Relazione Economico – Statistica
al Bilancio di Previsione dello Stato 2011
Relazione Economico – Statistica
RELAZIONE
ECONOMICO STATISTICA
NOVEMBRE 2013
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Relazione Economico – Statistica
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Relazione Economico – Statistica
PRESENTAZIONE
La Relazione Economico Statistica, da oltre vent’anni, rappresenta un valido supporto
conoscitivo e di approfondimento dei temi economici e viene diffusa congiuntamente ai
documenti di presentazione dei Bilanci di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici.
In questa pubblicazione viene offerto un ampio e significativo repertorio
dell’informazione prodotta dalla statistica ufficiale su temi di rilievo per la vita pubblica:
economia, evoluzione demografica, pubblica amministrazione, dinamiche sociali.
La Relazione Economico Statistica rappresenta una sintesi conoscitiva preziosa e
autorevole, che anno dopo anno viene implementata nei dati e nei temi per fornire
costantemente un ritratto sintetico e aggiornato del Paese e della sua evoluzione più
recente. Non solo sono state aggiornate le tavole pubblicate negli anni precedenti, ma sono
stati divulgati i risultati anche di nuove indagini e attività di ricerca, aggiungendo ulteriori
elementi al quadro di una realtà in continua trasformazione.
In particolare sono stati aggiunti due contributi allo studio della situazione economica
del Paese: il primo è un’indagine sul trend dei consumi privati attraverso la San Marino Card
ed il secondo è un’analisi delle compravendite immobiliari realizzato con il contributo
dell’Ufficio del Registro e Conservatoria.
I dati presentati abbracciano tutti i principali temi della vita pubblica, mettendo a
fuoco l’immagine complessiva del Paese per fornire il necessario supporto alle decisioni non
solo del Governo e del Consiglio Grande e Generale, in questa fase di approvazione del
Bilancio di Previsione 2014 e del Bilancio Pluriennale, ma anche di tutti coloro che per
motivi di lavoro o di studio necessitano di questi dati, che sono consultabili ed esportabili
anche sul sito: www.statistica.sm.
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I ‐ L’ECONOMIA
INTERNAZIONALE
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1.1 - LA PREVISIONE MACROECONOMICA INTERNAZIONALE
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’economia mondiale sta vivendo una fase di
transizione. Le economie avanzate si stanno rafforzando gradualmente ma devono continuare a
sanare il settore finanziario, perseguire il consolidamento fiscale e stimolare la crescita di posti
di lavoro, mentre nei maggiori mercati emergenti la crescita sta rallentando. Questo conflitto tra
i due mondi sta portando a gravi tensioni, con le economie emergenti che affrontano la doppia
sfida, da un lato il rallentamento della crescita, dall’altro l’inasprimento delle condizioni
finanziarie globali. La crescita globale è piuttosto rallentata perché stanno cambiando i
protagonisti della scena internazionale e i rischi al ribasso persistono. La Cina e un numero
crescente di economie emergenti, stanno arrivando ai picchi ciclici. I loro tassi di crescita si
prevede che rimangano molto al di sopra di quelli delle economia avanzate, ma al di sotto dei
livelli elevati degli ultimi anni, sia per motivi strutturali che per motivi congiunturali.
L’economia degli Stati Uniti resta al centro degli eventi, la domanda privata continua ad
essere forte, anche se la crescita sta stagnando a causa: delle incertezze politiche,
dell’innalzamento del debito pubblico e dell’eccessivo carico fiscale. La domanda del settore
pubblico si è tenuta su livelli molto bassi ed ha determinato una forza contraria rispetto alla
domanda privata, ma si prevede che nel 2014 questa contro-forza diminuirà, ponendo le basi
per una crescita più elevata.
Il Giappone sta vivendo una crescita economica vigorosa ma si prevede che perderà
vigore nel 2014 a seguito di una politica fiscale più stringente. L’Area Euro sta uscendo dalla
recessione, ma non ci sarà più una grande ripresa e l’attività economica resterà tiepida. Negli
Stati Uniti, in Giappone e in Europa, la crescita resta molto fiacca e la pressione dell’inflazione
dovrebbe rimanere sottotono.
Questi cambiamenti delle dinamiche di crescita sollevano nuove sfide politiche e gli
stravolgimenti politici potrebbero comportare maggiori preoccupazioni. Infatti, due eventi
recenti andranno a modellare il percorso dell’economia globale nel breve periodo. In primo
luogo, i mercati sono sempre più convinti che la politica monetaria degli Stati Uniti sta
raggiungendo un punto di svolta. L’ipotesi della Federal Reserve circa la riduzione delle misure
denominate “quantitative easing” hanno portato ad un notevole ed inatteso incremento dei
rendimenti a lungo termine negli Stati Uniti e in diverse altre economie e nonostante una
successiva decisione presa dalla Federal Reserve di mantenere fermi sia i quantitativi di titoli già
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acquisiti, sia le azioni politiche effettuate negli altri paesi, non si è verificata un’inversione di
tendenza nei rendimenti. In secondo luogo, si è rafforzata la convinzione che la Cina crescerà
più lentamente nel breve periodo rispetto al recente passato e ci si aspetta che le Autorità cinesi
reagiranno con un forte stimolo se sarà disatteso l’obiettivo di crescita del Governo, previsto al
7,5%.
Guardando al futuro, l’attività globale dovrebbe rafforzarsi moderatamente, ma le
previsioni non azzardano rialzi. Gli impulsi di sviluppo provengono dalle economie avanzate,
dove la produzione dovrebbe crescere ad un ritmo di circa il 2% nel 2014, circa ¾ di punto
percentuale in più rispetto al 2013. Le linee portanti della crescita economica vedono al centro
l’economia degli Stati Uniti rafforzata, una sensibile riduzione della pressione fiscale (ad
eccezione del Giappone) e condizioni monetarie molto accomodanti. La crescita nella zona Euro
sarà rallentata dalle deboli economie periferiche e dalla persistente frammentazione finanziaria,
nonché dagli inaspettati effetti dell’indebitamento privato.
I mercati in via di sviluppo e quelli emergenti si prevede che avranno una crescita di circa
il 5% nel 2014, ci si aspetta che la loro politica fiscale resti sostanzialmente neutrale e che i tassi
d’interesse reali rimangano relativamente bassi.
In molte economie avanzate, il tasso di disoccupazione resta inaccettabilmente elevato,
così pure in molte economie emergenti, in particolare nei paesi del Medio Oriente e del Nord
Africa.
Di conseguenza, l’economia mondiale potrebbe crescere solo del 3% all’anno nel medio
termine, invece di salire nuovamente toccando il 4%. La cosa più preoccupante è che nelle
economie avanzate la politica monetaria potrebbe essere vincolata per molti anni a titoli a tasso
zero. Nel tempo, l’elevato debito pubblico di tutte le maggiori economie avanzate e la
frammentazione finanziaria nell’Area Euro potrebbero innescare nuove crisi. Sono necessari
ulteriori sforzi politici allo scopo di prevenire un possibile scenario negativo e l’avvento di nuove
crisi. Per il Fondo Monetario Internazionale affrontare le sfide significa in primo luogo sanare i
sistemi finanziari e adottare un’unione bancaria nell’Area Euro e sviluppare ed implementare
piani forti, sostenuti da concrete misure per il risanamento dei bilanci a medio termine. Inoltre,
nell’Area Euro e in Giappone, vi è la necessità di dare nuovo slancio alla produzione, attraverso
riforme nel mondo del lavoro e limitazioni all’ingresso sui mercati dei servizi della produzione.
La crescita globale avanza con ritmi molto lenti, in media con un incremento solo del 2,5%
nel corso della prima metà del 2013 (lo stesso andamento che si era registrato nella seconda
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metà del 2012).
Come si può notare nella Tavola 1, le previsioni di crescita del PIL per l’Area Euro nel
2014, a causa: delle condizioni di credito restrittive, del mancato consolidamento fiscale e della
grave disoccupazione, raggiungeranno solo l’1% dopo aver contratto il PIL dello 0,4% nel 2013.
TAVOLA 1 - PREVISIONI DI CRESCITA DEL PIL
Previ s i oni
2012
2013
2014
Stati Uniti
2,8
1,6
2,6
Area Euro
-0,6
-0,4
1,0
Italia
-2,4
-1,8
0,7
Germania
0,9
0,5
1,4
Francia
0,0
0,2
1,0
Spagna
-1,6
-1,3
0,2
Gran Bretagna
0,2
1,4
1,9
Giappone
2,0
2,0
1,2
Israele
3,4
3,8
3,3
Taiwan
1,3
2,2
3,8
Singapore
1,3
3,5
3,4
Australia
3,7
2,5
2,8
Fonte FMI - World Economic Outlook 10/2013
GRAFICO 1 - ANDAMENTO DEL PRODOTTO INTERNO LORDO NEI MAGGIORI PAESI
5,0
4,0
3,0
2,0
1,0
0,0
-1,0
-2,0
-3,0
2012
2013
2014
Fonte FMI- World Economic Outlook 10/2013
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L’osservatorio Prometeia effettua previsioni a più lunga scadenza, annuncia per il 2014
una ripresa mondiale debole, in un contesto economico che sembra avere superato il punto di
minimo, ma non è privo di fattori in grado di compromettere la ripresa, posticipandola
ulteriormente. I punti più delicati per lo sviluppo prospettico dell’economia mondiale si
concentrano ancora una volta negli Stati Uniti. Il dollaro si è indebolito nei mercati valutari e
l’indebolimento del dollaro può contribuire ad allentare le spinte al ribasso sulle valute dei paesi
emergenti con deficit profondi e persistenti della bilancia dei pagamenti, ma può anche mettere
in difficoltà l’Europa che ha nelle esportazioni il fulcro della sua ripresa.
L’Europa non è immune agli sviluppi politico/economici negli USA, ma sta mostrando una
resilienza crescente nel tempo. Le elezioni in Germania, la crisi politica italiana e l’incertezza
nelle prospettive USA sono state accompagnate da una volatilità nei mercati finanziari minore di
quanto avvenuto in passato in situazioni di stress analogo, con conseguenti più bassi aumenti
degli spread dei paesi periferici rispetto al Bund. Gli sforzi dei singoli paesi e delle istituzioni per
rafforzare la stabilità economico/istituzionale dell’Uem, pur con passo incerto e lento, stanno
mostrando i loro frutti e verosimilmente hanno contribuito a determinare i timidi segnali di
ripresa economica che stanno emergendo anche nei paesi periferici. Il miglioramento del clima
di fiducia delle famiglie e imprese nei mesi estivi ha riguardato anche Spagna, Portogallo e
Grecia. È prematuro ritenere avviato il consolidamento della ripresa ciclica dell’Area Euro. In
chiusura d’anno è invece attesa una modesta accelerazione del PIL dell’Uem guidata dalla
ripresa ciclica mondiale. Le prospettive, però, non sono prive di incertezza. Una di queste è
rappresentata dalla forza relativa della domanda estera, cui è affidata la ripesa europea e che
nella prima parte dell’anno ha segnato il passo. A luglio gli scambi commerciali mondiali sono
tornati a crescere e si è consolidato il trend positivo dei paesi industrializzati, anche se il ritmo di
espansione dei mercati emergenti è rimasto inferiore a quanto sperimentato nella seconda
parte del 2012. Si ritiene che il concomitante rafforzamento atteso per l’economia USA e la
stabilizzazione di quella europea concorreranno a migliorare il clima di fiducia mondiale,
traducendosi in un impulso alla crescita nei mercati emergenti in grado di innescare l’effetto
positivo del moltiplicatore degli scambi commerciali. Nello scenario elaborato da Prometeia, il
commercio mondiale aumenterà il ritmo di espansione nel 2014 e 2015, dopo il secondo anno
di crescita modesta. La domanda interna europea rimane fragile e vulnerabile anche a fattori
esterni. La politica di bilancio dell’Europa mantiene un tono restrittivo. Con riferimento ai fattori
esterni dell’area dell’Euro, la politica monetaria meno espansiva attesa da parte degli Stati Uniti
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ha contribuito ad indurre la Bce a rinnovare l’impegno a mantenere condizioni di politica
monetaria favorevoli fino al consolidamento della ripresa. Il mercato del credito rimane
frammentato e non è esclusa la possibilità di una nuova operazione di finanziamento a lungo
termine alle banche europee. In queste condizioni, i tassi di politica monetaria dell’Uem non
potranno che rimanere sugli attuali livelli minimi sino a tutta la prima parte del 2016.
TAVOLA 2 - PREVISIONI DI CRESCITA DEL PIL SECONDO L'INDICE OCSE
2012
2013
2014
Stati Uniti
1,8
2,0
2,1
Area Euro
0,8
0,8
1,0
Italia
-0,3
-0,4
0,0
Germania
1,2
1,3
1,3
Francia
1,2
1,3
1,4
Gran Bretagna
0,9
1,1
1,5
Grecia
-1,3
-2,5
-1,3
Irlanda
1,2
1,3
1,5
Giappone
0,7
0,8
0,8
Spagna
0,5
0,3
0,2
OECD Economic Outlook 2013
Anche l’Ocse, nelle sue previsioni aggiornate a settembre 2013, conferma una moderata
ripresa nelle economie avanzate nel secondo trimestre dell’anno, con la crescita che dovrebbe
mantenersi stabile nella seconda metà dell’anno. I miglioramenti si stanno registrando negli
Stati Uniti, Giappone e Gran Bretagna, mentre l’Eurozona nel suo insieme non è più in
recessione. Tuttavia, prosegue l’Ocse: “una ripresa sostenibile non è ancora consolidata e
permangono rischi elevati”, in particolare per l’Area Euro.
L’organizzazione internazionale conferma la stima di una contrazione del PIL italiano
dell’1,8% nel 2013. Il dato italiano è l’unico tra i Paesi del G-7 a essere negativo per quest’anno,
elemento che sta a significare che non bisogna abbassare assolutamente la guardia o ridurre gli
sforzi per riformare l’economia italiana da venti anni lasciata dormire come una “bella
addormentata” mentre gli altri Paesi varavano dolorose e impopolari riforme per migliorare il
welfare e la competitività.
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La Francia registrerà a fine anno una crescita dello 0,3% (+1,4% nel terzo trimestre, +1,6%
nel quarto), la Germania dello 0,7% (+2,3% e +2,4%), la Gran Bretagna dell’1,5% (+3,7% e
+3,2%), USA +1,7% (+2,5% e +2,7%).
L’Ocse conferma che l’Eurozona resta vulnerabile a rinnovate tensioni finanziarie,
bancarie e sul debito sovrano. Molte banche della zona sono insufficientemente capitalizzate e
appesantite da sofferenze, servono misure più incisive per fare pulizia nei bilanci bancari
appesantiti dai “bad loans”, recenti progressi verso una supervisione comune e i nuovi accordi
sulle risoluzioni aiuteranno il sistema, ma sono necessarie misure per assicurare la qualità delle
revisioni degli asset del prossimo anno e degli stress test bancari e per garantire adeguati
accordi di supporto finanziario per ripianare carenze nel capitale bancario.
L’organizzazione
parigina
lancia
poi
un
allarme
sulla
disoccupazione:
“l’alta
disoccupazione e la bassa crescita possono portare ad aumentare le tensioni sociali nelle
economie avanzate ed emergenti”. Tutto questo, sottolinea l’Ocse, evidenzia la necessità di una
politica
macroeconomica
che
fornisca
supporto
sufficiente
alla
domanda,
mentre
s’intraprendono le riforme necessarie. Ma se l’Italia resta ancora in area negativa, l’Eurozona,
trainata dalla Germania, è fuori dalla recessione. Anche se il processo di superamento degli
squilibri all’interno della moneta unica rimane incompleto e nei Paesi con un alto debito
pubblico la debolezza della domanda è stata compensata solo in parte dall’export verso l’estero.
L’Ocse invita a migliorare la competitività di fondo e ad accrescere la performance delle
esportazioni. Per questo obiettivo servono riforme per “aumentare la produttività come minori
limitazioni nei mercati dei prodotti e un mercato del lavoro più dinamico”. Non si usa la parola
flessibilità, ma il senso è quello. In molte economie, sia avanzate sia emergenti, la crescita del
PIL resterà sotto i trend pre-crisi, a riflettere sia cambi strutturali, come variazioni demografiche,
sia le conseguenze della crisi stessa, proseguono gli esperti dell’Ocse riferendosi all’economia
globale. Alla luce di questo scenario fatto di “occupazione debole, crescita globale a rilento e
permanenti squilibri globali”, rimane il bisogno di riforme strutturali, in aggiunta a quelle
necessarie per sostenere la domanda, per creare lavoro, aumentare il tasso di crescita,
attenuare la pressione fiscale e ridurre in maniera permanente gli squilibri esterni. La
disoccupazione, dice l’Ocse, rimane alta in molte economie avanzate, nonostante i
miglioramenti negli USA e in Giappone, ma rischia di diventare strutturale. E questa non è
affatto una buona notizia.
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Misure per creare condizioni più favorevoli per gli investimenti nelle economie con
surplus, contribuirebbero ad ottenere una crescita più equilibrata nell’Europa presa nel suo
insieme. L’elevata disoccupazione e un PIL poco dinamico, conclude l’Ocse, rischiano di
aumentare le tensioni sociali sia nelle economie avanzate che in quelle emergenti e per evitare
questo rischio potrebbero rendersi utili “politiche macroeconomiche che forniscano sufficiente
sostegno alla domanda mentre vengono portate a termine le riforme necessarie”. Le famose
misure anticicliche che spesso sono state bloccate dai conti fuori controllo. Occorre inoltre
ridurre le ineguaglianze, sia migliorando l’accesso all’istruzione, sia migliorando il trasferimento
di risorse verso coloro che ne hanno più necessità.
L’Ocse non bacchetta, per una volta, le banche centrali, che invece ritiene abbiano aiutato
a contenere e superare gli effetti della crisi. Le reazioni dei mercati alle indicazioni da parte della
Fed, circa la volontà di iniziare a ridurre gli acquisti di bond per 85 miliardi al mese (il cosiddetto
“Quantitative Easing”), hanno presentato intensità diverse nei Paesi sotto esame. L’impegno
della Bce con la “forward guidance” a garantire pieno sostegno all’Eurozona, ha aiutato a fornire
una difesa al mercato continentale del debito. Nel complesso dunque, seppure a fronte di un
certo restringimento delle condizioni finanziarie, queste continuano a fornire un forte sostegno
alla ripresa nelle economie avanzate. Nessun richiamo a ridurre i tassi ma è evidente la
sollecitazione a muoversi con prudenza prima di far mancare liquidità al mercato.
Sempre secondo l’Ocse la recessione in Italia continuerà per tutto il 2013, gli effetti della
restrizione fiscale e di condizioni di credito restrittive continueranno a gravare sulle attività
economiche. Occupazione e ore lavorate continueranno a diminuire, condizionando i bilanci
delle famiglie e la spesa al consumo. Nonostante la ricapitalizzazione, continue perdite
ostacolano il settore bancario dal sostegno agli investimenti e ai consumi, anche se un certo
rilievo verrà dalla liquidazione da parte dello Stato degli arretrati di pagamento. Nonostante il
rafforzamento delle esportazioni ed il minor gravame fiscale, la crescita rimarrà bassa nel 2014.
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TAVOLA 3 - LA POPOLAZIONE MONDIALE (PRINCIPALI PAESI IN MIGLIAIA DI PERSONE)
2008
2009
2010
2011
Francia
62.304
62.636
62.959
63.294
Germania
82.110
81.902
81.777
…
Italia
59.832
60.193
60.483
…
127.692
127.510
128.057
127.799
Spagna
45.593
45.929
46.073
…
Gran Bretagna
60.520
60.930
61.349
61.761
Russia
143.163
143.064
142.958
142.822
Stati Uniti
304.177
306.656
309.051
311.591
Brasile
189.613
191.481
193.253
194.933
Cina
1.328.276
1.334.909
1.341.335
1.348.010
India
1.190.864
1.207.740
1.224.614
1.241.948
Giappone
Fonte: OECD Factbook 2013
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II ‐ L’ECONOMIA
SAMMARINESE
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2.1 - LO SCENARIO MACROECONOMICO PER L’ECONOMIA
SAMMARINESE
Anche nel 2012 non vi è stato alcun recupero per l’economia sammarinese, che ha
visto, anzi, diminuire ulteriormente il Prodotto Interno Lordo (-4,0%), dopo il crollo del 2009, il
pessimo risultato del 2010 ed un deludente 2011, mentre il tasso di disoccupazione medio
annuo raggiunge il 6,9% con il ricorso alla cassa integrazione guadagni che si mantiene ancora
su livelli molto alti, anche se inferiori ai valori del 2009 e del 2010.
L’indice del Prodotto Interno Lordo procapite è sceso al 79,17 e non va meglio per
gli altri indicatori macroeconomici i quali, continuano a risentire non solo della lenta ripresa
a livello mondiale delle e conomie occidentali e dal permanere delle difficoltà relazionali con
il principale partner commerciale, ma anche della crisi finanziaria che sta coinvolgendo l’area
Euro.
Con l’assistenza tecnica del Fondo Monetario Internazionale nel 2011 si è proceduto, in
via sperimentale, a modificare la modalità di calcolo del PIL (in precedenza la contabilità
nazionale era basata sui redditi, ora fa riferimento ai consumi e alla spesa). La Tavola 4 mostra i
valori del PIL ricalcolati con la nuova metodologia.
TAVOLA 4 - PIL A PREZZI COSTANTI E PIL PRO-CAPITE (VARIAZIONI %)
PIL a prezzi costanti
PIL pro capite
2008
2009
2010
2011
2012
2008
2009
2010
2011
2012
San Marino
-5,1
-12,2
-7,5
-2,5
-4,0
.
-10,0
-8,3
-2,2
-1,8
Zona Euro
0,4
-4,4
2,0
1,5
-0,6
-0,2
-4,7
1,7
1,3
-0,9
Germania
0,8
-5,1
3,9
3,4
0,9
1,0
-4,8
4,0
3,4
0,7
Grecia
-0,2
-3,1
-4,9
-7,1
-6,4
-0,4
-3,5
-3,7
-7,0
.
Spagna
0,9
-3,7
-0,2
0,1
-1,6
-0,7
-4,5
-0,5
-0,1
-1,7
Francia
-0,1
-3,1
1,7
2,0
0,0
-0,6
-3,7
1,2
1,5
-0,5
Irlanda
-2,2
-6,4
-1,1
2,2
0,2
-3,9
-6,2
-1,0
-1,0
.
Italia
-1,2
-5,5
1,7
0,4
-2,4
-2,0
-6,2
1,2
-0,1
-2,7
Lussemburgo
-0,7
-4,1
2,9
1,7
0,3
-1,0
-7,1
0,8
0,0
.
Portogallo
0,0
-2,9
1,9
-1,3
-3,2
-0,2
-3,0
1,3
-1,7
.
Regno Unito
-0,8
-5,2
1,7
1,1
0,2
-1,4
-5,8
0,9
0,4
-0,6
Stati Uniti
-0,3
-2,8
2,5
1,8
2,8
-1,2
-3,9
1,7
1,1
2,0
Giappone
-1,0
-5,5
4,7
-0,6
2,0
-1,1
-5,5
4,7
-0,5
2,2
Fonte: FMI-World Economic Outlook 10/2013
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GRAFICO 2 - INDICE PIL PRO CAPITE SAN MARINO (2008=100)
120,00
100,00
100,00
89,99
82,48
80,64
79,17
2010
2011
2012
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2008
2009
Indice Prodotto Interno Lordo pro capite
Per poter meglio analizzare i fenomeni macroeconomici, viene utilizzato l’Indicatore
delle Attività Economiche (EAI) che ha, tra le sue prerogative, quella di misurare l’andamento
dell’economia e di suggerire delle previsioni a breve termine.
L’EAI compie una valutazione complessiva del sistema economico e comprende gli
indicatori di alta frequenza relativi ai servizi manifatturieri, finanziari, delle attività
commerciali (compreso il turismo), delle costruzioni e dei servizi alle imprese.
Il Grafico 3 mostra l’andamento dell’Indicatore delle Attività Economiche, dal 2005 in poi,
con il picco di espansione dell’economia sammarinese nel 2008 e successivamente, con
l’innescarsi della crisi, la progressiva perdita di consistenza del sistema economico.
Le linee grafiche della parte finale, da giugno 2013 in poi, segnano l’intervallo
confidenziale, ossia il limite entro il quale si prevede che possa (in base a modelli statistici)
fluttuare l’economia.
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GRAFICO 3 - INDICATORE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE
Real GDP
Economic Activity Indicator
Annual Change (%)
2008
2009
-5,1
-12,2
3,7
-6,6
2010
-7,5
-2,6
2011
-2,5
-2,3
2012
-4,0
-4,9
2013
-3,5
0,3
3,59 95% upper limit
-3,02 95% lower limit
Su queste basi l'EAI è in grado di offrire una guida in corso d’anno degli sviluppi
economici così come una base operativa in grado di aiutare le decisioni governative.
La produzione industriale, nel corso degli ultimi anni, ha visto peggiorare quasi tutti i
settori economici del comparto manifatturiero, coinvolti nella contrazione economica, infatti, il
dato di Settembre 2013 raffrontato a Settembre 2012 porta un valore negativo del -0,7%.
Tali segnali non sono confermati dall’indice PMI manifatturiero (Grafico 4), indicatore
che anticipa le tendenze del mondo industriale. Il primo trimestre 2013 è salito a 41,21
punti contro i 33,47 della rilevazione nel 4° trimestre 2012, il secondo trimestre scende
leggermente a 41,12 per poi fermarsi a 41,04 del terzo trimestre.
L’interscambio sammarinese del 2012 vede scendere i volumi totali su livelli molto
inferiori al 2005 con una diminuzione del ‐30,26% per le importazioni e del ‐18,29% per le
esportazioni.
19
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 5 - ANDAMENTO TRIMESTRALE DEI PREZZI (TASSO DI VARIAZIONE TRIMESTRALE)
2012
Indice dei prezzi al consumo
Variazione trimestre precedente
I
II
III
IV
I
2013
II
104,06
104,81
105,15
105,66
105,79
106,35
107,01
.
0,72%
0,32%
0,49%
0,12%
0,53%
0,62%
III
L’Italia rappresenta il paese con cui avviene la maggior parte dell’interscambio, in
particolare l’81,8% delle importazioni totali e l’82,3% delle esportazioni. La restante parte
riguarda l’interscambio con tutti gli altri paesi europei ed extra europei, dove risaltano Paesi
Bassi (2,9%), Cina (2,8%) e Germania (1,6%) per le importazioni e la Russia (1,6%) per le
esportazioni.
L’inflazione sta riprendendo a crescere e dopo essere scesa all’1,2% ad aprile 2013, ha
ripreso a salire fino a settembre 2013 per giungere all’1,8%.
Le componenti energetiche e alimentari sono quelle che determinano le oscillazioni
GRAFICO 4 - INDICE PMI MANIFATTURIERO TRIMESTRALE
20
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 5 - VARIAZIONI VOLUMI INTERSCAMBIO
4.000.000.000,00
3.500.000.000,00
3.000.000.000,00
2.500.000.000,00
2.000.000.000,00
1.500.000.000,00
1.000.000.000,00
500.000.000,00
0,00
2005
2006
2007
2008
Import
2009
2010
2011
Vidimato
GRAFICO 6 - ANDAMENTO DELL'IMPORT-EXPORT
3.500.000.000,00
3.000.000.000,00
2.500.000.000,00
2.000.000.000,00
1.500.000.000,00
1.000.000.000,00
500.000.000,00
0,00
2011
2012
import
export
21
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 7 - IMPORT-EXPORT 2012 - 2011 (ITALIA E PAESI TERZI)
22
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 8 - IMPORT-EXPORT CON PAESI TERZI 2012
dell’indice generale. I prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche a settembre
2013, sul periodo corrispondente, sono aumentati del +6,4%, mentre la voce Servizi sanitari e
spese per la salute è aumentata del +7,5%.
La Tavola 6 mostra la crescita dell’occupazione e del tasso di disoccupazione totale.
A San Marino, il 2012 vede confermata la contrazione occupazionale con un decremento
pari al ‐2,4%, che, di conseguenza, vede aumentare il tasso di disoccupazione al 6,9%.
Al 31 Dicembre 2012, i dati percentuali relativi all’andamento dell’occupazione vedono
ridursi le unità di lavoro del ‐2,1%, (Graf.9). Nell’industria i dipendenti si sono ridotti di 204
unità, anche nel settore dei servizi l’occupazione si è contratta (‐46 unità). Oltre alla crisi
occupazionale, i prossimi anni potrebbero essere interessati da un altro fattore sistemico:
l’invecchiamento della popolazione in età lavorativa.
Lo dimostra il rapporto tra forza lavoro e tasso di partecipazione dove quest’ultimo nel
corso del 2013 segue parallelamente la linea della forza lavoro. Ciò dimostra che se il tasso
non si innalza, l’offerta di lavoro, già in crisi, potrebbe contrarsi maggiormente.
23
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Si ritiene comunque che, se non saranno creati nuovi posti di lavoro, il tasso di
disoccupazione continuerà a crescere, poiché si manifesteranno crisi aziendali che il ricorso agli
ammortizzatori sociali ha solo posticipato e alla fine una quota dei lavoratori che ne ha
usufruito diventerà disoccupata.
TAVOLA 6 - CRESCITA DELL'OCCUPAZIONE E TASSO DI DISOCCUPAZIONE: CONFRONTI
Occupazione
Tasso di disoccupazione
2008
2009
2010
2011
2012
2008
2009
2010
2011
2012
San Marino
3,5
-0,3
-0,8
-2,2
-2,4
3,1
4,5
4,9
5,5
6,9
Area Euro
0,8
-1,8
-0,5
0,3
-0,7
7,7
9,6
10,1
10,2
11,4
Germania
1,3
0,1
0,5
1,4
1,1
7,6
7,7
7,1
6,0
5,5
Grecia
1,1
-1,0
-2,7
-6,6
.
7,7
9,5
12,5
17,7
24,2
Spagna
-0,5
-6,8
-2,3
-1,9
-4,5
11,3
18,0
20,1
21,7
25,0
Francia
0,6
-1,2
0,1
0,3
0,1
7,8
9,5
9,7
9,6
10,3
Irlanda
-1,1
-8,1
-4,2
-2,1
.
6,4
12,0
13,9
14,6
14,7
Italia
0,8
-1,6
-0,6
0,4
-0,3
6,8
7,8
8,4
8,4
10,7
Lussenburgo
2,9
0,9
1,4
2,7
.
4,2
5,4
5,8
5,7
6,1
Portogallo
0,5
-2,8
-1,5
-2,8
.
7,6
9,5
10,8
12,7
15,7
Regno Unito
0,7
-1,6
0,2
0,5
1,2
5,6
7,5
7,9
8,0
8,0
Stati Uniti
-0,5
-3,8
-0,6
0,6
1,8
5,8
9,3
9,6
8,9
8,1
Giappone
-0,3
-1,5
-0,3
-0,1
-0,3
4,0
5,1
5,1
4,6
4,4
Fonte: FMI-World Economic Outlook 10/2013
GRAFICO 9 - ANDAMENTO DEL MERCATO DEL LAVORO (VALORI DI DICEMBRE)
10
8
6
5,6
8,1
7,6
2011
2012
-2,2
-2,1
giu-13
-1,6
6,8
6,0
4
2
0
-2
-4
-1,2
2009
2010
-1,3
Tasso di disoccupazione totale
Crescita dell'occupazione
24
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 10 - FORZA LAVORO E TASSO DI PARTECIPAZIONE
22.300
99,5
22.200
99
22.100
98,5
22.000
98
21.900
97,5
21.800
97
21.700
21.600
96,5
21.500
96
21.400
95,5
gen-13
feb-13
mar-13
apr-13
Forza Lavoro
mag-13
giu-13
lug-13
Tasso di partecipazione
GRAFICO 11 - PROSPETTIVE DEL MERCATO DEL LAVORO
25
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
ago-13
set-13
Relazione Economico – Statistica
2.1.1 ‐ Le previsioni di crescita
La situazione economica del Paese è sotto gli occhi di tutti, al momento non ci sono
elementi che possano fare ripartire la crescita. La crescita anche per il 2013 sarà negativa con
una contrazione del PIL a prezzi correnti del -1,94%.
Alla luce di questi andamenti, la crescita del Pil nominale per il 2014, in un contesto
economico alquanto incerto, sarà, secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale,
pari al +0,86% (Tav. 7).
Nonostante le suddette previsioni, l'economia sammarinese stenta a decollare, come
conferma anche la proiezione dell'Indicatore delle Attività Economiche, che vede per il 2013 un
lieve aumento del +0,3%, dopo il -4,9% già registrato per il 2012. Il Settore Finanziario è quello
che ha subito i maggiori contraccolpi della crisi economica, con un indice passato da 102,5 del
2008 a 66,43 del 2012.
Anche il Commercio ha subito una diminuzione considerevole (da 104,46 del 2008 a 81,22
del 2012), mentre più lieve è stato il calo del settore manifatturiero (da 103,51 del 2008 a 87,95
del 2012). Di questa situazione ne risentono sicuramente le condizioni finanziarie delle imprese
e l'avvio di nuovi investimenti.
TAVOLA 7 - PROIEZIONI DEL PIL DI SAN MARINO (A PREZZI CORRENTI)
Prodotto Interno Lordo nominale (in milioni di Euro)
Variazioni percentuali
2008
2009
2010
2011
2012*
2013*
2014*
1.768
1.610
1.485
1.461
1.442
1.414
1.426
.
-8,92%
-7,81%
-1,61%
-1,27%
-1,94%
0,86%
*proiezioni del Fondo Monetario Internazionale
Fonte: FMI
26
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 12 - INDICE SETTORE MANIFATTURIERO (2009=100)
120,00
103,51
100,00
97,86
98,22
2009
2010
99,97
91,94
87,95
2011
2012
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2008
giu-13
GRAFICO 13 - INDICE SETTORE FINANZIARIO (2009=100)
120,00
102,50
100,00
85,84
77,73
80,00
69,88
66,43
64,38
2012
giu-13
60,00
40,00
20,00
0,00
2008
2009
2010
2011
Un’ulteriore difficoltà per il settore finanziario potrebbe venire dalle famiglie che per
fronteggiare la risalita dell’inflazione e la conseguente perdita del potere d’acquisto degli
stipendi, potrebbero ridurre la parte di reddito destinata al risparmio.
Diverso il discorso che riguarda il settore del commercio ‐ costruzioni ‐ turismo e servizi
alle imprese che presenta dati contrastanti. A fronte di una sostanziale tenuta del settore del
commercio, sia per numero di occupati (3.266 addetti a giugno 2013) che per numero di
imprese (1.426 a giugno 2013), si registra una caduta del settore delle attività immobiliari,
informatica e servizi alle imprese (‐7,1% per le imprese, giugno 2013 rispetto a giugno 2012, e
‐3,6% di occupati, da dicembre 2012 a giugno 2013).
Il turismo perde posizioni con un calo delle presenze nelle strutture ricettive e
registra una diminuzione anche nelle presenze di visitatori (-8,3%).
Ritmi di crescita dunque deludenti ed in linea con le previsioni.
27
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 14 - INDICE SETTORE COMMERCIO - COSTRUZIONI - TURISMO E SERVIZI ALLE IMPRESE (2009=100)
120,00
104,46
94,53
100,00
99,74
91,54
86,79
81,22
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2008
2009
2010
2011
28
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
giu-13
Relazione Economico – Statistica
2.1.2 – GFS
Il GFS (Government Finance Statistics) è una riclassificazione del bilancio consolidato dello
Stato, in base alla metodologia GFSM2011 del Fondo Monetario Internazionale per la
compilazione e la presentazione delle statistiche fiscali. Tra gli indicatori chiave delle finanze
statali vengono considerati: i disavanzi di bilancio, i debiti lordi, le entrate e le spese del
Governo, così come le tasse ed i contributi sociali, che sono le maggiori risorse
dell’amministrazione centrale.
Questi dati sono indicatori cruciali per determinare la salute dell’economia di un paese ed
in particolare per gli Stati membri dell’Unione Europea EU, infatti, in base al patto di crescita e
di stabilità il deficit di bilancio non deve superare il 3% del PIL ed il debito non deve essere
superiore al 60% del PIL.
Nel 2012 nei paesi dell’area Euro il rapporto deficit/PIL è diminuito da -4,1% a -3,7%,
anche se sono ancora molti i paesi che hanno un deficit superiore alla soglia del -3%.
A San Marino, nel 2012 il disavanzo pubblico (indebitamento netto del settore delle
amministrazioni pubbliche consolidato in rapporto al PIL) è diminuito rispetto al 2011 passando
da un -2,5% a -1,7%; mentre il debito pubblico, secondo la Procedura per Deficit Eccessivo, è
aumentato da un 2,8% del Pil nel 2011 ad un 6,6% del Pil nel 2012.
Tale aumento è da attribuirsi principalmente all’accensione di un debito pari a € 60 milioni
per il finanziamento del consolidamento patrimoniale del sistema bancario. La voce “Debiti per
rimborsi al’esportazione merci” vede una diminuzione di € 26,3 milioni e la voce “Debiti verso
privati” diminuisce per € 20,6 milioni, di cui 18,5 milioni derivanti dal bilancio dell’AASS. I
prestiti hanno visto un aumento di € 53,9 milioni.
Dal lato dei crediti (Accounts Receivable), si è riscontrato un aumento di € 21,7 milioni
principalmente dovuto alle voci “Crediti verso Stati, Istituzioni, Estere e Organizzazioni
Internazionali”.
