PRIMAVERA 2014 n°42 KYLIE LA MUSA DELLA POP DANCE TORNA CON UN NUOVO ALBUM E UNA AGGUERRITA COMMUNITY LUSSO PIETRE PREZIOSE E IL COCKTAIL DIVENTA VIP COMUNICAZIONE COME VIVERE SENZA I PR NUOVE TENDENZE MOSTRE E DEGUSTAZIONI INVADONO I LOCALI SOMMARIO Kylie Minogue Quando la Pop Dance è di lusso PRIMAVERA 2014 n°42 Comunicazione Si può vivere senza PR Lusso Un gioiello di cocktail Consulenza Eventi sì ma coerenti NL Anniversari Nozze d’argento per il Fellini di Pogliano magazine.it • GUIDA ALLA NAVIGAZIONE • Toolbar X Facendo tap su questo pulsante si potrà mostrare o nascondere la barra contenente l’indice della rivista Fiera Milano Official Partner Comitato Editoriale: Antonio Flamini, Michele Moretti, Rino Sportoletti EDITORE Fiera Milano Media S.p.A. Sede Legale. Piazzale Carlo Magno 1 - 20149 Milano Sede Amministrativa: SS del Sempione 28 - 20017 RHO (MI) [email protected] www.fieramilanomedia.it centralino tel. +39 02.4997.1 fax +39 02.49976573 Edicola L’icona in alto a sinistra permette di tornare all’edicola che contiene tutte le riviste della app Iscrizione Roc n. 11125 del 25/07/2003 DIREZIONE / MANAGEMENT Presidente / President: Giampietro Omati Amministratore Delegato / C.E.O. Antonio Greco Direttore Responsabile: Antonio Greco Menu segnalibro Contiene il segnalibro e le opzioni: Help, Condividi, Note, Evidenziatore, Binder e Ricerca Editor: Fabrizio Gomarasca [email protected] - 02.4997.6523 Coordinatore di testata: Maria Elena Dipace [email protected] - 02.4997.6554 Progetto Grafico: Diego Alfidi - [email protected] Coordinamento DTP: Alberto Decari [email protected] INFO Facendo tap su questa icona si avrà accesso alle informazioni aggiuntive GALLERY Facendo tap su questa icona si avrà accesso ad una galleria fotografica VIDEO Facendo tap su questa icona verrà visualizzato un video AUDIO Facendo tap su questa icona si avrà accesso a file audio FOTO A 360° Facendo tap su questa icona si potrà visualizzare una immagine a 360° INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Informativa art. 13, d. lgs 196/2003 I dati degli abbonati sono trattati, manualmente ed elettronicamente, da Fiera Milano Media SpA – titolare del trattamento – Piazzale Carlo Magno 1, Milano - per l’invio della rivista richiesta in abbonamento, attività amministrative ed altre operazioni a ciò strumentali, e per ottemperare a norme di legge o regolamento. Inoltre, solo se è stato espresso il proprio consenso all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, Fiera Milano Media SpA potrà utilizzare i dati per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, analisi statistiche e ricerche di mercato. Alle medesime condizioni, i dati potranno, altresì, essere comunicati ad aziende terze (elenco disponibile a richiesta a Fiera Milano Media SpA) per loro autonomi utilizzi aventi le medesime finalità. Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla gestione amministrativa degli abbonamenti ed alle transazioni e pagamenti connessi, alla confezione e spedizione del materiale editoriale, al servizio di call center, ai servizi informativi. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo per fini di comunicazione commerciale interattiva rivolgendosi Fiera Milano Media SpA – Servizio Abbonamenti – all’indirizzo sopra indicato. Presso il titolare è disponibile elenco completo ed aggiornato dei responsabili. a Ufficio traffico: Nadia Zappa [email protected] - 02.4997.6534 Segreteria: Elena Cotos [email protected] - 02.4997.6553 Pubblicità: Giorgio Lomuoio (Sales Manager) 02.4997.7383 [email protected] Marco Fumagalli (Key Account) 02.4997.6033 [email protected] Chiara Donini 02.4997.6547 [email protected] Lombardia: Piera Pisati 02.4997.6548 [email protected] Veneto, Trentino- Alto Adige, Friuli Venezia Giulia: Mondo Media srl 045.8006369 [email protected] Lazio, Campania, Abruzzo: Pasquale Mastropasqua 347.9003241 [email protected] Hanno collaborato a questo numero: Claudio Burdi, Nicole Cavazzuti, Marco de Padova, Lorenzo Tiezzi, Don Antonio Mazzi, Elisabetta Paseggini, Attilio Pecora, Riccardo Sada, Dan Mc Sword, Daniele D. Spadaro, Alessandro Vergallo, Lorena Cacace, Emanuele Longo. INFORMATIVA RESA AI SENSI DELL’ART. 2, CODICE DEONTOLOGICO GIORNALISTI Ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003 e dell’art. 2 del Codice Deontologico dei Giornalisti, Fiera Milano Media SpA – titolare del trattamento - rende noto che presso la Redazione di Rho, SS del Sempione 28, vengono conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, Foto: praticanti e pubblicisti che collaborano con le testate edite dal predetto titolare attingono nello Nightlife esce ogni tre mesi. svolgimento della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa. I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale delle testate. I dati personali presenti negli articoli editoriali e tratti dai predetti archivi sono diffusi al pubblico. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al titolare al predetto indirizzo. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138, d. lgs 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia. Presso il titolare è disponibile l’elenco completo ed aggiornato dei responsabili. Michele Gamberini, Istockphoto, 123rf, arch. Fiera Milano Media Registrazione del Tribunale di Milano n. 556 del 06/09/2006. Organo di stampa Silb - N°42 Testata associata • Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata EDITORIALE Lotta all’abusivismo e partecipazione C www.silb.it NL ontrasto senza frontiera all’abusivismo: questo, in buona sostanza, è il messaggio lanciato durante la terza Convention Nazionale dei Presidenti provinciali Silb che si è svolta a Firenze in marzo. Una lotta che deve attuarsi attraverso una più stretta collaborazione con le Istituzioni demandate al controllo del territorio e alle attività che in esso si svolgono. Abbiamo voluto ancora una volta mettere a fuoco un problema che è il primo (tra i problemi) dei nostri colleghi: il fenomeno dell’abusivismo. Quelle attività irregolari, cioè, che fanno del “mordi e fuggi” il loro modus operandi e dell’economia “black” il loro principale obiettivo. Quelle attività che sottraggono al canale ufficiale linfa vitale in un momento così difficile come quello attuale e danneggiano profondamente le imprese attuando una concorrenza sleale che può essere letale per il nostro settore. Chiediamo il rispetto delle regole e la certezza del diritto e lo chiediamo a gran voce, stufi di essere “terra di nessuno” dove chiunque abbia voglia di improvvisarsi organizzatore del ballo lo faccia senza alcuna autorizzazione, senza aver rispetto della sicurezza degli utenti ma solo avendo a riferimento il proprio interesse.E lo chiediamo a coloro che della legalità devono essere il nume tutelare: le Istituzioni. Vogliamo il rispetto della legalità poiché, se così non fosse, saremo costretti a rinunciare alle nostre autorizzazioni e a diventare tutti circoli o attività irregolari. A Firenze abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con alcuni esponenti delle istituzioni: il Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, il Direttore Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica del Ministero dell’Interno, Fabio Dattilo, il Capitano del comando provinciale della Guardi di Finanza, Gian Piero Rossini, il Vicepresidente dell’Associazione Italiana della Polizia Locale, Silvana Paci, e il responsabile del Coordinamento Ispettivo della Direzione Generale Siae, Marco Caselgrandi. Con loro abbiamo condiviso la necessità di promuovere un'intensa collaborazione volta finalmente a stroncare tale fenomeno. Ritengo tuttavia indispensabile promuovere, anche sul territorio, tutte quelle iniziative che contribuiscano a evidenziare tale problema e che consentano l’attivazione di quelle collaborazioni indispensabili per risolverlo. Insomma, si rende sempre più necessaria la mobilitazione di tutti coloro che sono interessati a far crescere e a tutelare le imprese regolari, che costituiscono il tessuto fondamentale del nostro settore, affinché, tramite l’attiva partecipazione di questi soggetti, si possa raggiungere l’obiettivo da noi tutti auspicato. u L'OPINIONE La “Happy” people è contagiosa C'è voglia di dance, nell'aria. Vogli di diffondere gioia e spensieratezza. Accade sempre nei momenti più bui dell'economia, che le nazioni si ribellino cantando e ballando. Lo sa bene il dj Mario Fargetta che ci spiega con particolare attenzione il perché di questa felicità È vero, c’è una grande e forte voglia di ballo in questo periodo dell’anno. Forse è per via del grande desiderio di divertirsi delle persone, che rinasce puntualmente con l’arrivo della nuova stagione: l’aria cambia in tutti i sensi e la musica diventa solare, felice. Questo è forse uno dei tanti motivi per cui una canzone come “Happy” di Pharrell Williams spopola in Rete. È un brano bellissimo e i miei bambini, Sofia (8 anni) e Mattia (6), l’adorano. Sicuramente il merito è dell’effetto virale di YouTube, che ormai è protagonista assoluto nel mondo intero e non legato a una nazione come le tivù. L’effetto che ne scaturisce è un po’ lo stesso che provocò Baauer con la sua “Harlem Shake” (con il “Gagnam Style” di Psy c’era solo tanta curiosità). Quindi ecco spiegato il successo di “Happy”. Ma c’è anche tanta altra musica da ballare. Come la dance che produco nel mio studio col mio amico LennyMendy. Abbiamo in cantiere il nuovo singolo di Get Far (“Resurrection”) e di Javi Mula. E poi le danze continuano alla discoteca Sio di Milano dove ogni ultimo mercoledì del mese c’è il mio appuntamento, “We R Massive”, che voglio rendere totalmente itinerante. Si stanno anche materializzando della date per l’estate, con la Grecia e l’Italia in testa. Io sarò in Toscana con la mia famiglia e, se non ci sentiamo prima, che sia un’estate a tutto ritmo per tutti. u Mario Fargetta Mario Fargetta disc jockey e produttore discografico NL RECENSIONI a cura di Daniele Spadaro Dillon The Unknown – Bpitch Control Brasiliana d’origine, la cantante e songwriter DIllon propone il suo secondo album. Ci sono le dovute attenzioni per le melodie che accompagnano tutte le tracce di questo lavoro, ricco di melanconia e speranza, elementi pronti ad alternarsi quasi scientificamente. L’elettronica compare il giusto. Del resto si sta pur sempre scrivendo di un’etichetta discografica berlinese. Django Django LateNightTales – LateNightTales Da diverso tempo la serie LateNightTales punta decisa sul contributo di gruppi musicali, piuttosto che sui dj. Stavolta è il turno degli anglossasoni Django Django, i quali hanno scelto venti brani che regalano un excursus sonoro che parte dagli anni Cinquanta sino ad arrivare ai giorni nostri. Una compilation che rivela un deciso lavoro di ricerca, e questo non può che farci piacere. Harley&Muscle Creative Power – Little Angel Records Ottavo album in carriera per Harley&Muscle, nome che da anni significa deep house di ogni ordine e grado. Un doppio cd che punta sia su brani inediti sia su una sorta di best of, senza senza intenti autocelebrativi. Da sempre fedeli alla linea, Harley&Muscle credono da sempre al mercato internazionale, consci che quello italiano non sia mai particolarmente rilevante per gli adepti della deep. Kraak&Smaak – Chrome Waves Jalapeno Records Nuovi talenti e vecchi amici per il nuovo album del trio olandese Kraak&Smaak, capaci di coinvolgere personaggi al di sopra di ogni sospetto quali Ben Westbeech, e di riscoprire persino talune sonorità rock d’annata. Brani decisamente azzeccati, destinati a fare la differenza ancora per diversi mesi, di sicuro per tutta l’estate 2014. Da mettere in bacheca tra i migliori lavori di quest’anno. NL RECENSIONI Alex Neri, Claudio Coccoluto The Untouchables – Time Records Primo capitolo di una collana atta a riscoprire il meglio della house music di ieri, oggi e domani. Il compito di inaugurare questa saga spetta ad Alex Neri e Claudio Coccoluto: un doppio cd che punta su hit immortali quali “Your Love” di Frankie Knuckles, “Go” di Moby e “Professional Widow” di Tori Amos, quest’ultima con l’intervento fondamente di Armand Van Helden. Loop Therapy Opera Prima – Mandibola/Irma Records Un progetto musicale che parte dall’hip-hop e approda al funk sino a lambire il jazz, senza per questo trascurare l’elettronica. Un viaggio sonoro che non trascura i fondamentali del rap, quali campionamenti e scratch. Al tutto si aggiungono tre brani ed un remix che coinvolgono alcuni senatori di categoria quali Colle Der Fomento, Turi, Bassi Maestro e Ice One. AA.VV. Armada Sunset – Armada L’invincibile Armada di Armin Van Buuren continua ad abbattere con intelligenza e metodo i suoi steccati musicali. Non soltanto trance, per quanto sempre sopraffina, ma anche deep house e – in questo caso specifico – la musica chillout, ideale per un tramonto o comunque momenti di grande relax, prima o dopo una serata in discoteca come si deve. Nicky Siano Love Is The Message – Inspira Records Arriva finalmente anche in Italia il film-documentario di Nicky Siano, leggendario dj di un locale leggendario come il Gallery. E proprio il Gallery resta l’epicentro di questo lungometraggio, dove si alternano immagini degli anni settanta e testimonianze di personaggi quali David Mancuso e Frankie Knuckles. Il dvd è affiancato da un cd con la colonna sonora del film medesimo. Da collezione. NL NIGHTWAVES a cura di Claudio Burdi TENDENZE TRACCE SEGNALI Un contest per band e cantanti emergenti È appena partito e durerà fino a giugno il Phenomenon Music Contest, iniziativa atta a promuovere la musica emergente e organizzata da Phenomenon di Fontaneto d’Agogna (NO), uno dei “palaclub” tra i più importanti e attrezzati d’Italia. L’evento è in collaborazione con Keep On e Find My Talent, il portale dedicato ai talenti. Un format con iscrizione gratuita permette a una sessantina di artisti, tra band e cantautori (privi di contratti discografici firmati), di esibirsi sul palco e sfidarsi con il solo talento. I vincitori di entrambe le categorie si aggiudicheranno la produzione di un videoclip professionale e tre date in importanti live club italiani; i secondi classificati godranno di una settimana in un villaggio turistico Club Med (dove si esibiranno dal vivo). www.findmytalent.it NL In viaggio per un evento D a un’idea del giovane imprenditore lucano Giovanni Setaro nasce Waway, un sito che aiuta chi deve organizzare una trasferta per raggiungere un evento. Con pochi click si sceglie l’appuntamento, si acquista il biglietto, si prenota il trasporto e si decide l’hotel dove soggiornare. Così, chi vuole andare a un concerto, a un festival musicale o all’unica tappa del tour di un dj di fama mondiale, può pianificare il proprio viaggio senza perdere la testa tra le migliaia di offerte della rete individuando la formula più adatta alle proprie tasche. Per ora attivo solo sul territorio italiano e solo sul web, presto waway.it amplierà l’offerta verso altri Paesi e lancerà le varie app per i mobile device. www.waway.it NIGHTWAVES Lo storytelling diventa spettacolo L o spettacolo sul palco lo fanno i clienti. O meglio, lo raccontano. Matteo Caccia, autore e conduttore di “Voi Siete Qui”, programma di storytelling quotidiano di Radio24 fatto di racconti inviati dagli ascoltatori, ha da qualche mese messo in scena una serata che prevede un format basato proprio sul dare un microfono a persone comuni (autocandidate e preventivamente selezionate) che in cinque minuti confessino al pubblico in sala aneddoti ed episodi di vita vissuta, divertenti, imbarazzanti