fotovoltaico corrente alternata immessa in rete rete elettrica pubblica 10 Tecnologia - Energia © Istituto Italiano Edizioni Atlas 10. Fonti rinnovabili per il futuro Sono numerosi gli studi e le ricerche in atto per trovare fonti di energia rinnovabili e non inquinanti, che non siano solo integrative dei combustibili fossili tradizionali ma del tutto alternative. La direzione prevalente è quella di sfruttare meglio l’energia del Sole (torri solari) e del mare (eliche sottomari- ne), ma la vera rivoluzione nel sistema energetico avverrà quando finalmente si riuscirà ad utilizzare in pieno la risorsa idrogeno, mediante le celle a combustibile, ma soprattutto con la fusione nucleare. Il problema attuale è che, per la produzione di idrogeno, si consumano grandi quantità di energia prodotta da fonti tradizionali. Le celle a combustibile Una cella a combustibile è in grado di convertire l’energia chimica dell’idrogeno e dell’ossigeno in acqua, calore e, soprattutto, elettricità. Si stanno già sperimentando veicoli con motori ad idrogeno, che permetterebbero di eliminare i carburanti fossili, anche se la produzione di idrogeno è ancora troppo costosa e complicata. Il camino Altezza: 1.000 m Diametro: 130 m La fusione nucleare (programma ITER) È il processo chimico che avviene nel Sole, generando una grande quantità di energia. Si produce quando due atomi si uniscono in uno solo, liberando energia termica. I reattori per la fusione, attualmente in fase di sperimentazione, devono, però, resistere a temperature elevatissime. Corrente d’aria I pannelli solari (38 km² in tutto, da 6 a 7 km di diametro) 20 m elica Correnti marine 30 m Centro di pilotaggio La torre solare 2 m di altezza Dopo che l’aria sottostante i pannelli solari si è riscaldata, essa tende a salire verso l’alto, passando in un camino alto fino a 1000 m. La corrente d’aria che si crea è fortissima e può mettere in rotazione le turbine poste alla base della torre e collegate a generatori o alternatori: si genera, così, energia elettrica. Un primo impianto di questo genere è in costruzione nel deserto australiano. © Istituto Italiano Edizioni Atlas Il mulino sottomarino Sembra un generatore eolico, ma è collocato sotto il livello del mare, per cui l’elica si mette in rotazione sfruttando le forti correnti oceaniche. L’ alternatore produce, poi, energia elettrica. Tecnologia - Energia 11