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L’organizzazione
del corpo umano
Che cosa sono l’anatomia e la
fisiologia
L’ anatomia è la scienza che studia la struttura di un
corpo e le relazioni tra le sue parti.
La fisiologia è la scienza che studia come funzionano
le parti di un organismo.
I livelli di organizzazione e gli apparati
del corpo
1. Livello della chimica (o molecolare): include gli
atomi e le molecole.
2. Livello cellulare: le cellule sono le unità
strutturali e funzionali di base dell’organismo.
3. Livello dei tessuti: i tessuti sono costituiti da
gruppi di cellule che svolgono una funzione
particolare.
4. Livello degli organi: i diversi tipi di tessuti si
uniscono a formare gli organi.
5. Livello dei sistemi e degli apparati: i sistemi
sono costituiti da organi con la medesima
origine embriologica; gli apparati possono
avere struttura o derivazione embriologica
diversa.
6. Livello dell’organismo.
Tipo di cellule staminali
Danno origine a
Caratteristiche
Totipotenti
Tutti i tipi di tessuto,
Si trovano nei primi stadi
compresi gli annessi
dell’embrione
embrionali (per esempio, il
sacco amniotico)
Pluripotenti
Tutti i tipi di tessuto, ma
Sono le cellule del feto e del
non agli annessi embrionali cordone ombelicale
Multipotenti
Alcuni tipi di cellule
specializzate
Nel midollo osseo
forniscono sia globuli rossi
che globuli bianchi
Unipotenti
Un solo tipo di cellule
specializzate
In gravidanza, per esempio,
queste cellule accrescono le
ghiandole mammarie
In età adulta alcune cellule, come pelle e globuli rossi,
mantengono un alto tasso di mitosi, altre invece, come quelle
del muscolo cardiaco, smettono di dividersi.
Tipo di cellule
Vita media
Globuli bianchi
2 giorni
Cellule dell’epitelio intestinale
7 giorni
Cellule della pelle
20 giorni
Globuli rossi
120 giorni
Cellule del fegato
150 giorni
I processi della vita
1. Il metabolismo è l’insieme delle reazioni che
permettono la degradazione di molecole e la sintesi
di altre attraverso il consumo di energia.
L’uomo è un organismo eterotrofo: ingerisce il cibo
che deve essere trasformato e ricava l’energia grazie
alla respirazione cellulare nei mitocondri.
2. La reattività: la capacità di rilevare e di
rispondere ai cambiamenti dell’ambiente
interno ed esterno.
3. Il movimento: include gli spostamenti di tutto il
corpo, compresi gli organi, le cellule e gli
organuli cellulari.
4. L’accrescimento: l’aumento delle dimensioni
corporee.
5. La differenziazione: il processo per cui le cellule
indifferenziate si specializzano.
L’omeostasi: mantenere costanti le
condizioni del corpo
capacità di reagire ai cambiamenti
dell’ambiente esterno mantenendo quello
interno costante;
temperatura, composizione chimica,
organismi estranei come virus e batteri;
più difficile per organismi unicellulari e
piccoli, più vulnerabili ai cambiamenti
esterni;
organismi grossi e pluricellulari hanno un
vantaggio dovuto al minore rapporto
superficie/volume e a barriere protettive.
L’omeostasi garantisce il
mantenimento delle condizioni
di stabilità necessarie per il
corretto funzionamento
cellulare.
Essa interviene per ripristinare
tali condizioni di stabilità
controbilanciando i
cambiamenti interni ed esterni,
con sistemi di retroazione o a
feed-back.
Ciclo di eventi in cui una data condizione
del corpo viene costantemente
monitorata, valutata, modificata e
monitorata nuovamente.
In caso di uno squilibrio dell’omeostasi si
possono produrre un disturbo o una
malattia.
• Disturbo: qualsiasi deviazione dalla norma
riscontrabile in una struttura e/o in una
funzione.
• Malattia: un disturbo contraddistinto da
sintomi e segnali riconoscibili.
I termini dell’anatomia
Il corpo umano è diviso convenzionalmente in:
• testa
• collo
• tronco (torace e addome)
• arti superiori;
• arti inferiori.
Dividendo il corpo umano in sezioni:
piano sagittale mediano divide il
corpo in due parti speculari, destra
e sinistra;
piano frontale divide il corpo in
porzione anteriore e posteriore;
piano trasversale divide il corpo in
porzione superiore e inferiore;
piano obliquo divide il corpo in
sezioni con inclinazioni variabili.
Le cavità corporee
Le cavità corporee
sono gli spazi interni al
corpo che contengono,
proteggono, separano
e sostengono gli
organi.
I sistemi del corpo umano
I tessuti del corpo umano
IL TESSUTO EPITELIALE
regola il movimento degli ioni e delle molecole e può essere
squamoso, cubico o cilindrico. Si classifica in epitelio semplice
o monostratificato, epitelio composto o pluristratificato.
Poggia su uno strato
extracellulare detto
lamina basale, fatta di
glicoproteine, che
fornisce sostegno e
nutrimento.
Strutture specifiche del tessuto epiteliale:
ciglia, presenti nella trachea, convogliano particelle
estranee verso l’esterno;
muco lubrificante, nel sistema respiratorio e digerente;
recettori sensoriali, per ricevere informazioni su odori,
sapori, e portare il messaggio al cervello.
Alcune cellule si raggruppano per formare ghiandole
specializzate nella secrezione.
Le ghiandole esocrine hanno un dotto che riversa il secreto
all’esterno (p.es. ghiandole sudoripare o quelle per gli enzimi
digestivi nello stomaco).
Le ghiandole endocrine riversano il prodotto nel liquido
interstiziale e da qui nel sangue, i loro prodotti sono chiamati
ormoni (p.es. isole di Langheras nel pancreas producono
insulina e glucagone).
IL TESSUTO CONNETTIVO
Le fibre del tessuto connettivo:
fibre collagene, tendini, legamenti, cartilagine e osso;
fibre elastiche, pareti dei grossi vasi sanguigni;
fibre reticolari, reticoli all’interno degli organi pieni
come fegato e milza.
Nella matrice le proteine «legano» le cellule alle fibre, i
polisaccaridi determinano la fluidità.
IL TESSUTO SANGUIGNO
Tessuto sanguigno: la matrice cellulare è il plasma e
liquida e contiene proteine solubili che diventano fibre
solo in caso di coagulazione.
Le sue cellule sono globuli rossi, bianchi e piastrine.
La linfa è un tessuto connettivo liquido con matrice
extracellulare simile al plasma, ma con meno proteine.
IL TESSUTO MUSCOLARE
Il tessuto muscolare è il tessuto più
abbondante nei vertebrati.
Le sue cellule riescono a contrarsi e si
suddivide in muscolo striato scheletrico:
muove lo scheletro ed è volontario;
cardiaco: costituisce la parete del cuore
ed è involontario; liscio: circonda la
parete degli organi interni come vescica,
stomaco, utero e vasi sanguigni, è
involontario.
IL TESSUTO NERVOSO
Neuroni sensoriali:
ricevono informazioni
dalla periferia e la
trasmettono al SNC.
Neuroni motori:
trasmettono dal sistema
nervoso agli effettori.
Interneuroni: formano
interconnessioni tra due
o più neuroni del SNC.
Due gruppi di organi:
•gli organi del tratto gastrointestinale
(bocca, faringe, esofago, stomaco, intestino tenue e
intestino crasso)
•gli organi annessi (denti, lingua, ghiandole
salivari, fegato, cistifellea e pancreas).
L’apparato digerente svolge sei processi di base:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
ingestione;
secrezione;
mescolamento e propulsione;
digestione;
assorbimento;
escrezione.
I quattro strati che rivestono il tubo digerente sono le
tonache:
LA BOCCA
DENTI
LINGUA
GHIANDOLE
SALIVARI
La digestione meccanica nella bocca è dovuta
all’atto della masticazione, in cui il cibo viene
impastato dalla lingua, triturato dai denti e
mescolato dalla saliva a formare il BOLO.
LA FARINGE E L’ESOFAGO
LO STOMACO
è una dilatazione del tubo digerente a
forma di J posta sotto il diaframma. Ha
la funzione di una camera di
mescolamento e di magazzino di
contenimento
Una volta che il cibo ha raggiunto lo stomaco,
le pareti si stendono, il pH aumenta e si
avviano le onde di mescolamento. Esse
macerano il cibo che, mescolato con il succo
gastrico, diventa chimo.
IL PANCREAS
Il succo pancreatico è un liquido incolore, con
un pH leggermente alcalino, composto di
acqua, sali, bicarbonato di sodio ed enzimi, tra
cui
•l’amilasi pancreatica: digerisce l’amido;
•la lipasi pancreatica: digerisce i trigliceridi;
•la ribonucleasi e la desossiribonucleasi:
digeriscono gli acidi nucleici.
IL FEGATO e LA CISTIFFELLEA
Le principali funzioni del fegato sono
• metabolismo dei carboidrati;
• metabolismo lipidico;
• metabolismo delle proteine;
• elaborazione di farmaci e ormoni;
• escrezione di bilirubina;
• deposito di vitamine e sali minerali;
• attivazione della vitamina D.
L’INTESTINO TENUE
Nell’intestino tenue avvengono i principali processi
della digestione e dell’assorbimento.
Due tipi di movimenti contribuiscono alla motilità
dell’intestino tenue
•segmentazioni: sono contrazioni localizzate che
rimescolano il chimo;
•peristalsi: spinge il chimo in avanti per un breve
tratto del’intestino tenue.
L’INTESTINO CRASSO
Il chimo viene completamente digerito a opera di
batteri presenti nel lume del colon.
I batteri intestinali sono in grado di scindere le
proteine in amminoacidi e di decomporre la bilirubina
in pigmenti più semplici.
Per assorbimento dell’acqua il chimo acquisisce una
consistenza solida o semisolida e prende il nome di
feci.