LA MUSA DELLA POP DAnCE TORnA COn Un

PRIMAVERA 2014 n°42
KYLIE
LA MUSA DELLA
POP DANCE TORNA
CON UN NUOVO ALBUM
E UNA AGGUERRITA
COMMUNITY
LUSSO
PIETRE PREZIOSE
E IL COCKTAIL DIVENTA VIP
COMUNICAZIONE
COME VIVERE
SENZA I PR
NUOVE TENDENZE
MOSTRE E DEGUSTAZIONI
INVADONO I LOCALI
SOMMARIO
Kylie Minogue
Quando la Pop Dance è di lusso
PRIMAVERA 2014 n°42
Comunicazione
Si può vivere senza PR
Lusso
Un gioiello di cocktail
Consulenza
Eventi sì ma coerenti
NL
Anniversari
Nozze d’argento per il Fellini di Pogliano
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Hanno collaborato a questo numero:
Claudio Burdi, Nicole Cavazzuti, Marco de Padova, Lorenzo Tiezzi, Don Antonio
Mazzi, Elisabetta Paseggini, Attilio Pecora, Riccardo Sada, Dan Mc Sword,
Daniele D. Spadaro, Alessandro Vergallo, Lorena Cacace, Emanuele Longo.
INFORMATIVA RESA AI SENSI DELL’ART. 2, CODICE DEONTOLOGICO GIORNALISTI
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Registrazione del Tribunale di Milano n. 556 del 06/09/2006.
Organo di stampa Silb - N°42
Testata associata • Associazione Nazionale
Editoria Periodica Specializzata
EDITORIALE
Lotta all’abusivismo
e partecipazione
C
www.silb.it
NL
ontrasto senza frontiera all’abusivismo: questo, in buona sostanza, è il
messaggio lanciato durante la terza Convention Nazionale dei Presidenti
provinciali Silb che si è svolta a Firenze in marzo. Una lotta che deve
attuarsi attraverso una più stretta collaborazione con le Istituzioni demandate al controllo del territorio e alle attività che in esso si svolgono.
Abbiamo voluto ancora una volta mettere a fuoco un problema che è il primo (tra i
problemi) dei nostri colleghi: il fenomeno dell’abusivismo. Quelle attività irregolari,
cioè, che fanno del “mordi e fuggi” il loro modus operandi e dell’economia “black”
il loro principale obiettivo.
Quelle attività che sottraggono al canale ufficiale linfa vitale in un momento così
difficile come quello attuale e danneggiano profondamente le imprese attuando
una concorrenza sleale che può essere letale per il nostro settore.
Chiediamo il rispetto delle regole e la certezza del diritto e lo chiediamo a gran
voce, stufi di essere “terra di nessuno” dove chiunque abbia voglia di improvvisarsi
organizzatore del ballo lo faccia senza alcuna autorizzazione, senza aver rispetto
della sicurezza degli utenti ma solo avendo a riferimento il proprio interesse.E lo
chiediamo a coloro che della legalità devono essere il nume tutelare: le Istituzioni. Vogliamo il rispetto della legalità poiché, se così non fosse, saremo costretti a
rinunciare alle nostre autorizzazioni e a diventare tutti circoli o attività irregolari.
A Firenze abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con alcuni esponenti delle
istituzioni: il Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, il Direttore Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica del Ministero dell’Interno, Fabio Dattilo, il Capitano
del comando provinciale della Guardi di Finanza, Gian Piero Rossini, il Vicepresidente dell’Associazione Italiana della Polizia Locale, Silvana Paci, e il responsabile
del Coordinamento Ispettivo della Direzione Generale Siae, Marco Caselgrandi. Con
loro abbiamo condiviso la necessità di promuovere un'intensa collaborazione volta
finalmente a stroncare tale fenomeno.
Ritengo tuttavia indispensabile promuovere, anche sul territorio, tutte quelle iniziative che contribuiscano a evidenziare tale problema e che consentano l’attivazione di quelle collaborazioni indispensabili per risolverlo.
Insomma, si rende sempre più necessaria la mobilitazione di tutti coloro che sono
interessati a far crescere e a tutelare le imprese regolari, che costituiscono il tessuto
fondamentale del nostro settore, affinché, tramite l’attiva partecipazione di questi
soggetti, si possa raggiungere l’obiettivo da noi tutti auspicato. u
L'OPINIONE
La “Happy” people
è contagiosa
C'è voglia di dance, nell'aria. Vogli di diffondere gioia e spensieratezza.
Accade sempre nei momenti più bui dell'economia, che le nazioni si ribellino cantando e ballando.
Lo sa bene il dj Mario Fargetta che ci spiega con particolare attenzione il perché di questa felicità
È
vero, c’è una grande e forte voglia di ballo in questo periodo dell’anno.
Forse è per via del grande desiderio di divertirsi delle persone, che
rinasce puntualmente con l’arrivo della nuova stagione: l’aria cambia
in tutti i sensi e la musica diventa solare, felice.
Questo è forse uno dei tanti motivi per cui una canzone come “Happy”
di Pharrell Williams spopola in Rete. È un brano bellissimo e i miei bambini, Sofia
(8 anni) e Mattia (6), l’adorano. Sicuramente il merito è dell’effetto virale di
YouTube, che ormai è protagonista assoluto nel mondo intero e non legato a una
nazione come le tivù.
L’effetto che ne scaturisce è un po’ lo stesso che provocò Baauer con la sua
“Harlem Shake” (con il “Gagnam Style” di Psy c’era solo tanta curiosità). Quindi
ecco spiegato il successo di “Happy”. Ma c’è anche tanta altra musica da ballare.
Come la dance che produco nel mio studio col mio amico LennyMendy.
Abbiamo in cantiere il nuovo singolo di Get Far (“Resurrection”) e di Javi Mula.
E poi le danze continuano alla discoteca Sio di Milano dove ogni ultimo mercoledì del mese c’è il mio appuntamento, “We R Massive”, che voglio rendere
totalmente itinerante. Si stanno anche materializzando della date per l’estate,
con la Grecia e l’Italia in testa. Io sarò in Toscana con la mia famiglia e, se non
ci sentiamo prima, che sia un’estate a tutto ritmo per tutti. u
Mario Fargetta
Mario Fargetta
disc jockey e produttore discografico
NL
RECENSIONI
a cura di Daniele Spadaro
Dillon
The Unknown – Bpitch Control
Brasiliana d’origine, la cantante e songwriter DIllon propone il suo secondo
album. Ci sono le dovute attenzioni per le melodie che accompagnano tutte
le tracce di questo lavoro, ricco di melanconia e speranza, elementi pronti ad
alternarsi quasi scientificamente. L’elettronica compare il giusto. Del resto si sta
pur sempre scrivendo di un’etichetta discografica berlinese.
Django Django
LateNightTales – LateNightTales
Da diverso tempo la serie LateNightTales punta decisa sul contributo di gruppi
musicali, piuttosto che sui dj. Stavolta è il turno degli anglossasoni Django Django, i quali hanno scelto venti brani che regalano un excursus sonoro che parte
dagli anni Cinquanta sino ad arrivare ai giorni nostri. Una compilation che rivela
un deciso lavoro di ricerca, e questo non può che farci piacere.
Harley&Muscle
Creative Power – Little Angel Records
Ottavo album in carriera per Harley&Muscle, nome che da anni significa deep
house di ogni ordine e grado. Un doppio cd che punta sia su brani inediti sia su
una sorta di best of, senza senza intenti autocelebrativi. Da sempre fedeli alla
linea, Harley&Muscle credono da sempre al mercato internazionale, consci che
quello italiano non sia mai particolarmente rilevante per gli adepti della deep.
Kraak&Smaak – Chrome Waves
Jalapeno Records
Nuovi talenti e vecchi amici per il nuovo album del trio olandese Kraak&Smaak,
capaci di coinvolgere personaggi al di sopra di ogni sospetto quali Ben Westbeech, e di riscoprire persino talune sonorità rock d’annata. Brani decisamente
azzeccati, destinati a fare la differenza ancora per diversi mesi, di sicuro per tutta
l’estate 2014. Da mettere in bacheca tra i migliori lavori di quest’anno.
NL
RECENSIONI
Alex Neri, Claudio Coccoluto
The Untouchables – Time Records
Primo capitolo di una collana atta a riscoprire il meglio della house music di
ieri, oggi e domani. Il compito di inaugurare questa saga spetta ad Alex Neri
e Claudio Coccoluto: un doppio cd che punta su hit immortali quali “Your Love” di Frankie Knuckles, “Go” di Moby e “Professional Widow” di Tori Amos,
quest’ultima con l’intervento fondamente di Armand Van Helden.
Loop Therapy
Opera Prima – Mandibola/Irma Records
Un progetto musicale che parte dall’hip-hop e approda al funk sino a lambire
il jazz, senza per questo trascurare l’elettronica. Un viaggio sonoro che non
trascura i fondamentali del rap, quali campionamenti e scratch. Al tutto si aggiungono tre brani ed un remix che coinvolgono alcuni senatori di categoria
quali Colle Der Fomento, Turi, Bassi Maestro e Ice One.
AA.VV.
Armada Sunset – Armada
L’invincibile Armada di Armin Van Buuren continua ad abbattere con intelligenza e metodo i suoi steccati musicali. Non soltanto trance, per quanto sempre sopraffina, ma anche deep house e – in questo caso specifico – la musica chillout,
ideale per un tramonto o comunque momenti di grande relax, prima o dopo una
serata in discoteca come si deve.
Nicky Siano
Love Is The Message – Inspira Records
Arriva finalmente anche in Italia il film-documentario di Nicky Siano, leggendario dj di un locale leggendario come il Gallery. E proprio il Gallery resta l’epicentro di questo lungometraggio, dove si alternano immagini degli anni settanta
e testimonianze di personaggi quali David Mancuso e Frankie Knuckles. Il dvd
è affiancato da un cd con la colonna sonora del film medesimo. Da collezione.
NL
NIGHTWAVES
a cura di Claudio Burdi
TENDENZE
TRACCE
SEGNALI
Un contest per band
e cantanti emergenti
È
appena partito
e durerà fino a
giugno il Phenomenon Music Contest,
iniziativa atta a promuovere la musica emergente
e organizzata da Phenomenon di Fontaneto d’Agogna (NO), uno dei “palaclub” tra i più importanti e
attrezzati d’Italia. L’evento
è in collaborazione con Keep On e Find My Talent, il portale dedicato
ai talenti. Un format con iscrizione gratuita
permette a una sessantina di artisti, tra
band e cantautori (privi di contratti discografici firmati), di esibirsi sul palco e sfidarsi
con il solo talento. I vincitori di entrambe le
categorie si aggiudicheranno la produzione di un videoclip professionale e tre date
in importanti live club italiani; i secondi
classificati godranno di una settimana in
un villaggio turistico Club Med (dove si
esibiranno dal vivo).
www.findmytalent.it
NL
In viaggio per un evento
D
a un’idea del giovane imprenditore lucano Giovanni Setaro
nasce Waway, un sito che aiuta
chi deve organizzare una trasferta per
raggiungere un evento. Con pochi click
si sceglie l’appuntamento, si acquista il
biglietto, si prenota il trasporto e si decide
l’hotel dove soggiornare.
Così, chi vuole andare a un concerto, a
un festival musicale o all’unica tappa del
tour di un dj di fama mondiale, può pianificare il proprio viaggio senza perdere
la testa tra le migliaia di offerte della rete
individuando la formula più adatta alle
proprie tasche. Per ora attivo solo sul
territorio italiano e solo sul web, presto
waway.it amplierà l’offerta verso altri
Paesi e lancerà le varie app per i mobile
device.
www.waway.it
NIGHTWAVES
Lo storytelling
diventa spettacolo
L
o spettacolo sul palco lo fanno i clienti. O meglio, lo raccontano.
Matteo Caccia, autore e conduttore di “Voi Siete Qui”, programma di
storytelling quotidiano di Radio24 fatto
di racconti inviati dagli ascoltatori, ha da
qualche mese messo in scena una serata
che prevede un format basato proprio
sul dare un microfono a persone comuni
(autocandidate e preventivamente selezionate) che in cinque minuti confessino
al pubblico in sala aneddoti ed episodi di
vita vissuta, divertenti, imbarazzanti o meno. Soprattutto senza limitazioni di tema.
“Don’t tell my Mom” è in scena mensilmente all’Arci Biko di via Ettore Ponti a
Milano, prodotto dall’agenzia creativa
Radio Factory.
Per chi è in cerca di nuovi spunti di entertainment per il proprio locale, ecco
un’idea originale da inserire nella propria
programmazione.
Dj in erba
cercano location
S
ono diverse le scuole professionali
che organizzano corsi interessanti
per chi vuole fare della propria
passione nel selezionare e mixare tracce
musicali una vera e propria professione.
Spesso proprio queste scuole cercano veri
locali che ospitino i promettenti talenti in
erba per dare loro la possibilità di esibire
la propria arte e la propria bravura.
Per questo contattarle potrebbe essere
una splendida opportunità: per dare
visibilità al proprio locale organizzando
serate tematiche, a seconda dei generi
musicali dei vari giovani dj.
Tra queste ricordiamo Re.Creative 12.0
di Marco Sanseverino e il progetto Naba
Sound (Nuova Accademia di Belle Arti)
curato da Igor Moroni.
NL
CoVER STORY
Quando la pop dance
è di lusso
di Riccardo Sada
Kylie Minogue è tornata con un nuovo album e una marea di novità. Intanto in Italia si fa largo il suo fan
club, che porta il suo stile musicale inconfondibile all’interno delle discoteche. È il tributo per una grande star
NL
CoVER STORY
V
i sono grandi trionfi discografici, alle sue spalle. E anche
infinite storie d’amore. Kylie Minogue vive da sempre una
vita fatta di fughe in Francia e in Spagna e di pensieri che
volano nella sua Australia. Ma Kylie vive a Londra e ha
ormai messo nel cassetto dei ricordi le immagini di due ex
come Olivier Martinez e Andrés Valencoso.
Sono novelle sentimentali, queste, che l’hanno accompagnata per
oltre un decennio, dal 2002 al 2013, e terminate più per mancanza di
frequentazione e che di incompatibilità. Perché, si sa, lontano dagli
occhi, lontano dal cuore. E non vedere Kylie per tanti è impensabile,
impossibile. Kylie è sempre in giro per il mondo, sempre al lavoro.
“Sono una romantica e amo l’amore”, ha detto più volte la pop star.
“Quando mi innamoro, lo faccio di brutto: sono come presa in un vortice, faccio di tutto per vedermi con quella persona.
Ma non so se questa cosa vada bene per essere una classica coppia;
non so se un giorno mi sposerò, finora non mi ci sono mai vista nel
matrimonio. Per me l’amore è la gente con cui lavoro, e la gente con
cui lavoro è la mia famiglia”.
OGGI KYLIE è impegnata a promuovere
il suo nuovo album, “Kiss Me Once”,
e POSSIBILI HIT come “Into The Blue”
Kylie ora è single. Come un cd. Quando può, esce la sera con gli amici.
A volte fa qualche improvvisata: mesi fa lasciò di stucco i frequentatori di un locale, il The Old Blue Last Pub, che rimasero sbalorditi del
suo arrivo in miniabito nero luccicante e dalla sua performance sul
palco cantando “Can’t Get You Out Of My Head”.
Recentemente poi ha confermato la partecipazione al talent “The
Voice”, prima all’edizione britannica e poi a quella australiana.
Insomma, Kylie non sta ferma un secondo, soprattutto ora che è impegnata a promuovere il suo nuovo album, “Kiss Me Once”, e singoli
come “Into The Blue”, direttamente su Parlophone e remixato da dj
come Vanilla Ace, Roger Sanchez e Patrick Haggenar.
“Fare quest’album è stato un vero percorso e mi è piaciuto moltissimo”, ha detto Kylie.
“È stato un periodo della mia vita, questo, dove ci sono stati molti
cambiamenti e nuovi inizi. Sono felicissima delle reazioni raccolte dal
primo singolo uscito, ‘Into The Blue’, ma ora è il momento di ascoltare
tutte le altre canzoni”.
