angelo mai altrove occupato viale delle terme di caracalla, 55a (roma)

ANGELO MAI ALTROVE OCCUPATO
VIALE DELLE TERME DI CARACALLA, 55A (ROMA)
venerdì 1 marzo
h 21.00
I POETI A BRACCIO
i cantori dell'ottava rima e l'osteria dell'Angelo
h 22.00
Angelo Mai Altrove Occupato e Fandango Web Radio presentano
CANZONISSIMA | DENTE, DELLERA, BRUNORI, IACAMPO LIVE
4 cantautori a sostegno dell'angelo Mai Altrove Occupato
Speakeasy, Elvisdelmar [songs and more songs] DJ SET
diretta streaming a cura di Valerio Mirabella su Fandango Web Radio
sabato 2 marzo
h 22.00
LA CHIAMAVANO... MAGNETICA PARTY
an incredible soundtrax party for dancefloor stompers
djs Bob Corsi, Luzy L, Silver Boy
[surf, beat, morricone colt, exotica, django twist, soundtracks a go go]
visuals La Colonna Infame
special western live show Davide Lipari aka ONE MAN 100% BLUEZ in The Lonesome Cowboy
domenica 3 marzo
h 21.00
WALLIS BIRD LIVE
opening Chiara Vidonis
giovedì 7 marzo
h 20.00
THAT’S ALL FOLKS!
Fandango Web Radio in diretta dall'Angelo Mai
con I Quartieri, Wikiwiki, Dola J. Chaplin
h 22.00
SPIRAL69 LIVE
presentazione del nuovo album Ghosts In My Eyes
Dj Yakuza DJ SET
[rock, punk, wave]
venerdì 8 marzo
h 22.00
a seguire WOMEN_8_DAY_AND_NIGHT
donne_musiciste_dj_sonorità_sguardi_dal_mondo...
CALYPSOCHAOS LIVE
P. Birdie + guest DJ SET
[world, afro, brasil, funk & more]
sabato 9 marzo
h 22.00
AFRODISIA – L’AFRIQUE À ROME
MAMADOU LAMINE MAÏGA LIVE
[mbalax, Senegal]
a seguire AFRO-DANCEHALL by Dj Khalab
[afrobeat, soweto funk, bongo flava, hiplife, coupé decalé]
Koreman visuals
martedì 12 marzo
h 21.00
IL PANICO, I STUDIO
liberamente ispirato a Rafael Spregelburd
traduzione di Manuela Cherubini
il lavoro contiene Clima di MK
scrittura scenica collettiva con Caterina Acampora, Lavinia Anselmi, Dacia D’Acunto, Alessandra
De Rosario, Chiara Giorgetti, Jessica Granato, Stefano Lionetto, Anna Mallamaci, Riccardo
Marotta, Gianluca Passarelli, Matteo Pelle, Claudia Roncallo, Benedetta Rustici
regia di Lisa Ferlazzo Natoli
mercoledì 13 marzo
h 21.00
IL PANICO, I STUDIO
giovedì 14 marzo
h 20.00
THAT’S ALL FOLKS!
Fandango Web Radio in diretta dall'Angelo Mai
con Valeria Caputo, Gipsy Rufina
h 22.00
SYCAMORE AGE LIVE
venerdì 15 marzo
h 22.00
lasituazione, Fandango Web Radio e Angelo Mai Altrove Occupato presentano
MELAMPUS LIVE
MOKADELIC LIVE
Massimo Andreozzi & Elvisdelmar DJ SET
[psychedelic, ambient, electronica, alt tunes]
diretta streaming su Fandango Web Radio a cura di Valerio Mirabella
sabato 16 marzo
h 22.30
LONG PLAYING LIVE
un progetto di Bluemotion
LP#2 HISTOIRE DE MELODY NELSON di Serge Gainsbourg
a cura di Fabio Rondanini
con Lorenzo Corti, Sylvia De Fanti, Gianluca De Rubertis, Gabriele Lazzarotti, Andrea Pesce,
Fabio Rondanini, GnuQuartet e l'intonato coro di Bluemotion diretto dal Maestro Pesce
a seguire selezione musicale di Funk Pope
[love on the beat, tête de chou, rock around the bunker]
mercoledì 20 marzo
h 21.30
ALVIN CURRAN dirige IATO ORCHESTRA LIVE
giovedì 21 marzo
h 20.00
THAT’S ALL FOLKS!
Fandango Web Radio in diretta dall'Angelo Mai
con Tarall&Wine [Gnut e Dario Sansone dei Foja]
h 21.00
PsicopompoTeatro e Angelo Mai Altlrove Occupato presentano
LETTURE DEDICATE ALLA DRAMMATURGIA DI RAFAEL SPREGELBURD
a cura di Manuela Cherubini – PsicopompoTeatro, con gli attori della compagnia
La fine della modernità: il vocabolario perduto di Rafael Spregelburd
Eptalogia di Hieronymus Bosch
venerdì 22 marzo
h 21.00
PsicopompoTeatro e Angelo Mai Altlrove Occupato presentano
LETTURE DEDICATE ALLA DRAMMATURGIA DI RAFAEL SPREGELBURD
a cura di Manuela Cherubini – PsicopompoTeatro, con gli attori della compagnia
Realtà e Rappresentazione
Dal grido collettivo di Bizarra alla voce sola di Spam
h 22.30
CHITLIN’ GOES DISCO DJ SET
Viktor Uolf & Johnny Hell [Soul Kitchen]
guest Adam Bourke
[disco, nu disco, soul, afro synth, cumbia, boogie funk, electro]
visuals More*Tv*V
sabato 23 marzo
h 22.00
PARTY HALL
Angelo Mai Altrove Occupato, Venere
CINEMATICA ORCHESTRINA BLUEMOTION in concerto
[Lorenzo Corti, Claudio Corvini, Cristiano De Fabritiis, Roberto Dell'Era, Rodrigo D'Erasmo, Eric
Daniel, Elvio Ghigliordini, Sylvie Lewis, Pino Marino, Monique “honeybird” Mizrahi, Andrea Pesce,
Matteo Pezzolet, Angelo Maria Santisi, Valerio Vigliar e altri ancora]
a seguire CINEMATIC DJ SET by ilmafio e Bob Corsi
domenica 24 marzo
h 19.30
GO DAI FEST | “KU” VUOTO
direttore artistico Xabier Iriondo [Afterhours]
sonorizzazioni, performance, danza, musica e sperimentazioni di
Giano, Mistaking Monks, Fuzz Orchestra, Damo Suzuki’s Network
[Damo Suzuki, Manuel Agnelli, Cristiano Calcagnile, Roberto Dell’Era, Rodrigo D’Erasmo, Xabier
Iriondo, Gianni Mimmo]
mercoledì 27 marzo
h 21.30
BLASTULA LIVE
[Monica Demuru & Cristiano Calcagnile]
- Scarnoduo giovedì 28 marzo
h 20.00
THAT’S ALL FOLKS!
Fandango Web Radio in diretta dall'Angelo Mai
con A.K.Ellis [Sylvie Lewis e Valerio Vigliar] e Viva Lion!
venerdì 29 marzo
h 23.00
R.U.E. present
THE FULLMOON PARTY DJ SET
serata a sostegno di Horus Project con SounDragon [landmark rec.], Hadron [Free Spirit
Foundation], Max Gandalf [eXpander], Trackone [transcendance]
mapping vjset e fluo deco a cura di Transcendance Crew
sabato 30 marzo
h 22.00
Tran∞Sitio[N] & Angelo Mai Altrove Occupato presentano
ANDY BARLOW in
LOWB LIVE
[Lamb side project]
venerdì 1 marzo
h 21.00
I POETI A BRACCIO
i cantori dell'ottava rima e l'osteria dell'Angelo
incontro a cura di Pino Marino
h 22.00
Angelo Mai Altrove Occupato e Fandango Web Radio presentano
CANZONISSIMA | DENTE, DELLERA, BRUNORI, IACAMPO LIVE
Speakeasy, Elvisdelmar [songs and more songs] DJ SET
diretta streaming a cura di Valerio Mirabella su Fandango web radio
I POETI A BRACCIO
L’ottava rima è un metro usato già nei cantari trecenteschi, arrivato fino a noi grazie all’attività orale
dei nostri Poeti a Braccio, che nei secoli hanno reiterato questa pratica attribuendole per sempre
una connotazione popolare, legata in linea di massima alle regioni centrali del nostro Paese:
Toscana, Lazio e Abruzzo.
