1
Comunicato Stampa
Rassegna
NO MORE
Da venerdì 15 novembre a domenica 1 dicembre il Teatro del Lido di Ostia
ospita una rassegna multidisciplinare per dire no alla violenza sulle donne
In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne (25 novembre), da
venerdì 15 a domenica 1 dicembre il Teatro del Lido di Ostia racconta le donne e la differenza di
genere con una rassegna multidisciplinare tra musica, teatro, danza, cinema e arti visive: NO
MORE.
No more, mai più. Mai più violenza maschile sulle donne, mai più femminicidio, mai più
discriminazione di genere. No more, dalla Convenzione nazionale contro la violenza maschile sulle
donne, è un grido spontaneo che, dopo i casi di femminicidio avvenuti nel Municipio X, è
diventato ancora più forte sul territorio del teatro e ha coinvolto associazioni, scuole, terzo settore
e cittadini e cittadine.
Da venerdì 15 novembre a domenica 1 dicembre presso il Teatro del Lido sarà possibile visitare la
mostra fotografica Mai più. Fotografie della marcia delle donne di Ostia contro il femminicidio.
Venerdì 15 novembre ore 21 il teatro ospiterà un contest femminile di danza Break e Hip Hop
Break and the City mentre sabato 16 ore 11 si potrà partecipare all’Assemblea sul tema della
violenza di genere a cura di Associazione Punto D, all’incontro seguirà la lettura di brani di Betta
Cianchini. Stesso giorno, alle ore 21, sarà la volta di Carmen. Selezione dall'Opera di G. Bizet, in
forma di concerto. Ancora musica domenica 17 novembre ore 18 con Le più belle pagine musicali
dedicate alla figura femminile, al pianoforte Marco Grieco. Martedì 19 ore 10, invece, si terrà un
laboratorio gratuito a cura di Ilaria Corbo e Claudia Signoretti Che genere di differenze. Alle ore
21 si potrà assistere alla proiezione gratuita del film Match Point, regia Woody Allen e, a seguire,
all’incontro a cura di Mauro Castagno e in collaborazione con Biblioteca Comunale Elsa Morante.
Mercoledì 20 ore 21 e giovedì 21 ore 10 per il teatro ragazzi andrà in scena Corpi Impuri scritto,
diretto e interpretato da Marinella Manicardi mentre venerdì 22 ore 21 salirà sul palco Ottavia
Piccolo in Anna Politkovskaja. Donna non rieducabile di Stefano Massini per la regia Silvano
Piccardi.
Ancora, sabato 23 e domenica 24, dalle 11 alle 13, attori e danzatori con esperienza potranno
partecipare al laboratorio danza diretto da Giovanna Velardi e Filippo Luna mentre sabato 23 ore
21 e domenica 24 ore 18 il Teatro del Lido ospiterà lo spettacolo di danza Carmen Duo, ideazione
e coreografia Giovanna Velardi, interpreti Giovanna Velardi, Filippo Luna.
2
PROGRAMMA
da venerdì 15 novembre a domenica 1 dicembre | mostra fotografica
Mai più
Fotografie della marcia delle donne di Ostia contro il femminicidio
Jone Pierantonio, Gabriella Grieco, Daniela Taliana, Edoardo Lomazzi, Matteo Abati, Vera
Marchetti
IDEATA DA Daniela Taliana PER Associazione Spazi all'Arte
FOTO DI
ingresso gratuito
Donne per raccontare altre donne. Immagini fissate nel tempo da obiettivi diversi, uniti nell’intento
di raccontare con i propri scatti la manifestazione Mai Più, organizzata a Ostia il primo Giugno 2013
dall’Associazione Punto D e dalla donne del municipio X di Roma. Le fotografie, a cura di Jone
Pierantonio, Gabriella Grieco, Daniela Taliana, Edoardo Lomazzi, Matteo Abati e Vera Marchetti
vogliono descrivere i volti, gli artisti, gli uomini e le donne che il primo giungo scorso hanno
percorso le strade del litorale per il rispetto e la parità di genere, per dire basta alla violenza
maschile sulle donne e al femminicidio.
