CIOFS/FP PUGLIA - SEDE OPERATIVA DI TARANTO
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CORSO POR 04032aOBF0036 PER FOTOGRAFO - OPERATORE
ANNO FORMATIVO 2007/2008
Breve storia della musica italiana
La musica italiana occupa un posto centrale nella storia della musica
mondiale. Nel corso dei secoli, infatti, tutte le azioni musicali partirono
dall’Italia. Le cause di ciò risiedono nelle peculiarità storiche, nonché
nella naturale propensione musicale del popolo italiano.
Nel basso medioevo la musica italiana ebbe un ruolo decisivo
nell’organizzazione del rito musicale della liturgia. La musica del
medioevo fu prevalentemente di carattere religioso. La prima apparizione
GHOOD PXVLFD VFULWWD QD]LRQDOH H SURIDQD IX O¶$UV QRYD ¿RUHQWLQD FKH
ebbe origine in Francia.
Nel Quattrocento si affermarono le varie canzoni popolaresche
denominate frottole. Il centro dei compositori di frottole fu Mantova
nell’area settentrionale e Napoli nel meridione, ove si sviluppò la
villanella napoletana, una forma particolare della frottola.
Nella musica del Cinquecento coprì un ruolo rilevante la lira, lo strumento
più diffuso di quell’epoca. Il suo repertorio e’ una fonte pregiata di canti
popolari.
Nel corso del Cinquecento sbocciò anche il canto polifonico nel campo
del madrigale, che passò in questo periodo più variazioni stilistiche.
In questo periodo si delinea anche la musica strumentale con la diffusione
di un nuovo strumento, il pianoforte, una invenzione di Bartolomeo
Cristofori che rivoluzionò lo stile a tastiera e la sua letteratura.
La musica sviluppò un ruolo sempre più grande nell’esecuzione delle
opere drammatiche, come accompagnamento per interludi di ballo e
intermezzo tra gli atti, cioè intermedium.
Al termine del Cinquecento sulla scorta di tentativi della Camerata
¿RUHQWLQDVLVYLOXSSzLOGUDPPDPXVLFDOH, ossia l’opera.
Le due forze portanti nello sviluppo dell’opera furono la sceneggiatura e
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la tecnica virtuosa di canto (belcantoFKHLQÀXHQ]DURQRGHFLVLYDPHQWH
la direzione della formazione ulteriore dell’opera.
Un altro genere della musica profana fu la cantata che rapidamente
si diffuse per tutta l’Europa. Gli autori italiani più importanti furono
Carissimi, Rossi, Stradella, Francesco Provenzale e Alessandro
Scarlatti.
Come un genere autonomo si formò, invece, l’opera comica italiana, cioè
l’opera buffa sviluppatasi nella cerchia dei maestri napoletani.
La letteratura operistica della prima metà dell’Ottocento e’ stata invece
GRPLQDWD GDOOD JUDQGH ¿JXUD GL *LRDFFKLQR Rossini. Il suo primo
lavoro brillante fu Il Barbiere di Siviglia, seguito da una serie di opere:
Otello, Cenerentola, Gazza Ladra, Conte d’Ory, Semiramide e poi
il Guglielmo Tell. Accanto al Rossini, i rappresentanti rilevanti della
letteratura operistica italiana furono Gaetano Donizetti e Vincenzo
Bellini.
Il sommo compositore italiano, Giuseppe Verdi incontrò il suo primo
grande successo nel 1842 a Milano con il Nabucco.
$OOD ¿QH GHOO¶2WWRFHQWR LQFRQWULDPR LQYHFH *LDFRPR Puccini. Le sue
opere più popolari (0DQRQ/HVFDXW7RVFD0DGDPD%XWWHUÀ\*LDQQL
Schicchi, La Boheme, La fanciulla del West, Turandot) incontrarono
successi senza precedenti.
I compositori italiani dell’eta’ contemporanea mirano alla formazione
di un’ autonomo stile nazionale, legando le odierne tendenze musicali
internazionali con la tradizione ricca della musica popolare e della musica
antica d’arte. Tra loro sono degni di menzione Ildebrando Pizzetti,
Ottorino Respighi, Gianfrancesco Malipiero, Alfredo Petrassi.
Canzoni da “sballo”: lo strano legame tra canzoni e droga
“Droga, sesso e rock and roll”, si diceva negli anni 60. Oggi il motto
SRWUHEEHHVVHUHPRGL¿FDWRLQ³'URJDVHVVRHUDSPXVLFDSRSFRXQWU\
H DQFKH UK\WKP¶Q¶ EOXHV 5%´ /¶LGHD GL XQ OHJDPH IUD PXVLFD R
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perlomeno alcuni generi di musica, e il consumo di droghe non è quindi
recente, ma attualmente diventa sempre più di frequente oggetto di
ULÀHVVLRQHLQFRQVHJXHQ]DGHLIDWWLGLFURQDFDWUDFXLO¶XOWLPRFDVROR
scorso marzo, del 19enne morto dopo un overdose da mix di droghe
DVVXQWHGXUDQWHXQUDYHSDUW\
Ma cosa dice a tale proposito la scienza? Uno studio (Content Analysis of
Tobacco, Alcohol, and Other Drugs in Popular Music, 2005) pubblicato a
febbraio 2008 sulla rivista Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine,
condotto dai ricercatori di Pittsburgh, ha analizzato 279 canzoni tra quelle
LQVHULWH QHOOH FODVVL¿FKH GHO VHWWLPDQDOH VSHFLDOL]]DWR Billboard e ha
constatato che in 93 brani (33,3%) si trovano riferimenti espliciti all’uso
di sostanze stupefacenti. Solo il 4% delle canzoni contiene un messaggio
chiaro contro tali sostanze. Molte sono le differenze a seconda del tipo
di musica. Il rap, con il 77% delle canzoni, è il genere musicale con
PDJJLRULULIHULPHQWLDOFRQVXPRGLGURJKHVHJXRQRLOFRXQWU\
5%HKLSKRSURFNHSRS
Altro fattore da considerare è il tipo di sostanza di cui si parla nei brani.