L’Osteria dell’Angelo Mai, a partire dal primo incontro di lunedì 26 novembre è diventata la sede
romana che mensilmente ospita gli incontri dei poeti provenienti da queste regioni.
Vi aspettiamo!
Eccovi qualche indicazione per approfondire la conoscenza di uno spettacolo con una forza
popolare già godibile di suo, dove il coinvolgimento del pubblico cammina pari passo con la sfida
dei contendenti:
L'ottava rima è composta da stanze di otto versi endecasillabi. Lo schema delle rime di ogni stanza
è A B A B A B C C: ciò significa che rimano tra loro i versi I, III e V i versi II, IV e VI e i versi VII e
VIII. I poeti durante l'improvvisazione si avvalgono di una melodia molto antica che da loro la
misura del verso e la misura della stanza. Dallo scorrere della melodia è infatti possibile conoscere
in ogni momento a quale verso dell'ottava il poeta si trovi e quante sillabe manchino ancora alla
chiusura del verso.
Poiché è difficile stabilire dei canoni qualitativi comuni per quanto riguarda la poesia estemporanea
possiamo soltanto stabilire dei parametri formali che possano essere utilizzati dall'ascoltatore nel
valutare delle ottave improvvisate:
1) Ripresa della rima lasciata dal poeta precedente
2) Esatta successione delle rime nello svolgimento dell'ottava (ABABABCC)
3) Corretta lunghezza dei versi che devono essere sempre endecasillabi
Non è tuttavia sufficiente improvvisare un'ottava formalmente corretta perché questa la si possa
considerare soddisfacente; occorre sempre valutare il contenuto dell'ottava stessa; la qualità delle
rime scelte dal poeta, l'attinenza al tema qualora vi sia un tema assegnato, la presenza di figure
retoriche più o meno articolate e, non ultima per importanza, l'originalità della chiusa finale e del
concetto espresso. La bravura del poeta va valutata in oltre nel modo in cui "ricama" l'ottava, nelle
similitudini che riesce a creare, la suggestione che in quel momento riesce a suscitare negli
ascoltatori, la sveltezza a trovare il giusto verso.
CANZONISSIMA | DENTE, BRUNORI, IACAMPO
L’agguato di un suffisso superlativo a un nome semplice, un neologismo sfacciato per natura
apparente, che nel nostro caso diventa però l’essenza di una proposta volta a cogliere l’estremità
più scarna, spogliata e insostituibile di un meraviglioso mondo, autonomo e compiuto: la Canzone,
senza più altro intorno.
Averci a che fare è un privilegio generalmente vissuto da chi la scrive e da chi la canta, ma se dal
palco a scambiarsi il microfono e le parole, arrivano anche le storie degli autori, le loro idee e la
pura volontà di mettere in gioco la parte più intima dello scrivere canzoni, beh quel privilegio
diventa condivisione e ascoltarle così come sono state scritte e concepite, ci riconduce
all’essenza, all’immaginazione fondamentale di ogni viaggio poi intrapreso.
Venerdì primo marzo aspettiamo sul palco dell’Angelo Mai Altrove Occupato, le tre voci e le tre
chitarre di Dente, Brunori e Iacampo.
www.fandangowebradio.it
www.amodente.it
www.robertodellera.com
www.brunorisas.it
www.facebook.com/IACAMPO.VALETUDO
sabato 2 marzo
h 22.00
LA CHIAMAVANO... MAGNETICA PARTY
an incredible soundtrax party for dancefloor stompers
djs Bob Corsi, Luzy L, Silver Boy
[surf, beat, morricone colt, exotica, django twist, soundtracks a go go]
visuals La Colonna Infame
special western live show Davide Lipari aka ONE MAN 100% BLUEZ in The Lonesome
Cowboy
Siete pronti a rispolverare finalmente i vostri camperos, i gilet con le frange di vostro padre, lo
Stetson largo o stretto che sia, quei jeans pronti a tutto ed il vostro sguardo tenebroso, ipnotico e
immobilizzante da far arrossire Clint Eastwood?
Dopo la strepitosa puntata di febbraio, con tappa in una São Salvador da Bahia fine '60 in pieno
fermento e overdose di colori, sabato 2 marzo MAGNETICA vi trascina tra le lande desolate e
polverose del vecchio West nel ranch Angelo Mai, tra loschi individui dal grilletto ed il whisky
facile, bellissime donne da contendersi e purosangue infaticabili e fedeli.
Finalmente è la volta di un omaggio, atteso e doveroso, al mondo western e alle sue inconfondibili
atmosfere. Ad un filone in particolare, de' noantri: lo Spaghetti-Western, orgoglio delle produzioni
low-budget e fatte in casa tra i '60 e i '70, e ai suoi immensi protagonisti. Alla coppia LeoneMorricone, che con la trilogia del dollaro, oltre ad aver marchiato la Storia del Cinema ed aver
reso immortali composizioni straordinarie, ha letteralmente imposto un nuovo archetipo ai
produttori hollywoodiani legati al western classico fordiano. Ai western di Sergio Corbucci, con
un giovanissimo Franco Nero nei panni del temibile Django, ai quali Tarantino si è ispirato per il
suo ultimo esplosivo lungometraggio. E come dimenticare il filone "Pugni & Fagioli"? Deriva
comica omaggiata fin dal titolo da quest'edizione di Magnetica, con Bud Spencer & Terence Hill
lanciati come nuovi eroi autoironici ed invincibili dal grande Enzo Barboni.
Stavolta ad aprire il dancefloor un musicista che ne vale tre messi assieme (un one man band) e
che si sposa alla perfezione con l'atmosfera che si vuole evocare: Davide Lipari – meglio noto
come ONE MAN 100% BLUEZ – cantante, chitarrista, armonicista e compositore romano; classe
'81 e ben 5 dischi all'attivo, tanta gavetta su strade e ponti, fino ad approdare sui palchi di tanti
festival europei. Membro dei Cyborgs, duo fantascientifico e molto strabiliante dal vivo. Pur
attingendo da molti generi, Davide esibisce una vocazione prevalentemente blues nonché
indispensabilmente roots: proporrà alcuni suoi brani in chiave westerneggiante alternati da pezzi
cult cinematici e tradizionali.
Non saranno da meno, in quanto a evocazione, le selezioni viniliche e danzerecce dei djs Gringo
Silver Boy – Sabata Luzy L – Trinità Bob Corsi, che come Il buono, il brutto, il cattivo
duelleranno senza tregua fino all'ultima cartuccia rimanente, affiancati dall'Infame, La Colonna,
alla consueta regia dei contributi visuali che stavolta bucheranno lo schermo, e si salvi chi può.
Non può mancare in questa data una dedica, un augurio speciale, per una grande icona del
western all'italiana: a mezzanotte, quando entreremo nel 3 marzo, Tomas Milian compierà 80 anni!
Il rivoluzionario peones di “Tepepa” e “Vamos a matar, compañeros”, un modello di combattente
per i nostri sessantottini. Happy birthday Cuchillo!!!
