18/12/2016
AID Ente Formatore accreditato con decreto MIUR del 06/12/2004
SEZIONE AID VICENZA
BES (Bisogni Educativi Speciali)
CONOSCERE PER INTERVENIRE
Dalla normativa al Piano Didattico Personalizzato:
didattica inclusiva
strumenti compensativi e misure dispensative
Dott.ssa Maria Rita Cortese
Docente, Formatore AID
Schio, 13.12.2016
INCLUSIONE [ D.M. 27/12/12 ]
1.6.
… Vi è una sempre maggiore complessità nelle nostre
classi, dove si intrecciano i temi della disabilità, dei
disturbi evolutivi specifici, con le problematiche del
disagio sociale e dell’inclusione degli alunni stranieri.
Per questo è sempre più urgente adottare una
didattica che sia ‘denominatore comune’ per tutti gli
alunni e che non lasci indietro nessuno: una
didattica inclusiva più che una didattica speciale.
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I RECENTI DOCUMENTI MINISTERIALI
DSA
BES
LEGGE 170/2010
D.M. 27/12/2012
D.M. 12.07.2011
C.M. N°8
06/03/2013
LINEE GUIDA
12.07.2011
NOTA M. 27/06/2013
NOTA M. 22/11/2013
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INDIVIDUAZIONE ALUNNO CON BES
BES:
Difficoltà evolutiva di funzionamento educativo e/o apprenditivo,
in termini di danno, ostacolo o stigma sociale,
indipendentemente dall’eziologia,
che necessita di educazione speciale individualizzata.
D.Ianes-S.Cramerotti
Attenzione a:
Funzionamento globale del soggetto.
Salute bio-psico-sociale della persona.
Analisi del contesto
(Modello diagnostico ICF, OMS 2002, 2007)
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BES
SVANTAGGIO SCOLASTICO
Classificazione
in base
al tipo di bisogno
TRE CATEGORIE:
1. Disabilità (psicofisica, sensoriale, motoria, autismo)
(Legge 104/92)
2. Disturbi evolutivi specifici
DSA, deficit linguaggio, delle abilità non verbali, della
coordinazione motoria, disprassia, ADHD, disturbi dello
spettro autistico lieve, livello intellettivo limite (borderline
cognitivo), DOP (disturbo oppositivo-provocatorio), ritardo
maturativo …
3. Svantaggio
socio-economico, linguistico (stranieri non alfabetizzati),
culturale, disagio comportamentale-relazionale, altre
difficoltà (malattie, traumi, dipendenze…)
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BES
SVANTAGGIO SCOLASTICO
AZIONI :
1.Disabilità
Insegnante di sostegno
Strategie educative e didattiche
Percorsi differenziati
2.Disturbi evolutivi specifici e /o Svantaggio
Strategie educative e didattiche
Percorsi individualizzati e personalizzati
Strumenti compensativi e misure dispensative
Valutazioni personalizzate
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Direttiva Ministeriale 27/12/2012
Strategie di intervento
«Si evidenzia in particolare la necessità di elaborare un
percorso individualizzato e personalizzato per alunni
con BES, anche attraverso la redazione di un Piano
Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a
tutti gli alunni della classe con BES, che serva come
strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed
abbia la funzione di documentare alle famiglie le
strategie di intervento programmate».
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C. M. n. 8 del 6/3/2013
Azioni a livello di singola scuola
1. Dal G.L.H. al G.L.I.
Il Gruppo di Lavoro previsto dalla L.104 art.15 c.2 in
ogni istituto scolastico (comunemente chiamato
GLH) assume la denominazione di Gruppo di lavoro
per l’inclusione (in sigla G.L.I.) e i suoi compiti si
estendono alle problematiche relative a tutti i BES
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C. M. n. 8 del 6/3/2013
Azioni a livello di singola scuola
Piano Annuale per l’Inclusività
… il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti
di forza degli interventi di inclusione scolastica operati
nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di
utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e
non, per incrementare il livello di inclusività generale della
scuola nell’anno successivo.
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Mediatori didattici
Tabelle, schemi, mappe
• Aiutano nell’apprendimento
• Aiutano ad appropriarsi di quadri d’insieme
• Sono strumenti di apprendimento, ma anche
di presentazione degli argomenti nelle
interrogazioni programmate
• Sollecitano i processi di pensiero, la
riflessione
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LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE
RAPPRESENTAZIONE
GRAFICA =
Rappresentazione di concetti in forma
sintetica con una componente visiva forte
fondata su regole di composizione
Memorizzazione
FACILITA:
Concettualizzazione
Organizzazione dei contenuti
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L’uso di schemi/mappe migliora:
•
•
•
•
•
•
•
La comprensione del testo
Il vocabolario e l’esposizione
La memorizzazione
Il recupero delle informazioni
La memorizzazione di termini specifici
La produzione del testo
La presa di appunti
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MAPPE COSTRUITE DALLO STUDENTE O
PER LO STUDENTE?
Come compensazione:
Mappa
strumento compensativo personale che potenzia il
metodo di studio e riduce gli effetti negativi del disturbo
Come dispensa:
Mappa
strumento facilitatore allo studio predisposto da altri
contenente una versione ridotta dell’argomento, utile in fase di
interrogazione …
Come strategia da insegnare ed apprendere:
Mappa
strategia didattica inserita in un processo che mira al
raggiungimento dell’apprendimento ed autonomia
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COME AIUTARE L’ALUNNO DISLESSICO?
MISURE
COMPENSATIVE
DISPENSATIVE
Strumenti che consentono di
compensare le difficoltà di
esecuzione di compiti
automatici derivate da una
disabilità specifica
Modificazioni nell’espletamento
dell’attività didattica
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MISURE DISPENSATIVE
 Dispensa da alcune prestazioni:
lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura,
studio mnemonico di formule, definizioni…
 Tempi più distesi per le prove scritte e lo studio
 Evitare lunghe copiature dalla lavagna
 Assegnazione di compiti a casa in quantità ridotte
 Evitare lo studio sui propri appunti
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MISURE COMPENSATIVE
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Tavole, tabelle, formulari, procedure specifiche …
Tracce, schemi, mappe
Registratore
Audiolibro
Enciclopedia informatica multimediale
Testi scolastici con allegati CD ROM
Testi in formato PDF – Biblioteca Digitale AID
Computer: videoscrittura (controllo ortografico e sintesi
vocale), sintetizzatore vocale
L’allievo deve poter accedere velocemente all’uso di
strumenti che gli permettono di eseguire il compito richiesto
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UNA DIDATTICA PER TUTTI
Le scelte didattiche e i cambiamenti metodologici e di
gestione che si devono fare per aiutare un alunno con
DSA si rivelano utili a tutti gli allievi, perché rendono più
efficace la pratica didattica, più consapevole il metodo di
studio, più duraturi e profondi gli apprendimenti.
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