S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 interpretazione ed impiego Giorgio Passino Analista Finanziario Indipendente 9 dicembre 2014 ODCEC Milano Scenari Economici 2014 In questa parte del convegno indicheremo alcuni suggerimenti strategici sul posizionamento del ciclo economico Mondiale, Europeo ed Italiano e degli effetti delle politiche monetarie su questo ciclo. Tenteremo poi di spiegare perchè le decisioni monetarie sono importanti, e di come le stesse influenzano l'andamento dei mercati e del macro in cui siamo immersi con alcuni risvolti intermarket da non sottovalutare. Il primo aspetto da considerare, e lo diciamo in tutti i corsi, è che le previsioni sono belle perchè sono previsioni, e come tali hanno la necessità di essere aggiustate con una certa regolarità in base all'andamento reale dell'economia e della finanza. In questi anni gli aggiustamenti previsionali sono stati, purtroppo, sempre orientati verso il basso. Andiamo a vedere il grafico previsionale della crescita del PIL USA: 2 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 3 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari Economici 2014 Nelle prossime slides presenteremo diverse proiezioni statistiche riguardanti la crescita economica nei prossimi anni da parte delle principali istituzioni internazionali (IMF e OCSE), seguite da alcune importanti istituzioni finanziarie globali per poi andare un po' più nel dettaglio per quanto riguarda Unione Europea ed Italia. Le considerazioni, aldilà delle differenti stime sono univoche; i prossimi due anni dovrebbero segnare un recupero del ciclo economico europeo, ma un recupero sottostimato e difficoltoso dove l'Italia sembra fare il fanalino di coda dell'intera area. Da dire che comunque non solo il ciclo economico europeo è in difficoltà, ma c'è un evidente rallentamento del ciclo economico di tutti i paesi avanzati. In questo caso presenteremo un confronto di crescita tra fasi cicliche post crisi differenti. 4 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 5 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 6 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 7 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari Economici 2014 Nelle prossime slides invece vi mostriamo un indicatore proprietario di MorganStanley che serve a valutare la posizione del ciclo economico attuale e quindi del suo potenziale di sviluppo mettendo assieme indicatori macro, indicatori del credito e indicatori più prettamente micro. In particolare l'indicatore è pesato al 50% sul macro, al 25% sul credito, e al 25% su indicatori micro e pesa il ciclo dell'economia USA, quella Europea e quella Giapponese. Tra gli indicatori macro abbiamo il tasso di disoccupazione, il numero di nuovi occupati, la fiducia dei consumatori e il differenziale dei tassi a lungo con i tassi a breve. Tra gli indicatori del credito abbiamo il tasso di crescita dei prestiti alle imprese non finanziarie a/a e quello dei prestiti ai privati Tra gli indicatori micro abbiamo la capacità di utilizzo degli impianti e la spesa per operazioni di fusione e acquisizione. I risultati nelle prossime pagine: 8 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 9 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 10 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari Economici 2014 Approfondiamo il discorso dell'Area Euro: per farlo utilizziamo gli strumenti messi a disposizione da DB con un riassunto delle indicazioni del mese di Novembre da parte delle più importanti istituzioni e con la media delle previsioni fornite da diversi indicatori. Il segnale dell'Area è di un rallentamento della crescita rispetto alle stime precedenti sia per l'anno in corso che per il 2015 sebbene in presenza di un modesto recupero della crescita. Riportiamo inoltre andamento del Pil dell'area degli ultimi anni a segnalare il lento avvitamento della crescita segno di una perdita di competitività dell'area nei confronti delle altre macro aree. A conferma facciamo un rapido confronto tra l'area Euro e gli USA da cui se ne ricava un confronto impietoso. Nonostante la crescita USA sia sostenuta, la reazione a catena che solitamente stimolava in successione le economie europee non è avvenuta Le cause si possono riassumere in tre macroaree: 1)Recupero da investimenti prodotti direttamente dall'economia USA (trasporti/consumi) 2)Forza competitiva sul costo del lavoro e sul costo dell'energia 3)Forza del dollaro non solo contro euro. 11 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 12 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 13 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari Economici 2014 E' chiaro che il tasso di crescita post crisi non è brillante non solo per l'area euro ma anche per gli USA e questo indica la gravità della crisi precedente. Purtroppo per l'area euro i segnali di maggiore profondità della crisi ci sono tutte e ci vengono rappresentati in maniera perfetta sia dai dati macro sia dagli ultimi sondaggi svolti dall'euro barometer. La mancanza dell'espansione del credito è sicuramente una concausa dell'avvitamento della crisi ma non la sola. Analizzando la situazione dell'Italia si potranno delineare meglio i contorni di questa fase difficile dell'intera area euro. Certamente l'idea di fare dell'Europa una copia degli Stati Uniti deve essere vissuta con estrema prudenza ed attenzione in quanto le due realtà sono molto differenti. Analizzando i sondaggi nei paesi più investiti dalla crisi possiamo fre alcune interessanti osservazioni. 14 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 15 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 16 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 17 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 18 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 19 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari Economici 2014 Veniamo ora all'Italia. E' evidente che lo sforzo riformista di Renzi dopo gli iniziali entusiasmi ha perso parte dello slancio per l'inevitabile resistenza di un corpo sociale già martoriato da anni di recessione. La recente riforma del Job Act potrebbe certamente segnare un punto a favore sui mercati dei capitali e quindi sui flussi finanziari verso gli asset di rischio italiani (gli asset obbligazionari sono già sostenuti dalle aspettative del QE) Ma le richieste della Commissione Europea, sulla falsariga del fondo monetario sono anche altre. Elenchiamo quelle più importanti: 1)Mercato del lavoro: non solo Job Act 2)Riforma della giustizia 3)Riduzione della corruzione 4)Riforma del sistema bancario 5)Liberalizzazioni 20 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 21 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 22 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 23 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 24 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 25 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 26 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 27 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari Economici 2014 L'Italia ha quindi una lunga strada di riforme che potranno migliorare il potenziale di crescita nel medio e lungo periodo. Nel breve occorrono però politiche monetarie ancora più espansive ( e ne parleremo dopo) e politiche dell'area Euro più orientate alla crescita. Certamente il piano Juncker può aiutare ma ci deve essere anche da parte dell'Italia una capacità di assorbimento perchè l'Italia ha un basso tasso di assorbimento dei fondi europei di coesione (55% contro una media UE del 70%). Le cause: •Un buon sistema finanziario che provvede a sviluppare piani di cofinanziamento con specialisti del settore. •La capacità amministrativa di selezionare i progetti ed una flessibilità burocratica. 