DRESS CODE: cowboy & locandiere, fuorilegge & pistolere, poncho & fazzoletti, cappelli & stivali,
giarrettiere & speroni
domenica 3 marzo
h 21.00
WALLIS BIRD LIVE
opening Chiara Vidonis
“L’energia viscerale di Wallis Bird basterebbe per rilanciare un’intera economia.” – The Irish Times
“Un disco a dir poco struggente, emozionante, intimo e selvaggio. Un gran disco.” – Rolling Stone
Italy
Wallis Bird è selvaggia. Delicata. E contraddittoria.
Impressionante in qualsiasi declinazione del termine, la cantautrice irlandese – appena nominata
per miglior disco dell'anno ai Choice Music Awards 2012 (equivalente irlandese del Mercury Prize)
– è capace di passare in un battito di ciglia da fragili ballate sussurrate in punta di piedi a un
turbine di rabbia e passione rovesciata sui temi a lei più cari: l’amore, la vita, gli affetti, gli amici, il
nomadismo, la politica.
Già paragonata ad Ani DiFranco per la tecnica chitarristica e a Janis Joplin per la carica vocale,
pur senza snobbare i circuiti intimi, Wallis Bird ha catalizzato l’attenzione di migliaia di fan europei,
lacerando le corde della sua chitarra in performance di un livello di energia che prescinde dalla
dimensione del palco.
Dopo l’esordio Spoons (2006) e il controverso New Boots (2009), album che le sono valsi
numerosi riconoscimenti, tour al fianco di Arcade Fire, Rodrigo & Gabriela, Anais Mitchell e il suo
primo show a NYC, Wallis giunge nel suo terzo eponimo disco a completa maturazione, senza
soffocare la sua irresistibile forza.
Registrato tra Berlino, un cottage sperduto in Irlanda e la sua cameretta di Brixton durante i
disordini dell’Agosto 2011, l'intimità delle composizioni cattura il suono e il sapore di una chitarra
che si spinge ben oltre i suoi limiti fisici, grazie anche al suo modo del tutto particolare di suonarla
sviluppato in seguito ad un incidente alla mano sinistra subito in tenera età.
Ma è del tutto inutile cercare di etichettare la creatività di Wallis, o ricercarne la particolarità in
eventi del tutto accidentali: vulnerabilità, ironia e un’espressività travolgente si alternano e ci
invitano a seguire un'artista imprevedibile che ha intrapreso un cammino ben preciso.
www.wallisbird.com
tutti i giovedì
h 20.00
THAT’S ALL FOLKS!
Fandango Web Radio in diretta dall'Angelo Mai
7 marzo (inaugurazione) - I Quartieri, Wikiwiki, Dola J. Chaplin
14 marzo - Valeria Caputo, Gipsy Rufina
21 marzo - Tarall&Wine [Gnut e Dario Sansone dei Foja]
28 marzo - A.K.Ellis [Sylvie Lewis & Valerio Vigliar], Viva Lion!
cucina creativa della Repubblica dei desideri
sapori del Mediterraneo, ingredienti da tutto il planisp[h]ero, ricette passionali per onnivori,
vegetariani, amanti della buona cucina
Programma radiofonico targato Fandango. Radio sulla rete, racconti, improvvisazioni, interviste. E
musica folk che scorre a fiumi.
Oggi That's all Folks! incontra l’Angelo Mai, e si propone come laboratorio di sperimentazione,
confronto e crescita artistica e professionale. Le arti chiacchierano. E anche la radio ha la sua, da
dire, sempre. Da far ascoltare. Si tratta di immergersi nell'atmosfera del radio show, conoscerne i
protagonisti e gli strumenti, adocchiarne missaggi, trucchetti e quant'altro. Andare a guardare la
radio.
That's all Folks! ama la musica dal vivo e ogni suo appuntamento si arricchisce di un live set
acustico degli artisti ospiti, ma non solo. Non solo, perché all’Angelo Mai i generi e le creatività
si vogliono incontrare e scompigliare, e così ci sarà spazio per interviste, sperimentazioni, storie,
special guest, e, soprattutto, tanta tanta musica live. Musica folk.
Sempre che sappiamo già cosa sia, la musica folk.
Perché anche il jazz, la world, o il rock 'n roll....that's all folk(s)!
E perché "All music is folk music. I ain't never heard a horse sing a song!.."
Questo lo diceva Luis Armstrong e Sylvie Lewis & Valerio Mirabella lo sottoscrivono in pieno.
Ogni Giovedì, alle 20.00, direttamente dall’Angelo Mai Altrove Occupato di Roma.
Streaming su www.fandangowebradio.it
Chi sono
Folksinger indipendente, lei. Tre dischi all'attivo e collaborazioni che spaziano da Scott Matthew a
Sondre Lerche, da Eleni Mandell a Ed Harcourt. British di nascita, ma italiana d'adozione, anche
se al momento Mario Tronco e l'Orchestra di Piazza Vittorio se la scarrozzano un po' in giro per il
mondo con il tour del loro – molto speciale – "Flauto Magico" mozartiano.
Lui, siciliano, musicofilo, studioso di cultura afroamericana ed esploratore radiofonico.
Sylvie Lewis e Valerio Mirabella.
E per questa edizione anche il contributo della vecchia amica Anna Scirè, blogger e music lover di
stanza a Berlino.
http://www.facebook.com/thatsallfolksradio
http://www.fandangowebradio.it
giovedì 7 marzo
h 21.00
SPIRAL69 LIVE
presentazione del nuovo album Ghosts In My Eyes
prima e dopo il concerto Dj Yakuza DJ SET
[rock, punk, wave]
A due anni dal fortunato "No Paint on the Wall", ritornano gli Spiral69 con un nuovo lavoro in studio
dalle sonorità molto elettroniche e dirette miste al loro tipico sound new wave dai toni malinconici.
L'album è stato registrato in tutto il 2012 tra Roma, Napoli, Londra e Bath, con la produzione
artistica di Steven Hewitt (batterista storico e co-autore dei Placebo) e Paul Corkett (sound
engineer per The Cure, Nick Cave, Bjork, Radiohead, Placebo). "Ghosts in my Eyes" è prodotto da
Helikonia, distribuito da Audioglobe e sarà in vendita in tutta Europa dall’11 marzo.
In questo concerto speciale di presentazione, la band avrà vari ospiti sul palco e dei live visuals
che accompagneranno l'intera esibizione.
Spiral69:
Riccardo Sabetti: voce, chitarra, synth, basso
Enzo Russo: chitarre
Licia Missori: pianoforte
Andrea Freda: batteria
Fabrizia Pandimiglio : violoncello
Anna Rita Di Pace : violino
Concept dell'album:
C'è una parte nascosta nello sguardo delle persone che nessuno può mai realmente vedere, forse
può provare a intuirla, ma non avrà mai la certezza che esista. In quello "spazio segreto" si
nascondono i riflessi delle cose che più ci colpiscono emotivamente. Visibili ma intangibili come
fantasmi, lì resta il ricordo che riesce a far bene o male alla nostra anima.
Quest'album è un raccolta di "fotografie" a quei fantasmi che vivono in quel millimetro nei nostri
occhi, fantasmi felici, arrabbiati, fantasmi che giocano con la propria sessualità, fantasmi che non
hanno più lacrime… fantasmi, che in quanto tali, fanno sempre un po' paura.
Ghosts in my Eyes è un album nato con una gestazione lunga sul fronte emotivo, molto differente
dai precedenti, più diretto dal punto di vista compositivo e più complesso sul piano personale.
Qui non ci sono maschere, mistificazioni o concetti complessi, ogni brano nelle liriche arriva dritto
al punto, perché nasce per essere uno sfogo, la voce di quei fantasmi.
venerdì 8 marzo
WOMEN_8_DAY_AND_NIGHT
donne_musiciste_dj_sonorità_sguardi_dal_mondo...
