mercoledì 17 DICEMBRE 2008 ore 18 durata: 130 min destinazione: secondaria di 2° grado Prezzo biglietto: € 5,00 Opera aperta: prova generale di Madama Butterfly Stagione musicale per le Scuole 08-09 Tragedia giapponese in tre atti. Musica di Giacomo Puccini Libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, dal dramma Madame Butterfly di David Belasco Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 17 febbraio 1904 Riduzione e adattamento musicale: Carlo Galante Cantanti As.Li.Co. LA TRIBÙ DELLE ARTI Direttore: Alessandro D’Agostini 1998/2008 Regista: Federica Santambrogio Scene e progetto luci: Francesco Vitali Orchestra 1813 OSSONA - S.P. 34 Produzione As.Li.Co. mercoledì 17 DICEMBRE 2008 Opera aperta: prova generale di Madama Butterfly Butterfly è un’attesa, un’attesa lunga, solitaria, malinconica. E la malinconia si traduce in acqua, in pioggia, in lacrime, in fiumi, in temporali. L’acqua è un elemento che domina tutto il secondo atto, come in un acquario dove Butterfly rimane incastrata tra le pareti trasparenti di una vita non vissuta. Questa ragazzina rimane prigioniera di un mondo più grande di lei, di disegni che nulla hanno a che fare con la sua speranza di un futuro da fiaba. La realtà è altra cosa, ma lei non si arrende. La sua incrollabile speranza fa degli stati d’animo di Butterfly i veri protagonisti dell’opera. Siamo alla ricerca del sottile filo rosso che segue il destino di Butterfly dalle prime note dell’ouverture fino alla morte, atto estremo ma consapevole. L’opera inizia con una fortissima presenza dell’Occidente, ma termina con un rituale tutto giapponese, l’hara-kiri o seppuku (che per le donne prevedeva il taglio della gola e non del ventre). Butterfly nel primo atto si dona all’americano, la sua profonda delicatezza non viene colta da chi ha drammaturgicamente il compito di rappresentare un Occidente storicamente invasivo e poco attento e del resto lei è così piccola che non può capire a cosa va incontro. Il tempo logorante dell’attesa fa di lei una donna. Il primo atto avrà colori vivi e solari, perché anche se lo spettatore già conosce o intuisce il destino tragico di Butterfly, lei no, lei è fiduciosa. È un fiore in primavera e i personaggi che popolano questo atto sono pervasi dalla sua luce. La musica ci preannuncia la tragedia, ma Butterfly non la sente, o non la ascolta. Nel secondo atto di questo fiore rimangono solo dei petali stancamente adagiati, appesantiti da gocce di pioggia e lacrime. È il suo costume che diventa casa e prigione, dove lei accetta di rimanere e aspettare. La scenografia è essenziale. Videoproiezioni creano il contatto tra Butterfly e lo spettatore e ai costumi viene affidato il compito di portarci, con la discrezionalità dell’immaginazione, in Giappone. giovedì 19 FEBBRAIO 2009 (replica mercoledì 18 FEBBRAIO 2009) ore 11 durata 60 min destinazione: terza secondaria di 1° grado e secondaria di 2° grado Prezzo biglietto: € 7,00 La serva padrona Stagione musicale per le Scuole 08-09 di Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736) Opera buffa LA TRIBÙ DELLE ARTI 1998/2008 Interpreti: soprano, baritono, mimo Ensemble Orchestra Giovanile Totem Direttore: Andrea Raffanini OSSONA - S.P. 34 giovedì 19 FEBBRAIO 2009 La serva padrona La Serva Padrona rappresenta uno dei più importanti punti di svolta della storia dell’opera italiana. Scritta come intermezzo da inserirsi tra gli atti de “Il Prigionier Superbo” (l’intermezzo era un genere già molto praticato dai compositori di scuola napoletana dell’epoca e particolarmente apprezzato dal pubblico che poteva, in tal modo, abbandonarsi a qualche risata tra un atto e l’altro della più impegnativa opera seria), fu messa in scena al Teatro San Carlo di Napoli nel 1733 con le musiche del ventiseienne Giovanni Battista Pergolesi. Sebbene il genere non fosse nuovo, del tutto innovative risultarono sia la serrata