29
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA – GFS
CONSOLIDATED GFS
2009
2010
2011
2012
PROVENTI
€ 562.175.961,90 € 530.677.196,20 € 523.349.659,50 € 548.881.975,00
COSTI
DEBITO NETTO (CREDITI-DEBITI-PRESTITI)
€ 533.870.739,40 € 529.154.889,00 € 544.546.919,80 € 559.822.868,00
€ 224.075.583,40 € 214.682.026,00 € 109.335.793,50 € 136.942.529,00
Percentuale sul PIL
CONSOLIDATED GFS
2009
2010
2011
2012
PROVENTI
34,90%
35,70%
35,80%
38,10%
COSTI
33,20%
35,60%
37,30%
38,80%
DEBITO NETTO (CREDITI-DEBITI-PRESTITI)
13,90%
14,40%
7,50%
9,50%
TAVOLA – SALDO DI BILANCIO PUBBLICO E DEBITO PUBBLICO (IN % SUL PIL)
Saldo bilancio pubblico netto
Debito pubblico
2009
2010
2011
2012
2009
2010
San Marino
0,8
-1,0
-2,5
-1,7
3,3
3,2
2,8
6,6
Area Euro
-6,3
-6,2
-4,1
-3,7
80,0
85,4
87,3
90,6
Germania
-3,1
-4,1
-0,8
0,2
74,5
82,5
80,5
81,0
Francia
-7,5
-7,1
-5,2
-4,8
79,2
82,3
86,0
90,2
Italia
-5,4
-4,5
-3,9
-3,0
116,4
119,2
120,7
127,0
Spagna
-11,2
-9,7
-9,4
-10,6
53,9
61,5
69,3
86,0
Gran Bretagna
-11,5
-10,2
-7,8
-6,3
67,8
79,4
85,0
88,7
Lussemburgo
-0,8
-0,8
-0,3
-0,8
15,3
19,2
18,3
21,7
Portogallo
-10,2
-9,8
-4,4
-6,4
83,2
93,5
108,1
124,1
Grecia
-15,6
-10,7
-9,4
-10,0
129,7
148,3
170,6
156,9
30
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2011
2012
Relazione Economico – Statistica
2.1.3 - La Produzione Industriale
L’indice della produzione industriale calcolato sul settore manifatturiero, registra per il
2012 una leggera diminuzione del -1,3% ed a settembre 2013 fa segnare un decremento
tendenziale del -0,7%, su settembre 2012. Da gennaio 2013 fino a maggio 2013 il dato mensile è
sempre stato negativo, in rapporto allo stesso mese dell’anno precedente, solo i mesi di giugno,
luglio e agosto presentano valori positivi rispettivamente del 2,7%, 1,5% e 0,8% .
Pur in misura diversa, non vi è macrosettore che non sia stato investito dalla crisi,
eccezion fatta per quelli: della produzione della carta e dell’industria del legno e dei prodotti in
legno e sughero.
Durante il 2013, nel confronto dei trimestri rispetto all’anno precedente, la componente dei
beni di consumo durevoli dopo un primo e secondo trimestre negativo, registra una ripresa nel
terzo trimestre. Diversamente, i beni semidurevoli hanno visto un primo trimestre negativo, per
poi registrare un secondo e terzo trimestre positivo (Tav. 8).
GRAFICO 15 - ANDAMENTO INDICE PRODUZIONE INDUSTRIALE
180,00
160,00
140,00
120,00
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
Media mobile 3 periodi
Indice grezzo
31
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
set-13
ago-13
lug-13
giu-13
mag-13
apr-13
mar-13
feb-13
gen-13
dic-12
nov-12
ott-12
set-12
ago-12
lug-12
giu-12
mag-12
apr-12
mar-12
feb-12
gen-12
0,00
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 8 - PRODUZIONE INDUSTRIALE (ANDAMENTO INDICIZZATO) PER RAGGRUPPAMENTO DI INDUSTRIE
2008
2009
2010
2011
2012
Confezione di articoli di abbigliamento; preparazione, tintura e confezione di pellicce
105,4
96,9
93,1
51,2
47,0
Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero
99,3
74,7
72,3
69,4
71,6
Fabbricazione della pasta - carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta
152,2
160,5
176,2
177,4
183,5
Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati
87,0
69,7
84,1
70,9
58,0
Fabbricazione dei prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali
84,3
81,2
87,6
87,4
87,6
Fabbricazione di articoli in gomma e materia plastiche
224,0
247,0
273,0
288,5
284,2
Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali
114,9
86,8
81,2
93,9
90,9
Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti
109,6
99,1
102,6
104,6
101,0
Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici
100,2
74,2
78,0
80,3
79,6
Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca
100,7
97,8
108,1
100,4
96,7
Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
173,9
99,5
154,8
181,0
178,7
Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere
375,3
375,3
403,1
412,0
374,0
Indice generale
140,0
134,2
144,5
146,3
144,7
1,3
-4,1
7,6
1,3
-1,1
Variazione generale
Beni di Consumo
Var. % anno precedente*
Var. % trimestre precedente*
1° Trim 2013 2° Trim 2013 3° Trim 2013 1° Trim 2013 2° Trim 2013 3° Trim 2013
Durevoli
-3,44
-3,07
5,14
-3,61
6,91
3,44
Semidurevoli
-0,33
1,58
1,69
-5,3
7,9
-3,31
* variazione della media mobile
Nel confronto tra il terzo trimestre 2013 e il periodo corrispondente 2012 (Tav.9), gli
aumenti maggiori hanno riguardato: la Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
(+11,3%), la Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca (+9,2%), la Fabbricazione di
prodotti chimici e di fibre sintetiche ed artificiali (+4,1%), la Fabbricazione della carta-pasta, della
carta e del cartone dei prodotti di carta (+2,7%) e la Fabbricazione di mobili (+1,3%).
Di contro si sono avute performance negative nei settori: della Fabbricazione di prodotti
della lavorazione di minerali (-30,4%), nell’Editoria, stampa e riproduzione di supporti
registrati (-21,8%), nella Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (-18,3%),
nell’Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili (-16,9%), nella
Confezione di articoli di abbigliamento (-12,7%), nella Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in
metallo, esclusi macchine e impianti (-4,8%) ed, infine, nella Fabbricazione di macchine ed
apparecchi meccanici (-0,2%).
32
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 9 - PRODUZIONE INDUSTRIALE (ANDAMENTO MENSILE) – VAR. % DELLA MEDIA MOBILE
Settembre 2013 Settembre 2013
Settembre 2012
Agosto 2013
Confezione di articoli di abbigliamento: preparazione, tintura e confezione di pellicce
-12,7%
-2,6%
Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in materiali da intreccio
-16,9%
-4,9%
Fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone dei prodotti di carta
2,7%
-0,9%
Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati
-21,8%
0,8%
Fabricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche ed artificiali
4,1%
-8,5%
Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
11,3%
-2,6%
Fabbricazione di prodotti della lavorazion di minerali
-30,4%
1,2%
Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti
-4,8%
0,3%
Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici
-0,2%
-1,4%
Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca
9,2%
-2,6%
Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
-18,3%
-4,0%
Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere
1,3%
-5,2%
Totale
-0,7%
-2,0%
33
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
34
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.2 – LA POPOLAZIONE
Nel primo semestre 2013 la popolazione residente a San Marino si attesta su 32.403
unità, di cui 4.742 forensi (cioè con cittadinanza diversa da quella sammarinese) con un
incremento del +0,07% sul 1° semestre 2012.
Al 31 dicembre 2012, relativamente al dato dell’anno precedente, si registra un aumento
di 278 unità, mentre per quel che riguarda il bilancio demografico, il numero delle nascite si
presenta in diminuzione (292 contro le 325 del 2011), mentre per il primo semestre 2013 i
nuovi nati sono 159.
Aumenta il numero dei decessi, 237 nel 2012 rispetto ai 222 nel 2011; il saldo del
movimento naturale diventa di 55 unità, in diminuzione rispetto all’anno precedente.
Il movimento migratorio, formato dalla differenza tra iscrizioni e cancellazioni
anagrafiche in conseguenza di trasferimenti di residenza, risulta essere in aumento con un
saldo positivo di 223 unità rispetto alle 202 dell’anno precedente.
Il dato, pur ridotto rispetto agli anni precedenti, conferma che il fenomeno della crescita
demografica è sostenuto anche dall’immigrazione.
TAVOLA 10 - BILANCIO DEMOGRAFICO
Popolazione residente ad
inizio periodo
M
F
T
Movimento naturale
Movimento migratorio
Nati Vivi Morti Saldo Immigrati Emigrati Saldo
Incremento Popolazione a Incremento di cui
Netto
fine periodo
%
forensi
2001 13.185 13.756 26.941
315
195
120
1.154
49
1.105
1.225
28.166
4,55
4.615
2002 13.793 14.373 28.166
295
203
92
570
76
494
586
28.753
2,08
4.104
2003 14.072 14.681 28.753
300
216
84
449
46
403
487
29.241
1,70
4.405
2004 14.338 14.903 29.241
306
185
121
378
67
311
432
29.673
1,48
3.497
2005 14.546 15.127 29.673
284
219
65
360
99
261
326
29.999
1,09
3.714
2006 14.703 15.296 29.999
302
225
77
398
107
291
368
30.368
1,76
3.936
2007 14.924 15.444 30.368
292
225
67
429
76
353
420
30.792
1,40
4.237
2008 15.122 15.670 30.792
349
190
159
390
72
318
477
31.269
1,55
4.496
2009 15.515 16.088 31.603
306
233
73
405
117
288
361
31.632
1,16
4.747
2010 15.635 16.227 31.632
334
222
112
314
170
144
256
31.888
0,81
4.881
2011 15.653 16.235 31.888
325
222
103
348
146
202
305
32.193
0,95
4.946
2012 15.808 16.385 32.193
292
237
55
364
141
223
278
32.471
0,86
5.021
35
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 11 - POPOLAZIONE RESIDENTE
Maschi
Femmine
Var. %
Var. sul 2002
Totale
Var. %
Var. sul 2002
Var. %
Var. sul 2002
2002
14.072
.
.
14.681
.
.
28.753
.
.
2003
14.338
1,9%
1,9%
14.903
1,5%
1,5%
29.241
1,7%
1,7%
2004
14.546
1,5%
3,4%
15.127
1,5%
3,0%
29.673
1,5%
3,2%
2005
14.703
1,1%
4,5%
15.296
1,1%
4,2%
29.999
1,1%
4,3%
2006
14.924
1,5%
6,1%
15.444
1,0%
5,2%
30.368
1,2%
5,6%
2007
15.122
1,3%
7,5%
15.670
1,5%
6,7%
30.792
1,4%
7,1%
2008
15.343
1,5%
9,0%
15.926
1,6%
8,5%
31.269
1,5%
8,8%
2009
15.532
1,2%
10,4%
16.100
1,1%
9,7%
31.632
1,2%
10,0%
2010
15.653
0,8%
11,2%
16.235
0,8%
10,6%
31.888
0,8%
10,9%
2011
15.808
1,0%
12,3%
16.385
0,9%
11,6%
32.193
1,0%
12,0%
2012
15.965
1,0%
13,5%
16.506
0,7%
12,4%
32.471
0,9%
12,9%
TAVOLA 12 - POPOLAZIONE SOGGIORNANTE
Maschi
Femmine
Totale
Var. % Var. sul 2002
Var. % Var. sul 2002
Var. % Var. sul 2002
2002
388
.
.
547
.
.
935
.
.
2003
373
-3,9%
-3,9%
558
2,0%
2,0%
931
-0,4%
-0,4%
2004
406
8,8%
4,6%
643
15,2%
17,6%
1.049
12,7%
12,2%
2005
461
13,5%
18,8%
643
0,0%
17,6%
1.104
5,2%
18,1%
2006
529
14,8%
36,3%
717
11,5%
31,1%
1.246
12,9%
33,3%
2007
528
-0,2%
36,1%
734
2,4%
34,2%
1.262
1,3%
35,0%
2008
536
1,5%
38,1%
773
5,3%
41,3%
1.309
3,7%
40,0%
2009
520
-3,0%
34,0%
817
5,7%
49,4%
1.337
2,1%
43,0%
2010
471
-9,4%
21,4%
804
-1,6%
47,0%
1.275
-4,6%
36,4%
2011
409
-13,2%
5,4%
774
-3,7%
41,5%
1.183
-7,2%
26,5%
2012
363
-11,2%
-6,4%
728
-5,9%
33,1%
1.091
-7,8%
16,7%
TAVOLA 13 - POPOLAZIONE PRESENTE TOTALE
Maschi
Femmine
Totale
Var. %
Var. sul 2002
Var. %
Var. sul 2002
Var. %
Var. sul 2002
2002
14.460
.
.
15.228
.
.
29.688
.
.
2003
14.711
1,7%
1,7%
15.461
1,5%
1,5%
30.172
1,6%
1,6%
2004
14.952
1,6%
3,4%
15.770
2,0%
3,6%
30.722
1,8%
3,5%
2005
15.164
1,4%
4,9%
15.939
1,1%
4,7%
31.103
1,2%
4,8%
2006
15.453
1,9%
6,9%
16.161
1,4%
6,1%
31.614
1,6%
6,5%
2007
15.650
1,3%
8,2%
16.404
1,5%
7,7%
32.054
1,4%
8,0%
2008
15.879
1,5%
9,8%
16.699
1,8%
9,7%
32.578
1,6%
9,7%
2009
16.052
1,1%
11,0%
16.917
1,3%
11,1%
32.969
1,2%
11,1%
2010
16.124
0,4%
11,5%
17.039
0,7%
11,9%
33.163
0,6%
11,7%
2011
16.217
0,6%
12,2%
17.159
0,7%
12,7%
33.376
0,6%
12,4%
2012
16.328
0,7%
12,9%
17.234
0,4%
13,2%
33.562
0,6%
13,0%
36
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 16 – PERCENTUALE POPOLAZIONE PRESENTE PER CASTELLO
32,5%
20,3%
13,2%
10,0%
7,8%
3,4%
2,8%
Montegiardino
Acquaviva
Fiorentino
Domagnano
San Marino
Borgo Maggiore
Serravalle
3,6%
Chiesanuova
6,4%
Faetano
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
Popolazione presente
GRAFICO 17 - POPOLAZIONE RESIDENTE PER CASTELLO 2012
37
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 18 - ETÀ MEDIA DELLA POPOLAZIONE PRESENTE PER CASTELLO 2012
47
46
45,68
45
44
43
42,84
42,30
42
41
42,13
41,71
40,87
40,47
40,20
40
39,82
39
38
37
36
La popolazione residente per Castello (Graf.17), nel 2012 vede 10.571 abitanti a
Serravalle (32,56%), 6.609 a Borgo Maggiore (20,35%), 4.214 a San Marino (12,98%), 3.256 a
Domagnano (10,03%), 2.548 a Fiorentino (7,85%), 2.096 ad Acquaviva (6,45%), 1.180 a Faetano
(3,63%), 1.087 a Chiesanuova (3,35%) ed infine 910 a Montegiardino (2,80%).
Rispetto al 2011, la distribuzione della popolazione nei Castelli vede una diminuzione
percentuale nei Castelli di San Marino Città e Faetano, mentre cresce in tutti gli altri Castelli.
La Tavola 11, che mostra la popolazione residente, mette in evidenza come nel 2012 ci
sia stato un incremento dei residenti del +0,9% (+1,0% nel 2011), mentre per quanto riguarda la
popolazione soggiornante, il dato si presenta meno stabile (Tav.12). Si rileva infatti una
diminuzione percentuale, rispetto al 2011, del ‐7,8% per un totale di 1.091 soggiornanti, di cui
363 maschi e 728 femmine.
L’incremento annuale della popolazione presente (Tav.13), intesa come la sommatoria di
residenti e soggiornanti in territorio, per il 2012 è del +0,6%, mentre il dato riferito agli ultimi
dieci anni è del +13,0%.
L’età media della popolazione per Castello, illustrata dal Grafico 18, mostra che il Castello
più anziano è il Castello di San Marino Città con un’età media di 45,68 anni, mentre il più
giovane è il Castello di Acquaviva con un’età media di 39,82 anni.
38
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 19 - PIRAMIDE D'ETÀ DELLA POPOLAZIONE PRESENTE – ANNO 2002
2002
91+
86-90
81-85
76-80
Maschi
Femmine
71-75
66-70
61-65
56-60
51-55
46-50
41-45
36-40
31-35
26-30
21-25
16-20
11-15
6-10
0-5
2000
1500
1000
500
0
0
500
1000
39
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
1500
2000
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 20 - PIRAMIDE D'ETÀ DELLA POPOLAZIONE PRESENTE – ANNO 2012
2012
91+
86-90
81-85
76-80
Maschi
Femmine
71-75
66-70
61-65
56-60
51-55
46-50
41-45
36-40
31-35
26-30
21-25
16-20
11-15
6-10
0-5
2000
1500
1000
500
0
0
500
1000
40
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
1500
2000
Relazione Economico – Statistica
La struttura della popolazione per sesso e per età (nota anche come piramide della
popolazione), viene di solito rappresentata graficamente con un istogramma a barre orizzontali
(Grafici 19 e 20). Le piramidi d'età testimoniano, con le loro forme, le trasformazioni strutturali
che avvengono nel tempo a livello demografico.
Dal confronto tra le due “piramidi” risulta evidente come, a distanza di un decennio, le
zone di maggior frequenza si siano spostate verso l’alto, a conferma di un progressivo
invecchiamento della popolazione.
Nel 2002 la fascia di età con la frequenza più alta era quella tra i 35-39 anni, mentre nel
2012 la maggior frequenza si è spostata nella fascia 45-49 anni.
Possiamo quindi notare come a San Marino appaia evidente la riduzione della base della
piramide a causa di una più bassa natalità, mentre la parte centrale appare rigonfiata per
effetto delle maggiori nascite avvenute negli anni 60‐70.
La tendenza al rigonfiamento al centro nei prossimi anni, anche per effetto delle
immigrazioni che nella fascia d’età più critica (21‐40 anni Tav.16) ha visto nel 2012 un
aumento di 197 unità, è destinata ad accentuarsi verso l’alto.
Oltre alla piramide, anche gli indicatori demografici e di struttura offrono lo spunto per
considerazioni analoghe. Il tasso di natalità, 10,10 per mille nel periodo 2008‐2012 (Tav.14 e
TAVOLA 14 - INDICATORI DEMOGRAFICI
Movimento Naturale
Speranza di vita
Natalità*
Nuzialità*
Mortalità*
M
F
1998 - 2002
11,1
7,6
7,3
2002
77,94
84,49
1999 - 2003
10,9
7,2
7,3
2003
78,03
84,57
2000 - 2004
10,6
7,0
6,9
2004
78,57
84,95
2001 - 2005
10,4
7,1
7,0
2005
79,00
85,06
2002 - 2006
10,1
7,2
7,1
2006
79,44
85,07
2003 - 2007
9,95
7,1
7,2
2007
79,56
85,25
2004 - 2008
10,16
7,1
6,9
2008
80,11
85,67
2005 - 2009
9,73
7,5
7,4
2009
80,34
85,89
2006 - 2010
10,21
7,0
7,1
2010
80,87
86,04
2007 - 2011
10,22
6,8
7,0
2011
81,02
86,07
2008 - 2012
10,10
6,7
6,9
2012
81,55
86,12
* per mille abitanti
41
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 15 - INDICATORI DI STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE
Popolazione per classi d'età
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
anni 0-14
4.311
4.425 4.519 4.559
4.618
4.703
4.819
4.886
4.957
4.979
4.986
anni 15-64
19.829 20.077 20.265 20.462 20.666 20.912 21.085 21.256 21.358 21.448 21.562
anni 65 e oltre
4.613
4.738 4.889 4.978
5.084
5.177
5.365
5.490
5.572
5.766
Indice di
vecchiaia
Indice di
dipendenza
strutturale
Indice di dipendenza
strutturale degli
anziani
Indice di
dipendenza
giovanile
2002
107,01
45,00
23,26
21,74
2003
107,07
45,64
23,60
22,04
2004
108,19
46,42
24,13
22,30
2005
109,19
46,61
24,33
22,28
2006
110,09
46,95
24,60
22,35
2007
110,08
47,25
24,76
22,49
2008
111,33
48,30
25,44
22,86
2009
112,36
48,81
25,83
22,99
2010
112,41
49,30
26,09
23,21
2011
115,81
50,10
26,88
23,21
2012
118,79
50,59
27,47
23,12
5.923
15), presenta una differenza percentuale negativa rispetto al periodo 2007‐2011 (-0,17%),
mentre diminuisce sia il tasso di nuzialità (6,7) che il tasso di mortalità (6,9).
L’indice di vecchiaia nel 2012 è pari a 118,79 e l’aspettativa di vita per coloro che sono
nati nel 2012, è di 81,55 anni per gli uomini e 86,12 per le donne. Un ulteriore elemento da
tenere in considerazione è la superiore longevità femminile, che, nella fascia d’età 85 anni e
oltre, supera quella maschile di 252 unità.
Questa maggiore aspettativa di vita per le donne produce uno sbilanciamento
progressivo della piramide e questo fenomeno, unitamente alla strutturazione organica della
piramide prevista per il prossimo futuro, impone attenzione nel monitorare l’aumento della
popolazione straniera residente, che tende a divenire un segmento sempre più significativo
della popolazione complessiva anche in considerazione delle esigue dimensioni territoriali.
42
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 16 - IMMIGRATI PER FASCIA D'ETÀ
43
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 17 - EMIGRATI PER FASCIA D'ETÀ
44
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.2.1 ‐ La Popolazione Straniera
Al 31 dicembre 2012 gli stranieri residenti sono 5.021 (2.826 maschi e 2.195 femmine).
Rispetto all'anno precedente gli iscritti all'anagrafe aumentano di 7 5 unità (+1,52%).
Di questi 5.021 soggetti residenti, il 43,7% sono donne ed il 56,3% uomini. L'incremento è
maggiore rispetto a quello registrato nel 2011 (+65) e complessivamente gli stranieri
costituiscono il 15,6% (15,4% nel 2011 e 15,3% nel 2010) della popolazione residente, di cui il
TAVOLA 18 - POPOLAZIONE RESIDENTE PER CITTADINANZA (2012)
SAN MARINO
San Marino
Totale
EUROPA
27.450 Italiana
Rumena
27.450 Ucraina
Albanese
ASIA
4.362 Cinese
117 Iraniana
AFRICA
AMERICHE
12
Marocchina
17
Argentina
76
8
Congolese
5
Brasiliana
28
59
Turca
5
Egiziana
6
Cubana
22
35
Indiana
2
Tunisina
6
Statunitense
15
34
Israeliana
2
Eritrea
3
Dominicana
10
Polacca
29
Filippina
2
Nigeriana
2
Cilena
6
Francese
23
Giapponese
2
Camerunese
1
Colombiana
5
Croata
19
Kirghiza
2
Senegalese
1
Ecuadoregna
5
Moldava
13
Thailandese
1
Benin
.
Messicana
4
Bielorussa
11
Angola
1
Keniota
.
Peruviana
3
Slovacca
10
Kazakistana
.
Mauriziana
.
Barbadiana
2
Tedesca
5
Uzbekistan
.
Somala
.
Panamense
1
Belga
5
Cingalese
.
Zambia
.
Guatemalteca
1
Britannica
5
Libanese
.
Ivoriana
.
Boliviana
.
Jugoslava
4
Palestinese
.
Australiana
.
Austriaca
4
Georgiana
Bulgara
4
Ceca
3
Ungherese
3
Svedese
3
Spagnola
3
Finlandese
3
Portoghese
2
Bosniaca
2
Macedone
2
Norvegese
1
Lettone
1
Irlandese
1
Greca
1
Slovena
1
Svizzera
.
Olandese
.
Lituana
.
Totale
4.765
Russa
.
Totale
41
Totale
Totale
37
45
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
178
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 21 - INCIDENZA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE 2012
13,4% proveniente dall’Italia (13,4% nel 2011) e l’2,0% (1,9% nel 2011) proveniente dal resto
del mondo (Tav.18 e Graf.21).
L’insediamento della popolazione straniera nel nostro Paese (Tav.19 e Graf.22) interessa
principalmente i Castelli di Serravalle (36,0%), Borgo Maggiore (20,0%) e San Marino Città
(10,5%).
Le maggiori comunità sono quelle provenienti dall’Italia con 4.362 residenti contro i
4.321 del 2011 (+41), dall’Argentina con 76 residenti, dalla Romania con 117 residenti e dalla
Ucraina con 59 residenti.
Tra le comunità straniere, i cittadini provenienti dalla Romania e dall’Ucraina mostrano un
rapporto decisamente favorevole per le donne (22 maschi e 95 femmine per la comunità
rumena, 4 maschi e 55 femmine per la comunità ucraina), mentre tra residenti italiani e
argentini il rapporto volge a favore degli uomini (rispettivamente 2.627 e 40 maschi contro
1.735 e 36 femmine).
46
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 19 - TOTALE POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER CASTELLO
2008
2009
2010
2011
2012
Acquaviva
380
393
403
411
415
Borgo Maggiore
826
880
936
978
1.002
Chiesanuova
158
168
168
164
169
Domagnano
394
420
437
447
447
Faetano
149
148
153
154
151
Fiorentino
328
360
370
366
377
Montegiardino
102
112
114
118
125
San Marino
494
507
503
508
527
Serravalle
1.665
1.759
1.797
1.800
1.808
Totale
4.496
4.747
4.881
4.946
5.021
GRAFICO 22 - DISTRIBUZIONE POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER CASTELLO (ANNO 2012)
47
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.2.2 ‐ La Famiglia
Al 31 dicembre 2012 la famiglia sammarinese è suddivisa in 13.880 nuclei che risultano
così distribuiti nei Castelli: 32,6% a Serravalle, il 20,9% a Borgo Maggiore, il 13,7% a San Marino
Città, il 9,7% a Domagnano, il 7,5% a Fiorentino, il 6,2% ad Acquaviva, il 3,5% a Faetano, il 3,2%
a Chiesanuova ed infine il 2,6% a Montegiardino (Graf.23).
Il grafico, che rapporta le suddivisioni degli ultimi cinque anni, evidenzia come il
castello di Città abbia subito la diminuzione maggiore, infatti, nel periodo compreso tra il
2008‐2012, è passato dal 14,7% del 2008 al 13,7% del 2012, mentre i castelli con il maggior
aumento di nuclei familiari, rispetto all’anno precedente sono quelli di Borgo Maggiore e
Domagnano con un aumento dello 0,4%.
Le caratteristiche dei capifamiglia per stato civile, vedono una netta prevalenza dei
coniugati, 8.940 (64,4%) nel 2012, collocati principalmente nella fascia di età che va dai 45 ai 49
anni (Tav.20), per il 88,1% maschi.
I capi famiglia celibi e nubili che sono 2.208 (15,9%), si collocano maggiormente nella
fascia di età che va dai 30 ai 34 anni e sono per il 64,4% maschi.
GRAFICO 23 - FAMIGLIE PER CASTELLO DI RESIDENZA
35,0%
32,4%32,6%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
20,5% 20,9%
14,7%
13,7%
9,3% 9,7%
7,4% 7,5% 6,3% 6,2%
5,0%
3,5% 3,5% 3,3%
3,2% 2,6% 2,6%
0,0%
2008
2012
48
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 20 - CAPI FAMIGLIA RESIDENTI PER GRUPPI DI ETÀ, STATO CIVILE E SESSO (ANNO 2012)
Cel i bi e nubi l i
Coni ugati
Di vorzi ati
Vedovi
M
F
T
M
F
T
M
F
T
M
F
T
Da 17 a 19
1
3
4
.
.
.
.
.
.
.
.
.
da 20 a 24
43
40
83
9
4
13
.
.
.
.
.
.
da 25 a 29
194
149
343
118
28
146
.
4
4
.
.
.
da 30 a 34
262
171
433
372
61
433
9
20
29
2
1
3
da 35 a 39
237
175
412
710
105
815
36
64
100
.
1
1
da 40 a 44
166
107
273
997
125 1.122
72
111
183
4
8
12
da 45 a 49
100
85
185
1.139 154 1.293
96
138
234
4
13
17
da 50 a 54
81
53
134
999
88
131
219
7
22
29
da 55 a 59
51
32
83
818
96
914
54
74
128
6
53
59
da 60 a 64
51
33
84
760
77
837
52
62
114
16
86
102
da 65 a 69
35
23
58
684
58
742
25
34
59
34
126
160
da 70 a 74
24
14
38
555
26
581
14
14
28
35
163
198
da 75 a 79
21
9
30
435
18
453
10
2
12
45
228
273
da 80 a 84
8
11
19
275
11
286
3
6
9
52
283
335
12
17
29
189
3
192
.
.
.
66
358
424
ol tre 85 anni
114 1.113
Totale 1.286 922 2.208 8.060 880 8.940 459 660 1.119 271 1.342 1.613
GRAFICO 24 - CAPI FAMIGLIA RESIDENTI PER STATO CIVILE (ANNO 2012)
GRAFICO 25 - QUOZIENTE DI FECONDITÀ PER ANNO
46,00
45,03
43,44
44,00
42,26
42,00
39,40
40,00
38,11
38,00
36,00
34,00
2008
2009
2010
2011
49
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 21 - NUCLEI FAMIGLIARI PER NUMERO DI COMPONENTI
2008
2009
2010
2011
2012
1 componente
4.243
4.391
4.481
4.520
4.446
2 componenti
3.752
3.800
3.876
3.913
3.905
3 componenti
2.709
2.740
2.717
2.727
2.757
4 componenti
2.100
2.111
2.142
2.178
2.195
546
545
539
532
567
14
12
6
.
10
2,33
2,32
2,31
2,31
2,33
13.364
13.599
13.761
13.870
13.880
5 o più componenti
n° componenti non specificato
Media del n° dei componenti
Totale famiglie
I capifamiglia vedovi sono 1.613 (11,62%); si collocano principalmente nella fascia d’età
degli oltre 85 anni e per l’84,4% sono femmine; i capifamiglia divorziati sono 1.119, in
aumento rispetto al 2011, (+8,06%), si collocano in prevalenza nella fascia di età che va dai
45 ai 49 anni e sono per il 59,0% femmine.
Nel 2012 il quoziente di fecondità (il rapporto esistente fra le donne in età riproduttiva
15/49 anni ed il numero dei bambini nati) si è ulteriormente abbassato ed è pari al 38,11 per
mille (Graf.25).
Sempre nel 2012 le donne in età riproduttiva (15‐49 anni) sono 8.058.
TAVOLA 22 - NATI PER ORDINE DI NASCITA ED ETÀ DELLA MADRE (ANNO 2012)
Ordine di Da 16 a 20 Da 21 a 25 Da 26 a 30 Da 31 a 35 Da 36 a 40 Da 41 a 45
nascita
anni
anni
anni
anni
anni
anni
n.d. Totale
%
1
2
11
38
66
21
5
.
143
48,97
2
.
3
16
42
38
4
.
103
35,27
3
.
1
1
5
8
3
.
18
6,16
4
.
.
.
1
1
2
.
4
1,37
n.d.
.
.
.
.
.
.
24
24
8,22
Totale
2
15
55
114
68
14
24
292
100,00
50
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 23 - MATRIMONI, SEPARAZIONI E DIVORZI
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Matrimoni
208
200
207
223
216
216
202
238
213
205
203
Separazioni
80
69
63
64
56
73
69
80
67
71
64
Divorzi
45
45
62
61
85
66
71
63
61
82
49
TAVOLA 24 - MATRIMONI PER RITO
2008 2009 2010 2011
2012
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totale
Religioso
69
76
78
81
1
6
2
5
11
5
17
5
18 9
.
1
80
Civile
122
152
124
119
7
4
12
5
10
14 14
8
10 14
4
12
114
Non specificato
11
10
11
5
.
.
.
.
1
1
2
2
1
.
9
Totale
202
238
213
205
8
10
14
10
22
19 33 14 30 25
5
13
203
.
2
GRAFICO 26 - ANDAMENTO MATRIMONI PER RITO
160
140
120
100
80
60
40
20
0
2002
2003
2004
2005
2006
Religioso
2007
2008
Civile
2009
2010
Non specificato
51
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2011
2012
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 25 - DURATA DELLA CONVIVENZA
SEPARAZIONI
Meno di 1 anno
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
.
1
1
2
2
2
4
.
.
1
1-3 anni
11
5
16
8
10
9
14
7
8
2
4-6 anni
11
15
11
9
15
6
15
6
11
11
7-9 anni
15
12
4
4
12
9
4
10
13
6
10-19 anni
20
21
20
23
24
23
23
26
20
25
20-29 anni
8
5
8
4
8
10
16
15
16
15
30 anni e oltre
4
4
4
6
2
10
4
3
3
4
Totale
69
63
64
56
73
69
80
67
71
64
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
1-3 anni
8
14
13
16
13
13
10
10
11
9
4-6 anni
10
8
10
16
11
18
13
14
23
10
DIVORZI
7-9 anni
4
8
12
12
7
8
6
7
8
3
10-19 anni
15
18
15
27
24
18
18
20
19
14
20-29 anni
6
11
9
9
6
12
12
4
12
9
30 anni e oltre
1
2
.
4
3
2
2
2
6
4
Altri
1
1
2
1
2
.
2
4
3
.
Totale
45
62
61
85
66
71
63
61
82
49
La Tavola 22 mostra l’età della madre per ordine di filiazione.
Le fasce d’età interessate sono quelle che vanno dai 26 ai 35 anni per il primo figlio e
dai 31 ai 40 per il secondo. I primi figli sono il 48,97% del totale delle nascite avvenute nel
2012, mentre i secondi figli sono il 35,27%. Infine la fascia di età della madre in cui si sono
avuti più figli è quella che va dai 31 ai 35 anni (39,04%).
Riguardo ai matrimoni, nel 2012 ne sono stati celebrati 203 (2 in meno rispetto al 2011),
interessante osservare come a partire dal 2002, i matrimoni sono sempre stati superiori ai 200
all’anno (Tav.23, 24 e Graf. 26).
La Tavola 24 mostra l’andamento delle forme celebrative: nella fattispecie, il 2012 ha
visto celebrati con rito civile 114 matrimoni e con rito religioso 80.
52
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Nel 2012 diminuisce il numero delle separazioni (64 contro le 71 del 2011 e le 67 del
2010), ed anche il numero dei divorzi, (49 contro gli 82 del 2011).
Per quanto riguarda la durata della convivenza il maggior numero di separazioni e
divorzi avviene dopo un periodo di tempo che va dai 10 ai 19 anni (Tav. 25).
53
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
54
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.3 - LE ABITAZIONI
Il settore delle costruzioni è un indicatore economico altrettanto importante.
Il dato quantifica mensilmente il numero di abitazioni, siano esse residenziali o di altro
tipo, per le quali la costruzione è già autorizzata (Tav.26) .
L’elevata percentuale delle famiglie sammarinesi proprietarie di abitazione, ha fatto si
che la questione abitativa, che rappresenta da sempre un problema sociale ed economico, non
abbia mai creato disagi tali da creare conflitti, eccetto alcune criticità emerse negli ultimi anni a
causa della crisi economica.
Negli ultimi decenni, il costo dei mutui ed il buon rendimento degli investimenti in
immobili, avevano sostenuto la domanda immobiliare generando però alcune tensioni dovute
ad una rigidità eccessiva nell'incontro tra domanda ed offerta.
Il settore immobiliare infatti, ha immesso sul mercato un’offerta abitativa superiore alle
TAVOLA 26 - TIPOLOGIE DI COSTRUZIONI – PROGETTI APPROVATI
2008
2009
2010
2011
2012
2013*
Abitazioni urbane
55
40
36
42
25
1
Abitazioni rurali
6
.
3
5
4
0
Altre costruzioni
207
132
130
77
55
1
Totale
268
172
169
124
84
2
Abitazioni urbane
76
40
45
54
59
5
Abitazioni rurali
.
.
.
1
1
0
Altre costruzioni
35
18
22
36
32
8
Totale
111
58
67
91
92
13
Totale Generale
379
230
236
215
176
15
Nuove costruzioni
Ampliamenti e
sopraelevazioni
*Giugno 2013
55
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 27 - MOVIMENTO EDILIZIO – PROGETTI APPROVATI
necessità delle famiglie e questo ha generato non pochi problemi al settore.
Fino al 2006, in media, sono stati più di 200 all’anno il numero dei soggetti che hanno
usufruito del finanziamento “prima casa”, mentre nel contempo le famiglie hanno visto
incrementare il loro numero, sempre in misura superiore ai 200 nuclei. Il numero massimo di
domande presentate per ottenere il finanziamento agevolato si è riscontrato nel 2009, con un
picco massimo di 300 richieste totali, negli anni successivi si è poi assistito ad una diminuzione,
fino a raggiungere le 56 richieste di finanziamento del 2012 (Tavola 27).
Anche se l’abbassamento dei tassi di sconto effettuati dalla Banca Centrale Europea a
partire dalla fine del 2008, ha di fatto reso più accessibili i mutui per l’acquisto della casa, il
riacutizzarsi della crisi finanziaria potrebbe prevedere un rialzo dei tassi, creando oggettive
difficoltà di accesso al mercato delle abitazioni per le giovani famiglie sammarinesi.
Gli stanziamenti previsti ed erogati dallo Stato per coloro che acquistano la prima casa
sono cresciuti progressivamente fino al 2009, per poi scendere nettamente. C alcolando la
percentuale di variazione sul 2011, vediamo come i finanziamenti siano diminuiti nel 2012
dell’-59,07%, mentre il contributo dello Stato, sempre nel 2012, si è ridotto del -15,51% (Tav.27
e Graf.28).
Il Grafico 27 che analizza il movimento edilizio relativo ai progetti approvati, per il 2012
cambia sostanzialmente il trend, mostrando come vi sia una maggiore richiesta di modifica degli
edifici già esistenti, rispetto alla realizzazione di nuove strutture.
Per quanto riguarda le domande di prestiti “prima casa” finanziate, 8 sono state
56
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 27 - STANZIAMENTI E FINANZIAMENTI PER LA PRIMA CASA
Numero di domande che hanno usufruito del finanziamento
Stanziamenti
Cooperative
Persone fisiche
Società finanziarie
Totale
2002 € 18.075.000,00
106
132
.
238
.
2003 € 20.495.000,00
84
113
.