Il fumo di tabacco, ad esempio, è presente solo nel 2,9% dei testi, la
marijuana nel 13,6%, mentre l’alcol nel 23,7%. Nell’11,5% dei testi il
WLSRGLVRVWDQ]DQRQqVSHFL¿FDWD
Nelle 93 canzoni oggetto dell’indagine, l’uso di droghe viene spesso
motivato da fattori come l’accettazione o la pressione sociale (48%), il
sesso (30%) o motivi che riguardano l’umore (24%), mentre le occasioni
di consumo sono associabili a feste, incontri sessuali e atti di violenza.
I ricercatori di Pittsburgh ritengono, inoltre, che la fascia più a rischio,
FLRqSLIDFLOPHQWHLQÀXHQ]DELOHVLDTXHOODIUDLHDQQLLQTXDQWR
i ragazzi vivono una fase di evoluzione e formazione in cui vanno
strutturando i propri atteggiamenti e comportamenti; a ciò si aggiunge
che sono proprio questi i giovani esposti a un maggiore quantità di
musica (circa 2,4 ore al giorno) e il 98% di loro possiede una radio o un
lettore cd e mp3.
In realtà, lo studio, oltre a non distinguere tra droghe leggere e pesanti,
QRQ ULSRUWD GDWL VSHFL¿FL FKH LQGLFKLQR XQD FRUUHOD]LRQH IUD O¶DVFROWR
di questo tipo di testi musicali e il consumo di droghe; non sappiamo
così se siano tali canzoni a spingere i giovani verso gli stupefacenti, o
piuttosto i ragazzi le ascoltino perché fanno riferimento ad una realtà da
loro vissuta.
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I temi della canzone
La musica, italiana o internazionale che sia, ha sempre prediletto alcune
tematiche che hanno il pregio di coinvolgere emotivamente persone di
ogni genere ed età.
Nella tabella sono riportati i temi più dibattuti nelle canzoni degli ultimi
anni.
L'amore
Come ci si può aspettare l'amore, in tutte le sue dimensioni, è uno dei temi dominanti.
C'è l'amore cha fa soffrire perché manca (Somebody to love), o perché porta sofferenze e delusioni (Love of my
life, Save me, It's a hard life), e c'è l'amore che dà colore e sapore alla vita (You're my best friend).
C'è l'amore fisico (Tie your mother down, Get down make love, Body Language) e l'amore romantico (Las
palabras de amor).
Altre volte il sentimento amoroso è presentato in modo più leggero e ironico: ora come un gioco (Play the game),
ora come un esercizio di civetteria (Seaside rendez-vous, Good old fashioned lover boy), o ancora come una cosa
pazza e imprevedibile (Crazy little thing called love).
Da segnalare in questo filone è lo strano destino di I want to break free, che, pur parlando di delusioni d'amore, è
diventata un inno di liberazione del Sudamerica povero ed emarginato.
La gioia di Un altro tema che ha largo spazio è quello della gioia di vivere, dell'esaltazione e dell'orgoglio (Don't stop me
now, I want it all). Una menzione particolare in questo contesto merita We are the champions che, concepita come
vivere
canzone dell'orgoglio omosessuale, è diventata l'inno delle vittorie sportive in tutto il mondo.
Fantasy
In altri casi è la fantasia a dominare la scena, sotto forma di orchi, battaglie e luoghi misteriosi (Seven seas of
Rhye, Ogre battle, Bohemian Rhapsody). In questo filone si inseriscono anche le due colonne sonore firmate
Queen per i film Flash Gordon e Highlander (Flash's theme, A kind of magic, Princes of the universe).
Temi più Marginalmente vengono anche affrontati temi più impegnati: la denuncia delle ingiustizie e le storture del mondo
impegnati (Is this the world we created?, Heaven for everyone), e qualche soluzione ai problemi del mondo nella forma di
ingenue utopie (One vision, The Miracle).
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Le nuove forme musicali
Negli ultimi anni si sono andati affermando nuovi generi musicali la
cui diffusione è stata oggetto di discussioni per i veterani della musica
che ne hanno criticato i toni e le esasperazioni. Un genere fra tutti è
LQGXEELDPHQWHO¶KHDY\PHWDO
/¶KHDY\PHWDOFRPHIRUPDG¶DUWHQRQqIDWWRGLVRODPXVLFDJOLDVSHWWL
visivi sono spesso altrettanto importanti di quelli sonori. Se di un quadro
si fa esperienza con la vista, e di una sinfonia con l’udito, nel caso delle
EDQGKHDY\PHWDOO¶LPPDJLQHGHOJUXSSRHLWHPLULFRUUHQWLQHOODORUR
musica sono rappresentati in forma “multimediale”, oltre che dalla musica
VWHVVDDQFKHGDOOHFRSHUWLQHGHJOLDOEXPGDOODVFHQRJUD¿DHFRUHRJUD¿D
degli spettacoli, dai costumi di scena, dallo stile e dai contenuti delle
liriche.
3HUWDQWRDOO¶KHDY\PHWDOFRQWULEXLVFRQRLQHIIHWWLGLYHUVLWLSLGLDUWLVWL
facendo di questo genere una forma d’arte più complessa, non limitata a
un unico canale di comunicazione.
Gli storici del rock hanno osservato che il metal eredita dalla musica
pop occidentale un elemento di fuga dalla realtà, spesso caratterizzata
GDFRQQRWD]LRQLIDQWDVWLFKHIDQWDV\HGHVRWLFKHPHQWUHLOEOXHVDIUR
americano tende ad affrontare i temi della “dura realtà”, come la perdita,
la depressione e la solitudine.
Più precisamente, nel metal sono piuttosto comuni i temi dell’oscurità,
del male, del potere e i toni apocalittici; un linguaggio fantastico che
permette di trattare metaforicamente le durezze della vita reale senza
ricercarne una rappresentazione realistica come avviene invece nel
blues.
