Impaginazione e stampa: Alzani Tipografia - Pinerolo (TO)
10.IX giovedì
Main Partner
ore 21
Torino
Sermig
Arsenale della pace
Salon Orchester
dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Partner
Media Partner
Wiener Melange
valzer, polke e marce
dei Caffè viennesi
Karl Mosheimer (1895-1962)
Alles tanzt Polka (Tutto è uno slancio di polka)
In collaborazione con
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Jaromír Vejvoda (1902-1988)
Škoda lásky (Peccato dell’amore, meglio nota come Rosamunda)
Presentig Partner
Johann Strauss figlio (1825-1899)
Wiener Blut op. 354 (Sangue viennese)
Franz Lehár (1870-1948)
Vilja Lied (Canzone di Vilja)
Franz Lehár
Lippen schweigen (Tacciono le labbra)
Johann Strauss figlio
Tritsch-Tratsch-Polka op. 214 (Polka del pettegolezzo)
Johann Strauss figlio
Wo die Zitronen blüh’n op. 364 (Dove fioriscono i limoni)
Johann e Josef Strauss (1827-1870)
Pizzicato Polka
Johann Strauss figlio
Tik-Tak-Polka op. 365
Jacob Gade (1879-1963)
Jalousie “Tango Tzigane” (Tango della gelosia)
Vittorio Monti (1868-1922)
Csárdás (Ciarda)
Johann Strauss figlio
An der schönen blauen Donau op. 314 (Sul bel Danubio blu)
Salon Orchester
dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Michal Ďuriš, primo violino e coordinatore
Paolo Giolo, Antonio Bassi, violini
Agostino Mattioni, viola
Carlo Pezzati, violoncello
Antonello Labanca, contrabbasso
Salvatore Passalacqua, clarinetto
Marco Braito, tromba
Caffè e musica: ormai sono trecento anni! La storia inizia alla fine
del ’600, quando a Vienna, durante la liberazione dal secondo assedio
turco del 1683, i soldati della confederazione polacco-asburgica trovarono dei sacchi di strani fagioli scuri e duri, pensando che fossero
mangime per i cammelli: per fortuna prima di bruciarli pare che il re
Giovanni III di Polonia, non sapendo cosa farsene, li avesse regalati
a uno dei suoi ufficiali (Franciszek Jerzy Kulczycki). Dopo aver trascorso due anni nell’Impero ottomano costui conosceva perfettamente
l’uso e le virtù del caffè, quindi furbescamente accettò il regalo senza confessare nulla: sembra che il suo ritratto sia tutt’oggi appeso in
qualche locale... La prima caffetteria di Vienna è stata aperta nel 1685:
in breve, aggiungendo al caffè amaro del latte e un po’ zucchero, così
da adattarlo al palato fine dei Viennesi, e accompagnandolo con le
note specialità austriache (dolci, torte, pasticcini, biscotti... e musica!)
nacque la tradizione del Caffè viennese. Johann Sebastian Bach, tra
il 1732 e il 1734, scrisse per il Caffè Zimmermann la Cantata profana
Schweigt stille, plaudert nicht (Fate silenzio, non chiacchierate) BWV
211, nota anche come Cantata del caffè: una cantata di argomento
umoristico che farebbe impallidire qualsiasi pubblicità moderna. Il
XIX secolo ha rappresentato l’età dell’oro della caffetteria viennese,
quando artisti come Peter Altenberg, Elias Canetti, Sigmund Freud,
Gustav Klimt, Oskar Kokoschka, Karl Kraus, Gustav Mahler, Egon
Schiele, Arthur Schnitzler vi trascorrevano le giornate. Tuttora, non
essendoci più abituati, in numerosi Caffè-concerto di Vienna la musica dal vivo trasforma la sosta in un momento di serena contemplazione delle melodie immortali degli Strauss, delle più belle arie dalle
operette, dai grandi successi della musica da salotto. Tra parentesi,
l’usanza di far pagare al pubblico il concerto è relativamente recente:
il Caffè Zimmermann ai tempi di Bach non faceva pagare per assistere ai concerti, ammortizzando le spese con le consumazioni, mentre
nell’inventario dei beni dell’UNESCO il Caffè viennese è descritto
come un luogo “dove si consumano il tempo e lo spazio, ma solo il
caffè compare sul conto”. Tra le musiche eseguite oggi ricordiamo
la celeberrima Rosamunda, presente nel repertorio di ogni orchestra
di ballo liscio ma citata tristemente da Primo Levi in Se questo è un
uomo: al suono di questa allegra marcetta i detenuti del campo di
concentramento venivano condotti ogni mattina a centinaia per volta,
rigorosamente in fila, per essere gasati e poi bruciati; oppure il famosissimo Tango della gelosia di Gade, violinista e compositore danese
autore di molta musica leggera, i cui diritti d’esecuzione permisero
al compositore di patrocinare una fondazione per i giovani musicisti
danesi, la Jacob Gade’s Legat. Della Ciarda di Monti, compositore e
violinista napoletano (allievo dell’ultimo allievo di Paganini, Camillo
Sivori), suonata da tutte le orchestrine gitane e da innumerevoli musicisti di strada, aggiungeremo solo che è stata utilizzata perfino da
Lady Gaga nella canzone Alejandro, ovviamente senza il permesso
dell’autore...
Alberto Fiabane
Nel 1931 fu fondata a Torino la prima orchestra sinfonica dell’ente radiofonico pubblico, a cui si aggiunsero le orchestre di Roma, Milano e
Napoli. L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nacque nel 1994
dalla loro unificazione, divenendo una delle orchestre più prestigiose
d’Italia. Dal novembre 2009 Juraj Valčuha ne è direttore principale.
Con la presenza nei palinsesti radiofonici e televisivi, ha contribuito alla diffusione del repertorio sinfonico e dell’avanguardia storica
e contemporanea, ottenendo importanti riconoscimenti discografici.
L’OSN Rai affianca alla stagione concertistica torinese cicli speciali,
e partecipa ai principali festival internazionali. Dal tronco principale
dell’Orchestra Sinfonica Nazionale si sono poi formati e distinti complessi da camera con organici variabili, che svolgono un’intensa attività concertistica, incrementata dagli appuntamenti “Le domeniche
dell’Auditorium” e dalla presenza in importanti eventi istituzionali
come rappresentanza dell’intera Orchestra Sinfonica.
Domenica 13 settembre ore 11 - Auditorium Rai Arturo Toscanini
Concerto straordinario seguito da aperitivo
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Juraj Valčuha, direttore
Bedřich Smetana: La Moldava, poema sinfonico
Nino Rota: La strada, suite dal balletto
Johann Strauss figlio: Valzer e polke
Posto unico numerato euro 10
in vendita presso la biglietteria di MITO SettembreMusica
Via San Francesco da Paola, 6
tutti i giorni 10.30/18.30
e on-line www.mitosettembremusica.it