197
-17,23%
2004 € 17.000.000,00
76
73
5
154
-21,83%
2005 € 18.000.000,00
58
91
18
167
8,44%
2006 € 25.000.000,00
57
162
14
233
39,52%
2007 € 29.000.000,00
45
204
18
267
14,59%
2008 € 29.000.000,00
33
225
12
270
1,12%
2009 € 40.000.000,00
36
259
5
300
11,11%
2010 € 25.000.000,00
22
183
2
207
-31,00%
2011 € 25.000.000,00
10
119
8
137
-33,82%
2012 € 25.000.000,00
8
56
-59,12%
Variazione %
46
2
Suddivisione del finanzimento
Variazione %
Cooperative
Persone fisiche
Società finanziarie
Totale
2002
€ 8.034.027,89
€ 8.950.572,18
.
€ 16.984.600,07
.
2003
€ 8.652.000,00 € 11.639.000,00
.
€ 20.291.000,00
19,47%
2004
€ 8.600.000,00
€ 7.743.000,00
€ 446.000,00
€ 16.789.000,00
-17,26%
2005
€ 6.178.000,00
€ 9.791.000,00
€ 1.928.000,00
€ 17.897.000,00
6,60%
2006
€ 6.045.000,00 € 17.335.000,00
€ 778.000,00
€ 24.158.000,00
34,98%
2007
€ 4.782.000,00 € 21.901.000,00
€ 2.034.000,00
€ 28.717.000,00
18,87%
2008
€ 3.429.000,00 € 23.677.000,00
€ 1.236.000,00
€ 28.342.000,00
-1,31%
2009
€ 3.948.000,00 € 27.434.000,00
€ 515.000,00
€ 31.897.000,00
12,54%
2010
€ 2.328.000,00 € 19.408.900,00
€ 206.000,00
€ 21.942.900,00
-31,21%
2011
€ 1.060.000,00 € 12.544.000,00
€ 824.000,00
€ 14.428.000,00
-34,25%
€ 5.906.000,00
-59,07%
Variazione %
2012
€ 884.000,00
€ 4.816.000,00
€ 206.000,00
Contributo a carico dello Stato
Cooperative
Persone fisiche
Società finanziarie
Totale
2002
€ 1.211.108,77
€ 1.070.732,48
.
€ 2.281.841,25
.
2003
€ 1.167.818,65
€ 1.050.148,34
.
€ 2.217.966,99
-2,80%
2004
€ 1.265.559,91
€ 1.169.960,60
.
€ 2.435.520,51
9,81%
2005
€ 1.451.709,63
€ 1.375.797,01
€ 7.015,85
€ 2.834.522,49
16,38%
2006
€ 2.008.943,21
€ 2.060.627,44
€ 8.646,17
€ 4.078.216,82
43,88%
2007
€ 2.320.688,74
€ 3.186.902,78
€ 40.866,30
€ 5.548.457,82
36,05%
2008
€ 2.865.598,64
€ 4.173.545,67
€ 87.879,46
€ 7.127.023,77
28,45%
2009
€ 1.560.429,75
€ 2.331.995,94
€ 51.514,20
€ 3.943.939,89
-44,66%
2010
€ 1.208.563,10
€ 2.218.411,94
€ 46.256,86
€ 3.473.231,90
-11,93%
2011
€ 1.306.000,00
€ 2.895.000,00
€ 77.000,00
€ 4.278.000,00
23,17%
2012
€ 1.080.000,00
€ 2.465.000,00
€ 69.300,00
€ 3.614.300,00
-15,51%
GRAFICO 28 - ANDAMENTO DELLA DOMANDA
350
300
250
200
150
100
50
0
2002
2003
2004
Cooperative
2005
2006
2007
Persone fisiche
2008
2009
2010
2011
Società finanziarie
57
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
Totale
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 29 - TIPOLOGIE ABITATIVE PER FAMIGLIA E PER PROPRIETÀ
accolte in favore dell’edilizia cooperativa, 46 a favore delle persone fisiche e 2 a favore delle
Società Finanziarie per conto di soggetti privati.
Le famiglie sammarinesi così come viene mostrato dal Grafico 29, vivono nella
maggior parte dei casi in abitazioni di loro proprietà.
Nello specifico, le famiglie con casa di proprietà sono l’80,65%, mentre il 16,00% è
in locazione; di questo 80,65%, il 48,90% gode della piena proprietà, il 38,00% usufruisce del
mutuo, mentre il 6,80% è in comproprietà, come emerge dai dati dell’”Indagine sui consumi e
lo stile di vita delle famiglie sammarinesi” effettuata su un campione di 1.500 famiglie.
58
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.3.1 - Furti e rapine
Relativamente ai furti e rapine denunciati dalla popolazione, la tavola 28 evidenzia
come nel 2012 si sia registrato il picco storico in territorio sammarinese, con 82 denunce in
più rispetto al 2011 (+23,6%).
Sulle 429 denunce raccolte dalla Gendarmeria, 164 riguardano la categoria
dell’appropriazione indebita (38,2%), 120 i furti in attività commerciali, industriale e uffici
(28,0%). I furti di autoveicoli sono stati 17 (4,0%), mentre i furti su autoveicoli sono stati
(21,7%).
TAVOLA 28 - FURTI E RAPINE DENUNCIATI NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Rapine
2
7
7
5
9
1
1
1
Furti su automotoveicoli
55
23
47
70
91
74
75
93
Furti di automotoveicoli
14
16
28
35
18
15
21
17
Furti in appartamenti
24
56
67
53
66
39
32
34
Furti in attività commerciali, industriali e uffici pubblici
57
61
141
140
60
78
114
120
Altri vari/appropriazione indebita
97
24
60
67
49
59
104
164
249
187
350
370
293
266
347
429
Totale
Fonte dati: Corpo della Gendarmeria
Nel 2012 sono rimasti stabili i furti in appartamento, che con 34 episodi restano lontani
dal periodo 2006-2009 quando erano almeno il doppio.
Complessivamente nel 2012 sono cresciute tutte le categorie di episodi criminosi ad
eccezione dei furti di autoveicoli che nel 2011 erano stati 21.
GRAFICO 30 - FURTI E RAPINE (ANNO 2012)
59
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
60
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.4 - I TRASPORTI
Le immatricolazioni dei veicoli vengono utilizzate anche come indicatore economico in
quanto sono considerate il principale dato per rilevare i consumi di beni durevoli e dei consumi
di servizi.
Nel 2012 il movimento totale dei veicoli subisce complessivamente una diminuzione su
base tendenziale del -10%, dopo il ‐8% del 2011 e il ‐10% del 2010. Per quanto riguarda il
settore delle autovetture la diminuzione su base annua è stata del ‐11%.
Su base mensile, nel primo semestre 2013 il mercato dei mezzi di locomozione subisce una
diminuzione, sia per quanto riguarda i ciclomotori, che i motoveicoli e gli autoveicoli.
Nel primo trimestre del 2013 si registra una diminuzione complessiva del ‐16%; in modo
particolare nel mese di marzo sono state immatricolate 215 autovetture, con una contrazione
del ‐23,8% rispetto allo stesso mese del 2012 quando le autovetture immatricolate erano state
282. Migliora, invece, il secondo trimestre (+4,1), a giugno le auto immatricolate sono 236
contro le 191 dello stesso periodo dell’anno precedente (+23,6%).
L'attuale quadro del mercato automobilistico sammarinese è coerente con i segnali che si
percepivano dai primi dati statistici del 2012 e che sembravano indicare che la ripresa
dell'economia sammarinese, già debole nel 2011, si sarebbe di nuovo contratta nel corso del
2012.
TAVOLA 29 - MOVIMENTO TOTALE DEI VEICOLI (NUOVE IMMATRICOLAZIONI)
2008
2009
2010
2011
2012
Ciclomotori
157
168
168
205
152
Motoveicoli
824
714
680
569
555
Autoveicoli
4.299
3.575
3.184
2.968
2.642
Autobus
16
4
5
4
4
Motocarri
5
1
2
2
2
Autocarri
348
291
249
200
201
Rimorchi
91
79
56
57
45
Macchine agricole
50
43
42
29
38
n.d.
6
1
1
3
8
5.796
4.876
4.387
4.037
3.647
Totale
61
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Non va meglio infatti il terzo trimestre del 2013 che vede un calo del ‐9,3% sul periodo
corrispondente.
GRAFICO 31 - MOVIMENTO MENSILE DEI PRINCIPALI MEZZI DI LOCOMOZIONE 2012 (NUOVE IMMATRICOLAZIONI)
350
300
250
200
150
100
50
0
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Ciclomotori
Giu
Lug
Ago
Motoveicoli
Set
Ott
Nov
Dic
Autoveicoli
GRAFICO 32 - MOVIMENTO MENSILE DEI PRINCIPALI MEZZI DI LOCOMOZIONE - I°, II°, III° TRIMESTRE 2013
(NUOVE IMMATRICOLAZIONI)
300
250
200
150
100
50
0
gen-13
feb-13
mar-13
apr-13
Ciclomotori
mag-13
Motoveicoli
giu-13
lug-13
Autoveicoli
62
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
ago-13
set-13
Relazione Economico – Statistica
2.4.1 - Incidentalità stradale
Grazie ad una forte collaborazione tra Authority Sanitaria, Ufficio Statistica, Forze di Polizia
e Istituto per la Sicurezza Sociale, la Repubblica di San Marino può finalmente disporre di
statistiche sull’incidentalità stradale sul proprio territorio. Dal 1 gennaio 2008 è iniziata una
meticolosa raccolta presso i corpi di Polizia (Polizia Civile e Gendarmeria) dei dati sui sinistri,
avvenuti sulle strade della Repubblica che hanno provocato morti e/o feriti e, terminato il primo
quinquennio, è stato possibile effettuare l’elaborazione dati.
Nel periodo temporale 2008-2012 si sono verificati complessivamente 767 incidenti con
morti e/o feriti, in cui si sono registrati 6 decessi e 1.008 feriti totali. Il dato confortante è che nel
2011 c’è stato un forte decremento rispetto al 2010 dell’incidentalità stradale (-24,6% di
incidenti) e di feriti totali (-31,5%). Siccome il 2012 ha confermato gli stessi dati del 2011, è
corretto attribuire il successo di questi numeri agli interventi riguardanti la sicurezza stradale
attuati soprattutto sulla “Superstrada”, che con i suoi cinque segmenti rappresenta la strada in
assoluto più pericolosa del Titano; dal 2008 al 2012, il 26% degli incidenti totali si sono verificati
proprio sulla principale arteria della Repubblica provocando 2 morti e 277 feriti. Sempre sul
quinquennio in oggetto, sull’intero territorio si sono verificati 0,4 incidenti per chilometro e 0,6
feriti per chilometro: solo sulla “Superstrada” gli incidenti per chilometro sono stati 4,1 e i feriti
per chilometro ben 5,7.
Escludendo la “Superstrada”, le strade più pericolose della Repubblica sono risultate:
via del Serrone, con 35 incidenti e 42 feriti e 2 morti,
strada Genghe di Atto, con 22 incidenti e 30 feriti
via Ca’ dei Lunghi con 22 incidenti e 28 feriti
In merito alle dinamiche degli incidenti, il 24,1% è avvenuto per “scontro frontale-laterale”,
il 18,5% per “fuoriuscita, sbandamento” e il 16,7% per sbandamento. Tra i sei casi di decesso, per
ben tre volte si è trattato di “investimento di pedoni”. Le persone coinvolte negli incidenti
provenivano prevalentemente dal San Marino (61,4%) e dall’Italia (28,7%). La fascia oraria con la
maggior frequenza di sinistri è stata quella mattutina dalle 7 alle 13, con un picco che si verifica
tra le 12 e le 13, mentre il mese in cui si sono registrati più incidenti è stato luglio.
63
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 30 - INCIDENTALITÀ STRADALE
TOTALE TERRITORIO
ANNO
Incidenti
SUPERSTRADA DI SAN MARINO
Morti
Feriti
ANNO
V.A.
VAR. %
V.A.
VAR. %
V.A.
VAR. %
2008
159
.
1
.
214
.
2009
167
5,0%
3
200,0%
220
2010
175
4,8%
0
-100,0%
2011
132
-24,6%
1
2012
134
1,5%
1
Totale periodo
767
ANNO
Morti
Feriti
V.A.
VAR. %
V.A.
VAR. %
V.A.
VAR. %
2008
44
.
1
.
62
.
2,8%
2009
50
13,6%
0
-100,0%
73
17,7%
235
6,8%
2010
44
-12,0%
0
0,0%
62
-15,1%
100,0%
161
-31,5%
2011
28
-36,4%
0
0,0%
34
-45,2%
0,0%
178
10,6%
2012
33
17,9%
1
100,0%
46
35,3%
6
Inc/KM
Incidenti
1.008
Totale periodo
Morti/Km Feriti/Km Indice di lesività
199
2
ANNO
Inc/KM
277
Morti/Km Feriti/Km Indice di lesività
2008
0,5
0,0
0,6
134,59
2008
4,5
0,1
6,3
140,91
2009
0,5
0,0
0,6
131,74
2009
5,1
0,0
7,4
146,00
2010
0,5
0,0
0,7
134,29
2010
4,5
0,0
6,3
140,91
2011
0,4
0,0
0,5
121,97
2011
2,9
0,0
3,5
121,43
2012
0,4
0,0
0,5
132,84
2012
3,4
0,1
4,7
139,39
Media ultimi 5 anni
0,4
0,0
0,6
131,08 Media ultimi 5 anni
4,1
0,041
5,7
137,73
Dall’elaborazione dell’Authority Sanitaria sui dati del Pronto Soccorso emerge che 149 feriti
(14,8%) sono stati ricoverati, 5 sono stati trasferiti in un’altra struttura ospedaliera, 252 (25%)
sono stati inviati al medico curante, 237 (23,5%) sono stati invitati a ripresentarsi e 37 (3,7%)
sono stati indirizzati presso uno specialista. Nella maggior parte dei casi (314 pari al 31,2%) c’è
stato un rinvio al domicilio.
TAVOLA 31 – ESITI PRONTO SOCCORSO
Conducente
Passeggeri
Pedoni
Altro
Totale
Feriti
Morti
Feriti
Morti
Feriti
Morti
Feriti
Morti
Feriti
Morti
Rinvio a domicilio
222
.
73
.
14
.
5
.
314
.
Inviato al medico curante
174
.
71
.
7
.
.
.
252
.
Rinvio allo specialista
33
.
3
.
1
.
.
.
37
.
Ripresentarsi
197
.
28
.
10
.
2
.
237
.
Ricovero
115
.
14
.
20
2
.
.
149
2
Trasferito in altro ospedale
5
.
.
.
.
.
.
.
5
.
Decesso
.
.
.
.
.
1
.
.
0
1
Rinuncia
4
.
.
.
.
.
.
.
4
.
Non disponibile
5
3
5
.
.
.
.
.
10
3
755
3
194
0
52
3
7
0
1.008
6
Totale
Fonte: Authority Sanitaria
64
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Confrontando la natura dell’incidente con i giorni di prognosi emerge immediatamente
come il pedone sia il vero “utente fragile” della strada, con una percentuale alta di prognosi oltre
i 30 gg o riservata. L’elaborazione dell’Authority Sanitaria evidenzia anche che oltre la metà
(55%) di coloro che hanno una prima prognosi pari o oltre trenta giorni o riservata sono persone
che si trovavano alla guida di velocipedi, ciclomotori, motocicli oppure pedoni.
GRAFICO 33 - PROGNOSI
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Scontro frontale -laterale
Tam ponam ento
Fuoriuscita, sbandam ento
Scontro laterale
U rto con ostacolo
Scontro frontale
Investim ento di pedoni
Infortunio per caduta da veicolo
U rto con veicolo in sosta
U rto con veicolo in arresto
Infortunio per frenata im provvisa
0 - 4 giorni
5 - 14 giorni
Oltre 30 giorni
Riservata/Ricovero
15 - 30 giorni
Fonte: Authority Sanitaria
Molto interessante è il dato sul costo sociale provocato dall’incidentalità stradale, cioè il
danno economico complessivo realmente gravante sulla società. Nel 2010 nel calcolo dei costi da
Incidenti stradali stimati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano nel Piano
Nazionale della Sicurezza Stradale venivano considerati:
il costo medio umano per decesso: costituito dalla perdita di capacità produttiva, dal
dolore e dalla sofferenza legati alla perdita (stimato pari a 1.503.990 €). Comprende:
Costo della vita umana (mancata produttività, danni non patrimoniali: morali e biologici),
Costi sanitari (spese per il trattamento sanitario), Danni Patrimoniali (danni a veicoli
edifici strade), Costi amministrativi (costi di intervento dei servizi di emergenza, costi
processuali e di amministrazione.
65
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Relazione Economico – Statistica
il costo medio per ferito correlato alla gravità delle lesioni e stimato come media pesata
del costo per ferito grave (con ricovero) o per ferito lieve (stimato pari a 42.219 €). Che
comprende mancata produttività, danni non patrimoniali: morali
e biologici. Il costo
medio per un ferito grave è pari a 197.228 euro mentre il costo medio per un ferito lieve
è pari a 16.985 euro.
il costo generale medio per incidente comprensivo dei danni patrimoniali e dei costi
amministrativi (stimato pari a 10.986 €). Comprende tra i danni patrimoniali tutti i danni
subiti dalle cose di proprietà del danneggiato a seguito dell’incidente stradale. E tra i costi
amministrativi le Spese per assicurazione RC Auto, spese per rilievo dell’incidente
stradale, costi giudiziari.
Nonostante si sia cercato di parametrizzare la conseguenza di un incidente stradale, non
bisogna comunque sottovalutare che il costo sociale viene affrontato dalla Società in modo
diretto ed indiretto, in quanto il dolore che colpisce le persone coinvolte non è quantificabile con
alcuna formula matematica.
La tabella seguente mostra il Costo Sociale sugli incidenti con feriti e/o morti rilevati dalle
forze dell’ordine a San Marino.
TAVOLA 32 - COSTO SOCIALE
Numero Incidenti
Costo unitario
medio per ferito
Costo generale medio per
Costo unitario medio incidente comprensivo dei
umano per decesso danni patrimoniali e dei costi
amministrativi
Totale
Feriti
1.008
961
€ 42.219,00
.
€ 10.986,00
€ 53.114.298,00
Morti
6
6
.
€ 1.503.990,00
€ 10.986,00
€ 9.089.856,00
Totale costo sociale per incidenti stradali per San Marini nel quinquennio 2008-2012 € 62.204.154,00
Fonte dati: Authority Sanitaria
66
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Relazione Economico – Statistica
2.5 - LA SPESA PER L’ISTRUZIONE SCOLASTICA
Anche nel corso del 2012 la spesa pubblica per l’Istruzione scolastica ha rappresentato una
voce importante ed ha assorbito una quota ingente delle risorse del bilancio dello Stato.
La spesa corrente per i vari ordini di scuola presenti in territorio nel 2012 è stata pari a
39.988.597,94 Euro contro i 40.642.808,51 Euro del 2011 (‐1,61%).
Ad assorbire la maggiore quota di risorse è la scuola elementare (Graf. 34), che
rappresenta il 39,26% della spesa complessiva per l’istruzione in territorio (38,3% nel 2011).
Nel raffrontare i dati con quelli relativi al 2008, l’ordine di scuola che ha visto il maggior
incremento di risorse, è stata la Scuola Secondaria Superiore (+11,62%).
La Tavola 34 mostra la struttura della spesa pubblica secondo le categorie delle risorse
dove prevale di gran lunga la spesa per il personale con il 93,53%.
Tale predominanza è connaturata alla stessa attività educativa, la quale richiede un’ingente
impiego di risorse umane. Le altre spese correnti costituiscono il 6,47% della spesa totale.
Il maggior numero di studenti lo si riscontra nella Scuola Elementare con 1.536 studenti, in
diminuzione rispetto al 2011 del -2,41% ed una diminuzione nel quinquennio pari al -2,04%,
(Tav.35).
Dal Grafico 34, che riguarda l’incidenza della spesa scolastica sulla distribuzione dei costi
totali, oltre alla percentuale del 39,26% che riguarda la Scuola Elementare, possiamo osservare
che la Scuola dell’Infanzia incide per il 23,29%, la Scuola Media Inferiore per il 22,51% e la Scuola
Secondaria Superiore per il 14,94%.
Il peso della spesa a favore del settore scolastico può essere meglio apprezzato
valutando quanto viene speso per ogni singolo studente.
Nel 2012 la spesa pro‐capite per l’istruzione in territorio diminuisce in tutti i settori presi in
considerazione, ad eccezione della Scuola Elementare.
67
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Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 33 - SPESA CORRENTE PER I VARI ORDINI DI SCUOLA IN TERRITORIO
2008
2009
2010
2011
Var. % Var. % sul
2012/2011 2008
2012
Scuola Infanzia
€ 9.527.923,98 € 9.554.597,65 € 9.922.517,89 € 10.009.755,84 € 9.313.209,49
-6,96%
-2,25%
Scuola Elementare
€ 15.134.058,39 € 16.404.012,72 € 15.494.186,93 € 15.567.718,81 € 15.700.852,55
0,86%
3,75%
Scuola Media Inferiore
€ 9.057.132,13 € 9.546.686,16 € 9.808.041,70 € 8.933.660,34 € 9.000.635,77
0,75%
-0,62%
Scuola Secondaria Superiore
€ 5.351.998,78 € 5.972.736,39 € 6.671.667,54 € 6.131.673,52 € 5.973.900,13
-2,57%
11,62%
Costi Totali
€ 39.071.113,28 € 41.478.032,92 € 41.896.414,06 € 40.642.808,51 € 39.988.597,94
-1,61%
2,35%
.
.
-4,48%
-5,41%
.
.
Variazione a prezzi correnti in %
.
6,16%
1,01%
-2,99%
-1,61%
A prezzi 2012 € 42.274.944,57 € 44.547.407,36 € 44.326.406,08 € 41.862.092,77 € 39.988.597,94
Variazione a prezzi costanti in %
.
5,38%
-0,50%
-5,56%
-4,48%
GRAFICO 34 - INCIDENZA DELLA SPESA SCOLASTICA (2012)
Scuola Infanzia
23,29%
Scuola Elementare
39,26%
Scuola Media Inferiore
22,51%
Scuola Secondaria Superiore
14,94%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
68
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40,00%
50,00%
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 34 - SPESA PUBBLICA PER L'ISTRUZIONE SECONDO LA CATEGORIA DELLE RISORSE
Spesa personale
Altre spese correnti
Totale
2008
92,00%
8,00%
100,00%
2009
87,17%
12,83%
100,00%
2010
89,75%
10,25%
100,00%
2011
92,40%
7,60%
100,00%
2012
93,53%
6,47%
100,00%
TAVOLA 35 - NUMERO DI STUDENTI PRESENTI NELLE SCUOLE IN TERRITORIO
2008
2009
2010
2011
2012
Var. %
Var % sul
2008
Scuola Infanzia
1.048
1.033
1.055
1.102
1.121
1,72%
6,97%
Scuola Elementare
1.568
1.577
1.565
1.574
1.536
-2,41%
-2,04%
Scuola Media Inferiore
895
933
956
949
990
4,32%
10,61%
Scuola Secondaria Superiore e
Formazione Professionale
635
691
685
687
696
1,31%
9,61%
Totale
4.146
4.234
4.261
4.312
4.343
0,72%
4,75%
Incremento %
2,02%
2,12%
0,64%
1,20%
0,72%
.
.
TAVOLA 36 - SPESA PRO-CAPITE PER STUDENTE IN TERRITORIO
Var. % Var. % sul
2011/2012 2008
2008
2009
2010
2011
2012
Scuola Infanzia
€ 9.091,53
€ 9.249,37
€ 9.405,23
€ 9.083,26
€ 8.307,95
-8,54%
-8,62%
Scuola Elementare
€ 9.651,82
€ 10.402,04
€ 9.900,44
€ 9.890,55
€ 10.221,91
3,35%
5,91%
Scuola Media Inferiore
€ 10.119,70
€ 10.232,25
€ 10.259,46
€ 9.413,76
€ 9.091,55
-3,42%
-10,16%
Scuola Secondaria Superiore
€ 8.428,34
€ 8.643,61
€ 9.739,66
€ 8.925,29
€ 8.583,19
-3,83%
1,84%
69
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Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 37 - CONTRIBUTO LIBRI E ASSEGNI DI MERITO, STUDENTI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE FUORI TERRITORIO
2003-2004
2004
N. studenti aventi
diritto
573
2004-2005
2005
662
€ 178.616,69
2005-2006
2006
712
€ 183.590,48
2006-2007
2007
704
€ 173.149,27
2007-2008
2008
724
€ 201.681,30
2008-2009
2009
752
€ 222.946,80
2009-2010
2010
585
€ 175.477,10
2010-2011
2011
622
€ 155.582,09
2011-2012
2012
663
€ 210.034,40
2012-2013
2013
786
€ 217.654,74
Anno Scolastico Anno pagamento
Importo erogato
€ 168.012,10
Fonte: Ufficio diritto allo Studio
In particolare, il costo pro‐capite più alto è quello che riguarda uno studente che
frequenta la Scuola Elementare con € 10.221,91, con un aumento del +3,35% rispetto all’anno
precedente.
Subiscono variazioni in diminuzione i costi per gli alunni della Scuola Media Inferiore
(‐3,42%), dell’Infanzia (‐8,54%), e della Scuola Secondaria Superiore (‐3,83%).
GRAFICO 35 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLA SPESA PER IL CONTRIBUTO LIBRI FUORI TERRITORIO (2004=100)
160,0
140,0
120,0
100,0
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
2004
2005
2006
2007
2008
Numero Studenti
2009
2010
2011
Importo erogato
70
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
2013
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 38 - SPESA SOSTENUTA PER IL TRASPORTO SCOLASTICO FUORI TERRITORIO
N. studenti aventi
Importo erogato
diritto
484
€ 349.976,92
Anno Scolastico
Anno pagamento
2003-2004
2004
2004-2005
2005
552
€ 523.901,23
2005-2006
2006
610
€ 585.557,75
2006-2007
2007
613
€ 599.170,05
2007-2008
2008
628
€ 595.515,59
2008-2009
2009
601
€ 619.413,40
2009-2010
2010
533
€ 501.801,22
2010-2011
2011
573
€ 582.376,27
2011-2012
2012
663
€ 605.136,24
2012-2013
2013
767
€ 752.407,64
Fonte: Ufficio diritto allo studio
Nel raffronto con l’anno 2008, l’aumento più consistente, pari al +5,91%, si presenta
nella Scuola Elementare, mentre quello più contenuto riguarda la Scuola Media Inferiore che
segna una riduzione della spesa procapite pari al -10,16%.
La Tavola 37 ed il Grafico 35 evidenziano l’andamento della spesa che riguarda il
contributo libri per gli studenti che frequentano istituti fuori territorio.
GRAFICO 36 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLA SPESA PER IL TRASPORTO SCOLASTICO FUORI TERRITORIO (2004=100)
250,0
200,0
150,0
100,0
50,0
0,0
2004
2005
2006
2007
2008
Numero studenti
2009
2010
2011
Importo erogato
71
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
2013
Relazione Economico – Statistica
Nell’anno scolastico 2012‐2013, gli studenti che frequentano Scuole Secondarie Superiori
fuori territorio e che hanno diritto ai contributi, sono 786 contro i 663 studenti dell’anno
scolastico 2011‐2012, conseguentemente aumenta anche la spesa per i contributi del +3,63%.
Per quanto riguarda invece la spesa per i trasporti fuori territorio (Tav.38 e Graf. 36), a
partire dal 2003‐2004, relativamente agli importi erogati, si nota un costante aumento dei costi
proporzionato al numero degli studenti.
72
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.6 - IL LAVORO
La dinamica negativa, avviata a partire dalla seconda metà del 2011, è andata
riflettendosi in una fase recessiva con effetti di persistente difficoltà nel mercato del lavoro, in
particolare nel secondo semestre 2012.
I tassi occupazionali illustrati dalla Tavola 39, consentono analisi e previsioni meno
ottimistiche rispetto al recente passato per quanto riguarda l’incontro tra domanda ed offerta
lavorativa.
Nel primo semestre 2013, il tasso di occupazione totale si attesta al 94,09% rispetto al
94,68% del primo semestre 2012. Il dato dimostra che gli occupati sono in diminuzione
rispetto alla popolazione attiva presente, mentre la dinamica del tasso di disoccupazione è
stata contenuta dal massiccio ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (che è aumentata in
termini orari del +25,3%), dal calo del tasso di partecipazione maschile, da imputarsi in
prevalenza al lavoro frontaliero e dall’aumento del lavoro part-time che dal 2008 è aumentato
del +25,4%.
TAVOLA 39 - TASSI
2008
media
media
media
media
annuale
annuale
annuale
1,81%
3,31%
3,44%
3,78%
5,04%
4,46%
5,68%
6,45%
7,14%
8,83%
3,11%
4,48%
4,94%
5,47%
6,95%
1,26%
2,67%
2,82%
3,17%
4,38%
1,97%
2,70%
3,49%
4,36%
6,06%
1,61%
2,68%
3,16%
3,77%
5,23%
M
121,14%
119,14%
116,57%
112,95%
109,55%
F
82,46%
82,55%
82,14%
81,29%
79,90%
101,44%
100,48%
98,96%
96,73%
94,36%
M
74,77%
73,69%
73,10%
72,52%
71,75%
F
67,93%
67,53%
67,32%
67,32%
66,63%
Totale
71,29%
70,55%
70,15%
69,86%
69,13%
122,10%
121,18%
118,71%
115,34%
112,86%
Totale
Totale
M
F
83,86%
84,48%
84,65%
84,45%
84,33%
102,62%
102,46%
101,29%
99,51%
98,24%
M
75,73%
75,72%
75,24%
74,91%
75,06%
F
69,33%
69,46%
69,84%
70,49%
71,06%
Totale
72,47%
72,53%
72,48%
72,64%
73,01%
Totale
Tasso di partecipazione
interno
2012
annuale
Tasso di disoccupazione M
in senso stretto
F
Tasso di partecipazione
2011
media
Totale
Tasso di occupazione
interno
2010
annuale
Tasso di disoccupazione M
totale
F
Tasso di occupazione
totale
2009
73
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.6.1 - L’Occupazione
Il 2012 vede ridursi la forza lavoro di 220 unità rispetto al 2011.
Al 31 dicembre 2012 (Tavola 40 e Grafico 37), i lavoratori dipendenti sono 18.612 (‐391
unità rispetto al 2011 con un decremento percentuale del ‐2,1%).
A settembre 2013 i lavoratori dipendenti sono 18.753 e confrontando il dato rispetto a
settembre 2012, si può notare una diminuzione delle unità lavorative del -1,3%, pari a -256
unità.
TAVOLA 40 - FORZE DI LAVORO
Lavoratori
Indipendenti
Var. %
Lavoratori
Var. %
Dipendenti
Totale
Lavoratori
Var. %
1990
2.607
.
9.527
.
12.134
.
625
.
12.759
.
1991
2.650
1,6%
10.189
6,9%
12.839
5,8%
493
-21,1%
13.332
4,5%
1992
2.662
0,5%
10.948
7,4%
13.610
6,0%
503
2,0%
14.113
5,9%
1993
1994
2.652
-0,4%
11.606
6,0%
14.258
4,8%
616
22,5%
14.874
5,4%
2.592
-2,3%
12.347
6,4%
14.939
4,8%
580
-5,8%
15.519
4,3%
1995
2.627
1,4%
12.951
4,9%
15.578
4,3%
495
-14,7%
16.073
3,6%
1996
2.638
0,4%
13.347
3,1%
15.985
2,6%
653
31,9%
16.638
3,5%
1997
2.626
-0,5%
13.884
4,0%
16.510
3,3%
568
-13,0%
17.078
2,6%
1998
2.589
-1,4%
14.639
5,4%
17.228
4,3%
553
-2,6%
17.781
4,1%
1999
2.580
-0,3%
15.430
5,4%
18.010
4,5%
454
-17,9%
18.464
3,8%
2000
2.250
-12,8%
15.874
2,9%
18.124
0,6%
391
-13,9%
18.515
0,3%
2001
2.228
-1,0%
16.884
6,4%
19.112
5,5%
514
31,5%
19.626
6,0%
2002
2.257
1,3%
16.992
0,6%
19.249
0,7%
710
38,1%
19.959
1,7%
2003
2.230
-1,2%
17.118
0,7%
19.348
0,5%
628
-11,5%
19.976
0,1%
2004
2.204
-1,2%
17.686
3,3%
19.890
2,8%
577
-8,1%
20.467
2,5%
2005
2.179
-1,1%
17.945
1,5%
20.124
1,2%
671
16,3%
20.795
1,6%
2006
2.081
-4,5%
18.614
3,7%
20.695
2,8%
595
-11,3%
21.290
2,4%
2007
2.056
-1,2%
19.427
4,4%
21.483
3,8%
573
-3,7%
22.056
3,6%
2008
2.030
-1,3%
19.965
2,8%
21.995
2,4%
713
24,4%
22.708
3,0%
2009
1.978
-2,6%
19.731
-1,2%
21.709
-1,3%
910
27,6%
22.619
-0,4%
2010
1.937
-2,1%
19.472
-1,3%
21.409
-1,4%
978
7,5%
22.387
-1,0%
2011
1.932
-0,3%
19.003
-2,4%
20.935
-2,2%
1.115
14,0%
22.050
-1,5%
Disoccupati Var. %
Totale forze
Var. %
di lavoro
2012
1.886
-2,4%
18.612
-2,1%
20.498
-2,1%
1.332
19,5%
21.830
-1,0%
s et-12
1.918
.
19.009
.
20.927
.
1.136
.
22.063
.
s et-13
1.886
-1,7%
18.753
-1,3%
20.639
-1,4%
1.323
16,5%
21.962
-0,5%
74
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 37 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLE FORZE DI LAVORO (2002=100)
200,0
180,0
160,0
140,0
120,0
100,0
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
2002
2003
2004
2005
2006
Lavoratori Indipendenti
2007
2008
2009
2010
Lavoratori dipendenti
2011
2012
Disoccupati
Aumenta il numero dei disoccupati: al 31 dicembre 2012 erano 1.332 contro i 1.115 del
2011. A settembre 2013 si riscontrano 1.323 disoccupati totali, 187 unità in più rispetto a
settembre 2012, che in percentuale si traducono in un +16,5%.
Costante, sebbene più contenuto, anche il declino dei lavoratori indipendenti; se alla
fine del 2011 erano 1.932, nel 2012 sono 1.886 (‐46 unità e ‐2,4%), mantenendosi stabili anche
a settembre 2013.
Il totale dei lavoratori al 30 settembre 2013 si attesta quindi a 20.639 con una variazione
numerica di ‐288 unità lavorative ed una variazione percentuale del ‐1,4%, rispetto al dato di
settembre 2012. Di questi, il 91% sono lavoratori dipendenti e il 9% lavoratori indipendenti
(Graf.39). Sempre a settembre 2013, gli occupati per settore economico di attività sono per il
45,0% nel distretto dei servizi, per il 2 7 ,7% nel distretto dell’industria, per il 21,3% nel settore
pubblico allargato, per il 5,8% nel distretto delle costruzioni e per lo 0,2% nel distretto
dell’agricoltura (Graf. 40).
GRAFICO 38 - IMPRESE PER FASCIA DI DIPENDENTI
Differenza tra 2012 e 2008
200
5
0
0
1-9
-200
-119
10-19
20-49
-3
-26
50-74
-10
75-99
-400
-600
-800
-1.000
-1.001
-1.200
75
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
100
-3
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 39 - OCCUPATI PER POSIZIONE PROFESSIONALE (SETTEMBRE 2013)
GRAFICO 40 – LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER SETTORE DI ATTIVITÀ (SETTEMBRE 2013)
76
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Riferito a settembre 2013, la variazione numerica dei lavoratori dipendenti nei vari settori
di attività, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, viene evidenziato dalla Tavola 41.
Tenendo conto dell’influenza della stagione estiva, gli aumenti più significativi, rispetto
allo stesso mese dell’anno precedente, si riscontrano nel settore delle “Industrie manifatturiere”
(+31 unità), del “Commercio” (+22), dell’”Agricoltura” (+14), della “Sanità e assistenza sociale”
(+13) e dell’”Istruzione” (+3).
Si riscontrano, invece, variazioni negative in tutti gli altri settori. Il settore delle “Attività
immobiliari, informatica e servizi alle imprese” registra una perdita di 115 unità, segue poi il
settore delle “Attività finanziarie” con -56 unità lavorative, il settore delle “Costruzioni
e
impianti” con -45 unità e i settori dei “Trasporti e comunicazioni” e “Alberghi e ristoranti” con
una perdita rispettivamente di -11 e -7 unità.
Sempre a settembre 2013, e sempre per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, il Grafico
41 chiarisce la loro incidenza percentuale per settore di attività.
Con il 27,7%, il comparto dell’industria manifatturiera conferma comunque il proprio ruolo
trainante dell'economia sammarinese, seguono il settore del commercio con il 17,2% e il
settore delle attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese con l’11,3%.
Osservando l’evoluzione del lavoro dipendente nel settore pubblico e privato e la
relativa distribuzione (Tav.42, Grafici 42 e 43), si può osservare come il settore pubblico, a
partire dal 2001, abbia contenuto le assunzioni diminuendo il proprio peso specifico
sull’occupazione totale; inoltre dal Grafico 43 è possibile osservare come la percentuale di
crescita del lavoro femminile sia aumentata in modo costante nel settore privato, con
un’impennata in corrispondenza degli anni 2007‐2008, che è andata leggermente a diminuire
negli anni seguenti.
I dati sul lavoro femminile trovano conferma con il tasso di occupazione totale femminile
(comprese le lavoratrici transfrontaliere) che a San Marino nel 2012 è dell’79,90%, contro il
47,1% dell’Italia, e contro la media europea (27 Paesi) del 62,4%.
