Influenza A/H1N1v - Liceo Frisi

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Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
Ministero del Lavoro, della Salute e
delle Politiche Sociali
Oggetto: RACCOMANDAZIONI PER LA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA
PANDEMICA DA VIRUS A/H1N1V NELLE SCUOLE NELL’ATTUALE FASE
PANDEMICA (FASE 6 - LIVELLO 1)
Il presente documento è stato concordato tra le due Amministrazioni in epigrafe e contiene
indicazioni, di ordine sanitario e amministrativo, sui comportamenti che le scuole debbono osservare
al verificarsi delle circostanze nello stesso documento evidenziate. Esso non vuole essere esaustivo
rispetto alle concrete situazioni che possono verificarsi e che possono presentare caratteristiche tali da
richiedere giudizi di adattamento, valutabili caso per caso.
Aggiornamenti e nuove eventuali informazioni verranno prontamente inviate a seguito delle
indicazioni del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dell’Unità di crisi, in esso
istituita.
Si ritiene, tuttavia, di segnalare che la sintomatologia dell’influenza A/H1N1Vnon si discosta,
allo stato attuale, da quella di altre analoghe forme di influenza stagionale.
1. MISURE IGIENICHE E COMPORTAMENTALI DA ADOTTARE A SCUOLA (da
parte degli studenti e del personale)
Igiene delle mani: lavare regolarmente le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo avere tossito,
starnutito e avere soffiato il naso;
Corretta gestione delle secrezioni respiratorie (“etichetta respiratoria”): coprire la bocca ed il naso
quando si tossisce e si starnutisce, possibilmente con un fazzoletto di carta, da gettare
immediatamente nella spazzatura dopo l’uso;
Pulizia ordinaria, con i normali prodotti comunemente in uso, delle superfici e suppellettili che
sono
a contatto con le mani (banchi, sedie, lavagne, dispostivi elettronici utilizzati: video-proiettori,
computer, ecc.). Effettuare la pulizia subito, nei casi in cui tali superfici si presentino visibilmente
sporche;
Non consumare cibi, bevande già assaggiate da altri, o da confezioni non integre;
Non mangiare utilizzando le posate di altri;
Non portare alla bocca penne, gomme, matite ed altro materiale di uso scolastico e/o comune;
Aerare le aule e gli ambienti regolarmente durante l'intervallo e dopo la fine di tutte le attività
scolastiche quotidiane.
2. RESTARE A CASA QUANDO SI È MALATI
Gli studenti e il personale scolastico che manifestino febbre o sindrome simil-influenzale*
(*generalmente febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e articolari, brividi, debolezza, malessere
generale e, a volte, vomito e/o diarrea) devono responsabilmente rimanere a casa nel proprio ed
altrui interesse, ed è consigliabile contattare il proprio medico o pediatra di famiglia, quando i
sintomi persistono o si aggravano.
I VANTAGGI di tale misura sono:
• evitare l’insorgenza di complicanze dell’influenza per la persona che ne è affetta;
• evitare di contagiare altre persone (tra cui persone che appartengono a categorie a rischio di
sviluppare gravi sequele);
• limitare e/o circoscrivere il diffondersi dell’evento morboso
La riammissione alla vita di comunità è consigliabile dopo 48 ore, e comunque non prima
di 24 ore dalla scomparsa della febbre, salvo diversa indicazione da parte del medico.
Tale periodo, tuttavia, varia a seconda del quadro clinico e della scomparsa della febbre.
Pertanto, si raccomanda di mantenere il flusso informativo tra amministrazione scolastica, ASL,
medici e pediatri curanti e genitori in maniera più coerente possibile.
E’ altresì fortemente raccomandata la corretta gestione delle secrezioni respiratorie (“etichetta
respiratoria”), come precisato al punto 1.
Poiché è stato evidenziato, tramite test di laboratorio, che i bambini in particolare possono
eliminare, attraverso le secrezioni respiratorie, il virus influenzale oltre le 24 ore dalla scomparsa
della febbre, seppure con frequenza minore rispetto agli individui febbrili, è raccomandata comunque,
al ritorno a scuola, la corretta applicazione della gestione delle secrezioni respiratorie e l’igiene delle
mani, per limitare il più possibile il contagio di persone appartenenti a categorie a rischio di
complicanze.
La riammissione a scuola avverrà secondo le modalità già in uso nelle singole Regioni e
province Autonome.
3. STUDENTI E PERSONALE SCOLASTICO CHE PRESENTANO I SINTOMI
INFLUENZALI
In caso di febbre o sintomatologia influenzale* il personale scolastico deve contattare
direttamente i genitori o chi ne fa le veci, per la presa in carico dei minori a domicilio.