vivacità teatrale sia la straordinaria caratterizzazione dei personaggi, elementi che avrebbero rappresentato un punto di riferimento per tutta la successiva produzione di opere buffe almeno fino ai grandi successi rossiniani di quasi un secolo dopo. Incentrata su due personaggi, lo scapolo Uberto e la servetta Serpina (spalleggiati da Vespone, altro domestico di Uberto e interpretato da un mimo), la vicenda si dipana agile e animata, alternando recitativi e arie, tra i battibecchi dei due protagonisti e gli stratagemmi che la furba servetta, facendo leva sulla sua accattivante civetteria, escogiterà per raggiungere il suo fine ultimo: diventare, sposando il burbero Uberto, la vera “padrona”. Il capolavoro di Pergolesi costituisce uno degli esempi più caratteristici e, nello stesso tempo, divertenti della grande scuola operistica italiana del ‘700 che, attraverso i suoi grandi nomi (Scarlatti, Porpora, Leo, Vinci) cresciuti nel fertilissimo alveo dell’ambiente teatrale partenopeo, ha saputo diffondere in tutta Europa uno stile che sarebbe stato il termine di confronto per la successiva produzione operistica di almeno un secolo. Per una migliore comprensione dell’opera, è previsto un incontro del direttore Andrea Raffanini con le classi (nella scuola di provenienza, in data da definire, prendendo contatto con la segreteria del teatro (cell. 3331619286), che farà un’introduzione storica, spiegherà l’opera e la sua trama e parlerà dell’esecuzione e degli interpreti. martedì 24 febbraio 2009 (replica mercoledì 25 FEBBRAIO 2009) ore 9.30 e ore 11 - durata 50 min destinazione: scuola primaria prezzo biglietto: € 7,00 Il Carnevale degli animali (Le Carnaval des animaux) Stagione musicale per le Scuole 08-09 di C. Saint-Saëns (1835-1921) Grande fantasia zoologica per due pianoforti e piccola orchestra Testi: Antonella Piras Regia e drammatizzazione: Lorenzo De Ciechi Orchestra “Città di Magenta” Direttore: Andrea Raffanini LA TRIBÙ DELLE ARTI 1998/2008 OSSONA - S.P. 34 martedì 24 febbraio 2009 Il Carnevale degli animali (Le Carnaval des animaux) Pagina tra le più popolari di Camille Saint-Saëns, composta nel 1886 in occasione di una festa di carnevale tra amici musicisti, Il carnevale degli animali, per due pianoforti, due violini, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, clarinetto, armonica e xilofono, fu pensata come un divertissement ad uso privato, tanto che il compositore e pianista francese proibì che venisse data alle stampe prima della sua morte, eccezione fatta per il famoso Cigno che invece entrò nel catalogo ufficiale delle sue composizioni quando Saint-Saëns era ancora in vita. Il carnevale degli animali è una divertente galleria in cui gli animali hanno la voce degli strumenti musicali finendo col manifestare i caratteri e le sfumature dei sentimenti umani. L’approccio ironico traspare da molti passaggi. Quattordici brevi brani che spesso si susseguono senza soluzione di continuità e che portano i seguenti titoli: Introduzione e marcia reale del leone (pianoforti e strumenti); Galli e galline; Emioni (cavalli selvatici dell’Asia centrale); Tartarughe; L’elefante (contrabbassi, imitazione di melodie di Berlioz e Mendelssohn); Canguri (pianoforte solo); Acquario (flauto, armonica, pianoforti e gli archi che suonano una melodia ); Personaggi dalle orecchie lunghe (interpretato sia come “Asini” sia come “Critici musicali” è interamente affidato ai due violini); Il Cucu nel profondo dei boschi (il pianoforte stende una base di sottofondo da cui spunta il suono del clarinetto; Uccelliera (il flauto è il protagonista di questo frammento, eseguendo trilli, scale, salti di note...); Pianisti (scale ascendenti e discendenti al pianoforte); Fossili (lo xilofono esegue un frammento dalla Danza macabra dello stesso Saint-Saens e un motivo dal Barbiere di Siviglia di Rossini); Il cigno (violoncello); Finale (ripresa di quasi tutti i temi precedenti in forma di polka e can-can). L’allestimento prevede la presenza in scena di un attore che, canzonando i ‘seriosi’ musicisti con rime e giochi di parole, conduce in maniera divertente il pubblico all’ascolto e al riconoscimento dei diversi animali interpretati dall’orchestra. giovedì 12 MARZO 2009 (replica mercoledì 11 MARZO 2009) ore 9.30 e ore 11 durata 50 min destinazione: scuola primaria prezzo biglietto: € 7,00 Pierino e il lupo Stagione musicale per le Scuole 08-09 di Sergej Prokofiev (1891-1953) Favola musicale Regia: Enzo Musicò Attori: Lorenzo De Ciechi e Enzo Musicò Orchestra “Città di Magenta” Direttore: Andrea Raffanini LA TRIBÙ DELLE ARTI 1998/2008 OSSONA - S.P. 34 giovedì 12 MARZO 2009 Pierino e il lupo La fiaba musicale Pierino e il lupo è una composizione per voce recitante e orchestra scritta dal musicista russo Sergej Prokofiev. Prokofiev scrisse la fantasia musicale “Pierino e il lupo” con l’intenzione di rendere più accessibile la musica ai bambini e per questo musicò una favola scritta da lui stesso. In essa si narra la storia di Pierino, un ragazzino vivace e spensierato, che con l’aiuto di un uccellino riesce a catturare un terribile lupo. Prokofiev affida agli strumenti dell’orchestra il compito di interpretare e descrivere (attraverso il loro timbro e un tema musicale specifico) i vari personaggi della fiaba. Nell’interpretazione originale una voce recitante narra la fiaba mentre la musica commenta ogni scena illustrando il carattere, i sentimenti e descrivendo le azioni di ciascun personaggio. I personaggi sono: Pierino (l’eroe della fiaba), l’uccellino (l’amico che aiuterà Pierino a catturare il lupo), l’anatra e il gatto (gli altri amici di Pierino), il nonno di Pierino (un vecchietto brontolone che cerca di dare buoni consigli al nipotino), il lupo (il ‘cattivo’ che vuole mangiare Pierino e i suoi amici), i cacciatori (sono sulle tracce del lupo per ucciderlo con i loro fucili). I personaggi sono interpretati dai seguenti strumenti: flauto traverso, clarinetto, timpani, archi, fagotto, oboe, corno. L’allestimento prevede una riscrittura scenica che attraverso l’uso di sagome ed ombre visualizza in maniera suggestiva lo sviluppo musicale. mercoledì 25 MARZO 2009 (replica giovedì 26 MARZO 2009) ore 9 e ore 11 durata 75 min destinazione: terza secondaria di 1° grado e secondaria di 2° grado Prezzo biglietto: € 7,00 Viva Verdi Stagione musicale per le Scuole 08-09 Lezione concerto Interpreti: soprano, tenore, baritono, coro e pianoforte Coro civico “Città di Magenta” Direttore e relatore: Andrea Raffanini LA TRIBÙ DELLE ARTI 1998/2008 OSSONA - S.P. 34 mercoledì 25 MARZO 2009 Viva Verdi Ci sono momenti storici in cui la situazione politica di un popolo è tale che la tensione sociale non solo riesce a filtrare in ogni manifestazione artistica, ma sembra anche essere (o forse è) l’esigenza espressiva predominante. Uno di questi momenti è sicuramente il Risorgimento italiano. In pochi altri periodi della nostra storia tutte le forze artistiche e intellettuali sono state così catalizzate dalla necessità di una svolta epocale e la musica, naturalmente, non si è sottratta a questa tendenza; anzi, è diventata immediatamente una della principali casse di risonanza dei valori e degli ideali risorgimentali, ponendosi di volta in volta come forza ispiratrice (così nelle aspettative dell’appassionato Mazzini), come espressione di dolore e di attesa, come momento di catarsi e come elemento di coesione. Un nome sopra tutti raccoglie in sé e nella sua produzione artistica questi diversi aspetti. Il destino, il caso o forse la Provvidenza, hanno voluto che proprio il suo nome racchiudesse il grido di un popolo che si reclamava sovrano: Verdi. Che sia il grido sconsolato di un popolo prigioniero o il desiderio di rivalsa di animi offesi, che sia la passione disperata di un amore lacerato o la straziante angoscia di un padre tradito, è nelle sue opere che si può respirare lo “spirito del tempo”, quelle grandi tensioni ideali che hanno sconvolto gli anni centrali del XIX secolo e che in Italia si sono riversate nella lotta per l’indipendenza di un popolo. Ed è proprio attraverso pagine dei capolavori verdiani e di coloro (Bellini, Donizetti) che, precedendolo, hanno saputo per primi trasfondere nelle loro opere lo sguardo nuovo e le esigenze espressive di un momento storico cruciale, che si racconterà la storia degli anni compresi tra il 1830 e l’unità d’Italia. Un percorso che si snoderà attraverso l’interpretazione, ad opera di giovani cantanti di professione, dei brani più belli e rappresentativi della produzione dei tre maggiori esponenti della lirica italiana di quegli anni, descrivendone i contenuti e collegandoli in un itinerario che ne evidenzierà l’importanza artistica e il significato storico e culturale. giovedì 23 APRILE 2009 (replica mercoledì 22 APRILE 2009) ore 9.30 (durata 60 min) terza, quarta e quinta primaria ore 11.15 (durata 75 min) prima e seconda secondaria di 1° grado Prezzo biglietto: € 7,00 Il Balletto in Europa ieri e oggi Stagione musicale per le Scuole 08-09 Lezione spettacolo Relatore: Liliana Cosi Esecutori: ballerini professionisti della Compagnia Balletto Classico di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu LA TRIBÙ DELLE ARTI 1998/2008 OSSONA - S.P. 34 giovedì 23 APRILE 2009 Il Balletto in Europa ieri e oggi Liliana Cosi conduce personalmente la parte didattica, mentre alcune coppie di ballerini professionisti della Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu illustrano di volta in volta quanto viene annunciato e spiegato: dalle danze di corte a quelle popolari, dallo studio della danza classica all’arte scenica, fino a brani tratti da balletti del grande repertorio. Origini della danza Radici europee: tarantella napoletana, minuetto francese, danza spagnola, danza polacca. La danza classica: esercizi di studio della danza classica alla sbarra e al centro. L’arte del balletto: brani tratti dai balletti “Coppelia”, “Don Chisciotte” e brani neoclassici. La “Conferenza Spettacolo” pur trattando uno specifico campo artistico, quello della danza, allarga il suo interesse ad argomenti più vasti, come la storia e la tradizione nate nel cuore del continente europeo (le radici storiche dell’Europa), la ricerca della perfezione, l’esigenza del bello e dell’armonia insita in ogni persona, il linguaggio musicale ed artistico quale espressione tra le più elevate dello spirito umano… mercoledì 13 MAGGIO 2009 ore 11 durata: 100 min destinazione: secondaria di 2° grado Prezzo biglietto: € 8,00 Stagione musicale per le Scuole 08-09 A BISANZIO! Storia di Anna Comnena Imperatrice dei Romani Uno spettacolo di Lucilla Giagnoni ed Emilio Sioli Con: Lucilla Giagnoni (Premio Persefone teatro in televisione 2007) e Janos Hasur (violino) Consulenza testuale: Paolo Cesaretti Musiche: Paolo Pizzimenti LA TRIBÙ DELLE ARTI 1998/2008 OSSONA - S.P. 34 mercoledì 13 MAGGIO 2009 A BISANZIO! Storia di Anna Comnena Imperatrice dei Romani Un Impero in agonia, i Crociati, i Turchi e una donna che voleva farsi imperatrice. Un’epoca che, a distanza di quasi 1000 anni, assomiglia moltissimo alla nostra. Come l’impero bizantino di allora, anche l’Europa attuale si ritrova stretta fra due mondi contrari e incredibilmente vitali: a Ovest, i Franchi fanno oggi posto agli Americani, ma dall’altra parte ci sono sempre i bellicosi popoli dell’Islam. Entriamo con Lucilla Giagnoni a Bisanzio, un mondo favoloso e sconosciuto fatto di intrighi di palazzo, torture, colpi di stato, invasioni, ricchezze smisurate e deliri mistici. Con Anna Comnena scopriremo che cambiano le vittime, e tentare di sopravvivere oggi tocca a noi. Una produzione de Il Contato del Canavese/Teatro Giacosa e Associazione delle Arti e delle Corti