Ammalarsi all`estero può costare più della vacanza

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ANSA > In Viaggio > Mondo > Ammalarsi all'estero può costare più della vacanza Ammalarsi all'estero può costare più della vacanza Fino a 53mila euro per il pronto soccorso, ecco paesi a rischio 06 agosto, 18:24 Indietro
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RUBRICHE Italia In viaggio per l'Italia, tra citta' d'arte, piccoli borghi, natura, luoghi. Ammalarsi all'estero può costare più della vacanza
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Fino a 53mila euro per una visita al pronto soccorso di Miami, 17mila per farsi ingessare una gamba in Turchia: quando si viaggia all'estero e non si conosce il sistema sanitario locale, le brutte sorprese, in caso di un problema di salute anche lieve, sono dietro l'angolo, e il prezzo da pagare per le cure mediche rischia di essere molto più alto della spesa sostenuta per l'intera vacanza. I paesi più insidiosi sono gli Stati Uniti e il Canada, spiegano dal gruppo Allianz Global Assistance, ma anche in nazioni dell'area mediterranea come Spagna e Grecia, i problemi medici possono avere costi proibitivi. Per curare una gastroenterite si va dai 3mila euro a Santo Domingo agli 8mila in Spagna, dove per sistemare una spalla slogata si arrivano a spendere anche 3.200 euro. Un taglio o una ferita al ginocchio in Grecia può comportare un esborso di 3.500 euro, mentre se si prende una brutta bronchite a Montreal, in Canada, la cifra sale a 25mila euro. ''Se usciamo dall'Unione Europea, dove vige un patto di reciprocità tra i vari sistemi sanitari, esistono paesi come gli Stati Uniti e il Canada, ma anche il Giappone e parte dell'Oriente, che rappresentano un rischio dal punto di vista economico'', spiega Antonio Di Salvo, direttore commerciale di Europ Assistance Italia. ''Questo perché i sistemi sanitari, oltre a non riconoscere patti di reciprocità con i nostri sistemi, sono totalmente o prevalente privati, e quindi si prestano a speculazioni decisamente alte''. E malattie o incidenti sono tutt'altro che rari quando si va in vacanza, anche se di solito sono di lieve entità. In estate ad esempio, sono molto frequenti i tagli da corallo, le cadute dagli scogli, le punture di pesci o ricci di mare, insetti e murene, ma anche gli incidenti in motorino, le allergie da tatuaggio all'henné. ''Un incidente o una malattia all'estero possono rapidamente trasformarsi in un incubo. Alcuni turisti pensano di essere abbastanza tutelati dalle carte di credito, ma non tutti sanno che una normale carta di credito copre i costi delle cure sanitarie per importi piuttosto limitati e in alcuni casi inadeguati per far fronte ad un'emergenza nel paese di destinazione'', rileva Allianz Global Assistance, che consiglia di stipulare un'assicurazione sanitaria soprattutto per viaggi nelle Data
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destinazioni più a rischio e di conservare tutte le ricevute per poter essere risarciti al ritorno. Tra le destinazioni a rischio, oltre a quelle con sistemi sanitari costosi, vanno poi incluse quelle più esposte a epidemie o infortuni. ''In Africa, Sudamerica e alcuni paesi di Medio ed Estremo Oriente i pericoli per la salute sono più alti e le strutture sanitarie possono non essere adeguate'', conclude Di Salvo. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
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