Nel caso la sindrome influenzale* si manifesti nel personale della scuola, il dirigente
scolastico, o chi da lui delegato, lo inviterà a recarsi a casa ed eventualmente a contattare il medico
curante, il quale si occuperà dei provvedimenti di astensione dal lavoro, come da normativa vigente.
Resta indispensabile e doveroso, ai fini di sanità pubblica, mantenere la gestione
trasparente dell’informazione tra il Responsabile dell’Istituzione scolastica, il competente
servizio della ASL di riferimento territoriale, i medici curanti (pediatra, medico di medicina
generale) e i genitori.
In corrispondenza del picco epidemico atteso, sarà pianificato con le Regioni/PP.AA. un
sistema sentinella per monitorare le assenze (dagli asili nido alle scuole superiori), identificando le
scuole da coinvolgere per ciascuna Azienda Sanitaria Locale, d’intesa con le Autorità scolastiche.
Tali dati permetteranno di monitorare l’andamento delle assenze rispetto al dato storico degli
anni precedenti, l’evoluzione della curva epidemica, l’eventuale presenza di un cluster all’interno di
una scuola.
4. GESTIONE DELLA LOGISTICA SCOLASTICA COME PREVENZIONE
In caso di picchi o di focolai diffusi di influenza pandemica da virus AH1N1v, potranno
essere
implementate misure per limitare gli ‘assembramenti’ e, secondo le indicazioni della ASL
competente, si valuterà, da parte dei Dirigenti scolastici, la possibilità di posporre gite scolastiche,
eventi e altre manifestazioni che assemblino più classi/istituti scolastici nei periodi di picco della
patologia.
5. EVENTUALE CHIUSURA MIRATA DI SCUOLE.
I vantaggi della chiusura delle scuole appaiono decisamente modesti in relazione ai problemi
sociali, sanitari e di sicurezza che si verrebbero a creare.
La chiusura può invece mantenere un significato di opportunità in presenza di un andamento
particolarmente grave dei casi di malattia. Tali situazioni, ad oggi a bassissima probabilità di
accadimento, saranno valutate al momento ed potranno essere, eventualmente, oggetto di ulteriori
indicazioni.
Su segnalazione delle autorità sanitarie - ASL, e previa adeguata valutazione del rischio, il
Sindaco del Comune ove è sita la scuola, d’intesa con il dirigente scolastico, può determinare la
sospensione in tutto o in parte delle attività didattiche per gli studenti o la possibile chiusura della
scuola.
La durata della sospensione delle attività didattiche o della chiusura della scuola dipenderà
dalla gravità e dall’estensione della malattia.
Le scuole, per le quali sarà disposta la sospensione dell’attività didattica, potranno comunque
rimanere accessibili agli insegnanti e al personale, per facilitare la continuità dell’insegnamento,
anche se con altre modalità.
Roma, 18 settembre 2009
IL MINISTRO
F.to On.le Mariastella GELMINI
IL VICE MINISTRO alla SALUTE
F.to Prof. Ferruccio FAZIO
Giunta Regionale
Direzione Generale
Data, 17/09/2009
Protocollo: HI20090033049
Ai Dirigenti Scolastici
Ai Direttori delle Istituzioni Formative accreditate
Ai Direttori Generali ASL
Loro sedi
Oggetto: pandemia influenzale da virus A/H1N1v-2009
L’avvio dell’anno scolastico suggerisce di fornire alcune informazioni sull’evoluzione della situazione
epidemiologica del virus A/H1N1, responsabile della nuova influenza.
Le indicazioni che seguono fanno riferimento agli aggiornamenti dell’Organizzazione Mondiale Sanità
(OMS) sulla situazione epidemiologia - fase 6 - della pandemia ed a quanto disposto dal Ministero del
Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
In premessa si richiama che l’OMS ha definito l’attuale pandemia “moderata”, intendendo con ciò
sottolineare che il quadro clinico influenzale è solitamente modesto, solo raramente complicato con
quadri clinici che richiedono il ricovero in ospedale.
In Paesi ove è attualmente in corso la stagione invernale il virus A/H1N1 non è l’unico a circolare, il che
lascia supporre che anche in Italia il virus A/H1N1 non sarà il solo a determinare stati influenzali.
Il virus A/H1N1 e gli altri virus stagionali possono dare sintomatologie analoghe, quindi febbre e tosse
non sono automaticamente sintomi della nuova influenza.
La diffusione dei virus influenzali avviene soprattutto nella fase di breve incubazione e di manifestazione
dei primi sintomi, per via aerea ossia a distanza molto ravvicinata (inferiore a circa 50 cm.), attraverso le
goccioline di saliva.
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Il quadro clinico è caratterizzato per lo più da febbre superiore a 38° C, per 2/3 giorni, trattabile al
domicilio con antipiretici, tosse, raffreddore, mal di gola.
Tutti i virus influenzali possono presentare delle complicanze, imprevedibili al manifestarsi dei primi
sintomi, che sono generalmente più frequenti nelle persone con scarse difese immunitarie o che
presentano altre malattie croniche: il nuovo virus, finora, ha dimostrato di provocare un minor numero
di complicanze e quindi di essere meno grave.
Le informazioni ad oggi disponibili non giustificano atteggiamenti allarmistici, che non sono
scientificamente motivati.
Il piano pandemico regionale, che discende da quello nazionale, individua le azioni utili a fronteggiare
l’epidemia influenzale ed a contenere l’impatto sulle persone e sul contesto sociale.
Sull’intero territorio della Regione Lombardia il monitoraggio dell’andamento della nuova influenza è
realizzato attraverso la rete Influnet: un congruo numero di medici di famiglia segnalano alla Sezione di
Virologia dell’Università degli studi di Milano i casi osservati in un campione rappresentativo di tutta la
popolazione lombarda; i tamponi faringei sono analizzati dal laboratorio anche ai fini del monitoraggio
dei diversi virus circolanti.
La diffusione dei virus influenzali può essere contenuta con due modalità:
-
misure generali, finalizzate ad evitare il contagio;
misure specifiche, quali la vaccinazione, finalizzata ad attivare nel soggetto una risposta
immunitaria specifica per quel o quei virus.
Il vaccino specifico contro il virus H1N1 sarà disponibile dal mese di novembre e verrà somministrato su
tutto il territorio nazionale prioritariamente:
-
-
a coloro che operano nei servizi essenziali quali sanità, sicurezza, energia: vi è infatti la necessità
prioritaria di evitare le gravi ricadute su tutta la società civile che si verificherebbero se si
ammalassero contemporaneamente un elevato numero di persone operanti in tali settori;
a coloro che sono affetti da patologie per le quali è prevedibile un aggravamento in caso di
infezione virale.
Le misure generali, indicate dall’OMS, per limitare la probabilità di contrarre l’influenza sono le stesse
che hanno utilità per tutte le malattie infettive (e dunque devono essere sempre applicate):
-
-
Lavare con attenzione e con regolarità le mani con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica
(soprattutto se ci si è toccati il naso o la bocca o se si sono toccate delle superfici potenzialmente
contaminate);
Evitare contatti ravvicinati con persone che potrebbero essere malate;
Arieggiare bene l’ambiente in cui si permane aprendo le finestre;
Praticare comportamenti igienici, quali dormire un tempo adeguato, alimentarsi in modo
corretto e svolgere attività fisica;
Coprirsi naso e bocca con fazzoletti di carta in caso di starnuti/tosse;
-
Se ci sono sintomi tipici dell’influenza (disturbi delle prime vie aeree, tosse o dolori muscolari con
o senza febbre), è consigliabile restare a casa, a maggior ragione se c’è febbre, e per prudenza
anche alcuni giorni dopo che i sintomi sono passati.
Conseguentemente, tenuto conto delle specificità proprie delle collettività scolastiche e della
diversificata età degli studenti, si invitano i Dirigenti scolastici ed i Direttori delle Istituzioni formative a
dare le dovute disposizioni affinché:
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-
siano sempre disponibili nei servizi igienici sapone liquido e asciugamani monouso;
si provveda ad ogni cambio di ora ad arieggiare l’aula per almeno 5 minuti, anche in presenza
degli allievi;
i genitori siano sollecitati a comportamenti responsabili, tenendo i figli a casa al primo
manifestarsi di sintomatologia influenzale (raffreddore, tosse, mal di gola, rialzo termico anche
modesto);
si stabilisca che in caso di febbre l’alunno possa rientrare appena possibile al domicilio,
garantendo comunque un’attesa confortevole ma separata dagli altri alunni.
Il rientro a scuola, dopo un periodo di malattia, avverrà con le modalità già in atto nella nostra regione e
dunque senza presentazione di alcuna certificazione, ma solo con la giustificazione dell’assenza.
Altri interventi, quali chiusura della scuola o disinfezioni di locali, non hanno evidenza scientifica di
efficacia per il contenimento del contagio influenzale e pertanto non dovranno essere proposti e quindi
effettuati anche in presenza di più casi: sarà cura delle scriventi Direzioni dare tempestivamente
indicazioni specifiche qualora l’evoluzione dell’epidemia, sia in termini di incidenza che di gravità,
dovesse mutare.
Cordiali saluti
Direttore Generale
Sanità
Dott. Carlo Lucchina
Direttore Generale
Istruzione Formazione e lavoro
Dott. Roberto Albonetti
Direttore Generale
Ufficio Scolastico Regionale
Dott. Giuseppe Colosio
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