Lezione 10
Il modello IS-LM in economia aperta (1)
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1
IS-LM in economia aperta
Finora: ipotesi di economia «chiusa»
Lezioni 10-12: estendiamo il modello IS-LM al caso di una economia
«aperta» agli scambi con il resto del mondo
Cosa cambia:
Nel mercato dei beni: opportunità di scegliere tra beni nazionali e beni
esteri
Nei mercati finanziari: opportunità di scegliere tra attività finanziarie
nazionali ed estere.
Nuove variabili:
1. Tasso di cambio reale (ε)
2. Tasso di cambio nominale (E)
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2
IS-LM in economia aperta
Cosa dobbiamo fare:

Definire le nuove variabili E e ε
[Lez. 10]

Determinare l’equilibrio nel mercato dei beni
[Lez. 10]

Determinare l’equilibrio nei mercati finanziari
[Lez. 11]
Costruire le curve IS e LM e determinare l’equilibrio
nel modello IS-LM


Studiare gli effetti delle politiche nel modello IS-LM
(in regime di cambi fissi/flessibili)
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[Lez. 11]
[Lez. 12]
3
Tassi di Cambio
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4
Tassi di cambio nominale bilaterale
Il tasso di cambio nominale (E) è il prezzo di una valuta in termini di
un’altra.
E può essere quotato in due modi:
1. certo per incerto
E = prezzo della valuta nazionale in termini della valuta estera:
Quante unità di valuta estera sono scambiate con 1 unità di
valuta nazionale
2. incerto per certo
E = prezzo della valuta estera in termini di valuta nazionale:
Quante unità di valuta nazionale sono scambiate con 1 unità
di valuta estera
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5
Tassi di cambio nominale bilaterale
Adottiamo la definizione 1:
E = prezzo della moneta nazionale in termini di moneta estera.
Nel Manuale Blanchard-Giavazzi-Amighini:
Economia nazionale: UK; Valuta nazionale: sterlina; Valuta estera: euro
E
= quantità di euro per 1 sterlina
= 1,24 (28 novembre 2012)
= (1 £ vale 1,24 €)
In questa lezione, adottiamo la definizione 1 e negli esempi assumiamo:
Economia nazionale: Area euro (Italia); valuta nazionale: euro; valuta estera: dollaro
E
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= quantità di dollari per 1 euro
= 1,29 (28 novembre 2012)
= (1€ «vale» 1,29$)
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Regimi di Cambio
Tassi di Cambio Flessibili:


E viene determinato sul mercato dei cambi dalla domanda e
dall’offerta per le valute
Esempio: euro/dollaro
Accordi di cambio di grado intermedio:


Un gruppo di paesi mantengono i loro tassi di cambio bilaterali (E di
ciascuna coppia di paesi del gruppo) all’interno di certe bande di
oscillazioni intorno ad una parità centrale
Esempio: Sistema Monetario europeo (SME). Accordo di cambio tra
paesi europei volto a limitare le oscillazioni tra i tassi di cambio
reciproci in vista della costruzione dell’euro.
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7
Regimi di Cambio
Tassi di Cambio Fissi:


Un paese decide unilateralmente di «agganciare» la propria valuta ad
un’altra. Fissa il prezzo della propria valuta nei confronti di un’altra e si
impegna a mantenerlo invariato (parità).

Il caso estremo è la «dollarizzazione»: un paese decide di adottare
come propria valuta quella di un altro paese
Più paesi mantengono fisso il cambio della propria valuta rispetto ad
una qualche valuta «estera».

Il caso estremo è quello di un insieme di paesi che abbandonano le
proprie valute e ne adottano una comune. Ad es. Area euro: i paesi
aderenti hanno adottato un regime multilaterale di tassi di cambio
fissi interno all’Area basato sull’adozione dell’ euro.
Lez. 10-11: Regime di cambi flessibili.
Lez. 12:
Effetti delle politiche in regime di cambi flessibili e fissi
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Apprezzamento e deprezzamento nominale
Variazioni del tasso di cambio:
Un apprezzamento della moneta nazionale è un aumento del prezzo
della moneta nazionale in termini di moneta estera, quindi
corrisponde ad un aumento del tasso di cambio.
: l’euro si apprezza nei confronti del dollaro
(il dollaro si deprezza nei confronti dell’euro)


Un deprezzamento della moneta nazionale è una riduzione del
prezzo della moneta nazionale in termini di moneta estera, quindi
corrisponde a una diminuzione del tasso di cambio.
l’euro si deprezza nei confronti del dollaro
(il dollaro si apprezza nei confronti dell’euro)
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Tasso di cambio bilaterale Dollaro/Euro: 2002-2011


