ovvero
La signora delle camelie
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Traviata
ovvero La signora delle camelie
opera in due atti e quattro quadri di Nanni Garella
tratta da La signora delle camelie di A. Dumas e da La traviata di G.Verdi
elaborazione musicale Claudio Scannavini
Violetta Valéry Flora Bervoix, sua amica Alfredo Germont Giorgio Germont, suo padre Gastone, Visconte di Letorières
Barone Douphol
Marianna Mennitti e Luciana Pansa e Néstor Losán e
Michele Patti e Giovanni Maria Palmia e
Nicolò Donini e con la partecipazione di
Umberto Bortolani nel ruolo del Dottor Grenvil
Marina Pitta nel ruolo di Annina, cameriera di Violetta
direttore Massimiliano Carraro
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
regia Nanni Garella
scene Antonio Fiorentino
costumi Claudia Pernigotti
luci Gigi Saccomandi
regista assistente Gabriele Tesauri
collaborazione per l’arte scenica Marina Pitta
maestri collaboratori e pianisti Giorgio D’Alonzo, Olga Vorobyeva
direttore tecnico Marco Carletti
direttore di scena Davide Capponcelli
capoelettricista Paolo Mazzi
fonico Giampiero Berti
sarta Elena Dal Pozzo
realizzazione scene Laboratorio del Teatro Comunale di Bologna
realizzazione costumi Sartoria teatrale Arrigo, Milano
foto di scena Raffaella Cavalieri
Emilia Romagna Teatro Fondazione / Fondazione Teatro Comunale di Bologna
e Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna
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/ Una Traviata tra opera lirica
e teatro di prosa
Emilia Romagna Teatro Fondazione e Fondazione Teatro Comunale di Bologna
hanno intrapreso, negli ultimi mesi, un intenso percorso di collaborazione.
Nella sua prima fase, tale percorso si è focalizzato sulle attività di danza con la
realizzazione di un programma comune al Teatro Comunale e all’Arena del Sole
che si svilupperà per tutto il 2015 e che, anche attraverso la creazione della
“Danza Card”, ha posto le basi per il rilancio delle attività di danza a Bologna.
In questo quadro, di particolare rilievo è stato il progetto dedicato al coreografo
Virgilio Sieni, Nelle pieghe del corpo_Bologna, che nei mesi scorsi si è immerso,
con le sue molteplici ramificazioni, nel tessuto culturale cittadino.
Con Traviata, nella versione ideata da Nanni Garella, ora i due principali
palcoscenici di Bologna coproducono uno spettacolo in cui il teatro di prosa e
l’opera lirica si coniugano.
La drammaturgia prende spunto dal romanzo di Dumas, La signora delle
camelie, da cui è tratta l’opera di Verdi. Come in un musical, ai brani recitati
in prosa, si alternano le arie cantate dai giovani cantanti della compagnia, cui
si affiancano Marina Pitta e Umberto Bortolani. Attori e cantanti, coadiuvati
dall’Orchestra del Teatro Comunale, mescolano la loro bravura e le loro
competenze tecniche, provenienti da percorsi artistici diversi e affinate in un
lungo percorso formativo presso la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale.
In questa nuova realizzazione teatro di prosa e teatro musicale si incontrano e
si intrecciano dando vita a uno spettacolo sorprendente, inedito e avvincente.
I cantanti sono stati guidati dal direttore d’orchestra Massimiliano Carraro e dal
regista Nanni Garella, nell’arco di tre mesi di stage formativo dedicato a Traviata,
all’apprendimento delle tecniche di recitazione da un lato e allo studio musicale
dall’altro. Questa esperienza formativa, così particolare, ha arricchito il bagaglio
artistico dei giovani cantanti di Traviata, con risultati lusinghieri.
Per le sue caratteristiche innovative, che travalicano la tradizionale separazione tra
generi e mettono l’accento sull’importanza della drammaturgia e della gestualità
nel rapporto tra suono e recitazione, questo spettacolo ha le potenzialità per
avvicinare nuovi spettatori e crea le condizioni per un intreccio tra gli spettatori
della prosa e quelli del teatro musicale, in uno scambio virtuoso tra i pubblici del
Teatro Comunale e dell’Arena del Sole.
Nicola Sani
Pietro Valenti
sovrintendentedirettore
Fondazione Teatro Comunale di BolognaEmilia Romagna Teatro Fondazione
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// ORGANICO ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
TRAVIATA ovvero La signora delle camelie
Violini di spalla
Emanuele Benfenati
Flauti
Domenico Alfano *
Violini primi
Marco Ferri *
Laura Zagato
Oboi
Paolo Grazia *
Violini secondi
Stefano Coratti *
Pietro David Caramia **
Valentino Corvino
Viole
Marcello Manfrin *
Emanuela Bascetta **
Violoncelli
Matteo Tabbia *
Roberto Cima **
Clarinetti
Luca Milani *
Fagotti
Paolo Bighignoli *
Corni
Katia Foschi *
Timpani
Valentino Marré *
Legenda:
Contrabbassi
Fabio Quaranta *
* prima parte
** concertino
in corsivo: Professori d’Orchestra aggiunti
Ogni volta che si allestisce Traviata ci si confronta con il problema di ricreare
e rendere attuali e fruibili le emozioni che nascono dal testo e dalla musica;
questa edizione dell’opera, che in parte li separa, ha il difficile compito di ricreare
quell’unità emozionale originaria. Il nostro gruppo di giovani artisti ha affrontato
con entusiasmo l’ardua impresa di “recitar - cantando”.
A noi tutti la speranza di portare l’operazione al successo.