Inoltre, il metal si oppone tendenzialmente alla cultura hippie “peace
and love” degli anni ‘60, presentandosi come una forma di controcultura
dove la luce è sostituita dall’oscurità, l’ottimismo dal cinismo e dalla
disperazione, il misticismo da temi opposti che possono addirittura
VFRQ¿QDUH QHO VDWDQLFR 4XHVWR DSSURFFLR KD SRUWDWR QXPHURVH
critiche al metal, più volte accusato di essere diseducativo, blasfemo,
o addirittura semplicemente “malvagio”; per la maggior parte dei fan,
SHUzO¶LPPDJLQDULRGHO³PDOH´QRQFRVWLWXLVFHLOPHVVDJJLRGHOO¶KHDY\
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metal, ma solo il mezzo espressivo utilizzato.
Da questo punto di vista è utile notare che in molti casi l’aspetto diabolico/
PDOYDJLR GHOOH LPPDJLQL XWLOL]]DWH GDL JUXSSL KHDY\ PHWDO KD XQD
connotazione esplicitamente autoironica; il mostro Eddie delle copertine
GHJOL,URQ0DLGHQSHUHVHPSLRqUDI¿JXUDWRFRQXQOLQJXDJJLRYLVLYR
FKHORDYYLFLQDSLDLIXPHWWLRDL¿OPKRUURUFRQFRPSRQHQWLLURQLFKH
come Nightmare che al simbolismo reale proprio, per esempio, dei riti
satanici.
,WHPLGHOO¶KHDY\PHWDOVRQRWLSLFDPHQWHSLDQJRVFLDQWLGLTXHOOLGHOOD
PXVLFDSRSGHJOLDQQLµµRµ(VFOXGHQGRLO¿ORQHGHPRQLDFR
diabolico, fra i temi più frequenti si trovano la guerra, la catastrofe nucleare,
la distruzione dell’ambiente, la propaganda politica e religiosa. War Pigs
GHL%ODFN6DEEDWKR.LOOHURI*LDQWVGL2]]\2VERXUQHVRQRHVHPSLGL
brani di protesta rispetto alla cultura della guerra e dell’imperialismo.
Questo genere di critica ad aspetti della cultura dominante dei nostri tempi
rimane tuttavia, di norma, a un livello piuttosto semplicistico, poiché
LO YRFDERODULR IDQWDVWLFR HG HSLFR GHOOD SRHWLFD KHDY\ PHWDO FDSDFH
soprattutto di rappresentare nette dicotomie fra luce e oscurità, bene e
male, speranza e disperazione, non offrono molti spunti per analizzare
le sfumature.
L’”hair metal” costituisce invece un caso particolare, in quanto il tema
dell’amore (che ovviamente appare in modo occasionale in quasi tutto il
metal) risulta predominante. Si può sostenere che l’”hair metal” costituisca
il punto di arrivo del movimento del glitter rock o del glam rock degli
DQQLµOHDQDORJLHVRQRPROWHHLQFOXGRQRODFXUDGHOO¶DVSHWWR¿VLFR
i costumi di scena, e altri elementi del genere.
Il glitter rock, tuttavia, utilizzava principalmente temi e immagini legati
all’ambiguità sessuale, mentre l’hair metal è nettamente “macho” ed
HWHURVHVVXDOH,QGH¿QLWLYDO¶KHDY\PHWDO³SXUR´VLSRVL]LRQDVHPSUHDL
FRQ¿QLGHOODFXOWXUDSRSPDLDOFHQWURHORVSRVWDPHQWRYHUVRLOFHQWUR
dell’hair metal, secondo i critici, si deve considerare come una mossa
HVHJXLWDFRQ¿QLFRPPHUFLDOLPDFRQFRQVHJXHQ]HQHJDWLYHVXOO¶LQWHJULWj
artistica dei gruppi che hanno perseguito questa strada e di conseguenza
sulla credibilità del loro messaggio complessivo.
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Il Diritto d’autore
Sono protette ai sensi di questa legge le opere dell’ingegno di carattere
FUHDWLYRFKHDSSDUWHQJRQRDOODOHWWHUDWXUDDOODPXVLFDDOOHDUWL¿JXUDWLYH
DOO¶DUFKLWHWWXUDDOWHDWURHGDOODFLQHPDWRJUD¿DTXDOXQTXHQHVLDLOPRGRR
la forma di espressione. In particolare sono comprese nella protezione:
¾/HRSHUHOHWWHUDULHGUDPPDWLFKHVFLHQWL¿FKHWDQWRVHLQIRUPD
scritta quanto se orale.
¾Le opere e le composizioni musicali con o senza parole (...)
¾/HRSHUHFRUHRJUD¿FKHHSDQWRPLPLFKHGHOOHTXDOLVLD¿VVDWDOD
traccia per iscritto od altrimenti.
¾Le opere della scultura, della pittura, dell’arte del disegno,
GHOO¶LQFLVLRQH H GHOOH DUWL ¿JXUDWLYH VLPLODUL FRPSUHVH OD
VFHQRJUD¿HDQFKHVHDSSOLFDWHDOO¶LQGXVWULD
¾I disegni e le opere dell’architettura.
¾/HRSHUHGHOO¶DUWHFLQHPDWRJUD¿FDPXWDHVRQRUDVHPSUHFKqQRQ
si tratti di semplice documentazione (...)
¾/HRSHUHIRWRJUD¿FKHHTXHOOHHVSUHVVHFRQSURFHGLPHQWRDQDORJR
D TXHOOR GHOOD IRWRJUD¿D VHPSUH FKH QRQ VL WUDWWL GL VHPSOLFH
IRWRJUD¿DSURWHWWDDLVHQVLGHOOHQRUPHGHOFDSRWLWROR
¾I programmi per elaboratore, in qualsiasi forma espressi purché
originali quale risultato di creazione intellettuale dell’autore
(…)
Senza pregiudizio dei diritti esistenti sull’opera originaria, sono altresì
protette le elaborazioni di carattere creativo dell’opera stessa, quali
le traduzioni in altra lingua, le trasformazioni da una all’altra forma
OHWWHUDULDRGDUWLVWLFDOHPRGL¿FD]LRQLROHDJJLXQWHFKHFRVWLWXLVFRQRXQ
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rifacimento sostanziale dell’opera originaria, gli adattamenti, le riduzioni,
i compendi, le variazioni non costituenti opera originale..
