10 luglio TOSC OGGI. Sottoattraversamento e stazione Foster, da

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FIRENZE E L'ALTA VELOCITÀ Sia il sindaco Nardella che il ministro Del Rio parlano di progetto da rifare
Sottoattraversamento e stazione Foster:
da ripensare nonostante i 700 milioni spesi
M arda indietro sulla Tav
fiorentina, il doppio tunnel per
la linea dedicata dell'alta
velocità che da Campo di Marte
dovrebbe attraversare la città evitando il
centro storico per riemergere a Castello,
passando perla nuova stazione nell'area
dei vecchi Macelli. Si abbandonerebbe il
tunnel e di conseguenza la nuova stazione
progettata da Norman Foster per utilizzare
i binari di superficie. La stazione per l'alta
velocità rimarrebbe a Santa Maria Novella
o in alternativa a Campo di Marte. La
soluzione sarebbe possibile grazie alle
nuove tecnologie per la gestione del
traffico ferroviario che permettono il
passaggio dei convogli a 3 minuti di
distanza l'uno dall'altro invece dei 7/8
minuti attuali. In pratica si raddoppia la
capacità dei binari.
Non c'è una decisione certa ed ufficiale,
ma annunci: prima del sindaco di Firenze
Dario Nardella e poi del ministro dei
Trasporti Graziano Delirio . C'erano state
indicazioni in questo senso dalla riunione
più o meno segreta tra il presidente del
Consiglio Matteo Renzi e Nardella il 5
marzo scorso e poi dalle Ferrovie che
sembra temano i costi di smaltimento
delle terre di scavo che secondo
l'indicazione del Cnr devono essere
controllate volta per volta. Ma questa
accelerazione ha tutta l'aria di una
risposta ai deludenti risultati elettorali per
il Pd. Sembra che anche sul
termovalorizzatore a Case Passerini si
potrebbe tornare sulla decisione nel caso
in cui il Tar desse ragione al ricorso del
comune di Campi Bisenzio. Anche la
vicenda del no a McDonald's in piazza
Duomo, per quanto piccola per
dimensione, fa capire che c'è in aria una
svolta.
A Firenze tre sono le opere per le quali c'è
maggiore conflitto: la Tav, il
termovalorizzatore e l'aeroporto con la
nuova pista. La strategia sarebbe:
possibilità di discutere sulle prime due e
tenere ferma la decisione per la terza per
la quale sembra imminente il parere
positivo da parte del Ministero
dell'ambiente sulla valutazione di impatto
ambientale.
Per l'abbandono della Tav ci sono due
considerazioni da fare. La prima riguarda
il modo di procedere, rimettendo
continuamente in discussione le decisioni
prese. È un sistema che deriva dalle
decisioni di molti, e nel caso della Tav
anche da comportamenti illeciti che
hanno portato all'intervento della
Magistratura. E non si può neppure
imputare al ministro Delrio che si trova a
gestire una difficile situazione tutta la
responsabilità. Ma è certo che questo
metodo avvelena il clima politico e
sperpera risorse che attualmente sono
molto risicate. Basta fare qualche
considerazione semplice: il tunnel è tutto
ancora da scavare ma lo scavo per la
nuova stazione, una vasca profonda 40
metri per 300 di lunghezza e 40 di
larghezza è già stato fatto. Mancano le
opere interne ovviamente, si tratta di una
grande fossa ma nel complesso si sono
spesi sinora almeno 700 milioni, senza
contare gli appalti in essere che in qualche
modo andranno sanati se si decide di non
concludere l'opera.
La seconda considerazione riguarda cosa
fare delle opere incompiute, in particolare
per il grande scavo. Si parla di parcheggio
e insediamenti commerciali. L'area è di
pregio dato che guarda verso la nuova
zona centrale di nord-ovest e questa
potrebbe essere una soluzione, in sostanza
sarebbe il progetto Foster senza treno, un
po' assurdo, ma tant'è. Poi c'è il problema
della tranvia che deve passare appunto per
l'area dei Macelli per collegare la nuova
stazione alla vecchia di S. Maria Novella e
che ora perderà questa funzione, con
minori ricavi per il gestore. Va detto a
questo proposito che la tranvia è un'opera
che ha subito molte
trasformazioni, ma che
tra tentennamenti vari,
come ad esempio
quello
dell'attraversamento
del centro storico,
gli scenari e adesso
ancora non risolto,
procede verso una
Tav e treni locali
conclusione.
potrebbero
La Regione sembra sia
stata messa un po' di
coesistere.
lato rispetto alla
Ma
pesano
decisione ventilata
sul «dietrofront»
sulla Tav. Il presidente
Enrico Rossi mantiene
anche i risultati
la barra affermando che
delle Comunali
per ora si tratta solo di
voci e che comunque si
che hanno
dovrà dimostrare che le
penalizzato
il Pd
nuove soluzioni
tecnologiche rendono
possibile dare un servizio pendolare
all'altezza delle esigenze. Requisito
ribadito anche da Mario Primicerio,
sindaco di Firenze dal 1995 al'99, che
all'epoca prese molte decisioni sul futuro
della città,compresa la tranvia e la nuova
stazione dell'alta velocità. Si attende un
progetto per la nuova soluzione e la
verifica dello spazio per i treni pendolari,
come richiesto da Rossi. Dato il metodo
seguito non è da escludere che si ritorni
alla soluzione precedente.
Ferdinando Semboloni
Le nuove tecnologie
per la gestione del
traffico ferroviario
hanno cambiato
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