Comune di GROTTAMMARE Provincia di Ascoli Piceno Oggetto: PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PUBBLICO-PRIVATA DELL'ISOLATO N. 30 COMPRENDENTE IL FABBRICATO RESIDENZIALE-COMMERCIALE DENOMINATO "EX ALBERGO ITALIA" E PIAZZA D. ALIGHIERI Ubicazione: Spazio riservato all'ufficio Località: VIA LAUREATI - PIAZZA ALIGHIERI Proprietà: GEA S.r.l. Il tecnico: MASSIMILIANO PERAZZOLI ARCHITETTO Elaborati: - RELAZIONE TECNICA Scala: Data: Tavola: 6 Studio Tecnico Via D. Manin, 2 63074 San Benedetto del Tronto (AP) tel. e fax 0735 584779 e-mail: [email protected] ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ COMUNE DI GROTTAMMARE Provincia di Ascoli Piceno Oggetto: Piano di recupero di iniziativa pubblico-privata dell’Isolato n. 30 e Piazza Dante Alighieri. Richiedente: GEA S.r.l. Identificativi catastali: Foglio 4, P.lle 419 – 420 – 421 – 422 – 423 – 424 – 425. Destinazioni di PRG: Tessuto storico di impianto ottocentesco (Art. 60 NTA) PREMESSA Si premette che, il presente piano di recupero si è reso necessario al fine di poter riqualificare l’area su cui attualmente ricade il fabbricato residenziale allo stato grezzo che, doveva sostituire il preesistente fabbricato che ospitava l’Albergo Italia, storico albergo del centro di Grottammare e l’adiacente Piazza Dante Alighieri. A tal fine è necessario redigere un Piano di Recupero che comprenda l’intero isolato composto da n. 6 fabbricati di cui n. 2 identificati come “edifici di interesse storico-architettonico nei tessuti di impianto ottocentesco” e normati dalle corrispondenti schede “Isolato n. 30 – Edificio n. 1” e “Isolato n. 30 – Edificio n. 2”, mentre i rimanenti edifici risultano edificati e/o ristrutturati in tempi recenti. Si premette altresì che il presente P.d.R. prevede per l’edificio “Ex Albergo Italia” un ampliamento volumetrico ai sensi della L.R. 22/2009 e s.m.i. inferiore al 20% della volumetria esistente, come meglio descritto in appresso e come ben specificato negli elaborati di progetto. Inoltre, vista l’immediata vicinanza di Piazza Dante Alighieri, e vista inoltre la prerogativa e utilità pubblica di tale intervento, si è deciso di ricomprendere all’interno del Piano di Recupero anche la predetta Piazza che necessita di urgenti lavori di riqualificazione al fine di eliminare i dislivelli presenti tra Corso Mazzini e la piazza stessa in quanto, sempre più frequentemente tale dislivello crea ed ha creato ingenti problemi alla pedonabilità e fruibilità della piazza, in maggior misura per le persone anziane. Nel rispetto di quanto previsto dagli artt. 16 e 60 delle N.T. del P.R.G. e dall’art.4 della Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del 10/02/2011 avente ad oggetto “Attuazione degli articoli 4 comma 1 e 9 comma 1 della L.R. n. 22/2009 modificata ed integrata dalla L.R. n. 19/2010”, il Piano di Recupero è stato esteso all’intero isolato urbano, n. 30, e né è stata data preventiva informazione a tutti i proprietari degli immobili ricadenti all’interno dell’isolato, come ben risulta dalle copie delle lettere e raccomandate che si allegano in copia alla presente. A tal proposito si fa altresì presente che i fabbricati distinti con le lettere A (proprietà GEA s.r.l.), B (proprietà Venieri Giuseppe) ed E (proprietà Pompei-Assenti), possono essere considerati un unico corpo di fabbrica e per tale motivo si è resa necessaria la stipula di accordi privati per regolare la realizzazione del nuovo fabbricato, (tramite accettazione del progetto) e contestualmente sistemare alcune servitù attualmente presenti sul fabbricato GEA (canne fumarie, sfiati, scarichi, macchine esterne condizionatori ecc..). Come ben risulta dalle scritture private allegate in copia alla presente, con cui sigg.ri Venieri Giuseppe Assenti,Cinzia, Pompei Luisa e Pompei Maura, hanno preso visione ed esatta conoscenza sia del Piano di Recupero esteso all’intero isolato che del progetto di Ristrutturazione con Demolizione Parziale e Ricostruzione con Ampliamento del fabbricato di proprietà GEA S.r.l., accettando lo stesso sia sotto il profilo estetico, che urbanistico (distanze, altezze ecc.). ϭ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO Attualmente il comparto oggetto del presente Piano di Recupero, che, come detto in precedenza, comprende sia l’isolato n. 30 che Piazza Dante Alighieri, è composto da n. 6 fabbricati molto eterogenei sia architettonicamente sia per data di edificazione. Facendo riferimento alla planimetria sotto riportata nonché alle Schede Fabbricato allegate alla presente, l’isolato è risulta composto da: Fig. 1 - Planimetria dell’Isolato n. 30 con individuazione dei fabbricati oggetto di Piano di Recupero Fig. 2 – Foto aerea dell’Isolato n. 30 con individuazione dei fabbricati oggetto di Piano di Recupero Ϯ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ FABBRICATO A Foglio 4 Part. 423 e 424 – Proprietà: GEA S.r.l. Edificio originariamente risalente intorno alla fine del XIX secolo, in pieno stile Liberty, era una tra le più antiche strutture ricettive del Comune di Grottammare. Denominato "Albergo Italia", esso fu agli onori delle cronache poichè il progetto che prevedeva la sua demolizione e ricostruzione fu ampiamente osteggiato dalla cittadinanza che nel '94 raccolse svariate firme per una petizione contro la demolizione dello storico fabbricato che però non valsero a nulla in quanto il 01.03.1995 il Comune di Grottammare ha rilasciato la Concessione Edilizia n. 198/93 che per l'appunto avallava la demolizione e ricostruzione del fabbricato in