Soggetti del diritto
È considerato autore dell’opera collettiva chi organizza e dirige la
creazione dell’opera stessa.
È reputato autore dell’opera, salvo prova contraria, chi è in esso indicato
come tale nelle forme d’uso, ovvero è annunciato come tale nella
recitazione od esecuzione (...). Valgono come nome lo pseudonimo, il
nome d’arte, la sigla od il segno convenzionale, che siano notoriamente
conosciuti come equivalenti al nome vero.
Se l’opera è stata creata con il contributo indistinguibile ed inscindibile
di più persone, il diritto d’autore appartiene in comune a tutti i coautori;
le parti indivise si presumono di valore eguale, salvo la prova per iscritto
di diverso accordo.
Protezione dell’utilizzazione economica dell’opera
L’autore ha diritto esclusivo di pubblicare l’opera.
Ha altresì diritto esclusivo di utilizzare economicamente l’opera in ogni
IRUPDHPRGRRULJLQDOHHGHULYDWRQHLOLPLWL¿VVDWLGDTXHVWDOHJJHHG
in particolare con l’esercizio dei diritti esclusivi indicati negli articoli
seguenti. È considerata come prima pubblicazione la prima forma di
esercizio del diritto di utilizzazione.
Il diritto esclusivo di riprodurre ha per oggetto la moltiplicazione in copie
dell’opera con qualsiasi mezzo, come la copiatura a mano, la stampa, la
OLWRJUD¿D O¶LQFLVLRQH OD IRWRJUD¿D OD IRQRJUD¿D OD FLQHPDWRJUD¿D HG
ogni altro procedimento di riproduzione.
Il diritto esclusivo di noleggiare l’opera in questione.
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Durata dei diritti di utilizzazione economica dell’opera
I diritti di utilizzazione economica dell’opera durano tutta la vita dell’autore
e sino al termine del settantesimo anno solare dopo la sua morte.
'LULWWLUHODWLYLDOOHIRWRJUD¿H
6RQR FRQVLGHUDWH IRWRJUD¿H DL ¿QL GHOO¶DSSOLFD]LRQH GHOOH GLVSRVL]LRQL
di questo capo, le immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della
YLWDQDWXUDOHHVRFLDOHRWWHQXWHFROSURFHVVRIRWRJUD¿FRRFRQSURFHVVR
DQDORJR FRPSUHVH OH ULSURGX]LRQL GL RSHUH GHOO¶DUWH ¿JXUDWLYD HG L
IRWRJUDPPLGLSHOOLFROHFLQHPDWRJUD¿FKH
1RQ VRQR FRPSUHVH OH IRWRJUD¿H GL VFULWWL GRFXPHQWL FDUWH GL DIIDUL
oggetti materiali, disegni tecnici e prodotti simili.Il diritto esclusivo sulle
IRWRJUD¿HGXUDYHQW¶DQQLGDOODSURGX]LRQHGHOOHIRWRJUD¿H
Diritti relativi al ritratto
Il ritratto di una persona non può essere esposto, riprodotto o messo in
commercio senza il consenso di questa, salve le disposizioni dell’articolo
seguente:
“Non occorre il consenso di una persona ritratta quando la riproduzione
GL XQ¶LPPDJLQH q JLXVWL¿FDWD GDOOD QRWRULHWj R GDOO¶XI¿FLR SXEEOLFR
FRSHUWRGDQHFHVVLWjGLJLXVWL]LDRGLSROL]LDGDVFRSLVFLHQWL¿FLGLGDWWLFL
o culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti,
cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico”.
L’ENPALS e la tutela contrattuale
L’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Lavoratori dello
SpettacoloENPALS è un ente pubblico previdenziale che ha il
compito precipuo di ricevere e gestire i contributi dell’assicurazione
generale obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti in favore
dei prestatori di lavoro dello spettacolo, sia che svolgano attività
VXERUGLQDWDSDUDVXERUGLQDWDRDXWRQRPD
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Compiti
L’ENPALS, è stato istituito con il Decreto Legislativo del Capo
Provvisorio dello Stato del 16 luglio 1947 n. 708 successivamente
UDWL¿FDWRFRQDOFXQHPRGL¿FKHFRQOQRYHPEUHQ/H
prestazioni erogate dall’Ente sono analoghe a quelle erogate dall’INPS
per le altre categorie di lavoratori: pensione di vecchiaia, di anzianità,
di inabilità, assegno di invalidità, pensione ai superstiti.
L’ENPALS da un lato provvede alla riscossione dei contributi e
dall’altro eroga le pensioni e gli assegni agli aventi diritto, ovvero gli
stessi lavoratori o i loro eredi.
Libretto personale del lavoratore
Il lavoratore, prima dell’inizio dell’attività lavorativa, deve chiedere
l’immatricolazione all’ENPALS che gli rilascerà il libretto personale
su cui vengono annotati i versamenti contributivi. La mancanza del
libretto personale, la mancata annotazione dei dati obbligatori o la
loro non esatta annotazione comporta l’irrogazione di una sanzione
amministrativa pecuniaria di circa € 100.
Il datore di lavoro è obbligato a versare i contributi sui compensi
pattuiti ed annotarli sul libretto del lavoratore.
&HUWL¿FDWRGLDJLELOLWj
8QRGHLFRPSLWLGHOO¶(QWHqODFRQFHVVLRQHGHOFHUWL¿FDWRGLDJLELOLWj,O
FHUWL¿FDWRGLDJLELOLWjqXQDFHUWL¿FD]LRQHREEOLJDWRULDFKHYDULFKLHVWD
all’Ente in occazione dell’organizzazione di un evento che preveda
l’ingaggio di artisti, indipendentemente dal fatto che le prestazioni
siano retribuite o a titolo gratuito.
