Relazione Economico – Statistica al Bilancio di Previsione dello Stato 2011 Relazione Economico – Statistica RELAZIONE ECONOMICO STATISTICA NOVEMBRE 2013 1 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica PRESENTAZIONE La Relazione Economico Statistica, da oltre vent’anni, rappresenta un valido supporto conoscitivo e di approfondimento dei temi economici e viene diffusa congiuntamente ai documenti di presentazione dei Bilanci di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici. In questa pubblicazione viene offerto un ampio e significativo repertorio dell’informazione prodotta dalla statistica ufficiale su temi di rilievo per la vita pubblica: economia, evoluzione demografica, pubblica amministrazione, dinamiche sociali. La Relazione Economico Statistica rappresenta una sintesi conoscitiva preziosa e autorevole, che anno dopo anno viene implementata nei dati e nei temi per fornire costantemente un ritratto sintetico e aggiornato del Paese e della sua evoluzione più recente. Non solo sono state aggiornate le tavole pubblicate negli anni precedenti, ma sono stati divulgati i risultati anche di nuove indagini e attività di ricerca, aggiungendo ulteriori elementi al quadro di una realtà in continua trasformazione. In particolare sono stati aggiunti due contributi allo studio della situazione economica del Paese: il primo è un’indagine sul trend dei consumi privati attraverso la San Marino Card ed il secondo è un’analisi delle compravendite immobiliari realizzato con il contributo dell’Ufficio del Registro e Conservatoria. I dati presentati abbracciano tutti i principali temi della vita pubblica, mettendo a fuoco l’immagine complessiva del Paese per fornire il necessario supporto alle decisioni non solo del Governo e del Consiglio Grande e Generale, in questa fase di approvazione del Bilancio di Previsione 2014 e del Bilancio Pluriennale, ma anche di tutti coloro che per motivi di lavoro o di studio necessitano di questi dati, che sono consultabili ed esportabili anche sul sito: www.statistica.sm. 3 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 4 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica I ‐ L’ECONOMIA INTERNAZIONALE 5 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 6 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 1.1 - LA PREVISIONE MACROECONOMICA INTERNAZIONALE Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’economia mondiale sta vivendo una fase di transizione. Le economie avanzate si stanno rafforzando gradualmente ma devono continuare a sanare il settore finanziario, perseguire il consolidamento fiscale e stimolare la crescita di posti di lavoro, mentre nei maggiori mercati emergenti la crescita sta rallentando. Questo conflitto tra i due mondi sta portando a gravi tensioni, con le economie emergenti che affrontano la doppia sfida, da un lato il rallentamento della crescita, dall’altro l’inasprimento delle condizioni finanziarie globali. La crescita globale è piuttosto rallentata perché stanno cambiando i protagonisti della scena internazionale e i rischi al ribasso persistono. La Cina e un numero crescente di economie emergenti, stanno arrivando ai picchi ciclici. I loro tassi di crescita si prevede che rimangano molto al di sopra di quelli delle economia avanzate, ma al di sotto dei livelli elevati degli ultimi anni, sia per motivi strutturali che per motivi congiunturali. L’economia degli Stati Uniti resta al centro degli eventi, la domanda privata continua ad essere forte, anche se la crescita sta stagnando a causa: delle incertezze politiche, dell’innalzamento del debito pubblico e dell’eccessivo carico fiscale. La domanda del settore pubblico si è tenuta su livelli molto bassi ed ha determinato una forza contraria rispetto alla domanda privata, ma si prevede che nel 2014 questa contro-forza diminuirà, ponendo le basi per una crescita più elevata. Il Giappone sta vivendo una crescita economica vigorosa ma si prevede che perderà vigore nel 2014 a seguito di una politica fiscale più stringente. L’Area Euro sta uscendo dalla recessione, ma non ci sarà più una grande ripresa e l’attività economica resterà tiepida. Negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa, la crescita resta molto fiacca e la pressione dell’inflazione dovrebbe rimanere sottotono. Questi cambiamenti delle dinamiche di crescita sollevano nuove sfide politiche e gli stravolgimenti politici potrebbero comportare maggiori preoccupazioni. Infatti, due eventi recenti andranno a modellare il percorso dell’economia globale nel breve periodo. In primo luogo, i mercati sono sempre più convinti che la politica monetaria degli Stati Uniti sta raggiungendo un punto di svolta. L’ipotesi della Federal Reserve circa la riduzione delle misure denominate “quantitative easing” hanno portato ad un notevole ed inatteso incremento dei rendimenti a lungo termine negli Stati Uniti e in diverse altre economie e nonostante una successiva decisione presa dalla Federal Reserve di mantenere fermi sia i quantitativi di titoli già 7 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica acquisiti, sia le azioni politiche effettuate negli altri paesi, non si è verificata un’inversione di tendenza nei rendimenti. In secondo luogo, si è rafforzata la convinzione che la Cina crescerà più lentamente nel breve periodo rispetto al recente passato e ci si aspetta che le Autorità cinesi reagiranno con un forte stimolo se sarà disatteso l’obiettivo di crescita del Governo, previsto al 7,5%. Guardando al futuro, l’attività globale dovrebbe rafforzarsi moderatamente, ma le previsioni non azzardano rialzi. Gli impulsi di sviluppo provengono dalle economie avanzate, dove la produzione dovrebbe crescere ad un ritmo di circa il 2% nel 2014, circa ¾ di punto percentuale in più rispetto al 2013. Le linee portanti della crescita economica vedono al centro l’economia degli Stati Uniti rafforzata, una sensibile riduzione della pressione fiscale (ad eccezione del Giappone) e condizioni monetarie molto accomodanti. La crescita nella zona Euro sarà rallentata dalle deboli economie periferiche e dalla persistente frammentazione finanziaria, nonché dagli inaspettati effetti dell’indebitamento privato. I mercati in via di sviluppo e quelli emergenti si prevede che avranno una crescita di circa il 5% nel 2014, ci si aspetta che la loro politica fiscale resti sostanzialmente neutrale e che i tassi d’interesse reali rimangano relativamente bassi. In molte economie avanzate, il tasso di disoccupazione resta inaccettabilmente elevato, così pure in molte economie emergenti, in particolare nei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa. Di conseguenza, l’economia mondiale potrebbe crescere solo del 3% all’anno nel medio termine, invece di salire nuovamente toccando il 4%. La cosa più preoccupante è che nelle economie avanzate la politica monetaria potrebbe essere vincolata per molti anni a titoli a tasso zero. Nel tempo, l’elevato debito pubblico di tutte le maggiori economie avanzate e la frammentazione finanziaria nell’Area Euro potrebbero innescare nuove crisi. Sono necessari ulteriori sforzi politici allo scopo di prevenire un possibile scenario negativo e l’avvento di nuove crisi. Per il Fondo Monetario Internazionale affrontare le sfide significa in primo luogo sanare i sistemi finanziari e adottare un’unione bancaria nell’Area Euro e sviluppare ed implementare piani forti, sostenuti da concrete misure per il risanamento dei bilanci a medio termine. Inoltre, nell’Area Euro e in Giappone, vi è la necessità di dare nuovo slancio alla produzione, attraverso riforme nel mondo del lavoro e limitazioni all’ingresso sui mercati dei servizi della produzione. La crescita globale avanza con ritmi molto lenti, in media con un incremento solo del 2,5% nel corso della prima metà del 2013 (lo stesso andamento che si era registrato nella seconda 8 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica metà del 2012). Come si può notare nella Tavola 1, le previsioni di crescita del PIL per l’Area Euro nel 2014, a causa: delle condizioni di credito restrittive, del mancato consolidamento fiscale e della grave disoccupazione, raggiungeranno solo l’1% dopo aver contratto il PIL dello 0,4% nel 2013. TAVOLA 1 - PREVISIONI DI CRESCITA DEL PIL Previ s i oni 2012 2013 2014 Stati Uniti 2,8 1,6 2,6 Area Euro -0,6 -0,4 1,0 Italia -2,4 -1,8 0,7 Germania 0,9 0,5 1,4 Francia 0,0 0,2 1,0 Spagna -1,6 -1,3 0,2 Gran Bretagna 0,2 1,4 1,9 Giappone 2,0 2,0 1,2 Israele 3,4 3,8 3,3 Taiwan 1,3 2,2 3,8 Singapore 1,3 3,5 3,4 Australia 3,7 2,5 2,8 Fonte FMI - World Economic Outlook 10/2013 GRAFICO 1 - ANDAMENTO DEL PRODOTTO INTERNO LORDO NEI MAGGIORI PAESI 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 -1,0 -2,0 -3,0 2012 2013 2014 Fonte FMI- World Economic Outlook 10/2013 9 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica L’osservatorio Prometeia effettua previsioni a più lunga scadenza, annuncia per il 2014 una ripresa mondiale debole, in un contesto economico che sembra avere superato il punto di minimo, ma non è privo di fattori in grado di compromettere la ripresa, posticipandola ulteriormente. I punti più delicati per lo sviluppo prospettico dell’economia mondiale si concentrano ancora una volta negli Stati Uniti. Il dollaro si è indebolito nei mercati valutari e l’indebolimento del dollaro può contribuire ad allentare le spinte al ribasso sulle valute dei paesi emergenti con deficit profondi e persistenti della bilancia dei pagamenti, ma può anche mettere in difficoltà l’Europa che ha nelle esportazioni il fulcro della sua ripresa. L’Europa non è immune agli sviluppi politico/economici negli USA, ma sta mostrando una resilienza crescente nel tempo. Le elezioni in Germania, la crisi politica italiana e l’incertezza nelle prospettive USA sono state accompagnate da una volatilità nei mercati finanziari minore di quanto avvenuto in passato in situazioni di stress analogo, con conseguenti più bassi aumenti degli spread dei paesi periferici rispetto al Bund. Gli sforzi dei singoli paesi e delle istituzioni per rafforzare la stabilità economico/istituzionale dell’Uem, pur con passo incerto e lento, stanno mostrando i loro frutti e verosimilmente hanno contribuito a determinare i timidi segnali di ripresa economica che stanno emergendo anche nei paesi periferici. Il miglioramento del clima di fiducia delle famiglie e imprese nei mesi estivi ha riguardato anche Spagna, Portogallo e Grecia. È prematuro ritenere avviato il consolidamento della ripresa ciclica dell’Area Euro. In chiusura d’anno è invece attesa una modesta accelerazione del PIL dell’Uem guidata dalla ripresa ciclica mondiale. Le prospettive, però, non sono prive di incertezza. Una di queste è rappresentata dalla forza relativa della domanda estera, cui è affidata la ripesa europea e che nella prima parte dell’anno ha segnato il passo. A luglio gli scambi commerciali mondiali sono tornati a crescere e si è consolidato il trend positivo dei paesi industrializzati, anche se il ritmo di espansione dei mercati emergenti è rimasto inferiore a quanto sperimentato nella seconda parte del 2012. Si ritiene che il concomitante rafforzamento atteso per l’economia USA e la stabilizzazione di quella europea concorreranno a migliorare il clima di fiducia mondiale, traducendosi in un impulso alla crescita nei mercati emergenti in grado di innescare l’effetto positivo del moltiplicatore degli scambi commerciali. Nello scenario elaborato da Prometeia, il commercio mondiale aumenterà il ritmo di espansione nel 2014 e 2015, dopo il secondo anno di crescita modesta. La domanda interna europea rimane fragile e vulnerabile anche a fattori esterni. La politica di bilancio dell’Europa mantiene un tono restrittivo. Con riferimento ai fattori esterni dell’area dell’Euro, la politica monetaria meno espansiva attesa da parte degli Stati Uniti 10 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica ha contribuito ad indurre la Bce a rinnovare l’impegno a mantenere condizioni di politica monetaria favorevoli fino al consolidamento della ripresa. Il mercato del credito rimane frammentato e non è esclusa la possibilità di una nuova operazione di finanziamento a lungo termine alle banche europee. In queste condizioni, i tassi di politica monetaria dell’Uem non potranno che rimanere sugli attuali livelli minimi sino a tutta la prima parte del 2016. TAVOLA 2 - PREVISIONI DI CRESCITA DEL PIL SECONDO L'INDICE OCSE 2012 2013 2014 Stati Uniti 1,8 2,0 2,1 Area Euro 0,8 0,8 1,0 Italia -0,3 -0,4 0,0 Germania 1,2 1,3 1,3 Francia 1,2 1,3 1,4 Gran Bretagna 0,9 1,1 1,5 Grecia -1,3 -2,5 -1,3 Irlanda 1,2 1,3 1,5 Giappone 0,7 0,8 0,8 Spagna 0,5 0,3 0,2 OECD Economic Outlook 2013 Anche l’Ocse, nelle sue previsioni aggiornate a settembre 2013, conferma una moderata ripresa nelle economie avanzate nel secondo trimestre dell’anno, con la crescita che dovrebbe mantenersi stabile nella seconda metà dell’anno. I miglioramenti si stanno registrando negli Stati Uniti, Giappone e Gran Bretagna, mentre l’Eurozona nel suo insieme non è più in recessione. Tuttavia, prosegue l’Ocse: “una ripresa sostenibile non è ancora consolidata e permangono rischi elevati”, in particolare per l’Area Euro. L’organizzazione internazionale conferma la stima di una contrazione del PIL italiano dell’1,8% nel 2013. Il dato italiano è l’unico tra i Paesi del G-7 a essere negativo per quest’anno, elemento che sta a significare che non bisogna abbassare assolutamente la guardia o ridurre gli sforzi per riformare l’economia italiana da venti anni lasciata dormire come una “bella addormentata” mentre gli altri Paesi varavano dolorose e impopolari riforme per migliorare il welfare e la competitività. 11 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La Francia registrerà a fine anno una crescita dello 0,3% (+1,4% nel terzo trimestre, +1,6% nel quarto), la Germania dello 0,7% (+2,3% e +2,4%), la Gran Bretagna dell’1,5% (+3,7% e +3,2%), USA +1,7% (+2,5% e +2,7%). L’Ocse conferma che l’Eurozona resta vulnerabile a rinnovate tensioni finanziarie, bancarie e sul debito sovrano. Molte banche della zona sono insufficientemente capitalizzate e appesantite da sofferenze, servono misure più incisive per fare pulizia nei bilanci bancari appesantiti dai “bad loans”, recenti progressi verso una supervisione comune e i nuovi accordi sulle risoluzioni aiuteranno il sistema, ma sono necessarie misure per assicurare la qualità delle revisioni degli asset del prossimo anno e degli stress test bancari e per garantire adeguati accordi di supporto finanziario per ripianare carenze nel capitale bancario. L’organizzazione parigina lancia poi un allarme sulla disoccupazione: “l’alta disoccupazione e la bassa crescita possono portare ad aumentare le tensioni sociali nelle economie avanzate ed emergenti”. Tutto questo, sottolinea l’Ocse, evidenzia la necessità di una politica macroeconomica che fornisca supporto sufficiente alla domanda, mentre s’intraprendono le riforme necessarie. Ma se l’Italia resta ancora in area negativa, l’Eurozona, trainata dalla Germania, è fuori dalla recessione. Anche se il processo di superamento degli squilibri all’interno della moneta unica rimane incompleto e nei Paesi con un alto debito pubblico la debolezza della domanda è stata compensata solo in parte dall’export verso l’estero. L’Ocse invita a migliorare la competitività di fondo e ad accrescere la performance delle esportazioni. Per questo obiettivo servono riforme per “aumentare la produttività come minori limitazioni nei mercati dei prodotti e un mercato del lavoro più dinamico”. Non si usa la parola flessibilità, ma il senso è quello. In molte economie, sia avanzate sia emergenti, la crescita del PIL resterà sotto i trend pre-crisi, a riflettere sia cambi strutturali, come variazioni demografiche, sia le conseguenze della crisi stessa, proseguono gli esperti dell’Ocse riferendosi all’economia globale. Alla luce di questo scenario fatto di “occupazione debole, crescita globale a rilento e permanenti squilibri globali”, rimane il bisogno di riforme strutturali, in aggiunta a quelle necessarie per sostenere la domanda, per creare lavoro, aumentare il tasso di crescita, attenuare la pressione fiscale e ridurre in maniera permanente gli squilibri esterni. La disoccupazione, dice l’Ocse, rimane alta in molte economie avanzate, nonostante i miglioramenti negli USA e in Giappone, ma rischia di diventare strutturale. E questa non è affatto una buona notizia. 12 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Misure per creare condizioni più favorevoli per gli investimenti nelle economie con surplus, contribuirebbero ad ottenere una crescita più equilibrata nell’Europa presa nel suo insieme. L’elevata disoccupazione e un PIL poco dinamico, conclude l’Ocse, rischiano di aumentare le tensioni sociali sia nelle economie avanzate che in quelle emergenti e per evitare questo rischio potrebbero rendersi utili “politiche macroeconomiche che forniscano sufficiente sostegno alla domanda mentre vengono portate a termine le riforme necessarie”. Le famose misure anticicliche che spesso sono state bloccate dai conti fuori controllo. Occorre inoltre ridurre le ineguaglianze, sia migliorando l’accesso all’istruzione, sia migliorando il trasferimento di risorse verso coloro che ne hanno più necessità. L’Ocse non bacchetta, per una volta, le banche centrali, che invece ritiene abbiano aiutato a contenere e superare gli effetti della crisi. Le reazioni dei mercati alle indicazioni da parte della Fed, circa la volontà di iniziare a ridurre gli acquisti di bond per 85 miliardi al mese (il cosiddetto “Quantitative Easing”), hanno presentato intensità diverse nei Paesi sotto esame. L’impegno della Bce con la “forward guidance” a garantire pieno sostegno all’Eurozona, ha aiutato a fornire una difesa al mercato continentale del debito. Nel complesso dunque, seppure a fronte di un certo restringimento delle condizioni finanziarie, queste continuano a fornire un forte sostegno alla ripresa nelle economie avanzate. Nessun richiamo a ridurre i tassi ma è evidente la sollecitazione a muoversi con prudenza prima di far mancare liquidità al mercato. Sempre secondo l’Ocse la recessione in Italia continuerà per tutto il 2013, gli effetti della restrizione fiscale e di condizioni di credito restrittive continueranno a gravare sulle attività economiche. Occupazione e ore lavorate continueranno a diminuire, condizionando i bilanci delle famiglie e la spesa al consumo. Nonostante la ricapitalizzazione, continue perdite ostacolano il settore bancario dal sostegno agli investimenti e ai consumi, anche se un certo rilievo verrà dalla liquidazione da parte dello Stato degli arretrati di pagamento. Nonostante il rafforzamento delle esportazioni ed il minor gravame fiscale, la crescita rimarrà bassa nel 2014. 13 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 3 - LA POPOLAZIONE MONDIALE (PRINCIPALI PAESI IN MIGLIAIA DI PERSONE) 2008 2009 2010 2011 Francia 62.304 62.636 62.959 63.294 Germania 82.110 81.902 81.777 … Italia 59.832 60.193 60.483 … 127.692 127.510 128.057 127.799 Spagna 45.593 45.929 46.073 … Gran Bretagna 60.520 60.930 61.349 61.761 Russia 143.163 143.064 142.958 142.822 Stati Uniti 304.177 306.656 309.051 311.591 Brasile 189.613 191.481 193.253 194.933 Cina 1.328.276 1.334.909 1.341.335 1.348.010 India 1.190.864 1.207.740 1.224.614 1.241.948 Giappone Fonte: OECD Factbook 2013 14 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica II ‐ L’ECONOMIA SAMMARINESE 15 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 16 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.1 - LO SCENARIO MACROECONOMICO PER L’ECONOMIA SAMMARINESE Anche nel 2012 non vi è stato alcun recupero per l’economia sammarinese, che ha visto, anzi, diminuire ulteriormente il Prodotto Interno Lordo (-4,0%), dopo il crollo del 2009, il pessimo risultato del 2010 ed un deludente 2011, mentre il tasso di disoccupazione medio annuo raggiunge il 6,9% con il ricorso alla cassa integrazione guadagni che si mantiene ancora su livelli molto alti, anche se inferiori ai valori del 2009 e del 2010. L’indice del Prodotto Interno Lordo procapite è sceso al 79,17 e non va meglio per gli altri indicatori macroeconomici i quali, continuano a risentire non solo della lenta ripresa a livello mondiale delle e conomie occidentali e dal permanere delle difficoltà relazionali con il principale partner commerciale, ma anche della crisi finanziaria che sta coinvolgendo l’area Euro. Con l’assistenza tecnica del Fondo Monetario Internazionale nel 2011 si è proceduto, in via sperimentale, a modificare la modalità di calcolo del PIL (in precedenza la contabilità nazionale era basata sui redditi, ora fa riferimento ai consumi e alla spesa). La Tavola 4 mostra i valori del PIL ricalcolati con la nuova metodologia. TAVOLA 4 - PIL A PREZZI COSTANTI E PIL PRO-CAPITE (VARIAZIONI %) PIL a prezzi costanti PIL pro capite 2008 2009 2010 2011 2012 2008 2009 2010 2011 2012 San Marino -5,1 -12,2 -7,5 -2,5 -4,0 . -10,0 -8,3 -2,2 -1,8 Zona Euro 0,4 -4,4 2,0 1,5 -0,6 -0,2 -4,7 1,7 1,3 -0,9 Germania 0,8 -5,1 3,9 3,4 0,9 1,0 -4,8 4,0 3,4 0,7 Grecia -0,2 -3,1 -4,9 -7,1 -6,4 -0,4 -3,5 -3,7 -7,0 . Spagna 0,9 -3,7 -0,2 0,1 -1,6 -0,7 -4,5 -0,5 -0,1 -1,7 Francia -0,1 -3,1 1,7 2,0 0,0 -0,6 -3,7 1,2 1,5 -0,5 Irlanda -2,2 -6,4 -1,1 2,2 0,2 -3,9 -6,2 -1,0 -1,0 . Italia -1,2 -5,5 1,7 0,4 -2,4 -2,0 -6,2 1,2 -0,1 -2,7 Lussemburgo -0,7 -4,1 2,9 1,7 0,3 -1,0 -7,1 0,8 0,0 . Portogallo 0,0 -2,9 1,9 -1,3 -3,2 -0,2 -3,0 1,3 -1,7 . Regno Unito -0,8 -5,2 1,7 1,1 0,2 -1,4 -5,8 0,9 0,4 -0,6 Stati Uniti -0,3 -2,8 2,5 1,8 2,8 -1,2 -3,9 1,7 1,1 2,0 Giappone -1,0 -5,5 4,7 -0,6 2,0 -1,1 -5,5 4,7 -0,5 2,2 Fonte: FMI-World Economic Outlook 10/2013 17 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 2 - INDICE PIL PRO CAPITE SAN MARINO (2008=100) 120,00 100,00 100,00 89,99 82,48 80,64 79,17 2010 2011 2012 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2008 2009 Indice Prodotto Interno Lordo pro capite Per poter meglio analizzare i fenomeni macroeconomici, viene utilizzato l’Indicatore delle Attività Economiche (EAI) che ha, tra le sue prerogative, quella di misurare l’andamento dell’economia e di suggerire delle previsioni a breve termine. L’EAI compie una valutazione complessiva del sistema economico e comprende gli indicatori di alta frequenza relativi ai servizi manifatturieri, finanziari, delle attività commerciali (compreso il turismo), delle costruzioni e dei servizi alle imprese. Il Grafico 3 mostra l’andamento dell’Indicatore delle Attività Economiche, dal 2005 in poi, con il picco di espansione dell’economia sammarinese nel 2008 e successivamente, con l’innescarsi della crisi, la progressiva perdita di consistenza del sistema economico. Le linee grafiche della parte finale, da giugno 2013 in poi, segnano l’intervallo confidenziale, ossia il limite entro il quale si prevede che possa (in base a modelli statistici) fluttuare l’economia. 18 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 3 - INDICATORE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE Real GDP Economic Activity Indicator Annual Change (%) 2008 2009 -5,1 -12,2 3,7 -6,6 2010 -7,5 -2,6 2011 -2,5 -2,3 2012 -4,0 -4,9 2013 -3,5 0,3 3,59 95% upper limit -3,02 95% lower limit Su queste basi l'EAI è in grado di offrire una guida in corso d’anno degli sviluppi economici così come una base operativa in grado di aiutare le decisioni governative. La produzione industriale, nel corso degli ultimi anni, ha visto peggiorare quasi tutti i settori economici del comparto manifatturiero, coinvolti nella contrazione economica, infatti, il dato di Settembre 2013 raffrontato a Settembre 2012 porta un valore negativo del -0,7%. Tali segnali non sono confermati dall’indice PMI manifatturiero (Grafico 4), indicatore che anticipa le tendenze del mondo industriale. Il primo trimestre 2013 è salito a 41,21 punti contro i 33,47 della rilevazione nel 4° trimestre 2012, il secondo trimestre scende leggermente a 41,12 per poi fermarsi a 41,04 del terzo trimestre. L’interscambio sammarinese del 2012 vede scendere i volumi totali su livelli molto inferiori al 2005 con una diminuzione del ‐30,26% per le importazioni e del ‐18,29% per le esportazioni. 19 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 5 - ANDAMENTO TRIMESTRALE DEI PREZZI (TASSO DI VARIAZIONE TRIMESTRALE) 2012 Indice dei prezzi al consumo Variazione trimestre precedente I II III IV I 2013 II 104,06 104,81 105,15 105,66 105,79 106,35 107,01 . 0,72% 0,32% 0,49% 0,12% 0,53% 0,62% III L’Italia rappresenta il paese con cui avviene la maggior parte dell’interscambio, in particolare l’81,8% delle importazioni totali e l’82,3% delle esportazioni. La restante parte riguarda l’interscambio con tutti gli altri paesi europei ed extra europei, dove risaltano Paesi Bassi (2,9%), Cina (2,8%) e Germania (1,6%) per le importazioni e la Russia (1,6%) per le esportazioni. L’inflazione sta riprendendo a crescere e dopo essere scesa all’1,2% ad aprile 2013, ha ripreso a salire fino a settembre 2013 per giungere all’1,8%. Le componenti energetiche e alimentari sono quelle che determinano le oscillazioni GRAFICO 4 - INDICE PMI MANIFATTURIERO TRIMESTRALE 20 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 5 - VARIAZIONI VOLUMI INTERSCAMBIO 4.000.000.000,00 3.500.000.000,00 3.000.000.000,00 2.500.000.000,00 2.000.000.000,00 1.500.000.000,00 1.000.000.000,00 500.000.000,00 0,00 2005 2006 2007 2008 Import 2009 2010 2011 Vidimato GRAFICO 6 - ANDAMENTO DELL'IMPORT-EXPORT 3.500.000.000,00 3.000.000.000,00 2.500.000.000,00 2.000.000.000,00 1.500.000.000,00 1.000.000.000,00 500.000.000,00 0,00 2011 2012 import export 21 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 7 - IMPORT-EXPORT 2012 - 2011 (ITALIA E PAESI TERZI) 22 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 8 - IMPORT-EXPORT CON PAESI TERZI 2012 dell’indice generale. I prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche a settembre 2013, sul periodo corrispondente, sono aumentati del +6,4%, mentre la voce Servizi sanitari e spese per la salute è aumentata del +7,5%. La Tavola 6 mostra la crescita dell’occupazione e del tasso di disoccupazione totale. A San Marino, il 2012 vede confermata la contrazione occupazionale con un decremento pari al ‐2,4%, che, di conseguenza, vede aumentare il tasso di disoccupazione al 6,9%. Al 31 Dicembre 2012, i dati percentuali relativi all’andamento dell’occupazione vedono ridursi le unità di lavoro del ‐2,1%, (Graf.9). Nell’industria i dipendenti si sono ridotti di 204 unità, anche nel settore dei servizi l’occupazione si è contratta (‐46 unità). Oltre alla crisi occupazionale, i prossimi anni potrebbero essere interessati da un altro fattore sistemico: l’invecchiamento della popolazione in età lavorativa. Lo dimostra il rapporto tra forza lavoro e tasso di partecipazione dove quest’ultimo nel corso del 2013 segue parallelamente la linea della forza lavoro. Ciò dimostra che se il tasso non si innalza, l’offerta di lavoro, già in crisi, potrebbe contrarsi maggiormente. 23 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Si ritiene comunque che, se non saranno creati nuovi posti di lavoro, il tasso di disoccupazione continuerà a crescere, poiché si manifesteranno crisi aziendali che il ricorso agli ammortizzatori sociali ha solo posticipato e alla fine una quota dei lavoratori che ne ha usufruito diventerà disoccupata. TAVOLA 6 - CRESCITA DELL'OCCUPAZIONE E TASSO DI DISOCCUPAZIONE: CONFRONTI Occupazione Tasso di disoccupazione 2008 2009 2010 2011 2012 2008 2009 2010 2011 2012 San Marino 3,5 -0,3 -0,8 -2,2 -2,4 3,1 4,5 4,9 5,5 6,9 Area Euro 0,8 -1,8 -0,5 0,3 -0,7 7,7 9,6 10,1 10,2 11,4 Germania 1,3 0,1 0,5 1,4 1,1 7,6 7,7 7,1 6,0 5,5 Grecia 1,1 -1,0 -2,7 -6,6 . 7,7 9,5 12,5 17,7 24,2 Spagna -0,5 -6,8 -2,3 -1,9 -4,5 11,3 18,0 20,1 21,7 25,0 Francia 0,6 -1,2 0,1 0,3 0,1 7,8 9,5 9,7 9,6 10,3 Irlanda -1,1 -8,1 -4,2 -2,1 . 6,4 12,0 13,9 14,6 14,7 Italia 0,8 -1,6 -0,6 0,4 -0,3 6,8 7,8 8,4 8,4 10,7 Lussenburgo 2,9 0,9 1,4 2,7 . 4,2 5,4 5,8 5,7 6,1 Portogallo 0,5 -2,8 -1,5 -2,8 . 7,6 9,5 10,8 12,7 15,7 Regno Unito 0,7 -1,6 0,2 0,5 1,2 5,6 7,5 7,9 8,0 8,0 Stati Uniti -0,5 -3,8 -0,6 0,6 1,8 5,8 9,3 9,6 8,9 8,1 Giappone -0,3 -1,5 -0,3 -0,1 -0,3 4,0 5,1 5,1 4,6 4,4 Fonte: FMI-World Economic Outlook 10/2013 GRAFICO 9 - ANDAMENTO DEL MERCATO DEL LAVORO (VALORI DI DICEMBRE) 10 8 6 5,6 8,1 7,6 2011 2012 -2,2 -2,1 giu-13 -1,6 6,8 6,0 4 2 0 -2 -4 -1,2 2009 2010 -1,3 Tasso di disoccupazione totale Crescita dell'occupazione 24 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 10 - FORZA LAVORO E TASSO DI PARTECIPAZIONE 22.300 99,5 22.200 99 22.100 98,5 22.000 98 21.900 97,5 21.800 97 21.700 21.600 96,5 21.500 96 21.400 95,5 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 Forza Lavoro mag-13 giu-13 lug-13 Tasso di partecipazione GRAFICO 11 - PROSPETTIVE DEL MERCATO DEL LAVORO 25 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica ago-13 set-13 Relazione Economico – Statistica 2.1.1 ‐ Le previsioni di crescita La situazione economica del Paese è sotto gli occhi di tutti, al momento non ci sono elementi che possano fare ripartire la crescita. La crescita anche per il 2013 sarà negativa con una contrazione del PIL a prezzi correnti del -1,94%. Alla luce di questi andamenti, la crescita del Pil nominale per il 2014, in un contesto economico alquanto incerto, sarà, secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale, pari al +0,86% (Tav. 7). Nonostante le suddette previsioni, l'economia sammarinese stenta a decollare, come conferma anche la proiezione dell'Indicatore delle Attività Economiche, che vede per il 2013 un lieve aumento del +0,3%, dopo il -4,9% già registrato per il 2012. Il Settore Finanziario è quello che ha subito i maggiori contraccolpi della crisi economica, con un indice passato da 102,5 del 2008 a 66,43 del 2012. Anche il Commercio ha subito una diminuzione considerevole (da 104,46 del 2008 a 81,22 del 2012), mentre più lieve è stato il calo del settore manifatturiero (da 103,51 del 2008 a 87,95 del 2012). Di questa situazione ne risentono sicuramente le condizioni finanziarie delle imprese e l'avvio di nuovi investimenti. TAVOLA 7 - PROIEZIONI DEL PIL DI SAN MARINO (A PREZZI CORRENTI) Prodotto Interno Lordo nominale (in milioni di Euro) Variazioni percentuali 2008 2009 2010 2011 2012* 2013* 2014* 1.768 1.610 1.485 1.461 1.442 1.414 1.426 . -8,92% -7,81% -1,61% -1,27% -1,94% 0,86% *proiezioni del Fondo Monetario Internazionale Fonte: FMI 26 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 12 - INDICE SETTORE MANIFATTURIERO (2009=100) 120,00 103,51 100,00 97,86 98,22 2009 2010 99,97 91,94 87,95 2011 2012 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2008 giu-13 GRAFICO 13 - INDICE SETTORE FINANZIARIO (2009=100) 120,00 102,50 100,00 85,84 77,73 80,00 69,88 66,43 64,38 2012 giu-13 60,00 40,00 20,00 0,00 2008 2009 2010 2011 Un’ulteriore difficoltà per il settore finanziario potrebbe venire dalle famiglie che per fronteggiare la risalita dell’inflazione e la conseguente perdita del potere d’acquisto degli stipendi, potrebbero ridurre la parte di reddito destinata al risparmio. Diverso il discorso che riguarda il settore del commercio ‐ costruzioni ‐ turismo e servizi alle imprese che presenta dati contrastanti. A fronte di una sostanziale tenuta del settore del commercio, sia per numero di occupati (3.266 addetti a giugno 2013) che per numero di imprese (1.426 a giugno 2013), si registra una caduta del settore delle attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese (‐7,1% per le imprese, giugno 2013 rispetto a giugno 2012, e ‐3,6% di occupati, da dicembre 2012 a giugno 2013). Il turismo perde posizioni con un calo delle presenze nelle strutture ricettive e registra una diminuzione anche nelle presenze di visitatori (-8,3%). Ritmi di crescita dunque deludenti ed in linea con le previsioni. 