questione. Lo stesso anno il fabbricato è stato demolito e sono iniziati i lavori di ricostruzione che però per motivi finanziari della vecchia proprietà si sono fermati alla realizzazione del grezzo, che è rimasto per 19 anni come lo vediamo oggi. Attualmente l'edificio a "L" si sviluppa su 4 piani più un piano interrato. La copertura a padiglione è stata realizzata in latero-cemento come anche i solai dei piani sottostanti, ad eccezione del solaio del piano terra che è realizzato con lastre prefabbricate. Attualmente è sprovvisto di scala che possa collegare il piano terra ai piani superiori, mentre i piani dal primo al terzo sono collegati da una scala a due rampe (per ogni piano). Il piano interrato è accessibile attraverso una rampa con pendenza di circa il 35%, non conforme alle attuali normative, ed a tal fine sono state presentate, dall’attuale proprietà domande di sanatoria in ottemperanza all’art.40 della legge 47/85 e s.m.i. Fig. 3 – Foto del fabbricato A – Ex Albergo Italia ϯ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ FABBRICATO B Foglio 4 Part. 420 sub. 3 e 4 – Proprietà: Venieri Giuseppe Edificio a pianta rettangolare, edificato originariamente intorno alla metà, del 1900, è stato completamente modificato e sopraelevato nel 1991 (Concessione Edilizia n. 114/91 del 02/04/1991). Il fabbricato è attualmente ad uso residenziale e costruttivamente si presenta con una facciata intonacata e tinteggiata di un giallo pallido dove spiccano i balconi del piano primo realizzati in c.a. a facciavista con parapetti in ferro battuto. Ambedue i balconi presentano fioriere laterali realizzate come prosecuzione dei balconi stessi. Al piano secondo non sono presenti balconi ma soltanto delle ringhiere in metallo con motivi geometrici che fungono da parapetto alle portefinestre. Tutte le finestre, sono dotate di tapparelle di colore verde scuro e lo stesso colore è stato ripreso per il portone di ingresso e per la porta del garage. Da notare sono le due rientranze al piano terra che ospitano nell'ordine il portoncino di ingresso e la porta del garage. Si denuncia la presenza di un cornicione in c.a. lavorato nella parte alta del fabbricato. E' presente un sottotetto da cui si accede alla terrazza al piano terzo che affaccia su Via Laureati. La copertura è a falde ed è rivestita con coppi in laterizio. Fig. 4 – Foto del fabbricato B ϰ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ FABBRICATO C Foglio 4 Part. 419 sub. 6 e 7 – Proprietà: Emporio Brutti s.n.c. Presumibilmente risalente alla prima metà del 1900, il presente fabbricato è stato oggetto di demolizione e ricostruzione con sopraelevazione nel 1990 (Concessione Edilizia n. 01/90 del 05/12/1990). Attualmente si presenta come un edificio a pianta rettangolare tendente al quadrato e si sviluppa su tre piani fuori terra più il sottotetto illuminato da una finestra triangolare posizionata in facciata al di sopra del cornicione lavorato. Edificato parte in mattoni a facciavista e parte in intonaco, è inframezzato da grandi aperture vetrate al piano terra ed al piano primo mentre al piano secondo sono presenti portefinestre con parapetto in ferro e vetro. La copertura a capanna è rivestita superiormente con coppi in laterizio. Fig. 5 – Foto del fabbricato C ϱ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ FABBRICATO D Foglio 4 Part. 421 sub. 1,4,5,6 – Proprietà: Venieri Nazzareno Edificio a tre piani a pianta rettangolare, stilisticamente simile a Palazzo Citeroni (probabilmente è stato progettato dagli stessi professionisti). Interessante il basamento intonacato a ricorsi orizzontali sul quale si aprono dei portali ad arco, i marcapiani, la "tessitura" della facciata ad imitazione del travertino, le mostre e i timpani delle finestre, il cornicione a mensole, le mensole del balcone al primo piano e la ringhiera in ferro. Si propone la conservazione delle caratteristiche tipologiche e costruttive dell'edificio, degli elementi strutturali e decorativi dei fronti. Fig. 6 – Foto del fabbricato D ϲ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ FABBRICATO E Foglio 4 Part. 422 sub. 9 – Proprietà: Pompei Luisa e Pompei Maura Foglio 4 Part. 422 sub. 5 – Proprietà: Assenti Cinzia Edificio edificato presumibilmente intorno alla prima metà del 1900, è stato interamente ristrutturato e sopraelevato nel 1986 (Concessione Edilizia n. 55/86 del 17/10/1986). Il fabbricato a pianta rettangolare, si presenta esternamente rifinito ad intonaco e tinteggiato di un beige velato. Al piano terra, destinato ad attività commerciale, sul lato sud, spiccano le aperture con archi a tutto sesto evidenziati da una cornice grigia, mentre le profondità delle aperture sono tinteggiate di bianco. Sullo stesso prospetto è ben evidente la terrazza "incassata" con parapetto parte in muratura e parte in ringhiera di metallo dal disegno contemporaneo (tondini posti orizzontalmente e corrimano tubolare). Le finestre che danno sulla suddetta terrazza sono ampie ed a tutta altezza (portefinestre), mentre quelle poste sul lato est sono più esigue (a parapetto) e sono incorniciate da delle mostre simili a quelle del piano terra. Sia il prospetto sud che quello est sono evidenziati superiormente da un cornicione lavorato in c.a. che nasconde il piano secondo che risulta di minori dimensioni di quelli sottostanti, tantochè presenta una terrazza che gira intorno all'appartamento su due lati ed il cui parapetto è composto da una porzione di falda con sovrastante manto di coppi in laterizio. Anche la copertura a falda è rivestita superiormente da coppi in laterizio, mentre la parte centrale della copertura risulta piana ed ospita un pergolato al quale si accede attraverso una scala a chiocciola in metallo posta sulla suddetta terrazza al piano primo. Fig. 7 – Foto del fabbricato E ϳ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ FABBRICATO F Foglio 4 Part. 425 sub. 1 – Proprietà: Basili Maria Foglio 4 Part. 425 sub. 2,3,4 – Proprietà: Cameli Ambretta, Cameli Barbara, Spinucci Maria Foglio 4 Part. 425 sub. 8 – Proprietà: Cameli Barbara Foglio 4 Part. 425 sub. 9 – Proprietà: Cameli Ambretta, Cameli Barbara Foglio 4 Part. 425 sub. 10 – Proprietà: IMMOLAC S.r.l. Foglio 4 Part. 425 sub. 11 – Proprietà: Turolo Umberto, Vagnoni Laura Foglio 4 Part. 425 sub. 12 – Proprietà: Vagnoni Laura Foglio 4 Part. 425 sub. 13 – Proprietà: Balloni Daniela, Vagnoni Anita, Vagnoni Giuliano, Vagnoni Mario Edificio a pianta quadrangolare, costruito nel 1920 e originariamente destinato a magazzino della famiglia Citeroni; in seguito fu adibito a cinema ( cinema Cameli ). Esprime elementi compositivi e decorativi peculiari dell'architettura liberty. Sulla copertura a terrazza spicca un volume costruito probabilmente in epoca successiva. L'edificio presenta uno zoccolo in travertino di fattezze contemporanee, cosi come è probabilmente di epoca recente la configurazione delle aperture al piano terra destinato a negozi. Si propone il mantenimento delle caratteristiche sia compositive che decorative dell'edificio. Fig. 8 – Foto del fabbricato F ϴ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Si specifica che i paragrafi che seguono concernenti lo stato attuale e lo stato di progetto di Piazza Dante Alighieri sono a cura del Responsabile dell’Area LL.PP. Arch. Liliana Ruffini. PIAZZA DANTE ALIGHIERI La piazza Dante Alighieri è una piazza storica di Grottammare. Situata sul lato nord del corso Mazzini nel centro storico di Grottammare è usualmente denominata dalla cittadinanza “Piazza dell’angioletto” per la presenza al centro di una fontana rappresentante un piccolo angelo. Il disegno attuale della piazza deriva dall’intervento eseguito fra il 1999 e il 2001 a seguito di un concorso di idee bandito dall’Amministrazione comunale per la riqualificazione del corso Mazzini e degli spazi circostanti. Il progetto vincitore, poi realizzato, prevedeva per la piazza Dante Alighieri interventi di pavimentazione, illuminazione e di arredo urbano. La pavimentazione è stata realizzata con lastre in marmo grigio bardiglio bocciardato interrotte da fasce di marmo rosso Verona. Le panchine sono state realizzate in opera con struttura in calcestruzzo e rivestimento in lastre di grigio bardiglio. Uno scenografico palo con articolati corpi illuminanti garantisce l’illuminazione dell’area. La quota della piazza risulta più alta di circa 12 cm rispetto alla quota del corso limitrofo. Tale scelta progettuale ha determinato in realtà un impedimento ad una sicura, facile e libera fruibilità della piazza, costituendo di fatto una barriera architettonica. Il Comune di Grottammare, in accordo con il privato (più precisamente la società GEA S.r.l., proprietaria dell’edificio “Ex Albergo Italia) ha deciso di ristrutturare nuovamente Piazza Dante Alighieri. Fig. 9 – Foto Di Piazza Dante Alighieri (Piazza dell’angioletto) PROGETTO DI PIAZZA DANTE ALIGHIERI Il presente progetto ha l’obiettivo principale di eliminare dalla piazza Dante Alighieri qualunque impedimento che costituisca una barriera architettonica. Innanzi tutto, quindi, viene eliminato il dislivello attualmente esistente fra il corso Mazzini e la superficie della piazza tramite un sistema coordinato di rampe. ϵ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Il secondo elemento progettuale cui è stata data evidenza è costituito dalla necessità di valorizzare lo spazio destinato a piazza, concentrando, in particolare, l’attenzione sull’elemento principale che caratterizza da sempre lo spazio, cioè la fontana dell’angioletto posta in posizione baricentrica. Si è cercato, quindi, attraverso il disegno del pavimento e l’utilizzo dell’arredo, di restituire alla piazza la funzione di luogo di aggregazione invece che quella di un percorso urbano punteggiato da elementi eterogenei senza apparenti sinergie compositive. Risulta evidente, infatti, che attualmente le sedute sono disposte in modo da negare ogni socializzazione all’interno di questo spazio urbano, enfatizzando piuttosto l’isolamento e l’utilizzazione meramente funzionale delle panchine. Il progetto, intende riportare il disegno della piazza ad una centralità che abbia come fulcro la fontana dell’angioletto, esaltando al contempo la funzione sociale e di relazione di questo spazio pubblico, rendendo la piazza conforme alla sua più comune accezione. Studio dei materiali Coerentemente con la nuova idea della piazza Dante Alighieri, anche i materiali delle pavimentazioni saranno rivisti. Il materiale utilizzato per la piazza sarà quindi quello già utilizzato per la realizzazione del corso pedonale, in pietra bianca di Apricena, con un verso di posa diverso proprio per distinguere i due spazi. Le riquadrature che verranno poste in opera per distinguere ed evidenziare lo spazio della piazza rispetto al corso saranno in grigio bardiglio, eliminando il rosso Verona che risulta un materiale del tutto anomalo rispetto agli altri utilizzati nell’arredo urbano di Grottammare. Sempre con il grigio bardiglio verrà riquadrato lo spazio circostante alla fontana, che funzionerà anche come elemento di collegamento tra le aiuole preesistenti mediante delle nuove fioriere. Si tende a precisare che pur approvvigionandosi nella medesima cava che ha fornito il travertino di Apricena per il Corso, per chiari motivi di stratificazione geologica della cava stessa, è possibile che il tono della nuova pietra sia leggermente differente da quello attualmente posato, ma che comunque sarà scelto e lavorato per fornire il risultato più simile possibile a quello esistente. Scelte stilistico-progettuali Il progetto punta ad una coerenza sia stilistica che materica con il corso e con gli altri spazi ad esso collegati, in modo da creare una coerenza progettuale che possa far percepire il corso come un unico spazio di relazione che a cadenze definite si espande nelle piazze. Inoltre per “aprire” la piazza dell’Angioletto verso il corso, è stato necessario eliminare una aiuola che attualmente ospita delle essenze comunque giovani, di limitato pregio e assolutamente non protette. La scelta progettuale fondamentale è stata quella di eliminare le sedute attualmente realizzate in pietra e dalla forma poco ergonomica nonché posizionate apparentemente casualmente senza alcun “punto focale”, con delle sedute in legno (di cui si allegano le schede tecniche), dal design ugualmente contemporaneo ma certamente più comode e soprattutto meglio disposte in quanto, come ben visibile dagli elaborati grafici, la nuova disposizione si configura come un “salotto urbano” che ha come “focolare” la fontana dell’angioletto. Si fa notare altresì come sia l’aiuola che la panchina posizionate all’angolo sud-ovest della piazza siano state volutamente disposte esternamente alla riquadratura che individua il salotto (con la panchina ruotata di 90 gradi rispetto al lato corrispondente della riquadratura), in modo da aprirsi verso il corso a formare una sorta di formale invito. Per poter eliminare i dislivelli attualmente presenti sarà necessario riportare la quota massima della piazza sul lato nord creando un dislivello maggiore di quello attuale rispetto alla strada ed al marciapiede esistente che sarà risolto tramite la realizzazione di due rampe (con pendenza minore o uguale all’8% per consentire l’agevole transito dei pedoni. In linea con le norme sulla sicurezza dei pedoni saranno installati dei parapetti su ogni dislivello maggiore di cm 17 come ben visibile nei fotoinserimenti allegati. Sempre sul lato nord della nuova piazza per mitigare l’impatto del dislivello creatosi sarà realizzata una aiuola piantumata con essenze decorative e sarà inoltre posta in opera una fontana con acqua potabile che sarà posta davanti al parapetto in vetro e tra le due rampe, come riportato nelle planimetrie di progetto. ϭϬ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Studio delle essenze arboree Attualmente su Piazza Dante alighieri sono presenti 9 aiuole con essenze arboree caratterizzate principalmente da due platani secolari (Platanus occidentalis), palme (Phoenix canariensis) di diverse età e Cycas utilizzate come essenze decorative su quasi tutte le aiuole, come ben visibile negli elaborati grafici dedicati. Attualmente però, a causa della sempre maggiore proliferazione del parassita Ryinchophorus Ferrugineus meglio conosciuto come Punteruolo Rosso, due delle cinque palme presenti sono state colpite dal parassita e per questo motivo sono state messe in sicurezza previa asportazione della chioma, per cui dovranno essere sostituite. A tal fine l’Amministrazione Comunale ha deciso di sostituire dette palme con due essenze arboree molto diffuse nel territorio comunale ovvero n. 2 aranci amari (Citrus aurantium), inoltre si è optato per la sostituzione delle Cycas, troppo invadenti per la conformazione della nuova piazza, con altre essenze decorative e/o floreali che saranno piantumate alla base delle piante ad alto fusto. Per completezza si fa presente che il nuovo disegno della piazza prevede l’eliminazione delle due aiuole che ospitavano due gruppi di Cycas poiché nella nuova disposizione della piazza, baricentrica rispetto alla fontana dell’angioletto, queste due aiuole risultavano totalmente incoerenti con le scelte stilistico-progettuali. Importo dei lavori e finanziamento Le opere da realizzate sono costituite da lavori di demolizione e smaltimento dei materiali non riutilizzati, spostamento di alcuni sottoservizi, realizzazione nuovo piano di posa e allaccio per la fontana di acqua potabile, rifacimento dei massetti, posa in opera dei pavimenti, nuove piantumazioni, istallazione nuove panchine, parapetti in cristallo e cestini. Il costo stimato per le opere sopra descritte è stato stimato per un importo pari a ¼ 110.000,00. Occorre infine puntualizzare che i lavori per il recupero di Piazza Dante Alighieri saranno finanziati dalla GEA S.r.l. fino alla concorrenza di un importo massimo di ¼ 80.000, ed eseguiti interamente dalla stessa mentre il rimanente importo sarà eventualmente decurtato o dalla monetizzazione degli standard o dall’importo degli oneri, secondo le modalità stabilite dall’Amministrazione comunale. Si riportano di seguito le foto dello stato attuale seguite dai fotoinserimenti di progetto: ϭϭ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Fig. 10 – Stato attuale Piazza D. Alighieri Fig. 11 – Stato riformato Piazza D. Alighieri (fotoinserimento) ϭϮ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Fig. 12 – Stato attuale Piazza D. Alighieri Fig. 13 – Stato riformato Piazza D. Alighieri (fotoinserimento) ϭϯ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Fig. 