“Un corteo – afferma Manuela Campitelli, presidente Associazione Punto D - che ha rivendicato
l’esigenza di ripartire dalla strade e dai territori, dalle loro esigenze e dalle loro mancanze, con un
occhio rivolto alla cultura e uno ai servizi. Non c’è prevenzione senza iniziative di sensibilizzazione,
nelle aule come nelle strade, per far emergere il sommerso della violenza domestica. Un corteo sui
trampoli e senza paura, che ha legato le strade con un nastro rosso. Per dire eccoci, oggi siamo
qui, domani in altre città. Facciamo rete, perché la violenza sulle donne è una sconfitta per tutti”.
venerdì 15 novembre ore 21| danza
Italian Stuff PRESENTA
Break and the City
Contest femminile di danza Break e Hip Hop
Evento nato dalla sinergia tra l’ASSOCIAZIONE TDL ed ITALIAN STUFF, si propone come una
reunion dei più grandi nomi al femminile della danza urbana in Italia, una manifestazione nella
quale le sfide, l’energia e le evoluzioni della danza di strada si tingono di rosa.
sabato 16 novembre ore 11 | incontro e lettura
Assemblea sul tema della violenza di genere
A CURA DI Associazione Punto D
LETTURA DI BRANI DI Betta Cianchini
SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE Francesca
ingresso gratuito
Romana Miceli Picardi
Un incontro cittadino, per dialogare con il mondo delle associazioni, le scuole, le istituzioni e la
cittadinanza sul tema della violenza di genere e trovare strategie di contrasto e di prevenzione.
In allegato comunicato dettagliato
Punto D è un’associazione di promozione sociale che promuove la tutela della salute e del benessere psicofisico delle
donne, l’effettivo esercizio dei diritti inviolabili delle donne e la libera esplicazione della loro personalità, in ogni ambito
(familiare, sociale, lavorativo, economico). In particolare, è tra i principali obiettivi dell’associazione la sensibilizzazione
per il contrasto di ogni forma di discriminazione e di violenza di genere, il superamento degli stereotipi e la promozione
delle pari opportunità, la prevenzione del disagio materno-infantile e degli esiti della violenza assistita.
L’associazione ha sede nel Municipio X (Ostia) e lavora sul territorio in rete con le esperienza socio-culturali più
consolidate, come il Teatro del Lido e il centro socio-culturale Affabulazione, da anni impegnate nella riqualificazione dal
basso di un quartiere periferico, dove persino la specifica zona di residenza può fare ancora la differenza (con notevoli
disparità tra Ostia levante e Ostia Ponente- Nuova Ostia), dove esistono ancora notevoli disuguaglianze di classe, disagi,
3
dispersione scolastica e dove le problematiche connesse alla sfera femminile (abusi, violenze, subordinazione economica,
problematiche lavorative ed economiche) sono spesso il riflesso di condizioni di vita problematica, che investono tutta la
sfera familiare, i figli, la scuola e il contesto sociale che circonda la donna.
ore 21 | musica
Carmen
Selezione dall'Opera di G. Bizet, in forma di concerto
Carmen è un'opéra-comique in quattro quadri (così vengono chiamati da Bizet) o atti di Georges
Bizet su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Tratta dalla novella omonima di Prosper
Mérimée (1845), ne apporta delle modifiche salienti tra cui l'introduzione dei personaggi di
Escamillo e Micaela e il carattere di Don José, nel romanzo descritto come un bandito rozzo e
brutale. Al libretto collaborò lo stesso Bizet che scrisse anche le parole della celebre habanera
L'amour est un oiseau rebelle. La sua prima rappresentazione avvenne all'Opéra-Comique di Parigi
il 3 marzo 1875. Inizialmente l'opera non ebbe grande successo così che Bizet, morto tre mesi
dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna.
Carmen è un'opera quanto mai attuale. La mancanza di rispetto verso la donna e in tutte le sue
forme, è un concetto che negli ultimi anni si è riassunto con il neologismo “femminicidio”. Un
fenomeno che come si vuol dimostrare con un opera che ne hanno lasciato un segno nella storia, è
sempre esistito. Un momento ulteriore di riflessione sulla violenza sulle donne ma anche uno
spunto per riflettere sulla violenza in generale, sia essa verso le donne, verso gli uomini o ancor di
più aberrante verso i bambini e i più deboli della società.
INTERPRETI: Salvatore D'Alò BARITONO; Mario Leonardi TENORE;
Mariani SOPRANO; Antonio Maria Pergolizzi PIANOFORTE.
Yasko Fujii SOPRANO; Maristella
domenica 17 novembre ore 18 | musica | Domenica in Concerto
Le più belle pagine musicali dedicate alla figura femminile
INTERPRETE
Marco Grieco PIANOFORTE
Un concerto di pianoforte solo dedicato alle donne, attraverso l'esecuzione di pagine musicali
scritte dai più famosi compositori ispirati alla figura femminile. Il tutto interpretato da un
impeccabile pianista pugliese di notevole talento quale Marco Grieco. Un concerto per riflettere su
quale fonte d'ispirazione possa essere la figura femminile nell'animo di tutti gli esseri viventi di
questo pianeta, sia essa madre, figlia, compagna di vita o semplice amica.
"Considero Marco Grieco come uno dei grandi pianisti, a livello internazionale, di questa nuova
generazione. Possiede un altissimo livello di preparazione musicale e tecnica. Nel contempo,
mostra in tutto una personalità molto definita, sincera e sensibile. Sente una enorme responsabilità
e rispetto nei confronti della musica e del pubblico al quale si rivolge. Domina la musica con
consapevolezza e profonda conoscenza in modo da infondere grande aspettativa e attenzione in
chi lo ascolta. La Fundacion Eutherpe ospita ogni anno circa 120 pianisti da tutto il mondo ed e' a
Marco Grieco che abbiamo affidato il concerto di chiusura della attività dell'anno 2012" (Margarita
Morais - Presidente "Fundacion Eutherpe" in Leon – Spagna)
martedì 19 novembre
ore 10 | laboratorio gratuito
Teatro dell’Oppresso
Che genere di differenze
A CURA DI
Ilaria Corbo E Claudia Signoretti
4
In che modo formare giovani cittadine forti e consapevoli, quando tutto il mondo a scuola non
parla di loro, non parla a loro? Non si possono lasciare le questioni di genere ufficialmente fuori
dalla porta. È giunto il momento di smettere di farle entrare dalla porta di servizio. Se è vero,
come diceva Simone De Beauvoir, che «donne si diventa, non si nasce» è altrettanto vero che
“maschi non si nasce ma si diventa”. Sono ancora molti gli ostacoli che il sistema scolastico italiano
oppone a un’educazione che tenga conto fin dalla prima infanzia del genere di appartenenza. E la
questione non è di poco conto visto che a scuola bambine e bambini passano molto del loro
tempo, per cui anche in essa oltre che in famiglia si formano le loro identità maschili e femminili.
Certi stereotipi agiscono comunque attorno e dentro di noi, ci dobbiamo fare i conti.