Trend di apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro
Dal 2008 ad oggi: instabilità euro (crisi dei debiti sovrani)
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10
Tasso di cambio bilaterale Dollaro/Euro (e Yen/Euro): 2008-2012
Fonte: Banca d’Italia, bollettino economico n. 68, Aprile 2012
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/bollec/2012/bolleco68/bollec68/boleco_68.pdf
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Dal tasso di cambio nominale al tasso di cambio reale
Il tasso di cambio nominale non è un’informazione sufficiente per
operare una scelta d’acquisto tra beni nazionali e beni esteri.
I consumatori sono interessati a quanto costano i beni nazionali
relativamente ai beni esteri
Ad esempio,
i consumatori italiani vogliono sapere quanto costano i beni italiani
rispetto ai beni prodotti negli USA
ε = prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri
ε non è osservabile direttamente, si calcola a partire dal
tasso di cambio nominale E
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Tasso di cambio reale tra area euro e USA: esempio
Esempio: Acquisto di un’automobile, economia nazionale è l’Italia
In Italia si producono Alfa, in USA Cadillac
P = Prezzo di 1 Alfa = 100.000 €
P* = Prezzo di 1 Cadillac= 80.000 $
E = 1,20 (1 € = 1,20 $)
Per calcolare il tasso di cambio reale:
1. esprimiamo il prezzo dell’Alfa in $
P x E = 100.000 € x 1,20 = 120.000 $
2. Calcoliamo il prezzo dell’Alfa in termini di Cadillac
120.000 $ / 80.000 $ = 1,5
Un’Alfa vale 1,5 Cadillac
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13
Tasso di cambio reale: definizione
Nell’esempio, per ipotesi c’è un solo bene nelle due economie. Come si
calcola ε per tutti i beni nazionali in termini di tutti i beni prodotti in un
altro paese?
P = indicatore del livello
dei prezzi interni Italia
P* = indicatore del livello
dei prezzi USA
E = quantità di dollari per
1 euro
EP
 
= prezzo dei beni nazionali
P in termini di beni esteri
*
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1

= prezzo dei beni esteri
in termini di beni nazionali
14
Variazioni del tasso di cambio reale
EP
 
P
*
↑ε
⇒ ↑ prezzo relativo dei beni nazionali in termini di beni esteri
⇒ Apprezzamento reale
⇒ Perdita di competitività dei beni nazionali
↓ε
⇒ ↓ prezzo relativo dei beni nazionali in termini di beni esteri
⇒ Deprezzamento reale
⇒ Guadagno di competitività dei beni nazionali
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Variazioni del tasso di cambio reale
EP
 
P
*
Cosa determina le variazioni di ε
ΔP
Δε
ΔP*
ΔE
Se l’inflazione nei due paesi ha un andamento simile (ΔP=ΔP*), ε segue
l’andamento di E
Nel breve periodo ΔP=ΔP*=0 e ε varia solo perché varia E
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Tassi di cambio multilaterali o effettivi
Finora abbiamo considerato tassi di cambio bilaterali (tra due valute)
Nella realtà un paese (es. Italia) ha molti partner commerciali:
È importante conoscere il tasso di cambio dell’euro rispetto alle valute
di tutti i (o dei principali) partner commerciali dell’Italia
 Si calcola il tasso di cambio effettivo nominale
E’ importante sapere quanto sono competitivi i beni italiani rispetto ai
beni prodotti in tutti (o nei principali) paesi concorrenti dell’Italia
 Si calcola il tasso di cambio effettivo reale
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Tasso di cambio effettivo nominale
Eeff = Media ponderata dei tassi di cambio bilaterali tra il nostro
paese e tutti i nostri partner commerciali
Esempio: la nostra economia ha 3 partner commerciali, i paesi A,
BeC
Eeff = αAEA + αBEB + αCEC
dove:
 EA,B,C = tasso di cambio valuta nazionale/valuta del paese A, B, C;
 αi = peso attribuito al paese i sulla base dell’intensità dei flussi
commerciali con lo stesso paese;
 αA + αB + αC = 1.
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Tasso di cambio effettivo nominale
Pesi attribuiti dalla BCE ai paesi partner commerciali
dell’area euro per calcolare il tasso di cambio effettivo
dell'Euro (EER-20)
Fonte:
http://www.ecb.int/stats/pdf/exchange/updatedtrad
eweights.pdf?282d852993ae3912807e26566b36a
2ed
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Tassi di cambio effettivi nominali (Area Euro e USA), 2008-2011
Nota: Indici 2008=100. Un aumento indica un apprezzamento.
Fonte: Banca d’Italia, bollettino economico n. 68, Aprile 2012
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/bollec/2012/bolleco68/bollec68/boleco_68.pdf
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Tasso di cambio effettivo reale
EffP
eff 
P*
dove:
 Eeff = tasso di cambio nominale effettivo
 P = indicatore del livello generale dei prezzi interni
 P* = indicatore del livello generale dei prezzi all’estero
↑ εeff
⇒ competitività di prezzo del prodotto dell’economia nazionale
rispetto ai prodotti delle economie concorrenti
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Tassi di cambio effettivi (nominali e reali)
Fonte: «World Economic Outlook», FMI (2011)
http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2011/01/
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Mercato dei beni
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Domanda di beni nazionali e produzione interna