/¶DUWFRPPDGHOODOHJJH¿QDQ]LDULD2007 n. 296, in vigore
dal 27 dicembre 2006, ha esentato dalla richiesta di agibilità i minori
di 18 anni, gli studenti, i pensionati e coloro che svolgono un’attività
lavorativa per la quale sono già tenuti al versamento dei contributi ai
¿QLGHOODSUHYLGHQ]DREEOLJDWRULDDFRQGL]LRQHFKHODVRPPDDQQXD
lorda percepita per esibizioni artistiche non superi l’importo annuo di
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5.000 euro.
Successivamente, la circolare Enpals n. 6 del 20 aprile 2007, afferma
che l’esenzione riguarda i soli soggetti che svolgono prestazioni
ODYRUDWLYHUHVHQHOO¶DPELWRPXVLFDOHHSLVSHFL¿FDPHQWHOLPLWDWDPHQWH
a prestazioni rese nell’ambito di “celebrazioni di tradizioni popolari e
folcloristiche” (Par. 2.2).
)RQWLELEOLRJUD¿FKH
x www.wikipedia.it
x Costituzione italiana
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Il mercato della canzone
,OPHUFDWRGHOODPXVLFDVXVXSSRUWRSUHUHJLVWUDWRqLQFRQWUD]LRQH
Una diminuzione dell’abitudine all’acquisto è effettivamente stata
ULOHYDWD GD YDULH IRQWL HG q DOWUHWWDQWR YHUL¿FDELOH XQ IRUWH ULFRUVR DO
GRZQORDGGL¿OHGDOODUHWH
Non si capirebbe infatti altrimenti il boom dei lettori portatili MP3.
E’ indubbio quindi che un giovane affamato di musica trovi
molto comodo collegarsi a eMule e cercare e scaricare le
canzoni che ha sentito alla radio o delle quali ha sentito parlare
gli amici, e quindi riempire il suo lettore MP3 (e il suo PC).
Ma questo, anche se su scala ben diversa, si faceva già ai tempi delle
musicassette (MC): invece di Internet c’erano i dischi prestati dagli
DPLFL R OH FDQ]RQL UHJLVWUDWH GDOOD UDGLR R GDO VLQWRQL]]DWRUH +L)L
Solo che all’epoca (anni ‘70 e ‘80) le compilation su MC o i dischi
interi copiati su una C90 (due dischi per cassetta) erano considerati
una specie di assaggio o di prova d’acquisto, alla quale spesso seguiva
l’acquisto del disco vero, il grande LP, dal valore visibile. E infatti le
vendite prosperavano e le majors si preoccupavano delle musicassette.
Anche il CD ha perso attrattiva e tra le diverse possibili cause
troviamo le seguenti:
x La
crisi economica, i pochi soldi a disposizione dei giovani:
ma gli stessi giovani spendono senza problemi cifre importanti
nella telefonia mobile e in particolare nelle suonerie; questo
ultimo aspetto è particolarmente eclatante. Quindi per le
FDVH GLVFRJUD¿FKH L SUR¿WWL GHULYDQWL GDOOH VXRQHULH VWDQQR
eguagliando quelle provenienti dalle vendite dei CD.
dell’IVA, che è al 20% anzichè al 4% come nei
libri (e si paragona sempre un disco di Beethoven al libro sulle
x L’incidenza
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barzellette su Totti per dimostrare che il libro non ha di per sé
un valore culturale)
x La
misera confezione del CD, paragonata allo splendido LP
(magari con una foto interna formato poster, testi leggibili
anche senza lente d’ingrandimento ecc.): certo il vecchio
LP dimostrava in modo evidente il suo valore intrinseco, e
soprattutto non era realizzabile in casa. Ora invece chiunque
può realizzare un CD, copertina e stampa sul dischetto inclusa,
e sa che in tutto il prodotto di base non costa più di 2 Euro
x
La competizione con altri media. Il disco (e la cassetta)
dominavano il settore dell’entertainment negli anni ’70,
ma negli anni ’80 si sono affacciati altri supporti e mezzi di
intrattenimento domestico che hanno rappresentato una potente
alternativa.
La musica via Internet sicuramente ha tutte le caratteristiche
gradite ai giovani: si può selezionare solo quello che si vuole, si
può ottenere quasi istantaneamente, si può utilizzare in mobilità.
+DSHUzXQFRVWRWXWW¶DOWURFKHEDVVRFLUFD(XURDFDQ]RQHPLQXWL
ULFKLHGHXQLQYHVWLPHQWRGL¼SHUXQDFDULFDGLPXVLFDVXI¿FLHQWHD
FRSULUHLOWUDJLWWRFDVDVFXRODHYLFHYHUVD
'LHFL(XURDOJLRUQRDOPHVHWHQHQGRFRQWRGHOULXVRVHPEUD
decisamente fuori dalle possibilità del giovane medio.
Esiste anche un modello alternativo, quello dell’abbonamento, per ora
proposto negli USA o comunque nel circuito internazionale
I portali internet per la distribuzione della musica a pagamento dovrebbero
rappresentare da una parte il superamento del P2P gratuito (e quindi non
OHJDOHHGDOO¶DOWUDXQFDQDOHDOWHUQDWLYRHSLHI¿FDFHDOODWUDGL]LRQDOH
distribuzione tramite negozi, o anche tramite Internet ma sempre su
VXSSRUWR¿VLFRAmazon, eBa\, Tower Records ecc.).
Una curiosa differenza con i negozi tradizionali o in rete è rappresentata
dal catalogo disponibile sui portali. Solo per alcuni, i principali, è
sostanzialmente completo, mentre altri non hanno la disponibilità proprio
dei brani più ricercati e più recenti, eseguiti e proposti dagli artisti più
affermati.
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Questa è la situazione, ad esempio, di Vitaminic ed eMusic e, in parte,
anche di MusicMatch (un altro noto portale, non disponibile in Europa).
Viene da chiedersi come mai.
Nei negozi tradizionali avviene caso mai il contrario, in quelli più piccoli
possono mancare gli autori meno noti, ma i CD di successo non mancano
PDL '¶DOWUD SDUWH GRYUHEEH HVVHUH LQWHUHVVH GHOOH FDVH GLVFRJUD¿FKH
avere il maggior numero possibile di punti di vendita: maggiore densità
corrisponde a superiore opportunità di vendita e quindi di guadagno,
elemento fondamentale a maggior ragione in un mercato in crisi come
TXHOORGHOODPXVLFDHGLIDWLFRVRGHFROORFRPHTXHOORGHOODPXVLFDRQ
line. Invece, evidentemente, negano tale possibilità ad alcuni portali,
gestendo la possibilità di vendere il proprio catalogo come esclusiva o
concessione.
Un motivo può essere di tipo commerciale immediato: sono i portali ad
DYHUELVRJQRGHOFDWDORJRHTXLQGLOHFDVHGLVFRJUD¿FKHYHQGRQRLGLULWWL
del catalogo. Come logica conseguenza, soltanto gli operatori più potenti
e con una forte capitalizzazione alle spalle (Apple per iTunes, Telecom
Italia per Rosso Alice), sono disposti o hanno la possibilità di acquistare
i diritti di catalogo.
Un altro motivo è sicuramente legato alla modalità di distribuzione. I
portali che distribuiscono i brani in formato MP3 non protetto (come
appunto eMusic e Vitaminic) sono osteggiati dalle majors, che temono
poi di ritrovare i brani rilanciati sul canale P2P, o scambiati con gli amici,
mentre iTunes e Rosso Alice e gli altri portali che vendono solo materiale
protetto sono considerati canali più sicuri.
Ancora una volta quindi la paura prevale sull’interesse commerciale.
Esiste poi il mondo degli editori ombra. L’interesse primario delle
majors a fermare il P2P come canale di diffusione di materiale ad
HOHYDWRSRWHQ]LDOHFRPPHUFLDOHOH QRYLWjPXVLFDOLLQFODVVL¿FDL¿OP
recenti) mette in secondo piano una vasta area grigia rappresentata
dalla diffusione di materiale meno commerciale, semi legale o legale.
Rimanendo nel campo della musica, si parla di album o singoli
fuori catalogo, cioè pubblicati in CD, ma ormai introvabili anche
sul mercato Internet (Amazon o eBa\) o su richiesta, o addirittura
mai ripubblicati su CD, quindi fruibili, anche trovandoli come fondi
di magazzino o usati, soltanto avendo a disposizione un giradischi
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analogico, eventualità ormai assai rara a livello di massa, pur essendo
questo standard tutt’altro che superato e, anzi, addirittura in crescita.
Una situazione quindi nella quale il materiale diffuso via Internet
è fuori dai diritti, ma i detentori dei diritti stessi non lo mettono
in commercio, impedendo la fruizione (e anche il guadagno
degli autori che hanno ceduto i diritti agli editori). E’ questa ad
esempio la situazione di grande parte del beat italiano, un genere
di grande interesse, ma in cui la domanda non incrocia l’offerta.
Stranamente il modello di business più semplice e più gradito
probabilmente a tutti gli attori, e peraltro già ampiamente sperimentato
nel cinema, è stato soltanto adombrato, ma mai perseguito.
In questo modello i detentori dei diritti, le majors del cinema, li vendono
al canale di diffusione (le televisioni) che poi recuperano i costi dai
FOLHQWL¿QDOL/RVWHVVRDYYLHQHDQFKHQHOODYHQGLWDGHLGLULWWLVXOFDOFLR
o altri sport.
1HO FDVR GHOOD PXVLFD OH FDVH GLVFRJUD¿FKH DYUHEEHUR GRYXWR
vendere i loro diritti e i loro cataloghi, limitatamente alla diffusione
in formato compresso via Internet, ai gestori dell’accesso ad Internet.
Questi già si fanno pagare dai clienti per l’accesso (in parole
povere, per la connessione ADSL) e così alimentano il mercato.
Una “tassa” ineludibile perché la tecnologia è fuori dalla portata
dell’utente, e il cerchio si chiude, con soddisfazione di tutti. Le case
GLVFRJUD¿FKHFKHSUHQGRQRXQDTXRWDGDRJQLFRQWUDWWR$'6/RVLPLOH
VWLSXODWR R LQ SURSRU]LRQH DO WUDI¿FR JOL XWHQWL FKH KDQQR O¶LOOXVLRQH
(come nella TV) di avere la musica gratis, i gestori TLC che possono
sviluppare ancora di più la banda larga e magari introdurre ancora altre
forme di guadagno, come la vendita di musica a maggiore qualità, ma
a pagamento, o di contenuti annessi, o la introduzione di pubblicità
associata alle operazioni di download.
)RQWLELEOLRJUD¿FKH
x “Musica”, inserto settimanale de La Repubblica
x www. wikipedia.it
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Canto, parlo, urlo
Si può immaginare la voce come il mezzo di trasporto della comunicazione
o delle emozioni. E come ogni mezzo di trasporto che si rispetti
ha bisogno di benzina, il respiro, di un motore, la laringe che con la
vibrazione delle corde vocali permette la fuoriuscita della voce stessa e
di un carburatore, costituito dalle cavità di risonanza che permettono di
dare potenza all’emissione vocale. Una delicata e complessa architettura
che si può dividere perciò in tre funzioni elementari: la produzione
GHO ¿DWR OD JHQHUD]LRQH GHO VXRQR H OD PRGXOD]LRQH GHOOR VWHVVR
La respirazione costale...
Un serbatoio dell’aria, elastico e inerte (i polmoni) racchiuso in una
camera a pareti mobili (la gabbia toracica) e appoggiato su un pavimento
a livello variabile (il diaframma) che interagisce con la cintura muscolare
addominale.
Così si potrebbe rappresentare schematicamente, per quel che concerne
il respiro, l’apparato fonatorio.
L’attività meccanica è attuata dagli organi scheletrici (bacino, colonna
vertebrale e gabbia toracica) e muscolari (muscoli inspiratori ed
espiratori) che avvolgono i polmoni o che agiscono indirettamente su
di essi. Le costole, sono inclinate in avanti, in basso e di lato e il loro
sollevamento a opera dei muscoli inspiratori determina l’allargamento
della gabbia toracica.
Alle costole si inseriscono anche i muscoli espiratori addominali e dorsali,
i quali con un meccanismo simile a quello di un mantice (respirazione
costale) si contraggono determinando l’inclinazione in avanti e in
basso degli anelli costali, la compressione dei polmoni e l’espirazione
dell’aria
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...e quella addominale
Al margine inferiore della gabbia toracica è inserito il diaframma, un
muscolo laminare, il cui vertice sale all’interno della gabbia toracica.
Il diaframma è appoggiato sui visceri, a loro volta sostenuti dalla cintura
muscolare addominale. Durante la sua contrazione esso li spinge in basso
mentre i muscoli addominali si rilasciano facendo sporgere l’addome.
Nella fase espiratoria essi si contraggono, risospingono i visceri verso
l’alto mentre il diaframma, opponendosi a tale azione, regola il movimento
di risalita. Un meccanismo simile a quello di uno stantuffo.
Le due componenti della respirazione, costale e addominale, si
integrano a vicenda dando luogo alla respirazione mista.
Il ruolo centrale della laringe
Durante l’espirazione i polmoni, sollevati dai visceri con l’interposizione
del diaframma e compressi lateralmente dalle coste, vengono strizzati
verso l’alto e con essi risale anche la trachea al sommo della quale si trova
la laringe. Questa, capace di funzionare da saracinesca o da generatore
di suono, è l’organo fondamentale per la produzione della voce. Basti
pensare che la sua particolare posizione permette all’uomo di produrre, a
differenza degli altri mammiferi, una vasta gamma di suoni.
Nell’uomo, infatti, la posizione della laringe nel collo è più bassa,
XQ¶HYROX]LRQH¿VLRORJLFDDYYHQXWDFLUFDGXHPLOLRQLGLDQQLIDTXDQGR
imponenti cambiamenti terrestri resero il clima più secco e costrinsero gli
ominidi africani ad allungare il collo per respirare meglio, con il risultato
di aumentarne la lunghezza e di determinare la discesa della laringe.
Le corde vocali
L’organo è costituito da uno scheletro cartilagineo e da un certo numero
di muscoli oltre che da legamenti, fasce connettive, mucose ecc.
,PXVFROLGHOODODULQJHVLSRVVRQRFODVVL¿FDUHLQGXHJUXSSL
¾la muscolatura intrinseca, costituita dalle corde vocali e dai
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muscoli che agiscono indirettamente su queste collegando fra
loro le cartilagini che compongono la laringe
¾la muscolatura estrinseca, costituita da muscoli che collegano
la laringe con lo scheletro osseo ma che pervengono ad agire
sulle corde vocali.
Fondamentale è poi anche il ruolo svolto dall’osso ioide, a
forma di U, che fa da raccordo tra la laringe e lo scheletro
osseo e dà attacco a numerosi muscoli orientati in molteplici
direzioni, che determinano la posizione della laringe nel collo.
Come si produce il suono
Per quanto riguarda le corde vocali, queste lamine di tessuto elastico
rivestito da mucosa, vibrano al passaggio dell’aria espirata producendo
suoni di diverse frequenze.
Fra le due corde vocali rimane una fessura più o meno ampia, la glottide,
attraverso la quale avviene il passaggio dell’aria respirata e grazie alla
quale si può svolgere la funzione della fonazione. Durante la fonazione
la glottide è chiusa e viene sollecitata dall’aria espirata.
Le corde vocali si spostano sia lateralmente sia dall’alto verso il basso
con un movimento pressoché circolare. Tanto è maggiore la velocità del
ÀXVVRG¶DULDVXOODJORWWLGHWDQWRSLIRUWHULVXOWDODYRFH/DOXQJKH]]D
GHOOHFRUGHYRFDOLqDQDWRPLFDPHQWHSUHVWDELOLWDFLUFDFP1HOO¶XRPR
esse sono più lunghe del 30% rispetto a quelle della donna e ne risulta
una maggiore profondità della voce maschile.
Per quel che riguarda la formazione di suoni articolati partecipano
attivamente sia le corde vocali come strumenti di produzione di suoni,
sia le vie aeree superiori e i seni paranasali come cassa di risonanza, sia
la cavità buccale come strumento di modulazione.
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SCHEDA DI LETTURA FILMICA
7LWRORGHOÀOP
8 Mile
I SEZIONE
GIUDIZIO
1) Come giudichi la vicenda narrata ?
divertente
noiosa
spiritosa
istruttiva
interessante
deludente
inverosimile
banale
convincente
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2) 4XDOHVFHQDGHOÀOPWLKDFROSLWR"3HUFKp"
La scena che mi ha colpito di più è stata quella dove
OXLWURYDODVXDÀGDQ]DWDFRQXQSURGXWWDUHGLVFRJUDÀFR
VROR SHUFKp YROHYD IDUH XQ YLGHR SHU SRL DSSDULUH LQ
WHOHYLVLRQH 0L KD FROSLWR SHUFKp QHOOD UHDOWj FRVH GHO
genere accadono sul serio
3) 4XDOHWLqSLDFLXWDGLPHQR"3HUFKp"
La scena dove il suo amico per sbaglio si spara alla
JDPED1RQPLSLDFFLRQROHVFHQHGLYLROHQ]D
4) ,OÀQDOHGHOÀOPWLKDVRGGLVIDWWRRSSXUHDYUHVWLFRQFOXVR
la storia in modo
diverso? Come?
,O ÀQDOH PL KD XQ SR· GHOXVD PL DVSHWWDYR FKH LO
protagonista avrebbe comunque concluso un contratto
GLVFRJUDÀFRHDYUHEEHULVROWRODVXDVLWXD]LRQHIDPLOLDUH
5) ,O ÀOP WL KD FRLQYROWRD RSSXUH WL KD ODVFLDWRD
LQGLIIHUHQWH"6DLVSLHJDUQHOH
ragioni?