77
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 41 - VARIAZIONE ANNUA DI POSTI DI LAVORO DIPENDENTE PER SETTORE DI ATTIVITÀ
2008
2009
2010
2011
2012
set-12
set-13
29
31
24
27
30
31
45
Industrie manifatturiere
6.219
5.756
5.632
5.354
5.150
5.160
5.191
Costruzioni e impianti
1.470
1.412
1.312
1.171
1.113
1.127
1.082
Commercio
Agricoltura
2.843
3.029
2.980
2.999
3.037
3.207
3.229
Alberghi e ristoranti
206
212
206
242
251
276
269
Trasporti e comunicazioni
553
579
572
547
531
540
529
1.008
1.055
1.055
1.010
937
951
895
2.444
2.364
2.312
2.261
2.215
2.242
2.127
38
40
48
49
50
48
51
Sanità e assistenza sociale
141
163
215
227
231
232
245
Altri servizi
976
1.036
1.093
1.119
1.108
1.092
1.098
8
0
0
0
0
1
0
4.030
4.054
4.023
3.997
3.959
4.102
3.992
19.965
19.731
19.472
19.003
18.612
19.009
18.753
Attività finanziarie
Attività immobiliari,
informatica, servizi alle imprese
Istruzione
Non Specificato
Settore Pubblico Allargato
Totale
Variazione numerica
+538
-234
-259
-469
-391
.
-256
Variazione percentuale
2,8%
-1,2%
-1,3%
-2,4%
-2,1%
.
-1,3%
GRAFICO 41 - INCIDENZA LAVORATORI DIPENDENTI PER SETTORE DI ATTIVITÀ (SETTEMBRE 2013)
Industrie manifatturiere
27,7%
Settore pubblico allargato
21,3%
Commercio
17,2%
Attività immobiliari, informatica, servizi alle imprese
11,3%
Altri servizi
5,9%
Costruzioni e impianti
5,8%
Attività finanziarie
4,8%
Trasporti e comunicazioni
2,8%
Alberghi e ristoranti
1,4%
Sanità e assistenza sociale
1,3%
Istruzione
0,3%
Agricoltura
0,2%
Non specificato
0,0%
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
78
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
20,0%
25,0%
30,0%
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 42 - EVOLUZIONE DEL LAVORO DIPENDENTE NEI SETTORI PUBBLICO E PRIVATO
Settore Pubblico Allargato
M
Var.%
F
Var.%
Totale
Settore Privato
Var.%
M
Var.%
F
Var.%
Totale
Var.%
1990
1.669
.
1.470
.
3.139
.
4.008
.
2.380
.
6.388
.
1991
1.703
2,0%
1.560
6,1%
3.263
4,0%
4.332
8,1%
2.594
9,0%
6.926
8,4%
1992
1.772
4,1%
1.703
9,2%
3.475
6,5%
4.746
9,6%
2.727
5,1%
7.473
7,9%
1993
1.819
2,7%
1.805
6,0%
3.624
4,3%
5.114
7,8%
2.868
5,2%
7.982
6,8%
1994
1.879
3,3%
1.900
5,3%
3.779
4,3%
5.505
7,6%
3.063
6,8%
8.568
7,3%
1995
1.867
-0,6%
1.965
3,4%
3.832
1,4%
5.926
7,6%
3.193
4,2%
9.119
6,4%
1996
1.874
0,4%
2.029
3,3%
3.903
1,9%
6.151
3,8%
3.293
3,1%
9.444
3,6%
1997
1.935
3,3%
2.141
5,5%
4.076
4,4%
6.327
2,9%
3.481
5,7%
9.808
3,9%
1998
2.012
4,0%
2.208
3,1%
4.220
3,5%
6.722
6,2%
3.697
6,2%
10.419
6,2%
1999
1.969
-2,1%
2.277
3,1%
4.246
0,6%
7.112
5,8%
4.072
10,1% 11.184
7,3%
2000
1.954
-0,8%
2.353
3,3%
4.307
1,4%
7.325
3,0%
4.242
4,2%
11.567
3,4%
2001
1.957
0,2%
2.403
2,1%
4.360
1,2%
7.926
8,2%
4.598
8,4%
12.524
8,3%
2002
1.869
-4,5%
2.317
-3,6%
4.186
-4,0%
8.046
1,5%
4.760
3,5%
12.806
2,3%
2003
1.776
-5,0%
2.259
-2,5%
4.035
-3,6%
8.165
1,5%
4.918
3,3%
13.083
2,2%
2004
1.771
-0,3%
2.289
1,3%
4.060
0,6%
8.455
3,6%
5.171
5,1%
13.626
4,2%
2005
1.727
-2,5%
2.274
-0,7%
4.001
-1,5%
8.664
2,5%
5.280
2,1%
13.944
2,3%
2006
1.728
0,1%
2.287
0,6%
4.015
0,3%
9.063
4,6%
5.563
5,4%
14.599
4,7%
2007
1.702
-1,5%
2.318
1,4%
4.020
0,1%
9.539
5,3%
5.868
5,5%
15.407
5,5%
2008
1.708
0,4%
2.322
0,2%
4.030
0,2%
9.842
3,2%
6.093
3,8%
15.935
3,4%
2009
1.713
0,3%
2.341
0,8%
4.054
0,6%
9.549
-3,0%
6.128
0,6%
15.677
-1,6%
2010
1.692
-1,2%
2.331
-0,4%
4.023
-0,8%
9.343
-2,2%
6.106
-0,4% 15.449
-1,5%
2011
1.654
-2,2%
2.343
0,5%
3.997
-0,6%
8.956
-4,1%
6.050
-0,9% 15.006
-2,9%
2012
1.630
-1,5%
2.329
-0,6%
3.959
-1,0%
8.730
-2,5%
5.923
-2,1% 14.653
-2,4%
Nel concreto, le donne rappresentano il 40,63% dei dipendenti del settore privato ed il
59,94% del settore pubblico allargato.
Tornando ai lavoratori dipendenti, assume grande importanza il tema legato al contratto
di lavoro (Tav.44).
Al 31 dicembre 2012 i lavoratori dipendenti, con durata del contratto di lavoro a tempo
indeterminato, sono complessivamente 13.298 contro i 13.268 del dicembre 2011, in aumento
di 30 unità.
Di questi, 9.965 sono occupati nel settore privato (‐289 rispetto a dicembre 2011) e
3.333 nel settore pubblico, in aumento di 319 unità lavorative; i lavoratori a tempo
determinato sono invece complessivamente 5.314, in calo di 421 unità, di cui 4.688 nel settore
privato e 626 nel settore pubblico.
79
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 42 - ANDAMENTO INDICIZZATO DEL LAVORO DIPENDENTE PER SETTORE (2002 = 100)
140,0
120,0
100,0
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
2002
2003
2004
2005
2006
Settore Pubblico
2007
2008
2009
Settore Privato
2010
2011
2012
Totale
GRAFICO 43 – ANDAMENTO INDICIZZATO DEL LAVORO DIPENDENTE PER SESSO (2002 = 100)
140,0
120,0
100,0
80,0
60,0
40,0
20,0
0,0
2002
2003
2004
Settore Privato - M
2005
2006
Settore Privato - F
2007
2008
2009
2010
Settore Pubblico - M
2011
2012
Settore Pubblico - F
L’incidenza percentuale espressa dal Grafico 47, mostra che a dicembre 2012 nel settore
privato i lavoratori con contratto a tempo indeterminato sono il 68,01%, mentre quelli con il
contratto a tempo determinato sono il 31,99%. Analogamente nel settore pubblico sono per
l’84,19% a tempo indeterminato e per il 15,81% a tempo determinato.
A settembre 2013, i lavoratori part‐time sono globalmente 2.091, in aumento di 64
unità rispetto allo scorso anno, per la stragrande maggioranza collocati nel settore privato, dove
la rappresentanza femminile si attesta attorno all’80%.
Le richieste relative al part‐time trovano attuazione principalmente nei settori del
Commercio (707 lavoratori) e dei Servizi alle imprese (509), mentre sono concentrate
maggiormente nelle qualifiche di Impiegati Specializzati e Tecnici (533) ed Operai Generici e
Commessi (613) (Tavole 45 e 46).
80
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 44 - DIPENDENTI PRIVATI PER RAMO (SETTEMBRE 2013)
GRAFICO 45 - LAVORO DIPENDENTE PER GENERE NEI SETTORI PUBBLICO E PRIVATO (SETTEMBRE 2013)
81
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 43 - DIPENDENTI PUBBLICI PER ENTE E PRIVATI PER RAMO (SETTEMBRE 2013)
Settore Pubblico
Settore Privato
Enti Pubblici
N° dipendenti
Ramo di attività
N° dipendenti
P.A.
2.231
Agricoltura
45
I.S.S.
1.044
Industria manifatturiera
5.191
A.A.S.P.
404
Costruzioni e impianti
1.082
A.A.S.S.
215
Commercio
3.229
A.A.S.F.N.
33
Trasporti e comunicazioni
529
Università degli studi
40
Attività finanziarie
895
Centrale del latte
16
Alberghi e ristoranti
269
C.O.N.S.
9
Servizi
3.521
Totale
3.992
Totale
14.761
GRAFICO 46 - DIPENDENTI PER ENTE PUBBLICO (SETTEMBRE 2013)
82
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
La Tavola 47 ed il Grafico 48 ci forniscono la ripartizione dei lavoratori dipendenti per
grado di qualifica, genere e settore di appartenenza nel mese di settembre 2013.
Questi rappresentano un totale di 3.992 soggetti nel settore Pubblico Allargato, dove, tra
le varie funzioni, la maggiore incidenza percentuale sul totale spetta agli impiegati specializzati
e tecnici con il 28,4%. Anche nel settore privato, dove i lavoratori sono 14.761, risultano
predominanti gli impiegati specializzati e tecnici con un’incidenza sul totale del 21,3%.
Nel settore pubblico le donne si concentrano principalmente nella qualifica di impiegati
specializzati e tecnici; nel settore privato, invece, si concentrano nella qualifica di operai
generici e commessi.
TAVOLA 44 - LAVORO DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO E DETERMINATO (DICEMBRE 2012)
Lavoratori residenti,
soggiornanti e Aire
Frontalieri
Totale lavoratori
M
F
T
M
F
T
M
F
T
Tempo Indeterminato
di cui:
5.671
5.583
11.254
1.631
413
2.044
7.302
5.996
13.298
Settore Privato
4.290
3.639
7.929
1.626
410
2.036
5.916
4.049
9.965
Settore Pubblico
1.381
1.944
3.325
5
3
8
1.386
1.947
3.333
Tempo determinato
di cui:
681
1.217
1.898
2.377
1.039
3.416
3.058
2.256
5.314
Settore Privato
474
861
1.335
2.340
1.013
3.353
2.814
1.874
4.688
Settore Pubblico
207
356
563
37
26
63
244
382
626
6.352
6.800
13.152
4.008
1.452
5.460
10.360
8.252
18.612
Totale
GRAFICO 47 - LAVORO DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO E DETERMINATO (DICEMBRE 2012)
83
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Agricoltura
Industrie manifatturiere
Costruzioni e impianti
Commercio
Alberghi e ristoranti
Trasporti e comunicazioni
Attività finanziarie
Attività immobiliari, informatica
e servizi alle imprese
Istruzione
Sanità e assistenza sociale
Altri servizi
TAVOLA 45 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI “PART-TIME” PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2013)
Totale
Maschi
7
43
21
158
12
17
10
102
1
10
37
418
Femmine
8
238
56
549
79
42
35
407
10
73
176
1.673
Totale
15
281
77
707
91
59
45
509
11
83
213
2.091
TAVOLA 46 - LAVORATORI DIPENDENTI PRIVATI “PART-TIME” PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2013)
Di ri genti e assi mi l ati
Responsabi l i ed esperti di settore
Impi egati speci al i zzati e tecni ci
Impi egati operati vi
Operai caporeparto
Operai speci al i zzati e tecni ci
Operai qual i fi cati
Operai generi ci e commessi
Al tri
Totale generale
Settore privato
Totale
M
8
8
F
2
2
Totale
10
10
M
22
22
F
61
61
Totale
83
83
M
83
83
F
450
450
Totale
533
533
M
83
83
F
358
358
Totale
441
441
M
2
2
F
0
0
Totale
2
2
M
26
26
F
69
69
Totale
95
95
M
51
51
F
260
260
Totale
311
311
M
142
142
F
471
471
Totale
613
613
M
0
0
2
F
2
Totale
2
2
M
418
418
F
1.673
1.673
Totale
2.091
2.091
84
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Gli uomini invece, in entrambi i settori, sono in numero maggiore nel comparto degli
operai specializzati e tecnici.
Per quanto attiene le fasce di età dei lavoratori dipendenti, illustrate dalla Tavola 48 e
dal Grafico 49, è possibile notare come nel settore pubblico la fascia dominante di età modale
sia rappresentata da quella che va dai 50 anni in poi (38,7% sul totale), diversa, invece, la
rappresentanza nel settore privato, dove la maggior parte dei lavoratori si trova nella fascia che
va dai 41 ai 50 anni (35,0% sul totale).
Per quanto riguarda la collocazione dei lavoratori per titolo di studio, la Tavola 49
evidenzia come nel settore pubblico sia i maschi che le femmine, che sono in possesso di
licenza media o titolo inferiore, sono collocati in larga parte tra gli operai specializzati e tecnici
con un’incidenza pari a 458 unità; mentre nel settore privato, i maschi con licenza media o
titolo inferiore sono collocati in prevalenza tra gli operai specializzati e tecnici (incidenza pari a
1.677 unità), mentre le donne per la maggior parte sono occupate tra gli operai
generici e commessi (incidenza pari a 1.133 unità).
Come si potrà notare, nel settore privato a parità di titolo di studio, è evidente la
differenza di qualifica tra maschi e femmine.
I lavoratori in possesso di diploma di qualifica o di maturità e quelli in possesso di laurea,
sia nel pubblico che nel privato, sono collocati in misura maggiore nelle qualifiche di impiegati
specializzati e tecnici e in quelle di responsabili ed esperti di settore.
La composizione dei lavoratori dipendenti totali per titolo di studio, mostrata dalla Tav.
49 e dai Grafici 50, 51 e 52, mette in evidenza il fatto che la maggioranza dei lavoratori
85
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 47 - LAVORATORI DIPENDENTI PER QUALIFICA E GENERE (SETTEMBRE 2013)
Settore pubblico allargato
Settore privato
M
F
T
M
F
T
Dirigenti e assimilati
47
26
73
Dirigenti e assimilati
238
37
275
Responsabili ed esperti di settore
338
649
987
Responsabili ed esperti di settore 657
309
966
Impiegati specializzati e tecnici
372
762 1.134
Impiegati specializzati e tecnici
Impiegati operativi
201
422
623
Impiegati operativi
952 1.350 2.302
Operai caporeparto
33
.
33
Operai caporeparto
76
Operai specializzati e tecnici
385
234
619
Operai specializzati e tecnici
2.369 305
2.674
Operai qualificati
104
161
265
Operai qualificati
1.575 865
2.440
Operai generici e commessi
104
114
218
Operai generici e commessi
1.262 1.572 2.834
Altri
15
25
40
Altri
1.610 1.540 3.150
25
Totale 1.599 2.393 3.992
Impiegati specializzati e tecnici
22,84
Operai specializzati e tecnici
17,56
Operai generici e commessi
16,27
Impiegati operativi
15,60
Operai qualificati
14,42
10,41
Dirigenti e assimilati
1,86
Operai caporeparto
0,62
Altri
0,41
0,00
5,00
11
84
36
Totale 8.764 5.997 14.761
GRAFICO 48 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2013)
Responsabili ed esperti di settore
8
10,00
15,00
20,00
86
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
25,00
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 48 - LAVORATORI DIPENDENTI PER FASCIA D'ETÀ (SETTEMBRE 2013)
Fasce di età
Settore pubblico
Settore privato
Maschi
Femmine
Totale
Maschi
Femmine
Totale
Fino a 15 anni
.
.
.
2
0
2
16 - 18
1
2
3
27
7
34
19 - 25
29
24
53
500
343
843
26 - 30
52
93
145
750
625
1.375
31 - 40
272
467
739
2.632
1.931
4.563
41 - 50
582
927
1.509
3.189
1.977
5.166
Oltre 50
663
880
1.543
1.664
1.114
2.778
Totale
1.599
2.393
3.992
8.764
5.997
14.761
GRAFICO 49 - LAVORATORI DIPENDENTI PER FASCIA D'ETÀ (SETTEMBRE 2013)
87
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 49 - LAVORATORI DIPENDENTI PER SETTORE PUBBLICO E PRIVATO PER TITOLO DI STUDIO, QUALIFICA E GENERE
(SETTEMBRE 2013)
Privato
Licenza media o
titolo inferiore
M
F
Qualifica
Diplomi
Lauree
Non specificato
M
F
M
F
M
33
3
124
23
76
11
5
.
Responsabili ed esperti di settore
118
39
362
201
166
67
11
2
Impiegati specializzati e tecnici
338
224
915
1.051
320
245
37
20
Impiegati operativi
179
229
583
809
172
276
18
36
Operai caporeparto
50
6
25
2
.
.
1
.
Operai specializzati e tecnici
1.677
227
640
73
9
3
43
2
Operai qualificati
1.015
604
490
222
6
17
64
22
785
1.133
417
338
10
34
50
67
Apprendisti e corsisti
1
0
.
3
.
.
.
.
Altri
2
3
11
4
10
1
1
0
4.198
2.468
3.567
2.726
769
654
230
149
Dirigenti e assimilati
Operai generici e commessi
Totale
F
Pubblico
Licenza media o
titolo inferiore
Qualifica
Dirigenti e assimilati
Diplomi
Lauree
Non specificato
M
F
M
F
M
F
M
F
.
.
4
1
33
21
10
4
Responsabili ed esperti di settore
4
1
65
168
237
470
32
10
Impiegati specializzati e tecnici
82
33
242
534
34
171
14
24
Impiegati operativi
81
166
114
239
6
16
.
1
Operai caporeparto
29
.
4
.
.
.
.
.
283
175
94
53
1
5
7
1
Operai qualificati
75
122
24
36
2
2
3
1
Operai generici e commessi
66
81
34
27
2
1
2
5
Apprendisti e corsisti
.
.
.
.
.
.
.
.
Altri
3
.
3
4
6
17
3
4
623
578
584
1.062
321
703
71
50
Operai specializzati e tecnici
Totale
GRAFICO 50 - LAVORATORI DIPENDENTI PER TITOLO DI STUDIO NEL SETTORE PUBBLICO (SETTEMBRE 2013)
Non specificato
3,03%
Laurea
18,69%
Diploma universitario
6,96%
Diploma di maturità
22,55%
Diploma di qualifica
18,69%
Licenza media inferiore
Licenza elementare
0,00%
28,03%
2,05%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
88
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
25,00%
30,00%
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 51 - LAVORATORI DIPENDENTI PER TITOLO DI STUDIO NEL SETTORE PRIVATO (SETTEMBRE 2013)
Non specificato
2,57%
Laurea
Diploma universitario
7,36%
2,28%
Diploma di maturità
32,91%
Diploma di qualifica
9,72%
Licenza media inferiore
37,50%
Licenza elementare
0,00%
7,66%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00% 25,00%
30,00% 35,00%
GRAFICO 52 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER TITOLO DI STUDIO (SETTEMBRE 2013)
89
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
40,00%
Relazione Economico – Statistica
dipendenti, sia nel settore pubblico che nel settore privato, possiede il titolo di licenza media e
che questa ha una incidenza rispettivamente del 28,03% e del 37,50%.
Nel settore pubblico chi possiede il diploma di maturità e di qualifica incide
rispettivamente per il 22,55% e per il 18,69%, mentre nel settore privato incide per il 32,91%
e per il 9,72%, infine chi è in possesso di laurea rappresenta il 18,69% nel pubblico ed il 7,36%
nel privato.
I lavoratori in possesso del diploma di maturità o della laurea ricoprono,
prevalentemente, ruoli di responsabilità, mentre i lavoratori che possiedono la licenza media o
un titolo inferiore, ricoprono ruoli impiegatizi e/o di manodopera.
Le Tavole 50 e 51 mostrano il dato relativo alle assenze per inabilità temporanea
nell’ambito del settore pubblico e di alcune categorie di attività economiche del settore privato.
Il dato riportato esprime la percentuale di assenze dovute a Malattia, Infortuni e
Gravidanze sul totale generale, comprendente anche Congedi e Permessi.
TAVOLA 50 - ASSENTEISMO NEL SETTORE PUBBLICO – (DATO IN %)
2008
2009
2010
2011
2012
Pubblica Amministrazione
5,16
5,21
4,75
5,10
4,67
Istituto Sicurezza Sociale
6,84
6,48
5,16
5,59
6,01
Azienda di Stato di Produzione (stipendiati)
2,54
3,55
3,51
3,17
5,12
Azienda di Stato dei Servizi
4,33
5,28
4,83
4,54
4,31
Azienda di Stato Filatelica e Numismatica
3,27
6,75
6,43
7,47
5,87
Università degli Studi
7,92
7,08
3,94
4,08
5,73
C.O.N.S.
6,48
4,83
3,86
2,41
4,06
Salariati A.A.S.P.
9,74
10,98
11,26
10,74
10,88
TAVOLA 51 - ASSENTEISMO IN ALCUNE CATEGORIE DI ATTIVITÀ ECONOMICA DEL SETTORE PRIVATO – (DATO IN %)
2008
2009
2010
2011
2012
Meccanica generale e di precisione
4,11
3,51
3,92
3,50
3,34
Chimico-farmaceutico
4,42
4,57
3,91
4,49
3,87
Abbigliamento-tessili-pelli
3,65
3,41
3,35
3,55
2,60
Carta e legno
3,80
3,84
3,70
3,68
3,04
90
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.6.2 ‐ I frontalieri
A settembre 2013, San Marino conta 5.467 lavoratori frontalieri, in diminuzione (‐140
unità) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Anche se la crisi internazionale continua a far sentire i propri effetti, l’economia
sammarinese nella sostanza, assorbe un elevato numero di lavoratori frontalieri i quali
rappresentano una componente importante del mercato del lavoro e una risorsa per lo
sviluppo.
Attraverso un’analisi dei dati statistici a disposizione, è possibile quantificare il fenomeno
transfrontaliero ed è anche possibile riscontrare come per l’economia sammarinese l’effetto
di questo tipo di lavoratori, oltre a rivestire un’indiscutibile importanza economica, incida
anche nel tessuto sociale.
TAVOLA 52 - LAVORATORI FRONTALIERI
Maschi
Femmine
Var.% Var. sul 1996
Totale
Var.% Var. sul 1996
Var.% Var. sul 1996
1996
2.596
.
.
571
.
.
3.167
.
.
1997
2.781
7,1
7,1
627
9,8
9,8
3.408
7,6
7,6
1998
3.108
11,8
19,7
720
14,8
26,1
3.828
12,3
20,9
1999
3.363
8,2
29,5
881
22,4
54,3
4.244
10,9
34,0
2000
3.574
6,3
37,7
980
11,2
71,6
4.554
7,3
43,8
2001
3.595
0,6
38,5
1.135
15,8
98,8
5.090
11,8
60,7
2002
4.005
11,4
54,3
1.186
4,5
107,7
5.191
2,0
63,9
2003
3.929
-1,9
51,3
1.161
-2,1
103,3
5.090
-1,9
60,7
2004
4.074
3,7
56,9
1.194
2,8
109,1
5.268
3,5
66,3
2005
4.255
4,4
63,9
1.389
16,3
143,3
5.644
7,1
78,2
2006
4.411
3,7
69,9
1.274
-8,3
123,1
5.685
0,7
79,5
2007
4.758
7,9
83,3
1.472
15,5
157,8
6.230
9,6
96,7
2008
5.032
5,8
93,8
1.621
10,1
183,9
6.653
6,8
110,1
2009
4.774
-5,1
83,9
1.625
0,2
184,6
6.399
-3,8
102,1
2010
4.557
-4,5
75,5
1.602
-1,4
180,6
6.159
-3,8
94,5
2011
4.207
-7,7
62,1
1.506
-6,0
163,7
5.713
-7,2
80,4
2012
4.008
-4,7
54,4
1.452
-3,6
154,3
5.460
-4,4
72,4
set-12
4.056
.
56,2
1.551
.
171,6
5.607
.
77,0
set-13
3.943
-2,8%
51,9
1.524
-1,7%
166,9
5.467
-2,5%
72,6
91
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 53 - SERIE STORICA LAVORATORI FRONTALIERI
Frontalieri totali 2002-2012
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Se si considera che l'insieme dei lavoratori totali, alla fine di settembre 2013, è di
20.639 unità si può facilmente intuire come sia eloquente la cifra di 5.467 frontalieri che
rappresenta il 26,5% del totale (Tav.52).
L’aspetto quantitativo dei flussi transfrontalieri basterebbe da solo a giustificare
l'attenzione che deve essere prestata a questo fenomeno, tuttavia, vista la sua strutturazione,
occorrerà valutare attentamente anche l’impatto futuro che potrà generare sia in ambito
sanitario, sia, in prospettiva, in quello previdenziale.
La costante che ha determinato, negli anni precedenti alla crisi, l’innalzamento della
domanda di lavoro, per cui l’offerta di forza lavoro sammarinese non era più sufficiente, è
stata l’espansione del sistema economico sammarinese, caratterizzata dalla crescita del
numero di attività produttive.
L’apporto del lavoro transfrontaliero, infatti, ha visto negli anni l'aumento più
consistente nei rami delle attività manifatturiere e del commercio.
Da un raffronto statistico più generale possiamo vedere che, a partire dall’anno 1996, il
numero dei lavoratori frontalieri è cresciuto in maniera esponenziale passando da 3.167 a
6.399 nel 2009, con un incremento del 102,1%, per poi calare in modo repentino fino al 2012,
dove si registra una variazione sul 1996 del 72,4%.
92
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Tralasciando l’analisi della collocazione dei frontalieri nel settore pubblico, dove le figure
professionali sono presenti esclusivamente in campo sanitario, si rileva come nel settore
privato i lavoratori frontalieri abbiano un’incidenza maggiore nelle qualifiche di manodopera
specializzata, dove il valore più consistente lo si riscontra tra gli operai specializzati e tecnici
(23,8% Tav.53).
Il totale di coloro che ricoprono qualifiche impiegatizie è pari a 1.614 unità, con un
incidenza sul totale del 29,5%, mentre l’incidenza di coloro che sono inquadrati nella categoria
degli operai è del 61,2% per un totale di 3.345 unità lavorative.
TAVOLA 53 - RAFFRONTO TOTALE DEI LAVORATORI/FRONTALIERI PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2013)
Settore Privato
Settore Pubblico
Totale
M
F
T
M
F
T
M
F
T
Dirigenti e assimilati
238
37
275
47
26
73
285
63
348
Responsabili ed esperti di settore
657
309
966
338
649
987
995
958
1.953
1.610
1.540
3.150
372
762
1.134
1.982
2.302
4.284
Impiegati operativi
952
1.350
2.302
201
422
623
1.153
1.772
2.925
Operai caporeparto
76
8
84
33
0
33
109
8
117
Operai specializzati e tecnici
2.369
305
2.674
385
234
619
2.754
539
3.293
Operai qualificati
1.575
865
2.440
104
161
265
1.679
1.026
2.705
Operai generici e commessi
1.262
1.572
2.834
104
114
218
1.366
1.686
3.052
25
11
36
15
25
40
40
36
76
Impiegati specializzati e tecnici
Altri
Totale Generale 8.764
5.997 14.761 1.599
2.393
3.992 10.363 8.390 18.753
di cui frontalieri
Settore Privato
Settore Pubblico
Totale
M
F
T
M
F
T
M
F
T
Dirigenti e assimilati
87
10
97
2
0
2
89
10
99
Responsabili ed esperti di settore
285
86
371
22
8
30
307
94
401
Impiegati specializzati e tecnici
711
362
1.073
8
12
20
719
374
1.093
Impiegati operativi
278
243
521
0
0
0
278
243
521
Operai caporeparto
30
4
34
0
0
0
30
4
34
1.215
75
1.290
0
0
0
1.215
75
1.290
Operai qualificati
851
281
1.132
0
0
0
851
281
1.132
Operai generici e commessi
449
439
888
0
1
1
449
440
889
4
0
4
1
3
4
5
3
8
1.500
5.410
33
24
57
3.943
1.524
5.467
Operai specializzati e tecnici
Altri
Totale Generale 3.910
93
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 54 - INCIDENZA PERCENTUALE PER RAMO SUL TOTALE DEI FRONTALIERI (SETTEMBRE 2013)
Il Grafico 54 mostra l’incidenza sul totale del personale transfrontaliero, dove con il
38,9% si colloca prevalentemente nel ramo di attività manifatturiera seguito dal commercio
con il 21,1%.
I Grafici 55 e 56 mostrano invece i dati relativi al titolo di studio, alla qualifica e all’età. Qui
è possibile osservare come il titolo di studio prevalente per i frontalieri sia quello della
licenza media, quindi un titolo di studio basso, seguito dal diploma.
Rispetto al totale degli occupati, la struttura per età dei frontalieri si caratterizza per
una sovrarappresentazione della classe di età che va dai 41 ai 50 anni.
Infine, la Tavola 54 ed il Grafico 57 analizzano la forza di lavoro transfrontaliera riguardo
al genere. Da uno sguardo d’insieme possiamo notare che a settembre 2013 la maggioranza
dei frontalieri è di sesso maschile ed è occupata nelle attività manifatturiere.
94
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 55 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER POSIZIONE ANAGRAFICA E TITOLO DI STUDIO (SETTEMBRE 2013)
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
Lavoratori frontalieri
Lavoratori residenti e
soggiornanti
Sammarinesi residenti
all'estero
Licenza media e titolo inferiore
2897
4901
69
Diploma di maturità e di qualifica
1838
6048
53
Laurea o diploma universitario
522
1915
10
Non specificato
210
282
8
GRAFICO 56 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI/FRONTALIERI PER FASCE D'ETÀ (SETTEMBRE 2013)
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
fino a 15
16-18
19-25
26-30
31-40
41-50
Oltre 51
Dipendenti totali
0,0%
0,2%
4,8%
8,1%
28,3%
35,6%
23,0%
di cui frontalieri
0,0%
0,0%
0,8%
2,1%
9,3%
11,6%
5,3%
95
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 54 - LAVORATORI FRONTALIERI TOTALI PER RAMO E GENERE
2012
M
Agricoltura
Industrie manifatturiere
set-13
F
T
M
F
T
2
1
3
3
2
5
1.835
301
2.136
1.820
309
2.129
Costruzioni
528
15
543
512
11
523
Commercio
653
437
1.090
646
509
1.155
Alberghi e ristoranti
Trasporti e comunicazioni
Attività finanziarie
Attività immobiliari, informatica
e servizi alle imprese
36
40
76
43
43
86
149
90
239
144
94
238
53
34
87
50
26
76
600
238
838
573
239
812
12
Istruzione
8
3
11
9
3
Sanità e assistenza sociale
13
78
91
11
73
84
Altri servizi
89
186
275
99
191
290
3.966
1.423
5.389
3.910
1.500
5.410
Totale settore privato
Settore pubblico
Totale dipendenti frontalieri
42
29
71
33
24
57
4.008
1.452
5.460
3.943
1.524
5.467
GRAFICO 57 - INCIDENZA LAVORATORI FRONTALIERI TOTALI PER GENERE (SETTEMBRE 2013)
80,0%
72,3%
70,0%
57,9%
60,0%
50,0%
42,1%
40,0%
30,0%
27,7%
20,0%
10,0%
0,0%
Settore privato
Settore pubblico
Maschi
Femmine
96
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.6.3 ‐ La Disoccupazione
Su base annua, a settembre 2013 rispetto a settembre 2012, il tasso di disoccupazione
totale è in aumento con un valore pari al 8,02% contro il 6,90% dell’anno precedente. Sale
anche il tasso di disoccupazione in senso stretto pari al 6,40% contro il 5,29%. Il dato dimostra
che la disoccupazione a San Marino, così come in tutti gli Stati europei, risulta un problema
pressante e in continuo incremento.
Le percentuali relative alla disoccupazione, nell’arco temporale 2002‐2012, risultano
comunque contenute e di gran lunga inferiori rispetto alla media italiana ed europea.
La Tavola 55, unitamente al Grafico 58, dimostrano come nel terzo trimestre 2013 gli
effetti della disoccupazione siano decisamente incisivi e come la crescita della disoccupazione
a partire dal 2008, potrebbe, in assenza di efficaci politiche del lavoro, diventare strutturale.
Nel 2012 il numero totale dei disoccupati, ovverosia le persone in età lavorativa iscritte
nelle pubbliche graduatorie (comprese le graduatorie per l’insegnamento), che sono in cerca
TAVOLA 55 - LA DISOCCUPAZIONE
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 set-12 set-13
Disoccupati totali
710 628 577 671 595 573 713 910 978 1.115 1.332 1.136 1.323
Disoccupati in senso stretto
341 321 249 325 254 259 364 522 601
787 1.022 870
1.056
Tasso di disoccupazione totale 3,92 4,12 3,36 3,57 3,81 3,62 4,44 5,61 6,03 6,82 8,14
6,90
8,02
Tasso di disoccupazione in
senso stretto
5,29
6,40
1,76 2,11 1,70 1,78 1,63 1,64 2,27 3,22
3,7
4,82 6,24
GRAFICO 58 - ANDAMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
2002
2003
2004
2005
2006
Disoccupati totali
2007
2008
2009
Disoccupati in senso stretto
97
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2010
2011
2012
Relazione Economico – Statistica
di impiego, comprese quelle che interpongono vincoli all’ingresso nel mondo lavorativo,
raggiunge le 1.332 unità, 217 in più rispetto al 2011. Se però consideriamo l a disoccupazione
in senso stretto, quella cioè che considera le persone subito disponibili cioè che non
frappongono ostacoli o condizioni ad entrare nel mondo del lavoro, il numero si attesta a 1.022
disoccupati. Anche in questo caso i valori sono ai massimi livelli dal 2002.
Nel terzo trimestre 2013, invece, il numero dei disoccupati totali si attesta a 1.323 e
rispetto al dato del 3° trimestre 2012 aumenta sia la disoccupazione femminile (862 disoccupate
contro le 724 del periodo corrispondente), che quella maschile (461 contro 412).
Analizzando il tasso di disoccupazione in senso stretto si possono trarre conclusioni
analoghe a quanto espresso poc’anzi, e cioè di come a San Marino, in assenza di politiche che
favoriscano l’occupazione, visto il perdurare di condizioni economiche sfavorevoli, le forme di
disoccupazione potrebbero diventare strutturali.
TAVOLA 56 - DISOCCUPAZIONE PER GENERE, FASCE D'ETÀ E GRADO D'ISTRUZIONE
2010
Per sesso
Incidenza percentuale
2011
M
F
T
270
708
978
27,6% 72,4% 100,0%
2012
M
F
T
384
731
1.115
34,4% 65,6% 100,0%
set-13
M
F
T
462
870
1.332
34,7% 65,3% 100,0%
M
F
T
461
862
1.323
34,8% 65,2% 100,0%
Per fasce d'età
Fino ai 19 anni
21
25
46
39
21
60
30
28
58
37
31
68
20-29 anni
112
216
328
134
216
350
157
255
412
168
257
425
30-39 anni
63
230
293
85
211
296
120
257
377
96
263
359
40-49 anni
41
175
216
69
195
264
81
230
311
82
201
283
50-59 anni
31
54
85
55
76
131
64
81
145
70
98
168
60 anni e oltre
2
8
10
2
12
14
10
19
29
8
12
20
Totale 270
708
978
384
731
1.115
462
870
1.332
461
862
1.323
Licenza media e inferiore
93
217
310
154
241
395
156
269
425
141
222
363
Diploma maturità e qualifica
127
317
444
158
305
463
209
379
588
222
426
648
Laurea e diploma universitario
50
169
219
69
183
252
88
215
303
88
204
292
Per grado di istruzione
Non specificato
.
Totale 270
5
5
3
2
5
9
7
16
10
10
20
708
978
384
731
1.115
462
870
1.332
461
862
1.323
98
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 59 - PERCENTUALE DELLA DISOCCUPAZIONE PER GENERE SUL TOTALE (SETTEMBRE 2013)
Maschi
34,85
Femmine
65,15
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
GRAFICO 60 - INCIDENZA DELLA DISOCCUPAZIONE PER FASCE D'ETÀ SUL TOTALE (SETTEMBRE 2013)
Fino 19 anni
5,14
20-29 anni
32,12
30-39 anni
27,14
40-49 anni
21,39
50-59 anni
12,70
60 anni e oltre
1,51
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
GRAFICO 61 - INCIDENZA DELLA DISOCCUPAZIONE PER GRADO DI ISTRUZIONE SUL TOTALE (SETTEMBRE 2013)
Licenza media e inferiore
27,44
Diplomi di qualifica e maturità
48,98
Lauree e diplomi universitari
22,07
Non specificato
1,51
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
99
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
50,00
60,00
Relazione Economico – Statistica
Osservando la Tavola 56, è possibile notare come a condizionare la disoccupazione
siano i seguenti fattori: il sesso, l’età e il grado di istruzione. Anche se le cifre rimangono
contenute, seppur commisurate alla dimensione della forza di lavoro, sono le donne ad
avere la percentuale più alta sul totale della disoccupazione (65,2% contro il 34,8% degli uomini).
Più delicato si presenta l’argomento che riguarda le fasce d’età.
A settembre 2013, su un totale di 1.323 disoccupati, ben 425 (257 donne e 168 uomini)
sono compresi nella fascia d’età che va dai 20 ai 29 anni, mentre 359 disoccupati (263 donne e
96 uomini) vengono ricompresi nella fascia d’età che va dai 30 ai 39 anni.
Ciò conferma, principalmente, che i giovani incontrano alcune difficoltà nell’inserimento
nel mondo del lavoro, mentre per le altre fasce d’età, il cambiamento nel corso degli anni dei
contenuti del mondo del lavoro nel suo complesso sta rendendo più difficile il ricollocarsi in
ambiti lavorativi diversi, pertanto in futuro giocherà un ruolo fondamentale la formazione,
soprattutto dopo un periodo di crisi come quello attuale.
Infine, risultano sempre superiori per le donne i numeri della disoccupazione
relativamente al grado d’istruzione. Oltre ad esserci differenze nei numeri rispetto al titolo di
studio, resta il fatto che sono comunque troppo alte le cifre dei disoccupati in possesso di
diploma universitario e laurea.
Osservando invece i grafici che riportano l’incidenza percentuale della disoccupazione
vediamo che, in ordine all’età, la fascia 20‐29 anni occupa il 32,12% e la fascia 30‐39 anni il
27,14% (Graf.60), mentre, per ciò che riguarda il grado di istruzione, sono i diplomati ad avere
l’incidenza più elevata (48,98% Graf.61).
GRAFICO 62 - INCREMENTO DISOCCUPATI IN SENSO STRETTO PER FASCIA DI ETÀ (SETTEMBRE 2009 – SETTEMBRE 2013)
Variazione numerica disoccupati
120
102
100
80
80
77
68
69
59
60
46
40
20
26
13
11
1
100
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
oltre 64 anni
da 60 a 64 anni
da 55 a 59 anni
da 50 a 54 anni
da 45 a 49 anni
da 40 a 44 anni
da 35 a 39 anni
da 30 a 34 anni
da 25 a 29 anni
da 20 a 24 anni
Fino a 19 anni
0
Relazione Economico – Statistica
2.6.4 ‐ La Cassa Integrazione Guadagni, l’Indennità Economica Speciale e i Conflitti di lavoro
A partire dal 2009, l’ampio ricorso alla Cassa Integrazione ha consentito al mercato del
lavoro sammarinese di contenere, almeno in parte, l’impatto della crisi produttiva. Rispetto al
2008, le ore complessivamente autorizzate di CIG sono quasi triplicate, superando, negli
importi erogati, i 10 milioni nel 2009 (rispetto ai circa 4 milioni dell’anno prima) e mostrando
così una crescita di proporzioni ben superiori rispetto a precedenti fasi cicliche negative.
I dati del 2012 si presentano superiori a quelli del 2011, seppure più contenuti rispetto ai
picchi del 2009 (Grafici 63 e 64).
La particolarità della CIG è quella di consentire l’integrazione della retribuzione dei
lavoratori, a fronte di eventi temporanei che possono determinare la sospensione o la
contrazione della normale attività lavorativa, in attesa della normale ripresa operativa.
L’ente a cui compete l’erogazione della Cassa Integrazione è l'Istituto di Sicurezza Sociale.
La Cassa Integrazione Guadagni ordinaria viene autorizzata a seguito di eventi temporanei non
GRAFICO 63 - ANDAMENTO ORE DI C.I.G.
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
0
2008
2009
2010
2011
2012
giu-13
GRAFICO 64 - ANDAMENTO IMPORTI C.I.G.
12.000.000
10.000.000
8.000.000
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
2008
2009
2010
2011
101
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
giu-13
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 57 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA SUDDIVISA PER CAUSA
2005
Ore
Causa di forza maggiore
2006
Importo
Ore
1 235.868 € 2.285.954,00 112.627
2007
Importo
€ 1.089.735,00
Ore
Importo
114.023 € 1.134.508,00
Situazioni temporanee di mercato 2 142.046 € 1.266.036,00 103.826
€ 947.799,00
98.017
€ 895.389,00
Crisi economiche
€ 421.667,00
48.552
€ 459.135,00
0
€ 0,00
3 138.684 € 1.220.386,00
di cui: Riqualificazione
Subtotale (cause 2 + 3)
Arretrati
4.324
€ 35.629,00
3.411
280.730 € 2.486.422,00 149.294
.
Totale generale
45.468
.
.
516.598 € 4.772.376,00 261.921
2008
Ore
Causa di forza maggiore
€ 32.670,00
€ 1.369.466,00
.
€ 2.459.201,00
146.569 € 1.354.524,00
.
260.592 € 2.489.032,00
2009
Importo
Ore
Importo
.
2010
Ore
Importo
1 132.060 € 1.338.059,00 136.944
€ 1.432.965,00
236.339 € 2.344.420,00
Situazioni temporanee di mercato 2 194.758 € 1.826.332,00 881.687
€ 8.539.446,00
562.323 € 5.322.965,00
Crisi economiche
3 113.947 € 1.128.085,00
di cui: Riqualificazione
Subtotale (cause 2 + 3)
Arretrati
0
€ 815.698,00
87.831
€ 846.158,00
0
€ 0,00
0
€ 0,00
€ 0,00
308.705 € 2.954.417,00 967.958
.
Totale generale
86.271
€ 12.365,00
.
€ 9.972.411,00
‐€ 40.058,00
650.154 € 7.756.385,00
.
‐€ 15.661,00
440.765 € 4.304.841,00 1.104.902 € 10.748.051,00 886.493 € 8.589.882,00
2011
Ore
2012
Importo
Ore
Importo
1 112.950 € 1.124.065,00 208.729
€ 2.025.344,00
95.359
€ 959.607,00
Situazioni temporanee di mercato 2 446.880 € 4.144.615,00 566.437
€ 5.123.253,00
377.520 € 3.517.049,00
Causa di forza maggiore
Crisi economiche
Importo
Ore
giu-13
3 126.820 € 1.207.733,00
di cui: Riqualificazione
Subtotale (cause 2 + 3)
Arretrati
0
€ 800.212,00
78.922
€ 742.800,00
0
€ 0,00
0
€ 0,00
573.700 € 5.352.348,00 651.553
.
Totale generale
85.116
€ 0,00
‐€ 9.604,00
.
686.650 € 6.466.809,00 860.282
€ 5.923.465,00
€ 26.720,00
€ 7.975.529,00
GRAFICO 65 - C.I.G. LIQUIDATA PER CAUSA (2012)
102
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
456.442 € 4.259.849,00
.
€ 7.465,00
551.801 € 5.226.921,00
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 58 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA PER ATTIVITÀ ECONOMICA
2008
2009
Ore
Importi
Ore
Importi
1.121
€ 9.215,00
2.304
€ 19.446,00
Atti vi tà ma nufa tturi e re
283.322
€ 2.727.980,00
826.456
€ 8.001.691,00
Cos truzi oni
113.110
€ 1.156.057,00
148.053
€ 1.521.994,00
32.844
€ 310.655,00
71.379
€ 652.053,00
.
.
.
.
1.619
€ 15.616,00
2.052
€ 19.708,00
Agri col tura , ca cci a
Comme rci o a l l 'i ngros s o, a l de tta gl i o, ri pa ra zi one a utove i col i
Al be rghi e ri s tora nti
Tra s porti , ma ga zzi na ggi o e comuni ca zi oni
Atti vi tà fi na nzi a ri e
.
.
.
.
7.951
€ 78.061,00
53.342
€ 520.286,00
Is truzi one
.
.
.
.
Sa ni tà e a s s i s te nza s oci a l e
.
.
.
.
798
€ 7.257,00
1.317
€ 12.874,00
Atti vi tà i mmobi l i a re , nol e ggi o, i nforma ti ca , ri ce rca e s e rvi zi
Al tri s e rvi zi pubbl i ci , s oci a l i e pe rs ona l i
Totale generale
440.765
€ 4.304.841,00
1.104.903 € 10.748.052,00
2010
2011
Ore
Importi
Ore
Importi
1.831
€ 15.226,00
461
€ 3.456,00
Atti vi tà ma nufa tturi e re
494.404
€ 4.792.165,00
386.911
€ 3.668.824,00
Cos truzi oni
240.705
€ 2.450.095,00
136.630
€ 1.348.096,00
55.930
€ 472.640,00
89.279
€ 783.220,00
2.301
€ 16.909,00
2.458
€ 19.800,00
12.812
€ 124.253,00
7.394
€ 67.253,00
4.604
€ 43.938,00
11.884
€ 119.746,00
Agri col tura , ca cci a
Comme rci o a l l 'i ngros s o, a l de tta gl i o, ri pa ra zi one a utove i col i
Al be rghi e ri s tora nti
Tra s porti , ma ga zzi na ggi o e comuni ca zi oni
Atti vi tà fi na nzi a ri e
Atti vi tà i mmobi l i a re , nol e ggi o, i nforma ti ca , ri ce rca e s e rvi zi
70.410
€ 644.972,00
43.035
€ 383.155,00
Is truzi one
.
.
2.811
€ 27.393,00
Sa ni tà e a s s i s te nza s oci a l e
.
.
1.407
€ 11.519,00
3.496
€ 29.683,00
4.380
€ 34.346,00
886.493
€ 8.589.881,00
686.650
€ 6.466.808,00
Al tri s e rvi zi pubbl i ci , s oci a l i e pe rs ona l i
Totale generale
2012
giu-13
Ore
Importi
Ore
Importi
1.054
€ 7.758,00
389
€ 2.875,00
Atti vi tà ma nufa tturi e re
446.273
€ 4.188.964,00
305.774
€ 2.944.404,00
Cos truzi oni
190.996
€ 1.875.915,00
108.927
€ 1.092.294,00
68.888
€ 594.859,00
46.478
€ 416.155,00
6.858
€ 53.137,00
4.327
€ 35.460,00
Tra s porti , ma ga zzi na ggi o e comuni ca zi oni
14.294
€ 124.318,00
9.043
€ 86.618,00
Atti vi tà fi na nzi a ri e
14.927
€ 153.985,00
8.363
€ 81.112,00
109.965
€ 917.986,00
64.796
€ 535.540,00
Agri col tura , ca cci a
Comme rci o a l l 'i ngros s o, a l de tta gl i o, ri pa ra zi one a utove i col i
Al be rghi e ri s tora nti
Atti vi tà i mmobi l i a re , nol e ggi o, i nforma ti ca , ri ce rca e s e rvi zi
Is truzi one
Sa ni tà e a s s i s te nza s oci a l e
Al tri s e rvi zi pubbl i ci , s oci a l i e pe rs ona l i
Totale generale
344
€ 3.042,00
.
.
1.444
€ 12.263,00
706
€ 6.291,00
5.239
€ 43.302,00
2.998
€ 26.172,00
860.282
€ 7.975.529,00
551.801
€ 5.226.921,00
imputabili all'imprenditore o ai lavoratori, oppure per situazioni temporanee di mercato.
L’intervento tutela il lavoratore in caso di perdita della retribuzione e sostiene le imprese,
che, seppure in condizioni di difficoltà, cercano di mantenere il livello occupazionale.
Diversi, invece, gli ambiti di intervento della cassa integrazione straordinaria che
possono essere ricercati per finalità diverse da quelle previste per l'ordinaria.
Possono ritrovarsi nel caso di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale, nel caso di
particolari crisi settoriali, in casi di dichiarazione di fallimento, di emanazione del
provvedimento di liquidazione coatta amministrativa e di sottoposizione all'amministrazione
straordinaria.
103
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 66 - C.I.G. LIQUIDATA PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (2012)
60,0%
52,5%
50,0%
40,0%
30,0%
23,5%
20,0%
10,0%
11,5%
7,5%
1,9%
1,6%
0,7%
0,5%
0,2%
0,1%
0,0%
0,0%
Con la crisi economica tuttora in corso, differentemente dagli anni precedenti in cui era la
causa “forza maggiore” ad assorbire la maggiore percentuale degli importi liquidati, è la causa
relativa alla “situazione economica temporanea di mercato” che, nel 2012, con il 64,24%
incamera gli importi maggiori (Graf.65).
La Tavola 57 mostra nel dettaglio gli importi totali liquidati suddivisi per causa
registrando, in particolare, per la causa “situazioni temporanee di mercato”, importi consistenti
anche se inferiori al 2009.
Per l’anno 2012, la causa di “forza maggiore” assorbe la cifra di € 2.025.344,0, a fronte di
208.729 ore, la causa “situazioni temporanee di mercato” € 5.123.253,0 a fronte di 566.437 ore,
infine la causa che riguarda “crisi economica, ristrutturazioni e riconversioni aziendali”
€800.212,0, per complessive 85.116 ore.
Nell’insieme per il 2012, rispetto all’anno precedente, assistiamo ad un aumento del
ricorso alla cassa integrazione (+23%).
Gli importi liquidati per la causa legata alle situazioni temporanee di mercato
aumentano del +23,6%, aumentano anche gli importi legati alla causa di forza maggiore
(+80,2%), diminuiscono, invece, gli importi riferiti alla causa che riguarda le crisi economiche,
(+33,7%).
La Tavola 58 ed il Grafico 66, riferiti alla Cassa Integrazione liquidata per ramo di attività
economica, mettono in evidenza che i settori che hanno percepito gli importi maggiori sono
104
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
stati quelli del settore Manifatturiero e del settore delle Costruzioni.
In totale, nel 2012, l’Industria Manifatturiera beneficia del 52,5% (56,7% nel 2011) del
totale liquidato, mentre il ramo Costruzioni del 23,5% (20,8% nel 2011).
In particolare, per quanto riguarda gli importi liquidati, per il settore Costruzioni è
prevalente la causa di forza maggiore che costituisce il 71,4% del totale, mentre per il settore
Manifatturiero prevale la causa delle situazioni temporanee di mercato con il 62,4% del totale
degli importi (Tav.59 e Graf.67).
TAVOLA 59 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA PER RAMO E CAUSA (2012)
Causa di
forza
maggiore
Agri col tura , ca cci a e
s i l vi col tura
Atti vi tà
ma nufa tturi ere
3
1
.
.
.
.
4
Ore l i qui da te
723
331
.
.
.
.
1.054
Importo l i qui da to
€ 5.282
€ 2.476
.
.
.
€0
€ 7.758
Tota l e a zi ende
47
140
.
10
.
.
197
Ore l i qui da te
42.812
343.691
.
59.770
.
.
446.273
.
€ 557.637
.
Tota l e a zi ende
€ 411.608 € 3.197.818
150
64
.
.
.
.
214
Ore l i qui da te
146.786
44.210
.
.
.
.
190.996
.
.
.
€ 975
€ 1.875.916
.
3
.
.
123
.
3.954
.
.
68.888
.
€ 35.068
.
€ 4.384
€ 594.860
.
1
.
.
8
Importo l i qui da to € 1.445.556 € 429.385
Commerci o
Tota l e a zi ende
15
105
a l l 'i ngros s o e a l
detta gl i o; ri pa ra zi one
Ore l i qui da te
2.900
62.034
di beni pers ona l i e
Importo l i qui da to € 26.308
€ 529.100
ca s a
Tota l e a zi ende
1
6
Al berghi e ri s tora nti
Tra s porti ,
ma ga zzi na ggi o e
comuni ca zi oni
Atti vi tà fi na nzi a ri e
Sa ni tà e a s s i s tenza
s oci a l e
Al tri s ervi zi pubbl i ci ,
s oci a l i e pers ona l i
Tota l e genera l e
€ 21.900 € 4.188.963
Ore l i qui da te
317
4.042
.
2.499
.
.
6.858
Importo l i qui da to
€ 3.132
€ 30.693
.
€ 19.159
.
€ 153
€ 53.137
Tota l e a zi ende
5
14
.
.
.
.
19
Ore l i qui da te
2.985
11.309
.
.
.
.
14.294
Importo l i qui da to
€ 29.222
€ 96.795
.
.
.
‐€ 1.700
€ 124.317
Tota l e a zi ende
.
9
.
1
.
.
10
Ore l i qui da te
.
4.817
.
10.109
.
.
14.926
€ 153.984
Importo l i qui da to
Atti vi tà i mmobi l i a ri ,
Tota l e a zi ende
nol eggi o, i nforma ti ca ,
Ore l i qui da te
ri cerca , s ervi zi a l l e
Importo l i qui da to
i mpres e
Is truzi one
Totale
Tota l e a zi ende
Importo l i qui da to
Cos truzi one e i mpi a nti
Crisi
Situazioni
Riqualificazi economica,
temporane
Stato di
one del
ristrutturazioni
Arretrati
e di
ristrutturazione
personale e riconversioni
mercato
aziendali
.
€ 49.239
.
€ 104.745
.
€0
16
76
.
2
.
.
94
10.619
90.984
.
8.364
.
.
109.967
€ 917.986
€ 90.377
€ 747.316
.
€ 79.164
.
€ 1.129
Tota l e a zi ende
.
1
.
.
.
.
1
Ore l i qui da te
.
344
.
.
.
.
344
Importo l i qui da to
.
€ 3.042
.
.
.
€0
€ 3.042
Tota l e a zi ende
1
6
.
.
.
.
7
Ore l i qui da te
43
1.401
.
.
.
.
1.444
Importo l i qui da to
€ 394
€ 11.869
.
.
.
€0
€ 12.263
Tota l e a zi ende
4
11
.
1
.
.
16
Ore l i qui da te
1.546
3.274
.
420
.
.
5.240
Importo l i qui da to
€ 13.465
€ 25.518
.
€ 4.438
.
‐€ 121
€ 43.300
Tota l e a zi ende
242
433
.
18
.
.
693
Ore l i qui da te
208.729
566.437
.
85.116
.
.
860.282
.
€ 800.212
.
Importo l i qui da to € 2.025.344 € 5.123.253
105
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
€ 26.720 € 7.975.529
Relazione Economico – Statistica
Nei primi sei mesi del 2013 si sono registrate 505 aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa
Integrazione Guadagni, con un decremento del 10,1% rispetto allo stesso periodo del 2013 (562
aziende). Tale riduzione non viene però confermata in termini di importo liquidato: nel periodo
gennaio-giugno 2013 sono stati erogati € 5.226.921, un cifra maggiore rispetto allo stesso
periodo del 2012 (€ 4.243.425, +23,2%) ma leggermente inferiore a quella dei primi sei mesi del
2009, anno in cui si è registrato il picco assoluto di importo.
Anche nei primi sei mesi del 2013, il motivo preponderante di ricorso alla Cig è stato
“Situazioni temporanee di mercato” (67,3% dell’importo totale), seguito da “Causa di forza
maggiore” (18,4% dell’importo totale).
Causa di forza maggiore
Situazioni temporanee di mercato
0,0
0,1
0,0
0,0
0,2
0,0
0,7
0,5
0,6
Istruzione
Sanità e assistenza sociale
Altri servizi pubblici, sociali
e personali
14,6
9,9
Attività immobiliari e
servizi alle imprese
4,5
13,1
0,0
1,0
1,4
1,9
0,0
Trasporti e comunicazioni
Attività finanziarie
0,2
0,6
2,4
Alberghi e ristoranti
Commercio
1,3
10,3
4,4
71,4
Costruzioni
8,4
0,0
20,3
Attività manufatturiere
0,3
0,0
0,0
Agricoltura
80,0
70,0
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
62,4
69,7
GRAFICO 67 - ANDAMENTO C.I.G. LIQUIDATA PER CAUSA (2012)
Crisi economica
Il ricorso all’Indennità Economica Speciale, che viene erogata sempre dall’Istituto
Sicurezza Sociale (Tav.60) e che viene corrisposta ai lavoratori in regime di mobilità, ha visto, a
partire dal 2002, un progressivo aumento degli importi liquidati toccando gli importi massimi
nel 2009 con 2.929 casi per un totale di 368.185 ore ed un importo pari a € 3.122.392,00, per
poi rimanere costante nel 2010 e diminuire notevolmente nel 2012.
Nel 2008 il fenomeno presenta un trend in ascesa con un aumento del totale dei casi,
delle ore totali e degli importi liquidati. Ma è con il 2009 che si raggiunge il picco di tutte le
voci di importo liquidato con un aumento del +165,3%, rispetto all’anno precedente.
106
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 60 - INDENNITÀ ECONOMICA SPECIALE LIQUIDATA
Totale casi
Totale ore
Importo liquidato
2002
815
105.335
794.746,00
2003
1.024
153.602
1.171.767,00
2004
1.221
157.872
1.249.849,00
2005
1.024
126.027
1.006.001,00
2006
868
108.369
885.594,00
2007
932
119.272
981.997,00
2008
1.099
137.998
1.177.082,00
2009
2.929
368.185
3.122.392,00
2010
2.877
361.830
3.099.734,00
2011
778
92.347
763.974,00
2012
43
4.114
34.827,00
GRAFICO 68 - ANDAMENTO IMPORTI LIQUIDATI INDENNITÀ ECONOMICA SPECIALE
3.500.000,00
3.000.000,00
2.500.000,00
2.000.000,00
1.500.000,00
1.000.000,00
500.000,00
0,00
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Importo liquidato
107
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2010
2011
2012
Relazione Economico – Statistica
Per quanto riguarda i conflitti di lavoro (Tavole 61 e 62), dopo che dal 2006 non si erano
più avute contrapposizioni ed ore perdute, nel 2009, risulta una manifestazione sindacale che
ha determinato la perdita di 66.000 ore di lavoro, nel 2010 vi è stata sempre una
manifestazione sindacale ma con una perdita di 120.000 ore di lavoro, nel 2011 le manifestazioni
sindacali sono 4 con una perdita di 3.500 ore totali di lavoro, mentre nel 2012 vi è stata una sola
manifestazione sindacale con una perdita di 12.000 ore di lavoro. Fino a settembre 2013, invece,
si sono registrate 2 manifestazioni sindacali, con una perdita totale di 82.500 ore di lavoro.
TAVOLA 61 - CONFLITTI DI LAVORO
Numero
Lavoratori
partecipanti
Ore perdute
2008
.
.
.
2009
1
2.200
66.000
2010
1
3.000
120.000
2011
4
1.500
3.500
2012
1
3.000
12.000
set-13
2
11.000
82.500
TAVOLA 62 - CONFLITTI DI LAVORO PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA E ORE PERDUTE
2008
2009
2010
2011
2012
Industrie manifatturiere
.
.
.
.
.
Industrie tessili
.
.
.
.
.
Industrie meccaniche
.
.
.
.
.
Industrie chimiche
.
.
.
.
.
Industrie poligrafiche
.
.
.
.
.
Industrie delle costruzioni e impianti
.
.
.
.
.
Commercio
.
.
.
.
.
Credito e assicurazioni
.
.
.
.
.
Pubblica amministrazione
.
.
.
.
.
Tutti i rami
.
.
.
.
.
Tutte le classi
.
66.000 120.000 3.500
12.000 82.500
TOTALE
.
66.000 120.000 3.500
12.000 82.500
108
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
set-13
Relazione Economico – Statistica
2.6.5 - Gli Infortuni sul Lavoro
Lo sviluppo dell’economia se da un lato ha migliorato le condizioni economiche
dall’altro ha contribuito ad aumentare il numero degli infortuni sul lavoro.
Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro sono diventati termini di attualità. Nel 2012,
comunque, si è verificata una diminuzione degli infortuni sul lavoro rispetto al 2011 del -10,9%
(-10,3% sul 2010), mentre aumentano gli infortuni in itinere +31,4% (-22,1% sul 2010).
E’ quanto emerge dai dati a disposizione che, per gli infortuni totali avvenuti nel corso
del 2012, fanno registrare 653 casi legati ad infortunio sul lavoro e 67 casi di infortuni in
itinere, ossia l’infortunio che accade al lavoratore per recarsi sul luogo di lavoro, oppure
durante il percorso che collega due posti di lavoro e tra il luogo di lavoro e quello di
consumazione abituale dei pasti (Tav.63 e Graf. 69).
TAVOLA 63 - TIPOLOGIE DI INFORTUNI IN AMBITO LAVORATIVO
2008
2009
2010
2011
2012
Infortunio sul lavoro
614
701
728
733
653
Infortunio in itinere
66
99
86
51
67
680
800
814
784
720
Totale
Fonte UOC Pronto Soccorso
GRAFICO 69 - ANDAMENTO INFORTUNI IN AMBITO LAVORATIVO
800
700
600
500
400
300
200
100
0
2008
2009
2010
Infortunio sul lavoro
2011
Infortunio in itinere
109
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
Relazione Economico – Statistica
2.6.6 - La Previdenza
La questione previdenziale assume oggi un’importanza maggiore rispetto al passato in
quanto il sistema a ripartizione che governa la previdenza sammarinese paga pensioni per un
periodo mediamente più lungo visti gli aumenti degli indici di anzianità della popolazione.
Attualmente le pensioni sono garantite da una proporzione elevata di lavoratori che non
deve mai superare una soglia critica.
Modificare il funzionamento del sistema pensionistico diventa uno degli obiettivi
principali del nostro sistema poiché la massa di lavoratori che dovrà usufruire della pensione
nei prossimi anni sarà molto alta, per questo la legge sulla previdenza complementare, tenendo
conto di tutti i dati e degli indicatori a disposizione, con riguardo all’età di pensionamento ed al
prolungamento della vita lavorativa, cerca di limitare e contenere il depauperamento dei fondi
pensionistici ed il mantenimento di un adeguato tenore di vita per i pensionati delle nuove
generazioni.
Analizzando il sistema pensionistico nel suo complesso, si può notare che aumenta
costantemente sia la spesa per le pensioni ordinarie (Tav.64), sia il numero delle pensioni
ordinarie erogate che passano dalle 7.442 del 2011, alle 7.802 del 2012 (+4,84%), sia l’importo
medio per pensionato che passa da €15.879,22 del 2011 a €16.155,68 del 2012 con un
incremento del +1,74%.
Passando all’analisi dell’andamento indicizzato di pensioni e occupati e del rapporto tra
occupati e pensionati (Grafici 70 e 71), si evidenzia come sia costante l’aumento del divario tra
TAVOLA 64 - SISTEMA PENSIONISTICO ORDINARIO
2009
Var. %
2012
Var. %
Spesa complessiva pensioni ord. € 104.966.281,22 7,07% € 113.279.111,12 7,92% € 118.173.160,51
4,32%
€ 126.046.623,58
6,66%
Numero di pensioni ordinarie
6.966
3,29%
7.197
3,32%
7.442
3,40%
7.802
4,84%
Importo medio per pensionato
€ 15.068,37
3,66%
€ 15.739,77
4,46%
€ 15.879,22
0,89%
€ 16.155,68
1,74%
-3,74%
€ 507.608.853,30
-1,22%
Retribuzioni lorde
Numero di occupati
Importo retribuzione media
Rapporto occupati/pensionati
Var. %
2010
Var. %
2011
€ 522.478.542,04 -0,19% € 533.831.338,19 2,17% € 513.877.766,96
21.936
-0,27%
21.409
-2,40%
20.935
-2,21%
20.498
-2,09%
€ 23.818,31
0,08%
€ 24.934,90
4,69%
€ 24.546,35
-1,56%
€ 24.763,82
0,89%
3,15
-3,45%
2,97
-5,54%
2,81
-5,43%
2,63
-6,61%
110
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
l’entità delle pensioni erogate rispetto all’incremento degli occupati; infatti, il rapporto
occupati/pensionati, nel 2012 è del 2,63. Questo è un indicatore che genera non poche
preoccupazioni perché dal 2002 al 2012 è diminuito di -1,3 punti.
Tra gli indicatori sociali (Tav.65 e Graf. 72), l’indice di ricambio (123,71 nel 2012), che stima
il rapporto tra coloro che stanno per uscire dalla popolazione potenzialmente lavorativa,
(fascia d’età 60‐64 anni) e il numero di quelli potenzialmente in ingresso sul mercato del lavoro,
(fascia d’età 15‐19 anni), si presenta in diminuzione, mentre aumenta sia l’indice di dipendenza
che risente della struttura sociale ed economica della popolazione (50,59), sia l’indice di
dipendenza degli anziani (27,47).
Riguardo all’indice di ricambio, un valore pari a 100 costituisce la soglia d’equilibrio,
mentre valori superiori indicano che le uscite dal mondo del lavoro sono superiori alle entrate.
Allo stesso modo, valori superiori a 50 per l’indice di dipendenza, indicano una situazione di
squilibrio generazionale.
Infine, analizzando l’andamento dei Fondi pensionistici (Tav.67), si rileva che per il 2012 la
gestione ordinaria presenta saldi negativi per il fondo degli Imprenditori, degli Artigiani, dei
Commercianti e degli Agenti-Rappresentanti. Il fondo Agricoltori resta negativo nonostante il
sostanzioso contributo dello Stato. Gli unici fondi con saldo positivo sono quelli dei lavoratori
dipendenti e dei liberi professionisti. Da segnalare i nuovi fondi: Autonomi e Gestione Residuale,
istituiti con la legge 158 del 2011 che al momento presentano saldi positivi.
TAVOLA 65 - INDICI SOCIALI
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Indice di ricambio
111,28 115,92 120,44 119,57 122,29 126,16 126,37 128,44 132,27 126,03 123,71
Indice di dipendenza
45,00 45,64 46,42 46,61 46,95 47,25 48,30 48,81 49,30 50,10 50,59
Indice di dipendenza
degli anziani
23,26 23,60 24,13 24,33 24,60 24,76 25,44 25,83 26,09 26,88 27,47
111
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Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 70 - ANDAMENTO INDICIZZATO DEI PENSIONATI E DEGLI OCCUPATI (2009=100)
115,0
110,0
105,0
100,0
95,0
90,0
85,0
80,0
2009
2010
2011
Pensionati ordinari
2012
Occupati
GRAFICO 71 - RAPPORTO TRA OCCUPATI E PENSIONATI
4,00
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
0,50
0,00
Valore Reale
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
3,76
3,59
3,48
3,40
3,27
3,29
3,26
3,12
2,97
2,81
2,63
GRAFICO 72 - ANDAMENTO DEGLI INDICI SOCIALI
140,00
120,00
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2002
2003
2004
Indice di ricambio
2005
2006
2007
Indice di dipendenza
2008
2009
2010
2011
2012
Indice di dipendenza degli anziani
112
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Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 66 - PENSIONI TOTALI PER TIPOLOGIA
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Pensioni di invalidità e di
anzianità
5.073
5.308
5.560
5.790
5.938
6.179
6.392
6.354
Pensioni sociali e
superstiti
1.369
1.387
1.448
1.462
1.511
1.496
1.515
1.528
Pensioni privilegiate
(infortuni, malattie prof. e
di reversibilità)
1.314
1.324
1.331
1.342
1.344
1.337
1.346
1.308
GRAFICO 73 – ANDAMENTO PER TIPOLOGIA DELLE PENSIONI
7.000
6.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
0
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Pensioni di invalidità e di anzianità
Pensioni sociali e superstiti
Pensioni privilegiate (infortuni, malattie prof. E di reversibilità)
113
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2012
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 67 - ANDAMENTO DEI FONDI PENSIONISTICI
2008
2009
2010
2011
2012
Lavoratori Subordinati
Entrate
106.609.792,05
113.686.151,76
116.329.631,43 112.588.957,29
111.914.259,27
di cui contrib uti
96.093.783,04
103.563.724,72
105.849.407,68 102.459.681,26
101.782.419,38
contr. Stato
10.516.009,01
10.122.427,04
10.480.223,75
10.129.279,03
10.131.839,89
Us cite
78.855.437,00
84.869.857,34
90.030.726,64
96.690.944,36
103.340.394,19
Saldo (+/-)
27.754.355,05
28.816.294,42
26.298.904,79
15.898.012,93
8.573.865,08
Commercianti
Entrate
9.754.183,35
10.292.391,71
10.550.129,02
10.913.728,25
2.733.629,30
di cui contrib uti
3.123.640,53
3.019.014,92
2.838.945,50
2.722.226,24
2.733.629,30
contr. Stato
6.630.542,82
7.273.376,79
7.711.179,52
8.191.502,01
-
9.465.012,85
10.004.472,26
10.254.428,36
10.553.985,88
4.084.721,59
289.170,50
287.919,45
295.700,66
359.742,37
-1.351.092,29
Us cite
Saldo (+/-)
Artigiani
Entrate
8.460.472,25
8.914.531,92
9.215.750,70
9.652.117,96
3.095.881,56
di cui contrib uti
3.548.447,28
3.357.641,33
3.248.843,77
3.082.012,44
3.095.881,56
contr. Stato
4.912.024,97
5.558.090,99
5.966.906,93
6.570.105,52
-
8.278.495,45
8.714.819,37
9.010.773,47
9.459.401,80
4.070.694,25
181.976,80
199.712,55
204.977,23
192.716,16
-974.812,69
Us cite
Saldo (+/-)
Liberi Professionisti
Entrate
2.338.205,93
2.351.979,93
2.323.550,81
2.419.702,01
1.999.775,61
di cui contrib uti
1.899.557,45
2.154.675,61
1.942.143,01
1.973.613,58
1.999.775,61
contr. Stato
438.648,48
197.304,32
194.214,30
197.361,36
-
Us cite
1.072.024,94
2.351.979,93
1.200.354,74
1.383.293,37
1.425.488,97
Saldo (+/-)
1.266.180,99
1.123.196,07
1.036.408,64
574.286,64
-
Imprenditori
Entrate
575.373,31
592.026,89
519.802,41
562.934,98
455.523,11
di cui contrib uti
474.311,52
499.307,18
415.841,93
450.147,98
455.523,11
contr. Stato
101.061,79
92.719,71
103.960,48
112.787,00
-
484.868,71
509.133,78
525.794,91
578.085,67
596.260,42
90.504,60
82.893,11
-5.992,50
-15.150,69
-140.737,31
1.565.400,52
Us cite
Saldo (+/-)
Agricoltori
Entrate
2.277.100,61
1.705.263,34
1.705.263,34
1.685.314,00
di cui contrib uti
99.277,62
93.042,77
93.042,77
82.371,29
104.523,62
contr. Stato
2.177.822,99
1.612.220,57
1.612.220,57
1.602.942,71
1.460.876,90
2.227.511,08
2.063.178,67
Us cite
Saldo (+/-)
49.589,53
2.063.178,67
2.035.612,67
1.884.620,89
-357.915,33
-357.915,33
-350.298,67
-319.220,37
Agenti-Rappresentanti
Entrate
591.565,40
498.470,35
498.470,35
459.298,72
420.081,33
di cui contrib uti
493.536,96
453.154,86
453.154,86
417.544,29
420.081,33
contr. Stato
98.028,44
45.315,49
45.315,49
41.754,43
-
Us cite
386.268,72
445.567,15
445.567,15
451.220,18
500.841,36
Saldo (+/-)
205.296,68
52.903,20
52.903,20
8.078,54
-80.760,03
Autonomi *
Entrate
12.505.111,72
di cui contrib uti
11.381.890,91
contr. Stato
1.123.220,81
Us cite
10.678.006,59
Saldo (+/-)
1.827.105,13
Gestione Residuale **
Entrate
13.039.888,86
di cui contrib uti
24.920,79
contr. Stato
13.014.968,07
Us cite
12.747.134,09
Saldo (+/-)
292.754,77
*Co n la Legge n. 158/2011è stata creata la macro catego ria A ut o no m i nella quale nco nfluisco no le prestazio ni vitalizie delle catego rie: A rtigiani,
Co mmercianti, Liberi P ro fessio nisti, Imprendito ri e A genti Rappr. di Co mmercio .
** Co n la Legge n. 158/2011è stata istituita la Gestio ne Residuale nella quale co nfluisco no tutte le pensio ni di artigiani e co mmercianti deco rrenti antecedentemente l'anno 2005. Il finanziamento di queste pensio ni, per il 2012, è garantito da un prelievo dal Fo ndo Co mune Riserva
di Rischio per €8.975.855,81e dalla Cassa Co mpensazio ne P restazio ni Eco no miche Tempo ranee per €4.039.112,26.
114
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.7 - LE IMPRESE
Perdura anche nel 2013 la situazione di crisi per il mondo imprenditoriale sammarinese
iniziata nel 2008. La crisi finanziaria e quella immobiliare, in parte dovute alle difficoltà nei
rapporti politici con il principale partner commerciale, hanno condizionato e penalizzato
l’attività delle imprese sammarinesi.
I nuovi standard internazionali, che indicano la via della trasparenza e della
collaborazione, implicano una reimpostazione delle politiche imprenditoriali. Cambiano anche
le tipologie d’impresa, le nuove start-up sono piccole attività con grande componente
tecnologica ed alta professionalità.
La recessione ha inciso notevolmente sulle performance economiche delle imprese,
determinando differenze significative nella competitività e nella dinamica ciclica dei singoli
settori produttivi, nei quali sono in corso profondi processi di ristrutturazione.
GRAFICO 74 - ANDAMENTO DELLE IMPRESE DAL 2002 A SETTEMBRE 2013
7.000
6.355
6.067
6.000
4.816
5.000
5.608
6.464
5.337
5.150
5.938
5.604
5.307
5.084
4.000
4.623
3.000
2.000
1.000
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
115
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2011
2012
set-13
Relazione Economico – Statistica
La struttura organizzativa e le strategie delle imprese stanno mutando, con ricadute sulla
flessibilità produttiva, sull’orientamento degli investimenti, sul posizionamento delle singole
unità all’interno delle “catene del valore” e sui mercati più dinamici. Peraltro, la crisi sembra
stia determinando cambiamenti sostanziali anche nelle imprese più competitive, ovvero quelle
esposte sui mercati esteri, le quali hanno risentito, come quelle operanti sul mercato interno,
dei problemi di liquidità legati alla difficoltà di accesso al credito e hanno dovuto fronteggiare,
nel corso del 2012 il rallentamento della domanda internazionale e, in particolare, quella dei
mercati europei, principale area di sbocco delle merci italiane.
A livello numerico, l’economia sammarinese si avvale principalmente di imprese che
operano nel settore dei servizi, mentre le attività manifatturiere rappresentano appena l’8,8%
del totale delle imprese.
GRAFICO 75 - ANDAMENTO IMPRESE PER RAMO
Agricoltura
Industrie manifatturiere
Costruzioni e impianti
Commercio
Alberghi e ristoranti
Trasporti e comunicazioni
Attività finanziarie
Attività immobiliari, informatica e servizi alle
imprese
Istruzione
Sanità e assistenza sociale
Altri servizi
Non specificato
0
2008
2009
500
2010
1000
2011
1500
2000
2012
116
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2500
3000
Relazione Economico – Statistica
A settembre 2013 le imprese operano principalmente nei settori delle Attività immobiliari,
informatica e servizi alle imprese, del Commercio e degli Altri Servizi.
Le piccole e medie imprese presenti nel comparto dell’industria manifatturiera forniscono
il 35,2% dei posti di lavoro di tutto il settore privato.