Nel breve periodo: l’andamento dell’attività economica di
un’economia dipende dalle interazioni tra produzione, reddito e
domanda
Economia aperta
Economia chiusa
Δ domanda «di
beni nazionali»
Δ domanda
Δ produzione
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Δ produzione
«interna»
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La domanda di beni nazionali in formule
In una economia aperta, la domanda di beni nazionali è data da:
Z C  I G
domanda nazionale di beni
IM

X
domanda estera
di beni nazionali
Dalla domanda nazionale di beni:
sottraiamo
sommiamo
X
IM

IM

(Valore delle importazioni in termini di beni nazionali)
X

Esportazioni nette
(NX, Bilancia commerciale)
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NX>0 avanzo commerciale
NX<0 disavanzo commerciale
25
Le determinanti della domanda nazionale di beni
C  I  G  C (Y  T ) I (Y , i )  G

 
C dipende positivamente dal Reddito Disponibile
I
dipende
positivamente
dal
Reddito
(livello
delle
vendite=produzione) e negativamente dal tasso di interesse
G esogena
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Le determinanti delle importazioni
IM  IM (Y ,  )


Le importazioni ( = domanda nazionale di beni esteri)
dipendono da:
1. Reddito nazionale (Y)


Y
 IM
2. Tasso di cambio reale ε



ε
I beni nazionali diventano più costosi rispetto ai beni esteri
 IM
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27
Le determinanti delle esportazioni
X  X (Y ,  )
*


Le esportazioni ( = domanda estera di beni nazionali)
dipendono da:
1. Reddito estero (Y*)


 Y*
X
2. Tasso di cambio reale ε



ε
I beni nazionali diventano più costosi rispetto ai beni esteri
X
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28
Domanda di beni nazionali: derivazione grafica
DD = Domanda nazionale (C + I + G)
Z
DD
AA = Domanda nazionale di beni
nazionali (C + I + G – IM/ε)
ZZ
ZZ = Domanda di beni
nazionali (C + I + G – IM/ε + X)
AA
Y
Distanza DD-AA: Importazioni (cresce all’aumentare di Y)
Distanza ZZ-AA: Esportazioni (costante: X non dipende da Y)
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29
Esportazioni nette: analisi grafica
Distanza DD-AA: Importazioni
Z
DD
Distanza ZZ-AA:
Esportazioni
ZZ
Per un livello di produzione Y1:
C
B
⇒ Importazioni = AB
⇒ Esportazioni = AC
⇒ Esportazioni nette (NX) = BC
AA
A
Y1
YTB
(avanzo commerciale)
Y
Per Y > Y1 , l’avanzo commerciale diminuisce
Per Y = YTB , esportazioni = importazioni: «Trade Balance»
«Per livelli di Y minori di YTB si registra un avanzo commerciale.
L’avanzo commerciale diminuisce all’aumentare di Y»
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30
Esportazioni nette: analisi grafica
Distanza DD-AA: Importazioni
Z
Distanza ZZ-AA:
Esportazioni
DD
C
B
A
Per un livello di produzione Y2:
ZZ
⇒ Importazioni = AC
⇒ Esportazioni = AB
⇒ Esportazioni nette = BC
AA
(disavanzo commerciale)
YTB
Y2
Y
Per Y > Y2 , il disavanzo commerciale aumenta
Per Y = YTB , esportazioni = importazioni: «Trade Balance»
«Per livelli di Y maggiori di YTB si registra un disavanzo commerciale. Il
disavanzo commerciale aumenta all’aumentare di Y»
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31
Esportazioni nette: analisi grafica
«Il saldo commerciale è una
funzione
decrescente
della
produzione»
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32
Condizione di equilibrio nel mercato dei beni
Y  C (Y  T )  I (Y , ri)  G  IM (Y ,  ) /   X (Y ,  )
*
domanda di beni nazionali
Produzione
interna
sostituendo
NX (Y ,Y ,  )  X (Y ,  )  IM (Y ,  ) / 
*
*
Possiamo riscrivere la condizione di equilibrio come:
Y  C (Y  T )  I (Y , ri)  G  NX (Y ,Y ,  )
*
Macroeconomia – C. Petraglia
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Equilibrio nel mercato dei beni: rappresentazione grafica
ZZ = Domanda di beni nazionali
(C + I + G – IM/ε + X)
Z
Retta 45° (ZZ=Y)
ZZ
A
YA= produzione di equilibrio
YTB : produzione che soddisfa
la condizione IM/ε = X
45°
YA
Y
NX
0
B
YTB
Y
C
Al livello di equilibrio della
produzione (YA), la bilancia
commerciale
registra
un
disavanzo (BC)
In generale, la produzione di
equilibrio può essere tale da
assicurare un avanzo, un
disavanzo o un pareggio
commerciale
NX
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Esempio 2
Y = C + I + G + X – IM/ε
C = 200 + 0,6Yd
I = 200 + 0,1Y
IM = 0,2Y + 50 ε
X = 500 – 200 ε
G = 300
T = 300
ε=2
[prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri]
a) Per quale valore del reddito la bilancia commerciale è in pareggio?
b) Per quale valore del reddito il mercato dei beni è in equilibrio?
c) Calcolate il valore delle esportazioni nette in equilibrio. La bilancia
commerciale in corrispondenza del reddito di equilibrio è in
disavanzo?
d) Fornite una rappresentazione grafica dell’equilibrio nel mercato dei
beni definito al punto b) e del saldo commerciale corrispondente
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a. a. 2011/12
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Esempio
a) Per quale valore del reddito la bilancia commerciale è in pareggio?
La bilancia commerciale è in pareggio quando NX = X – IM/ε = 0.
Impongo NX = X – IM/ε = 0 e risolvo per YTB
X – IM/ε = 0
500 – 200 (2) – [0,2YTB + 50 (2)]/2 = 0
500 – 400 – 0,1YTB – 50 = 0
0,1YTB = 50
YTB = 500
Macroeconomia – C. Petraglia
a. a. 2011/12
36
Esempio
b) Per quale valore del reddito il mercato dei beni è in equilibrio?
Y = C + I + G + X – IM/ε
Y = 200 + 0,6 (Y– 300) + 200 + 0,1Y + 300 + 500 – 200 (2) – [0,2Y + 50 (2)]/ 2
C
I
G
X
IM/ε
Y = 200 + 0,6Y – 180 + 200 + 0,1Y + 300 + 500 – 400 – 0,1Y – 50
Y (1 – 0,6) = 570
0,4Y = 570
Y = 1425
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a. a. 2011/12
37
Esempio
c) Calcolate il valore delle esportazioni nette in equilibrio. La bilancia
commerciale in corrispondenza del reddito di equilibrio è in disavanzo?
NX = X – IM/ε
NX = 500 – 200(2) – [0,2(1425) + 50(2)]/2
NX = 500 – 400 – 142,5 – 50
NX = – 92,5
Macroeconomia – C. Petraglia
a. a. 2011/12
[NX<0: disavanzo commerciale]
38
Esempio
d) Fornite una rappresentazione grafica dell’equilibrio nel mercato dei
beni definito al punto b) e del saldo commerciale corrispondente
Macroeconomia – C. Petraglia
a. a. 2011/12
39
Sintesi

Tasso di cambio nominale:




Tasso di cambio reale:




tasso di cambio nominale bilaterale;
tasso di cambio nominale effettivo;
apprezzamento e deprezzamento nominale.
tasso di cambio reale bilaterale;
tasso di cambio reale effettivo;
apprezzamento e deprezzamento reale.
Mercato dei beni in economia aperta:





La domanda di beni nazionali in formule
Determinanti di Esportazioni e Importazioni
Derivazione grafica della domanda di beni nazionali
Derivazione grafica di NX
Equilibri (rappresentazione grafica)

Produzione interna = domanda di beni nazionali

Produzione di equilibrio ≠ YTB
Macroeconomia – C. Petraglia
Unibas 2012/13
40