Il Teatro dell’Oppresso (TDO) è un insieme dinamico di tecniche ludico-teatrali che permette di mettere in scena le
situazioni oppressive del quotidiano, per analizzarle e cercare collettivamente come farle evolvere. Attraverso questa
metodologia è possibile coinvolgere attivamente gli/le alunni/e nell’analisi delle problematiche di genere a partire dai loro
vissuti e dalle loro esperienze e invitarli a progettare e sperimentare delle soluzioni creative e concrete. Il teatro viene
così utilizzato come mezzo di conoscenza, come linguaggio e come strumento di consapevolezza e trasformazione della
realtà interiore, relazionale e sociale. È un teatro che rende attivo il pubblico e serve ai gruppi di "spett-attori" per
esplorare, mettere in scena, analizzare e trasformare la realtà che essi stessi vivono. Fulcro del lavoro è l'analisi e
trasformazione delle situazioni oppressive, di disagio, conflittuali, della vita quotidiana, attraverso un atteggiamento non
indottrinante ma maieutico: esso non dà risposte, ma pone domande e crea contesti utili per la ricerca collettiva di
soluzioni. Comprende anche una serie di esercizi e giochi che mirano a sciogliere le "meccanizzazioni" del nostro
corpo/mente/emozione che sono cristallizzate nella cosiddetta "maschera sociale". Pur toccando aspetti personali ed
emotivi, il TdO non si pone come terapia, ma come strumento di "liberazione" collettiva che poggia sulla presa di
coscienza autonoma delle persone, sullo "specchio multiplo dello sguardo degli altri". Il Tdo vuole essere uno strumento
per forgiare scoperte circa se stessi e circa l'Altro, per chiarificare ed esprimere i nostri desideri; uno strumento per il
cambiamento delle circostanze che producono infelicità e pena, e per l'intensificazione di ciò che porta pace; per
rispettare le differenze tra gli individui e gruppi e per includere tutti gli esseri umani nel Dialogo; è infine uno strumento
per ottenere giustizia economica e sociale.
Ilaria Corbo ha una lunga esperienza internazionale nel TDO (Brasile, Romania, Argentina), da anni gestisce laboratori
teatrali in diversi ambiti, principalmente nella lotta per i diritti dei rifugiati e richiedenti asilo. Claudia Signoretti lavora
con Fondazione Pangea con cui ha realizzato il rapporto Ombra Cedaw della società civile sulla situazione delle donne in
Italia e ha presentato questo rapporto alle Nazioni Unite nel luglio 2011 e al Parlamento Italiano nel 2012. Dal 2010
collabora con Parteciparte, svolgendo laboratori di TDO nelle scuole e formazioni per adulti sull’uso del TDO per
affrontare le questioni di genere.
ore 21 | proiezione film e incontro
Match Point
REGIA Woody Allen
A SEGUIRE INCONTRO A CURA DI Mauro Castagno
IN COLLABORAZIONE CON Biblioteca Comunale Elsa
ingresso gratuito
Morante
Chris Wilton, giovane maestro di tennis, realizza la scalata sociale sposando un'ereditiera e
sacrificando la passione per un'aspirante attrice americana. Un thriller ispirato alla vicenda di
Raskolnikov, il protagonista del romanzo 'Delitto e castigo' di Fedor Doestoevskij.
mercoledì 20 ore 21 e giovedì 21 novembre ore 10 | teatro e teatro ragazzi
Corpi Impuri
SCRITTO, DIRETTO E INTERPRETATO DA
Marinella Manicardi
Uno spettacolo lieve su un fenomeno naturale e censurato, fondamentale ma evitato come la più
vergognosa delle colpe: le mestruazioni tra scienza, religione, superstizione e teorie strampalate.
Marinella Manicardi ci parla con garbo e leggerezza delle mestruazioni, fenomeno che, pur
riguardando tutte le donne del mondo dai 13 ai 50 anni, è circondato da assurde superstizioni e
rigida censura. Mai notato che le protagoniste di romanzi, pièce teatrali, film, telenovelas non
hanno mai le loro cose? Non ci sono nemmeno barzellette: solo due e ce le racconta Marinella!