14 – Stato attuale Piazza D. Alighieri Fig. 15 – Stato riformato Piazza D. Alighieri (fotoinserimento) ϭϰ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ PROGETTO DEL FABBRICATO EX ALBERGO ITALIA Cenni storici Risalente intorno alla fine del XIX secolo, in pieno stile Liberty, era una tra le più antiche strutture ricettive del Comune di Grottammare. Originariamente costituito da un unico corpo di fabbrica con antistante corte recintata che dava sulla piazzetta del mercato, oggi Piazza dante Alighieri, era contraddistinta da peculiari elementi decorativi e compositivi dell’architettura Liberty, con particolare attenzione all’utilizzo dei fregi delle finestre che sfumavano per complessità dal piano terra al piano secondo, come anche l’utilizzo dei marcapiani che al piano secondo raddoppiavano e intersecandosi con le mostre verticali delle finestre creavano un reticolo che conferiva complessità e decoro al prospetto sud (unico prospetto di cui si hanno testimonianze fotografiche di quel periodo). Fig. 16 – Foto storica del fabbricato Ex Albergo Italia – Vista dalla Piazza Successivamente, da quanto risulta dalla documentazione fotografica successiva agli anni ’90, si nota come il fabbricato sia stato totalmente ristrutturato ed ampliato, infatti è ben evidente dalle fotografie sotto riportate come sia stato aggiunto il corpo di fabbrica sull’angolo sud-est del fabbricato originario. Si nota che anche questo nuovo corpo di fabbrica sia stato realizzato in stile liberty con lesene e capitelli in stile, archi a tutto sesto e terrazza in copertura con balaustra in pietra o altro materiale simile, ma altri dettagli del corpo principale sono andati perduti per lasciare spazio a balconi e finestre più ampie e prive di qualsiasi fregio e/o mostra che paradossalmente fanno presagire un gusto comune che si stava spostando verso il razionalismo o semplicemente un modo per abbattere i costi della ristrutturazione pur avendo un aumento volumetrico, in quanto presumibilmente è dopo questa ristrutturazione che questo edificio diventerà una struttura ricettiva, l’Albergo Italia per l’appunto. ϭϱ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Fig. 17 – Foto storica del fabbricato Ex Albergo Italia – Vista dalla Piazza Fig. 18 – Foto storica del fabbricato Ex Albergo Italia – Vista da Via Laureati ϭϲ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Fig. 19 – Foto storica del fabbricato Ex Albergo Italia – Vista dalla Piazza Fig. 20 – Foto storica del fabbricato Ex Albergo Italia – Vista da Via Laureati In tempi più recenti questo fabbricato fu agli onori delle cronache poiché fu presentato un progetto che prevedeva la sua demolizione e ricostruzione che fu ampiamente osteggiato dalla cittadinanza che nel '94 raccolse svariate firme per una petizione contro la demolizione dello storico fabbricato che però non valsero a nulla in quanto il 01.03.1995 il Comune di Grottammare rilasciò la Concesssione Edilizia n. 198/93 che per l'appunto avallava la demolizione e ricostruzione del fabbricato in questione. Lo stesso anno il fabbricato fu demolito e iniziarono i lavori di ricostruzione che però si arrestarono, per problemi finanziari dell’allora proprietà, alla realizzazione del grezzo che è rimasto per 19 anni come lo vediamo oggi. ϭϳ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Fig. 21 – Foto attuale del fabbricato Ex Albergo Italia – Vista da Via Laureati Fig. 22 – Foto aerea attuale del fabbricato Ex Albergo Italia – Vista da Piazza D. Alighieri ϭϴ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Scelte stilistico-progettuali Premesso che come specificato nella descrizione dello stato attuale, solo due edifici di quelli che compongono l’isolato sono da ritenersi di valore storico-architettonico, mentre gli altri sono stati edificati o comunque pesantemente modificati in tempi presumibilmente recenti e non detengono peculiarità storico-architettoniche degne di nota. Quanto sopra premesso, considerando che attualmente il fabbricato Ex Albergo Italia è composto dal solo edificio grezzo e che per questo edificio è permessa la ristrutturazione edilizia senza vincoli (come specificato nella Tav. 3 di PRG e dall’art. 16 NTA), nonché l’ampliamento fino al 20% della volumetria attuale ai sensi della L.R. 22/2009 e s.m.i., è intenzione della proprietà demolire lo scheletro attuale ad eccezione del piano interrato soprattutto perché con le vigenti normative in materia termo-acustica sarebbe molto arduo coibentare ottimamente la struttura attuale cercando di mantenere le altezze nette interne di legge (ml. 2,70 per la destinazione residenziale e ml. 3,00 per la destinazione commerciale), inoltre il precedente progetto prevedeva la destinazione residenziale per l’intero fabbricato ad eccezione di parte del piano terra destinato ad uffici e negozi, mentre è intenzione della committenza, in linea con le destinazioni dei piani terra della zona, realizzare destinazioni commerciali al piano terra dell’edificio in questione, per cui, non essendo possibile in alcun modo riuscire a recuperare l’altezza minima per poter avere tale destinazione mantenendo la struttura attuale, è inevitabile la demolizione totale del fabbricato attuale. Si fa comunque presente che l’altezza massima del fabbricato di progetto pari a ml. 12.30 (calcolata ai sensi dell’art.13bis del REC) è inferiore all’altezza massima al colmo dell’attuale fabbricato pari a ml. 12.56. Per quanto invece concerne il design, il concept o più semplicemente il disegno dei prospetti, che rappresentano la parte più importante dell’involucro edilizio dal punto di vista urbanistico e compositivo, si è optato, pur essendo all’interno di un tessuto storico, per la realizzazione di un edificio in linea con la sensibilità architettonica contemporanea poiché, a nostro giudizio salvaguardare l’esistente, significa riconoscere e prendersi cura di ciò che ha valore, per cui nel caso contrario, se l’intervento diventa necessario, come nel caso di specie, è giusto intervenire con chiavi di lettura in linea con la contemporaneità. In questa ottica c’è di aiuto citare il pensiero di Camillo Boito, che scriveva: “Nel caso che le dette aggiunte o innovazioni tornino assolutamente indispensabili per la solidità dell’edificio o per altre cause gravissime ed invincibili, e nel caso che riguardino parti non mai esistite o non più esistenti o delle quali manchi la conoscenza sicura della forma primitiva, le aggiunte o rinnovazioni si devono compiere nella maniera nostra contemporanea…” (C. Boito, Questioni pratiche di belle arti, Hoepli, Milano 1893, p.29). Dello stesso parere peraltro erano le “Istruzioni per il restauro dei Monumenti” (redatte dal ministero della pubblica Istruzione Italiano nel 1938 in conseguenza della carta di Atene del 1931), che al punto 8 recitano: “per ovvie ragioni di dignità storica e per la necessaria chiarezza della coscienza artistica attuale, è assolutamente proibita, anche in zone non aventi interesse monumentale o paesistico, la costruzione di edifici in “stili” antichi, rappresentando essi una doppia falsificazione, nei riguardi dell’antica e della recente storia dell’arte”. La scelta di una architettura contemporanea, è scaturita inoltre dall’attenta osservazione del tessuto urbano di Grottammare, come anche di tutte le città di antica fondazione dove è la stessa storia a trasmetterci una sovrapposizione di linguaggi diversi tra loro (di epoche diverse), quindi come poter negare in un centro storico i segni lasciati dal medioevo, dal rinascimento, dal barocco, ecc. essi sono testimonianze arrivate ai giorni nostri come un unicum di cui noi oggi apprezziamo le diversità. Ogni epoca ha lasciato la propria testimonianza poiché l’architettura è lo specchio del proprio tempo e proprio per questo motivo risulta chiaro che la scelta di una architettura contemporanea sia l’unica strada da intraprendere. Quanto sopra premesso e argomentato, si è progettato un edificio che manterrà pressochè la medesima sagoma attuale nel rispetto dell’isolato e dei vuoti urbani preesistenti (strade, corti, piazza ecc.) ad eccezione di un minimo ampliamento del piano terra al fine di aumentare la superficie commerciale al piano terra ma pur sempre all’interno del lotto di proprietà. L’edificio a L sarà composto da n. 4 piani fuori terra piu’ un piano interrato che ospiterà i ripostigli poiché per motivazioni tecniche legate alla struttura preesistente (oggetto di sanatoria Prot. n. 15823 del 03/10/2012), non è stato possibile progettare un sistema di discesa consono e in linea ϭϵ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ con le vigenti normative per poter ricavare dei posti auto al piano interrato in questione (basti ricordare quanto già citato in precedenza a riguardo della rampa attuale avente pendenza di circa il 35%). Contraddistinto nel suo involucro da grandi pareti vetrate (vano scala, corridoio condominiale, vetrine del piano terra), il vetro è stato utilizzato come materiale principale anche per i parapetti dei balconi, per la pensilina del piano terra e per quella in copertura poiché essendo il vetro un non materiale, contribuisce ad alleggerire i volumi ed a integrare il nuovo edificio con l’intorno mediante un gioco di riflessioni che crea sinergie ed equilibri con gli edifici limitrofi. A sostegno della scelta di utilizzo di un materiale contemporaneo come il vetro in interventi di recupero del tessuto urbano esistente, attraverso una facile trasposizione del seguente testo alla scala urbanistica, si cita la Carta di Atene del 1931, dove al punto V recita testualmente “gli esperti hanno inteso varie comunicazioni relative all’impiego di materiali moderni per il consolidamento degli antichi edifici; ed approvano l’impiego giudizioso di tutte le risorse della tecnica moderna, ……”, per cui risulta chiara l’esortazione all’abbandono delle tecniche e materiali tradizionali, in nome delle più attuali e moderne tecnologie e materiali. Compositivamente il fabbricato si presenta come un organismo decostruito dove volumi matericamente e geometricamente differenti si sovrappongono, si affiancano e si intersecano formando balconi terrazze e porticati ed in cui si aprono delle finestrature anch’esse di diverse dimensioni che punteggiano le facciate in un equilibrio apparentemente casuale ma che invece è stato appositamente studiato per enfatizzare le giuste riflessioni, gli scorci prospettici e l’equilibrio tra pieni e vuoti. In particolar modo si pone l’attenzione sul porticato su Via Laureati che si conforma come una quinta, una cortina, una breve passeggiata, che diventa spazio pubblico e che quindi amplifica la natura sociale del nuovo fabbricato come anche la scelta di riprendere la stessa pavimentazione della nuova Piazza sia per la corte privata sul lato sud sia per la pavimentazione del porticato e del nuovo marciapiede che contorna il nuovo edificio. Studio dei materiali e dei colori Anche la scelta materica è stata studiata in modo da bilanciare ed enfatizzare il gioco di volumi infatti si è optato per tre ordini di