CALYPSOCHAOS LIVE
P. Birdie + guest DJ SET
[world, afro, brasil, funk & more]
Il progetto CalypsoChaos nasce nel 2011 dall'incontro tra la cantante Laura Avallone e la bassista
Martina Bertini, alle quali si aggiunge poco dopo la chitarrista Annalisa Baldi. Il loro sound,
partendo da una base acustica, viene contaminato e arricchito da stomp-box, loop-station, deelay
e vocalizer, spostandosi continuamente da sonorità elettro-rock ad atmosfere etniche e folk, dove
gli strumenti svolgono anche un importante ruolo percussivo.
I testi dell'Avallone, poetici, ironici e mai banali hanno fatto sì che il progetto avesse in breve tempo
un carisma e un'identità forti e inconfondibili già dal primo ascolto, guadagnando la stima di un
pubblico sempre più numeroso e inviti da palchi importanti come il Contestaccio, il Teatro Arciliuto
(gruppo Folk Studio), l'Alpheus e molti altri. Queste sono le caratteristiche grazie alle quali in meno
di un anno, le tre ragazze romane hanno vinto importanti contest nazionali come il “Festival
Nazionale di Piombino” (premiate da Steve Lyon, grazie al quale hanno realizzato singolo e
videoclip ufficiale della canzone "A bocca chiusa") e il premio della critica al “Contursi Terme”
(assegnato e consegnato dal giornalista e critico musicale Mario Luzzatto Fegiz).
Attualmente il loro progetto trova spazio in numerosi locali della capitale e non solo, e a breve sarà
presentato il loro primo disco, intitolato "Nessunateoriadelchaos", in collaborazione col produttore
Alessandro Canini e la supervisione di Steve Lyon (disponibile anche in una versione in inglese in
vista di una imminente trasferta a Londra ).
sabato 9 marzo
h 22.00
AFRODISIA – L’AFRIQUE À ROME
MAMADOU LAMINE MAÏGA LIVE
[mbalax, Senegal]
a seguire AFRO-DANCEHALL by Dj Khalab
[afrobeat, soweto funk, bongo flava, hiplife, coupé decalé]
Koreman visuals
Mamadou Lamine Maïga esordisce giovanissimo a Dakar con il gruppo Le canaris de Kaolak,
prima di unirsi a una delle band locali più famose di allora, Le number one, con la quale parte
diverse volte in tournèe per il Senegal. Il vero trampolino di lancio arriva tuttavia con i Super
Diamono, autentica leggenda del rinascimento musicale senegalese con il quale lavora per 12 anni
raccogliendo enormi successi anche all’estero. I Super Diamono per quasi 20 anni sono stati la
prima linea della scena più hip e politicizzata di Dakar. Rappresentarono in qualche modo la
risposta generazionale alla tradizione conservatrice dei canti di lode, portando alla ribalta mondiale
un genere divenuto famoso col nome di mbalax, una forma di rock mista a tradizioni wolof con forti
venature jazz e blues. I loro testi affrontavano tematiche importanti come l'apartheid, la poligamia,
e le violazioni dei diritti umani senza batter ciglio. Per anni Maïga ha condiviso onori e oneri dei
Diamono assieme ad uno dei cantanti world più amati di sempre, Omar Pene, finendo per
incrociare assieme a lui i più famosi nomi della scena musicale internazionale: Peter Gabriel,
Sting, Joe Cocker. Dopo alcuni anni difficili torna alla ribalta affiancando Lamine Faye nel suo
nuovo gruppo, Lemzo Diamano, ma la svolta vera arriva solo nel 2010, un graffiante ritorno solista
programmaticamente intitolato Retour de l’Enfer.
martedì 12 e mercoledì 13 marzo
h 21.00
compagnia lacasadargilla e il Centro Internazionale la Cometa presentano
IL PANICO, I STUDIO
liberamente ispirato a Rafael Spregelburd
traduzione di Manuela Cherubini
il lavoro contiene Clima di MK
regia di Lisa Ferlazzo Natoli
regista collaboratore Alice Palazzi
aiuto regia Elisa Di Francesco
suono Alessandro Ferroni
luci Raoul Terilli
consulenza al movimento Roberta Zanardo
scrittura scenica collettiva con Caterina Acampora, Lavinia Anselmi, Dacia D’Acunto, Alessandra
De Rosario, Chiara Giorgetti, Jessica Granato, Stefano Lionetto, Anna Mallamaci, Riccardo
Marotta, Gianluca Passarelli, Matteo Pelle, Claudia Roncallo, Benedetta Rustici
Nella Tavola dei Peccati Capitali di Bosch, la vile pigrizia è rappresentata da un personaggio che
preferisce starsene accanto al fuoco piuttosto che dedicarsi al faticoso compito di leggere la parola
di Dio. Parliamo del Medioevo, quando la pigrizia non è riposare per piacere; pigrizia è cedere alla
facilità del migliore dei piaceri – la calma – e dimenticare così i molesti e insolubili paradossi ai
quali ci sottomette la fede. Molto prima della morale, diciamo migliaia di anni fa, gli dei
instaurarono la morte. Lo fecero con l’unico scopo di differenziarsi dagli uomini. E di sopravvivere
all’ateismo. La natura della morte consisterebbe nella sua irreversibilità. Fu un ragionamento
semplice, elementare. Il mondo venne diviso in due. I vivi rimasero da allora separati dai loro morti.
Il patto venne suggellato con una chiave, che non si doveva utilizzare. Un dio egizio, tormentato
dall’amore, trovò la strategia per nascondere questa chiave. Ma anche se gli dei sono immortali,
nessuna chiave è infallibile. Ancor meno qui. E adesso. Adesso che gli dei ormai non si
manifestano, la fede è rimpiazzata dal suo succedaneo più prossimo: il terrore.
L’orrore del reincontro fra vivi e morti è immenso: non ci sono parole per comprendere la morte, né
i suoi aspetti. È la stessa paura di Orfeo: la paura di poter recuperare, all’improvviso, tutto ciò che
si è amato ed era perduto. I morti provano terrore, terrore per quel momento infausto di lucidità nel
quale comprendono di essere morti, e che lo sono per sempre.
I vivi, semplicemente, hanno paura di tutto. Tutto. Senza priorità né certezze.
Raphael Spregelburd
Lo sguardo di Spregelburd sul presente ne Il panico, commedia nera e vertiginosa, è ludico e
pronto a divertire il suo pubblico, nel senso più proprio della parola – volger-lo altrove. Il panico nel
testo non è tanto un peccato nel senso medievale, quanto una colpa del presente. Stato d’animo
che si genera tra persone affannate a rincorrere una vita in cui tutti hanno due, tre lavori
contemporaneamente, si arrabattano come possono e inseguono come pazzi – è il caso dei
protagonisti – le chiavi smarrite di una cassetta di sicurezza. La gente sembra desiderare
l'impossibile: vivere bene, ma nel sistema capitalistico. In questo stato di cose, confuse e dense –
come la pittura di Bosch nel cuore dei cambi paradigmatici del suo tempo – anche la morte finisce
con l’apparire a tratti ridicola, e ciascuno sembra condannato a vivere un’esistenza su più piani
spaziali e temporali, tra economie segrete e conflitti fra nazioni. E decodificare la realtà diventa
impossibile se non del tutto inutile.
La storia di una famiglia alle prese con un lutto e una chiave smarrita, un’agente immobiliare che
non riesce ad affittare un appartamento infestato dai morti e un ensemble di ballerine sono solo
alcune delle chiavi che aprono altrettante porte dalle quali spiare questa solitudine assordante.
Chi è morto non sa di esserlo, chi è vivo non riesce propriamente a vivere, una forma di panico
ridicolo attanaglia chiunque, come se i personaggi non fossero mai presenti a se stessi e
tornassero confusamente, ossessivamente sui propri passi, cercando di ricominciare d’accapo.