La Tavola 68 che illustra la media degli addetti nelle attività economiche, mostra che a
settembre 2013 le industrie manifatturiere hanno in media 11,9 addetti per impresa, il settore
del commercio ha una media di 2,7 addetti, il settore delle attività finanziarie presenta una
media di 12,0 addetti, il settore costruzioni e impianti una media di 3,4 addetti ed, infine, il
settore alberghi e ristoranti una media di 7,3 addetti.
Il terzo trimestre 2013, si presenta con 157 imprese in meno rispetto a dicembre 2012.
Complessivamente, nel periodo compreso tra il 31 dicembre 2008 e il 30 giugno 2013, le
imprese sono diminuite, sia a causa della crisi economica ma anche a seguito di controlli più
rigorosi, di 1.314 unità.
TAVOLA 68 - MEDIA ADDETTI PER SEZIONE DI ATTIVITÀ ECONOMICA
2012
set-13
Imprese Media addetti Imprese Media addetti
Agricoltura
78
0,9
85
1,0
Industrie manifatturiere
465
11,0
450
11,9
Costruzioni e impianti
394
3,4
381
3,4
1.427
2,5
1.407
2,7
43
6,3
39
7,3
160
3,7
152
3,9
77
11,9
73
12,0
1.852
1,5
1.729
1,6
15
3,9
13
4,5
Sanità e assistenza sociale
126
2,5
132
2,5
Altri servizi
670
1,2
689
1,3
Commercio
Alberghi e ristoranti
Trasporti e comunicazioni
Attività finanziarie
Attività immobiliari, informatica
e servizi alle imprese
Istruzione
Totale
5.307
117
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
5.150
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 69 - NUMERO DI IMPRESE PER FORMA GIURIDICA
2008
2009
2010
2011
2012
set-13
4.027
3.954
3.555
3.208
2.919
2.729
56
39
38
36
35
33
Imprese individuali industriali
165
170
176
173
162
156
Imprese individuali artigianali
565
541
524
505
502
498
Imprese individuali commerciali
494
471
449
447
430
425
Attività libero professionali
726
727
715
738
736
750
Cooperative
75
74
74
74
73
75
Consorzi
8
8
8
8
7
7
Enti vari
324
349
378
398
418
444
Società
Imprese individuali agricole
Altre
Totale
24
22
21
21
25
33
6.464
6.355
5.938
5.608
5.307
5.150
TAVOLA 70 - IMPRESE PER RAMO E FASCE DI DIPENDENTI (SETTEMBRE 2013)
0
1-9
10-19
20-49
50-74
75-99
Oltre 100
62
23
.
.
.
.
.
Industrie manifatturiere
114
230
51
34
8
4
9
Costruzioni e impianti
177
175
20
9
.
.
.
Commercio
558
795
40
8
6
.
.
Alberghi e ristoranti
9
24
4
1
.
1
.
Trasporti e comunicazioni
76
61
7
8
.
.
.
Attività finanziarie
26
36
4
1
1
2
3
1.177
517
21
11
.
1
2
Istruzione
8
3
1
1
.
.
.
Sanità e assistenza sociale
84
41
6
1
.
.
.
521
161
3
1
1
2
.
2.812
2.066
157
75
16
10
14
Agricoltura
Attività immobiliari, informatica
e servizi alle imprese
Altri servizi
Totale
118
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 71 - IMPRESE: VARIAZIONI PERCENTUALI ANNUE
2008
2009
2010
2011
2012
set-13
n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.%
Agricoltura
103
0,0%
83
-19,4%
80
-3,6%
81
1,3%
78
-3,7%
85
9,0%
Industrie manifatturiere
632
1,4%
609
-3,6%
574
-5,7%
512
-10,8%
465
-9,2%
450
-3,2%
Costruzioni e impianti
461
1,1%
438
-5,0%
422
-3,7%
400
-5,2%
394
-1,5%
381
-3,3%
Commercio
1.686
8,8%
1.665
-1,2%
1.542 -7,4% 1.486
-3,6%
1.427
-4,0%
1.407
-1,4%
Alberghi e ristoranti
39
2,6%
39
0,0%
38
-2,6%
40
5,3%
43
7,5%
39
-9,3%
Trasporti e comunicazioni
197
5,3%
199
1,0%
191
-4,0%
176
-7,9%
160
-9,1%
152
-5,0%
Attività finanziarie
116
0,0%
116
0,0%
108
-6,9%
96
-11,1%
77
-19,8%
73
-5,2%
Attività immobiliari,
informatica e servizi alle
imprese
2.463
8,1%
2.420
-1,7%
2.198 -9,2% 2.024
-7,9%
1.852
-8,5%
1.729
-6,6%
Istruzione
19
11,8%
15
-21,1%
15
0,0%
15
0,0%
15
0,0%
13
-13,3%
Sanità e assistenza sociale
117
4,5%
120
2,6%
117
-2,5%
120
2,6%
126
5,0%
132
4,8%
Altri servizi
619
7,5%
651
5,2%
653
0,3%
657
0,6%
670
2,0%
689
2,8%
Non specificato
12
9,1%
0
-100,0%
0
0,0%
1
0,0%
.
0,0%
.
0,0%
6,5%
6.355
-1,7%
-5,6%
5.307
-5,4%
5.150
-3,0%
Totale 6.464
5.938 -6,6% 5.608
La Tavola 69 mostra che, negli anni di riferimento, la forma giuridica maggiormente
rappresentata rimane quella societaria, la quale presenta anche il maggior numero di cessazioni,
mentre aumentano le attività libero professionali e quelle classificate sotto la voce “Enti vari”.
A settembre 2013, le società rappresentano comunque il 53% del totale delle imprese, seguite
dalle attività libero‐professionali con il 14,6%, dalle imprese individuali artigianali con il 9,7%, dagli
enti vari con l’8,6% e dalle imprese individuali commerciali con l’8,3%.
La natura dimensionale delle imprese sammarinesi è tale per cui solo 14 imprese
hanno più di cento dipendenti, di queste, 9 sono presenti nel comparto manifatturiero.
Dal 2009 non si registrano incrementi percentuali annui ma solo riduzioni e, come si
può notare dalla Tavola 71, a settembre 2013 il totale delle imprese attive è risultato pari a
5.150 contro le 5 .297 dell’anno precedente, con un decremento del ‐2,8%.
119
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
La flessione riguarda la maggioranza dei rami di attività, con esclusione dei settori Sanità,
Agricoltura e Altri Servizi.
Tra i diversi settori imprenditoriali, quello più colpito è stato il ramo dell’istruzione con
una riduzione del -13,3%, seguito con un -9,3% nel settore alberghi e ristoranti e un -6,6% nel
ramo immobiliare e dei servizi alle imprese.
Il Grafico 76 mostra la distribuzione territoriale delle imprese per Castello.
Come si potrà notare, la maggiore concentrazione di imprese, seppur in diminuzione di
171 attività rispetto all’anno precedente, si trova nel Castello di Serravalle con 2.447 attività
imprenditoriali (3.111 nel 2009).
La scelta dell’insediamento, soprattutto per la tipologia d’impresa manifatturiera, tiene
conto principalmente del fattore logistico in quanto il Castello di Serravalle è il più vicino alla
principale arteria stradale che collega San Marino al circondario.
A seguire, le maggiori concentrazioni si trovano nei castelli di Borgo Maggiore e di San
Marino Città.
Per quanto riguarda l’incidenza in termini quantitativi di ciascun settore sul totale delle
imprese (Graf.77), a settembre 2013 il ramo che incide maggiormente è quello delle Attività
Immobiliari e dei Servizi alle Imprese con il 33,6%, seguono poi i rami del Commercio con il
27,3%, degli Altri servizi con il 13,4%, delle Industrie Manifatturiere con l’8,7% e delle
Costruzioni e Impianti con il 7,4%.
Per ciò che riguarda invece il numero di dipendenti relativo al ramo di attività
economica, riassunto nel Grafico 78, a settembre 2013 è il ramo Industria Manifatturiera che
rappresenta con il 35,2% (in aumento rispetto al 34,6% del periodo corrispondente) la maggior
percentuale di occupazione. Segue il Commercio con il 21,9%, il ramo Attività Immobiliari,
Informatica e Servizi alle Imprese con il 14,4%, il ramo Altri servizi con il 7,4% e il ramo
Costruzioni e Impianti con il 7,3%.
Infine per il settore del commercio, il Grafico 79 rappresenta la distribuzione delle
imprese della categoria sempre a settembre 2013, in particolare il Commercio al dettaglio
presenta un’incidenza del 54,9% (54,9% a settembre 2012), mentre il Commercio all’ingrosso
incide per il 38,9% (39,2% a settembre 2012). Si nota dunque, rispetto all’anno precedente, una
stabilizzazione del settore del Commercio al dettaglio e una diminuzione del settore del
Commercio all’ingrosso.
120
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
3500
3000
2500
3111
2854
2618
2447
GRAFICO 76 - DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE PER CASTELLO
0
2009
2010
2011
2012
GRAFICO 77 - IMPRESE PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2013)
121
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2
3
1
2
50
52
57
57
118
109
106
105
125
122
117
110
271
248
233
228
500
411
388
366
351
599
558
531
482
1000
783
752
749
706
1500
885
852
830
819
2000
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 78 - DIPENDENTI PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2013)
GRAFICO 79 - DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE NEL SETTORE DEL COMMERCIO (SETTEMBRE 2013)
122
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.7.1 ‐ Il Turismo
Secondo le ultime stime dell’UNWTO (World Tourism Organization), 494 milioni di turisti
hanno viaggiato nel mondo tra gennaio e giugno di quest’anno, il 5% in più rispetto allo stesso
periodo del 2012.
Nonostante l’incertezza economica dell’eurozona, l’Europa (+5%) ha ottenuto un risultato
maggiore rispetto alle aspettative. L’Europa Mediterranea, che nel 2011 aveva registrato il
+7,7% e nel 2012 aveva rallentato la sua corsa fino a raggiungere una sostanziale stabilità
(+0,2%), nel 2013 ha visto una crescita pari al 6%.
La crescita è stata più forte nelle destinazioni ad economie emergenti (+6%) che nelle
economie avanzate (+4%), una tendenza che sta caratterizzando il settore da molti anni.
In un contesto economico ancora irregolare, i risultati sono stati positivi in tutte le regioni
e sottoregioni, anche se il quadro generale è stato mescolato. L’Europa (+5%) si è dimostrata
sorprendentemente più forte del previsto. Anche l’Asia e le zone del Pacifico (+6%) hanno
superato le aspettative, grazie al Sud-Est asiatico (+12%) e all'Asia del Sud (+7%). D'altra parte, i
risultati sono stati più deboli del previsto nelle Americhe (+2%), a causa del Sud America e dei
Caraibi che hanno frenato la crescita.
Il primo semestre rappresenta normalmente circa il 45% del numero totale di arrivi
dell'anno (nell'emisfero settentrionale i mesi di alta stagione di luglio ed agosto cadono nel
secondo semestre), ma secondo le stime del UNWTO la crescita dovrebbe continuare anche
nella seconda metà del 2013, seppure ad un ritmo più lento. L’UNWTO aveva previsto all'inizio
dell'anno che gli arrivi internazionali sarebbero stati compresi in un range di crescita tra il 3% e
il 4%. Dati i forti risultati del primo semestre, il tasso per l'intero anno è probabile che sia alla
fine più alto di questo intervallo o che lo superi leggermente.
L’offerta turistica sammarinese è composta da esercizi alberghieri ed extralberghieri.
La loro connotazione è in larga parte riconducibile alle oltre 300 attività turistico ‐
commerciali presenti nel Centro Storico, per una forza lavoro pari al 17% dell’intero settore
del Commercio e del comparto di Alberghi e Ristoranti.
123
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Dal mese di Luglio 2011 è stato attivato il sistema informatico denominato “Web
Alloggiati”, che consente di rilevare quotidianamente attraverso internet i dati delle presenze
alberghiere nelle strutture ricettive sammarinesi. Questo strumento ha permesso di ottenere
dati certi sui flussi turistici di sosta che in precedenza venivano stimati e, per la verità, in
eccesso rispetto alla realtà oggi riscontrata. La banca dati ottenuta dal Web Alloggiati
permette, inoltre, di effettuare statistiche distinguendo i soggetti per paese di provenienza e
per giornate medie di permanenza in Repubblica.
L’afflusso totale dei turisti per l’anno 2012 ha fatto registrare, rispetto all’anno
precedente, un decremento del -8,3%; mentre il dato puntuale di raffronto tra il mese di
settembre 2013 e il mese di settembre 2012, considerati anche gli eventi climatici non
favorevoli, si presenta in diminuzione con un segno negativo del -2,6%.
GRAFICO 80 - ANDAMENTO DEI CONSUMI DEI TURISTI ALL'INTERNO DI SAN MARINO
124
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 81 - ANDAMENTO DELLA SPESA PER LA PROMOZIONE TURISTICA
€ 6.000.000,00
€ 5.000.000,00
€ 4.000.000,00
€ 3.000.000,00
€ 2.000.000,00
€ 1.000.000,00
€ 0,00
2008
2009
2010
2011
2012
Il bilancio consuntivo dello Stato per il 2012 ha destinato alla spesa per la promozione
turistica 2.552.285,70 Euro rispetto ai precedenti 3.162.307,44 Euro del 2011 e ai
3.283.995,36 Euro del 2010. La spesa negli anni di riferimento 2008‐2012 è cresciuta in
maniera progressiva fino al 2009 evidenziando come all’interno del sistema economico, il
comparto turistico rivesta sempre una grande importanza.
Dal 2010, considerando la contrazione delle entrate di bilancio e la crisi economica
generale, gli importi sono in progressiva diminuzione (Graf. 81).
La Tavola 72 mostra i dati che riguardano l’affluenza totale dei turisti, mentre le Tavole 73
e 74 evidenziano la tipologia delle strutture ricettive presenti in territorio e le presenze dei
turisti nelle strutture alberghiere.
125
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 72 - AFFLUSSO TOTALE TURISTI
Numero visitatori
Variazione %
2005
2.107.092
.
2006
2.135.589
1,4%
2007
2.163.858
1,3%
2008
2.111.736
-2,4%
2009
2.055.705
-2,7%
2010
1.976.481
-3,9%
2011
2.038.359
3,1%
2012
1.869.393
-8,3%
TAVOLA 73 - ESERCIZI RICETTIVI
posti letto
totali
2009
2010
2011
2012
2013
1680
28
29
28
28
24
Campeggi e villaggi turistici
99
1
1
1
1
1
Bed & breakfast
30
3
3
3
3
4
Alloggi in affitto
321
8
8
8
12
12
Alberghi
TAVOLA 74 - PRESENZE DI TURISTI NELLE STRUTTURE ALBERGHIERE
2008
2009
2010
2011
2012
Turisti nazionalità italiana
55.604
60.511
63.951
87.714
64.058
Turisti nazionalità straniere
33.787
36.224
49.462
70.448
54.302
Totale presenze
89.391
96.735
113.413
158.162
118.360
126
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 82 - ESERCIZI RICETTIVI (2013)
Relativamente all’afflusso turistico, si manifesta deludente il dato del 2012 che, a fronte
di 1.869.393 visitatori totali, presenta una differenza negativa sul 2011 del ‐8,3%, mentre il dato
del 2011, con 2.038.359 visitatori totali, mostra un ragionevole incremento sul 2010 del +3,1%.
Per quanto riguarda il rapporto tra numero di visitatori e mezzo di trasporto utilizzato,
vediamo come, negli anni di riferimento, il trend sia in diminuzione per i visitatori in auto,
(infatti il numero dei visitatori del 2012 è in diminuzione del -10,4% rispetto al 2011) e non di
meno per i visitatori che scelgono il pullman, di fatto c’è una diminuzione del -3,4% (Graf.83).
Il 2011 vede invece un aumento dei visitatori su auto (+1,9%) e un aumento dei visitatori
su pullman (+6,0%).
127
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 83 - ANDAMENTO DELL'AFFLUSSO TURISTICO
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
0
500.000
1.000.000
Visitatori su auto
1.500.000
Visitatori su pullman
2.000.000
2.500.000
Visitatori totali
GRAFICO 84 - AFFLUSSO TURISTICO MENSILE
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
Giu
Lug Ago Set
Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
2012
2013
128
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Lug Ago Set
Relazione Economico – Statistica
Il Grafico 84 infine individua l’arco temporale di maggior afflusso turistico dove è possibile
notare come sia sempre il periodo dei mesi estivi più caldi il momento in cui si manifestano le
maggiori affluenze di visitatori.
129
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.7.2 - I Contributi alla produzione
Nel 2012 la produzione agricola migliora il proprio rendimento rispetto al 2011 per
quanto riguarda i raccolti di grano tenero, sorgo, erba medica e orzo, mentre diminuisce la
produzione di uva e olive.
La tavola 75 ed il Grafico 85, mostrano una descrizione delle quantità prodotte
relativamente alle principali voci dell’agricoltura.
Per quanto riguarda l’andamento della produzione negli allevamenti, diminuisce
leggermente la produzione di latte; si riavvia con un buon incremento quella di carne ovina e
suina, mentre diminuisce la produzione di carne bovina.
I contributi a fondo perduto (Tav.76), erogati dallo Stato a favore delle imprese agricole,
ammontano nel 2012 a € 1.091.977,90 contro € 546.481,33 erogati nel 2011.
TAVOLA 75 - LA PRODUZIONE AGRICOLA
2008
Uva (1)
Grano tenero (1)
Foraggio (1) (produzione stimata)
Erba medica - seme
Orzo
(1)
(1)
(1)
Favino
2009
2010
2011
2012
8.746
9.069
10.246
8.958
8.014
17.366
11.152
9.615
12.452
14.898
53.680
66.880
71.600
39.000
62.160
92
65
32
73
150
15.011
11.087
10.787
9.609
14.260
1.415
727
517
651
509
Avena
(1)
101
40
133
.
50
Sorgo
(1)
130
68
385
810
950
210
.
20
.
70
130
.
280
300
200
3.255
2.800
3.800
2.267
1.162
5.608
5.818
6.191
4.335
3.385
150
210
250
247
250
1.542.262
1.299.415
1.048.839
1.082.542
1.023.436
229.436
196.845
193.564
200.692
101.483
3.650
1.336
2.320
4.760
10.270
.
.
.
.
.
1.878
1.755
1.780
1.200
2.220
Piselli
(1)
Mais
(1)
Olive
(1) *
Olive
(1)
(produzione stimata)
Cipolle da seme
Latte
(1)
(2)
Corne bovina
Carne suina
(3)
(3)
Carne colombi
Carne ovina (3)
(3)
(1) = dati espressi in quintali - (2) = dati espressi in litri - (3) = dati espressi in chilogrammi
* produzione reale dei soli oliveti specializzati di superficie uguale o superiore a 2000 m
2
o 70 piante promiscue
130
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 85 - ANDAMENTO PRODUZIONE AGRICOLA
20.000
18.000
16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
Uva
Grano
tenero
Orzo
2008
Favino
2009
Avena
2010
Sorgo
2011
Mais
Olive
Cipolle da
seme
2012
Per quel che riguarda invece i mutui e prestiti erogati, sempre a favore delle imprese
agricole, gli stessi ammontano complessivamente a € 1.158.853,98, mentre nel 2011 erano
stati pari a € 1.024.723,61.
TAVOLA 76 - CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO E MUTUI E PRESTITI A FAVORE DI AZIENDE E IMPRESE AGRICOLE (LEGGE 11
MARZO 1981 N.22 E LEGGE 20 SETTEMBRE 1989 N.96)
Contributi Autorizzati Contributi Erogati
Mutui Approvati
Mutui Erogati
2002
€ 1.238.921,79
€ 1.083.632,89
€ 1.095.690,38
€ 1.135.193,44
2003
€ 1.142.099,66
€ 1.075.131,91
€ 716.295,85
€ 642.323,15
2004
€ 1.232.006,62
€ 1.046.582,55
€ 1.177.717,00
€ 783.399,70
2005
€ 1.231.572,48
€ 705.021,80
€ 1.175.368,83
€ 1.093.150,50
2006
€ 1.365.988,98
€ 1.106.573,55
€ 1.188.597,75
€ 861.412,78
2007
€ 1.398.105,23
€ 1.164.881,29
€ 1.563.732,33
€ 1.211.614,29
2008
€ 1.305.939,90
€ 1.392.406,32
€ 1.813.969,13
€ 1.844.435,61
2009
€ 1.279.430,91
€ 1.165.060,00
€ 1.008.610,01
€ 1.046.782,95
2010
€ 1.456.235,23
€ 1.053.247,47
€ 1.170.739,18
€ 816.362,90
2011
€ 1.405.662,56
€ 546.481,33
€ 1.397.148,43
€ 1.024.723,61
2012
€ 1.481.705,38
€ 1.091.977,90
€ 1.457.090,24
€ 1.158.853,98
131
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 86 - ANDAMENTO CONTRIBUTI E MUTUI A FAVORE DI AZIENDE E IMPRESE AGRICOLE
€ 2.000.000,00
€ 1.800.000,00
€ 1.600.000,00
€ 1.400.000,00
€ 1.200.000,00
€ 1.000.000,00
€ 800.000,00
€ 600.000,00
€ 400.000,00
€ 200.000,00
€ 0,00
2002
2003
Contributi Autorizzati
2004
2005
2006
2007
Contributi Erogati
2008
2009
Mutui Approvati
2010
2011
2012
Mutui Erogati
Dalla Tavola 77 che tratta del credito agevolato alle imprese, possiamo vedere che
nell’arco temporale che va dal 1999 al 2001, l’andamento dei finanziamenti erogati ha avuto
una crescita progressiva degli importi autorizzati, con un forte picco in corrispondenza degli
anni 2000/2001.
Negli anni successivi le somme accordate si presentano in progressiva e netta
diminuzione, ma anche i finanziamenti erogati rispetto a quelli autorizzati, sono molto ridotti.
Nel 2012, a fronte di finanziamenti autorizzati pari a € 1.321.323,00, sono stati erogati
solo € 390.291,02, mentre nel 2011 su € 1.097.573,00 autorizzati, ne sono stati erogati solo
€ 158.943,47. Questo dimostra una scarsa propensione delle imprese sammarinesi
all’investimento produttivo ed anche un’insufficiente fiducia riguardo all’uscita dalla crisi
economica in tempi brevi.
Infine, il Grafico 88 mostra la proiezione e l’andamento del numero delle imprese in
esenzione fiscale.
132
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 77 - CREDITO AGEVOLATO ALLE IMPRESE : SERIE STORICA
Finanziamenti
autorizzati
Finanziamenti
erogati
Finanziamenti
autorizzati
Finanziamenti
erogati
1999
€ 25.286.246,24
€ 13.428.912,29
2006
€ 2.878.066,00
€ 1.441.000,00
2000
€ 28.033.796,94
€ 16.291.839,46
2007
€ 3.887.250,00
€ 2.592.916,00
2001
2002
€ 24.061.556,00
€ 23.999.855,55
2008
€ 3.887.250,00
€ 1.208.661,00
€ 8.672.108,00
€ 7.559.106,00
2009
€ 1.656.820,45
€ 1.100.947,48
2003
€ 11.337.944,00
€ 11.170.500,00
2010
€ 1.433.563,00
€ 629.063,00
2004
€ 10.911.807,00
€ 8.880.000,00
2011
€ 1.097.573,00
€ 158.943,47
2005
€ 2.280.434,00
€ 1.873.000,00
2012
€ 1.321.323,00
€ 390.291,02
GRAFICO 87 - ANDAMENTO DEL CREDITO AGEVOLATO ALLE IMPRESE
€ 12.000.000,00
€ 10.000.000,00
€ 8.000.000,00
€ 6.000.000,00
€ 4.000.000,00
€ 2.000.000,00
€ 0,00
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Finanziamenti autorizzati
Finanziamenti erogati
GRAFICO 88 – NUMERO PERSONE GIURIDICHE CHE PERCEPISCONO AGEVOLAZIONI FISCALI CON VALIDITÀ A PARTIRE DAL 2013
16
14
12
10
8
6
4
2
0
2013
2014
2015
2016
Agevolazioni fiscali delle persone giuridiche con validità 2013
133
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2017
Relazione Economico – Statistica
2.7.3 ‐ Il costo del lavoro
L’indice del costo del lavoro (2009=100) misura le variazioni delle retribuzioni, dei
contributi sociali obbligatori ed ogni altro onere a carico del datore di lavoro, sia nell’industria
privata che nella pubblica amministrazione allargata.
Il livello e la struttura delle retribuzioni e del costo del lavoro rappresentano importanti
indicatori macroeconomici che sono utilizzati dai decisori politici, dai datori di lavoro e dai
sindacati per monitorare le condizioni di domanda e offerta nel mercato del lavoro.
Gli investitori esteri riservano molta attenzione al tema dei costi produttivi e all’ aumento
o alla diminuzione della competitività internazionale in relazione alla struttura dei costi con cui
le imprese operano sui mercati e quindi: un costo del lavoro troppo alto può indebolirne la
competitività; di conseguenza conoscere gli elementi che compongono la retribuzione ed il
costo del lavoro, diventa di fondamentale importanza per lo sviluppo stesso delle imprese
ed è altrettanto fondamentale poter contare su informazioni adeguate, per poter valutare
correttamente il grado di competitività dei concorrenti, le dinamiche e i livelli di produttività.
Riferito al contesto in cui operano le imprese sammarinesi, ancora oggi la caratteristica
tipica è rappresentata da una minore incidenza degli oneri sociali sul fattore lavoro e
complessivamente da minori elementi costituenti il costo.
Nel 2013 l’indice del costo del lavoro si presenta in diminuzione per la Pubblica
Amministrazione (Graf.89) ed in aumento per il settore privato perpetuando un sistema che si
presenta con una forbice a favore del settore privato.
I dati della Tavola 78 e del Grafico 89, mettono a confronto il costo del lavoro indicizzato
ed il suo andamento, facendo riferimento alla figura di un impiegato di 6° livello, relativo sia al
settore pubblico che al settore privato.
Per seguire l’evoluzione nel tempo del costo del lavoro, viene effettuato un calcolo dato
dall’elaborazione analitica del costo del lavoro sammarinese, sia pubblico che privato, che
evidenzia le variazioni dovute sia ai rinnovi contrattuali che alle modifiche legislative,
comprendendo i valori dei settori più rilevanti.
Le componenti standard per la determinazione del costo del lavoro sono: la retribuzione
diretta, gli oneri contrattuali e gli oneri sociali.
La retribuzione diretta è quella che viene mensilmente corrisposta al lavoratore ed è
134
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
composta dal minimo contrattuale, dagli scatti di anzianità e dall’eventuale lavoro
straordinario.
Gli oneri contrattuali comprendono invece: la tredicesima, la quattordicesima, ove
prevista, il trattamento di fine rapporto e le eventuali indennità considerate nel contratto. Gli
oneri sociali, infine, comprendono i contributi a carico dei datori di lavoro.
Nello specifico, nel settore pubblico sono stati sviluppati tutti i livelli retributivi del
personale amministrativo; le principali e più diffuse qualifiche per l’Istituto Sicurezza Sociale e
per l’Azienda Autonoma di Produzione (salariati); alcune qualifiche del Contratto Privatistico
ed infine le qualifiche del personale docente.
Per quanto riguarda il Settore Privato, sono stati considerati i contratti di lavoro del
settore Industria, del settore Artigianato e del settore Commercio.
TAVOLA 78 - COSTO DEL LAVORO NEL SETTORE PUBBLICO E PRIVATO INDICIZZATO (2009=100)
2009
Pubblica amministrazione
6° livello
Industria - Chimica
6 a Categoria
2010
2011
2012
2013
€ 2.210,34 € 2.256,63 € 2.256,63 € 2.231,15 € 2.231,15
€ 2.387,40 € 2.437,52 € 2.437,28 € 2.465,61 € 2.508,07
2009
2010
2011
2012
Pubblica amministrazione
100,00
102,09
102,09
100,94
100,94
Industria - Chimica
100,00
102,10
102,09
103,28
105,05
135
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 89 - ANDAMENTO DEL COSTO DEL LAVORO SETTORE PUBBLICO E PRIVATO (IMPIEGATI 6° LIVELLO) 2009=100
106,00
105,05
105,00
104,00
103,00
102,00
101,00
100,94
100,00
99,00
98,00
2009
2010
2011
Pubblica amministrazione
2012
2013
Industria - Chimica
TAVOLA 79 - LAVORATORI DIPENDENTI DEL SETTORE PUBBLICO ALLARGATO (DICEMBRE 2012)
Lavoratori
dipendenti
P.A.
I.S.S.
A.A.S.P.
Maschi
692
346
368
186
17
6
Femmine
1.476
714
53
27
18
2.168
1.060
421
213
35
Totale
CONS
Totale
Dicembre 2012
11
4
1.630
31
4
6
2.329
37
15
10
3.959
A.A.S.S. A.A.S.F.N. Università Centrale del latte
136
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 80 - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
livello 4°
livello 5°
livello 6°
livello 7°
livello 8°
livello 9°
livello 10°
livello 11°
1-Retribuzione diretta
Paga base mensile
€ 1.750,51 € 1.889,48 € 2.042,30 € 2.206,12 € 2.386,38 € 2.592,85 € 2.868,17 € 3.139,34
Scatti di anzianità biennali
€ 142,05
€ 176,05
€ 188,85
€ 201,60
€ 230,10
€ 249,45
€ 287,00
€ 321,20
Indennità fissa
.
.
.
.
.
.
€ 381,75
€ 381,75
Indennità progressiva
.
.
.
.
.
.
€ 381,74
€ 381,74
Totale paga mensile € 1.892,56 € 2.065,53 € 2.231,15 € 2.407,72 € 2.616,48 € 2.842,30 € 3.918,66 € 4.224,03
Costo orario diretto
€ 12,13
€ 13,24
€ 14,30
€ 15,43
€ 16,77
€ 18,22
€ 25,12
€ 27,08
Ferie
€ 1,55
€ 1,69
€ 1,83
€ 1,97
€ 2,15
€ 2,33
€ 3,21
€ 3,46
Festività infrasettimanali
€ 0,84
€ 0,91
€ 0,98
€ 1,06
€ 1,16
€ 1,25
€ 1,73
€ 1,86
Assemblee e permessi sindacali/studio
€ 0,10
€ 0,11
€ 0,12
€ 0,13
€ 0,14
€ 0,15
€ 0,21
€ 0,22
Permessi retribuiti
€ 0,30
€ 0,33
€ 0,35
€ 0,38
€ 0,41
€ 0,45
€ 0,62
€ 0,67
Gratifica natalizia
€ 1,29
€ 1,41
€ 1,52
€ 1,64
€ 1,79
€ 1,94
€ 2,68
€ 2,89
Costo orario indiretto
€ 4,08
€ 4,45
€ 4,81
€ 5,19
€ 5,64
€ 6,12
€ 8,44
€ 9,10
Totale costi orari diretti e indiretti
€ 16,21
€ 17,69
€ 19,11
€ 20,62
€ 22,41
€ 24,34
€ 33,56
€ 36,18
3-Contributi assicurativi e previdenziali
€ 4,04
€ 4,41
€ 4,76
€ 5,13
€ 5,58
€ 6,06
€ 8,36
€ 9,01
4-Fondiss
€ 0,08
€ 0,09
€ 0,10
€ 0,10
€ 0,11
€ 0,12
€ 0,17
€ 0,18
5-Trattamento di fine rapporto
€ 1,24
€ 1,36
€ 1,46
€ 1,58
€ 1,72
€ 1,87
€ 2,07
€ 2,27
€ 21,57
€ 23,54
€ 25,43
€ 27,44
€ 29,82
€ 32,39
€ 44,16
€ 47,64
2-Retribuzione indiretta
TOTALE COSTO ORARIO
Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità
TAVOLA 81 - SCUOLA
Insegnante scuola
infanzia
Insegnante scuola
elementare
Insegnante scuola
media inferiore
Insegnante scuola
secondaria superiore
1-Retribuzione diretta
Paga base mensile
€ 2.206,12
€ 2.386,38
€ 2.592,85
€ 2.592,85
Scatti di anzianità biennali
€ 201,60
€ 230,10
€ 249,45
€ 249,45
Indennità funzione dicente
€ 135,90
€ 169,88
€ 224,24
€ 224,24
.
.
.
€ 275,32
Totale paga mensile
€ 2.543,62
€ 2.786,36
€ 3.066,54
€ 3.341,86
Costo orario diretto
€ 19,77
€ 25,03
€ 32,62
€ 34,81
Sospensione del servizio
€ 10,03
€ 14,49
€ 18,60
€ 19,84
Festività infrasettimanali
€ 1,79
€ 2,38
€ 3,09
€ 3,29
Assemblee e permessi sindacali/studio
€ 0,26
€ 0,40
€ 0,61
€ 0,64
Permessi retribuiti
€ 0,64
€ 0,85
€ 1,10
€ 1,18
Gratifica natalizia
€ 2,77
€ 3,68
€ 4,78
€ 5,10
Totale costo indiretto
€ 15,50
€ 21,80
€ 28,18
€ 30,04
Totale costi diretti e indiretti
€ 35,27
€ 46,82
€ 60,81
€ 64,85
3-Contributi assicurativi eprevidenziali
€ 8,78
€ 11,66
€ 15,14
€ 16,15
4-Fondiss
€ 0,18
€ 0,23
€ 0,30
€ 0,32
5-Trattamento fine rapporto
€ 2,56
€ 3,37
€ 4,33
€ 4,23
€ 46,79
€ 62,09
€ 80,58
€ 85,55
Differenza livello
2-Retribuzione indiretta
TOTALE COSTO ORARIO
Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità
137
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 82 - CONTRATTO PRIVATISTICO
Addetto qualificato 3° grado
Addetto specializzato 3° grado
€ 1.567,95
€ 1.789,97
€ 149,45
€ 199,25
Totale paga mensile
€ 1.717,40
€ 1.989,22
Costo orario diretto
€ 11,01
€ 12,75
Ferie
€ 1,27
€ 1,47
Festività infrasettimanali
€ 0,75
€ 0,87
Assemblee e permessi sindacali/studio
€ 0,09
€ 0,10
Permessi retribuiti
€ 0,27
€ 0,31
Gratifica natalizia
€ 1,16
€ 1,34
1-Retribuzione diretta
Paga base mensile
Scatti di anzianità biennali
2-Retribuzione indiretta
Totale costo indiretto
€ 3,54
€ 4,10
Totale costi diretti e indiretti
€ 14,54
€ 16,85
3-Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,90
€ 4,51
4-Fondiss
€ 0,07
€ 0,08
5- Trattamento fine rapporto
€ 1,11
€ 1,29
€ 19,63
€ 22,74
TOTALE COSTO ORARIO
Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità
TAVOLA 83 - AZIENDA AUTONOMA DI PRODUZIONE
Operaio qualificato
Capo squadra 5 A
Coordinatore squadre 6°
€ 1.555,12
€ 1.845,75
€ 1.902,20
Scatti di anzianità biennali
€ 128,30
€ 166,75
€ 188,15
Indennità di squadra
€ 126,05
€ 174,24
€ 189,43
Totale paga mensile
€ 1.809,47
€ 2.186,74
€ 2.279,78
Costo orario diretto
€ 11,60
€ 14,02
€ 14,61
Ferie
€ 1,60
€ 1,94
€ 2,02
Festività infrasettimanali
€ 0,86
€ 1,04
€ 1,09
Assemblee e permessi Sindacali/studio
€ 0,10
€ 0,12
€ 0,13
Permessi retribuiti
€ 0,31
€ 0,37
€ 0,39
1-Retribuzione diretta
Paga base mensile
2-Retribuzione indiretta
Gratifica natalizia
€ 1,34
€ 1,62
€ 1,68
Totale costo indiretto
€ 4,22
€ 5,10
€ 5,31
Totale costi diretti e indiretti
€ 15,82
€ 19,11
€ 19,93
3-Contributi assicurativi e previdenziali
€ 4,49
€ 5,43
€ 5,66
4-Fondiss
€ 0,08
€ 0,10
€ 0,10
5-Trattamento fine rapporto
€ 1,32
€ 1,59
€ 1,66
€ 21,70
€ 26,23
€ 27,35
TOTALE COSTO ORARIO
Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità
138
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 84 - ISTITUTO PER LA SICUREZZA SOCIALE
Medico di base
Infermiere
professionale
Operatore Tecnico
assistenziale
Assistente medico
Paga base mensile
€ 2.592,85
€ 2.206,12
€ 1.889,48
€ 2.386,38
Scatti di anzianità biennali
€ 249,15
€ 201,60
€ 176,05
€ 230,10
Indennità fissa
€ 814,09
.
.
€ 893,03
Indennità progressiva
€ 609,81
.
.
€ 441,21
Maggiorazione
€ 142,39
.
.
€ 133,43
Incentivo assistiti
€ 929,62
.
.
.
Indennità di funzione
.
€ 104,81
€ 95,27
€ 131,23
Differenza di livello
.
.
.
€ 225,82
Indennità integrativa
.
.
.
€ 175,50
Totale paga mensile
€ 5.337,91
€ 2.512,53
€ 2.160,80
€ 4.616,70
Costo orario diretto
€ 32,42
€ 16,11
€ 13,85
€ 28,04
Ferie
€ 4,22
€ 2,10
€ 1,81
€ 3,65
Festività infrasettimanali
€ 2,43
€ 1,21
€ 1,04
€ 2,10
Assemblee e permessi sindacali/studio
€ 0,26
€ 0,13
€ 0,12
€ 0,22
Permessi retribuiti
€ 0,77
€ 0,40
€ 0,35
€ 0,66
Gratifica natalizia
€ 2,90
€ 1,75
€ 1,50
€ 3,04
Totale costo indiretto
€ 10,58
€ 5,60
€ 4,81
€ 9,68
Totale costi diretti e indiretti
€ 43,00
€ 21,70
€ 18,67
€ 37,72
3-Contributi assicurativi e previdenziali
€ 10,71
€ 5,40
€ 4,65
€ 9,39
4-Fondiss
€ 0,21
€ 0,11
€ 0,09
€ 0,19
5-Trattamento fine rapporto
€ 1,78
€ 1,59
€ 1,37
€ 1,64
€ 55,69
€ 28,81
€ 24,77
€ 48,93
1-Retribuzione diretta
2-Retribuzione indiretta
TOTALE COSTO ORARIO
Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità
139
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 85 - LAVORATORI DIPENDENTI DEL SETTORE PRIVATO (DICEMBRE 2012)
Maschi
Femmine
24
6
Industri e Mani fatturi ere
3.769
1.381
Costruzi oni e i mpi anti
1.007
106
Commerci o
1.544
1.493
Al berghi e ri storanti
100
151
Trasporti e comuni cazi oni
294
237
Atti vi tà fi nanzi ari e
485
452
1.180
1.035
Istruzi one
25
25
Sani tà e assi stenza soci al e
45
186
257
851
8.730
5.923
Agri col tura
Atti vi tà i mmobi l i ari , i nformati ca e servi zi al l e i mprese
Al tri servi zi
Totale
TAVOLA 86 - INDUSTRIA (ABBIGLIAMENTO)
1° CAT.