NL
CoVER STORY
Kylie qui nella grafica
ideata dal suo attivissimo fan club italiano
Kyliecious
In Italia si fa largo il fan club di Kylie
Così lo stile della star finisce in discoteca. Ogni evento ha lo scopo di promuovere
l’ultimo singolo, album o tour di Kylie. E di dare ai fan un momento di condivisione dove l’argomento chiave è l’artista. “Così tutto ruota attorno a lei”, dice
Antonella Sinigaglia, ideatrice di Kyliecious e kylieminogue.it, il mondo del fan
club ufficiale della stella australiana. “Sono momenti di forte entusiasmo in cui
c’è piena libertà di esprimersi e di confrontarsi”.
Ogni evento ha solitamente un tema.
“Stabilito il tema costruiamo gadget, grafica e intrattenimento in base ad esso
in modo che l’evento abbia un programma ricco e contenga un effetto sorpresa. Ci piace organizzare contest con il supporto delle major e di altri sponsor e
premiare i fan a fine serata”.
Da quando esiste il fan club?
“Il Fan Club nasce da una mia grande passione per Kylie. Era il periodo delle
fanzine e degli ordini fatti ai grandi negozi stranieri tramite posta. Reperire
informazioni e news era tutt’altro che facile, Smash Hits ed altri magazine
stranieri erano una buona fonte ma sicuramente mancava un punto di incontro
di discussione, conoscere altri super fan vicino a te. Così nel 2001 nasce il primo
sito di Kylie, grazie alle collaborazioni con altri fan stranieri, eravamo in grado
di reperire immagini, recensioni, sezioni ludiche. Non ci eravamo fatti mancare
nulla insomma. In breve tempo riesce a farsi conoscere, la casa discografica
NL
CoVER STORY
Nata Melbourne, in Australia, il 28
maggio del 1968, Kylie Ann Minogue
non è solo una cantante e una compositrice di successo ma anche un’attrice,
stilista e produttrice discografica. I primi
a credere in lei a livello canoro furono
quelli della PWL, in primis Pete Waterman. Poi si fecero avanti quelli della
Deconstruction Records, specializzati
in dance. Infine, ci fu la Parlophone. La
sua vera hit è “Can’t Get You Out Of
My Head”, datata 2001, tra i 100 brani più venduti nella storia della musica
commerciale. Kylie ha venduto più di
70 milioni di dischi e vinto importanti
premi come i World Music Award, i
Grammy Award e i Brit Award. Come
attrice si è confermata con l’interpretazione nel film “Moulin Rouge!”.
Anche sua sorella Dannii fa la cantante.
del tempo, la EMI Music, lo nota e decide di renderlo ufficiale. Migliaia di fan si
iscrivono al punto di creare una base solida di utenti desiderosi di far parte di
qualcosa di più grande: un fan club”.
Cosi avete iniziato a fare branding?
“Abbiamo iniziato a creare gadget esclusivi, anche molto costosi a livello di
produzione ma di grande qualità. Molto spesso superava di gran lunga quelli
prodotti ufficialmente dall’artista. Ci siamo recati da artigiani abbiamo fatto
costruire orologi, stand sagomati con la figura di Kylie, giochi in scatola, porta
cd firmati tucano, magliette con glitter personalizzate, mini cd con megamix
creati ad hoc per l’occasione e persino una borsa.
NL
CoVER STORY
“Kiss Me Once” è il nuovo album in studio di Kylie dopo “Aphrodite” del 2010,
e il primo dopo la firma dell’artista con Roc Nation Management. L’album, un
deciso ritorno al dance floor dopo “Abbey Road Sessions” del 2012, ha come
produttori esecutivi Kylie e Sia, che ha firmato anche la title track. Kylie ha
lavorato inoltre con Pharrell Williams (che ha scritto e prodotto “I Was Gonna
Cancel”). Tra gli altri produttori figurano Ariel Rechtshaid (HAIM) per “If Only”,
MNEK per “Feels So Good” e Greg Kurstin per la bonus track “Sleeping With
The Enemy”.
Ogni membership era annuale e a seconda del contributo del fan conteneva un
pacchetto di gadget e l’accesso ad un’area news esclusiva”.
Oggi come vi relazionate con i locali?
“Andrea Tosi, il nostro addetto stampa, è un mago delle relazioni. In base
all’evento che vogliamo organizzare censiamo i locali più adeguati dopodiché
prendiamo contatti e spieghiamo il programma che intendiamo mettere in pratica durante l’evento. La collaborazione dei locali è fondamentale per la buona
riuscita dell’evento. Gli step successivi sono contattare eventuali sponsor e
preparare i press kit per i giornalisti”.
Lo zoccolo duro dei fan di un artista oggi fa la differenza. Sei d’accordo?
“Sì, decisamente. I fan storici sono coloro che supportano l’artista al suo esordio
durante successi e cali di popolarità. Sono le persone che acquistano i suoi dischi
sempre, anche quando poco convinti. Gli hardcore fans, come li chiamo io, agiscono come driver, trascinatori e possono davvero cambiare le sorti di un album
perché trovano sempre e comunque il modo di far sentire la propria voce”.
Su che base patrocinate, sponsorizzate, brandizzate o organizzate eventi
notturni?
“A volte capita che i locali vogliano creare serate ‘tribute’ e ci chiamino per
collaborare e aumentare la partecipazione dei fans. Se il tipo di evento ci risulta
interessante (bel locale, bel programma, gadget per i presenti, ampio spazio
alla musica di Kylie) decidiamo di prenderne parte. Se siamo noi ad organizzare
valutiamo che il locale sia idoneo, abbastanza capiente. Solitamente proiettiamo video di Kylie per cui il proiettore è fondamentale. Anche i PR e il tipo di
collaborazione (cosa mette a disposizione il locale) sono importanti”.
www.kylie.com
NL
Quali sono le vostre strategie sul territorio italiano?
“Sfruttiamo certamente il fatto della nostra popolarità e affidabilità. Dalla
nascita del fan club abbiamo realizzato oltre 15 importanti eventi sul territorio
italiano, e altri minori più piccoli per i fan storici. Prima dell’uscita di un nuovo
album o tour sfruttiamo l’hype dell’attesa creando contenuti di valore sui social
media, in particolare su Facebook, interviste radiofoniche per promuovere l’uscita dell’album e una volta pubblicato creiamo un evento ad hoc”. u
London, 09:00 pm
“Welcome to Paradise”
tenutasanta nna .it
STRATEGIE
Radioshow, il fascino
della diretta
di Dan Mc Sword
Un programma radiofonico trasmesso live conserva sempre l’indubbio sapore del grande evento.
E può fare tanto altro: anche promuovere un locale con la sua potente forza mediatica
NL
STRATEGIE
I
l web e la connessa multimedialità possono regalare frontiere
infinite a chi sa farne sapiente uso. Si pensi a come sia cambiata
negli anni la fruizione della musica, non più circoscritta alle
emittenti radiofoniche e alle tv musicali: ognuno può costruirsi
una propria piattaforma internet e diffondere il suo sound senza
soluzione di continuità.
I top dj lo hanno capito da anni, riuscendo a declinare i propri radioshow nelle più svariate modalità, utilizzando ogni evento e location
importanti per trasmetterli in diretta: dal Winter Music Conference
di Miami all’Amsterdam Dance Event, senza dimenticare le migliori
location ibizenche.
mentre M20 E 105 in italia tengono banco, i RADIOSHOW
si dimostrano fondamentali nella PROMOZIONE, GRAZIE
ANCHE A DJ GURU che li portano direttamente nei club
Si pensi in particolare al dj olandese Armin Van Buuren: il suo programma ASOT (A State Of Trance, di cui parliamo nelle pagine a fine
di questo servizio) è diventato un tour mondiale e dà il nome ad intere
arene di rassegne epocali come l’Ultra Music Festival di Miami.
Un programma radiofonico trasmesso in diretta conserva sempre
l’indubbio sapore dell’evento; lo stesso può dirsi per le dirette delle
serate, in Italia già realizzate da emittenti come m2o e Studiopiù,
così come ai tempi che furono rappresentavano un autentico cavallo
di battaglia per radio Italia Network.
Il dj e produttore italiano Joe T Vannelli, definito il “guru della house
music” dal giornalista Mario Luzzatto Fegiz, di dirette radiofoniche
dai club se ne intende parecchio. La sua serata Supalova va in onda
tutti i giovedì notte su m2o, la più importante radio dance italiana.
Sempre su m2o viene trasmessa la versione italiana di “Slave To The
Rhythm”, mentre quella inglese è diffusa in tutto il mondo e velegga
verso il prestigioso traguardo delle 450 puntate.
Un record di longevità che non ha eguali in Italia e che rende la voce da
doppiatore dello stesso Vannelli la più indicata per spiegarci l’utilità
delle dirette dalle discoteche.
“Una serata in diretta radiofonica ha i suoi pro e i suoi contro – spiega
Vannelli – La musica ha una sua energia unica che può trasmettersi
anche a chi si colleghi al web o sia in viaggio in auto, basta non venga
sporcata da voci improprie e rumori di fondo disturbanti: il rischio di
farne uno spettacolo da luna park c’è tutto”.
Armin Van Buuren
Joe T Vannelli
NL
STRATEGIE
Pete Tong in diretta
dall’Ushuaia con
l’Essential Selection
NL
Soprattutto in Italia, grazie – si fa per dire – alla figura del cosiddetto vocalist,
involutosi nella maggior parte dei casi, da addetto alle segnalazioni per spostare
le auto nei parcheggi, a voce recitante frasi sconnesse, fuori tempo e troppo
ripetitive.Più interessante, invece, la diretta di un programma radiofonico.
“Confermo. Il locale ne ricava un lustro senza pari, così come si crea un’immediata interazione con il pubblico presente, tutti partecipano alla magia data
dalla scoperta di nuove tracce musicali, si concorre alla scelta della direzione
giusta, che sia in grado di regalare emozioni ed energie inedite”.
Sia chiaro che la discriminante resta la qualità, sempre e comunque.
Senza adeguati quattro quarti di nobiltà, una trasmissione in diretta rischia di
rivelarsi un’arma a doppio taglio ed avere effetti devastanti. E di qualità in merito se intende come pochi altri Andrea Fiamberti, radio syndicator per NERVO,
Steve Aoki, Boy George, Cedric Gervais (recente vincitore dei Grammy Awards,
gli Oscar della Musica, ndr) e, da poche settimane, per Joe T Vannelli medesimo. “Una diretta regala un sapore e un’adrenalina unici – spiega Fiamberti via
skype da Londra, dove vive – sapere di dover parlare tra trenta secondi, quando
il disco trasmesso sta finendo, è tutta un’altra cosa rispetto ad un programma
registrato, sicuramente perfetto ma più freddo.
STRATEGIE
Ne ho avuto recente conferma con le NERVO e la loro prima diretta a Bbc Radio
1 (il primo canale dell’emittente di stato inglese – ndr); non ci sono paragoni”.
Quali i vantaggi di una trasmissione da una discoteca?
“Parliamo di esperienze alquanto interessanti. Il Ministry of Sound, qua a Londra, ospita spesso artisti che registrano i loro set e vanno in onda in diretta su
Ministry Of Sound Radio: si dimostrano sempre un grande successo perchè c’è
sempre il sottofondo creato dalla comunità dei fans, che conferiscono un’energia in più alla trasmissione.
Senza dimenticare che si tratta di uno straordinario veicolo promozionale per il
locale coinvolto”. E non si deve essere per forza il Ministry Of Sound per arrivare
a tanto.
Qualche locale e qualche addetto ai lavori se la sente di impostare un format
del genere anche in Italia? Attendiamo serenamente fiduciosi ampie adesioni
in merito.
Nel frattempo i network non stanno a guardare
Su tutti la già citata m2o, che sia durante la settimana che nei weekend propone
il meglio dei radio-show mondiali: il già citato Armin Van Buuren, Hardwell, Paul
Oakenfold, Benny Benassi, Carl Cox e tanti altri ancora fanno parte del palinsesto dell’emittente romana, che ormai veleggia verso i due milioni di ascoltatori.
In Rai, in particolare su Radio 2, resiste programma In The Mix curato e condotto
dal poliedrico Lele Sacchi, sempre attento alle scene più underground che non
a quelle mainstream: niente da fare invece per RaiTunes di Bertallot, non più
in onda dallo scorso ottobre, e convertitosi in Casa Bertallot, in onda esclusivamente sul web. Appuntamento ormai istituzionale, Kiss Kiss Clubbing va in onda
ogni sabato dalle 21 alle 23, supervisionato da Nello Simioli e speakerato dalla
sempre grintosa Isa B.
Radio Montecarlo, fedele al motto “Chic ma non impegna”, punta sui guest
house con Nick The Night Fly e una fascia notturna dedicate alle sonorità del
Buddha Bar di Parigi. La stessa Radio 105, nella sua fascia InDaKlubb, non si fa
mancare nè David Guetta nè Bob Sinclar nè le stesse Nervo.
“Cerchiamo di proporre un prodotto a 360° gradi, dove ogni singolo dj contribuisce con il suo stile musicale – spiega Andrea Belli, responsabile di InDaKlubb
al quale si affianca Lello Mascolo - Ai radioshow dovrebbero dare la possibilità
di dialogare in tempo reale tramite social network e chat, uploadando classifiche, curiosità e notizie.
Un’attiva partecipazione degli ascoltatori migliorerebbe le cose, dando sempre più spazio alle dimensione web delle trasmissioni radiofoniche: il nostro
gruppo editoriale (Finelco. ndr) possiede dieci canali tematici più sette dedicati a vari artisti. Questo sarà il futuro prossimo.
Anche InDaKlubb ha il suo canale personale”. E a proposito di web, esistono
diversi portali in grado di assemblare il meglio mondiale sia dei radio che dei
mix show. Basta trascorrere un po’ di tempo sui siti www.livesets.at e www.
mixing.dj per avere un panorama completo di quanto viene trasmesso e ballato nei cinque continenti e forse anche nell’intero sistema solare. Il web è una
straordinaria opportunità. u
Lele Sacchi
Alessio Bertallot
Andrea Belli
Nick The Night Fly
NL
TOP CLUB
The Room ART,
Food and Music
di Elisabetta Paseggini
Uno luogo polifunzionale, dove riscoprire la città ma con un tocco di verve internazionale
D
www.theroomilano.it
NL
a poco inaugurato, il The Room è il nuovo club di Milano, nel cuore di
Porta Romana. All'interno, un'atmosfera newyorkese e un'importante
offerta di serate artistiche e culturali. Qui la reinterpretazione del
concetto di street food è in chiave elegante e raffinata. Su 350 mq
trovano spazio il dehor esterno, due distinti livelli; spicca poi l’imponente e caratteristica scala dallo stile post-industriale situata al centro del
locale. Questa nuova concezione di spazio è pensata per un pubblico attento.
Oltre a gustare la ricca proposta del ristorante, si può godere del dopocena con
spettacoli serali sempre diversi. Al venerdì, ad esempio, va in scena Tabata,
nuovo format di entertainment che combina una cena servita, performance
accattivanti, dj set, drink e animazione. L’accoglienza è di Barbara Delmastro
Meoni, nota ai più come Lady Tabata. La selezione di eventi culturali e artistici
caratterizzano il locale, hub per giovani talenti, attento ai nuovi trend e ai gusti
di un pubblico sempre più esigente e desideroso di novità.
Lounge bar, restaurant e club: uno spazio dalla triplice natura sapientemente
curato dall’architetto, scenografo e designer Maurizio Lai. La musica è mixata
da molti dj che si alternano in console a rotazione. Il fiore all’occhiello resta il
brunch domenicale in collaborazione con Milano Music Consulting, che presenta
ogni settimana un artista della propria scuderia. Un chiaro omaggio all’indimenticabile Studio 54, il The Room: stravaganza, attenta selezione musicale e la presenza di dj di fama internazionale ne fanno il cuore pulsante dell’intera zona.u
YOU DECIDE TO DRINK RESPONSIBLY
u-dside.com
ASOT 650 Utrecht
Se l’occhio vuole
la sua parte
di Emanuele Longo
Sono le partnership che fanno la differenza. Il dj Armin Van Buuren e il suo live set e show
radiofonico A State Of Trance ne sono una prova. Lo abbiamo constatato di persona in Olanda
A
ASOT è l’acronimo
di A State of Trance,
il radioshow itinerante
di Armin van Buuren
NL
State of Trance, un appuntamento settimanale che per molti rappresenta una vera e propria filosofia di vita oltre che un semplice
intermezzo radiofonico, è anche una realtà live. Un marchio vero e
proprio, il cui ideatore, Armin Van Buuren, rappresenta l’headliner
assoluto. Un’immagine che richiama una audience complessiva di 20
milioni di ascoltatori, trancer e non, anche quest’anno ha dato vita a un mini
tour di nove tappe che hanno rappresentato un successo sia dal punto di vista
dei numeri che della riuscita stessa dell’evento.