Massimiliano Carraro
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/// Note di regia
e drammaturgia teatrale
Il sipario si apre su un dramma in prosa, tratto da La signora delle camelie di
Alexandre Dumas. I personaggi sono interpretati da giovani attori. Una piccola
orchestra in buca accompagna con discrezione la recitazione. Finché... finché,
all’improvviso, preparata da un crescendo dell’orchestra, da una concitazione
lirica e ritmica nella recitazione, esplode la prima aria da La traviata di Giuseppe
Verdi.
Quei giovani in scena non sono solo attori, ma veri cantanti. Le loro voci spiegate
punteggiano il dramma nei momenti in cui la piena del sentimento non riesce
più a rimanere confinata nella prosa. Un impeto di puro melodramma cresce
e si allarga nella sala, coinvolgendo il pubblico in un esercizio di ascolto e di
abbandono, di attenzione allo svolgimento del dramma e di partecipazione
emotiva alle profondità musicali dei sentimenti.
I giovani cantanti hanno svolto con me un lungo lavoro di preparazione,
soprattutto sulle tecniche di recitazione, tenuto nell’ambito di attività della Scuola
dell’Opera – che il Teatro Comunale vuole rilanciare come strumento formativo
di crescita artistica e professionale, a partire da questo “esperimento” di
contaminazione fra prosa e lirica.
La mia stesura del testo ha preso le mosse dal romanzo di Dumas, dalla sua
ambientazione borghese e dal racconto appassionato della tragedia di Marguerite
Gautier – Violetta nell’opera verdiana. Con il prezioso aiuto di Claudio Scannavini,
nel tessuto della prosa sono state inseriti i brani musicali tratti da Verdi, come una
sorta di punteggiatura in musica nel dispiegarsi del racconto.
Non saprei definire con esattezza il “genere” di quest’opera: una ballad opera
forse o meglio ancora un singspiel, nella accezione più antica, mozartiana, dove
– a differenza dell’opera italiana, che prevede recitativi cantati – sono alternati al
canto solo recitativi parlati, come nel teatro di prosa. I brani vocali, nei singspiel,
sono generalmente semplici e strofici, simili ai lieder, liriche di ispirazione
popolare.
E cosa c’è di più popolare della arie de La traviata? Chi non le conosce o non
le ha mai sentite una volta? Chi non lega ad esse ricordi o emozioni personali?
Come il ricordo di mia madre, negli ultimi momenti della sua vita, che rispondeva
ormai soltanto stringendo la mia mano con la sua a ritmo di musica, mentre io
sommessamente le cantavo Sempre libera degg’io…
Nanni Garella
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//// Note di drammaturgia musicale
Ogni volta che ci si trova al cospetto di una partitura di un grande compositore ci
si pone con reverenziale rispetto, figuriamoci se poi dobbiamo mettere mano alla
sua stessa essenza.
Questo è esattamente ciò che ho provato nell’immergermi in questa splendida
e notissima partitura. L’idea di trasporre anche la musica in quel clima parigino,
come accade nel romanzo di Dumas figlio La signora delle camelie, poneva
ovviamente l’accento sull’esclusione del materiale musicale che Verdi aveva
usato come “colore scenico”, distante percettivamente dal luogo dell’azione. Ma
presupponeva altresì il problema del suono orchestrale, che si doveva trasmutare
in sonorità cameristica, certamente più funzionale a dipingere l’ambiente in cui
si svolge l’azione. In più si aggiunga che, in questo allestimento, viene anche
a mancare quell’impatto timbrico-mediatico prodotto dal coro nella partitura
originale.
Come noto dalla notevole mole dei carteggi, Verdi in vita ha avuto un reale grande
detrattore, anche se in tarda età rivide completamente le sue opinioni sul Maestro
di Busseto.
Il suo detrattore ha un nome altrettanto illustre, ossia Johannes Brahms.
Sono stato subito attirato dall’idea di cercare, laddove fosse possibile, di ricreare
quel mondo sonoro cameristico in cui il genio di Brahms eccelle, quasi a postuma
riappacificazione.
Certo che i collegamenti armonici del compositore di Amburgo siano lontani anni
luce dall’uso dell’armonia verdiana, e quindi non volendo cambiare una nota della
partitura, la sfida si è incentrata sul puro aspetto timbrico della strumentazione.
Ogni traduzione deve essere tradimento se si vuole rispettare il senso del pensiero
che si traspone e, per quanto quest’affermazione appaia come paradossale, è
l’unica possibile via che compositori di ogni epoca hanno applicato laddove si
siano cimentati nell’orchestrazione di brani di un altro autore.
Claudio Scannavini
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/ Arena del Sole
TRAVIATA ovvero La signora delle camelie
dal 13 al 31 maggio 2015, prima assoluta
dal martedì al venerdì ore 21, sabato ore 19.30,
domenica ore 16, giovedì 21 ore 15. Lunedì riposo.
Via Indipendenza 44, Bologna
tel 051.2910910
www.emiliaromagnateatro.com
www.arenadelsole.it
/ Conversando di teatro
sabato 16 maggio, ore 16 - Arena del Sole
Incontro con Nanni Garella
conduce Massimo Marino, critico e saggista teatrale
/ L’Arena del Sole in Cineteca
lunedì 18 maggio, ore 17.45, Cinema Lumière
La storia vera della signora delle camelie
(Italia-Francia/1981) di Mauro Bolognini (115’)
Si ringrazia
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direttore Pietro Valenti
Viale Carlo Sigonio 50/4 - 41124 Modena
Tel. 059.2136011
www.emiliaromagnateatro.com
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sovrintendente Nicola Sani
Largo Respighi, 1 - 40126 Bologna
Tel. 051.529901
www.comunalebologna.it
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