1 - Retribuzione diretta:
Paga base mensile
Scatti di anzianità
2° CAT.
3° CAT.
4° CAT. 2° 4° CAT. 1° 5° CAT. 2° 5° CAT. 1°
6° CAT.
livello
livello
livello
livello
7° CAT.
8° CAT.
€ 1.565,59 € 1.641,11 € 1.731,43 € 1.830,59 € 1.842,76 € 1.938,28 € 2.027,31 € 2.239,31 € 2.517,59 € 3.131,19
€ 170,20 € 173,24 € 177,44 € 184,24 € 185,72 € 198,08 € 204,44 € 223,60 € 252,44 € 340,36
Totale paga mensile € 1.735,79 € 1.814,35 € 1.908,87 € 2.014,83 € 2.028,48 € 2.136,36 € 2.231,75 € 2.462,91 € 2.770,03 € 3.471,55
Costo orario diretto € 10,68 € 11,17 € 11,75 € 12,40 € 12,48 € 13,15 € 13,73 € 15,16 € 17,05 € 21,36
2 - Retribuzione indiretta:
Ferie
Permessi retribuiti
Exfestività
Riduzione orario di lavoro
Festività infrasettimanali
Assemblee, permessi sindacali/studio
Gratifica natalizia
Costo orario indiretto
Totale costi orari diretti e indiretti
€ 1,30
€ 0,05
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,60
€ 0,08
€ 1,08
€ 3,12
€ 13,80
€ 1,36
€ 0,05
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,63
€ 0,08
€ 1,13
€ 3,26
€ 14,43
€ 1,43
€ 0,06
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,66
€ 0,09
€ 1,19
€ 3,43
€ 15,18
€ 1,51
€ 0,06
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,70
€ 0,09
€ 1,26
€ 3,62
€ 16,02
€ 1,52
€ 0,06
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,70
€ 0,09
€ 1,27
€ 3,64
€ 16,13
€ 1,60
€ 0,06
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,74
€ 0,10
€ 1,34
€ 3,84
€ 16,99
€ 1,67
€ 0,06
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,77
€ 0,10
€ 1,39
€ 4,01
€ 17,74
€ 1,85
€ 0,07
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,85
€ 0,11
€ 1,54
€ 4,43
€ 19,58
€ 2,08
€ 0,08
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,96
€ 0,13
€ 1,73
€ 4,98
€ 22,02
€ 2,60
€ 0,10
€ 0,00
€ 0,00
€ 1,20
€ 0,16
€ 2,17
€ 6,24
€ 27,60
3 - Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,60
€ 3,76
€ 3,96
€ 4,18
€ 4,21
€ 4,43
€ 4,63
€ 5,11
€ 5,75
€ 7,20
4 - Trattamento di fine rapporto
€ 1,15
€ 1,20
€ 1,26
€ 1,33
€ 1,34
€ 1,41
€ 1,48
€ 1,63
€ 1,83
€ 2,30
TOTALE COSTO ORARIO € 18,55
€ 19,39
€ 20,40
€ 21,53
€ 21,68
€ 22,83
€ 23,85
€ 26,32
€ 29,61
€ 37,10
N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'incidenza.
140
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 87 - INDUSTRIA (MECCANICA DI PRECISIONE)
1° CAT.
2° CAT.
3° CAT.
4° CAT.
5° CAT. 2° 5° CAT. 1°
livello
livello
6° CAT.
7° CAT.
8° CAT.
1 - Retribuzione diretta:
Paga base mensile
€ 1.606,56 € 1.702,37 € 1.802,58 € 1.901,00 € 1.979,54 € 2.061,77 € 2.296,97 € 2.600,63 € 3.213,08
Scatti di anzianità
€ 174,52 € 179,20 € 184,64 € 191,28 € 201,48 € 207,52 € 229,24 € 260,84 € 348,88
Totale paga mensile € 1.781,08 € 1.881,57 € 1.987,22 € 2.092,28 € 2.181,02 € 2.269,29 € 2.526,21 € 2.861,47 € 3.561,96
Costo orario diretto € 10,96
€ 11,58
€ 12,23
€ 12,88
€ 13,42
€ 13,96
€ 15,55
€ 17,61
€ 21,92
2 - Retribuzione indiretta:
Ferie
€ 1,34
€ 1,41
€ 1,49
€ 1,57
€ 1,64
€ 1,70
€ 1,90
€ 2,15
€ 2,67
Permessi retribuiti
€ 0,05
€ 0,05
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,07
€ 0,07
€ 0,08
€ 0,10
Exfestività
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Riduzione orario di lavoro
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Festività infrasettimanali
€ 0,62
€ 0,65
€ 0,69
€ 0,72
€ 0,76
€ 0,79
€ 0,88
€ 0,99
€ 1,23
Assemblee, permessi sindacali/studio
€ 0,08
€ 0,09
€ 0,09
€ 0,10
€ 0,10
€ 0,10
€ 0,12
€ 0,13
€ 0,16
Gratifica natalizia
€ 1,11
€ 1,18
€ 1,24
€ 1,31
€ 1,36
€ 1,42
€ 1,58
€ 1,79
€ 2,22
Costo orario indiretto € 3,20
€ 3,38
€ 3,57
€ 3,76
€ 3,92
€ 4,08
€ 4,54
€ 5,14
€ 6,40
Totale costi diretti e indiretti € 14,16
€ 14,96
€ 15,80
€ 16,63
€ 17,34
€ 18,04
€ 20,08
€ 22,75
€ 28,32
3 - Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,70
€ 3,90
€ 4,12
€ 4,34
€ 4,53
€ 4,71
€ 5,24
€ 5,94
€ 7,39
4 - Trattamento di fine rapporto
€ 1,18
€ 1,25
€ 1,32
€ 1,39
€ 1,44
€ 1,50
€ 1,67
€ 1,90
€ 2,36
€ 19,04
€ 20,11
€ 21,24
€ 22,36
€ 23,31
€ 24,25
€ 27,00
€ 30,58
€ 38,07
6° CAT.
7° CAT.
8° CAT.
TOTALE COSTO ORARIO
N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'incidenza.
TAVOLA 88 - INDUSTRIA (CHIMICA)
1° CAT.
2° CAT.
3° CAT.
4° CAT.
5° CAT. 2° 5° CAT. 1°
livello
livello
1 - Retribuzione diretta:
Paga base mensile
€ 1.596,14 € 1.682,73 € 1.786,74 € 1.893,11 € 1.979,66 € 2.056,96 € 2.280,83 € 2.579,84 € 3.192,30
Scatti di anzianità
€ 173,24 € 176,88 € 182,72 € 190,20 € 201,48 € 206,96 € 227,24 € 258,52 € 346,48
Totale paga mensile € 1.769,38 € 1.859,61 € 1.969,46 € 2.083,31 € 2.181,14 € 2.263,92 € 2.508,07 € 2.838,36 € 3.538,78
Costo orario diretto € 10,89
€ 11,44
€ 12,12
€ 12,82
€ 13,42
€ 13,93
€ 15,43
€ 17,47
€ 21,78
2 - Retribuzione indiretta
Ferie
€ 1,33
€ 1,39
€ 1,48
€ 1,56
€ 1,64
€ 1,70
€ 1,88
€ 2,13
€ 2,65
Permessi retribuiti
€ 0,05
€ 0,05
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,07
€ 0,07
€ 0,08
€ 0,10
Exfestività
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Riduzione orario di lavoro
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Festività infrasettimanali
€ 0,61
€ 0,64
€ 0,68
€ 0,72
€ 0,76
€ 0,78
€ 0,87
€ 0,98
€ 1,23
Assemblee, Permessi sindacali/studio
€ 0,08
€ 0,09
€ 0,09
€ 0,10
€ 0,10
€ 0,10
€ 0,12
€ 0,13
€ 0,16
Gratifica natalizia
€ 1,11
€ 1,16
€ 1,23
€ 1,30
€ 1,36
€ 1,42
€ 1,57
€ 1,77
€ 2,21
Costo orario indiretto € 3,18
€ 3,34
€ 3,54
€ 3,74
€ 3,92
€ 4,07
€ 4,51
€ 5,10
€ 6,36
Totale costi diretti e indiretti € 14,07
€ 14,78
€ 15,66
€ 16,56
€ 17,34
€ 18,00
€ 19,94
€ 22,57
€ 28,14
3 - Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,67
€ 3,86
€ 4,09
€ 4,32
€ 4,53
€ 4,70
€ 5,20
€ 5,89
€ 7,34
4 - Trattamento di fine rapporto
€ 1,17
€ 1,23
€ 1,30
€ 1,38
€ 1,44
€ 1,50
€ 1,66
€ 1,88
€ 2,34
TOTALE COSTO ORARIO € 18,91
€ 19,88
€ 21,02
€ 22,27
€ 23,31
€ 24,20
€ 26,81
€ 30,34
€ 37,82
N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'incidenza.
141
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 89 - ARTIGIANATO (MECCANICA)
2° CAT.
3° CAT.
4° CAT.
5° CAT. 2°
livello
5° CAT. 1°
livello
6° CAT.
€ 1.702,37
€ 179,20
€ 1.881,57
€ 10,81
€ 1.802,58
€ 184,64
€ 1.987,22
€ 11,42
€ 1.901,00
€ 191,28
€ 2.092,28
€ 12,02
€ 1.979,54
€ 201,48
€ 2.181,02
€ 12,53
€ 2.061,77
€ 207,52
€ 2.269,29
€ 13,04
€ 2.296,97
€ 229,24
€ 2.526,21
€ 14,52
€ 1,41
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,81
€ 0,65
€ 0,08
€ 1,18
€ 4,12
€ 14,94
€ 1,49
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,86
€ 0,69
€ 0,09
€ 1,24
€ 4,36
€ 15,78
€ 1,56
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,90
€ 0,72
€ 0,09
€ 1,31
€ 4,59
€ 16,61
€ 1,63
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,94
€ 0,75
€ 0,09
€ 1,36
€ 4,78
€ 17,32
€ 1,70
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,98
€ 0,78
€ 0,10
€ 1,42
€ 4,97
€ 18,02
€ 1,89
€ 0,00
€ 0,00
€ 1,09
€ 0,87
€ 0,11
€ 1,58
€ 5,54
€ 20,06
1° CAT.
1 - Retribuzione diretta
Paga base mensile
€ 1.606,56
Scatti di anzianità
€ 174,52
Totale paga mensile € 1.781,08
Costo orario diretto € 10,24
2 - Retribuzione indiretta
Ferie
€ 1,33
Permessi retribuiti
€ 0,00
Exfestività
€ 0,00
Riduzione orario di lavoro
€ 0,77
Festività infrasettimanali
€ 0,61
Assemblee, permessi sindacali/studio
€ 0,08
Gratifica natalizia
€ 1,11
Costo orario indiretto
€ 3,90
Totale costi diretti e indiretti € 14,14
3 - Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,69
€ 3,90
€ 4,12
€ 4,34
€ 4,52
€ 4,70
€ 5,23
4 - Trattamento di fine rapporto
€ 1,18
€ 1,24
€ 1,31
€ 1,38
€ 1,44
€ 1,50
€ 1,67
TOTALE COSTO ORARIO
€ 19,01
€ 20,08
€ 21,21
€ 22,33
€ 23,28
€ 24,22
€ 26,96
N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevare l'incidenza.
TAVOLA 90 - COMMERCIO
1° CAT.
1 - Retribuzione diretta
Paga base mensile
Scatti di anzianità
Totale paga mensile
Costo Orario diretto
2 - Retribuzione indiretta
Ferie
Permessi retribuiti
Exfestività
Riduzione orario di lavoro
Festività infrasettimanali
Assemblee, permessi sindacali/studio
Gratifica natalizia
Costo orario indiretto
Totali costi diretti e indiretti
2° CAT.
3° CAT.
Liv. B
3° CAT.
Liv. A
4° CAT.
Liv. B
4° CAT.
Liv. A
5° CAT.
Liv. B
5° CAT.
Liv. A
6° CAT.
7° CAT.
8° CAT.
€ 1.574,23 € 1.658,25 € 1.717,84 € 1.778,29 € 1.830,67 € 1.883,99 € 1.972,70 € 2.051,55 € 2.154,81 € 2.332,69 € 2.540,19
€ 188,92 € 199,00 € 206,16 € 213,40 € 219,68 € 226,08 € 236,72 € 246,20 € 258,56 € 279,92 € 304,84
€ 1.763,15 € 1.857,25 € 1.924,00 € 1.991,69 € 2.050,35 € 2.110,07 € 2.209,42 € 2.297,75 € 2.413,37 € 2.612,61 € 2.845,03
€ 10,13 € 10,67 € 11,06 € 11,45 € 11,78 € 12,13 € 12,70 € 13,21 € 13,87 € 15,02 € 16,35
€ 1,06
€ 0,10
€ 0,08
€ 0,17
€ 0,63
€ 0,07
€ 1,05
€ 3,15
€ 13,29
€ 1,12
€ 0,10
€ 0,09
€ 0,18
€ 0,66
€ 0,08
€ 1,10
€ 3,32
€ 14,00
€ 1,16
€ 0,11
€ 0,09
€ 0,18
€ 0,68
€ 0,08
€ 1,14
€ 3,44
€ 14,50
€ 1,20
€ 0,11
€ 0,10
€ 0,19
€ 0,71
€ 0,08
€ 1,18
€ 3,56
€ 15,01
€ 1,23
€ 0,11
€ 0,10
€ 0,20
€ 0,73
€ 0,08
€ 1,22
€ 3,67
€ 15,45
€ 1,27
€ 0,12
€ 0,10
€ 0,20
€ 0,75
€ 0,09
€ 1,25
€ 3,78
€ 15,90
€ 1,33
€ 0,12
€ 0,11
€ 0,21
€ 0,78
€ 0,09
€ 1,31
€ 3,95
€ 16,65
€ 1,38
€ 0,13
€ 0,11
€ 0,22
€ 0,82
€ 0,09
€ 1,37
€ 4,11
€ 17,32
€ 1,45
€ 0,13
€ 0,12
€ 0,23
€ 0,86
€ 0,10
€ 1,43
€ 4,32
€ 18,19
€ 1,57
€ 0,14
€ 0,12
€ 0,25
€ 0,93
€ 0,11
€ 1,55
€ 4,67
€ 19,69
€ 1,71
€ 0,16
€ 0,14
€ 0,27
€ 1,01
€ 0,12
€ 1,69
€ 5,09
€ 21,44
3 - Contributi assicurativi e previdenziali
€ 3,44
€ 3,63
€ 3,76
€ 3,89
€ 4,00
€ 4,12
€ 4,31
€ 4,49
€ 4,71
€ 5,10
€ 5,55
4 - Trattamento di fine rapporto
€ 1,11
€ 1,17
€ 1,21
€ 1,25
€ 1,29
€ 1,32
€ 1,39
€ 1,44
€ 1,52
€ 1,64
€ 1,79
TOTALE COSTO ORARIO
€ 17,84
€ 18,79
€ 19,46
€ 20,15
€ 20,74
€ 21,35
€ 22,35
€ 23,24
€ 24,41
€ 26,43
€ 28,78
142
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.8 - I REDDITI
I redditi rappresentano un flusso di ricchezza durante un periodo di tempo e
costituiscono la base imponibile per le principali imposte dello Stato. Misurare infatti
l’arricchimento di un soggetto rappresenta il parametro più equo per commisurare il prelievo
fiscale.
Aumentare il reddito significa aumentare anche la propensione al consumo delle
famiglie. Ciò è strettamente collegato con la crescita economica, con l’efficienza e con la
competitività del sistema produttivo.
TAVOLA 91 - RETRIBUZIONI LORDE LAVORATORI DIPENDENTI
2009
SETTORE PUBBLICO
Var.%
2010
Stato
€ 73.267.320,3
2,3%
€ 75.357.086,7
I.S.S.
€ 35.636.352,4
4,3%
A.A.S.S.
€ 6.861.149,5
0,6%
A.A.S.P.
€ 1.572.047,3
3,0%
A.A.S.F.N.
€ 1.148.371,6
-4,4%
C.O.N.S.
Cantieri di Stato
Autorità Aviazione Civile e Navale
Università
SETTORE PRIVATO
Agricoltura
Var.%
2011
Var.%
2012
Var.%
€ 128.822.738,6 2,4% € 131.962.840,4 2,4% € 129.791.644,3 -1,6% € 128.728.649,1 -0,8%
2,9%
€ 73.711.635,6
-2,2% € 72.796.539,3
-1,2%
€ 36.286.751,9
1,8%
€ 36.032.989,8
-0,7% € 36.080.409,2
0,1%
€ 6.784.025,3
-1,1%
€ 6.624.190,7
-2,4%
€ 6.480.050,0
-2,2%
€ 1.606.357,9
2,2%
€ 1.611.331,3
0,3%
€ 1.657.162,4
2,8%
€ 1.090.992,4
-5,0%
€ 1.103.114,1
1,1%
€ 1.090.128,6
-1,2%
€ 396.994,9
-8,1%
€ 424.936,3
7,0%
€ 416.920,1
-1,9%
€ 380.129,2
-8,8%
€ 8.695.134,2
-1,9%
€ 8.959.594,1
3,0%
€ 8.737.063,8
-2,5%
€ 8.547.546,0
-2,2%
€ 86.178,3
-27,6%
€ 96.028,3
11,4%
€ 93.005,8
-3,1%
€ 88.015,0
-5,4%
€ 1.159.190,3
5,4%
€ 1.357.067,6
17,1%
€ 1.461.393,3
7,7%
€ 1.608.669,3
10,1%
€ 393.655.803,4 -1,0% € 401.868.497,8 2,1% € 384.086.122,7 -4,4% € 378.880.204,3 -1,4%
€ 521.414,0
-3,2%
€ 534.331,4
2,5%
€ 515.568,2
-3,5%
€ 510.310,5
-1,0%
Industrie Manifatturiere
€ 146.851.258,7 -8,7% € 148.311.723,7 1,0% € 141.870.456,9 -4,3% € 139.154.092,7 -1,9%
Costruzioni e impianti
€ 35.718.250,7
-2,4% € 33.324.083,7
Commercio
€ 67.215.420,3
7,9%
€ 68.858.844,7
2,4%
Alberghi e ristoranti
€ 4.527.133,6
8,9%
€ 4.295.686,0
-5,1%
Trasporti e comunicazioni
€ 14.276.430,6
6,3%
€ 15.260.478,6
6,9%
Attività finanziarie
€ 47.588.893,8
7,2%
Attività immobiliari, informatica e servizi alle
imprese
€ 54.687.090,9
-0,7% € 54.339.801,4
Istruzione
-6,7% € 30.448.611,6
-8,6% € 27.549.178,3
-9,5%
€ 67.193.993,6
-2,4% € 69.063.781,3
2,8%
€ 4.935.126,7
14,9%
€ 5.233.484,5
6,0%
€ 14.062.218,5
-7,9% € 13.790.133,3
-1,9%
€ 53.057.522,7 11,5% € 47.468.656,5 -10,5% € 46.516.776,5
-2,0%
-0,6% € 52.885.625,3
-2,7% € 51.734.916,1
-2,2%
€ 965.504,6
12,5%
€ 962.312,0
-0,3%
€ 909.615,2
-5,5%
€ 922.312,8
1,4%
Sanità e assistenza sociale
€ 3.161.603,8
15,7%
€ 3.907.592,4
23,6%
€ 4.518.961,7
15,6%
€ 4.781.938,9
5,8%
Altri servizi
€ 18.142.802,6
8,6%
€ 19.016.121,2
4,8%
€ 19.277.288,5
1,4%
€ 19.623.279,6
1,8%
Retribuzioni Lorde Totale € 522.478.542,0 -0,2% € 533.831.338,2 2,2% € 513.877.767,0 -3,7% € 507.608.853,3 -1,2%
Contributi Sociali a carico del datore di lavoro € 124.872.371,6 4,2% € 127.585.689,8 2,2% € 122.816.786,3 -3,7% € 121.267.755,1 -1,3%
Totale redditi da lavoro dipendente € 647.350.913,6 0,6% € 661.417.028,0 2,2% € 636.694.553,3 -3,7% € 628.876.608,4 -1,2%
Occupati settore pubblico
4.054
0,6%
4.023
-0,8%
3.997
-0,6%
3.959
-1,0%
Occupati settore privato
15.677
-1,6%
15.449
-1,5%
15.006
-2,9%
14.653
-2,4%
Totale occupati
19.731
-1,2%
19.472
-1,3%
19.003
-2,4%
18.612
-2,1%
143
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Nel 2012, come evidenziato dalla Tavola 92 e dai Grafici 90 e 91, il monte delle
retribuzioni lorde dei lavoratori dipendenti totali diminuiscono complessivamente del -1,2%,
contro un decremento del -3,7% dell’anno precedente.
Il settore pubblico nel 2012 fa registrare una riduzione percentuale del -0,8%, contro una
diminuzione del -1,6% nel 2011.
Anche i redditi nel settore privato diminuiscono, dopo il calo nel 2011 del monte salari e
stipendi pari al -4,4%, la flessione nel 2012 è pari al -1,4% ed è da imputare principalmente alla
riduzione dell’occupazione del settore che nel 2012 si è ridotta del 2,1%.
Per analizzare i valori delle retribuzioni pubbliche e private a prezzi 2012, la Tavola 92
mette in evidenza la dinamica delle rivalutazioni monetarie applicate al valore corrente.
Come evidenziato dai Grafici 9 0 e 91, la dinamica di crescita più sostenuta la si può
riscontrare in corrispondenza degli anni 2006‐2008, sia nell’ammontare totale delle
retribuzioni lorde del settore privato, così come nella crescita degli occupati; nel settore
pubblico invece le retribuzioni totali hanno una crescita più contenuta e il totale degli occupati
si mantiene costante poco al di sotto delle 4.000 unità.
La Tavola 93 mostra le retribuzioni lorde 2012 percepite nei settori pubblico e privato: le
stesse generano una retribuzione media per dipendente che nel pubblico è pari a €32.515,45
(+0,13% rispetto al 2011); mentre nel settore privato è pari a €25.856,84 (+1% sempre
TAVOLA 92 - RETRIBUZIONI LAVORATORI DIPENDENTI (A PREZZI 2012)
Coefficienti di rivalutazione
monetaria
2008
2009
2010
2011
2012
1,082
1,074
1,058
1,030
1,000
SETTORE PUBBLICO
Valore corrente
125.828.893,75 128.822.738,61 131.962.840,37 129.791.644,28 128.728.649,06
A prezzi 2012
136.146.863,04 138.355.621,27 139.616.685,11 133.685.393,61 128.728.649,06
SETTORE PRIVATO
Valore corrente
397.651.757,77 393.655.803,43 401.868.497,82 384.086.122,68 378.880.204,28
A prezzi 2012
430.259.201,91 422.786.332,88 425.176.870,69 395.608.706,36 378.880.204,28
TOTALE RETRIBUZIONI
Valore corrente
523.480.651,52 522.479.542,04 533.831.338,19 513.877.766,96 507.608.853,34
A prezzi 2012
566.406.064,94 561.143.028,15 564.793.555,81 529.294.099,97 507.608.853,34
144
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 90 - VARIAZIONE DELLE RETRIBUZIONI SETTORI: PUBBLICO E PRIVATO
-1,4 2012
-0,8
-4,4
-1,6
2011
2010
2,1
2,4
-1,0 2009
2,4
2008
7,2
1,9
2007
2006
-2
4,5
1,7
2004
-4
7,7
4,8
2005
-6
7,9
3,4
5,4
0,7
0
2
Settore Privato
4
6
8
10
Settore Pubblico
GRAFICO 91 - VARIAZIONE PERCENTUALE DEL TOTALE DELLE RETRIBUZIONI
12,0%
10,2%
10,0%
8,0%
6,9%
6,7%
5,6%
6,0%
3,7%
4,0%
2,2%
2,0%
-0,2%
0,0%
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
-2,0%
-4,0%
-3,7%
-6,0%
145
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
-1,2%
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 93 - RETRIBUZIONI LORDE LAVORATORI DIPENDENTI
Retribuzione
Pubblico
Privato
Numero Dipendenti
Totale
Pubblico
Privato
Totale
Retribuzione media per dipendente
Pubblico
Privato
Totale
2002
€ 110.770.523,27 € 262.796.568,90 € 373.567.092,17
4.303
13.066
17.369
€ 25.742,63 € 20.113,01 € 21.507,69
2003
€ 111.228.030,95 € 267.706.319,65 € 378.934.350,60
4.035
13.083
17.118
€ 27.565,81 € 20.462,15 € 22.136,60
2004
€ 111.974.706,16 € 305.571.167,08 € 417.545.873,24
4.060
13.626
17.686
€ 27.579,98 € 22.425,60 € 23.608,84
2005
€ 113.905.251,01 € 319.273.789,25 € 433.179.040,26
4.001
13.944
17.945
€ 28.469,20 € 22.896,86 € 24.139,26
2006
€ 119.348.597,07 € 343.765.012,20 € 463.113.609,27
4.015
14.599
18.614
€ 29.725,68 € 23.547,16 € 24.879,85
2007
€ 123.458.851,42 € 370.821.338,53 € 494.280.189,95
4.020
15.407
19.427
€ 30.711,16 € 24.068,37 € 25.442,95
2008
€ 125.828.893,75 € 397.651.757,77 € 523.480.651,52
4.030
15.935
19.965
€ 31.223,05 € 24.954,61 € 26.219,92
2009
€ 128.822.738,61 € 393.655.803,43 € 522.478.542,04
4.054
15.677
19.731
€ 31.776,70 € 25.110,40 € 26.480,08
2010
€ 131.962.840,37 € 401.868.497,82 € 533.831.338,19
4.023
15.449
19.472
€ 32.802,10 € 26.012,59 € 27.415,33
2011
€ 129.791.644,28 € 384.086.122,68 € 513.877.766,96
3.997
15.006
19.003
€ 32.472,27 € 25.595,50 € 27.041,93
2012
€ 128.728.649,06 € 378.880.204,28 € 507.608.853,34
3.959
14.653
18.612
€ 32.515,45 € 25.856,84 € 27.273,20
rispetto al 2011).
Nel 2012 aumenta, rispetto all’anno precedente, la retribuzione media contrattuale, che
ammonta a €1.912,55 (Tav.94) e che risulta
dal
calcolo
medio
di
un
paniere
di
retribuzioni del settore privato, determinato annualmente con Decreto Reggenziale; si
presenta, tra l’altro, al di sotto della retribuzione media del settore privato pari a €1.988,99.
La dinamica di crescita della retribuzione media contrattuale, negli ultimi dieci anni, è
sempre stata minore di quella della retribuzione media del settore privato escluso l’anno 2003
dove i valori sono quasi allineati.
A partire dal 1996 e fino al 2000, gli incrementi della retribuzione media contrattuale
sono aumentati mediamente del 4 o 5% annuo, mentre dal 2001 ad oggi la tendenza è in netta
diminuzione con una crescita retributiva più vicina al costo della vita.
Come mostrato dal grafico 95, negli ultimi anni gli incrementi retributivi sono stati
percentualmente allineati e spesso anche molto superiori.
146
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 94 - INCREMENTI PERCENTUALI DELLA RETRIBUZIONE MEDIA CONTRATTUALE
Retribuzione media
contrattuale
Incremento
Retribuzione media settore
Costo della vita
retribuzione media
privato
(*)
contrattuale
1996
€ 1.190,95
€ 1.368,97
.
3,90
1997
€ 1.238,98
€ 1.455,36
4,03
1,70
1998
€ 1.302,50
€ 1.431,20
5,13
1,80
1999
€ 1.369,13
€ 1.482,81
5,12
1,60
2000
€ 1.437,82
€ 1.524,11
5,02
2,60
2001
€ 1.491,53
€ 1.538,19
3,74
2,70
2002
€ 1.530,00
€ 1.579,57
2,58
2,40
2003
€ 1.567,00
€ 1.574,01
2,42
2,50
2004
€ 1.599,00
€ 1.725,05
2,04
2,00
2005
€ 1.641,00
€ 1.761,00
2,63
1,70
2006
€ 1.684,00
€ 1.811,32
2,62
2,00
2007
€ 1.729,00
€ 1.851,41
2,67
1,70
2008
€ 1.773,00
€ 1.919,58
2,54
3,20
2009
€ 1.801,00
€ 1.931,56
1,58
0,70
2010
€ 1.839,00
€ 2.000,96
2,11
1,60
2011
€ 1.839,00
€ 1.968,88
0,00
2,70
2012
€ 1.912,55
€ 1.988,99
4,00
3,00
(*) medio Istat
GRAFICO 92 - INDICE DELLA RETRIBUZIONE MEDIA PER DIPENDENTE (2002=100)
140,00
120,00
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2002
2003
2004
2005
2006
Pubblico
2007
2008
2009
2010
Privato
147
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2011
2012
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 93 - INDICE DELLA RETRIBUZIONE MEDIA CONTRATTUALE (2002=100)
140,00
120,00
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2002
2003
2004
2005
2006
Retribuzione media contrattuale
2007
2008
2009
2010
2011
Retribuzione media settore privato
GRAFICO 94 - ANDAMENTO DELLA RETRIBUZIONE MEDIA CONTRATTUALE
€ 2.500,00
€ 2.000,00
€ 1.500,00
€ 1.000,00
€ 500,00
€ 0,00
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Retribuzione media contrattuale
2012
Retribuzione media settore privato
148
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 95 - ANDAMENTO DEGLI INCREMENTI MEDI RETRIBUTIVI E DEL COSTO DELLA VISTA
6,00
5,00
4,00
3,00
2,00
1,00
0,00
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Incremento retribuzione
Costo della vita
Solo nel 2003 e nel 2008 le retribuzioni sono aumentate in misura inferiore rispetto al
costo della vita (-0,8% nel 2003 e -0,66% nel 2008), ma la differenza maggiore si riscontra nel 2011
dove la forbice tra incremento delle retribuzioni ed inflazione raggiunge il 2,7%.
149
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 95 - RETRIBUZIONI LORDE DEL SETTORE PRIVATO PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA
2011
2012
€ 515.568
€ 510.310
Totale ramo Agricoltura, caccia e silvicoltura
€ 515.568
€ 510.310
15
Industrie alimentari e delle bevande
€ 5.781.650
€ 5.662.209
17
Industrie tessili
€ 540.487
€ 554.072
18
Confezione di articoli di abbigliamento; preparazione, tintura e confezione di pellicce
€ 5.634.802
€ 3.831.008
19
Preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da viaggio, borse, marocchineria, selleria e calzature
€ 1.172.866
€ 1.085.655
20
Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in materiali da intreccio
€ 5.118.607
€ 4.916.535
21
Fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta
€ 2.263.596
€ 2.208.731
22
Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati
€ 3.829.936
€ 3.984.710
24
Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali
€ 17.752.699
€ 18.530.674
25
Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
€ 11.636.659
€ 13.141.476
26
Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali
€ 5.947.660
€ 5.756.509
27
Metallurgia
€ 280.698
€ 4.166.602
28
Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo. Esclusi macchine e impianti
€ 19.350.368
€ 14.244.286
29
Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici
€ 21.278.184
€ 21.120.504
30
Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici
€ 690.824
€ 745.158
31
Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca
€ 10.734.106
€ 10.753.132
32
Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiature per le comunicazioni
€ 1.297.009
€ 1.073.033
33
Fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi
€ 4.286.270
€ 3.829.218
34
Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
€ 1.319.542
€ 1.243.290
35
Fabbricazione di altri mezzi di trasporto
€ 66.039
€ 88.205
36
Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere
€ 22.888.455
€ 22.219.087
01
Agricoltura, caccia e silvicoltura
Totale ramo Industrie manifatturiere
€ 141.870.457 € 139.154.093
45
Costruzioni
€ 30.448.612
€ 27.549.178
Totale ramo Costruzioni
€ 30.448.612
€ 27.549.178
06
Commercio all'ingrosso ambulante o al dettaglio
€ 211.641
€ 104.660
50
Commercio, manutenzione e riparazione di autoveiocli e motocicli; vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione
€ 4.940.314
€ 4.538.476
51
Commercio all'ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e motocicli esclusi
€ 23.474.433
€ 25.661.093
52
Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli); riparazione di beni personali e per la casa
€ 38.532.611
€ 38.720.651
53
Commercio ambulante
€ 34.995
€ 38.900
Totale ramo Commercio
€ 67.193.994
€ 69.063.781
55
Alberghi e ristoranti
€ 4.935.127
€ 5.233.484
Totale ramo Alberghi e ristoranti
€ 4.935.127
€ 5.233.484
60
Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte
€ 5.596.933
€ 5.392.560
61
Trasporti marittimi e per vie d'acqua
€ 25.168
.
63
Attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività delle agenzie di viaggio
€ 5.572.895
€ 5.747.490
64
Poste e telecomunicazioni
€ 2.867.223
€ 2.650.083
Totale ramo Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
€ 14.062.219
€ 13.790.133
65
Intermediazione monetaria e finanziaria (escluse le assicurazioni e i fondi pensione)
€ 45.167.796
€ 43.979.739
66
Assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie
€ 1.857.949
€ 2.007.915
67
Attività ausiliarie dell'intermediazione finanziaria e delle assicurazioni
€ 442.912
€ 529.123
Totale ramo Attività finanziarie
€ 47.468.657
€ 46.516.776
70
Attività immobiliari
€ 1.730.075
€ 1.731.774
71
Noleggio di macchinari ed attrezzature senza operatore e di beni per uso personale e domestico
€ 990.633
€ 1.004.049
72
Informatica ed attività connesse
€ 11.509.141
€ 11.814.747
73
Ricerca e sviluppo
€ 942.100
€ 1.035.173
74
Attività di servizi alle imprese
€ 37.713.676
€ 36.149.172
Totale ramo Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e servizi alle imprese
€ 52.885.625
€ 51.734.916
80
Istruzione
€ 909.615
€ 922.313
Totale ramo Istruzione
€ 909.615
€ 922.313
85
€ 4.518.962
€ 4.781.939
Totale ramo Sanità e assistenza sociale
Sanità e assistenza sociale
€ 4.518.962
€ 4.781.939
90
Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acqie di scarico e simili
€ 232.638
€ 261.732
91
Attività di organizzazioni associative
€ 2.949.879
€ 2.931.008
92
Attività ricreative, culturali e sportive
€ 8.041.034
€ 8.418.528
93
Servizi alle famiglie
€ 4.109.454
€ 4.036.846
Totale ramo Altri servizi pubblici, sociali e personali
€ 15.333.005
€ 15.648.113
95
€ 3.816.745
€ 3.853.670
Totale ramo Attività svolte presso famiglia o convivenza
€ 3.816.745
€ 3.853.670
99
€ 127.539
€ 121.497
Totale ramo Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
€ 127.539
€ 121.497
TOTALE SETTORE PRIVATO
€ 384.086.123 € 378.880.204
Attività di datore di lavoro per personale domestico svolto presso famiglia o convivenza
Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
150
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Relazione Economico – Statistica
2.9 – I CONSUMI
2.9.1 ‐ Consumi Privati e Consumi Collettivi
Resta debole anche nel 2012 la dinamica della domanda interna. L’incertezza derivata
dalla crisi del settore finanziario e dei settori produttivi, ha influenzato notevolmente i
comportamenti delle famiglie riguardo ai consumi. La capacità di spesa delle famiglie,
limitata dalla crescente inflazione e dai mancati aumenti salariali, è stata influenzata anche
dal peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro nel biennio 2010‐2012. La
conseguenza logica è stata che a risentirne sono stati soprattutto i consumi.
Per questi motivi, il reddito disponibile delle famiglie è diminuito nel 2012 e tutto ciò
non ha certamente aiutato i consumi privati che calano rispetto al 2011, infatti, sulla base dei
dati desunti dall’Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi, si registra una
variazione del -5,2%.
Nel 2012, la spesa media annuale delle famiglie è stata pari, in valori correnti, a
€28.292,63 e rispetto all’anno precedente è diminuita di € 1.560,1 (Graf. 97).
In termini di spesa, hanno subito importanti diminuzioni quasi tutte le categorie, in
particolare “Pasti e consumazioni fuori casa” (-4,4%), “Generi alimentari e bevande” (-4%),
“Vacanze” (-9,3%), “Trasporti” (-8,2%), “Utenze telefoniche” (-16,9%), “Utenze domestiche”
(-5,6%), “Abbigliamento e calzature” (-5,1%), “Attività sportive” (-20,5%), “Istruzione” (-21%).
Le categorie di spesa che hanno fatto registrare il maggior aumento dei consumi delle famiglie
rispetto al 2011 comprendono i “Servizi sanitari e spese per la salute” (+7,5%) e “Abitazione”
(+3,7%).
La suddivisione della spesa media mensile è avvenuta nel seguente modo: il 21,2% viene
speso per “Generi alimentari e bevande” (€ 499,38), il 16,7% per “Abitazione” (€ 393,87),
l’11,2% è utilizzato per “Trasporti” (€ 262,94), il 9,4% riguarda “Pasti e consumazioni fuori casa”
(€ 222,63).
