n. 4 - febbraio 2014

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Il Cantar Bene
Numero 4 Febbraio 2014
Sommario:
Calendario
Regionale
a cura
della Redazione
2
L’Angolo
della Partitura
di Emiliano
Finucci
4
Il Cantar Bene
Periodico trimestrale della Coralità Marchigiana
Numero 4
Associazione
Regionale
Cori
Marchigiani
Febbraio 2014
Nuovo look e nuove idee dall’Incontro di Bologna
Proposte
d’ascolto
a cura della
Redazione
15
Il ricordo
di Tito Molisani
di Ettore Sisino
16
I King Singer’s
Lezione di
semplicità
di Patrizio Paci
17
Finale
4^ lezione
di Marco
Anconetani
18
Lo sfacelo
del Canto
Liturgico
di Bepi De Marzi
20
Lino Liviabella
La Musica Popolare
Marchigiana
di Patrizio Paci
21
Notiziario
22
www.corimarche.it
Si presenta in nuova veste grafica il 4° numero de Il Cantar Bene, dopo l’esperienza di confronto a Bologna tra le Redazioni delle Riviste delle Associazioni Corali Regionali Italiane, su
iniziativa dalla FENIARCO. L’incontro ha offerto nuove idee, spunti e riflessioni sul ruolo di
formazione e di informazione della rivista. Il nostro periodico è stato apprezzato dal Presidente Sante Fornasier, dal Direttore di Choraliter Sandro Bergamo e dalle altre Redazioni, in
particolare le rubriche di Marco Anconetani sulla Scrittura Musicale e l’Angolo della Partitura, vero valore aggiunto del progetto. A tal proposito, dopo il recente rinnovo delle cariche,
torna in Commissione Artistica Emiliano Finucci, grande studioso ed esperto di vocalità antica. La sua competenza e la sua esperienza arricchiscono l’associazione e portano un bagaglio
culturale di grande spessore a vantaggio di tutta la coralità marchigiana. Averlo in redazione
significa essere in contatto con una preziosa fonte e con un valido collaboratore. Abile trascrittore della scrittura antica, ci propone in questo numero due partiture del musicista marchigiano d’adozione Giovan Ferretti, al fine di un nuovo repertorio mai eseguito. Questo
numero è ricco anche di eventi corali che possiamo consultare nel Calendario Regionale e in
dettaglio nelle altre pagine. Un interessante sfogo dell’amico Bepi De Marzi, mette in risalto
il grande sfacelo della musica liturgica nelle chiese, dove non trovano più spazio musicisti
preparati come gli antichi maestri di cappella, a vantaggio di personaggi sempre più avvezzi
alla spettacolarizzazione ed al coinvolgimento effimero dei giovani. Infine vogliamo ricordare
chi al contrario ha lavorato con serietà nella divulgazione della Musica Sacra, come il compianto Tito Molisani ed Antonio Giannetti che ci ha lasciato nello scorso gennaio, entrambi
grandi esempi, l’uno nella direzione della Schola Gregoriana “P. Righele” e l’altro nella meticolosa organizzazione della Rassegna Corale “Belvedere del Piceno” di Ripatransone.
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Il Cantar Bene
Calendario Regionale
a cura della Redazione
Anno 2014
Sabato 15 marzo - ore 21.30 Chiesa S. Maria Apparente
Civitanova Marche “12^ RASSEGNA CORALE”
Organizzata dalla Corale Bizzarri
Clicca MI PIACE
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de Il Cantar Bene
Domenica 30 marzo - ore 17.00 - Teatro Ferri - Montecassiano
"CONCERTO DI PRIMAVERA”
Organizzato dalla Corale Piero Giorgi
Sabato 5 aprile - ore 21.00 - Chiesa Madonna della Fiducia
Porto Sant'Elpidio “RASSEGNA CORALE “
Organizzata dalla Corale Città di Porto Sant'Elpidio
Il Segretario
Federico Vita
Domenica 6 aprile ore 18,30 Auditorium San Martino - Fermo
“GEOMETRIE BAROCCHE” Concerto del Vox Poetica Ensemble
Organizzato da GMI Fermo
Domenica 6 aprile - ore 19.30 - Ancona
“RASSEGNA ANNUALE “
Organizzato dai Cantori della Città Futura
Scriveteci per inserire i
vostri eventi corali nel
Calendario Regionale:
[email protected]
Sabato 12 Aprile ore 21,30 - Collegiata - San Ginesio
“GEOMETRIE BAROCCHE” Concerto del Vox Poetica Ensemble
Sabato 12 aprile - ore 21.15 - Chiesa SS. Annunziata - Patrignone
“VOCI DALLE COLLINE" - 8^ Rassegna Canti Popolari
Organizzata dalla Corale S. Maria in Viminatu
Dom 13 Aprile ore 17.30 - Chiesa S. Pietro - Civitanova Marche
“GEOMETRIE BAROCCHE” Concerto del Vox Poetica Ensemble
Sab Dom 26 - 27 aprile - ore 17.00 - Chiesa S. Marco - Ponzano di
Fermo “RASSEGNA CORALE”
Organizzata dalla Parrocchia di Ponzano di Fermo
Sab 28 aprile - ore 11.00 - Auditorium Pedrotti - Pesaro
Dom 29 aprile - ore 10.00 - 21.00 - Teatro Rossini - Pesaro
“CARMINA BURANA” Soli coro ed orchestra
Organizzato dal Coro Filarmonico
Foto in copertina:
La Corale Santa Cecilia
di Fabriano
Numero 4
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Sabato 10 maggio - ore 17.30 - Palazzo Capitani - Ascoli Piceno
“CENTO TORRI ” 22° Premio Poesia - Concerto e premiazione
Organizzato dalla Corale Cento Torri
Sabato 17 maggio - ore 21.15 - Cattedrale - Montalto Marche
“27° FESTIVAL degli APPENNINI ” Canti della montagna, alpini e popolari
Organizzato dal Coro La Cordata
Sabato 24 maggio - ore 21.15 - Chiesa S. Marone - Civitanova M.
“CANTAMAGGIO ” Rassegna Corale 6^ Edizione
Organizzata dalla Parrocchia Salesiana di S. Marone
Sabato 24 maggio ore 18.00 - Salone dello Sferisterio - Macerata
“29^ RASSEGNA DEI SIBILLINI” Canti della montagna, alpini e popolari
Organizzata dal Coro Sibilla
Sabato 24 maggio - ore 17.30 - Civica Pinacoteca - Ascoli Piceno
“PREMIO CAGNUCCI ” Concerto dei Cantori Materani
Organizzato dalla Corale Cento Torri
Sabato 31 maggio - Domenica 1 giugno - Porto S. Giorgio
“15^ RASSEGNA REGIONALE CORI VOCI BIANCHE ”
Organizzato dall’ARCOM
Sabato - Domenica 14/15 Giugno - Abbadia (PU)
“PRIMAVERA CORALE”
Organizzato da I Cantori della Città Futura
Per aggiornamenti su
eventi corali nazionali
scrivete ad
Ettore Sisino
e chiedete di essere inseriti
in mailing list:
[email protected]
INTER CHOROS
è online:
http://
interchoros.wordpress.com/
Domenica 19 ottobre - Auditorium S. Martino - Fermo
“CONCORSO CORALE NAZIONALE “CITTÀ DI FERMO”
Organizzato dal Vox Poetica Ensemble
Gli eventi del calendario
regionale possono essere
pubblicati nella rivista
Corriere Proposte,
inviandoli entro il 18
del mese precedente a:
[email protected]
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Il Cantar Bene
L’ Angolo della Partitura
di Emiliano Finucci
GIOVAN FERRETTI, Maestro di Cappella
presso il Duomo di ANCONA e la Santa Casa di LORETO
Nel secondo numero della Rivista “ Il Cantar Bene” avevamo presentato un madrigale del compositore marchigiano Eliseo Ghibellini di Osimo (AN), mentre in codesto numero
presenteremo una «Canzone alla Napolitana» di un altro compositore attivo nelle Marche:
Giovan Ferretti, maestro di Cappella di San Ciriaco probabilmente dal 1569 1 al luglio del
1580 e dal mese di maggio del 1604 all’aprile del 1605 2, nonché maestro di cappella presso la
Santa Casa di Loreto nel periodo compreso tra il 1580 e il 1582, quale successore di Costanzo
Porta, e tra il 14 ottobre del 1596 e il 1° settembre del 1603.
Della vita di Giovan Ferretti, che Giulio Bonagiunta definiva «musico
eccellentissimo» 3 , poco sappiamo. Egli è nato, probabilmente, intorno all’anno 1540.
Riguardo al luogo di nascita, gli studiosi hanno ipotizzato che esso possa essere Venezia o
Ancona. Nel territorio anconetano, in particolare, vi è una presenza diffusa di varie famiglie
Ferretti, nobili e non nobili; egli fu infatti maestro di cappella del duomo di Ancona e presso la
Santa Casa di Loreto in due periodi distinti. Il che fa ritenere, come sostiene il Radiciotti, che
egli sia nato in Ancona. Di parere contrario è la musicologa Concetta Assenza che sostiene l’origine fiamminga di questo grande musicista attivo nelle Marche. In effetti le ricerche presso gli archivi ecclesiastici anconetani hanno dato esito negativo così come a Venezia, ma, in alcune scritture notarili, rinvenute dalla Assenza 4, e rogate ad Ancona rispettivamente il 3 marzo 1570 e il 2 agosto 1582 si fa espresso riferimento a «mag.er Johanne
ferretto de Legi Anconae commorans» e a «Mag. Joanni q. Lamberti Ferretti de Liegi Alemannus
cantor…». Il che significa solo che il Ferretti è vissuto e ha lavorato in Ancona e a Loreto, ma
non significa affatto che egli sia nato in Ancona e/o in altra parte d’Italia. Peraltro i compositori
fiamminghi, quando venivano a lavorare in Italia, italianizzavano il loro nome. Il 4 giugno del
1577 viene stipulato un contratto di locazione «ad naulum m° Joanni Ferretti cantori et civi
Anconitano». Ferretti, dunque, era cittadino anconetano, ossia viveva in Ancona, ed era qualificato come «cantor» e cioè come maestro di cappella musicale.
