Lezione 10 Il modello IS-LM in economia aperta (1) Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 1 IS-LM in economia aperta Finora: ipotesi di economia «chiusa» Lezioni 10-12: estendiamo il modello IS-LM al caso di una economia «aperta» agli scambi con il resto del mondo Cosa cambia: Nel mercato dei beni: opportunità di scegliere tra beni nazionali e beni esteri Nei mercati finanziari: opportunità di scegliere tra attività finanziarie nazionali ed estere. Nuove variabili: 1. Tasso di cambio reale (ε) 2. Tasso di cambio nominale (E) Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 2 IS-LM in economia aperta Cosa dobbiamo fare: Definire le nuove variabili E e ε [Lez. 10] Determinare l’equilibrio nel mercato dei beni [Lez. 10] Determinare l’equilibrio nei mercati finanziari [Lez. 11] Costruire le curve IS e LM e determinare l’equilibrio nel modello IS-LM Studiare gli effetti delle politiche nel modello IS-LM (in regime di cambi fissi/flessibili) Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 [Lez. 11] [Lez. 12] 3 Tassi di Cambio Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 4 Tassi di cambio nominale bilaterale Il tasso di cambio nominale (E) è il prezzo di una valuta in termini di un’altra. E può essere quotato in due modi: 1. certo per incerto E = prezzo della valuta nazionale in termini della valuta estera: Quante unità di valuta estera sono scambiate con 1 unità di valuta nazionale 2. incerto per certo E = prezzo della valuta estera in termini di valuta nazionale: Quante unità di valuta nazionale sono scambiate con 1 unità di valuta estera Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 5 Tassi di cambio nominale bilaterale Adottiamo la definizione 1: E = prezzo della moneta nazionale in termini di moneta estera. Nel Manuale Blanchard-Giavazzi-Amighini: Economia nazionale: UK; Valuta nazionale: sterlina; Valuta estera: euro E = quantità di euro per 1 sterlina = 1,24 (28 novembre 2012) = (1 £ vale 1,24 €) In questa lezione, adottiamo la definizione 1 e negli esempi assumiamo: Economia nazionale: Area euro (Italia); valuta nazionale: euro; valuta estera: dollaro E Macroeconomia – C. Petraglia = quantità di dollari per 1 euro = 1,29 (28 novembre 2012) = (1€ «vale» 1,29$) Unibas 2012/13 6 Regimi di Cambio Tassi di Cambio Flessibili: E viene determinato sul mercato dei cambi dalla domanda e dall’offerta per le valute Esempio: euro/dollaro Accordi di cambio di grado intermedio: Un gruppo di paesi mantengono i loro tassi di cambio bilaterali (E di ciascuna coppia di paesi del gruppo) all’interno di certe bande di oscillazioni intorno ad una parità centrale Esempio: Sistema Monetario europeo (SME). Accordo di cambio tra paesi europei volto a limitare le oscillazioni tra i tassi di cambio reciproci in vista della costruzione dell’euro. Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 7 Regimi di Cambio Tassi di Cambio Fissi: Un paese decide unilateralmente di «agganciare» la propria valuta ad un’altra. Fissa il prezzo della propria valuta nei confronti di un’altra e si impegna a mantenerlo invariato (parità). Il caso estremo è la «dollarizzazione»: un paese decide di adottare come propria valuta quella di un altro paese Più paesi mantengono fisso il cambio della propria valuta rispetto ad una qualche valuta «estera». Il caso estremo è quello di un insieme di paesi che abbandonano le proprie valute e ne adottano una comune. Ad es. Area euro: i paesi aderenti hanno adottato un regime multilaterale di tassi di cambio fissi interno all’Area basato sull’adozione dell’ euro. Lez. 10-11: Regime di cambi flessibili. Lez. 12: Effetti delle politiche in regime di cambi flessibili e fissi Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 8 Apprezzamento e deprezzamento nominale Variazioni del tasso di cambio: Un apprezzamento della moneta nazionale è un aumento del prezzo della moneta nazionale in termini di moneta estera, quindi corrisponde ad un aumento del tasso di cambio. : l’euro si apprezza nei confronti del dollaro (il dollaro si deprezza nei confronti dell’euro) Un deprezzamento della moneta nazionale è una riduzione del prezzo della moneta nazionale in termini di moneta estera, quindi corrisponde a una diminuzione del tasso di cambio. l’euro si deprezza nei confronti del dollaro (il dollaro si apprezza nei confronti dell’euro) Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 9 Tasso di cambio bilaterale Dollaro/Euro: 2002-2011 Trend di apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro Dal 2008 ad oggi: instabilità euro (crisi dei debiti sovrani) Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 10 Tasso di cambio bilaterale Dollaro/Euro (e Yen/Euro): 2008-2012 Fonte: Banca d’Italia, bollettino economico n. 68, Aprile 2012 http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/bollec/2012/bolleco68/bollec68/boleco_68.pdf Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 11 Dal tasso di cambio nominale al tasso di cambio reale Il tasso di cambio nominale non è un’informazione sufficiente per operare una scelta d’acquisto tra beni nazionali e beni esteri. I consumatori sono interessati a quanto costano i beni nazionali relativamente ai beni esteri Ad esempio, i consumatori italiani vogliono sapere quanto costano i beni italiani rispetto ai beni prodotti negli USA ε = prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri ε non è osservabile direttamente, si calcola a partire dal tasso di cambio nominale E Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 12 Tasso di cambio reale tra area euro e USA: esempio Esempio: Acquisto di un’automobile, economia nazionale è l’Italia In Italia si producono Alfa, in USA Cadillac P = Prezzo di 1 Alfa = 100.000 € P* = Prezzo di 1 Cadillac= 80.000 $ E = 1,20 (1 € = 1,20 $) Per calcolare il tasso di cambio reale: 1. esprimiamo il prezzo dell’Alfa in $ P x E = 100.000 € x 1,20 = 120.000 $ 2. Calcoliamo il prezzo dell’Alfa in termini di Cadillac 120.000 $ / 80.000 $ = 1,5 Un’Alfa vale 1,5 Cadillac Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 13 Tasso di cambio reale: definizione Nell’esempio, per ipotesi c’è un solo bene nelle due economie. Come si calcola ε per tutti i beni nazionali in termini di tutti i beni prodotti in un altro paese? P = indicatore del livello dei prezzi interni Italia P* = indicatore del livello dei prezzi USA E = quantità di dollari per 1 euro EP = prezzo dei beni nazionali P in termini di beni esteri * Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 1 = prezzo dei beni esteri in termini di beni nazionali 14 Variazioni del tasso di cambio reale EP P * ↑ε ⇒ ↑ prezzo relativo dei beni nazionali in termini di beni esteri ⇒ Apprezzamento reale ⇒ Perdita di competitività dei beni nazionali ↓ε ⇒ ↓ prezzo relativo dei beni nazionali in termini di beni esteri ⇒ Deprezzamento reale ⇒ Guadagno di competitività dei beni nazionali Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 15 Variazioni del tasso di cambio reale EP P * Cosa determina le variazioni di ε ΔP Δε ΔP* ΔE Se l’inflazione nei due paesi ha un andamento simile (ΔP=ΔP*), ε segue l’andamento di E Nel breve periodo ΔP=ΔP*=0 e ε varia solo perché varia E Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 16 Tassi di cambio multilaterali o effettivi Finora abbiamo considerato tassi di cambio bilaterali (tra due valute) Nella realtà un paese (es. Italia) ha molti partner commerciali: È importante conoscere il tasso di cambio dell’euro rispetto alle valute di tutti i (o dei principali) partner commerciali dell’Italia Si calcola il tasso di cambio effettivo nominale E’ importante sapere quanto sono competitivi i beni italiani rispetto ai beni prodotti in tutti (o nei principali) paesi concorrenti dell’Italia Si calcola il tasso di cambio effettivo reale Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 17 Tasso di cambio effettivo nominale Eeff = Media ponderata dei tassi di cambio bilaterali tra il nostro paese e tutti i nostri partner commerciali Esempio: la nostra economia ha 3 partner commerciali, i paesi A, BeC Eeff = αAEA + αBEB + αCEC dove: EA,B,C = tasso di cambio valuta nazionale/valuta del paese A, B, C; αi = peso attribuito al paese i sulla base dell’intensità dei flussi commerciali con lo stesso paese; αA + αB + αC = 1. Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 18 Tasso di cambio effettivo nominale Pesi attribuiti dalla BCE ai paesi partner commerciali dell’area euro per calcolare il tasso di cambio effettivo dell'Euro (EER-20) Fonte: http://www.ecb.int/stats/pdf/exchange/updatedtrad eweights.pdf?282d852993ae3912807e26566b36a 2ed Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 19 Tassi di cambio effettivi nominali (Area Euro e USA), 2008-2011 Nota: Indici 2008=100. Un aumento indica un apprezzamento. Fonte: Banca d’Italia, bollettino economico n. 68, Aprile 2012 http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/bollec/2012/bolleco68/bollec68/boleco_68.pdf Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 20 Tasso di cambio effettivo reale EffP eff P* dove: Eeff = tasso di cambio nominale effettivo P = indicatore del livello generale dei prezzi interni P* = indicatore del livello generale dei prezzi all’estero ↑ εeff ⇒ competitività di prezzo del prodotto dell’economia nazionale rispetto ai prodotti delle economie concorrenti Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 21 Tassi di cambio effettivi (nominali e reali) Fonte: «World Economic Outlook», FMI (2011) http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2011/01/ Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 22 Mercato dei beni Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 23 Domanda di beni nazionali e produzione interna Nel breve periodo: l’andamento dell’attività economica di un’economia dipende dalle interazioni tra produzione, reddito e domanda Economia aperta Economia chiusa Δ domanda «di beni nazionali» Δ domanda Δ produzione Macroeconomia – C. Petraglia Δ produzione «interna» Unibas 2012/13 24 La domanda di beni nazionali in formule In una economia aperta, la domanda di beni nazionali è data da: Z C I G domanda nazionale di beni IM X domanda estera di beni nazionali Dalla domanda nazionale di beni: sottraiamo sommiamo X IM IM (Valore delle importazioni in termini di beni nazionali) X Esportazioni nette (NX, Bilancia commerciale) Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 NX>0 avanzo commerciale NX<0 disavanzo commerciale 25 Le determinanti della domanda nazionale di beni C I G C (Y T ) I (Y , i ) G C dipende positivamente dal Reddito Disponibile I dipende positivamente dal Reddito (livello delle vendite=produzione) e negativamente dal tasso di interesse G esogena Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 26 Le determinanti delle importazioni IM IM (Y , ) Le importazioni ( = domanda nazionale di beni esteri) dipendono da: 1. Reddito nazionale (Y) Y IM 2. Tasso di cambio reale ε ε I beni nazionali diventano più costosi rispetto ai beni esteri IM Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 27 Le determinanti delle esportazioni X X (Y , ) * Le esportazioni ( = domanda estera di beni nazionali) dipendono da: 1. Reddito estero (Y*) Y* X 2. Tasso di cambio reale ε ε I beni nazionali diventano più costosi rispetto ai beni esteri X Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 28 Domanda di beni nazionali: derivazione grafica DD = Domanda nazionale (C + I + G) Z DD AA = Domanda nazionale di beni nazionali (C + I + G – IM/ε) ZZ ZZ = Domanda di beni nazionali (C + I + G – IM/ε + X) AA Y Distanza DD-AA: Importazioni (cresce all’aumentare di Y) Distanza ZZ-AA: Esportazioni (costante: X non dipende da Y) Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 29 Esportazioni nette: analisi grafica Distanza DD-AA: Importazioni Z DD Distanza ZZ-AA: Esportazioni ZZ Per un livello di produzione Y1: C B ⇒ Importazioni = AB ⇒ Esportazioni = AC ⇒ Esportazioni nette (NX) = BC AA A Y1 YTB (avanzo commerciale) Y Per Y > Y1 , l’avanzo commerciale diminuisce Per Y = YTB , esportazioni = importazioni: «Trade Balance» «Per livelli di Y minori di YTB si registra un avanzo commerciale. L’avanzo commerciale diminuisce all’aumentare di Y» Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 30 Esportazioni nette: analisi grafica Distanza DD-AA: Importazioni Z Distanza ZZ-AA: Esportazioni DD C B A Per un livello di produzione Y2: ZZ ⇒ Importazioni = AC ⇒ Esportazioni = AB ⇒ Esportazioni nette = BC AA (disavanzo commerciale) YTB Y2 Y Per Y > Y2 , il disavanzo commerciale aumenta Per Y = YTB , esportazioni = importazioni: «Trade Balance» «Per livelli di Y maggiori di YTB si registra un disavanzo commerciale. Il disavanzo commerciale aumenta all’aumentare di Y» Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 31 Esportazioni nette: analisi grafica «Il saldo commerciale è una funzione decrescente della produzione» Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 32 Condizione di equilibrio nel mercato dei beni Y C (Y T ) I (Y , ri) G IM (Y , ) / X (Y , ) * domanda di beni nazionali Produzione interna sostituendo NX (Y ,Y , ) X (Y , ) IM (Y , ) / * * Possiamo riscrivere la condizione di equilibrio come: Y C (Y T ) I (Y , ri) G NX (Y ,Y , ) * Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 33 Equilibrio nel mercato dei beni: rappresentazione grafica ZZ = Domanda di beni nazionali (C + I + G – IM/ε + X) Z Retta 45° (ZZ=Y) ZZ A YA= produzione di equilibrio YTB : produzione che soddisfa la condizione IM/ε = X 45° YA Y NX 0 B YTB Y C Al livello di equilibrio della produzione (YA), la bilancia commerciale registra un disavanzo (BC) In generale, la produzione di equilibrio può essere tale da assicurare un avanzo, un disavanzo o un pareggio commerciale NX Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 34 Esempio 2 Y = C + I + G + X – IM/ε C = 200 + 0,6Yd I = 200 + 0,1Y IM = 0,2Y + 50 ε X = 500 – 200 ε G = 300 T = 300 ε=2 [prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri] a) Per quale valore del reddito la bilancia commerciale è in pareggio? b) Per quale valore del reddito il mercato dei beni è in equilibrio? c) Calcolate il valore delle esportazioni nette in equilibrio. La bilancia commerciale in corrispondenza del reddito di equilibrio è in disavanzo? d) Fornite una rappresentazione grafica dell’equilibrio nel mercato dei beni definito al punto b) e del saldo commerciale corrispondente Macroeconomia – C. Petraglia a. a. 2011/12 35 Esempio a) Per quale valore del reddito la bilancia commerciale è in pareggio? La bilancia commerciale è in pareggio quando NX = X – IM/ε = 0. Impongo NX = X – IM/ε = 0 e risolvo per YTB X – IM/ε = 0 500 – 200 (2) – [0,2YTB + 50 (2)]/2 = 0 500 – 400 – 0,1YTB – 50 = 0 0,1YTB = 50 YTB = 500 Macroeconomia – C. Petraglia a. a. 2011/12 36 Esempio b) Per quale valore del reddito il mercato dei beni è in equilibrio? Y = C + I + G + X – IM/ε Y = 200 + 0,6 (Y– 300) + 200 + 0,1Y + 300 + 500 – 200 (2) – [0,2Y + 50 (2)]/ 2 C I G X IM/ε Y = 200 + 0,6Y – 180 + 200 + 0,1Y + 300 + 500 – 400 – 0,1Y – 50 Y (1 – 0,6) = 570 0,4Y = 570 Y = 1425 Macroeconomia – C. Petraglia a. a. 2011/12 37 Esempio c) Calcolate il valore delle esportazioni nette in equilibrio. La bilancia commerciale in corrispondenza del reddito di equilibrio è in disavanzo? NX = X – IM/ε NX = 500 – 200(2) – [0,2(1425) + 50(2)]/2 NX = 500 – 400 – 142,5 – 50 NX = – 92,5 Macroeconomia – C. Petraglia a. a. 2011/12 [NX<0: disavanzo commerciale] 38 Esempio d) Fornite una rappresentazione grafica dell’equilibrio nel mercato dei beni definito al punto b) e del saldo commerciale corrispondente Macroeconomia – C. Petraglia a. a. 2011/12 39 Sintesi Tasso di cambio nominale: Tasso di cambio reale: tasso di cambio nominale bilaterale; tasso di cambio nominale effettivo; apprezzamento e deprezzamento nominale. tasso di cambio reale bilaterale; tasso di cambio reale effettivo; apprezzamento e deprezzamento reale. Mercato dei beni in economia aperta: La domanda di beni nazionali in formule Determinanti di Esportazioni e Importazioni Derivazione grafica della domanda di beni nazionali Derivazione grafica di NX Equilibri (rappresentazione grafica) Produzione interna = domanda di beni nazionali Produzione di equilibrio ≠ YTB Macroeconomia – C. Petraglia Unibas 2012/13 40