Opera sulla Trascendenza che utilizza solo mattoncini di banalità. Il trascendente appare per
rigorosa omissione e la concatenazione delle situazioni è capricciosamente debole perché tutto è
intaccato dalla mostruosità entropica della dispersione. Ma i personaggi non lo sanno. Il panico,
come ogni racconto poliziesco, racconta una storia segreta mentre ha l'aria di raccontarne un'altra
a viva voce, e condivide con gli altri testi dell’Eptalogia alcuni tratti: il gusto per la complicazione
inutile, il gioco di registri linguistici anomali, i doppi giochi narrativi, l'uso abusivo di generi
sequestrati al cinema: dal B movie horror, al noir, passando per David Lynch, il solenne maltrattato
costantemente dall'irruzione di oggetti strani nello schema.
Il panico nella sua ostinata manifattura geroglifica, nel suo civettare con la forma del frattale è
un'altra espressione dell’affezione di Spregelburd per il labirinto.
Lisa Ferlazzo Natoli
giovedì 14 marzo
h 22.00
SYCAMORE AGE LIVE
Dalla psichedelia e il progressive rock anni ’70 ai Grizzly Bear e al freak-folk degli anni ’00. Con
una personalità disarmante hanno folgorato il direttore del Popkomm di Berlino alle prime esibizioni
dal vivo, garantendosi immediatamente due date nel cuore d’Europa. Il loro primo album sarà
distribuito dalla mitica Rough Trade a partire dal 15 marzo.
Sembrano appartenere a una family di altri tempi, animali da palco con l’umiltà di pochi, esterofili
per natura, vengono da Arezzo, sono i Sycamore Age!
Sycamore Age è un progetto nuovissimo nato all'inizio del 2010 dall'incontro tra Stefano Santoni
(produttore artistico) e Francesco Chimenti (frontman/voce), a cui, poco dopo, si è aggiunto Davide
Andreoni (contrabbasso elettrico).
Durante la metamorfosi di cui sono stati oggetto i brani del disco, nel passaggio dalla dimensione
in studio a quella live, si sono aggiunti altri quattro preziosi elementi: Giovanni Ferretti, Samuel
Angus Mc Gehee, Nicola Mondani, Franco Pratesi; tutti polistrumentisti e, da subito, perfettamente
in sintonia con la filosofia e il sound di Sycamore Age tanto da entrare a pieno diritto nell'organico
della band.
Nel corso del 2011 hanno partecipato all'Upload Festival (Bolzano) classificandosi secondi su
cinquecento band provenienti da tutta Europa. Tra i membri dell'autorevole giuria c'era Paul
Cheetham, direttore artistico del Popkomm, che, dopo averli visti suonare, li ha voluti a tutti i costi
per due concerti in qualità di ospiti del festival, probabilmente l'appuntamento più importante in
Europa per gli operatori del settore.
Finito in diverse classifiche di fine anno, tra cui quelle di Rai Radio2/Moby Dick, Blow Up,
Sentireascoltare, il loro album d’esordio sarà distribuito in Europa da Rough Trade Distribution a
partire da marzo 2013.
"È cosa sempre più rara nel difficile panorama italiano salutare l'uscita di un capolavoro... un
album splendido, singolare, tutto italiano nelle premesse, ma di sicura vocazione internazionale..."
Blow Up - Marzo 2012
"È una specie di magia quando un disco tende a negare la propria natura durante l'ascolto, per
svelarsi soltanto alla fine, come una rivelazione... nel caso di Sycamore Age ci troviamo al
cospetto di una ricercatezza limpida e pienamente godibile..." Sentireascoltare (7.4/10) - Marzo
2012
"...un nuovo gruppo che la critica, anche quella più smaliziata, fa fatica a incasellare..." Rolling
Stone - Febbraio 2012
"...musiche non proprio solari nelle quali si incontrano trame classicheggianti, istinti sperimentali,
ed echi new wave... un disco molto comunicativo e sperimentale..." Mucchio - Marzo 2012
“...Sycamore Age metabolizza e reinventa decenni di sperimentazione tra pop-elettronico e folk
prog acido... Di raro capita di imbattersi in un debutto di simile maturità e bellezza.” Rumore (8) –
Marzo 2012
“I Sycamore Age non sembrano italiani, in realtà non sembrano appartenere a questo pianeta... in
grado di creare la musica perfetta, la cosa profana più vicina a Dio, gospel del terzo millennio.”
Rockerilla – Marzo 2012
www.sycamoreage.com
venerdì 15 marzo
h 22.00
lasituazione, Fandango Web Radio e Angelo Mai Altrove Occupato presentano
MELAMPUS LIVE
MOKADELIC LIVE
Massimo Andreozzi & Elvisdelmar DJ SET
[psychedelic, ambient, electronica, alt tunes]
diretta streaming su Fandango Web Radio a cura di Valerio Mirabella
La post-rock band romana e il duo ethereal wave bolognese condivideranno lo stesso palco per
una lunga notte dai toni psichedelici che si concluderà con il doppio djset di Elvisdelmar e Massimo
Andreozzi (lasituazione). Psychedelic rock, ambient, elettronica e sonorità alternative si
mescoleranno fra di loro in una serata che condurrà l'ascoltatore in un viaggio cosmico dal sogno
alla danza primitiva.
Mokadelic
Alberto Broccatelli: drum
Cristian Marras: bass
Maurizio Mazzenga: guitar
Alessio Mecozzi: guitar, synth
Luca Novelli: piano, guitar
Andrea Cocchi: visual
La storia dei Mokadelic ha inizio nel 2000 con il nome Moka. Nell’inverno di quell’anno avviene
l’incontro tra i quattro membri originari Alessio Mecozzi, Cristian Marras, Alberto Broccatelli e
Maurizio Mazzenga, con la conseguente creazione di una serie di improvvisazioni strumentali
(Moka ep). Nell’inverno del 2002, esce il primo cd autoprodotto I plan on leaving tomorrow. I brani
dell’album sono trasmessi da varie emittenti radiofoniche nazionali e recensiti dalle migliori riviste
specializzate e webzine. Nel corso degli anni vari brani sono inseriti in compilation a tiratura
nazionale (rivista Rock Star, Cronache da una spirale di Polyester, rivista Losing Today,
manifestazione MarteLive, manifestazione Fuoriscena, Clouds della Raise Records) e la band
condivide il palco live con gruppi di livello internazionale (Explosions in the sky, Mono, Ulan Bator,
Tarentel, Giardini di Mirò, Port Royal, Murcof...).
Nel 2004 compongono la colonna sonora del cortometraggio Dove dormono gli aerei che
costituisce, insieme ad altri corti, il film Bambini (Pablo Distribuzione). Nel 2006 viene portato a
compimento il nuovo album in studio Hopi, la cui copertina, come il precedente lavoro, è disegnata
dall’illustratrice Susanna Campana. Due brani tratti dal cd compongono la colonna sonora del
cortometraggio Fib1477, in concorso alla 63a mostra internazionale di cinematografia di Venezia.
Durante questo periodo avviene anche la costituzione del nucleo attuale della band: la
collaborazione con Luca Novelli diviene più stabile e parte integrante delle attività del gruppo, sia
in studio che live.
Il 2008 è un anno importante per la band, un periodo di cambiamenti e avvenimenti. La prima
grande novità è proprio nel nome, che si modifica in Mokadelic. In seguito il musicista Niccolò Fabi
propone al gruppo di fare parte dell’affascinante progetto Violenza 124, ed è così che i Mokadelic
registrano il brano Red July presso lo studio Forum Music Village di Roma con il supporto alla
regia di Gianluca Vaccaro. Ma non finisce qui. Ai Mokadelic è affidata, dal regista Gabriele
Salvatores, la composizione della colonna sonora originale del film Come Dio comanda, tratto
dall'ultimo omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. La band compone ed esegue l’intera colonna
sonora originale del film, che viene registrata e mixata, nell’estate dello stesso anno, presso le
Officine Meccaniche di Milano da Taketo Gohara.