27 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 14 - INDICE SETTORE COMMERCIO - COSTRUZIONI - TURISMO E SERVIZI ALLE IMPRESE (2009=100) 120,00 104,46 94,53 100,00 99,74 91,54 86,79 81,22 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2008 2009 2010 2011 28 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 giu-13 Relazione Economico – Statistica 2.1.2 – GFS Il GFS (Government Finance Statistics) è una riclassificazione del bilancio consolidato dello Stato, in base alla metodologia GFSM2011 del Fondo Monetario Internazionale per la compilazione e la presentazione delle statistiche fiscali. Tra gli indicatori chiave delle finanze statali vengono considerati: i disavanzi di bilancio, i debiti lordi, le entrate e le spese del Governo, così come le tasse ed i contributi sociali, che sono le maggiori risorse dell’amministrazione centrale. Questi dati sono indicatori cruciali per determinare la salute dell’economia di un paese ed in particolare per gli Stati membri dell’Unione Europea EU, infatti, in base al patto di crescita e di stabilità il deficit di bilancio non deve superare il 3% del PIL ed il debito non deve essere superiore al 60% del PIL. Nel 2012 nei paesi dell’area Euro il rapporto deficit/PIL è diminuito da -4,1% a -3,7%, anche se sono ancora molti i paesi che hanno un deficit superiore alla soglia del -3%. A San Marino, nel 2012 il disavanzo pubblico (indebitamento netto del settore delle amministrazioni pubbliche consolidato in rapporto al PIL) è diminuito rispetto al 2011 passando da un -2,5% a -1,7%; mentre il debito pubblico, secondo la Procedura per Deficit Eccessivo, è aumentato da un 2,8% del Pil nel 2011 ad un 6,6% del Pil nel 2012. Tale aumento è da attribuirsi principalmente all’accensione di un debito pari a € 60 milioni per il finanziamento del consolidamento patrimoniale del sistema bancario. La voce “Debiti per rimborsi al’esportazione merci” vede una diminuzione di € 26,3 milioni e la voce “Debiti verso privati” diminuisce per € 20,6 milioni, di cui 18,5 milioni derivanti dal bilancio dell’AASS. I prestiti hanno visto un aumento di € 53,9 milioni. Dal lato dei crediti (Accounts Receivable), si è riscontrato un aumento di € 21,7 milioni principalmente dovuto alle voci “Crediti verso Stati, Istituzioni, Estere e Organizzazioni Internazionali”. 29 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA – GFS CONSOLIDATED GFS 2009 2010 2011 2012 PROVENTI € 562.175.961,90 € 530.677.196,20 € 523.349.659,50 € 548.881.975,00 COSTI DEBITO NETTO (CREDITI-DEBITI-PRESTITI) € 533.870.739,40 € 529.154.889,00 € 544.546.919,80 € 559.822.868,00 € 224.075.583,40 € 214.682.026,00 € 109.335.793,50 € 136.942.529,00 Percentuale sul PIL CONSOLIDATED GFS 2009 2010 2011 2012 PROVENTI 34,90% 35,70% 35,80% 38,10% COSTI 33,20% 35,60% 37,30% 38,80% DEBITO NETTO (CREDITI-DEBITI-PRESTITI) 13,90% 14,40% 7,50% 9,50% TAVOLA – SALDO DI BILANCIO PUBBLICO E DEBITO PUBBLICO (IN % SUL PIL) Saldo bilancio pubblico netto Debito pubblico 2009 2010 2011 2012 2009 2010 San Marino 0,8 -1,0 -2,5 -1,7 3,3 3,2 2,8 6,6 Area Euro -6,3 -6,2 -4,1 -3,7 80,0 85,4 87,3 90,6 Germania -3,1 -4,1 -0,8 0,2 74,5 82,5 80,5 81,0 Francia -7,5 -7,1 -5,2 -4,8 79,2 82,3 86,0 90,2 Italia -5,4 -4,5 -3,9 -3,0 116,4 119,2 120,7 127,0 Spagna -11,2 -9,7 -9,4 -10,6 53,9 61,5 69,3 86,0 Gran Bretagna -11,5 -10,2 -7,8 -6,3 67,8 79,4 85,0 88,7 Lussemburgo -0,8 -0,8 -0,3 -0,8 15,3 19,2 18,3 21,7 Portogallo -10,2 -9,8 -4,4 -6,4 83,2 93,5 108,1 124,1 Grecia -15,6 -10,7 -9,4 -10,0 129,7 148,3 170,6 156,9 30 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2011 2012 Relazione Economico – Statistica 2.1.3 - La Produzione Industriale L’indice della produzione industriale calcolato sul settore manifatturiero, registra per il 2012 una leggera diminuzione del -1,3% ed a settembre 2013 fa segnare un decremento tendenziale del -0,7%, su settembre 2012. Da gennaio 2013 fino a maggio 2013 il dato mensile è sempre stato negativo, in rapporto allo stesso mese dell’anno precedente, solo i mesi di giugno, luglio e agosto presentano valori positivi rispettivamente del 2,7%, 1,5% e 0,8% . Pur in misura diversa, non vi è macrosettore che non sia stato investito dalla crisi, eccezion fatta per quelli: della produzione della carta e dell’industria del legno e dei prodotti in legno e sughero. Durante il 2013, nel confronto dei trimestri rispetto all’anno precedente, la componente dei beni di consumo durevoli dopo un primo e secondo trimestre negativo, registra una ripresa nel terzo trimestre. Diversamente, i beni semidurevoli hanno visto un primo trimestre negativo, per poi registrare un secondo e terzo trimestre positivo (Tav. 8). GRAFICO 15 - ANDAMENTO INDICE PRODUZIONE INDUSTRIALE 180,00 160,00 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 Media mobile 3 periodi Indice grezzo 31 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica set-13 ago-13 lug-13 giu-13 mag-13 apr-13 mar-13 feb-13 gen-13 dic-12 nov-12 ott-12 set-12 ago-12 lug-12 giu-12 mag-12 apr-12 mar-12 feb-12 gen-12 0,00 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 8 - PRODUZIONE INDUSTRIALE (ANDAMENTO INDICIZZATO) PER RAGGRUPPAMENTO DI INDUSTRIE 2008 2009 2010 2011 2012 Confezione di articoli di abbigliamento; preparazione, tintura e confezione di pellicce 105,4 96,9 93,1 51,2 47,0 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero 99,3 74,7 72,3 69,4 71,6 Fabbricazione della pasta - carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta 152,2 160,5 176,2 177,4 183,5 Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati 87,0 69,7 84,1 70,9 58,0 Fabbricazione dei prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 84,3 81,2 87,6 87,4 87,6 Fabbricazione di articoli in gomma e materia plastiche 224,0 247,0 273,0 288,5 284,2 Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali 114,9 86,8 81,2 93,9 90,9 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 109,6 99,1 102,6 104,6 101,0 Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici 100,2 74,2 78,0 80,3 79,6 Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca 100,7 97,8 108,1 100,4 96,7 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 173,9 99,5 154,8 181,0 178,7 Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere 375,3 375,3 403,1 412,0 374,0 Indice generale 140,0 134,2 144,5 146,3 144,7 1,3 -4,1 7,6 1,3 -1,1 Variazione generale Beni di Consumo Var. % anno precedente* Var. % trimestre precedente* 1° Trim 2013 2° Trim 2013 3° Trim 2013 1° Trim 2013 2° Trim 2013 3° Trim 2013 Durevoli -3,44 -3,07 5,14 -3,61 6,91 3,44 Semidurevoli -0,33 1,58 1,69 -5,3 7,9 -3,31 * variazione della media mobile Nel confronto tra il terzo trimestre 2013 e il periodo corrispondente 2012 (Tav.9), gli aumenti maggiori hanno riguardato: la Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+11,3%), la Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca (+9,2%), la Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche ed artificiali (+4,1%), la Fabbricazione della carta-pasta, della carta e del cartone dei prodotti di carta (+2,7%) e la Fabbricazione di mobili (+1,3%). Di contro si sono avute performance negative nei settori: della Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali (-30,4%), nell’Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati (-21,8%), nella Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (-18,3%), nell’Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili (-16,9%), nella Confezione di articoli di abbigliamento (-12,7%), nella Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-4,8%) ed, infine, nella Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici (-0,2%). 32 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 9 - PRODUZIONE INDUSTRIALE (ANDAMENTO MENSILE) – VAR. % DELLA MEDIA MOBILE Settembre 2013 Settembre 2013 Settembre 2012 Agosto 2013 Confezione di articoli di abbigliamento: preparazione, tintura e confezione di pellicce -12,7% -2,6% Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in materiali da intreccio -16,9% -4,9% Fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone dei prodotti di carta 2,7% -0,9% Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati -21,8% 0,8% Fabricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche ed artificiali 4,1% -8,5% Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 11,3% -2,6% Fabbricazione di prodotti della lavorazion di minerali -30,4% 1,2% Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti -4,8% 0,3% Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici -0,2% -1,4% Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca 9,2% -2,6% Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi -18,3% -4,0% Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere 1,3% -5,2% Totale -0,7% -2,0% 33 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 34 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.2 – LA POPOLAZIONE Nel primo semestre 2013 la popolazione residente a San Marino si attesta su 32.403 unità, di cui 4.742 forensi (cioè con cittadinanza diversa da quella sammarinese) con un incremento del +0,07% sul 1° semestre 2012. Al 31 dicembre 2012, relativamente al dato dell’anno precedente, si registra un aumento di 278 unità, mentre per quel che riguarda il bilancio demografico, il numero delle nascite si presenta in diminuzione (292 contro le 325 del 2011), mentre per il primo semestre 2013 i nuovi nati sono 159. Aumenta il numero dei decessi, 237 nel 2012 rispetto ai 222 nel 2011; il saldo del movimento naturale diventa di 55 unità, in diminuzione rispetto all’anno precedente. Il movimento migratorio, formato dalla differenza tra iscrizioni e cancellazioni anagrafiche in conseguenza di trasferimenti di residenza, risulta essere in aumento con un saldo positivo di 223 unità rispetto alle 202 dell’anno precedente. Il dato, pur ridotto rispetto agli anni precedenti, conferma che il fenomeno della crescita demografica è sostenuto anche dall’immigrazione. TAVOLA 10 - BILANCIO DEMOGRAFICO Popolazione residente ad inizio periodo M F T Movimento naturale Movimento migratorio Nati Vivi Morti Saldo Immigrati Emigrati Saldo Incremento Popolazione a Incremento di cui Netto fine periodo % forensi 2001 13.185 13.756 26.941 315 195 120 1.154 49 1.105 1.225 28.166 4,55 4.615 2002 13.793 14.373 28.166 295 203 92 570 76 494 586 28.753 2,08 4.104 2003 14.072 14.681 28.753 300 216 84 449 46 403 487 29.241 1,70 4.405 2004 14.338 14.903 29.241 306 185 121 378 67 311 432 29.673 1,48 3.497 2005 14.546 15.127 29.673 284 219 65 360 99 261 326 29.999 1,09 3.714 2006 14.703 15.296 29.999 302 225 77 398 107 291 368 30.368 1,76 3.936 2007 14.924 15.444 30.368 292 225 67 429 76 353 420 30.792 1,40 4.237 2008 15.122 15.670 30.792 349 190 159 390 72 318 477 31.269 1,55 4.496 2009 15.515 16.088 31.603 306 233 73 405 117 288 361 31.632 1,16 4.747 2010 15.635 16.227 31.632 334 222 112 314 170 144 256 31.888 0,81 4.881 2011 15.653 16.235 31.888 325 222 103 348 146 202 305 32.193 0,95 4.946 2012 15.808 16.385 32.193 292 237 55 364 141 223 278 32.471 0,86 5.021 35 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 11 - POPOLAZIONE RESIDENTE Maschi Femmine Var. % Var. sul 2002 Totale Var. % Var. sul 2002 Var. % Var. sul 2002 2002 14.072 . . 14.681 . . 28.753 . . 2003 14.338 1,9% 1,9% 14.903 1,5% 1,5% 29.241 1,7% 1,7% 2004 14.546 1,5% 3,4% 15.127 1,5% 3,0% 29.673 1,5% 3,2% 2005 14.703 1,1% 4,5% 15.296 1,1% 4,2% 29.999 1,1% 4,3% 2006 14.924 1,5% 6,1% 15.444 1,0% 5,2% 30.368 1,2% 5,6% 2007 15.122 1,3% 7,5% 15.670 1,5% 6,7% 30.792 1,4% 7,1% 2008 15.343 1,5% 9,0% 15.926 1,6% 8,5% 31.269 1,5% 8,8% 2009 15.532 1,2% 10,4% 16.100 1,1% 9,7% 31.632 1,2% 10,0% 2010 15.653 0,8% 11,2% 16.235 0,8% 10,6% 31.888 0,8% 10,9% 2011 15.808 1,0% 12,3% 16.385 0,9% 11,6% 32.193 1,0% 12,0% 2012 15.965 1,0% 13,5% 16.506 0,7% 12,4% 32.471 0,9% 12,9% TAVOLA 12 - POPOLAZIONE SOGGIORNANTE Maschi Femmine Totale Var. % Var. sul 2002 Var. % Var. sul 2002 Var. % Var. sul 2002 2002 388 . . 547 . . 935 . . 2003 373 -3,9% -3,9% 558 2,0% 2,0% 931 -0,4% -0,4% 2004 406 8,8% 4,6% 643 15,2% 17,6% 1.049 12,7% 12,2% 2005 461 13,5% 18,8% 643 0,0% 17,6% 1.104 5,2% 18,1% 2006 529 14,8% 36,3% 717 11,5% 31,1% 1.246 12,9% 33,3% 2007 528 -0,2% 36,1% 734 2,4% 34,2% 1.262 1,3% 35,0% 2008 536 1,5% 38,1% 773 5,3% 41,3% 1.309 3,7% 40,0% 2009 520 -3,0% 34,0% 817 5,7% 49,4% 1.337 2,1% 43,0% 2010 471 -9,4% 21,4% 804 -1,6% 47,0% 1.275 -4,6% 36,4% 2011 409 -13,2% 5,4% 774 -3,7% 41,5% 1.183 -7,2% 26,5% 2012 363 -11,2% -6,4% 728 -5,9% 33,1% 1.091 -7,8% 16,7% TAVOLA 13 - POPOLAZIONE PRESENTE TOTALE Maschi Femmine Totale Var. % Var. sul 2002 Var. % Var. sul 2002 Var. % Var. sul 2002 2002 14.460 . . 15.228 . . 29.688 . . 2003 14.711 1,7% 1,7% 15.461 1,5% 1,5% 30.172 1,6% 1,6% 2004 14.952 1,6% 3,4% 15.770 2,0% 3,6% 30.722 1,8% 3,5% 2005 15.164 1,4% 4,9% 15.939 1,1% 4,7% 31.103 1,2% 4,8% 2006 15.453 1,9% 6,9% 16.161 1,4% 6,1% 31.614 1,6% 6,5% 2007 15.650 1,3% 8,2% 16.404 1,5% 7,7% 32.054 1,4% 8,0% 2008 15.879 1,5% 9,8% 16.699 1,8% 9,7% 32.578 1,6% 9,7% 2009 16.052 1,1% 11,0% 16.917 1,3% 11,1% 32.969 1,2% 11,1% 2010 16.124 0,4% 11,5% 17.039 0,7% 11,9% 33.163 0,6% 11,7% 2011 16.217 0,6% 12,2% 17.159 0,7% 12,7% 33.376 0,6% 12,4% 2012 16.328 0,7% 12,9% 17.234 0,4% 13,2% 33.562 0,6% 13,0% 36 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 16 – PERCENTUALE POPOLAZIONE PRESENTE PER CASTELLO 32,5% 20,3% 13,2% 10,0% 7,8% 3,4% 2,8% Montegiardino Acquaviva Fiorentino Domagnano San Marino Borgo Maggiore Serravalle 3,6% Chiesanuova 6,4% Faetano 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% Popolazione presente GRAFICO 17 - POPOLAZIONE RESIDENTE PER CASTELLO 2012 37 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 18 - ETÀ MEDIA DELLA POPOLAZIONE PRESENTE PER CASTELLO 2012 47 46 45,68 45 44 43 42,84 42,30 42 41 42,13 41,71 40,87 40,47 40,20 40 39,82 39 38 37 36 La popolazione residente per Castello (Graf.17), nel 2012 vede 10.571 abitanti a Serravalle (32,56%), 6.609 a Borgo Maggiore (20,35%), 4.214 a San Marino (12,98%), 3.256 a Domagnano (10,03%), 2.548 a Fiorentino (7,85%), 2.096 ad Acquaviva (6,45%), 1.180 a Faetano (3,63%), 1.087 a Chiesanuova (3,35%) ed infine 910 a Montegiardino (2,80%). Rispetto al 2011, la distribuzione della popolazione nei Castelli vede una diminuzione percentuale nei Castelli di San Marino Città e Faetano, mentre cresce in tutti gli altri Castelli. La Tavola 11, che mostra la popolazione residente, mette in evidenza come nel 2012 ci sia stato un incremento dei residenti del +0,9% (+1,0% nel 2011), mentre per quanto riguarda la popolazione soggiornante, il dato si presenta meno stabile (Tav.12). Si rileva infatti una diminuzione percentuale, rispetto al 2011, del ‐7,8% per un totale di 1.091 soggiornanti, di cui 363 maschi e 728 femmine. L’incremento annuale della popolazione presente (Tav.13), intesa come la sommatoria di residenti e soggiornanti in territorio, per il 2012 è del +0,6%, mentre il dato riferito agli ultimi dieci anni è del +13,0%. L’età media della popolazione per Castello, illustrata dal Grafico 18, mostra che il Castello più anziano è il Castello di San Marino Città con un’età media di 45,68 anni, mentre il più giovane è il Castello di Acquaviva con un’età media di 39,82 anni. 38 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 19 - PIRAMIDE D'ETÀ DELLA POPOLAZIONE PRESENTE – ANNO 2002 2002 91+ 86-90 81-85 76-80 Maschi Femmine 71-75 66-70 61-65 56-60 51-55 46-50 41-45 36-40 31-35 26-30 21-25 16-20 11-15 6-10 0-5 2000 1500 1000 500 0 0 500 1000 39 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 1500 2000 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 20 - PIRAMIDE D'ETÀ DELLA POPOLAZIONE PRESENTE – ANNO 2012 2012 91+ 86-90 81-85 76-80 Maschi Femmine 71-75 66-70 61-65 56-60 51-55 46-50 41-45 36-40 31-35 26-30 21-25 16-20 11-15 6-10 0-5 2000 1500 1000 500 0 0 500 1000 40 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 1500 2000 Relazione Economico – Statistica La struttura della popolazione per sesso e per età (nota anche come piramide della popolazione), viene di solito rappresentata graficamente con un istogramma a barre orizzontali (Grafici 19 e 20). Le piramidi d'età testimoniano, con le loro forme, le trasformazioni strutturali che avvengono nel tempo a livello demografico. Dal confronto tra le due “piramidi” risulta evidente come, a distanza di un decennio, le zone di maggior frequenza si siano spostate verso l’alto, a conferma di un progressivo invecchiamento della popolazione. Nel 2002 la fascia di età con la frequenza più alta era quella tra i 35-39 anni, mentre nel 2012 la maggior frequenza si è spostata nella fascia 45-49 anni. Possiamo quindi notare come a San Marino appaia evidente la riduzione della base della piramide a causa di una più bassa natalità, mentre la parte centrale appare rigonfiata per effetto delle maggiori nascite avvenute negli anni 60‐70. La tendenza al rigonfiamento al centro nei prossimi anni, anche per effetto delle immigrazioni che nella fascia d’età più critica (21‐40 anni Tav.16) ha visto nel 2012 un aumento di 197 unità, è destinata ad accentuarsi verso l’alto. Oltre alla piramide, anche gli indicatori demografici e di struttura offrono lo spunto per considerazioni analoghe. Il tasso di natalità, 10,10 per mille nel periodo 2008‐2012 (Tav.14 e TAVOLA 14 - INDICATORI DEMOGRAFICI Movimento Naturale Speranza di vita Natalità* Nuzialità* Mortalità* M F 1998 - 2002 11,1 7,6 7,3 2002 77,94 84,49 1999 - 2003 10,9 7,2 7,3 2003 78,03 84,57 2000 - 2004 10,6 7,0 6,9 2004 78,57 84,95 2001 - 2005 10,4 7,1 7,0 2005 79,00 85,06 2002 - 2006 10,1 7,2 7,1 2006 79,44 85,07 2003 - 2007 9,95 7,1 7,2 2007 79,56 85,25 2004 - 2008 10,16 7,1 6,9 2008 80,11 85,67 2005 - 2009 9,73 7,5 7,4 2009 80,34 85,89 2006 - 2010 10,21 7,0 7,1 2010 80,87 86,04 2007 - 2011 10,22 6,8 7,0 2011 81,02 86,07 2008 - 2012 10,10 6,7 6,9 2012 81,55 86,12 * per mille abitanti 41 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 15 - INDICATORI DI STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE Popolazione per classi d'età 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 anni 0-14 4.311 4.425 4.519 4.559 4.618 4.703 4.819 4.886 4.957 4.979 4.986 anni 15-64 19.829 20.077 20.265 20.462 20.666 20.912 21.085 21.256 21.358 21.448 21.562 anni 65 e oltre 4.613 4.738 4.889 4.978 5.084 5.177 5.365 5.490 5.572 5.766 Indice di vecchiaia Indice di dipendenza strutturale Indice di dipendenza strutturale degli anziani Indice di dipendenza giovanile 2002 107,01 45,00 23,26 21,74 2003 107,07 45,64 23,60 22,04 2004 108,19 46,42 24,13 22,30 2005 109,19 46,61 24,33 22,28 2006 110,09 46,95 24,60 22,35 2007 110,08 47,25 24,76 22,49 2008 111,33 48,30 25,44 22,86 2009 112,36 48,81 25,83 22,99 2010 112,41 49,30 26,09 23,21 2011 115,81 50,10 26,88 23,21 2012 118,79 50,59 27,47 23,12 5.923 15), presenta una differenza percentuale negativa rispetto al periodo 2007‐2011 (-0,17%), mentre diminuisce sia il tasso di nuzialità (6,7) che il tasso di mortalità (6,9). L’indice di vecchiaia nel 2012 è pari a 118,79 e l’aspettativa di vita per coloro che sono nati nel 2012, è di 81,55 anni per gli uomini e 86,12 per le donne. Un ulteriore elemento da tenere in considerazione è la superiore longevità femminile, che, nella fascia d’età 85 anni e oltre, supera quella maschile di 252 unità. Questa maggiore aspettativa di vita per le donne produce uno sbilanciamento progressivo della piramide e questo fenomeno, unitamente alla strutturazione organica della piramide prevista per il prossimo futuro, impone attenzione nel monitorare l’aumento della popolazione straniera residente, che tende a divenire un segmento sempre più significativo della popolazione complessiva anche in considerazione delle esigue dimensioni territoriali. 42 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 16 - IMMIGRATI PER FASCIA D'ETÀ 43 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 17 - EMIGRATI PER FASCIA D'ETÀ 44 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.2.1 ‐ La Popolazione Straniera Al 31 dicembre 2012 gli stranieri residenti sono 5.021 (2.826 maschi e 2.195 femmine). Rispetto all'anno precedente gli iscritti all'anagrafe aumentano di 7 5 unità (+1,52%). Di questi 5.021 soggetti residenti, il 43,7% sono donne ed il 56,3% uomini. L'incremento è maggiore rispetto a quello registrato nel 2011 (+65) e complessivamente gli stranieri costituiscono il 15,6% (15,4% nel 2011 e 15,3% nel 2010) della popolazione residente, di cui il TAVOLA 18 - POPOLAZIONE RESIDENTE PER CITTADINANZA (2012) SAN MARINO San Marino Totale EUROPA 27.450 Italiana Rumena 27.450 Ucraina Albanese ASIA 4.362 Cinese 117 Iraniana AFRICA AMERICHE 12 Marocchina 17 Argentina 76 8 Congolese 5 Brasiliana 28 59 Turca 5 Egiziana 6 Cubana 22 35 Indiana 2 Tunisina 6 Statunitense 15 34 Israeliana 2 Eritrea 3 Dominicana 10 Polacca 29 Filippina 2 Nigeriana 2 Cilena 6 Francese 23 Giapponese 2 Camerunese 1 Colombiana 5 Croata 19 Kirghiza 2 Senegalese 1 Ecuadoregna 5 Moldava 13 Thailandese 1 Benin . Messicana 4 Bielorussa 11 Angola 1 Keniota . Peruviana 3 Slovacca 10 Kazakistana . Mauriziana . Barbadiana 2 Tedesca 5 Uzbekistan . Somala . Panamense 1 Belga 5 Cingalese . Zambia . Guatemalteca 1 Britannica 5 Libanese . Ivoriana . Boliviana . Jugoslava 4 Palestinese . Australiana . Austriaca 4 Georgiana Bulgara 4 Ceca 3 Ungherese 3 Svedese 3 Spagnola 3 Finlandese 3 Portoghese 2 Bosniaca 2 Macedone 2 Norvegese 1 Lettone 1 Irlandese 1 Greca 1 Slovena 1 Svizzera . Olandese . Lituana . Totale 4.765 Russa . Totale 41 Totale Totale 37 45 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 178 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 21 - INCIDENZA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE 2012 13,4% proveniente dall’Italia (13,4% nel 2011) e l’2,0% (1,9% nel 2011) proveniente dal resto del mondo (Tav.18 e Graf.21). L’insediamento della popolazione straniera nel nostro Paese (Tav.19 e Graf.22) interessa principalmente i Castelli di Serravalle (36,0%), Borgo Maggiore (20,0%) e San Marino Città (10,5%). Le maggiori comunità sono quelle provenienti dall’Italia con 4.362 residenti contro i 4.321 del 2011 (+41), dall’Argentina con 76 residenti, dalla Romania con 117 residenti e dalla Ucraina con 59 residenti. Tra le comunità straniere, i cittadini provenienti dalla Romania e dall’Ucraina mostrano un rapporto decisamente favorevole per le donne (22 maschi e 95 femmine per la comunità rumena, 4 maschi e 55 femmine per la comunità ucraina), mentre tra residenti italiani e argentini il rapporto volge a favore degli uomini (rispettivamente 2.627 e 40 maschi contro 1.735 e 36 femmine). 46 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 19 - TOTALE POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER CASTELLO 2008 2009 2010 2011 2012 Acquaviva 380 393 403 411 415 Borgo Maggiore 826 880 936 978 1.002 Chiesanuova 158 168 168 164 169 Domagnano 394 420 437 447 447 Faetano 149 148 153 154 151 Fiorentino 328 360 370 366 377 Montegiardino 102 112 114 118 125 San Marino 494 507 503 508 527 Serravalle 1.665 1.759 1.797 1.800 1.808 Totale 4.496 4.747 4.881 4.946 5.021 GRAFICO 22 - DISTRIBUZIONE POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE PER CASTELLO (ANNO 2012) 47 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.2.2 ‐ La Famiglia Al 31 dicembre 2012 la famiglia sammarinese è suddivisa in 13.880 nuclei che risultano così distribuiti nei Castelli: 32,6% a Serravalle, il 20,9% a Borgo Maggiore, il 13,7% a San Marino Città, il 9,7% a Domagnano, il 7,5% a Fiorentino, il 6,2% ad Acquaviva, il 3,5% a Faetano, il 3,2% a Chiesanuova ed infine il 2,6% a Montegiardino (Graf.23). Il grafico, che rapporta le suddivisioni degli ultimi cinque anni, evidenzia come il castello di Città abbia subito la diminuzione maggiore, infatti, nel periodo compreso tra il 2008‐2012, è passato dal 14,7% del 2008 al 13,7% del 2012, mentre i castelli con il maggior aumento di nuclei familiari, rispetto all’anno precedente sono quelli di Borgo Maggiore e Domagnano con un aumento dello 0,4%. Le caratteristiche dei capifamiglia per stato civile, vedono una netta prevalenza dei coniugati, 8.940 (64,4%) nel 2012, collocati principalmente nella fascia di età che va dai 45 ai 49 anni (Tav.20), per il 88,1% maschi. I capi famiglia celibi e nubili che sono 2.208 (15,9%), si collocano maggiormente nella fascia di età che va dai 30 ai 34 anni e sono per il 64,4% maschi. GRAFICO 23 - FAMIGLIE PER CASTELLO DI RESIDENZA 35,0% 32,4%32,6% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 20,5% 20,9% 14,7% 13,7% 9,3% 9,7% 7,4% 7,5% 6,3% 6,2% 5,0% 3,5% 3,5% 3,3% 3,2% 2,6% 2,6% 0,0% 2008 2012 48 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 20 - CAPI FAMIGLIA RESIDENTI PER GRUPPI DI ETÀ, STATO CIVILE E SESSO (ANNO 2012) Cel i bi e nubi l i Coni ugati Di vorzi ati Vedovi M F T M F T M F T M F T Da 17 a 19 1 3 4 . . . . . . . . . da 20 a 24 43 40 83 9 4 13 . . . . . . da 25 a 29 194 149 343 118 28 146 . 4 4 . . . da 30 a 34 262 171 433 372 61 433 9 20 29 2 1 3 da 35 a 39 237 175 412 710 105 815 36 64 100 . 1 1 da 40 a 44 166 107 273 997 125 1.122 72 111 183 4 8 12 da 45 a 49 100 85 185 1.139 154 1.293 96 138 234 4 13 17 da 50 a 54 81 53 134 999 88 131 219 7 22 29 da 55 a 59 51 32 83 818 96 914 54 74 128 6 53 59 da 60 a 64 51 33 84 760 77 837 52 62 114 16 86 102 da 65 a 69 35 23 58 684 58 742 25 34 59 34 126 160 da 70 a 74 24 14 38 555 26 581 14 14 28 35 163 198 da 75 a 79 21 9 30 435 18 453 10 2 12 45 228 273 da 80 a 84 8 11 19 275 11 286 3 6 9 52 283 335 12 17 29 189 3 192 . . . 66 358 424 ol tre 85 anni 114 1.113 Totale 1.286 922 2.208 8.060 880 8.940 459 660 1.119 271 1.342 1.613 GRAFICO 24 - CAPI FAMIGLIA RESIDENTI PER STATO CIVILE (ANNO 2012) GRAFICO 25 - QUOZIENTE DI FECONDITÀ PER ANNO 46,00 45,03 43,44 44,00 42,26 42,00 39,40 40,00 38,11 38,00 36,00 34,00 2008 2009 2010 2011 49 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 21 - NUCLEI FAMIGLIARI PER NUMERO DI COMPONENTI 2008 2009 2010 2011 2012 1 componente 4.243 4.391 4.481 4.520 4.446 2 componenti 3.752 3.800 3.876 3.913 3.905 3 componenti 2.709 2.740 2.717 2.727 2.757 4 componenti 2.100 2.111 2.142 2.178 2.195 546 545 539 532 567 14 12 6 . 10 2,33 2,32 2,31 2,31 2,33 13.364 13.599 13.761 13.870 13.880 5 o più componenti n° componenti non specificato Media del n° dei componenti Totale famiglie I capifamiglia vedovi sono 1.613 (11,62%); si collocano principalmente nella fascia d’età degli oltre 85 anni e per l’84,4% sono femmine; i capifamiglia divorziati sono 1.119, in aumento rispetto al 2011, (+8,06%), si collocano in prevalenza nella fascia di età che va dai 45 ai 49 anni e sono per il 59,0% femmine. Nel 2012 il quoziente di fecondità (il rapporto esistente fra le donne in età riproduttiva 15/49 anni ed il numero dei bambini nati) si è ulteriormente abbassato ed è pari al 38,11 per mille (Graf.25). Sempre nel 2012 le donne in età riproduttiva (15‐49 anni) sono 8.058. TAVOLA 22 - NATI PER ORDINE DI NASCITA ED ETÀ DELLA MADRE (ANNO 2012) Ordine di Da 16 a 20 Da 21 a 25 Da 26 a 30 Da 31 a 35 Da 36 a 40 Da 41 a 45 nascita anni anni anni anni anni anni n.d. Totale % 1 2 11 38 66 21 5 . 143 48,97 2 . 3 16 42 38 4 . 103 35,27 3 . 1 1 5 8 3 . 18 6,16 4 . . . 1 1 2 . 4 1,37 n.d. . . . . . . 24 24 8,22 Totale 2 15 55 114 68 14 24 292 100,00 50 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 23 - MATRIMONI, SEPARAZIONI E DIVORZI 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Matrimoni 208 200 207 223 216 216 202 238 213 205 203 Separazioni 80 69 63 64 56 73 69 80 67 71 64 Divorzi 45 45 62 61 85 66 71 63 61 82 49 TAVOLA 24 - MATRIMONI PER RITO 2008 2009 2010 2011 2012 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totale Religioso 69 76 78 81 1 6 2 5 11 5 17 5 18 9 . 1 80 Civile 122 152 124 119 7 4 12 5 10 14 14 8 10 14 4 12 114 Non specificato 11 10 11 5 . . . . 1 1 2 2 1 . 9 Totale 202 238 213 205 8 10 14 10 22 19 33 14 30 25 5 13 203 . 2 GRAFICO 26 - ANDAMENTO MATRIMONI PER RITO 160 140 120 100 80 60 40 20 0 2002 2003 2004 2005 2006 Religioso 2007 2008 Civile 2009 2010 Non specificato 51 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2011 2012 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 25 - DURATA DELLA CONVIVENZA SEPARAZIONI Meno di 1 anno 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 . 1 1 2 2 2 4 . . 1 1-3 anni 11 5 16 8 10 9 14 7 8 2 4-6 anni 11 15 11 9 15 6 15 6 11 11 7-9 anni 15 12 4 4 12 9 4 10 13 6 10-19 anni 20 21 20 23 24 23 23 26 20 25 20-29 anni 8 5 8 4 8 10 16 15 16 15 30 anni e oltre 4 4 4 6 2 10 4 3 3 4 Totale 69 63 64 56 73 69 80 67 71 64 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 1-3 anni 8 14 13 16 13 13 10 10 11 9 4-6 anni 10 8 10 16 11 18 13 14 23 10 DIVORZI 7-9 anni 4 8 12 12 7 8 6 7 8 3 10-19 anni 15 18 15 27 24 18 18 20 19 14 20-29 anni 6 11 9 9 6 12 12 4 12 9 30 anni e oltre 1 2 . 4 3 2 2 2 6 4 Altri 1 1 2 1 2 . 2 4 3 . Totale 45 62 61 85 66 71 63 61 82 49 La Tavola 22 mostra l’età della madre per ordine di filiazione. Le fasce d’età interessate sono quelle che vanno dai 26 ai 35 anni per il primo figlio e dai 31 ai 40 per il secondo. I primi figli sono il 48,97% del totale delle nascite avvenute nel 2012, mentre i secondi figli sono il 35,27%. Infine la fascia di età della madre in cui si sono avuti più figli è quella che va dai 31 ai 35 anni (39,04%). Riguardo ai matrimoni, nel 2012 ne sono stati celebrati 203 (2 in meno rispetto al 2011), interessante osservare come a partire dal 2002, i matrimoni sono sempre stati superiori ai 200 all’anno (Tav.23, 24 e Graf. 26). La Tavola 24 mostra l’andamento delle forme celebrative: nella fattispecie, il 2012 ha visto celebrati con rito civile 114 matrimoni e con rito religioso 80. 52 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Nel 2012 diminuisce il numero delle separazioni (64 contro le 71 del 2011 e le 67 del 2010), ed anche il numero dei divorzi, (49 contro gli 82 del 2011). Per quanto riguarda la durata della convivenza il maggior numero di separazioni e divorzi avviene dopo un periodo di tempo che va dai 10 ai 19 anni (Tav. 25). 53 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 54 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.3 - LE ABITAZIONI Il settore delle costruzioni è un indicatore economico altrettanto importante. Il dato quantifica mensilmente il numero di abitazioni, siano esse residenziali o di altro tipo, per le quali la costruzione è già autorizzata (Tav.26) . L’elevata percentuale delle famiglie sammarinesi proprietarie di abitazione, ha fatto si che la questione abitativa, che rappresenta da sempre un problema sociale ed economico, non abbia mai creato disagi tali da creare conflitti, eccetto alcune criticità emerse negli ultimi anni a causa della crisi economica. Negli ultimi decenni, il costo dei mutui ed il buon rendimento degli investimenti in immobili, avevano sostenuto la domanda immobiliare generando però alcune tensioni dovute ad una rigidità eccessiva nell'incontro tra domanda ed offerta. Il settore immobiliare infatti, ha immesso sul mercato un’offerta abitativa superiore alle TAVOLA 26 - TIPOLOGIE DI COSTRUZIONI – PROGETTI APPROVATI 2008 2009 2010 2011 2012 2013* Abitazioni urbane 55 40 36 42 25 1 Abitazioni rurali 6 . 