Secondo la musicologa Concetta Assenza «il musicista potrebbe infatti risiedere in Ancona almeno dal 1569 se si prende in nota
il fatto che la dedica premessa al Secondo Libro di Canzoni a cinque voci è siglata per l’appunto in Ancona, il 24 maggio
dell’anno in questione»; cfr. pag. 12 in CONCETTA ASSENZA (1989), Giovan Ferretti tra canzonetta e madrigale, Firenze, Leo S. Olschki
Editore.
2 «Sempre secondo il Radiciotti, Ferretti avrebbe ripreso servizio ad Ancona nel 1604, sostituendo Vicomanni…Questa
notizia aggiunge qualcosa di nuovo alla biografia di Ferretti, del quale secondo la ricostruzione dell’Assenza non si avevano
più notizie dopo il 1603, anno nel quale terminano le registrazioni dei pagamenti in suo favore presso la cappella musicale di Loreto»; cfr. pagg. 82 e seg. in LUCIA FAVA (2010), Musica e musicisti ad Ancona nel XVI secolo, Lucca, Libreria Musicale Italiana (LIM).
3 Bonagiunta pubblicò a Venezia nel 1567 un libro di «Canzone alla napoletana a cinque voci dell’eccellentissimo musico Giovan Ferretti».
4 Concetta Assenza, op. cit. pag. 12.
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In questo periodo anconetano Giovan Ferretti pubblica la maggior parte della sua
produzione profana: quattro libri di Canzoni a cinque voci e due a sei. Egli mantiene il suo
impiego di maestro di cappella in Ancona certamente fino a tutto l’anno 1579 come dimostra
l’atto notarile, datato 13 marzo 1579, ove il musicista è definito «Mg Joannes Lamberti de
Liege cantor Anconae». Da questi documenti si evince che il nostro musicista sia di origine
fiamminga e che sia vissuto in Ancona. Purtroppo non è possibile ricostruire i primi anni di
vita e quelli relativi al suo apprendistato professionale presso Liegi, né il luogo di nascita, né
sapere «quando il musicista sia sceso in Italia e per quali vie, e quale sia stata la prima tappa
della sua carriera italiana».5 Con molta probabilità la sua prima tappa italiana fu Venezia, dove
«può aver derivato il suo primo interesse per quel settore della musica polifonica profana
comprendente canzon villanesche, villanelle e napolitane» e dove «può essere nata la
collaborazione col Bonagiunta».6 Successivamente Ferretti si trasferì in Ancona; indi, a
partire dal 25 luglio 1580, prese servizio a Loreto come maestro di Cappella, quale
successore di Costanzo Porta. Tale incarico cessa nel mese di luglio del 1582 a causa di un
comportamento del Ferretti ritenuto insolente dalle autorità della Santa Casa.7 E così, il 2
agosto del 1582, Ferretti vende la casa di sua proprietà sita in Ancona e, molto
probabilmente, diviene maestro di cappella del Duomo di Recanati o di altra chiesa della
città.
Dal 1586 fino a tutto il 1588 egli ricopre l’incarico di maestro di Cappella del Duomo di Gemona. Trascorse le festività natalizie del 1588 e dopo aver ricevuto la prima paga
dell’anno futuro ed aver lasciato debiti insoluti presso i fornitori di generi alimentari e di
vino, tanto che le autorità disposero il sequestro delle di lui cose rimaste nella casa dove
abitava, si trasferì a Cividale del Friuli, ove rimase fino al 1596, quando, portando con sé una
buona somma di denaro del Capitolo di Cividale, fuggì ritornando a Loreto dove in data 14
ottobre 1596 assunse di nuovo la direzione della Cappella musicale dove rimase fino al 1603
per poi riprendere servizio presso il Duomo di Ancona.
Non si conoscono né il luogo né la data di morte che si ipotizza possa essere
avvenuta verso il 1609.
Concetta Assenza, op. cit. pag. 18.
Concetta Assenza, op. cit. pag. 19.
7 Cfr. Concetta Assenza, op. cit. pag. 21 dove sono riportati frammenti degli scambi epistolari tra il Governatore di Loreto
e il Podestà.
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Il Cantar Bene
Canzoni alla Napolitana
La produzione profana del Ferretti è costituita sia da madrigali sia da Canzoni alla
napolitana. Egli, probabilmente, fu il primo compositore ad ampliare l’organico della villanella.
Questo genere musicale, infatti, realizzato principalmente a tre o quattro voci e tanto in
voga nel Rinascimento, raggiunse con Ferretti un organico di cinque e di sei voci. Con i
termini Canzoni villanesche alla napolitana o, semplicemente, villanelle si intendono quelle
forme musicali apparse a Napoli per la prima volta in una edizione a stampa del 1537 8.
L’aggettivo villanesca (da villano) si riferisce a poesie crude, rozze o meglio al linguaggio della
tradizione orale della cultura popolare napoletana. Il termine alla napolitana infatti
contestualizza l’origine locale di questo genere di poesia e musica. Tuttavia nella seconda
metà del Cinquecento il linguaggio poetico viene reso più gentile. Fu infatti l’editore Giulio
Bonagiunta, nel pubblicare due libri di Canzoni alla napolitana a tre voci, forma musicale
destinata anche a musicisti amatoriali, ad effettuare tale modificazione linguistica e musicale
per uso del pubblico settentrionale. «Bonagiunta evitò di pubblicare quelle canzoni i cui testi
erano disseminati di crude espressioni di forte dialetto napoletano, preferendo il modo
gentile petrarchesco. Il suo gusto discriminante in seguito divenne così autorevole da
influenzare i decenni successivi in quanto molti compositori scelsero di musicare le poesie
che Bonagiunta aveva pubblicato9». Giovan Ferretti non solo musicherà con maggior
predilezione le poesie raccolte nelle antologie pubblicate dal Bonagiunta, ma rielaborò a sei
voci due napolitane a tre voci (Se pur ti voi cavar ’sa fantasia e Un tempo sospirava) composte
dal Bonagiunta stesso quale atto di omaggio all’editore che per primo pubblicò a Venezia i
suoi lavori nel 156610. Bonagiunta, peraltro, doveva aver compreso che le composizioni del
Ferretti sarebbero state competitive sul mercato e decise di pubblicare nel 1567 un’edizione di
Canzone alla napolitana a cinque voci dell’eccellentissimo musico Giovan Ferretti di novo poste in luce
per Giulio Bonagiunta da San Genesi.
Il Ferretti, oltre ad impiegare testi pubblicati in molte antologie coeve, compone gran
parte delle napolitane prendendo chiaramente come modello i lavori di altri compositori. In
genere la linea melodica del canto della preesistente canzone in Ferretti diviene la parte del
tenore attorno alla quale viene intessuto tutto l’ordito polifonico. È questo il caso di «Iersera
andai da la mia manza bella» dove la parte del tenore è ripresa dal canto dell’originale di
Francesco Bonardo, contenuto nella raccolta bonagiuntiana del 1566 11, che abbiamo incluso in
codesta pubblicazione sia per un raffronto analitico, sia per una possibile esecuzione.
Cfr. DONNA G. CARDAMONE (1975), The debut of the «canzone villanesca alla napolitana» in Studi Musicali 4, Firenze, pagg. 65-130.
Cfr. DONNA G. CARDAMONE (2003), Giulio Bonagiunta: a composer with a progressive attitude, in Giulio Bonagiunta da San
Ginesio, il suo tempo e la sua musica, Massa Fermana, Città Ideale Edizioni, pag. 98-103 in cui la studiosa scrive: «In conclusion,
it is logical to assume that Bonagiunta viewed the napolitana as a foreign product to be modified linguistically and musically for
consumption by northern audiences. In perusing his books of napolitane, one is often acutely conscious of the ways in which
he and his colleagues reshaped the genre even while working within it. Above all, unlike Gardano, Bonagiunta avoided publishing songs whose texts were strewn with crude accusatory expressions in Neapolitan dialect, preferring the gentler Petrarchan
mode. Bonagiunta’s discriminating taste proved to be influential in ensuing decades as many composers chose to re-set poems that
he had published, paving the way for the transition to the canzonetta».
10 Si tratta del madrigale a sei voci Questa fera gentil contenuta in DI HETTOR VIDUE / ET D’ALESSANDRO STRIGGIO / E
D’ALTRI ECCELLENTISSIMI MUSICI / Madrigali a V. & VI Voci di novo posti in luce da Giulio Bonagionta da San Genesi.
11 CANZONE NAPOLITANE / A TRE VOCI / SECONDO LIBRO / Di Giulio Bonagionta da San Genesi & d’altri autori
(Venezia 1566).
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I due lavori di Giovan Ferretti, presentanti in questo numero de «Il Cantar Bene»,
sono tratti da «DI GIOVAN FERRETTI / IL QUARTO LIBRO / DELLE NAPOLITANE / A
CINQUE VOCI…IN VINEGIA, / APPRESSO GIROLAMO SCOTTO, / MLDXXIII 12». Nella trascrizione ho preferito: lasciare i valori originali delle note così come sono nella fonte
ma aggiungendo le stanghette di battuta che, ribadisco, servono solo quale ausilio per una
migliore lettura verticale e che non hanno, né pretendono di avere il significato odierno; aggiungere sopra le note quelle alterazioni rese necessarie dalla prassi della cosiddetta musica ficta 13; sciogliere tutte le ripetizioni testuali indicate nelle fonti con «ji» racchiudendole tra
parentesi quadre; correggere gli eventuali refusi scrivendo sopra il pentagramma cosa fosse
presente nella fonte. Peraltro nelle napolitana «Iersera andai» ho inserito tra le misure 6 e 7
un segno di equivalenza. A tal riguardo occorre osservare che il color, ossia l’annerimento delle
figure notazionali, che avrebbero dovuto essere vuote (ad es. la semibreve nera anziché bianca), creava generalmente un rapporto di sesquialtera (3/2) e cioè, nel caso in esame, tre minime nere dovevano essere eseguite al posto di due bianche. La questione richiederebbe una
trattazione specifica 14 e, pertanto, consiglio di battere, come unità di pulsazione, la semibreve anziché la minima. Infine, nel caso della napolitana «Iersera andai», i versi di natura
amorosa, indugiano, alludono e giocano linguisticamente in maniera sottilmente ambigua su
lemmi che, pur facendo riferimento a strumenti musicali, rimandano invece ad altri e più reconditi significati.