o meno. Soprattutto senza limitazioni di tema. “Don’t tell my Mom” è in scena mensilmente all’Arci Biko di via Ettore Ponti a Milano, prodotto dall’agenzia creativa Radio Factory. Per chi è in cerca di nuovi spunti di entertainment per il proprio locale, ecco un’idea originale da inserire nella propria programmazione. Dj in erba cercano location S ono diverse le scuole professionali che organizzano corsi interessanti per chi vuole fare della propria passione nel selezionare e mixare tracce musicali una vera e propria professione. Spesso proprio queste scuole cercano veri locali che ospitino i promettenti talenti in erba per dare loro la possibilità di esibire la propria arte e la propria bravura. Per questo contattarle potrebbe essere una splendida opportunità: per dare visibilità al proprio locale organizzando serate tematiche, a seconda dei generi musicali dei vari giovani dj. Tra queste ricordiamo Re.Creative 12.0 di Marco Sanseverino e il progetto Naba Sound (Nuova Accademia di Belle Arti) curato da Igor Moroni. NL CoVER STORY Quando la pop dance è di lusso di Riccardo Sada Kylie Minogue è tornata con un nuovo album e una marea di novità. Intanto in Italia si fa largo il suo fan club, che porta il suo stile musicale inconfondibile all’interno delle discoteche. È il tributo per una grande star NL CoVER STORY V i sono grandi trionfi discografici, alle sue spalle. E anche infinite storie d’amore. Kylie Minogue vive da sempre una vita fatta di fughe in Francia e in Spagna e di pensieri che volano nella sua Australia. Ma Kylie vive a Londra e ha ormai messo nel cassetto dei ricordi le immagini di due ex come Olivier Martinez e Andrés Valencoso. Sono novelle sentimentali, queste, che l’hanno accompagnata per oltre un decennio, dal 2002 al 2013, e terminate più per mancanza di frequentazione e che di incompatibilità. Perché, si sa, lontano dagli occhi, lontano dal cuore. E non vedere Kylie per tanti è impensabile, impossibile. Kylie è sempre in giro per il mondo, sempre al lavoro. “Sono una romantica e amo l’amore”, ha detto più volte la pop star. “Quando mi innamoro, lo faccio di brutto: sono come presa in un vortice, faccio di tutto per vedermi con quella persona. Ma non so se questa cosa vada bene per essere una classica coppia; non so se un giorno mi sposerò, finora non mi ci sono mai vista nel matrimonio. Per me l’amore è la gente con cui lavoro, e la gente con cui lavoro è la mia famiglia”. OGGI KYLIE è impegnata a promuovere il suo nuovo album, “Kiss Me Once”, e POSSIBILI HIT come “Into The Blue” Kylie ora è single. Come un cd. Quando può, esce la sera con gli amici. A volte fa qualche improvvisata: mesi fa lasciò di stucco i frequentatori di un locale, il The Old Blue Last Pub, che rimasero sbalorditi del suo arrivo in miniabito nero luccicante e dalla sua performance sul palco cantando “Can’t Get You Out Of My Head”. Recentemente poi ha confermato la partecipazione al talent “The Voice”, prima all’edizione britannica e poi a quella australiana. Insomma, Kylie non sta ferma un secondo, soprattutto ora che è impegnata a promuovere il suo nuovo album, “Kiss Me Once”, e singoli come “Into The Blue”, direttamente su Parlophone e remixato da dj come Vanilla Ace, Roger Sanchez e Patrick Haggenar. “Fare quest’album è stato un vero percorso e mi è piaciuto moltissimo”, ha detto Kylie. “È stato un periodo della mia vita, questo, dove ci sono stati molti cambiamenti e nuovi inizi. Sono felicissima delle reazioni raccolte dal primo singolo uscito, ‘Into The Blue’, ma ora è il momento di ascoltare tutte le altre canzoni”. NL CoVER STORY Kylie qui nella grafica ideata dal suo attivissimo fan club italiano Kyliecious In Italia si fa largo il fan club di Kylie Così lo stile della star finisce in discoteca. Ogni evento ha lo scopo di promuovere l’ultimo singolo, album o tour di Kylie. E di dare ai fan un momento di condivisione dove l’argomento chiave è l’artista. “Così tutto ruota attorno a lei”, dice Antonella Sinigaglia, ideatrice di Kyliecious e kylieminogue.it, il mondo del fan club ufficiale della stella australiana. “Sono momenti di forte entusiasmo in cui c’è piena libertà di esprimersi e di confrontarsi”. Ogni evento ha solitamente un tema. “Stabilito il tema costruiamo gadget, grafica e intrattenimento in base ad esso in modo che l’evento abbia un programma ricco e contenga un effetto sorpresa. Ci piace organizzare contest con il supporto delle major e di altri sponsor e premiare i fan a fine serata”. Da quando esiste il fan club? “Il Fan Club nasce da una mia grande passione per Kylie. Era il periodo delle fanzine e degli ordini fatti ai grandi negozi stranieri tramite posta. Reperire informazioni e news era tutt’altro che facile, Smash Hits ed altri magazine stranieri erano una buona fonte ma sicuramente mancava un punto di incontro di discussione, conoscere altri super fan vicino a te. Così nel 2001 nasce il primo sito di Kylie, grazie alle collaborazioni con altri fan stranieri, eravamo in grado di reperire immagini, recensioni, sezioni ludiche. Non ci eravamo fatti mancare nulla insomma. In breve tempo riesce a farsi conoscere, la casa discografica NL CoVER STORY Nata Melbourne, in Australia, il 28 maggio del 1968, Kylie Ann Minogue non è solo una cantante e una compositrice di successo ma anche un’attrice, stilista e produttrice discografica. I primi a credere in lei a livello canoro furono quelli della PWL, in primis Pete Waterman. Poi si fecero avanti quelli della Deconstruction Records, specializzati in dance. Infine, ci fu la Parlophone. La sua vera hit è “Can’t Get You Out Of My Head”, datata 2001, tra i 100 brani più venduti nella storia della musica commerciale. Kylie ha venduto più di 70 milioni di dischi e vinto importanti premi come i World Music Award, i Grammy Award e i Brit Award. Come attrice si è confermata con l’interpretazione nel film “Moulin Rouge!”. Anche sua sorella Dannii fa la cantante. del tempo, la EMI Music, lo nota e decide di renderlo ufficiale. Migliaia di fan si iscrivono al punto di creare una base solida di utenti desiderosi di far parte di qualcosa di più grande: un fan club”. Cosi avete iniziato a fare branding? “Abbiamo iniziato a creare gadget esclusivi, anche molto costosi a livello di produzione ma di grande qualità. Molto spesso superava di gran lunga quelli prodotti ufficialmente dall’artista. Ci siamo recati da artigiani abbiamo fatto costruire orologi, stand sagomati con la figura di Kylie, giochi in scatola, porta cd firmati tucano, magliette con glitter personalizzate, mini cd con megamix creati ad hoc per l’occasione e persino una borsa. NL CoVER STORY “Kiss Me Once” è il nuovo album in studio di Kylie dopo “Aphrodite” del 2010, e il primo dopo la firma dell’artista con Roc Nation Management. L’album, un deciso ritorno al dance floor dopo “Abbey Road Sessions” del 2012, ha come produttori esecutivi Kylie e Sia, che ha firmato anche la title track. Kylie ha lavorato inoltre con Pharrell Williams (che ha scritto e prodotto “I Was Gonna Cancel”). Tra gli altri produttori figurano Ariel Rechtshaid (HAIM) per “If Only”, MNEK per “Feels So Good” e Greg Kurstin per la bonus track “Sleeping With The Enemy”. Ogni membership era annuale e a seconda del contributo del fan conteneva un pacchetto di gadget e l’accesso ad un’area news esclusiva”. Oggi come vi relazionate con i locali? “Andrea Tosi, il nostro addetto stampa, è un mago delle relazioni. In base all’evento che vogliamo organizzare censiamo i locali più adeguati dopodiché prendiamo contatti e spieghiamo il programma che intendiamo mettere in pratica durante l’evento. La collaborazione dei locali è fondamentale per la buona riuscita dell’evento. Gli step successivi sono contattare eventuali sponsor e preparare i press kit per i giornalisti”. Lo zoccolo duro dei fan di un artista oggi fa la differenza. Sei d’accordo? “Sì, decisamente. I fan storici sono coloro che supportano l’artista al suo esordio durante successi e cali di popolarità. Sono le persone che acquistano i suoi dischi sempre, anche quando poco convinti. Gli hardcore fans, come li chiamo io, agiscono come driver, trascinatori e possono davvero cambiare le sorti di un album perché trovano sempre e comunque il modo di far sentire la propria voce”. Su che base patrocinate, sponsorizzate, brandizzate o organizzate eventi notturni? “A volte capita che i locali vogliano creare serate ‘tribute’ e ci chiamino per collaborare e aumentare la partecipazione dei fans. Se il tipo di evento ci risulta interessante (bel locale, bel programma, gadget per i presenti, ampio spazio alla musica di Kylie) decidiamo di prenderne parte. Se siamo noi ad organizzare valutiamo che il locale sia idoneo, abbastanza capiente. Solitamente proiettiamo video di Kylie per cui il proiettore è fondamentale. Anche i PR e il tipo di collaborazione (cosa mette a disposizione il locale) sono importanti”. www.kylie.com NL Quali sono le vostre strategie sul territorio italiano? “Sfruttiamo certamente il fatto della nostra popolarità e affidabilità. Dalla nascita del fan club abbiamo realizzato oltre 15 importanti eventi sul territorio italiano, e altri minori più piccoli per i fan storici. Prima dell’uscita di un nuovo album o tour sfruttiamo l’hype dell’attesa creando contenuti di valore sui social media, in particolare su Facebook, interviste radiofoniche per promuovere l’uscita dell’album e una volta pubblicato creiamo un evento ad hoc”. u London, 09:00 pm “Welcome to Paradise” tenutasanta nna .it STRATEGIE Radioshow, il fascino della diretta di Dan Mc Sword Un programma radiofonico trasmesso live conserva sempre l’indubbio sapore del grande evento. E può fare tanto altro: anche promuovere un locale con la sua potente forza mediatica NL STRATEGIE I l web e la connessa multimedialità possono regalare frontiere infinite a chi sa farne sapiente uso. Si pensi a come sia cambiata negli anni la fruizione della musica, non più circoscritta alle emittenti radiofoniche e alle tv musicali: ognuno può costruirsi una propria piattaforma internet e diffondere il suo sound senza soluzione di continuità. I top dj lo hanno capito da anni, riuscendo a declinare i propri radioshow nelle più svariate modalità, utilizzando ogni evento e location importanti per trasmetterli in diretta: dal Winter Music Conference di Miami all’Amsterdam Dance Event, senza dimenticare le migliori location ibizenche. mentre M20 E 105 in italia tengono banco, i RADIOSHOW si dimostrano fondamentali nella PROMOZIONE, GRAZIE ANCHE A DJ GURU che li portano direttamente nei club Si pensi in particolare al dj olandese Armin Van Buuren: il suo programma ASOT (A State Of Trance, di cui parliamo nelle pagine a fine di questo servizio) è diventato un tour mondiale e dà il nome ad intere arene di rassegne epocali come l’Ultra Music Festival di Miami. Un programma radiofonico trasmesso in diretta conserva sempre l’indubbio sapore dell’evento; lo stesso può dirsi per le dirette delle serate, in Italia già realizzate da emittenti come m2o e Studiopiù, così come ai tempi che furono rappresentavano un autentico cavallo di battaglia per radio Italia Network. Il dj e produttore italiano Joe T Vannelli, definito il “guru della house music” dal giornalista Mario Luzzatto Fegiz, di dirette radiofoniche dai club se ne intende parecchio. La sua serata Supalova va in onda tutti i giovedì notte su m2o, la più importante radio dance italiana. Sempre su m2o viene trasmessa la versione italiana di “Slave To The Rhythm”, mentre quella inglese è diffusa in tutto il mondo e velegga verso il prestigioso traguardo delle 450 puntate. Un record di longevità che non ha eguali in Italia e che rende la voce da doppiatore dello stesso Vannelli la più indicata per spiegarci l’utilità delle dirette dalle discoteche. “Una serata in diretta radiofonica ha i suoi pro e i suoi contro – spiega Vannelli – La musica ha una sua energia unica che può trasmettersi anche a chi si colleghi al web o sia in viaggio in auto, basta non venga sporcata da voci improprie e rumori di fondo disturbanti: il rischio di farne uno spettacolo da luna park c’è tutto”. Armin Van Buuren Joe T Vannelli NL STRATEGIE Pete Tong in diretta dall’Ushuaia con l’Essential Selection NL Soprattutto in Italia, grazie – si fa per dire – alla figura del cosiddetto vocalist, involutosi nella maggior parte dei casi, da addetto alle segnalazioni per spostare le auto nei parcheggi, a voce recitante frasi sconnesse, fuori tempo e troppo ripetitive.Più interessante, invece, la diretta di un programma radiofonico. “Confermo. Il locale ne ricava un lustro senza pari, così come si crea un’immediata interazione con il pubblico presente, tutti partecipano alla magia data dalla scoperta di nuove tracce musicali, si concorre alla scelta della direzione giusta, che sia in grado di regalare emozioni ed energie inedite”. Sia chiaro che la discriminante resta la qualità, sempre e comunque. Senza adeguati quattro quarti di nobiltà, una trasmissione in diretta rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio ed avere effetti devastanti. E di qualità in merito se intende come pochi altri Andrea Fiamberti, radio syndicator per NERVO, Steve Aoki, Boy George, Cedric Gervais (recente vincitore dei Grammy Awards, gli Oscar della Musica, ndr) e, da poche settimane, per Joe T Vannelli medesimo. “Una diretta regala un sapore e un’adrenalina unici – spiega Fiamberti via skype da Londra, dove vive – sapere di dover parlare tra trenta secondi, quando il disco trasmesso sta finendo, è tutta un’altra cosa rispetto ad un programma registrato, sicuramente perfetto ma più freddo. STRATEGIE Ne ho avuto recente conferma con le NERVO e la loro prima diretta a Bbc Radio 1 (il primo canale dell’emittente di stato inglese – ndr); non ci sono paragoni”. Quali i vantaggi di una trasmissione da una discoteca? “Parliamo di esperienze alquanto interessanti. Il Ministry of Sound, qua a Londra, ospita spesso artisti che registrano i loro set e vanno in onda in diretta su Ministry Of Sound Radio: si dimostrano sempre un grande successo perchè c’è sempre il sottofondo creato dalla comunità dei fans, che conferiscono un’energia in più alla trasmissione. Senza dimenticare che si tratta di uno straordinario veicolo promozionale per il locale coinvolto”. E non si deve essere per forza il Ministry Of Sound per arrivare a tanto. Qualche locale e qualche addetto ai lavori se la sente di impostare un format del genere anche in Italia? Attendiamo serenamente fiduciosi ampie adesioni in merito. Nel frattempo i network non stanno a guardare Su tutti la già citata m2o, che sia durante la settimana che nei weekend propone il meglio dei radio-show mondiali: il già citato Armin Van Buuren, Hardwell, Paul Oakenfold, Benny Benassi, Carl Cox e tanti altri ancora fanno parte del palinsesto dell’emittente romana, che ormai veleggia verso i due milioni di ascoltatori. In Rai, in particolare su Radio 2, resiste programma In The Mix curato e condotto dal poliedrico Lele Sacchi, sempre attento alle scene più underground che non a quelle mainstream: niente da fare invece per RaiTunes di Bertallot, non più in onda dallo scorso ottobre, e convertitosi in Casa Bertallot, in onda esclusivamente sul web. Appuntamento ormai istituzionale, Kiss Kiss Clubbing va in onda ogni sabato dalle 21 alle 23, supervisionato da Nello Simioli e speakerato dalla sempre grintosa Isa B. Radio Montecarlo, fedele al motto “Chic ma non impegna”, punta sui guest house con Nick The Night Fly e una fascia notturna dedicate alle sonorità del Buddha Bar di Parigi. La