3 5 4 0 Altre costruzioni 207 132 130 77 55 1 Totale 268 172 169 124 84 2 Abitazioni urbane 76 40 45 54 59 5 Abitazioni rurali . . . 1 1 0 Altre costruzioni 35 18 22 36 32 8 Totale 111 58 67 91 92 13 Totale Generale 379 230 236 215 176 15 Nuove costruzioni Ampliamenti e sopraelevazioni *Giugno 2013 55 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 27 - MOVIMENTO EDILIZIO – PROGETTI APPROVATI necessità delle famiglie e questo ha generato non pochi problemi al settore. Fino al 2006, in media, sono stati più di 200 all’anno il numero dei soggetti che hanno usufruito del finanziamento “prima casa”, mentre nel contempo le famiglie hanno visto incrementare il loro numero, sempre in misura superiore ai 200 nuclei. Il numero massimo di domande presentate per ottenere il finanziamento agevolato si è riscontrato nel 2009, con un picco massimo di 300 richieste totali, negli anni successivi si è poi assistito ad una diminuzione, fino a raggiungere le 56 richieste di finanziamento del 2012 (Tavola 27). Anche se l’abbassamento dei tassi di sconto effettuati dalla Banca Centrale Europea a partire dalla fine del 2008, ha di fatto reso più accessibili i mutui per l’acquisto della casa, il riacutizzarsi della crisi finanziaria potrebbe prevedere un rialzo dei tassi, creando oggettive difficoltà di accesso al mercato delle abitazioni per le giovani famiglie sammarinesi. Gli stanziamenti previsti ed erogati dallo Stato per coloro che acquistano la prima casa sono cresciuti progressivamente fino al 2009, per poi scendere nettamente. C alcolando la percentuale di variazione sul 2011, vediamo come i finanziamenti siano diminuiti nel 2012 dell’-59,07%, mentre il contributo dello Stato, sempre nel 2012, si è ridotto del -15,51% (Tav.27 e Graf.28). Il Grafico 27 che analizza il movimento edilizio relativo ai progetti approvati, per il 2012 cambia sostanzialmente il trend, mostrando come vi sia una maggiore richiesta di modifica degli edifici già esistenti, rispetto alla realizzazione di nuove strutture. Per quanto riguarda le domande di prestiti “prima casa” finanziate, 8 sono state 56 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 27 - STANZIAMENTI E FINANZIAMENTI PER LA PRIMA CASA Numero di domande che hanno usufruito del finanziamento Stanziamenti Cooperative Persone fisiche Società finanziarie Totale 2002 € 18.075.000,00 106 132 . 238 . 2003 € 20.495.000,00 84 113 . 197 -17,23% 2004 € 17.000.000,00 76 73 5 154 -21,83% 2005 € 18.000.000,00 58 91 18 167 8,44% 2006 € 25.000.000,00 57 162 14 233 39,52% 2007 € 29.000.000,00 45 204 18 267 14,59% 2008 € 29.000.000,00 33 225 12 270 1,12% 2009 € 40.000.000,00 36 259 5 300 11,11% 2010 € 25.000.000,00 22 183 2 207 -31,00% 2011 € 25.000.000,00 10 119 8 137 -33,82% 2012 € 25.000.000,00 8 56 -59,12% Variazione % 46 2 Suddivisione del finanzimento Variazione % Cooperative Persone fisiche Società finanziarie Totale 2002 € 8.034.027,89 € 8.950.572,18 . € 16.984.600,07 . 2003 € 8.652.000,00 € 11.639.000,00 . € 20.291.000,00 19,47% 2004 € 8.600.000,00 € 7.743.000,00 € 446.000,00 € 16.789.000,00 -17,26% 2005 € 6.178.000,00 € 9.791.000,00 € 1.928.000,00 € 17.897.000,00 6,60% 2006 € 6.045.000,00 € 17.335.000,00 € 778.000,00 € 24.158.000,00 34,98% 2007 € 4.782.000,00 € 21.901.000,00 € 2.034.000,00 € 28.717.000,00 18,87% 2008 € 3.429.000,00 € 23.677.000,00 € 1.236.000,00 € 28.342.000,00 -1,31% 2009 € 3.948.000,00 € 27.434.000,00 € 515.000,00 € 31.897.000,00 12,54% 2010 € 2.328.000,00 € 19.408.900,00 € 206.000,00 € 21.942.900,00 -31,21% 2011 € 1.060.000,00 € 12.544.000,00 € 824.000,00 € 14.428.000,00 -34,25% € 5.906.000,00 -59,07% Variazione % 2012 € 884.000,00 € 4.816.000,00 € 206.000,00 Contributo a carico dello Stato Cooperative Persone fisiche Società finanziarie Totale 2002 € 1.211.108,77 € 1.070.732,48 . € 2.281.841,25 . 2003 € 1.167.818,65 € 1.050.148,34 . € 2.217.966,99 -2,80% 2004 € 1.265.559,91 € 1.169.960,60 . € 2.435.520,51 9,81% 2005 € 1.451.709,63 € 1.375.797,01 € 7.015,85 € 2.834.522,49 16,38% 2006 € 2.008.943,21 € 2.060.627,44 € 8.646,17 € 4.078.216,82 43,88% 2007 € 2.320.688,74 € 3.186.902,78 € 40.866,30 € 5.548.457,82 36,05% 2008 € 2.865.598,64 € 4.173.545,67 € 87.879,46 € 7.127.023,77 28,45% 2009 € 1.560.429,75 € 2.331.995,94 € 51.514,20 € 3.943.939,89 -44,66% 2010 € 1.208.563,10 € 2.218.411,94 € 46.256,86 € 3.473.231,90 -11,93% 2011 € 1.306.000,00 € 2.895.000,00 € 77.000,00 € 4.278.000,00 23,17% 2012 € 1.080.000,00 € 2.465.000,00 € 69.300,00 € 3.614.300,00 -15,51% GRAFICO 28 - ANDAMENTO DELLA DOMANDA 350 300 250 200 150 100 50 0 2002 2003 2004 Cooperative 2005 2006 2007 Persone fisiche 2008 2009 2010 2011 Società finanziarie 57 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 Totale Relazione Economico – Statistica GRAFICO 29 - TIPOLOGIE ABITATIVE PER FAMIGLIA E PER PROPRIETÀ accolte in favore dell’edilizia cooperativa, 46 a favore delle persone fisiche e 2 a favore delle Società Finanziarie per conto di soggetti privati. Le famiglie sammarinesi così come viene mostrato dal Grafico 29, vivono nella maggior parte dei casi in abitazioni di loro proprietà. Nello specifico, le famiglie con casa di proprietà sono l’80,65%, mentre il 16,00% è in locazione; di questo 80,65%, il 48,90% gode della piena proprietà, il 38,00% usufruisce del mutuo, mentre il 6,80% è in comproprietà, come emerge dai dati dell’”Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi” effettuata su un campione di 1.500 famiglie. 58 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.3.1 - Furti e rapine Relativamente ai furti e rapine denunciati dalla popolazione, la tavola 28 evidenzia come nel 2012 si sia registrato il picco storico in territorio sammarinese, con 82 denunce in più rispetto al 2011 (+23,6%). Sulle 429 denunce raccolte dalla Gendarmeria, 164 riguardano la categoria dell’appropriazione indebita (38,2%), 120 i furti in attività commerciali, industriale e uffici (28,0%). I furti di autoveicoli sono stati 17 (4,0%), mentre i furti su autoveicoli sono stati (21,7%). TAVOLA 28 - FURTI E RAPINE DENUNCIATI NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Rapine 2 7 7 5 9 1 1 1 Furti su automotoveicoli 55 23 47 70 91 74 75 93 Furti di automotoveicoli 14 16 28 35 18 15 21 17 Furti in appartamenti 24 56 67 53 66 39 32 34 Furti in attività commerciali, industriali e uffici pubblici 57 61 141 140 60 78 114 120 Altri vari/appropriazione indebita 97 24 60 67 49 59 104 164 249 187 350 370 293 266 347 429 Totale Fonte dati: Corpo della Gendarmeria Nel 2012 sono rimasti stabili i furti in appartamento, che con 34 episodi restano lontani dal periodo 2006-2009 quando erano almeno il doppio. Complessivamente nel 2012 sono cresciute tutte le categorie di episodi criminosi ad eccezione dei furti di autoveicoli che nel 2011 erano stati 21. GRAFICO 30 - FURTI E RAPINE (ANNO 2012) 59 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 60 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.4 - I TRASPORTI Le immatricolazioni dei veicoli vengono utilizzate anche come indicatore economico in quanto sono considerate il principale dato per rilevare i consumi di beni durevoli e dei consumi di servizi. Nel 2012 il movimento totale dei veicoli subisce complessivamente una diminuzione su base tendenziale del -10%, dopo il ‐8% del 2011 e il ‐10% del 2010. Per quanto riguarda il settore delle autovetture la diminuzione su base annua è stata del ‐11%. Su base mensile, nel primo semestre 2013 il mercato dei mezzi di locomozione subisce una diminuzione, sia per quanto riguarda i ciclomotori, che i motoveicoli e gli autoveicoli. Nel primo trimestre del 2013 si registra una diminuzione complessiva del ‐16%; in modo particolare nel mese di marzo sono state immatricolate 215 autovetture, con una contrazione del ‐23,8% rispetto allo stesso mese del 2012 quando le autovetture immatricolate erano state 282. Migliora, invece, il secondo trimestre (+4,1), a giugno le auto immatricolate sono 236 contro le 191 dello stesso periodo dell’anno precedente (+23,6%). L'attuale quadro del mercato automobilistico sammarinese è coerente con i segnali che si percepivano dai primi dati statistici del 2012 e che sembravano indicare che la ripresa dell'economia sammarinese, già debole nel 2011, si sarebbe di nuovo contratta nel corso del 2012. TAVOLA 29 - MOVIMENTO TOTALE DEI VEICOLI (NUOVE IMMATRICOLAZIONI) 2008 2009 2010 2011 2012 Ciclomotori 157 168 168 205 152 Motoveicoli 824 714 680 569 555 Autoveicoli 4.299 3.575 3.184 2.968 2.642 Autobus 16 4 5 4 4 Motocarri 5 1 2 2 2 Autocarri 348 291 249 200 201 Rimorchi 91 79 56 57 45 Macchine agricole 50 43 42 29 38 n.d. 6 1 1 3 8 5.796 4.876 4.387 4.037 3.647 Totale 61 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Non va meglio infatti il terzo trimestre del 2013 che vede un calo del ‐9,3% sul periodo corrispondente. GRAFICO 31 - MOVIMENTO MENSILE DEI PRINCIPALI MEZZI DI LOCOMOZIONE 2012 (NUOVE IMMATRICOLAZIONI) 350 300 250 200 150 100 50 0 Gen Feb Mar Apr Mag Ciclomotori Giu Lug Ago Motoveicoli Set Ott Nov Dic Autoveicoli GRAFICO 32 - MOVIMENTO MENSILE DEI PRINCIPALI MEZZI DI LOCOMOZIONE - I°, II°, III° TRIMESTRE 2013 (NUOVE IMMATRICOLAZIONI) 300 250 200 150 100 50 0 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 Ciclomotori mag-13 Motoveicoli giu-13 lug-13 Autoveicoli 62 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica ago-13 set-13 Relazione Economico – Statistica 2.4.1 - Incidentalità stradale Grazie ad una forte collaborazione tra Authority Sanitaria, Ufficio Statistica, Forze di Polizia e Istituto per la Sicurezza Sociale, la Repubblica di San Marino può finalmente disporre di statistiche sull’incidentalità stradale sul proprio territorio. Dal 1 gennaio 2008 è iniziata una meticolosa raccolta presso i corpi di Polizia (Polizia Civile e Gendarmeria) dei dati sui sinistri, avvenuti sulle strade della Repubblica che hanno provocato morti e/o feriti e, terminato il primo quinquennio, è stato possibile effettuare l’elaborazione dati. Nel periodo temporale 2008-2012 si sono verificati complessivamente 767 incidenti con morti e/o feriti, in cui si sono registrati 6 decessi e 1.008 feriti totali. Il dato confortante è che nel 2011 c’è stato un forte decremento rispetto al 2010 dell’incidentalità stradale (-24,6% di incidenti) e di feriti totali (-31,5%). Siccome il 2012 ha confermato gli stessi dati del 2011, è corretto attribuire il successo di questi numeri agli interventi riguardanti la sicurezza stradale attuati soprattutto sulla “Superstrada”, che con i suoi cinque segmenti rappresenta la strada in assoluto più pericolosa del Titano; dal 2008 al 2012, il 26% degli incidenti totali si sono verificati proprio sulla principale arteria della Repubblica provocando 2 morti e 277 feriti. Sempre sul quinquennio in oggetto, sull’intero territorio si sono verificati 0,4 incidenti per chilometro e 0,6 feriti per chilometro: solo sulla “Superstrada” gli incidenti per chilometro sono stati 4,1 e i feriti per chilometro ben 5,7. Escludendo la “Superstrada”, le strade più pericolose della Repubblica sono risultate: via del Serrone, con 35 incidenti e 42 feriti e 2 morti, strada Genghe di Atto, con 22 incidenti e 30 feriti via Ca’ dei Lunghi con 22 incidenti e 28 feriti In merito alle dinamiche degli incidenti, il 24,1% è avvenuto per “scontro frontale-laterale”, il 18,5% per “fuoriuscita, sbandamento” e il 16,7% per sbandamento. Tra i sei casi di decesso, per ben tre volte si è trattato di “investimento di pedoni”. Le persone coinvolte negli incidenti provenivano prevalentemente dal San Marino (61,4%) e dall’Italia (28,7%). La fascia oraria con la maggior frequenza di sinistri è stata quella mattutina dalle 7 alle 13, con un picco che si verifica tra le 12 e le 13, mentre il mese in cui si sono registrati più incidenti è stato luglio. 63 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 30 - INCIDENTALITÀ STRADALE TOTALE TERRITORIO ANNO Incidenti SUPERSTRADA DI SAN MARINO Morti Feriti ANNO V.A. VAR. % V.A. VAR. % V.A. VAR. % 2008 159 . 1 . 214 . 2009 167 5,0% 3 200,0% 220 2010 175 4,8% 0 -100,0% 2011 132 -24,6% 1 2012 134 1,5% 1 Totale periodo 767 ANNO Morti Feriti V.A. VAR. % V.A. VAR. % V.A. VAR. % 2008 44 . 1 . 62 . 2,8% 2009 50 13,6% 0 -100,0% 73 17,7% 235 6,8% 2010 44 -12,0% 0 0,0% 62 -15,1% 100,0% 161 -31,5% 2011 28 -36,4% 0 0,0% 34 -45,2% 0,0% 178 10,6% 2012 33 17,9% 1 100,0% 46 35,3% 6 Inc/KM Incidenti 1.008 Totale periodo Morti/Km Feriti/Km Indice di lesività 199 2 ANNO Inc/KM 277 Morti/Km Feriti/Km Indice di lesività 2008 0,5 0,0 0,6 134,59 2008 4,5 0,1 6,3 140,91 2009 0,5 0,0 0,6 131,74 2009 5,1 0,0 7,4 146,00 2010 0,5 0,0 0,7 134,29 2010 4,5 0,0 6,3 140,91 2011 0,4 0,0 0,5 121,97 2011 2,9 0,0 3,5 121,43 2012 0,4 0,0 0,5 132,84 2012 3,4 0,1 4,7 139,39 Media ultimi 5 anni 0,4 0,0 0,6 131,08 Media ultimi 5 anni 4,1 0,041 5,7 137,73 Dall’elaborazione dell’Authority Sanitaria sui dati del Pronto Soccorso emerge che 149 feriti (14,8%) sono stati ricoverati, 5 sono stati trasferiti in un’altra struttura ospedaliera, 252 (25%) sono stati inviati al medico curante, 237 (23,5%) sono stati invitati a ripresentarsi e 37 (3,7%) sono stati indirizzati presso uno specialista. Nella maggior parte dei casi (314 pari al 31,2%) c’è stato un rinvio al domicilio. TAVOLA 31 – ESITI PRONTO SOCCORSO Conducente Passeggeri Pedoni Altro Totale Feriti Morti Feriti Morti Feriti Morti Feriti Morti Feriti Morti Rinvio a domicilio 222 . 73 . 14 . 5 . 314 . Inviato al medico curante 174 . 71 . 7 . . . 252 . Rinvio allo specialista 33 . 3 . 1 . . . 37 . Ripresentarsi 197 . 28 . 10 . 2 . 237 . Ricovero 115 . 14 . 20 2 . . 149 2 Trasferito in altro ospedale 5 . . . . . . . 5 . Decesso . . . . . 1 . . 0 1 Rinuncia 4 . . . . . . . 4 . Non disponibile 5 3 5 . . . . . 10 3 755 3 194 0 52 3 7 0 1.008 6 Totale Fonte: Authority Sanitaria 64 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Confrontando la natura dell’incidente con i giorni di prognosi emerge immediatamente come il pedone sia il vero “utente fragile” della strada, con una percentuale alta di prognosi oltre i 30 gg o riservata. L’elaborazione dell’Authority Sanitaria evidenzia anche che oltre la metà (55%) di coloro che hanno una prima prognosi pari o oltre trenta giorni o riservata sono persone che si trovavano alla guida di velocipedi, ciclomotori, motocicli oppure pedoni. GRAFICO 33 - PROGNOSI 0% 20% 40% 60% 80% 100% Scontro frontale -laterale Tam ponam ento Fuoriuscita, sbandam ento Scontro laterale U rto con ostacolo Scontro frontale Investim ento di pedoni Infortunio per caduta da veicolo U rto con veicolo in sosta U rto con veicolo in arresto Infortunio per frenata im provvisa 0 - 4 giorni 5 - 14 giorni Oltre 30 giorni Riservata/Ricovero 15 - 30 giorni Fonte: Authority Sanitaria Molto interessante è il dato sul costo sociale provocato dall’incidentalità stradale, cioè il danno economico complessivo realmente gravante sulla società. Nel 2010 nel calcolo dei costi da Incidenti stradali stimati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano nel Piano Nazionale della Sicurezza Stradale venivano considerati: il costo medio umano per decesso: costituito dalla perdita di capacità produttiva, dal dolore e dalla sofferenza legati alla perdita (stimato pari a 1.503.990 €). Comprende: Costo della vita umana (mancata produttività, danni non patrimoniali: morali e biologici), Costi sanitari (spese per il trattamento sanitario), Danni Patrimoniali (danni a veicoli edifici strade), Costi amministrativi (costi di intervento dei servizi di emergenza, costi processuali e di amministrazione. 65 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica il costo medio per ferito correlato alla gravità delle lesioni e stimato come media pesata del costo per ferito grave (con ricovero) o per ferito lieve (stimato pari a 42.219 €). Che comprende mancata produttività, danni non patrimoniali: morali e biologici. Il costo medio per un ferito grave è pari a 197.228 euro mentre il costo medio per un ferito lieve è pari a 16.985 euro. il costo generale medio per incidente comprensivo dei danni patrimoniali e dei costi amministrativi (stimato pari a 10.986 €). Comprende tra i danni patrimoniali tutti i danni subiti dalle cose di proprietà del danneggiato a seguito dell’incidente stradale. E tra i costi amministrativi le Spese per assicurazione RC Auto, spese per rilievo dell’incidente stradale, costi giudiziari. Nonostante si sia cercato di parametrizzare la conseguenza di un incidente stradale, non bisogna comunque sottovalutare che il costo sociale viene affrontato dalla Società in modo diretto ed indiretto, in quanto il dolore che colpisce le persone coinvolte non è quantificabile con alcuna formula matematica. La tabella seguente mostra il Costo Sociale sugli incidenti con feriti e/o morti rilevati dalle forze dell’ordine a San Marino. TAVOLA 32 - COSTO SOCIALE Numero Incidenti Costo unitario medio per ferito Costo generale medio per Costo unitario medio incidente comprensivo dei umano per decesso danni patrimoniali e dei costi amministrativi Totale Feriti 1.008 961 € 42.219,00 . € 10.986,00 € 53.114.298,00 Morti 6 6 . € 1.503.990,00 € 10.986,00 € 9.089.856,00 Totale costo sociale per incidenti stradali per San Marini nel quinquennio 2008-2012 € 62.204.154,00 Fonte dati: Authority Sanitaria 66 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.5 - LA SPESA PER L’ISTRUZIONE SCOLASTICA Anche nel corso del 2012 la spesa pubblica per l’Istruzione scolastica ha rappresentato una voce importante ed ha assorbito una quota ingente delle risorse del bilancio dello Stato. La spesa corrente per i vari ordini di scuola presenti in territorio nel 2012 è stata pari a 39.988.597,94 Euro contro i 40.642.808,51 Euro del 2011 (‐1,61%). Ad assorbire la maggiore quota di risorse è la scuola elementare (Graf. 34), che rappresenta il 39,26% della spesa complessiva per l’istruzione in territorio (38,3% nel 2011). Nel raffrontare i dati con quelli relativi al 2008, l’ordine di scuola che ha visto il maggior incremento di risorse, è stata la Scuola Secondaria Superiore (+11,62%). La Tavola 34 mostra la struttura della spesa pubblica secondo le categorie delle risorse dove prevale di gran lunga la spesa per il personale con il 93,53%. Tale predominanza è connaturata alla stessa attività educativa, la quale richiede un’ingente impiego di risorse umane. Le altre spese correnti costituiscono il 6,47% della spesa totale. Il maggior numero di studenti lo si riscontra nella Scuola Elementare con 1.536 studenti, in diminuzione rispetto al 2011 del -2,41% ed una diminuzione nel quinquennio pari al -2,04%, (Tav.35). Dal Grafico 34, che riguarda l’incidenza della spesa scolastica sulla distribuzione dei costi totali, oltre alla percentuale del 39,26% che riguarda la Scuola Elementare, possiamo osservare che la Scuola dell’Infanzia incide per il 23,29%, la Scuola Media Inferiore per il 22,51% e la Scuola Secondaria Superiore per il 14,94%. Il peso della spesa a favore del settore scolastico può essere meglio apprezzato valutando quanto viene speso per ogni singolo studente. Nel 2012 la spesa pro‐capite per l’istruzione in territorio diminuisce in tutti i settori presi in considerazione, ad eccezione della Scuola Elementare. 67 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 33 - SPESA CORRENTE PER I VARI ORDINI DI SCUOLA IN TERRITORIO 2008 2009 2010 2011 Var. % Var. % sul 2012/2011 2008 2012 Scuola Infanzia € 9.527.923,98 € 9.554.597,65 € 9.922.517,89 € 10.009.755,84 € 9.313.209,49 -6,96% -2,25% Scuola Elementare € 15.134.058,39 € 16.404.012,72 € 15.494.186,93 € 15.567.718,81 € 15.700.852,55 0,86% 3,75% Scuola Media Inferiore € 9.057.132,13 € 9.546.686,16 € 9.808.041,70 € 8.933.660,34 € 9.000.635,77 0,75% -0,62% Scuola Secondaria Superiore € 5.351.998,78 € 5.972.736,39 € 6.671.667,54 € 6.131.673,52 € 5.973.900,13 -2,57% 11,62% Costi Totali € 39.071.113,28 € 41.478.032,92 € 41.896.414,06 € 40.642.808,51 € 39.988.597,94 -1,61% 2,35% . . -4,48% -5,41% . . Variazione a prezzi correnti in % . 6,16% 1,01% -2,99% -1,61% A prezzi 2012 € 42.274.944,57 € 44.547.407,36 € 44.326.406,08 € 41.862.092,77 € 39.988.597,94 Variazione a prezzi costanti in % . 5,38% -0,50% -5,56% -4,48% GRAFICO 34 - INCIDENZA DELLA SPESA SCOLASTICA (2012) Scuola Infanzia 23,29% Scuola Elementare 39,26% Scuola Media Inferiore 22,51% Scuola Secondaria Superiore 14,94% 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 68 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 40,00% 50,00% Relazione Economico – Statistica TAVOLA 34 - SPESA PUBBLICA PER L'ISTRUZIONE SECONDO LA CATEGORIA DELLE RISORSE Spesa personale Altre spese correnti Totale 2008 92,00% 8,00% 100,00% 2009 87,17% 12,83% 100,00% 2010 89,75% 10,25% 100,00% 2011 92,40% 7,60% 100,00% 2012 93,53% 6,47% 100,00% TAVOLA 35 - NUMERO DI STUDENTI PRESENTI NELLE SCUOLE IN TERRITORIO 2008 2009 2010 2011 2012 Var. % Var % sul 2008 Scuola Infanzia 1.048 1.033 1.055 1.102 1.121 1,72% 6,97% Scuola Elementare 1.568 1.577 1.565 1.574 1.536 -2,41% -2,04% Scuola Media Inferiore 895 933 956 949 990 4,32% 10,61% Scuola Secondaria Superiore e Formazione Professionale 635 691 685 687 696 1,31% 9,61% Totale 4.146 4.234 4.261 4.312 4.343 0,72% 4,75% Incremento % 2,02% 2,12% 0,64% 1,20% 0,72% . . TAVOLA 36 - SPESA PRO-CAPITE PER STUDENTE IN TERRITORIO Var. % Var. % sul 2011/2012 2008 2008 2009 2010 2011 2012 Scuola Infanzia € 9.091,53 € 9.249,37 € 9.405,23 € 9.083,26 € 8.307,95 -8,54% -8,62% Scuola Elementare € 9.651,82 € 10.402,04 € 9.900,44 € 9.890,55 € 10.221,91 3,35% 5,91% Scuola Media Inferiore € 10.119,70 € 10.232,25 € 10.259,46 € 9.413,76 € 9.091,55 -3,42% -10,16% Scuola Secondaria Superiore € 8.428,34 € 8.643,61 € 9.739,66 € 8.925,29 € 8.583,19 -3,83% 1,84% 69 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 37 - CONTRIBUTO LIBRI E ASSEGNI DI MERITO, STUDENTI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE FUORI TERRITORIO 2003-2004 2004 N. studenti aventi diritto 573 2004-2005 2005 662 € 178.616,69 2005-2006 2006 712 € 183.590,48 2006-2007 2007 704 € 173.149,27 2007-2008 2008 724 € 201.681,30 2008-2009 2009 752 € 222.946,80 2009-2010 2010 585 € 175.477,10 2010-2011 2011 622 € 155.582,09 2011-2012 2012 663 € 210.034,40 2012-2013 2013 786 € 217.654,74 Anno Scolastico Anno pagamento Importo erogato € 168.012,10 Fonte: Ufficio diritto allo Studio In particolare, il costo pro‐capite più alto è quello che riguarda uno studente che frequenta la Scuola Elementare con € 10.221,91, con un aumento del +3,35% rispetto all’anno precedente. Subiscono variazioni in diminuzione i costi per gli alunni della Scuola Media Inferiore (‐3,42%), dell’Infanzia (‐8,54%), e della Scuola Secondaria Superiore (‐3,83%). GRAFICO 35 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLA SPESA PER IL CONTRIBUTO LIBRI FUORI TERRITORIO (2004=100) 160,0 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 2004 2005 2006 2007 2008 Numero Studenti 2009 2010 2011 Importo erogato 70 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 2013 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 38 - SPESA SOSTENUTA PER IL TRASPORTO SCOLASTICO FUORI TERRITORIO N. studenti aventi Importo erogato diritto 484 € 349.976,92 Anno Scolastico Anno pagamento 2003-2004 2004 2004-2005 2005 552 € 523.901,23 2005-2006 2006 610 € 585.557,75 2006-2007 2007 613 € 599.170,05 2007-2008 2008 628 € 595.515,59 2008-2009 2009 601 € 619.413,40 2009-2010 2010 533 € 501.801,22 2010-2011 2011 573 € 582.376,27 2011-2012 2012 663 € 605.136,24 2012-2013 2013 767 € 752.407,64 Fonte: Ufficio diritto allo studio Nel raffronto con l’anno 2008, l’aumento più consistente, pari al +5,91%, si presenta nella Scuola Elementare, mentre quello più contenuto riguarda la Scuola Media Inferiore che segna una riduzione della spesa procapite pari al -10,16%. La Tavola 37 ed il Grafico 35 evidenziano l’andamento della spesa che riguarda il contributo libri per gli studenti che frequentano istituti fuori territorio. GRAFICO 36 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLA SPESA PER IL TRASPORTO SCOLASTICO FUORI TERRITORIO (2004=100) 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 0,0 2004 2005 2006 2007 2008 Numero studenti 2009 2010 2011 Importo erogato 71 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 2013 Relazione Economico – Statistica Nell’anno scolastico 2012‐2013, gli studenti che frequentano Scuole Secondarie Superiori fuori territorio e che hanno diritto ai contributi, sono 786 contro i 663 studenti dell’anno scolastico 2011‐2012, conseguentemente aumenta anche la spesa per i contributi del +3,63%. Per quanto riguarda invece la spesa per i trasporti fuori territorio (Tav.38 e Graf. 36), a partire dal 2003‐2004, relativamente agli importi erogati, si nota un costante aumento dei costi proporzionato al numero degli studenti. 72 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.6 - IL LAVORO La dinamica negativa, avviata a partire dalla seconda metà del 2011, è andata riflettendosi in una fase recessiva con effetti di persistente difficoltà nel mercato del lavoro, in particolare nel secondo semestre 2012. I tassi occupazionali illustrati dalla Tavola 39, consentono analisi e previsioni meno ottimistiche rispetto al recente passato per quanto riguarda l’incontro tra domanda ed offerta lavorativa. Nel primo semestre 2013, il tasso di occupazione totale si attesta al 94,09% rispetto al 94,68% del primo semestre 2012. Il dato dimostra che gli occupati sono in diminuzione rispetto alla popolazione attiva presente, mentre la dinamica del tasso di disoccupazione è stata contenuta dal massiccio ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (che è aumentata in termini orari del +25,3%), dal calo del tasso di partecipazione maschile, da imputarsi in prevalenza al lavoro frontaliero e dall’aumento del lavoro part-time che dal 2008 è aumentato del +25,4%. TAVOLA 39 - TASSI 2008 media media media media annuale annuale annuale 1,81% 3,31% 3,44% 3,78% 5,04% 4,46% 5,68% 6,45% 7,14% 8,83% 3,11% 4,48% 4,94% 5,47% 6,95% 1,26% 2,67% 2,82% 3,17% 4,38% 1,97% 2,70% 3,49% 4,36% 6,06% 1,61% 2,68% 3,16% 3,77% 5,23% M 121,14% 119,14% 116,57% 112,95% 109,55% F 82,46% 82,55% 82,14% 81,29% 79,90% 101,44% 100,48% 98,96% 96,73% 94,36% M 74,77% 73,69% 73,10% 72,52% 71,75% F 67,93% 67,53% 67,32% 67,32% 66,63% Totale 71,29% 70,55% 70,15% 69,86% 69,13% 122,10% 121,18% 118,71% 115,34% 112,86% Totale Totale M F 83,86% 84,48% 84,65% 84,45% 84,33% 102,62% 102,46% 101,29% 99,51% 98,24% M 75,73% 75,72% 75,24% 74,91% 75,06% F 69,33% 69,46% 69,84% 70,49% 71,06% Totale 72,47% 72,53% 72,48% 72,64% 73,01% Totale Tasso di partecipazione interno 2012 annuale Tasso di disoccupazione M in senso stretto F Tasso di partecipazione 2011 media Totale Tasso di occupazione interno 2010 annuale Tasso di disoccupazione M totale F Tasso di occupazione totale 2009 73 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.6.1 - L’Occupazione Il 2012 vede ridursi la forza lavoro di 220 unità rispetto al 2011. Al 31 dicembre 2012 (Tavola 40 e Grafico 37), i lavoratori dipendenti sono 18.612 (‐391 unità rispetto al 2011 con un decremento percentuale del ‐2,1%). A settembre 2013 i lavoratori dipendenti sono 18.753 e confrontando il dato rispetto a settembre 2012, si può notare una diminuzione delle unità lavorative del -1,3%, pari a -256 unità. TAVOLA 40 - FORZE DI LAVORO Lavoratori Indipendenti Var. % Lavoratori Var. % Dipendenti Totale Lavoratori Var. % 1990 2.607 . 9.527 . 12.134 . 625 . 12.759 . 1991 2.650 1,6% 10.189 6,9% 12.839 5,8% 493 -21,1% 13.332 4,5% 1992 2.662 0,5% 10.948 7,4% 13.610 6,0% 503 2,0% 14.113 5,9% 1993 1994 2.652 -0,4% 11.606 6,0% 14.258 4,8% 616 22,5% 14.874 5,4% 2.592 -2,3% 12.347 6,4% 14.939 4,8% 580 -5,8% 15.519 4,3% 1995 2.627 1,4% 12.951 4,9% 15.578 4,3% 495 -14,7% 16.073 3,6% 1996 2.638 0,4% 13.347 3,1% 15.985 2,6% 653 31,9% 16.638 3,5% 1997 2.626 -0,5% 13.884 4,0% 16.510 3,3% 568 -13,0% 17.078 2,6% 1998 2.589 -1,4% 14.639 5,4% 17.228 4,3% 553 -2,6% 17.781 4,1% 1999 2.580 -0,3% 15.430 5,4% 18.010 4,5% 454 -17,9% 18.464 3,8% 2000 2.250 -12,8% 15.874 2,9% 18.124 0,6% 391 -13,9% 18.515 0,3% 2001 2.228 -1,0% 16.884 6,4% 19.112 5,5% 514 31,5% 19.626 6,0% 2002 2.257 1,3% 16.992 0,6% 19.249 0,7% 710 38,1% 19.959 1,7% 2003 2.230 -1,2% 17.118 0,7% 19.348 0,5% 628 -11,5% 19.976 0,1% 2004 2.204 -1,2% 17.686 3,3% 19.890 2,8% 577 -8,1% 20.467 2,5% 2005 2.179 -1,1% 17.945 1,5% 20.124 1,2% 671 16,3% 20.795 1,6% 2006 2.081 -4,5% 18.614 3,7% 20.695 2,8% 595 -11,3% 21.290 2,4% 2007 2.056 -1,2% 19.427 4,4% 21.483 3,8% 573 -3,7% 22.056 3,6% 2008 2.030 -1,3% 19.965 2,8% 21.995 2,4% 713 24,4% 22.708 3,0% 2009 1.978 -2,6% 19.731 -1,2% 21.709 -1,3% 910 27,6% 22.619 -0,4% 2010 1.937 -2,1% 19.472 -1,3% 21.409 -1,4% 978 7,5% 22.387 -1,0% 2011 1.932 -0,3% 19.003 -2,4% 20.935 -2,2% 1.115 14,0% 22.050 -1,5% Disoccupati Var. % Totale forze Var. % di lavoro 2012 1.886 -2,4% 18.612 -2,1% 20.498 -2,1% 1.332 19,5% 21.830 -1,0% s et-12 1.918 . 19.009 . 20.927 . 1.136 . 22.063 . s et-13 1.886 -1,7% 18.753 -1,3% 20.639 -1,4% 1.323 16,5% 21.962 -0,5% 74 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 37 - ANDAMENTO INDICIZZATO DELLE FORZE DI LAVORO (2002=100) 200,0 180,0 160,0 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 2002 2003 2004 2005 2006 Lavoratori Indipendenti 2007 2008 2009 2010 Lavoratori dipendenti 2011 2012 Disoccupati Aumenta il numero dei disoccupati: al 31 dicembre 2012 erano 1.332 contro i 1.115 del 2011. A settembre 2013 si riscontrano 1.323 disoccupati totali, 187 unità in più rispetto a settembre 2012, che in percentuale si traducono in un +16,5%. Costante, sebbene più contenuto, anche il declino dei lavoratori indipendenti; se alla fine del 2011 erano 1.932, nel 2012 sono 1.886 (‐46 unità e ‐2,4%), mantenendosi stabili anche a settembre 2013. Il totale dei lavoratori al 30 settembre 2013 si attesta quindi a 20.639 con una variazione numerica di ‐288 unità lavorative ed una variazione percentuale del ‐1,4%, rispetto al dato di settembre 2012. Di questi, il 91% sono lavoratori dipendenti e il 9% lavoratori indipendenti (Graf.39). Sempre a settembre 2013, gli occupati per settore economico di attività sono per il 45,0% nel distretto dei servizi, per il 2 7 ,7% nel distretto dell’industria, per il 21,3% nel settore pubblico allargato, per il 5,8% nel distretto delle costruzioni e per lo 0,2% nel distretto dell’agricoltura (Graf. 40). GRAFICO 38 - IMPRESE PER FASCIA DI DIPENDENTI Differenza tra 2012 e 2008 200 5 0 0 1-9 -200 -119 10-19 20-49 -3 -26 50-74 -10 75-99 -400 -600 -800 -1.000 -1.001 -1.200 75 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 100 -3 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 39 - OCCUPATI PER POSIZIONE PROFESSIONALE (SETTEMBRE 2013) GRAFICO 40 – LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER SETTORE DI ATTIVITÀ (SETTEMBRE 2013) 76 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Riferito a settembre 2013, la variazione numerica dei lavoratori dipendenti nei vari settori di attività, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, viene evidenziato dalla Tavola 41. Tenendo conto dell’influenza della stagione estiva, gli aumenti più significativi, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si riscontrano nel settore delle “Industrie manifatturiere” (+31 unità), del “Commercio” (+22), dell’”Agricoltura” (+14), della “Sanità e assistenza sociale” (+13) e dell’”Istruzione” (+3). Si riscontrano, invece, variazioni negative in tutti gli altri settori. Il settore delle “Attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese” registra una perdita di 115 unità, segue poi il settore delle “Attività finanziarie” con -56 unità lavorative, il settore delle “Costruzioni e impianti” con -45 unità e i settori dei “Trasporti e comunicazioni” e “Alberghi e ristoranti” con una perdita rispettivamente di -11 e -7 unità. Sempre a settembre 2013, e sempre per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, il Grafico 41 chiarisce la loro incidenza percentuale per settore di attività. Con il 27,7%, il comparto dell’industria manifatturiera conferma comunque il proprio ruolo trainante dell'economia sammarinese, seguono il settore del commercio con il 17,2% e il settore delle attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese con l’11,3%. Osservando l’evoluzione del lavoro dipendente nel settore pubblico e privato e la relativa distribuzione (Tav.42, Grafici 42 e 43), si può osservare come il settore pubblico, a partire dal 2001, abbia contenuto le assunzioni diminuendo il proprio peso specifico sull’occupazione totale; inoltre dal Grafico 43 è possibile osservare come la percentuale di crescita del lavoro femminile sia aumentata in modo costante nel settore privato, con un’impennata in corrispondenza degli anni 2007‐2008, che è andata leggermente a diminuire negli anni seguenti. I dati sul lavoro femminile trovano conferma con il tasso di occupazione totale femminile (comprese le lavoratrici transfrontaliere) che a San Marino nel 2012 è dell’79,90%, contro il 47,1% dell’Italia, e contro la media europea (27 Paesi) del 62,4%. 