Vignaledanza Festival Internazionale di Danza e Arti integrate Vignaledanza: una scommessa che dal Monferrato guarda al mondo e al futuro A cinque anni ero siparista nel teatro di burattini del piccolo borgo del Monferrato in cui sono nato: Solonghello. E sognavo già di spettacolo. Beh, non ho mai smesso! L’incontro con un’innamorata della coreografia, della sperimentazione e della contaminazione tra le arti, Sara Acquarone, mi ha fatto scoprire la danza e con lei e con altri artisti, formatori e ricercatori, è nata la Fondazione Teatro Nuovo, una Cittadella delle arti, attiva a Torino (Liceo Coreutico, Teatrale e Scenografico e Corsi Professionali in arti e mestieri dello spettacolo) e su tutto il territorio piemontese, la fondazione che ha dato vita al Festival Vignaledanza fin dalla prima edizione. L’idea era già nel nome coniato per l’evento. Un intero paese -Vignale- si dedicava alla “danza”. Ricordo le foto d’epoca, in bianco e nero, e il parere contrario, praticamente unanime, degli addetti ai lavori. Mi davano del “matto”: non c’era quasi nulla, mi dicevano… fu una vera battaglia, resa possibile dalla tenacia di tutti, dalla Regione Piemonte, dalle persone del posto che seppero vincere la diffidenza. E pensare che all’epoca -siamo nel 1979- era addirittura disdicevole coniugare Bacco e Tersicore! Il pittore Marco Silombria inventò il logo giusto che aveva come protagonista una danzatrice, in perfetto equilibrio su una foglia di vite, in volo tra le colline. Mentre scrivo di qualcosa che amo, per il quale ho gioito ma anche sofferto, penso a parole che la canzone di Modugno definirebbe “nuove”. Con Vignaledanza, la storia è fatta di fedeltà ma anche di palpiti d’arte e di vigneti, di progetti e emergenze, di successi e speranze, di migliaia e migliaia di spettatori, performers, allievi dello stage e lavoratori dello spettacolo, dalla segreteria alla promozione alla tecnica di palcoscenico. Come faccio a dichiarare l’amore alla fanciulla sulla foglia di vite, donna della mia vita, per la 33esima volta? Posso dirle che è bellissima, elegante, forte e lieve al tempo stesso nel sollevare il numero di edizioni; posso dirle che è giovane per sempre, come il talento che si rinnova e la voglia di collaborare che è il segreto per farcela, anche in tempi difficili. Difficili come quando pioveva e lo spettacolo non poteva aver luogo; fu allora che ci battemmo per proteggere la manifestazione e il suo simbolo, con una copertura a cerchio perfetto colorata di “blu elettrico” che nel tempo divenne “vela bianca” tra i tetti e poi ancora tensostruttura capace di proteggere anche tutto il pubblico (dono della Provincia di Alessandria per l’edizione 2005). Ed è stata l’impeccabile danzatrice sulla vite a chiamare i suoi amici: la musica, la letteratura, la poesia, il teatro, la fotografia, le arti figurative… per rendere onore a ogni luogo del paese che la ospita e a ogni talento che cercava la sua formazione. Spettacolo ad alto livello, con attenzione all’innovazione, e pratica e perfezionamento, con importanti momenti di verifica come i Concorsi. Il tutto, in linea con il progetto di Ente nazionale di Promozione. Già… la “danzatrice sulla foglia”! Danzatori, attori, ricercatori, musicisti e docenti del territorio, italiani e stranieri sono venuti a conoscerla e -ciò che mi rende orgoglioso- l’hanno portata nel mondo. Penso, ma sarebbero da ricordare tutti, a Luciana Savignano, ai Momix, a Lindsay Kemp, Alwin Nicolais, Carolyn Carlson, Birgit Cullberg, Mats Ek, Vladimir Malakhov, Luciano Cannito, Marika Besobrasova, Raffaele Paganini… penso alla danza di tradizione e di ricerca, ai protagonisti del repertorio russo, del tango più appassionato o alle nuove voci coreografiche… il pensiero corre al futuro per il quale la Fondazione Teatro Nuovo (siamo tanti, tra corpo docente, dipendenti, collaboratori e sostenitori esterni) si batte. Penso, innanzitutto, ai Talenti da sostenere, al rinnovamento, alle evoluzioni e agli echi di Vignaledanza. Tra ricordi e proiezioni, mi vengono in mente molti giovani ma due tra tutti, Carlos Acosta da Cuba e Federico Bonelli da Casale Monferrato, appassionati frequentatori del Festival e della Fondazione TNT. Vignaledanza, mi piace ripeterlo, è una scommessa monferrina che guarda al mondo e al futuro, forte del coraggio osato, della fatica sostenuta, confortata dalle soddisfazioni per le vittorie finora ottenute. La sorprendente creatura che è il Festival, Medusa al contrario, capace di trasformare la pietra in movimento, è fatta di queste colline, anima e corpo, ma soprattutto è una creatura dell’amore incoercibile per l’arte e per i giovani; un amore che ha dato frutti importanti, con testimoni e divulgatori della sua filosofia e della sua operatività in tutto il mondo. La sfida prosegue all’insegna di questo amore. E come l’amore è più grande di chi lo prova, così il frutto del nostro lavoro è ancora più bello, universale e fruibile di quanto avremmo potuto desiderare. La “mia” fanciulla sulla foglia di vite ci aspetta per vivere insieme la 33esima edizione del Festival di Danza e Arti Integrate, che inizia con la sezione "Aspettando Vignaledanza", affidata alle realtà didattiche del territorio, per proseguire con una fitta attività formativa (lezioni e workshop di danza classica, contemporanea e jazz e delle più diverse discipline) e grandi spettacoli nazionali e internazionali in piazza del Popolo, insieme a eventi di musica e prosa presso gli spazi della Confraternita dell'Arte. Gian Mesturino Ideatore e Direttore Artistico di Vignaledanza programma 33° Vignaledanza Vignaledanza Festival Internazionale di Danza e Arti integrate promosso e organizzato da FONDAZIONE TEATRO NUOVO Ente di Promozione Danza Ministero dei Beni Culturali Agenzia Formativa Accreditata Regione Piemonte - Certificazione di Qualità UNI ISO 9001: 2008 gli Spettacoli in piazza del Popolo dal 21 giugno al 24 luglio 2011 da martedì 21 a domenica 26 giugno “…aspettando Vignaledanza… “ L’edizione 2011 inizia con la sezione "Aspettando Vignaledanza" che vede protagoniste le realtà di formazione del Piemonte sia durante il giorno attraverso stage mirati sia alla sera con spettacoli appositamente coreografati martedì 21 giugno ore 21.30 LA ROSA DEI VENTI direzione MARILISA BISCALCHIN I meravigliosi mondi di Alice …aspettando Vignaledanza… mercoledì 22 giugno ore 21.30 ATTIMO DANZA direzione LORELLA BRONDO Danzando una poesia …aspettando Vignaledanza… giovedì 23 giugno ore 21.30 …aspettando Vignaledanza… AMMONIA DANZA CORROSIVA direzione VALENTINA GALLO MALIKA MAGNAGHI Tilo, ricetta di mondi possibili venerdì 24 giugno ore 21.30 …aspettando Vignaledanza… TORINO SPETTACOLI Storie di fate … in Teatro di Stefano Cavanna – musiche popolari irlandesi - Regia e coreografia Franca Dorato sabato 25 giugno ore 21.30 …aspettando Vignaledanza… BUTTERFLY direzione ASSUNTA ZAVETTIERI & ETEREA CENTER direzione ANTONELLA CERCHIO L’ultima strega domenica 26 giugno ore 21.30 …aspettando Vignaledanza… STUDIO DANZA NARCISA direzione NARCISA SPADA - Un cappello in cima al mondo STUDIO DANZA INSIEME direzione DANIELA TONSO - Scacco matto lunedì 27 giugno ore 21,30 SPAZIO GIOVANI AGON Rassegna nazionale Scuola danza e Gruppi emergenti “La mia parola non tingo di menzogna: il valore dell’uomo risulta alla prova”. Sono parole di Pindaro, parole lontane nel tempo eppure vicine alla realtà della Rassegna Nazionale AGON che, anche quest’anno, ha raccolto migliaia di giovani da tutt’Italia al Teatro Nuovo di Torino e trova una nuova, vitale vetrina in Vignaledanza. Il termine AGON è associato da molti esclusivamente alle gare; questo vocabolo intendeva in realtà anche l’educare allo sforzo per il raggiungimento di una meta. Virtù, coraggio ed eccellenza a permettere l’innalzamento dell’individuo, in linea con la dimensione antica della congiunzione tra azione e corpo. Nel momento dello sforzo, il talento greco mostrava la propria eccellenza ed otteneva la gloria. Durante AGON, in primavera a Torino, i giovani talenti hanno acquisito il diritto di esibirsi al 33° Vignaledanza, nel Paese della Danza; tanti gruppi raggiungeranno il Festival per rinnovare la full immersion coreutica. 