Why L’approccio più diffuso al tema dell’immigrazione riproduce, spesso colpevolmente, lo stereotipo stigmatizzante e invalidante dell’immigrato come forza lavoro. Le stesse politiche comunitarie e statali investono in maniera asfittica sulla occupazione riproducendo ed estendendo la matrice legislativa neo-liberista e capitalistica che vincola all’eventuale posto di lavoro il diritto di abitare i luoghi. E’ un approccio che scotomizza le morfologie e le espansioni delle esistenze reali e riduce l’extracomunitario a nuda vita, per dirla con Zizek. Questo approccio istituzionale, che escludendo la possibilità di una vita non-lavorativa o extra-lavorativa trascende l’idea stessa di esistenza nella sua necessaria immaterialità per reificare una forma di permanenza in vita come sola permanenza materiale e temporanea in un luogo, pone questioni che vanno ben al di là delle ovvie valutazioni di natura bio-politica. Si pongono infatti questioni legate al più delicato ma sfumato problema della conoscenza: l’altro (l’extracomunitario) è sconosciuto e sconoscibile in quanto esistenza reale e, perciò, non interloquibile, non relazionabile, non assumibile in quanto elemento che compone e trasforma la realtà. Né sono sufficienti, alla conoscenza, le pur numerose iniziative di scambio culturale che, spesso, si collocano in un’area più orientata politicamente (Bauman direbbe mixofilica) che centrata scientificamente, in un ambito mosso più dal gusto dell’esotico che dalla urgenza antropologica. La conoscenza come necessità ermeneutica di nuovi significati per i nuovi significanti, come necessità ermeneutica di completezza e di completamento del reale: in questa direzione può collocarsi una riflessione sulle diverse matrici identitarie. Nondisololavoro può essere l’occasione, non solo per chi si occupa di immigrazione, per dire delle forme e dei luoghi dell’esistenza e delle identità ad essa connesse. Ad alcuni intellettuali, ricercatori, “conoscitori” – appunto – italiani chiediamo di mettere insieme le loro visioni, i loro tasselli. L’idea è assemblare un mosaico della mutazione, una sorta di ritratto della nostra ontologica e salutare impermanenza. What Augusto Ponzio: Identità e mercato del lavoro. Due dispositivi di una stessa trappola mortale C’è un rapporto molto stretto tra identità, individuale o collettiva, e lavoro indifferente, lavoro quantificato, conteggiato in ore, il lavoro-merce. Non solo perché, per quanto riguarda l’identità individuale (che in fondo è pur sempre collettiva), il lavoro ne risulta la condizione (mancanza o perdita del lavoro come mancanza o perdita di identità); né solo perché la comunità è una comunità di lavoro. Ma anche perché tutte le differenze-indifferenti su cui si basano le identità individuali o collettive presuppongono la forma sociale caratterizzata dal mercato del lavoro. L’identità impone l’opposizione e, come tale, è già arruolamento, reclutamento, chiamata alle armi, è già costrizione al conflitto, costrizione alla guerra. Oggi il mercato del lavoro, a causa dell’automazione, sta finendo. Quello che resta tenta di spostarsi dalle zone dello “sviluppo” a quelle del “sottosviluppo”, dove il capitale trova forza lavoro a basso costo. Ma ciò incrementa la disoccupazione nello “sviluppo” e, al tempo stesso, non ferma l’ingestibile fenomeno dilagante della migrazione dovuto all’invivibilità nel “sottosviluppo” prodotta dallo “sviluppo”. Francesco Indovina: Trasformazioni urbane: comunità e metropoli Il territorio oggi è il "contenitore" di tutto, esso non si oppone alla città, ma diventa esso stesso prima città e poi metropoli. Si tratta dell'esito delle notevoli trasformazioni che hanno investito: la città tradizionale, il processo produttivo, gli stili di vita. Contrariamente a come spesso si guarda a questo fenomeno, l'atteggiamento giusto non può che essere "criticamente positivo". Il fenomeno inoltre richiede quote crescenti di "governo". Solo in parte i flussi migratori sono alla base di questa trasformazione, ma essi incidono sulla modalità stessa della nuova organizzazione territoriale. Una riflessione sugli aspetti spaziali delle migrazioni comporta una riflessione sulla crisi delle stesse identità degli immigrati una