151
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Dopo il trend positivo degli ultimi anni, nel 2012 si è registrata una lieve flessione dei
consumi in territorio, passati dal 75,0% del 2011 al 74,4% del 2012. Le categorie di spesa con la
percentuale maggiore in territorio sono quelle per “Abitazione” (95,5%), “Trasporti” (87,8%),
“Generi alimentari e bevande” (85,8%).
Le categorie dove la spesa avviene prettamente fuori territorio sono “Ricreazione e
spettacoli”, “Istruzione”, “Pasti e consumazioni fuori casa”, “Abbigliamento e calzature”.
Da un’analisi degli ultimi cinque anni sui comportamenti di spesa delle famiglie
sammarinesi, emerge che la spesa media annuale è passata da € 32.767,41 del 2008 a €
28.292,63 del 2012 (pari a un decremento del -13,7%). Diversamente, invece, la proporzione di
spesa in territorio leggermente aumentata, passando dal 74,0% del 2008 al 74,4% del 2012,
agevolata anche dalla diffusione dell’utilizzo della SMAC Card.
Per quanto riguarda i consumi collettivi, la Tav.96 evidenzia una flessione, rispetto al
2011, relativamente a tutte le voci: consumo di gas (‐16,21%), raccolta di rifiuti urbani
(-4,14%), consumo di energia elettrica (-2,59%) e acqua (-2,98%).
Il Grafico 96 mette in evidenza come, nell’ultimo decennio, il consumo di energia
elettrica, dovuto sia alla crescita del numero di allacciamenti privati che alla crescita dei
consumi per uso industriale, abbia avuto un incremento costante, mentre la raccolta dei rifiuti
urbani ed il consumo di gas hanno avuto un andamento che è andato stabilizzandosi dal 2006.
Per il 2013 i valori delle tariffe dei servizi pubblici della Tavola 97 risultano
sostanzialmente invariati dal 2008, tra queste però, si registra un aumento delle tariffe di
acqua e gas.
152
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 96 - CONSUMI COLLETTIVI
Energia Elettriva (inkWh)
Gas (in mc)
Acqua (in mc)
Rifiuti (in quintali)
1988
74.329.000
22.110.775
2.295.870
76.722
1989
77.120.202
23.939.932
2.223.704
84.070
1990
87.529.787
27.233.402
2.294.248
92.834
1991
96.937.814
34.467.633
2.147.334
97.587
1992
103.992.273
34.003.954
2.232.622
102.446
1993
113.622.670
35.447.822
2.340.427
107.041
1994
121.245.935
36.141.445
2.449.194
112.583
1995
125.008.528
40.458.018
2.407.642
114.091
1996
136.863.857
43.339.387
2.500.934
112.716
1997
142.051.754
42.523.925
2.591.746
124.688
1998
155.177.728
45.578.459
2.878.960
126.049
1999
163.704.846
47.729.351
3.180.977
130.966
2000
184.446.116
46.739.114
2.940.498
128.373
2001
193.371.696
50.641.790
3.061.334
132.606
2002
197.044.601
48.299.987
2.986.757
136.052
2003
208.424.028
54.491.581
3.196.322
132.933
2004
211.781.884
55.606.175
3.107.956
142.483
2005
216.814.476
58.360.328
3.135.342
148.185
2006
230.070.249
54.888.172
3.304.834
151.582
2007
239.983.250
52.785.713
3.218.789
154.039
2008
249.713.051
55.133.255
3.516.957
156.949
2009
260.904.437
55.645.787
3.523.745
151.836
2010
267.358.463
59.978.795
3.056.567
158.460
2011
270.900.000
54.400.000
3.159.097
152.937
2012
263.895.688
45.582.449
3.065.107
146.603
Var. %
-2,59%
-16,21%
-2,98%
-4,14%
GRAFICO 96 - ANDAMENTO DEI CONSUMI COLLETTIVI (2002=100)
160,00
140,00
120,00
100,00
80,00
60,00
40,00
20,00
0,00
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Energia Elettrica
Gas
Acqua
153
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Rifiuti
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 97 - EVOLUZIONE DELLE TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Corsa solo Andata
€ 2,80
€ 2,80
€ 2,80
€ 2,80
€ 2,80
€ 2,80
€ 2,80
Corsa Andata e Ritorno
€ 4,50
€ 4,50
€ 4,50
€ 4,50
€ 4,50
€ 4,50
€ 4,50
Abbonamento 12 Corse
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
Gruppi > 25 persone
€ 4,00
€ 4,00
€ 4,00
€ 4,00
€ 4,00
€ 4,00
€ 4,00
Abbonamento mensile
€ 28,00
€ 28,00
€ 28,00
€ 28,00
€ 28,00
€ 28,00
€ 28,00
Corsa semplice rivenditore
€ 1,00
€ 1,00
€ 1,00
€ 1,00
€ 1,00
€ 1,00
€ 1,00
Corsa semplice in vettura
€ 2,00
€ 2,00
€ 2,00
€ 2,00
€ 2,00
€ 2,00
€ 2,00
Tesserino 12 corse
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
Abbonamento mensile
€ 20,00
€ 20,00
€ 20,00
€ 20,00
€ 20,00
€ 20,00
€ 20,00
fino a 6 mc/mese
€ 0,45
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,47
da 6 a 12 mc/mese
€ 0,90
€ 0,95
€ 0,95
€ 0,95
€ 0,95
€ 0,95
€ 0,97
da 12 a 18 mc/mese
€ 1,37
€ 1,44
€ 1,44
€ 1,44
€ 1,44
€ 1,44
€ 1,49
da 18 a 30 mc/mese
€ 1,99
€ 2,09
€ 2,09
€ 2,09
€ 2,09
€ 2,09
€ 2,17
oltre 30 mc/mese
€ 2,50
€ 2,63
€ 2,63
€ 2,63
€ 2,63
€ 2,63
€ 2,73
fino a 10 mc/mese
€ 1,42
€ 1,42
€ 1,42
€ 1,42
€ 1,42
€ 1,42
€ 1,44
da 10 a 25 mc/mese
€ 1,67
€ 1,67
€ 1,67
€ 1,67
€ 1,67
€ 1,67
€ 1,71
oltre 25 mc/mese
€ 1,90
€ 1,90
€ 1,90
€ 1,90
€ 1,90
€ 1,90
€ 1,95
€ 0,43
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,47
€ 0,48
€ 0,48
€ 0,57
primario oltre 200.000 m /anno
€ 0,40
€ 0,43
€ 0,43
€ 0,43
€ 0,44
€ 0,44
€ 0,51
secondario
€ 0,33
€ 0,36
€ 0,36
€ 0,36
€ 0,38
€ 0,38
€ 0,45
interrompibile
€ 0,29
€ 0,33
€ 0,33
€ 0,33
€ 0,30
.
.
fino a 4,5 kW
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
oltre 4,5 kW
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
€ 0,06
Usi domestici e assimilati
€ 0,44
€ 0,46
€ 0,46
€ 0,46
€ 0,46
€ 0,46
€ 0,55
Utenze diverse
€ 0,60
€ 0,60
€ 0,60
€ 0,60
€ 0,60
€ 0,60
€ 0,72
Funivia
Trasporto Pubblico
Acqua uso domestico
Acqua usi diversi
Gas uso tecnologico
primario fino a 200.000 m3/anno
3
Raccolta rifiuti usi domestici
Tassa ambientale
Fonte AASS
154
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 98 - TARIFFE GAS USO CIVILE 2013
Scaglione
Min mc/anno
Max mc/anno
Tariffe
1
1
510
€ 0,470065
2
511
1.400
€ 0,479373
3
1.401
5.100
€ 0,488772
4
5.101
oltre
€ 0,503009
TAVOLA 99 - TARIFFE ENERGIA ELETTRICA USI DOMESTICI
2009
2010
2011
2012
2013
Potenza impegnata 1,5 kW
fino a 160 kWh/mese
€ 0,072888 € 0,072888 € 0,075800 € 0,075800 € 0,075800
oltre 160 kWh/mese
€ 0,155718 € 0,155719 € 0,168180 € 0,168180 € 0,168180
Potenza impegnata da 3 a 4,5 kW
fino a 160 kWh/mese
€ 0,082828 € 0,082828 € 0,089450 € 0,089450 € 0,089450
oltre 160 kWh/mese
€ 0,172284 € 0,172284 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510
Potenza impegnata da 6 kW o superiore
€ 0,172284 € 0,172284 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510
TAVOLA 100 - TARIFFE ENERGIA ELETTRICA USI DIVERSI 2013
Corrispettivo
potenza
Corrispettivo
energia
2,068649
0,16271
2,857250
0,14676
5,165908
0,11805
4,720177
0,09396
5,664212
0,11276
6,491672
0,08422
7,790006
0,10106
Utilizzazione bassa < 60 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata fino a 20 kW
Utilizzazione ridotta < 95 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata fino a 30 kW
Utilizzazione normale < 100 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata fino a 100 kW
Utilizzazione normale < 200 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata oltre 100 kW in MT
Utilizzazione normale < 200 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata oltre 100 kW in BT
Utilizzazione alta > 200 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata oltre 100 kW in MT
Utilizzazione alta > 200 h/Wh/k W. mese
Potenza impegnata oltre 100 kW in BT
155
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 101 - TARIFFE RACCOLTA RIFIUTI USI DIVERSI 2013
Attività
economica
fino a 3 kW
A
.
€ 320,00
€ 498,00
€ 748,00
€ 997,00
€ 2.138,00
B
.
€ 285,00
€ 403,00
€ 540,00
€ 611,00
€ 775,00
C
.
€ 273,00
€ 344,00
€ 469,00
€ 469,00
€ 755,00
D
.
€ 273,00
€ 344,00
€ 469,00
€ 469,00
€ 855,00
E
.
€ 249,00
€ 320,00
€ 356,00
€ 427,00
€ 735,00
F Uso Hobby
.
come uso
domestico
€ 235,00
.
.
.
G
€ 100,00
.
.
.
.
.
da 3 a 6 kW da 6 a 15 kW da 15 a 30 kW da 30 a 60 kW
GRAFICO 97 - ANDAMENTO DELLA SPESA ANNUALE DELLE FAMIGLIE (CONSUMI PRIVATI)
€ 60.000,00
€ 32.767,41
€ 32.904,70
€ 29.825,02
€ 29.852,74
€ 28.292,63
€ 50.000,00
€ 40.000,00
€ 30.000,00
€ 24.241,42
€ 23.933,55
2008
2009
€ 22.208,03
€ 22.399,83
€ 21.061,12
€ 20.000,00
€ 10.000,00
€ 0,00
Spesa in territorio
2010
2011
Spesa media totale
Fonte "Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi" 2012
156
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
oltre 60 kW
Relazione Economico – Statistica
2.10 - L’INDICE DEI PREZZI
2.10.1 ‐ I prezzi al consumo
A partire dai dati di gennaio 2011, viene pubblicata la nuova serie dell’indice dei prezzi
con base di riferimento 2010=100 (base di riferimento precedente 2002). Questa operazione
assicura una maggiore accuratezza nella misurazione dell’inflazione. Inoltre viene adottata una
nuova metodologia di rilevazione e di calcolo degli indici dei prezzi dei prodotti stagionali, in
applicazione del Regolamento (CE) n. 330/2009 del 22 aprile 2009.
Tale innovazione, è applicata ai gruppi e alle classi di prodotti relativi a: Frutta,
Vegetali, Abbigliamento e Calzature. Secondo il citato Regolamento si definisce prodotto
stagionale quello che, in alcuni periodi dell’anno (almeno un mese), può non essere
acquistabile oppure è acquistato in volumi modesti o irrilevanti dai consumatori.
Sulla base di un calendario mensile per tutto il 2011, si stabilisce quando ciascuno
specifico prodotto, appartenente alle suddette categorie o ai suddetti gruppi, deve essere
considerato in stagione oppure fuori stagione. L’adozione di un calendario della stagionalità
comporta, a partire da gennaio 2011, l’effettuazione della rilevazione dei prezzi al consumo
solo nei mesi in cui il prodotto in questione è definito in stagione e, di conseguenza, la stima
degli indici dei prezzi dei prodotti fuori stagione sulla base di una metodologia coerente con
le indicazioni contenute nel Regolamento europeo.
La rilevazione dei prezzi al consumo consiste nell’osservare le dinamiche legate
all’inflazione; conoscere queste dinamiche può aiutare i consumatori a tutelarsi
preventivamente.
L’obiettivo principale è quello di conoscere il livello dei prezzi di alcuni prodotti e servizi,
attraverso un puntuale monitoraggio del mercato, nella fase di passaggio dal settore delle
imprese a quello delle famiglie.
L’indicatore economico fissato per misurare le variazioni dei prezzi che le famiglie
pagano per beni e servizi, è l’indice dei prezzi al consumo che prevede l'aggiornamento
annuale sia della lista dei prodotti per i quali vengono rilevati i prezzi: il paniere, sia della
ponderazione con cui i prodotti partecipano al calcolo degli indici: i pesi.
157
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 102 - INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (BASE: DICEMBRE 2010=100)
gen-13
feb-13
mar-13
apr-13
mag-13
giu-13
lug-13
ago-13
set-13
Generale
105,67
105,78
105,79
105,98
106,15
106,35
106,48
106,64
107,01
1-Prodotti alimentari e bevande analcoliche
111,71
111,91
112,26
114,31
11,47
114,53
114,11
115,33
115,59
2-Bevande alcoliche e tabacchi
106,53
107,81
107,82
107,82
108,55
108,55
108,61
108,50
109,00
3-Abbigliamento e calzature
106,49
106,49
106,53
106,23
106,26
106,26
106,26
106,26
106,82
4-Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili 107,00
107,00
107,00
106,98
107,64
107,69
107,69
107,69
108,66
5-Mobili, articoli e servizi per la casa
104,51
104,39
104,47
105,68
105,80
105,83
105,90
105,93
106,10
6-Servizi sanitari e spese per la salute
99,38
99,38
99,85
102,25
102,67
103,61
103,61
103,39
106,81
7-Trasporti
107,47
107,98
107,32
104,00
104,48
104,65
105,51
105,56
105,36
8-Comunicazioni
80,00
80,00
79,30
79,30
79,30
79,30
79,50
79,50
79,50
9-Ricreazione, spettacoli e cultura
104,05
104,28
104,92
105,63
105,08
105,72
105,91
105,82
105,73
10-Istruzione
103,61
103,61
103,61
103,61
103,61
103,61
103,61
103,61
104,44
11-Servizi ricettivi e di ristorazione
106,28
106,20
106,22
106,03
106,03
106,31
106,63
106,44
106,16
12-Altri beni e servizi
104,29
104,22
104,06
105,04
105,04
105,25
105,35
105,38
105,45
L’aggiornamento annuale della composizione e della ponderazione del paniere ha lo
scopo di mantenere nel tempo la capacità degli indici dei prezzi di riflettere i cambiamenti nei
comportamenti dei consumatori, e si basa sulla rappresentatività dei prodotti e della loro
evoluzione.
A San Marino viene utilizzato l’indice dei prezzi al consumo degli operai ed impiegati,
(FOI) il quale si riferisce ai consumi delle famiglie che fanno capo ad un lavoratore dipendente
operaio o impiegato.
L’indagine sui prezzi si sviluppa analiticamente procedendo in maniera autonoma nella
rilevazione, al fine di controllarne la corrispondenza e l’attendibilità, e al fine anche di cercare
di evitare le difficoltà tipiche del consumatore, il quale molto spesso ha la percezione di un
aumento dei prezzi che si discosta in modo significativo da quello misurato statisticamente.
I prezzi rilevati per il 2013 sono riferiti a circa 1.500 rilevazioni effettuate mensilmente
dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica in collaborazione con la Polizia Civile presso
158
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
gli operatori economici sammarinesi e si riferiscono a beni e servizi rappresentativi dei
consumi delle famiglie sammarinesi.
I punti vendita coinvolti nella rilevazione sono circa 150.
Nel complesso, il Paniere a partire dal 2011 include oltre 1.100 prodotti, ciascuno con
una ponderazione corrispondente al proprio contributo alla spesa mensile delle famiglie e
nello specifico, vengono selezionati articoli a cui corrispondono le maggiori quote di consumo.
Per fare un esempio, nel Paniere la carne bovina pesa più della carne suina, così come
l’olio d’oliva ha un peso maggiore dell’olio di semi.
Il Paniere adottato è quello ISTAT/EUROSTAT ed è articolato in 12 capitoli di spesa,
ognuno con un proprio peso: Prodotti alimentari e bevande analcoliche ‐ Bevande alcoliche
e tabacchi ‐ Abbigliamento e calzature ‐ Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili ‐
Mobili, articoli e servizi per la casa ‐ Servizi sanitari e spese per la salute ‐ Trasporti ‐
Comunicazioni ‐ Ricreazione, spettacoli e cultura ‐ Istruzione ‐ Servizi ricettivi e di ristorazione
‐ Altri beni e servizi.
Rispetto al 2010 entrano nel paniere queste nuove posizioni: Tablet PC, Fast food
etnico, Salmone affumicato. Esce la posizione Noleggio DVD.
L’aggiornamento del Paniere si basa sulla rappresentatività dei prodotti e sulla loro
evoluzione tecnologica, determinando l’inserimento di prodotti che hanno assunto maggiore
importanza nella spesa effettiva delle famiglie.
Conseguentemente se il consumo di un prodotto risulta in declino, viene escluso. Con
questa logica sono stati inseriti nuovi prodotti da rilevare, all’interno di posizioni già esistenti.
Tra le posizioni, già contenute nell’indice precedente, che vengono diffuse per effetto
della nuova classificazione ci sono: i Servizi di telefonia mobile (traffico voce ed sms) e i Servizi
internet da rete mobile.
Altre posizioni subiscono scomposizioni o raggruppamenti di posizioni rappresentative
già presenti nel paniere, allo scopo di migliorare la copertura dell’insieme dei consumi delle
famiglie.
Nella struttura di ponderazione dell’indice, aumenta il peso relativo delle divisioni:
trasporti, abitazione, acqua, elettricità e combustibili, servizi sanitari e spese per la salute,
istruzione e bevande alcoliche e tabacchi. Il calo più rilevante in termini assoluti riguarda
invece la divisione mobili, articoli e servizi per la casa.
159
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
La diminuzione di peso più rilevante interessa invece, in termini assoluti, il capitolo dei
Trasporti. Lo scopo degli aggiornamenti che annualmente avvengono all’interno di ciascun
capitolo di spesa, è quello di avvicinare, in maniera significativa, la rilevazione dei prezzi
effettuata all'inflazione effettivamente sostenuta dai consumatori.
Dall’analisi dei dati presenti nella Tavola 102 e dal Grafico 98, si sottolinea come
l’andamento dell’indice sammarinese manifesti un andamento in ascesa che sta ad indicare
come nel 2013 riprende il cammino dell’inflazione.
L’accelerazione dei processi inflattivi è guidata dal capitolo Servizi sanitari e spese per la
salute.
Oltre a questo, i capitoli che nel periodo, gennaio 2012‐settembre 2012, hanno avuto gli
incrementi maggiori sono stati: il capitolo Prodotti alimentari e bevande analcoliche e il
capitolo Bevande alcoliche e tabacchi.
Comparando l’indice Istat con quello sammarinese (Grafici 99 e 100), si può notare come
le linee di tendenza non abbiano lo stesso andamento e mentre l’indice generale sammarinese
GRAFICO 98 - ANDAMENTO DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO
107,50
107,00
106,64
107,01
ago-13
set-13
106,35
106,50
106,48
105,98
106,00
105,50
106,15
105,67
105,78
105,79
105,00
gen-13
feb-13
mar-13
apr-13
mag-13
giu-13
lug-13
160
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Relazione Economico – Statistica
nel primo semestre 2013, aumenta del +1,5% rispetto a giugno 2012, l’indice ISTAT
registra un aumento del +1,2%; mentre a settembre l’indice sammarinese ha una
variazione del +1,8%, per nulla simile a quello italiano che subisce una variazione del
+0,8%.
GRAFICO 99 - VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (FOI) - SAN MARINO
2,5%
2,1%
2,0%
2,0%
1,8%
1,7%
1,6%
1,5%
1,5%
1,6%
1,4%
1,2%
1,0%
0,5%
0,0%
gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13
lug-13 ago-13 set-13
GRAFICO 100 - VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (FOI) – ISTAT
3,5%
3,0%
2,5%
2,0%
2,2%
1,5%
1,8%
1,2%
1,6%
1,0%
1,1%
1,2%
1,1%
1,2%
0,8%
0,5%
0,0%
gen-13
feb-13 mar-13
apr-13 mag-13
giu-13
lug-13
161
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
ago-13
set-13
Relazione Economico – Statistica
162
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Relazione Economico – Statistica
2.11 – SMaC San Marino Card
Nell’estate del 2008 il Congresso di Stato ha varato il progetto San Marino Card, un
ottimo strumento d’incentivazione che, nel corso degli ultimi 5 anni, nonostante la grave crisi
economica, ha consentito di mantenere ad un livello accettabile i consumi privati nel Paese.
Le prime SMaC Card sono state distribuite a partire dal mese di dicembre dello stesso
anno, pertanto abbiamo atteso fino ad oggi per poter presentare per la prima volta una
statistica con una base significativa di cifre.
La nostra analisi parte dal numero delle carte attive in circolazione, considerato che la
prima emissione di SMAC Card è avvenuta a dicembre 2008 e la seconda a dicembre 2012,
abbiamo scelto come termine di raffronto il mese di settembre perché ci consente di avere
una base di dati più consolidati e stabili dopo i primi mesi di partenza dell’iniziativa.
La tavola 103 rappresenta il numero delle carte emesse e la suddivisione per paese di
provenienza dell’intestatario. Si nota come nel corso degli anni sia aumentato il numero di
possessori italiani fino a raggiungere la prevalenza rispetto a quelli sammarinesi. Per quanto
riguarda i possessori di altri paesi i polacchi sono in prima fila, seguiti da francesi e rumeni.
TAVOLA 103 - NUMERO DI CARTE ATTIVE PER PROVENIENZA DELL'INTESTATARIO (MESE DI RIFERIMENTO: SETTEMBRE)
2009
2010
2011
2012
2013
Carte attive
%
Carte attive
%
Carte attive
%
Carte attive
%
Carte attive
%
San Marino
19.062
54,63%
20.293
50,91%
21.183
48,38%
21.986
45,86%
22.945
49,14%
Italia
15.441
44,25%
19.267
48,34%
22.407
51,17%
25.799
53,81%
23.607
50,55%
Altri Paesi
43
0,12%
78
0,20%
103
0,24%
119
0,25%
130
0,28%
n.d.
346
0,99%
221
0,55%
93
0,21%
37
0,08%
15
0,03%
34.892
100,00%
39.859
100,00%
43.786
100,00%
47.941
100,00%
46.697
100,00%
Totale
Nella tavola 104 si nota come nel corso dell’anno 2013 il numero delle carte sia andato
gradualmente aumentando pur restando a livelli inferiori rispetto al dato di settembre 2012.
Infatti a seguito dell’evoluzione della carta, da semplice tessera per la raccolta sconti a
borsellino elettronico, si è attuata una selezione nei confronti delle carte non utilizzate che
non sono state riattivate.
163
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 104 - NUMERO CARTE ATTIVE PER PROVENIENZA DELL'INTESTATARIO (I° - II° - III° TRIMESTRE 2013)
gen-13
feb-13
mar-13
apr-13
mag-13
giu-13
lug-13
ago-13
set-13
San Marino
24.515
22.339
22.480
22.565
22.630
22.711
22.819
22.877
22.945
Italia
30.818
17.211
17.926
18.604
19.156
19.757
20.089
23.233
23.607
Altri Paesi
159
58
63
75
92
98
120
127
130
n.d.
20
Totale 55.512
11
41
12
18
21
12
21
15
39.619
40.510
41.256
41.896
42.587
43.040
46.258
46.697
La suddivisione per sesso del Grafico 101 dimostra una netta prevalenza del sesso maschile
tra i possessori di SmacCard il 59% rispetto al 41% delle femmine.
GRAFICO 101 - NUMERO DI CARTE ATTIVE SUDDIVISE PER SESSO (SETTEMBRE 2013)
Dalla suddivisione dei consumi in grandi categorie macroeconomiche (Tav.105) si nota che
il settore in cui si registrano le maggiori spese, sia in termini di numero di transazioni che in
termini di ammontare della spesa, è quello alimentare seguito dal settore carburanti.
164
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Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 105 - IMPORTI E TRANSAZIONI PER CATEGORIA
2009
Transazioni Importo
Abbigliamento, calzature, pelletteria, valigeria
Alimentari
86.125
2010
2011
Importo
Importo
Transazioni Importo
Transazioni Importo
Medio
Medio
€ 8.862.224 € 102,90
86.554
€ 8.516.548 € 98,40
67.517
€ 6.663.737
2012
Importo
Transazioni Importo
Medio
Importo
Medio
€ 98,70
€ 94,49
1.680.178 € 59.408.086 € 35,36 1.894.785 € 65.832.928 € 34,74 2.045.287 € 68.451.244 € 33,47
Bar, ristoranti, pizzerie, alberghi
80.518
€ 2.756.493 € 34,23
78.097
€ 2.220.743 € 28,44
109.489
€ 2.625.173
€ 23,98
70.324
€ 6.645.045
2.139.358 € 71.220.353 € 33,29
151.443
€ 3.157.586
€ 20,85
Carburanti
1.065.844 € 38.051.770 € 35,70 1.075.570 € 41.560.815 € 38,64 1.186.974 € 50.444.425 € 42,50
1.291.291 € 62.917.702 € 48,72
Elettronica e fotografia
142.671 € 13.987.903 € 98,04
163.923 € 14.815.069 € 90,38
Fotovoltaico
.
.
.
€ 23.437.806 € 2.894,99
176.597 € 17.435.581 € 98,73
.
5.472
.
Veicoli e motoveicoli
8.096
Estetisti e parrucchieri
.
.
.
9.194
€ 515.457
Articoli sanitari, omeopatici ed erboristeria
9.903
€ 259.196
€ 26,17
12.522
Arredamento e apparecchi per la casa
369
€ 63.762
€ 172,80
Gioiellerie
5.971
€ 656.748
Profumerie
7.716
€ 602.486
Altro
118.245 € 6.421.453 € 54,31
170.536 € 15.594.846 € 91,45
.
€ 19.679.947 € 3.596,48
.
.
.
142
€ 1.009.037 € 7.105,89
5.579
€ 21.844.535 € 3.915,49
6.344
€ 19.842.643 € 3.127,78
€ 56,06
28.193
€ 1.504.662
€ 53,37
30.023
€ 1.573.778
€ 52,42
€ 321.452
€ 25,67
14.373
€ 377.004
€ 26,23
16.779
€ 452.360
€ 26,96
167
€ 106.029
€ 634,90
180
€ 34.677
€ 192,65
188
€ 30.474
€ 162,09
€ 109,99
5.981
€ 617.878
€ 103,31
5.826
€ 679.924
€ 116,71
6.491
€ 689.068
€ 106,16
€ 78,08
13.934
€ 835.884
€ 59,99
19.431
€ 1.042.461
€ 53,65
16.396
€ 973.901
€ 59,40
123.204 € 6.264.217 € 50,84
201.908
€ 8.766.225
€ 43,42
241.695 € 10.417.217 € 43,10
Totale 3.205.636 € 154.507.927 € 48,20 3.482.077 € 163.907.479 € 47,07 3.855.293 € 178.028.913 € 46,18
4.134.397 € 193.744.233 € 46,86
Nel corso degli anni il valore totale delle transazioni ed il numero delle stesse è andato
incrementandosi, mentre è diminuito il valore medio di ogni singola transazione che come
dimostrato nel Grafico 104 è passato €48,20 nel 2009 a €45,02 nel 2013.
GRAFICO 102 - IMPORTI E TRANSAZIONI
€ 250.000.000
4.500.000
4.000.000
€ 200.000.000
3.500.000
3.000.000
€ 150.000.000
2.500.000
2.000.000
€ 100.000.000
1.500.000
1.000.000
€ 50.000.000
500.000
€0
0
2009
2010
Importi
2011
2012
Transazioni
165
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Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 103 - IMPORTI E TRANSAZIONI (I° - II° - III° TRIMESTRE 2013)
€ 20.000.000
390.000
€ 18.000.000
380.000
€ 16.000.000
370.000
€ 14.000.000
360.000
350.000
€ 12.000.000
340.000
€ 10.000.000
330.000
€ 8.000.000
320.000
€ 6.000.000
310.000
€ 4.000.000
300.000
€ 2.000.000
290.000
€0
280.000
gen-13
feb-13
mar-13
apr-13
mag-13
Importi
giu-13
lug-13
ago-13
Transazioni
GRAFICO 104 - IMPORTO MEDIO
€ 49,00
€ 48,20
€ 48,00
€ 47,07
€ 46,86
€ 47,00
€ 46,00
€ 46,18
€ 45,00
€ 45,02
€ 44,00
€ 43,00
2009
2010
2011
2012
Importo medio
166
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
set-13
set-13
Relazione Economico – Statistica
2.12 – NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI
Un elemento importante nella valutazione dell’impatto della crisi finanziaria internazionale
sul nostro sistema Paese è rappresentato dall’andamento delle transazioni immobiliari. Da
quest’anno presentiamo questa nuova elaborazione statistica che è stata sviluppata grazie alla
collaborazione dell’Ufficio Registro e Conservatoria.
La Tavola 106 mostra l’andamento delle negoziazioni immobiliari, desunto dall’ammontare
dell’imposta riscossa sui contratti di leasing. L’osservazione parte dall’anno 2008 con una
quantità di contratti registrati pari a 410 mentre nel 2012 il numero è sceso a 152 con una
riduzione pari al -62,9%; conseguentemente si registra una forte riduzione dell’imposta riscossa
che da €1.937.288,28 del 2008 scende a €607.804,10 nel 2012 con una variazione percentuale
pari al -69,0%.
TAVOLA 106 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI PRESSO L'UFFICIO DEL REGISTRO (LEASING)
2008
2009
2010
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Cessione di leasing immobiliare
135
€ 806.496,47
143
€ 858.257,09
102
€ 556.051,71
Cessione parziale leasing immobiliare
252
€ 1.126.257,81
209
€ 1.121.540,81
116
€ 379.767,69
Cessione leasing immob-ediliz.sovv.
21
€ 3.518,00
9
€ 1.377,00
17
€ 2.665,00
Sciss./Fusione società-trasfer. Leasing
2
€ 1.016,00
.
.
.
.
410
€ 1.937.288,28
361
€ 1.981.174,90
235
€ 938.484,40
Totale
2011
2012
2013*
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Cessione di leasing immobiliare
62
€ 340.631,54
62
€ 383.671,29
37
€ 180.374,69
Cessione parziale leasing immobiliare
108
€ 683.349,76
80
€ 217.447,81
39
€ 124.384,29
Cessione leasing immob-ediliz.sovv.
11
€ 1.833,00
3
€ 3.379,00
.
.
Sciss./Fusione società-trasfer. Leasing
3
€ 6.470,16
7
€ 3.306,00
2
€ 14.291,00
184
€ 1.032.284,46
152
€ 607.804,10
78
€ 319.049,98
Totale
*fino a Settembre 2013
167
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
GRAFICO 105 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI (LEASING)
€ 2.500.000,00
450
400
€ 2.000.000,00
350
300
€ 1.500.000,00
250
200
€ 1.000.000,00
150
100
€ 500.000,00
50
€ 0,00
0
2008
2009
2010
Importo
2011
2012
Quantità
Anche nel settore delle compravendite che rappresentano la forma contrattuale
maggiormente in uso nel comparto immobiliare (con esclusione del settore leasing) si registra
una forte contrazione del mercato con una riduzione pari al -21,7% nel numero dei contratti
stipulati dal 2008 al 2012 ed una conseguente diminuzione dell’imposta riscossa pari al -44,6%.
I dati esposti dimostrano ancora una volta la grande crisi del settore bancario e finanziario,
infatti i contratti di finanziamento dell’acquisto immobiliare con contratto di leasing rispetto alle
transazioni non finanziate segnano una riduzione molto più marcata sia in termini di numero di
contratti che in termini di imposta assolta.
168
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
TAVOLA 107 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI PRESSO L'UFFICIO DEL REGISTRO (NO LEASING)
2008
Compravendita beni immobili
Dazione in soluto pagamento
2009
2010
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Quantità
Importo
312
€ 3.839.514,08
297
€ 4.012.189,46
216
€ 3.343.632,73
€ 1.650,00
2
€ 0,00
1
€ 3.220,00
1
52
€ 10.375,37
41
€ 7.102,00
30
€ 8.784,91
3
€ 2.415,45
8
€ 11.832,03
17
€ 44.132,00
Permuta
23
€ 137.291,82
18
€ 42.237,80
14
€ 109.530,20
Cessione a titolo di antiparte
114
€ 297.846,07
176
€ 351.501,68
160
€ 486.960,46
7
€ 34.741,60
6
€ 12.508,60
8
€ 25.723,00
Compravendita benfici prima casa
229
€ 225.722,08
222
€ 243.724,79
249
€ 327.815,00
Acquisto immobili a favore coop. abitaz.
Assegnazione a socio di cooperativa di abitazione
Donazione
Cessione di quote ereditarie indivise
30
€ 23.162,00
26
€ 21.674,40
22
€ 20.560,00
Altro trasferimento a titolo oneroso
2
€ 5.416,00
1
€ 13.300,00
3
€ 11.902,00
Compravendita beni immobili zona A
.
.
.
.
.
.
774
€ 4.576.484,47
796
€ 4.719.290,76
720
€ 4.380.690,30
Totale
2011
Compravendita beni immobili
Dazione in soluto pagamento
2012
2013*
Quantità
Importo
Quantità
Importo
Quantità
Importo
181
€ 1.040.348,62
205
€ 1.721.221,11
163
€ 1.046.232,65
€ 26.726,00
8
€ 3.143,65
.
.
10
Assegnazione a socio di cooperativa di abitazione
17
€ 5.534,53
24
€ 11.147,35
5
€ 2.850,80
Donazione
33
€ 50.804,25
60
€ 94.940,60
21
€ 32.464,20
Permuta
Cessione a titolo di antiparte
Cessione di quote ereditarie indivise
7
€ 25.728,00
14
€ 19.466,12
15
€ 12.255,44
151
€ 327.399,83
139
€ 417.356,28
77
€ 180.290,34
6
€ 24.429,41
10
€ 42.409,62
4
€ 10.386,00
Compravendita benfici prima casa
162
€ 190.050,20
143
€ 193.811,64
127
€ 155.239,89
Acquisto immobili a favore coop. abitaz.
11
€ 11.242,85
7
€ 9.414,00
4
€ 5.200,00
Altro trasferimento a titolo oneroso
1
€ 730,00
3
€ 12.310,00
.
.
Compravendita beni immobili zona A
.
.
1
€ 12.530,00
.
.
577
€ 1.679.411,34
606
€ 2.534.606,72
426
€ 1.471.645,32
Totale
*fino a Settembre 2013
GRAFICO 106 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI (NO LEASING)
€ 5.000.000,00
900
€ 4.500.000,00
800
€ 4.000.000,00
700
€ 3.500.000,00
600
€ 3.000.000,00
500
€ 2.500.000,00
400
€ 2.000.000,00
300
€ 1.500.000,00
200
€ 1.000.000,00
100
€ 500.000,00
€ 0,00
0
2008
2009
Importo
2010
2011
Quantità
169
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
2012
Relazione Economico – Statistica
170
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
Sommario
I ‐ L’ECONOMIA INTERNAZIONALE .................................................................................................................... 5
1.1 - LA PREVISIONE MACROECONOMICA INTERNAZIONALE ....................................................................... 7
II ‐ L’ECONOMIA SAMMARINESE....................................................................................................................... 15
2.1 - LO SCENARIO MACROECONOMICO PER L’ECONOMIA SAMMARINESE.............................................. 17
2.1.1 ‐ Le previsioni di crescita ................................................................................................................. 26
2.1.2 – GFS ............................................................................................................................................... 29
2.1.3 - La Produzione Industriale .............................................................................................................. 31
2.2 – LA POPOLAZIONE ................................................................................................................................ 35
2.2.1 ‐ La Popolazione Straniera............................................................................................................... 45
2.2.2 ‐ La Famiglia .................................................................................................................................... 48
2.3 - LE ABITAZIONI...................................................................................................................................... 55
2.3.1 - Furti e rapine ................................................................................................................................ 59
2.4 - I TRASPORTI ......................................................................................................................................... 61
2.4.1 - Incidentalità stradale .................................................................................................................... 63
2.5 - LA SPESA PER L’ISTRUZIONE SCOLASTICA ........................................................................................... 67
2.6 - IL LAVORO ............................................................................................................................................ 73
2.6.1 - L’Occupazione ............................................................................................................................... 74
2.6.2 ‐ I frontalieri .................................................................................................................................... 91
2.6.3 ‐ La Disoccupazione......................................................................................................................... 97
2.6.4 ‐ La Cassa Integrazione Guadagni, l’Indennità Economica Speciale e i Conflitti di lavoro.......... 101
2.6.5 - Gli Infortuni sul Lavoro................................................................................................................. 109
2.6.6 - La Previdenza ............................................................................................................................... 110
2.7 - LE IMPRESE ........................................................................................................................................ 115
2.7.1 ‐ Il Turismo .................................................................................................................................... 123
2.7.2 - I Contributi alla produzione ........................................................................................................ 130
2.7.3 ‐ Il costo del lavoro ........................................................................................................................ 134
2.8 - I REDDITI ............................................................................................................................................ 143
2.9 – I CONSUMI ........................................................................................................................................ 151
2.9.1 ‐ Consumi Privati e Consumi Collettivi .......................................................................................... 151
2.10 - L’INDICE DEI PREZZI ......................................................................................................................... 157
2.10.1 ‐ I prezzi al consumo ................................................................................................................... 157
2.11 – SMaC San Marino Card ................................................................................................................... 163
171
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica
Relazione Economico – Statistica
2.12 – NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI.......................................................................................................... 167
172
Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica