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COMUNICATO STAMPA
IL PLURILINGUISMO? UNA RICCHEZZA, UN DIRITTO E UN’OPPORTUNITÀ PER TUTTI
Dalla tavola rotonda conclusiva del progetto I.BI.S. una documento che esorta Regione,
Università, scuole e enti locali a promuovere fattivamente le lingue e il loro uso
Minoranze linguistiche storiche e comunità immigrate insieme per una società che rispetta e condivide la diversità
Doveva essere un momento di confronto a più voci sui temi dell'educazione plurilingue e della pratica di
bilinguismo e plurilinguismo nell'arco di tutta la vita. Così è stato, ma proprio per questo è stato anche
qualcosa in più, poiché dalla tavola rotonda dal titolo Bilinguismo e plurilinguisimo come ricchezza, diritto
e opportunità, che sabato 14 novembre si è tenuta nell’aula magna di Palazzo Di Toppo Wassermann a
Udine, giunge un messaggio forte e chiaro, indirizzato in particolare alla Regione, all’Università e al sistema
scolastico e educativo del Friuli-Venezia Giulia, che riguarda la diversità linguistica ma abbraccia altresì la
specialità regionale e la specificità dell’ateneo friulano.
Il dialogo tra esperti, operatori ed esponenti di istituzioni ed altre entità attive nel campo della promozione
dei diritti delle minoranze linguistiche friulana, slovena e tedesca, della valorizzazione delle lingue e delle
culture delle comunità immigrate e dell’insegnamento delle lingue straniere, che ha concluso il progetto
I.BI.S. (Integrazione e Bilinguismo con Successo), organizzato dall’associazione di promozione sociale
Polonik, ha portato all’elaborazione e alla sottoscrizione di un documento che a fine serata è stato
consegnato dalla presidente del sodalizio che aggrega i cittadini di origine polacca residenti in Friuli, Dorota
Stromidlo, all’assessore alla cultura del Comune di Martignacco, Gianni Nocent, e alla consigliera regionale
Silvana Cremaschi affinché lo porti all’attenzione della presidente della Giunta regionale, Debora
Serracchiani, e del presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop.
Si tratta di una puntuale sollecitazione affinché le diverse istituzioni operino fattivamente allo scopo di
garantire e promuovere l’educazione plurilingue e il pluralismo linguistico come valore, diritto e
opportunità.
Principale destinataria dell’invito è la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, alla quale si chiede di
«operare in tal senso, esercitando le proprie competenze in tutti i settori connessi con la tutela delle
minoranze e la promozione del pluralismo linguistico ed eventualemente richiedendo l’attribuzione di nuove
competenze nel settore dell’istruzione e della formazione e quindi esercitandole per la creazione di una
scuola regionale in cui la diversità linguistica rappresentata dalle minoranze linguistiche storiche e dalle
comunità immigrate, trovi piena ed effettiva cittadinanza nel quadro dei suoi programmi e della sua offerta
formativa». Una richiesta che trova il suo fondamento nel «carattere multilingue e multiculturale della
regione Friuli-Venezia Giulia (...) ulteriormente arricchito dalla nuova immigrazione» e nel fatto che «proprio
la presenza e la tutela delle minoranze linguistiche friulana, slovena e tedesca costituiscono la principale
motivazione e finalità dell’autonomia speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia, così come testimoniato
anche dall’articolo 3 del suo Statuto».
Il testo è indirizzato anche all’Università degli studi di Udine, perché operi in tal senso e secondo quanto
previsto dalla sua legge istitutiva e dal suo statuto, in tutti i settori della sua attività e con una specifica
attenzione per l’insegnamento delle lingue straniere, comprese quelle dell’Europa centro-orientale, per la
formazione degli insegnanti delle - e nelle - lingue delle minoranze linguistiche storiche presenti in regione,
affinché abbiano le conoscenze e le competenze necessarie per svolgere in maniera efficace la propria
funzione educativa, e per la formazione degli insegnanti in generale, affinché mantengano un
atteggiamento positivo nei confronti del plurilinguismo rappresentato tanto dalle minoranze linguistiche
storiche quanto dalle comunità immigrate e dalle lingue straniere.
Il documento è stato sottoscritto, tra gli altri, da quanti sono intervenuti alla tavola rotonda, coordinata da
Marco Stolfo del Modulo Jean Monnet MuMuCEI (Multilinguismo Cittadinanza multiculturale e Integrazione
europea) dell'Università di Udine: Franco Fabbro, che ha parlato di Neuroscienze del bilinguismo; Silvana
Schiavi Fachin , che ha affrontato il tema L’educazione plurilingue: un processo che dura lungo tutto l’arco
della vita; Lorenzo Fabbro (Presidente dell’ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane); Claudia
Salamant e Nadia Simiz della Scuola Bilingue di San Pietro al Natisone; Dorota Stromidlo (Presidente
dell'associazione Polonik), Jana Sovova (Lettrice di scambio culturale di Lingua Ceca dell’Università degli
Studi di Udine); Elena Toukchoumskaia (Presidente del Centro per lo sviluppo transnazionale fra l’Italia e
la Russia); Awa Diallo (Presidente dell’associazione Mediatori di Comunità ONLUS); Paolo Cantarutti,
Presidente della cooperativa Informazione Friulana - Radio Onde Furlane; l’insegnante di inglese Giorgio
Vello, e Renata Capria D’Aronco, Presidente e Segretario Generale del Club Unesco di Udine.
«Il percorso formativo avviato la scorsa primavera si è concluso nel migliore dei modi – è il commento della
presidente di Polonik, Dorota Stromidlo, coordinatrice di I.BI.S. – poiché con l’incontro di sabato abbiamo
condiviso con i nostri ‘compagni di viaggio’ idee, esperienze, prospettive e aspirazioni, che in questo
documento sottoponiamo ora all’attenzione sia delle istituzioni che dell’intera comunità regionale».
Il testo sarà consegnato ai rappresentanti delle diverse istituzioni alle quali si rivolge e contestualmente sarà
reso disponibile sul sito internet dell’associazione Polonik (www.polonik.org) per essere condiviso e
sottoscritto ulteriormente da parte di singoli individui e di associazioni ed altre entità.
La conferenza finale di sabato scorso ha registrato, in apertura, anche gli interventi del Rettore
dell’Università degli studi di Udine Alberto Felice De Toni, del Sindaco del Comune di Udine Furio Honsell
e del Presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini.
I.BI.S. (Integrazione e Bilinguismo con Successo) è un progetto realizzato con il sostegno della Regione
autonoma Friuli-Venezia Giulia e con il patrocinio dell'ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane), dei
Comuni di Udine e di Martignacco e dell’Università degli studi di Udine, che ha compreso due cicli di
lezioni-conferenze per genitori, educatori e insegnanti, momenti di aggregazione multiculturale e laboratori
interattivi educativo-didattici per bambini.
I.BI.S. è stato organizzato da Polonik anche con la collaborazione dei Dipartimenti di Scienze umane e
Lingue e civiltà dell'Europa Centro-orientale e del Modulo Jean Monnet MuMuCEI (Multilinguismo
Cittadinanza multiculturale e Integrazione europea) dell'Università di Udine, nonché grazie alla partnership
con la Fondazione Collegio della Provvidenza, le Parrocchie Santa Margherita del Gruagno e Buon Pastore
di Udine, l'Associazione Mediatori di Comunità Onlus, l'Associazione La Tela, l'Associazione Lidrîs e Butui,
Radio Onde Friulane, l'Istituto di Antropologia Comparata ONLUS, il Centro per lo sviluppo transnazionale
tra l’Italia e la Russia e il Circolo Culturale Ceco.
Allegati:
a) immagini della consegna del documento finale da parte di Dorota Stromidlo all’assessore alla cultura del
Comune di Martignacco, Gianni Nocent, e alla consigliera regionale Silvana Cremaschi;
b) copia del documento finale.