volta immerse nel processo di produzione capitalistico; sulle carenze di garanzie per queste popolazioni che finiscono per "costituirsi" come esercito di riserva di forza lavoro; sulla relazione che con lo spazio hanno molte di queste popolazioni. Gaia Peruzzi: Amori possibili. La via della mixité sentimentale alla comunicazione tra culture Se l’immigrato è la presenza di un’alterità forte, una diversità che chiede di essere riconosciuta e accettata, la coppia mista è il segno di una contaminazione con lo straniero già in fieri, l’annuncio di cambiamenti inevitabili nella vita della società e del territorio. L’intervento tenterà di esplorare, a partire dalle stime più recenti sul fenomeno nel nostro paese e dai risultati di una ricerca effettuata in alcune province toscane, le tendenze e le forme del mescolamento tra uomini e donne italiani/e e straniere/i nell’Italia del Duemila. Who Augusto Ponzio insegna Filosofia del linguaggio e Linguistica generale all’Università di Bari e fa parte del Dipartimento di Pratiche Linguistiche e Analisi di Testi. Dirige, dal 1989, la serie annuale “Athanor. Arte, Letteratura, Semiotica, Filosofia”, edita prima da Longo (Ravenna) e attualmente da Meltemi, di cui l’ultimo volume (2008) si intitola Umano troppo disumano. Ha contribuito come curatore e traduttore alla diffusione in Italia e all’estero del pensiero di Pietro Ispano, Bachtin, Lévinas, Marx, Rossi-Landi, Schaff, Sebeok. Tra le sue pubblicazioni: A mente. Processi cognitivi e formazione linguistica (Guerra, 2008); Fuori luogo. L'esorbitante nella riproduzione dell'identico (Meltemi, 2007); Linguaggio e relazioni sociali (Graphis, 2006); Elogio dell'infunzionale. Critica dell'ideologica della produttività (Mimesis, 2004), e con Susan Petrilli Semioetica (Meltemi 2003) e Il sentire nella comunicazione globale Meltemi 2000). Per ulteriori informazioni www.augustoponzio.com. Francesco Indovina insegna Analisi territoriale e Pianificazione presso l'Università IUAV di Venezia e presso la Facoltà di Architettura di Alghero. Direttore della collana Studi Urbani e Regionali della Franco Angeli, cofondatore della rivista Archivio di Studi Urbani e Regionali (ASUR). Si occupa delle relazioni tra processi economici sociali e trasformazioni del territorio. La "città diffusa" e la "metropolizzazione del territorio" sono i suoi più recenti contributi. Tra le pubblicazioni recenti: Governare la città con l'urbanistica (Maggioli); L'esplosione urbana (a cura insieme a L. Fregolent e M. Savino) (Compositori Ed.); Il territorio derivato (F. Angeli). Gaia Peruzzi è docente di Comunicazione Sociale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Sassari. Sul tema dell’immigrazione ha scritto: Le coppie miste in Toscana. Antiche vie e nuove strade di comunicazione tra culture, Pisa, Felici editore, 2006; I quotidiani locali raccontano l’immigrazione. Luoghi e storie di un’altra Sardegna, in Sociologia Urbana e Rurale, a. XXVIII, n. 83, 2007; Amori possibili. Le coppie miste nella provincia italiana, di prossima pubblicazione. COMUNITA’ OASI2 S. Francesco Onlus Via Pedaggio Santa Chiara 57 bis - 70059 Trani (BA) [email protected] t. 0883.582384 fx 0883.502146 Gianluca Sciannameo 338.8849405 Gentile Signora, Gentile Signore,ai sensi dell'art. 13 del nuovo codice sulla privacy (D.Lgs 196 del 30 giugno 2003), le e-mail informative possono essere inviate solo con il consenso del destinatario. Il Suo indirizzo si trova nella mailing list della Comunità Oasi2 S. Francesco Onlus. Sperando che le nostre comunicazioni siano per Lei interessanti, Le assicuriamo che i Suoi dati saranno da noi trattati con riservatezza e non verranno divulgati. Le informative hanno carattere periodico e sono comunicate individualmente ai singoli interessati, anche se trattate con l'ausilio di spedizioni collettive. In ogni momento sarà possibile chiedere di essere rimossi dalla nostra mailing list inviando una e-mail con oggetto "REMOVE". Una non risposta, invece, varrà come consenso alla spedizione dei nostri inviti. Infine, ci scusiamo anticipatamente per eventuali invii doppi.Per qualsiasi informazione: Comunità OASI2 San Francesco via Pedaggio Santa Chiara 57 bis 70059 Trani t 0883.582384 / fx 0883.502146