2 programma 33° Vignaledanza martedì 28 giugno ore 21.30 LICEO TEATRO NUOVO – ASSOCIAZIONE EX ALLIEVI TEATRO NUOVO con la partecipazione di GABRIELA MESA OCHOA e VICTOR MANUEL ESTEVEZ ACOSTA della Escuela Nacional de Cuba La Bella Addormentata - musica P.I.Tchaikovsky - coreografie Niurka De Saa Pollock - musiche E.Satie, P.Feeney, A.Copland, E.Elgar – coreografie e video Antonio della Monica Juke Box - musiche e canzoni degli anni ’60 – coreografie e video Antonio Della Monica La suite dal 3°atto del La bella addormentata, nel purissimo stile accademico della Scuola di Cuba; una creazione coreografica ispirata dall’opera del grande pittore americano, in tema di interdisciplinarietà; e un puro divertissement per una spumeggiante esibizione dei danzatori, fuori dai canoni classici costituiscono la bella serata. Un elegante coloratissimo cimento, dal classico al contemporaneo, per una vera realizzazione pratica, in palcoscenico, del livello raggiunto. La via della professione passa assolutamente attraverso una continuativa verifica in scena, quando professionisti affermati e allievi si fondono all’unisono, coinvolti con pari accanimento e convinzione nell’arte e nella disciplina della danza. Immancabile un apparato scenografico e scenotecnico di alto livello per un riscontro degno agli occhi esperti, operatori del settore e appassionati spettatori. Merita segnalare che, proprio in occasione della prima assoluta de La bella addormentata al Teatro Nuovo, Laura Boltri, ex allieva del Liceo Coreutico, impegnata nel ruolo di Aurora accanto a Giuseppe Lazzara, è stata ammirata e subito scelta dai rappresentanti di una importante compagnia internazionale con contratto annuale. mercoledì 29 e giovedì 30 giugno ore 21.30 Concorsino Giovanissimi Talenti a cura del Settore Formazione della Fondazione Teatro Nuovo I Concorsi, insieme ad Agon e agli Stages sono una caratteristica forte di Vignaledanza con la loro concretezza di verifica del lavoro di un intero anno per la visibilità di centinaia di giovani talenti. Da una decina d’anni, i giovanissimi dai 6 agli 11 anni vengono qui a vivere per intere settimane. Inizialmente solo i ragazzi provenienti dal territorio, ad esempio da Casale Monferrato, da Vercelli, da Asti, fruivano delle lezioni e tornavano a casa in giornata. Lo stage con permanenza in loco era per persone dai 12 anni in su. Ora anche i giovanissimi si sono creati i loro spazi e gli organizzatori del Festival prevedono insegnanti adeguati, sempre col sostegno dei genitori, da ogni parte d’Italia. Vignaledanza come Stella Polare della danza in un orientamento continuo con i suoi Concorsini, dove si può addirittura vincere un “Orsino d’oro”. Il Grande Palco dove avvengono le prove è la prima magia che affascina e non si dimentica; lo studio pratico per una settimana, la fatica motivata che guida, la frequentazione di giovanissimi che amano profondamente lo spettacolo e con i quali la relazione diventa facile grazie alla collaborazione dei docenti delle scuole di danza da cui provengono. venerdì 1 luglio ore 21.30 ADRIANA CAVA JAZZ BALLET ospiti d’onore FABRIZIO VOGHERA e ILARIA DE ANGELIS Momenti Jazz musiche D. Brubeck, Feliciano, Coleman, Glass, F. Mercury coreografie Andrè’ De La Roche, Adriana Cava,Vinicio Mainini, Tony Lo Faro Lo spettacolo presenta diversi momenti di vita quotidiana spaziando dai temi più drammatici e spettacolari a quelli più gioiosi e istintivi. Si alternano in scena artisti di fama internazionale come Fabrizio Voghera (protagonista di Notre Dame de Paris e Giulietta e Romeo di Riccardo Cocciante) e Ilaria De Angelis (protagonista di Notre Dame de Paris) e i ballerini della Compagnia Adriana Cava Jazz Ballet. Il talento degli “ospiti” arricchirà la dimensione artistica della compagnia proponendo un itinerario fondato sull’armonia delle voci e dei corpi in movimento. Le storie che prendono vita sono legate alla passione, all’amore, alla gioia, alla spiritualità, a creare atmosfere che permettono di evidenziare i diversi registri coreografici, dal’elegante all’irruente. Tra i brani presentati ricordiamo da Moulin Rouge il tango di Roxanne, All that jazz, Take five, su musiche di Dave Brubeck, Fever, Your song. Nella serata saranno proposti due balletti creati da due coreografi di grande talento, Andre’ De La Roche e Vinicio Mainini: la collaborazione di questi artisti con Adriana Cava ha permesso lo sviluppo e la creazione di un nuovo repertorio della compagnia. sabato 2 luglio ore 21.30 VIVAFRICA in collaborazione con ITAI DOSHIN DANCE e THEATRE COMPANY Verdilizzante testo Alfie Nze – musiche originali Maurizio Corbella - costumi e scenografia Stefania Coretti e Vittoria Papaleo traduzione Marta Donati e Franca Cavagnoli – disegno luci Karun Grasso – assistente regia Libero Stellati coreografie Britta Oling - regia Alfie Nze - interpreti Rufin Doh, Britta Oling, Libero Stelluti, Harun Grasso, Bingbing Wang, Giuliana Bellini, Taty Rossi, Jiae Kim Nigeria, metà anni ’80. Due uomini d’affari italiani e un uomo d’affari nigeriano organizzano l’arrivo di una nave di bandiera sconosciuta che sconvolge gli abitanti delle zone costiere. Il carico altamente radioattivo viene scaricato sulla terra ferma e scambiato dall’ignara popolazione per fertilizzante. Lo spettacolo prende spunto da questo evento tragico che ha condizionato il futuro di migliaia di individui. Il testo evita consapevolmente di citare luoghi e persone in territorio nigeriano, scegliendo di universalizzare un fenomeno che colpisce diverse parti del mondo. Ecco Verdilizzante, un problema universale. 3 programma 33° Vignaledanza domenica 3 luglio ore 12 Concerto di mezzogiorno Associazione Aleramo onlus I Solisti dell’Orchestra Sinfonica di Savona - Ensemble dei migliori musicisti dell’Orchestra Sinfonica Mozart Serenata in do minore K 388; Beethoven Ottetto in mi bemolle maggiore op.103 - Pietro Borgonovo direttore Con questo non inconsueto evento, che vede una orchestra sulla scena del festival, inizia la collaborazione tra Fondazione Teatro Nuovo e Associazione Aleramo onlus di Casale Monferrato, che offre a Vignaledanza e a tutti i suoi fruitori, ad ingresso gratuito, questo Concerto di mezzogiorno. L’Associazione onlus A.L.E.R.A.MO. presieduta dal Maria Rita Mottola si è costituita nel 2008 con l’intento di promuovere iniziative sul territorio del Monferrato, attraverso un grande progetto di ricerca sul territorio e di intervento in aree tematiche ben determinate con iniziative di buon turismo, percorsi culturali e soprattutto con l’istituzione di un centro letterario-artistico permanente di promozione, di stimolanti competizioni culturali e di incontri tra culture e cultura. Tra i progetti finora realizzati Samarcanda, I sentieri dello spirito, Aspettando l’anima, Nella terra dei Paleologi: un Monferrato tutto da scoprire e da vivere, Concorso di composizione musicale tematico Creamusica, pubblicazione di e-book ed altri in programmazione: Contessa Matilde, I Pittori del Monferrato, La fabbrica delle città d'arte. L'Orchestra Sinfonica e Coro di Savona, dal 1992 (anno della sua istituzione come Associazione Savonese per la Musica da Camera) ad oggi e' cresciuta non solo sul piano artistico ma soprattutto in termini di incidenza sul territorio. Riconosciuta Ente di Formazione Professionale della Regione Liguria è stata guidata da direttori di fama internazionale e con molte collaborazioni con grandi solisti. serata inaugurale del Festival domenica 3 luglio ore 21.30 Noche De Tango con MARIA INES BOGADO e SEBASTIAN JIMENEZ Campioni del Mondo 2010 categoria Tango Salòn; ROJER ZALAZAR E CHRISTINA SARIOGLOU Campioni Europei 2010 categoria Tango Escenario; e le due nuove coppie vincitrici dei Campionati Europei 2011 nella finale del 2 luglio al Nuovo di Torino ORQUESTA TIPICA ALFREDO MARCUCCI Concerto dal vivo della Orquesta Tipica Alfredo Marcucci con l’esibizione di 4 coppie di ballerini professionisti di Tango Argentino: i Campioni del Mondo 2010 della categoria Tango Salón, Maria Ines Bogado e Sebastian Jimenez; i Campioni Europei 2010 della categoria Tango Escenario Rojer Zalazar e Christina Sarioglou; e le due nuove coppie di campioni Europei 2011, che verranno proclamati durante la serata delle finali del 2° European Tango Championship, il 2 luglio 2011 al Teatro Nuovo. Acquista un valore particolarmente rimarchevole la concomitanza tra la serata finale del 2nd European Tango Championship del 2 luglio al Teatro Nuovo di Torino e la serata inaugurale di Vignaledanza, entrambe dedicate all’arte universale del Tango che fonde in unica passione musica, danza e anima. Il Tango, arte seducente per menti raffinate e al tempo stesso travolgente espressione di grande impatto popolare! E’ quasi un sigillo all’impegno della Fondazione Teatro Nuovo nel creare un fil rouge interattivo e continuativo tra eventi di eccellenza a Torino ed eventi d’eccellenza in Piemonte e nel mondo. Tra questi sicuramente il “Tango European Championship & Festival” della Euroepean Tango Society; la presenza della Compagnia Accademica di danza di Pechino, evento ufficiale nell’ambito dell’Anno Culturale della Cina, dopo la presentazione al Teatro Nuovo nel 2009 della China Disabled People's Performing Art Troupe; lo scambio di emulazioni ed esperienze tra il Liceo Teatro Nuovo e I Licei Brassens e Brassai di Parigi; o la collaborazione pluridecennale con la Escuela Nacional de Cuba con continuità di docenti per la metodologia della danza classica e la scambio Italia-Cuba di giovani artisti in stage. martedì 5 luglio ore 21.30 BALLETTO DI ROVIGO, FABULA SALTICA Ballades musiche originali Paolo Zimbelli - coreografie Claudio Ronda Ballades è un lavoro di impostazione e concezione moderna, che attinge dalle tradizioni culturali e popolari del nostro Paese. La balera, vera protagonista dello spettacolo, fa da sfondo a una “non–storia” che racconta i comportamenti, la voglia della gente comune di ritrovarsi il sabato sera o la festa per sfuggire un po’ al grigiore, per sognare, per amare perfino. Ed è sempre la balera, locale molto diffuso nell’Italia del Nord, soprattutto in Emilia Romagna, arredato in maniera semplice e “rudimentale”, tendenzialmente frequentato da un pubblico di estrazione popolare, caratterizzato per il tipo di musica che in essa si suona e si balla, da eseguire soprattutto in coppia, che diventa un piccolo mondo dove prendono vita attese e speranze, incontri, passioni e delusioni. Attraverso una rilettura giocosa, ironica, contemporanea, la coreografia esplora le atmosfere delle balere: luoghi fermi nel tempo, in cui, grazie alla danza, le storie personali di uomini e donne comuni si intrecciano per una narrazione poetica e al tempo stesso sensuale. Entrare in una sala da ballo è come varcare la soglia di un microcosmo fatto di un concentrato di comportamenti quotidiani, dove si mescolano gli amori più o meno eterni e gli intrighi più o meno piccoli, sull’onda incalzante della musica di un’orchestrina. Un luogo magico dove si ha la possibilità di trasformarsi in protagonisti e mettere in scena il personaggio che si intende recitare. Le musiche originali di Zambelli, che attingono dalla tradizione popolare del valzer, dal tango e dalla mazurka, si arricchiscono di sonorità moderne legate al jazz e la rock e in un ritmo serrato e coinvolgente, esaltano l’energia delle danza per diventare complici di questo gioco. L’orchestrina, come nella migliore tradizione, accompagna con molta discrezione la messa in scena, si adegua agli umori degli ospiti, segue le tensioni emotive, dà voce alle aspettative e ai sogni di chi attraverso di essa esprime la voglia di conoscere e farsi conoscere. Ballades trae anche ispirazione dal film Ballando Ballando del grande maestro del cinema italiano, Ettore Scola. Lo spettacolo è stato definito dalla critica “intelligente, raffinato, pieno di fascino”. 4 programma 33° Vignaledanza mercoledì 6 luglio ore 21.30 ASTRA ROMA BALLET di Diana Ferrara 25° Annivers ario Aladino 2010 testi Alessandro Savona – cunto Maurizio Maiorana - musiche N.Sawhney, A. Vivaldi, M. Glinka, G. Caccini, J. Pool assistente alla coreografia Angela D’Alessandro - attore Sergio Ammirata coreografia Daniela Megna e Diana Ferrara interpreti Angela D’Alessandro, Marzia La Ganga, Elisa Aquilani, Francesca Zavattaro, Giuseppe Calabrese, Cialì Sposato, Alberto Faraci Quasi sempre le favole sono una celebrazione dei desideri umani e la loro realizzazione è il sogno che si avvera, che dà la felicità. Chi di noi non ha mai pensato che se avesse avuto tra le mani una lampada magica come quella di Aladino non avrebbe esaudito tutti i suoi desideri...? Ma chi è “Aladino” e chi è il “genio” evocato? Aladino è un ragazzo semplice, uno come tanti, un ragazzo senza alcuna voglia di lavorare... è il simbolo dell'uomo che ha smarrito il significato del sé. Il genio (che per gli antichi era una sorta di angelo custode, un guardiano generato insieme ad ogni uomo col compito di dirigere le sue azioni e di vegliare sul suo benessere) rappresenta la via della ricerca spirituale. Lo spettacolo, prendendo spunto dalla favola, vuole riflettere sul difficile cammino spirituale che ogni uomo deve affrontare per ritrovare se stesso. Un percorso iniziatico verso la vita che l'anima compie per conseguire il raggiungimento della completezza che non è soltanto felicità ma anche armonie di forze arcane. E così Aladino, che ha riscoperto il proprio genio, diventa l'iniziato alla vita e alla ricerca del proprio destino, attraverso le privazioni e le dure prove che la vita gli impone nel cammino verso la realizzazione di sé... giovedì 7 luglio ore 21.30 COMPAGNIA ARTEMIS DANZA/MONICA CASADEI Acqua coproduzione 1ª assoluta madre-mare-memoria video e light designer Emanuele Cervellini - costumi Wart Creazioni di Emanuele Serrecchia musiche originali Delilah Gutman eseguite dal vivo da Delilah Gutman, pianoforte - Angelo Cicillini, viola assistente alle coreografie Sara Muccioli coreografia Vittorio Colella danzatori Vittorio Colella, Melissa Cosseta, Sara Muccioli produzione Titanz Visual Art and Dance Company - coproduzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei Acqua è il frutto di una collaborazione tra un coreografo-danzatore, una compositrice, un violista, tre danzatori ed un regista. Lo spettacolo nasce da una ricerca sull’elemento dell’acqua. Il lavoro analizza la dimensione sacrale in cui l’acqua è rappresentata da miti e simbologie di tutte le culture e tutte le epoche. E’ un percorso attraverso i molteplici simbolismi di cui questo elemento si carica e sul ruolo fondante che filosofia, l’arte e la religione le hanno sempre attribuito per ogni manifestazione spirituale. Acqua come metafora dell’esistenza, elemento che dona e mantiene la vita , simbolo di purificazione, spiritualità e rinascita, raccontata attraverso tre quadri: Madre, Mare e Memoria. Madre per eccellenza, genitrice, il principio che evoca la vita nel grembo materno e con esso il calore del liquido amniotico. Mare, simbolo che unifica in sé concetti contrapposti come l'immobilità e il fluire, la materia e l'ineffabile, una distesa in cui l'uomo può perdersi e ritrovarsi. Memoria, materia animata capace di modificare la sua struttura a seconda delle energie con cui viene a contatto, siano esse positive o negative. Il sistema di video proiezioni e la struttura delle scenografie creano uno spazio che diventa per il pubblico e gli interpreti un “environment” in cui immergersi completamente, un luogo inglobante, che accoglie i soggetti al suo interno, con cui i soggetti si relazionano, spezzando la prospettiva frontale. Le proiezioni diventano quindi un organo vivente dello spettacolo: si modificano, apprendono ed evolvono nella temporalità dello spettacolo, mentre la coreografia è generatrice della fusione tra tutti gli ambiti creativi coinvolti. Corpombra (Indonesia) ideazione, coreografia, regia, scene e costumi Monica Casadei con Vittorio Colella, Melissa Cosseta, Gloria Dorliguzzo, Nicola Marrapodi, Sara Muccioli, Emanuele Serrecchia coreografia in collaborazione con Swargaloka Art Department - musiche originali Luca Vianini - ripetitrice Elena Bertuzzi ombre: Teatro Gioco Vita a cura di Fabrizio Montecchi- collaborazione scene e costumi Patrizia Caggiati coproduzione Ravenna Festival; in collaborazione con Sena Wangi-Indonesian National Wayang Secretariat, Istituto Italiano di Cultura di Jakarta, Teatro Gioco Vita di Piacenza, CID-Centro Internazionale Danza di Parma; con il contributo di Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Parma CorpOmbra nasce dall’ultima residenza artistica della Compagnia Artemis Danza in Indonesia, tappa 2010 del progetto Artemis Incontra Culture Altre. Un’Indonesia vissuta dalla Compagnia attraverso i codici gestuali dell’antico Wayang Orang (teatro danza giavanese). I personaggi dell’Opera Ramayana hanno popolato il viaggio artistico dei danzatori di Artemis studiandone nei dettagli le posture, il carattere, la musicalità secondo il più tradizionale stile di danza Royal Palace, proveniente dalla città di Solo, città conosciuta come il centro della cultura e dell'arte giavanese. Di questo drama e di questo rigore stilistico si nutre la nuova opera di Monica Casadei CorpOmbra, creazione per sei corpi, sei sagome e…ombre. 5 programma 33° Vignaledanza Sagome del Ramayana indonesiano che si intrecciano con corpi-ombra, ombre di corpi che dialogano con i corpi di danzatori che a loro volta incarnano personaggi della tradizione per poi immergersi nella realtà svelata del gesto contemporaneo, arricchito sempre dall’eco di un paese pieno di fascino, di immagini seducenti e di cui l’irresistibile sorriso è disarmante. Dalle note della creatrice Monica Casadei: “L’incontro artistico tra Artemis e la tradizione tersicorea indonesiana è stato ricchissimo e di un’intensità strabiliante: abbiamo ritrovato l’India del Bharatanatyam, il Giappone delle arti marziali e del Butoh con il lavoro sulle posture dei personaggi, il Messico dell’arte plastica dei Maya (tutte tappe delle ultime residenze artistiche di Artemis Incontra Culture Altre). Un incrocio e un intersecarsi di affinità e similitudini che si nutrono dello stesso rigore delle Mudra indiane, della riservata potenza giapponese, il tutto riempito e avvolto da grazia, seducente e affascinante dolcezza, intrigante morbidezza del volto e dei movimenti, e amplificato dall’utilizzo di tessuti Batik. Insomma un’Indonesia soave e potente allo stesso tempo, piena di energia e delicatezza come l'acqua che scorre nel fiume, immagine che ci è stata ripetuta più volte. Umanamente e artisticamente la collaborazione ha dato vita ad una contaminazione ricchissima di codici e di movimenti tra la tradizione indonesiana e il nostro linguaggio contemporaneo, ovvero tra due diversi rigori che si sono uniti in questa magica esperienza: quello scritto nella storia e messo al servizio dei grandi poemi indiani e quello attraversato da emozioni che partono dal nostro presente per diventare universali”. venerdì 8 luglio ore 21.30 BOTEGA 150 Danzando Verdi Puccini Donizetti con Enzo Celli, Mattia De Virgiliis, Francesco Di Luzio, Andrea Ferrarini, Federica Galimberti, Daniele Lombrici, Elisabetta Minutoli, Laura Ragni, Carlotta Viola assistente alle coreografie Federica Galimberti - disegno luci e fonica Massimiliano Masserelli costumi Luciana Strata - elaborazioni grafiche Dingrafica elaborazioni musicali Enzo Celli coreografie e regia Enzo Celli - una produzione G.D.O. Verdi, Rossini, Puccini e Donizetti sono i quattro maestri celebrati in quest'opera di Enzo Celli, artista creativo e istrionico, circense e danzatore al contempo, atleta e poeta, arguto ma sentimentale. Ironico ed intelligente, Celli emoziona e trascina nella rivisitazione coreografica del discorso musicale, che, in occasione del 150° dall'Unità d’Italia, sottrae al passato, per reinventarlo e dargli nuova vita. Un’occasione per ritrovare, attraverso l’omaggio al patrimonio lirico nazionale, lo spirito nazionale troppe volte vessato o denigrato. In programma tra le tante arie del Bel Canto italiano, tra cui le celebri Una Furtiva Lacrima e Donna è mobile, anche le toccanti note dell’Inno nazionale Fratelli d'Italia, che Celli ha espressamente voluto fosse realizzata proprio dai danzatori della Compagnia in omaggio al titolo stesso dell'Inno di Mameli. Un modo tutto nuovo, sorridente ed estremamente moderno di avvicinarsi all’Opera da parte del coreografo e della Compagnia Botega che ne interpreta il linguaggio, e soprattutto di far avvicinare il pubblico giovane al Repertorio Lirico Italiano. sabato 9 luglio ore 21.30 EVOLUTION DANCE THEATER by Anthony Heinl Firefly coreografo, direttore artistico, regista e danzatore Anthony Heinl direttore associato, assistente e danzatrice Nadessja Casavecchia dance captain e danzatrice Antonella Perazzo Uno spettacolo fatto di illusioni visive. Un viaggio incentrato sul sogno, la fantasia e la semplicità, risultato della contaminazione di varie discipline: danza, teatro fisico, acrobatica, ma anche video art con in più il ricorso alle più aggiornate macchine sceniche. Il primo intento è quello di stupire e stimolare l’immaginario comune, di trasportare e condurre verso una realtà fatta di illusione e magia, rendendo possibile l’ impossibile. Uno spettacolo che porta l’arte alla gente, capace di comunicare, divertire e affascinare, che unisce professionalità e serietà artistica all’intrattenimento. Spettacolo costruito per singole scene in cui prendono vita tra colori e luci in movimento, creature mai viste: i performers slittano nello spazio, si elevano dal suolo, si snodano e si riuniscono con movimenti delicati e misurati. Un’esplosione di visione in cui momenti poetici di rara bellezza si alternano a quelli più ludici e ironici. Dalla rassegna stampa: «L’audacia che premia, un’iniezione di buon umore e di fiducia» (TuttoDanza) - «Uno spettacolo fatto di salti, lotta, assenza di gravità e acrobazia inventato da Heinl, evolvendo lo stile Momix» (Nuovo Corriere) - «La danza antistress di Heinl, conFirefly arrivano al Maggio le coreografie post Momix!» (Il Tirreno) - «MaggioDanza: un successo lo spettacolo di Heinl, scelto da Derevianko. Il trionfo del corpo.» (Il Giornale). 6 programma 33° Vignaledanza domenica 10 luglio ore 21.30 COMPAGNIA SUSANNA BELTRAMI con LUCIANA SAVIGNANO MATTEO BITTANTE CRISTIAN CUCCO con la partecipazione di LUCIA MINETTI UKIYO –E, il fluire di una stella musiche Bregovic, Brel, Dandria, Field, Murcof, Picco, Umebayashi - costumi Daniela Gerini coreografie e regia Susanna Beltrami Una creazione che Susanna Beltrami dedica alla grande étoile Luciana Savignano quale testimonianza di una relazione artistica iniziata quindici anni fa. Il concetto giapponese di Ukiyo-e, che tradotto suona come “mondo fluttuante”, introduce il senso inafferrabile e affascinante di un incontro artistico e umano ed esalta il senso di una corporeità teatrale che unita alla danza coglie il leggero fruscio di una vita al femminile, la sensibilità del vivere ogni istante sottratto al destino e trasformato in un'avventura creativa. Così Susanna Beltrami attraverso la sua coreografia utilizza appunti e citazioni che riguardano la storia di due donne, di due artiste, per raccontare e visualizzare le aspirazioni e le immagini della loro maturità, con il sorriso e la poetica della scoperta. La musica dello spettacolo è un viaggio attraverso sonorità che scaturiscono da mondi e culture diversi e che sostengono la forza drammaturgica del racconto. Uno spettacolo che rappresenta un poetico medley dei momenti clou di tutte le creazioni che la Beltrami ha dedicato alla Savignano. La scia luminosa di una stella viaggiante abbraccia il volto mediterraneo della Lupa, il triangolo amoroso per antonomasia di Jules e Jim, la passione di un Tango di Luna e molto altro che è stato vissuto e raccontato dal 1997 ad oggi tra le mura del Teatro Franco Parenti, il teatro che ha sostenuto e nutrito la vita di questo sodalizio artistico. Accanto a Luciana Savignano, due danzatori solisti della Compagnia Pier Lombardo Danza: Matteo Bittante partner dell’étoile nelle ultime creazioni di Susanna Beltrami e Cristian Cucco, giovane danzatore contemporaneo. Il fil rouge che unisce tutti gli elementi del racconto è magistralmente incarnato nella voce di Lucia Minetti, cantante jazz e contemporanea di fama internazionale. lunedì 11, martedì 12 e mercoledì 13 ore 21.30 39° Concorso Internazionale Giovani Talenti a cura del Settore Formazione Fondazione Teatro Nuovo I Concorsi, insieme ad Agon e agli Stages sono una caratteristica forte di Vignaledanza con la loro concretezza di verifica del lavoro di un intero anno per la visibilità di centinaia di giovani talenti. La partecipazione ai Concorsi di Vignaledanza offre peraltro Borse di Studio per il Liceo Coreutico Teatro Nuovo. Bando e scheda di iscrizione al sito: www.vignaledanza.it La partecipazione al concorso è integrata dalla frequentazione delle lezioni con i grandi maestri e degli spettacoli italiani e internazionali, per una reale crescita e un confronto aperto. mercoledì 13 luglio ore 21.30 SERATA DI GALA – Assegnazione PREMI VIGNALEDANZA, VIGNALETEATRO, CITTADINANZA ONORARIA Finale e premiazione del 39° Concorso Internazional e Giovani Talenti. - Compagnie e artisti ospiti: - CIE ZEROGRAMMI - regia, coreografia e interpretazione STEFANO MAZZOTTA EMANUELE SCIANNAMEA INRI progetto per 2 attori-danzatori. Il tema intorno al quale ruota l’intera drammaturgia è la pratica della fede nella religione cattolica. I personaggi di questo racconto si muovono sulla scena in un percorso temporale che imita quello di una liturgia. Parlano di una religione dai tratti “meridionali”, che profuma di mandarini sui presepi, che risuona di bolero nelle piazze dopo le sacre processioni, una religione di docili vecchiette rosario-munite ancora bardate in nero, il cui Dio, dopo la benedizione nel luogo imputato, le raggiunge tra le cose domestiche. La liturgia, nei modi, nei segni che si ripetono, nelle intonazioni, diventa danza di mani giunte e ginocchia gonfie, canto di preghiere imparate a memoria in latino, fruibili nelle più goffe reinterpretazioni. I gesti e i suoni del rito rimangono detti a metà, per il timore di sbagliare, di peccare, in una teologia dove si mettono le mani in avanti prima che il peccato, sempre nascosto surrettizio dietro l’angolo, ci si stampi in faccia. Musiche Zerogrammi. - ESCUELA NACIONAL DE CUBA con GABRIELA MESA OCHOA e VICTOR MANUEL ESTEVEZ ACOSTA - Gran pas de deux del repertorio classico - ASSOCIAZIONE BALLO ANCH'IO con GIULIA BONOMO vincitrice a Rimini dei Campionati Italiani di categoria La danza in carrozzina: Flamenco Rock coreografia Marilena Goria a cura della Associazione Ballo anch'io, che opera da diversi anni per la promozione e la divulgazione della danza in carrozzina affichè ogni persona possa esprimere le proprie emozioni nel movimento, dando inportanza a ciò che è e non a ciò che appare. - JOSEPH FONTANO Adesso Vignale - coreografato e danzato da Joseph Fontano - Musica Eduardo Larez & Hector Castillo Video arte Nicoletta Massignani - Voce e testi Luca Di Paolo Vero pioniere, con Elsa Piperno, della Danza Contemporanea in Italia celebra a Vignale il suo quarantennale di attività artistica. Con il suo assolo “Adesso” rappresenta in modo autobiografico semplicemente se stesso. Presentato in numerose città e teatri, ogni volta il titolo è abbinato al nome della città in cui avviene la performance, e dedicato a tutti giovani talenti del mondo, l’assolo racconta soprattutto la danza che prende corpo, in un corpo diverso, in cui i movimenti sono fluidi e presenti allo stesso tempo. La vita che sembra passare tra le mani veramente in un soffio, viene ancora una volta celebrata e danzata da Joseph Fontano, come un inno alla sua vita di danzatore, nel tentativo di reinventarsela giocando. Joseph ci parla del suo bisogno di danzare, come pochi coreografi nel tempo sanno fare. 7 programma 33° Vignaledanza giovedì 14 luglio ore 21.30 PADOVA DANZA Noi siamo figli delle stelle tributo ai favolosi anni '70 e '80 regia e coreografie Gabriella Furlan Malvezzi artisti ospiti VITTORIO ZAMBON e CHIARA LUPPI Le più belle canzoni degli anni ‘70 e ‘80 proposte dalle straordinarie voci di Chiara Luppi, apprezzata in Giulietta e Romeo di Cocciante e Vittorio MatteuccI, reduce dal successo di Dracula e Dante, molto noto al pubblico per la sua interpretazione di Frollo in Notre Dame de Paris e danzate dai ballerini della Compagnia Padova Danza. Il pubblico verrà coinvolto in balli e canti in una festosa atmosfera caratterizzata dalle indimenticabili canzoni dei Village People e dei The Trammps; non mancheranno i mitici Abba e troveranno posto in scaletta, le più belle canzoni di Tina Turner, Wham, Lionel Richie , Diana Ross, Earth Wind and Fire, Donna Summer, Sister Sledge. Un omaggio sarà dedicato al Re del Pop Michael Jackson e un tributo ai più grandi artisti italiani che riscuotono tutt’ora tantissimo successo come Alan Sorrenti, Renato Zero e Raffaella Carrà. A completamento dello spettacolo, durante le canzoni e i balletti, verranno proiettati filmati che riproducono video e immagini d’epoca. Conduce la sera a Wendy Raro venerdì 15 luglio ore 21.30 COMPAGNIA ERSILIADANZA di Laura Corradi IL LAGO DEI CIGNI tratto da Il lago dei cigni di P.I.Tchaikovsky - testi Laura Corradi - musiche originali Enrico Terragnoli, Fabio Basile assistente coreografia Midori Watanabe - disegno luci, allestimento scenico Alberta Finocchiaro coreografia e regia Laura Corradi danzatori Carlotta Plebs, Midori Watanabe, Emanuela Bonora, Davide Valrosso, Roberto Orlacchio prodotto in collaborazione con Civitanova Danza, Bergamo Danza Estate festival,Teatro sociale di Trento, Arco, Centro Culturale Santa Chiara, Tearo Sociale di Mantova, Estate Teatrale Veronese, Regione del Veneto, Arco, Provincia di Verona, Fondazione Teatro Nuovo La coreografa Laura Corradi spiega così la nuova creazione: “La scommessa è quella di riproporre un titolo così amato per la tradizione romantica a cui è ispirato, cercando di rendere altrettanto amata la disillusione che lo caratterizzerà. Forse lo spirito di compassione potrebbe aiutare il pubblico contemporaneo ad innamorarsi di qualche personaggio sgangherato in cui, in parte, si riconoscerà. Lo spettacolo non racconterà gli eventi che la trama del balletto omonimo richiede, sarà piuttosto un viaggio parallelo ad esso e alle sue simbologie, sarà una danza densa di contraddizioni, di attraversamenti e di ostacoli, di aperture improvvise e ricadute, sarà le storie di cinque personaggi che non racconterebbero nulla se l' inconscio e il corpo non lo facessero da sé, come per incanto, come per magia . E' il mistero del lago, delle acque torbide, dei vapori sulla sua superficie. Sarà la storia delle molte trasformazioni, quelle volute e quelle subite, le improvvise rivoluzioni che irrompono nella vita, rumorose e non. La storia diversa di ognuno dei cinque che scendono al lago per rovesciarvi dentro un po' del loro vissuto, per liberarsi di qualche peso scomodo, per riprendere ossigeno. Della stanchezza del continuare a sognare, delle cose che sempre devono succedere e poi non succedono mai. Però non so se può esserci un finale migliore di un bel matrimonio, e forse preferirei che lui diventasse un cigno, come lei. Comunque racconterò di qualche strada perduta, degli inganni, di qualcuno che si ferma e che non riesce più a ripartire e poi dell'incantesimo che si rompe e tutto ricomincia, come sempre. Però non so se è sempre meglio o peggio di prima e non so se preferirei, da cigno, morire cantando o cantare morendo”. sabato 16 luglio ore 21.30 COMPAGNIA ALMATANZ con RAFFAELE PAGANINI Un Americano a Parigi elaborazione drammaturgica e coreografie Luigi Martelletta - musica George Gershwin L’opera musicale Un americano a Parigi di George Gershwin e la sua felicissima versione cinematografica curata da Vincente Minnelli (punto di riferimento per il rapporto cinema/danza oggi praticamente inscindibili nell’immaginario del pubblico, al punto che risulta quasi impossibile, in un’ulteriore trasposizione, non tenerne conto, sia pure a livello di semplice citazione. L’attuale elaborazione drammaturgica per balletto curata da Riccardo Reim per la coreografia di Luigi Martelletta e l’interpretazione di Raffaele Paganini (senz’altro il ballerino italiano più adatto – per la sua formazione e la sua storia – a ricoprire tale ruolo) segue quindi il doppio binario dell’opera originale e della sua versione per il grande schermo (attingendovi in parte per la costruzione di una ‘trama’) al quale però si aggiunge – come una sorta di ‘chiave di lettura’ – un terzo elemento, ovvero il dato biografico (usato anche in modo ‘onirico’, non soltanto meramente cronachistico) riguardante George Gershwin, lui stesso, neppure trentenne, giovane “americano a Parigi” – dove effettivamente soggiornò - abbagliato dalla cultura europea, amante della tradizione classica, pazzamente invaghito della musica di Maurice Ravel… Un americano a Parigi diviene così anche un’indagine su ciò che costituisce il processo creativo in un musicista fortemente anomalo come Gershwin, capace di una sintesi unica e irripetibile tra le musiche di estrazione popolare e quelle di tradizione più nobile, riuscendo come nessun altro a fonderle in una miscela di immenso fascino. 8 programma 33° Vignaledanza Questo sovrapporre (e la vicenda biografica lo consente in pieno) autore e protagonista permette di utilizzare (come del resto già il film, sia pure ‘timidamente’ fa) altre famose melodie gershwiniane da Want’ Em You Can’t Get’Em a Rialto Ripples fino alle celeberrime Rhapsody in Blue, The Man I Love, Summertime… Un altro aspetto importante di questa versione a balletto dell’opera di Gershwin (tra l’altro, la prima in Italia) è l’attenzione all’atmosfera davvero irripetibile della Parigi degli ultimi Anni Venti, quando la capitale francese era di fatto la capitale culturale d’Europa e forse del mondo: una Parigi ancora memore della grande stagione impressionista e già percorsa dai primi fremiti dell’esistenzialismo, che verrà qui resa (anche scenograficamente, con numerose citazioni pittoriche) con lo sguardo ‘innocente’ ed entusiasta del protagonista e del suo ‘innamoramento’ giovanile per la cultura d’oltreoceano, di cui avverte in sé le radici. domenica 17 luglio ore 21.30 BALLETTO DEL SUD Romeo & Giulietta balletto in due atti basato sull'omonima tragedia di William Shakespeare musica Sergej Prokofiev – scene Francesco Palma - coreografie Fredy Franzutti Romeo e Giulietta, balletto in due atti di Fredy Franzutti, è creato sulla trama del dramma di William Shakespeare e sull'omonima partitura di Sergej Prokofiev. Il coreografo crea il balletto per la sua compagnia, il Balletto del Sud, riscuotendo successo di pubblico e critica, sia per la parte coreografica che per quella visiva. Le scene in cui si muovono i personaggi, sono tratte dai dipinti di Giotto, Piero della Francesca e Cimabue e ci introducono in un mondo illustrativo bidimensionale, sospeso e fluttuante. I costumi sono ricostruttivi dell'età medioevale italiana, nella quale Franzutti pone l'ambientazione della vicenda. Il fascino arcaico del Medioevo è stato considerato uno dei punti di forza della produzione. «Talvolta ci si commuove per le vicende di amanti infelici –dice Franzutti-. Così ho ammirato e tentato di rappresentare come pura sia stata la trasformazione di due ragazzi in una coppia e di una rappresentazione teatrale in un evento psicologico condiviso dal pubblico ». Dalla rassegna stampa: "In questo Romeo e Giulietta, nella nuova versione coreografica di Franzutti – e nel suo tipico linguaggio fondato sul classico eppure tutto proteso verso le più nuove esperienze di teatrodanza e di balletto moderno, atletico ed estremo – la famosa “piazza di Verona” appare sempre, piena zeppa di popolani, di zuffe, di lotte fratricide. Così come, nel ballo in casa Capuleti, le coppie ci scorrono davanti, lievi ed eleganti, in un corteo senza fine. Sul palcoscenico ci sono, magari, soltanto 14 o 16 danzatori ma sembrano 180 o 200. Ve lo garantisce una vecchia spettatrice di professione, come me, che ha avuto il piacere di vedere dozzine di numerose e famose versioni coreografiche di “Romeo e Giulietta”. Si arriva al finale – dolcissimo e amaro– senza quasi accorgersi che alcuni personaggi minori sono stati eliminati, per esempio Benvolio e Paride; e che, in fondo abbiamo visto col Balletto del Sud la travolgente storia di quattro ragazzi – Romeo, Giulietta, Mercuzio e Tebaldo – avvolti in una sorta di nuvola ardente, e danzante, fatta di odio, di passioni e di malcostume politico, pervicacemente ricorrenti, non soltanto nel nostro Paese". (Vittoria Ottolenghi, Il Mattino) - «Geniale colpo di scena di Fredy Franzutti che ha inteso creare un aggancio tra il dramma Shakesperiano e i tempi di Giotto… Dove antico e moderno si incontrano la sintesi appare naturale espressione di un pensiero profondo sofferto e meditativo del giovane coreografo» (Angela Simini, Il Tirreno) - «Fredy Franzutti, così deciso e appassionato nell’affrontare i grossi calibri della letteratura ballettistica, ambizioso ma non velleitario attratto dalla creatività.» (Alberto Testa – Balletto oggi). martedì 19 luglio ore 21.30 PESCARA DANCE FESTIVAL Chi l’ha detto che i palloncini rossi se li lasci… volano? coreografia e regia Paolo Londi Lo spettacolo è la storia tragicomica, di un gruppo di ragazzi che non riescono a capire perché, i palloncini rossi che hanno comprato una volta lasciati, non volano. Tra balletti comici, romantici e deliranti nascono delle storie d’amore. Solo un ragazzo non riesce ad innamorarsi di una ragazza ma si innamora di un palloncino bianco che ha il volto di una donna. Incuriositi gli altri ragazzi cercano di capire il comportamento del loro compagno e inavvertitamente provocano il volo del palloncino bianco. Tra l’immobilità dei palloncini rossi che non volano si consumerà la vendetta del ragazzo innamorato che vuole vendicare il volo del palloncino bianco amato. mercoledì 20 luglio ore 21.30 COMPAGNIA DANZA ESTEMPORADA 2010 in cooproduzione con la Fondazione Maria Carta e la Compagnia I’mperfect Dancers FEMINAS - Maria Carta, l’eco di una voce scene Josephine Sassu - videoproiezioni Marco Piras allestimenti Scenosist - disegno luci Titti Sisto musica Alessio Bertallot - coreografia e regia Livia Lepri e Walter Matteini Pensando a Maria Carta, all’idea di dar voce al corpo per raccontare frammenti di una tra le più complete figure femminili del ‘900, usando il movimento per far vibrare la sua voce, o meglio perché esso diventi “l’eco di una voce” , la passione è l’unica chiave di comunicazione per esprimerla. La passione intesa come espressione di vita, etica di vita, respiro della vita, per poter esistere a 360°, per cercare di non avere rimpianti , per sentire che 9 programma 33° Vignaledanza tutto è stato possibile, che il massimo della dedizione e dell’impegno è stato vissuto, quasi nulla è stato lasciato al caso, e quando è accaduto, ci si è lasciati andare con quella pace e quel senso dolce dell’abbandono, che rivelano la fine come un nuovo inizio. La passione intesa in questo modo è ciò che fa pensare a come una grande Donna, qual era Maria, abbia vissuto e si sia “fatta vivere”, senza mai rinunciare a se stessa, senza mai rinnegare le proprie origini, senza mai stancarsi di trasformare in ideale ed impegno il suo essere “arte”. Il tutto senza rinunciare ad essere donna e madre. La nascita del movimento sul pensiero di Maria, evoca: passione, forza, coraggio, femminilità, delicatezza, bellezza, intensità. Colori utilizzati per dipingere quella tela che è lo spazio, nel disegno di un corpo, che diventa il mezzo per raccontare la vibrazione emotiva di quella voce che ha creato l’oltre. Da qui parte il viaggio per raccontare non la vita, ma l’emotività e gli stati dell’essere che si trasformano in emozione. La scena si trasforma in stanza, all’interno della quale oggetti e corpi esprimono stati d’animo che attraversano una vita intera hanno creato la pienezza dello stato dell’essere: un letto che si trasforma in lampada caleidoscopica, un baule dal quale viene estratto il “ricordo”, la spazzola che restituisce la femminilità e la scoperta dell’essere donna, una sedia a dondolo, culla dell’armonia e delle inquietudini, la luce che riporta alla mente infanzie perse e ritrovate riscoprendo la leggerezza come senso di elevazione verso quell’ “oltre” che ci rende immortali. Cinque donne interpretano e vivono attraverso la danza questo spazio incantato e forte al tempo stesso, al fine di far abitare nel corpo un movimento che dà voce a cinque stati emotivi: coraggio, inquietudine, passione, forza, armonia e che hanno come filo conduttore la bellezza, la femminilità, il carattere, il colore, il tutto cucito attraverso una drammaturgia musicale che ha il compito di tenere viva la memoria di colei che ancora oggi è esempio e fonte di ispirazione artistica, attraverso partiture sonore che ripercorrono i luoghi dove Maria ha vissuto o tenuto i concerti più importanti. Molti saranno gli artisti impiegati in questo progetto perché Maria Carta echeggia nella loro mente e nei loro cuori, avendo lasciato un segno indelebile nelle loro esistenze, solo per averla “respirata”. giovedì 21 luglio ore 21.30 TEATRO DELL’OPERA MACEDONIA Don Chisciotte musica Ludwig Minkus coreografia Viktor Yaremenko La celebre storia di Don Quixote rivive sul palcoscenico grazie all’interpretazione del Teatro dell’Opera di Macedonia. Don Quixote, un eccentrico gentiluomo di campagna, si ritiene legittimo successore dei cavalieri erranti medievali. Ormai sogna soltanto la sua nobile dama Ducinea, per la quale combatterà le sue battaglie. I suoi sogni sono però bruscamente interrotti dal suo vicino Sancho Panza che, nominato suo scudiero, parte insieme a lui per avventure cavalleresche di guerra e amore. Nel primo atto del balletto, Kitri, figlia dell'oste Lorenzo, è alla ricerca del suo innamorato, il barbiere Basilio, che incontra sulla piazza del villaggio. Le loro allegre danze si fermano improvvisamente all'apparire del padre di Kitri, che vuole costringerla a sposare il nobile e ricco Gamache. Kitri rifiuta decisamente. Nel frattempo sopraggiungono Don Chisciotte e il suo servo Sancho, e Lorenzo offre loro ospitalità nella sua locanda. Ammirando Kitri, Don Quixote ravvisa in lei l'adorata Dulcinea. Protetti dalla confusione, Kitri e Basilio riescono a fuggire. Nel secondo atto, Kitri e Basilio, rifugiatisi in una taverna, festeggiano, felici, il loro incontro con gli amici, ma sono raggiunti da Lorenzo, Gamache, Don Quixote e Sancho Panza. Lorenzo è più che mai deciso a dare sua figlia in sposa a Gamache. Disperato, Basilio tenta di salvare la situazione con un trucco e simula il suicidio, mentre Kitri implora l'aiuto di Don Quixote. Questi costringe Lorenzo a benedire i due innamorati, prima che la morte li separi per sempre. Ma appena ricevuta la sospirata benedizione, Basilio svela l'inganno, rialzandosi più vivo che mai. Indignato, Gamache sfida a duello Don Quxote, che ritiene responsabile dell’accaduto, ma ne esce sconfitto. Il terzo atto vede i i festeggiamenti e il gran finale; Don Quixote e il suo scudiero ripartono in cerca di nuove avventure. venerdì 22 luglio ore 21.30 E- MOTION GRUPPO PHOENIX Alice (oltre lo specchio) coproduzione 1ª assoluta musica da Alice di Sergio Rendine e Arturo Annecchino e di Amon Tobin, Lasha De Sela, Tom Waits assistente alla coreografia Flaminio Galluzzo - scene e costumi Chiara Defant disegno luci Stefano Pirandello - video-art Alessandro Petrini regia e coreografia Francesca La Cava interpreti Stefania Bucci, Annalisa Celentano, Flaminio Galluzzo, Francesca La Cava, Teresa Marcaida produzione E-motion Gruppo Phoenix con il contributo di Regione Abruzzo e Provincia di L’Aquila e con il patrocinio del Comune di L’Aquila in coproduzione con Vignaledanza - Fondazione Teatro Nuovo Torino Dopo il successo riscosso con Water sia nell’ambito di Vignaledanza che del Gesto e l’Anima, Francesca La Cava propone la nuova creazione che trae spunto dalla figura di Alice, diventata ormai donna ma…. rimasta bambina. Alice si trova in uno stato catatonico. Mentre guarda i suoi pupazzi viene richiamata da uno di loro: il Bianconiglio. Il curioso animale le viene in aiuto per giocare insieme la partita della sua vita. Alice manterrà, in una atmosfera noir, gli stessi aspetti del racconto Alice oltre lo specchio di Lewis Carroll: ambientazioni al limite dell'assurdo, giochi di parole, 10 programma 33° Vignaledanza personaggi folli e parecchi nonsense. Alice denuncia con ironia alcuni dei mali sociali esaltando i caratteri dei vari personaggi che abitano il mondo della sua fantasia. Alice è un racconto che fa del nonsense il suo senso costruendo una rete intricata di significati, ritraendo alcuni vizi del nostro mondo e rappresentando una carrellata di “casi clinici” che, come vedremo, sono meno irrealistici di quanto potremmo pensare. Alice prende spunto da Alice in Manicomio di Antonin Artaud ma anche dal videogioco American McGee's e dal teatro dell’assurdo di Samuel Beckett, ove si considerino le battute scambiate tra i personaggi di opere quali Aspettando Godot e L’ultimo Nastro di Krapp. Dalle note di regia: “E’ immaginario il discorso della folle donna Alice rinchiusa nel suo mondo e nei suoi ricordi, circondata da personaggi-pupazzi attori della sua vita, pedina manovrata dal suo stesso mondo di fantasia. Viene distratta da uno dei suoi pupazzi: il coniglio bianco, suo vecchio amico, peluche vivente da lei evocato per aiutarla a risolvere i suoi problemi (…). Quando Alice viene spinta dai suoi amici a guardarsi oltre lo specchio, lo specchio riflette la luce e rappresenta il vedere al di là delle apparenze(…). Da pedina gioca in questo nuovo mondo la sua partita per la vita dalla quale uscirà vittoriosa. I personaggi della partita sono stravaganti e si dissolvono ogni volta che Alice si sposta entrando in un nuovo spazio-tempo. L’obiettivo di Alice diventa non farsi sottomettere dagli altri. Una visione che non si discosta molto dal mondo reale dove l’incalzare del tempo separa gli uomini chiudendoli in virtuali caselle, con l’unico scopo di avanzare per dare scacco matto alle esigenze del momento. Il segno coreografico sarà caratterizzato da una gestualità espressiva, frutto della contaminazione fra danza e teatro. Le luci disegnano nello spazio sottolineando il minimalismo della scena che ospita come unico elemento uno specchio, luogo di mutamenti e sorprese. I costumi, in perfetta sintonia con la drammaturgia, enfatizzano la follia dei personaggi conducendo lo spettatore in un’atmosfera ovattata e irreale”. sabato 23 luglio ore 21.30 CRD LAZIO BALLETTO – COMPAGNIA MVULA SUNGANI musica dal vivo NANDO CITARELLA e la Compagnia LA PARANZA IItalia, la mia Africa, la danza del nuovo millenio musiche Nando Citarella - disegno luci Mvula Sungani - costumi Giuseppe Tramontano - allestimenti multimediali AM Produzioni Associate regia e coreografie Mvula Sungani Uno spettacolo di danza, canto e musica, una dance opera nata per omaggiare i 150 anni dell’unità d’Italia. La Compagnia Mvula Sungani, ensemble che negli ultimi tre anni ha registrato migliaia di spettatori in tutta Italia ed effettuato tournée in Francia e Germania, è stata protagonista di alcuni tra i più importanti eventi televisivi (come il Concerto di Capodanno dal Gran Teatro alla Fenice di Venezia trasmesso in mondovisione), ha ospitato nelle sue produzioni grandi stelle, propone un nuovo grande spettacolo per omaggiare il 150° compl eanno della nostra nazione: Made in Italy. Il cast dei danzatori sarà arricchito dagli artisti della Compagnia La Paranza, prestigioso gruppo di cantanti e musicisti delle tradizioni popolari, che annovera numerosissime partecipazioni internazionali, produzioni discografiche e prestigiose collaborazioni. L'Italia è il luogo in cui le differenze diventano un’unica grande cultura. L'idea del noto regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani è quella che: “con le sue grandi differenze culturali millenarie, partendo dall'antica Roma in cui vivevano genti provenienti da tutto l'impero, passando per le dominazioni che si sono susseguite fino al 1848 e arrivando alle immigrazioni dei nostri giorni, l'Italia ha sublimato le diversità costituendo un grande patrimonio artistico culturale unico al mondo”. I linguaggi scelti dall'autore sono la danza, la musica e la parola, tre elementi che da diversi anni rappresentano l'essenza della ricerca di Sungani verso una forma di “spettacolo totale”, che superi le barriere delle singole discipline per comunicare allo spettatore in un unico linguaggio, quello dell'arte. Un omaggio all'Italia fatto di storie e melodie che ne hanno caratterizzato gli ultimi 150 anni. La stilizzazione di danze antiche e popolari (tarantella, pizzica, salterello, tundu), rappresenta l'elemento di ricerca che verrà miscelato allo stile della compagnia, una fusione di danza accademica fortemente contaminata da quella moderna, etnica e acrobatica, che vede i fisici scultorei dei suoi danzatori cimentarsi in coreografie molto tecniche, innovative e spettacolari. Il lavoro sul