stessa Radio 105, nella sua fascia InDaKlubb, non si fa mancare nè David Guetta nè Bob Sinclar nè le stesse Nervo. “Cerchiamo di proporre un prodotto a 360° gradi, dove ogni singolo dj contribuisce con il suo stile musicale – spiega Andrea Belli, responsabile di InDaKlubb al quale si affianca Lello Mascolo - Ai radioshow dovrebbero dare la possibilità di dialogare in tempo reale tramite social network e chat, uploadando classifiche, curiosità e notizie. Un’attiva partecipazione degli ascoltatori migliorerebbe le cose, dando sempre più spazio alle dimensione web delle trasmissioni radiofoniche: il nostro gruppo editoriale (Finelco. ndr) possiede dieci canali tematici più sette dedicati a vari artisti. Questo sarà il futuro prossimo. Anche InDaKlubb ha il suo canale personale”. E a proposito di web, esistono diversi portali in grado di assemblare il meglio mondiale sia dei radio che dei mix show. Basta trascorrere un po’ di tempo sui siti www.livesets.at e www. mixing.dj per avere un panorama completo di quanto viene trasmesso e ballato nei cinque continenti e forse anche nell’intero sistema solare. Il web è una straordinaria opportunità. u Lele Sacchi Alessio Bertallot Andrea Belli Nick The Night Fly NL TOP CLUB The Room ART, Food and Music di Elisabetta Paseggini Uno luogo polifunzionale, dove riscoprire la città ma con un tocco di verve internazionale D www.theroomilano.it NL a poco inaugurato, il The Room è il nuovo club di Milano, nel cuore di Porta Romana. All'interno, un'atmosfera newyorkese e un'importante offerta di serate artistiche e culturali. Qui la reinterpretazione del concetto di street food è in chiave elegante e raffinata. Su 350 mq trovano spazio il dehor esterno, due distinti livelli; spicca poi l’imponente e caratteristica scala dallo stile post-industriale situata al centro del locale. Questa nuova concezione di spazio è pensata per un pubblico attento. Oltre a gustare la ricca proposta del ristorante, si può godere del dopocena con spettacoli serali sempre diversi. Al venerdì, ad esempio, va in scena Tabata, nuovo format di entertainment che combina una cena servita, performance accattivanti, dj set, drink e animazione. L’accoglienza è di Barbara Delmastro Meoni, nota ai più come Lady Tabata. La selezione di eventi culturali e artistici caratterizzano il locale, hub per giovani talenti, attento ai nuovi trend e ai gusti di un pubblico sempre più esigente e desideroso di novità. Lounge bar, restaurant e club: uno spazio dalla triplice natura sapientemente curato dall’architetto, scenografo e designer Maurizio Lai. La musica è mixata da molti dj che si alternano in console a rotazione. Il fiore all’occhiello resta il brunch domenicale in collaborazione con Milano Music Consulting, che presenta ogni settimana un artista della propria scuderia. Un chiaro omaggio all’indimenticabile Studio 54, il The Room: stravaganza, attenta selezione musicale e la presenza di dj di fama internazionale ne fanno il cuore pulsante dell’intera zona.u YOU DECIDE TO DRINK RESPONSIBLY u-dside.com ASOT 650 Utrecht Se l’occhio vuole la sua parte di Emanuele Longo Sono le partnership che fanno la differenza. Il dj Armin Van Buuren e il suo live set e show radiofonico A State Of Trance ne sono una prova. Lo abbiamo constatato di persona in Olanda A ASOT è l’acronimo di A State of Trance, il radioshow itinerante di Armin van Buuren NL State of Trance, un appuntamento settimanale che per molti rappresenta una vera e propria filosofia di vita oltre che un semplice intermezzo radiofonico, è anche una realtà live. Un marchio vero e proprio, il cui ideatore, Armin Van Buuren, rappresenta l’headliner assoluto. Un’immagine che richiama una audience complessiva di 20 milioni di ascoltatori, trancer e non, anche quest’anno ha dato vita a un mini tour di nove tappe che hanno rappresentato un successo sia dal punto di vista dei numeri che della riuscita stessa dell’evento. Dopo Mosca, Almaty ed Ekaterinburg, il 15 febbraio è arrivato anche il turno di Utrecht, l’appuntamento più importante, il fiore all’occhiello dell’intera tournée organizzata in collaborazione con Alda Events, la stessa che mette in piedi show di carattere internazionale come Electronic Family, Armin Only e I am Hardwell. La location stabilita per quest’anno è stata quella di Jaarbeurs, una novità rispetto alle precedenti edizioni che hanno avuto luogo presso il Brabanthallen di s’Hertogenbosch. L’evento ha registrato il sold-out. Mainstage e stage “Who’s afraid of 138” sono stati quasi sempre pieni come un uovo. L’impianto audio/luci è stato di quelli da far invidia anche ai concerti rock: due maxi schermi che mostravano lo streaming (caricato direttamente online), decine di ledwall a formare una vera e propria “astronave” dietro al palco principale, e almeno una quindicina di cannoni co2, strobo, teste mobili, led wash e sei laser RGBW, con i vari vj a intervallare visual e show di ogni tipo. Fino al “ping pong” durante la chiusura del set di Van Buuren, che ogni tanto è comparso magicamente in diretta sullo sfondo a sottolineare con quanta facilità gli olandesi riescano a sorprenderci a livello tecnico e organizzativo.Ed è proprio questo il punto nevralgico della questione: gli olandesi sorprendono, gli altri, italiani compresi, rimangono a bocca aperta. Una prova a carattere nazionale, quest’anno a Bologna, è quella relativa alla seconda edizione del Sensation Italy, che dietro ha una macchina organizzativa rodata e straniera. È evidente tuttavia che un evento di altissima portata in Italia ancora non esista. Del resto, alla base, il nostro Paese non ha neppure organizzazioni di eventi specializzate in musica elettronica imponenti come Alda Events o ID&T, che negli anni hanno stretto ASOT 650 Utrecht collaborazioni con service e case produttrici di luci, impianti audio e ledwall. Sono quindi anche le partnership che oggi fanno la differenza. Ma la vera questione è un’altra: in Italia c’è davvero l’intenzione e la volontà di mettere in cantiere un evento di tale portata? Forse sì. Ma sempre a spese ridotte e lasciando tante cose indietro, con investimenti burocratici ingestibili e affitti delle location alle stelle. Del resto non è necessario arrivare ai livelli dell’ASOT, almeno non nell’immediato. Servirebbe tuttavia un impegno comune, la creazione di stage design innovativi anche se piccoli, per dar luogo a un vero e proprio show, preparando i contenuti e programmando musica e luci per tempo. Tutto ciò che sta intorno, e le “spese accessorie”, non sembrano interessare ai promotori italiani. La differenza sta proprio in questo: nella visione di insieme. I festival che hanno successo in un prodotto non “spendono” bensì “investono”; dalla scenografia, che alla fine risulta fondamentale per la buona riuscita dell’evento, a tanti altri dettagli.La dice lunga la testimonianza di un vj presente all’interno del Mainstage di Jaarbeurs: “In Italia un ledwall è considerato un accessorio, mentre in Olanda la scenografia è un elemento chiave per far vivere l’evento con l’udito e parallelamente con la vista”, spiega. “Se fosse importante solo l’aspetto strettamente musicale potrei benissimo starmene a casa con delle cuffie, no?”. Anche l’occhio, si sa, vuole la sua parte. E se migliaia di persone partecipano a questi eventi e vogliono tornarci, forse non è solo per la musica. u In Olanda, l’ASOT di Utrecht ha puntato per l’ennesima volta sull’abbinamento suono e luci www.astateoftrance.com NL CONCORSI The Italian DJ Contest Tre finalisti, un solo vincitore: a Jack Bernini l’ambito titolo di DJ testimonial per Pioneer Italia di Alex “Global Byte” NL S i chiamano Giacomo Bernini, aka Jack Bernini (classe 1993, Parma), Luciano Trenta, aka Lucio Marchegiano (1985, Genova) e Nicola Pigini, aka Nicolapigini (1992, Castelfidardo, Ancona) e sono i tre finalisti che hanno duellato all’evento in scena presso la mega discoteca Alcatraz di Milano il 9 maggio scorso. Dopo mesi di sfide durissime combattute con mixer, cdj e remix station a colpi di loop, sample ed effetti, la finale del The Italian DJ Contest finisce in archivio con la vittoria di Bernini. Il concorso per aspiranti dj più atteso dell’anno ha visto infatti sfidarsi i dieci migliori talenti della consolle a livello nazionale lo scorso mese di marzo, che si sono esibiti davanti a una giuria tecnica composta da un selezionato panel di esperti. Considerato l’alto tasso qualitativo dei duellanti, la scelta non è stata CONCORSI affatto semplice ma alla fine si è arrivati al tanto atteso verdetto, che è stato poi sommato ai punteggi maturati durante la fase della votazione online. “Il livello raggiunto dai partecipanti al The Italian DJ Contest di Pioneer è davvero elevato, quasi professionistico; un segno di grande vitalità della scena musicale italiana, anche se questo rende il compito di noi giurati sempre più arduo di anno in anno”, ha detto Roberta Bontempi, responsabile marketing & communication di Pioneer Italia. “Un sentito ringraziamento va ai tantissimi ragazzi che si sono iscritti a questa edizione”. www.theitaliandjcontest.it www.pioneer.eu Meritano un occhio di riguardo anche i semifinalisti Elia Baldi aka DJ Elia, 19 anni, da Porto Cesareo (Lecce), fa il dj dal 2008 suona progressive e nelle piazze, in Salento, potrebbe diventare un nuovo Giorgio Prezioso. Nicola Boi aka Nicostyle, 25 anni, vive a Iglesias, sogna uno studio di registrazione e ama variare a livello sonoro: passa dall’hip-hop al dubstep con estrema facilità. Michelangelo Fasano aka Miki Fasano, 30 anni, da Putignano (Bari), è nato con la dance anni Novanta, inizia con il vinile, è un dj e produttore per l’etichetta Net’s Work. Pietro Loi aka DJ Loi, 28 anni da Pozzomaggiore (Sassari) fa il dj da quando ha 16 anni, due anni fa ha vinto un contest in Sardegna, suona electro house. Dante Marco Lupi aka DJL, 28 anni da Piombino (Livorno), “Only Remix” è il suo programma su Radio Piombino, ha iniziato con i vinili. Marco Patrizi, 18 anni da Colleferro (Roma), fa il dj da tre anni, il produttore e studia ingegneria del suono. Dario Profeta DJ, 24 anni, di Osio Sotto (Bergamo), a 14 ha iniziato a fare il dj in Sicilia, studia pianoforte e inizia a produrre. u I tre finalisti NL COMUNICAZIONE Si può vivere senza pr di Lorenzo Tiezzi Discobar e dintorni. Cosa succede in città, e in provincia, sul fronte della comunicazione. È la qualità alta il miglior passaparola? NL L a crisi della discoteche è reale. Lo dicono i numeri e lo racconta la notorietà crescente di Festival e Top Dj. Mentre questi ultimi crescono (David Guetta ha 50 milioni di fan su Facebook, i dj del Tomorrowland spopolano), le disco sono in difficoltà, soprattutto nel creare ‘grande kermesse’ ogni weekend. Tra un salto al Sensation White e un evento in spiaggia, spesso i frequentatori oggi preferiscono ‘riposare’ le orecchie e fare un salto al discobar, ovvero in un luogo in cui tutto è ‘easy’. L’ingresso è libero (o quasi), non bisogna perder tempo a chiamare i pr. E tra l’altro la qualità musicale non è inferiore a quella delle disco da grandi numeri, mentre i cocktail sono preparati con cura. “Da noi suonano dj di buon livello come Sergio Mauri, Maurizio Gubellini e Gianluca Motta ed i prodotti che serviamo sono di prima qualità”, raccontano Paolo (41) e Francesco Battaglia (28), creatori dell’Hotel Costez di Cazzago (Bs), del MamaMia di Palazzolo (Bg) e di tanti altri locali di successo in Franciacorta e non solo. Entrambi i locali vengono rinnovati ad ogni stagione, vengono frequentati al posto delle classiche disco (aprono solo nel weekend) e funzionano senza pr. “Non abbiamo ruoli predefiniti, ci occupiamo entrambi di tutte le questioni, ma è naturale che sia io a prevalere in ambito gestionale, mentre Francesco, più giovane, sia il punto di riferimento della clientela più giovane”, spiega Paolo. Per l’estate 2014, dopo i successi degli anni scorsi all’ex Dylan di Coccaglio, i Battaglia gestiranno il venerdì notte dell’immenso Number One di Corte Franca (Bs), un locale da diverse migliaia di persone. Segno che i gestori capaci possono spaziare. COMUNICAZIONE “Stiamo ancora decidendo la formula, ma sicuramente il costo dell’ingresso sarà basso ed offriremo grandi dj pur senza pretendere di far concorrenza ai grandi eventi. Non l’abbiamo mai fatto, il nostro forte è proprio la semplicità”, concludono. Restando in zona, uno dei locali serali di maggior successo è il nuovo Papeete Café di Urgnano (Bg). Dall’aperitivo a notte fonda, dal martedì alla domenica, il nuovo locale, figlio della “spiaggia più famosa d’Italia”, ne riproduce l’atmosfera “carica” e solare. È stato al microfono per lunghi mesi Manuel Shock, vocalist e icona nottambula nata al Bolgia, una disco “trasgressiva” (segno che il muro tra locali “commerciali” ed “elettronici” si può abbattere). A Torino, dopo le difficoltà ai Murazzi, il quartiere più vivace è senz’altro San Salvario, dove la formula discobar/music bar viene concretizzata in modalità diverse da molti spazi, tutti di successo: le Lavanderie Ramone propongono la formula live rock + dj set. L’Astoria si definisce Night Club e punta sull’underground, visto che oltre al bar al pian terreno ha anche un Basement che ospita dj set e concerti. L’ingresso alla ‘cantina’ di solito è libero ma selezionato, una formula che in certi contesti sta prendendo piede. A Roma i discobar di Ponte Milvio e Piazza Bologna non si contano e dall’Apericena in poi c’è pure chi si muove a tempo. “A giugno apriremo per il sesto anno il Magick Bar”, racconta Giancarlino, 49 anni, gestore dello storica disco Goa e creatore di un dj bar sul Tevere in cui l’ingresso è sempre libero, la musica è ottima e la gestione ‘rilassata’. “ La Siae costa poco, non abbiamo ‘sulle spalle’ i cachet da migliaia di euro dei dj guest e possiamo lavorare mentre gli amici vengono a trovarci”, racconta. La dj Ema Stokholma in azione presso il locale Hotel Costez Giancarlino NL COMUNICAZIONE Anche nelle grandi città del nord i discobar funzionano Bruno Bolla Gigi Giordano “Dopo tanti anni in grandi locali come il Tenax, l’Amnesia ed il Café Solaire, ogni weekend porto la mia musica in spazi più piccoli. A Milano, in club come il Bonaventura ed il 4Cento”, racconta Bruno Bolla, 50 anni, tra i più storici e raffinati dj italiani. “Nel primo locale, che è davvero piccolo (la capienza è di circa 100 persone) suono ogni venerdì col mio progetto Blacktronic. L’ingresso è sempre libero e si può anche cenare, come al 4Cento dove invece suono il sabato. Qui l’ingresso per chi arriva dopo mangiato costa solo 10 euro con consumazione ed il target del pubblico è over 30. Nelle discoteche l’età media si è davvero abbassata molto, per cui per locali di questo tipo c’è spazio”. Gigi Giordano, 35 anni, da sempre gestore di locali e oggi in forza al gruppo che gestisce il locale nato all’interno di Villa Costa e il nuovissimo ristorante show dinner A’ Cala sul porto turistico della città, dice: “A Palermo la situazione è molto variegata”. Le discoteche sono in grave difficoltà? “Soprattutto da quest’anno. Per via della concorrenza dei discobar. Ma questi ultimi si fanno una guerra spietata tra loro, a colpi di buffet, pr e dj non sempre eccellenti. Il problema è che in quartieri come Ballarò e Vucciria la concorrenza è sleale: tanti magazzini sono stati trasformati in ‘locali’ in cui si beve birra o vodka a prezzi stracciati”. Ma lo spazio per proporre serate di qualità c’è comunque. “A Villa Costa l’ingresso è sempre libero e si balla ogni venerdì, sabato e domenica sera. Chi beve spende 