finitura, intonaco liscio, intonaco rigato largo, intonaco rigato stretto, come ben visibile nei fotoinserimenti allegati. Si specifica che la scelta di utilizzare l’intonaco (anziché il mattone piuttosto che la pietra) è stato dettato dal genius loci, poiché dallo studio dei fabbricati limitrofi si è notato che, a parte qualche eccezione, l’intonaco è la finitura preponderante per edifici di tipologia simile per cui la scelta è risultata scontata. Per l’aspetto cromatico vale il medesimo ragionamento tantochè per lo studio dei colori si è optato per delle tonalità già presenti sia su Piazza Dante Alighieri che su via Laureati infatti si è deciso per l’utilizzo di due soli colori che si ripetono sui diversi ordini di finitura, ovvero il bianco panna tendente al giallo ed il beige tendente al rosso mattone. Si riportano di seguito gli edifici tenuti in considerazione per lo studio dei colori: ϮϬ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Fig. 23 – BIANCO PANNA – campione colore 1 Fig. 24 – BIANCO PANNA – campione colore 2 Ϯϭ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Fig. 25 – BEIGE – campione colore 1 Fig. 26 – BEIGE – campione colore 2 ϮϮ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Riferimenti normativi ed indici urbanistici Il progetto è stato redatto in ottemperanza a quanto previsto dalle normative tecniche ed urbanistiche attualmente vigenti e più precisamente: - D.P.R. 380/2001 Testo Unico sull’Edilizia; D.Lgs. 42/2004 Codice dei beni culturali e del Paesaggio; Legge n. 13/89 Eliminazione barriere architettoniche; Art.11 D.lgs115/2008 e art.8 della Legge Regionale 14/2008 (deroga sullo spessore dei muri e solai e sul calcolo dei volumi ai fini del risparmio energetico); Legge Regione 22/2009 e 19/2010, recepite dall’Amministrazione Comunale con Delibere di Consiglio Comunale n. 47 del 26/11/2009 e n. 7 del 10/02/2011; Art.10 comma 4 Legge Regionale 23/11/2011 n. 22 (Invariaza Idraulica); Artt. 16 e 60 delle Norme Tecniche di attuazione del P.R.G.; Regolamento Edilizio Comunale, artt. 13, 13bis, 13ter, 13quater, 66. In particolar modo nella progettazione sono stati rispettati i seguenti parametri urbanistici: Piano di Recupero Nel rispetto di quanto previsto dall’art.4 della Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del 10/02/2011 avente ad oggetto “Attuazione degli articoli 4 comma 1 e 9 comma 1 della L.R. n. 22/2009 modificata ed integrata dalla L.R. n. 19/2010”, il Piano di Recupero è stato esteso all’intero isolato urbano, n. 30, e né è stata data preventiva informazione a tutti i proprietari degli immobili ricadenti all’interno dell’isolato, come ben risulta dalle copie delle lettere e raccomandate che si allegano in copia alla presente. Esenzione dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) In ottomperanza all’Art. 3 comma 2, ultimo paragrafo della Circolare emessa con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1991 del 24/11/2009, si dichiara che il presente Piano Attuativo risulta esente dalla procedura di VAS. A tal fine l’amministrazione Comunale invierà comunicazione all’Amministrazione Provinciale dichiarando che in base al suddetto articolo il presente Piano Attuativo è esente da VAS. Parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche Considerato che il presente Piano di Recupero comprende n. 2 edifici di interesse storicoarchitettonico oltre che una piazza pubblica, dovrà essere richiesto da parte del Comune di Grottammare, il parere preventivo della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche, ai sensi del Dlgs. 42/2004. Esenzione dalla verifica dell’invarianza idraulica (art.10 comma 4 L.R. 22/2011) Considerato che il progetto non modifica l’attuale permeabilità superficiale, in ottemperanza a quanto previsto all’art. 3.3 lettera a) del titolo III dei “Criteri, modalità e indicazioni tecnicooperative per la redazione della verifica di compatibilità idraulica degli strumenti di pianificazione territoriale e per l’invarianza idraulica delle trasformazioni territoriali”, allegato “1” alla D.G.R. n. 53 del 27/01/2014, considerato altresì, come previsto dall’art.3.4 tabella 1 e comma 6 lettera a), essendo la superficie del lotto inferiore a mq. 1000 ed il progetto comporta l’impermeabilizzazione di una superficie molto inferiore a mq 100, si ritiene che l’opera in progetto sia esente dall’applicazione della suddetta legge. Identica valutazione viene effettuata per i lavori di modifica e sistemazione di Piazza Dante Alighieri. Ϯϯ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Fig. 27 – Studio dell’Invarianza Idraulica Ϯϰ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Altezza del nuovo fabbricato L’altezza del fabbricato di progetto (calcolata in base all’art. 13bis del REC) pari a ml. 12.30. è inferiore all’altezza al colmo del fabbricato esistente, pari a ml. 12,56 e superiore di quella alla gronda (pari a ml. 11.35) di ml. 0.95, in ottemperanza a quanto previsto dalla Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del 10/02/2011 avente ad oggetto “Attuazione degli articoli 4 comma 1 e 9 comma 1 della L.R. n. 22/2009 modificata ed integrata dalla L.R. n. 19/2010” che al comma 6 espressamente recita “ è consentito, al solo fine di adeguare il sottotetto conformandolo alle altezze medie previste dal comma 4 dell’art.1/bis della legge regionale 22/2009 come modificato ed integrato dalla legge regionale 19/2010, la traslazione verso l’alto del tetto esistente fino ad una maggiore altezza pari a mt. 1,00, in deroga alle distanze dai confini, dai limiti di zona e dalle strade ….. omissis..” Volume del nuovo fabbricato Il fabbricato esistente presenta una volumetria complessiva pari a mc. 2389.62 ed ai sensi di quanto previsto dall’art. 4 lettera c della sopra citata Delibera di Consiglio Comunale, è ammissibile un ampliamento massimo del 20% della volumetria esistente. La volumetria di progetto pari a mc. 2.705,99 pertanto risulta inferiore a quella ammissibile, con un aumento in percentuale pari al 13,24%. Si fa presente che il calcolo dei volumi fuori terra è stato effettuato in ottemperanza a quanto previsto dall’ art. 13 del Regolamento Edilizio Comunale, ed a quanto disposto dall’art. 8 della Legge regionale n. 14 del 17.06.2008 non computando il maggior spessore dei muri e dei solai, per la parte eccedente i cm. 30. Aggetti su spazi pubblici e strade senza uscita -parcheggi Per quanto riguarda il balcone presente sul lato est del fabbricato si fa presente che l’intradosso dello stesso sarà posizionato a ml. 3.20 dal piano del marciapiede, in ottemperanza a quanto previsto dal comma 5 dell’art.66 del R.E.C. che recita “Nell’ambito dei piani di recupero al fine esclusivo di armonizzare un fronte può essere prevista la costruzione di un balcone anche in deroga alle altezze sopra menzionate” (ml.3.50 dal piano del marciapiede). Destinazione d’uso In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 60 delle Norme Tecniche di Attuazione, il fabbricato avrà destinazione commerciale al piano terra e residenziale per i piani primo, secondo e terzo, mentre il piano interrato sarà completamente destinato a ripostigli. La superficie utile lorda con destinazione commerciale (mq. 230,00) è pari al 25,80% del SUL totale (mq. 891,45) inferiore al 35%, così come previsto dal predetto art. 60. Barriere Architettoniche Il fabbricato rispetta le norme in materia di barriere architettoniche essendo accessibili tutti gli spazi comuni, con la posa in opera di n. 1 ascensore accessibile a persone diversamente abili. Per quanto concerne gli appartamenti saranno resi visitabili la zona giorno ed un servizio igienico (art.8.1.6 D.M. 236/89) per ogni unità immobiliare, mentre il negozio al piano terra sarà reso accessibile mediante la realizzazione di un bagno per disabili. Volumi Tecnici E’ stata prevista la realizzazione di un locale tecnico emergente dalla copertura, destinato all’alloggiamento degli impianti centralizzati, della volumetria lorda di mc. 122,40, inferiore a quella ammissibile pari a mc. 135.30 (2705,99*5%), così come previsto dall’art. 13ter del R.E.C. Parcheggi Per motivazioni tecniche legate alla struttura preesistente (oggetto di sanatoria Prot. n. 15823 del 03/10/2012), non è stato possibile progettare un sistema di discesa consono e in linea con le vigenti normative per poter ricavare dei posti auto al piano interrato (basti ricordare quanto già citato in precedenza a riguardo della rampa attuale avente pendenza di circa il 35%), pertanto il piano interrato sarà destinato esclusivamente a fondaci. Ϯϱ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Isolamento termo-acustico Inoltre si fa presente che tutte le opere saranno eseguite nel rispetto delle vigenti normative in materia di risparmio energetico, ed acustica. Descrizione del fabbricato Il fabbricato di progetto sarà costituito dall’attuale piano interrato in cui saranno posizionati i fondaci a servizio degli appartamenti dei piani fuori terra, dal piano terra con destinazione commerciale (diviso in n. 2 negozi) e dai piani primo, secondo e terzo con destinazione residenziale, e composto da n. 3 unità abitative per ogni piano. La copertura sarà completamente destinata a terrazzo ad eccezione del locale tecnico in cui saranno alloggiati gli impianti meccanici a servizio del fabbricato. Al piano terra lato nord è stata prevista la realizzazione di una loggia aperta che si estende per tutta la lunghezza del prospetto e da cui si accede al vano scala della parte residenziale, oltre che agli ingressi dei negozi. Si specifica che sarà realizzata una loggia al piano primo sull’angolo nord-est al fine di dare maggiore complessità al prospetto nord. Per completezza si specifica che anche sul prospetto est al piano terzo sarà realizzata una loggia aperta con sovrastante frangisole (come copertura). Detto frangisole si ripeterà anche sul lato sud tramite l’installazione di una pensilina a sbalzo, come ben evidente nei fotoinserimenti allegati. Anche sulla terrazza di copertura sarà realizzata una pensilina con copertura in vetro che si configura come normale prosecuzione della facciata vetrata sul lato sud. Infine, come si può notare dai fotoinserimenti di seguito allegati, sono stati realizzati dei grandi balconi completamente a sbalzo sul lato di Piazza Dante Alighieri ed anche in questo caso i parapetti sono stati realizzati in vetro in modo da riflettere sia i fabbricati preesistenti dall’altro lato della piazza che la vegetazione presente sulla medesima. Il tutto come ampiamente riscontrabile anche negli elaborati grafici di progetto. Fig. 28 – Fotoinserimento Ex Albergo Italia – Vista da via Laureati Ϯϲ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Fig. 29 – Fotoinserimento Ex Albergo Italia – Vista da via Laureati Fig. 30 – Fotoinserimento Ex Albergo Italia – Vista da Piazza D. Alighieri Ϯϳ ŽŵƵŶĞĚŝ'ƌŽƚƚĂŵŵĂƌĞʹWƌŽǀŝŶĐŝĂĚŝƐĐŽůŝWŝĐĞŶŽ WŝĂŶŽĚŝZĞĐƵƉĞƌŽĚŝ/ŶŝnjŝĂƚŝǀĂWƵďďůŝĐŽͲƉƌŝǀĂƚĂĚĞůů͛/ƐŽůĂƚŽŶ͘ϯϬ Fig. 31 – Fotoinserimento Ex Albergo Italia – Vista aerea da Piazza D. Alighieri San Benedetto del Tronto, li Il Tecnico Ϯϴ