77 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 41 - VARIAZIONE ANNUA DI POSTI DI LAVORO DIPENDENTE PER SETTORE DI ATTIVITÀ 2008 2009 2010 2011 2012 set-12 set-13 29 31 24 27 30 31 45 Industrie manifatturiere 6.219 5.756 5.632 5.354 5.150 5.160 5.191 Costruzioni e impianti 1.470 1.412 1.312 1.171 1.113 1.127 1.082 Commercio Agricoltura 2.843 3.029 2.980 2.999 3.037 3.207 3.229 Alberghi e ristoranti 206 212 206 242 251 276 269 Trasporti e comunicazioni 553 579 572 547 531 540 529 1.008 1.055 1.055 1.010 937 951 895 2.444 2.364 2.312 2.261 2.215 2.242 2.127 38 40 48 49 50 48 51 Sanità e assistenza sociale 141 163 215 227 231 232 245 Altri servizi 976 1.036 1.093 1.119 1.108 1.092 1.098 8 0 0 0 0 1 0 4.030 4.054 4.023 3.997 3.959 4.102 3.992 19.965 19.731 19.472 19.003 18.612 19.009 18.753 Attività finanziarie Attività immobiliari, informatica, servizi alle imprese Istruzione Non Specificato Settore Pubblico Allargato Totale Variazione numerica +538 -234 -259 -469 -391 . -256 Variazione percentuale 2,8% -1,2% -1,3% -2,4% -2,1% . -1,3% GRAFICO 41 - INCIDENZA LAVORATORI DIPENDENTI PER SETTORE DI ATTIVITÀ (SETTEMBRE 2013) Industrie manifatturiere 27,7% Settore pubblico allargato 21,3% Commercio 17,2% Attività immobiliari, informatica, servizi alle imprese 11,3% Altri servizi 5,9% Costruzioni e impianti 5,8% Attività finanziarie 4,8% Trasporti e comunicazioni 2,8% Alberghi e ristoranti 1,4% Sanità e assistenza sociale 1,3% Istruzione 0,3% Agricoltura 0,2% Non specificato 0,0% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 78 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 20,0% 25,0% 30,0% Relazione Economico – Statistica TAVOLA 42 - EVOLUZIONE DEL LAVORO DIPENDENTE NEI SETTORI PUBBLICO E PRIVATO Settore Pubblico Allargato M Var.% F Var.% Totale Settore Privato Var.% M Var.% F Var.% Totale Var.% 1990 1.669 . 1.470 . 3.139 . 4.008 . 2.380 . 6.388 . 1991 1.703 2,0% 1.560 6,1% 3.263 4,0% 4.332 8,1% 2.594 9,0% 6.926 8,4% 1992 1.772 4,1% 1.703 9,2% 3.475 6,5% 4.746 9,6% 2.727 5,1% 7.473 7,9% 1993 1.819 2,7% 1.805 6,0% 3.624 4,3% 5.114 7,8% 2.868 5,2% 7.982 6,8% 1994 1.879 3,3% 1.900 5,3% 3.779 4,3% 5.505 7,6% 3.063 6,8% 8.568 7,3% 1995 1.867 -0,6% 1.965 3,4% 3.832 1,4% 5.926 7,6% 3.193 4,2% 9.119 6,4% 1996 1.874 0,4% 2.029 3,3% 3.903 1,9% 6.151 3,8% 3.293 3,1% 9.444 3,6% 1997 1.935 3,3% 2.141 5,5% 4.076 4,4% 6.327 2,9% 3.481 5,7% 9.808 3,9% 1998 2.012 4,0% 2.208 3,1% 4.220 3,5% 6.722 6,2% 3.697 6,2% 10.419 6,2% 1999 1.969 -2,1% 2.277 3,1% 4.246 0,6% 7.112 5,8% 4.072 10,1% 11.184 7,3% 2000 1.954 -0,8% 2.353 3,3% 4.307 1,4% 7.325 3,0% 4.242 4,2% 11.567 3,4% 2001 1.957 0,2% 2.403 2,1% 4.360 1,2% 7.926 8,2% 4.598 8,4% 12.524 8,3% 2002 1.869 -4,5% 2.317 -3,6% 4.186 -4,0% 8.046 1,5% 4.760 3,5% 12.806 2,3% 2003 1.776 -5,0% 2.259 -2,5% 4.035 -3,6% 8.165 1,5% 4.918 3,3% 13.083 2,2% 2004 1.771 -0,3% 2.289 1,3% 4.060 0,6% 8.455 3,6% 5.171 5,1% 13.626 4,2% 2005 1.727 -2,5% 2.274 -0,7% 4.001 -1,5% 8.664 2,5% 5.280 2,1% 13.944 2,3% 2006 1.728 0,1% 2.287 0,6% 4.015 0,3% 9.063 4,6% 5.563 5,4% 14.599 4,7% 2007 1.702 -1,5% 2.318 1,4% 4.020 0,1% 9.539 5,3% 5.868 5,5% 15.407 5,5% 2008 1.708 0,4% 2.322 0,2% 4.030 0,2% 9.842 3,2% 6.093 3,8% 15.935 3,4% 2009 1.713 0,3% 2.341 0,8% 4.054 0,6% 9.549 -3,0% 6.128 0,6% 15.677 -1,6% 2010 1.692 -1,2% 2.331 -0,4% 4.023 -0,8% 9.343 -2,2% 6.106 -0,4% 15.449 -1,5% 2011 1.654 -2,2% 2.343 0,5% 3.997 -0,6% 8.956 -4,1% 6.050 -0,9% 15.006 -2,9% 2012 1.630 -1,5% 2.329 -0,6% 3.959 -1,0% 8.730 -2,5% 5.923 -2,1% 14.653 -2,4% Nel concreto, le donne rappresentano il 40,63% dei dipendenti del settore privato ed il 59,94% del settore pubblico allargato. Tornando ai lavoratori dipendenti, assume grande importanza il tema legato al contratto di lavoro (Tav.44). Al 31 dicembre 2012 i lavoratori dipendenti, con durata del contratto di lavoro a tempo indeterminato, sono complessivamente 13.298 contro i 13.268 del dicembre 2011, in aumento di 30 unità. Di questi, 9.965 sono occupati nel settore privato (‐289 rispetto a dicembre 2011) e 3.333 nel settore pubblico, in aumento di 319 unità lavorative; i lavoratori a tempo determinato sono invece complessivamente 5.314, in calo di 421 unità, di cui 4.688 nel settore privato e 626 nel settore pubblico. 79 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 42 - ANDAMENTO INDICIZZATO DEL LAVORO DIPENDENTE PER SETTORE (2002 = 100) 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 2002 2003 2004 2005 2006 Settore Pubblico 2007 2008 2009 Settore Privato 2010 2011 2012 Totale GRAFICO 43 – ANDAMENTO INDICIZZATO DEL LAVORO DIPENDENTE PER SESSO (2002 = 100) 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 2002 2003 2004 Settore Privato - M 2005 2006 Settore Privato - F 2007 2008 2009 2010 Settore Pubblico - M 2011 2012 Settore Pubblico - F L’incidenza percentuale espressa dal Grafico 47, mostra che a dicembre 2012 nel settore privato i lavoratori con contratto a tempo indeterminato sono il 68,01%, mentre quelli con il contratto a tempo determinato sono il 31,99%. Analogamente nel settore pubblico sono per l’84,19% a tempo indeterminato e per il 15,81% a tempo determinato. A settembre 2013, i lavoratori part‐time sono globalmente 2.091, in aumento di 64 unità rispetto allo scorso anno, per la stragrande maggioranza collocati nel settore privato, dove la rappresentanza femminile si attesta attorno all’80%. Le richieste relative al part‐time trovano attuazione principalmente nei settori del Commercio (707 lavoratori) e dei Servizi alle imprese (509), mentre sono concentrate maggiormente nelle qualifiche di Impiegati Specializzati e Tecnici (533) ed Operai Generici e Commessi (613) (Tavole 45 e 46). 80 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 44 - DIPENDENTI PRIVATI PER RAMO (SETTEMBRE 2013) GRAFICO 45 - LAVORO DIPENDENTE PER GENERE NEI SETTORI PUBBLICO E PRIVATO (SETTEMBRE 2013) 81 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 43 - DIPENDENTI PUBBLICI PER ENTE E PRIVATI PER RAMO (SETTEMBRE 2013) Settore Pubblico Settore Privato Enti Pubblici N° dipendenti Ramo di attività N° dipendenti P.A. 2.231 Agricoltura 45 I.S.S. 1.044 Industria manifatturiera 5.191 A.A.S.P. 404 Costruzioni e impianti 1.082 A.A.S.S. 215 Commercio 3.229 A.A.S.F.N. 33 Trasporti e comunicazioni 529 Università degli studi 40 Attività finanziarie 895 Centrale del latte 16 Alberghi e ristoranti 269 C.O.N.S. 9 Servizi 3.521 Totale 3.992 Totale 14.761 GRAFICO 46 - DIPENDENTI PER ENTE PUBBLICO (SETTEMBRE 2013) 82 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La Tavola 47 ed il Grafico 48 ci forniscono la ripartizione dei lavoratori dipendenti per grado di qualifica, genere e settore di appartenenza nel mese di settembre 2013. Questi rappresentano un totale di 3.992 soggetti nel settore Pubblico Allargato, dove, tra le varie funzioni, la maggiore incidenza percentuale sul totale spetta agli impiegati specializzati e tecnici con il 28,4%. Anche nel settore privato, dove i lavoratori sono 14.761, risultano predominanti gli impiegati specializzati e tecnici con un’incidenza sul totale del 21,3%. Nel settore pubblico le donne si concentrano principalmente nella qualifica di impiegati specializzati e tecnici; nel settore privato, invece, si concentrano nella qualifica di operai generici e commessi. TAVOLA 44 - LAVORO DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO E DETERMINATO (DICEMBRE 2012) Lavoratori residenti, soggiornanti e Aire Frontalieri Totale lavoratori M F T M F T M F T Tempo Indeterminato di cui: 5.671 5.583 11.254 1.631 413 2.044 7.302 5.996 13.298 Settore Privato 4.290 3.639 7.929 1.626 410 2.036 5.916 4.049 9.965 Settore Pubblico 1.381 1.944 3.325 5 3 8 1.386 1.947 3.333 Tempo determinato di cui: 681 1.217 1.898 2.377 1.039 3.416 3.058 2.256 5.314 Settore Privato 474 861 1.335 2.340 1.013 3.353 2.814 1.874 4.688 Settore Pubblico 207 356 563 37 26 63 244 382 626 6.352 6.800 13.152 4.008 1.452 5.460 10.360 8.252 18.612 Totale GRAFICO 47 - LAVORO DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO E DETERMINATO (DICEMBRE 2012) 83 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Agricoltura Industrie manifatturiere Costruzioni e impianti Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni Attività finanziarie Attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese Istruzione Sanità e assistenza sociale Altri servizi TAVOLA 45 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI “PART-TIME” PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2013) Totale Maschi 7 43 21 158 12 17 10 102 1 10 37 418 Femmine 8 238 56 549 79 42 35 407 10 73 176 1.673 Totale 15 281 77 707 91 59 45 509 11 83 213 2.091 TAVOLA 46 - LAVORATORI DIPENDENTI PRIVATI “PART-TIME” PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2013) Di ri genti e assi mi l ati Responsabi l i ed esperti di settore Impi egati speci al i zzati e tecni ci Impi egati operati vi Operai caporeparto Operai speci al i zzati e tecni ci Operai qual i fi cati Operai generi ci e commessi Al tri Totale generale Settore privato Totale M 8 8 F 2 2 Totale 10 10 M 22 22 F 61 61 Totale 83 83 M 83 83 F 450 450 Totale 533 533 M 83 83 F 358 358 Totale 441 441 M 2 2 F 0 0 Totale 2 2 M 26 26 F 69 69 Totale 95 95 M 51 51 F 260 260 Totale 311 311 M 142 142 F 471 471 Totale 613 613 M 0 0 2 F 2 Totale 2 2 M 418 418 F 1.673 1.673 Totale 2.091 2.091 84 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Gli uomini invece, in entrambi i settori, sono in numero maggiore nel comparto degli operai specializzati e tecnici. Per quanto attiene le fasce di età dei lavoratori dipendenti, illustrate dalla Tavola 48 e dal Grafico 49, è possibile notare come nel settore pubblico la fascia dominante di età modale sia rappresentata da quella che va dai 50 anni in poi (38,7% sul totale), diversa, invece, la rappresentanza nel settore privato, dove la maggior parte dei lavoratori si trova nella fascia che va dai 41 ai 50 anni (35,0% sul totale). Per quanto riguarda la collocazione dei lavoratori per titolo di studio, la Tavola 49 evidenzia come nel settore pubblico sia i maschi che le femmine, che sono in possesso di licenza media o titolo inferiore, sono collocati in larga parte tra gli operai specializzati e tecnici con un’incidenza pari a 458 unità; mentre nel settore privato, i maschi con licenza media o titolo inferiore sono collocati in prevalenza tra gli operai specializzati e tecnici (incidenza pari a 1.677 unità), mentre le donne per la maggior parte sono occupate tra gli operai generici e commessi (incidenza pari a 1.133 unità). Come si potrà notare, nel settore privato a parità di titolo di studio, è evidente la differenza di qualifica tra maschi e femmine. I lavoratori in possesso di diploma di qualifica o di maturità e quelli in possesso di laurea, sia nel pubblico che nel privato, sono collocati in misura maggiore nelle qualifiche di impiegati specializzati e tecnici e in quelle di responsabili ed esperti di settore. La composizione dei lavoratori dipendenti totali per titolo di studio, mostrata dalla Tav. 49 e dai Grafici 50, 51 e 52, mette in evidenza il fatto che la maggioranza dei lavoratori 85 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 47 - LAVORATORI DIPENDENTI PER QUALIFICA E GENERE (SETTEMBRE 2013) Settore pubblico allargato Settore privato M F T M F T Dirigenti e assimilati 47 26 73 Dirigenti e assimilati 238 37 275 Responsabili ed esperti di settore 338 649 987 Responsabili ed esperti di settore 657 309 966 Impiegati specializzati e tecnici 372 762 1.134 Impiegati specializzati e tecnici Impiegati operativi 201 422 623 Impiegati operativi 952 1.350 2.302 Operai caporeparto 33 . 33 Operai caporeparto 76 Operai specializzati e tecnici 385 234 619 Operai specializzati e tecnici 2.369 305 2.674 Operai qualificati 104 161 265 Operai qualificati 1.575 865 2.440 Operai generici e commessi 104 114 218 Operai generici e commessi 1.262 1.572 2.834 Altri 15 25 40 Altri 1.610 1.540 3.150 25 Totale 1.599 2.393 3.992 Impiegati specializzati e tecnici 22,84 Operai specializzati e tecnici 17,56 Operai generici e commessi 16,27 Impiegati operativi 15,60 Operai qualificati 14,42 10,41 Dirigenti e assimilati 1,86 Operai caporeparto 0,62 Altri 0,41 0,00 5,00 11 84 36 Totale 8.764 5.997 14.761 GRAFICO 48 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2013) Responsabili ed esperti di settore 8 10,00 15,00 20,00 86 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 25,00 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 48 - LAVORATORI DIPENDENTI PER FASCIA D'ETÀ (SETTEMBRE 2013) Fasce di età Settore pubblico Settore privato Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a 15 anni . . . 2 0 2 16 - 18 1 2 3 27 7 34 19 - 25 29 24 53 500 343 843 26 - 30 52 93 145 750 625 1.375 31 - 40 272 467 739 2.632 1.931 4.563 41 - 50 582 927 1.509 3.189 1.977 5.166 Oltre 50 663 880 1.543 1.664 1.114 2.778 Totale 1.599 2.393 3.992 8.764 5.997 14.761 GRAFICO 49 - LAVORATORI DIPENDENTI PER FASCIA D'ETÀ (SETTEMBRE 2013) 87 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 49 - LAVORATORI DIPENDENTI PER SETTORE PUBBLICO E PRIVATO PER TITOLO DI STUDIO, QUALIFICA E GENERE (SETTEMBRE 2013) Privato Licenza media o titolo inferiore M F Qualifica Diplomi Lauree Non specificato M F M F M 33 3 124 23 76 11 5 . Responsabili ed esperti di settore 118 39 362 201 166 67 11 2 Impiegati specializzati e tecnici 338 224 915 1.051 320 245 37 20 Impiegati operativi 179 229 583 809 172 276 18 36 Operai caporeparto 50 6 25 2 . . 1 . Operai specializzati e tecnici 1.677 227 640 73 9 3 43 2 Operai qualificati 1.015 604 490 222 6 17 64 22 785 1.133 417 338 10 34 50 67 Apprendisti e corsisti 1 0 . 3 . . . . Altri 2 3 11 4 10 1 1 0 4.198 2.468 3.567 2.726 769 654 230 149 Dirigenti e assimilati Operai generici e commessi Totale F Pubblico Licenza media o titolo inferiore Qualifica Dirigenti e assimilati Diplomi Lauree Non specificato M F M F M F M F . . 4 1 33 21 10 4 Responsabili ed esperti di settore 4 1 65 168 237 470 32 10 Impiegati specializzati e tecnici 82 33 242 534 34 171 14 24 Impiegati operativi 81 166 114 239 6 16 . 1 Operai caporeparto 29 . 4 . . . . . 283 175 94 53 1 5 7 1 Operai qualificati 75 122 24 36 2 2 3 1 Operai generici e commessi 66 81 34 27 2 1 2 5 Apprendisti e corsisti . . . . . . . . Altri 3 . 3 4 6 17 3 4 623 578 584 1.062 321 703 71 50 Operai specializzati e tecnici Totale GRAFICO 50 - LAVORATORI DIPENDENTI PER TITOLO DI STUDIO NEL SETTORE PUBBLICO (SETTEMBRE 2013) Non specificato 3,03% Laurea 18,69% Diploma universitario 6,96% Diploma di maturità 22,55% Diploma di qualifica 18,69% Licenza media inferiore Licenza elementare 0,00% 28,03% 2,05% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 88 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 25,00% 30,00% Relazione Economico – Statistica GRAFICO 51 - LAVORATORI DIPENDENTI PER TITOLO DI STUDIO NEL SETTORE PRIVATO (SETTEMBRE 2013) Non specificato 2,57% Laurea Diploma universitario 7,36% 2,28% Diploma di maturità 32,91% Diploma di qualifica 9,72% Licenza media inferiore 37,50% Licenza elementare 0,00% 7,66% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00% 30,00% 35,00% GRAFICO 52 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER TITOLO DI STUDIO (SETTEMBRE 2013) 89 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 40,00% Relazione Economico – Statistica dipendenti, sia nel settore pubblico che nel settore privato, possiede il titolo di licenza media e che questa ha una incidenza rispettivamente del 28,03% e del 37,50%. Nel settore pubblico chi possiede il diploma di maturità e di qualifica incide rispettivamente per il 22,55% e per il 18,69%, mentre nel settore privato incide per il 32,91% e per il 9,72%, infine chi è in possesso di laurea rappresenta il 18,69% nel pubblico ed il 7,36% nel privato. I lavoratori in possesso del diploma di maturità o della laurea ricoprono, prevalentemente, ruoli di responsabilità, mentre i lavoratori che possiedono la licenza media o un titolo inferiore, ricoprono ruoli impiegatizi e/o di manodopera. Le Tavole 50 e 51 mostrano il dato relativo alle assenze per inabilità temporanea nell’ambito del settore pubblico e di alcune categorie di attività economiche del settore privato. Il dato riportato esprime la percentuale di assenze dovute a Malattia, Infortuni e Gravidanze sul totale generale, comprendente anche Congedi e Permessi. TAVOLA 50 - ASSENTEISMO NEL SETTORE PUBBLICO – (DATO IN %) 2008 2009 2010 2011 2012 Pubblica Amministrazione 5,16 5,21 4,75 5,10 4,67 Istituto Sicurezza Sociale 6,84 6,48 5,16 5,59 6,01 Azienda di Stato di Produzione (stipendiati) 2,54 3,55 3,51 3,17 5,12 Azienda di Stato dei Servizi 4,33 5,28 4,83 4,54 4,31 Azienda di Stato Filatelica e Numismatica 3,27 6,75 6,43 7,47 5,87 Università degli Studi 7,92 7,08 3,94 4,08 5,73 C.O.N.S. 6,48 4,83 3,86 2,41 4,06 Salariati A.A.S.P. 9,74 10,98 11,26 10,74 10,88 TAVOLA 51 - ASSENTEISMO IN ALCUNE CATEGORIE DI ATTIVITÀ ECONOMICA DEL SETTORE PRIVATO – (DATO IN %) 2008 2009 2010 2011 2012 Meccanica generale e di precisione 4,11 3,51 3,92 3,50 3,34 Chimico-farmaceutico 4,42 4,57 3,91 4,49 3,87 Abbigliamento-tessili-pelli 3,65 3,41 3,35 3,55 2,60 Carta e legno 3,80 3,84 3,70 3,68 3,04 90 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.6.2 ‐ I frontalieri A settembre 2013, San Marino conta 5.467 lavoratori frontalieri, in diminuzione (‐140 unità) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Anche se la crisi internazionale continua a far sentire i propri effetti, l’economia sammarinese nella sostanza, assorbe un elevato numero di lavoratori frontalieri i quali rappresentano una componente importante del mercato del lavoro e una risorsa per lo sviluppo. Attraverso un’analisi dei dati statistici a disposizione, è possibile quantificare il fenomeno transfrontaliero ed è anche possibile riscontrare come per l’economia sammarinese l’effetto di questo tipo di lavoratori, oltre a rivestire un’indiscutibile importanza economica, incida anche nel tessuto sociale. TAVOLA 52 - LAVORATORI FRONTALIERI Maschi Femmine Var.% Var. sul 1996 Totale Var.% Var. sul 1996 Var.% Var. sul 1996 1996 2.596 . . 571 . . 3.167 . . 1997 2.781 7,1 7,1 627 9,8 9,8 3.408 7,6 7,6 1998 3.108 11,8 19,7 720 14,8 26,1 3.828 12,3 20,9 1999 3.363 8,2 29,5 881 22,4 54,3 4.244 10,9 34,0 2000 3.574 6,3 37,7 980 11,2 71,6 4.554 7,3 43,8 2001 3.595 0,6 38,5 1.135 15,8 98,8 5.090 11,8 60,7 2002 4.005 11,4 54,3 1.186 4,5 107,7 5.191 2,0 63,9 2003 3.929 -1,9 51,3 1.161 -2,1 103,3 5.090 -1,9 60,7 2004 4.074 3,7 56,9 1.194 2,8 109,1 5.268 3,5 66,3 2005 4.255 4,4 63,9 1.389 16,3 143,3 5.644 7,1 78,2 2006 4.411 3,7 69,9 1.274 -8,3 123,1 5.685 0,7 79,5 2007 4.758 7,9 83,3 1.472 15,5 157,8 6.230 9,6 96,7 2008 5.032 5,8 93,8 1.621 10,1 183,9 6.653 6,8 110,1 2009 4.774 -5,1 83,9 1.625 0,2 184,6 6.399 -3,8 102,1 2010 4.557 -4,5 75,5 1.602 -1,4 180,6 6.159 -3,8 94,5 2011 4.207 -7,7 62,1 1.506 -6,0 163,7 5.713 -7,2 80,4 2012 4.008 -4,7 54,4 1.452 -3,6 154,3 5.460 -4,4 72,4 set-12 4.056 . 56,2 1.551 . 171,6 5.607 . 77,0 set-13 3.943 -2,8% 51,9 1.524 -1,7% 166,9 5.467 -2,5% 72,6 91 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 53 - SERIE STORICA LAVORATORI FRONTALIERI Frontalieri totali 2002-2012 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Se si considera che l'insieme dei lavoratori totali, alla fine di settembre 2013, è di 20.639 unità si può facilmente intuire come sia eloquente la cifra di 5.467 frontalieri che rappresenta il 26,5% del totale (Tav.52). L’aspetto quantitativo dei flussi transfrontalieri basterebbe da solo a giustificare l'attenzione che deve essere prestata a questo fenomeno, tuttavia, vista la sua strutturazione, occorrerà valutare attentamente anche l’impatto futuro che potrà generare sia in ambito sanitario, sia, in prospettiva, in quello previdenziale. La costante che ha determinato, negli anni precedenti alla crisi, l’innalzamento della domanda di lavoro, per cui l’offerta di forza lavoro sammarinese non era più sufficiente, è stata l’espansione del sistema economico sammarinese, caratterizzata dalla crescita del numero di attività produttive. L’apporto del lavoro transfrontaliero, infatti, ha visto negli anni l'aumento più consistente nei rami delle attività manifatturiere e del commercio. Da un raffronto statistico più generale possiamo vedere che, a partire dall’anno 1996, il numero dei lavoratori frontalieri è cresciuto in maniera esponenziale passando da 3.167 a 6.399 nel 2009, con un incremento del 102,1%, per poi calare in modo repentino fino al 2012, dove si registra una variazione sul 1996 del 72,4%. 92 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Tralasciando l’analisi della collocazione dei frontalieri nel settore pubblico, dove le figure professionali sono presenti esclusivamente in campo sanitario, si rileva come nel settore privato i lavoratori frontalieri abbiano un’incidenza maggiore nelle qualifiche di manodopera specializzata, dove il valore più consistente lo si riscontra tra gli operai specializzati e tecnici (23,8% Tav.53). Il totale di coloro che ricoprono qualifiche impiegatizie è pari a 1.614 unità, con un incidenza sul totale del 29,5%, mentre l’incidenza di coloro che sono inquadrati nella categoria degli operai è del 61,2% per un totale di 3.345 unità lavorative. TAVOLA 53 - RAFFRONTO TOTALE DEI LAVORATORI/FRONTALIERI PER QUALIFICA (SETTEMBRE 2013) Settore Privato Settore Pubblico Totale M F T M F T M F T Dirigenti e assimilati 238 37 275 47 26 73 285 63 348 Responsabili ed esperti di settore 657 309 966 338 649 987 995 958 1.953 1.610 1.540 3.150 372 762 1.134 1.982 2.302 4.284 Impiegati operativi 952 1.350 2.302 201 422 623 1.153 1.772 2.925 Operai caporeparto 76 8 84 33 0 33 109 8 117 Operai specializzati e tecnici 2.369 305 2.674 385 234 619 2.754 539 3.293 Operai qualificati 1.575 865 2.440 104 161 265 1.679 1.026 2.705 Operai generici e commessi 1.262 1.572 2.834 104 114 218 1.366 1.686 3.052 25 11 36 15 25 40 40 36 76 Impiegati specializzati e tecnici Altri Totale Generale 8.764 5.997 14.761 1.599 2.393 3.992 10.363 8.390 18.753 di cui frontalieri Settore Privato Settore Pubblico Totale M F T M F T M F T Dirigenti e assimilati 87 10 97 2 0 2 89 10 99 Responsabili ed esperti di settore 285 86 371 22 8 30 307 94 401 Impiegati specializzati e tecnici 711 362 1.073 8 12 20 719 374 1.093 Impiegati operativi 278 243 521 0 0 0 278 243 521 Operai caporeparto 30 4 34 0 0 0 30 4 34 1.215 75 1.290 0 0 0 1.215 75 1.290 Operai qualificati 851 281 1.132 0 0 0 851 281 1.132 Operai generici e commessi 449 439 888 0 1 1 449 440 889 4 0 4 1 3 4 5 3 8 1.500 5.410 33 24 57 3.943 1.524 5.467 Operai specializzati e tecnici Altri Totale Generale 3.910 93 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 54 - INCIDENZA PERCENTUALE PER RAMO SUL TOTALE DEI FRONTALIERI (SETTEMBRE 2013) Il Grafico 54 mostra l’incidenza sul totale del personale transfrontaliero, dove con il 38,9% si colloca prevalentemente nel ramo di attività manifatturiera seguito dal commercio con il 21,1%. I Grafici 55 e 56 mostrano invece i dati relativi al titolo di studio, alla qualifica e all’età. Qui è possibile osservare come il titolo di studio prevalente per i frontalieri sia quello della licenza media, quindi un titolo di studio basso, seguito dal diploma. Rispetto al totale degli occupati, la struttura per età dei frontalieri si caratterizza per una sovrarappresentazione della classe di età che va dai 41 ai 50 anni. Infine, la Tavola 54 ed il Grafico 57 analizzano la forza di lavoro transfrontaliera riguardo al genere. Da uno sguardo d’insieme possiamo notare che a settembre 2013 la maggioranza dei frontalieri è di sesso maschile ed è occupata nelle attività manifatturiere. 94 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 55 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI PER POSIZIONE ANAGRAFICA E TITOLO DI STUDIO (SETTEMBRE 2013) 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 Lavoratori frontalieri Lavoratori residenti e soggiornanti Sammarinesi residenti all'estero Licenza media e titolo inferiore 2897 4901 69 Diploma di maturità e di qualifica 1838 6048 53 Laurea o diploma universitario 522 1915 10 Non specificato 210 282 8 GRAFICO 56 - LAVORATORI DIPENDENTI TOTALI/FRONTALIERI PER FASCE D'ETÀ (SETTEMBRE 2013) 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% fino a 15 16-18 19-25 26-30 31-40 41-50 Oltre 51 Dipendenti totali 0,0% 0,2% 4,8% 8,1% 28,3% 35,6% 23,0% di cui frontalieri 0,0% 0,0% 0,8% 2,1% 9,3% 11,6% 5,3% 95 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 54 - LAVORATORI FRONTALIERI TOTALI PER RAMO E GENERE 2012 M Agricoltura Industrie manifatturiere set-13 F T M F T 2 1 3 3 2 5 1.835 301 2.136 1.820 309 2.129 Costruzioni 528 15 543 512 11 523 Commercio 653 437 1.090 646 509 1.155 Alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni Attività finanziarie Attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese 36 40 76 43 43 86 149 90 239 144 94 238 53 34 87 50 26 76 600 238 838 573 239 812 12 Istruzione 8 3 11 9 3 Sanità e assistenza sociale 13 78 91 11 73 84 Altri servizi 89 186 275 99 191 290 3.966 1.423 5.389 3.910 1.500 5.410 Totale settore privato Settore pubblico Totale dipendenti frontalieri 42 29 71 33 24 57 4.008 1.452 5.460 3.943 1.524 5.467 GRAFICO 57 - INCIDENZA LAVORATORI FRONTALIERI TOTALI PER GENERE (SETTEMBRE 2013) 80,0% 72,3% 70,0% 57,9% 60,0% 50,0% 42,1% 40,0% 30,0% 27,7% 20,0% 10,0% 0,0% Settore privato Settore pubblico Maschi Femmine 96 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.6.3 ‐ La Disoccupazione Su base annua, a settembre 2013 rispetto a settembre 2012, il tasso di disoccupazione totale è in aumento con un valore pari al 8,02% contro il 6,90% dell’anno precedente. Sale anche il tasso di disoccupazione in senso stretto pari al 6,40% contro il 5,29%. Il dato dimostra che la disoccupazione a San Marino, così come in tutti gli Stati europei, risulta un problema pressante e in continuo incremento. Le percentuali relative alla disoccupazione, nell’arco temporale 2002‐2012, risultano comunque contenute e di gran lunga inferiori rispetto alla media italiana ed europea. La Tavola 55, unitamente al Grafico 58, dimostrano come nel terzo trimestre 2013 gli effetti della disoccupazione siano decisamente incisivi e come la crescita della disoccupazione a partire dal 2008, potrebbe, in assenza di efficaci politiche del lavoro, diventare strutturale. Nel 2012 il numero totale dei disoccupati, ovverosia le persone in età lavorativa iscritte nelle pubbliche graduatorie (comprese le graduatorie per l’insegnamento), che sono in cerca TAVOLA 55 - LA DISOCCUPAZIONE 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 set-12 set-13 Disoccupati totali 710 628 577 671 595 573 713 910 978 1.115 1.332 1.136 1.323 Disoccupati in senso stretto 341 321 249 325 254 259 364 522 601 787 1.022 870 1.056 Tasso di disoccupazione totale 3,92 4,12 3,36 3,57 3,81 3,62 4,44 5,61 6,03 6,82 8,14 6,90 8,02 Tasso di disoccupazione in senso stretto 5,29 6,40 1,76 2,11 1,70 1,78 1,63 1,64 2,27 3,22 3,7 4,82 6,24 GRAFICO 58 - ANDAMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 2002 2003 2004 2005 2006 Disoccupati totali 2007 2008 2009 Disoccupati in senso stretto 97 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2010 2011 2012 Relazione Economico – Statistica di impiego, comprese quelle che interpongono vincoli all’ingresso nel mondo lavorativo, raggiunge le 1.332 unità, 217 in più rispetto al 2011. Se però consideriamo l a disoccupazione in senso stretto, quella cioè che considera le persone subito disponibili cioè che non frappongono ostacoli o condizioni ad entrare nel mondo del lavoro, il numero si attesta a 1.022 disoccupati. Anche in questo caso i valori sono ai massimi livelli dal 2002. Nel terzo trimestre 2013, invece, il numero dei disoccupati totali si attesta a 1.323 e rispetto al dato del 3° trimestre 2012 aumenta sia la disoccupazione femminile (862 disoccupate contro le 724 del periodo corrispondente), che quella maschile (461 contro 412). Analizzando il tasso di disoccupazione in senso stretto si possono trarre conclusioni analoghe a quanto espresso poc’anzi, e cioè di come a San Marino, in assenza di politiche che favoriscano l’occupazione, visto il perdurare di condizioni economiche sfavorevoli, le forme di disoccupazione potrebbero diventare strutturali. TAVOLA 56 - DISOCCUPAZIONE PER GENERE, FASCE D'ETÀ E GRADO D'ISTRUZIONE 2010 Per sesso Incidenza percentuale 2011 M F T 270 708 978 27,6% 72,4% 100,0% 2012 M F T 384 731 1.115 34,4% 65,6% 100,0% set-13 M F T 462 870 1.332 34,7% 65,3% 100,0% M F T 461 862 1.323 34,8% 65,2% 100,0% Per fasce d'età Fino ai 19 anni 21 25 46 39 21 60 30 28 58 37 31 68 20-29 anni 112 216 328 134 216 350 157 255 412 168 257 425 30-39 anni 63 230 293 85 211 296 120 257 377 96 263 359 40-49 anni 41 175 216 69 195 264 81 230 311 82 201 283 50-59 anni 31 54 85 55 76 131 64 81 145 70 98 168 60 anni e oltre 2 8 10 2 12 14 10 19 29 8 12 20 Totale 270 708 978 384 731 1.115 462 870 1.332 461 862 1.323 Licenza media e inferiore 93 217 310 154 241 395 156 269 425 141 222 363 Diploma maturità e qualifica 127 317 444 158 305 463 209 379 588 222 426 648 Laurea e diploma universitario 50 169 219 69 183 252 88 215 303 88 204 292 Per grado di istruzione Non specificato . Totale 270 5 5 3 2 5 9 7 16 10 10 20 708 978 384 731 1.115 462 870 1.332 461 862 1.323 98 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 59 - PERCENTUALE DELLA DISOCCUPAZIONE PER GENERE SUL TOTALE (SETTEMBRE 2013) Maschi 34,85 Femmine 65,15 0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 70,00 GRAFICO 60 - INCIDENZA DELLA DISOCCUPAZIONE PER FASCE D'ETÀ SUL TOTALE (SETTEMBRE 2013) Fino 19 anni 5,14 20-29 anni 32,12 30-39 anni 27,14 40-49 anni 21,39 50-59 anni 12,70 60 anni e oltre 1,51 0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 GRAFICO 61 - INCIDENZA DELLA DISOCCUPAZIONE PER GRADO DI ISTRUZIONE SUL TOTALE (SETTEMBRE 2013) Licenza media e inferiore 27,44 Diplomi di qualifica e maturità 48,98 Lauree e diplomi universitari 22,07 Non specificato 1,51 0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 99 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 50,00 60,00 Relazione Economico – Statistica Osservando la Tavola 56, è possibile notare come a condizionare la disoccupazione siano i seguenti fattori: il sesso, l’età e il grado di istruzione. Anche se le cifre rimangono contenute, seppur commisurate alla dimensione della forza di lavoro, sono le donne ad avere la percentuale più alta sul totale della disoccupazione (65,2% contro il 34,8% degli uomini). Più delicato si presenta l’argomento che riguarda le fasce d’età. A settembre 2013, su un totale di 1.323 disoccupati, ben 425 (257 donne e 168 uomini) sono compresi nella fascia d’età che va dai 20 ai 29 anni, mentre 359 disoccupati (263 donne e 96 uomini) vengono ricompresi nella fascia d’età che va dai 30 ai 39 anni. Ciò conferma, principalmente, che i giovani incontrano alcune difficoltà nell’inserimento nel mondo del lavoro, mentre per le altre fasce d’età, il cambiamento nel corso degli anni dei contenuti del mondo del lavoro nel suo complesso sta rendendo più difficile il ricollocarsi in ambiti lavorativi diversi, pertanto in futuro giocherà un ruolo fondamentale la formazione, soprattutto dopo un periodo di crisi come quello attuale. Infine, risultano sempre superiori per le donne i numeri della disoccupazione relativamente al grado d’istruzione. Oltre ad esserci differenze nei numeri rispetto al titolo di studio, resta il fatto che sono comunque troppo alte le cifre dei disoccupati in possesso di diploma universitario e laurea. Osservando invece i grafici che riportano l’incidenza percentuale della disoccupazione vediamo che, in ordine all’età, la fascia 20‐29 anni occupa il 32,12% e la fascia 30‐39 anni il 27,14% (Graf.60), mentre, per ciò che riguarda il grado di istruzione, sono i diplomati ad avere l’incidenza più elevata (48,98% Graf.61). GRAFICO 62 - INCREMENTO DISOCCUPATI IN SENSO STRETTO PER FASCIA DI ETÀ (SETTEMBRE 2009 – SETTEMBRE 2013) Variazione numerica disoccupati 120 102 100 80 80 77 68 69 59 60 46 40 20 26 13 11 1 100 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica oltre 64 anni da 60 a 64 anni da 55 a 59 anni da 50 a 54 anni da 45 a 49 anni da 40 a 44 anni da 35 a 39 anni da 30 a 34 anni da 25 a 29 anni da 20 a 24 anni Fino a 19 anni 0 Relazione Economico – Statistica 2.6.4 ‐ La Cassa Integrazione Guadagni, l’Indennità Economica Speciale e i Conflitti di lavoro A partire dal 2009, l’ampio ricorso alla Cassa Integrazione ha consentito al mercato del lavoro sammarinese di contenere, almeno in parte, l’impatto della crisi produttiva. Rispetto al 2008, le ore complessivamente autorizzate di CIG sono quasi triplicate, superando, negli importi erogati, i 10 milioni nel 2009 (rispetto ai circa 4 milioni dell’anno prima) e mostrando così una crescita di proporzioni ben superiori rispetto a precedenti fasi cicliche negative. I dati del 2012 si presentano superiori a quelli del 2011, seppure più contenuti rispetto ai picchi del 2009 (Grafici 63 e 64). La particolarità della CIG è quella di consentire l’integrazione della retribuzione dei lavoratori, a fronte di eventi temporanei che possono determinare la sospensione o la contrazione della normale attività lavorativa, in attesa della normale ripresa operativa. L’ente a cui compete l’erogazione della Cassa Integrazione è l'Istituto di Sicurezza Sociale. La Cassa Integrazione Guadagni ordinaria viene autorizzata a seguito di eventi temporanei non GRAFICO 63 - ANDAMENTO ORE DI C.I.G. 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 0 2008 2009 2010 2011 2012 giu-13 GRAFICO 64 - ANDAMENTO IMPORTI C.I.G. 12.000.000 10.000.000 8.000.000 6.000.000 4.000.000 2.000.000 0 2008 2009 2010 2011 101 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 giu-13 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 57 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA SUDDIVISA PER CAUSA 2005 Ore Causa di forza maggiore 2006 Importo Ore 1 235.868 € 2.285.954,00 112.627 2007 Importo € 1.089.735,00 Ore Importo 114.023 € 1.134.508,00 Situazioni temporanee di mercato 2 142.046 € 1.266.036,00 103.826 € 947.799,00 98.017 € 895.389,00 Crisi economiche € 421.667,00 48.552 € 459.135,00 0 € 0,00 3 138.684 € 1.220.386,00 di cui: Riqualificazione Subtotale (cause 2 + 3) Arretrati 4.324 € 35.629,00 3.411 280.730 € 2.486.422,00 149.294 . Totale generale 45.468 . . 516.598 € 4.772.376,00 261.921 2008 Ore Causa di forza maggiore € 32.670,00 € 1.369.466,00 . € 2.459.201,00 146.569 € 1.354.524,00 . 260.592 € 2.489.032,00 2009 Importo Ore Importo . 2010 Ore Importo 1 132.060 € 1.338.059,00 136.944 € 1.432.965,00 236.339 € 2.344.420,00 Situazioni temporanee di mercato 2 194.758 € 1.826.332,00 881.687 € 8.539.446,00 562.323 € 5.322.965,00 Crisi economiche 3 113.947 € 1.128.085,00 di cui: Riqualificazione Subtotale (cause 2 + 3) Arretrati 0 € 815.698,00 87.831 € 846.158,00 0 € 0,00 0 € 0,00 € 0,00 308.705 € 2.954.417,00 967.958 . Totale generale 86.271 € 12.365,00 . € 9.972.411,00 ‐€ 40.058,00 650.154 € 7.756.385,00 . ‐€ 15.661,00 440.765 € 4.304.841,00 1.104.902 € 10.748.051,00 886.493 € 8.589.882,00 2011 Ore 2012 Importo Ore Importo 1 112.950 € 1.124.065,00 208.729 € 2.025.344,00 95.359 € 959.607,00 Situazioni temporanee di mercato 2 446.880 € 4.144.615,00 566.437 € 5.123.253,00 377.520 € 3.517.049,00 Causa di forza maggiore Crisi economiche Importo Ore giu-13 3 126.820 € 1.207.733,00 di cui: Riqualificazione Subtotale (cause 2 + 3) Arretrati 0 € 800.212,00 78.922 € 742.800,00 0 € 0,00 0 € 0,00 573.700 € 5.352.348,00 651.553 . Totale generale 85.116 € 0,00 ‐€ 9.604,00 . 686.650 € 6.466.809,00 860.282 € 5.923.465,00 € 26.720,00 € 7.975.529,00 GRAFICO 65 - C.I.G. LIQUIDATA PER CAUSA (2012) 102 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 456.442 € 4.259.849,00 . € 7.465,00 551.801 € 5.226.921,00 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 58 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA PER ATTIVITÀ ECONOMICA 2008 2009 Ore Importi Ore Importi 1.121 € 9.215,00 2.304 € 19.446,00 Atti vi tà ma nufa tturi e re 283.322 € 2.727.980,00 826.456 € 8.001.691,00 Cos truzi oni 113.110 € 1.156.057,00 148.053 € 1.521.994,00 32.844 € 310.655,00 71.379 € 652.053,00 . . . . 1.619 € 15.616,00 2.052 € 19.708,00 Agri col tura , ca cci a Comme rci o a l l 'i ngros s o, a l de tta gl i o, ri pa ra zi one a utove i col i Al be rghi e ri s tora nti Tra s porti , ma ga zzi na ggi o e comuni ca zi oni Atti vi tà fi na nzi a ri e . . . . 7.951 € 78.061,00 53.342 € 520.286,00 Is truzi one . . . . Sa ni tà e a s s i s te nza s oci a l e . . . . 798 € 7.257,00 1.317 € 12.874,00 Atti vi tà i mmobi l i a re , nol e ggi o, i nforma ti ca , ri ce rca e s e rvi zi Al tri s e rvi zi pubbl i ci , s oci a l i e pe rs ona l i Totale generale 440.765 € 4.304.841,00 1.104.903 € 10.748.052,00 2010 2011 Ore Importi Ore Importi 1.831 € 15.226,00 461 € 3.456,00 Atti vi tà ma nufa tturi e re 494.404 € 4.792.165,00 386.911 € 3.668.824,00 Cos truzi oni 240.705 € 2.450.095,00 136.630 € 1.348.096,00 55.930 € 472.640,00 89.279 € 783.220,00 2.301 € 16.909,00 2.458 € 19.800,00 12.812 € 124.253,00 7.394 € 67.253,00 4.604 € 43.938,00 11.884 € 119.746,00 Agri col tura , ca cci a Comme rci o a l l 'i ngros s o, a l de tta gl i o, ri pa ra zi one a utove i col i Al be rghi e ri s tora nti Tra s porti , ma ga zzi na ggi o e comuni ca zi oni Atti vi tà fi na nzi a ri e Atti vi tà i mmobi l i a re , nol e ggi o, i nforma ti ca , ri ce rca e s e rvi zi 70.410 € 644.972,00 43.035 € 383.155,00 Is truzi one . . 2.811 € 27.393,00 Sa ni tà e a s s i s te nza s oci a l e . . 1.407 € 11.519,00 3.496 € 29.683,00 4.380 € 34.346,00 886.493 € 8.589.881,00 686.650 € 6.466.808,00 Al tri s e rvi zi pubbl i ci , s oci a l i e pe rs ona l i Totale generale 2012 giu-13 Ore Importi Ore Importi 1.054 € 7.758,00 389 € 2.875,00 Atti vi tà ma nufa tturi e re 446.273 € 4.188.964,00 305.774 € 2.944.404,00 Cos truzi oni 190.996 € 1.875.915,00 108.927 € 1.092.294,00 68.888 € 594.859,00 46.478 € 416.155,00 6.858 € 53.137,00 4.327 € 35.460,00 Tra s porti , ma ga zzi na ggi o e comuni ca zi oni 14.294 € 124.318,00 9.043 € 86.618,00 Atti vi tà fi na nzi a ri e 14.927 € 153.985,00 8.363 € 81.112,00 109.965 € 917.986,00 64.796 € 535.540,00 Agri col tura , ca cci a Comme rci o a l l 'i ngros s o, a l de tta gl i o, ri pa ra zi one a utove i col i Al be rghi e ri s tora nti Atti vi tà i mmobi l i a re , nol e ggi o, i nforma ti ca , ri ce rca e s e rvi zi Is truzi one Sa ni tà e a s s i s te nza s oci a l e Al tri s e rvi zi pubbl i ci , s oci a l i e pe rs ona l i Totale generale 344 € 3.042,00 . . 1.444 € 12.263,00 706 € 6.291,00 5.239 € 43.302,00 2.998 € 26.172,00 860.282 € 7.975.529,00 551.801 € 5.226.921,00 imputabili all'imprenditore o ai lavoratori, oppure per situazioni temporanee di mercato. L’intervento tutela il lavoratore in caso di perdita della retribuzione e sostiene le imprese, che, seppure in condizioni di difficoltà, cercano di mantenere il livello occupazionale. Diversi, invece, gli ambiti di intervento della cassa integrazione straordinaria che possono essere ricercati per finalità diverse da quelle previste per l'ordinaria. Possono ritrovarsi nel caso di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale, nel caso di particolari crisi settoriali, in casi di dichiarazione di fallimento, di emanazione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa e di sottoposizione all'amministrazione straordinaria. 103 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 66 - C.I.G. LIQUIDATA PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (2012) 60,0% 52,5% 50,0% 40,0% 30,0% 23,5% 20,0% 10,0% 11,5% 7,5% 1,9% 1,6% 0,7% 0,5% 0,2% 0,1% 0,0% 0,0% Con la crisi economica tuttora in corso, differentemente dagli anni precedenti in cui era la causa “forza maggiore” ad assorbire la maggiore percentuale degli importi liquidati, è la causa relativa alla “situazione economica temporanea di mercato” che, nel 2012, con il 64,24% incamera gli importi maggiori (Graf.65). La Tavola 57 mostra nel dettaglio gli importi totali liquidati suddivisi per causa registrando, in particolare, per la causa “situazioni temporanee di mercato”, importi consistenti anche se inferiori al 2009. Per l’anno 2012, la causa di “forza maggiore” assorbe la cifra di € 2.025.344,0, a fronte di 208.729 ore, la causa “situazioni temporanee di mercato” € 5.123.253,0 a fronte di 566.437 ore, infine la causa che riguarda “crisi economica, ristrutturazioni e riconversioni aziendali” €800.212,0, per complessive 85.116 ore. Nell’insieme per il 2012, rispetto all’anno precedente, assistiamo ad un aumento del ricorso alla cassa integrazione (+23%). Gli importi liquidati per la causa legata alle situazioni temporanee di mercato aumentano del +23,6%, aumentano anche gli importi legati alla causa di forza maggiore (+80,2%), diminuiscono, invece, gli importi riferiti alla causa che riguarda le crisi economiche, (+33,7%). La Tavola 58 ed il Grafico 66, riferiti alla Cassa Integrazione liquidata per ramo di attività economica, mettono in evidenza che i settori che hanno percepito gli importi maggiori sono 104 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica stati quelli del settore Manifatturiero e del settore delle Costruzioni. In totale, nel 2012, l’Industria Manifatturiera beneficia del 52,5% (56,7% nel 2011) del totale liquidato, mentre il ramo Costruzioni del 23,5% (20,8% nel 2011). In particolare, per quanto riguarda gli importi liquidati, per il settore Costruzioni è prevalente la causa di forza maggiore che costituisce il 71,4% del totale, mentre per il settore Manifatturiero prevale la causa delle situazioni temporanee di mercato con il 62,4% del totale degli importi (Tav.59 e Graf.67). TAVOLA 59 - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI LIQUIDATA PER RAMO E CAUSA (2012) Causa di forza maggiore Agri col tura , ca cci a e s i l vi col tura Atti vi tà ma nufa tturi ere 3 1 . . . . 4 Ore l i qui da te 723 331 . . . . 1.054 Importo l i qui da to € 5.282 € 2.476 . . . €0 € 7.758 Tota l e a zi ende 47 140 . 10 . . 197 Ore l i qui da te 42.812 343.691 . 59.770 . . 446.273 . € 557.637 . Tota l e a zi ende € 411.608 € 3.197.818 150 64 . . . . 214 Ore l i qui da te 146.786 44.210 . . . . 190.996 . . . € 975 € 1.875.916 . 3 . . 123 . 3.954 . . 68.888 . € 35.068 . € 4.384 € 594.860 . 1 . . 8 Importo l i qui da to € 1.445.556 € 429.385 Commerci o Tota l e a zi ende 15 105 a l l 'i ngros s o e a l detta gl i o; ri pa ra zi one Ore l i qui da te 2.900 62.034 di beni pers ona l i e Importo l i qui da to € 26.308 € 529.100 ca s a Tota l e a zi ende 1 6 Al berghi e ri s tora nti Tra s porti , ma ga zzi na ggi o e comuni ca zi oni Atti vi tà fi na nzi a ri e Sa ni tà e a s s i s tenza s oci a l e Al tri s ervi zi pubbl i ci , s oci a l i e pers ona l i Tota l e genera l e € 21.900 € 4.188.963 Ore l i qui da te 317 4.042 . 2.499 . . 6.858 Importo l i qui da to € 3.132 € 30.693 . € 19.159 . € 153 € 53.137 Tota l e a zi ende 5 14 . . . . 19 Ore l i qui da te 2.985 11.309 . . . . 14.294 Importo l i qui da to € 29.222 € 96.795 . . . ‐€ 1.700 € 124.317 Tota l e a zi ende . 9 . 1 . . 10 Ore l i qui da te . 4.817 . 10.109 . . 14.926 € 153.984 Importo l i qui da to Atti vi tà i mmobi l i a ri , Tota l e a zi ende nol eggi o, i nforma ti ca , Ore l i qui da te ri cerca , s ervi zi a l l e Importo l i qui da to i mpres e Is truzi one Totale Tota l e a zi ende Importo l i qui da to Cos truzi one e i mpi a nti Crisi Situazioni Riqualificazi economica, temporane Stato di one del ristrutturazioni Arretrati e di ristrutturazione personale e riconversioni mercato aziendali . € 49.239 . € 104.745 . €0 16 76 . 2 . . 94 10.619 90.984 . 8.364 . . 109.967 € 917.986 € 90.377 € 747.316 . € 79.164 . € 1.129 Tota l e a zi ende . 1 . . . . 1 Ore l i qui da te . 344 . . . . 344 Importo l i qui da to . € 3.042 . . . €0 € 3.042 Tota l e a zi ende 1 6 . . . . 7 Ore l i qui da te 43 1.401 . . . . 1.444 Importo l i qui da to € 394 € 11.869 . . . €0 € 12.263 Tota l e a zi ende 4 11 . 1 . . 16 Ore l i qui da te 1.546 3.274 . 420 . . 5.240 Importo l i qui da to € 13.465 € 25.518 . € 4.438 . ‐€ 121 € 43.300 Tota l e a zi ende 242 433 . 18 . . 693 Ore l i qui da te 208.729 566.437 . 85.116 . . 860.282 . € 800.212 . Importo l i qui da to € 2.025.344 € 5.123.253 105 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica € 26.720 € 7.975.529 Relazione Economico – Statistica Nei primi sei mesi del 2013 si sono registrate 505 aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, con un decremento del 10,1% rispetto allo stesso periodo del 2013 (562 aziende). Tale riduzione non viene però confermata in termini di importo liquidato: nel periodo gennaio-giugno 2013 sono stati erogati € 5.226.921, un cifra maggiore rispetto allo stesso periodo del 2012 (€ 4.243.425, +23,2%) ma leggermente inferiore a quella dei primi sei mesi del 2009, anno in cui si è registrato il picco assoluto di importo. Anche nei primi sei mesi del 2013, il motivo preponderante di ricorso alla Cig è stato “Situazioni temporanee di mercato” (67,3% dell’importo totale), seguito da “Causa di forza maggiore” (18,4% dell’importo totale). Causa di forza maggiore Situazioni temporanee di mercato 0,0 0,1 0,0 0,0 0,2 0,0 0,7 0,5 0,6 Istruzione Sanità e assistenza sociale Altri servizi pubblici, sociali e personali 14,6 9,9 Attività immobiliari e servizi alle imprese 4,5 13,1 0,0 1,0 1,4 1,9 0,0 Trasporti e comunicazioni Attività finanziarie 0,2 0,6 2,4 Alberghi e ristoranti Commercio 1,3 10,3 4,4 71,4 Costruzioni 8,4 0,0 20,3 Attività manufatturiere 0,3 0,0 0,0 Agricoltura 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 62,4 69,7 GRAFICO 67 - ANDAMENTO C.I.G. LIQUIDATA PER CAUSA (2012) Crisi economica Il ricorso all’Indennità Economica Speciale, che viene erogata sempre dall’Istituto Sicurezza Sociale (Tav.60) e che viene corrisposta ai lavoratori in regime di mobilità, ha visto, a partire dal 2002, un progressivo aumento degli importi liquidati toccando gli importi massimi nel 2009 con 2.929 casi per un totale di 368.185 ore ed un importo pari a € 3.122.392,00, per poi rimanere costante nel 2010 e diminuire notevolmente nel 2012. Nel 2008 il fenomeno presenta un trend in ascesa con un aumento del totale dei casi, delle ore totali e degli importi liquidati. Ma è con il 2009 che si raggiunge il picco di tutte le voci di importo liquidato con un aumento del +165,3%, rispetto all’anno precedente. 106 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 60 - INDENNITÀ ECONOMICA SPECIALE LIQUIDATA Totale casi Totale ore Importo liquidato 2002 815 105.335 794.746,00 2003 1.024 153.602 1.171.767,00 2004 1.221 157.872 1.249.849,00 2005 1.024 126.027 1.006.001,00 2006 868 108.369 885.594,00 2007 932 119.272 981.997,00 2008 1.099 137.998 1.177.082,00 2009 2.929 368.185 3.122.392,00 2010 2.877 361.830 3.099.734,00 2011 778 92.347 763.974,00 2012 43 4.114 34.827,00 GRAFICO 68 - ANDAMENTO IMPORTI LIQUIDATI INDENNITÀ ECONOMICA SPECIALE 3.500.000,00 3.000.000,00 2.500.000,00 2.000.000,00 1.500.000,00 1.000.000,00 500.000,00 0,00 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Importo liquidato 107 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2010 2011 2012 Relazione Economico – Statistica Per quanto riguarda i conflitti di lavoro (Tavole 61 e 62), dopo che dal 2006 non si erano più avute contrapposizioni ed ore perdute, nel 2009, risulta una manifestazione sindacale che ha determinato la perdita di 66.000 ore di lavoro, nel 2010 vi è stata sempre una manifestazione sindacale ma con una perdita di 120.000 ore di lavoro, nel 2011 le manifestazioni sindacali sono 4 con una perdita di 3.500 ore totali di lavoro, mentre nel 2012 vi è stata una sola manifestazione sindacale con una perdita di 12.000 ore di lavoro. Fino a settembre 2013, invece, si sono registrate 2 manifestazioni sindacali, con una perdita totale di 82.500 ore di lavoro. TAVOLA 61 - CONFLITTI DI LAVORO Numero Lavoratori partecipanti Ore perdute 2008 . . . 2009 1 2.200 66.000 2010 1 3.000 120.000 2011 4 1.500 3.500 2012 1 3.000 12.000 set-13 2 11.000 82.500 TAVOLA 62 - CONFLITTI DI LAVORO PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA E ORE PERDUTE 2008 2009 2010 2011 2012 Industrie manifatturiere . . . . . Industrie tessili . . . . . Industrie meccaniche . . . . . Industrie chimiche . . . . . Industrie poligrafiche . . . . . Industrie delle costruzioni e impianti . . . . . Commercio . . . . . Credito e assicurazioni . . . . . Pubblica amministrazione . . . . . Tutti i rami . . . . . Tutte le classi . 66.000 120.000 3.500 12.000 82.500 TOTALE . 66.000 120.000 3.500 12.000 82.500 108 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica set-13 Relazione Economico – Statistica 2.6.5 - Gli Infortuni sul Lavoro Lo sviluppo dell’economia se da un lato ha migliorato le condizioni economiche dall’altro ha contribuito ad aumentare il numero degli infortuni sul lavoro. Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro sono diventati termini di attualità. Nel 2012, comunque, si è verificata una diminuzione degli infortuni sul lavoro rispetto al 2011 del -10,9% (-10,3% sul 2010), mentre aumentano gli infortuni in itinere +31,4% (-22,1% sul 2010). E’ quanto emerge dai dati a disposizione che, per gli infortuni totali avvenuti nel corso del 2012, fanno registrare 653 casi legati ad infortunio sul lavoro e 67 casi di infortuni in itinere, ossia l’infortunio che accade al lavoratore per recarsi sul luogo di lavoro, oppure durante il percorso che collega due posti di lavoro e tra il luogo di lavoro e quello di consumazione abituale dei pasti (Tav.63 e Graf. 69). TAVOLA 63 - TIPOLOGIE DI INFORTUNI IN AMBITO LAVORATIVO 2008 2009 2010 2011 2012 Infortunio sul lavoro 614 701 728 733 653 Infortunio in itinere 66 99 86 51 67 680 800 814 784 720 Totale Fonte UOC Pronto Soccorso GRAFICO 69 - ANDAMENTO INFORTUNI IN AMBITO LAVORATIVO 800 700 600 500 400 300 200 100 0 2008 2009 2010 Infortunio sul lavoro 2011 Infortunio in itinere 109 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 Relazione Economico – Statistica 2.6.6 - La Previdenza La questione previdenziale assume oggi un’importanza maggiore rispetto al passato in quanto il sistema a ripartizione che governa la previdenza sammarinese paga pensioni per un periodo mediamente più lungo visti gli aumenti degli indici di anzianità della popolazione. Attualmente le pensioni sono garantite da una proporzione elevata di lavoratori che non deve mai superare una soglia critica. Modificare il funzionamento del sistema pensionistico diventa uno degli obiettivi principali del nostro sistema poiché la massa di lavoratori che dovrà usufruire della pensione nei prossimi anni sarà molto alta, per questo la legge sulla previdenza complementare, tenendo conto di tutti i dati e degli indicatori a disposizione, con riguardo all’età di pensionamento ed al prolungamento della vita lavorativa, cerca di limitare e contenere il depauperamento dei fondi pensionistici ed il mantenimento di un adeguato tenore di vita per i pensionati delle nuove generazioni. Analizzando il sistema pensionistico nel suo complesso, si può notare che aumenta costantemente sia la spesa per le pensioni ordinarie (Tav.64), sia il numero delle pensioni ordinarie erogate che passano dalle 7.442 del 2011, alle 7.802 del 2012 (+4,84%), sia l’importo medio per pensionato che passa da €15.879,22 del 2011 a €16.155,68 del 2012 con un incremento del +1,74%. Passando all’analisi dell’andamento indicizzato di pensioni e occupati e del rapporto tra occupati e pensionati (Grafici 70 e 71), si evidenzia come sia costante l’aumento del divario tra TAVOLA 64 - SISTEMA PENSIONISTICO ORDINARIO 2009 Var. % 2012 Var. % Spesa complessiva pensioni ord. € 104.966.281,22 7,07% € 113.279.111,12 7,92% € 118.173.160,51 4,32% € 126.046.623,58 6,66% Numero di pensioni ordinarie 6.966 3,29% 7.197 3,32% 7.442 3,40% 7.802 4,84% Importo medio per pensionato € 15.068,37 3,66% € 15.739,77 4,46% € 15.879,22 0,89% € 16.155,68 1,74% -3,74% € 507.608.853,30 -1,22% Retribuzioni lorde Numero di occupati Importo retribuzione media Rapporto occupati/pensionati Var. % 2010 Var. % 2011 € 522.478.542,04 -0,19% € 533.831.338,19 2,17% € 513.877.766,96 21.936 -0,27% 21.409 -2,40% 20.935 -2,21% 20.498 -2,09% € 23.818,31 0,08% € 24.934,90 4,69% € 24.546,35 -1,56% € 24.763,82 0,89% 3,15 -3,45% 2,97 -5,54% 2,81 -5,43% 2,63 -6,61% 110 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica l’entità delle pensioni erogate rispetto all’incremento degli occupati; infatti, il rapporto occupati/pensionati, nel 2012 è del 2,63. Questo è un indicatore che genera non poche preoccupazioni perché dal 2002 al 2012 è diminuito di -1,3 punti. Tra gli indicatori sociali (Tav.65 e Graf. 72), l’indice di ricambio (123,71 nel 2012), che stima il rapporto tra coloro che stanno per uscire dalla popolazione potenzialmente lavorativa, (fascia d’età 60‐64 anni) e il numero di quelli potenzialmente in ingresso sul mercato del lavoro, (fascia d’età 15‐19 anni), si presenta in diminuzione, mentre aumenta sia l’indice di dipendenza che risente della struttura sociale ed economica della popolazione (50,59), sia l’indice di dipendenza degli anziani (27,47). Riguardo all’indice di ricambio, un valore pari a 100 costituisce la soglia d’equilibrio, mentre valori superiori indicano che le uscite dal mondo del lavoro sono superiori alle entrate. Allo stesso modo, valori superiori a 50 per l’indice di dipendenza, indicano una situazione di squilibrio generazionale. Infine, analizzando l’andamento dei Fondi pensionistici (Tav.67), si rileva che per il 2012 la gestione ordinaria presenta saldi negativi per il fondo degli Imprenditori, degli Artigiani, dei Commercianti e degli Agenti-Rappresentanti. Il fondo Agricoltori resta negativo nonostante il sostanzioso contributo dello Stato. Gli unici fondi con saldo positivo sono quelli dei lavoratori dipendenti e dei liberi professionisti. Da segnalare i nuovi fondi: Autonomi e Gestione Residuale, istituiti con la legge 158 del 2011 che al momento presentano saldi positivi. TAVOLA 65 - INDICI SOCIALI 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Indice di ricambio 111,28 115,92 120,44 119,57 122,29 126,16 126,37 128,44 132,27 126,03 123,71 Indice di dipendenza 45,00 45,64 46,42 46,61 46,95 47,25 48,30 48,81 49,30 50,10 50,59 Indice di dipendenza degli anziani 23,26 23,60 24,13 24,33 24,60 24,76 25,44 25,83 26,09 26,88 27,47 111 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 70 - ANDAMENTO INDICIZZATO DEI PENSIONATI E DEGLI OCCUPATI (2009=100) 115,0 110,0 105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 2009 2010 2011 Pensionati ordinari 2012 Occupati GRAFICO 71 - RAPPORTO TRA OCCUPATI E PENSIONATI 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 Valore Reale 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 3,76 3,59 3,48 3,40 3,27 3,29 3,26 3,12 2,97 2,81 2,63 GRAFICO 72 - ANDAMENTO DEGLI INDICI SOCIALI 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2002 2003 2004 Indice di ricambio 2005 2006 2007 Indice di dipendenza 2008 2009 2010 2011 2012 Indice di dipendenza degli anziani 112 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 66 - PENSIONI TOTALI PER TIPOLOGIA 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Pensioni di invalidità e di anzianità 5.073 5.308 5.560 5.790 5.938 6.179 6.392 6.354 Pensioni sociali e superstiti 1.369 1.387 1.448 1.462 1.511 1.496 1.515 1.528 Pensioni privilegiate (infortuni, malattie prof. e di reversibilità) 1.314 1.324 1.331 1.342 1.344 1.337 1.346 1.308 GRAFICO 73 – ANDAMENTO PER TIPOLOGIA DELLE PENSIONI 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Pensioni di invalidità e di anzianità Pensioni sociali e superstiti Pensioni privilegiate (infortuni, malattie prof. E di reversibilità) 113 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 67 - ANDAMENTO DEI FONDI PENSIONISTICI 2008 2009 2010 2011 2012 Lavoratori Subordinati Entrate 106.609.792,05 113.686.151,76 116.329.631,43 112.588.957,29 111.914.259,27 di cui contrib uti 96.093.783,04 103.563.724,72 105.849.407,68 102.459.681,26 101.782.419,38 contr. Stato 10.516.009,01 10.122.427,04 10.480.223,75 10.129.279,03 10.131.839,89 Us cite 78.855.437,00 84.869.857,34 90.030.726,64 96.690.944,36 103.340.394,19 Saldo (+/-) 27.754.355,05 28.816.294,42 26.298.904,79 15.898.012,93 8.573.865,08 Commercianti Entrate 9.754.183,35 10.292.391,71 10.550.129,02 10.913.728,25 2.733.629,30 di cui contrib uti 3.123.640,53 3.019.014,92 2.838.945,50 2.722.226,24 2.733.629,30 contr. Stato 6.630.542,82 7.273.376,79 7.711.179,52 8.191.502,01 - 9.465.012,85 10.004.472,26 10.254.428,36 10.553.985,88 4.084.721,59 289.170,50 287.919,45 295.700,66 359.742,37 -1.351.092,29 Us cite Saldo (+/-) Artigiani Entrate 8.460.472,25 8.914.531,92 9.215.750,70 9.652.117,96 3.095.881,56 di cui contrib uti 3.548.447,28 3.357.641,33 3.248.843,77 3.082.012,44 3.095.881,56 contr. Stato 4.912.024,97 5.558.090,99 5.966.906,93 6.570.105,52 - 8.278.495,45 8.714.819,37 9.010.773,47 9.459.401,80 4.070.694,25 181.976,80 199.712,55 204.977,23 192.716,16 -974.812,69 Us cite Saldo (+/-) Liberi Professionisti Entrate 2.338.205,93 2.351.979,93 2.323.550,81 2.419.702,01 1.999.775,61 di cui contrib uti 1.899.557,45 2.154.675,61 1.942.143,01 1.973.613,58 1.999.775,61 contr. Stato 438.648,48 197.304,32 194.214,30 197.361,36 - Us cite 1.072.024,94 2.351.979,93 1.200.354,74 1.383.293,37 1.425.488,97 Saldo (+/-) 1.266.180,99 1.123.196,07 1.036.408,64 574.286,64 - Imprenditori Entrate 575.373,31 592.026,89 519.802,41 562.934,98 455.523,11 di cui contrib uti 474.311,52 499.307,18 415.841,93 450.147,98 455.523,11 contr. Stato 101.061,79 92.719,71 103.960,48 112.787,00 - 484.868,71 509.133,78 525.794,91 578.085,67 596.260,42 90.504,60 82.893,11 -5.992,50 -15.150,69 -140.737,31 1.565.400,52 Us cite Saldo (+/-) Agricoltori Entrate 2.277.100,61 1.705.263,34 1.705.263,34 1.685.314,00 di cui contrib uti 99.277,62 93.042,77 93.042,77 82.371,29 104.523,62 contr. Stato 2.177.822,99 1.612.220,57 1.612.220,57 1.602.942,71 1.460.876,90 2.227.511,08 2.063.178,67 Us cite Saldo (+/-) 49.589,53 2.063.178,67 2.035.612,67 1.884.620,89 -357.915,33 -357.915,33 -350.298,67 -319.220,37 Agenti-Rappresentanti Entrate 591.565,40 498.470,35 498.470,35 459.298,72 420.081,33 di cui contrib uti 493.536,96 453.154,86 453.154,86 417.544,29 420.081,33 contr. Stato 98.028,44 45.315,49 45.315,49 41.754,43 - Us cite 386.268,72 445.567,15 445.567,15 451.220,18 500.841,36 Saldo (+/-) 205.296,68 52.903,20 52.903,20 8.078,54 -80.760,03 Autonomi * Entrate 12.505.111,72 di cui contrib uti 11.381.890,91 contr. Stato 1.123.220,81 Us cite 10.678.006,59 Saldo (+/-) 1.827.105,13 Gestione Residuale ** Entrate 13.039.888,86 di cui contrib uti 24.920,79 contr. Stato 13.014.968,07 Us cite 12.747.134,09 Saldo (+/-) 292.754,77 *Co n la Legge n. 158/2011è stata creata la macro catego ria A ut o no m i nella quale nco nfluisco no le prestazio ni vitalizie delle catego rie: A rtigiani, Co mmercianti, Liberi P ro fessio nisti, Imprendito ri e A genti Rappr. di Co mmercio . ** Co n la Legge n. 158/2011è stata istituita la Gestio ne Residuale nella quale co nfluisco no tutte le pensio ni di artigiani e co mmercianti deco rrenti antecedentemente l'anno 2005. Il finanziamento di queste pensio ni, per il 2012, è garantito da un prelievo dal Fo ndo Co mune Riserva di Rischio per €8.975.855,81e dalla Cassa Co mpensazio ne P restazio ni Eco no miche Tempo ranee per €4.039.112,26. 