Dopo Mosca, Almaty ed Ekaterinburg, il 15 febbraio è arrivato anche il turno di
Utrecht, l’appuntamento più importante, il fiore all’occhiello dell’intera tournée organizzata in collaborazione con Alda Events, la stessa che mette in piedi
show di carattere internazionale come Electronic Family, Armin Only e I am
Hardwell. La location stabilita per quest’anno è stata quella di Jaarbeurs, una
novità rispetto alle precedenti edizioni che hanno avuto luogo presso il Brabanthallen di s’Hertogenbosch. L’evento ha registrato il sold-out.
Mainstage e stage “Who’s afraid of 138” sono stati quasi sempre pieni come un
uovo. L’impianto audio/luci è stato di quelli da far invidia anche ai concerti
rock: due maxi schermi che mostravano lo streaming (caricato direttamente
online), decine di ledwall a formare una vera e propria “astronave” dietro al
palco principale, e almeno una quindicina di cannoni co2, strobo, teste mobili,
led wash e sei laser RGBW, con i vari vj a intervallare visual e show di ogni tipo.
Fino al “ping pong” durante la chiusura del set di Van Buuren, che ogni tanto è
comparso magicamente in diretta sullo sfondo a sottolineare con quanta facilità
gli olandesi riescano a sorprenderci a livello tecnico e organizzativo.Ed è proprio
questo il punto nevralgico della questione: gli olandesi sorprendono, gli altri,
italiani compresi, rimangono a bocca aperta. Una prova a carattere nazionale,
quest’anno a Bologna, è quella relativa alla seconda edizione del Sensation Italy,
che dietro ha una macchina organizzativa rodata e straniera. È evidente tuttavia
che un evento di altissima portata in Italia ancora non esista. Del resto, alla base,
il nostro Paese non ha neppure organizzazioni di eventi specializzate in musica
elettronica imponenti come Alda Events o ID&T, che negli anni hanno stretto
ASOT 650 Utrecht
collaborazioni con service e case produttrici di luci, impianti audio e ledwall.
Sono quindi anche le partnership che oggi fanno la differenza. Ma la vera questione è un’altra: in Italia c’è davvero l’intenzione e la volontà di mettere in cantiere un evento di tale portata? Forse sì. Ma sempre a spese ridotte e lasciando
tante cose indietro, con investimenti burocratici ingestibili e affitti delle location alle stelle. Del resto non è necessario arrivare ai livelli dell’ASOT, almeno
non nell’immediato. Servirebbe tuttavia un impegno comune, la creazione di
stage design innovativi anche se piccoli, per dar luogo a un vero e proprio show,
preparando i contenuti e programmando musica e luci per tempo. Tutto ciò che
sta intorno, e le “spese accessorie”, non sembrano interessare ai promotori
italiani. La differenza sta proprio in questo: nella visione di insieme. I festival
che hanno successo in un prodotto non “spendono” bensì “investono”; dalla scenografia, che alla fine risulta fondamentale per la buona riuscita dell’evento, a
tanti altri dettagli.La dice lunga la testimonianza di un vj presente all’interno
del Mainstage di Jaarbeurs: “In Italia un ledwall è considerato un accessorio,
mentre in Olanda la scenografia è un elemento chiave per far vivere l’evento
con l’udito e parallelamente con la vista”, spiega. “Se fosse importante solo
l’aspetto strettamente musicale potrei benissimo starmene a casa con delle
cuffie, no?”. Anche l’occhio, si sa, vuole la sua parte. E se migliaia di persone
partecipano a questi eventi e vogliono tornarci, forse non è solo per la musica. u
In Olanda, l’ASOT di
Utrecht ha puntato per
l’ennesima volta
sull’abbinamento
suono e luci
www.astateoftrance.com
NL
CONCORSI
The Italian
DJ Contest
Tre finalisti, un solo vincitore: a Jack Bernini l’ambito
titolo di DJ testimonial per Pioneer Italia
di Alex “Global Byte”
NL
S
i chiamano Giacomo Bernini,
aka Jack Bernini (classe 1993,
Parma), Luciano Trenta, aka Lucio Marchegiano (1985, Genova)
e Nicola Pigini, aka Nicolapigini
(1992, Castelfidardo, Ancona) e sono i tre
finalisti che hanno duellato all’evento in
scena presso la mega discoteca Alcatraz
di Milano il 9 maggio scorso.
Dopo mesi di sfide durissime combattute
con mixer, cdj e remix station a colpi di
loop, sample ed effetti, la finale del The
Italian DJ Contest finisce in archivio con
la vittoria di Bernini.
Il concorso per aspiranti dj più atteso
dell’anno ha visto infatti sfidarsi i dieci
migliori talenti della consolle a livello
nazionale lo scorso mese di marzo, che si
sono esibiti davanti a una giuria tecnica
composta da un selezionato panel di
esperti. Considerato l’alto tasso qualitativo dei duellanti, la scelta non è stata
CONCORSI
affatto semplice ma alla fine si è arrivati al tanto atteso verdetto, che è stato poi
sommato ai punteggi maturati durante la fase della votazione online. “Il livello
raggiunto dai partecipanti al The Italian DJ Contest di Pioneer è davvero elevato,
quasi professionistico; un segno di grande vitalità della scena musicale italiana,
anche se questo rende il compito di noi giurati sempre più arduo di anno in anno”,
ha detto Roberta Bontempi, responsabile marketing & communication di Pioneer
Italia. “Un sentito ringraziamento va ai tantissimi ragazzi che si sono iscritti a questa edizione”.
www.theitaliandjcontest.it
www.pioneer.eu
Meritano un occhio di riguardo anche i semifinalisti
Elia Baldi aka DJ Elia, 19 anni, da Porto Cesareo (Lecce), fa il dj dal 2008 suona progressive e nelle piazze, in Salento, potrebbe diventare un nuovo Giorgio Prezioso.
Nicola Boi aka Nicostyle, 25 anni, vive a Iglesias, sogna uno studio di registrazione
e ama variare a livello sonoro: passa dall’hip-hop al dubstep con estrema facilità.
Michelangelo Fasano aka Miki Fasano, 30 anni, da Putignano (Bari), è nato con la
dance anni Novanta, inizia con il vinile, è un dj e produttore per l’etichetta Net’s
Work. Pietro Loi aka DJ Loi, 28 anni da Pozzomaggiore (Sassari) fa il dj da quando ha 16 anni, due anni fa ha vinto un contest in Sardegna, suona electro house.
Dante Marco Lupi aka DJL, 28 anni da Piombino (Livorno), “Only Remix” è il suo
programma su Radio Piombino, ha iniziato con i vinili. Marco Patrizi, 18 anni da
Colleferro (Roma), fa il dj da tre anni, il produttore e studia ingegneria del suono.
Dario Profeta DJ, 24 anni, di Osio Sotto (Bergamo), a 14 ha iniziato a fare il dj in
Sicilia, studia pianoforte e inizia a produrre. u
I tre finalisti
NL
COMUNICAZIONE
Si può
vivere
senza pr
di Lorenzo Tiezzi
Discobar e dintorni. Cosa succede in città,
e in provincia, sul fronte della comunicazione.
È la qualità alta il miglior passaparola?
NL
L
a crisi della discoteche è reale.
Lo dicono i numeri e lo racconta la notorietà crescente di Festival e Top Dj. Mentre questi
ultimi crescono (David Guetta
ha 50 milioni di fan su Facebook, i dj
del Tomorrowland spopolano), le disco
sono in difficoltà, soprattutto nel creare
‘grande kermesse’ ogni weekend.
Tra un salto al Sensation White e un
evento in spiaggia, spesso i frequentatori oggi preferiscono ‘riposare’ le orecchie e fare un salto al discobar, ovvero in
un luogo in cui tutto è ‘easy’. L’ingresso
è libero (o quasi), non bisogna perder
tempo a chiamare i pr. E tra l’altro la
qualità musicale non è inferiore a quella
delle disco da grandi numeri, mentre i
cocktail sono preparati con cura.
“Da noi suonano dj di buon
livello come Sergio Mauri,
Maurizio Gubellini e Gianluca Motta ed i prodotti che
serviamo sono di prima qualità”, raccontano Paolo (41)
e Francesco Battaglia (28),
creatori dell’Hotel Costez di
Cazzago (Bs), del MamaMia di Palazzolo
(Bg) e di tanti altri locali di successo in
Franciacorta e non solo. Entrambi i locali vengono rinnovati ad ogni stagione,
vengono frequentati al posto delle classiche disco (aprono solo nel weekend) e
funzionano senza pr.
“Non abbiamo ruoli predefiniti, ci occupiamo entrambi di tutte le questioni,
ma è naturale che sia io a prevalere in
ambito gestionale, mentre Francesco,
più giovane, sia il punto di riferimento
della clientela più giovane”, spiega Paolo. Per l’estate 2014, dopo i successi
degli anni scorsi all’ex Dylan di Coccaglio, i Battaglia gestiranno il venerdì
notte dell’immenso Number One di
Corte Franca (Bs), un locale da diverse
migliaia di persone. Segno che i gestori
capaci possono spaziare.
COMUNICAZIONE
“Stiamo ancora decidendo la formula, ma sicuramente il costo dell’ingresso
sarà basso ed offriremo grandi dj pur senza pretendere di far concorrenza ai
grandi eventi. Non l’abbiamo mai fatto, il nostro forte è proprio la semplicità”,
concludono. Restando in zona, uno dei locali serali di maggior successo è il
nuovo Papeete Café di Urgnano (Bg). Dall’aperitivo a notte fonda, dal martedì
alla domenica, il nuovo locale, figlio della “spiaggia più famosa d’Italia”, ne
riproduce l’atmosfera “carica” e solare. È stato al microfono per lunghi mesi Manuel Shock, vocalist e icona nottambula nata al Bolgia, una disco “trasgressiva”
(segno che il muro tra locali “commerciali” ed “elettronici” si può abbattere).
A Torino, dopo le difficoltà ai Murazzi, il quartiere più vivace è senz’altro San
Salvario, dove la formula discobar/music bar viene concretizzata in modalità
diverse da molti spazi, tutti di successo: le Lavanderie Ramone propongono la
formula live rock + dj set. L’Astoria si definisce Night Club e punta sull’underground, visto che oltre al bar al pian terreno ha anche un Basement che ospita dj
set e concerti. L’ingresso alla ‘cantina’ di solito è libero ma selezionato, una formula che in certi contesti sta prendendo piede. A Roma i discobar di Ponte Milvio
e Piazza Bologna non si contano e dall’Apericena in poi c’è pure chi si muove a
tempo. “A giugno apriremo per il sesto anno il Magick Bar”, racconta Giancarlino, 49 anni, gestore dello storica disco Goa e creatore di un dj bar sul Tevere
in cui l’ingresso è sempre libero, la musica è ottima e la gestione ‘rilassata’. “
La Siae costa poco, non abbiamo ‘sulle spalle’ i cachet da migliaia di euro dei
dj guest e possiamo lavorare mentre gli amici vengono a trovarci”, racconta.
La dj Ema Stokholma in
azione presso il locale
Hotel Costez
Giancarlino
NL
COMUNICAZIONE
Anche nelle grandi città del nord i discobar funzionano
Bruno Bolla
Gigi Giordano
“Dopo tanti anni in grandi locali come il Tenax, l’Amnesia ed il Café Solaire, ogni
weekend porto la mia musica in spazi più piccoli. A Milano, in club come il Bonaventura ed il 4Cento”, racconta Bruno Bolla, 50 anni, tra i più storici e raffinati
dj italiani. “Nel primo locale, che è davvero piccolo (la capienza è di circa 100
persone) suono ogni venerdì col mio progetto Blacktronic. L’ingresso è sempre
libero e si può anche cenare, come al 4Cento dove invece suono il sabato.
Qui l’ingresso per chi arriva dopo mangiato costa solo 10 euro con consumazione
ed il target del pubblico è over 30. Nelle discoteche l’età media si è davvero
abbassata molto, per cui per locali di questo tipo c’è spazio”.
Gigi Giordano, 35 anni, da sempre gestore di locali e oggi in forza al gruppo che
gestisce il locale nato all’interno di Villa Costa e il nuovissimo ristorante show
dinner A’ Cala sul porto turistico della città, dice: “A Palermo la situazione è molto variegata”. Le discoteche sono in grave difficoltà? “Soprattutto da quest’anno. Per via della concorrenza dei discobar. Ma questi ultimi si fanno una guerra
spietata tra loro, a colpi di buffet, pr e dj non sempre eccellenti.
Il problema è che in quartieri come Ballarò e Vucciria la concorrenza è sleale:
tanti magazzini sono stati trasformati in ‘locali’ in cui si beve birra o vodka a
prezzi stracciati”. Ma lo spazio per proporre serate di qualità c’è comunque.
“A Villa Costa l’ingresso è sempre libero e si balla ogni venerdì, sabato e domenica sera. Chi beve spende 7 euro e mi sembra si diverta, visto che poi torna.
Spesso, anche da noi, le serate sono gestite da gruppi di pr esterni con cui il
locale collabora”.
I pr non spariscono, si specializzano
Supertato Bolgia
Davide Tosi
NL
La figura del pr da discoteca sta subendo una trasformazione lenta ma radicale.
C’è chi si occupa di ‘riempire’ i locali e chi invece procura sponsor e crea connessioni. Riccardo Vecchi appartiene senz’altro alla prima categoria. Quando
rappresenta il lato più folle del locale della sua famiglia, il Bolgia di Osio Sopra
(Bg), si fa chiamare Supertato, un supereroe al servizio del divertimento. Ogni
giovedì alle 13.30 sulle sue pagine Facebook (e non su quella ufficiale del locale,
secondo una strategia piuttosto raffinata) pubblica un video in cui lascia emergere problemi e frustrazioni dei più giovani. “Non conta solo la pubblicazione
degli eventi su Facebook e far sapere chi suona col giusto anticipo”, racconta.
“Funzionano video ‘bomba’, ovvero divertenti da vedere e pure da girare e frasi
ad effetto che creano già l’atmosfera della serata prima che cominci.
Nei video faccio ‘il clown’.. ma lo faccio per mettere al centro i nostri ospiti,
non solo i top dj. La musica è solo una parte del Bolgia”. Lo slogan di Supertato
è “Alla Grande” e visti i risultati sempre crescenti del Bolgia, sembra proprio
azzeccato. Sia chiaro, il locale non trascura altre attività di marketing off line.
Ad esempio, spesso in giro per Brescia e Milano si trovano adesivi con la faccia
dello stesso Supertato.
“Senza Facebook oggi non si vive, ma continuiamo ad avere un sacco di pr. Alcuni di loro puntano tutto su Facebook, altri no. E poi ci sono i flyer, che distribuiamo in tante, tante città”, conclude. Completamente diversa è la figura di
Davide Tosi. Oltre ad occuparsi di comunicazione e marketing ad alto livello, da
quest’anno gestisce il Sofia, una grande discoteca di Fondi (Lt). u
N
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T h e Fo o d E x p e r i e n c e
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ANNIVERSARI
Nozze d’Argento
per il Fellini
di Pogliano
di Dan Mc Sword
Un locale atipico. Che punta poco sugli ospiti, sui pierre e sulle liste, bensì su veri professionisti.
Come il suo consulente Alessandro Imarisio, per gli amici Ale Big Mama
NL
ANNIVERSARI
U
bicato a pochi chilometri da Milano, il Fellini di Pogliano
Milanese è una delle poche discoteche italiane aperte tre
sere a settimana. Una realtà in controtendenza se si valuta l’attuale panorama nazionale. Anche perchè parliamo
di un locale che punta poco sugli ospiti, sui pierre, sulle
liste. Tutti fattori che, se ben utilizzati, posso rivelarsi autentiche
killer application. Tuttavia, se capitano in mani sbagliate possono
creare danni irreparabili.Lo scorso autunno il Fellini ha festeggiato il
suo 25esimo compleanno, autentiche nozze d’argento con il mondo
dell’intrattenimento notturno: un ottimo spunto per dedicargli la
case-history di questo nuovo numero di NightLife.
Un quarto di secolo di serate Doc
Era l’autunno del 1988 quando l’imprenditore Ermes Callegari convertì il Mulino Litta nella discoteca Fellini, trasformandola in una
villa in stile moresco, e in particolare in una discoteca comprensiva
di ristorante e piscina estiva, perfetta quest’ultima per gli aperitivi
domenicali.
“I motivi del successo del Fellini? – risponde la titolare Rosita Callegari
– Innanzitutto, i nostri clienti vi rinvengono un’atmosfera familiare e
si sentono sempre a casa grazie al nostro team di autentici professionisti, che lavora per il locale 24 ore al giorno e sette giorni su sette.
Penso in particolare a Max Alario, Ale Big Mama e Davide Fina, ognuno
peculiare nelle rispettive competenze e complementare agli altri”.
Soltanto per limitarci agli ultimi anni, il Fellini ha ospitato artisti house americani top quali David Morales,il compianto Frankie Knuckles e
Barbara Tucker, cantanti protagoniste di hit popdance internazionali
come Alexandra Stan e Inna, così come non sono mancati i party ufficiali di Diabolik e di Playboy, e le anteprime di spettacoli come Cat
Show e Bastards in Glory, autentici format a metà tra la piéce teatrale
e il musical (ideati da Ale Big Mama e poi celebratisi in tutta Italia).
L’ospite al Fellini non costituisce la regola ma l’eccezione: un jolly da
giocarsi come autentica ciliegina sulla torta.
La gestione punta più decisamente sulla fidelizzazione del cliente,
come dimostra l’aperitivo domenicale “Sei Bellissima”, dove, è bene
ribadirlo, non esistono né liste né omaggi. In compenso l’aperitivo è
sempre costituito da un royal buffet, con chef che preparano a vista
primi piatti, secondi e dessert. Una serata che entra nel vivo già alle
21 e che consente di divertirsi un paio d’ore e rientrare a casa a orari
IL PIATTO FORTE DEL FELLINI? L’APERITIVO SEI BELLISSIMA
DELLA DOMENICA E LE ANTEPRIME DI AUTENTICI FORMAT
QUALI CAT SHOW E BASTARDS IN GLORY
NL
ANNIVERSARI
“umani”, fermo restando il fatto che la domenica sera resta territorio di chi
lavora in esercizi commerciali chiusi al lunedì mattina, un bacino d’utenza
sempre prezioso sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
Sostiene Ale Big Mama
Alessandro Imarisio
aka Ale Big Mama
La Gallery della nostra
case-history racconta
l’ultimo Cat Show svoltosi
al Fellini di Pogliano
Milanese lo scorso marzo
NL
Alessandro Imarisio è Ale Big Mama e collabora con il Fellini da diversi anni con
un ruolo a metà tra il consulente e il direttore artistico. Personaggio molto riservato, talvolta affronta le interviste come le sedute dal dentista. Però ha il
raro pregio della sintesi.
“La parola d’ordine del Fellini è una sola: lavoro, lavoro, lavoro. Quello che fa
la differenza? Le ore che dedichiamo alla preparazione delle serate, soprattutto
sul fronte creativo: creiamo sempre spettacoli nuovi, siamo costantemente protesi ad offrire un prodotto di altissima qualità, sempre all’insegna della creatività. Titolari e direttori artistici ce ne sono tanti, ma fantasiosi pochi, pochissimi”.
Perchè la scelta di puntare su format artistici veri e propri come Cat Show e
Bastards In Glory invece che sui dj guest o sull’animazione standard?
“I guest dj a mio avviso sono sempre più fini a se stessi. Pochissimi locali li
possono utilizzare in maniera continuativa, facendone un fattore essenziale
della loro politica e della loro strategia di base, altrimenti rischiano di rivelarsi
soltanto cattivi investimenti. Gli show invece creano emozioni, fanno divertire,
rappresentano sempre qualcosa di nuovo: non sono distruttivi come un guest
ANNIVERSARI
che magari stravolge la linearità musicale di una stagione artistica, ma risultano funzionali, in quanto danno alla discoteca quel tocco in più e permettono di
farne parlare esclusivamente in maniera positiva”.
Quanto tempo è necessario per creare uno spettacolo come Cat Show, che
possiede le caratteristiche sia di un musical che di uno spettacolo teatrale?
Come lo si struttura e come lo si promuove?
“Sono necessari mesi di lavoro: servono tanta passione, tantissima ricerca e
tantissime idee. Tutto va pianificato con largo anticipo, anche perchè molti
artisti che ne fanno parte provengono dall’estero, quindi vanno prenotati e ingaggiati per tempo: Cat Show non è costituito soltanto da un roster di quarantacinquanta artisti tra i migliori al mondo, ma si basa anche sua miscela di effetti
speciali (affidati all’azienza MuoviLaNotte, leader europeo di settore, ndr) e
scenografie costruite ad hoc. Un conto è copiare le idee altrui o, ad essere generosi, prendere spunti, un conto è inventare un format dal niente, come nel
nostro caso”.
Come organizza la promozione?
“Dedico alla promozione le due settimane antecedenti l’evento: spedisco gli
inviti ai miei migliori clienti di tutta Italia, sempre utilizzando materiali d’avanguardia: vetro, yuta, plastica, legno. Conosco ‘tutti’ i miei clienti, uno per uno,
quindi quando ricevono per posta un mio invito sanno che si tratta di un evento
speciale: un database che mi sono costruito in dieci anni di attività professionale, e so per certo che molti miei clienti fanno collezione dei miei inviti”.
Come approccia i social network?
“La comunicazione social la fanno tutti, e quindi è un po’ inflazionata.
Io ho seguito corsi per risultare più performante possibile, credo che le nostre
campagne pubblicitarie risultino più accattivanti e per questo credo si distinguano da quelle di tanti altri locali”.
I tuoi show si svolgono in tutta Italia e non soltanto nelle discoteche: dal Festival della Canzone Italiana di Sanremo alla Notte di San Lorenzo al Papeete
Beach di Milano Marittima, senza dimenticare il Foro Italico in Roma durante
gli Internazionali di Tennis. Che cosa prometti o addirittura garantisci a chi
ti contatta per collaborare con la tua struttura?
“Non do mai garanzie, non prometto niente, sarebbe poco professionale. Deve
esserci alla base un rapporto di fiducia, anche perchè i miei risultati si sono consolidati nel tempo; posso dire che le mie idee fanno la differenza sull’economia
di una serata e soprattutto di una stagione”.
L’argomento meriterebbe un numero monotematico di NightLife. Per troppi
addetti ai lavori i social network rappresentano un compitino da assolvere soprattutto in maniera sbrigativa, con tag di persone prese a caso piuttosto che
spam malcelatidietro inviti finto-personalizzati. Una pena totale, una povertà
di idee che davvero fa apprezzare di più chi sa distinguersi con un minimo di buon
gusto ed un utilizzo decente della lingua italiana. Figuriamoci chi sa riempire i
locali con continuità. u
www.discotecafellini.com
NL
DRINK & Mix
Bombay Sapphire
Ultimate Gin & Tonic
Live Performance d’eccezione e mixolgy di alta classe
a Venezia per scoprire i nuovi orizzonti del popolare gin
di Riccardo Sada
P
resso il B-Bar dell’Hotel Bauer di Venezia, nell’atmosfera magica del
Carnevale, si è tenuta una giornata all’insegna del Bombay Sapphire
Ultimate Gin & Tonic. Nel gioco tra realtà e finzione di costumi,
maschere e colori, si è svolta una nuova “imaginative experience”
che ha unito l’arte di due artisti alla ricerca di nuove sperimentazioni. Bombay Sapphire ha ispirato ancora una volta le persone, stimolando
l’immaginazione. Come i due ingredienti del Bombay Sapphire Ultimate Gin
& Tonic si combinano perfettamente in un gusto “superiore”, così l’incontro
tra due creativi dalla fervida immaginazione, dà vita ad una Live Performance
d’eccezione, inedita, irripetibile: The Ultimate Gin&Tonic Experience.
Sin dalla sua nascita, Bombay Sapphire ha scelto di comunicare attraverso la
fantasia e la creatività: questo è uno dei segreti del suo successo oltre naturalmente alla sua ricetta segreta del 1761, creata dal distillatore Thomas Dakin,
e la particolare tecnica della Vapour Infusion.
Il fascino della bottiglia blu sapphire è un’icona inconfondibile nel mondo
degli spirits, dove l’estetica più contemporanea si unisce a elementi della
tradizione british.
Il London Dry Gin è perfetto da bere, miscelato dà il meglio di sé e nel cocktail
più classico e intramontabile Gin&Tonic trova la propria sublimazione. La ricetta di Dakin e i sofisticati metodi di distillazione hanno segnato la nascita di
una nuova era del gin. Infatti, Bombay Sapphire continua a essere realizzato
con lo speciale metodo Carterhead.
UNA RICETTA SEGRETA PROTEGGE QUESTO GIN
UNICO FIGLIO DELLA VERA TRADIZIONE BRITISH
NL
DRINK & MIX
Bombay Sapphire inoltre è stato il primo gin a sottolineare l’importanza dei
botanicals, ingredienti naturali che sono raccolti a mano e che provengono
da zone particolari di tutto il mondo. Questi botanicals, insieme al processo
chiamato Vapour Infusion, esclusiva del brand, danno vita al gusto speziato,
pieno e complesso di Bombay Sapphire.
Bombay Sapphire
Ultimate Gin & Tonic è
il giusto mix
Mixologism
Il pianista Giovanni Guidi e il graphic designer Job Wouters, detto Letman, si sono invece esibiti a fine serata dal vivo in una combinazione di Musica&Disegno,
Note&Colore, Immaginazione&Improvvisazione. Chi è Giovanni Guidi? Nato a
Foligno nel 1985, Guidi frequenta i seminari estivi di Siena e viene notato da
Enrico Rava, che a 19 anni lo inserisce in uno dei suoi gruppi. Da allora non ha
più lasciato il prestigioso leader. Attualmente, oltre alla collaborazione con i
gruppi di Rava (PM Jazz Lab e Tribe) e quelli con Gianluca Petrella, partecipa
come solista a festival come Umbria Jazz, Vicenza New Conversation, Zurich
Nu Jazz e San Francisco Jazz Festival.Chi è Letman Job Wouters? Meglio conosciuto come Letman, è un artista della tipografia, un calligrafo olandese dalle
cui mani nascono forme meravigliose. Le lettere e la parola scritta sono il suo
mestiere ma soprattutto la sua passione. Con la meticolosità e la concentrazione di un monaco medievale, usa il suo grandissimo talento per realizzare
vetrate, poster e collezioni di moda con un personalissimo stile che mixa in
modo anticonvenzionale calligrafia, graffiti, grafica e illustrazione.u
www.bombaysapphire.com
NL
Lusso
Un gioiello
di cocktail
di Lorena Cacace
Pietre preziose e miscele esclusive riescono a soddisfare bisogni diversi dei clienti più esigenti,
riunendo nel bicchiere un’esperienza unica
U
n diamante è per sempre, un cocktail (con diamanti) anche.
Il mondo della notte scopre il legame tra gioielli e liquori,
un mix che affascina e conquista donne e uomini di ogni età
e ogni latitudine, accomunati dalla passione per il lusso e
per il divertimento. Così nei cocktail di lusso spuntano diamanti, rubini, anelli e catenine: accanto al ghiaccio e alle decorazioni si
fanno largo le pietre più preziose in una miscela che esalta l’esperienza
del consumatore e rende il momento del drink una vera esperienza extra chic. Bartender e locali sfidano la crisi per dare agli ospiti qualcosa
in più che il piacere di un ottimo cocktail: la sensazione di essere unici,
coccolati e premiati. Così, il Vodka Martini del Ritz-Carlton di New York
è servito con un anello in diamante che si appoggia delicatamente sul
fondo, mentre nuovi locali di Mosca celebrano la loro apertura con
cocktail a base di diamanti.
Cocktail gioiello
Se ancora è troppo presto per parlare di tendenza, è certo che negli
ultimi anni stiamo assistendo a un fiorire di cocktail gioiello pensati
per i clienti più danarosi e che hanno il plus di certificare il pregio dello
NL
Lusso
stesso locale. Sono aumentati i nightclub e i bar che offrono creazioni raffinate,
pensate per esaltare le materie prime, ma ora nei bicchieri si serve il vero lusso
e lo si fa con il simbolo più puro: le pietre preziose. Il percorso dei luxury cocktail si arricchisce di un nuovo capitolo, destinato a crescere con l’aumento di
una clientela sempre più esigente. L’attenzione per il beverage ha portato a un
affinamento generale del settore: si consumano sempre più volentieri cocktail e
prodotti premium in quello che viene definito il processo di “premiumization”.
Si beve meno ma meglio, a voler riassumere il tutto: i consumatori preferiscono
rivolgersi a prodotti di più alta qualità anche (e soprattutto in certi casi) se più
costosi rispetto alla media. Vodka e tequila sono in crescita, con numeri più alti
per fasce premium, champagne e spumanti hanno ormai un ruolo di primo piano
tra i ripiani dei bar, distillati e whisky rinomati sono co-protagonisti dei cocktail
insieme agli ingredienti più freschi.
La tendenza, questa sì, di realizzare miscelati e cocktail di alta gamma, unendo
materie prime di assoluta qualità, ricercate e pregiate, ha stimolato la fantasia
dei gestori e dei bartender. Cosa si può offrire di più a chi è già abituato al meglio? Qualcosa che valichi i soliti confini, che stupisca e faccia vivere un’esperienza globale: i cocktail gioiello.
Sfrenatissimo lusso
Esempi di cocktail gioiello si sono moltiplicati in giro per il mondo.
A Singapore, il luxury nightclub Pangaea ha fatto parlare a lungo di sé per il
Jewel of Pangaea: ideato dal pluripremiato barman Ethan Leslie Leong, il cocktail è realizzato con brandy Hennessy, in cui sono immerse in infusione scaglie
d’oro, versato su una zolletta di zucchero e a cui viene aggiunto champagne
Krug d’annata 1985. Al centro il tocco extralusso: un anello con diamante da un
carato, creato dalla maison Mouawad, che viene legato a un ciondolo e lasciato
pendere all’interno del bicchiere in modo da vederlo a ogni sorso.
Per il locale più esclusivo di Singapore è stata una scelta vincente, nonostante
un costo che si aggira intorno ai 26mila dollari: servire un drink di assoluto pregio, da gustare con lo scintillio del diamante che filtra dal bicchiere è qualcosa
che va oltre il semplice piacere di bere.
- Il Ritz-Carlton di New York offre ai suoi clienti più danarosi il Vodka Martini
Diamonds are Forever: ispirato al celebre film della saga di 007, sul fondo
viene appoggiato un vero anello in diamanti
La spesa totale è di 10mila dollari ed è necessario richiederlo con 72 ore d’anticipo in modo da avere la consulenza di un gioielliere.
- A Tokyo la catena ha ampliato l’esperienza, offrendo il Diamonds are forever
del bartender Shingo Kawahara agli innamorati che hanno scelto il locale per
la proposta di matrimonio: al costo di circa 22mila dollari (il prezzo varia a
seconda delle oscillazioni del costo delle pietre), si può avere il cocktail con
l’anello, servito al tavolo con il sottofondo della colonna sonora del film.
- Al The White Barn Inn, a Kennebunk, nel Maine, hanno pensato a un modo molto originale per celebrare i 40 anni di attività, ideando il Ruby Rose,
cocktail a base di vodka, liquore Saint Germain, succo di pompelmo fresco,
melograno e acqua di rose. Ad arricchire il drink, un rubino da 4 carati, servito
all’interno del bicchiere, che fa lievitare il costo a 40mila dollari.
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Lusso
Il Ruby Rose, cocktail con
rubino da 4 carati dal costo di
40mila dollari e altri 2 esempi
di cocktail “preziosi”
L’ultimo esempio arriva da Mosca dove lo scorso febbraio si è celebrata l’inaugurazione della nuova terrazza bar del Reka Moscow: nel corso della serata ha
servito un cocktail con all’interno tre diamanti da 1-1,5 carati messi a disposizione dallo sponsor della manifestazione, l’italiana Crivelli Gioielli.
Ad aggiudicarselo è stato l’imprenditore Andrey Melnikov, cliente abituale, che
ha sborsato 50mila dollari.
Esperienza globale
Quello che il cocktail gioiello offre al cliente è un’esperienza globale e personale: in un mondo sempre più connesso, dove anche il lusso sembra più facile da
agguantare e vivere per un maggior numero di persone, il consumatore luxurer
cerca sempre l’occasione di sentirsi unico, coccolato e viziato. Secondo gli ultimi dati che emergono dal rapporto Altagamma 2014 sui consumatori del lusso
globali, la crescita del settore nei prossimi dieci anni vedrà al centro il consumatore quale motore principale. Per questo è fondamentale per tutti i soggetti
del mercato conoscere e anticipare “i valori, le attitudini e le aspirazioni”.
Di norma si tende a dividere gli acquisti in lusso personale ed esperienziale:
il cocktail gioiello ha il pregio di riunire entrambe le categorie. Da un lato si
ha l’esperienza: l’acquisto di un drink esclusivo, che richiama l’attenzione e
che premia le conoscenze e il lato personale del consumatore, consapevole di
ricevere il meglio che il locale ha da offrire. Dall’altro il gioiello, l’oggetto che
rimane al cliente e che eleva la stessa degustazione del cocktail a un momento
di shopping fuori dai canoni. Tutto racchiuso in un bicchiere.u
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CONSULENZE
Eventi sì
ma coerenti
di Nicole Cavazzuti
Non solo discoteca. Ora i locali più in voga ospitano
mostre, degustazioni e special onenight. Mini guida
per capire cosa c’è di nuovo e come avere successo
P
rogrammare un variegato
calendario di eventi, soprattutto in un periodo difficile
come quello attuale, aiuta a
incrementare la presenza dei
clienti e, quindi, ad aumentare il business del locale. Attenzione però, non
sottovalutate l’impegno. Organizzare
eventi di richiamo non è facile. Ecco
perché, in mancanza di esperienza, è
meglio affidarsi ai professionisti del
settore. Che abbiamo intervistato per
scoprire le tendenze in atto e le strategie vincenti.
Lo scenario: suggerimenti e riflessioni
di Simone Bozzi, consulente esperto di
eventi per Bobino Club di Milano.
Oggi quali sono gli eventi di maggior
richiamo?
“Si possono inserire in tre macro categorie. Intanto, è sempre vincente una buona programmazione musicale miscelata
a special onenight con nomi ad effetto,
dal dj alla band di grido. Poi, funzionano
gli eventi di contenuto, quindi mostre,
installazioni, degustazioni di prodotti
enogastronomici et similia. Last but not
least, è di appeal il vip testimonial, che
tuttavia garantisce migliori risultati in
provincia, dove il mondo dello spettacolo è percepito più lontano, inaccessibile
e magico di quanto accada in città cosmopolite come Milano, dove è normale
incontrare modelle e celeb della tv.
In ogni caso, la ciliegina sulla torta è la
scelta di un tema portante per la serata, ovviamente coerente con l’offerta
proposta”.
Come comunicare l’evento con efficacia?
“Puntando sul passaparola, sulla promozione vis a vis e sull’invito personale.
Che significa telefonare personalmente
a una lista selezionata di contatti e poi
promuovere l’evento con un sms per-
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CONSULENZE
sonalizzato con il nome del destinatario. Non si può rinunciare alla gestione di
una mailing list, ma l’invio di sms e mail generiche deve essere limitato a una
soluzione di comunicazione più... articolata. Detto questo, è sempre utile sfruttare le potenzialità dei social media, in particolare di Facebook, per costruire
aspettativa intorno all’evento”.
Di recente quali eventi ti hanno regalato particolare soddisfazione?
“Premesso che tutti nascono per incuriosire la clientela con un contenuto originale e di qualità, mi ha gratificato molto la serata Bobino Moto Park dedicata
al mondo biker, che ha visto la presenza dei principali motoclub milanesi, come
Triumph Club Milano, Motoclub Visconteo, GWCI.
L’aperitivo con cena a buffet è stato vivacizzato dalla Special’s Gallery, un’esposizione di moto particolari e dalla possibilità di scattare una foto in sella
alla nuovissima BMW Ninety. Dopo il concerto di Rudy Smaila, esibitosi in un mix
di cover e successi dagli anni ‘70 ad oggi, la notte è proseguita con il dj set di
Davide Povia. E poi, mi viene in mente l’Aperizola, iniziativa lanciata in partnership con il caseificio Gelmini, terzo produttore di Gorgonzola DOP in Italia.
Per l’occasione abbiamo proposto in buffet anche una decina di inedite ricette:
dalle polentine al gorgonzola piccante alla parmigiana allo zola”.
Bobino Moto Park,
l’evento dedicato al
mondo dei biker
NL
CONSULENZE
Quali sono i punti di forza dei consulenti di eventi rispetto alle agenzie specializzate?
“I consulenti assicurano un abito cucito su misura, una flessibilità assoluta e una
maggiore disponibilità ad assecondare le particolari esigenze di ogni cliente”.
Tre domande a Silvia Slitti
Titolare di Silvia Slitti Luxury Events, società specializzata in eventi su misura
nel segno dell’eleganza e delle celebrieties.
Un evento
organizato da Silvia
Slitti Luxury Events,
società specializzata
in celebrieties
NL
Quali sono i vostri punti di forza?
“Passione, amore per il lavoro, precisione, ricercatezza e cura dei dettagli.
Risultato? Ogni evento è studiato, creato e personalizzato in linea con le esigenze del committente.
Ho alle spalle una formazione di interior design e di studi d’arte che mi agevola
nella messa a punto degli allestimenti e, quando occorre, nella scelta della
location. Inoltre, assicuro sempre la mia presenza in loco durante l’evento:
sono la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via”.
In quali occasioni consiglieresti di puntare sull’uso del testimonial Vip?
“Quando l’evento ha il fine di pubblicizzare qualcosa di inedito, come l’inaugurazione di un locale o l’inizio della stagione. In questo caso, infatti, le
celebrieties non rappresentano solo un’attrazione per il pubblico, ma anche
per la stampa, stimolando così passaparola e risonanza mediatica”.
CONSULENZE
“TUTELATE il target dei quarantenni: QUESTA è una clientela
esigente ma decisamente interessante sia dal punto di vista
della capacità di spesa che dell’immagine”
Cosa deve sapere il gestore che volesse inaugurare il proprio locale con la
presenza di celeb?
“La prima regola è non avere fretta. Per costruire in modo impeccabile un
evento occorre muoversi almeno tre o quattro mesi prima: in questo modo
risulta più facile cercare gli sponsor, studiare l’offerta food&beverage e l’allestimento, individuare un tema portante come filo conduttore, assicurarsi
la presenza delle celeb e inviare gli inviti per tempo, ovvero circa un mese
prima”.
Tre domande a Gianluca “Jef”
All’anagrafe è Gianluca Caruso, fondatore di Misterjef Entertainment, agenzia
di eventi nata dieci anni fa a Roma, oggi partner di alcuni dei locali più cool
della capitale: dal room 26 allo Spazio 900.
Come creare serate di successo in discoteca?
“Offrire qualità a un prezzo ragionevole, mantenendo sempre chiaro l’obiettivo: regalare sorrisi ed emozioni. Inoltre, oggi più che mai, occorre cercare
di mantenere la clientela all’interno della disco dall’ora di cena fino al termine dell’evento. A tal scopo, è bene dividere la serata in due step: alle 20
l’aperitivo-cena e poi alle 23-23,30 la dj session.
I vantaggi sono duplici: proporre l’happy hour alla milanese con un ricco
buffet permette non solo di avvicinare al locale chi ha appena terminato di
lavorare, ma anche di creare un continuum con l’evento musicale. E ancora:
vi suggerisco di coccolare il target dei quarantenni, una clientela esigente,
ma decisamente interessante sia dal punto di vista della capacità di spesa che
dell’immagine”.
E come si avvicinano i quarantenni?
“Organizzando serate ad hoc ispirate agli anni ’70 e ’80 puntando su artisti di
richiamo protagonisti di quel periodo”.
Quali sono i punti di forza delle agenzie specializzate in eventi rispetto ai
consulenti freelance?
“L’agenzia garantisce una maggiore varietà di servizi e di artisti e, in questo
senso, può soddisfare in modo più completo le esigenze dei clienti”.
NL
CONSULENZE
Il parere di Antonio Setola
Fondatore di Lovely Night, agenzia di
Napoli specializzata in programmazione di eventi musicali per locali come il
Shine e il Joia.
Come pianificare una programmazione
musicale di richiamo?
“Per non fallire, è essenziale conoscere il
mercato e la concorrenza. Inoltre, il mio
consiglio per i club è di costruire un’offerta continuativa di qualità: per fidelizzare
la clientela è utile riproporre sempre la
medesima formula, ma con una veste
rinnovata di volta in volta grazie a piccole
sfumature, dalla musica alle luci, fino
all’intrattenimento. Inoltre, due volte
l’anno, può essere utile organizzare una
onenight con una guest star internazionale. Vi consiglio di pianificare con cura
gli eventi speciali, evitando per esempio
la prossimità di ponti festivi e le date già
forti di per sé, come il sabato sera o Halloween, nonché di individuare un ospite
in linea con il target di riferimento e con
le proprie disponibilità di spesa”.
Perché consigli di organizzare solo un
paio di one special night all’anno?
“Per due ragioni: la prima è economica,
gli eventi con special guest sono costosi.
Per darvi un’idea: dj come David Guetta,
Tiesto o Axwell, ricercati ovunque nel
mondo, hanno un cachet che supera ampiamente i 50 mila euro a serata.
E non pensiate di risparmiare molto con i
loro “discepoli”: per uscire, le nuove leve
chiedono 15-20 mila euro.
Il secondo motivo è legato al marketing e
alla promozione: per creare aspettativa
e interesse intorno alla onenight è bene
caratterizzarla come evento unico, raro e
perciò imperdibile.
Detto questo, oggi, con la crisi che c’è,
suggerisco di investire in onenight solo
se il locale è un punto di riferimento nel
mondo della musica e se gode di un importante bacino d’utenza” u
NL
CIBO DELLA NOTTE
a cura di Elisabetta Paseggini e Marco De Padova
è di moda IL BISTROT
Q
www.lebiciclette.eu
NL
uesta volta partiamo da Le Biciclette, Artbar e Bistrot che nel
corso dei suoi anni di vita è diventato il punto di riferimento per
una Milano intelligente e recettiva verso tutto ciò che è vicino
all’arte contemporanea, al design, alla ristorazione d’avanguardia e alla musica di qualità. In cucina lo chef Mario Parrini, 47enne
milanese doc che predilige cucinare i primi piatti, in particolare
la carbonara. È lui che ci ha seguito, passo passo, nell’esecuzione e nell’impiattamento del burger de milan, il piatto forte della notte in zona corso Genova.
Titolare storico del locale è Ugo Fava, da poco affiancato, nella gestione, da Silvia Anfosso e Massimo Muratore. Ecco gli ingredienti della ricetta: una michetta,
un hamburger di luganega, gorgonzola, una foglia di verza sbollentata, cipolla
tagliata fine e sbiancata in acqua bollente, crema di rafano.
Come si fa, lo vedrete dalle immagini in seguito. Buon appetito.
CIBO DELLA NOTTE
Il secondo locale dove abbiamo filmato un altro piatto per affamati notturni
è il Sanvittore di Gianni Pim, in zona Papiniano, anche questo caposaldo della
nightlife milanese. Al piano superiore di una palazzina di fronte alle carceri trova spazio in un open space in stile newyorkese arricchito da elementi di design
realizzati su misura e in esclusiva. Alla zona ristorante e alla zona lounge, con tavoli e divani, si aggiunge quella in
cui fa bella mostra di sé il tavolo da biliardo, il tutto per un ambiente conviviale
e salottiero. Lo chef Egidio per l’occasione non c’era: ci ha seguito nella preparazione dell’hamburger vegano il suo vice, chef Deb, giovanissimo ma in gamba,
che si è prestato volentieri nel mostrare la preparazione di questo “medaglione”
privo di carne.
Ecco gli ingredienti della ricetta: fagioli, zucchine e carote cotte al vapore e poi
miscelate con farina fino a diventare una bella polpetta, che, una volta cotta,
viene messa nel classico panino da hamburger, impiattata con guarnizioni di
pomodoro, insalata e patatine fritte. Per i dettagli relativi alla preparazione,
sarà utilissima la visione della clip. u
www.sanvittoremilano.it
NL
CHEF VS. DEEJAY
PIATTI VOLANTI
& mix innoVAtivi
di Riccardo Sada
È di moda la miscela uditiva e olfattiva-gustativa. Merito della verve mediterranea, perché il teatro di
ogni grande idea che congiunge il mondo della ristorazione a quello dei dj e della notte è spesso e
volentieri la Spagna. Ma anche Italia e Francia non stanno a guardare
NL
CHEF VS. DEEJAY
D
a quando Alessandro Borghese ha stupito tutti lo scorso
mese di marzo con la sua personale compilation “Kitchen
Shuffle” (un cofanetto composto da un paio di cd e un libro
di ricette), tutto è cambiato. Chef che si sono messi a fare
i dj e dj che si sono messi a fare gli chef. Non solo: poiché
il confine è sempre più labile tra queste realtà del mixing, alcuni sono
andati oltre, hanno traghettato, condiviso e rivisto il concetto di intrattenimento, sia sotto il punto di vista della comunicazione che del
servizio. Non c’è da meravigliarsi se oggi ci sono dei guest chef, dei
flyer di show cooking e una miriade di iniziative che legano sempre di
più la notte, la musica e la ristorazione.
DJ SUPERSTAR come PETE TONG e RICHIE HAWTIN DIMOSTRANO
CHE LA PENISOLA IBERICA è la padrona di un nuovo trend:
miscelare la musica da ballo al cibo più sfizioso
Mentre “Kitchen Shuffle” nasce dal desiderio di Borghese di mettere
insieme semplicemente le sue due passioni per la cucina e per la
musica, qualcuno va oltre. E di molto. Dimostrandosi avanguardista,
visionario. Narcis Matei è un dj e produttore di musica trance ed è il
proprietario del Restaurant Italia di Viborg, in Danimarca; Diego Abaribi è dj e discografico ora impegnato sul fronte della ristorazione.
Ferran Adrià è lo chef maximo che più frequenta Ibiza. É una vera
mania, ma non una moda. Beat e food vanno a braccetto. Sull’Isla
Blanca lo sanno bene se hanno aperto da tempo il Restaurante Pacha
Ibiza. Tutta gente che ha qualcosa da dire, questa, come si vedrà.
Traktor poi, software house per dj, è la più attiva: ha messo in cattedra e ai fornelli DJ Shiftee presso il Traktor Cookery, proprio nelle
Baleari. Senza contare le serate Gourmet Club al Bicocktail di Milano
e il barbecue in cui è spesso protagonista il dj Pete Tong, oppure il
Piknic Electronik Electric di Barcellona o ancora Richie Hawtin che
suona alla Boqueria. C’è un dato tra l’altro che emerge e forse per
merito della verve mediterranea: che teatro di ogni cosa è spesso e
volentieri la Spagna.
Lo chef pluristellato
Ferran Adrià ha
trascorso molti dei
suoi anni
a Ibiza
Ferran Adrià ama cucinare in vacanza
“In realtà, preferisco provare nuovi ristoranti quando sono in giro”.
Adrià ha cucinato molto negli anni Ottanta a Ibiza. “Era un periodo
frenetico, tra la vita diurna e notturna. Dormivo poco. Ibiza in quel periodo sembrava il paradiso. Feste sulla spiaggia, divertimento senza
NL
CHEF VS. DEEJAY
fine, le ragazze, la musica, il ritmo della vita. Mi ricordo la discoteche come il KU
e il Pacha”. Ibiza è in piena fascia alta, ultimamente. “La combinazione qualitàdomanda-intrattenimento oggi c’è solo a Las Vegas, Singapore e Ibiza”. Luoghi
ottimi per fare business. “A Ibiza ho conosciuto la famiglia Urgell (proprietaria
del Pacha, ndr) attraverso il mio partner di elBulli, Juli Soler”. Il fratello Albert
(Adrià) è un grande frequentatore dell’isola. Ci sono le tapas al Tickets, la cucina
Nikkei al Pakta e i cocktail al 41. “Tutta alta qualità. È importante riflettere sulle
cose con attenzione, preservare il marchio. Aprire un ristorante a Ibiza? Ne ho
parlato con Albert: perché no?”. Magari di cucina vietnamita? No, meglio non
fare concorrenza agli amici del Pacha e al loro ristorante.
Italia, Brescia
Il cambiamento dall’ex capitale della musica dance
Diego Abaribi
Il dj e discografico della label Melodica, Diego Abaribi, ha aperto L’Osteria Lo
Scultore e notato subito differenze sostanziali tra la gestione di un ristorante e
di una casa discografica. “All’inizio pensavo fossero due mondi completamente
distanti, poi, dedicandomi al mio locale con passione, ho capito che queste
sono due realtà molto simili; ho trovato molte analogie. La gente mangia per
sopravvivenza, va al ristorante per comodità o possibilità. Allo stesso modo la
gente non pensa alla musica per sopravvivenza, ma se la togliessimo, nessuna
persona al mondo potrebbe vivere. Il minimo comun denominatore è palesemente lo stesso”.
Entrambi sono una necessità?
“L’alimentazione è più fisiologica, l’appagamento uditivo è mentale.
C’è chi mangia al fast food e chi vuole fare di un pasto una esperienza. Il mondo
della notte ha poco da dire a quello del fooding. Ci sono pochi soldi in giro e
troppi club: non esistono in Italia leader che possano esprimere innovazioni da
cui trarre idee”.
E il contrario?
“Nella ristorazione si vedono esempi fortunati e positivi di prodotti con rapporto
qualità prezzo interessanti, ma la ristorazione necessita di figure professionali
che il club spesso non ha”.
Chef e dj hanno molte cose in comune?
“In primis, la ricerca. Un piatto ben cucinato e bello da vedere, è frutto di ore di
lavoro e passione, lo stesso per un dj set. Spesso però i club italiani, per pagare
poco i dj, si affidano a ragazzi privi di esperienza e solo smaniosi di fare; uno,
chef, invece lo diventa dopo anni di lavoro. Qui non si può improvvisare”.
E pr sono utili nella ristorazione?
“Io ne impiego due-tre fidati per organizzare eventi particolari o cene a tema.
I flyer, nell’era di Facebook, li usano tutti. Male non fanno se danno una buona
immagine. A livello di strategie, un ristorante ha molte strade: dipende dalle
dimensioni, dall’ubicazione e dal numero di coperti. La strategia migliore? Il
passaparola”.
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CHEF VS. DEEJAY
E fare dei guest chef?
“L’idea c’è sempre stata, per ora solo alcuni della zona (il Bresciano, ndr). Stiamo invece studiando una formula dove un dj guest viene a cucinare con il nostro
chef proponendo un menù con una playlist. Il primo che abbiamo avuto? Claudio
Coccoluto, vero intenditore di cibo e vini”.
Che esperienza hai portato al tuo ristorante?
“Nella prima fase, tanto entusiasmo, e clientela che conosco da anni a cena.
Poi mi sono dedicato alla creazione di dolci (mio padre era pasticcere). Stiamo
anche costruendo la nostra personalità nel modo di gestire e nel menù”.
Il tuo è un cambiamento radicale oppure una diversificazione?
“È radicale: dedico decisamente più ore al ristorante che alla musica. Ma allo
stesso tempo è la benzina che mi serviva per svuotare la mente. Produco meno
tracce musicali ma vendo di più... nella metà del tempo”.
Altri dj ospiti?
“Il citato Coccoluto, poi Walter S, Steve Mantovani, Luca Agnelli e altri ancora,
oltre ad amici come Francesco Renga, Sagi Rei, Alberto Fortis, Irene Fornaciari...”.
I ristoranti per ampliare il range di clientela secondo te dovrebbero tenere
aperto 24/24 come in tante città straniere?
“Questo potrebbe funzionare per le grandi città come Milano o Roma, ma in
genere siamo abituati a mangiare in orari canonici. Non credo che per città
medie (come Brescia) questo discorso possa funzionare. Tra l’altro avrebbe un
costo non indifferente grazie al nostro sistema fiscale: all’estero costa molto
meno l’energia, il costo del lavoro è decisamente più basso e così le materie
prime e tanto altro. All’estero hanno un vantaggio su di noi in competitività che
è difficile da raggiungere”.
Italia, Milano
Lello Mascolo è un dj, lavora per “In Da Klubb” in onda su Radio 105.
È nato a Napoli e dovrebbe vivere di pizza e sfogliatelle. Invece alla carriera di
dj e produttore ha affiancato quella dell’imprenditore nella ristorazione legata
alla cucina giapponese. Ha aperto infatti Sosuhi nel capoluogo lombardo.
“La mia è solo una diversificazione, già in passato ho avuto la proprietà di discoteche con attività di ristorazione all’interno”.
Lello Mascolo
In che stato versa il mondo della ristorazione?
“È in forte fermento, lo dimostra il successo dei reality dedicati e il boom di
alcuni brand come Eataly. La ristorazione italiana è in fondo sinonimo di qualità, affidabilità e creatività: tutti ci invidiano e cercano di imitarci. É l’esatto
opposto del mondo della notte, che versa in coma profondo”.
Che connessione c’è tra chef e dj?
“Sono entrambe delle figure creative (o dovrebbero esserlo): sperimentano,
osano, reinterpretano, plasmano la materia dando vita a nuove forme”.
NL
CHEF VS. DEEJAY
Ma davvero i pr sono la rovina del clubbing italiano?
“Sì. Noi usiamo differenti supporti per la comunicazione: agenzie di volantinaggio, portali che rivendono il nostro marchio. Studiamo di volta in volta l’attività
per incentivare la presenza e incrementare l’affluenza. Facciamo anche attenzione al delivery e il take away”.
Hai scelto Sosushi, una catena affermata in Italia, presente con oltre 20 punti
sul territorio nazionale?
“Ha anche un’accademia di sushi molto affermata. Sin dall’inizio il marchio si
è affermato come innovativo e accattivante. Questo mi ha colpito e convinto.
Nonostante tutto, è un prodotto ancora in crescita in una città abbastanza satura per la ristorazione come Milano. Inoltre, ricopro un ruolo di consulente di
marketing per il brand stesso”.
Hai un’esperienza di 24 anni nel mondo della notte, come la sfrutti?
“In creatività, in comunicazione. Dopo tanti sacrifici e tante rinunce, porto con
me un bagaglio di conoscenze utili in questo campo”.
Danimarca, Viborg
Narcis Matei
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Narcis Matei fa parte del collettivo musicale Matthew Norrs. Vive una vita molto
attiva, gestisce il Restaurant Italia di Viborg, produce brani electro e trance e fa il
dj. Dice che musica e ristorazione sono carburante per andare avanti: “In fondo si
tratta sempre di ricerca della qualità, di dosi, di stoccaggio, di somministrazione”.
La musica in sottofondo è fondamentale mentre si pasteggia?
CHEF VS. DEEJAY
“Personalmente, mi piacerebbe tornare in un posto se la musica è stata
scelta accuratamente: mantiene un’atmosfera piacevole”.
I proprietari di club prendono idee da professionisti della ristorazione?
“Qui in Danimarca lo fanno. La gestione di bar o ristoranti non è lontana da
quella di una discoteca. In fondo l’obiettivo è dare un servizio eccellente”.
Sul territorio come ti muovi?
“Uso la radio locale per gli spot pubblicitari, che realizzo personalmente,
e poi social, giornali, volantini, cartellonistica. Ma il modo migliore per
promuovere è servire cibo di alta qualità”.
Cosa pensi della moda dei guest chef, dopi i guest dj?
“Sono in programma per il prossimo anno. Siamo in contatto con alcuni chef
molto bravi conosciuti in Italia”.
Chi vorresti come cliente?
“Due dj: Armin van Buuren e Daniel Kandi”.
Traktor Cook School Ibiza
Poiché non si finisce mai di imparare, tra i fornelli e davanti alle griglie, si
conferma ancora una volta Traktor Cook School Ibiza.
Se un hamburger viene maneggiato con cura da qualcuno che pare esperto
da anni, è facile che questo sia un top dj, abituato ai piatti e ad avere dimestichezza davanti a una consolle con le sue attente mani.
Nel paradiso culinario di Ibiza presso Le Grand Bazaar, di giorno, Pete Tong
si cimenta alla Scuola di Cucina organizzata da Traktor.
Il miglior barbecue a ridosso della spiaggia, con colleghi dj come Carl Craig
e Dubfire che intensificano una costante sfida culinaria. Salsicce, ostriche
e manzo Wagyu ed è guerra di acronimi tra BBQ ed EDM.
Piknik Electronik Barcelona
Presso la collina di Montjuic hill, ai Jardins de Joan Brossa, si è tenuta Piknik
Electronik Barcelona. E sappiamo che dove c’è cibo e musica alla fine c’è
anche Richie Hawtin, davvero presente come il prezzemolo della techno.
In questo contesto si respira un’aria maledettamente hippie che tra odori
di vario genere, ricette macrobiotiche e ritmi tantra spedisce tutti in un
clima da peace & love.
Off-Sonar, Richie Hawtin suona tra la verdura
Parallelamente al Sonar, il noto festival di arte e musica elettronica, si
tiene presso la Boqueria anche una manifestazione che fa da contraltare:
l’Off-Sonar.
Qui Richie Hawtin, considerato uno dei migliori dj al mondo, inglese di
nascita, canadese di residenze e berlinese d’adozione, ha suonato per ben
tre a ridosso del mercato, in Plaza de San Galdric, nella città catalana.u
NL
INTRATTENIMENTO
Il divertimento
diventa benessere
di Alessandro Vergallo
Corpo e anima possono unirsi la sera o addirittura durante la notte. Tra un cocktail o un bicchiere
di vino, tra un ballo e una chiacchierata: c’è sempre tempo per volersi bene
NL
INTRATTENIMENTO
B
enessere e divertimento è una combinazione che fino a
qualche anno fa era quasi impossibile e inconciliabile nei
locali del mondo della notte. Oggi, invece, questo binomio
risulta essere una delle formule vincenti della movida italiana. Sono sempre di più i lounge bar, le discoteche e i ristoranti che spalancano le porte a coloro che operano nei settori della
salute, della bellezza e del vivere sano. Dove c’è divertimento c’è anche relax e benessere quindi, quello che i giovani, ma anche gli adulti,
non riescono a fare durante il giorno, per curare il corpo e l’anima, lo
possono fare la sera o addirittura la notte: magari tra un bicchiere di
vino e un ballo nei locali della notte. Nasce così, nel nostro Paese, un
nuovo modello di business che punta proprio sul sodalizio del piacere
e dell’appagamento fisico e psichico. Questo grazie alle agenzie che
organizzano eventi nei locali più esclusivi delle città, dove vengono
coinvolti diversi specialisti di vari settori: del fitness, olistici, estetici,
del food e tanto altro. Elda Ferraresi e Emanuela Ventura, da quattro
anni gestiscono Wellness Party, agenzia che organizza eventi legati
al relax e al benessere in alcuni locali durante le ore dell’aperitivo.
Elda paragona il benessere a un grande cappello nel quale possono
convivere vari ambienti e situazioni.
Ogni locale ha una clientela differente
“Le discoteche e i bar, per esempio, luoghi di aggregazione deputati
esclusivamente allo svago e al divertimento, recentemente e spesso
ospitano nei loro spazi postazioni in cui la bellezza e la salute sono
le protagoniste assolute delle serate”, spiega la Ferraresi. “Esperti
come massaggiatori, grafologi, iridologi o visagisti, nei luoghi dello
svago, eseguono dei trattamenti al viso o al corpo oppure danno
dei consigli a coloro che li richiedono”. Ogni locale ha una clientela
diversa, sia per età che per genere, quindi, prima di organizzare un
evento, è necessario considerare quando, dove e a chi proporre i prodotti e i trattamenti. “Il Just Cavalli e il 4cento di Milano, per i quali
io e la mia socia abbiamo organizzato degli eventi, sono locali ideali
per questo genere di situazioni, perché oltre a possedere degli spazi
ampi all’interno hanno dei bellissimi giardini intorno”. L’orario giusto
per coinvolgere la gente è quello dell’aperitivo perché la musica non
è martellante. “I partecipanti interagiscono meglio tra di loro a inizio
serata perché non sono, ancora, attratti dalla musica, quindi volendo
possono concedersi un massaggio o chiedere delle informazioni agli
specialisti presenti nei vari box, sparsi nel locale”, precisa l’imprenditrice milanese. Il Cerimoniere Immanu’el è un altro appuntamento
particolare che si ripete la domenica, ogni quindici giorni, sempre a
Milano, presso il Dunque, un ristorante che si trova nel cuore di Brera.
Qui però il concetto dello star bene è più ampio perché comprende
anche la cura dello spirito. Tutto comincia alle 19 in un’atmosfera di
condivisione e serenità. Uno dei presenti dà inizio alla serata pronunciando un pensiero di pace.
NL
INTRATTENIMENTO
Il ritmo sale col trascorrere delle ore
Un’immagine
di Acquaworld, il parco
acquatico di Concorezzo,
in provincia di Monza
e Brianza
NL
Le note di alcuni strumenti ancestrali come il didgeridoo anticipano un buffet
rigorosamente vegetariano, vegano. L’atmosfera è conviviale e famigliare.
“Tutto questo però, è solo l’inizio della serata. Dopo il buffet gli ospiti sono liberi
di curiosare tra le varie bancarelle, circa 10, dislocate nei vari angoli della sala,
magari bevendo, un cocktail analcolico, un centrifugato o un bicchiere di vino.
Gli espositori sono quelli che partecipano alle fiere del benessere, dei settori
ayurvedici e olistici”, precisa Francesco Bottazzi, organizzatore dell’evento.
“Un atmosfera singolare dove musica, cultura, arte e cibo si fondono”, conclude
Andrea Colciago, socio di Francesco Bottazzi.
Decollata la serata, la musica soft e lounge cede il posto a quella techno e
ambient assicurando agli ospiti una divertente serata danzante. Un altro luogo
spettacolare in cui il binomio magico che, a una certa ora, si fonde, si trova a
pochi chilometri da Milano, a Concorrezo, all’Acquaworld. Ogni sabato sera,
dalle 18 fino a notte fonda, il parco si trasforma in un’insolita discoteca acquatica. Dopo l’aperitivo si spengono le luci e circa 650 ragazzi si tuffano in piscina
a ballare.Una situazione veramente unica. Quando fuori fa freddo, piove o nevica, i giovani ballano in costume da bagno e possono godere, allo stesso tempo,
sempre in piscina, di alcuni spazi adibiti all’idromassaggio e ai getti cervicali.
Prima di andare a casa, a notte fonda, chi vuole può rigenerarsi nella SPA, nella
stanza del vapore, nella piscina esterna salina oppure nella grotta del temporale, per vivere un’esperienza polisensoriale. u
RIFLESSIONI
Sul filo del rasoio
Parte tutto dalla cultura. Il mondo diurno deve traghettare i buoni propositi
e una coscienza civile in quello notturno. Altrimenti non ci sarà scampo
di Don Antonio Mazzi
S
ono arrivato a Milano, a ridosso del Parco Lambro, nel ‘79. Erano gli
anni in cui è esploso il fenomeno della droga e, attorno ad esso, i movimenti giovanili studenteschi e il terrorismo. Mi sono ritrovato in un
momento molto particolare che mi ha permesso di manifestare quello
che veramente sono. A Milano mi sono sentito libero e, affrontando il
Parco Lambro con tutto quello che stava succedendo intorno, ho tirato fuori il
meglio o il peggio di me, cioè quella pazzia che mi ero tenuto dentro e che gli
altri chiamavano caratterialità. Io sono un prete borderline: sempre a metà.
Quando ho affrontato il problema del Parco Lambro non ho voluto farlo attraverso le comunità, classiche esperienze allora molto forti, perché io non ho mai
sopportato le regole. Avendo nella mia giovinezza lavorato in campo scoutistico
e con gli oratori ho cercato di pensare a qualcosa che, partendo da queste esperienze, andasse oltre. Sono così nate le comunità itineranti: ho preso quattro
camper, abbiamo messo dentro i disperati più disperati, a tre o quattro obiettori
di coscienza ho proposto di fare qualcosa di strano, tentare di salvare la gente
adoperando l’avventura. Siamo partiti il 25 marzo 1984 e siamo tornati il 25
dicembre 1984, nove mesi in cui abbiamo attraversato l’Italia, ospiti di suore di
clausura che hanno accettato i nostri ragazzi, di don Tonino Bello, abbiamo fatto
un po’ di tutto come il teatro in piazza. I quattordici che hanno cominciato sono
stati quelli con i quali abbiamo terminato, li abbiamo salvati tutti.
Credo sia stata l’unica volta nella quale abbiamo fatto un’esperienza in cui siamo partiti con lo stesso numero col quale siamo tornati. Questa avventura della
carovana è stata talmente forte che da allora, pur essendo passati alla residenzialità, ogni anno tutte le nostre comunità fanno un periodo di carovana. Abbiamo girato l’Europa, abbiamo fatto anche una carovana sudamericana ma quella
che mi affascina di più è Compostela, che impegna i nostri ragazzi dagli 800 ai
1200 chilometri a piedi o in bicicletta. È quella che funziona meglio ed è anche
la più bella. All’interno delle mie comunità usiamo gli strumenti che usava don
Bosco cioè sport e teatro; cose che fanno parte della pedagogia semplice perché
è più facile salvare i ragazzi con le cose semplici che con le cose complicate.
Se penso ai prossimi trent’anni li vedo all’insegna della semplicità perché le cose
più sono semplici più risolvono i problemi grossi. Se penso invece ai trent’anni
trascorsi sono molto orgoglioso di aver messo in piedi un’attività che è partita
dalla strada e coinvolto sin da subito i giovani. u
www.exodus.it
NL
CONGRESSO SILB
Le discoteche
smascherano
l’abusivismo
di Riccardo Sada
I locali di intrattenimento serale minacciano di travestirsi da circoli privati, facendo mancare alle
case dello Stato milioni di euro
P
iù di 2700 licenze potrebbero tornare sui tavoli di chi le ha rilasciate nel
corso degli anni. Così facendo, i locali da ballo minacciano di tramutarsi nei tanti esercizi mascherati da discoteche. È la decisione discussa
nell’assemblea Silb, l’Associazione italiana imprese di intrattenimento
da ballo e di spettacolo aderente a Fipe-Confcommercio, lo scorso mese
di marzo. Motivo della protesta: la mancanza di provvedimenti per combattere
il proliferare di soggetti che organizzano feste danzanti non autorizzate che
rappresentano una concorrenza sleale per le imprese regolari. “Quando il ballo
viene organizzato all’interno di masserie, castelli, agriturismi, bed and breakfast,
alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari senza che abbiano le autorizzazioni
necessarie siamo di fronte a un’anomalia insostenibile per il comparto ormai
fiaccato dalla crisi economica da cui il Paese ancora non riesce a uscire”, ha detto
il presidente Maurizio Pasca durante la terza convention nazionale dei presidenti
provinciali del Silb tenutasi a Firenze. Si parla di un miliardo di euro di giro di affari
abusivo (ben superiore agli 850 milioni di euro del volume d’affari legale) che nella
congiuntura economica pesa tantissimo; porta alla chiusura di tantissime imprese
regolari; porta al collasso degli investimenti e dell’indotto dell’intrattenimento
notturno e dell’occupazione che attualmente conta più di 50mila addetti.
Il giro di affari abusivo è UN’EVASIONE: un’esenzione da regimi
di tassazione e imposte che arreca un danno allo Stato DEL
VALORE DI 140 milioni di euro
NL
CONGRESSO SILB
Questo giro di affari abusivo si tramuta in un’evasione o un’esenzione da regimi di
tassazione e imposte che arreca un danno allo Stato stimato in 140 milioni di euro
a cui si dovrebbero aggiungere i 120 milioni di mancato gettito se i locali serali
riconsegnassero le licenze. Nel caso dei circoli privati, poi, per svolgere attività
di somministrazione non è vincolante possedere i requisiti professionali. La mancanza di autorizzazione non è un aspetto solo formale, ma comporta un rischio per
le persone che frequentano questi luoghi privi spesso delle più elementari condizioni di igiene e sicurezza. “Mi riesce difficile pensare a una festa con ottocento
persone dentro una villa antica sprovvista di uscite di sicurezza con maniglioni
antipanico”, ha aggiunto Pasca. Nonostante questo tema sia comune anche alle
associazioni di categoria aderenti ad Ena, neonata associazione europea delle discoteche, in Francia e Spagna il fenomeno risulta essere più ridotto per l’efficacia
e l’efficienza dei controlli. Per questo, dopo anni di proteste, rivendicazioni ed
esposti su denunce di presunti intrattenimenti abusivi, le imprese italiane hanno
riflettuto sulla provocazione di trasformarsi esse stesse in circoli privati. Questi
ultimi sono esenti da Ici-Imu, Irpef e Iva; beneficiano di una riduzione sui diritti
Siae; non sono obbligati a rilasciare lo scontrino fiscale all’ingresso o per le consumazioni; non sono obbligati a tenere un registro di cassa. “I requisiti professionali
sono importantissimi per chi gestisce un intrattenimento danzante. Il gestore del
locale deve essere in grado di gestire una massa di persone. La situazione può
degenerare come spesso accade nelle feste prive di controlli. Solo chi ha una
formazione professionale adeguata può prevenire l’insorgere di problemi. Invece
qui siamo al punto che basta avere uno scantinato o una struttura in disuso, magari
anche fatiscente, e si organizza una discoteca abusiva”, ha concluso Pasca.
Il Presidente del Silb,
Pasca, segue i partecipanti al Congresso
www.silb.it
NL
CONGRESSO SILB
Il Silb guarda
all’Europa
Nasce ENA, European Nightlife Association. A rappresentare gli interessi di tutto il mondo della notte
C
ostituita lo scorso febbraio a Barcellona grazie agli accordi fra le associazioni delle discoteche italiane (Silb-Fipe), francesi (Umih) e spagnole (Spain Nightlife), l’associazione europea, ENA - European Nightlife
Association si è riunita per la prima volta a Firenze per presentarsi
ufficialmente alla stampa e mettere a punto un piano strategico con
cui avanzare le richieste della categoria alle Istituzioni europee.
L’atto costitutivo e lo statuto sono stati sottoscritti dai tre presidenti fondatori,
Maurizio Pasca (Presidente Silb-Fipe), Laurent Lutse (presidente settore Nuit di
Umih) e Carlos Caballero German (Presidente di Spain Nightilfe).
Obiettivi prioritari sono quelli di rappresentare gli interessi del mondo della notte
nei confronti della Commissione Europea e di stimolare il confronto e lo scambio
di informazioni tra le associazioni aderenti.
Alla guida del primo mandato che durerà tre anni è stato eletto Maurizio Pasca.
A lui spetterà il compito di coinvolgere le rappresentanze di categoria di altri
Paesi europei e dare ancora più forza alla voce dell’ENA.“Ciò che accomuna le
tre sigle di rappresentanza imprenditoriale è la tipologia dell’offerta e dunque le
problematiche ad essa collegate”, ha detto Pasca.
“L’abusivismo che genera un divertimento improvvisato esiste in Italia, quanto in
Francia e in Spagna.
Abbiamo bisogno di un coordinamento che travalichi i confini nazionali e dell’interessamento dell’Europa per tutelare la salute e l’incolumità dei cittadini. Non
è un caso che l’Hotrec, l’associazione europea dell’industria dell’ospitalità, abbia
dato vita ad un gruppo di lavoro su tale settore coordinato per la prima volta da
un rappresentante Silb-Fipe”.
Le dichiarazioni di Laurent Lutse, presidente del settore Cafés Brasseries
Etablissements de nuit à l’Umih, e di Carlos Caballero German, presidente
di Spain Nightilfe.
“L’Umih promuove da molti anni azioni tese al migliore riconoscimento delle
imprese e delle istituzioni nel mondo della notte”, ha spiegato Lutse.
“È questo lo spirito con il quale abbiamo creato ENA, l’Associazione europea
NL
CONGRESSO SILB
Associazione: ENA - European
Nightlife Association
Presidente:
Maurizio Pasca
(Silb – Fipe)
Sede:
22, rue d’Anjous
Paris, presso Umih
(Union des Métiers
et des Industries de
l’Hotellerie)
Maurizio Pasca (Presidente Silb-Fipe) Laurent Lutse (presidente settore Nuit
di UMIH) e Carlos Caballero German (Presidente di Spain Nightilfe)
delle imprese della notte. Ringrazio i miei colleghi italiani e spagnoli con i quali
abbiamo condiviso la costituzione di tale associazione. Il settore della notte in
Europa incontra notevoli difficoltà economiche legate come noto alla crisi, alle
differenti normative poste in essere nei diversi Paesi, ai mutevoli modelli di
consumo dei giovani. Si beve infatti di più, più velocemente e a minor costo, in
strada o in luoghi privati dove, senza alcun controllo, tutto è possibile”.
Alla luce di tale situazione, ENA potrà dimostrare di essere più forte.
“Ma solo se, tutti insieme, porteremo i nostri problemi comuni a Bruxelles.
Che sono: primo, la lotta contro la vendita illegale di alcool, contro i locali irregolari del mondo della notte; secondo, la lotta contro l’alcolismo tra i giovani;
terzo, il riconoscimento del settore come vero fattore attrazione turistica. In
poche parole, desideriamo che si consideri il settore della notte in Europa, come
un settore economico a sé stante, che genera ricchezza e posti di lavoro”.
Anche Carlos Caballero German, presidente di Spain Nightilfe ha qualcosa da
dire: “Si parla sempre ingiustamente del settore della notte come di un settore
che genera conflitti. Non si parla mai, invece, dei posti di lavoro e di quanto
contribuisce alla formazione del Pil nazionale. Il settore dell’intrattenimento
notturno produce il doppio della ricchezza generata dall’agricoltura (tanto per
portare un esempio) ed è in grado di dare lavoro a più di tre milioni di persone
fra occupazione diretta e indiretta. Il divertimento serale fa muovere ogni fine
settimana in tutta Europa oltre 200 milioni di persone. Sulla forza di questi dati,
la nuova associazione europea, ENA, farà sentire la sua voce in tutte le Istituzioni europee e dimostrerà che il settore è molto più importante di quanto i vari
governi possano immaginare”. u
Membri costituenti:
Silb Italia, Spainl
Nightlife Spagna,
Umih Francia
Comitato promotore:
Maurizio Pasca (Presidente); Laurent Lutse
(Vicepresidente e tesoriere Umih); Carlos
Caballero German
(Vicepresidente)
Ambiti di rappresentanza: discoteche, i
bar musicali, i ristoranti con musica, i
caffè concerto e tutte
le imprese con intrattenimento musicale
notturno.
N° imprese associate:
11.000
Fatturato aggregato
imprese in Ena:
15 miliardi di euro
NL
L’AVVOCATO
La libera scelta
degli imprenditori
La liberalizzazione degli orari è applicabile anche alle discoteche. Lo ha stabilito il TAR
della Lombardia sezione di Brescia
“L’
art. 31, comma 1 del cd. ‘Decreto sviluppo’ 6 dicembre 2011 n. 201, convertito nella legge 22 dicembre
2011, n. 214 che ha liberalizzato gli orari degli esercizi
commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande è applicabile anche agli esercizi pubblici dove
l’attività di somministrazione è secondaria rispetto a quella di intrattenimento musicale”.
È quanto ha affermato il TAR della Lombardia sezione distaccata di Brescia con
sentenza depositata il 14 febbraio scorso, la prima in Italia sull’argomento.
“i comuni potranno perseguire finalità: LA PROTEZIONE DAL
RUMORE di chi abita in prossimità di esercizi musicali e la
repressione di situazioni che creano allarmE”
Secondo i Giudici amministrativi dunque anche i locali classificati ai sensi
dell’art. 3, comma 6-d della legge 25 agosto 1991, n. 287 – “pubblici esercizi
di somministrazione di alimenti e bevande nei quali sia prevalente l’attività
congiunta di trattenimento e svago” – beneficiano del regime giuridico di
deregolamentazione reso esplicito dall’art. 1, comma 1-b del DL 24 gennaio
2012, n. 1, che ha disposto l’abrogazione di tutte le norme che “impediscono,
limitano o condizionano l’offerta di prodotti e servizi al consumatore, nel
tempo nello spazio o nelle modalità, ovvero alterano le condizioni di piena
concorrenza fra gli operatori economici”.
NL
L’AVVOCATO
Pertanto, in questo nuovo quadro normativo, la fissazione degli orari di apertura e chiusura degli esercizi pubblici è una libera scelta degli imprenditori.
Secondo il TAR risulta pertanto abrogato, per questo aspetto, l’art. 50, comma
7 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, come pure le norme regionali corrispondenti,
con cui i comuni possono operare una programmazione generale degli orari.
Ne consegue, secondo il TAR, che i comuni potranno perseguire finalità quali
la protezione dal rumore di chi abita in prossimità di esercizi musicali e la repressione di situazioni che creano allarme sul piano dell’ordine pubblico, ma
non intervenendo in via generale sugli orari.
Potranno farlo solo attraverso altri strumenti di regolazione, strettamente
proporzionali al fine perseguito e con adeguata motivazione, come imporre
misure di insonorizzazione dei locali, negare motivatamente la deroga al superamento dei limiti di immissione sonora ai sensi dell’art. 6, comma 1, lett.
h), della legge 26.10.1995, n. 447, oppure adottando ordinanze contingibili
urgenti per un periodo limitato, oppure ancora effettuando segnalazioni al
questore ai fini dell’adozione di provvedimenti ex art. 100 del Tulps.
La sentenza in commento conferma pienamente la tesi interpretativa sostenuta dal Silb all’indomani dell’entrata in vigore delle disposizioni sulla liberalizzazione di cui al D.L. n. 201 del 2011. u
Avv. Attilio Pecora
(Consulente legale nazionale Silb-Fipe)
www.silb.it
Si ricorda che i locali associati al SILB-FIPE, in regola
con i versamenti alla S.I.A.E. delle quote associative,
godono della tutela legale gratuita per i casi e alle
condizioni previste.
Info e modulo di richiesta assistenza legale sulla home
page del sito dell’associazione www.silb.it
NL
BELLAVITA
a cura di Dan Mc Sword
GLI AUTENTICI MUST
Prima edizione per Dolomites SkiMusic
Da venerdì 4 a domenica 6 aprile Canazei ha
ospitato la prima edizione di Dolomites SkiMusic, tre giorni e musica di divertimento in alta
quota: party diurni e serali in location quali i
locali Espanola, Teatro Gran Tobià, Kaiserkeller, Kaisertube e Hexen Klub e nella Ski Area
Ciampac. In consolle i dj resident di Canazei,
Simson e Albertone, affiancati dai disc jockey
di Radio 105 e dallo special guest ispanico Javi
Mula.
www.hexencanazei.it
Gemellaggio Hong Kong-Shed Club
Sabato 12 aprile prima tappa italiana allo Shed Club
di Busto Arsizio per il tour del Play di Hong Kong, locale acclamatissimo nel sempre più ambito Far East.
In consolle, Thomas Vee, dj resident del Play e consulente del locale medesimo proprio per sviluppare
sinergie europee, nella foto – da sinistra verso destra
- insieme al direttore Matt Reid e a Xuan Mu Founder,
Managing Director di Maximal Concept (sorta di
dipartimento estero del club honkongino).
www.playclub.asia
NL
BELLAVITA
Amnesia In Loop
Un martedì al mese l’Amnesia di Milano si concede
un’extra-date: si intitola Amnesia In Loop e si svolge
all’11 Clubroom, ubicato in una traversa del mondanissimo Corso Como, sempre a Milano.
Sempre di livello gli ospiti presenti: Satoshie Tomiie e
Andrea Oliva (nella foto) su tutti. L’idea di Amnesia in
Loop nasce dal desiderio di concedersi una serata dedicata a chi cerchi sbocchi musicali adeguati anche
durante la settimana, senza dover giocoforza dover
attendere il week-end.
www.amnesiamilano.com
Metti una sera al Kuku
Aperto tutti i venerdì e due sabati al mese, il Kuku
Disco di Lucca punta deciso sulla musica EDM, sulla
falsariga di quanto viene suggerito dalle tendenze
più attuali. In consolle i deejays della crew di Malibu Project, abile e sistematica nell’organizzare
one-night in tutti i locali della Toscana. Tra i guests
di Kuku Disco, Sisters Cap (nella foto) e Simon.5,
quest’ultimo capace di disimpegnarsi nell’utilizzo
di diversi strumenti musicali: più una one-man-band
che un dj vero e proprio.
www.malibuproject.org
NL
BELLAVITA
Un party (K)Unique
In onda sabato, domenica e mercoledì su m2o,
il radio-show (K)Unique propone dj superstar
internazionali quali Avicii (nella foto), Nicky Romero e Simon Dunmore, alternandoli a giovani
promesse del djing nostrano, ai quali in particolare viene dedicato lo spazio del mercoledì
sera. In attesa del tour estivo che toccherà locali
quali il Pineta di Milano Marittima, il Beach
Club in Versilia e il Paradise di Mikonos (Grecia), (K)Unique ha diversi appuntamenti mensili
sparsi per l’Italia, in particolare al Celebrità di
Trecate, in provincia di Novara, dove si esibisce
il duo Donati&Amato (Ultra Music).
www.kunique.com
Feel Real ft Wildchiana
Domenica 20 e lunedì 21 aprile si è svolta la
prima edizione di Feel Reel ft Wildchiana, due
giorni di arte, musica elettronica, video art, danza, artigianato e delizie culinarie.
In programma all’interno del parco dell’Hotel
Apogeo in provincia di Siena, Feel Reel ha visto
alternarsi in consolle Tales of Us, Craig Richards.
Luca Cazal, Alex Neri e tanti altri ancora. Quattro le aree dedicate del parco, impreziosite da
spettacoli visuals e dalle esibizioni d’avanguardia del Circo delle Pulci.
www.wildichiana.com
NL
BELLAVITA
La musica itinerante di KARiON
Party itinerante per definizione, KARiON si
svolge una volta al mese nei migliori locali della
riviera romagnola, frutto della fantasia e delle
evoluzioni musicali di LENny dj, che d’estate
organizza la Wave Music Boat, barca che fa la
spola da Cattolica a Rimini con una consolle che
svetta sul ponte di comando e ospita dj sia italiani
che stranieri in voga nei principali festival, quali
Audiofly e Nice7. Ogni KARiON propone ogni
volta un tema diverso, trasformando i locali in
un autentico parco dei divertimenti dove ognuno
indossa - per gioco – la propria divisa preferita.
www.wavemusicboat.com
L’Hollywood presenta Absolut Elyx Privé
Iniziata il 4 aprile scorso, la nuova stagione dell’Hollywood di Bardolino vede la nascita dell’Absolut Elyx
Privé, un nuovo, esclusivo e confortevole spazio caratterizzato da nuovi suoni, serate revival e ospiti di prestigio e realizzato in collaborazione con Absolut Vodka.
Nuovo anche l’impianto luci a led (che retroillumina
anche la nuova consolle, sorretta da due anfore antiche
in terracotta). Il venerdì sarà dedicato alla musica di dj
come Ciuffo e Frankie P, insieme ai resident Simone Farina, Paso, Dino Tronconi, Bobo e Luca Carrara. Mensile
invece la serata “Forever Young”, il suono anni 90 di
Walter Master.
www.hollywood.it
NL
HI-Technology
di Alex “Global Byte”
l'ALTA QUALITà PAGA
Tutto quello che serve per personalizzare al massimo le proprie performance live? Controller e cuffie
di alto calibro e tanta dedizione. La strumentazione oggi si dimostra un vero valore aggiunto
www.native-instruments.com
Il mixer è uno strumento fondamentale per il dj, trovare quello che
permette di mixare come si desidera e nella massima comodità è
da sempre arduo. Tra i moltissimi modelli in circolazione emerge il
Traktor Kontrol Z2, prodotto da Native Instruments. È un mixer questo
che fa da ponte tra passato e futuro, tra analogico e digitale. Tutto
si fonde perfettamente per permettere il totale controllo sul proprio
sound. Due canali stand-alone permettono la connessione con piatti e
lettori cd, mentre altri due canali danno il controllo sui deck di Traktor,
gli effetti e tutto quello che può servire per personalizzare al massimo
le performance live. Costruito completamente in metallo e dotato di
una scheda audio USB, il Traktor Kontrol Z2 grazie alle sue molteplici
funzionalità e alla versatilità è sicuramente tra i mixer più innovativi
disponibili sul mercato.
Le K267 nascono grazie alla stretta collaborazione tra il dj Tiësto e AKG.
Versatili e dal design molto accattivante, sono perfette per lavorare in studio grazie
alla perfetta risposta in frequenza ma allo stesso tempo sono formidabili anche nei
live set. Grazie alla funzione Bass Boost è possibile esaltare ulteriormente le basse
frequenze dando vita a una esperienza sonora unica. Sono costruite con materiale di altissima qualità. La cura dei dettagli nei minimi particolari è eccezionale.
Sono anche Dual Plug-In (caratteristica
che permettere di collegare il cavo da
entrambi i lati in modo da essere liberi
e maggiormente agili durante i set).
www.akg.com
NL
Arredamento
Lo stile riparte
dal Salone
L'evento milanese porta direttamente a scoprire le novità per l'arredo dei locali,
per gli imprenditori che vogliono un nuovo look
D
i nuovo l'arredamento in pole
position. Dall’8 al 13 aprile,
presso i padiglioni di Fiera
Milano (Rho), si è tenuto
l’appuntamento con il Salone Internazionale del Mobile e il Salone
Satellite. La manifestazione, che attira
ogni anno oltre 300mila visitatori provenienti da 160 paesi diversi, giunta alla
sua 53esima edizione, ha visto scendere
in campo oltre 1400 espositori tra italiani ed esteri.
La kermesse porta direttamente a scoprire le novità per l'arredo dei locali.
Progettare e realizzare arredamenti per
discoteche, si sa, implica una accurata
valutazione oggettiva degli spazi e della
movimentazione interna.
Attraverso render realistici, BMItalia dà
la possibilità al committente di vedere
ad esempio una discoteca come l'Orsa
Maggiore di Lecco (nella foto a sinistra)
cosa sarebbe potuta diventare dopo il
restyling. Il cliente ne è rimasto subito
affascinato.
Per chi è alla ricerca di diverse formule
di arredo c'è Tetraodesign.
Ogni soluzione proposta mira alla qualità dei materiali e al prodotto finale,
senza tralasciare il gusto e il design.u
NL
SEDI SILB
L’iscrizione al SILB-FIPE rappresenta per gli operatori un indubbio ed imperdibile plus strategico.
Per rinnovare la propria iscrizione, per iscriversi per la prima volta al SILB-FIPE o per avere informazioni sulla vita
associativa e sui vantaggi offerti dall’Associazione, è possibile rivolgersi alle Associazioni Territoriali di competenza.
Riportiamo quindi l’elenco completo dei presidenti provinciali e degli uffici presenti sul territorio.
ABRUZZO
CHIETI
Unione Commercianti
0871/64599
Luciano De Nardellis
L’AQUILA
Unione Commercianti del Turismo
0862/413450
PESCARA
Unione commercianti
085/4313620
Roberto Pola
TERAMO
Unione del Commercio e del Turismo
0861/415819
D’Angelo Giampiero
BASILICATA
MATERA
Un. Prov.le Comm. Turismo e Servizi
0835/387851
POTENZA
Ass. del Commercio Turismo e Servizi
0971/35715
CALABRIA
CATANZARO
Un. Commercio Turismo e Servizi
0961/743936
COSENZA
Ass. del Commercio Turismo e Servizi
0984/25863-4
CROTONE
Ass. del Commercio Turismo e Servizi
0962/20163
REGGIO CALABRIA
Un. Prov.le Commercio e Turismo
0965/331518
VIBO VALENTIA
Unione del Commercio e del Turismo
0963/43144
CAMPANIA
AVELLINO
Un. Commercio Turismo e Servizi
0825/781956
BENEVENTO
Un. Prov.le Commercio Servizi
0824/51572
CASERTA
Ass.ne Commercianti
0823/355322
NL
NAPOLI
Ass. Commercio Turismo e Servizi
081/7979111
Vincenzo De Pompeis
SALERNO
Ass.ne Commercio Turismo e Servizi
089/233430
Alfonso Amoroso
EMILIA-ROMAGNA
BOLOGNA
Ass. Comm. Operatori Turistici e dei Servizi
051/6487411
Oliviero Giovetti
CESENA
Ass. Comm. Operatori Turistici e dei Servizi
0547/639811
Luigi Di Placido
FERRARA
Ass.ne Commercianti
0532/234211
Michele Moretti
FORLì
Un. Ass. Commercio
e Turismo
0543/29231
MODENA
Ass.ne del Commercio Turismo
e dei Servizi
059/584211-311
Gabriele Fantuzzi
PARMA
Ass.ne Prov.le Commercianti
0521/2986
Ernesto Mendola
PIACENZA
Un. Commercianti e Turismo
0523/461811
Roberto Carbonetti
RAVENNA
Ass. Prov.le Commercio e Turismo
0544/515611
Gianluca Bagnara
REGGIO EMILIA
Ass.ne Prov.le Commercianti
0522/454666
Fabio Zambelli
RIMINI
Ass. Comm. Oper. Turistici e Servizi
0541/743545
Gianni Indino
FRIULI VENEZIA GIULIA
GORIZIA
Ass.ne dei Commercianti
0481/532499
PORDENONE
Ass. Commercio Turismo
e Servizi
0434/549411
Stefano Serena
TRIESTE
Ass.ne Esercenti P.E.
040/369260
UDINE
Ass.ne Commercianti
0432/538600
LAZIO
FROSINONE
Un. Commercio Turismo
e Servizi
0775/250014
Raffaele Scappaticci
LATINA
Confcommercio
0773/610678
Virginio Moro
RIETI
Ass. Commercio Turismo
e Servizi
0746/485967
Gianluca Iacomini
ROMA
Un. Commercio Turismo
e Servizi
06/583921
Antonio Flamini
VITERBO
Ass. Commercio Turismo e Servizi
0761/304060
Fulvio Franceschini
LIGURIA
GENOVA
Fepag
010/55201
Antonio Rocca
IMPERIA
Unione Commercianti
0183/272861
Franco Poggio
LA SPEZIA
Un. Commercio Turismo e Servizi
0187/598511
SAVONA
Un. Commercio Turismo e Servizi
019/833131
Fabrizio Fasciolo
LOMBARDIA
BERGAMO
Ass.ne Esercenti e Commercianti
035/4120111
Paolo Visinoni
BRESCIA
Ass.ne Commercianti
030/292181
Domenico Zucchi
COMO
Feder. Unioni Commercio
e Turismo
031/2441
CREMONA
Ass.ne Commercianti
0372/567611
Zanoni Rosario
LECCO
Unione Comm. Lecchesi Commercio Turismo - Servizi - P.M.I.
0341/356911
Paola Colli
LODI
Unione Commercio Turismo e Servizi
0371/432106
Carlo Omini
MANTOVA
Unione Commercio Turismo e Servizi
0376/2311
Antonio Caranci
MILANO
Epam
02/76022900
Roberto Cominardi
PAVIA
Ass.ne Commercianti
0382/372511
Luigi Comelli
SONDRIO
Un. Commercio Turismo
e Servizi
0342/533311
Dario Volpini
VARESE
Unione Associazioni Commercianti
0332/335477
SEDI SILB
MARCHE
PUGLIA
ANCONA
Un. Sindacati Commercio Turismo
071/22911
Gabriele Tombari
BARI
Ass.ne del Terziario - Comm. Turismo
Servizi
e Ambiente
080/5232103
Nicola Pertuso
ASCOLI PICENO
Ass.ne del Commercio e Servizi
0736/258461
Gianni Iacoponi
MACERATA
Ass.ne Commercio Turismo e Servizi
0733/231573
PESARO
Ass.ne Commercio Turismo e Servizi
0721/6981
Gabriele Villa
MOLISE
CAMPOBASSO
Unione del Commercio e del Turismo
0874/6891
Raffaele Di Iorio
ISERNIA
Unione Prov.le Commercianti “Alto Molise”
0865/50933
PIEMONTE
ALESSANDRIA
Ass.ne Commercianti
0131/314821
Patitucci Enzo
ASTI
Unione Commercianti
0141/535711
BIELLA
Ass. Commercio del Turismo e Servizi
015/8352711
Giormilio Fantini
CUNEO
Un. Prov.le Commercianti ed Esercenti
0171/66795
Federica Toselli
BRINDISI
Ass. Commercio Turismo e Servizi
0831/563318
Raffaele Gentile
FOGGIA
Un. Commercio Turismo e Servizi
0881/560111
Giampiero Bonassisa
LECCE
Ass.ne Commercio e Turismo
0832/345152
Maurizio Pasca
TARANTO
Ass. Commercio Turismo e Servizi
099/7796334
Gianluca Piotti
SARDEGNA
CAGLIARI
Ass. Commercio Turismo e Servizi
070/282040
Simone Murgioni
NUORO
Ass. Commercio Turismo e Servizi
0784/30470
Giancarlo Serra
ORISTANO
Ass. Commercianti ed Operatori Turistici
0783/73287
Antonio Carlo Falchi
SASSARI
Un. Prov.le del Comm. Turismo e Servizi
079/2599500
Nello Usai
SICILIA
NOVARA
Ass. Commercio Turismo e Servizi
0321/624670
Luigi Giuseppe Ferraro
AGRIGENTO
Un. Commercio Turismo e Servizi
0922/20631
TORINO
Epat
011/5604711
Nicola Acquaviva
CALTANISSETTA
Ass. Prov.le Comm. e del Turismo
Antonio Russo
0934/21626
VERBANIA
Unione Comm. Turismo Servizi e P.M.I.
0323/402576
Fabrizio Pasquali
VERCELLI
Ass.ne Commercianti
0161/250045
Guido Ambrogione
CATANIA
Ass. Gen.le Commercio e Turismo
095/351084
Antonio Messina
ENNA
Ass.ne Commercianti
0935/500971
Carmelo Conti
MESSINA
Unione Gen.le Commercianti
090/675524
Salvatore Galeano
PALERMO
Feder. Prov.le P.E.
091/328315
Marcello Barbaro
RAGUSA
Ass.ne Prov.le Commercianti
0932/622522
Sergio Magro
SIRACUSA
Un. Commercio Turismo e Servizi
0931/33823
TRAPANI
Ass. Commercio Turismo e Servizi
0923/873170
TOSCANA
AREZZO
Ass.ne Commercianti di Arezzo
0575/350755-6
Tito Ghezzi
FIRENZE
Unione Commercio e Turismo
055/32285
Carlo Caldini
GROSSETO
Ass. Commercio Turismo e Servizi
0564/470111
Mauro Palmieri
LIVORNO
Un. Commercio Turismo e Servizi
0586/217111
Cinzia Guidi
LUCCA
Luigi Cusignani
0583/494181
MASSA
Unione Prov.le del Comm.,
Turismo, Servizi
e del Terziario avanzato
0585/799122
Sergio Borghini
PISA
Ass. Commercio Turismo e Servizi
050/25196-7
Alessandro Trolese
PISTOIA
Ass. Commercio Turismo
e Servizi 0573/99151
Giusti Roy
PRATO
Unione Commercianti
0574/43801
SIENA
Ass. Prov. Commercio e Turismo
0577/248811
Giovanni Burrini
TRENTINO ALTO ADIGE
BOLZANO
Unione P.E. ed Albergatori
0471/317700
Bartholomaus Thaler
TRENTO
Unione Commercio,
Turismo e attività
di Servizio
0461/880111
Gianluca Valduga
UMBRIA
PERUGIA
Confcommercio Perugia
075/506711
Enzo Muscinelli
TERNI
Un. Commercio Turismo e Servizi
0744/275467
Riccardo Paperini
VALLE D’AOSTA
AOSTA
Ass. Reg.le del Comm.
e del Turismo della Valle d’Aosta
0165/40004
Lilliana Breuvé
VENETO
BELLUNO
Ass. Commercio e del Turismo
0437/215111
Florio Mazzucco
PADOVA
Appe 049/7817222
Andrea Cavinato
ROVIGO
Ass.ne Prov.le Commercianti
0425/471174
Gaudenzio Ferrari
TREVISO
Un. Commercio
Turismo e Servizi
0422/5706
Renzo Venerandi
VENEZIA-MESTRE
Un. Commercio Turismo
e Servizi
041-5310988
Tito Pinton
VERONA
Un. Commercio Turismo
e Servizi 045/8060811
Paolo Artelio
VICENZA
Ass. Commercio Turismo
e Servizi
0444/964300
Luca Orsato
NL