0LKDFRLQYROWRSHUFKpFRPXQTXHqXQDEHOODVWRULDPD
qGLIÀFLOHGDFDSLUHHVVHQGRPROWRFRQWRUWD
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6) 6HFRQGR WH SHU TXDOH VFRSR q VWDWR JLUDWR TXHVWR
ÀOP"
3HUGLYHUWLUH"
3HUVSLQJHUHDULÁHWWHUH"
3HULQFXWHUHSDXUD"
$OWURVSHFLÀFD
3HUIDUFDSLUHDOODJHQWHTXDQWRSXzHVVHUHGLIÀFLOHHQWUDUH
nel mondo della musica se comunque non hai nessun tipo
GLUDFFRPDQGD]LRQHVHQ]DWHQHUFRQWRGHOOHFRPSHWHQ]H
e della bravura
7) &RPHWLVHPEUDLOWHPDDIIURQWDWR
importante
serio
leggero
problematico
drammatico
realistico
originale
commovente
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II SEZIONE
'$7,,'(17,),&$7,9,GHOO·23(5$
1) &KLqLOUHJLVWDGHOÀOP"&KLqLOGLUHWWRUHGHOOD
IRWRJUDÀD"&KLKDUHDOL]]DWRLOPRQWDJJLR"
&XUWLV+DQVRQ5RGULJR3LHWUR&UDLJ+LWVRQ
2) /DYLFHQGDQDUUDWDqWUDWWDGDXQ
URPDQ]RŌ
racconto
soggetto originale
3) 4XDQGRHLQTXDOHQD]LRQHqVWDWRSURGRWWRLOÀOP"
86$
III SEZIONE
75$0$(7(0$
1) 'RYHqDPELHQWDWDODYLFHQGD",QTXDOHORFDOLWjVL
svolge?
ËDPELHQWDWRLQXQTXDUWLHUHPDOIDPDWRGL'HWURLW
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2) La vicenda si svolge in un preciso periodo storico?
6HVuTXDOH"
6LVYROJHQHO
3) 4XDQWRWHPSRGXUDQRLIDWWLQDUUDWL"
Durano alcuni mesi
4) 4XDOLVRQRLSHUVRQDJJLGHOÀOP"4XDOLOHORUR
caratteristiche ?
,OSULQFLSDOHSHUVRQDJJLRGHOÀOPq-LPP\6PLWK-5
(0,1(0GHWWR5DELW
5) 4XDOLVRQRLWHPLGHOÀOP"
,OPRQGRGHOODPXVLFDO·DPLFL]LDODFRUUX]LRQH
6) A quale genere appartiene ?
Drammatico
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Con il presente questionario le chiediamo di esprimere la sua opinione
in riferimento al tema sottoindicato, oggetto di una indagine statistica da
me condotta.
Grazie per la collaborazione.
Problemi aperti
Canzonando
1. Sesso
F
M
(Wj
13/18
19/25
26/35
36/45
oltre 45
3. Le piace la musica?
Si
No
Non so
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4. Quale musica preferisce?
Musica italiana
Musica straniera
Entrambe
Nessuna delle due
5. Quale è il suo genere musicale preferito?
Pop
Rock
Classica
House
Hip hop
Rap
Folk
Altro
6. Come ascolta, di solito, la sua musica preferita?
Radio
TV
Cellulare
CD musicali
Internet
Live
I pod
Altro
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7. Che cos’è la musica per lei?
Un modo per rilassarsi
8QKREE\
Il mio lavoro
Altro
8. Sa suonare uno strumento musicale?
Si
No
Non so
9. Se si, quale strumento suona?
Chitarra
Pianoforte
Batteria
Tastiera elettrica
Basso
6WUXPHQWLD¿DWR
Altro
10. Le piacerebbe imparare a suonare uno strumento musicale?
Si
No
Non so
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11. E’ sua abitudine cantare durante la giornata?
Si
No
Non so
12. Indichi, tra i seguenti, il cantante che maggiormente le piace:
Ligabue
Pavarotti
Mina
Vasco Rossi
Lucio Battisti
Tiziano Ferro
Altro
Nessuno dei precedenti
13. Ha mai incontrato il suo cantante preferito?
Si
No
Non mi interessa
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14. Che cosa sa sul suo cantante o gruppo preferito?
Informazioni sulla loro vita privata (gossip)
1RWL]LHVXLORURKREE\
Dove vivono
Notizie sui loro concerti
Altro
Non mi interessa conoscere alcuna informazione
15. Le piace ascoltare musica live?
Si
No
Non so
16. Ha mai partecipato ad un concerto dal vivo?
Si
No
Non mi piace la musica live
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Problemi aperti
Canzonando
Il questionario dal titolo “Problemi aperti: Canzonando” è stato
somministrato ad un campione di 50 persone suddivise nelle seguenti
fasce di età:
ƒ 13/18 anni
ƒ 19/25 anni
ƒ 26/35 anni
ƒ 36/45 anni
ƒ oltre 45 anni
La distribuzione per sesso si è così articolata:
ƒ F : 17 donne
ƒ M: 33 uomini
Analizzando i dati si può notare che le risposte che implicano la scelta
di un genere musicale preferito, un cantante, le modalità di ascolto della
musica, sono condizionate dall’età di colui o colei che ha compilato il
questionario.
Infatti, a fasce d’età differenti corrispondono alcuni generi o strumenti
musicali precisi.
In particolare, le fasce d’età più matura come 36/45 e oltre 45, preferiscono
ascoltare la musica con strumenti tradizionali come i CD piuttosto che
l’MP3.
Inoltre, in questa fascia d’età emerge un maggior gradimento della
musica dal vivo.
I giovani, delle fasce 13/18, 19/25 e 26/35, invece, sono più attenti alla
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vita ed al gossip legato ai loro cantanti preferiti.
Per tutte le fasce di età è emersa una particolare predilezione per la
musica italiana piuttosto che quella straniera.
7DOHGDWRqPHVVRLQHYLGHQ]DGDOVHJXHQWHJUD¿FR
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30