I cinque libri parti sono conservati e sono stati digitalizzati presso la Biblioteca di Stato di Monaco di Baviera.
Cfr. KAROL BERGER (1987), Musica Ficta, Cambridge University Press; NICHOLAS ROUTLEY (1985), A practical guide to
musica ficta, in Early Music, volume 13, Oxford University Press; MARGARET BENT (2002), Counterpoint, composition, and musica
ficta, London, Routledge.
14 Si leggano, ex plurimis, i seguenti testi: ANNA MARIA BUSSE BERGER (2002), Mensuration and proportion signs, Oxford, Clarendon
Press; RUTH I. DEFORD (1995), Tempo relationships between duple and triple time in the sixteenth century, in Early Music History 14,
Cambridge University Press; WILLI APEL (1984), La notazione della musica polifonica dal X al XVII secolo, a cura di P. Neonato,
Firenze, Sansoni Edizioni.
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Proposte d’ascolto
a cura della Redazione
J. S. Bach - Cantata "Herz und Mund und Tat und Leben" - BWV 147
Amsterdam Baroque Orchestra & Choir
Direttore - Ton Koopman
Soprano - Lisa Larsson
www.youtube.com/watch?v=XLElL_JJxuA
Franz Biebl - Ave Maria
Nyíregháza Pro Musica Girls Choir
Direttore - Denes Szabo
www.youtube.com/watch?v=3oLukHRPb5g
www.stretta-music.com/en/biebl-ave-maria-angelus-domini-no-293624.html
The Beatles - Blackbird (arr. King Singer’s)
A Cappella Multitrack Cover
www.youtube.com/watch?v=RBKwcjeftnA
www.sheetmusicplus.com/title/blackbird-sheetmusic/3086555
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Il Cantar Bene
Il ricordo di Tito Molisani
di Ettore Sisino
Il IlM°
M°Ettore
EttoreSisino
Sisino
direttore
Direttore del Coro
del Coro
Nomine
SineSine
Nomine
didiTeramo
Teramo
di Teramo
“Ad Te Domine
levavi animam meam”
Molti direttori e coristi hanno conosciuto personalmente Tito Molisani, è inutile
sottolinearne le straordinarie capacità musicali. Basta semplicemente ricordare la
sue vittorie nella sezione Gregoriano al Concorso di Arezzo ed al Concorso
“Seghizzi” di Gorizia, ma vogliamo ricordarlo come un caro amico della coralità
marchigiana, nel suo sorriso, nelle sua sottile ironia, mai cattiva ed allo stesso tempo nella sua determinazione nel Cantar Bene. Ecco cosa ci dice di lui l’amico Ettore Sisino: “Mentre mi accingo a scrivere su Tito Molisani è l'ultima domenica d'Avvento
e prendo spunto dall'evento liturgico per evidenziarne la valenza. La sensazione che tutti
proviamo è che il Natale sia già arrivato perché ormai dai primi novembre “Il Natale
commerciale” ha invaso il quotidiano. Per chi si occupa di coralità ”cantare il Natale” è
d'obbligo ma sarebbe opportuno che ciò accadesse nei tempi opportuni. L'Avvento, come
tutte le attese, è momento di riflessione e non di giubilo e in tal senso ricorda la Quaresima, un' affinità effettiva, oltre che spirituale, come possiamo notare dalla mancanza del
“Gloria” nella liturgia di entrambi i periodi. Eppure, nei testi dei canti natalizi comunemente eseguiti in “Avvento”, sono citati “angioletti” che cantano “Gloria in excelsis Deo”
in tutte le salse. Come assiduo frequentatore di concerti corali, devo osservare che questa
sensibilità è spesso assente anche nel clero che ospita i cori, se consideriamo che la quasi
totalità dei concerti natalizi si effettuano in Chiesa! Tale premessa ci porta a riflettere
sul senso di fastidio che ha il musicista quando il sacerdote ne limita le scelte artistiche
avocando a sé, come peraltro è opportuno, l'approvazione di esecuzioni previa lettura
dei contenuti testuali dei canti proposti. Tito Molisani “inorridiva” quando un coro nel
tempo di Avvento o di Natale eseguiva il noto “Oh Happy day”, canto legato alle celebrazioni dell'anno nuovo ed erroneamente considerato natalizio a causa della pubblicità di
una nota marca di vini spumanti. Ne ricordava la natura di inno Pasquale (il "giorno felice") anche se usato soprattutto nelle chiese protestanti anglosassoni come inno per il
Battesimo e la Cresima. Tito Molisani non ha ovviamente inventato il “concerto spirituale”, genere al quale molti direttori di
coro fanno riferimento, ma è stato “maestro” di questo genere.
Stimolato da illustri predecessori, primo fra tutti Piergiorgio Righele, nello studio del Canto Gregoriano ha individuato l'indispensabile formazione che deve avere il direttore di coro che
intenda occuparsi di musica sacra. La sua convinzione lo ha
portato ad essere non solo pregevole direttore, ma a fare di
questa attività il suo mestiere, prima presso il Conservatorio di
Potenza e poi in quello di Perugia, come titolare della cattedra
di “organo complementare e canto gregoriano”. Umilmente,
come solo un “gregorianista” può fare e a dispetto della sua
alta professionalità, ha sempre “donato” le sue conoscenze a
chiunque ne facesse richiesta. Cantava nel coro di un amico e subito dopo teneva una
conferenza sulle quattro antifone Mariane o sulla complessità dei graduali di 4° modo.
Per molti direttori e cantori è stato fondamentale formatore. Mi ha insegnato “a camminare”, ma soprattutto mi ha indicato quale fosse la “strada” !!! Per me è stato, oltre che
il “riferimento musicale”, soprattutto un caro amico ed è così che soprattutto lo ricordo.
La sua generosità si è esaltata nella sua missione di credere in una forma di “Umanità
musicale” che ha portato molti a condividerne le esperienze”.
Numero 4
Il Concerto dei King Singer’s
Lezione di semplicità
Pagina 17
di Patrizio Paci
Abbiamo atteso con trepidazione ed entusiasmo un’opportunità piuttosto rara dalle nostre parti, quella di ascoltare dal vivo i mitici King Singer’s, l’evento corale dell’anno. Gli
amici della Schola Cantorum Aristotele Pacini di Atri, per il Ventennale della Rassegna
Polifonica Internazionale, con grande passione e professionalità, sono riusciti ad ingaggiare i cantori britannici ed organizzare in maniera impeccabile il concerto del 22 dicembre
scorso. Arrivati nella Piazza di Atri ci rendiamo subito conto dell’importanza dell’evento,
ovunque coristi e maestri dall’intera regione abruzzese e persino da Roma, Fano, Venezia, Macerata, Montalto Marche, Ascoli Piceno e Civitanova Marche. E’ una bella festa
della coralità, con vero piacere rincontriamo vecchi amici e scambiando qualche battuta
di curiosità, su come sarà l’esibizione, ci accomodiamo nei posti rigorosamente assegnati,
in una cornice mozzafiato come quella della Basilica Cattedrale di Atri, splendido esempio artistico architettonico di Romanico Gotico Italiano dall’acustica eccellente. Manca
ancora qualche minuto, siamo impazienti, diamo un’occhiata al programma di sala, c’è
molto Palestrina, poi Orlando di Lasso, Poulenc, ma ecco…..ci siamo! Prende la parola
Carlo Orsini, voce storica della Sede Regionale RAI Abruzzo, poche ma incisive parole di
presentazione con la classe di chi in Teatro ha dimestichezza con le pause ed il giusto
tono. Ci predispone ad un attento ascolto. Entrano i King’s, sono proprio loro, quasi non
ci crediamo, cala qualche lacrima di commozione ed un lungo scrosciante applauso. Poi
silenzio assoluto fino alla fine del concerto. Le prime note, da brivido, sono intonate
senza l’ausilio del diapason, c’è molta semplicità e pulizia nel suono, palato molle alzato
naturalmente ed una puntina in maschera tanto basta! Intonazione perfetta, accordi ricchi
di armonici, dinamiche non esageratamente dilatate, come vuole una rispettosa prassi
esecutiva, rigorosa nello stile ed elastica nel fraseggio. Una macchina sonora perfetta che
ci impone l’abbassamento della percezione uditiva, immettendoci in sonorità tenui, ma
ben sostenute dalla pressione del fiato. Questo aspetto d’altri tempi ci fa molto riflettere, non siamo più abituati alla leggerezza del tessuto vocale, non siamo più abituati
all’ascolto del saper cantar piano, sempre più frastornati da una società chiassosa e perché no, in certi casi anche da una coralità chiassosa. Il rintocco della campana del Duomo, alla fine del brano, è perfettamente integrato all’atmosfera creata dal canto. I suoni, il
contrappunto e le armonie scorrono, volutamente senza applausi fino alla fine della lunga
prima parte, quando iniziamo a respirare anche noi in platea, dopo aver partecipato fisicamente ad una sospensione di fiato su ogni frase musicale. Trasmettere il respiro al
pubblico in sala, è il carisma e il potere di chi sa Cantar Bene. Poi nella seconda parte
più leggera del repertorio natalizio, scopriamo anche una spontaneità ed una simpatia
quasi a sdrammatizzare il clima del concerto, un po’ come fa frequentemente il grande
jazzista Bollani, ma sempre con rigore esecutivo come nel caso dello Stille Nacht dalle
sonorità tipicamente tedesche. Persino umili e disponibili, quando al termine duettano
con i cantori della Schola Cantorum A. Pacini nel doppio coro dell’Ave Maria di Franz
Biebl. Una lezione importante di
semplicità francescana, unanimemente condivisa, messa in atto
con un gioco di squadra perfetto,
per noi che abbiamo dimenticato
come si cantava in Italia nel 500’,
quando ancora esisteva la figura
del
controtenore,
prima
dell’invasione vocale del melodramma.
Il Dr Luigi Colleluori
Presidente della
Schola Cantorum
“Aristotele Pacini”,
organizzatore
dell’evento.
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Il Cantar Bene
Scrittura Musicale
Finale 2010 english version - 4^ lezione
di Marco Anconetani
Sistemazione delle battute
Ci sono molti modi per sistemare le battute all'interno di un sistema.
Il primo metodo è di specificare il numero di battute per linea.
