SOLIDARIETA’ CON ALESSANDRO ORSINI
Il ricercatore non ancora confermato Alessandro Orsini, di cui conosciamo le notevoli qualità
intellettuali e l’estrema correttezza, sta subendo delle odiose misure ritorsive da parte di
alcune persone dell’Università in cui è incardinato. Si tratta della LUM (Libera Università del
Mediterraneo “Jean Monnet”) di Casamassima, in provincia di Bari, un’università privata che
dal 14-4-2000 è autorizzata a rilasciare titoli di studio con valore legale.
Gioverà ricordare che questa università è stata fondata nel 1995 da Giuseppe Degennaro, un
politico membro di una potente famiglia locale, condannato nel 1997 per voto di scambio
(anche se non in via definitiva) e poi prosciolto per prescrizione (le relative informazioni sono
disponibili in internet). Il Degennaro, referente di varie attività economiche nell’area, di tale
università (promossa dalla Fondazione famigliare “Caterina Degennaro”) è stato Presidente e
Rettore. Alla sua morte, nel 2004, gli è successo non solo nelle sue private attività
economiche, ma anche nella carica di Rettore (caso più unico che raro) il figlio Emanuele
Degennaro (da poco laureato alla stessa LUM), che ha tentato, peraltro senza riuscirci, di
subentrargli anche nel seggio parlamentare, candidandosi alle supplettive nel medesimo
collegio. L’Università è molto poveramente dotata (le sue strutture sono ospitate in un
complesso commerciale del Gruppo Degennaro e al momento del suo riconoscimento legale
aveva una biblioteca di soli 4.000 volumi e utilizzava in comodato le postazioni informatiche di
una società commerciale); scarso è anche il personale docente (al momento del
riconoscimento la sua facoltà di giurisprudenza, quella di Orsini, aveva un solo docente
strutturato, contro i sedici previsti dai requisiti minimi, e non era neanche un professore
ordinario) (dalla relazione del Nucleo nazionale di valutazione dell’anno 2003-04, pp. 9-13,
www.cnvsu.it).
A Orsini, che ha preso servizio in tale università il 2 novembre 2004, è stato richiesto di far
fronte a un anomalo carico didattico, del tutto ultroneo rispetto ai suoi doveri di ricercatore. A
Orsini, che in precedenza aveva dovuto sostituire quasi sistematicamente negli insegnamenti
ufficiali dei docenti esterni titolari di contratti d’insegnamento, sono stati infatti attribuiti più
corsi, con il corrispondente impegno orario di didattica facciale. Compito che egli ha assolto
sempre di buon grado, meritandosi gli elogi, anche scritti, degli studenti frequentanti, ma
senza ricevere dall’Università un solo centesimo in più del suo stipendio di ricercatore, che non
lo obbligava certo a svolgere tale attività.
Le pretese nei suoi confronti non si sono però fermate lì. Gli hanno infatti poi chiesto
insistentemente di scrivere un libro (ovviamente celebrativo) sul defunto fondatore; richiesta
che Orsini ha cortesemente rifiutato.
Da quel momento l’atteggiamento verso di lui è diventato sempre più ostile ed è stato anche
invitato a lasciare l’Ateneo. Ma trasferirsi di questi tempi non è facile per nessuno e tanto più
per un ricercatore non ancora confermato. Mentre Orsini, a riconoscimento del suo impegno,
riceveva un invito ufficiale a svolgere attività di ricerca presso una prestigiosa università
americana, la facoltà di giurisprudenza della LUM ha avviato nei suoi confronti un pretestuoso
procedimento disciplinare, a pochi mesi dal giudizio di conferma.
Mentre ci interroghiamo su come siano possibili comportamenti del genere in un’Università
privata sì, ma abilitata a dispensare titoli con valore legale e che riceve cospicui finanziamenti
pubblici, esprimiamo la più viva e sentita solidarietà a Orsini e invitiamo le autorità competenti
a intervenire in difesa della libertà di ricerca e della dignità della figura del ricercatore, che quei
comportamenti tendono a svilire.
Franco Ferrarotti (prof. emerito di sociologia, Univ. di Roma1, già presidente dell’Associazione
Italiana di Scienze Sociali)
Stella Agnoli (prof. ord. di metodologia e tecnica della ricerca sociale e presidente del corso di
laurea in sociologia, Univ. di Roma1)
Stefano Allievi (prof. ass. di sociologia e segretario sez. sociologia della religione
dell’Associazione Italiana di Sociologia, Univ. di Padova)
Amos Andreoni (prof. ass. di diritto del lavoro e della sicurezza sociale, Univ. di Roma1,
avvocato)
Hans-Dieter Bahr (prof. emerito di filosofia, Univ. di Tübingen e Wien)
Alberto Baldissera (prof. ord. di sociologia e presidente cdl Scienze dell’educazione, polo di
Savigliano, Univ. di Torino)
Fabrizio Battistelli (prof. ord. di sociologia e presidente del cdl in Scienze sociali per il governo,
l’organizzazione e le risorse umane dell’Univ. di Roma1)
Francesco M. Battisti (prof. ord. sociologia e membro del Consiglio di amministrazione, Univ.
di Cassino)
Luciano Benadusi (prof. ord. di sociologia dell’educazione e preside della facoltà di Sociologia,
Univ. di Roma1)
Sandro Bernardini (prof. ord. di istituzioni di sociologia, Univ. di Roma1)
Giampietro Berti (prof. ord. di storia contemporanea, Univ. di Padova)
Marco Boato (ricercatore confermato di sociologia all’Univ. di Padova e deputato al Parlamento
italiano)
Antonella Cammarota (prof. ord. di sociologia politica, Univ. di Messina)
Enzo Campelli (presidente ateneo Spazio e Società, Univ. di Roma1, e prof. ord. metodologia
scienze sociali)
Alessandro Cavalli (già v. presidente Associazione Italiana di Sociologia e già prof. ord. di
sociologia all’Univ. di Pavia)
Roberto Cavarra (ricercatore confermato e docente di sociologia industriale, Univ. di Roma1)
Lorella Cedroni (prof. ass. di filosofia politica, Univ. di Roma1)
Remo Ceserani (già prof. all'Univ. di Bologna, Gastprofessor all'ETH di Zurigo e visiting
professor alla Stanford University)
Giuliana Chiaretti (prof. ord. di sociologia, Univ. di Venezia, coordinatrice della sezione Vita
quotidiana dell’Associazione italiana di Sociologia)
Antonio Cobalti (prof. ord. di sociologia, già preside della facoltà di sociologia, Univ. di Trento)
Arturo Colombo (prof. emerito di storia delle dottrine politiche, Univ. di Pavia, coll. del
“Corriere della Sera” per i problemi dell’Università)
Antonio Costabile (prof. ord. di sociologia politica, Univ. della Calabria)
Vittorio Cotesta (prof. ord. di sociologia, Univ. di Roma3)
Cinzia Dato (docente universitaria di sociologia e deputata al Parlamento italiano)
Marcella Delle Donne (prof. ass. di sociologia delle relazioni etniche, Univ. di Roma1)
Tommaso Dell’Era (ricercatore conf. di filosofia politica, Univ. della Tuscia, Viterbo)
Roberto De Luca (ricercatore confermato e docente di politica comparata, Univ. della Calabria,
segretario della sezione Sociologia politica dell’Associazione italiana di Sociologia)
Antonio de Lillo (presidente dell’Associazione italiana di sociologia, prof. ord. di sociologia e già
preside della facoltà di sociologia dell’Univ. di Milano Bicocca)
Ilvo Diamanti (prof. ord. di scienza politica e pro-rettore, Univ. di Urbino, docente all’Univ.