114 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.7 - LE IMPRESE Perdura anche nel 2013 la situazione di crisi per il mondo imprenditoriale sammarinese iniziata nel 2008. La crisi finanziaria e quella immobiliare, in parte dovute alle difficoltà nei rapporti politici con il principale partner commerciale, hanno condizionato e penalizzato l’attività delle imprese sammarinesi. I nuovi standard internazionali, che indicano la via della trasparenza e della collaborazione, implicano una reimpostazione delle politiche imprenditoriali. Cambiano anche le tipologie d’impresa, le nuove start-up sono piccole attività con grande componente tecnologica ed alta professionalità. La recessione ha inciso notevolmente sulle performance economiche delle imprese, determinando differenze significative nella competitività e nella dinamica ciclica dei singoli settori produttivi, nei quali sono in corso profondi processi di ristrutturazione. GRAFICO 74 - ANDAMENTO DELLE IMPRESE DAL 2002 A SETTEMBRE 2013 7.000 6.355 6.067 6.000 4.816 5.000 5.608 6.464 5.337 5.150 5.938 5.604 5.307 5.084 4.000 4.623 3.000 2.000 1.000 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 115 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2011 2012 set-13 Relazione Economico – Statistica La struttura organizzativa e le strategie delle imprese stanno mutando, con ricadute sulla flessibilità produttiva, sull’orientamento degli investimenti, sul posizionamento delle singole unità all’interno delle “catene del valore” e sui mercati più dinamici. Peraltro, la crisi sembra stia determinando cambiamenti sostanziali anche nelle imprese più competitive, ovvero quelle esposte sui mercati esteri, le quali hanno risentito, come quelle operanti sul mercato interno, dei problemi di liquidità legati alla difficoltà di accesso al credito e hanno dovuto fronteggiare, nel corso del 2012 il rallentamento della domanda internazionale e, in particolare, quella dei mercati europei, principale area di sbocco delle merci italiane. A livello numerico, l’economia sammarinese si avvale principalmente di imprese che operano nel settore dei servizi, mentre le attività manifatturiere rappresentano appena l’8,8% del totale delle imprese. GRAFICO 75 - ANDAMENTO IMPRESE PER RAMO Agricoltura Industrie manifatturiere Costruzioni e impianti Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni Attività finanziarie Attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese Istruzione Sanità e assistenza sociale Altri servizi Non specificato 0 2008 2009 500 2010 1000 2011 1500 2000 2012 116 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2500 3000 Relazione Economico – Statistica A settembre 2013 le imprese operano principalmente nei settori delle Attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese, del Commercio e degli Altri Servizi. Le piccole e medie imprese presenti nel comparto dell’industria manifatturiera forniscono il 35,2% dei posti di lavoro di tutto il settore privato. La Tavola 68 che illustra la media degli addetti nelle attività economiche, mostra che a settembre 2013 le industrie manifatturiere hanno in media 11,9 addetti per impresa, il settore del commercio ha una media di 2,7 addetti, il settore delle attività finanziarie presenta una media di 12,0 addetti, il settore costruzioni e impianti una media di 3,4 addetti ed, infine, il settore alberghi e ristoranti una media di 7,3 addetti. Il terzo trimestre 2013, si presenta con 157 imprese in meno rispetto a dicembre 2012. Complessivamente, nel periodo compreso tra il 31 dicembre 2008 e il 30 giugno 2013, le imprese sono diminuite, sia a causa della crisi economica ma anche a seguito di controlli più rigorosi, di 1.314 unità. TAVOLA 68 - MEDIA ADDETTI PER SEZIONE DI ATTIVITÀ ECONOMICA 2012 set-13 Imprese Media addetti Imprese Media addetti Agricoltura 78 0,9 85 1,0 Industrie manifatturiere 465 11,0 450 11,9 Costruzioni e impianti 394 3,4 381 3,4 1.427 2,5 1.407 2,7 43 6,3 39 7,3 160 3,7 152 3,9 77 11,9 73 12,0 1.852 1,5 1.729 1,6 15 3,9 13 4,5 Sanità e assistenza sociale 126 2,5 132 2,5 Altri servizi 670 1,2 689 1,3 Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni Attività finanziarie Attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese Istruzione Totale 5.307 117 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 5.150 Relazione Economico – Statistica TAVOLA 69 - NUMERO DI IMPRESE PER FORMA GIURIDICA 2008 2009 2010 2011 2012 set-13 4.027 3.954 3.555 3.208 2.919 2.729 56 39 38 36 35 33 Imprese individuali industriali 165 170 176 173 162 156 Imprese individuali artigianali 565 541 524 505 502 498 Imprese individuali commerciali 494 471 449 447 430 425 Attività libero professionali 726 727 715 738 736 750 Cooperative 75 74 74 74 73 75 Consorzi 8 8 8 8 7 7 Enti vari 324 349 378 398 418 444 Società Imprese individuali agricole Altre Totale 24 22 21 21 25 33 6.464 6.355 5.938 5.608 5.307 5.150 TAVOLA 70 - IMPRESE PER RAMO E FASCE DI DIPENDENTI (SETTEMBRE 2013) 0 1-9 10-19 20-49 50-74 75-99 Oltre 100 62 23 . . . . . Industrie manifatturiere 114 230 51 34 8 4 9 Costruzioni e impianti 177 175 20 9 . . . Commercio 558 795 40 8 6 . . Alberghi e ristoranti 9 24 4 1 . 1 . Trasporti e comunicazioni 76 61 7 8 . . . Attività finanziarie 26 36 4 1 1 2 3 1.177 517 21 11 . 1 2 Istruzione 8 3 1 1 . . . Sanità e assistenza sociale 84 41 6 1 . . . 521 161 3 1 1 2 . 2.812 2.066 157 75 16 10 14 Agricoltura Attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese Altri servizi Totale 118 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 71 - IMPRESE: VARIAZIONI PERCENTUALI ANNUE 2008 2009 2010 2011 2012 set-13 n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% n. imprese Var.% Agricoltura 103 0,0% 83 -19,4% 80 -3,6% 81 1,3% 78 -3,7% 85 9,0% Industrie manifatturiere 632 1,4% 609 -3,6% 574 -5,7% 512 -10,8% 465 -9,2% 450 -3,2% Costruzioni e impianti 461 1,1% 438 -5,0% 422 -3,7% 400 -5,2% 394 -1,5% 381 -3,3% Commercio 1.686 8,8% 1.665 -1,2% 1.542 -7,4% 1.486 -3,6% 1.427 -4,0% 1.407 -1,4% Alberghi e ristoranti 39 2,6% 39 0,0% 38 -2,6% 40 5,3% 43 7,5% 39 -9,3% Trasporti e comunicazioni 197 5,3% 199 1,0% 191 -4,0% 176 -7,9% 160 -9,1% 152 -5,0% Attività finanziarie 116 0,0% 116 0,0% 108 -6,9% 96 -11,1% 77 -19,8% 73 -5,2% Attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese 2.463 8,1% 2.420 -1,7% 2.198 -9,2% 2.024 -7,9% 1.852 -8,5% 1.729 -6,6% Istruzione 19 11,8% 15 -21,1% 15 0,0% 15 0,0% 15 0,0% 13 -13,3% Sanità e assistenza sociale 117 4,5% 120 2,6% 117 -2,5% 120 2,6% 126 5,0% 132 4,8% Altri servizi 619 7,5% 651 5,2% 653 0,3% 657 0,6% 670 2,0% 689 2,8% Non specificato 12 9,1% 0 -100,0% 0 0,0% 1 0,0% . 0,0% . 0,0% 6,5% 6.355 -1,7% -5,6% 5.307 -5,4% 5.150 -3,0% Totale 6.464 5.938 -6,6% 5.608 La Tavola 69 mostra che, negli anni di riferimento, la forma giuridica maggiormente rappresentata rimane quella societaria, la quale presenta anche il maggior numero di cessazioni, mentre aumentano le attività libero professionali e quelle classificate sotto la voce “Enti vari”. A settembre 2013, le società rappresentano comunque il 53% del totale delle imprese, seguite dalle attività libero‐professionali con il 14,6%, dalle imprese individuali artigianali con il 9,7%, dagli enti vari con l’8,6% e dalle imprese individuali commerciali con l’8,3%. La natura dimensionale delle imprese sammarinesi è tale per cui solo 14 imprese hanno più di cento dipendenti, di queste, 9 sono presenti nel comparto manifatturiero. Dal 2009 non si registrano incrementi percentuali annui ma solo riduzioni e, come si può notare dalla Tavola 71, a settembre 2013 il totale delle imprese attive è risultato pari a 5.150 contro le 5 .297 dell’anno precedente, con un decremento del ‐2,8%. 119 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La flessione riguarda la maggioranza dei rami di attività, con esclusione dei settori Sanità, Agricoltura e Altri Servizi. Tra i diversi settori imprenditoriali, quello più colpito è stato il ramo dell’istruzione con una riduzione del -13,3%, seguito con un -9,3% nel settore alberghi e ristoranti e un -6,6% nel ramo immobiliare e dei servizi alle imprese. Il Grafico 76 mostra la distribuzione territoriale delle imprese per Castello. Come si potrà notare, la maggiore concentrazione di imprese, seppur in diminuzione di 171 attività rispetto all’anno precedente, si trova nel Castello di Serravalle con 2.447 attività imprenditoriali (3.111 nel 2009). La scelta dell’insediamento, soprattutto per la tipologia d’impresa manifatturiera, tiene conto principalmente del fattore logistico in quanto il Castello di Serravalle è il più vicino alla principale arteria stradale che collega San Marino al circondario. A seguire, le maggiori concentrazioni si trovano nei castelli di Borgo Maggiore e di San Marino Città. Per quanto riguarda l’incidenza in termini quantitativi di ciascun settore sul totale delle imprese (Graf.77), a settembre 2013 il ramo che incide maggiormente è quello delle Attività Immobiliari e dei Servizi alle Imprese con il 33,6%, seguono poi i rami del Commercio con il 27,3%, degli Altri servizi con il 13,4%, delle Industrie Manifatturiere con l’8,7% e delle Costruzioni e Impianti con il 7,4%. Per ciò che riguarda invece il numero di dipendenti relativo al ramo di attività economica, riassunto nel Grafico 78, a settembre 2013 è il ramo Industria Manifatturiera che rappresenta con il 35,2% (in aumento rispetto al 34,6% del periodo corrispondente) la maggior percentuale di occupazione. Segue il Commercio con il 21,9%, il ramo Attività Immobiliari, Informatica e Servizi alle Imprese con il 14,4%, il ramo Altri servizi con il 7,4% e il ramo Costruzioni e Impianti con il 7,3%. Infine per il settore del commercio, il Grafico 79 rappresenta la distribuzione delle imprese della categoria sempre a settembre 2013, in particolare il Commercio al dettaglio presenta un’incidenza del 54,9% (54,9% a settembre 2012), mentre il Commercio all’ingrosso incide per il 38,9% (39,2% a settembre 2012). Si nota dunque, rispetto all’anno precedente, una stabilizzazione del settore del Commercio al dettaglio e una diminuzione del settore del Commercio all’ingrosso. 120 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 3500 3000 2500 3111 2854 2618 2447 GRAFICO 76 - DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE PER CASTELLO 0 2009 2010 2011 2012 GRAFICO 77 - IMPRESE PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2013) 121 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2 3 1 2 50 52 57 57 118 109 106 105 125 122 117 110 271 248 233 228 500 411 388 366 351 599 558 531 482 1000 783 752 749 706 1500 885 852 830 819 2000 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 78 - DIPENDENTI PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA (SETTEMBRE 2013) GRAFICO 79 - DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE NEL SETTORE DEL COMMERCIO (SETTEMBRE 2013) 122 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.7.1 ‐ Il Turismo Secondo le ultime stime dell’UNWTO (World Tourism Organization), 494 milioni di turisti hanno viaggiato nel mondo tra gennaio e giugno di quest’anno, il 5% in più rispetto allo stesso periodo del 2012. Nonostante l’incertezza economica dell’eurozona, l’Europa (+5%) ha ottenuto un risultato maggiore rispetto alle aspettative. L’Europa Mediterranea, che nel 2011 aveva registrato il +7,7% e nel 2012 aveva rallentato la sua corsa fino a raggiungere una sostanziale stabilità (+0,2%), nel 2013 ha visto una crescita pari al 6%. La crescita è stata più forte nelle destinazioni ad economie emergenti (+6%) che nelle economie avanzate (+4%), una tendenza che sta caratterizzando il settore da molti anni. In un contesto economico ancora irregolare, i risultati sono stati positivi in tutte le regioni e sottoregioni, anche se il quadro generale è stato mescolato. L’Europa (+5%) si è dimostrata sorprendentemente più forte del previsto. Anche l’Asia e le zone del Pacifico (+6%) hanno superato le aspettative, grazie al Sud-Est asiatico (+12%) e all'Asia del Sud (+7%). D'altra parte, i risultati sono stati più deboli del previsto nelle Americhe (+2%), a causa del Sud America e dei Caraibi che hanno frenato la crescita. Il primo semestre rappresenta normalmente circa il 45% del numero totale di arrivi dell'anno (nell'emisfero settentrionale i mesi di alta stagione di luglio ed agosto cadono nel secondo semestre), ma secondo le stime del UNWTO la crescita dovrebbe continuare anche nella seconda metà del 2013, seppure ad un ritmo più lento. L’UNWTO aveva previsto all'inizio dell'anno che gli arrivi internazionali sarebbero stati compresi in un range di crescita tra il 3% e il 4%. Dati i forti risultati del primo semestre, il tasso per l'intero anno è probabile che sia alla fine più alto di questo intervallo o che lo superi leggermente. L’offerta turistica sammarinese è composta da esercizi alberghieri ed extralberghieri. La loro connotazione è in larga parte riconducibile alle oltre 300 attività turistico ‐ commerciali presenti nel Centro Storico, per una forza lavoro pari al 17% dell’intero settore del Commercio e del comparto di Alberghi e Ristoranti. 123 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Dal mese di Luglio 2011 è stato attivato il sistema informatico denominato “Web Alloggiati”, che consente di rilevare quotidianamente attraverso internet i dati delle presenze alberghiere nelle strutture ricettive sammarinesi. Questo strumento ha permesso di ottenere dati certi sui flussi turistici di sosta che in precedenza venivano stimati e, per la verità, in eccesso rispetto alla realtà oggi riscontrata. La banca dati ottenuta dal Web Alloggiati permette, inoltre, di effettuare statistiche distinguendo i soggetti per paese di provenienza e per giornate medie di permanenza in Repubblica. L’afflusso totale dei turisti per l’anno 2012 ha fatto registrare, rispetto all’anno precedente, un decremento del -8,3%; mentre il dato puntuale di raffronto tra il mese di settembre 2013 e il mese di settembre 2012, considerati anche gli eventi climatici non favorevoli, si presenta in diminuzione con un segno negativo del -2,6%. GRAFICO 80 - ANDAMENTO DEI CONSUMI DEI TURISTI ALL'INTERNO DI SAN MARINO 124 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 81 - ANDAMENTO DELLA SPESA PER LA PROMOZIONE TURISTICA € 6.000.000,00 € 5.000.000,00 € 4.000.000,00 € 3.000.000,00 € 2.000.000,00 € 1.000.000,00 € 0,00 2008 2009 2010 2011 2012 Il bilancio consuntivo dello Stato per il 2012 ha destinato alla spesa per la promozione turistica 2.552.285,70 Euro rispetto ai precedenti 3.162.307,44 Euro del 2011 e ai 3.283.995,36 Euro del 2010. La spesa negli anni di riferimento 2008‐2012 è cresciuta in maniera progressiva fino al 2009 evidenziando come all’interno del sistema economico, il comparto turistico rivesta sempre una grande importanza. Dal 2010, considerando la contrazione delle entrate di bilancio e la crisi economica generale, gli importi sono in progressiva diminuzione (Graf. 81). La Tavola 72 mostra i dati che riguardano l’affluenza totale dei turisti, mentre le Tavole 73 e 74 evidenziano la tipologia delle strutture ricettive presenti in territorio e le presenze dei turisti nelle strutture alberghiere. 125 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 72 - AFFLUSSO TOTALE TURISTI Numero visitatori Variazione % 2005 2.107.092 . 2006 2.135.589 1,4% 2007 2.163.858 1,3% 2008 2.111.736 -2,4% 2009 2.055.705 -2,7% 2010 1.976.481 -3,9% 2011 2.038.359 3,1% 2012 1.869.393 -8,3% TAVOLA 73 - ESERCIZI RICETTIVI posti letto totali 2009 2010 2011 2012 2013 1680 28 29 28 28 24 Campeggi e villaggi turistici 99 1 1 1 1 1 Bed & breakfast 30 3 3 3 3 4 Alloggi in affitto 321 8 8 8 12 12 Alberghi TAVOLA 74 - PRESENZE DI TURISTI NELLE STRUTTURE ALBERGHIERE 2008 2009 2010 2011 2012 Turisti nazionalità italiana 55.604 60.511 63.951 87.714 64.058 Turisti nazionalità straniere 33.787 36.224 49.462 70.448 54.302 Totale presenze 89.391 96.735 113.413 158.162 118.360 126 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 82 - ESERCIZI RICETTIVI (2013) Relativamente all’afflusso turistico, si manifesta deludente il dato del 2012 che, a fronte di 1.869.393 visitatori totali, presenta una differenza negativa sul 2011 del ‐8,3%, mentre il dato del 2011, con 2.038.359 visitatori totali, mostra un ragionevole incremento sul 2010 del +3,1%. Per quanto riguarda il rapporto tra numero di visitatori e mezzo di trasporto utilizzato, vediamo come, negli anni di riferimento, il trend sia in diminuzione per i visitatori in auto, (infatti il numero dei visitatori del 2012 è in diminuzione del -10,4% rispetto al 2011) e non di meno per i visitatori che scelgono il pullman, di fatto c’è una diminuzione del -3,4% (Graf.83). Il 2011 vede invece un aumento dei visitatori su auto (+1,9%) e un aumento dei visitatori su pullman (+6,0%). 127 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 83 - ANDAMENTO DELL'AFFLUSSO TURISTICO 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 0 500.000 1.000.000 Visitatori su auto 1.500.000 Visitatori su pullman 2.000.000 2.500.000 Visitatori totali GRAFICO 84 - AFFLUSSO TURISTICO MENSILE 400.000 350.000 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu 2012 2013 128 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Lug Ago Set Relazione Economico – Statistica Il Grafico 84 infine individua l’arco temporale di maggior afflusso turistico dove è possibile notare come sia sempre il periodo dei mesi estivi più caldi il momento in cui si manifestano le maggiori affluenze di visitatori. 129 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.7.2 - I Contributi alla produzione Nel 2012 la produzione agricola migliora il proprio rendimento rispetto al 2011 per quanto riguarda i raccolti di grano tenero, sorgo, erba medica e orzo, mentre diminuisce la produzione di uva e olive. La tavola 75 ed il Grafico 85, mostrano una descrizione delle quantità prodotte relativamente alle principali voci dell’agricoltura. Per quanto riguarda l’andamento della produzione negli allevamenti, diminuisce leggermente la produzione di latte; si riavvia con un buon incremento quella di carne ovina e suina, mentre diminuisce la produzione di carne bovina. I contributi a fondo perduto (Tav.76), erogati dallo Stato a favore delle imprese agricole, ammontano nel 2012 a € 1.091.977,90 contro € 546.481,33 erogati nel 2011. TAVOLA 75 - LA PRODUZIONE AGRICOLA 2008 Uva (1) Grano tenero (1) Foraggio (1) (produzione stimata) Erba medica - seme Orzo (1) (1) (1) Favino 2009 2010 2011 2012 8.746 9.069 10.246 8.958 8.014 17.366 11.152 9.615 12.452 14.898 53.680 66.880 71.600 39.000 62.160 92 65 32 73 150 15.011 11.087 10.787 9.609 14.260 1.415 727 517 651 509 Avena (1) 101 40 133 . 50 Sorgo (1) 130 68 385 810 950 210 . 20 . 70 130 . 280 300 200 3.255 2.800 3.800 2.267 1.162 5.608 5.818 6.191 4.335 3.385 150 210 250 247 250 1.542.262 1.299.415 1.048.839 1.082.542 1.023.436 229.436 196.845 193.564 200.692 101.483 3.650 1.336 2.320 4.760 10.270 . . . . . 1.878 1.755 1.780 1.200 2.220 Piselli (1) Mais (1) Olive (1) * Olive (1) (produzione stimata) Cipolle da seme Latte (1) (2) Corne bovina Carne suina (3) (3) Carne colombi Carne ovina (3) (3) (1) = dati espressi in quintali - (2) = dati espressi in litri - (3) = dati espressi in chilogrammi * produzione reale dei soli oliveti specializzati di superficie uguale o superiore a 2000 m 2 o 70 piante promiscue 130 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 85 - ANDAMENTO PRODUZIONE AGRICOLA 20.000 18.000 16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 Uva Grano tenero Orzo 2008 Favino 2009 Avena 2010 Sorgo 2011 Mais Olive Cipolle da seme 2012 Per quel che riguarda invece i mutui e prestiti erogati, sempre a favore delle imprese agricole, gli stessi ammontano complessivamente a € 1.158.853,98, mentre nel 2011 erano stati pari a € 1.024.723,61. TAVOLA 76 - CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO E MUTUI E PRESTITI A FAVORE DI AZIENDE E IMPRESE AGRICOLE (LEGGE 11 MARZO 1981 N.22 E LEGGE 20 SETTEMBRE 1989 N.96) Contributi Autorizzati Contributi Erogati Mutui Approvati Mutui Erogati 2002 € 1.238.921,79 € 1.083.632,89 € 1.095.690,38 € 1.135.193,44 2003 € 1.142.099,66 € 1.075.131,91 € 716.295,85 € 642.323,15 2004 € 1.232.006,62 € 1.046.582,55 € 1.177.717,00 € 783.399,70 2005 € 1.231.572,48 € 705.021,80 € 1.175.368,83 € 1.093.150,50 2006 € 1.365.988,98 € 1.106.573,55 € 1.188.597,75 € 861.412,78 2007 € 1.398.105,23 € 1.164.881,29 € 1.563.732,33 € 1.211.614,29 2008 € 1.305.939,90 € 1.392.406,32 € 1.813.969,13 € 1.844.435,61 2009 € 1.279.430,91 € 1.165.060,00 € 1.008.610,01 € 1.046.782,95 2010 € 1.456.235,23 € 1.053.247,47 € 1.170.739,18 € 816.362,90 2011 € 1.405.662,56 € 546.481,33 € 1.397.148,43 € 1.024.723,61 2012 € 1.481.705,38 € 1.091.977,90 € 1.457.090,24 € 1.158.853,98 131 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 86 - ANDAMENTO CONTRIBUTI E MUTUI A FAVORE DI AZIENDE E IMPRESE AGRICOLE € 2.000.000,00 € 1.800.000,00 € 1.600.000,00 € 1.400.000,00 € 1.200.000,00 € 1.000.000,00 € 800.000,00 € 600.000,00 € 400.000,00 € 200.000,00 € 0,00 2002 2003 Contributi Autorizzati 2004 2005 2006 2007 Contributi Erogati 2008 2009 Mutui Approvati 2010 2011 2012 Mutui Erogati Dalla Tavola 77 che tratta del credito agevolato alle imprese, possiamo vedere che nell’arco temporale che va dal 1999 al 2001, l’andamento dei finanziamenti erogati ha avuto una crescita progressiva degli importi autorizzati, con un forte picco in corrispondenza degli anni 2000/2001. Negli anni successivi le somme accordate si presentano in progressiva e netta diminuzione, ma anche i finanziamenti erogati rispetto a quelli autorizzati, sono molto ridotti. Nel 2012, a fronte di finanziamenti autorizzati pari a € 1.321.323,00, sono stati erogati solo € 390.291,02, mentre nel 2011 su € 1.097.573,00 autorizzati, ne sono stati erogati solo € 158.943,47. Questo dimostra una scarsa propensione delle imprese sammarinesi all’investimento produttivo ed anche un’insufficiente fiducia riguardo all’uscita dalla crisi economica in tempi brevi. Infine, il Grafico 88 mostra la proiezione e l’andamento del numero delle imprese in esenzione fiscale. 132 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 77 - CREDITO AGEVOLATO ALLE IMPRESE : SERIE STORICA Finanziamenti autorizzati Finanziamenti erogati Finanziamenti autorizzati Finanziamenti erogati 1999 € 25.286.246,24 € 13.428.912,29 2006 € 2.878.066,00 € 1.441.000,00 2000 € 28.033.796,94 € 16.291.839,46 2007 € 3.887.250,00 € 2.592.916,00 2001 2002 € 24.061.556,00 € 23.999.855,55 2008 € 3.887.250,00 € 1.208.661,00 € 8.672.108,00 € 7.559.106,00 2009 € 1.656.820,45 € 1.100.947,48 2003 € 11.337.944,00 € 11.170.500,00 2010 € 1.433.563,00 € 629.063,00 2004 € 10.911.807,00 € 8.880.000,00 2011 € 1.097.573,00 € 158.943,47 2005 € 2.280.434,00 € 1.873.000,00 2012 € 1.321.323,00 € 390.291,02 GRAFICO 87 - ANDAMENTO DEL CREDITO AGEVOLATO ALLE IMPRESE € 12.000.000,00 € 10.000.000,00 € 8.000.000,00 € 6.000.000,00 € 4.000.000,00 € 2.000.000,00 € 0,00 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Finanziamenti autorizzati Finanziamenti erogati GRAFICO 88 – NUMERO PERSONE GIURIDICHE CHE PERCEPISCONO AGEVOLAZIONI FISCALI CON VALIDITÀ A PARTIRE DAL 2013 16 14 12 10 8 6 4 2 0 2013 2014 2015 2016 Agevolazioni fiscali delle persone giuridiche con validità 2013 133 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2017 Relazione Economico – Statistica 2.7.3 ‐ Il costo del lavoro L’indice del costo del lavoro (2009=100) misura le variazioni delle retribuzioni, dei contributi sociali obbligatori ed ogni altro onere a carico del datore di lavoro, sia nell’industria privata che nella pubblica amministrazione allargata. Il livello e la struttura delle retribuzioni e del costo del lavoro rappresentano importanti indicatori macroeconomici che sono utilizzati dai decisori politici, dai datori di lavoro e dai sindacati per monitorare le condizioni di domanda e offerta nel mercato del lavoro. Gli investitori esteri riservano molta attenzione al tema dei costi produttivi e all’ aumento o alla diminuzione della competitività internazionale in relazione alla struttura dei costi con cui le imprese operano sui mercati e quindi: un costo del lavoro troppo alto può indebolirne la competitività; di conseguenza conoscere gli elementi che compongono la retribuzione ed il costo del lavoro, diventa di fondamentale importanza per lo sviluppo stesso delle imprese ed è altrettanto fondamentale poter contare su informazioni adeguate, per poter valutare correttamente il grado di competitività dei concorrenti, le dinamiche e i livelli di produttività. Riferito al contesto in cui operano le imprese sammarinesi, ancora oggi la caratteristica tipica è rappresentata da una minore incidenza degli oneri sociali sul fattore lavoro e complessivamente da minori elementi costituenti il costo. Nel 2013 l’indice del costo del lavoro si presenta in diminuzione per la Pubblica Amministrazione (Graf.89) ed in aumento per il settore privato perpetuando un sistema che si presenta con una forbice a favore del settore privato. I dati della Tavola 78 e del Grafico 89, mettono a confronto il costo del lavoro indicizzato ed il suo andamento, facendo riferimento alla figura di un impiegato di 6° livello, relativo sia al settore pubblico che al settore privato. Per seguire l’evoluzione nel tempo del costo del lavoro, viene effettuato un calcolo dato dall’elaborazione analitica del costo del lavoro sammarinese, sia pubblico che privato, che evidenzia le variazioni dovute sia ai rinnovi contrattuali che alle modifiche legislative, comprendendo i valori dei settori più rilevanti. Le componenti standard per la determinazione del costo del lavoro sono: la retribuzione diretta, gli oneri contrattuali e gli oneri sociali. La retribuzione diretta è quella che viene mensilmente corrisposta al lavoratore ed è 134 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica composta dal minimo contrattuale, dagli scatti di anzianità e dall’eventuale lavoro straordinario. Gli oneri contrattuali comprendono invece: la tredicesima, la quattordicesima, ove prevista, il trattamento di fine rapporto e le eventuali indennità considerate nel contratto. Gli oneri sociali, infine, comprendono i contributi a carico dei datori di lavoro. Nello specifico, nel settore pubblico sono stati sviluppati tutti i livelli retributivi del personale amministrativo; le principali e più diffuse qualifiche per l’Istituto Sicurezza Sociale e per l’Azienda Autonoma di Produzione (salariati); alcune qualifiche del Contratto Privatistico ed infine le qualifiche del personale docente. Per quanto riguarda il Settore Privato, sono stati considerati i contratti di lavoro del settore Industria, del settore Artigianato e del settore Commercio. TAVOLA 78 - COSTO DEL LAVORO NEL SETTORE PUBBLICO E PRIVATO INDICIZZATO (2009=100) 2009 Pubblica amministrazione 6° livello Industria - Chimica 6 a Categoria 2010 2011 2012 2013 € 2.210,34 € 2.256,63 € 2.256,63 € 2.231,15 € 2.231,15 € 2.387,40 € 2.437,52 € 2.437,28 € 2.465,61 € 2.508,07 2009 2010 2011 2012 Pubblica amministrazione 100,00 102,09 102,09 100,94 100,94 Industria - Chimica 100,00 102,10 102,09 103,28 105,05 135 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 89 - ANDAMENTO DEL COSTO DEL LAVORO SETTORE PUBBLICO E PRIVATO (IMPIEGATI 6° LIVELLO) 2009=100 106,00 105,05 105,00 104,00 103,00 102,00 101,00 100,94 100,00 99,00 98,00 2009 2010 2011 Pubblica amministrazione 2012 2013 Industria - Chimica TAVOLA 79 - LAVORATORI DIPENDENTI DEL SETTORE PUBBLICO ALLARGATO (DICEMBRE 2012) Lavoratori dipendenti P.A. I.S.S. A.A.S.P. Maschi 692 346 368 186 17 6 Femmine 1.476 714 53 27 18 2.168 1.060 421 213 35 Totale CONS Totale Dicembre 2012 11 4 1.630 31 4 6 2.329 37 15 10 3.959 A.A.S.S. A.A.S.F.N. Università Centrale del latte 136 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 80 - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE livello 4° livello 5° livello 6° livello 7° livello 8° livello 9° livello 10° livello 11° 1-Retribuzione diretta Paga base mensile € 1.750,51 € 1.889,48 € 2.042,30 € 2.206,12 € 2.386,38 € 2.592,85 € 2.868,17 € 3.139,34 Scatti di anzianità biennali € 142,05 € 176,05 € 188,85 € 201,60 € 230,10 € 249,45 € 287,00 € 321,20 Indennità fissa . . . . . . € 381,75 € 381,75 Indennità progressiva . . . . . . € 381,74 € 381,74 Totale paga mensile € 1.892,56 € 2.065,53 € 2.231,15 € 2.407,72 € 2.616,48 € 2.842,30 € 3.918,66 € 4.224,03 Costo orario diretto € 12,13 € 13,24 € 14,30 € 15,43 € 16,77 € 18,22 € 25,12 € 27,08 Ferie € 1,55 € 1,69 € 1,83 € 1,97 € 2,15 € 2,33 € 3,21 € 3,46 Festività infrasettimanali € 0,84 € 0,91 € 0,98 € 1,06 € 1,16 € 1,25 € 1,73 € 1,86 Assemblee e permessi sindacali/studio € 0,10 € 0,11 € 0,12 € 0,13 € 0,14 € 0,15 € 0,21 € 0,22 Permessi retribuiti € 0,30 € 0,33 € 0,35 € 0,38 € 0,41 € 0,45 € 0,62 € 0,67 Gratifica natalizia € 1,29 € 1,41 € 1,52 € 1,64 € 1,79 € 1,94 € 2,68 € 2,89 Costo orario indiretto € 4,08 € 4,45 € 4,81 € 5,19 € 5,64 € 6,12 € 8,44 € 9,10 Totale costi orari diretti e indiretti € 16,21 € 17,69 € 19,11 € 20,62 € 22,41 € 24,34 € 33,56 € 36,18 3-Contributi assicurativi e previdenziali € 4,04 € 4,41 € 4,76 € 5,13 € 5,58 € 6,06 € 8,36 € 9,01 4-Fondiss € 0,08 € 0,09 € 0,10 € 0,10 € 0,11 € 0,12 € 0,17 € 0,18 5-Trattamento di fine rapporto € 1,24 € 1,36 € 1,46 € 1,58 € 1,72 € 1,87 € 2,07 € 2,27 € 21,57 € 23,54 € 25,43 € 27,44 € 29,82 € 32,39 € 44,16 € 47,64 2-Retribuzione indiretta TOTALE COSTO ORARIO Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità TAVOLA 81 - SCUOLA Insegnante scuola infanzia Insegnante scuola elementare Insegnante scuola media inferiore Insegnante scuola secondaria superiore 1-Retribuzione diretta Paga base mensile € 2.206,12 € 2.386,38 € 2.592,85 € 2.592,85 Scatti di anzianità biennali € 201,60 € 230,10 € 249,45 € 249,45 Indennità funzione dicente € 135,90 € 169,88 € 224,24 € 224,24 . . . € 275,32 Totale paga mensile € 2.543,62 € 2.786,36 € 3.066,54 € 3.341,86 Costo orario diretto € 19,77 € 25,03 € 32,62 € 34,81 Sospensione del servizio € 10,03 € 14,49 € 18,60 € 19,84 Festività infrasettimanali € 1,79 € 2,38 € 3,09 € 3,29 Assemblee e permessi sindacali/studio € 0,26 € 0,40 € 0,61 € 0,64 Permessi retribuiti € 0,64 € 0,85 € 1,10 € 1,18 Gratifica natalizia € 2,77 € 3,68 € 4,78 € 5,10 Totale costo indiretto € 15,50 € 21,80 € 28,18 € 30,04 Totale costi diretti e indiretti € 35,27 € 46,82 € 60,81 € 64,85 3-Contributi assicurativi eprevidenziali € 8,78 € 11,66 € 15,14 € 16,15 4-Fondiss € 0,18 € 0,23 € 0,30 € 0,32 5-Trattamento fine rapporto € 2,56 € 3,37 € 4,33 € 4,23 € 46,79 € 62,09 € 80,58 € 85,55 Differenza livello 2-Retribuzione indiretta TOTALE COSTO ORARIO Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità 137 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 82 - CONTRATTO PRIVATISTICO Addetto qualificato 3° grado Addetto specializzato 3° grado € 1.567,95 € 1.789,97 € 149,45 € 199,25 Totale paga mensile € 1.717,40 € 1.989,22 Costo orario diretto € 11,01 € 12,75 Ferie € 1,27 € 1,47 Festività infrasettimanali € 0,75 € 0,87 Assemblee e permessi sindacali/studio € 0,09 € 0,10 Permessi retribuiti € 0,27 € 0,31 Gratifica natalizia € 1,16 € 1,34 1-Retribuzione diretta Paga base mensile Scatti di anzianità biennali 2-Retribuzione indiretta Totale costo indiretto € 3,54 € 4,10 Totale costi diretti e indiretti € 14,54 € 16,85 3-Contributi assicurativi e previdenziali € 3,90 € 4,51 4-Fondiss € 0,07 € 0,08 5- Trattamento fine rapporto € 1,11 € 1,29 € 19,63 € 22,74 TOTALE COSTO ORARIO Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità TAVOLA 83 - AZIENDA AUTONOMA DI PRODUZIONE Operaio qualificato Capo squadra 5 A Coordinatore squadre 6° € 1.555,12 € 1.845,75 € 1.902,20 Scatti di anzianità biennali € 128,30 € 166,75 € 188,15 Indennità di squadra € 126,05 € 174,24 € 189,43 Totale paga mensile € 1.809,47 € 2.186,74 € 2.279,78 Costo orario diretto € 11,60 € 14,02 € 14,61 Ferie € 1,60 € 1,94 € 2,02 Festività infrasettimanali € 0,86 € 1,04 € 1,09 Assemblee e permessi Sindacali/studio € 0,10 € 0,12 € 0,13 Permessi retribuiti € 0,31 € 0,37 € 0,39 1-Retribuzione diretta Paga base mensile 2-Retribuzione indiretta Gratifica natalizia € 1,34 € 1,62 € 1,68 Totale costo indiretto € 4,22 € 5,10 € 5,31 Totale costi diretti e indiretti € 15,82 € 19,11 € 19,93 3-Contributi assicurativi e previdenziali € 4,49 € 5,43 € 5,66 4-Fondiss € 0,08 € 0,10 € 0,10 5-Trattamento fine rapporto € 1,32 € 1,59 € 1,66 € 21,70 € 26,23 € 27,35 TOTALE COSTO ORARIO Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità 138 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 84 - ISTITUTO PER LA SICUREZZA SOCIALE Medico di base Infermiere professionale Operatore Tecnico assistenziale Assistente medico Paga base mensile € 2.592,85 € 2.206,12 € 1.889,48 € 2.386,38 Scatti di anzianità biennali € 249,15 € 201,60 € 176,05 € 230,10 Indennità fissa € 814,09 . . € 893,03 Indennità progressiva € 609,81 . . € 441,21 Maggiorazione € 142,39 . . € 133,43 Incentivo assistiti € 929,62 . . . Indennità di funzione . € 104,81 € 95,27 € 131,23 Differenza di livello . . . € 225,82 Indennità integrativa . . . € 175,50 Totale paga mensile € 5.337,91 € 2.512,53 € 2.160,80 € 4.616,70 Costo orario diretto € 32,42 € 16,11 € 13,85 € 28,04 Ferie € 4,22 € 2,10 € 1,81 € 3,65 Festività infrasettimanali € 2,43 € 1,21 € 1,04 € 2,10 Assemblee e permessi sindacali/studio € 0,26 € 0,13 € 0,12 € 0,22 Permessi retribuiti € 0,77 € 0,40 € 0,35 € 0,66 Gratifica natalizia € 2,90 € 1,75 € 1,50 € 3,04 Totale costo indiretto € 10,58 € 5,60 € 4,81 € 9,68 Totale costi diretti e indiretti € 43,00 € 21,70 € 18,67 € 37,72 3-Contributi assicurativi e previdenziali € 10,71 € 5,40 € 4,65 € 9,39 4-Fondiss € 0,21 € 0,11 € 0,09 € 0,19 5-Trattamento fine rapporto € 1,78 € 1,59 € 1,37 € 1,64 € 55,69 € 28,81 € 24,77 € 48,93 1-Retribuzione diretta 2-Retribuzione indiretta TOTALE COSTO ORARIO Costo orario di un dipendente con 10 anni di anzianità 139 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 85 - LAVORATORI DIPENDENTI DEL SETTORE PRIVATO (DICEMBRE 2012) Maschi Femmine 24 6 Industri e Mani fatturi ere 3.769 1.381 Costruzi oni e i mpi anti 1.007 106 Commerci o 1.544 1.493 Al berghi e ri storanti 100 151 Trasporti e comuni cazi oni 294 237 Atti vi tà fi nanzi ari e 485 452 1.180 1.035 Istruzi one 25 25 Sani tà e assi stenza soci al e 45 186 257 851 8.730 5.923 Agri col tura Atti vi tà i mmobi l i ari , i nformati ca e servi zi al l e i mprese Al tri servi zi Totale TAVOLA 86 - INDUSTRIA (ABBIGLIAMENTO) 1° CAT. 1 - Retribuzione diretta: Paga base mensile Scatti di anzianità 2° CAT. 3° CAT. 4° CAT. 2° 4° CAT. 1° 5° CAT. 2° 5° CAT. 1° 6° CAT. livello livello livello livello 7° CAT. 8° CAT. € 1.565,59 € 1.641,11 € 1.731,43 € 1.830,59 € 1.842,76 € 1.938,28 € 2.027,31 € 2.239,31 € 2.517,59 € 3.131,19 € 170,20 € 173,24 € 177,44 € 184,24 € 185,72 € 198,08 € 204,44 € 223,60 € 252,44 € 340,36 Totale paga mensile € 1.735,79 € 1.814,35 € 1.908,87 € 2.014,83 € 2.028,48 € 2.136,36 € 2.231,75 € 2.462,91 € 2.770,03 € 3.471,55 Costo orario diretto € 10,68 € 11,17 € 11,75 € 12,40 € 12,48 € 13,15 € 13,73 € 15,16 € 17,05 € 21,36 2 - Retribuzione indiretta: Ferie Permessi retribuiti Exfestività Riduzione orario di lavoro Festività infrasettimanali Assemblee, permessi sindacali/studio Gratifica natalizia Costo orario indiretto Totale costi orari diretti e indiretti € 1,30 € 0,05 € 0,00 € 0,00 € 0,60 € 0,08 € 1,08 € 3,12 € 13,80 € 1,36 € 0,05 € 0,00 € 0,00 € 0,63 € 0,08 € 1,13 € 3,26 € 14,43 € 1,43 € 0,06 € 0,00 € 0,00 € 0,66 € 0,09 € 1,19 € 3,43 € 15,18 € 1,51 € 0,06 € 0,00 € 0,00 € 0,70 € 0,09 € 1,26 € 3,62 € 16,02 € 1,52 € 0,06 € 0,00 € 0,00 € 0,70 € 0,09 € 1,27 € 3,64 € 16,13 € 1,60 € 0,06 € 0,00 € 0,00 € 0,74 € 0,10 € 1,34 € 3,84 € 16,99 € 1,67 € 0,06 € 0,00 € 0,00 € 0,77 € 0,10 € 1,39 € 4,01 € 17,74 € 1,85 € 0,07 € 0,00 € 0,00 € 0,85 € 0,11 € 1,54 € 4,43 € 19,58 € 2,08 € 0,08 € 0,00 € 0,00 € 0,96 € 0,13 € 1,73 € 4,98 € 22,02 € 2,60 € 0,10 € 0,00 € 0,00 € 1,20 € 0,16 € 2,17 € 6,24 € 27,60 3 - Contributi assicurativi e previdenziali € 3,60 € 3,76 € 3,96 € 4,18 € 4,21 € 4,43 € 4,63 € 5,11 € 5,75 € 7,20 4 - Trattamento di fine rapporto € 1,15 € 1,20 € 1,26 € 1,33 € 1,34 € 1,41 € 1,48 € 1,63 € 1,83 € 2,30 TOTALE COSTO ORARIO € 18,55 € 19,39 € 20,40 € 21,53 € 21,68 € 22,83 € 23,85 € 26,32 € 29,61 € 37,10 N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'incidenza. 