Dal menu Utilities, scegli Fit Measures.
Apparirà il box “Fit Measures”.
Controlla che “Lock Layout with _ Measure(s) per System” sia selezionato così
come “All Measures.” Il numero 4 dovrebbe essere già selezionato. Se non lo fosse,
digita 4 dopo “Lock Layout with...” clicca OK.
Finale sistemerà la tua musica così da far apparire quattro battute per ogni riga, aggiungendo o
togliendo righe a seconda della necessità. Se dopo aver eseguito questo comando, cioè aver
messo quattro battute per ogni riga, ci dovessero rimanere una o due battute in avanzo possiamo inserirle nella riga precedente seguendo queste indicazioni.
Clicca in un punto qualsiasi della battuta per selezionarla. Premi il tasto freccia in
alto.
Finale sposterà alla battuta sul sistema precedente. In questo modo si possono sistemare anche,
premendo freccia su o freccia giù, i sistemi che sono troppo affollati o con troppe note in maniera da rendere la lettura della musica più agevole.
Puoi anche selezionare una serie di battute e raggrupparle in una riga soltanto utilizzando il comando “Lock Selected Measures Into One System” del box “Fit Measures”.
Bloccando un numero specifico di battute per sistema abbiamo creato dei gruppi di battute, (da
questo momento l'icona lucchetto, che non verrà stampata, apparirà vicino alla riga
). Attenzione che, una volta che le battute sono bloccate in questo modo, non sarà possibile riarrangiarle con altri comandi a meno che non venga rimosso il blocco.
Per rimuovere il blocco basta andare sul comando “Update Layout” del menu “Utilities” tenendo premuto il tasto “shift”, oppure selezionando il gruppo di battute da separare con il tool di
selezione e cliccare su “Unlock Systems” dal menu “Utilities”.
Numero 4
Pagina 19
Lo strumento di ridimensionamento
lo strumento di ridimensionamento permette di ridimensionare la musica.
Clicca il Resize Tool
. La quantità di musica che deve essere ridimensionata dipende da
dove si clicca.
Se si clicca la testa della nota solo quest'ultima sarà ridimensionata.
Si possono inserire valori che vanno dal 10% al 999%.
La riduzione e l'ingrandimento non sono cumulativi quindi se si vuole ridurre la testa di una nota del 50% e poi ancora del 50% bisogna digitare per la prima volta 50% e per la seconda volta
25% e non di nuovo 50%. Se si clicca su una stanghetta di una nota o di un gruppetto di note
l'ingrandimento rimpicciolimento influenzeranno l’intera nota e tutte le note legate fra loro.
Cliccando sulla sinistra della riga musicale più in alto il dialog box permette di ridimensionare
tutta la riga. Se presente più di una riga musicale, cliccando a sinistra tra due delle righe che
compongono il sistema il resize tool permette di ridimensionare tutta la musica della partitura.
Appariranno due opzioni supplementari “Hold Margins” e “Resize Vertical Space”. Selezionando “ Hold Margins”, Finale manterrà i margini da destra a sinistra della riga musicale riducendo
soltanto la musica e aggiungendo quindi battute alla riga.
Finale vuole anche sapere se deve mantenere la quantità di spazio bianco fra i sistemi. Selezionando “ Resize Vertical Space” finale avvicinerà i sistemi l'uno all'altro permettendo così di aumentare la quantità di musica presente in un singolo foglio.
Pagina 20
Il Cantar Bene
Lo sfacelo del Canto Liturgico
di Bepi De Marzi
"La messa sarà animata dal Gruppo Cantasuona".
Ecco l'immagine dello sfacelo liturgico. Animare la messa significa delegare qualcuno che in chiesa suoni e canti, con testi quasi sempre casuali, "da animazione", che vuol dire anche "da intrattenimento", mentre nella navata tutti tacciono e, per lo più, nemmeno pregano. E questo degrado lo si può notare, ufficializzato per l'Italia intera, ogni domenica nelle due messe televisive, alle
10 su Rete Quattro e alle 11 su Rai Uno: meste processioni con chierichetti o chiericoni impacciati, spaesati nella recita, nonni-diaconi con stola a bandoliera, gruppi corali improvvisati, quasi
sempre formati da voci senili che divagano sussiegose tra le canzoni da campeggio o da devozioni turistiche: le donne con l'immancabile sciarpetta colorata. Testi e musiche provenienti dai
repertori mistico-rock dei complessi giovanili, ma generalmente "confezionate alla bisogna", come denunciava desolatamente l'illuminatissimo, ispiratissimo e inascoltato musicista toscano
monsignor Domenico Bartolucci, già direttore della Cappella Sistina, poi messo da parte dalle
misteriose trame vaticane e fatto cardinale per consolazione, investitura interpretata dagli estimatori e dagli allievi come ulteriore umiliazione. Il suo fecondo comporre percorreva l'infallibile
e insuperabile tematica gregoriana. E dopo di lui "il diluvio" con quella che è stata chiamata "la
carica post-conciliare dei trecentocinquantamila": tanti sono stati, e ancora si moltiplicano impuniti, i compositori improvvisati, i versificatori con le più grottesche metafore bibliche, i chitarristi, gli zufolatori, i tamburisti da messa. Mentre gli organi a canne restano chiusi a chiave e nei
Seminari diocesani, come nei conventi, non si affrontano più nemmeno i primi elementi del solfeggio. "In chiesa imperversano musiche banalissime con testi risibili, infantili", ripete amaramente Riccardo Muti. Ma i musicisti e i poeti sono ormai dei solitari che intonano lamentazioni portate via dal vento della banalità. A Natale abbiamo goduto con: "Gesù, Gesù, Gesù, disceso fin
quaggiù, hai fatto tanta strada, riposati anche tu". E appare sempre più lontana, ormai impossibile, l'esortazione del vescovo di Vicenza monsignor Ferdinando Rodolfi che ottant'anni fa, ispirato dalla competenza, dall'entusiasmo e dalla donazione di don Ernesto Dalla Libera, diceva
"Che il popolo canti!” Quale popolo, ora, con le chiese sempre più vuote? "I morti, doppiamente
morti al freddo di queste liturgie", cantava un altro inascoltato, Padre David Maria Turoldo.
"Risuscitò, ohò-ohò", ci è dato di sopportare anche da queste parti. Abbiamo visto il disagio del
Papa ad Assisi. Davanti aveva decine di migliaia di "curiosi muti da messa turistica" mentre i fraticelli e i fratoni scottolavano beati, quasi svolanti,
senza mai un canto collettivo o una preghiera diffusa. "Animava" la messa papale un gruppo invisibile,
con una voce femminile che sovrastava tutto e tutti. Le musiche? Alla bisogna!!!!
Articolo tratto da:
“Il Giornale di Vicenza”
(per gentile concessione dell’Autore)
Numero 4
Lino Liviabella
e la musica popolare marchigiana
Pagina 21
di Patrizio Paci
Domenica 23 febbraio 2014 il Prof. Paolo Peretti, docente di Storia della Musica al Conservatorio “G. B.
Pergolesi” di Fermo, ha tenuto presso il Teatro Comunale di Urbisaglia una conferenza dal titolo “Lino
Liviabella e la musica popolare marchigiana”. L’incontro, organizzato dall’Associazione Culturale Amici
della Musica, ha evidenziato la collaborazione del compositore maceratese con l’etnomusicologo Giovanni Ginobili di Petriolo, da cui nacquero due composizioni strumentali in forma di suite “La mia terra” e
“Rapsodia Picena” che racchiudono diverse melodie popolari marchigiane. Liviabella scrive la prima composizione quando, in piena guerra nel 1942, è direttore del Conservatorio “Bellini” di Palermo, lontano
da casa e con la nostalgia per la terra natìa. Prima del riconoscimento del pubblico, viene quello degli esperti: il poema sinfonico ottiene infatti un premio, che Liviabella comunica a Ginobili nel 1943: “Credo
che i miei ti avranno riferito che a Napoli, ho avuto il primo premio nel concorso
“Scarlatti” con il poema La mia terra. Non dimentico che sei stato tu il primo a
darmi l’idea e il prezioso materiale dei canti popolari marchigiani”. Una quindicina
d’anni separano le due composizioni. Nel 1955 Ginobili pubblica la sua quarta
raccolta di canti popolari marchigiani e si affretta a spedirla al suo amico che
allora dirige il conservatorio di Pesaro. Lino lo ringrazia scrivendogli: “È una
raccolta, per me, di grande pregio e mi pare compendiare tutta la ricca messe di
folklore che il tuo amore e passione per il patrimonio delle nostre Marche hanno
saputo così ben scegliere per la suggestione e la commozione degli artisti che vi
sapranno attingere. La musica popolare è l’iridata sorgente di lievissima freschezza
che vince ogni polemica sull’arte per ricondurci nell’incanto inaspettato di stupite
purezze”. L’idea di un nuovo lavoro rapsodico basato sulle melodie della quarta raccolta di Ginobili balena subito nella mente del compositore che adempie alla promessa e scrive all’amico: “Sto lavorando sui tuoi canti piceni, riassorbendoli con veste armonica e pianistica in una suite, che penso spiritualmente più
interiore e vicina alla purissima sorgente”. Nello stesso mese gli annuncia: “Anche la collana dei canti piceni per
pianoforte interpretati ed armonizzati in tre organici tempi, è realizzata”. Per la precisione, il manoscritto, del
quale esiste copia eliografata presso la Biblioteca del Conservatorio di Pesaro, reca in calce: “Bologna 21
dicembre 1955”. Per Ginobili è un bel regalo di Natale1 , per la coralità popolare marchigiana una fonte di
riferimento, confermata dalla trascrizione per coro dedicata alla sua Lidia nel Natale dell’anno successivo.
Da questa trascrizione corale Liviabella prende il canto Natu natu Nazzarè e lo dona al Coro della SAT
di Trento. Per la prima volta un canto marchigiano viene restituito al popolo dal coro più famoso e fa il
giro del mondo per mezzo dell’incisione della casa discografica Odeon negli anni 50’ e successivamente
della RCA negli anni 60’.2 La collaborazione tra i due amici maceratesi termina con la prematura scomparsa del compositore nel 1964. I canti marchigiani restano così nei cassetti delle biblioteche marchigiane,
fino a quando decido personalmente di iniziare un lavoro di elaborazione che porta il mio Coro La Cordata ed altre qualificate formazioni del Nord Italia3 ad eseguirli in ambito colto presso Teatri, Chiese ed
Abbazie. Pertanto sono maturati i tempi per realizzare una raccolta di melodie marchigiane elaborate dai
migliori compositori della coralità popolare italiana, nell’ambito della collana “Voci e Tradizione” a cura
della Feniarco.
1 - “L'iridata sorgente” di Paolo Peretti, ovvero la Musica popolare marchigiana nell’opera di Lino Liviabella - Macerata 1997.
2 - “Voci e Suoni d’Altri Tempi” di Patrizio Paci - Libro di prossima pubblicazione
3 - “Ninna oh” trascrizione di Giovanni Ginobili - elaborazione di Patrizio Paci - esecuzione Vox Cordis Quartet Belluno
www.youtube.com/watch?v=vNvOFp9Lw40
http://patriziopaci.altervista.org/Armonizzazioni/Ninna_oh_paci_TTBB.pdf
http://patriziopaci.altervista.org/Armonizzazioni/Ninna_oh_paci_SCTB.pdf
Per maggiori informazioni sul compositore Lino Liviabella consultare il sito: www.linoliviabella.com
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Notiziario
Il Cantar Bene
45° Compleanno
del Coro Polifonico Malatestiano
di Alessandra Filippetti
Il M° Francesco Santini
Il Coro Polifonico Malatestiano ha festeggiato il suo 45° compleanno, con
un Concerto presso il Teatro della Fortuna di Fano il 16 novembre scorso, alla presenza di in numeroso pubblico. Il titolo scelto per questo concerto “Una voce nella città“ è la sintesi della storia della nostra formazione corale, una presenza artistica consolidata nella città di Fano che dalla
sua fondazione, nel 1968, ha sempre contribuito a diffondere la cultura
musicale attraverso un repertorio che spazia dalle opere rinascimentali
fino alle innovative sperimentazioni della polifonia contemporanea comprendendo brani classici e profani, canti della tradizione popolare, rielaborazioni, composizioni su testi poetici. La partecipazione a numerose rassegne, a Concorsi nazionali ed internazionali, le numerose tournèes (Grecia,
Ungheria, Bulgaria, Germania, Francia, Svezia, Giappone Repubblica Ceca,
Canada, Lettonia, Russia, Australia, Cina, Egitto, Ucraina, Estonia, Polonia
e Croazia nell’ottobre 2013 hanno consentito di testimoniare in tutto il
mondo il valore della cultura musicale italiana e di essere ambasciatori della bellezza e delle risorse del nostro territorio. Le direzioni artistiche che
si sono succedute fino quella attuale del M° Francesco Santini hanno rappresentato un cammino di ricerca, di perfezionamento perché l’attività,
seppur dilettantistica dei coristi, potesse acquisire un carattere di professionalità per l’impegno e la costanza della preparazione e la crescente
complessità delle proposte musicali presentate. Il frutto più prezioso
dell’attività del Coro Polifonico Malatestiano è l’Incontro Internazionale
Polifonico ”Città di Fano”, sapientemente diretto da Lorenzo Donati.
Giunto nello scorso settembre alla sua quarantesima edizione, l’Incontro
Internazionale offre, ad un appassionato pubblico di estimatori, le esecuzioni delle migliori formazioni corali di tutto il mondo permettendo uno
scambio umano ed artistico di grande valore. Dal 2001 inoltre, in collaborazione con la Feniarco a cadenza biennale, si svolge l’Accademia per Direttori di coro e giovani coristi, evento che aggiunge prestigio al Festival e
sollecita uno studio costante sulla vocalità attraverso gli innovativi strumenti didattici della polifonia contemporanea. L’attività del Malatestiano
comprende anche iniziative di formazione attraverso Corsi di orientamento musicale rivolti alle giovani generazioni. Da questo impegno è nata
l’Associazione “Incanto Domus Lirica” per la promozione della cultura
musicale polifonica e i due cori, Voci bianche e Giovanile seguiti e diretti
da Francesco Santini. Il Coro Polifonico Malatestiano, consapevole
dell’eredità che la sua storia gli consegna, un percorso fatto di volti, di impegno, di fatiche e di soddisfazioni desidera continuare la sua crescita umana ed artistica nella coralità di una passione da condividere e da tramandare.
Numero 4
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27° Festival degli Appennini
Montalto Marche
di Patrizio Paci
“Il canto popolare rappresenta le nostre tradizioni. I canti parlano della
nostra storia, dei mestieri dei nostri antenati, dei loro sentimenti, del loro modo di intendere la vita. Tutti dovremmo sapere queste cose. Un giovane che
non ha mai ascoltato La pastora e non ha neppure una vaga idea di cosa sia il
canto popolare, perde la possibilità di conoscere le sue origini, la sua terra, perde un pezzo del suo passato e delle sue radici. E senza nemmeno saperlo!”
Questa suggestiva riflessione porta la firma del M° Mauro Pedrotti, direttore del celebre Coro della SAT di Trento, le cui note riecheggiano ancora nella fantasia e nei ricordi degli appassionati che da 27 anni gremiscono
la Cattedrale S. Maria Assunta di Montalto Marche, per ascoltare il meglio della coralità popolare, proposto annualmente dal Coro “La Cordata” con l’organizzazione del Festival degli Appennini. I canti p o p ola r i
e d i i s p i r a z i o n e p o p o l a r e e s e g u i t i narrano per lo più vicende
umane dolorose legate al duro lavoro ed alla guerra, ma anche situazioni gioiose come le antiche feste del grano e della vendemmia, i corteggiamenti, le serenate ed i grandi sentimenti: “Doman l’è festa….g’ho la
morosa da ndà à trovà......amè la tera me diseva el nono…..se la Julia non fesse ritorno…..che dolceza nela voze de me mama…la me cantava… ndormenzete Popin e quando insieme s’arivava al capitel… la pregava pian pianin e a
la fin la me diseva… ve saludo Madonina…steme ben!” Le melodie popolari
sono autentici quadretti di musica e poesia frutto del paziente e qualificato lavoro di ricerca di etnomusicologi, il compito di rielaborarli ed armonizzarli è generalmente affidato a musicisti raffinati nel gusto musicale,
mentre ai cori spetta il passaggio finale di restituirli al popolo con il canto, nella maniera più qualificata. Sabato 17 maggio 2014, alle ore 21.15,
presso la Cattedrale S. Maria Assunta di Montalto Marche (AP) si esibiranno i seguenti Cori:
La Cattedrale S. Maria Ass.
di Montalto delle Marche,
suggestivo teatro
del Festival degli Appennini
Coro La Cordata - Montalto Marche (AP) - M° Patrizio Paci
Coro Pasubio - Vallarsa (TN) - M° Ivan Cobbe
Coro Aqua Ciara - Recoaro Terme (VI) - M° Franco Zini
Il Coro “Aqua Ciara”
Il Coro “Pasubio”
"Quando una melodia
autenticamente popolare
viene elaborata
in costruzione polivocale,
perde ogni ragione
tradizionale per diventare
musica colta".
Bela Bartok
Pagina 24
Il Cantar Bene
Incontro dei Comitati di Redazione
e dei Responsabili della Comunicazione
di Patrizio Paci
Come anticipato nell’editoriale, il 15 e 16 febbraio scorso si è svolto a Bologna l’Incontro dei
Comitati di Redazione e dei Responsabili della Comunicazione su iniziativa della Feniarco, con la
collaborazione dell’Associazione Emiliano Romagnola Cori. E’ stata l’occasione per presentare
ufficialmente alle altre redazioni regionali la rivista Il Cantar Bene e per attingere nuove idee, sotto l’egidia delle comuni direttive editoriali. L’incontro ha evidenziato il patrimonio culturale da
veicolare al lettore, quindi non solo informazione, ma soprattutto contenuti di formazione e
crescita, non più solo ed esclusivamente della propria area regionale, ma allargate alle altre realtà regionali e nazionali. Questo aspetto lo avevamo
già privilegiato, come si
può notare dalle numerose collaborazioni esterne
che abbiamo avviato fuori
dalla coralità marchigiana.
Il messaggio da far pervenire deve essere chiaro,
incisivo, memorizzabile e
condito con un velo di
Patrizio Paci con Sante Fornasier
sottile ironia, attraverso i
mezzi che la comunicazione moderna ci mette a disposizione. Anche i
destinatari del messaggio non sono solo quelli locali e dei singoli direttori; lo strumento deve essere a disposizione di tutti i personaggi che
ruotano attorno al coro: dai coristi agli ascoltatori, dai direttori dei
conservatori alle biblioteche comunali, dagli amministratori politici agli
enti concertistici, allargando a tutte le mailing list di ogni singola realtà
corale, divulgando la qualità del prodotto far coro anche attraverso lo
scambio culturale con le altre redazioni. Quindi non più una visione da
dopo lavoro, ma da autentici professionisti dell’informazione, sfruttando anche la condivisione degli eventi comuni che la Feniarco mette a
disposizione. Particolarmente interessante è stata la condivisione della
riunione del Comitato di Redazione di Choraliter, ormai divenuta una
rivista di alto profilo, tra
le migliori in campo europeo, presieduta dal Direttore Sandro Bergamo,
particolarmente interessato alla figura ed alla scrittura musicale del Giovan Ferretti (marchigiano
d’adozione, ma friulano di Cividale) descritta in questo numero nell’Angolo della Partitura da Emiliano
Finucci.
