Data Preservation Elemento Descrizione Patch 1 – Patch 2 Ingresso

DATA PRESERVATION
ELEMENTO
DESCRIZIONE
PATCH 1 – PATCH 2
Ingresso dalla videocamera. Sottrazione dello
sfondo. Viene calcolata l’area della silouette e l’area
dei pixel in movimento (sottrazione tra due frame
consecutivi). Quindi viene calcolato il rapporto tra la
parte in movimento e l’area complessiva (in questo
modo una persona che muove un braccio vicino alla
telecamera, e quindi con silhouette grande, otterrà
lo stesso effetto se si trova lontano dalla
telecamera, quando ha una silhouette piccola). Un
filtro passa-basso riduce il rumore in questi segnali.
A regolari intervalli temporali (controllabili
dall’utente), si trasmette in uscita un particolare
effetto. Ogni effetto è realizzato da un circuito, un
commutatore mette in connessione uno dei quattro
circuiti (gabbia, caos, fantasmino, vermi) con
l’uscita video. Un apposito circuito realizza un fade
in-fade out durante il passaggioda un effetto
all’altro.
Si applica un effetto di persistenza alla silouette: un
determinato numero di frame successivi vengono
inseriti in una coda FIFO e sovrapposti pesandoli
opportunamente. Cambiando la lunghezza della
coda e la serie dei pesi si ottengono differenti rese
grafiche. Il risultato viene infine colorato e sfumato
(blur).
FANTASMINO
CAOS
Vengono proiettare 3 silouette (scalate, ruotate e
traslate rispetto all’ingresso). L’entità delle
trasformazioni viene regolata sia da funzioni
aleatorie, sinusoidali che a rampa.
GABBIA
La silhouette viene racchiusa in un rettangolo, che si
adatta ai movimenti dell’utente.
Si estraggono i punti notevoli della silouette.
Vengono proiettati raccordati tra loro (“scheletro”)
e dentro il rettangolo dell’ingombro (“gabbia”)
VERMI
Alla silouette viene sovrapposto un filmato
preregistrato di vermi. L’effetto è quello di un corpo
mangiato dai vermi.
PROFILO
Al posto della silouette completa viene tracciato
solo il contorno. Il colore è controllato
interattivamente dai parametri del movimento.
MONET
Monet è come vermi: al posto del filmato sui vermi,
un quadro di Monet (Ninfee rosa, Claude Monet,
1898).
PATCH AUDIO
I segnali relativi ai movimenti ripresi dalle due
telecamere vengono inviati via MIDI alla patch che
gestisce il rendering audio.
I file sonori sono associati ai diversi effetti visivi e
mandati in uscita. Nella casetta sono previsti
quattro canali audio indipendenti + un subwoofer. I
canali posteriori riproducono sempre un traccia
audio (supercaos) il cui volume dipende dalla
quantità di persone presenti nella casetta. Se non
c’è nessuno il suono cessa. I due canali frontali
riproducono una traccia audio, selezionata in base
all’effetto visivo. Il volume di riproduzione è
controllato dalla quantità di movimento