28 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 29 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scenari economici 2014 30 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati In questi anni l'interventismo delle banche centrali ha raggiunto livelli senza precedenti nella storia. Infatti politiche di alleggerimento monetario da parte di una banca centrale già nel passato si è vista ma politiche complessive ed organizzate di QE sono una novità assoluta nel panorama dei mercati e queste scelte hanno spinto i bilanco delle BC a dimensioni mai raggiunte e gli effetti sui mercati finanziari e sull'economia reale lunghi e pervasivi. In questa sezione cercheremo di analizzare le dimensioni di questi interventi e gli effetti sulle varie aree valutarie che hanno visto le proprie banche centrali intervenire sui mercati. Si possono notare importanti differenze che comunque trovano giustificazione nelle dimensioni e nella struttura delle varie economie nazionali. Naturalmente l'eccesso di moneta in circolazione ha degli effetti significativi sui mercati finanziari distorcendone almeno in parte l'andamento e quindi il comportamento degli operatori. 31 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 32 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 33 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 34 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 35 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 36 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati Spesso si pensa che l'intervento delle banche centrali è esclusivo appannaggio delle istituzioni finanziarie e gli interventi favoriscono la finanza e non l'economia reale. In parte questo ragionamento è vero perchè le Banche Centrali hanno come canale di trasmissione all'economia la finanza e quindi le loro azioni agiscono prima sul canale finanziario. Ma esistono dei meccanismi per cui almeno una parte delle azioni delle banche centrali riescono ad arrivare anche all'economia reale soprattutto in presenza di mercati finanziari evoluti. Nelle pagine seguenti andremo a vedere schematicamente come avviene questo passaggio a seconda dell'intervento messo in campo. Questo non deve illudere come capita il alcuni casi che l'intervento di una Banca Centrale è risolutivo; il caso Giapponese è emblematico. Le operazioni monetarie devono essere affiancate da politiche fiscali accomodanti (se possibili) e da riforme del mondo produttivo a cui si rivolgono senno il principale rischio è che molti degli effetti di un QE vadano a beneficio di aree nazionali o economiche che non ne necessitano sviluppando effetti indesiderati quali bolle speculative e dislocazione del capitale. 37 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 38 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 39 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 40 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati Non c'è la BCE. Come mai? La BCE non ha mai fatto vero e proprio QE , ma ha invece fatto altri tipi di operazioni. In realtà ha fatto acquisti di titoli di Stato nel passato, ma sempre sterilizzati e le operazioni di LTRO e TLTRO sono operazioni di prestito a scadenza, più o meno lunga con sottostanti acquistabili via via aumentati o variati a secondo dell'obiettivo. Anche il potenziale OMT è sterilizzato. Perchè la BCE non ha ancora fatto vero e proprio acquisto di titoli di Stato? Per le caratteristiche del mercato dei titoli di Stato europei, per la struttura economica della stessa e per la forte opposizione della Bundesbank. 41 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 42 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 43 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 44 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati (il caso svedese) 45 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati 46 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le reazioni dei mercati Abbiamo quindi mostrato che questa aggressività delle banche centrali ha effetti sull'economia reale ma il suo ideale canale di trasmissione sono i mercati finanziari che vengono quindi investiti dalle scelte dei banchieri in modo continuo e non sempre ordinato. In questa sezione daremo un occhiata ad alcune relazioni intermarket ed a dove sono finiti alcuni dei flussi di liquidità creati dalle politiche di Quantitative Easing delle Banche Centrali . 47 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le reazioni dei mercati 48 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le reazioni dei mercati 49 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le reazioni dei mercati 50 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le reazioni dei mercati 51 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le reazioni dei mercati 52 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le reazioni dei mercati 53 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le reazioni dei mercati 54 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le reazioni dei mercati 55 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le reazioni dei mercati 56 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Interpretare i mercati Conclusioni Gli effetti distorsivi delle azioni delle Banche Centrali hanno permesso alle economie mondiali di non avvitarsi su loro stesse in un trend deflazionistico di lungo periodo. Naturalmente si tratta di una cura antibiotica che va usata senza eccessi sennò il corpo dell'economia e della finanza tende ad abituarsi e gli effetti si riducono significativamente. Per rendere più forte un organismo malato occorrono riforme che rendano il paese malato con un sistema immunitario più forte senza il sostegno dell'antibiotico. Per l'Italia e per l'intera area Euro quella sarà la sfida dei prossimi anni. Per quanto riguarda l'economia mondiale resta il rischio di una eccessiva leva del debito e dell'esplosione di una nuova bolla economico/finanziaria, e su questi temi si dovranno monitorare i movimenti dei mercati e dell'economia reale. 57 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le reazioni dei mercati 58 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Grazie per l’attenzione e buona giornata Giorgio Passino Analista Finanziario Indipendente 59 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO