Comunità “Eccomi, manda me!” Cellule di Evangelizzazione 28° Incontro - settimana dal 01 al 07 Marzo 2013 La gloria di Dio La Parola di Dio “23 Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. 24In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. 26Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. 27Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! 28Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». 29La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». 30Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. 32 E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». 33Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.” (Gv 12,23-33) “E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?” (Gv 5,44) -------------------------------------------------------------------------------------Schema per la riflessione Carissimi fratelli e sorelle, la gloria di Dio si manifesta nella morte di Gesù in croce. E’ proprio quello il momento in cui tutto si è compiuto, il velo del tempio si squarcia in due, la terra trema, la morte è sconfitta, il maligno è vinto, il principe di questo mondo viene gettato fuori. La morte di croce di Gesù è l’apice della rivelazione dell’amore di Dio. Non c’è amore più grande di chi dà la vita per i propri amici. Nel vangelo di Giovanni 12,23-33 Gesù parla in maniera esplicita del fatto che è venuto per glorificare il Padre attraverso la morte di croce e per essere glorificato dal Padre. È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. Gesù non subisce la morte, nessuno lo uccide ma è lui che dà la vita per la salvezza dei fratelli. Egli stesso dirà: “Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».” (Gv 10,17-18) Gesù non è venuto a cercare la gloria che viene dagli uomini ma a glorificare il nome del Padre. Infatti “la gloria di Dio è l’uomo vivente”. (S. Ireneo) Gesù è venuto per dare la vita per gli uomini e in questo rivela il volto del Padre, la sua volontà, il suo cuore pieno di Amore, la sua identità: Dio è amore. E nel morire in croce glorifica il Padre, salva l’umanità e riceve la gloria che viene dal Padre, la gloria di Dio. “E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?” (Gv 5,44) Quale gloria cerco? Quella che viene dagli uomini o quella che viene da Dio? La gloria di Dio passa sempre attraverso la morte di croce, attraverso il dare la vita per amore. La gloria di Dio passa attraverso il nascondimento, l’interiorità, l’incomprensione, l’abbandono, l’apparente solitudine, la malattia, le difficoltà, le avversità ecc. La gloria degli uomini è come il fumo in una giornata di vento, o la brina quando spunta il sole. La gloria che viene dagli uomini è vuota, passeggera, apparente, sterile, non produce vita ma anzi la toglie ecc. Quale gloria cerco? Gesù dice: come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo? Cercare la gloria degli uomini è sintomo di mancanza di fede in Dio. Quando un uomo è proteso solo nella ricerca della gloria umana, dell’apprezzamento, della stima, del giudizio degli altri non tiene in conto il giudizio che viene da Dio è perché manca la vera fede in Dio e la fiducia in lui. Diventa più importante quello che vedono gli uomini rispetto a quello che solo Dio vede perché in realtà non si crede in un Dio vivo e presente e non si ha una relazione vera di amore con Lui. Per questo è importante chiederci: Che valore do alle cose che solo Dio vede? Che valore do alle cose che appaiono agli occhi di tutti? Gesù agli occhi degli uomini è stato uno sconfitto, appeso ad una croce come l’ultimo dei malfattori. Agli occhi di Dio ha glorificato il suo nome e ha manifestato l’amore più grande, quell’amore che da la vita per dare vita e non per toglierla. Elevato da terra Egli attirerà tutti a se e sarà glorificato dal Padre attraverso la sua risurrezione. Che differenza enorme tra la gloria umana e la gloria di Dio. La gloria fugge chi la cerca e insegue chi la fugge. Chi vuole essere il primo sarà l’ultimo e chi si fa ultimo diventa il primo. Chi si abbassa sarà esaltato e chi si esalta sarà abbassato. 294 La gloria di Dio è che si realizzi la manifestazione e la comunicazione della sua bontà, in vista delle quali il mondo è stato creato. Fare di noi i suoi "figli adottivi per opera di Gesù Cristo", è il benevolo disegno "della sua volontà. . . a lode e gloria della sua grazia" ( Ef 1,5-6 ). "Infatti la gloria di Dio è l'uomo vivente e la vita dell'uomo è la visione di Dio: se già la Rivelazione di Dio attraverso la creazione procurò la vita a tutti gli esseri che vivono sulla terra, quanto più la manifestazione del Padre per mezzo del Verbo dà la vita a coloro che vedono Dio" [Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 4, 20, 7]. Il fine ultimo della creazione è che Dio, "che di tutti è il Creatore, possa anche essere "tutto in tutti" ( 1Cor 15,28 ) procurando ad un tempo la sua gloria e la nostra felicità" [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 2]. (Catechismo della Chiesa Cattolica 294) La beata vergine Maria interceda per noi e ci aiuti a cercare solo la gloria che viene da Dio e a glorificare il nome di Dio.