Il tavolo dei lavori
Numero 4
Pagina 25
Rassegna Internazionale Musica Sacra
Virgo Lauretana - Loreto 23 - 27 aprile 2014
Cori Partecipanti:
Chamber Choir Salutaris
M° Olga Yanum
MINSK (Bielorussia)
Chamber Choir Ozarenie
M° Olga Burova
MOSCA (Russia)
Coro Chernomorski zvutsi
M° Valentina Georgieva
BALCHIK (Bulgaria)
Coro “Nitria”
M° Ondrej Saray
NITRA (Slovacchia)
Coro Croatian mixed choir “Ivan pl. Zajc
M° Zlatan Sindicic
ZAGABRIA (Croazia)
Coro Kyiv Orthodox Theological Academy
M° Nadiia Lavorska
KIEV (Ucraina)
Padre Giuliano Viabile
Direttore Artistico della Rassegna
Corale Renato Portelli
M° Pettarin Fabio
MARIANO DEL FRIULI (Italia)
Coro Children Choir “Perpetuum Mobile”
M° Beata Kijauskiene M° Danguole Beinaryte
KAUNAS (Lituania)
Info: www.rassegnalauretana.it
29^
Sabato 24 maggio ore 18.00
Arena Sferisterio - Salone Ex Cinema
Coro Sibilla C.A.I. - Macerata
M° Fabiano Pippa
Coro Vanoj - Canal San Bovo (TN)
M° Paolo Scalet
Coro Plose C.A.I. - Bressanone (BZ)
M° Gianfranco Bogana e M° Ilario Sedrani
Pagina 26
Il Cantar Bene
Anniversari e ricorrenze
a cura della Redazione
Decennale di Fondazione
Corale Polifonica "Tebaldini" di S. Benedetto del Tronto
Schola Cantorum "S. Cecilia" di S. Elpidio a Mare
Coro Giovanile "Filelfo" di Tolentino
Coro Polifonico "Icense" di Mercatello sul Metauro
Corale “S. Maria in Viminatu” di Patrignone
Il Coro “Filelfo” di Tolentino
Ventennale di Fondazione
Coro “Crypta Canonicorum” di Grottazzolina
25° di Fondazione
Il Coro “Durantino” di Urbania
Corale "Brunella Maggiori" di Jesi
Coro Polifonico Durantino "A. Mangani" di Urbania
Trentennale di Fondazione
Corale Polifonica "A. Antonelli" di Matelica
La Corale “B. Maggiori” di Jesi
40° di Fondazione
Gruppo Corale "Montefiore" di Montefiore dell'Aso
La Corale “A. Antonelli” di Matelica
Ai cori festeggiati vanno i migliori auguri della Redazione e di tutta la Coralità Marchigiana.
Numero 4
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I 20 anni
della Crypta Canonicorum
di Annalia Valentini
La ricerca, lo studio delle fonti, la riscoperta, la valorizzazione, e la diffusione
della musica corale antica rappresentano l’obiettivo fondamentale che da
vent’anni l’Associazione musicale-culturale “Crypta Canonicorum”, sotto la guida
del suo direttore Emiliano Finucci e con il sostegno del sindaco e dall’assessorato
alla cultura di Grottazzolina, persegue con tenacia e professionalità. Era il mese
di ottobre del 1993 quando un gruppo di giovani intraprendenti e appassionati di
musica corale insieme al M° Emiliano Finucci decidono di fondare l’Associazione
“Crypta Canonicorum” che prende il nome dall’antico Castello di Grottazzolina,
edificato dai monaci farfensi intorno al X° secolo. Sono anni di impegno e di crescita musicale costante che portano il Coro ad affrontare un repertorio che va
dal gregoriano alla polifonia primitiva, dalle forme medioevali monodiche e polifoniche alla musica sacra e profana dell’Umanesimo e Rinascimento, fino alla produzione musicale del periodo Barocco. Dal 2006 il Coro si dedica allo studio del
repertorio degli antichi maestri franco-fiamminghi leggendo direttamente sui manoscritti in notazione mensurale bianca e secondo la disposizione “a libro” per
ricercare sonorità il più possibile vicine a quelle delle antiche cappelle musicali.
Fra gli impegni consolidati nel tempo ci sono l’organizzazione della manifestazione “I Luoghi del Canto Gregoriano nella Marca di Fermo” e delle rassegne natalizie.
Ma dire Crypta, però significa innanzitutto dire Emiliano Finucci, il suo direttore
musicale e artistico, un musicista poliedrico, ricercatore instancabile e creativo,
generoso nel trasmettere ai suoi cantori la sua raffinata musicalità con sempre
nuove ricognizioni interpretative di capolavori di musica antica poco eseguiti e
spesso inediti. Significativi i progetti musicali realizzati come: «De tous biens plaine
Vs. Omnium bonorum plena - Amor sacro e amor cortese nella polifonia e nella pittura
dei maestri fiamminghi» (2007); «Vorria che tu cantassi una canzone, ovvero un “facie
ad faciem” con la solmisazione all’italiana nelle Canzon Napolitane» (2010) e
«Musicisti e mecenati nell’Italia del Rinascimento» (2013). I vent’anni di attività sono
stati festeggiati dal coro organizzando, con il patrocinio del comune di Grottazzolina, la disponibilità del parroco e del centro sociale anziani, la tradizionale Rassegna corale natalizia, articolata in due momenti: domenica 5 gennaio alle ore 11
presso la Chiesa del SS. Sacramento di Grottazzolina (FM), la celebrazione liturgica in gregoriano della II Domenica dopo Natale; domenica 12 gennaio alle ore
18 presso la Chiesa di S. Giovanni Battista di Grottazzolina (FM), la Celebrazione
liturgica e il concerto della Corale
«Federico Marini» di Ancona diretta
dal Maestro Luigi Marinelli. Quella
della Crypta Canonicorum è un’attività
serena svolta con libertà in cui conta molto il rapporto tra le persone,
senza alcun interesse economico,
esclusivamente nel nome della passione per la musica corale.
Il Coro Crypta Canonicorum
nella Basilica di Loreto
Il M° Emiliano Finucci
“Una tappa
sugli straordinari sentieri
della musica corale”.
Pagina 28
Il Cantar Bene
Il decennale della Corale
Sancta Maria in Viminatu
La Corale
“S. Maria in Viminatu”
diretta dal M° Marco Fazi
Il Coro Plinius diretto dal
M° Antonella Pavan
di Sara Angiolelli
Si compie quest'anno il Decennale di Fondazione della Corale "Sancta Maria in Viminatu" di Patrignone, un paesino di poche anime, ricco di storia e
d’arte, situato sulle incantevoli colline dell’entroterra ascolano. Nel suo
breve ma intenso percorso, ha dato voce alla volontà musicale di un gruppo di appassionati, costantemente in crescita. Sapientemente condotto dal
M° Marco Fazi, il Coro si propone di migliorare la propria vocalità, mantenendo inalterata quella semplicità tipica della prassi esecutiva propria del
canto popolare. Il giovane gruppo prende forma alla fine degli anni 80’, con
lo scopo di animare le celebrazioni liturgiche nell’omonima Parrocchia, introducendo successivamente lo studio dei canti popolari, grazie anche al
sostegno del compianto Parroco Don Tiberio Caferri, da sempre sensibile
a questo genere di esperienza, non solo artistica ma anche comunitaria;
debutta ufficialmente nel 2004 come ospite del Coro "La Cordata" di Montalto delle Marche, con il quale collabora amichevolmente dal 2005 per la
realizzazione della Rassegna Natalizia "Capanna Sanda", nel contesto del
"Puer Natus Est" , manifestazione ideata dall' ARCOM. Oltre all'attività
svolta nella Città di Montalto, la Corale "S. Maria in Viminatu" ha saputo
intrecciare relazioni con altre realtà del canto popolare vicine, ma anche
molto lontane come, per citarne alcune, il Coro "Monti Azzurri" di Pievebovigliana, la Corale "G. Verdi" di Teramo, il "Coro della Portella" di Paganica (AQ), la Schola Cantorum “A. Pacini” di Atri (TE), gli amici del Coro “Cantori delle Pievi” di Neviano degli Arduini (PR), il Coro “Roen” di
Don (TN), il Coro “Genzianella” di Tesero (TN), il Coro “Slavaz” di Tesero (TN) e il Coro “CAI” di Piacenza”. La Corale vanta, tra i suoi appuntamenti, la partecipazione al Concorso “International Choral Competition”,
svoltosi nel 2007 al Teatro Novelli di Rimini, dove si è aggiudicato un premio speciale, appositamente costituito dalla giuria. Il repertorio, costruito
negli anni, annovera canti popolari marchigiani, brani di ispirazione religiosa
e parte del repertorio di Bepi De Marzi, compositore e maestro del celebre Coro "I Crodaioli" di Arzignano (VI), che la Corale patrignonese ha
avuto il piacere e l'onore di ospitare nel 2011. La Rassegna "Voci dalle Colline" che dal 2007 si svolge annualmente a Patrignone nel mese di aprile,
ottiene un discreto successo ed una diffusa popolarità per la qualità dei
protagonisti e la varietà dei programmi musicali. I festeggiamenti del Decennale di Fondazione trovano, nell'appuntamento del prossimo sabato
12 aprile - ore 21.00, la prestigiosa partecipazione del Coro Plinius di
Bottrighe (Rovigo), diretto dal M° Antonella Pavan. Per la prima
volta la Rassegna si terrà a Patrignone nella Chiesa della SS. Annunziata, appena restaurata per una antica volontà del caro Don Tiberio.
Numero 4
La prestigiosa attività della
Corale Cento Torri
Pagina 29
di Roberto Buondi
E' terminato il 2013 e con gli auguri sono stati fatti anche i bilanci: per la
Corale "100 Torri" di Ascoli Piceno è stato un anno strepitoso, iniziato
con una tournée a Massy in Gennaio, un grande concerto Verdiano a Febbraio con solisti coreani, un'altra fantastica ed emozionante tournée con
concerti nella Sagrada Familia di Barcellona e nella Basilica del Pilar di Saragozza, un meraviglioso intervento con l'orchestra giovanile di Basilea
all’Ascoli Piceno Festival con Beethoven e Brahms e per finire un suggestivo Magnificat di Vivaldi nel Tempio Monumentale di San Francesco il 26
Dicembre scorso. L'atteso concerto di Natale della Corale Cento Torri
ha richiamato tantissimo pubblico, gente emozionata e nello stesso tempo
entusiasta. Il coro si è ripresentato alla cittadinanza in forma smagliante,
un nuovo look ed un organico vocale di prim’ordine, integrato da nuove
giovani leve motivate e piene di entusiasmo che si sono unite agli altri coristi, per continuare il prestigioso cammino dello storico gruppo. La
"Cento Torri" vanta ben 41 anni di attività, ma una cosa è certa: non li
dimostra proprio! Ha saputo riproporsi al pubblico in grande stile, attraverso un'esecuzione impeccabile del Magnificat in sol minore di A. Vivaldi,
il canto di lode di Maria. Diretti dal M° Maria Regina Azzara, i coristi hanno lavorato con impegno, serietà e passione. Il programma, ha offerto al
pubblico anche l'ascolto dei classici natalizi, tra cui Adeste Fideles nell'armonizzazione a 5 voci del M° Bartolucci, una dolce "Ninna Nanna" del
compianto M° Bernardo Azzara, sempre affettuosamente ricordato dai
suoi coristi ed il
celeberrimo Cantique de Noel per
tenore e coro. La
Corale ha saputo
trasmettere ancora
una volta quelle
forti emozioni che
riescono a scuotere l’animo, in un
abbraccio coinvolgente di suoni, voci ed armonie, ma il cammino è ancora
lungo. Tra gli appuntamenti recenti il Gran Galà Lirico al Circolo Cittadino con i solisti coreani e tra i numerosi appuntamenti futuri, il "Cento
Torri Choral Festival 2014" seconda edizione, previsto nel mese di Giugno, un incontro internazionale di cori che si esibiranno nella magnifica
cornice della città di Ascoli Piceno.