ritmo, sulla plasticità e linearità del movimento, sull'interpretazione e la teatralità del gesto e sugli elementi della physical dance, offriranno allo spettatore un commistione di memoria del passato e visione del futuro. In questa nuova opera Sungani ha voluto accanto a sè Nando Citarella, musicista e cantante che ha collaborato con artisti del calibro di Eduardo De Filippo, Milva e Roberto De Simone, studioso della cultura popolare italiana e mediterranea, esperto di musica barocca e lirica. La ricerca musicale è rappresentata dalla contaminazione della musica italiana, partendo da Donizetti, passando per la tammurriata e arrivando a De Andrè, il tutto arrangiato con suoni ed echi provenienti dall'area mediterranea. Made in Italy è un racconto fatto di storia e suggestioni visive di tipo cinematografico, un racconto che toccherà i momenti più significativi degli ultimi 150 anni. L'Italia del passato con le grandi migrazioni, l'Italia del presente con le grandi immigrazioni, rappresenta l'Italia del futuro... domenica 24 luglio ore 21.30 COMPAGNIA ACCADEMICA DI DANZA DI PECHINO La Poesia Del Vento coreografie Wang Wei evento ufficiale nell’ambito dell’Anno Culturale della Cina con il patrocinio di –Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese - Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia La Cina è una delle più antiche civiltà del mondo, celebre per la sua ricchissima cultura e per lo splendore delle sue arti. La danza tradizionale cinese, che, oltre al corpo umano, utilizza tre strumenti fondamentali, il ventaglio, la spada e le lunghe maniche o i nastri, ha seguito un percorso di continuo sviluppo e trasformazione come parte delle arti in generale. 11 programma 33° Vignaledanza E’ tuttavia impossibile per i contemporanei poter apprezzare di persona le autentiche melodie della musica tradizionale, come pure le rappresentazioni originali della danza tradizionale. Ciò in quanto la danza accompagnata da musica (yue wu), sviluppatasi durante le dinastie Qing, Han, Shui e Tang, può essere studiata solo attraverso la letteratura e le arti figurative dei tempi antichi. L’opera tradizionale cinese, che nasce e si sviluppa durante le dinastie Song, Yuan, Ming e Ching, ha raggiunto nei secoli vere e proprie vette di perfezione come forma di opera-balletto. Ma qui la danza esiste solo come mera appendice dell’opera. Nel corso di mezzo secolo, il Comitato Scientifico dell’Accademia di Pechino ha esplorato i territori sia della danza tradizionale con accompagnamento musicale, sia della danza nell’opera classica cinese, facendo opera di ricostruzione e aprendo nuove prospettive con un approccio moderno che ha reso la danza tradizionale completamente autonoma rispetto all’opera. Questo lavoro si è svolto, sostanzialmente, lungo tre direttrici fondamentali che costituiscono le tre componenti della danza cinese come la conosciamo oggi: codificazione dei movimenti di base e elaborazione delle posizioni, quali risultano dalle fonti letterarie e figurative, secondo gli schemi del balletto classico, in particolare russo; utilizzo dell’espressività plastica tipica della danza contemporanea e del ritmo nel movimento (body rythm); applicazione ed elaborazione delle tecniche e delle figurazioni delle arti marziali cinesi. Si può, quindi, affermare che si tratti sia di danza tradizionale operata con spirito moderno, anche per soddisfare il gusto estetico dello spettatore odierno, sia di coreografie contemporanee espresse in linguaggio tradizionale, in accordo alla massima: “Fare emergere il nuovo attraverso il passato”. Nel repertorio, che comprende anche balletti completi, si alternano danze liriche e danze acrobatiche, a tematica storico-nazionale. Vi si possono ritrovare sia danze di antica tradizione, ispirate a personaggi della storia e della letteratura cinesi, sia danze delle diverse etnie che popolano il grande Paese asiatico, sia danze militari, sia, infine, danze basate sulle arti marziali, dal Wu Shu (arte delle armi) al Ba Gua (arte marziale degli Otto Diagrammi) e sulla filosofia classica cinese (Yin e Yang). *** CONFRATERNITA DELL’ARTE Ogni sabato e domenica pomeriggio interventi di DANZA, MUSICA, TEATRO DANZA sabato 2 luglio, ore 11: lezione aperta di danza classica – esibizione stagisti. A cura di Maria Elena Fernandez sabato 2 luglio, ore 18: lezione aperta Metodologia danza classica per docenti e stagisti. A cura di Ramona De Saa sabato 2 e domenica 3 luglio, ore 11: Musical on stage – lezioni ed esibizione stagisti. A cura di Adriana Cava sabato 9 luglio, ore 11: lezione aperta di danza classica – esibizione stagisti. A cura di Niurka De Saa sabato 9 luglio, ore 18: lezione aperta Metodologia danza classica per docenti e stagisti. A cura di R. De Saa sabato 9 e dom 10 luglio, ore 11: Hip Hop on stage – lezioni/esibizione stagisti. A cura di Riccardo Genovese sabato 16 luglio ore 11: lezione aperta di danza classica – esibizione stagisti. A cura di M.Elena Fernandez sab 16 e dom 17 luglio ore11: Latino-Americano on stage – lezioni/esibizione stagisti. A cura di David Del Campo sabato 23 luglio ore 11: lezione aperta di danza classica – esibizione stagisti. A cura di Ramona De Saa sabato 23 e domenica 24 luglio ore11: Salsa e Bachata on stage – lezione/esibizione stagisti. A cura di Simone Sanfilippo Tabò e Serena Maso NON smettere di SOGNARE on stage – lezione/esibizione stagisti. A cura di Nadia Scherani TEATRO E MUSICA da lunedì 4 a venerdì 8 e da lunedì 11 a venerdì 15 luglio ore 18: Torino Spettacoli Storie di fate in … teatro – esibizione degli stagisti. A cura di Franca Dorato e Esther Tornavacca sabato 9 e sabato 16 luglio, ore 16: Liceo Brassens Paris Da Parigi, teatro-musica-danza on stage con gli studenti del Liceo Brassen. sabato 9 e sabato 16 luglio, ore 16 Scuola di teatro Giuseppe Erba Umoristi italiani in scena – omaggio al 150°Unità d’Italia. A cura di Franca Dorato LICEO PARITARIO TEATRO NUOVO da lunedì 4 a venerdì 8 luglio (orario in segreteria): Sportello per il Liceo Teatro Nuovo Coreutico Teatrale e Scenografico - a cura della Prof. Paola De Fusco 12 programma 33° Vignaledanza 33° Vignaledanza: le informazioni pratiche Biglietterie Festival www.vignaledanza.it TORINO - FONDAZIONE TEATRO NUOVO - c. M. d’Azeglio 17 tel. 011.6500205 lun – sab- dalle 10 alle 19 TORINO - TEATRO ERBA, c. Moncalieri 241 - tel. 011.6615447 TORINO - TEATRO ALFIERI, p. Solferino 4 - tel. 011.5623800 VIGNALE MONFERRATO – VIA Roma 3 dal 18/6/2011 dalle 10 alle 13 dalle 16 alle 19 dalle 20 alle 22 ALESSANDRIA - VERDOJA – Via Faà di Bruno 15 - tel. 0131.252194 ASTI STAT VIAGGI – Via Federicco della Valle 8/A - tel. 0141.321732 LIBERI TUTTI – Via Pelletta 15 - tel. 0141.530230 CANELLI – IL GIGANTE VIAGGI - Via del Risorgimento,19 - tel. 0141.832524 CARIOCA – Via 1° Maggio 1 tel.0141.831957 CASALE MONFERRATO BAOBAB – Via Solferino 2A, 8 - tel. 0142.591368 SASSONE VIAGGI Via Aurelio Saffi 11 - tel. 0142.420025 STAT VIAGGI Via Roma 191 – tel. 0142 452004 VERCELLI – CARAMBOLA VIAGGI - Via Carlo III di Savoia 10 - tel. 0161.600341 STAT VIAGGI- C.so Libertà 20 - tel. 0161 217711 Prezzi biglietti e abbonamenti Giovane è la Danza/Agon (dal 21/6 al 27/6) - Concorso giovanissimi talenti (29/6,30/6) - Concorso Giovani Talenti (11,12,13/7)- Pescara Dance Festival (19/7) posto unico € 9 - ridotto € 6 La Bella Addormentata (28/6) – Momenti Jazz (1/7) - Verdilizzante (2/7) Ballades (5/7) – Aladino 2010 (6/7) – Acqua/Corpombra (7/7) 150 Danzando Verdi… (8/7) – Noi siamo figli…. (14/7) – Lago dei cigni (15/7) – Romeo e Giulietta (17/7) – Feminas (20/7) – Alice (22/7) – Italia,la mia africa (23/7) posto unico € 18 - ridotto €14 Noche de tango (3/7) - Firefly (9/7) – Unkijo (10/7) – Un americano a Parigi (16/7) – Don Chisciotte (21/7) - La poesia del vento (24/7) posto unico € 25 - ridotto € 20 Abbonamento a 6 spettacoli (3/7 - 9/7 - 10/7 - 16/7 - 21/7 - 24/7) posto unico € 99 - ridotto € 81 Abbonamento 6 spettacoli a scelta fra (28/6, 1/7,2/7,5/7,6/7,7/7,8/7,14/7,15//,17/7,20/,22/7,23/7) intero € 60 - ridotto € 48 Abbonamento weekend 3 serate consecutive (1,2,3 /7 – 7,8,10/7 – 15,16,17/7 - 22,23,24/7) prezzo unico € 45 Spettacoli Confraternita dell’Arte: posto unico € 3 - ridotto € 1 13