Nel 2009 prosegue la collaborazione con il cinema: i Mokadelic arrangiano la colonna sonora
originale del film Marpiccolo di Alessandro di Robilant, prodotto dalla Overlook Production, e
compongono le musiche per i cortometraggi Paul Bonacci e The eater di Alessio Pasqua.
Il gruppo suona nel brano Parti di me, incluso nell'album di Niccolò Fabi Solo un uomo.
Nel 2011 i Mokadelic registrano la colonna sonora originale del film di Stefano Sollima A.C.A.B. All Cops Are Bastards tratto dall'omonimo libro di Bonini. Nel 2012 il film Pulce non c'è di Giuseppe
Bonito (tratto dall'omonimo libro di Gaia Rayneri), di cui i Mokadelic hanno composto l'intera
colonna sonora, è in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione Alice nella
città.
www.mokadelic.com
Melampus
Francesca "Billy" Pizzo: vocal, guitar
Angelo "Gelo" Casarrubia: drums
Melampo, primo essere umano dotato dagli dei di capacità divinatorie nonché guaritore, salvò due
serpi che in segno di riconoscenza gli leccarono le orecchie e lo resero capace di comprendere il
linguaggio degli animali. Da queste suggustioni parte il progetto Melampus, duo di stanza a
Bologna nato nel settembre 2011 e già autore di un apprezzatissimo demo omonimo e
autoprodotto alla fine dello scorso anno. La formazione vede l'artista visiva, pittrice, tatuatrice e
bassista Francesca “Billy” Pizzo (a voce, chitarra, piano e percussioni) accompagnata dal fotografo
e batterista dei Buzz Aldrin Angelo “Gelo” Casarrubia, qui alla batteria, droni e loop. Il disco è stato
registrato presso gli studi del Locomotiv Club di Bologna da Giovanni “Vanni” Garoia ed Emanule
“Nene” Baratto a maggio 2012. Quattro brani del disco sono stati prestati alla colonna sonora de
“L'uomo doppio”, film girato da Cosimo Terlizzi per la casa di produzione Buena Onda.
sabato 16 marzo
h 22.30
LONG PLAYING LIVE
un progetto di Bluemotion
GENNAIO 2013 FEBBRAIO 2846
LP#2 HISTOIRE DE MELODY NELSON di Serge Gainsbourg
a cura di Fabio Rondanini
con Lorenzo Corti, Sylvia De Fanti, Gianluca De Rubertis, Gabriele Lazzarotti, Andrea Pesce,
Fabio Rondanini, GnuQuartet e l'intonato coro di Bluemotion diretto dal Maestro Pesce
a seguire selezione musicale di Funk Pope
[love on the beat, tête de chou, rock around the bunker]
"Quando tutto va male bisogna cantare d'amore, il meraviglioso amore, quando tutto va bene
bisogna cantare di distacchi e atrocità."
Serge Gainsbourg
"Sarebbe bello riascoltare per intero e dal vivo album che hanno segnato in maniera indelebile le
nostre vite" abbiamo sentito dire e ci siamo detti più volte.
A noi i condizionali però sono sempre andati stretti e l'idea di LONG PLAYING è una sfida
dichiarata a questo tempo verbale.
Decidiamo quindi di usare l’indicativo e di farlo.
Bluemotion annuncia che all’Angelo Mai Altrove Occupato dal 26 gennaio 2013 al 31 febbraio
2846 riproporremo quegli LP che ci hanno graffiato l’anima.
LONG PLAYING nasce da un’idea di Andrea Pesce del collettivo Bluemotion.
LONG PLAYNG è curato in ogni suo dettaglio da Bluemotion.
Nel nostro primo appuntamento – gennaio 2013 – abbiamo scelto un capolavoro assoluto come
Harvest di Neil Young. È stato affidato alle sapienti mani di Francesco Forni e Alfonso Fofò Bruno.
Il secondo appuntamento – marzo 2013 – è dedicato a Histoire de Melody Nelson di Serge
Gainsbourg ed è affidato a Fabio Rondanini
Il terzo appuntamento – aprile 2013 – è per Nick Drake col suo capolavoro Pink Moon, curato da
Roberto Angelini
Il quarto appuntamento – maggio 2013 – si dedica invece ai Radiohead con Ok computer, ed è
affidato ad Antonio Diodato e Daniele Tortora
Histoire de Melody Nelson di Serge Gainsbourg è un monumento visionario.
Un concept album che nel 1971 rivoluziona la storia della canzone.
Potremmo dire che è un disco in anticipo sui tempi, ma questo implicherebbe la presenza di
successori, di eredi.
Histoire de Melody Nelson è invece ancora oggi unico nel suo genere.
È impossibile trovare altrove un tale risultato formale all’interno di un album, da nessuna altra parte
esiste una narrazione che fiorisce con tanta forza né una musica con tale campata sinfonica.
Histoire de Melody Nelson non è solo il frutto di un lungo processo di scrittura, è anche l’osmosi
musicale e artistica tra Gainsbourg e il compositore e arrangiatore Jean-Claude Vannier.
È il frutto di un lavoro durato - dentro e fuori dallo studio – più di un anno.
Histoire de Melody Nelson infine è il risultato di lunghi anni di riflessioni e di sogni attorno al tema
che per eccellenza nutre la canzone gainsbourghiana: Lolita.
Ma è soprattutto un fantastico azzardo, un meraviglioso concorso di circostanze, un
“fraintendimento” dicono alcuni… insomma… un incidente.
mercoledì 20 marzo
h 21.30
ALVIN CURRAN dirige IATO ORCHESTRA LIVE
Alvin Curran Direzione
Alberto Popolla Clarinetti
Biagio Orlandi Sax Soprano, Tenore
Errico De Fabritiis Sax Alto
Stefano Di Cicco Tromba
Davide Piersanti Trombone
Enrica Vatteroni Trombone
Mario Camporeale Trombone
Luca Tilli Violoncello
Gianfranco Tedeschi Contrabbasso
Roberto Bellatalla Contrabbasso
Stefano Acunzo Basso Elettrico
Elio Martusciello Elettronica
Mike Cooper Chitarra, Elettronica
Antonia Gozzi Elettronica
Monica Demuru Voce
Eleonora Bruni Voce
Alexander Czarich Mandolino
Luca Venitucci Fisarmonica
Alberto Fiori Piano
Stefano Tedesco Vibrafono
Cristiano De Fabritiis Batteria
Fabrizio Spera Batteria
Alvin Curran, tra i più importanti compositori contemporanei (uno dei fondatori di Musica
Elettronica Viva - 1966/1971), è oggi attivo in Europa e negli Stati Uniti con composizioni per
piccoli e grandi ensemble che vanno dall'orchestra, al coro, agli strumenti elettronici, e con
installazioni sonore e lavori per la radio, per il video e il teatro.
Iato Orchestra è un grande ensemble nato spontaneamente da un gruppo di musicisti con
l'intento di esplorare insieme nuove e diverse possibilità creative di fare musica. Centro di
aggregazione di questa realtà, che include alcuni dei musicisti improvvisatori più attivi nella scena
romana, è la rassegna Iato, che dal 2003 organizza stabilmente concerti di musica di ricerca
presso "Il Cantiere", storico spazio sociale a Trastevere (Roma).
www.alvincurran.com
giovedì 21 e venerdì 22 marzo
h 21.00
PsicopompoTeatro e Angelo Mai Altlrove Occupato presentano
LETTURE DEDICATE ALLA DRAMMATURGIA DI RAFAEL SPREGELBURD
a cura di Manuela Cherubini – PsicopompoTeatro, con gli attori della compagnia
giovedì 21 marzo
h 21.00
La fine della modernità: il vocabolario perduto di Rafael Spregelburd
Eptalogia di Hieronymus Bosch
venerdì 22 marzo
h 21.00
Realtà e Rappresentazione
Dal grido collettivo di Bizarra alla voce sola di Spam
Focus sulla drammaturgia di Rafael Spregelburd, attraverso la lettura di alcuni frammenti di testi,
anche inediti, teatrali e non. Spregelburd è un brillante saggista e noto editorialista, che pubblica
settimanalmente nell'inserto culturale del quotidiano nazionale “Perfil”.
Rafael Spregelburd (Buenos Aires, 1970) è drammaturgo, attore, regista e traduttore. La
diffusione del suo teatro in America ed Europa fa della sua opera un'esperienza paradossale che
mette in comunicazione due mondi molto distanti.
Rafael Spregelburd è in grado di proporre una rappresentazione del presente, di fornirne una
narrazione drammaturgica, attraverso proposte formali che riflettono sui contenuti stessi delle
opere. La trasversalità delle sue conoscenze e la duttilità della sua scrittura lo rendono una voce
unica e riconosciuta nel panorama drammaturgico internazionale.
L'opera del drammaturgo argentino, più di trenta titoli, è stata tradotta in inglese, francese, italiano,
tedesco, portoghese, svedese, catalano, valenciano, ceco, russo, polacco, greco, croato, turco e
fiammingo, e pubblicata in Argentina, Spagna, Messico, Germania, Repubblica Ceca, Italia, Gran
Bretagna, Stati Uniti e Francia.
venerdì 22 marzo
h 22.30
CHITLIN’ GOES DISCO DJ SET
Viktor Uolf & Johnny Hell [Soul Kitchen]
guest Adam Bourke
[disco, nu disco, soul, afro synth, cumbia, boogie funk, electro]
visuals More*Tv*V
Lo sterminato universo del sound afroamericano dal sixties soul al boogie anni 80', latin funk, old
school, cumbia moog, sintetizzatori e afrobeat fino ai più moderni suoni della nu disco elettronica.
Ad Bourke [dj-set] - cuore romano e padre inglese, nasce e cresce a Roma fra le melodie dei 45
giri soul e funk. Già noto nel circuito della night life romana come dj al Rialto, sale alla ribalta come
producer e oggi ripropone le armonie emozionali del soul attraverso sonorità attuali in chiave
futurista, miscelando hip-hop ed elettronica.
http://soulkitchenroma.blogspot.it/
sabato 23 marzo
h 22.00
PARTY HALL
Angelo Mai Altrove Occupato, Venere
CINEMATICA ORCHESTRINA BLUEMOTION in concerto
[Lorenzo Corti, Claudio Corvini, Cristiano De Fabritiis, Roberto Dell'Era, Rodrigo D'Erasmo, Eric
Daniel, Elvio Ghigliordini, Sylvie Lewis, Pino Marino, Monique “honeybird” Mizrahi, Andrea Pesce,
Matteo Pezzolet, Angelo Maria Santisi, Valerio Vigliar e altri ancora]
a seguire CINEMATIC DJ SET by ilmafio e Bob Corsi
n.b.
porta un documento falso alla reception per danzare
Immaginate di essere nella hall di un albergo e di ascoltare un’orchestrina folle che suona. Esegue
solo la musica che ha cadenzato nei film più disparati le interpretazioni di attori e attrici
diversissimi. Quella musica che nelle cinematografie più varie personaggi straordinariamente folli
hanno vissuto in diretta, anche loro come voi ad una festa, per esempio. A volte ballando, a volte
amandosi, altre lasciandosi, uccidendosi, incontrandosi….
(to be continued)
Tutto questo continua poi attraverso la selezione musicale di due straordinari personaggi.
Per partecipare va osservata una piccola regola: è necessario portare un documento d’identità
inventato, disegnato, fotocopiato, rubato…
Strani receptionist attendono la vostra registrazione.
L'Orchestrina Cinematica vuole cantare di storie lontane e più vicine, usando lingue, colori e
temperature differenti; archi, fiati, legni, pelli, corde e tante voci che formano una banda stralunata,
senza tempo.
La sua musica nasce dalla condivisione di immagini, atmosfere e dialoghi cinematografici.
L'evocazione, che in alcuni casi è ricordo, in altri è immaginazione o visione, è il motore del viaggio
del gruppo attraverso autori che hanno messo la propria sensibilità al servizio delle immagini
(Bernard Hermann, compositore molto amato da Hitchcock, sarà protagonista di questo Party Hall)
e musiche che nella simbiosi con esse hanno vissuto una nuova esistenza (il trio op.100 di Franz
Schubert che Kubrick ha immaginato come colonna sonora di "Barry Lyndon").
Un brano come "Burnin' and lootin'" di Bob Marley and the Wailers, sovrapposto da Kassovitz alle
immagini documentaristiche degli scontri nelle banlieu parigine, si alterna a composizioni
puramente orchestrali come "Il Valzer del Padrino" di Nino Rota per l'omonimo film o il già citato
Hermann che Quentin Tarantino ha riutilizzato per il suo "Kill Bill vol.1" ("Twisted Nerve"). Infine la
canzone nella sua forma tradizionale, trasformata in paradosso ("Blue Velvet", canzone-idea
fondante dell'omonimo film di David Lynch) o in sospensione temporale come nel caso goliardico
di "Meglio Stasera" di Henry Mancini nella "Pantera Rosa".
A questo punto provate a immaginare un incrocio tra una banda di paese, un gruppo klezmer, una
piccola orchestra sinfonica, una formazione reggae, un complesso rock...ci riuscite?
domenica 24 marzo
h 19.30
GO DAI FEST | “KU” VUOTO
direttore artistico Xabier Iriondo [Afterhours]
sonorizzazioni, performance, danza, musica e sperimentazioni di
Giano, Mistaking Monks, Fuzz Orchestra, Damo Suzuki’s Network
[Damo Suzuki, Manuel Agnelli, Cristiano Calcagnile, Roberto Dell’Era, Rodrigo D’Erasmo, Xabier
Iriondo, Gianni Mimmo]
La meccanica quantistica immagina il vuoto pervaso da continue fluttuazioni energetiche dalle
quali si genera materia. Materia ed energia che emergono dal nulla in modo spontaneo e senza
motivo un istante dopo essere apparse vengono distrutte e ritornano nel nulla. Il vuoto sembra
tranquillo e calmo su scala macroscopica come appare piatto e uniforme il mare visto da un aereo
che vola ad alta quota, mentre se si stesse su una barchetta esso si mostrerebbe ben diverso, con
onde e flutti anche di notevoli proporzioni. Allo stesso modo, se lo potessimo guardare da vicino, il
vuoto apparirebbe un mare in tempesta ribollente di ogni sorta di manifestazioni stravaganti,
fenomeni che avverrebbero da sempre e in ogni dove. Lo spazio vuoto appare tale solo perché la
creazione e la distruzione incessante di particelle si verifica in esso su intervalli temporali
brevissimi (istantaneamente ed improvvisamente).
All‘interno di GO DAI il “vuoto istantaneo ed improvviso“ di Xabier Iriondo è formato da musica,
pittura, visual e danza e si materializza così:
- DAMO SUZUKI NETWORK (Damo Suzuki, Manuel Agnelli, Cristiano Calcagnile, Roberto
Dell’Era, Rodrigo D’Erasmo, Xabier Iriondo, Gianni Mimmo) - improvvisazione
- FUZZ ORCHESTRA - avant heavy rock trio
- MISTAKING MONKS (Gianni Mimmo, Cristiano Calcagnile, Xabier Iriondo) - free jazz + visuals
- GIANO (danza di Maddalena Gana, azione di Giordano Giorgi, suono di Marco Carcasi)
Xabier Iriondo
Giano nasce nel 2004 dall’unione del performer Giordano Giorgi e della danzatrice Maddalena
Gana. Negli anni realizza spettacoli e performance in Italia e all’estero. Indaga il doppio, l’universo
sotterraneo e la realtà materica; manifesta la relazione maschile-femminile. In Contengo_opera
alchemica sulla trasformazione, l’ultimo progetto durato cinque anni, Giano ha esplorato in cinque
spettacoli i cinque elementi della natura, raccogliendo intuizioni in viaggi attraverso il mondo.