Il M° Maria Regina Azzara
Pagina 30
Il Cantar Bene
Geometrie Barocche
nella Musica Sacra Vocale
Concerto per soli, Coro e Orchestra
VOX POETICA ENSEMBLE - Fermo
Direttore M° Mario Ciferri
Domenica 6 aprile ore 18,30 Fermo
Stagione Concertistica GMI Fermo Auditorium Martino
Sabato 12 Aprile ore 21,30 San Ginesio (MC)
Collegiata di San Ginesio
Domenica 13 Aprile ore 17,30 Civitanova Marche (MC)
Chiesa di San Pietro
ANTONIO LOTTI (1667 - 1740)
CRUCIFIXUS a 8
MISERERE MEI a 4
JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1750)
Mottetto a 4 BWV 230 "LOBET DEN HERN ALLE HEIDEN" Mottetto a 4
per doppio coro BWV 159 "ICH LASSE DICH NICHT" Cantata a 4 BWV 4
"CHRIST LAG IN TODESBANDEN"
Cantata a 4 BWV 150 "NACH DIR, HERR, VERLANGET MICH"
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Numero 4
Concerti e Rassegne
a cura della Redazione
Carl Orff
Sabato 15 marzo 2014
ore 21.30
Chiesa Santa Maria Apparente
Civitanova Marche
“CARMINA BURANA”
per soli , coro e orchestra
12^ RASSEGNA CORALE
“A. BIZZARRI”
Solisti e Coro del Conservatorio di Pesaro
Coro Filarmonico Rossini
Orchestra Sinfonica Rossini
Maestri dei cori: R. Renili A. Cicconofri
Direttore: Daniele Agiman
Corale “A. Bizzarri”
Civitanova Marche
Sab 28 aprile 2014 - ore 11.00 - Auditorium Pedrotti
Dom 29 aprile 2014 - ore 10.00 - 21.00 - Teatro Rossini - Pesaro
Corale “G. Bonagiunta”
San Ginesio
Gruppo Corale “Montefiore”
Montefiore dell’Aso
Sabato 24 maggio 2014 - ore 21.15
Chiesa S. Marone - Civitanova Marche
Sabato 24 maggio 2014 - ore 17.30
“Premio Cagnucci” Corale Cento Torri
“CANTAMAGGIO ”
Concerto dei Cantori Materani
6^ Edizione
Coro “S. Marone” Civitanova Marche
Voci Bianche “Si fa Coro” Civitanova Marche
Coro “Voci libere” Morrovalle
Coro “La Cordata” Montalto Marche
Domenica 30 marzo 2014 - ore 17.00
Teatro Ferri - Montecassiano
Direttore M° Alessandra Barbaro
Civica Pinacoteca - Ascoli Piceno
Chiesa S. Marco Ponzano di Fermo
Sabato 26 aprile - ore 17.00
Corale G. Serafini
Altidona
M° Valerio Marcantoni
"CONCERTO DI PRIMAVERA”
Coro "I Cantori di Corte"
Mirano (VE)
M° Livio Lamon
“RASSEGNA CORALE”
Corale "Piero Giorgi" - Montecassiano
M° Augusto Cingolani
Corale "Cappella Musicale del Duomo” - Camerino
M° Silvio Catalini
Domenica 27 aprile - ore 17.00
Chiesa S. Marco Ponzano di Fermo
Corale " Shalom"
Porto San Giorgio
M° Italo D'Annessa
Corale "San Pietro"
Pedaso
M° Giulio Fratini
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Il Cantar Bene
Antonio Giannetti
ci ha lasciato
Il M° Francesco Santini
a cura della Redazione
La Corale Madonna S. Giovanni di Ripatransone e tutti i cori marchigiani
piangono la scomparsa del Prof. Antonio Giannetti, 74 anni, già Consigliere Comunale ed Assessore negli anni ’70 e da sempre strettissimo collaboratore di numerose Amministrazioni, Presidente della locale Pro Loco,
conservatore dei Musei Cittadini, autore di numerose pubblicazioni di storia locale, giornalista e storico Presidente della corale ripana fin dalla sua
fondazione nel 1971. Lo scorso 4 Gennaio la Città di Ripatransone si è
svegliata apprendendo la triste notizia, dopo una breve ma grave malattia.
I funerali si sono svolti nel Duomo di Ripatransone, dove centinaia di persone sono intervenute per portare il proprio saluto ad un uomo che per
tanti anni è stato l’emblema di una città che ha sempre amato e servito
con devozione. Il rito è stato presieduto dal Vescovo Mons. Gervasio Gestori, sensibile ad esternare nell’omelia il profondo e personale dolore.
Presente tutta la Corale Madonna S. Giovanni, profondamente triste e
smarrita per la mancanza di colui che per oltre quarant’anni l’ha guidata
con amore di padre: per lui era la sua creatura, come fosse un figlio al
quale ha dedicato la propria vita. Il suo carattere lo portava a volte a scatti
di insofferenza, dettati però da una dote che si stenta a trovare nelle persone: il profondo rigore morale ed il rispetto. Come non parlare, poi, della sua disponibilità, non solo di tempo, ma soprattutto di mente e di cuore. Lo ricordiamo con l’attenzione e la meticolosità con cui per oltre 40
anni ha organizzato la Rassegna “Belvedere del Piceno”, donandoci
l’opportunità di ascoltare il meglio della Polifonia Nazionale ed Internazionale. L’ultimo grazie glielo porgiamo insieme all’impegno nel continuare
l’attività corale in maniera solerte ed appassionata in modo che ne possa
essere orgoglioso dal Cielo.
Il Prof. Antonio Giannetti
Numero 4
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Coro “La Cordata”
Montalto Marche
Arcom
Ass. Reg. Cori Marchigiani
Regione Marche
Ancona
Amministrazione Comunale
Montalto Marche
Pro Loco
Montalto Marche
Amministrazione Provinciale
Ascoli Piceno
27° FESTIVAL DEGLI APPENNINI
Canti della montagna, alpini e popolari
Coro “La Cordata” - Montalto Marche
Direttore M° Patrizio Paci
Coro “Pasubio” - Vallarsa (TN)
Direttore M° Ivan Cobbe
Coro “Aqua Ciara” - Recoaro Terme (VI)
Direttore M° Franco Zini
Sabato 17 maggio 2014 - ore 21.15
Cattedrale S. Maria Assunta - Montalto Marche
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO PICENA
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Il Cantar Bene
Concorsi e Festivals
LAZIO
Roma 4 - 5 - 6 Aprile 2014
4ª Edizione del Concorso Nazionale di Musica
“San Vigilio in Canto”
Sala Teatro San Vigilio, Via Paolo di Dono 218
TRENTINO
Riva del Garda 13 - 16 Aprile 2014
Concorso Corale Internazionale
EMILIA ROMAGNA
Cattolica 1 - 5 maggio 2014
Rimini International Choral Competition
Queen of the Adriatic Sea
Associazione Musicale Musica Ficta
Viale Pascoli 23 Rimini, Rn 47900
LOMBARDIA
Quartiano (Lodi) 17 - 18 maggio 2014
Concorso Nazionale Corale “Franchino Gaffurio”
Iscrizioni entro il 28 febbraio 2014
Info: fax: 0298239984; e-mail:[email protected];
MARCHE
Fermo 19 ottobre 2014 Auditorium S. Martino
Concorso Corale Nazionale “CITTÀ di FERMO”
Iscrizioni entro 30 giugno 2014
Info: www.musicapoetica.it
Numero 4
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Cento Torri Choral Festival
Ascoli Piceno
La Corale Polifonica Cento Torri di Ascoli Piceno presenta il regolamento per la partecipazione dei gruppi corali alla seconda edizione del
“CENTO TORRI CHORAL FESTIVAL” che si svolgerà ad Ascoli Piceno
nei giorni 20, 21 e 22 del mese di giugno 2014. Il Festival ha cadenza biennale e la prima edizione svoltasi nel giugno 2012, in occasione dei festeggiamenti per i 40 anni di attività della Corale, ha visto una qualificata partecipazione di Cori che, nello scenario delle Chiese di San Francesco e
della Cattedrale, si sono esibite raccogliendo un grande consenso tra il
pubblico presente. Sono stati giorni molto intensi e la musica ed il canto
dei gruppi partecipanti ha invaso gli spazi più rappresentativi della città
con anche esibizioni spontanee tra le strade e piazze in mezzo alla gente
meravigliata per la qualità delle esecuzioni. Giorni di festa della musica che
la Corale pensa di ripetere il prossimo anno grazie all’aiuto della comunità
ascolana ed in primo luogo Provincia, Comune, Diocesi, Arcom e si spera
tanti sponsor e collaboratori. Sicuramente sarà un evento importante per
la città come è stato nel 2012 e sarà certamente destinato a crescere come si può supporre data la risonanza nazionale e non solo. Il regolamento
e i documenti sono scaricabili dal sito www.coralecentotorri.rinascita.it
cliccando sul logo del Festival. Si ricorda la scadenza per la presentazione
della domanda di partecipazione il 29 Marzo 2014.