140 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 87 - INDUSTRIA (MECCANICA DI PRECISIONE) 1° CAT. 2° CAT. 3° CAT. 4° CAT. 5° CAT. 2° 5° CAT. 1° livello livello 6° CAT. 7° CAT. 8° CAT. 1 - Retribuzione diretta: Paga base mensile € 1.606,56 € 1.702,37 € 1.802,58 € 1.901,00 € 1.979,54 € 2.061,77 € 2.296,97 € 2.600,63 € 3.213,08 Scatti di anzianità € 174,52 € 179,20 € 184,64 € 191,28 € 201,48 € 207,52 € 229,24 € 260,84 € 348,88 Totale paga mensile € 1.781,08 € 1.881,57 € 1.987,22 € 2.092,28 € 2.181,02 € 2.269,29 € 2.526,21 € 2.861,47 € 3.561,96 Costo orario diretto € 10,96 € 11,58 € 12,23 € 12,88 € 13,42 € 13,96 € 15,55 € 17,61 € 21,92 2 - Retribuzione indiretta: Ferie € 1,34 € 1,41 € 1,49 € 1,57 € 1,64 € 1,70 € 1,90 € 2,15 € 2,67 Permessi retribuiti € 0,05 € 0,05 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,07 € 0,07 € 0,08 € 0,10 Exfestività € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Riduzione orario di lavoro € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Festività infrasettimanali € 0,62 € 0,65 € 0,69 € 0,72 € 0,76 € 0,79 € 0,88 € 0,99 € 1,23 Assemblee, permessi sindacali/studio € 0,08 € 0,09 € 0,09 € 0,10 € 0,10 € 0,10 € 0,12 € 0,13 € 0,16 Gratifica natalizia € 1,11 € 1,18 € 1,24 € 1,31 € 1,36 € 1,42 € 1,58 € 1,79 € 2,22 Costo orario indiretto € 3,20 € 3,38 € 3,57 € 3,76 € 3,92 € 4,08 € 4,54 € 5,14 € 6,40 Totale costi diretti e indiretti € 14,16 € 14,96 € 15,80 € 16,63 € 17,34 € 18,04 € 20,08 € 22,75 € 28,32 3 - Contributi assicurativi e previdenziali € 3,70 € 3,90 € 4,12 € 4,34 € 4,53 € 4,71 € 5,24 € 5,94 € 7,39 4 - Trattamento di fine rapporto € 1,18 € 1,25 € 1,32 € 1,39 € 1,44 € 1,50 € 1,67 € 1,90 € 2,36 € 19,04 € 20,11 € 21,24 € 22,36 € 23,31 € 24,25 € 27,00 € 30,58 € 38,07 6° CAT. 7° CAT. 8° CAT. TOTALE COSTO ORARIO N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'incidenza. TAVOLA 88 - INDUSTRIA (CHIMICA) 1° CAT. 2° CAT. 3° CAT. 4° CAT. 5° CAT. 2° 5° CAT. 1° livello livello 1 - Retribuzione diretta: Paga base mensile € 1.596,14 € 1.682,73 € 1.786,74 € 1.893,11 € 1.979,66 € 2.056,96 € 2.280,83 € 2.579,84 € 3.192,30 Scatti di anzianità € 173,24 € 176,88 € 182,72 € 190,20 € 201,48 € 206,96 € 227,24 € 258,52 € 346,48 Totale paga mensile € 1.769,38 € 1.859,61 € 1.969,46 € 2.083,31 € 2.181,14 € 2.263,92 € 2.508,07 € 2.838,36 € 3.538,78 Costo orario diretto € 10,89 € 11,44 € 12,12 € 12,82 € 13,42 € 13,93 € 15,43 € 17,47 € 21,78 2 - Retribuzione indiretta Ferie € 1,33 € 1,39 € 1,48 € 1,56 € 1,64 € 1,70 € 1,88 € 2,13 € 2,65 Permessi retribuiti € 0,05 € 0,05 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,07 € 0,07 € 0,08 € 0,10 Exfestività € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Riduzione orario di lavoro € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Festività infrasettimanali € 0,61 € 0,64 € 0,68 € 0,72 € 0,76 € 0,78 € 0,87 € 0,98 € 1,23 Assemblee, Permessi sindacali/studio € 0,08 € 0,09 € 0,09 € 0,10 € 0,10 € 0,10 € 0,12 € 0,13 € 0,16 Gratifica natalizia € 1,11 € 1,16 € 1,23 € 1,30 € 1,36 € 1,42 € 1,57 € 1,77 € 2,21 Costo orario indiretto € 3,18 € 3,34 € 3,54 € 3,74 € 3,92 € 4,07 € 4,51 € 5,10 € 6,36 Totale costi diretti e indiretti € 14,07 € 14,78 € 15,66 € 16,56 € 17,34 € 18,00 € 19,94 € 22,57 € 28,14 3 - Contributi assicurativi e previdenziali € 3,67 € 3,86 € 4,09 € 4,32 € 4,53 € 4,70 € 5,20 € 5,89 € 7,34 4 - Trattamento di fine rapporto € 1,17 € 1,23 € 1,30 € 1,38 € 1,44 € 1,50 € 1,66 € 1,88 € 2,34 TOTALE COSTO ORARIO € 18,91 € 19,88 € 21,02 € 22,27 € 23,31 € 24,20 € 26,81 € 30,34 € 37,82 N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevarne l'incidenza. 141 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 89 - ARTIGIANATO (MECCANICA) 2° CAT. 3° CAT. 4° CAT. 5° CAT. 2° livello 5° CAT. 1° livello 6° CAT. € 1.702,37 € 179,20 € 1.881,57 € 10,81 € 1.802,58 € 184,64 € 1.987,22 € 11,42 € 1.901,00 € 191,28 € 2.092,28 € 12,02 € 1.979,54 € 201,48 € 2.181,02 € 12,53 € 2.061,77 € 207,52 € 2.269,29 € 13,04 € 2.296,97 € 229,24 € 2.526,21 € 14,52 € 1,41 € 0,00 € 0,00 € 0,81 € 0,65 € 0,08 € 1,18 € 4,12 € 14,94 € 1,49 € 0,00 € 0,00 € 0,86 € 0,69 € 0,09 € 1,24 € 4,36 € 15,78 € 1,56 € 0,00 € 0,00 € 0,90 € 0,72 € 0,09 € 1,31 € 4,59 € 16,61 € 1,63 € 0,00 € 0,00 € 0,94 € 0,75 € 0,09 € 1,36 € 4,78 € 17,32 € 1,70 € 0,00 € 0,00 € 0,98 € 0,78 € 0,10 € 1,42 € 4,97 € 18,02 € 1,89 € 0,00 € 0,00 € 1,09 € 0,87 € 0,11 € 1,58 € 5,54 € 20,06 1° CAT. 1 - Retribuzione diretta Paga base mensile € 1.606,56 Scatti di anzianità € 174,52 Totale paga mensile € 1.781,08 Costo orario diretto € 10,24 2 - Retribuzione indiretta Ferie € 1,33 Permessi retribuiti € 0,00 Exfestività € 0,00 Riduzione orario di lavoro € 0,77 Festività infrasettimanali € 0,61 Assemblee, permessi sindacali/studio € 0,08 Gratifica natalizia € 1,11 Costo orario indiretto € 3,90 Totale costi diretti e indiretti € 14,14 3 - Contributi assicurativi e previdenziali € 3,69 € 3,90 € 4,12 € 4,34 € 4,52 € 4,70 € 5,23 4 - Trattamento di fine rapporto € 1,18 € 1,24 € 1,31 € 1,38 € 1,44 € 1,50 € 1,67 TOTALE COSTO ORARIO € 19,01 € 20,08 € 21,21 € 22,33 € 23,28 € 24,22 € 26,96 N.B. il totale costo orario non tiene conto della voce "Premio annuale/Retribuzione variabile" in quanto mancano i dati per rilevare l'incidenza. TAVOLA 90 - COMMERCIO 1° CAT. 1 - Retribuzione diretta Paga base mensile Scatti di anzianità Totale paga mensile Costo Orario diretto 2 - Retribuzione indiretta Ferie Permessi retribuiti Exfestività Riduzione orario di lavoro Festività infrasettimanali Assemblee, permessi sindacali/studio Gratifica natalizia Costo orario indiretto Totali costi diretti e indiretti 2° CAT. 3° CAT. Liv. B 3° CAT. Liv. A 4° CAT. Liv. B 4° CAT. Liv. A 5° CAT. Liv. B 5° CAT. Liv. A 6° CAT. 7° CAT. 8° CAT. € 1.574,23 € 1.658,25 € 1.717,84 € 1.778,29 € 1.830,67 € 1.883,99 € 1.972,70 € 2.051,55 € 2.154,81 € 2.332,69 € 2.540,19 € 188,92 € 199,00 € 206,16 € 213,40 € 219,68 € 226,08 € 236,72 € 246,20 € 258,56 € 279,92 € 304,84 € 1.763,15 € 1.857,25 € 1.924,00 € 1.991,69 € 2.050,35 € 2.110,07 € 2.209,42 € 2.297,75 € 2.413,37 € 2.612,61 € 2.845,03 € 10,13 € 10,67 € 11,06 € 11,45 € 11,78 € 12,13 € 12,70 € 13,21 € 13,87 € 15,02 € 16,35 € 1,06 € 0,10 € 0,08 € 0,17 € 0,63 € 0,07 € 1,05 € 3,15 € 13,29 € 1,12 € 0,10 € 0,09 € 0,18 € 0,66 € 0,08 € 1,10 € 3,32 € 14,00 € 1,16 € 0,11 € 0,09 € 0,18 € 0,68 € 0,08 € 1,14 € 3,44 € 14,50 € 1,20 € 0,11 € 0,10 € 0,19 € 0,71 € 0,08 € 1,18 € 3,56 € 15,01 € 1,23 € 0,11 € 0,10 € 0,20 € 0,73 € 0,08 € 1,22 € 3,67 € 15,45 € 1,27 € 0,12 € 0,10 € 0,20 € 0,75 € 0,09 € 1,25 € 3,78 € 15,90 € 1,33 € 0,12 € 0,11 € 0,21 € 0,78 € 0,09 € 1,31 € 3,95 € 16,65 € 1,38 € 0,13 € 0,11 € 0,22 € 0,82 € 0,09 € 1,37 € 4,11 € 17,32 € 1,45 € 0,13 € 0,12 € 0,23 € 0,86 € 0,10 € 1,43 € 4,32 € 18,19 € 1,57 € 0,14 € 0,12 € 0,25 € 0,93 € 0,11 € 1,55 € 4,67 € 19,69 € 1,71 € 0,16 € 0,14 € 0,27 € 1,01 € 0,12 € 1,69 € 5,09 € 21,44 3 - Contributi assicurativi e previdenziali € 3,44 € 3,63 € 3,76 € 3,89 € 4,00 € 4,12 € 4,31 € 4,49 € 4,71 € 5,10 € 5,55 4 - Trattamento di fine rapporto € 1,11 € 1,17 € 1,21 € 1,25 € 1,29 € 1,32 € 1,39 € 1,44 € 1,52 € 1,64 € 1,79 TOTALE COSTO ORARIO € 17,84 € 18,79 € 19,46 € 20,15 € 20,74 € 21,35 € 22,35 € 23,24 € 24,41 € 26,43 € 28,78 142 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.8 - I REDDITI I redditi rappresentano un flusso di ricchezza durante un periodo di tempo e costituiscono la base imponibile per le principali imposte dello Stato. Misurare infatti l’arricchimento di un soggetto rappresenta il parametro più equo per commisurare il prelievo fiscale. Aumentare il reddito significa aumentare anche la propensione al consumo delle famiglie. Ciò è strettamente collegato con la crescita economica, con l’efficienza e con la competitività del sistema produttivo. TAVOLA 91 - RETRIBUZIONI LORDE LAVORATORI DIPENDENTI 2009 SETTORE PUBBLICO Var.% 2010 Stato € 73.267.320,3 2,3% € 75.357.086,7 I.S.S. € 35.636.352,4 4,3% A.A.S.S. € 6.861.149,5 0,6% A.A.S.P. € 1.572.047,3 3,0% A.A.S.F.N. € 1.148.371,6 -4,4% C.O.N.S. Cantieri di Stato Autorità Aviazione Civile e Navale Università SETTORE PRIVATO Agricoltura Var.% 2011 Var.% 2012 Var.% € 128.822.738,6 2,4% € 131.962.840,4 2,4% € 129.791.644,3 -1,6% € 128.728.649,1 -0,8% 2,9% € 73.711.635,6 -2,2% € 72.796.539,3 -1,2% € 36.286.751,9 1,8% € 36.032.989,8 -0,7% € 36.080.409,2 0,1% € 6.784.025,3 -1,1% € 6.624.190,7 -2,4% € 6.480.050,0 -2,2% € 1.606.357,9 2,2% € 1.611.331,3 0,3% € 1.657.162,4 2,8% € 1.090.992,4 -5,0% € 1.103.114,1 1,1% € 1.090.128,6 -1,2% € 396.994,9 -8,1% € 424.936,3 7,0% € 416.920,1 -1,9% € 380.129,2 -8,8% € 8.695.134,2 -1,9% € 8.959.594,1 3,0% € 8.737.063,8 -2,5% € 8.547.546,0 -2,2% € 86.178,3 -27,6% € 96.028,3 11,4% € 93.005,8 -3,1% € 88.015,0 -5,4% € 1.159.190,3 5,4% € 1.357.067,6 17,1% € 1.461.393,3 7,7% € 1.608.669,3 10,1% € 393.655.803,4 -1,0% € 401.868.497,8 2,1% € 384.086.122,7 -4,4% € 378.880.204,3 -1,4% € 521.414,0 -3,2% € 534.331,4 2,5% € 515.568,2 -3,5% € 510.310,5 -1,0% Industrie Manifatturiere € 146.851.258,7 -8,7% € 148.311.723,7 1,0% € 141.870.456,9 -4,3% € 139.154.092,7 -1,9% Costruzioni e impianti € 35.718.250,7 -2,4% € 33.324.083,7 Commercio € 67.215.420,3 7,9% € 68.858.844,7 2,4% Alberghi e ristoranti € 4.527.133,6 8,9% € 4.295.686,0 -5,1% Trasporti e comunicazioni € 14.276.430,6 6,3% € 15.260.478,6 6,9% Attività finanziarie € 47.588.893,8 7,2% Attività immobiliari, informatica e servizi alle imprese € 54.687.090,9 -0,7% € 54.339.801,4 Istruzione -6,7% € 30.448.611,6 -8,6% € 27.549.178,3 -9,5% € 67.193.993,6 -2,4% € 69.063.781,3 2,8% € 4.935.126,7 14,9% € 5.233.484,5 6,0% € 14.062.218,5 -7,9% € 13.790.133,3 -1,9% € 53.057.522,7 11,5% € 47.468.656,5 -10,5% € 46.516.776,5 -2,0% -0,6% € 52.885.625,3 -2,7% € 51.734.916,1 -2,2% € 965.504,6 12,5% € 962.312,0 -0,3% € 909.615,2 -5,5% € 922.312,8 1,4% Sanità e assistenza sociale € 3.161.603,8 15,7% € 3.907.592,4 23,6% € 4.518.961,7 15,6% € 4.781.938,9 5,8% Altri servizi € 18.142.802,6 8,6% € 19.016.121,2 4,8% € 19.277.288,5 1,4% € 19.623.279,6 1,8% Retribuzioni Lorde Totale € 522.478.542,0 -0,2% € 533.831.338,2 2,2% € 513.877.767,0 -3,7% € 507.608.853,3 -1,2% Contributi Sociali a carico del datore di lavoro € 124.872.371,6 4,2% € 127.585.689,8 2,2% € 122.816.786,3 -3,7% € 121.267.755,1 -1,3% Totale redditi da lavoro dipendente € 647.350.913,6 0,6% € 661.417.028,0 2,2% € 636.694.553,3 -3,7% € 628.876.608,4 -1,2% Occupati settore pubblico 4.054 0,6% 4.023 -0,8% 3.997 -0,6% 3.959 -1,0% Occupati settore privato 15.677 -1,6% 15.449 -1,5% 15.006 -2,9% 14.653 -2,4% Totale occupati 19.731 -1,2% 19.472 -1,3% 19.003 -2,4% 18.612 -2,1% 143 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Nel 2012, come evidenziato dalla Tavola 92 e dai Grafici 90 e 91, il monte delle retribuzioni lorde dei lavoratori dipendenti totali diminuiscono complessivamente del -1,2%, contro un decremento del -3,7% dell’anno precedente. Il settore pubblico nel 2012 fa registrare una riduzione percentuale del -0,8%, contro una diminuzione del -1,6% nel 2011. Anche i redditi nel settore privato diminuiscono, dopo il calo nel 2011 del monte salari e stipendi pari al -4,4%, la flessione nel 2012 è pari al -1,4% ed è da imputare principalmente alla riduzione dell’occupazione del settore che nel 2012 si è ridotta del 2,1%. Per analizzare i valori delle retribuzioni pubbliche e private a prezzi 2012, la Tavola 92 mette in evidenza la dinamica delle rivalutazioni monetarie applicate al valore corrente. Come evidenziato dai Grafici 9 0 e 91, la dinamica di crescita più sostenuta la si può riscontrare in corrispondenza degli anni 2006‐2008, sia nell’ammontare totale delle retribuzioni lorde del settore privato, così come nella crescita degli occupati; nel settore pubblico invece le retribuzioni totali hanno una crescita più contenuta e il totale degli occupati si mantiene costante poco al di sotto delle 4.000 unità. La Tavola 93 mostra le retribuzioni lorde 2012 percepite nei settori pubblico e privato: le stesse generano una retribuzione media per dipendente che nel pubblico è pari a €32.515,45 (+0,13% rispetto al 2011); mentre nel settore privato è pari a €25.856,84 (+1% sempre TAVOLA 92 - RETRIBUZIONI LAVORATORI DIPENDENTI (A PREZZI 2012) Coefficienti di rivalutazione monetaria 2008 2009 2010 2011 2012 1,082 1,074 1,058 1,030 1,000 SETTORE PUBBLICO Valore corrente 125.828.893,75 128.822.738,61 131.962.840,37 129.791.644,28 128.728.649,06 A prezzi 2012 136.146.863,04 138.355.621,27 139.616.685,11 133.685.393,61 128.728.649,06 SETTORE PRIVATO Valore corrente 397.651.757,77 393.655.803,43 401.868.497,82 384.086.122,68 378.880.204,28 A prezzi 2012 430.259.201,91 422.786.332,88 425.176.870,69 395.608.706,36 378.880.204,28 TOTALE RETRIBUZIONI Valore corrente 523.480.651,52 522.479.542,04 533.831.338,19 513.877.766,96 507.608.853,34 A prezzi 2012 566.406.064,94 561.143.028,15 564.793.555,81 529.294.099,97 507.608.853,34 144 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 90 - VARIAZIONE DELLE RETRIBUZIONI SETTORI: PUBBLICO E PRIVATO -1,4 2012 -0,8 -4,4 -1,6 2011 2010 2,1 2,4 -1,0 2009 2,4 2008 7,2 1,9 2007 2006 -2 4,5 1,7 2004 -4 7,7 4,8 2005 -6 7,9 3,4 5,4 0,7 0 2 Settore Privato 4 6 8 10 Settore Pubblico GRAFICO 91 - VARIAZIONE PERCENTUALE DEL TOTALE DELLE RETRIBUZIONI 12,0% 10,2% 10,0% 8,0% 6,9% 6,7% 5,6% 6,0% 3,7% 4,0% 2,2% 2,0% -0,2% 0,0% 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 -2,0% -4,0% -3,7% -6,0% 145 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 -1,2% Relazione Economico – Statistica TAVOLA 93 - RETRIBUZIONI LORDE LAVORATORI DIPENDENTI Retribuzione Pubblico Privato Numero Dipendenti Totale Pubblico Privato Totale Retribuzione media per dipendente Pubblico Privato Totale 2002 € 110.770.523,27 € 262.796.568,90 € 373.567.092,17 4.303 13.066 17.369 € 25.742,63 € 20.113,01 € 21.507,69 2003 € 111.228.030,95 € 267.706.319,65 € 378.934.350,60 4.035 13.083 17.118 € 27.565,81 € 20.462,15 € 22.136,60 2004 € 111.974.706,16 € 305.571.167,08 € 417.545.873,24 4.060 13.626 17.686 € 27.579,98 € 22.425,60 € 23.608,84 2005 € 113.905.251,01 € 319.273.789,25 € 433.179.040,26 4.001 13.944 17.945 € 28.469,20 € 22.896,86 € 24.139,26 2006 € 119.348.597,07 € 343.765.012,20 € 463.113.609,27 4.015 14.599 18.614 € 29.725,68 € 23.547,16 € 24.879,85 2007 € 123.458.851,42 € 370.821.338,53 € 494.280.189,95 4.020 15.407 19.427 € 30.711,16 € 24.068,37 € 25.442,95 2008 € 125.828.893,75 € 397.651.757,77 € 523.480.651,52 4.030 15.935 19.965 € 31.223,05 € 24.954,61 € 26.219,92 2009 € 128.822.738,61 € 393.655.803,43 € 522.478.542,04 4.054 15.677 19.731 € 31.776,70 € 25.110,40 € 26.480,08 2010 € 131.962.840,37 € 401.868.497,82 € 533.831.338,19 4.023 15.449 19.472 € 32.802,10 € 26.012,59 € 27.415,33 2011 € 129.791.644,28 € 384.086.122,68 € 513.877.766,96 3.997 15.006 19.003 € 32.472,27 € 25.595,50 € 27.041,93 2012 € 128.728.649,06 € 378.880.204,28 € 507.608.853,34 3.959 14.653 18.612 € 32.515,45 € 25.856,84 € 27.273,20 rispetto al 2011). Nel 2012 aumenta, rispetto all’anno precedente, la retribuzione media contrattuale, che ammonta a €1.912,55 (Tav.94) e che risulta dal calcolo medio di un paniere di retribuzioni del settore privato, determinato annualmente con Decreto Reggenziale; si presenta, tra l’altro, al di sotto della retribuzione media del settore privato pari a €1.988,99. La dinamica di crescita della retribuzione media contrattuale, negli ultimi dieci anni, è sempre stata minore di quella della retribuzione media del settore privato escluso l’anno 2003 dove i valori sono quasi allineati. A partire dal 1996 e fino al 2000, gli incrementi della retribuzione media contrattuale sono aumentati mediamente del 4 o 5% annuo, mentre dal 2001 ad oggi la tendenza è in netta diminuzione con una crescita retributiva più vicina al costo della vita. Come mostrato dal grafico 95, negli ultimi anni gli incrementi retributivi sono stati percentualmente allineati e spesso anche molto superiori. 146 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 94 - INCREMENTI PERCENTUALI DELLA RETRIBUZIONE MEDIA CONTRATTUALE Retribuzione media contrattuale Incremento Retribuzione media settore Costo della vita retribuzione media privato (*) contrattuale 1996 € 1.190,95 € 1.368,97 . 3,90 1997 € 1.238,98 € 1.455,36 4,03 1,70 1998 € 1.302,50 € 1.431,20 5,13 1,80 1999 € 1.369,13 € 1.482,81 5,12 1,60 2000 € 1.437,82 € 1.524,11 5,02 2,60 2001 € 1.491,53 € 1.538,19 3,74 2,70 2002 € 1.530,00 € 1.579,57 2,58 2,40 2003 € 1.567,00 € 1.574,01 2,42 2,50 2004 € 1.599,00 € 1.725,05 2,04 2,00 2005 € 1.641,00 € 1.761,00 2,63 1,70 2006 € 1.684,00 € 1.811,32 2,62 2,00 2007 € 1.729,00 € 1.851,41 2,67 1,70 2008 € 1.773,00 € 1.919,58 2,54 3,20 2009 € 1.801,00 € 1.931,56 1,58 0,70 2010 € 1.839,00 € 2.000,96 2,11 1,60 2011 € 1.839,00 € 1.968,88 0,00 2,70 2012 € 1.912,55 € 1.988,99 4,00 3,00 (*) medio Istat GRAFICO 92 - INDICE DELLA RETRIBUZIONE MEDIA PER DIPENDENTE (2002=100) 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2002 2003 2004 2005 2006 Pubblico 2007 2008 2009 2010 Privato 147 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2011 2012 Relazione Economico – Statistica GRAFICO 93 - INDICE DELLA RETRIBUZIONE MEDIA CONTRATTUALE (2002=100) 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2002 2003 2004 2005 2006 Retribuzione media contrattuale 2007 2008 2009 2010 2011 Retribuzione media settore privato GRAFICO 94 - ANDAMENTO DELLA RETRIBUZIONE MEDIA CONTRATTUALE € 2.500,00 € 2.000,00 € 1.500,00 € 1.000,00 € 500,00 € 0,00 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Retribuzione media contrattuale 2012 Retribuzione media settore privato 148 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 95 - ANDAMENTO DEGLI INCREMENTI MEDI RETRIBUTIVI E DEL COSTO DELLA VISTA 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Incremento retribuzione Costo della vita Solo nel 2003 e nel 2008 le retribuzioni sono aumentate in misura inferiore rispetto al costo della vita (-0,8% nel 2003 e -0,66% nel 2008), ma la differenza maggiore si riscontra nel 2011 dove la forbice tra incremento delle retribuzioni ed inflazione raggiunge il 2,7%. 149 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 95 - RETRIBUZIONI LORDE DEL SETTORE PRIVATO PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA 2011 2012 € 515.568 € 510.310 Totale ramo Agricoltura, caccia e silvicoltura € 515.568 € 510.310 15 Industrie alimentari e delle bevande € 5.781.650 € 5.662.209 17 Industrie tessili € 540.487 € 554.072 18 Confezione di articoli di abbigliamento; preparazione, tintura e confezione di pellicce € 5.634.802 € 3.831.008 19 Preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da viaggio, borse, marocchineria, selleria e calzature € 1.172.866 € 1.085.655 20 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in materiali da intreccio € 5.118.607 € 4.916.535 21 Fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta € 2.263.596 € 2.208.731 22 Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati € 3.829.936 € 3.984.710 24 Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali € 17.752.699 € 18.530.674 25 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche € 11.636.659 € 13.141.476 26 Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali € 5.947.660 € 5.756.509 27 Metallurgia € 280.698 € 4.166.602 28 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo. Esclusi macchine e impianti € 19.350.368 € 14.244.286 29 Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici € 21.278.184 € 21.120.504 30 Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici € 690.824 € 745.158 31 Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca € 10.734.106 € 10.753.132 32 Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiature per le comunicazioni € 1.297.009 € 1.073.033 33 Fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi € 4.286.270 € 3.829.218 34 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi € 1.319.542 € 1.243.290 35 Fabbricazione di altri mezzi di trasporto € 66.039 € 88.205 36 Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere € 22.888.455 € 22.219.087 01 Agricoltura, caccia e silvicoltura Totale ramo Industrie manifatturiere € 141.870.457 € 139.154.093 45 Costruzioni € 30.448.612 € 27.549.178 Totale ramo Costruzioni € 30.448.612 € 27.549.178 06 Commercio all'ingrosso ambulante o al dettaglio € 211.641 € 104.660 50 Commercio, manutenzione e riparazione di autoveiocli e motocicli; vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione € 4.940.314 € 4.538.476 51 Commercio all'ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e motocicli esclusi € 23.474.433 € 25.661.093 52 Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli); riparazione di beni personali e per la casa € 38.532.611 € 38.720.651 53 Commercio ambulante € 34.995 € 38.900 Totale ramo Commercio € 67.193.994 € 69.063.781 55 Alberghi e ristoranti € 4.935.127 € 5.233.484 Totale ramo Alberghi e ristoranti € 4.935.127 € 5.233.484 60 Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte € 5.596.933 € 5.392.560 61 Trasporti marittimi e per vie d'acqua € 25.168 . 63 Attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività delle agenzie di viaggio € 5.572.895 € 5.747.490 64 Poste e telecomunicazioni € 2.867.223 € 2.650.083 Totale ramo Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni € 14.062.219 € 13.790.133 65 Intermediazione monetaria e finanziaria (escluse le assicurazioni e i fondi pensione) € 45.167.796 € 43.979.739 66 Assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie € 1.857.949 € 2.007.915 67 Attività ausiliarie dell'intermediazione finanziaria e delle assicurazioni € 442.912 € 529.123 Totale ramo Attività finanziarie € 47.468.657 € 46.516.776 70 Attività immobiliari € 1.730.075 € 1.731.774 71 Noleggio di macchinari ed attrezzature senza operatore e di beni per uso personale e domestico € 990.633 € 1.004.049 72 Informatica ed attività connesse € 11.509.141 € 11.814.747 73 Ricerca e sviluppo € 942.100 € 1.035.173 74 Attività di servizi alle imprese € 37.713.676 € 36.149.172 Totale ramo Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e servizi alle imprese € 52.885.625 € 51.734.916 80 Istruzione € 909.615 € 922.313 Totale ramo Istruzione € 909.615 € 922.313 85 € 4.518.962 € 4.781.939 Totale ramo Sanità e assistenza sociale Sanità e assistenza sociale € 4.518.962 € 4.781.939 90 Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acqie di scarico e simili € 232.638 € 261.732 91 Attività di organizzazioni associative € 2.949.879 € 2.931.008 92 Attività ricreative, culturali e sportive € 8.041.034 € 8.418.528 93 Servizi alle famiglie € 4.109.454 € 4.036.846 Totale ramo Altri servizi pubblici, sociali e personali € 15.333.005 € 15.648.113 95 € 3.816.745 € 3.853.670 Totale ramo Attività svolte presso famiglia o convivenza € 3.816.745 € 3.853.670 99 € 127.539 € 121.497 Totale ramo Organizzazioni ed organismi extraterritoriali € 127.539 € 121.497 TOTALE SETTORE PRIVATO € 384.086.123 € 378.880.204 Attività di datore di lavoro per personale domestico svolto presso famiglia o convivenza Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 150 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.9 – I CONSUMI 2.9.1 ‐ Consumi Privati e Consumi Collettivi Resta debole anche nel 2012 la dinamica della domanda interna. L’incertezza derivata dalla crisi del settore finanziario e dei settori produttivi, ha influenzato notevolmente i comportamenti delle famiglie riguardo ai consumi. La capacità di spesa delle famiglie, limitata dalla crescente inflazione e dai mancati aumenti salariali, è stata influenzata anche dal peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro nel biennio 2010‐2012. La conseguenza logica è stata che a risentirne sono stati soprattutto i consumi. Per questi motivi, il reddito disponibile delle famiglie è diminuito nel 2012 e tutto ciò non ha certamente aiutato i consumi privati che calano rispetto al 2011, infatti, sulla base dei dati desunti dall’Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi, si registra una variazione del -5,2%. Nel 2012, la spesa media annuale delle famiglie è stata pari, in valori correnti, a €28.292,63 e rispetto all’anno precedente è diminuita di € 1.560,1 (Graf. 97). In termini di spesa, hanno subito importanti diminuzioni quasi tutte le categorie, in particolare “Pasti e consumazioni fuori casa” (-4,4%), “Generi alimentari e bevande” (-4%), “Vacanze” (-9,3%), “Trasporti” (-8,2%), “Utenze telefoniche” (-16,9%), “Utenze domestiche” (-5,6%), “Abbigliamento e calzature” (-5,1%), “Attività sportive” (-20,5%), “Istruzione” (-21%). Le categorie di spesa che hanno fatto registrare il maggior aumento dei consumi delle famiglie rispetto al 2011 comprendono i “Servizi sanitari e spese per la salute” (+7,5%) e “Abitazione” (+3,7%). La suddivisione della spesa media mensile è avvenuta nel seguente modo: il 21,2% viene speso per “Generi alimentari e bevande” (€ 499,38), il 16,7% per “Abitazione” (€ 393,87), l’11,2% è utilizzato per “Trasporti” (€ 262,94), il 9,4% riguarda “Pasti e consumazioni fuori casa” (€ 222,63). 151 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Dopo il trend positivo degli ultimi anni, nel 2012 si è registrata una lieve flessione dei consumi in territorio, passati dal 75,0% del 2011 al 74,4% del 2012. Le categorie di spesa con la percentuale maggiore in territorio sono quelle per “Abitazione” (95,5%), “Trasporti” (87,8%), “Generi alimentari e bevande” (85,8%). Le categorie dove la spesa avviene prettamente fuori territorio sono “Ricreazione e spettacoli”, “Istruzione”, “Pasti e consumazioni fuori casa”, “Abbigliamento e calzature”. Da un’analisi degli ultimi cinque anni sui comportamenti di spesa delle famiglie sammarinesi, emerge che la spesa media annuale è passata da € 32.767,41 del 2008 a € 28.292,63 del 2012 (pari a un decremento del -13,7%). Diversamente, invece, la proporzione di spesa in territorio leggermente aumentata, passando dal 74,0% del 2008 al 74,4% del 2012, agevolata anche dalla diffusione dell’utilizzo della SMAC Card. Per quanto riguarda i consumi collettivi, la Tav.96 evidenzia una flessione, rispetto al 2011, relativamente a tutte le voci: consumo di gas (‐16,21%), raccolta di rifiuti urbani (-4,14%), consumo di energia elettrica (-2,59%) e acqua (-2,98%). Il Grafico 96 mette in evidenza come, nell’ultimo decennio, il consumo di energia elettrica, dovuto sia alla crescita del numero di allacciamenti privati che alla crescita dei consumi per uso industriale, abbia avuto un incremento costante, mentre la raccolta dei rifiuti urbani ed il consumo di gas hanno avuto un andamento che è andato stabilizzandosi dal 2006. Per il 2013 i valori delle tariffe dei servizi pubblici della Tavola 97 risultano sostanzialmente invariati dal 2008, tra queste però, si registra un aumento delle tariffe di acqua e gas. 152 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 96 - CONSUMI COLLETTIVI Energia Elettriva (inkWh) Gas (in mc) Acqua (in mc) Rifiuti (in quintali) 1988 74.329.000 22.110.775 2.295.870 76.722 1989 77.120.202 23.939.932 2.223.704 84.070 1990 87.529.787 27.233.402 2.294.248 92.834 1991 96.937.814 34.467.633 2.147.334 97.587 1992 103.992.273 34.003.954 2.232.622 102.446 1993 113.622.670 35.447.822 2.340.427 107.041 1994 121.245.935 36.141.445 2.449.194 112.583 1995 125.008.528 40.458.018 2.407.642 114.091 1996 136.863.857 43.339.387 2.500.934 112.716 1997 142.051.754 42.523.925 2.591.746 124.688 1998 155.177.728 45.578.459 2.878.960 126.049 1999 163.704.846 47.729.351 3.180.977 130.966 2000 184.446.116 46.739.114 2.940.498 128.373 2001 193.371.696 50.641.790 3.061.334 132.606 2002 197.044.601 48.299.987 2.986.757 136.052 2003 208.424.028 54.491.581 3.196.322 132.933 2004 211.781.884 55.606.175 3.107.956 142.483 2005 216.814.476 58.360.328 3.135.342 148.185 2006 230.070.249 54.888.172 3.304.834 151.582 2007 239.983.250 52.785.713 3.218.789 154.039 2008 249.713.051 55.133.255 3.516.957 156.949 2009 260.904.437 55.645.787 3.523.745 151.836 2010 267.358.463 59.978.795 3.056.567 158.460 2011 270.900.000 54.400.000 3.159.097 152.937 2012 263.895.688 45.582.449 3.065.107 146.603 Var. % -2,59% -16,21% -2,98% -4,14% GRAFICO 96 - ANDAMENTO DEI CONSUMI COLLETTIVI (2002=100) 160,00 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Energia Elettrica Gas Acqua 153 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Rifiuti Relazione Economico – Statistica TAVOLA 97 - EVOLUZIONE DELLE TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Corsa solo Andata € 2,80 € 2,80 € 2,80 € 2,80 € 2,80 € 2,80 € 2,80 Corsa Andata e Ritorno € 4,50 € 4,50 € 4,50 € 4,50 € 4,50 € 4,50 € 4,50 Abbonamento 12 Corse € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 Gruppi > 25 persone € 4,00 € 4,00 € 4,00 € 4,00 € 4,00 € 4,00 € 4,00 Abbonamento mensile € 28,00 € 28,00 € 28,00 € 28,00 € 28,00 € 28,00 € 28,00 Corsa semplice rivenditore € 1,00 € 1,00 € 1,00 € 1,00 € 1,00 € 1,00 € 1,00 Corsa semplice in vettura € 2,00 € 2,00 € 2,00 € 2,00 € 2,00 € 2,00 € 2,00 Tesserino 12 corse € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 € 8,00 Abbonamento mensile € 20,00 € 20,00 € 20,00 € 20,00 € 20,00 € 20,00 € 20,00 fino a 6 mc/mese € 0,45 € 0,47 € 0,47 € 0,47 € 0,47 € 0,47 € 0,47 da 6 a 12 mc/mese € 0,90 € 0,95 € 0,95 € 0,95 € 0,95 € 0,95 € 0,97 da 12 a 18 mc/mese € 1,37 € 1,44 € 1,44 € 1,44 € 1,44 € 1,44 € 1,49 da 18 a 30 mc/mese € 1,99 € 2,09 € 2,09 € 2,09 € 2,09 € 2,09 € 2,17 oltre 30 mc/mese € 2,50 € 2,63 € 2,63 € 2,63 € 2,63 € 2,63 € 2,73 fino a 10 mc/mese € 1,42 € 1,42 € 1,42 € 1,42 € 1,42 € 1,42 € 1,44 da 10 a 25 mc/mese € 1,67 € 1,67 € 1,67 € 1,67 € 1,67 € 1,67 € 1,71 oltre 25 mc/mese € 1,90 € 1,90 € 1,90 € 1,90 € 1,90 € 1,90 € 1,95 € 0,43 € 0,47 € 0,47 € 0,47 € 0,48 € 0,48 € 0,57 primario oltre 200.000 m /anno € 0,40 € 0,43 € 0,43 € 0,43 € 0,44 € 0,44 € 0,51 secondario € 0,33 € 0,36 € 0,36 € 0,36 € 0,38 € 0,38 € 0,45 interrompibile € 0,29 € 0,33 € 0,33 € 0,33 € 0,30 . . fino a 4,5 kW € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 oltre 4,5 kW € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 € 0,06 Usi domestici e assimilati € 0,44 € 0,46 € 0,46 € 0,46 € 0,46 € 0,46 € 0,55 Utenze diverse € 0,60 € 0,60 € 0,60 € 0,60 € 0,60 € 0,60 € 0,72 Funivia Trasporto Pubblico Acqua uso domestico Acqua usi diversi Gas uso tecnologico primario fino a 200.000 m3/anno 3 Raccolta rifiuti usi domestici Tassa ambientale Fonte AASS 154 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 98 - TARIFFE GAS USO CIVILE 2013 Scaglione Min mc/anno Max mc/anno Tariffe 1 1 510 € 0,470065 2 511 1.400 € 0,479373 3 1.401 5.100 € 0,488772 4 5.101 oltre € 0,503009 TAVOLA 99 - TARIFFE ENERGIA ELETTRICA USI DOMESTICI 2009 2010 2011 2012 2013 Potenza impegnata 1,5 kW fino a 160 kWh/mese € 0,072888 € 0,072888 € 0,075800 € 0,075800 € 0,075800 oltre 160 kWh/mese € 0,155718 € 0,155719 € 0,168180 € 0,168180 € 0,168180 Potenza impegnata da 3 a 4,5 kW fino a 160 kWh/mese € 0,082828 € 0,082828 € 0,089450 € 0,089450 € 0,089450 oltre 160 kWh/mese € 0,172284 € 0,172284 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 Potenza impegnata da 6 kW o superiore € 0,172284 € 0,172284 € 0,189510 € 0,189510 € 0,189510 TAVOLA 100 - TARIFFE ENERGIA ELETTRICA USI DIVERSI 2013 Corrispettivo potenza Corrispettivo energia 2,068649 0,16271 2,857250 0,14676 5,165908 0,11805 4,720177 0,09396 5,664212 0,11276 6,491672 0,08422 7,790006 0,10106 Utilizzazione bassa < 60 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata fino a 20 kW Utilizzazione ridotta < 95 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata fino a 30 kW Utilizzazione normale < 100 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata fino a 100 kW Utilizzazione normale < 200 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata oltre 100 kW in MT Utilizzazione normale < 200 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata oltre 100 kW in BT Utilizzazione alta > 200 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata oltre 100 kW in MT Utilizzazione alta > 200 h/Wh/k W. mese Potenza impegnata oltre 100 kW in BT 155 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 101 - TARIFFE RACCOLTA RIFIUTI USI DIVERSI 2013 Attività economica fino a 3 kW A . € 320,00 € 498,00 € 748,00 € 997,00 € 2.138,00 B . € 285,00 € 403,00 € 540,00 € 611,00 € 775,00 C . € 273,00 € 344,00 € 469,00 € 469,00 € 755,00 D . € 273,00 € 344,00 € 469,00 € 469,00 € 855,00 E . € 249,00 € 320,00 € 356,00 € 427,00 € 735,00 F Uso Hobby . come uso domestico € 235,00 . . . G € 100,00 . . . . . da 3 a 6 kW da 6 a 15 kW da 15 a 30 kW da 30 a 60 kW GRAFICO 97 - ANDAMENTO DELLA SPESA ANNUALE DELLE FAMIGLIE (CONSUMI PRIVATI) € 60.000,00 € 32.767,41 € 32.904,70 € 29.825,02 € 29.852,74 € 28.292,63 € 50.000,00 € 40.000,00 € 30.000,00 € 24.241,42 € 23.933,55 2008 2009 € 22.208,03 € 22.399,83 € 21.061,12 € 20.000,00 € 10.000,00 € 0,00 Spesa in territorio 2010 2011 Spesa media totale Fonte "Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi" 2012 156 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 oltre 60 kW Relazione Economico – Statistica 2.10 - L’INDICE DEI PREZZI 2.10.1 ‐ I prezzi al consumo A partire dai dati di gennaio 2011, viene pubblicata la nuova serie dell’indice dei prezzi con base di riferimento 2010=100 (base di riferimento precedente 2002). Questa operazione assicura una maggiore accuratezza nella misurazione dell’inflazione. Inoltre viene adottata una nuova metodologia di rilevazione e di calcolo degli indici dei prezzi dei prodotti stagionali, in applicazione del Regolamento (CE) n. 330/2009 del 22 aprile 2009. Tale innovazione, è applicata ai gruppi e alle classi di prodotti relativi a: Frutta, Vegetali, Abbigliamento e Calzature. Secondo il citato Regolamento si definisce prodotto stagionale quello che, in alcuni periodi dell’anno (almeno un mese), può non essere acquistabile oppure è acquistato in volumi modesti o irrilevanti dai consumatori. Sulla base di un calendario mensile per tutto il 2011, si stabilisce quando ciascuno specifico prodotto, appartenente alle suddette categorie o ai suddetti gruppi, deve essere considerato in stagione oppure fuori stagione. L’adozione di un calendario della stagionalità comporta, a partire da gennaio 2011, l’effettuazione della rilevazione dei prezzi al consumo solo nei mesi in cui il prodotto in questione è definito in stagione e, di conseguenza, la stima degli indici dei prezzi dei prodotti fuori stagione sulla base di una metodologia coerente con le indicazioni contenute nel Regolamento europeo. La rilevazione dei prezzi al consumo consiste nell’osservare le dinamiche legate all’inflazione; conoscere queste dinamiche può aiutare i consumatori a tutelarsi preventivamente. L’obiettivo principale è quello di conoscere il livello dei prezzi di alcuni prodotti e servizi, attraverso un puntuale monitoraggio del mercato, nella fase di passaggio dal settore delle imprese a quello delle famiglie. L’indicatore economico fissato per misurare le variazioni dei prezzi che le famiglie pagano per beni e servizi, è l’indice dei prezzi al consumo che prevede l'aggiornamento annuale sia della lista dei prodotti per i quali vengono rilevati i prezzi: il paniere, sia della ponderazione con cui i prodotti partecipano al calcolo degli indici: i pesi. 157 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 102 - INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (BASE: DICEMBRE 2010=100) gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 Generale 105,67 105,78 105,79 105,98 106,15 106,35 106,48 106,64 107,01 1-Prodotti alimentari e bevande analcoliche 111,71 111,91 112,26 114,31 11,47 114,53 114,11 115,33 115,59 2-Bevande alcoliche e tabacchi 106,53 107,81 107,82 107,82 108,55 108,55 108,61 108,50 109,00 3-Abbigliamento e calzature 106,49 106,49 106,53 106,23 106,26 106,26 106,26 106,26 106,82 4-Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili 107,00 107,00 107,00 106,98 107,64 107,69 107,69 107,69 108,66 5-Mobili, articoli e servizi per la casa 104,51 104,39 104,47 105,68 105,80 105,83 105,90 105,93 106,10 6-Servizi sanitari e spese per la salute 99,38 99,38 99,85 102,25 102,67 103,61 103,61 103,39 106,81 7-Trasporti 107,47 107,98 107,32 104,00 104,48 104,65 105,51 105,56 105,36 8-Comunicazioni 80,00 80,00 79,30 79,30 79,30 79,30 79,50 79,50 79,50 9-Ricreazione, spettacoli e cultura 104,05 104,28 104,92 105,63 105,08 105,72 105,91 105,82 105,73 10-Istruzione 103,61 103,61 103,61 103,61 103,61 103,61 103,61 103,61 104,44 11-Servizi ricettivi e di ristorazione 106,28 106,20 106,22 106,03 106,03 106,31 106,63 106,44 106,16 12-Altri beni e servizi 104,29 104,22 104,06 105,04 105,04 105,25 105,35 105,38 105,45 L’aggiornamento annuale della composizione e della ponderazione del paniere ha lo scopo di mantenere nel tempo la capacità degli indici dei prezzi di riflettere i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, e si basa sulla rappresentatività dei prodotti e della loro evoluzione. A San Marino viene utilizzato l’indice dei prezzi al consumo degli operai ed impiegati, (FOI) il quale si riferisce ai consumi delle famiglie che fanno capo ad un lavoratore dipendente operaio o impiegato. L’indagine sui prezzi si sviluppa analiticamente procedendo in maniera autonoma nella rilevazione, al fine di controllarne la corrispondenza e l’attendibilità, e al fine anche di cercare di evitare le difficoltà tipiche del consumatore, il quale molto spesso ha la percezione di un aumento dei prezzi che si discosta in modo significativo da quello misurato statisticamente. I prezzi rilevati per il 2013 sono riferiti a circa 1.500 rilevazioni effettuate mensilmente dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica in collaborazione con la Polizia Civile presso 158 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica gli operatori economici sammarinesi e si riferiscono a beni e servizi rappresentativi dei consumi delle famiglie sammarinesi. I punti vendita coinvolti nella rilevazione sono circa 150. Nel complesso, il Paniere a partire dal 2011 include oltre 1.100 prodotti, ciascuno con una ponderazione corrispondente al proprio contributo alla spesa mensile delle famiglie e nello specifico, vengono selezionati articoli a cui corrispondono le maggiori quote di consumo. Per fare un esempio, nel Paniere la carne bovina pesa più della carne suina, così come l’olio d’oliva ha un peso maggiore dell’olio di semi. Il Paniere adottato è quello ISTAT/EUROSTAT ed è articolato in 12 capitoli di spesa, ognuno con un proprio peso: Prodotti alimentari e bevande analcoliche ‐ Bevande alcoliche e tabacchi ‐ Abbigliamento e calzature ‐ Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili ‐ Mobili, articoli e servizi per la casa ‐ Servizi sanitari e spese per la salute ‐ Trasporti ‐ Comunicazioni ‐ Ricreazione, spettacoli e cultura ‐ Istruzione ‐ Servizi ricettivi e di ristorazione ‐ Altri beni e servizi. Rispetto al 2010 entrano nel paniere queste nuove posizioni: Tablet PC, Fast food etnico, Salmone affumicato. Esce la posizione Noleggio DVD. L’aggiornamento del Paniere si basa sulla rappresentatività dei prodotti e sulla loro evoluzione tecnologica, determinando l’inserimento di prodotti che hanno assunto maggiore importanza nella spesa effettiva delle famiglie. Conseguentemente se il consumo di un prodotto risulta in declino, viene escluso. Con questa logica sono stati inseriti nuovi prodotti da rilevare, all’interno di posizioni già esistenti. Tra le posizioni, già contenute nell’indice precedente, che vengono diffuse per effetto della nuova classificazione ci sono: i Servizi di telefonia mobile (traffico voce ed sms) e i Servizi internet da rete mobile. Altre posizioni subiscono scomposizioni o raggruppamenti di posizioni rappresentative già presenti nel paniere, allo scopo di migliorare la copertura dell’insieme dei consumi delle famiglie. Nella struttura di ponderazione dell’indice, aumenta il peso relativo delle divisioni: trasporti, abitazione, acqua, elettricità e combustibili, servizi sanitari e spese per la salute, istruzione e bevande alcoliche e tabacchi. Il calo più rilevante in termini assoluti riguarda invece la divisione mobili, articoli e servizi per la casa. 159 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica La diminuzione di peso più rilevante interessa invece, in termini assoluti, il capitolo dei Trasporti. Lo scopo degli aggiornamenti che annualmente avvengono all’interno di ciascun capitolo di spesa, è quello di avvicinare, in maniera significativa, la rilevazione dei prezzi effettuata all'inflazione effettivamente sostenuta dai consumatori. Dall’analisi dei dati presenti nella Tavola 102 e dal Grafico 98, si sottolinea come l’andamento dell’indice sammarinese manifesti un andamento in ascesa che sta ad indicare come nel 2013 riprende il cammino dell’inflazione. L’accelerazione dei processi inflattivi è guidata dal capitolo Servizi sanitari e spese per la salute. Oltre a questo, i capitoli che nel periodo, gennaio 2012‐settembre 2012, hanno avuto gli incrementi maggiori sono stati: il capitolo Prodotti alimentari e bevande analcoliche e il capitolo Bevande alcoliche e tabacchi. Comparando l’indice Istat con quello sammarinese (Grafici 99 e 100), si può notare come le linee di tendenza non abbiano lo stesso andamento e mentre l’indice generale sammarinese GRAFICO 98 - ANDAMENTO DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO 107,50 107,00 106,64 107,01 ago-13 set-13 106,35 106,50 106,48 105,98 106,00 105,50 106,15 105,67 105,78 105,79 105,00 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 160 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica nel primo semestre 2013, aumenta del +1,5% rispetto a giugno 2012, l’indice ISTAT registra un aumento del +1,2%; mentre a settembre l’indice sammarinese ha una variazione del +1,8%, per nulla simile a quello italiano che subisce una variazione del +0,8%. GRAFICO 99 - VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (FOI) - SAN MARINO 2,5% 2,1% 2,0% 2,0% 1,8% 1,7% 1,6% 1,5% 1,5% 1,6% 1,4% 1,2% 1,0% 0,5% 0,0% gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 GRAFICO 100 - VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (FOI) – ISTAT 3,5% 3,0% 2,5% 2,0% 2,2% 1,5% 1,8% 1,2% 1,6% 1,0% 1,1% 1,2% 1,1% 1,2% 0,8% 0,5% 0,0% gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 161 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica ago-13 set-13 Relazione Economico – Statistica 162 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.11 – SMaC San Marino Card Nell’estate del 2008 il Congresso di Stato ha varato il progetto San Marino Card, un ottimo strumento d’incentivazione che, nel corso degli ultimi 5 anni, nonostante la grave crisi economica, ha consentito di mantenere ad un livello accettabile i consumi privati nel Paese. Le prime SMaC Card sono state distribuite a partire dal mese di dicembre dello stesso anno, pertanto abbiamo atteso fino ad oggi per poter presentare per la prima volta una statistica con una base significativa di cifre. La nostra analisi parte dal numero delle carte attive in circolazione, considerato che la prima emissione di SMAC Card è avvenuta a dicembre 2008 e la seconda a dicembre 2012, abbiamo scelto come termine di raffronto il mese di settembre perché ci consente di avere una base di dati più consolidati e stabili dopo i primi mesi di partenza dell’iniziativa. La tavola 103 rappresenta il numero delle carte emesse e la suddivisione per paese di provenienza dell’intestatario. Si nota come nel corso degli anni sia aumentato il numero di possessori italiani fino a raggiungere la prevalenza rispetto a quelli sammarinesi. Per quanto riguarda i possessori di altri paesi i polacchi sono in prima fila, seguiti da francesi e rumeni. TAVOLA 103 - NUMERO DI CARTE ATTIVE PER PROVENIENZA DELL'INTESTATARIO (MESE DI RIFERIMENTO: SETTEMBRE) 2009 2010 2011 2012 2013 Carte attive % Carte attive % Carte attive % Carte attive % Carte attive % San Marino 19.062 54,63% 20.293 50,91% 21.183 48,38% 21.986 45,86% 22.945 49,14% Italia 15.441 44,25% 19.267 48,34% 22.407 51,17% 25.799 53,81% 23.607 50,55% Altri Paesi 43 0,12% 78 0,20% 103 0,24% 119 0,25% 130 0,28% n.d. 346 0,99% 221 0,55% 93 0,21% 37 0,08% 15 0,03% 34.892 100,00% 39.859 100,00% 43.786 100,00% 47.941 100,00% 46.697 100,00% Totale Nella tavola 104 si nota come nel corso dell’anno 2013 il numero delle carte sia andato gradualmente aumentando pur restando a livelli inferiori rispetto al dato di settembre 2012. Infatti a seguito dell’evoluzione della carta, da semplice tessera per la raccolta sconti a borsellino elettronico, si è attuata una selezione nei confronti delle carte non utilizzate che non sono state riattivate. 163 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 104 - NUMERO CARTE ATTIVE PER PROVENIENZA DELL'INTESTATARIO (I° - II° - III° TRIMESTRE 2013) gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 San Marino 24.515 22.339 22.480 22.565 22.630 22.711 22.819 22.877 22.945 Italia 30.818 17.211 17.926 18.604 19.156 19.757 20.089 23.233 23.607 Altri Paesi 159 58 63 75 92 98 120 127 130 n.d. 20 Totale 55.512 11 41 12 18 21 12 21 15 39.619 40.510 41.256 41.896 42.587 43.040 46.258 46.697 La suddivisione per sesso del Grafico 101 dimostra una netta prevalenza del sesso maschile tra i possessori di SmacCard il 59% rispetto al 41% delle femmine. GRAFICO 101 - NUMERO DI CARTE ATTIVE SUDDIVISE PER SESSO (SETTEMBRE 2013) Dalla suddivisione dei consumi in grandi categorie macroeconomiche (Tav.105) si nota che il settore in cui si registrano le maggiori spese, sia in termini di numero di transazioni che in termini di ammontare della spesa, è quello alimentare seguito dal settore carburanti. 164 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 105 - IMPORTI E TRANSAZIONI PER CATEGORIA 2009 Transazioni Importo Abbigliamento, calzature, pelletteria, valigeria Alimentari 86.125 2010 2011 Importo Importo Transazioni Importo Transazioni Importo Medio Medio € 8.862.224 € 102,90 86.554 € 8.516.548 € 98,40 67.517 € 6.663.737 2012 Importo Transazioni Importo Medio Importo Medio € 98,70 € 94,49 1.680.178 € 59.408.086 € 35,36 1.894.785 € 65.832.928 € 34,74 2.045.287 € 68.451.244 € 33,47 Bar, ristoranti, pizzerie, alberghi 80.518 € 2.756.493 € 34,23 78.097 € 2.220.743 € 28,44 109.489 € 2.625.173 € 23,98 70.324 € 6.645.045 2.139.358 € 71.220.353 € 33,29 151.443 € 3.157.586 € 20,85 Carburanti 1.065.844 € 38.051.770 € 35,70 1.075.570 € 41.560.815 € 38,64 1.186.974 € 50.444.425 € 42,50 1.291.291 € 62.917.702 € 48,72 Elettronica e fotografia 142.671 € 13.987.903 € 98,04 163.923 € 14.815.069 € 90,38 Fotovoltaico . . . € 23.437.806 € 2.894,99 176.597 € 17.435.581 € 98,73 . 5.472 . Veicoli e motoveicoli 8.096 Estetisti e parrucchieri . . . 9.194 € 515.457 Articoli sanitari, omeopatici ed erboristeria 9.903 € 259.196 € 26,17 12.522 Arredamento e apparecchi per la casa 369 € 63.762 € 172,80 Gioiellerie 5.971 € 656.748 Profumerie 7.716 € 602.486 Altro 118.245 € 6.421.453 € 54,31 170.536 € 15.594.846 € 91,45 . € 19.679.947 € 3.596,48 . . . 142 € 1.009.037 € 7.105,89 5.579 € 21.844.535 € 3.915,49 6.344 € 19.842.643 € 3.127,78 € 56,06 28.193 € 1.504.662 € 53,37 30.023 € 1.573.778 € 52,42 € 321.452 € 25,67 14.373 € 377.004 € 26,23 16.779 € 452.360 € 26,96 167 € 106.029 € 634,90 180 € 34.677 € 192,65 188 € 30.474 € 162,09 € 109,99 5.981 € 617.878 € 103,31 5.826 € 679.924 € 116,71 6.491 € 689.068 € 106,16 € 78,08 13.934 € 835.884 € 59,99 19.431 € 1.042.461 € 53,65 16.396 € 973.901 € 59,40 123.204 € 6.264.217 € 50,84 201.908 € 8.766.225 € 43,42 241.695 € 10.417.217 € 43,10 Totale 3.205.636 € 154.507.927 € 48,20 3.482.077 € 163.907.479 € 47,07 3.855.293 € 178.028.913 € 46,18 4.134.397 € 193.744.233 € 46,86 Nel corso degli anni il valore totale delle transazioni ed il numero delle stesse è andato incrementandosi, mentre è diminuito il valore medio di ogni singola transazione che come dimostrato nel Grafico 104 è passato €48,20 nel 2009 a €45,02 nel 2013. GRAFICO 102 - IMPORTI E TRANSAZIONI € 250.000.000 4.500.000 4.000.000 € 200.000.000 3.500.000 3.000.000 € 150.000.000 2.500.000 2.000.000 € 100.000.000 1.500.000 1.000.000 € 50.000.000 500.000 €0 0 2009 2010 Importi 2011 2012 Transazioni 165 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 103 - IMPORTI E TRANSAZIONI (I° - II° - III° TRIMESTRE 2013) € 20.000.000 390.000 € 18.000.000 380.000 € 16.000.000 370.000 € 14.000.000 360.000 350.000 € 12.000.000 340.000 € 10.000.000 330.000 € 8.000.000 320.000 € 6.000.000 310.000 € 4.000.000 300.000 € 2.000.000 290.000 €0 280.000 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 Importi giu-13 lug-13 ago-13 Transazioni GRAFICO 104 - IMPORTO MEDIO € 49,00 € 48,20 € 48,00 € 47,07 € 46,86 € 47,00 € 46,00 € 46,18 € 45,00 € 45,02 € 44,00 € 43,00 2009 2010 2011 2012 Importo medio 166 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica set-13 set-13 Relazione Economico – Statistica 2.12 – NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI Un elemento importante nella valutazione dell’impatto della crisi finanziaria internazionale sul nostro sistema Paese è rappresentato dall’andamento delle transazioni immobiliari. Da quest’anno presentiamo questa nuova elaborazione statistica che è stata sviluppata grazie alla collaborazione dell’Ufficio Registro e Conservatoria. La Tavola 106 mostra l’andamento delle negoziazioni immobiliari, desunto dall’ammontare dell’imposta riscossa sui contratti di leasing. L’osservazione parte dall’anno 2008 con una quantità di contratti registrati pari a 410 mentre nel 2012 il numero è sceso a 152 con una riduzione pari al -62,9%; conseguentemente si registra una forte riduzione dell’imposta riscossa che da €1.937.288,28 del 2008 scende a €607.804,10 nel 2012 con una variazione percentuale pari al -69,0%. TAVOLA 106 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI PRESSO L'UFFICIO DEL REGISTRO (LEASING) 2008 2009 2010 Quantità Importo Quantità Importo Quantità Importo Cessione di leasing immobiliare 135 € 806.496,47 143 € 858.257,09 102 € 556.051,71 Cessione parziale leasing immobiliare 252 € 1.126.257,81 209 € 1.121.540,81 116 € 379.767,69 Cessione leasing immob-ediliz.sovv. 21 € 3.518,00 9 € 1.377,00 17 € 2.665,00 Sciss./Fusione società-trasfer. Leasing 2 € 1.016,00 . . . . 410 € 1.937.288,28 361 € 1.981.174,90 235 € 938.484,40 Totale 2011 2012 2013* Quantità Importo Quantità Importo Quantità Importo Cessione di leasing immobiliare 62 € 340.631,54 62 € 383.671,29 37 € 180.374,69 Cessione parziale leasing immobiliare 108 € 683.349,76 80 € 217.447,81 39 € 124.384,29 Cessione leasing immob-ediliz.sovv. 11 € 1.833,00 3 € 3.379,00 . . Sciss./Fusione società-trasfer. Leasing 3 € 6.470,16 7 € 3.306,00 2 € 14.291,00 184 € 1.032.284,46 152 € 607.804,10 78 € 319.049,98 Totale *fino a Settembre 2013 167 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica GRAFICO 105 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI (LEASING) € 2.500.000,00 450 400 € 2.000.000,00 350 300 € 1.500.000,00 250 200 € 1.000.000,00 150 100 € 500.000,00 50 € 0,00 0 2008 2009 2010 Importo 2011 2012 Quantità Anche nel settore delle compravendite che rappresentano la forma contrattuale maggiormente in uso nel comparto immobiliare (con esclusione del settore leasing) si registra una forte contrazione del mercato con una riduzione pari al -21,7% nel numero dei contratti stipulati dal 2008 al 2012 ed una conseguente diminuzione dell’imposta riscossa pari al -44,6%. I dati esposti dimostrano ancora una volta la grande crisi del settore bancario e finanziario, infatti i contratti di finanziamento dell’acquisto immobiliare con contratto di leasing rispetto alle transazioni non finanziate segnano una riduzione molto più marcata sia in termini di numero di contratti che in termini di imposta assolta. 168 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica TAVOLA 107 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI PRESSO L'UFFICIO DEL REGISTRO (NO LEASING) 2008 Compravendita beni immobili Dazione in soluto pagamento 2009 2010 Quantità Importo Quantità Importo Quantità Importo 312 € 3.839.514,08 297 € 4.012.189,46 216 € 3.343.632,73 € 1.650,00 2 € 0,00 1 € 3.220,00 1 52 € 10.375,37 41 € 7.102,00 30 € 8.784,91 3 € 2.415,45 8 € 11.832,03 17 € 44.132,00 Permuta 23 € 137.291,82 18 € 42.237,80 14 € 109.530,20 Cessione a titolo di antiparte 114 € 297.846,07 176 € 351.501,68 160 € 486.960,46 7 € 34.741,60 6 € 12.508,60 8 € 25.723,00 Compravendita benfici prima casa 229 € 225.722,08 222 € 243.724,79 249 € 327.815,00 Acquisto immobili a favore coop. abitaz. Assegnazione a socio di cooperativa di abitazione Donazione Cessione di quote ereditarie indivise 30 € 23.162,00 26 € 21.674,40 22 € 20.560,00 Altro trasferimento a titolo oneroso 2 € 5.416,00 1 € 13.300,00 3 € 11.902,00 Compravendita beni immobili zona A . . . . . . 774 € 4.576.484,47 796 € 4.719.290,76 720 € 4.380.690,30 Totale 2011 Compravendita beni immobili Dazione in soluto pagamento 2012 2013* Quantità Importo Quantità Importo Quantità Importo 181 € 1.040.348,62 205 € 1.721.221,11 163 € 1.046.232,65 € 26.726,00 8 € 3.143,65 . . 10 Assegnazione a socio di cooperativa di abitazione 17 € 5.534,53 24 € 11.147,35 5 € 2.850,80 Donazione 33 € 50.804,25 60 € 94.940,60 21 € 32.464,20 Permuta Cessione a titolo di antiparte Cessione di quote ereditarie indivise 7 € 25.728,00 14 € 19.466,12 15 € 12.255,44 151 € 327.399,83 139 € 417.356,28 77 € 180.290,34 6 € 24.429,41 10 € 42.409,62 4 € 10.386,00 Compravendita benfici prima casa 162 € 190.050,20 143 € 193.811,64 127 € 155.239,89 Acquisto immobili a favore coop. abitaz. 11 € 11.242,85 7 € 9.414,00 4 € 5.200,00 Altro trasferimento a titolo oneroso 1 € 730,00 3 € 12.310,00 . . Compravendita beni immobili zona A . . 1 € 12.530,00 . . 577 € 1.679.411,34 606 € 2.534.606,72 426 € 1.471.645,32 Totale *fino a Settembre 2013 GRAFICO 106 - NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI (NO LEASING) € 5.000.000,00 900 € 4.500.000,00 800 € 4.000.000,00 700 € 3.500.000,00 600 € 3.000.000,00 500 € 2.500.000,00 400 € 2.000.000,00 300 € 1.500.000,00 200 € 1.000.000,00 100 € 500.000,00 € 0,00 0 2008 2009 Importo 2010 2011 Quantità 169 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica 2012 Relazione Economico – Statistica 170 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica Sommario I ‐ L’ECONOMIA INTERNAZIONALE .................................................................................................................... 5 1.1 - LA PREVISIONE MACROECONOMICA INTERNAZIONALE ....................................................................... 7 II ‐ L’ECONOMIA SAMMARINESE....................................................................................................................... 15 2.1 - LO SCENARIO MACROECONOMICO PER L’ECONOMIA SAMMARINESE.............................................. 17 2.1.1 ‐ Le previsioni di crescita ................................................................................................................. 26 2.1.2 – GFS ............................................................................................................................................... 29 2.1.3 - La Produzione Industriale .............................................................................................................. 31 2.2 – LA POPOLAZIONE ................................................................................................................................ 35 2.2.1 ‐ La Popolazione Straniera............................................................................................................... 45 2.2.2 ‐ La Famiglia .................................................................................................................................... 48 2.3 - LE ABITAZIONI...................................................................................................................................... 55 2.3.1 - Furti e rapine ................................................................................................................................ 59 2.4 - I TRASPORTI ......................................................................................................................................... 61 2.4.1 - Incidentalità stradale .................................................................................................................... 63 2.5 - LA SPESA PER L’ISTRUZIONE SCOLASTICA ........................................................................................... 67 2.6 - IL LAVORO ............................................................................................................................................ 73 2.6.1 - L’Occupazione ............................................................................................................................... 74 2.6.2 ‐ I frontalieri .................................................................................................................................... 91 2.6.3 ‐ La Disoccupazione......................................................................................................................... 97 2.6.4 ‐ La Cassa Integrazione Guadagni, l’Indennità Economica Speciale e i Conflitti di lavoro.......... 101 2.6.5 - Gli Infortuni sul Lavoro................................................................................................................. 109 2.6.6 - La Previdenza ............................................................................................................................... 110 2.7 - LE IMPRESE ........................................................................................................................................ 115 2.7.1 ‐ Il Turismo .................................................................................................................................... 123 2.7.2 - I Contributi alla produzione ........................................................................................................ 130 2.7.3 ‐ Il costo del lavoro ........................................................................................................................ 134 2.8 - I REDDITI ............................................................................................................................................ 143 2.9 – I CONSUMI ........................................................................................................................................ 151 2.9.1 ‐ Consumi Privati e Consumi Collettivi .......................................................................................... 151 2.10 - L’INDICE DEI PREZZI ......................................................................................................................... 157 2.10.1 ‐ I prezzi al consumo ................................................................................................................... 157 2.11 – SMaC San Marino Card ................................................................................................................... 163 171 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica Relazione Economico – Statistica 2.12 – NEGOZIAZIONI IMMOBILIARI.......................................................................................................... 167 172 Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica