Le stazioni ferroviarie più belle del mondo

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LE STAZIONI FERROVIARIE PIU’ BELLE DEL MONDO
A) STAZIONE FERROVIARIA DI ANVERSA – BELGIO [1]
Secondo alcuni la stazione di Anversa è semplicemente un capolavoro: una delle più belle
stazioni al mondo e sicuramente un must da vedere per chi viaggia nelle Fiandre.
L’edificio è stato costruito tra il 1895 e il 1905 per sostituire il precedente capolinea
Bruxelles – Malines – Anversa. Questo splendido accesso ai treni è stato progettato da
Louis de la Censerie, che disegnò la grande cupola sopra la monumentale sala d’attesa,
mentre è merito dell’ingegnere Clement Van Bogaert la volta in ferro e vetro che sovrasta i
binari: 43 metri di altezza e 66 di lunghezza.
Sono gli anni del regno di Leopoldo II, il sovrano che possedeva come proprietà personale
il Congo, il cui sfruttamento coloniale portò alla ricchezza del Belgio, e molte atrocità tra la
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popolazione africana. La stazione fu terminata in tempo per i festeggiamenti del
quarantesimo anno di regno del sovrano, noto peraltro come “Re Costruttore” per la mole
d’importanti opere pubbliche costruite in quegli anni.
Ogni aspetto della stazione esprime ricchezza, monumentalità, imponenza, nessun
dettaglio è stato tralasciato: addirittura il viadotto che dalla stazione porta verso l’esterno
della città è una struttura notevole, ricca di pinnacoli e decorazioni, opera dell’architetto
Jan Van Asperen.
Una così grande opera ha avuto una storia travagliata: per sostituire la precedente, piccola,
stazione in legno venne chiamato l’architetto Ernest Dieltjens, il cui progetto traeva
ispirazione dalla stazione di Francoforte e Strasburgo, sia per lo stile che per l’allestimento
degli interni. Al governo non piacque e forse neppure a Leopoldo II, che l’avrebbe trovata
non abbastanza grandioso. La seconda scelta, Louis de la Censerie, entusiasmava invece il
re: l’architetto dopo un giro in Svizzera e Germania a studiare gli ultimi esempi di
architettura ferroviaria elaborò un progetto dal costo di oltre un milione e mezzo di
franchi, che fu approvato.
Furono impiegate venti diverse varietà di marmo per lo scalone, fiore all’occhiello
dell’edificio, che conduce alla hall, dove sei statue recanti i simboli dell’industria e del
commercio puntellano le pareti. La cupola si staglia per 75 metri d’altezza e sulla facciata
laterale due leoni rampanti bronzei reggono una grande versione dello stemma del Belgio
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coronato: per dare un’idea delle dimensioni, il singolo leone è lungo circa due metri e la
corona oltre uno.
La stazione, come detto, è considerata il più bell’esempio di architettura ferroviaria nel
Belgio e tra i primi nel mondo, nonostante ancora adesso i critici non si trovino concordi
sullo stile a cui attribuirlo. “Eclettico” sicuramente, senza la prevalenza di un’influenza
particolare (neorinascimentale, neobarocco e quant’altri). Nel 2009 la rivista Nesweek, in
una classifica apposita, l’ha posta al quarto posto dopo Londra ST Pancras, Central Station
a New York e Chhatrapati Shivaji Terminus a Bombay.
Dopo anni di decadenza fisica (pezzi di cornicione che cadevano, balaustre rotte) in cui
rischiò anche di essere demolita, prese campo un piano di recupero: nel 1975 venne
inserita in una lista di monumenti da tutelare e dopo anni di studi iniziarono i restauri,
un’area per volta, terminati nel 2009 alla presenza dell’erede al trono Filippo duca di
Bramante, oggi re Filippo I.
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Oggi ci sono 14 binari disposti su tre livelli, un secondo ingresso su piazza Kievij, dotato di
un parcheggio per 800 biciclette e per 600 automobili, ed una grande galleria commerciale
tra le due entrate: 4.000 metri quadrati e 74 negozi disposti su più livelli. La piazza su cui
la parte monumentale si affaccia, piazza Astrid (bellissima regina dei Belgi e nonna
dell’attuale sovrano) è stata pedonalizzata; per i ciclisti sono previste ampie strutture
coperte dove parcheggiare.
Un recupero scientifico, filologico e accurato ha permesso così a quest’opera di essere
agile, vivace e pronta per affrontare il XXI secolo, grazie ad un concorso internazionale a
cui hanno partecipato molti architetti, non necessariamente belgi, non necessariamente
organici alle ferrovie di stato locali.
[1] www.bassavelocita.it - “La stazione di Anversa, un capolavoro nelle Fiandre” (1 ottobre
2014)
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B) STAZIONE FERROVIARIA DI DUNEDIN – NUOVA ZELANDA [2]
La stazione ferroviaria di Dunedin è uno degli edifici più particolari e conosciuti
dell'intera Nuova Zelanda. E' situata in Anzac Square ed è lo snodo ferroviario principale
dell'Otago. Lo stile con cui è stata costruita viene chiamato Rinascimentale Revival e, a
completare quest'opera d'arte è sicuramente il grande orologio che sporge da un lato
dell'edificio. Gli interni sono affrescati e molto “barocchi”.
[2] www.minube.it
C) STAZIONE FERROVIARIA CENTRALE - HELSINKI (FINLANDIA) [3]
La stazione centrale di Helsinki è la principale stazione ferroviaria della capitale della
Finlandia, nonché un nodo centrale del trasporto pubblico della Grande area di Helsinki.
La stazione è usata da circa 200.000 passeggeri al giorno, facendo di esso anche l’edifico
più visitato. La stazione è raggiunta dalla Metropolitana di Helsinki.
Da qui parte il treno ad alta velocità per San Pietroburgo.
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[3] https://it.wikipedia.org/
D) STAZIONE FERROVIARIA SÃO BENTO – PORTO (PORTOGALLO) [4]
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La prima pietra fu posata nel 1900 dal re D. Carlos I, nel luogo in cui in passato si
innalzava l’antico convento di S. Bento de Ave Maria. Il progetto iniziale era dell’architetto
Marques da Silva, e denotava l’influenza dell’architettura praticata all’epoca in Francia.
La stazione è un’opera di notevole valore e vale una visita l’ampio atrio interno, le cui
pareti sono rivestite da ventimila azulejos pittorici opera di Jorge Colaco, che
rappresentano suggestivi quadri storici ed etnografici.
Il fregio colorato che corre lungo la volta dell’atrio narra la storia dei mezzi di trasporto in
ordine cronologico, dai primordi alla comparsa del treno.
In basso, pannelli istoriati di grandi dimensioni raffigurano scene della storia del
Portogallo.
[4] https://www.visitportugal.com/
E) STAZIONE FERROVIARIA GARE DU NORD – PARIGI (FRANCIA) [5]
La Gare du Nord si trova nel X arrondissement, in un quartiere molto popolare e poco
apprezzato di solito dai turisti. Nei dintorni si respira l’aria tipica delle zone prospicienti
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alle
stazioni
ferroviarie,
multietniche
e
non
sempre
molto
sicure.
La Gare viene edificata tra il 1861 e il 1865 e, nonostante sia stata interiormente più volte
rinnovata, la facciata resta la stessa ed è caratterizzata da un grande arco centrale
affiancato da lesene ioniche e scandito da 23 statue che rappresentano le principali città
che
a
quel
tempo
erano
servite
dai
treni
che
qui
avevano
origine.
Dalla Gare du Nord, partono i treni diretti nelle principali città del nord della Francia, ma
anche in Germania, Belgio e Olanda. Non bisogna dimenticare, inoltre, che la Gare du
Nord costituisce anche il capolinea dell’Eurostar per Londra, per il quale bisogna seguire
delle
“formalità
d’imbarco”
molto
simili
a
quelle
previste
per
gli
aerei.
Questa stazione rappresenta anche un importante incrocio del traffico metropolitano.
[5] http://www.parigi.it/
F) STAZIONE FERROVIARIA GRAND CENTRAL STATION – NEW YORK (USA) [6]
Il Grand Central Terminal è la stazione ferroviaria più famosa di New York, divenuta
un’icona della città. Costruita nel 1913 per volere della famiglia Vanderbilt, la stazione è
ospitata in un grande (quasi 30 x 200 metri) edificio in stile Beaux-Art a Midtown
Manhattan, all’incrocio fra la 42sima e Park Avenue; la stazione non è solo un crocevia di
indaffarati pendolari e smarriti turisti, ma anche un centro pulsante di shopping ed eventi
che conta circa 500.000 visitatori ogni giorno.
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Il GCT, per la precisione, è un terminal (cioè il luogo in cui tutti i treni concludono il loro
viaggio), il più grande al mondo con 44 banchine e 67 binari, che riesce a presentarsi in
maniera estremamente elegante e raffinata come un vero salotto urbano, grazie al fatto che
i treni arrivano nei sotterranei.
Il primo impatto per il visitatore è con la maestosità degli elementi architettonici (scale e
pavimenti marmorei, lampadari, decorazioni, lucidature…), fra i quali svetta l’orologio
d’opale a 4 facce, divenuto emblema della stazione.
Il famoso orologio è situato al centro dell’atrio della stazione (detto Main Concourse) sulla
struttura in marmo e ottone che ospita i principali uffici di servizio alla clientela.
Altrettanto noto è il soffitto dell’atrio che riproduce al contrario una costellazione con 2500
stelle in un cielo notturno: secondo alcuni l’errore sarebbe da attribuire alla mappa
medioevale usata come modello, secondo altri la riproduzione al contrario sarebbe stata
voluta in quanto dà la visione della volta dal punto di osservazione di Dio.
Osservando attentamente il soffitto, all’altezza dei Pesci, c’è un piccolo foro, ricordo del
missile americano American Redstone esposto nell’atrio durante la Guerra Fredda, ai
tempi in cui l’URSS aveva lanciato lo Sputinik nello spazio. Dagli attacchi alle Torri
Gemelle dell’11 settembre 2001, al soffitto dell’atrio è appesa una bandiera americana.
Al pian terreno, oltre all’atrio, c’è la Vanderbilt Hall (che affaccia sulla 42sima),
l’appartamento appartenuto all’omonima famiglia, con pareti in marmo rosa e 5
lampadari d’oro; oggi viene affittato per grandi eventi.
Affacciato sulla Vanderbilt Avenue c’è il New York Transit Museum Gallery Annex &
Store, museo sulla storia del trasporto locale; numerosi retail shops (fra cui Swatch) e locali
per la ristorazione (fra cui Starbucks) completano la parte occidentale del pian terreno.
Nella parte orientale, il principale corridoio è il Grand Central Market dove la specialità
sono le leccornie culinarie preparate dai vari punti vendita, mentre nei corridoi paralleli
(Granybar e Lexinton Passage) la fanno da padroni negozi di ogni genere (in totale, nel
Grand Central ci sono 68 negozi e 35 punti ristoro).
Il piano inferiore (Dining Concourse) è completamente dedicato alla ristorazione, con
sapori da tutto il mondo: merita una menzione particolare l’Oyster Bar & Restaurant, il più
antico e forse il più famoso della struttura, specializzato ovviamente in ostriche e frutti di
mare. Particolarmente caratteristiche sono le volte a botte che godono di una particolare
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proprietà acustica per cui ponendosi agli opposti della volta i suoni vengono trasmessi
nitidamente, anche un semplice sussurro (lo stesso fenomeno verifica anche nella galleria
antistante che è stata appunto chiamata Whispering gallery, la galleria dei sussurri).
Non meno pregiata è la facciata del Grand Central Terminal dove vi è l’imponente
scultura dell’artista francese Couton, “Transportation”, in cui sono scolpiti il dio Mercurio
(che simboleggia sia la velocità dei treni che quella dello sviluppo di Manhattan), la dea
Minerva (per la razionalità della pianificazione dell’architettura) e Ercole (per la potenza
degli uomini che hanno lavorato alla realizzazione); assieme a loro un orologio, il più
grande Tiffany in vetro al mondo.
Il Grand Central Terminal si è ben prestato come un set naturale per vari film: fra i più
famosi, “La leggenda del re pescatore”, “Cotton Club” e “Gli intoccabili”.
Un’altra curiosità riguarda il presidente degli States Franklin Delano Roosevelt che poteva
contare su un binario privato (il numero 61, oggi abbandonato e non visitabile) per poter
viaggiare, nascondendo agli occhi dei più la sua infermità per poliomielite.
[6] http://www.viagginewyork.it/
G) STAZIONE FERROVIARIA UNION STATION – LOS ANGELES (USA) [7]
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La Union Station (Los Angeles Union Station, anche conosciuta come LAUS o LAUPT) è la
principale stazione ferroviaria di Los Angeles, negli Stati Uniti.
Situata nell'angolo nord-est di Downtown, la stazione è servita dalle compagnie
ferroviarie Amtrak, Amtrak California e Metrolink; serve inoltre tre linee di metropolitana:
la Red Line, la Purple Line e la Gold Line.
Inaugurata nel maggio 1939 - fu l'ultima delle grandi stazioni costruite negli Stati Uniti unisce diversi stili in un eclettismo tipico dell'epoca e di molte architetture los
angeline: streamline moderno, revival missionario, art déco, revival coloniale olandese.
[7] https://it.wikipedia.org/
H) STAZIONE
FERROVIARIA
KING’S
CROSS
STATION
–
LONDRA
(INGHILTERRA) [8]
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La stazione è stata aperta il 14 ottobre 1852. È stata colpita dagli attentati terroristici del 7
luglio 2005, rivendicati da terroristi di al-Qaida.
Molte grandi stazioni di Londra posseggono un simbolo, compreso in un cerchio, che
rimanda più o meno al nome dello scalo stesso: quello di King's Cross rappresenta una
grande "X" (croce – cross – di sant'Andrea) con sopra una corona (disegno bianco in campo
rosso).
La stazione, le strade circostanti e la funzione di approccio ferroviario sono di spicco nel
film-commedia del 1955 The Ladykillers (La signora omicidi in italiano).
Nella saga letteraria di Harry Potter e nei relativi film tratti da essa, la stazione di King's
Cross assume un ruolo chiave: costituisce il punto di partenza e di arrivo di tutte le storie
descritte nei primi sei libri della serie e, parimenti, è l'ingresso ufficiale nel mondo
fantastico creato dalla scrittrice J. K. Rowling; in essa viene mostrata l'esistenza di un
binario segreto, ovvero il binario 9¾, posto tra il 9 ed il 10 ed al quale si accederebbe
oltrepassando una barriera di mattoni permeabile ai maghi solo quando sta per partire o
arrivare l'Hogwarts Express, il treno a vapore diretto alla scuola di magia.
[8] https://it.wikipedia.org/
I) STAZIONE FERROVIARIA SIRKECI – ISTANBUL (TURCHIA) [9]
Visitare la stazione di Sirkeci per il turista che arriva ad Istanbul è una tappa d’obbligo se
non altro per respirare quell’aria di mistero che molto sapientemente Agatha Christie, Jan
Fleming e Grahan Greene seppero infondere nei loro romanzi. Poi, però, ci si potrebbe
anche accorgere che di questo mistero c’è rimasto ben poco, cancellato da un mondo che
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corre troppo veloce e che lascia scarsi ricordi del passato. La stazione merita comunque
una sosta, e neppure tanto frettolosa, prima che un recupero ambientale – come è stato
promesso dall’amministrazione della città – possa magari cancellare quel che è rimasto di
una fascinosa quanto vetusta architettura.
Ora non si può parlare di Sirkeci se prima non si colloca bene l’edificio nell’epoca in cui fu
costruito. Le premesse vanno fatte risalire al sultano Abdul-Aziz il quale negli ultimi anni
della sua reggenza si era reso conto come fosse necessaria una moderna linea ferroviaria, e
quindi una stazione adeguata, per il trasporto delle truppe in caso di guerra o di
sollevazioni. Abdul-Aziz, infatti, non aveva dimenticato come nel 1870 i prussiani
avessero vinto a Sedan proprio perché la mobilitazione era stata fatta in tre giorni con il
supporto di una efficiente rete su rotaia. Proprio per questa ragione – in un momento in
cui i sentimenti nazionalistici all’interno dell’Impero sfociavano spesso in vere rivolte
contro il sultanato – Abdul-Aziz credette bene di consultare ingegneri ed architetti perché
buttassero giù qualche progetto. Nel frattempo aveva dato ordine di “cancellare”
letteralmente una parte del giardino del Topkapi la cui area oggi si potrebbe identificare
nella parte che si trova lungo la Kennedy Caddesi. In quell’occasione furono tagliati un bel
po’ di alberi di alto fusto senza guardare al danno che ne sarebbe venuto in futuro per il
panorama urbanistico.
Frattanto, dopo un breve interregno di Murad V, era salito al trono Abdul-Hamid II, colui
che appena insediato aveva detto: “In questa fase la mia politica è di obbedire ai ministri.
Quando avrò imparato tutto il necessario cambierò politica e saranno i ministri ad
obbedire a me”. In realtà Abdul-Hamid II mantenne solo in parte le sue promesse,
mettendo subito in pratica quello che credeva invece più soddisfacente alla sua politica
personale. Come direbbero certi storici vetusti, correva l’anno di grazia 1876. Sul piano
finanziario, dopo la bancarotta del 1875, la questione del saldo dei debiti del Sultano
attendeva ancora una soluzione. Occorreva quindi negoziare nuove condizioni. Abdul
Hamid II a questo punto pensò bene di stringere - tra i detentori dei titoli ottomani (uno
inglese, uno francese, uno italiano, uno austriaco, uno tedesco) rapporti più stretti con
Berlino. Naturale che questa chiedesse poi la contropartita in interessi. Già un gruppo
tedesco, non solo aveva ottenuto la concessione della ferrovia dell’Anatolia, ma aveva
anche completato la diramazione di una rete per Konya via Eskisehir. Senza contare che
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una delegazione di uomini di affari – guidata dal direttore della <Deutsche Bank>, von
Siemens - era riuscita ad ottenere dei fruttuosi contratti presso la Porta. Il principio della
costruzione della ferrovia di Baghdad ad opera dei tedeschi finalmente veniva accolto.
Naturalmente perché questa si realizzasse occorreva stringere i tempi con la stazione di
Sirkeci. Dopo una serie di tentennamenti, alla fine si decise di affidarne la costruzione ad
uno dei architetti più famosi a quell’epoca: quell’A. Jasmund che per la verità era stato già
contattato dal Sultano Abdul-Aziz senza peraltro che l’affare andasse in porto. Jasmund
non si fece pregare, anche se il suo nome in Europa era già abbastanza celebre per
accollarsi sulle spalle altre fatiche. Ma costruire una stazione a Costantinopoli, nel cuore di
Sirkeci e a due passi dal palazzo del Topkapi, era un invito troppo allettante perché
Jasmud potesse rifiutarlo.
La stazione vide la luce il 3 maggio del 1890. Per ammirarla vennero da ogni parte di
Europa. Va detto – a merito dell’architetto tedesco – che la costruzione era proprio bella. In
essa alcuni videro la nascita di una seconda rinascenza ottomana, se non altro perché –
paragonata al vecchio edificio ferroviario di Yedikule – la struttura aveva un non so che di
affascinante. Ciò grazie soprattutto ai suoi motivi orientali, al disegno esotico, agli archi
colorati e alle due torri con gli orologi, questi ultimi lavorati come gioielli.
Battezzata con il nome di Musir Hamdi Pascia, la stazione di Sirkeci aveva in definitiva
tutto per essere lodata, a cominciare dall’illuminazione a gas e al riscaldamento che
avveniva con stoves importato dall’Austria. Per lungo tempo fu il ritrovo di un certo tipo
di intellighenzia e di una borghesia per la quale treno + stazione erano sinonimi di
evasione, di fuga da un impero che si andava dissolvendo sotto le spinte nazionalistiche, la
corruzione ed i colpi infertigli in particolare dalla Russia. Ed il mezzo più adatto era
l’Orient Express che, in partenza da Sirkeci, aveva come destinazione Venezia ed oltre.
Orient Express, il treno dei treni, una rassegna di eleganza e di charme, teatro su rotaia per
re, principi, uomini di Stato, cospiratori, scrittori e giornalisti, avventuriere e donne
misteriose, tutti comunque esaltati quando si presentava loro una cucina di alta qualità
come il Samon fumé d’Ecosse et Raifort doux, Filets de Sole Grenobloise, Caviar Béluga e
vini tra i più pregiati d’Europa. Nel 1920 il treno divenne Simplon e raggiunse il massimo
della sua fama. Bei tempi veramente! Cosa è rimasto oggi di tutto questo? Ben poco.
Sirkeci ha perduto quasi tutta la sua attrattiva. Niente più facchini in livrea, niente più
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uomini elegantemente vestiti, niente più signore sdegnose e profumate ma una stazione
quasi morta con al suo interno una piccola dependance turistica, uno sportello
cambiavalute, un bar, un ristorante, un ufficio postale. Rifatto l’ingresso principale, vale la
pena dare una occhiata alla facciata nord, quella per la precisione che dà sul Bosforo. Con
le sue decorazioni si avvicina infatti di più all’immagine romantica che ognuno
probabilmente si è venuta a creare.
[9] http://www.e-turchia.com – “La stazione di Sirkeci” di Ceylin Bediroglu (Istanbul)
J) STAZIONE FERROVIARIA CENTRAL DO ROSSIO – LISBONA (PORTOGALLO)
K) STAZIONE FERROVIARIA ATOCHA – MADRID (SPAGNA) [10]
Nella più grande stazione ferroviaria della città di Madrid trova il suo spazio un'isola
verde con pochi eguali nel mondo: la stazione Atocha è un opera d'arte dove vegetazione,
acciaio e cemento si uniscono in modo armonioso. La stazione fu realizzata dal 1888 al
1892, sotto la direzione di Alberto del Palacio Elissagne con la collaborazione del celebre
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Gustave Eiffel (il gusto estetico da art nouveau, emblematico anche della torre Eiffel, è
visibile in modo chiaro nella struttura della stazione). La stazione è stata ricostruita in
seguito all'efferato attentato del 11 marzo 2004, che uccise 191 persone e ne ferì 1800.
La parte della vecchia stazione oggi ospita un giardino tropicale di quattromila metri
quadrati. È una vera e propria foresta esotica al coperto: la temperatura in questa
singolare area è costante sui 24 gradi centigradi, ed è dotata di decine di piante rigogliose e
alcune specie di animali, come tartarughe.
[10] http://www.giardini-mondo.it/
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L) STAZIONE FERROVIARIA CENTRAAL TRAIN STATION – AMSTERDAM
(OLANDA) [11]
L’Amsterdam Centraal Station o Centraal Station Amsterdam o semplicemente
Amsterdam Centraal (abbreviato: Amsterdam CS) è la principale stazione ferroviaria di
Amsterdam e fu realizzata tra il 1881 e il 1889 su progetto di Pierre Cuypers e A. L. van
Gendt.
L'Amsterdam Centraal vede transitare ogni giorno circa 1.500 treni, tra cui una
cinquantina di convogli internazionali, e 250.000/300.000 persone. La stazione è edificata
su tre isole artificiali e poggia su 8.687 pali.
L'edificio principale, in mattoni rossi, presenta una sfarzosa facciata neogotica e
neorinascimentale della lunghezza di circa 100 metri che ricorda quella del Rijksmuseum,
altra opera di Cuypers, e che presenta decorazioni che fanno riferimento al passato
marittimo della città. Ai lati della facciata centrale, spiccano due torri dell'orologio (ma,
mentre la lancetta della torre est che indica l'ora, la lancetta della torre ovest indica la
direzione del vento).
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All'interno dell'edificio principale, si trova l'ex-sala d'aspetto di prima classe in stile liberty
che ora ospita il Gran Café e la Koninklijke Wachtkamer ("Sala d'aspetto reale"), il cui
accesso al pubblico è consentito solo in occasioni speciali.
La stazione dispone di 15 binari, coperti da due cupole, la prima (opera dell'ingegnere L.J.
Eijmer) con una campata di 45 metri, la seconda (realizzata nel 1922) con una campata di
34 metri[.
[11] https://it.wikipedia.org/
M) STAZIONE FERROVIARIA CHHATRAPATI SHIVAJI TERMINUS – MUMBAI
(INDIA) [12]
I lavori cominciarono nel 1878 e furono necessari circa 10 anni per completarli, benché la
stazione venisse aperta al pubblico già dal 1° dell'anno 1882. Nel Giugno del 1887, nel
giorno del Giubileo della Regina Vittoria, l'edificio le venne intitolato in commemorazione
dei suoi 50 anni di regno. Una statua della sovrana venne per l'occasione insediata
nell'entrata principale, tra le 4 esistenti, e lì rimase per molti anni finché, non si sa
esattamente per ordine di chi né quando, venne rimossa per sparire nel nulla. La richiesta
di sostituirla ora con una dell'eroe maratha, Shivaji, a cui è stata nuovamente intitolata nel
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1996 la principale stazione ferroviaria di Bombay, per ora giace inevasa. La cosa più
notevole della Victoria Terminus, con la sua imponente struttura ricca di statue, fregi,
ornamenti e curiosità architettoniche, onorata dal 2004 dal titolo di Patrimonio Mondiale
dall' UNESCO, è che è ancora e prima di tutto una stazione ferroviaria funzionante a pieno
regime. Nel cuore meridionale di Mumbai, questo venerabile edificio di 120 anni - che
ancora viene indicato comunemente come VT nonostante sia stata appunto ribattezzata
Chhatrapati Shivaji Terminus, CST - vede infatti transitare ogni giorno tra le sue mura oltre
un milione di pendolari, circa 3 milioni di passeggeri, 1250 treni che arrivano e partono dai
suoi 14 binari ed ospita ancora oggi i quartieri generali amministrativi delle Ferrovie
Indiane.
Oltre ai suoi aspetti grandiosi e funzionali, che la si chiami VT o CST, offre una
ricchissima ed eccentrica collezione di statue, fregi, vetrate ed ornamenti vari che ne fanno
nell'insieme una vera e propria icona della città; ma qualunque descrizione di questa
stazione non può prescindere da alcune note sull'architetto che la concepì: Frederick
Williams Stevens, e per la verità ogni descrizione generica di Mumbai sarebbe incompleta
senza menzionarlo; fu infatti il più prolifico architetto della città nel XIX secolo, artefice di
numerosissimi edifici pubblici che impressero così alla futura metropoli il suo
caratteristico panorama architettonico.
Partitario in origine dello stile neogotico, Stevens venne grandemente influenzato dalla
sua lunga permanenza in India, dando così vita ad uno stile unico e specifico del
subcontinente. Questo stile viene indicato convenzionalmente come Indo-Gotico, ma si
tratta di una così ricca e curiosa fusione di stili che sarebbe più appropriato denominarlo
come Vittoriano-Gotico-Saraceno-Italico-Oriental-Barocco, se non fosse un termine un po'
troppo lungo. Lo stile Indo-Gotico permise all'immaginazione dell'architetto inglese di
fluire libera tra gargolle, statue e rilievi che illustrano qualunque soggetto, dai copricapi
caratteristici delle varie comunità presenti in città, ai 10 precedenti e riveriti dirigenti
della Great Indian Peninsular Railway.
Considerata la varietà, l'estensione geografica e storica dei prestiti stilistici a cui ricorse
Stevens, sorprende il fatto che non sia mai scivolato nel kitsch e nell'esagerazione gratuita,
facendo al contrario confluire le varie influenze in uno stile con una sua propria e definita
dignità. E forse è anche uno stile che fiorì con successo perchè sostanzialmente pratico, alla
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sua origine: lunghi e ampi corridoi, soffitti altissimi, vaste sale, l'uso della pietra, alte
finestre schermate e tettoie, erano caratteristiche architettoniche dettate primariamente
dalle esigenze di clima. E il risultato fu spazio adeguato, luce, ventilazione e una naturale
freschezza interna che permetteva e permette agli addetti di lavorare e ai viaggiatori di
stazionarvi sempre confortevolmente. Ma nello stile indo-gotico vi fu un altro aspetto che
oltrepassò la semplice convenienza e l'estetica, in quanto volto a rappresentare
degnamente il potere dell'Impero britannico.
Il maestoso slancio di VT certamente lo testimonia: la cupola su torre ottagonale, che si
innalza sulla strada - Dr. D.Naoroji Road, Nagar Chowk - simile a quella di una
cattedrale, è l'aspetto più evidente di ciò. Sulla sua cima svetta una figura femminile alta 4
m. che, una torcia in una mano e una ruota nell'altra, simbolizza il progresso, e attorno a
lei una infinita teoria di gargolle, guglie e statue.
I soggetti delle statue sono tipici di un'era nella quale commercio e progresso si
identificavano mutuamente. Figure rappresentanti l'ingegneria, il commercio navale e
l'agricoltura sono poste su vari pinnacoli. La facciata principale si sviluppa
simmetricamente in due ali rispetto alla cupola principale, con altre cupolette e torri
coniche laterali e un grande orologio centrale. Bassorilievi con scimmie, pavoni, elefanti e
il Leone britannico ornano le guglie, le torrette e le vetrate - degne di qualsiasi duomo
cristiano - ricche in colori primari.
L'ornamentazione fu il cuore dello stile indo-gotico: il coinvolgimento di Stevens nel
progetto fu tale da fargli disegnare personalmente buona parte dei dettagli e fregi
richiesti, senza delegare ai suoi assistenti come in uso all'epoca, e fino a disegnare lui in
persona persino i mobili e le varie strutture interne funzionali al luogo.
Di fronte alla stazione sorgono gli edifici del Municipio cittadino, costruiti nel 1893 sempre
dall'architetto Stevens.
[12] http://www.guidaindia.com/
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N) STAZIONE FERROVIARIA UNION STATION – DENVER (USA) [13]
Union Station è un bell'esempio di riqualificazione di una stazione ferroviaria in centro
città. Anziché abbrutirla trasformandola in un informe e caotico bazar (ogni riferimento a
certe stazioni italiche è voluto) qui si è lavorato su un sapiente mix tra una vera stazione
che continua ad essere servita da Amtrak e un luogo di socializzazione e relax. La grande
hall centrale è diventata un lounge bar, sulla balconata si gustano ottimi aperitivi e nei
ristoranti si trovano cibo veloce ma anche piatti di grandi chef. Il tutto in un clima elegante
e rilassato oltre che frizzante.
[13] http://www.repubblica.it/ - “Denver. Il più bel crocevia tra cultura e sport estremi” di
Marco Berchi (30 luglio 2015)
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O) STAZIONE
FERROVIARIA
HALIFAX
RAILWAY
STATION
–
HALIFAX
(INGHILTERRA)
P) STAZIONE FERROVIARIA KANAZAWA STATION - KANAZAWA (GIAPPONE)
[14]
La stazione di Kanazawa è la principale stazione ferroviaria di Kanazawa, e la più
trafficata della regione dello Hokuriku. La stazione è servita da diversi treni espressi
limitati e notturni che la collegano con varie zone del Giappone, e in particolare Osaka,
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verso la quale si ha un collegamento ogni ora grazie all'espresso Thunderbird. Dal 2015 è
servita anche dall'estensione dell'Hokuriku Shinkansen che la collega a Tokyo.
La stazione aprì il 1º aprile 1989. Il piano binari venne quindi sopraelevato il 5
giugno 1990, lasciando un'area a servizio della futura estensione dello Shinkansen. L'anno
successivo venne aperto il centro commerciale Kanazawa 100 Ban-gai, e il 20
marzo 2005 furono inaugurati il portale Tsuzumi-mon e il Motenashi Dome (la volta in vetro
e acciaio sul lato est).
La stazione è costituita da due fabbricati viaggiatori separati, il principale per le linee JR, e
l'altro per le ferrovie dell'Hokuriku.
[14] https://it.wikipedia.org/
Q) STAZIONE
FERROVIARIA
MAPUTO
TRAIN
STATION
-
MAPUTO
(MOZAMBICO)
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R) STAZIONE FERROVIARIA HAYDARPASA STATION - ISTANBUL (TURCHIA)
[15]
La stazione ferroviaria di Haydarpaşa, sulla parte asiatica di Istanbul, evoca, nel
viaggiatore, scenari colmi di nostalgia e di storia. Chiunque abbia letto Assassinio
sull’Orient Express, uno dei romanzi più celebri di Agatha Christie, ricorderà che la storia
inizia qui e non nella stazione europea di Sirkeci. L’Haydarpaşa garı non è solo il punto
privilegiato in cui l’investigatore belga Hercule Poirot inizia a conoscere Istanbul, ma è
luogo mitico, simbolico per chiunque abbia il suo personale immaginario di un viaggio in
Asia. Viaggiatori noti e meno noti negli ultimi cento anni sono passati da qui. Questo era il
luogo da cui partivano “carovane umane” di Figli dei Fiori diretti in India nel ventennio
psichedelico e contestatario che va dai primi anni ’60 fino alla fine degli anni ’70. Era il
luogo da dove partivano reporter e studiosi europei per entrare nella Turchia rurale, per
scoprire gli avamposti più lontani dal “mondo-Istanbul”.
Punto d’approdo e di partenza di una delle tratte ferroviarie più conosciute al mondo,
oggi è una stazione dei treni interurbani. In termini di traffico rimane il centro ferroviario
più grande della Turchia e del Medio Oriente. Ha inoltre collegamenti con la rete di
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trasporto pubblico della città, tra cui autobus e traghetti, e il tram passa a pochi isolati a
sud della stazione. È il capolinea occidentale della linea principale Istanbul-Ankara ed è
stata il capolinea occidentale della ferrovia per e da Baghdad (Istanbul-Konya-AdanaAleppo-Baghdad)
e dell’Hejaz
Railway
(Istanbul-Konya-Adana-Aleppo-Damasco-
Amman-Medina).
L’edificio, la cui costruzione si deve ai due architetti tedeschi Otto Ritter von Kühlmann e
Hellmuth Cuno, è del 1908 (anche se i lavori sono iniziati due anni prima). Si tratta di una
struttura in stile neo-classico la cui fondazione si basa su 1100 pali di legno, lunghi 21
metri, conficcati nella terra molle con un martello a vapore. Scalpellini tedeschi e italiani
hanno realizzato gli abbellimenti sulla facciata rivolta al Bosforo.
Haydarpaşa viene inaugurata il 4 novembre del 1909 per l’anniversario del sultano
Mehmed V e diventa da subito simbolo del viaggio moderno verso l’Asia. Purtroppo nel
1914 scoppiò la Prima Guerra Mondiale e l’Impero ottomano si schierò con gli imperi
centrali contro le potenze alleate. Dopo la sconfitta Istanbul fu occupata dall’esercito
britannico e i trasporti con l’interno della Turchia vennero interrotti.
La stazione torna al suo splendore solo a termine della guerra d’indipendenza turca, il 29
ottobre 1923. Le nuove Ferrovie dello Stato turco inaugurano nel 1927 la tratta
Haydarpaşa-Ankara, la Anatolian Express, nel 1938 l’Haydarpaşa-Kars, nel 1940
l’Haydarpaşa-Baghdad, nel 1965 la Trans-Asia Express che portava i viaggiatori da
Istanbul a Teheran.
Il futuro di questo importante simbolo architettonico rimane ad oggi molto incerto. Il 28
novembre 2010, un incendio causato da incuria durante il processo di restauro ha distrutto
il tetto e il quarto piano dell’edificio. Il 2 febbraio 2012, la stazione è stata
temporaneamente chiusa per i treni a lunga percorrenza per consentire la costruzione
della linea ferroviaria ad alta velocità Istanbul-Ankara, e il progetto di trasporto
ferroviario Marmaray che collegherà i lati asiatici ed europei di Istanbul attraverso un
tunnel sottomarino. Inoltre si vocifera che l’edificio del terminal verrà trasformato in un
hotel di lusso. Per ora sono solo voci, a cui i camerieri della storica Meyhane Mythos non
danno credito, ma il rischio che Haydarpaşa, dopo il cinema Emek, diventi l’ennesimo
simbolo della nostalgia è palpabile e pericolosamente concreto.
[14] http://www.scoprireistanbul.com/
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S) STAZIONE FERROVIARIA BERLIN HAUPTBAHNHOF - BERLINO (GERMANIA)
[15]
Può una nuova stazione della ferrovia essere un'attrazione turistica? A Berlino sì.
Inaugurata da Angela Merkel il 26 maggio 2006 la nuovissima Berlin Hauptbahnhof, nel
quartiere di Moabit, vicina al Tiergarten e al Reichstag, rappresenta la stazione multilivello
più grande d’Europa. I treni si muovono lungo gli assi nord-sud ed est-ovest dove linee
locali
e
regionali
s’incontrano
con
quelle
a
lunga
percorrenza.
Questo mastodontico progetto edilizio ha una storia assai lunga: risale a circa un secolo fa,
ma tra guerre mondiali e la divisione della città è stato più volte archiviato per essere
riscoperto, e in questo caso definitivamente, dopo la caduta del muro.
L’idea base voleva unire la ferrovia della vecchia Lehrter Bahnhof con la rete della S-Bahn
(metropolitana) berlinese che collegava i sobborghi della città. La Hauptbahnhof, chiamata
in maniera più semplice Berlin Hbf, racchiude la forte valenza simbolica della
riunificazione delle due Germanie: infatti la Lehrter Bahnhof, stazione che ha sostituito,
era l’ultima fermata in Germania Ovest prima di raggiungere la storica Friedrichstraße,
territorio di dogana e confine con la DDR. Il progetto è stato affidato allo studio di
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architettura Von Gerkan e Marg & Partner; i lavori sono durati undici anni, dal 1995 al
2006 con un costo totale di 700 milioni di euro. Durante la sua costruzione, tra il 1996 e il
1998,
è
stato
perfino
necessario
deviare
il
corso
del
fiume
Sprea.
Dall’esterno la grande sagoma domina l’area e rimarca i quattro punti cardinali con le sue
volte in vetro e acciaio che si allungano in altrettante direzioni. Nello specifico la parte in
vetro di 160 metri che copre l’asse nord-sud abbraccia quello di 320 metri che si estende da
est a ovest e viene racchiuso tra due giganteschi edifici di 46 metri in cui si trovano gli
uffici della Deutsche Bahn.
Il cuore pulsante della stazione è invece qualcosa che va oltre l’incrocio nevralgico dei
trasporti su rotaia.
Posta su ben cinque livelli è attraversata quotidianamente da circa trecentomila persone; i
binari occupano il livello più elevato e quello più basso. Il resto sono negozi, ristoranti,
uffici e supermercati che comunicano tra loro grazie a ben 54 scale mobili e ascensori sia
standard sia panoramici. Una città nella città che diventa a pieno titolo un’originale
attrazione turistica di per se stessa.
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Ma la struttura è un fiore all’occhiello anche per la sostenibilità ambientale: una parte del
tetto che la copre è composta da un sistema di 780 pannelli solari che soddisfano una
piccola percentuale del fabbisogno energetico della stazione. L’utilizzo di materiali come il
vetro dona alla costruzione trasparenza oltre che un’idea di leggerezza. L’Hauptbahnhof è
dotata, tra l’altro, di una ventilazione all’avanguardia in grado di sfruttare il movimento
dei treni per il ricambio dell’aria.
Si è stimato che ogni minuto e mezzo parta o arrivi un treno. Il piano sotterraneo è il regno
dei convogli che servono la traiettoria nord-sud in direzione Monaco di Baviera, Amburgo
e Vienna; quelli che sostano al livello più alto si muovono da est a ovest e raggiungono
così Francoforte, Amsterdam, Colonia, Varsavia , San Pietroburgo e persino Mosca. Da qui
parte la linea denominata Sibirjak che, ripercorrendo una sezione della Transiberiana,
approda
a
Novosibirsk
per
un
totale
di
5.130
chilometri.
Dal 2009, oltre alle linee S-Bahn, la stazione è collegata al centro città con la metropolitana
U-Bahn linea U55, prolungamento della U5 e che attualmente si attesta alla porta di
Brandeburgo.
E’
previsto
entro
il
2018,
indicativamente,
l’estensione
fino
all’Alexanderplatz.
Intorno all’imponente edificio sta sorgendo Europacity, un quartiere di parchi, viali, piste
ciclabili fino al museo dell’Hamburger Bahnhof.
La Hauptbahnhof di Berlino è un trionfo di luce che emerge a pochi metri dal Bundestag e
dal Reichstag. E’ l’ennesimo esempio di una Berlino che, come un’araba fenice, rinasce e si
risveglia dalle proprie ceneri di un recente passato malinconico e crepuscolare
trasformandosi in un faro luminoso da seguire e imitare.
[15] http://www.viaggio-in-germania.de/ - “La stazione ferroviaria Berlin Hauptbahnhof” di
Daniele Brina
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T) STAZIONE FERROVIARIA KUALA LUMPUR RAILWAY STATION – KUALA
LUMPUR (MALESIA) [16]
Kuala Lumpur railway station è la vecchia stazione centrale della città che per 90 anni fu il
polo ferroviario principale di Kuala Lumpur, finché nel 2001 venne sostituita dalla nuova
stazione centrale KL Sentral.
La stazione si trova lungo la strada Jalan Sultan Hishamuddin, precedentemente conosciuta
come Victory Avenue in epoca britannica.
La stazione fu completata nel 1910 ed era nodo ferroviario di Kuala Lumpur e per tutti gli
stati federali malesi.
Opera dell’architetto Arthur Benison Hubback, già assistente alla direzione dei lavori
pubblici della colonia britannica, l’edificio si distingue per la sua architettura,
adottando un insieme di stili orientali e occidentali.
A parte gli esterni in stile moghul-moresco, la costruzione fu eretta secondo le specifiche
delle ferrovie britanniche, incluso il tetto in ferro in grado di sostenere il peso di un metro
di neve.
Il costo della sua realizzazione fu di circa 23.000 dollari malesi dell’epoca.
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L’interno della stazione nel 1986 venne ristrutturato. Furono ampliate alcune aree
pubbliche, aperti nuovi uffici, estesa una delle piattaforme e realizzato un sottopassaggio
per consentire di raggiungere l’ufficio postale centrale.
Nel 1995 i treni chiamati Komuter (KTM), una specie di treni urbani metropolitani che
servono sia il centro città che le estreme periferie giungendo fino a Klang, hanno
incominciato il loro servizio lungo la rete ferroviaria.
[16] http://www.nellaterradisandokan.com/
U) STAZIONE
FERROVIARIA
GARE
DE
STRASBOURG
–
STRASBURGO
(FRANCIA)
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V) STAZIONE FERROVIARIA KELETI STATION – BUDAPEST (UNGHERIA) [17]
Keleti pályaudvar (spesso abbreviata in Keleti pu., "Stazione orientale" in italiano) è una
stazione ferroviaria di Budapest, capitale dell'Ungheria.
Fra le tre stazioni principali presenti nella capitale ungherese, Keleti pályaudvar è la più
importante: le altre due sono Nyugati pályaudvar (stazione ovest) e Déli pályaudvar (stazione
sud). Fermano in questa stazione i treni internazionali, in particolare quelli diretti verso
Vienna e Belgrado.
Keleti è situata a Pest (parte della città sulla sponda orientale del Danubio), all'interno
dell'ottavo distretto "Józsefváros".
I lavori per la sua costruzione, progettata in stile neorinascimentale dagli architetti Gyula
Rochlitz e János Feketeházy, sono durati dall'anno 1881 al 1884. All'epoca si trattava di una
delle stazioni ferroviarie più moderne d'Europa. In prossimità dell'entrata principale sono
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presenti due statue raffiguranti gli inventori del motore a vapore e della locomotiva a
vapore, ovvero James Watt e George Stephenson.
Keleti pályaudvar è utilizzata da molti treni internazionali. Oltre alle varie linee di tram e
autobus, vi è un'interconnessione diretta con l'omonima stazione della metropolitana di
Budapest situata sulla linea M2 e da poco anche la M4 ancora incompleta ma già attiva per
alcune fermate.
[17] https://it.wikipedia.org/
W) STAZIONE FERROVIARIA CALATRAVA STATION – LIEGI (BELGIO) [18]
Realizzata su progetto di Santiago Calatrava ed ufficialmente inaugurata il 18 settembre
scorso, la nuova stazione ad alta velocità Liège-Guillemin, in Belgio, è oggi il più grande
scalo ferroviario europeo.
Indispensabile collegamento tra Londra, Parigi, Bruxelles, Colonia e Francoforte, la nuova
stazione collega inoltre due quartieri della città precedentemente separati dai binari della
ferrovia, Cointe e Guillemins. A consentire questo secondo accesso è il Ponte di
Guillemins, anch’esso opera dell’architetto catalano.
“Un atto di fede verso il futuro”. È così che lo stesso Calatrava descrive l’avveniristico
progetto che, come la maggior parte delle sue opere, è stato pensato all’insegna della
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trasparenza. L’idea è consistita nel realizzare una struttura in cui fossero messi in evidenza
le piattaforme di arrivo/partenza, il flusso dei passeggeri ed i treni in movimento. Di qui
la scelta per una volta monumentale in acciaio e vetro – che si estende per 145 metri su
cinque piattaforme – in grado di conferire leggerezza ad una struttura di inevitabile
imponenza, consentendo al tempo stesso la necessaria trasparenza per un dialogo costante
della stazione con la città.
Per la massima interazione tra interno ed esterno, il progetto non prevede un disegno di
facciata concepito in senso tradizionale, poiché è la copertura stessa a diventare la
principale facciata della struttura.
“Il mio obiettivo – spiega Calatrava – è stato di realizzare un edificio che funzionasse da
collegamento interurbano ad alta velocità attraverso le città d’Europa.
Ho immaginato un edificio senza facciate, con una copertura flottante che offrisse
protezione dagli agenti atmosferici. La morbida geometria curvilinea della copertura
intende porsi in armoniosa relazione con il paesaggio disegnato dalle colline di Cointe”.
[18] http://www.archiportale.com/ - “Liegi: la stazione ad alta velocità firmata Calatrava” di
Roberta Dragone
X) STAZIONE FERROVIARIA GARE DE LIMOGES – BENEDICTINS – LIMOGES
(FRANCIA) [19]
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Limoges-Bénédictins è la stazione ferroviaria principale di Limoges. È stato chiamato
Bénédictins a causa della presenza di un monastero benedettino chiuso durante la
Rivoluzione Francese.
[19] http://www.tvtrip.it/
Y) STAZIONE FERROVIARIA HUA HIN RAILWAY STATION - HUA HIN
(THAILANDIA) [20]
Più che a una stazione ferroviaria assomiglia ad un'attrazione turistica. La struttura è la
ricostruzione di quello che era il palazzo reale di Sanamchan nella provincia Nakhon,
ricostruito a Hua Hin nel 1968.
[20] http://www.zingarate.com/
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Z) STAZIONE FERROVIARIA SOUTHERN CROSS STATION - MELBOURNE
(AUSTRALIA) [21]
Caratterizzata da un tetto ondulante, la stazione di Melbourne, in Australia, è stata
premiata dal Royal Institute of British Architects come il più importante edificio
architettonico situato al di fuori dell’Europa.
[21] www.gds.it/
Casteldaccia (PA), lì 11.01.2016
Ing. Francesco Solazzo
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