7 euro e mi sembra si diverta, visto che poi torna. Spesso, anche da noi, le serate sono gestite da gruppi di pr esterni con cui il locale collabora”. I pr non spariscono, si specializzano Supertato Bolgia Davide Tosi NL La figura del pr da discoteca sta subendo una trasformazione lenta ma radicale. C’è chi si occupa di ‘riempire’ i locali e chi invece procura sponsor e crea connessioni. Riccardo Vecchi appartiene senz’altro alla prima categoria. Quando rappresenta il lato più folle del locale della sua famiglia, il Bolgia di Osio Sopra (Bg), si fa chiamare Supertato, un supereroe al servizio del divertimento. Ogni giovedì alle 13.30 sulle sue pagine Facebook (e non su quella ufficiale del locale, secondo una strategia piuttosto raffinata) pubblica un video in cui lascia emergere problemi e frustrazioni dei più giovani. “Non conta solo la pubblicazione degli eventi su Facebook e far sapere chi suona col giusto anticipo”, racconta. “Funzionano video ‘bomba’, ovvero divertenti da vedere e pure da girare e frasi ad effetto che creano già l’atmosfera della serata prima che cominci. Nei video faccio ‘il clown’.. ma lo faccio per mettere al centro i nostri ospiti, non solo i top dj. La musica è solo una parte del Bolgia”. Lo slogan di Supertato è “Alla Grande” e visti i risultati sempre crescenti del Bolgia, sembra proprio azzeccato. Sia chiaro, il locale non trascura altre attività di marketing off line. Ad esempio, spesso in giro per Brescia e Milano si trovano adesivi con la faccia dello stesso Supertato. “Senza Facebook oggi non si vive, ma continuiamo ad avere un sacco di pr. Alcuni di loro puntano tutto su Facebook, altri no. E poi ci sono i flyer, che distribuiamo in tante, tante città”, conclude. Completamente diversa è la figura di Davide Tosi. Oltre ad occuparsi di comunicazione e marketing ad alto livello, da quest’anno gestisce il Sofia, una grande discoteca di Fondi (Lt). u N road to expo 2015 T h e Fo o d E x p e r i e n c e 20/2 1/22 giu gno 2014 Quattro giorni di eventi, forum, esperienze ed emozioni nell’inedita cornice dei Navigli di milano, trasformati in uno spettacolare evento a cielo aperto nel cuore della città In collaborazione con: Con il patrocinio di : Promosso da: Fiera Milano Official Partner Per informazioni: segreteria commerciale Tel. +39 02 4997.6086 ANNIVERSARI Nozze d’Argento per il Fellini di Pogliano di Dan Mc Sword Un locale atipico. Che punta poco sugli ospiti, sui pierre e sulle liste, bensì su veri professionisti. Come il suo consulente Alessandro Imarisio, per gli amici Ale Big Mama NL ANNIVERSARI U bicato a pochi chilometri da Milano, il Fellini di Pogliano Milanese è una delle poche discoteche italiane aperte tre sere a settimana. Una realtà in controtendenza se si valuta l’attuale panorama nazionale. Anche perchè parliamo di un locale che punta poco sugli ospiti, sui pierre, sulle liste. Tutti fattori che, se ben utilizzati, posso rivelarsi autentiche killer application. Tuttavia, se capitano in mani sbagliate possono creare danni irreparabili.Lo scorso autunno il Fellini ha festeggiato il suo 25esimo compleanno, autentiche nozze d’argento con il mondo dell’intrattenimento notturno: un ottimo spunto per dedicargli la case-history di questo nuovo numero di NightLife. Un quarto di secolo di serate Doc Era l’autunno del 1988 quando l’imprenditore Ermes Callegari convertì il Mulino Litta nella discoteca Fellini, trasformandola in una villa in stile moresco, e in particolare in una discoteca comprensiva di ristorante e piscina estiva, perfetta quest’ultima per gli aperitivi domenicali. “I motivi del successo del Fellini? – risponde la titolare Rosita Callegari – Innanzitutto, i nostri clienti vi rinvengono un’atmosfera familiare e si sentono sempre a casa grazie al nostro team di autentici professionisti, che lavora per il locale 24 ore al giorno e sette giorni su sette. Penso in particolare a Max Alario, Ale Big Mama e Davide Fina, ognuno peculiare nelle rispettive competenze e complementare agli altri”. Soltanto per limitarci agli ultimi anni, il Fellini ha ospitato artisti house americani top quali David Morales,il compianto Frankie Knuckles e Barbara Tucker, cantanti protagoniste di hit popdance internazionali come Alexandra Stan e Inna, così come non sono mancati i party ufficiali di Diabolik e di Playboy, e le anteprime di spettacoli come Cat Show e Bastards in Glory, autentici format a metà tra la piéce teatrale e il musical (ideati da Ale Big Mama e poi celebratisi in tutta Italia). L’ospite al Fellini non costituisce la regola ma l’eccezione: un jolly da giocarsi come autentica ciliegina sulla torta. La gestione punta più decisamente sulla fidelizzazione del cliente, come dimostra l’aperitivo domenicale “Sei Bellissima”, dove, è bene ribadirlo, non esistono né liste né omaggi. In compenso l’aperitivo è sempre costituito da un royal buffet, con chef che preparano a vista primi piatti, secondi e dessert. Una serata che entra nel vivo già alle 21 e che consente di divertirsi un paio d’ore e rientrare a casa a orari IL PIATTO FORTE DEL FELLINI? L’APERITIVO SEI BELLISSIMA DELLA DOMENICA E LE ANTEPRIME DI AUTENTICI FORMAT QUALI CAT SHOW E BASTARDS IN GLORY NL ANNIVERSARI “umani”, fermo restando il fatto che la domenica sera resta territorio di chi lavora in esercizi commerciali chiusi al lunedì mattina, un bacino d’utenza sempre prezioso sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Sostiene Ale Big Mama Alessandro Imarisio aka Ale Big Mama La Gallery della nostra case-history racconta l’ultimo Cat Show svoltosi al Fellini di Pogliano Milanese lo scorso marzo NL Alessandro Imarisio è Ale Big Mama e collabora con il Fellini da diversi anni con un ruolo a metà tra il consulente e il direttore artistico. Personaggio molto riservato, talvolta affronta le interviste come le sedute dal dentista. Però ha il raro pregio della sintesi. “La parola d’ordine del Fellini è una sola: lavoro, lavoro, lavoro. Quello che fa la differenza? Le ore che dedichiamo alla preparazione delle serate, soprattutto sul fronte creativo: creiamo sempre spettacoli nuovi, siamo costantemente protesi ad offrire un prodotto di altissima qualità, sempre all’insegna della creatività. Titolari e direttori artistici ce ne sono tanti, ma fantasiosi pochi, pochissimi”. Perchè la scelta di puntare su format artistici veri e propri come Cat Show e Bastards In Glory invece che sui dj guest o sull’animazione standard? “I guest dj a mio avviso sono sempre più fini a se stessi. Pochissimi locali li possono utilizzare in maniera continuativa, facendone un fattore essenziale della loro politica e della loro strategia di base, altrimenti rischiano di rivelarsi soltanto cattivi investimenti. Gli show invece creano emozioni, fanno divertire, rappresentano sempre qualcosa di nuovo: non sono distruttivi come un guest ANNIVERSARI che magari stravolge la linearità musicale di una stagione artistica, ma risultano funzionali, in quanto danno alla discoteca quel tocco in più e permettono di farne parlare esclusivamente in maniera positiva”. Quanto tempo è necessario per creare uno spettacolo come Cat Show, che possiede le caratteristiche sia di un musical che di uno spettacolo teatrale? Come lo si struttura e come lo si promuove? “Sono necessari mesi di lavoro: servono tanta passione, tantissima ricerca e tantissime idee. Tutto va pianificato con largo anticipo, anche perchè molti artisti che ne fanno parte provengono dall’estero, quindi vanno prenotati e ingaggiati per tempo: Cat Show non è costituito soltanto da un roster di quarantacinquanta artisti tra i migliori al mondo, ma si basa anche sua miscela di effetti speciali (affidati all’azienza MuoviLaNotte, leader europeo di settore, ndr) e scenografie costruite ad hoc. Un conto è copiare le idee altrui o, ad essere generosi, prendere spunti, un conto è inventare un format dal niente, come nel nostro caso”. Come organizza la promozione? “Dedico alla promozione le due settimane antecedenti l’evento: spedisco gli inviti ai miei migliori clienti di tutta Italia, sempre utilizzando materiali d’avanguardia: vetro, yuta, plastica, legno. Conosco ‘tutti’ i miei clienti, uno per uno, quindi quando ricevono per posta un mio invito sanno che si tratta di un evento speciale: un database che mi sono costruito in dieci anni di attività professionale, e so per certo che molti miei clienti fanno collezione dei miei inviti”. Come approccia i social network? “La comunicazione social la fanno tutti, e quindi è un po’ inflazionata. Io ho seguito corsi per risultare più performante possibile, credo che le nostre campagne pubblicitarie risultino più accattivanti e per questo credo si distinguano da quelle di tanti altri locali”. I tuoi show si svolgono in tutta Italia e non soltanto nelle discoteche: dal Festival della Canzone Italiana di Sanremo alla Notte di San Lorenzo al Papeete Beach di Milano Marittima, senza dimenticare il Foro Italico in Roma durante gli Internazionali di Tennis. Che cosa prometti o addirittura garantisci a chi ti contatta per collaborare con la tua struttura? “Non do mai garanzie, non prometto niente, sarebbe poco professionale. Deve esserci alla base un rapporto di fiducia, anche perchè i miei risultati si sono consolidati nel tempo; posso dire che le mie idee fanno la differenza sull’economia di una serata e soprattutto di una stagione”. L’argomento meriterebbe un numero monotematico di NightLife. Per troppi addetti ai lavori i social network rappresentano un compitino da assolvere soprattutto in maniera sbrigativa, con tag di persone prese a caso piuttosto che spam malcelatidietro inviti finto-personalizzati. Una pena totale, una povertà di idee che davvero fa apprezzare di più chi sa distinguersi con un minimo di buon gusto ed un utilizzo decente della lingua italiana. Figuriamoci chi sa riempire i locali con continuità. u www.discotecafellini.com NL DRINK & Mix Bombay Sapphire Ultimate Gin & Tonic Live Performance d’eccezione e mixolgy di alta classe a Venezia per scoprire i nuovi orizzonti del popolare gin di Riccardo Sada P resso il B-Bar dell’Hotel Bauer di Venezia, nell’atmosfera magica del Carnevale, si è tenuta una giornata all’insegna del Bombay Sapphire Ultimate Gin & Tonic. Nel gioco tra realtà e finzione di costumi, maschere e colori, si è svolta una nuova “imaginative experience” che ha unito l’arte di due artisti alla ricerca di nuove sperimentazioni. Bombay Sapphire ha ispirato ancora una volta le persone, stimolando l’immaginazione. Come i due ingredienti del Bombay Sapphire Ultimate Gin & Tonic si combinano perfettamente in un gusto “superiore”, così l’incontro tra due creativi dalla fervida immaginazione, dà vita ad una Live Performance d’eccezione, inedita, irripetibile: The Ultimate Gin&Tonic Experience. Sin dalla sua nascita, Bombay Sapphire ha scelto di comunicare attraverso la fantasia e la creatività: questo è uno dei segreti del suo successo oltre naturalmente alla sua ricetta segreta del 1761, creata dal distillatore Thomas Dakin, e la particolare tecnica della Vapour Infusion. Il fascino della bottiglia blu sapphire è un’icona inconfondibile nel mondo degli spirits, dove l’estetica più contemporanea si unisce a elementi della tradizione british. Il London Dry Gin è perfetto da bere, miscelato dà il meglio di sé e nel cocktail più classico e intramontabile Gin&Tonic trova la propria sublimazione. La ricetta di Dakin e i sofisticati metodi di distillazione hanno segnato la nascita di una nuova era del gin. Infatti, Bombay Sapphire continua a essere realizzato con lo speciale metodo Carterhead. UNA RICETTA SEGRETA PROTEGGE QUESTO GIN UNICO FIGLIO DELLA VERA TRADIZIONE BRITISH NL DRINK & MIX Bombay Sapphire inoltre è stato il primo gin a sottolineare l’importanza dei botanicals, ingredienti naturali che sono raccolti a mano e che provengono da zone particolari di tutto il mondo. Questi botanicals, insieme al processo chiamato Vapour Infusion, esclusiva del brand, danno vita al gusto speziato, pieno e complesso di Bombay Sapphire. Bombay Sapphire Ultimate Gin & Tonic è il giusto mix Mixologism Il pianista Giovanni Guidi e il graphic designer Job Wouters, detto Letman, si sono invece esibiti a fine serata dal vivo in una combinazione di Musica&Disegno, Note&Colore, Immaginazione&Improvvisazione. Chi è Giovanni Guidi? Nato a Foligno nel 1985, Guidi frequenta i seminari estivi di Siena e viene notato da Enrico Rava, che a 19 anni lo inserisce in uno dei suoi gruppi. Da allora non ha più lasciato il prestigioso leader. Attualmente, oltre alla collaborazione con i gruppi di Rava (PM Jazz Lab e Tribe) e quelli con Gianluca Petrella, partecipa come solista a festival come Umbria Jazz, Vicenza New Conversation, Zurich Nu Jazz e San Francisco Jazz Festival.Chi è Letman Job Wouters? Meglio conosciuto come Letman, è un artista della tipografia, un calligrafo olandese dalle cui mani nascono forme meravigliose. Le lettere e la parola scritta sono il suo mestiere ma soprattutto la sua passione. Con la meticolosità e la concentrazione di un monaco medievale, usa il suo grandissimo talento per realizzare vetrate, poster e collezioni di moda con un personalissimo stile che mixa in modo anticonvenzionale calligrafia, graffiti, grafica e illustrazione.u www.bombaysapphire.com NL Lusso Un gioiello di cocktail di Lorena Cacace Pietre preziose e miscele esclusive riescono a soddisfare bisogni diversi dei clienti più esigenti, riunendo nel bicchiere un’esperienza unica U n diamante è per sempre, un cocktail (con diamanti) anche. Il mondo della notte scopre il legame tra gioielli e liquori, un mix che affascina e conquista donne e uomini di ogni età e ogni latitudine, accomunati dalla passione per il lusso e per il divertimento. Così nei cocktail di lusso spuntano diamanti, rubini, anelli e catenine: accanto al ghiaccio e alle decorazioni si fanno largo le pietre più preziose in una miscela che esalta l’esperienza del consumatore e rende il momento del drink una vera esperienza extra chic. Bartender e locali sfidano la crisi per dare agli ospiti qualcosa in più che il piacere di un ottimo cocktail: la sensazione di essere unici, coccolati e premiati. Così, il Vodka Martini del Ritz-Carlton di New York è servito con un anello in diamante che si appoggia delicatamente sul fondo, mentre nuovi locali di Mosca celebrano la loro apertura con cocktail a base di diamanti. Cocktail gioiello Se ancora è troppo presto per parlare di tendenza, è certo che negli ultimi anni stiamo assistendo a un fiorire di cocktail gioiello pensati per i clienti più danarosi e che hanno il plus di certificare il pregio dello NL Lusso stesso locale. Sono aumentati i nightclub e i bar che offrono creazioni raffinate, pensate per esaltare le materie prime, ma ora nei bicchieri si serve il vero lusso e lo si fa con il simbolo più puro: le pietre preziose. Il percorso dei luxury cocktail si arricchisce di un nuovo capitolo, destinato a crescere con l’aumento di una clientela sempre più esigente. L’attenzione per il beverage ha portato a un affinamento generale del settore: si consumano sempre più volentieri cocktail e prodotti premium in quello che viene definito il processo di “premiumization”. Si beve meno ma meglio, a voler riassumere il tutto: i consumatori preferiscono rivolgersi a prodotti di più alta qualità anche (e soprattutto in certi casi) se più costosi rispetto alla media. Vodka e tequila sono in crescita, con numeri più alti per fasce premium, champagne e spumanti hanno ormai un ruolo di primo piano tra i ripiani dei bar, distillati e whisky rinomati sono co-protagonisti dei cocktail insieme agli ingredienti più freschi. La tendenza, questa sì, di realizzare miscelati e cocktail di alta gamma, unendo materie prime di assoluta qualità, ricercate e pregiate, ha stimolato la fantasia dei gestori e dei bartender. Cosa si può offrire di più a chi è già abituato al meglio? Qualcosa che valichi i soliti confini, che stupisca e faccia vivere un’esperienza globale: i cocktail gioiello. Sfrenatissimo lusso Esempi di cocktail gioiello si sono moltiplicati in giro per il mondo. A Singapore, il luxury nightclub Pangaea ha fatto parlare a lungo di sé per il Jewel of Pangaea: ideato dal pluripremiato barman Ethan Leslie Leong, il cocktail è realizzato con brandy Hennessy, in cui sono immerse in infusione scaglie d’oro, versato su una zolletta di zucchero e a cui viene aggiunto champagne Krug d’annata 1985. Al centro il tocco extralusso: un anello con diamante da un carato, creato dalla maison Mouawad, che viene legato a un ciondolo e lasciato pendere all’interno del bicchiere in modo da vederlo a ogni sorso. Per il locale più esclusivo di Singapore è stata una scelta vincente, nonostante un costo che si aggira intorno ai 26mila dollari: servire un drink di assoluto pregio, da gustare con lo scintillio del diamante che filtra dal bicchiere è qualcosa che va oltre il semplice piacere di bere. - Il Ritz-Carlton di New York offre ai suoi clienti più danarosi il Vodka Martini Diamonds are Forever: ispirato al celebre film della saga di 007, sul fondo viene appoggiato un vero anello in diamanti La spesa totale è di 10mila dollari ed è necessario richiederlo con 72 ore d’anticipo in modo da avere la consulenza di un gioielliere. - A Tokyo la catena ha ampliato l’esperienza, offrendo il Diamonds are forever del bartender Shingo Kawahara agli innamorati che hanno scelto il locale per la proposta di matrimonio: al costo di circa 22mila dollari (il prezzo varia a seconda delle oscillazioni del costo delle pietre), si può avere il cocktail con l’anello, servito al tavolo con il sottofondo della colonna sonora del film. - Al The White Barn Inn, a Kennebunk, nel Maine, hanno pensato a un modo molto originale per celebrare i 40 anni di attività, ideando il Ruby Rose, cocktail a base di vodka, liquore Saint Germain, succo di pompelmo fresco, melograno e acqua di rose. Ad arricchire il drink, un rubino da 4 carati, servito all’interno del bicchiere, che fa lievitare il costo a 40mila dollari. NL Lusso Il Ruby Rose, cocktail con rubino da 4 carati dal costo di 40mila dollari e altri 2 esempi di cocktail “preziosi” L’ultimo esempio arriva da Mosca dove lo scorso febbraio si è celebrata l’inaugurazione della nuova terrazza bar del Reka Moscow: nel corso della serata ha servito un cocktail con all’interno tre diamanti da 1-1,5 carati messi a disposizione dallo sponsor della manifestazione, l’italiana Crivelli Gioielli. Ad aggiudicarselo è stato l’imprenditore Andrey Melnikov, cliente abituale, che ha sborsato 50mila dollari. Esperienza globale Quello che il cocktail gioiello offre al cliente è un’esperienza globale e personale: in un mondo sempre più connesso, dove anche il lusso sembra più facile da agguantare e vivere per un maggior numero di persone, il consumatore luxurer cerca sempre l’occasione di sentirsi unico, coccolato e viziato. Secondo gli ultimi dati che emergono dal rapporto Altagamma 2014 sui consumatori del lusso globali, la crescita del settore nei prossimi dieci anni vedrà al centro il consumatore quale motore principale. Per questo è fondamentale per tutti i soggetti del mercato conoscere e anticipare “i valori, le attitudini e le aspirazioni”. Di norma si tende a dividere gli acquisti in lusso personale ed esperienziale: il cocktail gioiello ha il pregio di riunire entrambe le categorie. Da un lato si ha l’esperienza: l’acquisto di un drink esclusivo, che richiama l’attenzione e che premia le conoscenze e il lato personale del consumatore, consapevole di ricevere il meglio che il locale ha da offrire. Dall’altro il gioiello, l’oggetto che rimane al cliente e che eleva la stessa degustazione del cocktail a un momento di shopping fuori dai canoni. Tutto racchiuso in un bicchiere.u NL • BEVERAGE, FOOD, TECNOLOGIE E SERVIZI PER IL RETAIL • Appuntamento con il cambiamento diventa il nuovo punto di riferimento per la Grande Distribuzione Organizzata Fiera Milano Official Partner Per informazioni: Fiera Milano Media SpA S. S. del Sempione, 28 20017 Rho (MI) Tel. +39 02 49976086 e-mail: [email protected] CONSULENZE Eventi sì ma coerenti di Nicole Cavazzuti Non solo discoteca. Ora i locali più in voga ospitano mostre, degustazioni e special onenight. Mini guida per capire cosa c’è di nuovo e come avere successo P rogrammare un variegato calendario di eventi, soprattutto in un periodo difficile come quello attuale, aiuta a incrementare la presenza dei clienti e, quindi, ad aumentare il business del locale. Attenzione però, non sottovalutate l’impegno. Organizzare eventi di richiamo non è facile. Ecco perché, in mancanza di esperienza, è meglio affidarsi ai professionisti del settore. Che abbiamo intervistato per scoprire le tendenze in atto e le strategie vincenti. Lo scenario: suggerimenti e riflessioni di Simone Bozzi, consulente esperto di eventi per Bobino Club di Milano. Oggi quali sono gli eventi di maggior richiamo? “Si possono inserire in tre macro categorie. Intanto, è sempre vincente una buona programmazione musicale miscelata a special onenight con nomi ad effetto, dal dj alla band di grido. Poi, funzionano gli eventi di contenuto, quindi mostre, installazioni, degustazioni di prodotti enogastronomici et similia. Last but not least, è di appeal il vip testimonial, che tuttavia garantisce migliori risultati in provincia, dove il mondo dello spettacolo è percepito più lontano, inaccessibile e magico di quanto accada in città cosmopolite come Milano, dove è normale incontrare modelle e celeb della tv. In ogni caso, la ciliegina sulla torta è la scelta di un tema portante per la serata, ovviamente coerente con l’offerta proposta”. Come comunicare l’evento con efficacia? “Puntando sul passaparola, sulla promozione vis a vis e sull’invito personale. Che significa telefonare personalmente a una lista selezionata di contatti e poi promuovere l’evento con un sms per- NL CONSULENZE sonalizzato con il nome del destinatario. Non si può rinunciare alla gestione di una mailing list, ma l’invio di sms e mail generiche deve essere limitato a una soluzione di comunicazione più... articolata. Detto questo, è sempre utile sfruttare le potenzialità dei social media, in particolare di Facebook, per costruire aspettativa intorno all’evento”. Di recente quali eventi ti hanno regalato particolare soddisfazione? “Premesso che tutti nascono per incuriosire la clientela con un contenuto originale e di qualità, mi ha gratificato molto la serata Bobino Moto Park dedicata al mondo biker, che ha visto la presenza dei principali motoclub milanesi, come Triumph Club Milano, Motoclub Visconteo, GWCI. L’aperitivo con cena a buffet è stato vivacizzato dalla Special’s Gallery, un’esposizione di moto particolari e dalla possibilità di scattare una foto in sella alla nuovissima BMW Ninety. Dopo il concerto di Rudy Smaila, esibitosi in un mix di cover e successi dagli anni ‘70 ad oggi, la notte è proseguita con il dj set di Davide Povia. E poi, mi viene in mente l’Aperizola, iniziativa lanciata in partnership con il caseificio Gelmini, terzo produttore di Gorgonzola DOP in Italia. Per l’occasione abbiamo proposto in buffet anche una decina di inedite ricette: dalle polentine al gorgonzola piccante alla parmigiana allo zola”. Bobino Moto Park, l’evento dedicato al mondo dei biker NL CONSULENZE Quali sono i punti di forza dei consulenti di eventi rispetto alle agenzie specializzate? “I consulenti assicurano un abito cucito su misura, una flessibilità assoluta e una maggiore disponibilità ad assecondare le particolari esigenze di ogni cliente”. Tre domande a Silvia Slitti Titolare di Silvia Slitti Luxury Events, società specializzata in eventi su misura nel segno dell’eleganza e delle celebrieties. Un evento organizato da Silvia Slitti Luxury Events, società specializzata in celebrieties NL Quali sono i vostri punti di forza? “Passione, amore per il lavoro, precisione, ricercatezza e cura dei dettagli. Risultato? Ogni evento è studiato, creato e personalizzato in linea con le esigenze del committente. Ho alle spalle una formazione di interior design e di studi d’arte che mi agevola nella messa a punto degli allestimenti e, quando occorre, nella scelta della location. Inoltre, assicuro sempre la mia presenza in loco durante l’evento: sono la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via”. In quali occasioni consiglieresti di puntare sull’uso del testimonial Vip? “Quando l’evento ha il fine di pubblicizzare qualcosa di inedito, come l’inaugurazione di un locale o l’inizio della stagione. In questo caso, infatti, le celebrieties non rappresentano solo un’attrazione per il pubblico, ma anche per la stampa, stimolando così passaparola e risonanza mediatica”. CONSULENZE “TUTELATE il target dei quarantenni: QUESTA è una clientela esigente ma decisamente interessante sia dal punto di vista della capacità di spesa che dell’immagine” Cosa deve sapere il gestore che volesse inaugurare il proprio locale con la presenza di celeb? “La prima regola è non avere fretta. Per costruire in modo impeccabile un evento occorre muoversi almeno tre o quattro mesi prima: in questo modo risulta più facile cercare gli sponsor, studiare l’offerta food&beverage e l’allestimento, individuare un tema portante come filo conduttore, assicurarsi la presenza delle celeb e inviare gli inviti per tempo, ovvero circa un mese prima”. Tre domande a Gianluca “Jef” All’anagrafe è Gianluca Caruso, fondatore di Misterjef Entertainment, agenzia di eventi nata dieci anni fa a Roma, oggi partner di alcuni dei locali più cool della capitale: dal room 26 allo Spazio 900. Come creare serate di successo in discoteca? “Offrire qualità a un prezzo ragionevole, mantenendo sempre chiaro l’obiettivo: regalare sorrisi ed emozioni. Inoltre, oggi più che mai, occorre cercare di mantenere la clientela all’interno della disco dall’ora di cena fino al termine dell’evento. A tal scopo, è bene dividere la serata in due step: alle 20 l’aperitivo-cena e poi alle 23-23,30 la dj session. I vantaggi sono duplici: proporre l’happy hour alla milanese con un ricco buffet permette non solo di avvicinare al locale chi ha appena terminato di lavorare, ma anche di creare un continuum con l’evento musicale. E ancora: vi suggerisco di coccolare il target dei quarantenni, una clientela esigente, ma decisamente interessante sia dal punto di vista della capacità di spesa che dell’immagine”. E come si avvicinano i quarantenni? “Organizzando serate ad hoc ispirate agli anni ’70 e ’80 puntando su artisti di richiamo protagonisti di quel periodo”. Quali sono i punti di forza delle agenzie specializzate in eventi rispetto ai consulenti freelance? “L’agenzia garantisce una maggiore varietà di servizi e di artisti e, in questo senso, può soddisfare in modo più completo le esigenze dei clienti”. NL CONSULENZE Il parere di Antonio Setola Fondatore di Lovely Night, agenzia di Napoli specializzata in programmazione di eventi musicali per locali come il Shine e il Joia. Come pianificare una programmazione musicale di richiamo? “Per non fallire, è essenziale conoscere il mercato e la concorrenza. Inoltre, il mio consiglio per i club è di costruire un’offerta continuativa di qualità: per fidelizzare la clientela è utile riproporre sempre la medesima formula, ma con una veste rinnovata di volta in volta grazie a piccole sfumature, dalla musica alle luci, fino all’intrattenimento. Inoltre, due volte l’anno, può essere utile organizzare una onenight con una guest star internazionale. Vi consiglio di pianificare con cura gli eventi speciali, evitando per esempio la prossimità di ponti festivi e le date già forti di per sé, come il sabato sera o Halloween, nonché di individuare un ospite in linea con il target di riferimento e con le proprie disponibilità di spesa”. Perché consigli di organizzare solo un paio di one special night all’anno? “Per due ragioni: la prima è economica, gli eventi con special guest sono costosi. Per darvi un’idea: dj come David Guetta, Tiesto o Axwell, ricercati ovunque nel mondo, hanno un cachet che supera ampiamente i 50 mila euro a serata. E non pensiate di risparmiare molto con i loro “discepoli”: per uscire, le nuove leve chiedono 15-20 mila euro. Il secondo motivo è legato al marketing e alla promozione: per creare aspettativa e interesse intorno alla onenight è bene caratterizzarla come evento unico, raro e perciò imperdibile. Detto questo, oggi, con la crisi che c’è, suggerisco di investire in onenight solo se il locale è un punto di riferimento nel mondo della musica e se gode di un importante bacino d’utenza” u NL CIBO DELLA NOTTE a cura di Elisabetta Paseggini e Marco De Padova è di moda IL BISTROT Q www.lebiciclette.eu NL uesta volta partiamo da Le Biciclette, Artbar e Bistrot che nel corso dei suoi anni di vita è diventato il punto di riferimento per una Milano intelligente e recettiva verso tutto ciò che è vicino all’arte contemporanea, al design, alla ristorazione d’avanguardia e alla musica di qualità. In cucina lo chef Mario Parrini, 47enne milanese doc che predilige cucinare i primi piatti, in particolare la carbonara. È lui che ci ha seguito, passo passo, nell’esecuzione e nell’impiattamento del burger de milan, il piatto forte della notte in zona corso Genova. Titolare storico del locale è Ugo Fava, da poco affiancato, nella gestione, da Silvia Anfosso e Massimo Muratore. Ecco gli ingredienti della ricetta: una michetta, un hamburger di luganega, gorgonzola, una foglia di verza sbollentata, cipolla tagliata fine e sbiancata in acqua bollente, crema di rafano. Come si fa, lo vedrete dalle immagini in seguito. Buon appetito. CIBO DELLA NOTTE Il secondo locale dove abbiamo filmato un altro piatto per affamati notturni è il Sanvittore di Gianni Pim, in zona Papiniano, anche questo caposaldo della nightlife milanese. Al piano superiore di una palazzina di fronte alle carceri trova spazio in un open space in stile newyorkese arricchito da elementi di design realizzati su misura e in esclusiva. Alla zona ristorante e alla zona lounge, con tavoli e divani, si aggiunge quella in cui fa bella mostra di sé il tavolo da biliardo, il tutto per un ambiente conviviale e salottiero. Lo chef Egidio per l’occasione non c’era: ci ha seguito nella preparazione dell’hamburger vegano il suo vice, chef Deb, giovanissimo ma in gamba, che si è prestato volentieri nel mostrare la preparazione di questo “medaglione” privo di carne. Ecco gli ingredienti della ricetta: fagioli, zucchine e carote cotte al vapore e poi miscelate con farina fino a diventare una bella polpetta, che, una volta cotta, viene messa nel classico panino da hamburger, impiattata con guarnizioni di pomodoro, insalata e patatine fritte. Per i dettagli relativi alla preparazione, sarà utilissima la visione della clip. u www.sanvittoremilano.it NL CHEF VS. DEEJAY PIATTI VOLANTI & mix innoVAtivi di Riccardo Sada È di moda la miscela uditiva e olfattiva-gustativa. Merito della verve mediterranea, perché il teatro di ogni grande idea che congiunge il mondo della ristorazione a quello dei dj e della notte è spesso e volentieri la Spagna. Ma anche Italia e Francia non stanno a guardare NL CHEF VS. DEEJAY D a quando Alessandro Borghese ha stupito tutti lo scorso mese di marzo con la sua personale compilation “Kitchen Shuffle” (un cofanetto composto da un paio di cd e un libro di ricette), tutto è cambiato. Chef che si sono messi a fare i dj e dj che si sono messi a fare gli chef. Non solo: poiché il confine è sempre più labile tra queste realtà del mixing, alcuni sono andati oltre, hanno traghettato, condiviso e rivisto il concetto di intrattenimento, sia sotto il punto di vista della comunicazione che del servizio. Non c’è da meravigliarsi se oggi ci sono dei guest chef, dei flyer di show cooking e una miriade di iniziative che legano sempre di più la notte, la musica e la ristorazione. DJ SUPERSTAR come PETE TONG e RICHIE HAWTIN DIMOSTRANO CHE LA PENISOLA IBERICA è la padrona di un nuovo trend: miscelare la musica da ballo al cibo più sfizioso Mentre “Kitchen Shuffle” nasce dal desiderio di Borghese di mettere insieme semplicemente le sue due passioni per la cucina e per la musica, qualcuno va oltre. E di molto. Dimostrandosi avanguardista, visionario. Narcis Matei è un dj e produttore di musica trance ed è il proprietario del Restaurant Italia di Viborg, in Danimarca; Diego Abaribi è dj e discografico ora impegnato sul fronte della ristorazione. Ferran Adrià è lo chef maximo che più frequenta Ibiza. É una vera mania, ma non una moda. Beat e food vanno a braccetto. Sull’Isla Blanca lo sanno bene se hanno aperto da tempo il Restaurante Pacha Ibiza. Tutta gente che ha qualcosa da dire, questa, come si vedrà. Traktor poi, software house per dj, è la più attiva: ha messo in cattedra e ai fornelli DJ Shiftee presso il Traktor Cookery, proprio nelle Baleari. Senza contare le serate Gourmet Club al Bicocktail di Milano e il barbecue in cui è spesso protagonista il dj Pete Tong, oppure il Piknic Electronik Electric di Barcellona o ancora Richie Hawtin che suona alla Boqueria. C’è un dato tra l’altro che emerge e forse per merito della verve mediterranea: che teatro di ogni cosa è spesso e volentieri la Spagna. Lo chef pluristellato Ferran Adrià ha trascorso molti dei suoi anni a Ibiza Ferran Adrià ama cucinare in vacanza “In realtà, preferisco provare nuovi ristoranti quando sono in giro”. Adrià ha cucinato molto negli anni Ottanta a Ibiza. “Era un periodo frenetico, tra la vita diurna e notturna. Dormivo poco. Ibiza in quel periodo sembrava il paradiso. Feste sulla spiaggia, divertimento senza NL CHEF VS. DEEJAY fine, le ragazze, la musica, il ritmo della vita. Mi ricordo la discoteche come il KU e il Pacha”. Ibiza è in piena fascia alta, ultimamente. “La combinazione qualitàdomanda-intrattenimento oggi c’è solo a Las Vegas, Singapore e Ibiza”. Luoghi ottimi per fare business. “A Ibiza ho conosciuto la famiglia Urgell (proprietaria del Pacha, ndr) attraverso il mio partner di elBulli, Juli Soler”. Il fratello Albert (Adrià) è un grande frequentatore dell’isola. Ci sono le tapas al Tickets, la cucina Nikkei al Pakta e i cocktail al 41. “Tutta alta qualità. È importante riflettere sulle cose con attenzione, preservare il marchio. Aprire un ristorante a Ibiza? Ne ho parlato con Albert: perché no?”. Magari di cucina vietnamita? No, meglio non fare concorrenza agli amici del Pacha e al loro ristorante. Italia, Brescia Il cambiamento dall’ex capitale della musica dance Diego Abaribi Il dj e discografico della label Melodica, Diego Abaribi, ha aperto L’Osteria Lo Scultore e notato subito differenze sostanziali tra la gestione di un ristorante e di una casa discografica. “All’inizio pensavo fossero due mondi completamente distanti, poi, dedicandomi al mio locale con passione, ho capito che queste sono due realtà molto simili; ho trovato molte analogie. La gente mangia per sopravvivenza, va al ristorante per comodità o possibilità. Allo stesso modo la gente non pensa alla musica per sopravvivenza, ma se la togliessimo, nessuna persona al mondo potrebbe vivere. Il minimo comun denominatore è palesemente lo stesso”. Entrambi sono una necessità? “L’alimentazione è più fisiologica, l’appagamento uditivo è mentale. C’è chi mangia al fast food e chi vuole fare di un pasto una esperienza. Il mondo della notte ha poco da dire a quello del fooding. Ci sono pochi soldi in giro e troppi club: non esistono in Italia leader che possano esprimere innovazioni da cui trarre idee”. E il contrario? “Nella ristorazione si vedono esempi fortunati e positivi di prodotti con rapporto qualità prezzo interessanti, ma la ristorazione necessita di figure professionali che il club spesso non ha”. Chef e dj hanno molte cose in comune? “In primis, la ricerca. Un piatto ben cucinato e bello da vedere, è frutto di ore di lavoro e passione, lo stesso per un dj set. Spesso però i club italiani, per pagare poco i dj, si affidano a ragazzi privi di esperienza e solo smaniosi di fare; uno, chef, invece lo diventa dopo anni di lavoro. Qui non si può improvvisare”. E pr sono utili nella ristorazione? “Io ne impiego due-tre fidati per organizzare eventi particolari o cene a tema. I flyer, nell’era di Facebook, li usano tutti. Male non fanno se danno una buona immagine. A livello di strategie, un ristorante ha molte strade: dipende dalle dimensioni, dall’ubicazione e dal numero di coperti. La strategia migliore? Il passaparola”. NL CHEF VS. DEEJAY E fare dei guest chef? “L’idea c’è sempre stata, per ora solo alcuni della zona (il Bresciano, ndr). Stiamo invece studiando una formula dove un dj guest viene a cucinare con il nostro chef proponendo un menù con una playlist. Il primo che abbiamo avuto? Claudio Coccoluto, vero intenditore di cibo e vini”. Che esperienza hai portato al tuo ristorante? “Nella prima fase, tanto entusiasmo, e clientela che conosco da anni a cena. Poi mi sono dedicato alla creazione di dolci (mio padre era pasticcere). Stiamo anche costruendo la nostra personalità nel modo di gestire e nel menù”. Il tuo è un cambiamento radicale oppure una diversificazione? “È radicale: dedico decisamente più ore al ristorante che alla musica. Ma allo stesso tempo è la benzina che mi serviva per svuotare la mente. Produco meno tracce musicali ma vendo di più... nella metà del tempo”. Altri dj ospiti? “Il citato Coccoluto, poi Walter S, Steve Mantovani, Luca Agnelli e altri ancora, oltre ad amici come Francesco Renga, Sagi Rei, Alberto Fortis, Irene Fornaciari...”. I ristoranti per ampliare il range di clientela secondo te dovrebbero tenere aperto 24/24 come in tante città straniere? “Questo potrebbe funzionare per le grandi città come Milano o Roma, ma in genere siamo abituati a mangiare in orari canonici. Non credo che per città medie (come Brescia) questo discorso possa funzionare. Tra l’altro avrebbe un costo non indifferente grazie al nostro sistema fiscale: all’estero costa molto meno l’energia, il costo del lavoro è decisamente più basso e così le materie prime e tanto altro. All’estero hanno un vantaggio su di noi in competitività che è difficile da raggiungere”. Italia, Milano Lello Mascolo è un dj, lavora per “In Da Klubb” in onda su Radio 105. È nato a Napoli e dovrebbe vivere di pizza e sfogliatelle. Invece alla carriera di dj e produttore ha affiancato quella dell’imprenditore nella ristorazione legata alla cucina giapponese. Ha aperto infatti Sosuhi nel capoluogo lombardo. “La mia è solo una diversificazione, già in passato ho avuto la proprietà di discoteche con attività di ristorazione all’interno”. Lello Mascolo In che stato versa il mondo della ristorazione? “È in forte fermento, lo dimostra il successo dei reality dedicati e il boom di alcuni brand come Eataly. La ristorazione italiana è in fondo sinonimo di qualità, affidabilità e creatività: tutti ci invidiano e cercano di imitarci. É l’esatto opposto del mondo della notte, che versa in coma profondo”. Che connessione c’è tra chef e dj? “Sono entrambe delle figure creative (o dovrebbero esserlo): sperimentano, osano, reinterpretano, plasmano la materia dando vita a nuove forme”. NL CHEF VS. DEEJAY Ma davvero i pr sono la rovina del clubbing italiano? “Sì. Noi usiamo differenti supporti per la comunicazione: agenzie di volantinaggio, portali che rivendono il nostro marchio. Studiamo di volta in volta l’attività per incentivare la presenza e incrementare l’affluenza. Facciamo anche attenzione al delivery e il take away”. Hai scelto Sosushi, una catena affermata in Italia, presente con oltre 20 punti sul territorio nazionale? “Ha anche un’accademia di sushi molto affermata. Sin dall’inizio il marchio si è affermato come innovativo e accattivante. Questo mi ha colpito e convinto. Nonostante tutto, è un prodotto ancora in crescita in una città abbastanza satura per la ristorazione come Milano. Inoltre, ricopro un ruolo di consulente di marketing per il brand stesso”. Hai un’esperienza di 24 anni nel mondo della notte, come la sfrutti? “In creatività, in comunicazione. Dopo tanti sacrifici e tante rinunce, porto con me un bagaglio di conoscenze utili in questo campo”. Danimarca, Viborg Narcis Matei NL Narcis Matei fa parte del collettivo musicale Matthew Norrs. Vive una vita molto attiva, gestisce il Restaurant Italia di Viborg, produce brani electro e trance e fa il dj. Dice che musica e ristorazione sono carburante per andare avanti: “In fondo si tratta sempre di ricerca della qualità, di dosi, di stoccaggio, di somministrazione”. La musica in sottofondo è fondamentale mentre si pasteggia? CHEF VS. DEEJAY “Personalmente, mi piacerebbe tornare in un posto se la musica è stata scelta accuratamente: mantiene un’atmosfera piacevole”. I proprietari di club prendono idee da professionisti della ristorazione? “Qui in Danimarca lo fanno. La gestione di bar o ristoranti non è lontana da quella di una discoteca. In fondo l’obiettivo è dare un servizio eccellente”. Sul territorio come ti muovi? “Uso la radio locale per gli spot pubblicitari, che realizzo personalmente, e poi social, giornali, volantini, cartellonistica. Ma il modo migliore per promuovere è servire cibo di alta qualità”. Cosa pensi della moda dei guest chef, dopi i guest dj? “Sono in programma per il prossimo anno. Siamo in contatto con alcuni chef molto bravi conosciuti in Italia”. Chi vorresti come cliente? “Due dj: Armin van Buuren e Daniel Kandi”. Traktor Cook School Ibiza Poiché non si finisce mai di imparare, tra i fornelli e davanti alle griglie, si conferma ancora una volta Traktor Cook School Ibiza. Se un hamburger viene maneggiato con cura da qualcuno che pare esperto da anni, è facile che questo sia un top dj, abituato ai piatti e ad avere dimestichezza davanti a una consolle con le sue attente mani. Nel paradiso culinario di Ibiza presso Le Grand Bazaar, di giorno, Pete Tong si cimenta alla Scuola di Cucina organizzata da Traktor. Il miglior barbecue a ridosso della spiaggia, con colleghi dj come Carl Craig e Dubfire che intensificano una costante sfida culinaria. Salsicce, ostriche e manzo Wagyu ed è guerra di acronimi tra BBQ ed EDM. Piknik Electronik Barcelona Presso la collina di Montjuic hill, ai Jardins de Joan Brossa, si è tenuta Piknik Electronik Barcelona. E sappiamo che dove c’è cibo e musica alla fine c’è anche Richie Hawtin, davvero presente come il prezzemolo della techno. In questo contesto si respira un’aria maledettamente hippie che tra odori di vario genere, ricette macrobiotiche e ritmi tantra spedisce tutti in un clima da peace & love. Off-Sonar, Richie Hawtin suona tra la verdura Parallelamente al Sonar, il noto festival di arte e musica elettronica, si tiene presso la Boqueria anche una manifestazione che fa da contraltare: l’Off-Sonar. Qui Richie Hawtin, considerato uno dei migliori dj al mondo, inglese di nascita, canadese di residenze e berlinese d’adozione, ha suonato per ben tre a ridosso del mercato, in Plaza de San Galdric, nella città catalana.u NL INTRATTENIMENTO Il divertimento diventa benessere di Alessandro Vergallo Corpo e anima possono unirsi la sera o addirittura durante la notte. Tra un cocktail o un bicchiere di vino, tra un ballo e una chiacchierata: c’è sempre tempo per volersi bene NL INTRATTENIMENTO B enessere e divertimento è una combinazione che fino a qualche anno fa era quasi impossibile e inconciliabile nei locali del mondo della notte. Oggi, invece, questo binomio risulta essere una delle formule vincenti della movida italiana. Sono sempre di più i lounge bar, le discoteche e i ristoranti che spalancano le porte a coloro che operano nei settori della salute, della bellezza e del vivere sano. Dove c’è divertimento c’è anche relax e benessere quindi, quello che i giovani, ma anche gli adulti, non riescono a fare durante il giorno, per curare il corpo e l’anima, lo possono fare la sera o addirittura la notte: magari tra un bicchiere di vino e un ballo nei locali della notte. Nasce così, nel nostro Paese, un nuovo modello di business che punta proprio sul sodalizio del piacere e dell’appagamento fisico e psichico. Questo grazie alle agenzie che organizzano eventi nei locali più esclusivi delle città, dove vengono coinvolti diversi specialisti di vari settori: del fitness, olistici, estetici, del food e tanto altro. Elda Ferraresi e Emanuela Ventura, da quattro anni gestiscono Wellness Party, agenzia che organizza eventi legati al relax e al benessere in alcuni locali durante le ore dell’aperitivo. Elda paragona il benessere a un grande cappello nel quale possono convivere vari ambienti e situazioni. Ogni locale ha una clientela differente “Le discoteche e i bar, per esempio, luoghi di aggregazione deputati esclusivamente allo svago e al divertimento, recentemente e spesso ospitano nei loro spazi postazioni in cui la bellezza e la salute sono le protagoniste assolute delle serate”, spiega la Ferraresi. “Esperti come massaggiatori, grafologi, iridologi o visagisti, nei luoghi dello svago, eseguono dei trattamenti al viso o al corpo oppure danno dei consigli a coloro che li richiedono”. Ogni locale ha una clientela diversa, sia per età che per genere, quindi, prima di organizzare un evento, è necessario considerare quando, dove e a chi proporre i prodotti e i trattamenti. “Il Just Cavalli e il 4cento di Milano, per i quali io e la mia socia abbiamo organizzato degli eventi, sono locali ideali per questo genere di situazioni, perché oltre a possedere degli spazi ampi all’interno hanno dei bellissimi giardini intorno”. L’orario giusto per coinvolgere la gente è quello dell’aperitivo perché la musica non è martellante. “I partecipanti interagiscono meglio tra di loro a inizio serata perché non sono, ancora, attratti dalla musica, quindi volendo possono concedersi un massaggio o chiedere delle informazioni agli specialisti presenti nei vari box, sparsi nel locale”, precisa l’imprenditrice milanese. Il Cerimoniere Immanu’el è un altro appuntamento particolare che si ripete la domenica, ogni quindici giorni, sempre a Milano, presso il Dunque, un ristorante che si trova nel cuore di Brera. Qui però il concetto dello star bene è più ampio perché comprende anche la cura dello spirito. Tutto comincia alle 19 in un’atmosfera di condivisione e serenità. Uno dei presenti dà inizio alla serata pronunciando un pensiero di pace. NL INTRATTENIMENTO Il ritmo sale col trascorrere delle ore Un’immagine di Acquaworld, il parco acquatico di Concorezzo, in provincia di Monza e Brianza NL Le note di alcuni strumenti ancestrali come il didgeridoo anticipano un buffet rigorosamente vegetariano, vegano. L’atmosfera è conviviale e famigliare. “Tutto questo però, è solo l’inizio della serata. Dopo il buffet gli ospiti sono liberi di curiosare tra le varie bancarelle, circa 10, dislocate nei vari angoli della sala, magari bevendo, un cocktail analcolico, un centrifugato o un bicchiere di vino. Gli espositori sono quelli che partecipano alle fiere del benessere, dei settori ayurvedici e olistici”, precisa Francesco Bottazzi, organizzatore dell’evento. “Un atmosfera singolare dove musica, cultura, arte e cibo si fondono”, conclude Andrea Colciago, socio di Francesco Bottazzi. Decollata la serata, la musica soft e lounge cede il posto a quella techno e ambient assicurando agli ospiti una divertente serata danzante. Un altro luogo spettacolare in cui il binomio magico che, a una certa ora, si fonde, si trova a pochi chilometri da Milano, a Concorrezo, all’Acquaworld. Ogni sabato sera, dalle 18 fino a notte fonda, il parco si trasforma in un’insolita discoteca acquatica. Dopo l’aperitivo si spengono le luci e circa 650 ragazzi si tuffano in piscina a ballare.Una situazione veramente unica. Quando fuori fa freddo, piove o nevica, i giovani ballano in costume da bagno e possono godere, allo stesso tempo, sempre in piscina, di alcuni spazi adibiti all’idromassaggio e ai getti cervicali. Prima di andare a casa, a notte fonda, chi vuole può rigenerarsi nella SPA, nella stanza del vapore, nella piscina esterna salina oppure nella grotta del temporale, per vivere un’esperienza polisensoriale. u RIFLESSIONI Sul filo del rasoio Parte tutto dalla cultura. Il mondo diurno deve traghettare i buoni propositi e una coscienza civile in quello notturno. Altrimenti non ci sarà scampo di Don Antonio Mazzi S ono arrivato a Milano, a ridosso del Parco Lambro, nel ‘79. Erano gli anni in cui è esploso il fenomeno della droga e, attorno ad esso, i movimenti giovanili studenteschi e il terrorismo. Mi sono ritrovato in un momento molto particolare che mi ha permesso di manifestare quello che veramente sono. A Milano mi sono sentito libero e, affrontando il Parco Lambro con tutto quello che stava succedendo intorno, ho tirato fuori il meglio o il peggio di me, cioè quella pazzia che mi ero tenuto dentro e che gli altri chiamavano caratterialità. Io sono un prete borderline: sempre a metà. Quando ho affrontato il problema del Parco Lambro non ho voluto farlo attraverso le comunità, classiche esperienze allora molto forti, perché io non ho mai sopportato le regole. Avendo nella mia giovinezza lavorato in campo scoutistico e con gli oratori ho cercato di pensare a qualcosa che, partendo da queste esperienze, andasse oltre. Sono così nate le comunità itineranti: ho preso quattro camper, abbiamo messo dentro i disperati più disperati, a tre o quattro obiettori di coscienza ho proposto di fare qualcosa di strano, tentare di salvare la gente adoperando l’avventura. Siamo partiti il 25 marzo 1984 e siamo tornati il 25 dicembre 1984, nove mesi in cui abbiamo attraversato l’Italia, ospiti di suore di clausura che hanno accettato i nostri ragazzi, di don Tonino Bello, abbiamo fatto un po’ di tutto come il teatro in piazza. I quattordici che hanno cominciato sono stati quelli con i quali abbiamo terminato, li abbiamo salvati tutti. Credo sia stata l’unica volta nella quale abbiamo fatto un’esperienza in cui siamo partiti con lo stesso numero col quale siamo tornati. Questa avventura della carovana è stata talmente forte che da allora, pur essendo passati alla residenzialità, ogni anno tutte le nostre comunità fanno un periodo di carovana. Abbiamo girato l’Europa, abbiamo fatto anche una carovana sudamericana ma quella che mi affascina di più è Compostela, che impegna i nostri ragazzi dagli 800 ai 1200 chilometri a piedi o in bicicletta. È quella che funziona meglio ed è anche la più bella. All’interno delle mie comunità usiamo gli strumenti che usava don Bosco cioè sport e teatro; cose che fanno parte della pedagogia semplice perché è più facile salvare i ragazzi con le cose semplici che con le cose complicate. Se penso ai prossimi trent’anni li vedo all’insegna della semplicità perché le cose più sono semplici più risolvono i problemi grossi. Se penso invece ai trent’anni trascorsi sono molto orgoglioso di aver messo in piedi un’attività che è partita dalla strada e coinvolto sin da subito i giovani. u www.exodus.it NL CONGRESSO SILB Le discoteche smascherano l’abusivismo di Riccardo Sada I locali di intrattenimento serale minacciano di travestirsi da circoli privati, facendo mancare alle case dello Stato milioni di euro P iù di 2700 licenze potrebbero tornare sui tavoli di chi le ha rilasciate nel corso degli anni. Così facendo, i locali da ballo minacciano di tramutarsi nei tanti esercizi mascherati da discoteche. È la decisione discussa nell’assemblea Silb, l’Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo aderente a Fipe-Confcommercio, lo scorso mese di marzo. Motivo della protesta: la mancanza di provvedimenti per combattere il proliferare di soggetti che organizzano feste danzanti non autorizzate che rappresentano una concorrenza sleale per le imprese regolari. “Quando il ballo viene organizzato all’interno di masserie, castelli, agriturismi, bed and breakfast, alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari senza che abbiano le autorizzazioni necessarie siamo di fronte a un’anomalia insostenibile per il comparto ormai fiaccato dalla crisi economica da cui il Paese ancora non riesce a uscire”, ha detto il presidente Maurizio Pasca durante la terza convention nazionale dei presidenti provinciali del Silb tenutasi a Firenze. Si parla di un miliardo di euro di giro di affari abusivo (ben superiore agli 850 milioni di euro del volume d’affari legale) che nella congiuntura economica pesa tantissimo; porta alla chiusura di tantissime imprese regolari; porta al collasso degli investimenti e dell’indotto dell’intrattenimento notturno e dell’occupazione che attualmente conta più di 50mila addetti. Il giro di affari abusivo è UN’EVASIONE: un’esenzione da regimi di tassazione e imposte che arreca un danno allo Stato DEL VALORE DI 140 milioni di euro NL CONGRESSO SILB Questo giro di affari abusivo si tramuta in un’evasione o un’esenzione da regimi di tassazione e imposte che arreca un danno allo Stato stimato in 140 milioni di euro a cui si dovrebbero aggiungere i 120 milioni di mancato gettito se i locali serali riconsegnassero le licenze. Nel caso dei circoli privati, poi, per svolgere attività di somministrazione non è vincolante possedere i requisiti professionali. La mancanza di autorizzazione non è un aspetto solo formale, ma comporta un rischio per le persone che frequentano questi luoghi privi spesso delle più elementari condizioni di igiene e sicurezza. “Mi riesce difficile pensare a una festa con ottocento persone dentro una villa antica sprovvista di uscite di sicurezza con maniglioni antipanico”, ha aggiunto Pasca. Nonostante questo tema sia comune anche alle associazioni di categoria aderenti ad Ena, neonata associazione europea delle discoteche, in Francia e Spagna il fenomeno risulta essere più ridotto per l’efficacia e l’efficienza dei controlli. Per questo, dopo anni di proteste, rivendicazioni ed esposti su denunce di presunti intrattenimenti abusivi, le imprese italiane hanno riflettuto sulla provocazione di trasformarsi esse stesse in circoli privati. Questi ultimi sono esenti da Ici-Imu, Irpef e Iva; beneficiano di una riduzione sui diritti Siae; non sono obbligati a rilasciare lo scontrino fiscale all’ingresso o per le consumazioni; non sono obbligati a tenere un registro di cassa. “I requisiti professionali sono importantissimi per chi gestisce un intrattenimento danzante. Il gestore del locale deve essere in grado di gestire una massa di persone. La situazione può degenerare come spesso accade nelle feste prive di controlli. Solo chi ha una formazione professionale adeguata può prevenire l’insorgere di problemi. Invece qui siamo al punto che basta avere uno scantinato o una struttura in disuso, magari anche fatiscente, e si organizza una discoteca abusiva”, ha concluso Pasca. Il Presidente del Silb, Pasca, segue i partecipanti al Congresso www.silb.it NL CONGRESSO SILB Il Silb guarda all’Europa Nasce ENA, European Nightlife Association. A rappresentare gli interessi di tutto il mondo della notte C ostituita lo scorso febbraio a Barcellona grazie agli accordi fra le associazioni delle discoteche italiane (Silb-Fipe), francesi (Umih) e spagnole (Spain Nightlife), l’associazione europea, ENA - European Nightlife Association si è riunita per la prima volta a Firenze per presentarsi ufficialmente alla stampa e mettere a punto un piano strategico con cui avanzare le richieste della categoria alle Istituzioni europee. L’atto costitutivo e lo statuto sono stati sottoscritti dai tre presidenti fondatori, Maurizio Pasca (Presidente Silb-Fipe), Laurent Lutse (presidente settore Nuit di Umih) e Carlos Caballero German (Presidente di Spain Nightilfe). Obiettivi prioritari sono quelli di rappresentare gli interessi del mondo della notte nei confronti della Commissione Europea e di stimolare il confronto e lo scambio di informazioni tra le associazioni aderenti. Alla guida del primo mandato che durerà tre anni è stato eletto Maurizio Pasca. A lui spetterà il compito di coinvolgere le rappresentanze di categoria di altri Paesi europei e dare ancora più forza alla voce dell’ENA.“Ciò che accomuna le tre sigle di rappresentanza imprenditoriale è la tipologia dell’offerta e dunque le problematiche ad essa collegate”, ha detto Pasca. “L’abusivismo che genera un divertimento improvvisato esiste in Italia, quanto in Francia e in Spagna. Abbiamo bisogno di un coordinamento che travalichi i confini nazionali e dell’interessamento dell’Europa per tutelare la salute e l’incolumità dei cittadini. Non è un caso che l’Hotrec, l’associazione europea dell’industria dell’ospitalità, abbia dato vita ad un gruppo di lavoro su tale settore coordinato per la prima volta da un rappresentante Silb-Fipe”. Le dichiarazioni di Laurent Lutse, presidente del settore Cafés Brasseries Etablissements de nuit à l’Umih, e di Carlos Caballero German, presidente di Spain Nightilfe. “L’Umih promuove da molti anni azioni tese al migliore riconoscimento delle imprese e delle istituzioni nel mondo della notte”, ha spiegato Lutse. “È questo lo spirito con il quale abbiamo creato ENA, l’Associazione europea NL CONGRESSO SILB Associazione: ENA - European Nightlife Association Presidente: Maurizio Pasca (Silb – Fipe) Sede: 22, rue d’Anjous Paris, presso Umih (Union des Métiers et des Industries de l’Hotellerie) Maurizio Pasca (Presidente Silb-Fipe) Laurent Lutse (presidente settore Nuit di UMIH) e Carlos Caballero German (Presidente di Spain Nightilfe) delle imprese della notte. Ringrazio i miei colleghi italiani e spagnoli con i quali abbiamo condiviso la costituzione di tale associazione. Il settore della notte in Europa incontra notevoli difficoltà economiche legate come noto alla crisi, alle differenti normative poste in essere nei diversi Paesi, ai mutevoli modelli di consumo dei giovani. Si beve infatti di più, più velocemente e a minor costo, in strada o in luoghi privati dove, senza alcun controllo, tutto è possibile”. Alla luce di tale situazione, ENA potrà dimostrare di essere più forte. “Ma solo se, tutti insieme, porteremo i nostri problemi comuni a Bruxelles. Che sono: primo, la lotta contro la vendita illegale di alcool, contro i locali irregolari del mondo della notte; secondo, la lotta contro l’alcolismo tra i giovani; terzo, il riconoscimento del settore come vero fattore attrazione turistica. In poche parole, desideriamo che si consideri il settore della notte in Europa, come un settore economico a sé stante, che genera ricchezza e posti di lavoro”. Anche Carlos Caballero German, presidente di Spain Nightilfe ha qualcosa da dire: “Si parla sempre ingiustamente del settore della notte come di un settore che genera conflitti. Non si parla mai, invece, dei posti di lavoro e di quanto contribuisce alla formazione del Pil nazionale. Il settore dell’intrattenimento notturno produce il doppio della ricchezza generata dall’agricoltura (tanto per portare un esempio) ed è in grado di dare lavoro a più di tre milioni di persone fra occupazione diretta e indiretta. Il divertimento serale fa muovere ogni fine settimana in tutta Europa oltre 200 milioni di persone. Sulla forza di questi dati, la nuova associazione europea, ENA, farà sentire la sua voce in tutte le Istituzioni europee e dimostrerà che il settore è molto più importante di quanto i vari governi possano immaginare”. u Membri costituenti: Silb Italia, Spainl Nightlife Spagna, Umih Francia Comitato promotore: Maurizio Pasca (Presidente); Laurent Lutse (Vicepresidente e tesoriere Umih); Carlos Caballero German (Vicepresidente) Ambiti di rappresentanza: discoteche, i bar musicali, i ristoranti con musica, i caffè concerto e tutte le imprese con intrattenimento musicale notturno. N° imprese associate: 11.000 Fatturato aggregato imprese in Ena: 15 miliardi di euro NL L’AVVOCATO La libera scelta degli imprenditori La liberalizzazione degli orari è applicabile anche alle discoteche. Lo ha stabilito il TAR della Lombardia sezione di Brescia “L’ art. 31, comma 1 del cd. ‘Decreto sviluppo’ 6 dicembre 2011 n. 201, convertito nella legge 22 dicembre 2011, n. 214 che ha liberalizzato gli orari degli esercizi commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande è applicabile anche agli esercizi pubblici dove l’attività di somministrazione è secondaria rispetto a quella di intrattenimento musicale”. È quanto ha affermato il TAR della Lombardia sezione distaccata di Brescia con sentenza depositata il 14 febbraio scorso, la prima in Italia sull’argomento. “i comuni potranno perseguire finalità: LA PROTEZIONE DAL RUMORE di chi abita in prossimità di esercizi musicali e la repressione di situazioni che creano allarmE” Secondo i Giudici amministrativi dunque anche i locali classificati ai sensi dell’art. 3, comma 6-d della legge 25 agosto 1991, n. 287 – “pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nei quali sia prevalente l’attività congiunta di trattenimento e svago” – beneficiano del regime giuridico di deregolamentazione reso esplicito dall’art. 1, comma 1-b del DL 24 gennaio 2012, n. 1, che ha disposto l’abrogazione di tutte le norme che “impediscono, limitano o condizionano l’offerta di prodotti e servizi al consumatore, nel tempo nello spazio o nelle modalità, ovvero alterano le condizioni di piena concorrenza fra gli operatori economici”. NL L’AVVOCATO Pertanto, in questo nuovo quadro normativo, la fissazione degli orari di apertura e chiusura degli esercizi pubblici è una libera scelta degli imprenditori. Secondo il TAR risulta pertanto abrogato, per questo aspetto, l’art. 50, comma 7 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, come pure le norme regionali corrispondenti, con cui i comuni possono operare una programmazione generale degli orari. Ne consegue, secondo il TAR, che i comuni potranno perseguire finalità quali la protezione dal rumore di chi abita in prossimità di esercizi musicali e la repressione di situazioni che creano allarme sul piano dell’ordine pubblico, ma non intervenendo in via generale sugli orari. Potranno farlo solo attraverso altri strumenti di regolazione, strettamente proporzionali al fine perseguito e con adeguata motivazione, come imporre misure di insonorizzazione dei locali, negare motivatamente la deroga al superamento dei limiti di immissione sonora ai sensi dell’art. 6, comma 1, lett. h), della legge 26.10.1995, n. 447, oppure adottando ordinanze contingibili urgenti per un periodo limitato, oppure ancora effettuando segnalazioni al questore ai fini dell’adozione di provvedimenti ex art. 100 del Tulps. La sentenza in commento conferma pienamente la tesi interpretativa sostenuta dal Silb all’indomani dell’entrata in vigore delle disposizioni sulla liberalizzazione di cui al D.L. n. 201 del 2011. u Avv. Attilio Pecora (Consulente legale nazionale Silb-Fipe) www.silb.it Si ricorda che i locali associati al SILB-FIPE, in regola con i versamenti alla S.I.A.E. delle quote associative, godono della tutela legale gratuita per i casi e alle condizioni previste. Info e modulo di richiesta assistenza legale sulla home page del sito dell’associazione www.silb.it NL BELLAVITA a cura di Dan Mc Sword GLI AUTENTICI MUST Prima edizione per Dolomites SkiMusic Da venerdì 4 a domenica 6 aprile Canazei ha ospitato la prima edizione di Dolomites SkiMusic, tre giorni e musica di divertimento in alta quota: party diurni e serali in location quali i locali Espanola, Teatro Gran Tobià, Kaiserkeller, Kaisertube e Hexen Klub e nella Ski Area Ciampac. In consolle i dj resident di Canazei, Simson e Albertone, affiancati dai disc jockey di Radio 105 e dallo special guest ispanico Javi Mula. www.hexencanazei.it Gemellaggio Hong Kong-Shed Club Sabato 12 aprile prima tappa italiana allo Shed Club di Busto Arsizio per il tour del Play di Hong Kong, locale acclamatissimo nel sempre più ambito Far East. In consolle, Thomas Vee, dj resident del Play e consulente del locale medesimo proprio per sviluppare sinergie europee, nella foto – da sinistra verso destra - insieme al direttore Matt Reid e a Xuan Mu Founder, Managing Director di Maximal Concept (sorta di dipartimento estero del club honkongino). www.playclub.asia NL BELLAVITA Amnesia In Loop Un martedì al mese l’Amnesia di Milano si concede un’extra-date: si intitola Amnesia In Loop e si svolge all’11 Clubroom, ubicato in una traversa del mondanissimo Corso Como, sempre a Milano. Sempre di livello gli ospiti presenti: Satoshie Tomiie e Andrea Oliva (nella foto) su tutti. L’idea di Amnesia in Loop nasce dal desiderio di concedersi una serata dedicata a chi cerchi sbocchi musicali adeguati anche durante la settimana, senza dover giocoforza dover attendere il week-end. www.amnesiamilano.com Metti una sera al Kuku Aperto tutti i venerdì e due sabati al mese, il Kuku Disco di Lucca punta deciso sulla musica EDM, sulla falsariga di quanto viene suggerito dalle tendenze più attuali. In consolle i deejays della crew di Malibu Project, abile e sistematica nell’organizzare one-night in tutti i locali della Toscana. Tra i guests di Kuku Disco, Sisters Cap (nella foto) e Simon.5, quest’ultimo capace di disimpegnarsi nell’utilizzo di diversi strumenti musicali: più una one-man-band che un dj vero e proprio. www.malibuproject.org NL BELLAVITA Un party (K)Unique In onda sabato, domenica e mercoledì su m2o, il radio-show (K)Unique propone dj superstar internazionali quali Avicii (nella foto), Nicky Romero e Simon Dunmore, alternandoli a giovani promesse del djing nostrano, ai quali in particolare viene dedicato lo spazio del mercoledì sera. In attesa del tour estivo che toccherà locali quali il Pineta di Milano Marittima, il Beach Club in Versilia e il Paradise di Mikonos (Grecia), (K)Unique ha diversi appuntamenti mensili sparsi per l’Italia, in particolare al Celebrità di Trecate, in provincia di Novara, dove si esibisce il duo Donati&Amato (Ultra Music). www.kunique.com Feel Real ft Wildchiana Domenica 20 e lunedì 21 aprile si è svolta la prima edizione di Feel Reel ft Wildchiana, due giorni di arte, musica elettronica, video art, danza, artigianato e delizie culinarie. In programma all’interno del parco dell’Hotel Apogeo in provincia di Siena, Feel Reel ha visto alternarsi in consolle Tales of Us, Craig Richards. Luca Cazal, Alex Neri e tanti altri ancora. Quattro le aree dedicate del parco, impreziosite da spettacoli visuals e dalle esibizioni d’avanguardia del Circo delle Pulci. www.wildichiana.com NL BELLAVITA La musica itinerante di KARiON Party itinerante per definizione, KARiON si svolge una volta al mese nei migliori locali della riviera romagnola, frutto della fantasia e delle evoluzioni musicali di LENny dj, che d’estate organizza la Wave Music Boat, barca che fa la spola da Cattolica a Rimini con una consolle che svetta sul ponte di comando e ospita dj sia italiani che stranieri in voga nei principali festival, quali Audiofly e Nice7. Ogni KARiON propone ogni volta un tema diverso, trasformando i locali in un autentico parco dei divertimenti dove ognuno indossa - per gioco – la propria divisa preferita. www.wavemusicboat.com L’Hollywood presenta Absolut Elyx Privé Iniziata il 4 aprile scorso, la nuova stagione dell’Hollywood di Bardolino vede la nascita dell’Absolut Elyx Privé, un nuovo, esclusivo e confortevole spazio caratterizzato da nuovi suoni, serate revival e ospiti di prestigio e realizzato in collaborazione con Absolut Vodka. Nuovo anche l’impianto luci a led (che retroillumina anche la nuova consolle, sorretta da due anfore antiche in terracotta). Il venerdì sarà dedicato alla musica di dj come Ciuffo e Frankie P, insieme ai resident Simone Farina, Paso, Dino Tronconi, Bobo e Luca Carrara. Mensile invece la serata “Forever Young”, il suono anni 90 di Walter Master. www.hollywood.it NL HI-Technology di Alex “Global Byte” l'ALTA QUALITà PAGA Tutto quello che serve per personalizzare al massimo le proprie performance live? Controller e cuffie di alto calibro e tanta dedizione. La strumentazione oggi si dimostra un vero valore aggiunto www.native-instruments.com Il mixer è uno strumento fondamentale per il dj, trovare quello che permette di mixare come si desidera e nella massima comodità è da sempre arduo. Tra i moltissimi modelli in circolazione emerge il Traktor Kontrol Z2, prodotto da Native Instruments. È un mixer questo che fa da ponte tra passato e futuro, tra analogico e digitale. Tutto si fonde perfettamente per permettere il totale controllo sul proprio sound. Due canali stand-alone permettono la connessione con piatti e lettori cd, mentre altri due canali danno il controllo sui deck di Traktor, gli effetti e tutto quello che può servire per personalizzare al massimo le performance live. Costruito completamente in metallo e dotato di una scheda audio USB, il Traktor Kontrol Z2 grazie alle sue molteplici funzionalità e alla versatilità è sicuramente tra i mixer più innovativi disponibili sul mercato. Le K267 nascono grazie alla stretta collaborazione tra il dj Tiësto e AKG. Versatili e dal design molto accattivante, sono perfette per lavorare in studio grazie alla perfetta risposta in frequenza ma allo stesso tempo sono formidabili anche nei live set. Grazie alla funzione Bass Boost è possibile esaltare ulteriormente le basse frequenze dando vita a una esperienza sonora unica. Sono costruite con materiale di altissima qualità. La cura dei dettagli nei minimi particolari è eccezionale. Sono anche Dual Plug-In (caratteristica che permettere di collegare il cavo da entrambi i lati in modo da essere liberi e maggiormente agili durante i set). www.akg.com NL Arredamento Lo stile riparte dal Salone L'evento milanese porta direttamente a scoprire le novità per l'arredo dei locali, per gli imprenditori che vogliono un nuovo look D i nuovo l'arredamento in pole position. Dall’8 al 13 aprile, presso i padiglioni di Fiera Milano (Rho), si è tenuto l’appuntamento con il Salone Internazionale del Mobile e il Salone Satellite. La manifestazione, che attira ogni anno oltre 300mila visitatori provenienti da 160 paesi diversi, giunta alla sua 53esima edizione, ha visto scendere in campo oltre 1400 espositori tra italiani ed esteri. La kermesse porta direttamente a scoprire le novità per l'arredo dei locali. Progettare e realizzare arredamenti per discoteche, si sa, implica una accurata valutazione oggettiva degli spazi e della movimentazione interna. Attraverso render realistici, BMItalia dà la possibilità al committente di vedere ad esempio una discoteca come l'Orsa Maggiore di Lecco (nella foto a sinistra) cosa sarebbe potuta diventare dopo il restyling. Il cliente ne è rimasto subito affascinato. Per chi è alla ricerca di diverse formule di arredo c'è Tetraodesign. Ogni soluzione proposta mira alla qualità dei materiali e al prodotto finale, senza tralasciare il gusto e il design.u NL SEDI SILB L’iscrizione al SILB-FIPE rappresenta per gli operatori un indubbio ed imperdibile plus strategico. Per rinnovare la propria iscrizione, per iscriversi per la prima volta al SILB-FIPE o per avere informazioni sulla vita associativa e sui vantaggi offerti dall’Associazione, è possibile rivolgersi alle Associazioni Territoriali di competenza. Riportiamo quindi l’elenco completo dei presidenti provinciali e degli uffici presenti sul territorio. ABRUZZO CHIETI Unione Commercianti 0871/64599 Luciano De Nardellis L’AQUILA Unione Commercianti del Turismo 0862/413450 PESCARA Unione commercianti 085/4313620 Roberto Pola TERAMO Unione del Commercio e del Turismo 0861/415819 D’Angelo Giampiero BASILICATA MATERA Un. Prov.le Comm. Turismo e Servizi 0835/387851 POTENZA Ass. del Commercio Turismo e Servizi 0971/35715 CALABRIA CATANZARO Un. Commercio Turismo e Servizi 0961/743936 COSENZA Ass. del Commercio Turismo e Servizi 0984/25863-4 CROTONE Ass. del Commercio Turismo e Servizi 0962/20163 REGGIO CALABRIA Un. Prov.le Commercio e Turismo 0965/331518 VIBO VALENTIA Unione del Commercio e del Turismo 0963/43144 CAMPANIA AVELLINO Un. Commercio Turismo e Servizi 0825/781956 BENEVENTO Un. Prov.le Commercio Servizi 0824/51572 CASERTA Ass.ne Commercianti 0823/355322 NL NAPOLI Ass. Commercio Turismo e Servizi 081/7979111 Vincenzo De Pompeis SALERNO Ass.ne Commercio Turismo e Servizi 089/233430 Alfonso Amoroso EMILIA-ROMAGNA BOLOGNA Ass. Comm. Operatori Turistici e dei Servizi 051/6487411 Oliviero Giovetti CESENA Ass. Comm. Operatori Turistici e dei Servizi 0547/639811 Luigi Di Placido FERRARA Ass.ne Commercianti 0532/234211 Michele Moretti FORLì Un. Ass. Commercio e Turismo 0543/29231 MODENA Ass.ne del Commercio Turismo e dei Servizi 059/584211-311 Gabriele Fantuzzi PARMA Ass.ne Prov.le Commercianti 0521/2986 Ernesto Mendola PIACENZA Un. Commercianti e Turismo 0523/461811 Roberto Carbonetti RAVENNA Ass. Prov.le Commercio e Turismo 0544/515611 Gianluca Bagnara REGGIO EMILIA Ass.ne Prov.le Commercianti 0522/454666 Fabio Zambelli RIMINI Ass. Comm. Oper. Turistici e Servizi 0541/743545 Gianni Indino FRIULI VENEZIA GIULIA GORIZIA Ass.ne dei Commercianti 0481/532499 PORDENONE Ass. Commercio Turismo e Servizi 0434/549411 Stefano Serena TRIESTE Ass.ne Esercenti P.E. 040/369260 UDINE Ass.ne Commercianti 0432/538600 LAZIO FROSINONE Un. Commercio Turismo e Servizi 0775/250014 Raffaele Scappaticci LATINA Confcommercio 0773/610678 Virginio Moro RIETI Ass. Commercio Turismo e Servizi 0746/485967 Gianluca Iacomini ROMA Un. Commercio Turismo e Servizi 06/583921 Antonio Flamini VITERBO Ass. Commercio Turismo e Servizi 0761/304060 Fulvio Franceschini LIGURIA GENOVA Fepag 010/55201 Antonio Rocca IMPERIA Unione Commercianti 0183/272861 Franco Poggio LA SPEZIA Un. Commercio Turismo e Servizi 0187/598511 SAVONA Un. Commercio Turismo e Servizi 019/833131 Fabrizio Fasciolo LOMBARDIA BERGAMO Ass.ne Esercenti e Commercianti 035/4120111 Paolo Visinoni BRESCIA Ass.ne Commercianti 030/292181 Domenico Zucchi COMO Feder. Unioni Commercio e Turismo 031/2441 CREMONA Ass.ne Commercianti 0372/567611 Zanoni Rosario LECCO Unione Comm. Lecchesi Commercio Turismo - Servizi - P.M.I. 0341/356911 Paola Colli LODI Unione Commercio Turismo e Servizi 0371/432106 Carlo Omini MANTOVA Unione Commercio Turismo e Servizi 0376/2311 Antonio Caranci MILANO Epam 02/76022900 Roberto Cominardi PAVIA Ass.ne Commercianti 0382/372511 Luigi Comelli SONDRIO Un. Commercio Turismo e Servizi 0342/533311 Dario Volpini VARESE Unione Associazioni Commercianti 0332/335477 SEDI SILB MARCHE PUGLIA ANCONA Un. Sindacati Commercio Turismo 071/22911 Gabriele Tombari BARI Ass.ne del Terziario - Comm. Turismo Servizi e Ambiente 080/5232103 Nicola Pertuso ASCOLI PICENO Ass.ne del Commercio e Servizi 0736/258461 Gianni Iacoponi MACERATA Ass.ne Commercio Turismo e Servizi 0733/231573 PESARO Ass.ne Commercio Turismo e Servizi 0721/6981 Gabriele Villa MOLISE CAMPOBASSO Unione del Commercio e del Turismo 0874/6891 Raffaele Di Iorio ISERNIA Unione Prov.le Commercianti “Alto Molise” 0865/50933 PIEMONTE ALESSANDRIA Ass.ne Commercianti 0131/314821 Patitucci Enzo ASTI Unione Commercianti 0141/535711 BIELLA Ass. Commercio del Turismo e Servizi 015/8352711 Giormilio Fantini CUNEO Un. Prov.le Commercianti ed Esercenti 0171/66795 Federica Toselli BRINDISI Ass. Commercio Turismo e Servizi 0831/563318 Raffaele Gentile FOGGIA Un. Commercio Turismo e Servizi 0881/560111 Giampiero Bonassisa LECCE Ass.ne Commercio e Turismo 0832/345152 Maurizio Pasca TARANTO Ass. Commercio Turismo e Servizi 099/7796334 Gianluca Piotti SARDEGNA CAGLIARI Ass. Commercio Turismo e Servizi 070/282040 Simone Murgioni NUORO Ass. Commercio Turismo e Servizi 0784/30470 Giancarlo Serra ORISTANO Ass. Commercianti ed Operatori Turistici 0783/73287 Antonio Carlo Falchi SASSARI Un. Prov.le del Comm. Turismo e Servizi 079/2599500 Nello Usai SICILIA NOVARA Ass. Commercio Turismo e Servizi 0321/624670 Luigi Giuseppe Ferraro AGRIGENTO Un. Commercio Turismo e Servizi 0922/20631 TORINO Epat 011/5604711 Nicola Acquaviva CALTANISSETTA Ass. Prov.le Comm. e del Turismo Antonio Russo 0934/21626 VERBANIA Unione Comm. Turismo Servizi e P.M.I. 0323/402576 Fabrizio Pasquali VERCELLI Ass.ne Commercianti 0161/250045 Guido Ambrogione CATANIA Ass. Gen.le Commercio e Turismo 095/351084 Antonio Messina ENNA Ass.ne Commercianti 0935/500971 Carmelo Conti MESSINA Unione Gen.le Commercianti 090/675524 Salvatore Galeano PALERMO Feder. Prov.le P.E. 091/328315 Marcello Barbaro RAGUSA Ass.ne Prov.le Commercianti 0932/622522 Sergio Magro SIRACUSA Un. Commercio Turismo e Servizi 0931/33823 TRAPANI Ass. Commercio Turismo e Servizi 0923/873170 TOSCANA AREZZO Ass.ne Commercianti di Arezzo 0575/350755-6 Tito Ghezzi FIRENZE Unione Commercio e Turismo 055/32285 Carlo Caldini GROSSETO Ass. Commercio Turismo e Servizi 0564/470111 Mauro Palmieri LIVORNO Un. Commercio Turismo e Servizi 0586/217111 Cinzia Guidi LUCCA Luigi Cusignani 0583/494181 MASSA Unione Prov.le del Comm., Turismo, Servizi e del Terziario avanzato 0585/799122 Sergio Borghini PISA Ass. Commercio Turismo e Servizi 050/25196-7 Alessandro Trolese PISTOIA Ass. Commercio Turismo e Servizi 0573/99151 Giusti Roy PRATO Unione Commercianti 0574/43801 SIENA Ass. Prov. Commercio e Turismo 0577/248811 Giovanni Burrini TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO Unione P.E. ed Albergatori 0471/317700 Bartholomaus Thaler TRENTO Unione Commercio, Turismo e attività di Servizio 0461/880111 Gianluca Valduga UMBRIA PERUGIA Confcommercio Perugia 075/506711 Enzo Muscinelli TERNI Un. Commercio Turismo e Servizi 0744/275467 Riccardo Paperini VALLE D’AOSTA AOSTA Ass. Reg.le del Comm. e del Turismo della Valle d’Aosta 0165/40004 Lilliana Breuvé VENETO BELLUNO Ass. Commercio e del Turismo 0437/215111 Florio Mazzucco PADOVA Appe 049/7817222 Andrea Cavinato ROVIGO Ass.ne Prov.le Commercianti 0425/471174 Gaudenzio Ferrari TREVISO Un. Commercio Turismo e Servizi 0422/5706 Renzo Venerandi VENEZIA-MESTRE Un. Commercio Turismo e Servizi 041-5310988 Tito Pinton VERONA Un. Commercio Turismo e Servizi 045/8060811 Paolo Artelio VICENZA Ass. Commercio Turismo e Servizi 0444/964300 Luca Orsato NL