Sviluppa il rapporto tra corpo e suono con la collaborazione di musicisti dal vivo (tra cui Roberto
Bellatalla, Mattia Coletti, Xabier Iriondo, Kar).
Mistaking Monks è musica ed immagini, le delizie dell’incerto e della molteplicità. Dei contorni
intrattenibili, un focus mobile, un opaco abbraccio e un tempo palindromo. Come se l’aria fosse di
finissima sabbia in sospensione e con improvvisi squarci puliti, di una nitidezza insostenibile. Una
ricezione ipnotica, una meditazione forse, ospita una musica mantica che procede per straordinari
strappi e lievi ri-allineamenti, sempre insostanziali. E una singolare/triadica appartenenza.
www.amiranirecords.com/gianni.html
www.xabieririondo.com
I Fuzz Orchestra sono sempre tre, ma fanno sempre più rumore: una chitarra satura di fuzz (va da
sé), una batteria e un noisepiano fatto di giradischi, radio, lettore cd, effetti, mixer e quant‘altro.
Una sorgente di dialoghi cinematografici, estratti di documentari, suoni d‘ambiente e rumori,
suonata e amplificata come fosse uno strumento. Frammenti politici di Italia che producono senso,
dialogano con chitarra e batteria e moltiplicano la potenza già enorme dei loro fendenti. Riff hard
monolitici, accelerazioni, stasi tesissime, ritmi ossessivi, sventagliate di sax. Questo è il sound dei
Fuzz Orchestra che, a dicembre, usciranno con il loro terzo disco.
www.myspace.com/fuzzorchestra
Quando lasciò i Can dopo l‘album “Future Days” la figura di Damo Suzuki era già così venerata
che l‘iconoclasta per antonomasia John Lydon (poi Rotten con i Sex Pistols) si propose come suo
sostituto. Mark E Smith, l‘altro grande antipatico del punk inglese, gli ha dedicato una canzone (I
am Damo Suzuki) e i Can sono citati come influenza e gruppo più amato da una miriade di gruppi
a partire da Joy Division e Julian Cope (Can-head per sua stessa definizione) fino ad arrivare a
Radiohead passando per Blonde Redhead. James Murphy, produttore, remixer supremo e leader
degli LCD Soundsystem sfoggia con orgoglio la t-shirt di “Future Days” in decine di foto
promozionali e il primo concerto dei Can è citato nel testo di “Loosing My Edge” come uno dei
momenti più importanti della storia del rock.
Non è facile spiegare il motivo di tanta stima, né definire a parole la musica dei Can. Bisogna solo
ascoltare senza pregiudizi e la loro discografia si rivela come una sterminata miniera di
grandissima musica e idee seminali, nel senso che le loro intuizioni sono veramente dei semi dai
quali sono germogliati migliaia di dischi, gruppi e composizioni. La loro forza era un collettivo
straordinario e una capacità di improvvisare mai più eguagliata. L‘improvvisazione o per usare le
parole di Damo la “composizione istantanea”, appunto, è il cuore della musica dei Can. Tre dischi
soprattutto hanno creato la leggenda: “Tago Mago”, “Ege Bamyasi” e “Future Days”. Damo Suzuki
è la voce e il volto di questi dischi e il suo posto nella storia del rock è inciso col fuoco. Oggi Damo
è un vagabondo della musica: si muove di città in città, di nazione in nazione, di continente in
continente appoggiandosi a una rete di musicisti straordinari.
www.damosuzuki.com
mercoledì 27 marzo
h 21.30
BLASTULA LIVE
[Monica Demuru & Cristiano Calcagnile]
- Scarnoduo La pochezza – voce e percussioni – è un bisogno di vuoto ma anche una personale
rappresentazione del mondo e della musica. Anche nell’improvvisazione sonora, il disegno. Nel
contrasto dei temi, il sistema; perché viva il corpo sonoro nato da due individui e dalla loro pratica
scenica. Il dialogo non è solo mediazione o dialettica ma intesa, stesso respiro, volto a cercare una
forma comune.
Il tema che ci ha guidati è quello dell’Identità come stratificazione di vite e memorie. Perciò
compaiono materiali provenienti da poesia e musica tradizionali, dalla musica colta e popolare,
insieme a suggestioni letterarie e composizioni estemporanee come sospensioni o risposte in
relazione all’insieme. Questo è costituito da una serie di blocchi improvvisati in cui si inseriscono e
a cui si accostano frammenti, temi e brani composti autonomi.
I testi e le composizioni si sono comportati come le figure in un dramma, quindi possono comparire
più volte e trasformarsi nei diversi blocchi. Sono come corpi da attraversare, svelare o tenere in
ombra. Come nelle tradizioni popolari, il testo è scansione di sillabe, portatore e sintetizzatore di
ritmo e senso, in relazione oscura tra narrazione e mistero del suono.
“siamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro.” Andrea Ferraris, www.sodapop.it
“Un gran duo, questo Scarnoduo" Girolamo de Simone, alias by Il Manifesto
“Je suis sans voix, entièrement conquis par ce disque, réduit à l’état de petit tas informe de plaisir
consumé.” François Couture, Monsieur Délire, blog.monsieurdelire.com/
“Scarnoduo rende giustizia, e valorizza finalmente nella pienezza delle loro possibilità, a due
grandi talenti che in passato erano stati troppo spesso confinati nel ruolo di preziosi comprimari
nell'ambito di progetti altrui.” e.g., www.sands-zine.com
“This multifarious recording is pure euphoria and a fantastic discovery.” Mark Corroto,
www.allaboutjazz.com
“Tamburi, voce, parole, connubio che sa di ancestrale, che riporta all'origine della vita, ma è anche
moderna Torre di Babele nella quale linguaggi diversi diventano universali, la tradizione si fa
avanguardia, musica colta ed estemporaneità diventano frammenti di un affresco tanto minimalista
nell'approccio quanto imponente nel risultato.” Vincenzo Roggiero, All about Jazz Italia
www.myspace.com/blastulascarnoduo
venerdì 29 marzo
h 23.00
R.U.E. present
THE FULLMOON PARTY DJ SET
serata a sostegno di Horus Project con SounDragon [landmark rec.], Hadron [Free Spirit
Foundation], Max Gandalf [eXpander], Trackone [transcendance]
mapping vjset e fluo deco a cura di Transcendance Crew
Torna a Roma l'appuntamento con il Fullmoon Party; stavolta ci faremo trasportare dall'onda
energetica del primo plenilunio di primavera. Installazioni a tema, fluo deco, video mapping, e
ovviamente la sfida tra quattro dj e le loro selezioni musicali. Tutto rigorosamente in stile Goa e
Goa Trance Fullon!
La libertà ai tempi del default. Perché sostenere Horus Project
A seguito dello sgombero dell'ex Horus club di piazza Sempione (novembre 2009) Horus Project
ha continuato a vivere nella rete di progetti e spazi nati e sviluppati tra Montesacro, Tufello e il
resto della città. Una rete che si autofinanzia per sostenere il prezzo della libertà: spese legali,
costi di gestione, autoproduzioni, percorsi politici di movimento. Per continuare a costruire una
nuova città, sostieni Horus Project: sostieni l'autogestione e l'indipendenza!
sabato 30 marzo
h 22.00
Tran∞Sitio[N] & Angelo Mai Altrove Occupato presentano
ANDY BARLOW in
LOWB LIVE
[Lamb side project]
http://lowb.co.uk/
SOSTIENI E DIFFONDI L’AUTOGESTIONE
DIFENDI L’INDIPENDENZA!
ANGELO MAI ALTROVE OCCUPATO
VIALE DELLE TERME DI CARACALLA, 55/A [ROMA]
www.angelomai.org
[email protected]
tel. 329.4481358