Concorso Corale Nazionale
Città di Fermo
IV edizione
La IV edizione del Concorso Corale Nazionale “CITTÀ di FERMO” avrà
luogo a Fermo Domenica 19 Ottobre 2014 presso l’“Auditorium S. Martino” situato nel centro storico. Il Concorso è riservato ai complessi italiani
che si dedicano all’attività corale non professionistica (specificazione non
valida per il direttore ed eventuali strumentisti). L’ente organizzatore del
Concorso è l’Associazione Musica Poetica - Vox Poetica Ensemble di Fermo.
Le iscrizioni scadono il 30 giugno 2014.
La giuria è composta dai seguenti maestri:
Marco Berrini
Mario Ciferri
Lorenzo Donati
Marco Scavazza
Paola Stivaletta (Commissario di nomina Fe.N.I.A.R.Co.)
Info: www.musicapoetica.it
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Il Cantar Bene
La Corale Giovanni Ferretti
a cura della Redazione
L'associazione, costituita nel 1979 ad Ancona dal direttore Cesare Greco, si intitola ad un compositore marchigiano del XVI secolo le cui opere sono state riscoperte ed eseguite grazie al lavoro di ricerca e trascrizione patrocinato dalla stessa Associazione. Ha recentemente festeggiato
il trentesimo anno dalla fondazione riassumendo in un elegante volume il bilancio dell'attività: per
quel che valgono i numeri, oltre quattrocento concerti, oltre seicento composizioni presentate,
circa duecentocinquanta soci tra le file delle varie formazioni, cameristiche o di grandi dimensioni. Formazione duttile ed atipica, l’Associazione ha proposto negli anni un repertorio particolarmente vasto di musiche sacre e profane di ogni epoca, sia polifoniche che corali-strumentali. Ad
Ancona ha inaugurato la tradizione del Concerto del Venerdi Santo, presso la Cattedrale di S.
Ciriaco, presentando importanti lavori sinfonico-corali. Molto nutrito anche il repertorio in
campo profano, dalle musiche rinascimentali sino a quelle contemporanee. Regolarmente invitato per prime esecuzioni assolute (o moderne). Tra le varie attività organizzate dall'Associazione
va segnalata la Borsa di Studio "Franco Barocci" per giovani organisti, nove edizioni, la stagione
de “I concerti di Pietralacroce”, giunta alla nona edizione. Nel 2009 ha festeggiato il trentennale
della fondazione e l’Associazione ha organizzato per la suddetta stagione una serie di concerti
tenuti da Cori della Regione Marche ed anche provenienti da altre località, come il Coro
“Angeli” di Cluj-Napoca (Romania). Dalla sua fondazione al 2007 è stato diretto dal M° Cesare
Greco, dal 2008 al 2012 dal M° Giorgia Cingolani, mentre dal 2012 dal M° Michele Bocchini.
www. nuke.coroferretti.org
Numero 4
Dalle Regioni vicine
Concerto Canti Popolari
Coro Voci in Valle Belluno
Venerdi 25 aprile 2014 - ore 20.30
Chiesa S. Domenico - Teramo
Sabato 26 aprile 2014 - ore 18.00
Casa Onna - Onna (AQ)
Abbazia S. Emiliano in Congiuntoli
Scheggia (Perugia)
Concerto in Abbazia
Coro La Cordata Montalto Marche
M° Patrizio Paci
Domenica 6 aprile 2014 ore 17.00
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Il Cantar Bene
Dalle altre Regioni
Concerto
Coro della SAT Trento
Direttore M° Mauro Pedrotti
Piuro (So) Chiesa Parrocchiale
Sabato 8 marzo - ore 21.00
Concerto
I Crodaioli
Direttore M° Bepi De Marzi
Sabato 10 Maggio ore 21.00
Chiesa Magistrale della Steccata
PARMA
Concerto
Coro Tre Pini - Padova
Direttore M° Gianni Malatesta
23 aprile ore 21.00
Sala Consiliare - Via Guasti 12 - Padova
XXXII CONCORSO
NAZIONALE CORALE
FRANCHINO GAFFURIO
17 e 18 maggio 2014
Chiesa Parrocchiale
Quartiano di Mulazzano
(Lodi)
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Numero 4
periodico di
informazione
corale
a cura dell'Usci
Friuli Venezia Giulia
X MOSTRA FIERA
della CORALITA’
Palazzo della Gran Guardia
Verona 3 /4 maggio 2014
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Il Cantar Bene
Convenzione Cori Associati
Mr Studio di Pedaso
MR Studio è lieto di annunciare la seguente tariffa speciale con sconto del
33% riservata ai soli soci ARCOM per la registrazione in studio di corali:
una giornata di noleggio studio con fonico (min. 8 ore) alla tariffa speciale
di € 40,00 all’ora invece che di € 60,00
Info: [email protected]
segreteria telefonica / fax : 0734 933039
Pubblicizzare il proprio evento corale
Ogni coro potrà pubblicare la propria attività sul nostro sito www. corimarche.it, dopo aver aderito al censimento proposto dalla FENIARCO.
Dal 2011, il sito web dell’ARCOM è costruito nella hosting della FENIARCO, favorendo un collegamento di informazioni ed un'uniformità procedurale alle quali ogni singola società corale può contribuire direttamente.
Come? Con le proprie credenziali di accesso al nostro sito o a quello della FENIARCO, credenziali rilasciate dalla stessa federazione a tutti i cori
censiti che hanno compilato la modulistica relativa al progetto "Non solo
coralità". Per saperne di più, si consulti l'apposita sezione nel sito
www.feniarco.it alla voce Progetti e si richieda la relativa documentazione. Affrettatevi dunque ad ottenere le credenziali per poter rendere visibili le vostre iniziative, tramite questo canale privilegiato.
Numero 4
Seminario di formazione
per Direttori e Coristi
Cori Voci adulte
Docente Carlo Pavese
Fano (PU)
Sabato 3 e domenica 4 maggio 2014
Repertorio e vocalità
musica corale contemporanea
Cori Voci Bianche
Docente Stefania Piccardi
Porto Sant'Elpidio - Villa Barucchello
Sabato 16 e domenica 17 maggio 2014
La vocalità dei bambini
Info: www.corimarche.it
Rassegna Cori Voci Bianche
Porto S. Giorgio - Teatro Comunale
sabato 31 maggio domenica 1 giugno 2014
sabato 31 maggio:
ore 09.00 Concerti nelle scuole
ore 13.00 Pranzo collettivo
ore 17.00 Concerto in Teatro alle (4 cori)
domenica 1 giugno:
ore 11.00 Canti in libertà
ore 12.00 Canto collettivo presso viale Stazione
ore 13.00 Pranzo collettivo
ore 17.00 Concerto in Teatro (4 cori)
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ARCOM
Associazione
Regionale
Cori
Marchigiani
Presidenza:
via Vasco de Gama 134
62012 Civitanova Marche
Segreteria:
Via Galileo Galilei 5
63025 Montegiorgio
Il Cantar Bene
L’ A.R.Co.M. nasce con lo scopo di far crescere vocalmente e musicalmente i
cori marchigiani, fornendo loro anche utili informazioni sull’organizzazione e
sulla corretta amministrazione della vita corale, attraverso corsi di formazione,
convegni, concerti e laboratori corali. L’ Associazione conta ben 92 cori iscritti,
provenienti dalle 5 provincie marchigiane
Il Cantar Bene nasce per coadiuvare il lavoro dell’Associazione, come strumento di crescita e di informazione a cadenza trimestrale.
Presidente: Luigi Gnocchini
tel. 328 - 9286408
[email protected]
Segretario: Federico Vita
tel. 328 - 7466547
[email protected]
Vice Presidenti:
Claudio Laconi:
[email protected]
Aldo Coccetti
[email protected]
Consiglieri:
Nicoletta Sabatini
Domenico Bernabei
Marija Matic
Roberto Renili
Isabella Lupi
Massimiliano Fiorani
Michele Bocchini
Sindaci Revisori:
Roberto Buondi
Vincenzo Cicchiello
Vittoriano Gabrielli
Il Cantar Bene
Direttore Responsabile
Patrizio Paci
tel. 349 - 8346640
[email protected]
Commissione Artistica
Comitato di Redazione
Massimo Malavolta
Sauro Argalia
Fabiano Pippa
Mario Giorgi
Barbara Bucci
Mario Ciferri
Daniela Fiorani
Francesco Santini
Emiliano Finucci
Il M° Luigi Gnocchini
Regione Marche
Navigare con il vento in poppa è un’esperienza esaltante. Ci si sente come
sul tappeto volante di Alladin, nessuna forza di gravità, sospesi tra cielo e
mare. La barca è più bella con lo spinnaker colorato lì davanti, gonfio d’aria
che ti spinge con forza e ti porta vicino alla boa. Non c’è molto da fare in
questi momenti: il timoniere governa con padronanza, qualche aggiustamento alla randa, alcune strambate veloci ed ecco che ci si prepara al giro di boa.
Pronti ad ammainare lo Spin, mollare il braccio, togliere il tangone, filare
scotta e drizza, issare il fiocco. Momenti concitati, c’è poco tempo per pensare, bisogna agire velocemente con decisione e precisione consapevoli che
l’errore di uno compromette il risultato inseguito da chissà quanto tempo da
tutta la squadra. E già… la squadra! Puoi avere la barca più bella del mondo
e le vele migliori di tutti ma se non hai la squadra non sai proprio che cosa
farne. Girata la boa ti trovi il vento che ti soffia in faccia, ma come si fa ad
andare contro vento? Di bolina dicono gli esperti. È la parte più bella, la
complessa interazione tra la randa e il fiocco ti permette di risalire il vento
zigzagando sulle onde con la barca così sbandata da sembrare sul punto di
rovesciarsi. Sono tanti i ruoli a bordo di una barca, tutti importanti, tutti indispensabili e ognuno ha compiti ben precisi che solo quando si è in sintonia
e in perfetta armonia portano a risultati apprezzabili. La squadra rappresenta
la società ideale: una comunità in cui ognuno si adopera per il bene comune:
è unita, ha gli stessi obiettivi, “rema” dalla stessa parte! E magari canta in un
coro…1
Il Presidente Luigi Gnocchini
1 - Per gentile concessione di Verba Volant
La Bacheca delle Partiture
www.corimarche.it
Il portale del canto popolare
http://labachecadellepartiture.blogspot.it/search/label/Canti%20popolari%20marchigiani
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