5
“Si dice: ho le mie cose, sono indisposta, sai è il periodo, ho il marchese. Il marchese? In quei
giorni mia madre mi vietava il bagno e lei non preparava la maionese, sarebbe impazzita. E non
toccava i fiori: sarebbero morti. Per molte donne sono una scocciatura se non una disgrazia, per
altre un imbarazzo, per altre ancora una vergogna. Gli uomini poi spesso non ne vogliono
nemmeno sentir parlare: che schifo! Ma sei matta a voler parlare di mestruazioni in scena? Se il
sangue mestruale provenisse, non so, da un braccio forse non sarebbe coperto da censure e
imbarazzi. Ma quel sangue proviene da dove ha origine la vita. E lì, in quel punto, lì attorno al
sesso femminile si è scatenata una battaglia esilarante e tragica. Scienza e religione si sono
affrontate con dogmi strampalati e teorie scientifiche fantasiose. Fino al 1875 quando finalmente
hanno cominciato a capirci qualcosa. Ma c’è ancora molto da capire. Eppure è semplicemente
sangue, naturale, così naturale che senza mestruazioni non ci sarebbero nemmeno i bambini, cioè
noi. E allora perché le tre religioni monoteiste cattolica, ebraica e mussulmana considerano il corpo
mestruato della donna, la donna, un corpo impuro? Perché impuro? Mentre il corpo insanguinato
del Cristo è sinonimo di santità e la sua ferita sul costato assomiglia straordinariamente a un sesso
femminile: ma va? Un caso?” (Marinella Manicardi)
DI E CON Marinella Manicardi
SPAZIO SCENICO Davide Amadei
FOTO DI SCENA Marco Caselli Nirmal
PRODUZIONE Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
IN COLLABORAZIONE CON Festival Filosofia E Centro Documentazione Donna
di Modena
Marinella Manicardi è attrice-autrice, regista. Laurea in Storia del teatro a Bologna, città dove vive e debutta diretta
da Luigi Gozzi. Con lui ha condiviso la direzione artistica del Teatro delle Moline. Teatro (Otello!, Freud e il caso di Dora,
Morandi, Anna Cappelli, Luana prontomoda, La Maria dei dadi da brodo), radio, laboratori, interventi in riviste e libri. La
sua attività è recensita dalla stampa e in saggi sull’arte dell’attore. Ha pubblicato racconti e copioni per Mondadori e
Pendragon. Gli ultimi spettacoli sono stati realizzati per Arena del Sole Teatro stabile di Bologna.
venerdì 22 novembre ore 21 | teatro
Ottavia Piccolo IN
Anna Politkovskaja. Donna non rieducabile
Ho scritto "Donna non rieducabile" adattando in forma teatrale brani autobiografici ed articoli di
Anna Politkovskaja. La mia idea era trasformare drammaturgicamente questi materiali lavorando
sullo scatto d'istantanea, ovvero sulla sequenza immediata, sul flash che coglie un dettaglio e dalla
somma di dettagli ricava l'insieme. Non ho voluto raccontare la "storia di Anna": non mi
interessava. E neppure mi interessava farla raccontare ad altri personaggi eventuali. Il mio unico
obiettivo era restituire dignità teatrale ad una sensazione che mi aveva colpito nel primo
avvicinamento ai testi della Politkovskaja: la loro feroce immediatezza. La loro portata fotografica.
Ho tentato così di costruire un album di immagini, una carrellata di esperienze in presa diretta, una
galleria di zoom su precise situazioni, atmosfere, solo talvolta stati d'animo. Ne è nato un collage di
quasi 20 quadri. Ogni volta che il quadro inizia il pubblico non sa niente: viene brutalmente
scaraventato dalle parole in un determinato contesto che non conosce e che sta a lui ricostruire dai
particolari. È come se per 20 volte gli occhi si riaprissero e si richiudessero su temi e luoghi diversi,
sempre da intuire. Direi che non si tratta di un testo "su Anna Politkovskaja", bensì un viaggio
"negli occhi di Anna Politkovskaja". Visione in soggettiva degli abissi russo-ceceni. (Stefano
Massini)
DI Stefano Massini
REGIA Silvano Piccardi
MUSICHE PER ARPA COMPOSTE DA Floraleda
ESEGUITE DAL VIVO DA Augusta Giraldi
Sacchi
6
sabato 23 e domenica 24 novembre dalle 11 alle 13 | laboratorio danza e teatro
Laboratorio danza
DIRETTO DA
Giovanna Velardi E Filippo Luna
Rivolto ad attori e danzatori con esperienza
Il teatro e la danza per lavorare sul concetto del corpo unico. Abitare, vivere lo spazio scenico,
con quale intenzione ed energia. Lavoreremo sui concetti base della danza contemporanea: il
tempo, lo spazio, la gravità. Guideremo il laboratorio sviluppando una mappatura di riferimenti,
legati anche all'improvvisazione. Il gesto vissuto, la parola spontanea ed autentica, lo stato
d'animo e fisico.
sabato 23 novembre ore 21 e domenica 24 ore 18 | danza
Carmen Duo
Carmen è l’icona della seduzione, l'emblema del dionisiaco e può essere assimilata solo al Don
Giovanni per il rivoluzionario senso di libertà che porta in scena. Carmen, con il suo accettare la
propria morte, accetta la propria finitezza e la rende orizzonte di vita. Il suo è un coraggio amorale, ancestrale e terreno, un coraggio fisico che nasce dalla consapevolezza d'essere fatta di
carne, pulsioni e istinto. La chiave di lettura di Carmen Duo segue questa linea: trasforma in
energia pura il personaggio, lo fa emblema di una rivoluzione costante e la rende simbolo di una
determinatezza esistenziale. L'esigenza della rappresentazione parte dall’indagare la profonda
dignità dell'individuo che qui trova in un umanità vitale e viscerale la propria ragione d'essere.
IDEAZIONE E COREOGRAFIA Giovanna Velardi
INTERPRETI Giovanna Velardi, Filippo Luna
COSTUMI Dora Argento
LUCI Danila Blasi
MUSICHE DI A. Part, R. Shoedrin
Giovanna Velardi si forma in Italia e in Francia e lavora con alcuni coreografi della Nouvelle Danse Francese. In
Francia sviluppa la propria tendenza a lavorare sull’improvvisazione e fonda la sua compagnia a Marsiglia. Tra le sue
creazioni le coreografie di Carmen per il Teatro V.Bellini di Catania, regia di V.Pirrotta. È stata membro del CID, ha
fondato il Tavolo Nazionale della Danza Contemporanea ed è stata Presidente del CORE.
Filippo Luna è attore per cinema e teatro si forma alla Scuola di Teatro dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di
Siracusa diretta da Giusto Monaco, dove ha studiato recitazione con Ezio Marano Armando Bandini Anita Laurenzi
Marcello Bartoli Mimmo Cuticchio Walter Pagliaro, danza con Leda Lojodice canto con Stefano Marcucci. La sua
esperienza professionale è legata prevalentemente al TEATRO dove ha lavorato con Thyerry Salmon, Giancarlo Sepe,
Franco Però, Roberto Guicciardini, Patrice Kerbradt, Roberto Alaimo, premio Eti 1992, Peppe Barra Beno Mazzone
(2001), Francesco Randazzo, Giancarlo Sammartano, Germano Mazzochetti, Pietro Carriglio, Francesco Micheli, Franco
Scaldati.
Dal 2004 al 2008 ha collaborato con Vincenzo PirrottaVince il Premio della critica ANCT 2010 per l'interpretazione nello
spettacolo teatrale Le Mille bolle Blu, scritto da Salvatore Rizzo ed è presente nel cast del film Salvo presentato alla
scorsa mostra del cinema di Cannes.
Il Teatro del Lido di Ostia fa parte della Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea
promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale e
gestita da Zètema Progetto Cultura con la direzione di Emanuela Giordano.
La programmazione del Teatro del Lido si basa sulla partecipazione e sul coinvolgimento attivo
delle comunità locali ad opera dell’ Associazione di Associazioni e di un Comitato Artistico, formato
da cinque operatori di settore eletti all’interno dell'Assemblea dei Soci.
L'organizzazione, la gestione del Teatro e l'attività di comunicazione e promozione delle
attività sono affidate a Zètema Progetto Cultura.
7
TEATRO DEL LIDO DI OSTIA
Via delle Sirene, 22 – Ostia
Info
Tel. 060608 - www.casadeiteatri.roma.it www.060608.it
Biglietti
intero 8 euro, ridotto 5 euro
Segnalati in programma gli eventi ad ingresso gratuito
Laboratori 10 euro al giorno per partecipante
Orario Biglietteria
da mercoledì a domenica ore 16/19
e un’ora prima dell’inizio degli spettacoli
Orario Spettacoli
Segnalati in programma
Con il contributo tecnico di
ATAC
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Giusi Alessio [email protected] 06 82077327 – 340 4206562
www.zetema.it twitter @ZetemaCultura