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Culture
MERCOLEDÌ 10 FEBBRAIO 2016 IL TIRRENO
Aterballetto, il trittico è servito
Al teatro Verdi di Pisa tre performance con le coreografie firmate da Spota, Foniadakis e Kylian
◗ PISA
Corpi scelti, dalla tecnica affilata, con un senso forte del contemporaneo. Sono i tratti distintivi con i quali la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto si fa riconoscere. Aterballetto torna al Teatro Verdi di
Pisa domani alle ore 21 con tre
prestigiose coreografie in una
sola serata, nel segno dei grandi valori assodati e del rinnovamento.
Cristina Bozzolini, direttore
artistico, sta investendo da
qualche tempo su nomi nuovi,
come Giuseppe Spota, già danzatore in compagnia e poi una
carriera eccellente all'estero, recentemente approdato alla coreografia. Oggi Spota rientra in
patria per questa produzione,
Lego, di cui cura coreografia,
costumi e allestimento. Lego richiama nel nome il gioco d'infanzia con i familiari mattoncini, ma anche la connessione
con l'altro, trasformandosi in
un paesaggio infinito di rapporti, incontri, percorsi.
Una danza costruita per tasselli o per mattoncini, appunto, legami casuali o cercati, un
divagar danzando e giocando
sulla misteriosa natura delle relazioni umane immersi in un
bagno di frammenti sonori calzanti come la musica dell'italiano Ezio Bosso, ma anche di A
Filetta, Jóhann Jóhannsson,
dOlafur Arnalds/Nils Frahm.
Un’immagine del balletto Lego che andrà in scena domani sera al Teatro Verdi di Pisa
Video e sound design firmati
da OOOPStudio, luci da Carlo
Cerri.
Segue un brano di un maestro della danza del Novecento,
storico direttore artistico del
Nederlands Dans Theater, Jirí
Kylián, che entra per la prima
volta nel repertorio della compagnia, e mostra come la nostra vita sia scandita dal tempo.
«Eppure non sappiamo cosa
concretamente sia il tempo spiega il coreografo- Abbiamo
creato macchine che misurano
il tempo ma diversi filosofi ci dicono che il tempo non esiste, è
solo un'invenzione degli esseri
umani. Il tempo esiste davvero
solo in due attimi: quando nasciamo e quando moriamo.
L'opera che ho realizzato non
riguarda solo il tempo. Affronta
anche altri temi quali la velocità, l'amore e l'invecchiamento»." Il duo è interpretato da
Saul Daniele Ardillo e Martina
Forioso, con costumi disegnati
da Joke Visser, e luci da Kees
Tjebbes.
Chiude la serata la creazione
commissionata al vulcanico coreografo greco ma cittadino del
mondo Andonis Foniadakis, alle spalle anche lui un passato
recente di danzatore scelto,
passato per le coreografie degli
autori più belli e importanti del
Novecento, da Béjart a Jirí
Kylián, da Forsythe a Teshigawara e Naharin. Su un flusso
musicale che intreccia in modo
antitetico musiche barocche e
contemporanee di Giovan Battista Pergolesi, Fausto Romitelli, Domenico Scarlatti, Giacinto Scelsi e Giuseppe Tartini, il
lavoro di Foniadakis, Antitesi,
gioca sui contrasti evidenziando l'immediatezza dinamica
del nostro tempo senza rinunciare alla ricchezza estetica del
passato. Una coreografia veloce ed energica che esalta il talento dei ballerini di Aterballetto- Noemi Arcangeli, Saul Daniele Ardillo, Damiano Artale,
Ana Baigorri Cortés, Hektor Budlla, Alessandro Calvani, Martina Forioso, Philippe Kratz, Marietta Kro, Valerio Longo, Ivana
Mastroviti, Riccardo Occhilupo, Giulio Pighini, Roberto Tedesco, Lucia Vergnano, Serena
Vinzio, Chiara Viscido- con il
sound design di Julien Tarride,
costumi creati da Kristopher
Millar & Lois Swandale, luci da
Carlo Cerri.
Un trittico sfaccettato, che
mette in luce le qualità espressive e tecniche dei danzatori
della Compagnia.Per informazioni: tel. 050 941111, www.teatrodipisa.pi.it
FORTEZZA DA BASSO
Una “Danza in fiera” dai cento volti
Dal ballerino sui tacchi a spillo alle scuole più prestigiose del mondo
di Gabriele Rizza
Torna “Danza in fiera”, la grande kermesse che dal 25 al 28 febbraio invade gli spazi della Fortezza da Basso. Provenienti un
po’ da tutto il mondo sono attesi
a Firenze frotte di ballerini, coreografi, addetti ai lavori, professionisti e semplici amatori, giornalisti, critici, docenti, buyer e
aziende, etoile affermate e nuovi protagonisti, in un susseguirsi
di appuntamenti, spettacoli, laboratori, sfide, esibizioni, lezioni, incontri, performance, corsi
e concorsi, per tutti i gusti e tutte
le età.
Obiettivo della rassegna, che
quest’anno festeggia l’11esima
edizione: inglobare in un unico
contenitore le varie voci e le tante formule che compongono il
variopinto “universo della danza”.
Che è fatto di tutù e scarpette
ma anche di tute e scarpe da ginnastica, di nobili palcoscenici e
plebei marciapiedi, fra passione
e professione, tradizione e innovazione. Con in più l’opportunità anche per gli insegnanti di potersi specializzare con Master altamente professionali e percorsi
formativi specifici, mentre i giovani aspiranti ballerini, grazie
agli International Academies
Open Days, potranno testare il
loro talento, o più semplicemente la loro attitudine, in una serie
di audizioni, casting, prove aperte.
DENOMINAZIONI PROTETTE
La mortadella di Prato conquista l’Igp
Danzainfiera 2016 sfodera ancora una volta un ventaglio di
iniziative a 360 gradi, dove accanto a prestigiose sigle, come la
Royal Ballet School di Londra e
la Parsons Dance Company di
New York, trovano posto fenomeni alternativi, vedi il francese
Yanis Marshall, il “ballerino sui
tacchi a spillo” che spopola su
You Tube.
Ogni genere, stile e periodo
storico avrà la sua vetrina, spaziando da oriente a occidente,
dalla danza classica al ballo sportivo, dalle danze rinascimentali
alla street dance, dal musical ai
ritmi caraibici, passando per il
tip tap, il charleston, il flamenco, l’indy hop, la disco, la breakdance fino alle sensualità del
burlesque e alla passerella modaiola del Fashion Show. Ci sarà
spazio anche per i balli popolari
italiani, come il saltarello e la tarantella, e per le acrobatiche
evoluzioni della brasiliana Capoeira.
Senza dimenticare le oltre 200
lezioni gratuite dell'area dance
fitness che ospiterà nuove discipline come il Balla e Brucia e il
Funkfit. Info 0574 575618, calendario completo della manifestazione su www.danzainfiera.it
TEATRO GOLDONI
Concerto di carnevale
con Brock e l’Ort
fra musica e cinema
Timothy Brock
◗ LIVORNO
Sarà la musica per il grande Cinema ad animare il brillante
Concerto di Carnevale domani
alle ore 21 al Teatro Goldoni,
nuovo appuntamento della
Stagione musicale. Sul podio
dell'esperta Ort Orchestra della Toscana salirà l'americano
Timothy Brock, come uno dei
massimi esperti al mondo nel
campo della musica per film;
un artista che con la musica diverte e fa sempre divertire e
che vanta un importante carriera alla guida di orchestre di
primissimo piano. Direttore e
compositore, si è specializzato
nell'accompagnare film muti,
specie di Chaplin, tanto che la
Fondazione Chaplin gli chiese
di restaurare la partitura originale per "Tempi Moderni". Ma
stavolta, con il Concerto di Carnevale, cambia registro, continuando comunque a corteggiare il mondo del cinema.La serata si aprirà così con due brani
dell'americano George Gershwin. Il primo, Cuban Overture fu scritto nel 1932, ed è ispiratoa alla musica ed alle danze
cubane. Il secondo pezzo, Un
americano a Parigi, scritto nel
1928 al ritorno del suo soggiorno nella capitale francese. Altro pezzo, altro film, con The
Typewriter (1950) di Anderson, diventato celebre grazie
alla pantomima di Jerry Lewis
su una macchina da scrivere
immaginaria del film Dove vai
sono guai! Dopo un omaggio a
Fellini con Las strada, a chiusura, la celebre riscrittura di Rimskij-Korsakov (1886) di Una
notte sul monte Calvo del compositore russo Musorgskij.
Sul palco con Brock anche i
ragazzi dell'Orchestra del Conservatorio "Cherubini" e dell'
Orchestra dell'Istituto "Franci" di Siena che si uniscono ai
professori dell'Ort. Info su
www.goldoniteatro.it
AL THE CAGE THEATRE DI LIVORNO
Arrivano gli O.R.k. la superband dei reduci da grandi gruppi
◗ LIVORNO
■ ■ La mortadella di Prato conquista il riconoscimento di Indicazione geografica protetta nell'Ue. La denominazione “Mortadella di
Prato Igp” è ora ufficialmente iscritta nel Registro europeo delle Dop
e Igp e tutelata contro imitazioni e falsi in Europa (foto Batavia).
Yanis Marshall, al centro nella foto, il ballerino coi tacchi a spillo
Per la prima volta in Toscana
arrivano gli O.R.k., ossia la super band composta da musicisti che fanno o hanno fatto parte di celebri gruppi italiani o internazionali: si va da Lef
(Obake, Berserk!) a Colin Edwin (Porcupine Tree), da Pat
Mastelotto (King Crimson) a
Carmelo Pipitone (Marta Sui
Tubi). Tutti assieme si esibiranno venerdì (ore 22.30) al The
Cage Theatre di Livorno, in un
evento organizzato in sinergia
con Musicus Concentus.
Parlare degli O.R.k significa
orientarsi tra l’Australia e Londra, tra la California e Bologna,
tante sono le provenienze dei
loro membri. Lorenzo Esposito Fornasari aka Lef è un ex
componente di Obake e Berserk!, nonché compositore
dell’opera “Saga” di Giovanni
Lindo Ferretti; Carmelo Pipitone, invece, è il funambolico
chitarrista dei Marta Sui Tubi,
mentre Colin Edwin è il bassista dei Porcupine Tree, nota
band progressive inglese; infine, alla batteria degli O.R.k. siede Pat Mastelotto, ovvero il batterista e percussionista dei
King Crimson, altra formazione rock britannica.
Lef e Pipitone volevano da
tempo avviare una collaborazione ed è stata una vera folgo-
razione quella che nell’estate
del 2014 li ha colti: Lef aveva lavorato anche con Mastelotto e
Colin Edwin e la band dei loro
sogni era quindi già una possibile realtà.
Nasce così un flusso creativo
che parte da via del Pratello a
Bologna e passa per Londra,
che rimbalza da una parte all'
altra dell'Atlantico e diventa
“Inflamed Rides”, disco d’esordio degli O.R.k., uscito nell'ottobre 2015. E’ un’opera che racchiude tutte le influenze di
quattro musicisti sopraffini
per tecnica ed esperienza, capaci di stupire ascolto dopo
ascolto.
Dario Serpan
17
Carmelo Pipitone degli O.R.k.