Paris 2, editorialista di “Repubblica”)
Spencer Di Scala (prof. ord. di storia e Graduate Program director, Univ. del Massachusetts,
Boston)
Tonino Fabbri (prof. inc. di sociologia, Univ. della Tuscia, Viterbo)
Piero Fantozzi (prof. ord. di sociologia politica e direttore del dipartimento di Sociologia e
scienza politica, Univ. della Calabria, già coord. della sez. di sociologia politica dell’Associazione
Italiana di Sociologia)
Antonio Fasanella (direttore del master in metodologia della ricerca sociale, Univ. di Roma1)
Lia Fassari (ricercatrice, Univ. di Roma1, rappresentante dei ricercatori nel direttivo
dell’Associazione italiana di Sociologia)
Andrea Furcht (docente di demografia, Univ. Bocconi di Milano)
Pietro Grilli Di Cortona (prof. ord. di scienza politica e direttore del dipartimento di Studi
Internazionali, Univ. di Roma3)
Lorenzo Infantino (prof. ord. di metodologia delle scienze sociali, Univ. Luiss di Roma)
Marco Ingrosso (prof. ord. di sociologia dell’educazione e direttore del Centro di Studi Sociali
Paracelsus dell’Univ. di Ferrara)
Teresa Isenburg (prof. ord. di geografia, Univ. di Milano)
Rada Ivekovic (prof. ord. di filosofia, Collège international de philosophie, Paris)
Antonio Mancini (docente dip. Segres, Univ. del Molise)
Sergio Manghi (prof. ord. di sociologia dei processi culturali, Univ. di Parma)
Gemma Marotta (prof. ass. di criminologia, Univ. di Roma1, direttrice del master Teoria e
metodi dell’investigazione criminale)
Costantino Marco (editore)
Alberto Merler (prof. ord. di sociologia, Univ. di Sassari)
Andrea Millefiorini (prof. inc. di sociologia politica, Univ. di Teramo)
Everardo Minardi (prof. ord. di sociologia, Univ. di Teramo)
Paolo Moneta (ufficio studi della Banca di Roma)
Renato Moro (prorettore e direttore della scuola dottorale in Scienze Politiche, Univ.di Roma3)
Claudio Moffa (prof. ord. di storia e istituzioni dei paesi afro-asiatici, Univ. di Teramo)
Arianna Montanari (prof. ord. di sociologia dei fenomeni politici e membro del CdA, Univ. di
Roma1)
Roberto Moscati (prof. ord. di sociologia, Univ. di Milano Bicocca)
Nicola Porro (prof. ass. di sociologia, Univ. di Cassino)
Paolo Palmeri (prof. ord. di antropologia culturale, Univ. di Roma1)
Luciano Pellicani (prof. ord. di sociologia politica e direttore della scuola di giornalismo, Univ.
Luiss di Roma, direttore della rivista “MondOperaio”)
Antonio Perna (prof. ord. di sociologia economica all’Univ. di Messina)
Enrico Pugliese (prof. ord. di sociologia del lavoro, Univ. di Napoli “Federico II”, e direttore
dell'Istituto di ricerche sulla popolazone e le politiche sociali del Cnr)
Simonetta Piccone Stella (prof. ord. di sociologia dei processi culturali, Univ. di Roma1)
Edith Pichler (docente di sociologia, Univ. di Berlino)
Piera Rella (prof. ass. di sociologia dello sviluppo, Univ. di Roma1)
Guglielmo Rinzivillo (ricercatore confermato, Univ. di Roma1)
Flaminia Sacca (ricercatrice e docente di sociologia, Univ. di Cassino, già coordinatrice
dell’associazione dottorati e dottorandi)
Alessandro Scansani (direttore Edizioni Diabasis)
Riccardo Scartezzini (prof. ord. di sociologia delle relazioni internazionali, Univ. di Trento)
Roberto Segatori (prof. ord. di sociologia politica e direttore del dipartimento Istituzioni e
Società, Univ. di Perugia, coordinatore della sezione di sociologia politica dell’Associazione
Italiana di Sociologia)
Luigi Solivetti (prof. ass. di sociologia, Univ. di Roma1)
Eide Spedicato Iengo (prof. ass. di sociologia, Univ. di Chieti, presidente comitato prov. Unicef)
Nicoletta Stame (prof. ord. di politica sociale, resp. nucleo di valutazione della fac. sociologia,
Univ. di Roma1)
Ilaria Tani (docente e responsabile dei progetti Erasmus, fac. di scienze della comunicazione,
Univ. di Roma1)
Mario Toscano (prof. ord. di sociologia e direttore del dipartimento di Scienze sociali, Univ. di
Pisa, già presidente dell’Associazione italiana di Sociologia)
Daniele Ungaro (prof. ass. di sociologia, Univ. di Teramo)
Giovanna Vicarelli (ord. di sociologia e direttrice del dipartimento di Scienze sociali, Univ.
Politecnica delle Marche, Ancona, coordinatrice della sezione Sociologia della salute e della
medicina dell’Associazione italiana di Sociologia)
Luciano Zani (prof. ord. di storia contemporanea e v. preside della facoltà di sociologia, Univ.
di Roma1)
Hanno inoltre espresso in varie forme solidarietà e sostegno a Orsini:
la sezione di Sociologia Politica (cui Orsini appartiene) dell’Associazione italiana di Sociologia
(vedasi il documento approvato all’unanimità qui allegato)
Gloria Pirzio Ammassari (prof. ord. di sociologia politica, Univ. di Roma1)
Gianfranco Bettin (prof. ord. di sociologia, Univ. di Firenze)
Marcello Fedele (prof. ord. di sociologia dell’amministrazione e analisi delle politiche pubbliche,
direttore del dipartimento Innovazione e società, Univ. di Roma1)
Giuseppe Guarino (prof. emerito di diritto amministrativo, Univ. di Roma1, già ministro
dell’industria e delle finanze)
Guido Martinotti (prof. ord. di sociologia urbana, già pro rettore dell’Univ. di Milano Bicocca
Pio Marconi (prof. ord. di sociologia del diritto, già membro del Consiglio Superiore della
Magistratura)
Mario Patrono (prof. ord. di diritto pubblico, Univ. di Roma1)
Francesco Sidoti (prof. ord. di sociologia e coordinatore del corso di perfezionamento in
Educazione alla legalità, Univ. dell’Aquila)
e molti, molti altri
Documento di Solidarietà con Alessandro Orsini
approvato all’unanimità dalla sezione di Sociologia Politica
dell’Associazione italiana di Sociologia
La comunità sociologica italiana adotta da sempre, nella valutazione dei suoi membri, i canoni
deontologici fondamentali, basati sul rigore metodologico, sulla continuità della produzione
scientifica, sull’innovazione nella ricerca. Alla luce di questi stessi criteri la sezione di Sociologia
Politica dell’Associazione italiana di Sociologia, riunita in Urbino il 14 settembre 2007, esprime
il suo più vivo apprezzamento e la sua piena solidarietà al dottor Alessandro Orsini, oggetto di
indebite pressioni lesive della sua autonomia di studioso e di conseguenti inaccettabili iniziative
disciplinari nella sua sede di lavoro, l’Università LUM (Libera Università del Mediterraneo “Jean
Monnet”) di Casamassima (BA).
I criteri sopra citati hanno consentito al dottor Orsini di vincere in modo brillante un concorso
per ricercatore nel 2004 e di occupare una posizione di spicco nell’ambito della nuova
generazione di studiosi italiani di sociologia politica.
Redatto dal prof. Ganfranco Bettin, past-president della sezione, e approvato all’unanimità il 14
settembre 2004 ad Urbino, nell’ambito del Convegno nazionale triennale dell’Associazione
italiana di Sociologia.
http://www.cnvsu.it/
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